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Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sono, inoltre, attribuite le competenze in ma- teria di sport e di vigi- lanza sull'albo dei se- gretari comunali e pro- vinciali, nonché le fun- zioni di indirizzo e co- ordinamento in mate- ria di politiche giovanili e di politiche per la famiglia. Alla Presidenza del Consi- glio è altresì trasferita la segreteria del CIPE, non- ché l'iniziativa legislativa in materia di allocazione del- le funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitane di cui all'ar- ticolo 117, secondo com- ma, lettera p), della Costi- tuzione. Presentazione E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 del 18 maggio scorso il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181 recante "Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presiden- za del Consiglio dei Mini- stri e dei Ministeri". Il provvedimento, appro- vato dal Consiglio dei Mi- nistri del 17 maggio 2006, provvede ad un riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di alcuni Ministeri per rafforzare l'azione di governo e ren- derla più funzionale alla realizzazione del Program- ma. Si prevede, in primo luogo, la ripartizione tra più Mini- steri delle seguenti funzio- ni: le funzioni in materia di infrastrutture e trasporti sono ripartite tra il Mini- stero delle Infrastrutture e il Ministero dei Trasporti; le funzioni in materia di istruzione, università e ricerca sono ripartite tra Ministero dell'Istruzione e Ministero dell'Università e della Ricerca; le funzioni in materia di commercio con l'estero, oggi attribuite al Ministero delle Attività Produttive, sono assegnate al neoisti- tuito Ministero per il Commercio Internaziona- le. Si prevede, inoltre, la se- guente redistribuzione di funzioni tra Ministeri o tra Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri: al Ministero dello Sviluppo Economico sono trasferite le funzioni in materia di politiche di coesione; al neoistituito Ministero delle Solidarietà Sociale sono attribuite le funzioni intestate al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di politi- che sociali, di lavoratori extracomunitari e di politi- che antidroga; al Ministero degli Affari Esteri sono trasferite le funzioni in materia di poli- tiche per gli italiani nel mondo; al Ministero per i Beni e le Attività Culturali sono trasferite le fun- zioni in materia di turi- smo. RIORDINO DELLE ATTRIBUZIONI DELLA PCM E DEI MINISTERI SOMMARIO: FALSA PARTENZA ISTITUZIONALE 2 I MINISTRI DEL GOVERNO PRODI 3 RIQUALIFICAZIONE AREA B 4 APERTURE PROLUN- GATE 4 POMPEI 5 TAVOLO TECNICO 6 CONGEDI 6 Notizie di rilievo: I MINISTRI DEL GOVERNO PRODI II RIQUALIFICAZIONE AREA B SI VA ALLA RIPARTIZIONE DI POSTI A LIVELLO REGIONALE. CASSAZIONE: MENO GRAVE COMPORTAMENTO DEL DIPENDENTE PUBBLICO CHE NON MARCA CARTELLINO NOTIZIARIO DI CARATTERE GENERALE AD USO DEI QUADRI SINDACALI SINDACATO CULTURA LAVORO MAGGIO 2006 MAGGIO 2006 MAGGIO 2006 MAGGIO 2006 NUMERO 4 NUMERO 4 NUMERO 4 NUMERO 4

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Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sono, inoltre, attribuite le competenze in ma-teria di sport e di vigi-lanza sull'albo dei se-gretari comunali e pro-vinciali, nonché le fun-zioni di indirizzo e co-ordinamento in mate-ria di politiche giovanili e di politiche per la

famiglia.

Alla Presidenza del Consi-glio è altresì trasferita la segreteria del CIPE, non-ché l'iniziativa legislativa in materia di allocazione del-le funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitane di cui all'ar-ticolo 117, secondo com-ma, lettera p), della Costi-

tuzione.

Presentazione

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 del 18 maggio scorso il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181 recante "Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presiden-za del Consiglio dei Mini-

stri e dei Ministeri".

Il provvedimento, appro-vato dal Consiglio dei Mi-nistri del 17 maggio 2006, provvede ad un riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di alcuni Ministeri per rafforzare l'azione di governo e ren-derla più funzionale alla realizzazione del Program-

ma.

Si prevede, in primo luogo, la ripartizione tra più Mini-steri delle seguenti funzio-

ni:

le funzioni in materia di infrastrutture e trasporti sono ripartite tra il Mini-stero delle Infrastrutture e

il Ministero dei Trasporti;

le funzioni in materia di istruzione, università e ricerca sono ripartite tra Ministero dell'Istruzione e Ministero dell'Università e

della Ricerca;

le funzioni in materia di commercio con l'estero, oggi attribuite al Ministero delle Attività Produttive, sono assegnate al neoisti-tuito Ministero per il Commercio Internaziona-

le.

Si prevede, inoltre, la se-guente redistribuzione di funzioni tra Ministeri o tra Ministeri e la Presidenza

del Consiglio dei Ministri:

al Ministero dello Sviluppo Economico sono trasferite le funzioni in materia di

politiche di coesione;

al neoistituito Ministero delle Solidarietà Sociale sono attribuite le funzioni intestate al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di politi-che sociali, di lavoratori extracomunitari e di politi-

che antidroga;

al Ministero degli Affari Esteri sono trasferite le funzioni in materia di poli-tiche per gli italiani nel

mondo;

al Ministero per i Beni e le Attività Culturali sono trasferite le fun-zioni in materia di turi-

smo.

RIORDINO DELLE ATTRIBUZIONI DELLA PCM E DEI MINISTERI

SOMMARIO:

FALSA PARTENZA

ISTITUZIONALE

2

I MINISTRI DEL

GOVERNO PRODI

3

RIQUALIFICAZIONE

AREA B

4

APERTURE PROLUN-

GATE

4

POMPEI 5

TAVOLO TECNICO 6

CONGEDI 6

Notizie di rilievo:

• I MINISTRI DEL GOVERNO PRODI II

• RIQUALIFICAZIONE AREA B SI VA ALLA RIPARTIZIONE DI POSTI A LIVELLO REGIONALE.

• CASSAZIONE: MENO GRAVE COMPORTAMENTO DEL DIPENDENTE PUBBLICO CHE NON MARCA CARTELLINO

NOTIZIARIO DI CARATTERE GENERALE AD USO DEI QUADRI SINDACALI

SINDACATO CULTURA LAVORO

MAGGIO 2006MAGGIO 2006MAGGIO 2006MAGGIO 2006

NUMERO 4NUMERO 4NUMERO 4NUMERO 4

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La composizione del Governo

Prodi induce chi si occupa

professionalmente di istituzioni

pubbliche ad alcune considera-

zioni sconsolate.

Una premessa che non dovreb-

be essere necessaria: la Costi-

tuzione della Repubblica italia-

na all’articolo 95 dice testual-

mente "La legge provvede

all'ordinamento della presiden-

za del Consiglio e determina il

numero, le attribuzioni e l'or-

ganizzazione dei ministeri".

Ciò significa che mentre non

c’è nessun limite prestabilito al

numero dei ministri, quello dei

cosiddetti portafogli ministe-

riali è predefinito per legge. La

confusione che spesso i giorna-

li fanno dimostra solo il livello

di ignoranza sulle nostre istitu-

zioni (stiamo parlando della

Costituzione, mica di una oscu-

ra norma) diffuso nel paese.

Nuovi ministeri, una questione

di modo

In sede di costituzione del

nuovo Governo sono stati no-

minati diciotto ministri con

portafoglio e sette senza. Poi-

ché però i ministeri erano in

tutto quattordici, con un decre-

to legge approvato dal primo

Consiglio dei ministri ne sono

stati creati quattro nuovi. Per la

cronaca: Università e ricerca,

Solidarietà sociale, Trasporti e

Commercio internazionale.

Si tratta di una decisione senza

precedenti nella storia repub-

blicana.

Il problema non è tanto – o

solo – la moltiplicazione dei

ministeri, che pure qualche

problema nella funzionalità del

Consiglio dei ministri la porrà.

Ma è soprattutto il modo. Nel

2001 la sinistra aveva addirit-

tura criticato il presidente

Ciampi per aver firmato il

decreto legge col quale non si

dava attuazione alla fusione tra

ministero della Sanità e mini-

stero del Welfare e tra ministe-

ro delle Comunicazioni e mini-

stero delle Attività produttive.

Adesso ha fatto, molto di peg-

gio creando per decreto legge

nuovi ministeri, e modificando,

sempre attraverso tale strumen-

to, in maniera molto sostanzia-

le le competenze di altri.

C’è ovviamente un problema

di costituzionalità (è un caso

straordinario di necessità e

d’urgenza?), c’è un problema

di opportunità pratica (quali

sono i benefici di separare le

competenze di chi si occupa

delle strade da quelli di chi si

occupa delle ferrovie, porti e

aeroporti?). Ma c’è in maniera

molto più preoccupante una

concezione dei rapporti tra

politica e istituzioni, direi di

più, del rapporto tra "fare poli-

tica" e "governare", che denota

una deriva pericolosa e foriera

di ulteriori passaggi.

Sul primo punto non insisto.

Altri meglio di me potrà argo-

mentare sulla incostituzionalità

del ricorso al decreto legge.

Il secondo punto è altrettanto

importante. Quando nello stes-

so decreto si spezzettano le

competenze del dipartimento

delle politiche di sviluppo tra

ministero dell’Economia, mini-

stero dello Sviluppo economi-

co e presidenza del Consiglio,

qualcuno si è chiesto quali

sono le conseguenze per i pro-

cessi di programmazione degli

investimenti pubblici? C’è una

analisi in merito? Si sono senti-

ti i principali attori della politi-

ca stessa (le Regioni, ad esem-

pio)? A nessuno è venuto il

sospetto che allontanando le

decisioni in materia di investi-

menti dalla gestione del bilan-

cio sarà molto più difficile

rispettare i programmi di spe-

sa? Gli osservatori che hanno

chiesto la riunificazione delle

competenze sull’economia

reale, sanno quali sono le atti-

vità concrete che vengono

compiute nelle diverse sedi?

Cosa significa "governare"

Ma il punto fondamentale è il

terzo. Governare non vuol dire

solo fare leggi, né a maggior

ragione singoli atti puntuali.

Vuol dire assicurare continuità,

coerenza e direzione a un insie-

me di attività, in parte svolte

dallo Stato e in parte da altri

soggetti che contribuiscono ad

affrontare e possibilmente

risolvere un problema colletti-

vo. Per far questo ci vogliono

qualche volta (molto meno di

quanto generalmente si creda)

nuove norme, ci vogliono ri-

sorse finanziarie, ma soprattut-

to ci vogliono persone che

siano capaci di tradurre gli

indirizzi in atti puntuali, in

relazioni permanenti con gli

altri soggetti interni ed esterni

necessari all’attuazione degli

obiettivi, e così via. Montare e

smontare con un tratto di penna

strutture organizzative senza le

quali svolgere tali funzioni è

impensabile, significa sostan-

zialmente rendere impossibile

il governare.

Tutti coloro che di fronte a

qualsiasi problema affermano

la necessità di una scelta orga-

nizzativa (facciamo un’agen-

zia, facciamo un authority,

eccetera) farebbero bene a

riflettere sul fatto che in primo

luogo tali trasformazioni hanno

sempre delle conseguenze

molto pratiche (quanto costa

trasferire il personale alla pre-

sidenza del Consiglio?) e che

comunque si tratta di processi

che implicano persone, compe-

tenze, tecnologie, risorse e che

come tali hanno bisogno di

essere costruiti, assistiti, curati.

Se non si dedica ad essi l’atten-

zione di cui hanno bisogno,

non si ha il diritto di lamentare

l’inefficienza amministrativa.

Ma forse c’è ancora di più e si

tratta di una eredità avvelenata

della legislatura che si è appe-

na chiusa. Anzitutto, la convin-

zione che governare male non

fa perdere le elezioni. Ora, a

parte il fatto che Silvio Berlu-

sconi le elezioni le ha perse

(per la precisione, dato che si

tende a dimenticarlo, Forza

Italia ha perso quasi 2 milioni

di elettori malgrado il fatto che

il numero dei voti validi sia

aumentato di un milione), si

poteva sperare di meglio dal

Governo dell’Ulivo.

Infine, forse, gioca la convin-

zione che liberarsi delle regole

aumenta il margine di manovra

di chi occupa posizioni di pote-

re. E questo è completamente

falso: non avere regole espone

proprio chi occupa posizioni di

potere a ogni forma di pressio-

FALSA PARTENZA IST ITUZ IONALE

Pagina 2

SINDACATO

privilegi, interventi ad hoc,

eccetera. Rende, appunto, la

funzione del governare terribil-

mente difficile. Il precedente

che è stato consumato in que-

sta occasione sarà pagato dura-

mente in sede di composizione

di tutti i prossimi governi: non

è un caso – e non è nemmeno

per mera virtù repubblicana –

che in quasi cinquanta anni di

governi a guida democristiana

una cosa di questo genere non

sia mai stata fatta.

Il Governo è nato – ribadisco:

dal punto di vista istituzionale

– nel modo peggiore possibile.

Speriamo che il futuro ci riser-

vi qualcosa di meglio.

Bruno Dente

22-05-2006

(www.lavoce.info)

«La verità era uno specchio che ca-dendo dal cielo si ruppe. Ciascuno ne prese un pezzo e veden-do riflessa in esso la propria imma-gine, credette di possedere l'intera verità”. (Mevlana Rumi, Sec. XVI)

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Sottosegretario: Chiara

Acciarini

Politiche giovanili e attività

sportive

Ministro: Giovanna Melan-

dri

Sottosegretari: Giovanni

Lolli, Elidio de Paoli

Ministri con portafoglio

Affari Esteri

Ministro: Massimo D'Alema

Sottosegretari: Famiano Crucianelli, Donato di San-to, Gianni Vernetti, Vittorio Craxi, Ugo Intini, Patrizia

Sentinelli

Interno

Ministro: Giuliano Amato

Sottosegretari: Marcella Lucidi, Ettore Rosato, Ales-sandro Paino, Franco Dona-

to, Marco Minniti

Giustizia

Ministro: Clemente Mastel-

la

Sottosegretari: Luigi Man-coni, Alberto Maritati, Da-niela Melchiorre, Luigi Scot-

ti, Luigi Rigotti

Economia e Finanze

Ministro: Tommaso Padoa

Schioppa

Sottosegretar i :Mass imo Tononi, Paolo Cento, Ma-rio Lettieri, Alfiero Grandi, Casula Antonangelo, Vin-

cenzo Visco, Roberto Pinza

Sviluppo Economico

Ministro: Pierluigi Bersani

Sottosegretari: Filippo Bub-bico, Paolo Giaretta, Alfon-

so Gianni, Sergio D'Antoni

Università e Ricerca

Ministro: Fabio Mussi

Sottosegretari: Luciano Modica, Nando Dalla Chie-

sa

Istruzione

Ministro: Beppe Fioroni

Sottosegretari: Gaetano Pascarella, Letizia De Tor-

re, Mariangela Bastico

Lavoro e Previdenza Sociale

Ministro: Cesare Damiano

Sottosegretari: Antonio

Montagnino, Rosa Rinaldi

Solidarietà sociale

Ministro: Paolo Ferrero

Sottosegretari: Franca Do-

naggio, Cristina De Luca

Difesa

Ministro: Arturo Parisi

Sottosegretari: Giovanni Lorenzo Forcieri, Emidio

Casula, Marco Verzaschi

Politiche Agricole, Alimen-

tari e Forestali

Ministro: Paolo De Castro

Sottosetretari: Guido Tam-

pieri, Stefano Boco

Ambiente e Tutela del Ter-

ritorio

Ministro: Alfonso Pecoraro

Scanio

Sottosegretari: Gianni Piat-ti, Bruno Dettori, Laura

Marchetti

Infrastrutture

Ministro: Antonio Di Pietro

Sottosegretari: Luigi Medu-ri, Tommaso Casillo, Ange-

lo Capodicasa

Trasporti

Ministro: Alessandro Bian-

chi

Sottosegretari: Andrea An-

nunziata, Cesare de Piccoli

Salute

Ministro: Livia Turco

Sottosegretari: Serafino Zucchelli, Antonio Gaglio-

ne, Giampaolo Patta

Beni e Attività Culturali

Ministro: Francesco Ru-

telli

Sottosegretari: Elena

Montecchi, Andrea Mar-

cucci, Danielle Mazzonis

Comunicazioni

Ministro: Paolo Gentiloni

Sottosegretari: Luigi Viner-

cati, Giorgio Calò

I MINISTR I I MINISTRI I MINISTRI I MINISTRI DELDELDELDEL GOVERNO PRODI I I GOVERNO PRODI I I GOVERNO PRODI I I GOVERNO PRODI I I

Pagina 3

NUMERO 4

Presidente del Consiglio

Romano Prodi

VicePresidente del Consi-

glio

Massimo D'Alema

Francesco Rutelli

Sottosegretari di Stato alla

Presidenza del Consiglio

Enrico Letta

Enrico Micheli

Fabio Gobbo

Ricardo Franco Levi

Ministri senza portafo-

glio

Affari regionali e autonomie

locali

Ministro: Linda Lanzillotta

Sottosegretario: Pietro

Colonnella

Attuazione programma di

Governo

Ministro: Giulio Santagata

Riforme e innovazione nella

pubblica amministrazione

Ministro: Luigi Nicolais

Sottosegretari: Beatrice

Magnolfi, Giampiero Scanu

Diritti e pari opportunità

Ministro: Barbara Pollastrini

Sottosegretario: Donatella

Linguiti

Politiche europee e com-

mercio internazionale

Ministro: Emma Bonino

Sottosegretari: Mauro Ago-

stini, Milos Budin

Rapporti con il Parlamento

e riforme istituzionali

Ministro: Vannino Chiti

Sottosegretari: Giampaolo

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PROGETTO APERTURE

PROLUNGATE: LA CGIL

E LA CISL TENTANO DI

ANNULLARLO.

La CGIL e CISL hanno chiesto

all’amministrazione di cancel-

lare il progetto denominato “

aperture prolungate”o meglio,

hanno avanzato la proposta di

destinare le somme alla con-

trattazione d’Istituto.

E’ evidente che si vuole tentare

di cancellare la perequazione

la quale, a nostro parere, va

consolidata in busta paga ed il

paradosso di questa situazione

è che la stessa Amministrazio-

ne afferma che occorre dare

certezze ai lavoratori differen-

temente da quanto sostenuto da

Cgil e Cisl.

Se pur è vero che vadano af-

frontate le diverse problemati-

che connesse alle aperture

degli Istituti periferici come, ad

esempio, gli archivi e le biblio-

teche nonchè diverse soprin-

tendenze che non possono

attuare l’ orario di 11 ore a

causa della riduzione degli

organici e dei tagli sulle spese

di funzionamento, bisogna

allora modificare il progetto

originario del 2000 preveden-

do, ad esempio, che non sia più

preso il parametro dell’ apertu-

ra straordinaria ma che diventi,

a tutti gli effetti un progetto di

produttività ed efficienza e,

quindi, sganciato dalla conces-

sione di deroghe da parte del

tavolo di contrattazione.

Tutto ciò in attesa di consolida-

re i fondi direttamente in busta

paga perché le risorse messe

nella legge finanziaria oggi

non consentirebbero neanche il

pagamento della vacanza con-

trattuale poiché l’importo stan-

ziato darebbe un rinnovo con-

trattuale tra i 4 ed i 5 euro.

Pertanto lavoriamo seriamente

per consolidare quanto gia

abbiamo per tutti i lavoratori

altro che sistema premiante che

nella testa dei due sindacati

significa tanto a pochi e niente

agli altri.

R IQUALIF ICAZ IONE AREA B SI VA ALLA RIPARTIZIONE DI POSTI A LIVELLO REGIONALE.R IQUALIF ICAZ IONE AREA B SI VA ALLA RIPARTIZIONE DI POSTI A LIVELLO REGIONALE.R IQUALIF ICAZ IONE AREA B SI VA ALLA RIPARTIZIONE DI POSTI A LIVELLO REGIONALE.R IQUALIF ICAZ IONE AREA B SI VA ALLA RIPARTIZIONE DI POSTI A LIVELLO REGIONALE.

Pagina 4

SINDACATO

Dopo l’area C anche per l’area B il gruppo di lavoro tecnico istituito con D.D. inizierà il lavoro per procedere alla ripartizio-

ne dei posti aggiuntivi per la riqualificazione per ciascuna regione e per ciascun profilo professionale che ricordiamo sono:

Area Vigilanza

Area Amministrativa

Area Tecnica

Area Informatica

I posti aggiuntivi che si sommano ai 5816 iniziali sono in totale 2931 così distinti.

Area B riqualificazione Incremento posti riqualificazione

Da B2 verso B3 1727

Da B1 verso B3 182

Da B1 verso B2 1022

La prima riunione del gruppo di lavoro si terrà il 23 maggio.

APERTURE PROLUNGATE LA CONFSAL NELLA STAMPA

ADNKRONOS – 22

MAGGIO 2006

POMPEI: SCAVI A RI-

SCHIO, CHIUSURA DA

DOMANI AL 27 – IN

PROGRAMMA ASSEM-

BLEE SINDACALI

Napoli. … Disagi ai visita-

tori del complesso archeolo-

gico di Pompei nell’arco

orario dalle 8,30 alle 12,30

… a causa di assemblee

sindacali indette da Cgil,

Cisl … e CONFSAL-

UNSA-SNABCA … La

soprintendenza fa sapere

che si impegnerà a ridurre

al minimo gli eventuali di-

sagi.

IL MESSAGGERO - 10

MAGGIO 2006

STATALI PRECARI, IL

POSTO E' A RISCHIO

(P.Piovani)

Sono almeno 200 mila i

lavoratori pubblici

"flessibili".. Ma la Finanzia-

ria del 2006 impone un li-

mite di spesa. Statali preca-

ri, il posto è a rischio .

Nei prossimi mesi molte

amministrazioni non po-

tranno rinnovare i contratti

Nella pubblica amministra-

zione lavora un numero

difficilmente calcolabile di

precari: almeno 200 mila,

scuola esclusa. Nella secon-

da metà di quest’anno, mol-

tissimi di questi “lavoratori

flessibili” potrebbero tro-

varsi senza contratto. E’

stata l’ultima Finanziaria

(quella approvata alla fine

del 2005) che ha imposto

alle amministrazioni statali

una fortissima riduzione

della spesa destinata a que-

sto tipo di personale. Nella

prima parte dell’anno però

le amministrazioni non

sembrano aver limitato di

molto il numero di contratti

a termine, interinali,

co.co.co. e delle altre forme

di lavoro flessibile. Proba-

bilmente si spera che, come

spesso avviene in questi

casi, la norma venga prima

o poi corretta, tanto più che

siamo alla vigilia di un

cambio di governo. Nel

frattempo …

… Resta esclusa dal taglio

la scuola, dove pure i preca-

ri sono tantissimi, circa 200

mila. Proprio oggi il sinda-

cato autonomo SNALS-

CONFSAL dedica una ma-

nifestazione a questo tema.

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Diventa meno grave il comportamento del di-pendente della pubblica amministrazione che esce dall'ufficio senza marcare il cartellino.

Le Sezioni unite penali della Cassazione inte-vengono sulla questione che negli anni ha avuto interpretazioni contra-stanti e sanciscono de-fintivamente che l'impie-gato della p.a. che non timbra il cartellino per fare risultare gli sposta-menti durante l'orario di ufficio dovra' essere pro-cessato solo per il reato

di truffa e non anche per quello di falso in atti pubblici come e' accadu-to sino ad ora.

Scrivono i supremi giudi-ci nella sentenza 15983 che ''i cartellini marca-tempo ed i fogli di pre-senza dei pubblici dipen-denti non sono atti pub-blici, essendo essi desti-nati ad attestare da par-te del pubblico dipen-dente solo una circo-stanza materiale che afferisce al rapporto di lavoro tra lui e la pubbli-ca amministrazione, ed in cio' esauriscono in via

immediata i loro effetti, non involgendo affatto manifestazioni dichiara-tive, attestative o di vo-lonta' riferibili alla p.a.''

Applicando questo prin-cipio, le Sezioni Unite di piazza Cavour hanno annullato la condanna per falso in atto pubblico inflitta dalla Corte d'ap-pello di Palermo a due dipendenti della Soprin-tendenza ai beni cultura-li ed ambientali di Agri-gento che avevano ''falsamente attestato la loro presenza al lavoro nell'ufficio, allontana-nandosene, invece, sen-za formale permesso e timbrando il proprio car-tellino in mnaiera da non fare risultare gli orari di entrata e di uscita effet-tivi''.

(Data: 22/05/2006 - Autore: Adnkronos)

CASSAZIONE: MENO GRAVE COMPORTAMENTO DEL

DIPENDENTE PUBBLICO CHE NON MARCA CARTELLINO

ha confermato la dispo-nibilità della somma di 900mila euro per garan-tire la copertura econo-mica ai progetti per gli addetti alla vigilanza. La notizia che potrebbe in-durre i lavoratori a fare marcia indietro è conte-nuta in un passaggio successivo: “a seguito della nota del Capo Di-partimento, Giuseppe Proietti del 21 aprile 20-06 - prosegue la comu-nicazione - è stato di-sposto il pagamento del lavoro straordinario per passaggio consegne re-lativo agli anni 1988/96 (TAR Campania - Sen-tenza n. 144 del ° marzo 1995; Consiglio di Stato - Sentenza n. 928 del 15 dicembre 2000), pari ad euro 458.285,38 a cari-co del Ministero, con anticipazione di cassa dal bilancio della Soprin-tendenza”. Crimaco ha armunciato che si è provveduto a dare inizio ai Corsi di formazione del Personale di Vigilan-za, come da accordo sindacale sottoscritto ieri e che la direzione ammi-

nistrativa si impegna a monitorare i percorsi formativi del personale e tutto quanto attiene agli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali”. Insomma la situazione sembrerebbe evolversi in senso positivo per le maestranze e questo potrebbe far saltare le assemblee. Con buona pace di chi ha a cuore le sorti del complesso ar-cheologico e degli attuali gestori.

Carmine Alboretti

(Il Giornale di Napoli )

23 maggio 2006

POMPEI . ASSEMBLEE SINDACAL I , A RISCHIO L 'APERTURA DEGLI SCAVI

Quattro giorni di apertu-ra a singhiozzo per gli Scavi di Pompei, Ercola-no, Oplonti e l'Antiqua-rium di Boscoreale. Lo rivela una nota dell'Uffi-cio stampa della Soprin-tendenza Autonoma, in base alla quale da oggi fino a sabato, le assem-blee sindacali indette potrebbero ritardare l'a-pertura alle ore 10,30. La mobilitazione dei sin-dacati scaturirebbe dalla mancata corresponsione degli straordinari per alcune armualità pre-gresse, oggetto di un lungo e difficile braccio di ferro tra le parti. Fin qui, dunque, la cronaca, anche se una dichiara-zione ufficiale del city manager Luigi Crimaco potrebbe rimettere tutto in discussione e far sì che i turisti che sempre più numerosi si affollano all'ingresso delle rovine romane non abbiano a subire disagi di sorta. Il direttore, infatti, nel ri-percorrere le ultime vi-cende della trattativa, ha sottolineato che l'ac-certamento del bilancio

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«Diventa meno grave il comportamento del

dipendente della pub-

blica amministrazione

che esce dall'ufficio

senza marcare il car-

«la situazione sem-brerebbe evolversi in

senso positivo per le

maestranze ”.

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cesima mensilità) è possibile solo nel caso che i permessi previsti dall'art. 33, comma 2 e 3, legge n. 104/92 (ai quali ri-manda l'art. 42, commi 1 e 2, del D.lgvo n. 151/2001) venga-no cumulati con il congedo parentale.Al riguardo, nel pre-mettere che finora non sono stati portati a conoscenza dello scrivente casi di inesatta appli-cazione della normativa di cui sopra da parte di strutture periferiche, si fa presente che con circolari n. 72599 e n. 816-02, rispettivamente in data 15 ottobre 2003 e 18 novembre 2003, sono state fornite oppor-tune direttive a tutti gli Uffici dipendenti per quanto riguarda eventuali decurtazioni delle ferie e della tredicesima in conseguenza dell'utilizzo dei permessi di cui all'art. 33 della legge n. 104/92.Con tali circola-ri è stato evidenziato che, in virtù della normativa contrat-tuale (art. 18, comma 6, del CCNL del 16.5.1995, riferente-

Congedi e permessi spet-tanti ai genitori con figli

portatori di handicap.

Richiesta di intervento ai fini di una corretta applicazione della normativa.In merito alla richie-sta avanzata con lettera n. 1121 in data 27 aprile 2006, nella quale l'Organizzazione Sindaca-le SALFI, Federazione CON-FSAL/UNSA (vedasi comunica-to n. 120/06 del 10.05.2006, n.d.r.), fornendo alcuni autore-voli pareri in merito all'applica-zione della normativa, ha fatto presente che da parte di non precisate strutture periferiche è stato erroneamente decurta-to il monte ferie di genitori fruenti dei permessi previsti per assistenza a figli portatori di handicap grave di congedi pa-rentali, pur in mancanza di uti-lizzo di congedi parentali, si fa

presente quanto segue.

La predetta decurtazione è illegittima in quanto la riduzio-ne delle ferie (come della tredi-

si ai 3 giorni mensili di cui al comma 3 dell'art. 33 della legge n. 104/92), i permessi per assi-stenza a portatori di handicap grave della legge n. 104/92 non comportavano alcuna riduzione delle ferie, mentre, sulla base dell’orientamento espresso dal Dipartimento della Funzione Pubblica (nota dell'8.7.2002), la tredicesima poteva essere de-curtata solamente in caso di

cumulo con i congedi parentali.

I documenti esplicativi in que-stione, sebbene anteriori al parere n. 3389 in data. 9.11.2005 del Consiglio di Sta-to, risultano essere perfetta-mente in linea con l'interpreta-zione normativa resa dal pre-detto Consesso, che l'Organiz-zazione Sindacale SALFI cita a sostegno delle proprie argo-mentazioni. CONF.SAL Dipar-

timento per le Politiche Fiscali

Il Direttore dell’Ufficio - Aldo Bovi Il Segretario Nazionale –

Sebastiano Callipo)»

CONGEDI E PERMESSI PER GENITORI CON FIGLI PORTATORI DI HANDICAP

TAVOLO TECNICO LAVORATORI PRECARI: ISTITUITO CON D.D. 17/02/2006 PER L’ESAME DELLE PROBLEMATICHE RELA-TIVE ALL’APPLICAZIONE DELL’ART. 1 COMMA 247 DELLA

LEGGE FINANZIARIA 2006.

Il tavolo tecnico sui lavoratori precari, che anche oggi si è riunito, al fine di affrontare le problematiche connesse all’articolo 1 comma 247 della legge finanziaria 2006, ha rassegnato un documento conclusivo e, pertanto, sotto-scritto dai componenti designati dalle OO.SS. che ne hanno condiviso gli intenti. Da premettere che l’UNSA, a più riprese, è stata contraria al concorso con apertura anche agli esterni e quindi, coerentemente, aveva ritirato la pro-pria delegazione. Il tavolo tecnico, comunque, nel rassegnare il documento di cui sopra, ha auspicato che l’Amministrazione recepisca la proposta e ciò consenta di garantire, nel contempo, le posizioni dei dipendenti in servizio a tempo determinato e il rispetto delle prescrizioni legislative. 26 maggio 2006

C.O.N.F.SAL

UNIONE NAZIONALE

SINDACATI AUTONOMI

S.N.A.B.C.A

NOTIZIARIO DI CARATTERE GENERALE AD USO DEI QUADRI

S INDACALI DELL’ UNSA BENI CULTURALI

SEGRETERIA NAZIONALE

Via del Collegio Romano, 27

C.A.P. 00186 ROMA

Tel. 06 67 23 23 48—06 67 23 28 89

Fax.06 67 85 55 2—178 607 0337

e-mail. [email protected]

Sito Internet: www.unsabeniculturali.it

COMMISSIONE DI GARANZIA – COMPARTO AGENZIE FISCALI

– DEFINIZIONE ACCORDO SUI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI

IN CASO DI SCIOPERO - Si comunica che la Commissione di garanzia, nella seduta del 24 Maggio

2006, ha deliberato di convocare l’ARAN e le OO.SS. del Comparto Agen-

zie Fiscali per il giorno 30 maggio 2006, alle ore 16.30, per la definizione

dell’accordo sui servizi pubblici essenziali in caso di sciopero.

Dott. Renato Playa