Speciale: Profughi e rifugiati a Milano.

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ANNO XLV PRIMAVERA 2015 Prospettive Sociali e Sanitarie N. 2 PRIMAVERA 2015 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in a. p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano Speciale PROFUGHI E RIFUGIATI A MILANO Accoglienza e percorsi di integrazione 2

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Prospettive Sociali e Sanitarie, n. 2, primavera 2015 Copertina, indice del numero ed editoriale firmato da Dela Ranci che presenta i contenti.

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Prospettive Sociali e Sanitarie n. 2 anno xlV primavera 2015

DirezioneEmanuele Ranci Ortigosa (direttore responsabile)Ugo De Ambrogio, Sergio Pasquinelli (vicedirettori)

CaporedattoreFrancesca Susani ([email protected])

redazioneClaudio Caffarena, Ariela Casartelli, Diletta Cicoletti, Valentina Ghetti, Graziano Giorgi, Francesca Merlini, Daniela Mesini, Maurizio Motta, Paolo Peduzzi, Franco Pesaresi, Dela Ranci Agnoletto, Edoardo Re, Remo Siza, Giorgio Sordelli, Patrizia Taccani

Comitato scientificoPaolo Barbetta, Alessandro Battistella, Luca Beltrametti, Teresa Bertotti, Paolo Bosi, Annamaria Campanini, Maria Dal Pra Ponticelli, Maurizio Ferrera, Marco Geddes da Filicaia, Cristiano Gori, Antonio Guaita, Luciano Guerzoni, Francesco Longo, Gavino Maciocco, Marco Musella, Franca Olivetti Manoukian, Giuseppe A. Micheli, Nicola Negri, Fausta Ongaro, Valerio Onida, Marina Piazza, Costanzo Ranci, Chiara Saraceno, Maria Chiara Setti Bassanini, Antonio Tosi

ContattiVia XX Settembre 24, 20123 Milanotel. 02 46764276 – fax 02 46764312www.prospettivesocialiesanitarie.it

Ufficio abbonatiTeresa Albanese ([email protected])

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progetto grafico e impaginazioneRiccardo Sartori

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registrazioneTribunale di Milano n. 83 del 5-3-1973

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È vietata la riproduzione dei testi, anche parziale, senza autorizzazione.

Foto di copertina cbaMichele M. Ferrariowww.latente.it

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Speciale: profughi e rifugiati a milano. accoglienza e percorsi di integrazione

migrazioni1 Profughi e rifugiati a Milano. Accoglienza

e percorsi di integrazioneD. Ranci

4 Un intervento di collaborazione inter-istituzionale.Il Protocollo di intesa con il Comune di Milano per l’accoglienza dei vulnerabiliG. Boreatti

6 Trauma e processi di resilienza. Un approccio psicosocialeR. K. Papadopoulos

10 Tavola rotonda: La rete dei servizi con il Comune di Milano. Tra presente e futuri sviluppicoordinata da R. Bestazza

17 Tavola rotonda: Promuovere competenze e favorire l’autonomiacoordinata da L. Fornari

27 Pensando insieme. Alcune conclusionia cura di S. Ligabue

intercettazioni31 Rifugiati: quanto fa male la retorica della paura

M. Ambrosini

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Migrazioni

L’ininterrotto arrivo sul territorio nazionale di profughi, rifugiati, richiedenti asilo provenien-ti da situazioni gravissime di conflitto, carestia, violenze, costituisce un’emergenza umanita-ria non solo a livello politico, organizzativo e gestionale, ma anche rispetto alle modalità ed agli strumenti messi in campo per l’accoglienza immediata ed i possibili percorsi di integrazio-ne di uomini, donne, famiglie, adolescenti non accompagnati che hanno deciso di vivere in Ita-lia, scegliendola come terra ospite.

Tenendo conto di questa situazione com-plessa ed in continua evoluzione, che ci riguarda tutti da vicino, Terrenuove ha promosso questo Seminario e richiesto a PSS la pubblicazione dei materiali della giornata del 21 novembre in un numero unico, con l’obiettivo di informare sulle problematiche specifiche legate all’accoglienza ed ai percorsi di integrazione dei profughi e dei richiedenti asilo nella città di Milano e diffonde-re una modalità di approccio costruita con tutti i servizi del territorio in questi anni.

La giornata seminariale è stata voluta e organizzata da Terrenuove per rendere visibi-le, esplicito l’approccio teorico-metodologico e l’intervento operativo messo a punto in questi anni a Milano con l’impegno di tutti gli enti del pubblico (Servizio Immigrazione del Comune di Milano, Servizi di Salute mentale, Universi-tà) e servizi del privato sociale (Farsi Prossimo, Casa della Carità, e altri) anche per presentare un “modello” di accoglienza, presa in carico e accompagnamento rispetto a rifugiati e richie-denti asilo, modello a Milano sempre più condi-viso e partecipato.

Il ServIzIo dI conSulenza pSIcologIca ed etnopSIchIatrIca per IMMIgratI dI terrenuove

Terrenuove è una cooperativa sociale costituita da professionisti, medici, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, consulenti, professionisti per la maggior parte con una lunga esperienza di lavo-ro clinico alle spalle, che si sono aggregati con l’obiettivo di riflettere, confrontarsi, ricercare nuove strade, ipotesi di lavoro, risposte innova-tive a livello teorico e tecnico rispetto a situazio-ni di emergenza, sia culturale che sociale.

Il Servizio di consulenza psicologica ed etnopsichiatrica per immigrati di Terrenuove, è attivo ormai dal 1999; ha usufruito di finan-ziamenti della Regione Lombardia (Legge 40) e di ulteriori introiti attivati attraverso progetti specifici per l’area rifugiati e richiedenti asilo attraverso Convenzioni con il Servizio socia-le Adulti del Comune di Milano; è un servizio gratuito, aperto alle persone immigrate: singoli, coppie, famiglie, minori e adolescenti, rifugiati e richiedenti asilo.

Il Servizio di consulenza psicologica ed etno-psichiatrica per immigrati è nato con un obiet-tivo molto preciso: accompagnare i percorsi di accoglienza e di intervento socio assistenziale con un approccio specialistico, dove questo risul-tava necessario.

Di fronte alle molteplici strutture di acco-glienza del pubblico e del privato che hanno messo a disposizione risorse, motivazioni e com-petenze svariate, è sembrato necessario pensare a un servizio che in modo “specialistico” potesse accogliere il disagio mentale, la sofferenza psi-cologica che può insorgere nel passaggio da una società ad un’altra, in una situazione di sradi-camento dalla cultura originaria, sradicamento consapevolmente agito oppure traumaticamen-te imposto da eventi esterni, guerre, persecuzio-ni politiche, pulizie etniche.

In queste situazioni, le persone vivono una dispersione dei legami, una violenza, una frattu-ra, spesso vissuta come insanabile, della propria storia personale e della propria appartenenza e identità profonda. A queste situazioni di soffe-renza, il Servizio di Terrenuove ha inteso pro-porre e offrire l’opportunità di un intervento specialistico in stretta sintonia anche temporale con un più ampio ed indispensabile intervento socio assistenziale (finalizzato a garantire la sopravvivenza, a sostenere percorsi legali, infor-mativi, formativi: apprendimento della lingua italiana, formazione professionale, inserimenti lavorativi).

Il Servizio di consulenza psicologica ed etnopsichiatrica per immigrati di Terrenuove si costituisce dunque in stretto rapporto con i servizi sociali dell’ente pubblico deputato all’ac-coglienza delle persone immigrate, con i servizi

Profughi e rifugiati a Milanoaccoglienza e percorsi di integrazione

Dela Ranci

Cooperativa sociale Terrenuove, Milano

Questo numero di PSS pubblica i testi del seminario Profughi e rifugiati a Milano. Accoglienza e percorsi di integrazione, organizzato dalla cooperativa Terrenuove, e realizzato presso la Casa dei diritti, resa disponibile dal Comune di Milano, il 21 novembre 2014.

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sanitari e con tutte le realtà del privato coinvolte in questo difficile processo di inserimento, inte-grazione/confronto degli stranieri nella nostra società.

Integrando questi presupposti con l’apporto specifico dell’approccio etnopsichiatrico il Ser-vizio di Terrenuove ha messo a punto e speri-mentato la collaborazione e l’integrazione tera-peutica ed operativa con le risorse territoriali, servizi sociali, servizi psichiatrici (CPS), comu-nità di prima e seconda accoglienza, comunità per minori, istituzioni educative e scolastiche, e di inserimento lavorativo e con altri enti ope-ranti sul territorio ed ha definito in itinere una sua precisa modalità di intervento anche a livel-lo organizzativo: una modalità di intervento di rete.

L’esperienza del Servizio di Terrenuove nasce fondamentalmente come esperienza di rete, intesa come lavoro di gruppo, gruppo che si defi-nisce in itinere e che prevede la partecipazione della persona (come soggetto) presa in carico e degli operatori impegnati a diverso titolo nel lavoro di cura ed accompagnamento.

Il Servizio di Terrenuove si riconosce nell’ap-proccio etnopsichiatrico, e in specifico nel con-cetto di gruppo “democratico” di cui parla Tobie Nathan con il paziente presente e partecipe, “competente” rispetto al suo disagio. Il disposi-tivo del gruppo è lo strumento attraverso il quale il lavoro sociale si integra nel setting clinico.

L’èquipe multiprofessionale di cui il gruppo è costituito, consente di costruire un’alleanza tra migrante, operatori sociali e clinici, e di ricre-are nel nuovo territorio un luogo cui transito-riamente si può appartenere nel passaggio dal proprio luogo originario ad una nuova apparte-nenza in fase di costruzione.

La costruzione di reti sul territorio, che sal-tuariamente accompagnano l’intervento di con-sulenza psicologica individuale, è la caratteristica del modello di intervento sviluppato al Servizio di Terrenuove e definita dai professionisti della cooperativa etnopsichiatria di territorio.

Tutto ciò consente ai soggetti presi in carico una modalità di accesso diretta, semplice e acco-gliente, con una presenza continuativa e inte-grata con la rete dei servizi territoriali, evitando sovrapposizioni e sprechi nell’intervento.

Abbiamo potuto soprattutto rendere flessi-bili i diversi setting di intervento attraverso una continua interconnessione tra intervento clini-co e percorsi di integrazione sociale, tollerare le differenze tra le diverse formazioni professiona-li e le molteplici appartenenze istituzionali

Le storie di vita delle persone rifugiate, dei richiedenti asilo, in fuga dalla loro terra sono spesso storie traumatiche e dolorose. Il vissuto traumatico è connotato da una frammentazio-ne dell’esperienza di vita, da un senso di diso-rientamento, una perdita di senso del proprio esistere.

Il rischio è che una molteplicità di interven-ti socio-assistenziali, educativi, sanitari non coordinati tra loro, spesso in sovrapposizione, riproducano questi elementi di frammentazione e di dispersione, tipici del mondo interno di un migrante, rinforzando il senso di spaesamento

e di non-appartenenza, come di svincolo da rela-zioni e regole sociali.

La relazione di cura nel Servizio di Terrenuo-ve si propone fin dall’inizio come uno spazio interpersonale, in cui per ogni soggetto sia pos-sibile trovare un luogo di accoglienza e di ascolto. E’un luogo psicologico ma anche fisico, in cui si può ri-sperimentare il proprio valore di persona e ricostituire una immagine di sé, riconnettendo attraverso un paziente lavoro di rammendo ed elaborazione dei vissuti attraversati, una identi-tà capace di contenere le esperienze traumatiche e di ricominciare a vivere utilizzando le proprie risorse.

Tutto questo è reso possibile sia dal contesto di Terrenuove, sia dai continui rapporti con gli operatori presenti nel gruppo di lavoro che si rac-coglie intorno al migrante, profugo o rifugiato.

In questa prospettiva, Terrenuove in que-sti anni di lavoro con i migranti ed in specifico con i rifugiati ha svolto più di una funzione: ha attivato percorsi di consulenza, di psicoterapia; ha promosso, costruito, coordinato modalità di lavoro di rete in gruppo con i servizi sociosanita-ri, educativi, di integrazione sociale, ha offerto, dove richiesto formazione, consulenza supervi-sione gratuita ai colleghi del pubblico e del priva-to sociale impegnati in queste tematiche.

Il SeMInarIo: Struttura e InterventI

La giornata di studio è organizzata con tre rela-zioni preliminari: dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino; della Responsabile del Servizio Immi-grati/Adulti in difficoltà del Comune di Milano dott.sa Giancarla Boreatti; della lezione magi-strale di Renos K. Papadopoulos, consulente Tavistock e docente alla Essex University, uno dei maggiori esperti internazionali di problema-tiche psicologiche dei migranti e di lavoro con i rifugiati.

L’intervento di apertura dell’Assessore alle politiche sociali del Comune di Milano Pier-francesco Majorino traccia una visione generale rispetto all’emergenza profughi a Milano e alla necessità di mettere a punto strategie effica-

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Migrazioni

ci e condivise dalle diverse istituzioni ed enti coinvolti.

Riporto alcuni specifici passaggi:«Ritengo che la riflessione proposta da Terre-nuove in questa giornata di lavoro Profughi e rifugiati a Milano. Accoglienza e percorsi di integrazione sia oggi cruciale e condivido molto l’approccio di Dela Ranci, nel senso che anch’io penso che dobbiamo ricomporre una strategia condivisa sul tema dei profu-ghi e dei rifugiati e anche, più generalmen-te, sulla questione di come le istituzioni e la società affrontano le problematiche connesse all’immigrazione.

«Abbiamo bisogno che il nostro governo affronti a livello europeo le questioni che riguardano lo spostamento delle persone e la loro cittadinanza con la stessa intensità con cui, giustamente, affronta le questioni di bilancio, il tema del risanamento, della com-patibilità economica e finanziaria.»

E ancora:«Credo che vada ricomposto a livello nazionale il quadro degli strumenti relativi ai temi di cui Terrenuove e i servizi qui presenti si occu-pano in questa giornata, di cui ci occupiamo spesso in tanti.»

L’assessore Majorino porta l’attenzione in parti-colare sul problema emergente dei minori stra-nieri non accompagnati (MSNA):

«La questione gigantesca e non più eludibile riguarda l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati nella nostra città. Dico solo un dato: noi abbiamo registrato dal 2012 al 2013 un aumento di minori stranieri di cui ci siamo fatti carico nella nostra città: tra le migliaia di persone accolte ben più della metà sono minori stranieri non accompagnati, una crescita che non corrisponde a una crescita di risorse e di attenzioni da parte del governo centrale.

«Dal 18 ottobre del 2013 ad oggi abbiamo accol-to e assistito a Milano oltre 48.000 profughi in gran parte provenienti dalla Siria e dall’Eri-trea, tra questi ci sono 13-14.000 bambini e ragazzini.»

Un’altra questione consistente con cui ci stiamo misurando si riferisce ai flussi di profughi che attraversano il nostro Paese e che nel nostro Pae-se non vogliono restare. Anche, cosa può succe-dere quando un singolo progetto si conclude?

«Diversi dei “senza tetto” sono ex-richiedenti, magari partecipi dei diversi progetti e per-corsi nei quali ricevevano forme di assisten-za. Progetti che poi sono falliti in relazione agli esiti, una volta che queste persone sono uscite dal progetto stesso. Questa è una real-tà crescente e se non si pone mano a livello nazionale rispetto a risorse e strumenti sarà una tematica con cui ci dovremo misurare sempre più. Mi riferisco a come cerchiamo di prevenire ed evitare il fallimento del progetto anche per il richiedente che ha regolarmente svolto il suo percorso.»

Per evitare questo, dice Majorino, «credo si debba andare avanti nelle città: tra istituzioni locali, terzo settore, soggetti rap-presentativi del governo e operanti sul terri-

torio comunale e provinciale bisogna riuscire a mettere insieme una strategia complessiva di intervento.»

La responsabile del Servizio Adulti Politiche per l’immigrazione del Comune di Milano, dott.sa Giancarla Boreatti, descrive la costruzione e l’evolversi dei Servizi per gli immigrati attivati dal Comune di Milano in tutti questi anni. La sua relazione Un intervento di collaborazione inter-istituzionale: Il Protocollo di intesa con il Comune di Milano per l’accoglienza ai vulnera-bili, sottolinea l’importanza dell’intervento di rete fra tutti i diversi soggetti istituzionali e del privato sociale e testimonia le modalità attra-verso le quali il Comune di Milano ha favorito ed incentivato questo “modello “ di coordinamento dei diversi enti del pubblico e del privato, che ha portato alla stesura del Protocollo di codifica di queste collaborazioni; accanto a questo si sot-tolinea l’importanza di diffondere una cultura integrata e flessibile di approccio, coniugando l’area degli interventi socio-assistenziali con servizi più strettamente di intervento sanitario: psicologico e psichiatrico, e di medicina legale dove ve ne fosse una necessità, per un efficace percorso di inserimento della singola persona nel nostro territorio.

La terza relazione di Renos K. Papadopoulos su Trauma e processi di resilienza un approccio psicosociale costituisce la base teorica e il filo conduttore della relazione di cura finalizzata ad una accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo efficace e rispettosa delle loro sofferenze e delle loro competenze.

La presenza e la partecipazione di Renos Papadopoulos, con cui Terrenuove collabora da anni, all’intera giornata di lavoro ed il suo inter-vento conclusivo hanno permesso una ulteriore riflessione rispetto alle nostre “pratiche “di acco-glienza e di intervento.

Le due tavole rotonde, una al mattino coordi-nata da Roberto Bestazza, e una al pomeriggio coordinata da Luca Fornari, entrambi colleghi d Terrenuove, hanno raccolto parole ed esperien-ze di enti e servizi che sono tra loro in rete nel modello proposto e illustrato concretamente le diverse risorse attivate a Milano per i percorsi di accoglienza e integrazione di rifugiati e richie-denti asilo.

I vari interventi testimoniano la specificità di ogni servizio e contemporaneamente una sotto-lineatura condivisa dell’importanza di costrui-re relazioni intersoggettive di accoglienza e di ascolto.

La prima tavola rotonda vede la presenza degli organismi coinvolti nel Protocollo con i loro apporti specifici, la seconda ha coinvolto diverse realtà impegnate a sviluppare competen-ze e sostenere percorsi di autonomia, attraverso esperienze innovative.

Infine, vi è stato un tempo per il confronto e la riflessione per proseguire questo impegno comune anche con spunti innovativi.

Buona lettura. #

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Accreditamento Affido e adozione Aids Alcolismo Alzheimer Anziani Auto-

mutuo aiuto CAMPAGNA ABBONAMENTI Carcere Carta dei servizi Comuni Consorzi intercomunali

Convenzioni Cooperative sociali Dipendenze Diritti del cittadino Disabilità Distretti sociosanitari

DUEMILAEQUINDICI Famiglia Formazione Forme di gestione Giovani Identità culturale Imprese sociali

Infanzia e adolescenza Inserimenti lavorativi Integrazione sociosanitaria Lavoro di cura Legislazione Maltrattamento

e abuso Maternità Migrazioni Non autosufficienza Non profit Ospedale Piani di zona Politica sociale

internazionale Politiche sanitarie Politiche sociali Povertà ed emarginazione Prevenzione Professioni sanitarie

Professioni sociali Progettazione sociale Programmazione PROSPETTIVE SOCIALI E SANITARIE Province Regioni

Salute e malattia Salute mentale Servizi sanitari Servizi sociali Sistemi sanitari Spesa sanitaria Spesa

sociale Tecnologie Tutela Valutazione e qualità Volontariato Welfare

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