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L’Istituto Comprensivo di Accadia, Anzano, Monteleone, Sant’Agata in Rete Nazionale Scuole Italiane associate all’U.N.E.S.C.O. . "since wars begin in the minds of men, it is in the minds of men that the defences of peace must be constructed" "poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere costruite le difese della pace" dal Preambolo della carta costitutiva dell'UNESCO FGIC819005 - REGISTRO PROTOCOLLO - 0000192 - 30/01/2017 - A15c - Progetti - E

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L’Istituto Comprensivo di Accadia, Anzano, Monteleone, Sant’Agata

in Rete Nazionale Scuole Italiane associate all’U.N.E.S.C.O.

.

"since wars begin in the minds of men, it is in the minds of men that the defences of peace must be constructed "

"poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente

degli uomini che devono essere costruite le difese della pace"

dal Preambolo della carta costitutiva dell'UNESCO

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Corso di Educazione alla Pace anno scolastico 2016-2017

Programma di preparazione alla giornata della donna dell’8 Marzo 2017

La Madre Terra

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Indice

Presentazione p. 4 Manifesto degli insegnanti vivaci p. 6 La carta dei diritti della Terra p. 8 Iniziamo giocando per imparare meglio! p. 9

1. Laboratorio NaturArte per le donne. I dipinti ci raccontano p. 12 Scheda Insegnante: Profili Artisti: Donne e Natura p. 14 Scheda Classe: Dipinti p. 20 Schede Classe: Immaginiamo insieme p. 26 Scheda Classe: La nostra Storia p. 27

2. Laboratorio Il Giardino della Pace con le “foto viventi” p. 28 Scheda Classe: Poesia di Joyce Lussu p. 29 Scheda Classe: Biografia di Rigoberta Menchú p. 30 Scheda Classe: Biografia di Wangari Muta Maathai p. 31 Scheda Classe: Biografia di Maria Montessori p. 32

3. Laboratorio poesie e filastrocche. L’arte di raccontare p. 33 Scheda Insegnante: Lista delle filastrocche in ordine alfabetico p. 34 Scheda Insegnante: “Idee capolavori” p. 36 Scheda Classe: “Perché” di Tracy Champman p. 38 Scheda Classe: “Filastrocca” di Jolanda Restano p. 39 Scheda Classe: “La Terra” di Kahlil Gibran p. 40 Scheda Classe: “Filastrocca sul rispetto dell’ambiente e delle sue risorse” p. 41

4. Laboratorio Malala. “Storie di donne” p. 42 Scheda Insegnante: Mappamondo p. 43 Scheda Insegnante: Presentazione biografia di Malala p. 44 Scheda Insegnante: Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter p. 46 Scheda Classe: La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani p. 47 Scheda Classe: Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter p. 48

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5. Laboratorio Musica per l’ambiente p. 64 Scheda Classe: L’acqua in bottiglia canzone di Luca Bassanese p. 66 Scheda Classe: Attenzione! Attenzione! Siete circondati! Liberate gli Ortaggi! canzone di Luca Bassanese p. 69 Scheda Classe: “Salviamo la Terra” canzone di di Agnese Ginocchio p. 70

6. Laboratorio “Cinema-Ambiente” p. 73 Scheda Insegnante: Abuela Grillo p. 74 Scheda Classe: Film Abuela Grillo. Cosa ne pensi? riflettiamo insieme p. 75 Scheda Insegnante: Kirikù e gli animali selvaggi p. 77 Scheda Classe: Film Kirikù. Cosa ne pensi? Riflettiamo insieme p. 78 Scheda Insegnante: La volpe e la bambina p. 80 Scheda Classe: Film La volpe e la Bambina. Cosa ne pensi? Riflettiamo insieme p. 81 Materiale didattico laboratori musica e cinema per l’ambiente p. 83 Bibliografia p. 88 Contatti p. 89

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Presentazione

Nel dicembre 2016 ha concretamente preso avvio presso l'Istituto comprensivo di Accadia, Anzano, Monteleone di Puglia e Sant'Agata di Puglia il progetto di educazione alla pace promosso dal Centro Internazionale per la Nonviolenza di Monteleone di Puglia e patrocinato dall'UNESCO. Il metodo di educazione scelto dal Centro Internazionale è quello delle “Arti per la pace”. Le arti sono infatti una forza che trasforma: l’arte è in grado di spiegare le emozioni, le idee o i sentimenti che le parole da sole non possono esprimere. In una situazione di tensione le arti offrono una via per trascendere i conflitti, generando empatia e trasformando la visione del mondo delle persone, la loro identità e le loro relazioni. Le arti possono mutare le dinamiche all’interno dei conflitti interpersonali, inter-comunitari, nazionali e globali. Il progetto di educazione alla pace proposto alle scuole prevede degli incontri a cadenza mensile. Per il mese di febbraio e marzo si svilupperanno i temi della questione ambientale e della parità di genere, in preparazione alla giornata dell'8 Marzo, dove gli insegnanti guideranno le/i ragazze/i a presentare il loro lavoro e ad essere protagonisti dell'evento. Il programma per questo laboratorio è dedicato alla “Madre Terra” . Le scuole riceveranno un manuale con le attività da svolgere in classe e saranno gli insegnanti a scegliere e guidare i laboratori con il sostegno di un educatore/trice. Il manuale intitolato “Madre Terra” propone sei diversi laboratori per affrontare il tema delle “donne custodi della natura”, utilizzando la pittura, la narrativa, la poesia, il teatro, il canto e il cinema. Il manuale per ogni laboratorio prevede delle schede per gli insegnanti e delle schede per la classe, che spiegano e guidano il lavoro da svolgere insieme. L'insegnante animerà i laboratori e sceglierà la forma e il grado di approfondimento che vuole dare all'argomento. Ogni attività teorica prevede un'attività pratica da realizzare e presentare durante la giornata della donna. Le prime pagine del manuale presentano due documenti da utilizzare per la didattica: “Il manifesto degli insegnanti vivaci” di Rossana d’Ambrosio e “La carta della Terra” dall'Enciclica di Papa Francesco “Laudato sì” sulla Custodia del Creato, in una versione per ragazzi curata da Barbara Baffetti e Alessandra Mantovani. Segue una riflessione metodologica sull’importanza propedeutica delle attività ludiche rispetto allo svolgimento dei laboratori. Il primo laboratorio “NaturArte per le donne. I dipinti ci raccontano” mira a catturare l'attenzione della classe su alcuni quadri famosi che rappresentano la donna e la natura, per sviluppare insieme il tema e creare delle storie. Il secondo Laboratorio è intitolato “Il Giardino della Pace con le foto viventi” ed è dedicato alle donne del giardino della pace di Monteleone di Puglia, impegnate nella lotta per i diritti della terra e delle donne. Delle brevi biografie e delle frasi di alcune donne si propongono come riflessione da cui far discendere alcuni concetti chiave che possono essere rappresentati dalle/i ragazze/i attraverso il teatro. Il terzo Laboratorio “Poesie e filastrocche. L’arte di raccontare” propone la lettura delle poesie insieme alla classe, a cui segue una riflessione su alcune parole chiave, proposte dalla scheda

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didattica e affiancate da filastrocche utili a facilitare la comprensione. Le parole emerse durante la riflessione vengono rappresentate con un disegno da ciascuna bambina/o, dandogli la forma di una parte che unita alle altre crea la figura che si vuole rappresentare (es. foglie per fare un albero, petali per fare un fiore ecc.). Il quarto laboratorio “Storie di donne” è dedicato alla biografia di Malala, la cui attività è stata presentata da Jeanette Winter come esempio di una leader nella lotta per il diritto all'educazione delle donne. Il laboratorio consiste nel leggere la biografia di Malala e svolgere delle attività prima teoriche e poi pratiche di riflessione e dibattito sulla questione dei diritti umani universali con la pittura, le filastrocche o rappresentazioni teatrali. “Musica per l’ambiente” è il tema del quinto laboratorio, dove attraverso il canto si fanno emergere riflessioni riguardo alla questione ambientale, cui si accompagnano attività creative di disegno e scrittura. Le canzoni, imparate insieme, verranno cantate durante la giornata dell’8 marzo. Il sesto laboratorio “Cinema-Ambiente” propone la visione di alcuni film sui temi dell’acqua e la biodiversità. Durante il laboratorio si guida la classe alla riflessione e alla creazione di lavori con la scrittura e il disegno, per riconoscere insieme i diritti e i doveri verso la Madre Terra. Il manuale di educazione alla pace è una guida e presenta il materiale su cui lavorare, ma sarà l'insegnante a scegliere quali laboratori proporre e come attuarli. Il percorso per l'anno 2017 si concluderà alla fine di maggio con una grande festa alla Scuola per la Pace di Monteleone che invita tutte le/gli insegnanti e le/i ragazze/i a presentare i loro lavori che saranno documentati e presentati all'UNESCO.

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Manifesto degli insegnanti vivaci

1. Per un insegnante vivace, la passione per la conoscenza e il desiderio di scoprire sono i più importanti valori da trasmettere. Stimolare la voglia di imparare è fondamentale nello sviluppo della personalità dei ragazzi. 2. Agli allievi diamo regole e strumenti ma non ingabbiamo la loro creatività. Griglie e modalità rigidamente preconfezionate non possono che appiattire la vivacità, la fantasia e l’entusiasmo. 3. Proteggiamo i ragazzi dalle loro debolezze, sensibilizziamoli perché diventino adulti consapevoli, non schiavi di forme di dipendenza, ma liberi e autonomi, rispettosi degli altri come di loro stessi. 4. Rispettiamo ogni ragazzo nella sua unicità, affianchiamolo nella scoperta dei propri talenti affinché in futuro, seguendo le sue inclinazioni, possa svolgere un’attività che concorra al progresso materiale o spirituale della società, come sancito dall’art. 4 della nostra Costituzione. 5. La scuola deve essere il primo luogo dove il bambino può sperimentare un modello di comunità fondata su principi democratici e sull’importanza dell’operosità, intesa come personale contributo attivo e creativo in grado di accrescere e rafforzare il gruppo classe. 6. Valorizziamo la diversità come fonte di ricchezza, favoriamo l’intercultura, diveniamo ambasciatori di pace. 7. Prendiamo le distanze da approcci semplicistici e standardizzati che non sono in grado di tener conto dell’individualità specifica, ma tendono a incasellare e appiattire i bisogni e i talenti.

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8. Trasmettiamo il nostro sapere con entusiasmo, guidiamo gli alunni alla scoperta del mondo, consapevoli che la conoscenza è un processo in continuo divenire e non qualcosa di statico da tramandare uguale a se stesso così come noi lo abbiamo appreso; è invece un percorso in continua evoluzione fatto di incontri, esperienze emotive, avventure e conquiste. 9. Lavoriamo affinché l’ora di lezione condotta con ardore e creatività sia un’onda travolgente capace di allontanare i ragazzi dalla noia e di risvegliare le loro passioni. 10. Ogni bambino ha diritto a vivere le ore di scuola in un ambiente sereno e accogliente, alternando le ore di lezione a momenti ludici e di aggregazione, in grado di stimolarlo e coinvolgerlo in maniera creativa e piacevole. 11. Impegniamoci affinché valori come l’entusiasmo, l’empatia, la solidarietà, il rispetto si propaghino in maniera contagiosa. 12. Sviluppo sostenibile, riciclo, risparmio delle risorse, amore per la Terra e rispetto della biodiversità sono temi su cui è importante sensibilizzare per formare terrestri consapevoli con una visione ecocentrica in grado di tutelare il futuro. 13. Le pari opportunità per tutti sono alla base di ogni realtà equa e democratica. Ognuno ha pari dignità sociale. È importante evitare che si creino ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza, contrastare ogni forma di prevaricazione quali per esempio il bullismo, sensibilizzando i bambini affinché comprendano le emozioni e imparino a gestirle, sviluppando doti di empatia alla base del rispetto e solidarietà umana.

Manifesto proposto da Rossana d’Ambrosio scrivetemi per commentare e/o proporre integrazioni e/o modifiche -

[email protected]

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LA CARTA DEI DIRITTI DELLA TERRA

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Iniziamo giocando per imparare meglio!

Ogni bambino/a gioca naturalmente, perché prova una sensazione di benessere; è proprio il piacere intrinseco del gioco che comporta e favorisce nuove dimensioni. Oggi tutti i documenti internazionali affermano il diritto al gioco del bambino che viene proclamato come bisogno prevalente e vitale dell'infanzia, motivato da esigenze e implicazioni di ordine fisiologico, psichico, spirituale e sociale e basato sul riconoscimento della pienezza umana in ogni fase della vita (Art. 31 della Convenzione sui diritti dell'infanzia). A secondo dell'età, il bambino nel giocare impara a essere creativo, sperimenta le sue capacità cognitive, scopre se stesso, entra in relazione con i suoi coetanei e sviluppa quindi l'intera personalità. Il gioco favorisce:

- Lo sviluppo affettivo - Lo sviluppo sociale - Lo sviluppo cognitivo

Per i bambini, che giocano per divertirsi, non c'è nessuna differenza tra il gioco e ciò che un adulto potrebbe considerare come un lavoro. Solo più tardi, una volta che giungono ad associare un'attività alla ricompensa, essi iniziano a considerare un comportamento mentre lo

pongono in atto in vista di benefici a lungo termine piuttosto che per la gratificazione immediata. Ciò è dovuto allo sviluppo di abilità cognitive che consentono al bambino di vedere il legame tra causa ed effetto. Il gioco è significativo per lo sviluppo intellettivo del bambino, perché il bimbo, quando gioca, sorprende se stesso e nella sorpresa acquisisce nuove modalità per entrare in relazione con il mondo esterno. Attraverso il gioco, infatti, il bambino incomincia a comprendere come funzionano le cose: che cosa si può o non si può fare con determinati oggetti, si rende conto dell'esistenza di leggi del caso e della probabilità e di regole di comportamento che vanno rispettate. L'esperienza del gioco insegna al bambino a essere perseverante e ad avere fiducia nelle proprie capacità; è un processo attraverso il quale diventa consapevole del proprio mondo interiore e di quello esteriore, incominciando ad accettare le legittime esigenze di queste sue due realtà. Le attività ludiche, a cui i bambini si dedicano, si modificano via via, di pari passo con il loro sviluppo intellettivo e psicologico, ma rimangono un aspetto fondamentale della vita di ogni individuo, in tutte le fasce d'età. "…l'uomo è pienamente tale solo quando gioca" , dice Schiller, perché si ritrova e si conosce : giocando, infatti, ogni individuo riesce a liberare la propria mente da contaminazioni esterne, quale può essere il giudizio altrui, e ha la possibilità di scaricare la propria istintualità ed emotività.

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In ogni caso è necessario garantire e restituire ai bambini il tempo e lo spazio per dare libero sfogo a tutte le loro pulsioni interne e assicurare loro una certa complicità senza svestirsi del ruolo di guide. Invitiamo a utilizzare alcuni giochi prima di cominciare un laboratorio, sia per stimolare il loro interesse sia per incrementare la relazione di fiducia fra maestri e alunni. Proposte di gioco

- Il generatore di gesti: Gioco per attivarsi e riscaldare il cervello. Si inizia tutti in piedi! Si fa un cerchio in classe, togliendo i tavoli se possibile. La maestra inizia facendosi “generatore di gesti” per far vedere come funziona. Il “generatore” fa un gesto (gesto 1), che deve essere imitato dal bambino a destra. Quando il bambino a destra sta facendo il gesto 1, la maestra inizia a fare un gesto diverso (gesto 2). Il bambino a destra deve essere attento, mentre fa il gesto 1, a guardare qual è il gesto 2, per potere imitarlo. Man mano i gesti sono prodotti dal “generatore”, sempre diversi, e passano da un bambino all’altro. Tutti devono prestare attenzione a cosa fa il bambino che sta alla loro sinistra, perché dovranno ripeterlo dopo.

- A cosa serve? Possiamo utilizzare questo gioco per attivare la creatività e sciogliere le inibizioni. La maestra prende e passa ai bambini un oggetto quotidiano della classe: una penna, un foglio, un libro… Questo oggetto passa da uno all’altro. Ognuno deve trovare un’utilità diversa a quella che ha normalmente: penna come spazzolino? Foglio come

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lenzuolo? Dobbiamo imitare cosa si fa coll’oggetto, senza parole. Il resto della classe indovina cos'è.

- Concentrazione e attenzione: Questo gioco aiuta i bambini a concentrarsi su quello che li

circonda, a osservare bene sia lo spazio intorno che i suoi compagni. Si inizia in piedi camminando per la stanza tranquillamente (togliamo tavoli e sedie di mezzo). A un certo punto la maestra dice “STOP!” e tutti si devono fermare lá dove sono e chiudere gli occhi. La maestra chiede qualcosa sulla stanza o i compagni, ad esempio: “Maria, chi hai piú vicino a te?” e Maria risponde a occhi chiusi. Poi chiede a un altro: “Giovanni, di che colore ha la maglia Luisa?” e Giovanni risponde a occhi chiusi. Puó interrogare quanti bambini vuole prima di dare il “VIA!” per iniziare a camminare di nuovo. Ora tutti saranno molto piú attenti a tutto, a guardare ogni dettaglio. A un certo punto la maestra dice di nuovo “STOP!”, i bambini chiudono gli occhi e la maestra fa domande diverse a quelle di prima.

Invitiamo gli insegnanti a ricordare tutti i giochi che hanno fatto da bambini e riproporne qualcuno in classe. Tutti siamo stati bambini e ricordiamo i momenti di gioia durante il gioco!

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio NaturArte per le donne

1. Laboratorio NaturArte per le donne. I dipinti ci raccontano. classi III, IV, V primaria e I, II, III media L’arte è lo strumento ideale per approfondire tematiche importanti come quelle della natura e della questione di genere. Questo laboratorio ha lo scopo di incrementare la capacità di osservazione dei bambini attraverso la conoscenza di dipinti famosi. Il laboratorio si struttura in due parti: Riflessione di gruppo e Creazione di storie. I bambini vengono inizialmente guidati a riflettere sui dipinti. Successivamente, guardando i dipinti, i bambini dovranno creare delle storie partendo dall’immagine rappresentata in uno dei quadri scelti. I dipinti proposti sono 6, raggruppati in tre temi diversi: 1. Donne che lavorano nei campi:

- Jean-Francois Millet "The Gleaners", - Paul Gauguin "Among the Mangoes at Martinique" -

2. Improvvisazione: - Kandinsky "Diluvio", - Fernand Léger "Two Women Holding Flowers"

3. Donne e Natura:

- Botticelli "La Primavera", - Paul Gauguin "D'ou venons nous? Que sommes nous? D'ou allons nous?”

Prima parte: Riflettiamo Insieme Prima di iniziare la/il maestra/o divide la classe in gruppi (l’ideale sarebbero 3 gruppi, ma nelle 1

classi con pochi bambini i gruppi possono essere due, oppure l’attività può essere svolta tutti insieme in un solo gruppo).

1 Per fare i gruppi si raccomanda di dividere la classe casualmente, utilizzando la tecnica dei numeri (iniziare a dare ad ogni bambino un numero: 1, 2, 3. 1, 2, 3… per poi mettere tutti i bambini 1 insieme, tutti i 2 insieme e tutti i 3 insieme). La stessa tecnica si può utilizzare con verdure (carota, broccoli, pomodoro, per esempio), colori, lettere… O altre tecniche di divisione aleatoria che i/le maestri/e possano conoscere. Perché? Ė importante che i bambini si relazionino anche con altri bambini che non sono amici suoi. Lavorando insieme a bambini che non conosci bene incrementi la tua capacità di empatia, comprensione, lavoro di gruppo… Elementi molto importanti nella vita adulta e l’ambito di lavoro.

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio NaturArte per le donne

Dopo aver diviso la classe in gruppi si espongono i quadri senza svelarne né il titolo né il nome dell’autore e, come in una vera mostra, si lasciano i bambini liberi per qualche minuto di guardare da vicino i dipinti. Una volta tornati al posto l'insegnante distribuisce a ciascun gruppo 2 schede: una su cui annotare le idee che emergono dalla discussione in classe, l‘altra su cui creare e scrivere una storia. Alcune domande per guidare la riflessione :

- Quali colori vi richiamano di più l'attenzione? - In cosa si assomigliano e/o si differenziano i quadri in ciascun gruppo? Comparare “The

Gleaners” con “The Mango trees, Martinique”; oppure il “Diluvio” con “Two Women Holding Flowers”; o ancora “La Primavera” con “D'ou venons nous? Que sommes nous? D'ou allons nous?"

- Chi sono i soggetti? Cosa fanno? - Dove sono? - Descrivi la natura / Nel caso dell'opera di Kandinsky la domanda sarebbe "Cerca gli

elementi di natura" - Descrivi la donna / Nel caso dell'opera di Kandinsky la domanda sarebbe "Cerca la donna/

le donne" Seconda parte: Creazione di storie Nella seconda parte del laboratorio, partendo dalle idee emerse dalla discussione in classe, i bambini devono scegliere un dipinto o più dipinti (in base al tempo disponibile) sul quale immaginare una breve storia. La storia è libera, senza nessun suggerimento, in base a quello che sentono e vedono guardando il quadro. Ogni gruppo alla fine del suo lavoro condividerà con il resto della classe la propria storia, esponendo il quadro a cui fa riferimento. Infine, ogni storia può essere riportata su un cartellone e liberamente decorata, in modo da essere esposta durante la giornata dell'8 marzo, creando un piccolo museo raccontato dai bambini. Solo a conclusione del laboratorio l’insegnante può spiegare la storia del dipinto, dove si trova, chi lo ha fatto, ecc…

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Profili Artisti: Donne e Natura

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The Gleaners (Le spigolatrici), 1857 Jean-Francois Millet (1814-1875) Dimensioni: 83,5×111 cm Si trova a Parigi, Musée d’Orsay In questo quadro così come in molti altri, Millet dà particolare importanza allo studio della figura umana e del suo legame, dello sviluppo legato al lavoro in campagna, cercando di dare un grande senso di sacralità e grandezza anche ai gesti più umili e semplici. Non bisogna pensare che ritraeva queste persone trasformandole in dei re o dei principi, ma semplicemente dava alle loro semplici attività un senso di grandezza e di particolare importanza. All’interno delle spigolatrici, infatti, si può notare che le protagoniste sono tre donne che sono intente alla spigolatura, dove si nota la ricerca disperata di quest’ultime in contrasto al gran numero di covoni e carri da trasporto carichi e ricchi che si trovano alle loro spalle. Millet rende le donne in modo molto reale, immortalando le mani arrossate e deformate a causa della grande pesantezza del lavoro e anche i volti che sono decisamente non belli e non paragonabili alla Venere di Botticelli. Millet non cerca di instaurare un senso di pietà negli occhi dello spettatore, piuttosto cerca di regalare a tutta la scena un forte senso di epicità. La grandezza monumentale dei protagonisti si può notare nel semplice gesto bloccato delle donne e anche la loro grandezza monumentale rispetto a tutta la scena che le circonda. Il tema rappresentato non venne visto di buon occhio dal pubblico e dalla critica del tempo, tant’è che nel 1857 quando le spigolatrici venne presentato al Salon il governo cancellò immediatamente l’opera, temendo che il soggetto rappresentato potesse instaurare nel ceto basso un senso di ribellione alla società, portando alla nascita delle lotte sociali.

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio NaturArte per le donne

Paul Gauguin (1848 - 1903) The Mango Trees, Martinique (Gli alberi di Mango, Martinica) 1887 Dimensioni: 86 cm x 116 cm Dove si trova: Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation)

Con Gauguin il Simbolismo tocca una vetta altissima. Il Simbolismo prende atto o anticipa le conseguenze della crisi del positivismo e della fiducia totale nella scienza e tende ad unire i dati sensoriali a quelli spirituali, il visibile esterno all'invisibile del sogno e dell'interiorità, conducendo l'analisi della natura ad una sintesi tra spirito e sensi.

L'isola caraibica di Martinica offre a Paul Gauguin l’ideale, un ambiente incontaminato che aveva sospirato a Parigi. Ha disegnato e dipinto le popolazioni locali che svolgono le loro attività quotidiane, e è rimasto colpito dai movimenti aggraziati delle donne: 'I loro gesti sono davvero straordinari; le mani svolgono un ruolo importante, in armonia con l'ondeggiare dei loro fianchi '.

Gauguin ha utilizzato una pennellata espressiva e colori caldi per catturare il suo nuovo ambiente. Martinica ha ancora qualcosa di una sensazione impressionista, ma l'esotico, il tocco decorativo e la composizione sorprendente sono caratteristiche dello stile di Gauguin. Le condizioni primitive dell'isola tropicale hanno dato il loro tributo: Gauguin soffriva di febbre e dissenteria, ed è tornato alla Francia in uno stato di debolezza. Poco dopo il suo arrivo a Parigi, ha incontrato i fratelli Van Gogh, che erano entrambi colpiti da questo quadro. Vincent l’ha descritto come 'alta poesia'. Theo ha acquistato il lavoro per 400 franchi per la sua collezione - l'acquisto d'arte più costosa che abbia mai fatto.

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio NaturArte per le donne

Improvisation. Deluge (Improvvisazione. Diluvio), Kandinsky 1913

Dimensioni: 150 x 95 cm Si trova: Munich, Germany. The Städtische Galerie im Lenbachhaus Nel 1913 Kandinsky pubblica Sguardi sul passato, testo fondamentale per comprendere il suo approccio alla pittura. La sua memoria, afferma, è composta soprattutto di colori; della sua stessa infanzia ricorda soprattutto i colori che hanno preso il posto degli oggetti: “I primi colori che mi fecero grande impressione sono il verde chiaro e brillante, il bianco, il rosso carminio, il nero e il giallo ocra. Avevo allora tre anni. Quei coloro appartenevano a oggetti che non rivedo più chiaramente, come rivedo, invece, i colori”

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio NaturArte per le donne

Two Women Holding Flowers (Due donne che tengono fiori), 1954 Fernand Léger 1881-1955 Dimensioni: 972 x 1299 mm / Dove si trova: The Tate Gallery (Londra)

“Due donne che tengono fiori” è un grande olio su tela dell'artista francese Fernand Léger, realizzata nel 1954. Due forme femminili nude stilizzate occupano la maggior parte del quadro. Una si siede, mentre l'altra si adagia, le loro forme si mescolano, adattandosi perfettamente per tutta la lunghezza e la larghezza della tela. Non è chiaro dove un corpo finisce e l'altro inizia. Le loro membra formano un rettangolo sciolto all'interno della pittura e le due donne guardano direttamente lo spettatore. La donna sdraiata tiene un fiore verso il suo seno, mentre la donna seduta si protende verso la sua compagna. Le figure hanno spessi contorni neri con tocchi di grigio vernice per dare definizione a una composizione altrimenti piatta. Parti del loro corpo, come i loro seni, volti e capelli, sono stati definiti in un modo altamente stilizzato. Aree piatte di colore rosso, blu, giallo e arancio fanno sovrapposizione alle figure. Lo sfondo è bianco normale, a parte l'inclusione di quella che potrebbe essere una finestra sul bordo destro dell'immagine. Léger ha firmato e datato il dipinto in vernice nero nell'angolo in basso a destra.

E' probabile che Léger dipinse questo lavoro nel suo studio a Gif-sur-Yvette, Chevreuse, in cui si è trasferito nel 1952. È stato prodotto applicando pittura ad olio in decisivi, pennellate audaci. Le linee di contorno delle figure sono state dipinte sulle aree piatte di colore. Due le versioni precedenti questa composizione: la prima è un olio più piccolo, pittura che mostra qualche variazione di colore, modello e ombreggiatura e la seconda è una piccola gouache con una composizione molto simile a due donne coi fiori, ma con una diversa disposizione dei colori.

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La Primavera, circa 1478 Sandro Botticelli, Firenze 1445-1510 Dimensioni: 203x314 cm / Dove si trova: Palazzo di via Larga - Galleria degli Uffizi, Firenze

L'opera di Botticelli è la più celebre allegoria mitologica del Quattrocento in cui le figure incarnano quindi idee e concetti astratti sui quali gli storici da sempre si interrogano. La sequenza dei personaggi è comunque accertata e si articola in due blocchi da leggere da destra verso sinistra (probabilmente la collocazione originale imponeva questo tipo di visione). A destra Zefiro, il vento della primavera che, con le gote gonfie, cinge la ninfa Cloris che tenta di sfuggirgli invano; la prenderà in sposa e la ninfa si trasformerà in Flora, la dea generatrice di fiori, rappresentata nella figura seguente con una veste ricamata di corolle primaverili mentre sparge fiori dal grembo.

Leggermente più arretrata è la figura posta sotto un arco di fronde che sembrano intagliate nel cielo, Venere (dea della bellezza e dell'amore) che tende la mano verso le tre fanciulle che danzano coperte di veli trasparenti, le Grazie, legate al culto della bellezza, della natura e della vegetazione. Dall'alto Cupido, figlio di Venere e dio dell'amore, scocca uno dei suoi strali infuocati. Chiude il gruppo, voltato di spalle, Mercurio riconoscibile dai calzari alati e dal caducèo (il bastone) che tiene alto con il braccio destro nell'atto di dissipare (o indicare) le nuvole.

Il fulcro della composizione è sicuramente Venere, figura centrale dalla quale si articolano due blocchi di figure: Flora e Zefiro a destra e le Grazie e Mercurio a sinistra. Tutte le figure sono collegate da un andamento sinuoso della linea che, tra brusche accelerazioni e stasi, trova il suo equilibrio su Venere, incorniciata dall'incurvarsi dei rami che creano una nicchia verde intorno alla dea.

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D'ou venons nous? Que sommes nous? D'ou allons nous? (Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?) 1897-98 Paul Gauguin (1848-1903) Dimensioni 139×374.5 cm, Dove si trova Museum of Fine Arts, Boston

L'opera va letta da destra a sinistra (appunto all'orientale) come un ciclo vitale disposto ad arco: non a caso, all'estrema destra è raffigurato un neonato, che già dal momento della nascita è lasciato nell'indifferenza di chi lo circonda. Al centro un giovane (l'unico personaggio maschile adulto) sta cogliendo un frutto e può essere interpretato in due modi: come richiamo al peccato originale e come simbolo della gioventù che coglie la parte migliore dell'esistenza. Alle spalle del ragazzo, una figura con il gomito in alto contribuisce a definire la struttura triangolare della prima metà, al cui vertice sono messe in risalto le due figure rosse sullo sfondo, emblematiche e con l'aria di chi ordisce trame nell'ombra: esse sono simbolo dei tormenti e delle domande che giacciono nel profondo di ogni animo, che peraltro danno il titolo al quadro. La stessa struttura si ritrova nella seconda metà del dipinto, speculare rispetto all'uomo centrale. Al vertice troviamo stavolta la divinità, anch'essa col suo significato simbolico: l'inutilità e la falsità della bugia religiosa, magra consolazione e senso provvisorio di una vita in realtà vana. All'estrema sinistra troviamo una vecchia raggomitolata su di sé (identica ad una mummia peruviana vista dal pittore in gioventù) in attesa della morte, trasfigurata in un urlo quasi munchiano dinanzi alla vacuità di senso dell'esistenza (piuttosto che per la paura della morte, dall'artista abbracciata almeno nelle intenzioni dopo la conclusione dell'opera). Infine, uno strano uccello bianco con una lucertola tra le zampe, simbolo della vanità delle parole, chiude la lettura del dipinto.

Lo sfondo rappresenta la vegetazione in maniera sintetica: i rami si trasformano in arabeschi (decorazione doppia); i colori sono antinaturalistici, infatti gli alberi sono blu. Le due figure di giovani accovacciate su entrambi i lati e l'idolo blu della dea Hina sul fondo compaiono in molte opere dello stesso periodo.

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Dipinti

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio NaturArte per le donne Immaginiamo insieme

MEMBRI DEL GRUPPO: NOME DEL GRUPPO:

COSA VEDI? IMMAGINIAMO INSIEME

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio NaturArte per le donne La nostra storia

MEMBRI DEL GRUPPO: NOME DEL GRUPPO:

LA NOSTRA STORIA

TITOLO:

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SCHEDA INSEGNANTE

Laboratorio FOTO VIVENTI

2. Il Giardino della Pace con le “foto viventi” classi III, IV, V primaria e I, II, III media Prima parte: In questo laboratorio il/la maestro/a presenta ai bambini il giardino della pace di Monteleone dedicato alle donne impegnate nei cambiamenti sociali attraverso forme nonviolente di lotta (ovvero senza usare la violenza ma solo la forza dell’amore e della verità). Il giardino delle donne per la pace è stato inaugurato l’8 marzo 2016, quando sono stati piantati 12 alberi, ciascuno dedicato a una donna proveniente da paesi diversi. A ogni albero è stata affissa una targa in legno con il nome e una frase di ogni donna in memoria del suo impegno per la pace. Il significato simbolico del giardino è da ritrovarsi nel riconoscimento della capacità delle donne di essere impegnate nel proteggere la natura, sostenere i più deboli e costruire realtà positive. Il/la maestro/a presenta ai bambini le schede di tre donne scelte dal Giardino di Monteleone: Rigoberta Menchú del Guatemala, Sud America; Wangari Muta Maathai del Kenya, Africa e Maria Montessori Italia, Europa, in più è stata aggiunta, Joyce Lussu di Firenze, che con una sua poesia posta all’ingresso del giardino apre le porte ai visitatori. Seconda parte:

- Si dividono i bambini in gruppi (3-4 gruppi per classe, in base al numero dei bambini), a ogni gruppo vengono consegnate le schede di lavoro;

- insieme si leggono le poesie e le biografie, poi il/la maestro/a stimola la riflessione sui temi affrontati dalle donne;

- successivamente ogni gruppo decide (senza dirlo agli altri gruppi perché dovranno indovinare) quale concetto rappresentare (da quelli suggeriti dalle donne) al resto della classe con una scena statica (senza muoversi né parlare)

- La classe deve indovinare cosa viene rappresentato, chi sono i personaggi della scena, cosa fanno o a quale concetto si riferiscono

- alla fine ogni gruppo, dopo la sua rappresentazione, spiega cosa ha fatto e perché ha scelto quel concetto

- il/la maestro/a decide se ripetere il gioco una o più volte, fotografando la rappresentazione di ogni gruppo

Terza parte: L’attività può essere condivisa durante la giornata dell'8 Marzo in due modi: 1. Ogni gruppo di bambini rappresenta la sua “foto vivente”, mentre qualcuno legge la biografia della donna e alla fine svela il concetto scelto e rappresentato dal gruppo, oppure 2. facendo dei cartelloni che verranno esposti all’evento dell’8 marzo durante la giornata della donna: con la biografia della donna, una sua frase, la foto del concetto della frase rappresentato dai bambini con la "foto vivente" e se possibile, la foto dell’albero attribuito a quella donna nel giardino.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio FOTO VIVENTI

Poesia posta all’ingresso del giardino dedicata alle donne:

"...Noi tutti così diversi,

noi tutti così uguali, possiamo forse aiutare a crescere

arbusti cespugli e boccioli sparsi qua e là,

un giorno o l'altro ci daranno fiori e frutti

per tutti di mille forme e di mille colori.

Li raccoglieremo con grandi feste In mazzi e ceste,

li appenderemo nei recinti di etnie e di nazionalismi

artificiali al posto delle armi micidiali

così care ai militari, al posto di fasci di tratte e di cambiali,

così care agli usurai, al posto di veleni globalizzati che ci vendono ai supermercati

sostituendo alle chiusure cancelli senza serrature"

di Joyce Lussu (1912-1998)

scrittrice e traduttrice fiorentina I concetti da scegliere e rappresentare come “foto viventi” sono: di Joyce Lussu: - seminare fiori e frutti;

- fare la pace; - fermare la violenza;

di Rigoberta Menchú: - la terra ci nutre (cibo);

- la donna dà la vita (mamma); - rispetto per le culture indigene (Indios)

di Wangari Muta Maathai: - proteggere madre terra;

- mettere radici come l’albero; - cambiare tutti insieme;

di Maria Montessori: - l’unione fa la forza;

- imparare giocando; - legame dei bambini con la terra.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio FOTO VIVENTI

Biografie donne del giardino della pace:

Rigoberta Menchú (Uspantán, 9 gennaio 1959) attivista guatemalteca, ha ricevuto nel 1992 il Premio Nobel per la Pace, "in riconoscimento dei suoi sforzi per la giustizia sociale e la riconciliazione etno-culturale basata sul rispetto per i diritti delle popolazioni indigene".

“io sono una dei pochi Indios sopravvissuti … In me ho una parte di memoria ... della vita che dobbiamo

difendere”.

“c'è anzitutto una cosa importante riguardo alla donna indigena ed è la sua relazione con la terra, che è la relazione tra la terra e la madre. La terra nutre e la madre dà vita. C'è un dialogo costante

tra la donna e la terra”.

Albero del Giardino della Pace GLICINE I concetti da scegliere e rappresentare come “foto viventi” di Rigoberta Menchú sono:

- la terra ci nutre (cibo); - la donna dà la vita (mamma); - rispetto per le culture indigene (Indios)

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SCHEDA CLASSE Laboratorio FOTO VIVENTI

Wangari Muta Maathai (1940 – 2011) ambientalista, attivista politica e biologa keniota. Nel 2004 è diventata la prima donna africana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace. Attivista e fondatrice del Green Belt Movement , intraprese una forte campagna di sensibilizzazione verso i problemi dell'ecologia, del disboscamento e dei cambiamenti climatici. “Non puoi proteggere l'ambiente senza dare potere alla gente, informandola e aiutandola a comprendere che le

risorse della natura gli appartengono e per questo hanno il dovere di proteggerle”.

“Un albero spinge le radici nel profondo del terreno e tuttavia svetta alto nel cielo. Ci dice che per poter

ambire a qualcosa dobbiamo essere ben piantati per terra e che, indipendentemente da quanto in alto arriviamo, è sempre dalle radici che attingiamo il

nostro sostentamento”.

Albero del Giardino della Pace: MELO ORNAMENTALE I concetti da scegliere e rappresentare come “foto viventi” di Wangari Muta Maathai sono:

- proteggere madre terra; - mettere radici come l’albero; - cambiare tutti insieme;

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio FOTO VIVENTI

Maria Montessori è stata la più importante educatrice italiana (Ancona 1870 - Olanda 1952). Fu la prima donna a laurearsi in medicina. Fondò la "Casa dei bambini", dove la scuola non veniva concepita come la casa per bambini, ma la casa dei bambini dove "si impara giocando". La ricchezza del metodo Montessori abbraccia l’educazione ecologica, l’educazione alla pace e alla mondialità per guidare i bambini verso l’amore per la vita.

“L'associarsi porta forze nuove; stimola le energie. La natura umana ha bisogno della vita sociale, tanto per il pensiero che per

l'azione”.

“La terra è dove sono le nostre radici. I bambini devono imparare a sentire e vivere in armonia con la terra”.

Albero del Giardino della Pace: MAGGIOCIONDOLO I concetti da scegliere e rappresentare come “foto viventi” di Maria Montessori sono:

- l’unione fa la forza; - imparare giocando; - legame dei bambini con la terra.

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio L’arte di raccontare

4. Laboratorio poesie e filastrocche. L’arte di raccontare classi I, II, III, IV, V primaria e I, II, III medie Le poesie di questo laboratorio portano alla riflessione di alcune questioni importanti: i temi della pace, della solidarietà, l’eguaglianza tra uomo e donna e il rispetto di Madre Terra. Insieme alla poesia vengono usati il disegno, la scrittura e la recitazione. Lavoriamo insieme: Si divide la classe in gruppi, a ciascun gruppo si distribuiscono le schede con le poesie e si leggono insieme. Poi si annotano e si discutono le parole più significative che emergono da ciascuna poesia. Alcune parole sono affiancate da filastrocche esplicative che possono essere lette insieme. Alla fine delle attività teoriche si passa a quelle pratiche, dove si sceglie la poesia o la filastrocca da rappresentare, creando la forma di un albero o di un fiore. Se per esempio si sceglie di creare un albero, si disegna su un cartellone il tronco, dove si riscrive la poesia, mentre le parole emerse durante il laboratorio saranno scritte, disegnate e/o decorate su carta a forma di foglia che andranno a formare la chioma dell’albero. Lo stesso può essere fatto se alla poesia si vuole dare la forma di un fiore o di un viso di donna. Le attività pratiche possono essere modificate secondo la creatività dei partecipanti. Per esempio, si possono fare le foglie, i petali e i capelli che formano le diverse figure, utilizzando le mani dei bambini. Ogni bambino disegna la sua mano e la riempie delle parole della filastrocca o della poesia. Poi, tutte le mani insieme formano le foglie dell’albero, i capelli o i petali... Durante la giornata della donna il/la maestro/a deciderà come far recitare e/o leggere queste poesie ai bambini, cercando di far partecipare tutti i bambini della classe, mentre le figure create con i cartelloni e i disegni saranno esposte. Parole legate alle filastrocche presenti nelle poesie:

● Nella Poesia di Tracy Champman “Perché” le parole legate alle filastrocche sono: Guerra, No, Liberi, Violenza (“Quando sono pronti ad uccidere ”)Tacere (“Ma qualcuno dovrà rispondere ”)

● Nella “Filastrocca” di Jolanda Restano le parole legate alle filastrocche sono:Uguaglianza (“Siamo uguali in verità ”), Giocare, Libertà.

● Nella poesia “La Terra”, di Kahlil Gibran i concetti e le parole legate alle filastrocche sono:Giustizia (“Ma se lo scambio non avverrà in amore e in generosa giustizia, renderà gli uni avidi e gli altri affamati ”), No (“non tollerate ”), Frutti.

● Le Parole legate alla “Filastrocca sul rispetto dell’ambiente e delle sue risorse sono:Giocare, No, Rispetto.

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SCHEDA INSEGNANTE

Laboratorio L’arte di raccontare

Lista delle filastrocche in ordine alfabetico:

-Frutti : “Mela” Come la mela è la mia famiglia bella, succosa, dolce vaniglia.

Se tu la tagli in due metà una è la mamma e l'altra il papà. Due parti opposte, però uguali

unite insieme e solidali. E in mezzo io, inizio di tutto

seme di albero e il futuro frutto.

-Giocare : Giochiamo insieme a “tira a indovinare”

devi scoprire chi è, senza guardare. Con gli occhi chiusi sfiora il suo sorriso

prima le labbra e dopo tutto il viso. È nero oppure bianco il suo colore?

E chi lo sa? Io so che ha un buon odore. Il tempo è scaduto, fine del gioco.

Non hai capito? Eppure basta poco. Tocca il cuore col palmo della mano.

Brava, hai indovinato: è un essere umano!

-Giustizia Una volta c'era un merlo

che pensava: “devo averlo quello scarabeo dorato

che passeggia sopra il prato!”. Ma lo scarabeo scapo ed il merlo protestò:

“Non è giusto, sei fuggito!”. “Non son mica scimunito...

non sarà giusto per te però è assai giusto per me!”.

-Guerra: Lo so che la guerra

non è un videogioco, si muore per sempre non solo per poco.

Lo so che fuggire ti da tanto dolore, la casa, il tuo cane

sono strappi del cuore. Lo so che il mio aiuto

è solo un granello, ma vieni, ti aspetto. Ho il letto a castello.

-Libertà:

“Sono libero di fare tutto quello che mi pare?

Di non star seduto al banco di dormire se son stanco

di scocciare il mio compagno di alzarmi e andare in bagno senza chiedere il permesso (e in tanto rubo il gesso)? Se poi c'è una discussione conta solo una opinione: è la mia, naturalmente,

le altre sono pari a niente”. “Non funziona” Ho il sospetto

“Libertà senza rispetto”.

-No é più facile andare dove va la corrente

è più facile fare come tutta la gente. Ma cambiare si deve

e cambiare si può basta avere il coraggio

di dire di no.

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio L’arte di raccontare

-Rispetto Cresta Rossa un giorno ha detto:

“Sono un gallo di rispetto, quel che dico è sempre legge, se no poi chi vi protegge?”.

Ma una gallinella bianca dimenando forte l'anca

fece: “Coccò... Coccò de anche tu rispetta me!

Tutti qui siamo animali e contiamo tutti uguali!”.

-Tacere :

Ambarabà cici cocò tre scimmiette sul comò: una tiene stretti gli occhi,

l'altra, mani sulle orecchie, e la terza sai che fa?

Con la bocca chiusa sta! Tutte tre che vita fanno

sul comò per tutto l'anno? Ma un gran vento di tempesta

apre un giorno la finestra. E le scimie in coro:

“Oibò, ma c'è un mondo oltre al comò!

Affacciamoci a vedere, a ascoltare e non... tacere!”.

-Uguaglianza : Chi l'ha detto che noi siamo uguali?

Io quasi nero, tu quasi bianco. A renderci uguali non basta

che siamo compagni di banco. Parliamo due lingue diverse mangiamo diverse minestre ci affidiamo a cieli diversi

festeggiamo diverse le feste. Ci addormentano fiabe diverse son diverse le conte del gioco.

La distanza si accorcia e si allunga e ogni tanto sparisce per poco.

Però tutti e due abbiamo un cuore un cervello, due piedi, due mani sangue rosso che ci rende uguali

a miliardi di essere umani.

-Violenza : Siamo usciti per giocare

con gli amici in riva al mare, ma tra plastica e cartacce

d'uno spazio non c'è traccia. Ci spostiamo nel campetto,

ma anche qui -l'avreste detto?- una ruspa color rosso

ha ridotto il campo a un fosso. “Basta: non giochiamo più

ci guardiamo la TV!” Accendiamo l'apparecchio che ci urla nell'orecchio: “Edizione straordinaria!

Un palazzo salta in aria!”. Come? Ancora altra violenza?

C'è da perder la pazienza!

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SCHEDA INSEGNANTE

Laboratorio L’arte di raccontare

“ Idee capolavori”

Idee per la realizzazione delle opere di carta con le parole e concetti trovati Le parole e concetti possono essere scritti su fogli di carta avente la forma delle mani dei bambini. Queste mani possono costituire le foglie di un albero o i petali di un fiore (come mostrato nella foto). .

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio L’arte di raccontare

Le parole e i concetti possono essere scritti su carta a forma di fiori, disegnata dai bambini, formando i capelli di un viso di donna.

Le parole e i concetti possono essere scritti su carta a forma di farfalla disegnata dai bambini, mettendole insieme a forma di cuore, stella, fiore...

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SCHEDA CLASSE Laboratorio L’arte di raccontare

Perché di Tracy Champman

Perché i bambini muoiono di fame

Quando c'è abbastanza cibo per sfamare il mondo Perché se siamo così tanti

Ci sono ancora persone sole

Perché i missili sono "guardiani della pace" Quando sono pronti ad uccidere Perché una donna non è sicura

Nemmeno nella sua casa

Amore e odio Guerra e pace

No e sì E noi siamo tutti liberi

Ma qualcuno dovrà rispondere

L'ora arriverà presto Tra tutte queste domande e contraddizioni

C'è qualcuno che cerca la verità

Ma qualcuno dovrà rispondere L'ora verrà presto

Quando i ciechi si toglieranno i paraocchi E i muti diranno la verità.

QUALI PAROLE

CI SONO PIACIUTE NON CI SONO PIACIUTE

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SCHEDA CLASSE Laboratorio L’arte di raccontare

Filastrocca

di Jolanda Restano

Sono bimba, Questo è Certo, un Giocare mi diverto!

Nei miei sogni figlio pompiere calciatore o cavaliere! Sono femmina, lo so:

ma m'importa? Neanche un po '! Sono donna che fortuna: Salirò Fino Alla Luna!

Sono bimbo, sta sicuro,

ma son stufo di esser "duro". Sogno di Essere un papà

non un "mammo", in verità! Voglio figli, famiglia Una

Allegria e parapiglia. Esser maschio non ê freno

Questo voglio, non di meno!

Rosa azzurro, azzurro e rosa: ci ha stufato questa cosa!

Siamo uguali in verità e vogliam la libertà

di giocar venir ci piace e di FARLO in santa pace!

QUALI PAROLE

CI SONO PIACIUTE NON CI SONO PIACIUTE

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SCHEDA CLASSE Laboratorio L’arte di raccontare

LA TERRA

di Kahlil Gibran

La terra vi concede generosamente i suoi frutti, e non saranno scarsi se solo saprete riempirvi le mani.

E scambiandovi i doni della terra scoprirete l’abbondanza e sarete saziati. Ma se lo scambio non

avverrà in amore e in generosa giustizia, renderà gli uni avidi e gli altri affamati.

Quando voi, lavoratori del mare dei campi e delle vigne, incontrate sulle piazze del mercato

i tessitori e i vasai e gli speziali, invocate lo spirito supremo della terra affinché scenda in mezzo a voi a santificare le bilance e il calcolo, affinché il valore corrisponda a valore.

E non tollerate che tratti con voi chi ha la mano sterile, perché vi renderà chiacchiere in cambio

della vostra fatica. A tali uomini direte: «Seguiteci nei campi o andate con i nostri fratelli a gettare le reti nel mare. La terra e il mare saranno con voi generosi quanto con noi».

E se là verranno i cantori, i danzatori e i suonatori di flauto, comprate pure i loro doni.

Anch’essi sono raccoglitori di incenso e di frutti, e ciò che vi offrono, benché sia fatto della

sostanza dei sogni, distillano ornamento e cibo all’anima vostra.

E prima di lasciare la piazza del mercato, badate che nessuno vada via a mani vuote.

Poiché lo spirito supremo della terra non dormirà in pace nel vento sino a quando il bisogno dell’ultimo di voi non sarà appagato.

QUALI PAROLE

CI SONO PIACIUTE NON CI SONO PIACIUTE

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SCHEDA CLASSE Laboratorio L’arte di raccontare

Filastrocca sul rispetto dell’ambiente e delle sue risorse di Jolanda Restano

Qui si impara inver giocando, risparmiando e riciclando… per salvare questo mondo

in allegro girotondo.

L’acqua oggi è assai preziosa, più importante di ogni cosa, non sprecarla nella doccia e conservane ogni goccia

Pile, carta, lampadine, vetro, plastica e lattine,

non buttarle tutte insieme, differenziale per bene!

Mentre giochi coi colori, puoi scoprir nuovi valori: il rispetto dell’ambiente, della terra e della gente.

QUALI PAROLE

CI SONO PIACIUTE NON CI SONO PIACIUTE

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio STORIE DI DONNE

5. Laboratorio Malala. “Storie di donne” classi I, II, III, IV, V primaria e I, II, III secondaria Prima parte: Presentazione L’insegnante presenta la Scuola di Monteleone che ha scelto come simbolo una ragazza che ha lottato perché tutti i bambini del mondo potessero andare a scuola. La ragazza si chiama Malala e il suo ritratto è stato dipinto all’ingresso della scuola con la frase: “Se vuoi la pace educa alla pace”. Il laboratorio consiste nel leggere la biografia di Malala insieme alla classe e fare seguire delle attività di riflessione e dibattito, dalle più semplici alle più elaborate, in base all’età di riferimento. L’insegnante distribuisce le schede con la biografia per leggerla insieme. Ciascuna scheda riporta 2

una parte della storia con un riquadro vuoto e spetterà al bambino disegnare un momento di vita di Malala, in corrispondenza all’episodio presente sul suo foglio. L'insegnante decide come guidare la lettura, come fare seguire la riflessione e il dibattito, lasciando del tempo per disegnare. Per i più grandi può essere proposta l’attività delle “foto viventi” invece del disegno (Vedi Laboratorio 2). Si dividono i ragazzi in gruppi per mimare un momento della vita di Malala e il resto della classe deve indovinare a quale momento si riferisce. In questo caso l’insegnante deve fotografare la rappresentazione di ciascun gruppo per formare la biografia con le “foto viventi”. Seconda parte: Riflettiamo sui diritti L’insegnante guida la classe sulla riflessione della biografia di Malala e la questione dei diritti Cosa ne pensate?:

- si può dire che Malala è una ragazza coraggiosa? - per quale motivo Malala è coraggiosa? per cosa lotta? - cosa succede quando Malala vuole cambiare le cose? - perché ci sono persone che hanno paura che le donne vanno a scuola? - cosa fanno per impedirlo? - cosa ne pensate di questa storia? hanno le donne e gli uomini gli stessi diritti ?

Focalizzare l’attenzione sulla questione dei diritti, applicata alla parità di genere:

- Diritto all’istruzione - Diritto di Uguaglianza Sono riportati art. 28 e 29 della dichiarazione universale, accompagnate da delle filastrocche Terza Parte: Attività da presentare durante la giornata dell’8 Marzo:

- Esporre la storia di Malala con i disegni dei bambini, - per i più grandi: esporre la biografia con le “foto viventi” invece che con i disegni.

2 Il testo utilizzato è di 13 pagine (+ copertina + frase di Tagore + decorazioni libere tot. 16), se i bambini sono più di 13 si può stampare due volte la storia oppure lasciare i ragazzi liberi di disegnare delle decorazioni.

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SCHEDA INSEGNANTE

Laboratorio STORIE DI DONNE

Presentazione biografia di Malala

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio STORIE DI DONNE

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

Non dobbiamo pregare per cercare protezione dal pericolo,

ma per avere il coraggio di affrontarlo.

Rabindranath Tagore p. 1 - “Chi di voi è Malala?” chiede il combattente talebano guardando nell'autobus della scuola. p. 2 - Malala è una ragazza che non ha paura. “Mi alimenterò di conoscenza” dice. p. 3 - “Non andate a scuola!“ gridano i talebani alle ragazze della Valle dello Swat. “Non leggete!” Ma le ragazze non li ascoltano. Sono ragazze coraggiose. p. 4 - La classe trattiene il sole e ferma le ombre minacciose. Ma lontano dalla scuola una nuvola scura incombe sulle ragazze. p. 5 - Tutti i giorni i talebani trasmettono i loro avvenimenti. “Niente scuola per le ragazze!“ dicono. Ma Malala è una ragazza coraggiosa e fa sentire la sua voce. “Ho il diritto di studiare. Ho il diritto di giocare. Ho il diritto di cantare. Ho il diritto di parlare. Ho il diritto di andare al mercato. Ho il diritto di dire quello che penso.“ p. 6 - Le ragazze coraggiose della Valle dello Swat cercano di sfuggire ai talebani indossando anche a scuola i vestiti di tutti i giorni, lasciando a casa la divisa scolastica. p. 7 - Intanto Malala continua a far sentire la sua voce di protesta. “Non possono fermarmi. Continuerò a studiare: a casa, a scuola, ovunque”. p. 8 - Ma nella Valle dello Swat non c'è pace. I talebani incendiano e bombardano le scuole. p. 9 - Nonostante tutto Malala porta avanti la sua denuncia. “Gli estremisti temono i libri e le penne. Hanno paura delle donne. Come si permettono di togliermi il diritto all'istruzione?”. p. 10 - Frequentare la scuola diventa sempre piú pericoloso. Per sicurezza le ragazze ci vanno in autobus. Finché un giorno un combattente talebano ferma il bus, guarda dentro e dice: “Chi di voi è Malala? Parlate, altrimenti sparo a tutte!” Alla fine spara a Malala. p. 11 - L'autobus corre veloce verso il piccolo ospedale nella Valle dello Swat. In seguito Malala raggiunge in elicottero un ospedale piú grande, lontano. E da lì un aereo sorvola l'oceano per portarla in un ospedale ancora piú grande. Ovunque i medici lavorano per salvarla. p. 12 - Ed é come se il colpo di quello sparo venisse udito in tutto il mondo. Donne, uomini, ragazze e ragazzi circondano Malala di preghiere. A poco a poco, la ragazza esce dall'incubo. Apre gli occhi, tiene un libro tra le mani, sorride e torna a far sentire la sua voce. p. 13 - Il giorno del suo sedicesimo compleanno, davanti ai capi di stato di tutto il mondo, Malala parla ancora, la sua voce è più forte che mai: “Pensavano di zittirci con le pallottole, ma hanno fallito... Un bambino, un insegnante, un libro, una penna, possono cambiare il mondo!” Il mondo sente la voce di questa ragazza pakistana coraggiosa e l'ascolta. p. 14 Copertina p. 15 Epigrafe Rabindranath Tagore, “Non dobbiamo pregare per cercare protezione dal pericolo, ma per avere il coraggio di affrontarlo”. p. 16 Decorazioni libere

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Art. 28

Le bambine e i bambini hanno diritto all'istruzione e gli Stati per garantire questo diritto devono rendere l'insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti.

C'è una casa assai importante che si trova ben distante dai castelli dei regnanti, dagli eserciti arroganti, dai palazzi del potere: è la casa del sapere.

Non è un luogo per potenti, capi, re o presidenti

è neppur per generali con la spada e gli stivali:

è la casa dei bambini dai più grandi ai più piccini;

è la casa in cui attuare il diritto di studiare.

Art 29

L'educazione delle bambine e dei bambini deve sviluppare tutte le loro capacità; rispettare i diritti umani e le libertà, rispettare i genitori, la lingua e la cultura del paese in cui vive, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli.

Tu mi insegni l'a b c, ma non deve finir qui

tutta la mia educazione! Prendi in considerazione ciò che devo diventare, quanto devo camminare

per raggiungere il traguardo e sospingere lo sguardo, oltre il tetto dei vicini

oltre il segno dei confini. Anche tu mi puoi aiutare

a scoprire come fare per comprendere la gente sparsa in ogni continente!

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

p. 1 - “Chi di voi è Malala?” chiede il combattente talebano guardando nell'autobus della scuola.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

p. 2 - Malala è una ragazza che non ha paura. “Mi alimenterò di conoscenza” dice.

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

p. 3 - “Non andate a scuola!“ gridano i talebani alle ragazze della Valle dello Swat. “Non leggete!” Ma le ragazze non li ascoltano. Sono ragazze coraggiose.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

p. 4 - La classe trattiene il sole e ferma le ombre minacciose. Ma lontano dalla scuola una nuvola scura incombe sulle ragazze.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

p. 5 - Tutti i giorni i talebani trasmettono i loro avvenimenti. “Niente scuola per le ragazze!“ dicono. Ma Malala è una ragazza coraggiosa e fa sentire la sua voce. “Ho il diritto di studiare. Ho il diritto di giocare. Ho il diritto di cantare. Ho il diritto di parlare. Ho il diritto di andare al mercato. Ho il diritto di dire quello che penso”.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

p. 6 - Le ragazze coraggiose della Valle dello Swat cercano di sfuggire ai talebani indossando anche a scuola i vestiti di tutti i giorni, lasciando a casa la divisa scolastica.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan di Jeanette Winter

p. 7 - Intanto Malala continua a far sentire la sua voce di protesta. “Non possono fermarmi. Continuerò a studiare: a casa, a scuola, ovunque”.

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan di Jeanette Winter

p. 8 - Ma nella Valle dello Swat non c'è pace. I talebani incendiano e bombardano le scuole.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan di Jeanette Winter

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p. 9 - Nonostante tutto Malala porta avanti la sua denuncia. “Gli estremisti temono i libri e le penne. Hanno paura delle donne. Come si permettono di togliermi il diritto all'istruzione?”.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

p. 10 - Frequentare la scuola diventa sempre piú pericoloso. Per sicurezza le ragazze ci vanno in autobus. Finché un giorno un combattente talebano ferma il bus, guarda dentro e dice: “Chi di voi è Malala? Parlate, altrimenti sparo a tutte!” Alla fine spara a Malala.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

p. 11 - L'autobus corre veloce verso il piccolo ospedale nella Valle dello Swat. In seguito Malala raggiunge in elicottero un ospedale piú grande, lontano. E da lì un aereo sorvola l'oceano per portarla in un ospedale ancora piú grande. Ovunque i medici lavorano per salvarla.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

p. 12 - Ed é come se il colpo di quello sparo venisse udito in tutto il mondo. Donne, uomini, ragazze e ragazzi circondano Malala di preghiere. A poco a poco, la ragazza esce dall'incubo. Apre gli occhi, tiene un libro tra le mani, sorride e torna a far sentire la sua voce.

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio STORIE DI DONNE

Biografia: Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

p. 13 - Il giorno del suo sedicesimo compleanno, davanti ai capi di stato di tutto il mondo, Malala parla ancora, la sua voce è più forte che mai: “Pensavano di zittirci con le pallottole, ma hanno fallito... Un bambino, un insegnante, un libro, una penna, possono cambiare il mondo!” Il mondo sente la voce di questa ragazza pakistana coraggiosa e l'ascolta.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan,

di Jeanette Winter

p. 14 Copertina

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SCHEDA CLASSE Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan,

di Jeanette Winter

p. 15 Epigrafe Rabindranath Tagore, “Non dobbiamo pregare per cercare protezione dal pericolo, ma per avere il coraggio di affrontarlo”.

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio STORIE DI DONNE

Malala, una ragazza coraggiosa dal Pakistan, di Jeanette Winter

Decorazioni alla storia di Malala.

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio Musica per l’ambiente

5. Laboratorio Musica per l’ambiente. classi III, IV, V primaria e I, II, III secondaria Prima parte: presentazione In questo laboratorio si propongono diverse canzoni da imparare per essere cantate insieme durante la giornata dell’8 marzo. Le canzoni possono essere ascoltate nel CD allegato. Dalle canzoni proposte il/la maestro/a puó scegliere quale tema approfondire: L’acqua in bottiglia di Luca Bassanese, Attenzione!…Attenzione! Siete circondati! Liberate gli Ortaggi! di Luca Bassanese, “Salvate la Terra” di Agnese Ginocchio. Dopo aver ascoltato la canzone si propone un laboratorio di approfondimento. Dalle pp. 79-83 ci sono delle schede con il materiale di approfondimento per guidare i laboratori sulle questioni ambientali:

1. Da dove vengono i frutti della terra? Il calendario dei frutti di stagione una scheda mostra le verdure e la frutta di stagione offerte dalla natura durante i periodi dell’anno.

2. Il seme della pianta. 3. Il ciclo di vita di una pianta. 4. Cosa sono gli OGM?

Seconda parte: Lavoriamo insieme

1. Laboratorio sul tema dell’acqua. Una volta ascoltata la canzone L’acqua in bottiglia di Luca Bassanese, i bambini ricevono un foglio diviso in quattro parti dove si riflette insieme su:

● Qual è il vostro rapporto con l’acqua nella vita di tutti i giorni?: si scrive e/o si disegna quello che emerge.

● Come vi piacerebbe che fosse?: si disegna/scrive come gli piacerebbe che fosse (es. saltare in una pozzanghera o fare delle immersioni nel mare).

● Come sarebbe la vostra vita senza acqua? giunti alla conclusione che senza acqua non c’è vita, allora si immagina di trovare un pozzo o una fonte, ma si trova a un 1 km da casa, raggiungibile solo a piedi, come sarebbe la nostra vita?

● Ora che conosciamo l'importanza dell'acqua, cosa possiamo fare per custodirla e rispettarla? Raccogliere le idee e i pensieri su come “custodire e rispettare l’acqua” con cartelloni da esporre la giornata dell'8 Marzo.

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SCHEDA INSEGNANTE

Laboratorio Musica per l’ambiente 2. Laboratorio sulla questione dell’inquinamento o il tema dell'agricoltura. Dopo aver ascoltato la canzone Attenzione!…Attenzione! Siete circondati! Liberate gli Ortaggi! di Luca Bassanese, o “Salvate la Terra” di Agnese Ginocchio, si distribuiscono le schede di lavoro alla classe ( singolarmente o ai gruppi) discutendo insieme su 4 punti:

1. Cosa ci piace di piú dei prodotti che ci offre la terra? Ogni bambino dirá la sua frutta o verdura preferita, liberamente.

2. Da dove vengono questi frutti? Quando li possiamo mangiare? Incoraggiamo i bambini a pensare che questi frutti crescono sulle piante, nei campi. Cerchiamo di capire chi ha un orticello in famiglia. Poi riflettiamo su quando crescono questi frutti (primavera, estate, autunno, inverno). Alla fine si chiede dove crescono questi frutti in Italia e nel mondo. Vengono da lontano? Da altri continenti?

3. Come cresce una pianta? Si cerca di arrivare al ciclo pianta-frutto-seme, facendo domande e ascoltando le risposte dei bambini. Piano piano i bambini possono disegnare il ciclo sulla lavagna a turni. Il/la maestro/a fa da guida ai bambini, cercando di favorire che siano loro stessi ad arrivare a comprendere il ciclo completo.

4. Cosa sono gli OGM? se si sceglie la canzone di Bassanese sugli OGM oppure Cosa Inquina se si sceglie la Canzone di Agnese Ginocchio Qui la/il maestra/o puó decidere in che misura approfondire il tema.

Terza Parte: Creiamo insieme L’insegnante decide di preparare i ragazzi a cantare insieme le canzoni la giornata dell’8 Marzo presentando il legame della donna con la Madre Terra. Il lavoro svolto in classe può essere riportato con dei cartelloni che potranno essere esposti all’evento (La carta della Terra, Rispettare e custodire l’acqua). Si può anche creare il calendario con la frutta e la verdura di stagione, da esporre o da tenere in classe.

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio Musica per l’ambiente

L’acqua in bottiglia (canzone di Luca Bassanese)

RITORNELLO: Che meraviglia! Che meraviglia! L’acqua non nasce nella bottiglia Che meraviglia! Che meraviglia! L’acqua non nasce nella bottiglia Che meraviglia! Che meraviglia! L’acqua non nasce nella bottiglia Che meraviglia! Che meraviglia! L’acqua non nasce nella bottiglia Che meraviglia! Che meraviglia! L’acqua non nasce nella bottiglia

C’è chi dice che l’acqua è di tutti

C’è chi risponde: ma siamo in tanti Allora avanti allora avanti Tutti in fila finchè ce n’è

Ma se domani (poi) qualcuno grosso Magari con tante stelline addosso

Mettesse l’acqua dentro ad un pozzo E la tenesse tutta per sé?

Ed io che pensavo che l’acqua nascesse già in bottiglia!

Che meraviglia! Che meraviglia! L’acqua non nasce nella bottiglia Che meraviglia! Che meraviglia! L’acqua non nasce nella bottiglia

ma se l’acqua cade giù dal cielo

e poi sale, sale dal terreno chi può dire se la bevo

che quell’acqua non è per me?

Non è che forse su nel cielo esiste il mare di qualcuno

che l’ha comprato e adesso vuole l’acqua tutta per sé?

alla mia sinistra tutti quelli che non bevono l’acqua

alla mia destra tutti quelli che pensano di poter vivere senza bere acqua i restanti cantino con me all’un..due..tre

RITORNELLO: Che meraviglia! Che meraviglia!

L’acqua non nasce nella bottiglia 66

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SCHEDA CLASSE Laboratorio Musica per l’ambiente

Il mio rapporto con l’acqua è: Come mi piacerebbe che fosse:

Come sarebbe la mia vita senza acqua? Come sarebbe la mia vita senza acqua in casa?

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SCHEDA CLASSE Laboratorio Musica per l’ambiente

Custodire e rispettare l’acqua

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SCHEDA CLASSE Laboratorio Musica per l’ambiente

Attenzione!…Attenzione! Siete circondati! Liberate gli Ortaggi! (Canzone di Luca Bassanese) Cosa c’entrano le fragole con il pesce artico Provalo a spiegare Ad un bambino Di prima elementare E ti dirà che sei pazzo Pazzi sono gli uomini Che giocano a modificare millenni di vita sul pianeta Biotecnologia industriale Togliete le mani dalla terra la terra non è vostra giù le mani dalla terra giù le vostre mani! RIT. La terra è nostra La terra è nostra E noi la lavoriamo NO OGM, NO OGM frutti del denaro La terra è nostra La terra è nostra E noi la difendiamo NO OGM, NO OGM la terra noi l’amiamo NO OGM, NO OGM frutti del denaro

La natura non è qualcosa di altro da noi qualcosa da manomettere, da sfruttare, da usare, la natura siamo noi, siamo noi in ogni albero, in ogni foglia, nel canto degli uccelli, nel frinire delle cicale, siamo acqua, terra, aria… Biodiversità frutti a volontà abbasso il cibo unico ditelo anche là all’università che l’amore è un piatto armonico fiori, farfalle, api, altri insetti e gli uccelli del cielo È sempre più fragile l’ Ecosistema se produciamo veleno Togliete le mani dalla terra la terra non è vostra giù le mani dalla terra giù le vostre mani! RIT. La terra è nostra La terra è nostra E noi la lavoriamo NO OGM, NO OGM La storia più bella del mondo inizia con un seme, finisce con un grande albero e in mezzo i cattivi muoiono tutti!

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SCHEDA CLASSE Laboratorio Musica per l’ambiente

Salviamo la Terra Agnese Ginocchio cantautrice e testimonial per la Pace, l’ambiente, la legalità, idiritti

(www.agneseginocchio.it )

Musica e percussioni con parole recitate: "Cari governi, egregi signori / politici,/ uomini e donne,/ vecchi, giovani e bambini,/ cittadini del mondo,/ non chiudete gli occhi di fronte alla vita,/ l'emergenza incombe,/ non c'è più tempo per aspettare,/ urge ..un decisivo cambio di rotta.../ urge ..un decisivo cambio di rotta.../ urge ..un decisivo cambio di rotta… SALVIAMO LA TERRA... SALVIAMO LA TERRA... SALVIAMO LA TERRA… Incendi che devastano (coro:)il mondo intorno a noi…I ghiacci che si sciolgono nel mondo intorno a noi…/ Uragani e maremoti....Ma è la natura che si ribella contro la violenza dell'uomo.Uomo quel che tu semini un giorno raccoglierai... Un deserto o un' Oasi? Cosa raccoglierai?Scegli la Via della Pace e impegna la tua vita per rinvigorire l'arida civiltà…

RITORNELLO : Questo clima sta cambiando, questo clima sta impazzendo, l’equilibrio vacilla intorno a noi..

Madre Terra sta soffrendo, Madre Terra sta morendo, quale futuro resta avanti a noi…? Montagne di discariche nel mondo intorno a noi, inquinano e devastano l'ambiente intorno a noi. Bombe chimiche e centrali nucleari sono veleni che uccidono e surriscaldano il pianeta. Il buco nell'ozono si allarga sempre più, le fonti d'acqua si prosciugano nel mondo intorno a noi Quale futuro resta all'uomo? Se non si decide di cambiare urgentemente rotta! Rit . parole recitate:"Cambiare rotta significa cambiare stile di vita,/ scelte consapevoli, sobri"Cambiare rotta significa cambiare stile di vita,/ scelte consapevoli, sobrie e solidali,/ scelte di servizio e non di potere../ E significa: difesa della vita, salvaguardia del creato e del bene comune, / ora a causa dei disastri ecologici quali: /centrali nucleari, inceneritori e cave, / cementifici e discariche,/ le privatizzazioni selvagge dei Beni Comuni e le guerre nel mondo/ il nostro futuro diventa realmente difficile da immaginare e da pensare./ Bisogna fermare assolutamente questo mostro!/ Sì ! Fermare questo mostro!/ Nel nome della Pace /URGE/ fare un decisivo cambio di rotta/. Urge SI salvare la Terra! /

Coro: SALVIAMO LA TERRA... SALVIAMO LA TERRA... Solista: Urge cambiare rotta urge SI!/ Nel nome della PACE…. SALVIAMO LA TERRA! Recitato: "Ognuno faccia la sua parte… si informi, si istruisca. / Insieme potremo lavorare per cambiare e per salvare il pianeta dal disastro immane./ Ma urge fare un cambio di rotta,/ cambiare il proprio stile di vita./ Scelte consapevoli, sobrie e solidali/. Impegnarsi a difendere il Bene Comune:/ la Pace, l'ambiente i diritti e la Giustizia!/ No alla privatizzazione dell’Acqua! No alle Centrali nucleari!/ Questo significa impegno per la Pace. / Salviamo il futuro, / Salviamo la storia,/ Salviamo la terra,/ Salviamo, l’uomo,Salviamo il mondo!/ (finale) Salviamo la Terra, Salviamo la Terra, Salviamo la Terra, Salviamo la Terra... (coro..)

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio Musica per l’ambiente

Cosa ci piace di più dei prodotti che ci offre la terra?

Da dove vengono i frutti che piú ci piacciono?

Come cresce una pianta? Seme-pianta-frutto

Cosa inquina? / Cosa sono gli OGM?

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio Musica per l’ambiente

Custodire e rispettare la Madre Terra

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio CINEMA-AMBIENTE

6. Laboratorio “Cinema-Ambiente” Questo laboratorio è adatto a tutte le classi, le attività vengono scelte e approfondite dall’insegnante in base all’età delle/i bambine/i. Prima parte: Presentazione I temi affrontati in questo laboratorio riguardano il rapporto dell’uomo con la natura, mettendo in evidenza due questioni importanti: l’acqua e la biodiversità. L’attività inizia con la visione di un film tra quelli proposti: per le classi elementari Kirikù e gli animali selvaggi, un cartone animato di 75 minuti che affronta i temi dell’agricoltura, dell’acqua e della biodiversità, per la classe V elementare e per le scuole medie si propone Nonna Grillo, un cortometraggio di 13 minuti sulla questione dell’acqua bene comune; per le classi medie La volpe e la bambina, è un film poetico di 90 minuti che racconta il coraggio di una bambina e il suo legame di amicizia con la natura e gli animali. Successivamente vengono svolte delle attività che saranno presentate durante la giornata della donna. Dalle pp. 79-83 ci sono delle schede con il materiale di approfondimento per guidare i laboratori sulle questioni ambientali:

1. Da dove vengono i frutti della terra? Il calendario dei frutti di stagione. Una scheda mostra le verdure e la frutta di stagione offerte dalla natura durante i periodi dell’anno. 2. Il seme della pianta. 3. Il ciclo di vita di una pianta 4. Cosa sono gli OGM?

Seconda parte: Riflettiamo insieme Le attività vengono guidate e approfondite dall’insegnante in base all’età della classe:

- fare esprimere i ragazzi sul film (cosa vi è piaciuto? accade anche da noi?) - raccogliere su diversi fogli le idee dei ragazzi seguendo 3 passaggi: 1. Qual è il vostro rapporto con l’acqua/la natura/l’agricoltura nella vita di tutti i giorni? come

vi piacerebbe che fosse? (es. cosa gli piacerebbe fare: saltare dentro una pozzanghera o fare le immersioni in mare)

2. immaginare come sarebbe la nostra vita senza acqua/alberi/agricoltura, una volta che i ragazzi concludono che non c’è vita senza la natura. Allora si immagini una situazione di difficile accesso ai beni della terra (es. non abbiamo l’acqua in casa ma esiste una fonte dove possiamo andare a prenderla ma è raggiungibile solo a piedi, oppure che la città è tutta asfaltata e gli orti sono solo in campagna in un posto raggiungibile solo a piedi) come sarebbe allora la nostra vita?

3. compresa l'importanza della natura cosa possiamo fare per custodirla e rispettarla? (es. chiudere rubinetto quando lavo i denti, mangiare frutta e verdura di stagione disponibile sul territorio).

- la classe farà dei cartelloni descrivendo le regole per preservare la natura da esporre durante la giornata dell’8 marzo.

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio CINEMA-AMBIENTE

Abuela Grillo

Nonna Grillo il cartone si trova su youtube, visibile link: https://www.youtube.com/watch?v=AXz4XPuB_BM dura 12 minuti e 44 sec. In questo film viene presentata la questione dell’acqua e la sua importanza per la vita sulla terra. Durante il laboratorio vengono raccolte su 4 fogli diversi le riflessioni dei ragazzi:

● Qual è il vostro rapporto con l’acqua nella vita di tutti i giorni?: si scrive e/o disegna quello che emerge

● Come vi piacerebbe che fosse?:si disegna/scrive come gli piacerebbe che fosse (es. cosa gli piacerebbe fare: saltare dentro una pozzanghera o fare le immersioni in mare)

● Come sarebbe la nostra vita senza acqua? si arriva alla conclusione che senza acqua non c’è vita. Allora si immagina di trovare un pozzo o una fonte ma si trova a un 1 km da casa, come sarebbe la nostra vita?

● Ora che conosciamo l'importanza dell'acqua, cosa possiamo fare per custodirla e rispettarla? Raccogliere le idee e i pensieri in dei cartelloni da esporre durante la giornata dell'8 Marzo.

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SCHEDA CLASSE Laboratorio CINEMA-AMBIENTE

Film Abuela Grillo. Cosa ne pensi? riflettiamo insieme

Il mio rapporto con l’acqua è: Come mi piacerebbe che fosse:

Come sarebbe la mia vita senza acqua? Come sarebbe la mia vita senza acqua in casa?

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio CINEMA-AMBIENTE

Custodire e rispettare l’acqua

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio CINEMA-AMBIENTE

Kirikù e gli animali selvaggi

Il trailer del film animato è visibile https://www.youtube.com/watch?v=_nc9kRO0SUc durata film : 75 minuti Una copia del film è messa a disposizione per le scuole in dvd In questo film viene presentata la questione della biodiversità e la sua importanza per la vita sulla terra. Durante il laboratorio vengono raccolte su 4 fogli diversi le riflessioni dei ragazzi:

● Cosa ti piace di più dei frutti e le verdure che la terra ci offre? Da dove vengono questi frutti? (cerchiamo di capire chi ha un orto a casa oppure se vengono da lontano o da altri continenti. In che periodo la terra li offre?)

● Come cresce una pianta? (Si parla insieme del ciclo della vita pianta-frutto-seme). ● Cosa sono gli OGM? o cos’è la biodiversità, l’insegnante decide come affrontare il tema in

base all’età della classe Il lavoro fatto in classe può essere organizzato e riportato in cartelloni da esporre durante la giornata dell’8 Marzo al Centro Internazionale di Monteleone di Puglia.

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio CINEMA-AMBIENTE Film Kirikù. Cosa ne pensi? Riflettiamo insieme

Cosa ci piace di più dei frutti che ci offre la terra e da dove vengono?

Quali frutti offre la terra nei diversi mesi dell’anno?

Come cresce una pianta? Cos’è la biodiversità?

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SCHEDA CLASSE Laboratori CINEMA-AMBIENTE

Custodire e rispettare la Madre Terra

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio CINEMA-AMBIENTE

La volpe e la bambina

Il durata film : 90 minuti Una copia del film è messa a disposizione per le scuole in dvd In questo film viene raccontata l’amicizia di una bambina con una volpe. Con questa proposta si vuole far riflettere sul rapporto uomo-natura e sull’importanza della cura degli ecosistemi e della biodiversità. Durante il laboratorio vengono raccolte su 4 fogli le riflessioni dei ragazzi:

● Qual è il vostro rapporto con la natura e con gli animali? ● Come vi piacerebbe che fosse? ● Come si svolge la vita nel bosco? cos’è la biodiversità ● Come cresce una pianta? (Si parla insieme del ciclo della vita pianta-frutto-seme), Cosa

sono gli OGM? L’insegnante può usare le schede per il laboratorio cinema-ambiente sull’acqua, la biodiversità e gli OGM proposte nei film precedenti in base al tema che decide di approfondire. Il lavoro fatto in classe può essere organizzato e riportato in cartelloni da esporre durante la giornata dell’8 Marzo al Centro Internazionale di Monteleone di Puglia.

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SCHEDA CLASSE

Laboratorio CINEMA-AMBIENTE

Film La volpe e la Bambina. Cosa ne pensi? Riflettiamo insieme

Qual è il mio rapporto con la natura ? e con gli animali?

Come mi piacerebbe che fosse:

Come si svolge la vita del bosco?

Cos’è la biodiversità?

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SCHEDA CLASSE

Laboratori CINEMA-AMBIENTE

Custodire e rispettare la Madre Terra

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SCHEDA INSEGNANTE/CLASSE Laboratori MUSICA/CINEMA-AMBIENTE

Materiale didattico laboratori musica e cinema per l’ambiente

Tutti i grafici e le schede che seguono sono materiale di sostegno all’attività educativa. Spetta all’insegnante decidere in che momento utilizzarlo e se o come condividerlo con la classe. Si potrebbe anche solo accompagnare i ragazzi con la spiegazione e lasciare loro la possibilità di rappresentare i diversi concetti in base alla loro creatività.

1. Da dove vengono i frutti della terra? Il calendario dei frutti di stagione:

Per approfondire: http://www.guidaconsumatore.com/alimentazione/frutta-e-verdura-consigli-per-una-scelta-di-qualita.html

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2. Il seme della pianta

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SCHEDA INSEGNANTE Laboratorio CINEMA-AMBIENTE

4. Cosa sono gli OGM? (nella foto Vandana Shiva, ecologista e attivista mondiale in difesa della natura e della biodiversità)

Qui la/il maestra/o puó decidere quanto approfondire della tematica. Cosa sono gli OGM? Organismi geneticamente modificati (OGM) Ogni essere vivente ha una sorta di “libretto di istruzioni”, informazioni su come quell’organismo deve funzionare che si trovano scritte nei geni. I geni di un uomo, per esempio, sono diversi da quelli di un fiore, i geni di un leone sono diversi da quelli di un pomodoro. E geni così diversi non si possono mischiare in modo

naturale. In natura, cioè, non esiste un essere vivente che sia un po’ uomo e un po’ fiore, oppure un po’ leone e un po’ pomodoro. Gli scienziati, però, hanno scoperto delle tecniche di “ingegneria genetica” con cui riescono a mescolare geni di esseri viventi che non hanno nulla a che a fare l’uno con l’altro, essere viventi e vegetali di specie diverse. Hanno preso, per esempio, un pezzettino di DNA (si chiama così la sostanza di cui sono fatti i geni) di un merluzzo e lo hanno trasferito in una fragola. Perché? Per rendere la fragola più resistente al freddo. L’obiettivo degli scienziati, infatti, è proprio creare specie più forti: per esempio, piante che resistono alle condizioni ambientali difficili.

Ma quali sono i problemi?

- il contadino che ha comprato il seme per coltivare una fragola resistente al freddo, ora dovrà comprarlo tutti gli anni perché il seme non è più fertile non essendo naturale. Questo crea: Dipendenza del contadino da quelli che producono i semi.

- Riduzione della biodiversità perché predomina un tipo di fragola (la fragola resistente al freddo, per esempio). Cos'è la biodiversità? La biodiversità degli ecosistemi è la diversità della vita nei diversi ambienti: la foresta, la barriera corallina, gli ambienti sotterranei, il deserto, le torbiere. Se scompaiono o vengono alterati questi ambienti si rischia l’estinzione delle specie che vi abitano.

Facciamo un piccolo esempio pratico:

- eliminando tutte le zanzare, si toglie cibo importante per il nutrimento di pipistrelli, libellule e uccellini,

- estirpando tutte le ortiche si toglierebbe a molte farfalle Vanesse la possibilità di vivere e di riprodursi, in questo modo verrebbe a meno il cibo per gli uccelli che si nutrono di farfalle e ci sarebbero seri problemi per le piante che sono da questi insetti impollinatori per produrre frutti,

- se scomparissero tutte le api, i calabroni e i bombi, oltre al fatto che non ci sarebbe più miele, non avremmo più frutta e verdure legate, per l'impollinazione, a questi insetti e non avremmo neanche il latte o il formaggio, dato che non ci sarebbero le piante di cui si nutrono gli animali.

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Bibliografia

− Vandana Shiva “Ritorno alla terra. La fine dell'ecoimperialismo” 2009 Fazi Editore srl − Jeanette Winter “Malala. Una ragazza coraggiosa dal Pakistan” 2015 Adriano Salani Editore

srl. − Film: “The Lady. L'amore per la libertà” di Luc Besson. − Norman Myeres, Atlante di Gaia Un pianeta da salvare, pp. 146-147. − “I bambini nascono per essere felici” Fatatrac, Bologna 2016 − “Il cammino dei diritti” Fatatrac, Bologna 2014 − “Le parole per stare insieme” Fatatrac, Bologna 2011 − “L'alfabeto dei sentimenti” Fatatrac, Bologna 2013

LINK UTILI:

- La Natura nell'educazione http://www.montessorinet.it/montessori-e/la-natura-nell-educazione.html#.WHyuJYUmCVp

- I diritti dell’infanza (UNICEF):

http://www.unicef.it//doc/599/convenzione-diritti-infanzia-adolescenza.htm

FILM:

Stereotipi e differenze di genere in una classe delle elementari http://www.giuntiscuola.it/lavitascolastica/magazine/articoli/intercultura-e-convivenza-civile/stereotipi-e-differenze-di-genere-in-una-classe-delle-elementari/

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a cura di Calderaro Gabriella Maria e Rodríguez Fernández Verónica

Centro Internazionale per la Nonviolenza Mahatma Gandhi

Monteleone di Puglia (FG) in collaborazione con il Centro Gandhi ONLUS

via Santa Cecilia 30 56127 Pisa

www.gandhiedizioni.com [email protected]

Tel. + 39 050 542573

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