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Sapienza Università di Roma CF 80209930587 PI 02133771002 Capo Ufficio Stampa: Alessandra Bomben Addetti Stampa: Christian Benenati - Marino Midena - Barbara Sabatini - Stefania Sepulcri Addetto Comunicazione: Danny Cinalli Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma T (+39) 06 4991 0035 - 0034 F (+39) 06 4991 0399 [email protected] [email protected] www.uniroma1.it COMUNICATO STAMPA La barca ecosostenibile prende il largo: per la prima volta orto idroponico, galline e pannelli solari per il giro del mondo in solitario senza scalo La Sapienza partecipa con tecnologie green per rilevare le condizioni meteo oceanografiche e testare nuove strumentazioni elettroniche Il progetto Roma Ocean World Partirà domenica 19 ottobre alle 12.00 dal porto di Riva di Traiano l’imbarcazione ECO40, la Class 40 che l’eco-velista Matteo Miceli condurrà in solitario attorno al globo per circa 27.000 miglia nautiche, senza assistenza e senza scalo, in completa autonomia energetica, idrica e alimentare. Un “minimondo”, affidato a un velista di grande esperienza, che porta con sé dispositivi e strumentazioni progettati in collaborazione con la Sapienza per l’allestimento dell’imbarcazione, ma che funzionerà anche da laboratorio galleggiante per rilevare onde di vento oceaniche, analizzare le condizione meteo-oceanografiche incontrate e verificare l’assetto dell’imbarcazione nel tempo. Il progetto, patrocinato dalla Sapienza e dalla Regione Lazio, si chiama “Roma Ocean World” e punta a battere tre record: compiere il primo giro del mondo in solitario senza combustibili fossili a bordo e quindi in autonomia energetica, il primo giro del mondo in solitario in autonomia alimentare e il primo giro del mondo in solitario dall’Europa con un Class 40. La rotta di ECO40 prevede di doppiare i “Tre Capi”, quello di Buona Speranza, Capo Lewinn e Capo Horn, circumnavigando quindi l’Antartico: sarà possibile seguire il suo viaggio in tempo reale in streaming dal sito www.matteomiceli.com. Per raggiungere questi obiettivi, la Class 40 realizzata con la tecnica dell’infusione sotto vuoto di resina epossidica e con albero e bompresso in carbonio, è alimentata da pannelli fotovoltaici calpestabili, due generatori eolici e due idroturbine a immersione, che trasformano in energia elettrica il movimento dello scafo, un po’ come una specie di dinamo. L’energia prodotta a bordo è accumulata mediante batterie al litio e l’illuminazione è interamente costituita da led ecologici; a bordo è presente un motore elettrico da 7 KW, necessario per le manovre nei porti. Il sistema di acquisizione dati di bordo e il software di controllo sono stati progettati e realizzati dagli ingegneri della Sapienza, che si sono occupati anche dell’integrazione delle varie fonti energetiche. Il nutrimento del suo comandante è invece assicurato da un orto biologico, illuminato artificialmente, irrigato con acqua di mare desalinizzata e fertilizzato con un compost marino prodotto a base di alghe, con l’aggiunta dei residui alimentari e fisici prodotti dal pilota. Per le proteine necessarie alla sopravvivenza ad integrare quelle fornite dalla pesca, saranno due compagne di viaggio speciali, cioè le galline LaBionda e LaMora, che hanno già affrontato il mare aperto in numerose occasioni. Per la prima volta nella storia nessun combustibile fossile sarà bruciato a bordo: Matteo cucinerà solo con dispositivi elettrici, in particolare forno, microonde e bollitore.

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Sapienza Università di Roma CF 80209930587 PI 02133771002 Capo Ufficio Stampa: Alessandra Bomben Addetti Stampa: Christian Benenati - Marino Midena - Barbara Sabatini - Stefania Sepulcri Addetto Comunicazione: Danny Cinalli Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma T (+39) 06 4991 0035 - 0034 F (+39) 06 4991 0399 [email protected] [email protected] www. uniroma1.it

COMUNICATO STAMPA

La barca ecosostenibile prende il largo: per la pri ma volta orto idroponico, galline e pannelli solari per il giro d el mondo in solitario senza scalo

La Sapienza partecipa con tecnologie green per rilevare le condizioni meteo oceanografiche e testare nuove strumentazioni elettroniche Il progetto Roma Ocean World Partirà domenica 19 ottobre alle 12.00 dal porto di Riva di Traiano l’imbarcazione ECO40, la Class 40 che l’eco-velista Matteo Miceli condurrà in solitario attorno al globo per circa 27.000 miglia nautiche, senza assistenza e senza scalo, in completa autonomia energetica, idrica e alimentare. Un “minimondo”, affidato a un velista di grande esperienza, che porta con sé dispositivi e strumentazioni progettati in collaborazione con la Sapienza per l’allestimento dell’imbarcazione, ma che funzionerà anche da laboratorio galleggiante per rilevare onde di vento oceaniche, analizzare le condizione meteo-oceanografiche incontrate e verificare l’assetto dell’imbarcazione nel tempo. Il progetto, patrocinato dalla Sapienza e dalla Regione Lazio, si chiama “Roma Ocean World” e punta a battere tre record: compiere il primo giro del mondo in solitario senza combustibili fossili a bordo e quindi in autonomia energetica, il primo giro del mondo in solitario in autonomia alimentare e il primo giro del mondo in solitario dall’Europa con un Class 40. La rotta di ECO40 prevede di doppiare i “Tre Capi”, quello di Buona Speranza, Capo Lewinn e Capo Horn, circumnavigando quindi l’Antartico: sarà possibile seguire il suo viaggio in tempo reale in streaming dal sito www.matteomiceli.com. Per raggiungere questi obiettivi, la Class 40 realizzata con la tecnica dell’infusione sotto vuoto di resina epossidica e con albero e bompresso in carbonio, è alimentata da pannelli fotovoltaici calpestabili, due generatori eolici e due idroturbine a immersione, che trasformano in energia elettrica il movimento dello scafo, un po’ come una specie di dinamo. L’energia prodotta a bordo è accumulata mediante batterie al litio e l’illuminazione è interamente costituita da led ecologici; a bordo è presente un motore elettrico da 7 KW, necessario per le manovre nei porti. Il sistema di acquisizione dati di bordo e il software di controllo sono stati progettati e realizzati dagli ingegneri della Sapienza, che si sono occupati anche dell’integrazione delle varie fonti energetiche. Il nutrimento del suo comandante è invece assicurato da un orto biologico, illuminato artificialmente, irrigato con acqua di mare desalinizzata e fertilizzato con un compost marino prodotto a base di alghe, con l’aggiunta dei residui alimentari e fisici prodotti dal pilota. Per le proteine necessarie alla sopravvivenza ad integrare quelle fornite dalla pesca, saranno due compagne di viaggio speciali, cioè le galline LaBionda e LaMora, che hanno già affrontato il mare aperto in numerose occasioni. Per la prima volta nella storia nessun combustibile fossile sarà bruciato a bordo: Matteo cucinerà solo con dispositivi elettrici, in particolare forno, microonde e bollitore.

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Le attività di ricerca I parametri oggetto di misura riguardano sia le condizione meteo-oceanografiche incontrate dall’imbarcazione durante la navigazione, sia la posizione e l’assetto dell’imbarcazione stessa nel tempo. I parametri meteo-oceanografici che verranno misurati riguardano il vento, la pressione atmosferica, la temperatura dell’acqua marina e dell’aria e le correnti superficiali, mentre i parametri cinematici di posizione e assetto (e loro variazioni) dell’imbarcazione consentiranno di descrivere i movimenti della barca nel tempo. Dai movimenti della barca verranno dedotte le altezze delle onde che l’imbarcazione incontrerà durante la navigazione. Inoltre l’analisi dei movimenti e delle accelerazioni consentirà di definire le azioni a cui l’imbarcazione è soggetta, con lo scopo di migliorare i relativi parametri di progetto. Questi parametri verranno acquisiti in parte con strumentazione elettronica facente parte dell’equipaggiamento della barca e in parte con quella che è stata appositamente installata a bordo, da ditte specializzate che hanno rapporti di collaborazione con il dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale (Dicea) della Sapienza, investito direttamente nel progetto, e che hanno interesse a provare le strumentazioni in condizioni di funzionamento estreme. L’analisi dei dati misurati a bordo verrà eseguita da ricercatori, dottorandi di ricerca e assegnisti di ricerca afferenti al Dicea, coordinati dai docenti Paolo De Girolamo e Mattia Crespi. I protagonisti Roma Ocean Word è fortemente voluto dai due comproprietari della barca a vela, Matteo Miceli, dell’Associazione Sportiva Eco Sailing, già record del mondo di traversata atlantica, velista dell’anno 2007 e medaglia d’oro al valore atletico-sportivo 2010 e Paolo De Girolamo, responsabile tecnico-scientifico del progetto e docente di Costruzioni marittime del dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale (Dicea) della Sapienza. Al progetto hanno partecipato a titolo gratuito o in qualità di sponsor tecnici, alcuni ricercatori italiani, ad esempio anche del CNR e della facoltà di Agraria dell’Università di Napoli, e numerose società specializzate nella realizzazione delle attrezzature utilizzate in barca o nella fornitura di servizi, come ad esempio Telespazio. La società svizzera Leica Geosystems AG, leader mondiale della strumentazione GPS, si farà carico del traffico dati via satellite di ECO40 e ha inoltre fornito tre ricevitori GPS ad alta precisione installati a bordo: le misure eseguite con questi dispositivi saranno analizzate per ottenere i parametri cinematici della barca da Mattia Crespi, docente di Positioning e geomatica presso il Dicea della Sapienza, in collaborazione con Paolo De Girolamo.

Info Mattia Crespi docente di Positioning e geomatica - dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale T (+39) 06 44585097– 49915097 [email protected] Paolo De Girolamo docente di Costruzioni marittime - dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale [email protected] Matteo Miceli [email protected] Cecilia Angelelli (staff) [email protected]

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Vela: partita da Civitavecchia la "Roma Ocean World " Primo giro del mondo in autosufficienza energetica e alimentare (ANSA) - ROMA, 19 OTT - È partito alle 12 di oggi dal porto di Riva di Traiano, a Civitavecchia (Roma), lo skip per Matteo Miceli impegnato con un Class 40 nella "Roma Ocean World", il primo giro del mondo in solitaria, senza assistenza e senza scalo, in completa autosufficienza energetica, idri ca e alimentare. Centinaia di persone in banchina e in m are su altre imbarcazioni hanno salutato la partenza dello skipp er di punta dello Yacht Club Favignana di Chiara Zarlocco, in u na domenica dalle temperature decisamente più estive che autunn ali. Per definire al meglio la tecnologia e la modell azione dinamica di Eco40, questo il nome della barca a vel a di 12 metri di Miceli, hanno lavorato per tutta l'estate le Uni versità di Bologna, Napoli (Federico II) e Roma (La Sapienza), che hanno chiuso i tre protocolli ecosostenibili per la colti vazione delle piante a bordo, per l'autosufficienza energetica e per le performance marittime. Il fabbisogno alimentare, ne i 5 mesi previsti di navigazione, sarà garantito da un "germ ogliatore", dalle uova prodotte da due galline e dal pesce che Miceli potrà pescare. Eco40 è al momento diretto verso lo strett o di Gibilterra, che attraverserà per poi dirigere verso sud.(ANSA).

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Vela: giro del mondo in solitaria, senza CO2, con orto e galline

Velista Matteo Miceli pronto alla partenza per nuova sfida green 17 ottobre, 16:28

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Velista Matteo Miceli pronto alla partenza per nuova sfida g

(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Da Roma a Roma, circumnavigando il continente Antartico, navigando in solitaria, a bordo di un'imbarcazione a impatto ambientale zero, con un orto al suo interno e con la sola compagnia di due galline: è un'impresa nell'impresa quella che Matteo Miceli si appresta a compiere salpando dal porto turistico di Riva di Traiano, pochi chilometri a sud di Civitavecchia, domenica 19 ottobre. Il velista che detiene il record mondiale per aver attraversato l'Atlantico su un catamarano di sei metri, si imbarcherà, questa volta, su Eco40, un prototipo di 13 metri completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e in piena autonomia alimentare. La barca a vela, dotata di celle fotovoltaiche, pale eoliche e turbine, è stata progettata e realizzata per garantire un approvvigionamento energetico sufficiente al funzionamento degli strumenti di bordo senza l'impiego di combustibili fossili, evitando così anche l'emissione di gas serra. L'autonomia alimentare sarà invece garantita da un orto interno all'imbarcazione. Due vasche basculanti sistemate sui due lati della barca, per un totale di due metri quadrati, in cui Miceli coltiverà prevalentemente insalata ed erbe aromatiche per ottenere un raccolto giornaliero di 40 grammi per metro quadro. L'apporto proteico verrà da due galline, la bionda e la mora, che, secondo le aspettative, produrranno un uovo al giorno. Le due galline non sono nuovi a esperienze marinaresche: hanno ben 5 mila miglia di navigazione alle spalle. Da pesca e desalinatori, il velista romano, otterrà poi cibo e acqua. (ANSA).

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Orto e galline, il giro del mondo in barca a vela 15-10-2014 di Erika Primavera ROMA - Vento, sole, due galline e qualche foglia d'insalata. Questo e poco altro servirà (o meglio, basterà) a Matteo Miceli per fare il giro del mondo a vela da Roma a Roma. Ventottomila miglia di traversata solitaria in circa cinque mesi su una barca oceanica della classe 40, "tosta, sicura, inaffondabile". E 'verde'. Sì, perché l'impresa del velista romano sarà totalmente a impatto zero, sfrutterà le energie rinnovabili non pesando per nulla sull'ambiente. Una fusione perfetta, "senza una goccia di gasolio ma con tanta energia solare, eolica e ricavata da idrogeneratori", spiega Miceli all'agenzia Dire durante gli ultimi preparativi che precedono la partenza della Roma ocean world, cosi' ha battezzato la sua impresa, fissata per domenica alle 12 dal porto di Riva di Traiano.

GALLINE A BORDO E INSALATA NELL'ORTO - Una barca spartana ma con una preparazione degna di una missione spaziale, grazie al supporto dell'universita' di Bologna e della Sapienza di Roma. Studi su studi, analisi continue, simulazioni e 'giri di prova' per mettere d'accordo la dieta, il sonno e la necessità di governare il timone. Miceli è "in piena autonomia". A bordo c'è pure l'orto: due cassettoni basculanti accolgono l'insalatina da taglio e gli spinaci, il prezzemolo "per la vitamina C" e il rosmarino per insaporire il cibo da cuocere nel forno a microonde. Ma soprattutto ci sono loro, la Bionda e la Mora, che oltre a fare compagnia faranno anche l'uovo. E non è un dettaglio. Grazie a loro, infatti, arriva gran parte della dieta oceanica di Matteo, che altrimenti sarebbe fatta di solo pesce. Ogni giorno, proteine assicurate in ogni forma, in 'camicia' o in frittata. E gli animalisti stiano pure tranquilli: le pennute non soffrono lo stress e restano placide anche con il mare grosso. E poi? Poi basta. "Devo restare leggero, non solo con il cibo", scherza Miceli, che però sta ancora valutando se arricchire la dieta con dosi di carboidrati, "cracker o gallette, oppure frutta secca come consigliano i medici". Ma neanche uno sfizio da concedersi durante la navigazione e, facendo due conti, niente torta di compleanno né panettone per festeggiare in mare i 44 anni e il Natale. Ci sarà però una riserva di cibo liofilizzato e barrette energetiche, da usare solo in caso di emergenza. Oltre al mangime per le galline, ovviamente. DORMIRE 20 MINUTI OGNI 3 ORE - Dopo aver riempito la pancia bisogna pensare a dormire, rigorosamente a comando. Una tecnica messa a punto dal professor Claudio Stampi, massimo esperto e fondatore dell'Istituto di biocronologia di Boston, per tutti 'doctor Sleep'. Sarà un riposo "polifasico e legato ai ritmi circadiani", che tradotto vuol dire "20 minuti di sonno ogni 3 ore, fino ad arrivare a un calo di un'ora e un quarto, cambiando continuamente orario dal momento che si fa il giro del mondo. E facendo attenzione a non perdere il sonno vero, altrimenti lo perdo per tutto il giorno". Tra un controllo all'albero e il lavoro febbrile sulle attrezzature di bordo, il velista racconta dell'idea "nata nel 2007" e portata avanti per anni, fino a realizzare finalmente 'Eco40', il suo 12 metri da 4.500 kg costruito con le proprie mani e costato "un'enormità, uno sforzo economico da 300mila euro" cui ha partecipato Paolo De Girolamo, professore universitario che lo ha seguito fino a diventare suo socio. Ma per passione non si bada a spese, e se chiedi a Miceli perché fa tutto questo la risposta è "perché mi piace", anche se non c'è guadagno. Anzi. "Quando tornerò dovrò lavorare parecchio per rientrare dei 'buffi'- ride Miceli- organizzando mini-corsi per velisti e diportisti. Ho fatto tutto da solo, senza neanche un grande sponsor, ma devo ringraziare tantissimo alcuni marchi tecnici e sei amici appassionati che mi hanno sostenuto finora". UNA SOLA 'PAURA': I TRATTI CON POCO VENTO - Nel suo giro solitario intorno al mondo Matteo sarà costantemente tracciato e monitorato anche per il record di traversata. "A una media di 8 nodi dovrei farcela al massimo in 5 mesi. Tratti 'pericolosi'? Per me saranno quelli con poco vento, preferisco andare veloce, anche quando al Polo Sud si arriva intorno ai 50 nodi e tutto intorno ulula e fischia". Della sua attrezzatura fanno parte un radar, un computer e tre satellitari, per comunicare a voce e con facebook, ma anche con mail, video e foto. "Pochi, perché costano". Alla fine della traversata, che seguirà la rotta della Vendee Globe, Miceli tornerà a Roma sbarcando a terra con qualche chilo in meno, "sbarbato e sistemato". E a quel punto comincerà un altro giro, stavolta nelle scuole e nelle università, con la collaborazione della Regione Lazio. "Ci tengo tantissimo, voglio parlare della mia esperienza e provare a trasmettere un po' del mio entusiasmo e tanta passione ai giovani, che oggi troppe volte non sanno mettersi in gioco".

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15/10/2014 Posta InfoSapienza SAPIENZA Università di Roma - PILLOLA VIDEO ECOVELISTA

https://mail.google.com/mail/u/1/?ui=2&ik=3b208ef38a&view=pt&search=inbox&th=1490fb01e6d5fca6&siml=1490fb01e6d5fca6 1/1

Ufficio Stampa <[email protected]>

PILLOLA VIDEO ECOVELISTA1 messaggio

Moretti Chiara <[email protected]> 14 ottobre 2014 19:23A: Ufficio stampa e comunicazione <[email protected]>

Eccola, CM

http://www.adnkronos.com/2014/10/14/due-galline-ecovelista-giro-per-mondo_TTeWDfznwIgM4Lg8dJJqfN.html

Chiara Moretti

Multimedia Adnkronos

Piazza Mastai, 9

00153 - Roma

Tel. 06/5807282

Cell. 388/6417938

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Due galline e un orto, riparte Matteo Miceli: il su o giro del mondo a vela è "green"

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Due galline (LaBionda e LaMora) che hanno già girato il mondo in mare diverse volte, un orto idroponico, pannelli solari calpestabili, generatori eolici, due idroturbine a immersione e un ecovelista in giro per il mondo in barca a vela a caccia di record e di risultati utili per la ricerca meteo - oceanografica e la sperimentazione di nuove tecnologie ecologiche. E' il nuovo progetto dell'università di Roma La Sapienza, patrocinato dalla Regione Lazio e dallo yacht club Favignana, che prende il nome di "Roma Ocean World" e punta a battere tre record: compiere il giro del mondo in solitario senza combustibili fossili a bordo e quindi in autonomia energetica, idrica e alimentare, il primo giro del mondo in solitario in autonomia alimentare e il primo giro del mondo in solitario dell'Europa con un Class 40, barca a vela che partirà domenica 19 ottobre alle 12 dal porto di Riva di Traiano timonata dallo skipper oceanico romano Matteo Miceli . Secondo la rotta, che prevede circa 27 mila miglia nautiche, saranno doppiati il Capo di Buona Speranza, Capo Lewinn e Capo Horn, circumnavigando quindi l'Antartico. Tutti di fila e senza prevedere soste. (di Valentina Lupia) VAI AL VIDEO

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di Laura Larcan

Un velista “green” solitario in giro per il mondo. Una barca a vela dotata di orto

biologico e pannelli solari calpestabili. Un diario di bordo che prevede zero

scali per rifornimenti, e zero combustibili fossili, oltre a due galline, LaBionda e

LaMora, come compagne di viaggio (anche perché hanno già affrontato il mare

aperto in numerose occasioni). È pronto a partire l’eco-velista Matteo Miceli

domenica 19 ottobre alle ore 12 dal porto di Riva di Traiano a Civitavecchia,

con l’imbarcazione ECO40.

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Il giro del mondo in barca a vela, condue galline e un orto biologico:l'impresa di Matteo Miceli

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Il giro del mondo in barca avela, con due galline e un orto

biologico

Il giro del mondo in barca a

vela, con due galline e un orto

biologico

Dalle Marche alla Polinesia,

skipper parte per il giro del

mondo in barca a vela: 5

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Luca Argentero e MyriamCatania, nudo integrale

Salta la scuola, lamamma lo scopre e la

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Miceli è il protagonista (già record del mondo di traversata atlantica, velista

dell’anno 2007 e medaglia d’oro al valore atletico-sportivo 2010) del progetto

patrocinato dall’università La Sapienza di Roma e dalla Regione Lazio dal titolo

“Roma Ocean World”. Obiettivo, battere tre record: compiere il primo giro del

mondo in solitario senza combustibili fossili a bordo e quindi in autonomia

energetica (Matteo cucinerà solo con dispositivi elettrici, in particolare forno,

microonde e bollitore), il primo giro del mondo in solitario in autonomia

alimentare, e il primo giro del mondo in solitario dall’Europa con un Class 40.

Non a caso l’imbarcazione funzionerà da autentico laboratorio galleggiante per

rilevare onde di vento oceaniche, analizzare le condizione meteo-

oceanografiche incontrate e verificare l’assetto della barca nel tempo. Il tutto per

circa 27mila miglia nautiche, e una rotta che punta a doppiare i “Tre Capi”,

quello di Buona Speranza, Capo Lewinn e Capo Horn, circumnavigando

l’Antartico.

La barca è alimentata da pannelli fotovoltaici calpestabili, due generatori eolici

e due idroturbine a immersione. Quanto all’alimentazione del suo comandante,

è assicurata da un orto biologico, illuminato artificialmente, irrigato con acqua di

mare desalinizzata e fertilizzato con un compost marino prodotto a base di

alghe. Un “minimondo”, come lo chiama Miceli, che vanta dispositivi e

strumentazioni progettati in collaborazione con la Sapienza.

Martedì 14 Ottobre 2014, 21:10 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 00:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Roma Ocean World, il giro del mondo ecosostenibile di Mariassunta D'Alessio | 18 ottobre 2014

La cosa mi ha incuriosito non poco. Non tanto per la circumnavigazione eco-sostenibile con barca a vela attorno al globo per circa 27.000 miglia nautiche, senza assistenza e senza scalo, che certo di per sé non è affatto una notizia. Mi ha incuriosito invece quella frase aggiuntiva. Il viaggio si farà in completa autonomia energetica, idrica e alimentare. Stiamo ovviamente parlando di ricerca scientifica. Una ricerca davvero singolare e con degli obiettivi ambiziosi. Il progetto, patrocinato dalla Sapienza e dalla Regione Lazio, si chiama “Roma Ocean World” e punta a battere tre record: compiere il primo giro del mondo in solitario senza combustibili fossili a bordo e quindi in autonomia energetica, farlo in autonomia alimentare e compiere il primo giro del mondo in solitario dall’Europa con un Class 40. Matteo Miceli, velista di professione e proprietario a metà della barca, l’altra metà è di Paolo De Girolamo, docente di Costruzioni marittime di Ingegneria, domenica salperà dal porto di Riva di Traiano. Pubblicità

Ma non sarà solo. Con sé porterà La Bionda e La Mora, due galline non nuove a queste avventure sul mare. La coppia è infatti ben collaudata e non è stata sostituita. Mi ha spiegato De Girolamo, che è anche il progettista della barcaecosostenibile, che le galline faranno le uova con grande regolarità e saranno il cibo fresco e quotidiano per Matteo. Le chiare le mangerà tutti i giorni, i rossi due o tre volte a settimana. Ma il velista solitario mangerà anche le verdure fresche che arriveranno dall’orto biologicoche è a bordo. Un orto illuminato artificialmente, irrigato con acqua di mare desalinizzata e fertilizzato con compost autoprodotto: alghe e residui alimentari. L’orto è di 1 metro quadro ed è stato studiato dalla Facoltà di Agraria di Napoli. Matteo a bordo coltiverà e consumerà prezzemolo fresco, per la vitamina C, insalata e germogli di soia, grano e lenticchie. Per sicurezza avrà delle scorte alimentari da consumare quando sarà strettamente necessario: 4 litri di olio, frutta secca e carboidrati. Il viaggio potrebbe durare all’incirca sei mesi e dalla Sapienza seguiranno quotidianamente tutto ciò che avverrà a bordo.

Altre curiosità soddisfatte: la barca è alimentata da pannelli fotovoltaici calpestabili, duegeneratori eolici e due idroturbine a immersione che trasformeranno in energia elettrica il movimento dello scafo. Tutto, anche il software di controllo e il sistema dati di bordo sono stati progettati e realizzati dagli ingegneri della Sapienza di Roma. E per la prima volta nella storia, nessun combustibile fossile sarà bruciato a bordo: Matteo cucinerà solo con dispositivi elettrici, e quindi con forno normale, con microonde e con il bollitore. La rotta. La Class 40 doppierà i “Tre Capi”: quello di Buona Speranza, Capo Lewinn e Capo Horn. Comunque per chi volesse seguire il viaggio di Matteo sarà possibile farlo in streaming sul sitowww.matteomiceli.com

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Pubblicato il 18 Ottobre 2014 16:05

Il viaggio di Eco 40, la barca green autosufficiente

Cosa ci fanno due galline su una barca? LaBionda e LaMora, così si chiamano, sono solo due dei (tre)

membri dell'equipagio a bordo di Eco40, l’imbarcazione che domenica 19 ottobre salperà da Civitavecchia

per un viaggio attorno al globo. Scopo. Effettuare una serie di misure cinematiche e ambientali e per

testare alcune strumentazioni elettroniche. E sarà anche grazie alle due galline -veterane di viaggi in mare -

che il giro in solitaria della barca intorno al mondo potrà essere compiuto in completa autonomia

alimentare. L’impresa, che prevede di doppiare il Capo di Buona Speranza, Capo Horn e Capo Lewinn, fa

parte del progetto Roma Ocean World patrocinato da La Sapienza Università di Roma e dalla Regione Lazio.

A guidare lo scafo da solo sarà Matteo Miceli, dell’Associazione sportiva eco sailing, capitano e unico

membro di Eco40, una vera e propria barca ecosostenibile che consentirà al velista di viaggiare in completa

autonomia energetica e alimentare. Eco40 è infatti equipaggiata di pannelli fotovoltaici, generatori eolici e

due idroturbine in grado di convertire il movimento della navigazione in energia elettrica; batterie al litio

accumuleranno l’energia prodotta e l’illuminazione sarà assicurata da led ecologici. Per l’alimentazione,

invece, Miceli si affiderà - oltre alle due galline - alla pesca e a un orto biologico idroponico irrigato con

acqua di mare desalinizzata e fertilizzato con compost a base di alghe e residui alimentari.

Durante la navigazione l’attrezzatura elettronica a bordo dello scafo (praticamente un laboratorio

galleggiante a tutti gli effetti), consentirà di misurare sia le condizioni meteo-oceanografiche del vento,

delle correnti, della pressione atmosferica e di altri fattori ambientali, che di valutare l’assetto e la

posizione dello scafo nel tempo, consentendo di misurare i movimenti dell’imbarcazione insieme a quelli

delle onde con lo scopo di migliorare i parametri di progetto. I dati ottenuti, al termine dell’impresa,

saranno elaborati dai ricercatori della Sapienza.

Cecilia Di Vita

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ROMA OCEAN WORLD, ILGIRO DEL MONDOECOSOSTENIBILEPOSTED BY PINO ON 18 OTT 2014 IN NEWS | 0COMMENTS

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La cosa mi ha incuriosito non poco. Non tanto per la circumnavigazioneeco-sostenibile con barca a vela attorno al globo per circa 27.000 miglianautiche, senza assistenza e senza scalo, che certo di per sé non è affattouna notizia. Mi ha incuriosito invece quella frase aggiuntiva. Il viaggio si faràin completa autonomia energetica, idrica e alimentare. Stiamo ovviamenteparlando di ricerca scientifica. Una ricerca davvero singolare e con degliobiettivi ambiziosi. Il progetto, patrocinato dalla Sapienza e dalla RegioneLazio, si chiama “Roma Ocean World” e punta a battere tre record:compiere il primo giro del mondo in solitario senza combustibili fossili abordo e quindi in autonomia energetica, farlo in autonomia alimentare ecompiere il primo giro del mondo in solitario dall’Europa con un Class 40.

Matteo Miceli, velista di professione e proprietario a metà della barca,l’altra metà è di Paolo De Girolamo, docente di Costruzioni marittime diIngegneria, domenica salperà dal porto di Riva di Traiano.

Ma non sarà solo. Con sé porterà La Bionda e La Mora, due galline nonnuove a queste avventure sul mare. La coppia è infatti ben collaudata e nonè stata sostituita. Mi ha spiegato De Girolamo, che è anche il progettistadella barca ecosostenibile, che le galline faranno le uova con granderegolarità e saranno il cibo fresco e quotidiano per Matteo. Le chiare lemangerà tutti i giorni, i rossi due o tre volte a settimana. Ma il velistasolitario mangerà anche le verdure fresche che arriveranno dall’ortobiologico che è a bordo. Un orto illuminato artificialmente, irrigato conacqua di mare desalinizzata e fertilizzato con compost autoprodotto: alghee residui alimentari.

L’orto è di 1 metro quadro ed è stato studiato dalla Facoltà di Agraria diNapoli. Matteo a bordo coltiverà e consumerà prezzemolo fresco, per lavitamina C, insalata e germogli di soia, grano e lenticchie. Per sicurezza avràdelle scorte alimentari da consumare quando sarà strettamentenecessario: 4 litri di olio, frutta secca e carboidrati.

Il viaggio potrebbe durare all’incirca sei mesi e dalla Sapienza seguirannoquotidianamente tutto ciò che avverrà a bordo.

Altre curiosità soddisfatte: la barca è alimentata da pannelli fotovoltaicicalpestabili, due generatori eolici e due idroturbine a immersione chetrasformeranno in energia elettrica il movimento dello scafo.

Tutto, anche il software di controllo e il sistema dati di bordo sono statiprogettati e realizzati dagli ingegneri della Sapienza di Roma. E per la primavolta nella storia, nessun combustibile fossile sarà bruciato a bordo: Matteo

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cucinerà solo con dispositivi elettrici, e quindi con forno normale, conmicroonde e con il bollitore.

La rotta. La Class 40 doppierà i “Tre Capi”: quello di Buona Speranza, CapoLewinn e Capo Horn. Comunque per chi volesse seguire il viaggio di Matteosarà possibile farlo in streaming sul sito www.matteomiceli.com

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LA BARCA ECOSOSTENIBILE PRENDE IL LARGO: PER LA PRIMA VOLTA ORTO IDROPONICO, GALLINE E PANNELLI SOLARI PER IL GIRO DEL MONDO IN SOLITARIO SENZA SCALO LA SAPIENZA PARTECIPA CON TECNOLOGIE GREEN PER RILEVARE LE CONDIZIONI METEO OCEANOGRAFICHE E TESTARE NUOVE STRUMENTAZIONI ELETTRONICHE

Il progetto Roma Ocean World Partirà domenica 19 ottobre alle 12.00 dal porto di Riva di Traiano l’imbarcazione ECO40, la Class 40 che l’eco-velista Matteo Miceli condurrà in solitario attorno al globo per circa 27.000 miglia nautiche, senza assistenza e senza scalo, in completa autonomia energetica, idrica e alimentare. Un “minimondo”, affidato a un velista di grande esperienza, che porta con sé dispositivi e strumentazioni progettati in collaborazione con la Sapienza per l’allestimento dell’imbarcazione, ma che funzionerà anche da laboratorio galleggiante per rilevare onde di vento oceaniche, analizzare le condizione meteo-oceanografiche incontrate e verificare l’assetto dell’imbarcazione nel tempo. Il progetto, patrocinato dalla Sapienza e dalla Regione Lazio, si chiama “Roma Ocean World” e punta a battere tre record: compiere il primo giro del mondo in solitario senza combustibili fossili a bordo e quindi in autonomia energetica, il primo giro del mondo in solitario in autonomia alimentare e il primo giro del mondo in solitario dall’Europa con un Class 40. La rotta di ECO40 prevede di doppiare i “Tre Capi”, quello di Buona Speranza, Capo Lewinn e Capo Horn, circumnavigando quindi l’Antartico: sarà possibile seguire il suo viaggio in tempo reale in streaming dal sitowww.matteomiceli.com. Per raggiungere questi obiettivi, la Class 40 realizzata con la tecnica dell’infusione sotto vuoto di resina epossidica e con albero e bompresso in carbonio, è alimentata da pannelli fotovoltaici calpestabili, due generatori eolici e due idroturbine a immersione, che trasformano in energia elettrica il movimento dello scafo, un po’ come una specie di dinamo. L’energia prodotta a bordo è accumulata mediante batterie al litio e l’illuminazione è interamente costituita da led ecologici; a bordo è presente un motore elettrico da 7 KW, necessario per le manovre nei porti. Il sistema di acquisizione dati di bordo e il software di controllo sono stati progettati e realizzati dagli ingegneri della Sapienza, che si sono occupati anche dell’integrazione delle varie fonti energetiche. Il nutrimento del suo comandante è invece assicurato da un orto biologico, illuminato artificialmente, irrigato con acqua di mare desalinizzata e fertilizzato con un compost marino prodotto a base di alghe, con l’aggiunta dei residui alimentari e fisici prodotti dal pilota. Per le proteine necessarie alla sopravvivenza ad integrare quelle fornite dalla pesca, saranno due compagne di viaggio speciali, cioè le galline LaBionda e LaMora, che hanno già affrontato il mare aperto in numerose occasioni. Per la prima volta nella storia nessun combustibile fossile sarà bruciato a bordo: Matteo cucinerà solo con dispositivi elettrici, in particolare forno, microonde e bollitore. Le attività di ricerca I parametri oggetto di misura riguardano sia le condizione meteo-oceanografiche incontrate dall’imbarcazione durante la navigazione, sia la posizione e l’assetto dell’imbarcazione stessa nel tempo. I parametri meteo-oceanografici che verranno misurati riguardano il vento, la pressione atmosferica, la temperatura dell’acqua marina e dell’aria e le correnti superficiali, mentre i parametri cinematici di posizione e assetto (e loro variazioni) dell’imbarcazione consentiranno di descrivere i movimenti della barca nel tempo. Dai movimenti della barca verranno dedotte le altezze delle onde che l’imbarcazione incontrerà durante la navigazione. Inoltre l’analisi dei movimenti e delle accelerazioni consentirà di definire le azioni a cui l’imbarcazione è soggetta, con lo scopo di migliorare i relativi parametri di progetto. Questi parametri verranno acquisiti in parte con strumentazione elettronica facente parte dell’equipaggiamento della barca e in parte con quella che è stata appositamente installata a bordo, da ditte specializzate che hanno rapporti di collaborazione con il dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale (Dicea) della Sapienza, investito direttamente nel progetto, e che hanno interesse a provare le

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strumentazioni in condizioni di funzionamento estreme. L’analisi dei dati misurati a bordo verrà eseguita da ricercatori, dottorandi di ricerca e assegnisti di ricerca afferenti al Dicea, coordinati dai docenti Paolo De Girolamo e Mattia Crespi. I protagonisti Roma Ocean Word è fortemente voluto dai due comproprietari della barca a vela, Matteo Miceli, dell’Associazione Sportiva Eco Sailing, già record del mondo di traversata atlantica, velista dell’anno 2007 e medaglia d’oro al valore atletico-sportivo 2010 e Paolo De Girolamo, responsabile tecnico-scientifico del progetto e docente di Costruzioni marittime del dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale (Dicea) della Sapienza. Al progetto hanno partecipato a titolo gratuito o in qualità di sponsor tecnici, alcuni ricercatori italiani, ad esempio anche del CNR e della facoltà di Agraria dell’Università di Napoli, e numerose società specializzate nella realizzazione delle attrezzature utilizzate in barca o nella fornitura di servizi, come ad esempio Telespazio. La società svizzera Leica Geosystems AG, leader mondiale della strumentazione GPS, si farà carico del traffico dati via satellite di ECO40 e ha inoltre fornito tre ricevitori GPS ad alta precisione installati a bordo: le misure eseguite con questi dispositivi saranno analizzate per ottenere i parametri cinematici della barca da Mattia Crespi, docente di Positioning e geomatica presso il Dicea della Sapienza, in collaborazione con Paolo De Girolamo.