12 Agosto 2013 Il Sistema di misurazione e valutazione delle performance del Comune di Genova.
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12 Agosto 2013
Il Sistema di misurazione e Il Sistema di misurazione e valutazione delle performance del valutazione delle performance del Comune di GenovaComune di Genova
1.1. I riferimenti metodologiciI riferimenti metodologici
2.2. Il modello del Comune di GenovaIl modello del Comune di Genova
3.3. L’attuazione L’attuazione
4.4. Il sistema di monitoraggio Il sistema di monitoraggio
Dalla Pianificazione alla Valutazione
1.1. I riferimenti metodologiciI riferimenti metodologici
Il presupposto metodologico dal quale prende avvio il sistema del Comune di Genova risiede in una visione sistemica che assume la misurazione e la valutazione in una prospettiva di creazione di valore pubblico per la collettività finalizzando tali attività :
al miglioramento della qualità dei servizi offerti
alla crescita delle competenze professionali
allo scopo di aumentare il livello di soddisfazione dei cittadini tendere all’ottimale allocazione delle risorse disponibili
Dalla Pianificazione alla Valutazione
1.1. I riferimenti metodologiciI riferimenti metodologici
In coerenza con questo approccio la misurazione e la valutazione presuppongono: la previsione ex ante dei risultati da raggiungere,
la pianificazione delle azioni coerenti con i risultati attesi
il monitoraggio costante per prevenire andamenti divergenti rispetto alle previsioni e per apportare i necessari correttivi
Dalla Pianificazione alla ValutazioneDalla Pianificazione alla Valutazione
Il processo di misurazione e valutazione delle valutazione delle performance performance organizzative e individuali presuppone, quindi, un sistema di pianificazione istema di pianificazione efficace che:
espliciti con chiarezza gli obiettivi strategici eobiettivi strategici e operativi operativi per l’attuazione delle linee di mandato
definisca indicatori misurabili indicatori misurabili per dar conto agli interlocutori interni ed esterni degli effetti generati dalle
scelte e dalle attività, ovvero del valore sociale prodottovalore sociale prodotto
1.1. I riferimenti metodologiciI riferimenti metodologici
Tratto da C. Rogate, T. Tarquini. “Fiducia e responsabilità nel governo dell’ente pubblico”, Maggioli Editore, 2008
La filiera della pianificazioneLa filiera della pianificazione
1.1. I riferimenti metodologiciI riferimenti metodologici
Il ciclo della PianificazioneIl ciclo della Pianificazione1.1. I riferimenti metodologiciI riferimenti metodologici
Attuazione e Attuazione e MisurazioneMisurazione
Monitoraggio degli andamenti Monitoraggio degli andamenti gestionali e delle performance gestionali e delle performance
ed eventuale adozione di ed eventuale adozione di azioni correttiveazioni correttive
Contabilità analitica Indicatori
Rendicontazione,Rendicontazione,
Valutazione e ComunicazioneValutazione e ComunicazioneVerifica e comunicazione agli interlocutori Verifica e comunicazione agli interlocutori
interni/esterni della congruenza tra risultati interni/esterni della congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti e del grado di conseguiti e obiettivi predefiniti e del grado di attuazione dei piani e programmiattuazione dei piani e programmi
Rendiconto Stato di attuazione programmi Controllo strategico Valutazione performance organizzative
Pianificazione Pianificazione operativaoperativa
Definizione obiettivi Definizione obiettivi gestionali e attribuzione gestionali e attribuzione delle risorse delle risorse
Bilancio PEG PDO strutture Standard servizi
Il ciclo della PianificazioneIl ciclo della Pianificazione
Pianificazione strategicaPianificazione strategicaDefinizione delle politiche, degli obiettivi di cambiamento e delle strategie Linee Programmatiche RPP Piano Triennale Lavori Pubblici
1.1. I riferimenti metodologiciI riferimenti metodologici
1.1. I riferimenti metodologiciI riferimenti metodologici
2.2. Il modello del Comune di GenovaIl modello del Comune di Genova
3.3. L’attuazione L’attuazione
4.4. Il sistema di monitoraggioIl sistema di monitoraggio
Stretta concatenazione tra diversi livelli di programmazione / Stretta concatenazione tra diversi livelli di programmazione /
realizzazione / valutazione / controllo / rendicontazionerealizzazione / valutazione / controllo / rendicontazione
FILIERA DELLA GOVERNANCEFILIERA DELLA GOVERNANCE
Forte integrazione tra deleghe politiche e struttura Forte integrazione tra deleghe politiche e struttura organizzativa organizzativa
FILIERA DELLE RESPONSABILITA’FILIERA DELLE RESPONSABILITA’
I valori guidaI valori guida
2.2. Il modello del Comune di GenovaIl modello del Comune di Genova
La filiera della GovernanceLa filiera della Governance2.2. Il modello del Comune di GenovaIl modello del Comune di Genova
Pia
no
Pia
no
del
le P
erf
orm
ance
del
le P
erf
orm
ance
I livelli di integrazione nella Pianificazione
La filiera della responsabilitàLa filiera della responsabilità
PROGRAMMA
PROGETTO
Struttura 1
Struttura 7
Struttura 1
Integrazione a livello di deleghe politiche
Integrazione a livello di organizzazione
Assessore X
Assessore Y
Assessore Y
Struttura 5
2.2. Il modello del Comune di GenovaIl modello del Comune di Genova
Per favorire e semplificare l’interazione tra il livello politico e Per favorire e semplificare l’interazione tra il livello politico e quello tecnico le deleghe degli assessori e le responsabilità quello tecnico le deleghe degli assessori e le responsabilità
sulle strutture sono state definite in maniera integratasulle strutture sono state definite in maniera integrata
Programmi
Progetti
COSA
Organizzazione
CH
I Matrice delle Responsabilità”CHI FA CHE COSA"
La filiera delle responsabilitàLa filiera delle responsabilità2.2. Il modello del Comune di GenovaIl modello del Comune di Genova
1.1. I riferimenti metodologiciI riferimenti metodologici
2.2. Il modello del Comune di GenovaIl modello del Comune di Genova
3.3. L’applicazione L’applicazione
4.4. Il sistema di monitoraggioIl sistema di monitoraggio
L’attuazione del sistema di pianificazione L’attuazione del sistema di pianificazione
LA MAPPA STRATEGICALA MAPPA STRATEGICA
3.3. L’applicazioneL’applicazione
Pia
no
de
lle P
erf
orm
anc
eP
ian
o d
elle
Pe
rfo
rma
nce
Mappa StrategicaMappa Strategica NUOVI METODI DI GOVERNO
SICUREZZA E LEGALITA’
LA CITTA’ DOVE SI VIVE BENE
LA CITTA’ ACCESSIBILE
LA CITTA’ CREATIVA
LA CITTA’ SOSTENIBILE
POLITICHE SOCIALI E INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA
CASA
SCUOLA
SPORT
UNIVERSITA’ E INNOVAZIONE NEL TERRITORIO
QUALITA’ DEL LAVORO E BUONA OCCUPAZIONE
PROMOZIONE DELLA CITTA’
CULTURA
RAPPORTO CITTA’ - MARE
SVILUPPO ECONOMICO ELOCALE
MOBILITA’ “DA” E “PER” GENOVA
MOBILITA’ “IN” GENOVA
CITTA’ DIGITALE
PIANIFICAZIONEDELL’ASSETTO CITTADINO
GRANDI PROGETTI TERRITORIALI E INFRASTRUTTURALI
VERDE E SPAZI URBANI
MOBILITA’ E SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO SOSTENIBILI
POLITICHE AMBIENTALI FISCO
DELLE PERSONE
PARTECIPAZIONE,COMUNICAZIONE E TRASPARENZA PER LO SVILUPPO DELLA CITTA’
MUNICIPI
PERSONE COMPETENTI PER UNA ORGANIZZAZIONETRASPARENTE, APERTAEFFICACE ED EFFICIENTE
OTTIMIZZAZIONEDELLE RISORSE DEL SISTEMA COMUNE
GIOVANI COME RISORSA
PROGRAMMI
PROGETTI
STRATEGICI
3.3. L’applicazioneL’applicazione
Esempio Progetto RPPEsempio Progetto RPP
2. LA CITTA’ DOVE SI VIVE BENEPROGRAMMA
2.2.2 POLITICHE SOCIALI E
INTEGRAZIONE SOCIO-
SANITARIA
OBIETTIVO STRATEGICO
Migliorare l'autonomia delle persone fragili nel
contesto familiare e di vita e sostenere le famiglie, italiane e
straniere, nel lavoro di cura dei minori, degli adulti e
degli anziani, contrastando
emarginazione e malessere
Favorire la permanenza a casa della persona fragile ampliando la qualità e la gamma di offerta di servizi e forme di sostegno al reddito
Accogliere la persona fragile che non è più in grado di permanere presso la propria abitazione in un ambiente a dimensione familiare o in strutture residenziali di qualità
Sostenere l'autonomia e la mobilità delle persone con disabilità nel contesto lavorativo e sociale
Favorire il mantenimento dei minori nella famiglia di origine o in ambiente il più possibile familiare, sviluppando l'affido e le case famiglia
Offrire ai minori spazi e occasioni di aggregazione e di sostegno educativo
Promuovere una rete di aiuto, anche economico, sui bisogni primari a favore di persone senza dimora o affette da dipendenze
Contrastare forme di sfruttamento, anche lavorativo, nei confronti delle donne, con una attenzione specifica al contrasto alla prostituzione nel quartiere Maddalena
INDICATORIDI RISULTATO
INDICATORI DI EFFICACIA SOCIALE
Attivare percorsi per l'autonomia abitativa e lavorativa degli adulti in difficoltà, offrendo anche un sostegno economico alle situazioni di emergenza
3.3. L’applicazioneL’applicazione
Offrire alla popolazione anziana spazi e e occasioni di aggregazione, di educazione alla salute e di formazione
Stimolare gli anziani alla conoscenza delle altre culture e favorire lo scambio inter-generazionale
La pianificazione operativaLa pianificazione operativa
ObiettivoPDOObiettivo
PEG
ObiettivoPEG
ObiettivoPDO
STANDARD SERVIZISISTEMA INDICATORI INDAGINI DI CUSTOMER SATISFACTION
3.3. L’applicazioneL’applicazione
Il Piano Esecutivo di Gestione e il Piano Dettagliato degli Obiettivi
3.3. L’applicazioneL’applicazione
Al PEG è affidato il compito di dare attuazione agli impegni assunti dall’amministrazione esplicitati dagli obiettivi e dalle azioni strategiche della RPP, traducendo tali impegni in obiettivi assegnati ai Dirigenti
Al PDO è affidato il compito evidenziare l’apporto di ciascun dipendente alla realizzazione degli obiettivi attribuiti ai Dirigenti evidenziando anche casi di trasversalità nella gestione del personale e delle attività
3.3. L’applicazioneL’applicazione
Gli obiettivi di performance
Valorizzazione dell’attività istituzionale di erogazione dei servizi
Mantenimento degli indicatori gestionali dei servizi e aree organizzative di responsabilità
Miglioramento degli standard quantitativi/qualitativi di servizio
riduzione tempiampliamento orario
riduzione costirazionalizzazione personaleflessibilità
Assegnazione risorse finanziarie attraverso il PEG
3.3. L’applicazioneL’applicazione
Per ciascun Dirigente (CENTRO DI RESPONSABILITA’) il PEG evidenzia la puntuale indicazione di :
o spese per beni/servizi/trasferimentio entrateo dettaglio investimenti o numero collaboratori assegnati per categoriao numero beni per tipologia
I relativi dati sono attribuiti a ciascun Centro di Responsabilità a cura della Direzione Programmazione e Bilancio
Per ciascun Direttore responsabile di CENTRO DI COSTO
Riepilogo delle risorse
o gestite direttamente o gestite da altri Centri di Responsabilità (es. spese generali) – con dettaglio delle spese generali per voce economica monitorate in corso d’anno dall’ andamento in contabilità analiticao gestite per altri
Assegnazione risorse finanziarie attraverso il PEG
3.3. L’applicazioneL’applicazione
A ciascun obiettivo Dirigenziale è attribuito un gruppo di dipendenti che collaborano alla sua realizzazione
L’apporto di ciascun dipendente al conseguimento dell’ obiettivo è espresso in termini percentuali rispetto al complessivo contributo della persona al conseguimento degli obiettivi dell’ente
24
Il PDO
3.3. L’applicazioneL’applicazione
Lo strumento di gestione del Peg e del Pdo
25
Gruppo di dipendenti collegato agli obiettivi
INDICATORI DI OBIETTIVO
Il monitoraggio in itinere dell’andamento consente di tenere sotto
controllo l’obiettivo e attivare eventuali azioni correttive
OBIETTIVO PEGOBIETTIVO PEG
PDO
AZIONE RPPAZIONE RPP
3.3. L’applicazioneL’applicazione
La struttura delle responsabilità sugli obiettivi
Progetto strategico RPP
Direttore Generale di Area
Azione Strategica RPP
Responsabilità di coordinamento finalizzata a rendicontare agli organi politici e all’esterno il
vantaggio prodotto dalle azioni intraprese
Direttori
Responsabilità di risultato finalizzata a rendere attuabile il progetto strategico
Obiettivi di PEGDirettore Generale di Area
Direttori/Dirigenti
Responsabilità gestionale finalizzata a realizzare nel 2013 il prodotto atteso
3.3. L’applicazioneL’applicazione
3.3. L’applicazioneL’applicazione
Il sistema di valutazione delle prestazioni
ATTRAVERSO PER
COSA E’ STATO FATTO
COME E’ STATO FATTO
RETRIBUIRE
MIGLIORARE
COMPONENTE MBO
COMPONENTE SKILL
SISTEMA PREMIANTE
SISTEMA DI APPRENDIMENTO
SSI I
VVAALLUUTT
AA
3.3. L’applicazioneL’applicazione
Il sistema di valutazione delle prestazioni
DIRIGENTI / P.O.
Obiettivi di performance della struttura organizzativa
Obiettivi individuali (di sviluppo/misti)
Comportamenti organizzativi
70%
30%
Produttività individuale
DIPENDENTIObiettivi di performance della struttura organizzativaApporto individuale al raggiungimento degli obiettivi
Comportamenti organizzativiProgressioni Orizzontali
Produttività individuale
1.1. I riferimenti metodologiciI riferimenti metodologici
2.2. Il modello del Comune di GenovaIl modello del Comune di Genova
3.3. L’attuazione L’attuazione
4.4. Il sistema di monitoraggio Il sistema di monitoraggio
OBIETTIVI
Monitoraggio e reportistica attraverso il sistema operativo gestionale on-line
CONTROLLO DI GESTIONE
DIRETTORE GENERALE
NUCLEO DI VALUTAZIONE
GIUNTA
4. Il sistema di monitoraggio4. Il sistema di monitoraggio
Il monitoraggio degli obiettivi
OBIETTIVI E AZIONI RPP
Stato di attuazione dei Programmi Monitoraggio attraverso il sistema operativo gestionale on-line: 30 aprile – Rendiconto30 settembre – Delibera ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi 31 dicembre – Bilancio e RPP
CONTROLLO DI GESTIONE
DIRETTORE GENERALE
GIUNTA
CONSIGLIO
Lo stato di attuazione dei programmi4. Il sistema di monitoraggio4. Il sistema di monitoraggio