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1 spazio comune Periodico d’informazione istituzionale Reg. Trib. GR n. 1/2008 - Direttore Responsabile Stefano Generali Stampa: - Via dell’Unione, 31 - tel. 0564/427793 - www.editriceinnocenti.com Anno III numero 6 - Dicembre 2010 / Gennaio 2011 Città di Grosseto Riscoprire il passato per guardare al futuro E DITORIALE Questo numero di Spazio Co- mune, dopo tante pubblicazioni dedicate ai servizi e alle attività dell’Ente per il benessere dei cit- tadini e per il bene della città, vuole offrire un momento di ri- flessione. L’occasione per ricordare chi è Grosseto, le sue origini, la sua storia, la sua identità. Un territorio, infatti, può guardare avanti, una co- munità può crescere avendo una chiara idea di quali siano le sue radici e avendo cura di conservarle e va- lorizzarle. È per questo che pur non volendo rinunciare alle spinte avanguardistiche che ci impongono il pro- gresso e lo sviluppo scientifico, oltre che quello eco- nomico, crediamo fondamentale non disperdere il contributo di poeti, letterati, artisti, di chi con opere creative, opere dell’intelletto o con specifiche competenze ha parlato (e parla) di Grosseto e ne ri- corda le peculiarità, il patrimonio, il percorso che l’ha portata ad essere la città che ci accoglie adesso. Riscoprire il passato per vivere meglio il futuro, per costruirlo e progettarlo assecondando le sempre nuove esigenze della modernità, senza mai dimen- ticare ciò che siamo stati per essere ancora più con- sapevoli di ciò che vogliamo diventare. Questo è il punto di partenza per pensare a un ter- ritorio che possa allargare i suoi confini culturali ed espandersi, per affrontare il costante incremento de- mografico, che da anni caratterizza Grosseto, pre- servandone la sua identità. Il sindaco Emilio Bonifazi L'identità cittadina passa anche dall'analisi crea- tiva e dall'immaginazione degli artisti locali, non- ché dal dibattito sul tema dell'arte pubblica. Questa “La Città visibile”, un evento che da tre anni trasforma la città in una grande mostra collettiva nelle strade, nelle piazze e nei luoghi che parlano della storia di Grosseto e negli spazi espositivi, come il Cassero senese, la Chiesa dei Bigi, la Saletta del Cedav. Moltissimi artisti, tra pittori, fotografi, illustratori e architetti che riflettono sull'identità della città, sul suo legame con il territorio, sul suo futuro. Tutto questo attraverso i manifesti urbani d'arte ovvero “mostre diffuse” sui cartelloni pub- blicitari, con mostre fotografiche, mostre di pro- getti architettonici, laboratori multidisciplinari di progettazione urbana aperti ai cittadini e alle loro proposte. “La Città visibile” è dunque la città della partecipa- zione, con artisti maremmani e artisti forestieri, ma anche con i cittadini chiamati con diverse ini- ziative a dare il loro contributo attivo e creativo, ri- producendo le loro personali visioni della città. In una realtà che ogni anno accoglie centinaia di nuovi residenti e che proprio in virtù di questo im- portante incremento demografico vuol fermarsi a riflettere sulla sua identità di città giovane e in forte crescita. G rosseto con i suoi borghi medievali, le fra- zioni, la costa e la campagna è un territorio che da tempo cerca di legare il suo prezioso patrimo- nio paesaggistico, storico, archeologico al turismo, all’economia, al progresso. La terra patria di butteri, la terra ben rappresentata da immense distese di gi- rasoli è la stessa terra che negli ultimi decenni ha la- vorato (e continua a lavorare) per affrancarsi da questa immagine da cartolina, che spesso rischia di essere un po’ sterile e fine a sé stessa; e per farlo, per guardare in avanti, ha messo in moto risorse ed ener- gie, sia nel pubblico che nel privato. Pur non volendo prescindere dalle tante ricchezze di cui la na- tura ha dotato questa realtà, anche l’azione del Comune, è indi- rizzata a dare i giusti strumenti per uno svi- luppo del territorio che punti alla moder- nità, con uno sguardo costantemente rivolto alla tradizione e alla storia. Da qui la realiz- zazione del ciclo di grandi mostre che, grazie alla preziosa collaborazione dell’antiquario Gianfranco Luzzetti, ha portato nel capoluogo maremmano eventi di livello internazio- nale con opere inedite e di pregio: un richiamo stra- ordinario da tutta Italia e dall’estero, per appassionati e curiosi, per residenti e villeggianti che hanno potuto ammirare pezzi d’arte dal valore inestimabile allestiti nel cuore della città. Ma anche la mostra fotografica con le immagini dell’archivio dei Fratelli Gori che immortalano il passato con gli antichi mestieri o i momenti più salienti degli ultimi ritrovamenti ar- cheologici a Roselle; e ancora la Città visibile, una manifestazione che porta l’arte per le vie e le piazze della città e che parla della città attraverso le stesse creazioni. La tradizione poi a Grosseto vuol dire am- biente e natura: una delle priorità di questa ammini- strazione. Non è un caso che negli ultimi anni la città si sia attestata nelle prime posizioni tra i capoluoghi d’Italia per qualità della vita. Le piste ciclabili sono solo l’opera di maggiore effetto nella serie degli in- terventi mirati a rendere il territorio più vivibile, a misura d’uomo; largo dunque alla mobilità alterna- tiva, al verde pubblico, ai parchi gioco per bambini, a opere mirate a garantire la piena accessibilità e frui- bilità delle infrastrutture e dei servizi (numerosi in questo caso sono stati gli interventi per l’ab- battimento delle bar- riere architettoniche nel contesto urbano, così come sulle spiagge libere e in quelle attrezzate). Ma Grosseto grazie ad una originale e incon- sueta spinta in avanti, di cui il Comune at- traverso il suo Servi- zio informatico è stato l’artefice, vanta anche primati già a partire dalla fine degli anni ’60 per progetti relativi all’innovazione della macchina amministrativa, con conseguenti be- nefici per i servizi resi al cittadino. Non ultimo quello della trasparenza, comunicazione e informazione ri- spetto all’attività dell’Ente in tempo reale. Tutto que- sto è Grosseto: una città, un territorio che vuol trarre nutrimento dal proprio passato; una città che custo- disce gelosamente il proprio patrimonio naturalistico e culturale, ma anche una città che guarda al domani facendo di tutti questi valori un veicolo di promo- zione e di valorizzazione della sua terra, di sviluppo economico e di crescita di un’intera comunità. Sommario La Città visibile Viaggio nell’identità cittadina Il ciclo delle grandi mostre Il Comune informa pag. 2 pag. 3 pag. 4 Grosseto scommette sulla qualità della vita Progetto1:Layout 1 28/12/2010 13.56 Pagina 1

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spazio comunePeriodico d’informazione istituzionale Reg. Trib. GR n. 1/2008 - Direttore Responsabile Stefano Generali Stampa: - Via dell’Unione, 31 - tel. 0564/427793 - www.editriceinnocenti.com

Anno III numero 6 - Dicembre 2010 / Gennaio 2011Città di Grosseto

Riscoprire il passatoper guardare al futuro

EDITORIALE

Questo numero di Spazio Co-mune, dopo tante pubblicazionidedicate ai servizi e alle attivitàdell’Ente per il benessere dei cit-tadini e per il bene della città,vuole offrire un momento di ri-flessione. L’occasione per ricordare chi è

Grosseto, le sue origini, la sua storia, la sua identità.Un territorio, infatti, può guardare avanti, una co-munità può crescere avendo una chiara idea di qualisiano le sue radici e avendo cura di conservarle e va-lorizzarle. È per questo che pur non volendo rinunciare allespinte avanguardistiche che ci impongono il pro-gresso e lo sviluppo scientifico, oltre che quello eco-nomico, crediamo fondamentale non disperdere ilcontributo di poeti, letterati, artisti, di chi conopere creative, opere dell’intelletto o con specifichecompetenze ha parlato (e parla) di Grosseto e ne ri-corda le peculiarità, il patrimonio, il percorso chel’ha portata ad essere la città che ci accoglie adesso. Riscoprire il passato per vivere meglio il futuro, percostruirlo e progettarlo assecondando le semprenuove esigenze della modernità, senza mai dimen-ticare ciò che siamo stati per essere ancora più con-sapevoli di ciò che vogliamo diventare. Questo è il punto di partenza per pensare a un ter-ritorio che possa allargare i suoi confini culturali edespandersi, per affrontare il costante incremento de-mografico, che da anni caratterizza Grosseto, pre-servandone la sua identità.

Il sindacoEmilio Bonifazi

L'identità cittadina passa anche dall'analisi crea-tiva e dall'immaginazione degli artisti locali, non-ché dal dibattito sul tema dell'arte pubblica. Questa “La Città visibile”, un evento che da tre annitrasforma la città in una grande mostra collettivanelle strade, nelle piazze e nei luoghi che parlanodella storia di Grosseto e negli spazi espositivi,come il Cassero senese, la Chiesa dei Bigi, la Salettadel Cedav. Moltissimi artisti, tra pittori, fotografi,illustratori e architetti che riflettono sull'identitàdella città, sul suo legame con il territorio, sul suofuturo. Tutto questo attraverso i manifesti urbanid'arte ovvero “mostre diffuse” sui cartelloni pub-blicitari, con mostre fotografiche, mostre di pro-

getti architettonici, laboratori multidisciplinari diprogettazione urbana aperti ai cittadini e alle loroproposte. “La Città visibile” è dunque la città della partecipa-zione, con artisti maremmani e artisti forestieri,ma anche con i cittadini chiamati con diverse ini-ziative a dare il loro contributo attivo e creativo, ri-producendo le loro personali visioni della città. In una realtà che ogni anno accoglie centinaia dinuovi residenti e che proprio in virtù di questo im-portante incremento demografico vuol fermarsi ariflettere sulla sua identità di città giovane e in fortecrescita.

Grosseto con i suoi borghi medievali, le fra-zioni, la costa e la campagna è un territorio

che da tempo cerca di legare il suo prezioso patrimo-nio paesaggistico, storico, archeologico al turismo,all’economia, al progresso. La terra patria di butteri,la terra ben rappresentata da immense distese di gi-rasoli è la stessa terra che negli ultimi decenni ha la-vorato (e continua a lavorare) per affrancarsi daquesta immagine da cartolina, che spesso rischia diessere un po’ sterile e fine a sé stessa; e per farlo, perguardare in avanti, ha messo in moto risorse ed ener-gie, sia nel pubblico che nel privato. Pur non volendoprescindere dalle tantericchezze di cui la na-tura ha dotato questarealtà, anche l’azionedel Comune, è indi-rizzata a dare i giustistrumenti per uno svi-luppo del territorioche punti alla moder-nità, con uno sguardocostantemente rivoltoalla tradizione e allastoria. Da qui la realiz-zazione del ciclo digrandi mostre che, grazie alla preziosa collaborazionedell’antiquario Gianfranco Luzzetti, ha portato nelcapoluogo maremmano eventi di livello internazio-nale con opere inedite e di pregio: un richiamo stra-ordinario da tutta Italia e dall’estero, per appassionatie curiosi, per residenti e villeggianti che hanno potutoammirare pezzi d’arte dal valore inestimabile allestitinel cuore della città. Ma anche la mostra fotograficacon le immagini dell’archivio dei Fratelli Gori cheimmortalano il passato con gli antichi mestieri o imomenti più salienti degli ultimi ritrovamenti ar-cheologici a Roselle; e ancora la Città visibile, unamanifestazione che porta l’arte per le vie e le piazze

della città e che parla della città attraverso le stessecreazioni. La tradizione poi a Grosseto vuol dire am-biente e natura: una delle priorità di questa ammini-strazione. Non è un caso che negli ultimi anni la cittàsi sia attestata nelle prime posizioni tra i capoluoghid’Italia per qualità della vita. Le piste ciclabili sonosolo l’opera di maggiore effetto nella serie degli in-terventi mirati a rendere il territorio più vivibile, amisura d’uomo; largo dunque alla mobilità alterna-tiva, al verde pubblico, ai parchi gioco per bambini,a opere mirate a garantire la piena accessibilità e frui-bilità delle infrastrutture e dei servizi (numerosi in

questo caso sono statigli interventi per l’ab-battimento delle bar-riere architettonichenel contesto urbano,così come sullespiagge libere e inquelle attrezzate). MaGrosseto grazie aduna originale e incon-sueta spinta in avanti,di cui il Comune at-traverso il suo Servi-zio informatico è

stato l’artefice, vanta anche primati già a partire dallafine degli anni ’60 per progetti relativi all’innovazionedella macchina amministrativa, con conseguenti be-nefici per i servizi resi al cittadino. Non ultimo quellodella trasparenza, comunicazione e informazione ri-spetto all’attività dell’Ente in tempo reale. Tutto que-sto è Grosseto: una città, un territorio che vuol trarrenutrimento dal proprio passato; una città che custo-disce gelosamente il proprio patrimonio naturalisticoe culturale, ma anche una città che guarda al domanifacendo di tutti questi valori un veicolo di promo-zione e di valorizzazione della sua terra, di sviluppoeconomico e di crescita di un’intera comunità.

Sommario

La Città visibile

Viaggio nell’identità cittadina

Il ciclo delle grandi mostre

Il Comune informa

pag. 2

pag. 3

pag. 4

Grosseto scommette sulla qualità della vita

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Grosseto è una città che ha ospitato scrit-tori e studiosi come Luciano Bianciardi,

Carlo Cassola, Giovanni Chelli, Aldo Mazzo-lai, Alfio Cavoli e veri e propri cantastoriecome il poeta contadino Morbello Vergari el'antropologo e studioso della cultura delle tra-

dizioni popolari, Roberto Ferretti. E' una città che si colloca nel cuore di un ter-ritorio affascinante, ricco di una natura incon-taminata e dalla storia antica. Da tutto questola sua identità e il suo stesso futuro.

Grosseto aveva dunque il dovere e la respon-sabilità di non disperdere questo patrimonio eha lavorato sull'ampliamento e la valorizza-zione della rete museale cittadina, sull'organiz-zazione di grandi mostre culturali, sullapubblicazione di libri e testi significativi.

L'identità anche attraverso i libriIn questi anni c'è stato un sostegno impor-

tante alla pubblicazione di libri, dalle nume-rose guide turistiche ai testi di storia. Unascelta considerata come opportunità di risco-

perta della storia e dell'identità locale. Una particolare menzione merita certamente

“La storia che fece Grosseto” del grande stu-dioso Aldo Mazzolai, non solo grazie aglieventi della città dalle origini geologiche finoai giorni nostri, ma attraverso un insieme distorie e luoghi che definiscono l'identità gros-setana stessa.

Pubblicato nel 2009 “Il carteggio del cano-nico Giovanni Chelli 1844-1865”, persona-lità legata profondamente all'identità locale,tanto da essere il fondatore della bibliotecacittadina, che a lui deve i l nome, e delMuseo archeologico.

Bel viaggio anche quello consentito dal librofotografico di Giovanni Rossetti “Prima che lamemoria scolori”, un itinerario per immaginiimmerso nei colori e nei luoghi della Ma-remma, tra i suoi simboli più importanti, apartire dall'antico mestiere dei butteri impe-gnati in una intera giornata di lavoro.

“Grosseto Terra d'Acqua” è un altro susse-guirsi di splendide fotografie accompagnate dacenni storici e naturalistici del territorio ma at-traverso un'ottica “differente”, capace di farscoprire questa terra non solo ai turisti.

Merita di essere sottolineata, per comple-tezza, fascino e capacità di legare ciò checonserviamo al territorio e alla sua storia, la

“Guida al Museo Archeologico e d'Arte dellaMaremma”. Una pubblicazione importanteper un'istituzione culturale fondamentaledella città.

Ma non solo le vicende storiche, la tradizioneculturale e e il patrimonio naturalistico hannosuscitato l'interesse del Comune. E' il casodella pubblicazione “La Maremma e suoi bit”che ripercorre, attraverso il ricordo dei prota-gonisti, l'evoluzione e le innovazioni dell'in-formatica a Grosseto e in Maremma; una terrache, scopriamo tutti, è sempre stata all'avan-guardia in Italia.

Di particolare interesse anche il libro “Gros-seto e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009”,firmato dal sindaco stesso e pubblicato anchein edizione braille, che si pone come un per-corso ragionato attraverso la storia amministra-tiva della città. Un'analisi delle dinamichesociali e politiche della Grosseto postbellica,

che si è gradualmente costruita riconoscendosicome una comunità di cittadini.

La forza della Chelliana e la promozione dei libri L'Amministrazione ha dunque voluto inve-

stire sui libri e, non a caso, la Chelliana havisto incrementare significativamente tutti gliindici statistici, con i suoi ormai quasi 3milaiscritti, gli oltre 36mila prestiti e l'apertura dinuovi sportelli in città come DoctorLibro, al-l'Ospedale della Misericordia, e Librincentro,in corso Carducci. E poi l'attività senza sostadell'Archivio delle Tradizioni Popolari.

In occasione della manifestazione “PiazzaLibri”, ormai arrivata alla sua seconda edi-zione, con oltre 8mila visitatori, di cui circa2mila bambini delle scuole elementari e medie,ben 1200 libri degli archivi comunali sonostati donati ai cittadini. E' l'idea dalla quale èpartita l'iniziativa “Libri in COMUNE”, nataproprio perché la memoria bibliografica dellacittà, raccolta e conservata per anni nellestanze delle diverse amministrazioni, potesseuscire ancor di più alla luce del sole e diffon-dersi liberamente tra tutti i grossetani.

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Viaggio nell’identità cittadinaUno spazio destinato a ospitare il patrimonio artistico in dotazione

al Comune, ma soprattutto un luogo in grado di accogliere il lascitodell'antiquario Gianfranco Luzzetti. Questo l'impegno dell'amministra-zione che da tempo sta lavorando per fare dell'ex Convento delle Clarisse,in pieno centro storico, la prima pinacoteca cittadina.

E in attesa di arrivare al compimento di questo delicato e intenso per-corso, alcune di quelle stesse opere dal valore culturale e storico straordi-nario, sono state al centro del primo appuntamento con il ciclo di grandimostre firmate dall'Ente e da Luzzetti. Ad accogliere creazioni tanto pre-ziose il Museo archeologico e d'arte della Maremma, che nel 2007 ha fattospazio alla “Teatralità nel barocco fiorentino”: decine di opere di artistiimportanti ispirati ai soggetti e ai tormenti dell’epoca, al dilemma ragionee sentimento, potere o limitatezza, felicità e disagio di vivere; ai lati del-l’anima oscuri e posteriori alle certezze e luci rinascimentali. Tra questi ca-polavori un grande e suggestivo Santi di Tito (pittore di Sansepolcro natonel 1535 e morto a Firenze nel 1603) dal titolo “Sacra famiglia con SanGiovannino e Santa Elisabetta”.

Secondo, atteso appuntamento con il ciclo di grande mostre al Museoarcheologico “La Bella Maniera in Toscana” curata sempre da GianfrancoLuzzetti insieme a Federico Berti e Mauro Papa. Nell'esposizione, allestitanel 2008, sono stati presentati 34 dipinti, di cui ventiquattro mai espostiprima, sotto il patrocinio del Comune di Grosseto e il sostegno della Cassadi Risparmio di Firenze. Si è trattato principalmente di opere di famiglieprivate grazie al cui contributo è stato possibile realizzare questa mostradal sapore unico. La mostra ha avuto a corredo pannelli illustrativi chehanno incrementato il dettaglio dell’esposizione con foto di confronto pergli studiosi. Molte le opere inedite e le nuove attribuzioni, tra le quali lastupenda Giuditta e Oloferne riferita al grande maestro senese DomenicoBeccafumi e la Madonna col Bambino e San Giovannino del Vasari, unesempio di dipinto destinato a devozione privata per un artista conosciutopiù per le colossali imprese e le ambiziose iconografie.

Con i “Signori di Maremma” del 2009 la stagione delle mostre d'eccellenzaha trovato nuovi significativi riscontri tra il pubblico e la critica. L'esposizione,infatti, dopo il grande successo dell'allestimento a Grosseto è stata riproposta loscorso ottobre a Firenze, al Museo Archeologico Nazionale di piazza SantissimaAnnunziata; qui si potrà visitare fino al prossimo aprile. Sia nella prima edizionegrossetana che in quella fiorentina, attraverso reperti di straordinaria importanzae bellezza, si racconta la vita e la morte dei “Signori di Maremma” ovvero diquelle aristocrazie locali che emersero nella società etrusca nel periodo di massimosplendore di questa civiltà, l'Orientalizzante, e che hanno lasciato testimonianzedi particolare rilievo nell'area maremmana. I materiali in mostra a Firenze allar-gano il panorama offerto nell'edizione precedente, pur rispettandone l'impiantogenerale. Alle aree della Maremma (Populonia, Vetulonia, Marsiliana d’Albegna,Poggio Buco-Pitigliano) si è aggiunta la testimonianza di Vulci, di alcune tombedal territorio di Magliano in Toscana e dalla provincia di Pisa.

Un’altra mostra d'autore, tutta incentrata su Carlo Gentili, è quella che il Comune di Grossetoe la Fondazione Grosseto Cultura - Cedav hanno promosso in ricordo dell'artista che ha iniziato

la storia della pittura moderna in città. La prima retrospettiva a lui dedicata a cento anni dalla sua nascita, e allestita al Cassero senese al-

l'interno della Fortezza medicea, è stata curata dagli architetti Cecilia e Renzo Gentili e dalle storichedell’arte Anna Mazzanti, Marcella Parisi ed Eliana Princi, con una sezione fotografica di Carlo Bo-nazza.

Attraverso un percorso di circa ottanta opere, che spaziano in tutti gli ambiti di produzione di CarloGentili, la mostra, patrocinata anche dalla Provincia di Grosseto e realizzata con il contributo dellaFondazione Monte dei Paschi di Siena e Unipol, ripercorre cronologicamente l’attività del maestromaremmano, con la presentazione di uno straordinario numero di opere inedite, che hanno permessodi ricostruire il metodo di lavoro dell’artista, dallo scatto fotografico, al bozzetto, al dipinto definitivo.

Quattro le sezioni previste nella mostra: Paesaggi, Nature morte, Disegni e sculture, Fotografie. Perquesto evento è stata presentata per la prima volta un'opera privata di decorazione su legno, oltre aun video appositamente realizzato per l’esposizione.

Grosseto rende omaggio al maestro Gentili

Un ciclo di grandi mostre aspettando la pinacoteca

Tanti scatti per raccontare la storia di Grosseto edella Maremma del secondo dopoguerra.È questa la mostra “Dai campi alle officine”, un per-corso fotografico con immagini tratte dall'archiviofratelli Gori allestite al Museo archeologico in piazzaBaccarini. Una storia che ripropone uno spaccato di vita dellacittà e del mondo agricolo, la Grosseto con i mestierie i lavori di un tempo, in molti casi ormai scomparsiche ci offrono un quadro esaustivo di un passato an-cora presente nella nostra memoria. Accanto alle immagini del lavoro in Maremma

anche una sezione dedicata alle campagna di scavoarcheologico di Roselle del 1966. Una sezione spe-cifica presenta le foto della Maremma etrusca e ro-mana, che documentano le indagine archeologicheche negli anni '50 e '60 interessarono il territoriogrossetano, ed in particolare le campagna di scavodi Roselle del 1966, che fu caratterizzata da ritrova-menti di eccezionale importanza archeologica. L'esposizione è stata promossa dal Comune e dal-l'Archivio Gori in collaborazione con la Provincia el'Isgrec con il contributo della Fondazione Montedei Paschi di Siena.

Dai campi alle officine, scatti d'autore parlano del lavoro in Maremma

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Spazio Comune Anno III n. 6Registrato al n. 1/2008 Tribunale di GrossetoDirettore responsabile: Stefano GeneraliRedazione: Manuela Cini, Fabrizio Scaiaemail: [email protected] Editrice Innocenti - Tiratura 37.000 copieChiuso in tipografia il 15 dicembre 2010

Il Comune e l'informazione al cittadinoIl Comune è, tra gli enti locali, quello che ha per

vocazione un rapporto diretto col cittadino: per que-sto ha puntato a migliorare gli strumenti di informa-zione a disposizione del cittadino, dall'Ufficiorelazioni con il pubblico ai periodici, dalle pubblica-zioni al sito internet.

L'Urp informa i cittadiniL'Ufficio relazioni con il pubblico (Urp), con una

media di oltre mille utenti al mese, risponde a richie-ste di informazioni di vario tipo sull'attività ammi-nistrativa, raccoglie reclami sui disservizi, informa suopportunità di lavoro ed eventi e più in generale suiservizi di pubblica utilità.

Numero verde: 800.019431

L'InformagiovaniPresso l'Ufficio relazioni con il pubblico ha sede

anche l'ufficio Informagiovani, che si occupa di for-nire informazioni al mondo giovanile: corsi, eventi,opportunità formative e professionali.

Numero verde: 800.018799

Europe Direct MaremmaOffre servizi di consulenza e opportunità di fi-

nanziamento rivolte ad enti pubblici, associa-zioni, giovani, imprese e professionisti. IlCentro fa parte della rete di informazione dellaCommissione Europea ed è attivo anche nell'or-ganizzazione di incontri e convegni.

Numero verde: 800.019799

L'informatica per la trasparenzaPer garantire a tutti la piena accessibilità degli

atti di Giunta e Consiglio, è stato avviato unprogramma per la consultazione on-line, sulportale istituzionale del Comune, degli atti convalore legale (attualmente bilancio, delibere diConsiglio, regolamenti, determinazioni dirigen-ziali, e a breve delibere di Giunta e ordinanze).

Attraverso il sito web inoltre sono visibili instreaming tutte le sedute del Consiglio comu-nale.

Un portale accessibileIl sito del Comune ha fatto dell'accessibilità il

suo elemento caratterizzante, per consentire atutti di usufruire dei servizi e delle informazioniche offre indipendentemente dall'ambiente ope-rativo, dagli stru-menti di navigazione,anche da parte di co-loro che a causa di di-sabilità necessitano ditecnologie assistive oconfigurazioni parti-colari.

Il portale rispetta lenormative in materiadi accessibilità dei sitiweb della PubblicaA m m i n i s t r a z i o n e .www.comune.grosseto.it

La newsletter del ComuneIl Comune di Grosseto ha attivato una newsletter

informativa che informa i cittadini su servizi del-l’Ente, novità, eventi e appuntamenti culturali. Lanewsletter viene inviata via posta elettronica ognigiovedì. Gli interessati possono iscriversi visitando ilportale istituzionale dell’Amministrazione nella se-zione 'newsletter', oppure inviando una mail a [email protected]

Il canale YouTubeE' in via di attivazione un canale 'Youtube' del Co-

mune di Grosseto, che offre la possibilità di rivederei video informativi realizzati dall'Ente: brani di tra-smissioni televisive, approfondimenti, campagne diinformazione e comunicazione.

Èuna realtà nuova, con meno di un anno di vita, ma che sta già riscuotendo undiscreto successo: è la farmacia comunale ‘Città di Grosseto’, situata in via Ci-

vitella Paganico nella nuova zona di espansione residenziale di via Orcagna. Gestitada personale interno al Comune, la struttura si sviluppa su una superficie di 241metri quadrati, e svolge importanti servizi al cittadino, primo fra tutti quello dellaconsegna a domicilio dei farmaci.Un’attività questa che racchiude un po’ lo spirito della nuova farmacia comunale:fornire un servizio che va a casa dei cittadini, prima ancora di aspettare che i citta-dini vadano in farmacia. E in quest’ottica l’impegno portato avanti fin dai primigiorni dall’apertura, è quello di essere presenti sul territorio, in città, soprattuttonelle strutture sociali pubbliche al servizio delle persone che per motivi di salute,in primis, hanno difficoltà a spostarsi per l’acquisto di medicinali.Ma la farmacia di Civitella Paganico nel corso di quest’anno si è anche caratterizzataper una serie di eventi e iniziative particolari, giornate di sensibilizzazione e

informazione al cittadino sui temi della salute. La farmacia comunale di via Civitella Paganico è aperta dal lunedì al venerdì dalle8.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30; il sabato dalle 8.30 alle 13. Nei festivi e nei po-meriggi dei prefestivi è aperta sulla base del calendario delle turnazioni insiemealle altre farmacie pubbliche e private. Per richiedere i farmaci al proprio domicilio si può telefonare al numero0564.491030. Email: [email protected]

Nuovi servizi per i cittadini

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