SMARTYA - un modello per la smart city

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Smartya – Un modello per la Smart City SMARTYA UN MODELLO PER LA SMART CITY di Alessandro Demontis Originale: febbraio 2014 Revisione A: giugno 2014 Revisione B: settembre 2014 Revisione C corrente: Agosto 2015 1

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Smartya – Un modello per la Smart City

SMARTYA

UN MODELLO PER LA SMART CITY

di Alessandro Demontis

Originale: febbraio 2014Revisione A: giugno 2014

Revisione B: settembre 2014Revisione C corrente: Agosto 2015

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Smartya – Un modello per la Smart City

“Smartya – Un modello per la Smart City” é un progetto di Tecnologie Ambientalihttp://ademontis.wix.com/tecnologieambientali

Immagine di copertina di proprietà della Kikusui Electronics Corp. Pubblicata dietro autorizzazione.

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Smartya – Un modello per la Smart City

Indice dei contenutiNOTA INTRODUTTIVA AL LIBRO..................................................................................................5COSA RENDE UNA CITTA' “SMART”?...........................................................................................9INTRODUZIONE A SMARTYA.......................................................................................................15DEFINIZIONE DEL MODELLO......................................................................................................19

SEZIONE 1: PREMESSE DI INFRASTRUTTURA...............................................................19SEZIONE 2: LE AREE DI INTERVENTO..............................................................................20

SVILUPPO DELLE AREE DI INTERVENTO.................................................................................23AREA LIVING.........................................................................................................................23

EN-Documents................................................................................................................23EN-Health........................................................................................................................24EN-Economics.................................................................................................................25EN-Tourism.....................................................................................................................26EN-Education..................................................................................................................27

AREA AMBIENTE...................................................................................................................28EN-Wastes.......................................................................................................................28EN-Air.............................................................................................................................31EN-Waters........................................................................................................................31EN-Soil............................................................................................................................32EN-Energy.......................................................................................................................33

AREA MOBILITA'...................................................................................................................34EN-CommercialTransport...............................................................................................34EN-PubblicTransport.......................................................................................................34EN-PrivateTransport........................................................................................................36EN-EmergencyTransport.................................................................................................36

AREA URBANISTICA ED EDILIZIA....................................................................................37EN-Streets........................................................................................................................37EN-Underground.............................................................................................................43EN-Buildings...................................................................................................................45EN-GreenSpace...............................................................................................................50

AREA ECONOMIA ED AMMINISTRAZIONE.....................................................................52EN-Banking.....................................................................................................................53EN-Documents................................................................................................................54EN-Politics.......................................................................................................................55EN-Education..................................................................................................................57

CONCLUSIONI.................................................................................................................................59RIFERIMENTI UTILI ONLINE.......................................................................................................61

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NOTA INTRODUTTIVA AL LIBRO

Il diffondersi negli ultimi anni del concetto di Smart City ha dato origine, solo in

Italia, ad un business teorico di milioni di euro, ma ha prodotto, dal lato pratico, ben

poco.

Sono stati organizzati eventi informativi, sono nate associazioni ed Expo dedicati,

si sono diffusi termini come Internet of Things, BigData, Open Data, e addirittura

sporadicamente qualcuno ha iniziato a parlare di Smart City 2.0 senza che la versione

1.0 vedesse mai la luce. Si, perchè se andiamo ad osservare il panorama pratico del

mondo Smart City, a tutt' oggi non ne esiste nemmeno una che possa degnamente

essere chiamata con questo appellativo.

Pur se nel corso degli anni la massicia diffusione di informazioni (e di tecniche

per la loro gestione) ed i notevoli avanzamenti nelle tecnologie di costruzione e di

controllo hanno reso possibile, in linea teorica, la costruzione di una autentica Smart

City che offrisse costruzioni intelligenti, domotiche, calate in un contesto di vita

sostenibile ed efficiente, nella pratica ci si é limitati a buttarsi sui concetti di e-

government e di sola gestione dei dati, ci si é limitati a discorrere su come i dati

devono essere salvati e letti, su come la digitalizzazione possa offrire questo o quel

vantaggio, su come mettere in piedi strutture di dati per consultazione, ma é mancata

la importantissima – direi essenziale – fase di COSTRUZIONE fisica della City, o

quanto meno di un minimo modulo residenziale che effettivamente mettesse in atto

tutte le conoscenze finora accettate come caratteristiche fondanti della Smart Life.

In questo scenario, il libro che vi apprestate a leggere nacque nel Febbraio 2014

come piccolo manuale teorico-pratico per la costruzione di una struttura intelligente

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ed ha continuato ad evolversi, attraverso 2 revisioni, integrando sempre più soluzioni

tecnologiche e linee guida seguendo nel tempo gli sviluppi della tecnologia, e

confermandosi l' unico manuale realmente capace di descrivere una Smart City in

quasi tutti i suoi aspetti, da quello costruttivo a quello gestionale, con la sola

esclusione di quello economico, da sempre e volutamente fuori dallo scopo del

manuale stesso. Nel corso delle varie revisioni abiamo comparato il contenuto del

nostro manuale con non meno di 30 'tutorial' e con oltre 120 articoli dedicati al tema

della Smart Life e della Smart City, rilevando ogni volta come tutti questi documenti

fossero più o meno carenti sia nella descrizione della filosofia generale, sia nel'

affrontare punti specifici coinvolti nella creazione, ma sopratutto nella effettiva

abitabilità, della City.

In questa versione pubblicata come libro abbiamo deciso di inserire anche nuove

linee guida e nuovi suggerimenti derivanti dalle nostre esperienze di viaggio in luoghi

esteri (Canada, Spagna, India, Serbia, Polonia) nei quali abbiamo potuto applicare la

nostra mentalità e le nostre conoscenze di Tecnologie Ambientali ed osservare

almeno 2 tipologie di fenomeno: 1) l' applicazione quotidiana di soluzioni 'normali' –

nel senso che non sono in questi luoghi considerati Smart Ideas, ma pratica comune –

le quali in contesti ove non siano ancora state implementate potrebbero esserlo per

fornire più 'Smartness' alla realtà abitativa / cittadina; 2) problematiche gestionali e

realizzative che si riflettevano sulla vita quotidiana e che ci hanno spinto ad

esaminare e concepire possibili metodiche risolutive atte a migliorare le condizioni

generali. Sorprendentemente ci siamo accorti che, specialmente in questa seconda

tipologia di fenomeno, le tecnologie migliorative esistevano già, e l' unico ostacolo

alla loro implementazione era costituito dalla cultura locale o dalla carenza di fondi.

In realtà in cui questi ostacoli non siano presenti (come in Italia e nella maggior parte

degli stati europei), queste tecnologie possono – e secondo noi dovrebbero – essere

implementate senza nessuna remora.

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Tutto questo abbiamo voluto inserire nel nostro manuale, e ve lo offriamo

sperando di riuscire a darvi uno spunto di riflessione e di riuscire a convincervi che la

Smart City non é solo fatta di termini vacui come 'Opena Data', o di connessioni WiFi

libere, o di 'mobilità sostenibile'.

Vi presentiamo dunque – per la prima volta come libro - Smartya, il nostro

'modello per la Smart City', in tutte le sue caratteristiche concettuali e costruttive.

Roma, Agosto 2015

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COSA RENDE UNA CITTA' “SMART”?

Da qualche anno siamo stati travolti dal diffondersi del termine Smartcity, ma se

dovessimo fermarci a pensare: “cosa rende una città 'smart'?” probabilmente non

sapremmo darci una risposta.

L' aggettivo 'smart' (intelligente) si dovrebbe riferire, applicato a 'city', a una città

progettata o gestita in maniera intelligente, funzionale, incentrata su programmi e

pratiche dedicati a migliorare la vivibilità e l' efficienza della città, dal punto di vista

della pulizia, dell' energia, dell' economia etc. Ma sul significato stesso dell' aggettivo

smart sono possibili tante considerazioni. Vale la pena segnalare un articolo di

Alberto Cottica intitolato proprio: “Cosa vuol dire 'smart' in Smart City?” per capire

come questa 'intelligenza' possa essere considerata e identificata da diversi aspetti,

anche in contrapposizione l' uno con l' altro.

E dunque cosa é una smartcity? Prendiamo come paragone le caratteristiche e i

programmi dichiarati dalle città italiane che hanno attivato un cammino verso la

'Smartness'. La più importante é senza dubbio Genova, la quale ha un intero sito

dedicato (genovasmartcity). C' é poi Bari, a cui son dedicati svariati progetti ai quali

partecipa anche Enel. Anche Bari ha un sito promozionale e informativo per la sua

politica smart (barismartcity); c' é poi Torino, la quale é in fase di studio dal Turin

Smart City Foundation, con una serie di proposte al vaglio e parecchi progetti già in

attuazione. Infine, anche a Roma negli ultimi anni si inizia a parlare di Smart City, e

perfino L'Aquila sta iniziando un percorso in tal senso.

Partiamo da Genova. I progetti che questa città ha in atto e in fase di attuazione

per la parte Smart City sono i seguenti:

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Edifici intelligenti, progettati per una gestione integrata di riscaldamento,

produzione e consumo di energia tramite utilizzo di fonti rinnovabili, ed alto standard

di isolamento acustico e termico;

Mobilità sostenibile, da raggiungere tramite l' incentivazione del trasporto pubblico,

delle auto elettriche, e del bike sharing;

Piano Energia, per la produzione di energia da rinnovabili e la miglioria della rete di

distribuzione esistente;

Il Porto, il cuore di Genova, dovrebbe essere reso 'smart' grazie all' elettrificazione

delle banchine, l' automatizzazione di molte procedure portuali, e la riduzione dei

tempi di permanenza delle navi.

In questi 4 settori di intervento al 2013 erani più di 25 i progetti studiati, in fase

di realizzazione, o realizzati. Ma quanti di questi sono arrivati ad una fase avanzata?

Pochi.

Nel dettaglio, Genova allo stato attuale si sta concentrando su alcuni punti

essenziali che, secondo i gestori, sembrano giustificare la nomina di 'Smart City': il

wifi libero e diffuso, il bike e il car sharing, parcheggi di interscambio, la biblioteca e

il comune online, la messa a punto di parchi eolici e di solare termico.

Nel caso di Bari, le aree di intervento per lo smart sono 3:

Building

Transport

ICT Network

Il sito di Bari é molto generico nel descrivere i suoi programmi, che si basano

comunque sui soliti concetti già visti: energie rinnovabili, mobilità sostenibile, reti

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informatiche per libera e immediata informazione, gestione adeguata di rifiuti, ed

edilizia a basso consumo.

Il sito di Torino é quello che mostra la maggiore varietà di aree di intervento, che

vanno dall' educazione alimentare, alla tutela e promozione dei monumenti, all'

indipendenza abitativa, all' efficienza energetica, alla mobilità sostenibile che stavolta

coinvolge non solo la cittadinanza ma anche e sopratutto gli spedizionieri e le attività

commerciali, all' assistenza e formazione dei migranti (é in atto un utile progetto di

assistenza linguistica e culturale per i migranti in età avanzata), alla promozione di

sistemi non monetari, alla ristorazione collettiva e tanto altro. Torino si mostra molto

più avanzata e organizzata di Genova nel percorso smart, e sopratutto dotata di una

visione non banale, non affetta dall ambientalismo cronico molto diffuso di questi

tempi, e sopratutto capace di uscire dallo schema prettamente 'tecnico' ed abbraciare

una filosofia secondo la quale la 'smartness' si raggiunge anche aumentando il

benessere dei cittadini sotto aspetti non tecnologici.

E veniamo a Roma; essendo una aggiunta recente ai piani di Smart City ancora

sono in fase di studio pochi progetti. Recentemente l' assessore Estella Marino ha

annunciato l' inizio della campagna per rendere Roma una Smart City, e il 23

novembre 2013 si é tenuto il convegno dedicato all' argomento. Nonostante in questi

quasi 2 anni il comune di Roma abbia aviato vari tavoli di discussione e stanziato non

poche centinaia di migliaia di euro per la 'smartizzazione', in realtà la città non ne ha

tratto nessun giovamento perchè gli investimenti sono stati aleatori, poco puntuali, e

viziati da una mentalità eccessivamente orientata alla fornitura di servizi che non si

sono mai dimostrati in grado di soddisfare un bacino di utenza vasto come quello

della capitale. E anche qui, purtroppo, la parte smart si addormenta sui soliti concetti:

eco-sostenibilità, internet libero, mobilità sostenibile, ed energie rinnovabili.

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Va purtroppo precisato che il tema Smart City, attualmente, é considerato quasi

esclusivamente come business sul quale si sono, nel tempo, buttate centinaia di

aziende; il sito italiano Italian Smart Cities funge da contenitore informativo sul tema,

e indica, all' agosto 2015, un business totale di investimenti pari a oltre 3.8 miliardi di

euro per 1200 progetti in soli 117 comuni.

Come abbiamo avuto modo di vedere dalle politiche delle città esaminate, quasi

universalmente si lega l' attributo 'smart' ai soliti concetti ambientali e sociali:

rinnovabile, sostenibile, responsabile. I ritornelli son sempre gli stessi: limitare l' uso

dei mezzi privati, basarsi sulle rinnovabili, etc. Queste, non ci stancheremo mai di

ripeterlo, sono utopie costosissime ed irrealizzabili, e pertanto non hanno proprio

nulla di smart. Quello che in sostanza chi parla di Smart sembra non capire é che una

città é intelligente o può diventare intelligente quando le sue singole parti

nascono e vengono sviluppate in maniera intelligente, efficiente ed efficace. E per

ottenere ciò bisogna identificare problemi precisi ed attuare soluzioni precise,

quantificabili, realizzabili.

E' bene chiarire che é estremamente costoso e difficile, se non impossibile,

'trasformare' una città in Smart City; se dovessimo costruire una città da zero,

potremmo attuare una serie di misure smart dall' inizio, ma qualora la città già

esistesse, e non fosse stata costruita e organizzata con quei criteri che potremmo

definire intelligenti, lo spazio di manovra sarebbe davvero limitato, e bisognerebbe

valutare bene se il gioco vale la candela.

Vediamo alcuni esempi: una città progettata e costruita con tante vie strette

difficilmente potrà divenire 'smart'. La mobilità sarà sempre compromessa,

specialmente in caso di crescita demografica. Vi sarà difficoltà nel realizzare i

parcheggi in numero adeguato, e ciò si rifletterà in un aumento di traffico e/o in un

eccessivo numero di infrazioni, sarà complicata la rete dei mezzi pubblici, sarano

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limitati la cura del verde ed i lavori di pavimentazione stradale. Una città nella quale

invece le strade sono ampie, tutte con corsia di emergenza e con ampi marciapiedi,

con incroci liberi da costruzioni, e molteplici isole di traffico, ben si presta alla

'smartizzazione' poiché vi sarà più spazio per effettuare i lavori, il traffico sarà più

agevole, circoleranno meglio i mezzi pubblici.

Consideriamo ora l' edilizia abitativa: città come Roma o come Milano, piene di

palazzoni da 6 fino anche a 5 piani, non hanno proprio nulla di smart. Un quartiere

composto di palazzi alti e ravvicinati é soggetto a problemi di ogni genere: dalla

bassa pressione dell' acqua ai piani alti, ai problemi di degradazione del segnale

televisivo ai piani bassi, all' eccessiva proiezione d' ombra dai piani alti di un palazzo

verso i piani bassi di quelli circostanti, al maggior danno verticale in caso di

infiltrazioni causati da un' inefficiente impermeabilizzazione del tetto, per non parlare

dei problemi in caso di mancato funzionamento degli ascensori, e della bassa

vivibilità dovuta all' alto numero di appartamenti. Al contrario, soluzioni abitative

estese in orizzontale, con massimo 2 o 3 piani di altezza, sono libere da tutte queste

problematiche funzionali e molto più vivibili.

Non basta? Esaminiamo il principio delle ZTL utilizzato per favorire la mobilità

alternativa: non c' é niente di smart a chiudere al traffico privato determinate zone

della città, incentivando il mezzo pubblico per combattere l' inquinamento. Il mezzo

pubblico non può accompagnare tutti nel loro luogo di destinazione, perchè é

soggetto al rispetto di un tragitto e di un orario, dunque il cittadino che deve andare

da A a B e non ha disponibile un mezzo pubblico che fa esattamente quel tragitto nel

momento in cui gli serve sarà solo svantaggiato da una soluzione di questo genere.

Non solo... se il cittadino originariamente doveva entrare nella 'zona chiusa' con la

sua auto per fare compere in due o tre negozi diversi, depositando le buste

comodamente in macchina, con l' obbligo dei mezzi pubblici sarà fortemente

penalizzato. In macchina io posso andare al negozio A, fare compere, mettere le buste

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nel bagagliaio, andare al negozio B, fare compere, mettere le buste nel bagagliaio, e

così via. Ma col mezzo pubblico? Dovrei portare a mano tutte le buste da un negozio

all' altro, il che magari coinvolgerebbe anche prendere 2 o 3 mezzi diversi, ogni volta

aspettando e facendo la fila (magari sotto la pioggia).

Consideriamo invece la soluzione di combattere l' inquinamento con dei sistemi

di ventilazione che aiutino a disperdere i fumi e le alte temperature: l' aria calda degli

scappamenti delle macchine, come é noto dalla fisica, tende a salire; si potrebbero

installare nei lampioni e nella segnaletica verticale dei sistemi a lamelle o mini pale

verticali che girando contribuirebbero a far circolare la corrente disperdendo l' aria

calda. Aggiungendo qualche albero, inoltre, si migliorerebbe un minimo la qualità

dell' aria grazie alla capacità degli alberi di filtrare determinate sostanze inquinanti e

di assorbire e trasformare la CO2. O se si vuole ricorrere alla tecnologia, anzi che alla

natura, si possono usare strati di biossido di titanio sull' asfalto, o purificatori

artificiali lungo le strade.

E' chiaro dunque che lo 'smart' di Smart City deve essere una filosofia da

applicare con criterio, nei modi e nei tempi giusti; deve utilizzare la tecnologia ma

anche il buonsenso.

Una città diventa smart quando é progettata in maniera intelligente, e non basta

metterci qualche isoletta di verde e qualche pannello fotovoltaico, chiudere il centro

ai mezzi privati, o mettere a disposizione biciclette o biblioteche virtuali.

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INTRODUZIONE A SMARTYA

Ci siamo occupati più volte marginalmente dell' argomento Smart City nel sito

Tecnologie Ambientali, con alcuni articoli dedicati a particolari dettagli e con

considerazioni generali sul concetto di Città Intelligente, ma ci siamo resi conto,

cercando risorse su Internet per un periodo di svariati mesi, che non esiste in Italia un

piano dettagliato e completo che si occupi di descrivere i singoli punti coinvolti nella

creazione di una città di questo genere; ciò che esiste allo stato attuale é una marea di

materiale generico nel quale l' ottica Smart é descritta in modo molto variegato e

superficiale, e solo sporadicamente si trovano online documenti super specializzati

inerenti una o due tematiche coinvolte nell' idea delle Smart Cities (come per

esempio lo studio di GSMA relativo al ruolo della connettività mobile). Abbiamo

dunque deciso di avventurarci in un progetto di questo tipo, un progetto che vuole

essere, senza troppe pretese ma con tantissime proposte, una sorta di mini guida alla

progettazione di una Città Intelligente. Per chi volesse invece visitare una esaustiva

risorsa online in inglese sul tema, raccomandiamo la pagina relativa alle S.C. di HP,

visionabile nel loro sito web. Uno dei maggiori siti di riferimento sulla tematica

Smart City in generale, invece, é ufficialmente quello dello Smart City Expo.

In questo documento ci baseremo su una personale rielaborazione dello schema

adottato dal World Smart City Forum del 2011 (il quale prendeva in esame il caso di

Venezia come città Smart – si veda in merito il documento di Roberto Masiero:

“Progettiamo insieme un World Smart City Forum a Venezia nel 2011”), ritenendolo

abbastanza adeguato e completo, sul quale svilupperemo i vari punti con esempi di

tecnologie e metodiche attuabili con i mezzi di cui attualmente disponiamo.

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Essendo la progettazione di un' intera città sotto tutti gli aspetti coinvolti un

compito particolarmente gravoso, e del quale onestamente riteniamo di non essere all'

altezza, in questo lavoro ci limiteremo ad una 'realtà residenziale', paragonabile a un

sobborgo, una frazione cittadina, che serva da modello e che sia scalabile in maniera

tale che, dovendosi sviluppare in dimensioni (estensione geografica, numero di unità

abitative, numero di abitanti, etc), non risulti eccessivamente difficile aggiornarne il

modello; a tal scopo considereremo tutti gli elementi coinvolti in tale realtà quali

edifici ad uso abitativo, edifici ad uso ufficio, percorsi stradali, trasporto privato e

pubblico, verde urbano, spazi sociali quali i parchi pubblici, ma anche le unità di

fornitura servizi quali municipio, biblioteca, scuola, fino ad alcune realtà industriali

coinvolte nel processo di 'smartizzazione'.

Lasciamo ad altri più esperti il compito, qualora lo ritenessero utile, di effettuare

tutte le modifiche necessarie per la scalabilità e la miglioria del progetto specialmente

dal punto di vista dell' integrazione delle diverse tipologie di realtà residenziali che

nel tempo potrebbero essere concepite con strutture e principi diversi.

Inoltre, il documento si concentrerà sostanzialmente sulla parte pratica (principi

di progettazione, tecnologie coinvolte, etc.) lasciando fuori lo studio di fattibilità

economica, totalmente alieno alle nostre competenze di Tecnico Ambientale,

sperando che qualcuno voglia occuparsene e valutare l' entità delle risorse

economiche in gioco e tutto ciò che possa servire per garantirne la disponibilità, oltre

al finale bilancio economico e di godibilità / fruibilità della città nella sua versione

completa.

Il modello essenziale (Concept Framework) preso in esame é proposto sotto

forma di clouds nell' immagine seguente:

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Come si può vedere dal cloud a destra il caso preso in esame nel framework é

applicato alla città di Venezia: nello sviluppo di questo modello invece ci riferiremo

ad una realtà residenziale fittizia chiamata SMARTYA.

Il primo passo che vogliamo compiere é quello della definizione del modello, che

consta sostanzialmente di due fasi: 1) definire le premesse di infrastruttura, cioè le

condizioni di base che devono essere realizzate perchè il modello possa essere

realizzato 2) elencare le aree di intervento da considerare per la 'creazione' del

framework funzionale di Smartya.

Il secondo passo sarà quello di sviluppare le aree di intervento in altrettanti

capitoli, ognuno contenente la trattazione dei singoli aspetti costituenti (es: area

'Ambiente', contenente gli aspetti: gestione rifiuti, aria, risorse idriche, etc); per ogni

aspetto verranno proposte delle soluzioni sia tecnologiche sia concettuali.

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DEFINIZIONE DEL MODELLO

Come anticipato definiremo il modello attraverso due fasi, esplicitate in

altrettante sezioni. La definizione del modello ci permette di avere sempre sott'

occhio la struttura di riferimento alla quale appoggiarci sia per quanto concerne le

singole aree di intervento sia le interconnessioni esistenti tra esse e, a livello più

profondo, tra gli aspetti di ogni area. Ci permetterà inoltre, attraverso l' impiego di

determinate convenzioni terminologiche, di individuare immediatamente tutto ciò che

fa parte del processo Smart e separarlo da ciò che non lo é.

A questo scopo utilizzeremo per tutti i concetti e le realizzazioni smart di

Smartya il prefisso EN- diminutivo di 'enhanced' (migliorato, aumentato) e per tutti i

concetti e le realizzazioni relativi all' interfaccia di Smartya con realtà esterne (smart

o non smart) il prefisso SY- diminutivo di Smartya. Utilizzeremo il termine

SmartLife per indicare lo stile di vita individuale o sociale dei cittadini che

usufruiscono della smart city.

SEZIONE 1: PREMESSE DI INFRASTRUTTURA

La premessa fondamentale di una Smart City é la corretta progettazione e

realizzazione di tutto ciò che, una volta iniziata la costruzione della city, non dovrà

essere più modificato o dovrà esserlo il meno possibile e in casi di estrema necessità.

In questa categoria rientrano sicuramente almeno 4 tipologie di opere sotterranee:

cablaggio dati per connessioni di rete LAN e WAN

condotte fognarie

condotte di gas e acqua per i vari utilizzi

condotte e cablaggi per l' energia

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l' approccio alla progettazione di ognuna di queste tipologie verrà affrontato

esaurientemente in capitoli dedicati, qui ci limitiamo a stabilire un principio secondo

il quale ognuna di queste opere deve essere dimensionata e realizzata mirando alla

scalabilità sia in termini di aumento delle utenze, sia in termini di espansione

geografica, sia in termini di eventuali migliorie tecnologiche.

SEZIONE 2: LE AREE DI INTERVENTO

Proponiamo qui di seguito in forma schematica le aree di intervento coinvolte

nella definizione del modello:

Qui di seguito verranno mostrati ora in forma di diagramma i singoli vari aspetti

contenuti in ogni area di interveto.

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Smartya – Un modello per la Smart City

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Smartya – Un modello per la Smart City

Nelle prossime pagine le singole aree di intervento verranno sviscerate in tutte le

loro compoenti, occasionalmente segnalando anche alcune interconnessioni

occorrenti sia all' interno della stessa area di intervento, che tra aree di intervento

diverse.

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SVILUPPO DELLE AREE DI INTERVENTO

In questa seconda parte del documento vengono prese finalmente in esame le aree

di intervento e le loro componenti. Il metodo utilizzato sarà quello di fornire prima

una breve panoramica sul contenuto dell' area, successivamente verranno esaminate

le singole componenti (aspetti) fornendo sia le linee generali sia alcuni dettagli

esplicativi e suggerimenti che possano meglio chiarire l' approccio alla componente.

AREA LIVING

Come abbiamo visto nello schema l' area Living é la più ampia: essa incorpora gli

aspetti fondamentali da considerare per la SmartLife individuale e sociale dei

cittadini residenti e non. E', come é ovvio aspettarsi, un' area a forte interconnessione

sia interna che esterna in quanto ogni singolo aspetto della sfera individuale é affetto

da più aspetti personali e societari, ma in particolar modo amministrativi ed

economici.

Consideriamo allora uno ad uno i singoli aspetti dell' area Living: EN-

Documents, EN-Health, EN-Economics, EN-Tourism e EN-Education.

EN-Documents

Ogni cittadino sarà dotato di documenti concepiti e realizzati in maniera

tecnologica per interagire all' interno della smart city e delle realtà ad essa collegate,

qualora queste siano dotate di un modello smart assimilabile o convertibile. Alcuni

documenti saranno obbligatori, altri opzionali e richiedibili a discrezione del

cittadino. Tutti gli EN-Documents obbligatori saranno in formato spurio, cioè sotto

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Smartya – Un modello per la Smart City

forma materiale con contenuto elettronico e accompagnati da una copia di sicurezza

cartacea. I documenti obbligatori con contenuto elettronico potranno essere o meno

dotati di scadenza a seconda del tipo, seguendo un' ottica tale da minimizzare gli

interventi sugli stessi. Dunque il documento obbligatorio di identità (ma anche il

documento di assistenza fiscale, medica, o di altro genere), concepibile per esempio

come una scheda magnetica dotata di chip e/o memoria, non sarà dotato di scadenza

ma sarà aggiornabile qualora intervenissero delle sostanziali modifiche ai dati

contenuti (es: cambio di residenza, caratteristiche fisiche, aggiornamento della foto

etc.). L' aggiornamento di tale documento sarà possibile soltanto per mezzo di

particolari terminali in dotazione solo a uffici preposti. Altri documenti obbligatori

per ottenere l' abilitazione a ricoprire determinati ruoli o effettuare determinate

operazioni (es: patente di guida, permesso di costruzione, etc.) potranno essere dotati

di scadenza e modificabili o revocabili solo dietro intervento della struttura

burocratica competente al rilascio e alla verifica. Anche tutti gli attestati saranno

registrati in formato elettronico e salvati nel database dell' ente che li rilascia, con una

copia elettronica e cartacea per il cittadino.

Sarà prevista, per chi la desiderasse, una EN-TotalCard nella quale potranno

essere accumulati tutti i dati del richiedente, da quelli anagrafici, al curriculum di

studi e lavorativo, alle cartelle mediche, etc. Il contenuto della EN-TotalCard potrà

generare, su richiesta, un SY-Master, cioè un booklet informativo elettronico o

cartaceo in cui siano presenti tutti i dati contenuti nella EN-TotalCard ma finalizzato

all' identificazione globale del cittadino al di fuori del sistema cittadino smart.

EN-Health

Ogni cittadino avrà assegnato un medico di base zonale in base alla residenza o al

reale domicilio; tutti i suoi dati medici saranno conservati in formato elettronico con

backup cartaceo presso lo studio del medico e sincronizzati ad ogni visita o intervento

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Smartya – Un modello per la Smart City

in maniera bidirezionale con la versione elettronica presente nel database dell' ente

che si occupa della sanità. Saranno messe a disposizione dei cittadini tecnologie

rivolte al controllo e alla salvaguardia della salute, quali per esempio apparecchiature

che monitorizzino le principali funzioni vitali (questi chip potranno essere cutanei,

sottocutanei, o indossabili per esempio sotto forma di bracciali o fasce come quelli

illustrati di seguito) o apparecchiature capaci di somministrare medicinali in maniera

automatizzata e controllata.

I dati medici del cittadino saranno conservati in una EN-HealthCard personale

priva di scadenza che il cittadino dovrà far aggiornare ad ogni visita, intervento,

ricovero, e potranno essere inseriti periodicamente nella sua EN-TotalCard qualora ne

fosse provvisto.

EN-Economics

I cittadini, occupati o meno, dovranno essere obbligatoriamente intestatari di un

conto bancario ed avranno la possibilità di gestire tutte le proprie finanze online da

computer domestico, ma anche di accedervi da terminali distribuiti nelle banche e in

edifici preposti senza limiti di tempo. Il cittadino che lo richiedesse potrà avere diritto

a chiavi biometriche per garantire un alto livello di sicurezza dei propri conti; al

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Smartya – Un modello per la Smart City

conto verranno associate come minimo una normale carta di credito o di debito, una

carta prelievo istantaneo, e una carta a tetto massimo di copertura del tipo

ricaricabile.

Tutte le transazioni saranno registrate e salvate in un database centrale della

banca o dell' ente finanziario, il cliente potrà in ogni modo richiedere una copia

elettronica consultabile direttamente dal proprio software di gestione.

EN-Tourism

Il turismo avrà un ruolo importante nella SmartLife della città: ogni sito di

interesse turistico avrà una riproduzione panoramica virtuale navigabile nello stile

'virtual museum' simile a quello proposto in immagine, consultabile online (tramite

connessione internet) e offline (esisteranno in particolari zone della città dei cabinets

di accesso ai contenuti turistici).

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Nelle zone individuate di maggior transito per i turisti (stazioni di treni, autobus,

municipio) verranno messi a disposizione dei cabinet di consultazione delle tappe

turistiche. Il cittadino, residente o meno, potrà richiedere in qualsiasi momento un

record delle proprie visite turistiche; tale documento genererà un numero di crediti

cultura nel caso di studenti, o di cittadini occupati nel settore. Gli ingressi alle zone

turistiche di interesse culturale (e quindi non solo a scopo o carattere intrattenitivo)

dovranno essere tutti garantiti dietro pagamento di una somma minima secondo

formule 'ad accesso' o flat 'a periodo' (es: bimestrale, annuale, lifetime).

EN-Education

Compatibilmente con la normativa vigente, il cittadino verrà messo nella

condizione di poter usufruire di programmi scolastici sperimentali nei quali le materie

di cultura minima saranno rese obbligatorie e affiancate da materie scelte dallo

studente in base alle proprie preferenze. Il sistema di istruzione sarà componibile a

'box' di materie e ogni materia del box avrà un determinato peso in crediti all' interno

del processo di istruzione dello studente. Tutti i box tecnici e professionali

prevederanno a fine anno degli esami di teoria e pratica della materia principale

costituente il box, e dei test periodici valutativi nel corso dell' anno riguardanti tutte

le materie del box. Verranno definiti un numero minimo e massimo di materie, ma

verrà eliminato il limite minimo di anni, conservando invece il numero massimo:

ogni studente potrà gestire i suoi box in base alle proprie capacità con l' obbiettivo

comunque di terminare il numero minimo di materie entro il numero massimo di anni

stabiliti, pena il mancato ricevimento del titolo o dell' attestato previsti alla fine del

percorso. Dal punto di vista delle strutture di istruzione, sarà eliminata la

suddivisione scolastica: esisterà un unico genere di scuola ove sarà possibile

somministrare le varie materie a seconda dei box scelti; si dovrà inoltre evitare che

materie componenti lo stesso box formativo siano insegnate in filiali o succursali

27

Smartya – Un modello per la Smart City

geograficamente distanti.

Lo scolaro potrà decidere in qualsiasi momento di avvalersi del normale

materiale cartaceo o di quello elettronico; la struttura scolastica metterà a

disposizione biblioteche organizzate per 'percorsi di istruzione' che rispecchino la

struttura dei box.

Le lezioni potranno avvenire sia in sede scolastica che in teleconferenza, ad ogni

modo ogni lezione di ogni materia verrà registrata e resa disponibile agli studenti in

appositi spazi online ed offline; gli alunni potranno 'acquistarne' una copia a un

prezzo minimo.

AREA AMBIENTE

L' area ambiente é come la Living un' area a forte interazione, ma sopratutto é un'

area ad alta integrazione che si interfaccia specialmente con l' area Urbanistica ed

Edilizia; consta di quattro punti dei quali il principale é EN-Wastes, dal quale poi

scaturiscono e al quale sono collegati i tre punti relativi ad aria, acque, e suolo,

poiché i rifiuti hanno effetto su tutti e tre gli elementi ambientali.

EN-Wastes

L' ottica riguardante i rifiuti nella smart city sarà basata su un modello pratico che

consta di tre principi: a) riduzione della produzione dei rifiuti; b) recupero termico ed

energetico dai rifiuti facilmente separabili con conseguente distruzione termica di

tutto ciò che causi dispendio di denaro e di risorse per un eventuale recupero; c)

riutilizzo sotto varie forme dei residui del trattamento termico di distruzione.

Il punto a) verrà realizzato obbligando (e non incentivando) i produttori a

distribuire beni con la minore quantità possibile di imballaggi e di parti non

essenziali. Allo stesso tempo i commercianti dovranno svolgere la loro attività in

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Smartya – Un modello per la Smart City

maniera da utilizzare il minor numero di involucri, dunque predisponendo quando

possibile la vendita 'a vista' di prodotti privi di imballaggio. Il punto b) verrà

realizzato a valle della raccolta e stoccaggio dei rifiuti cittadini, di qualunque genere

essi siano (solidi urbani, pericolosi, ospedalieri, scarti di macellazione, etc.) tramite l'

implementazione di tecnologie di incenerimento dell' ultima generazione, di pirolisi

catalitica, e/o di torcia al plasma. Potranno essere previste strutture di multi

trattamento che uniscano meccanico e biologico al trattamento termico, che dovrà

comunque esser il metodo principale finalizzato alla riduzione di volume e peso dei

rifiuti e al recupero di energia dagli stessi. Questi impianti dovranno essere collocati

rispettando una distanza minima dalla città, in zona periferica, e possibilmente

sopraelevata, lontana da bacini idrici e da campi coltivati; dovranno essere dotati di

sistemi di depurazione di aria e acqua o dovranno garantire questa depurazione

tramite coinvolgimento di strutture dedicate nelle vicinanze. Saranno proibiti il

trattamento e la depurazione in strutture oltre una certa distanza, ma sarà permesso

che più entità residenziali simili a Smartya usufruiscano degli stessi impianti.

Il costo di raccolta sarà a carico della municipalità, il costo di stoccaggio e

separazione dei rifiuti (da effettuare in stabilimento, non in fase di raccolta) saranno a

carico della struttura di trattamento, la quale potrà rifarsi delle spese avendo diritto

alle quote derivanti dalla vendita dei prodotti recuperati. L' energia generata dal

trattamento dei rifiuti sarà ripartita equamente tra municipalità coinvolte e struttura di

produzione, al netto della quota energetica necessaria per il mantenimento in funzione

degli impianti di trattamento. Ai cittadini sarà richiesta una minima partecipazione

economica sotto forma di tassa municipale, che non tenga conto delle spese interne

dell' amministrazione.

Il punto c) sarà realizzato in concorso con aziende produttive che possano trarre

vantaggio dai residui di trattamento. Per esempio aziende che producono asfalti a

scopo stradale o isolante beneficeranno dei residui del trattamento di pneumatici o di

29

Smartya – Un modello per la Smart City

altre plastiche; aziende coinvolte nell' edilizia abitativa potranno usufruire dei

prodotti di scarto della distruzione tramite pirolisi o torcia al plasma, adattissimi ad

essere utilizzati in edilizia. Il ritiro dei rifiuti verrà effettuato su base giornaliera ad

orari favorevoli alla situazione di traffico delle aree urbane coinvolte; i rifiuti

verranno raccolti in contenitori di due tipi: uno dedicato al materiale organico di

qualunque provenienza (alimentare, scarti di giardino, carta e cartone), uno dedicato a

tutti gli altri generi di materiali (metalli, vetro, plastiche, residui di edilizia,

contenitori di olio o altre sostanze fluide). La raccolta potrà essere condotta tramite

due metodi: il più semplice, superficiale, prevede la normale dislocazione nelle strade

e nei cortili di secchi di adeguata capienza; un altro sistema, più complesso ma con

notevoli vantaggi, prevede un sistema sotterraneo di raccolta pneumatica. Tale

sistema, che possiamo vedere rappresentato nel modello 3D qui sotto, contribuisce

notevolmente al decoro cittadino e allo stesso tempo mantiene migliore la qualità dell'

aria, non essendoci cassoni contenenti rifiuti per le strade. Il vantaggio migliore

sarebbe sicuramente l' alleggerimento del traffico non essendoci più camion dedicati

alla raccolta nelle strade.

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Smartya – Un modello per la Smart City

Ai cittadini verrà data la possibilità dell' auto smaltimento o del riutilizzo di

materiale derivante dai rifiuti, (es: utilizzo dei residui di potatura a scopo edilizio o

come concime) previo controllo della fattibilità da parte di un ufficio competente.

EN-Air

La cura dell' aria sarà perseguita sia con mezzi tecnologici sia con politiche di

controllo delle attività che possano generare inquinamento. Alcuni mezzi tecnologici

(sensori di misurazione per le componenti ritenute dannose) saranno coinvolti in

uscita di tutte le canne fumarie di sistemi di riscaldamento cittadino a combustione e

in quelle di tutte le realtà industriali. I sensori dovranno essere collegati a un sistema

automatizzato di monitoraggio che registri lo storico e stabilisca soglie multiple di

allarme; la manutenzione dei sistemi coinvolti é responsabilità del cittadino il quale

sarà obbligato dalla municipalità ad avere un documento abitativo che attesti la

regolare manutenzione. Questo EN-HouseHold conterrà l' elenco di tutti i lavori di

manutenzione della casa e sarà ad essa legato, anche qualora l' immobile venga

venduto. Si potrà prevedere, nei casi particolarmente sensibili, la possibilità che i

sensori comunichino direttamente con la struttura municipale che si occupa delle

problematiche ambientali, la quale potrò intervenire tempestivamente con controlli e

azioni ritenute necessarie. Altri mezzi tecnologici potranno essere utilizzati negli

spazi aperti ad alto traffico e in sinergia con l' area Urbanistica per minimizzare lo

smog. Tali sistemi verranno descritti nella sezione Urbanistica ed Edilizia nel capitolo

relativo a EN-Streets.

EN-Waters

La city sarà molto sensibile alla qualità e alla disponibilità delle acque. Questo

punto di Ambiente é considerato in forte correlazione con l' aspetto EN-Underground

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Smartya – Un modello per la Smart City

dell' area Urbanistica ed Edilizia. Le acque saranno monitorate in relazione alla

qualità e alla quantità, sia procedendo ad analisi del suolo circostante le falde per

verificare la presenza di particolari inquinanti (zolfo, arsenico, nitriti, etc) per

esempio a causa di cave, sia verificando periodicamente che tutte le acque reflue

cittadine e le acque di processo delle realtà industriali siano accuratamente depurate.

La city avrà due circuiti distinti di fornitura idrica per la popolazione: uno ad uso

umano ma non potabile, e uno ad uso potabile. I due circuiti dovranno essere

indipendenti ma costruiti in maniera tale da poter essere sezionati e messi in

comunicazione soltanto in particolari condizioni di emergenza. Sarà previsto anche

un terzo sistema idrico inaccessibile ai cittadini e finalizzato al solo utilizzo come

antincendio. Il cittadino usufruirà dei servizi idrici dietro pagamento di una quota

calcolata sull' effettivo utilizzo: sensori di pressione e di flusso verranno installati in

ingresso di ogni unità abitativa su ambo i circuiti, e la tariffazione sarà diversa a

seconda del circuito.

EN-Soil

Il suolo entro e al di fuori della realtà cittadina sarà gestito in regime di rispetto

del verde, prevedendo sempre un corretto bilanciamento tra edificato e naturale.

Saranno incentivate la realizzazione di unità abitative con giardino e la diffusione di

politiche di cura del terreno e suo sfruttamento a scopo coltivativo. Verrà realizzata

una mappa della 'qualità del suolo' che illustri composizione chimica, stabilità

geologica, e disposizione delle falde di tutto il territorio, realizzando

contemporaneamente un inventario delle zone ricche di elementi e composti

sfruttabili. Verranno catalogate tutte le cave naturali, le grotte, e verranno identificate

le zone più sensibili geologicamente, ove verranno impiegati strumenti di controllo

per la sicurezza. Grazie a questa mappatura si provvederà ad individuare le possibili

soluzioni, tecnologiche e non, alle problematiche geologiche eventualmente

coinvolte.

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Smartya – Un modello per la Smart City

EN-Energy

Il sistema energetico verrà gestito tramite SmartGrid, dotato di una serie di

sensori di rilevamento dati, e costituito in base al principio dei 'nodi energetici', cioè

particolari punti di immissione dell' energia proveniente dalle varie fonti. Gli impianti

di produzione energetica potranno essere collocati sia entro sia fuori dalla city (si

prenda a riferimento l' immagine proposta qui di seguito), potranno essere utilizzati

terreni e volte di proprietà dei cittadini qualora ne facessero richiesta o dessero la

disponibilità, ottenendo così facilitazioni sul costo della fornitura.

I cittadini che installassero nella loro abitazione sistemi di produzione energetica

potranno immetterla in rete o utilizzarla per auto alimentare il proprio impianto

elettrico. Le centrali elettriche Smart avranno sempre sotto controllo la situazione di

domanda/offerta energetica nelle varie ore della città, e dovranno essere capaci di

richiamare dalle varie fonti le quantità necessarie al momento necessario; a tale scopo

saranno preferite in maggiore quota di fornitura le fonti che possano garantire

continuità e stabilità energetica.

33

Smartya – Un modello per la Smart City

AREA MOBILITA'

La mobilità di Smartya ha come principio fondante l' abbattimento dell'

inquinamento atmosferico e acustico, e tale principio viene implementato

principalmente tramite una corretta progettazione delle strade e l' utilizzo di

tecnologie che abbattano lo smog, che vedremo esposte nell' area Urbanistica ed

Edilizia. Ma sono possibili anche molte azioni sulla mobilità urbana ed extraurbana,

pubblica e privata, che adesso esamineremo.

EN-CommercialTransport

Il trasporto commerciale nella breve distanza avverrà esclusivamente su

automezzi alimentati ad energia elettrica, a gas o a biodiesel, specialmente se

coinvolge le zone più trafficate e le ore di punta. Le aziende che si occupano del

trasporto commerciale sia esso industriale o per esercenti dovranno limitare l' utilizzo

di mezzi a grossa capienza e di maggior tonnellaggio e favorire l' utilizzo di più

mezzi di stazza ridotta; dovranno inoltre ottimizzare gli orari di consegna cercando

per quanto possibile di non farli coincidere con gli orari di maggior traffico. Il

trasporto commerciale sulla lunga distanza avverrà finchè possibile su rotaia fino alla

stazione ferroviaria più vicina al punto di consegna; da li successivamente si ricorrerà

al gommato alimentato ad energia elettrica, gas o biodiesel. A tal scopo i trasportatori

avranno speciali convenzioni con gli impianti di produzione di questo genere di

carburante, in particolar modo quello ottenuto come prodotto secondario dello

smaltimento di rifiuti.

EN-PubblicTransport

Il trasporto pubblico nell' area cittadina avverrà tramite due modalità: a) autobus

alimentati elettricamente o a gas; b) un sistema ferroviario del tipo MagLev

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Smartya – Un modello per la Smart City

(levitazione magnetica, nella foto).

Per quanto riguarda il trasporto gommato, verrà preferito l' utilizzo di autobus di

lunghezza medio piccola a due piani, piuttosto che di autobus più lunghi a un solo

piano. Il trasporto pubblico si potrà avvalere di facilitazioni sul prezzo del carburante

o dell' elettricità utilizzati per la trazione. Tutti i mezzi pubblici saranno dotati di

sistema di condizionamento, GPS real time, e sistema di comunicazione capace di

ricevere e trasmettere informazioni sul traffico e sui percorsi. Per le zone periferiche,

ove spesso si ha un bacino di utenza ridotto che si dimostra spesso gravoso sul

sistema di trasporto pubblico classico, saranno garantite un minimo di corse sia

ferroviarie (ove presente una stazione) sia gommate alle quali sarà affiancato un

sistema di trasporto su pulmini 'a richiesta'. Sarà predisposta quindi in ogni zona

periferica una stazione di trasporto pubblico a gestione municipale o privata dotata di

un numero minimo di mezzi di trasporto (autovetture o mini autobus) che

interverranno a richiesta dei cittadini, i quali pagheranno per questo servizio una

quota relativa al solo costo del trasporto (non verrà conteggiata quindi la 'chiamata').

Il concetto di 'periferia' comunque nella smart city sarà molto diverso da quello

classico, in quanto la city sarà progettata (come vedremo nell' area Urbanistica ed

Edilizia) per essere modulare e regolare.

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Smartya – Un modello per la Smart City

EN-PrivateTransport

Nel trasporto privato il cittadino avrà una vasta scelta: sarà incentivato l' utilizzo

di vetture a gas, diesel o biodiesel, ma sarà lasciata al cittadino piena scelta di

utilizzare la trazione a benzina senza per questo dover essere penalizzato. I venditori

di automobili per uso privato, dal canto loro, saranno obbligati a far applicare alle

vetture (da officine specializzate) in vendita tutte le dotazioni ritenute migliorative

per la qualità delle emissioni. Sarà incentivato per le autovetture l' utilizzo di sensori

di parcheggio e di prossimità, tutte le autovetture e i mezzi si trasporto privato a

scopo commerciale potranno essere dotate di sistema GPS from-to, capace di ricevere

e trasmettere informazioni sulla posizione; questo per due scopi principali: a) rendere

più affidabili le informazioni su eventuali ingorghi; b) costituire una rete di

informazione per la veloce individuazione di ogni vettura in casi di emergenza o di

furto. I cittadini, siano privati o aziende, che decideranno di usufruire di questo

sistema e partecipare alla formazione della rete informativa di sicurezza, avranno

facilitazioni sulla tariffa assicurativa obbligatoria. Dal punto di vista delle

autorizzazioni, anche le biciclette saranno dotate di targa di riconoscimento, e

potranno essere utilizzate solo dopo il conseguimento di un patentino, eventualmente

in formato elettronico ed associato alle altre patenti conseguite. Le scuole del grado

elementare o medio inferiore organizzeranno corsi obbligatori di codice stradale e gli

alunni potranno ricevere il patentino successivamente al superamento di un esame

teorico-pratico. Nella gerarchia di percorrenza delle strade, si darà la precedenza

sempre e comunque ai mezzi di trasporto pubblico, successivamente in ordine alle

autovetture, alle motociclette, e infine alle biciclette.

EN-EmergencyTransport

Un concetto importante dell' area Mobilità di Smartya sarà l'

EmergencyTransport, il trasporto di emergenza: le maggiori strade saranno dotate di

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Smartya – Un modello per la Smart City

corsia d' emergenza dedicata alle autoambulanze e ai mezzi di soccorso quali quelli

dei Vigili del Fuoco o di Soccorso Stradale. I mezzi di emergenza saranno dotati di

telecomando a distanza capace di agire su tutti i semafori, avranno la precedenza in

ogni strada, e saranno dotati di tutte le apparecchiature per misure biometriche e per il

mantenimento in vita. Ogni struttura ospedaliera sarà dotata di un eliporto per i casi

di estrema necessità. Eliporti di superficie medio-piccola saranno previsti anche nella

city in modo che gli elicotteri possano arrivare in diverse zone di intervento.

AREA URBANISTICA ED EDILIZIA

E' il cuore della progettazione e del funzionamento di Smartya, e costituisce la

sezione più importante e più lunga di questo documento, in quanto stabilisce non solo

le regole di progettazione e funzionamento della city, ma anche la filosofia con la

quale la city é organizzata.

EN-Streets

Le strade di Smartya verranno progettate e realizzate tenendo in mente due

concetti fondamentali:

a) la strada é il cuore della vita della città, e come tale deve essere funzionale e

affidabile;

b) le strade dovranno essere luogo dedicato a tutti i cittadini, quindi devono

garantire lo spazio necessario a tutti.

Bisognerà dunque dimenticarsi vicoli e stradine anguste, vicoli ciechi, strade

prive di marciapiede e di corsia di sosta o di parcheggio; a seconda del fatto che si

tratti di strade principali o secondarie si avranno tre o due corsie per i veicoli e una

corsia di sosta o di parcheggio per ogni senso di marcia, le carreggiate saranno

separate da attraversamenti ad aiuola che potranno essere dotati di passaggio

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Smartya – Un modello per la Smart City

pedonale e di apparecchiature dedicate alla pulizia dell' aria (come illustreremo più

avanti). Un esempio semplificato di strada secondaria ideale é mostrato nella

prossima figura.

dove con A sono indicati i marciapiedi, con B le aree aiuola, e con C le bande di

segnaletica orizzontale (stop / dare precedenza). I sensi unici dovranno essere

minimizzati, ed utilizzati solo facendo in modo che ogni senso unico abbia il più

vicino possibile una strada parallela a senso di percorrenza inverso. Queste aree

aiuola conterranno inoltre la segnaletica verticale, che sarà replicata nei marciapiedi

attigui alle corsie di emergenza e/o parcheggio, e particolari lampioni intelligenti a

LED, anche essi replicati in maniera simmetrica nei marciapiedi. Questi particolari

lampioni saranno del tipo multifunzione (ad esempio del tipo Minos, capace di

regolare la luminosità del LED in base alle condizioni di luce naturale, di capire se si

avvicina un' auto, una moto o una bici, capace di spegnere la luce qualora non

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Smartya – Un modello per la Smart City

transitassero vetture, e dotato di stazione wi-fi e di videosorveglianza) e potranno

essere dotati, nella colonnina verticale, di un sistema di mini-pale eoliche verticali

simili al tipo prodotto da Cleantec Wind, capaci di cogliere lo spostamento d' aria

causato dalle vetture producendo energia (che sarà immagazzinata o immessa in rete)

e allo stesso tempo favorendo l' areazione della strada aiutando a ridurre lo smog

causato dalle vetture. Una semplice rappresentazione dell' utilizzo di lampioni

intelligenti calati nel contesto delle aree aiuola é la seguente immagine:

Tutte le pavimentazioni stradali saranno composte da bitume ottenuto utilizzando

residui dello smaltimento dei pneumatici, in modo da garantire maggiore aderenza e

resistenza; potranno essere utilizzati (e ne sarà di fatto incentivato l' uso) i materiali

vetrosi risultanti dai procedimenti di smaltimento rifiuti tramite torcia al plasma.

La pavimentazione stradale delle zone ad alto traffico sarà ricoperta di un film di

Biossido di Titanio che garantisce una funzione 'mangia NOx' per ridurre l' impatto

ambientale dovuto agli scarichi delle vetture. Alternativamente si può ipotizzare l'

utilizzo di strade plastiche come quelle prodotte da KWS Infra, modulari, ad alta

resistenza meccanica e termica, e dotate di ampio spazio interno per cablature e

tubazioni. Il concetto di strada plastica é mostrato nella seguente immagine.

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Smartya – Un modello per la Smart City

I marciapiedi dovranno essere larghi, funzionali, sopraelevati di almeno 15 cm

rispetto alla pavimentazione stradale, e dotati nel passo verticale di bocche di scarico

per l' acqua piovana. I potranno sperimentare soluzioni tecnologiche che coinvolgano

i marciapiedi, come quelle di Viha Concept per la produzione di energia da

calpestamento.

Nei marciapiedi saranno disposte aree di parcheggio per biciclette, contenitori

per i rifiuti e per le cicche di sigarette, apparecchiature per il monitoraggio della

qualità dell' aria e per la sua depurazione (ad esempio del tipo PAU del Progetto

Tierra Nuestra, illustrato nella foto qui sotto), centraline di ricarica per le auto

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Smartya – Un modello per la Smart City

elettriche da utilizzare in caso di necessità, e sistemi di interfono o telefonia di

emergenza per segnalare alle autorità guasti, ingorghi, etc.

Avendo nominato le bocchette di scarico vale la pena soffermarsi sulla filosofia

di drenaggio dell' acqua piovana: le pavimentazioni stradali saranno tutte leggermente

convesse per facilitare il dreno dell' acqua verso il bordo strada (marciapiedi e aree

aiuole) ove saranno drenate tramite le bocchette di scarico le quali saranno disposte

tra di loro a distanza tale da garantire il corretto deflusso ed evitare l' accumulo di

pozzanghere. A tale scopo, in strade che per la loro naturale pendenza dovessero

creare delle conche, la distanza tra le bocche di scarico verrà diminuita e l' ampiezza

delle singole bocchette sarà aumentata. Bocche di scarico, anche decorative, potranno

essere previste anche al centro della carreggiata o sulla superficie dei marciapiedi,

preferibilmente nel bordo di limite strada.

Per quanto riguarda l' utilizzo delle strade da parte dei pedoni, sarà da preferire l'

attraversamento sotto o sopra elevato, specialmente nelle strade a maggiore intensità

di traffico; qualora si utilizzassero attraversamenti stradali a raso questi dovranno

essere posti davanti al punto di stop delle vetture, e se disposti lungo la via andranno

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Smartya – Un modello per la Smart City

tenuti lontani dalle curve.

Particolare attenzione dovrà essere dedicata alle aree parcheggio a bordo strada,

ove presenti: in ogni zona parcheggio dovrà essere presente una quota minima non

inferiore al 20% del totale di parcheggi dedicata ai disabili, questi dovranno essere

disposti nella fila distanziati l’ uno dall’ altro per essere equamente distribuiti,

dovranno avere larghezza maggiore di almeno il 25% rispetto a quella utile per il

veicolo, in modo da facilitare l’ ingresso di carrozzine o dispositivi di assistenza

personale. I parcheggi per disabili saranno dotati di un palo con LED (simile per

esempio ai tipi raffigurati qui sotto, modello Hudson Trio Outdoor e Seine Trio

Outdoor) il quale sarà munito di sensore di prossimità a basso raggio (direzionato

solo in avanti e di 1, 5 – max 2 metri in modo da non interferire con i parcheggi

vicini) che raccolga il segnale proveniente dal tagliando disabili semi-elettronico

collocato nell’ auto. Questo sistema permetterà al palo di emettere un allarme visivo –

acustico nel caso il parcheggio venga occupato da un’ auto sprovvista dell’ apposito

tagliando disabili). Il permesso disabili sarà un EN-Document contenente un codice

personalizzato registrato su banda magnetica da tenere sempre nell' auto e rilevabile

dal palo segnaposto.

La city sarà dotata di numerose aree parcheggio realizzate sotto forma di piazze

di sosta, il cui accesso potrà avvenire liberamente o dietro pagamento. Dovranno

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Smartya – Un modello per la Smart City

essere dotate di parchimetro e sensori di sosta collegati a un sistema di calcolo e

segnalazione dei posti liberi; tramite apposite applicazioni scaricabili su computer e

smartphone il cittadino sarà informato in tempo reale della disponibilità di

parcheggio. Al cittadino potrà anche essere permesso di comprare o affittare

parcheggi nelle varie zone della city in modo da avere garantito, per esempio, un

posto di sosta in prossimità delle zone più frequentate (es: sede di lavoro, casa, etc).

EN-Underground

Abbiamo già accennato alla struttura sotterranea di Smartya nelle Premesse di

Infrastruttura, la parte sotterranea dovrà essere progettata e realizzata in maniera tale

da minimizzare gli interventi di manutenzione e allo stesso tempo in maniera da

garantire l' efficienza anche in caso di espansione della city. Le tubature dell' acqua

dovranno essere di lega immune alla corrosione, e saranno dotate di sensori per

perdita di pressione. La rete di sensori sarà realizzata cercando di realizzare una

magliatura ridotta, in modo da poter intervenire localmente con il massimo della

precisione. Allo scopo, saranno realizzati metodi di intervento automatizzati (es,

tramite robot operativi capaci di saldare, tagliare, etc.) e saranno predisposti in zone

inaccessibili alla cittadinanza degli ingressi al sistema sotterraneo per gli addetti ai

lavori, oltre ai normali tombini stradali. Come già illustrato, le condutture idriche si

divideranno in 3 circuiti: acqua ad uso umano, acqua potabile, acqua antincendio / di

sicurezza; le tubature saranno ridondanti, cioè si preferirà l' utilizzo di collettori

paralleli e comunicanti per ogni circuito anzi che un unico collettore di dimensioni

maggiori. I due circuiti di acqua ad uso umano e acqua potabile saranno normalmente

separati, e potranno essere bilanciati solo in casi di estrema necessità. In prossimità di

ogni isolato sarà staccato dai collettori principali un sub collettore dal quale si

innalzeranno i raisers a terra per ogni unità edilizia

Ad un livello diverso rispetto alle tubature idriche saranno collocate le tubature di

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Smartya – Un modello per la Smart City

servizi quali gas ad uso civile ed azoto ad uso sicurezza per l' inertizzazione di

ambienti a rischio esplosione; le tubature di azoto avranno dei raisers a livello terra in

prossimità di ogni unità edilizia, le tubature di azoto si eleveranno sopra terra solo in

particolari colonnine accessibili solo al personale di sicurezza.

In un' area ancora diversa saranno collocate le tubazioni contenenti i cablaggi per

il trasporto dati, per costituire la rete LAN/WAN per i vari utilizzi. Saranno realizzati

in fibra ottica o Gigabit seguendo un' ottica 'in parallelo' in maniera tale che la banda

disponibile possa essere aumentata facilmente; la trasmissione dati sarà quindi gestita

da servers che lavorano in multihoming. La precedenza per l' occupazione della

banda sarà data alla gestione dei servizi smart riservando non meno del 15% della

banda totale a tali servizi e ai vari sensori e trasmettitori necessari per le funzionalità

gestite dalla municipalità. Alternativamente si potrà optare per una soluzione che

preveda una rete dedicata a tutte le utenze Smart separata da quella fruibile dagli

utenti (residenziali e commerciali). Sarà allestita una rete di emergenza nel caso di

malfunzionamenti sulla fibra o sulla dorsale Gigabit, e si potrà, se ritenuto

conveniente, sperimentare la trasmissione dati tramite prese elettriche. Saranno

disposte colonnine di connessione Wi-Fi nelle aree principali della città quali piazze,

parchi, parcheggi, centri commerciali, le quali saranno ad accesso libero e gratuito; i

commercianti che lo desiderassero potranno fornire dietro pagamento di una quota

accesso wi-fi ai loro clienti (i quali pagheranno al fornitore una quota di utilizzo),

purchè si dotino di un sistema di logging delle connessioni e adeguata strumentazione

di sicurezza informatica. Gestori privati potranno chiedere la stesura di propri cavi

dati e di stazioni wireless e somministrare il servizio a pagamento. Per ragioni di

efficienza e di sicurezza sarà comunque prevalente la trasmissione dati via cavo.

L' impianto fognario colletterà tutte le ghiotte stradali, i tombini, e gli scarichi

degli edifici; saranno costituiti due circuiti fognari distinti: quello sanitario e quello

piovano, completamente isolati e non comunicanti fino agli ingressi delle vasche di

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Smartya – Un modello per la Smart City

trattamento. Questi circuiti saranno dimensionati opportunamente considerando le

possibilità di scalare la city, in varie zone della città saranno disposte centraline di

sollevamento che pompino sopra terra l' eventuale eccesso (per esempio in particolari

condizioni atmosferiche) in tubature terminanti in silo predisposti e ad alta capienza

collocati nella periferia. L' acqua collettata in questi silo potrà successivamente

(previo controllo della qualità) essere riutilizzata sia a scopo irrigazione che rivenduta

ad aziende o singoli. Tutte le zone che utilizzino acqua a scopo decorativo o

funzionale (parchi con laghetti o rigagnoli, fontane e fontanelle) dovranno essere

dotate di impianto di ricircolo con un sistema di grigliatura; le fontanelle stradali e

nei parchi saranno anch' esse di sue tipi distinti identificabili da colori diversi: uno

che contrassegna l' uso umano non potabile, e uno che contrassegna l' acqua potabile.

In un altro circuito interrato correranno tutti i cablaggi elettrici e telefonici ad uso

privato e non; in ogni isolato verrà innalzata una struttura di smistamento per i

cablaggi destinati ad entrare negli edifici; le centraline telefoniche, che potranno

essere utilizzate anche per il trasferimento dati tramite xDSL, saranno distanziate tra

di loro in maniera tale che non causino eccessiva perdita di banda a causa della

degradazione del segnale.

Nel caso si debba disporre di un sistema di raccolta rifiuti sotterraneo, come

ipotizzato nella sezione EN-Wastes, questo deve essere progettato in maniera da poter

essere modularizzato, garantendo il maggior numero di stoccaggi sotto o sopra terra

sia entro che fuori dai singoli 'moduli' di Smartya.

EN-Buildings

Eccoci arrivati ai criteri riguardanti la progettazione e realizzazione delle unità

edilizie, siano esse fabbriche, locali commerciali o professionali, o strutture ad uso

abitativo. Le parole chiave per questa fase saranno 'funzionalità' e 'fantasia'. Sarà data

molta importanza alla forma degli edifici, ed altrettanta importanza alle loro

45

Smartya – Un modello per la Smart City

dimensioni e dotazioni.

In linea generale l' edilizia di Smartya sarà curata tutta con materiali ad alta

resistenza, le costruzioni dovranno essere tutte antisismiche, dotate di intercapedine

minima di 1.5 metri ove verranno fatte passare tutte le condotte servizi e i cablaggi,

avranno un numero massimo di tre piani, e saranno estese in orizzontale anzi che in

verticale. La forma potrà essere variabile, purchè aperta; saranno quindi evitate

strutture circolari ma permesse configurazioni ad arco, gli edifici potranno essere

cubici, a stella, parallelepipeidali coricati e, qualora si optasse per soluzioni con basi

asimmetriche, ci si assicurerà che la base superiore (tetto) sia minore di quella

inferiore (poggio stradale).

Le pareti saranno tutte costruite con materiali che assicurino l' attenuazione delle

vibrazioni, i punti sensibili e le sezioni portanti saranno rinforzati con materiale ad

altissima resistenza quale quello derivante dal trattamento dei rifiuti tramite arco di

plasma; le pareti interne saranno completamente ignifughe. Qualora siano necessari

ascensori, questi dovranno essere esterni alla struttura in maniera tale da essere

facilmente accessibili in caso di soccorso, e saranno dotati di sistema di controllo

remoto.

Gli edifici nelle zone più trafficate della city dovranno avere le facciate esterne

rivestite di uno strato di materiale mangia smog, come per esempio Biossido di

Titanio, cemento antismog Tx-Active o piastrelle del tipo Prosolve370e (attualmente

utilizzato a Città del Messico, foto qui di seguito), le quali hanno anche funzione

decorativa.

Materiali per la bioedilizia quali il Natural Beton potranno essere utilizzati in

ogni zona della città al fine di garantire la riusabilità a fine vita delle componenti dei

palazzi.

46

Smartya – Un modello per la Smart City

L' orientamento degli edifici sarà importante: le strutture ad uso abitativo di

struttura regolare (cubica o parallelepipeidale) saranno costruite lungo un asse Nord-

Sud e consteranno di due serie di appartamenti separati da corridoio: le living room di

questi appartamenti saranno dunque equamente distribuite lungo l' asse Est-Ovest:

sarà il cittadino, al momento dell' acquisto, a valutare la necessità di usufruire di una

residenza con living room soleggiata al mattino (rivolta ad est) o la sera (rivolta ad

ovest).

L’ edilizia di Smartya comunque incentiverà fortemente le soluzioni abitative

diverse dai palazzi, e saranno evitati i ‘multicondomini’. Sarà incoraggiato il ricorso a

case indipendenti o costruzioni bi o tri familiari, saranno incentivate la dotazione di

giardini interni o esterni alla struttura abitativa, la progettazione e costruzione di

villette, e l' installazione sui tetti di impiantistica fotovoltaica, termodinamica e mini-

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Smartya – Un modello per la Smart City

eolica, purchè queste si dimostrino vantaggiose per il bilancio energetico dell'

edificio.

Ogni unità abitativa sarà dotata come minimo di sensori antincendio, per il

controllo luci, per il controllo della qualità dell' aria (fumi, umidità etc), e di sensori

anti effrazione del tipo 'motion capture' abilitati tramite un codice e collegati ai server

del fornitore del servizio (che dovrà essere obbligatorio) e a richiesta di una

centralina di controllo dell' unità abitativa.

Da tale centralina, attraverso l' installazione di sensori e valvole, si potranno

comandare gli impianti di illuminazione e riscaldamento. Questi sistemi di domotica

dovranno essere pensati per essere una dotazione standard dell' unità abitativa, ne

consegue che dovranno essere funzionali e poco costosi, aggiornabili, e sostituibili.

L' immagine seguente mostra una panoramica di massima di una 'smart house' e

può costituire un buon modello concettuale.

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Smartya – Un modello per la Smart City

Verrà incentivato l' utilizzo di elettrodomestici intelligenti capaci di auto

diagnostica, possibilmente collegati con il produttore o con i manutentori; in

particolar modo le caldaie e tutti i servizi sensibili per questioni di sicurezza saranno

monitorati in maniera regolare. La regolarità di questi sistemi e della loro

manutenzione, come già detto, verrà registrata nel documento obbligatorio EN-

HouseHold.

L' illuminazione in particolare sarà gestita tramite sensori che regolino l' intensità

luminosa artificiale in base alla luce proveniente dall' esterno, e che accendano /

spengano le luci a seconda della presenza umana nelle varie stanze.

In un' ottica di risparmio sui consumi, sarà consigliato e promosso l' utilizzo di

lampade LED con sensore di presenza o movimento alimentate a batteria anzi che

dalla rete elettrica, del tipo di quelli mostrati nell' immagine seguente.

Saranno realizzati speciali edifici ad uso parcheggio nelle zone a più alto traffico

e nelle zone con particolare concentrazione di attività commerciali o professionali,

tali edifici non potranno essere interratti ma solo elevati con un massimo di tre piani.

Dovranno essere 'aperti' in modo che il vento ci si possa incanalare contribuendo così

a migliorare la qualità dell' aria compromessa dagli scarichi delle auto.

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Smartya – Un modello per la Smart City

Verrà inoltre stabilita una quota minima di locali commerciali a piano terra per

isolato, costruiti alla base degli edifici. La destinazione dei locali sarà razionalizzata

in maniera da garantire una uniforme diffusione di tutte le attività commerciali

ritenute essenziali (ad esempio commercio alimentare, farmacie).

EN-GreenSpace

Il verde nella progettazione di Smartya assume un triplice valore: decorativo,

purificatore, e sociale; ognuno di questi valori prevarrà in un diverso tipo di utilizzo

del verde privato e pubblico. Saranno ovviamente presenti tantissime isole verdi in

marciapiedi, piazze, strade; saranno realizzati grandi spazi verdi tipo giardini o parchi

pubblici ad uso dei cittadini, ad accesso libero, e dotati di tutti i comfort per renderli

spazi sociali fruibili in qualsiasi momento della giornata.

Potranno contenere laghetti o rigagnoli artificiali (ognuno di questi realizzato con

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Smartya – Un modello per la Smart City

un sistema di recupero e minimo filtraggio dell' acqua), saranno ben forniti di

raccoglitori per i rifiuti, saranno presenti pensiline coperte da utilizzare in caso di

pioggia, e nel terreno sarà creata una rete di raccolta dell' acqua piovana che potrà

essere utilizzata per l' irrigazione.

Come già indicato nella sezione En-Buildings, verrà incentivata l' ediliza dotata

di giardini e parchi condominiali. Verranno realizzati 'palazzi giardino' dei tipi

mostrati nelle figure seguenti, e tali strutture potranno eventualmente essere dotate di

uffici o unità abitative qualora fosse richiesto, e potranno essere adibiti anche a

parcheggi, ma la loro principale funzione sarà quella di aiutare a depurare l' aria e allo

stesso tempo decorare. Il concetto fondamentale che permea la progettazione EN-

Greenspace della city si basa sulla funzionalità e sull' estetica, implementando

soluzioni ad alto contenuto estetico e mantenendo le strutture semplici e funzionali.

Il verde potrà essere utilizzato con gli stessi scopi, seppur in maniera più

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Smartya – Un modello per la Smart City

moderata, anche nei normali edifici abitativi, negli hotel, nei palazzi congressi, etc.,

sia in esterno che in interno, creando di fatto degli ambienti in cui il verde diventa

parte integrante della struttura donando valore aggiunto e vivibilità, oltre che decoro

estetico. Il verde di queste soluzioni sarà curato dai proprietari (nel caso di situazioni

residenziali private o condominiali) o dai titolari delle varie attività di eventuali

uffici; alternativamente si può ipotizzare che specialisti del settore possanoprendersi

cura delle varie realtà Green (abitative o meno) dietro contratto garantendo

professionalità ed alleggerendo gli oneri dei proprietari.

Soluzioni di questo tipo accresceranno notevolmente l' estetica degli edifici, e

daranno il loro contributo, seppur moderato, alla lotta all' inquinamento.

Ambienti interni con verde integrato sono mostrati nell' immagine qui di seguito.

AREA ECONOMIA ED AMMINISTRAZIONE

Smartya, con il suo alto contenuto tecnologico, necessiterà di un tipo di gestione

amministrativa ed economica intelligente, e basata sugli stessi principi di efficienza

visti finora per le altre aree. E' giunto dunque il momento di parlare dell' aspetto

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Smartya – Un modello per la Smart City

gestionale della city dal punto di vista dell' amministrazione e non da quello del

cittadino.

EN-Banking

Gli istituti bancari o di intermediazione finanziaria saranno gestiti dall'

amministrazione della città, con compartecipazione di istituti privati i quali non

potranno comunque avere quota di maggioranza e saranno sottoposti regolarmente a

controlli che ne verifichino la solidità economica e la corretta gestione. Gli istituti

privati potranno partecipare con quote ai progetti di Smartya, ma non ne saranno

proprietari, in modo da evitare a) l' ingigantimento economico di questi istituti b)

situazioni in cui i cittadini possano trovarsi in 'debito' rispetto agli istituti. Ogni

cittadino di Smartya avrà un conto bancario, per ogni nuovo nato l' istituto bancario

cittadino creerà un novo acount bancario a costo zero ove, se vorrao, i genitori

potranno versare una quota deposito; l' intestatario ne potrà disporre a partire da una

determinata età (esempio: 14 anni). Tutti i conti bancari dovranno prevedere la tele

gestione, saranno offerti dietro pagamento di una minima quota a base annuale, e

praticheranno un interesse di debito (in caso il cittadino abbia necessità di prestiti)

non superiore di più del 2% a quello del credito (il normale interesse sul conto); gli

interessi sul conto dovranno essere mantenuti costanti per un minimo di tre anni e

non potranno essere ridotti oltre una soglia che garantisca il pagamento da parte del

cittadino dei costi annuali del conto. Gli istituti finanziari privati abilitati a concedere

prestiti alla popolazione dovranno garantire la possibilità di rateizzazione

personalizzabile senza limite minimo o massimo, e applicare un tasso di interesse sul

prestito non superiore al 10% indipendentemente dal numero di rate.

La rateizzazione dei prestiti potrà esse modificata in ogni momento a seconda

delle esigenze del richiedente e su sua richiesta, con automatico ricalcolo della durata

e della quota interessi; a chi usufruisce di questi prestiti sarà permesso in ogni

momento versare quote al di fuori della normale rateizzazione a seconda della propria

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Smartya – Un modello per la Smart City

disponibilità economica, con conseguente ricalcolo da parte dei concedenti il prestito

della quota restituita.

EN-Documents

Abbiamo già visto il trattamento dei documenti intelligenti dal lato del cittadino,

ora dobbiamo considerarlo dal lato amministrativo: qualsiasi documento prodotto per

il cittadino dovrà essere emesso in formato elettronico e dovrà avere un simulacro

fisico. Ciò potrà avvenire utilizzando un chip applicabile, una tessera magnetica,o

qualsiasi altra forma adeguata allo scopo. Il documento minimo per ogni cittadino

sarà il SY-ID, il documento di identità essenziale dentro Smartya ma realizzato in

maniera che possa essere letto anche all' esterno della city. A questo scopo il

documento dovrà contenere i dati del cittadino sia nel formato scelto per l' anagrafe

intelligente sia nel formato di testo leggibile da qualsiasi lettore di badge; sarà

concepita, e disponibile su richiesta, la EN-TotalCard ove il cittadino potrà far

inserire tutti i suoi dati non solo identificativi. Altri documenti obbligatori saranno l'

EN-HealthCare, emesso alla nascita di ogni cittadino e ad ogni nuovo residente, e l'

EN-HouseHold per ogni proprietario di unità abitative. I documenti emessi andranno

conservati nei servers e negli uffici degli enti emananti ma con copia in un archivio

centrale; tutti i documenti emessi, di qualsiasi tipo, dovranno avere una

corrispondente versione cartacea emessa per il cittadino e una archiviata come storico

presso gli archivi centrali e degli enti competenti. Documentazione opzionale come le

patenti di guida, i certificati di abilitazione professionale, i diplomi di istruzione,

avranno un formato elettronico e un formato cartaceo; i permessi speciali come per

esempio i tagliandi di invalidità, o particolari permessi ad operare in luoghi

pericolosi, dovranno essere catalogati e gestiti tramite una rete di sensori che riesca

sempre a tracciarli. Il sistema di amministrazione metterà inoltre a disposizione degli

utenti che ne volessero usufruire un servizio di tracking GPS personale: ciò tornerà

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Smartya – Un modello per la Smart City

particolarmente utile nei casi di persone con attività a rischio.

I documenti giudiziari saranno conservati in un archivio apposito che notificherà

in tempo reale e in maniera automatizzata ad ospedali e ai comandi di polizia le

generalità di di persone ritenute pericolose o per le quali son state emesse condanne;

tali dettagli saranno anche inseriti in uno speciale database in cui i datori di lavoro

potranno, se necessario, effettuare controlli della fedina penale dei lavoratori o

candidati tali. Sarà comunque proibito escludere un candidato per motivi giudiziari

qualora i suoi precedenti o la sua scheda giudiziaria non mostrino infrazioni o

pericolosità nell' ambito di lavoro per cui si propone.

EN-Politics

Questo punto non si occupa tanto della politica in senso stretto, quanto delle

politiche di gestione delle varie aree della città e del lato amministrativo e sociale.

Particolare interesse avranno le politiche sociali e quelle lavorative: dal lato sociale, l'

amministrazione prevederà la realizzazione di strutture per anziani e per disabili,

gestite dall' amministrazione stessa in cooperazione con le strutture sanitarie; dal lato

lavorativo, l' amministrazione incentiverà l' occupazione a tempo indeterminato ma

ad orario flessibile.

Andando nel dettaglio, le politiche sociali si concentreranno sull' evitare

situazioni di indigenza e di pericolosità, sul combattere lo stato di povertà

individuale, sul tutelare le famiglie numerose, con singolo genitore, o con unico

reddito entro una certa fascia. Ciò verrà realizzato principalmente mantenendo basse

tassazioni per le categorie più sensibili, concedendo prestiti a interesse zero, ed

elargendo nei casi più difficili dei sussidi o proponendo occupazioni a tempo

determinato. Qualora lo stato di indigenza sia causato da malattia o disabilità

invalidante a qualsiasi genere di lavoro, l' amministrazione si accollerà il

mantenimento del nucleo familiare ed elargirà un contributo mensile bastante per

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Smartya – Un modello per la Smart City

risollevare le condizioni familiari. Qualora l' inabilità sia derivata da cause lavorative,

parte del mantenimento dell' individuo sarà responsabilità dell' azienda presso cui

questo lavorava al momento della malattia/infortunio. I casi di disagio sociale causati

da tossicodipendenza verranno trattati in strutture riabilitative chiuse in cui i pazienti

saranno isolati e disintossicati, venendo seguiti e motivati lungo un percorso che non

sia limitato nel tempo ma condizionato solo al totale recupero psico-fisico. Una

caratteristica importante delle politiche sociali di Smartya sarà l' equità abitativa: non

esisterà differenziazione di prezzo tra le varie zone della city, il costo delle abitazioni

sarà calcolato in base alle superfici e alle facilities, e non dipenderà dalla

collocazione geografica (centro, periferia) dello stabile.

Le politiche lavorative saranno concentrate sul garantire accesso a formazione e

lavoro a ogni cittadino; verrà periodicamente creata una lista di mansioni disponibili

nelle attività lavorative gestite dalla municipalità o dalle aziende da essa controllate,

tutte le aziende private saranno obbligate a pubblicare periodicamente le loro

necessità occupazionali in un database che sarà accessibile al cittadino, ed esso si

potrà candidare direttamente in maniera telematica o di persona. Ogni candidatura

dovrà essere esaminata entro una settimana fino ad avvenuta copertura della

posizione vacante, copertura che dovrà essere notificata per via telematica o a mezzo

posta a tutti i candidati. Fatti salvi i casi in cui la natura del lavoro offerto sia di per se

a tempo determinato e non continuativo (es: consulenze per particolari lavori,

realizzazione di un edificio, traduzione di una serie di documenti, etc) non saranno

ammessi contratti con durata minore di 12 mesi. Ogni esperienza lavorativa verrà

conteggiata nel SY-Curriculum di ogni lavoratore; il SY-Curriculum é un documento

molto importante perchè conterrà non solo i dati formali (data, nome dell' ente o

azienda) del lavoro svolto ma anche tutte le mansioni ricoperte e le nozioni apprese.

Nei casi di lavoratori discontinui, nei mesi che intercorrono tra un lavoro e l' altro

verrà loro ridotta la tassazione per i servizi cittadini ed esentata ogni eventuale forma

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Smartya – Un modello per la Smart City

di tassazione sui servizi essenziali, per i quali pagheranno solo l' effettivo consumo.

Le retribuzioni contrattuali saranno calcolate per ogni mansione in base al valore

netto ritenuto minimo adeguato al costo della vita della city, al quale sarà applicata la

tassazione; sarà così il netto a costituire il vero stipendio e non il lordo. Ogni azienda

verserà all' amministrazione, per ogni lavoratore e per tutta la durata del contratto di

lavoro, una quota contributiva a scopo assicurativo e pensionistico pari a metà della

retribuzione mensile, e verserà in uno speciale conto bloccato una mensilità ogni

anno che il dipendente potrà ricevere a fine del rapporto di lavoro. Il dipendente avrà

diritto a riscuotere il suo TFR interamente o in maniera frazionata, o addirittura di

versarne una parte nel conto assicurativo che verrà utilizzato per la sua pensione.

Personaggi pubblici, manager aziendali, e cittadini ai quali viene riconosciuto

notevole peso societario, non potranno ricoprire cariche politiche nell'

amministrazione della city; pregiudicati o indagati non potranno ricoprire cariche

amministrative nell' ambito che concerne le loro indagini o condanne, ma non

potranno essere esclusi dalla vita politica della city. Ogni posizione amministrativa

potrà essere ricoperta solo per nomina attinente al campo di studi o di lavoro del

candidato, e chi non ha istruzione specifica o esperienza lavorativa attinente non

potrà ricoprire ruoli decisionali nella carica amministrativa se non dopo almeno due

anni come assistente di qualcuno che già ricopre la carica. Tale periodo di formazione

dovrà poi essere attestato tramite un esame che mostri l' idoneità del tirocinante a

ricoprire indipendentemente la carica per cui ha ricevuto formazione.

EN-Education

La sezione Education si occupa in realtà sia di istruzione scolastica (in ogni

grado), di ricerca e di informazione. La ricerca verrà finanziata tramite fondi costituiti

dall' amministrazione ai quali saranno dirottati eventuali fondi derivanti da entità

amministrative gerarchicamente superiori ed eventuali fondi privati. La scuola sarà

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Smartya – Un modello per la Smart City

esclusivamente a gestione pubblica, qualora i fondi garantiti dalle entità

amministrative di livello superiore non dovessero bastare l' amministrazione della

city avrà facoltà di istituire un autofinanziamento a carico delle famiglie stabilendo

una retta minima. Gruppi privati potranno comunque istituire scuole di formazione

addizionale purchè rilascino un EN-Diploma per ogni materia seguita. L' istruzione

primaria (elementare e media inferiore) avverrà in scuole che introducano l' alunno

sia a materie umanistiche che a materie scientifiche, mentre nelle scuole secondarie

(media secondaria e università) l' istruzione avverrà in strutture ove siano raccolte

tutte le docenze con il già descritto sistema a box. Nessun docente potrà ricoprire più

di una cattedra, i docenti saranno sottoposti a continuo aggiornamento nella loro

materia, condizione essenziale per il mantenimento della cattedra. Le materie a

carattere scientifico dovranno essere insegnate tenendo conto della possibilità di far

partecipare l' alunno a stage formativi in enti o imprese del settore, tali stages

formativi verranno inseriti nel SY-Curriculum dello studente con la descrizione delle

mansioni svolte. Tutte le iscrizioni delle scuole secondarie e degli enti di formazione

aggiuntiva dovranno prevedere l' apertura di una 'zona virtuale' ove lo studente possa

collegarsi a seguire le lezioni, le quali saranno tutte registrate e catalogate; la

frequenza fisica della lezione infatti non sarà obbligatoria se non nelle ore di

laboratorio o esercitazione pratica, ma sarà obbligatoria quanto meno la presenza

virtuale verificata tramite controllo sul login dello studente.

Saranno istituite biblioteche con materiale sia cartaceo che elettronico, con

stazioni collegate in rete e con appositi cabinets in realtà virtuale; l' accesso alle

biblioteche sarà libero e gratuito, qualora i visitatori volessero una copia di qualche

documento, cartaceo o elettronico, potranno averla dietro pagamento di una somma

che andrà a finanziare il mantenimento della struttura. Le copie ottenute tramite

biblioteca avranno apposta una specifica impronta cartacea ed elettronica in modo da

identificare il materiale come privo di diritti di autore. I documenti elettronici

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Smartya – Un modello per la Smart City

rilasciati dalla biblioteca saranno prodotti in maniera da non poter essere copiati né

stampati.

L' informazione sarà gestita dai magazine e dalle TV e radio amministrative, le

quali dovranno offrire semplice informazione e non opinione. Gli istituti privati, le

scuole, le università, e le aziende potranno produrre i loro giornali (cartacei o virtuali)

specialistici di informazione per il settore coinvolto. Saranno autorizzate trasmissioni

opinionistiche ma al di fuori del contesto informativo; privati o gruppi di privati

potranno liberamente costituire a proprie spese le loro TV o radio in rete, previa

registrazione in un apposito registro, e potranno se necessario offrire il servizio a

pagamento o finanziandosi con spot pubblicitari, che non dovranno comunque

superare un totale del 10% della durata della trasmissione in cui vengono inseriti;

potranno inoltre dedicarsi all' editoria privata totalmente a loro spese o usufruendo di

sponsor.

CONCLUSIONI

La cittadina virtuale che vi abbiamo descritto é, appunto, un' entità immaginaria

non realmente esistente, e perciò é impossibile verificare di persona quanto e come

questi sistemi, queste soluzioni proposte, influenzerebbero (e di quanto

migliorerebbero) realmente la vità in città. Le soluzioni prospettate però, le filosofie,

le indicazioni tecnologiche, sono tutte reali; mai in questo libro é stata presentata una

idea o una soluzione tecnologica 'futuristica' e non disponibile allo stato attuale del

nostro sviluppo societario e tecnologico. Reputiamo dunque che il modello proposto

sia, per lo meno, uno scenario più che realista che possa fungere da linea guida per la

reale creazione di una città sperimentale sulla quale poi, eventualmente, fare le

considerazioni e apportare le migliorie del caso.

Quali insegnamenti é possibile trarre dalla breve analisi del fenomeno e dalle

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Smartya – Un modello per la Smart City

tecniche e filosofie suggerite dal nostro breve 'manuale'? Certamente una delle

immediate conclusioni é che il concetto di Smart City é – tristemente - troppo

aleatorio ed applicato tramite canoni imprecisi che si basano più sulla possibilità di

'fare business' piuttosto che su quella di offrire effettive soluzioni; altresì possiamo

concludere che un paese come l' Italia, ad alta densità abitativa ed il cui territorio é

occupato da un grandissimo numero di comuni, é difficilmente smartizzabile secondo

i canoni descritti, proprio a causa del poco territorio disponibile per la costruzione da

zero di nuove realtà cittadine di tipo smart. Ciò vuol dire che la Smart City é destinata

a rimanere, nella sua accezione più funzionale, una mera utopia, almeno in Italia.

Chiarito questo, crediamo che le istituzioni, le agenzie private, e gli enti pubblici

coinvolti, debbano iniziare un serio ed unico studio ad ampio raggio rivolto a

identificare quali siano le più importanti e necessarie problematiche ALMENO nelle

aree di intervento che abbiamo indicato, e debbano trovare un numero adeguato di

soluzioni alle maggiori problematiche che affliggono tali aree di intervento. Soluzioni

orientate alla vivibilità, non al business, soluzioni non viziate dalla momentanea

filosofia ambientalista ma che al contrario possano mettere sullo stesso piano

progresso, sostenibilità, crescita, e vivibilità.

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Smartya – Un modello per la Smart City

RIFERIMENTI UTILI ONLINE

https://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_intelligente

http://www.chefuturo.it/2012/10/cosa-vuol-dire-smart-in-smart-city/

http://www.ibm.com/smarterplanet/us/en/smarter_cities/overview/

http://www.smartcityexpo.com/

http://www.futurables.com/2014/07/30/citta-smart-o-citta-viva/

http://thecreatorsproject.vice.com/it/blog/paris-2050-smog-eating-smart-city

http://www.key4biz.it/smart-city-palestina-presenta-bologna-suo-progetto-citta-

futuro/

http://www.rawabi.ps/

http://www.greentechmedia.com/articles/read/the-top-10-companies-in-

enterprise-smart-grid

http://www.smart-cities.eu/?cid=-1&ver=3

http://www.italiansmartcity.it/

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