L’UTILIZZO dei SOTTOPRODOTTI e la CLASSIFICAZIONE...

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La riforma dei regimi di sostegno La riforma dei regimi di sostegno per la produzione di per la produzione di energia da fonti rinnovabili: energia da fonti rinnovabili: il ruolo delle agroenergie” il ruolo delle agroenergie” Rimini, 10 novembre 2011 Rimini, 10 novembre 2011 Convegno Centro Ricerche Produzioni Animali – C.R.P.A. S.p.A. L L UTILIZZO dei UTILIZZO dei SOTTOPRODOTTI e la SOTTOPRODOTTI e la CLASSIFICAZIONE del CLASSIFICAZIONE del DIGESTATO DIGESTATO Lorella ROSSI Lorella ROSSI Centro Ricerche Produzioni Animali, Centro Ricerche Produzioni Animali, Reggio E. Reggio E.

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““La riforma dei regimi di sostegno La riforma dei regimi di sostegno per la produzione di per la produzione di

energia da fonti rinnovabili: energia da fonti rinnovabili:

il ruolo delle agroenergie”il ruolo delle agroenergie”

Rimini, 10 novembre 2011Rimini, 10 novembre 2011

Convegno

Centro Ricerche Produzioni Animali – C.R.P.A. S.p.A.

LL’’UTILIZZO dei UTILIZZO dei SOTTOPRODOTTI e la SOTTOPRODOTTI e la CLASSIFICAZIONE del CLASSIFICAZIONE del

DIGESTATODIGESTATO

Lorella ROSSILorella ROSSICentro Ricerche Produzioni Animali, Centro Ricerche Produzioni Animali, Reggio E.Reggio E.

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I I ““SOTTOPRODOTTISOTTOPRODOTTI”” nel D.nel D.LgsLgs n. 28/2011 n. 28/2011 ((recepimento recepimento Direttiva 2009/28/CE)Direttiva 2009/28/CE)

Art. 24 – Meccanismi di incentivazione (dal 1/1/13)Segue ….Criteri generali :

h) per BIOGAS, BIOMASSE e BIOLIQUIDI, l’incentivo èfinalizzato a promuovere:

- l’uso efficiente di rifiuti e sottoprodotti, di biogas da reflui zootecnici o da sottoprodotti delle attività agricole, agroalimentari, agroindustriali, di allevamento e forestali,..

- la realizzazione di impianti operanti in cogenerazione;- la realizzazione e l’esercizio da parte di imprenditori

agricoli, di impianti alimentati da biomasse, biogas asserviti alle attività agricole ….

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BIOMASSE AVVIABILI ALLA PRODUZIONE DI BIOMASSE AVVIABILI ALLA PRODUZIONE DI BIOGASBIOGAS

BIOMASSE DI “SCARTO” O “SOTTOPRODOTTI”

ASPETTI TECNICI COMPOSIZIONE CHIMICA PROCESSO BIOLOGICO ASPETTI GESTIONALI (conservazione, odori,…)

ASPETTI FORMALI AUTORIZZAZIONE IN ESSERE GSE (tracciabilità) CLASSIFICAZIONE NORMATIVA USO AGRONOMICO DIGESTATO

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BIOMASSE AVVIABILI ALLA PRODUZIONE DI BIOMASSE AVVIABILI ALLA PRODUZIONE DI BIOGASBIOGAS

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Piselli

Scarto misto di macell. suina

Scarti di frutta

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SOSTITUIRE LE COLTURE DEDICATESOSTITUIRE LE COLTURE DEDICATE……..

1 tonnellata di 1 tonnellata di ““SOTTOPRODOTTOSOTTOPRODOTTO””

da da 100100 a a 950950 kg di kg di SOLIDI VOLATILISOLIDI VOLATILI

0

200

400

600

800

1000

INSILATO MAIS SCARTI FRUTTA SANGUE SUINO SCARTO IND.DOLCIARIA

Peso

(kg)

SV Ceneri Acqua

02468

1012141618

INSILATO MAIS SCARTI FRUTTA SANGUE SUINO SCARTO IND.DOLCIARIA

AZO

TO -

NTK

(kg/

t di t

al q

uale

)da da 11 a a 1717 kg di kg di AZOTO TOTALEAZOTO TOTALE

Effetti su biogas prodotto, tempi di ritenzione, biologia, …

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SOSTITUZIONE DI 10 t/g di insilato di mais con sottoprodottiSOSTITUZIONE DI 10 t/g di insilato di mais con sottoprodotti

(t/g) (t/anno) (%) (t/anno) (% ST) (t/anno)

Mais insilato 10,00 3.650 33 1.205 95 1.144

Farinaccio o sim 3,37 1.230 95 1.169 98 1.145

Melasso 7,10 2.592 51 1.322 87 1.150

Scarti vegetali 22,20 8.103 15 1.215 94 1.143

Sostanza organica - SVQuantità Sostanza secca - ST

QuantitQuantitàà di sottoprodotti da caricare per fornire di sottoprodotti da caricare per fornire la stessa quantitla stessa quantitàà di SOSTANZA ORGANICAdi SOSTANZA ORGANICA

= Volume = Volume cariccaric..

= Quantit= Quantitàà di SVdi SV

HRT costante, meno SV caricati, HRT costante, meno SV caricati, meno biogasmeno biogas

HRT inferiore, stessa produzione HRT inferiore, stessa produzione di biogas se comunque sufficientedi biogas se comunque sufficiente

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LA GESTIONE “OPERATIVA” DEI SOTTOPRODOTTI

……..avvio immediato a DA..avvio immediato a DA……

……..rete raccolta acque ..rete raccolta acque nere EFFICIENTEnere EFFICIENTE…….. ..

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CLASSIFICAZIONE “FORMALE” SOTTOPRODOTTI

SOTTOPRODOTTI SOTTOPRODOTTI ANIMALI ANIMALI

““SOTTOPRODOTTISOTTOPRODOTTI”” reimpiegatiin altro processo produttivo ai sensi dell’art. 184 bis

DEIEZIONI DEIEZIONI ZOOTECNICHE ZOOTECNICHE

““EFFLUENTI ZOOTECNICIEFFLUENTI ZOOTECNICI”” ai sensi del DM 07.04.06 quando destinati a USO AGRONOMICOUSO AGRONOMICO

““RIFIUTIRIFIUTI”” ai sensi della Parte IV del DLgs 152/06

RESIDUI RESIDUI VEGETALI da VEGETALI da agroagro--industria industria

““SOTTOPRODOTTISOTTOPRODOTTI”” ai sensi del Reg. n. 1069/2009

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NUOVA DEFINIZIONE di “RIFIUTO”DLgs 152/06 e s.m.i (recepimento Direttiva 2008/98/CE )

““RIFIUTO : RIFIUTO : qualsiasi sostanza od oggetto di cui il qualsiasi sostanza od oggetto di cui il DETENTORE SI DISFI O ABBIA LDETENTORE SI DISFI O ABBIA L’’INTENZIONE O INTENZIONE O LL’’OBBLIGO DI DISFARSIOBBLIGO DI DISFARSI””

Definizione Definizione SUPERATASUPERATA: :

““RIFIUTO : RIFIUTO : qualsiasi sostanza od oggetto che qualsiasi sostanza od oggetto che RIENTRA TRA LE CATEGORIE RIENTRA TRA LE CATEGORIE …….(CER).(CER) EE DI CUI il DI CUI il DETENTORE SI DISFI O ABBIA LDETENTORE SI DISFI O ABBIA L’’INTENZIONE O INTENZIONE O LL’’OBBLIGO DI DISFARSIOBBLIGO DI DISFARSI””

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Prodotti

Effluenti zootecnici

Residui organici (“sottoprodotti”)

“Rifiuti” organici (forsu, fanghi,..)

PRODUZIONE E. E.

PRODUZIONE BIOGAS

Digestato

Biomasse in ingresso Costruzione e gestione

impianto USO

AGRONOMICO

NON ENON E’’ UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO RIFIUTI e il DIGESTATO non RIFIUTI e il DIGESTATO non ““RIFIUTORIFIUTO””

DIGESTIONE ANAEROBICA con USO AGRONOMICO DEL DIGESTATO

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Modifiche della Parte IVModifiche della Parte IV DLgsDLgs 152/06152/06-- D.D.Lgs Lgs 205/2010 205/2010 --

Art. 185 : Esclusioni dall’ambito di applicazione

1. NON RIENTRANO nel campo di applicazione della parte quarta del presente decreto:….f) le MATERIE FECALI, se non contemplate dal comma 2, lettera b), PAGLIA, SFALCI E POTATURE, NONCHÈALTRO MATERIALE AGRICOLO O FORESTALE NATURALE NON PERICOLOSO utilizzati nell’attivitàagricola, nella selvicoltura o per la PRODUZIONE DI ENERGIA da tale biomassa mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana.

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Modifiche della Parte IVModifiche della Parte IV DLgsDLgs 152/06152/06-- D.D.Lgs Lgs 205/2010 205/2010 --

Art. 185 : Esclusioni dall’ambito di applicazione

2. NON RIENTRANO nel campo di applicazione della parte quarta del presente decreto, in quanto regolate da altre disposizioni normative comunitarie:a)….b) I SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE, COMPRESI I PRODOTTI TRASFORMATI, CONTEMPLATI DAL Reg. CE 1069/2009, eccetto quelli destinati all’incenerimento, allo smaltimento in discarica o all’utilizzo in impianto di biogas o di compostaggio.

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CLASSIFICAZIONE DEI SOTTOPRODOTTI

““SOTTOPRODOTTISOTTOPRODOTTI””reimpiegati in altro processo produttivo ai sensi dell’art. 184 bis del DLgs 152/06

sono sono ““RIFIUTIRIFIUTI”” ai sensi della Parte IV del DLgs 152/06

RESIDUI RESIDUI VEGETALI da VEGETALI da AGROAGRO--INDUSTRIA INDUSTRIA destinati a destinati a impianti di impianti di biogasbiogas

…….a meno che non siano .a meno che non siano gestiti come gestiti come …………

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NUOVO CONCETTO di “SOTTOPRODOTTO”(Nuova DIRETTIVA 2008/98/CE Recepita con il DLgs 205/2010)

1.1. ÈÈ CERTO che la sostanza sarCERTO che la sostanza saràà ULTERIORMENTE ULTERIORMENTE UTILIZZATA;UTILIZZATA;

2.2. La sostanza potrLa sostanza potràà essere utilizzata DIRETTAMENTE, essere utilizzata DIRETTAMENTE, senza alcun ulteriore trattamento DIVERSO DALLA senza alcun ulteriore trattamento DIVERSO DALLA NORMALE PRATICA INDUSTRIALENORMALE PRATICA INDUSTRIALE

3.3. La sostanza La sostanza èè prodotta come parte INTEGRANTE di prodotta come parte INTEGRANTE di un processo di produzioneun processo di produzione

4.4. LL’’ulteriore utilizzo ulteriore utilizzo èè LEGALE, LEGALE, ovvero la sostanza ovvero la sostanza soddisfa tutti i requisiti riguardanti i prodotti e la soddisfa tutti i requisiti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dellprotezione della salute e dell’’ambiente e non porterambiente e non porterààimpatti complessivi negativi su ambiente e salute impatti complessivi negativi su ambiente e salute umana.umana.

Art. 184 bis:

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POSSIBILI BIOMASSE IN INGRESSO

RITIRO PREVIO CONTRATTO RITIRO PREVIO CONTRATTO CON IL PRODUTTORE ai sensi CON IL PRODUTTORE ai sensi delldell’’art. 184 bis Parte IV art. 184 bis Parte IV DLgs DLgs 152/06152/06

RESIDUI RESIDUI VEGETALI da VEGETALI da agroagro--industria industria

VERIFICA ADEMPIMENTI VERIFICA ADEMPIMENTI NECESSARI NECESSARI

-- piano di alimentazione dettagliato piano di alimentazione dettagliato oppure nooppure no

-- biomasse biomasse dichiarate al GSE dichiarate al GSE

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CLASSIFICAZIONE “FORMALE” SOTTOPRODOTTI

BIOMASSE DI ORIGINE ANIMALE BIOMASSE DI ORIGINE ANIMALE

““SOTTOPRODOTTI di ORIGINE ANIMALE NON SOTTOPRODOTTI di ORIGINE ANIMALE NON DESTINATI AL CONSUMO UMANODESTINATI AL CONSUMO UMANO”” ai sensi del Reg. n. 1069/2009

NON RIENTRANONON RIENTRANO nellnell’’ambito di applicazione della Parte ambito di applicazione della Parte IV del IV del DLgs DLgs 152/06 152/06 ai sensi dell’art. 185, comma 2, lett.

B, TRANNE QUANDO DESTINATI aTRANNE QUANDO DESTINATI a…………, IMPIANTI DI , IMPIANTI DI BIOGAS E COMPOSTAGGIOBIOGAS E COMPOSTAGGIO

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CLASSIFICAZIONE “FORMALE” SOTTOPRODOTTI

Effluenti zootecnici (materie fecali) Effluenti zootecnici (materie fecali)

““SOA di categoria 2SOA di categoria 2”” ai sensi del Reg. n. 1069/2009

NON RIENTRANONON RIENTRANO nellnell’’ambito di applicazione della Parte ambito di applicazione della Parte IV del IV del DLgs DLgs 152/06 152/06 ai sensi dell’art. 185, comma 2, lett.

B, SE NON DESTINATI a IMPIANTI DI BIOGASSE NON DESTINATI a IMPIANTI DI BIOGAS

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CLASSIFICAZIONE “FORMALE” SOTTOPRODOTTI

Effluenti zootecnici (materie fecali) Effluenti zootecnici (materie fecali)

““SOA di categoria 2SOA di categoria 2”” artart. 9, lett. A del Reg. n. 1069/2009

SE DESTINATI a IMPIANTI DI BIOGASSE DESTINATI a IMPIANTI DI BIOGAS RIENTRANORIENTRANOnellnell’’ambito di applicazione della Parte IV del ambito di applicazione della Parte IV del DLgs DLgs

152/06 152/06 ai sensi dell’art. 185, comma 2, lett. B

l’interpretazione di molte Autorità preposte al rilascio delle autorizzazioni è che le deiezioni avviate a impianto di biogas, da sole o in miscela con residui delle coltivazioni agricole, siano RIFIUTI, e l’impianto di biogas

sia impianto di trattamento rifiuti, anche se collocato in azienda agricola o in connessione con tale azienda.

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CLASSIFICAZIONE “FORMALE” SOTTOPRODOTTI

Se infatti le deiezioni animali sono matrici classificabili come “SOSTANZE NATURALI NON PERICOLOSE” (Art 185 c.1f DLgsl 152/06), èillogico che modifichino questa loro proprietàquando sottoposte a digestione anaerobica.

Se questa Se questa èè ll’’interpretazione corretta, interpretazione corretta, èèallora una disposizione ILLOGICAallora una disposizione ILLOGICA

LA DIGESTIONE ANAEROBICA NON PEGGIORA LA LA DIGESTIONE ANAEROBICA NON PEGGIORA LA QUALITAQUALITA’’ AMBIENTALE DIAMBIENTALE DI CIOCIO’’ CHE ENTRA!!!CHE ENTRA!!!

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DIGESTATO = MENO ODOREDIGESTATO = MENO ODORE

Misure della concentrazione di odore

Tesi 1: Liquame bovino, NON digerito

Tesi 2: Liquame bovino, digerito

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Digestione anaerobica ed emissioni di CODigestione anaerobica ed emissioni di CO2 2 (Universit(Universitàà di Torino, CRPA di Torino, CRPA –– MIPAAF, 2011)MIPAAF, 2011)

Separato solido

0100200300400500600700800

0 10 20 30 40Giorni dalla fertilizzazione

Separato liquido

050

100150200250300350400450

0 10 20 30 40Giorni dalla fertilizzazione

mg

CO

2-C

kg-1

suo

lo

Separato liquido Tal quale

Separato liquido Codigerito

Separato liquido Digerito

Liquame Tal quale

Separato solido Tal quale

Separato solido Codigerito

Separato solido Digerito

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CLASSIFICAZIONE “FORMALE” SOTTOPRODOTTI

“SOSTANZE NATURALI NON PERICOLOSE” (Art

185 c.1 f DLgs 152/06) = NO “RIFIUTI”

EFFLUENTI EFFLUENTI ZOOTECNICI ZOOTECNICI USO AGRONOMICOUSO AGRONOMICO

EFFLUENTI EFFLUENTI ZOOTECNICI ZOOTECNICI

USO USO AGRONOMICOAGRONOMICO

Digestione Digestione anaerobicaanaerobica

CONTESTO NORMATIVO CONTESTO NORMATIVO ““RIFIUTIRIFIUTI””!!!!!!!!

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EFFLUENTI ZOOTECNICI e Reg. n. 1069/09

Nella bozza di ACCORDO STATO/REGIONI, in corso di approvazione, il Mipaaf, su indicazione del CRPA, ha fatto

includere la seguente dizione:

“Sono ESCLUSI dal RICONOSCIMENTO e dalla REGISTRAZIONE previsti dal Reg. (CE) 1069/2009, in quanto contemplati da altre disposizioni nazionali :

- impianti di biogas e compostaggio, annessi all’azienda agricola, qualora introducano stallatico, comprendente anche gli effluenti di allevamento così come definiti dal DM 07/04/06, prodotti dalla stessa azienda (stesso codice aziendale) e/o da consorzi interaziendali”

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IL DIGESTATO e il DM 07.04.06IL DIGESTATO e il DM 07.04.06

LIQUAMI e materiali ad essi LIQUAMI e materiali ad essi assimilatiassimilati::• Frazioni non palabili da trattamento di EA, di cui

all’All. 1 - Tab. 3

LETAMI e materiali ad essi assimilati:LETAMI e materiali ad essi assimilati:• Frazioni palabili da trattamento di EA, di cui all’All.

1 - Tab. 3

Allegato 1 - Tabella 3 - Note:Le linee di trattamento di cui alla pres tab. possono essere affiancate da DA che consente di ottenere, soprattutto con aggiunta di fonti di carbonio…(colture energetiche e a prodotti residuali delle produzioni vegetali), un DIGESTATO a MIGLIOR VALORE AGRONOMICO.

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IN ASSENZA DI IN ASSENZA DI ““RIFIUTIRIFIUTI””::DIGESTATO assimilato a DIGESTATO assimilato a ““EFFLUENTE ZOOTECNICOEFFLUENTE ZOOTECNICO””ai sensi delle NORME REGIONALI (ai sensi delle NORME REGIONALI (recrec. DM 07.04.06):. DM 07.04.06):

LIQUAMI e materiali ad essi LIQUAMI e materiali ad essi assimilatiassimilati::• Frazioni non palabili da trattamento di EA, (da soli

o in miscela con biomasse vegetali di origine agricola) di cui all’All. 1 - Tab. 3

LETAMI e materiali ad essi assimilati:LETAMI e materiali ad essi assimilati:• Frazioni palabili da trattamento di EA (da soli o in

miscela con biomasse vegetali di origine agricola),di cui all’All. 1 - Tab. 3

Allegato 1 - Tab. 3 : DA di liquami zootecnici misti a colture energetiche e a prodotti residuali delle produzioni vegetali.

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DIGESTATO assimilato a DIGESTATO assimilato a ““EFFLUENTE ZOOTECNICOEFFLUENTE ZOOTECNICO””ai sensi dei NUOVI PIANI DI AZIONEai sensi dei NUOVI PIANI DI AZIONE

MATERIALI ASSIMILATI a LIQUAMI e LETAMI:MATERIALI ASSIMILATI a LIQUAMI e LETAMI:• Frazioni non palabili/palabili da trattamento di EA, da

soli o in miscela con BIOMASSE di origine agricola o agroindustriale

BIOMASSE: BIOMASSE: materiali naturali, vegetali e non materiali naturali, vegetali e non pericolosi di origine agricola e forestale pericolosi di origine agricola e forestale utilizzati in agricoltura e per produrre energia utilizzati in agricoltura e per produrre energia e e sottoprodottisottoprodotti agroindustrialiagroindustriali ai sensi ai sensi delldell’’art. 184 bis del D.art. 184 bis del D.lgslgs 152/06152/06

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“La riforma dei regimi di sostegno per la produzione di energia da fonti rinnovabili: il ruolo delle agroenergie””

Rimini, 10 novembre 2011

Decreto 7 aprile 2006 del MIPAF

Ambito di applicazione:Ambito di applicazione: INTERO CICLO DELL’USO AGRONOMICO DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI (produzione, raccolta, stoccaggio, trattamenti, trasporto e uso agronomico)

DIGESTIONE ANAEROBICA con USO AGRONOMICO DEL DIGESTATO

SIAMO IN ATTESA DELLA MODIFICA AL DECRETO CON CUI SI “RECEPISCE “ IL

DIGESTATO

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“La riforma dei regimi di sostegno per la produzione di energia da fonti rinnovabili: il ruolo delle agroenergie””

Rimini, 10 novembre 2011

DOSAGGI : i PRINCIPI FONDAMENTALIDOSAGGI : i PRINCIPI FONDAMENTALI

QuantitQuantitàà complessiva dicomplessiva di AZOTO EFFICIENTEAZOTO EFFICIENTEapportato (organico e minerale) non deveapportato (organico e minerale) non devesuperare ilsuperare il FABBISOGNO DELLA COLTURAFABBISOGNO DELLA COLTURA

Solo Solo AZOTO AZOTO da da EFFLUENTI ZOOTECNICIEFFLUENTI ZOOTECNICI

<= <= 170 170 kg/hakg/ha in in Zone VULNERABILIZone VULNERABILI

<= <= 340340 kg/hakg/ha in in Zone NON VulnerabiliZone NON Vulnerabili

IN ASSENZA DI IN ASSENZA DI ““RIFIUTIRIFIUTI””::DIGESTATO =DIGESTATO = ““EFFLUENTE ZOOTECNICOEFFLUENTE ZOOTECNICO””ai sensi delle NORME REGIONALI (ai sensi delle NORME REGIONALI (recrec. DM 07.04.06). DM 07.04.06)

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USO AGRON. DIGESTATO da IMP. CENTRALIZZATO-- 1a COMUNICAZIONE: 1a COMUNICAZIONE: a carico del/i produttore/i di EA

(per la parte “produzione” di tali EA);

-- 2a COMUNICAZIONE: 2a COMUNICAZIONE: a carico del gestore dell’impianto di DA (per le fasi di stoccaggio, trattamento e spandimento del digestato).

IN ASSENZA DI IN ASSENZA DI ““RIFIUTIRIFIUTI””::DIGESTATO =DIGESTATO = ““EFFLUENTE ZOOTECNICOEFFLUENTE ZOOTECNICO””ai sensi delle NORME REGIONALI (ai sensi delle NORME REGIONALI (recrec. DM 07.04.06):. DM 07.04.06):

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Non sottovalutare LA GESTIONE OPERATIVA (stoccaggi, percolati, rischio “odori”, processo biologico,…) Verificare la possibilità di ritiro sulla

base della propria autorizzazione o altro Non sottovalutare il “RISCHIO” di

“GESTIRE RIFIUTI”

CONCLUSIONI CONCLUSIONI -- 11

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CONCLUSIONI CONCLUSIONI -- 22

CHIARIRE QUANTO PRIMACHIARIRE QUANTO PRIMA LA QUESTIONE LA QUESTIONE ““EFFLUENTI ZOOTECNICIEFFLUENTI ZOOTECNICI”” e e FAVORIRE DAVVEROFAVORIRE DAVVERO IL IL RICORSO AI RICORSO AI ““SOTTOPRODOTTISOTTOPRODOTTI””

GLI IMPRENDITORI AGRICOLI CHE SI IMPEGNANO A GLI IMPRENDITORI AGRICOLI CHE SI IMPEGNANO A PRODURRE ENERGIA RINNOVABILE PRODURRE ENERGIA RINNOVABILE DA FONTI DA FONTI RESIDUALI (ma RESIDUALI (ma ““ESENTIESENTI”” da elementi indesiderati dal da elementi indesiderati dal punto di vista ambientale) punto di vista ambientale) NON POSSONO diventare NON POSSONO diventare gestori di gestori di ““RIFIUTIRIFIUTI””!!!!!!

GLI IMPRENDITORI AGRICOLI SONO IN GRADO DI GLI IMPRENDITORI AGRICOLI SONO IN GRADO DI GARANTIRE UNA GARANTIRE UNA GESTIONE ATTENTA DAL PUNTO DI GESTIONE ATTENTA DAL PUNTO DI VISTA VISTA FORMALE E TECNICOFORMALE E TECNICO E GARANTIRE LA E GARANTIRE LA NECCESSARIA NECCESSARIA ““TRACCIABILITTRACCIABILITÀÀ dei flussidei flussi””

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““La riforma dei regimi di sostegno La riforma dei regimi di sostegno per la produzione di per la produzione di

energia da fonti rinnovabili: energia da fonti rinnovabili:

il ruolo delle agroenergie”il ruolo delle agroenergie”

Rimini, 10 novembre 2011Rimini, 10 novembre 2011

Convegno

Centro Ricerche Produzioni Animali – C.R.P.A. S.p.A.

[email protected]

Grazie per lGrazie per l’’attenzione!attenzione!

Lorella RossiLorella Rossi