Slow Medicine in Medicina Trasfusionale - · PDF fileFranco Chiereghin Scelte 31 ....
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Slow Medicine in Medicina Trasfusionale: Tra ricerca dell’appropriatezza e
Patient Blood Management
UO Immunotrasfusionale Azienda ULSS 17 Ospedali Riuniti Madre Teresa di Calcutta Monselice
Carmela di Natale
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Appropriatezza
Schema della relazione
Patient Blood Management (PBM)
Slow Medicine
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APPROPRIATEZZA L’appropriatezza in generale è immediatamente percepita come:
“La cosa giusta al soggetto giusto, al momento giusto, da parte dell’operatore giusto, nella struttura giusta”. L’appropriatezza è nella sua essenza l’espressione della distanza che intercorre tra un comportamento osservato ed un comportamento atteso in base alle conoscenze scientifiche e/o ad aspetti normativi.�
Antonio Federici L’appropriatezza è il:
“Grado in cui la conoscenza e le tecniche disponibili sono usate bene o male nel trattamento delle malattie e nel raggiungimento della salute”
Donabedian
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Misura dell’Appropriatezza Gli interventi erogati per la diagnosi e il trattamento di una determinata condizione clinica sono da considerare appropriati solo qualora siano forniti al “paziente giusto; nel momento giusto, nel livello assistenziale adeguato e dal professionista giusto”. Sulla base di questa definizione vengono individuate almeno cinque variabili/condizioni che fondano l’appropriatezza di un intervento professionale e che riguardano:
-- Le caratteristiche del paziente (cliniche, con riferimento alla condizione acuta o cronica della patologia presentata, culturali, con riferimento alla compliance attesa, etc.);
-- Le caratteristiche della prestazione (efficacia, sicurezza, costo, accettabilità, continuità assistenziale, etc.);
-- Il tempo di erogazione della prestazione in relazione alla storia clinica del paziente;
-- Le caratteristiche del livello assistenziale (alta specialità, area critica, degenza ordinaria, day hospital,consulenza specialistica, assistenza ambulatoriale);
-- Le caratteristiche del professionista che in concreto fornisce la prestazione.
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Il medico è solo
Chirurgo
PBM:Struttura ambulatoriale multidisciplinare (Anemia Clinic)
Se necessario, coinvolgimento di altri Specialisti:
cardiologo, diabetologo, allergologo,…..
Specialista in
medicina
trasfusionale
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Anestesista
Periodo preoperatorio
Periodo operatorio
Periodo
postoperatorio
Applicazione del PBM
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I) ottimizzare
l’eritropoiesi
del paziente;
II) ridurre al minimo
il sanguinamento;
III) sfruttare e
ottimizzare la riserva
fisiologica individuale
per la tolleranza
all’anemia.
I tre pilastri del PBM
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rivalutare il paziente, se necessario
Ottimizzare l’eritropoiesi rilevare l’anemia
identificare e trattare la patologia di base che causa l’anemia
trattare le carenze di altri ematinici.
trattare le carenze marziali e le anemie sideropeniche, le anemie delle malattie croniche e le carenze funzionali di ferro la cosiddetta iron-restricted erythropoiesis
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Contenere le perdite ematiche
identificare e gestire il rischio emorragico
effettuare un’attenta pianificazione e preparazione della procedura
contenere il sanguinamento iatrogeno
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indicare l’adozione di soglie trasfusionali restrittive
Ottimizzare la tolleranza all’anemia
valutare e ottimizzare la riserva fisiologica individuale per la tolleranza all’anemia e i fattori di rischio
realizzare programmi di blood management individualizzati che includano le tecniche di risparmio del sangue adeguate al singolo caso
confrontare la perdita di sangue stimata con quella tollerabile dal singolo paziente
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Non effettuare interventi di chirurgia maggiore elettiva in pazienti nei quali: -venga rilevata una condizione di anemia, prima che la stessa venga correttamente inquadrata e trattata.
L’anemia è definita secondo i valori soglia di emoglobina (Hb) indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): bambini fino a 5 anni: 110 g/L; bambini tra 5 e 12 anni: 115 g/L; bambini tra 12 e 15 anni: 120 g/L; donne in gravidanza: 110 g/L; donne non in gravidanza (età superiore o uguale a 15 anni): 120 g/L; uomini (età superiore o uguale a 15 anni): 130 g/L.
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Anemia
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Condivisione tra professionisti
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Il volume esamina le diverse forme di intrusione dell'industria farmaceutica nel rapporto fra medico e
paziente. I medici, infatti, sono sempre più esposti a interessi che possono condizionare in modo decisivo le loro prescrizioni e i loro studi: è il caso degli
omaggi degli informatori sanitari che influenzano in modo sostanziale le prescrizioni o degli slogan propagandistici che spesso costituiscono la principale fonte di conoscenza dei medici su un determinato
prodotto. Il conflitto d'interessi coinvolge
tutto il mondo della medicina, dagli ambulatori agli ospedali, al mondo della ricerca, e rende necessaria una regolamentazione dei rapporti con il mondo industriale, in modo da evitare che queste interferenze inquinino l'immagine e il lavoro del medico.
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Medicina senza il senso del limite
La miglior cura? 1. Costruire con i pazienti un percorso condiviso e non imporlo;
2. Individuare un equilibrio tra aspettative e soddisfazioni e
non sceglierlo per lui;
3. Prescrivere ciò che accettabile dal paziente e non ciò che è mediamente più efficace
4. Rendere il paziente consapevole delle incertezze insite nella scienza e non illudere sull’infallibilità della medicina.
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Dietro a ogni farmaco al quale ricorriamo ci sono malati che in precedenza hanno accettato il rischio di sperimentare una novità sulla propria pelle con lo scopo di sconfiggere la malattia. Ma la sperimentazione continua a essere motivo di discussione. C'è chi cerca di frenarne gli abusi, chi di accrescerne le opportunità, chi di trarne sempre maggiori profitti. La ricerca dovrebbe essere un terreno immacolato, mentre spesso è stata inquinata da bugie e truffe legate agli interessi economici dell'industria farmaceutica. Eppure sinora non abbiamo trovato niente di meglio degli studi clinici per testare l'efficacia di un nuovo farmaco. E senza farmaci le malattie non avrebbero una risposta.
Marco Bobbio
Medicina e sperimentazione
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Slow Medicine
Una medicina sobria,
rispettosa e giusta
Nasce, in Italia,
dall’incontro di
persone con
esperienze e
culture diverse
che operano nel
mondo sanitario e
si propone di
sviluppare
Ampliamento delle possibilità diagnostiche e terapeutiche
Sviluppo tecnologico
Crescita della domanda di salute
Scarsità di risorse
Passaggio da una medicina paternalistica ad una medicina informativa e difensiva
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Difficoltà dei sistemi sanitari
Relazioni conflittuali tra cittadini, medici, operatori sanitari ed amministratori
Molti non apportano benefici, anzi rischiano di essere dannosi.
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Esami e trattamenti
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Stimato tra il 20 e il 40% della spesa sanitaria.
Spreco di risorse
(OMS)
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Dalle loro decisioni, si stima, dipenda l’80% della spesa sanitaria.
Fondamentale ruolo dei medici
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“Carta della Professionalità Medica per il Nuovo Millennio”
Lanciata negli USA nel
2002, dalla Fond. ABIM
(Am.Board of Int.Med.),
da quella dell’ACP
(Am.Coll.of Phys.) e
dalla Fed. Eur. Med. Int
Benessere del paziente
Autonomia
Giustizia sociale
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“The Top Five List” Nel 2010 Brody lanciava la proposta che ogni società scientifica creasse:
Lista di cinque test
diagnostici o
trattamenti che pur
prescritti
comunemente,
espongono i pazienti a
rischi, e che secondo
prove scientifiche di
efficacia, non apportano
benefici significativi.
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“Less is more”
Sempre nel 2010 Grady
e Redberg, nel
presentare la serie di
articoli “pubblicati negli
Arch. Int. Med.,
insistevano sulla
necessità di confutare il
mito che:
“Se un trattamento è buono, fare di più è sempre meglio”
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“Choosing Wisely”
Aprile 2012, lanciata l’iniziativa, alla quale hanno aderito molteplici società scientifiche, tra cui
la AABB (Adv.Transf.and.Cell. Ther.World.), individuando ciascuna una lista di 5 test e trattamenti, secondo i criteri proposti da Brody.
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Diffusione di Slow Medicine
Hanno aderito al progetto: 27 società scientifiche mediche italiane e molte società infermieristiche. Sono state pubblicate 10 liste di pratiche a rischio di inappropriatezza e altre 9 sono in fase di pubblicazione. Sono inoltre state prodotte, in collaborazione con Altroconsumo, 7 schede per i cittadini, tratte dalle pratiche individuate.
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Adesioni
Slow Medicine sta creando una rete di professionisti e cittadini che si riconoscono in un progetto di medicina sobria, rispettosa e giusta e sta coordinando le società scientifiche italiane e gli ospedali che intendono impegnarsi verso un uso più appropriato delle risorse e una migliore relazione con pazienti e cittadini.
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Adesioni
Il progetto si sta applicando anche in alcuni ospedali, che stanno costituendo una rete di collaborazione, individuando pratiche a rischio di inappropriatezza tra le attività che ogni reparto svolge nella pratica clinica quotidiana.
Slow Medicine
Attraverso la diffusione dei contenuti proposti, può accrescere un uso responsabile e appropriato del servizio sanitario nazionale e regionale.
La Slow Medicine infatti non scopre l'acqua calda, ma è un approccio culturale un pò diverso che può ben innestarsi nel fertile terreno delle nostre esperienze.
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“Difficilmente la nostra esistenza può trascorrere senza doversi
impegnare in scelte che, con gradazioni e sfumature diverse,
possono essere governate con saggezza o essere improntate
da un andamento tragico (incerto).
Talvolta, questo duplice carattere della scelta si manifesta in
relazione a una pluralità di oggetti tra cui è possibile
scegliere, mentre altre volte l’oggetto s’impone
necessariamente e allora la scelta riguarda non l’oggetto,
ma il nostro modo di comportarci nei suoi confronti.
A dispetto, forse, delle apparenze, le scelte più radicali sono
proprio queste ultime, quando l’imporsi inevitabile di una
situazione non è costrittivo sotto ogni aspetto, ma lascia a noi
la responsabilità della scelta di come affrontarla.….”
Franco Chiereghin
Scelte
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Necessità di applicare il principio di responsabilità ad
ogni gesto dell'uomo che "deve" prendere in
considerazione le conseguenze future delle sue scelte e
dei suoi atti. Secondo Jonas al nuovo orizzonte inquietante che l'agire umano ha acquistato grazie alla tecnica moderna deve corrispondere una nuova teoria etica capace di inserirsi in questo orizzonte per valutare le possibili conseguenze catastrofiche dell'agire dell'uomo, che nell'epoca dell'alta tecnologia viene a coinvolgere l'intera biosfera (capitolo 1, La mutata natura dell'agire umano)
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Hans Jonas Das Prinzip Verantwortung (Il principio responsabilità) (1979)
Hannah Arendt Responsabilità e giudizio (2004) Torino, Einaudi
Principio di responsabilità