Spagna 3 - Dispersione - Città di Torino - Elezioni ... · percorsi di formazione professionali di...
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Spagna 3 - Dispersione
Al termine dell'anno scolastico 2006-07 il MEC, Ministero d'Educazione e Scienza, ha pubblicato i
dati riguardanti l'evoluzione della dispersione scolastica durante il quinquennio 2000-05. Si tratta di
dati evidentemente non confortanti. Emerge infatti che è in aumento il numero di ragazzi che
abbandonano precocemente la scuola senza aver ottenuto il graduado ESO e che, come
conseguenza della forte decentralizzazione del sistema educativo, aumenta il divario tra le diverse
Comunità Autonome.
Differenza Differenza 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2004-2005 2000-2005 Asturias 17 15,9 16,7 14 19,8 14,9 -4,9 -2,1
País Vasco 18 17,8 17,4 18,5 13,6 16,5 2,9 -1,5
Navarra 19,6 18,4 20,9 20,3 17,1 18,5 1,4 -1,1
Castilla y León 23,1 22,6 22,4 23,9 20,2 20,9 0,7 -2,2
Cantabria 23,8 19,1 23,3 21,1 22,8 22,9 0,1 -0,9
Galicia 26,9 24,1 24,7 23,7 23,5 24 0,5 -2,9
Aragón 24,6 24,6 24,8 24,5 27,4 25,7 -1,7 1,1
Madrid 25,7 24,1 25,4 25,7 25,9 26,4 0,5 0,7
Cataluña 24,5 24,6 24,5 25,4 25 27,8 2,8 3,3
Rioja 26,5 25,7 32,9 30,2 28,2 28,4 0,2 1,9
ESPAÑA 26,6 26,6 28,9 28,7 28,5 29,6 1,1 3 Castilla-La Mancha 34,7 33,4 35,2 33 32,3 30,2 -2,1 -4,5
Extremadura 34,6 34 36,2 32,8 32,4 32,9 0,5 -1,7
Murcia 35,6 34,9 34,7 33,8 34 33,4 -0,6 -2,2
Andalucía 26,7 27,1 33,8 33,5 33,6 34,7 1,1 8
Canarias 32,3 32,5 35,3 33,5 33,4 35,2 1,8 2,9
C. Valenciana 25,3 30,8 32,8 32,2 32,7 35,9 3,2 10,6
Baleares 35,1 35,5 33,5 36,8 37,2 38,2 1 3,1
Melilla 47,7 45,1 43,4 49,4 47,2 42,4 -4,8 -5,3
Ceuta 47,5 47 47,3 53,4 42,6 49,9 7,3 2,4
Fonte: MEC.
I dati evidenziano che se nel triennio 2003-05 la dispersione calcolata sul territorio nazionale era
praticamente stabile, nel 2005 è cresciuta di oltre un punto situandosi al 29,6% (percentuale
corrispondente a circa 130mila alunni), 3 punti sopra la media dell'anno 2000.
Si può notare inoltre un evidente condizionamento geografico per cui mentre nel nord-ovest
peninsulare i dati riportano una dispersione contenuta tra i 15 ed i 25 punti percentuali, nel sud e
negli arcipelaghi i dati testimoniano una dispersione che si situa tra il 30 ed il 40%. Ancor più
allarmante la situazione di Ceuta (49,9%) e Melilla (42,4%), direttamente dipendenti dal Ministero.
Anche il sesso sembra essere un fattore discriminante; lo scarto tra alunni ed alunne risulta essere
pari a 14 punti a favore delle ragazze. Risulta quindi che, ad esempio, la probabilità che una alunna
asturiana si disperda è del 10,6% mentre per un ragazzo delle Baleari è del 44,1%.
Per quel che riguarda l'analisi delle cause che portano alla dispersione il CNICE (Centro Nacional
de Información y Comunicación Educativa) ritiene che i fattori intellettuali incidano solo per un 2%
mentre un 29% è legato a disturbi dell'apprendimento quali ad esempio la dislessia; la stessa
percentuale si deve a fattori emozionali di diverso tipo mentre un 10% è imputabile a disturbi da
deficit dell'attenzione e iperattività.
Nell'analisi del fenomeno si potrebbe supporre una relazione diretta tra aumento dell'immigrazione
e aumento della dispersione ma i dati sembrano smentire tale supposizione. Alcune regioni, Madrid
e La Rioja per esempio, regioni in cui il fenomeno migratorio è piuttosto considerevole, la
dispersione è aumentata di qualche decimo di punto se non addirittura diminuita come in Murcia.
La cornice cantabrica ha al contrario visto aumentare i tassi percentuali pur soffrendo una pressione
migratoria molto più debole.
Misure per contrastare la dispersione
Il sistema scolastico spagnolo contempla nella sua struttura una serie di misure volte a facilitare il
rientro in percorsi educativi ed il recupero di ragazzi a rischio dispersione. Da una parte infatti
troviamo i già citati meccanismi d'accesso tramite specifica prova per rientrare a qualsiasi livello di
istruzione, dall'altra, sono stati creati, per coloro i quali non hanno ottenuto il graduado in ESO, dei
programmi denominati di garanzia sociale (PGS).
I PGS, previsti dalla LOGSE si rivolgono a ragazzi tra i 16 ed i 21 anni (l'età massima varia a
seconda della Comunità Autonoma) che non hanno conseguito il titolo della scuola dell'obbligo né
altri titoli di formazione professionale. La loro finalità è quella di ampliare la formazione generale
dei ragazzi per facilitarne l'inserimento lavorativo o il rientro (tramite prova d'accesso) all'interno di
percorsi di formazione professionali di grado medio; i PGS preparano altresì all'esercizio di un
mestiere specifico oltre che facilitare lo sviluppo di quelle abilità sociali che permettono una
partecipazione attiva e responsabile in quanto cittadini e lavoratori. La durata di un PGS può variare
tra le 720 ore (per i PGS semestrali) e le 1800 ore (per i PGS di 18 mesi). Il curriculum didattico si
articola secondo quattro aree: 1) formazione professionale specifica (si dedica a questa area almeno
il 50% del monte ore; rappresenta lo spazio dedicato alla formazione strettamente professionale); 2)
formazione e orientamento (si dedica a quest’area almeno il 10% del monteore, rappresenta lo
spazio dedicato alla familiarizzazione dell’alunno con le normative riguardanti il lavoro e le
tecniche di ricerca di un impiego); 3) formazione di base (si dedica a quest’area il 20-25% del
monteore, rappresenta lo spazio dedicato al consolidamento delle capacità e conoscenze generali
relazionate agli obbiettivi e contenuti dell’insegnamento obbligatorio); 4) attività complementari e
tutoraggio (si dedica a quest’area il 15-20% del monteore, rappresenta lo spazio dedicato a attività
sportive e culturali volte a favorire lo sviluppo delle abilità sociali). Ogni classe può essere formata
da 10-15 alunni; possono essere inseriti in ogni classe un massimo di 3 disabili, in tal caso il
numero di alunni non deve superare i 12. Al termine del programma gli alunni ricevono un attestato
che certifica il numero di ore e le valutazioni ottenute in ogni area formativa per accreditare le
competenze acquisite.
I programmi si sviluppano secondo quattro diverse modalità a seconda delle caratteristiche,
necessità ed interessi degli alunni. (vedi schemi)
Progetto Pgs modalità Iniciaciación Profesional
Promotori
Istituti scolastici pubblici e privati concertati.
Enti sovvenzionati
Centri pubblici autorizzati dal Ministero di Educazione e Scienza.
Diretto a Preferibilmente giovani che siano passati attraverso un programma di
diversificazione curricolare.
Finalità Inserimento lavorativo e rientro in un percorso scolastico.
Struttura
Un anno scolastico o 990 ore (26-30 ore settimanali)
Formazione professionale specifica: 15-18 ore
Formazione e orientamento: 2-3 ore
Formazione di base: 6-9 ore
Attività complementari: 2-3 ore
Tutoraggio: 1-2 ore
Stage: volontario, massimo 150 ore (considerate come formazione professionale
specifica) da effettuarsi preferibilmente durante l’ultimo trimestre.
Altro
Team educativo: 1 professore tecnico di formazione professionale + 1 maestro o
professore di scuola secondaria.
Certificazione: certificato accademico.
Progetto Pgs modalità Talleres Profesionales
Promotori Ong e altri enti no profit sovvenzionati dal Ministero.
Diretto a Ragazzi a rischio di esclusione sociale.
Finalità Inserimento lavorativo. Sviluppo e consolidamento delle abilità sociali e recupero
della motivazione all’apprendimento.
Struttura
11 mesi di attività o 1100 ore di formazione (26-30 ore settimanali)
Formazione professionale specifica: 15-18 ore
Formazione e orientamento: 2-3 ore
Formazione di base: 6-9 ore
Attività complementari: 2-3 ore
Tutoraggio: 1-2 ore
Stage: volontario, massimo 150 ore (considerate come formazione professionale
specifica) da effettuarsi preferibilmente durante l’ultimo trimestre.
Altro Team educativo: 1 professore tecnico o esperto del settore + 1 maestro o laureato.
Certificazione: certificato accademico.
Progetto Pgs modalità Formación Empleo
Promotori Enti locali e associazioni impresariali
Diretto a Giovani in cerca di primo impiego
Finalità Inserimento lavorativo attraverso una prima esperienza professionale
Struttura
- Prima fase: 6 mesi di formazione (26-30 ore settimanali)
Formazione professionale specifica: 15-18 ore
Formazione e orientamento: 2-3 ore
Formazione di base: 6-9 ore
Attività complementari: 2-3 ore
Tutoraggio: 1-2 ore
- Seconda fase: 6 mesi di formazione (15 ore settimanali) + impiego regolato da
contratto
Formazione professionale specifica: 4 ore
Formazione e orientamento: 2 ore
Formazione di base: 6 ore
Attività complementari: 2 ore
Tutoraggio: 1 ora
Altro
Team educativo: 1 professore tecnico o esperto del settore +1 maestro o laureato.
Certificazione: certificato accademico attraverso la direzione provinciale
corrispondente. Certificato di competenza professionale.
Progetto Pgs modalità Necesidades Educativas Especiales
Promotore Istituti scolastici pubblici
Enti no profit sovvenzionati dal Ministero
Diretto a Disabili
Finalità Preparare gli alunni all’inserimento sociale e professionale e favorirne
l’autonomia personale.
Struttura
Due anni scolastici o 1800 ore di formazione (26-30 ore settimanali)
Formazione professionale specifica: 15-18 ore
Formazione e orientamento: 2-3 ore
Formazione di base: 6-9 ore
Attività complementari: 2-3 ore
Tutoraggio: 1-2 ore
Stage: volontario, massimo 150 ore (considerate come formazione professionale
specifica) da effettuarsi preferibilmente durante l’ultimo trimestre del secondo
anno.
Altro
Team educativo: 1 professore tecnico o esperto del settore + 1 maestro
specializzato in pedagogia terapeutica o in audizione e linguaggio.
Certificazione: certificato accademico.
Le Escuelas Taller y Casas de Oficios sono programmi che permettono di apprendere una professione tramite un periodo di formazione ed un'esperienza diretta e retribuita in impresa. Progetto Escuelas Taller y Casas de Oficios
Promotori I servizi Pubblici per l’Impiego sviluppano e realizzano i programmi con la
collaborazione di altri enti, pubblici e privati, senza animo di lucro.
Finanziament
o
I servizi Pubblici per l’Impiego finanziano gli stipendi del personale direttivo,
docente e di appoggio; il materiale didattico e di consumo, l’assicurazione sugli
infortuni degli alunni e la borsa di formazione durante i primi sei mesi. Le spese
di formazione e mantenimento sono invece cofinanziate dal Fondo Sociale
Europeo in una misura che varia a seconda della regione.
Le restanti spese sono a carico degli enti promotori.
Diretto a Giovani disoccupati tra i 16 ed i 25 anni iscritti alle liste di collocamento.
Finalità Fornire formazione professionale occupazionale in alternanza alla pratica
professionale per capacitare all’esercizio di un mestiere e favorire l’inserimento
lavorativo.
Metodologia La durata varia da 1 a 2 anni suddivisi in due fasi.
Durante i primi 6 mesi gli alunni ricevono formazione professionale teorico-
pratica e percepiscono un compenso economico a titolo di borsa di formazione.
Durante la seconda fase, che dura dai 6 ai 18 mesi per le Escuelas Taller e 6 mesi
per le Casas de Oficios, gli alunni sottoscrivono con l’ente promotore un contratto
di lavoro per la formazione e percepiscono il 75% del salario minimo stabilito per
quella professione realizzando un’attività di interesse pubblico e sociale e
continuando il processo formativo iniziato durante la prima fase.
Il PROA (Plan de refuerzo, Orientaciòn y Apoyo) è un progetto di cooperazione territoriale tra il
MEC, che lo finanzia al 50%, e le Comunità Autonome. Si rivolge ad alunni di primaria e
secondaria che presentino difficoltà o problemi di apprendimento o che si trovino in condizioni
socio-culturali svantaggiose perché provenienti da famiglie a basso reddito, immigranti o
appartenenti a minoranze etniche. La finalità del PROA è quella di offrire strumenti che permettono
di lavorare in due direzioni: da una parte contribuire alla debilitazione di quei fattori sociali che
generano disuguaglianza, dall’altra garantire attenzione ai collettivi più vulnerabili.
Gli obbiettivi strategici sono fondamentalmente tre: permettere l’accesso ad una educazione di
qualità per tutti, arricchire il contesto educativo ed implicare le famiglie.
Durante l’anno scolastico 2006-7 il piano è stato esteso a tutte le comunità autonome. 595 centri
hanno partecipato al programma di accompagnamento scolastico nella scuola primaria, 289 al
programma di accompagnamento scolastico nella scuola secondaria, 281 al programma di appoggio
e rinforzo per un totale di 1.165 centri beneficiari.
Per l’anno 2007-8 si prevede che i programmi del PROA raggiungeranno 2.513 centri
Il Plan PROA si articola in tre programmi: Accompagnamento Scolastico nella scuola Primaria,
Accompagnamento Scolastico nella scuola Secondaria ed Appoggio e Rinforzo nella scuola
Secondaria. Riportiamo qui di seguito gli schemi.
Progetto Accompagnamento Scolastico nella scuola Primaria e Secondaria
Diretto a
Alunni di 5° e 6° di primaria ed alunni di 1°, 2° e 3° di secondaria con difficoltà e
problemi di apprendimento che si manifestano in:
-ritardo nel processo di maturazione personale
-scarsa integrazione all’interno del gruppo classe e dell’istituto
-inesistenza o inefficienza del metodo di studio
-ritardo nell’apprendimento delle aree strumentali basiche
Finalità
-Migliorare gli indici di successo scolastico attraverso il miglioramento delle
aspettative e lo sviluppo di capacità relative alla lettura, all’organizzazione del
lavoro ed all’acquisizione di efficaci metodi di studio.
-Migliorare l’integrazione degli alunni all’interno del gruppo classe e dell’istituto.
-Facilitare la transizione tra il collegio (primaria) e l’istituto (secondaria)
Il programma prevede attività pomeridiane per almeno 4 ore settimanali distribuite
Metodolog
ia
in 2 o 4 sessioni durante le quali i ragazzi hanno modo di leggere in maniera guidata
e svolgere le attività proposte. I monitor1 o i professori svolgono la funzione di
guida ed orientatore fornendo, a seconda del caso, gli strumenti adeguati che
permettano la risoluzione di dubbi e lo sviluppo di attitudini attive e positive in
quanto all’organizzazione del tempo e pianificazione del lavoro.
Sarebbe preferibile che gli adulti implicati svolgessero una qualche attività di
carattere ludico-sportivo all’interno del centro scolastico stesso in modo da favorire
la motivazione e la partecipazione. Sarebbe altresì opportuno poter usufruire della
biblioteca scolastica.
Le modalità previste sono due:
-Modalità A: l’accompagnamento è realizzato dai monitor. Questi sono
preferibilmente studenti (ex-alunni, studenti universitari) selezionati secondo
criterio di maturità e senso di responsabilità, ma soprattutto per la capacità di
relazionarsi con ragazzi di 10/13 anni, di modo che questi li vedano come compagni
maggiori piuttosto che professori o personale scolastico. Nei casi in cui non è
possibile contare su persone corrispondenti a questo profilo si selezionano figure la
cui formazione e maturità rende possibile realizzare le finalità del programma.
Ogni monitor lavorerà con un gruppo di 5/10 alunni. La sua funzione non è
sovrapponibile a quella dei professori ma è ad essa complementaria. I monitor si
occupano infatti di fornire un supporto individualizzato che permetta agli alunni di
pianificare il lavoro, acquisire un efficace metodo di studio, recuperare il divario
rispetto al gruppo classe, migliorare le conoscenze basilari e risolvere gli eventuali
conflitti che si presentano con i compagni ed i professori.
-Modalità B: l’accompagnamento e l’appoggio sono affidati a professori del centro
che, oltre a svolgere le funzioni già descritte, si occupano di rivedere contenuti non
sufficientemente appresi. I professori ricevono un compenso economico.
Nelle due modalità un professore del centro svolge la funzione di coordinatore. Tra
le sue mansioni quelle di: selezionare gli alunni da inserire nel programma e
negoziarne con i genitori la partecipazione (che è volontaria), selezionare i monitor
o i professori che si incaricheranno delle attività, collaborare nella valutazione dei
1 Quella del monitor è una figura intermedia tra il sorvegliante e l'educatore.
risultati.
Progetto Appoggio e Rinforzo nella Scuola Secondaria
Diretto a
Centri pubblici di educazione secondaria individuati dalle amministrazioni locali
perché ricettori di alunni in situazione di “svantaggio educativo”. Alcune linee di
attuazione prevedono comunque la partecipazione congiunta di centri di educazione
primaria e secondaria. La partecipazione al programma da parte dei centri è
volontaria; questi si compromettono a migliorare i propri risultati in cambio di una
serie di risorse e strumenti forniti dalle amministrazioni da cui dipendono.
Finalità
La finalità di questo programma è il miglioramento dei risultati dei centri scolastici
che vi partecipano attraverso una serie di attuazioni che contribuiscano al
miglioramento della qualità e quantità dell'apprendimento, della relazione degli
alunni con il centro e delle famiglie con lo stesso, delle possibilità educative offerte
dal contesto.
Metodolog
ia
I centri scolastici devono da una parte rivedere la propria organizzazione,
modificando le proprie strategie di attenzione alla diversità, stabilendo nuovi
procedimenti di coordinamento orizzontale e utilizzando nuovi protocolli di
relazione con le famiglie, dall'altra attuare secondo specifiche linee i cui ambiti di
intervento sono rappresentati dal centro scolastico, dalle famiglie e dal contesto in
cui il centro si trova. Tra le linee di attuazione proposte il centro dovrà sceglierne
almeno una (meglio se due) di attenzione diretta agli alunni, una relazionata alle
famiglie ed un'altra relazionata al contesto.
Linee di attenzione diretta agli alunni:
-transizione primaria secondaria
-sviluppo di capacità
-rinforzo educativo complementario
-biblioteca scolastica
-convivenza scolastica
Linnee di intervento con le famiglie
-collaborazione con le famiglie
-mediatori socioeducativi
Linee relazionate al contesto
-accompagnamento scolastico
-laboratori di attività extra-scolastiche
-assenteismo
Progetti per la lotta alla dispersione nella città di Barcellona
Il Pla Jove è un progetto del Comune di Barcellona rivolto ai giovani drop out per cercare di
favorire i processi di transizione scuola-lavoro o il rientro nel sistema educativo regolare attraverso
un iter formativo individuale che risponda non solo alle aspettative dell’utente in questione, ma
anche a quelle del mondo del lavoro:
Progetto Plan Joven
Promotore Comune di Barcellona
Diretto a Giovani tra i 18 ed i 25 anni che non riescono a conseguire il diploma ESO
Finalità
-Transizione scuola-lavoro;
-Prevenzione della dispersione scolastica e rientro nel sistema educativo;
-Orientamento alla formazione occupazionale e all’inserimento lavorativo.
-Consolidamento della collaborazione tra gli istituti pubblici ed i centri privati al
fine di lavorare sinergicamente nella transizione scuola-lavoro ed accogliere i
giovani che abbandonano il sistema.
-In termini quantitativi il piano prevede l'inserimento in un programma
formazione-occupazione di almeno 1200 giovani l'anno (per lo più tra i 16 ed i 18
ani) oltre che il tutoraggio di almeno 2300 ragazzi orientati sia verso la
professione che verso un rientro nel sistema scolastico.
Metodologia
Il piano prevede 4 fasi:
- Informazione: vi sono a disposizione otto centri per l’orientamento dislocati
nei vari distretti della città e tre punti d’informazione giovanile in cui i ragazzi
vengono accolti da personale specializzato (i cosiddetti tecnici di distretto)
che seguirà il ragazzo in tutte le fasi del progetto che si svolge in un periodo
complessivo di 18 mesi. Ci si avvale inolte dell’aiuto degli istituti secondari
per fornire agli studenti notizie più esaurienti relative al contesto specifico e
riguardo ad un possibile percorso formativo.
- Orientamento: questa fase è strettamente connessa e spesso fruita
contemporaneamente alla precedente e consiste in un'intervista individuale al
fine di ottenere un diagnostico occupazionale. Vengono inoltre spesso
organizzati seminari di orientamento.
- Formazione professionalizzante: i ragazzi possono scegliere tra una vasta
offerta di corsi ed attività e optare infine per il più adeguato alle proprie
capacità ed aspettative.
- Inserimento: a seconda del profilo dell’utente gli strumenti saranno:
Escuelas-Taller e Casas de Oficio; formazione occupazionale (si tratta di
offerte formative di 400/600 ore promosse dal Dipartimento del Lavoro della
Catalogna focalizzate soprattutto sull’aspetto pratico di un determinato settore
professionale); PGS o piani transizione al lavoro (3 mesi di formazione per
acquisire una formazione teorica di base e 6 mesi di pratica in un settore
professionale lavorando con le imprese presenti sul territorio).
Altro
In questi sette anni di esistenza del progetto hanno aderito 8770 giovani; durante
l’ultimo anno (2006) più di un 26% dei giovani si è reintegrato nel sistema
educativo, soprattutto nella Formazione Professionale di Grado medio mediante
prova d’accesso ed oltre il 37% ha conseguito un primo impiego.
Il progetto Exit è il principale programma d’intervento educativo integrale della città volto a
favorire il successo scolastico nella scuola dell’obbligo. È stato avviato nel 2001.
Progetto Exit
Promotore Comune di Barcellona
Diretto a
Giovani in fase di passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria, dunque 5°
e 6° anno della Primaria (10/12 anni) e 1° e 2° anno della Secondaria (12/14
anni).
Finalità
-Favorire la continuità del percorso scolastico obbligatorio;
-Diminuire la dispersione e la disaffezione nei confronti della scuola;
-Garantire la coerenza pedagogica nel passaggio tra Scuola e Istituto superiore;
-Dare la possibilità di essere inserito, posteriormente, nel Plan Joven;
-Raggiungere un compromesso con le famiglie;
Metodologia
I tutor forniscono le informazioni necessarie riguardo ai ragazzi partecipanti al
progetto (descrizione livello scolastico, condotta e relazioni col gruppo).
L’IMEB gestisce la realizzazione del progetto e organizza incontri informativi e
orientativi per professori e genitori.
Gli amigos mayores (amici più grandi) sono personale volontario (ex allievi,
studenti universitari) che si occupa principalmente di offrire rinforzo scolastico in
orario extra-curriculare (4 ore settimanali di pianificazione lavoro, acquisizione
metodo di studio, risoluzione conflitti, etc.).
Le attività svolte sono le seguenti:
− Laboratorio di tutoraggio: coinvolge i professori della scuola primaria e
secondaria per lavorare sinergicamente favorendo la continuità amministrativa
e pedagogica.
− Rinforzo scolastico: diretto agli alunni che necessitano migliorare
l'apprendimento e le relazioni con gli altri. Questa attività è svolta dagli
amigos mayores.
− Attività culturali e sportive di supporto alla funzione scolastica.
− Enseñanza compartida: diretta agli alunni del secondo ciclo della ESO. Si
tratta di una formazione pratica che si svolge al di fuori dell'istituto in orario
scolastico con la collaborazione di imprese private.
Altro
Il progetto Exit si applica a 20 Istituti di Secondaria e 43 scuole di Primaria, nei 7
distretti della città. Nel 2006, dei 247 alunni della 1° di Eso, 243 (98%)
continuano ad andare a scuola, il 2% abbandona gli studi e tra quelli che
continuano il 71% frequenta la 2° di ESO ed il 28% ripete la 1°.
Dei 134 alunni della 2° di ESO continua gli studi il 97%, di cui il 72% frequenta
il 3° anno ed il 25% ripete l’anno.
Progetti per la lotta alla dispersione della Comunità Valenziana e del Comune di
Mislata
PAI (Piano per l'accoglienza e l'integrazione dell'alunnato straniero)
Per l'anno scolastico 2000-2001 la Comunità Valenziana, nella fattispecie la Conselleria de
Cultura, Educacio i Esport, ha sentito la necessità di ideare un piano di accoglienza ed integrazione
educativa rivolto all'alunnato straniero. Questo piano, il PAI, si propone prioritariamente di
costituire un osservatorio per l'individuazione delle specifiche necessità educative dell'alunnato
straniero, facilitare l'accoglienza e l'integrazione dei suddetti e delle rispettive famiglie nonché
diffondere testimonianze di esperienze educative che possano essere utili ad altri centri.
Le principali finalità del piano sono:
− facilitare l'incorporazione al sistema educativo e ridurre i tempi di integrazione per gli alunni
stranieri;
− fornire loro competenza linguistica e curriculare;
− sviluppare abitudini scolastiche ed abilità sociali che ne favoriscano l'integrazione;
− favorire lo sviluppo dell'identità personale e culturale degli stessi;
− promuovere la partecipazione delle famiglie e
− promuovere l'educazione interculturale.
I centri docenti quindi elaborano un proprio piano di accoglienza ed integrazione includendo in esso
azioni per l'educazione interculturale e azioni che favoriscano l'adeguata scolarizzazione degli
alunni stranieri fermo restando che questi saranno inseriti, in generale, nelle classi corrispondenti
alla loro età e saranno scolarizzati nella lingua base del centro (sia essa castillano o valenciano).
Tutte le azioni si devono reggere secondo il principio di massima normalizzazione ed integrazione
ed è il tutor colui chè è responsabile del coordinamento di tali azioni.
Il PAI comprende un piano di accoglienza, un programma temporaneo di adattazione linguistica
(PASE) oltre ad una serie di misure volte a favorire l'integrazione linguistica e curriculare.
Il piano di accoglienza deve includere:
- azioni informative rivolte alle famiglie riguardanti il sistema educativo, i programmi
d'insegnamento bilingue, i servizi offerti dal centro, l'accesso a borse di studio ed altre sovvenzioni
etc;
- procedimenti e strumenti per la valutazione della competenza linguistica e curricolare degli alunni
stranieri;
- strategie per facilitare la comunicazione e l'avvicinamento affettivo;
- strategie che facilitino la mobilità e l'autonomia all'inetrno del centro;
− strategie che favoriscano la convivenza.
Il programma PASE è un programma temporaneo di adattazione linguistica rivolto all'alunnato
straniero che si è incorporato di recente al sistema educativo della Comunità Valenziana. Il
programma si dirige prioritariamente agli alunni di secondaria ma può essere applicato agli alunni
frequentanti il terzo ciclo (5° e 6° anno) della primaria. La necessità di questo programma deriva
dal fatto che la lingua non solo è oggetto di studi ma è soprattutto il principale strumento di
acquisizione del conoscimento. Per questo motivo si insegnerà la lingua attraverso i contenuti di
altre aree.
I principali obbiettivi del PASE sono:
− fornire all'alunnato una competenza iniziale relativamente alla lingua base del centro nonché
fornirgli un'introduzione all'altra lingua;
− facilitare l'inclusione all'interno del gruppo classe di referenza e ridurre il periodo di
integrazione;
− dotare l'alunno della competenza linguistica basilare che gli permetta di interagire con la
comunità educativa;
− sviluppare abitudini scolastiche e abilità sociali basiche che ne favoriscano l'integrazione;
− ridurre il numero di professori che intervengono nel processo educativo per facilitare
un'attenzione più personalizzata;
Il programma ha una durata ordinaria di un trimestre ma può protrarsi fino a sei mesi in caso di
necessità. La permanenza all'interno dell'aula PASE non deve superare le 20 ore settimanali in
educazione secondaria e le 15 ore settimanali in educazione primaria. Gli alunni completano il loro
orario all'interno del gruppo classe di referenza assistendo a quelle lezioni che richiedono minor
competenza linguistica. Il numero di allievi partecipanti al PASE deve essere tra gli 8 ed i 12.
L'intervento educativo si aggiusta a seconda dei differenti profili degli alunni considerando il grado
di disconoscimento della lingua base del centro, il livello previo di scolarizzazione e competenza
curriculare e le caratteristiche specifiche della lingua madre degli alunni.
I programmi esposti qui di seguito sono tutti programmi promossi dal Comune di Mislata, una
cittadina facente parte della periferia di Valencia caratterizzata da una densità di popolazione tra le
più alte in Europa. Tra le attività economiche prevalgono quelle legate al settore terziario poiché
gran parte della popolazione lavora fuori dal municipio, si tratta in effetti di una 'città dormitorio'.
Progetto Programa Municipal para la Integración Educativa
Promotore Comune di Mislata
Diretto a Ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 16 anni che mostrino problemi di adattamento
al sistema scolastico (assenteismo, comportamento inadeguato…)
Finalità Rispondere al crescente assenteismo scolastico
Metodologi
a
Gli interventi saranno effettuati in maniera individuale e saranno volti a:
- controllare le presenze
- fomentare le responsabilità educative
- offrire orientamento scolastico e professionale
- illustrare le possibili attività extra-scolastiche offerte dal municipio
- sviluppare abilità sociali
- educare ai valori
- supportare nel percorso scolastico
- fornire tecniche di studio
Ad occuparsi di ciò è un educatore sempre presente in orario scolastico.
Progetto Programa Municipal contra el Absentismo Escolar
Promotore Servizi Sociali del Comune di Mislata tramite appalto ad ong
Diretto a Ragazzi di primaria e secondaria che presentano problemi di assenteismo e figli
di famiglie destrutturate o socio-culturalmente sfavorite
Finalità
- Individuare, controllare, prevenire e ridurre l’assenteismo di ragazzi che non
hanno assolto l’obbligo scolastico.
- Responsabilizzare i ragazzi sottolineando la funzionalità dell'istruzione.
- Fomentare pratiche che prevengano crisi personali e/o familiari.
- Supervisionare le famiglie a rischio sociale che potrebbero pregiudicare lo
sviluppo del minore.
Metodologia
Un educatore sociale realizza i seguenti interventi:
− Sveglia/accompagnamento a scuola (2-3 volte a settimana, a seconda delle
esigenze)
− motivazione alla scolarizzazione (per i ragazzi ma anche per le famiglie)
− controllo delle presenze
− colloqui con i genitori
Progetto Programma Encuentra (previsto dal Programma de Intervención con Alumnos
Adolescentes. Apoyo para el Éxito y la Integración Escolar)
Promotore Comune di Mislata
Diretto a
Alunni di secondaria
- ammoniti
- espulsi cautelativamente
- con segnalazioni riguardanti illeciti accaduti al di fuori del recinto scolastico
(Al programma possono partecipare anche le famiglie)
Finalità Partendo dall’ipotesi che i deficit nelle abilità sociali e personali degli adolescenti
minano la convivenza degli stessi in relazione ai loro pari ed agli educatori, siano
essi i genitori o i professori, l’obbiettivo del programma è quello di intervenire con
azioni integrali che rispondano alle problematiche del ragazzo e ne facilitino la
comprensione.
Metodologi
a
- Il programma suppone una stretta collaborazione tra il centro scolastico (nella
persona del Jefe de Estudios) ed il comune (nella persona dell’educatore preposto)
oltre a coinvolgere enti che non fanno parte del sistema educativo.
- A seguito di un’ammonizione impartita dalla direzione del centro scolastico lo
psicopedagogo dello stesso contatta l’educatore municipale per proporre la
partecipazione dell’alunno al programma (partecipazione comunque volontaria).
- Il programma consta di 6 sessioni della durata di 1 ora. Per ogni sessione, che
avrà luogo in un’aula dei servizi sociali, è previsto un massimo di 8 alunni
partecipanti.
- L’alunno (ed eventualmente la famiglia) firmeranno un contratto di
partecipazione al programma che li vincolerà agli obbiettivi preposti ed alle attività
stabilite.
- Nel caso in cui il ragazzo presenti una problematica aggiunta relativa al consumo
di stupefacenti il programma potrà essere prolungato.
- Al termine del programma l’equipe municipale redigerà un documento nel quale
si esporranno i risultati dell’intervento.
Progetto Programma Vivencia (previsto dal Programma de Intervención con Alumnos
Adolescentes. Apoyo para el Éxito y la Integración Escolar)
Promotore Comune di Mislata
Diretto a Alunni di secondaria espulsi
(Al programma possono partecipare anche le famiglie)
Finalità
Si tratta di un programma volto ad offrire un’alternativa educativa durante il
periodo dell'espulsione. L’obbiettivo principale è quello di impegnare i ragazzi in
un’attività volta al loro recupero psico-sociale impegnando parte della loro giornata
altrimenti destinata all’ozio e ad attività a rischio.
Metodologi
a
- Il programma suppone una stretta collaborazione tra il centro scolastico (nella
persona del Jefe de Estudios) ed il comune (nella persona dello psicologo
dell’Equipe di Base dei Servizi Sociali e dell’Unità di Prevenzione al Consumo)
oltre a coinvolgere enti che non fanno parte del sistema educativo.
- A seguito di un’espulsione impartita dalla direzione del centro scolastico lo
psicopedagogo dello stesso contatterà l’educatore municipale per proporre la
partecipazione dell’alunno al programma (partecipazione comunque volontaria).
- Il programma prevede la partecipazione dell’alunno espulso ad attività di carattere
sociale e culturale che si svolgono all’interno degli spazi municipali. La scelta di
tali attività cercherà di adeguarsi, ove possibile, agli interessi ed alle aspettative del
ragazzo.
- Il programma si applicherà nel caso in cui le espulsioni superino la durata di una
settimana e durerà per tutto l’arco della sanzione. La partecipazione al programma
suppone la previa partecipazione al Programma Encuentra e non potrà in nessun
modo essere ripetuta nel caso di successive espulsioni, questo per evitare un
eccessivo adattamento del ragazzo a situazioni non scolastiche.
- L’alunno (ed eventualmente la famiglia) firmeranno un contratto di partecipazione
al programma che li vincolerà agli obbiettivi preposti ed alle attività stabilite.
- Tra le possibili attività: 1) compiti relazionati alle attività del Centro Giovani, 2)
accompagnamento e collaborazione all’interno dei laboratori del Centro
Occupazionale, 3) lavori domestici e partecipazione ai laboratori del gruppo
anziani, 4) collaborazione con la biblioteca.
- Al termine del programma l’equipe municipale redigerà un documento nel quale
si esporranno i risultati dell’intervento.
Progetto PAM (Programa Atención al Menor)
Promotore Servizi Sociali del Comune di Mislata tramite appalto a ong.
Diretto a Bambini da 4 a 14 anni le cui famiglie sono seguite dai servizi sociali.
Madri dei suddetti bambini.
Finalità Il programma ha come obbiettivo principale la protezione e promozione del
benessere di minori provenienti da situazioni a rischio attraverso attuazioni che
contribuiscano a potenziare il pieno sviluppo delle capacità fisiche, psichiche e
sociali.
Metodologia
- 5 gruppi di massimo 10 bambini raggruppati per età (4-6, 6-8...12-14)
- 3 pomeriggi a settimana dalle 17.30 alle 20 di cui
2 pomeriggi: aiuto compiti, gioco, laboratorio
1 pomeriggio: uscita ai campi sportivi, doccia
- 2/3 uscite l’anno
- campo estivo in giugno
- centro estivo a luglio (3 giorni a settimana: 2 giorni piscina, 1 giorno laboratori)
- 1 educatore stipendiato per 16 ore settimanali + 1 tirocinante della facoltà di
psicologia
Progetti per la lotta alla dispersione promossi dal Comune di Getafe, Madrid
Assenteismo scolastico
Chi coordina gli interventi per la lotta all'assenteismo scolastico è il Direttivo Locale per
l’Assenteismo Scolastico, che vede la collaborazione di:
• un rappresentante dei direttori degli istituti primari;
• un rappresentante dei direttori e degli orientatori degli istituti secondari;
• la Polizia Locale e Nazionale;
• la FAPA, Federazione di Associazioni Padri e Madri;
• i Servizi Sociali;
• un ispettore della Subdirezione sud;
• due rappresentanti del Programma per l’Assenteismo Scolastico;
• il Consigliere per l’educazione o, in sua sostituzione, la coordinatrice della Delegazione
di Educazione e Infanzia;
• un rappresentante dell’ EOEP della Comunità di Madrid, che si occupa dei casi di
primaria;
• IRIS, (Istituto per l’Integrazione Sociale), che accoglie la popolazione gitana.
La Delegazione riceve delle schede informative su ciascun ragazzo a rischio, direttamente dagli
istituti scolastici e dai sevizi sociali, che conoscono anche la situazione delle famiglie.
La Polizia Locale, come i comuni cittadini, qualora incontrassero un minore per strada durante il
regolare orario scolastico, sono tenuti ad avvisare il Comune e, se necessario, accompagnarli a
scuola.
Il primo intervento avviene all’interno dell’istituto: il professore-tutor individua l’alunno e
organizza un colloquio con lui; contemporaneamente viene avverita la famiglia. All’inizio del
percorso questi tre soggetti (professore-tutore, alunno e famiglia) cercano di stabilire un
compromesso e un piano di lavoro. Nel caso in cui la situazione risulti complessa, il professore-
tutor passa l’informazione al Professore Tecnico dei Servizi alla Comunità (PTSC). Quest’ultimo
collabora con la Delegazione di Educazione e Infanzia che, con il Programma per l’Assenteismo
Scolastico, rappresenta la parte operativa del Direttivo Locale per l’Assenteismo.
La Delegazione d’Educazione e Infanzia, dopo aver ricevuto dagli istituti le schede informative dei
soggetti a rischio di abbandono scolastico, fissa con ognuno di loro e con la famiglia colloqui
settimanali per decidere come attuare. Le linee di azione possono essere due: una più morbida, per
le situazioni che presentano maggiore collaborazione, e una più impositiva. La prima si propone,
attraverso colloqui settimanali, un cambio di mentalità ed attitudine sia della famiglia che del
ragazzo; la seconda prevede l’utilizzo di schede di frequenza affidate al ragazzo che devono ogni
giorno essere compilate dal professore in tutte le sue parti. Se non c’è un riscontro, se il caso rimane
irrisolto o se non si nota nessun miglioramento nel ragazzo si riunisce la Commissione Tecnica, un
organo superiore che può arrivare a decidere di togliere la tutela alla famiglia o di inserire il ragazzo
in altri progetti.
Apoyo Educativo
Apoyo Educativo è un progetto rivolto ai minori con difficoltà scolastiche e sociali, in età compresa
tra il II anno della scuola primaria e il II della ESO (dagli 8 ai 14 anni). Con questi ragazzi si lavora
sugli aspetti basilari che facilitano un percorso sociale e scolastico normale. Si punta a migliorare
l’attenzione, l’autostima, la memoria, a fissare un metodo di studio, di ragionamento e si cerca di
risolvere i problemi inerenti alle relazioni sociali.
I soggetti che collaborano a Getafe, all’interno del progetto Apoyo Educativo, sono:
• il Comune, con i Servizi Sociali, il Dipartimento di Educazione e Infanzia, che gestisce i
Centri Civici presenti sul territorio cittadino (strutture pubbliche polifunzionali presenti
in ogni quartiere) e che supporta il lavoro di un’equipe che si occupa di orientamento
educativo e psicopedagogico (EDO);
• le scuole pubbliche;
• i monitor:
studenti universitari tirocinanti della facoltà di Scienze della Formazione;
volontari che non sono tendenzialmente riuniti in associazioni, ma offrono il loro
contributo su base individuale;
monitor contrattati dal Comune, normalmente per il periodo di un anno
Gli obiettivi specifici dell’Apoyo Educativo sono:
• lo sviluppo delle capacità fondamentali di tipo motorio, cognitivo e psicologico;
• il recupero scolastico;
• la realizzazione di un percorso educativo individuale per ogni ragazzo;
• l’opportunità di avere dei momenti di condivisione e confronto tra educatori e famiglie.
La metodologia utilizzata è di tipo ludico allo scopo di favorire la socializzazione e la
valorizzazione di dinamiche positive all’interno del gruppo. La partecipazione costante del ragazzo
alle attività proposte può essere incentivata con dei premi o altri stimoli.
Il primo passo consiste nella ricerca di collaboratori e materiale didattico. In luglio i tutor
responsabili degli studenti tirocinanti ricevono una scheda informativo-valutativa di ogni alunno
che ha partecipato al progetto l’anno precedente. Il fine è quello di costituire in settembre un primo
gruppo di lavoro, al quale si andranno a incorporare, nel corso di tutto l’anno, volontari e nuovi
studenti in pratica.
In ogni Centro Civico, durante il mese di ottobre, i monitori contrattati, affiancati dall’assistente
sociale e dallo psicologo del Comune, accolgono volontari e tirocinanti con corsi di formazione
iniziale, preparandoli alle attività che dovranno svolgere. Durante il corso dell’anno la formazione
continua una volta al mese attraverso incontri di pianificazione e valutazione ai quali partecipano
anche lo psicologo del Comune e l’assistente sociale.
Per quanto riguarda l’individuazione dei destinatari del progetto due sono le vie possibili:
• attraverso la segnalazione della scuola, grazie all’EOEP, che compila una scheda
valutativa del ragazzo evidenziando eventuali difficoltà (nell’anno 2003-2004 il 52%
degli studenti che hanno partecipato al progetto era stato segnalato dalla scuola);
• per mezzo della famiglia.
Nel caso in cui la segnalazione provenga dalla famiglia è prevista un’intervista individuale al
ragazzo. Ciò non avviene se è l’orientatore dell’istituto colui che lo individua poiché la sua
segnalazione ha più credito di quella familiare.
In seguito all’intervista, lo psicologo del Comune, i monitor e l’assistente sociale decidono di quale
attività il ragazzo ha bisogno. Non esiste, infatti, solo Apoyo Educativo ma sono attivati sul
territorio laboratori in orario extrascolastico (animazione alla lettura, apprendimento dello spagnolo,
sviluppo dell’intelligenza e strategie di apprendimento).
Nel Comune di Getafe alcune attività legate all’area del recupero si svolgono nei Centri Civici. In
tali spazi, a disposizione dei cittadini durante tutta la settimana, sono inoltre realizzate iniziative di
tipo aggregativo per ogni fascia d’età, dai corsi di alfabetizzazione informatica, ai laboratori di
manualità, a varie attività sportive.
L’attività educativa rivolta ai ragazzi precedentemente individuati, vede la collaborazione di diverse
figure professionali e di volontari presenti nei centri. Durante l’anno scolastico le iniziative di
Apoyo Educativo prevedono attività sia di supporto nello svolgimento dei compiti, sia di tipo
ricreativo. La realizzazione dei vari interventi è facilitata dalla suddivisione dei ragazzi in tre fasce
d’età: 7-8 anni, 9-11 anni, 12-14 anni. L’impegno settimanale prevede due incontri pomeridiani in
orario extra-curriculare per un totale di tre ore. A conclusione dell’attività l’equipe di lavoro si
riunisce per un momento di revisione e di progettazione, seguito da incontri periodici per
monitorare il progetto in corso e valutare i progressi compiuti dal singolo ragazzo.
La modalità di lavoro prevede che gli obiettivi individuali siano fissati a inizio anno in modo
congiunto dall’assistente sociale e dallo psicologo. Questi obiettivi sono suddivisi in tre macro-
categorie:
• a livello personale (cura della persona, puntualità, continuità negli impegni assunti,
costanza nel livello di attenzione, ecc.);
• nelle relazioni con il gruppo (rispetto dei compagni, delle regole, ecc.);
• a livello scolastico (a seconda dell’età si valuta la fluidità nella lettura e nel calcolo o
l’acquisizione di un metodo di studio).
Viene utilizzata una scheda individuale per valutare il raggiungimento degli obiettivi. A fine anno
questa scheda viene compilata dal gruppo degli educatori, commentata con i genitori e
successivamente spedita alla scuola.
A scadenza mensile sono previsti incontri con le famiglie a cui prendono parte lo psicologo,
l’assistente sociale e un educatore referente per ognuna delle tre fasce d’età dei ragazzi. Di volta in
volta sono affrontati temi quali l’autostima, la conoscenza di sé e degli altri. L’idea di base è di
proporre role-play, giochi di conoscenza o di gruppo che riprendano gli stessi tre livelli d’attività
proposti ai ragazzi, con lo scopo di lavorare in parallelo, anche in casa.