Siemens Nixdorf PCD-4RAdi Paolo Ciardelli

~ era una volta il Made in Germany.~ È come dire che ora va di moda in

Made in Japan. In ogni momentodella era consumistica, ma forse sempre,l'esterofilia dei prodotti ha avuto il sopra v-vento sul gusto, sulla scelta e perciò an-dava di moda comprare made in ...

Per la merce tecnologica a mia memo-ria il Made in Germany ha avuto una suastoria ben precisa, che ha però dovutocedere lo scettro la Made in Japan. Loricordo con precisone per quanto riguar-da i prodotti di fotografia, come i corpimacchina ma più precisamente per gliobbiettivi. Possedere una Leica o unaRollei, oppure una serie di obbiettivi Zeissera il massimo. Tutto rigorosamente Ma-de in Germany.

Poi sono arrivati i giapponesi prima conle macchine fotografiche e poi con leottiche e si sono conquistati il mercatoaffermando il loro predominio.

Nel campo dei computer il Made inGermany, come moda preponderante

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forse non ha mai visto tempi rosei, anchese le migliori tastiere al mio tatto sono erimangono le Cherry. L'informatica dalpunto di vista hardware nasce orientale,al massimo americana.

Non importa che in Europa esistanoindustrie come l'inglese ICL, o le tede-sche Nixdorf e Triumph Adler, per nonparlare di casa nostra, della Olivetti. Siguarda all'Oriente con passione irresisti-bile o fatale. Presto o tardi i primi tre nomisubiscono sorti alterne: il primo passasotto l'egemonia Fujitsu, il secondo ed ilterzo vengono assorbiti rispettivamentedal colosso Siemens e dalla Olivetti. E lamoda rimane, sempre la stessa orientatain maggioranza a est.

Cadono i muri, nazioni si riunificano econfederazioni si sciolgono, e l'esterofiliaresta.

Bene stavolta è il momento di guardarein faccia un prodotto costruito con la se-rietà e lo stile inequivocabile della tradi-zione tedesca. Quella cura di particolari

meccanici, magari non accompagnata dasforzi creativi e da accostamenti di colorieccezionali, che fa ancora ricordare come«se ne pas de l'eau)).

Feeling al primo sguardoForse avrei dovuto dire al primo toc-

co ... di tastiera. Ma un rapporto di intera-zione simpatica tra una persona ed uncomputer non si esaurisce con la solaperiferica di input. Tutto appaga l'occhioguardando un computer della SiemensNixdorf. La sobrietà delle linee, la disposi-zione dei vani, la scelta di usare parti fattein casa oppure di comprarne da chi èleader del settore, senza vergogna.

Il frontale è classico, rettangolare eabbondantemente fessurato, con la par-te dedicata alle periferiche di memorizza-zione di massa, leggermente rientrata.Nella parte sinistra trova posto l'interrut-tore a levetta, le spie canoniche che mo-nitorano le funzioni vitali ed un vano, nella

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Il monitor di 14" a colori a standard SVGA presentai comandi meno canonici riguardanti la grandezzadello schermo in altezza e ampiezza e la posizionein orizzontale, di lato.

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PCO-4RA

Produttore:Siemens Nixdorf Informatica S.p.A.Viale Monza 347, 20128 Milano.Prezzi: (lVA esclusa)PCO-4RA 4 Mbyte RAM, 1 floppy disk driveda 1,44 Mbyte, scheda video SVGA

L. 2.940.000PCO-4RA 4 Mbyte RAM, 1 floppy disk driveda 1,44 Mbyte, scheda video SVGA, monitorcolore SVGA 14" L. 3.790.000PCO-4RA 4 Mbyte RAM, 1 floppy disk driveda 1,44 Mbyte, scheda video SVGA

L. 3.540.000PCO-4RA 4 Mbyte RAM, 1 floppy disk driveda 1,44 Mbyte, scheda video SVGA, monitorcolore SVGA 14" L. 4.390.000

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SIEMENS NIXDORF PCD-4RA

Una faccia conosciuta: il mouse made in Logitech.

macchina in prova vuoto, dedicato alluc-chetto «hardware» per il blocco dell'ela-boratore. In ogni caso è presente unachiave software attivabile sia da BIOSche da un programma software sottoWindows per scoraggiare i malintenzio-nati.

Particolari di rilievo: solo due, ma fon-damentali. Per prima cosa l'interruttore alevetta è montato come la norma vorreb-be (si abbassa una leva per spegnere e sialza per accendere, controllare un quadroelettrico di vecchio tipo con la leva e non ipulsanti e potrete constatarlo) e lo scatto

è rumoroso ma sicuro. Il secondo è ilpulsante di reset completamente incas-sato a cui si accede con la punta di unapenna o con un fermaglio aperto. Da ciòderiva la quasi impossibilità che la cadutadi un corpo estraneo come un libro possacausare lo spegnimento o il resettaggiodel sistema. Personalmente ho assistitoalla totale perdita di un lavoro tipograficoa seguito del semplice «lancio» degli oc-chiali da vista dell'operatore: il tasto direset non era protetto e addio impaginatodi varie ore di impegno.

I bay per i dispositivi di memorizzazio-

ne di massa rimangono incassati riuscen-do a dividere piacevolmente il frontale.

Girando attorno al computer di notevo-le oltre alla grossa foratura che so-vraintende al ricambio interno d'aria, siprende coscienza di otto riporti in plasticadura che assomigliano ai rinforzi dei bsulida viaggio. La loro funzione, non esteticain quanto il colore non si sposa bene con ilresto (de gustibus ... ) dovrebbe esserequella di poter permettere all'elaboratoredi essere posizionato sia come desktoporizzontale con il monitor sovrapposto,che come mini tower.

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Vista frontale e posteriore dell'elaboratore.

La parte posteriore di forma canonica econ disposizione standard di fessure,porte e slot, rivela una sorpresa che bensi accorda con la cura dei particolari. Perogni slot occupata viene riportata unaserigrafia che indica la funzione delle por-te. Perciò sulla slot in cui c'è l'uscita per ilmonitor ecco l'iconcina stilizzata del vi-deo, così per il mouse o la stampante.

Il monitor di 14" a colori a standardSVGA di ottima fattura si presenta con icomandi classici sul davanti, mentrequelli meno canonici riguardanti la gran-dezza dello schermo in altezza e ampiez-za e la posizione in orizzontale, si trovanodi lato. Non serve dunque dover girare ilmonitor e mettersi di fronte ad uno spec-chio per calibrare il tutto (quante volteavete imitato il gruppo laocoontico perfare una taratura del genere?). Fornito disupporto basculante trova posto egregia-mente e senza problemi sul coperchiosuperiore dell'elaboratore. All'accensio-ne del video poi ci rassicura il classico"boing" della smagnetizzazione-del cine-

scopio che si accompagna all'assenza dielettricità statica dispersa.

Penso che la foto della tastiera parli dasola: la classica forma di sempre da moltianni a questa parte. Una piccola modificaa guardar bene si nota, i tasti sono legger-mente ovali invece che proprio circolaricome una volta, ma la disposizione deitasti e la precisione e senso di ordinatez-za che si riceve è indiscutibile. Per nonparlare poi delle rifiniture come il cavo ingomma rigata di sezione tale da far capirel'ottimo componente con cui è fabbrica-to. La foto naturalmente non restituisce iltocco, che è silenzioso ma al tempo stes-so sicuro per non dire infallibile.

Neanche il mouse ha bisogno di ulte-riori commenti, trattandosi di una periferi-ca di input made in Logitech.

Ispezione internaArmati di un giravite si svita una sola

vite a croce e si smonta il pannello poste-riore in plastica. Fin qui tutto regolare.

Tolta questa piccola protezione però ap-pare la struttura portante vera e propriadell'elaboratore. Le viti che reggono i duecoperchi sono di diversa fattura e sonosvita bili sia con un giravite torx che conuno a taglio.

Il metallo adoperato per la struttura è ditaglio notevole e anche inclinando o pog-giandolo su di uno spigolo, non si avverto-no cedi menti di sorta.

L'elettronica interna sconvolge il con-cetto di elaboratore classico visto finoadesso (salvo rare eccezioni come i com-puter della AST ad architettura Cupid edella Acer). Infatti un computer di solito ècomposto da una mother board ed unazona dedicata alle slot di espansione. AImassimo le uniche due variante presentisono un solo pettine ed una scheda portaslot aggiuntivo, e la scheda CPU separatacon cui poter fare un upgrade. Il PCD-4RAnon è così. La mother board non contieneelettronica, è solo composta dalle 8 slot a16 bit e tutto l'elaboratore è su una sche-da che è infilata in una slot. Immaginate

Una nuova slruHuraper la Siemens Nixdorf

La strada della riorganizzazionestrutturaleall'interno del colosso europeo SiemensNixdorf Informationssysteme AG (SNI) èiniziata il primo di ottobre dello scorso annoe ha visto il suo completamento dopo cin-que mesi. Infatti dal primo di aprile 1993sono operative le quattro nuove SystemUnit (SU) e le Business Unit (BU) sonoraddoppiate passando dalle tre esistenti asei. Nel dettaglio erano già operative la BUche si occupava dei Personal Computer,Stampanti ad Alte Prestazionie Integrazionedi Sistemi.

La manovra che tende a snellire la struttu-

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ra dovrebbe essere in grado di risponderealla domanda del mercato che si sta facen-do sempre più differenziata. Perciò sonostate potenziate le attività commerciali neisingoli segmenti e confermato il suo ruolodi partner di sistema con competenza globa-le nell'intero settore dell'lnformation Tech-nology.

La nuova struttura organizzativadella Sie-mens Nixdorf che ha iniziato la sua attivitàdal primo di aprile si articola in quattro filoniprincipali e fondamentali: le System Unit, leDivisioni, le Business Unit e le Regioni.

Nel dettaglio la System Unit è stata crea-

ta dalla Siemens Nixdorf raggruppando lefunzioni di progettazione e sviluppo, produ-zione e ordinazione, vendita, in unità orga-nizzative orientate al prodotto, per giungereal fine di essere più efficaci nell'offerta diprodotto orientati all'industria.

Nella struttura organizzativa della Sie-mens Nixdorf le consociate nazionali all'e-stero sono considerate alla stregua di Re-gioni ed anche la stessa Germania è statasuddivisa in quattro Regioni.

La Regione è responsabile per le venditenell'ambito della sua area geografica ed ilsuo compito è quello di prowedere alla

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l'ingegnerizzazione a cui è stata sottopo-sta una scheda del genere e aggiungeteciche si tratta di un elaboratore basato su diun Intel486 DX 33 MHz, scheda SVGA e4 Mbyte di RAM. A prima vista infatti lasoluzione potrebbe sembrare non otti-male, perché il colloquio tra la CPU e levarie schede periferiche se attraversa glislot, viene sottoposto ad un collo di botti-glia notevole. In questo caso però essen-do tutto confinato in una scheda full size a16 bit e non essendoci ulteriori schede aldi fuori con cui «parlare» e scambiaredati, la soluzione risulta buona per moltimotivi.

Uno sguardo al test delle nuove NortonUtilities 7.0, rende l'immagine di un ela-boratore di buone caratteristiche, chepuò contare su di un hard disk da 210Mbyte allineato alla media.

/I Software a corredo ed i manualiI fabbricanti tedeschi sanno essere

esaurienti anche quando semplificano lecose. La dotazione di manuali è minimamentre quella di dischetti è nulla in que-sta dotazione, ma può essere richiesta aparte con un piccolo contributo. Contrad-dizione tra esauriente e nulla? No. Il ma-nuale spiega veramente l'essenziale enon si dilunga in particolari a volte inutili.Si sofferma su come va installato il com-puter, dedicando addirittura una pagina acome deve essere l'illuminazione e l'an-golazione persona-computer-tastiera.

Il software all'accensione si preoccupadi informare l'utente sulla lingua da adot-tare dalla prima volta in poi e si incarica diandare a variare tutti i parametri nei dueprogrammi principali, il sistema operativo L'interno del computer messo in evidenza.

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SIEMENS NIXDORF PCD-4RA

commercializzazione di prodotti, sistemi esoluzioni offerti dalla System Unit, Divisionie Business Unito

La Regione coordina tutte le attività divendita e controlla "Account Managment. t:responsabile del pieno sfruttamento di tuttele opportunità che il mercato della regioneoffre. Come è stato per il passato, le Divi-sioni svilupperanno le loro strategie di mar-keting e settoriali per segmenti di mercatoselezionati, basandosi sui prodotti di piatta-forma. Le Divisioni offriranno uno spettro diprodotti e soluzioni specifico per settoremerceologico, completano con hardware esoftware supplementare e reso disponibileper le Regioni.

Le Divisioni supporteranno le Regioni nel-l'implementazione delle loro strategie com-merciali e nell'utilizzazione del loro interopotenziale di vendita.

Tutte le attività, che per sviluppi tecnolo-gici e mutamenti di mercato, non costitui-

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scono più parte integrante della vendita disistemi, saranno organizzate per quantopossibile in Business Unit indipendenti.Queste unità sono investite di responsabili-tà imprenditoriale nell'ambito di SiemensNixdorf per le loro attività quali progettazio-ne e sviluppo prodotti, marketing, fornituree piani strategici di assistenza, ordinazioni,vendita e consegna del prodotto.

Si possono classificare le nove BusinessUnit in quattro gruppi: Il primo gruppo sioccupa di Personal Computer e di attivitàconnesse con i prodotti standard. Rientranoin questo gruppo la Business Unit PersonalComputer e Business Unit Training e Ser-vice.

Il secondo gruppo si occupa della com-mercializzazione di prodotti standard o disoluzioni che richiedono un elevato knowhow tecnico e, a seconda dei casi, unaapprofondita conoscenza delle specificheproblematiche del cliente. Rientrano in que-

sto gruppo le Business Unit Stampanti adAlte Prestazioni, Sistemi POS e SoftwareEngineering.

Il terzo gruppo si occupa di supporto alcliente. Questo comprende Sistemi di Net-working, Office Automation ed Integrazionedi Sistemi.

Chiude infine l'Assistenza Tecnica che è asua volta strutturata come Business Unito

Le attività delle Business Unit, conforme-mente alle tendenze espresse dal settoredell'industria, sono rivolte essenzialmente aiservizi ed al software.

Per offrire un servizio sempre più efficien-te per il cliente, Siemens Nixdorf ha adotta-to, partendo dalle strutture regionali, misuredi Account Managment per indirizzare ilproprio know how specialistico, di vari set-tori merceologici, ogni volta sia tecnicamen-te necessario o utile per il cliente, in unaconsulenza globale di Information Techno-logy.

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PROVA

SIEMENS NIXDORF PCD-4RA

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Due scherma te significative del software a corredo in ambiente Windows 3. 1.

Particolare della scheda madre e relativo dissipatore di calore montato direttamente sulla CPU.

Ms-Dos 5.0 e l'interfaccia grafica Win-dows 3.1 . Fatto ciò si entra in Windows eseguendo le varie istruzioni si accede adun programma di utilizzo veramente faci-litato e guidato, con il quale si possonoeffettuare delle copie di backup di en-trambi i programmi e si può utilizzare ilcomputer da subito.

ConclusioniIl prodotto mi piace tanto che un solo

particolare non mi trova soddisfatto, ilcolore dei piedini in plastica. Un po' comedire: volevo a tutti i costi trovare un difet-to (che poi non è). Si può amare o apprez-zare questo computer per la sua affidabi-lità sul lavoro dopo averlo comprato edusato a fondo. Lo si può apprezzare dopoaverlo toccato e aperto, per saggiare il

piacere di vedere come si costruivano gliapparecchi di una volta. Non è sola dellasolidità elettrica, della pulizia dei contattio dell'ordine dei collegamenti, ma dellacura con cui è stato progettato il tutto. Ilcontenitore, i due coperchi con chiusuraa conchiglia (precisi al millimetro senzache risultino difficoltà a richiudere il tutto)la scelta di una sola vite per togliere lamascherina in plastica che cela una seriedi viti torx/a taglio in acciaio, o le viti chereggono le slot sempre torx/a taglio inottone, la serigrafia del contenuto corri-spondente alle slot, il tastino di resetcompletamente incassato a cui accederecon la punta di una penna, la tastiera, ilmonitor a norme, il manuale con la spie-gazione per la giusta posizionatura deltutto, ecc ...

Pensate ad un possibile upgrade da

parte dell'utente, o da parte del laborato-rio specializzato o alla programmazioneda parte della fabbrica. Il tutto si puòtrasformare in un ulteriore contenimentodei costi che alla fine giova all'utentesenza dover incidere né sulla qualità nésul contenuto tecnologico dell'elabora-tore.

In definitiva si tratta si di una soluzione«pacchettizzata» che dovrebbe far emer-gere o far èntrare la Siemens Nixdorfcome marchio nel settore più basso del-l'informatica, quello dell'utenza di primainformatizzazione che però vuole averetra le mani un elaboratore affidabile senzadover spendere una cifra troppo alta.

La cifra dunque, quella che bisognatirar fuori per portarsi a casa questo og-getto degno del Made in Germany: pocomeno di quattromilioniquattrocentomilalire, tasse escluse. Questo per quantoriguarda il modello con il monitor ed undisco da 210 Mbyte. Rinunciando al mo-nitor SVGA (ottocentocinquantamila lire),per rimpiazzarlo con un modello più mo-desto, il nudo elaboratore viene tremilio-nicinquecentoquarantamila lire per scen-dere drasticamente a duemilioninove-centoquantamila per un modello con unhard disk da 105 Mbyte, sempre senzavideo e esclusa l'imposta IVA. Fermorestando il resto, cioè 4 Mbyte di RAM,mouse tastiera e CPU 486 DX 33 MHz.

Listini alla mano, senza citare nomi,posso azzardare che il prezzo si allineapoco sopra a marchi meno blasonati e aconfigurazioni con corredo software piùspinto. Una piccola differenza che è giu-stificata dalla qualità totale dell'oggetto,sul suo contenuto sobrio e non esuberan-te di tecnologia, ed in fin dei conti giustifi-cata dall'indiscutibile Made in Germany.

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