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Sommario

PRIMOPIANO 4. Attivato il Centro Comunale di Raccolta INFRASTRUTTURE 6. Nuovi impianti sportivi in cantiere 6. L’asilo nido comunale si mette in sicurezza

TERRITORIO & AMBIENTE 7. Presentato il piano di sviluppo rurale 7. Varato il piano dei servizi di Polizia Municipale 8. Etna da valorizzare, le vie del biologico 8. Artigiani e imprese pedaresi in mostra a Etnapolis

SERVIZI SOCIALI 9. I 25 anni del consultorio di Pedara

AMMINISTRAZIONE 10. Consiglio Comunale

COMMEMORAZIONI 11. Il 4 novembre, festa dell’Unità Nazionale

EVENTI 12. Natale a Pedara 12. Un Natale d’arte 13. Mostra di Natale all’Istituto Casella 13. Quarto compleanno per il comitato di quartiere “Pedara Sud” 13. La festa di S. Caterina 13. La Basilica ha un nuovo vice parroco 14. Pedara Notizie fà 100 16. Seminario sulla prevenzione del tumore al seno

ORGANO UFFICIALE DEL COMUNE

Rassegna Periodica TrimestraleAnno XXVII • n. 100 • Settembre 2009

DirettoreAnthony Emanuele Barbagallo

Sindaco

Direttore ResponsabileSalvo De Luca

Comitato di RedazioneAlfio Nicolosi, Giuseppe Distefano,

Mario Calabretta, Giuseppe Pappalardo,Laura Petralia, Enza Zappalà

Segretaria di RedazioneAgata Petralia

Testi Mario Calabretta, Salvo De Luca, Alessandro Laudani, Alfio Nicolosi,

Carmelo Nicolosi, Giuseppe Pappalardo,Salvo Pappalardo, Agata Petralia,

Angelo Pulvirenti, Gaetano Settembrino,Enza Zappalà

Hanno collaboratoPina Bonanno, Rosita Pappalardo, Laura Petralia, Carla Ragusa

Fotografie Gabriele Fasanaro, SDL Images,

Cristina Settembrino

Direzione, Redazione ed AmministrazioneSede Municipale

Piazza don Bosco • 95030 • PEDARA (CT)Tel. 095.7028111 • fax 095.7028112

e-mail: [email protected]

Registrazione Tribunale di Catanian. 626/ 3.3.1983

Grafica, impaginazione e stampaWE-GROUP s.r.l.

Via R. Franchetti, 18/A - CT

DISTRIBUZIONE GRATUITA

Finito di stampare nel mese difebbraio 2010

L’elaborazione dei testi, benché scrupolo-samente esaminata dalla Redazione, nonpuò comportare responsabilità alcuna perl’Editore relativamente ad eventuali errorio inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclusiva-mente le opinioni dei singoli autori chesono investiti della responsabilità perso-nale per quanto scritto.

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La nuova sede della Biblioteca Comunale

Alla conquistadell’Ojos del Salado

BENI CULTURALIIl palazzo “Pappalardo”

16. Decimo corso di primo soccorso 16. 100 rose rosse per Maria Teresa 16. Il concorso “Campochiaro”

CULTURA 17. La nuova sede della Biblioteca Comunale 18. I ragazzi di pedara abbracciano la musica 18. Il Proverbio - Pillole di storia

BENI CULTURALI 19. Il Palazzo Pappalardo

FATTI & PERSONE 22. Il centenario della morte di Don Mimi Gennaro 23. Il Rettor Maggiore in visita a Pedara

SPORT & TEMPO LIBERO 24. Alla conquista dell’Ojos del Salado 25. Giovanni Tosto, una vita per lo sport 26. Le attività dell’Oratorio Salesiano 26. ASD Atletica Pedara

RUBRICHE 27. Medicina & Salute 27. Lettere in redazione

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Ho l’onore di salutare il 100° numero della rivista

ufficiale dell’Amministrazione comunale, nata il

1° aprile 1983 da un’idea del compianto Sindaco

ed Amico Carmelo Fallica. Il giornale in questi

anni è diventato la migliore interfaccia tra il Pa-

lazzo e la Città, tra gli eventi e la gente comune e

negli ultimi anni persino il modo migliore per co-

municare la programmazione dell’amministra-

zione attiva.

Quello della rivista ufficiale è certamente un pa-

trimonio da non disperdere e da tramandare alle

generazioni future; ed è con viva soddisfazione che

dedichiamo la copertina della 100° edizione al-

l’ennesima opera pubblica realizzata dall’ammi-

nistrazione, il nuovo Centro Comunale di

Raccolta.

L’opera meglio descritta nelle pagine che seguono è

stata realizzata con tenacia e determinazione dal

Comune di Pedara e rappresenta la nuova frontiera

delle politiche ambientali della nostra comunità.

Anche in questo scorcio finale di legislatura siamo

impegnati per la definizione di 5 nuove opere di

grande importanza per la nostra comunità.

Di Anthony EmAnuElE BArBAgAllo

Sindaco di Pedara

Editoriale

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L’accresciuta coscienza sociale ha fatto sì che anche il nostroComune si dotasse di un’imponente struttura per la raccoltadei rifiuti solidi urbani. In via Teocrito, infatti, al confine

con il territorio di Mascalucia, con il contributo regionale è stataallestita un’area attrezzata ove si svolgerà l’attività di raccolta deirifiuti urbani e assimilati, conferiti in maniera differenziata daglistessi cittadini-utenti.

Inaugurato lo scorso 10 novembre alla presenza delle autoritàcittadine, del sindaco, della Giunta, di molti consiglieri comunalie dei primi cittadini di Trecastagni e Tremestieri, il Centro diRaccolta non deve essere considerato una discarica nella quale lespazzature entrano per non riuscire mai più, quanto, piuttosto, illuogo in cui riparte il ciclo produttivo per il riciclaggio e la riuti-lizzazione del rifiuto.

L’obiettivo è quello di garantire una maggiore tutela dell’ambiente- afferma nel suo intervento il sindaco, Anthony Barbagallo -evitando le micro discariche abusive sparse per il territorio e favorendola cultura del riciclaggio che, in altri luoghi, ha da tempo dato ottimirisultati, essendo considerata una risorsa, soprattutto per il notevolerisparmio di energia che produce.

La realizzazione dell’area ecologica harichiesto un finanziamento regionale di circa350.000,00 euro; la dott.ssa Milena Verdi,assessore all’Ecologia e all’Ambiente del Co-mune ci spiega che al suo interno, attraversol’utilizzo di particolari cassonetti, sarà per-messo smaltire gratuitamente i rifiuti elencatinella tabella accanto, con una duplice valenza: da un lato garantirea coloro che vi si recheranno uno sgravio fiscale in termini diriduzione tariffaria secondo il principio “più differenzi menopaghi”, dall’altro utilizzare il sito per attività formative e di sensi-bilizzazione.

Da tempo, ormai, la loro gestione dei rifiuti in tutto il mondoè diventata un grosso problema da gestire: è la spia dei procedimentiindustriali e commerciali che impiegano un’enorme quantità dirisorse rispetto al prodotto finale. Pensiamo, ad esempio, a quandoacquistiamo un telefonino: oltre alla scatola di cartone che locontiene all’interno vi troviamo plastica per imballaggio e polistiroloche potrebbero benissimo essere evitati. Ovvio corollario alla pro-duzione eccessiva di questi rifiuti è la difficoltà del loro smaltimento

che determina la continua costruzione di discariche ed inceneritorideturpando e impoverendo il territorio. Indicativo è ciò cheannunciò nel 1970 un gruppo di studiosi riuniti nel "Club di

Roma": le risorse della Terra non sonoinfinite e se non cominciamo a vivere se-condo uno stile di vita più sobrio, presto siesauriranno.

Il riciclaggio e la raccolta differenziatasono facili accorgimenti che si possonoadottare comodamente nella vita di tutti igiorni e rappresentano i metodi più praticati

per ridurre i rifiuti alla fonte e a destinazione finale. La raccoltadifferenziata consiste nel dividere elementi molto diversi tra diloro (per esempio la carta, le lattine, il vetro, i rifiuti organici)cosicché, al momento dello smaltimento finale, essi siano pronti,alcuni ad essere smaltiti, altri ad essere recuperati attraverso il rici-claggio dei materiali di scarto riutilizzabili in un nuovo ciclo.

La prima legge a tal riguardo fu la n. 475/88 che a partire dal1° settembre 1990 impose ai Comuni l’obbligo di organizzare laraccolta differenziata dei rifiuti urbani, dando così l'avvio allaraccolta generalizzata di vetro, carta, plastica, ecc.; istituì, inoltre,i Consorzi Nazionali Obbligatori per il riciclaggio dei contenitorio imballaggi per liquidi in vetro, metallo e plastica.

Oggi i Centri Comunali di Raccolta sono delle realtà: aree at-

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Attivato il Centro Comunaledi Raccolta

Sullo smaltimento dei rifiuti Pedara si èmessa al passo coi tempi

Il riciclaggio come prioritàdi Enza Zappalà

L’obiettivo è quello di garantireuna maggiore tuteladell’ambiente evitando le microdiscariche abusive sparse per ilterritorio e favorendo la culturadel riciclaggio.

Il benvenuto dal Sindaco alle Autorità presenti

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trezzate con contenitori custoditi ed apertiad orari prestabiliti, che consentono ai cit-tadini il conferimento dei rifiuti urbanidifferenziati. Sono realizzati per favorire laraccolta differenziata ed il riciclo dei materialirecuperabili proteggendo, così, l’ambientee la qualità della vita.

L’assessore alla Nettezza Urbana, rag.Sebastiano Di Prima, e l’assessore all’Ecologiae all’Ambiente, dott.ssa Milena Verdi, simostrano orgogliosi per il risultato raggiuntoed unanimemente dichiarano: “Desideriamoringraziare i cittadini ed i commerciantiche si stanno impegnando con grande sensodi responsabilità perché grazie a loro pun-

tiamo a raggiungere un'efficacia ottimale.Chiediamo la collaborazione di tutti, perchésolo un maggiore impegno e sensibilitàverso la raccolta differenziata può aumentarnela percentuale e migliorare il rispetto del-l'orario di esposizione dei rifiuti. Solo così

ciascuno può contribuire a migliorare l'im-magine della nostra città. Dobbiamo anche

tenere presente che una maggiore differen-ziazione dei rifiuti permette di mantenerebassa la tariffa di smaltimento e che, vistoil crescente costo delle discariche, è l'unicaarma che abbiamo a disposizione in difesadegli interessi di tutti i cittadini".

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PLASTICA (bottiglie di acqua e bibite, fla-coni di detersivi, sacchetti, buste per ali-menti): se viene raccolta e riciclata, conessa si possono produrre caldi indumentisportivi di pile o arredi urbani come giochiper bambini e panchine. Rilasciata nel-l’ambiente lo inquina per centinaia di anni.CARTA (giornali, riviste, cartoni): il riciclaggiodi questi materiali evita l’abbattimento dialberi e fa risparmiare energia.VETRO e LATTINE (bottiglie e barattoli divetro, lattine e barattoli di alluminio e ferro):il riciclaggio di questi materiali permette dirisparmiare l’energia e le materie prime perprodurli.ORGANICO/UMIDO (scarti di cucina, rifiutivegetali o animali): questi rifiuti si trasfor-mano in compost, un terriccio fertilissimoche può essere riutilizzato nei giardini enei prati.INDIFFERENZIATA/SECCA (tutto quelloche non è plastica, carta, vetro, lattine oorganico): questi rifiuti non possono esserericiclati; vengono, quindi, bruciati e da essisi ricava energia elettrica.PILE SCARICHE: sono quelle contenutenei giocattoli, nelle radioline e in altri ap-parecchi elettrici. Sono molto inquinantise disperse nell’ambiente perché conten-gono metalli e acidi che penetrano nel ter-reno contaminandolo gravemente. Devonoessere smaltite nei negozi che le vendonoo nei Centri di Raccolta Rifiuti.MEDICINALI SCADUTI: dopo la data diutilizzo prevista diventano tossici; devono,quindi, essere smaltiti presso le farmacie oi Centri di Raccolta Rifiuti.

Rifiuti che si possono conferire nel Centro di Raccolta Comunale

• carta e cartone• frazione organica• legno• scarti d'erba, foglie e ramaglie• contenitori in plastica (comprese cas-sette ortofrutta)• vetro (in lastra, damigiane, bottiglie,ma con esclusione di ceramica e di iso-lanti elettrici)• rifiuti urbani ingombranti (elettrodome-stici, materassi, divani, mobili, ecc.)mentre sono assolutamente vietati losmaltimento di rifiuti speciali non assimi-labili agli urbani o rifiuti pericolosi.

FOCUS

Il Sen. Giovanni Pistorio durante il suo intervento

Monica Lombardo nuovo Assessore Comunale

Con la determina sindacale del 2 febbraio 2010, il sindacoavv. Anthony Barbagallo ha nominato Monica Lombardonuovo assessore della sua giunta. Con il rito del giura-mento la Lombardo è nel pieno delle sue funzioni, avendogià avuto attribuito le relative deleghe: Agricoltura, Ran-dagismo, Pari opportunità, Acquedotto e Fognature, Rap-porti con Ato Acque. 49 anni, sposata, un figlio,consigliere comunale uscente, è anche commissario lo-cale dell’Udc.“Ringrazio il sindaco Barbagallo per la fiducia – ha dichia-

rato il neo assessore Lombardo - e chi si è speso per questa scelta assessoriale e,in particolare, il deputato Marco Forzese e il dirigente Salvo Giuffrida. Aderisco congioia al progetto politico dell’amministrazione Barbagallo, insieme agli amici del-l’Udc pedarese, che hanno contribuito e sostenuto questa scelta.”Monica Lombardo, in politica dal 2005, da consigliere comunale ha avuto a cuorei problemi del randagismo e delle periferie.Apprezzamenti per il completamento della giunta sono giunti al sindaco Barbagallodall’on. Basilio Catanoso, dal consigliere provinciale Edmondo Pappalardo, e davari dirigenti del Pdl e dell’MpA.In contemporanea alla nomina di assessore della Lombardo, il sindaco ha redistri-buito le altre deleghe assessoriali: all’assessore Nuccio Di Prima vanno anche l’E-cologia e la Nettezza Urbana.

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INFRASTRUTTURE

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Nuovi impianti sportivi in cantieredi Alfio Nicolosi

L’asilo nido comunale si mette in sicurezzadi Alfio Nicolosi

Èprossima a Pedara larealizzazione di nuoveimportanti strutture

per le attività sportive poliva-lenti. L’area interessata dai la-vori è ubicata in via Pizzoferro,vicino allo stadio comunale.Il progetto ha avuto, fra glialtri, i pareri favorevoli delConi e della Soprintendenzaai Beni Ambientali di Catania.L’importo complessivo dei la-vori è di € 888.492,00.

Il progetto costituisce ilcompletamento di una vastaarea destinata alle strutture

per lo sport. L’opera, infatti,va ad aggiungersi ai già esistenticampi di calcio, pista di atleticae palestra. Il nuovo progettoprevede la realizzazione di duecampi da tennis e di un campoper il calcetto, un blocco diservizi igienici per il pubblico,spogliatoi per gli atleti e lacostruzione di una tribuna peruna capienza di circa 400 spet-tatori. Si può dire, così, chePedara potrà mettere a dispo-sizione dei cittadini un ven-taglio di impianti sportivicompleto e di prim’ordine.

Con la somma di Euro 208.500,00,erogata dall’assessorato regionalealla Famiglia e alle Autonomie Locali,

si stanno realizzando i lavori di manutenzionestraordinaria, ripristino, ristrutturazione eadeguamento alle norme degli impiantidell’asilo nido comunale sito in piazza DelPopolo. Il progetto è redatto dall’ing. An-tonino Fichera e curato dall’arch. EnricoD’Alessandro dell’ufficio tecnico comunale.I lavori da eseguire riguardano il ripristinodi alcune parti degli elementi strutturalilogorati dal tempo edanneggiati dall’u-midità e di alcuneporzioni dell’intona-co interno, il rifaci-mento dell’impiantoelettrico, idrico, ci-tofonico, telefonicoe TV. È prevista purela sostituzione di tut-ti i radiatori dell’im-pianto di riscalda-mento e di tutti ipezzi sanitari dei ba-gni, delle cucine, del-la lavanderia e dellocale medico.

Gli interventi prevedono, inoltre, il ri-facimento del manto di copertura e del-l’intonaco esterno, la impermeabilizzazionedella grondaia e dei pluviali, le pavimenta-zioni e i rivestimenti con piastrelle dellepareti dei bagni, delle cucine e del localemedico.

Qualora le somme finanziate dalla Re-gione non fossero sufficienti, il sindacoAnthony Barbagallo si è impegnato a ga-rantire con fondi comunali le eventualiquote di spesa non coperte.

Lo stadio Comunale

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TERRITORIO&AMBIENTE

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Su iniziativa delGruppo d’Azio-ne Terre dell’Et-

na e dell’Alcantara(Programma di Svilup-po Rurale - PSR) - fon-do europeo agricoloper lo sviluppo rurale- lo scorso dicembre aViagrande è stato or-

ganizzato un incontro di presentazione delleiniziative previste a sostegno della creazionee dello sviluppo di microimprese che offronoservizi alla popolazione rurale. Erano presentii rappresentanti dei comuni di Viagrande,Milo, Nicolosi, Pedara, S. Alfio, Trecastagnie Zafferana Etnea.

Anche Pedara, quindi, rientra nella po-litica di sviluppo rurale dell’Unione Europeaattraverso la promozione delle attività agri-cole, riconoscendo loro l’importante ruolomultifunzionale nel territorio. In tale ambito,il progetto prevede soprattutto l’attivazionedi strategie utili a rendere operativa la co-siddetta filiera corta la cui principale carat-teristica consiste nel recupero del rapportodiretto tra produttori e consumatori.

Negli ultimi anni, anche grazie alla cre-scente presa di coscienza dei consumatorisulla necessità di cambiare le modalità diconsumo e di volgerle verso una maggioreintegrazione con il territorio, le esigenze diattivare il processo di filiera corta hannoiniziato a diffondersi. Inoltre, l’inizio dellacrisi economica ha incrementato fortementela domanda di prodotti locali, legandolaalla necessità di contenere la spesa alimentare.

Di fronte ad un mercato sempre più

difficile da penetrare e alla crescente distanzafisica e culturale tra consumatori e mondorurale, si cerca adesso di coinvolgere mag-giormente alcuni produttori in modo che ilpercorso e la qualità dei loro prodotti sianodirettamente percepiti, conosciuti e pertantoscelti con una consapevolezza maggiore.

L’Europa, quindi, investe nelle zonerurali per il miglioramento delle competi-tività, dell’ambiente, della qualità della vitae della diversificazione dell’economia.

Da ciò dovrebbe derivare anche l’in-centivazione alle attività turistiche dei variterritori rurali da coinvolgere con adeguatedotazioni infrastrutturali, sviluppando allostesso tempo le capacità promozionali del-l’offerta turistica sostenibile, valorizzandole risorse naturalistiche e agricole e il patri-monio locale.

Presentato il Piano di Sviluppo RuraleAnche Pedara rientra nella politica di sviluppo del territorio promossa dall’Unione Europea

In un convegno a Viagrande

Varato il piano di miglioramento dei servizi di Polizia Municipale

Nella sua ultima seduta di fine anno, ilConsiglio comunale ha approvato il pianodi miglioramento dei servizi di Polizia Mu-nicipale per il prossimo triennio. Numerosigli interventi previsti: dalla raccolta di infor-mazioni sul rispetto dell’obbligo scolastico,al degrado nei quartieri di periferia, alladevianza giovanile.Altro compito istituzionale è quello relativoal controllo dell’inquinamento ambientaledovuto al traffico automobilistico, ricorrendoallo studio di percorsi alternativi. È impor-tante, a questo riguardo, che una particolareattenzione venga rivolta al traffico cheruota attorno a piazza Don Diego e allemodalità dei parcheggi nella zona.Il monitoraggio dell’immigrazione è un ul-teriore settore di lavoro per i vigili, conservizi di controllo tendenti alla prevenzionedi reati o illeciti da parte di nomadi o ex-tracomunitari, specie durante le fiere e imercati. Altra attività del Corpo al comandodel dott. Giuseppe Marletta riguarda laprevenzione e vigilanza contro gli incendi.Al sindaco Anthony Barbagallo e all’as-sessore al ramo, Nuccio Di Prima, spettail compito di sovrintendere al corretto epuntuale svolgimento delle varie attivitàaffidate alla Polizia Municipale.

Carmelo Nicolosi

Particolare di Monte Troina

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Etna da valorizzarele vie del biologico e dei prodotti tipicidi Enza Zappalà

Lo scorso mese di ot-tobre, l’assessoratocomunale all’Agri-

coltura ha organizzato uneccellente convegno dal si-gnificativo titolo “Etna davalorizzare: le vie della frut-ta biologica e dei prodottitipici del vulcano”. Il mee-ting, caratterizzato da un

percorso eno-gastronomico itinerante, si èsnodato in parte nell’Expo, il nuovo centroconvegni del Comune, all’interno del qualesono stati allestiti diversi stand per aziendeoperanti nel settore agricolo e alimentare,e in parte presso le sale di palazzo “Pulvi-renti”, con banchi per l’esposizione deiprodotti curati dai consorzi di tutela. Ladegustazione, invece, è stata affidata allacura degli studenti dell’Istituto Alberghierodi Nicolosi.

La Sicilia offre un’infinità di risorseagricole e alimentari di qualità e tra essel’arancia rossa, il fico d’India, il miele, l’olioe il pistacchio costituiscono quelli di maggiorpregio nel territorio della provincia.

Il progetto ha origine da un’iniziativa

dell’europarlamentare Giovanni La Via che,convinto sostenitore dell’agricoltura biologicasiciliana, ha patrocinato il bando per la

concessione di contributiagli enti locali a favore dimanifestazioni di questa na-tura. Per queste ragioni l’on.La Via ha voluto presenziareall’inaugurazione così comeil presidente della ProvinciaRegionale di Catania, l’on.Giuseppe Castiglione. È unaproposta che nasce dallaconsapevolezza che si vivemeglio se si mangia sano ebene. Oggi spesso si salta lacolazione, si privilegiano

cibi veloci a pranzo e le diete “fai da te”riducendo drasticamente il consumo dipane e pasta, mentre un’alimentazioneequilibrata prevede il consumo di tuttigli alimenti. Noi siciliani, da questopunto di vista, siamo fortunati perché lanostra terra ci offre un ricco patrimonioagroalimentare prodotto in un habitatunico al mondo.

Quando è possibile, quindi, scegliamoi nostri prodotti, scegliamo la genuinitàsiciliana.

In questa pagina, alcuni momenti del convegno

Artigiani e imprese pedaresi in mostra a Etnapolis

Dall’11 dicembre al 6 gennaio l’assessoratoallo Sviluppo Economico del Comune diPedara ha aderito a “Etnafiere”, l’esposi-zione delle produzioni tipiche locali orga-nizzata dalla Provincia Regionale di Cataniapresso il centro fieristico diEtnapolis.L’evento, che rap-presenta l'esem-pio più concretoe coerente dellaforte sinergiache c'è oggi trapubblica ammi-nistrazione e im-prenditoria privata,ha previsto l’allestimentodi stand espositivi coordinati dai vari Co-muni con la presenza di artigiani e impreserappresentative del territorio.

Ottobre è stato anche il mese che havisto rinnovarsi il tradizionale incontrocon la sagra del fungo e dei prodotti agri-coli locali. Negli spazi antistanti il Co-mune sono stati allestiti vari stand per ledegustazioni.

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Il Consultorio Fa-miliare di Pedara,una realtà ben col-

laudata e di ottimo li-vello, offre servizi es-senziali sia alla comu-nità locale sia ai co-muni di Trecastagni,Nicolosi e Viagrande.La struttura, che fa

capo al distretto socio-sanitario di Gravinadi Catania, opera sul nostro territorio da25 anni e, per la sua finalità istituzionale,interviene sulla prevenzione e assistenza sa-nitaria di primo livello, occupandosi anchedi tematiche sociali, sanitarie e psicologicherivolte all’individuo, alle coppie e allefamiglie nelle diverse fasi della vita e siavvale dell’apporto della dott.ssa LuisaGitto, ginecologa, della dott.ssa MariaTeresa Rossi, psicologa, della dott.ssa RitaMartines, assistente sociale e della dott.ssaAntonella Scroppo, assistente sanitaria.

Nell’ambito della prevenzione sanitaria,l’attività si articola attraverso la visita gine-cologica, il pat test, la visita senologica, laconsulenza e la prescrizione dei contraccettivi,l’assistenza alla gravidanza e alle donne cherichiedono l’interruzione volontaria dellagravidanza, la consulenza per i problemirelativi alla menopausa. Nel corso della set-timana, il martedì pomeriggio, è dedicatoagli adolescenti con lo “spazio giovani”.Gli operatori sono anche presenti all’internodelle scuole di loro pertinenza territoriale,

collaborando sia con gli inse-gnanti che con i genitori su pro-grammi che mirano all’educa-zione relazionale - affettiva. Frale varie attività, gli operatoridella struttura organizzano corsidi preparazione alla genitorialità,all’adozione e all’affido e anchecorsi di preparazione alla nascitae post-nascita, sostenendo la cul-tura dell’allattamento maternoe dando un supporto ai neo ge-nitori nel post-nascita. È ovvioche durante i corsi di preparazionealla nascita si instaura un rapportodi accoglienza, fiducia e colla-borazione tale che tra le coppiee gli operatori si consolida unclima di “familiarità” che fa na-scere il desiderio di rincontrarsicon i loro bambini per un mo-mento di festa.

E così, anche quest’anno,dando seguito ad una consue-tudine che si protrae da 23 anni,il Consultorio Familiare di Pe-dara, nella ricorrenza delle festenatalizie, ha organizzato unoscambio di auguri con tutte le coppie chehanno frequentato negli anni i corsi dipreparazione alla nascita, insieme ai lorobambini. All’incontro, svoltosi presso gliampi locali di via Etnea hanno partecipatoanche il direttore del distretto dell’Asp 3di Catania, dott.ssa Giovanna Fidelio, il

responsabile dei Consultori del distretto,dott. Carmelo Sambataro, l’assessore allaSanità del Comune di Pedara, GaetanoPetralia e il sig. Leone in rappresentanzadell’Unicef provinciale. Il momento difesta è stato allietato dalla compagnia delmaestro Cutuli con zampogne e altri stru-menti musicali.

L’albero di Natale, allestito dagli ope-ratori, ha avuto come tematica la famiglia,in omaggio ai 25 anni di servizio consulto-riale a Pedara. Al posto delle tradizionalisfere colorate, hanno brillato le foto con isorrisi delle coppie con i loro bambini,proprio per sottolineare quanto l’istitutofamiliare sia il fulcro vitale nella vita delbambino.

SERVIZISOCIALI

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www.comune.pedara.ct.it

È il sito ufficiale del Comune di Pedara. All’in-terno si possono trovare gli aggiornamenti sulleattività dell’Amministrazione, i servizi, gli avve-nimenti, i numeri utili e notizie sulla Città.

La polifunzionalità sociale al servizio della famiglia

I 25 anni del consultorio di Pedara

di Alfio Nicolosi

L’Assessore Gaetano Petralia intervenuto durante il tradizionale scambio di auguri

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Oggi la nostra società è eti-chettata come una societàvuota, priva di valori doveprevale solo il culto dellabellezza e del denaro, dovespesso a primeggiare non è ilpiù bravo, ma solo il piùbello o il più ricco. Si vive

alla giornata, senza impegno e costanza,quasi inerti davanti al tempo che scorre, e chifa le spese per questa nuova “filosofia di vita”sono sicuramente i ragazzi. Loro, spesso, nonriescono a trovare un modello positivo da se-guire e nelle loro scelte brancolano nel buio.La famiglia, principale agenzia educativa,sta purtroppo attraversando un momento diprofonda crisi dovuto ad un crollo dei valoritradizionali e ad un avanzare del sistema“allargato” dove non è così semplice trovarela propria collocazione. Gli esperti in mate-ria, infatti, affermano che, nonostante i no-tevoli mutamenti sociali, i figli necessitanodi una figura guida, di valori ben precisi. Ildramma viene fuori soprattutto a scuoladove, negli ultimi anni, è aumentato il nu-mero di studenti con delle insufficienze: unfenomeno non prettamente italiano, ma ditutta la società industrializzata. Negli StatiUniti, in Francia, in Germania si cercanodelle strategie per rendere i ragazzi più ap-passionati ed interessati al sapere e alle com-petenze in quanto tali. Scatenando non poche polemiche, in unascuola superiore francese il preside promosseuna campagna a favore di un incentivo eco-nomico per tutti quegli studenti che avreb-bero avuto buona condotta e buoni voti.Nella maggior parte degli studenti, l’idea ri-scosse entusiasmo in quanto veniva ricono-sciuto loro un merito. Magari qualcunopenserà che si sia fatto un passo indietro comequando si è tornati ai voti, ma è proprio que-sto di cui hanno bisogno i ragazzi: la passionenello studio ed un sano spirito competitivo:tutte qualità che nel tempo sono state messein secondo piano. L’essere umano in generale,e soprattutto gli adolescenti, hanno bisognodi essere apprezzati, nel bene o nel male; l’e-logio sarà sempre una spinta a far di più, lacritica un qualcosa di costruttivo con cui con-frontarsi e crescere.Quando ho ricevuto la proposta di parteci-pare come componente dell’associazione“Giuseppe Pappalardo” ho subito aderitoconscio del ruolo fondamentale che essa sipropone: trasmettere l’amore per la cono-scenza e per il sapere e soprattutto valorizzarel’eccellenza grazie alla creazione di una borsadi studio. Siamo alla prima edizione, ma le

adesioni sono state tante e il sorriso dei ra-gazzi e dei genitori ci ha fatto capire che an-diamo nella direzione giusta.Essendo all’inizio del nuovo anno, colgo l’oc-casione per porgere i miei più sentiti auguria tutti i ragazzi, futuri cittadini pedaresi,con l’augurio che nella propria vita possanosentirsi appagati in tutto quello che fanno.Contemporaneamente, porgo gli auguri atutti coloro che frequentano il Centro Diurnoper anziani, scusandomi se quest’anno nonsono stato presente alle varie manifestazioninatalizie, in quanto non mi è stata data lapossibilità.

Mario LaudaniPresidente del Consiglio

Forza ItaliaCari Concittadini, nelcorso del mese di dicembredel 2009 sono state final-mente consegnate da partedei tecnici incaricati(Dott. G. Bonaccorsi eDott. S. Pantò) le rela-zioni e gli elaborati tec-nici relativi al SAF

(Studio Agricolo Forestale) e alla verifica deiboschi individuati dalla Soprintendenza connota del 31.10.2008, entrambi propedeuticialla redazione del nuovo PRG. Questi stru-menti sono, certamente, tra le novità più ri-levanti ed attese non solo dai professionistiche operano sul territorio ma da larga partedella comunità pedarese che ha visto lederepesantemente i propri diritti e le proprie le-gittime aspirazioni a causa dei vincoli bo-schivi che a seguito della carta redatta dallaSoprintendenza interessavano vaste aree delnostro territorio. Il gruppo di Forza Italia,sensibilizzato dalla rilevanza del problema egrazie alle competenze specifiche che è ingrado di vantare, si è fatto carico, con grandeforza e determinazione, di collaborare con itecnici incaricati allo scopo di tutelare la pro-pria comunità. Con soddisfazione comuni-chiamo che i contenuti degli elaborati tecnicievidenziano una riduzione dei boschi (comeindividuati dalla L. R. 16/96) pari al31.5% (da c.a 762 a 522 ha) a cui è corri-sposta una riduzione delle aree di rispetto(zone limitrofe ai boschi anch’esse soggette avincolo di inedificabilità) del 22.6% (da c.a1.255 a 970 ha); la stragrande maggioranzadelle superfici “liberate” interessano zone li-mitrofe al centro urbano o aree di notevoleimportanza sociale ed economica (zona arti-gianale, C.da Tre Monti, Pedara sud). Gli

elaborati tecnici sono stati inviati alla So-printendenza di Catania e all’Ispettorato Ri-partimentale delle Foreste affinché neprendano visione.

Angelo Pulvirenti

Barbagallo SindacoCari Concittadini,con grande orgoglio hoaccolto la nomina di ca-pogruppo in seno al Con-siglio Comunale, nellacertezza di continuare uncammino politico basatosull’onestà intellettualenei confronti dei nostri

elettori con i quali condividiamo gli stessiideali di libertà economica, del valore dellafamiglia, e con i quali si stringe un “pattomorale”.Nel solco del mio impegno all’interno delConsiglio Comunale, mi sono proposto diseguire e coordinare i lavori consiliari e allostesso modo fungere da collegamento con gliassessori. Le attività in cui il gruppo si è se-gnalato sono molteplici e diversificate.L’impegno dei propri rappresentanti, negliincarichi di rilievo che ognuno di loro rico-pre, si è distinto per competenza e capacità.Signori: il gruppo “Barbagallo Sindaco” alquale aderisco insieme ai consiglieri Giu-seppe Scarantino e Prospero Testa, ha fattouna scommessa, quella di impegnarsi perun’Amministrazione migliore, più vicinaalla gente, dove ogni cittadino possa sentirsiveramente partecipe della cosa pubblica,perché il rapporto tra eletti ed elettori nonpuò essere circoscritto solamente al breve pe-riodo della campagna elettorale, ma deveassolutamente continuare nell’arco dei 5anni per una buona e proficua azione digoverno. A nome dei consiglieri Testa e Scarantinosento il dovere di ringraziare il nostro Sin-daco capace, in questi anni, di realizzaretante opere importanti per la crescita delpaese, per il suo sviluppo urbanistico,dando maggiore risalto alle risorse del ter-ritorio. Infine, come membro del direttivodel comitato di quartiere “Pedara sud”,vorrei citare anche il suo presidente, TonyPinturo, per l’impegno che, in perfetta sin-tonia con l’Amministrazione Comunale,mette quotidianamente al servizio dellosviluppo sociale della periferia meridionaledel paese.

Salvo Failla

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AMMINISTRAZIONE

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Consiglio Comunale

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COMMEMORAZIONI

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Pedara annual-mente ricorda edonora i propri

caduti in guerra conuna solenne celebra-zione a cui partecipanotutte le autorità citta-dine, le associazioni“Combattenti e Redu-ci” e le scolaresche.

Dopo la messa in Basilica, il corteo giungedavanti al monumento ai Caduti, luogodella commemorazione, e vi pone unacorona d’alloro a ricordo.

In questo particolare contesto storico,la cerimonia del IV novembre assume cer-tamente un significato più profondo, piùintimo. Il IV novembre è per l’Italia unadata importante non solo perché è il giornoin cui si concludeva la Prima Guerra Mon-diale, ma terminava anche il ciclo dellecampagne nazionali per l'Unità d'Italia.Un cammino lungo, durato settant'anni,dalla Prima Guerra d'Indipendenza inavanti; un percorso difficile, intrapreso da

uno dei regni preunitari e portatoa termine con il concorso con-vinto della popolazione, di tuttele regioni d'Italia, mosse dal de-siderio di mettere sotto un'unicabandiera le sorti della penisola,col sacrificio di migliaia di uomini.

Oggi, in questo singolare qua-dro storico dove i valori in cuiabbiamo sempre creduto (il Tri-colore, la Patria, il Crocifisso)sono stati messi in discussione,il IV novembre diventa non soloil giorno del “ricordo” ma anchee soprattutto il giorno della ri-scoperta dei valori per i quali questi uomini(ben 650.000) hanno donato la vita. E sepotessero tornare anche per un solo giorno,chissà cosa penserebbero e direbbero delsacrificio che fu loro imposto. Vedrebberola bandiera della loro Patria sventolare alsole di una Unità Nazionale che oggi, difronte agli interessi localistici, è diventataper qualcuno un disvalore, un peso, unavergogna. Importanti sono sempre gli appelli

all’unità ed al rispettodei valori che il Presidentedella Repubblica, GiorgioNapolitano, rivolge pun-tualmente soprattutto allaclasse politica, auspicandosempre “un nuovo sforzodi coesione nazionale eun concreto impegno pergarantire la pace ancheal di fuori dei confinidella stessa Europa, percontribuire alla costru-zione di un nuovo ordinemondiale”.È tempo, dunque, diponderare, di fermarsiun attimo di fronte aimonumenti commemo-rativi dei nostri com-battenti; leggerne lenta-mente i nomi e imma-ginarne i volti e le viteche avrebbero potutoavere se non si fosserosacrificati anche per noi,per una Patria, una ban-diera in cui credere eidentificarsi.

Il IV NOVEMBRE,Festa dell’Unità Nazionaledi Enza Zappalà

IV Novembre: la Patria è in festaLo sai, fanciullo, che cos'è la Patria?È la casa dove la mamma ti ha cullatosulle sue ginocchia.È il prato dove è spuntata l'erba fra-grante di margherite.È la scuola dove si è aperta la tua piccolamente e il tuo cuore.È il cimitero dove riposano i Morti.È il cielo azzurro al quale volgi losguardo.

Anonimo

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Anche se in un clima di austerità,sono state diverse le iniziative pro-mosse dal nostro Comune durante

le trascorse festività natalizie. Oltre ai mo-menti di aggregazione con le tombole pressoil Centro Giovanile, i cenoni per gli anzianie il mercato rurale natalizio, molta impor-tanza è stata data alla riscoperta delle tradi-zioni soprattutto con il Presepe Vivente al-lestito nel passaggio pedonale “Auteri”, conla mostra dei presepi artistici nelle rinnovatesale di palazzo “Pulvirenti” e con l’accensionedel ceppo in piazza Don Diego. Suggestive

le novene celebrate nelle varie parrocchie egli addobbi posti nei nuovi lampioni delcorso Ara di Giove e negli esercizi com-merciali su iniziativa degli assessorati alCommercio e allo Sviluppo Economicoretti rispettivamente da Mimmo Scirè eGaetano Petralia.

Ma le feste sono state anche motivoper rinnovare i tradizionali auguri di Nataleche il sindaco, a nome dell’AmministrazioneComunale, rivolge annualmente alla citta-dinanza. Sia nell’incontro avvenuto pressoil teatro “Don Bosco”, sia in quello orga-nizzato in piazza Don Diego, si è tracciatoun bilancio delle attività svolte, delle operecompiute e un programma delle futurepriorità.

EVENTI

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Un Natale d’arte

In occasione del Natale, palazzo “Pulvirenti”è tornato a rivivere lo splendore della suaepoca ospitando delle interessanti mostredi pittura. Tre gli artisti che hanno espostole proprie opere: Cristina Settembrino, To-mas Calvagni e Mario Pistorio. I primi due,giovani allievi dell’Accademia di Belle Artidi Catania, da anni percorrono lo stessocammino artistico; le opere che hannoesposto a Pedara hanno ricevuto pressoaltre sedi diversi riconoscimenti e premi esono state presenti anche nell’ultima fierainternazionale “Agrigento Arte”, presentatedalla Galleria d’Arte “Firme d’Autore” diGiarre, diretta da Lucia Rocca. Assieme aidue giovani, anche un artista già affermato:

il M° Mario Pistorio, che si è presentatocon una personale che ha messo in luce icolori della nostra terra. L’evento, che si èprotratto fino al 10 gennaio, ha destatonotevole interesse e consensi da partedella cittadinanza.

Natale a Pedara

Nelle foto in alto: Tomas Calvagni, Cristina Settembrino e Mario

Pistorio insieme a Lucia Rocca

Una scena del presepe vivente

Il presepe di pietra lavica esposto al palazzo “Pulvirenti”

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Lo scorso 20 settembre è stato ricordatoil quarto anniversario dalla fondazionedel comitato di quartiere “Pedara

sud”, una realtà che, attraverso la sua dele-gazione, dalla sua nascita ha saputo racco-gliere le rimostranze di quei cittadini cheper anni si sono sentiti relegati ai marginidella periferia. E dall’idea di un piccologruppo di abitanti si è formata nel tempouna vera e propria organizzazione che vantanumerosi componenti.

Per questo quarto compleanno gli or-ganizzatori hanno preparato una grandefesta che ha compreso giochi per bambinie ragazzi (come la gara podistica e quella diciclismo), musica con il complesso “Flashdance” di Catania e tanto altro.

A rendere onore al lavoro svolto datutto il comitato, rappresentato nell’occasionedal presidente Pinturo e dal consigliere co-munale Failla, c’era anche il sindaco, avv.Anthony Barbagallo.

E’ stato un evento emozionante duranteil quale il presidente Pinturo ha volutoesprimere gratitudine a chi ha dato loro fi-ducia, soprattutto agli abitati della zonache fin dall’inizio hanno premiato l’impegnoe la correttezza del Comitato con sempremaggiori adesioni. Nel corso della festa, ilconsigliere Failla ha ringraziato gli interve-nuti, manifestando chiaramente la sua sin-tonia con l’operato del sindaco Barbagalloe dell’intera Amministrazione, augurandosisoprattutto di poter lavorare ancora accantoai cittadini per rendere la periferia sud di

Pedara, e non solo quella, a misura di abi-tante.

La Basilica ha un nuovovice parroco

È don DomenicoMaiolino, SdB (asinistra), il nuovovicario parroc-chiale della Basi-lica di S. Caterina.La nomina è statafirmata dall’Arci-vescovo alla finedell’estate scorsa.Dal oltre 60 anninella Congrega-zione Salesiana,don Maiolino è

sacerdote ricco di esperienza pastorale.Per anni parroco a S. Gregorio, è statoanche responsabile delle missioni sale-siane siciliane.

EVENTI

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La festa di S. Caterina

Lo scorso novembre, la comunità par-rocchiale ha celebrato con particolaresolennità la festa liturgica di S. Caterinad’Alessandria. Un comitato appositamentecostituito ha curato il programma, que-st’anno caratterizzato da alcune novità.Durante le celebrazioni sono stati distribuitii pani benedetti e dopo il solenne rito del25, presieduto da S. E. Rev.ma mons.Alfio Rapisarda, Nunzio Apostolico emeritodel Portogallo, il simulacro della santaegiziana, alla presenza delle autorità cit-tadine, del clero e delle confraternite, èstato portato in corteo per le vie Roma,Laudani e Ara di Giove a bordo di uncarretto trainato da un cavallo. A conclu-sione, è stato presentato il primo festivalmusicale “S. Caterina” che ha fatto ap-prezzare diversi interventi di giovani locali,con la partecipazione delle corali “S. An-tonio Abate” di Pedara, “Mater DivinaeGratiae” di Nicolosi, “Don Salvatore Ro-meo” di Trecastagni, e del gruppo “Im-pronte”.

Le festività natalizie, oltre ad essereoccasione per affrontare i temi sa-cri, all'Istituto “S. Casella” di Pe-

dara quest'anno sono diventate lo spuntoiconografico per la realizzazione di unamostra, un evento che ha coinvolto do-centi e alunni.

Negli spazi dell'aula magna dell'Isti-tuto si è allestita, infatti, un'esposizionedi dipinti, tavole e ceramiche ed altrilavori artistici frutto dell'operato degliallievi della stessa scuola. La mostra, rea-lizzata grazie all'impegno delle docenti

di educazione artistica, tecnica e di reli-gione, le prof.sse Enza Torrisi, Lucia Sal-vato, Patrizia Bonfiglio, Antonella Bar-barossa e Concetta Di Prima, si è svoltanei giorni dal 15 al 18 dicembre. Tra leopere realizzate, piatti e vasetti di cottodecorati con decoupage, innumerevolidisegni e dipinti rappresentanti angeli esoggetti sacri, vassoi e tavolette dai temiallegri e divertenti la cui realizzazioneha dato dimostrazione della creatività edel talento artistico dei ragazzi dell'Istitutopedarese.

Mostra di Nataleall’Istituto Comprensivo “S. Casella”

Quarto compleanno per il comitato di quartiere “Pedara sud”di Enza Zappalà

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100 numeri di azione amministrativa, eventi, storia, cultura. 27 anni di Pedara Notizie. Il numero 1 nell’aprile del 1983: primo direttore editoriale fu il sindaco, dott. Carmelo Fallica.

Primo direttore responsabile, il dott. Rosario Talìo. Il giornale, organo ufficiale dell’Amministrazione Comunale, relaziona sui fatti di Pedara,

ospitando approfondimenti relativi anche al suo passato, rubriche culturali e del tempo libero.

Pedara Notizie fa 100!

EVENTI

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EVENTI

Si è svolta consuccesso la18^ edizione

del concorso inter-nazionale musicale“Gianluca Campo-chiaro” per giovanipianisti, violinisti eformazioni came-ristiche. Le audi-

zioni delle quattro sezioni previste si sonotenute nella sala consiliare del Municipio,mentre il concerto finale è stato organizzatoil 6 dicembre presso il centro fieristico “LeCiminiere”.

Oltre cento i concorrenti partecipantiprovenienti da diverse parti del mondo chesono stati selezionati da due giurie presiedute

dal prof. Daniel Rivera (pianoforte) e dalprof. Igor Coretti (violino e musica da ca-mera).

Nella sezione “pianoforte” i premi sonoandati a: Emanuele Misuraca, Giulio Po-tenza, Flavia Sanfilippo, Lu Chao, RubenMiceli, Kim Youn, Leone Bruno Francescoe al duo pianistico Francesca Schiacchitanoe Antonio Matarazzo. Per la sezione “violino”sono stati premiati: Martina Gallo, AndreaCirrito, Marco Mazzamuto, Simona Sciuto,Miliza Kovacevic e Anita Dumitrita Vieru.La musica da camera, invece, ha visto pre-miare il duo Francesco Catalano-StefaniaSgroi e il trio Valentina Casesa, MirkoD’anna e Giorgio Garofano. Ai primi clas-sificati di ogni categoria sono state assegnatedelle borse di studio.

Seminario sulla prevenzio-ne del tumore al seno

Lo scorso dicembre, presso la sala consiliare“Giuseppe Pappalardo” del Municipio si èsvolto un seminario sulla prevenzione deltumore al seno. L’evento è stato organizzatodall’assessorato alla Sanità, retto da GaetanoPetralia, nell’ambito di una serie di promo-zioni alla salute sostenute dal Comune negliultimi mesi. Il tema messo in luce ha ri-guardato la mammografia come importantestrumento di prevenzione. Relatore è statoil prof. Francesco Coppolino.

Decimo corso di primo soccorso

Organizzato dalla locale Fraternita di Mi-sericordia e coordinato dal suo direttoresanitario, dott.ssa Agata Pappalardo, si èsvolto dal 14 novembre al 6 febbraiopresso il Centro Giovanile di palazzo “Pul-virenti”. Venti le lezioni programmate fre-quentate da numerosi corsisti e presieduteda diversi specialisti provenienti dalle strut-ture sanitarie del territorio.

Cento rose rosse per Maria Teresa

La comunità alloggio di Pedara lo scorsodicembre ha festeggiato la sua prima cen-tenaria. Si tratta di Maria Teresa Belcastro,originaria della provincia di Reggio Calabriama da anni residente a Pedara. Il sindaco,Anthony Barbagallo, e la Giunta comunalehanno conferito alla signora Belcastro unriconoscimento ufficiale con una specificatarga ricordo. Nell’occasione, l’assessoreDi Prima, a nome dell’Amministrazione, avoluto ringraziare la direzione della strutturaper l’accoglienza che quotidianamente ri-volge ai suoi ospiti.

Il concorso “Campochiaro”Un premio ai giovani talenti

Per un giovane pedarese si aprono le porte del Conservatorio

Il giovane Mario D’Aquino, daquattro anni nel corpo bandi-stico “Città di Pedara”, superagli esami per accedere allaclasse dei tromboni nel presti-gioso liceo musicale “VincenzoBellini” di Catania. È il 2005quando Mario inizia questosuo percorso con il flicornobaritono e oggi, con la sua co-stanza, l’amore per la musica,nonché l’innata predisposi-zione, per lui si aprono le portedel tempio musicale catanese,uno dei più autorevoli in Italia.Il merito di questo risultato èsenza dubbio anche del M°

Alfio Platania, che da 16 anni dirige la banda di Pedara ed ha visto diversi giovani mu-sicisti emergere ed entrare dignitosamente a far parte del liceo musicale, tutt’oggi iscrittiai corsi avanzati. Il M° Platania, orgoglioso di questi ragazzi, esprime l’auspicio che sem-pre più giovani possano intraprendere questo percorso e che ciò possa servire da sti-molo a chiunque voglia studiare musica.

GS

50° Anniversarioi coniugi SalvatoreStrano e VeneraFinocchiaro han-no raggiunto e fe-steggiato le nozzed’oro. A loro la Re-dazione invia i piùcalorosi auguri.

50° Anniversarioi coniugi Sebastianoe Provvidenza Vincihanno festeggiatocon parenti ed amicile nozze d’oro. Congratulazioni edauguri da parte dellaRedazione.

80° CompleannoLa sig.na Maria Pap-palardo lo scorso 22dicembre ha festeg-giato con parenti edamici il suo 80°compleanno. Tantissimi auguridalla Redazione.

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CULTURA

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Istituita nel 1970per volontà del-l’On. Domenico

Rizzo, ha preso a fun-zionare nel 1974 conservizio di lettura insede, prestito e consu-lenza tecnica. Per annifu ospitata presso il pa-lazzo municipale e poi

trasferita in vari locali di palazzo “Pulvirenti”fino alla sua definitiva e recente collocazionenel palazzo settecentesco di uno degli inse-diamenti abitativi più antichi di Pedara.

Con deliberazione n. 74 del 04.06.2007,la Giunta Municipale ha unanimementedeciso di intitolare la Biblioteca Comunalealla memoria del compianto On. DomenicoRizzo, uomo politico, amministratore eparlamentare regionale, la cui figura rimaneindelebile per impegno civile, diritturamorale ed elevatezza culturale.

Oggi la Biblioteca possiede oltre venti-tremila volumi acquistati con finanziamentiannuali dall’Amministrazione Comunale econ finanziamenti erogati dall’AssessoratoRegionale per i BB.CC.AA. e P.I., dall’As-sessorato alla Cultura della Provincia Re-gionale di Catania nonché dalle donazioniprivate.

Il metodo adottato per la classificazionedel materiale librario è quello decimaleDewey che si fonda da una parte sui principidi classificazione dello scibile umano, dal-l’altra sulle proprietà del nostro sistemadecimale. Quindi, considerato il sapereumano come unità divisibile in classi ognuna

delle quali rappresenta un determinatoramo di questo sapere, il sistema Deweygiunge all’enunciazione di 10 classi con-trassegnate ciascuna da un numero araboda 0 a 9: 0 Opere generali, 1 Filosofia e di-scipline connesse, 2 Religione, 3 Scienzesociali, 4 Linguistica, 5 Scienze pure, 6Scienze applicate, 7 Arte, 8 Letteratura, 9Geografia e Storia. Ciascuna classe è com-posta da 100 numeri a tre cifre, ciascunodei numeri è divisibile all’infinito.

Un valido aiuto per i frequentatori è loschedario distinto per Autori, Soggetti, Ma-terie e Titoli. Il personale preposto è sempreattento e pronto ad aiutare, suggerire, con-sigliare gli utenti alla lettura dello schedario,alla ricerca del materiale ed alla scelta deitesti più idonei alle loro esigenze.

L’uso della Biblioteca è gratuito e pos-sono usufruirne tutti i cittadini che nefanno richiesta, mentre i bambini devonoessere accompagnati da un genitore o dachi ne fa le veci. Tutti i testi possono esserepresi in prestito escluse le enciclopedie, idizionari, i libri di uso frequente, le operedi consultazione, i fascicoli dell’annata incorso dei periodici e delle riviste, i libri dinotevole pregio o di cui si è in possesso diun solo esemplare.

Nonostante l’apparente perdita di im-portanza del libro di fronte all’avanzare deimedia ed in particolare di internet, esso è erimane lo strumento principale del processoformativo della cultura individuale. Eccoperché la Biblioteca è uno strumento effi-ciente di un vivere sociale e di un’elevazioneculturale che non può abbandonare il tra-

dizionale carattere di conservazione e di-stribuzione di libri ma resta soprattutto erealmente un centro propulsore di cultura.

Per rispondere alla crescente esigenzadi nuovi contenuti formativi evidenziatidall’innovazione tecnologica, la BibliotecaComunale promuove per i propri utentil’accesso ai servizi on line e ad internet. Acadenza mensile, inoltre, è artefice di percorsiletterari che contribuiscono alla diffusionedella lettura e alla crescita personale ed in-tellettuale di tutti coloro che amano ritrovarsiper gustare insieme un testo letterario, unfilm, dei versi, scambiare riflessioni e trovarespunti per approfondimenti e dibattiti. L’i-niziativa avvicina un pubblico attento du-rante ogni proiezione, preceduta sempredalla lettura di alcuni passi più significativitratti dai rispettivi testi. L’obiettivo che sivuole raggiungere tramite questa attivitàculturale è quello di affrontare in manieraimmediata i concetti chiave dei film perinfondere i principi morali che ogni scrittoree regista celebra nell’opera. Infine, la musi-calità contenuta nel ritmo dei versi recitatidai nostri poeti partecipanti crea un’atmo-sfera piacevole e carica di allegria.

La NUOVA SEDE dellaBiblioteca Comunale “Domenico Rizzo”di Agata Petralia

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Fino a pochi mesi addietro, il gruppobandistico “San Domenico Savio”di Pedara era composto da venticinque

elementi; oggi, invece, ne annovera giàcirca quaranta, essendo sempre più numerosii giovani che si accostano alla disciplinamusicale. Provenienti dalle nostre scuoleelementari e medie, frequentano con semprecrescente entusiasmo la sala musica, tantoche i locali sono divenuti oramai insufficienti.Il M° Alfio Platania riesce brillantemente aseguire tutti con molto impegno e pazienza;e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.Nel periodo natalizio, infatti, i ragazzi sisono esibiti più volte: prima presso l’istitutocomprensivo “S. Casella”, poi presso ilteatro “Don Bosco” in occasione degli

auguri di Natale che l’AmministrazioneComunale ha rivolto alla cittadinanza. Inentrambe le occasioni, le performance deinostri giovani musicisti hanno suscitatonon pochi riconoscimenti, nonché il plausodelle autorità presenti.

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CULTURA

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Un compito noioso e ingrato. Pare che l'origine del detto sia la seguente:una tribù di sorci aveva vita (molto) tribolata da un terribile gatto che nondava loro tregua. Riunitisi in assemblea, discussero le possibili contromisureda adottare, arrivando alla conclusione che il sistema di difesa migliore fossequello di legare al collo del gatto un campanellino. Il suono avrebbeannunziato l'approssimarsi del felino e consentito loro la fuga. Fu allora che un vecchio sorcio che aveva ascoltato in silenzio il tumultuosobla bla bla degli altri se ne venne fuori con la frase "Si, va bene, può andare.Ma cu' cci l'attacca a ciancianedda â jatta"?"

Secondo "Il Contemporaneo" di Firenzedell'agosto 1861, “nelle province meri-dionali, nei primi mesi di Unità s'eranoottenuti i seguenti risultati: morti fucilati"istantaneamente" 1.841, morti fucilati"dopo poche ore" 7.127, feriti 10.604,prigionieri 6.112.Sacerdoti fucilati, 54, frati fucilati 22,case incendiate 918, paesi incendiati5, famiglie "perquisite" 2.903, chiesesaccheggiate 12, ragazzi uccisi 60, don-ne uccise 48, individui arrestati 13.629,comuni insorti 1428”.

Il Proverbio

Pillole di storia

del prof. Mario Calabretta

Attaccarici a ciancianedda â jattaMettere il campanellino al gatto

LIBERATORI !!!

Tra storia e tradizione

I trecento anni della morte di don Diego Pappalardo

Nel 2010 ricorre il trecentesimo anniver-sario della morte del più illustre pedaresedi ogni tempo, autore della rinascita so-ciale e culturale di Pedara durante la se-conda metà del Seicento. Un apposito comitato organizzativo intendeproporre durante l’anno alcune iniziativeche aiutino a fare memoria del grandebenefattore e celebrare la sua opera. Èl’occasione per ricordare le sue straordi-narie imprese, le sue molteplici attività, ilsuo rapporto con la popolazione ed, infine,la grande opera di ricostruzione del paesedopo il catastrofico terremoto del 1693. Ilprogramma prevede una mostra ed unconvegno, la costruzione di una nuovacampana per la Basilica, la realizzazionedi un monumento nella piazza che portail suo nome, una pubblicazione, una rap-presentazione teatrale ed iniziative rivoltealla popolazione scolastica.

Associazione culturale “Dott. Giuseppe Pappalardo”:assegnate le prime borse di studio

Consegnate in Municipio, alla presenzadel sindaco, Anthony Barbagallo, e deldirigente scolastico, prof. FerdinandoRizza, le prime borse di studio intitolateal compianto sindaco Giuseppe Pappa-lardo, per studenti meritevoli nell’annoscolastico 2008/09. L’iniziativa, organiz-zata dall’associazione culturale intitolataal sindaco scomparso da alcuni anni epatrocinata dal Comune e dall’istitutocomprensivo “S. Casella”, ha visto l’as-segnazione di due borse di studio aEmanuele Corallo e Claudia Castiglione.

CN

del prof. Mario Calabretta

I ragazzi di Pedara abbracciano la musicadi Gaetano Settembrino

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BENICULTURALI

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Uno splendido e antico esempio di architettura residenziale etnea

Il palazzo PAPPALARDO

Situato a nord dipiazza Don Die-go, il primo in-

sediamento fu proba-bilmente abitato dagliantenati di quest’ulti-mo già nel ‘500 quan-do il nonno Ludovicolì possedeva numerosipoderi estesi tra le con-

trade Loco Corsa, Sciarella e Loco Grandefino alla chiesa dell’Annunziata (di cuiaveva il patronato) e anche oltre. Fu inquel periodo (1547) che i Pedaresi costrui-rono la chiesa di S. Caterina (oggi Basilica)ultimando il trasferimento della comunità:una piccola migrazione verso nuove terreche determinò il definitivo spostamentodel paese da nord a sud. Il Quattrocentoera stato funesto per loro: due violente eru-zioni (nel 1408 e nel 1444) avevano som-merso quasi tutta lasuperficie agricoladelle contrade Dife-so, Rua di Mezzo eTre Monti e non re-stava che trapiantarsialtrove. Così, in quel-la che poi sarebbediventata la piazza principale del paese,sorse un primo aggregato di caseggiati ruralia cinta dei grandi poderi che i Pappalardolì possedevano.

L’edificio attuale, invece, fu concepito

dopo il 1650 da Antonio Pappa-lardo, padre di don Diego, baiuloe capitano del corpo di guardiadel barone Domenico Di Gio-vanni, proprietario del casale dal1641, in sostituzione di fabbricatipiù modesti. Fu don Diego, però,che in breve tempo trasformò laresidenza di famiglia in una di-mora di prestigio con tanto dipinacoteca e opere d’arte di valore,dal momento in cui, divenutocappellano conventuale dell’Or-dine di Malta (1661), cominciòa farsi apprezzare e conoscerenella società dell’epoca e dai suoi protagonisti.Si trattava di un grande insediamento checomprendeva anche numerosi ambienti diservizio annessi o realizzati a poca distanza(stalle, depositi, dispense, masserie, palmentie granai) che garantivano l’importante eser-

cizio delle moltepliciattività intraprese dal-lo stesso don Diegoattraverso la lavora-zione e il commerciodi molti prodotti: dalvino alla neve, dalcarbone alla frutta,

dal grano agli animali domestici e da lavoro.Furono le sue spiccate capacità imprendi-toriali che vivacizzarono l’economia localetanto che gli abitanti si ritrovarono entu-siasticamente coinvolti in questa incredibile

avventura, riuscen-do a valorizzare leproprie risorse, in-crementando i traf-fici e la produzioneagricola e, caso uni-co nel bosco etneo,contribuendo tuttiinsieme con suc-cesso allo svilupposociale e culturaledel paese. Nella se-conda parte delSeicento, a Pedaraogni attività diven-

ne occasione di guadagno e il benessereche ne derivò è testimoniato dalla fastositàcon cui si svolgeva annualmente la festapatronale, dalle grandi opere di urbanizza-zione che i Pedaresi realizzarono in queglianni (nascita e sviluppo di nuovi nucleiabitativi, chiese, strade, case, palazzi e nu-merosi ambienti di lavoro per artigiani eagricoltori) ma soprattutto dal fatto cheessi, nel 1682, decisero di intraprendereun’opera colossale: abbattere la vecchiachiesa di S. Caterina, divenuta insufficienteper la popolazione, ed edificarne una piùspaziosa ed attrezzata, completata intornoal 1692.

Poi l’11 gennaio 1693, e tutto scomparvesotto le macerie della grande tragedia. Unterremoto “gagliardo”, uno dei più grandidisastri della storia urbana europea, annientò

L’edificio attuale fu concepitodopo il 1650 da AntonioPappalardo, padre di donDiego, e da quest’ultimotrasformato in breve tempo inuna dimora di prestigio.

di Salvo De Luca

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Pedara e tutta la Siciliaorientale, interrompen-do lo sviluppo di questalaboriosa terra. Il “ma-gnifico” palazzo “Pap-palardo” rimase seria-mente danneggiato tan-to che vi trovò la morteil fratello di don Diego,Vincenzo, che a Pedararicopriva la carica dipretore. Fu solo durante il decennio suc-cessivo che la struttura risorse, grazie aduno dei numerosi cantieri della ricostruzioneche permisero di riconsegnare ai Pedaresiquasi tutto quello che avevano perduto. Ful’impegno collettivo, dell’intera popolazionesuperstite - nonostante lo sconvolgimentodel territorio, la morte di circa 300 personee l’esodo di numerose famiglie verso altriluoghi - che consentì di assicurare alla co-munità la speranza per un nuovo futuro.

Nella descrizione dei confini contenutanei documenti redatti per definire l’ereditàdi don Diego dopo lasua morte (13 gennaio1710), la sua abitazionerisulta citata come “casamagnatizia” e “palazzomaggiore” sulla piazza;e così doveva essere an-che prima, quando, in-sieme alle chiese, unacronaca coeva la consi-derava l’unica costruzione di rilevo delpaese. Oggi, però, si presenta assai trascurataanche per la mancanza di un’adeguata ma-nutenzione. La struttura è stata modificatae rimaneggiata più volte al punto che diversiambienti all’interno del cortile e quasi tuttii locali che si trovano oggi al piano terraprospicienti la piazza prima non esistevano.Il livello stradale non era quello attuale e lebotteghe furono ricavate solo durante ilNovecento scavando nelle fondamenta delpalazzo stesso. Nondimeno, alcuni elementioriginari come i balconi e le aperture alpiano superiore con la pietra lavica e biancadei loro cornicioni e il ferro battuto delleringhiere permangono come traccia tangibiledegli antichi splendori. Il prospetto segueun andamento lineare scandito da un ritmoserrato di porte e finestre, alcune delle qualispiccano per il pregio delle decorazioni difinitura che completano l’architettura. E sesi osserva bene, in alcune di esse si possonoancora scorgere i segni identificativi relativial suo committente: don Diego. Di parti-colare rilievo è il portale principale realizzatosecondo la tipologia “a bugne su pannelloa cimasa”, mentre l’arco a conci radialitrova conclusione in una chiave a mascheroneantropomorfo. Al di sopra di esso è collocato

lo stemma dei di-scendenti di donDiego. Questo ac-cesso è costituitooggi da due scalonilaterali, ma alla finedell’Ottocento sipresentava ancoranella sua forma ori-

ginaria: una sorta di unica scalinata semi-circolare dalle alzate ridotte che garantival’ingresso anche alle cavalcature.

Lo spazio interno del palazzo ruota at-torno ad un cortile su cuioggi si affacciano diversiambienti (numerosi quellirealizzati in epoche suc-cessive che ne hanno ri-dotto lo spazio) e due an-tiche cisterne, la più grandedelle quali, sontuosa e pre-gevole, composta da pietralavica e ferro battuto, è

posizionata su una sopraelevazione a gradinie reca in alto la croce di Malta, simbolodell’appartenenza di don Diego all’Ordinedi S. Giovanni. Il cortile trova sbocco dallato opposto su un ingresso secondario cheimmette nella via Roma (prima via Teatro).Anche in questo caso si tratta di un portalein pietra lavica che costituiva l’entrata diservizio da dove transitavano la servitù e lemerci e che consentiva anche il collegamentoverso i grandi poderi pertinenti al palazzo.

In uno di essi, ricadente su viaDelle Rimembranze, è ancoraoggi visibile un’altra cisternastorica (recentemente recuperataa cura dell’Amministrazione Co-munale), durante l’Ottocentochiamata “cisterna del Comune”perché Domenico Papardo, ul-timo discendente diretto di donDiego, ne permetteva frequen-temente l’uso agli abitanti delpaese.

Del palazzo, uno splendidoesempio di architettura resi-denziale etnea, una delle più

antiche del territorio, per lungo tempoappartenente alla famiglia più importantedi Pedara e al suo abitante più illustre,oggi sono visibili sostanzialmente solo i

prospetti ad angolo trapiazza Don Diego e viaRoma e pochi altri parti-colari. Di tutto il resto(interni, arredi, locali diservizio sul cortile e neidintorni del palazzo stes-so) si è persa traccia ancheperché la discendenza di-retta della famiglia Pap-

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Particolare degli elementi in ferro battuto nel balcone principale

La Croce di Malta nel particolare di un cornicione

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palardo (o Papardo) si interruppe nel1839 e da allora l’intera area e la grandestruttura residenziale conobbero vari enumerosi inquilini responsabili delle ra-dicali e deprecabili trasformazioni allestrutture determinate da una sua suddi-

visione in diverseunità abitative pri-vate che ne hannofrantumato l’origi-naria impostazionearchitettonica.

L’appellativo di“palazzo barone” concui i Pedaresi ancoralo indicano non haniente a che vederecon don Diego per-ché, contrariamentea quanto si crede,egli non fu mai ba-rone non essendo dinobili natali. I veribaroni di Pedara fu-rono i principi DiGiovanni al serviziodei quali era la suafamiglia; ma questiultimi non ebberocomunque a che farecon il palazzo perchénon ne furono maiproprietari (la lororesidenza era a Tre-castagni, “capitale”dei loro feudi). L’e-

piteto che produce il malinteso è da col-legarsi solo ai discendenti dello stessodon Diego che, durante il Settecento, neereditarono il possesso, abbreviarono ilcognome in Papardo e acquisirono (forsepagando) il titolo baronale.

BENICULTURALI

La “cisterna del Comune”

Per diverso tempo, almeno fino alla metàdel ‘900, la popolazione poté libera-mente attingere l’acqua potabile da que-sto grande serbatoio poco fuori l’abitato,in prossimità delle vigne e della stradache conduceva ai boschi perché Dome-nico Papardo volle che questa usanzasopravvivesse ancora dopo la sua mortee ai Pedaresi non fosse negato l’uso diquesta cisterna “in contrada S. Vito chetrovasi dentro lo stesso fondo della CasaMagnatizia colla porta nuovamenteaperta nella pubblica strada dell’Annun-ziata”. Il Papardo, oltre a stabilire anchei turni per quartiere, aveva assegnato agliabitanti persino le ore; tutto era riportatoin un apposito libro conservato dal vica-rio foraneo il quale custodiva anche lachiave della porta di cui si parla.

La struttura è statamodificata e rimaneggiatapiù volte tanto che diversiambienti all’interno delcortile e quasi tutti ilocali che si trovano oggial piano terra prospicientila piazza prima nonesistevano.

In queste pagine, alcune immagini del palazzo dalla fine dell’Ottocento ad oggi

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FATTI&PERSONE

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L’Ottocento èper Pedara fo-riero di grandi

emergenze sociali. Epi-demie (colera, tuber-colosi e tifo su tutte) ealta mortalità infantile,siccità o alluvioni ren-dono vano il duro la-voro dei campi e, sul

finire del secolo, il micidiale attacco di fil-lossera che annienta tutte le viti rovinando,di fatto in un sol colpo, l’economia localeche si regge al 90% sulla produzione delvino. Immediatamente tutte le conseguenzesi riversano senza distinzione di classe sullapopolazione che, attanagliata dalla miseria,in buona parte emigra abbandonando nellebraccia dei parenti (zii o nonni) i bambiniche non riesce a sfamare. Piùvolte alcuni privati, così comela giovane Amministrazione Co-munale (l’elevazione a Comunerisale al 1817, frutto della riformaamministrativa borbonica), in-tervengono con l’acquisto dipane da destinare a tutti coloroche ne sono privi. Casi del generesi verificano in tempo di alluvioni(non è raro che piova anche perun mese intero) o di colera (intal caso nessuno può transitareper i paesi o recarsi nei mulini amacinare il grano e per almenoquaranta giorni tutti sono obbligati a serrarsiin casa).

Esistono diverse testimonianze sulleprecarie condizioni economiche dei Pedaresi

durante l’Ottocento, un’epoca che nonconsente né al Comune né alle famiglie didestinare le risorse necessarie per l’istruzionedei giovani e far frequentare loro la scuolapubblica. Mancano gli arredi scolastici egli strumenti essenziali. Scarso è il numerodegli iscritti anche perché in molti abitanostagionalmente le case di campagna dandoaiuto ai genitori nella conduzione delle at-tività agricole. In paese restano solo i piùpiccoli che, accuditi faticosamente daglianziani, sono spesso attratti più dal giocoche dallo studio. Si incontrano per strada,giocando davanti alle proprie abitazioni econcentrandosi, divenuti più grandi, sulsagrato delle chiese. Quello di S. AntonioAbate è il più frequentato, anche perché lìi Salesiani (almeno dal 1892) radunano igiovani dell’oratorio festivo. I giochi più

partecipati sono fatti con le piccole pietre,reperibili ovunque per strada; il più diffusoè quello delle “ciappedde”.

Ma, proprio perché in paese si manifesta

l’esigenza di dare una formazione cristianae culturale a quei fanciulli, ancor primache si apra l’Istituto salesiano (1897), il sa-cerdote diocesano pedarese Domenico Gen-naro cerca di prendersi cura della gioventùlocale offrendole riparo e assistenza.

Ma chi è questo zelante sacerdote? DonDomenico Gennaro, per tutti “padre donMimì”, nasce a Pedara l’1 dicembre 1874;suo padre è “don Carminu”, il sagrestanodella chiesa di S. Antonio Abate. Ordinatosacerdote il 21 dicembre 1901 dal card.Francica Nava, è autorizzato dai suoi su-periori (e su tutti il vicario del paese, padreFrancesco Consoli) a prendere in affittoun locale in via Laudani e aprirvi unoratorio dove accogliere anche tutti queigiovanetti che non frequentano regolarmentela scuola comunale: ad essi offre un luogo

per giocare, istruirsi e pregareinsieme. Sotto quel piccolo tettoc’è pure un teatrino con il pal-coscenico sul quale per Nataleviene montato un grande presepe(meravigliosa attrazione). Da luisi possono frequentare le classielementari dove insegnano nondi rado anche alcuni padri difamiglia. E’ un vero educatoree svolge la propria azione diformazione con entusiasmo ezelo sacerdotale e in stretta col-laborazione con gli stessi Salesianida poco giunti. Infatti, tutte le

rappresentazioni teatrali e le “accademie”destinate ai giovani dell’oratorio festivodel Collegio sono riservate anche per iragazzi di don Mimì.

Cento anni fa moriva don MIMÌ GENNAROACCADDE IERI

Sacerdote coraggioso,precursoredell’assistenza sociale edella formazionegiovanile, la sua operavista nel contesto socio-culturale di Pedara allafine del XIX secolo.

di Salvo De Luca

Il quartiere di Sant’Antonio Abate alla fine dell’Ottocento.

In alto, come si presentava la piazzetta davanti alla chiesa

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Con entusiasmo travolgente, lo scorso28 novembre i ragazzi provenientida ogni parte della Sicilia hanno

accolto a Catania il Rettor Maggiore deiSalesiani di Don Bosco, don Pascual ChàvezVillanueva, accompagnato dall’ispettoredon Gianni Mazzali e dall’ispettrice delleFiglie di Maria Ausiliatrice suor Anna Ra-zionale. Per l’occasione, è stata organizzatauna spettacolare e gioiosa “Festa Giovani”,curata dal Movimento Giovanile Salesiano,con la partecipazione delle Polisportive Sa-lesiane Siciliane.

Successivamente, il Rettor Maggiore haraggiunto l’albergo “Emmaus” di ZafferanaEtnea per incontrare i rappresentanti ditutte le componenti della Famiglia Salesianaoperanti in Sicilia, alle quali ha parlato delbeato don Michele Rua - venuto nell’Isolapoco più di 100 anni fa per benedire leprime e già fiorenti opere salesiane, tra cuiPedara. Nella mattinata di domenica 29novembre, don Pascual si è recato proprionel nostro paese, nell’Istituto “S. Giuseppe”,per far visita ai confratelli ammalati lì ospiti.

L’incontro, di natura prettamente privata,si è subito trasformato in un piccolo-grandeevento, in un piacevole ed emozionantemomento vissuto con i giovani animatoridell’Oratorio, gli Exallievi, i Cooperatori ei gruppi C.G.S. e P.G.S. che hanno potutoabbracciare il successore di Don Bosco nelcortile del Collegio (foto in basso). È statoun incontro breve ma intenso ed entusia-smante, di quelli che lasciano il segno.

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Sono tempi in cui i rapporti con laChiesa e quindi con i suoi ministri sono ri-stretti al solo campo del culto e del cate-chismo; in questo contesto, don Mimì èl’unico ad uscire allo scoperto con coraggioe generosità, come scrive nelle sue memorieNino Papaldo che fu suo alunno. Il suonon è soltanto un oratorio o una scuola,ma un vero centro di assistenza sociale e diproposte formative. Al primo piano dellocale apre una sezione del partito demo-cratico cristiano (movimento capeggiatoallora dal prete marchigiano don RomoloMurri, e precursore di quella che dopomolti anni sarebbe diventata la Democrazia

Cristiana) al qualeaderisce uno sceltonumero di giovani,in gran parte artigia-ni. Al pian terrenoc’è, invece, la scuolaelementare con ora-torio dove radunamolti dei più piccoli.Sceglie, poi, un grup-po di quattro ragazzi:Alfio Riela (che fusacerdote), Santo Ra-pisarda (che fu Con-sigliere della Cortedei Conti a Roma),Nino Papaldo (chefu giudice della CorteCostituzionale aRoma e presidentedel Consiglio di Sta-to) e Francesco Pen-nisi (che fu il primovescovo della diocesiautonoma di Ragusa)che lo collaborano esostengono nella ge-stione di questo la-boratorio di forma-zione.

Purtroppo padre Domenico Gennaromuore giovanissimo, il 24 agosto 1909,all’età di 34 anni, stroncato dal tifo. Lamalattia gli si manifesta nella sua fase piùacuta mentre si trova nella casa di proprietàdegli zii in contrada Simita, presso Tarderia,dove è andato per qualche giorno di riposo.In paese viene portato morente su unascala poiché, visto il suo stato di gravità,non si può trasportare a dorso di mulo. Alfunerale partecipano, commossi, tutti i suoigiovani e il paese intero.

Molti anni dopo, su iniziativa di NinoPapaldo, suo ex allievo, nasce una fondazionea lui intitolata, che si prefigge di assegnareun premio annuo ad un alunno meritevoledella scuola media di Pedara. Il premio èassegnato solo per qualche anno.

Il Rettor Maggiore dei Salesiani visita Catania

Festa anche a Pedara

Non è la prima volta che un Rettor Mag-giore salesiano visita Pedara. Prima didon Pascual Chavez, erano stati il beatodon Michele Rua (nel 1900 e nel 1906),don Paolo Albera (1914), il beato don Fi-lippo Rinaldi (1923), don Renato Ziggiotti(1953), don Luigi Ricceri (1966), don EgidioVigano (1983), senza contare i numerosimembri del Capitolo Generale e don LucVan Looy, vicario del Rettor Maggiore donJ. E. Vecchi, giunto nel 1998 in occasionenell’anno del primo centenario di presenzasalesiana a Pedara.

Don Romolo Murri

Nino Papaldo

Mons. Francesco Pennisi

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Adistanza di circa 18 mesi dall’ul-tima spedizione alpinistica, la con-quista del monte Elbrus in Russia,

i nostri magnifici compaesani “d’adozione”,Salvatore Puleo, Giuseppe Martinico ePaolo Bernardini, si ripetono con la con-quista dell’Ojos del Salado, un’impresa an-cora più ardua e forse per questo rimarràper sempre scolpita nella loro mente e nelloro cuore. Il Nevado Ojos del Salado è unvulcano situato tra l’Argentina e il Cile, co-stituito da due vette conosciute come lacima argentina e la cima cilena e con i suoi6893 m. è il vulcano attivo più alto delmondo.

La spedizione è organizzata dall’associa-zione “Etna nel mondo” costituita da 10 al-pinisti della Sicilia orientale, tra i quali inostri eroi, ed ha lo scopo di proporsi comeriferimento per coloro che desiderano in-traprendere le attività inerenti la montagna.

Dopo una lunga preparazione atletica

Alpinisti etnei alla conquistadell’Ojos del Salado

Dopo una preparazione atletica durata circa tre mesi

di Giuseppe Pappalardo

Il Nevado Ojos del Salado è un strato-vulcano situata tra Argentina e Cile, coni suoi 6.893 metri è il vulcano attivo piùalto del mondo. Il monte è in altezza laseconda montagna delle Ande, la se-conda dell'Emisfero occidentale e la se-conda dell'Emisfero australe, sempredopo l'Aconcagua, situato a 550 chilo-metri in direzione sud. È costituita dadue punte conosciute come la cima ar-gentina e la cima cilena anche se lalinea di confine tra i due paesi passa perentrambi gli apici, queste si distinguonocome nome per le vie alpinistiche che sipercorrono che provengono dai rispettivipaesi.A causa della sua ubicazione nei pressidel Deserto di Atacama, la montagnapresenta condizioni climatiche partico-larmente secche con neve solo nel pe-riodo invernale e solo nella parte piùelevata. Nonostante questo, nei pressidella cima esiste un lago formato da uncratere vulcanico del diametro di circa100 metri, ad un'altezza di 6.390 metrinella parte est del monte, che rendequesto bacino lacustre, quello posto allamaggior altitudine del mondo.Non si sono registrate eruzioni in tempirecenti, tuttavia la presenza di fumarolefa pensare che l'assenza di dati certi èda attribuire all'ubicazione in una zonaparticolarmente disabitata ed inacces-sibile fino a tempi recenti.Il suo nome è dovuto al fatto che risultala sorgente del fiume detto Rio Salado,la frontiera decisa dal governo britanniconel 1902, oltre che tra le due cime, è de-terminata anche dal corso del fiume. Lamontagna si trova al centro di una catenavulcanica che si sviluppa in direzioneest-ovest della lunghezza di 60 chilometriche inizia dal Paso Fronterizo San Fran-cisco e finisce al Nevado Tres Cruces.Fonte: Wikipedia.

FOCUS

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Il signor Giovanni Tosto è co-nosciuto da tutti i Pedaresiper le sue molteplici attività.

Noi, qui, desideriamo descrivereper sommi capi il suo impegnoper lo sport e soprattutto per ilcalcio.

La sua passione sportiva ini-zia da bambino, nell’immediatodopoguerra quando, insieme adaltri coetanei, si riuniva sul sagrato dellachiesa di S. Antonio Abate e con una palla,a volte di pezza, giocava fino a sera. Manmano che passavano gli anni, sia il sagratoche il cortile dei Salesiani risultavano insuf-ficienti e, con l’autorizzazione del sig. Ro-sario Toscano, allora proprietario dell’areadove oggi sorge il parco comunale, la scuolaelementare “G. Faro” e il piccolo impiantosportivo, con altri ragazzi cominciò a tra-sformare il vigneto dietro l’attuale Munici-pio in un campo in terra battuta. I giovani,animati da tanta buona volontà, nell’arcodi poco tempo realizzarono un terreno ido-neo a praticare il calcio. Le due porte fu-rono realizzate con delle travi di legno dicastagno, qualche sacco di gesso servì persegnare i limiti del campo e così il sogno ditanti ragazzi pedaresi si era materializzato.

Per Giovanni Tosto e il resto del gruppo(che comprendeva, tra gli altri, Matteo Lau-dani, Tano Pappalardo, Alfio Moschetto eNino Pappalardo), quello della domenicamattina era ormai diventato un appunta-mento fisso e quando la struttura fu ritenutaadeguata si organizzarono partite contro lerappresentative dei paesi limitrofi.

La prima vera esperienza calcistica peril signor Tosto fu nelle file del Trecastagni,

che lo vide partecipare prima nelcampionato di III Categoria epoi in quello di II, insieme a di-versi giovani pedaresi.

Finita la carriera da gio-catore, invogliato da alcuni col-leghi, all’età di circa trent’annipartecipò al corso per arbitro or-ganizzato dalla sede provincialedella F.I.G.C.. Superatolo, ot-

tenne il patentino per dirigere gare federalied aziendali, arbitrando incontri di II Ca-tegoria e soprattutto gare d’alto livello neicampionati femminili.

Alla fine degli anni ’70, insieme a Sal-vatore Tomaselli e Franco Consoli, orga-nizzò il primo “campionato cittadino”riservato a tutti i pedaresi amanti del calcio.Questo torneo rappresenta ancora oggil’appuntamento fisso per tutti gli appassio-nati nelle lunghe e calde serate estive.

durata circa tre mesi sulle pendici dell’Etna,tra la pineta di Nicolosi e il rifugio Sa-pienza, finalmente il primo dicembre lapartenza dall’aeroporto Fontanarossa per laspedizione più difficile e lunga, durata circatre settimane.

Dopo aver sorvolato l’oceano Atlanticoe fatto scalo prima a Buenos Aires e poi aSantiago del Cile, il 3 dicembre il gruppogiunge a Copiapò, capitale dello stato ci-leno di Atacama, nella regione deserticaomonima, attesi dai responsabili dell’agen-zia incaricata di tutta la logistica.

La spedizione vera e propria parte daCopiapò, e per una diecina di giorni - iltempo necessario per l’ascesa - conosceràsolo fatica, stress e un momento di relaxfornito dalle acque termali del lago di La-guna Verde a quota 4300 m. Dal 10 dicem-bre inizia l’attacco alla cima con il gruppoche si sposta a quota 5300 m. per il pernot-tamento; inizia anche la stanchezza dovutasoprattutto agli sbalzi di temperatura tragiorno e notte con differenze che superanoanche i 30°C e al vento ascensionale chesoffia per quasi tutto il giorno.

Il 13 dicembre, partendo alle ore 03:00dal campo di “Campamiento Tejos” aquota 5800m. con le tende ricoperte dauno strato di ghiaccio di circa un centime-tro, inizia l’affondo finale per la conquistadella vetta con il solito vento che accompa-gna i nostri alpinisti per tutta la salita.Quando la vetta ormai è lì, a portata dimano, ecco l’imprevisto: la sabbia calpe-stata per tutta la salita si trasforma in piccolisassi di varie misure. Bastano pochi passiper capire che quegli ultimi metri sarannoinfernali, perché si avanza di 6 passi e si re-trocede di 5. Occorrono ben 2 ore per su-perare gli ultimi 200 m. di dislivello.

Ma alla fine, i nostri alpinisti riescononella loro impresa e sulla vetta dell’Ojos delSalado lasciano anche un souvenir della no-stra terra: un pezzetto di lava dell’Etna.

Giovanni Tostouna vita per lo sportdi Giuseppe Pappalardo

In queste pagine, alcune immagini della spedizione In alto, due immagini del primo campetto di calcio che Giovanni Tosto contribui a realizzare dietro il Municipio

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SPORT&TEMPO LIBERO

Le attività dell’oratorio salesianodi Salvo Pappalardo

di Giuseppe Pappalardo

Anche quest’anno,150° della nascitadella Congregazio-

ne Salesiana con don Bo-sco, e 112° anno di pre-senza salesiana a Pedara,l’oratorio “Maria SS. An-nunziata” ha ripreso la suaattività nell’intento di essereun valido supporto per lefamiglie. E così, i pomeriggi dal

martedì al sabato e le mat-tine di sabato e domenica diventa luogodi incontri e di gioco per tanti ragazzi, unambiente sereno che vuole soprattuttoeducare. Ogni lunedì, invece, ci sono solole attività organizzate. Per ragazzi e ragazze,suddivisi per fasce d’età, sono giornalmenteproposte diverse attività: sportive (danza,volley e calcio), musicali (corsi di chitarra,pianoforte e batteria), recitative (teatro e

musical), formative e ricreative con torneivari e giochi di sala. Importante la scuolaanimatori e i momenti di preghiera tutti ipomeriggi alle 18,30 con la “buona sera”del salesiano (la vecchia “buona notte” didon Bosco).

Naturalmente non mancano i momentidi condivisione familiare propri dell’oratorio(festa dell’Immacolata, Natale, festa diDon Bosco, Maria Ausiliatrice e S. Do-

menico Savio): insomma, un calendariopiuttosto ricco per crescere e stare beneinsieme in attesa della Strapedara e delGrest.

Tutto questo grazie alla collaborazionedi giovani, adulti ed Exallievi che, congrande generosità, sono sempre disponibili.La famiglia salesiana invita coloro che in-tendano rendersi utili per il bene deiragazzi. All’oratorio c’è posto per tutti.

La società “A.S.D. Atletica Pedara”nasce nel 2008 per l’impegno e ladedizione della signora Daniela Pace,

istruttrice federale d’atletica, e si è sviluppatagrazie anche all’impegno del sindacoAnthony Barbagallo e dell’assessore alloSport Salvatore Torrisi che hanno credutosin dall’inizio all’importanza del progetto.

Lo scopo della società, che si può in-tendere pure come scuola di formazionesportiva, è quello di promuovere ed incre-mentare la pratica “educativo - sportiva”delle differenti discipline sotto forma dicorsi d’avviamento ed anche di tornei “ri-creativo - sportivi”, sviluppando la praticasportiva ed agonistica tra i giovani nel-l’ambito delle attività del C.O.N.I.

La signora Pace, con la collaborazionedi Tatiana Betta, allena un bel gruppo diragazzi e ragazze in età scolastica del nostrocomprensorio, dando le basi di una disci-plina sportiva importante e completa inun ambiente piacevole e famigliare dovegioco e impegno serio si combinano almeglio.

Durante gli allenamenti, l’istruttricespiega l’insieme delle tecniche delle variediscipline sportive che si suddividono som-

mariamente in: corse, concorsi (lanci esalti), corsa campestre, corsa su strada emarcia, e li sottopone ad allenamenti miratia seconda della specialità d’appartenenza.

Nella passata stagione, nel corso dei

vari concentramenti che si sono svolti nellanostra Provincia, i giovani atleti della societàpedarese si sono ben distinti raggiungendoottimi risultati.

L’invito, per tutti i ragazzini che hannovoglia di intraprendere l’atletica leggeracome attività ricreativa per un’ottima cre-scita “psico-fisica”, è quello di rivolgersiall’istruttrice federale presso il complessosportivo di Pedara messo a disposizionedall’Amministrazione Comunale.

A.S.D. Atletica Pedara Alfio Forzese medaglia d’oro al campio-nato italiano enti locali

Lo scorso 8 novembre,nello splendido lungo-mare di Civitavecchiasi è svolta la 14^ edi-zione della “Mezzamaratona Città di Civi-tavecchia”, una dellepiù importanti gared’atletica su stradache si svolgono in Ita-lia, con la partecipa-zione di oltre 1200atleti.Quest’anno il Comunedi Civitavecchia, avva-

lendosi della collaborazione tecnico-or-ganizzativa del circolo “Cu. Sport 2000”,ha promosso pure il 4° campionato ita-liano dipendenti regioni e enti locali. Inrappresentanza del nostro Comune hapartecipato Alfio Forzese, fiore all’oc-chiello dell’atletica leggera locale, il qualeha ottenuto un ottimo risultato, giun-gendo al 1° posto nella categoria over60, e 10° assoluto al campionato italianodi mezza maratona. L’AmministrazioneComunale e la Redazione del giornaleaugura al sig. Forzese di raggiungere tra-guardi sempre più prestigiosi.

Giuseppe Pappalardo

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LETTEREinRedazione

Riceviamo e pubblichiamo una lettera che la signora GiuseppinaCaruso ha scritto per ringraziare il personale della coop. “Arco-baleno” operante a Pedara

Certa di esprimere il pensiero di tutte noi assistite dalle suddetteragazze, voglio elogiarle e ringraziarle a nome di tutti per la profes-sionalità, la correttezza, la disponibilità ma, soprattutto, per lasensibilità ed umanità che le contraddistingue.

Parlando di loro mi vengono in mente le frasi di una poesia deltempo passato: “… un gesto, un sorriso, una parola buona detta

quando conviene…”; ecco, in sintesi, ciò che prevale nel loroservizio, nel loro proporsi a noi che non siamo più tanto giovani eche a causa del tempo inclemente ci troviamo nelle condizioni diavere bisogno di supporto e di aiuto, soprattutto nelle incombenze ditutti i giorni. Personalmente, a causa di un increscioso incidente,mi sono trovata nella condizione di avere bisogno di aiuto quasigiornalmente, avendo così avuto modo di conoscerle quasi tutte e,con il loro sostegno ed aiuto, la guarigione è avvenuta con celerità!

Quasi non ricordo i tristi giorni che mi hanno vista incapace dicompiere le più elementari incombenze personali. Grazie, quindi, ecomplimenti alla coordinatrice e alla presidente della cooperativa“Arcobaleno”, sig.ra Rosaria Saccone.

Siete una squadra vincente!

Giuseppina Caruso

&MEDICINA SALUTE

L’influenza è un’infezione virale contagiosa che coinvolge principalmente il naso, la gola, le vie respiratorie e ipolmoni. Ogni anno il numero maggiore dei casi di influenza si verifica da novembre a marzo e circa il 5-20%

della popolazione ne viene colpito. La maggior parte guarisce in una settimana, ma per gli anziani, ineonati, i bambini e le persone con patologie croniche l’influenza può mettere in pericolo la vita. NegliStati Uniti l’influenza stagionale uccide più di 36.000 persone ogni anno. In Italia la percentuale dimortalità è dello 0,2 % contro lo 0,002 % dell'influenza H1N1, per cui il numero di decessi correlati aquesta nuova forma è 100 volte inferiore a quello dell’influenza “normale”. Esistono tre tipi di virusinfluenzali: A, B e C. Il tipo A è il più comune e provoca la maggior parte delle epidemie severe. Oltrel’uomo, esso infetta molti animali come anatre, polli o maiali. Il virus dell’influenza H1N1 o “influenza

suina” è un nuovo tipo di virus A, che risulta da una mutazione della struttura virale. L’influenza sitrasmette da una persona all’altra per mezzo delle goccioline di saliva che si formano quando si tossisce o si

starnutisce; è inoltre possibile essere infettati dopo aver toccato una superficie contaminata daqualcuno con l’influenza. Chi si trova abitualmente in ambienti affollati o nelle scuole è, quindi,a maggior rischio di infezione. Un individuo infetto può trasmettere l’influenza dal giornoprima che i sintomi compaiano, fino a cinque giorni dopo la guarigione. L’influenza non è lastessa cosa del raffreddore, anche se sono entrambi causati da un virus che colpisce l’apparatorespiratorio (vedi tabella). La miglior difesa contro l’influenza è il vaccino. Ogni annoviene creato un nuovo vaccino perchè il virus cambia da una stagione all’altra. Il vaccinosi somministra per iniezione ed è costituito da virus ucciso, che quindi non puòtrasmettere l’infezione. Gli effetti collaterali più comuni del vaccino possono essere un in-dolenzimento nella zona di iniezione, febbre, spossatezza e dolori muscolari. Quest’autunno,oltre al normale vaccino per l’influenza stagionale, ne è stato prodotto anche uno control’influenza H1N1. I farmaci antivirali sono utili se somministrati entro le prime 48 ore dallacomparsa dei sintomi e non devono essere usati al posto del vaccino. Gli antibiotici non devonoessere somministrati per curare l’influenza.

di Alessandro Laudani

Influenza e dintorni

RUBRICHE

RAFFREDDORE O INFLUENZA?

Sintomi Raffreddore Influenza

Febbre raramente si, dura 2-3 giorniMal di testa raramente frequentementeDolori ossei e muscolari lievi si, a volte severiStanchezza, debolezza qualche volta si, fino a 2 settimaneNaso chiuso molto comune qualche voltaStarnuti molto comuni qualche voltaMal di gola molto comune qualche voltaTosse moderata frequentemente

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Le attività dell’URP, Ufficio Relazioni con il PubblicoL'URP informa ed orienta l'utenza sulla struttura organizzativa del Comune, sui responsabili e sullo stato dei procedimenti, sulleprocedure e sulle modalità di erogazione dei servizi. Fornisce precise informazioni sull'ubicazione degli uffici comunali, sui numeritelefonici e sugli orari di ricevimento. Ascolta le esigenze, accoglie le richieste, orienta e consiglia il cittadino. Raccoglie lesegnalazioni, i suggerimenti, le proposte, i reclami dei cittadini riguardanti il funzionamento dei servizi comunali e li trasmette agliuffici competenti ai fini della successiva risposta. Offre informazioni sulla vita della città, in particolare sulle iniziative culturali, sociali,politiche, sportive, ricreative, di carattere turistico, nonché informazioni riguardanti soggetti erogatori di servizi di pubblica utilità,quali: ASL, Uffici di collocamento, Agenzia delle Entrate, Uffici Catastali, Inps, AST, etc. Svolge, inoltre, funzioni di sportellopolifunzionale. In particolare, presso l'URP sono attivi i seguenti servizi:

Sportello ASL Anagrafe Sanitaria E’ stato istituito in seguito alla convenzione stipulata con l'azienda AUSL n. 3. Riservato ai cittadini italiani residenti a Pedara, riguarda

le seguenti operazioni di gestione dell’Anagrafe Sanitaria:• iscrizione, variazione e cancellazione dell’assistito;

• scelta, revoca e cambio del medico di base;• richiesta e rinnovo della tessera sanitaria tramite l'accesso all'Anagrafe Tributaria.

Orari di ricevimento: dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 12:00; martedì pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 18.00. Telefoni: 095/7028118 - 095/7028140; fax: 095/7028119; e-mail: [email protected].

Responsabile del servizio: Rosalba PulvirentiAddetti: Gabriella Lo Gioco - Maria Ferraro

Sportello catastale - agenzia del Territorio - Ufficio Provinciale di CataniaAl suo interno si possono chiedere visure catastali ed estratti di mappa.

Orari di ricevimento: lunedì, dalle ore 10,00 alle ore 12.00; venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00;Telefono: 095/7028140; fax: 095/7028119;

e-mail: [email protected] del servizio: geom. Antonio Zappalà

Servizio rilascio tesserino per la raccolta dei funghi epigei spontaneiOrari di ricevimento: dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 12:00; martedì pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 18.00. Telefoni:

095/7028118 - 095/7028140; fax: 095/7028119; e-mail: [email protected] illuminazione

segnalazioni riguardanti lampade spente o guasti all’impianto di pubblica illuminazione.Orari di ricevimento: Tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00; martedì pomeriggio dalle 16.30 alle 18.00.

Telefoni: 095/7028118 - 095/7028140; fax: 095/7028119; e-mail: [email protected] disservizi acoset - erogazione idrica

Orari di ricevimento:Tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00; martedì pomeriggio dalle 16.30 alle 18.00. Telefoni: 095/7028118 - 095/7028140; fax: 095/7028119; e-mail: [email protected].

Segnalazione disservizi - simeto ambiente - mo.se.ma - igiene urbana pulizia della città e del territorio, gestione dei rifiuti differenziati e indifferenziati, segnalazioni riguardanti disservizi inerenti

l’igiene urbana da parte della Simeto Ambiente - Mo.se.ma.Orari di ricevimento:Tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00; martedì pomeriggio dalle 16.30 alle 18.00.

Telefoni: 095/7028118 - 095/7028140; fax: 095/7028119; e-mail: [email protected].

Qui EnelÈ stato istituito in seguito alla convenzione stipulata con EnelServizio Elettrico. Lo sportello consente l'espletamento di innu-merevoli operazioni tramite l'accesso al sistema QuiEnel, ga-rantendo al cittadino un servizio estremamente utile, immediatoe la possibilità di avere un rapporto diretto con il personaledell'URP appositamente formato. Servizi erogati: • PIUWATT (Modifica potenza impegnata per lo stesso cliente)• SUBENTRI/VOLTURE• CESSAZIONI• VISUALIZZAZIONE SITUAZIONE FATTURE E STORICO CONSUMI• ACQUISIZIONE LETTURE• SERVIZIO CONTOWATT• SERVIZIO CARTAWATT• MODIFICA INDIRIZZO DI RECAPITO FATTURE

• INSERIMENTO CODICE FISCALE• DIMOSTRATI PAGAMENTI• RICHIESTA PREVENTIVO PER SPOSTAMENTO GRUPPO DI MISURA• RICHIESTA VERIFICA MISURATORE• SIMULAZIONE MIGLIOR CONTRATTO• RICHIESTA NUOVO ALLACCIAMENTO (novità)• MODIFICA SITUAZIONE ANAGRAFICA (passaggio da non re-sidente a residente)• RICHIESTA NUOVE OPZIONI TARIFFARIE E ALTRO. Orari di ricevimento: dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alleore 12:00, e martedì pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 18.00.Telefoni: 095/7028118 - 095/7028140; fax: 095/7028119; e-mail: [email protected] del servizio: Rosalba Pulvirenti;Addetti: Gabriella Lo Gioco - Maria Ferraro;

Comune di Pedara