Silvestro lega

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Alberto RollinoIV°F2006

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Il movimento dei MacchiaioliMacchiaioli fu tra i più significativi e innovativi della pittura italiana dell'Ottocento, formatosi a formatosi a Firenze attorno al 1855Firenze attorno al 1855 e fecondo di sviluppi fino all’inizio degli anni Settanta.

Il termine "macchiaioli" deriva dall’uso di giustapporre sulla giustapporre sulla tela ampie campiture di coloretela ampie campiture di colore, con effetto quasi di macchie, che definiscono l'immagine attraverso contrasti tonali e chiaroscurali. Il nome venne adoperato per la prima volta nel Il nome venne adoperato per la prima volta nel 1862, in accezione negativa1862, in accezione negativa, da critici ostili alla nuova corrente, e fu successivamente adottato dal gruppo, trasformato in definizione positiva.

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Fecero parte del gruppo, che si riuniva presso il Caffè Michelangeloil Caffè Michelangelo, artisti sia fiorentini sia provenienti da varie regioni d’Italia, accomunati da una ricerca tecnica ed espressiva mirante all’equilibrio tra fedeltà al all’equilibrio tra fedeltà al dato visivo e valenza evocativa della trasfigurazione pittoricadato visivo e valenza evocativa della trasfigurazione pittorica.

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Si distinsero in particolare Telemaco SignoriniTelemaco Signorini, teorico del movimento insieme al critico Diego Martelli, Giovanni FattoriGiovanni Fattori, Adriano CecioniAdriano Cecioni, Silvestro LegaSilvestro Lega, Vincenzo CabiancaVincenzo Cabianca.

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Punto centrale della poetica macchiaiola fu il rifiuto dell’arte accademica, stereotipata nelle tecniche (ad esempio, nell’assoluta priorità attribuita al disegno sul colore) e nei soggetti, a favore della rappresentazione della quotidianità domestica e delle attività lavorative umili, perlopiù contadine.

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Non mancarono anche dipinti dedicati a episodi delle guerre d’indipendenza (molti dei macchiaoli vi avevano preso parte in prima persona), privi tuttavia di ogni intento celebrativo ed eroicizzante. La tensione realistica sancì il definitivo distacco dalla pittura storicista, mitologica e religiosa che aveva a lungo dominato il panorama artistico italiano ottocentesco, e la volontà di concentrarsi nella definizione del vero e della contemporaneità.

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(Firenze 1835-1901)

La sala delle agitate (1865)

Attento sperimentatore nel campo delle tecniche pittoriche e originale interprete delle nuove tendenze realistiche, Telemaco Telemaco SignoriniSignorini dedicò parte della propria produzione artistica alle realtà degli emarginati, dei malati, dei reietti della società. Il crudo verismo della tela “La sala delle agitate” conferisce al dipinto un valore di documento quanto denuncia sociale.

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Il quadro è tipico dello stile di Fattori e dei macchiaioli in genere: il

soggetto storico è trattato in modo dimesso e antieroico, lontano dall'enfasi e dalla retorica della pittura accademica.

(Li 1825 - Fi 1908)

Il dipinto rievoca una sanguinosa battaglia combattuta nel 1859.I piemontesi alleati con i francesi sconfissero gli austriaci nel corso della seconda guerra d’indipendenza.

Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta (1861)

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Il solletico (1865)

(Firenze 1836-1986)

Dopo gli studi compiuti presso l'Accademia di belle arti di Firenze nel 1859, partecipò alla seconda guerra d'indipendenza. Al suo ritorno prese a frequentare il Caffè Michelangelo avvicinandosi al movimento dei macchiaioli. Nel 1863 diede vita alla cosiddetta "scuola di Resina": distingueva il gruppo la predilezione per la pittura di paesaggio all'aria aperta, genere nel quale fu attuata un’interessante sperimentazione stilistica e tecnica.

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Diede vita a una ricerca sulla resa pittorica dei fenomeni luminosi che egli sviluppò poi con particolare intensità. Fu anima della cosiddetta Scuola di Castiglioncello (cenacolo dei macchiaioli dal 1861 al 1867); celebri sono le marine, ispirate dall’ambiente selvaggio della Versilia. L’ardito uso del colore e i suggestivi “effetti di sole” distinguono le sue tele dalle opere coeve della corrente.

(Vr 1827 - Ro 1902)

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1826

1825 1835 1845 1855 1865 1875 1885 1895

• Nasce a Modigliana (Forlì) nel 18261826.

• Trasferitosi a Firenze nel 18431843, lì comincia a frequentare l’Accademia Delle Belle Artil’Accademia Delle Belle Arti, accostandosi alla corrente del PurismoPurismo.

• Nove anni dopo, nel 18541854 conosce gli artisti del Caffèartisti del Caffè Michelangelo e, realizzando che il Purismo non rispechiava più i suoi ideali, comincia a frequentare il Caffè e si accosta ai comincia a frequentare il Caffè e si accosta ai Macchiaioli.Macchiaioli.

1843

1854

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• Ma il successo era ancora molto lontano: la sua affermazione la sua affermazione avviene infatti soltanto nel avviene infatti soltanto nel 18701870, quando vince la medaglia d’argento alla Mostra Nazionale di Parma. Pur facendo uso di larghe pennellate “a macchia”, manteneva viva la precisione dei dettagli.

• Lega fu forse il più poveroil più povero dei pur poveri macchiaioli e visse spesso ospite di famiglie amiche ed a lungo a Castiglioncello presso Diego Martello.

• Cio che gli interessava ora era la rappresentazione realistica e la rappresentazione realistica e la ricerca sulla lucericerca sulla luce: risalgono a quel periodo i suoi primi esperimenti di studi all’aperto che proseguiranno fino al decennio successivo.

• Al 18721872 risale l'inizio di una malattia agli occhiuna malattia agli occhi che in futuro provocherà disturbi sempre maggiori alla sua attività di pittore.

1870

-72

1825 1835 1845 1855 1865 1875 1885 1895

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• Dopo un lungo periodo di malattia e depressione, ricomincia a dipingere nel 18781878, con una pittura che risente delle esperienze impressioniste e naturalisteimpressioniste e naturaliste. Lega abbandona la lucida oggettività degli anni precedenti, per una pittura più mossa e animata, dalle pittura più mossa e animata, dalle forme sfatte nel colore e nella luceforme sfatte nel colore e nella luce.

• Appartengono a questo periodo i più intensi ritratti di Lega e alcuni dei suoi paesaggi tra i più cromaticamente accesi.

1878

1895

• Morì di cancro a Firenze in condizioni di indigenza il 21 settembre 21 settembre 18951895.

1825 1835 1845 1855 1865 1875 1885 1895

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• Persona schiva, scontrosa, chiusa, non incline al compromesso e al commercio dei quadri, restò povero per tutta la vitarestò povero per tutta la vita. Fu spesso ospite di famiglie amiche (i Batelli, i Bandini, i Tommasi). I Batelli possedevano una villa in una località detta “Piagentina” o “Pergentina”. Ivi Lega amava dipingere. Con lui si riunivano altri pittori, che legati dall'intento comune della ricerca, diedero vita alla Scuola di PiagentinaScuola di Piagentina, intesa come una libera aggregazione di artisti. In questo periodo nascono La visita o Il pergolato.

• Silvestro Lega nasce come puristanasce come purista, e solo successivamente giunge alla pittura di macchiaalla pittura di macchia. In effetti, benché frequentasse le riunioni al Caffè Michelangelo, la sua evoluzione verso la pittura dei macchiaioli, fu lenta e graduale.

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• Nel 1870 si chiude il periodo di Piagentinasi chiude il periodo di Piagentina. Nel 1872 Lega scopre di avere una malattia agli occhi. Cade in depressione e in uno stato di inattività artistica. Esce da questa crisi nel 1878, in seguito 1878, in seguito all'amicizia con la famiglia Tommassi che lo ospita nella sua all'amicizia con la famiglia Tommassi che lo ospita nella sua villa di Bellarivavilla di Bellariva. In questo periodo egli mostra nelle sue opere una accostamento all'impressionismoaccostamento all'impressionismo.

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Ad esempio nel Ritratto di Luigi nel Ritratto di Luigi TommasiTommasi, la figura ruotante leggermente sul busto, fa percepire la sua esistenza volumetrica, la sua luminosità sul fondo verdeggiante delle foglie, in una giustapposizione di colori chiari e scuri, determina, per contrasto, l'esaltazione dei primi e dà un tono squillante al bianco della camicia.

In seguito Lega crea paesaggi e ritratti con uno stile più stile più drammatico e concitatodrammatico e concitato. Si è detto che negli ultimi anni egli dipinge per masse di colore a causa della malattia agli occhi che gli impedisce di cogliere i particolari. Ma anche se fosse vero ciò non toglie nulla alla ciò non toglie nulla alla sua forza costruttivasua forza costruttiva.

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Bambine fanno le signore 1865Bambine fanno le signore 1865

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All’ombra della villa 1870All’ombra della villa 1870

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Arno a Firenze 1887Arno a Firenze 1887

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Bersaglieri con prigionero 1860Bersaglieri con prigionero 1860

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Bosco con ninfee 1855Bosco con ninfee 1855

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Busto di contadinaBusto di contadina

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Campagna con contadino fra Campagna con contadino fra grano 1872-75grano 1872-75

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Campo di grando 1970Campo di grando 1970

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Casa colonica e contadino 1864Casa colonica e contadino 1864

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Casa Batellia e Pigenina 1863Casa Batellia e Pigenina 1863

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Case a San. Gervasio 1974Case a San. Gervasio 1974

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Chiesa di Crespina 1884Chiesa di Crespina 1884

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Chiesina di campagna 1874Chiesina di campagna 1874

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Donna alla finestra 1881Donna alla finestra 1881

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Eleonora Tommasi 1884Eleonora Tommasi 1884

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Il bindolo 1863Il bindolo 1863

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Il canto dello stornello 1867Il canto dello stornello 1867

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Il compito 1870Il compito 1870

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Il dopo pranzo 1872Il dopo pranzo 1872

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Il pifferaio 1878Il pifferaio 1878

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Il sonno del’inncenzaIl sonno del’inncenza

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Il pittore Lodovico Tommasi1883-5Il pittore Lodovico Tommasi1883-5

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Il pittore Tommasi che dipingeIl pittore Tommasi che dipinge

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Il primo doloreIl primo dolore

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Il rammendo 1884Il rammendo 1884

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Il giardino 1883Il giardino 1883

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In villa 1880In villa 1880

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La curiosa 1886La curiosa 1886

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La lezione 1880La lezione 1880

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La nonna 1864La nonna 1864

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La passeggiata ingiardino 1864La passeggiata ingiardino 1864

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Lezione al pianoforteLezione al pianoforte

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La mamma 1884La mamma 1884

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La visita alla balia 1873La visita alla balia 1873

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L’elemosina 1864L’elemosina 1864

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Lettura romanticaLettura romantica

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Motivo dal vero presso Firenze 1865Motivo dal vero presso Firenze 1865

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Motivo di granoMotivo di grano

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Nudo femminileNudo femminile

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Paesaggio 1875Paesaggio 1875

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Paesaggio romagnolo 1870-2Paesaggio romagnolo 1870-2

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Passeggiata in giardino 1864Passeggiata in giardino 1864

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Ponte sull’Africo 1865Ponte sull’Africo 1865

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Promessi Sposi 1869Promessi Sposi 1869

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Ragazza che cuceRagazza che cuce

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Ragazza di CrespinaRagazza di Crespina

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Ritratto di Garibaldi 1861Ritratto di Garibaldi 1861

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Ritratto giovane signoraRitratto giovane signora

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Ritratto di Don Giovanni VeritàRitratto di Don Giovanni Verità

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Ritratto di fanciulla 1875Ritratto di fanciulla 1875

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Ritratto di signora 1883Ritratto di signora 1883

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Scultore Rinaldo Carniello 1873Scultore Rinaldo Carniello 1873

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Signora che cuce 1884Signora che cuce 1884

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Ultimi momenti di Mazzini 1873Ultimi momenti di Mazzini 1873

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Il ritratto del dottor Bonamici Il ritratto del dottor Bonamici

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Il pittoreIl pittore

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Eugenio Tommasi a Bellariva Eugenio Tommasi a Bellariva

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Maternità Maternità

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Giocatori di scopone Giocatori di scopone

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Figure con barroccio Figure con barroccio

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Figura femminile che scrive Figura femminile che scrive

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Pittore al cavalletto e altre figure Pittore al cavalletto e altre figure

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Ritratto di un uomo Ritratto di un uomo

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Uomo coricato ai piedi di un albero Uomo coricato ai piedi di un albero

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FONTI:

•Enciclopedia Multimediale Encarta 2006

• www.francescomorante.it

• www.lungomarecastiglioncello.it

• www.wikipedia.org

• www.samuelrichardson/copyandpasturoldreport4free

• www.trytoavoidtheteacher.com/withurstupidideas