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SOMMARIO

1 PREMESSA...................................................................................................................................... 2

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO...................................................................................................... 4

2.1 LEGGI, DECRETI E CIRCOLARI .............................................................................................. 4

3 SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE .......................................................................... 5

4 FORMAZIONI STRATIGRAFICHE................................................................................................... 8

4.1 PROVA CPT1............................................................................................................................ 94.2 PROVA CPT2.......................................................................................................................... 114.3 PROVA CPT3.......................................................................................................................... 124.4 PROVA CPT4.......................................................................................................................... 14

5 CARATTERISTICHE DEI TERRENI .............................................................................................. 16

5.1 CARATTERISTICHE FISICHE................................................................................................ 165.1.1 Peso di volume............................................................................................................... 16 5.1.2 Analisi granulometriche.................................................................................................. 16

5.2 FORMAZIONI INCOERENTI ................................................................................................... 195.2.1 Caratteristiche Meccaniche – Angolo d’attrito ................................................................ 19 5.2.2 Caratteristiche Deformative – Modulo di Elasticità ......................................................... 19

5.3 FORMAZIONI COESIVE ......................................................................................................... 195.3.1 Caratteristiche Meccaniche - Resistenza al taglio non drenata...................................... 19 5.3.2 Caratteristiche Deformative............................................................................................ 19

5.3.2.1 Grado di sovraconsolidazione................................................................................ 195.3.2.2 Modulo edometrico................................................................................................. 20

5.4 PROVA CPT1.......................................................................................................................... 205.4.1 Formazioni incoerenti ..................................................................................................... 20 5.4.2 Formazioni coesive ........................................................................................................ 21

5.5 PROVA CPT2.......................................................................................................................... 235.5.1 Formazioni incoerenti ..................................................................................................... 23 5.5.2 Formazioni coesive ........................................................................................................ 23

5.6 PROVA CPT3.......................................................................................................................... 245.6.1 Formazioni incoerenti ..................................................................................................... 24 5.6.2 Formazioni coesive ........................................................................................................ 25

5.7 PROVA CPT4.......................................................................................................................... 265.7.1 Formazioni incoerenti ..................................................................................................... 26 5.7.2 Formazioni coesive ........................................................................................................ 26

6 MODELLO GEOTECNICO............................................................................................................. 28

6.1 FALDA .................................................................................................................................... 28

7 BIBLIOGRAFIA.............................................................................................................................. 29

8 ALLEGATI...................................................................................................................................... 29

2

1 PREMESSA

La presente relazione riporta lo studio di proprietà dell’Università Ca’ Foscari di Venezia eseguito da Favero & Milan Ingegneria del luglio 2011.

La presente relazione riporta la caratterizzazione geotecnica dei terreni presenti all’interno dell’area del complesso edilizio di Santa Marta, a Dorsoduro 2137 - Venezia, per la progettazione preliminare di una Residenza universitaria.

Figura 1 – Ortofotopiano.

Dopo una breve presentazione delle Normative utilizzate, a seguire si riporta il modello geotecnico a cui ci si riferisce per le operazioni di calcolo e di verifica delle opere fondazionali di progetto.

La caratterizzazione geotecnica del sito è stata sviluppata con riferimento alla campagna di indagini geognostiche svolte dalla ditta CDS Servizi Geologici s.n.c. di Sivieri P. & C. (sede legale in V.le Repubblica, 19/b – 31050 Villorba - TV) effettuate nel mese di dicembre 1991 nell’area oggetto dell’intervento.

La campagna di indagini geognostiche è consistita in:

- n° 4 prove penetrometriche statiche spinte sino a 20 metri di profondità dall’attuale piano campagna.

- n° 1 sondaggio a rotazione a carotaggio continuo spinto sino a 20 metri di profondità dall’attuale piano campagna, nel corso del quale sono stati prelevati n°3 campioni indisturbati ed eseguite prove puntuali tipo Torvane e Pocket Penetrometer.

3

Figura 2 – Planimetria Ubicazione indagini.

4

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

I criteri di progettazione, dimensionamento e verifica sono conformi alle seguenti direttive:

2.1 LEGGI, DECRETI E CIRCOLARI

[1] D.M. LL. PP. 11.3.1988 – “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”.

[2] Circ. Min. LL. PP. 24.9.88 – “Istruzioni riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”.

[3] Legge 2 febbraio 1974, n°64. “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.”

[4] Ord. P.C.M. n° 3519 28.04.2006 – “Criteri generali per l’individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l’aggiornamento degli elenchi delle medesime zone”.

[5] Associazione Geotecnica Italiana (1977) “Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche”.

[6] D.M. 14 Gennaio 2008 - “Norme Tecniche per le costruzioni”. [7] D.M. 6 maggio 2008 “Integrazione al decreto 14 gennaio 2008 di approvazione delle nuove

«Norme tecniche per le costruzioni» (Gazzetta ufficiale 02/07/2008 n. 153)”.[8] Ordinanza PCM 3519 del 28 aprile 2006 dalla G.U. n.108 del 11/05/06 “Criteri generali per

l'individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l'aggiornamento degli elenchi delle medesime zone”.

5

3 SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DELLE TERRE

Il sistema di classificazione per le terre a grana fine e grossa è il sistema USCS sviluppato da Casagrande e riportato in Italia nelle raccomandazioni AGI. La Figura 3 riporta la classificazione in funzione della granulometria per i terreni a grana grossa e in funzione delle caratteristiche di plasticità (limiti di Atterberg) per i terreni a grana fine. Quando la percentuale di trattenuto al settaccio n. 200 ASTM (0.075 mm) è maggiore del 50% si hanno terre a grana grossa. Nella classificazione la ghiaia è compresa tra 75 mm e 4,75 mm (settaccio n.4); la sabbia tra il setaccio n.4 (4,75 mm) e il setaccio n. 200 (0,075 mm); la sigle W e P indicano rispettivamente una granulometria ben graduata e una poco graduata. Si hanno terre a grana fine quando la percentuale di passante al vaglio n. 200 (0,075 mm) è superiore al 50%. Nel diagramma di plasticità di Casagrande i limi indicati con la lettera “M” ricadono al disotto della retta A, le argille indicate ricadono al di sopra della retta “A”. Quando il limite di liquidità WL è inferiore a 50 % i terreni coesivi vengono indicati con la lettera “L” (Low), con la lettera “H” (High) quando il limite di liquidità supera il 50%. La retta “U” nel diagramma di plasticità costituisce il limite superiore del limite di liquidità e dell’indice di plasticità; vicino a questa linea ricadono le argille attive. Le figure seguenti riportano la nomenclatura delle terre classificate in funzione della granulometria (secondo sistema USCS) e in funzione dei limiti di liquidità secondo la carta di Casagrande.

GHIAIE

Ghiaie pulite

(passante al vaglio n.200<5%)GW

Ghiaie ben gradate

Ghiaia e sabbia, poco o

niente materiale fine

C= D60/D10 >4

1< D302/(D10 D60) <3

passante al vaglio n.4 (4.76 mm)

<50% della frazione grossolana

(>0.075mm)

GP

Ghiaie poco gradate

Ghiaia e sabbia, poco o

niente materiale fine

C= D60/D10 <=4

D302/(D10 D60) <1

D302/(D10 D60) >3

Ghiaie con materiale fine

(passante al vaglio n.200>12%)GM

Ghiaie limose, miscele di

ghiaia sabbia e limo

indice plastico IP<4

Limiti di Atterberg sotto

la retta "A"

GCGhiaie argillose, miscele di

ghiaia-sabbia e argilla

indice plastico IP>7

Limiti di Atterberg

sopra la retta "A"

SABBIE

Sabbie pulite

(passante al vaglio n.200<5%)SW

Sabbie ben gradate

Sabbie ghiaiose, poco o

niente materiale fine

C= D60/D10 >6

1< D302/(D10 D60) <3

passante al vaglio n.4 (4.76 mm)

>50% della frazione grossolana

(>0.075mm)

SP

Sabbie poco gradate

Sabbie ghiaiose, poco o

niente materiale fine

C= D60/D10 <=6

D302/(D10 D60) <1

D302/(D10 D60) >3

Sabbie con materiale fine

(passante al vaglio n.200>12%)SM

Ghiaie limose, miscele di

ghiaia sabbia e limo

indice plastico IP<4

Limiti di Atterberg sotto

la retta "A"

SCGhiaie argillose, miscele di

ghiaia-sabbia e argilla

indice plastico IP>7

Limiti di Atterberg

sopra la retta "A"

MLLimi inorganici, limi argillosi,

sabbie molto fini limose

ARGILLE e LIMI Limite Liquido LL<50 CL

Argille inorganiche di media-

bassa plasticità; argille limose

sabbiose o ghiaiose

OLLimi organici e argille-limi

organici di bassa plasticità

MH Limi inorganici, limi argillosi

ARGILLE e LIMI Limite Liquido LL>=50 CHArgille inorganiche

di alta plasticità

OHArgille organiche e argille

limose di media-alta plasticità

vedi

Carta di Plasticità

TE

RR

EN

I A

GR

AN

A F

INE

(pa

ssante

al vaglio

n.2

00>

=50%

)

TE

RR

EN

I A

GR

AN

A G

RO

SS

A

(pa

ssa

nte

al va

glio

n.2

00

<=

50

%)

Figura 3 – Sistema di classificazione USCS.

6

Carta di Plasticità di Casagrande

per la classificazione delle terre a grana fine

0

10

20

30

40

50

60

0 50 100wL [%]

IP [%]

OL = Limi organici; argille limose organiche di bassa plasticità

ML = Limi inorganici; sabbie molto fini;sabbie fini limose o argillose; limi argillosi di bassa plasticità

CL = Argille inorganiche di medio-bassa plasticità, argille ghiaiose, sabbiose; argille limose; argille magre

OH = Argille organiche di medio-alta plasticità

MH = Limi inorganici; sabbie fini

CH = argille inorganiche di elevata plasticità, argille grasse

Pt = Torbe

CL-ML

CL

CH

MH-OH

ML-OL

Figura 4 – Carta di plasticità di Casagrande.

Si riporta inoltre la classificazione e la descrizione del terreno secondo quanto riportato dalle Raccomandazioni AGI (1977).

Figura 5 - Classificazione secondo Raccomandazioni AGI (1977).

Per quanto riguarda la nomenclatura si attribuisce al terreno il nome del costituente principale seguito dai suffissi riportati nella tabella seguente in funzione della percentuale dei costituenti secondari:

Congiunzione e suffissi Percentuale (%) elemento secondario

con 25 50

oso 10 25

debolmente … oso 5 10

7

Tabella 1 - Suffissi di nomenclatura.

8

4 FORMAZIONI STRATIGRAFICHE

Le caratteristiche litostratigrafiche dei terreni è stata determinta sulla base delle analisi visive del sondaggio S1 ed in base ai risultati delle prove prenetrometriche statiche.

Prove CPT1, CPT3, CPT4:

- Orizzonte 0: da p.c. a -1.10/-1.30 m: terreno di riporto prevalentemente sabbioso addensato con presenza di frammenti di laterizi.

- Orizzonte 1: da -1.10/-1.30 m a -6.30/-7.30 m ca.: terreni prevalentemente limosi con straterelli e intercalazioni argillose e sabbiose.

- Orizzonte 2: da -6.30/-7.30 m a -8.90/-9.30 m ca.: terreni argillosi con limo.- Orizzonte 3: da -8.90/-9.30 m a -11.10/-12.50 m ca.: terreno limoso argilloso.- Orizzonte 4: da 11.10/-12.50 m a -12.50/-15.30 m ca.: terreni sabbioso-limosi.- Orizzonte 5: da -12.50/-15.30 m a -17.30/-17.70 m ca.: terreno argilloso-limosi.- Orizzonte 6: da -17.30/-17.70 m a -18.50/-18.70 m ca.: sabbia con limo.- Orizzonte 7: da -18.50/-18.70 m a -20 m (quota finale delle verticali esplorative): terreni

argillosi.

Prova CPT2 e sondaggio S1:

- Orizzonte 0: da p.c. a -0.40 m: terreno di riporto sabbioso ghiaioso con frammenti di laterizi. - Orizzonte 1: da -0.40 m a -2.40/-3.10 m ca.: terreno di riporto sabbioso color nocciola, alla

base grigio, con elementi di ghiaia fine e media e frammenti di laterizi. - Orizzonti 2-4: da -2.40/-3.10 m a -15.60 m ca.: alternanza di terreni argilloso limosi e

sabbioso limosi di colore prevalentemente grigio con frammenti di conchiglie. - Orizzonte 5-6: da -15.60 m a -18.50 m ca.: miscele di sabbie limose e sabbia fine con

intercalazioni argillose. - Orizzonte 7: da -18.50m a -20 m (quota finale delle verticali esplorative): argilla debolmente

limosa grigia alla base rosace con presenza di sabbia fine limosa grigia.

Per la caratterizzazione dei terreni si è fatto riferimento anche al diagramma logaritmico di Robertson (1990), basato sui risultati delle prove C.P.T. avente in ascissa il rapporto d’attrito normalizzato adimensionale (F) e in ordinata la resistenza di punta normalizzata adimensionale (Q):

v0C

S

Q

FF

v0'

v0CQQ

essendo QC la resistenza di punta del penetrometro e FS la resistenza d’attrito laterale. Il diagramma è diviso in 9 zone cui corrispondono altrettante classi di terreno:

9

ZONA INDICE DEL TIPO DI TERRENO DESCRIZIONE

1 Terreni sensitivi

2 Ic>3,60 Terreni organici-torbe

3 2,95<Ic<3,60 Argille-argille limose

4 2,60<Ic<2,95 Limi argillosi-argille limose

5 2,05<Ic<2,60 Sabbie limose-limi sabbiosi

6 1,31<Ic<2,05 Sabbie-sabbie limose

7 Ic<1,31 Sabbie- sabbie con ghiaia

8 logQ= 2(logF)2 – 4(logF) + 3.72

Sabbie cementate–sabbie argillose

(fortemente sovraconsolidate o cementate)

9 logQ= 2(logF)2 – 4(logF) + 3.72

Terreni a grana fine

(fortemente sovraconsolidati o cementati)

28.1)28.0(log)1(log 22QF

Tabella 2 – Indice del tipo di terreno utilizzato per la caratterizzazione del terreno.

Per identificare le categorie di terreni è sufficiente esprimere l’indice IC secondo la formula valida per le

classi 2 7:

22

C 3.47)(logQ1.22)(logFI

Si riporta di seguito la carta di Robertson, con i valori normalizzati F e Q ricavati dalle prove penetro metriche, e i grafici dell’indice IC ricavato in funzione della profondità, per ogni singola prova.

4.1 PROVA CPT1

1

10

100

1000

0.1 1 10

Q

F

CPT1

1

2

3

4

5

6

8-9

7

10

Figura 6 – Carta di classificazione dei terreni secondo Robertson (1990).

0

5

10

15

20

25

30

35

40

0 1 2 3 4 5

z(m)

Ic

5 -

MIS

CE

LE

DI S

AB

BIE

E L

IMI

4 -

MIS

CE

LE

DI L

IMI

ED

AR

GIL

LE

2 -

TE

RR

EN

I O

RG

AN

ICI, T

OR

BE

7 -

SA

BB

IE G

HIA

IOS

E

6 -

SA

BB

IE D

A P

UL

ITE

A L

IMO

SE

3 -

AR

GIL

LE

Elaborazione Prove CPTProfilo indice IC

Figura 7 – Andamento dell’indice IC con la profondità ricavato dalle prove penetrometriche CPT.

11

4.2 PROVA CPT2

0

5

10

15

20

25

30

35

40

0 1 2 3 4 5

z(m)

Ic

5 -

MIS

CE

LE

DI S

AB

BIE

E L

IMI

4 -

MIS

CE

LE

DI L

IMI

ED

AR

GIL

LE

2 -

TE

RR

EN

I O

RG

AN

ICI, T

OR

BE

7 -

SA

BB

IE G

HIA

IOS

E

6 -

SA

BB

IE D

A P

UL

ITE

A L

IMO

SE

3 -

AR

GIL

LE

Elaborazione Prove CPTProfilo indice IC

Figura 8 – Andamento dell’indice IC con la profondità ricavato dalle prove penetrometriche CPT.

12

1

10

100

1000

0.1 1 10

Q

F

CPT1

1

2

3

4

5

6

8-9

7

Figura 9 – Carta di classificazione dei terreni secondo Robertson (1990).

4.3 PROVA CPT3

1

10

100

1000

0.1 1 10

Q

F

CPT3

1

2

3

4

5

6

8-9

7

Figura 10 – Carta di classificazione dei terreni secondo Robertson (1990).

13

0

5

10

15

20

25

30

35

40

0 1 2 3 4 5

z(m)

Ic

5 -

MIS

CE

LE

DI S

AB

BIE

E L

IMI

4 -

MIS

CE

LE

DI L

IMI

ED

AR

GIL

LE

2 -

TE

RR

EN

I O

RG

AN

ICI, T

OR

BE

7 -

SA

BB

IE G

HIA

IOS

E

6 -

SA

BB

IE D

A P

UL

ITE

A L

IMO

SE

3 -

AR

GIL

LE

Elaborazione Prove CPTProfilo indice IC

Figura 11 – Andamento dell’indice IC con la profondità ricavato dalle prove penetrometriche CPT.

14

4.4 PROVA CPT4

0

5

10

15

20

25

30

35

40

0 1 2 3 4 5

z(m)

Ic

5 -

MIS

CE

LE

DI S

AB

BIE

E L

IMI

4 -

MIS

CE

LE

DI L

IMI

ED

AR

GIL

LE

2 -

TE

RR

EN

I O

RG

AN

ICI, T

OR

BE

7 -

SA

BB

IE G

HIA

IOS

E

6 -

SA

BB

IE D

A P

UL

ITE

A L

IMO

SE

3 -

AR

GIL

LE

Elaborazione Prove CPTProfilo indice IC

Figura 12 – Andamento dell’indice IC con la profondità ricavato dalle prove penetrometriche CPT.

15

1

10

100

1000

0.1 1 10

Q

F

CPT4

1

2

3

4

5

6

8-9

7

Figura 13 – Carta di classificazione dei terreni secondo Robertson (1990).

16

5 CARATTERISTICHE DEI TERRENI

Con riferimento ai vari strati di terreno individuati nel precendete, vengono prese in esame le principali caratteristiche geotecniche dei terreni desunte dai risultati delle prove condotte in sito. Sono riportate distintamente per le formazioni coesive e incoerenti le proprietà fisiche, meccaniche e deformative ricavate dalla rielaborazione delle prove geotecniche.

5.1 CARATTERISTICHE FISICHE

5.1.1 Peso di volume

Con riferimento all’elaborazione delle indagini geognostiche effettuata dalla ditta Geoservizi S.r.l., si assume un peso medio di volume = 19 kN/m3 per tutte le formazioni litostratigrafiche elencate nel paragrafo 4.

5.1.2 Analisi granulometriche

Dalle analisi granulometriche di laboratorio eseguite sui 3 campioni indisturbati prelevati all’interno del sondaggio a carotaggio continuo, secondo il sistema di classificazione l’USCS sviluppato da Casagrande e riportato in Italia nelle raccomandazioni AGI, gli orizzonti granulari sono caratterizzati dai seguenti parametri:

- non è presente frazione ghiaiosa; - la frazione sabbiosa è presente per il 47-72% ca.; - la frazione limosa è presente per il 22-46 % ca.; - la frazione argillosa è presente mediamente per il 4-9 % ca.

17

18

19

5.2 FORMAZIONI INCOERENTI

5.2.1 Caratteristiche Meccaniche – Angolo d’attrito

Per quanto riguarda le formazioni incoerenti, vista la ben nota difficoltà del recupero di campioni indisturbati, sono stati utilizzati i risultati delle prove geotecniche in sito (CPT). Per la determinazione dell’angolo d’attrito si è utilizzato il metodo di correlazione di Caquot:

)/ln(Q4.969.8 v0C

Per confronto nel grafico seguente vengono riportati anche i valori calcolati con le correlazioni di De Beer e Durgunouglu-Mitchell

5.2.2 Caratteristiche Deformative – Modulo di Elasticità

Con riferimento ai risultati delle prove penetrometriche statiche C.P.T., Il modulo di elasticità o di Young (E) è stato determinato in accordo alla teoria di Schmertmann:

)(kg/cmQ2.5E 2

C

5.3 FORMAZIONI COESIVE

5.3.1 Caratteristiche Meccaniche - Resistenza al taglio non drenata

Per la determinazione delle caratteristiche meccaniche in particolare per la resistenza al taglio non drenata Cu, si è fatto riferimento ai risultati delle prove in situ CPT. La resistenza al taglio non drenata CU può essere determinata a partire dalla resistenza di punta Qc, rilevata dalle prove CPT, mediante la relazione:

N

QCu v0c

essendo:Qc resistenza di punta misurata nel corso delle prova penetrometrica; v0 pressione verticale totale; N fattore di capacità portante (pari a 15 per i terreni normalconsolidati).

Si sono inoltre considerati i risultati del Pocket Penetrometer e del Vane Test, eseguiti lungo le carote del sondaggio a carotaggio continuo.

5.3.2 Caratteristiche Deformative

I parametri di compressibilità e il grado di consolidazione OCR, sono stati ricavati dall’analisi dei risultati delle prove penetrometriche C.P.T., utilizzando le correlazioni empiriche di Ladd & Foot e di Mitchell, rispettivamente per la determinazione del grado di sovraconsolidazione (O.C.R.) e del modulo di elasticità confinato o drento (Ed).

5.3.2.1 Grado di sovraconsolidazione

In assenza di specifiche prove di laboratorio atte a determinare il grado di consolidazione (O.C.R.) delle formazioni litostratigrafiche presenti nell’area, è stata utilizzata la correlazione empirica di Ladd & Fott, Ladd & Altri (1977), normalmente utilizzata in letteratura, espressa attraverso la seguente relazione:

20

0.8

'

v

U OCRC

adottando per Cu i valori ricavati dalle prove penetrometriche ed = 0,23 nel caso di terreni normalconsolidati. Dall’esame del rapporto tra Cu/ ’v, evidenzia la presenza in sito di formazioni coesive normal consolidate.

5.3.2.2 Modulo edometrico

Il modulo di elasticità edometrico è stato calcolato con il metodo di Mitchell e Gardner (1975), sulla base dei risultati delle prove penetrometriche C.P.T., attraverso la seguente relazione:

Cd QE

Dove è un coefficiente variabile in funzione del tipo di terreno, secondo la Tabella 3.

Terreno Qc (Mpa)

CL > 0.7 5 0.7 - 2 3.5

> 2 1.7

ML < 2 2 > 2 4.5

MH-OH \ 4

OL-OH \ 4

Tabella 3 – Coefficiente in funzione del tipo di terreno.

5.4 PROVA CPT1

5.4.1 Formazioni incoerenti

0

5

10

15

20

25

30

10 15 20 25 30 35 40

z(m)

(°)

MITCHELL CAQUOT DE BEER

0

5

10

15

20

25

30

0 50 100 150 200 250 300 350 400

z(m)

E (kg/cm2)

Correlazione di Schmertmann E = 2.5·QC

21

5.4.2 Formazioni coesive

0

5

10

15

20

25

30

0 50 100 150 200 250 300 350

z(m)

CU (kPa)0

5

10

15

20

25

30

0 3 6 9 12 15

z(m)

OCR

AR

GIL

LE

NC

-D

EB

OL

ME

NT

E O

C

AR

GIL

LE

OC

22

0

5

10

15

20

25

30

0.0 0.5 1.0 1.5 2.0

z(m)

CU/ 'vO

Co

rrela

zio

ne d

i Ladd

CU/

' V0

= (

0,2

30,2

3)O

CR

0,8

0

5

10

15

20

25

30

0 20 40 60 80 100

z(m)

Ed (kg/cm2)

Correlazione di Mitchell E = ·QC

23

5.5 PROVA CPT2

5.5.1 Formazioni incoerenti

0

5

10

15

20

25

30

10 15 20 25 30 35 40 45 50

z(m)

( )

MITCHELL CAQUOT DE BEER

0

5

10

15

20

25

30

0 50 100 150 200 250 300 350 400

z(m)

E (kg/cm2)

Correlazione di Schmertmann E = 2.5·QC

5.5.2 Formazioni coesive

0

5

10

15

20

25

30

0 50 100 150

z(m)

CU (kPa) 0

5

10

15

20

25

30

0 3 6 9 12 15

z(m)

OCR

AR

GIL

LE

NC

-D

EB

OL

ME

NT

E O

C

AR

GIL

LE

OC

24

0

5

10

15

20

25

30

0.0 0.5 1.0 1.5 2.0

z(m)

CU/ 'vO

Co

rrela

zio

ne d

i Ladd

CU/

' V0

= (

0,2

30,2

3)O

CR

0,8

0

5

10

15

20

25

30

0 10 20 30 40 50 60 70

z(m)

Ed (kg/cm2)

Correlazione di Mitchell E = ·QC

5.6 PROVA CPT3

5.6.1 Formazioni incoerenti

0

5

10

15

20

25

30

10 15 20 25 30 35 40 45

z(m)

(°)

MITCHELL CAQUOT DE BEER

0

5

10

15

20

25

30

0 50 100 150 200 250 300 350 400

z(m)

E (kg/cm2)

Correlazione di Schmertmann E = 2.5·QC

25

5.6.2 Formazioni coesive

0

5

10

15

20

25

30

0 50 100 150 200 250 300 350 400

z(m)

CU (kPa) 0

5

10

15

20

25

30

0 3 6 9 12 15

z(m)

OCR

AR

GIL

LE

NC

-D

EB

OL

ME

NT

E O

C

AR

GIL

LE

OC

0

5

10

15

20

25

30

0.0 0.5 1.0 1.5 2.0

z(m)

CU/ 'vO

Co

rrela

zio

ne d

i Ladd

CU/

' V0

= (

0,2

30,2

3)O

CR

0,8

0

5

10

15

20

25

30

0 20 40 60 80 100 120

z(m)

Ed (kg/cm2)

Correlazione di Mitchell E = ·QC

26

5.7 PROVA CPT4

5.7.1 Formazioni incoerenti

0

5

10

15

20

25

30

10 15 20 25 30 35 40

z(m)

(°)

MITCHELL CAQUOT DE BEER

0

5

10

15

20

25

30

0 50 100 150 200 250 300 350 400

z(m)

E (kg/cm2)

Correlazione di Schmertmann E = 2.5·QC

5.7.2 Formazioni coesive

0

5

10

15

20

25

30

0 50 100 150 200 250 300 350 400

z(m)

CU (kPa) 0

5

10

15

20

25

30

0 3 6 9 12 15

z(m)

OCR

AR

GIL

LE

NC

-D

EB

OL

ME

NT

E O

C

AR

GIL

LE

OC

27

0

5

10

15

20

25

30

0.0 0.5 1.0 1.5 2.0

z(m)

CU/ 'vO

Co

rrela

zio

ne d

i Ladd

CU/

' V0

= (

0,2

30,2

3)O

CR

0,8

0

5

10

15

20

25

30

0 20 40 60 80 100 120

z(m)

Ed (kg/cm2)

Correlazione di Mitchell E = ·QC

28

6 MODELLO GEOTECNICO

Sulla base di quanto indicato nei paragrafi precedenti, si delinea il seguente modello geotecnico cautelativo, impostato sulle risultanze della prova penetrometrica CPT2 e sul sondaggio S1.

Ori

zzonte

Descri

zio

ne

Pro

fondità t

ett

o (

da

p.c

.)

Pro

fondità lett

o (

da

p.c

.)

Spessore

dello s

trato

Peso V

olu

me n

atu

rale

Resis

tenza a

l ta

glio

non d

renata

Modulo

Edom

etr

ico

Angolo

d'a

ttri

to

Modulo

di Young

zt zl h CU Ed E

[n°] [m] [m] [m] [kN/m3] [kPa] [kPa·100] [°] [kPa·100]

0terreno di riporto sabbioso sabbioso con

elementi di ghiaia fine e media0 3.1 3.1 19 - - 30 60

1Alternanza di terreni argilloso- limosi e

sabbioso limosi3.1 15.6 12.5 19 35 30 - -

2Miscele di sabbie limose e sabbia fine

con intercalazioni argillose15.6 18.5 2.9 19 - - 31 300

3 Argilla debolmente limosa 15.6 20 4.4 19 80 40 - -

IDENTIFICAZIONE PROPRIETA'

Tabella 4 – Modello geotecnico assunto per i vari orizzonti.

6.1 FALDA

Il livello medio delle falda freatica riscontrato nel corso delle indagini geognostiche lungo le prove penetro metriche CPT è a quota -0.70/-1.20 m dall’attuale piano campagna, mentre all’interno del foro di sondaggio è stata rilevata alla profondità di -2.26 m dal piano campagna. Tale diversità è da attribuire all’andamento della marea e all’influenza dei fattori locali.

29

7 BIBLIOGRAFIA

Libri

Carlo Viggiani - Fondazioni

Joseph E.Bowles - Fondazioni

P.Colombo, Francesco Colleselli – Elementi di Geotecnica

F.Cestari – Prove geotecniche in sito

8 ALLEGATI

Stratigrafia del sondaggio

Diagrammi penetrometrici

Prove geotecniche di laboratorio

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