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Università degli Studi di Cassino Facoltà di Ingegneria Fabio De Felice Sicurezza Rev 02 Giugno 2007 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO Facoltà di Ingegneria RISCHIO ERGONOMICO (Movimentazione carichi) RISCHIO ERGONOMICO (Movimentazione carichi) Vincenzo Duraccio University of Cassino Department of Industrial Engineering e-mail: [email protected] telefono: 0776-2993721 Corso di Sicurezza

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Sicurezza

Rev 02 Giugno 2007

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO

Facoltà di Ingegneria

RISCHIO ERGONOMICO

(Movimentazione carichi)

RISCHIO ERGONOMICO

(Movimentazione carichi)

Vincenzo DuraccioUniversity of Cassino

Department of Industrial Engineering

e-mail: [email protected]

telefono: 0776-2993721

Corso di Sicurezza

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• Videoterminali

• Microclima

• Illuminazione

• Movimentazione dei carichi

MOVIMENTAZIONE

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Movimentazione dei carichi

Per Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC) si intendono le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o piùlavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare,

portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano il

rischio di lesioni dorso lombari.

SINO

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Movimentazione dei carichi

Andamento delle sollecitazioni di compressione sul segmento vertebrale L5-S1 in funzione del peso sollevato

E’ dimostrabile che sul disco intervertebrale fra L5 ( la vertebra

lombare più in basso) ed s1 (l’ inizio del sacro su cui si appoggia) grava

tutto il peso del capo, delle braccia e di quello che portiamo con le braccia,

di quanto è contenuto nel torace e nell’addome

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Movimentazione dei carichi

Andamento delle sollecitazioni di compressione sul segmento vertebrale L5-S1 in funzione del peso sollevato

Con semplici modelli biomeccanici si può dimostrare che sollevare un carico di 25 Kg a ginocchia dritte, schiena flessa e braccia estese (le peggiori condizioni ipotizzabili) si possono avere valori di compressione del disco L5-S1 di circa 300 Kg

350 Kg è il carico lombare al di sotto del quale non devono prendersi particolari misure cautelative per la

maggior parte dei lavoratori

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Movimentazione dei carichi

PATOLOGIE

• distorsioni

• lombalgie (mal di schiena)

• lombalgie acute (“colpo della strega”)

• ernie al disco

• strappi muscolari

• lesioni dorso lombari gravi

• contusioni o fratture causate da caduta del carico

• ustioni causate da caduta di carichi caldi

• lesioni causate da carichi taglienti

• cadute causate da riduzione dello spazio visivo

Per alcuni settori (industria pesante, edilizia) gli infortuni da MMC possono arrivare a gravare per oltre il 30% sia sul totale degli incidenti che sul totale dei giorni di assenza per infortunio.

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Movimentazione dei carichi

SI

SINO

NO

Altri esempi di movimentazione corretta o scorretta

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Movimentazione dei carichi

Altri esempi di movimentazione corretta o scorretta

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Movimentazione dei carichi

Altri esempi di movimentazione corretta o scorretta

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Movimentazione dei carichi

NORMATIVA

D.lgs 19 settembre 1994, n.626, Titolo V che comprende:

- artt. 47, 48, 49- allegato VI: "Attuazione di direttive CEE sul miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro“

Recepimento della direttiva CEE 90/269

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Movimentazione dei carichi

Art. 47: Campo di applicazione

1. Le norme del presente titolo si applicano alle attività che comportano la movimentazionemanuale dei carichi con i rischi, tra l'altro, di lesioni dorso-lombari per i lavoratori durante il

lavoro

2. Si intendono per:

a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico

ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare,

portare o spostare un carico che , per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l'altro rischi di lesioni dorso-lombari;

b) lesioni dorso-lombari: lesioni a carico delle strutture osteomiotendinee e nerveovascolaria livello dorso-lombare.

NORMATIVA

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Art. 48: Obblighi dei datori ad lavoro

1. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie o ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori.

2. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati o fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi, in base all'allegato VI.

NORMATIVA

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Movimentazione dei carichi

Art. 48: Obblighi dei datori ad lavoro

3. Nel caso in cui la necessità di una movimentazione manuale di un carico ad opera del lavoratore non può essere evitata, il datore di lavoro organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione sia quanto più possibile sicura e san a.

4. Nei casi di cui al comma 3 il datore di lavoro:

a) valuta, se possibile, preliminarmente, le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione e tiene conto in particolare delle caratteristiche del carico in base all'allegato VI;

b) adotta le misure atte ad evitare o ridurre tra l'altro i rischi di lesioni dorso-lombari, tenendoconto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro

e delle esigenze che tale attività comporta, in base all'allegato VI;

c) sottopone alla sorveglianza sanitaria di cui all'art. 16 gli addetti alle attività di cui al presente titolo.

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Movimentazione dei carichi

Art. 49: lnformazione e formazione

1. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni, in particolare per quanto riguarda:

a) il peso di un carico;

b) il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballaggio abbiauna collocazione eccentrica;

c) la movimentazione corretta dei carichi e i rischi che i lavoratori corrono se queste attività

non vengono eseguite in maniera corretta, tenuto conto degli elementi di cui all'allegato VI.

2. Il datore di lavoro assicura ai lavoratori una formazione adeguata, in particolare in ordine a quanto indicato al comma 1.

NORMATIVA

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Movimentazione dei carichi

Per tale processo è utilizzabile l’allegato VI, suddiviso in 5 punti:

1. caratteristiche del carico2. sforzo fisico richiesto3. caratteristiche dell’ambiente di lavoro4. esigenze connesse all’attività5. fattori individuali di rischio

IDENTIFICAZIONE DEL RISCHIO

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Movimentazione dei carichi

Dopo aver analizzato le condizioni operative si può utilizzare una GRIGLIA DI ANALISI per descrivere per le varie azioni di movimentazione i fattori relativi al

carico, alla mansione, alle attrezzature, all’ambiente, alla formazione

1. carico: peso, forma, presa, solidità2. compito (azione): distanza di presa, posizioni, movimenti del corpo, altezza del sollevamento, sollevamenti con torsine, sollevament i con un solo braccio, frequenza, carico totale, distanza del trasferiment o, durata della singola azione….3. sovraccarico: carico inatteso, accelerazione, vibrazioni, control lo esterno4. ambiente: spazio, lay-out, pavimento, piano di lavoro, condiz ioni microclimatiche5. attrezzi: ausili, indumenti, mezzi di protezione6. formazione: tecniche di lavoro7. addestramento: rischi e principi di MMC corretta

Dopo questa prima analisi si possono applicare i METODI DI VALUTAZIONE

IDENTIFICAZIONE DEL RISCHIO

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Movimentazione dei carichi

Il modello proposto da NIOSH National Institute of Occupational Safety and Health) è in grado di determinare, per ogni azione di sollevamento, il valore RWL (Recomanded Weight Limit) o “ limite di peso raccomandato” che ad un peso massimo raccomandato applica dei fattori demoltiplicativi, compresi fra 1, per le situazioni migliori, e 0 per le peggiori.

Il NIOSH nella sua proposta parte dal peso ideale di 23 kg, che rappresenta il peso limite raccomandato in condizioni ottimali (quando tutti i fattori demoltiplicativi sono uguali ad 1).

METODI DI VALUTAZIONE: Metodo NIOSH

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METODO DI NIOSH

Modello consigliato per il calcolo del limite di peso raccomandato

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Movimentazione dei carichi

Equazione del Peso limite raccomandato

RWL = LC x HM x VM x DM x AM x FM x CM

LC: COSTANTE DI PESO (23 Kg)HM: DISTANZA MASSIMA DEL CARICO DAL CORPO VM: ALTEZZA DELLE MANI IN PRESA ALL’INIZIO DEL SOLLEVAMENTODM: ESCURSIONE VERTICALE DEL CARICO FRA L’INIZIO E LA FINE DEL SOLLEVAMENTOAM: DISLOCAZIONE ANGOLARE DEL CARICO FM: FREQUENZA DEL SOLLEVAMENTOCM: PRESA MANUALE DEL CARICO

METODI DI VALUTAZIONE: Metodo NIOSH

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Movimentazione dei carichiMETODI DI VALUTAZIONE: Metodo NIOSH

Fattore Orizzontale Fattore verticale

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Movimentazione dei carichiMETODI DI VALUTAZIONE: Metodo NIOSH

Fattore distanza verticale Fattore asimmetria

Fattore presa

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METODI DI VALUTAZIONE: Metodo NIOSH

Fattore frequenza

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Movimentazione dei carichi

1. sollevamento dei carichi in posizione eretta;

2. sollevamento eseguito con due mani;

3. sollevamento avviene sul piano sagittale, senza torsioni;

4. dimensioni del carico no eccessive;5. buona possibilità di presa;

6. possibilità di riposo fra due operazioni;

7. altre attività di movimentazione (spinta, ecc..) minime;8. adeguato attrito fra piedi e pavimento;

9. gesti di sollevamento eseguiti in modo non brusco;

10. carico né freddo, né caldo, né instabile nel contenuto;

11. lavoro eseguito in spazi non ristretti;12. lavoratore in buone condizioni di salute;

13. lavoratore addestrato al lavoro;

14. condizioni microclimatiche adeguate.

IPOTESI METODO DI NIOSH

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Movimentazione dei carichi

Il metodo ha dei limiti di applicabilità dichiarati dagli autori:- che non vi sia dispendio energetico significativo dovuto ad altre attività (azioni di

tiro, spinta ecc.);- che vi siano condizioni accettabili di temperatura (19-26 °C) e di UR (35-50%);

- che l’attività venga svolta su pavimenti asciutti e con calzature con suole non scivolose

- che il sollevamento venga compiuto con due mani;- che i movimenti avvengano in condizioni di controllo , non vi siano cioè carichi

gravosi inattesi, scivolamenti o cadute; che non vi siano inoltre carichi instabili;- le operazioni di abbassamento possono essere equiparate al sollevamento se

l’oggetto viene deposto e non lasciato cadere

LIMITI METODO DI NIOSH

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Movimentazione dei carichi

SCHEDA SEMPLIFICATA PER L’APPLICAZIONE DEL METODO NIOSH

I ricercatori dell’EPM - Ergonomia della Postura e del Movimento (rappresenta uno dei maggiori centri di ricerca sulle problematiche legate alla MMC) hanno proposto una scheda semplificata per l’applicazione del metodo NIOSH.

EPM suggerisce di partire anziché dal peso di 23 kg, ma da:

- 30 kg per gli uomini (valore di riferimento dell’allegato VI)

- 20 kg per le donne e per gli uomini tra 15 e 18 anni- 15 kg per le donne tra 15 e 18 anni

Facendo riferimento alla normativa italiana (Legge 653/34 sul lavoro femminile e Legge 977/67 sul lavoro degli adolescenti).

METODI DI VALUTAZIONE: Metodo NIOSH

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Movimentazione dei carichi

SCHEDA SEMPLIFICATA PER L’APPLICAZIONE DEL METODO NIOSH

METODI DI VALUTAZIONE: Metodo NIOSH

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Movimentazione dei carichi

SCHEDA SEMPLIFICATA PER L’APPLICAZIONE DEL METODO NIOSH

METODI DI VALUTAZIONE: Metodo NIOSH

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Movimentazione dei carichi

SCHEDA SEMPLIFICATA PER L’APPLICAZIONE DEL METODO NIOSH

METODI DI VALUTAZIONE: Metodo NIOSH

INDICE DI SOLLEVAMENTO < 1 Lavorazione per cui non serve la Sorveglianza Sanitaria

INDICE DI SOLLEVAMENTO > 1 Lavorazione per cui serve la Sorveglianza Sanitaria

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Movimentazione dei carichi

Il Metodo OWAS consente di individuare all’interno di un ciclo produttivo le operazioni e/o fasi potenzialmente pericolose per il sistema muscoloscheletrico, quantificandone il livello di rischio.

Si tratta di un metodo di tipo osservazionale che si è diffuso per la sua semplicità in termini di rilevamento ed elaborazione dati, e che si mostraparticolarmente idoneo per la valutazione dei rischi in attività in cui vengono svolte mansioni che richiedono uno sforzo fisico rilevante.

METODI DI VALUTAZIONE: Metodo OWAS

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Movimentazione dei carichi

Nell’ambito del metodo Owas, le posture assunte dal lavoratore vengono scomposte in base alla posizione di schiena, braccia e gambe e viene loro assegnato un valore numerico secondo lo schema in figura. Ciascuna postura èquindi contraddistinta da un codice a quattro cifre.

METODI DI VALUTAZIONE: Metodo OWAS

1

2

3

4

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Movimentazione dei carichi

Il Metodo OCRA (Occupational Repetitive Actions) consente la determinazione del cosiddetto OCRA Index o Indice OCRA che rappresenta un indice sintetico di esposizione a movimenti ripetitivi degli arti superiori. L'indice deriva dal rapporto tra il numero di azioni effettivamente svolte con gli arti superiori in compiti ripetitivi ed il corrispondente numero di azioni raccomandate.

La Check-List OCRA può essere considerata come una estensione del piùpreciso e complesso indice OCRA. Consente, in fase di prima analisi del rischio, di ottenere in tempi brevi, la mappatura del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori (tende a ricalcare concettualmente la procedura suggerita dal NIOSH).

METODI DI VALUTAZIONE: Metodo OCRA e Check-List

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Movimentazione dei carichi

METODI DI VALUTAZIONE: Metodo OCRA

Metodo OCRA

Check -List OCRA

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METODI DI VALUTAZIONE: Metodo OCRA

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Movimentazione dei carichi

METODI DI VALUTAZIONE: Metodo OCRA

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Movimentazione dei carichi

Per attività che comportano trasferimenti di carichi con movimenti di tiro, spinta, trasporto in piano non è utilizzabile l’equazione del NIOSH, ma vengono utilizzati i metodi psicofisici che si fondano sulla determinazione del massimo peso accettato.Questo viene definito valutando la risposta di numerosi soggetti campione, suddivisi per sesso, ai quali viene chiesto di stabilire, attraverso una procedura di tentativi ripetuti in condizioni controllate, qual è il massimo carico che riescono a sollevare, trasportare, tirare, spingere, senza avvertire dolore, disagio o fatica

Nel caso delle azioni di trasporto il rilievo del peso trasportato è facile; nel caso delle azioni di tiro e spinta è necessario verificare con dinamometri le forze orizzontali richieste e confrontarle con quelle delle tavole

METODI PSICOFISICI

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METODI PSICOFISICI

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METODI PSICOFISICI

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METODI PSICOFISICI

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METODI PSICOFISICI

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Movimentazione dei carichi

EPM propone di verificare il criterio di valutazione di tutte le azioni di movimentazione dei carichi utilizzando un unico indice, chiamato indice di movimentazione(sollevamento) IM, dato dal rapporto tra peso o forza effettivamente movimentato e peso o forza raccomandati, sia dall’equazione del NIOSH, che dai metodi psicofisici.

L’utilizzo proposto dai valori di IM è così articolato:

- IM < 0,75 = nessun provvedimento- IM 0,75-1,25 = livello di attenzione la situazione si avvicina ai limiti, una quota

stimabile tra 1% e il 20% della popolazione maschile e femminile può non essere protetto. E’ comunque consigliabile attivare la formazione e la sorveglianza sanitaria del personale addetto. Laddove possibile è consigliato procedere a ridurre ulteriormente il rischio per rientrare in un IM<0,75

- IM> 1,25 = presenza di rischio: prevenzione primaria; priorità a situazioni con IM piùelevato. La situazione può comportare un rischio per quote crescenti di lavoratori ed il rischio è tanto più elevato quanto più alto è l’indice. Vi è necessità di intervento immediato di prevenzione per situazioni con indice >3; l’intervento è comunque necessario anche con indici compresi tra 1 e 3. Vanno programmati interventi di sorveglianza sanitaria e formazione ed addestramento.

PROPOSTA EPM

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Movimentazione dei carichi

• La legge non specifica sufficienti elementi caratterizzanti• La sorveglianza sanitaria preventiva e periodica èeffettuata da un medico competente• Avverso il giudizio di idoneità formulato dal medico èpossibile opporre ricorso entro 30 giorni all’organo di vigilanza

SORVEGLIANZA SANITARIA