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MULETTI N.5 2016 DAPPERTUTTO Investitori: i nuovi protagonisti Forum Sicurezza 2016 Avanguardie di settore Economia: un trend in ripresa

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MULETTIN.5 2016

DAPPERTUTTO

Investitori: i nuovi protagonisti

Forum Sicurezza 2016

Avanguardie di settore

Economia: un trend in ripresa

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BAOLI: avanguardie per il mondodei carrelli elevatori 8 12 24

Jungheinrichpresenta il nuovo EMD 115i/118

Nuovi rettrattilicon cabina percelle frigo Hyster

Il mercato dei carrelli elevatoriUn business dinamico, tutto in ripresa 6

OM Still: profondo restyling per la linea RX70Trazione ibrida e spazi ergonomici per massimo comfort 16

Il magazzino automatizzatoLe soluzioni tailor made di Automha 31

Ente Certificazione MacchineDa 20 anni garanti della conformità dei carrelli elevatori 36

Safety ExpoLa sicurezza sul lavoro al centro di seminari, convegni e workshop 42

MULETTIDAPPERTUTTO

Muletti DappertuttoRegistrazione del Tribunale di Cagliari

N°11 del 22 Agosto 2013

Direttore ResponsabileMichelangela Vincis

Vicedirettore ResponsabileErika Atzori

Redazione Romolo GentileZenda Martinelli

Giuseppe PintaudiFrancesca Salis

Project ManagerGiuseppe Raspino

Supporto Direzione Marketing Camilla Dallasta

Realizzazione Grafica Marcello Sanna

Giovanni Zoppeddu

Segreteria e RedazioneEx S.S. 131 Km 12,00 – 09028 Sestu, Cagliari

Tel. +39 0702326009Cell. +39 393 8155234

[email protected]

Editore SocialTecnica Editore S.R.L.S.

DisegniFilippo Sbressa

Foto poster Alessandra Ennas

Testimonial PosterValeria Defraia

StampaNuove Grafiche Puddu

Via del Progresso, 609040 Ortacesus (CA)

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4 MULETTIDAPPERTUTTO

Se è vero che i carrelli elevatori ritornano a sollevare l'economia del settore ed i segnali di ripresa arrivano da più fronti, è vero anche che occorre fare una riflessione, alla luce delle ultime vicende che stanno turbando il mondo della logistica. Laddove infatti i segnali sembrano essere più che positivi per il segmento dei carrelli elevatori, un dato incontrovertibile del quale non si può non tenere conto è il fallimento della Hanjin Shipping, una delle più grandi società di trasporto marittimo al mondo che ha presentato richiesta di tutela fallimentare. Una situazione che coinvolge oltre il 70% delle navi della società coreana, abbandonate in mare dopo il digniego ad accedere a diversi porti sia in USA che in Asia ed in Europa; un crac che giustica le preoccupazioni sulla capacità della compagnia di corrispondere le tasse portuali e sull'eventualità di un sequestro dei carichi da parte dei creditori. Sembra superfluo ricordare che il trasporto merci è una delle principali attività dell'economia globale e che forse, il fallimento della Hanjin Shipping, potrebbe alludere a una crisi strutturale del settore dei trasporti marittimi. Se così fosse, le portacontainer ferme incepperebbero di fatto la catena globale di rifornimento dei brand occidentali che producono in Cina e in tutto il Sud-Est asiatico. Posto che oltre il 90% delle compagnie di trasporto marittimo sembra essere sull'orlo della bancarotta perchè l'economia mondiale va a stento, la Cina rallenta, il traffico merci decresce e le grossi navi fanno economie di scala affondando le medie e piccole, il dato che riguarda i carrelli elevatori può dirsi quindi positivo, ma fino ad un certo punto. Di recente, anche il Governo italiano è stato investito della responsabilità di seguire il grave problema delle migliaia di container bloccati sulle navi della compagnia sud-coreana. A seguito di un'interrogazione parlamentare, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha annunciato quelli che saranno i primi provvedimenti per scongiurare una crisi che vede coinvolte centinaia di aziende italiane che hanno merci sulle navi di Hanjin Shipping.A quanto pare infatti, Hanjin avrebbe insoluti anche verso gli operatori portuali italiani, pari ad una decina di milioni di euro. Il valore delle merci italiane bloccate è stimato in un miliardo di euro.Per questo motivo, l'obiettivo prioritario è cercare di comprendere come ritirare l'import e consegnare l'export.In un clima simile, con la logistica in stallo ed i vertici coreani chiamati a fornire informazioni su come intendano gestire gli oltre 20 mila container che statisticamente rappresentano l'in/out da e verso l'Italia fino a Natale, è difficile non essere giustificatamente timorosi. Soprattutto laddove potrebbe nascondersi lo spettro della finanza speculativa e lo spauracchio di un'ennesima bolla, in un momento in cui si presentano, congiuntamente, le crisi bancarie dei gruppi tedeschi tanto cari alla logistica.

EDITORIALEdi Erika Atzori

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6 MULETTIDAPPERTUTTO

MULETTO BUSINESS

Un mercato che sta rico-minciando a crescere, testi-moniando una ripresa della domanda da parte delle aziende. E' questo lo scenario che oggi sembra ridare auge alle tante realtà imprendi-toriali che riprendono a bril-lare nel firmamento della logistica tutta. A dirlo sono i numeri, che confermano un recupero assai importante rispetto al 2008 e alla ripre-sa del 2013, non solo per i grossi gruppi produttori di carrelli elevatori, ma anche per tutte le medie e picco-le imprese che operano nel settore. Negli ultimi 12 mesi, stan-do ai dati diffusi dall'Asso-ciazione Italiana Sistemi di Sollevamento, elevazione e movimentazione e dalla Federazione delle Associa-zioni Nazionali dell'Industria Meccanica, diversi sarebbero, allo stato attuale, i punti di vitalità del mercato. “Gli indicatori macroeconomici parlano di una crescita pres-socché nulla nel nostro Paese”, afferma Angelo Maino Capo-gruppo Sezione Carrelli Industriali AISEM. “Ma nonostante ciò, per l'anno appena passato, il mercato dei carrelli industriali ha positivamente accelerato i suoi ritmi di crescita anche rispetto al 2014.”.E' per questo che il trend di ripresa è ormai un dato provato. Il livello di performance parla chiaro. Conferma (e non “confer-mano” come c'era scritto) il recupero del settore, trainato da una richiesta che giunge in maniera trasversale dal manifattu-riero, dalla Gdo, così come dalla logistica e i trasporti.Ci sarebbe da chiedersi quindi verso quale direzione stia an-dando, oggi, la domanda. L'incremento di ordinativi sembrerebbe privilegiare il segmen-to dei carrelli da magazzino a scapito dei carrelli frontali. Secon-do i dati congiunti AISEM/ANIMA e ASCOMAC/UNICEA, frutto di un’indagine statistica annuale sul settore dei carrelli indu-

striali a cui aderiscono tutti i principali costruttori e distributori operanti in Italia, questo cambiamento di rotta sarebbe dovuto al fatto che il mondo della logistica della Gdo e dei trasporti si stia riprendendo dalla crisi a ritmi più sostenuti di quanto non stia invece facendo il settore manifatturiero italiano. Rassicura e colpisce questo risultato, ancor di più se si pensa che le vendite dei carrelli da magazzino hanno superato i livelli precedenti alla crisi. Il 2015 ha chiuso infatti con un +21% in re-lazione all'anno precedente. Una risalita dovuta anche ai valori di vendita dei carrelli frontali sia termici che elettrici (+9,4% e +16,5%). Nel complesso quindi si evidenzia una crescita del mercato del 13,74%. Molto interessante l'analisi dei dati su base regionale, laddove si evince un comportamento del mercato differenzia-to. La Lombardia ha perso circa 1 punto percentuale; cresciute in-vece Emilia Romagna (+17,49%) e Toscana (+33,94%). Nel Sud, punta di diamante è la Puglia che trova un +40,57% nelle mac-chine da magazzino ed addirittura un +35% sul totale.

La vitalità del mercato fa ben sperareLo stato del business nel mercato dei carrelli elevatori

Segnali di ripresa che arrivano da tutti i fronti, a seguito della crisi che ha attanagliato l'industria negli ultimi anni. Interessanti e nuove possibilità per chi opera nel settore

di Erika Atzori

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8 MULETTIDAPPERTUTTO

Baoli lancia sul mercato italiano 6 nuovi modelli di macchine da magazzino che arricchiscono e completano la gamma dei sollevatori serie EP e degli stoccatori elettrici serie ES. La prin-

cipale novità riguarda il design allungato del timone di guida, che permette all’o-peratore di mantenersi sempre a distanza di sicurezza e migliora la manovrabilità del carrello. Più in dettaglio, i nuovi tran-spallett della serie EP – EP16-N01, EP20-N04, EP25-N03 – con portata da 1600Kg a 2500Kg rappresentano la soluzione ideale per le operazioni di carico e scarico dei ca-

mion, nonché per il trasporto su brevi distanze. In particolare, l’EP16-N01 è perfetto per operare in aree ristrette grazie alla ridotta lunghezza del telaio. I nuovi stoccatori elettrici – ES12-N03, ES16-N02 e ES20-N02 – hanno una portata da 1200 a 2000Kg e sono in grado di svolge-re con facilità gran parte delle operazioni di stoccaggio a piedi, come il prelievo o il posizionamento della merce sullo scaffale. Una delle novità più interessanti è data dal nuovo sistema di sollevamento e abbassamento perfettamente proporzionale e controllato elettronicamente, che assicura massima precisio-ne nelle operazioni di posizionamento e stoccaggio ad ogni altezza di sollevamento oltre che una maggiore sicurezza. La stabilità della macchina è stata inoltre aumentata, adottando una struttura a 4 ruote che permette una movimentazione ot-timale anche dei carichi più pesanti. Per quanto riguarda la scelta dei componenti, Baoli ha puntato

Le avanguardie del carrello elevatoreI nuovi sollevatori e stoccatori a timone lungo, BAOLI

Sei nuove macchine da magazzino dal design innovativo che completano la gamma dei sollevatori serie EP e degli stoccatori elettrici serie ES

sulla qualità selezionandoli tra i migliori marchi leader nel loro settore, permettendo di ridurre i costi di assistenza e di otte-nere una maggior affidabilità nello svolgimento dei compiti più gravosi. Un perfetto esempio è rappresentato dal potente motore tedesco AC Schabmueller, che in combinazione con la trasmissione tedesca Kordel, i freni Intorq e la ruota di trazione Wicke offre il massimo in termini di prestazioni, efficienza ed affidabilità. La ricerca delle migliori soluzioni riguarda ogni det-taglio di queste nuove macchine, come ad esempio la coper-tura principale, che può essere rimossa svitando due sole viti per facilitare le operazioni di manutenzione, mentre le robuste coperture laterali sono studiate per offrire la massima prote-zione da polvere e schizzi d’acqua.I nuovi prodotti sono distribui-ti da una rete di dealer accurata-mente seleziona-ti da OM Carrelli Elevatori, garan-tendo conoscen-za del territorio, ricambi in pronta consegna e assi-stenza pre e post vendita.

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9 MULETTIDAPPERTUTTO

E' innegabile che negli ultimi anni l'Italia sia di-ventata una destinazione d'affari sempre più attraente per gli investitori della Repubblica Popolare. Oggi, nel complesso sono circa 400 le imprese italiane partecipate da soci cinesi; ancora poche rispetto a le oltre duemila italia-ne che investono invece in Cina, ma comunque numerose se si riflette sull'ampiezza del feno-meno. Oltre il 90% delle imprese legate a Pechi-no non sono solamente partecipate ma sotto il controllo del partner del Dragone, per un giro d'affari di circa 7 miliardi e mezzo di euro su un totale di 12 miliardi. Alberto Rossi della Fondazione Italia – Cina ha evidenziato all'interno del rapporto “La Cina nel 2016. Scenari e prospettive per le impre-se”, come il giro di investimenti relativo all'anno scorso sia stato ripartito equamente tra indu-stria (nella misura del 24%), commercio (29%), servizi (26%), costruzioni ed utilities (21%). Il rapporto previsionale, elaborato dal CeSIF, il Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia Cina, raccoglie ricerche, analisi di rischio e previsioni nel breve-medio periodo sulla Cina e gli investimenti in atto.Secondo il rappresentante della Fondazione Italia-Cina, per il prossimo futuro ci si aspetta un trend di crescita visto che i cinesi hanno raddoppiato gli investimenti diretti in Europa, so-prattutto laddove è possibile fare componentistica di qualità. Ancora sulla punta di una mano ma non per questo da meno, le società che operano nel settore dei carrelli elevatori e che annoverano soci cinesi. Prima fra tutte la Om Carrelli elevatori. Se conta, quindi, il passaggio di Pirelli sotto la guida di ChemChina, operazione da 7,4 miliardi se considerata anche l'Opa che ha condotto al delisting da Piazza Affari, è chiaro che gli investimenti cinesi non siano solo diretti verso il patinato mondo del calcio. Anche la toscana Fosber, leader nel settore delle macchine per imballaggi ed i motoscafi Ferretti, vantano partnership con la Repubblica Popolare e la lista potrebbe pro-seguire a lungo.Nonostante quindi l'interesse cinese per il settore dei carrelli elevatori ed in genere per la filiera logistica registri un notevole incremento, la presenza più concentrata di partnership cinesi riguarda ancor di più altri mercati.Secondo Reuters, l’Italia è il secondo mercato di riferimento

per gli investimenti cinesi in Europa e il quinto su scala mon-diale. Il maggior singolo investimento cinese in aziende di Stato italiane è quello di State Grid Corporation che ha comprato il 35% di Cdp Reti da Cassa depositi e prestiti investendovi 2,1 miliardi.Al secondo posto, il 40% di Ansaldo Energia, passato da Finmeccanica a Shanghai Electric Group per 400 milioni di euro. Al centro dell'interesse cinese anche i brand del lusso; basta ricordare l’acquisizione di Krizia (35 milioni), dell’8% di Ferragamo, dei Cantieri Ferretti (75 milioni), di alcuni piccoli marchi qualificatissimi dell’alimentare come gli olii d’oliva Sa-gra e Berio e di altre realtà piccole ma celebri come Fiorucci, Cerruti e, nei motori di nicchia, le moto Benelli. Continuano anche gli investimenti diretti in Italia di gruppi ci-nesi che aprono filiali nel nostro Paese. Secondo l'Istat oggi i cittadini cinesi regolarmente residenti in Italia sono 320 mila. Tra il 2008 e il 2011, nonostante la crisi economica, la loro pre-senza è aumentata del 26%. Pochissimi, tra di loro, i lavoratori dipendenti e moltissimi gli imprenditori: oltre 70 mila partite Iva cinesi sono attive oggi in Italia.

Pechino a caccia di qualitàIndustria e commercio, i settori prescelti dai cinesi in Italia

+32% per gli investimenti di gruppi cinesi nel nostro Paese. Un trend in continua crescita che vede un'impennata delle percentuali superiore al 10% in un solo anno

di Erika Atzori

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10 MULETTIDAPPERTUTTO

Analizzando il mercato globalizzato di oggi, a colpo d'occhio è facile intuire come la logistica e lo spostamento delle mer-ci siano segmenti in grado di trainare le economie. Sarebbe fuorviante però dimenticare che insieme ad essi, vanno di pari passo - sia per sviluppo tecnologico che per andamento di mer-cato -, anche lo spostamento e lo stoccaggio delle stesse merci, attraverso la macchina principe che è il carrello elevatore. Da un simile presupposto, diventa così abbastanza semplice collegare l’andamento delle nostre economie nazionali o mon-diali, cercando di capire come queste si muovano, anche attra-verso la vendita o il noleggio di questi mezzi. Per chi opera nel settore è chiaro comprendere come pochi carrelli venduti vogliano dire poco movimento di merci e quindi un'economia di vendita e di distribuzione delle merci debole. Pochi però sono i settori che hanno una dinamicità importante come quella dei carrelli elevatori: si parla sempre di un settore in costante movimento che muta nel tempo e si adegua alle varie crisi di mercato dirette o indirette. Il settore dei carrelli elevatori, molto più del settore auto, è in grado di trasformare la crisi in opportunità lavorative con tipologie di macchine e soluzioni tecnologiche che si adeguano al momento. E' vero infatti che se il settore dei carrelli termici entra in crisi, in automatico dovrebbe salire la richiesta dei carrelli elettrici che oggi sono diffusissimi all‘interno delle aree di magazzino, sempre più numerose.Altresì, nello stesso segmento, se va in crisi una tipologia di

macchina è probabile che salga la richiesta per alternative sem-pre più funzionali e vicine alle esigenze di clienti sicuramente più preparati rispetto al passato. Ed ecco quindi i carrelli late-rali, trilaterali, i commissionatori verticali, gli stoccatori pronti ad occupare spazi di domanda che si pensavano rimanessero inascoltati e non coperti. La vera battaglia sulle vendite si potrebbe giocare quindi più sulla possibilità di fornire al cliente la macchina giusta per il lavoro richiesto e questo farebbe sì che diventi vitale per le aziende produttrici avere a disposizione un ventaglio vasto di tipologie di macchine da presentare, rendendo possibile la ge-stione e parando al meglio quei colpi che la crisi inevitabilmen-te assesta anche a questo settore. E' quindi una partita che si giocherebbe a colpi di tecnologia, innovazione, sicurezza e rispetto per l’ambiente, con una pro-posta costante di macchine sempre diverse e tecnologicamen-te sempre più avanzate. L'ultimo passaggio fondamentale a cui forse assisteremo, sarà la prossima rivoluzione in ordine di tempo in fatto di moderniz-zazione di macchine. Una è avvenuta in passato con l’avvento di questi mezzi che ha visto una generale diffidenza iniziale per via della sostituzione all’uomo nel caricare e scaricare i mezzi. La seconda la vivremo probabilmente con la distribuzione dei carrelli automatici senza guida umana che vedrà scalzare anche l’operatore alla guida. Insomma, il prossimo futuro, quale che sia la crisi di mercato, vedrà come sempre un solo vincitore.E con tutta probabilità sarà il carrello elevatore.

Qualche riflessione sul mercatoCarrelli elevatori: la dinamicità di un settore sempre in movimento

Un settore che, molto di più di quello automobilistico, muta nel tempo e si trasforma per adeguarsi alle crisi di mercato dirette o indirette

di Giuseppe Raspino

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12 MULETTIDAPPERTUTTO

Jungheinrich Il carrello elevatore a timone più corto al mondoProgettato per l’impiego universale nel commercio e nella logistica, il nuovo EMD 115i/118 arriva sul mercato dopo la presentazione al CeMAT 2016

Lo sviluppo tecnologico non si arresta e il Gruppo Jungheinrich presenta sul mercato i suoi nuovi carrelli con l’innovativa tecnologia di serie, tra cui l’EMD 115i/118. Un carrello elevatore a timone elettrico a doppio piano di stoccaggio con una portata di 1.500 o 1.800 kg, idea-le per stoccaggi leggeri fino a 1.520 mm. Grazie alla bat-teria agli ioni di litio compatta e leggera è stato possi-bile progettare un design avanzato: con una lunghezza dell’avancorpo macchina di soli 558 mm, l’EMD 115i/118 è il carrello universale più corto al mondo della sua categoria.Grazie alle dimensioni straordinariamente compatte, il carrel-lo è notevolmente più maneggevole dei fratelli con batteria piombo-acido e necessita quindi di una larghezza minore del-la corsia di lavoro. L’EMD 115i/118 può così essere impiega-to in modo eccellente negli spazi molto ristretti come negozi, rampe e aree di produzione. In più, grazie al tasto di marcia lenta e al timone sollevato è semplice e sicuro da manovrare.Così Jungheinrich amplia la propria offerta con carrel-li per utilizzo universale, adatti sia per il trasporto e lo stoc-

caggio, che come mezzo negli autocarri e per l’impiego su ascensori. La gamma colpisce grazie alla struttura com-patta, alla straordinaria manovrabilità, per la facilità di utilizzo e per i numerosi vantaggi tecnici ed ergonomici.Con il design del montante stretto dal rivestimento tra-sparente e la forma speciale del cofano batteria, agli operatori viene assicurata una visuale ottimale sia fron-talmente sia sullo spazio circostante. Ciò garantisce un fun-zionamento sicuro anche nei negozi frequentati dal pubblico. Per lavorare in ergonomia, l’EMD 115i/118 con il mon-tante corto consente di sollevare senza problemi il ca-rico da commissionare con un peso fino a 800 kg ad un’altezza di lavoro che non affatica la schiena.Con l’ausilio del sollevamento razze integrato, è possibi-le prelevare contemporaneamente due pallet, in modo che tutto il lavoro possa essere eseguito al doppio della velo-cità, a differenza di ciò che permettono carrelli elevatori e transpallet tradizionali. Inoltre, una maggiore altezza libe-ra dal suolo ed un’ottima trazione lo rendono adatto anche

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per l’impiego su rampe o pavimentazioni irregolari. Le ruote stabilizzatrici con il sistema ProTrakLink assicurano un’ec-cellente stabilità e ottime caratteristiche di marcia anche in curva. Con l’opzione SilentDrive, Jungheinrich offre inol-tre una soluzione per l’impiego in aree sensibili ai rumori: le speciali ruote di carico assicurano una marcia silenziosa.Utilizzando la tecnologia agli ioni di litio, la batteria del car-rello è completamente esente da manutenzione e grazie al caricabatteria incorporato può essere ricaricata rapida-mente e con facilità da una tradizionale presa da 230 Volt. L’EMD offre a scelta una batteria da 24 Volt con capacità di 40 Ah (EMD 115i) oppure 110 Ah (opzionale nell’EMD 118). Le innovative batterie sviluppate internamente da Jungheinrich si caricano in trenta minuti fino al 50% e al 100% in

soli 80 minuti. Senza la necessità del cambio batteria, nell’impie-go su due turni non solo si risparmia sull’acquisto di una secon-da batteria, ma anche su quello dei dispositivi di cambio, sulle aree di ricarica dedicate e sui tempi. La durata è di circa tre volte quella degli accumulatori di energia tradizionali a piombo-acido.Attraverso un display da due pollici, l’operatore può ottenere informazioni in qualunque momento sullo stato di carica del-la batteria, sulle ore di esercizio e sui possibili codici errore. In quanto strumento di indicazione e regolazione centraliz-zato, consente la selezione di tre programmi di marcia. Per la protezione dall’utilizzo non autorizzato del carrello, l’EMD 115i è disponibile con EasyAccess, che permette di metter-lo in funzione con un codice di accesso o con l’ausilio di una scheda transponder invece che con la tradizionale chiave.

Più sicurezza con Jungheinrich EasyAccessJungheinrich EasyAccess è la nuova tecnologia a “chiave intel-ligente” pensata per migliorare la sicurezza di magazzino e in-crementare l’efficienza e la redditività delle flotte. Il sistema impedisce l’accesso al carrello a persone non autorizzate. EasyAccess è disponibile in tre modelli: EasyAccess Softkey con cui l’operatore mette in funzione il mezzo inserendo un codice sul display del carrello; EasyAccess PinCode, pensato per le flotte più grandi, grazie al quale ogni operatore riceve un codice di accesso individuale (fino a 100 codici diversi); EasyAccess Transponder adatto se si utilizzano transponder per il sistema di gestione della flotta ISM Online. Con questa soluzione è possibile leggere e gestire fino a cen-to transponder diversi, senza la necessità per gli operatori di ricordare i codici di accesso.

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14 MULETTIDAPPERTUTTO

Italia-Grecia per un business vincenteL’energia all’ennesima potenza porta il nome di SunlightUna copertura importante sull’intero Paese e una crescita che non stenta: per Sunlight sono mete importanti. L’azienda che progetta e produce accumulatori di tecnologia avanzata ci parla un po’ di sé

Due realtà aziendali, la Sunlight Italy e la casa madre greca, Sy-stems Sunlight S.A. che consentono l’affermazione e la pene-trazione del marchio Sunlight all’interno del mercato italiano. Una sinergia, un binomio che ormai è riconosciuto come sino-nimo di qualità e affidabilità, e che, soprattutto, legato all’ec-cellente velocità di consegna, proietta l’intera realtà aziendale tra i best brand a livello nazionale.Dalla provincia di Vicenza, centro logisticamente strategico, Sunlight crea giornalmente nella sua sede di Lonigo, l’energia che serve a far muovere intere strutture in Italia e in Europa. Grazie ad uno stock costantemente rinnovato, monitorato e verificato in tutte le sue componenti, la realtà aziendale vene-ta è in grado di garantire una rapidità di consegna che non ha molti competitor nel mercato di riferimento: il tutto al miglior rapporto qualità/prezzo, grazie anche alla certificazione ISO 9001-08 che l’azienda può vantare.Skills a cui ormai aspirano tante aziende del settore, in grado di fare la differenza all’interno di un mercato che non concede sconti in fatto di convenienza a 360°.L’utilizzo esclusivo di materie prime di alta qualità, così come il know how derivante dalla progettazione e produzione di bat-terie di tecnologia avanzata quali ad esempio per sottomarini e missili Torpedo, ne garantisce l’affidabilità e l’enorme efficien-za.Le batterie prodotte da Systems Sunlight S.A. rispettano pie-namente le norme internazionali DIN – CEI-EN e IEC e coprono tutti i tipi di esigenze di applicazione, dal semplice funziona-mento ad un turno di lavoro, fino a pesanti operazioni su più turni. Adatte a tutti i tipi di carrelli elevatori elettrici industriali, sia transpallet che controbilanciati, godono di un design acca-tivante, degno di uno studio moderno e meticoloso anche sul versante dell’apparenza.L’assistenza e la distribuzione sui suoi prodotti che Sunlight oggi garantisce sull’intero territorio nazionale, rappresenta per i suoi partners una sicura fonte di affidabilità. Non è un caso se infatti il motto che guida il lavoro di Sunlight sia “Il prodotto giusto al momento giusto”.Una società che, come affermato dai suoi fondatori Wilhelm Menghin e Flavio Scaramuzza, è in costante e continua cresci-ta, che si prefigge sempre nuovi e ambiziosi obiettivi. Di questa virtuosa realtà aziendale, ne abbiamo parlato pro-prio con gli amministratori.Quali sono i numeri di Sunlight Systems?S. :“Sunlight Systems S.A. è un player internazionale per batte-

rie trazione, con un fatturato di oltre 150 milioni di euro l’anno e che occupa negli stabilimenti greci oltre 700 persone”.Un produttore di tutto riguardo, se si pensa che nel 2015 pro-duzione e vendita si sono attestate a un milione e duecentocin-quanta mila celle, e il target per il 2016 è di un milione e mezzo. Come si pone Systems Sunlight rispetto ai suoi competitor mondiali?S. : “Systems Sunlight S.A., con unico stabilimento produtti-vo a Xanthi (Grecia), è una realtà che si posiziona tra terzo e quarto posto al mondo fra i produttori di batterie. Investimenti in ricerca, sviluppo e produzione hanno permesso all’azienda di crescere e radicalizzarsi in oltre 100 Paesi, con presenza di proprie filiali e attraverso l’opera di importatori e distributori autorizzati. E per quel che riguarda invece la sede italiana?S. : “I numeri sono assolutamente in linea con la presenza di Sunlight Italy nel territorio italiano, che, a partire dal 2011, se-gna tassi di crescita annuale costanti di oltre il 20%, coprendo come distribuzione l’intero territorio nazionale”.“Tra i nostri obiettivi di pianificazione aziendale – dichiarano Menghin e Scaramuzza-, il rafforzamento costante e continuo della presenza sul mercato del ricambio è sicuramente la linea guida. Stiamo già individuando aree progressivamente dispo-nibili per un ulteriore ampliamento commerciale. E’ infatti su queste fette di mercato che troveremo presto nuovi impulsi per incrementare il nostro business”, concludono. E’ anche a questo che punta dunque l’occhio attento di Sunlight. Affidabilità, credibilità e correttezza: tre parole necessarie per un unico player vincente, Sunlight Italy.

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16 MULETTIDAPPERTUTTO

Il carrello RX70 si rinnova grazie ad un profondo restyling. Ora disponibili in quattro versioni con portata da 2 a 3,5 tonnella-te, gli RX70 20/35 sono il risultato di un minuzioso lavoro di modifica volto a incorporare nella nuova linea le ultime inno-vazioni dell’azienda, ottenendo un mix ideale tra prestazioni, sicurezza e riduzione dei consumi. Un nuovo modello fa capolino nella gamma: si tratta dell’RX70 - 20, con una portata di 2,0 tonnellate e un baricentro di carico di 600 millimetri.Il passo dei carrelli è stato incrementato in tutta la linea, al fine di migliorarne la maneggevolezza e la precisione a velocità ele-vate, garantendo una movimentazione merci più veloce e al tempo stesso una maggior sicurezza per gli operatori. Inoltre, il preciso sistema di controllo del carrello offre la possibilità di scegliere tra cinque diversi programmi di guida, consenten-do all’operatore di personalizzare le performance della macchina in base alle mansioni eseguite. Lo speciale sistema di trazione ibrida integra inve-ce la potenza dei motori industriali con la trazione elettrica, permettendo di erogare massime pre-stazioni. Spazi estremamente comodi e completa insonorizzazione della cabina offrono all’operatore massimo comfort alla guida, mentre per i guidatori più esigenti c’è anche la possibilità di personalizzare il mezzo

Rinnovamenti in casa OM STILLProfondo restyling per la linea RX70 Trazione ibrida, spazi ergonomici che garantiscono il massimo comfort e riduzione dei consumi. Elevate performance in impieghi esterni ed oltre il 95% dei materiali impiegati è riciclabile

con numerosi optional, come la radio/MP3 player con connes-sione Bluetooth e USB. A testimonianza dell’attenzione di OM STILL per l’ambiente, ol-tre il 95 percento dei materiali impiegati per la costruzione di questi carrelli è riciclabile. I nuovi RX70 riducono al massimo emissioni e consumi grazie al programma di efficienza energetica Blue-Q e al sistema di trazione ibrida. Nelle versioni 30 e 35 viene inoltre utilizzato il principio di recupero dell’energia di frenatura, che viene convertita in energia elettrica e quindi può essere nuovamen-te resa disponibile. Questo sistema, combinato ad un uso ef-ficiente del motore a combustione interna, offre un ulteriore potenziale risparmio energetico e consente un risparmio di carburante fino al 15%. Molto interessante è anche il moto-re trifase incapsulato che permette di allungare gli intervalli di manutenzione del mezzo.Grazie alla loro estrema versatilità, i nuovi RX70 si prestano a svariati utilizzi, ma esprimono il massimo del loro potenzia-le negli impieghi esterni, dove le distanze di movimentazione sono lunghe e laddove sono necessarie elevate performance.

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Pioniera e leader nazionale nel settore Motive Power, Welco-me garantisce una qualità del servizio a cui abbina lo straor-dinario pregio dei suoi prodotti, frutto di più di trent’anni di attività nel settore batterie dei carrelli elevatori e del rispetto puntuale dei protocolli stabiliti dalla normativa internazionale UNI EN ISO 9001. L’impresa che ha sede a Nichelino, in provincia di Torino offre i migliori prodotti al miglior prezzo e un servizio di assisten-za tempestivo, operato da tecnici altamente qualificati presso la propria officina o direttamente a domicilio in tutto il nord-ovest d’Italia.Welcome dispone di un’ampio magazzino che garantisce la ri-soluzione rapida dei problemi dei suoi clienti, sia per la forni-tura che per la riparazione certificata, con ricambi appropriati.Ed è proprio a Nichelino che Welcome dispone di un’area ope-rativa di circa 3000mq coperti, da cui diparte i suoi servizi e prodotti, servendo le province di Torino, Cuneo, Asti, Alessan-dria, Biella, Novara, Vercelli e Aosta.Partner storico per batterie Exide/GNB a marchio Magneti Ma-relli e Sonnenshein, la Welcome fornisce batterie di indiscusso valore in termini di affidabilità e sicurezza, a tecnologia acido, gel e litio, disponibili sia in elementi montati in cassoni metalli-ci completamente rivestiti da materiale plastico “fertenatura” che in monoblocchi.Alta qualità anche nel settore carica batterie sia tradizionali con trasformatore che ad alta frequenza per efficienza energe-tica, ottimali per la ricarica di tutte le batterie. La Welcome è specializzata inoltre in accessori per le batterie

WELCOME S.r.l.Soluzioni di accumulo energia per un mondo in movimentoDal 1977, un punto di riferimento nel settore dell’alimentazione elettrica. Batterie industriali, carica batterie e accessori in vendita e a noleggio

(tappi, connessioni, bulloni) e per la sala carica (demineraliz-zatori, taniche, neutralizzante), che completano la gamma di prodotti sempre disponibili a magazzino.Il servizio d’assistenza dispone di oltre 10 tecnici con furgoni attrezzati a officine mobili ed opera sia su chiamata, che per interventi di manutenzione preventiva programmati periodi-camente (D. lgs. 81/2008), per rabbocchi acqua e consulenze.Il service è gestito informaticamente e consente alla società piemontese di gestire al meglio le chiamate presso il cliente e le commesse/lavorazioni in officina.Welcome offre anche la formula del noleggio delle batterie sia a breve che a lungo periodo che regala al cliente massima affi-dabilità tecnologica, batterie sempre in linea con le normative sulla sicurezza, massima trasparenza di programmazione dei costi aziendali, nessun immobilizzo di capitale e interamente deducibile.La sua mission è offrire una proposta di grande specializzazio-ne. La stessa specializzazione che sta dietro assistenza, vendi-ta, noleggio e consulenza di alta qualità e prezzo competitivo.Il valore aggiunto di Welcome è quello di consentire ai propri clienti di avere costi certi, nonché trasparenza, alta qualità e un servizio garantito e certificato, a cui si sommano un’assisten-za 24/24H e una pronta consegna capaci di risolvere qualsiasi problematica senza limiti spazio-temporali e costi aggiuntivi.

Per maggiori informazioniTel. 011 6290260 E-mail: [email protected]

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18 MULETTIDAPPERTUTTO

Come tutte le società, anche la Pieragnoli ha un modello di lavoro. Se dovesse descrivere il vostro, come lo definireste?P. : “Definirlo con un aggettivo sarebbe riduttivo. Tutte le azio-ni che quotidianamente svolgiamo all'interno dell'orario lavo-rativo e non, sono improntate alla massima soddisfazione del cliente. Per la nostra realtà, rapidità, disponibilità e ottimizza-zione, non sono solo parole. Giochiamo le nostre carte sulle tempistiche. Siamo seriamente impegnati a rispettare rapidità delle consegna e nel risolvere ogni tipologia di problema nel minor tempo possibile. Il tempo, si sa, è tiranno. E la Pieragnoli srl non ama perderne.

Per questo motivo, abbiamo cercato di ottimizzare i processi lavorativi, prima di tutto operando una selezione mirata dei ri-cambi a stock, fondamentale per noi ricambisti”.

La vostra è un'azienda storica. Come si è evoluta nel tempo in relazione alla comunicazione con l'esterno? P. : “Ci siamo assolutamente adeguati ai tempi. La nostra ricer-ca di soluzioni innovative non teme nuove sfide. Oggi, utilizzia-mo il più possibile la comunicazione via Web. Siamo presenti sui Social e - anteprima assoluta -, a giorni sarà on-line il nostro nuovo sito internet, in una veste completamente rinnovata,

Pieragnoli S.r.l.Marketing & Comunicazione: gli strumenti percomunicare l'azienda

Ne abbiamo parlato con Riccardo Pieragnoli, Amministratore in pectore della società toscana di ricambi per carrelli elevatori

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19 MULETTIDAPPERTUTTO

che offrirà una facilità di consultazione da parte degli utenti senza precedenti”.

Non c'è Comunicazione senza Marketing e viceversa. Quindi dopo aver chiarito le modalità con cui comunicate con l'ester-no, resta da chiarire quali siano le attività di marketing che la vostra azienda persegue.P. : “Fermarsi al sito internet o ai Social per noi sarebbe ridutti-vo. Se da una parte è vero che questi strumenti devono essere in un certo qual modo utilizzati assiduamente, lo è altrettanto il fatto che i “vecchi sistemi” continuano a dare grandi risultati. Quindi innovazione si, ma soprattutto “integrazione” dei diver-si sistemi come ad esempio la mailing list.Periodicamente la Pieragnoli S.r.l. invia ai suoi clienti e-mail di offerta per materiali di consumo, a prezzi speciali. Non solo. Due volte l'anno siamo soliti organizzare piccoli ritrovi con tan-to di rinfreschi: eventi che ci consentono di presentare i nuovi prodotti e le nostre iniziative”.

Che azioni avete messo a punto per mantenere la vostra po-sizione sul mercato di riferimento? P. : “Dal settembre 2014 la gestione aziendale di Pieragnoli S.r.l. è cambiata. Insieme agli addetti al commerciale, abbia-mo messo a punto - per una fetta della nostra clientela -, una nuova strategia. Questa include diversi strumenti che rendono più interessante il nostro ventaglio di proposte. Prezzi mirati, nuovi prodotti e promozioni con premi al raggiungimento di obiettivi prefissati, sono solamente alcune delle azioni che ab-biamo messo a punto per mantenere invariata, laddove non migliorare, la nostra posizione”.

Il vostro è un settore molto competitivo. Quali strategie ven-gono studiate per non soccombere ai competitor? P. : “Tutti i giorni studiamo nuove formule di vendita e soprat-tutto nuove promozioni. A differenza di molte aziende, tenia-mo molto al rapporto diretto con i nostri clienti. Con loro, man-teniamo i contatti per vie brevi e non smettiamo di rispondere celermente alle esigenze che possono manifestarsi ogni gior-no. Non è raro che mi rechi personalmente nelle loro aziende, così come fanno anche tutti i nostri agenti del commerciale. Il rapporto personale se potuto coltivare, spesso rende molto di più”.

La Pieragnoli S.r.l. è una società di forze giovani. Quale appor-to può offrire la "freschezza" dei soci e dei dipendenti? Qual è il loro valore aggiunto? P. : “Dal 2014, nella nostra azienda si sono superare le vecchie remore classiste che dividevano il dipendente dal titolare. L'a-zienda era ad un bivio e la verve e la voglia di dimostrare al mondo che anche in situazioni molto precarie si può andare avanti e far meglio, ha spronato i miei collaboratori. Come? Si sono assunti l'onere di riprendere la società, anche entrando a far parte dell'assetto societario, salvaguardando così non solo i loro posti di lavoro. Quindi può, la loro freschezza, dare un apporto alla nostra società? Qual è il loro valore aggiunto?Sono LORO, il vero valore aggiunto. Sono LORO, la Pieragnoli S.r.l.”.

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20 MULETTIDAPPERTUTTO

Frequenti operazioni di carico e scarico degli automezzi, neces-sità di operare anche all’aperto in ogni condizione climatica, intensi ritmi di lavoro imposti dalle tabelle di marcia e dalla concorrenza: il settore dei trasporti e della logistica mette a dura prova i carrelli elevatori, chiamati a garantire alta produt-tività ed estrema affidabilità. Non meno importanti sono le dotazioni di sicurezza, indispen-sabili in un ambiente di lavoro caratterizzato anche da dislivelli quali ad esempio baie di carico, rampe e dal frequente impiego di lavoratori interinali. La gamma dei carrelli elevatori CAT Lift Trucks, distribuita in Italia da CGM, comprende numerosi modelli perfettamente idonei alle esigenze delle aziende che operano nel settore dei trasporti e della logistica. Particolarmente indicati per queste applicazioni sono i carrelli elettrici della serie EP25-35N, che comprende cinque modelli con portate di 25, 30 e 35 quintali, tutti caratterizzati da alte prestazioni in termini di velocità di spostamento e sollevamento, eccezionale comfort di guida, ri-dotto raggio sterzante e dalla possibilità di estrazione laterale della batteria.Non a caso, un sondaggio condotto recentemente da CGM in-terpellando un centinaio di carrellisti in varie regioni italiane

ha rivelato un altissimo livello di soddisfazione per i carrelli EP25-35N. Tra le principali caratteristiche di queste macchine è compreso il Sistema di Guida a Risposta Veloce (Responsive Drive System, RDS), che include il controllo della velocità adat-tabile. Reagendo alla rapidità di azionamento dell’acceleratore e dei comandi idraulici, questo dispositivo seleziona istanta-neamente la modalità più appropriata. L’RDS garantisce anche una maggiore dolcezza di tutti i movimenti, in particolare gli avvii e gli arresti. Inoltre, la funzione di controllo intelligente in curva, ha il merito di ridurre la velocità in modo naturale e confortevole.Tutti i carrelli CAT Lift Trucks garantiscono standard elevatissimi di sicurezza e comfort per l’operatore. A seconda dei modelli, la sicurezza è garantita da una varietà di dispositivi tra cui il sistema di rilevamento di presenza dell’operatore, il limitatore di velocità, il pulsante elettronico che facilita l’inserimento del freno di stazionamento, la funzione di anti-rotolamento all’in-dietro. Per quanto riguarda la riduzione dei fermi-macchina, va ricordato che CGM mette a disposizione degli utilizzatori una rete di assistenza tecnica estremamente qualificata, presente in modo capillare sull’intero territorio italiano.

CAT Lift TrucksL'offerta per i settori edile, dei trasporti e della logistica

Comfort per il conduttore di carrelli elevatori e dotazioni di sicurezza tra le prioritàdelle macchine CAT

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21 MULETTIDAPPERTUTTO

Anche il settore edile richiede doti e prestazioni particolari ai carrelli elevatori. Doti richieste non soltanto dalle aziende costruttrici che operano nei cantieri, ma anche dai rivenditori di materiali edili dotati di grandi aree di stoccaggio all’aperto. Prestazioni di sicurezza, indispensabili in un ambiente di lavo-ro caratterizzato anche da terreni accidentati e dal frequente impiego di lavoratori interinali. La gamma dei carrelli elevatori CAT Lift Trucks, distribuita in Italia da CGM, comprende nume-rosi modelli utilizzabili nel settore dell’edilizia. Per quanto ri-guarda i carrelli diesel, i prodotti CAT più indicati per queste applicazioni sono quelli della famiglia DP40-55N, con portata compresa tra 4,0 e 5,5 tonnellate. Queste macchine sono equi-paggiate con un nuovo motore a basse emissioni (EURO Stage IIIB) caratterizzato da basso consumo, alta densità di potenza, alta affidabilità e costi d’esercizio contenuti. Il propulsore im-piega un filtro antiparticolato interamente metallico che non richiede manutenzione e che – grazie alla rigenerazione passi-va - permette di bruciare la fuliggine durante il normale funzio-namento del carrello, senza richiedere pause ad hoc. I carrelli di questa famiglia sono idonei anche all'utilizzo di attrezzature speciali. Per quanto riguarda i modelli elettrici, particolarmen-

te indicati per il settore edile, CAT annovera i carrelli della se-rie EP25-35N, che comprende cinque modelli con portate di 25, 30 e 35 quintali. Tutti caratterizzati da alte prestazioni in termini di velocità di spostamento e sollevamento, ecceziona-le comfort di guida, ridotto raggio sterzante e dalla possibilità di estrazione laterale della batteria. Non a caso, un sondaggio condotto recentemente da CGM interpellando un centinaio di carrellisti in varie regioni italiane ha rivelato un altissimo livel-lo di soddisfazione per i carrelli EP25-35N. Anche per queste macchine è compreso il Sistema di Guida a Risposta Veloce (Responsive Drive System, RDS). Entrambe le famiglie CAT, diesel ed elettrica, garantiscono standard elevatissimi.

Compagnia Generale Macchine SpA Via Lazio, 1 40069 Zola Predosa (BO) – Italy Tel. +39 051750504 – Fax +39 051 751282 Email: [email protected] www.cgmcarrelli.it

L’offerta CAT Lift Trucks per il settore edile

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22 MULETTIDAPPERTUTTO

MULETTO E AVANGUARDIE

Mobilità e trasporto di merci e di persone nella direzione della sostenibilità: questa la sfida per l'intero comparto della logi-stica, confermata dagli obiettivi fissati dall'Unione Europea e dall'azione di governo che sembra andare in questa direzione.Proprio a questo proposito, il Freight Leaders Council ha dedi-cato alla sostenibilità il suo rapporto annuale, il quaderno 25. Come ha dichiarato la vice presidente Clara Ricozzi, “Il quader-no prende le mosse dai risultati dell'ultima conferenza sul cli-ma di Parigi che ci dice che con il trend attuale, nel decennio 2020/2030, i trasporti, intesi come sistema, saranno responsa-bili del 50% della produzione mondiale di CO2 e la parte “mer-ci”, rappresenta il 40% di questa quota”. Il Freight Leaders Council ha lanciato le sue soluzioni, tra le quali spunta il tanto contestato calcolo della CO2 in fattura. Fra le varie proposte, spiccano anche altre interessanti inizia-tive come supportare il progetto che interessa la rete di distri-buzione del carburante bio (l'interporto di Novara è capofila di questa iniziativa). Limitare gli impatti negativi sull'ambiente, nella direzione dell'efficienza e della riduzione degli sprechi, dello sfruttamento di energie alternative. Tra le esperienze virtuose nel nome della sostenibilità, fonda-mentale è citare quella relativa alla mobilità urbana dell'ultimo miglio, cioè del tratto finale del viaggio delle merci dai luoghi di produzione fino ai punti di consegna: case, supermercati, uffici.

Per razionalizzare questi transiti, di recente, Fedit, l'Associa-zione dei corrieri espresso, e Lega autonomie, alla quale fan-no riferimento regioni e comuni, hanno siglato un'intesa per favorire comportamenti virtuosi affinchè i centri urbani siano smart e green allo stesso tempo. Come già accaduto a Torino, dove il Comune garantisce ai cor-rieri la possibilità di effettuare i trasporti senza limiti (in tutte le aree della città) a patto che le aziende utilizzino, per questo scopo, mezzi ecologici. Guglielmo Nardocci, responsabile delle relazioni esterne di Fe-dit ha dichiarato ai microfoni di Radio24, che a fronte di un efficiente sistema di consegna delle merci è necessario oggi più di ieri, che ci sia anche un sistema green di supporto. Fonda-mentale sarà la ricerca, da parte di tutti gli attori in gioco, di declinare un sistema per tutte le città veloce e pulito. In due parole, smart e green.

Logistica e AmbienteIl quaderno 25 del Freight Leaders Council scommettesulla sostenibilità

Una sfida alla sostenibilità per l'intero comparto della logistica, quella contenuta nel rapporto annuale, all'indomani della Conferenza sul Clima di Parigi

di Giuseppe Pintaudi

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24 MULETTIDAPPERTUTTO

Nuovi retrattili con cabina per celle frigo HysterMassimo comfort e protezione anche alle temperature più basse Grazie ad un accurato studio di ergonomia e funzionalità i nuovi retrattili per celle frigo garantiscono massimo comfort e totale sicurezza

Le celle frigo dell’industria alimentare sono tra i settori di ap-plicazione più difficili per la logistica: in locali a temperatura controllata l’operatore ha bisogno di lavorare in condizioni di sicurezza e comodità, per mantenere alti i livelli di produttività.La nuova cabina per celle frigo di Hyster è il frutto di un’atten-ta progettazione incentrata proprio sul bisogno di comfort e libertà di movimento dell’operatore, durante tutto il turno di lavoro ma non solo. Grazie alla sua struttura solida e robusta, la cabina garantisce la protezione dei comandi e degli altri com-ponenti, salvaguardando l’efficienza e la durata del carrello. Il design compatto permette inoltre di mantenere inalterate le dimensioni totali della macchina e lo spazio necessario per la

movimentazione delle merci. La cabina per celle frigo è disponibile su tutti i modelli di re-trattili della gamma, con capacità di sollevamento da 1,4 a 2,5 tonnellate ed è totalmente integrata nel carrello così da non comportare alcuna variazione di ingombro. Entrando nel dettaglio degli aspetti distintivi della progettazio-ne, la cabina è dotata di isolamento termico e di un impianto di riscaldamento che garantisce all’operatore una temperatura confortevole. Quando le operazioni richiedono frequenti en-trate ed uscite dalle celle, Hyster è in grado di fornire vetri ri-scaldati per evitare la formazione di condensa, che limiterebbe la visibilità. Le finestrature sono disponibili in due diversi ma-

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teriali: in policarbonato per le applicazioni in cui sono presenti alimenti esposti all’aria, oppure in cristallo per tutte le altre. Un requisito a cui è stata dedicata grande attenzione è la visi-bilità: la porta è dotata di un’ampia superficie vetrata mentre il tettuccio di protezione in policarbonato è stato studiato per massimizzare la facilità delle operazioni in quota. Numerosi gli

accorgimenti costruttivi che rendono la cabina estrema-mente pratica ed ergonomi-ca: la porta incernierata è facile da aprire e chiudere, il movimento di salita è facili-tato da un comodo gradino di accesso (371 mm da ter-ra), mentre un’ampia pro-fondità del piano di calpe-stio consente all’operatore di lavorare in un ambiente senza costrizioni. Comple-tano l’equipaggiamento del carrello un sedile ammortiz-zato, un piantone dello ster-zo regolabile e un interfono opzionale. I vantaggi della cabina si sommano a quelli offerti dai carrelli retrattili Hyster, che sono stati progettati con componenti resisten-ti all’umidità ed alle basse temperature e possono rag-giungere velocità di trasla-zione massime di 14 km/h e

velocità di sollevamento di 0,8 m/s. Numerose sono, infine, le opzioni disponibili per migliorare la produttività dei turni di lavoro: autolivellamento orizzontale delle forche, auto centraggio del traslatore, indicatore di altez-za, sistema visivo di posizionamento laser e smorzamento di fine corsa.

CLS SpA (www.cls.it), società del gruppo italiano Tesa, è un’azienda di servizi dedicata alla vendita, al noleggio, e all’assistenza di carrelli elevatori, macchine e attrezzature per ogni settore della logistica italiana. CLS è dealer esclusivo in Italia della gamma di carrelli elevatori Hyster, prodotti dal gruppo NACCO Industries tra i primi leader mondiali del set-tore. Un organico di oltre 300 persone, la Direzione Generale a Carugate (Mi), 11 filiali, 9 centri operativi, 180 officine mo-bili, 5000 mezzi a noleggio, 150 modelli da 1 a 56 tonnellate, fanno di CLS una Solution Company al servizio della piccola e grande impresa italiana, per soluzioni e servizi nelle scelte di movimentazione dei materiali e della logistica.Hyster® è uno dei marchi leader a livello mondiale per le macchine per la movimentazione dei materiali e offre oltre 140 modelli di carrelli controbilanciati, carrelli da magazzino e macchine per la movimentazione di container. La società in-veste in modo considerevole nella ricerca e nello sviluppo per garantire che i prodotti Hyster® siano sempre all’avanguardia nel settore. Questo ci permette di fornire la massima affida-bilità e bassi costi di proprietà per le operazioni più impegna-tive, ovunque. Hyster Company (www.hyster.com) è una delle principali aziende al mondo di progettazione e fabbricazione di carrelli elevatori e fa parte del gruppo NACCO Materials Handling Group, Inc. (NMHG).

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GNB®Batterie TENSOR, la soluzione per i carrelli più sofisticatiMassima efficienza energetica e adattabilità a numerosi campi di applicazione: caratteristiche uniche confermate dai test di laboratorio

Una lunga esperienza nello sviluppo di batterie ad acido libe-ro per applicazioni che richiedono efficienti prestazioni in ogni condizione ambientale: da questo nasce la Tensor, la batteria di segmento premium di GNB®.La Tensor è frutto di una continua attività di ricerca e sviluppo condotta nei laboratori di tutto il mondo da Exide Technolo-gies, azienda alla quale appartiene la divisione GNB®.Exide è tra i primi al mondo nello sviluppo di soluzioni di ac-cumulo di energia per tutti i settori e, nel campo industriale, GNB® si distingue per la completezza e la personalizzazione di tutti i suoi prodotti, tanto da essere fornitore dei più grandi OEM a livello globale.Nel mondo della trazione, l’azienda offre per ogni carrello ele-vatore la giusta soluzione, studiata su misura sulle esigenze di performance, efficienza energetica ed esercizio lavorativo. Quando si tratta di carrelli elevatori moderni, dalle elevate pre-stazioni, Tensor si dimostra una soluzione ideale. Una gamma di batterie di capacità e potenze differenti, la cui tecnologia è stata pensata proprio per i carrelli di ultima generazione, uti-lizzati in applicazioni che richiedono un impiego ad estreme condizioni termiche o su più turni di lavoro.Per tutte le applicazioni in cui le tradizionali batterie mostrano dei limiti a livello di prestazioni, la Tensor riesce a combinare la consolidata tecnologia delle batterie classiche ad acido libero a eccellenti performance.

Risulta così adatta a quelle applicazioni che sono caratterizzate da un utilizzo dei carrelli a temperature estreme, quali celle frigorifere o elevate temperature, e su più turni di lavoro, che richiedono biberonaggi e cariche rapide. La batteria Tensor consente infatti di ridurre o evitare completamente il cambio batteria perché si presta a ricariche occasionali, senza influire sulle prestazioni.Tra i principali punti di forza della batteria Tensor, vi è ai primi posti l’efficienza di ricarica. Le Tensor possono essere comple-tamente ricaricate in 4 ore dall’80% di profondità di scarica, con l’utilizzo del kit di ricarica rapida composto da caricabatte-

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rie, sonda di temperatura e sistema air.Per questa gamma è stato infatti creato un caricabatterie con una speciale curva di carica, denominata profilo Z. Il caricabat-terie dedicato permette di incrementare l’efficienza dell’opera-zione di ricarica, estendendo il tempo di servizio della batteria .A completamento del kit, il sistema air previene in modo ef-ficace l’effetto della stratificazione dell’acido e garantisce alla batteria di mantenersi in ottimo stato, mentre la sonda di tem-peratura consente il mantenimento di una temperatura com-plessivamente più bassa, salvaguardando la vita della batteria.La perfetta sintonia con cui lavorano tutte le componenti del kit di ricarica, unita alla speciale struttura interna delle Ten-sor, permette alla batteria di tollerare elevate correnti in fase di carica e scarica, consentendo così frequenti biberonaggi e riducendo al minimo la necessità di cambio della batterie, che non subiscono perdite di efficienza nel tempo. Un ulteriore vantaggio che offre la Tensor è il mantenimento di un’ottima efficienza e capacità anche a condizioni termiche

estreme. Le batterie dei carrelli elevatori utilizzati in applicazio-ni all’aperto sono infatti soggette a una vasta gamma di tem-perature e a frequenti escursioni termiche; per questo motivo diventa di fondamentale importanza affidarsi a una batteria che non subisca perdita di potenza a diversi stati termici e che in fase di carica e scarica presenta una varianza di temperatura che sia mediamente inferiore alle batterie standard.

In applicazioni in cui è richiesto il massimo dei requisiti, la Tensor rappresenta la risposta più efficace. L’elevata densità di energia garantisce prestazioni impareggiabili, mentre l’ef-ficiente recupero energetico e il mantenimento di una bassa temperatura, permettono un incremento dei tempi di utilizzo e della vita operativa. L’eccellente efficienza energetica si traduce in un contenimen-to dei costi operativi e la lunga vita di servizio, unita alla sem-plicità del riciclo, rende la batteria Tensor una batteria attenta alle esigenze dell’ambiente.

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La serie MS10-16 di sollevatori con operatore a terra sostitui-sce l’attuale serie MS e introduce alcune caratteristiche avan-zate, fra cui comandi ridisegnati e capacità di sollevamento e portata fino ad un massimo di 1,6 tonnellate. Il responsabile Yale dei prodotti da magazzino, Ron Farr, ha dichiarato: “Il no-stro nuovo carrello persegue la filosofia Yale di progettazione in base alle esigenze dell’operatore. Il risultato è un sollevato-re con operatore a terra estremamente controllabile e agile, adatto per operatori di qualsiasi altezza e livello di esperienza.In quello che è un settore veramente competitivo, i consolidati valori Yale® di affidabilità, manutenibilità, ergonomia, produt-tività e bassi costi di gestione consentono alla nostra serie di sollevatori di distinguersi decisamente dalla concorrenza.”La nuova serie MS 10-16 è ideale per le attività che si svolgo-no in locali di piccole dimensioni, dove lo spazio di manovra è limitato. Grazie alla struttura robusta e alla grande versatilità, la serie MS10-16 rafforza il vantaggio di Yale nei confronti della con-correnza nei locali dei supermercati, nei magazzini di piccole dimensioni e nelle celle frigo con temperature fino a -30°C. Ma non solo. Si distingue nei settori della produzione industriale e delle attività di vendita al dettaglio (come ad esempio i negozi per il fai da te) e nelle attività di assemblaggio.Il modello introduce una serie di caratteristiche, fra cui:

Yale Europe Materials HandlingSollevatori con operatore a terra: maggiore confidenza agli operatori Eccellente visibilità attraverso il montante e comandi di sollevamento preciso del carico. E’ la nuova serie di sollevatori con operatore a terra che Yale ha recentemente lanciato e che promette numerosi vantaggi ai clienti

Comandi sterzo e operativi ridisegnati per facilità di movimen-tazione e posizionamentoCapacità di sollevamento e trasporto di carichi fino a 1,6 ton-nellateVisibilità ottimale attraverso il montante, che consente all’o-peratore di vedere chiaramente il carico e le forche durante il prelievo e il deposito dei carichiComandi di sollevamento proporzionali e di precisione sepa-rati, per il preciso posizionamento delle forche e per la movi-mentazione di carichi delicati.“Crediamo che queste capacità, abbinate ad una velocità mas-sima di marcia fino a 6 km/h, faranno sì che questo modello verrà apprezzato per le sue prestazioni, per la controllabilità e per la produttività” ha aggiunto Ron Farr.La serie Yale MS 10-16 è stata progettata per garantire una fa-cile manutenzione, mentre il design durevole e il basso consu-mo energetico consentono di tenere sotto controllo i costi di esercizio.Questa nuova serie offre una gamma completa di opzioni, che consente di personalizzare adeguatamente il sollevatore per l’applicazione di ogni singolo cliente. Queste comprendono ac-cessori che agevolano il lavoro, come l’estrazione laterale della batteria, le forche di lunghezza e larghezza differenti, l’accen-sione tramite tastiera, la griglia reggicarico integrata e varie opzioni di garanzia estesa.

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Partita dallo stoccaggio, passando per il semi-automatico, Au-tomha approda al magazzino completamente automatizzato abbracciando la filosofia delle soluzioni “tailor made” ma ba-sate su prodotti standard e perfettamente ingegnerizzati.Forte del suo background, l’azienda vince la sfida nata sul finire degli anni Settanta dall’attuale Presidente, Franco Togni, che ha investito sull’automazione degli impianti dando un’impron-ta innovativa all’intero settore.Una mission ed un core business che puntano indistintamente a tutti i campi applicativi, creando soluzioni ad hoc anche per la difficile industria del freddo garantendo tranquillamente so-luzioni fino a -30°.Ed è su questa spinta all’innovazione che nel 2002 vede la luce il prototipo di Autosat®, il primo veicolo semi-automatico cre-ato e brevettato dall’azienda. Autosat® è una macchina semi-automatica alimentata con batteria, in grado di muoversi autonomamente per lo stoccag-gio automatico dei pallet, in una corsia di scaffale tradizionale drive-in. Un mezzo che, grazie al perfetto imagazzinamento au-tomatico ad alta densità, consente il massimo sfruttamento del volume di magazzino. Si tratta di un macchinario che dimostra tutta la sua efficacia soprattutto nel caso di ripetuto svuotamento/riempimento

Automazione innovativaIl magazzino automatizzato: i numeri vincenti di AutomhaDesign, sviluppo, realizzazione, installazione e collaudo. Tappe fondamentali per i progetti della multinazionale leader nel campo dell’automazione

nello stesso canale, come per esempio nella gestione delle aree di buffer.Disponibile in due versioni, con radiocomando multifunzione e palmare, comandato con wifi attraverso comunicazione WMS tra navette e veicoli a guida automatica AGV.Il 2010 segna un vero e proprio spartiacque per Automha, quanto ad innovazione. L’azienda presenta infatti AutosatMo-ver, un veicolo senza batteria, dotato di un super-condensa-tore in grado di caricare lo shuttle in pochi secondi ad ogni missione. Il veicolo madre, AutosatMover®, completamente automatico, è in grado di ricaricare la navetta satellite Supercap®- in pochi minuti, semplicemente sfruttando l’energia in esubero del vei-colo madre. Il satellite a bordo viene infatti comandato dalla

navetta madre via wifi e destinato alle operazioni nei diversi canali di stoccaggio per il prelievo/deposito dei pallets in au-tomatico. Un’innovazione che consente un enorme risparmio energetico ed una semplificazione gestionale di enorme prestigio. Automha è oggi leader tecnologico mondiale per la capacità di trasformare vincoli in opportunità, progettando ogni interven-to a partire dalle esigenze del committente. Due aree produttive, in Italia ed in Cina, per un’azienda che sedi operative in tutto il mondo. Dagli Stati Uniti all’India, Ame-rica latina ed Europa.

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34 MULETTIDAPPERTUTTO

Gli infortuni sul lavoro sono purtroppo cronaca di tutti i gior-ni. A fornirci un quadro esauriente su quelli che riguardano i conducenti di carrelli elevatori è la Banca dati delle professioni dell’Inail, che, tra dati e statistiche, fotografa la situazione ita-liana fornendoci non pochi spunti su cui riflettere. Il tema della sicurezza è largamente dibattuto nel nostro pae-se, malgrado vi siano realtà che ancora oggi operano senza che i minimi requisiti di sicurezza vengano presi in considerazione. Eppure, rispetto al passato, un grande passo in avanti è stato fatto da tantissime aziende che hanno compreso come lavora-re in sicurezza metta al riparo da tanti rischi fiscali, giudiziari e

di salute. I report Inail vengono aggiornati annualmente e rappresenta-no con precisione un triennio di dati di infortuni. Nello speci-fico, per quel che attiene le malattie professionali, nei tre anni di riferimento che vanno dal 2013 al 2015, si passa da 51 del biennio 2013/2014 - di cui indennizzate 42 per il primo anno e 36 per il secondo e terzo -, a 43 del 2015 con una percentuale di indennizzo pari all’82,4% per il 2013, al 70,6 % per il 2014 e per il 2015 all’83,7%.Campania, Emilia Romagna e Friuli le regioni più colpite da pa-tologie professionali, rispettivamente con 10, 8 e 7 casi; bene

Lente di ingrandimento su infortuni e patologieI report statistici fotografano la realtà italiana:tutti i dati del triennio 2013/2015

La Banca dati delle professioni dell’Inail ci informa riguardo le malattie professionali,gli infortuni e la loro incidenza regionale, distinguendo per tipologia, sede dell’incidente,sesso ed età

MULETTO SICURO di Erika Atzori

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invece per il sud Italia, con Sardegna 0%; Si-cilia, Calabria, Puglia e Basilicata con casi tra 1 e 2. Ad essere stati mag-giormente interessati alle malattie professio-nali gli uomini, con una percentuale del 93,8% soprattutto di fascia di età compresa fra i 50 ed i 64 anni (62%), seguiti dal 28,3% dei lavoratori fra il 35° ed i 49° anno di età.Le patologie più diffuse

sembrano essere le neoplasie, seguite dalle malattie del siste-ma nervoso e da quelle dell’orecchio e del sistema respirato-rio. Percentuali nettamente più basse per le malattie della cute e del sistema osteomuscolare. Le malattie professionali definite positive per luogo di nascita, vedono l’Italia in testa con 50 casi per il 2013, 51 per il 2014 e 43 per il 2015.Diversi i numeri per ciò che riguarda invece gli infortuni sul la-voro, con 771 casi nel 2013, 656 nel 2014 e un incremento a 667 nel 2015, di cui solo due mortali. Le regioni italiane che registrano una percentuale maggiore di casi di infortunio sul lavoro per la categoria dei conducenti di carrelli elevatori, nel 2015, sono l’Emilia Romagna con 143 casi, seguita dai 102 della Lombardia, 65 del Piemonte e 63 del Veneto. Le più virtuose – forse anche in relazione al numero di casi esaminati e alla popolazione che insiste sul territorio -, ri-sultano invece essere Molise, Valle d’Aosta, Umbria e Sardegna sotto i 5 casi per anno.

Scendendo più nel dettaglio, le fasce d’età maggiormente col-pite da infortuni sul lavoro sono quelle dai 35 ai 49 anni con una percentuale del 54,6% e la fascia che comprende i lavo-ratori dai 50 ai 64 anni; 18,3% i lavoratori fino a 34 anni, 0,2% invece, la percentuale degli ultrasessantacinquenni.A conferma del fatto che quella di condurre un carrello eleva-tore sia una professione ancora quasi del tutto ad appannaggio degli uomini nel nostro paese, anche i dati che descrivono gli infortuni definiti per sesso, che vedono il 95,4% rappresentato da uomini contro il 4,6% da donne.Al primo posto per la natura della lesione con il 35,2% le con-tusioni; lussazioni, distorsioni e distrazioni ricoprono il 30,4% seguite dalle ferite e fratture rispettivamente 14,8% e 14%. Le-sioni da sforzo, corpi estranei e perdita anatomica accorpano solo il 5,6%.I dati dell’Inail relativi al triennio 2013/2015, riportano anche quelle che sono le sedi del corpo interessate da lesioni. In te-sta abbiamo: mani, caviglie e colonna vertebrale, seguite da piedi, ginocchia, torace e cranio. Articolazioni, viso ed occhi sembrano essere più colpiti rispetto al cingolo pelvico, le dita e gli organi interni. Gli infortuni in assenza di menomazioni fortunatamente sono stati l’87,7% nella misura di 585 casi.Per luogo di nascita, 582 casi di infortunio sarebbero italiani, 26 europei (Polonia, Romania e Francia) e 59 extraeuropei (Marocco, India e Albania). La Banca dati delle professioni dell’Inail si colloca all’interno del Sip, Sistema informativo sulle professioni, secondo cui ad ogni infortunio viene attribuita una unità professionale detta Nup e per ogni gruppo di professioni affini – secondo la Nup Istat -, vengono effettuati dei confronti con l’insieme degli in-fortuni degli altri gruppi. Le distribuzioni vengono presentate rispetto alle principali variabili quali sesso, età, territorio, tipo-logia di infortunio e sede dell’incidente.

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Ente Certificazione Macchine collabora con costruttori, distri-butori e utilizzatori di carrelli elevatori al fine di garantire che i mezzi immessi sul mercato e a disposizione dei lavoratori risultino conformi ai requisiti richiesti dalle normative vigen-ti. Nell’ottica di offrire un servizio completo in materia di si-curezza delle attrezzature di lavoro, ECM fornisce da 20 anni informazioni rilevanti in materia di normative e sicurezza sul lavoro, rispondendo alle necessità degli operatori del mondo dei carrelli elevatori e mettendo a disposizione i propri servizi e le proprie comprovate competenze.

Il Responsabile della Divisione Servizi di ECM Luca Bedonni spiega quale sia il contributo che Ente Certificazione Macchine fornisce anche ai lettori della nostra rivista: “Il nostro obiettivo è mettere a disposizione le competenze, i servizi e l’esperienza di ECM per dare soluzione alle problematiche e ai dubbi che ogni giorno i costruttori – venditori – manutentori – datori di lavoro e utilizzatori devono affrontare in merito alla sicurezza dei carrelli elevatori”. “Quello che speriamo di ottenere - pro-segue Bedonni - è dare il nostro contributo alla riduzione degli infortuni nei luoghi di lavoro e delle problematiche che ne con-

Sicurezza dei mezzi e delle attrezzature da lavoroECM, per garantire e certificare la conformità dei carrelli elevatori

Ente Certificazione Macchine è un organismo notificato e laboratorio prove accreditato che da oltre vent'anni tutela la sicurezza delle attrezzature di lavoro

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seguono, attraverso una serie di attività di controllo, verifiche e test necessari, richiesti dalle normative vigenti”.Disponendo al suo interno di 4 divisioni operative – Certifica-zioni, Testing Laboratory, Verifiche e Ispezioni, Corsi di Forma-zione - Ente Certificazione Macchine opera con competenze accreditate a livello nazionale ed internazionale ed è in grado di offrire un supporto a 360 gradi alle aziende. Sono molteplici le tipologie di servizi che l'Ente Certificazione Macchine mette a disposizione, tra cui:• Certificazioni inerenti tutte le direttive applicabili al setto-

re dei carrelli elevatori;• Test e prove, necessari a garantire la conformità dei mezzi;• Ispezioni volte al mantenimento della sicurezza, nel ri-

spetto dell’ambiente di lavoro;• Formazione obbligatoria per il corretto utilizzo dei mezzi

e l'ottenimento dell’abilitazione ad effettuare le verifiche periodiche necessarie, secondo gli obblighi di legge;

• Informazioni sempre aggiornate riguardanti le di-rettive e normative applicabili ai carrelli elevatori. In qualità di Organismo Accreditato infatti, ECM partecipa periodicamente agli appuntamenti di coordinamento eu-ropeo degli Organismi Notificati per la Direttiva Macchine 2006/42/EC, e in qualità di Laboratorio Prove Accreditato è socio dei Comitati CEI, all’interno dei quali vengono di-scusse e revisionate le normative vigenti e prendono vita le nuove normative.

ECM ha la sua sede principale in Via Cà Bella, 243 a Valsamog-gia – Località Castello di Serravalle (BO), ma ha uffici disloca-ti in tutto il mondo, in particolare in Cina, Stati Uniti, Corea, Giappone, India, Turchia e Iran. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito www.entecerma.it oppure collegarsi su LinkedIn o Twitter ai profili di Ente Certificazione Macchine.

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Italift Il nuovo al prezzo dell’usato da tre generazioniProdotti eccellenti, quelli di Italia Ricambi, che propone novità di successo nel mercato italiano di riferimento

La famiglia Frosio ha una forte esperienza nel settore dei car-relli elevatori. Di generazione in generazione, dal 1958 con il nonno Giovanni che riparava e iniziava a commercializzare i carrelli, la gestione aziendale si è tramandata al figlio Edoardo responsabile dell’internazionalizzazione dell’azienda soprat-tutto da e verso il Giappone. E’ da lui che nasce la Edocar srl di Rudiano, in provincia di Brescia.Il cambiamento del mercato, soprattutto nel 2010, le modifiche del contesto internazionale, gli scenari economici e le politiche dei colossi nipponici responsabili della crisi di gran parte degli

importatori europei di carrelli nuovi e usati, hanno favorito la nascita e lo sviluppo di aziende specializzate nella commercia-lizzazione di ricambi per carrelli elevatori. Ed è così che nel 2012 prende vita Italia Ricambi srl. Le redini dell’azienda passano in mano alla terza generazione della famiglia, con Giorgio Frosio, Business Development Ma-nager di Italia Ricambi srl, società che da pochi mesi si affaccia sul panorama italiano con prodotti altamente innovativi.L’azienda Frosio è in grado di fornire ricambi e riparare carrelli di qualsiasi marca. E non solo. Giorgio Frosio ha un’altra intu-

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izione “rivoluzionaria”: perché non offrire al mercato un pro-dotto nuovo, garantito, efficiente, performante al prezzo di un ottimo usato?Nasce così nel 2015 ITALIFT, marchio di Italia Ricambi srl, con lo scopo di rispondere alla richiesta di nuovi carrelli. Per un paio d’anni, fino alla fine del 2014 il team Ricerca e Sviluppo di Italia Ricambi srl lavora tenacemente per mettere a punto carrelli frontali e da magazzino, dotati della migliore componentistica giapponese e tedesca, alla quale è stato ag-

giunto il consolidato know-how italiano, frutto delle compe-tenze maturate in oltre 50 anni di esperienza.Solo dopo continui perfezionamenti e test sul campo, i pro-dotti ITALIFT vengono ufficialmente presentati al mercato il 18 giugno 2015, durante un meeting organizzato presso la Villa Zaccaria di Cremona, a cui sono stati invitati circa 60 dealer italiani.

I prodotti ITALIFT sono subito un successo ed oggi vengono distribuiti da circa una ventina di concessionari dislocati in Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. La gamma dei prodotti ITALIFT si articola in carrelli elevatori frontali elettrici/diesel e carrelli da magazzino quali transpal-

let elettrici e manuali, stoccatori ad alto livello destinati a chi ne fa un uso quotidiano continuativo e che cerca un prodotto affidabile con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Infatti le linee produttive dislocate in Asia hanno permesso di contenerne i costi di realizzazione, senza dover rinunciare alla qualità e l’affidabilità del mezzo.Ecco perché il costo dei nuovi carrelli ITALIFT, equipara quasi il prezzo dell’usato garantito.

Italia Ricambi srl è distributore ufficiale dei carrelli elevatori ITALIFT, la gamma di carrelli elevatori che fornisce molteplici soluzioni. Tutti i prodotti sono progettati per lavorare in spazi ristretti e coprire differenti tipologie di utilizzo, da quello saltuario a quello più intensivo.L’officina attrezzata per la preparazione dei carrelli ed il per-sonale qualificato sono in grado di offrire qualsiasi allestimen-to e personalizzazione sui carrelli elevatori ITALIFT, oltre che al servizio di ricambi originali ed un post vendita dedicato. Oggi la sede operativa di Rudiano (BS) vicina allo svincolo autostradale della nuova A35, è sviluppata su una superficie di 12.000 mq tra show room, deposito carrelli, uffici commer-ciali e amministrativi, officina ed un ampio parco di carrelli elevatori in pronta consegna.

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Batterie industrialiTriatech, dalla parte del clienteProduttori di batterie industriali, ma anche utilizzatori. E’ questo il segreto che fa di Triatech un’azienda particolarmente attenta e sensibile alle esigenze dei suoi clienti. Ne abbiamo parlato con i tre soci fondatori.

Andrea Sanvito, ex Country Manager per molti anni di una multinazionale leader nel settore degli accumulatori, Alber-to Salini e Gabriele Ferrante, entrambi con pluriennale espe-rienza aziendale nella logistica, automazione industriale e supply chain. Sono questi gli uomini della Triatech che hanno maturato competenze specifiche legate all’uso delle batterie industriali, installate su carrelli elevatori o macchine a guida automatica. Il loro punto di vista non è solo quello di chi offre batterie ma anche di chi le utilizza.

Cosa si aspetta un operatore logistico dalla propria batteria?T. : “L’utilizzatore medio si attende un ottimo rapporto quali-tà/prezzo a volte privilegiando l’aspetto economico a scapito della qualità. Ciò che viene valutato principalmente è il prezzo

di acquisto, trascurando eventuali costi indiretti tipici di scarsa qualità o futuri risparmi che un miglior prodotto è in grado di garantire. Per molti operatori logistici, migliore qualità signifi-ca velocità di ricarica e minori tempi di fermo macchina, cioè minori costi complessivi di esercizio più che durata nel tempo della batteria. Triatech è in grado di proporre sistemi di accu-mulo che riducano i tempi di ricarica, raggiungendo il risultato straordinario di poter caricare una batteria in soli 60 minuti con soluzioni al litio”.

Si sente dire talvolta che “le batterie sono tutte uguali”. E’ vero?T. : “Le batterie non sono tutte uguali. Le prestazioni delle bat-terie sono riconducibili alla tenuta della curva di scarica. Batte-

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rie di maggiore qualità mostrano curve di scarica che scendono meno rapidamente. In altri termini, a parità di tempo, l’energia viene erogata in maniera più costante. Non sempre l’acquisto di una batteria economica è premiante rispetto alle effettive esigenze di utilizzo. Quando i carrelli vengono utilizzati in ma-niera intensiva su più cicli di lavoro, le elevate prestazioni e quindi l’alta qualità, divengono requisiti indispensabili. Le no-stre batterie garantiscono elevate prestazioni energetiche. Vi sono poi settori o applicazioni che richiedono caratteristiche distintive. Un buon esempio è costituito dall’utilizzo nei magaz-zini alimentari a temperatura controllata. In queste condizioni di temperatura, le risposte delle batterie tradizionali non sem-pre soddisfano le necessità operative: nel range di temperatu-ra 0 – 4 gradi centigradi, una soluzione ottimale è rappresenta-ta dalle batterie al litio fornite dalla Triatech”.

Quali sono gli aspetti maggiormente problematici nella ge-stione delle batterie?T. : “Un aspetto critico e sottovalutato riguarda il rabbocco periodico. Purtroppo non è infrequente l’utilizzo di acqua non distillata, prassi che incide negativamente sulla durata nel tem-po del prodotto. Scarsa attenzione viene prestata a frequenza e tempistica: a volte il rabbocco viene effettuato prima della ricarica, con conseguente fuoriuscita dell’acido durante la fase di ricarica, causata dall’ebollizione dell’elettrolita. Per questo anche se spesso è considerato una perdita di tempo, il rabboc-

co andrebbe effettuato con la necessaria frequenza, affinchè non si comprometta l’efficienza e la durata delle celle. Triatech offre strumenti innovativi e di facile utilizzo per il periodico e rapido controllo dei livelli, oltre a batterie a ridotta manuten-zione o al gel”.

Come si muove Triatech in re-lazione al risparmio energeti-co e alla sostenibilità ambien-tale?T. : “La diffusa sensibilità am-bientale e l’esigenza di conte-nere i costi pongono sempre più l’accento sull’energy ma-nagement, che richiede scelte oculate per batterie perfor-manti e a minore assorbimento energetico. Per chi è attento a questi aspetti, per esempio, il carica batterie ad alta frequen-za è una strada obbligata, per i consumi di gran lunga inferiori rispetto a quelli convenzionali, per non parlare del prolunga-

mento della vita attesa della batteria. Al momento, il rendi-mento energetico migliore con conseguenti minori consumi è garantito dai sistemi di accumulo agli ioni di litio, più efficienti delle batterie tradizionali.In tema di eco-sostenibilità, per le batterie al piombo acido, la filiera del recupero è attiva, collaudata e organizzata da oltre 20 anni, con percentuali di recupero dei materiali pari quasi al 100%. Per quanto riguarda il litio, la filiera del recupero e smal-timento non è ancora così ben strutturata come quella delle batterie al piombo. Occorre quindi affidarsi ad operatori seri e coscienziosi. Per questo Triatech da sempre attenta all’econo-mia circolare, collabora con operatori nazionali ed europei per garantire lo smaltimento secondo standard di assoluta eccel-lenza, minimizzando i relativi costi”.

La legge impone la ricarica delle batterie al piombo acido in appositi locali, areati e adeguatamente attrezzati. Succede sempre così? Cosa dice la vostra esperienza?T. : “E’ capitato di trovarci in situazioni non ottimali e non sem-pre i magazzini sono attrezzati con sale di ricarica correttamen-te strutturate e separate. Giova ricordare che la non comple-ta osservanza delle normative può avere conseguenze anche sotto il profilo assicurativo. Per questo, Triatech offre ai suoi clienti soluzioni complete per la realizzazione di sale di ricarica, in partnership con specialisti di settore, oltre a fornire batterie a basso impatto”.

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di Michelangela Vincis

Talvolta si parla di sicurezza in maniera superficiale, richiaman-do istanze riduttive di un mondo che tutto è fuorché qualcosa a cui siamo solo semplicemente obbligati. Troppo spesso vissuta come una forzatura o una imposizione da parte di normative e leggi, la sicurezza sul posto di lavoro rientra invece tra le priori-tà di chi ha a cuore il mestiere che svolge. E non solo.La nostra presenza al Safety Expo di Bergamo, un appuntamen-to nato dall’unione del Forum di Prevenzione Incendi e il Fo-rum di Sicurezza sul lavoro, patrocinata anche dall’INAIL, ci ha resi più coscienti in tal senso. 10.000 visitatori, workshop completi dalle prime luci dell’alba, convegni con il massimo di presenze: tutto il mondo della sicu-rezza in azienda si è mobilitato per aggiornarsi e presentarsi al panorama italiano.Quello che si è presentato ai nostri occhi è stata una realtà pie-na di emozioni.

Parlare di sicurezza non è sempre semplice, soprattutto per le aziende che si devono interfacciare con un quotidiano bersa-gliato di obblighi e normative spesso ostiche. Attraverso Safety Expo, invece, i partecipanti hanno potuto trovare le risposte alle più esigenti necessità. Stimoli nuovi. Nuove metodiche didattiche. Nuovi strumenti di sostegno per gli imprenditori. DPI per ogni esigenza, a rappresentare le nuove frontiere della sicurezza in azienda. Tantissimi e diversi gli appuntamenti degni di nota, fra i qua-li il seminario “Sicurezza e benessere: un binomio possibile”, tenutosi con Silvia Vescusio, Direttore dell'Istituto romano “In-forma”. Un incontro in cui, malgrado sia già difficile trattare di sicurezza in azienda, si è parlato di come sia possibile abbinare questa al benessere dei dipendenti. Al seminario, presenti an-che i Fratelli Branca Distillerie, che hanno esposto le metodi-che che l’azienda utilizza per il benessere dei propri lavoratori,

Safety ExpoParola d'ordine? Sicurezza!

Muletti Dappertutto presente al Safety Expo tenutosi a Bergamo per l’edizione 2016, racconta l'evento ponendo l'accento sui temi della sicurezza sul lavoro

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il Magistrato della Procura di Torino Raffaele Guariniello già coordinatore del Gruppo Saluti e Sicurezza sul Lavoro che ha dato una chiara lettura delle possibilità che un’azienda può va-gliare, attraverso la normativa di riferimento, per poter essere in regola con la sicurezza preservando anche il benessere dei dipendenti.Il concetto di Stress da lavoro Correlato e l’importanza che ri-veste in azienda il benessere è stato un tema che ha preso le mosse da uno studio universitario della Gran Bretagna secon-do cui le aziende che hanno sviluppato delle attività atte al be-nessere dei dipendenti sono state caratterizzate da un aumen-to della produttività del 12%. Concetti che sono stati sostenuti e commentati anche dal Presidente di Humanities, Francesco Tulli e dalla Rappresentante dell'INAIL Lucina Mercadante, in-sieme ad Alessandro Zollo, Amministratore Delegato di Great Place Work Istitute Italia.Per finire, a completare un quadro già stracolmo di informa-zioni e di sensazioni positive, un meraviglioso racconto, uno spettacolo teatrale dal titolo “Giorni Rubati”, messo in scena

dalla compagnia Rosso Valente. Emozione forte, penetrante, standing ovation per uno spaccato di realtà che si interseca con il mondo del lavoro, la sicurezza, gli affetti ed il contesto socia-le: una rappresentazione che da se fa più di mille parole.E' per tutte queste ragioni che, attraverso un percorso fatto di work shop, focus, convegni e rappresentazioni teatrali, il Safety Expo si può dire sia divenuto un contenitore di emozioni impor-tanti sia dal punto di vista lavorativo che personale. Un luogo di incontro in cui tutti i partecipanti hanno potuto beneficiare di questa aria imbevuta di sicurezza, per poterla trasmettere a coloro con i quali tutti i giorni si confrontano all’interno di una realtà che di sicurezza difficilmente parla, ritemprando quelle verità e quelle necessità che la vita di tutti i giorni molto spesso scalfisce.Una prima edizione estremamente interessante, malgrado le file interminabili per poter accedere agli eventi, forse unica nota dolente di un evento carico di appuntamenti, innovazioni e soprattutto emozione.

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L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro contri-buisce a rendere l’Europa un luogo più sicuro, sano e produtti-vo in cui operare. Oltre a svolgere ricerche, elaborare e diffon-dere informazioni piuttosto rilevanti ed imparziali nel campo della salute e della sicurezza sul lavoro, ha il merito di rendersi organizzatrice di campagne paneuropee di sensibilizzazione. Istituita nel 1994 dall’Unione Europea, con sede a Bilbao, l’A-genzia riunisce rappresentanti della Commissione europea, dei governi degli Stati membri, delle organizzazioni di datori di la-voro e di lavoratori, nonché esperti di spicco di ciascuno degli stati membri dell’UE.In un momento storico in cui il mondo del lavoro è in continua evoluzione è chiaro come divenga sempre più di fondamenta-le importanza anticiparne le mutazioni ed identificare i rischi emergenti che questi potrebbero comportare per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Al fine di contribuire al raggiungimento di questo obiettivo, l’EU-OSHA conduce periodicamente studi di previsione su lar-ga scala, creando scenari per poter identificare i rischi a lungo termine. Sulla scia del successo di due studi sui rischi nuovi ed emergen-ti completati entrambi nel 2014, l’EU-OSHA ha commissionato ai suoi esperti altrettanti studi anche nel 2015, incentrati sui di-versi aspetti del futuro del lavoro e del suo impatto su sicurezza e salute. Ricerche ed approfondimenti sul Crowdsourching, il lavoro retribuito organizzato attraverso il contributo lavorativo di persone esterne; sui farmaci che aumentano le prestazioni,

l’uso improprio dei quali è destinato a crescere a causa della competitività e sulla robotica e lo svilu-po dell’intelligenza artificiale. Si è osservato come, il Crowdsourching o “esterna-lizzazione aperta”, ovvero la possibilità di “trasferi-re” il lavoro al di fuori dei luoghi ad esso deputati, oggi abbia favorito la nascita di forme di organizza-zione del lavoro completamente nuove. Gli esperti dell’EU-OSHA hanno sottolineato i diversi rischi che possono derivare dalla gamma vastissima di compi-ti svolti dai lavoratori in regime di Crowdsourching. Altro rischio emergente, come accennato, sempre secondo gli approfondimenti dell’EU-OSHA, po-trebbe riguardare l’uso di farmaci per ragioni non strettamente mediche: è il caso dei potenziatori cognitivi di cui parecchio si dibatte oggigiorno. Far-maci che migliorano le prestazioni con implicazioni non del tutto rassicuranti sul piano della salute ma

anche della sicurezza sul lavoro. Infine, per quanto concerne la Robotica e l’uso delle macchi-ne nei luoghi di lavoro, gli studi condotti dall’Agenzia hanno evidenziato come oggi i robot possano perfino arrivare a “pen-sare” e quanto tutto questo possa modificare l’andamento del mondo del lavoro in un futuro nemmeno troppo lontano.

Per una più appofondita lettura degli studi dell’Agenzia euro-pea per la sicurezza e la salute sul lavoro, si rimanda agli articoli di riferimento:

• osha.europa.eu/it/tools-and-publications/publications/future-work-crowdsourching/

• osha.europa.eu/it/tools-and-publications/publications/future-work-performance-enhancing-drugs/

• osha.europa.eu/it/tools-and-publications/publications/future-work-robotics/

Tra Crowdsourching e RoboticaL’analisi dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

La sintesi annuale 2015 pone l'accento sui rischi corsi dai lavoratori e sulle sfide che il futuro pone loro davanti

di Francesca Salis

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Giovani aziende che si distinguonoFork Up, dal 1998 gestione e vendita di ricambi per carrelli elevatori

Una società giovane che nasce sotto il segno di un’amicizia importante e che continua a portare avanti il suo progetto brillando nel firmamento della ricambistica

FORK UP nasce nel 1998, dall’iniziativa di Domenico Tattoli e Carlo Gangai, che decidono di mettere a frutto la lunga espe-rienza maturata nel settore dei carrelli elevatori.Il progetto aziendale viene concepito e realizzato personal-mente dai soci, sia nella fase iniziale, che vede la nascita di una piccola realtà organizzata sul modello del più avanzato sistema di gestione aziendale, sia nella fase successiva che rispecchia la sua attuale struttura. Oggi, pur essendo una realtà relativamente giovane, Fork Up è un’azienda che si pone tra le maggiori ed efficenti nell’ambito della gestione e vendita di ricambi per carrelli elevatori. Punto di riferimento per chi cerca qualità, professionalità e la compe-

tenza di persone che, seppur giovani, sono altamente capaci di soddisfare ogni esigenza in fatto di ricambistica.Una delle costanti della filosofia che sostiene Fork Up è sempre stata la continua innovazione dei processi produttivi: un requi-sito fondamentale per chi non vuole tradire le attese della sua clientela. Ed è così che, per far fronte alla crescente pressione dei com-petitors, la società con sede a Bisceglie, si è strutturata negli anni per poter offrire una gamma di prodotti estremamente varia e completa ad un prezzo veramente concorrenziale. Il tut-to, supportato da una rara e preziosissima attenzione al clien-te, che riassume tutta una serie di importanti accuratezze quali

MULETTI DAL MONDO

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celerità nelle risposte, consulenza tecnica e rapporto umano, che fondano il carattere distintivo della Fork Up.Essere al fianco dei clienti in veste di partner su cui poter contare è la mission di Fork Up, la cui ambizione è quella di riuscire ad essere considerata dalla propria clientela di riferimento – riparatori di carrelli elevatori e aziende autonome nella riparazione e/o nell’acqui-sto di ricambi e accessori -, quasi alla stregua di un’e-stensione della loro azienda. La società, conta su un’organizzazione commerciale interna ed una rete di vendita esterna che copre tutto il territorio nazionale formata da personale in grado di orientare e supportare il cliente sia durante che nel post vendita, per la giusta scelta del ricambio o dell’ac-cessorio, salvaguardando la celerità ed il giusto prezzo. L’azienda è proprietaria dei marchi ORANGE PARTS (ri-cambi e accessori per carrelli elevatori), ORANGE PO-WER (carica batterie e gruppi elettrogeni), All Lifter by Orange Lifter (transpallet manuali) e, fra i suoi servizi altamente professionali annovera:

. Assistenza post-vendita

. Puntualità nelle consegne

. Massima ottimizzazione dei tempi, dall’acquisizione all’evasione dell’ordine. Cura dell’imballaggio e della spedizione delle merci. Accurata scelta dei corrieri con monitoraggio delle spedizioni

I prodotti maggiormente trattati da FORK UP sono ricambi e accessori per carrelli elevatori multimarca, gomme piene superelastiche con servizio di smontag-gio e montaggio inclusi e cerchi di giro; rulli e ruote in vulkollan, forche e impianti elettronici. Inclusi nel ventaglio dei servizi anche le attrezzature per carrelli elevatori ed i transpallet manuali.

L’azienda, guidata da Domenico Tattoli, può contare sul certosi-no lavoro e sull’impegno di tante risorse che coordinano l’uffi-cio commerciale a cui è collegata una rete vendita con quattro agenti, un service per i rapporti con corrieri e fornitori, l’ammi-nistrazione clienti/fornitori, un ufficio grafica e web, oltre che un magazzino.Nulla, ad oggi, è cambiato rispetto all’assetto societario deciso dai due soci di partenza, Domenico Tattoli e Carlo Gangai. Mal-grado la prematura scomparsa di quest’ultimo, solo un anno fa, l’azienda tutta conserva il suo prezioso contributo, mante-nendo salde le scelte operate sul campo dai due imprenditori, “amici”, prima che soci.

Per info e contatti: FORK UP S.R.L.Tel. 0803929270 Fax 0803993037 E-mail: [email protected]

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49 MULETTIDAPPERTUTTO

“Sistemi di stoccaggio statici in acciaio. Utilizzo e manutenzione dell'attrezzatura di immagazzinag-gio”. E' così che la UNI EN 15635, sottolinea la necessità di ispezione annuale sulle strutture, per garan-tire la sicurezza nei magazzini e certificare il buono stato di tutti gli elementi che lo compongono.I tecnici certificati che si occupano di questo compito hanno l’obbligo di redigere e consegnare all'Addet-to alla Sicurezza – preliminarmente nominato a carico dell'impresa -, un calendario di ispezioni periodiche ed una relazione scritta contenen-te le osservazioni e le proposte di eventuali azioni da realizzare sulle scaffalature. Osservazioni che, ov-viamente, dipendono da una varie-tà di fattori intrinsecamente legati alle specificità di ogni sito.E' compito del tecnico verificare la corrispondenza dei livelli dell'im-pianto con quelli indicati sui carrelli di portata; garantire l'a-deguatezza dei carrelli elevatori e delle unità di carico, nonché certificare la correttezza delle manovre eseguite dagli opera-tori.A lui è demandato l'onere di vigilare sulla presenza delle pro-tezioni per montanti e sulle fenditure, i cedimenti ed eventuali danni e difetti sul pavimento. Inoltre, il tecnico certificato ha il dovere di identificare tutti gli elementi, strumenti o attrezzatu-re che siano danneggiati o in cattivo stato. L'impegno è enorme, come lo sono le altrettante responsabi-lità in gioco. Una norma quindi assai precisa che stabilisce gli standard oltre i quali i magazzini può definirsi a norma. Nell'ambito della UNI EN 15635, si definisce come non debba-no essere consentite riparazioni degli elementi danneggiati se non espressamente autorizzate dal fornitore dell'impianto di stoccaggio.Non solo. Sempre secondo la normativa, i carrelli di portata dovrebbero essere posizionati in punti ben visibili e controllati

per accertare la corrispondenza delle informazioni in essi con-tenute con le effettive caratteristiche dell’impianto. Verifiche regolari della struttura della scaffalatura devono esse-re condotte durante il ciclo di vita, includendo spiegazioni circa i livelli di danno “verde”, “giallo” e “rosso” al fine di assicurare che ogni danno che necessita di un intervento immediato sia eliminato celermente attraverso la sostituzione del componen-te danneggiato con uno identico dello stesso costruttore.Resta fermo l'obbligo da parte del fornitore di proporre sug-gerimenti all’utilizzatore in merito alla necessità di ispezioni regolari della scaffalatura e di un programma formale di manu-tenzione per far fronte ad eventuali danni accidentali. La UNI EN 1563 punta quindi a rendere i magazzini più sicuri limitando, di fatto, i danni alle strutture delle scaffalature che potrebbero rappresentare un pericolo incombente sui dipen-denti. Una norma molto chiara, tesa quindi a responsabilizzare non solo gli imprenditori proprietari delle aziende, ma anche gli utilizzatori delle strutture su cui gravano i principali rischi del mestiere.

Manutenzione e riduzione dei rischi Magazzini più sicuri e meno danni alle strutture delle scaffalature

La norma UNI EN 15635 sottolinea la responsabilità dell’utente del magazzino di eseguire annualmente un’ispezione dell’impianto. Per farlo, è necessario mettersi nelle manidi un esperto

di Zenda Martinelli

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51 MULETTIDAPPERTUTTO

La lubrificazione della catena ed il suo funzionamento sono critiche in tutte le attività industriali. Verniciatura, forni moli-tori, lavorazione della carne, impianti siderurgici e molte altre aziende hanno, nel cuore della loro produzione, sistemi a cate-ne. Proteggerle ed assicurarsi che durino il più a lungo possibi-le, è fondamentale. Per questo, parecchie sono le domande che bisognerebbe por-si quando se ne prevede l’utilizzo all’interno di un ciclo di pro-duzione di qualsiasi prodotto. Tra i tanti interrogativi bisognerebbe chiedersi se la catena lavora in un’area calda o fredda, se posizionata in un’area asciutta o molto umida; se esposta ad agenti atmosferici, quali dimensioni ha, con quale frequenza avviene il suo lavaggio e cosa è demandata a trasportare. Domande fondamentali per garantirsi una manutenzione adeguata. E’ solo una volta che si siano raccolte tutte le informazioni del caso, che sarà possibile scegliere il lubrificante adatto all’uso. Ad esempio, spesso, per il lavaggio, a seconda dei macchina-ri che si utilizzano si predilige l’acqua che però non fornisce alcuna lubrificazione, oppure olii vegetali che hanno il grave svantaggio di rivelarsi collosi, con l’avanzare del tempo. E’ molto importante essere in grado di scegliere il giusto lu-brificante per catene: è una garanzia al funzionamento della propria attività industriale.Ecco perché consultare uno specialista JAX è il miglior modo per avere una idea della giusta soluzione per la vostra appli-cazione.

LubrificantiTecnologie all’avanguardia nel campo della lubrificazione degli impiantiSet.Mar, il rivenditore specializzato JAX, leader nel settore lubrificanti Food Grade, ci offre qualche spunto di riflessione sulla manutenzione delle catene

Se non ci sono condizioni particola-ri che potrebbero danneggiarne il funzionamento e la catena lavora a temperatura ambiente, un semplice lubrificante a base di olio minerale dovrebbe essere in grado di garanti-re migliori prestazioni e una idonea manutenzione. Diverso è se si lavora a temperature molto basse o molto alte, per le quali è richiesto un lubrifi-cante sintetico. Questo perché, a bas-se temperature il lubrificante sintetico rimane sufficientemente fluido da pro-teggere la catena, penetrando nei suoi punti di usura. Alle alte temperature, invece, alcuni lubrificanti sintetici evi-tano depositi carboniosi che alla lunga possono impedire il flusso del lubrifi-

cante nei punti critici. Ai fini di una buona conservazione delle catene, è altresì molto importante, non dimenticare di tenere in considerazione il me-todo di applicazione dell’olio. Per catene più piccole, è più semplice l’impiego di lubrificanti spray o trigger. Per catene più grandi e complesse, a volte è invece preferibile una soluzione più evoluta. I due principali metodi applicativi che fanno uso di sistemi automatici sono le spazzole o gli ugelli. I sistemi automatici possono essere di tutte le forme e dimen-sioni, dai lubrificatori automatici single point ai sistemi inge-gnerizzati che funzionano in base a dispositivi di rilevamento o temporizzazione.Per info e contatti: SET.MAR Tel. 0106989841-43 E-mail: [email protected] www.setmar.it

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52 MULETTIDAPPERTUTTO

La recente riforma dei voucher operativa dal 08.10.2016 neces-sita di un approfondimento in virtù dei problemi interpretativi causati dal DLGS.185/2016. In una realtà flessibile e precaria come quella attuale, rappresentano una valida alternativa al sorgere di rapporti di lavoro subordinato più costosi in termini di adempimenti e prerogative (ad oggi infatti sono 84 milioni i voucher attivati, il 36% in più del 2015). Dovendo far fronte a situazioni di accessorietà e occasionalità, non necessitano di alcuna forma contrattuale ma soltanto di una comunicazione telematica all’Inps dalla quale emergano gli elementi salienti il costituendo rapporto di lavoro (ad es. i dati del prestatore, il luogo ed ora della prestazione). I van-taggi che ne derivano in capo alle parti sono evidenti: a) per il prestatore, il compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di inoccupato/disoccupato ed è com-patibile con i trattamenti pensionistici; b) per il committente, beneficiare di prestazioni nella più completa legalità senza che

queste possano far sorgere rapporti di lavoro subordinato, con copertura assicurativa Inail in caso di incidenti sul lavoro. In passato, l’assenza di regole stringenti (v.art.70 DLGS 276/2003) e un trattamento fiscale piuttosto benevolo, cau-savano un uso massiccio di questo strumento spesso celando veri e propri rapporti di lavoro subordinato. Oggi il legislatore, alla luce di un ritrovato favore verso la costituzione di rapporti di lavoro subor-dinato, ha delineato un sistema per arginare gli abusi in materia (v.art.1 co.32 L.92/2012 e art.49 DLGS.81/2015) articolato sui seguenti punti:a) chiunque può accedere a questa forma di la-voro, dal pensionato allo studente, perfino i lavo-ratori subordinati a condizione che il committen-te non sia il datore di lavoro; b) non esistono limiti di applicazione eccezion fatta ex art.48 DLGS.81/2015 in tema di esecu-zione di appalti di opere o servizi; c) ex art. 48 DLGS. 81/2015 viene previsto un tetto retributivo massimo su base annua di 7000 euro con riferimento alla totalità dei commit-tenti (che scende a 2000 Euro nei confronti del singolo committente se si tratta di imprenditori o professionisti; a 3000 euro per i percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno

al reddito). Il prestatore poi, deve rilasciare al committente, a sua responsabilità, una dichiarazione dalla quale si evinca di non aver superato nel corso dell’anno solare i sopraindicati li-miti di reddito; d) lo strumento di pagamento non è il denaro ma un buono con un valore economico, il voucher appunto, di 10 euro l’ora. Detta cifra comprende il 13% quale contribuzione in favore del-la Gestione Separata Inps, il 7% relativo all’assicurazione Inail contro gli infortuni ed il 5% a favore del gestore per una som-ma netta di euro 7,50 orarie; e) si tratta di un processo interamente telematico che consiste in una comunicazione preventiva del rapporto di lavoro che an-drà ad instaurarsi comprensiva di tutti gli elementi fondamen-tali del rapporto. E’ proprio sulla comunicazione che opera la recente modifica introducendo un meccanismo di tracciabilità dei voucher per evitarne l’uso illegale. Il DLGS.185/2016 art.1 lett.B prevede infatti che oltre alla nor-

Lavoro accessorioLa disciplina dei voucher al giorno d’oggi

Uno strumento occasionale o un'alternativa efficace ai rapporti di lavoro a tempo determinato e indeterminato, decisamente più costosi in termini di adempimenti e prerogative?

di Romolo Gentile

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53 MULETTIDAPPERTUTTO

male comunicazione all’Inps di cui sopra, il committente debba effettuare una comunicazione tramite sms o pec alla Direzione Territoriale del Lavoro entro 60 minuti dall’inizio della presta-zione (per il lavoro agricolo la comunicazione va sempre fatta nei 60 minuti e relativa a prestazioni da svolgersi entro il limite di tre giorni). Le sanzioni in caso di mancata comunicazione variano dai 400 ai 2400 Euro a lavoratore per il quale sia stata omessa la re-lativa comunicazione, ma se il legislatore da un lato si preoc-cupa di delineare il contenuto della comunicazione preventiva (generalità, del prestatore, orario e luogo della prestazione), dall’altro non indica né il numero a cui inviare il fantomatico sms né l’indirizzo pec. In assenza di queste indicazioni, il Ministero del Lavoro ha re-alizzato una circolare interpretativa con la quale chiarisce che i

numeri e gli indirizzi a cui effettuare detta comunicazione sono quelli relativi al lavoro intermittente e cioè il 339/9942256 e [email protected]. Peccato che le Direzioni Territoriali del Lavoro competenti per territorio rivendichino presso i propri indirizzi pec la destina-zione delle comunicazioni. A questi problemi di natura pratica se ne aggiunge un altro ben più grave rappresentato dal fatto che il legislatore non esclude nella previsione dell’art.1 lett. B del detto decreto che l’ispettore che accerti la violazione dell’obbligo della comunicazione non possa in alternativa alla sanzione prevista dall’art. de quo non irrogare quella ben più gravosa del lavoro nero. Considerazione questa che non può che preoccupare gli operatori inducendoli ad attendere chia-rimenti.

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54 MULETTIDAPPERTUTTO

Nei precedenti numeri della nostra rivista abbiamo avuto modo di descrivere come GM Electric sia una società impegna-ta nel tradurre l'energia in prodotti dall'eccellente efficienza, studiati appositamente per il mondo dei carrelli elevatori. Abbiamo quindi cercato di tracciare un profilo di questa realtà aziendale, per conoscere le dinamiche che la contraddistinguo-no all'interno del mercato di riferimento.

Parlando di energia, quanto incide nella vostra produzione il risparmio energetico ed in che modo?GM: “Per il lavoro che svolgiamo, il risparmio energetico inci-de in maniera importante. E' qualcosa che teniamo in grande considerazione, non solo in fase di progettazione, cioè quan-

do mettiamo in cantiere i nostri prodotti, ma anche a livello globale. Oltre ad aver studiato il nostro stabilimento con una particolare attenzione al risparmio energetico, infatti, abbiamo anche acquistato un terreno per la piantumazione di un miglia-io di alberi. In questo modo saremo in grado di compensare la CO2 prodotta indirettamente con l'uso dell'energia. Quindi in questo versante crediamo di fare molto. Sicuramente si può sempre fare di più: non abbiamo certo la presunzione di sentir-ci ad un punto di arrivo in tal senso. Però facciamo sicuramente del nostro meglio”.

Per quanto riguarda le sue produzioni, invece, GM Electric produce la componentistica direttamente in azienda. Non

GM ElectricComponentistica a Km 0: la certezza di un prodotto efficiente

Da 30 anni, l'ecosostenibilità, il conveniente rapporto qualità/prezzo, fanno di GM Electric una pietra miliare in fatto di carica batterie per carrelli elevatori

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55 MULETTIDAPPERTUTTO

tutte le realtà di oggi si comportano in questo modo. Voi per-ché avete optato per questa politica aziendale? GM: “La GM ELECTRIC produce da 30 anni strumenti che van-tano un alto grado di precisione e affidabilità. La motivazione principale che ci ha spinto a produrre la componentistica in azienda invece di esternalizzare, risiede quindi in due ordini di motivazioni. La prima è la qualità, la seconda è il risparmio. E' chiaro che al giorno d'oggi qualità e risparmio siano, per i produttori e per tutta la filiera – così come per la maggior par-te dei segmenti di mercato -, requisiti fondamentali sui qua-li puntare. E' proprio per esser certi di produrre ad un livello qualitativo superiore che abbiamo scelto di realizzare noi la componentistica. Ed anche perché, producendo direttamente in azienda, a km 0, si ha una riduzione dei costi che ci consente di offrire prezzi migliori ad una qualità superiore”.

GM opera da 6 anni nei mercati internazionali. Quali diffe-renze per il vostro business in Italia, Europa e Stati Uniti? E quali plus?GM: “Il mercato europeo è più simile al nostro ed ha certifi-cazione unica (CE). Mentre il mercato internazionale ha più esigenze tecniche e richiede marchi di conformità più restritti-vi. Queste le diversità. Ma non abbiamo incontrato particolari avversità nell'espanderci anche oltre i confini del nostro Paese. Certo, inizialmente può essere cavilloso ma non certo compli-cato al punto da rinunciare all'impresa di puntare all'estero. Oggi oltre l'Italia e l'Europa, gli USA sono il nostro mercato di riferimento e dobbiamo confrontarci anche con le normative e le conformità previste dagli statunitensi. Il nostro punto di for-za è sempre il rapporto qualità/prezzo per il tradizionale. Per l'alta frequenza, invece, avere prodotti più evoluti ed affidabili allo stesso prezzo dei competitor è la carta vincente che stiamo giocando negli ultimi anni”.

Qual è il valore aggiunto della vostra realtà aziendale? GM: “Ci sentiamo di affermare con assoluta certezza che il no-stro valore aggiunto è la sintesi di 30 anni di esperienza e di una ricerca costante e continua che ha la finalità di offrire al cliente prodotti sempre più performanti. L'attenzione che po-niamo nei confronti della clientela è completa, totale. L’ascolto delle loro esigenze, ci consente di affinare il nostro supporto tecnico in un continuo dialogo con chi rende il nostro lavoro ogni giorno più interessante”.

Per maggiori informazioni:

E-mail: [email protected]: 041 517 0090

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56 MULETTIDAPPERTUTTO

Cina: investimenti in logistica d’avanguardiaFino al prossimo 2020, la Cina darà vita al sistema di servizi logistici per il trasporto e le comunicazioni ad alta efficacia e qualità, economicamente conveniente.Recentemente il Ministero del Trasporto e delle Comunicazioni ha pubblicato, in tal senso, le “Opinioni sulla promozione delle riforme strutturali dal lato dell’offerta e sulla sollecitazione per l’abbassamento del costo di produzione e l’aumento dell’effi-cacia dei servizi logistici”. L’impegno che ci si prefigge è quello di portare avanti lo sviluppo intensivo, intelligente e standar-dizzato dei servizi logistici, puntando sempre a rinvigorire la ristrutturazione e il funzionamento efficiente dell’economia cinese.

Forum Internazionale della LogisticaGrande successo per il Forum Internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto ospitato a Fiera Milano, presso la Sala Mar-tini del Centro Congressi Stella Polare. Organizzato da Transpotec in collaborazione con Vie & Traspor-ti, il forum è stato dedicato al tema “Siamo Sistema. Autotra-sporti, interporti, logistica: verso una grande integrazione”. Al centro delle tavole rotonde, scenari futuri e tendenze ma-cro e micro, esperienze del domanda/offerta del mondo dei prodotti e dei servizi, dei veicoli e delle infrastrutture. Le as-sociazioni di categoria e le istituzioni, chiamate a guidare l’in-tegrazione del sistema, hanno illustrato le linee guida su cui si muoveranno in futuro. Tematiche che, vedendo nella logistica e nell’autotrasporto le risorse indispensabili per il business di oggi e di domani, troveranno un approfondimento nel prossi-mo Transpotec 2017.

MULETTI DAL MONDO

Tracciabilità dei prodotti e tuteladel Made in ItalyCon la proposta di legge “Disposizioni per l’introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela del consumatore”, approvata ad aprile, la tutela del made in Italy passa attraverso nuovi sistemi di etichetta-tura anticontraffazione, che possono godere di specifi-ci contributi accordati alle imprese. La legge coinvolge il comparto della logistica e prevede l’impiego di sistemi di tracciabilità mediante l’uso di codici non replicabili, siste-mi di etichettatura e certificazione basati su QR-code. Vita semplificata per i consumatori che, attraverso i loro smartphone potranno verificare l’autenticità dei prodotti. Contributi pari a 20 milioni di euro disponibili quindi per le micro, piccole e medie imprese ma anche per i distretti produttivi, consorzi, start-up, imprese agricole e della pe-sca.

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57 MULETTIDAPPERTUTTO

Logistica collaborativa e approccidi gestioneLe soluzioni di logistica collaborativa migliorano la situazione finanziaria delle imprese che compongono una catena di for-nitura. Modelli accreditati ed in utilizzo da anni che richiedono un li-vello di digitalizzazione dei processi elevato ma che possono anche essere applicati ricorrendo alle tecnologie digitali. Un esempio è il Vendor Managed Inventory attraverso il quale, un fornitore è in grado di monitorare il livello di scorte dei propri prodotti presso i clienti per definire in autonomia i volumi con cui rifornirne i magazzini. Questa pratica consente al fornitore di ridurre sia le proprie scorte del 25-30% e sia il rischio di stock-out. Altro modello è il Consignment Stock, destinato a ridurre i costi di trasporto e aumentare i ricavi grazie alla riduzione delle mancate vendite. Il fornitore mette infatti a disposizione dei clienti la sua merce presso i magazzini del cliente stesso, man-tenendone la proprietà fino alla vendita. Infine, degno di nota è il Collaborative Planning, Forecasting and Replenishment, ov-vero la pianificazione collaborativa, previsione e rifornimento secondo cui sia cliente che fornitore pianificano a medio/lungo termine attraverso piattaforme tecnologiche avanzate.

I droni, aiutanti da magazzinoMigliorare la produttività durante le ore di chiusura attra-verso un sistema che lavori in autonomia. E’ questo lo sco-po della francese Geodis ed il gruppo Delta Drone che han-no, di recente, siglato un accordo finalizzato allo sviluppo di una soluzione di inventario a magazzino automatizzato basato sull’utilizzo dei droni. Un metodo in grado di offrire conteggio e rendicontazione in tempo reale attraverso l’uso di un drone che combina un robot a terra ed un drone a 4 eliche dotato di telecamere hd. Un sistema che può lavo-rare in completa autonomia sfruttando, quindi, gli orari di chiusura delle aziende. Una soluzione che se dovesse dif-fondersi a tappeto, forse potrebbe risolvere tante proble-matiche all’interno dei magazzini di oggi e di domani.

La partita dell'e-commerce si giocasulla logisticaLa logistica, perno del business online. Secondo il Politec-nico di Milano, nel 2016 gli acquisti online sarebbero lie-vitati del +17% rispetto al 2015 per un totale di oltre 19 miliardi di euro di vendite. C'è ancora molto da fare, rispet-to ai nostri colleghi europei. Forse perché al mercato dell'e-commerce dovrebbe seguire un parallelo miglioramento della logistica, responsabile dell'esperienza dell'utente, della puntualità delle consegne e della facilità dei resi. Ma c'è da essere ottimisti: oggi giorno, infatti, tantissime sono le soluzioni che si stanno improntando al fine di ridurre costi di trasporto e lungaggini per i clienti che acquistano online. Staremo a vedere!

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58 MULETTIDAPPERTUTTO

21 marzo - 20 aprile

TRANSPALLET ELETTRICO

Pioggia e freddo.. Cominciano le prime avvisaglie dell’inverno, che danno fastidio a tutti tranne che a voi… La corrente scorre veloce nei vostri cavi e la forza per sollevare il mondo non vi mancherà. A proposito, gli amici che vi siete fatti questa estate, dove sono finiti?

21 aprile - 20 maggio

MULETTO DIESEL

Lavoro, lavoro e ancora lavoro! Adesso c’è solo quello, ma tanto non vi spaventa ne vi preoccupa, anzi, a dirla tutta quasi quasi vi diverte. Quindi sarà per questo motivo che lavorare vi frutterà sempre e solo cose buone.

21 maggio - 21 giugno

MULTIDIREZIONALE

Cosa è successo? Tra tante direzioni avete scelto quella della spiaggia anche ora che fa freddo? Cambiato vita? Non tornate più a casa? Perfetto, se è quello che desidera-te voi fate benissimo a rimanere in vacanza anche tutta la vita.

22 giugno - 22 luglio

RETRATTILE

Il vostro continuo tirarvi indietro, così affascinante in certe situazioni, così tanto “bel tenebroso”, così equivoco che per capirvi ci vuole l’interprete...a cosa vi ha portato? Ma ovviamente all’amoreeeeee, quello con la A maiuscola.

23 luglio - 23 agosto

MULETTO FUORISTRADA

Con questo freddo c’è qualcuno che ha deciso di affidarvi le incombenze più impor-tanti, forse perché potete permettervi di andare anche in mezzo alla neve, al ghiac-cio, insomma, forse perché siete così “potenti” e “prestanti”! Beh, alla fine è solo il vostro sogno che si avvera

24 agosto - 22 settembre

TELESCOPICO

Un classico come voi, non poteva che richiamare un classico delle canzoni, perché sa-rete gli unici a poter arrivare oltre le nuvole e trovare ancora un po’ d’azzurro. I soliti fortunelli! Almeno da lassù buttate un occhio ogni tanto anche a noi poveri mortali costretti alle nebbie e al grigiore di queste giornate!

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59 MULETTIDAPPERTUTTO

23 settembre - 22 ottobre

MULETTO ELETTRICO

Ed ecco, come preannunciato, finalmente il lieto evento! Avete deciso per il meglio e alla prima occasione sicuramente convolerete a nozze. Nessuno se lo aspettava, ma quando si ama davvero non resta che un passo da fare, ed è proprio questo.

23 ottobre - 22 novembre

PORTA CONTAINER

Era ovvio che prima o poi, ci sareste arrivati da soli e adesso che vi siete ridimen-sionati, le cose stanno tornando al loro posto. Forse il freddo vi tiene tutti più vicini o forse semplicemente fa tutto il vostro carisma. In fondo tutti sanno quanto siete protettivi!

23 novembre - 21 dicembre

TIMONATO

Tornati operanti più che mai, tranquilli anche col freddo potrete giostrarvi la vita senza problemi. L’unica cosa è che a volte, dovete un attimo regolarvi…La pressione dell’olio è un po’ altina e quella batteria non sembra avere un bell’aspetto. Che ne dite?

22 dicembre - 20 gennaio

CARRELLO A COLONNA

Forse in pochi capiscono che quando si gestisce bene un lavoro i frutti sono davvero tanti, non solo economici ma anche in relazione al tempo e agli impegni. Voi sapete gestire bene le cose, lo sapete. E ne approfittate.

21 gennaio - 19 febbraio

TRANSPALLET MANUALE

A volte siete davvero destabilizzanti, sapete dare soddisfazioni e toglierle allo stesso tempo. Gratificare e bacchettare in contemporanea. Ma allo stesso tempo non pote-te far male a nessuno.

20 febbraio - 20 marzo

COMMISSIONATORE

E adesso che non c’è più caldo e nessuno vi da più fastidio, lavorare è quasi una ma-gia! Nessun problema, nessuna richiesta esagerata, siete voi che coordinate tutto e da soli: ci voleva tanto? Finalmente avete capito il vostro ruolo. Da soli non si può far tutto, ma molto si, almeno nel vostro caso.

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