Idea Robot per la terapia del cammino su scale Reha Technologies srl come spin-off 2007.
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Normativa di riferimento
DECRETO 10 agosto 2011, n. 168
Regolamento concernente la definizione dei
criteri di partecipazione di professori e
ricercatori universitari a società aventi
caratteristiche di spin-off o start-up universitari
in attuazione di quanto previsto all'articolo 6,
comma 9, della legge 30 dicembre 2010, n.
240.
Professori e ricercatori universitari di ruolo possono
proporre, partecipare e assumere responsabilità formali
in società spin-off e start-up.
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Spin-off e start-up
• Le società di cui all'articolo 2, co. 1, lettera e) del decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297. – società di recente costituzione ovvero da costituire,
finalizzate all'utilizzazione industriale dei risultati della ricerca, per le attività di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b), numero 1, con la partecipazione azionaria o il concorso, o comunque con il relativo impegno di tutti o alcuni tra i seguenti soggetti:
• professori e ricercatori universitari <….>, dottorandi di ricerca e titolari di assegni di ricerca
– sulla base di regolamenti delle università di appartenenza, che ne disciplinino:
• la procedura autorizzativa e il collocamento in aspettativa ovvero il mantenimento in servizio
• le questioni relative ai diritti di proprietà intellettuale
• la prevenzione di conflitti di interesse
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Spin-off e start-up universitari
• Per qualificarsi come spin-off o start-up universitari– devono essere costituite su iniziativa dell'università o
del personale universitario o prevedere la partecipazione al capitale da parte dell'università
– ovvero la partecipazione del personale universitario sia come partecipazione al capitale, sia come impegno diretto nel conseguimento dell'oggetto sociale, offrendo l'impiego del know how e delle competenze generate in un contesto di ricerca
• La proposta di costituzione della società– va approvata dal CdA dell’università, previo parere
favorevole del Senato
– è corredata da un progetto imprenditoriale (business plan, impegno dei docenti, partecipazione al capitale)
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Spin-off e start-up universitari
• Disciplina delle incompatibilità– Non possono assumere cariche direttive e
amministrative nelle spin-off o start-up:• Rettore, membri del CdA, del Senato, Direttori di Dipartimento,
Direttori Centri Interdipartimentali, componenti Nucleo di Valutazione e del Comitato Spin-off
• Disciplina dei conflitti d'interesse – divieto di svolgere attività in concorrenza con quella
dell'ateneo di appartenenza
– obbligo di comunicare all’ateneo, i dividendi, i compensi, le remunerazioni ed i benefici a qualunque titolo ottenuti dalla società
• Proprietà industriale– dei risultati della ricerca svolta dalla spin-off / start-up
dopo la loro costituzione è in capo alle stesse
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Spin-off e start-up Unimore
• La qualifica di “spin-off”/“start-up” universitarie– dura di norma 3+2 anni (5+5 in casi particolari)
• Permanenza all’interno delle strutture Unimore– Alle spin-off e alle start-up è consentito, via
convenzione, l’utilizzo di locali, laboratori, attrezzature tecniche dell’Università
– La permanenza all’interno delle strutture di Ateneo (MoreCube o dipartimenti) non potrà eccedere i 3+2A
• Utilizzo del logo– la spin-off può utilizzare nella denominazione sociale e
nelle corrispondenze il logo e la denominazione dell’Università
– Alle start-up non è concesso l’utilizzo del logo dell’Università
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Spin-off e start-up Unimore
• Art 7 comma 4 del regolamento spin-off di AteneoContestualmente alla costituzione della spin-off i soci devono sottoscrivere un patto parasociale, della durata massima ammessa dalla legge e rinnovabile tacitamente alla scadenza, che preveda che al “socio” Unimore sia
riconosciuta una opzione di vendita della sua
partecipazione nella “Società” nei confronti degli altri
“soci”, esercitabile allo scadere dei patti parasociali o in caso di mutamento della compagine sociale, ad un prezzo comunque non inferiore al valore nominale della
partecipazione. Il patto parasociale dovrà altresì impegnare i soci a non modificare lo statuto sociale senza il consenso dell’Università, e a non svolgere, né direttamente né tramite la spin-off, attività in conflitto con gli interessi dell’Università.
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Spin-off e start-up Unimore
• A Unimore sono riconducibili 30 spin-off / start-up di cui:– 20 che hanno terminato il periodo di incubazione
presso l’Ateneo
• Distribuzione per area– 19 di area tecnologica (Physical Sciences &
Engineering)
– 9 di area biotecnologica (Life Sciences)
– 2 di area socio-umanistica (Social Sciences & Humanities)
• Processo di selezione– Meno del 40% delle proposte di attivazione supera il
processo di selezione e viene autorizzato
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Spin-off e start-up Unimore
• Processo di attivazione di una spin-off / start-up– Richiesta di attivazione (colloquio con ILO)
– Fase di approfondimento dei dettagli (ILO)
– Fase istruttoria (ILO e Comitato spin-off)
– Possibile attivazione (Senato e CdA)
Monitoraggio annuale
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Settore
Media Max
Elettronica € 432.000 € 1.186.822
Life Science € 68.000 € 146.742
Meccanica € 125.000 € 279.338
ICT € 202.000 € 458.038
Dipendenti con rapporto di lavoro subordinato: 38
Valore della produzione (2012)
Situazione Italiana (Rapporto NETVAL 2016)
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ERP di origine n ERP di origine n ERP di origine n
1 CNR 73 25 Univers i tà di Roma "La Sapienza " 20 49 Univers i tà di Bergamo 7
2 Pol i tecnico di Torino 72 26 Pol i tecnico di Bari 20 50 Univers i tà del la Bas i l icata 7
3 Univers i tà di Genova 47 27 Fondazione Bruno Kess ler 17 51 Univers i tà di Foggia 7
4 Univers i tà di Pa dova 46 28 Univers i tà di Pa lermo 17 52 Seconda Univers i tà di Na pol i 7
5 Univers i tà di Fi renze 46 29 Univers i tà del Piemonte Orienta le 17 53 Univers i tà di Urbino 6
6 Scuola Superiore Sant'Anna 44 30 Univers i tà di Sa lerno 16 54 Univers i tà San Raffa ele di Mi lano 5
7 Univers i tà di Pi sa 40 31 Univers i tà di Parma 15 55 I IT 4
8 Univers i tà di Roma "Tor Vergata" 40 32 Univers i tà di Camerino 15 56 CISE 4
9 Univers i tà di Udine 38 33 Univers i tà di Verona 15 57 Univers i tà di Roma Tre 4
10 Univers i tà del Sa lento 37 34 ENEA 14 58 Univers i tà di Teramo 4
11 Univers i tà Pol i tecnica del le Marche 36 35 Univers i tà di Mi la no-Bicocca 14 59 Univers i tà 'Insubria ' di Varese-Como 3
12 Univers i tà di Bologna 32 36 Univers i tà di Cata nia 13 60 SISSA – Trieste 3
13 Pol i tecnico di Mi lano 32 37 Univers i tà di Trento 13 61 Univers i tà di Cas s ino 3
14 Univers i tà di Torino 32 38 Univers i tà del l 'Aqui la 12 62 CRO 3
15 Univers i tà del la Ca labria 32 39 Univers i tà di Chieti – Pescara 12 63 Univers i tà Campus Bio-Medico di Roma 2
16 Univers i tà di Perugia 30 40 Univers i tà di Sannio 11 64 Univers i tà di Macerata 2
17 Univers i tà di Modena e Reggio Emi l ia 27 41 Univers i tà di Sass ari 11 65 Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Pol i cl inico 2
18 Univers i tà di Pa via 24 42 Univers i tà di Na pol i "Federico II" 10 66 INAF – Is ti tuto Nazionale di Astro-Fis i ca 1
19 Univers i tà di Ca gl iari 23 43 Univers i tà del Mol i se 10 67 Univers i tà ‘Magna Grecia ’ di Cata nza ro 1
20 Univers i tà di Ba ri 22 44 Univers i tà del la Tuscia 10 68 CREA 1
21 Univers i tà di Siena 22 45 Univers i tà di Venezia "Ca' Foscari " 10 69 INFN 1
22 Univers i tà di Trieste 22 46 Univers i tà di Bres cia 8 70 IMT 1
23 Univers i tà di Ferrara 22 47 Univers i tà di Mes s ina 8 71 Univers i tà IUAV di Venezia 1
24 Univers i tà di Mi lano 21 48 Univers i tà Cattol i ca del Sacro Cuore 7 Totale spin-off i ta l iane a l 31.12.2015 1254
Spin-off e start-up: il dibattito
• Fattori che incidono sull’imprenditorialità universitaria da ricerca– Esistenza di un apposito regolamento (+)
– Regole sul conflitto d’interessi (-)
– Coinvolgimento fondatori nel patrimonio (+)
– Restrizioni sul conto terzi e ritenute elevate sui relativi introiti (-)
– Finanziamenti da conto terzi (+); Finanziamenti pubblici (0)
– Caratteristiche delle università (es. dimensione e specializzazione scientifico-tecnologica)
– Contesto territoriale (es. peculiarità settori industriali)
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Spin-off e start-up: il dibattito
• Per gli atenei spin-off / start-up sono:– uno dei canali per favorire il trasferimento dei risultati
della ricerca in attività di produzione di beni e servizi
– un modo per favorire l’occupazione di persone con elevata qualificazione (dottorati in primo luogo) che trovano ostacoli crescenti nell’inserimento all’interno degli atenei
• Per gli stakeholder locali– contributo allo sviluppo dell’economia locale
• le opinioni al riguardo non sono unanimi
Gli scettici sottolineano due criticità
– le caratteristiche degli spin-off con riferimento ai promotori e al tipo di attività che svolgono (spesso di natura consulenziale o di servizio);
– la scarsa capacità di crescita finora dimostrata
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Spin-off e start-up: il dibattito
• Per gli stakeholder localiI favorevoli sostengono che l’impatto vada valutato non solo sul piano quantitativo:
– il rafforzamento dei legami, economici e non, fra sistema produttivo e università
– la capacità di costruire network nazionali e internazionali per lo sviluppo di collaborazioni tecnologiche o l’accesso a finanziamenti
– gli spillover di conoscenza verso il sistema locale, che possono arrivare fino alla promozione di nuovi cluster ad alta tecnologia
– l’incentivo allo sviluppo di servizi di supporto alle start-up in ambito locale, come incubatori, acceleratori, venture capitalist
– up-grading tecnologico delle PMI
– sviluppo della cultura imprenditoriale (governance non familiare; 5.000 accademici coinvolti; sviluppo mercato del capitale di rischio)
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Spin-off e start-up: il dibattito
• Perché poche spin-off / start-up diventano grandi?L’evidenza empirica disponibile dimostra che le performance di crescita sono fortemente condizionate dal contesto territoriale nel quale gli spin-off sono insediati piuttosto che dalle loro caratteristiche
– I principali fattori di contesto sono:• presenza di imprese già avviate nel settore (che possono
alimentare la domanda nelle prime fasi di crescita)
• possibilità di accedere a finanziamenti esterni
– Le università possono svolgere un ruolo rilevante nelle prime fasi, di avvio e incubazione delle nuove iniziative, ma hanno pochi strumenti per sostenerne lo sviluppo successivo
– Analisi su cluster tecnologici nati a seguito di spin-off universitari hanno dimostrato che i tempi di avvio e formazione di nuovi cluster si misurano in decenni
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Spin-off e start-up: come migliorare
– andrebbe intensificata e curata maggiormente un’adeguata cultura d’impresa sia verso il corpo docente sia verso gli studenti e dottorandi
• organizzazione di attività formative a supporto dell’imprenditoria con la previsione di servizi di mentoring in fase di individuazione dell’idea di business e di accompagnamento alla start-up
– networking in reti nazionali ed europee sia sul fronte dello sviluppo tecnologico sia su quello imprenditoriale
– intensificare le attività di accompagnamento alla crescita e al consolidamento delle spin-off
• è ritenuta utile, in alcuni casi, la presenza di soci industriali per favorire l’accesso delle medesime al mercato, garantendo loro commesse e competenze gestionali fin dalla loro attivazione
– una legislazione più chiara in coerenza anche con la normativa emanata sulle start-up innovative
• evitando di confondere le spin-off partecipate con la miriade di partecipate pubbliche esistenti in Italia
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Spin-off e start-up: come migliorare
Le spin-off / start-up accademiche dovrebbero essere più disposte ad aprirsi a possibili collaborazioni e partnership con soggetti esterni, in grado di fornire le competenze e le risorse necessarie a completare il processo di sviluppo della tecnologia e a portarla sul mercato
È evidente che in questo percorso le spin-off / start-upvanno supportate e guidate. È necessario che le stesse istituzioni, accademiche e non, sviluppino strumenti in grado di aiutare queste imprese, “preziose” sotto il profilo dell’impatto che possono generare, a superare con successo la fase iniziale
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