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    SIMBOLISMO DEI SOLSTIZI

    Enzo Barill

    Il dizionario della lingua italiana ci informa che la parola solstizio deriva dal latino solstitium,composto di sol sole e un corradicale di stare, sistere fermarsi. C quindi un chiaro riferimentoalla stazione del sole lungo leclittica. Nel nostro emisfero, al solstizio destate lastro viene atrovarsi alla sua massima declinazione nord (ovvero distanza rispetto allequatore celeste) di 23circa, al solstizio dinverno alla sua massima declinazione sud, sempre di 23 circa. Leclittica il

    percorso apparente del sole nel corso dellanno, e quando il cerchio delleclittica intersecalequatore celeste nei suoi due punti, detti punto vernale (o punto gamma o primo punto dellAriete)e punto omega, nel nostro emisfero si verificano lequinozio di primavera e lequinozio dautunno.Quella fascia del cielo delimitata da 9 a nord e 9 a sud delleclittica viene detta Zodiaco. Zodiacoviene dal greco zdia, che vuol dire segni, e questa letimologia suggerita da Tolomeo nelproemio del III libro della Tetrbiblos. E lo chiamano per soprannome Circolo delle figureanimate, scriveva nel III secolo a.C. Arato di Soli. Tuttavia alcuni testi greci mettono in relazione ilterminezodiaks conzo, vita, e diag, conduco, dirigo, ossia: dirigere la vita.1

    Riepilogo brevemente la dinamica del sole nel suo movimento apparente, come lo vediamo dalnostro punto dosservazione terrestre.

    Il sole, quindi, nel suo moto apparente annuale, taglia lequatore celeste, ossia la proiezionedellequatore terrestre, il 21 marzo, equinozio di primavera. In seguito sale in declinazione rispettoallasse equatoriale per culminare sullemisfero nord il 21 giugno, solstizio destate, ridiscende poisullequatore il 21 settembre, equinozio dautunno. In questo modo trascorre met dellanno solaree met dello zodiaco. Questa met, che va dallinizio del segno dellAriete allinizio del segno dellaBilancia, viene percorsa dal sole nellemisfero boreale, a nord dellequatore; mentre la secondamet, dallinizio del segno della Bilancia a tutto il segno dei Pesci, viene percorsa dal solenellemisfero australe, a sud dellequatore. Il ciclo annuale dello zodiaco ha un preciso riferimentosimbolico nel ciclo giornaliero, che alla base della conoscenza astrologica.2

    Dal punto di vista astrologico, il Sole entra nel segno del Cancro al solstizio destate, e nel segnodel Capricorno al solstizio dinverno.

    1 Giuseppe Bezza,Lastrologia, storia e metodi, Teti, Milano, 1980, p.1172ibidem, p. 89, 90.

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    Mezzogiorno solare del solstizio destate per un osservatoresituato a 45 di latitudine Nord

    Al solstizio destate il sole si trova nella sua massimadeclinazione Nord, a 2326 di latitudine

    Mezzogiorno solare del solstizio dinverno per un osservatoresituato a 45 di latitudine Nord

    Al solstizio dinverno il sole si trova nella sua massimadeclinazione Sud, a 2326 di latitudine

    Dopo questo primo approccio riguardante la meccanica celeste, un testo di Alfredo Cattabiani ciaiuter ora a muovere i primi passi nel simbolismo3. Scrive Cattabiani:

    Per capire dunque il significato profondo della festa di San Giovanni Battista e delle sue usanzeoccorre riflettere sul simbolismo solstiziale. Ebbene, nella tradizione greca antica i due solstizierano chiamati porte: porta degli di quello invernale, porta degli uomini quello estivo.Omero descriveva nellOdissea (XIII, 109-112. Versione di Rosa Calzecchi Onesti) il misteriosoantro nellisola di Itaca, nel quale si aprivano due porte: Lantro ha due porte, una da Borea,accessibile agli uomini; laltra, dal Noto, dei numi e per quella non passano uomini, degliimmortali la via.

    Il commento di Porfirio a questi versi oscuri lo si trova inLantro delle ninfe4laddove scrive:

    3La festa di San Giovanni, in Abstracta n. 16 (giugno 1987)4http://www.zen-it.com/symbol/porfirio.htm

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    Dato che lantro costituisce limmagine e il simbolo del mondo, Numenio e Cronio suo compagnodicono che due sono nel cielo le estremit, delle quali una non pi meridionale del tropicoinvernale, e laltra non pi settentrionale di quello estivo. Quello estivo poi nel Cancro, mentrequello invernale nel Capricorno. Ed essendo per noi vicinissimo alla terra il Cancro, a buonaragione (il suo segno) attribuito alla Luna che prossima alla terra. Mentre il Capricorno, essendo

    invisibile pi del polo meridionale, attribuito a quello che di gran lunga il pi lontano e alto ditutti (gli astri) vaganti, cio a Kronos. ... Coloro dunque che parlano delle cose divine ponevanoessere due (il numero) di questi ingressi: Cancro e Capricorno; e Platone parla di due bocche. Diqueste, il Cancro quella per cui le anime discendono, ed il Capricorno quella per cui ascendono.Ma il Cancro settentrionale e atto alla discesa, mentre il Capricorno meridionale e attoallascesa. E le parti di Settentrione sono proprie alle anime che discendono verso la generazione.E rettamente gli ingressi dellantro volti a Borea discendono per gli uomini, mentre le parti diMeridione non sono proprie agli di, ma a coloro che ascendono agli di. Per questa ragione (ilpoeta) dice via non propria agli di, ma agli immortali, comune anche alle anime che sono per s oper essenza immortali.

    Alcuni pensieri di Ren Gunon, raccolti postumi in Simboli della Scienza sacra, ci aiuteranno ora arisolvere unapparente contraddizione, che questa: il nord designato come il punto pi alto, everso questo punto daltronde diretto il cammino ascendente del sole, mentre il suo camminodiscendente diretto verso sud, il quale appare cos il punto pi basso; ma, daltra parte, il solstiziodinverno, che corrisponde nellanno al nord, e segna linizio del movimento ascendente, in uncerto senso il punto pi basso, e il solstizio destate, che corrisponde al sud, e dove termina ilmovimento ascendente, sotto lo stesso profilo il punto pi alto, a partire dal quale comincerquindi il movimento discendente, che terminer al solstizio dinverno. La soluzione di questadifficolt risiede nella distinzione che il caso di fare tra lordine celeste, cui appartiene ilcammino del sole, e lordine terrestre, cui appartiene invece la successione delle stagioni;secondo la legge generale dellanalogia, questi due ordini devono, nella loro stessa correlazione,essere inversi luno dellaltro, di modo che quel che pi alto nelluno divenga pi basso nellaltro,e reciprocamente; ed cos che, secondo lespressione ermetica della Tabula smaragdina, ci che in alto (nellordine celeste) come quello che in basso (nellordine terrestre), o ancora, secondoil detto evangelico, i primi (nellordine principale) sono gli ultimi (nellordine manifestato). 5Gunon considera la questione non di poco conto, poich dopo poche pagine - sente la necessitdi ribadire il concetto: la porta solstiziale dinverno, o il segno del Capricorno, corrisponde al nordnel ciclo annuale, ma al sud in relazione al cammino del sole nel cielo; cos, la porta solstizialedestate, o il segno del Cancro, corrisponde al sud nel ciclo annuale, e al nord in relazione alcammino del sole.6

    sin troppo facile collegare il simbolismo delle due porte solstiziali al simbolismo di Giano (comeha fatto Cattabiani manifestamente attingendo a piene mani agli scritti di Gunon). Giano ianitorche apre e chiude le porte (ianuae) del ciclo annuale con le chiavi che sono uno dei suoi principaliattributi; e ricorderemo, a tale proposito, che la chiave un simbolo assiale.7 Ovidio in Fasti fadire a Giano8:

    5 Ren Gunon, Simboli della Scienza sacra, Adelphi, Milano, 1997, p. 2056ibidem, p. 2077ibidem, p. 2128 quicquid ubique vides, caelum, mare, nubila, terras, /omnia sunt nostra clausa patentque manu./ me penes est unum/vasti custodia mundi,/ et ius vertendi cardinis omne meum est.

    (Fasti I, 119-120)

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    Tutto ci che tu ti vedi attorno, il cielo, il mare, le nubi, le terre, tutto dalla mia mano chiuso eaperto a piacere. Io ho la padronanza dellintero immenso mondo, a me solo dato di sconvolgernei cardini.

    Nume dalla doppia e, talvolta, anche quadrupla faccia, Giano era invocato con numerosi

    appellativi: Patulcius che tutto apre e Clusius che tutto chiude, Geminus duplice e Bifronsbifronte. Con queste caratteristiche Giano estendeva il suo dominio sulla duplice sfera delleentrate e delle uscite, in eterna conciliazione degli opposti: passato e futuro, avanti e indietro,interno e esterno, ecc. Giano esprime nettamente quel preciso momento di passaggio in cui passatoe futuro coesistono nel presente; dunque ... anche un dio del tempo, un dio del sole che sorge etramonta e che quindi cosciente contemporaneamente grazie alle sue due facce della notte chesi lascia alle spalle e del giorno a cui va incontro.9

    Nello stesso testo appena citato, seppur anchesso manifestamente debitore del fondamentale lavorodi Gunon, non poteva non sottolineare il passaggio delle consegne da un guardiano allaltro delleporte solstiziali: mi riferisco allo spodestamento di Giano a opera dei due Santi Giovanni, il Battista

    e lEvangelista.

    Nel Cristianesimo sono le feste di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista a essere inrapporto con i due solstizi. ... Cos i due San Giovanni hanno sostituito Giano, anche se la ricorrenzasolstiziale di dicembre si andata complicando, perch alla festa giovannea si sovrapposto lostesso Natale e il Sole nascente diventato, come doveva diventare, il simbolo del Cristo Bambino.La somiglianza fonetica tra Janus (Giano) e Joannes (Giovanni in latino) evidente e porterebbe aritenere che la collocazione delle feste dei Santi Giovanni in prossimit dei due solstizi non sia statacasuale, ma servisse non tanto a cancellare il culto arcaico, quanto a riscriverlo in terminicristiani. In effetti era alquanto arduo sradicare un costume tanto profondo: gli uomini vivevano isolstizi in maniera coinvolgente, ritenendoli momenti di transizione, nei quali era possibiletrasformare e sviluppare la loro condizione interiore; una sorta di transito verso presuppostimigliori.10

    9 Maria Grazia Cittadini Fulvi Vania Gasperoni Panella,Dal mondo antico al Cristianesimo. Sulle tracce di Giano,Morlacchi Editore, Perugia, 2008, p. 910ibidem, p. 50

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    Rivolgiamo ora lattenzione ai simboli zodiacali in senso stretto. La saggezza degli antichi hadenominato segni cardinali quelli corrispondenti ai solstizi e agli equinozi. Capricorno, domiciliodi Saturno, esaltazione di Marte, esilio della Luna, caduta di Giove; Ariete, domicilio di Marte,esaltazione del Sole, esilio di Venere, caduta di Saturno; Cancro, domicilio della Luna, esaltazionedi Giove, esilio di Saturno, caduta di Marte; Bilancia, domicilio di Venere, esaltazione di Saturno,

    esilio di Marte, caduta del Sole.

    De Sphaera Estense sec. XV

    - Capricorno

    De Sphaera Estense sec. XV

    - Ariete

    De Sphaera Estense sec. XV

    - Cancro

    De Sphaera Estense sec. XV

    - Bilancia

    Si nota subito la presenza costante di due pianeti per domicilio, esaltazione, esilio o caduta - nelgioco dei segni cardinali: sono Marte e Saturno. un caso che si trovino insieme ed esplichino lamassima potenza unicamente nel segno del Capricorno?

    Secondo un Autore che si richiama al pensiero di Rudolf Steiner, con laiuto della forza di SaturnolIo umano, dopo la mezzanotte cosmica, si volge al mondo terrestre e compie il doloroso passodellincarnazione diventando sempre pi denso. ... Nel corso del destino Saturno porta fuoridallelemento fisico lelemento spirituale, il che si esprime nella risurrezione, nella vittoria sullamateria attraverso lo spirito.13 E ancora: Saturno-Luna intessono insieme i misteri di spazio etempo morte e risurrezione, del nuotare nella corrente del tempo e del destarsi della coscienza(come immagine nello spazio).14

    Nella conferenza di Berlino del 22/1/1914, Rudolf Steiner accosta le 12 concezioni del mondo15(Weltanschauungsnuancen) possibili alluomo ai singoli segni zodiacali, e afferma che questapeculiarit non affatto arbitraria, in quanto esiste realmente un rapporto tra i diversi segnizodiacali e la Terra, analogo a quello tra le dodici concezioni del mondo e lanima umana. 16 Alsegno del Capricorno Steiner fa poi corrispondere lo spiritualismo.

    Accanto alle 12 concezioni del mondo Steiner identifica unaltra disposizione interiore verso laconcezione del mondo (Weltanschauungsstimmung).17 Esse sono sette, e corrispondono ai settepianeti classici, (Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio e Luna): Gnosi, Logicismo,Volontarismo, Empirismo, Misticismo, Trascendentalismo, Occultismo. A Saturno Steiner facorrispondere la Gnosi e afferma: come ogni pianeta percorre i dodici segno dello zodiaco, cos lagnosi pu percorrere tutti i dodici segni delle concezioni del mondo. Tuttavia la Gnosi offrir imaggiori servizi per la salute delle anime quando la disposizione gnostica dellanima si volger allo

    13 Bernard Lievegoed,Influenze planetarie e processi vitali nelluomo e nella terra, Natura e Cultura Editrice, Alassio,1995, p. 20, 2114ibidem, p. 2515 Idealismo, Razionalismo, Matematismo, Materialismo, Sensismo, Fenomenismo, Realismo, Dinamismo,Monadismo, Spiritualismo, Pneumatismo, Psichismo.16Pensiero umano pensiero cosmico Estrella de Oriente, Trento, 2004, p. 4217ibidem, p. 46

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    spiritualismo. Si potrebbe dire che nello spiritualismo la gnosi si trova veramente a casa propria, ed fuori casa quando sta negli altri segni delle concezioni del mondo.18

    Il filosofo della scienza Giorgio de Santillana ritiene di dedicare un capitolo del suo classico Il Mulino di Amleto ai miti che si richiamano alla Via Lattea e scrive: Tra una reincarnazione e

    laltra, le anime degli uomini, cos si pensava, dimorano nella Via Lattea. Questa concezione statatramandata come tradizione orfica e pitagorica inserita nel disegno pi vasto della trasmigrazionedelle anime. Macrobio, che ci ha fornito il resoconto pi ampio sullargomento, afferma che leanime ascendono per il Capricorno e poi, per rinascere, ridiscendono per la Porta del Cancro. Egliparla di segni zodiacali: le costellazioni che sorgevano ai solstizi ai tempi suoi (e ancora ai nostri)erano i Gemelli e il Sagittario: Porta del Cancro significa i Gemelli; anzi, Macrobio affermaesplicitamente (I, 12, 5) che questa Porta il punto in cui sintersecano lo zodiaco e la viaLattea.19

    Ho voluto riportare il pensiero di Steiner e di Santillana, nonch inserire riferimenti astrologici nelmio elaborato, a costo di sconcertare lascoltatore, per lapparente mancanza di consequenzialit del

    discorso. E tuttavia, malgrado le discordanze, si avverte la presenza di un sottile filo doro checollega le concezioni dei pensatori antichi con gli studiosi contemporanei: le porte solstizialicontinuano a esercitare il loro invincibile fascino perch ci parlano del destino delle anime quaggie dopo la morte. Ancora Santillana: doveroso prestare attenzione alle informazionicosmologiche contenute nel mito antico... Non si tratta di mere proiezioni di una coscienzaperturbata, bens di tentativi di raffigurare le forze che sembrano aver partecipato alla formazionedel cosmo.20 E Mircea Eliade: le immagini, i simboli, i miti, non sono creazioni irresponsabilidella psiche; essi rispondono ad una necessit ed adempiono ad una funzione importante: mettere anudo le modalit pi segrete dell'essere. Ne consegue che il loro studio ci permette di conosceremeglio l'uomo, l'uomo tout court, quello che non sceso a patti con le condizioni della Storia. Ogniessere storico porta con s una grande parte dell'umanit prima della Storia.21

    0 Cancro 2009 - Solstizio destate 2009, a.D.

    18ibidem, p. 4519 Giorgio de Santillana Hertha von Dechend,Il mulino di Amleto, Adelphi, Milano, 1983, p. 29320ibidem, p. 18621Immagini e simboli. Jaca Book, Milano 1984, pag. 16.