speciale orologi

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LA STAMPA Supplemento al numero odierno de LA STAMPA Numero 5 - Maggio 2012 COMPLICATI PER LEI BOLIDI CHE PASSIONE RIVOLUZIONI SPECIALE OROLOGI IL TEMPO RITROVATO

Transcript of speciale orologi

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LA STAMPASupplemento al numero odierno de LA STAMPA Numero 5 - Maggio 2012

COMPLICATI PER LEIBOLIDI CHE PASSIONE RIVOLUZIONI

SPECIALE OROLOGI

IL TEMPORITROVATO

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20

17

LE LANCETTEGIRANO VELOCI

L

IL MONDO OROLOGIERO È IN GRAN FERMENTO, CON CAMBI DI PROPRIETÀ, NUOVI MARCHI E VALZER DI POLTRONE DA UNA PARTE ALL’ALTRA DEL GLOBO

a produzione di orologi in Svizzera, Giappone e Great China si evolve.

Da marzo, maggior azioni-sta di De Grisogono è una società mineraria dell’An-gola; l’orgoglio elvetico può dispiacersene, noi ci auguriamo che la produ-zione continui bene come è accaduto nell’Adventic

di Eterna (China Haidian Group) con il movimento automatico Spherodrive. Stanno arrivando anche marchi nati pochi anni fa, da Blacksand a Bremont ed è vivace anche “il val-

IL PUNTO

4 INCONTRI D’AUTORE

Anche il tempo

si mette a correre

di Tina Lube

6 RIVOLUZIONI

La nuova ora

si è aggiornata

di Tina Lube

8 CRONOGRAFI

Belli, fortissimi

e sempre più unisex

di Heleny Ladikos

10 MARE E CIELO

Per chi ama

l’avventura

di Lorenzo Sutti

12 SFIDE

Viaggio nel blu

profondo

di Lorenzo Sutti

14 SCIENZA

Caccia all’ultimo

nanosecondo

di Lorenzo Sutti

15 MAESTRI D’ARTE

Secoli di gloria

di Michele Weiss

16 TENDENZE

Il nuovo feticcio?

Un segnatempo

di Heleny Ladikos

17 ALLEANZE

Sculture di pregio

di Lorenzo Sutti

18 NOVITÀ

Casse sottili, quadranti

speciali e tanto colore

di Heleny Ladikos

19 DESIGN

Nati per stupire

di Michele Weiss

20 MOSTRE

Complicazioni

d’altri tempi

di Elena Sutti

21 INTERNET

Cliente avvisato...

di Tina Lube

22 PANORAMA UOMO

Eleganza e distinzione

SOMMARIO

3

zer delle poltrone”: Jean-Claude Biver non è più CEO ma presidente di Hu-blot; Bernard Fornas la-scia Cartier International (in Francia il limite è di 65 anni), gli subentra Sta-nislav de Quercize CEO di Van Cleef& Arpels so-stituito da Nicolas Bos; Jacques Philippe Auriol è

CEO di Technomarine e Christopher Zuber

lo è di Moser & C. Una bella

signora, M.me Chai – ve-dova di Ernst Schnyder, è presidente di Ulysse Nardin di cui è CEO Pa-trik Hoffmann; questa attivissima manifattura ha realizzato in casa un

L’export elvetico è buono e i grandi gruppi crescono ancora, vedi Piaget e Vacheron Constantin. Anche da noi le cose si stanno muovendo, e già si può parlare di un movimento tutto italiano con Locman e S.I.O.

DIRETTORE RESPONSABILE Mario Calabresi

VICEDIRETTORI Massimo Gramellini Cesare Martinetti Luca Ubaldeschi

DIRETTORE GENERALE Luigi Vanetti

SUPPLEMENTO A CURA DI Mario Fortini

HA COLLABORATO Michele Weiss

EDITORE Editrice La Stampa S.p.A., Via Marenco 32, Torino

PRESIDENTE John Elkann

STAMPA Editrice La Stampa S.p.A., Torino

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ Publikompass

CHIUSO IN TIPOGRAFIA IL 8 maggio 2012

LA STAMPA

nuovo calibro automati-co, l’UN118, e acquistato il movimento cronografi-co ideato da Ebel. È presto ma si può già accennare a un movimento tutto italia-no grazie a Locman e alla S.I.O. Il Gruppo Swatch vuole che Bienne diventi città-faro dell’orologeria con 500 nuovi posti di la-voro e 5.000 nel triennio; anche Piaget e Vacheron Constantin si ingrandi-scono. I Saloni di Ginevra e Basilea si sono chiusi

p o s i t iva m e n t e . Cresce il Sud America, la Cina è sempre enorme anche se con segna-li di rallenta-mento. Le ci-

fre dell’export elvetico sono soddisfacenti,

meno quelle delle nostre importazioni anche se ai dati ufficiali andrebbero aggiunti quelli del “paral-lelo”, stimando anche il turismo internazionale che da noi acquista orologi.

di Elena Sutti

Eterna Adventic

23 BASELWORLD 2012

Più grandi e più forti

di Lorenzo Sutti

24 PANORAMA DONNA

Orologi da amare

26 PANORAMA CRONO

Sportivi? Molto di più...

In copertina, l’Opus 12 carica manuale di Emmanuel Bouchet per Harry Winston ha 12 lancette delle ore e 12 dei 5 minuti che ruotano su un solo asse dando origine a cambi di colore ogni 5 minuti

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Timex Intelligent Quartz.

Smart inside and out.

L’ALLEANZA TRA LE MAISON OROLOGIERE E LE CASE AUTOMOBILISTICHE È UNA TENDENZA IN CRESCITA COSTANTE. IL MOTIVO? LA CAPACITÀ DI ISPIRAZIONE RECIPROCA

ono molte le azien-de orologiere alleate alle automobili. Ne

riproducono le linee, si ispirano a forme o mate-riali, riprendono decori o loghi su lunette, qua-dranti, fondelli. Forse mai come quest’anno

abbiamo visto in campo nomi così importanti. Su tutti svetta la Mase-rati che ha dato il pro-prio nome ai Maserati Time affidati al Grup-po Morellato&Sector, e contemporaneamente è entrata anche nell’alta orologeria con Bulgari. Non è la prima volta che la casa modenese si unisce ai segnatempo, lo ha già fatto con il Mil-lenary di Audemars Pi-guet. I modelli oggi pro-posti con il marchio del Tridente si indirizzano a fasce di pubblico ben definite. Giovani e con portafogli limitati quelli

rato al cruscotto dell’Al-fa Romeo MiTO di cui ripropone gli oblò: uno per ore e minuti, l’altro per lo scappamento a tourbillon. Gli orologi di Meccaniche Veloci nati nel 2006 in Italia, riprendono la sezione del pistone di un motore: da un po’ di tempo fanno parte di Cielo Venezia 1270 e, tra i modelli visti a Baselworld il quattro valvole 48 quattro tempi, con movimenti automa-tici ETA, indica sul qua-

ANCHE IL TEMPOSI METTE A CORRERE

alle auto da corsa. Blan-cpain ha rinnovato l’ac-cordo per l’agonismo con Lamborghini e l’orologio di quest’anno è un EVO cronografo rattrappante in fibra di carbonio. Per il decimo anno Oris è in-sieme al team Williams in F1. TAG Heuer ha reso

un modello d’alta oro-logeria e presenta ora saltante, minuti e data a retrograde; l’unico segno evidente che lo lega alla casa modenese è il mar-chio sul vetro del fondel-lo, anche se non manca-no altri dettagli.

omaggio all’ottantenne Jack Heuer, suo presi-dente ad honorem, con il Carrera Calibre 17 da lui disegnato e firmato sul fondello; tra i Formu-la nuovi modelli sono in versione sia maschile sia femminile, quest’ultima ha come testimonial Ca-

meron Diaz e continua la partnership del brand orologiero con la McLa-ren e i piloti Lewis Ha-milton e James Button. Edox è cronometrista ufficiale dei campionati del mondo di rally FIA (WRC) l’ultimo crono-grafo sempre con pul-

Oris del team F1 Williams Richard Mille

Bulgari

Maserati

Blancpain

Meccaniche

Veloci

TAG

Carrera

Momo

Design

INCONTRI D’AUTORE4

di Tina Lube

S di Morellato&Sector tre sfere o cronografi con movimenti al quarzo. Invece, il cronografo di Bulgari con movimento Octa GG, non è solo per i proprietari delle auto in questione, ma anche per chi può permettersi

Momo Design, marchio nato negli anni Settanta per mano dell’azienda italiana produttrice di volanti, dopo i primi segnatempo minimalisti prosegue la ricerca con il Pilot Pro al quarzo ispirato ai bolidi da corsa

In prima fila Maserati che ha creato il brand “Maserati Time”, affidato a Morellato&Sector, da cui nascono orologi capaci di sedurre anche i più giovani senza costare un patrimonio

santi sovradimensionati atti alla guida ha un mo-vimento Valjoux 7750. Alcuni piloti si sono improvvisati imprendi-tori d’orologeria come lo svedese Stephan Jo-hansson. Infine, è recentissimo l ’accordo tra i l gio-vane brand ginevrino EJE (Erick J.Exertier) e Yvan Muller campio-ne del mondo Touring Car Championship Eu-rosport confermando la filosofia del brand: Watches in motion.

Breitling continua la col-lezione degli orologi per Bentley con il crono GMT dedicato alla Continental GTV8. Richard Mille col-labora con Felipe Massa, ma il più recente tourbil-lon ideato da Giulio Papi, il modello RM 053, è ispi-

drante quattro fusi orari. Momo Design, nato dal-le fortune dell’azienda italiana produttrice dei volanti che, negli anni Settanta, realizzò uno dei primi orologi minimali-sti, continua nella ricerca dei materiali e con il Pi-lot Pro al quarzo si ispira

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In grande, Cartier Rotonde;

a destra, dall’alto in basso,

Patek Philippe Ref.5235

Regulateur; Timex Altimeter;

Rolex Sky-Dweller

ORMAI LE VECCHIEE COMPLICATE INDICAZIONI TENDONO A CEDERE IL PASSO LASCIANDO IL QUADRANTE A INDICATORI PIÙ ATTUALI

ul quadran-te le indi-cazioni più

complicate sem-brano aver ceduto il posto a soluzioni più semplici e più consone alla vita mo-derna. Così, doppio fuso orario, ore del mondo, ma soprattutto il calen-dario annuale hanno de-fenestrato equazione del tempo e altre prodezze, che restano comunque una palestra difficile per i maestri orologiai nonché l’orgoglio della Marca che le propone.Nel 1996 Patek Philippe realizzò un calendario annuale che diede avvio a successivi modelli del-la Maison e anche altri Marchi scelsero questa complicazione. Meno complicato e costoso del calendario perpetuo l’an-nuale va regolato manual-mente solo quando dal 28 o 29 febbraio si passa al primo di marzo, mentre nel perpetuo l’indicazio-ne è automatica anche

nell’anno bisestile. Nello scorso novembre Patek Philippe lo ha applicato al suo primo Regolatore da polso, quest’anno vi si sono dedicati Cartier, Co-rum, Parmigiani e Rolex. Quest’ultimo nello Sky-Dweller ha fissato al cen-tro del movimento un ro-tore planetario intorno al quale gira in un mese una ruota che, solidale con il datario, ha 4 dita, una per ogni mese di 30 giorni: al 30° il datario scatta di 2 giorni indicando in po-

LA NUOVA ORA SI È AGGIORNATA

RIVOLUZIONI6

di Tina Lube

S

chi millesimi di secondo il primo del mese. Sopra agli indici in cifre romane o arabe le finestrelle sul quadrante mostrano gen-naio a ore 1 e così via; il mese in corso ha un colore diverso dagli altri. Infine, per il secondo fuso la lan-

cetta centrale indica l’ora locale, mentre quella di casa (regolabile avanti o indietro) è un triangolo rosso sul cerchio 24h. Nel Rotonde de Cartier Calendario Annuale, gior-no e mese sono indicati dal colore della finestrel-la, la data è invece nella finestrella a ore 12.Ma anche negli orologi al quarzo, con prezzi ade-guati alle tasche dei giova-ni, si parla di movimenti intelligenti. Ad esempio, i tecnici tedeschi di Timex

hanno individuato una piattaforma “Intelligent Quartz” che racchiude motori indipendenti, sen-sori digitali e micropro-cessori atti a fornire nuo-ve applicazioni con tre o sei lancette indipendenti. Tra le novità recenti, la

collezione Altimeter con sensore di altitudine, il cronografo Fly-back e il Perpetual Calendar.Sempre nei quarzo il Pro Trek PRX7000T di Casio, completamente analogi-co, indica con le lancet-te: direzione, altitudine, pressione atmosferica e temperatura; mentre il GW-A-1000 G-Shock è dotato di un interruttore elettronico a corona che, ruotato e premuto, sele-ziona diverse funzioni dai cinque motori.

Anche negli orologi al quarzo, con prezzi adeguati alle tasche dei più giovani, si parla di movimenti rivisti. Un esempio recente è l’“Intelligent Quartz” che racchiude motori indipendenti, sensori digitali e microprocessori

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NELLE ULTIME FIERE DI SETTORE I CHRONO S’IMPONGONO COME OGGETTI DEL DESIDERIO NON PIÙ SOLTANTO DEL PUBBLICO MASCHILE MA ANCHE DI QUELLO FEMMINILE

ra i modell i più amati dal pubblico sempre in pole po-

sition i cronografi che al Salone di Ginevra e a Baselworld sono stati nu-merosi in ogni fascia di prezzo, mentre nell’alta orologeria affascinano il tourbillon o il calenda-rio perpetuo. Parlando di cronografi, Patek Phi-lippe, dal 2005 a oggi, ha realizzato in house 8 mo-vimenti, compreso il La-dies First appositamente ideato per orologi femmi-nili; tra le novità 2012 ha presentato la Ref.5204, un cronografo rattrappante con calendario perpetuo, cassa in platino e fondo a vista o chiuso da un fon-dello nel metallo prezio-so. Rispetto all’edizione passata presenta piccole ma sostanziali modifiche, quelli meccanici. TAG

Heuer ha puntato sul re-vival dei Carrera, mitica gara che negli anni ‘60 ha dato origine all’omonima collezione. Il Chronogra-

BELLI, FORTISSIMI E SEMPRE PIÙ UNISEX

i cronografi giapponesi. Citizen li carica con la luce, Casio li propone come computer da polso mentre da Seiko, a fianco dei molti modelli sporti-

compreso un brevetto perché le due lancette che si inseguono per i tempi brevi susseguenti, una volta fermate si sovrap-pongono perfettamente, cosa che non sempre ac-cade nei rattrappanti. Un dettaglio, e forse nemme-no importante per i più,

vi, il nuovo Ananta esce dal coro dei movimenti al quarzo perché accoglie un movimento meccani-co con ruota a colonne e carica automatica. E via

via, l’offerta di cronografi con movimenti al quarzo e quindi con prezzi acces-sibili anche a un pubblico giovane, è presente ormai in tutti i brand.

In alto: Seiko Ananta e, a

destra, Tonino Lamborghini

Competition. Sotto, Patek

Philippe ref.5204 e, a destra,

Harry Winston Ocean Sport Sopra, da sinistra, cronografi

Locman Montecristo,

Porsche Design P6530,

Bulgari Diagono

CRONOGRAFI 8

di Heleny Ladikos

T

TAG Heuer punta sul revival della collezione Carrera, ispirata alla mitica gara degli anni Sessanta. In titanio microbillé il Porsche Design P6530 automatico

ph Porsche Design P6530 automatico è in titanio microbillé. Un crono Loc-man al quarzo è dedicato all’isola di Montecristo.Sempre molto numerosi

ma non per la precisione che da sempre distingue Patek Philippe. Quest’an-no la Maison ginevrina si è dedicata anche ai calen-dari perpetui realizzando-ne una versione maschile con una cassa “a cusci-no” e, in prima assoluta, una femminile con movi-

mento automatico; unica concessione alla vanità i diamanti incastonati sulla

lunetta.Molto sportivi

i nuovi crono-grafi Diago-

no di Bulga-ri in acciaio e ceramica r e a l i z z at i anche in una

bianca ver-sione femmi-

nile. Tra i cro-nografi di Harry

Winston, l’Ocean Sport Chrono au-

tomatico con cas-sa in zalium resiste alla pressione che si sviluppa alla profondità di m.200. I cronografi Lamborghi-ni sul quadrante recano lo storico marchio del toro; Tonino figlio di Ferruc-cio, è uno stilista che ha preferito occuparsi di de-sign piuttosto che di auto sportive. In questi anni si è appassionato sempre più agli orologi (e non solo, visto la presentazione a Vinitaly 2012 di vini come il Sangue di Miura) anche tradizionali passando dai movimenti al quarzo a

Molto sportivi i nuovi Diagono di Bulgari in acciaio e ceramica realizzati anche in versione bianca per signore. L’Ocean Chrono Sport ha la cassa in zalium

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Sopra, Audemars Piguet

Royal Oak del 40°; a destra

dall’alto: Ulysse Nardin Marine

Chronometer UN-118, Locman

automatico Montecristo,

Rado D-Star 200; sotto, IWC

Chrono Top Gun Miramar

SEGNATEMPO ECCEZIONALI SONO NATI NEI SECOLI DOPO LEGGENDARIE IMPRESE COMPIUTE DA MARINAI E AVIATORI, INSTANCABILI VIAGGIATORI...

e si sfoglia un dizio-nario si può leggere che “marineria” è un

sostantivo legato a im-prese militari sul mare, e all’origine di qualche orologio stanno proprio le Marine Militari così come il fascino degli aero-plani ha dato vita a intere famiglie di segnatempo. Le due Royal Oak, am-miraglie della flotta bri-tannica, ricordavano la “quercia reale” che die-de asilo nel XVII sec. a re Giacomo II e sembra che ciò spinse Audemars Piguet a chiamare Royal Oak l’automatico, oggi quarantenne, con la lu-netta ottagonale a forma di oblò. Romain Jerome, che al-cuni anni fa ebbe fortuna con un modello che incor-porava l’acciaio impiega-to per il Titanic, nel cen-tenario del varo di questo sfortunato bastimento gli ha dedicato un cronogra-

fo nella cui cassa sono fusi storici metalli. Agli albori della cronome-tria questa era importan-tissima per controllare la posizione delle navi e i Re concedevano ai migliori artigiani l’appellativo di “orologiai della Marina”,

PER CHI AMA L’AVVENTURA

MARE E CIELO10

di Lorenzo Sutti

S

uno degli esempi più fa-mosi è quello di Abraham Louis Breguet che però lo ebbe a fatica: aveva contro Napoleone e il sospirato brevetto arrivò solo con re Luigi XVIII. Tra i marchi che hanno ottenuto nu-merosi riconoscimenti per la loro precisione, Ulysse Nardin che nell’albo d’oro ne annovera a centinaia; a Baselworld il più recente Marine Chronometer ha il nuovo movimento au-tomatico UN-118 ideato e realizzato in house con scappamento ad ancora in diamante e silicio.Pochi anni or sono, Loc-man ha avuto dalla Ma-rina Militare italiana il permesso di mettere su alcuni quadranti la ban-diera delle Repubbliche Marinare. Un modello si chiama Ammiraglio men-tre un altro è stato dedi-cato a un eroe dei palom-bari, Teseo Tesei, mentre un automatico ricorda l’isola Montecristo. Cin-quant’anni fa nascevano

i Rado D-Star: oggi, nella versione 200 hanno mo-vimenti automatici, sono sub a 20 bar e uniscono prestazioni attuali a un look tradizionale.Gli orologi cosiddetti dei piloti risalgono alla prima guerra mondiale. In Ger-mania venivano indicati come “Beobachtungsuh-ren” – orologi da osserva-zione –: avevano (e hanno tuttora) quadrante nero e grandi indici bianchi, co-rone di notevoli dimen-sioni per essere regolabili con facilità e cinturini adatti alle tute di volo. Tra i più noti in Germania i Tutima destinati all’avia-zione tedesca e in Svizze-ra la famiglia dei Flieger di IWC: anzi, la Casa di Schaffhausen ha voluto che il 2012 fosse dedicato proprio sugli orologi da pilota e in particolare ai MiramarTop Gun, che ri-cordano la celebre scuola di pilotaggio statunitense. La Breitling però in feb-braio ha rivendicato la pa-ternità dell’autorizzazione americana. In attesa di conoscere cosa ne pensino le autori-tà competenti, possiamo dire che tanto gli IWC quanto i Breitling sono ottimi orologi.

Anche agli albori, la cronometria era fondamentale per conoscere la posizione esatta delle navi, e solo pochi ottenevano dai re l’appellativo di “Orologiai della Marina”

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Qui sopra, un’immagine

del Deep See speciale 1960

da cui si evince la grande

bombatura del vetro

del quadrante. In alto, due

immagini del Deep Sea

Challenger durante l’impresa

oceanica, e al centro, l’orologio

ufficiale dell’impresa, il Deep

See Challenge

IL REGISTA DEL FILM “TITANIC” JAMES CAMERON È APPENA SCESO NELLA FOSSA DELLE MARIANNE. DIETRO L’IMPRESA C’È ANCHE ROLEX

l 26 marzo James Came-ron, finanziato da Natio-

nal Geographic e Rolex, si è immerso nella Fossa delle Marianne. Tutti ne hanno parlato, difficile quindi non ripetersi. Dif-ficile ma non impossibile, se si pensa alla vocazione Rolex (e del suo fondato-re Hans Wilsdorf) nel ri-cercare l’impermeabilità della cassa Oyster: ostri-ca appunto indossata nel 1927 da Mercedes Gleitze durante l’attraversata a nuoto della Manica. Nel 1953 apparve il primo au-tomatico Submariner sub a cento metri (oggi lo è a 300), limite che nel 1971 per il Sea Dweller, primo orologio al mondo con valvola per la fuoriuscita del gas elio, fu di m. 610 e di 1.220 nel 1980 con il Sea Dweller 4000. Nel 1960 sempre nella Fossa delle Marianne il Rolex Deep Sea Special, fissato all’esterno del batiscafo

VIAGGIO NEL BLUPROFONDO

SFIDE12

di Lorenzo Sutti

I Trieste, con a bordo Jac-ques Picard e Don Walsh, aveva un diametro di 42,7 mm, spessore 36 mm e vetro plexiglass di 18 mm.; la profondi-tà raggiunta fu di m.10.916, p a r i a l l a press ione d i o l t r e una ton-nellata per centimetro quadrato. Sono passati più di 60 anni e con Cameron c’era un altro Rolex il Deep Sea Challenge da polso, modello sperimen-tale testato a m.12.000 e che, fissato al braccio mo-bile del sommergibile, ha sopportato a m.10.898, una pressione di 13,6 ton-nellate, da rilevare anche la durata dell’esperimen-to: circa 12 ore. I test era-no stati eseguiti da Rolex in una camera iperbarica

apposi-t a m e n t e

creata a una pressione di 1.500

bar, pari a quella che si in-contra a m.15.000. Durante una visita agli sta-bilimenti Rolex a Ginevra invece abbiamo visto in funzione, nel 2010, la va-sca iperbarica progettata con la Comex, Compagnie Maritime d’Expertise, per i test sui normali Deep Sea non a 390 bar (pari a oltre

tre tonnellate di pressione) ma a 495.La cassa del Deep Sea Challenge, ø 51,4 mm e spessore di 28,5 mm, è in una superlega di acciaio inossidabile 904L. Svilup-pato e brevettato da Rolex il RingLock System vede, all’interno della carrure, un anello in lega di accia-io inossidabile e azoto; il vetro zaffiro leggermente bombato ha uno spessore di 14,3 mm ed è realizzato

Per dovere di informazione ricordiamo che in questi anni

anche altri orologi sono stati sottoposti a test per grandi

profondità. La cassa che resiste alla pressione incontrata

a m.100 è ormai comune. Anche marchi nati fashion

stanno modificando i loro traguardi, come ad esempio

Swarovski con l’Abyssal a m.200. La maggior parte dei

modelli professionali è testata a m.300, che arrivano a

500 nel TAG Aquaracer e nell’Eberhard Sea-Scafodat,

a 1000 per Hawk Pro di Girard-Perregaux, a 1200 per

Omega Co-Axial Plo-Prof e infine a 6000 per Charmex CX

Swiss Military. Tra le novità di quest’anno Oris, che già

aveva presentato un Regulateur sub a m. 500, ha propo-

sto il Tubbataha automatico in edizione limitata a 2000

pezzi per aiutare la conservazione della barriera corallina

- e sempre a m. 500 garantisce l’Aquis Titan Chrono-

graph automatico in titanio e tungsteno con valvola per

l’elio; infine il Pelagos Tudor sub a m.500 ha un pratico e

nuovo sistema di bracciale o cinturino.

OROLOGI CHE NULLA TEMONO

in ossido di alluminio; il fondello avvitato, in tita-nio grado 5, ha uno spes-sore di 5,3 mm. Altri dettagli come coro-na Triplock, lunetta gra-duata girevole unidirezio-nale in Cerachrom, indici e lancette luminescenti Chromalight e movimen-to automatico Cal.3135 con spirale Parachrom, sono gli stessi impiegati negli attuali Deep Sea sub a m. 3900.

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E X C L U S I V E S P O R T W A T C H E SCOLLECTION

S E R V I Z I O C L I E N T I M I L A N O - V i a G e s ù , 7 - 0 2 7 6 0 0 2 1 2 1

In alto TAG Heuer

trittico Mikrograph,

Mikrotimer Flying 1000

e MikroGirder; a destra

Montblanc Time Writer II

e il suo movimento

ORMAI I MOVIMENTI PIÙ SOFISTICATI SI SPINGONO FINO A SPACCARE IL MILLESIMO: STIAMO PER ARRIVARE ALLA PRECISIONE ESTREMA?

osa si può dire di un tempo infinitamente piccolo, semplicemen-

te una frazione di secon-do? Decimo e centesimo anche sugli orologi da polso sono traguardi del-le generazioni passate, ma andando avanti di questo passo forse il nanosecon-do (cioè un miliardesimo di secondo) potrebbe es-

sere meno da fantascienza di quanto non si pensi. Nella produzione TAG Heuer abbiamo visto in questi anni il Mikrogra-ph e, l’anno scorso, il Mikrotimer Flying 1000 che, con 3.600.000 A/h, è arrivato a mostrare il mil-lesimo; quest’anno quella indicazione sul quadrante è stata resa più semplice da leggere con il Time Writer II di Montblanc. Un orologiaio indipen-dente Bartomeu Gomila ha ideato un progetto che

CACCIA ALL’ULTIMO NANOSECONDO

SCIENZA14

di Lorenzo Sutti

di Michele Weiss

C Montblanc, con l’Istituto Minerva che le appartie-ne, ha sviluppato in un cronografo con due bi-lancieri, uno per il segna-tempo con 18.000 A/h e uno per il cronografo con 360.000A/h; sul quadran-te si legge il centesimo di secondo e dalla finestrella a ore 12 il millesimo a re-trograde.

A Baselword 2012 invece abbiamo visto un altro Concept Watch di TAG Heuer, il MikroGirder, ideato da un autentico personaggio, Guy Semon: ingegnere, pilota, impren-ditore, docente universi-tario e V.P. Sciences & En-gineering di TAG Heuer. Con lui siamo tornati ai tempi dell’università con formule di fisica e dia-grammi del caso. Al ter-mine della presentazione del nuovo Concept Watch (per cui sono state inol-

trate dieci richie-ste di brevetto) la domanda più ovvia e forse più ingenua è: ma a cosa serve questa corsa inarrestabile? Per un prototipo e serie limitatissime destinate ai collezionisti o per servir-sene, come si fa nelle auto di F1, che poi trasmettono dati utili alla produzione

li del COSC, l’Ente ufficia-le svizzero del controllo della cronometr ia ) che, sino a oggi, mancavano per la precis ione della funzione cronografica; quando la cro-

nografia è in funzione infatti la precisione del movimento ne viene in-fluenzata. Cinque decimillesimi di secondo è la precisione

alla quale si è arrivati con il MikroGirder, il cui sistema di regolazione a doppia frequenza con due catene indipendenti batte a A/h 7.200.000, visualizzando la frazione di secondo con la lancet-ta centrale che compie 20 giri in questo tempo piccolissimo. Il nuovo sistema, tra l’altro, ha eliminato la tradizionale spirale a fa-vore di uno stimolatore associato a un oscillato-re lineare.

L’ultimo concept watch di TAG Heuer, il MikroGirderè basato su sofisticatissime formule di fisica e nel suo caso è stata avviata la richiesta di ben dieci brevetti diversi

delle normali automobi-li? Nel caso dell’orologeria forse c’è qualcosa di più, si potranno aggiornare test Ufficiali (come quel-

MAESTRI D’ARTE 15

VACHERON CONSTANTIN HA CREATO IL “CERCLE 250”, CLUB ESCLUSIVO PER IMPRESE CON PIÙ DI 250 ANNI DI VITA

er essere definita sto-rica un’azienda deve essere ultracentenaria e non aver interrotto

l’attività e gli scopi voluti dai fondatori. Ma per en-trare in un club esclusivo come Les Henokiens gli anni di attività devono essere almeno duecento. Intitolato a Enoch, che secondo la Bibbia avreb-be oltrepassato i 365 anni, riunisce una quarantina di aziende francesi, olan-desi, tedesche, e fra loro ben 11 sono quelle ita-liane – la più antica è la Fabbrica d’Armi Pietro Beretta fondata nel 1526. Di questo club, a quanto ci risulta, non fanno par-te né aziende elvetiche né imprese orologiere. In orologeria, però, a fianco di attività continuative ci sono anche esempi di marchi rinati dopo perio-di più o meno lunghi di stasi: Blancpain per esem-pio oppure Jaquet Droz e ancora Urban Jurgensen; il recupero di nomi illustri

Vacheron Constantin Malte

in platino, edizione

del centenario della cassa tonneau

P

SECOLI DI GLORIA

è diventato abbastanza normale in questi ultimi anni, che vedono molti alla ricerca di una legitti-mazione ancestrale. Così, Vacheron Constantin che, fondata nel 1735, si sta baldanzosamente av-viando verso quota 280 ha dato vita al Cercle 250 riservato a imprese nate più di 250 anni or sono e ne ha individuate cir-ca 150 in settori legati all’arte della tavola, del vivere, del gusto e dei servizi, promuovendo un progetto annuale per premiare l’eccellenza dei Maestri d’Arte. Nel 2012 ne ha beneficiato la Fondazione Bodmer per il restauro di anti-chi manoscritti. Dal ricchissimo archivio di Vacheron Constantin sono stati ripresi re-centemente anche modelli famosi nel passato, al SIHH 2012 per esempio ne abbiamo ammirati quattro in omaggio

alla prima cassa ton-

neau realiz-zata dalla Mai-

son cento anni or sono. Ma dalla

lunga storia azien-dale emerge anche

un fatto abbastanza singolare: in un mondo

maschilista come quello dell’orologeria elvetica, la

Vacheron Constantin ne-

gli ultimi decenni dell’800 fu amministrata da due donne (Catherine Etien-nette e Laure, suocera e nuora, entrambe vedove Vacheron), che riuscirono a guidarla entrambe bril-lantemente. Adirittura nel 1882 il Journal Suisse defi-nì Madame Catherine Ete-niette, quasi centenaria, “simbolo dell’orologeria ginevrina”.

Page 9: speciale orologi

v

S W I S S W A T C H E S

COMPETITIONCarbon Fiber

Eco-Drive Nova

e una foto di Dante Grossi,

responsabile Citizen

Europa; in alto,

Eco-Drive Luna

IERI SOLO “GIOIELLO” MASCHILE, L’OROLOGIO STA DIVENTANDO STRUMENTO DI SEDUZIONE MONDIALE ANCHE PER LEI, SECONDO DANTE GROSSI DI CITIZEN

orologio ha vissuto a lungo come un ogget-to maschile, «è sem-

pre stato l’unico gioiello adatto all’uomo», dice Dante Grossi, responsa-bile Citizen non solo in Italia ma anche in altre nazioni europee. Però le cose cambiano, anche in Giappone, e da Citi-zen proprio per merito di Grossi. Infatti, a Ba-selworld sono stati pre-sentati orologi femminili in una nuova collezione chiamata “L”, quasi una

IL NUOVO FETICCIO? UN SEGNATEMPO

TENDENZE16

di Heleny Ladikos

L’ Marca nella Marca. Le signore hanno sempre privilegiato altre scelte prima dell’orologio. Per essere intriganti, elegan-ti e attive, lo sceglievano come gioiello o accesso-rio apprezzandone poco l’aspetto tecnico. Gros-si sottolinea anche che l'ex sesso debole guarda all’orologio in maniera diversa dall’uomo: que-sti lo considera come il suo gioiello, il simbolo della sua personalità, per la donna invece è un

accessorio di moda e la funzione di indi-care il tempo non è la principale, anche se la donna in car-riera imita le scelte maschili (dal tailleur di Armani che, sebbe-ne severo, ha un pizzi-co di femminilità) con orologi di taglia grande. Così, visto che l’approc-cio al mercato per l’oro-logio da uomo è sempre più stretto e che l’orolo-gio femminile era visto spesso come un regalo

può comprare per sé. Per decidere certi acqui-sti una signora, se non è una ricca ereditiera o una manager, deve riunire un consiglio di famiglia, ma una spesa da 150 a 500 Euro può considerarla un acquisto emozionale, magari solo per cambia-re un segnatempo rega-

lato anni addietro. «In questi anni abbiamo fat-to salire la nostra marca - conclude Grossi -, oggi anche l’uomo arrivato porta volentieri un Citi-zen perché ne apprezza molti aspetti: le funzio-ni, la vestibilità, l’ora ra-diocontrollata. Abbiamo vinto il preconcetto che fosse un orologio mode-sto e quindi può anche sceglierlo come regalo. Il nome della collezione, disponibile da settembre, è una lettera in corsivo maiuscolo, elegante, si-nuosa, un dettaglio forse, ma anche le piccole cose fanno la differenza. Gli Eco-Drive Luna e Nova, che catturano la luce per funzionare, hanno dia-manti veri, un sistema meccanico basculante e una tecnologia nasco-sta. Le donne sono pra-tiche, vogliono che ciò che acquistano funzioni anche se non le interessa il come. La nostra tecno-logia è quindi un servizio a fianco dell’apparenza bella, sexy, elegante».

A Baselworld è stata lanciata “L”, nuova collezione della marca giapponese che mira a conquistare le donne abbinando bellezza, sex appeal e tecnologia

che la gentil dama subi-va accettando l’acquisto fatto dal suo cavaliere, Grossi ha convinto i giapponesi a creare una divisione femminile pren-dendo quanto di buono c’è nel DNA italiano, soprattutto creatività e sobrietà, per interessare l’universo femminile che

Molti scienziati del passato hanno dedicato la loro vita a ricer-

che impossibili, produrre l’oro nei loro laboratori, trovare l’acqua

miracolosa che allunghi la vita e altri sogni utopistici. In orologeria

questa ricerca potrebbe essere quella della precisione con sistemi

già adottati sui diversi movimenti o ipotizzati per un prossimo futu-

ro. Fra questi ultimi può rientrare quanto annunciato a Baselworld

2012 da Bulova, azienda indipendente anche se fa parte del Gruppo

Citizen, che ha individuato un sistema per misurare l’esattezza del

proprio orologio anche senza ricorrere a un tecnico specializzato.

Denominato EFAS (external fine adjustment system) e testato presso

laboratori in Svizzera, garantisce una precisione del 99,9%. Sui

quadrante dei Bulova Accutron Calibrator, che sono stati gli orologi

cavia degli esperimenti e che dovrebbero essere disponibili in tre

versioni fra qualche mese, un indicatore ad arco con segno più o

meno può essere regolato con una semplice chiave dall’esterno; ha

tre tacche, ognuna corrisponde a + /- 5 secondi, e regolandolo si

interviene sulla lunghezza utile della spirale.

Presentando l’iniziativa alla stampa internazionale riunita a Base-

lworld, Dennis W.Perry, presidente di Bulova Corporation ha affermato

che con questo progresso nella misurazione del tempo sono stati

trasformati i confini dell’orologeria meccanica. E.S.

LA PIETRA FILOSOFALE

ALLEANZE 17

UN OROLOGIO UNICO, NATO ATTORNO A UNA CANNA DI BAMBOO: COSÌ LO STILE ITALIANO INCONTRA LA PRECISIONE SVIZZERA

uando un italiano incontra all’estero un connazionale, spesso avverte una

sensazione di simpatia per l’interlocutore e l’ho provato anche con il CEO di Gucci Timepie-ces. Di Michele Sofisti i collaboratori lodano le qualità umane tese a cre-are un gruppo all’interno dell’azienda, piuttosto che a farsi riverire per la posizione raggiunta. Non è persona nuova in orolo-geria. Vi è approdato nel 1995, quando, lasciata la Ferrari arrivò da Omega, ne rispolverò l’immagine, suggerì come testimonial i fratelli Schumacher e anche Cindy Crawford. Poi divenne presidente del marchio Swatch (mio padre lo intervistò per il Dossier Orologi del 2002 riguardo alle collezioni per le Olimpiadi della neve a Torino), ama lo sci e ricorda le stampelle, do-vute a una brutta caduta, con le quali andò per la

Michele Sofisti, CEO Gucci

Timepieces; in alto a destra,

i Gucci Bamboo

Q

SCULTURE DI PREGIO

prima volta alla Fiera di Basilea, incontrandovi Jean-Claude Biver, mo-stro sacro delle lancette svizzere, che lo introdus-se in questo mondo af-fascinante. Mentre dagli anni in Ferrari rammenta Gino Macaluso pilota di rally diventato poi VIP negli orologi (da Ome-ga a Girard-Perregaux e JeanRichard del Gruppo Sowind). All’interno del Gruppo PPR oggi Sofisti è CEO anche di Sowind. È sod-disfatto dei risultati rag-giunti, ma si reputa solo

uno “sfacciato fortuna-to”, che mette al centro l’importanza di creare un gruppo vincente. Al ter-mine dell’incontro chie-dendogli se intende stupi-re il mercato del Mondo Gucci con dei “fuorigiri”, ci ha mostrato in primis un modello sportivo di dimensioni più che ge-nerose e una delle novità 2012 ideata dal direttore creativo Frida Giannini, un orologio della linea Bamboo. Questa canna, lavorata a fuoco vivo per poterla piegare (basta un nulla perché si spezzi),

cambia colore assumendo sfumature diverse e quindi uniche. È una lavorazione che si trova ancora oggi in Toscana e lo stand Gucci a Baselworld ha visto il pubblico assieparsi davan-ti a un maestro artigiano al lavoro sui bambù. Gli orologi Gucci sono lavorati in Svizzera e sul-la genuinità del Made in Swiss Sofisti non demor-de: 40 anni fa Gucci si ac-cordò con Severin Wun-derman per la produzione di orologi con il marchio italiano, e dopo 25 anni acquistò la Severin Mon-

di Lorenzo Sutti tres lasciata da Wunder-man che aveva acquisito Corum. Per Michele Sofisti il Made in Swiss consente una produzione orologie-ra doc e anche di espor-tare l’immagine dell’arti-gianalità e della creatività italiana. Infine una sana politica di prezzi, senza inutili estremismi, per-mette all’azienda di inve-stire sempre più sia in po-tenziale tecnico, che nelle risorse umane, entrambi necessari per imporsi in un mercato sempre più globale.

Page 10: speciale orologi

DESIGN 19

ALL’ULTIMO SALONE DEL MOBILE OLTRE TREMILA PROGETTI AL CONCORSO PER GLI OROLOGI DEL FUTURO

econdo le indagini di esperti la forma della

cassa e la grafica del qua-drante catturano subito l’interesse del grande pub-blico. Naturalmente anche il prezzo ha la sua impor-tanza, soprattutto adesso che gli acquisti sono sempre meno emozionali e sempre più aderenti al concetto

molto seguito nei paesi anglosassoni che vuole un acquisto “worth whi-le”, nel senso che vale ciò che offre. Per il pubblico

maschile l’orologio è la proiezione della personalità, viene scelto il classico o il moderno, la tradizione e il fu-turo: si cercano forme e scelte sti-listiche innovative arrivando a oro-logi che sono vere e proprie sculture. Pensiamo agli oro-logi di MB&F, ope-re d’arte moderna, alla semplicità delle linee di Ventura, al quadrante dell’Opus

12 di Harry Winston,

Da sinistra Ventura Kappa w23

cronografo Easyscroll, Harry Winston

Opus 12 e, sopra, due progetti

premiati al concorso Breil, dall’alto,

Endless di Amelia Rachim

e il cronografo Modena di Shinji Nukumi

S

NATI PER STUPIRE

ROCCAP

dove i componenti dellla meccanica diventano essi stessi forme di design o alle proposte dei giovani. A Mi-lano, ancora una volta ca-pitale del design, durante il Salone del Mobile c’è stata la premiazione del concor-so internazionale per un Breil del futuro in partner-ship con Designboom.com. Massiccia la partecipazione con oltre 3.000 disegni, tutti adatti a essere realizzati in-dustrialmente. I tre progetti vincitori sono stati Endless dell’indonesiana Amelia Rachim, che ha studiato e lavora a Torino; The fabric watch dell’israeliana Inbal Aderka, che vive a New York; e Modena del giapponese Shinji Nukumi. Se l’estetica rive-ste dunque una grande impor-tanza, non si deve però dimenticare la sostanza e qui ci riferiamo all’ampia scelta di materiali per le casse. Oggi si parla sempre più spesso di leghe o addirittura di

fusion, anche se il loro im-piego non è poi così recen-te. Dal titanio al carbonio sino all’alluminio e a tutte le leghe con nomi fantasiosi (zalium, zenithium o altro) sembra quasi che i metal-li nobili stiano cedendo il passo, forse anche per il loro costo in continuo aumento. Importante però rendersi conto anche del tipo di lega impiegata; ad esempio, for-se pochi sanno che esistono non meno di una trentina di tipi di titanio, così un grado 5 molto impiegato in orolo-geria, può essere più indica-to di altri.

Da sinistra Baume&Mercier

Linea, gemelli TFEst 1968,

Dior Plume, Paul Picot

Firshire Extra flat, Zannetti

Orchestra (gemelli e orologio),

Blacksand Koala. Sotto

gli Hermes Marqueterie Paille

e Bulova Ref.96A133

L’IMPORTANTE È ELIMINARE SPESSORE, E QUANDO NON È PROPRIO POSSIBILE IRROMPONO I NUOVI MATERIALI, COME IL TITANIO E LA CERAMICA

o spessore dell’oro-logio elegante, mec-canico o al quarzo, è

sempe più sottile; quel-lo degli sportivi cresce in relazione al diametro che spesso supera i 46 mm per avvicinarsi ai 50. Le casse dei crono-grafi in ogni fascia di prezzo sono pensate per polsi importanti, ma alla

dimensione si contrappo-ne il materiale: c’è molto titanio non solo leggero, ma anche anallergico e si fa anche ricorso all’allu-minio. Cresce l’impiego della ceramica hi-tech (nei Chromatic di Chanel assume i riflessi dell’am-biente circostante) che è presente in varie compo-sizioni anche su lunette o bacciali. Vastissima la scelta dei colori, dal nero al flou, dal rame alla canna di fucile sino alle tinte estive; nei cinturini

CASSE SOTTILI, QUADRANTI SPECIALI E TANTO COLORE

NOVITÀ18

di Heleny Ladikos

L Baume&Mercier privile-gia il bianco ma rigorosa-mente con fodera interna vivacissima.Il 2012 secondo il calen-dario cinese è l’anno del Dragone e molti Marchi hanno scelto questo sog-getto per orologi dedicati a quell’ampio mercato, ma anche da scegliere come portafortuna. Sono

molti anche i quadran-ti speciali, soprattutto quelli negli squelette che assomigliano a pizzi de-licati; nella produzione d’alto target spesso il quadrante non esiste, si limita a una fascia sulla quale sono posizionati gli indici, così da mostrare l’intricato movimento dei ruotismi. Da non dimen-ticare, nelle produzioni di vertice gli smalti così come gli intarsi in legno, madreperla o pietre pre-ziose a formare dipinti

esclusivi di orologi-nic-chia per pochi e facoltosi acquirenti. Abbiamo vi-sto movimenti automatici che non hanno il rotore visibile dal fondo ma lo hanno alloggiato sotto al quadrante per cui le decorazioni si muovono a ogni movimento del polso. Moltissimi anni fa li aveva proposti Sarcar,

tre quadranti di esclusivi Hermès imitano la trama delle cravatte con un’arte antica, quella della Mar-queterie Paille: fili di paglia stesi dopo essere

stati bagnati, riscaldati e dipinti. Romanticismo e natura imperano con fiori, far-falle, animali, Blacksand propone un delizioso koala, Piaget una col-lezione floreale. L’ora-fo romano Zannetti ha scelto un nome legato alla musica, come hanno fatto in passato Piaget, Corum e Raymond Weil: il suo Regent Orchestra, dipinto a mano, presen-ta un’ulteriore chicca, lo accompagnano i ge-melli con l’identico de-coro. Sempre in fatto di gemelli a Baselworld ne abbiamo visti da TF Est 1968 che riproducono addirittura lo scappa-mento a tourbillon.

In onore della Cina, quest’anno il Dragone è un motivo che ricorre nei modelli di molti marchi. Fantasia al potere con intarsi e pietre preziose per orologi come tele pregiate

poi, se ricordiamo bene è arrivato Tissot e ades-so ci sono molte propo-ste, dalle piume di Dior alla preziosa pantera in diamanti di Cartier; men-

di Michele Weiss

Page 11: speciale orologi

INTERNET 21

olti marchi in questi anni hanno orga-nizzato mostre delle

loro collezioni storiche e i ladri ne hanno approfit-tato. Se i furti avvengono su commissione difficile ritrovare gli orologi, in caso contrario si posso-no poi vedere in qualche asta, soprattutto a Hong Kong o, com’è accaduto con il museo di Girard-Perregaux, ritrovarli ab-bandonati in un sacco perché i malviventi erano braccati dalla polizia. In

gennaio è stata presa di mira la mostra ginevrina dei Fifty Fathoms di Blan-cpain. Niente di anormale invece per altri appunta-menti, dalla mostra alla Triennale di Milano per i

Orologio dei pianeti

di Lorenzo della

Volpaia (ricostruito).

A sinistra, pendolo

lo Scrittore, automa

di Jaquet-Droz.

Qui sotto,

il Museo Galileo

M 40 anni del Royal Oak di Audemars Piguet a quella di Arts et Metiers, che Va-cheron Constantin ha de-dicato alle eccellenze e in particolare all’arte della lacca. Nella settimana del Salone del Mobile alcune esposizioni hanno abbina-to opere di design a recen-ti collezioni di segnatem-po, come quella di Pisa orologeria e Rolex con mobili di Gaetano Pesce o la M.A.D. (Mechanical Art Devices) di orologi e originali creazioni artisti-

che ospitata dal negozio GMT Great Masters of Time. Chi ama il mondo degli automi, antenati dei nostri robot, invece, fino a settembre potrà ammira-re in Svizzera nel museo nazionale a Neuchâtel, nel MIH a La Chaux-de-Fonds e nel delizioso Chateau des Monts a Le Locle tre rassegne che propongono, sotto aspetti diversi, le opere della fa-miglia Jaquet-Droz. Tra gli esemplari lo Scritto-

re, che è sta-to anche in Cina dove ha deliziato gli appassionati scrivendo il suo nome al comando di un maestro o ro l o g i a i o che ne cura il

delicato congegno: cen-tinaia di ruote che si in-tersecano e fanno sì che il bambolotto muova la testa, prenda la penna e…scriva su un foglio.

Infine Officine Pa-nerai ha donato al museo Galileo di Firenze un esemplare del suo Jup-piterium, il pla-netario presentato due anni or sono a Stoccolma. Il museo fio-rentino, totalmente rin-novato con interessanti presentazioni interattive degli strumenti per misu-rare il tempo e opere rina-scimentali, vale davvero una visita (e non breve).

CRESCE LA PASSIONE PER LE COLLEZIONI DEL PASSATO. MOLTI MARCHI ORGANIZZANO IMPORTANTI RASSEGNE DEDICATE AGLI ANTICHI SEGNATEMPO

COMPLICAZIONID’ALTRI TEMPI

MOSTRE20

di Elena Sutti

Tra gli eventi più interessanti, tre mostre in varie località elvetiche: propongono gli orologi d’arte ideati dalla famiglia Jaquet-Droz, tra cui il celebre “Scrittore”

Un’indagine durata alcuni mesi ha messo in evidenza come, partendo da alcune parole chiave contenute nei motori di ricerca, si corra il rischiod’incappare in link ingannevoli che celano realtà di pura contraffazione

Nelle aziende con tradizioni familiari c’è spesso una suddivisione

di compiti. Salvo debite eccezioni, le donne si occupano di stile,

comunicazione, promozione, lasciando a fratelli e mariti l’opera-

tività strategica aziendale. A volte, a compiti diversi per i fratelli

corrisponde un’identica qualifica, come per Frederik e Caroline

Scheufele, entrambi Co-President di Chopard. Nel Gruppo Swatch

CEO è Nick Hayek mentre presidente del consiglio di amministrazio-

ne la sorella Nayla. Marcello e Simone Binda sono CEO del Gruppo

I.Binda con indirizzi divesificati. GianRiccardo e GianPaolo Marini,

prima che GianRiccardo diventasse CEO di Rolex SA, erano A.D.

e responsabile finanziario di Rolex Italia, oggi della filiale è CEO

GianPaolo. Pietro e Anna Bolletta hanno preso le redini dell’azienda

familiare Lorenz, lui è Direttore Generale e lei Direttore Marketing e

Comunicazione. Anche Marco e Caterina Mantovani della Locman

hanno compiti precisi: lui presidente e CEO, lei segue la comuni-

cazione. Un esempio di più generazioni è quello del fratelli Mario e

Roberto Boiocchi; Mario ha fondato il marchio Paul Picot, distribuito

in Italia da Brm S.p.A., il fratello Roberto, che da sempre lo affianca

ne è Amministratore Delegato, Enrico e Franco, figli di Mario, sono

rispettivamente, Direttore Amministrativo e Direttore Marketing e

Consigliere. Barbara Monti e Mario Peserico, dopo la scomparsa di

Palmiro Monti, guidano Eberhard & Co: Barbara è CEO di Eberhard

&Co e presidente di Eberhard Italia, Mario è direttore generale di

Eberhard & Co. e A.D. di Eberhard Italia.

Infine, in Svizzera Peter e Auretta Stas hanno fondato e guidano

Frederique Constant, Oliver e Eva Ebstein hanno acquistato Chrono-

swiss assicurando di mantenere filosofia e stile della Marca.

QUANDO LA COPPIA NON SCOPPIA

PER COMPRARE UN OROLOGIO STORICO IL WEB È UTILE MA ANCHE UN POSSIBILE VEICOLO DI TRUFFE. VEDIAMO QUALI

hi ha vissuto negli anni ‘40 forse ricor-da che sui muri delle case spiccavano frasi

retoriche. Una, rivolta ad ataviche tendenze italiane, recitava “navigare neces-se est”. Oggi si potrebbe adeguarla modificando il verbo navigare in comu-nicare o ancora meglio: comunicare con il mondo navigando nel web.

Nessuno nega che la rete sia ottima, ma, fra i mol-ti aspetti ne vanno mes-si in risalto alcuni sulla passione per gli orologi e soprattutto per quelli del passato che possono na-scondere delle insidie. Questo argomento ha dato vita a un incontro promosso in febbraio a

C

CLIENTE AVVISATO...

Milano da Assorologi e dalla Convey di Torino per cercare di smasche-rare la contraffazione orologiera. Il mondo virtuale, che si estende ogni dove, è ricco di trabocchetti nei quali si può cadere ingenuamente. Sia chiaro, ognuno è libe-ro di spendere i suoi soldi come vuole e se pensa di acquistare un orologio di

grandi marchi pagandolo poche centinaia di euro è affar suo, a patto però che la scelta non sia viziata in principio da informazioni non veritiere. Da un’indagine accurata durata mesi, si è scoperto che cliccando in rete alcu-ne parole apparentemente inoffensive, si entra in link

le parole più usate sono: replica, imitazione, clone e quelle che identificano il prodotto “identico” ma di prezzo inferiore.L’indagine ha inoltre mes-so in evidenza che almeno il quaranta % delle pagine esaminate su Facebook e Twitter riguarda prodotti contraffatti, che nelle pri-me cento pagine di un mo-tore di ricerca dedicate a un certo brand un terzo è veicolo di contraffazione; tre pagine contraffattive su quattro appartengo-no a siti di e-commerce, una su sei a blog. Infine,

il 40% di queste pagine “pericolose” dipende da server americani, ma al-tre presenze sono state individuate in Cina, Pa-esi Bassi, Malesia e Ger-mania. E, a differenza della car-ta stampata dove editore e direttore responsabile sono facilmente indivi-duabili per essere perse-guiti legalmente, in rete tutto è evanescente e in Italia la situazione che vde bloccati centinaia di migliaia di processsi non favorisce legittime azioni di protesta. T.L.

ingannevoli di pura con-traffazione. Oltre il 30% del web tradizionale im-piega illegalmente brand di orologi per arrivare alla vendita di “falsi” e non si tratta solo di grandi mar-chi storici ma anche di orologi di fascia media o bassa che contano un pub-blico ampio e affezionato;

Page 12: speciale orologi

BASELWORLD 2012 2322 PANORAMA UOMO

OFFFICINE PANERAI

Si chiama Tuttonero il Luminor 1950 3 Days

automatico con secondo fuso orario. La cassa, ø

44 mm, in ceramica nera opaca ha il tradizionale

dispositivo a leva che protegge la corona

CUERVO Y SOBRINOS

Nella collezione dedicata al 130° anniversario

della Marca cubana un tradizionale orologio

con cassa rotonda in oro e quadrante crema, il

movimento meccanico è a carica manuale

SEIKO

Nella collezione Sportura Ref.SKA511P2, Diver

a 200 metri cassa in acciaio, è equipaggiato con

il movimento Kinetic, che si carica come se fosse

un automatico con il movimento del braccio

MASERATI TIME

Nella nuova linea prodotta da Morellato&Sector

per il marchio del tridente orologi femminili

e maschili, cronografi e solo tempo con linee

sportive e movimenti al quarzo

HAMILTON

Per i 120 anni della Marca americana il Khaki

Navy Pioneer riprende lo stile del passato e si

trasforma in un caratteristico orologio basculante

da Marina alloggiato in una custodia in legno

PAUL PICOT

La nuova collezione Street Style, molto moderna

in acciaio, trattato PVD, acciaio-oro o PVD/oro, è

distinta da un quadrifoglio sulla massa oscillante

del movimento automatico e tra i giorni della data

GAGÀ MILANO

Con la cassa in titanio ø 48 mm questo

automatico, subacqueo a m.300 con valvola per

il gas elio, non rinuncia alla forma personale

né all’altrettanto originale grafica del quadrante

TUDOR

Il Pelagos, per chi ama le immersioni, ha la

cassa ø 42 mm in titanio satinato con la valvola

per il gas elio. Nuovo il sistema, studiato in

house, per l’autoregolazione a molla della fibbia

LOCMAN

Il nuovo Latin Lover taglia maxi: mm 60x40,

è un automatico (più contenuto l’analogo modello

femminile al quarzo mm 50x32). In entrambi

confortevole la cassa in titanio con le anse mobili

DIOR

Sobrio ed elegante l’automatico Chiffre Rouge

C01 in acciaio con giorno, data a retrograde e

indicazione della riserva di carica; il quadrante è

opaline, il fondo a vista e il cinturino in alligatore

CHANEL

Il J12 sempre più tecnico è adesso equipaggiato

con un movimento automatico e indica il secondo

fuso orario. Cassa e bracciale in ceramica high-

tech microbigliata in colore trendy, il nero mat

VETTA

Ideato per gli ottant’anni della Marca dal Gruppo

I.Binda questo automatico con cassa in acciaio

stile ‘60, si affianca al cronografo nella collezione

dedicata all’Anniversario: 932 gli esemplari

SEDUZIONE AL POTERE CON IL LOCMAN LATIN LOVER. DISCRETI CON IL DIOR CHIFFRE ROUGE, SPORTIVI CON IL J12 CHANEL

ELEGANZAE DISTINZIONE PUR CON CIFRE IMPORTANTI L’ULTIMA È STATA UN’EDIZIONE DI TRANSIZIONE:

APPUNTAMENTO AL 2013 CON NUOVI PADIGLIONI INTERAMENTE RIFATTI

La Messe Platz

di Baselworld

B

PIÙ GRANDI E PIÙ FORTI

aselworld 2012, che si è chiusa a metà marzo, pur con ci-

fre di tutto rispetto (608 aziende orologiere, 619 di gioielli, 518 di prodot-ti affini, 3320 giornalisti accreditati, 41 nazioni presenti e 103.400 visita-tori) è stata un’edizione di transizione. Sono in fase avanzata le modi-fiche dei padiglioni che saranno inaugurati il 25 aprile 2013, e già in mar-zo era pronta la struttu-ra in acciaio che copre la piazza recuperando superfici espositive. Ma a parte ciò, l’appunta-mento ha anche mostra-to luci e ombre dovute alle diverse situazioni finanziarie dei mercati. Comunque, visto che le aziende orologiere non si limitano più a pochi sbocchi commerciali, quello che forse hanno perso da un lato lo han-no recuperato dall’altro (oltre alla Cina mercati di nazioni emergenti, ma anche nell’America del

so in risalto, dovrebbero essersi dissolte.Certamente il 2012 ha se-gnato un punto a favore della rapidità decisiona-le elvetica nell’adeguarsi a un mondo in continua

evoluzione. Basilea è una città stretta tra Francia e Germania, e la Fiera ha sempre avuto fame di spa-zi. Così, un referendun ha dato parere favorevole per recuperarli nella Messe

Platz destinata a essere coperta collegando due edifici fieristici, ma c’è di più, l’avancorpo alla Hal-le 1 sta per essere abbat-tutto e l’anno prossimo ci sarà una nuova fiera più grande e funzionale. Nessuna novità eclatante invece a Ginevra per gli spazi del Salone Inter-nazionale dell’Alta Oro-logeria, che in gennaio accoglie 18 marchi del-la fascia più alta, salvo l’annuncio che Sowind, con Girard-Perregaux e JeanRichard, l’anno prossimo andrà a Basilea dove espongono gli altri marchi del Gruppo PPR. Invece i piccoli, artigiani, maestri orogologiai o mi-niaziende che si rivolgono a un pubblico di amatori e che hanno preso parte al secondo GTE (Gene-va Time Exhibition), si sono poi regolarmente ritrovati a Basilea nella tensostruttura del Pala-ce, dove sono stati espo-sti i prodotti cosiddetti di nicchia. L.S.

Sud che ha dato ottimi risultati) quindi la bilan-cia sembrerebbe in pari e, anche se non per tutti, le preoccupazioni del pri-mo giorno che il manager dell’esposizione ha mes-

Page 13: speciale orologi

PANORAMA DONNA24

PATEK PHILIPPE

È una prima assoluta il Calendario Perpetuo

in versione femminile. La Ref. 7140 con

movimento automatico ha la cassa in oro rosa,

ø mm 35,1 impreziosita da 68 diamanti

EBERHARD & CO.

Gilda, l’elegante femminile con cassa ovale,

qui con due soli indici in cifre romane

e il cinturino nel colore caro agli innamorati.

La cassa è in acciaio e il movimento al quarzo

VICTORINOX

La Victorinox Swiss Army si dedica anche

ai polsi femminili con modelli eleganti e sportivi.

Questo è il Dive Master 500 con ghiera girevole

unidirezionale e cinturino in caucciù

CHOPARD

Versione Lady del cronografo-cronometro

automatico dedicato alla Mille Miglia storica:

cassa in acciaio, quadrante in madreperla

e cinturino che ricorda il battistrada Dunlop

YONGER&BRESSON

Nella collezione La Boissiere, così si chiama

un castello nella Valle della Loira, modelli

in acciaio con il nuovo movimento automatico

realizzato in house da Ambre a Morteau

VERSACE

Si chiama Vanitas la nuova collezione femminile

al quarzo svizzero con pietre multicolori

(ma anche diamanti). La cassa in acciaio ø 35

mm è trattata IP oro rosa, ha cinturino o bracciale

BULGARI

Il cronografo Diagono in versione femminile

affianca nella cassa ø 37 mm acciaio e ceramica

high-tech bianca, non tralascia un tocco di vanità

con il quadrante in madreperla e diamanti

PRYNGEPS

Allegro e ammiccante con la cassa a cuore

disponibile in una decina di colori il Jamaica Time

in plastica e movimento al quarzo invita

ad andare in vacanza con lo slogan Love Therapy

ALVIERO MARTINI 1 CLASSE

Una collezione multicolore al quarzo dedicata

a modelli femminili con cinturini personalizzati,

estraibili, che si abbinano all’inserto centrale

e al vetro in colorazioni trasparenti

PAUL PICOT

Nella collezione Mediterranée il modello Love

con movimento al quarzo e la cassa in acciaio,

è disponibile con diamanti e rubini, e cinturino

in caucciù in coordinato o a contrasto

SWAROVSKI

Nel colore dell’amore il Crystalline, con cassa

rotonda in acciaio ø 40 mm, scintillante

per gli 800 cristalli sui quali spicca il cigno.

Movimento al quarzo, cinturino in tessuto

RADO

Nella collezione True Thinline il Jubilé con

movimento al quarzo ETA ha gli indici in diamanti.

Cassa e bracciale sono in ceramica bianca

high-tech ipoallergenica, il fondello è in titanio

QUEST’ANNO IL COLORE DEGLI INNAMORATI TORNA DI NUOVO PROTAGONISTA. CON ROSSO PASSIONEE CRISTALLI SCINTILLANTI

OROLOGI DA AMARE

Page 14: speciale orologi

PANORAMA CRONO26

AUDEMARS PIGUET

Per i 40 anni del Royal Oak la Maison

di Le Brassus ha realizzato un nuovo cronografo

automatico, movimento Calibro 3120, cassa

ø 41 mm e bracciale in acciaio o in oro rosa

EBERHARD & CO.

La collezione Champion, nata nei ’90, viene

rivisitata. Notevoli i cronografi automatici

Champion V e Champion V Gran Data in acciaio

ø 42,80, con ampia scelta di lunette e quadranti

FESTINA

Sponsor del Giro d’Italia la marca propone

la Collezione Giro 2012 sei crono al quarzo

con bracciale in acciaio o colorato cinturino

PU; cassa in acciaio inossidabile 316L

MONTBLANC

Il TimeWalker ChronoVoyager UTC automatico,

quadrante grigio antracite con lancetta 24h per

il secondo fuso e indicazione giorno/notte, è in

acciaio e ha il vetro zaffiro anche sul fondello

EMPORIO ARMANI

Il cronografo al quarzo AR1465 in ceramica

e titanio con bracciale analogo e quadrante su più

livelli, opta per il colore canna di fucile molto

di moda. La cassa levigata ha un ø di 43 mm

TISSOT

Nella collezione dedicata al Moto GPTM 2012,

in edizione limitata, il crono T-Race Nicky Hayden

con i colori del campione; cassa in acciaio,

movimento al quarzo, cinturino in silicone

BAUME&MERCIER

Tra i nuovi Capeland cronografi con cinturino

in pelle o con bracciale e con movimento

automatico. Stile retro anche nelle tinte dei

quadranti con scala tachimetrica telemetrica

ZANNETTI

Nella Magnificum Collection un regolatore, un

riserva di carica e un cronografo con quadrante

viola, blu, brown e un indice alle 12, ampia

finestrella data, calibro automatico Valjoux 7753

PRYNGEPS

Navy è un cronografo al quarzo sportivamente

marinaro che sul quadrante ha le bandierine navali.

La cassa è in acciaio, ø 40 mm, sub a m.100,

la ghiera girevole unidirezionale

PAUL PICOT

Il Gentleman Sport Crono Light Gray automatico

è disponibile anche con quadrante nero,

bianco o argenté; la cassa in acciaio reca a ore 9

una placchetta con incisione a piacere

ORIS

L’Aquitan Chronograph automatico, calibro

Valjoux 7750, ha cassa in titanio ø 46 mm

con valvola per il gas elio, è sub a 50 atm.

Corona a vite, indici e lancette Superluminova

MONDAINE

Novità 2012 il cronografo Evo con movimento

Ronda cassa in acciaio levigato o satinato ø 40

mm. Tradizionale il quadrante, bianco o nero,

del famoso orologio delle ferrovie elvetiche

CARATTERE FORTE, MOVIMENTI PERFETTI, STILE RETRO E RIVISITAZIONI D’AUTORE. PER GENTLEMEN DEL TERZO MILLENNIO

SPORTIVI?MOLTO DI PIÙ...