Slide Convegno La Ricerca Neurodidattica E La Complessità Dei Bisogni Educativi Speciali

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Traiettorie non lineari nella ricerca nuovi scenari interdisciplinari 8 - 9 N OV E M B R E 2 0 1 2

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Traiettorie non

lineari nella

ricerca

nuovi scenari

interdisciplinari

8 - 9 N OV E M B R E 2 0 1 2

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I l contr ibuto d i P. K . Anokhin a l la r icerca neurod idatt ica su l

movimento

Felice Corona

8 - 9 N OV E M B R E 2 0 1 2

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4.

il gesto scolpisce il pensiero

costruire azioni di fronteggiamento della complessità

postura mentale

l’attenzione è un meccanismo di anticipazione che prepara all’agire

la postura è condizione preparatoria di un certo numero di gesti

Alain BerthozIl senso del movimento

La funzione del corpo e

del movimento

1.

2.

3.

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• Evidenzia la complessità dei fenomeni biologici

la ricerca di P.K. Anokhin

Riflesso incondizionato e

riflesso condizionato

l’approccio “lineare”

stimolo/risposta

meccanismi di adattamento sul piano individuale

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• l’azione si configura come un prodotto integrato dell’intero organismo

•una struttura dell’azione motoria non lineare, bensì circolare

• l’accettore deputato all’azione permette di cogliere, da un punto di vista biologico e fisiologico, le funzioni cerebrali come un processo di interscambio tra i risultati realmente ottenuti ed il programma d’azione originario

Anokhin descrive nei suoi studi il carattere dinamico delle nuove organizzazioni neurali

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• per utilizzare chiavi interpretative plurali che consentano di comprendere i presupposti dell’azione didattica

• evidenzia uno spazio di ricerca che, rinunciando alla pericolosa tentazione del riduzionismo e della semplicistica generalizzazione, consenta di contestualizzare al campo educativo alcuni studi ed alcune evidenze sperimentali.

ipotesi di Anokhin appaiono pienamente contestualizzabili alla ricerca educativa

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• impegnarsi ad indagare sui meccanismi dell’azione e della decisione

• capire che la complessità rispetto alle persone con disabilità non deve mettere in discussione la loro stessa esistenza

I Bisogni Educativi Speciali

• comprendere le potenzialità delle corporeità didattiche nei processi educativo-inclusivi

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la costruzione di un’identità visione

strutturata e complessa

Il punto di vista della persona

diversamente abile in rapporto ad un

determinato contesto socio-culturale

il superamento di tale condizione

interstrutturale ed intermedia mediante la

comprensione di questa condizione

parallelo interessante tra il concetto di semplessità e di complessità accessoria con il concetto di liminalità di Robert Murphy

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la liminalità è una condizione caratterizzata da difficoltà di relazione e distanza dagli altri per un incertezza di ruolo e di identità

Sistemi di interazione

positiva

Bisogni educativi speciali

Diversificazione degli

interventi

Diversificazione dei bisogni

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La sfera in cui interviene la pedagogia speciale è quella di dare risposte speciali a problemi specifici in contesti ampi e non in contesti separati. Non dobbiamo procedere per casi ma per differenze perché solo così siamo in grado di compenetrarci in pieno nella complessità degli individui e dei loro bisogni

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• D’altronde nell’atto comportamentale è impossibile

distinguere ciò che è centrale da ciò che è

periferico, e conseguentemente ciò che è sensitivo

da ciò che è motorio

• Sostanzialmente il lavorare sulla dinamicità dei

processi pone le fondamenta per calibrare la

proposta in ambito didattico su compiti motori da

cui derivino schemi comportamentali in grado di

favorire l’apprendimento anche in condizioni difficili

o patologiche, senza prescindere dall’attivazione di

tutti quei processi motivazionali, progettuali, e

percettivi normalmente relazionati ad una

organizzazione dell’atto comportamentale diretto ad

uno scopo

Grazie per l’attenzione