Sottoprodotti dell’Industria Olearea - .::APROLI BARI::. Società … · 2012-07-23 · biomasse...

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1 La logica alla base delle produzioni biologiche è quella di ridurre gli imput di energia, di risorse naturali non rinnovabili e, laddove è possibile, cercare di riutilizzare il materiale vegetale di scarto, o il sottoprodotto derivante dal processo di trasformazione agroindustriale, riportando al terreno la componente organica e minerale di cui esso è costituito. Sottoprodotti dell’Industria Olearea Scarico della sansa vergine di oliva Dalla estrazione meccanica dell'olio dalle olive si ottengono due sottoprodotti: E' corretto parlare di sottoprodotti e non di reflui dell'industria di trasformazione poiché, sebbene le caratteristiche chimico fisiche dei suddetti evidenzino un contenuto elevato di materiale organico, di difficile trattamento nella logica della depurazione, per questi, in una logica di recupero delle biomasse, dovrebbe essere favorito il recupero e non lo smaltimento delle componenti organiche presenti, utilizzandole, ad esempio, come ammendante del terreno o come integratore alimentare dell'industria mangimistica. Acque di vegetazione Sansa vergine Sottoprodotti attualmente disponibili da somministrare al terreno o da compostare, per il riciclaggio della sostanza organica e relativi sistemi di distribuzione APROLI BARI - Via A. e N. Sorrentino, 6

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La logica alla base delle produzionibiologiche è quella di ridurre gliimput di energia, di risorse naturalinon rinnovabili e, laddove èpossibile, cercare di riutilizzare ilmateriale vegetale di scarto, o ilsottoprodotto derivante dalprocesso d i t ras formaz ioneagroindustriale, riportando alterreno la componente organica eminerale di cui esso è costituito.

Sottoprodotti dell’Industria Olearea

Scarico della sansa vergine di oliva

Dalla estrazione meccanica dell'olio dalle olive si ottengono due sottoprodotti:

E' corretto parlare di sottoprodotti e non di reflui dell'industria di trasformazione poiché,sebbene le caratteristiche chimico fisiche dei suddetti evidenzino un contenuto elevato dimateriale organico, di difficile trattamento nella logica della depurazione, per questi, in unalogica di recupero delle biomasse, dovrebbe essere favorito il recupero e non lo smaltimentodelle componenti organiche presenti, utilizzandole, ad esempio, come ammendante delterreno o come integratore alimentare dell'industria mangimistica.

• Acque di vegetazione• Sansa vergine

Sottoprodotti attualmente disponibili

da somministrare al terreno o da

compostare, per il riciclaggio della

sostanza organica e relativi sistemi di

distribuzione

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La recente legislazione (legge 574 dell'11/11/96) consente l'utilizzazione agronomica, perspargimentocontrollato sul terreno, sia delle acque di vegetazione che delle sanse vergini provenienti

dalla lavorazione delle olive.Inoltre sia la sansa vergine che quella esausta possono essere distribuite direttamente alterreno come ammendante organico, sulla base della legge n. 748 del 19 ottobre 1984recante "Nuove norme per la disciplina dei fertilizzanti", in quanto rientra nellaclassificazione degli ammendanti organici naturali, nel tipo previsto dall'allegato 1C allasuddetta legge, con la denominazione "ammendante vegetale semplice". Infatti, la sansavergine non contiene metalli pesanti, inquinanti tossici o organismi patogeni, inoltre ècostituita nella sua integralità da sostanza organica di origine vegetale non fermentata, noncontiene rifiuti di origine animale e come tale, senza aggiunta di altri prodotti, rientraperfettamente nell'ammendante vegetale semplice previsto dalla suddetta legge.Tuttavia, perché possano essere valorizzate le sue caratteristiche agronomiche deisottoprodotti dell'industria olearia, è opportuno procedere ad una idonea umificazionedella sostanza organica, miscelata con altri sottoprodotti ricchi di azoto.Infatti, dall'esame delle caratteristiche chimico-fisiche dei sottoprodotti dell'industriaolearia, è possibile affermare che, sia la sansa vergine e quella esausta che i concentrati delleacque di vegetazione, addizionati con pollina o con letame, ricchi di azoto, possonoconsentire di ottenere compost ben umificati e con buone caratteristiche fertilizzanti.

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Acque di vegetazione

Le acque di vegetazione rappresentano il sottoprodotto liquido della lavorazione delle olive,la cui quantità, in relazione al ciclo di estrazione impiegato, varia dai 40-55 litri per quintaledi olive lavorate con il sistema per pressione, ai 80-120 litri per quintale di olive lavorate conil sistema per centrifugazione, che prevede una aggiunta di acqua di rete pari a 0-30 litri perquintale di olive lavorate . Lo smaltimento di questi volumi di refluo prodotti potrebberappresentare un onere non indifferente per gli oleifici, poiché sono state emanate leggisevere per la tutela dell'ambiente dagli inquinamenti, che impediscono lo scarico dei refluiprovenienti dai processi di lavorazione agroindustriale nei corsi d'acqua o nella rete fognariaurbana (legge Merli n° 319/76).Infatti, le acque di vegetazione hanno natura prevalentemente organica e, pertanto, oltre apossedere un elevato potere inquinante per la legislazione vigente, risultano di difficiledepurazione, per l'alto valore di residuo secco, con gli impianti usualmente impiegati per iltrattamento dei liquami. Queste difficoltà insieme ad una logica di riporto al terreno dellebiomasse ha indotto i legislatori di molti Paesi produttori olivicoli del bacino delMediterraneo a consentire lo spandimento controllato e limitato delle acque di vegetazionesul terreno agrario (legge 574/96).Tale pratica ha la finalità di riportare al terreno una parte di quella sostanza organica che il

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terreno stesso ha contribuito a formare, risultando benefica dal punto di vista agronomico.Questo refluo, del resto, contiene sostanze naturali vegetali biodegradabili o, dopoopportuno intervallo di tempo, umificabile, ed apporta al suolo materia organica edelementi minerali fertilizzanti.

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Sansa Vergine

Il sottoprodotto solido della lavorazione meccanica delle olive è rappresentato dalla sansavergine. Normalmente, attraverso un processo di estrazione dell'olio dalle sanse vergini consolvente (esano) si ottengono l 'o l io di sansa e le sanse esauste.Tuttavia, il primo è un diretto concorrente dell'olio di oliva vergine di qualità e richiede unaspesa energetica dieci volte superiore di quella necessaria per l'estrazione meccanicadell'olio dalle olive; le sanse esauste possono essere utilizzate, poi, come fonte di energiatermica, o possono trovare uti le impiego nel settore mangimistico.Invece, risulta opportuno valutare con estrema attenzione la convenienza della produzionedell'olio di sansa, che rappresenta circa il 10 % dell'olio di estrazione meccanica, tenutoconto dei maggiori costi energetici, dell'elevato impiego di mezzi tecnici, nonchédell'impatto che il processo ha sull'ambiente. In generale, andrebbero ridotti o sconsigliatitutti quei processi che determinano una maggiore dispersione di anidride carbonica edeventuali inquinanti nell'atmosfera.Inoltre, sempre nella logica del rispetto degli equilibri naturali, andrebbe favorital'utilizzazione delle sanse, sia quelle esauste che quelle vergini parzialmente disoleate,come ammendante organico, eventualmente dopo , rispetto all'uso comecombustibile (sanse esauste). In tal caso il ciclo produttivo diventerebbe chiuso conapporto di sostanza organica al terreno, di grande importanza ai fini della conservazionedell'equilibrio dell'ecosistema.Nel processo tradizionale e centrifugo a tre fasi, andrebbe comunque favorito il riporto alterreno sia delle sanse esauste che dei concentrati o fanghi provenienti dalla depurazionedelle acque di vegetazione.

compostaggio

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Cosa e' il Compost:

Compostaggio:

Compost di qualità:

Compost per l’agricoltura biologica:

.... prodotto ottenuto dal compostaggio della frazione organica dei rifiuti urbani nel rispettodi apposite norme tecniche finalizzate a definirne i contenuti e usi compatibili con la tutelaambientale e sanitaria, e in particolare a definirne i gradi di qualita' (art. 6, lettera q, del D. L.5 febbraio 1997, n° 22 - Decreto Ronchi).

Il processo biotecnologico per la gestione di biomasse di varia origine, finalizzato al lororecupero e valorizzazione agronomica.Il compostaggio e' un processo naturale, controllato, di trasformazione biologica dellacomposizione originaria, organica ed inorganica, della matrice che produce un materialestabilizzato, mineralizzato, igienizzato e fitocompatibile. Il processo è opera dimicrorganismi , già presenti sia nei substrati sottoposti al trattamento chenell'ambiente circostante, i quali si accrescono, catalizzando una parziale degradazioneaerobica delle sostanze organiche, una trasformazione ossido-riduttiva di alcuni deicomposti inorganici e la sintesi di nuovi composti organici stabil i .In definitiva, un cumulo di compost può essere descritto come un ecosistema terrestreautonomo che, nell'arco di alcuni mesi, assume le caratteristiche del terriccio ricco dihumus, tipico del sottobosco.La conduzione del processo di compostaggio presuppone, quindi, la corretta conoscenzadei che ne sono alla base.

prodotto organico derivante dal processo di compostaggio, utilizzabile in agricoltura perriequilibrare l'alterato ciclo della sostanza organica. Ha aspetto granulare tipico delterriccio, umidità del 30% circa, reazione intorno alla neutralità (con valori di pH variabili tra6 e 8,5) e buona stabilita', mantenuta senza interventi di correzione. Per queste suecaratteristiche può essere conservato, confezionato o sfuso, per lungo tempo.Il compost è, in definitiva, un materiale inodore, stabile, più o meno ricco di humus, in gradodi apportare fertilità al terreno nel rispetto dell'ambiente e delle norme igienico-sanitarie. Ilsuo utilizzo consente l'attuazione di un modello di agricoltura sostenibile, in cui siraggiunga un equilibrio tra prelievo e restituzione di materiale organico dalla biosfera.

è una delle voci spesso ricorrenti nell'all. II A al Reg. CEE 2092/91 (così come

aerobi

meccanismi microbici

Processo biotecnologico per la gestione di biomasse di variaorigine, finalizzato al loro recupero e valorizzazione agronomica

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successivamente modificato), in quanto comprende diversi prodotti utilizzabili perl'ammendamento del terreno, quali:

1. come ammendante organico in pieno campo;2. come substrato di coltivazione, cioè come componente principale dei supporti di

crescita per le coltivazioni in vaso, in serra e così via;3. come pacciamante per la copertura del terreno lungo i filari di coltivazione delle piante.

Deiezioni animali compostate, inclusa la pollina ed il

letame, Rifiuti domestici trasformati in compost, Miscela composta di materiali vegetali e

Cortecce compostate oltre alle Deiezioni di vermi (vermicompost) e di insetti.

Modalità di impiego del compost:

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Settori di applicazione:1. Colture arboree ed erbacee (coltivazioni in pieno campo). L'utilizzo dei materiali

organici, in questo settore, avviene al fine di incrementare l'apporto di sostanzaorganica al suolo, allo scopo di migliorare le sue caratteristiche fisiche, chimiche ebiologiche. Per l'impiego in agricoltura biologica, se si tratta di compost da rifiutidomestici, è necessario che sia costituito esclusivamente da rifiuti vegetali ed animaliselettivamente separati all'origine e prodotti in sistemi di raccolta chiusi e sorvegliatiapprovati dagli stati membri (Reg. CEE 1488/97). Vi sono, inoltre, limitazioni circa leconcentrazioni massime di metalli pesanti (valori espressi in mg/Kg di materia secca):Cadmio 0.7; Rame 70; Nichel 25; Piombo 45; Zinco 200; Mercurio 0.4; Cromo (totale)70; Cromo (VI) 0 (limite di determinazione). Per l'uso di compost costituito da altre

Fasi biochimiche

Fasi funzionali

1. (temperatura compresa tra 25 e 37°C):Prima fase mesofila

2. (temperatura compresa tra 55 e 60°C):

3. :

4. :

:

:

Fase termofila

Seconda fase mesofila

Fase finale di maturazione

Igienizzazione

Stabilizzazione

fase in cui inizia la biodegradazione aerobica dei composti facilmente biodegradabili(zuccheri, aminoacidi, acidi grassi semplici), la contemporanea crescita rapida delle speciebatteriche termofile e la loro predominanza sulle altre (durata di circa 2 giorni).

fase di massima degradazione dei composti organici facilmente biodegradabili e crescitacostante dei microrganismi termofili; alla temperatura di 55 - 60 °C avviene l'igienizzazionedella matrice. Alcuni composti inorganici (zolfo e idrogeno) vengono ossidati. La fasetermina con l'esaurimento dei substrati specifici e la produzione di alcuni sottoprodottiacidi con conseguente abbassamento del pH. In questa fase si forma il .

questa fase è caratterizzata dal contemporaneo inizio della degradazione di compostilentamente biodegradabili (es.: lignina e composti polimerici) e sintesi di nuove molecolecomplesse stabili (humus). Si verifica un'alternanza di popolazione dei microrganismi con losviluppo di funghi e organismi cellulosolitici. In questo stadio si compie la stabilizzazionedel compost, dando origine al compost stabile o humus attivo (con rapporto C/N = 20).Inizia il processo di nitrificazione dell'ammoniaca.

processo lento, in cui si raggiunge la del compost e bassi livelli di attivitàmicrobica. Sia l' che la mineralizzazione continuano. Il materiale finale è detto

o o humus stabile (rapporto C/N = 15).

processo attraverso il quale si riduce il numero di microrganismi fitopatogeni presenti neiresidui ed eventualmente di patogeni umani veicolati attraverso i materiali di scarto,impedendo che il compost ne diventi il vettore. E' il risultato della fase termofila nella qualel'elevata temperatura determina la pastorizzazione del materiale.

processo che comprende la prima fase mesofila, la fase termofila e la seconda fase mesofilain cui vengono degradati i composti facilmente degradabili e parte di quelli più lentamentedegradabili. I primi, detti putrescibili, in presenza di ossigeno vengono trasformati inanidride carbonica (CO2), acqua (H2O) e sali minerali senza la formazione dei sottoprodotti

compost fresco

maturazione

umificazione

compost stagionato compost maturo

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tipici della fermentazione (acidi volatili, mercaptani, idrogeno solforato, ecc.) chegenererebbero cattivi odori e fitotossicità del prodotto finale. Contemporaneamente iniziail processo di formazione delle sostanze umiche. La stabilizzazione, quindi, rappresentauna prima fase di mineralizzazione, poichè abbassa il rapporto fra componente organica eminerale del materiale riducendo, anche, la quantità totale di umidità.

il processo di maturazione segue quello di stabilizzazione e rappresenta la fase finale delprocesso di compostaggio. Consiste nella ulteriore demolizione di una parte della sostanzaorganica di partenza e la contemporanea formazione dei composti umici stabili;rappresenta, inoltre, un'ulteriore fase di mineralizzazione del materiale. Al termine diquesta fase il compost è definito stagionato o maturo o humus stabile.

comprende la fase finale di stabilizzazione e la fase di maturazione del compost ad opera dibatteri e funghi. E' un processo che comporta la formazione di composti ad elevato pesomolecolare, con elevata resistenza alla demolizione, grande superficie e capacità di legarel'acqua, i micro e macronutrienti (azoto, fosforo e metalli).Le sostanze umiche si possono suddividere in due principali gruppi:

a) acidi fulvici, di colore rossiccio probabilmente derivanti dalla condensazione deicarboidrati e degli acidi uronici con i prodotti intermedi della idrolisi proteica

b) acidi umici, che rappresentano la forma più evoluta dell'humus e possono essereconsiderati come derivati dalla condensazione delle lignine con le proteine.

Manutenzione

Umificazione

:

:

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Schema di processo

Descrizione del processo di trasformazione biologica dalle matrici organiche.

Gradi di maturazione

Gli effetti del compost sul terreno dipendono da:

le tipologie dei materiali di partenza;

le tipologie di processo di compostaggio;

il grado di maturazione raggiunto.

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In relazione a quest'ultimo parametro si possono individuare tre tipi di compost:

1. : materiale igienizzato ma ancora in corso di trasformazionebiologica. E' caratterizzato dall'avere un'età di circa tre mesi ed un rapporto C/N =30/40; possiede elementi nutritivi (in particolare azoto) utili per la fertilità del suolo ela nutrizione delle piante.

2. : materiale igienizzato e completamentestabilizzato, con un'età di 4 - 8 mesi circa. Rapporto C/N = 20, dotazione di azotoinferiore al precedente, quindi effetto concimante meno marcato e grado diumificazione non ancora elevato ma superiore a quello del compost fresco. Talecompost si presta ad utilizzazioni in pieno campo.

3. : materiale che ha subito una fase di maturazioneprolungata, con produzione di notevoli quantitativi di sostanze umiche. Ha un'età di12 - 24 mesi, un rapporto C/N = 15 ed un minore effetto concimante. Per le suecaratteristiche fisiche e la perfetta stabilizzazione può essere utilizzato non solo comeammendante e fertilizzante, ma anche come substrato di coltivazione in floricoltura evivaismo

Compost fresco

Compost pronto o stabilizzato

Compost maturo o stagionato

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È possibile organizzare e gestire in proprio un piccolo impiantoper il compostaggio dei residui aziendali?

La gestione organizzativa ed i sistemitecnologici per il compostaggio di residuiaziendali sono piuttosto semplici graziealle caratteristiche dei materiali dipartenza che offrono la possibilità dieffettuare un processo semplificato e dibreve durata e di ottenere un prodotto dipronto utilizzo.Il compostaggio dei residui aziendali puòessere effettuato utilizzando diversetipologie tecnologiche, pertanto leaziende agricole, singolarmente oconsorziandosi, possono allestire, conrelativa facilità, un piccolo impianto dicompostaggio al proprio interno,utilizzando i residui, sia vegetali cheanimali, da esse prodotti. Inoltre,l'eventuale recupero effettuato per contoterzi, può costituire un'attivitàintegrativa del reddito aziendale e,riutilizzando strutture e macchine giàpresenti in azienda (aree pavimentate, bacini di stoccaggio, ecc.), gli investimenti daeffettuare risultano contenuti. Il compost così ottenuto può essere utilizzato in pienocampo direttamente dall'azienda conduttrice o dagli stessi conferitori dei residuideterminando, in tal modo, la chiusura dei cicli biologici naturali

Il sistema più adatto per le aziende agricole pugliesi è quello estensivo aperto a cumulirivoltati, a ventilazione naturale, con periodiche movimentazioni delle matrici.Al fine di progettare correttamente un piccolo impianto di compostaggio, occorreconoscere:

i quantitativi di nella propria azienda e/o nella zona, inmodo da dimensionare opportunamente l’impianto;i picchi di disponibilità dei residui (periodi di maggior disponibilità);le caratteristiche delle macchine e le strutture necessarie, allo scopo di ottimizzare illoro impiego; la durata media del ciclo produttivo (da 3 a 12 mesi), variabile in funzione

residui effettivamente reperibili

.

••

del prodotto finale che si desidera ottenere e dei materiali di partenza.la descrizione finale del compost: consumo proprio, vendita, ritiro da parte di coloro checonferiscono i residui, altro.

bene ricordare che, per impianti che trattano quantità di residui superiori a 1.000ton/anno è importante:

Per garantire funzionalità, efficacia biologica, qualità agronomica del prodotto finale ecompatibilità ambientale, è necessario impostare correttamente la gestione di tale processoconsiderando:

Strutture ed infrastruttureAltezza eRegimazione delle acque di dilavamento

Inoltre, al fine di tenere lontani insetti molesti (prevalentemente zanzare e mosche) edodori sgradevoli (anche se molto limitati e comunque presenti solo per brevi periodi), èconsigliabile recintare il cantiere aziendale con un filare di alberi e/o arbusti aromatici(lavanda, rosmarino, salvia, altro).

L'area di decomposizione del materiale deve essere progettata in funzione della quantità diresidui da compostare annualmente e della durata del ciclo produttivo.Q u e s t a a r e a v a r i a a n c h e i n f u n z i o n e d e l l a f o r m a d e i c u m u l i .Un criterio per dimensionare l'area di compostaggio in cumulo è il seguente:

È

1. pavimentare ed impermeabilizzare le aree di stoccaggio e compostaggio;

2. organizzare un sistema di raccolta delle acque di percolo o di dilavamento, derivanti dal

processo di compostaggio, e delle acque meteoriche;

3. predisporre una struttura a tettoia o capannone, per la maturazione del compost.

tipologia di cumuli

Macchine ed attrezzature

Piazzola o area di compostaggio

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Superfici da utilizzare per l'accumulo dello scarto verde in entrata

Prima di iniziare il processo di compostaggio è necessario organizzare superfici da utilizzarep e r l ' a c c u m u l o d e l m a t e r i a l e i n a t t e s a d i t r i t u r a z i o n e .Tali superfici sono funzione del periodo di deposito e della produzione stagionale degli scartiverdi.

Pertanto, la superficie deve essere approssimativamente pari a 15-20 % in peso dellacapacità operativa complessiva annua.

Superfici delle aree operative

L'area operativa è in relazione agli spazi ditransito e manovra mezzi (ingombro deimacchinari, transito)Si consiglia una superficie di circa 1.000 mq didimensioni 40x25m o 50x20m.

Pavimentazione

La superficie dell'impianto di compostaggio può essere impermeabilizzata, a seconda dellequantità annuali di residui da compostare.Generalmente la pavimentazione viene effettuata per quantità superiori a 1.000 ton/anno

di materiale e deve essere idonea a sopportare il peso delle macchine. Inoltre deve esseredotata di una pendenza variabile da 0.5 all'1% circa, per consentire un rapido sgrondo delleacque di percolo e di quelle piovane alla base dei cumuli dove, in condizioni asfittiche (inassenza di ossigeno), possono verificarsi reazioni di putrefazione che causano cattivi odorie fermentazioni indesiderate

La pavimentazione può essere eseguita in:

1. (calcestruzzo armato), per impianti medio-grandi, che offre lemaggiori garanzie di durata e resistenza alle varie sollecitazioni2.3. con ghiaia, ghiaietto, ecc., nel caso di piccoli impianti, inquanto la produzione di percolato è limitata e quindi il pericolo di inquinamento delle faldenon sussiste (è il caso più frequente).

.Le acque piovane e le acque di percolo dei cumuli (quantitativamente inferiori rispetto alleacque meteoriche), vengono convogliate da una canaletta perimetrale verso il bacino distoccaggio, o vasca, adeguatamente dimensionato in funzione della superficie dell'interoimpianto.Tali acque possono essere riutilizzate:

Sui cumuli in corso di trasformazione biologica, che tendono ad asciugarsi facilmentesoprattutto nel periodo estivo, con i seguenti obiettivi:- ristabilire l’umidità ottimale per la prosecuzione del processo;- reinoculare i microrganismi dilavati;- recuperare la componente azotata dilavata.

per l'irrigazione delle colture (solo arboree o ortive da consumare cotte).

La qualità delle acque è caratterizzata essenzialmente da un carico organico e azotatorelativamente elevati. Tale carico risulta diluito in caso di piogge persistenti e/o intense;molto concentrato nei periodi di siccità.I bacini possono essere realizzati in terra battuta, in calcestruzzo armato o prefabbricatocon una altezza utile pari a 2.5 - 3.5 m.In linea generale, il bacino in terra battuta è a forma di tronco di piramide rovesciata,impermeabilizzato da un telo in plastica disposto su uno strato di sabbia di circa 10 cm,mentre la forma degli altri due è variabile.Quello in terra battuta è il più economico e consente un risparmio, per volumi superiori ai1.000 mc, del 20-30%; mentre il prefabbricato fornisce le migliori garanzie contro le perdite.

Conglomerato cementizio

Pavimentazione Bituminosa.

Terreno nudo o consolidato

Bacino di raccolta

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Tettoia o capannone

La fase finale di maturazione del compostpuò essere condotta sotto tettoia.Possono essere utilizzate, come tettoie,parti di fienili, magazzini, rimesse, serre,tunnel ecc., già esistenti in azienda.In tal caso occorrono mediamente 3-400mq di superficie compreso il ricovero deim a c c h i n a r i .La tettoia deve essere dotata di grondaie epluviali per l'allontanamento delle acquepiovane ed avere un'altezza sufficiente per iltransito degli automezzi e macchine.La tettoia o capannone, anche in strutturaleggera, viene utilizzata, per impiantimedio-grandi con i seguenti obiettivi:

per evitare il dilavamento degli elementi nutritivi dalla massa a causa della pioggia,completare la maturazione in condizioni controllate, in caso di commercializzazione

del prodotto,spostare il compost maturo,vagliare il compost in funzione del suo utilizzo,effetturare l’insacchettamento nel caso di vendita del compost.

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Inoltre, è possibile utilizzare concimaie, vasche di raccolta dei liquami ed altre strutturesimili già esistenti in azienda.

A P R O L I BA

RI A P R O L I B A R I

Soc. Coop. Agricola

Ruvo

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-Tel.

080

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Sottoprodottidell’industria Olearia

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Miglioramento della Qualità dell’olio di olivae delle olive da tavola

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Finanziato con il contributo dellaComunita' Europea e dell’Italia

Reg. (C.E.) 2080/05Campagna 2005 - 2006

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