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Costa di Valencia Spagna Spagna Costa di Valencia IT COMUNITÀ EUROPEA Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale

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IT

COMUNITÀ EUROPEA

Fondo Europeo perlo Sviluppo Regionale

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Spiaggia della Malvarrosa. Valencia

Premessa

Delle tre province costituenti la Comunidad Valenciana - RegioneValencia, quella di Valencia, situata nel cuore del litoralemediterraneo spagnolo, a 40º 15’ N e 38º 73’ S di latitudine e 0º01’ E e 1º 34’ 0 di longitudine, è la maggiore. Bagnata dalle acquedell’ampio Golfo di Valencia, si trova infatti dirimpetto alle isoleBaleari, in una posizione equidistante dai due grandi centridecisionali del paese, Madrid e Barcellona, a farle da confinenell’entroterra sono una catena montuosa di altezza medianonché estese pianure che si protraggono fino alle terredell’Aragona e della Castilla-La Mancha. Le principali attrazionituristiche di Valencia sono le sue risorse culturali, l’adeguataricettività del turismo aziendale, la sua infrastruttura alberghierasparsa lungo le sue spiagge pulite, l’offerta di parchi naturali, ilricco calendario di manifestazioni popolari e la sua squisitagastronomia. Si tratta di un complesso che vanta ben 95 alberghi,49 pensioni, 417 monolocali, 35 campeggi e due centri balneari ingrado di ospitare un folto numero di turisti ogni stagione.Valencia raggiunse il suo massimo splendore nel corso del sec. XV,quando la sua autonomia politica conferitale dal re aragoneseJaime I (Giacomo I il Conquistatore), la florida attivitàcommerciale della seta, l’audacia letteraria dei suoi scrittori epoeti e le ambizioni espansionistiche sul Mediterraneo dei suoigovernanti e nobili, ne fecero una potenza indiscutibile a queltempo. Oggi, Valencia sta mettendo a punto infrastrutture eprogetti di grande respiro che le consentono di rinnovarsi eadeguarsi pienamente alla modernità prima di varcare le sogliedel sec. XXI.

SPAGNA

Oceano Atlantico

Francia

Irlanda

Madrid

Parigi

Londra

Dublino

Mar Cantabrico

Mar Mediterraneo

CeutaMelilla

Portogallo

Lisbona

Regno Unito

Copertina:Spiaggia di Tavernes

Testo:Jaime Millás

Retrocopertina: Falla (fuoco) di San Giuseppe

Traduzione:Raffaello Dal Col NIPO: 704-07-027-3

Publicato da:© Turespaña

Secretaría de Estadode Turismo y Comercio

Ministerio de Industria, Turismo y Comercio

Fotografia:Turespaña Picture Library Stampato in Spagna

Grafica:P&L MARÍN 4 edizione

Stampato da:EGRAF, S.A.

D.L.: M. 37857-2007

I N D I C E

Premessa 1

Gli itinerari lungo la costaLa costa settentrionale di Valencia 2Da Valencia a Cullera 5Le spiagge de La Safor 9

Gli itinerari dell’entroterraL’ itinerario del vino 12L’ itinerario monumentale 15L’ itinerario del Turia 19

Valencia, capoluogo del Turia 22

Tempo libero e spectacoli 30

Indirizzi utili 36

Costa

di V

alen

cia

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A-7

La Albufera

Playa de la Malvarrosa

Palancia

Playa de Alboraya

Playa del Saler

Playa de L’AlmardáPlaya Corinto

PARQUE NATURALDE LA ALBUFERA

El Saler

SerraEl Port

Algar dePalancia

La Poblade Farnals Puig

Canet d'En Berenguer

Monte Picayo

"Sto. Espíritu delMonte"

"Cartuja dePortacoeli"

Náquera

PinedoTorrent

Bétera

CatarrojaSillaPicassent

La Poblade Vallbona

ManisesBurjassotPaterna

Puçol

MassamagrelMoncada

Sagunto

Almenara

Valencia3

Gli itinerari lungo la costa

La costasettentrionale di Valencia La costa settentrionale diValencia, che si stende nellevicinanze del capoluogo,pullula oggigiorno di altipalazzi di appartamenti e diinfrastrutture di servizio che siinnalzano fianco a fianco con

Chiesa dell´Assunzione. Alboraya

Saplaya si potrà ormeggiare lapropria imbarcazione quasisulla soglia di casa. VisitandoLa Pobla de Farnals, primoesperimento in quanto aurbanizzazione del litorale neipressi del capoluogo, si avràmodo di addentrarsi in unacittà ideata per trascorrervi levacanze e godersi un bel riposomentre si guarda il mare.

Il visitatore che giungaall’abitato di El Puig, troveràad attenderlo la storia.Racconta la leggenda che sulledue colline poste nel centrourbano, il resto non è cheun’immensa pianura, venneritrovato un bassorilievobizantino della Vergine de ElPuig, proveniente da unmonastero di monaci basilianiche la nascosero sotto unacampana durante l’egemoniamusulmana fino al 1238, annodella conquista cristiana diValencia. Rinvenuta da SanPedro Nolasco, fondatore

La Pobla de Farnals

Spiaggia di Alboraya

Monastero di Santa María de Puig

case coloniche e “huertas”(terreno piantato a ortaggi ealberi da frutto).

Al termine della spiaggia dellaMalvarrosa si trovano i campidi Alboraya ove si coltivano idolcichini da cui si ricava lahorchata, popolare bevandarinfrescante, tipica di questaterra. Al porticciolo di Port

dell’Ordine della Mercede, nelluogo indicatogli da unanuvola di stelle, negli anniCinquanta venne eletta apatrona delle terre di Valencia.Il santuario e il conventodanno vita a un complessoarchitettonico custodito daimembri di tale ordine. Dellachiesa primitiva non rimaneche la facciata romanicamentre il tempio moderno è instile gotico.Arroccato su una collina dadove sovrasta la pianura

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Rovine romane. Sagunto

sottostante, a Sagunto, unodei luoghi di maggiorimportanza dellaromanizzazione della Spagna,riecheggia tuttora il nome diAnnibale e l’assedio dellapopolazione iberica di Arse.Quella pagina eroicacommosse a tal punto la cittàdi Roma che venne deciso dieleggerla a “villa” prediletta.La città, ben riparata daicontrafforti delle sierrasCalderona ed Espadán, sischiude al mare dando vita aun’immensa pianura percorsadal fiume Palancia.

Del patrimonio artisticorisalente all’epoca romana, ètestimonianza eloquente ilteatro restaurato, le cui

gradinate poggiano sulle pietredel versante settentrionale dellacollina del castello. A difesadella collina troviamo, appunto,il castello di quasi unchilometro, circondato da muradi cinta romane e medioevali eal cui interno si aprono settepiazze. La Plaza Mayorporticata, da dove si sale alquartiere ebraico e al castello,rappresentava il fulcrocommerciale e culturale dellaSagunto medioevale. Sovrastatadalla chiesa gotica di SantaMaria, conserva tuttora fusti dicolonne dell’epoca romana.Sulla calle Mayor, si affaccianopalazzi signorili dalla piantasuggestiva. Un’altra chiesa dellacittà, quella del Salvatore confrontespizio romanico e a unasola navata, venne edificatasecondo uno stile goticoprimitivo. Nei pressi della piazzaporticata, un edificio dalla bellafacciata neoclassica è sede delComune.

Il castelo di Sagunto

A-7

La Albufera

Playa de la Malvarrosa

Playa de Alboraya

Playa del Saler

PARQUE NATURALDE LA ALBUFERA

Playa de L’Estany

Playa El Dorado

El Saler

El PerellóSollana

Favara

La Poblade Farnals Puig

El PalmarPerellonet

PinedoTorrent

Bétera

CatarrojaSilla

Cullera

Sueca

Picassent

BenifaióAlmusafes

Alginet

Tavernes dela Valldigna

Alzira

CarcaixentAlberic

ManisesBurjassotPaterna

Puçol

MassamagrelMoncada

AlgemesíL'Alcudia

Carlet

Guadasuar

Valencia

Da Valencia a Cullera

Ubicato a sud del capoluogo,separato dalle acque del marMediterraneo da un alternarsidi dune e pinete, il lago de La Albufera si formò in tempiremotissimi in seguito alladeposizione dei sedimenti deifiumi Turia e Júcar chesbarrarono questo piccolomare interno di acqua dolce disei chilometri di diametro. Illluent, che significa puntoluminoso, ne costituisce il

CasaTipica di Valencia dal tetto inpaglia. La Albufera

punto centrale, definito daalcuni poeti arabi lo specchiodel sole. Dal belvedere situatosulla prima paratoia nonchédal tipico villaggio di ElPalmar, consigliabile a coloroche desiderano degustareun’ottima “paella”, si potràfare un’escursione sul lago, abordo di barche pilotate davecchi pescatori. Il parconaturale con un’estensione di21.000 ettari, sparsi in ben 13comuni, è percorribile inbicicletta lungo sentieri interni.Un altro itinerario partedall’interno del parco indirezione della spiaggia perattraversare, in primo luogo, ledune fisse, poi i recinti peranimali e le dune mobili e,infine, la spiaggia di sabbia. Si tratta del sentiero consuetodi Dehesa del Saler, unastriscia litoranea lunga 10 km elarga uno.Lungo il suo corso a valle, ilfiume Júcar dà vita a varimeandri sino alla sua foceirrigando i campi e i fruttetidei centri urbani costituenti lazona de La Ribera Baixa.Grazie a un’estesa rete di

La Albufera

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Chiesa di San Pietro. Sueca

canali, l’acqua vieneconvogliata ovunque: laddovefiniscono le risaie, iniziano gliaranceti, senza lasciare un solopalmo di terra libero. La cittàdi Sueca, isola urbana sortanel cuore di una vasta pianuradi terre paludose coltivate ariso, appartenne a Godoy percinque anni grazie a unaconcessione di Carlo IV del1803. Il suo principale

Situata su un’antica isola delfiume Júcar, Alzira, principalecentro dell’entroterra dellazona de La Ribera Alta,venne battezzata dagli arabicon il nome di Al YarizatSuquar. I resti della cintamuraria araba, di cui rimaneancora in piedi un tratto di 300metri, testimoniano uno deimomenti di maggior splendoredi questa città. Sottol’egemonia musulmana, vennetracciata una rete di canali diirrigazione ancor oggi in uso. Ilpatrimonio artistico cristianovenne innalzato sui resti deimonumenti arabi. Il tempio diSanta Caterina nel quartierestorico, di origini gotiche,sfoggia una bellissima facciatabarocca. Il salone principale delpalazzo rinascimentale deiMarchesi di Santiago, odiernasede del Municipio, possiedeun bel soffitto a cassettoni.

di Cullera. La posizionegeografica di cui godequest’ultimo centro, consentedi passare senza difficoltà dallasabbia alle rocce, dalleimmersioni subacquee alla vela,dalla pesca al trekking. La cittàantica sorse abbarbicata a unamontagna, la Muntanya del’Or, nota anche con il nome dimontagna de Les Rabosses(delle volpi femmina), e crebbenei pressi del fiume Júcar,attorniata da varie lagune diacqua dolce e da oltre 13 km dilitorale e falesie. Vi si troval’unico porto peschereccio e daimbarcazioni da diporto fluvialidella provincia. Il castellomedioevale e il Santuario dellaMare de Deu del Castell sonoarroccati sul punto più altodell’abitato. Le sue mura hannoospitato personaggi storici digrande spicco, giacché la suaposizione strategica consentivadi esercitare un controlloefficace sulla zona e sul litorale.

AlziraCullera

monumento religioso, la chiesadi Nuestra Señora de Salesvenne edificata nel sec. XVII; visi conserva la prestigiosa teladella Virgen de la Leche(Madonna del latte), operaattribuita alla scuola di Juan deJuanes. Anche la chiesa di SanPedro (San Pietro) del sec.XVIII, il Municipio e la notaCasa del Quatre Cantons,entrambi risalenti al sec. XVII,oltre a numerosi e importantiesempi di architetturamodernista, testimoniano laflorida situazione economica ditale città. A Muntanyeta delsSants si potrà contemplare illago in tutta la sua estensione.

I complessi residenziali e lastruttura ricettiva de El Saler,Perelló e Perellonet sonosituati nella parte meridionaledel litorale di Sueca, lungo cuiscorre il nostro itinerario, che siallaccia alla costa del comune

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Feste della Mare de Deu de la Salut.Algemesí

incoraggiata e amministrata daJuan Borja, secondo Duca diGandía. Fu Alessandro VI, ilpapa Borgia che acquistato ilterritorio da Fernando ilCattolico, decise tale sorte peril capoluogo de La Safor perpoi cederlo al figlio Pedro Luis.Da quel momento, la fortunadi questa prospera città, deditaprincipalmente allamanifattura della seta e dellozucchero, si intreccia con lasete di potere e di interventonelle questioni europee checaratterizzò la saga dei Borgia.Di tutti loro, la città unì le suesorti a quelle di San Franciscode Borja, generale dei gesuiti,nato a Gandía, pronipote diAlessandro VI e quarto duca diGandía. Allontanatosi dallavita moralmente riprovevolecondotta da altri membri della

La città di Carcaixent, acinque chilometri da Alzira,non sorge sul suo sito storicogiacché in seguito aun’alluvione del sec. XIV, sidovette trasferire la città.L’attività lavorativa precipua èla monocoltura di agrumi,elaborati in capannoniindustriali di cui alcuni di

Le spiagge de LaSaforLa zona de La Safor offre agliocchi del visitatore unterritorio di grande fascinostorico che si inserisce in unduplice ambiente naturale: lealte montagne costituenti lesierras di Mustalla, Safor,Grossa e Aguilles che dannovita a un intreccio naturale divette e boschi e la fasciapianeggiante litoranea di terrecoltivate a frutteti e spiagge.Gandía, capitale del ducato eprincipale centro della zona,crebbe tra il fiume Serpis e lagola di San Nicolás, nellospazio creato da un primitivostanziamento iberico. Nel corsodel sec. XV la città diede provadi una vita di cortestraordinariamente vivace,

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A-7

La Albufera

Playa de la Malvarrosa

Playa del Saler

PARQUE NATURALDE LA ALBUFERA

Serpis

Playa de L’Estany

Playa El Dorado

Playa de L’Ahuír

Playa de Oliva

El Saler

El PerellóSollana

Favara

El GrauXeresa

Xeraco

Quatretonda

Castelló de Rugat

El PalmarPerellonet

"Cueva de Parpalló"Barx

Simat deValldigna

Benifairó

DaimúsMiramar

Pinedo

Rugat

Gandía

Catarroja

Silla

Oliva

CulleraSueca

Tavernes de la Valldigna

Alzira

Carcaixent

Alcoy

Benigánim

Pego Denia

Algemesí

Valencia

Aitana1558

Mondúver841

Palazzo ducale. Gandía

Collegiata. Gandía

indubbio interessearchitettonico. La chiesaparrocchiale risalenteall’ultimo periodo del sec. XVIvanta alcuni retablos barocchimolto suggestivi. Lungo questamedesima via di collegamento,nei pressi di Valencia, sorgeAlgemesí un centro abitato digrandi proporzioni la cuicappella detta della Mare deDeu de la Salut è centro di unimportante pellegrinaggiolocale. L’8 settembre sifesteggia infatti la Madonnacon danze e piramidi umanedette della Muixeranga.

Carcaixent

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famiglia, si dedicòesclusivamente alla cultura ealla buona convivenza. Creòl’università di Gandía nel sec.XVI a consolidamento dellavita culturale promossa anniprima dal poeta Ausias March,dal romanziere JoanotMartorell e dall’umanista JoanRois de Corella.

L’odierno centro urbanoconserva tuttora l’ereditàpatrimoniale dei secc. XV e XVIcostituita da edifici-simboloquali il palazzo ducale, lacollegiata, il convento di SantaClara, la cappella di Sant’Anna,il museo archeologico e ilmunicipio. La collegiata diSanta Maria venne erettagradualmente tra il 1250 e il1520 attenendosi sempre allostile gotico. La porta degliApostoli vantava inizialmentesculture del maestro DamiàForment. Il palazzo ducale

venne costruito sui resti di unedificio arabo sulla riva sinistradel fiume Serpis. L’influenzaitalianeggiante, giustificabiledati i stretti vincoli dei Borgiacon l’Italia è onnipresente. Ilmuseo archeologico, la cuisede si trova presso l’ospizio diSan Marco, dispone diun’elegante sala gotica conarchi a sesto acuto, denominatanavata degli Uomini.

Qualche chilometro più a sud,al confine con la provincia diAlicante, si trova il secondoabitato per importanza dellazona de La Safor: Oliva.Spiagge comode e lindenonché un’ampia offerta diposti in campeggi richiamanonumerosi visitatori. Nel cuoredell’abitato è tuttora visibile lacasa signorile dell’eruditodell’Ilustración (Illuminismo),Gregorio Mayans. Vi sonoanche tracce della famiglia

Centelles, proprietaria dellacittà nel sec. XVI. I quartieritradizionali si trovano lungo ilversante del Cerro de SantaAna mentre le zone piùanimate e briose si trovano neipressi delle spiagge di Daimús,Miramar e Guardamar.Le valli interne della zona deLa Safor, riparate dai venti edagli agenti meteorologici dalmonte Mondúver (841 m.)nonché la parte settentrionaledetta La Valldigna, dannovita a un altro itinerario che siaddentra nella montagna. Ilpunto di partenza è la zonaperiferica di Gandía, lungo lastrada secondaria che porta alcomune di Barx. DaMarxuquera si intravedono leprime spianate di aranci chehanno rimpiazzato le antiche efrondose pinete. La grotta diParpalló, sul versante internodel Mondúver, la cui entrata èvisibile dalla strada sulla destra,è sede di scavi archeologiciindispensabili per laricostruzione della vita delPaleolitico superiore. La rottacontinua in salita lungo la valledella Drova da dove siraggiungerà il Mondúver. ABarx, circondato tutt’intorno

da fontane e dedito allacoltivazione di frutteti,mandorli e agrumi, erano solitivilleggiare in estate i monacidel monastero della Valldigna.Di fatto, la sua altezzaconsente di godere ditemperature miti quando inpianura il clima si faopprimente.Dopo aver contemplato lemontagne circostanti dallaVisteta, una tortuosa stradascende verso La Valldigna. Latradizione locale vuole che ilmonarca Jaime II (Giacomo II ilGiusto), in occasione di unavisita in compagnia dell’abbatecatalano Boronat de Vilaseca,esclamò che quella era “unavall digna” (una valle degna)per l’edificazione di unmonastero. E così avvenne: allafine del sec. XIII, vi fececostruire il Monastero deNuestra Señora de la Valldigna.Grazie all’intervento dellaRegione Valencia, si è potutorecuperare questo preziosogioiello patrimonialeamministrato per secoli daimonaci cistercensi.

Spiaggia di Gandía

Monastero de Simat de Valldigna

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Gli itinerari dell’entroterra

330

N-III

N-III

Emb.de Tous

TURIA

Cabriel

RÍO

JÚCAR

Emb.de Forata

Emb. deEmbarcaderos

Emb.de Buseo

Jarafuel

Cofrentes

Caserío Benalí

Turís

Vilamarxant

Millares

Godelleta

Chera

Los Sardineros

El Pontón

Siete Aguas

Jalance

Teresa de Cofrentes "Cueva de La Araña"

Buñol

Ayora

Cheste

ChivaRequena

Utiel

Manises

Burjassot

Valencia

S e r r a M a r t è s

Hierbas1042

1084

Caroch1028

L itinerario del vino

Itinerario che, partendo daValencia e snodandosi indirezione della valle del Buñollungo la statale III, alla ricercadei principali vigneti dellazona, conduce a Cheste,centro urbano di origini arabela cui economia gravita attornoalla produzione vinicola e allacoltura di ulivi e cereali. Siraggiunge subito dopo Chivasede di un santuario e dei restidel castello arroccato su unacollinetta mentre la cittàmoderna si estende sullapianura sottostante.

La chiesa parrocchiale del sec.XVIII accoglie affreschi di uncerto rilievo.

Buñol, appollaiato sulle faldedel monte del castello,circondato ovunque da corsid’acqua, presenta un tracciatourbano davvero intricato tanto

che le autorità locali non sonoin grado di offrire una piazzaampia ove tenere la popolarebattaglia campale deipomodori, nota con il nome diTomatina, a fine agosto. Il suocentro accoglie oltre 300fontane. Il Museo archeologicocomunale sorge laddove erasituata l’antica moschea; tuttal’area circostante è stataabbellita con un museoscultoreo all’aperto. Dopo averpercorso le lunghe vielongitudinali del centroabitato, si giunge alla fontanapiù popolare di Buñol, in onoreal patrono San Luis Beltrán chesorge sul luogo ove, secondo laleggenda, fece zampillaremiracolosamente questasorgente. Un auditorioall’aperto mette spesso inprogramma esecuzioni musicalidi bande.

Dopo essersi riportati sullastatale III e aver oltrepassato ilcentro di Siete Aguas, si entra

nella zona di Requena-Utiel,coperta di vigneti. Si trattadella maggior zona vinicoladella regione Valencia ecertamente quella di maggiorimportanza in varietà di rossoe rosé di tutta la Spagna. Partedel vino viene mandato adaltre cantine spagnole peresservi elaborato. Requena,toponimo indicante rocca fortee sicura, deve le sue origini auno stanziamento sulla rivasinistra del fiume Magro, arroccato su uno sperone diroccia difeso da mura e

torrioni. Il centro storico vieneattualmente detto “La Villa”:vi si contano oltre 40 edifici ecomplessi ornamentali. Lachiesa di Santa Maria conservatuttora, sulla sua facciataprincipale, un frontespizio delgotico “isabelino” del sec. XI,sebbene lo stato diconservazione delle tre navateinterne non sia altrettantobuono. La chiesa di SanNicolás, ritenuta la più anticadi Requena, venne costruitanel sec. XIV e rimaneggiata nel1730. Anche la chiesa del

Ayora

Requena

Castello di Buñol

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Salvador che sorgesull’omonima piazza, sfoggiauna bella facciata gotica. IlMuseo comunale si trovaall’esterno del quartiere de LaVilla: i lavori dell’anticoconvento carmelitano venneroavviati verso il sec. XIII e nonebbero termine se non nel sec.XVIII. Vi spicca il suo suggestivozoccolo di maioliche diValencia e il chiostro barocco.Ospita le varie sale del Museocomunale, costituito dallesezioni di pittura, archeologia,etnografia, scienze naturali ediplomatica. Particolarmenteinteressante è la sala delMuseo internazionale del vino.

Sullo stesso altopiano sorgeUtiel, città sorta grazie allaflorida attività vinicola. Adifferenza di Requena, dotatadi centro storico, la città diUtiel è strettamente legata aisuoi lavori e alla sua attività ditipo agricolo. La chiesaprincipale, dedicata a Nuestra

Señora de la Asunción,costituisce un raffinatoesempio dello stile gotico“isabelino”. Il museo del vinoha sede presso la famosacantina detta BodegaRedonda, edificio restauratonel 1891 affinché legenerazioni future potesseroconoscere dell’archeologiapopolare della zona.

Da Requena, si puòintraprendere un itinerariosecondario, quello della Vallede Ayora, di indubbio interessedati i bei castelli di Cofrentes,punto di confluenza dei fiumiCabriel e Júcar, Jalance con lagrotta di Don Juan, Jarafuel,Teresa de Cofrentes e Ayoracon l’insediamento iberico diCastellar de la Meca e unaflorida apicoltura. Altre zonedi rilievo sono le Hoces delCabriel, il bacino artificiale diContreras e, più a sud,l’importante riserva nazionaledi caccia, Muela de Cortes.

Cofrentes

Emb. deBeniarrés

Serpis

Río

Favara

El GrauXeresa

Xeraco

L'OlleriaMoixent

Bocairent

Quatretonda

Castelló de Rugat

Bañeres

Barx

SimatBenifairó

"Les Covetesdels Moros"

Daimús

Rugat

Gandía

Tavernes de la Valldigna

Alzira

CarcaixentVilanova

de Castelló

XátivaCanals

AlbaidaOntinyent

Alcoy

Muro de AlcoyCocentaina

Benigánim

S e r r a G r o s s a

Mondúver841

L’itinerariomonumentale

Il punto di partenza di questoitinerario è Xátiva, capoluogodella zona de La Costera. Lastoria della città inizia in cimaal monte Vernissa. Dopol’insediamento della SaetabisAugusta, i visigoti crearono unvescovado la cui sede era la

cappella di Sant Feliu. Sottol’egemonia araba, a Xátivavenne creata la prima cartierad’Europa, ove la carta venivafabbricata impiegando pagliadi riso. In Marocco vienetuttora definita col termine dixativi. Lo sviluppo raggiunse ilpunto di suo massimosplendore storico nel lungoperiodo del Regno di Valencia,in cui essa divenne la secondacittà per importanza dellazona, sia per popolazione cheper influenza politica. Diede inatali a due pontefici legatialla saga dei Borja (questo ilnome corretto): Callisto III eAlessandro VI e al pittore JoséRibera detto lo Spagnoletto. Lasvolta storica segnatadall’ascesa dei Borboni al tronospagnolo dopo la sconfitta deisostenitori dell’arciduca CarloIII d’Austria, avvenuta adAlmansa, condannò la città auna decadenza ineluttabile.

Vecchio quartiere. Xátiva

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artigianale del vetro, sono ilfulcro delle comunicazioni deLa Vall d’Albaida. Al terminedella pianura e ai piedi deiprimi contrafforti della sierraBenicadell, la città di Albaida,città bianca per gli arabi,conserva l’immagine di unacittà tradizionale in unambiente industrializzato.L’eredità artistica del pittoreJosé Segrelles (1885-1969),discepolo di Sorolla, è il fioreall’occhiello delle sue genti. La piazza centrale dell’abitatovanta un altro antico palazzo,quello dei Marchesi di Albaida,e l’interessante chiesa dellaVergine dell’Assunzioneabbellita, non poteva esserealtrimenti, con dieci tele delSegrelles.

Il centro abitato di Ontinyentsi trova a circa otto chilometria sud-ovest, intagliato tra lasierra Grossa e il fiumeClariano, nei cui pressi sonotuttora visibili i resti delleprime industrie tessili chesfruttavano la cascatadell’acqua per azionare laruota idraulica. L’itinerario delvisitatore avrà inizio dallapiazza del Municipio, ubicatoin un edifico storico dell’epocadi Carlo III, vicino agli archidella casa farmacia Jordá e iportici. Più in alto, la chiesagotica di Santa María a una

sola navata è sprovvista sia dicupola che di transetto, perchél’irregolarità del terreno nonconsentiva di sfruttare unasuperficie più ampia.Caratteristico il campanile di 68metri, il frontespizio platerescoe la cappella della VerginePurissima. L’intero abitatoabbonda di palazzi e casesignorili.

Lungo la strada di Bocairent, le sorgenti del fiume Clarianocostituiscono un paesaggionaturale di grande fascino.

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A tale epoca risale il suo nomedi città bruciata perché FilippoV, il vincitore, dopo averneespulsa l’intera popolazione, viappiccò fuoco. Memori delsopruso subito, le vittime nemantengono il ritratto delmuseo appeso all’ingiù insegno di castigo.

Il punto più elevato della cittàè il castello, frutto dellafusione di due fortezze ibericae romana che danno vita a unavasta area protetta da 30 torrie quattro porte fortificate. Lesue mura sono ben conservateal pari dei fabbricati annessi e

la cappella avente una solanavata, con volta a crociera evetrate gotiche fatte costruireda María de Castilla, sposa diAlfonso V il Magnanimo. Lungo le vie di San Pedro eMoncada si avrà modo diriviere l’intensa vita cortigianadei palazzi e dei vasti cortiliinterni. Fonti goticheforniscono acqua a piazze dientità ridotta mentre casenobili ornate con stemmipatrizi sono parte integrante diquesto paesaggio urbanocreato da una società colta efacoltosa. La basilica collegiatadedicata all’Assunzione dellaVergine Maria, i cui lavorivennero avviati nel 1596, fuoggetto di numerosi privilegi edonazioni da parte della curiavaticana imparentata con iBorja. Val la pena anche divisitare la chiesa gotica di SantPere. Nel cuore del centrostorico si trova il Museocomunale, noto con il nome diL’Almodí, formatodall’omonimo edificio e dal“Peso Real”.

Tra le sierras Grossa e quelladella Creu a settentrione e lemontagne delle sierra Mariolae Benicadell a sud, la valle deifiumi Albaida e Clariano dàvita a un’altra zona dai grandicontrasti paesaggistici.Albaida, Ontinyent e L’Olleria,con la sua produzione

Ospedale. Xátiva

Albaida

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Noto con il nome di Pou Clar,d’estate ci si può rinfrescarenelle acque sorgive. Da qui, lemura con grotte scavate datempo immemorabile,predispongono all’arrivo aBocairent, città scolpita nellaroccia, circondata dalle acquedel fiume Clariano che hannointagliato gole e precipizi.Dato il forte dislivello, in certecase si entra dal 2º o dal 3ºpiano. La piazza del Municipioè sovrastata da case smisurate,dal portico de L’Arc de L’Aigüae, soprattutto, dall’enormechiesa dell’Assunzionecoronata da un tipico

campanile in stile barocco.Ammirevole è il complessostorico-artistico del suoquartiere medioevale:cappelle, fontane e sorgentiaccompagnano la passeggiatalungo il centro urbano e inperiferia.

Bocairent

vittoria riportata nellabattaglia di Almansa, creandoil ducato di Llíria. Il terzo ducasposò Maria Teresa de Silva,duchessa di Alba, le cui spogliesono sepolte in questa città. Ilpalazzo della Casa d’Alba èl’odierna sede del Municipio.Llíria, città della musica perantonomasia, conta due bandeche ne consacranol’espressione culturale: la“Banda Primitiva” forse la piùantica di tutta la Spagna e“l’Unión Musical”, fondata nel1903.

Parallelamente al corso delfiume Turia, equidistanti tra diloro, i villaggi che popolano lospazio naturale dell’AltoTuria, nella zona de LosSerranos, sono sparsi suun’ampia area sotto lo sguardovigile delle alte vette e deiboschi che digradano fino alfiume. La loro economia si basa

L’itinerario del Turia

Questo itinerario scorre nellezone del Camp de Turia e LosSerranos. Inizia a Llíria, ilgrande centro locale,denominato Lauro dai romani,ragion per cui il cronista Plinioallude ai vini “lauronenses”che si coltivavano nel Plà del’Arc. La città moderna èandata estendendosi inpianura. Ai tempi di Filippo V,il re decise di ricompensare ilduca inglese di Berwick per la

Chiesa di San Michele. Llíria

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Prolungandosi in terrearagonesi e castigliane, allaprovincia di Valenciaappartiene una piccola enclavedi 470 kmq, che risponde alnome di Rincón de Ademuz.sullo sfruttamento del

legname, dell’allevamento edella coltivazione di cereali edella vite. In questa terra siproduce del buon vino, inparticolar modo vino biancoDOC. A Chelva, centro dellazona, si potranno ammirarereperti archeologici dell’età delbronzo, dei popoli iberici e deiromani. La monumentale

Titaguas

Tuéjar

Chelva

Ademuz

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Si tratta di un paesaggiomontuoso, alquanto scosceso e isolato, attenuato soltantodal fondovalle del fiume concolture, campi di meli eortaggi.

facciata della chiesa dedicataalla Madre de Dios de losÁngeles è propria dello stiledell’architetto Herrera.Conserva il tracciato urbanodel vecchio quartiere ebraico.

A Tuéjar vi è un ufficio diinformazioni turistiche. Lastrada si arrampica sempre piùfino a raggiungere Titaguas,villaggio vigilato dallamontagna de La Lámpara. Unadeviazione porta al villaggiostorico di Alpuente, piccolotesoro monumentale,racchiuso tra due colline, tappad’obbligo.

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Pianta della città

Luoghi di rilievo

1 Torres (torri) de Serranos2 Torres (torri) de Quart3 Palau de la Generalitat4 Basílica de la Virgen

de los Desamparados5 Palazzo della Batlía6 Palazzo Marchese degli Scala7 Palazzo di Benicarló

(sede Cortes Valencianas)8 Cattedrale9 Palazzo del Marchese di

Campo (Museo de la Ciudad)10 Convento di Santo Domingo11 Palazzo del Temple12 La Lonja13 Mercato Centrale14 Chiesa dei Santos Juanes15 Municipio16 Palazzo Marqués

de Dos Aguas (Museo Nazionale della Ceramica)

17 Colegio Regio de El Patriarca18 Università de València19 Antico convento del Carmen20 Centro Julio González

(sede IVAM)

Segni convenzionali

Ufficio del turismoParcheggioStazione ferroviariaAutostazioneOspedalePPTT

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della città hanno sede il centroamministrativo della vitapolitica del Consell (governo) eCorts Valencianes (parlamento)nonché le istituzioniecclesiastiche. È scenario perantonomasia dei riti e dellefestività di spicco che sitengono nell’arco dell’anno. La piazza della Virgen ècircondata tutt’intorno dallosplendido edificio gotico delPalau de la Generalitat (3),nonché dalla porta degliApostoli della Cattedrale doveogni giovedì a mezzogiornositiene il Tribunal de las Aguas,sotto l’occhio vigile della torredel Miguelete, simbolo dellacittà nonché della basilica dela Virgen de losDesamparados (4) (Madonnadei bisognosi), patrona degli

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Valencia viene identificata colmar Mediterraneo perché lacultura derivante dal “MareNostrum” è ravvisabile nei suoiatteggiamenti sociali.

Capoluogo amministrativo dellaComunidad Valenciana - Regione Valencia -, Valencia è lacittà più densamente popolataessendo attorniata da una fittacintura di comuni di mediagrandezza che danno vita a uncontinuum urbanistico, con unadensità media di 1.600 abitantiper kmq. È altresì centro dellazona de L’Horta.

L’itinerario che permette diandare alla scoperta della cittàha inizio nel suo centro storico.

Valencia, capoluogo del Turia

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Torri di Serranos

Sino alla metà del sec. XIX eradifeso dal muro di cinta il cuitracciato è rappresentatoadesso dalla linea 5dell’autobus. A testimonianzadel suo passato, sono tuttoravisibili le eleganti Torres deSerranos (1), le voluminoseTorres de Quart (2) e parecchitratti della cinta, conservatinegli scantinati dell’InstitutoValenciano de Arte Moderno(IVAM).

Il patrimonio artistico dimaggior spicco si trova neiquartieri della Seu e dellaXerea, dove le tracce romanesono nascoste al di sotto dirovine arabe e chiese e palazzimoderni. In questa parte antica

Piazza de la VirgenPalau de la Generalitat (sede della Regione)

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Palacio deJusticia

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Biblioteca

Estacióndel Norte

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Jardinesde Monforte

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pressi del vecchio alveo delfiume, si trovano l’importanteconvento gotico diSantoDomingo (10) e ilpalazzo del Temple (11), sededegli uffici del governocentrale, attorniato da antichipalazzi dei nobili del luogo.

Il quartiere del Mercat è sortoattorno alla vita commercialecittadina, ragion per cui i suoiedifici più emblematici sono diuso commerciale. L’edificiogotico de La Lonja (12),dichiarato PatrimonioMondiale dall’UNESCO, èdotato di un bel salonecolonnato in cui si usanotuttora i vecchi tavoli su cui siconcludevano gli affari inpassato. Le sue colonneelicoidali sostengono dellevolte raffiguranti ornamentisimbolici. Antistante la Lonja sitrovano il Mercato Centrale (13),edificio modernista,testimonianza dell’architetturadegli anni Venti che seppe faruso magistrale del ferro e dellamaiolica, dei mosaici e delmattone nonché il tempiodedicato ai Santos Juanes (14).

Il quartiere di Sant Francescdeve il suo nome al conventoche si ergeva sulla piazzaprincipale della città, quelladell’Ayuntamiento (15)(municipio). La sede delgoverno comunale è attorniatada edifici costruiti all’insegna

della monumentalità, di cuigran parte adibiti ad attivitàdicarattere economico ecommerciale. Questa piazza èteatro delle manifestazioni dimaggior richiamo della festadelle “Fallas” che si tiene amarzo, in omaggio a SanGiuseppe. In questa zona piùmoderna del nucleotradizionale della città, èd’obbligo una visita alcomplesso barocco del Palazzo

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abitanti di Valencia. Sullapiccola piazza di Manises, sucui si affacciano i palazzi dellaBatlía (5), sede del Consiglioprovinciale, e quelli degliScala (6) si può evocare ilfascino di un piazzarimaneggiata secondo il gustoitaliano. Sulla piazza di SanLorenzo, il palazzo diBenicarló (7), ampliato sulretro mediante l’annessione diun edificio a nove piani dove sitrova l’emiciclo, è sede delConsiglio regionale di Valencia.

La calle del Almudín deve il suonome ad un grande magazzinodi frumento che per annirifornì gli abitanti di Valenciacittà che, nei secc. XIV e XV,epoca di suo massimosplendore, era ritenuta la piùpopolosa della Penisola. Dopoun accurato restauro, taleedificio è stato adibito a bellasala di esposizioni. Sulla piazzadell’Arzobispo, la Cattedrale (8)

(in valenciano, la Seu donde ilnome del quartiere) mostra lasua porta laterale de LaAlmoina in stile romanico-arcaico e il palazzo delMarchese di Campo (9),sfoggia l’eleganza di unedificio nobile adibito a museocittadino. La piazza detta dellaReina appartiene aun’iniziativa urbanistica nuova,frutto del piccone che sostituìstradine ed edifici antichi conspazi in grado di ospitare untraffico più fluido e nuovinegozi. Il Miguelete, alto 60 me dotato di 207 scalini,rappresenta il simbolo dellacittà; risale all’epoca in cui irintocchi delle campanedeterminavano l’apertura e lachiusura delle porte dellemura. All’estremità delquartiere della Xerea, nei

Calle de la Paz

La Lonja (Borsa delle mersi)

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Municipio

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Ciencies costituiscono l’aspettoavveniristico della città. La zona del porto e le spiaggede Las Arenas e La Malvarrosaprolungano la vita cittadinasino al mare.

La zona coltivata a frutteti eortaggi di Valencia, racchiudenumerosi centri abitati chedanno vita a un tessutocompatto con il capoluogo. I più importanti sonoAlboraya, Burjassot,Rocafort, Moncada,Paterna, Manises, Torrent,Aldaya, Picanya e Catarrojaove l’attività industriale vieneabbinata a quella agricola: mantengonoviva la tradizione di mestieriartigianali come la ceramica,

l’elaborazione della horchatacon i dolcichini e il settore deiventagli in modo da nonperdere di vista la loro identitàe sfruttare, nel contempo,l’opportunità di svilupparepotenti industrie come quelladel mobile.

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Marques de Dos Aguas (16),sede del Museo Nazionale diCeramica, il complessorinascimentale de El Patriarca (17) e la vecchiasede dell’Universitat deValència (18) in calle de laNave. Il centro storico viene poicompletato dai quartieripopolari di El Carme, diintensa vita artistica e notturnae Velluters, centro di attivitàartigianali. Nella zona de ElCarme, l’antico convento delCarmen (19) e il centro JulioGonzález (20) come doppiasede dell’Instituto Valencianode Arte Moderno (IVAM) e ilcentro culturale de LaBeneficiencia soddisferanno,senza alcun dubbio, la

Museo de El Patriarca

Centro Julio González (IVAM)

Palazzo del Marchese de Dos Aguas

curiosità culturale delvisitatore.

I quartieri della Valenciaborghese con grandi vialiabbelliti da aiuole e numerosiesempi di architetturamodernista, sono cresciuti al difuori delle mura di cintaandate distrutte. Sull’altrasponda del vecchio alveo delTuria si trovano i giardini deiViveros, il Museo di Belle Arti,la città supermoderna la cuiespansione consente di unire iPoblados Marítimos al centrostorico. Sul vecchio alveo, ilPalau de la Mùsica, il parcoinfantile Gulliver e il complessoper il tempo libero e culturaCiutat de les Arts i de les

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L´Hemisferic, del Museo de lesCiencies, del Palau de les Arts,de L´oceangrafic e deL´umbrale, volta a formarne,informarne e acculturarne ivisitatori nel campo artistico,scientifico e naturale.

Di notte

Si dice che le discoteche dellaprovincia di Valencia, situatealla periferia del capoluogo esulla strada che da Valenciaporta a Cullera, attraversandonumerosi complessi residenzialie spiagge litoranee, rimanganoaperte fino alle prime luci delgiorno.

FesteIl calendario delle festetradizionali è quanto mai riccoe vario a Valencia. Ognistagione dell’anno ha la suafesta e le sue tradizioni. I falòdi San Antonio Abad (17gennaio) danno il via alcalendario con pire di legna dabruciare -quella più grande è a

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Porti e attivitànautiche

I 112 km di litorale di Valenciaoffrono innumerevoli attivitàlegate al tempo libero e allosport. Con una media annuadi circa 2.700 ore di sole, unatemperatura di 24ºC d'estate edi 10ºC d'inverno, gliappassionati di nauticapotranno usufruire degliimpianti sparsistrategicamente lungo tutta lacosta dove i faraglioni sonoun'eccezione, se tralasciamoCullera. I porticcioli che sisusseguono da nord a sudsono: Canet d'en Berenguer,Pobla de Farnals, Port Saplaya(complesso residenziale), RealClub Náutico de Valencia, ElPerelló, Cullera, Gandía eOliva.

Federazione di Vela di Valencia % 963 530 120 ) 963 534 331

Sports, golf e turismoattivo

Tutti gli sport più diffusi, iviinclusi quelli tradizionali comela pelota valenciana, possonoessere praticati in innumerevolispazi. Durante le vacanze, ilturista cerca però quelli che gliconsentono un maggiorcontatto con il luogo in cui sitrova. È questo il caso deicampi da golf di Valencia. Unodi questi, quello del Salerviene preso a modello inSpagna. L’offerta vienecompletata dagli impianti dialtri campi: L’Escorpión, aBétera, quello di Manises ed ElBosque a Chiva Gliappassionati di turismo attivopotranno praticare il trekking,inerpicandosi lungo due grandisentieri europei, il GR-7 e il GR-10, nonché il cicloturismo, ladiscesa di valli, il canottaggio,el turismo equestre, le discesea bordo di un ultraleggero o diun parapendio.

Club di vela. Valencia

Golf. El Saler

Palazzo della Musica. Valencia

Tempo liberoe spettacoli Tempo libero e

cultura

Fulcro dell’offerta culturale diValencia sono le esposizionitemporanee e permanenti deisuoi 86 musei e l’attivitàinnovatrice e competitiva di 56gallerie d’arte. Le arti plastichevantano una lunga tradizionein questa terra ove ogni epocastorica ha dato figure digrande rilievo: Juan de Juanesy Ribera, Sorolla, Benlliure ePinazo senza poi dimenticare irecenti contributi di Alfaro,Valdés, Genovés, Calvo eNavarro.

Cinque sale di musica, di cuimettiamo in rilievo l’acustica el’imponente edificio del Palaude la Música e numerose saleteatrali consentono di“appagare pienamente la setedi cultura” del visitatore qualeche sia la modalità prescelta.Basterà sfogliare le paginededicate al tempo libero e aglispettacoli dei quotidiani diValencia.

Città delle Arti edelle Scienze

Opera d´avanguardia degliarchitetti Santiago Calatrava eFélix Candela, comprensiva de

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tra le truppe arabe e quelle deicristiani ai tempi dellareconquista. Questa tradizioneè mantenuta viva anche adAlbaida, Agullent e L’Olleria.

A fine agosto e settembre aRequena e Utiel si tiene lafesta della vendemmia mentrea Gandía ha luogo la festadedicata a San Francisco deBorja e ad Algemesí in onoredella Vergine della Salute. Il 9ottobre, festivo in tutta laRegione Valencia, si festeggiacon i dolciumi tipici dimarzapane e di Sant Donís. Ilcalendario annuale si chiudecon le feste natalizie, con laproliferazione di presepi esfilate nonché con la festa dei“pazzi” a Jalance il 28dicembre.

Shopping e artigianato

Nel settore della ceramica,l’acquirente troverà a suadisposizione un’ampia gammadi qualità e dimensioni con uncentro produttore diindiscutibile tradizione comeManises. A Tavernes Blanquesha sede Porcelanas Lladró,azienda che esporta in tutto ilmondo. Ai prodotti interracotta e al vasellamevanno aggiunte le fibrevegetali impiegatenell’industria del mobile edegli utensili domestici nei

centri di Vallada, Montesa,Navarrès e L’Olleria.Quest’ultima località, assiemea Llosa de Ranes, offre ancheun ampio catalogo di prodottiartigianali in vetro. I lavori inlegno derivanti dalla floridaindustria dei mobili sonorinvenibili ad Alboraya,Xirivella e Torrent mentre aSagunto si producono articoliin sughero. In un certo qualmodo, legati a questa materiaprima, gli abitati di Aldaia,Alacuas, Godella e Valenciafabbricano raffinati ventagli,dai più semplici a quelli piùsofisticati, in madreperla edipinti a mano.

Se invece il visitatore vorràportare a casa qualcheprodotto gastronomico, ricordiche questa provincia è ricca diinsaccati, mentre presso forni epasticcerie non avrà chel’imbarazzo della scelta tra dolciumi e focacce. Ottimi anche i vini rossi e

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Canals- e benedizione dianimali. Il 19 marzo, i fuochi inomaggio a San Giuseppepopolano le vie del capoluogoe di oltre 60 abitati limitrofi distatue di cartone che vengonopoi bruciate con vistosi fuochiartificiali, dopo essere stateesposte per 4 giorni. Si trattadei festeggiamenti di maggiorrichiamo e interesse dipubblico che accorre a vedere ivistosi passacaglie, l’offerta allaVirgen de los Desamparados elo spettacolo pirotecnico.Subito dopo, in occasione dellasettimana pasquale, hannoluogo rappresentazionisceniche a Xátiva, Requena,Benetússer e Moncada e neiPoblados Marítimos di Valenciacon le affollatissime processionidella Semana Santa Marinera.

La ricorrenza del CorpusDomini viene evocata aValencia come pure a Xátivamantenendo vive antichissimeprocessioni medioevali in cuivenivano rappresentati le

corporazioni, i personaggibiblici e le figure sociali. Sottoil sortilegio della notte di SanGiovanni (24 giugno) risorgel’amore per il fuoco e il falòviene acceso sulle rive del mareper poter così compiere il ritodi bagnarsi i piedi tra le onde.Per festeggiare l’Assunta (15 agosto) si organizzanosuggestive processioni, tra cuispicca la festa de lesalfabegues (basilico) a Bétera.Verso la fine d’agosto, a Buñolsi tiene la tomatina.

L’ultima settimana di agosto, aOntinyent si allestisce la festadi “Moros y Cristianos” (arabi ecristiani), al pari di Bocairent afebbraio. Anche Cocentaina ePaterna non sono da meno e visi tiene l’analoga festa inquesta data, in quest’ultimalocalità con spettacolopirotecnico (la cordá).

Le sfilate con costumi d’epocaal ritmo di una musica quantomai esotica evocano la rivalità

Falla(fuochi). Valencia

Cittá delle Arti e delle Scienze

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potrà degustare a Requena,Utiel, Valle de Ayora, Canal deNavarrés, La Costera e LosSerranos. Qui il visitatore potràassaggiare anche la olla churraa base di carne di maiale emorcillas e le gachas per potercosì approfittaredell’abbondante carnenostrana.

Per quanto riguarda la carne, siè soliti preparare le costolettedi agnello alle braci assieme ainsaccati come “longaniza,morcilla e chorizo”. Vi è poi,nell’ambito della cucinadomestica tradizionale,l’abitudine di friggere il pollo eil coniglio preparati con salsadi pomodoro e l’ottimo bollitoper cena.

Valencia è terra di ottimi dolcie pasticcini. Pane di tutte lemisure e per tutti i gusti,“panquemados”, ciambelline,“empanadillas, cocas”, rotolinidi anice, rosegons allemandorle, torta pasqualina,ciambella dei Re magi, ecc.sono alcune varietà che esconocalde calde dai forni.

Riguardo alle bevande, vamessa in risalto la horchata,ricavata dai dolcichini, laspremuta di arance e l’ottimacombinazione con spumante:l’agua de Valencia. Laproduzione di vini è notevole,come testimoniano oltre75.000 ettari di vigneti. Lecantine principali sono ubicatea Requena, Utiel, Llíria, Villardel Arzobispo e Tuéjar.Spumanti di qualità vengonoelaborati anche a Requena.

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prodotti artigianali del luogo,libri nuovi e vecchi, insaccati,vini e prodotti di antiquariato.

Gastronomia

La paella valenciana a base diriso, pollo, coniglio e verdure èil piatto tipico dellagastronomia locale. Ogni paeseha le sue varianti e preferenzegiacché il riso si può abbinarecon molti ingredienti. In ognicaso, le specialità più richiestesono la paella di carne (pollo oconiglio), quella ai frutti dimare e quella mista. Tra ipescatori si diffuse l’arroz abanda, così denominatoperché riso e pesce vengonocotti separatamente, affinchéinsaporiscano e si serve conaglio e olio (all i oli). Anche ilriso preparato al forno in unrecipiente di terracotta è moltoapprezzato dalle famiglie diValencia come pure quello allabietola, alle seppie, alcavolfiore e agli spinaci. Nellazona de La Safor, si cucina lafideuà, un riso ai frutti di marein cui il grano è sostituito dafedelini.

In alcune regionidell’entroterra, la pietanza cheva per la maggiore è ilgazpacho, servito in una “tortade pastor” di farina difrumento fatta alle braci. Si

Gastronomia

Mercato di ceramica popolare. Valencia

bianchi senza poi dimenticareil riso e gli agrumi e altri fruttipiù tipici dei campidell’entroterra.

Fiere

Valencia è meta di spicco delturismo per affari. La sua FieraCampionaria Internazionale diBenimamet, fondata nel 1917è la più antica della Spagna.Puntualmente ogni anno, vi sitengono all’incirca 50 fiere nelcorso delle quali vengonopresentate le novità nel settoredel mobile, dell’orticoltura, delgiocattolo, della ceramica,dell’industria tessile, dellamoda infantile e dei gioielli.

Vi si svolgono anche fiereregionali o locali riguardantiprodotti e attrezzi agricoli,

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Prefisso internazionale % 34

Informazioni turistiche diTURESPAÑAwww.spain.info

Agència Valenciana del Turisme% 963 986 000www.comunitatvalenciana.org

INDIRIZZI UTILI

Tourist Info ValenciaPaz, 48% 963 986 422Tourist Info ValenciaPlaza de la Reina, 19% 963 153 931Tourist Info ValenciaPoeta Querol, s/nEdificio Teatro Principal% 963 514 907Tourist Info Valencia-RenfeXátiva, 24 (Stazione del Nord)% 963 528 573Tourist Info Alto Túria (Tuéjar)% 961 635 084Tourist Info Bocairent% 962 905 062Tourist Info Camp de Turia (Llíria)% 962 793 619Tourist Info Cullera% 961 720 974Tourist Info Gandía% 962 877 788Tourist Info Manises% 961 525 609Tourist Info Miramar% 962 802 165Tourist Info Oliva% 962 855 528

Tourist Info Ontinyent% 962 916 090Tourist Info Requena% 962 303 851Tourist Info Sagunto% 962 655 859Tourist Info Tavernes de laValldigna% 962 885 264Tourist Info Xátiva% 962 273 346www.turisvalencia.es

AltriParco naturale dell'AlbuferaCentro informazioniRacó de l'Ollawww.albufera.comInstituto Valenciano de ArteModerno (IVAM)Guillem de Castro, 118www.ivam.esL'Hemisferic, Museu de lesCiencies, Palau de les Arts,L'Oceanografic e L'Umbrale% 902 100 031www.cac.es

RETE DEGLI UFFICI DEL TURISMO DELLA REGIONE DI VALENCIA

Ufficio prenotazioniCalle Requena, 3 28013 Madrid% 902 547 979) 902 545 432www.parador.es

Parador de El SalerAvda. de los Pinares, 15146012 El Saler% 961 611 186) 961 627 016

PARADORES DE TURISMO

ItaliaLagasca, 98% 915 776 529 ) 915 757 776

AMBASCIATA A MADRID

Emergenze % 112Pronto soccorso % 061Guardia Civil % 062Polizia nazionale % 091

Polizia comunale % 092Info ai cittadini % 010 PPTT % 902 197 197www.correos.es

DATI DI RILIEVO

ITALIAwww.spain.info/itMilanoUfficio Spagnolo del TurismoVia Broletto, 30MILANO - 20121% 3902/ 72 00 46 17 ) 3902/ 72 00 43 18e-mail:[email protected]

RomaUfficio Spagnolo del TurismoVia del Mortaro, 19 - interno 5ROMA-00187% 3906/ 678 31 06 ) 3906/ 679 82 72e-mail: [email protected]

UFFICI SPAGNOLI DEL TURISMO ALL’ESTERO

AENA (Aeroporti spagnoli e navigazione aerea) % 902 404 704 www.aena.es

ADIF-RENFE (Ferrovie statali)% 902 240 202Info internazionale % 902 242 402www.renfe.eswww.adif.es

Ferrocarrils de la GeneralitatValenciana (Ferrovie regionali)% 963 974 040

Stazione Pullman% 963 466 266Trasmediterranea% 902 454 645www.trasmediterranea.esInformazioni Stradali% 902 123 505www.dgt.es

TRASPORTI

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A-7

330

344

332

430

N-III

N-III

A-7

330

322

234

330

420

A-7

430

340

PARQUE NATURALDEL MARJAL DE

PEGO-OLIVA

La Albufera

Emb.de Tous

Emb.de Contreras

RÍO

TURIA

Cabriel

Río

Mijares

Río

RÍO

JÚCAR

Emb. deBeniarrés

Emb.de Forata

Emb. deLoriguilla

Emb. deBenagéber

Emb. deEmbarcaderos

Playa de la Malvarrosa

Palancia

Río

Playa de Alboraya

Playa del Saler

Playa de L’AlmardáPlaya Corinto

PARQUE NATURALDE LA ALBUFERA

Serpis

Río

Emb.de Buseo

Playa de L’Estany

Playa El Dorado

Playa de L’Ahuír

Playa de Oliva

El Saler

Jarafuel

Cofrentes

Caserío Benalí

Navarrés

Turís

El PerellóSollana

Favara

El GrauXeresa

Xeraco

Pedralba

Vilamarxant

L'OlleriaMoixent

Bocairent

Navalón

Quatretonda

Castelló de Rugat

Millares

Bicorp

Godelleta

SerraEl Port

Casinos

Villar delArzobispo

Sinarcas

ChelvaTuéjar

Villagordodel Cabriel

Alborea

la Font dela Figuera

Alcublas

La Pueblade Valverde

Aras deAlpuente

Ademuz

Torre BajaSalvacañete

Landete

Santa Cruzde Moya

La Yesa

Titaguas

Camporrobles

Mira

Minglanilla

Casas-Ibáñez

Villatoya

Montealegredel Castillo

Bañeres

Altura

Algar dePalancia

Chera

Losa del Obispo

Los Cojos

Los Sardineros

El PontónVentadel Morro

Jerica

Rubielosde Mora

Cabanes

Oropesa

Alpera

La Poblade Farnals Puig

Canet d'En Berenguer

Monte Picayo"Santo Espíritu del Monte"

"Cartuja dePortacoeli"

Náquera

El PalmarPerellonet

"Cueva de Parpalló"Barx

SimatBenifairó

Siete Aguas

Jalance

Teresa de Cofrentes

Montesa

Vallada

"Bastida deles Alcuses"

Anna

"Cueva de La Araña"

"Les Covetesdels Moros"

Chulilla

Alpuente

Rincón de Ademuz

Bugarra

DaimúsMiramar

Pinedo

Rugat

Vall d’AlbaZucaina

BarracasTorrijas

Manzanera

Huérguina

Villalpardo

Orba

C A S T E L L Ó N

A L I C A N T E

T E R U E L

C U E N C A

A L B A C E T E

Gandía

TorrentBuñol

Bétera

CatarrojaSilla

Oliva

Cullera

Sueca

Ayora

Enguera

Almansa

Caudete

Picassent

BenifaióAlmusafes

Alginet

Tavernes de la Valldigna

Alzira

CarcaixentAlberic

Vilanovade Castelló

Llíria

La Poblade Vallbona

Cheste

XátivaCanals

AlbaidaOntinyent

Alcoy

Muro de AlcoyCocentaina

Benigánim

ChivaRequena

Utiel

ManisesBurjassotPaterna

Puçol

MassamagrelMoncada

Sagunto

la Valld'Uixó

Almenara

PegoDenia

Jávea

Teulada

Vila-Real

Burriana

Almassora

Nules

Onda

Alcora

Segorbe

Benicássim

AlgemesíL'Alcudia

Carlet

Guadasuar

CASTELLÓNDE LA PLANA

VALENCIA

Cabo Oropesa

MARMEDITERRÁNEO

Ser raG rossa

S e r r a M a r t è s

Javalambre2020

Salada581

Hierbas1042

Pelado1419

Cuerda1401

1084

Caroch1126

744

Aitana1558

753

Mondúver841

PP

PP

PP

CARTOGRAFÍA: GCAR, S.L. Cardenal Silíceo, 35Tel. 91 4167341 - 28002 MADRID - AÑO 2001

0 20 30 Km10

TERUEL 21 kmTERUEL 16 kmA

LBA

CE

TE

8 k

m

VILLENA 3 kmYECLA 6 kmHELLÍN 15 km ALICANTE 45 km

BENICARLÓ 46 kmC

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5 km

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LA D

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LAN

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R 2

1 km

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E 2

8 km

ALICANTE 38 km

AutostradaSuperstradaStataleStrada rete base 1º gradoStrada rete base 2º gradoStrada comunaleFerrovie“Parador”Santuario-monasteroCastelloMonumentoRovine storicheParco NaturaleGrottePorticcioloCampingCampo da golfTermeAeroporto