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Sommario

1. IL PROCESSO DI RIGENERAZIONE DELLE CASSETTE A SPONDE ABBATTIBILI PER IL SETTORE

ORTOFRUTTICOLO ............................................................................................................................................. 4

2. IMPOSTAZIONE DELL’ANALISI DEL CICLO DI VITA DELLE CASSETTE A SPONDE ABBATTIBILI PER IL

SETTORE ORTOFRUTTICOLO .............................................................................................................................. 7

2.1. Definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione .......................................................................... 7

2.2. Inventario ............................................................................................................................................. 13

2.2.1. Produzione delle cassette .............................................................................................................. 13

2.2.2. Rigenerazione delle cassette ......................................................................................................... 15

2.2.3. Depurazione delle acque di lavaggio ............................................................................................. 21

2.2.4. Fine vita ......................................................................................................................................... 23

3. RISULTATI DELL’ANALISI LCA RELATIVA ALLE CASSETTE A SPONDE ABBATTIBILI PER IL SETTORE

ORTOFRUTTICOLO ........................................................................................................................................... 25

3.1. Impatti del ciclo di vita delle cassette .................................................................................................. 25

3.1.1. Produzione della cassetta .............................................................................................................. 30

3.1.2. Rigenerazione della cassetta ......................................................................................................... 32

3.1.3. Fine vita della cassetta .................................................................................................................. 36

3.2. Approfondimenti su alcuni specifici aspetti ......................................................................................... 38

3.2.1. Trasporto delle cassette all’impianto di rigenerazione ................................................................. 38

3.2.2. Rapporto di sostituzione tra PP secondario e PP primario............................................................ 39

3.2.3. Produzione dell’energia elettrica utilizzata in rigenerazione ........................................................ 39

3.2.4. Produzione del calore utilizzato in rigenerazione ......................................................................... 42

4. RIGENERAZIONE VS. MONO-USO ............................................................................................................ 44

4.1. Inventario per il sistema di mono-uso .................................................................................................. 44

4.1.1. Produzione delle cassette .............................................................................................................. 44

4.1.2. Fine vita delle cassette .................................................................................................................. 44

4.2. Sistema di riutilizzo vs. mono-uso: confronto delle prestazioni ambientali ........................................ 45

5. CONCLUSIONI E POSSIBILI SVILUPPI FUTURI ........................................................................................... 48

BIBLIOGRAFIA .................................................................................................................................................. 51

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ALLEGATO I: RISULTATI DELLO STUDIO LCA RELATIVO ALLE CASSETTE A SPONDE ABBATTIBILI PER IL

SETTORE DELL’ORTOFRUTTA ........................................................................................................................... 52

ALLEGATO II: ANALISI DI SENSIBILITA’ SUL RAPPORTO DI SOSTITUZIONE TRA PP SECONDARIO E PP

PRIMARIO ........................................................................................................................................................ 56

ALLEGATO III: ANALISI DI SENSIBILITA’ SULLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA .................................... 61

ALLEGATO IV: ANALISI DI SENSIBILITA’ SULLA PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA ...................................... 64

ALLEGATO V: RISULTATI RELATIVI ALLO SCENARIO DI MONO-USO DELLE CASSETTE .................................... 69

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1. IL PROCESSO DI RIGENERAZIONE DELLE CASSETTE A SPONDE ABBATTIBILI PER IL SETTORE

ORTOFRUTTICOLO

Le cassette in plastica a sponde abbattibili si sono diffuse in Italia a partire dagli anni ’90 e vengono

utilizzate prevalentemente nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO) per il trasporto dei prodotti

ortofrutticoli al posto delle tradizionali cassette di tipologia mono-uso (Figura 1.1a). Si tratta di cassette in

polipropilene (PP), che possono presentare diversi formati, e che hanno la caratteristica principale di essere

dotate di sponde abbattibili e dunque collassabili, che ne facilitano il trasporto da vuote (Figura 1.1b).

Figura 1.1. Tradizionale cassetta mono-uso (Figura a; www.agricolaimballaggi.it) e cassetta a sponde abbattibili (Figura b; www.logismarket.it). Entrambi gli imballaggi sono realizzati in polipropilene.

La gestione delle cassette in plastica riutilizzabili è effettuata prevalentemente mediante sistemi di pooling.

Le società di pooling si occupano dei servizi di logistica (consegna delle cassette piene e ritiro dei vuoti,

sistemi di tracciabilità) e delle operazioni di pulizia e sanificazione, nonché di riparazione, necessarie per

poterle riutilizzare. Inoltre gestiscono il fine vita delle cassette, che solitamente consiste nel riciclo per

produrre nuovi imballaggi. Alcuni di questi poolers si occupano anche della progettazione dell’imballaggio

riutilizzabile e investono nelle attrezzature per lo stampaggio.

Nell’ambito del presente studio sono state contattate, tramite il consorzio EURepack che riunisce i

principali poolers, due delle più importanti società di pooling che operano in Italia, al fine di raccogliere

informazioni circa il processo di rigenerazione a cui le cassette sono sottoposte per poter essere riutilizzate.

Le due società hanno fornito dei dati di alcuni dei loro impianti di rigenerazione: la società A ha fornito un

dato medio rappresentativo dell’operato dei suoi 3 impianti di rigenerazione presenti sul territorio italiano,

mentre la società B ha fornito i dati relativi ad uno dei suoi centri di rigenerazione. Le caratteristiche

principali degli impianti di rigenerazione di proprietà delle due società sono riportate in Tabella 1.1.

Gli impianti operano in modo simile: le cassette vengono aperte e quindi alimentate alla linea di lavaggio,

dove vengono lavate con acqua e additivi finalizzati alla pulizia e igienizzazione. Il lavaggio può avvenire in

più stadi, seguiti da un risciacquo. Infine le cassette sono asciugate mediante centrifuga. La selezione delle

cassette danneggiate che non possono essere riutilizzate può avvenire sia all’inizio del processo, prima che

le cassette vengano avviate a lavaggio, sia a valle del lavaggio, prima che vengano asciugate.

Di seguito sono elencate le principali differenze osservate tra i sistemi di rigenerazione delle due società:

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• la società A alimenta all’impianto di lavaggio tutte le cassette che riceve, ad esclusione di quelle

scartate all’inizio perché visivamente danneggiate. La società B, invece, lava mediamente

solamente il 55% delle cassette che riceve mentre il restante 45% viene riutilizzato senza essere

lavato. La conseguenza principale di questa differente modalità di gestione del servizio è il diverso

quantitativo di rifiuti asportati dalle cassette. Laddove le cassette non vengono lavate ad ogni ciclo

di utilizzo, i residui si accumulano e quindi la quantità complessiva di rifiuti asportati in fase di

lavaggio è maggiore;

• la fase di lavaggio viene condotta utilizzando detergenti e prodotti chimici differenti;

• il riscaldamento delle acque per il lavaggio delle cassette avviene in un caso mediante caldaia a gas

naturale mentre nell’altro è, in parte, prodotto per via cogenerativa e, in parte, con caldaia a gas

convenzionale;

• la corrente elettrica usata dalle due società in un caso è acquistata dalla rete elettrica nazionale e

nell’altro è prodotta in parte per via cogenerativa utilizzando gas naturale e in parte mediante

pannelli fotovoltaici;

• le acque reflue generate dal lavaggio sono depurate in entrambi i casi in impianti chimico-fisici

interni ai centri di lavaggio. Tuttavia la configurazione di tali impianti è differente e in un caso il

refluo depurato è scaricato in fognatura, mentre nell’altro in corpo idrico superficiale.

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Tabella 1.1. Caratteristiche principali degli impianti di rigenerazione delle 2 società di pooling. I dati fanno riferimento a 100 cassette in ingresso all’impianto e sono riferiti agli anni 2016-2017.

Impianto

Distanza

media di

provenienza

delle cassette

Descrizione del

processo di

rigenerazione

Cassette

riutilizzate

senza essere

lavate

Cassette

scartate prima

del lavaggio

Cassette

scartate dopo

il lavaggio

Cassette

pronte all’uso

dopo il

lavaggio

Consumo di

acqua

Consumo di

energia

elettrica

Rifiuti

asportati dalle

cassette

Società A Circa 200 km

Impianto di lavaggio con zona di prelavaggio,

lavaggio e risciacquo, chiudicasse, banco

selezione e asciugatura con centrifuga

0 0,70 0,1 99,2 0,03 m3 1,99 kWh 45,7 g

Società B Circa 80 km

Impianto di lavaggio con apricasse, zona di

lavaggio, chiudicasse e asciugatura con

centrifuga

45 0 1,65 53,35 0,04 m3 1,64 kWh 199,6 g

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2. IMPOSTAZIONE DELL’ANALISI DEL CICLO DI VITA DELLE CASSETTE A SPONDE ABBATTIBILI PER IL

SETTORE ORTOFRUTTICOLO

2.1. Definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione

Lo scopo dello studio è la valutazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita delle cassette in PP a

sponde abbattibili per il settore ortofrutticolo, calcolandone la variazione in funzione del numero di utilizzi.

Nel sistema analizzato le cassette vengono prodotte e, dopo la fase d’uso (non considerata nello studio),

inviate a rigenerazione. Presso l’impianto di rigenerazione viene effettuata, innanzitutto, una prima

selezione in ingresso, al fine di separare le cassette visivamente danneggiate, che non possono essere

riutilizzate. La percentuale di scarto è stata assunta pari allo 0,35% delle cassette in ingresso, sulla base dei

dati ottenuti dalle due società di pooling contattate. Tali cassette scartate vengono avviate a riciclo per

produrre nuovi imballaggi a sponde abbattibili.

A questo punto sono stati considerati due diversi scenari di gestione delle cassette:

• scenario L1: a valle della selezione iniziale, tutte le cassette sono avviate a lavaggio, come avviene nel

caso della società di pooling A. Poiché le cassette vengono lavate ad ogni ciclo di utilizzo, risultano meno

sporche e quindi la quantità di rifiuti asportata in fase di lavaggio è inferiore rispetto allo scenario L2;

• scenario L2: a valle della selezione iniziale, solamente il 55% delle cassette viene lavato mentre le

restanti sono riutilizzate senza lavaggio. Poiché le cassette non vengono lavate ad ogni ciclo di utilizzo,

risultano mediamente più sporche e quindi la quantità di rifiuti asportata in fase di lavaggio è maggiore

rispetto allo scenario L1.

Si precisa che il servizio offerto al cliente nei due scenari non può essere considerato lo stesso: nel caso

dello scenario L1, le cassette vengono lavate ad ogni ciclo di utilizzo e quindi al cliente finale vengono

sempre restituite pulite; nel caso dello scenario L2, una parte delle cassette non viene lavata e quindi,

sebbene resa disponibile per un nuovo utilizzo, giunge al cliente sporca e con residui derivanti dal

precedente utilizzo.

Oltre a questi due scenari principali, sono stati inseriti altri due scenari secondari che tengono conto dei

diversi reagenti usati in fase di lavaggio negli impianti delle due società di pooling contattate (scenario RE1

e scenario RE2).

Dopo la fase di lavaggio, le cassette sono asciugate e quindi subiscono un’ulteriore fase di selezione.

Mediamente lo 0,2% delle cassette lavate viene scartato in questa fase. Queste cassette sono avviate a

riciclo, per produrre nuove cassette.

I rifiuti asportati dalle cassette in fase di lavaggio, costituiti principalmente da residui vegetali, etichette di

carta e cartoncino e pezzi di plastica, sono smaltiti presso termovalorizzatori per rifiuti urbani mentre le

acque di lavaggio sono avviate ad un impianto di depurazione chimico-fisico interno al centro di

rigenerazione e quindi scaricate in fognatura. I fanghi e i prodotti di grigliatura derivanti da tale

depurazione delle acque sono smaltiti anch’essi presso termovalorizzatori per rifiuti urbani.

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A valle del processo di rigenerazione, mediamente circa il 99,5% delle cassette risulta disponibile per un

nuovo riutilizzo, mentre la restante quota è scartata perché danneggiata e quindi non riutilizzabile. Tali

cassette devono quindi essere sostituite da cassette di nuova produzione. La percentuale esatta di cassette

rigenerate cambia leggermente per i due scenari di gestione considerati, in quanto la seconda selezione

avviene solamente sulle cassette lavate. Per lo scenario L1 (tutte le cassette a valle della prima selezione

sono lavate), la percentuale di cassette disponibili per il secondo riutilizzo è pari al 99,45% e le cassette

complessivamente scartate durante il processo di rigenerazione sono pari allo 0,55% delle cassette in

ingresso. Per lo scenario L2 (solamente il 55% delle cassette a valle della prima selezione è lavato), la

percentuale di cassette disponibili per il secondo riutilizzo è pari al 99,54% e le cassette complessivamente

scartate durante il processo di rigenerazione sono pari allo 0,46% delle cassette in ingresso.

Al termine della loro vita utile, le cassette sono avviate a riciclo. Si è assunto un numero massimo di

possibili utilizzi di una cassetta pari in media a 1251, sulla base delle indicazioni fornite dalle due società di

pooling contattate.

Le cassette scartate e quelle giunte a fine vita vengono avviate a riciclo. Si è assunto che i granuli di PP

secondario ottenuti dal riciclo delle cassette scartate in fase di lavaggio siano utilizzati per la produzione

delle cassette che reintegrano le perdite della rigenerazione (closed-loop recycling), mentre i granuli di PP

ottenuti dal riciclo delle cassette giunte a fine vita siano usati per produrre altre tipologie di

imballaggi/manufatti (open-loop recycling).

La funzione del sistema in esame è rendere disponibili all’utilizzo cassette in PP a sponde abbattibili dal

peso medio di 1,49 kg per il settore ortofrutticolo. L’unità funzionale è stata assunta pari a 100 cassette

pronte per l’ennesimo utilizzo, con n incluso tra 1 e 125. Ciò significa che sono stati considerati 125 casi di

studio, ciascuno con la propria unità funzionale. Per n uguale a 1, le cassette di nuova produzione vengono

usate una sola volta e quindi avviate a riciclo. Il flusso di riferimento (ossia il quantitativo di prodotto

necessario a soddisfare l’unità funzionale) è perciò 100 cassette di nuova produzione. Per n uguale a 2, le

cassette di nuova produzione dopo l’utilizzo sono avviate a rigenerazione. Qui, nel caso dello scenario L1, lo

0,55% delle cassette viene scartato ed inviato a riciclo, mentre il restante 99,45% è reso disponibile per il

secondo utilizzo. Nel caso dello scenario L2, la percentuale di cassette scartate è pari allo 0,46% e le

cassette rese disponibili per il secondo utilizzo sono il 99,54%. Le cassette scartate devono essere

reintegrate da cassette nuove, al fine di avere 100 cassette disponibili per il secondo utilizzo. Il flusso di

riferimento è pari, in questo caso, a 100,55 cassette di nuova produzione per lo scenario L1 e 100,46

cassette di nuova produzione per lo scenario L2. In termini generali, il flusso di riferimento associato a 100

cassette pronte per l’ennesimo utilizzo è [100 + 0,55*(n-1)] cassette di nuova produzione per lo scenario L1

e [100 + 0,46*(n-1)] cassette di nuova produzione per lo scenario L2, come si può dedurre dalla Figura 2.1.

1 La durata di una cassetta a rendere e, di conseguenza, il numero massimo di riutilizzi, potrebbero essere influenzati

dal formato dell’imballaggio. Tale aspetto andrebbe approfondito in uno sviluppo futuro dello studio.

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RIGENERAZIONE RIGENERAZIONEUtilizzo n.2Scenario L1: 99,45Scenario L2: 99,54

Scenario L1: 0,55Scenario L2: 0,46

100

PRODUZIONE CASSETTE

NUOVE

100

Cassette scartate

Scenario L1: 0,55Scenario L2: 0,46

PRODUZIONE CASSETTE

NUOVEUtilizzo n.1100

Scenario L1: 99,45Scenario L2: 99,54

Scenario L1: 0,55Scenario L2: 0,46

100

PRODUZIONE CASSETTE

NUOVE

100

RIGENERAZIONE

Utilizzo n.3

Scenario L1: 0,55Scenario L2: 0,46

PRODUZIONE CASSETTE

NUOVE

100

Scenario L1: 99,45Scenario L2: 99,54

100Utilizzo n.124100RIGENERAZIONE

Scenario L1: 0,55Scenario L2: 0,46

PRODUZIONE CASSETTE

NUOVE

Scenario L1: 99,45Scenario L2: 99,54

100Utilizzo n.125100FINE VITA

Cassette scartate

Scenario L1: 0,55Scenario L2: 0,46

Cassette scartate

Scenario L1: 0,55Scenario L2: 0,46

Cassette scartate

Scenario L1: 0,55Scenario L2: 0,46

PRODUZIONE CASSETTE

NUOVEUtilizzo n.1100 100 FINE VITA

Per n=1

Per 2 ≤ n ≤125

100

Figura 2.1. Schema semplificato del ciclo di vita di 100 cassette in PP a sponde abbattibili al variare del numero n di utilizzi.

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I confini del sistema studiato (Figura 2.2) includono:

- la produzione delle cassette (sia delle 100 cassette iniziali, sia di quelle che devono essere reintegrate a

seguito del processo di rigenerazione);

- il trasporto delle cassette all’impianto di rigenerazione;

- il processo di rigenerazione, incluso il trasporto dei reagenti utilizzati all’impianto di lavaggio;

- la depurazione delle acque di lavaggio, incluso l’incenerimento dei prodotti di grigliatura e dei fanghi che

ne derivano;

- lo smaltimento dei rifiuti asportati dalle cassette;

- il fine vita delle cassette (sia di quelle dopo gli n utilizzi, sia di quelle scartate in fase di rigenerazione);

- il trasporto dei rifiuti prodotti ai trattamenti di riciclo/smaltimento.

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PRODUZIONE 100 CASSETTE

UTILIZZO 100 CASSETTE

Produzione PP

PROCESSO DI RIGENERAZIONE DI 100

CASSETTE

trasporto

Produzione detergenti e additivi chimici

trasporto

TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI LAVAGGIO E FINE VITA DEI

RESIDUI PRODOTTItrasporto

Produzione additivi chimici

trasporto

FINE VITA DELLE CASSETTE SCARTATE

Scenario L1: 0,55Scenario L2: 0,46

trasporto

CASSETTE RIGENERATEScenario L1: 99,45Scenatio L2: 99,56

UTILIZZO DI 100 CASSETTE

PRODUZIONE CASSETTEScenario L1: 0,55Scenario L2: 0,46

Produzione PP

FINE VITA DELLE 100 CASSETTE

Figura 2.2. Principali processi inclusi nei confini del sistema analizzato.

Oltre ai processi finora elencati, che vengono definiti foreground processes in quanto costituiscono il nucleo

principale dello studio e sono stati modellizzati principalmente sulla base di dati primari2, sono stati inclusi

anche altri processi, definiti background processes, modellizzati utilizzando i dati contenuti nella banca dati

ecoinvent 3.3 e adottando come approccio per la modellizzazione del sistema il cosiddetto cut-off system

2Ad eccezione di alcuni processi di fine vita che sono stati modellizzati sulla base dei moduli di ecoinvent 3.3.

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approach o allocation recycled content approach3. Tali processi includono la produzione delle materie

prime necessarie per la produzione delle cassette e la produzione dei prodotti chimici utilizzati in fase di

rigenerazione. Non è inclusa, invece, nei confini del sistema la fase di utilizzo della cassetta mentre il ciclo di

vita delle infrastrutture è stato considerato solamente se già incluso nei moduli di ecoinvent.

In termini generali, il ciclo di vita di 100 cassette rese disponibili per l’ennesimo utilizzo include:

• la produzione di [100+0,55*(n-1)] cassette, la rigenerazione di 100*(n-1) cassette e il fine vita di

[100+0,55*(n-1)] cassette4 nel caso si consideri lo scenario L1;

• la produzione di [100+0,46*(n-1)] cassette, la rigenerazione di 100*(n-1) cassette e il fine vita di

[100+0,46*(n-1)] cassette nel caso si consideri lo scenario L2.

Il termine “rigenerazione” include anche gli impatti relativi al trattamento delle acque di lavaggio e dei

relativi prodotti di grigliatura e fanghi, nonché lo smaltimento dei rifiuti asportati dalle cassette.

Lo studio si riferisce al contesto italiano negli anni 2016-2017. Per risolvere i casi di multi-funzionalità

(associati alla produzione di materiali ed energia nelle fasi di trattamento dei rifiuti) l’approccio utilizzato

consiste nell’espansione dei confini del sistema, includendo al loro interno le produzioni evitate grazie al

recupero dei rifiuti (CE - JRC, 2010; Finnveden et al., 2009).

Sono state considerate dodici categorie di impatto sull’ambiente e sulla salute umana, selezionate con

l’intento di prendere in considerazione il più ampio spettro di problematiche ambientali potenzialmente

causate dalle attività analizzate: Riscaldamento globale; Assottigliamento della fascia d’ozono; Formazione

fotochimica di ozono; Acidificazione; Eutrofizzazione terrestre; Eutrofizzazione delle acque dolci;

Eutrofizzazione marina; Ecotossicità acquatica; Tossicità umana (effetti cancerogeni); Tossicità umana

(effetti non cancerogeni); Assunzione di materiale particolato; Consumo delle risorse minerali e fossili. Gli

indicatori di impatto considerati per queste categorie e i modelli di caratterizzazione utilizzati per il loro

calcolo sono quelli raccomandati dalla Guida sull’impronta ambientale dei prodotti (Product Environmental

Footprint - PEF guide) sviluppata per la Commissione Europea dal Joint Research Centre e incorporata nella

Raccomandazione europea relativa all’uso di metodologie comuni per misurare e comunicare le prestazioni

ambientali del ciclo di vita dei prodotti e delle organizzazioni (Commissione Europea, 2013). Al fine di

valutare le prestazioni energetiche delle attività esaminate, è stato inoltre calcolato l'indicatore Cumulative

Energy Demand (CED), in accordo con il metodo descritto da Hischier et al. (2010).

3 La filosofia alla base di questo approccio è che se un materiale è riciclato, il primo produttore non riceve alcun

credito per il fatto di aver fornito del materiale riciclabile. Di conseguenza, i materiali riciclabili entrano nei processi di riciclo senza alcun impatto legato alla loro vita precedente (burden-free) e ai materiali secondari prodotti vengono associati unicamente gli impatti del processo di riciclo. Inoltre, i produttori di rifiuti non ricevono alcun credito dal riciclo o riuso di un prodotto risultante dal trattamento dei rifiuti. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, nel presente studio, dove il trattamento del rifiuto porta alla produzione di materia prima secondaria o energia che sostituisce un prodotto primario o un’altra forma di energia, il modulo di ecoinvent 3.3 è stato modificato per includere il credito associato al prodotto evitato. 4 La modellizzazione della fase di produzione e di quella di fine vita si differenza per le 100 cassette iniziali e per quelle

scartate in fase di rigenerazione e quindi reintegrate nel sistema.

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Infine, per quanto riguarda il consumo delle risorse idriche, invece che utilizzare l’indicatore incluso nella

PEF guide, si è preferito fermarsi alla fase di inventario, quantificando il consumo netto di acqua (prelievi

meno rilasci in un corpo recettore) associato all’intero ciclo di vita delle cassette, senza calcolare l’impatto

relativo a questo consumo. Tale scelta è stata dettata dal fatto che l’indicatore di consumo delle risorse

idriche definito dalla PEF guide presenta, ad oggi, alcuni problemi di implementazione, tali da non renderlo

del tutto affidabile.

L’analisi è stata effettuata con il supporto del software SimaPro 8.1, che ha agevolato lo sviluppo di un

modello virtuale degli scambi di materia ed energia dei sistemi esaminati e la quantificazione delle

rispettive prestazioni ambientali.

2.2. Inventario

L’inventario di tutti i flussi di materiali, di energia e delle emissioni nell’ambiente associati alle fasi principali

(foreground processes) incluse nei confini del sistema analizzato è stato definito sulla base dei dati forniti

dalle due società di pooling contattate. L’inventario è stato suddiviso nei seguenti macro-processi, per i

quali di seguito verranno riportati i dati e le assunzioni per la modellizzazione:

- produzione delle cassette (sia delle 100 cassette iniziali, sia di quelle prodotte per reintegrare gli scarti

del processo di rigenerazione);

- rigenerazione delle cassette, incluso il trasporto all’impianto di rigenerazione e lo smaltimento dei rifiuti

asportati dagli imballaggi;

- depurazione delle acque di lavaggio, incluso il trasporto e lo smaltimento dei prodotti di grigliatura e dei

fanghi prodotti;

- fine vita delle cassette (sia di quelle dopo gli n utilizzi sia di quelle scartate in fase di rigenerazione),

incluso il trasporto a riciclo.

2.2.1. Produzione delle cassette

Le cassette in PP a sponde abbattibili possono presentare diversi formati, come riportato in Tabella 2.1.

Sulla base delle informazioni sulla percentuale di utilizzo dei diversi formati fornite dalle due società di

pooling contattate, è stato valutato un peso medio della cassetta a rendere pari a 1,49 kg.

Per la modellizzazione della fase di produzione, si assume che le 100 cassette iniziali siano prodotte in PP

vergine mediante un processo di stampaggio ad iniezione. Per quanto riguarda, invece, le cassette prodotte

per reintegrare le perdite della rigenerazione, si assume che siano realizzate a partire dai granuli di PP

ottenuti dal riciclo delle cassette scartate, integrati da PP vergine5 (Figura 2.3).

5 L’integrazione con PP vergine è dovuta al fatto che si assume un’efficienza del processo di riciclo del PP pari al 93% e

un rapporto di sostituzione tra PP secondario e PP vergine pari a 1:0,66 (Barthel et al., 2007). Perciò da ogni cassetta a rendere avviata a rigranulazione, si ottengono 0,91 kg di granuli di PP secondario utilizzabili per la produzione di una

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In Tabella 2.2 si riassumono i moduli utilizzati per la modellizzazione della fase di produzione. Si precisa che

in questa fase del ciclo di vita viene inclusa la produzione del solo PP vergine, mentre il processo di riciclo

delle cassette a produrre PP secondario è stato incluso nella fase di fine vita della cassetta stessa (capitolo

2.2.4).

Tabella 2.1. Formati più comuni delle cassette in PP a sponde abbattibili per il settore dell’ortofrutta con relative tara e capacità.

Formato cassetta a rendere L x l x h (mm) Tara (g) Capacità (kg)

600x400x229 1980 20

600x400x180 1830 15

600x400x119 1470 10

400x300x180 1140 8

400x300x167 920 7

600x400x125 1240 10

600x400x160 1460 13

600x400x190 1630 16

600x400x250 2095 20

RIGENERAZIONE Utilizzo

Cassette reintegrate

100

PRODUZIONE CASSETTE PER

REINTEGRO

Cassette scartate

RICICLO CASSETTE SCARTATE

Granuli PP secondario

Granulo PP vergine

PRODUZIONE PP VERGINE

PRODUZIONE CASSETTE IN PP

VERGINEUtilizzo100 100

Figura 2.3. Rappresentazione schematica del processo di produzione delle cassette per il reintegro di quelle scartate in fase di rigenerazione.

nuova cassetta a sponde abbattibili. Sono, perciò, necessari altri 0,58 kg di PP vergine. Per maggiori dettagli, si rimanda al capitolo 2.2.4.

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15

Tabella 2.2. Modellizzazione della fase di produzione delle cassette a sponde abbattibili iniziali e di reintegro. I moduli fanno riferimento alla produzione di 1 cassetta.

Processo analizzato Quantità di

riferimento Modulo utilizzato nel software e commenti

Produzione di 1 cassetta iniziale a sponde abbattibili

1,49 kg

Produzione di 1 cassetta in PP vergine mediante stampaggio ad iniezione con efficienza del 99,4%:

• produzione di 1,5 kg di PP vergine (Polypropylene, granulate

{GLO}|market for|Alloc Rec, U);

• processo di stampaggio ad iniezione di 1,5 kg di PP (Injection

moulding {RER}|processing|Alloc Rec, U)

Produzione di 1 cassetta a sponde abbattibili per reintegrare le perdite della fase di rigenerazione

1,49 kg

Produzione di 1 cassetta in PP secondario e vergine mediante stampaggio ad iniezione con efficienza del 99,4%.

Il PP secondario deriva dalla rigranulazione delle cassette scartate in fase di rigenerazione. Da ogni cassetta avviata a rigranulazione si ottengono 0,91 kg di granuli di PP utilizzabili per la produzione di una nuova cassetta (si veda capitolo 2.2.4). Sono quindi necessari 0,58 kg di PP vergine.

Gli impatti associati al riciclo della cassetta sono conteggiati nella fase di fine vita. Perciò, nella presente fase di produzione della cassetta, si considerano solamente gli impatti associati alla produzione del PP vergine e al processo di stampaggio ad iniezione (che interessa sia i granuli di PP vergine che quelli di PP secondario):

• produzione di 0,58 kg di PP (Polypropylene, granulate

{GLO}|market for| Alloc Rec, U);

• processo di stampaggio ad iniezione di 1,5 kg di PP (Injection

moulding {RER}|processing| Alloc Rec, U)

2.2.2. Rigenerazione delle cassette

Come già introdotto nel capitolo 2.1, per tener conto delle differenze esistenti tra i due modelli di gestione

delle cassette da parte delle due società di pooling contattate (capitolo 1), sono stati identificati più scenari

differenti per percentuale di cassette lavate ad ogni ciclo di utilizzo e reagenti chimici usati in fase di

lavaggio (Tabella 2.3). Per quanto riguarda, invece, la produzione di energia elettrica e termica per la

rigenerazione si è deciso di considerare un solo scenario, nonostante le differenze riscontrate tra le due

società. L’energia elettrica si assume essere acquistata dalla rete nazionale mentre l’energia termica

prodotta da caldaia a gas convenzionale. Questa decisione è stata presa in quanto il ricorso alla

cogenerazione e ai pannelli fotovoltaici è una peculiarità dell’impianto della società di pooling B e non

risulta necessariamente rappresentativo di quanto accade normalmente in queste tipologie di impianti. Su

questi aspetti è stata comunque condotta un’analisi di sensibilità (capitoli 3.2.3 e 3.2.4).

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L’impianto di rigenerazione considerato nello studio è rappresentato in Figura 2.4; i valori riportati sono

stati calcolati mediando, quando possibile, i dati forniti dalle due società di pooling6.

Tabella 2.3. Scenari considerati nello studio relativi all’impianto di rigenerazione delle cassette.

Parametri considerati Scenari ipotizzati

Gestione della fase di lavaggio

L1: tutte le cassette in ingresso all’impianto (escluse quelle scartate nella selezione iniziale) sono lavate

L2: a valle della selezione iniziale, solamente il 55% delle cassette è lavato e il restante è inviato a riutilizzo senza lavaggio

Reagenti utilizzati in fase di rigenerazione

RE1: dosaggi per 1 m3 di acqua:

disinfettante: 1,81 kg detergente: 9,55 kg

RE2: dosaggi per 1 m3 di acqua:

soda al 30%: 3,28 kg ipoclorito di sodio al 14%: 0,79 kg stabilizzante: 0,20 kg

6 I dati per i quali è stata assunta la media dei valori forniti dalle due società di pooling contattate sono: il consumo di

acqua per il lavaggio (m3 di acqua per lavare 100 cassette); il consumo di energia termica per riscaldare l’acqua di

lavaggio (MJ per riscaldare 1 m3 di acqua); il consumo di energia elettrica dell’impianto di lavaggio (kWh per il lavaggio

di 100 cassette); la percentuale di cassette scartate prima del lavaggio e dopo il lavaggio (in questo ultimo caso la percentuale è riferita alle cassette lavate). Per quanto riguarda i reagenti, invece, i due scenari RE1 e RE2 sono stati definiti considerando i dosaggi specifici forniti dalle due società di pooling per m

3 di acqua utilizzata in fase di lavaggio.

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Cassette da

rigenerare

SELEZIONE MANUALE

LAVAGGIO SELEZIONE MANUALEScenario L1: 99,65 pezziScenario L2: 54,81 pezzi

0,35 pezzi

100 pezzi

Cassette scartate

Scenario L1: 99,65 pezziScenario L2: 54,81 pezzi

Scenario L1: 99,45 pezziScenario L2: 99,54 pezzi

Cassette rigenerate

Reagenti chimici

Scenario L1-RE1: Disinfettante: 0,099 kg Detergente: 0,523 kgScenario L2-RE2: Soda al 30%: 0,099 kg Ipoclorito di sodio al 14%: 0,024 kg Stabilizzante: 0,006 kgScenario L1-RE2: Soda al 30%: 0,179 kg Ipoclorito di sodio al 14%: 0,043 kg Stabilizzante: 0,011 kgScenario L2-RE1:Disinfettante: 0,054 kg Detergente: 0,288 kg

CALDAIA

Scenario L1: 0,055 m3Scenario L2: 0,030 m3

combustibile

acqua

Scenario L1: 0,055 m3Scenario L2: 0,030 m3

Metano: Scenario L1: 0,81 Nm3 Scenario L2: 0,45 Nm3

DEPURAZIONE ACQUE

Acque di lavaggio: Scenario L1: 0,055 m3 Scenario L2: 0,030 m3

Plastica a riciclo

Scenario L1: 0,2 pezziScenario L2: 0,11 pezzi

Cassette scartate

Scenario L1: 0,55 pezziScenario L2: 0,46 pezzi

Incenerimento

rifiuti solidi: scenario L1: 45,8 g scenario L2: 199 g

Figura 2.4. Modellizzazione dell’impianto di rigenerazione per 100 cassette avviate a rigenerazione.

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In Tabella 2.4 sono elencati i dati di inventario relativi alla fase di trasporto, lavaggio ed asciugatura delle

cassette insieme con i moduli del database ecoinvent 3.3 utilizzati per la modellizzazione dei processi.

Tabella 2.4. Dati di inventario e moduli di ecoinvent 3.3 utilizzati per la modellizzazione della fase di rigenerazione. I valori si riferiscono a 100 cassette in ingresso all’impianto.

Processo analizzato Quantità Modulo utilizzato nel software e commenti

Tutti gli scenari

Trasporto delle cassette all’impianto di lavaggio

20,7 t x km

Trasporto cassette all’impianto di rigenerazione situato mediamente ad una distanza d = 139 km dall’utilizzatore, con autoarticolati > 32 t Euro 5

(Transport, freight, lorry > 32 metric ton, EURO5 {RER}|transport, freight,

lorry > 32 metric ton, EURO5|Alloc Rec, U)

Scenario L1

Acqua per il lavaggio delle cassette

0,055 m3 Tap water {Europe without Switzerland}|market for|Alloc Rec, U

Riscaldamento dell’acqua di lavaggio con caldaia a metano convenzionale

a

32,2 MJ

Heat, district or industrial, natural gas {Europe without Switzerland}|heat

production, natural gas, at boiler condensing modulating >100 kW|Alloc

Rec, U modificato assumendo che l’energia elettrica consumata provenga completamente dal mercato italiano

Energia elettricaa 2,48 kWh Electricity, low voltage {IT}|market for|Alloc Rec, U

Consumo di detergenti e reagenti chimici_ scenario RE1

Disinfettante 0,099 kg

Modellizzato mediante la costruzione di un modulo ad hoc, definito sulla base della scheda di sicurezza del prodotto. Composizione di 100 g di prodotto:

• acido acetico: 16 g (Acetic acid, without water, in 98% solution state

{GLO}|market for|Alloc Rec, U modificato rimuovendo i trasporti)

• acido peracetico: 15 g. É stato approssimato con 20,1 g di anidride acetica (Acetic anhydride {RER}|market for|Alloc Rec, U modificato eliminando i trasporti) e 6,7 g di perossido di idrogeno (Hydrogen

peroxide, without water, in 50% solution state {RER}|hydrogen peroxide

production, product in 50% solution state|Alloc Rec, U), secondo la reazione (CH3CO)2O + H2O2 � CH3COOH + CH3COOOH

• acqua ossigenata: 23 g (Hydrogen peroxide, without water, in 50%

solution state {RER}|hydrogen peroxide production, product in 50%

solution state| Alloc Rec, U)

• acqua deionizzata: 15 gb (Water, deionised, from tap water, at user

{Europe without Switzerland}|water production, deionised, from tap

water, at user|Alloc Rec, U)

• stabilizzante: 1 g. É stato modellizzato come acido etilendiamminotetraacetico - EDTA (EDTA, ethylenediaminetetraacetic

acid {RER}|EDTA production|Alloc Rec, U)

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Detergente 0,523 kg

Modellizzato con un modulo costruito ad hoc, definito sulla base della scheda di sicurezza del prodotto. Composizione di 100 g di prodotto:

• soda: 40 g (Sodium hydroxide, without water, in 50% solution state

{GLO}|market for|Alloc Rec, U modificato rimuovendo i trasporti)

• alchil alcol alcossilato: 0,6 g. Non avendo informazioni sulla sua produzione, è stato approssimato con un tensioattivo di origine petrolchimica (Ethoxylated alcohol (AE3) {RER}|ethoxylated alcohol

(AE3) production, petrochemical|Alloc Rec, U)

• acqua deionizzata: 19,4 gb (Water, deionised, from tap water, at user

{Europe without Switzerland}|water production, deionised, from tap

water, at user|Alloc Rec, U)

Trasporto dei reagenti chimici

0,062 t x km

Si assume che i prodotti vengano acquistati da produttori posti ad una distanza di 100 km e siano trasportati su automezzi commerciali leggeri (Transport, freight, light commercial vehicle {Europe without

Switzerland}|processing|Alloc Rec, U)

Consumo di detergenti e reagenti chimici_ scenario RE2

Soda al 30% 0,054 kgc

Sodium hydroxide, without water, in 50% solution state {GLO}|market

for|Alloc Rec, U modificato rimuovendo i trasporti

Ipoclorito di sodio al 14% 0,006 kgc

Sodium hypochlorite, without water, in 15% solution state {RER}|sodium

hypochlorite production, product in 15% solution state|Alloc Rec, U

Stabilizzante 0,011 kg

Costruzione di un modulo ad hoc, definito sulla base della scheda di sicurezza del prodotto. Composizione di 100 g di stabilizzante:

• acido citrico: 10 g (Citric acid {RER}|production|Alloc Rec, U)

• acido lattico: 5 g (Lactic acid {RER}|production|Alloc Rec, U)

• iodato di potassio: 0,25 g. La produzione di 1 grammo di iodato di potassio (KIO3) è stata approssimata con 0,59 g di iodio (Iodine

{RER}|production|Alloc Rec, U), 0,56 g di soda in soluzione al 50% (Sodium hydroxide, without water, in 50% solution state {GLO}|market

for|Alloc Rec, U modificato eliminando i trasporti), 0,26 g di idrossido di potassio (Potassium hydroxide {RER}|production|Alloc Rec, U) e 0,98 g di cloro gas (Chlorine, gaseous {RER}|market for|Alloc Rec, U modificato eliminando i trasporti), sulla base delle reazioni 2KClO3 + I2 �2KIO3 + Cl2 e 6NaOH + 3Cl2 + KOH �KClO3 + 5NaCl + 3H2O + NaOH

• acqua deionizzata: 84,8 g (Water, deionised, from tap water, at user

{Europe without Switzerland}|water production, deionised, from tap

water, at user|Alloc Rec, U)

Si trascura la presenza di acido gluconico e acido 2-fosfonobutano-1,2,4-tricarbossilico in quanto non sono disponibili informazioni per la loro modellizzazione

Acqua deionizzata 0,075 kg

Correzione relativa al consumo di acqua per considerare che la soluzione di soda utilizzata dall’impianto è al 30% e quella di ipoclorito di sodio è al 14%, mentre i moduli di ecoinvent si riferiscono ad una soluzione di soda al 50% e ad una di ipoclorito al 15% (Water, deionised, from tap water, at

user {Europe without Switzerland}|water production, deionised, from tap

water, at user|Alloc Rec, U)

Trasporto dei reagenti chimici

0,02 t x km

Si assume che i prodotti vengano acquistati da produttori posti ad una distanza di 100 km e siano trasportati su automezzi commerciali leggeri (Transport, freight, light commercial vehicle {Europe without

Switzerland}|processing|Alloc Rec, U)

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Fine vita dei rifiuti asportati dalle cassette

Trasporto a incenerimento 0,0046 t x km

Trasporto ad un impianto di incenerimento situato a 100 km su autoarticolati da 16-32 t in accordo con il mix circolante italiano (ACI, 2016):

• 80,8% Euro 3 (Transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO3

{RER}|transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO3|Alloc Rec, U)

• 6,1% Euro 4 (Transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO4

{RER}|transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO4|Alloc Rec, U)

• 12,7% Euro 5 (Transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO5

{RER}|transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO5|Alloc Rec, U)

• 0,4% Euro 6 (Transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO6

{RER}|transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO6|Alloc Rec, U)

Smaltimento 45,8 g Smaltimento presso un impianto di incenerimento per rifiuti urbani (Municipal solid waste {IT}|treatment of, incineration|Alloc Rec, U modificato eliminando il recupero di metalli dalle scorie)

Scenario L2

Acqua per il lavaggio delle cassette

0,030 m3

Modellizzato come per scenario L1 Riscaldamento dell’acqua di lavaggio con caldaia a metano

17,7 MJ

Energia elettrica 1,37 kWh

Consumo di detergenti e reagenti chimici_ scenario RE1

Disinfettante 0,054 kg

Modellizzato come per scenario L1-RE1 Detergente 0,288 kg

Trasporto dei reagenti chimici

0,034 t x km

Consumo di detergenti e reagenti chimici_ scenario RE2

Soda al 30% 0,03 kgc

Modellizzato come per scenario L1-RE2

Ipoclorito di sodio al 14% 0,003 kgc

Stabilizzante 0,006 kg

Acqua deionizzata 0,041 kg

Trasporto dei reagenti chimici

0,013 t x km

Fine vita dei rifiuti asportati dalle cassette

Trasporto dei rifiuti 0,0199 t x km Modellizzato come per scenario L1

Smaltimento 199 g a

Per la modellizzazione della produzione di energia termica e elettrica non si è tenuto conto delle differenze esistenti

tra gli impianti gestiti dalle due società di pooling contattate (capitolo 1). La modellizzazione è stata effettuata considerando un caso generale in cui l’energia termica è prodotta da una caldaia a gas convenzionale e l’elettricità è prelevata dalla rete. b

Acqua deionizzata per completare la soluzione, corretta per tenere conto del quantitativo di acqua già incluso nei moduli di ecoinvent 3.3 che fanno riferimento a soluzioni (tali moduli sono richiamati con il valore di sostanza pura ma conteggiano anche l’acqua richiesta per la preparazione della soluzione). c

Il modulo richiede come input il consumo di sostanza pura ma conteggia al suo interno anche l’acqua richiesta per la soluzione.

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21

2.2.3. Depurazione delle acque di lavaggio

Il processo di depurazione delle acque di lavaggio è stato modellizzato come trattamento chimico-fisico

interno, seguito da un processo di depurazione medio rappresentativo, effettuato presso un impianto

consortile7. Ciò permette di considerare il consumo effettivo di reagenti chimici necessario per la

depurazione delle acque di lavaggio tipicamente prodotte dalla rigenerazione delle cassette. Inoltre,

assumendo che il refluo depurato venga scaricato in fognatura anziché in corpo idrico superficiale, ci si

pone in una situazione cautelativa in cui il refluo viene ulteriormente trattato.

L’impianto chimico-fisico modellizzato è rappresentato graficamente in Figura 2.58. Nel caso dello scenario

L1, le acque avviate a depurazione sono pari a 0,055 m3 per 100 cassette in ingresso all’impianto di

rigenerazione mentre nel caso dello scenario L2, tale valore è pari a 0,030 m3.

In Tabella 2.5 sono elencati i consumi di reagenti per la depurazione delle acque di lavaggio e il destino dei

residui prodotti.

FognaturaDEPURAZIONE

ACQUE

Acque di lavaggio 1 m3 Acqua depurata

1 m3

Reagenti chimici

Policloruro di alluminio al 10%: 0,54 kgAcido solforico al 50%: 0,65 kg

Incenerimento

Fanghi e prodotti grigliatura: 1,67 kg

2,7 kWhEnergia elettrica

Figura 2.5. Modellizzazione dell’impianto di depurazione chimico-fisico delle acque di lavaggio delle cassette (impianto interno allo stabilimento di rigenerazione). I valori di riferiscono a 1 m3 di refluo da depurare.

7 Il processo di depurazione del refluo in impianto consortile include trattamenti di natura meccanica, biologica e

chimica, nonché la digestione dei fanghi prodotti. 8 Il bilancio si basa sui dati forniti da una delle due società di pooling contattate.

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22

Tabella 2.5. Consumi di reagenti ed energia per la depurazione delle acque di lavaggio delle cassette e destino dei residui prodotti. I valori si riferiscono a 1 m3 di refluo da depurare.

Processo analizzato Quantità Modulo utilizzato nel software e commenti

Consumo energetico

Elettricità 2,7 kWh Electricity, low voltage {IT}| market for| Alloc Rec, U

Consumo di reagenti chimici

Policloruro di alluminio al 10% 0,054 kga

Modellizzato come solfato di alluminio, altra tipologia di flocculante a base di alluminio (Aluminium sulfate, without

water, in 4.33% aluminium solution state {RoW}|production|

Alloc Rec, U)

Acido solforico al 50% 0,325 kga Sulfuric acid {RER}|production|Alloc Rec, U

Acqua deionizzata -0,382 kg

Consumo di acqua per la correzione delle soluzioni di acido solforico e policloruro di alluminio rispetto ai moduli di ecoinvent

(Water, deionised, from tap water, at user {Europe

without Switzerland}|water production, deionised, from tap

water, at user|Alloc Rec, U)

Trasporti

Trasporto dei reagenti 0,119 t x km

Si assume che i prodotti vengano acquistati da produttori posti ad una distanza di 100 km e siano trasportati su automezzi commerciali leggeri (Transport, freight, light commercial vehicle

{Europe without Switzerland}|processing|Alloc Rec, U)

Trasporto dei fanghi e dei prodotti di grigliatura ad incenerimento

0,167 t x km

Trasporto ad un impianto di incenerimento situato a 100 km su autoarticolati da 16-32 t in accordo con il mix circolante italiano (ACI, 2016):

• 80,8% Euro 3 (Transport, freight, lorry 16-32 metric ton,

EURO3 {RER}|transport, freight, lorry 16-32 metric ton,

EURO3|Alloc Rec, U)

• 6,1% Euro 4 (Transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO4

{RER}|transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO4|Alloc

Rec, U)

• 12,7% Euro 5 (Transport, freight, lorry 16-32 metric ton,

EURO5 {RER}|transport, freight, lorry 16-32 metric ton,

EURO5|Alloc Rec, U)

• 0,4% Euro 6 (Transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO6

{RER}|transport, freight, lorry 16-32 metric ton, EURO6|Alloc

Rec, U)

Gestione dei residui

Refluo depurato 1000 kg

Refluo inviato in fognatura e quindi in un impianto di depurazione per acque civili di medie dimensioni (Wastewater,

average {Europe without Switzerland}|treatment of

wastewater, average, capacity 1E9l/year|Alloc Rec, U modificato attribuendo i consumi elettrici e termici al mercato italiano

b)

Fanghi e prodotti di grigliaturac 1,67 kg

Inviati ad incenerimento presso un termovalorizzatore per rifiuti urbani (Raw sewage sludge {RoW}|treatment of, municipal

incineration|Alloc Rec, U modificato riferendo i consumi di energia elettrica e calore al mercato italiano

b, eliminando i

trasporti già inclusi nel modulo e conteggiando il calore e l’energia elettrica evitati grazie alla produzione di energia dall’incenerimento dei fanghi e dei prodotti di grigliatura

d)

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23

a Il modulo richiede come input il consumo di sostanza pura ma conteggia anche l’acqua richiesta in soluzione.

b I moduli di ecoinvent Heat, district or industrial, other than natural gas {Europe without Switzerland}|market for

heat, district or industrial, other than natural gas|Alloc Rec, U e Heat, district or industrial, natural gas {Europe without

Switzerland}|market for heat, district or industrial, natural gas|Alloc Rec, U richiamati nel modulo dell’impianto di depurazione e in quello dell’incenerimento sono stati modificati mantenendo solamente i termini relativi al mercato italiano o il modulo riferito all’Europa senza Svizzera (al posto dei moduli riferiti ai singoli Stati), andando ad attribuire l’intero consumo degli impianti ai moduli mantenuti. c

Per prodotti di grigliatura si intende la polpa di cellulosa verosimilmente derivante dalle etichette presenti sulle cassette. d La produzione di energia termica ed elettrica derivante dalla combustione del fango è stata calcolata sulla base del

potere calorifico inferiore medio (PCI) di tale rifiuto fornito nel modulo di ecoinvent 3.3 (3196 KJ/kg). Dalla combustione di 1 kg di fango si ottengono 0,15 kWh di energia elettrica (valore calcolato considerando un’efficienza elettrica netta dell’impianto pari al 17,4%, efficienza media degli impianti di incenerimento situati nel nord Italia per l’anno 2013 in accordo con il Rapporto ISPRA-Federambiente del 2014), che vanno ad evitare un’eguale quantità prodotta secondo il mix energetico nazionale (Electricity, low voltage {IT}|market for|Alloc Rec, U). Si ricavano inoltre 0,33 MJ di calore (valore calcolato assumendo un rendimento termico dell’impianto di incenerimento medio nord italiano pari all’11,4% e perdite nella rete di distribuzione del teleriscaldamento e attraverso gli scambiatori di calore condominiali pari al 10%) che vanno a sostituire un’eguale quantità di calore prodotta da una caldaia a metano domestica (modellizzata assumendo un rendimento della caldaia pari all’87% ed emissioni in aria derivanti dalla banca dati BURL e da ANPA per caldaie di potenza inferiore a 100 kW). Nel dettaglio, per 1 MJ di energia prodotta, la caldaia richiede come input 0,0317 m

3 di gas naturale (Natural gas, low

pressure {RoW}|market for|Alloc Rec, U) e 23 KJ di energia elettrica (Electricity, low voltage {IT}| market for| Alloc

Rec, U). Le emissioni in atmosfera sono pari a: 0,46 mg di benzene, 2 mg di butano, 3 mg di etano, 1 mg di formaldeide, 46 mg di metano, 0,011 mg di idrocarburi policiclici aromatici, 2 mg di pentano, 2 mg di propano, 1 mg di N2O, 0,23 mg di toluene, 29 mg di CO, 58 mg di NOx, 6 mg di COV non metanici, 0,6 mg di SO2, 0,2 mg di PM10, 63 g di CO2 fossile, 2,3 pg di PCDD2,3,7,8, 0,1 ng di arsenico, 0,6 ng di cadmio, 0,45 ng di rame, 0,14 ng di mercurio, 1,10 ng di nichel, 0,30 ng di piombo, 15 ng di zinco, 0,002 ng di cromo VI e 0,733 ng di cromo.

2.2.4. Fine vita

Le cassette dopo gli n utilizzi e quelle scartate durante il lavaggio (0,55 cassette e 0,46 cassette ogni 100

cassette in ingresso all’impianto di rigenerazione, rispettivamente per lo scenario L1 e per quello L2)

vengono avviate a riciclo. Poiché gli impianti che effettuano tale operazione trattano le cassette

separatamente dagli altri flussi di rifiuto, in un processo dedicato, non si considera alcuna fase di selezione

iniziale. Le cassette giunte a fine vita vengono rigranulate, per produrre granuli di PP secondario che

possono essere utilizzati o per produrre nuove cassette a sponde abbattibili (closed-loop recycling) o per

produrre altri prodotti in PP (open-loop recycling).

L’efficienza del processo di riciclo è stata assunta pari al 93%, come riportato da Barthel et al. (2007). Il

rapporto di sostituzione tra il granulo di PP secondario, ottenuto dal riciclo delle cassette, e quello vergine è

stato invece ipotizzato pari a 0,66. Tale rapporto di sostituzione considera l’eventuale scadimento

qualitativo del granulo associato alle operazioni di riciclo: è un rapporto del tipo 1:1 se non si sono verificati

scadimenti qualitativi, del tipo 1:<1 se invece si sono verificati (Rigamonti et al., 2010). Esso può essere

definito sulla base delle proprietà chimico-fisiche del materiale riciclato rispetto al vergine, oppure, in

assenza di tali informazioni, sul loro diverso valore economico. Nel caso specifico, il rapporto 1:0,66 è stato

calcolato seguendo l’approccio proposto da Barthel et al. (2007), ossia considerando il valore economico

del granulo di PP secondario e vergine. Rispetto a quanto riportato in Barthel et al. (2007), il dato è stato

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24

aggiornato considerando i valori pubblicati sul sito www.borsinorifiuti.it in riferimento al mese di maggio

2017.

Per quanto riguarda il fine vita delle cassette scartate durante il lavaggio, i benefici associati al riciclo (ossia

all’evitata produzione di PP vergine) vengono conteggiati nella fase di produzione delle cassette nuove che

sostituiscono quelle scartate, andando a diminuire la quota di PP vergine necessaria alla produzione della

cassetta di un quantitativo pari a 0,91 kg per ogni cassetta, come già discusso nel capitolo 2.2.1.

In Tabella 2.6 si riportano i moduli utilizzati per la descrizione dei processi di fine vita e della produzione dei

prodotti primari evitati.

Tabella 2.6. Moduli utilizzati per la descrizione dei processi di fine vita e dei prodotti primari evitati. I valori fanno riferimento al riciclo di una cassetta a sponde abbattibili.

Processo analizzato Quantità Modulo utilizzato nel software e commenti

Trasporto della cassetta a riciclo

0,149 t x km

Trasporto all’impianto di riciclo situato a 100 km dall’impianto di rigenerazione con autoarticolati > 32 t Euro 5 (Transport, freight,

lorry > 32 metric ton, EURO5 {RER}|transport, freight, lorry > 32

metric ton, EURO5|Alloc Rec, U)

Riciclo della cassetta

1,49 kg (corrispondenti a 1,39 kg di granuli di PP secondario)

Modulo costruito ad hoc, sulla base delle informazioni riportate in Rigamonti e Grosso (2009), in riferimento al riciclo delle poliolefine:

• consumo di elettricità per le operazioni di riciclo: 0,53 kWh (Electricity, medium voltage {IT}|market for| Alloc Rec, U)

• consumo di elettricità per l’estrusione da scaglia a granulo: 0,17 kWh (Electricity, low voltage {IT}|market for|Alloc Rec, U)

• consumo di acqua: 2,47 kg (Tap water {Europe without

Switzerland}|tap water production, underground water without

treatment|Alloc Rec, U)

• consumo di energia termica: 0,90 MJ (Heat, district or industrial,

natural gas {Europe without Switzerland}|heat production,

natural gas, at industrial furnace > 100kW|Alloc Rec, U modificato assumendo che l’energia elettrica consumata provenga completamente dal mercato italiano)

• scarti della granulazione: 0,10 kg smaltiti presso impianti di incenerimento di rifiuti urbani (Waste polypropylene

{CH}|treatment of, municipal incineration|Alloc Rec, U modificato assumendo che l’energia elettrica consumata provenga completamente dal mercato italiano e conteggiando il calore e l’energia elettrica evitati grazie alla produzione di energia dall’incenerimento degli scarti

a). Tali impianti sono

ipotizzati situati a 100 km di distanza dall’impianto di riciclo (trasporto su autoarticolati da 16-32 t secondo il parco ACI 2015 descritto in Tabella 2.4)

Produzione evitata di PP primario (da considerarsi solo per il fine vita delle cassette iniziali)

0,914 kg

Polypropylene, granulate {RER}|production|Alloc Rec, U

a La produzione di energia elettrica e termica derivante dalla combustione degli scarti è stata calcolata sulla base dei

valori forniti nel modulo di ecoinvent 3.3. Dalla combustione di 1 kg di rifiuto in PP si ottengono 1,04 kWh di energia

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25

elettrica, che va ad evitare un’eguale quantità prodotta secondo il mix energetico nazionale (Electricity, low voltage

{IT}|market for|Alloc Rec, U) e 6,79 MJ di calore (valore calcolato assumendo le perdite nella rete di distribuzione del teleriscaldamento e attraverso gli scambiatori di calore condominiali pari al 10%) che vanno a sostituire un’eguale quantità di calore prodotta da una caldaia a metano domestica (modellizzata come descritto nella nota d della Tabella 2.5).

3. RISULTATI DELL’ANALISI LCA RELATIVA ALLE CASSETTE A SPONDE ABBATTIBILI PER IL SETTORE

ORTOFRUTTICOLO

Si riportano i risultati dell’analisi LCA descritta nel capitolo 2, ovvero gli impatti sull’ambiente e sulla salute

umana associati al ciclo di vita delle cassette a sponde abbattibili per ortofrutta, al variare del numero n di

utilizzi delle stesse. Gli impatti calcolati si riferiscono al ciclo di vita di 100 cassette a rendere rese disponibili

per l’ennesimo utilizzo, ed includono la produzione di [100+0,55*(n-1)] cassette, la rigenerazione di 100*(n-

1) cassette e il fine vita di [100+0,55*(n-1)] cassette nello scenario L1 e la produzione di [100+0,46*(n-1)]

cassette, la rigenerazione di 100*(n-1) cassette e il fine vita di [100+0,46*(n-1)] cassette nel caso dello

scenario L2.

Il numero massimo di utilizzi è stato assunto pari a 125. Gli impatti della produzione si riferiscono a quanto

riportato nel capitolo 2.2.1, gli impatti della rigenerazione a quanto descritto nei capitoli 2.2.2 e 2.2.3 e gli

impatti del fine vita a quanto descritto nel paragrafo 2.2.4.

3.1. Impatti del ciclo di vita delle cassette

Gli impatti associati al ciclo di vita di 100 cassette a rendere al variare del numero di utilizzi n sono riportati

nelle Tabelle I.1-I.4 dell’Allegato I. Complessivamente sono stati considerati 4 diversi scenari di

rigenerazione delle cassette:

- scenario L1-RE1: tutte le cassette in ingresso all’impianto sono lavate (escluse quelle scartate prima del

lavaggio perché troppo danneggiate) e si utilizzano i reagenti previsti dallo scenario RE1 descritti nel

capitolo 2.2.2 (Tabella 2.3 e Figura 2.4);

- scenario L1-RE2: tutte le cassette in ingresso all’impianto sono lavate (escluse quelle scartate prima del

lavaggio perché troppo danneggiate) e si utilizzano i reagenti previsti dallo scenario RE2 descritti nel

capitolo 2.2.2 (Tabella 2.3 e Figura 2.4);

- scenario L2-RE1: a valle dello scarto iniziale, solamente il 55% delle cassette è lavato e si utilizzano i

reagenti previsti dallo scenario RE1;

- scenario L2-RE2: a valle dello scarto iniziale, solamente il 55% delle cassette è lavato e si utilizzano i

reagenti previsti dallo scenario RE2.

Il parametro che maggiormente influenza i risultati risulta essere la percentuale di cassette effettivamente

lavate (Figura 3.1): il valore degli indicatori associati al ciclo di vita delle cassette nel caso in cui tutte quante

vengano lavate (scenari L1) risulta infatti superiore anche del 30% rispetto a quello degli indicatori associati

agli scenari in cui solamente il 55% delle cassette è lavato (scenari L2), e questo malgrado la minore

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quantità di residui asportati dalle cassette in fase di lavaggio negli scenari L1 rispetto agli scenari L2.

Bisogna tuttavia precisare che, sebbene si tratti di due pratiche di gestione del processo di rigenerazione

effettivamente applicate nel contesto italiano, la qualità delle cassette rese disponibili ad un nuovo utilizzo

non sarà la stessa: in un caso (scenari L1) tutte le cassette saranno sempre pulite ad ogni riutilizzo, nell’altro

(scenari L2) il 45% delle cassette non viene lavato. Ciò significa che tali cassette, sebbene riutilizzabili,

saranno sporche e presenteranno al loro interno residui di varia natura che non sono stati rimossi.

L’influenza dei reagenti utilizzati in fase di lavaggio è meno importante. La differenza tra lo scenario RE1 e

quello RE2 è, infatti, sempre inferiore al 14% per tutti gli indicatori considerati e per entrambe le modalità

di lavaggio, con lo scenario RE2 che risulta essere ambientalmente preferibile.

Lo scenario al quale complessivamente si associano i minori impatti ambientali è dunque quello in cui

solamente il 55% delle cassette è lavato e si utilizzano i reagenti previsti nello scenario RE2 (scenario L2-

RE2); lo scenario che determina le maggiori pressioni sull’ambiente è quello, invece, in cui tutte le cassette

vengono lavate e in cui si utilizzano i reagenti previsti nello scenario RE1 (scenario L1-RE1).

Il contributo delle tre fasi di vita considerate (produzione, rigenerazione e fine vita delle cassette) per questi

due scenari è riportato graficamente in Figura 3.2 e Figura 3.3, per un numero di utilizzi n=1, n=20 e n=125.

Si osserva come gli impatti della fase di rigenerazione aumentino con il numero di utilizzi della singola

cassetta. Per n=125, in particolare, il contributo della fase di rigenerazione agli impatti associati all’intero

ciclo di vita della cassetta raggiunge il 30-70% a seconda dell’indicatore considerato.

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27

Figura 3.1. Differenza percentuale tra i valori degli indicatori di impatto ambientale e dell’indicatore di consumo delle risorse idriche calcolati al variare della modalità di gestione dell’impianto di lavaggio (scenario L1-RE1 vs L2-RE1a e scenario L1-RE2 vs scenario L2-RE2 nel grafico in alto) e al variare dei reagenti usati in fase di lavaggio (scenario L1-RE1 vs scenario L1-RE2 e scenario L2-RE1 vs scenario L2-RE2 nel grafico in basso). I grafici fanno riferimento ad un numero di utilizzi delle cassette pari a 125. a Differenza calcolata come: (indicatoreL1-RE1 – indicatoreL2-RE1)/indicatoreL2-RE1 * 100.

0

5

10

15

20

25

30

35

%

L1-RE1 vs L2-RE1

L1-RE2 vs L2-RE2

0

2

4

6

8

10

12

14

%

L1-RE1 vs L1-RE2

L2-RE1 vs L2-RE2

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28

Scenario L1-RE1

n=1 n=20 n=125

Figura 3.2. Contributo percentuale delle fasi del ciclo di vita “produzione”, “rigenerazione” e “fine vita” agli indicatori di impatto ambientale e di consumo delle

risorse idriche calcolati per 100 cassette rese disponibili al 1°, 20° e 125° utilizzo. I risultati fanno riferimento allo scenario a cui sono associati i massimi impatti ambientali (scenario L1-RE1).

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

fine vita cassette produzione cassette

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

fine vita cassette rigenerazione cassette produzione cassette

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

fine vita cassette rigenerazione cassette produzione cassette

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29

Scenario L2-RE2

n=1 n=20 n=125

Figura 3.3. Contributo percentuale delle fasi del ciclo di vita “produzione”, “rigenerazione” e “fine vita” agli indicatori di impatto ambientale e di consumo delle

risorse idriche calcolati per 100 cassette rese disponibili al 1°, 20° e 125° utilizzo. I risultati fanno riferimento allo scenario a cui sono associati i minimi impatti ambientali (scenario L2-RE2).

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

fine vita cassette produzione cassette

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

fine vita cassette rigenerazione cassette produzione cassette

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

fine vita cassette rigenerazione cassette produzione cassette

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30

Di seguito si analizzano le singole fasi del ciclo di vita delle cassette per i due scenari precedentemente

identificati come ambientalmente peggiore (scenario L1-RE1) e migliore (scenario L2-RE2).

3.1.1. Produzione della cassetta

Il valore degli indicatori di impatto e di quello di consumo delle risorse idriche relativi alla produzione di una

cassetta a rendere sono riportati in Tabella 3.1. Nello studio si è assunto che le 100 cassette iniziali siano

prodotte a partire da PP vergine, mentre le cassette che reintegrano quelle scartate in fase di lavaggio siano

prodotte per il 61% da PP riciclato e per il restante 39% da PP vergine (percentuali calcolate sulla base dei

dati riportati nel capitolo 2.2.1). Si precisa che gli impatti qui riportati, associati alla produzione delle

cassette di reintegro, includono solamente quelli della produzione di PP vergine e quelli del processo di

stampaggio a iniezione (sia del PP vergine che di quello riciclato). Non sono invece conteggiati gli impatti

associati al processo di riciclo per produrre il PP secondario, poiché inclusi nella fase del ciclo di vita della

cassetta denominata come “fine vita”.

Trascurando gli impatti del processo di riciclo, l’utilizzo di PP secondario nella produzione di cassette a

rendere riduce gli impatti associati alla produzione della cassetta di circa il 20-50% a seconda dell’indicatore

considerato, ad eccezione delle categorie di assottigliamento della fascia di ozono, tossicità umana-effetti

non cancerogeni, eutrofizzazione delle acque dolci e consumo delle risorse minerali e fossili, per le quali si

osserva una differenza tra il valore degli indicatori nei due casi analizzati inferiore al 12%. Ciò è dovuto al

fatto che per queste categorie gli impatti sono principalmente associati al processo di stampaggio a

iniezione del PP9, piuttosto che alla produzione del PP vergine.

9 In particolare, gli impatti risultano associati prevalentemente al consumo di energia elettrica del processo di

stampaggio ad iniezione e alla produzione del pigmento (biossido di titanio) per dare colore al manufatto plastico da stampare (solo per la categoria consumo delle risorse minerali e fossili).

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Tabella 3.1. Indicatori di impatto e di consumo delle risorse idriche associati alla produzione di una cassetta a rendere prodotta interamente in PP vergine oppure dal 39% di PP vergine e dal 61% di PP riciclato (quest’ultima situazione è relativa alla produzione delle cassette a rendere che reintegrano quelle scartate in fase di lavaggio). Non sono inclusi gli impatti associati alle operazioni di riciclo necessarie per ottenere PP secondario.

Unità

di misura

Cassetta 100% PP vergine Cassetta 61% PP riciclato + 39% PP vergine

Indicatore totale

Produzione PP vergine

(%)

Processo iniezione

(%)

Indicatore totale

a

Produzione PP vergine

(%)

Processo iniezione

(%)

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 4,48 68,89 31,11 2,59 46,09 53,91

Assottigliamento della fascia di ozono kg CFC-11 eq 2,40E-07 9,00 91,00 2,27E-07 3,68 96,32

Tossicità umana - effetti non cancerogeni

CTUh 3,97E-07 15,88 84,12 3,58E-07 6,79 93,21

Tossicità umana - effetti cancerogeni CTUh 1,72E-07 47,89 52,11 1,22E-07 26,20 73,80

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 1,86E-03 67,28 32,72 1,09E-03 44,26 55,74

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 1,53E-02 77,20 22,80 8,05E-03 56,67 43,33

Acidificazione molic H+ eq 2,01E-02 60,13 39,87 1,27E-02 36,80 63,20

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 3,50E-02 69,26 30,74 2,01E-02 46,52 53,48

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 1,10E-03 10,27 89,73 1,03E-03 4,23 95,77

Eutrofizzazione marina kg N eq 3,42E-03 66,07 33,93 2,03E-03 42,92 57,08

Ecotossicità acquatica CTUe 15,89 31,13 68,87 12,86 14,86 85,14

Consumo delle risorse minerali e fossili kg Sb eq 5,32E-05 19,44 80,56 4,69E-05 8,52 91,48

CED MJ 151,37 75,67 24,33 81,06 54,57 45,43

Indicatore di consumo delle risorse

idriche m

3 acqua 5,00E-02 47,90 52,10 3,53E-02 26,21 73,79

a Non include gli impatti del processo di riciclo per produrre PP secondario.

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32

3.1.2. Rigenerazione della cassetta

Questa fase del ciclo di vita include gli impatti associati al trasporto delle cassette dall’utilizzatore

all’impianto di lavaggio, al loro lavaggio, al trattamento delle acque di scarico e allo smaltimento dei residui

contenuti nelle cassette.

- Analisi dello scenario L1-RE1

L’analisi dei contributi per la fase di rigenerazione nello scenario L1-RE1, ossia quello in cui, a valle dello

scarto iniziale, tutte le cassette vengono lavate utilizzando i reagenti previsti nello scenario RE1

(composizione specifica in Tabella 2.4), è riportata in Figura 3.4.

Figura 3.4. Analisi dei contributi della fase di rigenerazione delle cassette per lo scenario L1-RE1.

A seconda dell’indicatore considerato, i principali impatti sull’ambiente e sulla salute umana risultano

associati al trasporto delle cassette dall’utilizzatore all’impianto di lavaggio (categorie assunzione di

materiale particolato, formazione fotochimica di ozono, acidificazione, eutrofizzazione terrestre e consumo

delle risorse minerali e fossili), al consumo elettrico dell’impianto (indicatore di ecotossicità acquatica) o alla

fase di lavaggio vera e propria (tutti gli altri indicatori). Lo smaltimento dei residui contenuti nelle cassette

presso impianti di termovalorizzazione (trasporto incluso) fornisce invece un contributo trascurabile.

Per quanto riguarda il trasporto delle cassette a rigenerazione, nello studio si è assunta una distanza media

tra utilizzatore e impianto di lavaggio pari a 139 km, sulla base delle indicazioni fornite dalle due società di

pooling contattate. Tuttavia tale distanza può variare molto, a seconda della distribuzione dei centri di

smistamento della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) rispetto all’impianto di lavaggio. Ovviamente

una distribuzione capillare degli impianti di lavaggio sul territorio permetterebbe di ridurre le distanze

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

lavaggio cassette (consumo acqua, energia per riscaldare acqua e reagenti chimici) e depurazione acque reflueincenerimento rifiuti asportati dalle cassettetrasporto rifiuti asportati dalle cassette a incenerimentoconsumo elettrico impianto lavaggiotrasporto cassette utilizzatore - impianto lavaggio

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33

percorse e quindi gli impatti associati al trasporto ma potrebbe comportare, al contempo, anche una

diminuzione delle dimensioni dei singoli impianti con un probabile aumento degli impatti associati alla fase

di lavaggio (effetto scala).

Per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, nello studio si è assunto che venga acquistata dalla rete

nazionale. La riduzione degli impatti ambientali può essere perseguita, in questa fase, sia con una riduzione

dei consumi (ad esempio, migliorando, per quanto possibile, la gestione del processo di lavaggio e

adottando macchinari energeticamente più efficienti), sia utilizzando fonti di produzione di energia elettrica

alternative (capitoli 3.2.3 e 3.2.4).

Soffermandoci, invece, sulla fase di lavaggio vera e propria (Figura 3.5), si osserva che i principali impatti

sono associati al riscaldamento delle acque di lavaggio e al consumo di detergente. Fanno eccezione le

categorie di impatto tossicità umana-effetti non cancerogeni ed eutrofizzazione marina per le quali i

principali impatti sono associati alla depurazione delle acque reflue10 e le categorie tossicità umana-effetti

cancerogeni, ecotossicità acquatica e consumo delle risorse minerali e fossili, per le quali giocano un ruolo

non trascurabile anche il consumo di disinfettante e il trasporto dei reagenti di lavaggio, oltre alla

depurazione delle acque reflue. Per quanto riguarda l’indicatore consumo delle risorse idriche, i due

processi che influiscono maggiormente sono il consumo di acqua per il lavaggio e la depurazione del refluo

risultante.

Per ridurre gli impatti associati al lavaggio delle cassette, gli operatori degli impianti dovrebbero quindi

cercare in prima istanza formulazioni alternative ai disinfettanti e ai detergenti di tipologia RE1, nonché

forme di produzione di energia termica differenti alla classica caldaia a gas.

10

Gli impatti sono principalmente associati alle emissioni dirette in ambiente di sostanze inquinanti durante il processo di depurazione delle acque e durante lo smaltimento dei fanghi risultanti. Si tratta soprattutto delle emissioni di zinco nel terreno e di nitrati nel comparto acque.

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34

Figura 3.5. Analisi dei contributi del processo di lavaggio delle cassette nella fase di rigenerazione (scenario L1-RE1).

- Analisi dello scenario L2-RE2

L’analisi dei contributi per lo scenario L2-RE2, ossia nel caso in cui, a valle dello scarto iniziale, solamente il

55% delle cassette in arrivo all’impianto viene lavato e per il lavaggio si utilizzano soda, ipoclorito di sodio e

uno stabilizzante (composizione in Tabella 2.4), è riportata in Figura 3.6.

I principali impatti sull’ambiente risultano associati al trasporto delle cassette dall’utilizzatore all’impianto

di rigenerazione, con l’eccezione delle categorie di impatto eutrofizzazione delle acque dolci, ecotossicità

acquatica e dell’indicatore di consumo delle risorse idriche per i quali assume un ruolo rilevante anche il

consumo elettrico dell’impianto. La fase di lavaggio vera a propria contribuisce per un 10-30% agli impatti

complessivi della rigenerazione, mentre l’incenerimento dei residui contenuti nelle cassette assume un

ruolo non trascurabile per le categorie di impatto tossicità umana- effetti non cancerogeni ed ecotossicità

acquatica11.

Come già commentato per lo scenario L1-RE1, gli impatti associati al trasporto delle cassette non

dipendono direttamente dalle società che effettuano il lavaggio ma sono legati alla distribuzione geografica

degli impianti di rigenerazione e dei centri di smistamento della GDO, difficilmente modificabile.

Le società che effettuano il lavaggio possono, invece, più facilmente intervenire sui consumi di energia

elettrica. Per quanto riguarda lo smaltimento dei residui presenti nelle cassette, contrariamente allo

11

Gli impatti risultano associati principalmente alle emissioni dirette in ambiente di arsenico, piombo, zinco, rame e antimonio a seguito dello smaltimento in discarica dei residui del processo di incenerimento.

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

depurazione acque reflue

trasporto reagenti

consumo detergente

consumo disinfettante

riscaldamento acque lavaggio

consumo acqua per lavaggio

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35

scenario L1-RE1, il contributo di tale processo agli impatti complessivi della rigenerazione non è più

trascurabile per tutte le categorie di impatto analizzate. Ciò è dovuto al maggior quantitativo di scarti

presenti nelle cassette, conseguenza del fatto che non tutte vengono lavate ad ogni ciclo di utilizzo.

La fase di lavaggio vera e propria risulta meno impattante rispetto a quanto osservato nello scenario L1-

RE1. Soffermandoci su di essa (Figura 3.7), si osserva che i principali impatti sono associati al riscaldamento

delle acque di lavaggio e alla depurazione delle acque reflue. Fa eccezione l’indicatore consumo delle risorse

idriche, al cui valore contribuisce principalmente il consumo di acqua per la pulizia delle cassette.

Utilizzare direttamente la soda (scenario RE2) è perciò preferibile rispetto all’uso di detergenti commerciali

che contengono la stessa soda come principio attivo (scenario RE1). Come disinfettante, l’ipoclorito di sodio

sembra essere preferibile rispetto al disinfettante previsto nello scenario RE1 contenente acido peracetico,

acido acetico e acqua ossigenata.

Figura 3.6. Analisi dei contributi della fase di rigenerazione delle cassette per lo scenario L2-RE2.

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

lavaggio cassette (consumo acqua, energia per riscaldare acqua e reagenti chimici) e depurazione acque reflueincenerimento rifiuti asportati dalle cassettetrasporto rifiuti asportati dalle cassette a incenerimentoconsumo elettrico impianto lavaggiotrasporto cassette utilizzatore - impianto lavaggio

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36

Figura 3.7. Analisi dei contributi del processo di lavaggio delle cassette nella fase di rigenerazione (scenario L2-RE2).

3.1.3. Fine vita della cassetta

In Figura 3.8 si riporta l’analisi dei contributi relativa alla fase di fine vita delle cassette. Per le cento

cassette iniziali sono stati considerati, oltre agli impatti associati alle operazioni di riciclo, anche i benefici

dell’evitata produzione del PP vergine sostituito dal granulo riciclato. Per quanto riguarda invece le cassette

scartate in fase di lavaggio, si considerano solamente gli impatti del riciclo, in quanto i benefici associati alla

sostituzione del PP vergine con quello riciclato sono inclusi nella fase di produzione delle cassette nuove

che vanno a reintegrare quelle scartate.

I carichi del processo di riciclo sono legati principalmente al consumo di energia elettrica. Tuttavia, per

quasi tutte le categorie di impatto considerate, i benefici associati all’evitata produzione di PP vergine (fine

vita cassette iniziali) riescono più che a compensare gli impatti di tale operazione. Fanno eccezione le

categorie di impatto assottigliamento della fascia di ozono, tossicità umana - effetti non cancerogeni,

eutrofizzazione delle acque dolci, ecotossicità acquatica e consumo delle risorse minerali e fossili.

Si osserva infine che l’incenerimento degli scarti prodotti dalla rigranulazione determina benefici ambientali

per quasi tutti gli indicatori, grazie al recupero di energia elettrica e termica. Fanno eccezione le categorie

riscaldamento globale, tossicità umana - effetti non cancerogeni e ecotossicità acquatica12.

12

Gli impatti sono associati alle emissioni dirette di inquinanti in atmosfera durante il processo di combustione (principalmente di anidride carbonica e vanadio).

-60%

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

depurazione acque reflue

correzione acqua deionizzata

consumo stabilizzante

trasporto reagenti

consumo ipoclorito di sodio

consumo soda

riscaldamento acque lavaggio

consumo acqua per lavaggio

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37

Fine vita delle 100 cassette iniziali

Fine vita delle cassette scartate

Figura 3.8. Analisi dei contributi della fase di fine vita delle cassette a rendere.

-100%

-80%

-60%

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

incenerimento scarti del riciclo

produzione evitata PP vergine

trasporto scarti del

riciclo a incenerimento

consumo energia termica riciclo

consumo elettrico estrusore

consumo elettrico riciclo

consumo di acqua riciclo

trasporto cassette a riciclo

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

incenerimento scarti del riciclo

trasporto scarti del riciclo a incenerimento

consumo energia

termica riciclo

consumo elettrico estrusore

consumo di acqua riciclo

consumo elettrico

riciclo

trasporto cassetta a riciclo

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38

3.2. Approfondimenti su alcuni specifici aspetti

Il capitolo riporta una serie di approfondimenti volti a valutare l’influenza di alcune delle ipotesi adottate

nello studio sui risultati finali. L’obiettivo è analizzare come variano gli impatti al variare di uno o più

parametri del modello analizzato.

Il primo approfondimento (capitolo 3.2.1) riguarda l’impatto della fase di trasporto delle cassette

all’impianto di lavaggio.

Il secondo consiste invece in un’analisi di sensibilità riguardante il rapporto di sostituzione tra PP

secondario e PP primario (capitolo 3.2.2).

Il terzo (capitolo 3.2.3) e il quarto approfondimento (capitolo 3.2.4) valutano, infine, come una differente

modalità di produzione dell’energia elettrica e termica possa modificare gli impatti associati alla fase di

lavaggio delle cassette.

3.2.1. Trasporto delle cassette all’impianto di rigenerazione

L’impatto del trasporto delle cassette dai centri di smistamento della GDO all’impianto di rigenerazione è

risultato importante, con un contributo fino al 60% per alcuni indicatori. Poiché la provenienza delle

cassette è peculiare di ciascun impianto di rigenerazione e può variare considerevolmente a seconda degli

accordi commerciali di ciascuna società di pooling con la GDO, si è deciso di riportare gli impatti associati

alla sola fase di trasporto (Tabella 3.2), dando così la possibilità di scorporarli dai risultati complessivi dello

studio.

Gli impatti riportati in Tabella 3.2 fanno riferimento al trasporto di una singola cassetta per una distanza di

50 km. Tali impatti sono linearmente proporzionali alla distanza, quindi possono essere calcolati facilmente

per qualsiasi distanza di interesse.

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Tabella 3.2. Impatti associati al trasporto di una cassetta a rendere (1,49 kg) per 50 km.

Unità di misura Valore dell’indicatore

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 6,45E-03

Assottigliamento della fascia di ozono kg CFC-11 eq 1,29E-09

Tossicità umana - effetti non cancerogeni CTUh 1,55E-09

Tossicità umana - effetti cancerogeni CTUh 1,65E-10

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 3,55E-06

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 2,82E-05

Acidificazione molic H+

eq 2,70E-05

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 8,80E-05

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 4,00E-07

Eutrofizzazione marina kg N eq 8,06E-06

Ecotossicità acquatica CTUe 4,10E-02

Consumo delle risorse minerali e fossili kg Sb eq 3,14E-07

CED MJ 1,13E-01

Indicatore di consumo delle risorse idriche m3 acqua 2,35E-05

3.2.2. Rapporto di sostituzione tra PP secondario e PP primario

L'analisi LCA è stata condotta adottando un rapporto di sostituzione tra PP secondario e PP primario pari a

1:0,66, come riportato nel capitolo 2.2.4. Tale rapporto è stato calcolato sulla base del valore economico

delle due tipologie di granuli e non ne rispecchia necessariamente le proprietà fisiche e tecniche. In assenza

di dati primari più precisi, si è valutato come i risultati dello studio cambiano se si adotta un rapporto di

sostituzione tra prodotto secondario e prodotto primario pari a 1:1. I risultati sono riportati nelle Tabelle

II.1 e II.2 e nelle Figure II.1 e II.2 dell’Allegato II.

Si osserva che in seguito alla maggiore quantità di PP primario evitato grazie al riciclo, i carichi associati alla

fase produzione delle cassette di reintegro diminuiscono e allo stesso tempo aumentano i benefici associati

al fine vita delle cassette iniziali. Si tratta tuttavia di variazioni di lieve entità, tanto che gli impatti

complessivi del sistema basato sul riutilizzo delle cassette non cambiano in maniera significativa.

3.2.3. Produzione dell’energia elettrica utilizzata in rigenerazione

Dai risultati dello studio riportati nel capitolo 3.1.2 è emerso che il consumo di energia elettrica

dell’impianto di lavaggio delle cassette contribuisce fino al 50% agli impatti complessivi del processo di

rigenerazione, a seconda dell’indicatore considerato. Nello studio si è assunto che tale energia elettrica sia

acquistata dalla rete elettrica nazionale. Nell’analisi di sensibilità qui proposta si vuole valutare se

l’adozione di modalità alternative di produzione dell’energia elettrica possa portare ad una riduzione degli

impatti associati alla fase di rigenerazione delle cassette e quindi del loro intero ciclo di vita. Nel dettaglio si

è deciso di ipotizzare che l’energia elettrica sia autoprodotta presso l’impianto di rigenerazione mediante

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pannelli fotovoltaici (modulo di ecoinvent 3.3 Electricity, low voltage {IT}| electricity production,

photovoltaic, 3kWp slanted-roof installation, multi-Si, panel, mounted | Alloc Rec, U).

Soffermandoci sulla fase di rigenerazione, il ricorso al fotovoltaico permetterebbe di ridurre gli impatti

associati al lavaggio delle cassette del 7-30% a seconda dell’indicatore considerato (Tabella 3.3). Fanno

eccezione la categoria tossicità umana-effetti non cancerogeni (per la quale si hanno impatti confrontabili

rispetto all’utilizzo di elettricità da rete) e l’indicatore consumo delle risorse minerali e fossili per cui si

osserva un peggioramento delle prestazioni ambientali del processo quando l’energia elettrica è prodotta

da pannelli fotovoltaici, a causa degli impatti associati alla produzione del pannello stesso.

Considerando l’intero ciclo di vita delle cassette (Tabelle III.1 e III.2 dell’Allegato III), il ricorso al fotovoltaico

permetterebbe una lieve riduzione degli impatti complessivi associati agli scenari di riutilizzo, senza tuttavia

modificare significativamente le conclusioni generali dello studio.

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Tabella 3.3. Confronto tra gli indicatori di impatto e di consumo delle risorse idriche associati alla rigenerazione di 100 cassette (scenari L1-RE1 e L2-RE2) nel caso in cui l’energia elettrica utilizzata dall’impianto di rigenerazione sia acquistata dalla rete elettrica nazionale o sia prodotta da pannelli fotovoltaici.

Unità

di misura

Scenario L1-RE1 Scenario L2-RE2

Elettricità da rete

Fotovoltaico Delta scenari

1

(%) Elettricità da rete

Fotovoltaico Delta scenari

1

(%)

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 6,10 4,94 -18,91 4,17 3,53 -15,27

Assottigliamento della fascia di ozono kg CFC-11 eq 1,05E-06 9,29E-07 -11,39 6,60E-07 5,94E-07 -9,99

Tossicità umana - effetti non cancerogeni CTUh 1,14E-06 1,16E-06 1,48 8,85E-07 8,95E-07 1,05

Tossicità umana - effetti cancerogeni CTUh 1,74E-07 1,56E-07 -10,81 1,08E-07 9,75E-08 -9,65

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 2,29E-03 2,00E-03 -12,70 1,52E-03 1,36E-03 -10,56

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 1,48E-02 1,28E-02 -13,71 1,10E-02 9,88E-03 -10,17

Acidificazione molic H+ eq 2,17E-02 1,64E-02 -24,70 1,41E-02 1,11E-02 -21,02

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 4,58E-02 3,89E-02 -15,11 3,43E-02 3,04E-02 -11,16

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 9,40E-04 7,46E-04 -20,64 4,79E-04 3,72E-04 -22,38

Eutrofizzazione marina kg N eq 5,41E-03 4,77E-03 -11,82 3,79E-03 3,43E-03 -9,32

Ecotossicità acquatica CTUe 48,94 43,87 -10,37 42,73 39,93 -6,56

Consumo delle risorse minerali e fossili kg Sb eq 1,44E-04 1,87E-04 29,38 1,09E-04 1,32E-04 21,53

CED MJ 105,03 93,93 -10,57 68,20 62,07 -8,99

Indicatore di consumo delle risorse idriche m3 acqua 5,33E-02 4,00E-02 -25,01 2,53E-02 1,80E-02 -29,08

1 calcolato come: (indicatorefotovoltaico – indicatoreelettricità da rete)/indicatoreelettricità da rete * 100

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3.2.4. Produzione del calore utilizzato in rigenerazione

Dai risultati dello studio riportati nel capitolo 3.1.2 è emerso che la produzione di calore per il

riscaldamento dell’acqua di lavaggio delle cassette contribuisce fino al 35% agli impatti complessivi del

processo di rigenerazione, a seconda dell’indicatore considerato. Nello studio si è assunto che tale calore

sia prodotto da una caldaia convenzionale a gas naturale. Nell’analisi di sensibilità qui proposta, si vuole

valutare se l’adozione di metodi alternativi per la produzione di energia termica possa portare ad una

riduzione degli impatti associati alla fase di rigenerazione delle cassette e quindi al loro intero ciclo di vita.

Nel dettaglio si assume che il calore sia prodotto in cogenerazione con l’energia elettrica in una caldaia

cogenerativa a gas naturale. Il fabbisogno di energia elettrica che non riesce ad essere soddisfatto dalla

caldaia cogenerativa viene acquistato dalla rete elettrica nazionale. L’inventario relativo a tale analisi di

sensibilità è riportato nella Tabella IV.1 dell’Allegato IV.

Il ricorso alla cogenerazione permette di ridurre gli impatti associati al processo di rigenerazione delle

cassette fino a circa il 30% rispetto alla situazione base considerata (Tabella 3.4). Fanno eccezione le

categorie di impatto formazione fotochimica di ozono, acidificazione ed eutrofizzazione terrestre per le

quali non si osservano miglioramenti13.

Considerando l’intero ciclo di vita delle cassette (Tabelle IV.2 e IV.3 dell’Allegato IV), il ricorso alla

cogenerazione permetterebbe una lieve riduzione degli impatti complessivi associati allo scenario di

riutilizzo delle cassette, senza tuttavia modificare significativamente i risultati complessivi dello studio.

13

Il valore dell’indicatore aumenta leggermente a seguito del ricorso alla cogenerazione, ma l’incremento si mantiene inferiore al 2% e quindi non è da considerarsi significativo.

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43

Tabella 3.4. Confronto tra gli indicatori di impatto e di consumo delle risorse idriche associati alla rigenerazione di 100 cassette (scenari L1-RE1 e L2-RE2) nel caso in cui il calore utilizzato dall’impianto di rigenerazione sia prodotto con caldaia a gas convenzionale o con caldaia a gas cogenerativa.

Unità

di misura

Scenario L1-RE1 Scenario L2-RE2

Caldaia convenzionale

Cogenerazione Delta scenari

1

(%) Caldaia

convenzionale Cogenerazione

Delta scenari1

(%)

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 6,10 5,05 -17,10 4,17 3,59 -13,79

Assottigliamento della fascia di ozono kg CFC-11 eq 1,05E-06 7,76E-07 -25,99 6,60E-07 5,10E-07 -22,72

Tossicità umana - effetti non cancerogeni CTUh 1,14E-06 1,02E-06 -10,54 8,85E-07 8,19E-07 -7,49

Tossicità umana - effetti cancerogeni CTUh 1,74E-07 1,45E-07 -16,82 1,08E-07 9,17E-08 -15,01

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 2,29E-03 2,11E-03 -7,91 1,52E-03 1,42E-03 -6,59

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 1,48E-02 1,50E-02 1,66 1,10E-02 1,11E-02 1,20

Acidificazione molic H+ eq 2,17E-02 2,19E-02 0,82 1,41E-02 1,42E-02 0,64

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 4,58E-02 4,61E-02 0,54 3,43E-02 3,44E-02 0,37

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 9,40E-04 6,63E-04 -29,53 4,79E-04 3,26E-04 -31,97

Eutrofizzazione marina kg N eq 5,41E-03 5,39E-03 -0,28 3,79E-03 3,78E-03 -0,25

Ecotossicità acquatica CTUe 48,94 34,43 -29,65 42,73 34,72 -18,75

Consumo delle risorse minerali e fossili kg Sb eq 1,44E-04 1,32E-04 -8,15 1,09E-04 1,02E-04 -5,97

CED MJ 105,03 82,52 -21,43 68,20 55,79 -18,20

Indicatore di consumo delle risorse

idriche m

3 acqua 5,33E-02 3,92E-02 -26,39 2,53E-02 1,76E-02 -30,64

1 calcolato come: (indicatore cogenerazione – indicatorecaldaia convenzionale)/indicatorecaldaia convenzionale* 100

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44

4. RIGENERAZIONE VS. MONO-USO

In questo capitolo si effettua un confronto tra gli scenari di riutilizzo formulati e un sistema di mono-uso

delle cassette in plastica per ortofrutta. In tale sistema le 100 cassette di riferimento vengono prodotte e,

dopo la fase d’uso (non considerata nello studio), sono inviate a riciclo.

4.1. Inventario per il sistema di mono-uso

Nei paragrafi che seguono si riportano i dati di inventario e le assunzioni relative alla modellizzazione delle

fasi di produzione e fine vita delle cassette di tipologia mono-uso.

4.1.1. Produzione delle cassette

Il peso medio della cassetta mono-uso è stato assunto pari a 579 grammi ed è stato ricavato a partire dalle

schede tecniche dei modelli di cassetta di uno dei principali produttori nazionali (Agricola Imballaggi S.r.l;

www.agricolaimballaggi.it), considerando gli imballaggi con le stesse capacità delle tipologie a rendere e le

medesime percentuali di utilizzo (Tabella 4.1). Come per la tipologia a rendere, in fase di modellizzazione, si

assume che le 100 cassette siano prodotte in PP vergine mediante un processo di stampaggio ad iniezione

(Tabella 4.2).

Tabella 4.1. Formati più comuni delle cassette in PP mono-uso per il settore dell’ortofrutta, con relative tare e capacità.

Formato cassetta mono-uso L x l x h (mm) Tara (g) Capacità (kg)

600x400x220 IPER 800 18

600x400x200 770 16

600x400x150 580 12

600x400x120 530 10

400x300x155 180 8

Tabella 4.2. Modellizzazione della fase di produzione delle cassette di tipologia mono-uso. I moduli fanno riferimento alla produzione di 1 cassetta.

Processo analizzato Quantità di

riferimento Modulo utilizzato nel software e commenti

Produzione di 1 cassetta mono-uso

579 g

Produzione di 1 cassetta in PP vergine mediante stampaggio ad iniezione con efficienza del 99,4%:

• produzione di 582 g di PP vergine (Polypropylene, granulate

{GLO}|market for|Alloc Rec, U);

• processo di stampaggio ad iniezione di 582 g di PP (Injection

moulding {RER}|processing|Alloc Rec, U)

4.1.2. Fine vita delle cassette

Dopo la fase di utilizzo, non considerata nello studio, le cassette vengono avviate a riciclo. In tale processo

gli imballaggi sono rigranulati per produrre granuli di PP secondario che si assumono essere utilizzati per la

realizzazione di altri prodotti in PP (open-loop recycling).

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45

Come per le cassette a rendere (capitolo 2.2.4), l’efficienza del processo di riciclo è stata assunta pari al

93%, mentre il rapporto di sostituzione tra il granulo di PP secondario e quello vergine è stato ipotizzato

pari a 1:0,66. In Tabella 4.3 si riportano i dati di inventario e i moduli utilizzati per la descrizione della fase di

fine vita.

Tabella 4.3. Moduli utilizzati per la descrizione dei processi di fine vita e dei prodotti primari evitati. I valori fanno riferimento al riciclo di una cassetta di tipologia mono-uso.

Processo analizzato Quantità Modulo utilizzato nel software e commenti

Trasporto della cassetta a riciclo

0,0579 t x km

Trasporto all’impianto di riciclo situato a 100 km dall’impianto di rigenerazione con autoarticolati > 32 t Euro 5 (Transport, freight,

lorry > 32 metric ton, EURO5 {RER}|transport, freight, lorry > 32

metric ton, EURO5|Alloc Rec, U)

Riciclo della cassetta

0,579 kg (corrispondenti a 0,538 kg di granuli di PP secondario)

Modulo costruito ad hoc, sulla base delle informazioni riportate in Rigamonti e Grosso (2009), in riferimento al riciclo delle poliolefine:

• consumo di elettricità per le operazioni di riciclo: 0,20 kWh (Electricity, medium voltage {IT}|market for| Alloc Rec, U)

• consumo di elettricità per l’estrusione da scaglia a granulo: 0,07 kWh (Electricity, low voltage {IT}|market for|Alloc Rec, U)

• consumo di acqua: 0,96 kg (Tap water {Europe without

Switzerland}|tap water production, underground water without

treatment|Alloc Rec, U)

• consumo di energia termica: 0,35 MJ (Heat, district or industrial,

natural gas {Europe without Switzerland}|heat production,

natural gas, at industrial furnace > 100kW|Alloc Rec, U modificato assumendo che l’energia elettrica consumata provenga completamente dal mercato italiano)

• scarti della granulazione: 0,04 kg smaltiti presso impianti di incenerimento di rifiuti urbani (Waste polypropylene

{CH}|treatment of, municipal incineration|Alloc Rec, U modificato assumendo che l’energia elettrica consumata provenga completamente dal mercato italiano e conteggiando il calore e l’energia elettrica evitati grazie alla produzione di energia dall’incenerimento degli scarti

a). Tali impianti sono

ipotizzati situati a 100 km di distanza dall’impianto di riciclo (trasporto su autoarticolati da 16-32 t secondo il parco ACI 2015 descritto in Tabella 2.5)

Produzione evitata di PP primario (riciclo aperto)

0,355 kg Polypropylene, granulate {RER}|production|Alloc Rec, U

a Per maggiori informazioni sul recupero energetico si rimanda alla nota a di Tabella 2.6.

4.2. Sistema di riutilizzo vs. mono-uso: confronto delle prestazioni ambientali

In Figura 4.1 si propone il confronto tra il sistema di riutilizzo studiato (capitoli 2 e 3) e lo scenario

alternativo, basato sulla pratica di mono-uso, di cui si riportano gli impatti complessivi nell’Allegato V.

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46

Il confronto viene effettuato solamente per i due scenari di minimo e massimo impatto ambientale prima

identificati (scenari L2-RE2 e L1-RE1 rispettivamente), ma in linea generale può essere considerato valido

per tutti gli scenari investigati.

Scenario L1-RE1

Scenario L2-RE2

0

20

40

60

80

100

120

140

%

N=2

N=3

N=4

N=5

N=6

N=7

N=8

N=20

N=30

N=40

N=50

N=60

N=70

N=80

N=90

N=100

N=110

N=120

N=125

0

20

40

60

80

100

120

140

%

N=2

N=3

N=4

N=5

N=6

N=7

N=8

N=20

N=30

N=40

N=50

N=60

N=70

N=80

N=90

N=100

N=110

N=120

N=125

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Figura 4.1. Confronto tra gli scenari di riutilizzo e lo scenario basato sulla pratica del mono-uso: i grafici riportano il rapporto percentuale tra gli indicatori associati al sistema basato sul riutilizzo e quelli associati al sistema di mono-uso. L’ultima immagine riporta un focus sulla categoria di impatto riscaldamento

globale (scenario L1-RE1), aggiungendo anche il valore del rapporto per n=1 (negli altri grafici tale caso non è stato incluso per questioni di visibilità).

Dai risultati ottenuti emerge che per un numero di utilizzi della cassetta a sponde abbattibili inferiore o

uguale a due (n ≤ 2), l’imballaggio di tipologia mono-uso risulta preferibile da un punto di vista ambientale.

La spiegazione di questi risultati è riconducibile al minor peso di una cassetta usa e getta rispetto ad una

medesima a rendere (-60% circa): due soli riutilizzi non compensano gli impatti associati alla

produzione/fine vita di una cassetta con peso maggiore e i carichi della fase di rigenerazione.

A partire da un numero di utilizzi pari a 3, invece, la situazione si ribalta a favore della tipologia a rendere.

Considerando a titolo di esempio lo scenario L1-RE1, per 5 riutilizzi gli impatti di un sistema a rendere sono

circa il 56,5% rispetto a quelli di un sistema improntato sul mono-uso. Per 30 utilizzi, tale rapporto scende

al 14,7% mentre per 125 utilizzi all’8,3%. Risultati analoghi si osservano per lo scenario L2-RE2. I benefici del

riutilizzo aumentano rapidamente fino ad un numero di utilizzi della singola cassetta pari a 30-40.

Dopodiché, i benefici aggiuntivi di ogni ulteriore utilizzo si stabilizzano.

I risultati di tale confronto non cambiano in maniera significativa anche quando si modificano alcune delle

assunzioni adottate nello studio (analisi di sensibilità; capitolo 3.2).

Ad esempio, se si adotta un rapporto di sostituzione 1:1 (al posto di 1:0,66) tra granulo di PP secondario e

primario, considerando lo scenario L1-RE1, per 5 riutilizzi gli impatti di un sistema a rendere sono il 57,4% di

quelli di un sistema di mono-uso, per 30 utilizzi il rapporto scende al 15,7% e per 125 utilizzi al 9,4% (Figura

0

50

100

150

200

250

300

%

Riscaldamento globale (scenario L1-RE1)

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48

II.3 dell’Allegato II). Risultati simili alla situazione base si riscontrano anche quando si modificano le

modalità di produzione dell’energia elettrica e termica (Figure III.1 dell’Allegato III e IV.I dell’Allegato IV).

5. CONCLUSIONI E POSSIBILI SVILUPPI FUTURI

Lo studio ha valutato gli impatti ambientali associati al ciclo di vita delle cassette in PP a sponde abbattibili

utilizzate per prodotti ortofrutticoli, analizzando come questi cambiano al variare del numero di utilizzi

della cassetta stessa (n compreso tra 1 e 125).

Sono stati esaminati, in particolare, più scenari di gestione delle cassette considerando le diverse modalità

di esecuzione del processo di rigenerazione in merito alla percentuale di cassette lavate ad ogni ciclo di

utilizzo e ai reagenti utilizzati. Riguardo al primo aspetto, ad oggi in Italia esistono due diverse modalità di

gestione: in un caso tutte le cassette vengono lavate ad ogni ciclo di utilizzo (scenari L1), nell’altro

solamente una certa percentuale di cassette (pari al 55% nel presente studio) viene lavata ad ogni ciclo e la

restante quota viene riutilizzata tal quale (scenari L2). Per quanto concerne, invece, i reagenti chimici

utilizzati per il lavaggio si ricorre a diverse tipologie di detergenti (in questo studio soda/detergente

commerciale con principio attivo a base di soda) e disinfettanti (nella presente analisi ipoclorito di

sodio/acido peracetico).

Il parametro che maggiormente influenza gli impatti è risultato essere la percentuale di cassette

effettivamente lavate. La differenza tra il valore degli indicatori associati al ciclo di vita delle cassette nei

due casi esaminati (lavaggio di tutte le cassette o di solo il 55%) ha raggiunto anche il 30%, con prestazioni

ambientali migliori nel caso in cui solamente una quota parte delle cassette venga lavata. Bisogna tuttavia

precisare che il servizio reso secondo le due modalità di gestione sopra presentate non può essere

considerato lo stesso, in quanto la qualità delle cassette che esce dall’impianto di lavaggio è differente.

L’influenza dei reagenti utilizzati in fase di lavaggio è risultata invece meno importante, con differenze tra i

due scenari considerati inferiori al 14% per tutti gli indicatori.

Indipendentemente dalle modalità di lavaggio adottate, i risultati hanno comunque mostrato che il

contributo della fase di rigenerazione agli impatti associati all’intero ciclo di vita della cassetta a rendere

aumenta con il numero di utilizzi della stessa. Ad esempio, per un numero di utilizzi pari a 5, il contributo

della rigenerazione è risultato pari al massimo al 13% ma, per un numero di utilizzi pari a 125, raggiunge

anche il 75%, a seconda dell’indicatore considerato. Malgrado ciò, il riutilizzo delle cassette a rendere per

più di 2 volte risulta essere più vantaggioso rispetto ad una situazione basata sulla pratica di mono-uso. Gli

impatti dovuti alla rigenerazione sono, infatti, decisamente compensati dai benefici associati al riutilizzo e

quindi alla mancata produzione di cassette nuove (questo nonostante una cassetta media di tipologia

mono-uso presenti un peso inferiore di circa il 60% rispetto alla corrispondente tipologia a rendere).

Considerando, a titolo di esempio, lo scenario di riutilizzo con impatti maggiori (L1-RE1), mediamente, gli

impatti di un sistema improntato sul riutilizzo sono il 69,1% di quelli di un sistema improntato sul mono-uso

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quando le cassette vengono utilizzate quattro volte. Per 5 utilizzi, tale rapporto scende a circa il 56,5%, per

30 utilizzi al 14,7% e per 125 utilizzi all’8,3%.

Soffermandosi sul processo di rigenerazione, a seconda dell’indicatore considerato, i principali impatti

sull’ambiente e sulla salute umana risultano associati al trasporto delle cassette dall’utilizzatore

all’impianto di lavaggio e al consumo elettrico dell’impianto. Come detto precedentemente, la fase di

lavaggio vera e propria (consumo di acqua e di energia per riscaldarla, consumo di reagenti chimici e

depurazione delle acque reflue) risulta essere particolarmente impattante solo nel caso in cui tutte le

cassette vengano lavate ad ogni ciclo di utilizzo (scenario L1). Lo smaltimento dei residui contenuti nelle

cassette presso impianti di termovalorizzazione assume, invece, un ruolo trascurabile, ad eccezione delle

categorie di impatto tossicità umana - effetti non cancerogeni ed ecotossicità acquatica per lo scenario in

cui solamente il 55% delle cassette viene lavato.

Sulla base dei risultati emersi dallo studio, i parametri su cui le società di lavaggio potrebbero più

facilmente agire per ridurre gli impatti della rigenerazione risultano, dunque, essere il consumo e la

modalità di produzione dell’energia elettrica, la modalità di riscaldamento delle acque di lavaggio e la

tipologia di reagenti chimici utilizzati.

A tale proposito, dalle analisi di sensibilità effettuate, è emerso che il ricorso all’energia fotovoltaica o la

cogenerazione di energia termica ed elettrica in caldaia a gas cogenerativa permetterebbero di ridurre gli

impatti associati al processo di rigenerazione fino al 30% rispetto alla situazione base considerata. Per

quanto riguarda i reagenti, invece, utilizzare direttamente la soda risulta ambientalmente preferibile

rispetto all’uso di detergenti commerciali che contengono la stessa soda come principio attivo mentre

come disinfettante, l’ipoclorito di sodio sembra essere preferibile rispetto all’acido peracetico. Si precisa,

tuttavia, che l’influenza di tali scelte sugli impatti associati all’intero ciclo di vita delle cassette risulta

comunque trascurabile, in quanto gli impatti della fase di produzione sono in molti casi predominanti.

Un intervento sulla distanza media di trasporto delle cassette vuote a lavaggio sembra invece più difficile in

quanto tale parametro non dipende direttamente dalle società di lavaggio ma è legato alla distribuzione

geografica degli impianti di rigenerazione e dei centri di smistamento della GDO. Inoltre, anche qualora si

decidesse di prevederne una distribuzione capillare sul territorio, la dimensione degli impianti risulterebbe

necessariamente più ridotta comportando un probabile aumento degli impatti nella fase di lavaggio (effetto

scala).

Per quanto riguarda l’implementazione dell’inventario riportato nel capitolo 2 nel software Eco Tool di

Conai, si suggerisce di fornire all’utente almeno la possibilità di inserire come dati specifici dell’azienda:

- la percentuale di cassette effettivamente sottoposta a lavaggio;

- la provenienza delle cassette da rigenerare (distanza media del trasporto);

- la modalità di produzione dell’energia elettrica e termica utilizzata in fase di rigenerazione.

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Se poi l’intenzione è quella di fornire alle aziende uno strumento per il calcolo semplificato degli impatti

specifici della propria azienda, sarebbe opportuno richiedere anche i dati relativi alla tipologia e al consumo

di reagenti in fase di lavaggio, al consumo di acqua e ai consumi energetici.

In termini più generali, per un’analisi futura di dettaglio, si raccomanda invece di verificare l’eventuale

influenza del formato della cassetta a rendere sulla durata dell’imballaggio. Al momento lo studio ha

analizzato gli impatti di una cassetta media rappresentativa a sponde abbattibili di 1,49 kg, considerando, in

accordo con le due società di pooling contattate, un numero medio massimo di riutilizzi pari a 125. Occorre

tuttavia tenere presente che ai diversi formati di cassetta può essere associata una durata differente e

conseguentemente un diverso numero massimo di riutilizzi.

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ALLEGATO I: RISULTATI DELLO STUDIO LCA RELATIVO ALLE CASSETTE A SPONDE ABBATTIBILI PER IL SETTORE DELL’ORTOFRUTTA

Tabella I.1. Indicatori di impatto e consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette a rendere rese disponibili all’ennesimo utilizzo, con n

compreso tra 1 e 125, per lo scenario L1-RE1.

U.M.

Numero

di utilizzi

Scenario L1-RE1

1 3 5 8 20 30 40 50 70 90 100 125

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 327,89 343,60 359,31 382,87 477,13 555,68 634,23 712,78 869,88 1026,97 1105,52 1301,89

Assottigliamento della fascia di ozono

kg CFC-11 eq 2,80E-05 3,04E-05 3,28E-05 3,63E-05 5,07E-05 6,26E-05 7,46E-05 8,65E-05 1,10E-04 1,34E-04 1,46E-04 1,76E-04

Tossicità umana - effetti non cancerogeni

CTUh 4,26E-05 4,53E-05 4,80E-05 5,21E-05 6,85E-05 8,22E-05 9,58E-05 1,09E-04 1,37E-04 1,64E-04 1,78E-04 2,12E-04

Tossicità umana - effetti cancerogeni

CTUh 1,36E-05 1,41E-05 1,46E-05 1,54E-05 1,83E-05 2,08E-05 2,33E-05 2,58E-05 3,07E-05 3,57E-05 3,81E-05 4,43E-05

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 1,28E-01 1,34E-01 1,40E-01 1,48E-01 1,84E-01 2,14E-01 2,43E-01 2,73E-01 3,32E-01 3,91E-01 4,21E-01 4,95E-01

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 0,93 0,97 1,01 1,07 1,31 1,50 1,70 1,90 2,29 2,68 2,88 3,37

Acidificazione molic H+ eq 1,50 1,56 1,62 1,71 2,06 2,36 2,65 2,95 3,54 4,14 4,43 5,17

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 2,45 2,57 2,69 2,86 3,56 4,14 4,72 5,31 6,47 7,63 8,22 9,67

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 1,12E-01 1,15E-01 1,18E-01 1,23E-01 1,41E-01 1,57E-01 1,72E-01 1,88E-01 2,19E-01 2,50E-01 2,65E-01 3,04E-01

Eutrofizzazione marina kg N eq 2,45E-01 2,58E-01 2,72E-01 2,92E-01 3,71E-01 4,38E-01 5,05E-01 5,71E-01 7,04E-01 8,37E-01 9,04E-01 1,07

Ecotossicità acquatica CTUe 1933 2052 2171 2349 3062 3656 4251 4845 6033 7222 7816 9302

Consumo delle risorse minerali e fossili

kg Sb eq 5,37E-03 5,71E-03 6,05E-03 6,57E-03 8,62E-03 1,03E-02 1,21E-02 1,38E-02 1,72E-02 2,06E-02 2,23E-02 2,66E-02

CED MJ 8855 9161 9467 9925 11760 13288 14817 16345 19402 22459 23988 27809

Indicatore di consumo delle risorse

idriche m

3 acqua 4,29 4,44 4,60 4,83 5,75 6,51 7,28 8,05 9,58 11,11 11,88 13,80

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Tabella I.2. Indicatori di impatto e consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette a rendere rese disponibili all’ennesimo utilizzo, con n

compreso tra 1 e 125, per lo scenario L1-RE2.

U.M.

Numero

di utilizzi

Scenario L1-RE2

1 3 5 8 20 30 40 50 70 90 100 125

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 327,89 342,81 357,73 380,11 469,64 544,25 618,86 693,46 842,68 991,89 1066,50 1253,01

Assottigliamento della fascia di ozono

kg CFC-11 eq 2,80E-05 3,01E-05 3,22E-05 3,53E-05 4,80E-05 5,85E-05 6,90E-05 7,95E-05 1,01E-04 1,22E-04 1,32E-04 1,58E-04

Tossicità umana - effetti non cancerogeni

CTUh 4,26E-05 4,50E-05 4,74E-05 5,11E-05 6,57E-05 7,79E-05 9,01E-05 1,02E-04 1,27E-04 1,51E-04 1,63E-04 1,94E-04

Tossicità umana - effetti cancerogeni

CTUh 1,36E-05 1,41E-05 1,45E-05 1,52E-05 1,78E-05 1,99E-05 2,21E-05 2,43E-05 2,86E-05 3,30E-05 3,51E-05 4,06E-05

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 1,28E-01 1,33E-01 1,38E-01 1,46E-01 1,77E-01 2,03E-01 2,30E-01 2,56E-01 3,08E-01 3,60E-01 3,86E-01 4,52E-01

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 0,93 0,97 1,01 1,06 1,28 1,46 1,65 1,83 2,19 2,56 2,74 3,20

Acidificazione molic H+ eq 1,50 1,55 1,61 1,69 2,02 2,29 2,56 2,83 3,38 3,92 4,20 4,88

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 2,45 2,56 2,67 2,83 3,48 4,02 4,56 5,10 6,18 7,26 7,81 9,16

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 1,12E-01 1,15E-01 1,17E-01 1,22E-01 1,38E-01 1,52E-01 1,66E-01 1,79E-01 2,07E-01 2,34E-01 2,48E-01 2,83E-01

Eutrofizzazione marina kg N eq 2,45E-01 2,57E-01 2,70E-01 2,89E-01 3,63E-01 4,26E-01 4,88E-01 5,50E-01 6,75E-01 8,00E-01 8,62E-01 1,02

Ecotossicità acquatica CTUe 1933 2044 2156 2323 2990 3547 4103 4659 5772 6885 7441 8832

Consumo delle risorse minerali e fossili

kg Sb eq 5,37E-03 5,67E-03 5,98E-03 6,44E-03 8,27E-03 9,80E-03 1,13E-02 1,28E-02 1,59E-02 1,90E-02 2,05E-02 2,43E-02

CED MJ 8855 9147 9438 9876 11625 13083 14541 15998 18914 21829 23287 26932

Indicatore di consumo delle risorse

idriche m

3 acqua 4,29 4,42 4,54 4,73 5,50 6,13 6,77 7,41 8,68 9,95 10,59 12,18

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Tabella I.3. Indicatori di impatto e consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette a rendere rese disponibili all’ennesimo utilizzo, con n

compreso tra 1 e 125, per lo scenario L2-RE1.

U.M.

Numero

di utilizzi

Scenario L2-RE1

1 3 5 8 20 30 40 50 70 90 100 125

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 327,89 339,60 351,32 368,89 439,18 497,75 556,32 614,89 732,04 849,18 907,76 1054,19

Assottigliamento della fascia di ozono

kg CFC-11 eq 2,80E-05 2,97E-05 3,14E-05 3,40E-05 4,44E-05 5,30E-05 6,16E-05 7,02E-05 8,75E-05 1,05E-04 1,13E-04 1,35E-04

Tossicità umana - effetti non cancerogeni

CTUh 4,26E-05 4,49E-05 4,72E-05 5,06E-05 6,45E-05 7,60E-05 8,76E-05 9,91E-05 1,22E-04 1,45E-04 1,57E-04 1,86E-04

Tossicità umana - effetti cancerogeni

CTUh 1,36E-05 1,40E-05 1,44E-05 1,49E-05 1,72E-05 1,90E-05 2,09E-05 2,27E-05 2,65E-05 3,02E-05 3,20E-05 3,67E-05

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 1,28E-01 1,32E-01 1,37E-01 1,44E-01 1,71E-01 1,94E-01 2,16E-01 2,39E-01 2,85E-01 3,30E-01 3,53E-01 4,10E-01

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 0,93 0,97 1,00 1,04 1,23 1,39 1,55 1,71 2,02 2,34 2,50 2,89

Acidificazione molic H+ eq 1,50 1,54 1,59 1,65 1,92 2,14 2,36 2,58 3,02 3,46 3,68 4,23

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 2,45 2,55 2,64 2,78 3,34 3,81 4,28 4,75 5,69 6,63 7,10 8,27

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 1,12E-01 1,14E-01 1,16E-01 1,20E-01 1,33E-01 1,43E-01 1,54E-01 1,65E-01 1,87E-01 2,09E-01 2,19E-01 2,47E-01

Eutrofizzazione marina kg N eq 2,45E-01 2,55E-01 2,65E-01 2,80E-01 3,41E-01 3,92E-01 4,42E-01 4,93E-01 5,94E-01 6,96E-01 7,46E-01 8,73E-01

Ecotossicità acquatica CTUe 1933 2040 2147 2308 2951 3487 4023 4558 5630 6702 7237 8577

Consumo delle risorse minerali e fossili

kg Sb eq 5,37E-03 5,65E-03 5,94E-03 6,36E-03 8,06E-03 9,48E-03 1,09E-02 1,23E-02 1,52E-02 1,80E-02 1,94E-02 2,29E-02

CED MJ 8855 9080 9304 9640 10985 12106 13227 14347 16589 18831 19952 22754

Indicatore di consumo delle risorse

idriche m

3 acqua 4,29 4,39 4,50 4,65 5,28 5,80 6,32 6,84 7,88 8,92 9,45 10,75

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Tabella I.4. Indicatori di impatto e consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette a rendere rese disponibili all’ennesimo utilizzo, con n

compreso tra 1 e 125, per lo scenario L2-RE2.

U.M.

Numero

di utilizzi

Scenario L2-RE2

1 3 5 8 20 30 40 50 70 90 100 125

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 327,89 339,17 350,45 367,37 435,06 491,46 547,87 604,27 717,08 829,89 886,29 1027,30

Assottigliamento della fascia di ozono

kg CFC-11 eq 2,80E-05 2,95E-05 3,11E-05 3,35E-05 4,29E-05 5,07E-05 5,85E-05 6,64E-05 8,20E-05 9,77E-05 1,06E-04 1,25E-04

Tossicità umana - effetti non cancerogeni

CTUh 4,26E-05 4,47E-05 4,69E-05 5,01E-05 6,30E-05 7,37E-05 8,45E-05 9,52E-05 1,17E-04 1,38E-04 1,49E-04 1,76E-04

Tossicità umana - effetti cancerogeni

CTUh 1,36E-05 1,40E-05 1,43E-05 1,48E-05 1,68E-05 1,85E-05 2,02E-05 2,19E-05 2,53E-05 2,87E-05 3,04E-05 3,46E-05

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 1,28E-01 1,32E-01 1,36E-01 1,42E-01 1,67E-01 1,88E-01 2,09E-01 2,30E-01 2,71E-01 3,13E-01 3,34E-01 3,86E-01

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 0,93 9,64E-01 0,99 1,04 1,22 1,37 1,52 1,67 1,97 2,27 2,42 2,80

Acidificazione molic H+ eq 1,50 1,54 1,58 1,64 1,89 2,10 2,31 2,51 2,93 3,34 3,55 4,07

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 2,45 2,54 2,63 2,77 3,30 3,75 4,19 4,64 5,53 6,42 6,87 7,99

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 1,12E-01 1,14E-01 1,16E-01 1,19E-01 1,31E-01 1,41E-01 1,51E-01 1,60E-01 1,80E-01 2,00E-01 2,10E-01 2,35E-01

Eutrofizzazione marina kg N eq 2,45E-01 2,55E-01 2,64E-01 2,79E-01 3,37E-01 3,85E-01 4,33E-01 4,82E-01 5,78E-01 6,75E-01 7,23E-01 8,44E-01

Ecotossicità acquatica CTUe 1933 2036 2139 2294 2912 3427 3941 4456 5486 6516 7031 8319

Consumo delle risorse minerali e fossili

kg Sb eq 5,37E-03 5,63E-03 5,89E-03 6,29E-03 7,87E-03 9,18E-03 1,05E-02 1,18E-02 1,44E-02 1,71E-02 1,84E-02 2,17E-02

CED MJ 8855 9072 9288 9613 10911 11993 13075 14157 16321 18484 19566 22271

Indicatore di consumo delle risorse

idriche m

3 acqua 4,29 4,38 4,47 4,60 5,14 5,59 6,04 6,49 7,39 8,28 8,73 9,86

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56

ALLEGATO II: ANALISI DI SENSIBILITA’ SUL RAPPORTO DI SOSTITUZIONE TRA PP SECONDARIO E PP PRIMARIO

Tabella II.1. Indicatori di impatto e consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette a rendere rese disponibili all’ennesimo utilizzo, con n

compreso tra 1 e 125, per lo scenario L1-RE1, quando si adotta un rapporto di sostituzione tra PP secondario e PP primario pari a 1:1.

U.M.

Numero

di utilizzi

Scenario L1-RE1

1 3 5 8 20 30 40 50 70 90 100 125

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 234,49 249,12 263,76 285,71 373,53 446,71 519,88 593,06 739,42 885,78 958,95 1141,90

Assottigliamento della fascia di ozono

kg CFC-11 eq 2,79E-05 3,03E-05 3,27E-05 3,63E-05 5,06E-05 6,25E-05 7,44E-05 8,63E-05 1,10E-04 1,34E-04 1,46E-04 1,76E-04

Tossicità umana - effetti non cancerogeni

CTUh 4,13E-05 4,40E-05 4,67E-05 5,08E-05 6,71E-05 8,06E-05 9,42E-05 1,08E-04 1,35E-04 1,62E-04 1,75E-04 2,09E-04

Tossicità umana - effetti cancerogeni

CTUh 1,12E-05 1,17E-05 1,21E-05 1,28E-05 1,56E-05 1,80E-05 2,03E-05 2,26E-05 2,73E-05 3,20E-05 3,43E-05 4,01E-05

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 9,10E-02 9,65E-02 1,02E-01 1,10E-01 1,43E-01 1,70E-01 1,98E-01 2,25E-01 2,80E-01 3,35E-01 3,62E-01 4,31E-01

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 0,59 0,63 0,66 0,71 0,92 1,10 1,27 1,45 1,80 2,15 2,33 2,77

Acidificazione molic H+ eq 1,15 1,20 1,26 1,34 1,67 1,95 2,22 2,50 3,05 3,60 3,88 4,56

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 1,79 1,90 2,01 2,17 2,82 3,36 3,90 4,44 5,52 6,60 7,14 8,49

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 1,09E-01 1,12E-01 1,15E-01 1,20E-01 1,38E-01 1,53E-01 1,69E-01 1,84E-01 2,15E-01 2,45E-01 2,60E-01 2,99E-01

Eutrofizzazione marina kg N eq 1,83E-01 1,96E-01 2,08E-01 2,27E-01 3,02E-01 3,65E-01 4,27E-01 4,90E-01 6,15E-01 7,40E-01 8,03E-01 9,59E-01

Ecotossicità acquatica CTUe 1791 1908 2025 2201 2903 3489 4075 4660 5832 7003 7589 9053

Consumo delle risorse minerali e fossili

kg Sb eq 5,26E-03 5,60E-03 5,93E-03 6,44E-03 8,48E-03 1,02E-02 1,19E-02 1,36E-02 1,70E-02 2,04E-02 2,20E-02 2,63E-02

CED MJ 5316 5582 5848 6247 7842 9171 10501 11830 14489 17147 18477 21800

Indicatore di consumo delle risorse

idriche m

3 acqua 3,55 3,70 3,84 4,06 4,93 5,65 6,38 7,10 8,55 10,00 10,73 12,54

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57

Scenario L1-RE1

n=1 n=20 n=125

Figura II.1. Contributo percentuale delle fasi del ciclo di vita “produzione”, “rigenerazione” e “fine vita” agli indicatori di impatto ambientale e di consumo delle

risorse idriche calcolati per 100 cassette rese disponibili al 1°, 20° e 125° utilizzo. I risultati fanno riferimento allo scenario L1-RE1, nel caso in cui si adotti un rapporto di sostituzione tra PP secondario e PP primario pari a 1:1.

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

fine vita cassette produzione cassette

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

fine vita cassette rigenerazione cassette produzione cassette

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

fine vita cassette rigenerazione cassette produzione cassette

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58

Tabella II.2. Indicatori di impatto e consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette a rendere rese disponibili all’ennesimo utilizzo, con n

compreso tra 1 e 125, per lo scenario L2-RE2, quando si adotta un rapporto di sostituzione tra PP secondario e PP primario pari a 1:1.

U.M.

Numero

di utilizzi

Scenario L2-RE2

1 3 5 8 20 30 40 50 70 90 100 125

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 234,49 244,87 255,25 270,83 333,12 385,04 436,95 488,86 592,69 696,51 748,43 878,21

Assottigliamento della fascia di ozono

kg CFC-11 eq 2,79E-05 2,95E-05 3,11E-05 3,34E-05 4,28E-05 5,06E-05 5,84E-05 6,62E-05 8,18E-05 9,74E-05 1,05E-04 1,25E-04

Tossicità umana - effetti non cancerogeni

CTUh 4,13E-05 4,35E-05 4,56E-05 4,88E-05 6,16E-05 7,22E-05 8,29E-05 9,35E-05 1,15E-04 1,36E-04 1,47E-04 1,73E-04

Tossicità umana - effetti cancerogeni

CTUh 1,12E-05 1,15E-05 1,18E-05 1,23E-05 1,42E-05 1,58E-05 1,73E-05 1,89E-05 2,20E-05 2,52E-05 2,68E-05 3,07E-05

Assunzione di materiale particolato

kg PM2.5 eq 9,10E-02 9,48E-02 9,86E-02 1,04E-01 1,27E-01 1,46E-01 1,65E-01 1,84E-01 2,22E-01 2,60E-01 2,79E-01 3,27E-01

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 0,59 0,62 0,64 0,68 0,84 0,98 1,11 1,24 1,51 1,78 1,91 2,24

Acidificazione molic H+ eq 1,15 1,19 1,22 1,28 1,51 1,70 1,89 2,08 2,46 2,84 3,03 3,50

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 1,79 1,87 1,96 2,08 2,57 2,98 3,39 3,80 4,63 5,45 5,86 6,89

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 1,09E-01 1,11E-01 1,13E-01 1,16E-01 1,27E-01 1,37E-01 1,47E-01 1,57E-01 1,76E-01 1,95E-01 2,05E-01 2,30E-01

Eutrofizzazione marina kg N eq 1,83E-01 1,92E-01 2,01E-01 2,15E-01 2,69E-01 3,14E-01 3,59E-01 4,04E-01 4,94E-01 5,84E-01 6,29E-01 7,41E-01

Ecotossicità acquatica CTUe 1791 1892 1994 2146 2756 3263 3771 4279 5294 6310 6818 8087

Consumo delle risorse minerali e fossili

kg Sb eq 5,26E-03 5,52E-03 5,78E-03 6,17E-03 7,73E-03 9,02E-03 1,03E-02 1,16E-02 1,42E-02 1,68E-02 1,81E-02 2,14E-02

CED MJ 5316 5499 5682 5957 7055 7971 8886 9801 11632 13463 14378 16666

Indicatore di consumo delle

risorse idriche m

3 acqua 3,55 3,63 3,72 3,84 4,34 4,75 5,16 5,58 6,41 7,23 7,65 8,68

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59

Scenario L2-RE2

n=1 n=20 n=125

Figura II.2. Contributo percentuale delle fasi del ciclo di vita “produzione”, “rigenerazione” e “fine vita” agli indicatori di impatto ambientale e di consumo delle

risorse idriche calcolati per 100 cassette rese disponibili al 1°, 20° e 125° utilizzo. I risultati fanno riferimento allo scenario L2-RE2, nel caso in cui si adotti un rapporto di sostituzione tra PP secondario e PP primario pari a 1:1.

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

fine vita cassette produzione cassette

-40%

-20%

0%

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40%

60%

80%

100%

fine vita cassette rigenerazione cassette produzione cassette

-40%

-20%

0%

20%

40%

60%

80%

100%

fine vita cassette rigenerazione cassette produzione cassette

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60

Scenario L1-RE1

Scenario L2-RE2

Figura II.3. Confronto tra lo scenario di riutilizzo e lo scenario basato sulla pratica del mono-uso, nel caso si adotti un rapporto di sostituzione tra PP secondario e PP primario pari a 1:1: rapporto percentuale tra gli indicatori associati al sistema basato sul riutilizzo e quelli associati al sistema basato sul mono-uso (il caso n=1 non è riportato per questioni di visibilità).

0

20

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%

N=2

N=3

N=4

N=5

N=6

N=7

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N=20

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N=80

N=90

N=100

N=110

N=120

N=125

0

20

40

60

80

100

120

140

%

N=2

N=3

N=4

N=5

N=6

N=7

N=8

N=20

N=30

N=40

N=50

N=60

N=70

N=80

N=90

N=100

N=110

N=120

N=125

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61

ALLEGATO III: ANALISI DI SENSIBILITA’ SULLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Tabella III.1. Indicatori di impatto e consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette a rendere rese disponibili all’ennesimo utilizzo, con n

compreso tra 1 e 125, per lo scenario L1-RE1, nel caso in cui l’energia elettrica utilizzata in fase di rigenerazione sia autoprodotta dall’impianto con pannelli fotovoltaici.

U.M.

Numero

di utilizzi

Scenario L1-RE1

1 3 5 8 20 30 40 50 70 90 100 125

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 327,89 341,29 354,70 374,80 455,22 522,24 589,26 656,28 790,32 924,35 991,37 1158,92

Assottigliamento della fascia di ozono

kg CFC-11 eq 2,80E-05 3,01E-05 3,23E-05 3,55E-05 4,84E-05 5,92E-05 6,99E-05 8,07E-05 1,02E-04 1,24E-04 1,34E-04 1,61E-04

Tossicità umana - effetti non cancerogeni

CTUh 4,26E-05 4,53E-05 4,81E-05 5,22E-05 6,88E-05 8,27E-05 9,65E-05 1,10E-04 1,38E-04 1,66E-04 1,79E-04 2,14E-04

Tossicità umana - effetti cancerogeni

CTUh 1,36E-05 1,41E-05 1,46E-05 1,52E-05 1,80E-05 2,03E-05 2,26E-05 2,48E-05 2,94E-05 3,40E-05 3,63E-05 4,20E-05

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 1,28E-01 1,33E-01 1,38E-01 1,46E-01 1,78E-01 2,05E-01 2,32E-01 2,58E-01 3,12E-01 3,65E-01 3,92E-01 4,59E-01

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 0,93 9,70E-01 1,00 1,06 1,27 1,44 1,62 1,80 2,15 2,50 2,67 3,11

Acidificazione molic H+ eq 1,50 1,55 1,60 1,67 1,96 2,20 2,44 2,69 3,17 3,66 3,90 4,51

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 2,45 2,56 2,66 2,81 3,43 3,94 4,45 4,97 5,99 7,02 7,53 8,81

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 1,12E-01 1,15E-01 1,17E-01 1,21E-01 1,38E-01 1,51E-01 1,65E-01 1,78E-01 2,06E-01 2,33E-01 2,46E-01 2,80E-01

Eutrofizzazione marina kg N eq 2,45E-01 2,57E-01 2,69E-01 2,87E-01 3,59E-01 4,19E-01 4,80E-01 5,40E-01 6,60E-01 7,80E-01 8,41E-01 9,91E-01

Ecotossicità acquatica CTUe 1933 2042 2150 2314 2966 3509 4053 4596 5683 6770 7314 8673

Consumo delle risorse minerali e fossili

kg Sb eq 5,37E-03 5,80E-03 6,22E-03 6,86E-03 9,43E-03 1,16E-02 1,37E-02 1,58E-02 2,01E-02 2,44E-02 2,65E-02 3,19E-02

CED MJ 8855 9139 9422 9848 11549 12966 14384 15801 18636 21471 22889 26433

Indicatore di consumo delle risorse

idriche m

3 acqua 4,29 4,42 4,54 4,73 5,49 6,13 6,76 7,39 8,66 9,93 10,56 12,15

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62

Tabella III.2. Indicatori di impatto e consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette a rendere rese disponibili all’ennesimo utilizzo, con n

compreso tra 1 e 125, per lo scenario L2-RE2, nel caso in cui l’energia elettrica utilizzata in fase di rigenerazione sia autoprodotta dall’impianto con pannelli fotovoltaici.

U.M.

Numero

di utilizzi

Scenario L2-RE2

1 3 5 8 20 30 40 50 70 90 100 125

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 327,89 337,90 347,90 362,91 422,96 472,99 523,03 573,06 673,13 773,20 823,23 948,32

Assottigliamento della fascia di ozono

kg CFC-11 eq 2,80E-05 2,94E-05 3,09E-05 3,30E-05 4,16E-05 4,88E-05 5,60E-05 6,31E-05 7,75E-05 9,18E-05 9,90E-05 1,17E-04

Tossicità umana - effetti non cancerogeni

CTUh 4,26E-05 4,47E-05 4,69E-05 5,01E-05 6,32E-05 7,40E-05 8,48E-05 9,57E-05 1,17E-04 1,39E-04 1,50E-04 1,77E-04

Tossicità umana - effetti cancerogeni

CTUh 1,36E-05 1,40E-05 1,43E-05 1,47E-05 1,66E-05 1,82E-05 1,98E-05 2,14E-05 2,46E-05 2,78E-05 2,93E-05 3,33E-05

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 1,28E-01 1,32E-01 1,35E-01 1,41E-01 1,64E-01 1,83E-01 2,03E-01 2,22E-01 2,60E-01 2,99E-01 3,18E-01 3,66E-01

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 0,93 9,62E-01 0,99 1,03 1,20 1,34 1,48 1,62 1,89 2,17 2,31 2,66

Acidificazione molic H+ eq 1,50 1,53 1,57 1,62 1,84 2,01 2,19 2,37 2,72 3,08 3,26 3,70

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 2,45 2,54 2,62 2,74 3,23 3,64 4,04 4,45 5,27 6,08 6,49 7,51

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 1,12E-01 1,14E-01 1,15E-01 1,18E-01 1,29E-01 1,38E-01 1,46E-01 1,55E-01 1,73E-01 1,90E-01 1,99E-01 2,21E-01

Eutrofizzazione marina kg N eq 2,45E-01 2,54E-01 2,63E-01 2,76E-01 3,30E-01 3,75E-01 4,20E-01 4,64E-01 5,54E-01 6,43E-01 6,88E-01 8,00E-01

Ecotossicità acquatica CTUe 1933 2030 2128 2274 2858 3345 3832 4319 5293 6267 6754 7971

Consumo delle risorse minerali e fossili

kg Sb eq 5,37E-03 5,68E-03 5,99E-03 6,45E-03 8,31E-03 9,86E-03 1,14E-02 1,30E-02 1,61E-02 1,92E-02 2,07E-02 2,46E-02

CED MJ 8855 9059 9264 9570 10795 11815 12836 13856 15898 17939 18959 21511

Indicatore di consumo delle risorse

idriche m

3 acqua 4,29 4,36 4,44 4,55 5,00 5,38 5,75 6,13 6,88 7,63 8,00 8,94

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63

Scenario L1-RE1

Scenario L2-RE2

Figura III.1. Confronto tra lo scenario di riutilizzo e lo scenario basato sulla pratica del mono-uso, nel caso in cui l’energia elettrica utilizzata dall’impianto di rigenerazione sia prodotta con pannelli fotovoltaici: rapporto percentuale tra gli indicatori associati al sistema basato sul riutilizzo e quelli associati al sistema basato sul mono-uso (il caso n=1 non è riportato per questioni di visibilità).

0

20

40

60

80

100

120

140

%

N=2

N=3

N=4

N=5

N=6

N=7

N=8

N=20

N=30

N=40

N=50

N=60

N=70

N=80

N=90

N=100

N=110

N=120

N=125

0

20

40

60

80

100

120

140

%

N=2

N=3

N=4

N=5

N=6

N=7

N=8

N=20

N=30

N=40

N=50

N=60

N=70

N=80

N=90

N=100

N=110

N=120

N=125

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ALLEGATO IV: ANALISI DI SENSIBILITA’ SULLA PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA

Tabella IV.1. Dati e moduli di ecoinvent 3.3 utilizzati per la modellizzazione della fase di rigenerazione, nel caso in cui il calore utilizzato per riscaldare l’acqua di lavaggio sia ottenuto da una caldaia cogenerativa a metano. I valori si riferiscono a 100 cassette in ingresso all’impianto di rigenerazione.

Processo analizzato Quantità Modulo utilizzato nel software e commenti

Trasporto delle cassette

Trasporto delle cassette 20,7 t x km Come per lo scenario base descritto in Tabella 2.4

Scenario L1

Acqua per il lavaggio delle cassette 0,055 m3 Come per lo scenario base descritto in Tabella 2.4.

Riscaldamento dell’acqua di lavaggio con caldaia cogenerativa a alimentata a metano

32,2 MJ

Heat, central or small- scale, natural gas {CH}| heat and power

co-generation, natural gas, 50 kW electrical, lean burn| Alloc

Rec, U, modificato assumendo per i moduli riferiti al contesto svizzero, i corrispettivi riferiti al resto del mondo

Energia elettrica da cogenerazione 1,46 kWh

Elettricità prodotta in cogenerazione. É stata calcolata considerando l’efficienza termica ed elettrica della caldaia cogenerativa da 50 kW elettrici presente nel database ecoinvent 3.3 (Electricity, low voltage {CH}|heat and power co-generation,

natural gas, 50 kW electrical, lean burn| Alloc Rec, U modificato assumendo per i moduli riferiti al contesto svizzero, i corrispettivi riferiti al resto del mondo)

Energia elettrica da rete 1,02 kWh

Richiesta aggiuntiva di energia elettrica oltre a quella prodotta per via cogenerativa. É stata calcolata considerando che la richiesta complessiva di energia elettrica da parte dell’impianto di rigenerazione è di 2,48 kWh e mediante cogenerazione si producono 1,46 kWh. Si assume venga acquistata dalla rete elettrica nazionale (Electricity, low voltage {IT}|market for|Alloc

Rec, U)

Consumo di detergenti e reagenti chimici_ scenario RE1

Disinfettante 0,099 kg

Modellizzato come per lo scenario base descritto in Tabella 2.4. Detergente 0,523 kg

Trasporto dei reagenti chimici 0,062 t x km

Consumo di detergenti e reagenti chimici_ scenario RE2

Soda al 30% 0,054 kg

Modellizzato come per lo scenario base descritto in Tabella 2.4.

Ipoclorito di sodio al 14% 0,006 kg

Stabilizzante 0,011 kg

Acqua deionizzata 0,075 kg

Trasporto dei reagenti chimici 0,02 t x km

Fine vita dei rifiuti asportati dalle cassette

Trasporto dei rifiuti 0,0046 t x km Modellizzato come per lo scenario base descritto in Tabella 2.4.

Incenerimento 45,8 g

Scenario L2

Acqua per il lavaggio delle cassette 0,031 m3 Come per lo scenario base descritto in Tabella 2.4.

Riscaldamento dell’acqua di lavaggio con caldaia cogenerativa a metano

17,7 MJ Modellizzato come per scenario L1

Energia elettrica da cogenerazione

0,806 kWh Elettricità prodotta in cogenerazione. Modellizzata come per lo scenario L1

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Energia elettrica da rete 0,564 kWh

Richiesta aggiuntiva di energia elettrica oltre a quella prodotta per via cogenerativa. É stata calcolata considerando che la richiesta complessiva di energia elettrica da parte dell’impianto di rigenerazione è di 1,37 kWh e mediante cogenerazione si producono 0,806 kWh. Modellizzata come per lo scenario L1.

Consumo di detergenti e reagenti chimici_ scenario RE1

Disinfettante 0,054 kg

Modellizzato come per lo scenario base descritto in Tabella 2.4. Detergente 0,288 kg

Trasporto dei reagenti chimici 0,034 t x km

Consumo di detergenti e reagenti chimici_ scenario RE2

Soda al 30% 0,03 kg

Modellizzato come per lo scenario base descritto in Tabella 2.4.

Ipoclorito di sodio al 14% 0,003 kg

Stabilizzante 0,006 kg

Acqua deionizzata 0,041 kg

Trasporto dei reagenti chimici 0,013 t x km

Fine vita dei rifiuti asportati dalle cassette

Trasporto dei rifiuti 0,0199 t x km Modellizzato come per lo scenario base descritto in Tabella 2.4.

Incenerimento 199 g

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Tabella IV.2. Indicatori di impatto e consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette a rendere rese disponibili all’ennesimo utilizzo, con n

compreso tra 1 e 125, per lo scenario L1-RE1, nel caso in cui il calore utilizzato dall’impianto di rigenerazione sia prodotto con caldaia cogenerativa a gas metano.

U.M.

Numero

di utilizzi

Scenario L1-RE1

1 3 5 8 20 30 40 50 70 90 100 125

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 327,89 341,51 355,14 375,57 457,32 525,44 593,56 661,68 797,93 934,17 1002,29 1172,59

Assottigliamento della fascia di ozono

kg CFC-11 eq 2,80E-05 2,98E-05 3,17E-05 3,44E-05 4,55E-05 5,47E-05 6,40E-05 7,32E-05 9,17E-05 1,10E-04 1,19E-04 1,42E-04

Tossicità umana - effetti non cancerogeni

CTUh 4,26E-05 4,51E-05 4,75E-05 5,13E-05 6,62E-05 7,87E-05 9,12E-05 1,04E-04 1,29E-04 1,53E-04 1,66E-04 1,97E-04

Tossicità umana - effetti cancerogeni

CTUh 1,36E-05 1,41E-05 1,45E-05 1,52E-05 1,78E-05 2,00E-05 2,21E-05 2,43E-05 2,87E-05 3,31E-05 3,52E-05 4,07E-05

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 1,28E-01 1,33E-01 1,39E-01 1,47E-01 1,80E-01 2,08E-01 2,36E-01 2,64E-01 3,19E-01 3,75E-01 4,03E-01 4,72E-01

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 0,93 0,97 1,01 1,07 1,31 1,51 1,71 1,91 2,30 2,70 2,90 3,40

Acidificazione molic H+ eq 1,50 1,56 1,62 1,71 2,06 2,36 2,66 2,96 3,56 4,15 4,45 5,20

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 2,45 2,57 2,69 2,86 3,56 4,15 4,73 5,32 6,49 7,66 8,24 9,70

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 1,12E-01 1,14E-01 1,17E-01 1,21E-01 1,36E-01 1,49E-01 1,62E-01 1,74E-01 2,00E-01 2,25E-01 2,38E-01 2,70E-01

Eutrofizzazione marina kg N eq 2,45E-01 2,58E-01 2,72E-01 2,92E-01 3,71E-01 4,38E-01 5,04E-01 5,70E-01 7,03E-01 8,36E-01 9,02E-01 1,07

Ecotossicità acquatica CTUe 1933 2023 2113 2247 2786 3236 3685 4134 5032 5930 6379 7502

Consumo delle risorse minerali e fossili

kg Sb eq 5,37E-03 5,69E-03 6,01E-03 6,49E-03 8,40E-03 1,00E-02 1,16E-02 1,32E-02 1,64E-02 1,96E-02 2,12E-02 2,52E-02

CED MJ 8855 9116 9377 9768 11332 12635 13939 15242 17849 20456 21759 25018

Indicatore di consumo delle risorse

idriche m

3 acqua 4,29 4,41 4,54 4,73 5,48 6,11 6,73 7,36 8,61 9,86 10,49 12,06

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Tabella IV.3. Indicatori di impatto e consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette a rendere rese disponibili all’ennesimo utilizzo, con n

compreso tra 1 e 125, per lo scenario L2-RE2, nel caso in cui il calore utilizzato dall’impianto di rigenerazione sia prodotto con caldaia cogenerativa a gas metano.

U.M.

Numero

di utilizzi

Scenario L2-RE2

1 3 5 8 20 30 40 50 70 90 100 125

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 327,89 338,02 348,15 363,35 424,13 474,78 525,44 576,09 677,40 778,70 829,36 955,99

Assottigliamento della fascia di ozono

kg CFC-11 eq 2,80E-05 2,92E-05 3,05E-05 3,24E-05 4,00E-05 4,64E-05 5,27E-05 5,90E-05 7,17E-05 8,44E-05 9,07E-05 1,07E-04

Tossicità umana - effetti non cancerogeni

CTUh 4,26E-05 4,46E-05 4,66E-05 4,96E-05 6,17E-05 7,18E-05 8,19E-05 9,20E-05 1,12E-04 1,32E-04 1,42E-04 1,68E-04

Tossicità umana - effetti cancerogeni

CTUh 1,36E-05 1,39E-05 1,42E-05 1,47E-05 1,65E-05 1,81E-05 1,96E-05 2,11E-05 2,42E-05 2,72E-05 2,88E-05 3,26E-05

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 1,28E-01 1,32E-01 1,36E-01 1,42E-01 1,65E-01 1,85E-01 2,05E-01 2,25E-01 2,64E-01 3,04E-01 3,24E-01 3,73E-01

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 0,93 0,96 1,00 1,04 1,22 1,37 1,53 1,68 1,98 2,28 2,44 2,82

Acidificazione molic H+ eq 1,50 1,54 1,58 1,64 1,89 2,10 2,31 2,52 2,93 3,35 3,56 4,08

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 2,45 2,54 2,63 2,77 3,30 3,75 4,20 4,65 5,54 6,44 6,88 8,00

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 1,12E-01 1,14E-01 1,15E-01 1,18E-01 1,28E-01 1,36E-01 1,45E-01 1,53E-01 1,70E-01 1,86E-01 1,95E-01 2,16E-01

Eutrofizzazione marina kg N eq 2,45E-01 2,55E-01 2,64E-01 2,79E-01 3,37E-01 3,85E-01 4,33E-01 4,81E-01 5,78E-01 6,74E-01 7,22E-01 8,43E-01

Ecotossicità acquatica CTUe 1933 2020 2107 2237 2759 3194 3629 4064 4934 5803 6238 7325

Consumo delle risorse minerali e fossili

kg Sb eq 5,37E-03 5,62E-03 5,87E-03 6,24E-03 7,74E-03 8,99E-03 1,02E-02 1,15E-02 1,40E-02 1,65E-02 1,77E-02 2,09E-02

CED MJ 8855 9047 9238 9526 10675 11633 12591 13549 15464 17380 18338 20732

Indicatore di consumo delle risorse

idriche m

3 acqua 4,29 4,36 4,44 4,55 4,99 5,37 5,74 6,11 6,85 7,59 7,97 8,89

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68

Scenario L1-RE1

Scenario L2-RE2

Figura IV.1. Confronto tra lo scenario di riutilizzo e lo scenario basato sulla pratica del mono-uso, nel caso in cui il calore utilizzato dall’impianto di rigenerazione sia prodotto con caldaia cogenerativa: rapporto percentuale tra gli impatti associati al sistema basato sul riutilizzo e quelli associati al sistema basato sul mono-uso (il caso n=1 non è riportato per questioni di visibilità).

0

20

40

60

80

100

120

140

%

N=2

N=3

N=4

N=5

N=6

N=7

N=8

N=20

N=30

N=40

N=50

N=60

N=70

N=80

N=90

N=100

N=110

N=120

N=125

0

20

40

60

80

100

120

140

%

N=2

N=3

N=4

N=5

N=6

N=7

N=8

N=20

N=30

N=40

N=50

N=60

N=70

N=80

N=90

N=100

N=110

N=120

N=125

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69

ALLEGATO V: RISULTATI RELATIVI ALLO SCENARIO DI MONO-USO DELLE CASSETTE

Tabella V.I. Indicatori di impatto e di consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette per ortofrutta di tipologia mono-uso. I risultati fanno riferimento ad un rapporto di sostituzione tra PP secondario e PP primario pari a 1:0,66.

Unità

di misura

Scenario di mono-uso

Totale Produzione

cassetta (%1)

Fine vita cassetta (%

1)

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 127,41 78,83 - 21,17

Assottigliamento della fascia di ozono kg CFC-11 eq 1,09E-05 85,68 14,32

Tossicità umana - effetti non cancerogeni CTUh 1,65E-05 93,24 6,76

Tossicità umana - effetti cancerogeni CTUh 5,30E-06 82,68 - 17,32

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 4,96E-02 76,08 - 23,92

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 3,63E-01 71,96 - 28,04

Acidificazione molic H+ eq 5,82E-01 79,76 - 20,24

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 9,53E-01 77,04 - 22,96

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 4,35E-02 97,97 2,03

Eutrofizzazione marina kg N eq 9,52E-02 77,91 - 22,09

Ecotossicità acquatica CTUe 751 82,22 17,78

Consumo delle risorse minerali e fossili kg Sb eq 2,09E-03 99,11 0,89

CED MJ 3441 70,67 - 29,33

Consumo delle risorse idriche m3 acqua 1,67 87,52 - 12,48

1 A causa della presenza di contributi all’impatto sia di segno positivo che negativo (benefici ambientali nel fine vita),

in questa sede l’incidenza percentuale delle singole fasi del ciclo di vita non è calcolata in riferimento all’effettivo valore dell’impatto totale, ma alla somma dei singoli contributi in valore assoluto (ossia considerando che ciascuno di essi abbia segno positivo). Lo stesso discorso vale per i contributi in Tabella V.II.

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Tabella V.II. Indicatori di impatto e di consumo delle risorse idriche associati al ciclo di vita di 100 cassette per ortofrutta di tipologia mono-uso. I risultati fanno riferimento ad un rapporto di sostituzione tra PP secondario e PP primario pari a 1:1.

Unità

di misura

Scenario di mono-uso

Totale Produzione cassetta (%)

Fine vita cassetta (%)

Categoria di impatto:

Riscaldamento globale kg CO2 eq 91,12 67,71 -32,29

Assottigliamento della fascia di ozono kg CFC-11 eq 1,09E-05 85,80 14,20

Tossicità umana - effetti non cancerogeni CTUh 1,61E-05 96,03 3,97

Tossicità umana - effetti cancerogeni CTUh 4,36E-06 74,06 -25,94

Assunzione di materiale particolato kg PM2.5 eq 3,53E-02 66,16 -33,84

Formazione fotochimica di ozono kg COVNM eq 2,29E-01 61,94 -38,06

Acidificazione molic H+ eq 4,46E-01 70,03 -29,97

Eutrofizzazione terrestre molic N eq 6,96E-01 67,22 -32,78

Eutrofizzazione delle acque dolci kg P eq 4,23E-02 99,30 -0,70

Eutrofizzazione marina kg N eq 7,11E-02 68,26 -31,74

Ecotossicità acquatica CTUe 696 88,75 11,25

Consumo delle risorse minerali e fossili kg Sb eq 2,04E-03 98,81 -1,19

CED MJ 2066 60,65 -39,35

Consumo delle risorse idriche m3 acqua 1,38 77,50 -22,50