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I NOSTRI CONSIGLI DEL MESEFOCUS - NOI E LA GIULIA

IL CLASSICO

L’ULTIMA CORVÈ

SOGNI DI FUMETTO DOPO IL SUCCESSO DI KICK-ASS, ARRIVA KINGSMAN - SECRET SERVICE

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ISTRUZIONI

CON CHILI L’ESTATE PARTE FORTE!

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Cari lettori,ancora poche settimane e finalmente arriverà - alme-no ufficialmente - l’agognata

estate e CHILI sarà come sempre con voi per guidarvi nella scoperta delle grandi prime visioni che vi ac-compagneranno nel corso del mese.Si parte subito il primo giorno di giugno con lo Speciale dedicato alla festa della Repubblica, dove festeggeremo raccogliendo i migliori film che hanno raccontato la storia d’Italia e che per l’occasione verran-no proposti a prezzo speciale. Tra gli imperdibili titoli ci saranno I cento passi, La meglio gioventù, Quando sei nato non puoi più nasconderti e Il Divo.

Il 17 giugno è invece la volta di due grandi novità: la prima, in vendita, è Blackhat, ultima attesissima fati-ca del maestro americano Michael Mann, un cybercrime metropolitano sulla scia dei precedenti Miami Vice e Collateral, interpretato dal bion-dissimo Chris Hemsworth.Lo stesso giorno uscirà anche il fan-tasy Il settimo figlio, dove il prota-gonista è appunto il settimo figlio di un settimo figlio, scelto per questo da un maestro di stregoneria per diventare suo apprendista in qualità di cacciatore di streghe, proprio al risvegliarsi della più temibile e fe-

roce di tutte. Dal 18 giugno sarà di-sponibile invece Kinsgsman – Secret Service, storia (tratta da un fumetto cult di Mark Millar e Dave Gibbons) di un’organizzazione segreta di su-per spie che recluta un promettente ma indisciplinato ragazzo di strada. Il cast vanta tra i protagonisti nomi del calibro di Colin Firth, Michael Caine e Samuel L. Jackson. Giovedì 18 sarà quindi il turno – per la vendita – di Focus – Niente è co-me sembra, pellicola con Will Smith e la bellissima Margot Robbie, nei panni di un’affiatata coppia di abili truffatori irrimediabilmente attratti l’uno dell’altra. A fine mese, precisamente il 25, sarà infine la volta di Vizio di forma, at-teso adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Thomas Pynchon. Il protagonista (Joaquin Phoenix) è un detective con il vizio dell’alcool e dai metodi poco orto-dossi che deve risolvere un caso che non è quello che sembra. Nel cast anche Benicio Del Toro.

Dal 22, sarà online invece un altro imperdibile speciale di inizio estate, dall’evocativo titolo Tutti al mare. Le scuole sono finite, arriva il grande caldo, cominciano i primi ponti verso le località di mare…. cosa c’è quindi di meglio che vedersi qualche film

dal sapore vacanzie-ro magari sul pro-prio tablet mentre si è diretti verso le spiagge?

CHILI vi offre quindi la possibilità di farvi due risate in compagnia dei titoli più freschi della commedia ita-liana come Un’ estate al mare, Tutti al mare, Sapore di te, C’era una volta un’estate e Basilicata coast to coast.Ultimo ma non meno importante, ci teniamo a segnalarvi una nuova infornata di miniserie TV di grande qualità proveniente dal Regno Uni-to. Se ci seguite quotidianamente, vi sarete già accorti che da alcuni giorni sono già disponibili le tre stagioni degli acclamati Sherlock e Luther.

Quello che non sapete è che non è finita qui. Nel corso di giugno ver-ranno aggiunte infatti anche la prima stagione di Top of the lake e Ripper street e le cinque del dissacrante Misfits.

Prima di salutarci, vi ricordiamo che fino al 14 giugno, ogni settimana, CHILI offrirà ai clienti Esselunga un codice che permetterà la visione di 1 film dedicato al food & beverage, simboli di Expo 2015. E sempre nei supermercati aderenti Esselunga, continuano gli sconti sulle nostre Gift Card: i tagli da 50 euro sono disponibili a 25 euro e quelli da 25 euro a 15 euro.A questo punto non vi resta che co-minciare a sfogliare il nuovo numero, come al solito corredato di tante immagini e approfondimenti sulla nostra ricchissima programmazione e appuntarvi sul calendario tutte le date calde!

E anche per questo mese è tutto,

BUONA LETTURA!

DUE GRANDI PRIME VISIONI IL 17 GIUGNO

PER CELEBRARE L’INIZIO DELL’ESTATE ARRIVA LO SPECIALE ‘TUTTI AL MARE’

UNA NUOVA INFORNATA DI ACCLAMATE SERIE TV INGLESI

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Sabrina la si odia o la si ama, in ogni caso, essendo Audrey Hepburn non si può fare a meno

di adorarla. Il film di Wilder non ha nemmeno bisogno di presentazioni, forse neppure per i più giovani, basta quel titolo, quel nome di ragazza, per evocare lo zenith di ogni commedia. Gl ingredienti sono perfetti, mirabil-mente miscelati, a partire dalla clas-sica storia di Cenerentola: lei è la figlia dell’autista di casa, ragazzina in grem-biule e coda di cavallo che scruta dall’albero i ricevimenti della famiglia per cui lavora il padre e s’innamora dello spavaldo secondogenito, William Holden, che neppure la vede. Spedita a Parigi per dimenticare, tornerà tra-sformata in sofisticata donna che fa girar la testa. A questo plot classico e già di per se irresistibile, si aggiunge il tormento dell’amore controverso con equivoco: lei crede di amare David e si lascia consolare per la passione non corrisposta dal posato e maturo, fin troppo serioso, primogenito di casa,

Larry, semplicemente Humphrey Bo-gart. Tra passione e amore vero, alla fine nella commedia hollywoodiana vince (quasi) sempre la seconda op-zione, e Sabrina capirà che quel che vuole è l’uomo accorto, mentre l’uomo accorto capirà che in amore son con-sentiti i colpi di testa. Per chi è inna-morato di La fiamma del peccato e di A qualcuno piace caldo, altri due ca-polavori di Wilder, Sabrina può essere un tormento, perché qui vince, per la ragazza, l’aspirazione all’eleganza per-bene e all’istinto di accasarsi. Ma ba-stano la leggerezza di Audrey, vestita dalla divina delle costumiste Edith Head, e il volto scavato di Humphrey a riportarci nel mondo dei sogni del cinema, dove tutto è possibile. La fia-ba è interpretata come una danza di caratteri e di situazioni e anche se la vostra prima aspirazione non è impa-rare come si fa un perfetto soufflè o un uovo alla cocque si rimane strega-ti dalle scene nella scuola di alta cuci-na a Parigi o dalle malinconie di Sabri-

na che pensa al suicidio per amore tra le macchine lus-suose del garage custodito dal padre. E non c’è appassionata di cinema che almeno una volta nella vita non abbia aggiustato il cappello all’uomo amato secondo la moda parisienne come fa Audrey con Bogart. Mentre tutto sembra scioglier-si nelle note di La vie en rose (che altro, se no?) cantata dalla Hepburn, si comincia perfino a sospettare che il film sia un apologo perfetto, quanto nascosto, sulla lotta di classe, di qua la figlia della servitù e di là, inarrivabi-li, i figli del padrone. Ma forse stiamo esagerando e basterebbe dire che questo è un film di Wilder, infallibile nel costruire la geometria di storie, sceneggiature, dialoghi e protagonisti. «Nessuno è perfetto» è la sua battuta più famosa (nel finale di A qualcuno piace caldo). Nessuno, tranne lui. Al-meno al cinema.

PRIMA CLASSE

DI PIERA DETASSIS

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Twitter.com/PieraDetassis

Diretto da

PIERA DETASSIS A cura di

ANDREA MORANDI

Hanno collaborato

ILARIA AMATO VALENTINA BASCIU ALESSANDRO GAMMA ELISA GRANDO DAMIANO PANATTONI

Realizzazione grafica

SIMONA MONTAGNA LIKECUBE.IT

HOMEGIUGNO 2015

NUMERO 10

Hepburn, Bogart & Holden, tra Parigi e feste mirabolanti: ecco perché dovete rivedere Sabrina di Billy Wilder

SABRINA(Usa, 1954)

Regia Billy Wilder Interpreti Audrey Hepburn, Humphrey Bogart William Holden Durata 1h e 51’

LA SCELTA DEL DIRETTORE

PRIME VISIONI

retz e Aaron Johnson (poi finito in Avengers: Age of Ultron). Il re-gista di quella pellico-la, Matthew Vaughn, e il fumettista, Mark Millar, si sono rimessi al lavoro per porta-re al cinema un’altra graphic novel, ovvero Kingsman - Secret Service, in cui hanno alzato il tiro e hanno chiamato a bordo due attori come Colin Firth e Samuel L. Jackson.

LA STORIADurante una missione segre-ta in Medio Oriente, l’agente segreto inglese Harry Hart, nome in codice Galahad (un Colin Firth irresistibile, un po’ James Bond e un po’ Ipcress), vede morire un giovane agente a causa di un suo errore. Tor-nato in Inghilterra, consegna una medaglia all’onore alla ve-dova dell’agente e all’orfano, Gary Unwin detto Eggsy (Taron Egerton), dicendo loro che se avranno bisogno di aiuto, do-vranno chiamare il numero sul retro della medaglia. Diciasset-te anni dopo, Eggsy è cresciuto e vive con la madre, la sorellina e il patrigno. Nonostante sia intelligente, ha abbandonato i

SEGNALI DI FUMETTO

Adesso sembra tutto ba-nale e prevedibile, dai tre miliardi di dollari in-

cassati dai due Avengers alla saga d’autore del Batman di Christopher Nolan fino alla fol-lia dei cinecomics e all’assalto dei ComicCon in tutto il mondo eppure non sempre i fumetti al cinema sono stati ben visti, an-zi. Ricordate il flop clamoroso di Flash Gordon nel 1980? E il disastro di Captain America con Matt Salinger, figlio dello scrittore J.D.? Ecco, dimentica-teli, perché da qualche stagio-ne il fumetto in sala porta ap-

passionati e nerd, nuovi adepti e fan. E non parliamo solo dei colossi Marvel e DC Comics, perché altre pellicole sono ri-uscite a sbancare il box office. Un esempio? Kick-Ass, mini-serie a fumetti di otto numeri scritta da Mark Millar e dise-gnata da John Romita Jr., pub-blicata dal 2008 al 2010 dalla Icon Comics e poi diventata un (ottimo) film con Chloe Mo-

Dalla Marvel alla DC Comics, da Stan Lee a Batman, il cinema vira verso il fumetto. L’ultimo capitolo? Kingsman - Secret Service, adatta-mento della novel di Mark Millar di andrea morandi

Royal Marines e vive una vita da disoccupato senza ambizio-ne. Dopo essere stato arresta-to per un furto d’auto decide di chiedere aiuto chiamando il numero dietro alla medaglia che gli era stata regalata. Verrà così convocato da Hart, che gli rivelerà l’esistenza dei servizi segreti Kingsman, l’organiz-zazione per la quale lui e suo padre lavoravano.

COLIN O BOND?Rispetto a altri cinecomics più o meno fracassoni, Kingsman - Secret Service ha un asso nella manica: Colin Firth, gen-tleman inglese con cappellino e ombrello pronto a abbattere i nemici a colpi di kung fu. «Un nuovo James Bond?» spiega l’attore «Più o meno, perché tra

i riferimenti del mio Hart non c’è solo Bond: c’è l’ombrello di John Steed della serie tv Agen-te speciale, ci sono gli occhiali di Harry Palmer, ovvero il Mi-chael Caine dei film di Ipcress e alcuni gadget di Bond. Ma il nostro è un film che vuole omaggiare un genere come quello di 007, che, nel tempo, si è evoluto divenendo sempre più macho. A me piacciono i cinecomics, mi piace il perso-naggio di Batman, per il lato oscuro, la sofferenza che ha, ma credo che oggi ci sia anche spazio per film che si prendono meno sul serio nell’ambito dei fumetti, come fa questo che vive delle idee di Millar».

LE MUSICHETra i molti motivi per vedere

il film, oltre alla sontuosa ap-parizione del solito Samuel L. Jackson che si diverte come un pazzo (e si vede), tendete l’orecchio alla colonna sonora che mescola Heavy Crown di Iggy Azalea e Ellie Goulding e Bonkers di Dizzee Rascal, Feel the Love dei Rudimental con il neodivo John Newman a Free Bird dei Lynyrd Skynyrd, Give it Up di KC & The Sunshine Band e addirittura Slave To Lo-ve di Bryan Ferry e Money For Nothing dei grandi Dire Straits.

«BOND? SÌ, MA NON SOLO, CI SONO TANTI OMAGGI, DAL MICHAEL CAINE DI IPCRESS A JOHN STEED...» COLIN FIRTH

KINGSMAN - SECRET SERVICEDISPONIBILE DAL 10 GIUGNO

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PERCHÉ VEDERLO: Perché è un divertente e rutilante sarabanda pop di colori, suoni e invenzioni. Se avete amato Kick-Ass, non ve ne pentirete.

KINGSMAN - SECRET SERVICE(Usa, 2015)

Regia Matthew Vaughn Interpreti Colin Firth Taron Egerton Samuel L. JacksonSceneggiaturaMatthew VaughnJane GoldmanDurata 2h e 08’

. FIRTH TOUCHDa reduce a investigatore, da avvocato a truffatore: 4 film da vedere per capire la grandezza del gentiluomo Colin Firth

Tratto da una storia vera: nel 1993, a West Memphis, in Arkansas, tre bambini di otto anni scompaiono. Dopo una lunga ricerca, i loro corpi vengono trovati

morti. Qui Firth è Ron Lax, investi-gatore priva-to che cerca di capire la verità.

DEVIL’S KNOT3

Cambio di registro: qui la compagna è Cameron Diaz in una commedia tinta di giallo in cui Firth interpreta il curatore d’aste inglese Harry Deane che escogita un

piano per truffare un collezionista, facendogli acquistare un falso Monet.

GAMBIT2

Incubi, traumi, ricor-di di guerra e un passato doloroso: a fianco di Nicole Kidman, Firth è Eric Lomax, soldato in-glese sopravvissuto ai giapponesi.

LE DUE VIE DEL DESTINO1

Altra commedia da recuperare, passata male in Italia: Firth è un uomo sull’orlo del fallimento. Decide così di cambiare vita, reinventandosi. Si imbatterà in Char-

lotte, ragaz-za con un’i-dentità falsa per sfuggire dai suoi vec-chi problemi.

IL MONDO DI ARTHUR NEWMAN4

Ci sono alcuni grandi cineasti americani celebrati e rive-riti (giustamente) spesso

e volentieri, da Martin Scorsese a Francis Ford Coppola passando per Steven Spielberg e George Lucas. Poi ci sono quelli di seconda fascia, ricordati, ma mai abbastanza, da Michael Cimino a Abel Ferrara, e infine ci sono quelli misconosciuti o quasi dimenticati, da Monte Hel-lman a John Cassavetes fino a un folle irregolare come Hal Ashby, forse in cima a questa triste classi-fica. Classe 1932, nato e cresciuto nello Utah, montatore prima e poi regista di pellicole come Tornando a casa, Harold & Maude e Sham-poo Ashby è morto nel 1988 a soli 56 anni dopo una lotta contro un

tumore al pancreas e una vita sre-golata. Doveroso quindi recupera-re il suo terzo film, L’ultima corvè, tratto dal libro di Daryl Ponicsan che nel 1974 ricevette anche tre nomination all’Oscar, tra cui quella per il Billy Somawsky interpretato

da un grande Jack Nicholson perso per le strade dell’America assieme al compagno sottufficiale di Ma-rina Mulhall (Otis Young). Incari-

cati di scortare verso il carce-re militare di Portsmouth il marinaio Me-adows (Ran-dy Quaid), condannato a otto anni per aver rubato qua-ranta dollari, si im-barcheranno in un road movie in cui si scopriranno molto più vicini di quanto pensavano. Nessuno scon-to, nessuna fiaba, solo il ritratto dell’America, nuda e cruda.

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JACK DI CUORI

IL CLASSICO

«CIÒ CHE È SUCCESSO A HAL ASHBY È STATA LA COSA PIÙ BRUTTA CHE ABBIA MAI VISTO NEI MIEI 40 ANNI DI CINEMA...» BRUCE DERN

L’ULTIMA CORVÈA PARTIRE DA 2,99 €

PERCHÉ VEDERLO: Per iniziare la riscoperta di Hal Ashby, autore dimenticato per troppo tempo.

Jack Nicholson in L’ultima corvè, una delle sue prove migliori diretto da un grande regista oggi completamente dimenticato: Hal Ashbydi andrea morandi

Dai primi set con papà Llyod Bridges negli anni Cinquanta fino alle foto scattate sul set e poi postate su Twitter sul suo ac-

count personale (twitter.com/TheJeffBridges), una storia lunga cinquant’anni di cinema, fatta di grandi capolavori (da L’ultimo spettacolo a Il grande Lebowski), cult dimenticati troppo in fretta (vedi Arlington Road, da riscoprire, e I cancelli del cielo) e pellicole invecchiate molto bene (Tron e Starman). Più che un semplice attore, oggi Jeff Bridges è una leggenda vivente, un uomo capace di passare indenne attraverso quattro decenni passati a Hollywood, sempre scegliendo e mai facendosi scegliere. L’ultima prova è il singolare e affascinante fantasy Il settimo figlio, tratto dal romanzo L’apprendista del mago di Joseph Delaney, in cui Bridges in-terpreta Master John Gregory, il settimo figlio di un settimo figlio, stregone del villaggio locale che cerca di istruire il giovane Thomas (Ben Barnes). Un po’ Harry Potter e un po’ Cronache di Narnia, con un occhio a Il Trono di Spade e alla nuova tendenza favolistica, una pellicola segnata da un cast decisamente notevole che, oltre a Bridges, vede un altro premio Oscar come Julianne Moore, Kit Harington de Il Trono di Spade (appunto) e la lanciatissima svedese Alicia Vikander. Se, come noi, amate Bridges, oltre a Tideland (vedi box a fianco) andate a ripescarvi su CHILI anche Starman e L’albatross - Oltre la tempesta, diretto da Ridley Scott e passato inosservato in Italia.

UN INEDITO JEFFSe amate Jeff Bridges e volete vederlo in qualcosa di completamente diverso, e mai visto, allora non perdetevi Tideland - Il mondo capovolto, inedita pel-licola tratta dal roman-zo omonimo di Mitch Cullin e diretta nel 2005 da Terry Gilliam, che nel 1991 aveva di-retto l’attore in La leg-genda del re pescatore.

IL MAGO BRIDGESDal primo film nel 1970, Halls of Anger, all’ultimo, Il settimo figlio, appena sbarcato su CHILI. L’incredibile e imprevedibile traiettoria di Jeff Bridges

di ilaria amato

IL PERSONAGGIO

IL SETTIMO FIGLIO DISPONIBILE DAL 3 GIUGNO

L’ULTIMA CORVÈ(Usa, 1973)

Regia Hal AshbyInterpreti Jack NicholsonRandy Quaid Michael Moriarty

SceneggiaturaRobert TowneDurata1h e 43’

PERCHÉ VEDERLO: Se amate fantasy e dintorni, da Harry Potter fino a Narnia passando per Il Trono di Spade questo potrebbe essere perfetto.

U na promessa? Non conta proprio nulla», dice un bambino a suo fratello. Ma è

davvero così? No, affatto, almeno per Mike (Tom Hanks), il padre di due bambini a cui un giorno decide

di raccontare una storia molto particolare, quella di Bobby (Joseph

Mazzello) e suo fratello (Elijah Wood), che si trasferiscono in una nuova città con la loro madre dopo che loro padre li abbandona. Per riuscire a sopravvivere alla nuova vita, Bobby e Mike iniziano a fare delle incredibili avventure e escogitano un piano. Ispirati dalla leggenda di un ragazzo di nome Fisher che ha tentato di volare via in bicicletta, i due convertono il loro carrettino volante, il Radio Flyer, in un aeroplano. Ce la faranno a fuggire dalla realtà? Diretto da Richard Donner, regista di cult come Superman, LadyHawke e I Goonies (vedi box), ecco una piccola perla dimenticata dal tempo, un film apparentemente minore che invece ha ancora tante cose da dire.

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E nnio Morricone, Rambo, gelati volanti, delfini che balbettano, Iron Man e gli Avengers, Jake Sparrow e un pugno di gabbiani

canterini, e ancora, Antonio Banderas versione pirata, Mad Max, una spruzzata di Ritorno al futuro, Pharrell Williams e perfino una dedica a Ernest Borgnine: se da SpongeBob - Fuori dall’acqua vi aspettate il solito, misurato, film tratto da un cartone animato vi troverete invece frullato in un contenitore pop talmente folle e psichedelico da far impallidire le allucinazioni di Vizio di forma di cui leggerete più avanti. Lo spunto, si sa, è quello del fortunato cartoon SpongeBob, la spugna marina che vive in fondo all’oceano, ma qui la trama diventa solo un pretesto per una montagna russa nella cultura pop degli ultimi vent’anni, tra rimandi, omaggi e semplici sciocchezze, un’ordinata follia che riesce comunque a mantenere un senso. La trama – SpongeBob e il nemico Plankton alleati per ritrovare la formula del celebre panino la ricetta

segreta del Krabby Patty, rubata dal pirata Barba Burger – è solo un punto di partenza per mettere in scena un caleidoscopio inaspettato, costruito benissimo grazie alla sceneggiatura di Jonathan Aibel e Glenn Berger. Potete vederlo con i bambini – che ritroveranno i loro personaggi in un’avventura filmata ad altezza di piccoli – oppure come un guilty pleasure, un viaggio surreale.

UNA SPUGNA PER AMICO

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FAMILY

IL GRANDE VOLO(Usa, 1992)

Regia Richard Donner Personaggi John Heard Ben Johnson Tom Hanks Lorraine Bracco

SceneggiaturaDavid Mickey EvansDurata 1h e 29’

A 2,99 EURO

IL GRANDE VOLO

PRIME VISIONI

SOGNI DI BAMBINO Due bambini, un sogno e una favola di cinema diretta da Richard Donner: ecco perché riscoprire Il grande volo

PERCHÉ VEDERLO: Favola reale per bambini dagli otto anni in su, un racconto edificante e pedagogico che parla di amicizia e sogni in modo davvero delicato.

I GOONIES FANNO 30Sette anni prima di dirigere Il grande volo, Richard Donner accettò di dirigere un film che ancora non sapeva sarebbe poi diventato un cult assoluto. Uscì il 7 giugno del 1985, qualche mese dopo in Italia, e I Goonies segnò subito una generazione di ragazzi che al cinema sognava di diventare come loro. E mentre alcuni di loro oggi sono attori affermati, da Josh Brolin a Corey Feldman, il film rivisto ora tiene ancora molto bene...

IN NOLEGGIO DAL 10 GIUGNO

SPONGEBOB - FUORI DALL’ACQUA

PERCHÉ VEDERLO: Perché è un geniale esperimento che mescola cartoni e film, Antonio Banderas e i gabbiani, la follia e la realtà. Per bambini, ma non solo...

SPONGEBOB FUORI DALL’ACQUA(Usa, 2014)

Regia Paul TibbitPersonaggi SpongeBobPlanktonPatrick

SceneggiaturaGlenn BergerJonathan Aibel Durata 1h e 29’

SOGNO HIPPIE

VIZIO DI FORMA

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Da Joaquin Phoenix e Thomas Pyn-chon a Los Angeles e Neil Young: #5Motivi per vedere l’ultimo cult di Paul Thomas Andersondi andrea morandi

1 THOMAS PYNCHON Parte tutto da lui, e da quel libro che sembra figlio degli anni Settanta e che invece lo scrittore pubblicò

solo nel 2009, addirittura nel 2011 in Italia, per Einaudi. Folle, geniale, postmoderno, surreale e onirico: scegliete voi l’aggettivo.

2JOAQUIN PHOENIX Di lui si è parlato spesso per raccontare problemi, rehab e eccessi, dimenticando di dire una cosa:

che oggi è, indiscutibilmente, uno dei migliori attori di Hollywood. Diretto magnificamente da Anderson, Phoenix qui va a ruota libera nei panni (sporchi) del detective Larry Sportello. Scandalosa la mancata nomination all’Oscar, perché è Il grande Lebowski in salsa hippie.

3LOS ANGELES Il film di Anderson è pura West Coast, un viaggio nella Los Angeles del 1970, girato sui luoghi reali, da Man-

hattan Beach a Beverly Hills, da Long Beach a Pomona. E fate attenzione alla luce e al lavoro sulla fotografia fatto da Robert Elswit.

4 LA COLONNA SONORA Divisa in due parti: i brani originali di Jonny Greenwood e la selezione di brani, con aperturasui

CAN e sulla loro Vitamin C. Ma ci sono anche Sam Cooke, Minnie Riperton e i Tornados.

5NEIL YOUNG Le basette lunghe e parte del look di Sportello: sono prese proprio dal grande cantautore canadese e dalle

sue foto degli anni Settanta. E non solo, per-ché nel film ci sono anche due sue perle folk: Harvest e Journey Through the Past.

VIZIO DI FORMA(Usa, 2014)

Regia Paul Thomas AndersonInterpreti Joaquin Phoenix Benicio Del Toro Josh BrolinKatherine Waterstone

SceneggiaturaThomas Pynchon e P.T. AndersonDurata 2h e 28’

CULT

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N ell’assolata Los Ange-

les c’è Eva (Julia Louis- Dreyfus, l’esilarante Elai-ne di Seinfeld), massaggiatrice a domicilio, di-vorziata di mez-za età, con una figlia in partenza per il college e un’amica che le dispensa discu-tibili, scanzona-ti consigli. Du-rante una festa incontra Albert

(James Gandolfi-ni), un uomo dalla

v i t a disordinata ma dal cuore d’oro, anch’esso con un matrimo-nio fallito alle spalle e una figlia con le valige pronte. I due, tra ri-sate e regali inaspettati, inizieran-no a conoscersi, in un turbine di equivoci che finirà, inevitabilmen-te, per destabilizzarli. Così la re-gista Nicole Holofcener racconta,

da donna, una storia femminile (ma anche fondamentalmente maschile) nella dolce-amara commedia Non dico altro, dove le emozioni mature tornano spen-sieratamente adolescenziali, do-vendo fare i conti con l’inelutta-bile orologio. Dall’impronta estremamente reale e con una narrazione colorata e frizzate, la pellicola mostra l’altra faccia dell’amore, quando un bel sorriso basta e avanza e poco importa, poi, dei difetti portati al collo come un’etichet-ta. Il difficile vie-ne (anzi torna) quando due per-sonaggi simili e (disi)illusi – in-terpretati magi-stralmente da Julia Louis-Dreyfus e da Ja-mes Gandolfini, qui alla sua ulti-ma apparizione

– si scontrano con l’improbabile che, per destino, sembra perse-guitarli anche quando cercano la meritata – e impacciata – felicità.

SECOND LIFE

U n piccolo libro, Giulia

1300 e altri mira-coli firmato da Fabio

Bartolomei, un gruppo di attori fuori dal comune e una scommes-sa vinta: questa in sintesi la gran-de minuscola storia dietro Noi e la Giulia di Edoardo Leo, una del-le commedie migliori viste quest’anno, fresca vincitrice del Ciak d’oro come Rivelazione dell’anno. La storia vede tre qua-rantenni in crisi, Diego (Luca Ar-gentero), Fausto (Leo) e Claudio

(Stefano Fresi), decisi a fuggire dalla vita di tutti i giorni per apri-re un agriturismo in campagna. A loro si uniranno Sergio, proprie-tario di una rete televisiva (un sontuoso Claudio Amendola, Ciak d’oro come miglior attore non protagonista), e Elisa, una ragaz-za incinta (Anna Foglietta). Di fronte al loro sogno però si trove-ranno Vito (Carlo Buccirosso), boss della camorra che insieme alla sua banda chiederà il pizzo ai nostri malcapitati eroi alla guida di una vecchia Alfa Romeo Giulia

1300. Da lì nasceranno i problemi. Girato tutto in Lucania, nei comu-ni di Pomarico e Montescaglioso, Noi e la Giulia è una commedia all’italiana di stampo classico, ben scritta, senza volgarità o passag-gi demenziali, anzi, al contrario, qui si usa la risata per toccare un tema, la camorra, su cui ci sareb-be ben poco da ridere.

di elisa grando

PERCHÉ VEDERLO: Per ricordarsi la differenza tra commedia e commedia e capire quanto l’italian touch possa ancora fare la differenza.

NOI E LA GIULIA(Italia, 2014)

Regia Edoardo LeoInterpreti Luca ArgenteroEdoardo LeoClaudio Amendola Anna Foglietta Stefabo Fresi

SceneggiaturaEdoardo Leo Durata 1h e 58’

di damiano panattoniNOI E LA GIULIA

DISPONIBILE DAL 4 GIUGNO

L’AUTORE DEL MESE

UN’ALTRA ITALIA Fresco vincitore del Ciak d’oro come rivelazione dell’anno, arriva su CHILI il delizioso Noi e la Giulia di Edoardo Leo con un cast molto speciale, da Luca Argentero a Claudio Amendola...

NON DICO ALTRO

NON DICO ALTRO(Usa, 2013)

Regia Nicole HolofcenerInterpreti Julia Louis-DreyfusJames GandolfiniToni Collette Catherine KeenerSceneggiaturaNicole HolofcenerDurata 1h e 58’

L’ULTIMO ACUTOPassato quasi inosservato, è invece tutto da scoprire l’amore romantico e imperfetto di Non dico altro, interpretato dall’ex Soprano James Gandolfini

L’ALTRO GANDOLFINIRicordato sempre e solo per il suo magnifico Tony Soprano de I So-prano, in realtà Gandol-fini ha fatto anche tan-to (grande) cinema. Un consiglio: recuperate Cogan - Killing Them Softly con Brad Pitt, in cui l’attore fa un’appa-rizione indimenticabile.

PERCHÉ VEDERLO: Perché è un film dove l’amore è imperfetto come nella realtà, ma anche e soprattutto per James Gandolfini, tenero, romantico e innamorato qui al suo ultimo film.

CINESPORT

L’UOMO D’ORO LA TRAMA: Dopo molti successi, l’agente sportivo J.B. Bernstein (Jon Hamm) è in cerca di un’idea per rilanciare la sua car-riera. Alle prese con l’ennesima delusione, una notte, guardando una partita di cricket indiano, viene illuminato dalla soluzione: ingaggiare, tramite un reality show, gio-catori di cricket nella Major League. Ma una volta arrivato a Mumbai, Bernstein si renderà conto che la sfida è ardua. LO SPORT: Viaggiando, letteralmente, dagli Stati Uniti all’India, Million Dollar Arm, diretto da Craig Gillespie e scritto dall’esperto Thomas McCarthy, incontra la favola (vera) Made in Disney per farsi pellicola che, attraverso il pretesto spor-tivo, sottolinea il valore dell’unione, della dedizione e del coraggio. Interpretato da un grande Jon Hamm (e affiancato da un simpaticissimo Alan Arkin), il film fa incontrare due culture agli antipodi ma avvicinate da un sogno che, nonostante sia (inizialmente) artefatto dalla finzione televisiva, diventa la missione del protago-nista, capace di scrollarsi di dosso il peso degli affari per concentrarsi sull’empatia, riuscendo a rendere possibile l’incredibile.

MILLION DOLLAR ARM

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Da Mad Men all’India: Jon Hamm in un’affascinante e delicata favola Disney sul baseball: Million Dollar Arm di damiano panattoni

PERCHÉ VEDERLO:Per scoprire la storia vera che si nasconde dietro Million Dollar Arm ma, soprattutto, per apprezzare l’elegante talento di Jon Hamm, a suo agio anche lontano da Mad Men.

MILLION DOLLAR ARM(Usa, 2014)

Regia Craig GillespieInterpreti Jon HammAlan ArkinBill PaxtonSuraj Sharma

SceneggiaturaThomas McCarthyDurata 2h e 04’

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Ricordate Prima della rivolu-zione, il secondo film di Ber-

nardo Bertolucci? Un amico del protagonista a un certo punto diceva: «Ricordati, Fabrizio, non si può mica vivere senza Rossel-lini». Era il 1964, eppure quella frase, volutamente esagerata, suona più vera oggi di allora. Ro-berto Rossellini è stato uno dei geni del cinema del Novecento, un pioniere senza cui molti auto-ri oggi non avrebbero avuto modo di esistere, dai fratelli Dardenne a molti figli del Dogma. Questo

mese su CHILI andiamo alla (ri)scoperta di Rossellini con cinque titoli a 1,99 euro ciascuno: si par-te con uno dei primi capolavori, Roma città aperta, girato tra mil-le difficoltà senza pellicola, poi portato a Cannes nel 1946 dove vinse il Grand Prix prima di esse-re candidato all’Oscar per la mi-glior sceneggiatura. Poi altro tito-lo fondamentale: Viaggio in Italia, con l’amata Ingrid Bergman - sia-mo nel 1954, quattro anni dopo l’inizio del loro amore - persa a Napoli con il marito George San-

ders, in un film ispirato a Duo di Colette. Poi ecco una pellicola minore da riscoprire, La macchina ammazzacattivi, da un soggetto di Eduardo De Filippo e infine So-crate, girato nel 1971 per la tele-visione con Jean Sylvère nei pan-ni di Socrate e una sceneggiatura in parte ispirata a Platone.

IL GRANDE ROBERTOdi andrea morandi

PERCHÉ VEDERLO: Perché se volete capire il cinema di oggi dovete partire da ieri. E Rossellini è un fondamentale punto di partenza.

A quasi quarant’anni dalla sua morte, il cinema di Roberto Rossellini è più vivo che mai. Riscopritelo assieme a noi con alcuni titoli chiave a 1,99 euro. Da Viaggio in Italia fino a La macchina ammazzacattivi

SPECIALE ROSSELLINIFINO AL 17 GIUGNO

L’ITALIANO WILLF antascienza, commedia,

action, dramma, perfino anima-zione: non c’è genere in cui Will Smith si sia ci-mentato che ab-bia fatto flop. L’ultimo colpo di Smith si chiama Focus - Niente è come sembra, bizzarro action movie venato di romanticismo e thriller in cui si ritrova a fianco la bomba sexy

Margot Robbie, più celebre per esse-

re stata la donna che faceva impazzire Leonardo DiCaprio in Gangs of New York. Smith è un esperto truffatore, Nicky

Spurgeon, cresciuto in una fa-miglia di delinquenti con una predisposizione naturale a pro-gettare e mettere in atto colpi. Un giorno però in un night club conosce una ragazza, Jess Bar-rett (Robbie) che vuole impa-rare i trucchi del mestiere. Ma da quel momento per lui inizie-ranno i guai, e anche piuttosto grossi. Diretto dalla coppia Glenn Ficarra e John Requa, registi del divertente Crazy, Stupid, Love con Ryan Gosling e Steve Carell, un film godibile grazie a cast, location e all’ot-tima colonna sonora che me-scola gli Stooges di Iggy Pop con Edward Sharpe.

QUESTIONE DI STILEElegante, furbo e affascinante: in Focus Will Smith è un truffatore alle prese con il colpo della vita. E con una donna...

di elisa grando

FOCUS - NIENTE È COME SEMBRA

A proprio agio tanto con blockbuster quanto con film d’autore, Will Smith ha gira-to due film con il nostro Gabriele Muccino, due titoli da recuperare per capire le sue qualità recitative: La ricerca della felicità (2006), ispirato a una storia vera, e Sette anime (2008), da un soggetto di Nieporte.

PRIME VISIONI

DISPONIBILE DAL 18 GIUGNO

A PARTIRE DA 2,99 €

FOCUS (Usa, 2014)

Regia Glenn FicarraJohn RequaInterpreti Will SmithMargot RobbieRodrigo Santoro

SceneggiaturaGlenn FicarraJohn RequaDurata 1h e 44’

PERCHÉ VEDERLO: Perché è perfetto per il relax estivo, un prodotto ben confezionato con un Will Smith in gran spolvero.

L’AUTORE DEL MESE