Sommario Rassegna Stampa - Museimpresa

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Museimpresa Rubrica 24 il Sole 24 Ore 08/11/2019 FABBRICHE BELLE CHE SANNO COMPETERE (A.Calabro') 2 1 il Sole 24 Ore 03/11/2019 NELLE FABBRICHE DEL DESIGN (S.Deganello) 3 26 Libero Quotidiano 09/11/2019 VISITE GUIDATE ALLA FONDAZIONE PIRELLI 5 11 Gazzetta di Parma 13/11/2019 PALAZZO SORAGNA MUSEI D'IMPRESA: 87 MEMORIE CONIUGATE AL FUTURO 6 12 La Nuova Provincia di Biella 13/11/2019 MUSEIMPRESA, CONFERENZA ALL'AUDITORIUM SELLA 7 41 Corriere Adriatico 12/11/2019 SI APRE LO SCRIGNO DELLA CARTA, FABRIANO MOSTRA IL TESORO (A.Camilli) 8 13 Il Gazzettino - Ed. Treviso 12/11/2019 CULTURA E IMPRESA APERTURA STRAORDINARIA PER IL MUSEO DEL CAFFE' 9 11 Gazzetta di Parma 11/11/2019 AZIENDE I MUSEI D'IMPRESA: STORIA, MARKETING E TURISMO INDUSTRIALE 10 XII Il Foglio 09/11/2019 OH, MA CHE BELLA FABBRICA (M.Crippa) 11 18 La Cronaca di Verona e del Veneto 09/11/2019 MUSEO NICOLIS PER LA CULTURA D'IMPRESA 14 23 Corriere della Sera - ed. Milano 08/11/2019 CULTURA D'IMPRESA, VISITE AI MUSEI AZIENDALI 15 Corriere.it 08/11/2019 LE «FABBRICHE BELLE» VANNO IN MOSTRA 16 10 Il Gazzettino - Ed. Treviso 08/11/2019 L'ARCHIVIO BENETTON APRE LE PORTE: DOMANI VISITA GRATUITA 18 Ilsole24ore.com 08/11/2019 FABBRICHE BELLE CHE SANNO COMPETERE 19 1 Corriere della Sera - Ed. Bergamo 07/11/2019 AL MUSEO SAME I PRODOTTI ICONICI DEL BELPAESE 22 Huffingtonpost.it 07/11/2019 L'ITALIA A REGOLA D'ARTE PROTAGONISTA DELLA XVIII SETTIMANA DELLA CULTURA DIMPRESA 24 13 la Repubblica - ed. Milano 07/11/2019 DA KARTELL A CAMPARI IL GENIO MADE IN ITALY (T.Monestiroli) 25 10/11 Mi-Tomorrow 07/11/2019 NELLA "CULLE" DELL'ITALIANITA' 26 Adcgroup.it 06/11/2019 SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA: LA RASSEGNA DI EVENTI PROMOSSA DA CONFINDUSTRIA ANNUNCIA GLI APPU 28 36 L'Eco di Bergamo 06/11/2019 VESPA, CAMPACI, ALFA L'INGEGNO IN 50 ICONE IN MOSTRA ALLA SAME 32 6 Cronaca dell'Economia.com 05/11/2019 LE CULTURE D' IMPRESA SONO A REGOLA D'ARTE 33 1 Corriere di Torino (Corriere della Sera) 04/11/2019 INSERTO - IL PATRIMONIO POCO SFRUTTATO DEI MUSEI DI IMPRESA (F.Rullo) 34 22 La Nuova di Venezia e Mestre 04/11/2019 SETE E QUALITA' DELLE REGOLE NEL MUSEO CA' PISANI RUBELL I 36 29 Domenica (Il Sole 24 Ore) 03/11/2019 LA XVIII EDIZIONE DELLA XSER17MIANA DELLA CULTURA IMPRESA" 37 18 Gazzetta di Modena Nuova 03/11/2019 SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA CON BPER 38 6 La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Nord Barese 02/11/2019 "SETTIMANA DELLA CULTURA" VIA ALLA XVIII EDIZIONE 39 8 L'Eco di Bergamo 02/11/2019 FONDAZIONI E ARCHIVI: L'INDUSTRIA BERGAMASCA APRE LE PORTE 40 35 Milano Finanza 02/11/2019 MUSEIMPRESA ALLA SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA 41 3 la Repubblica - ed. Milano 01/11/2019 "LA SOSTENIBILITA' NON FA SOLO BENE CONVIENE" 42 22/27 Touring 01/11/2019 MUSEI D'IMPRESA COLLEZIONARE LA BELLEZZA (L.Bonora) 43 Cultura d'impresa Rubrica 26 la Nazione - ed. Pisa 10/11/2019 LA STORIA DI "FARMIGEA" IN UNA MOSTRA 49 34 L'Eco di Bergamo 10/11/2019 SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA 50 39 La Stampa - Ed. Biella 06/11/2019 FABBRICHE APERTE E CULTURA D'IMPRESA LE AZIENDE SI SVELANO AL PUBBLICO 51 7 Il Resto del Carlino - Ed. Macerata 02/11/2019 "SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA" IN PROVINCIA MOSTRE E VISITE GUIDATE A TOLENTINO E RECAN 52 Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Data Titolo Pag.

Transcript of Sommario Rassegna Stampa - Museimpresa

MuseimpresaRubrica

24 il Sole 24 Ore 08/11/2019 FABBRICHE BELLE CHE SANNO COMPETERE (A.Calabro') 2

1 il Sole 24 Ore 03/11/2019 NELLE FABBRICHE DEL DESIGN (S.Deganello) 3

26 Libero Quotidiano 09/11/2019 VISITE GUIDATE ALLA FONDAZIONE PIRELLI 5

11 Gazzetta di Parma 13/11/2019 PALAZZO SORAGNA MUSEI D'IMPRESA: 87 MEMORIE CONIUGATE ALFUTURO

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12 La Nuova Provincia di Biella 13/11/2019 MUSEIMPRESA, CONFERENZA ALL'AUDITORIUM SELLA 7

41 Corriere Adriatico 12/11/2019 SI APRE LO SCRIGNO DELLA CARTA, FABRIANO MOSTRA IL TESORO(A.Camilli)

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13 Il Gazzettino - Ed. Treviso 12/11/2019 CULTURA E IMPRESA APERTURA STRAORDINARIA PER IL MUSEODEL CAFFE'

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11 Gazzetta di Parma 11/11/2019 AZIENDE I MUSEI D'IMPRESA: STORIA, MARKETING E TURISMOINDUSTRIALE

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XII Il Foglio 09/11/2019 OH, MA CHE BELLA FABBRICA (M.Crippa) 11

18 La Cronaca di Verona e del Veneto 09/11/2019 MUSEO NICOLIS PER LA CULTURA D'IMPRESA 14

23 Corriere della Sera - ed. Milano 08/11/2019 CULTURA D'IMPRESA, VISITE AI MUSEI AZIENDALI 15

Corriere.it 08/11/2019 LE «FABBRICHE BELLE» VANNO IN MOSTRA 16

10 Il Gazzettino - Ed. Treviso 08/11/2019 L'ARCHIVIO BENETTON APRE LE PORTE: DOMANI VISITA GRATUITA 18

Ilsole24ore.com 08/11/2019 FABBRICHE BELLE CHE SANNO COMPETERE 19

1 Corriere della Sera - Ed. Bergamo 07/11/2019 AL MUSEO SAME I PRODOTTI ICONICI DEL BELPAESE 22

Huffingtonpost.it 07/11/2019 L'ITALIA A REGOLA D'ARTE PROTAGONISTA DELLA XVIII SETTIMANADELLA CULTURA DIMPRESA

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13 la Repubblica - ed. Milano 07/11/2019 DA KARTELL A CAMPARI IL GENIO MADE IN ITALY (T.Monestiroli) 25

10/11 Mi-Tomorrow 07/11/2019 NELLA "CULLE" DELL'ITALIANITA' 26

Adcgroup.it 06/11/2019 SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA: LA RASSEGNA DI EVENTIPROMOSSA DA CONFINDUSTRIA ANNUNCIA GLI APPU

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36 L'Eco di Bergamo 06/11/2019 VESPA, CAMPACI, ALFA L'INGEGNO IN 50 ICONE IN MOSTRA ALLASAME

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6 Cronaca dell'Economia.com 05/11/2019 LE CULTURE D' IMPRESA SONO A REGOLA D'ARTE 33

1 Corriere di Torino (Corriere della Sera) 04/11/2019 INSERTO - IL PATRIMONIO POCO SFRUTTATO DEI MUSEI DI IMPRESA(F.Rullo)

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22 La Nuova di Venezia e Mestre 04/11/2019 SETE E QUALITA' DELLE REGOLE NEL MUSEO CA' PISANI RUBELL I 36

29 Domenica (Il Sole 24 Ore) 03/11/2019 LA XVIII EDIZIONE DELLA XSER17MIANA DELLA CULTURA IMPRESA" 37

18 Gazzetta di Modena Nuova 03/11/2019 SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA CON BPER 38

6 La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed.Nord Barese

02/11/2019 "SETTIMANA DELLA CULTURA" VIA ALLA XVIII EDIZIONE 39

8 L'Eco di Bergamo 02/11/2019 FONDAZIONI E ARCHIVI: L'INDUSTRIA BERGAMASCA APRE LE PORTE 40

35 Milano Finanza 02/11/2019 MUSEIMPRESA ALLA SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA 41

3 la Repubblica - ed. Milano 01/11/2019 "LA SOSTENIBILITA' NON FA SOLO BENE CONVIENE" 42

22/27 Touring 01/11/2019 MUSEI D'IMPRESA COLLEZIONARE LA BELLEZZA (L.Bonora) 43

Cultura d'impresaRubrica

26 la Nazione - ed. Pisa 10/11/2019 LA STORIA DI "FARMIGEA" IN UNA MOSTRA 49

34 L'Eco di Bergamo 10/11/2019 SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA 50

39 La Stampa - Ed. Biella 06/11/2019 FABBRICHE APERTE E CULTURA D'IMPRESA LE AZIENDE SISVELANO AL PUBBLICO

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7 Il Resto del Carlino - Ed. Macerata 02/11/2019 "SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA" IN PROVINCIA MOSTRE EVISITE GUIDATE A TOLENTINO E RECAN

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Sommario Rassegna Stampa

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08-11-201924D Sole/2

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CULTURE D'IMPRESA

FABBRICHE BELLECHE SANNOCOMPETERE

di Antonio Calabrò

a cultura d'impresa italiana è politecnica e rifor-mista. Fondata cioè su sintesi originali trai sa-peri umanistici e le conoscenze scientifiche, trail senso della bellezza e la qualità hi-tech dei pro-dotti, delle fabbriche e dei sistemi diproduzio-

ne. E su un'attitudine paziente e costante alcambiamento, al raggiungimento del migliore dei risultatipossibili. Nessuna palingenesi, nessun miracolo. Semmai,una straordinaria inclinazione al "bello e ben fatto", capacedi reggere le sfide della mutazione delle esigenze dei mer-cati e della evoluzione dei tempi. Cultura politecnica e ri-formismo, appunto. Sono queste le riflessioni di fondo chefanno da cardine della XVIII Settimana della Cultura d'Im-presa in programma da oggi al 22 novembre, promossacome ogni anno da Confindustria e da Museimpresa, chein particolare partecipa con più di 8o iniziative (mostre,convegni, workshop, visite guidate nelle imprese, incontricon le scuole, proiezioni di film, etc) ispirate al tema "Aregola d'arte", per raccontare "L'Italia delle culture d'im-presa: inclusiva e sostenibile".

Le nostre imprese stimolate dalle trasformazioni socia-li, economiche e ambientali, mostrano una crescente capa-cità di evolversi, cambiando le proprie traiettorie indu-striali, costruendo inedite relazioni tra manifattura e ser-vizi avanzati, conquistando nuovi spazi di competitività.

Ecco una parola chiave: competitività. C'è una letturaparticolare, su cui insistere, andando alle radici della paro-la stessa: cum e petere, andare insieme verso orizzonti co-muni. Le imprese italiane, abili e resilienti nella gradualitàdei cambiamenti, hanno saputo tenere insieme l'intra-prendenza individuale e la forza di un capitale sociale direlazioni positive e creatività, che innerva distrettie meta-distretti, reti d'impresa, filiere lunghe delle supply chain,cooperative e consorzi. E, fortemente radicate su territorida cui traggono l'intelligenza flessibile delle competenze,hanno combinato la produttività con le nuove dimensionidel rispetto per le persone e per l'ambiente.

L'insistenza, quest'anno, sui temi di fondo dell'inclu-sione sociale e della sostenibilità, vuole dare conto di comeun numero crescente di imprese abbiavissutolasostenibi-lità, ambientale e sociale, come un fattore essenziale dicompetitività di quanto l'attitudine sofisticata a reggerele attuali ragioni della concorrenza, nel tempo di "Indu-stria 4.0" e dell'evoluzione della "economia della cono-scenza", usi bene la leva dell'appartenenza, dell'orgoglioindustriale, dell'impegno per"fare, e fare bene". Nelle no-stre imprese, infatti, cresce unaverae propria"morale deltornio", un'etica della qualità del lavoro e delle relazioni,che anche in questi anni così difficili, ci ha permesso ditenere testa alle nuove sfide della concorrenza globale e

alle resistenze di una "cultura anti-impresa", anti-tecnolo-gia e anti-scienza (diffusa purtroppo, da troppo tempo,pure in ambienti di governo) e attratta dall'illusione dellademagogicae irresponsabile "decrescitafelice" invece chedagli orizzonti dello sviluppo equilibrato. Oggi, propriouna cultura d'impresa così articolata può aiutare aviverecon maggior forza i processi di metamorfosi in corso, i"cambi di paradigma", le sorprendenti dimensioni d'unacrisi carica di rischi ma anche di opportunità, tra dismis-sioni industriali e cambi azionari di molte imprese, ripresadegli investimenti internazionali, rilancio della manifattu-ra d'alto di gamma e crescita di dinamiche start up.

Quest'Italia, troppo spesso mal rappresentata, è riccadi "fabbriche belle" evocate alla sostenibilità, progettateda grandi architetti (Renzo Piano per Pirelli, Michele DeLucchi per Zambon, Cino ZucchiperLavazza, Guido Canaliper Prada e tanti altri ancora, come gli architetti di Avio/General Electric a Cameri, a Novara, ma anche in Puglia ein Campania e quelli della Dallara sulle colline emiliane),luminose, accoglienti, forti di elevati standard di sicurezzasul lavoro, alimentate da energie rinnovabili, costruite conbassissima impronta ambientale. Sono i luoghi ideali peril miglior made in Italy. Ma anche i pilastri di una nuovaidea di economia circolare, civile, da Green Italy (se ne par-lerà lunedì u a Milano nelprincipale convegno di Museim-presa, con il contributo del Politecnico di Milano).

In questa dimensione che guarda allo sviluppo, imuseie gli archivi d'impresa hanno un ruolo fondamentale. Cu-stodiscono i documenti della memoria dell'industria ita-liana e testimoniano come, nel corso del tempo, la nostrameccanica e la chimica, l'automobile e la gomma, l'elettro-nica, la grande edilizia, la finanza, l'abbigliamento, l'agro-alimentare, la cantieristica e un po' tutti i settori della ma-nifattura e dei servizi abbiano avuto l'innovazione comemotore competitivo. I musei e gli archivi sostengonomarketing e comunicazione contemporanei, rafforzanoivalori d'appartenenza aziendale, stimolano nuove attivi-tà di ricerca. Storia senza nostalgie, ma come motore ditrasformazione. L'Italia che cambia.

Presidente di Museimpresa, Vicepresidente di Assolombarda

eDirettore della Fondazione Pirelli

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Nelle fabbrichedel designdi Sara Deganello —a pag. 17

Arredamento Da Iittala a Vitra, da Alessi a Villeroy & Boch, un tour europeo per comprarele creazioni di marchi esclusivi nei luoghi dove vengono ideati e prodotti

Lo shopping nelle fabbriche del designSara Deganello

Dal produttore al con-sumatore. La filieracorta dei negozi chesorgono vicino aglistabilimenti dei mar-chi di design è il terre-

no di caccia per ogni feticista del-l'oggetto, che sfida gli itinerari ca-nonici per inserire nei suoi viaggianche una tappa che include, dovesi può, il giro in fabbrica, il souvenirfirmato, il pezzo di storia del desi-gn. Meglio se introvabile altrove.

Iíttala è un buon punto di par-tenza. Azienda finlandese del vetroe della ceramica fondata ne11881,dà la possibilità di visitare la GlassFactory nel villaggio di littala, sullastrada tra Helsinki e Tampere: quivengono soffiati a bocca (quasi)ogni giorno i celebri vasi in vetro diAlvar Aalto del 1936, ispirati alleonde nell'acqua. Accanto, l'outletoffre l'intero catalogo, da TapioWirkkala a Timo Sarpaneva, insie-me a pezzi di seconda scelta o a ri-manenze, mentre il Design Mu-seum littala, aperto nel1971, mettein mostra la sua storia. Il marchiooggi fa parte del gruppo Fiskars, ce-lebre per le forbici arancioni e pro-prietario anche del brand di cera-

la moglie Aino nel 1935: Artek.Qualche anno fa ha dato vita al pro-getto Artek 2nd Cycle: un negozioad Helsinki in cui ha cominciato araccogliere pezzi vintage o edizionispeciali dello sgabello e degli altriprodotti, trovate in mercatini o nel-le dismissioni di vecchi edifici, perrimetterli in vendita offrendo lorouna seconda vita (certificata).

Artek oggi è stata acquisita daVitra, colosso svizzero dell'arredoche negli anni ha res4.uno dei suoisiti produttivi, gúello di Weil AmRhein in Germania, al confine conFrancia e Svizzera, vicino a Basilea,un parco architettonico dei diver-timenti per i turisti del design chemerita una visita guidata. Intornoagli stabilimenti progettati da Ni-cholas Grimshaw, Alvaro Siza e daigiapponesi di Sanaa, ci sono il pri-mo edificio di Zaha Hadid (una sta-zione dei pompieri dalle paretisghembe usata pochissimo), il De-sign Museum di Frank Gebry conuna ricca programmazione, lo sci-volo gigante di Carsten Höller dacui scendere con i tappeti, l'unitàminima abitativa Diogene di Ren-zo Piano e numerose altre chicche.La più scenografica è la VitraHausdi Herzog & de Meuron: showroomdell'azienda formato da casette so-

mica Arabia: entrambi si possono vrapposte. Comprende il Lounge

trovare, sia per ammirare che per Chair Atelier, in cui si possono sce

comprare, anche dentro l'Iittala & filiere le configurazioni della cele-

Arabia Design Centre di Helsinki. bre Eames Lounge Chair e vederle

Alvaar Alto è lo spirito guida del realizzate in loco, con tanto di eti

design finlandese. È al centro di chetta speciale rilasciata solo qui.

numerosi tour alla scoperta dei Nel negozio al piano terra, invece,

suoi lavori architettonici (https:// si trova una selezione più ampia di

visit.alvaraalto.. i),haunmuseode oggettistica, sia a marchio Vitra,

dicato a Jyväskylä, il suo studio e la sia di nomi interessanti o legati al

sua casa di Helsinki sono aperti al le mostre in corso.

pubblico. Ognuna di queste sedi ha Si tratta di una evoluzione dello

un proprio negozio, dove si posso- schema classico dei musei d'impre-

no acquistare libri a lui dedicati, di- sa sorti accanto al quartier genera

segni, tessuti con i suoi pattern, ma le dell'azienda, con annesso spesso

anche i pezzi veri e propri. Uno su uno "shop". In quello dall'Ikea Mu

tutti, lo sgabello con le gambe cur- seum ad Älmhult, in Svezia, aperto

vate Stool 6o in legno massello di nel 2016 dove sorgeva il primissimo

betulla, disegnato nel 1933 e pro-negozio della multinazionale, si

dotto poi dall'azienda fondata con può trovare il Milky Stool disegnato

da Ingvar e Jonas Kamprad o la se-rie di animaletti in vetro creati davari artisti in occasione dell'IkeaArt Event 2018.

Mettlach, nel Saarland, in Ger-mania, è invece il regno di Villeroy& Boch dagli inizi del XIX secolo.Oggi -è una realtà articolata checomprende gli stabilimenti, il ca-stello di Saareck che funge da gue-sthouse dell'azienda, il museo del-la ceramica dentro il Villeroy & Bo-ch Discovery Center nella sedeprincipale, all'interno di un'anticaabbazia benedettinail factory out-let. Dalle piastrelle del Titanic allestoviglie dell'Orient Express, dallenovità dell'arredobagno alle offer-te dello spaccio: i 270 anni della ce-ramica tedesca si dispiegano lungol'ansa del fiume Saar.

L'Italia ovviamente non è dameno, anzi riunisce nella rete diMuseimpresa le realtà di questogenere. Per i piccoli acquisti si puòcitare il negozio di Messi, dove sitrovano prodotti di prima e secon-da scelta, accanto al museo, nellasede produttiva di Crusinallo diOmegna (Vb). Accanto al museoinaugurato nel 1998 e che oggi rac-coglie oltre 24mila oggetti e proto-tipi, 13mila disegni, 2omila foto-grafie, 4mila pubblicazioni. Tuttimateriali che permettono di capirecome nasce un prodotto industria-le di design, dietro le quinte delladistribuzione di massa.

Per un'esperienza che va oltre ilsemplice comprare, bisogna infineandare a Londra, nel nuovo com-plesso di Coal Drops Yard a King'sCross: qui dentro il Tom DixonShop si trova The Factory, "labora-torio" del designer inglese aperto alpubblico dove vengono costruiti etestati i prototipi, e gli appassionatipossono assemblare la proprialampada Etch.

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Oggetti del

desiderio. Sopro,

il Lounge Chair

Atelier all'interno

della VitraHaus

progettata da

Herzog & de

Meuron, a Well

Am Rhein, in

Germania; a lato,

una fase di

produzione di unvaso di Alvar

Aalto lavorato a

mano nella littala

Glass Factory In

Finlandia; a

destro controllo

qualità nello

stabilimento di

Villeroy & Boch a

Mettlach e

Alessandro

Bianchi

dell'atelier Bianco

Bianchi di Firenze

837 milionìbruciati

... ~ 3nmesi

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09-11-201926libero

Visite guidate alla Fondazione PirelliFondazione Pirelli partecipa alla XVIII Settimana della Cultura d'Impresa organizzata da

Museimpresa, con quattro visite guidate presso la Fondazione alla scoperta di quasi 150 anni distoria aziendale. Le visite guidate si svolgeranno il 12 e 13 e il 19 e 20 novembre alle ore 17.Ingresso su prenotazione (www.fondazionepirelli.org/it/prenotazioni-registrazione).

LiberoPensierowaniutmrvc. e.vd~na Jimie

IL GENIO CONTESOAlla Francia piace Leonardo. Che male c'è:'

mmunrnmotn.~ :E`"`a°"`.~.::~"̀oa'm: • ~„S--e.•-----.---- ~,,.,'- - .-„~,,...~.,,.......

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k

f'

mogia Circondo italwae quella seandak,:~

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13-11-201911GAZZETTA DI PARMA

Palazzo Soragna Musei d'impresa:87 memorie coniugate al futuroIn un docu-film di 45 minuti le realtà italiane che valorizzano le proprie «fondamenta»Il video presentato ieri in prima assoluta. Gonizzi: «Veri luoghi di dialogo e scambio»

STEFANIA PROVINCIALI

■ Quarantacinque minuti difilmato per raccontare il mu-seo d'impresa. Quarantacin-que minuti per entrare in unarealtà tutta italiana ricca e va-riegata che accomuna 87 im-prese dal Piemonte alla Ca-labria che hanno dato vita amusei e archivi legati alle spe-cifiche produzioni, testimo-nianza di un passato fatto dipersone e progettualità, diidee, esperienze e tradizioni.Il docu-film «NewMuseum(s).Stories of company archivesand museums» realizzato dal-l'associazione Museimpresa èstato proiettato per la primavolta e in esclusiva per l'Emi-lia-Romagna ieri a Palazzo So-ragna, in occasione dellaXVIII settimana di Museim-presa, in un incontro promos-so dall'Archivio Storico Baril-la.Dopo il saluto di Stefano Gi-rasole, capo servizio Area eco-

nomia impresa territorio del-l'Upi, che ha sottolineato l'im-portanza per le imprese dimantenere e valorizzare ilproprio materiale storico eiconografico, il filmato è statointrodotto da un intervento diGiancarlo Gonizzi membrodel Consiglio di Museimpresae curatore dell'Archivio sto-rico Barilla.«Gli archivi e i musei d'im-presa - ha sottolineato - sonodei luoghi di dialogo e scam-bio, luoghi d'incontro, di com-petenze scientifiche e culturaumanistica, dove il processosi racconta con il prodotto,dove la cultura si incontra conla produttività». Un luogo,dunque, dove il passato èaperto al futuro, aspetto que-sto raccontato dalle immaginie dalle tante interviste a mu-sicisti, artisti, attori, direttoridi musei e storici che il do-cu-film, prodotto da MuseFactory of Project, ideato e di-retto dalla sua fondatrice

Francesca Molteni, propone.Tra questi la voce di Toni Ser-villo, attore e regista, che di-chiara: «Questi musei-archivisono una scoperta, sono luo-ghi dove la memoria si saldaall'esperienza viva, il tempo siferma ma parla con un'elo-quenza vibrante». Riflessioniampliate con l'intervento diDario Di Vico, autorevolegiornalista del Corriere dellaSera, vincitore nel 2005 didue noti premi giornalistici: ilPremiolino e il Sodalitas.Tra i punti messi a fuoco quel-lo del rischio di scissione nelleaziende tra l'aspetto umani-stico legato al sapere dellaproduzione ed il guadagno.L'industria italiana si basa suun relativo vantaggio compe-titivo in alcuni settori oggisintetizzato con il termineMade in Italy, l'incontro tra ibuoni macchinari e la qualitàdelle persone. Siamo priminella manifattura di qualità.Ma come si presenta il futuro?

CULTURA E LAVORO Da sinistra, Dario Di Vico, Giancarlo Gonizzi e Stefano Girasole.

Anche il valore, secondo DiVico del riappropriarsi dellapropria storia, è sito in questidelicati mutamenti del mon-do dell'impresa e del lavoro difronte alla rivoluzione del 4.0.Attorno a questi temi si èaperto il dibattito, fra incer-tezze sul futuro e uno sguardoai modi di rinnovamento difronte ad esigenze globali.Quella di Museimpresa, èemerso, è una realtà unica alivello europeo: non esistononegli altri Paesi iniziative pa-ragonabili a questa rete che afianco dei temi di promozionee valorizzazione delle strut-ture ha imboccato con con-vinzione la via della formazio-ne e del confronto per un pre-ciso innalzamento qualitativodell'offerta museale, perchéla cultura, come ribadito dagliinterventi in sala, rimane ele-mento fondante della forma-zione in vista dei grandi cam-biamenti che il futuro sembradestinato a riservarci.

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Palazzo Soragna Musei d'impresa:87 memorie coniugate al futuro

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13-11-201912PROVINCIA DI BWIIA

4 Museimpresa, conferenzaall'Auditorium Sella

BIELLA (ces)Nell'ambito della VIII Set- via Corradino Sella 6, una conferenza Menabrea, Casa Zegna e Fondazionetimana della Cultura d'Impresa e a cura dal titolo "Archivi del passato, musei Fila Museum, in collaborazione condi Museimpresa, oggi si terrà a Biella del futuro?". L evento che avrà inizio Unione Industriale Biellese e Gruppopresso l'Auditorium del gruppo Sella in alle ore 16 è organizzato da Casa Sella.

dopoe e

Commercio, IO anno -....~m anno dl chiusura

riapre al pubblico lo storico bar Belli di piazza Wmrüi

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12-11-201941Corriere Adriatico

ANCONA

Si apre lo scrigno della carta, Fabriano mostra il tesoroIl prossimo fine settimanariflettori sul patrimoniodell'archivio delle Miliani

L'INIZIATIVAFABRIANO Si chiama "In and Outof paper" e punta a far conosce-re l'immenso patrimonio carta-rio custodito nell'Archivio stori-co delle Cartiere Miliani Fabria-no. Anche il prossimo wee-kend, per la 18esima edizionedella Settimana della Culturad'Impresa (8-20 novembre),promossa da Confindustria e

Museimpresa, sarà aperto alpubblico Fabriano Paper Pavi-lion, il padiglione che, durantela XIII Conference delle CittàCreative Unesco dello scorsogiugno, era stato allestito all'in-terno del complesso storico del-le Cartiere Miliani, richiaman-do una marea di visitatori.

Nella circostanza, si era par-lato di un viaggio meraviglioso("A Wonderful Journey"), se siconsidera che più di 750 anniditradizione cartaria vengono sin-tetizzati con 1.500 filigrane,1.200 fotografie storiche, una bi-blioteca di oltre 3.000 volumi, fi-no ai 10.000 pezzi tra strumenti

e macchinari perla fabbricazio-ne della carta fatta a mano.

Anche in questi giorni è pos-sibile visitare il padiglione, poi-ché la Fondazione Fedrigoni Fa-briano si è inserita nella Setti-mana della cultura, il cui temadel 2019 è "A Regola d'Arte.L'Italia delle culture d'impresa:inclusiva e sostenibile". con unprogetto tanto suggestivo quan-

Sarà visitabile ilpadiglione con filigrane

fotografie storichee una biblioteca

to importante sul piano storicoe culturale. "In and Out of pa-per" fa anche parte di una seriedi iniziative pensate per il per-corso di candidatura della cartae della filigrana di Fabriano apatrimonio culturale immate-riale dell'Unesco ed ha ottenutoil patrocinio gratuito degli entiche stanno collaborando all'im-presa, precisamente la Pia Uni-versità dei Cartai, la Fondazio-ne Carifac e il Comune di Fa-briano. «La riapertura del Pa-per Pavilion — sottolineano gliorganizzatori dell'evento — ri-sponde all'esigenza di trasmet-tere consapevolezza del patri-

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monio culturale d'impresa diun'intera comunità come iden-tità collettiva di un territorio.Un'iniziativa che si propone dicreare un dialogo aperto e conti-nuo tra valorizzazione e cono-scenza delle modalità di conser-vazione e tutela dello stesso».Fabriano Paper Pavilion. cura-to da Umberto Giovannini, po-trà essere visitato il 16 e 17 no-vembre, nel complesso storicodelle Cartiere Miliani (via Pie-tro Miliani, 31/33) previa preno-tazione obbligatoria(0732702502).

Aminto CaminiRIPRODUZIONE RISERVATA

FpErlanc

Vandali e incivili sotpocchiaArrivano 32 nuove spyeam

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12-11-201913Treviso

ILGAZZETTINO

Cultura e impresa

Apertura straordinariaper il museo del Caffè

(g.p.m.) Per la Settimana dellaCultura di Impresa, in corso intutta Italia dall'8 al 22novembre, il Museo del CaffèDersut in via Vecellio,nell'antico Borgo Madonna, chenel 2018 è entrato a fare partedella rete "Museimpresa", aprele sue porte domani, per visiteguidate, fissate alle 15, 15,45 e16,30. E' un'occasioneimperdibile per scoprire lastoria del caffè espressoitaliano e la sua filiera, inun'esposizione che si estende su600 metri quadrati, con 4sezioni e una sala degustazionee formazione.

Conegliano oVia Carducci a piedi: «Prima í lavori»

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11-11-201911GAZZETTA DI PARMA

Aziende I musei d'impresa: storia,marketing e turismo industrialeDomani alle 17 a Palazzo Soragna un incontro promosso dall'Archivio storico BarillaNell'occasione sarà proiettato in anteprima il docu-film dell'associazione Museimpresa

IDI Una stanza dei ricordi, undiario visivo dove storie diver-se prendono forma, luogo delcuore ed insieme paesaggio diun territorio. Sono tanti i mo-di di leggere un museo d'im-presa: museo collettivo dellasocietà del ̀ 900 e mezzo perleggere il passato attraversol'esperienza di capitani co-raggiosi e comunità operose,guardando al futuro.Musei ed archivi dove la cul-tura si incontra con la pro-duttività e l'ingegno sarannotema di un incontro domanialle 17 a Palazzo Soragna; nel-l'occasione della ißesima Set-timana della Cultura d'impre-sa promossa da Confindustriaverrà proiettato per la primavolta e in esclusiva per Parmail docu-film «NewMuseum(s).Stories of company archivesand museums» realizzato dal -l'associazione Museimpresa.La proiezione sarà precedutada un intervento di saluto diCesare Azzali, direttore del-l'Unione Parmense degli In-dustriali, e da un'introduzio-ne a cura di Giancarlo Goniz-

zi, membro del consiglio diMuseimpresa e curatore del-l'Archivio storico BarillaSeguirà un intervento di Da-rio Di Vico, noto giornalistadel Corriere della Sera che en-trerà nei significati della lun-ga e creativa vicenda italianaraccontata nelle sequenze fil-miche. Promotore del pome-riggio l'Archivio storico Baril-la, socio fondatore di Mu-seimpresa, che ha promossol'evento con lo scopo di va-lorizzare i NewMuseum(s),archivi e musei d'impresa checustodiscono, attraverso do-cumenti, materiali iconogra-fici, oggetti, prodotti e mac-chinari, conoscenze ed espe-rienze volte a definire e farconoscere la storia dell'im-presa e dei suoi protagonisti einsieme la storia dell'Italia edell'innovazione continua,che incrocia conoscenzascientifica e umanistica, ri-cerca, tecnologia e civilizza-zione.«Siamo lieti di ospitare l'e-vento di Museimpresa, che faseguito al convegno già orga-

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MUSEI I Archivio storico Barilla.

nizzato in Upi nel novembre2017 e che potrà senz'altrocontribuire a sensibilizzareulteriormente le aziende sul-l'importanza di salvaguarda-re il proprio patrimonio in-formativo e documentale. Imusei e gli archivi di impresanon hanno soltanto un im-portante valore storico e cul-turale perle collettività in cuisono insediati, ma possonoanche consentire significati-vi vantaggi in termini di co-municazione, marketing ter-ritoriale, turismo industrialee, in generale, di competiti-vità» dice Cesare Azzali, di-rettore Upi.«Nel documentario il raccon-to della cultura d'impresaprende forma attraverso levoci di musicisti, artisti, at-tori, direttori di musei e sto-rici - spiega Antonio Calabrò,presidente dell'associazioneMuseimpresa - che testimo-niano come le imprese, con ipropri meccanismi e modelliproduttivi, siano protagoni-ste attive delle trasformazionisociali e culturali del Paese.

Le imprese italiane giocano laloro competitività sulla capa-cità di tenere insieme sapericondivisi, competenze scien-tifiche e cultura umanistica,memoria e futuro».NewMuseum(s) é un docu-film, della durata di 45 mi-nuti, già presentato in ante-prima al Parlamento Europeodi Bruxelles, prodotto da Mu-se Factory of Project e ideato ediretto dalla sua fondatriceFrancesca Molteni.L'opera attraverso voci diver-se di coloro che hanno col-laborato ad animare archivi emusei d'impresa, intende rac-contare queste strutture, qua-li valori intendano trasmette-re, quali strumenti, digitali enon, siano necessari per darevita a realtà che dialoghinocon la contemporaneità e sap-piano proiettarsi nel futuro.Il racconto dell'impresa seguele linee guida del film di basedocumentaristica, offrendoun mix di immagine, di storiae d'attualità che attraversanoil Novecento, fra testimonian-ze visive, narrazione ed inter-pretazione dei significati delmuseo e dell'archivio.

STEFANIA PROVINCIALI

usai d'impresa: storia,turismo industriale

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OH, MA CHE BELLA FABBRICAL'orgoglio di grandi e piccole storie aziendali, un pensiero industriale che punta all'eccellenza nei mercatiglobali. Contro il declinismo, i musei d'impresa valgono molto più di una (piacevole) gita fuori porta

di Maurizio Crippa

uando nel 1955 inaugurò la fabbri-ca di Pozzuoli, tanto bella che il suo

dipendente-scrittore Ottiero Ottieri glidiceva con sofferta ironia che era cosìbella che i turisti passando si fermava-no a chiedere se fosse per caso un nuovoalbergo, Adriano Olivetti disse un frasedivenuta celebre: "Questa fabbrica si èelevata, nell'idea dell'architetto, in ri-spetto della bellezza dei luoghi e affin-ché la bellezza fosse di conforto nel la-voro di ogni giorno". Olivetti non era unutopista, se non di sogni quasi semprerealizzati. Ma fa parte della storia dellaciviltà industriale anche la constatazio-ne opposta: il problema della bellezzadel luogo di lavoro, e dunque del lavorostesso come espressione della creativi-tà di chi vi opera, non è sempre stato alcentro del pensiero delle aziende. Ep-pure dovrebbe esserlo, e fortunatamen-te lo è sempre di più. Soprattutto in Ita-lia. Perché in nessun paese al mondocome in Italia è evidente che la bellezza- dei luoghi, dei prodotti - non è un ma-quillage esteriore, un velo di cipria ste-so sopra a dei macchinari, il che sareb-be assurdo, ma è il risultato. O meglio laforma di un pensiero attivo, di una vo-lontà di fare, di una creatività applicataad ogni ambito, ad ogni territorio.

,̀ Questa fabbrica si è elevata inrispetto della bellezza dei luoghi eaffinché la bellezza fosse di confortonel lavoro" (Adriano Olivetti)

Adriano Olivetti non avrebbe amato es-sere definito un utopista: preferiva con-siderarsi un industriale con una visio-ne. Di industriali che, seguendo chi piùchi meno la stessa idea di fabbrica co-me luogo di bellezza e creatività globa-le, hanno fatto la storia dell'industriaitaliana ce ne sono molti. Basterebbepensare al polo industriale Pirelli diSettimo Torinese progettato da RenzoPiano, o alla Dallara Motor Valley diMaranello, alle "fabbriche-giardino" diPrada in Toscana e Marche, tanto percitare gli esempi più famosi. Ma non

certo gli unici.Una fabbrica bella è un punto di ar-

rivo, l'approdo orgoglioso di una storiae di una consapevolezza del proprio fa-re. Ma assieme è anche il punto di par-tenza: per arrivarci, bisogna che all'o-rigine (un'origine che spesso affondain un passato lontano) ci fosse già un'i-dea del far bene, di cercare l'eccellen-za. Il punto di partenza è insomma ciòche ci si fa, dentro la fabbrica. E chi c'èdentro. Un altro industriale utopista,anzi il simbolo novecentesco stessodella fabbrica, Henry Ford, diceva che"le due cose più importanti non com-paiono nel bilancio di un'impresa: lasua reputazione e i suoi uomini". Lacapacità umana e il valore di quelloche si fa. Non che fosse un industrialeche badasse all'estetica, Ford, non eraOlivetti. Eppure, alfiere del capitali-smo, chiamò il muralista messicanoDiego Rivera per trasformare in arte illavoro della Ford. E Rivera rimase af-fascinato, lui comunista, dalla bellezzadella città simbolo del capitalismo difabbrica (lo racconta Giuseppe Bertanel suo libro appena uscito dedicato a"Detroit"): "Davanti agli occhi l'impe-ro industriale di Henry Ford... la me-ravigliosa sinfonia proveniente dallesue industrie, dove i metalli venivanoforgiati e trasformati in strumenti alservizio dell'uomo". L'importanza delfattore umano nel lavoro: creatività,storia, reputazione come base di unaricerca di eccellenza che, per tornarenel nostro paese, sono oggi più che maidecisive. Perché l'industria italianapuò competere e imporsi nel mondoglobale soltanto puntando sulla supe-riore qualità, su quello che gli espertidefiniscono "alto di gamma" e che è il

frutto di molte cose assieme. Non ulti-ma l'idea di bellezza.

Oggi come purtroppo sappiamo - e ilrecente disastro dell'Ilva altro non èche una sanguinosa, ennesima confer-ma - l'Italia della politica e l'Italia in-tesa come gli italiani soffrono di unadisastrosa perdita di fiducia in sé enella propria forza di fare ed eccelle-re. Ma per fortuna non è tutto così. Cisono aziende grandi, medie e piccoleche quei valori tengono alti. E tra que-ste ci sono aziende che hanno capito,

"Nei mercati aperti si può vinceresoltanto se si investe sull'alto digamma", dice Antonio Calabrò,presidente di Museimpresa

da tempo e per tempo, che la qualitàdella propria storia è un'anima di cuiessere orgogliosi e da mettere in mo-stra (una volta di diceva "i gioielli difamiglia") e su cui investire.E' così che sono nati, e che crescono

in tutta Italia, i musei d'impresa. Luo-ghi in cui la storia, la tecnologia, i pro-dotti (spesso le invenzioni) e l'esteticadel proprio fare viene messa a disposi-zione di tutti. E diventa biglietto da vi-sita, nonché investimento reputazio-nale (cioè non soltanto di immagine)quando si va per il mondo: in cerca diaffari, in cerca di nuovo lavoro. Nomi emarchi e storie noti anche al grandepubblico, oppure no. C'è il Museo e ar-chivio storico Piaggio a Pontedera, do-ve arrivano gli stranieri a frotte per ve-dere il mito della Vespa; c'è il Museodella Pasta alla Corte di Giarola di Col-lecchio, Parma, in cui è confluita an-che parte dei materiali dell'Archiviostorico Barilla; c'è Casa Menabrea - IlMuseo della birra, a Biella; il PoltronaFrau Museum a Tolentino; il MuseoSalvatore Ferragamo a Firenze; il Mu-seo Alessi a Omegna. Ma esiste ancheuna associazione che da alcuni anni la-vora per mettere in rete, valorizzare edare dinamicità ai tanti siti espositivie archivi aziendali nati da iniziativepersonali degli imprenditori. Si chia-ma Museimpresa ed è l'associazioneitaliana dei musei e degli archivi d'im-presa, sorta nel 2001 e promossa da As-solombarda e Confindustria. E' un'as-sociazione unica nel suo genere in Eu-ropa, ma a pensarci un istante un moti-vo c'è. "Abbiamo nel nostro paese unastoria unica che è capacità di produr-re, di creare e allo stesso tempo di ri-manere legati al territorio, anzi pla-smarlo", spiega Antonio Calabrò, chedi Museimpresa è presidente. Ma nonè soltanto passato, spiega, con l'occhiodel giornalista economico di lungo cor-so: "Bellezza non è un vezzo, o una vocedi spesa come si potrebbe pensare.

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Nei mercati aperti le nostre industrie -e l'Italia intera in quanto paese indu-striale -possono vincere soltanto se in-vestono sull'alto di gamma: per i nume-ri enormi ci sono altri, per il prodottolow cost c'è una concorrenza agguerri-ta. Noi siamo, in molti settori, i migliorisulla gamma alta. Che vuole dire moltecose: competenza in ogni segmentodella filiera, alta tecnologia, cura deldesign su cui siamo imbattibili. In unaparola bellezza. Ma non finisce qui:per raggiungere questi obiettivi, quelliper i quali le nostre aziende sono rico-nosciute nel mondo, occorre oggi unagrande attenzione all'impatto ambien-tale, una cultura moderna delle rela-zioni industriali, che vuol dire anchesoddisfazione di lavorare in un certoluogo, in una certa azienda". L'orgo-glio di entrare a lavorare in una azien-da di questo tipo è qualcosa da risco-prire, no? "E' un punto importante: seguardiamo la situazione italiana, ogginé la scuola né tantomeno le retribu-zioni riescono più a garantire l'ascen-sore sociale. Se c'è un ascensore socia-le che funziona ancora è entrare in uncerto mondo produttivo, dove puoi for-marti, crescere. Tutto questo significaun 'pensiero' dell'impresa. Che è mol-to di più, e più necessario, del solo pro-durre". A tutto questo viene da pensa-re se si va a visitare, tanto per stare aMilano, la Galleria Campari a SestoSangiovanni. Un mettere in mostra lastoria, come il primo biglietto da visita

della propria identità. "Esatto - diceCalabrò - sono molte le aziende chehanno compreso che la reputazionedella propria storia, e la sua riconosci-bilità, è il miglior modo per comunica-re, soprattutto quando ci si confrontacon culture diverse".

Così sono nati i musei d'impresa, so-no più di una settantina tra "monomar-ca" e musei che consorziano più azien-de attorno a un settore produttivo o aun territorio, come l'associazione IlPaesaggio dell'eccellenza a Recanati,

Museimpresa è sorta nel 2001promossa da Assolombarda eConfindustria. Oltre 70 associati,un milione di visitatori totali all'anno

che si occupa di valorizzare e conser-vare il patrimonio industriale e di arti-gianato dell'area marchigiana. Luoghitutti che valgono una visita, anche fuo-

ri porta, suggerisce Calabrò. Ma il pub-blico italiano non sembra avere averebisogno di suggerimenti, se questo si-stema museale privato raccoglie ognianno circa un milione di visitatori. Al-cuni di questi luoghi sono particolar-mente famosi, e ci vanno a frotte le sco-laresche.Come il Museo Ducati, un santuario

per gli appassionati di sport e due ruo-te, anche senza essere dei "ducatisti".Ducati è un incrocio perfetto di tradi-zione motoristica, di competizione, diinnovazione tecnologica e di capacitàdi essere protagonista in un mercatoglobale pieno di concorrenti. E, per chiva a Borgo Panigale, l'impressione piùpotente la offre proprio la fabbrica,che è visitabile. Come Ferrari, comeLamborghini, è una delle aziende con-siderate "aspirazionali" per i giovaniingegneri, i giovani tecnici. Entrarci alavorare è un valore in più e spesso lapassione è nata proprio da una visita(magari scolastica) a vedere quelle mi-tiche moto. Oppure, tra i musei nati piùrecentemente, il Museo Lavazza a To-rino, la ormai famosa "Nuvola" sededell'azienda. Dove quell'esperienzaquotidiana e assai italiana della tazzi-na di caffè, così "globale" ante litte-ram. Un museo "esperienziale", comeusa dire adesso. O ancora, per cambia-re territorio e merceologia, basta usci-re da Milano, verso sud, in una zonaancora prevalentemente a vocazioneagricola. A Noviglio. Lì nel 1949 è nataKartell, che con la sua storia di innova-zione nell'uso delle materie e del desi-gn (ah, benedetta sia la plastica, altroche la demonizzazione un po' tropposuperficiale che se ne fa adesso) è di-ventata una delle aziende leader nelsettore dei complementi d'arredo. E ilMuseo Kartell è un viaggio istruttivonell'estetica della nostra quotidianitàe una scoperta dei processi industria-li. Ma non c'è solo la tecnologia delnord, l'Italia dell'industria è fatta an-che, e in certi luoghi soprattutto, di tra-dizione antica e rapporti con la terra.Basta andare più a Sud, fino a Rossa-no, in Calabria, dove c'è la famigliaAmarelli, il nome della liquirizia, cheè una delle aziende storiche più anti-che d'Italia, quattrocento anni e undi-ci generazioni di attività e di cura delterritorio. Oggi il Museo della Liquiri-zia Giorgio Amarelli, con le sue 40 milapresenze l'anno, è secondo soltanto a

Da Ducati a Kartell, da

Lavazza ad Amarelli.L'eccellenza nel design, nellatecnologia e nell' agroalimentare

quello della Ferrari. Ed è una storiainsieme della Calabria e dell'azienda:documenti, libri, fotografie d'epoca,attrezzi agricoli nel grande spazio affa-scinante del "Concio" settecentesco.Ci sono la tecnica e i profumi antichi-moderni con cui ancora oggi alla Ama-relli si lavora. Un esempio di memoriae capacità innovativa che in una regio-ne piena di difficoltà nel suo tessutoeconomico è un vanto, un orgoglio daaffiancare ai Bronzi di Riace. O, seamate i profumi della terra, a San Se-polcro, Arezzo, assieme a Piero dellaFrancesca vi aspetta l'Aboca Museum,in un antico palazzo. Aboca da quasiquarant'anni lavora nell'agricolturabiologica, un settore che, allora, nonera di gran moda. Era una scommessae una innovazione. Ora qui è racconta-ta una storia che affonda le sue radicimolto più indietro. Nella BibliohtecaAntiqua ci sono erbari che dal Cinque-cento a oggi raccontano le virtù delleerbe, le tecniche di lavorazione, le vir-tù terapeutiche. Si cammina immersinel profumo delle piante officinali.Si potrebbe proseguire, una gita fuo-

ri porta dopo l'altra. Ma tornando a Mi-lano, è in corso la Settimana della cul-tura d'impresa, promossa da Confin-dustria e il titolo di quest'anno è ap-punto "A regola d'arte. L'Italia delleculture d'impresa: inclusiva e sosteni-bile". Viene da chiedersi come vannosostenute queste imprese che investo-no del loro, e della loro storia, per po-ter competere nei quartieri alti del-l'industria globale, Antonio Calabròha qualche idea. Non è facile, dice,perché ancora manca a livello genera-le la consapevolezza che non si trattasoltanto di "mettere in vetrina" qual-cosa, ma di sviluppare "una chiave diconsapevolezza che deve riguardarenon soltanto alcune aziende d'eccel-lenza, ma tutto il settore produttivo". Epoi le risorse, che in questo caso sonoovviamente private. Ma sarebbe ne-cessario, ragionano a Museimpresa,pensare a una legislazione fiscale che- un po' sulla falsariga del bonus cultu-ra - consenta una defiscalizzazioneper le aziende che investano nella va-lorizzazione del proprio patrimonio esul loro territorio. Per la bellezza, eper il futuro.

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"La ricerca scientifica". mosaico dei Maestri dell'Accademia delle Belle Arti di Ravenna su disegno di Renato Guttuso, 1961. L'opera è conservata presso la Fondazione Pirelli di Milano

A proposito di acciaio. La Fondazione Dalmine, nata nel 1999 per iniziativa di TenarisDalmine

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09-11-2019181a Cronacaa Verona e del venem

MUSEO NICOLIS PER LA CULTURA D'IMPRESADomenica visita guidata per scoprire il patrimonio che viene conservato a Villafranca

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La visita al Museo Nicolis

II Museo Nicolis aderisce allaXVIII Settimana della Culturad'Impresa, "A regola d'arte.L'Italia delle culture d'impresa:inclusiva e sostenibile". La mani-festazione nazionale, promossada Confindustria in collaborazio-ne con Museimpresa, nasce perapprofondire i temi relativi allacultura d'impresa. Fino al 22novembre un fitto programma dieventi permetterà ai visitatori discoprire il patrimonio culturale diMusei e archivi d'impresa; moltele iniziative promosse in tuttaItalia per scoprire, attraverso ilpatrimonio culturale custoditoall'interno dei Musei e Archiviaziendali, la storia del tessutoimprenditoriale del nostro Paese.

L'invito è stato raccolto con entu-siasmo dal Museo Nicolis diVillafranca, un esempio virtuosodi museo-impresa e oggi uno deipiù prestigiosi musei privati inItalia e in Europa, che nella gior-nata di domenica 10 novembrecoinvolgerà i visitatori in una sug-gestiva passeggiata guidata coningresso gratuito (su prenotazio-ne 045 6303289). Le collezionidel Nicolis raccontano un secolodi storia attraverso un percorsoche tocca tutte le principali inno-vazioni; uno spazio unico capacedi raccontare l'evoluzione dellasocietà fin dai suoi albori, portan-do una testimonianza fondamen-tale perla comprensione dei temid'attualità.

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CORRIERE DELLA SERA

MILANO

Iniziativa

Cultura d'impresa, visite ai musei aziendali

I, Italia delle «fabbriche belle», delle

imprese che lavorano a «regolaJ d'arte», capaci di evolversi e cambiare

strategie per rimanere competitive. Sivisitano da oggi a1 22 novembre, inoccasione della «Settimana nazionale dellacultura d'impresa». Oggi è visitabile laFratelli Branca Distillerie (ore 18.30, viaResegone 9), per un percorso fra alambicchie macine fino alle storiche cantine. Domani

pomeriggio aprono i grandi templi dellaricerca sui materiali: la Fondazione Pirelli(via Pirelli 25), e H Museo Kartell a Noviglio(unico percorso, con inizio ore 14.30),mentre settimana prossima si può sceglierefra visite guidate alla Galleria Campaci aSesto o al Museo Fratelli Cozzi a Legnano. Levisite (museimpresa.com) sono gratuite macon obbligo di prenotazione . (M.Gh.)

RIPRODUZIONE RISERVATA

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// CULTURA

RASSEGNE

Settimana della cultura d’impresaLe «fabbriche belle» vanno in mostraDall’8 al 22 novembre Confindustria promuove un calendario di eventi in tutta Italia

di JESSICA CHIA

La Fondazione Campari

Oltre 80 iniziative in diverse città italiane, come Milano, Pescia (Pistoia), Treviglio

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7 novembre 2019 (modifica il 7 novembre 2019 | 21:33)© RIPRODUZIONE RISERVATA

(Bergamo), Rossano (Cosenza), si terranno in occasione della XVIII Settimana dellacultura d’impresa, rassegna di eventi promossa da Confindustria (dall’8 al 22novembre). Con il tema A regola d’arte. L’Italia delle culture d’impresa: inclusiva esostenibile porterà il pubblico all’interno di musei e archivi di imprese che semprepiù ampliano i loro spazi verso nuove competitività, stimolate da profondetrasformazioni economiche, ambientali e sociali.

Antonio Calabrò, direttoredella Fondazione Pirelli evicepresidente diAssolombarda, dal 31 maggioscorso è presidente diMuseimpresa

Tra le iniziative c’è anche il progetto nazionaleMuseimpresaLab (seconda edizione): un ciclo di visitecondotto dagli studenti (triennio delle scuole superiori)dell’alternanza scuola-lavoro e rivolta a coetanei ebambini, in quella definita come la Settimana for teens,con lo scopo di creare format di visita innovativi eintrodurre i ragazzi alla cultura industriale.

«L’Italia è ricca di “fabbriche belle” — afferma Antonio Calabrò, presidentedi Museimpresa, Associazione italiana archivi e musei d’impresa, tra i protagonistidella rassegna —, luoghi caratterizzati dalla vocazione alla sostenibilità sociale eambientale, generatori e ispiratori di competitività e di innovazione».

Tra gli incontri organizzati da Museimpresa, lunedì 11 novembre aMilano L’architettura delle nuove fabbriche: forme e processi, strumenti dicompetitività (ore 18; Assolombarda). Tra gli altri eventi milanesi: Fondazione Pirelliospita Il nostro Bach. La fabbrica tra musica e scienza (il 21 novembre alle 10.30) e levisite guidate (12-20 novembre, 17-18); Galleria Campari organizza invece Campari:storia di una comunicazione a regola d’arte (mostra e visite guidate, dall’8 al 22novembre); il Museo teatrale alla Scala propone Letture e note al Museo (il 15novembre alle 18).

Tra le proiezioni: a Parma Newsmuseum(s) di Francesca Molteni (il 12novembre alle 17 all’Unione Parmense degli Industriali) e Archivi del passato, museidel futuro? è la proiezione che si tiene a Biella (Banca Sella, il 13 novembre alle 16).

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Ir. GAZZETTINO

L'archivio Benetton apre le porte: domani visita gratuitaVIL LORBA

L'Archivio Benetton aprirà leporte al pubblico domani in oc-casione della "Settimana dellaCultura d'Impresa", promossada Confindustria e organizzatada Museimpresa, Un'iniziativache da oggi al 22 novembre ve-drà un ricco calendario di even-ti in tutta Italia e rappresentaun viaggio nella cultura indu-striale del paese. 11 tema di que-st'anno è "A regola d'arte. L'Ita-lia delle culture d'impresa: in-clusiva e sostenibile". L'e impre-se italiane, stimolate dalle tra-sformazioni sociali, economi-che, ambientali hanno infatti lacapacità di evolversi e di inno-

varsi, conquistando nuovi spazidi competitività.L'ESPERIENZAUna visita all'Archivio Benet-

ton è un'esperienza affascinan-te attraverso moda, architettu-ra, sostenibilità e territorio, untuffo nella storia di un'aziendadi moda che ha basato il suosuccesso su valori come la qua-lità, l'innovazione e l'impegnosociale. Dalle immagini dellestoriche Maglierie Benetton, do-ve più di cinquant'anni fa è natala formula di un successo com-merciale senza precedenti, a Fa-brica, centro di ricerca interna-zionale sulla comunicazionecontemporanea. Dalle foto di

CUSTODISCE LE PRIMEMACCHINE DA TESSITURAMIGLIAIA DI DOCUMENTICAPI DI MAGLIERIAFOTO E ANCHEAUTO DI FORMULA 1

Villa Minelli, ristrutturata neglianni '70 da Afra e Tobia Scarpae sede del Gruppo, a quelle dellascuola per l'infanzia PonzanoChildren, passando per la Fon-dazione Benetton, che daglisplendidi palazzi Bomben eCaotorta a Treviso svolge inizia-tive di valorizzazione ciel patri-monio paesaggistico e cultura-le. Dalle campagne di comuni-cazione in favore della tolleran-za e del rispetto dell'ambienteal Bilancio Integrato, il docu-mento che dal 2018 presenta leiniziative dell'azienda per ren-dere il suo business sempre piùsostenibile.LA STRUTTURA

Nato nel 2009 per volontà di

Luciano Benetton, l'archivio sisviluppa in uno spazio di 1.300metri quadrati all'interno degliStudios di Castrette di Villorba,dove sono custodite anche leprime macchine da tessitura ele vetture con cui la scuderia Be-netton ha gareggiato in Formu-la 1; conta 30.000 scatole di do-cumenti, 12.000 capi di maglie-ria, 178.000 materiali iconogra-fici (foto, diapo, negativi, provi-ni), L'Archivio è un'officina diidee in cui ogni giorno i dipen-denti si recano per trovare ispi-razione per le collezioni e i pro-getti, Perla visita gratuita di do-mani è richiesta la prenotazio-ne entro le 16 di oggi scrivendoa [email protected].

UNO SCORCIO dell'archivio Benetton che sarà visitabile domania Castrette in occasione della Settimana della Cultura d'impresa

Otto milioni per scuole, sport e strade

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Una dieta a bassocontenuto dicarboidrati faperdere peso? Laparola a ValterLongo

OBIETTIVO SALUTE Moto eScooter, le diecinovità da nonperdere a Eicma2019

MOTORI Manovra,stangata sulle autoaziendali deidipendenti: sisalvano ibride edelettriche

ITALIA

(Cultura / AGF)

La cultura d’impresa italiana è politecnica e riformista. Fondata

cioè su sintesi originali tra i saperi umanistici e le conoscenze

scientifiche, tra il senso della bellezza e la qualità hi-tech dei

prodotti, delle fabbriche e dei sistemi di produzione. E su

un’attitudine paziente e costante al cambiamento, al

raggiungimento del migliore dei risultati possibili. Nessuna

palingenesi, nessun miracolo. Semmai, una straordinaria

inclinazione al “bello e ben fatto”, capace di reggere le sfide della

mutazione delle esigenze dei mercati e della evoluzione dei tempi.

Cultura politecnica e riformismo, appunto. Sono queste le

riflessioni di fondo che fanno da cardine della XVIII Settimana

della Cultura d’Impresa in programma da oggi al 22 novembre,

promossa come ogni anno da Confindustria e da Museimpresa,

che in particolare partecipa con più di 80 iniziative (mostre,

convegni, workshop, visite guidate nelle imprese, incontri con le

scuole, proiezioni di film, etc) ispirate al tema “A regola d’arte”,

per raccontare “L’Italia delle culture d’impresa: inclusiva e

sostenibile”.

Le nostre imprese stimolate dalle trasformazioni sociali,

economiche e ambientali, mostrano una crescente capacità di

evolversi, cambiando le proprie traiettorie industriali, costruendo

inedite relazioni tra manifattura e servizi avanzati, conquistando

nuovi spazi di competitività.

Fabbriche belle che sannocompeteredi Antonio Calabrò

CULTURE D’IMPRESA

3' di lettura

8 novembre 2019

Museimpresa

Italia

Guido Canali

Cino Zucchi

Michele De Lucchi

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Temi Caldi Ex Ilva Imu-Tasi Dazi Usa-Cina Classifica scuole Muro di Berlino ABBONATI Accedi

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Ecco una parola chiave: competitività. C’è una lettura particolare,

su cui insistere, andando alle radici della parola stessa: cum e

petere, andare insieme verso orizzonti comuni. Le imprese italiane,

abili e resilienti nella gradualità dei cambiamenti, hanno saputo

tenere insieme l’intraprendenza individuale e la forza di un

capitale sociale di relazioni positive e creatività, che innerva

distretti e meta-distretti, reti d’impresa, filiere lunghe delle supply

chain, cooperative e consorzi. E, fortemente radicate su territori da

cui traggono l’intelligenza flessibile delle competenze, hanno

combinato la produttività con le nuove dimensioni del rispetto per

le persone e per l’ambiente.

L’insistenza, quest’anno, sui temi di fondo dell’inclusione sociale e

della sostenibilità, vuole dare conto di come un numero crescente

di imprese abbia vissuto la sostenibilità, ambientale e sociale,

come un fattore essenziale di competitività e di quanto l’attitudine

sofisticata a reggere le attuali ragioni della concorrenza, nel tempo

di “Industria 4.0” e dell’evoluzione della “economia della

conoscenza”, usi bene la leva dell’appartenenza, dell’orgoglio

industriale, dell’impegno per “fare, e fare bene”. Nelle nostre

imprese, infatti, cresce una vera e propria “morale del tornio”,

un’etica della qualità del lavoro e delle relazioni, che anche in

questi anni così difficili, ci ha permesso di tenere testa alle nuove

sfide della concorrenza globale e alle resistenze di una “cultura

anti-impresa”, anti-tecnologia e anti-scienza (diffusa purtroppo,

da troppo tempo, pure in ambienti di governo) e attratta

dall’illusione della demagogica e irresponsabile “decrescita felice”

invece che dagli orizzonti dello sviluppo equilibrato. Oggi, proprio

una cultura d’impresa così articolata può aiutare a vivere con

maggior forza i processi di metamorfosi in corso, i “cambi di

paradigma”, le sorprendenti dimensioni d’una crisi carica di rischi

ma anche di opportunità, tra dismissioni industriali e cambi

azionari di molte imprese, ripresa degli investimenti

internazionali, rilancio della manifattura d’alto di gamma e

crescita di dinamiche start up.

Quest’Italia, troppo spesso mal rappresentata, è ricca di “fabbriche

belle” e vocate alla sostenibilità, progettate da grandi architetti

(Renzo Piano per Pirelli, Michele De Lucchi per Zambon, Cino

Zucchi per Lavazza, Guido Canali per Prada e tanti altri ancora,

come gli architetti di Avio/General Electric a Cameri, a Novara, ma

anche in Puglia e in Campania e quelli della Dallara sulle colline

emiliane), luminose, accoglienti, forti di elevati standard di

sicurezza sul lavoro, alimentate da energie rinnovabili, costruite

con bassissima impronta ambientale. Sono i luoghi ideali per il

miglior made in Italy. Ma anche i pilastri di una nuova idea di

economia circolare, civile, da Green Italy (se ne parlerà lunedì 11 a

Milano nel principale convegno di Museimpresa, con il contributo

del Politecnico di Milano).

In questa dimensione che guarda allo sviluppo, i musei e gli

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archivi d’impresa hanno un ruolo fondamentale. Custodiscono i

documenti della memoria dell’industria italiana e testimoniano

come, nel corso del tempo, la nostra meccanica e la chimica,

l’automobile e la gomma, l’elettronica, la grande edilizia, la

finanza, l’abbigliamento, l’agroalimentare, la cantieristica e un po’

tutti i settori della manifattura e dei servizi abbiano avuto

l’innovazione come motore competitivo. I musei e gli archivi

sostengono marketing e comunicazione contemporanei,

rafforzano i valori d’appartenenza aziendale, stimolano nuove

attività di ricerca. Storia senza nostalgie, ma come motore di

trasformazione. L’Italia che cambia.

Presidente di Museimpresa, Vicepresidente di Assolombarda

e Direttore della Fondazione Pirelli

Museimpresa Italia Guido Canali Cino Zucchi Michele De Lucchi

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CORRIERE DELLA SERA

BERGAMOSameAl Museo Samei prodotti iconicidel Belpaese

a pag na 14 Tosca

Dalla Giulietta Spider alla bottiglia di Canlpari: l'esposizione fino al 20 dicembre

Le icone di un PaeseAl Museo Same 50 oggetti simbolo dell'ItaliaE c'è anche il «Trattorino universale» del 1948

c5 è la Giulietta Spider

dell'Alfa, la bottigliadel Campari dise-gnata da Depero, la

sedia Kartell, la caffettieraMessi di Aldo Rossi e natural-mente anche H Trattorino del-la Same. E un viaggio non solonella storia dell'industria manell'immaginario stesso del-l'Italia la mostra «50+!» inau-gurata ieri negli spazi del mu-seo storico della azienda diTreviglio. Dall'8 novembre fi-no a120 dicembre sarà possi-bile ammirare i 5o oggetti ico-nici che sono diventati l'em-blema del gusto del Paese e Hsimbolo del Made in Italy nelmondo. «Abbiamo accoltocon piacere la proposta diquesta iniziativa — spiega Al-do Carozza, vice presidentedel consiglio di sorveglianzadi Same Deutz-Fahr (Sdf) eterza generazione in azienda

della famiglia fondatrice dellaSame — che evidenzia la ca-pacità del saper fare dell'in-dustria italiana. Noi abbiamocontribuito con il nostro"Trattorino universale", pro-dotto nel 1948, che in quel-l'anno ha vinto la medagliad'oro dell'Accademia del-l'agricoltura di Torino».

«Questa esposizione curatada Francesca Molteni — spie-ga Francesca Appiani, vicepresidente di Museimpresa— nasce dal desiderio di rac-contare la cultura del nostroPaese. È pensata con un'in-stallazione molto leggera, perpoter viaggiare. È arrivata sinoa Kuala Lampur, in Malesia.Identifica i punti qualificantinon solo dei musei d'impresa,che sono veri giacimenti dellacultura contemporanea italia-na, ma soprattutto le formida-bili storie imprenditoriali che

vi sono alle spalle». Un'espo-sizione che non guarda solo alpassato ma anche al futuro eper la tappa trevigliese si è ar-ricchita di un pezzo eccezio-nale: il prototipo GiugiaroKangaroo, presentato a marzoal salone dell'auto di Ginevra,prima hiper-suv a trazione to-talmente elettrica: una «su-percar» in grado di muoversisu qualsiasi tipo di terreno.A presentarla Fabrizio Giu-

giaro che insieme al padreGiorgetto da oltre 20 anni col-labora attraverso la Gfg stylecon la Same, disegnando lacarrozzeria di alcuni modellidi trattori. «Da un prototiposperimentale — raccontaGiugiaro — nascono poi og-getti che diventano di largoconsumo». «Questi oggetti-chiarisce Giorgio Bigatti, do-cente di storia economica del-l'Università Bocconi — rac-

Deslmn Da sinistra, il vice presidente della Same Aldo Carozza e Fabrizio Giueiaro, di fronte al nuovo prototipo elettrico Kanearoo

contano la vicenda di un Pae-se povero che, con una straor-dinaria creatività e capacità diinnovazione, ha saputo diven-tare un Paese ricco. Una storiabella perché è una storia vivache prosegue».La mostra rientra nella Set-

timana della Cultura d'impre-sa di Confindustria. E visitati-le su prenotazione da lunedìal venerdì (8.30-12.30 e 13.30-17.30). Aperture straordinariecon ingresso libero domenicalo e 17 novembre ( 9.30-13 e14.30-18.00), con laboratorididattici a cura del MuseoExplorazione di Treviglio: consemplici esperimenti sarannoripercorse le scoperte cheportarono alla realizzazionedelle macchine e dei motoritermici, e alla rivoluzione in-dustriale. Il filmato NewMu-seum(s) racconterà gli archivie musei d'impresa italiani.

Pietro Tosca© RIPRODUZIONE RISERVATA

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CORRIERE DELLA SERA

BERGAMONella storiaSopra laGiulietta Spiderdella AlfaRomeo e,a destra,la bottigliadel Campari

P icone di un Paese

PROBLEMI DI SPIO? -

eat. on.JCB TLT 30-19

FULL ELECTRICTERO EMISSIONS -

trTumoswl 65/7651 tirmrizm

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POLITICA ECONOMIA ESTERI LIFE CULTURE CITTADINI BLOG VIDEO

07/11/2019 12:46 CET

CONFINDUSTRIA

A regola d’arte. L’Italia delle culture d’impresa: inclusiva e sostenibile è il tema

della XVIII Settimana della Cultura d’Impresa che si terrà dell′8 al 22 novembre in

diverse città italiane. Anche Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e

Musei d’Impresa, parteciperà alla manifestazione promossa da Confindustria.

Convegni, incontri, workshop, proiezioni cinematografiche, mostre, dibattiti e

visite guidate racconteranno ai visitatori l’immenso patrimonio culturale custodito

all’interno dei musei e degli archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane.

Al centro dell’evento ci sono le imprese italiane, stimolate dalle trasformazioni

sociali, economiche, ambientali che hanno la capacità di evolversi e di innovarsi,

cambiando le proprie traiettorie e conquistando nuovi spazi di competitività.

“L’Italia - afferma Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa - è ricca di

‘fabbriche belle’, luoghi caratterizzati dalla vocazione alla sostenibilità sociale e

ambientale, generatori e ispiratori di competitività e di innovazione. I musei e gli

archivi d’impresa raccontano anche i processi che determinano la creazione di

spazi ben progettati dal punto di vista architettonico, sicuri, luminosi e

accoglienti, ambienti nei quali è piacevole lavorare e nei quali è possibile creare

e produrre oggetti di alta qualità destinati anche ai mercati internazionali”.

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Archivi della memoria collettiva,del costume e della storia italiana iMusei d'impresa si preparano allatradizionale apertura autunnaleper la XVIII settimana della Culturad'impresa promossa da Confindu-stria: un articolato programma di vi-site guidate, incontri, laboratori perbambini e perfino degustazioni perscoprire il saper fare del Bel Paese at-traverso itinerari nei luoghi dellaproduzione, gli oggetti realizzati, di-ventati in alcuni casi icone del desi-gn, la storia delle persone che han-no contribuito alla prosperità delleaziende, le campagne pubblicitariee il legame con il territorio. Un riccocalendario organizzato dall'associa-zione Museimprese che da domanial 22 novembre coinvolge 80 impre-se (settimana. museimpresa. com).

Fra le proposte milanesi c'è l'aper-tura in anteprima della mostra "La

la Repubblica

MilanoL'INIZIATIVA

Da Kartell a Campaciil genio made in Ita1y

Da domani la settimana della Cultura d'impresa con visite guidate,incontri, laboratori per bambini sulle aziende simbolo del milanese

fantasia fa l'industria. Le grandi fir-me per i progetti e i prodotti Kartelle Pirelli" al museo di Kartell di Novi-

di Teresa Monestiroli glio, un percorso che racconta la col-laborazione fra i due marchi, inizia-ta nel 1950 con il primo prodotto lan-ciato sul mercato a nome Kartell, unporta-sci che sfruttava il brevettodel nastro cord ideato da Pirelli. L'e-sposizione ripercorre la ricerca suimateriali e l'innovazione che carat-terizza due aziende simbolo del ma-de in Italy, legate a genio e alla crea-tività di grandi personaggi comeGiulio Castelli, fondatore di Kartell,Giulio Natta e Carlo Barassi, BrunoMunari e Marco Zanuso che insiemea Richard Sapper disegnò la primasedia in plastica del mondo, iconadella storia del design (in mostra),per arrivare ai progetti per il futurocon la sedia A.I. di Kartell concepitadall'intelligenza artificiale e la ricer-ca Pirelli per rendere i pneumaticisempre più sostenibili. Domani allavisita della mostra seguirà quella alMuseo della Macchina per Caffè diGruppo Cimbali dove alle 19.15 verrà

A Ltimmagine II porta sci K112 realizzato da Kartell con Pirelli (1964)

Un ricco programmatra cui l'apertura

della Brancaper vedere le botti

dove maturail, liquore

proiettato il film Newmuseum(s) sto-ries of company archives and mu-seums" di Francesca Molteni, men-tre sabato sarà preceduta da una vi-sita alla Fondazione Pirelli (in en-trambi i casi c'è una navetta gratuitada Milano con prenotazione obbliga-toria su visite@a fondazionepirel-li. org).Fra le altre opportunità in zona,

l'apertura della Galleria Campari, ilmuseo aziendale inaugurato nel2010 a Sesto San Giovanni, dove do-mani alle 15.30 e sabato in quattroturni (dalle 10) si potrà vedere la mo-stra permanente che racconta la sto-ria del marchio attraverso manife-sti, bozzetti, grafiche pubblicitarie,caroselli e spot realizzati da grandiartisti fin dagli inizi del ̀900. Doma-ni e sabato sarà aperto anche il mu-seo della Branca a Milano con visitaa parte delle cantine con le botti perla maturazione del Fernet-Branca,mentre le Officine Rancilio a Para-biago domani alle 21 raccontano lestoriche macchine del caffè realizza-te a partire dagli anni '20.

La mostra permanente alla Campacinel museo di Sesto San Giovanni

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140ITOMORROW

cover focus ;' IrMTOMORROW

Da domani fino al22 novembre il ricco

programma dellaSettimana della

Cultura d'Impresa

Alessandro Nitini

Srinnova l'appuntamento con

la Settimana della Cultura d'Im-presa. rassegna di eventi pro-mossa da Confindustria. giunta

a diciottesima edizione. Da domanial 22 novembre. a Milano e nel_ restodel Paese, Si alterneranno convegni.incontri. workshop, proiezioni cine-

matografiche. mostre. dibattiti e visiteguidate per raccontare l'immenso patri-mon to cu! tu tale custodito all'interno dei',musei e degli archivi di grandi, mediee piccole imprese italiane.

U focus. li tema soci le per questa edizioneè A regole d'arte. Lltalia-delle culture diirm-presa: 6iclusiva e sosterïibite. Le aziende

italiane. stimolate dalle trasformazrorn

Tuffo neglianni VentiTante le attività proposte dal primo mu-seo aziendale italiano del settore dellemacchine per caffè. Si parte domanisera, alle 21.30. con una conferenza daltitolo "Oggetti d'arte. La Regina e l'Otta-gonale. La Belle Epoquee i ruggenti anni20 Poi da lunedì 11 fino al 23 novembresono in programma attività e laboratoriper bambini. Giovedì 15, invece, si parleràdi'American Style e gli anni '50'(

O Da domani al23novembreO Officina Rancilio 1926

O Vìa Don Galeazzi 22, Milano

10 I rvEDI 7 EMBRE _7111

Restauroè arte"Corrado Lopresto. La passione per il re-stauro diventa arte. Dalla Balilla a Cam-bridge" è la principale conferenza orga-nizzata dal Museo Fratelli Cozzi che pertutta la durata della Settimana della Cul-tura d'Impresa ospita approfondimenti evisite guidate per studenti.

O Venerdl22 novembre dalle 20.30O Museo Fratelli Cozzi

O Viale Toselli 46, Milano

I segretidel caffè

Focus sulle campagne pubblicitarie tracultura d'impresa, innovazione e sosteni-bìlità. In programma anche una mostraitavola rotonda.

O Giovedì 20 novembre dal le15.00O Gruppo Unipol

O Corso di Porta Romana 19, Milano

Una cittàdi luceLa fondazione del gruppo A2A organizza"Una città di luce", mostra-proiezione ci-nematografica prevista.

O Domenica 10 novembre, dalle 18.30

O Casa dell'Energia e dell'Ambiente

O Piazza Po 3, Milano

<<e "cu<<e" a

"Un caffè a regola d'arte, tra letteraturae degustazione" è la visita guidata conlaboratorio di lettura animata per bam-bini previsti presso il Mumac (Museodella macchina per caffè di Gruppo Cim-bali). osti limitati, prenotazione sul sitomumac.it/prenotazioni.

O Domenica 17novembre

O Mumac

O Via Neruda 2, Binasco (Mi)

Design d'autore"Una visita a regola d'arte tra culturad'impresa e made in Italyl 6 il percorsoguidato, con proiezione cinematografi-ca, proposto congiuntamente da KartellMuseum e Mumac (Museo della Macchi-na per caffè di Gruppo Cimbali). Prenota-zione a [email protected].

O Domani alle 17.45O Kartell Museum

O Via delle Industrie 3. Noviglio (Mi)

La storia diRinascenteRinascente, laboratorio del Made in Italyda oltre 150 anni, si racconta in un incon-tro pubblico, aperto a tutti, per svelaresegreti e aneddoti della moda e del gu-sto del nostro Paese.

O Venerdì 22 novembre alle 17.00

O Raffles Milano

O Via Casati 16, Milano

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t Ili. szot cm -che, ;r (atei rayeáa capacità 1i evolversi e di innovarsi,cambiando le proprie Lraieltotie e con-quistando nuovi spazi di compet t:vita.Ed e ciò che il paJinsesló di eventi vuoimettere in luce. da Milano a Treviglio. daParma a Biella, sino.a Fabriano e Ivrea.

Da non perdere. In Assolombarda. Tragli appuntame:dt Museimpresa orga-

rizza l'incóntro dal titolo "L:architetturadelle nuove taho-iche: forme e proces-si, strumenti di compelitlVità': previtloper luried1 prossimo. 11 novembre, alle18,00, presto Asselombarcle - Saa Ca-

metano (via Pantano 9). Lappuntamento

Si propone -di avviare un dítiati:to sullafabbrica contemporanea, la cui archi-tettura è mutala nel corso degì anni in.

funzione dello sviluppo dei!cconomie

WITOMORROW ¡ cover 'ocus

della conoscenza e delle nuove tecno-logie produttive. P digitale richiede ur,cambio di paradigma nella progettazio-ne degli spazi. nell'interpretazione deiprocessi produttivi, nell'immaginarenuove forme che si adattano a nuoviscenari. P programma dettagliate delleiniziative di Museimpresa é disponibilesu I siilo settimana.museimpresacom.

Tutto sulleassicurazioniE in programma la performance "Che im-presa - spettacolo teatrale sulla storiadell'assicurazione':

O Venerdl 22 novembre, dalle 18:30O Fondazione Mansutti

O Via Rugabella 10, Milano'

MitoCampari"Campasi: storia di una comunicazione aregola d'arte" è la mostra/visita guidataprevista da domani per tutta la duratadella Settimana della Cultura d'Impresa.

O Da domani al 22 novembre

O Galleria Campavi

O Viale Gramsci 161, Sesto S. G. (Mi)

Una storiachiamata Branca

"Fratelli branca distillerie, emblema del pa-trimonio culturale e industriale di Milano"è la visita guidata aperta a tutti, appassio-nati del brand o solo curiosi, per conoscereuna delle aziende storiche italiane.

O Domani alle 18.30, sabato alle10.00

O Museo Branca

O Via Resegone 2, Milano

IetI'Ltalianità

PassionemeccanicaL'ente nato per conservare e valorizzarefonti e documenti sulla storia della Resi-stenza e del movimento operaio organiz-za la mostra "Meccanica e passione. Giu-seppe De Vecchi e le origini dell'industria':

O Marted112 novembre alle 18.00

O Fondazione Isec

O Largo La Marmora 17, Milano

Teatro eteatrantiLa storia della Scala di Milano passa an-che dagli archivi e dalle collezioni custo-dite nel suo Museo che partecipa con unaserata dì letture, a cura di Armando Tomo.

O Venerdl 15 novembre alle 18.00

O Museo Teatrale alla Scala

O Largo Ghiringhelli, Milano

i~r`ailamil

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i m". --Z.b.

rT

Oltre ilpneumaticoAnche Fondazione Pirelli partecipa convisite guidate e incontri in sede. C'è ancheun'iniziativa congiunta con Kartell Museum.

O Sabato 9 novembre, dalle 14.30O Fondazione Pirelli

O Via Pirelli 25, Milano

Meritiamopiù attenzioneCalabrò, Museimpresa:«Al centro le aziendedi un grande Paese»

«Di cultura d'impresa se ne fa ancoratroppo poca, anzi cresce una incultura

enti-impresa». Cosi Antonio Calabrò.presidente di Museirnpresa. sferza le

istituzioni che dovrebbe avere più acuore la storia delle aziende che Fan-

no grande l'Italia nel mondo.

Che cosa intende perincultura anti•impresa?«Ritengo che la cultura d'impresa nontrovi abbastanza ascolto e attenzione

in ambienti istituzionali che dovreb-bero avere più a cuore le imprese e-la loro capacità di creare valori comebenessere e ricchezza».

Vi sentite relegati ad unruolo di cultura di serie B?«Parliamoci chiaro: fare cultura diimpresa significa parlare di innova-zione, di lavoro, di competitività, di

creatività e, soprattutto, di soste-nibilità ambientale e sociale. Credoche siano temi che meritino di avereun po' più di attenzione».

Però la gente sembra gradire:il programma della Settimanaè sempre più ricco e partecipato...«Proprio cosi, abbiamo anche coinvol-to tantissime scuole per diffondere lacultura d'impresa tra i giovani. Conti-nueremo ad insistere».

Che cosa chiedete al Governo?«Col ministro Franceschini c'era giàun dialogo aperto: vorremmo chefosse valorizzato la nostra culturapolitecnica, in grado di tenere insie-

me bellezza e conoscenza scientifi-ca. Italia, in questo, è meglio di altri

Paesi ed è giusto fare vedere dovenascono tutte quelle cose che piac-ciono al mondo. Siamo un asset dellacultura dell'Italia». PC

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Evento b2b

‘Settimana della Cultura D'impresa’: larassegna di eventi promossa daConfindustria annuncia gli appuntamentidella 18esima edizione

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Dall’8 al 22 novembre 2019 un ricco calendario di iniziative per far conoscere la storia ela cultura d’impresa presso i diciotto associati della provincia milanese. Oltre 80 leiniziative e molte le città coinvolte come Milano, Pescia, Treviglio, Rossano, Parma, Biella,Fabriano e Ivrea.

Annunciati gli appuntamenti a Milano e provincia della 18esima edizione della ‘Settimana dellaCultura D'impresa’, la rassegna di eventi promossa da Con ndustria.

Museimpresa - Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa - partecipa alla Settimana dellaCultura d’Impresa, la rassegna di eventi promossa da Con ndustria, giunta alla sua 18esima edizione,che quest’anno si terrà dall’8 al 22 novembre 2019 in diverse città italiane.

Convegni, incontri, workshop, proiezioni cinematogra che, mostre, dibattiti e visite guidateracconteranno ai visitatori l’immenso patrimonio culturale custodito all’interno dei musei e degli archividi grandi, medie e piccole imprese italiane.

Il tema scelto per questa edizione è 'A regola d’arte. L’Italia delle culture d’impresa: inclusiva esostenibile'. Le imprese italiane, stimolate dalle trasformazioni sociali, economiche, ambientali hannoinfatti la capacità di evolversi e di innovarsi, cambiando le proprie traiettorie e conquistando nuovi spazidi competitività.

"L’Italia - a erma Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa - è ricca di 'fabbriche belle', luoghicaratterizzati dalla vocazione alla sostenibilità sociale e ambientale, generatori e ispiratori dicompetitività e di innovazione. I musei e gli archivi d’impresa raccontano anche i processi chedeterminano la creazione di spazi ben progettati dal punto di vista architettonico, sicuri, luminosi eaccoglienti, ambienti nei quali è piacevole lavorare e nei quali è possibile creare e produrre oggetti dialta qualità destinati anche ai mercati internazionali".

Oltre 80 le iniziative e molte le città coinvolte. Insieme alle capitali industriali, come Milano, ci sonotanti altri luoghi dove la comunità e le imprese si riconoscono in uno stesso progetto comune, tra cuiPescia, Treviglio, Rossano, Parma, Biella, Fabriano, Ivrea.

In particolare, a Milano e in provincia:

- Fondazione AEM Gruppo A2A organizza 'Una città di luce', mostra/proiezione cinematogra caprevista per il 10 novembre 2019 dalle 18:30 alle 20:00 presso Casa dell'Energia e dell'Ambiente(Piazza Po, 3).

- Fondazione Mansutti organizza 'Che impresa - spettacolo teatrale sulla storiadell'assicurazione', performance prevista per il 22 novembre 2019 dalle 18:30 alle 19:45 pressoFondazione Mansutti (via Rugabella, 10).

- Collezione Branca organizza 'Fratelli branca distillerie, emblema del patrimonio culturale eindustriale di Milano', visita guidata prevista per l'8 novembre 2019 alle 18:30 e il 9 novembre 2019alle 10:00 presso il Museo Branca (via Resegone, 2).

creativo della rete Doc diBologna con la primatappa del suo tour 'Comedifendere un’ideainnovativa'06/11/2019 14:19

Al Bea Festival torna ilRelational Business,l'iniziativa che mette incontatto con nuoviclienti. Di altissimo livelloi brand che aspettano diincontrarti06/11/2019 12:01

Gattinoni rinforza la sederomana per sviluppareMICE e business travel elo comunica con unevento per 50 aziendecon special guestGiovanni Vernia05/11/2019 16:08

Code4Future: a TalentGarden Ostiense arriva ilprimo evento dedicatoalla open innovation. Eniè main sponsor e saràpresente con un'areamatching dedicata alnetworking04/11/2019 16:52

‘Vinitaly Pavilion’ e ‘SolInt’l Evo Oil Show’rappresentano il Made inItaly all’Hong KongInternational Wine &

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- O cina Rancilio 1926 organizza 'Oggetti d’arte. La Regina e l’Ottagonale. La Belle Epoque e iruggenti anni’20', conferenza prevista per l'8 novembre 2019 dalle 21:00 alle 23:00 presso O cinaRancilio 1926 (via Don G. Galeazzi, 22); 'Oggetti d'arte. La Preziosa e la Ducale. American Style e glianni '50', conferenza prevista per il 15 novembre 2019 dalle 21:00 alle 23:00 presso O cina Rancilio1926 (via Don G. Galeazzi, 22); 'Chiccolino', attività per bambini prevista dall'11 al 14 novembre 2019alle 8.30/9.30/10.30/11.30 presso O cina Rancilio 1926 (via Don G. Galeazzi, 22); 'Caccia al ca è',attività per bambini prevista dal 19 al 20 novembre 2019 alle 8.30/9.30/10.30/11.30 presso O cinaRancilio 1926 (via Don G. Galeazzi, 22); 'Piccoli artisti all'opera', attività per bambini prevista per il 23novembre 2019 dalle 16:00 alle 18:00 presso O cina Rancilio 1926 (via Don G. Galeazzi, 22).

- Fondazione ISEC organizza 'Meccanica e passione. Giuseppe De Vecchi e le originidell'industria', mostra prevista per il 12 novembre 2019 alle 18:00 presso (Largo Alfonso La Marmora,17).

- Kartel Museum e MUMAC - Museo della Macchina per Ca è di Gruppo Cimbali organizzano'Una visita a regola d’arte tra cultura d’impresa e made in Italy'. L’8 novembre 2019 dalle 17:45alle 20.00 si svolgerà un percorso guidato attraverso i due Musei con una proiezione cinematogra ca alMUMAC che chiuderà la visita. Kartell Museo (via Delle Industrie 3, Noviglio) e MUMAC – Museo dellamacchina per ca è di Gruppo Cimbali (via P. Neruda 2, Binasco).

- MUMAC - Museo della Macchina per Ca è di Gruppo Cimbali organizza 'Un ca è a regolad'arte, tra letteratura e degustazione', visita guidata/presentazione libro/laboratorio di letturaanimata per bambini previsti per il 17 novembre 2019 presso MUMAC – Museo della macchina perca è di Gruppo Cimbali (via P. Neruda 2, Binasco).

- Museo Teatrale alla Scala organizza 'Letture e note al Museo teatrale alla Scala', a cura diArmando Torno, incontro previsto per il 15 novembre alle 18:00 presso Museo Teatrale alla Scala(L.go Ghiringhelli).

- Assolombarda organizza 'Visioni d'impresa', incontro previsto per il 22 novembre pressoAssolombarda (via Pantano 9).

- Museimpresa organizza 'L’architettura delle nuove fabbriche: forme e processi, strumenti dicompetitività', incontro previsto per l'11 novembre 2019 alle 18:00 presso Assolombarda - SalaCamerano (via Pantano 9). L’incontro si propone di avviare un dibattito sulla fabbrica contemporanea, lacui architettura è mutata nel corso degli anni in funzione dello sviluppo dell’economia della conoscenzae delle nuove tecnologie produttive. Il digitale richiede un cambio di paradigma nella progettazionedegli spazi, nell’interpretazione dei processi produttivi, nell’immaginare nuove forme che si adattano anuovi scenari. Insieme ad Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa, ne discuteranno tra gli altri:Franco Mosconi (Professore associato di Economia e Politica Industriale, Università di Parma),Ferruccio Resta (Rettore Politecnico di Milano), Andrea Pontremoli (CEO and General ManagerDallara) e Cino Zucchi (Architetto e Professore ordinario di Composizione Architettonica e UrbanaPolitecnico di Milano).

- Rinascente Archives organizza 'Rinascente, laboratorio del Made in Italy da oltre 150 anni' ,incontro previsto per il 22 novembre 2019 dalle 17:00 alle 20:00 presso Ra es Milano Istituto Moda eDesign - Sala conferenze (via Felice Casati 16).

- Fondazione Pirelli organizza 'Il nostro Bach. La fabbrica tra musica e scienza', attività per ragazziprevista per il 21 novembre 2019 dalle 10:30 alle 12:00 presso Headquarters Pirelli - Auditorium (viaBicocca degli Arcimboldi 3); 'Visite guidate alla scoperta della Fondazione Pirelli', visita guidataprevista dal 12 al 20 novembre 2019 dalle 17:00 alle 18:00 presso Fondazione Pirelli (Via Piero eAlberto Pirelli 25).

- Fondazione Pirelli e Kartell Museo organizzano 'La fantasia fa l’industria. Le grandi rme per iprogetti Kartell e Pirelli', mostra/visita guidata prevista per il 9 novembre 2019 dalle 14:30 alle 17:30presso Fondazione Pirelli, (Via Piero e Alberto Pirelli 25, MI) e Kartell Museo (via delle Industrie 3,Noviglio).

Spirits Fair04/11/2019 16:22

Appuntamento il 15novembre con il ForumWPP/Ambrosetti e unpanel di relatori tutto alfemminile. Sostenibilità einclusività i temi al centrodell'incontro30/10/2019 20:33

Al via una nuova edizionedi Tech It Easy, il formatdi eventi di H-Farm in cuiaziende, startup edesperti si confrontanosull’innovazione. Si parteil 5 novembre con 'FutureChoices' incollaborazione con Audi30/10/2019 17:39

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- Museo Cubo organizza 'Le campagne pubblicitarie tra cultura d’impresa, innovazione esostenibilità', mostra/tavola rotonda prevista per il 20 novembre 2019 dalle 15:00 alle 18:00 pressoGruppo Unipol (Corso di Porta Romana 19).

- Fondazione Bracco organizza 'A scuola d’inclusione nel Comune multietnico per eccellenza',conferenza prevista per il 20 novembre 2019 dalle 18:00 alle 19:30 presso Palazzo Visconti (via Cino delDuca 8).

- Museo Fratelli Cozzi organizza 'Corrado Lopresto. La passione per il restauro diventa arte.Dalla Balilla a Cambridge', conferenza prevista per il 22 novembre dalle 20:30 alle 22:30 pressoMuseo Fratelli Cozzi (Viale Pietro Toselli 46); 'FDO – For Disruptors Only #13', conferenza previstaper il 13 novembre 2019 dalle 20:30 alle 23:00 presso Museo Fratelli Cozzi (Viale Pietro Toselli 46);'Masterclass Giornalismo Glocal', conferenza prevista per il 13 novembre 2019 dalle 15:00 alle 17:00presso Museo Fratelli Cozzi (Viale Pietro Toselli 46); 'MuseimpresaLAB - Gli studenti diventanociceroni', visita guidata prevista dal 8 al 22 novembre 2019, mer 13 e mer 20 - dalle 10.00 alle12.00/sab 16 dalle 15.00 alle 16.30 / dom 17 dalle 10.30 alle 12.00 presso Museo Fratelli Cozzi (VialePietro Toselli 46).

Un ciclo di visite ai musei e agli archivi d’impresa condotto da teenagers e rivolto a ragazzi e bambini.MuseimpresaLAB è un progetto di alternanza scuola-lavoro che coinvolge studentesse e studenti degliultimi tre anni delle scuole superiori. Tutte le iniziative proposte andranno a costruire il calendario della'Settimana for teens' che si svolgerà in tutta Italia. I ragazzi, seguiti da un tutor del museo/archivio,creeranno format di visita innovativi per condurre i loro coetanei alla scoperta della cultura industriale.

- Galleria Campari organizza 'Campari: storia di una comunicazione a regola d'arte', mostra/visitaguidata prevista dal 8 al 22 novembre 2019 presso Galleria Campari (Viale Antonio Gramsci 161).

- Museo Zambon organizza 'Museo Zambon, con noi torni on', visita guidata prevista per il 9novembre 2019 presso il Museo Zambon (Via Meucci, 8).

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06-11-201936E ECO DI BERGAMO

Il museo storico della Same di Treviglio ospiterà la mostra

Vespa, Campaci, AlfaL'ingegno in 50 iconein mostra alla SameOggi l'inaugurazione alMuseo Same: è organizzata daMuseimpresa e resterà apertada venerdì al 20 dicembre

zwwww Ci saranno la Vespa, labottiglia del Campaci, il Tratto-rino universale della Same, lopneumatico Cinturato Pirelli, laGiulietta Spider dell'Alfa Ro-meo. E poi le sedie Kartell, la pa-staBarilla, il modellino dell'elet-trotreno Etr300 «Settebello», lamacchina per scrivere OlivettiValentine. Insomma, gli oggettiche hanno fatto la storia del ge-nio italiano nell'impresa del no-stro Paese: saranno esposti daquesto venerdì e fino al 20 di-cembre nel Museo storico dellaSame di Treviglio, dove oggi ver-rà inaugurata la mostra «50+! Ilgrande gioco dell'industria».Sottotitolo: «Cinquanta oggettiche hanno fatto la storia dell'im-presa italiana».Un viaggio nello spazio e nel

tempo alla riscoperta di queglioggetti che sono dunque diven-tati delle icone, simboli della Pe-nisola anche all'estero, ma con iquali la nostra industria ha fattola storia, non solo dell'industriastessa, ma anche dell'intera Ita-lia. La mostra è organizzata da«Museimpresa» di Milano e cu-rata da Francesca Molteni: ac-

canto agli oggetti - o ai loro mo-dellini, come nel caso dello sto-rico treno «Settebello» - ci sa-ranno dei pannelli esplicativi.«In questo modo sarà possibile -spiega Primo Ferrari, del MuseoSame - ripercorrere la storiadell'industria italiana attraver-so gli oggetti simbolo della crea-tività, delle competenze e del-l'ingegno italiano. Prodotti delMade in Italy impressi nel no-stro immaginario e che hannocambiato costume, economia estile di vita della società italia-na».

L'evento, promosso da Con-findustria, è organizzato in oc-casione della «XVIII Settimanadella cultura d'impresa». La mo-stra ha già fatto il giro delle piùimportanti aziende italiane edelle sedi di enti e istituzioni ita-liane e straniere. Sarà aperta dallunedì al venerdì, su prenotazio-ne (0363.421695), dalle 8,30 alle12,30 e dalle 13,30 alle 17,30.Aperture straordinarie liberenelle domeniche 10 e 17 novem-bre, con laboratori didattici a cu-ra del Museo Explorazione diTreviglio, intervallati dalla pro-iezione di «NewMuseum(s)»,un docufilm di Francesca Mol-teni che racconta gli archivi emusei d'impresa italiani. Visita-bile, infine, anche l'Archivio sto-rico Same.Fabio Conti

Cinquant'anni famorival.ui~i 1~lke~ini

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05-11-20196Cronaca

DELL'_ECON OBlïA.00m

XVIII EDIZIONE CON APPUNTAMENTI A VERONA E VILLAFRANCA

LE CULTURED1MPRESIISONO A REGOLA D'ANTE1110 novembre al Museo Nicolis e il 22 novembre all'Istituto Universitario SalesianoAnnunciati gli appuntamenti aVerona e provincia della XVIIIedizione della Settimana dellacultura d'impresa, la rassegna dieventi promossa daConfindustria. In particolare, aVerona l'OsservatorioMonografie d'Impresa promuo-ve per il 22 novembre ore 10.45l'incontro con proiezione cine-matografica dal titolo: "L'innovazione dell'Impresa traCultura della memoria eResponsabilità Sociale" alloIUSVE- Istituto UniversitarioSalesiano Venezia, Campus diVerona (Regaste San Zeno,17),mentre a Villafranca il MuseoNicolis organizza il 10 novembrela visita guidata dal titolo"Custodire e riutilizzare le risor-se: l'Heritage fra passato e pre-sente" (15.00-16.30).Museimpresa - AssociazioneItaliana Archivi e Musei

d'Impresa - partecipacosì alla Settimanadella Culturad'Impresa, che que-st'anno si terrà dall'8al 22 novembre 2019in diverse città italia-ne. Convegni, incon-tri, workshop, proie-zioni cinematografi-che, mostre, dibattitie visite guidate rac-conteranno ai visita-tori l'immenso patri-monio culturalecustodito all'internodei musei e degliarchivi di grandi,medie e piccole imprese italia-ne. Il tema scelto per questaedizione è "A regola d'arte.L'Italia delle culture d'impresa:inclusiva e sostenibile". Leimprese italiane, stimolate dalletrasformazioni sociali, economi-

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Antonio Calabrò

che, ambientali hanno infatti lacapacità di evolversi e di inno-varsi, cambiando le proprie tra-iettorie e conquistando nuovispazi di competitività. «L'Italia -afferma Antonio Calabrò, pre-sidente di Museimpresa - è

ricca di "fabbriche belle", luoghicaratterizzati dalla vocazionealla sostenibilità sociale eambientale, generatori e ispira-tori di competitività e di innova-zione. I musei e gli archivi d'im-presa raccontano anche i pro-cessi che determinano la crea-zione di spazi ben progettati dalpunto di vista architettonico,sicuri, luminosi e accoglienti,ambienti nei quali è piacevolelavorare e nei quali è possibilecreare e produrre oggetti di altaqualità destinati anche ai mer-cati internazionali». Oltre 80 leiniziative e molte le città coinvol-te. È l'Italia che non ti aspetti:insieme alle capitali industriali,come Milano, ci sono tanti altriluoghi dove la comunità e leimprese si riconoscono in unostesso progetto comune, tra cuiPescia, Treviglio, Rossano,Parma, Biella, Fabriano, Ivrea.

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L'INCHIES Ì.

ILPATRIVONIOPOCO SFRUTTATODEI V USEI DI I V PRESA

a pagina iii Rullo

II Piemonte conta 11 spazi dedicati al patrimonio industriale, custodi della storia e potenti veicoli di comunicazione del Made in Italy. Ma i costi non sempre ripagano

le spese per allestirli e mancano percorsi esperienziali

9r1

La corsa per il futuro dell'azienda

finisce in un museo

1 futuro è di chi ha un grandepassato». E questo il motivoche spinge sempre più leaziende a creare i musei d'im-presa legati al loro brand.«Non solo per fermare la sto-ria e custodire la propria me-moria, ma proprio per attin-gere idee e soluzioni che aiu-tino l'azienda stessa a miglio-rarsi, innovarsi e soprattuttorinnovarsi», spiega FrancescaAppiani, vicepresidente diMuseimpresa e curatrice delmuseo Alessi di Omegna.Tanto che dal caffè Lavazza al-la birra Menabrea, dagli stessioggetti di design Alessi fino almuseo Carpano, alle auto Fiato alle penne Aurora tutti imarchi più importanti hannoaperto negli ultimi anni unospazio, anche non ampio, incui raccontano la loro storia ele tradizioni che li hanno resicelebri.Un tuffo nel passato dove a

essere messo a disposizionedel visitatore è il patrimoniostorico-culturale dell'azienda.«Così si celebra il Made inItaly — continua Appiani —.La rivoluzione industrialepassa attraverso i musei checonservano, tutelano e valo-rizzano la memoria delleaziende. Storie inedite che

vengono raccontate attraver-so gli oggetti e i documenticustoditi. E che parlano dipersone, lavoro, cultura e in-novazione».Peccato che, al giorno d'og-

gi, ci siano però ancora troppipochi marchi disposti a rac-contare la propria storia. Solo81 aziende sono iscritte a Mu-seimpresa in Italia; n in Pie-monte. Un numero che au-menta del 30% se si contanoanche i brand non legati al-l'associazione promossa daConfindustria e Assolombar-da. «Ma sono sempre troppopoche — chiosa PasqualeSeddio, professore di strate-gie e politiche d'impresa al-l'Università del PiemonteOrientale —. E lo specchio delnostro Paese. Un museo im-presa si innesta su un campoche ha già numeri molto esi-gui: quello della cultura. Bastaconsiderare che solo i116% de-gli italiani si reca in un museoalmeno una volta all'anno. Epensare che queste sono real-tà rintracciabili solo in Italia.All'estero non esiste la culturadel brand come simbolo diappartenenza. Eppure non siriesce a sfruttare questo po-tenziale». I numeri dei visita-tori infatti confermano que-sto trend: un milione di bi-glietti staccati in tutta Italia.Accessi che in Piemonte va-riano dai 4omila visitatori delmuseo Lavazza ai 1.5oo regi-strati da quelli Olivetti o Ales-si. «Chi si reca nei musei sto-rici cerca un'esperienza —continua il docente —. Lavaz-

za in questo ha fatto da apripi-sta: ha spinto sull'innovazio-ne presentando il primo caffèda bere nello spazio. E chiaroche il visitatore è incuriositodalla novità e vuole conosceredi più l'azienda. E il museoraggiunge il suo obiettivo: tra-sformarsi in un canale di co-municazione potente per fi-delizzare i suoi clienti».

«Il brand heritage è unasfaccettatura dell'identità dimarca — continua il profes-sore —: rappresenta ciò chel'azienda è oggi grazie allapropria storicità. Pensiamoalla Lettera 22: è l'esempio delprodotto che può diventareun simbolo, uno strumento dicultura attraverso cui raccon-tare innovazioni e sperimen-tazioni. Quando parliamo dimuseo dobbiamo farlo in for-ma dinamica. A nessuno inte-ressa più vedere pannelli ovecchi archivi. Ma per ora èciò per cui si paga». Qualcunoha provato a cambiare rotta.Come Italgas.Tra le stanze diTorino i bambini possono ci-mentarsi in quiz per vedere sesi è capito quanto raccontatodurante la visita. «In questimusei si trovano le storie del-la vita degli operai — affermaAppiani —. Reale Mutua haper esempio una sala dedicataal lavoro femminile dove siracconta cosa succedeva alledonne che rimanevano incin-ta. E poi ci sono tante altre cu-riosità. Chi sa per esempioche le targhe di ferro ancoraoggi incastonare su alcuneabitazioni servivano al servi-

zio dell'assicurazione per farspegnere gli incendi ai vigilidel fuoco che offrivano unservizio privato? ».A mancare allora sono forse

le esperienze dedicate ai visi-tatori. E quello che sta pro-vando a offrire l'archivio stori-co Olivetti, guidato da Gaeta-no di Tondo. «E il museo chedeve andare dai visitatori, nonil contrario — dice —. Il mo-do? Usando i social. E quello ilcanale in cui ci si deve raccon-tare. L'archivio così è già arri-vato a Parma. Ora andrà a Ma-tera. Chiedere ai visitatori divenire da noi ci avrebbe la-sciato nell'anonimato. Siamonoi ad andare da loro. Offren-do emozioni. Ivrea, capitaleUnesco dell'Innovazione ha sìpiù turisti sul territorio, mac'è ancora molto da fare percrescere». Un leitmotiv segui-to anche da altre aziende chepian piano stanno cercandodi sviluppare attività di ricer-ca, di formazione e di appro-fondimento. «Gli archivi nonvengono solo usati per rac-contarsi. Ma sono anche stru-mento di formazione dei nuo-vi dipendenti — osserva an-cora Appiani —. E poi l'azien-da li usa anche come fonte diispirazione. Capita nel campodella moda: i creativi spessostudiano i dettagli sulle vec-chie carte e sui vecchi docu-menti custoditi nel tempo. Dalì nascono nuove linee in cuisi ritrovano dettagli del passa-to. Insomma non è solo unmodo per sottolineare la tra-dizione italiana. Anche se è

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capitato. Ad esempio nel casodi cambio di proprietà di Fila,la nota marca di abbigliamen-to biellese. Una volta passataai coreani sono stati loro a vo-ler mantenere H legame con lastoria dell'azienda. Il motivo?Il made in Italy è in ogni casosinonimo di qualità».La nota dolente restano pe-

rò costi di allestimento di unmuseo. Alcune imprese cer-cano di rientrare delle speseattraverso H biglietto d'ingres-so, altre invece consentono vi-site gratuite. «Non si riesce inogni caso a riavere quanto in-vestito — conclude Appiani—. Con i biglietti si copre un10% della spesa. Il resto è tuttoa carico della ditta. In questoperò può essere d'aiuto ilmerchandising oppure a darevalore aggiunto è lo stessomarchio. Nel primo caso cisono aziende che riescono acontenere i costi e andare ad-dirittura in pareggio di bilan-cio. Nel secondo caso l'esem-pio può essere proprio Alessi.Comprare un oggetto di desi-gn vuol dire avere in casa unprodotto esposto al Moma diNew York. Sinonimo di quali-tà se non di arte».

Floriana Rullo

I musei di ImpresaLEGENDA

10 Ciboe benessere

C) Design

• Economiae società

O Moda

O Motori

O Ricercae innovazione

La scheda

• Solo 81aziende sonoiscritte aMuseimpresain Italia; 11 inPiemonte

• In regione cisono CasaMartini,Archivio MaireTecnimont,Spazio LaStampa, MuseoRai, MuseoLavazza,MuseoCarpano,CollezioneCiviltà dellaplastica,Archivio storicoOlivetti,Archivionazionalecinemaimpresa,FondazioneFila Museum,CasaZegna,CasaMenabrea,Museo Alessi

• Gli accessi inPiemontevariano dai40milavisitatori delmuseo Lavazzaai 1.500di Olivetti oAlessi

PasqualeSeddio

All'esteronon esiste laCultura delbrand comesimbolo diappartenen-za. Eppurenon si riescea sfruttarequestopotenziale

~Dorrnaz!ossola

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Cosìin Piemonte o

oo ® •Biella

Ivrea•

Vercelli

•Pinerolo

•Cuneo

® •—Torino Asti

• •Alessandria

•Alba

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Novara•

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FrancescaAppiani

Gli archivinonvengonosolo usatiperraccontarsiMa sonoanchestrumentodiformazionedei nuovidipendenti

StoriaIl museoOlivetti a Ivreaannovera iprodotti dicalcolo e perlascritturasfornati dallafamosafabbrica

Cosìin Italia

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04-11-201922la Nuova

LA SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA

Sete e qualità delle regolenel museo Ca' Pisani RubelliMuseimpresa — Associazio-ne Italiana Archivi e Museid'Impresa — partecipa allaSettimana della Culturad'Impresa, la rassegna dieventi promossa da Confin-dustria, giunta alla sua XVIIIedizione, che quest'anno siterrà dall'8 al 22 novembre2019 in diverse città italia-ne. Convegni, incontri, work-shop, proiezioni cinemato-grafiche, mostre, dibattiti evisite guidate racconterannoai visitatori l'immenso patri-

monio culturale custoditoall'interno dei musei e degliarchivi di grandi, medie e pic-cole imprese italiane.In particolare, a Vene-

zial'Archivio Aziendale Ru-belli promuove dall'8 al 22novembre la Mostra: "La qua-lità della regola. Sete e rego-lamenti dal Rinascimento alMade in Italy" presso Ca' Pi-sani Rubelli —Archivio Azien-dale Rubelli. Orari: Ven 8,15e 22 dalle 11 alle 12, dalle 1516e dalle 17 alle 18.

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03-11-201929il So'eG.IZS 0, . .S

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LA XVIII

EDIZ ONE DELLA

KSEMMANA

DELLA CULTURA

D°IMPRESA»

Dall'a al 22

novembresi svolge la XVIII

edizione della

«Settimana

della cultura

d'impresa»:

sono tante

le iniziative

messe a punto

da Museimpresa

per far conoscere

la storia e la

cultura delle

nostre aziende.

In diverse città si

terranno incontri,

convegni, mostre,

workshop,

proiezioni cine-

matografiche,

dibattiti e visite

guidate che

racconteranno

l'immenso

patrimonio

culturale

custodito in

musei e archivi

di grandi, medie

e piccole imprese.

Info:

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presa.com

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03-11-201918GAllETTA DI MODENA

L'INIZIATIVA

Settimanadella culturad'impresacon Bper

Museimpresa - Associazio-ne Italiana Archivi e Museid'Impresa - partecipa allaSettimana della Culturad'Impresa, la rassegna dieventi promossa da Confin-dustria, giunta alla suaXVIII edizione, che que-st'anno si terrà dall'8 al 22novembre 2019 in diversecittà italiane. Convegni, in-contri, workshop, proiezio-ni cinematografiche, mo-stre, dibattiti e visite guida-te racconteranno ai visitato-ri l'immenso patrimonioculturale di grandi, medie epiccole imprese italiane. AModena Bper protagoni-sta. L' 11 novembre "Visiteguidate teen" presso La Gal-leria. Collezione e ArchivioStorico (9-12. in cia Scuda-ri, 9) e il 19 novembre inau-gurazione della Nuova se-de per l'archivio storico diBper (Via Danimarca 140)

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02-11-20196ZetviA I YA112 C IV

ANDRIA LA RASSEGNA DI EVENTI PROMOSSA DA CONFINDUSTRIA

«Settimana della cultura»via alla XVIII edizione

ANDRIA. Annunciati gli appuntamentia Andria della XVIII edizione della Setti-mana della Cultura d'impresa, la rassegnadi eventi promossa da Confindustria. Mu-seimpresa - Associazione Italiana Archivi eMusei d'Impresa - partecipa alla Settimanadella Cultura d'Impresa, la rassegna dieventi promossa da Confindustria, giuntaalla sua XVIII edizione, che quest'anno siterrà dall'8 al 22 novembre 2019 in diversecittà italiane. Convegni, incontri, wor-kshop, proiezioni cinematografiche, mo-stre, dibattiti e visite guidate racconteran-no ai visitatori l'immenso patrimonio cul-turale custodito all'interno dei musei e degliarchivi di grandi, medie e piccole impreseitaliane. Il tema scelto per questa edizione è"A regola d'arte. L'Italia delle culture d'im-presa: inclusiva e sostenibile". Le impreseitaliane, stimolate dalle trasformazioni so-ciali, economiche, ambientali hanno infattila capacità di evolversi e di innovarsi, cam-biando le proprie traiettorie e conquistando

nuovi spazi di competitività. «L'Italia - af-ferma Antonio Calabrò, Presidente di Mu-seimpresa - è ricca di "fabbriche belle",luoghi caratterizzati dalla vocazione allasostenibilità sociale e ambientale, genera-tori e ispiratori di competitività e di in-novazione. I musei e gli archivi d'impresaraccontano anche i processi che determi-nano la creazione di spazi ben progettati dalpunto di vista architettonico, sicuri, lumi-nosi e accoglienti, ambienti nei quali è pia-cevole lavorare e nei quali è possibile crearee produrre oggetti di alta qualità destinatianche ai mercati internazionali». Il pro-gramma dettagliato delle iniziative di Mu-seimpresa è disponibile sul sito dell'Asso-ciazione al seguente link: settimana.mu-seimpresa.com. In particolare, ad Andria, ilMuseo del Confetto "Giovanni Mucci" or-ganizza "I confetti: un'arte da scoprire egustare" (visita guidata) prevista per il 16novembre 2019 orari: 17.00/18.00/19.00 pres-so Museo del Confetto "Giovanni Mucci".

mezzo secolodi attività dei ragard

9,40,

L'omaggio a chi morì in battaglia

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02-11-20198E ECO DI BERGAMO

Fondazioni e archivi: l'industria bergamasca apre le porte„a n Non solo business al

centro dell'attenzione delleaziende bergamasche che, inoccasione dellaXVIII edizionedella «Settimana della culturad'impresa» in programma dal-l'8 al 22 novembre in tutta Ita-lia, sostengono il nostro patri-monio culturale, mettendo incampo una serie di iniziativeaperte al grande pubblico.Promossa da Confindustria

e organizzata da Museimpresa(l'associazione italiana archivie musei d'impresa) per appro-fondire i temi relativi alla cul-tura d'impresa, la manifesta-zione è intitolata quest'anno«A regola d'arte, e anche Ber-gamo è pronta a svelare il pa-trimonio culturale custoditonei musei e negli archivi di al-cune delle sue realtà impren-

Una foto dell'archivio Dalmine

ditoriali.Si parte l'8 novembre con

l'iniziativa, promossa da Sdfarchivio storico e museo Same,che a Treviglio inaugurala mo-stra «50+! Il grande gioco del-l'industria». L'esposizione, vi-sitabile fino al 20 dicembre suprenotazione, raccoglie ogget-ti iconici dei principali museiindustriali italiani - dalla Ve-spa alla bottiglia Camp ari, daltrattorino universale Same al-la pasta Barilla, dalla Valentinedi Olivetti al Cinturato Pirellidalla Giulietta spider Alfa Ro-meo alle sedie Kartell -, riper-correndo la storia della nostraindustria e del nostro ingegno.Previste anche due aperturestraordinarie, domenica 10 e17 novembre, parallelamente alaboratori didattici, a cura delMuseo Explorazione di Trevi-

glio, intervallati dalla proie-zione di un film documentario-NewMuseum(s), di France-sca Molteni - che racconta gliarchivi e musei d'impresa ita-liani.

Si prosegue, la mattina del16 novembre, presso la Fonda-zione famiglia Legler di Brem-bate Sopra con una visita gui-data dal titolo: «Una giornatatra gli archivi: porte aperte allafondazione» per conoscerne ilricco patrimonio, frutto dellaconservazione e gestione degliarchivi di importanti impreseorobiche, soprattutto del tes-sile: Cotonificio Legler, Mani-fattura Festi Rasini, LanificioRudelli, Cotonificio Honegger,Gioachino Zopfi. Sempre suiniziativa della FondazioneLegler, l'incontro «Tradizione

e innovazione: le filiere greendel tessile bergamasco» in pro-gramma il 18 novembre (17.30alle 19.15), al Museo delle sto-rie di Bergamo, in Città Alta.

Tutti dedicati agli studenti,invece, gli appuntamenti del20 e 22 novembre quando, nel-l'ambito di un progetto più va-sto di alternanza scuola-lavo-ro, alcuni studenti del liceo ar-tistico di Bergamo offrirannoai ragazzi delle medie di Dal-mine e ad alcuni loro compa-gni la propria visione dell'ar-chivio storico di FondazioneDalmine, la «costola» cultura-le di TenarisDalmine che daanni promuove la cultura in-dustriale, valorizzando la sto-ria di un'impresa siderurgicaradicata nel territorio da oltreun secolo.A.P.

Economia

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02-11-201935MILANO

FINANZA

Museimpresa alla Settimana della Cultura d'Impresa

Museimpresa Associazione ItalianaArchivi e Musei d'Impresa parte-cipa alla Settimana della Cultura

d'Impresa, la rassegna di eventi promossada Confindustria, giunta alla sua XVIIIedizione, che quest'anno si terrà dall'8 al22 novembre 2019 in diverse città italia-ne. Convegni, incontri, workshop, proiezionicinematografiche, mostre, dibattiti e visi-te guidate racconteranno ai visitatoril'immenso patrimonio culturale custodi-to all'interno dei musei e degli archivi di'grandi, medie e piccole imprese italiane. Iltema scelto per questa edizione è «A rego-

la d'arte. Rltalia delle culture d'impresa:inclusiva e sostenibile». Le imprese italia-ne, stimolate dalle trasformazioni sociali,economiche, ambientali hanno infatti lacapacità di evolversi e di innovarsi, cam-biando le proprie traiettorie e conquistandonuovi spazi di competitività. «L'Italia», af-ferma Antonio Calabrò, presidente diMuseimpresa, «è ricca di fabbriche bel-le, luoghi caratterizzati dalla vocazionealla sostenibilità sociale e ambientale,generatori e ispiratori di competitività e in-novazione». I musei e gli archivi d'impresaraccontano anche i processi che determi-

nano la creazione di spazi ben progettatidal punto di vista architettonico, sicuri, lu-minosi e accoglienti, ambienti nei quali èpiacevole lavorare e nei quali è possibilecreare e produrre oggetti di alta qualitàdestinati anche ai mercati internazionali».Oltre 70 le iniziative e molte le città coin-volte. E l'Italia che non ti aspetti: insiemealle capitali industriali, come Milano, cisono altri luoghi dove la comunità e le im-prese si riconoscono in uno stesso progettocomune, tra cui Pescia, Treviglio, Rossano,Parma, Biella, Fabriano, Ivrea. (riprodu-zione riservata)

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la Repubblicanilano

L'intervista

Calabrò"La sostenibilitànon fa solo bene

Conviene"È fermamente convinto che senzainvestimenti green o più in generalein sostenibilità ambientale ormainon si possa andare da nessunaparte. E che le imprese, per restaresul mercato, non possano non tenereconto di questo aspetto. AntonioCalabrò è vicepresidente diAssolombarda con delega agli Affariistituzionali, organizzazione, culturae legalità, presidente diMuseimpresa e direttore dellaFondazione Pirelli.

Regalare alberi o prendersi curadi aiuole e parchi pubblici non saràmica il nuovo mecenatismo...«Bisogna superare il concetto dimecenatismo. Da parecchio tempo,

ormai, le imprese più innovativehanno abbandonato questo tipo dilogica. L'investimento, che sia insostenibilità ambientale piuttostoche in cultura, per fare un paio diesempi, non è un'opera da filantropi,ma è un impegno che le imprese siassumono verso la società, verso sestesse e verso i propri lavoratori, percrescere e stare sul mercato. Sonomolti ormai gli imprenditori che sipongono questa domanda: "Qualisono i nuovi strumenti che possoutilizzare per essere competitivo?"».Una questione di strategie e di

marketing, insomma.«Non soltanto. È riduttivo parlare dimarketing, direi che si tratta propriodi scelta di un asset aziendale. Faccioun esempio: Pirelli decide di farprogettare la sua fabbrica da RenzoPiano o altri si avvalgono di architetticome Cino Zucchi o De Lucchi. E nonlo fanno per un'operazione direstyling glamour, masemplicemente perché perrealizzare oggetti e servizi di altaqualità, come nel miglior made inItaly, è necessario lavorare infabbriche belle, sicure, accoglienti esostenibili. Quella "fabbrica bella"che influisce positivamente appuntoanche sulla produttività. Lo stesso

r

Antonio Calabròè vicepresidentedell'associazionedegli industrialimilanesi

vale per gli investimenti insostenibilità: un'impresa attentaall'ambiente migliora le proprieperformance. Si tratta di scelte disostanza, non solo dicomunicazione».

L'attenzione che in questoperiodo viene data al tema delcambiamento climatico stainfluenzando le scelte degliimprenditori?«Assolutamente sì, tutte leinnovazioni, anche a livello di policyaziendali, avvengono all'interno diun contesto. E il contesto attualerichiede una maggiore attenzionealle questioni ambientali. Non solo,imprenditori e manager stannoormai imparando che esseresostenibili non solo fa bene maconviene».

Pensa che questa nuovatendenza green possa sottrarrerisorse ad altri settori come adesempio la cultura?«No, una cosa non esclude l'altra.Tutt'altro. C'è una coesistenza tra levarie forme di impegno, sia essoambientale o culturale. E mi spingopiù in là: sarebbe il caso ormai dipianificare strategie convergenti cheincludano anche risorse destinatealla responsabilità sociale».

"Alberi in dono a Milano,L Ibra del mai hetinn , er+Ie

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RADICI ANTICHEIl museo della

- liquirizia GiorgioAmarelli di Rossano,in Calabria, è natonel 2001 e racconta

ia storia di unafamiglia che risale

all'anno Mille.

IffirtsISt~COLLEZIONARE LA BELLEZZA

Raccolgono il meglio dei prodotti e della cultura del Made in Italy.Organizzano visite, mostre, eventi. Raccontano l'avventurosa storia del saper fare

nazionale. Ce li racconta il presidente, Antonio Calabrò

«A che cosa serve un museo d'impresa?

A dare tangibilità a una storiaintangibile». La definizione, perfetta, è diMarco Montemaggi, fra i firmatari, nel2011, del documento di nascita diMuseimpresa, associazione promossa daConfindustria e Assolombarda cheriunisce 84 spazi espositivi e archivistorici di grandi aziende italiane. Luoghivivi, vitali e visitabili gratuitamente dalpubblico.Ma che cosa sono esattamente i museid'impresa? Sono spazi in cui un'aziendaracconta la propria storia. Luoghi dovetradizione, esperienza e innovazione sifondono e dove anche l'arte èprotagonista: basti pensare ai lavori delpadre della pubblicità Armando Testa

22 TOURINCa NOV 2019

Intervista di LUCA SONORA

per Femet Branca e per Lavazza, o a Laricerca scientifica (1961), lo straordinariomosaico realizzato da Renato Guttusoper Pirelli, che fa bella mostra di sé neglispazi milanesi della Fondazione.Sempre in Pirelli abbiamo ritrovato unacampagna pubblicitaria degli anniSessanta per un costume da bagno ingomma: era realizzata per il mercatoamericano e la protagonista eranientemeno che Marilyn Monroe. Poivennero il calciatore brasiliano Ronaldo,il figlio del vento Carl Lewis, leggendarioatleta vincitore di 9 ori olimpici, e ilmitico calendario Pirelli, oggetto dacollezione e di culto.Arte e spettacolo, moda e design si sonointrecciati per un secolo nelle aziende

storiche italiane. Artisti, scultori, pittori,fotografi hanno interagito con le aziended'avanguardia e raccontandoleraccontavano la realtà. Passato, presentee futuro convivono insomma nei museid'impresa.

Distribuiti su tutto il territorio nazionale

(anche se quasi il 40 per cento si trova inLombardia) i musei d'impresacomprendono le più svariate categorie:cibo, design, economia, moda, motori,ricerca e innovazione. Sono realtàgiovani: come conferma una recentericerca sulle fondazioni d'impresarealizzata da Bracco e Soliditas, i143 percento è nata dopo i12005.Non tutti coincidono con un marchio:

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per esempio, a Legnano (Mi) c'è il museoCozzi che è una collezione privata di

vetture Alfa Romeo, totalmente slegato

dalla casa madre; in Veneto, il Museodella calzatura di Villa Foscarini Rossi,proprietà del marchio Rossimoda,espone oltre 1.600 modelli di calzaturefemminili di lusso di tutte le marche.Lungi dall'essere luoghi statici, ospitanoeventi e mostre temporanee: è il caso delmuseo Salvatore Ferragamo di Firenze,dove è in corso fino a marzo 2020 lamostra Sustainable thinking che invita a

riflettere sul rapporto fra industria esostenibilità, in un'ottica sempre più

necessaria di tutela ambientale. Spessofanno rete sul territorio con altre realtàdel settore, come nel progetto Motor

Valley, che in Emilia Romagna unisceautodromi, collezioni private e museid'impresa come quelli di Ducati eLamborghini. Anche il Touring ClubItaliano ha dato un suo importantecontributo, realizzando diversi anni fauna guida dedicata; fornendo tramite

«DOBBIAMORITESSEREGLI INTERESSICOMUNI»

l'Archivio storico materiali e contenuti;partecipando a eventi come la conferenzadi Napoli di settembre 2018.

Giornalista e saggista, già direttore dellaFondazione Pirelli, Antonio Celebrò (nellafoto a sinistra) è vicepresidente diAssolombarda, è stato direttore editorialedel gruppo 11 Sole 24 Ore e vicedirettore delquotidiano. È inoltre consigliere del TouringClub Italiano e di altre società e fondazioni.Da giugno 2019 è presidentedell'associazione Museimpresa: la personagiusta per raccontare questo mondo e, conesso, l'Italia degli ultimi 150 anni.«Musei e archivi di impresa sonostraordinari veicoli di sintesi tra storia einnovazione nel nostro Paese epermettono di documentare e raccontarequanto le imprese hanno fatto econtinuano a fare per la crescitaeconomica, sociale, civile dell'Italia.C'è un netto fil rouge: manifatture,servizi, banca, commercio hanno sempreseguito due regole: qualità e

A Bologna, il MuseoDucati racconta quasi

un secolo di storia(la Società Scientilk.Radio Brevetti Ducalifu fondata nel 19jß,

e sessant'anni dicompetizioni.

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Quest'anno la settimana dellacultura d'impresa... raddoppia

Durerà 15 giorni, dall'8 al 22 novembre 2019, la XVIII Settimanadella Cultura d'Impresa, promossa da Confindustria. Comeogni anno, Museimpresa aderisce con un ricco calendario dieventi e iniziative: in programma convegni, mostre, proiezionicinematografiche, attività di animazione, visite straordinarie,inaugurazioni, concerti, eventi teatrali, laboratori, reading,workshop. II filo conduttore dell'edizione 2019 sarà A regolad'arte. L'Italia delle culture d'impresa: inclusiva e sostenibile.Nel 2018, le oltre 70 iniziative di Museimpresa e degli associatihanno registrato oltre 19mila presenze.Per informazioni e per consultare il calendario aggiornato,www.museimpresa.com/category/settimana-della-cultura-dimpresa/.

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La Fondazione Pirelli di Milano: oltre un secolo di pubblicità e design.

L'Archivio storico e Museo Birra Peroni di Roma.

24 TOURING NCV 2019

Un reperto dellaFondazione Pirelli diMilano: la pubblicitàdegli pneumaticiPirelli realizzatada Mario Strappaper la copertina dellarivista mensile delTouring Club italianodel giugno 1912.

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Lo Spazio Strega di Benevento: la storia e i segreti di un liquore unico.

Il Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi a Stra (Ve).

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Ospitato nello storico palazzo Spini Fermi,nel centro storico di Firenze, il MuseoSalvatore Ferragamo è dedicato alla storiadell'azienda e alla vita del suo fondatore.Articolato in sette sale, racconta quarantaanni di attività, dagli Anni Venti al 1960.

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LE VISITE, SU PRENOTAZIONE, SONO GRATUITE

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A Napoli, il Reale Opificio Meccanico fondatodai Borbone nel 1840 per l'avvio della primalinea ferroviaria italiana, la Napoli-Portici,è la sede del Museo Nazionale Ferroviario dìPietrarsa. Proprietà della Fondazione Ferroviedello Stato Italiane, si sviluppa su 36mila mq.

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bellezza dei manufatti. In Italia abbiamoda sempre una grande vocazioneinternazionale, perché, per citare lostorico ed economista Carlo M. Cipolla,l'Italia "è abituata fin dal medioevo aprodurre, all'ombra dei campanili, cosebelle che piacciono al mondo".Siamo esportatori da sempre. Questatradizione è rimasta, rinnovata,nell'Ottocento e poi nel dopoguerra, conil boom economico.Siamo sempre stati bravissimi meccanici,e mi riferisco anche agli elettrodomestici,non solo alle vetture. Abbiamo sempreusato meno acciaio degli altri, perché neavevamo meno. Abbiamo copiato imercati esteri e abbiamo fatto meglio.Abbiamo avuta una straordinariaindustria della gomma, Pirelli, per nonparlare di quella dell'auto. La Spinarealizzata da Renzo Piano per Pirelli a

Settimo Torinese è un esempio dieccellenza di fabbrica, oltre che diprodotto. Adriano Olivetti l'aveva capito:non puoi fare innovazione in unsottoscala poco illuminato.Siamo il secondo Paese manifatturiero inEuropa, subito dopo la Germania.Primeggiamo nella chimica: la plastica èun'invenzione italiana, che feceguadagnare il premio Nobel per lachimica nel 1963 a Giulio Natta. Ma quasinessuno lo sa, o lo ricorda. La memoria èimportante. Le imprese italiane hannooggi una grande responsabilità: costruireil racconto di sé».

C'è di che essere orgogliosi. Ma se fra leimprese c'è competizione, come possonoi musei d'impresa fare squadra?«Competizione viene dal latino cum-petere, andare insieme verso obiettivi

comuni. Questa è l'idea di competizionenei musei d'impresa. Le strutture sulterritorio devono lavorare insieme eriscrivere il ritratto di un Paese che èancora il più bello del mondo. Dobbiamoritessere gli interessi comuni.Siamo il Paese - questo lo sanno in pochi- in cui per le imprese è più sempliceessere sostenibili dal punto di vistaambientale. Lo conferma il dossier 2019di Symbola, a cura di Ermete Realacci, chefotografa i primati dell'economianazionale e che consiglio di leggere».

In alcuni casi, come per la grande industriasiderurgica, ma non solo, i musei d'impresanon rischiano di essere solo nostalgicimonumenti ai caduti?«Io non credo che la grande industria siamorta. Solo, si è trasformata. Oggiesistono tante piccole imprese riunite in

UNA MAPPA DELL'ITALIA DEL SAPER FARE

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Nella palazzina Libertydi Sesto San Giovanni(Milano) che fu la primafabbrica di Campari,la Galleria Campaviracconta oltre 150 annidi storia dell'azienda.

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BIRRAPERONI

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distretti, e questi ultimi per molti versi

sono assimilabili alle grandi industrie.

Il distretto della ceramica è oggi quella

che ieri era la grande industria dellaceramica. Ma ha la capacità di

aggiornarsi e ripensarsi più velocemente.

Abbiamo "piccole" imprese, dal puntodi vista dei dipendenti e del fatturato,che sono leader nel loro settore nel

mondo. Come possiamo considerarledavvero piccole?»

La politica ha abbandonato la grande

impresa: luogo comune o realtà?

«Gli ultimi politici che sono entrati nelle

fabbriche sono stati Enrico Letta ePierlugi Bersani, quasi vent'anni fa.

Poi il vuoto. Una politica che non sa cosa

c'è nelle fabbriche, che non ci entra e

se ci entra lo fa solo per farsi fotografare,come può sostenere il settore?»

Secondo lei quali sono i musei d'impresa

che andrebbero assolutamente visitati?«Sicuramente il museo della LiquiriziaAmarelli a Rossano, in Calabria;il museo della Ducati a Bologna,e il museo Lavazza a Torino... E davveromagnifico. Anche se è più tecnica,mi permetto di consigliare anche laFondazione Tenaris Dalmine (Bg), unatestimonianza molto sofisticata dellagrande industria dell'acciaio».

Che progetti avete per l'immediato futuro?

«Sempre più scolaresche visitano i museid'impresa, non solo delle scuolesuperiori ma anche delle primarie.Museimpresa è divenuta un punto diriferimento istituzionale: significativol'accordo con il Ministero per i Beni e leAttività culturali, del 2017, che haratificato l'integrazione dei musei

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d'impresa nel Sistema MusealeNazionale e ha segnato il riconoscimentodel museo d'impresa come modellomuseale contemporaneo.Per continuare a crescere, Museimpresaritiene fondamentale l'alleanza trasoggetti di diversa natura: pubblici eprivati, imprese e istituzioni, università ecentri culturali, tutti uniti in una comuneprogettualità, volta a recuperare, tutelaree valorizzare un patrimonio straordinariodel mondo economico, che innerva lacultura materiale e scientifica italiana.Una collaborazione con il Touring ClubItaliano è indispensabile ed ècaratterizzata dalla consapevolezzache la cultura, la bellezza del Paese,non sono solo arte e architettura,ma sono anche la cultura materiale deiterritori e delle comunità, di cui leimprese sono un elemento fondante».

Museimpresa è l'associazione italiano deimusei e degli archivi d'impresa, promossado Assolombarda e Confindustria.Ne fanno parte 84 realtà distribuite su tuttoil territorio nazionale, anche se quasi it 40per cento sono in Lombardia.Generalmente sono aperti al pubblico pervisite guidate gratuite, su prenotazione.Ecco una nostra selezione di museid'impresa da non perdere da un punto divista turistico-culturale.

1- Torino, Museo e Archivio storico Lavazza2 - Omegna (Vb), Museo Alessi3 - Legnano (Mi), Museo Cozzi4 - Milano, Fondazione Pirelli5 - Milano, Collezione Branca& - Noviglio (Mi), Kartell Museo7 - Sesto San Giovanni (Mi),

Galleria Campavi8 - Stra (Ve), Museo della Calzatura

di Villa Foscarini Rossi9 - Villorba (Tv), Archivio Benetton10 - Bologna, Museo Ducati111- Firenze, Museo Salvatore Ferragamo12 - Roma, archivio storico

e museo Birra Peroni13 Napoli, Museo Nazionale Ferroviario

di Pietrarsa14 Benevento, Spazio Strega15 Rossano (Cs), Museo della Liquirizia

Giorgio Amarelli

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LA NAZIONEPisa

La storiadi «Farmigea»in una mostraNella sede della Camera di Commercio viaggiodall'archivio storico dell'azienda farmaceutica

PISA

Come si produce un farmaco?Come si distribuisce? Quanto co-

sta la ricerca? A queste e ad altre

domande sulla farmaceutica, in

particolare l'oftalmologia, si tro-

verà risposta nella mostra «Farmi-

gea, una storia italiana - Viaggio

tra identità, industria, ricerca e

sostenibilità» organizzata in oc-

casione della Settimana della Cul-

tura d' Impresa, rassegna di even-

ti promossa da Confindustria,giunta alla sua XVIII edizione,

dall'Archivio Storico di Farmi-

gea, azienda farmaceutica pisa-na attiva dal 1946. L'appuntamen-

to è domani nel salone 'ex-borsa

merci' della Camera di Commer-

cio di Pisa in piazza Vittorio Ema-

nuele II. Nella mostra verrà riper-

corsa la storia di Farmigea, nata

nel 1946, da sempre di proprietà

della famiglia Federighi e oggi

giunta, con l'attuale amministra-tore Mario Federighi, alla quarta

generazione. L'azienda è concen-

trata sin dalla fondazione nel

campo dell'oftalomogia sia per

la produzione di farmaci sia per

la ricerca. E proprio il tema della

ricerca si ripropone costante-

mente negli oltre 70 anni di sto-ria con la realizzazione di una se-rie di brevetti che hanno portatoimportanti innovazioni nel setto-re oftalmologico a livello mondia-le. Nella mostra trova spazio an-che l'organizzazione di una indu-stria farmaceutica descrivendo-ne i vari passaggi: dalla fase di ri-cerca e sviluppo, alla produzionedi un farmaco fino alla distribu-zione e alla legislazione farma-ceutica. Per l'occasione sarannovisibili oltre a cimeli storici ancheoggetti di laboratorio odierni edella produzione, comprese alcu-ne materie prime. II percorso del-la visita si snoda seguendo Iastruttura aziendale: identità e sto-ria, ricerca e sviluppo, produzio-ne, legislazione e distribuzione inItalia e nel mondo.La mostra è strutturata per rivol-gersi al più ampio pubblico possi-bile individuando tipologie di visi-te guidate differenti. Il mattino(dalle 9,30 alle 14) è riservato allescuole con percorsi in baseall'età degli alunni (dalle elemen-tari alle superiori). II pomeriggio(dalle 14,30 alle 18,30) Ia visita èa ingresso libero. Per informazio-ni e prenotazioni: [email protected], [email protected].

40100P"- Due immagini dei

laboratori di

Farmigea, oggi:

sotto, una foto

d'archivio dello

stabilimento negli

anni Sessanta

Tempo libero •

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Treviglio

Settimana della cultura d'impresaViale F. Cassani 15 - Dalle 10 alle ore 12 e dalle 15 alle 17, alMuseo Same, workshop dal titolo «Laboratori didattici a curadel Museo scientifico Explorazione di Treviglio», organizzatoda Sdf Archivio Storico e Museo Same; ore 11 e 16, proiezionedel film documentario «Newmuseum(s) Storyies of companyarchives and museums, organizzato da Sdf Archivio Storico eMuseo Same.

Agenda

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LA STAMPA

BIELLA

DUE INIZIATIVE CON REGIONI E CONFINDUSTRIA

Fabbriche aperte e cultura d'impresaLe aziende si svelano al pubblico

PAOLA GUABELLO

BIELLA

Nel fine settimana un ap-puntamento è con Piemon-te Fabbriche aperte, iniziati-va promossa dalla RegionePiemonte. Poi Biella saràparte attiva anche dellaXVIII edizione della Setti-mana della Cultura d'impre-sa, promossa da Confindu-stria in diverse città italia-ne. Nel weekend si spalan-cheranno le porte di MeBo(Menabrea Botalla Mu-

seum); di Incas a Vigliano;Pella Sportswear a Valden-go; i lanifici Zegna a Triveroe Cerruti a Biella; Lauretan-ma a Graglia e Marchi & Fil-di a Biella. Per visitare i luo-ghi della produzione c'ètempo fino alle 12 di doma-ni: collegandosi al sitowww. piemontefabbriche a-perte.it si può consultare l'e-lenco e una breve descrizio-ne delle attività.Invece, il tema scelto que-

st'anno dalla Settimana del-

II Museo Menabrea quest'anno si è alleato con Botalla

la Cultura d'impresa è «Are-gola d'arte. L'Italia delle cul-ture d'impresa: inclusiva esostenibile». In questo casofra le 80 iniziative in cam-po, la prossima settimanacon la collaborazione CasaMenabrea, Casa Zegna eFondazione Fila Museum,mercoledì è annunciato ilprimo evento, dalle 16 alle19. Nell'auditorium di Ban-ca Sella, in via CorradinoSella, si svolgerà la proiezio-ne cinematografica «Archi-

vi del passato, musei del fu-turo?». Nella tavola roton-da organizzata dall'Unioneindustriale, si parlerà dellaconservazione della memo-ria aziendale e delle sue fun-zioni. Precede l'incontro lavisita guidata del comples-so dell'ex Lanificio Mauri-zio Sella e sarà inoltre possi-bile visitare la mostra foto-grafica «L'altra macchina.Un industriale bielle se e l'af-fermazione della fotografiainItalia».Domenica 17 dalle 14.30

alle 15.45 e dalle 15.30 alle16.45 a Casa Zegna si svol-gerà una visita guidata daltema «Heritage Day: l'artedi tessere un futuro sosteni-bile», organizzata dal grup-po triverese. —

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02-11-20197il Resto del Carlino

Macerata

«Settimana della cultura d'impresa» in provinciaMostre e visite guidate a Tolentino e Recanati

MACERATA

Annunciati gli appuntamenti aMacerata e in provincia della18esima edizione della «Settima-na della cultura d'impresa», ras-segna di eventi promossa da Con-findustria dall'8 al 22 novembrein diverse città. A Tolentino, Pol-trona Frau organizza «Bricks a co-lori. Creare con la pelle», visiteguidate e attività per bambini alPoltrona Frau Museum. A Recana-ti, invece, l'associazione <dl pae-

saggio dell'eccellenza» organiz-za la mostra «Visit industry Mar-che Hub», il 20 novembre dalle

18 alle 19 in via Battisti. Conve-gni, incontri, workshop, proiezio-ni cinematografiche, mostre, di-battiti e visite guidate racconte-ranno ai visitatori l'immenso pa-trimonio culturale custodito

all'interno dei musei e degli archi-vi di grandi, medie e piccole im-prese. Il tema scelto è «A regolad'arte. L'Italia delle culture d'im-presa: inclusiva e sostenibile».

«Busta paga pesanteestesa anche alle aziende» n

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