Soul Voice® la Voce dell’anima - franzonikoine.com · Per leggere bene ci vogliono tempo e ......

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46 (...) “Io sono la voce che racconta queste storie. Di solito nei racconti e nei romanzi le voci sono un privilegio dei personaggi, ben definiti dal punto di vista fisico e psicologico, con una faccia, una visione del mondo, opinioni e sentimenti. Altre volte la voce è fuori campo e sa tutto da prima, oppure dice “IO” e racconta come se le cose stessero per succedere nel momento in cui le racconta, anzi proprio per quello. Comunque sia, una storia si ascolta volentieri solo se la racconta una voce autentica, che non ricorre a trucchi per arrivare alla fine. La mia voce in realtà non sta né dentro al racconto né fuori, ma sulla linea di confine tra le parole scritte e gli occhi, sussurrando all'orecchio di chi legge prima di addormentarsi alla sera, oppure in un pomeriggio tranquillo, sulla panchina di un parco. Per leggere bene ci vogliono tempo e calma e si trovano sempre, se uno vuole. Come ho fatto a diventare una voce non lo so. Prima ero un essere in carne e ossa, con le mie manie e le mie passioni. Mi piaceva giocare a calcio, baciare le ragazze e andare al cinema. Odiavo alzarmi presto, portare delle valige e dover dimostrare qualcosa. Già allora più di ogni altra cosa mi piacevano le voci, che ascoltavo in profondità fino a farle diventare tutt’uno con me che le ascoltavo. Da bambino avevo imparato persino a interpretarle come se rivelassero la vera natura delle persone. Mia madre per esempio era una donna alta e grossa, con una voce da orsa poco incline ai sentimenti. Quando mi avvicinavo per una carezza o le tiravo la sottana era capace di mollarmi uno schiaffo con le mani sporche di pastella. - Cosa fai, scemo? – mi sgridava - Va’ là piuttosto a fare i compiti con tuo fratello - Mio fratello aveva due anni più di me, fumava e si dava delle arie. Si sforzava di fare la voce da adulto, ma quando bestemmiava gli usciva ancora una ridicola vocina da bambino. Se ne ridevo però si arrabbiava e finiva che invece dei compiti facevamo a botte tutto il pomeriggio finché non SOUL VOICE® LA VOCE DELL’ANIMA Un viaggio in un percorso di consapevolezza guidati da Maria Cristina Franzoni, Sound Healer certificata e insegnante accreditata di questo metodo. a cura di Maria Cristina Franzoni

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(...) “Io sono la voce che racconta queste storie. Di solito nei racconti e nei romanzi le voci sono un privilegio dei personaggi, ben definiti dal punto di vista fisico e psicologico, con una faccia, una visione del mondo, opinioni e sentimenti. Altre volte la voce è fuori campo e sa tutto da prima, oppure dice “IO” e racconta come se le cose stessero per succedere nel momento in cui le racconta, anzi proprio per quello. Comunque sia, una storia si ascolta volentieri solo se la racconta una voce autentica, che non ricorre a trucchi per arrivare alla fine.La mia voce in realtà non sta né dentro al racconto né fuori, ma sulla linea di confine tra le parole scritte e gli occhi, sussurrando all'orecchio di chi legge prima di addormentarsi alla sera, oppure in un pomeriggio tranquillo, sulla panchina di un parco. Per leggere bene ci vogliono tempo e calma e si trovano sempre, se uno vuole.Come ho fatto a diventare una voce non lo so. Prima ero un essere in carne e ossa, con le mie manie e le mie passioni. Mi piaceva giocare a calcio, baciare le ragazze e andare al cinema. Odiavo alzarmi presto, portare delle valige e dover dimostrare qualcosa. Già allora più di ogni altra cosa mi piacevano le voci, che ascoltavo in profondità fino a farle diventare tutt’uno con me che le ascoltavo. Da bambino avevo imparato persino a interpretarle come se rivelassero la vera natura delle persone.Mia madre per esempio era una donna alta e grossa, con una voce da orsa poco incline ai sentimenti. Quando mi avvicinavo per una carezza o le tiravo la sottana era capace di mollarmi uno schiaffo con le mani sporche di pastella.- Cosa fai, scemo? – mi sgridava - Va’ là piuttosto a fare i compiti con tuo fratello -Mio fratello aveva due anni più di me, fumava e si dava delle arie. Si sforzava di fare la voce da adulto, ma quando bestemmiava gli usciva ancora una ridicola vocina da bambino. Se ne ridevo però si arrabbiava e finiva che invece dei compiti facevamo a botte tutto il pomeriggio finché non

Soul Voice® la Voce dell’anima

Un viaggio in un percorso di consapevolezza guidati da Maria Cristina Franzoni, Sound Healer certificata e insegnante accreditata di questo metodo.

a cura di maria cristina Franzoni

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arrivava nostra sorella, che ci faceva smettere.Mia sorella aveva una voce pratica, da professoressa, come in effetti sarebbe diventata, e per noi era una seconda mamma. Ci ripeteva di continuo di non fare questo, non fare quello. Per fortuna si è sposata presto e se ne è andata, così io e mio fratello abbiamo potuto crescere in pace, liberi e lontani dalle regole.Poi c’era la nonna con la sua voce da santa. Il nonno era morto sul Carso mentre lei era incinta e non si era più risposata, aveva aiutato i poveri e frequentato la chiesa. La sua voce era la luce della lampada che tutte le notti spegneva in camera di noi bambini, dopo aver raccontato una favola e dispensato le carezze che la mamma faceva mancare.Ma la voce più bella, quella per cui valeva la pena aspettare, era quella del babbo, soprattutto la mattina presto quando tornava a casa dopo la notte in osteria. Era una voce con un sorriso dentro, piena di silenzi e soprattutto capace di ascoltare.Il meglio lo dava quando la domenica ci leggeva una storia: prendeva uno dei suoi libri dallo scaffale, si sistemava sulla poltrona sdrucita e ce lo leggeva a voce alta, interpretando le intonazioni dei personaggi, come in un teatro. Era bravo con Don Chisciotte e Sancho Panza, che recitava con una comicità esilarante, ci faceva paura con il capitano Achab e Ismaele, colorava di esotismo le avventure di Mowgli con gli animali della giungla. Ci raccontava che dentro un libro ci sono tante voci e bisogna ascoltarle tutte per gustare fino in fondo il sapore della lettura. Insisteva su questa parola, sapore, anche se poi non sapeva bene come spiegarla....” (tratto da: Sei racconti semplici di Roberto Valentini, Incontri Editrice)

... e così La Voce dei personaggi del Racconto Semplice di Roberto Valentini ci introduce alla verità che abita dentro di noi, seppure spesso in modo inconsapevole: la voce parla molto più delle semplici

parole e ci può condurre in territori che altrimenti non potremmo esplorare: di noi stessi, dell'essere umano e, aggiungo, delle sue potenzialità, delle nostre potenzialità. Già, tanto per fare qualche esempio, “studi di laboratorio hanno dimostrato che i suoni sono in grado di modificare la pressione sanguigna, la respirazione, il battito cardiaco, la resistenza

elettrica della pelle, la sudorazione, la risposta neuroendocrina, la concentrazione e le onde celebrali...” (Riccardo Tristano Tuis “432 hertz: la rivoluzione musicale) ...e Masaru Emoto con le sue fantastiche fotografie dei cristalli dell' acqua ci mostra le geometrie perfette che le parole gratitudine e amore, generano nella organizzazione molecolare di questo elemento...e dunque la voce che connette la nostra anima a tutte le nostre cellule, composti come siamo prevalentemente di acqua, la nostra voce che ci porta nel mondo, può fare davvero tanto per noi quando la usiamo per il nostro percorso di crescita personale e di benessere. Dentro di noi le nostre cellule sanno, la nostra anima e la nostra coscienza sopita sa, che la voce può essere la guida che ci conduce a incontrare noi stessi e a liberarci da quello che

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Il metodo Soul Voice® è organicamente strutturato per consentire ad ognuno di costruire il proprio personale ed unico percorso di consapevolezza in modo radicato, concreto, gioioso, profondo, sorprendente, potente.

Per saperne di più www.soulvoice.net

Maria Cristina Franzoni é professionista Sound Healer certificata, insegnante accreditata per il seminario di due giorni Soul Voice e autorizzata per quello di cinque giorni “Iniziazione al suono “

Per informazioni:www.franzonikoine.com - [email protected] Tel 328 0448407

I prossimi seminari di due giorni:

13-14 ottobre a Viareggio17-18 novembre a Firenze

ci impedisce di manifestare il nostro diritto di nascita di “essere felici essendo semplicemente noi stessi, ciò che intimamente siamo e per cui siamo nati”. Il linguaggio lineare con cui normalmente ci esprimiamo è manifestazione di un pensiero lineare, con cui descriviamo il mondo secondo una sequenza fatta di uno +uno+uno +uno...linee rette utili nel campo della razionalità ma che non ci permettono di addentrarci nella multispazialità nascosta nella materia e sopratutto nel nostro vero sentire ed essere. La voce invece quando usata in modo intuitivo, con chiara intenzione, essendo pienamente presenti a sé stessi, è lo strumento multidimensionale che ci può condurre in quel mondo infinitamente piccolo ed infinitamente grande che siamo, a cui apparteniamo e a cui agoniamo di ritornare. Ogni voce è nata per

essere ascoltata, nella sua pienezza, nella sua verità, nella sua speciale qualità vibratoria, unica, inimitabile, sacra. Con il metodo Soul Voice®, la voce ritrova il suo compito naturale e ci accompagna nel viaggio più bello che nella vita possiamo fare: dentro noi stessi ripulendo strato dopo strato memorie e condizionamenti che ci hanno fatto credere che dovevamo farci piccoli per poter essere amati, accettati e così ricevere l'amore di cui abbiamo bisogno per vivere. Diventando finalmente liberi da questi livelli di soppressione che ci separano dall'essenza prima di cui siamo fatti possiamo manifestarla e così trovare il nostro vero posto nel mondo. Ed è lì che finalmente possiamo cantare la nostra canzone di gloria a Ciò Che E' Più Grande, inno alla vita e alla incredibile opportunità di fare esperienza sul pianeta Terra.