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SISTEMA ECOMUSEALE DELLA LAGUNA DI VENEZIA

E DEI TERRITORI DI GRONDA

SISTEMA ECOMUSEALE DELLA LAGUNA DI VENEZIA E DEI TERRITORI DIGRONDA

• TEMA: IL SISTEMA ECOMUSEALE

Strutturare all’interno di un unico “contenitore” una serie di azioni specifiche,

strettamente correlate tra loro e tenute insieme dall’elemento caratterizzante

quell’assetto territoriale così particolare, a tratti unico, cioè l’elemento Acqua.


• OBIETTIVO GENERALE

Costruire un sistema di relazioni per la promozione, la valorizzazione e

la gestione di un’area di grande pregio ambientale e culturale,

evidenziando la matrice territoriale e paesaggistico–ambientale quale

rappresentazione simbolica e sintetica della “rete di reti” che ci si

prefigge di realizzare.


• LINEE STRATEGICHE

- valorizzare gli aspetti culturali identitari dell’area veneziana;

- promuovere la riscoperta e la salvaguardia dei beni materiali e immateriali;

- riassettare il territorio di gronda della laguna e il sistema delle vie d’acqua;

- potenziare e gestire le proposte didattiche ed educative;

- diversificare l’offerta turistica, riorganizzandone i flussi;

- sviluppare una modalità di fruizione del territorio in chiave consapevole e sostenibile.

SISTEMA ECOMUSEALE DELLA LAGUNA DI VENEZIA E DEI TERRITORI DIGRONDA• AZIONI

Proposta progettuale

Abstract

- Individuare un modello ‘bottom

up’ di valorizzazione e riattivazione

territoriale, per sostenere le azioni

di conservazione dell’ambiente /

tutela del paesaggio e per

valorizzare e promuovere il

patrimonio di conoscenze e

tradizioni del territorio lagunare.

- Rintracciare le emergenze visive,

gli elementi dominanti e di richiamo

naturali o antropici, e le iniziative

particolarmente vitali del territorio

per metterle in rete, potenziandole,

attraverso un’azione multi-scalare

e poliedrica.



Network territoriale



Rete di reti

Progetto che collega i territori dei Comuni interessati, valorizzandone le diverse vocazioni

territoriali, culturali, produttive e sociali, attraverso la trasformazione delle reti materiali e

immateriali in un sistema relazionale sempre più integrato e retiforme, capace di generare

lavoro, economia, benessere e spirito di comunità.



Progetto ecomuseale

Sistema organico di stazioni fisse e percorsi di visita, che hanno come volano alcune

strutture di riferimento da cui partono gli itinerari verso la laguna.

Tali strutture, aventi funzione di “Porte di accesso”, costituiscono la base espositiva,

informativa e didattica, in cui trovano luogo anche le attività direzionali e di ricerca.

Gli itinerari si snoderanno in modo da raggiungere i vari punti di visita che consentono

la fruizione diretta del contesto ambientale e culturale mediante percorsi integrati.



Porte d’accesso

I punti di accesso principali al 'sistema ecomuseale' e alla rete di itinerari promozionali

saranno costituiti da alcune strutture di conoscenza, virtuale e fisica, da allestire

all’interno di edifici con particolari caratteristiche di pregio, secondo una stretta

successione di aree d’accoglienza, sale espositive, sale multimediali e laboratori didattici.

Isola del Lazzaretto Vecchio Forte Marghera

Museo Etnografico di LovaMuseo Civico della Laguna Sud di Chioggia



Area Ricerca e Formazione

Area didattico-laboratoriale per la ‘sperimentazione’ e la ‘conservazione’ del territorio, da

realizzare attraverso una serie di attività diversificate, all’interno di:

- S.M.A.R.T. Eco – LAB.: ‘eco-laboratori territoriali’, divisi per macroaree e macrofunzioni,

dove compiere le attività previste dal progetto, con l’ausilio delle più attuali ed evolute

tecnologie, per diffondere e promuovere il progetto ecomuseale come esperienza di

partecipazione nella gestione e valorizzazione delle risorse culturali locali e nelle

metodologie di lettura partecipata dei valori del territorio e delle scelte da fare rispetto ai

bisogni reali.

- Nuove Schole de Arti e Mestieri: versione aggiornata delle antiche Schole, per il recupero

della memoria storica di quei luoghi di maestria artigianale e di efficacia ed efficienza

economico-produttiva, attraverso l’interazione con installazioni virtuali e strumenti

multimediali, ma anche tramite l’apprendimento esperienziale in specifici percorsi formativi.

Scuola Internazionale dell’Acqua: progetto di formazione interdisciplinare che riguarda

l’educazione della cittadinanza sul tema ‘Acqua’; l’orientamento verso una gestione

consapevole della ‘risorsa acqua’ da parte degli amministratori e degli Enti locali; la

creazione e formazione di figure professionali adeguate alla corretta pianificazione,

gestione e programmazione delle risorse idriche nei contesti istituzionali, imprenditoriali e

tecnici.



Itinerari ecomuseali - Generalità

Si prevede di realizzare la mappatura e la successiva rappresentazione di differenti

tracciati, ‘pluritematici’, che mettano in luce le peculiarità dell’area, con particolare

attenzione alle eccellenze locali e agli elementi identitari del paesaggio e delle eredità

culturali, ma anche alle risorse non ancora valorizzate e/o messe a sistema, che

possono diventare oggetto d’interesse da parte di nuovi fruitori.



Itinerari ecomuseali su acqua

Si punta alla costruzione in Laguna di una ‘rete’ di itinerari sull’acqua, connessi al

sistema ecomuseale, che raggiungano poi alcuni dei più significativi territori regionali,

come il Delta del Po, la Riviera del Brenta e i Colli Euganei, la Marca Trevigiana e le

Alpi Bellunesi, il Veneto orientale fino alla laguna di Grado, attraverso il recupero delle

idrovie.



La via d’acqua dalla Laguna di Venezia al Delta del Po

L’itinerario fluviale proposto collega

Chioggia (Laguna sud) con il Delta

del Po nella porzione veneta, e poi

ancora con l’entroterra polesano,

con possibilità di giungere fino alla

sua naturale conclusione presso la

città di Mantova. Il tragitto non

presenta alcuna difficoltà di

navigazione, essendo già adibito al

traffico merci e turistico di tipo

internazionale. La ricchezza delle

risorse naturali e culturali dell’area

invita anche ad un

approfondimento del territorio,

grazie alla possibilità d’utilizzo di

importanti percorsi ciclo-turistici e

di fruizione di buona parte degli

argini per la visita a piedi.



La via d’acqua dalla Laguna di Venezia verso la riviera del Brenta e i Colli Euganei

La Riviera del Brenta si sviluppa lungo le rive dell’antico fiume che unisce Padova a

Venezia. Ideale prolungamento della Serenissima in terraferma, la Riviera è stata

“scoperta” tra il ‘500 e il ‘700 dai ricchi patrizi veneziani che ne fecero un luogo di

villeggiatura privilegiato. Nel tempo furono costruite numerose splendide ville, progettate

ed affrescate da grandi artisti, visitate da uomini di cultura e da regnanti.



La via d’acqua dalla Laguna di Venezia verso la Marca Trevigiana e le Dolomiti Bellunesi

Il progetto di via d’acqua si propone

di costruire un sistema di relazioni

tra le aree “World heritage” delle

Dolomiti Bellunesi e il “Sito Unesco”

della Laguna di Venezia, attraverso il

fiume Piave, con l’obiettivo di

procedere alla promozione turistica

del territorio lungo l’asse del Piave e

del Sile, i “fiumi gemelli”. Esplorare i

due fiumi può risultare un’esperienza

davvero interessante: le loro sponde,

dove salici, pioppi, canneti e verdi

prati creano un paesaggio originale,

sono molto suggestive; l’acqua

scorre calma e soltanto gli uccelli

acquatici, tra cui numerosi cigni,

popolano le loro rive.



La via d’acqua dalla Laguna di Venezia fino alla Laguna di Grado: la Litoranea Veneta

La Litoranea Veneta si estende dalla Conca del Cavallino (laguna Veneta), in parallelo

alla linea di costa del Golfo di Venezia, sino alla foce del fiume Isonzo (laguna di Grado)

per circa 127 km ed è costituita da una un complesso sistema di canali, per lo più naturali,

che connette fra loro i fiumi Sile, Piave, Livenza, Lemene, Tagliamento, Stella e Isonzo e

gli specchi d’acqua delle lagune di Venezia, Caorle e Bibione, Marano e Grado.



Itinerari e Multimedialità - Generalità

Il gusto dell’esperienza costituisce il “nucleo fondativo” per un nuovo modello in cui il

territorio diventa il luogo di elaborazione sociale e culturale per eccellenza, dove

concepire ed applicare nuovi percorsi creativi e sperimentali. In tal senso il modello

ecomuseale, grazie all’uso diffuso di tecnologie evolute (non solo ICT), sostenibili ed

ecologiche, potrà rappresentare il modello innovativo di riferimento per

l’infrastruttura contenutistica della Laguna di Venezia e dei territori di gronda.

Il progetto prevede l’utilizzo della web communication e dei social network per le attività

di informazione e di interazione con il territorio, nonché l’adozione delle applicazioni più

recenti per l’agevole fruizione delle Mappe, che potranno anche essere consultate in

rete o scaricate direttamente su smartphone e tablet.

Tutte le informazioni relative alle specifiche peculiarità del Sistema ecomuseale

saranno rese disponibili, inoltre, attraverso la lettura dei codici QR ubicati sul territorio.



Itinerari e Multimedialità - APP (mobile application)

Possibilità di sistematizzazione di elementi diversi e apparentemente distanti;

Capacità di consentire, sia ai residenti che ai turisti, di fruire delle più varie e disparate

informazioni su un’area, un elemento o, più in generale, “un sapere”, attraverso un

accesso mirato e personalizzato di conoscenza, grazie alla possibilità di accedere a testi

didascalici, audio guide, immagini, filmati, in una parola contenuti.

Sarà sviluppata un’apposita applicazione che permetterà di gestire l’enorme flusso di

informazioni e nozioni di varia natura, legate in particolar modo allo sviluppo turistico del

territorio in chiave consapevole e sostenibile.



Itinerari e Multimedialità – codice QR

Sviluppato per permettere una rapida decodifica del suo contenuto, viene impiegato per

memorizzare informazioni generalmente destinate a essere lette tramite uno smartphone:

in un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici.

Possibilità di accedere ad ulteriori contenuti e, soprattutto, con ulteriori modalità (filmati,

mappe interattive, ecc.), senza la necessità di scaricare alcuna App, ma semplicemente

mediante una connessione alla rete 3G oppure attraverso una rete Wi-Fi.

L’utilizzatore, scansionando un codice QR o connettendosi ad un server cloud, può

entrare nell’applicazione e ‘sfogliare’ le immagini contenute; quindi, per ogni pagina, potrà

accedere a informazioni più dettagliate, semplicemente pigiando un tasto sul suo

dispositivo portatile.



Itinerari e Multimedialità – Ripartizione tipologica dei nodi strutturali

I nodi della maglia multimediale, scelti in funzione dell’importanza e dell’accessibilità dei

siti, saranno delle seguenti tipologie:

Porte di accesso del territorio; Isole digitali; Pali segnaletici; Targhe informative



Itinerari e Multimedialità – Elementi integrativi_1

Ai visitatori del “Sistema ecomuseale” saranno consegnati alcuni badge riportanti dei codici

QR, attraverso i quali accedere alla enciclopedia Wikipedia per ‘mobile’, inviare feedback

per migliorare la navigazione del Sistema e l’erogazione dei servizi, vedere due canali TV

all’interno e nelle aree limitrofe alle Porte di accesso, sfogliare un libro multimediale a

grande schermo (40-55”) con schede / filmati / riprese live di elementi caratteristici dell’area,

accedere ai siti di e-commerce di negozianti e artigiani ubicati nell’area di riferimento.



Itinerari e Multimedialità – Elementi integrativi_2

Si prevede di installare una serie di totem multimediali nei maggiori aeroporti

internazionali e sulle navi da crociera che transitano annualmente in laguna per

promuovere il “Sistema ecomuseale della Laguna di Venezia e dei Territori di Gronda”.


1. FISPMED Onlus – Federazione Internazionale per lo Sviluppo

Sostenibile e la Lotta alla Povertà nel Mediterraneo – Mar Nero

[email protected]

Presidente: Roberto RUSSO

Direttore Area Progetti: Alberto NUGNES

2. ASSOCIAZIONE HABITAT WORLD – Impresa sociale

[email protected]

Presidente: Annika PATREGNANI

Direttore Area Progetti: G. Alessio SCARALE

enti proponenti / responsabili della progettazione:

Marzo 2014

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