Smart city luci ed ombre
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Transcript of Smart city luci ed ombre
luci ed ombre
SMART CITY
La concentrazione della popolazione mondiale nelle città è
oramai acclarata (50% dell' umanità)
e
sarà in aumento nei prossimi anni (80% nel 2050)
In Europa solo di recente si è iniziato a parlare in termini di “Smart” (2010).
L’Unione Europea prevede una spesa totale
che si aggira tra i 10 ed i 12 miliardi di euro
in un arco di tempo che si estende fino al 2020
da Wikipedia
L'espressione “città intelligente”
(dall'inglese smart city)
indica, in senso lato,
un ambiente urbano in grado di agire attivamente
per migliorare
la qualità della vita dei propri cittadini
IBM
SMARTER cities
agenda digitale
Charles Landry
Abbiamo sempre voluto che gli spazi urbani fossero immaginativi, creativi, intelligenti.
Adesso siamo più coscienti del fatto che c'è bisogno che lo siano.
la creatività è un pre-requisito fondamentale perchè le città diventino smart.
La City 2.0 è un luogo etico, trasparente, empatico e democratico,
dove esiste il senso di una coscienza collettiva, che si basa sulla infrastruttura creativa.
E' dunque una città che non implica soltanto l' elemento fisico ma anche quello immateriale e sensoriale,
composta da luoghi in cui ci si incontra e si creano collegamenti, soprattutto grazie alle reti
Master of International Urban Creativity
Carlo Ratti
un aspetto che mi interessa molto è quello del coinvolgimento dei cittadini nella gestione della città, con nuovi processi dal basso.
Oggi le reti permettono nuovi modelli di condivisione, più accessibili e veloci.
Basta pensare a Wikipedia. Oppure al modo in cui è stata gestita l’elezione di Obama a presidente degli Stati Uniti d’America nel 2008 o al
fenomeno della Primavera Araba: in tutti questi casi i social networks,
collegando le attività locali e gli abitanti della città, sono divenuti un potente catalizzatore d’azione.
Direttore del MIT Senseable City Lab
Paolo Testa
Bisogna formulare e formalizzare una visione della città durante i prossimi venti anni:
Quali gli ambiti produttivi che fungeranno da traino per l' economia locale?
Su quali servizi si baseranno i modelli di convivenza sociale delle nostre comunità?
Quali saranno le infrastrutture materiali ed immateriali in grado di generare valore in quel determinato contesto?
Le città intelligenti hanno bisogno di classi dirigenti coraggiose e consapevoli,
in grado di orientare le scelte secondo una visione di periodo lungo, che sappia restituire alla città
una propria identità e un proprio percorso di sviluppo...
direttore della Fondazione Cittalia, centro studi dell' ANCI
Gianni Dominici
Il concetto di Smart City si lega a quello di innovazione sociale. Le Smart Cities sono le città che creano le condizioni di governo,
infrastrutturali e tecnologiche per produrre innovazione sociale,
per risolvere cioè problemi sociali legati alla crescita, all' inclusione ed alla qualità della vita
attraverso l' ascolto ed il coinvolgimento dei diversi attori locali coinvolti: cittadini, imprese ed associazioni.
il rischio maggiore è attribuire l' intelligenza alle dotazioni tecnologiche delle città.
Le reti e tutte le infrastrutture immateriali, il cloud computing, l' elettronica distribuita
sono solo degli strumenti che devono essere finalizzati ad un obiettivo
direttore generale di Forum Pa
Andrea Poggio
la città è come un organismo vivente fatto di cittadini, di comunità, di sensori e di macchine,
che fanno e possono far accadere cose nuove.
Le città del futuro saranno tanto più sostenibili e intelligenti
quanto più saranno ricche e interessanti
le relazioni che nella città si sviluppano
e
quanto più saranno abitate da persone partecipi ed aperte
vicedirettore generale di Legambiente
da P.Gorgieri e F.Alberti A good city form
in OPERE 34
.....porre dei limiti alla crescita … , garantire la sopravvivenza della specie umana e negare la società
consumistica …. porre dei limiti alla crescita della popolazione, delle armi, degli sprechi
energetici, dell' inquinamento, del tasso di radioattività...
non significa negare lo sviluppo in termini di una società moderna e tecnologicamente avanzata
(ma a basso consumo energetico), in termini di qualità della vita (sviluppo del quale e non del quanto),
in termini di diffusione della cultura e di equa distribuzione delle conoscenze oltre che delle ricchezze...
da Enzo Tiezzi Tempi storici Tempi biologici
Donzelli editore
L' uomo non è il fine dell' evoluzione biologica, ma è parte integrante del sistema biofisico globale,
anzi è parte di molti sistemi che interagiscono ed evolvono insieme.
Una città è una parte di territorio vasto e molti processi hanno ampi raggi di azione,
o anche una dimensione globale. Se non ci fossero flussi di energia in entrata ed in uscita,
non sarebbe possibile costruire forme ordinate e mantenerle nel tempo e il sistema sarebbe lasciato a se stesso, al degrado.
Ogni struttura ordinata, come una città, un sistema economico, una società,
dipende dalla natura e dalla capacità che la natura ha di rigenerare risorse ed assorbire scarti entropici”
Un organismo che consuma più rapidamente
di quanto l' ambiente produca per la sua sussistenza
non ha possibilità di sopravvivenza,
ha scelto un ramo secco nell' albero dell' evoluzione,
ha scelto la strada già percorsa dai dinosauri
nel 2012 in soli 234 giorni, anziché 365
abbiamo sperperato
tutto quello che la Terra ha da offrire all’umanità.
Paolo Testadirettore della Fondazione Cittalia, centro studi dell' ANCI
il coinvolgimento dei cittadini
ci pare un segnale di maturità delle amministrazioni comunali,
che ora però debbono dimostrare di avere le competenze
non solo per impostare,
ma anche per gestire
processi che si annunciano inediti