Sostanze Stupefacenti, tempi e test antidroga

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Introduzione alla conoscenza dei test antidroga

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Davide Bonera Pedagogista

Sostanze stupefacenti, tempi e test antidroga

Un genitore mi ha chiesto di pubblicare i tempi di permanenza di alcune sostanze stupefacentinelle urine al fine di rilevarne la presenza con gli appositi test che si trovano in commercio.Chi ha seguito il percorso “Segnali di fumo e dintorni” ha avuto modo di comprendere comel’affidare il proprio intervento educativo esclusivamente ad un test di rilevazione rappresenta unastrategia spesso poco vincente che quasi mai colloca il genitore sul piano giusto di adulto cheascolta e orienta. Anzi spesso con l’utilizzo del test si manifesta solo la necessità indagatoria chenon risponde al bisogno di sapere per comprendere, ma di smascherare per accusare.Se un genitore ritiene opportuno utilizzare questo strumento è bene tenere presente alcuneavvertenze. Innanzitutto è necessario ascoltarsi o “guardarsi dentro” (e guardare dentro la coppiagenitoriale) per scovare quali sono le ragioni di questa scelta e per valutarne la portata educativa.Non è infrequente infatti incontrare dietro questa scelta errori emotivi come eccessiva ansia,angoscia, terrore. Molti genitori attraverso la somministrazione del test antidroga cercano solo laconferma di quello che sospettano, sperando fino alla fine di avere torto!Il test è uno strumento utile in certe situazioni, ma è pur sempre uno strumento e come tale nonpuò neppure in minima parte rappresentare la ricchezza della relazione educativa.E’ bene precisare che attraverso il test non si vanno a cercare nelle urine le droghe o i principiattivi, ma i cosiddetti 'cataboliti', cioè le sostanze che vengono prodotte dal metabolismo dellesostanze stupefacenti.Ogni risultato può variare in base a diversi fattori come il metabolismo, la tolleranza,la frequenza di utilizzo, il consumo di liquidi e la quantità e la “purezza” dellasostanza assunta" nonché (ovviamente) il tempo trascorso tra l’ultima assunzione ela somministrazione del test. Ovviamente è necessario essere sicuri che il campione non siastato alterato, scambiato, diluito...

La tabella qui sotto definisce i tempi di permanenza nelle urine dei cataboliti delle principalisostanze, ma va presa con la dovuta cautela. E’ necessario infine sottolineare che in caso di esitopositivo (presenza di cataboliti) il test non permette di costruire la storia clinica del consumatore(non sono note le modalità, il grado di implicazione e di problematicità, ecc). Per converso in casodi esito negativo (non presenza di cataboliti), significa “solamente” che il soggetto non haconsumato nella finestra di tempo indicata in tabella, ma non dice assolutamente che cosa pensadei consumi e che scelte fa, oppure che sono stato…”un bravo genitore”. Come dire il significato“chimico” del test non esaurisce il significato “clinico” dell’eventuale utilizzo.In altre parole, per affrontare il tema “sostanze” in famiglia è bene cominciare ad affidarsi all’artedell’ascolto e della parola, piuttosto che al mestiere del piccolo chimico!

Sostanza stupefacente Tempi di permanenza nelle urine

Oppiacei (eroina – morfina) 1 – 5 giorni

Cannabinoidi (hashish – marijuana) canne,spinelli, torcioni, ecc. ecc

1 – 30 giorni

MDMA (principio attivo dell’Ecstasy) nb laconcentrazione di MDMA è molto variabile equindi il test è poco affidabile

2 – 4 giorni

Cocaina 2 – 4 giorni

LSD (allucinogeno) 1 – 4 giorni

Per maggiori informazioni: Davide Bonera.com