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Sommario
È accaduto quest’anno
Introduzione
Giubiana 2017
Monza e stadio “San Siro”: incontro con Papa Francesco
Lettera a Papa Francesco
Lettera dalla Segreteria del Vaticano
Premiazione del concorso di disegno “La diversità” per le scuole primarie e
secondarie
Sessantesimo anniversario di nozze del presidente Gianfranco Castoldi e di
sua moglie Gianna: trent’anni insieme per la Penna Nera
Le nostre uscite sul territorio:
Visita al panificio “Fratelli Cattaneo”
Uscita al mercato di Mariano Comense
Visita al mulino ad acqua di Merone
Visita ai bonsai del signor Carlo
Visita al Centro Commerciale “Mirabello” di Cantù
Gita a Como
Visita all’azienda agricola “La Collina“
Visita alla Croce Bianca di Mariano Comense
Filastrocche di Christine
Poesie di Giorgia
Curiosità dal mondo
L’angolo della cucina
Pagina del buonumore
È accaduto quest’anno
15 gennaio Premiazione concorso “Un Racconto da leggere a Natale”:
XX edizione, organizzato dalla Cooperativa Penna Nera in
collaborazione con il Comune di Mariano Comense e il
quotidiano “La Provincia”, nella sala “San Carlo”
26 gennaio Giubiana:
Pranzo con risotto e salsiccia in cooperativa “Penna Nera”
Pomeriggio: pensieri e disegni sulla Giubiana
h. 17.00 falò della Giubiana con i bambini delle scuole
3 marzo Festa di carnevale in Comunità Arcobaleno con giochi, musica
e tanta allegria
25 marzo Un gruppo della Penna Nera va al Parco di Monza dove c’è il
Papa in visita alla Diocesi Lombarda
14 maggio “Festa della mamma” in Piazza Roma: vendita di fiori e
oggettistica
1 giugno Concorso di disegno “La diversità” in collaborazione con le
scuole primaria e secondaria
Premiazione in cortile Penna Nera
24-1 luglio Vacanza a Bellariva di Rimini
agosto Vacanze
12
settembre
Momento di festa e celebrazione della S. Messa davanti alla
grotta per festeggiare il 60° anniversario di matrimonio del
Presidente Gianfranco e di Gianna e i loro trent’anni in Penna
Nera
29 ottobre Vendita castagne in Piazza Roma
8-17
dicembre
Mercatino della Bottega Magica presso Sala Civica in Piazza
Roma
15 dicembre Tombolata presso la Casa Arcobaleno
20 dicembre Festa di Natale: pizzata e scambio dei regali in Penna Nera
S. Messa e poi scambio d’auguri in Casa Arcobaleno
Introduzione
La grande novità del giornalino di quest’anno è che la nostra redazione si è
ampliata: il lavoro svolto durante l’anno non riguarda infatti più solamente le
attività del gruppo lettura tradizionale, ma ha coinvolto altri gruppi come quello
dell’attività de “I mestieri di ieri, oggi e domani”, con le loro uscite.
Abbiamo avuto la collaborazione nella redazione anche dei nostri “giornalisti”
della comunità Arcobaleno che ci hanno descritto la loro uscita a Como, ma ci
hanno anche suggerito e preparato la ricetta del dolce natalizio.
Per l’anno prossimo abbiamo già in mente altre idee, tante sorprese e novità,
che però, per ora, non vi anticipiamo.
Dalle sue pagine ne approfittiamo anche per farvi gli auguri di un buon Natale
e di un felice 2018 che sia per tutti ricco di salute e soddisfazioni.
La Redazione
Giubiana 2017
Giovedì 26 gennaio abbiamo
festeggiato la Giubiana. A
mezzogiorno abbiamo mangiato
il risotto giallo con la salsiccia,
come vuole la tradizione
brianzola.
Il gruppo di Blanca composto
da Silvia, Annalisa, Michele e
Luca alla mattina ha preparato
una cremina al mascarpone che
poi abbiamo mangiato con il
panettone al termine del
pranzo: era davvero
buonissima, così come “le
lingue di gatto” fatte in casa dal
nostro amico Michele, davvero
fantastiche!
Nel pomeriggio con i nostri
educatori prima abbiamo
colorato un cartoncino con
disegnato la Giubiana e poi sul
retro abbiamo scritto dei
pensieri su quali erano le nostre
paure.
Successivamente Patrizia ha
letto quali erano le paure che i
bambini della scuola avevano
scritto sui loro cartoncini (un
lavoro fatto a scuola con le loro
insegnanti); alcuni di questi
erano: la paura del buio, la
paura delle persone cattive, la
paura di vedere Babbo Natale e
la Befana, la paura delle
lucciole, la paura di perdere la
mamma e il papà… Leggere certe cose ci ha davvero colpito molto!
Questi cartoncini poi sono stati poi messi sul rogo da bruciare insieme al
fantoccio della Giubiana.
Verso le 17 siamo scesi giù in cortile insieme ai bambini della scuole primarie
di Mariano che nel
frattempo ci avevano
raggiunto accompagnati
alcune maestre (due si
erano travestite da
Giubiane) e da tantissimi
genitori; alcuni bambini
avevano anche portato
degli strumenti musicali
per fare un po’ di musica
ma soprattutto tanto
fracasso. Quando era
tutto pronto, i volontari della
Protezione Civile ci hanno
aiutato a bruciare la Giubiana.
Durante tutta la giornata Luca e
Christine hanno scattato delle
foto. A me questa giornata di
festa è piaciuta molto.
Lorena
Monza e Stadio San Siro incontro con Papa Francesco
Un milione di persone nel parco di Monza per vedere, ascoltare, cantare e
applaudire Papa Francesco e tra questi c’eravamo anche noi, Massimo,
Eleonora, Annalisa, Fulvia, Marta, accompagnati da alcuni genitori, da Lino,
Roberto (l’autista del pulmino) e da una coppia con due bambini piccoli.
È stata una giornata di sole stupenda, molto calda, piena di gioia, entusiasmo,
ma anche fatica
per raggiungere il
posto a noi
assegnato, ma alla
fine ce l’abbiamo
fatta!
Fortunatamente
eravamo seduti
davanti al palco
dove c’era il Papa
- ad una
cinquantina di
metri di distanza -
per cui potevamo
vederlo e seguire i
vari momenti
dell’incontro dai
mega schermi posizionati in alto alla tecnostruttura.
L’abbiamo visto poi
arrivare sulla sua
Papamobile bianca,
che emozione
vederlo passare da
vicino tra ali di folla
che sventolavano i
foulard o i cappellini,
che applaudivano e
che lo chiamavano;
abbiamo scattato anche delle foto; questa giornata è stata un’emozione e sarà
un ricordo che porteremo sempre nei
nostri cuori.
Stadio di San Siro: L’abbraccio del Papa ai nostri amici Dario e Lorenzo
Lettera a Papa Francesco
Qualche settimana dopo l’incontro con Papa Francesco ancora caldi per
l’emozione provata, abbiamo voluto scrivergli una lettera:
Caro Papa Francesco,
ti scriviamo in seguito alla bella esperienza di alcuni di noi che, accompagnati
dai genitori, sono venuti a vederti ad ascoltarti, a pregare, a sventolare le
sciarpe e a cantare con te nella tua tappa al Parco di Monza.
Due di noi, Dario e Lorenzo, con i loro genitori hanno avuto addirittura il
privilegio di ricevere una carezza ed un abbraccio durante l’incontro con i
cresimandi allo Stadio di San Siro.
Noi frequentiamo la Cooperativa Penna Nera nata nel 1985 a Mariano Comense
- abbiamo infatti da poco festeggiato il 30° di attività – che grazie all’impegno
del consiglio di amministrazione, degli educatori e dei volontari svolge un
servizio a favore delle persone con disabilità.
Oggi la nostra cooperativa si avvale di un servizio di C.S.E. (centro- socio-
educativo) che accoglie una trentina di persone e della Comunità Alloggio
“Arcobaleno” inaugurata nel 2010 che accoglie dieci persone.
Purtroppo non tutti hanno avuto la grossa fortuna di vederti e ascoltarti
personalmente, anche se chi lo ha fatto ha raccontato e condiviso
l’avvenimento e la gioia provata nell’incontro.
Ci piacerebbe che anche i nostri amici, gli educatori, i volontari, le famiglie ed i
responsabili della nostra Cooperativa potessero ricevere da te, che sei sempre
attento alle persone più deboli e in difficoltà, una benedizione unitamente ad
un pensiero d’incoraggiamento e se possibile due foto da appendere nei nostri
locali.
Ti ringraziamo in anticipo se nonostante i tuoi numerosi impegni troverai una
briciola di tempo per leggere questa breve lettera ed eventualmente donarci un
tuo prezioso pensiero.
Grazie da parte di tutti
2 Maggio 2017
Premiazione del concorso di disegno “La diversità” per le scuole
primarie e secondarie
Nel cortile della Penna Nera giovedì 1° giugno 2017 c’è stata la premiazione
del concorso di disegno sulla diversità a cui hanno partecipato i bambini delle
Scuole primarie.
Tra i molti presenti c’erano il presidente della Penna Nera Gianfranco Castoldi,
la signora Elisabetta Minerva, il sindaco di Mariano Comense Giovanni
Marchisio, il Presidente della Cassa Rurale Angelo Porro.
Noi, con i nostri educatori, abbiamo dunque assistito alla premiazione dei
disegni: è stato molto interessante vedere come bambini e ragazzi si sono
approcciati al tema, alla concezione che hanno le nuove generazioni della
diversità.
La premiazione è durata tutta la mattina e per me è stata davvero una
bellissima esperienza.
Ho potuto capire che anche se non tutti abbiamo lo stesso colore della pelle e
siamo diversi, al tempo stesso siamo persone uguali con uguali diritti.
Infatti anche tra i bambini ce n’erano vari di diverse nazionalità, non solo
bianchi, ma anche di altri paesi europei o di origine africana e asiatica.
Siamo stati tutti contentissimi di come è andata la festa, è stata una bella
giornata di sole con un bellissimo cielo azzurro: è stato bello vedere tanti
bambini così allegri e pieni di gioia.
Più tardi, c’è stato un rinfresco, durante il quale abbiamo tutti bevuto delle
bibite e mangiato biscotti e dolci.
Rimarrà per noi una giornata indimenticabile piena di gioia ed allegria.
Christine
Sessantesimo anniversario di nozze del presidente Gianfranco Castoldi
e di sua moglie Gianna: trent’anni insieme per la Penna Nera
Martedì 12 settembre, alle h. 16.00, noi, insieme
agli educatori, ai volontari e ad altre persone
siamo scesi giù nel cortile della cooperativa per
festeggiare il 60° anniversario di matrimonio del
presidente della Cooperativa Penna Nera
Gianfranco e di sua moglie Gianna.
Appena sono arrivati noi tutti abbiamo battuto le
mani e siamo andati lì a salutarli e a fargli gli
auguri.
Insieme a Gianna e a Gianfranco abbiamo fatto
una foto di gruppo per ricordare questo giorno
importante sia per l’anniversario di matrimonio
di Gianna e Gianfranco, sia per i trent’anni e più
che hanno passato con noi in cooperativa
“Penna Nera”.
Abbiamo festeggiato con biscotti, pasticcini e bibite.
Verso le h. 17.00, ci siamo seduti tutti in cerchio davanti alla grotta della
Madonna che c’è nel nostro cortile, per assistere alla S. Messa celebrata da
Don Luigi il Prevosto di Mariano Comense.
Durante la messa io e alcuni miei colleghi abbiamo letto le letture e le
preghiere dei fedeli; il mio collega Luca durante la messa faceva delle foto
all’evento.
Verso le 17.30 terminata la messa Don Luigi ha regalato a Gianna e Gianfranco
per il loro anniversario di matrimonio un quadretto con una immagine della
Madonna.
E’ stato un pomeriggio di grandi emozioni, pieno di ricordi per il tempo
trascorso insieme, e di festa.
Alle ore 18.00 siamo ritornati tutti a casa con il cuore pieno di gioia per il bel
momento di condivisione.
Lorena
Le nostre uscite sul territorio
Visita al panificio”Fratelli Cattaneo” di Cabiate (27 Febbraio 2017)
Io, i mie colleghi Christine, Enzo, Antonio, Lorenzo e gli educatori Nello, Milena
e Irene siamo partiti dalla cooperativa con il pulmino per raggiungere la
panetteria a Cabiate dove ci attendeva il signor Fulvio Cattaneo.
Per prima cosa abbiamo fatto una foto di gruppo davanti al panificio e poi ha
iniziato a spiegarci delle cose molto interessanti sul pane: ad esempio che gli
ingredienti sono il malto, il sale, l’acqua e la farina, oppure che in estate
l’acqua da usare deve essere calda, o che hanno un forno lungo 11 metri per
cuocere bene il pane e che i fornai si svegliano molto presto per lavorare (il
signor Fulvio alle 02.00 di notte).
Dopo ci ha mostrato come fare il pane: dopo aver messo gli ingredienti nell’
impastatrice, ha passato l’impasto in un altro macchinario che lo ha reso
sempre più piatto, sottile e lungo. Dopo ha tagliato l’ impasto con il coltello, lo
ha messo nella pressa ottenendo dei piccoli panini, le michette. Le ha messe
poi in forno realizzando degli ottimi panini.
Il signor Fulvio e’ stato davvero molto gentile con noi, ci ha anche preparato
due tipi di focacce che abbiamo portato anche ai nostri colleghi in cooperativa:
erano davvero buonissime!
Dario
Impressioni sulla visita al panificio
A me è piaciuto molto vedere le macchine in funzione.
Appena siamo entrati un signore ci ha fatto vedere e toccare la farina e ci ha
mostrato varie forme di pane cioè baguette, rosetta, michetta e ci ha fatto
anche assaggiare una focaccia.
Ci ha mostrato il forno (molto lungo) e delle macchine in funzione tra cui una
che divideva l’impasto nelle varie forme.
Antonio
Lunedì 27 Febbraio siamo andati al panificio Cattaneo a Cabiate: è stato bello e
interessante vedere l’impastatrice che da sola impastava farina, acqua lievito e
malto.
Mi è piaciuto lavorare l’impasto con le mani.
Lorenzo
Lunedì 27 Febbraio abbiamo visitato un panificio a Cabiate.
È stato molto bello soprattutto quando abbiamo toccato la farina per fare il
pane.
Prima ci ha mostrato tutti gli ingredienti e dopo ci ha fatto manipolare la pasta;
nelle mie mani la sentivo molto volentieri perché era bella soffice, morbida al
tocco.
Durante la cottura si sentiva un buon profumo che faceva venire l’acquolina in
bocca e la voglia di assaggiarlo.
Dario
Lunedì 27 Febbraio siamo andati al panificio dove ci hanno mostrato le
macchine che si usano per fare il pane, tra cui l’impastatrice.
Tra le varie cose ho scoperto che tra gli ingredienti necessari c’è il malto che
serve a dar colore al pane.
Enzo
E’ stata davvero una bellissima giornata e ringrazio tanto chi l’ha organizzata e
il signor Fulvio per l’accoglienza che ci ha riservato.
Luca
Uscita al mercato di Mariano Comense (11 Aprile 2017)
Martedì 11 Aprile con il gruppo dell’attività de “I mestieri di ieri e di oggi”
abbiamo visitato il mercato di Mariano Comense.
Il mercato è un luogo con tante bancarelle dove le persone guardano intorno e
comprano le cose di cui hanno bisogno.
Spesso c’è tanta confusione ma il bello è proprio immergersi tra tante persone
e osservare tante cose diverse e sentire tanti profumi e suoni diversi.
Durante la nostra uscita abbiamo visto tanti tipi di bancarelle diverse che
vendevano i più svariati prodotti: abbigliamento, dolci di tutti i tipi, portafogli e
cinture, accessori per la casa e per il bagno, libri, fiori e piante, pesce, verdura
e frutta, pane, scarpe, formaggi, pasta fresca, salumi, legumi, prodotti
sott’olio, etc.
È stato davvero un gran bel giro, abbiamo fatto tante foto, mangiato delle
chele di granchio impanate e tarallini (normali e piccanti con cipolla).
Questa esperienza ci ha mostrato un modo diverso di fare acquisti, differente
dai piccoli negozi ma anche dai grandi centri commerciali.
Ci siamo divertiti molto: è stata davvero una grande giornata indimenticabile.
Christine
Impressioni sull’uscita al marcato di Mariano Comense
Sono stato davvero molto contento di girare e vedere le varie bancarelle, tutti i
prodotti e assaggiare tante cose buone. Infine abbiamo fatto anche un selfie
tutti insieme!
Luca
Andare al mercato è stato stupendo: quante bancarelle. Quante cose buone da
mangiare!
Antonio
Visita al mulino ad acqua di Merone (17 maggio 2017)
Mercoledì 17 Maggio siamo andati a vedere un mulino ad acqua a Merone,
vicino all’oasi di Baggero.
Prima abbiamo visto da lontano il mulino sul fiume, poi ci ha accolti il Signor
Sandro che ci ha portato dentro dove il Signor Giorgio ci ha raccontato la storia
del territorio e di questo mulino: ci ha spiegato che qui si produceva olio per
lampade, ci ha mostrato come funzionava e abbiamo scoperto l’utilizzo che ne
fanno oggi (ad esempio per produrre energia elettrica e per riscaldare l’Hotel).
Dopo siamo andati fuori dove il signor Sandro ha attivato il mulino e ci ha fatto
vedere come funziona.
Siamo rimasti colpiti dal fatto che questo mulino risale al 1722, cioè a quasi
trecento anni fa.
È stata un’esperienza davvero fantastica!
Dario
Impressioni sulla visita al mulino ad acqua a Merone
Dopo essere entrati all’interno del mulino abbiamo incontrato Andrea che ci ha
raccontato com’era prima e com’è oggi il mulino. Prima produceva olio per le
lampade, oggi riescono a produrre una piccola parte dell’energia elettrica per
l’albergo. Questa mattinata è stata una bella esperienza, condivisa con i
compagni e i miei educatori.
Lorenzo
Mercoledì mattina con Nello, Jessica e Milena siamo andati a vedere il mulino di
Merone. Un signore ci ha spiegato come funzionava il mulino, poi siamo usciti e
ci ha fatto vedere la cascata dove abbiamo fatto una foto.
Antonio
Siamo partiti dalla cooperativa con i pulmini con Nello, Jessica e Milena.
Quando siamo arrivati a destinazione ci ha accolto Andrea che ci ha fatto
vedere il mulino e ci ha raccontato come era prima.
Infatti siamo andati sul ponte a vedere come gira la ruota del mulino con la
forza dell’acqua.
Poi abbiamo fatto una foto con tutto il gruppo.
Mi è piaciuto molto vedere le foto di tanti anni fa e mi ha colpito il fatto che è
stato costruito nel 1722.
Luca
Io, se devo essere sincera, sono rimasta colpita dal fatto che questo mulino
risale al 1722, cioè nientemeno che a duecentonovantacinque anni fa
(incredibile ma vero!).
Siamo stati accolti dal signor Sandro che è stato molto gentile e poi Andrea ci
ha spiegato la storia di questo mulino, come funzionava, perché veniva usato
per le lanterne.
Ho anche saputo una curiosità sul nome del mio paese Lambrugo che vuol dire
“Il borgo del Lambro”.
Non posso che essere contenta di questa mattinata trascorsa, ero molto
emozionata.
Christine
Abbiamo visto il mulino, il fiume, la cascata, il ristorante e le capre che
mangiavano l’erba.
Jessica
Visita ai bonsai del signor Carlo (24 maggio 2017)
Il 24 maggio 2017 con i nostri educatori Lino e
Nello siamo andati a Cascina Amata dal signor
Carlo e dalla signora Nella dove abbiamo visto
delle piante di bonsai.
Questo signore, che ha la passione per la natura
e le piante, ci ha spiegato il significato della
parola “bonsai”: “bon” significa vaso, vassoio e
“sai” pianta, albero e quindi pianta in vaso. I
bonsai infatti sono alberi in miniatura che
vengono mantenuti intenzionalmente nani,
tramite la potatura e la riduzione delle radici.
I bonsai possono essere coltivati in varie forme:
a cascata, inclinato, curvo e tutto contorto, a
boschetto, e si possono usare tanti tipi di piante,
ad esempio noi abbiamo visto: l’acero rosso,
l’azalea, la pianta di limoni, di pruno, la buganvillea, pini, carpino, faggio…
Alcuni poi erano poggiati sui sassi con le
radici a vista, altri con il tronco scavato e
addirittura c’era anche un piccolo boschetto
con gli gnometti.
La cosa interessante è che nel realizzare i
bonsai il signor Carlo parte direttamente dal
seme o da arbusti trovati in giro nei boschi e
usa principalmente piante del territorio.
Non c’erano solo piante nel giardino ma
anche delle tartarughe, sia piccole che più
grandi, dei pesci rossi, dei canarini e anche un gatto rosso.
Il signor Carlo ci ha mostrato anche un grande vaso dove c’era una piccola
piantina di acero rosso che era stata piantata lì per permettere alle radici di
crescere molto lunghe in modo poi da creare un bonsai con le radici a vista.
Ci ha anche spiegato che i bonsai hanno bisogno di vasi di terracotta o smaltati
che hanno anche un certo valore e che deve essere scelto con una certa cura
in base al tipo di pianta ed anche secondo criteri estetici.
Infine il signor Carlo ci ha anche spiegato che per realizzare tutto ciò ci
vogliono tre “p”: “pazienza, pazienza e ancora pazienza”, perché questo
tipo di piante richiede tanto impegno e passione.
Infine il signor Carlo ci ha anche regalato un bonsai della famiglia delle
“crassulaceae” da tenere in cooperativa e di cui ci dobbiamo occupare: è stato
davvero molto gentile!
Impressioni sulla visita ai bonsai del signor Carlo
Sono rimasta davvero molto colpita, ho visto tanti
tipi di bonsai, quello con un acero rosso mi è molto
piaciuto
Ad un certo punto Lino mi ha messo sulla mano
nientemeno che una piccola tartaruga, per me quel
momento è stato molto bello, anche perché ho
provato una grandissima emozione, chi l’avrebbe
mai detto!
Non posso che essere soddisfatta di questa uscita e
della mattinata trascorsa e ringrazio il signor Carlo
per la sua disponibilità perché ho provato davvero
tanta gioia e quando sono arrivata a casa l’ho
raccontato ai miei
familiari.
Christine
Durante la visita al giardino del signor Carlo mi
hanno colpito soprattutto il bonsai curvo e l’acero
rosso perché è la prima volta che li vedevo.
Mi ha molto impressionato la passione che il signor
Carlo ha nella cura delle piante e dei fiori, e poi
anche il fatto che passa tante ore in quella che ha
definito la sua seconda casa. E’ stata una giornata
molto bella.
Dario
Dal signor Carlo abbiamo visto molti bonsai: a me hanno colpito quello a
cascata e poi quello con il tronco scavato.
Sono stato molto contento per aver visto per la prima volta nella mia vita le
tartarughe e ho scoperto che mangiano come cibo l’insalata: è stato molto
bello accarezzarne una.
Enzo
Dal signor Carlo abbiamo visto bonsai di varie specie: a cascata, scavate nel
tronco, di limoni, di azalee e anche l’acero rosso.
Per fare tutto ciò c’è bisogno di tanto lavoro, bravura e pazienza
Gianni
A casa del signor Carlo ho visto tante
piante e fiori: mi hanno colpito i
bonsai a cascata e tante qualità di
piante e fiori, le azalee rosse, la
pianta di ulivo e quella di limoni.
Mi sono piaciute tanto le tartarughe di
terra che mangiano l’insalata, i pesci
rossi ma soprattutto il gatto rosso che
abbiamo anche fotografato.
Lidia
Per me è stato bello andare a vedere i
bonsai perché ne ho visti tanti: mi ha
colpito quello con il vaso di terracotta
a fantasia con dei simboli cinesi, quelli
cresciuti sulla roccia, quelli curvi, ma
anche l’acero rosso, la pianta dei
limoni, il gatto, i pesci rossi, le
tartarughe, il canarino e infine le
azalee. Per me è stata una bella
uscita e spero di rifarla ancora.
Marta
Visita al centro commerciale “Mirabello” di Cantù (14 giugno 2017)
Mercoledì 14 giugno 2017 noi del gruppo dell’attività “I mestieri di ieri e
oggi”siamo andati al centro commerciale Mirabello di Cantù con gli educatori
Nello, Milena e Jessica.
Abbiamo camminato molto e abbiamo visto alcuni negozi. Eravamo circondati
da luci, colori, suoni e profumi, è stato bello vedere così tanti prodotti diversi,
ogni negozio era una vera e propria meraviglia.
Tra i tanti che mi hanno colpito c’erano:
quello della Tim (Telefoni cellulari)
l’edicola (Giornali riviste)
il Mediaworld (elettrodomestici ed elettronica)
La gelateria Sottozero
La promenade(calzature)
Stroili gioielli ecc…
C’era davvero l’imbarazzo della scelta, in alcuni negozi avrei comprato davvero
di tutto! Il bello di un centro commerciale è che davvero si trova tutto ciò di cui
si ha bisogno.
Alla fine del giro ci siamo seduti al tavolo di un bar per bere qualcosa (chi ha
preso il caffè, chi il The, chi la brioche, chi la crema fredda al caffè).
Alla fine verso le 11.30 siamo usciti dal centro commerciale per ritornare in
Cooperativa.
E’ stato davvero emozionante vedere tutti questi negozi e anche prodotti mai
visti prima: ricorderemo davvero con tanto piacere questa uscita.
Christine
Impressioni sull’uscita al centro commerciale “Mirabello”
Sono molto soddisfatto perché nonostante ci fossero tante persone al centro
commerciale mi sono sentito molto a mio agio.
Antonio
Gita a Como (Agosto)
Nel mese di agosto siamo andati in gita a Como per vedere il lago e la città.
Abbiamo preso il pulmino e
la macchina e
accompagnati da Roberto,
Enrica e Lino in una bella
mattina di domenica
abbiamo raggiunto la
nostra meta.
Con in spalla i nostri zaini
abbiamo raggiunto il molo
per ammirare il
monumento Libeskind, una
bellissima grande scultura
in acciaio e per fare
qualche foto, poi ci siamo
incamminati verso la
chiesa di S. Fedele, in centro, per assistere alla Messa.
Bella, raccolta, poco luminosa, con affreschi sulle pareti e un rosone sulla
facciata, si vedeva che era antica; la messa è terminata a mezzogiorno e
quindi ci siamo messi in cammino per raggiungere i giardini pubblici di Como
dove mangiare.
Il nostro pranzo, seduti sulle panchine, era molto buono: pasta fredda, panini
imbottiti e macedonia di frutta.
Dal nostro posto si potevano vedere i giochi colorati per i bambini, nel prato
dei giardinetti persone straniere
che facevano il picnic, un
chiosco dove potevi andare a
comprare di tutto, panini con
formaggio, hamburger, si
sentiva il profumo delle patatine
fritte, grosse ciotole con frutti
pronti per essere spremuti…
bottigliette fresche di acqua che
con il caldo di agosto
diventavano molto importanti
per dissetarci.
Al pomeriggio abbiamo fatto una
bella passeggiata sul lungolago dove abbiamo visto il “Tempio Voltiano”,
dedicato cioè ad Alessandro Volta inventore della pila; camminando, siamo
arrivati davanti ad una gradinata dove
c’era il “Monumento ai caduti”, molto
alto che ci sembrava una torre.
Proseguendo sui nostri passi abbiamo
raggiunto una costruzione in ferro
dove c’era scritto “Aero Club Como” e
abbiamo visto degli aerei, gli
idrovolanti, che sono aerei che
prendono il volo e atterrano
sull’acqua: deve essere davvero una
bella emozione volarci per ammirare il
lago e la città dall’alto.
Dopo una breve ma bella passeggiata
siamo arrivati ad una magnifica
costruzione detta “Villa Olmo”; la villa
ha un bel giardino sul lago ma in quei
giorni era un cantiere di lavori e
quindi non si poteva visitarlo.
Una cosa molto bella è stato anche il
sole, che ci ha accompagnato durante
tutta la giornata e questo ci ha dato
un’energia particolare che ci ha
permesso di fare tanti passi e al termine
della gita dire “stanchi ma felici”.
La Comunità “Arcobaleno”
Visita all’azienda agricola “La collina” (23 Ottobre 2017)
Lunedì 23 ottobre 2017 noi del gruppo dell’attività “I mestieri di ieri e oggi” con
i nostri educatori Nello, Milena e Jessica ci siamo recati all’azienda agricola “La
collina” che si trova in via San Dionigi a Mariano Comense.
Per noi che eravamo stati lì una prima volta il 22 giugno 2016 è stato un
piacere ritornarci ed essere accolti calorosamente dal signor Carlo Minotti e
dai suoi nipoti Francesco e Martina.
È stato molto interessante vedere come cambia la natura in due periodi diversi
dell’anno e come anche i suoi prodotti sono molto diversi.
Mentre l’altra volta abbiamo raccolto principalmente i frutti di bosco, questa
volta siamo saliti in alto a raccogliere le pere direttamente dagli alberi, mentre
poi nella serra abbiamo raccolto pomodori e fragole.
È stato molto bello essere lì, dall’alto si poteva vedere un bellissimo panorama
con il cielo azzurro ed il sole ed in lontananza addirittura il monte Resegone.
Dopo siamo entrati nel loro negozio che è tutto costruito in legno dove ci
hanno offerto anche la merenda.
Alla fine li abbiamo salutati per ritornare in Cooperativa ricordando la mattinata
trascorsa con piacere.
Christine
Impressioni sull’uscita all’azienda agricola “La collina”
A me questa uscita è piaciuta tanto, mi sono sentito molto contento e
soddisfatto, è stato bello raccogliere la frutta direttamente sugli alberi.
Antonio
Quando siamo andati a “La collina” siamo innanzitutto saliti in alto a
raccogliere le pere: mi sono sentito un vero spericolato ad andare così in alto!
Dopo ci hanno mostrato la serra e tutto ciò che c’era dentro e abbiamo raccolto
pomodori e fragole. A me è piaciuto davvero tanto, mi sono sentito davvero
bene.
Enzo
Sono stato davvero molto contento di salire a raccogliere le pere e a vedere le
montagne: ho fatto tante foto!
Ho anche bevuto e mangiato tante cose buone e ho fatto una foto con i due
fratelli, Francesco e Martina, e con Dario e Lorenzo: sono stato davvero molto
felice!
Luca
Visita alla Croce Bianca di Mariano Comense (5 dicembre 2017)
Noi del gruppo “I mestieri di ieri e oggi” con gli educatori Nello, Milena e
Jessica siamo andati a vedere la sede della Croce Bianca di Mariano Comense.
Appena siamo arrivati abbiamo avuto un’accoglienza calorosa e abbiamo
conosciuto un dipendente che si chiama Francesco.
Ci ha fatto sedere e poi ha proiettato dei vari filmati sulla storia della Croce
Bianca che è nata nel 1907. Abbiamo scoperto delle cose molto interessanti
sulla sua storia, sul fondatore don Giuseppe Bignami che l’ha costituita a
Milano in via Tagliamento.
È stato interessante scoprire che è stato scelto il nome Croce Bianca in onore
del tricolore italiano perché esistevano già la Croce Rossa e la Croce Verde.
Francesco ci ha spiegato le varie tecniche di soccorso, il numero per i casi di
emergenza che oggi, sia per i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Croce Bianca, è
il 112. Il servizio è anche notturno dalle 20.00 alle 7.00.
Oltre al lavoro dei dipendenti la Croce Bianca si avvale della collaborazione di
tanti volontari che fanno un corso molto lungo e complesso per svolgere il loro
lavoro.
È stato bellissimo ed emozionante salire sull’ambulanza, vedere tutte le
attrezzature e sentire suonare la sirena.
Questa uscita è stata davvero molto interessante, abbiamo avuto modo di
apprezzare il grande lavoro di persone che fanno davvero tanto per noi
cittadini.
Impressioni sulla visita alla Croce Bianca di Mariano Comense
Quando siamo andati alla Croce Bianca ci hanno mostrato un video che parlava
anche della storia dell’ambulanza. Dopo siamo saliti proprio su un’ambulanza e
Francesco ci ha mostrato alcune delle attrezzature che hanno su e come
funzionano.
Questa esperienza mi è piaciuta davvero molto perché mi sono sempre chiesto
come funziona un’ambulanza e quali attrezzature avessero a bordo.
Enzo
Questa uscita mi è piaciuta tanto: mi ha colpito che l’ambulanza è ricoverata in
un locale riscaldato perché deve uscire con il motore caldo quando c’è
un’emergenza.
Abbiamo sentito il suono delle sirene e ad essere sincero mi sono un po’
spaventato.
È stata un’esperienza davvero bellissima.
Dario
Siamo partiti dalla Cooperativa con il pulmino verso la Croce Bianca. Arrivati a
destinazione Francesco ci ha accompagnato in un’aula dove ci ha spiegato che
alcuni volontari vengono a prendere i ragazzi con disabilità nelle loro città: tra
questi ci sono alcuni nostri colleghi come Andrea e Massimo.
Un altro servizio che offre la Croce bianca è l’accompagnamento negli ospedali
per le persone che ne fanno richiesta.
Mi ha anche colpito molto scoprire che quando c’è un’emergenza le ambulanze
devono avere i motori al caldo per poter uscire velocemente.
Sono stato davvero molto contento di essere salito sull’ambulanza, di aver
provato le attrezzature e di aver sentito la sirena suonare. Mi ha fatto molto
piacere anche conoscere Davide. È stata un’esperienza davvero fantastica.
Luca
Appena arrivati in Croce Bianca abbiamo visto un filmato sul lavoro che
svolgono. Poi siamo saliti sull’ambulanza, ci hanno mostrato alcune
attrezzature e addirittura abbiamo sentito suonare la sirena.
Antonio
Durante la visita alla Croce Bianca abbiamo prima ascoltato le spiegazioni di
Francesco, visto un filmato e visto da vicino un’ambulanza. Per me è stata
un’emozione davvero grandissima.
Lorenzo
Le filastrocche di Christine
“È mattino presto”
Mi sono svegliata che è mattino presto,
mi sto alzando ed è buio pesto!
Poi faccio colazione e infine mi vesto!
Il cielo prima o poi si schiarirà,
chissà oggi che tempo farà!
L’alba scaccia i fantasmi della notte,
cammino tranquilla e non ho più le ossa rotte.
Come sempre andrò in Cooperativa
per affrontare la mia giornata lavorativa,
dove faccio tanti lavori e attività,
chissà se qualcuno di noi si lamenterà!
I bambini tenendosi per mano fanno un girotondo,
stamattina come attività c’è “Viaggiando intorno al mondo”!
“Il sonno”
E’ una cosa molto importante per noi il sonno
me lo dice sempre anche il nonno,
un buon riposo notturno ci fa sentire tranquilli
così al mattino siamo svegli ed arzilli.
Io vado a letto alle venti e trenta
mi sento stanca ma contenta;
è così bello di notte sognare
anche se a volte poi non riesco ricordare.
“ Il tempo non torna più”
Mi è difficile accettare questa cosa
nel mio cuore è molto dolorosa:
penso sempre alla mia nonna che non c’è più
e a me questo proprio non va giù!
Io darei di tutto per farla tornare,
vorrei tanto poterla riabbracciare.
Purtroppo so che così non sarà
chissà in futuro cosa mi accadrà!
Io sto cercando di non pensarci su,
come dice la Mannoia “Il tempo non torna più”.
“ In bicicletta”
Una pedalata in bicicletta
con il cielo azzurro è la cosa perfetta,
su e giù per la collina
partendo di prima mattina.
Da piccola dalla bici sono caduta
ho avuto paura e non ci sono più salita.
“In fretta”
A me dispiace al mattino dovermi preparare in fretta,
siete d’accordo con me o non mi date retta?
Ma d’altronde alle 8:45 devo essere in Cooperativa
chissà come andrà oggi la giornata lavorativa!
A parte questo non mi posso lamentare,
pure mia mamma ogni giorno va a lavorare.
Poi quando torno a casa mi sento realizzata
ogni cosa con calma va imparata
superando le difficoltà
sapendo che qualcuno se vuoi ti aiuterà.
“Le stelle”
Com’è bello osservare le stelle
tutte gialle, luminose e belle!
non mi stancherei mai di guardarle
domattina vorrei proprio disegnarle!
Per guardarle meglio ci vuole il cannocchiale,
che bella la stella cometa a Natale!
Vi voglio dire una curiosità,
probabilmente ognuno di voi si stupirà:
Venere è il primo della sera e l’ultimo del mattino,
questo pianeta fa sognare ogni bambino!
“L’ortografia”
L’ortografia è l’esatta scrittura delle parole,
ognuno può scrivere ciò che vuole,
bisogna però stare attenti a non commettere errori
speriamo che i prossimi studenti siano migliori!
Quelli di oggi hanno dimenticato l’italiano,
un fatto davvero molto strano!
Occorre risolvere questo problema,
trovare una soluzione estrema!
Perciò facciamo esercizi di ortografia,
massima concentrazione, senza perderci via!
“L’allegria”
Capitano a tutti i momenti di malinconia,
gli anni purtroppo passano in fretta
e come il vento se ne volano via!
Dimentichiamo però i brutti pensieri,
così come i giorni cupi e neri.
Non è poi così difficile come tu credi che sia,
una canzone che mi piace s’intitola: “L’allegria!”.
Le poesie d’amore di Giorgia
“Le fotografie”
Ogni mia fotografia mi fa pensare
ai miei momenti da ricordare
sia al mare che in città
nel riguardarle quanta felicità!
Ripenso alle cose che ho provato,
a quanti posti ho esplorato.
Spero tanto di continuare a viaggiare
e tutti i posti ancora fotografare.
“Un amore sereno”
L’amore è il sentimento più bello che c’è
ogni giorno fa parte di me;
è così bello da provare
come i baci che ti posso dare
in una maniera meravigliosa
della quale mi sento orgogliosa.
Con te vivo un amore sereno
bello perché di gioia è pieno,
perché fa battere il mio cuore
che impazzisce per amore.
“Le sirene”
Chissà se esistono le sirene
che di fascino sono piene;
guardano la luna mentre sono in mare
senza dalla gente mai farsi notare.
In me di incontrarle la speranza resiste
anche se per ora ancora non le ho viste.
“Un’estate magica”
Una musica dolce suona
mentre fuori ora tuona:
è l’estate che sta per terminare
come vorrei farla ricominciare!
Ma mentre sento ancora il rumore del mare
e nell’acqua mi posso bagnare
tra le dolci onde mi sento rilassata
come durante l’estate ormai passata.
In questo periodo senza confusione
sto vivendo una grande emozione
da vivere dentro di me
come in ogni canzone che c’è.
“Essere”
L’amore fa parte delle cose belle
come poter guardare le stelle
perché una risposta sempre c’è
mentre il mio cuore pensa a te.
Con te sono sempre contenta
come una stella mai spenta:
per sempre ti amerò
mai ti dimenticherò!
“Incantata”
Guardo la luna incantata
e rimango meravigliata.
In quel momento dentro di me
un cielo infinito c’è.
Sopra di noi la luna brilla,
è come una dolce campana che squilla.
“La mimosa”
La mimosa è un fiore profumato
ma anche tanto colorato,
a ogni donna la regali
per fare degli auguri speciali
in una giornata particolare
che ha un significato da ricordare.
Chissà se io la riceverò,
in quel momento felice sarò!
Curiosità dal Mondo
Chi ama i viaggi e sognare di vedere paesi lontani, spesso si imbatte in delle
curiosità e stranezze che non hanno facile comprensione. In questo articolo si
parlerà di alcune “bizzarrie” da tutto il mondo.
Perché le case di Amsterdam sono “storte”?
Amsterdam è una città bellissima, ogni abitazione è diversa dall’altra,
cambiano i colori, le decorazioni e lo stile. Chi ci è stato avrà di sicuro notato
che nel centro storico ci sono palazzi antichi molto stretti, con la facciata
inclinata in avanti e con le pareti non proprio dritte.
Certamente ci si sarà chiesto il motivo di tale stranezza. La risposta, non di
facile intuizione, è in realtà molto semplice: le case ad Amsterdam sono
“storte” per via di una tassa.
Nel passato lo Stato prevedeva una tassa proporzionale all’occupazione del
suolo e pertanto più la casa era larga e più si pagava. Quindi per evitare di
pagare delle grosse somme di denaro, i proprietari fecero costruire case strette
e alte, spesso talmente strette da rendere addirittura difficoltoso il trasporto
dei mobili o dei carichi attraverso le scale.
Come risolsero il problema? Fissarono sotto al tetto una trave a gancio per la
carrucola e costruirono le facciate inclinate in avanti in modo che il carico
tirato su con la carrucola non sbattesse contro la facciata evitando
danneggiamenti.
Ma perché allora a volte i muri storti delle case antiche si affacciano per lo più
sui canali? Probabilmente questo succede per il fatto che i muri poggiano su
travi di legno inserite nell’acqua con un conseguente leggero cedimento delle
fondamenta.
Addirittura la casa più stretta si trova al n.7 di via Singel ed è larga solo 101
centimetri!
Quali sono i musei più strani d’Europa?
Museo del Tosaerba, Inghilterra
Il Museo del Tosaerba (British Lawnmower Museum) si trova a Southport, in
Inghilterra. Al suo interno sono custoditi modelli antichi e moderni, brevetti e
progetti che riguardano queste macchine da giardino. La collezione nasce dalla
passione di Brian Radam e oggi vanta anche diversi modelli appartenuti a
personaggi famosi. Chi non vorrebbe vederla?
Museo delle Fogne, Francia
Il Museo delle Fogne (Museée des Égouts) si trova a Parigi. O meglio, sotto
Parigi. Si tratta infatti di un museo sotterraneo che permette di conoscere e
capire il sistema fognario della capitale francese. Lungo il percorso si possono
scoprire la sua storia, il suo funzionamento e, sì, tutti i suoi odori.
Museo Fallologico Islandese, Islanda
Il Museo Fallologico Islandese (Hið Íslenzka Reðasafn) di Reykjavík è un luogo
davvero particolare. Al suo interno sono conservati, disseccati o in formaldeide,
oltre duecento apparati genitali maschili. La maggior parte apparteneva ad
animali che vivono o hanno vissuto sull’isola, ma uno è di un cittadino
islandese che ha deciso di donarlo dopo la sua morte. Sono scelte anche
queste.
Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia, Italia
Il Museo del Rubinetto si trova a San Maurizio d’Opaglio, in provincia di
Novara. Lo scopo principale di questo spazio espositivo è quello di approfondire
il rapporto tra l’uomo e l’acqua, l’igiene e le innovazioni che la riguardano. È un
museo unico nel suo genere.
Museo delle Pompe di Benzina, Italia
Il Museo Fisogni della Stazione di Benzina nasce nel 1966 a Tradate, in
provincia di Varese. Custodisce oltre cinquemila oggetti legati alle stazioni di
servizio: pompe, targhe, grafiche, oliatori, compressori e chi più ne ha più ne
metta. Oggi è il più completo al mondo.
Museo dei Carri Funebri, Spagna
All’interno del Museo dei Carri Funebri (Museu de Carrosses Funebres) di
Barcellona sono esposti diciannove pezzi databili tra la fine del XIX secolo e la
metà del XX. Oltre ai diversi carri funebri, qui si possono trovare anche molte
informazioni e una galleria fotografica dedicata alle sepolture più importanti
avvenute in città.
Museo delle Palle di Neve, Austria
Il Museo delle Palle di Neve (Schneekugelmuseum) si trova a Vienna ed è
sicuramente un luogo magico. Qui sono raccolte centinaia di palle di vetro
create dall’artigiano viennese Erwin Perzy, nipote dell’uomo che inventò questi
oggetti nel 1900. L’istinto è quelle di capovolgerle una dopo l’altra.
Skyslide a Los Angeles: lo scivolo trasparente tra i grattacieli
Gli americani una ne pensano e cento ne fanno. Tra le varie particolarità,
curiosità e stranezze presenti in tante loro città, se n’è appena aggiunta una da
brividi.
Si tratta dello Skyslide di Los Angeles. Uno scivolo in vetro trasparente
installato tra il settantesimo e il sessantanovesimo piano del grattacielo più alto
della città (quello della U.S. Bank Tower) che promette un’emozione da brividi.
Si sale all’ultimo piano del grattacielo sito nella Downtown, si paga il biglietto
che ha prezzi a partire da $ 19 (circa € 17,9), ci si siede su una specie di
coperta e si scivola “nel vuoto”.
Nel vuoto per modo di dire perché si tratta di un potente vetro antiproiettile in
grado di resistere a uragani e a terremoti. Spiegateglielo però voi a chi soffre
di vertigini.
Lo Skyslide di Los Angeles permette di ammirare la città degli Angeli da
un’altezza di 300 metri e con una visuale a 360°.
Il prezzo del biglietto non è economico però sono convinto che chi ama le
emozioni forti sarà ben disposto a pagarlo, soprattutto per godere della vista
mozzafiato su una delle città più controverse ma anche più affascinanti della
California.
Voi sareste disposti a scivolare lungo lo skyslide di Los Angeles?
L’angolo della cucina
Per rallegrare e addolcire i vostri giorni di festa, noi del gruppo dell’attività
“Casa dolce casa” della Comunità Arcobaleno, abbiamo deciso di realizzare e
proporvi un dolce che, per tradizione, è segno di buon auspicio! Il nostro dolce
riprende la forma di un ceppo d’albero, decorato con frutti dal tipico colore
Natalizio e una spolverata di zucchero a velo che ricorda la neve. Scenografico
e goloso, il tronchetto di Natale è di semplice realizzazione anche se richiede
del tempo per la preparazione. Ma vi assicuriamo che ne varrà la pena.
Speriamo che la nostra ricetta vi piaccia e auguriamo Buone feste a tutti!!!
Tronchetto di Natale
Ingredienti:
per il pan di spagna arrotolato
5 uova medie a temperatura ambiente
100 gr di farina 00
100 gr di zucchero
50 gr di burro
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o aroma a piacere)
per la farcitura
200 gr di Nutella
200 gr di mascarpone
per la copertura
150gr di cioccolato fondente
150gr di panna fresca
per la decorazione
lamponi
ribes
zucchero a velo
Preparazione:
Separate i tuorli dagli albumi. Montate i tuorli con lo zucchero e la vaniglia
fino a rendere il composto chiaro e spumoso. Montate in un’altra ciotola
ben pulita gli albumi a neve. Incorporate gli albumi e la farina, in modo
alternato e a più riprese, al composto di tuorli e zucchero ed amalgamate
delicatamente dal basso verso l’alto. Cercate di non far smontare il
composto e di incorporare più aria possibile. Prelevate una parte di
composto ed emulsionarla al burro fuso, unite al composto principale fino
ad ottenere un impasto omogeneo. Stendete su una leccarda ricoperta con
carta forno e infornate a 200°c per 8 minuti circa. Estraete il pan di
spagna dalla teglia e ricopritelo con della pellicola trasparente.
Arrotolatelo delicatamente e fate raffreddare.
Nel frattempo preparate la crema di farcitura. In una ciotola con una
forchetta ammorbidite il mascarpone, aggiungete la Nutella e mescolare
velocemente con una frusta.
Srotolate il pan di spagna, aggiungete la farcitura sulla base e arrotolate
molto delicatamente. Avvolgetelo nella pellicola e fate riposare in frigo per
almeno un’ora.
Preparate la ganache al cioccolato per la copertura. Mettete la panna
fresca in un pentolino e portate leggermente a bollore. Aggiungete il
cioccolato fondente tritato e mescolate fino a scioglierlo completamente.
Fate raffreddare e mescolate di tanto in tanto.
Prendete il rotolo dal frigo, tagliate le due estremità e riponetele ai lati.
Spalmate la ganache al cioccolato su tutta la superficie.
Formate delle striature con una forchetta, così che assomigli ad un tronco.
Decorate a vostro piacimento, noi abbiamo utilizzato frutti rossi e una
spolverata di zucchero a velo.
La Comunità “Arcobaleno”
Pagina del buonumore
Da un’esercitazione di storia
“Giulio Cesare era odiatissimo dalle galline.
Perché aveva fatto fuori migliaia di Galli...”.
Il matrimonio, raccontato in un tema da uno scolaro delle scuole elementari.
“La sposa all’ultimo momento deve aver cambiato idea.
Era entrata in chiesa al braccio di un uomo anziano.
Ed è uscita tenendo per mano un giovanotto”.
-Pierino, come mai non sei venuto a scuola ieri?
-Ero malato, signora maestra!
-Strano, mi è sembrato di vederti correre per la strada.
- Certo… andavo a chiamare il dottore!
Dopo il primo giorno di scuola.
-Sai, mamma, oggi ho imparato a scrivere …
-Bravo, e cos’hai scritto?
-Non lo so, non ho ancora imparato a leggere!
Elisa, una bambina milanese, torna a casa dopo il primo giorno di scuola.
La mamma si fa descrivere l’aula e, curiosa di sapere se ci sono tende, chiede:
avete in classe le “veneziane”?
Ed Elisa: No, mamma, siamo tutte di Milano.
La maestra spiega: “I generi sono: maschile e femminile”.
Interviene prontamente Francesca che dice:
-Maestra, i generi femminili non sono generi, sono nuore!
La maestra allo scolaro: Se tua madre si reca in un negozio di abbigliamento e
acquista sei paia di calzini a € 3 il paio, quanto spende?
-15 euro!
- Sbagliato! 18 euro!
- Si vede, signora maestra, che lei non conosce mia madre! Riesce sempre a
farsi fare lo sconto!
-Che cosa si pesca nel fiume Lambro?
-Le… Lambrette.