SOLUZIONI - ragnoworld.com · L'anidride carbonica? La dose emessa è in equilibrio con il ciclo...

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SOLUZIONI

stufe: atmosfera e

A legna o a pellet, riscaldano totalmente la casa e producono acquacalda. Molti i vantaggi delle stufe dal cuore tecnologico: tutelanol'ambiente, fanno risparmiare sui consumi, stanno bene ovunque.Servizio di Marta Meda - Foto Piermario Ruggerì - Testi di Carlo Zanardi e Silvia Magnano

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I

Dimensioni contenute per la

stufa a legna "Greta " di Ravelli

(cm 47,5x43,5x98h), in acciaio

verniciato nero opaco; 1.620

euro circa. Del Gruppo Ind.

Busnelli: poltrona "Armadillo",

pouf "Piumotto", tavolino bianco

"Orde", lampada "Inchino".

Tappeto Atipico, tazza Isi,

diffusore musica Legnoart,

quadro L'Affiche.

Nella pagina accanto: stufa

a pellet in acciaio e ghisa,

con frontali in ceramica bianca,

"Toba" di MCZ (cm 53x51,4x

109h, 2.860 euro circa). Scrittoio

"Mecano 60" di Albomo,

sgabello Livellara, lampada

Nahoor, divano e poltrona

Nicoletti Home, plaid Etro,

tappeto Sitap, boiserie Listone

Giordano, quadro L Mazza.

T

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Mobili da cucina con lavello

di Minacciolo, pentole e

accessori in alluminio Agnelli.

In primo piano tavolo di Dialma

Brown, sedie di Paloma e

Gervasoni. Americane Trend

House, piatti Royal Copenhagen,

calici Arnolfo di Cambio, posate

Mepra. Parete a mattoncini

di Kerma, orologio Caimi.

Il design ricorda la vecchia

cucina economica, ma "Italy

Termo" di La Nordica Extraflame

(cm 97,5x86x69h, 3.300 euro

circa) è una termocucina

alimentata a legna, completa

di forno smaltato, piastra

e cerchi in ghisa, che permette

anche di riscaldare l'acqua

sanitaria e dei caloriferi.

stufe: atmosfera eCALDO SICURO

Calore e atmosferaResiste nelle abitazioni tradizionali ma èimpiegata anche in quelle contempora-neeLa stufa a legna, come il camino, ha undoppio ruolo: riscaldare e creare netta ca-sa un'atmosfera familiare e intima. Speciedove la fiamma è a vista o il rivestimentoè ceramico o in pietra, lineare oppureclassico. Con doppia cessione del calore,a irraggiamento tramite la superficie (ilpiù gradevole, che raggiunge direttamen-te la persona senza essiccare l'aria); aconvezione, attraverso le aperture che in-viano aria calda nel locale, accelerandoneil riscaldamento.

Il caldo buono della legnaSe per formare combustibili fossili esauri-bili ci sono voluti milioni di anni, per diven-tare adulto e disponibile un albero impie-ga poche decine di anni. In ogni ettaro dibosco, in un anno il volume degli alberi siaccresce in media di tre metri cubi e neviene raccolto uno solo. Diversamente daquanto si pensi, la superficie dei nostriboschi si sta allargando (anche perché,abbandonati i terreni agricoli, il bosco ri-colonizza il territorio). Non poche le co-munità che si giovano del teleriscalda-mento, bruciando in un'unica centrale

Nella stufa a legna

(schema di Ravelli,

qui a lato) la doppia

combustione che

aumenta la resa

e limita le emissioni

è generata dall'afflusso

di aria sopra

la fiamma. In quella

a pellets (di Edilkamin,

a destra), da cui l'aria

calda esce da aperture

nella parte alta,

è evidente il serbatoio

a lunga autonomia

che alimenta

il braciere.

l'eccedenza della legna che cresce in zona.Ma anche il privato può risparmiare (enon inquinare), specie se abita in localitàdove il materiale è più disponibile e non ri-chiede lunghi trasporti. Con due-tre chilidi legna secca, conveniente, si sostitui-sce un litro di gasolio o un metro cubo dimetano; e si risparmia rispettivamente fi-no al 67 e al 49 per cento. Unica attenzio-ne: la legna deve essere ben stagionata,perché la presenza di umidità sottraeenergia e diminuisce la resa.

Cucinare e riscaldareUna buona notizia: la vecchia stufa "eco-nomica" a legna, presenza fissa in ognicucina del passato, non è mai tramontata.Viene tuttora fabbricata ed è disponibile intante versioni, compresa quella in ghisasmaltata di diversi colori. Per i nostalgicie soprattutto per chi desidera risparmia-re sul combustibile (e non inquinare).Raccomandabile sempre a chi può rifornir-si facilmente di legna e ha lo spazio per sti-varne le scorte. Duplice la prestazione:per irraggiamento riscalda la cucina, men-tre sul piano si può cucinare con il caloredel fuoco a legna, che scalda anche il for-no, utile per completare i menu con lasa-gne, pizze, pane e torte lievitate.

serbatoio pellet

ùria estema S~7uscito*

fumi

La praticità dei pelletNessun problema di stagionatura e umi-dità, perché i pellet sono fatti di segatu-ra vergine essiccata, per lo più prove-niente dalla lavorazione di tronchi nellesegherie, pressata e trasformata in cilin-dretti di pochi millimetri. Sono puliti, fa-cili da stivare in sacchetti che si vendonoanche presso le grandi catene di distribu-zione. Per merito delle nuove stufe, di-ventate macchine automatiche gestibilianche a distanza con il telefono, sono larivoluzione di questi ultimi anni sul fron-te del riscaldamento domestico. Versatinel serbatoio, vengono rilasciati gradual-mente nel braciere, secondo la richie-sta: un dispositivo elettronico regola ilconsumo in base alla temperatura am-biente impostata dall'utente. L'autono-mia arriva fino a 36 ore, senza interven-ti. La resa calorica, maggiore della legna,supera il 90 per cento; tre metri cubi dipellet equivalgono a 1.000 litri di gasolio!Attenzione all'acquisto: il pellet sicuro,senza componenti tossici, deve portareun marchio che ne attesti la qualità. InItalia, per esempio, si può trovare "PelletGold", rilasciato da AIEL, AssociazioneItaliana Energie Agroforestali.

Una sola stufa per tutto?Sì, si chiamano termostufe e hanno lafunzione caldaia. Scaldano l'acqua del-l'impianto generale di riscaldamento equella d'uso sanitario. Da sole, o per inte-grare la caldaia a metano. E non solo conlegna o pellet, ma anche insieme ai si-stemi termici solari, facendo a meno deltutto dei combustibili fossili. Un maxibollitore raccoglie e immette nel circuitoidraulico l'acqua scaldata dalle due fon-ti più ecologiche e rinnovabili, raggi delsole e legna.

C'è anche il benefìcio fiscaleCome ogni altro intervento mirato a ri-sparmiare energia, per l'acquisto dellastufa a legna o a pellet è prevista la detra-zione dai redditi del 36 per cento. Ma incaso di riqualificazione energetica globa-le, con l'impiego della biomassa la detra-zione sarà addirittura del 55 per cento.

casaviva 105

mcerchia
Rettangolo

TT Ti

La stufa caldaia a

"Molina Cerami,

di Clam può esse.,

all'impianto termico preesisten

o di nuova costruzione '

e alimentare termosifoni,

termoconvettori e accumulatori

Ideale da centrostanza,

il caminetto-stufa "C Uno" di

Piazzetta è interamente rivestito

in maiolica decorata a mano.

Alimentato a legna

a convezione naturale o con

ventilazione forzata, garantisce

una diffusione omogenea

del calore nell'ambiente e,

se canalizzato, anche nei locali

attigui. Diametro cm 78x150h,

costa a partire da 5.350 euro.

Divano e poltrona a dondolo

in pelle di Valdichienti,

cuscini azzurri Trend House,

borsa in pelle di Giorgio Fedon.

Sospensione in legno di Pilinio

il Giovane, quadro di Saverio

di Spirito in vendita presso

la Gallerìa Monica Masiero, vasi

Kose, vassoio in legno Villa,

parquet in olmo di Antico È.

stufe, atmosfera eCALDO SICURO

Affidarsi sempre a un tecnicoNon è come acquistare un mobile. Per lastufa (a legna o a pellet) bisogna percor-rere tappe che portino alla soluzione mi-gliore: bisogna chiedere al rivenditore il so-pralluogo di un tecnico, che valuterà laquestione canna fumaria, portata del so-laio, presenza (o realizzazione) di presad'aria che alimenti la combustione ed evi-ti emissioni pericolose (unica eccezione lastufa a pellet "Aida" di Palazzetti che èstagna, preleva aria ed espelle i fumi da ununico condotto, aumentando la resa e ren-dendosi instaUabile anche nelle case pas-sive a impatto zero). Per evitare improv-visazioni, è importante che l'installatore,qualificato, rispetti le norme UNI 10683 erilasci la dichiarazione di conformità. AlComune si dichiararlo solo apparecchi dipotenza superiore kW 35.

Direttamente dal boscoLegna e pellet, chiamati "biomasse" per-ché derivano da fonti naturali, gli alberi,sono le più a portata di mano tra le ener-gie rinnovabili. Pronte da usare senza con-versioni, bruciano direttamente nel bracie-re e richiedono solo una stufa, possibil-mente di ultima generazione, con resa su-periore al 65 per cento. Minime le emissio-ni inquinanti grazie alla doppia combu-stione, processo che, con immissione diaria secondaria, brucia tutti i residui del-la prima. In alcune Regioni non è consen-tito usare stufe con resa inferiore; in altre,come 0 Trentino Alto Adige, per Fuso divecchi apparecchi non dotati di questoprocesso sono d'obbligo filtri antipolveri.L'anidride carbonica? La dose emessa èin equilibrio con il ciclo della natura: paricioè a quella assorbita per crescere; conuno scambio a nostro vantaggio: crescen-do, l'albero emette ossigeno, materia pri-ma per la nostra sopravvivenza. Un ciclosenza fine: mentre sfruttiamo il calore perriscaldarci, altri alberi nt.ili7.7ann la stessaCO2 rilasciata dal legno che brucia dentrole stufe. Diffidenza, se non ostilità da par-te di Amministrazioni locali, sono statesuperate dalla tecnologia, che ha messosul mercato apparecchi sicuri, non inqui-nanti e con più vantaggi.

Per la corretta installazioneAgli esordi della civiltà, bastava un foro alculmine della capanna per far uscire il fu-mo del braciere. Ma nelle case di oggi èd'obbligo un condotto di espulsione, perogni apparecchio, che sfoci sul tetto conun comignolo. Il quale è parte essenzialedel sistema evacuazione fumi: deve im-pedire la penetrazione di pioggia, neve epiccoli animali, funzionare se c'è vento,avere la stessa sezione interna del con-dotto (e del doppio per l'uscita fumi), sfo-ciare oltre la zona di "depressione" crea-ta dalla falda del tetto, essere facile dasmontare per la pulizia del condotto.

La canna fumaria di qualità«Specialmente per le stufe con espulsio-ne forzata dei fumi, come in quelle a pel-let», spiega l'ingegner Vincenzo Giavonidella Direzione Ricerca e Sviluppo Cami-ni Wierer, «il condotto deve essere co-struito con materiali che resistano allapressione. Se poi la stufa a pellet si colle-ga a un condotto preesistente per stufe ecamini a legna, questo deve essere ade-guato, inserendo un tubo di dimensioniinferiori. Per ogni tipo di stufa è necessa-ria anche la resistenza all'incendio della fu-liggine, evento non così raro». Anche per

questo, la pulizia annuale dovrà esseresvolta dai moderni spazzacamini.

Una stufa per ogni abitazione?Per questa difficile domanda abbiamo la ri-sposta dell'esperto, ingegner VincenzoGiavoni: «In teoria sì, ma in pratica non èsempre possibile. La canna fumaria deveessere singola e se non esiste è facile co-struirla nelle ville (a schiera o singole)senza permessi (basta segnalarlo al Comu-ne), ma in un condominio ci sono ostaco-li: è impossibile farla passare da un ap-partamento all'altro per arrivare al tetto,salvo all'ultimo piano. Allora: si può inse-rire all'esterno in un eventuale cavedio(soluzione ottimale) o costruirla sulla fac-ciata esterna, installando a parete un con-dotto per ogni utente, che arrivi sempresopra la grondaia a tetto. I condomini qua-si mai sono d'accordo, ma l'art. 906 delCodice Civile e la sentenza della Cassazio-ne Civile 1345/1977 dicono che si può,purché passi ad almeno cm 75 da balconie finestre altrui e non limiti la visuale ai vi-cini». Siamo prossimi a un'esplosione di lu-centi condotti d'acciaio dentro vecchi enuovi cortili? Perché la voglia di stufa cre-sce, e in Italia, già oggi una famiglia sucinque si scalda con le biomasse.

Un condotto per ogni stufa, che sfocia sopra il tetto con comignolo a norma,

negli appartamenti in condominio (a sinistra) e nella casa unifamiliare (a destra).

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