Soia - iaassassari.files.wordpress.com · –La semente non deve essere conciata quando la soia si...
Transcript of Soia - iaassassari.files.wordpress.com · –La semente non deve essere conciata quando la soia si...
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– La soia è la più importante fonte vegetale di olio e di proteine per uso alimentare a livello mondiale
– In Italia la coltura della soia oggi è diffusa in modo stabile quasi esclusivamente in Valle Padana
– Il seme di soia presenta:
– alto contenuto in olio
– 18-21%
– alto contenuto in proteina grezza
– 38-41%
Soia (Glicine max (L.) Merr.)
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Famiglia delle Leguminosae
– sottofamiglia Papilionaceae
– tribù Phaseoleae
– genere Glicine
– Ciclo primaverile-estivo
– Cespugliosa, eretta, piuttosto fogliosa
– Fusti coperti da una fitta peluria argentea o bruna
– può raggiungere altezze superiori a 150 cm ramificando prevalentemente dai nodi più bassi
– in genere il grado di ramificazione è influenzato da fattori genetici, ambientali ed agronomici come
il fotoperiodo, la fertilità del terreno e la densità di semina
Caratteri botanici e biologia
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Nella soia il tipo di accrescimento può essere:
– indeterminato, semideterminato o determinato
– le cv comunemente coltivate in Italia
– sono generalmente ad accrescimento indeterminato
– caratterizzate da fusto unico o poco ramificato
– lunghezza degli internodi piuttosto elevata (5-8 cm)
– altezza che oscilla tra i 90 e 13 cm
Caratteri botanici e biologia
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– La fioritura
– nei tipi indeterminati la fioritura avviene dal basso verso l’alto, man mano che i fiori si differenziano lungo l’asse della pianta
– nei tipi determinati inizia dalla parte apicale
– Foglie
– ricoperte di peli
– che all’avvicinarsi della maturazione ingialliscono e cadono prima che i baccelli maturino
baccelli con umidità maggiore del 20%
Caratteri botanici e biologia
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Produce in genere molti più fiori che baccelli
– si calcola che dal 20 all’80% di essi abortiscano
– il fenomeno è più accentuato nelle varietà con molti fiori per nodo
– la caduta del fiore o del baccello può avvenire da 1 a 7 giorni dopo la fioritura
– in generale tendono ad abortire i primi e gli ultimi fiori emessi
– Periodo di fioritura
– dipende dall’epoca di semina e dalla varietà:
– può durare da 3 a più di 5 settimane
Caratteri botanici e biologia
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Baccelli
– piccoli, dritti o leggermente curvi, coperti da peluria
– tendono ad aprirsi una volti giunti a maturazione
– deiscenza
– colorazione variabile dal giallo al grigio-bruno, quasi nero
– contengono da 1 a 5 semi
– le varietà commerciali di solito ne hanno solo 2 o 3
– Il numero dei baccelli
– varia da 1-2 a più di 20 in una singola infiorescenza e può superare i 40 per pianta
– Peso di 1000 semi:
– varia da 50 a 450 g
– i semi più grossi si osservano nelle cv impiegate per l’alimentazione umana
Caratteri botanici e biologia
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Apparato radicale
– composto da una radice principale fittonante
– dalla quale si dipartono le radici secondarie
– La maggior parte dell’apparato radicale è rappresentato
da radici secondarie
– che si sviluppano dai primi 10-15 cm del fittone
– nei terreni leggeri si approfondiscono sino a 150 cm
Caratteri botanici e biologia
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– La nutrizione azotata nella soia si verifica attraverso due vie:
– assorbimento di nitrato
– tramite l’apparato radicale
– seguito dalla sua riduzione in ammoniaca
principalmente nelle foglie
– fissazione di azoto atmosferico ad opera di noduli radicali
– Le due vie possono essere tra loro complementari o concorrenziali a seconda
– della dotazione in azoto combinato del terreno
– della fase fenologica
– delle condizioni ambientali
– acqua, temperatura, terreno, ecc
Metabolismo dell’Azoto
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– L’azotofissazione
– è dovuta a rizobi specifici Bradyrhizobium japonicum
– non sono naturalmente presenti nei terreni mai coltivati a soia
all’inizio della coltivazione è necessario apportare con il seme, o direttamente al terreno con prodotti liquidi o granulari, una sufficiente quantità di batteri simbionti
– in condizioni di pieno campo è capace di fissare da 60 a 170 kg/ha anno di azoto
Metabolismo dell’Azoto
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Le esigenze climatiche della soia sono simili a quelle del mais
– Temperatura
– minima di accrescimento: 4-6°C
– ottimale: 24-25°C
– Pianta brevidiurna
– allo scopo di allargare la zona di coltivazione sono state ottenute delle cv neutrodiurne
Esigenze climatiche ed adattamento ambientale
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Sensibile agli eccessi idrici
– nelle fasi di germinazione-emergenza
– Sensibile allo stress idrico
– durante la fioritura
– all’inizio della formazione dei baccelli
– carenza idrica nell’ultima settimana di sviluppo del baccello e/o durante la formazione del seme causa una drastica riduzione della produzione
Esigenze climatiche ed adattamento ambientale
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Come coltura principale
– può occupare il posto del mais
– rotazione più diffusa:
– mais-soia
mais ripetuto per 2-3 anni consecutivi
– “Effetto soia”
– insieme di effetti di avvicendamento legati
– ad aspetti di tipo nutrizionale
– alla stimolazione dell’accrescimento
– alla riduzione degli attacchi parassitari
interagendo tra loro migliorano le condizioni di abitabilità del terreno e influenzano la flora infestante semplificando il diserbo delle colture in successione
Avvicendamento e lavorazioni del terreno
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Il mais si è dimostrato coltura capace di avvantaggiarsi del cosiddetto “effetto soia”
– aumentando la sua resa rispetto al mais continuo
– + 6% in media
– Per quanto riguarda le lavorazioni convenzionali
– si rimanda alla coltura del mais
– Può essere conveniente l’adozione di sistemi di minima lavorazione o di sod seeding
Avvicendamento e lavorazioni del terreno
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– La soia si adatta bene a terreni poco fertili
– ma per ottenere produzioni elevate spesso sono necessari apporti di fosforo e potassio
– Fosforo
– fabbisogno costante per l’intero ciclo vegetativo
– con un picco di assorbimento durante i primi stadi di formazione del seme
– incrementa la percentuale di proteine nel seme.
– Dosi:
– in terreni ben dotati
50-60 kg ha-1 di P2O5
Concimazione
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Potassio
– Assorbimento distribuito durante tutta la stagione di accrescimento
– Aumenta la quantità di olio e può migliorarne la qualità
– Dosi:
– in terreni ben dotati
fino a 70 kg ha-1 di K2O
Concimazione
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Azoto
– Se le piante risultano normalmente nodulate 30 noduli pianta-1
– non è necessaria la concimazione azotata
– in caso contrario si deve intervenire con 100-150 kg ha-1 di N
– Moderati apporti di azoto
– consigliati solo in terreni poco fertili
per stimolare l’accrescimento negli stadi iniziali
– Momento critico per l’azoto
– prima dell’inizio della fioritura
Concimazione
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Azoto
– Asportazioni
– per una produzione di circa 3 t ha-1 di granella
vengono asportati 220-240 kg ha-1 di N
– nelle colture ottimizzate
l’azoto fissato supera le asportazioni
il bilancio è quindi positivo
15-50 kg ha-1 di N
Concimazione
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Nel nord Italia la semina avviene dalla fine di aprile all’inizio di maggio utilizzando seminatrici pneumatiche di precisione
– Profondità di semina:
– 3 cm in terreni pesanti
– 4-5 cm in terreni leggeri e sabbiosi o grossolani
– Un problema che spesso si presenta nella coltura è la grande variabilità di germinabilità in campo
– la soia è in grado di recuperare le eventuali fallanze in quanto le piante più spaziate si sviluppano maggiormente
Semina
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– La quantità di seme da utilizzare per la semina varia molto da cv a cv
– in funzione della dimensione della granella
– per varietà con seme di peso medio questa si aggira sugli 80 kg ha-1
– Il numero di piante m-2 varia orientativamente da 35 a 45
– La semente non deve essere conciata quando la soia si coltiva per la prima volta perché il fungicida potrebbe interferire con lo sviluppo del rizobio
– L’inoculazione del rizobio viene eseguita con colture di Bradyrhizobium japonico disponibili in commercio
Semina
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– La granella di soia può essere raccolta quando ha raggiunto la maturazione fisiologica avanzata
– umidità del 12 – 14%
– umidità > al 14%
i semi più umidi possono essere frantumati
– umidità < al 12%
aumenta il numero di semi rotti e si possono avere delle microlesioni che potrebbero ridurre la terminabilità del seme
– La raccolta viene effettuata tramite mietitrebbia che può essere dotata di convogliatori alzabaccelli
– La granella di soia deve essere conservata con umidità inferiore a quella del frumento e del mais
– Con umidità del 10% il seme può conservarsi bene per circa 4 anni
Raccolta
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– La soia è diventata un’importante coltivazione da pieno campo principalmente perché il seme maturo è ricco in proteine e grassi
– Composizione chimica del seme:
– 40-41% proteine grezze
– 18-21% olio
– 17% cellulosa ed emicellulosa
– 5% fibra grezza
– 7% zuccheri
– 8% pentosani
– 6% ceneri
Caratteristiche qualitative del prodotto e Utilizzazione
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– L’olio è il composto più utilizzato a fini alimentari
– L’olio grezzo tuttavia presenta gusto sgradevole e problemi di stabilità che devono essere superati attraverso delle costose fasi di trasformazione
– La soia per l’estrazione dell’olio viene lavorata, prevalentemente, seguendo un processo industriale che prevede l’utilizzo di solventi
– La farina che si ricava presenta
– contenuto di olio residuo pari a 0,5%
– contenuto proteico del 49%
questa farina potrà essere utilizzata nell’alimentazione umana (se opportunamente trattata)
oppure per ottenere dei concentrati di soia (70% di proteine) o isolati proteici (90% di proteine)
Caratteristiche qualitative del prodotto e Utilizzazione
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
Tab. 22.5
Caratteristiche qualitative del prodotto e Utilizzazione
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
Fig.22.2
Caratteristiche qualitative del prodotto e Utilizzazione
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– A seconda dell’uso le cv di soia sono raggruppate in tre tipologie:
– da olio
– presentano quasi esclusivamente semi gialli
– per consumo umano
– semi giallo chiaro o verdi
– da foraggio
– Le varietà di soia si diversificano
– robustezza della pianta
– produttività
– resistenza alle malattie
– colore, forma, dimensioni
– contenuto in olio e in proteina grezza del seme
Varietà e Miglioramento Genetico
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– La classificazione agronomica più usata è quella basata sulla lunghezza del ciclo che può variare da 75 a più di 200 giorni
– Le cv commerciali sono ordinate in 13 gruppi di maturazione contrassegnati
– con un triplo zero per le più precoci, fino alla classe 10 per le più tardive
– la scala è la seguente
– 000
– 00
– 0
– I
– …
– X
Varietà e Miglioramento Genetico
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– Tra un gruppo e l’altro esiste, orientativamente, una variazione nella maturazione di 10-15 giorni
– Le varietà classificate come appartenenti
– ai gruppi 000, 00 e 0
– sono adatte per le latitudini elevate
– ai gruppi più tardivi
– sono adatte per le latitudini inferiori
– Nel nord e centro Italia
– si ottengono buoni risultati produttivi con cv dei gruppi I e II
– in semina primaverile (aprile)
Varietà e Miglioramento Genetico
Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– I più importanti obiettivi del miglioramento genetico sono:
– Incremento della produzione in seme
– Incremento del tenore in olio e/o proteina
– Adattamento alle diverse aree di produzione
– Resistenza all’allettamento
– Resistenza alla sgranatura
– Resistenza alle malattie
– Migliore qualità dell’olio e delle proteine
– Un’altra caratteristica utile è rappresentata dall’altezza del primo palco fiorale
– l’aumento della distanza dei primi baccelli dal terreno diminuisce le perdite durante la raccolta meccanica
Varietà e Miglioramento Genetico