SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DI … · 2013. 12. 5. · Il presente...
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SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DI ARPA LOMBARDIA
art. 7 del D. Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150
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PREMESSA ................................................................................................. 2
1. DESCRIZIONE DEL SISTEMA .................................................................. 4
1.1 CARATTERISTICHE DISTINTIVE DI ARPA LOMBARDIA ........................ 4
1.2 METODOLOGIA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA ....................................................... 11
1.3 GARANZIA DELLA TRASPARENZA ...................................................... 17 1.4 SISTEMA PREMIANTE ....................................................................... 17
2. DESCRIZIONE DEL PROCESSO ............................................................. 18
3. PROCEDURE DI CONCILIAZIONE AI FINI DELLA VERIFICA DELLA CORRETTEZZA VALUTATIVA ............................................................... 20
4. MODALITÁ DI RACCORDO ED INTEGRAZIONE CON I SISTEMI DI CONTROLLO ESISTENTI ..................................................................... 21
5. PERCORSO DI PERFEZIONAMENTO DEL SISTEMA ................................ 21
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PREMESSA
La Legge-delega n. 15 del 4 marzo 2009 ed il Decreto legislativo n. 150 del 27 ottobre 2009 (di seguito Decreto) introducono il concetto di performance organizzativa ed individuale.
L’articolo 7 del Decreto dispone, in particolare, che le amministrazioni pubbliche valutino annualmente la performance organizzativa e individuale e che, a tal fine, le stesse adottino, con apposito provvedimento, il “Sistema di misurazione e valutazione della Performance”.
L’articolo 45 del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nel testo novellato dall’articolo 57, comma 1, lettera b), del Decreto, collega la performance organizzativa “all’amministrazione nel suo complesso e alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola l’amministrazione”.
L’articolo 7, comma 2, lettera a), del Decreto assegna la funzione di misurazione e valutazione della performance di ciascuna struttura organizzativa nel suo complesso all’Organismo Indipendente di Valutazione della performance, di cui all’articolo 14 del Decreto.
L’articolo 8 del richiamato Decreto definisce gli ambiti di misurazione e valutazione della performance organizzativa.
L’articolo 9, relativamente alla performance individuale, distingue tra la valutazione dei dirigenti e la valutazione del personale con qualifica non dirigenziale, stabilendo espressamente che:
- “la misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità è collegata agli indicatori di performance relativi all’ambito organizzativo di diretta responsabilità; al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate, alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi” (comma 1 art. 9 lettere a, b, c, d);
- la misurazione e la valutazione della performance individuale del personale sono effettuate dai dirigenti e sono collegate “al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali, nonché alla qualità del contributo assicurato alla performance dell’unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi” (comma 2 art. 9 lettere a, b).
Accanto alla predetta normativa nazionale, Regione Lombardia ha emanato la disciplina di dettaglio: con DGR n. IX/1029 del 22/12/2010 ha istituito l’OIV – Organismo Indipendente di Valutazione, ne ha disciplinato i compiti, ed ha previsto esplicitamente che l’“OIV di Sistema indirizza e coordina, attaverso una specifica funzione di supporto, tutti gli OIV degli Enti del Sistema regionale. Tali
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OIV vengono denominati Nuclei di Valutazione delle Performance/Prestazioni – NVP”.
Il presente Sistema di misurazione e valutazione della performance, sviluppato da ARPA Lombardia in ossequio alla normativa nazionale ed agli indirizzi regionali, individua:
le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le responsabilità del processo di misurazione e valutazione della performance;
le procedure di conciliazione relative all’applicazione del Sistema;
le modalità di raccordo e integrazione con i sistemi di controllo esistenti;
le modalità di raccordo e integrazione con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio.
Il Sistema contiene le modalità ed i tempi con cui ARPA Lombardia gestisce il Ciclo di gestione della performance di cui all’articolo 4 del Decreto, definisce gli obiettivi e gli indicatori di cui all’articolo 5, effettua il monitoraggio della performance di cui all’articolo 6.
Il presente documento è suscettibile di modifiche ed integrazioni alla luce degli indirizzi CiVIT e di Regione Lombardia.
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1. DESCRIZIONE DEL SISTEMA
1.1 CARATTERISTICHE DISTINTIVE DI ARPA LOMBARDIA
ARPA Lombardia è un ente tecnico-scientifico di diritto pubblico, dotato di autonomia amministrativa, organizzativa, tecnica e contabile che svolge attività, servizi e funzioni volte a migliorare le scelte di politica ambientale degli enti territoriali di riferimento (Regione ed enti locali). Informa la cittadinanza sullo stato dell’ambiente e ne promuove la sensibilizzazione. Promuove inoltre la tutela dell’ambiente anche mediante forme innovative di coinvolgimento attivo del sistema produttivo e favorisce la semplificazione amministrativa. ARPA Lombardia è istituita con la L.R. 16/99, modificata dalla L.R. 14/2010. Nella tabella seguente vengono sintetizzati alcuni punti della normativa di riferimento.
ARPA Lombardia: normativa di riferimento
Legge Regionale 16/99
“Istituzione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente”
Legge Regionale 4/2002
“Attuazione programmazione regionale e modifica di disposizioni
legislative"
Legge Regionale 14/2010
“Interventi di razionalizzazione sul sistema regionale”
Costituzione di ARPA Lombardia e definizione degli organi di governo:
CdA, Presidente e Collegio dei revisori
Individuazione delle attività ARPA: supporto tecn.scientifico, prevenzione e controllo
ambientale, gestione informazione, educazione e formazione
ambientali; promozione ricerca e innovazione, ulteriori attività di
tutela ambientale Organizzazione delle sezioni
territoriali in dipartimenti provinciali o sub-provinciali
Trasferimento delle competenze in materia di tariffario dalla Giunta
Regionale al CdA ARPA
Ridefinizione delle competenze del CdA, del Presidente e del DG,
tra le quali la nomina del DG ad opera del Cda (in precedenza, del
Presidente)
Modifica delle modalità di retribuzione del Collegio dei Revisori, ora stabilite dalla Giunta Regionale (prima: in base al D.lgs 77/1995)
Trasformazione del DG in Organo di governo e conferimento della rappresentanza legale ARPA
Nomina del CdA ad opera della Giunta Regionale;
Approvazione del CdA del piano pluriennale su proposta del DG,
(e non più del Presidente) e del bilancio di esercizio su proposta del Presidente (in precedenza, del
DG) Possibilità di articolare le attività
e i servizi su base sovra-provinciale ferme restando le
strutture provinciali
L’Agenzia è caratterizzata da diversi livelli di complessità, come di seguito rappresentato:
COMPLESSITÀ STRATEGICA
ARPA Lombardia ha la peculiarità di avere almeno 5 macro-ambiti di attività: - Monitoraggi - Controlli - Valutazione Ambientale - Informazione, comunicazione, educazione ambientale - Attività analitica su specifica richiesta o in caso di
emergenza ambientale A questi macro-ambiti di tipo tecnico-professionale si aggiunge il macro-ambito Amministrativo - Gestionale.
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Ciascuno di questi macro-ambiti prevede sotto-articolazioni di tipo matriciale e tematico: - Aria - Acqua - Suolo - Rifiuti - Agenti fisici - Rischio industriale - Qualità In ciascun macro-ambito l’attività viene svolta attraverso l’effettuazione/rilascio di: - Prelievi e campionamenti - Sopralluoghi - Pareri - Relazioni tecniche semplici e complesse - Analisi - Misure - Valutazioni
COMPLESSITÀ ORGANIZZATIVA
Caratteristica di ARPA Lombardia è la distribuzione sull’intero territorio regionale delle proprie strutture. L’Agenzia ha infatti una Sede centrale localizzata nel capoluogo di regione, Milano, in cui sono ubicate: - Presidenza - Direzione Generale - Direzioni Centrali - Settori Tematico Funzionali ciascuna articolata in Unità Organizzative semplici o complesse. Nella sede centrale si riuniscono, in qualità di Organi della Agenzia: Presidente
Direttore Generale
Consiglio di amministrazione
Collegio dei revisori
Il Presidente presiede il Consiglio di amministrazione e verifica l’attuazione del piano pluriennale di attività presentando al CdA entro il 30 aprile una relazione sullo stato di avanzamento del piano pluriennale; Il Direttore generale assicura l’attuazione degli indirizzi programmatici regionali e il raccordo con la Giunta regionale; cura il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Regione secondo principi di efficacia, efficienza ed economicità; garantisce il controllo di gestione e la verifica della qualità dei servizi prestati dall’ARPA. Il Consiglio di amministrazione dell’ARPA è composto da
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cinque membri, tra cui il Presidente, e dura in carica cinque anni. È nominato dalla Giunta regionale. Il Collegio dei Revisori è nominato dal Consiglio regionale, che ne indica il suo Presidente. E’ composto da tre revisori contabili , dura in carica 5 anni ed esercita le verifiche periodiche di bilancio e di cassa. L’Agenzia è poi articolata in dodici Dipartimenti provinciali, così distribuiti sul territorio:
BERGAMO BRESCIA COMO CREMONA LECCO LODI MANTOVA MILANO MONZA e BRIANZA PAVIA SONDRIO VARESE
Per ragioni di economicità e di efficienza nell’impiego delle risorse, le attività e i servizi possono essere articolati su base sovraprovinciale.
PLURALISMO INTERNO
Caratteristica distintiva di ARPA Lombardia è quella di essere un ente tecnico-scientifico caratterizzato dalla presenza di diversi gruppi professionali a seconda delle differenti linee di attività. Ciò determina tra le risorse umane interne: - diversità di background - diversità di funzione - diversità cognitiva I ruoli della dirigenza sono rappresentati da: - Ruolo sanitaro - Ruolo professionale - Ruolo tecnico - Ruolo amministrativo
PLURALISMO ESTERNO
Per definire e, quindi, analizzare il contesto esterno specifico nel quale opera l’Agenzia, appare opportuno evidenziare quali siano i principali soggetti che hanno rapporti con l’Agenzia. I principali stakeholder sono: - Regione Lombardia principale stakeholder di ARPA: D.G. Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile D.G. Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione
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D.G. Agricoltura D.G. Attività produttive, Ricerca e Innovazione D.G. Salute D.G. Infrastrutture e Mobilità D.C. Programmazione Integrata - Enti regionali, nell’ambito del “Sistema regionale” (Eupolis, ERSAF, ALER, Cestec, …) - Enti locali e in particolare: Province Comuni - Aziende Sanitarie Locali (ASL) - Autorità (Autorità Giudiziaria, NOE dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato) - Imprese - Associazioni ambientaliste - Associazioni di categoria
Qui di seguito sono riportati i dati di sintesi per i bilanci consuntivi 2011 e 2012:
2012 2011
corrente investimenti totale corrente investimenti totale
stanziamento finale 86.781.446,71 424.250,00 87.205.696,71 88.112.183,96 467.917,04 88.580.101,00
accertato 87.759.798,04 6.002.304,00 93.762.102,04 89.322.441,47 467.917,04 89.790.358,51
maggiori accertamenti 978.351,33 5.578.054,00 6.556.405,33 1.210.257,51 0,00 1.210.257,51
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Mediamente oltre i quattro quinti delle entrate correnti dell’Agenzia, deriva dai trasferimenti annui provenienti dalla Regione, mentre le entrate proprie si attestano a meno di un quinto del totale.
2012 2011
Corrente investimenti totale corrente investimenti totale
stanziamento finale 84.616.655,75 20.310.928,70 104.927.584,45 87.262.324,35 13.765.952,62 101.028.276,97
impegnato 77.462.831,08 3.486.792,50 80.949.623,58 81.846.444,83 11.876.618,11 93.723.062,94
economie di spesa 7.153.824,67 16.824.136,20 23.977.960,87 5.415.879,52 1.889.334,51 7.305.214,03
capacità di impegno 91,55% 17,17% 77,15% 93,79% 86,28% 92,77%
Il costo del personale ha inciso per circa i tre quarti del totale delle spese correnti. Per quanto riguardo nello specifico le risorse umane, al 31 dicembre 2012 il numero complessivo dei dipendenti era pari a 1020, di cui 183 unità (17,9%) aventi qualifica dirigenziale; della restante parte (837 unità) quasi i tre quarti sono tecnici aventi elevata professionalità (chimici, biologi, fisici, ingegneri,…): ciò a testimonianza dell’elevato grado di professionalità raggiunto
Categorie
DIRIGENTI18%
Ds11%
D47%
C15%
Bs2%
B6% A
1%
Nei grafici che seguono è riportata la distribuzione del personale in base a taluni parametri: per tipologia di laurea, per inquadramento e genere, per fascia di età e genere.
9
Tipologie di lauree
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
CHIMIC
A
INGEGNERIA
FISIC
A
BIOLOGIA
SCIENZE G
EOLOGIC
HE
SCIENZE A
MBIE
NTALI
SCIENZE N
ATURALI
ECONOMIA
E C
OMM
ERCIO
ARCHITETTURA
SCIENZE P
OLITIC
HE
TOSSICO
LOGIA
AM
BIENTALE
SCIENZE A
GRARIE
ALTRE
10
Distribuzione età personale
0
50
100
150
200
250
<14 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 >65
classi d'età
n°
un
ità
maschi
femmine
Il personale è assegnato alla struttura centrale (meno di 200 unità, con compiti prevalentemente di indirizzo, coordinamento e controllo) ovvero ai dipartimenti provinciali, ai quali compete l’attività operativa; il principale dipartimento è Milano, con circa 230 risorse, mentre si riscontrano numerose strutture territoriali comprese tra i 50 e i 70 dipendenti.
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1.2 METODOLOGIA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
La rappresentazione della performance in ARPA Lombardia, vista la complessità del contesto sia interno che esterno dell’Agenzia, non può che essere di tipo multidimensionale nel rispetto degli ambiti previsti dagli artt. 8 e 9 del D.L.vo 150/09, come successivamente aggregati in macro-ambiti dalla Delibera CIVIT 104/2010:
Il sistema consente pertanto la rappresentazione delle dimensioni seguenti.
1. DIMENSIONE STRATEGICA ovvero la dimensione della strategia e dei relativi obiettivi strategici che l’amministrazione è chiamata ad identificare sulla base delle linee di indirizzo di Regione Lombardia.
2. DIMENSIONE DELLE ATTIVITÀ E DEI SERVIZI ovvero l’insieme programmato di attività e servizi che l’amministrazione mette a disposizione degli utenti e, comunque, della collettività.
3. DIMENSIONE DEL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO AGENZIALE (o “STATO DI SALUTE”), che rappresenta la valutazione di: impiego delle risorse economiche e finanziarie (dimensione economico- finanziaria) grado di sviluppo delle competenze e dell’organizzazione (dimensione dello sviluppo e
della crescita organizzativa) grado di miglioramento delle relazioni con gli stakeholders (dimensione relazionale) grado di efficienza ed efficacia dei processi
4. DIMENSIONE COMPARATIVA (benchmarking) che rappresenta il posizionamento dell’Agenzia in confronto con le altre Agenzie del Sistema agenziale. Per quanto riguarda la DIMENSIONE DELL’OUTCOME, che rappresenta l’impatto che le attività dell’ARPA LOMBARDIA producono nell’ambiente esterno in termini di risposta ai bisogni è da rilevare che per le Agenzie ambientali, in quanto enti strumentali delle Regioni, questa dimensione costituisce un forte elemento di complessità In particolare, sarà necessario identificare ex ante gli impatti che l’attività si propone di produrre sull’ambiente di riferimento e sui bisogni della collettività e fornire ex post elementi utili a valutare se gli impatti previsti sono stati realmente conseguiti.
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Di seguito è sinteticamente descritta la metodologia di misurazione e valutazione delle performance organizzativa di ARPA Lombardia, con indicazione dei punti di debolezza individuati e delle azioni di miglioramento prevista ad invarianza dei regolamenti vigenti.
METODOLOGIA IN USO PUNTI DI DEBOLEZZA DELLA METODOLOGIA AZIONI DI MIGLIORAMENTO
PR
OG
RA
MM
AZ
IO
NE
OB
IE
TT
IV
I
Definizione degli obiettivi strategici dell’Agenzia con i documenti di programmazione predisposti dal DG e approvati dal Consiglio di Amministrazione Assegnazione da parte del DG degli obiettivi a:
- Direttori Centrali - Direttori di Settore - Direttori Dipartimento
Formulazione diretta da parte del DG per i Direttori di Dipartimento Proposta al DG da parte dei Direttori per i Dirigenti di Struttura
Assegnazione di obiettivi riguardanti la performance organizzativa agli altri dirigenti ed al comparto
Difficoltà nell’assicurare la piena corrispondenza tra gli obiettivi strategici volti a valutare la performance organizzativa di Agenzia e gli obiettivi ai dirigenti volti a valutare la performance delle singole UO Eccessiva disaggregazione e articolazione degli obiettivi ai dirigenti con un numero elevato di obiettivi con peso specifico minimo Talvolta, mancanza di veri e propri PIANI OPERATIVI per ciascun dirigente collegati a ciascun obiettivo Mancanza di obiettivi riguardanti la valutazione della performance individuale (comportamenti e competenze)
Ricerca di maggior corrispondenza tra obiettivi strategici e obiettivi assegnati ai dirigenti Definizione di specifici PIANI OPERATIVI, laddove ciò sia possibile Assegnazione di un numero limitato di obiettivi rilevanti, prioritari e coerenti con la posizione occupata dal dirigente, chiaramente collegati all’attuazione della strategia dell’amministrazione, con specifico riferimento al periodo annuale di valutazione Completamento del percorso di definizione del DIZIONARIO DELLE CAPACITA’ E DELLE COMPETENZE MANAGERIALI E PROFESSIONALI per il personale dirigente Avvio del percorso di definizione del DIZIONARIO DELLE CAPACITA’ E DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI E ORGANIZZATIVE per il personale non dirigente
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PUNTI DI FORZA DELLA METODOLOGIA
PUNTI DI DEBOLEZZA DELLA METODOLOGIA AZIONI DI MIGLIORAMENTO
MI
SU
RA
ZI
ON
E
IN
DI
CA
TO
RI
Utilizzo di indicatori per verificare il raggiungimento degli obiettivi
Irregolarità e incompletezza dei flussi informativi che non garantiscono ancora piena affidabilità, attendibilità e invariabilità dei dati Debole integrazione tra i sistemi informativi presenti
Verifica del livello di fattibilità informativa e di qualità per la costruzione di un sistema degli indicatori Regolarizzazione dei flussi informativi relativi alla Dimensione delle attività e dei servizi erogati e alla Dimensione finanziaria Selezione di KPI (key perfomance indicators) sintetici, coerenti con gli obiettivi strategici, rappresentativi della performance, facilmente comprensibili anche al pubblico e facilmente comunicabili Aggiornamento periodico dei tempi standard dei processi selezionati
TA
RG
ET
A tutti gli obiettivi sono stati assegnati specifici
target di riferimento
Difficoltà nell’individuazione di
target sufficientemente sfidanti
Individuazione di target oggettivabili anche per gli obiettivi di carattere essenzialmente qualitativo
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PUNTI DI FORZA DELLA METODOLOGIA
PUNTI DI DEBOLEZZA DELLA METODOLOGIA AZIONI DI MIGLIORAMENTO
RA
PP
RE
SE
NT
AZ
IO
NE
Rappresentazione della Dimensione strategica, della Dimensione delle attività e dei servizi erogati e in parte della Dimensione del funzionamento complessivo agenziale
Debole rappresentazione degli standard di qualità esistenti Debole rappresentazione, nell’ambito della Dimensione del funzionamento complessivo agenziale, della Dimensione dello sviluppo e della crescita organizzativa, della Dimensione relazionale e della Dimensione dei processi interni Assenza della rappresentazione della Dimensione comparativa e della Dimensione dell’Outcome
Progressivo rafforzamento e ampliamento della rappresentazione delle altre dimensioni Partecipazione al GdL Benchmarking presso AssoARPA per la definizione di un core-set di attività Approvazione in seno al Consiglio Federale presso ISPRA dello schema LEPTA Progressivo miglioramento della rappresentazione dei risultati dal livello di massima aggregazione per area strategica o per dimensione, fino ai vari livelli organizzativi
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PUNTI DI FORZA DELLA METODOLOGIA
PUNTI DI DEBOLEZZA DELLA METODOLOGIA AZIONI DI MIGLIORAMENTO
VA
LU
TA
ZI
ON
E
Valutazione annuale della performance organizzativa e individuale dei: - Direttori Centrali - Direttori Settori - Direttori Dipartimento Valutazione annuale dei dirigenti RUO e professional Valutazione annuale del personale di comparto Analisi degli scostamenti rispetto al programmato con cadenza periodica
Assenza di un processo di valutazione della performance individuale dei dirigenti in termini di comportamenti/competenze La scheda di valutazione della performance individuale del personale non dirigente non è sufficientemente rappresentativa della performance individuale Scarsa differenziazione delle valutazioni
Valutazione da parte del Nucleo della coerenza con il Sistema degli obiettivi formulati e proposti con: verifica della coerenza con le aree strategiche e gli obiettivi strategici e verifica della qualità degli indicatori proposti e della validità dei target individuati
Miglioramento dei sistemi informativi a supporto della valutazione periodica
Rafforzare la capacità di valutazione del dirigente nei confronti dei dipendenti in termini di differenziazione delle valutazioni, anche tramite l’inserimento nel sistema degli obiettivi degli apicali di un algoritmo che misuri la capacità di differenziare le valutazioni dei collaboratori Avvio del percorso di definizione di SCHEDE DI VALUTAZIONE funzionali sia alla valutazione della performance organizzativa di struttura che della performance individuale del PERSONALE DIRIGENTE Avvio del percorso di definizione di SCHEDE DI VALUTAZIONE funzionali alla valutazione della performance individuale del PERSONALE NON DIRIGENTE
La predetta metodologia di misurazione e valutazione delle performance organizzativa di ARPA Lombardia si avvale di uno specifico strumento software per il monitoraggio delle attività, che si interfaccia con la piattaforma “AGORÀ”, la quale -a sua volta- integra i principali software gestionali (VISPO, RIAL, SISCO, LIMS,…), al fine di alimentare in automatico il sistema di controllo di gestione, evitando duplicazioni e limitando il più possibile gli inserimenti manuali. In particolare, i principi alla base dell’applicativo informatico sono: - utilizzo delle banche dati già disponibili
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- ricorso ai sw gestionali al fine di avvicinamento ad una logica di datawarehouse (corrispondenza tra dati gestionali e documentazione/attività prodotta) - acquisizione dei dati in automatico laddove possibile - maschera semplificata per immissione dei dati manuali (per gli indicatori non “automatizzabili”) - dati estratti e proposti in automatico alle strutture che devono rendicontare - risultati disponibili subito e validabili da parte del direttore competente I dati così ricavati vanno a compilare in automatico le schede obiettivi (“scheda A”) per i processi gestiti tramite il software Agorà; a titolo indictaivo, in allegato alla presente è riportata una “scheda A” tipo nonché l’elenco dei processi in uso per l’anno 2013.
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1.3 GARANZIA DELLA TRASPARENZA
Al fine di favorire forme diffuse di controllo interno ed esterno, anche da parte del cittadino, l’Agenzia garantisce e garantirà la trasparenza attraverso informazioni:
comprensibili e quindi immediate; selezionate e quindi informazioni chiave; usabili e quindi informazioni con accesso facile e personalizzato per aree di interesse.
La sezione TRASPARENZA presente sul sito web istituzionale, che oggi assicura la trasparenza amministrativa, assicurerà anche la traparenza della performance organizzativa contenendo tutte le informazioni riguardanti:
informazioni sull’ORGANIZZAZIONE il PIANO TRIENNALE DELLA PERFORMANCE, la RELAZIONE ANNUALE SULLA PERFORMANCE
1.4 SISTEMA PREMIANTE
Il collegamento tra il Sistema e gli strumenti di valorizzazione del merito ed i metodi di incentivazione della produttività e della qualità della prestazione lavorativa è definito in base agli artt. 17 e ss. del D.L.vo 150/09, dei CCNL e dei CCIL; questi ultimi sono pubblicati sul sito dell’Agenzia, tanto per il personale dirigente quanto per il personale del comparto.
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2. DESCRIZIONE DEL PROCESSO Il processo è articolato in modo da garantire due elementi fondanti:
1. la massima chiarezza delle funzioni e delle responsabilità dei soggetti (o strutture) legittimati ad avere un ruolo attivo nel processo di misurazione e valutazione della performance;
2. il coordinamento della pluralità di soggetti con tale ruolo.
Di seguito è descritto il processo con indicazione di fasi, tempi, modalità, soggetti e responsabilità:
FASI TEMPI MODALITA’ SOGGETTI E RESPONSABILITA’
FASE 1 Definizione/rimodulazione delle Aree strategiche e dei relativi obiettivi
Ottobre 20xx
Con l’approvazione da parte del CdA del Piano Triennale 20xx+1 / 20xx+3 e del Programma annuale di lavoro 20xx+1
Il Direttore Generale sulla base delle linee di indirizzo regionali si confronta con Direttori Centrali e di Settore per la definizione e/o rimodulazione delle Aree strategiche e dei relativi obiettivi sia su base triennale che su base annuale. La UO Programmazione e la UO Bilancio supportano in modo integrato con dati programmatici e economico finanziari. I documenti di Piano e Programma sono approvati dal Consiglio di Amministrazione.
FASE 2 Definizione degli obiettivi operativi, dei valori attesi di risultato, delle risorse necessarie e dei rispettivi indicatori
Novembre Dicembre 20xx
Riunioni del DG con: Direttori Centrali Direttori Settore Direttori Dipartimento
Il DG con il Direttore Operazioni, i Direttori centrali, i Direttori di Settore, i Direttori dei Dipartimenti e con il supporto della Programmazione discute gli obiettivi strategici, la loro declinazione in obiettivi operativi tenendo conto dei limiti delle risorse disponibili. Il Nucleo di Valutazione con il supporto della Programmazione, monitora il funzionamento complessivo del Sistema e la sua corretta applicazione nella definizione degli obiettivi (aspetti di metodo, non di merito)
FASE 3 Redazione del Piano delle Performance e assegnazione degli obiettivi
Dicembre 20xx Gennaio 20xx+1
- Sintesi e Raccolta degli esiti della Programmazione strategica e Redazione del Piano della Performance
- Assegnazione
formale degli obiettivi ai dirigenti.
La Programmazione redige la proposta del Piano della Performance. Il DG assegna gli obiettivi di performance organizzativa e individuale indicandone i criteri di valutazione ai
- Direttori Centrali - Direttori Settore - Direttori Dipartimento
Tutti i predetti Direttori assegnano gli obiettivi di performance organizzativa e individuale ai
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RUO. I RUO assegnano gli obiettivi di performance organizzativa e individuale ai Dirigenti professional e al personale a loro assegnato. Il Nucleo di Valutazione, con il supporto della Programmazione, monitora il funzionamento complessivo del Sistema e la sua corretta applicazione nel Piano della Performance.
FASE 4 Monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali Interventi correttivi
31 marzo, 30 giugno e 30 settembre 20xx+1 per i programmi operativi Annuale per le altre dimensioni
La programmazione predispone report per la valutazione degli scostamenti rispetto al programmato e con i Settori viene proposta la definizione di eventuali interventi correttivi.
Il DG con il supporto del Direttore Operazioni e della Programmazione si confronta sul grado di raggiungimento degli obiettivi strategici e di struttura e sui relativi scostamenti rispetto al programmato. Azioni di feed back e adeguamento dei piani operativi, anche attraverso meccanismi negoziali con i responsabili dei CdR.
FASE 5 Utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito
Febbraio 20xx+2
Definizione dell’ELENCO DEI SOGGETTI VALUTATI Valutazione degli apicali e del restante personale.
La Programmazione definisce l’ELENCO DEI SOGGETTI VALUTATI con una sintesi della Relazione sulle attività dell’esercizio 20xx+1 Il Nucleo di Valutazione valida, su proposta del DG, la valutazione per:
- Direttori Centrali - Direttori di Settore - Direttori Dipartimento - Responsabili di UO
I dirigenti sovraordinati valutano i dirigenti sottoordinati. La UO Personale applica il SISTEMA PREMIANTE
FASE 6 Rendicontazione dei risultati
Giugno 20xx+2
Redazione della RELAZIONE ANNUALE SULLA PERFORMANCE
La Programmazione redige la Relazione annuale sulla Performance. Il NVP valida la Relazione.
FASE 7 Assicurazione della trasparenza
Giugno 20xx+2
Pubblicazione su sito web della RELAZIONE ANNUALE SULLA PERFORMANCE
La comunicazione appositamente delegata, cura la pubblicizzazione dei risultati.
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3. PROCEDURE DI CONCILIAZIONE AI FINI DELLA VERIFICA DELLA CORRETTEZZA VALUTATIVA
ARPA Lombardia garantisce la celerità, l’efficacia, l’efficienza e l’economicità delle procedure di conciliazione. Nel caso in cui insorgano conflitti, specie nel caso di valutazione negativa contestata dal valutato, si ricorre come soggetto terzo al Dirigente di livello superiore, che è chiamato, dapprima, ad una verifica della correttezza formale e sostanziale della valutazione entro 30 giorni e, soltanto in caso di evidente e motivata irregolarità, provvede ad un’ulteriore valutazione del soggetto entro e non oltre i successivi 30 giorni. La tabella seguente sintetizza, in funzione del valutato ricorrente, i soggetti terzi chiamati a risolvere i conflitti:
VALUTATO RICORRENTE VALUTATORE DI PRIMA ISTANZA
RISOLUTORE DEL CONFLITTO
(soggetto terzo)
TEMPI DI VERIFICA DELLA CORRETTEZZA VALUTATIVA
Direttori Centrali (DOP/DAM/DTS) DG Nucleo di
Valutazione
Direttori Settori Tematico Scientifi DG Nucleo di
Valutazione
Direttori Dipartimento DG Nucleo di Valutazione
Dirigenti di UO Complessa Direttore sovraordinato
Nucleo di Valutazione
Dirigente di UO Semplice Dirigente sovraordinato
Nucleo di Valutazione
Dirigente professional Dirigente
sovraordinato Direttore
sovraordinato
Comparto Dirigente sovraordinato
Direttore sovraordinato
21
4. MODALITÁ DI RACCORDO ED INTEGRAZIONE CON I SISTEMI DI CONTROLLO ESISTENTI
Il Nucleo di Valutazione esercita, in piena autonomia, le seguenti attività previste all’art. 14, comma 4 del D.Lgs. 150/09, in questa sede raggrupate in 3 macro-funzioni:
A. MONITORAGGIO
Monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni
Garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione dai contratti collettivi nazionali, dai contratti integrativi, dai regolamenti interni all'amministrazione, nel rispetto del principio di valorizzazione del merito e della professionalità
B. VALIDAZIONE
Valida la Relazione sulla Performance e ne assicura la visibilità attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione
Verifica i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità
C. CURA ED ELABORAZIONE
Valida la valutazione annuale dei dirigenti: - Direttori Centrali - Direttori di Settore - Direttori Dipartimento - Responsabili di UO
Il Nucleo di Valutazione si avvale per le sue funzioni di una Struttura Tecnica Permanente costituita presso la Direzione Operazioni – U.O. Programmazione e controllo, di cui fanno parte funzionari allo scopo individuati nell’ambito delle Direzioni Centrali e di Settore di ARPA.
5. PERCORSO DI PERFEZIONAMENTO DEL SISTEMA Nel triennio 2014-2016 l’Agenzia attuerà un graduale affinamento e perfezionamento del Sistema di Misura stimando anche la possibile modifica dei Regolamenti vigenti e misurerà e valuterà la performance organizzativa a partire dal Piano della Performance 2014.
ALLEGATO: “SCHEDA A” TIPO
Controlli�Program
mab
ili��D
ipartim
ento
Processo
Settore
Classe
Obiettiv
o�Strategico�
Obiettiv
o�op
erativo
Azione
Defin
izione
�delle�Azion
iUnità�di�m
isura
N°
33AP
C�1A
1Co
ntrolli
(06)�Azie
nde�Ippc
Controlli�im
pianti�Zootecnia
Ispe
zioni�ordinarie�program
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pianti�AIA�Zootecnici
N°�v
isite�con
cluse
34AP
C�1A
1Co
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(06)�Azie
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stria
liIspe
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35AP
C�1A
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(06)�Azie
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Istruttorie
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N°�istruttorie
36AP
C�1A
1Co
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(07)�Azie
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Istruttorie
�per�il�C.T.R.���(art.�8)�coo
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RPAIstruttorie
�RDS
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N°�istruttorie
37AP
C�1A
1Co
ntrolli
(07)�Azie
nde�Rir
Istruttorie
�per�il�C.T.R.���(art.�8)�coo
rd.�A
ltri�
Enti
Istruttorie
�RDS
��(art.�8)�
N°�istruttorie
38AP
C�1A
1Co
ntrolli
(07)�Azie
nde�Rir
Verifiche
�art.6
Verifiche
�program
mate�aziend
e�R.I.R
.�art.6�
N°�v
erifiche�concluse
39AP
C�1A
2Co
ntrolli
(07)�Azie
nde�Rir
Controlli�azie
nde�ex�RIR
Verifiche
�program
mate�aziend
e�ex�RIR�o�quasi�RIR
N°�con
trolli�conclusi
40AP
C�1A
1Co
ntrolli
(08)�Dep
uratori
Controlli�dep
uratori�=�49.99
9AE
Controlli�program
mati�dep
uratori
N°�cam
pion
amen
ti�effettuati
41AP
C�1A
1Co
ntrolli
(08)�Dep
uratori
Controlli�dep
uratori�10.00
0���4
9.99
9AE
Controlli�program
mati�dep
uratori
N°�cam
pion
amen
ti�effettuati
42AP
C�1A
1Co
ntrolli
(08)�Dep
uratori
Controlli�dep
uratori�2.000
���9.99
9AE
Controlli�program
mati�dep
uratori
N°�cam
pion
amen
ti�effettuati
43AP
C�1A
1Co
ntrolli
(08)�Dep
uratori
Controlli�dep
uratori�400
���2.00
0AE
Controlli�program
mati�dep
uratori
N°�cam
pion
amen
ti�effettuati
44AP
C�1A
3Co
ntrolli
(09)�Scarichi�in�CIS
Scarichi�indu
stria
li�ex�ta
b.�3/A�allegato�5�
D.Lgs.�152
/06
Controlli�su
gli�scarichi�indu
stria
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b.�3/A�allegato�5�D.Lgs.�
152/99
�ora….�(4�controlli/ann
o)N°�con
trolli�conclusi
45AP
C�1A
3Co
ntrolli
(09)�Scarichi�in�CIS
Scarichi�indu
stria
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D.Lgs.�152
/06
Controlli�su
gli�scarichi�indu
stria
li�ex�ta
b.�5�allegato�5�D.Lgs.�
152/99
�ora….�(1�controllo/ann
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trolli�conclusi
46AP
C�1A
3Co
ntrolli
(09)�Scarichi�in�CIS
Scarichi�proc.�di�raffred
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Controlli�su
gli�scarichi�proc.�di�raffred
dam.�dire
tto�(1�con
trollo�
ogni�2�ann
i)N°�con
trolli�conclusi
47AP
C�1A
3Co
ntrolli
(09)�Scarichi�in�CIS
Scarichi�acque
�reflu
e�assim
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domestiche
�(se�>�40
0�A.E.)
Controlli�su
gli�scarichi�acque
�reflu
e�assim
ilate�alle�dom
estiche
�(se�
>�40
0�A.E.)
N°�con
trolli�conclusi
48AP
C�1A
3Co
ntrolli
(09)�Scarichi�in�CIS
Altri�scarichi�indu
stria
li�(cioè�scarichi�di�
acqu
e�di�processo,�escluse�le�acque
�di�
raffred
damen
to�dire
tto�e�indiretto)
Controlli�su
gli�altri�scarichi�indu
stria
li�(cioè�scarichi�di�acque
�di�
processo,�escluse�le�acque
�di�raffred
damen
to�dire
tto�e�indiretto)
N°�con
trolli�conclusi
60AP
C�1A
3Co
ntrolli
(15)�Rifiuti
Impianti�trattamen
toCo
ntrolli�su
gli�impianti�di�trattamen
to�dei�rifiu
ti�no
n�AIA
N°�C
ontrolli
61AP
C�1A
3Co
ntrolli
(15)�Rifiuti
Impianti�prod
uttiv
iCo
ntrolli�su
gli�impianti�prod
uttiv
i�non
�AIA
N°�C
ontrolli
62AP
C�1A
3Co
ntrolli
(13)�Emissioni�in�atm
osfera
Controlli�SME
Controlli�re
lativ
i�al�Sistem
a�Mon
itoraggio�Emissioni�in�con
tinuo
�(SME)
N°�C
ontrolli
156AP
C�1A
2Co
ntrolli
(12)�Bon
ifiche
Controlli�straordinari�bo
nifiche
Attuazione
�del�piano
�di�con
trolli�straordinari�sulle�bon
ifiche
N°�con
trolli
157AP
C�1A
2Co
ntrolli
(33)�Grand
i�cantie
ri�e�altre�attiv
ità�
a�rischio
Controlli�Straordinari�G
rand
i�cantie
ri�e�altre�
attiv
ità�a�rischio�
Attuazione
�del�piano
�di�con
trolli�straordinari�su�grand
i�ope
re�ed�
altre�attiv
ità�a�rischio
N°�con
trolli
ALLEGATO: ELENCO DEI PROCESSI pagina 1/4
Controlli�a�richiesta��D
ipartim
ento
Processo
Settore
Classe
Obiettiv
o�Strategico�
Obiettiv
o�op
erativo
Azione
Defin
izione
�delle�Azion
iUnità�di�m
isura
Grad
o�di�
raggiungim
ento�
atteso
Per�p
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richiesta� (%
)49
APC�
1A3
Controlli
(07)�Azie
nde�Rir
Verifiche
�art.�8�(R
IR)
Verifiche
�azie
nde�RIR�art.�8�
N°�v
erifiche�concluse
51AP
C�1A
3Co
ntrolli
(07)�Azie
nde�Rir
Piani�di�emergenza�art.8
Pareri�espressi�sui�Piani�di�emergenza�art.8
N°�p
areri
52AP
C�1A
3Co
ntrolli
(07)�Azie
nde�Rir
Piani�di�emergenza�art.6
Pareri�espressi�sui�Piani�di�emergenza�art.6
N°�p
areri
68AP
C�1A
3Co
ntrolli
(06)�Azie
nde�Ippc
Rilascio�Parere�su�Im
pianti�indu
stria
li�AIA
Pareri/Re
lazio
niN°�P
areri
69AP
C�1A
3Co
ntrolli
(06)�Azie
nde�Ippc
Rilascio�Parere�su�Attività
�zootecniche�AIA
Pareri/Re
lazio
niN°�P
areri
53AP
C�1A
3Co
ntrolli
(11)�Azie
nde�Scia
Esam
e�do
cumen
tale�SCIA
Fornire
�definizion
e���Lettera
N°�p
ratiche
54AP
C�1A
3Co
ntrolli
(11)�Azie
nde�Scia
Controlli�program
mati�SCIA
Controlli�ispe
ttivi�effe
ttuati�su�attivita
�che
�hanno
�presentato�SCIA�
(10�pe
r�cen
to�delle�SCIA�in�ingresso�(p
rocesso�n°53
))N°�C
ontrolli
56AP
C�1A
3Co
ntrolli
(13)�Emissioni�in�atm
osfera
N°�p
areri�per�rilascio�autorizz
azioni�Im
pianti�
non�in�deroga
N°�p
areri�per�rilascio�autorizz
azioni�Im
pianti�no
n�in�deroga
N°�p
areri
57AP
C�1A
3Co
ntrolli
(13)�Emissioni�in�atm
osfera
Controllo�ad�aziend
e�di�nuo
va�
autorizzazio
ne.�D
ecr.�Leg.�152
/06�art.�26
9�n°�im
pianti��autorizz
ati�non
�in�deroga.
N°�C
ontrolli�ad�azie
nde�di�nuo
va�autorizz
azione
.�Decr.�Leg.�
152/06
�art.�269
�n°�impianti��autorizz
ati�non
�in�deroga.
N°�C
ontrolli
58AP
C�1A
3Co
ntrolli
(13)�Emissioni�in�atm
osfera
Controllo�ad�aziend
e�di�nuo
va�
autorizzazio
ne.�D
ecr.�Leg.�152
/06�art.�27
2�n°�im
pianti��autorizz
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N°�C
ontrolli�ad�azie
nde�di�nuo
va�autorizz
azione
.�Decr.�Leg.�
152/06
�art.�272
�n°�impianti��autorizz
ati��in�deroga.
N°�C
ontrolli
64AP
C�1A
3Co
ntrolli
(19)�Acque
�di�scarico
Scarichi�su
l�suo
loCo
ntrolli�su
gli�scarichi�su
l�suo
loN°�P
areri
65AP
C�1A
3Co
ntrolli
(19)�Acque
�di�scarico
Scarichi�in�fo
gnatura
Controlli�su
gli�scarichi�in�fo
gnatura
N°�p
areri
66AP
C�1A
3Co
ntrolli
(19)�Acque
�di�scarico
Scarichi�in�CIS
Controlli�su
gli�scarichi�in�CIS
N°�p
areri
67AP
C�1A
3Co
ntrolli
(07)�Azie
nde�Rir
Istruttorie
�(art.�8)�su�richiesta.
Istruttorie
�(art.�8)�su�richiesta�diverse�da�qu
elle�inserite�ne
lla�
programmazione
�ann
uale�con
�il�CTR
N°�Istruttorie
70AP
C�1A
3Co
ntrolli
(15)�Rifiuti
Impianti�di�gestio
ne�dei�rifiu
ti�no
n�AIA
Pareri�im
pianti�di�gestio
ne�dei�rifiu
ti�no
n�AIA
N°�P
areri
150AP
C�1A
3Co
ntrolli
(12)�Bon
ifiche
Attiv
ita�ai�sen
si�de
l�tito
lo�V�della�parte�IV
�de
l�D.Lgs�152
/06�e�de
i�regolam
enti�
comun
ali
Parere�eo�campion
amen
ti�de
lle�m
atrici�ambien
tali
N°�siti�interessati�da�almen
o�un
�attiv
ita
ALLEGATO: ELENCO DEI PROCESSI pagina 2/4
Mon
itoraggi�program
mab
ili��D
ipartim
ento
Processo
Settore
Classe
Obiettiv
o�Strategico�
Obiettiv
o�op
erativo
Azione
Defin
izione
�delle�Azion
iUnità�di�m
isura
N°
107MA��
3Mon
itoraggi
(21)�Acque
�supe
rficiali�(fium
i)Misu
re�di�portata
Misu
re�in�cam
po�in�corrispo
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za�del�m
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tale�
chim
ico�fisico
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i�misu
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164MA��
3Mon
itoraggi
(21)�Acque
�supe
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itoraggio�ambien
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Censim
ento�sp
ecie�aliene
�(macroinverteb
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macrofite)
N°�cam
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i
165MA��
3Mon
itoraggi
(21)�Acque
�supe
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orto�alla�classificazio
ne�biologica
elaborazione
�dei�dati�biologici��inseriti�negli�appo
siti�format
N°�corpi�idrici�classificati
166MA��
3Mon
itoraggi
(23)�Acque
�supe
rficiali
(laghi)
Supp
orto�alla�classificazio
ne�biologica
elaborazione
�dei�dati�biologici��inseriti�negli�appo
siti�format
N°�corpi�idrici�classificati
167MA��
3Mon
itoraggi
Acqu
e�supe
rficiali
Individu
azione
�poten
ziali�siti�di�rife
rimen
to�(laghi�+�fium
i)compilazio
ne�da�parte�de
i�dipartim
enti�de
lle�app
osite
�sche
de�ed�
elaborazione
�second
o�sche
ma�ISPR
AN°�siti�di�rife
rimen
to
168MA��
3Mon
itoraggi
Acqu
e�supe
rficiali
Relazio
ni�se
mestrali�sullo�stato�di�
avanzamen
to�de�programmal�di�
mon
itoraggio�(laghi�e�fium
i)Co
nsegna�entro�le�te
mpistiche
�previste,�se
cond
o�il�form
at�fo
rnito
�dal�Settore�M
AN°�relazioni
169MA��
3Mon
itoraggi
Acqu
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ne�ann
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men
to�ai�dati�
(laghi�e�fium
i)Co
nsegna�entro�le�te
mpistiche
�previste,�se
cond
o�il�form
at�fo
rnito
�dal�Settore�M
AN°�relazioni
170MA��
3Mon
itoraggi
(25)�Acque
�sotterrane
eAg
giornamen
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hede
�mon
ografiche
�pozzi�
(nuo
va�procedu
ra)
Compilazio
ne�sc
hede
�mon
ografiche
�second
o�nu
ovo�mod
ello
N°�m
onografie
171MA��
3Mon
itoraggi
(25)�Acque
�sotterrane
eVe
rifica�e�correzione
�dati�di�soggiacen
za�
esisten
tiAn
alisi�and
amen
ti�tempo
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stitu
zione
�nuo
ve�
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unti�di�m
onito
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172MA��
3Mon
itoraggi
(25)�Acque
�sotterrane
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nsim
ento�so
rgen
tiVe
rifica�de
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ne�su
ll'attiv
itàN°�relazioni
173MA��
3Mon
itoraggi
(25)�Acque
�sotterrane
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Sopralluoghi�e�stesura�sche
de�
mon
ografiche
�relativ
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rgen
ti�individu
ate
N°�sop
ralluoghi/red
azioni�m
onografie
N°�m
onografie
174MA��
3Mon
itoraggi
(25)�Acque
�sotterrane
e
Relazio
ni�se
mestrali�sullo�stato�di�
avanzamen
to�del�program
ma�di�
mon
itoraggio
Consegna�entro�le�te
mpistiche
�previste�second
o�il�form
at�fo
rnito
�dal�Settore�M
AN°�relazioni
175MA��
3Mon
itoraggi
(25)�Acque
�sotterrane
eRe
lazio
ne�ann
uale�di�com
men
to�ai�dati�
Consegna�entro�le�te
mpistiche
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o�il�form
at�fo
rnito
�dal�Settore�M
AN°�relazioni
176MA��
2B1
Mon
itoraggi
(02)�Qualità�de
ll'�aria
Supp
ortoalla��validazione
�dei�dati�nel�
perio
do�transitorio
Emissione
�bollettini�giornalieri
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riodo
�transitorio�(in�giorni)
13MA��
2B1
Mon
itoraggi
(03)�Radiazio
ni�ionizzanti
Supp
orto�al�CRR
�relativ
amen
te�alla�re
te�di�
sorveglianza�radioattività
�ambien
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e�de
finite
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ma�region
ale�
approvato)
Esecuzione
/sup
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amen
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pion
i
105MA��
2B3
Mon
itoraggi
(21)�Acque
�supe
rficiali�(fium
i)Mon
itoraggio�ambien
tale�chimico/fisico
Campion
i�accreditati�pe
r�le�analisi�dop
o�l'effe
ttuazio
ne�delle�
attiv
ità�di�cam
pagna.�(assegnazio
ne�della�data�prelievo�da�parte�
del�sistem
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ativo�utilizzato)
N°�cam
pion
i
110MA��
2B3
Mon
itoraggi
(21)�Acque
�supe
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i)Mon
itoraggio�ambien
tale�biologico�
Campion
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ne�delle�
attiv
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pagna.�(assegnazio
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del�sistem
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N°�cam
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124MA��
2B3
Mon
itoraggi
(23)�Acque
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Mon
itoraggio�ambien
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pagna.�(assegnazio
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Mon
itoraggi
(23)�Acque
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Mon
itoraggio�ambien
tale�biologico�
Campion
i�accreditati�pe
r�le�analisi�dop
o�l'effe
ttuazio
ne�delle�
attiv
ità�di�cam
pagna.�(assegnazio
ne�della�data�prelievo�da�parte�
del�sistem
a�inform
ativo�utilizzato)
N°�cam
pion
i
144MA��
2B3
Mon
itoraggi
(25)�Acque
�sotterrane
eMon
itoraggio�re
te��qualitativa
Campion
i�accreditati�pe
r�le�analisi�dop
o�l'effe
ttuazio
ne�delle�
attiv
ità�di�cam
pagna.�(assegnazio
ne�della�data�prelievo�da�parte�
del�sistem
a�inform
ativo�utilizzato)
N°�cam
pion
i
145MA��
2B3
Mon
itoraggi
(25)�Acque
�sotterrane
eMon
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te�quantita
tiva�
(piezometrie
)
Misu
re�in�cam
po.�
(assegnazio
ne�della�data�prelievo�da�parte�de
l�sistem
a�inform
ativo�utilizzato)
N°�m
isure
178MA��
2B3
Mon
itoraggi
(25)�Acque
�sotterrane
eMon
itoraggio�re
te�quantita
tiva�
(piezometrie
)�da�gestore
Misu
re�in�cam
po.�
(da�parte�de
i�gestori)
N°�m
isure
ALLEGATO: ELENCO DEI PROCESSI pagina 3/4
Mon
itoraggi�a�richiesta��D
ipartim
ento
Processo
Settore
Classe
Obiettiv
o�Strategico�
Obiettiv
o�op
erativo
Azione
Defin
izione
�delle�Azion
iUnità�di�m
isura
Grad
o�di�
raggiungim
ento�
atteso�
Per�p
rocessi�su�
richiesta� (%
)
14MA��
2B3
Mon
itoraggi
(03)�Radiazio
ni�ionizzanti
Adem
pimen
ti�ai�fini�del�D.�Lgs.�230
/95�e�
s.m.i.,�pareri,�nu
lla�osta�prefettura,�
commissioni�provinciali
Analisi�docum
entazio
ne�e�stesura�parere
N°�p
areri
15MA��
2B3
Mon
itoraggi
(03)�Radiazio
ni�ionizzanti
Radiazioni�ionizzanti:�so
pralluoghi��presso�
insediam
enti�prod
uttiv
i,�aree�di�bon
ifica,�
dogane
�ecc.�Interventi�a�se
guito
�di�
incide
nti/ritrovam
enti.
Attiv
ità�di�con
trollo�a�cam
po�con
�o�se
nza�misu
re�o�prelievi
N°�v
erbali�di�so
pralluogo
177MA��
2B3
Mon
itoraggi
(04)�Radiazio
ni�non
�ionizzanti
Misu
re/con
trolli�im
pianti�RT
V�e�SRB�
Esecuzione
�delle�m
isure�,�valutazio
ni,�emissione
�relazio
neN°�relazioni
20MA��
2B3
Mon
itoraggi
(04)�Radiazio
ni�non
�ionizzanti
Pareri�im
pianti�Ra
dio/TV
Analisi��docum
entazio
ne,�geo
referenziazio
ne,�calcolo,�
inserim
ento�dati�nel�catasto
N°�p
areri
22MA��
2B3
Mon
itoraggi
(04)�Radiazio
ni�non
�ionizzanti
Impianti�bassa�po
tenza,�m
odifiche�no
n�rilevanti,�con
ferm
a�pareri.
Analisi��docum
entazio
ne,�inserim
ento�dati�nel�catasto,�invio�nota
N°�risp
oste
23MA��
2B3
Mon
itoraggi
(04)�Radiazio
ni�non
�ionizzanti
SCIA�Stazio
ni�Radiobase.�
Analisi��docum
entazio
ne,�geo
referenziazio
ne,�eventuale�calcolo,�
inserim
ento�dati�nel�catasto,�invio�nota�o�parere
N°�risp
oste
24MA��
2B3
Mon
itoraggi
(04)�Radiazio
ni�non
�ionizzanti
Pareri�istanze�di�autorizz
azione
�Stazio
ni�
Radio�Ba
seAn
alisi��docum
entazio
ne,�geo
referenziazio
ne,�calcolo,�
inserim
ento�dati�nel�catasto,�emissione
�parere
N°�p
areri
25MA��
2B3
Mon
itoraggi
(04)�Radiazio
ni�non
�ionizzanti
Controlli�su
�line
e�elettriche
�e�cabine�di�
trasform
azione
.Misu
re,�valutazioni�e�stesura�relazio
neN°�relazioni
27MA��
2B3
Mon
itoraggi
(04)�Radiazio
ni�non
�ionizzanti
Pareri�su�line
e�elettriche
�e�cabine�di�
trasform
azione
.An
alisi�docum
entazio
ne,�valutazioni,�stesura�parere
N°�p
areri
28MA��
2B3
Mon
itoraggi
(05)�Inqu
inam
ento�acustico
Controllo�so
rgen
ti�sono
re�(verifica�rispetto�
Legge�44
7/95
�e�decr.�attuativi)�
Analisi�docum
entazio
ne,�m
isure,�valutazioni,�emissione
�relazio
neN°�relazioni
29MA��
2B3
Mon
itoraggi
(05)�Inqu
inam
ento�acustico
Campagne�di�m
isura�di�rum
ore�con�
labo
ratorio
�mob
ile�o�postazio
ne�esterna.�
Sopralluoghi,�m
isure,�analisi�dati,�em
issione
�relazio
ne�te
cnica
N°�cam
pagne�
(indipe
nden
temen
te�dalla�
durata)
31MA��
2B3
Mon
itoraggi
(05)�Inqu
inam
ento�acustico
Espressio
ne�parere�semplice�rumore�(Legge�
447/95
,�art.�8,�com
ma�2�lettera�d)
Analisi�docum
entazio
ne,�emissione
�parere
N°�p
areri�emessi
32MA��
2B3
Mon
itoraggi
(05)�Inqu
inam
ento�acustico
Espressio
ne�parere�complesso�ru
more.�
Legge�44
7/95
,�art.�8�tu
tti�gli�altri�casi�
(Es.piani�risa
namen
to,�piani�bon
ifica,�ecc�).�
Sistem
i�dei�traspo
rti,��VIA;�V
AS,�IPP
C.An
alisi�docum
entale,�emissione
�parere
N°�p
areri�emessi
72DO
P�2B
3Mon
itoraggi
(16)�M
onito
raggio�grand
i�ope
reMon
itoraggi�e�analisi�docum
entali
Svolgimen
to�delle�azio
ni,�coo
rdinate�dalla�DOP,�re
lativ
e�alle�
grandi�ope
re�(gg/uo
mo)de
dicati�a�mon
itoraggi�ed�analisi�
documen
tali
gg/uom
o
73DO
P�2B
3Mon
itoraggi
(17)�VAS
Proced
imen
ti�VA
S�su�PGT
�(Osservazio
ni�allo�
scop
ing)
Osservazio
ni�allo�sc
oping�(PGT
)Num
ero�osservazioni�trattate
74DO
P�2B
3Mon
itoraggi
(17)�VAS
Proced
imen
ti�VA
S�su�PGT
�(Parere�sul�
Rapp
orto�Ambien
tale)
Parere�su
l�Rappo
rto�Am
bien
tale�e�su
l�Docum
ento�di�Piano
�(PGT
)Num
ero�pareri�trattati
76DO
P�2B
3Mon
itoraggi
(17)�VAS
PGT:�Parere�ex�art.�13�de
lla�LR�12
/200
5Osservazio
ni�ex�art.1
3�Legge�12
/200
5N°�p
areri�trattati
77DO
P�2B
3Mon
itoraggi
(17)�VAS
Proced
imen
ti�VA
S�su�ALTRI�Piani�
(Osservazio
ni�allo�sc
oping)
Osservazio
ni�allo�sc
oping�(ALTRI�PIANI)
Num
ero�osservazioni�trattate
78DO
P�2B
3Mon
itoraggi
(17)�VAS
Proced
imen
ti�VA
S�su�ALTRI�Piani��(Parere�
sul�Rappo
rto�Am
bien
tale)
Parere�su
l�Rappo
rto�Am
bien
tale�e�su
l�Docum
ento�di�Piano
�(ALTRI�
PIAN
I)Num
ero�pareri�trattati
80DO
P�2B
3Mon
itoraggi
(17)�VAS
Verifiche
�di�assoggettabilità�(V
AS)
Attiv
ità�ARP
A�ne
lle�Verifiche�di�Assoggettabilità�(V
AS)
Num
ero�pareri�trattati
83DO
P�2B
3Mon
itoraggi
(18)�VIA
Proced
imen
ti�(VIA)
Partecipazione
�ai�procedimen
ti�(VIA)
Num
ero�pareri�trattati
162TR
N2B
2Mon
itoraggi
(20)�Acque
�supe
rficiali
Mon
itoraggio�dighe
Campagne�di�m
isura
N°�cam
pagne�di�m
isura
ALLEGATO: ELENCO DEI PROCESSI pagina 4/4