SISTEMI E SOLUZIONI KERAKOLL -...

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È insieme alla natura che si costruisce il futuro. EDIFICI IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO SISTEMI E SOLUZIONI KERAKOLL CONSOLIDAMENTO E ADEGUAMENTO ANTISISMICO

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È i n s i e m e a l l a n a t u r a c h e s i c o s t r u i s c e i l f u t u r o .

EDIFICI IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO

SISTEMI E SOLUZIONI KERAKOLL

CONSOLIDAMENTO E ADEGUAMENTOANTISISMICO

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Consulenti GreenBuilding KERAKOLL S.p.A.

Le seguenti indicazioni tecniche non hanno lo scopo di sostituire il lavoro del progettista nell’identificare le cause e la qualità del danno, compiti questi demandati e realizzati da professionisti abilitati con l’ausilio di adeguate indagini diagnostiche.Esse si propongono piuttosto di essere uno strumento per la messa a punto di un ciclo, corretto e realizzabile, che sia il più semplice e risolutivo possibile, con lo scopo di ripristinare la funzionalità di elementi strutturali e non strutturali, in seguito ad evento sismico.A tale scopo verranno anche identificati e indicati i materiali con cui sarà possibile realizzare gli interventi.Le proposte e le indicazioni di utilizzo dei materiali tengono conto delle destinazioni d’uso della struttura stessa e si propongono quindi di essere tecnicamente corrette e realizzabili.Per l’esatto impiego dei materiali proposti e per la buona riuscita dell’intervento è indispensabile che l’applicatore segua scrupolosamente le istruzioni contenute nelle schede tecniche di ogni singolo prodotto.Resta inteso che le presenti informazioni sono di carattere generale e redatte in base alle nostre migliori conoscenze tecniche e applicative. Non potendo tuttavia intervenire direttamente sulle condizioni dei cantieri e sull’esecuzione dei lavori, esse rappresentano indicazioni di carattere generale. Sarà cura dell’operatore e dei progettisti verificare per ogni singolo caso l’idoneità della metodologia riportata.Rimaniamo a Vostra completa disposizione per ogni possibile chiarimento o supporto necessario.

PREmESSA

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IndIcE GEnERALE

RIPARAZIONE DI FESSURE NELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO PER RIPRISTINI MONOLITICI MEDIANTE L’IMPIEGO DI RESINA EPOSSIDICA pag. 06

RIPARAZIONE DI FESSURE NELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO MEDIANTE L’IMPIEGO DI STUCCO EPOSSIDICO A SPATOLA pag. 08

RIPRISTINO DI COPRIFERRO DI STRUTTURE IN C.A. MEDIANTE L’IMPIEGO DI MALTE CERTIFICATE R4 (malta con alte prestazioni meccaniche) pag. 10

RINFORZO DI STRUTTURA PORTANTE IN C.A. MEDIANTE AUMENTO DELLA SEZIONE pag. 14

RINFORZO DI STRUTTURE IN C.A. MEDIANTE L’APPLICAZIONE DI ELEMENTIIN ACCIAIO COME INCAMICIATURA – BETON PLAQUÉ pag. 16

RINFORZO A FLESSIONE DI SOLAI IN C.A. pag. 20

INTERVENTO DI COLLEGAMENTO PERIMETRALE A PILASTRI, TRAVI, SOLAI (intervento di antiribaltamento) pag. 22

INTERVENTO CON RETE ELETTROSALDATA PER PREVENIRE ROTTURE FRAGILI NELLE PARTIZIONI pag. 24

FISSAGGIO E ANCORAGGIO DI ELEMENTI METALLICI IN ELEMENTI DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO pag. 26

INTERVENTO MEDIANTE INTONACO ARMATO CON RETE IN FIBRA DI VETRO-ARAMIDE ANTIALCALINO APPRETTATA PER RINFORZO DI TAMPONATURE E TRAMEZZATURE pag. 28

RIPRISTINO DI LESIONI SU PARAMENTI MURARI IN STRUTTURE INTELAIATE IN C.A. pag. 30 RASATURA ARMATA PER LA CONTINUITà ESTETICA IN PARETI INTERNE MEDIANTE MALTA ORGANICA pag. 32

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5A - B

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6 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 1) Iniezioni Edifici in conglomerato cementizio armato - 1) Iniezioni - 7

InIEZIOnI1

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RIPARAZIOnE dI FESSURE nELLE STRUTTURE In cEmEnTO ARmATO PER RIPRISTInI mOnOLITIcI mEdIAnTE L’ImPIEGO dI RESInA EPOSSIdIcA

“LInEE GUIdA PER LA RIPARAZIOnE E IL RAFFORZAmEnTO dI ELEmEnTI STRUTTURALI, TAmPOnATURE E PARTIZIOnI” (paragrafi 3.1.2.2 – 3.1.2.4 – 3.1.2.5) dipartimento di Protezione civile – ReLUIS (AGOSTO 2009)

PREScRIZIOnE

RIPARAZIOnE dI FESSURE cOn RESInA mEdIAnTE InIEZIOnE (SUPERFIcI VERTIcALI)

1. Preparazione del supporto e delle attrezzature necessarie. Procedere con la svasatura della lesione mediante flessibile. Provvedere quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aspiratore. Effettuare successivamente dei fori ai bordi della fessura (diametro max 10 mm), in maniera alternata rispetto alla lesione, tali da intercettare in profondità la lesione stessa con un andamento a 45° rispetto il piano della superficie. L’interasse tra un foro e quello successivo non deve superare ≈ 20 cm. Nei casi in cui la fessura sia esigua è possibile realizzare il foro direttamente al di sopra dello sviluppo longitudinale della lesione. Procedere poi con l’inserimento di idonei tubicini di plastica, i quali verranno fissati al supporto mediante KERABUILd® EcO EPOBOnd, adesivo epossidico minerale bicomponente, in pasta, tixotropico, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-4. Con KERABUILd® EcO EPOBOnd si provvederà anche alla stuccatura superficiale della lesione. Una volta indurito KERABUILd® EcO EPOBOnd, insufflare aria compressa nel sistema per verificare che i fori siano comunicanti e per rimuovere completamente la polvere dall’interno della lesione.

2. Ricucitura monolitica. Iniettare KERABUILd® EPOFILL con apposita macchina o altro strumento idoneo all’applicazione, partendo dall’iniettore posto più in basso, al fine di far completamente defluire l’aria all’interno della fessura dai fori soprastanti; non appena la resina fuoriesce dall’iniettore superiore, sigillare quello appena utilizzato per l’iniezione e ripetere in sequenza la procedura ripartendo dall’iniettore subito successivo, fino alla completa saturazione della fessura. KERABUILd® EPOFILL è un sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-5 per prodotti per iniezione. Saturata completamente la lesione in oggetto, rimuovere tutti gli iniettori impiegati e sigillare i fori utilizzati reimpiegando KERABUILd® EcO EPOBOnd.

RIPARAZIOnE dI FESSURE cOn RESInA mEdIAnTE cOLAGGIO (SUPERFIcI ORIZZOnTALI)

Nel caso la lesione sia su una superficie orizzontale, la monoliticità potrà essere ripristinata colando per gravità KERABUILd® EPOFILL. Procedere, pertanto, con la svasatura della lesione mediante flessibile, per agevolare la penetrazione capillare della resina. Provvedere quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o con operazioni meccaniche. Colare KERABUILd® EPOFILL, sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-5 per prodotti per iniezione. Completare l‘intervento con l’eventuale spolvero con quarzo sulla resina ancora fresca, qualora si debba procedere, successivamente, all’applicazione di prodotti minerali per rasature o intonaci.

VOcE dI cAPITOLATO

Cuciture di lesioni, passanti e non, consolidanti le strutture in c.a., con iniezioni di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-5 per prodotti per iniezione – tipo KERABUILD® EPOFILL della Kerakoll S.p.A. – da realizzarsi nel seguente modo: a) svasatura della fessura; b) pulitura con aspiratore della superficie trattata; c) stuccatura del perimetro della lesione mediante sistema epossidico minerale bicomponente, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-4 – tipo KERABUILD® ECO EPOBOND della Kerakoll S.p.A. – e collocazione di tubetti di iniezione e di sfiato; d) pulitura con aria compressa ad avvenuto indurimento dell’adesivo della fessura; e) iniezione di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-5 per prodotti per iniezione – tipo KERABUILD® EPOFILL della Kerakoll S.p.A. – eseguita a bassa pressione; e) rimozione dei tubicini e sigillatura dei fori mediante sistema epossidico bicomponente in pasta. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito.

Cuciture di lesioni, consolidanti le strutture in c.a., con colatura di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-5 per prodotti per iniezione – tipo KERABUILD® EPOFILL della Kerakoll S.p.A. – da realizzarsi nel seguente modo: a) svasatura della fessura; b) pulitura con aria compressa della fessura e con aspiratore della superficie esterna trattata; c) colatura di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-5 per prodotti per iniezione – tipo KERABUILD® EPOFILL della Kerakoll S.p.A.; d) eventuale spolvero con sabbia asciutta del sistema bicomponente quando ancora fresco. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito.

IncIdEnZA mATERIALI (considerando esclusivamente KERABUILd® EcO EPOBOnd, KERABUILd® EPOFILL)

Resa KERABUILD® ECO EPOBOND: ≈ 1,7 kg/m2 per mm di spessore

Resa KERABUILD® EPOFILL: ≈ 1,1 kg/dm3 di fessura da iniettare

 

Esempio di fessura su struttura in c.a., prima della svasatura della stessa.

Apertura e svasatura della fessura prima dell’applicazione dei tubicini di iniezione e della stuccatura con la pasta epossidica KERABUILD® ECO EPOBOND.

Iniettori plastici fissati alla struttura in c.a. in prossimità della fessura e stuccatura della stessa mediante KERABUILD® ECO EPOBOND, prima dell’insufflaggio con aria compressa.

Iniezione meccanizzata del sistema bicomponente epossidico KERABUILD® EPOFILL.

 

Iniezione manuale del sistema bicomponente epossidico KERABUILD® EPOFILL.

Sigillatura conclusiva dei tubicini di iniezione a saturazione avvenuta della lesione con il bicomponente epossidico KERABUILD® EPOFILL.

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8 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 2) Stuccatura Edifici in conglomerato cementizio armato - 2) Stuccatura - 9

STUccATURA

RIPARAZIOnE dI FESSURE nELLE STRUTTURE In cEmEnTO ARmATO mEdIAnTE L’ImPIEGO dI STUccO EPOSSIdIcO A SPATOLA

“LInEE GUIdA PER LA RIPARAZIOnE E IL RAFFORZAmEnTO dI ELEmEnTI STRUTTURALI, TAmPOnATURE E PARTIZIOnI” (paragrafo 3.1.2.3) dipartimento di Protezione civile – ReLUIS (AGOSTO 2009)

PREScRIZIOnE

1. Preparazione del fondo e delle attrezzature necessarie. Procedere con la svasatura della lesione mediante flessibile. Provvedere quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aspiratore.

2. Stuccatura monolitica. La stuccatura della lesione nella struttura in c.a. avverrà mediante KERABUILd® EcO EPOBOnd, sistema epossidico minerale bicomponente, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-4. KERABUILd® EcO EPOBOnd sarà applicato mediante l’impiego di spatola metallica. Prevedere un’eventuale spolvero con sabbia asciutta sul sistema epossidico quando ancora fresco, qualora si debba procedere, successivamente, all’applicazione di prodotti cementizi per rasature o intonaci. Rimuovere, infine, la sabbia non perfettamente ancorata mediante aspirazione.

VOcE dI cAPITOLATO

Cuciture di lesioni consolidanti le strutture in c.a., con stuccatura mediante sistema epossidico minerale bicomponente, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-4 – tipo KERABUILD® ECO EPOBOND della Kerakoll S.p.A. – da realizzarsi nel seguente modo: a) svasatura della fessura; b) pulizia del supporto mediante aspiratore; c) stuccatura della lesione mediante sistema epossidico minerale bicomponente, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-4 – tipo KERABUILD® ECO EPOBOND della Kerakoll S.p.A.; d) eventuale spolvero con sabbia asciutta del sistema bicomponente quando ancora fresco. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito.

IncIdEnZA mATERIALI (considerando esclusivamente KERABUILd® EcO EPOBOnd)

Resa KERABUILD® ECO EPOBOND: ≈ 1,7 kg/m2 per mm di spessore

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10 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 3A) Ripristino con malte certificate R4 Edifici in conglomerato cementizio armato - 3A) Ripristino con malte certificate R4 - 11

RIPRISTInO cOn mALTE cERTIFIcATE R4

RIPRISTInO

STRATIFIcATO

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RIPRISTInO dI cOPRIFERRO dI STRUTTURE In c.A. mEdIAnTE L’ImPIEGO dI mALTE cERTIFIcATE R4 (malta con alte prestazioni meccaniche)

“LInEE GUIdA PER LA RIPARAZIOnE E IL RAFFORZAmEnTO dI ELEmEnTI STRUTTURALI, TAmPOnATURE E PARTIZIOnI” (paragrafi 3.1.2.7) dipartimento di Protezione civile – ReLUIS (AGOSTO 2009)

PREScRIZIOnE

1. Preparazione dei supporti. Prima di applicare la malta occorre irruvidire il substrato in calcestruzzo (asperità di almeno 5 mm) mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all’asportazione in profondità dell’eventuale calcestruzzo ammalorato; questa asportazione deve proseguire fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità ed omogeneità, e deve interessare anche ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. Successivamente è necessario rimuovere la ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. Prima di applicare la malta verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto. Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l’applicazione di un’armatura (rete elettrosaldata o tondino) ancorata al supporto mediante tassellatura.

2. Armatura integrativa. Prevedere, se necessario, adeguata armatura integrativa, sia longitudinale che di contenimento trasversale, opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato, e ancorata al supporto esistente. Le barre di armatura dovranno essere opportunamente distanziate dal supporto e si dovrà garantire un copriferro minimo di 10 mm.

3. Ricostruzione volumetrica e protezione delle barre di armatura. La ricostruzione volumetrica del calcestruzzo mancante sarà realizzata mediante KERABUILd® EcO R4 TIXO, malta tixotropica, a presa normale, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla EN 1504-3, Classe R4, previa applicazione di KERABUILd® EcO STEEL P, malta passivante per le barre di armatura (applicata in due mani), conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla EN 1504-7. Proceduto alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie, il ripristino potrà avvenire manualmente (a cazzuola) o mediante macchina spruzzatrice, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. L’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento dei ferri d’armatura nella malta da ripristino. Terminata l’applicazione, curare la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore.

4. Rasatura. La realizzazione di una eventuale rasatura regolarizzante avverrà mediante l’applicazione di KERABUILd® EcO R2 FInISH, malta tixotropica a granulometria fine, applicata manualmente (con spatola di acciaio) in spessori non inferiori a 2 mm e non superiori a 3 mm.

5. Protezione e decorazione. Proteggere e decorare le superfici mediante KERAKOVER EcO AcRILEX FLEX, pittura elastomerica conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-2 per la protezione delle superfici.

     

Preparazione dei supporti. Applicazione di KERABUILD® ECO STEEL P. Ricostruzione con KERABUILD®ECO R4 TIXO. Protezione con KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX.4

VOcE dI cAPITOLATO

RIPRISTINO TRADIZIONALE STRATIFICATO CON MALTE POLIMERO-MODIFICATE

Ricostruzione volumetrica del calcestruzzo mediante applicazione a cazzuola o a spruzzo di malta cementizia premiscelata, tixotropica, fibrorinforzata e a ritiro compensato, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte strutturali di Classe R4 di tipo CC e PCC – tipo KERABUILD® ECO R4 TIXO di Kerakoll S.p.A. – previa scarifica, pulizia delle superfici esistenti e bagnatura a rifiuto; pre-trattamento passivante dei ferri esistenti mediante malta ad azione protettiva attiva/passiva, cementizia monocomponente, tixotropica, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 – tipo KERABUILD® ECO STEEL P di Kerakoll S.p.A. Rasatura successiva mediante applicazione a spatola di malta minerale eco-compatibile, per rasature a durabilità garantita di elementi in calcestruzzo della compagnia Kerakoll, provvista di marcatura CE, GreenBuilding Rating® Eco 3 e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte di Classe R2 di tipo CC e PCC – tipo KERABUILD® ECO R2 FINISH di Kerakoll S.p.A. Protezione finale delle nuove malte mediante applicazione a pennello, rullo o airless di pittura acrilica elastomerica, provvista di marcatura CE, conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla EN 1504-2 rivestimenti (C) di classe A3 (crack-bridging statico secondo EN 1062-7) – tipo KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX di Kerakoll S.p.A. È compreso quanto occorre per dare il lavoro finito.

IncIdEnZA mATERIALIResa KERABUILD® ECO STEEL P: ≈ 150 g/m (ipotizz. tondino Ø10 e uno spessore di 1,5 mm)Resa KERABUILD® ECO R4 TIXO: ≈ 17,5 kg/m2 per cm di spessore (ipotizz. 4 cm di spessore: ≈ 70 kg/m2 di KERABUILD® ECO R4 TIXO) Resa KERABUILD® ECO R2 FINISH: ≈ 1,5 kg/m2 per mm di spessore (ipotizz. 3 mm di spessore: ≈ 4,5 kg/m2 di KERABUILD® ECO R2 FINISH)Resa KERAKOVER ECO ACRILEX PRIMER: ≈ 0,1 – 0,15 l /m2 Resa KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX: ≈ 0,3 – 0,35 l /m2 per 2 mani

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3BRIPRISTInO cOn

mALTE cERTIFIcATE R4

12 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 3B) Ripristino con malte certificate R4 Edifici in conglomerato cementizio armato - 3B) Ripristino con malte certificate R4 - 13

RIPRISTInO

mOnOLITIcO

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Preparazione dei supporti. Applicazione di GEOLITE®. Rasatura delle superfici con GEOLITE®. Protezione con GEOLITE® MICROSILICATO.

RIPRISTInO dI cOPRIFERRO dI STRUTTURE In c.A. mEdIAnTE L’ImPIEGO dI mALTE cERTIFIcATE R4 (malta con alte prestazioni meccaniche)

“LInEE GUIdA PER LA RIPARAZIOnE E IL RAFFORZAmEnTO dI ELEmEnTI STRUTTURALI, TAmPOnATURE E PARTIZIOnI” (paragrafi 3.1.2.7) dipartimento di Protezione civile – ReLUIS (AGOSTO 2009)

PREScRIZIOnE

1. Preparazione dei supporti. Prima di applicare la malta occorre irruvidire il substrato in calcestruzzo (asperità di almeno 5 mm) mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all’asportazione in profondità dell’eventuale calcestruzzo ammalorato; questa asportazione deve proseguire fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità ed omogeneità, e deve interessare anche ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. Successivamente è necessario rimuovere la ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. Prima di applicare la malta verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto. Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l’applicazione di un’armatura (rete elettrosaldata o tondino) ancorata al supporto mediante tassellatura.

2. Armatura integrativa. Prevedere, se necessario, adeguata armatura integrativa, sia longitudinale che di contenimento trasversale, opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato, e ancorata al supporto esistente. Le barre di armatura dovranno essere opportunamente distanziate dal supporto e si dovrà garantire un copriferro minimo di 10 mm.

3. Ricostruzione volumetrica e protezione delle barre di armatura. La protezione dei ferri, la ricostruzione volumetrica del calcestruzzo mancante e l’eventuale rasatura saranno realizzate mediante GEOLITE®, geomalta minerale certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa normale (80 min.), a base di geolegante e zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® Eco 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7, dalla EN 1504-3, Classe R4, e dalla EN 1504-2. Per velocizzare e modulare i tempi di presa della geomalta è possibile miscelare GEOLITE® con GEOLITE® 40. Proceduto alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie, il ripristino potrà avvenire manualmente (a cazzuola) o mediante macchina spruzzatrice, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. L’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento dei ferri d’armatura nella malta da ripristino. Terminata l’applicazione si procederà alla staggiatura e alla rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore.

4. Protezione e decorazione. Proteggere e decorare le superfici mediante GEOLITE® mIcROSILIcATO, geopittura conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-2 per la protezione delle superfici.

VOcE dI cAPITOLATO

RIPRISTINO INNOVATIVO MONOLITICO CON GEOMALTA

VOCE DI CAPITOLATO. Protezione delle barre di armatura, ricostruzione volumetrica monolitica del calcestruzzo e successiva rasatura mediante applicazione a cazzuola o a spruzzo di geomalta minerale certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa normale (80 min.), a base di geolegante e zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® Eco 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e la rasatura e dalla EN 1504-2 per la protezione delle superfici – tipo GEOLITE® di Kerakoll S.p.A. – previa scarifica, pulizia delle superfici esistenti e bagnatura a rifiuto. Protezione e decorazione monolitica finale delle nuove geomalte mediante applicazione a pennello, rullo o airless di geopittura minerale certificata, eco-compatibile, a base di microparticelle geoattive di silicato, specifica per la rigenerazione e la protezione monolitica a durabilità garantita di calcestruzzi, GreenBuilding Rating® Eco 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-2 per la protezione delle superfici – tipo GEOLITE® MICROSILICATO di Kerakoll S.p.A. È compreso quanto occorre per dare il lavoro finito.

IncIdEnZA mATERIALI

Resa GEOLITE®: ≈ 17 kg/m2 per cm di spessore (ipot. 4 cm di spessore: ≈ 68 kg/m2 di GEOLITE®)

Resa GEOLITE® MICROSILICATO: ≈ 0,35 l /m2 per 2 mani

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cAmIcIATURA cOLLABORAnTE

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14 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 4) Camiciatura collaborante Edifici in conglomerato cementizio armato - 4) Camiciatura collaborante - 15

RInFORZO dI STRUTTURA PORTAnTE In c.A. mEdIAnTE AUmEnTO dELLA SEZIOnE

“LInEE GUIdA PER LA RIPARAZIOnE E IL RAFFORZAmEnTO dI ELEmEnTI STRUTTURALI, TAmPOnATURE E PARTIZIOnI” (paragrafi 3.1.2.8) dipartimento di Protezione civile – ReLUIS (AGOSTO 2009)

PREScRIZIOnE

1. Preparazione dei supporti. Prima di applicare la malta occorre irruvidire il substrato in calcestruzzo (asperità di almeno 5 mm) mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all’asportazione in profondità dell’eventuale calcestruzzo ammalorato; l’asportazione del calcestruzzo ammalorato deve proseguire fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità ed omogeneità e deve interessare anche ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. Successivamente è necessario rimuovere la ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. Prima di applicare la malta verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto. Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l’applicazione di un’armatura (rete elettrosaldata o tondino) ancorata al supporto mediante tassellatura.

2. Armatura integrativa. Prevedere adeguata armatura integrativa, sia longitudinale che di contenimento trasversale, opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato, e ancorata al supporto esistente. Le barre di armatura dovranno essere opportunamente distanziate dal supporto e si dovrà garantire un copriferro minimo di 10 mm.

3. Realizzazione del rinforzo collaborante. L’aumento della sezione resistente dell’elemento strutturale in questione sarà realizzato mediante GEOLITE® mAGmA, geomalta minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a presa normale (60 min.), a base di geolegante a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l’ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating® Eco 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7, dalla EN 1504-3, Classe R4, e dalla EN 1504-6. Provveduto alla preparazione del fondo e al posizionamento dell’idonea armatura metallica (come descritto), l’applicazione di GEOLITE® mAGmA avverrà per colaggio (a mano o a macchina) in casseri sigillati e trattati con disarmante, favorendo la fuoriuscita dell’aria, in spessori non inferiori a 10 mm, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. Per spessori superiori a 60 mm (fino a ca. 100 mm), confezionare un betoncino aggiungendo KERABUILd® GHIAIA 6-10 nella misura del 30% sul peso di GEOLITE® mAGmA. Curare la stagionatura umida delle superfici nelle prime 24 ore.

4. Protezione e decorazione. Proteggere e decorare le superfici mediante GEOLITE® mIcROSILIcATO, geopittura conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-2 per la protezione delle superfici.

VOcE dI cAPITOLATO

RInGROSSO mOnOLITIcO mEdIAnTE AUmEnTO dELLA SEZIOnE cOn GEOmALTARinforzo monolitico di elementi strutturali in c.a. mediante getto entro cassero di geomalta minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a presa normale (60 min.), a base di geolegante a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l’ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating® Eco 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e il consolidamento e dalla EN 1504-6 per l’ancoraggio – tipo GEOLITE® MAGMA di Kerakoll S.p.A. – previa scarifica, pulizia delle superfici esistenti e bagnatura a rifiuto; integrazione di idonea armatura metallica opportunamente ancorata e distanziata dalla struttura esistente. Protezione e decorazione monolitica finale delle nuove geomalte mediante applicazione a pennello, rullo o airless di geopittura minerale certificata, eco-compatibile, a base di microparticelle geoattive di silicato, specifica per la rigenerazione e la protezione monolitica a durabilità garantita di calcestruzzi, GreenBuilding Rating® Eco 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-2 per la protezione delle superfici – tipo GEOLITE® MICROSILICATO di Kerakoll S.p.A. È compreso quanto occorre per dare il lavoro finito.

IncIdEnZA mATERIALI Resa GEOLITE® MAGMA: ≈ 20 kg/m2 per cm di spessore (ipotizz. 6 cm di spessore: ≈ 120 kg/m2 di GEOLITE® MAGMA)

Resa GEOLITE® MICROSILICATO: ≈ 0,35 l /m2 per 2 mani

 

     

Preparazione dei supporti. Armature integrative. Posizionamento dei casseri. Getto di GEOLITE® MAGMA.41 2 3

 

Scasseratura dei nuovi getti. Protezione con GEOLITE® MICROSILICATO.5 6

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RInFORZO dI STRUTTURE In BETOn PLAQUÈ

5A

16 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 5A) Rinforzo di strutture in Beton Plaqué Edifici in conglomerato cementizio armato - 5A) Rinforzo di strutture in Beton Plaqué - 17

RInFORZO dI STRUTTURE In c.A. mEdIAnTE L’APPLIcAZIOnE dI ELEmEnTI In AccIAIO cOmE IncAmIcIATURA – BETOn PLAQUÉ

“LInEE GUIdA PER LA RIPARAZIOnE E IL RAFFORZAmEnTO dI ELEmEnTI STRUTTURALI, TAmPOnATURE E PARTIZIOnI” (paragrafi 3.1.4)dipartimento di Protezione civile – ReLUIS (AGOSTO 2009)

PREScRIZIOnE

IncAmIcIATURA In AccIAIO mEdIAnTE IncOLLAGGIO

1. Preparazione del supporto. Ogni operazione che sarà descritta nei paragrafi successivi non potrà prescindere da un’attenta analisi del supporto esistente su cui andranno applicati i rinforzi metallici: potrà essere necessaria, infatti, una ricucitura di eventuali lesioni, un ripristino del copriferro mancante, un aumento della sezione esistente; per tali approfondimenti si rimanda ai capitoli precedenti. Nel caso si procedesse all’impiego di malte o comunque prodotti di ripristino della linea GEOLITE® che necessitano di bagnatura, si dovrà necessariamente attendere l’avvenuta e perfetta stagionatura dei supporti prima di procedere con l’applicazione dei rinforzi in acciaio.

2. Rinforzo monolitico. Preparato il supporto e proceduto alla pulizia dello stesso al fine di asportare ogni parte incoerente, provvedere alla sabbiatura a metallo bianco delle lastre in acciaio preforate, che saranno poste in opera come elementi di rinforzo. Realizzare nella struttura in c.a. dei fori per l’inserimento della tassellatura metallica (connettori). Procedere pertanto con l’applicazione, mediante spatola metallica, di stucco epossidico minerale a consistenza tixotropica denominato KERABUILd® EcO EPOBOnd, sistema epossidico minerale bicomponente per incollaggi strutturali, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-4, sia sugli elementi in acciaio che sul supporto in c.a. dove andranno posizionate (con la duplice funzione di regolarizzazione e di incollaggio). Quindi si effettuerà il posizionamento dei rinforzi in acciaio sulla struttura in c.a., provvedendo anche al fissaggio dei tasselli meccanici di ancoraggio (connettori). Eliminare l’eccesso di stucco epossidico che fuoriesce dai bordi. Gli elementi metallici appena posti in opera dovranno essere tenuti puntellati per almeno 24 ore.

n.B.: il rinforzo di strutture in c.a. mediante incamiciatura con profilati in acciaio richiede un dimensionamento da parte di un progettista incaricato per verificare dimensioni, sezioni, spessori, passi degli elementi metallici considerati, sulla base delle strutture esistenti, dei carichi agenti e del livello di sicurezza da ottenere.

Nel caso in cui si debba procedere con il rafforzamento locale di strutture in c.a. per carichi verticali, seguire le seguenti indicazioni:a) RInFORZO A FLESSIOnE dI SOLAI In c.A.: disporre all’intradosso dell’elemento una lastra metallica di opportuno spessore

(tipicamente 4-8 mm), fissata al supporto in c.a. anche con ancoraggi meccanici;b) RInFORZO A TAGLIO dI TRAVI In c.A.: disporre le lastre metalliche di opportuno spessore secondo la direzione parallela alle

staffe metalliche interne, estese per la maggiore lunghezza possibile sulla superficie laterale della trave;c) RInFORZO A FLESSIOnE dI SOLAI In c.A.: disporre all’intradosso dell’elemento (travetto) una lastra metallica di opportuno

spessore (tipicamente 4-5 mm), fissata al supporto in c.a. anche con ancoraggi meccanici, avendo cura di posizionare gli ancoraggi senza tagliare i ferri di armatura ovvero i trefoli nel caso di solai parzialmente prefabbricati (travetti in c.a.p.).

VOcE dI cAPITOLATO

Realizzazione di rinforzo di struttura in c.a. mediante incamiciatura in acciaio, Beton Plaqué (con incollaggio). Il rinforzo di strutture in c.a. mediante incamiciatura in acciaio prevede le seguenti lavorazioni: a) preparazione idonea del supporto (a discrezione del progettista), mediante lavorazioni non comprese nella presente voce; b) sabbiatura a metallo bianco delle lastre in acciaio preforate; c) realizzazione nella struttura in c.a. di fori per l’inserimento della tassellatura metallica; d) applicazione, mediante spatola metallica, di sistema epossidico minerale bicomponente per incollaggi strutturali, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-4 – tipo KERABUILD® ECO EPOBOND della Kerakoll S.p.A. – sia sulle lastre in acciaio che sul supporto in c.a.; e) posizionamento delle lastre in acciaio sulla struttura in c.a. e fissaggio dei tasselli meccanici di ancoraggio; f) eliminare l’eccesso di stucco epossidico fuoriuscente dai bordi; g) puntellare per almeno 24 ore le lastre metalliche appena poste in opera. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito.

IncIdEnZA mATERIALI

Resa KERABUILD® ECO EPOBOND: ≈ 1,7 kg/m2 per mm di spessore

   

 

 

Eventuale preparazione e riparazione della struttura in c.a. secondo le indicazioni del progettista.

Applicazione di KERABUILD® ECO EPOBOND sulla lastra in acciaio, sabbiata a metallo bianco, adesivo che verrà applicato anche nel supporto in calcestruzzo.

Posa in opera dei rinforzi in acciaio. Puntellamento degli elementi metallici per consentire una migliore adesione ai supporti esistenti.

41 2 3

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RInFORZO dI STRUTTURE In BETOn PLAQUÈ

5B

18 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 5B) Rinforzo di strutture in Beton Plaqué Edifici in conglomerato cementizio armato - 5B) Rinforzo di strutture in Beton Plaqué - 19

RInFORZO dI STRUTTURE In c.A. mEdIAnTE L’APPLIcAZIOnE dI ELEmEnTI In AccIAIO cOmE IncAmIcIATURA – BETOn PLAQUÉ

“LInEE GUIdA PER LA RIPARAZIOnE E IL RAFFORZAmEnTO dI ELEmEnTI STRUTTURALI, TAmPOnATURE E PARTIZIOnI” (paragrafi 3.1.4)dipartimento di Protezione civile – ReLUIS (AGOSTO 2009)

VOcE dI cAPITOLATO

Realizzazione di rinforzo di struttura in c.a. mediante incamiciatura in acciaio, Beton Plaqué (con iniezione). Il rinforzo di strutture in c.a. mediante incamiciatura in acciaio prevede le seguenti lavorazioni: a) preparazione idonea del supporto (a discrezione del progettista), mediante lavorazioni non comprese nella presente voce; b) sabbiatura a metallo bianco delle lastre in acciaio preforate; c) realizzazione nella struttura in c.a. di fori per l’inserimento della tassellatura metallica; d) posizionamento dei profilati e delle lastre in acciaio, adeguatamente distanziate dal supporto in c.a. e fissati in maniera idonea mediante tassellatura meccanica; e) eventuale realizzazione di unioni saldate di collegamento tra gli elementi metallici; f) posizionamento di tubetti di iniezione e di sfiato e sigillatura continua dei bordi dei profilati e di tutti gli elementi metallici presenti, mediante applicazione di sistema epossidico minerale bicomponente per incollaggi strutturali, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-4 – tipo KERABUILD® ECO EPOBOND della Kerakoll S.p.A. – con lo scopo di creare un cordone continuo a perfetta tenuta della resina epossidica che verrà iniettata. Eliminare mediante spatola metallica l’eventuale stucco epossidico in eccesso; g) iniezione a bassa pressione di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-5 per prodotti per iniezione – tipo KERABUILD® EPOFILL della Kerakoll S.p.A. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito.

IncIdEnZA mATERIALI (considerando esclusivamente KERABUILd® EcO EPOBOnd, KERABUILd® EPOFILL)

Resa KERABUILD® ECO EPOBOND: ≈ 1,7 kg/m2 per mm di spessore

Resa KERABUILD® EPOFILL: ≈ 1,1 kg/dm3 di fessura da iniettare

PREScRIZIOnE

IncAmIcIATURA In AccIAIO mEdIAnTE InIEZIOnE

1. Preparazione del supporto. Ogni operazione che sarà descritta nei paragrafi successivi non potrà prescindere da un’attenta analisi del supporto esistente su cui andranno applicati i rinforzi metallici: potrà essere necessario, infatti, una ricucitura di eventuali lesioni, un ripristino del copriferro mancante, un aumento della sezione esistente; per tali approfondimenti si rimanda ai capitoli precedenti. Nel caso si procedesse all’impiego di malte o comunque prodotti di ripristino della linea GEOLITE® che necessitano di bagnatura, si dovrà necessariamente attendere l’avvenuta e perfetta stagionatura dei supporti prima di procedere con l’applicazione dei rinforzi in acciaio.

2. Rinforzo monolitico. Preparato il supporto e proceduto alla pulizia dello stesso al fine di asportare ogni parte incoerente, provvedere alla sabbiatura a metallo bianco delle lastre in acciaio preforate, che saranno poste in opera come elementi di rinforzo. Realizzare nella struttura in c.a. dei fori per l’inserimento della tassellatura metallica (connettori). Procedere pertanto al posizionamento dei profilati e delle lastre in acciaio, adeguatamente distanziate dal supporto in c.a. e fissarle in maniera idonea mediante tassellatura meccanica. Laddove se ne presenti la necessità, effettuare delle unioni saldate di collegamento tra i vari elementi metallici coinvolti. Posizionare, quindi, dei tubetti di iniezione e di sfiato e provvedere alla sigillatura continua dei bordi dei profilati, mediante l’applicazione di KERABUILd® EcO EPOBOnd, sistema epossidico minerale bicomponente per incollaggi strutturali, in pasta, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-4, con lo scopo di creare un cordone continuo a perfetta tenuta della resina epossidica che verrà iniettata. Provvedere, pertanto, all’esecuzione delle iniezioni a bassa pressione di KERABUILd® EPOFILL, sistema epossidico bicomponente, iperfluido, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-5 per prodotti per iniezione.

n.B.: il rinforzo di strutture in c.a. mediante incamiciatura con profilati in acciaio richiede un dimensionamento da parte di un progettista incaricato per verificare dimensioni, sezioni, spessori, passi degli elementi metallici considerati, sulla base delle strutture esistenti, dei carichi agenti e del livello di sicurezza da ottenere.

Nel caso in cui si debba procedere con il rafforzamento locale di strutture in c.a. per carichi verticali, seguire le seguenti indicazioni:a) RInFORZO A FLESSIOnE dI SOLAI In c.A.: disporre all’intradosso dell’elemento una lastra metallica di opportuno spessore

(tipicamente 4-8 mm), fissata al supporto in c.a. anche con ancoraggi meccanici;b) RInFORZO A TAGLIO dI TRAVI In c.A.: disporre le lastre metalliche di opportuno spessore secondo la direzione parallela alle

staffe metalliche interne, estese per la maggiore lunghezza possibile sulla superficie laterale della trave;c) RInFORZO A FLESSIOnE dI SOLAI In c.A.: disporre all’intradosso dell’elemento (travetto) una lastra metallica di opportuno

spessore (tipicamente 4-5 mm), fissata al supporto in c.a. anche con ancoraggi meccanici, avendo cura di posizionare gli ancoraggi senza tagliare i ferri di armatura ovvero i trefoli nel caso di solai parzialmente prefabbricati (travetti in c.a.p.).

1 2Esempio di placcatura collaborante in acciaio. Ricostruzione Volumetrica dell’elemento ristrutturale con

GEOLITE®.

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6RInFORZO

cOLLABORAnTE

20 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 6) Rinforzo collaborante Edifici in conglomerato cementizio armato - 6) Rinforzo collaborante - 21

1 2

RInFORZO A FLESSIOnE dI SOLAI In c.A.“LInEE GUIdA PER LA RIPARAZIOnE E IL RAFFORZAmEnTO dI ELEmEnTI STRUTTURALI, TAmPOnATURE E PARTIZIOnI” (paragrafi 3.3.1.3) dipartimento di Protezione civile – ReLUIS (AGOSTO 2009)

PREScRIZIOnE

È necessario, spesso, in fase di progettazione, prevedere che l’intervento complessivo per il rinforzo a flessione del solaio in c.a. non sia limitato esclusivamente alla fase descritta nella relazione precedente (rinforzo con integrazione dell’armatura tesa all’intradosso mediante il fissaggio di elementi metallici) o all’applicazione, sempre all’intradosso, di materiali compositi. Infatti, si potrebbe avere anche la necessità di intervenire, in aggiunta a quanto descritto, agendo all’estradosso (integrazione della soletta originaria), come descritto di seguito.

1. Preparazione del supporto. Eseguito il rinforzo intradossale dei travetti in c.a. del solaio (come descritto in altra relazione), previa puntellatura del solaio in oggetto, provvedere alla rimozione di eventuali pavimentazioni e massetti originari; asportare in profondità l’eventuale calcestruzzo ammalorato della soletta esistente in c.a., mediante idroscarifica e/o sabbiatura. L’asportazione del calcestruzzo ammalorato deve proseguire fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità ed omogeneità, e deve interessare anche ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti, avendo cura di conservare in opera la puntellatura del solaio oggetto di intervento. Nel caso in cui non sia presente calcestruzzo ammalorato, provvedere esclusivamente ad irruvidire il substrato in calcestruzzo (asperità di almeno 5 mm) mediante scarifica meccanica o idrodemolizione. Successivamente è necessario rimuovere la ruggine da eventuali ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice. Prima di applicare la malta verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto.

2. Armatura integrativa di collaborazione. Prevedere adeguata rete metallica integrativa, opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato (si ipotizza una maglia 15x15 cm in tondini di acciaio del tipo ad aderenza migliorata filo 6 mm), opportunamente ancorata al supporto esistente, stabile e resistente, mediante idonei ancoranti disposti con interasse prestabilito. È necessario che la rete sia opportunamente distanziata dal supporto, a circa metà dello spessore del riporto di malta. La rete integrativa sarà estesa all’intero ambito dell’area dell’intervento.

3. Realizzazione del nuovo strato monolitico collaborante. L’aumento di sezione resistente del solaio mediante ringrosso estradossale sarà realizzato con il colaggio di GEOLITE® mAGmA, geomalta minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a presa normale (60 min.), a base di geolegante a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l’ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating® Eco 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e il consolidamento e dalla EN 1504-6 per l’ancoraggio. Applicare preventivamente GEOLITE®

VOcE dI cAPITOLATO

Rinforzo estradossale di solaio in c.a. mediante applicazione per colaggio di geomalta minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a presa normale (60 min.), a base di geolegante a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l’ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating® Eco 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e il consolidamento e dalla EN 1504-6 per l’ancoraggio – tipo GEOLITE® MAGMA di Kerakoll S.p.A. – previa demolizione e asportazione di pavimentazioni e massetti esistenti, eventuale asportazione del calcestruzzo ammalorato mediante idroscarifica e pulizia delle superfici esistenti; integrazione dell’armatura esistente mediante idonea rete d’acciaio elettrosaldata opportunamente ancorata e distanziate dalla struttura esistente; trattamento del fondo mediante preparatore certificato eco-compatibile all’acqua, monocomponente, specifico per la riduzione degli assorbimenti e la naturale cristallizzazione e adesione monolitica della geomalta al substrato, GreenBuilding Rating® Eco 5 – tipo GEOLITE® BASE di Kerakoll S.p.A. (il getto della successiva geomalta andrà realizzato dopo 1 ora ed entro le 8 ore).Il tutto è eseguito previa puntellatura del campo di solaio in oggetto. È compreso quanto occorre per dare il lavoro finito.

IncIdEnZA mATERIALI (considerando esclusivamente GEOLITE® BASE e GEOLITE® mAGmA)

Resa GEOLITE® BASE: ≈ 0,4 kg/m2

Resa GEOLITE® MAGMA: ≈ 20 kg/m2 per cm di spessore (ipotizz. 5 cm di spessore: ≈ 100 kg/m2 di GEOLITE® MAGMA)

Rinforzo collaborante solaio. Fissaggio armatura aggiuntiva e getto di GEOLITE® MAGMA.

BASE a spruzzo, pennello o rullo a rifiuto; GEOLITE® BASE è un promotore di cristallizzazione fra il sottofondo e la successiva geomalta GEOLITE® mAGmA. (sovrapplicare la geomalta dopo 1 ora e non oltre le 8 ore). Con GEOLITE® mAGmA sarà possibile raggiungere importanti prestazioni meccaniche anche mediante l’impiego di bassi spessori. La nuova soletta avrà uno spessore non inferiore a 4 cm. L’applicazione di GEOLITE® mAGmA potrà avvenire per colaggio in spessori non superiori a 60 mm. Per applicazioni che prevedono spessori superiori a 60 mm confezionare un betoncino, aggiungendo KERABUILd® GHIAIA 6-10 nella misura del 30% sul peso di GEOLITE® mAGmA. Curare la stagionatura umida delle superfici nelle prime 24 ore. Ad avvenuta stagionatura del nuovo getto, rimuovere i puntelli sottostanti precedentemente posizionati.

Battitura superficiale del getto.1 2 3

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7cOLLEGAmEnTO

AnTIRIBALTAmEnTO

22 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 7) Collegamento antiribaltamento Edifici in conglomerato cementizio armato - 7) Collegamento antiribaltamento - 23

4 51 2 3Rimozione dell’intonaco esistente lungo le fasce perimetrali di interfaccia.

Foratura del tramezzo. Applicazione del primo strato di malta KERABUILD® ECO FIX. Applicazione della rete in fibra di vetro-aramide RINFORZO ARV 100.

Applicazione del secondo strato di malta KERABUILD® ECO FIX.

PREScRIZIOnE

1. Preparazione dei supporti. Provvedere alla demolizione e alla rimozione dell’intonaco esistente lungo le fasce perimetrali di interfaccia tra tamponatura ed elemento strutturale (es.: pilastri, travi, solai); la demolizione e rimozione dovrà essere realizzata per una larghezza complessiva di ≈ 50 cm, conformando una sezione di intaglio avente pertanto i due lati di 25 cm ciascuno. Provvedere pertanto alla depolverizzazione dei supporti ed effettuare un lavaggio con acqua a bassa pressione di tutte le superfici interessate.

2. Realizzazione della fasciatura armata. Procedere con l’applicazione, sull’intera superficie stonacata, del primo strato di malta, avente spessore di circa 6 mm, mediante KERABUILd® EcO FIX, malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC, avendo cura di arrotondare gli angoli a 90° fino ad ottenere una curvatura degli stessi non inferiore a 25 mm. Seguirà, pertanto, prima dell’indurimento della malta, l’applicazione di rete in fibra di vetro-aramide alcali-resistente, avendo cura di far penetrare la malta già applicata all’interno delle maglie della rete: la rete in questione è denominata RInFORZO ARV 100 (maglie 15x18 mm, peso rete apprettata ≈ 250 g/m2 ± 5%); provvedere al fissaggio della rete mediante idoneo sistema di connessione, passante attraverso la tamponatura in questione. Si procederà, infine, alla realizzazione del secondo strato dell’intonaco, sempre realizzato con KERABUILd® EcO FIX, con spessore medio di circa 6 mm; l’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento totale della rete di armatura.

3. Completare il ciclo dell’intonaco mediante rasanti e pitture della linea Kerakoll S.p.A.

VOcE dI cAPITOLATO

Rinforzo e/o ripresa di lesione con funzione antiribaltamento mediante apposizione di rete in fibra di vetro-aramide alcali-resistente (maglie 15x18 mm, peso rete apprettata ≈ 250 g/m2 ± 5%) – tipo RINFORZO ARV 100 di Kerakoll S.p.A. – interposta in uno strato di malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC – tipo KERABUILD® ECO FIX di Kerakoll S.p.A. – data in due riprese di ≈ 6 mm di spessore ciascuna. Eseguita su pareti in laterizio esterne ed interne, per superfici piane o per spigoli con sagomatura della rete, compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Sono compresi gli oneri per la demolizione e rimozione dell’intonaco esistente, per una fascia di ≈ 50 cm a cavallo della superficie di contatto con le strutture in c.a. (travi-pilastri-solai-pareti) e la realizzazione della connessione mediante opportuni sistemi di fissaggio. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Conteggiato a misura effettiva.

IncIdEnZA mATERIALI (considerando esclusivamente KERABUILd® EcO FIX e RInFORZO ARV 100)

Resa KERABUILD® ECO FIX: ≈ 15 kg/m2 per cm di spessore (ipotizz. 1,2 cm di spessore: ≈ 18 kg/m di KERABUILD® ECO FIX)

Larghezza rete RINFORZO ARV 100: 1 m (prevedere sormonti di 10 cm)

InTERVEnTO dI cOLLEGAmEnTO PERImETRALE A PILASTRI, TRAVI, SOLAI (intervento di antiribaltamento)

“LInEE GUIdA PER LA RIPARAZIOnE E IL RAFFORZAmEnTO dI ELEmEnTI STRUTTURALI, TAmPOnATURE E PARTIZIOnI” (paragrafi 4.1.1 – 4.1.2 – 4.1.3 – 4.1.4 – 4.2.1 – 4.2.2) dipartimento di Protezione civile – ReLUIS (AGOSTO 2009)

 (immagini grafiche tratte da: “LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI”)

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8

1 2

RInFORZO cOLLABORAnTE STRUTTURE

24 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 8) Rinforzo collaborante strutture Edifici in conglomerato cementizio armato - 8) Rinforzo collaborante strutture - 25

VOcE dI cAPITOLATO

Realizzazione di intonaco armato per prevenire rotture fragili della partizione, mediante l’applicazione di una rete zincata filo 2 mm, maglia 50x50 mm. Sono compresi: la spicconatura e rimozione dell’intonaco; la pulitura degli elementi murari da polvere e altro; l’abbondante lavaggio della superficie muraria; la posa in opera della rete zincata opportunamente distanziata dal fondo e legata ai ferri preventivamente ammorsati nel supporto; i tagli, gli sfridi, le piegature e le sovrapposizioni della rete; l’applicazione a spruzzo di intonaco con malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC – tipo KERABUILD® ECO FIX di Kerakoll S.p.A. – di spessore minimo cm 2 per lato di parete; la rifinitura a frattazzo. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Conteggiato a misura effettiva.

IncIdEnZA mATERIALE (considerando esclusivamente KERABUILd® EcO FIX)

Resa KERABUILD® ECO FIX: 15 kg/m2 per cm di spessore (ipotizz. 2 cm di spessore per lato di parete: 30 kg/m2 di KERABUILD® ECO FIX).

InTERVEnTO cOn RETE ELETTROSALdATA PER PREVEnIRE ROTTURE FRAGILI nELLE PARTIZIOnI

“LInEE GUIdA PER LA RIPARAZIOnE E IL RAFFORZAmEnTO dI ELEmEnTI STRUTTURALI, TAmPOnATURE E PARTIZIOnI” (paragrafi 4.2.3) dipartimento di Protezione civile – ReLUIS (AGOSTO 2009)

PREScRIZIOnE

1. Preparazione del supporto. Provvedere alla demolizione e alla rimozione dell’intonaco esistente e di tutte le parti inconsistenti o incoerenti. Provvedere, poi, alla depolverizzazione dei supporti ed effettuare infine un lavaggio con acqua a bassa pressione di tutte le superfici interessate.

2. Posa in opera di rete di armatura. Applicare su entrambi i lati della partizione e per l’intero sviluppo superficiale, esclusi ovviamente i vani, idonea rete fissata e distanziata opportunamente dal supporto.

3. Realizzazione dell’intonaco. Bagnare le superfici e realizzare l’intonaco mediante KERABUILd® EcO FIX, malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC. L’applicazione di KERABUILd® EcO FIX avverrà mediante macchina spruzzatrice, negli spessori previsti dal progetto e nel rispetto delle corrette tecniche applicative. L’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento della rete di armatura nella malta. Terminata l’applicazione si procederà alla staggiatura e alla rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore.

4. Completare il ciclo dell’intonaco mediante rasanti e pitture della linea Kerakoll S.p.A.

VOcE dI cAPITOLATO

Realizzazione di intonaco armato per prevenire rotture fragili della partizione, mediante l’applicazione di opportuna rete elettrosaldata. Sono compresi: la spicconatura e rimozione dell’intonaco; la pulitura degli elementi murari da polvere e altro; l’abbondante lavaggio della superficie muraria; la posa in opera della rete opportunamente distanziata dal fondo e legata ai ferri preventivamente ammorsati nel supporto; i tagli, gli sfridi, le piegature e le sovrapposizioni della rete; l’applicazione a spruzzo di intonaco con malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC – tipo KERABUILD ECO FIX di Kerakoll S.p.A. – nello spessore previsto dal progetto su ambo i lati di parete; la rifinitura a frattazzo. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Conteggiato a misura effettiva.

IncIdEnZA mATERIALE (considerando esclusivamente KERABUILd® EcO FIX)

Resa KERABUILD® ECO FIX: ≈ 15 kg/m2 per cm di spessore (ipotizz. 2 cm di spessore ≈ 30 kg/m2 di KERABUILD® ECO FIX per lato di parete).

Parete da rinforzare, dopo aver rimosso l’intonaco esistente.1 2

Posa in opera di idonea rete fissata e distanziata dal supporto, interposta nello strato di malta KERABUILD® ECO FIX.

Fissaggio rete armatura aggiuntiva. Esecuzione intonaco collaborante con KERABUILD® ECO FIX.43

(immagini grafiche tratte da: “LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI”)

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9InGHISAGGI

26 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 9) Inghisaggi Edifici in conglomerato cementizio armato - 9) Inghisaggi - 27

1 2 3

FISSAGGIO E AncORAGGIO dI ELEmEnTI mETALLIcI In ELEmEnTI dI STRUTTURE In cALcESTRUZZO ARmATO, QUALI TIRAnTI, PIASTRE, RIEmPImEnTI dI SOTTOmURAZIOnI, mAccHInARI, STRUTTURE PREFABBRIcATE; InGHISAGGIO dI BARRE dI ARmATURA. REALIZZAZIOnE dI ELEmEnTI dI APPOGGIO In cALcESTRUZZO cOLLEGATI A PIASTRE dI AccIAIO

PREScRIZIOnE

1. Preparazione dei supporti. Eliminare dalla superficie del basamento, mediante idonea attrezzatura meccanica, il calcestruzzo ammalorato e l’eventuale lattime di boiacca. Si procederà quindi alla pulizia sia del substrato, sia delle superfici metalliche da ancorare, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice. Una volta posizionata definitivamente la struttura in acciaio, realizzare dei casseri impermeabili (e trattati con disarmante); questi dovranno essere opportunamente fissati al suolo e puntellati, onde evitare ribaltamenti causati dalla malta. Bagnare, infine, fino “a rifiuto” il calcestruzzo del basamento, provvedendo a rimuovere l’acqua libera in eccesso.

2. colatura della geomalta. La realizzazione dell’elemento di appoggio in calcestruzzo, collegato alla piastra di acciaio, avverrà mediante GEOLITE® mAGmA (o GEOLITE® mAGmA 20, nel caso ci sia necessità di rapida messa in servizio), geomalta minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a presa normale (60 min.), a base di geolegante a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l’ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating® Eco 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e il consolidamento e dalla EN 1504-6 per l’ancoraggio. Procedere con il colaggio di GEOLITE® mAGmA, con continuità e senza alcuna interruzione: al fine di favorire la fuoriuscita di aria, colare la geomalta da uno solo dei lati della piastra, verificando che fuoriesca dal lato opposto. Curare la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore.

VOcE dI cAPITOLATO

Fissaggio e ancoraggio di elementi metallici in strutture in calcestruzzo armato, quali tiranti, piastre, riempimenti di sottomurazioni, macchinari, strutture prefabbricate, mediante applicazione per colaggio di geomalta minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a base di geolegante a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l’ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating® Eco 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e il consolidamento e dalla EN 1504-6 per l’ancoraggio – tipo GEOLITE® MAGMA di Kerakoll S.p.A. (o GEOLITE® MAGMA 20 nel caso in cui ci sia necessità di una rapida messa in servizio) – previa bagnatura a rifiuto del calcestruzzo esistente. È compreso quanto occorre per dare il lavoro finito.

IncIdEnZA mATERIALI (considerando esclusivamente GEOLITE® mAGmA)

Resa GEOLITE® MAGMA: ≈ 20 kg/m2 per cm di spessore

 

 

 Pilastro in acciaio con piastra flangiata ancorata al basamento in calcestruzzo.

Casseratura e colaggio della geomalta colabile GEOLITE®

MAGMA.Scasseratura e risultato finale del riempimento del sotto-piastra con GEOLITE® MAGMA.

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10InTOnAcO ARmATO PER

RInFORZO TAmPOnATURE

28 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 10) Intonaco armato per rinforzo tamponature Edifici in conglomerato cementizio armato - 10) Intonaco armato per rinforzo tamponature - 29

1 2

VOcE dI cAPITOLATO

Realizzazione di intonaco armato per prevenire rotture fragili della partizione, mediante l’applicazione di una rete zincata filo 2 mm, maglia 50x50 mm. Sono compresi: la spicconatura e rimozione dell’intonaco; la pulitura degli elementi murari da polvere e altro; l’abbondante lavaggio della superficie muraria; la posa in opera della rete zincata opportunamente distanziata dal fondo e legata ai ferri preventivamente ammorsati nel supporto; i tagli, gli sfridi, le piegature e le sovrapposizioni della rete; l’applicazione a spruzzo di intonaco con malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC – tipo KERABUILD® ECO FIX di Kerakoll S.p.A. – di spessore minimo cm 2 per lato di parete; la rifinitura a frattazzo. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Conteggiato a misura effettiva.

IncIdEnZA mATERIALE (considerando esclusivamente KERABUILd® EcO FIX)

Resa KERABUILD® ECO FIX: 15 kg/m2 per cm di spessore (ipotizz. 2 cm di spessore per lato di parete: 30 kg/m2 di KERABUILD® ECO FIX).

InTERVEnTO mEdIAnTE InTOnAcO ARmATO cOn RETE In FIBRA dI VETRO-ARAmIdE AnTIALcALInO APPRETTATA PER RInFORZO dI TAmPOnATURE E TRAmEZZATURE

PREScRIZIOnE

1. Preparazione del supporto. Provvedere alla demolizione e alla rimozione dell’intonaco esistente e di tutte le parti inconsistenti o incoerenti. Provvedere poi alla depolverizzazione dei supporti ed effettuare un lavaggio con acqua a bassa pressione di tutte le superfici interessate.

2. Realizzazione dell’intonaco armato con rete in fibra di vetro. Bagnare le superfici e realizzare un primo strato di intonaco, avente spessore di ≈ 6 mm, mediante KERABUILd® EcO FIX, malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC. Si procederà inizialmente, come già descritto, alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e, come detto, alla bagnatura “a rifiuto” fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. L’applicazione di KERABUILd® EcO FIX avverrà a mano o mediante macchina spruzzatrice, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. Prima che la malta vada in presa, si procederà all’applicazione della rete in fibra di vetro-aramide alcali-resistente denominata RInFORZO ARV 100 (a maglia 15 x 18 mm, peso rete apprettata ca. 250 g/m2 ± 5%) con sormonti di 10 cm. Ad avvenuto indurimento del primo strato, si procederà infine alla realizzazione del secondo strato dell’intonaco, nuovamente realizzato mediante KERABUILd® EcO FIX, con spessore medio di circa 6 mm; l’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento totale della rete di armatura. Terminata l’applicazione si procederà alla staggiatura e alla rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore.

3. Completare il ciclo dell’intonaco mediante rasanti e pitture della linea Kerakoll S.p.A.

VOcE dI cAPITOLATO

Intervento di rinforzo di tramezzature con malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC – tipo KERABUILD® ECO FIX di Kerakoll S.p.A. – e rete bilanciata in fibra di vetro-aramide alcali-resistente – tipo RINFORZO ARV 100 di Kerakoll S.p.A. Nel prezzo è compreso la rimozione dell’intonaco esistente, la depolverizzazione delle superfici e successivo lavaggio a bassa pressione, l’applicazione del primo strato di malta cementizia s = mm 6, l’applicazione della rete in fibra di vetro (con sormonti di 10 cm), l’applicazione del secondo strato di malta cementizia s = mm 6 sull’intera superficie della fibra di vetro. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Conteggiato a misura effettiva.

IncIdEnZA mATERIALI (considerando esclusivamente KERABUILd® EcO FIX e RInFORZO ARV 100)

Resa KERABUILD® ECO FIX: ≈ 15 kg/m2 per cm di spessore (ipotizz. 1,2 cm di spessore: ≈ 18 kg/m2 di KERABUILD® ECO FIX)

Larghezza rete RINFORZO ARV 100: 1 m - resa ≈ 1,10 m/m2

(immagini grafiche tratte da: “LINEE GUIDA PER LA RIPARAZIONE E IL RAFFORZAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, TAMPONATURE E PARTIZIONI”)

Parete da rinforzare, dopo la rimozione dell’intonaco esistente.

Posa in opera della rete RINFORZO ARV 100, interposta nello strato di malta KERABUILD® ECO FIX.

3Applicazione KERABUILD® ECO FIX.

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11RIPRISTInO

mIcROLESIOnI mURATURE

30 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 11) Ripristino microlesioni murature Edifici in conglomerato cementizio armato - 11) Ripristino microlesioni murature - 31

RISPRISTInO dI LESIOnI SU PARAmEnTI mURARI In STRUTTURE InTELAIATE In c.A.

PREScRIZIOnE

1. Apertura della lesione mediante l’impiego di idonea attrezzatura e asportazione delle parti di muratura frantumate e/o incoerenti fino al raggiungimento di uno strato stabile e coeso; si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con acqua in pressione, e alla bagnatura “a rifiuto” fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie, prima dell’applicazione degli strati successivi; l’operazione della bagnatura va sempre effettuata prima della posa in opera di ogni strato di materiale.

2. Riempimento della lesione mediante GEOLITE® 40, geomalta minerale certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa semirapida (40 min.), a base di geolegante e zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® Eco 4, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e la rasatura e dalla EN 1504-2 per la protezione delle superfici. La particolare granulometria della malta, altamente fine, consente il perfetto riempimento anche delle cavità più esigue, mediante semplice pressione dello strumento di lavoro

3. Rifacimento di intonaco parziale (dell’eventuale rappezzo effettuato) o totale (nel caso in cui si sia effettuata la stonacatura dell’intero paramento murario), bagnando le superfici e realizzando un primo strato di intonaco, avente spessore di ≈ 6 mm, mediante KERABUILd® EcO FIX, malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC. L’applicazione di KERABUILd® EcO FIX avverrà a mano nel rispetto delle corrette tecniche applicative.Si procederà pertanto, prima dell’indurimento della malta, all’applicazione della rete di rinforzo della rete in fibra di vetro-aramide alcali-resistente denominata RInFORZO ARV 100 (a maglia 15x18 mm, peso rete apprettata ≈ 250 g/m2 ± 5%) con sormonti di 10 cm. Si procederà infine alla realizzazione del secondo strato dell’intonaco, nuovamente realizzato mediante KERABUILd® EcO FIX, con spessore medio di circa 6 mm; l’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento totale della rete di armatura. Terminata l’applicazione si procederà alla staggiatura e alla rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore.

4. Rasatura totale dell’intero paramento murario mediante RASOBUILd® EcO TOP FInO, rasante tecnico tixotropico a tecnologia superiore di colore bianco o grigio a base cementizia, idoneo per applicazioni in interno ed esterno; è particolarmente idoneo per rasature su vecchi rivestimenti plastici ancorati, rivestimenti in mosaico vetroso stabili, malte cementizie stagionate e calcestruzzo prefabbricato o gettato in opera. La totale rasatura del paramento murario consente un efficace livellamento della superficie, garantendo anche un’opportuna protezione a fronte delle microfessure sull’intonaco, potenziali fonti di assorbimento di acqua meteorica.

5. decorazione e protezione finale mediante pitture o intonachini colorati della linea Kerakoll S.p.A.

VOcE dI cAPITOLATO

Stuccatura di lesioni e conseguente ripristino degli intonaci. Sono compresi: la spicconatura e rimozione dell’intonaco, per ≈ 25 cm in entrambi i lati della lesione (totale ≈ 50 cm); la pulizia dei supporti interessati; l’apertura delle fessurazioni; la stuccatura della lesione eseguita con geomalta minerale certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa semi-rapida (40 min.), a base di geolegante e zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® Eco 4, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e la rasatura e dalla EN 1504-2 per la protezione delle superfici – tipo GEOLITE® 40 della Kerakoll S.p.A.; la bagnatura delle superfici da trattare; la ripresa dell’intonaco, realizzando un primo strato, avente spessore di circa 6 mm, malta premiscelata minerale eco-compatibile, monocomponente, a reattività pozzolanica, ad elevata duttilità, tixotropica, Zero Crack Risk, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-3, per malte di Classe R2, di tipo CC e PCC – tipo KERABUILD® ECO FIX di Kerakoll S.p.A.; successiva applicazione, prima dell’indurimento della malta, di rete in fibra di vetro-aramide alcali-resistente di rinforzo interposta, a maglia 15x18 mm, peso rete apprettata ≈ 250 g/m2 ± 5% – tipo RINFORZO ARV 100 della Kerakoll S.p.A.; realizzazione del secondo strato di intonaco, sempre realizzato mediante KERABUILD® ECO FIX, con spessore medio di circa 6 mm; l’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento totale della rete di armatura. Staggiatura e rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore; rasatura finale mediante rasante tecnico tixotropico a tecnologia superiore di colore bianco o grigio a base cementizia – tipo RASOBUILD® ECO TOP FINO della Kerakoll S.p.A., previa bagnatura del supporto, applicato in due mani; decorazione finale mediante pittura della linea Kerakoll, non compresa nella presente voce; il carico, il trasporto e lo scarico a rifiuto del materiale di risulta, fino a qualsiasi distanza. È inoltre compreso quanto altro occorre per dare l’opera finita.

IncIdEnZA mATERIALI (considerando esclusivamente GEOLITE® 40, KERABUILd® EcO FIX, RASOBUILd® EcO TOP FInO, RInFORZO ARV 100)

Resa GEOLITE® 40: ≈ 17,5 kg/m2 per cm di spessore

Resa KERABUILD® ECO FIX: ≈ 15 kg/m2 per cm di spessore

Resa RASOBUILD® ECO TOP FINO: ≈ 1,3 kg/m2 per mm di spessore

Larghezza rete RINFORZO ARV 100: 1 m - resa ≈ 1,1 m/m2

Esempio di fessurazione creatasi, a seguito di evento sismico, tra elemento rigido in c.a. e tamponatura.

Apertura delle lesioni mediante idonea attrezzatura meccanica (lesione verificatesi al centro della parete).

Bagnatura del supporto da trattare. Riempimento della fessura mediante geomalta GEOLITE® 40.41 2 3

Realizzazione di intonaco o di rappezzo di intonaco mediante KERABUILD® ECO FIX con RINFORZO ARV 100 integrato.

Rasatura finale dell’intervento mediante due mani di RASOBUILD® ECO TOP FINO.

5 6

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12RIPRISTInO

mIcROLESIOnI mURATURE

32 - Edifici in conglomerato cementizio armato - 11) Ripristino microlesioni murature Edifici in conglomerato cementizio armato - 11) Ripristino microlesioni murature - 33

1 2 3

RASATURA ARmATA PER LA cOnTInUITà ESTETIcA In PARETI InTERnE mEdIAnTE mALTA ORGAnIcA

PREScRIZIOnE

1. Preparazione del supporto. Eventuali parti friabili e non perfettamente ancorate, come residui di gesso o lattime di cemento e disarmante, vecchie vernici o residui di colla, vanno opportunamente rimossi. I supporti in legno o agglomerati legnosi necessitano in genere di una carteggiatura.

2. Rasatura armata. RASOBUILd® EcO STUccO RP, rasante organico minerale eco-compatibile per stuccature e rasature ad elevata flessibilità e aspetto finale completamente liscio, ideale nel Green Building, privo di solventi, è pronto all’uso e non necessita di preparazione. Rimescolare prima dell’uso: la pasta deve risultare omogenea, consistente e senza grumi. Il prodotto non utilizzato può essere conservato per un successivo impiego richiudendo ermeticamente la confezione con il coperchio originale. RASOBUILd® EcO STUccO RP si stende su sottofondo asciutto e pulito con spatola metallica in strati sottili (massimo 1- 2 mm per mano). Procedere quindi all’inserimento, quando la malta è ancora fresca, del RInFORZO V 50, rete di armatura in fibra di vetro alcali resistente, idonea per il rinforzo di rasature su intonaci (maglie 4,2 x 4,8 mm; peso ≈ 160 g/m2). RInFORZO V 50 incrementa le prestazioni di elasticità, compattezza e resistenza alle più critiche temperature d’esercizio; elimina i problemi di crepe o fessurazioni dovute ad alterazioni dinamiche. Le eventuali sovrapposizioni saranno di minimo 10 cm. Concludere la rasatura procedendo con la seconda mano di RASOBUILd® EcO STUccO RP, ricomprendo totalmente la rete d’armatura interposta, attendendo, tuttavia, il completo essiccamento dello strato precedente.

3. decorazione e protezione finale mediante pitture o intonachini colorati della linea Kerakoll S.p.A.

VOcE dI cAPITOLATO

Rasatura armata per interno. Rasatura armata per recupero di parti interne interessate da lesioni di intonaco eseguite con l’applicazione dei seguenti materiali, previa asportazione di parti friabili e non perfettamente ancorate, come residui di gesso o lattime di cemento e disarmante, vecchie vernici o residui di colla: 1) su sottofondo asciutto e pulito, applicazione di prima mano di malta di armatura organica – tipo RASOBUILD® ECO STUCCO RP della Kerakoll S.p.A., data a mano con spatola metallica; 2) inserimento di rete di armatura resistente agli alcali maglia 4,2 x 4,8 mm ad alta resistenza anche alle dilatazioni di piccola entità con peso di ≈ 160 g/m2 – tipo RINFORZO V 50 della Kerakoll S.p.A. – applicata con sovrapposizione minima di cm 10; 3) quando la prima mano di malta risulterà totalmente essiccata, procedere con la seconda mano di malta di armatura organica – tipo RASOBUILD® ECO STUCCO RP della Kerakoll S.p.A., data a mano con spatola metallica, a completo ricoprimento della rete d’armatura interposta.

IncIdEnZA mATERIALI (considerando esclusivamente RASOBUILd® EcO STUccO RP e RInFORZO V 50)

Resa RASOBUILD® ECO STUCCO RP: ≈ 1,8 kg/m2 per mm di spessore

Larghezza rete RINFORZO V 50: 1 m - resa ≈ 1,1 m/m2

Realizzazione di prima mano mediante RASOBUILD® ECO STUCCO RP, su fondo asciutto, pulito e privo di parti friabili e non perfettamente ancorate.

Quando la malta è ancora fresca, procedere con l’interposizione di rete d’armatura in fibra di vetro alcali-resistente RINFORZO V 50.

Ad essicazione avvenuta, applicare seconda mano di RASOBUILD® ECO STUCCO RP, a totale ricoprimento della rete d’armatura interposta.

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KERAKOLL Spavia dell’Artigianato, 9 – 41049 Sassuolo (MO) Italia

Tel. +39 0536 816 511 – Fax +39 0536 816 581 [email protected] www.kerakoll.com

MKT

-TEC

cod

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