Sogni

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La volpe aveva quindici anni

il riccio ne aveva cento.

Si innamorò lo spino perdutamente

del rosso manto a scaglie

della corsa leggera che non intende

fermate.

Il giorno si spense,

sotto il manto stellato

il riccio stanco

sotto un albero si è posato.

La volpe apparve con la sua bellezza

Quella sera la luna l'abbagliò, il riccio intento le parlò.

Calò la notte e sognò

la bellezza e la furbizia di lei

il pelo lucente al sole

splendente alla luna,

l'età svanì

corsero liberi come gabbiani al mare,

gli sembrò di stare in paradiso

lei scomparve nella corsa.

Lo spino svanì per sempre

lasciando in solitudine la volpe.

Al buio, tra la luna e le stelle

lei sognò

notti silenziose, animali innamorati,

sogni spinosi, colorati, passati,

con rimpianto il riccio ricordò,

alla volpe, nel cuore,

il suo sguardo restò.

Poesia composta dalle bambine e dai bambini

della classe 5°B dell'I. C. di Frascati in occasione

del 54ma Edizione del Premio Nazionale Poesia

“Antonio Seccareccia”, Novembre 2014.

La poesia Sogni è ispirata a “La volpe aveva quindici anni”

di Federica D'Amato tratta dal libro Avere trent'anni,

Ianieri Editore.

La volpe aveva quindici anni

il riccio ne aveva cento.

Si innamorò lo spino perdutamente

del rosso manto a scaglie

della corsa leggera che non intende

fermate o compagni la spedizione

della sera, i fianchi l’innamorarono

per sempre calore delle montagne

segreto appartenuto al chiudersi dei boschi…