Sociologia della comunicazione Micropolitica dell’informazione.
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Sociologia della Comunicazione e dei Media
Lezione III – 17 ottobre 2019
Elisa Giomi
Ricordare che il 24 non c’è lezione
Vecchi media in nuovi ambienti
IL NUOVO AMBIENTE MEDIALE
• Caratteristiche principali
1. Digitalizzazione
2. Multimedialità
3. Interattività
4. Ipertestualità
IL NUOVO AMBIENTE MEDIALE 1. Digitalizzazione
• Digitale = numerico, informazione in forma binaria [01000000111111000000101010100101]
• Digitalizzazione = elaborazione, modifica, archiviazione, conservazione e trasportabilità info molto più facili
IL NUOVO AMBIENTE MEDIALE • Il digitale offre la possibilità di un linguaggio comune e
origina la convergenza
Quale è il primo mezzo a
essere trasformato dall’arrivo del computer ?
2. Multimedialità
‘Articolazione del contenuto attraverso diversi canali sensoriali e espressivi’
• Integrazione tra i diversi codici e linguaggi Attenzione: multimedialità diverso da crossmedialità!
3. Interattività
• Concetto sociologico di interazione: ‘relazione tra due o più soggetti individuali o collettivi nel corso della quale ciascun soggetto modifica reiteratamente il suo comportamento in vista del comportamento o dell’azione dell’altro’ (L. Gallino,
Dizionario di sociologia, 1983)
• Applicabile ai media di cui abbiamo esperienza?
• Nei media, l’interattività è: ‘la misura della potenziale capacità di un medium di lasciare che l’utente eserciti un’influenza sul contenuto e/o sulla forma della comunicazione mediata’ (J. Jensen, Interactivity. Tracking a new concept in media and communication studies, 1999)
Tre livelli di interattività:
I. Interattività come possibilità di selezionare quali info/contenuti ricevere. Modalità di fruizione di tipo broadcast, no canale di ritorno. Esempi?
II. Modalità di fruizione di tipo broadcast ma canale di ritorno per ricevere informazioni da parte dell’utente
III. L’utente produce informazioni che vengono fatte circolare dal sistema
4. Ipertestualità
• Ipertesto: insieme di informazioni collegate ad altre informazioni in forma non lineare, attraverso rimandi logici, in modo da consentire percorsi di fruzione personalizzati
Nascita e evoluzione di Internet • Contesto della ‘guerra’ tecnologica tra USA e URSS (1957
Sputnik)
1958 in USA: Arpa, Advanced Research Projects Agency, agenzia governativa per promuovere e finanziare ricerca in settori strategici
Nascita e evoluzione di Internet • 1966: Arpanet per collegare PC dell’agenzia…per ricerca o uso
militare… • Perché serve un backup? • In caso di attacco nucleare
No centro (più nodi) e sistema del ‘packet switching’ (commutazione a pacchetto) per far viaggiare info da un nodo all’altro
Nascita e evoluzione di Internet • 1969: primi due nodi della rete vengono collegati
In seguito: University of California, Los Angeles, (U.C.L.A.), the Stanford Research Institute (S.R.I.) in Menlo Park, Calif., U.C. Santa Barbara (UCSB), e University of Utah
Internet medium di nicchia
I Fase
Dal 1969 - collegamento dei
primi nodi di Arpanet al 1995 –
(lancio del browser ‘di massa’ Explorer)
II Fase
Dal 1995 al 2001 (scoppio bolla
speculativa e 11 settembre)
Non più medium di nicchia ma
nemmeno di massa
III Fase
Dal 2001 a ora
Serie infinita di nicchie sovrapposte
Le tre fasi di internet
La bolla speculativa dotcom
• https://www.youtube.com/watch?v=stF0WFlh_Wo
McQuail Cap. 2
Comunicazione interpersonale vs. comunicazione mediata (No McQuail)
Comunicazione faccia a
faccia
Comunicazione di massa
Presenza mediazione Non tecnologicamentemediata
Tecnologicamente mediataMedia come “apparati socio-tecnici che mediano la
comunicazione fra soggetti” (F. Colombo)
Contenuto Prodotto da emittente ericevente
Prodotto solo da emittente
(“media pieni”)
Tipologia punto a puntoDa uno a molti (da uno apochi, da pochi a pochi...)
Da uno a molti (es. Broadcasting)
Quantità di pubblico Comunque ridotta Comunque elevata(però “destinatari potenziali” vs. quantità di quelli
effettivamente raggiungibili)
Qualità del pubblico Definito e noto all'emittente Differenziato e sconosciuto all'emittente
Collocazione delpubblico
Fisicamente compresenteall'emittente
Fisicamente disperso e non compresente
Natura dell'emittente Individuo o gruppo Struttura organizzativa e produttiva con capacità di
articolazione dei processi distributivi
“Direzione” Potenzialmente bidirezionale Unidirezionale
Grado di simmetriaemittente/ricevente
Potenzialmente simmetrica Asimmetrica
Feedback Diretto e simultaneo Deduttivo e a posteriori(Quali possibilità di feedback per radio, tv, stampa?
Quali forme di interazione con il pubblico?)
Ad eccezione del cinema!
“Massa”: la storia
• Quali connotazioni? Significato attuale:
– “grande quantità, moltitudine, folla, insieme di persone; il popolo come un tutto uniforme” (Devoto-Oli)
– “moltitudine in genere, quantità di gente non differenziata, folla, popolo” (Treccani)
– “aggregato in cui l'individualità sparisce” (Oxford English Dictionary)
• Termine “massa” esiste già dall'800, con accezioni negative (trasportata a “comunicazione di massa”)
• Moltitudine sociale, uniforme, gretta, contrapposta all’élite
“Massa”: la storia
• La psicologia delle folle, G. Le Bon nel 1895
• Si estende a massa: perdita razionalità, contagio emotivo, ‘isteria collettiva’ (panico di massa)
• Sopravvive accezione negativa di moltitudine che tende a comportamenti/scelte/gusti simili (omologazione):
• Turismo di massa, cultura di massa, fenomeni di massa
• Cultura di massa (1957): il contenuto tipicamente diffuso dai mass media alla nuova ‘audience di massa’
• Connotazioni positive?
• Cultura popolare = mainstream = ciò che è seguito dai più