Sistema solare - GAL - Gruppo Astrofili Lomellini · 3 • Il Sole è una stella di tipo spettrale...

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1 S S S i i i s s s t t t e e e m m m a a a s s s o o o l l l a a a r r r e e e Introduzione Raffigurazione in scala delle dimensioni del Sole , degli otto pianeti del sistema (nell'ordine: Mercurio , Venere , Terra , Marte , Giove , Saturno , Urano e Nettuno ) e del pianeta nano Plutone . Il corpo astronomico principale del sistema solare è il Sole . Secondo la nuova definizione di pianeti del 24 agosto 2006 attorno al Sole ruotano otto pianeti, qui elencati in ordine crescente di distanza: Mercurio ; Venere ; Terra (con un satellite, la Luna ); Marte (con 2 satelliti naturali ); Giove (con 63 satelliti naturali ); Saturno (con 42 satelliti naturali ); Urano (con 21 satelliti naturali ); Nettuno (con 11 satelliti naturali ). Oltre a questi, vi sono tre pianeti nani : Cerere , Plutone e 2003 UB 313 (noto tramite la sua designazione provvisoria , in attesa di ricevere un nome definitivo). Un pianeta nano non è necessariamente più piccolo di un pianeta normale: è però troppo piccolo per aver ripulito la propria orbita da altri corpi di dimensioni significative. I pianeti nani sin qui catalogati dall'Unione Astronomica Internazionale, infatti, condividono le proprie orbite con centinaia di altri oggetti (nel caso di Cerere , forse con milioni). Vi sono una dozzina di corpi orbitanti distanti quanto o più Plutone abbastanza grandi da aspirare alla qualifica di pianeta nano, e il loro status sarà deciso nel futuro.

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SSSiiisssttteeemmmaaa sssooolllaaarrreee Introduzione

Raffigurazione in scala delle dimensioni del Sole, degli otto pianeti del sistema (nell'ordine: Mercurio, Venere, Terra,

Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno) e del pianeta nano Plutone.

Il corpo astronomico principale del sistema solare il Sole. Secondo la nuova definizione di pianeti

del 24 agosto 2006 attorno al Sole ruotano otto pianeti, qui elencati in ordine crescente di distanza:

Mercurio;

Venere;

Terra (con un satellite, la Luna);

Marte (con 2 satelliti naturali);

Giove (con 63 satelliti naturali);

Saturno (con 42 satelliti naturali);

Urano (con 21 satelliti naturali);

Nettuno (con 11 satelliti naturali).

Oltre a questi, vi sono tre pianeti nani: Cerere, Plutone e 2003 UB313 (noto tramite la sua

designazione provvisoria, in attesa di ricevere un nome definitivo). Un pianeta nano non

necessariamente pi piccolo di un pianeta normale: per troppo piccolo per aver ripulito la propria

orbita da altri corpi di dimensioni significative. I pianeti nani sin qui catalogati dall'Unione

Astronomica Internazionale, infatti, condividono le proprie orbite con centinaia di altri oggetti (nel

caso di Cerere, forse con milioni).

Vi sono una dozzina di corpi orbitanti distanti quanto o pi Plutone abbastanza grandi da aspirare

alla qualifica di pianeta nano, e il loro status sar deciso nel futuro.

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Moti planetari

Il movimento di ogni pianeta avviene lungo una linea chiusa di forma approssimativamente ellittica

detta orbita. Il piano su cui avviene il moto di rivoluzione della Terra detto piano dell'eclittica, e

su di esso giacciono approssimativamente le orbite di tutti gli altri pianeti del sistema solare.

Classificazione planetaria

I quattro pianeti interni presentano una struttura essenzialmente rocciosa e sono detti pianeti

terrestri. I quattro esterni sono di tipo gioviano, e sono detti giganti gassosi: sono caratterizzati da

massa molto maggiore e sono molto pi ricchi di elementi leggeri, come idrogeno ed elio, in buona

parte allo stato fluido. Ci dovuto alle basse temperature e soprattutto alla minore intensit del

vento solare, che ha impedito a tali elementi di sfuggire nello spazio.

Pianeti nani e oggetti minori

Tra Marte e Giove si trova la cosiddetta fascia principale degli asteroidi, composta da milioni di

oggetti rocciosi caratterizzati da orbite pi o meno variabili. Fra di essi, Cerere attualmente

ritenuto l'unico a presentare un equilibrio idrostatico (ovvero una forma sferoidale) e a meritarsi la

qualifica di pianeta nano.

Oltre Nettuno si stende un'altra fascia di asteroidi, la fascia di Kuiper, la cui densit effettiva

sconosciuta. Ancora pi fuori, tra 20000 e 100000 UA di distanza dal Sole, si trova l'ipotizzata nube

di Oort, ritenuta il luogo d'origine delle comete.

Altri oggetti

Il sistema solare comprende altri corpi come i satelliti, che orbitano attorno ai pianeti, e le comete,

che ruotano attorno al Sole ed hanno un'orbita molto eccentrica e piani orbitali di solito molto

inclinati rispetto all'eclittica. Sono presenti anche polveri e gas molto rarefatto concentrati attorno

all'eclittica, che diffondono la radiazione solare dando origine alla luce zodiacale.

Oggetti del sistema solare

I diversi oggetti che sono presenti nel sistema solare sono divisi in molte categorie. In anni recenti,

queste categorie sono risultate meno distinte l'una dall'altra di quello che si credeva.

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Il Sole una stella di tipo spettrale G2 che contiene il 99,86% della massa del sistema.

I pianeti del sistema solare sono i primi otto di quelli tradizionali: Mercurio, Venere, Terra,

Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. L'ultimo pianeta tradizionale, Plutone, stato

riclassificato tra i pianeti nani.

I pianeti nani sono per adesso quattro: Cerere, Plutone, Caronte e 2003 UB313. Non escluso

che numerosi asteroidi oltre Nettuno rientrino a far parte di questa categoria nel prossimo

futuro.

o Gli oggetti di dimensione apprezzabile che orbitano attorno a questi pianeti sono

satelliti naturali. Vedi l'articolo a loro dedicato per una lista completa.

o Polvere e altre piccole particelle che orbitano attorno a questi pianeti formano gli

anelli planetari.

o Attorno alla Terra orbitano dei rifiuti spaziali di origine artificiale.

o I planetesimi, da cui i pianeti si formarono in origine, sono piccoli corpi che

esistevano durante i primi anni del sistema solare. Si pensa che tutti siano stati

incorporati in pianeti o espulsi. Il nome talvolta utilizzato per gli asteroidi e le

comete in generale, o per gli asteroidi sotto i 10 km di diametro.

Gli asteroidi sono oggetti pi piccoli dei pianeti che si trovano, all'incirca, all'interno

dell'orbita di Giove, e sono composti in modo significativo da materiali non volatili. Sono

divisi in gruppi asteroidali e in famiglie di asteroidi, in base alle loro specifiche

caratteristiche orbitali.

o I satelliti asteroidali sono asteroidi che orbitano attorno ad asteroidi pi grandi. Non

sono cos ben definite come le lune planetarie, e a volte sono grandi quanto il loro

asteroide primario.

o Gli asteroidi Troiani si trovano nei punti Lagrangiani L4 o L5 di Giove, e a volte il

termine usato per asteroidi che si trovino in ogni punto Lagrangiano di ogni

pianeta.

o I meteoroidi sono asteroidi grandi quanto un masso o meno, fino a quelli grandi

come particelle di polvere.

Le comete sono composte pi che altro da ghiacci volatili e hanno orbite molto eccentriche,

con un periastro all'interno delle orbite dei pianeti interni e un apoastro oltre Plutone, anche

se esistono comete di corto periodo pi vicine. Le vecchie comete hanno avuto i loro

materiali volatili spazzati via dal calore solare e vengono catalogate come asteroidi. Alcune

comete con orbite iperboliche potrebbero avere origine da fuori del sistema solare.

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I Centauri sono corpi ghiacciati simili a comete che hanno orbite meno eccentriche, in modo

da restare nella regione tra Giove e Nettuno.

Gli oggetti transnettuniani sono corpi ghiacciati il cui raggio orbitale medio si trova oltre

Nettuno. Sono ulteriormente suddivisi:

o gli oggetti della fascia di Kuiper hanno orbite comprese tra 30 e 50 UA. Si pensa che

siano all'origine delle comete di corto periodo. Plutone e gli oggetti della fascia di

Kuiper con orbita simile a quella di Plutone sono chiamati Plutini. I rimanenti

oggetti della fascia di Kuiper sono classificati come Cubewani nella parte centrale.

o gli oggetti della nube di Oort, al momento solo ipotetica, hanno orbite comprese tra

50.000 e 100.000 UA. Si pensa che questa regione sia all'origine delle comete di

lungo periodo.

o L'oggetto recentemente scoperto Sedna, con un'orbita altamente ellittica che si

estende da 76 a 850 UA, non rientra in alcuna categoria, ma i suoi scopritori

argomentano che dovrebbe essere considerato parte della nube di Oort.

Piccole quantit di polvere sono presenti in tutto il sistema solare e sono responsabili per il

fenomeno della luce zodiacale. Una parte della polvere probabilmente polvere interstellare

proveniente da fuori del sistema solare.

Origine ed evoluzione del sistema solare

Si pensa che il sistema solare, al pari degli altri sistemi planetari, si sia formato dallo stesso

processo di formazione stellare che ha dato origine al Sole.

La teoria pi accreditata sostiene che gli oggetti di un sistema planetario si siano sviluppati a partire

dal disco protoplanetario che circondava il Sole: dapprima il materiale si aggreg in planetesimi del

diametro di qualche chilometro, e quindi questi si sono uniti tramite impatti a formare i pianeti. Il

calore del Sole imped ai pianeti pi interni di trattenere gli elementi pi leggeri, e questi risultarono

quindi rocciosi. All'esterno, in un ambiente pi freddo, i pianeti giganti poterono accumulare

moltissimo materiale leggero. Una volta calmatasi la furia degli impatti iniziali, il sistema solare

sarebbe rimasto pi o meno statico, tranne un costante processo di craterizzazione a carico di tutti

gli oggetti non protetti da atmosfere a causa degli impatti con asteroidi vaganti.

Le recenti scoperte sui sistemi planetari esterni, con giganti gassosi posizionati sia vicino che

lontano dalla loro stella, e spesso su orbite ellittiche, hanno messo un po' in crisi questo modello,

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specialmente sul punto della separazione tra pianeti terrestri e giganti gassosi. Il modello che terr

conto di questi fenomeni sar probabilmente pi complicato.

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Orbita del sistema solare

Il sistema solare fa parte della galassia Via Lattea, una galassia spirale con un diametro di circa

100.000 anni luce che contiene circa 300 miliardi di stelle. Il Sole una di queste stelle, ed una

perfetta stella "media".

Le stime pi recenti pongono il sistema solare ad una distanza compresa tra 25.000 e 28.000 anni

luce dal centro della galassia. Esso gli orbita attorno ad una velocit di 220 chilometri al secondo, e

completa un'orbita ogni 226 milioni di anni.

Il sistema solare sembra avere un'orbita molto inusuale: quasi perfettamente circolare, ed quasi

alla distanza esatta alla quale la velocit orbitale uguale alla velocit delle onde di compressione

che formano i bracci di spirale della galassia. In questo modo, il sistema solare sembra essere

rimasto in mezzo ai bracci di spirale, senza finirci in mezzo, per la gran parte della durata della vita

sulla Terra. I bracci di spirale sono pi densi di giovani stelle, molte delle quali esplodono come

supernovae e sterilizzano letteralmente un grande volume di spazio attorno a loro con radiazioni

energetiche. L'orbita del sistema solare sembra aver contribuito alla vita sulla Terra, nel senso di

averla salvaguardata da simili eventi catastrofici.

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Esplorazione del sistema solare

Il sistema solare stato esplorato a partire dagli anni sessanta prevalentemente da sonde

automatiche. L'unico corpo celeste direttamente esplorato dall'uomo la Luna.

Mercurio Mercurio il primo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal

Sole. Si tratta di un pianeta terrestre di dimensioni modeste, con un

diametro inferiore alla met di quello terrestre; appare pesantemente

craterizzato, anche a causa della mancanza di un'atmosfera apprezzabile

che possa attutire gli impatti meteorici, e per questo il suo aspetto ricorda

da vicino quello della Luna.

Il suo nome deriva da quello dell'omonima divinit romana; il suo

simbolo astronomico () consiste di una rappresentazione stilizzata del

caduceo del dio. Nelle culture dell'Estremo Oriente il pianeta designato

come l'astro dell'acqua (), uno dei cinque elementi fondamentali.

Il pianeta sprovvisto di anelli e satelliti naturali.

Cenni storici

Si tratta del pianeta pi vicino al sole, di non semplicissima osservazione, ma comunque gi noto

alle popolazioni antiche, come Egizi, Cinesi, Sumeri (terzo millennio a.C.). Le difficolt

nell'individuarlo dipendono dalla piccola distanza dal Sole, che ne disturba sempre la visione

durante il crepuscolo o poco prima dell'alba. I Sumeri lo chiamavano Ubu-idim-gud-ud; i

Babilonesi, che ci hanno tramandato la prima osservazione dettagliata dei pianeti, utilizzavano i

nomi gu-ad o gu-utu.

I Greci assegnarono a Mercurio due nomi: Apollo, la stella del mattino, ed Hermes, la stella della

sera. La realizzazione del fatto che si trattasse di un unico pianeta attribuita a Pitagora. Sempre per

via delle grandi difficolt osservative, fino al '900 era opinione comune che in realt esistesse un

altro pianeta ancora pi vicino al Sole di Mercurio, Vulcano, in seguito identificato con lo stesso

corpo celeste.

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Pi recentemente, nel 1631 Pierre Gassendi fu il primo ad osservare un transito di Mercurio innanzi

al Sole, secondo le previsioni fornite da Giovanni Keplero. Nel 1639 Giovanni Battista Zupi,

utilizzando un telescopio, scopr le fasi di Mercurio, analoghe a quelle di Venere e della Luna.

Questo forn la prova definitiva che Mercurio orbita intorno al Sole.

Solo negli anni Sessanta dello scorso secolo, grazie alle osservazioni radio e radar, si calcolato

con precisione il periodo di rotazione del pianeta, che prima si pensava uguale a quello di

rivoluzione.

Mercurio stato visitato per la prima volta nel 1974-75 dalla sonda statunitense Mariner 10, che ha

inviato a terra fotografie registrate nel corso di tre successivi sorvoli.

Osservazione da Terra

Trattandosi di un pianeta interno rispetto alla Terra, Mercurio appare sempre molto vicino al Sole

(la sua elongazione massima di 28,3), al punto che i telescopi terrestri possono osservarlo solo di

rado. La sua magnitudine apparente oscilla tra -0,4 e +5,5 a seconda della sua posizione rispetto alla

Terra e al Sole.

Durante il giorno la luminosit solare impedisce ogni osservazione, e l'osservazione diretta

possibile solamente subito dopo il tramonto, sull'orizzonte ad ovest, oppure poco prima dell'alba

verso est. Inoltre l'estrema brevit del suo moto di rivoluzione (solamente 88 giorni) ne permette

l'osservazione solamente per pochi giorni consecutivi, dopo di che il pianeta si rende inosservabile

da Terra.

Come nel caso della Luna e di Venere, anche nel caso di Mercurio visibile, da Terra, un ciclo

delle fasi, sebbene con strumenti amatoriali sia abbastanza difficoltoso rendersene conto.

Parametri orbitali L'orbita di Mercurio risulta essere ellittica solo in prima

approssimazione; infatti soggetta alla precessione del perielio,

effetto che mise in difficolt gli astronomi del XIX secolo. Esso

risulta spiegabile al momento attuale solo tramite la teoria della

relativit generale, che proprio su questo fenomeno ha avuto uno

dei suoi banchi di prova. Mercurio si muove su un'orbita di

eccentricit 0,2056, a una distanza dal Sole compresa fra 46 e 69

milioni di km, con un valore medio di 58 milioni di km

(rispettivamente 0,307, 0,466 e 0,387 unit astronomiche). Il periodo siderale di Mercurio di 88

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giorni, mentre il periodo sinodico di 115,9 giorni. Il piano orbitale inclinato sull'eclittica di

7.L'orbita di Mercurio. soggetta a variazioni dovute alle perturbazioni da parte degli altri pianeti;

il fenomeno particolarmente studiato e conosciuto per quanto riguarda il moto della linea degli

apsidi, che fornisce una delle prove sperimentali della teoria della relativit generale.

La velocit media siderale del pianeta pari a 48 km/s; si tratta della pi alta fra i pianeti del

sistema solare.

Atmosfera

Analogamente alla Luna, per via della sua bassa attrazione gravitazionale Mercurio sprovvisto di

atmosfera, fatta eccezione per esili tracce di gas probabilmente frutto dell'interazione del vento

solare con la superficie del pianeta. La composizione atmosferica stata determinata come segue:

potassio (31,7%), sodio (24,9%), ossigeno atomico (9,5%), argon (7,0%) elio (5,9%), ossigeno

molecolare (5,6%), azoto (5,2%), anidride carbonica (3,6%), acqua (3,4%), idrogeno (3,2%).

A causa dell'assenza di un meccanismo di distribuzione del calore ricevuto dal Sole e della sua

rotazione estremamente lenta, che espone lo stesso emisfero alla luce solare diretta per lunghi

periodi, l'escursione termica su Mercurio la pi elevata finora registrata nell'intero sistema solare;

l'emisfero illuminato raggiunge i 600 K (700 K nelle zone equatoriali), quello in ombra scende

spesso fino a 90 K.

Superficie Similmente alla Luna, il suolo mercuriano ampiamente

craterizzato a causa dei numerosi impatti di asteroidi che hanno

contrassegnato il suo passato e presenta bacini riempiti da vecchie

colate laviche, ancora evidenti a causa della mancanza quasi

assoluta di un'atmosfera. Alcuni crateri sono circondati da raggi. Si

esclude la presenza sul pianeta di placche tettoniche.

La ridotta distanza di Mercurio dal Sole e l'assenza di atmosfera lo rendono un pianeta con una

grande escursione termica, con temperature superiori a 350 nella zona esposta al sole, mentre nella

parte in ombra arrivano a -170.

L'insolazione media della superficie mercuriana pari a circa 6 volte e mezzo quella della Terra; la

costante solare ha un valore di 9,13 kW/m.

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Nomenclatura

Oltre ai crateri, le strutture pi importanti della superficie sono ampie zone pianeggianti, simili ai

mari della Luna. La maggiore di gran lunga Planitia Caloris (dal latino planitia, che significa

pianura).

Struttura interna

La densit di Mercurio, pari a 5,43 kg/dm, si discosta molto da quella lunare e, al contrario, molto

vicina a quella terrestre. Questo lascia supporre che, nonostante le somiglianze con la Luna, la

struttura interna del pianeta sia pi vicina a quella della Terra, con un nucleo particolarmente

massiccio (fino all'80% del raggio mercuriano) formato da elementi pesanti. L'idea di un nucleo

liquido di ferro-nichel avvalorata dalla presenza di un debole campo magnetico attorno al pianeta

(rilevato per la prima volta dal Mariner 10 e quantificato in un centesimo di quello terrestre). Il

campo rimane comunque difficilmente spiegabile, date le piccole dimensioni di Mercurio e la sua

moderata velocit di rotazione.

Si suppone che il nucleo sia circondato da un mantello e da una spessa crosta.

Esplorazione di Mercurio

La maggior parte delle informazioni da noi possedute su

Mercurio derivano dalla sonda spaziale Mariner 10, l'unico

veicolo spaziale ad averlo visitato finora. Concepito per

l'osservazione di Venere e Mercurio, il Mariner 10 venne

lanciato il 3 novembre 1973 e raggiunse il pianeta nel

1974. La sonda statunitense si avvicin fino ad alcune

centinaia di chilometri dal pianeta, trasmettendo circa 6000

fotografie e mappando il 40% della superficie mercuriana.

Per il 2009 invece prevista, da parte dell'ESA, la missione spaziale BepiColombo, cos battezzata

in onore dello scienziato, matematico e ingegnere Giuseppe Colombo (1920-1984), volta

esclusivamente all'esplorazione del pianeta pi interno.

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10

Curiosit

Sulla superficie di Mercurio l'accelerazione di gravit mediamente pari a 0,377 volte quella

terrestre. A titolo di esempio si potrebbe affermare che un uomo dalla massa di 70 kg che misurasse

il proprio peso su Mercurio facendo uso di una bilancia tarata sull'accelerazione di gravit terrestre

registrerebbe un valore pari a circa 26,4 kg.

Venere Venere il secondo pianeta del Sistema Solare

in ordine di distanza. Il suo simbolo

astronomico la rappresentazione stilizzata

della mano della dea Venere che sorregge uno

specchio (: ).

Venere non dotato di satelliti o anelli.

Cenni storici

Venere uno dei pianeti pi facilmente

individuabili nel cielo mattutino o serale e per

questo noto fin dall'antichit, quando era

chiamato Lucifero o Vespero come stella del mattino e Fosforus come stella della sera.

A dispetto del nome, gi dalle prime immagini inviate a Terra dalla sonda automatica russa Venera

si intuito che un fortissimo effetto serra rende la superficie desolata e inospitale. Solo nel 1993 la

sonda Magellano riuscita ad ottenere una soddisfacente cartografia del territorio, attraverso

avanzati sistemi radar.

Osservazione da Terra

Poich il pianeta si trova vicino al Sole, pu essere visto solo per breve tempo e nelle vicinanze del

Sole stesso: durante il giorno la luminosit solare lo nasconde, rendendolo visibile subito dopo il

tramonto (Vespero), sull'orizzonte ad ovest, oppure poco prima dell'alba (Lucifero) verso est.

Ha l'aspetto di una stella lucentissima, di colore giallo-biancastro. Le orbite del pianeta sono interne

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rispetto a quelle della Terra, quindi lo vedremo muoversi alternativamente a Est e a Ovest del Sole.

La sua elongazione (la distanza angolare tra un pianeta e il Sole) pu variare tra un valore massimo

a Ovest e un valore massimo a Est. Periodicamente passa davanti o dietro al Sole, entrando quindi

in "congiunzione": quando il passaggio avviene dietro, si ha una congiunzione superiore, quando

avviene davanti si ha una congiunzione inferiore.

Parametri orbitali

L'orbita di Venere quasi circolare e le variazioni della sua

elongazione massima sono dovute pi alla variazione della

distanza tra Terra e Sole che alla forma dell'orbita di Venere.

Queste misurano sempre un angolo compreso tra 45 e 47, dando

al pianeta una visibilit pi prolungata prima del sorgere del Sole o

dopo il tramonto. Quando l'elongazione massima, Venere pu

restare visibile per diverse ore.

L'eclittica sull'orizzonte il fattore pi importante per la visibilit

di Venere. Nell'emisfero boreale l'inclinazione massima dopo il tramonto nel periodo

dell'equinozio di primavera, oppure prima dell'alba nel periodo dell'equinozio d'autunno.

importante anche l'angolo formato dalla sua orbita e l'eclittica, infatti Venere pu avvicinarsi alla

Terra fino a 40 milioni di km e raggiungere un'inclinazione di circa 8 sull'eclittica, avendo un forte

effetto sulla sua visibilit.

La rotazione di Venere retrograda e molto lenta: un giorno dura circa 243 giorni terrestri. Alcune

ipotesi sostengono che la causa sia da ricercarsi nell'impatto con un asteroide di dimensioni

ragguardevoli.

Atmosfera

Venere presenta una densa atmosfera spessa 65 chilometri; la pressione a livello della superficie

pari a circa 90 volte quella della Terra. L'atmosfera composta principalmente da anidride

carbonica (97%), e in quantit minori da acido solforico, azoto e gas nobili. L'ossigeno assente.

L'elevatissima temperatura (attorno ai 480C) creata dall'effetto serra presente sul pianeta non

permette la presenza di acqua allo stato liquido, e quindi di vita. Le dense nubi e i valori di

pressione e temperatura hanno da sempre reso molto difficile per le sonde il rilevamento della

superficie e alcune di esse sono andate distrutte. Le nubi pi alte viaggiano a una velocit di circa

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400 km/h, mentre le pi basse viaggiano a 2 km/h. Poich tali nubi sono composte da gocce di acido

solforico, le piogge venusiane sono altamente corrosive e hanno distrutto alcune sonde.

[modifica]

Superficie

La superficie citerea ha una struttura molto complessa, e presenta per il 60% pianure ondulate

tagliate da valli lunghe migliaia di chilometri. composta principalmente di rocce basaltiche.

Il pianeta ha due vasti altipiani simili a continenti. Quello settentrionale chiamato Ishtar Terra,

dove sono presenti le montagne pi alte di Venere: i monti Maxwell (alti 11000 m). Quello

meridionale chiamato Aphrodite Terra.

Nomenclatura

Le strutture dominanti sulla superficie venusiana sono le ampie pianure leggermente ondulate,

saltuariamente interrotte da rilievi. Le regioni montuose pi estese sono le gi citate Aphrodite

Terra e Ishtar Terra; quest'ultima dominata da un grande altopiano, il Lakshmi Planum, circondato

dalle montagne pi alte di Venere. Tra i due altipiani sono presenti vaste depressioni che prendono

il nome generico di planitiae.

Struttura interna

Si ritiene comunemente che la struttura interna di Venere coincida con quella della Terra; la crosta

dovrebbe essere pi robusta e quindi resistere meglio alle sollecitazioni causate dalle correnti

convettive del mantello. Il nucleo ferroso dovrebbe misurare circa 3000 km di raggio;

ciononostante, forse a causa della ridottissima velocit di rotazione, completamente assente un

campo magnetico.

Composizione atmosferica

Depositi di materiali causati dalla presenza di un edificio vulcanico

pi alto rispetto al territorio circostante, che frena i venti dominanti.

Il gas di gran lunga predominante nell'atmosfera l'anidride carbonica

(96-97% circa); si rilevano poi una discreta quantit di azoto e tracce

di acidi (specialmente solforico) ad una quota compresa fra 48 e 58

km. La presenza di una simile quantit di anidride carbonica induce

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uno spaventoso effetto serra: il calore solare immagazzinato da Venere, seppur minore di quello

ricevuto dalla Terra a causa dell'alto potere riflettente delle nubi venusiane, non pi in grado di

superare la spessa atmosfera e rimane intrappolato sul pianeta, andandone ad accrescere la

temperatura.

L'atmosfera citerea presenta inoltre piccole quantit di zolfo e di anidride solforosa, probabilmente

emesse dai vulcani del pianeta; questi gas, reagendo con lo scarso vapore acqueo presente, danno

origine all'acido solforico. Sebbene sussistano piogge di

acido solforico negli strati intermedi dell'atmosfera, esse

non raggiungono mai la superficie, perch vengono

vaporizzate dalle elevate temperature.

Stratigrafia atmosferica

Le sonde atterrate sul pianeta hanno identificato la

presenza di tre distinti strati di nubi: uno strato superiore,

composto da piccole goccioline circolari di acido solforico,

ad una quota di 60-70 km; uno strato intermedio, costituito da gocce pi grandi e meno numerose,

collocato a 52-59 km di altitudine; e infine uno strato inferiore pi denso e costituito dalle particelle

pi grandi, che scende fino a 48 km di quota. Al di sotto di tale livello la temperatura talmente

elevata da vaporizzare le gocce, generando una foschia che si estende fino a 31 km. La parte pi

bassa dell'atmosfera infine relativamente limpida.

Formazione delle nubi

A differenza delle nubi terrestri, che si originano dal raffreddamento di aria ascendente e dalla

conseguente condensazione del vapore acqueo, quelle venusiane sono il prodotto di reazioni

chimiche che avvengono fra l'anidride solforosa e l'acqua, innescate dalla luce solare (nell'alta

atmosfera) o dal calore (pi in basso).

Circolazione dei venti

Data l'elevatissima pressione atmosferica, al suolo i venti sono praticamente assenti; la loro velocit

aumenta con la quota, fino a raggiungere un massimo di circa 360 km/h medi alla sommit delle

nubi, al di sopra dello strato superiore dell'atmosfera. L'intero strato nuvoloso citereo compie

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dunque una rotazione completa attorno al pianeta in soli 4 giorni (a titolo di confronto, il periodo di

rotazione di Venere pari a ben 243 giorni).

Terra La Terra il pianeta su cui vive l'umanit, il terzo in

ordine di distanza dal Sole, il pi grande dei pianeti

terrestri del sistema solare, e l'unico corpo planetario

del sistema solare adatto a sostenere la vita, almeno

tra quelli conosciuti alla scienza moderna (anche se

vi sono ipotesi e in alcuni casi anche deboli prove a

sostegno della tesi per cui la vita, probabilmente in

forma microscopica, sarebbe stata presente o

potrebbe tuttora sussistere su alcuni corpi del sistema

solare come Marte, Venere e alcuni satelliti naturali

dei pianeti gassosi [1]).

La Terra possiede un solo satellite naturale, la Luna, e la sua formazione datata 4 miliardi e mezzo

di anni fa. Il simbolo astronomico della Terra un cerchio con all'interno una croce: la linea

orizzontale rappresenta l'equatore, mentre quella verticale un meridiano ( ).

Geosfera

L'interno della Terra, detto anche geosfera, costituito da rocce di diversa composizione e fase

(solida, principalmente, ma talvolta anche liquida).

Grazie allo studio dei sismogrammi si giunti a considerare l'interno della terra suddiviso in una

serie di gusci; difatti si notato che le onde sismiche subiscono fenomeni di rifrazione

nell'attraversare il pianeta. La rifrazione consiste nella modifica della velocit e della traiettoria di

un onda quando questa si trasmette ad un mezzo con differente densit. Si sono potute cos rilevare

superfici in profondit in cui si verifica una brusca accelerazione e deviazione delle onde, e in base

a queste sono state identificate quattro zone sferiche concentriche: la crosta, il mantello, il nucleo

esterno e il nucleo interno.

L'interno della Terra, come quello degli altri pianeti terrestri, diviso chimicamente in una crosta

formata da rocce da basiche ad acide, un mantello ultrabasico e un nucleo terrestre composto

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principalmente da ferro. Il pianeta abbastanza grande da avere un nucleo differenziato in un

nucleo interno solido e un nucleo esterno liquido, che produce un debole campo magnetico a causa

della convezione del suo materiale elettricamente conduttivo. Dal punto di vista delle propriet

meccaniche, la crosta e la porzione superiore del mantello formano la litosfera, rigida; una porzione

intermedia del mantello, che si comporta in un certo senso come un fluido enormemente viscoso,

costituisce l'astenosfera, mentre il mantello inferiore, di nuovo rigido, si chiama mesosfera.

Materiale proveniente dall'astenosfera si riversa continuamente in superficie attraverso vulcani e

dorsali oceaniche non conservando per la composizione originale perch soggetto a

cristallizzazione frazionata.

Lo schema seguente riassume le profondit e la caratteristica principale

per la definizione dei vari gusci che compongono la Terra:

0-30/35 km -- Crosta (propriet chimiche)

o 0-60 km -- Litosfera (propriet fisiche)

o 60-700 km -- Astenosfera o Mantello superiore (propriet fisiche)

30/35-2900 km -- Mantello (propriet chimiche e fisiche)

o 700-2900 km -- Mesosfera (propriet fisiche)

2900-5100 km -- Nucleo esterno (propriet chimiche e fisiche)

5100-~6375 km -- Nucleo interno (propriet chimiche e fisiche)

Propriet chimico-fisiche della geosfera

Nel suo insieme, la composizione della Terra ordinata secondo la massa dei costituenti :

34.6% ferro

29.5% ossigeno

15.2% silicio

12.7% magnesio

2.4% nichel

1.9% zolfo

0.05% titanio

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La temperatura all'interno della Terra aumenta progressivamente fino a raggiungere i 5270K al suo

centro. Il calore interno stato generato in parte durante la formazione del pianeta e da allora

ulteriore calore stato continuamente generato dal decadimento radioattivo di isotopi dell'uranio,

del torio e del potassio. Le rocce sono cattive conduttrici di calore, pertanto il calore trasmesso

dall'interno all'esterno del pianeta solo un ventimillesimo del calore che il pianeta riceve dal Sole.

La densit media della Terra di 5,515 g/cm3, rendendolo il pianeta pi denso del Sistema Solare.

Poich la densit delle rocce della crosta terrestre varia da 2,6 a 3,5 g/cm3, il materiale del nucleo

deve essere molto pi denso: circa 5,7 g/cm3, vedi nucleo terrestre per approfondimenti.

Biosfera

La Terra l'unico pianeta conosciuto ospitante la vita.

Le forme di vita del pianeta compongono la biosfera. Le teorie correnti pongono la sua nascita a

qualche centinaio di milioni di anni dopo la formazione del pianeta, tra 3,5 e 4 miliardi di anni fa.

La biosfera divisa in vari biomi, abitati da una popolazione di flora e fauna all'incirca simile. Sulla

terra, i biomi sono separati principalmente secondo la latitudine. I biomi a nord del circolo polare

artico e a sud del circolo polare antartico sono relativamente vuoti di vita animale e vegetale,

mentre quelli pi popolati si trovano vicino all'equatore.

Atmosfera

La Terra ha un'atmosfera relativamente spessa, composta per il 78% di azoto, per il 21% di

ossigeno e per l'1% di argon, pi tracce di altri gas tra cui il biossido di carbonio e l'acqua.

L'atmosfera separa la superficie terrestre dall'ambiente inospitale dello spazio e blocca buona parte

delle radiazioni solari e non. I suoi vari strati, la troposfera, la stratosfera, la mesosfera, la

termosfera e l'esosfera sono diversi attorno al globo e variano anche assieme alle stagioni.

Idrosfera

La Terra l'unico pianeta del Sistema Solare la cui superficie ospita acqua liquida. L'acqua copre il

71% della superficie terrestre (di cui il 97% acqua salata e 3% acqua dolce [2]), e la divide in

cinque oceani e sette continenti. La presenza di acqua liquida sulla superficie terreste una

combinazione delle giuste caratteristiche orbitali, del vulcanismo, della gravit, dell'effetto serra,

del campo magnetico e dell'atmosfera ricca di ossigeno. Ci sono varie ipotesi che Europa, un

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satellite di Giove, ospiti dell'acqua liquida sotto lo strato di ghiacci che ricopre interamente la

superficie (Per saperne di pi si pu leggere questo articolo in inglese tratto da un sito della NASA:

[3]).

La Terra in effetti oltre il bordo

esterno delle orbite che permetterebbero

ad un pianeta di essere abbastanza caldo

per formare acqua liquida. Senza una

qualche forma di effetto serra, l'acqua

della Terra congelerebbe. I reperti

paleontologici indicano che ad un certo

punto, dopo che i batteri blu-verdi

(Archea) colonizzarono gli oceani,

l'effetto serra smise di funzionare, e la

Terra si congel completamente per un

periodo compreso tra 10 e 100 milioni di anni (vedi Terra congelata).

Sugli altri pianeti, come Venere, l'acqua gassosa dissociata dagli ultravioletti solari, e l'idrogeno

ionizzato e soffiato via dal vento solare. L'effetto lento, ma inesorabile. Si pensa che questa sia la

causa della mancanza d'acqua di Venere. Privato dell'idrogeno, l'ossigeno reagisce con la superficie

e viene inglobato in minerali solidi.

Sulla Terra, uno scudo di ozono assorbe la maggior parte degli ultravioletti energetici nell'alta

atmosfera, riducendo questo effetto. La magnetosfera inoltre impedisce al vento solare di interagire

con l'ionosfera sottostante.

Infine il vulcanismo, aiutato dagli effetti di marea della Luna, emette continuamente vapore d'acqua

dall'interno. La tettonica a placche della Terra ricicla il carbonio e l'acqua mediante la subduzione di

zone ricche di sedimenti, convertendoli in magma ed emessi dai vulcani come biossido di carbonio

gassoso e vapore.

Le correnti oceaniche, inoltre, sono ritenute causa di una particolare oscillazione dell'asse di

rotazione terrestre, detta oscillazione di Chandler.

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Et della Terra

Modelli chimici basati sull'attuale abbondanza di isotopi radioattivi con lunghissimi tempi di

decadimento e l'analisi composizionale di materiale non differenziato proveniente da meteoriti e

dalla Luna datano la formazione della Terra a 4,5 miliardi di anni fa. La difficolt principale nella

determinazione dell'et della Terra legata al fatto che nessuna roccia attualmente affiorante sul

pianeta presenta questa et; ci dovuto alla natura fluida o plastica della totalit della crosta

terreste durante il primo miliardo di anni circa. Inoltre processi di differenziazione magmatica

separavano in questa prima fase i vari elementi concentrandone solo alcuni all'interno della crosta

terrestre. Questo frazionamento rende difficile stabilire con esattezza il contenuto iniziale di alcuni

geocronometri e pertanto non possibile calcolare con esattezza le abbondanze iniziali.

Le rocce pi antiche rinvenibili sul pianeta sono rocce continentali, si ritrovano nei cratoni e hanno

un'et pari a 4,1 miliardi di anni. La maggior parte della crosta oceanica pi giovane, perch

continuamente riciclata dai meccanismi legati alla tettonica delle placche: la rocce pi antiche in

questo tipo di crosta sono giurassiche e hanno un'et di 100 milioni di anni

La Terra nel Sistema Solare

La Terra ruota una volta al giorno attorno all'asse che unisce il Polo Nord al Polo Sud. Ruota

attorno al Sole, completando una rivoluzione all'anno. Ha un satellite naturale, la Luna, che le gira

attorno in circa 28 giorni. Viste dal Polo Nord terrestre, tutti questi movimenti si svolgono in senso

antiorario.

I piani dei movimenti non sono precisamente allineati: l'asse della Terra inclinato di 23,5 gradi

rispetto alla perpendicolare del piano Terra-Sole (causando le stagioni), e il piano Terra-Luna

inclinato di cinque gradi, cosa che impedisce il verificarsi di due eclissi ogni mese, e le rende invece

un evento raro.

In varie epoche venne ritenuto che la Terra fosse piatta, delimitata dalle acque dell'oceano, e fosse

al centro dell'universo. Si riteneva che la Terra fosse piatta perch non si conosceva la natura

centrale della forza di gravit che permette di avere il cielo sempre come alto e il centro della Terra

sempre come basso e quindi superare l'apparente paradosso che si dovesse camminare con la testa

rivolta verso il "basso" dall'altra parte della Terra.

http://it.wikipedia.org/wiki/Isotopohttp://it.wikipedia.org/wiki/Radioattivit%C3%A0#Tempo_di_decadimentohttp://it.wikipedia.org/wiki/Radioattivit%C3%A0#Tempo_di_decadimentohttp://it.wikipedia.org/wiki/Meteoritihttp://it.wikipedia.org/wiki/Lunahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Geocronometro&action=edithttp://it.wikipedia.org/wiki/Rocciahttp://it.wikipedia.org/wiki/Cratonehttp://it.wikipedia.org/wiki/Tettonica_delle_placchehttp://it.wikipedia.org/wiki/Giurassicohttp://it.wikipedia.org/wiki/Polo_Nordhttp://it.wikipedia.org/wiki/Polo_Sudhttp://it.wikipedia.org/wiki/Solehttp://it.wikipedia.org/wiki/Satellite_naturalehttp://it.wikipedia.org/wiki/Lunahttp://it.wikipedia.org/wiki/Antiorariohttp://it.wikipedia.org/wiki/Stagionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Eclissihttp://it.wikipedia.org/wiki/Forza_di_gravit%C3%A0

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Le prime testimonianze della sfericit terrestre ci arrivano da Pitagora (VI-V secolo a.C.) e da

Parmenide (V secolo a.C.); poi Aristotele (384 a.C.-322 a.C.) port le prime dimostrazioni ed infine

Eratostene (274 a.C.-196 a.C.) fece le prime misurazioni. Gli studiosi del Basso Medio Evo, poi,

come Guglielmo di Conches, Giovanni di Sacrobosco, Ruggero Bacone, Tommaso d'Aquino,

Brunetto Latini, Dante Alighieri, Giovanni Buridano ed altri sostennero la sfericit della terra con

argomenti, per lo pi di questo genere: 1. Il sole, a mezzogiorno, indica il sud qualsiasi sia il nostro

punto di osservazione: se la terra fosse piatta, non sarebbe cos; 2. L'ombra proiettata dalla terra

sulla luna, durante un'eclissi parziale, un arco di cerchio; 3. La parte che per prima scompare di

una nave all'orizzonte la chiglia. Si ritenne molto pi a lungo che la Terra fosse al centro

dell'universo perch si ha l'impressione che siano tutti gli altri corpi celesti a girare intorno ad essa;

inoltre osservando il cielo di notte si ha l'impressione che sia una volta incurvata sulla Terra,

illusione dovuta all'immensit dello spazio. La precisione necessaria nelle misurazioni astronomiche

per poter confutare con certezza la teoria geocentrica fu raggiunta solo alla fine del Medioevo.

L'atmosfera terrestre

La Terra ha una atmosfera complessa e divisa in pi strati, che in ordine di altezza sono:

Troposfera, Stratosfera, Mesosfera, Termosfera, Esosfera; la sua composizione chimica media

la seguente:

Azoto (N2): 78,08%

Ossigeno (O2): 20,95%

Argon (Ar): 0.93%

Vapore acqueo (H2O): 0,33%

Anidride carbonica (CO2): 0,032% (320 ppm)

Neon (Ne): 0,00181% (18 ppm)

Elio (He): 0,0005% (5 ppm)

Metano (CH4): 0,0002% (2 ppm)

Idrogeno (H2): 0,00005% (0,5 ppm)

Kripton (Kr): 0,000011% (0,11 ppm)

Xeno (Xe): 0,000008% (0,08 ppm)

Ozono (O3): 0,000004% (0,04 ppm)

Sono anche presenti, in tracce, Ossidi di azoto (NO, NO2; N2O), Monossido di carbonio (CO),

Ammoniaca (NH3), Biossido di zolfo (SO2), Solfuro di idrogeno (H2S).

http://it.wikipedia.org/wiki/Pitagorahttp://it.wikipedia.org/wiki/Parmenidehttp://it.wikipedia.org/wiki/Aristotelehttp://it.wikipedia.org/wiki/384_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/322_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/Eratostenehttp://it.wikipedia.org/wiki/274_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/196_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/Medio_Evohttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Guglielmo_di_Conches&action=edithttp://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_di_Sacroboscohttp://it.wikipedia.org/wiki/Ruggero_Baconehttp://it.wikipedia.org/wiki/Tommaso_d%27Aquinohttp://it.wikipedia.org/wiki/Brunetto_Latinihttp://it.wikipedia.org/wiki/Dante_Alighierihttp://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Buridanohttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Teoria_geocentrica&action=edithttp://it.wikipedia.org/wiki/Medioevohttp://it.wikipedia.org/wiki/Azotohttp://it.wikipedia.org/wiki/Ossigenohttp://it.wikipedia.org/wiki/Argonhttp://it.wikipedia.org/wiki/Acquahttp://it.wikipedia.org/wiki/Anidride_carbonicahttp://it.wikipedia.org/wiki/Neonhttp://it.wikipedia.org/wiki/Eliohttp://it.wikipedia.org/wiki/Metanohttp://it.wikipedia.org/wiki/Idrogenohttp://it.wikipedia.org/wiki/Kripton_%28elemento%29http://it.wikipedia.org/wiki/Xenohttp://it.wikipedia.org/wiki/Ozonohttp://it.wikipedia.org/wiki/Azotohttp://it.wikipedia.org/wiki/Carboniohttp://it.wikipedia.org/wiki/Ammoniacahttp://it.wikipedia.org/wiki/Zolfohttp://it.wikipedia.org/wiki/Idrogeno

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Non tutti gli strati hanno le stesse concentrazioni di gas: ad esempio il vapore acqueo presente

quasi soltanto nella troposfera, lo strato pi basso, ed praticamente assente nella termosfera e

nell'esosfera, che viceversa contengono quasi tutto l'elio e l'idrogeno, e l'ozono contenuto in

massima parte nella stratosfera, in cui costituisce un importante strato.

Troposfera

lo strato in cui si verificano quasi tutti i fenomeni meteorologici e contiene l'80% della massa

gassosa totale e il 99% del vapore acqueo: l'aria della troposfera riscaldata dalla superficie

terrestre ed ha una temperatura media globale di 15C al livello del mare, che diminuisce con

l'altitudine (0,65C ogni 100m di quota) fino ai circa -60C della tropopausa. L'aria degli strati pi

bassi che tende a salire genera grandi correnti convettive da cui hanno origine venti equatoriali

costanti (gli alisei) e le perturbazioni atmosferiche. La troposfera ha uno spessore variabile a

seconda della latitudine: ai poli spessa solamente 8 Km mentre raggiunge i 17 Km all'equatore. La

pressione atmosferica decresce con l'altitudine secondo una legge esponenziale; oltre i 7-8 Km di

quota la pressione tanto bassa che non pi possibile respirare senza l'uso di maschere collegate a

bombole di ossigeno.

Salendo in quota, oltre a pressione e temperatura, diminuisce anche il contenuto di vapore acqueo

dell'aria. Ad un certo punto la temperatura si stabilizza a -60C circa: la tropopausa, la zona di

transizione fra troposfera e stratosfera.

La parola Troposfera deriva dal greco "Tropos" che significa variazione, proprio perch all'interno

di questa sfera troviamo i maggiori valori di pressione e densit. La troposfera il luogo della vita:

tutte le piante e tutti gli esseri umani vivono in essa, utilizzando alcuni dei gas che la costituiscono.

Stratosfera

lo strato atmosferico che sta al di sopra della troposfera, ed arriva ad un'altezza di 50-60

chilometri. Qui avviene un fenomeno chiamato inversione termica: cio, mentre nella troposfera la

temperatura diminuisce con l'altezza, nella stratosfera aumenta, fino alla temperatura di 0C. Questo

dovuto alla presenza di uno strato di ozono (molecola di ossigeno triatomica), l'ozonosfera, che

assorbe la maggior parte delle radiazioni solari ultraviolette. Nella stratosfera i componenti si

presentano sempre pi rarefatti, il vapore acqueo e il pulviscolo diminuiscono; esistono ancora

alcuni rari fenomeni meteorologici e certi particolari tipi di nubi (cirri).

http://it.wikipedia.org/wiki/Meteorologiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Aliseihttp://it.wikipedia.org/wiki/Troposferahttp://it.wikipedia.org/wiki/Ozonosfera

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Mesosfera

In questa zona, che va dai 50 agli 80 Km di quota, l'atmosfera non subisce pi l'influsso della

superficie terrestre, ed costante a tutte le latitudini. Non ci sono pi n venti n correnti

ascensionali, n nubi o perturbazioni: l'aria completamente calma. In queste condizioni, i gas si

stratificano per diffusione, e la composizione chimica media dell'aria inizia a variare man mano che

si sale. L'anidride carbonica scompare rapidamente e il vapore acqueo ancora pi in fretta, e anche

la percentuale di ossigeno inizia a diminuire con la quota. Aumentano le percentuali di gas leggeri

come elio e idrogeno. L'effetto riscaldante dell'ozono terminato, e la temperatura diminuisce

sempre pi con la quota fino a stabilizzarsi, al limite superiore della mesosfera, a circa -80C

(mesopausa).

In questo strato hanno origine le stelle cadenti, cio i piccoli meteoriti che di solito non riescono a

raggiungere la superficie terrestre e bruciano prima di raggiungere la Terra, lasciando scie

luminose. Oltre la mesopausa, alla quota di circa 100 Km, l'aria tanto rarefatta da non opporre una

resistenza tangibile al moto dei corpi, e diventa possibile muoversi con il moto orbitale. Per questo

motivo, in astronautica la mesopausa viene considerata il confine con lo spazio.

Termosfera

Oltre la mesopausa inizia la termosfera. In questo strato i gas presenti sono tanto rarefatti che pi

opportuno parlare di atomi e molecole, che ricevono quasi interamente la radiazione solare diretta e

sono quindi in prevalenza allo stato ionizzato (insieme agli strati superiori della mesosfera, la

termosfera costituisce la ionosfera terrestre). La temperatura in questo strato sale con l'altitudine,

per l'irraggiamento solare, ed arriva ai 1700C al suo limite esterno. Al confine fra mesopausa e

termosfera hanno luogo le aurore boreali.

La composizione chimica ancora simile a quella media, con una predominanza di azoto e

ossigeno, ma cambia sempre pi con l'altitudine. A circa 550 Km di quota, questi due gas cessano

di essere i componenti principali dell'atmosfera, e vengono spodestati da elio e idrogeno.

Esosfera

la parte pi esterna della atmosfera terrestre, dove la composizione chimica cambia radicalmente.

L'esosfera non ha un vero limite superiore, arrivando a comprendere anche le fasce di Van Allen. I

suoi costituenti, come gi detto, sono per lo pi idrogeno ed elio, in maggioranza particelle del

http://it.wikipedia.org/wiki/Astronauticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Aurora_borealehttp://it.wikipedia.org/wiki/Fasce_di_Van_Allen

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vento solare catturate dalla magnetosfera terrestre. Tramite metodi di osservazione indiretti e da

calcoli teorici si ricava che la temperatura dell'esosfera aumenta con l'altezza fino a raggiungere, se

non addirittura superare, i 2000C(di temperatura cinetica).

Luna La Luna l'unico satellite naturale della Terra. Il suo nome proprio viene talvolta utilizzato, per

estensione e con l'iniziale minuscola (una luna), come sinonimo di 'satellite naturale'.

Il suo simbolo astronomico una rappresentazione stilizzata della sua fase crescente ( ).

La faccia della Luna rivolta in direzione opposta alla Terra si chiama propriamente faccia lontana.

A volte viene chiamata faccia oscura, il cui significato qui inteso come sconosciuto e nascosto; si

riferisce anche al blackout delle comunicazioni radio, che avviene quando una sonda spaziale si

muove dietro la faccia lontana. Questa interruzione delle comunicazioni causata dalla massa della

Luna che blocca i segnali radio. Il termine "faccia oscura" spesso erroneamente interpretato come

una mancanza di radiazioni solari, ma il Sole illumina la faccia lontana esattamente come quella

rivolta verso di noi.

La maggior parte della faccia lontana non pu essere vista dalla Terra, perch la rotazione della luna

attorno alla terra e la rotazione attorno al suo asse hanno lo stesso periodo. Una piccola porzione

pu essere vista grazie alla librazione, che rende irregolare il moto di rotazione della Luna.

La faccia vicina della Luna coperta da circa 30.000 crateri (contando quelli con un diametro di

almeno 1 chilometro). Il cratere lunare pi grande, e in effetti il pi grande conosciuto nell'intero

Sistema Solare, ne occupa l'intero Polo Sud. Questo cratere si trova sulla faccia lontana, ha un

diametro di 2.240 chilometri, ed profondo 13 chilometri.

La Luna e la sfera celeste

La Luna compie un'orbita completa della sfera celeste circa ogni quattro settimane. Nel corso di

un'ora si muove nel cielo di una distanza vicina alla sua dimensione apparente, circa mezzo grado.

La Luna rimane sempre in una regione del cielo chiamata lo Zodiaco, che si estende circa 8 gradi

sopra e sotto l'eclittica. Questa viene attraversata dalla Luna ogni 2 settimane.

http://it.wikipedia.org/wiki/Magnetosferahttp://it.wikipedia.org/wiki/Satellite_naturalehttp://it.wikipedia.org/wiki/Terrahttp://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Moon_symbol.ant.pnghttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Blackout&action=edithttp://it.wikipedia.org/wiki/Radio_%28elettronica%29http://it.wikipedia.org/wiki/Sonda_spazialehttp://it.wikipedia.org/wiki/Solehttp://it.wikipedia.org/wiki/Periodo_di_rivoluzionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Librazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Craterehttp://it.wikipedia.org/wiki/Chilometrohttp://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_Solarehttp://it.wikipedia.org/wiki/Sfera_celestehttp://it.wikipedia.org/wiki/Dimensione_angolarehttp://it.wikipedia.org/wiki/Zodiacohttp://it.wikipedia.org/wiki/Eclitticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Moon_symbol.ant.png

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Formazione della Luna

Le origini della Luna sono al centro di un dibattito scientifico molto acceso. La teoria pi

accredidata quella secondo cui essa si sia formata a seguito della collisione di un asteroide delle

dimensioni simili a quelle di Marte con la Terra quando quest'ultima era ancora calda, nella prima

fase della sua formazione (tale asteroide chiamato a volte Theia). Il materiale scaturito

dall'impatto rimase in orbita intorno alla Terra e per effetto della forza gravitazionale si riun

formando la Luna. Detta comunemente la Teoria dell'Impatto Gigante, conta su simulazioni

pubblicate nell'agosto 2001 che la supportano. Una conferma di questa tesi deriva dal fatto che la

composizione della Luna pressoch identica a quella del mantello terrestre privato degli elementi

pi leggeri, evaporati per la mancanza di un'atmosfera e della forza gravitazionale necessarie per

trattenerli. Inoltre, l'inclinazione dell'orbita della Luna rende piuttosto improbabili le teorie secondo

cui la Luna si form insieme alla Terra o fu catturata in seguito.

Caratteristiche fisiche

Poich il periodo di rotazione della Luna esattamente uguale al suo periodo orbitale, noi vediamo

sempre la stessa faccia della Luna, rivolta verso la Terra. Questa sincronia il risultato della

frizione gravitazionale che ha rallentato la rotazione della Luna nella sua storia iniziale. A causa di

queste forze, dette anche forze di marea, anche la rotazione della Terra viene gradualmente

rallentata, e la Luna si allontana lentamente dalla Terra mentre il momento rotazionale di

quest'ultima viene trasferito al momento orbitale della Luna. L'attrazione gravitazionale che la Luna

esercita sulla Terra la causa delle maree del mare. Le variazioni della marea sono sincronizzate

con l'orbita della Luna attorno alla Terra.

La Terra e la Luna orbitano attorno ad un centro di massa comune, che si trova ad una distanza di

circa 4.700 chilometri dal centro della Terra. Poich questo centro si trova dentro alla massa

terrestre, il moto della Terra meglio descritto come un'oscillazione. Viste dal Polo Nord della

Terra, le rotazioni dei due corpi celesti, l'orbita della Luna attorno alla Terra e l'orbita di questa

attorno al Sole sono tutte in senso antiorario.

Rispetto agli altri satelliti del sistema solare, la Luna eccezionalmente grande rispetto al pianeta

attorno a cui orbita, tanto che il sistema Terra-Luna pu essere quasi considerato un pianeta doppio

("quasi" perch il centro di gravit del sistema Terra-Luna comunque di poco all'interno della

http://it.wikipedia.org/wiki/Asteroidehttp://it.wikipedia.org/wiki/Marte_%28astronomia%29http://it.wikipedia.org/wiki/Terrahttp://it.wikipedia.org/wiki/Theiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Forza_gravitazionalehttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Teoria_dell%27Impatto_Gigante&action=edithttp://physicsweb.org/article/news/5/8/13http://it.wikipedia.org/wiki/Agostohttp://it.wikipedia.org/wiki/2001http://it.wikipedia.org/wiki/Mantello_%28geologia%29http://it.wikipedia.org/wiki/Atmosferahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Frizione_gravitazionale&action=edithttp://it.wikipedia.org/wiki/Forza_di_mareahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Momento_rotazionale&action=edithttp://it.wikipedia.org/wiki/Mareahttp://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Terra-Luna.pnghttp://it.wikipedia.org/wiki/Centro_di_massahttp://it.wikipedia.org/wiki/Pianeta_doppiohttp://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Terra-Luna.png

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Terra). In genere, satelliti di dimensioni a lei comparabili orbitano attorno ai giganti gassosi (Giove,

Saturno), mentre i pianeti pi affini alla Terra o non hanno satelliti (Venere) o ne hanno di

minuscoli (Marte).

Il piano dell'orbita della Luna inclinato di 5 gradi rispetto a quello dell'orbita della Terra intorno al

Sole (il piano dell'eclittica). Il piano orbitale della Luna, assieme al suo asse di rotazione, ruota in

senso orario con un periodo di 18,6 anni, sempre mantenendo un'inclinazione di 5 gradi; questo

movimento correlato alle nutazioni terrestri, che possiedono infatti lo stesso periodo. I punti dove

l'orbita lunare interseca l'eclittica sono chiamati i "nodi" lunari. Le eclissi solari accadono quando

un nodo coincide con una luna nuova; le eclissi lunari quando un nodo coincide con una luna piena.

Le ere geologiche della Luna vengono definite in base alla datazione di alcuni crateri che hanno

avuto un effetto significativo sulla sua storia.

Le forze di marea che oggi causano le maree terrestri erano attive anche quando la Luna era in via

di formazione, ed ancora fusa. Poi si raffredd e si solidific, ma mantenne la forma di un ellissoide

con l'asse maggiore puntato verso la Terra.

Composizione chimica

Pi di 4,5 miliardi di anni fa, la superficie della Luna era un oceano di magma liquido. Gli scienziati

pensano che uno dei componenti delle rocce lunari (detto KREEP, acronimo dell'espressione

inglese K (potassio), Rare Earth Elements (terre rare), e P (fosforo), rappresenti l'ultimo resto del

magma originario. Il KREEP composto da ci che gli scienziati chiamano "elementi

incompatibili": sono elementi che non possono entrare a far parte delle strutture dei cristalli, e che

quindi sono lasciati inutilizzati, alla superficie del magma. Per i ricercatori, il KREEP un

marcatore utile, per determinare la storia del vulcanismo lunare e tracciare la cronologia degli

impatti da parte di comete e altri oggetti celesti.

La crosta lunare composta da una variet di elementi primari: uranio, torio, potassio, ossigeno,

silicio, magnesio, ferro, titanio, calcio, alluminio e idrogeno. Quando viene bombardato dai raggi

cosmici, ogni elemento riemette nello spazio una sua propria radiazione particolare, sotto forma di

raggi gamma. Alcuni elementi, come l'uranio, il torio e il potassio, sono radioattivi ed emettono

raggi gamma per conto loro. Quale che sia la loro causa, i raggi gamma emessi da ogni elemento

sono diversi, e uno spettrometro in grado di distinguerli, e appunto in questo modo stato

http://it.wikipedia.org/wiki/Gigante_gassosohttp://it.wikipedia.org/wiki/Giove_%28astronomia%29http://it.wikipedia.org/wiki/Saturno_%28astronomia%29http://it.wikipedia.org/wiki/Venere_%28astronomia%29http://it.wikipedia.org/wiki/Marte_%28astronomia%29http://it.wikipedia.org/wiki/Eclitticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Nutazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Eclissihttp://it.wikipedia.org/wiki/Luna_nuova_%28astronomia%29http://it.wikipedia.org/wiki/Luna_pienahttp://it.wikipedia.org/wiki/Forza_di_mareahttp://it.wikipedia.org/wiki/Ellissoidehttp://it.wikipedia.org/wiki/Semiasse_maggiorehttp://it.wikipedia.org/wiki/Magmahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=KREEP&action=edithttp://it.wikipedia.org/wiki/Potassiohttp://it.wikipedia.org/wiki/Terre_rarehttp://it.wikipedia.org/wiki/Fosforohttp://it.wikipedia.org/wiki/Cristallohttp://it.wikipedia.org/wiki/Cometahttp://it.wikipedia.org/wiki/Uraniohttp://it.wikipedia.org/wiki/Toriohttp://it.wikipedia.org/wiki/Potassiohttp://it.wikipedia.org/wiki/Ossigenohttp://it.wikipedia.org/wiki/Siliciohttp://it.wikipedia.org/wiki/Magnesiohttp://it.wikipedia.org/wiki/Ferrohttp://it.wikipedia.org/wiki/Titaniohttp://it.wikipedia.org/wiki/Calcio_%28metallo%29http://it.wikipedia.org/wiki/Alluminiohttp://it.wikipedia.org/wiki/Idrogenohttp://it.wikipedia.org/wiki/Raggi_cosmicihttp://it.wikipedia.org/wiki/Raggi_cosmicihttp://it.wikipedia.org/wiki/Raggi_gammahttp://it.wikipedia.org/wiki/Spettrometro

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possibile scoprirne l'esistenza. Una mappa globale della Luna, che riporti l'abbondanza di questi

elementi, non ancora stata realizzata.

Presenza di acqua

La Luna per gran parte della sua storia antica stata bombardata da comete e asteroidi, molte delle

quali ricche d'acqua. L'energia della luce solare divide la maggior parte di quest'acqua nei suo

elementi costituenti, idrogeno ed ossigeno, di cui la maggior parte si disperde immediatamente nello

spazio. stato per ipotizzato che quantit significative di acqua possano rimanere sulla Luna, o

sulla superficie, o inglobate nella crosta. I risultati della sonda Clementine suggerirono che nelle

zone permanentemente in ombra della crosta si possano trovare piccole zone ghiacciate, che non

hanno occasione di sciogliersi. Anche se queste zone sono probabilmente piccole, la quantit

d'acqua totale potrebbe essere notevole: un miliardo di metri cubi, all'incirca il volume del lago

Erie.

Alcune molecole d'acqua, inoltre, potrebbero essere direttamente approdate alla superficie e rimaste

intrappolate dentro i crateri dei poli lunari. A causa della modesta inclinazione dell'asse di rotazione

lunare (solo 1,5), alcuni dei crateri polari pi profondi non ricevono mai luce dal Sole, rimanendo

sempre in ombra. in questi crateri che gli scienziati si aspettano di trovare acqua, sempre che ce

ne sia. Se fosse trovata, l'acqua (sotto forma di ghiaccio) pu essere estratta e quindi divisa in

idrogeno ed ossigeno da generatori ad energia solare. La presenza di quantit utilizzabili di acqua

sulla Luna potrebbe essere un fattore importante nel rendere possibile la sua colonizzazione, perch

il trasporto dalla Terra sarebbe estremamente costoso.

Le rocce della Luna raccolte dagli astronauti, tutte provenienti dalla zona equatoriale, non

presentavano alcuna traccia d'acqua. Neppure la sonda Lunar Prospector, o altre ricerche pi

recenti, hanno trovato alcuna evidenza di acqua, ghiaccio o vapore d'acqua.

Campo magnetico

Il campo magnetico della Luna molto debole a paragone di quello terrestre. Si pensa che una parte

di esso sia intrinseco (come in una parte della crosta lunare chiamata Rima Sirsalis), mentre le

collisioni con altri corpi celesti possono averne formata un'altra parte. In effetti, una delle questioni

ancora aperte nella scienza planetaria se un corpo senz'aria, come la Luna, possa ottenere un

campo magnetico da impatti con comete ed asteroidi. Le misurazioni del campo magnetico possono

dare inoltre informazioni sulla dimensione e la conduttivit elettrica del nucleo lunare, fornendo

http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Sonda_Clementine&action=edithttp://it.wikipedia.org/wiki/Lago_Eriehttp://it.wikipedia.org/wiki/Lago_Eriehttp://it.wikipedia.org/wiki/Colonizzazione_spazialehttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Sonda_Lunar_Prospector&action=edithttp://it.wikipedia.org/wiki/Campo_magneticohttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Rima_Sirsalis&action=edit

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quindi dati per una migliore teoria dell'origine della Luna. Per esempio, se il nucleo contenesse una

proporzione maggiore di elementi magnetici (come il ferro) rispetto a quella terrestre, la teoria della

nascita per impatto perderebbe credito (anche se potrebbero esistere spiegazioni alternative per

questo fatto).

Sopra tutta la crosta lunare si stende uno strato esterno di roccia polverosa, chiamata regolite. Sia la

crosta che la regolite sono distribuite in modo irregolare, l'una con uno spessore da 60 a 100

chilometri, l'altra passando da 3-5 metri nei mari fino a 10-20 metri sulle alture. Gli scienziati

pensano che queste asimmetrie siano sufficienti per spiegare lo spostamento del centro di massa

della Luna. L'asimmetria della crosta potrebbe anche spiegare la differenza nei terreni lunari, che

sono formati principalmente da mari sulla faccia vicina, e rocce sulla parte lontana.

Atmosfera

La Luna ha un'atmosfera tenue ed insignificante. I pochi atomi che la compongono derivano dal

degassamento (il rilascio di gas, come il radon, dalle rocce che compongono la luna), e dal vento

solare, che viene brevemente catturato dalla gravit lunare.

[modifica]

Osservazione della Luna

Grazie a quella che sembra essere una straordinaria coincidenza, la

grandezza apparente della Luna (vista dalla Terra) quasi

esattamente quella del Sole, rendendo possibili eclissi solari che

lasciano per visibile la corona ad occhio nudo.

La Luna (e anche il Sole) sembra pi grande quando vicina

all'orizzonte. Questa un'illusione ottica provocata dall'effetto psicologico della diversa percezione

delle distanze verso l'alto e in orizzontale. In realt, la rifrazione atmosferica e la distanza

leggermente maggiore rendono l'immagine della Luna un poco pi piccola all'orizzonte rispetto al

resto del cielo.

http://it.wikipedia.org/wiki/Ferrohttp://it.wikipedia.org/wiki/Regolitehttp://it.wikipedia.org/wiki/Atmosferahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Degassamento&action=edithttp://it.wikipedia.org/wiki/Radonhttp://it.wikipedia.org/wiki/Vento_solarehttp://it.wikipedia.org/wiki/Vento_solarehttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Luna&action=edit&section=9http://it.wikipedia.org/wiki/Eclissi_solarehttp://it.wikipedia.org/wiki/Corona_solarehttp://it.wikipedia.org/wiki/Orizzontehttp://it.wikipedia.org/wiki/Illusione_otticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Rifrazione

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Varie aree chiare e scure creano immagini che sono interpretate nelle varie culture come l'Uomo

della Luna, oppure il coniglio e il bufalo, e altre. Al telescopio si possono riconoscere catene di

montagne e crateri. Le pianure, scure e relativamente spoglie di dettagli, sono chiamate mari lunari,

oppure maria in Latino, perch erano credute corpi d'acqua dagli astronomi antichi. Le parti pi

chiare ed elevate sono chiamate terre, o terrae.

Durante le lune piene pi brillanti, la Luna raggiunge una magnitudine apparente di circa -12,6. Per

confronto, il Sole ha una magnitudine apparente di -26,8 mentre Sirio, la stella pi brillante, di solo

-1,4.

L'esplorazione della Luna

La faccia lontana della Luna stata vista per la prima volta il 7 ottobre 1959, quando la sonda

sovietica Luna 3 fu messa in orbita attorno alla Luna.

Gli esseri umani sono atterrati sulla Luna il 20 luglio 1969, all'apice di una gara spaziale tra URSS e

Stati Uniti d'America, ispirata dalla guerra fredda. Il primo astronauta a camminare sulla superficie

lunare fu Neil Armstrong, comandante dell'Apollo 11. L'ultimo fu Eugene Cernan, che durante la

missione Apollo 17 cammin sulla Luna il dicembre 1972.

L'equipaggio dell'Apollo 11 lasci una targa di acciaio inossidabile, per commemorare lo sbarco e

lasciare informazioni sulla visita ad ogni altro essere, umano o meno, che la trovi. Sulla targa c'

scritto:

Here men from the Planet Earth first set foot upon the moon, July 1969, A.D.

We came in peace for all mankind.

Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, Luglio 1969 DC

Siamo venuti in pace, per tutta l'umanit.

La targa raffigura i due emisferi del pianeta Terra, ed firmata dai tre astronauti e dall'allora

Presidente statunitense Richard Nixon.

Dopo gli sbarchi del Programma Apollo, nessun essere umano ha pi camminato sulla Luna. Gli

americani persero interesse, i sovietici continuarono con sonde automatiche (tra cui le Lunakhod),

che riportarono anche campioni di suolo sulla Terra. Le altre nazioni non avevano le risorse

necessarie, e le due superpotenze non vedevano un vantaggio tale nell'esplorazione da giustificare

gli altissimi costi.

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L'Agenzia Spaziale Europea e la Repubblica Popolare Cinese hanno entrambe piani per esplorare la

Luna, la prima mediante sonde e la seconda, secondo notizie recenti, con un programma di

esplorazione umana.

La sonda spaziale SMART-1 stata lanciata il 27 settembre 2003, ed arrivata nei pressi della

Luna all'inizio del 2005 (il motivo di un tempo cos lungo da trovarsi nel suo motore a ioni, un

nuovo tipo di motore spaziale molto economico ma piuttosto lento). Smart 1 effettuer una

ricognizione completa della Luna e produrr una mappa a raggi X della sua superficie [1].

La Cina, oltre all'esplorazione umana, sta considerando la possibilit di sfruttare minerariamente la

Luna, in particolare per l'isotopo Elio-3, da usare come fonte d'energia sulla Terra [2].

Nel 2001, Philippe Lheureux pubblic un libro che sosteneva che le foto prese dagli astronauti

americani sulla Luna erano in realt dei falsi realizzati sulla Terra. Nonostante tutte le sue teorie

siano state smentite, l'argomento continua a volte a suscitare polemiche.

Fasi lunari

Sono rappresentate dalla parte del satellite terreste

illuminata dal Sole.

Vi sono quattro posizioni fondamentali.

1. luna nuova (o congiunzione o fase di

novilunio)

2. primo quarto

3. luna piena (o opposizione o fase di

plenilunio)

4. ultimo quarto

Sorgere e tramontare della Luna

Con la luna nuova, la Luna interposta fra la Terra e il Sole: sorge al mattino e tramonta

alla sera.

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Nelle quadrature o quarti, le linee congiungenti la Terra, la Luna e il Sole formano