Si forniscono le indicazioni e le valutazioni di fine anno ... · Relazione finale di GESTIONE...

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I.T.E.T. Aldo Capitini - Perugia Classe 5

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Indice

1. Presentazione ............................................................................ 2 Descrizione del corso e profilo professionale .......................................................... 2 Elenco libri di testo ............................................................................................. 4 Composizione del Consiglio di Classe .................................................................... 5 Composizione della Classe ................................................................................... 6 Presentazione della classe ................................................................................... 7

2. Percorso formativo .................................................................... 8 Metodi .............................................................................................................. 8 Strumenti .......................................................................................................... 8 Alternanza Scuola Lavoro .................................................................................... 9 Orientamento .................................................................................................. 10 Viaggi di istruzione ........................................................................................... 10 Iniziative culturali ............................................................................................. 10

3. Relazioni individuali e programmi ............................................ 11 Relazione finale di ITALIANO .............................................................................. 11 Programma di ITALIANO ................................................................................... 13 Relazione finale di STORIA ................................................................................ 15 Programma di STORIA ...................................................................................... 16 Relazione finale di LINGUA INGLESE ................................................................... 17 Programma di LINGUA INGLESE ......................................................................... 18 Relazione finale di MATEMATICA ......................................................................... 19 Programma di MATEMATICA .............................................................................. 20 Relazione finale di ESTIMO ................................................................................ 21 Programma di ESTIMO ...................................................................................... 23 Relazione finale di TOPOGRAFIA ......................................................................... 26 Programma di TOPOGRAFIA............................................................................... 27 Relazione finale di GESTIONE CANTIERE ............................................................. 28 Programma di GESTIONE CANTIERE ................................................................... 29 Relazione finale di PROGETTAZIONE-COSTRUZIONE-IMPIANTI ............................... 31 Programma di PROGETTAZIONE-COSTRUZIONE-IMPIANTI .................................... 32 Relazione finale di SCIENZE MOTORIE ................................................................ 34 Programma di SCIENZE MOTORIE ...................................................................... 35 Relazione finale di RELIGIONE CATTOLICA........................................................... 36 Programma di RELIGIONE CATTOLICA ................................................................ 36

4. Valutazione e verifiche ............................................................. 37 Tipologia delle verifiche ..................................................................................... 37 Criteri e strumenti di valutazione delle prove scritte e orali .................................... 37 Criteri per il recupero dell’insuccesso scolastico .................................................... 39 Criteri per l’attribuzione del credito formativo ...................................................... 39 Criteri per la preparazione della prima, seconda e terza prova ............................... 40

5. Allegati .................................................................................... 41 1° Simulazione prima prova del 24/01/2018 ........................................................ 41 2° Simulazione prima prova del 26/04/2018 ........................................................ 47 Griglie prima prova ........................................................................................... 55 Griglie prima prova ........................................................................................... 56 Griglie prima prova ........................................................................................... 57 Griglia seconda prova: ESTIMO .......................................................................... 58 Terza prova: 1° simulazione del 10/04/2018 ....................................................... 59 Terza prova: 2° simulazione del 08/05/2018 ....................................................... 61 Griglia terza prova ............................................................................................ 63 Griglia terza prova ............................................................................................ 64 Griglia di Valutazione : Colloquio ........................................................................ 65

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1. Presentazione

Descrizione del corso e profilo professionale

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento descritti

nei punti 2.1 e 2.3 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze. • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i

principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari

contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva

interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di

fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. • Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni

con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

• Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e

valorizzazione. • Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie

espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. • Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e

utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER).

• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che

riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo. • Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente

informazioni qualitative e quantitative. • Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare

situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. • Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per

interpretare dati. • Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

• Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

• Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. • Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche

negli specifici campi professionali di riferimento. • Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. • Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei

contesti organizzativi e professionali di riferimento.

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Elenco libri di testo

RELIGIONE SOLINAS LUIGI TUTTI I COLORI DELLA VITA + DVD - ED.

MISTA / CON NULLA OSTA CEI U SEI

ITALIANO LETTERATURA

BALDI / GIUSSO / RAZZETTI - ZACCARIA

ATTUALITA' DELLA LETTERATURA 3/1 3 PARAVIA

ITALIANO LETTERATURA

BALDI / GIUSSO / RAZETTI ATTUALITA' DELLA LETTERATURA 3/2 - EDIZIONE DIGITALE

3 PARAVIA

ITALIANO LETTERATURA

BALDI / GIUSSO / RAZZETTI - ZACCARIA

ATTUALITA' DELLA LETTERATURA 3/2 3 PARAVIA

INGLESE CARUZZO PATRIZIA / PETERS JAMES / TOCCHELLA AGNESE

HOUSE & GROUNDS / CONSTRUCTION U ELI

INGLESE CARUZZO PATRIZIA / SARDI SILVANA / CERRONI DANIELA

FROM THE GROUND UP + PROVE D'ESAME

U ELI

STORIA DE LUNA GIOVANNI / MERIGGI MARCO

SULLE TRACCE DEL TEMPO 3 / LIBRO CARTACEO + ITE + DIDASTORE

3 PARAVIA

MATEMATICA BERGAMINI MASSIMO / TRIFONE ANNA / BAROZZI GRAZIELLA

MATEMATICA.VERDE MOD. W - LDM. NUOVA EDIZIONE DI ELEMENTI DI MATEMATICA / CALCOLO INTEGRALE E EQUAZIONI DIFFERENZIALI - (LDM)

U ZANICHELLI

MATEMATICA BERGAMINI MASSIMO / TRIFONE ANNA / BAROZZI GRAZIELLA

MATEMATICA.VERDE 4 CON MATHS IN ENGLISH (LD)

2 ZANICHELLI

ESTIMO AMICABILE STEFANO CORSO DI ECONOMIA ED ESTIMO. NUOVA EDIZIONE OPENSCHOOL / ESTIMO GENERALE - ESTIMO IMMOBILIARE - ESTIMO LEGALE - ESTIMO AMBIENTALE - E

2 HOEPLI

TOPOGRAFIA CANNAROZZO RENATO / CUCCHIARINI LANFRANCO / MESCHIERI WILLIAM

MISURE RILIEVO PROGETTO 4ED. 3 (LMS) / OPERAZIONI SU SUPERFICI E VOLUMI E APPLICAZIONI PROFESSIONALI

3 ZANICHELLI

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

BALBONI B / DISPENZA A STUDENTI INFORMATI - LIBRO MISTO / VOLUME + QUADERNO

U IL CAPITELLO

PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

FURIOZZI BIAGIO / MESSINA CLAUDIO / PAOLINI LEONARDO

PRONTUARIO PER IL CALCOLO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI N ED / VOLUME + CD

U LE MONNIER

PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI

AMERIO CARLO / ALASIA UMBERTO / PUGNO MAURIZIO

CORSO DI PROGETTAZIONE COSTRUZIONE IMPIANTI 3 - SECONDA EDIZIONE / PER IL QUINTO ANNO IST. TECN. INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO

3 SEI

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL'AMBIENTE DI LAVORO

COCCAGNA MADDALENA / MANCINI EMANUELE

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL'AMBIENTE DI LAVORO

2° ED / VOLUME UNICO + QUADERNO

U LE MONNIER

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Composizione del Consiglio di Classe

Componente Materia Continuità didattica

III IV V

SPOGLI CINZIA LINGUA E LETT. ITALIANA

x

SPOGLI CINZIA STORIA x x

CIRIBILLI ORNELLA LINGUA INGLESE x x x

SANTINI SILVANA MATEMATICA x x x

MERLINO MAURIZIO GEOPEDOLOGIA, ESTIMO

x

BOCCHINI ROBERTO TOPOGRAFIA x

SEVERINI LAURA GESTIONE CANTIERE x

SEVERINI LAURA PROG. COSTR. IMP. x

IERVOLINO BIAGIO LAB. TOPOGRAFIA x

BARBANERA GIACOMO LAB. PROGETT. x x

PRANTERA NATALINO LAB. ESTIMO x

PRANTERA NATALINO LAB. PROGETT. x

TOMARELLI ANTONIO SCIENZE MOTORIE x x

PUCCIARINI MARCO RELIGIONE CATTOLICA

x x

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Composizione della Classe

N. Cognome e Nome Credito

III IV

1 AMBROSI MANUEL 5 5

2 BAIAS LUCA GABRIEL 6 5

3 BARBARELLA DANIELE 5 5

4 CASTRICHINI RICCARDO 5 5

5 DORILLI SIMONE 6 5

6 MARANGHI CECILIA 6 4

7 MARCHETTI MANUEL 6 6

8 MORAN ARMAS BIANCA FRANCESCA 4 4

9 MUCCIFORA VALERIO 5 6

10 MUHARREMAJ ALEJSA 4 4

11 POGGIANTI MARCO 6 5

12 ROSSI ALESSIO 4 5

13 TARLI DAVIDE 6 6

14 TIACCI FRANCESCO 6 6

15 TREBBI LORENZO 7 7

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Presentazione della classe

La classe è composta da n. 15 alunni (12 maschi e 3 femmine) eterogenei sia per

capacità che per interesse al dialogo educativo. Tale diversità è emersa anche sotto il

profilo comportamentale: una parte della classe, anche se esigua, ha avuto talvolta

atteggiamenti scarsamente partecipativi anche se nel tempo tale condotta è andata

migliorando; il resto della classe invece si è distinto per correttezza e diligenza.

Dal quadro generale, sotto il profilo dell’impegno e relativo rendimento scolastico,

emerge che una parte degli allievi ha dimostrato una modesta motivazione allo studio,

anche se diversificata per discipline, un approccio non sempre responsabile ai doveri

scolastici ed una applicazione altalenante allo studio domestico, da cui dipende un profitto

inferiore alle aspettative.

Alcuni studenti invece nonostante lo studio meccanico e poco rielaborativo, sono

tuttavia riusciti ad acquisire gli obiettivi minimi migliorando nel corso del triennio sia

l’approccio allo studio sia l’autonomia nell’apprendimento.

Perciò solo poco più di un terzo della classe ha raggiunto buoni/più che buoni

risultati di rendimento ed una preparazione completa grazie ad un impegno ed

un’applicazione costante. Si segnala la presenza di una sola eccellenza.

Va infine segnalato che la classe non ha potuto contare sulla continuità didattica in

tutte le discipline d’indirizzo ed anche in Italiano e Storia. In particolare nel corso del quinto

anno nelle materie di Progettazione, Costruzione e Impianti, Cantiere e Sicurezza si sono

succeduti 2 docenti oltre al titolare.

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2. Percorso formativo

Metodi

Modalità

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Lezione frontale x x x x x x x x x x

Lezione partecipata x x x x x x x x

Esercitazioni individuali in classe

x x x x x x x

Esercitazioni individuali in laboratorio

x x x x

Lavoro di gruppo in laboratorio

x x x x

Brain Storming x x x x x

Schede di autovalutazione

x x x

Analisi testuale x x x x x x

Strumenti

Attrezzature specifiche di laboratorio

Strumenti informatici e programmi software dedicati

Manuali tecnici, Codice civile

Documenti filmati, articoli di giornale

Libri di testo

Libri della biblioteca scolastica

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Alternanza Scuola Lavoro

La classe, a partire dal terzo anno, nell’ambito delle attività curriculari di Alternanza Scuola

Lavoro previste dalla L.107/2015, ha svolto esperienze diversificate secondo il progetto generale

deliberato dal Collegio Docenti per tutte le classi dell’Istituto.

Le diverse iniziative, la cui tabella di sintesi è riportata di seguito, sono state organizzate

supervisionate dal tutor scolastico prof.ssa Silvana Santini.

Attività

III anno IV anno V anno

Formazione sicurezza (1)

Formazione generale e specifica rischio medio

Visite aziendali Kimia S.p.A. - Perugia Colacem S.p.A. – Gubbio Scuola Edile - Perugia

Incontri con esperti esterni (2)

I - Lezione curriculum vitae con la Prof.ssa Verrina, in data 26-27/03/2018 - Incontro con I.T.S. in data 06/02/2018. - Incontro con Vincenzo Bianconi imprenditore alberghiero di Norcia su esperienza di ricostruzione delle sue strutture ricettive,in data 22/02/2018. - Europe Direct Umbria – Cesar- incontro su: Fondi strutturali europei- gennaio 2018

Tirocinio (3) Giugno 2016 (3 settimane)

Febbraio 2017 (2 settimane) Giugno 2017 (2 settimane)

Settembre2017(2 settimane)

Tirocini ad adesione individuale (4)

Washington Business Week Foligno

Rendicontazioni stages

Febbraio marzo 2017 Settembre ottobre 2017

(1) Formazione generale n. 4 ore e formazione specifica rischio alto n. 12 ore con interventi di esperti a cura del CESF

(2) I tirocini hanno costituito l’attività basilare dell’alternanza scuola lavoro, impegnando gli allievi per un totale di 9 settimane distribuite su 4 periodi. I soggetti ospitanti sono stati studi professionali, talvolta enti pubblici e aziende. Per alcuni allievi, tutti gli stages sono stati svolti presso la stessa struttura ospitante, in altri casi si è preferito sperimentare più tipologie di soggetti. Tutta la documentazione relativa ai tirocini (convenzione, progetto formativo individuale, report delle presenza e delle attività svolte) è disponibile presso la segreteria didattica dell’Istituto, nei fascicoli personali .

(3) I tirocini sono stati valutati sulla base della rendicontazione scritta e orale svolta dagli alunni, sulla base delle relazioni finali dei tutor aziendali e del monitoraggio in itinere svolto dal tutor scolastico. Le valutazioni, assegnate dal Tutor scolastico mediante apposita griglia, sono state considerate tra quelle di Progettazione-Costruzione-

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Impianti e Topografia in due occasioni: nello scrutinio finale del quarto anno, quando sono stati valutati i primi due periodi di stage (giugno 2016 e febbraio 2017) e nello scrutinio del primo periodo del quinto anno, quando sono stati valutati i periodi restanti di giugno e settembre 2017.

(4) Attività svolta dallo studente Trebbi Lorenzo in occasione del format Washington Business Week organizzato dalla Umbria Cuscinetti S.p.A. di Foligno

Orientamento

La classe ha partecipato alle seguenti iniziative:

Orientamento verso Iniziative

Mondo del lavoro

- Attività indiretta di orientamento riguardo alle professioni e alle figure professionali inerenti l’indirizzo frequentato avvenuta tramite tutte le iniziative che la classe ha svolto per l’Alternanza Scuola Lavoro;

- Incontro informativo sugli indirizzi dei corsi biennali post diploma ITS Umbria (Istituto Tecnico Superiore);

- Partecipazione al workshop sulla scelta post diploma “It’s my life”;

- Incontro informativo sulle opportunità professionali offerte dall’Esercito Italiano;

- Attività formativa in aula sul curriculum vitae e sul colloquio di lavoro.

Università

- Partecipazione alla giornata di orientamento “Ateneo al

Centro” organizzata dall’Università degli Studi di Perugia 20 – 21 aprile 2018

- Partecipazione all’incontro con rappresentante del Dipartimento di Ingegneria Civile e ambientale dell’Università degli Studi di Perugia (solo classi 5ACAT – 5BCAT)

Inoltre, tramite mailing list e circolari, le classi sono state informate su alcune opportunità post diploma, sia di tipo formativo che per selezioni di lavoro; bandi di concorso pubblici (Guardia di Finanza), borse di studio (Consorzio Elis), esperienze di volontariato all’estero (Aiesec global voluteer), informazioni per l’accesso ai corsi di laurea a numero programmato (scadenze e riferimenti per l’iscrizione), sono tra le più importanti proposte condivise con le classi.

Viaggi di istruzione

- 3° anno: Expo Milano;

- 4° anno: Milano - Bergamo (villaggio Crespi D’Adda);

- 5° anno: Andalusia - Spagna

Iniziative culturali

- 5° anno: Spettacolo teatrale – L’isola degli uomini- di e con Stefano Baffetti

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3. Relazioni individuali e programmi

Relazione finale di ITALIANO

DOCENTE: CINZIA SPOGLI

Presentazione della classe La classe è a netta predominanza maschile, infatti solo tre sono le ragazze in un gruppo di quindici. La relazione con la classe è iniziata l’anno scorso, ma limitata alla disciplina di storia, e quindi questo è stato l’unico anno di lavoro in entrambe le discipline. E’ stato necessario perciò definire all’inizio dell’anno scolastico un terreno condiviso di lavoro, partendo dai bisogni riportati dagli alunni stessi. Per questo motivo, molto tempo è stato dedicato a riprendere, ridefinire e costruire una padronanza delle tipologie di prova scritta previste dall’esame (in particolare il saggio breve) e stimolare un’autonomia di studio e di espressione che però possiamo dire di non aver pienamente raggiunto. L’atteggiamento della classe, all’inizio del percorso, si è rivelato un po’ ostile ma poi nel corso del tempo è migliorato decisamente, anche se si è rivelato faticoso ottenere l’attenzione costante e la partecipazione di tutti. Alcuni studenti non sono, per la maggior parte del tempo, in grado di mantenere un comportamento partecipativo e interessato, costringendo ad interruzioni e riprese continue, spesso sul filo di una scorrettezza di fondo che porta a scegliere le soluzioni più facili, piuttosto che quelle utili al miglioramento di sé. Risposte positive però ci sono state, permettendo di registrare delle crescite, sia dal punto di vista dell’approccio allo studio che dell’autonomia di apprendimento, significative. Si è cercato di fare proposte di lavoro, per lo più in coppia o a gruppi (delle ricerche con esposizione alla classe e presentazioni grafiche), che potessero stimolare appunto l’autonomia di studio e di rielaborazione, con risultati non troppo incoraggianti, visto che la maggior parte non è in grado di emanciparsi dal libro di testo e da una restituzione pedissequa di quanto appreso, senza innestare i contenuti con riflessioni o pensiero critico. I risultati, infatti, nella media si attestano sulla sufficienza facendo sì che la maggior parte della classe non sia andata oltre l’acquisizione degli obiettivi minimi. E’ stato fatto anche un tentativo di lettura comune e condivisa di un romanzo (A. D’Avenia, Ciò che inferno non è) con risultati non troppo soddisfacenti, poiché solo alcuni studenti hanno veramente partecipato all’attività. Il programma di Lingua e Letteratura italiana è stato rivisto, ma sono state mantenute le linee qualitativamente fondamentali della programmazione iniziale. Ciò è avvenuto essenzialmente perché nel corso dell'anno scolastico il monte ore, a causa di attività complementari degli studenti, ha subito una riduzione (in parte già considerata in fase di programmazione iniziale) e sia perché è stato necessario dedicare più tempo del previsto alle tipologie di prove scritte.

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OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Il percorso didattico è stato orientato prevalentemente su base cronologica e diacronica seguendo tre obiettivi principali:

analizzare e contestualizzare autori e testi, per cercare di sviluppare negli studenti la consapevolezza della specificità delle esperienze letterarie, intese come forma di conoscenza simbolica e immaginativa del reale;

riflettere sulla letteratura nella sua dimensione storica, e come strumento di lettura anche dei fatti storici, per saper cogliere l’intreccio di relazioni intertestuali tra il fatto letterario e quello storico;

migliorare le competenze linguistiche al fine di conseguire una padronanza espressiva, sia orale che scritta.

OBIETTIVI MINIMI

a) cognitivi: conoscere le linee fondamentali di tematiche e autori b) operativi:

1. l’alunno sa leggere un testo individuando il messaggio, il codice, le caratteristiche dell’emittente e del contesto

2. l’alunno sa comunicare con un linguaggio adeguato e chiaro 3. l’alunno sa operare semplici collegamenti tra testo e contesto

OBIETTIVI MASSIMI

c) cognitivi: interpretare e rielaborare personalmente le conoscenze d) operativi:

1. l’alunno sa indicare rapporti, corrispondenze, relazioni 2. l’alunno sa utilizzare con proprietà il linguaggio settoriale 3. l’alunno sa operare confronti intertestuali

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Programma di ITALIANO

DOCENTE: CINZIA SPOGLI

VERGA, IL VERISMO E IL ROMANZO. LA RAPPRESENTAZIONE DEL REALE

1. Il romanzo naturalista, caratteri generali del naturalismo francese, manifesto del naturalismo

T2: Manifesto del Naturalismo 2. Giovanni Verga: conoscenza dell’autore, biografia e immagini a. poetica e tecnica narrativa; l’eclissi dell’autore, teoria dell’impersonalità

T1: “Prefazione ed inizio del romanzo”

T4: “I vinti e la fiumana del progresso”

T6: “I Malavoglia e la comunità del villaggio”

Saggio Il discorso indiretto libero

Saggio: Lo straniamento

SIMBOLISMO E DECADENTISMO

1. Decadentismo e simbolismo: origine dei termini, poetica e rapporto con il Novecento

La pedita dell’aureola da Lo spleen di Perigi a. Baudelaire poeta fondamentale, I fiori del male

T1: Corrispondenze

Saggio Allegoria e simbolo 2. Giovanni Pascoli

a. significato della biografia per la poetica dell’autore; Myricae b. l’ideologia politica

T1: Una poetica decadente da Il fanciullino

T2: Arano

T4: X agosto

T8: Il lampo

LA LIRICA DEL PRIMO 900 FRA SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE

1. La stagione delle avanguardie a. La contaminazione tra prosa e poesia nella lirica del primo Novecento b. scenario storico-letteraio: futuristi, crepiscolari, vociani

Saggio: Dalla metrica tradizionale al verso libero

T2: Manifesto tecnico della letteratura futurista

T4: E lasciatemi divertire, A. Palazzechi

T5: La guerra è dichiarata, W. Majakovsij

T1: Desolazione del povero poeta sentimentale, S. Corazzini

T8: Taci, anima stanca di godere, C. Sbarbaro,

INADEGUATEZZA E PRECARIETA’

1. Il contesto culturale a. ideologia del primo novecento; l’ermetismo

2. Giuseppe Ungaretti a. chiave di lettura b. la poetica. L’allegria

T3: Veglia

T8: Soldati 3. Umberto Saba

a. chiave di lettura attraverso l’opera: Il Canzoniere

T9: Mio padre è stato per me l’assassino 4. Salvatore Quasimodo

T3: Alle fronde dei salici 5. Eugenio Montale

a. chiave di lettura: incontro con l’opera Ossi di seppia b. la figura di Montale come intellettuale di riferimento del 900

T2: Non chiederci la parola

T5 Spesso il male di vivere

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IL SUPERAMENTO DEL VERISMO NEI ROMANZI DI SVEVO E PIRANDELLO

1. Italo Svevo: l’inetto e la nuova idea di uomo a. la biografia, come chiave di lettura b. la formazione culturale c. la figura dell’inetto e il senso dell’esistenza

Saggio: Le menzogne di Zeno

T5: Il fumo

T8: La psicoanalisi

2. Luigi Pirandello: la crisi dell’io e della realtà oggettiva a. la biografia, come chiave di lettura b. la critica dell’identità individuale, la trappola della vita sociale

T1: Un’arte che scompone il reale: da L’umorismo c. i romanzi e le novelle

T4: Il treno ha fischiato da Novelle per un anno

T5: La costruzione della nuova identià e la sua crisi da Il fu Mattia Pascal

T8: Nessun nome da Uno, nessuno, centomila d. Il teatro nel teatro

T10: La rappresentazione teatrale tradisce il personaggio da Sei personaggi in cerca d’autore

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Relazione finale di STORIA

DOCENTE: SPOGLI CINZIA

Presentazione della classe Per quanto riguarda l’analisi della classe si rimanda a quanto già detto nella relazione di italiano. Nello specifico interessa aggiungere che l’impronta allo studio della storia che si è voluto dare è quella, appunto, di un sapere critico. Si è lavorato attraverso analisi e confronti, tendendo a limitare il più possibile la lezione frontale. Quest’approccio ha portato anche, laddove possibile, all’analisi delle fonti e alla riflessione sui fatti storici in maniera di dibattito, sempre avendo cura di portare l’analisi sulla concatenazione degli eventi e sulla loro intima relazione con il presente, con l’obiettivo di lavorare sulle competenze di cittadinanza. L’obiettivo è stato raggiunto solo in parte e non per la totalità degli alunni, che comunque in generale dimostrano una certa curiosità e volontà di comprendere i fatti storici, soprattutto se intesi come categoria interpretativa del presente. Il programma è stato svolto sulla base della programmazione iniziale, con alcune rimodulazioni avvenute in corso d’opera.

OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Il percorso didattico è stato orientato prevalentemente su base cronologica e diacronica seguendo tre obiettivi principali:

analizzare e contestualizzare i fatti storici

riflettere sulla concatenazione causa-conseguenza

migliorare le competenze linguistiche specialistica

OBIETTIVI MINIMI a) cognitivi: conoscere i tratti peculiari di un periodo storico b) operativi:

1. l’alunno sa riconoscere e selezionare le informazioni peculiari dal manuale e dai documenti 2. l’alunno sa comunicare con una terminologia corretta 3. l’alunno sa operare semplici collegamenti tra sfera politica, sociale economica e culturale

OBIETTIVI MASSIMI

a) cognitivi: interpretare e rielaborare personalmente le conoscenze b) operativi:

1. l’alunno sa indicare rapporti, corrispondenze, relazioni 2. l’alunno sa utilizzare con proprietà il linguaggio settoriale 3. l’alunno sa operare collegamenti approfonditi tra sfera politica, sociale economica e culturale

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Programma di STORIA

DOCENTE: SPOGLI CINZIA

DALL’UNITÀ D’ITALIA ALLA 1° GUERRA MONDIALE. L’ETÀ DELL’IMPERIALISMO

1. La società, massa a. le origini della società di massa e le trasformazioni sociali prodotte

2. Gli imperialismi 3. La prima guerra mondiale

b. la comunità d’agosto: lo scoppio e il primo anno, le fasi cruciali c. le conseguenze geopolitiche della guerra

IL PRIMO DOPOGUERRA

1. Le due rivoluzioni russe d. Comunismo di guerra e NEP

2. Le riparazioni di guerra e. la Repubblica di Weimar f. il Biennio rosso

3. Il fascismo g. La vittoria mutilata e il fascismo sansepolcrista h. Il mondo in trasformazione: avvento di fascismo e nazismo

4. La crisi del 1929, le democrazie occidentali I TOTALITARISMI

1. Il fascismo al potere, la costruzione del regime totalitario 2. Lo stalinismo 3. Il Nazismo

LA COSTRUZIONE DI UN MONDO BIPOLARE: 2° WW E DOPOGUERRA

1. La seconda guerra mondiale a. lo scoppio della guerra e le tappe fondamentali b. la guerra totale, il “nuovo ordine europeo” e la “soluzione finale”

2. Shoah e Resistenza a. l’8 settembre: morte della patria o inizio della storia repubblicana b. la nascita di Israele

3. Il dopoguerra

c. la strutturazione del mondo bipolare d. L’Italia repubblicana e. Il piano Marshall f. le trasformazioni sociali e i mondi post-coloniali

DAL BIPOLARISMO ALLA GLOBALIZZAZIONE (argomenti trattati per concetti chiave)

a. Decolonizzazione e globalizzazione b. Italia: dal centrismo al centro - sinistra

dal boom economico agli anni settanta

gli anni di piombo

la politica itlaiana dagli anni 80 ad oggi c. il crollo del muro di Berlino

lo scacchiere interazionale

la nuova Europa d. la questione medio-orientale

il terrorismo internazionale

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Relazione finale di LINGUA INGLESE

DOCENTE: CIRIBILLI ORNELLA

L’attività didattica con la classe è iniziata fin dal primo anno di corso e si è sviluppata nei cinque anni con risultati complessivamente accettabili. Un certo numero di allievi si è costantemente impegnato partecipando attivamente alle lezioni e alle proposte didattiche dell’Insegnante. Alcuni studenti hanno raggiunto dei buoni risultati, conoscono i contenuti e riescono ad esporli in forma abbastanza chiara. Altri sono ancora carenti nell’esposizione orale e nella conoscenza del lessico, raggiungendo quindi una preparazione ai limiti della sufficienza; pochi altri si sono inseriti nel ritmo di lavoro saltuariamente e in ritardo, accumulando un “arretrato” insanabile.

E’ opportuno comunque precisare che la difficoltà linguistica delle letture tecniche non sempre consente uno sviluppo articolato ed approfondito degli argomenti in programma.

Gli obiettivi disciplinari previsti sono stati in parte raggiunti; quasi tutti gli studenti hanno una competenza minima comunicativa su argomenti tecnici e professionali.

In quest’ultimo anno gli studenti hanno usato le loro conoscenze linguistiche in situazioni comunicative specialistiche, cioè hanno analizzato argomenti tecnici professionali in collaborazione con discipline come Topografia, Progettazione e Costruzioni.

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Programma di LINGUA INGLESE

DOCENTE: CIRIBILLI ORNELLA

Materiali da costruzione:

Calcestruzzo, calcestruzzo armato, blocchi di calcestruzzo, acciaio, legno, mattoni, vetro, materiali eco-compatibili. Bio-architecture:

Sustainable Houses, Energy-plus homes A short History of Architecture:

Renaissance architecture (fotocopia) Baroque (fotocopia) The 20th century: Bauhaus Le Courbusier: Ville Savoye Frank Lloyd Wright: The Robie House, The Falling Water House Norman Foster:The Gherkin Renzo Piano: The Pompidou Centre, The Shard Viaggio di istruzione in Andalusia con visita ad Alamillo Bridge di Santiago Calatrava e il grattacielo Puerto Triana di Cesar Pelli a Siviglia.

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Relazione finale di MATEMATICA

DOCENTE: SANTINI SILVANA

La classe è stata da me seguita con continuità, nel corso di tutti i cinque anni di corso, ciò ha consentito di avviare e concludere adeguatamente il processo educativo e didattico. Il comportamento è stato corretto, caratterizzato da un buon clima di convivenza, aperto ad ogni confronto leale, rispettoso dei rispettivi ruoli. La frequenza è da considerarsi nel complesso accettabile, qualche criticità è ascrivibile ad alcune esigenze di famiglia. L’attività in aula è da ritenersi interessata, anche se non per tutti propositiva. E’ stata caratterizzata comunque sempre da un piacevole contesto, che ha consentito sia di portare a termine il programma con sufficiente tranquillità, sviluppando gli aspetti essenziali del calcolo differenziale ed integrale, che di ripercorrere i contenuti disciplinari fondamentali. Alcuni allievi sono stati sollecitati a rendere l’impegno più costante, ad organizzare in modo più approfondito il metodo di studio, per colmare, quanto più possibile, alcune lacune presenti nella preparazione di base, le cui tematiche portanti sono stati costantemente riprese. I livelli di profitto conseguiti presentano una certa disomogeneità, a causa di alcune differenze oggettive. Per alcuni allievi sono emerse infatti problematiche strutturali nella preparazione di base, difficoltà nell’argomentazione, causate anche da un lavoro domestico non sempre costantemente approfondito, o dallo studio a volte meccanico e mnemonico. Altri studenti, con alcuni casi di rilievo, ed una eccellenza, hanno evidenziato capacità, costanza nell’ impegno, curiosità ed attitudine per la disciplina, sfruttando in pieno e facendo propria l’occasione formativa offerta dal loro indirizzo di studio, raggiungendo un profitto decisamente più che buono. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI CONOSCERE: Gli elementi caratteristici di funzioni algebriche e semplici trascendenti. I principali teoremi del calcolo differenziale e la loro interpretazione grafica. Il concetto di integrale indefinito e definito. I teoremi fondamentali del calcolo integrale con relativa dimostrazione. SAPER FARE: Disegnare il grafico totale di funzioni algebriche e semplici trascendenti. Applicare i teoremi del calcolo differenziale. Calcolare ed operare con l’integrale indefinito e definito. Saper utilizzare il linguaggio specifico della disciplina. Acquisire capacità di utilizzare le informazioni per costruire modelli interpretativi e/o risolutivi di situazioni. Inquadrare l’evoluzione dei fondamentali concetti matematici.

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Programma di MATEMATICA

DOCENTE: SANTINI SILVANA

Studio di Funzioni

Dominio e Codominio.

Continuità e discontinuità.

Asintoti: orizzontali, verticali ed obliqui.

Derivabilità e non derivabilità.

Massimi, minimi, flessi.

Esempi di studio di funzioni algebriche razionali intere, fratte, irrazionali, alcune semplici funzioni trascendenti.

Funzioni derivabili

Teorema di Rolle e suo significato geometrico.

Teorema di Lagrange e suo significato geometrico.

Differenziale di una funzione e suo significato geometrico.

Teorema di De L’Hospital. Integrali indefiniti

Definizione di integrale indefinito e sue proprietà.

Integrazioni immediate.

Integrazioni di funzioni razionali fratte varie tipologie (tranne con delta minore di zero).

Integrazione per parti.

Integrazione per sostituzione. Integrali definiti

Introduzione intuitiva al concetto di integrale definito.

Integrale definito di una funzione continua e sue proprietà.

Teorema della media (significato geometrico e dimostrazione).

La funzione integrale: definizione. Il calcolo dell’integrale definito (con dimostrazione).

Il valor medio di una funzione: suo significato geometrico.

Area della parte di piano delimitata dal grafico di una o due funzioni.

Calcolo dei volumi di alcuni solidi di rotazione attorno all’asse x.

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Relazione finale di ESTIMO

DOCENTE: MERLINO MAURIZIO

ITP: PRANTERA NATALINO CONTENUTO DISCIPLINARE SVILUPPATO, METODI UTILIZZATI ED ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

Il programma d’Estimo, quale disciplina di sintesi e di grande valore formativo, è stato svolto tenendo ben presente i principi generali della dottrina, la cosiddetta “Metodologia estimativa” alla quale qualsivoglia casistica pratica di stima può essere ricondotta nei principi e nelle norme di valutazione. A tal fine, la parte del programma relativa all’Estimo generale è stata svolta mirando a mettere a disposizione degli studenti gli strumenti per comprendere lo svolgimento del ragionamento estimativo, il valore da assegnare ai risultati, le limitazioni logiche e i condizionamenti applicativi del metodo di stima. Per l’Estimo speciale (Immobiliare, Legale e Catastale) il metodo d’insegnamento seguito è stato invece quello per problemi in modo da avvicinare, per quanto possibile, l’Estimo scolastico/astratto a quello concreto/professionale. Si è cercato pertanto di far capire agli alunni l’importanza, nelle operazioni estimative, di giustificare procedure e valori allo scopo di ridurre l’aleatorietà insita nelle stime. A tal fine gli studenti sono stati continuamente sollecitati ad elaborare logicamente concetti, così da sviluppare le loro capacità d’analisi, la giusta mentalità critica e l’attitudine alla comparazione e deduzione.

Considerando inoltre la forte caratterizzazione operativa della materia, sono state svolte in classe esercitazioni scritte concernenti la normale casistica estimativa, nonché esercizi di ricapitolazione relativi ai temi ministeriali degli esami di Stato per Geometri assegnati negli ultimi anni.

Il mese di maggio è stato interamente dedicato alla preparazione della seconda prova di Estimo dell’Esame di Stato. LIVELLI DI APPROFONDIMENTO

Relativamente al programma svolto, tutti gli argomenti sono stati trattati con un buon livello di approfondimento.

Giova riferire la scelta didattica di non trattare la parte di programma relativa all’Estimo Ambientale per non sottrarre tempo prezioso allo svolgimento di tutti gli altri argomenti dell’Estimo privatistico, (c.d. tradizionale) ritenuti dallo scrivente più importanti e meglio spendibili a fini professionali e ciò confortato da esperienze professionali personali e di colleghi. METODO DI LAVORO E STRUMENTI DIDATTICI ADOTTATI

Gli argomenti oggetto del programma sono stati svolti fondamentalmente con lezioni frontali ma attivando continuamente la discussione facendo riferimento sia alle esperienze personali degli studenti (maturate anche nell’ASL) e professionali dello scrivente. In tal modo si è cercato di arricchire le ore di lezione con flussi di informazioni personali che, partendo da casi individuali, avrebbero permesso di generalizzare e/o contestualizzare i temi proposti. Si è data importanza anche al metodo deduttivo, inducendo gli allievi a proporre soluzioni proprie ai vari casi di stima presentati. Il successo di tale strategia è stato però talvolta limitato dalla non sufficiente applicazione di una parte, anche se esigua, della classe. Come strumenti didattici si sono utilizzati: il libro di testo e gli strumenti informatici.

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RISULTATO DELL'INSEGNAMENTO E PROFITTO DEGLI ALUNNI

La relazione con la classe è iniziata da quest’anno. Considerando tuttavia il buon lavoro svolto dalla docente che mi ha preceduto (prof. Pegiati M.T. ora in pensione), il risultato dell’insegnamento può ritenersi soddisfacente: tutti gli alunni infatti sono riusciti, nel corso dell’anno, ad assimilare le trame concettuali della materia. Il profitto raggiunto dalla classe può considerarsi nel complesso sufficiente, difatti anche gli alunni con maggiori difficoltà (studio meccanico e poco rielaborativi, competenze linguistiche modeste) grazie ad un impegno più sistematico e costruttivo, sono riusciti a raggiungere risultati più consoni alle loro possibilità. Da segnalare il rendimento ottenuto da alcuni studenti, che hanno evidenziato, unitamente ad un impegno costante ed approfondito, buone capacità logiche, di sintesi e di analisi facendo ben sperare in un esito più che positivo degli esami. COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Tutti gli alunni hanno avuto un comportamento corretto, serio ed educato e ciò ha permesso di svolgere con serenità il programma. Cordiali e produttivi i rapporti con i genitori che si sono sempre interessati alla carriera scolastica dei propri figli.

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Programma di ESTIMO

DOCENTE: MERLINO MAURIZIO

ITP: PRANTERA NATALINO ESTIMO GENERALE

1. Il giudizio di stima

1.1. Definizione dell’Estimo; 1.2. Natura del giudizio di stima; 1.3. Concetto di valore, prezzo e costo; 1.4. Fasi dell’attività estimativa (indice metodologico).

2. Gli aspetti economici o criteri di stima (definizione, modalità di calcolo, casi di stima) 2.1. Il più probabile valore di mercato; 2.2. Il più probabile valore di produzione/costruzione o/e riproduzione/ricostruzione; 2.3. Il più probabile valore di trasformazione (valore di macchiatici e sito e cementi); 2.4. Il più probabile valore di surrogazione; 2.5. Il più probabile valore complementare; 2.6. Il più probabile valore di capitalizzazione.

3. Principio dell’ordinarietà 3.1. Suscettivisti; 3.2. Attualisti; 3.3. Imprenditore ordinario e azienda ordinaria.

4. Il metodo di stima 4.1. Stime sintetiche:

4.1.1. Ad impressione o a vista; 4.1.2. Comparativa per parametri tecnici ed economici; 4.1.3. Storica; 4.1.4. Per valori tipici;

4.2. Stima analitica per capitalizzazione dei redditi: 4.2.1. I presupposti della stima analitica per capitalizzazione dei redditi; 4.2.2. La determinazione del reddito da capitalizzare; 4.2.3. Ricerca del saggio di capitalizzazione per confronto ed estrapolazione; 4.2.4. Applicabilità della stima analitica per cap.ne dei redditi nella pratica

professionale; 4.3. Aggiunte e detrazioni al valore normale.

ESTIMO IMMOBILIARE

5. Stima dei fabbricati civili

5.1. Condizioni che influenzano il valore dei fabbricati: 5.1.1. Condizioni intrinseche; 5.1.2. Condizioni estrinseche;

5.2. Criteri e metodi di stima. 6. Stima delle aree fabbricabili

6.1. Definizione; 6.2. Condizioni che influenzano il valore delle aree:

6.2.1. Condizioni intrinseche; 6.2.2. Condizioni estrinseche;

6.3. Criteri e metodi di stima. 7. Estimo condominiale

7.1. Il condominio; 7.2. Riparto delle spese condominiali; il valore di mercato condominiale;

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7.3. Criteri per la redazione della tabella principale e di quelle speciali (scale ed ascensore).

ESTIMO LEGALE

8. Espropriazioni per pubblica utilità

8.1. Generalità; 8.2. Legge fondamentale n. 2359 del 25/06/1865; 8.3. Legge Napoli n. 2892 del 15/01/1885; 8.4. Legge per la casa n. 865 del 22/10/1971 con integrazione della legge Bucalossi n.

10 del 28/01/1977; 8.5. Sentenza della Corte Costituzionale n. 5 del 30/01/1980; 8.6. Legge tampone n. 385 del 29/07/1980; 8.7. Sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 19/07/1983; 8.8. Sentenze della Corte di Cassazione a sezioni riunite n. 5401 del 24/10/1984 e n.

4091 dell’8/07/1985; 8.9. Legge n. 359 dell’8/08/1992; 8.10 Testo Unico, DPR n° 327 dell’8/06/2001 e relative integrazioni;

8.10.1 Sentenze Corte Costituzionale nn. 348 e 349 del 24/10/2007. 8.10.2 Art. 2 comma 89 lett. a – Legge n. 244 del 24/12/2007 (legge finanziaria 2008) 8.10.3 Sentenza della Corte Costituzionale n. 181 del 07/06/2011

9. Stime nei diritti reali sulla cosa altrui

9.1. Servitù prediali: 9.1.1. Generalità; 9.1.2. Passaggio coattivo; 9.1.3. Acquedotto coattivo; 9.1.4. Elettrodotto coattivo;

9.2. Usufrutto: 9.2.1. Generalità; 9.2.2. Stima della nuda proprietà; 9.2.3. Stima del diritto d’usufrutto.

10. Stima nelle successioni per causa di morte 10.1. Nozioni giuridiche; 10.2. Successione testamentaria, legittima e necessaria; 10.3. Fasi della successione:

10.3.1. Formazione della massa; 10.3.2. Riunione fittizia; 10.3.3. Collazione; 10.3.4. Divisione patrimoniale:

10.3.4.1. Quote di diritto; 10.3.4.2. Dichiarazione di divisibilità; 10.3.4.3. Quote di fatto.

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ESTIMO CATASTALE

11. Definizione e scopi 12. Il Catasto Terreni

12.1. Formazione, pubblicazione e attivazione; 12.2. Conservazione:

12.2.1. Atti del C.T. con il sistema informatico – NSIC- (visure tramite banche dati SISTER);

12.2.2. Mutazioni soggettive; 12.2.3. Mutazioni oggettive.

13. Il Catasto Fabbricati 13.1. Formazione e conservazione:

13.1.1. Atti del C.F. con il sistema informatico– NSIC- (visure tramite banche dati SISTER);

13.1.2. Mutazioni soggettive; 13.1.3. Mutazioni oggettive.

14. Esercitazioni in classe 14.1 Esempi di stime; 14.2 Preparazione 2^ prova su temi svolti dell’esame di Stato.

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Relazione finale di TOPOGRAFIA

DOCENTE: BOCCHINI ROBERTO

ITP: IERVOLINO BIAGIO Il docente Roberto Bocchini ha insegnato in questo corso solamente durante questo quinto anno. La classe, nel complesso, ha mostrato prevalentemente scarso impegno, con un conseguente rendimento modesto. Di fatto, solo pochi allievi risultano adeguatamente motivati ed impegnati in modo attivo, per cercare di portare il profitto ad un buon livello. Altri invece hanno evidenziato un atteggiamento prevalentemente passivo, con impegno incostante e spesso insufficiente ed un andamento altalenante e scarsamente motivato, come evidenziato anche dalla facilità a distrarsi durante il lavoro in aula e rimandare la consegna degli elaborati. Il programma, impostato in base alle indicazioni ministeriali, è stato svolto in maniera sufficiente, con la parte plano-altimetrica del progetto stradale, ma tutto questo ha comportato un notevole lavoro per stimolare la partecipazione dei ragazzi, tendenzialmente bassa. In definitiva i risultati complessivi conseguiti sono appena sufficienti, ed avrebbero potuto essere migliori con una maggiore collaborazione della classe. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Sufficiente acquisizione dei concetti e contenuti didattici e professionali della disciplina, nei limiti del programma che si è potuto svolgere. Appena sufficiente autonomia nell’attività e, in generale, nell’ esplicitazione del proprio lavoro, soprattutto nel momento in cui si debbano utilizzare le informazioni per costruire modelli interpretativi e/o risolutivi di situazioni problematiche. Sufficiente padronanza del linguaggio specifico della disciplina.

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Programma di TOPOGRAFIA

DOCENTE: BOCCHINI ROBERTO

ITP: IERVOLINO BIAGIO LE STRADE Concetto di quota e dislivello, definizione di pendenza e sua equazione, concetto di livelletta. La rappresentazione completa del terreno: le isoipse e le carte a curve di livello. Definizione di massima pendenza. La lettura delle carte a curve di livello. L'operazione di interpolazione lineare per la determinazione della quota di un punto al di fuori delle isoipse. Cenni sugli elementi costitutivi di una strada. I parametri del progetto stradale, la pendenza massima ed il raggio minimo in curva. L'aderenza pneumatico-strada. L'equazione di equilibrio in curva con carreggiata orizzontale (equilibro allo slittamento e ribaltamento). Introduzione al progetto di una strada, gli elaborati tipo necessari, lo studio preliminare del tracciato e la interpretazione dei parametri di progetto. Il tracciolino: calcolo della lunghezza del lato e sua costruzione, confronto tra soluzioni diverse e scelta di quella ottimale. Criteri per una buona progettazione del tracciato. La rettifica planimetrica del tracciolino, il disegno del tracciato definitivo previo inserimento delle curve per il raccordo dei rettifili. Le curve circolari monocentriche: elementi geometrici e loro relazioni, il tracciamento sotto alcune condizioni planimetriche (per raggio dato, per tangente data, curva tangente a tre rettifili inscritta o ex-inscritta al triangolo così formato, curva passante per tre punti, tornante) mediante soluzione sia grafica che analitica. Criteri per la scelta dei parametri di progetto delle curve e della loro disposizione ottimale lungo il tracciato. La progettazione altimetrica della strada, il profilo longitudinale e i suoi elementi caratteristici, la scelta delle pendenze lungo il tracciato e la loro rappresentazione grafica. Profilo altimetrico longitudinale: Quote terreno, quote di progetto, quote rosse. Sezioni trasversali, la sezione tipo. Il calcolo dell'area di una sezione, le scarpate di sterro e di riporto. Il calcolo dei volumi di movimento terra, il prismoide, la formula approssimata delle sezioni ragguagliate. Il calcolo del volume di sterro e/o di riporto tra due sezioni omogenee ed eterogenee. La redazione del computo metrico del movimento terra, i concetti ed il calcolo del volume eccedente e di paleggio. Il profilo di Bruckner e le sue caratteristiche. I tipi di cantieri (compenso, prestito e deposito), la loro individuazione sul profilo di Bruckner e le relative caratteristiche (volume movimentato, zone di sterro e di riporto, verso del trasporto).

L'AGRIMENSURA Classificazione di metodi per il calcolo delle aree: numerici, grafico-numerici, grafici e meccanici. Calcolo delle aree di poligoni per coordinate polari e cartesiane (Formule di Gauss). La divisione delle aree: casi elementari di frazionamento dei triangoli (dividente uscente da un vertice, da un punto di un lato, da un punto interno, dividente parallela o perpendicolare ad un lato, dividente parallela ad una direzione assegnata) e dei trapezi (dividente parallela alle basi). Divisione di un poligono qualsiasi tramite scomposizione in trapezi e triangoli. La rettifica di un confine bilatero o poligonale con un estremo assegnato. Lo spostamento di un confine rettilineo con un estremo assegnato.

GLI SPIANAMENTI La rappresentazione plano-altimetrica del terreno mediante il piano quotato. Il calcolo del volume di uno spianamento tramite sua scomposizione in prismi a sezione retta triangolare, formula di Torricelli. Generalità e classificazione degli spianamenti (con piano orizzontale, con quota assegnata o di compenso). La procedura per lo spianamento con piano orizzontale assegnato o di compenso: la rappresentazione grafica, il calcolo delle quote rosse e dei relativi volumi di sterro e/o di riporto.

APPLICAZIONI Redazione del progetto di massima de tracciato di una breve strada ordinaria.

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Relazione finale di GESTIONE CANTIERE

DOCENTE: SEVERINI LAURA

Durante l’anno scolastico in corso si sono avute discontinuità nella titolarità della cattedra: il docente titolare è stato assente per alcuni periodi e sono state incaricate della supplenza due diverse docenti. La formazione di base della classe è risultata mediamente sufficiente. La maggior parte degli alunni ha raggiunto un profilo di apprendimento e delle competenze sufficiente. Solo alcuni alunni hanno raggiunto buoni livelli di approfondimento. Il comportamento scolastico è risultato adeguato, ma a volte un po' esuberante. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI

Gli obiettivi minimi stabiliti in fase di programmazione iniziale possono essere considerati globalmente raggiunti. Il lavoro svolto nel corso dell’anno scolastico, mirato a ottenere una maggior motivazione degli alunni e un maggior coinvolgimento nelle attività didattiche, ha portato a un aumento del numero di alunni attivi nel processo di apprendimento, anche se permangono ragazzi caratterizzati da scarsa partecipazione. Il grado di autonomia degli alunni è aumentato rispetto ai livelli iniziali, pur essendo comunque presenti ragazzi con alcune difficoltà. La capacità di esposizione verbale delle competenze è in generale di livello modesto.

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Programma di GESTIONE CANTIERE

DOCENTE: SEVERINI LAURA

Coordinare la sicurezza Il quadro normativo. I piani per la sicurezza. Il Piano Operativo di Sicurezza. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento.

I dispositivi di protezione collettiva Dispositivi di Protezione Collettiva. I ponteggi. I parapetti e passerelle. Il PiMUS. I ponteggi autosollevanti, movibili e su cavalletti. Le scale.

I dispositivi di protezione individuale

Dispositivi di protezione individuale.

Check-list dei rischi per l’adozione dei DPI.

La protezione della testa, del volto e degli occhi.

La protezione dell’udito.

La protezione delle vie respiratorie.

La protezione degli arti superiori.

La protezione del corpo e degli atri inferiori.

Primo soccorso in cantiere.

La prevenzione incendi in cantiere. La valutazione dei rischi in cantiere

L’analisi dei rischi nelle costruzioni.

La valutazione dei Rischi.

Check-list di controllo della sicurezza in cantiere.

Il coordinamento e le interferenze in cantiere.

D.V.R. e D.U.V.R.I.

Verbale della riunione di coordinamento. La riduzione dei rischi in cantiere Tracciamenti, splateamenti e scavi. Scavi: riduzione dei rischi. Progettazione dei dispositivi di protezione collettiva in fase di sbancamento per

realizzazione di residenze su lotto assegnato. Demolizione e nuova costruzione. Demolizione e costruzione: riduzione dei rischi. Lavori in quota. Lavori in quota: riduzione dei rischi.

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La preventivazione dei lavori Analisi del costo dei lavori. Computo metrico estimativo e analisi dei prezzi. Costi per la sicurezza. Redazione di computo metrico estimativo relativo a edificio monopiano di nuova

realizzazione (elenco prezzi della Regione Umbria). La contabilità e la fine dei lavori La contabilità dei lavori. Il Libretto delle misure. Il Registro di contabilità. Stime e revisione dei prezzi. Computi finali e ultimazione dei lavori. Consuntivo dei lavori. Certificato di ultimazione dei lavori. I software per la contabilità dei lavori. I collaudi a. Verifiche finali e collaudi, nomina del collaudatore, visita in cantiere del collaudatore.

I collaudi impiantistico e tecnico-amministrativo.

Il collaudo statico, verbale di visita di collaudo statico.

Il fascicolo del Fabbricato. Il Sistema Qualità La gestione della qualità in edilizia. 1. La Certificazione Qualità, I sistemi di qualità aziendale e le norme della serie ISO 9000. Il Sistema Qualità negli appalti pubblici. La qualificazione delle imprese di costruzione (SOA). Struttura e uso del Sistema Qualità. I ruoli all’interno del Sistema Qualità. Il consulente per il Sistema Qualità.

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Relazione finale di PROGETTAZIONE-COSTRUZIONE-IMPIANTI

DOCENTE: SEVERINI LAURA

ITP: BARBANERA GIACOMO Durante l’anno scolastico in corso si sono avute discontinuità nella titolarità della cattedra: il docente titolare è stato assente per alcuni periodi e sono state incaricate della supplenza due diverse docenti. L’insegnante tecnico pratico ha prestato servizio per tutto l’anno scolastico. La formazione di base della classe è risultata modesta, comportando la necessità di recuperare alcuni argomenti del precedente anno scolastico. La maggior parte degli alunni ha raggiunto un profilo di apprendimento e delle competenze sufficiente. Solo alcuni alunni hanno raggiunto buoni livelli di approfondimento. Le carenze iniziali evidenziate nelle competenze disciplinari hanno portato a dover affrontare alcune parti del programma con tempi più lunghi, rendendo necessario ridurre il grado di approfondimento di alcuni argomenti. Il comportamento scolastico è risultato adeguato, ma a volte un po' esuberante. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI

Gli obiettivi minimi stabiliti in fase di programmazione iniziale possono essere considerati globalmente raggiunti, con un livello di preparazione della classe non del tutto omogeneo. Il lavoro svolto nel corso dell’anno scolastico, mirato a ottenere una maggior motivazione degli alunni e un maggior coinvolgimento nelle attività didattiche, ha portato a un aumento del numero di alunni attivi nel processo di apprendimento, anche se permangono ragazzi caratterizzati da scarsa partecipazione. Il grado di autonomia degli alunni è aumentato rispetto ai livelli iniziali, pur essendo comunque presenti ragazzi con alcune difficoltà. La capacità di esposizione verbale delle competenze è in generale di livello modesto.

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Programma di PROGETTAZIONE-COSTRUZIONE-IMPIANTI

DOCENTE: SEVERINI LAURA

ITP: BARBANERA GIACOMO La costruzione nel mondo antico La costruzione in Grecia.

La costruzione nel mondo romano La società e la cultura romane. La grande ingegneria romana. Forma e decorazione nell’architettura romana. La casa romana. Gli edifici sacri. Le infrastrutture tecniche. Gli edifici pubblici civili. L’organizzazione politica e la forma delle città. L’organizzazione del territorio. La costruzione alla fine dell’Impero. Gli edifici sacri tardo-romani. Le costruzioni bizantine.

La costruzione nell’Europa medioevale La società europea nel Medioevo. Come si abitava nel Medioevo. L’ambiente urbano fortificato. La forma delle città medioevali. I fulcri della vita cittadina nel Medioevo. La costruzione religiosa nel Medioevo. Le chiese romaniche e i nuovi tipi di strutture voltate. Le chiese romaniche in Italia. Il grande Gotico dell’Europa centro-settentrionale. Il Gotico nel resto d’Europa. Il Gotico in Italia. Tecnica e filosofia della costruzione gotica. Simbologia religiosa e architettura.

La costruzione nel Quattrocento e Cinquecento Le ragioni del sorgere dell’Umanesimo in Toscana. Filippo Brunelleschi. Leon Battista Alberti. La diffusione delle nuove idee architettoniche. Dal Quattrocento al Cinquecento. Michelangelo. I trattati di architettura. La codificazione degli ordini. Andrea Palladio. Trasformazioni urbanistiche del Rinascimento.

La costruzione nel Seicento e Settecento Il nuovo rapporto tra architettura e costruzione. La società nel XVII e XVIII secolo. Le residenze nelle città capitali. Le città del potere assoluto. Il Barocco.

La costruzione nella prima metà del Novecento La nascita del Movimento Moderno. Le Corbusier: i cinque punti dell’architettura purista, la villa Savoye a Poissy, l’influenza dei cinque punti. Frank Lloyd Wright. Ricerche individuali svolte dagli alunni su alcuni argomenti di storia dell’architettura dell’Ottocento e del Novecento.

Gli insediamenti Definizioni, oggetto e finalità dell’urbanistica. Gli insediamenti. Le città. I grandi spazi liberi.

Le infrastrutture di rete Definizione e classificazione. Le strade. Ferrovie e trasporti a fune. Porti e aeroporti. Le reti degli impianti tecnologici.

Il governo del territorio Dall’urbanistica al governo del territorio. Le autonomie locali e il governo del territorio. I Comuni. Le città metropolitane. Le Province. Le Regioni.

La pianificazione del territorio Il nuovo concetto di pianificazione. Criteri e metodi della pianificazione. Gli strumenti della pianificazione. I piani per tipologia e contenuto. Il Regolamento Edilizio. I supporti giuridici della pianificazione urbanistica. Le prospettive della legislazione urbanistica.

Vincoli urbanistici ed edilizi Definizioni e tipi di vincolo. Vincoli di carattere urbanistico. Criteri e vincoli per la tutela dei beni culturali e paesaggistici. Vincoli edilizi.

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Il controllo dell’attività edilizia Il Testo Unico in materia di edilizia. Gli interventi edilizi. I titoli abilitativi. Oneri di urbanizzazione e costo di costruzione.

Gli impianti L’impianto di riscaldamento: caratteristiche e tipologie di impianto, schemi di impianto, elementi principali dell’impianto di riscaldamento, sistema di generazione, distribuzione, erogazione, regolazione e sicurezza, dimensionamento degli elementi costituenti un impianto di riscaldamento (caldaia, corpi scaldanti, tubazioni). L’impianto elettrico: caratteristiche, sistemi di sicurezza, schemi di funzionamento.

L’impostazione del calcolo strutturale Le basi del progetto e i metodi di calcolo. Normativa tecnica per le opere strutturali. Verifica della sicurezza strutturale e della funzionalità. Metodo agli stati limite. Analisi dei carichi, azioni sulle costruzioni e combinazione delle azioni. Resistenze dei materiali, valori medi, caratteristici e di calcolo. Dimensionamento delle aste in legno soggette a trazione, compressione, flessione e taglio. Dimensionamento delle aste in acciaio soggette a flessione e taglio. Solai semplici e composti in legno. Solai semplici e composti in acciaio. Solai latero-cementizi. Concezione strutturale degli edifici in muratura.

Fondazioni Tipi di fondazioni. Fondazioni dirette continue. Fondazioni dirette discontinue. Fondazioni indirette. Fondazioni in presenza di acqua.

Costruzioni in zona sismica Il sisma e le scale sismiche. L’azione sismica e le costruzioni. Lo spettro di risposta. La progettazione: criteri generali, concezione strutturale antisismica, duttilità strutturale e aspetti normativi. Le nuove costruzioni in muratura in zona sismica: criteri generali di progetto e particolari costruttivi. Interventi sul patrimonio edilizio esistente in muratura: criteri generali di progettazione degli interventi e particolari costruttivi. Analisi critica di immagini riportanti danni provocati dal terremoto sul patrimonio edilizio esistente.

Per lo sviluppo delle competenze progettuali Progetto di una palazzina residenziale. Progetto di residenze plurifamiliari a schiera con lotto e vincoli assegnati, su terreno in collina, partendo da curve di livello. Progetto di una villa bifamiliare con lotto e vincoli assegnati. Progetto di una struttura ricettiva. Disegno di particolari costruttivi.

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Relazione finale di SCIENZE MOTORIE

DOCENTE: TOMARELLI ANTONIO

Il gruppo classe composta da15 allievi, di cui 12 maschi e 3 femmine, hanno svolto con impegno il lavoro tecnico pratico e sportivo programmato. I l comportamento degli all ievi è stato corretto e disponibi le; hanno ben socializzato, integrandosi costrutt ivamente, nel rispetto delle regole e del fair play, nelle attività sportive di squadra. Le competenze tecniche promosse nei sport di squadra, hanno favorito la comprensione nelle discipline: pallavolo, pallacanestro, calcetto. Le attività individuali di atletica ed attrezzistica, attraverso metodologia di allenamento indicate e proposte agl’ allievi, hanno migliorato la performance e valorizzato il grado complessivo di destrezza del gesto nell’ intera classe anche se con gradi differenti tra i singoli. L’apprendimento, è stato, in alcune occasioni r inforzato da richiami, interventi individualizzati, per consolidare l ’assimilazione di precedenti gesti sport ivi, arricchit i da un movimento più raff inato. In tutt i gli all ievi si è raggiunta una adeguata preparazione e competenza. OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI Pallacanestro, fondamentali individuali palleggi con palla, tiro, passaggio, cambio di senso, cambio di direzione, cambio di velocità. La finta e il blocco. Arresto e il tiro in sospensione ed elevazione, terzo tempo. Fondamentali di squadra: 5x5, tattica di gioco offensiva: dai e vai, dai e cambia, dai e segui; il contropiede, difesa uomo e zona. Calcetto: fondamentali di gioco, tiro, passaggio, palleggio. Schemi difensivi ed offensivi, regole di gioco. Pallavolo: fondamentali di gioco con palla: passaggio, bagher, battuta, schiacciata. Tattica di gioco: schemi di difesa e attacco. Atletica leggera tecnica: corsa in velocità; la corsa di resistenza, fondo e mezzo fondo, vari test di corsa Atletica leggera tecnica del salto in alto. Badminton metodologia dell’allenamento, tecnica di dritto e rovescio. Regole di gioco, tattica specifica del doppio e del singolo. Attrezzistica tecnica del passaggio alla cavallina: in divaricata, in framezzo. Attrezzistica tecnica della, capovolta, verticale, ruota nel corpo libero Ginnastica respiratoria, ginnastica posturale. Metodologia dell’allenamento per una formazione permanente, nella ricerca di un equilibrio fisico funzione in relazione allo stato di salute. Teoria: Alterazioni apparato osseo: i dimorfismi, i paramorfismi. Teoria:

la salute come concetto dinamico

elementi di primo soccorso

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Programma di SCIENZE MOTORIE

DOCENTE: TOMARELLI ANTONIO

Atletica leggera: velocità, tecnica esecutiva; la corsa di resistenza, metodologia allenamento del fondo e mezzofondo. Salto in alto: tecnica esecutiva. Attrezzistica: il passaggio alla cavallina: in divaricata, in framezzo. Corpo libero (capovolta, verticale, ruota). Calcetto: fondamentali di gioco, tattica di gioco, il contropiede e la difesa zona. Regolamento di gioco, il ruolo dell’arbitro, i falli. Pallacanestro: fondamentali individuali senza palla, fondamentali individuali con palla: il tiro, il passaggio, il palleggio; fondamentali di squadra, 3x3, 5x5. Tattica di gioco: il contropiede, difesa zona, schemi offensivi: dai e vai, dai e cambia, dai e segui. Regolamento di gioco, il ruolo dell’arbitro, i falli. Pallavolo: fondamentali di gioco con palla e senza palla. Tattica di gioco: schemi offensivi e difensivi. Il ruolo del libero. Regolamento di gioco, il ruolo dell’arbitro, i falli. Badminton: il gesto tecnico con la racchetta : il dritto , il rovescio, la battuta; tattica di gioco nel singolo e doppio. Regolamento di gioco, il ruolo dell’arbitro, e del direttore di gara. Ginnastica respiratoria, ginnastica posturale, ginnastica al corpo libero, metodologia dell’allenamento delle capacità condizionali. Metodi di allenamento delle capacità condizionali con sovraccarico; la coordinazione generale e speciale. Teoria: Alterazioni apparato osseo: dimorfismi, paramorfismi. Teoria:

la salute come concetto dinamico;

prevenzione e movimento;

elementi di primo soccorso.

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Relazione finale di RELIGIONE CATTOLICA

DOCENTE: PUCCIARINI MARCO

La classe è composta da quindici allievi di cui 4 Non Avvalentisi. Nel gruppo classe si evidenzianodue gruppi: alcuni ragazzi hanno mostrato più che discrete capacità e si sono impegnati con profitto, mentre i rimanenti hanno mostrato più discontinuità nel lavoro scolastico, con conseguente difficoltà ad approfondire tematiche che avrebbero meritato più attenta considerazione. Il livello di profitto raggiunto può porsi fra il Buono e l’Ottimo. Nell’insieme, comunque, i giovani sono stati sufficientemente disponibili al dialogo educativo con un atteggiamento aperto e sereno, ed il loro comportamento in classe risulta accettabile.

OBIETTIVI DISCIPLINARI CONSEGUITI

Pur se in maniera diversificata, gli studenti hanno conseguito l’obiettivo di considerare l’importanza della dimensione etico-religiosa, fattore di coesione sociale e fonte d’ispirazione per una esistenza aperta ai valori della solidarietà e della pace e la capacità di orientarsi rispetto ai grandi momenti della storia della Chiesa nei tempi moderni e contemporanei

Programma di RELIGIONE CATTOLICA

DOCENTE: PUCCIARINI MARCO

- Il problema etico e l’agire morale: coscienza, libertà, legge, autorità e responsabilità. - Il problema della Verità. - La morale biblico cristiana; le fonti. Il problema del male. - L’etica della vita nella prospettiva dell’insegnamento del Magistero. - L’etica delle relazioni. - L’etica della solidarietà. - La persona umana fra le novità tecnico-scientifiche e le ricorrenti domande di senso. - La Chiesa e la sfida culturale delle nuove tecnologie. - L’insegnamento della Chiesa sulla vita, il matrimonio e la famiglia. - L’impegno cristiano in alcuni dei nei principali campi della vita sociale e cultura: sport, arte, volontariato, comunicazioni, immigrazione, dialogo. - La Chiesa di fronte ai conflitti e ai totalitarismi del Novecento. - La dottrina sociale della Chiesa: la persona che lavora, i beni e le scelte economiche, l’ambiente e la politica. - Dal Concilio Vaticano I al Concilio Vaticano II: il cammino storico –teologico fra XIX e XX secolo. - Papa Francesco: “un Papa venuto dalla fine del mondo”; nuovi impulsi per una Chiesa in rinnovamento.

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4. Valutazione e verifiche

Tipologia delle verifiche

Modalità R

elig

ione

Ingle

se

Ed. F

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a

Estim

o

Sto

ria

Italia

no

Mate

matica

Topogra

fia

Gestion

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g.

Costr

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p.

Prove strutturate a risposta chiusa

X X X X X X

Prove strutturate a risposta aperta

X X X X X X

Prove tradizionali X X X X

Prove pluridisciplinari X

Interrogazioni orali X X X X X X X X

Interventi dal banco o dal posto di lavoro

X X X X X X X

Compiti a casa X X X X X X X

Prove pratiche X X X X

Analisi ed interpretazione di griglie e tabelle

X X X X

Criteri e strumenti di valutazione delle prove scritte e orali

Per le discipline che prevedono la sola valutazione orale sono state effettuate almeno n. 2 verifiche sommative per quadrimestre.

Per le discipline che prevedono anche le prove scritte sono state aggiunte almeno 2 verifiche sommative scritte per quadrimestre.

Si sottolinea inoltre che nel corso dell’anno scolastico tutti i docenti hanno curato il recupero in itinere con diverse modalità.

Il Consiglio di Classe nella definizione dei criteri di valutazione si è richiamato alle indicazioni ministeriali relativamente alla valutazione delle prove nel nuovo esame di Stato.

Nella valutazione delle prove orali si è fatto ricorso, per quanto possibile, a criteri oggettivi basati sull’uso della seguente griglia i cui indicatori riferiti alle aree delle Conoscenze, Competenze, Capacità sono stati concordati nei dipartimenti e condivisi dai Consigli di Classe.

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VOTO IN

DECIMI CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

1-2 Nessuna Nessuna Nessuna

3 Frammentarie e gravemente lacunose.

Non sa applicare le conoscenze Non ha elementi per organizzare le conoscenze.

4 Lacunose e parziali. Non è in grado di riconoscere né di applicare/costruire modelli.

Se guidato applica le conoscenze minime ma commette errori.

Si esprime in modo scorretto e improprio.

Non sa organizzare le conoscenze.

5 Limitate e superficiali. E’ in grado di riconoscere e applicare/costruire modelli solo se guidato. Applica le conoscenze pur commettendo errori.

Sa documentare in modo non sempre coerente e si esprime in modo impreciso.

Sa organizzare solo parzialmente le conoscenze anche se guidato.

6 Conosce i nuclei tematici fondamentali ma in modo non approfondito.

E’ in grado di riconoscere e applicare/costruire semplici modelli pur con qualche imprecisione.

Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali.

Sa documentare in modo elementare e si esprime in modo semplice e sostanzialmente corretto.

Sa organizzare le conoscenze fondamentali se opportunamente guidato.

7 Complete ma non approfondite.

Sa applicare/costruire semplici modelli con relativa autonomia. Applica le conoscenze con lievi imprecisioni. Sa documentare e si esprime in modo corretto.

Sa organizzare le conoscenze fondamentali pur con qualche imprecisione.

8 Complete e approfondite solo parzialmente in modo autonomo.

Sa applicare/costruire modelli in modo autonomo. Applica in modo corretto le conoscenze.

Sa documentare e si esprime con linguaggio corretto e appropriato.

Elabora in modo corretto le informazioni.

9-10 Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi.

Sa applicare/costruire modelli complessi e articolati in modo autonomo. Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo.

Sa documentare in modo personale e rigoroso. Si esprime in modo fluido utilizzando con consapevolezza i linguaggi settoriali.

Rielabora in modo corretto, completo ed autonomo e sa effettuare valutazioni personali

Per quanto riguarda le griglie delle prove scritte si fa riferimento alle relazioni dei singoli docenti.

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Criteri per il recupero dell’insuccesso scolastico

In ottemperanza al DM 80/2007 e all’OM 92/2007 l’Istituto ha gestito gli interventi per il recupero delle insufficienze nel seguente modo:

In sede di scrutinio quadrimestrale: avendo il Collegio Docenti precedentemente fissato le modalità operative (Interventi Individualizzati, Recupero Autonomo, Corsi di Recupero, Sportello on-line), i Consigli di Classe, in base alle esigenze ed alle disponibilità, hanno individuato alunni, discipline e modalità di recupero, dandone comunicazione alle famiglie interessate oltre che per una dovuta informazione anche per verificare l’intenzione di fruire degli eventuali corsi di recupero e per sottolineare l’obbligo degli alunni a sottoporsi comunque alle verifiche. I recuperi si sono svolti tra febbraio e l’inizio di aprile. Le verifiche sono state effettuate al termine degli interventi.

Criteri per l’attribuzione del credito formativo

Gli studenti devono presentare documentazioni relative ad attività regolare e continuativa, non sporadica, formativa sul piano umano e/o professionale relativamente ad attività:

Tirocinio, stage e attività lavorative non curricolari

Gare nazionali, regionali didattiche con piazzamento

Competenze informatiche: ECDL – tre moduli, ECDL completo e altre certificazioni informatiche legalmente riconosciute

Certificazioni linguistiche europee e altre certificazioni attraverso enti internazionalmente riconosciuti

Attività sportive con tesseramento di società

Attività culturali, artistiche e musicali

Impegni in campo sociale e ambientale.

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Criteri per la preparazione della prima, seconda e terza prova

Simulazione della prima prova In aderenza alle prove somministrate negli esami di stato negli anni precedenti. Simulazione della seconda prova Il mese di maggio è stato interamente dedicato alla preparazione della seconda prova di Estimo dell’Esame di Stato svolgendo in classe tutti i temi assegnati dal MIUR Simulazione della terza prova La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia, il Consiglio di Classe – tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella programmazione didattica – ha ritenuto opportuno far esercitare gli alunni sulle seguenti discipline:

Topografia

Matematica

Progettazione, Costruzioni, Impianti

Inglese

Su tale base il consiglio ha sviluppato la progettazione delle prove interne di verifica in preparazione della terza prova scritta, individuando per la simulazione quattro discipline

(tipologia B, max 10 righe – 12 domande – tempo assegnato 180 minuti)

I testi delle simulazioni e le griglie di valutazione delle singole discipline effettuate sono allegati al presente documento.

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5. Allegati

1° Simulazione prima prova del 24/01/2018

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

«Siamo circondati di poteri immateriali, che non si limitano a quelli che chiamiamo valori spirituali, come una dottrina religiosa. [...] E tra questi poteri annovererei anche quello della tradizione letteraria, vale a dire del complesso di testi che l’umanità ha prodotto e produce non per fini pratici (come tenere registri, annotare leggi e formule sc ientifiche, verbalizzare sedute o provvedere orari ferroviari) ma piuttosto gratia sui, per amore di se stessi – e che si leggono per diletto, elevazione spirituale, allargamento delle conoscenze, magari per puro passatempo, senza che nessuno ci obblighi a farlo (se si prescinde dagli obblighi scolastici). [...] A che cosa serve questo bene immateriale che è la letteratura? [...] La letteratura tiene anzitutto in esercizio la lingua come patrimonio collettivo. La lingua, per definizione, va dove essa vuole, nessun decreto dall’alto, né da parte della politica, né da parte dell’accademia, può fermare il suo cammino e farla deviare verso situazioni che si pretendano ottimali. [...] La lingua va dove vuole ma è sensibile ai suggerimenti della letteratura. Senza Dante non ci sarebbe stato un italiano unificato. [...] E se qualcuno oggi lamenta il trionfo di un italiano medio diffusosi attraverso la televisione, non dimentichiamo che l’appello a un italiano medio, nella sua forma più nobile, è passato attraverso la prosa piana e accettabile di Manzoni e poi di Svevo o di Moravia. La letteratura, contribuendo a formare la lingua, crea identità e comunità. Ho parlato prima di Dante, ma pensiamo a cosa sarebbe stata la civiltà greca senza Omero, l’identità tedesca senza la traduzione della Bibbia fatta da Lutero, la lingua russa senza Puškin [...]. La lettura delle opere letterarie ci obbliga a un esercizio della fedeltà e del rispetto nella libertà dell’interpretazione. C’è una pericolosa eresia critica, tipica dei nostri giorni, per cui di un’opera letteraria si può fare quello che si vuole, leggendovi quanto i nostri più incontrollabili impulsi ci suggeriscono. Non è vero. Le opere letterarie ci invitano alla libertà dell’interpretazione, perché ci propongono un discorso dai molti piani di lettura e ci pongono di fronte alle ambiguità e del linguaggio e della vita. Ma per poter procedere in questo gioco, per cui ogni generazione legge le opere letterarie in modo diverso, occorre essere mossi da un profondo rispetto verso quella che io ho altrove chiamato l’intenzione del testo.»

Umberto Eco, Su alcune funzioni della letteratura, in Sulla letteratura, IV edizione Tascabili Bompiani, Milano 2016.

Sulla letteratura è una raccolta di saggi di Umberto Eco (Alessandria 1932-Milano 2016) pubblicata nel 2002. I testi sono stati scritti tra il 1990 e il 2002 (in occasione di conferenze, incontri, prefazioni ad altre pubblicazioni), ad eccezione di Le sporcizie della forma, scritto originariamente nel 1954, e de Il mito americano di tre generazioni antiamericane, del 1980. Comprensione del testo - Riassumi brevemente il contenuto del testo. Analisi del testo 2.1 Analizza l’aspetto stilistico, lessicale e sintattico del testo. 2.2 «E se qualcuno oggi lamenta il trionfo di un italiano medio, diffusosi attraverso la televisione, non dimentichiamo che l’appello a un italiano medio, nella sua forma più nobile, è passato attraverso la prosa piana e accettabile di Manzoni e poi di Svevo o di Moravia». Spiega il significato e la valenza di tale affermazione dell’autore nel testo. 2.3 Soffermati sul significato di “potere immateriale” attribuito da Eco alla letteratura. 2.4 Quale rapporto emerge dal brano proposto tra libera interpretazione del testo e fedeltà ad esso? 2.5 «La letteratura, contribuendo a formare la lingua, crea identità e comunità» spiega e commenta il significato di tale affermazione. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Sulla base dell'analisi condotta, proponi un'interpretazione complessiva del brano ed approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi ed autori del Novecento a te noti. Puoi anche fare riferimento alla tua personale esperienza e percezione della funzione della letteratura nella realtà contemporanea.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

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1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: L’amicizia.

Il grande amico

Un grande amico che sorga alto su di me e tutto porti me nella sua luce, che largo rida ove io sorrida appena e forte ami ove io accenni a invaghirmi...

Ma volano gli anni, e solo calmo è l’occhio che antivede perdente al suo riapparire lo scafo che passava primo al ponte. Conosce i messaggeri della sorte, può chiamarli per nome. E’ il soldato presago. Non pareva il mattino nato ad altro? E’ l’ala dei tigli e l’erta

(1) che improvvisa in verde ombrìa

(2) si smarriva

non portavano ad altro?

Ma in terra di colpo nemica al punto atteso si arroventa la quota. Come lo scolaro attardato

(3) - ne più dalla minaccia della porta sbarrata fiori e ali lo divagano – io lo seguo, sono nella sua ombra. Un disincantato soldato. Uno spaurito scolaro.

Vittorio Sereni, Gli strumenti umani (in Appuntamento a ora insolita), Einaudi, Torino,

1965

(1) Salita; (2) ombriare=far ombra; (3) probabile riferimento allo scolaro François Seurel, personaggio del romanzo di Alain FOurnier Le grand Meaulnes (Il grande amico), che – fisicamente impedito – non potè seguire l’amico.

5

10

15

20

«Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto

che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era

nessuno che potesse rispondere all’idea romantica che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse

in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei volentieri dato la vita.

[...] Erano ragazzi simpatici e io andavo abbastanza d’accordo con tutti. Ma così come non ero animato da particolari

simpatie nei confronti di nessuno, nemmeno loro sembravano attratti da me. Non andavo mai a casa loro né loro

venivano mai a trovare me. Un altro motivo della mia freddezza, forse, era che avevano tutti una mentalità estremamente

pratica e sapevano già cosa avrebbero fatto nella vita, chi l’avvocato, chi l’ufficiale, chi l’insegnante, chi il pastore, ch i il

banchiere. Io, invece, non avevo alcuna idea di ciò che sarei diventato, solo sogni vaghi e delle aspirazioni ancora più

fumose. Volevo viaggiare, questo era certo, e un giorno sarei stato un grande poeta.

Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a trent’anni di distanza,

sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei

fatto quasi con gioia. [...] I giovani tra i sedici e i diciotto anni uniscono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, una

radiosa purezza di corpo e di spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata. Si tratta di una

fase di breve durata che, tuttavia, per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle esperienze più preziose della

vita.»

Fred UHLMAN, L’amico ritrovato, Feltrinelli, Milano 1986

«“Che cos’è un amico? È qualcuno che conosciamo a fondo e a cui vogliamo bene comunque”. [...] Ma l’amicizia non è

soltanto completa conoscenza dell’altro. Occorre necessariamente, per lo sviluppo e la costruzione di questo sentimento,

una parte importante di rispetto e ammirazione. Tali qualità risaltano in maniera tanto più autentica in quanto non sono

distorte dal gioco della seduzione. All’inizio del rapporto amoroso, la voglia di piacere e di sedurre porta inevitabilmente a

qualche menzogna, se pur piccola. Menzogne verbali per rendere più bella la realtà, o menzogne fisiche, sempre per

rendere più bella la realtà: ci si pettina, ci si profuma, si fa uno sforzo per apparire migliori. C’è una trasformazione

momentanea e non destinata a durare nel tempo, come un pavone che per fare la corte si incollasse addosso magnifiche

piume; piume destinate a volar via col vento. Ma i vostri amici non hanno mai visto le vostre piume artificiali: tutto quello

che hanno visto, amano, ammirano in voi è reale. C’è una forma di autenticità unica, possente, rassicurante. Non esiste

doppio gioco. C’è un essere umano, completo, che è come voi lo vedete. Ed è questa verità assoluta che contribuirà a

creare il legame di amicizia. Poiché in fondo, è di amore che parliamo.» Joël DICKER, La verità, soltanto la verità, sull’amicizia, «Corriere della Sera - la Lettura»,18 settembre 2016

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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: La società di fronte al fenomeno del cyberbullismo: responsabilità e spazi di intervento.

DOCUMENTI

Legge 29 maggio 2017, n. 71. “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del

cyberbulismo”.

Art. 1 1. La presente legge si pone l'obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con

azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia

nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione

di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche. 2. Ai fini della presente legge, per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia,

ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento

illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line

aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia

quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in

ridicolo. [...] Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2017, n. 127

«Ma l’elemento determinante, potenzialmente in grado di condurre a esiti drammatici, suicidio compreso, sembra essere

la visibilità senza confini offerta dalla rete. Un atto di bullismo, per compiersi, richiede una vittima, un persecutore e la

presenza di spettatori, che possono inconsapevolmente alimentare l’intensità della violenza attraverso una presenza

silenziosa o, ancor peggio, riprendendo la scena e caricando il video in rete. Sempre gli spettatori potrebbero far cessare

l’atto di bullismo non solo intervenendo in modo concreto per favorirne l’interruzione, ma anche semplicemente voltando

le spalle alla scena. [...] Il web, per sua stessa natura, rappresenta un non luogo, ovvero uno spazio astratto che ha però ripercussioni concrete e

da dove non è possibile fuggire. Nel web la visibilità non è più prigioniera dello spazio e quindi non ha senso cambiare

classe, scuola o città. Svincolata dalla presenza fisica dell’altro, la visibilità sul web occupa ogni spazio disponibile; di

conseguenza, è impossibile sottrarvisi.» Federico TONIONI, Cyberbullismo. Come aiutare le vittime e i persecutori, Mondadori, Milano 2014

«La maggior parte degli attacchi di cyberbullismo avviene su Internet. Allo stesso tempo, Internet è uno dei primi luoghi

dove le persone coinvolte in questo tipo di episodi cercano informazioni, aiuto, suggerimenti e contatti utili. Mentre i casi

più tragici arrivano alle prime pagine dei giornali, in Internet anche le esperienze meno estreme e sensazionali trovano

uno spazio dove poter essere condivise. Raven Days è un esempio di sito Internet volto alla prevenzione di bullismo e

cyberbullismo e al supporto delle vittime. Il sito riporta un impressionante numero di storie personali, in cui le vittime di

bullismo e cyberbullismo raccontano le loro esperienze, e condividono le loro emozioni.» Giulia MURA, Davide DIAMANTINI, Il cyberbullismo, Guerrini e Associati, Milano 2012

«Gli studenti, anche i più giovani, rappresentano spesso l’avanguardia tecnologica all’interno della scuola, grazie alla

loro capacità di utilizzare le opportunità offerte da smartphone, tablet e altri strumenti che consentono la connessione in

rete. Tuttavia alla capacità tecnologica non corrisponde spesso eguale maturità nel comprendere la necessità di difendere i

propri diritti e quelli di altre persone, a partire dagli stessi compagni di studio. I giovani devono essere consapevoli che le

proprie azioni in rete possono produrre effetti negativi anche nella vita reale e per un tempo indefinito.» Garante per la protezione dei dati personali, La scuola a prova di privacy, http://www.garanteprivacy.it/

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Razzismo. DOCUMENTI razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata

sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente «superiori», destinate al

comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste,

e persino con il genocidio, a conservare la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza

superiore: il r. nazista, la dottrina e la prassi della superiorità razziale ariana e in partic. germanica, elaborata in funzione

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prevalentemente antisemita; il r. della Repubblica Sudafricana, basato sulla discriminazione razziale sancita a livello

legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi etnici di colore, o anche a minoranze diverse

dalla maggioranza egemone. Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da

profondi e radicati pregiudizi sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui

o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori: episodi di r. contro gli

extracomunitari. http://www.treccani.it/vocabolario/razzismo/

«Il razzismo classico, biologico, seguiva una logica di gerarchizzazione e di ispirazione universalista [...]. Questo

razzismo dava vita a categorie basate principalmente sui tratti somatici degli individui e destinate a creare una gerarchia

tra i diversi gruppi umani. Tale gerarchia diveniva una solida base per lo sfruttamento dei gruppi razzializzati. Il razzismo

culturale, invece, segue un principio di differenziazione che tende a rifiutare ogni contatto con il gruppo razzializzato e

presuppone un’assenza di spazi comuni dove instaurare una pur minima relazione, ed elabora categorie analoghe –

gerarchiche e finalizzate anch’esse alla distinzione e all’esclusione – ma fondate sui tratti culturali. Entrambe le logiche

finiscono per diventare spinte alla discriminazione, che pretendono di spiegare se non addirittura di prevedere le

attitudini, le disposizioni e gli atteggiamenti delle persone o dei gruppi, ma mentre il razzismo biologico tendeva a

sottomettere, quello culturale tende ad allontanare, a separare.» Marco AIME, Si dice cultura, si pensa razza, in M. Aime, G. Barbujani, C. Bartoli e F. Faloppa, Contro il razzismo.

Quattro ragionamenti, Einaudi, Torino 2016

«Ma il razzismo in quanto visione del mondo non fu una prerogativa del pensiero e dell’azione di Hitler. [...] Hitler in realtà

si giovò di un vantaggio comune a tutti i seguaci del razzismo, sia che ponessero l’accento sulle forze spirituali, sia che

tentassero di collegarlo con la scienza. I miti razzisti non solo spiegavano il passato e aprivano a una speranza per il

futuro, ma dando rilievo agli stereotipi rendevano concreto ciò che era astratto. Gli stereotipi razzisti fecero sì che la

teoria diventasse, in maniera semplice e diretta, qualcosa di vivo. [...] Il paragone tra il tipo dell’uomo virile, ellenistico e

quello dell’uomo malvagio e deforme, e la contrapposizione tra l’ariano dalle proporzioni greche e il malproporzionato

ebreo fecero del razzismo un’ideologia incentrata sui fattori visivi; e questa insistenza sull’elemento visivo, a sua volta,

rese più facile alla gente comprendere la critica violenta dell’ideologia.» George L. MOSSE, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’Olocausto, Editori Laterza, Roma-Bari 1992

«- Chiedi alla maestra di discutere del problema in classe. Sai, bambina mia, è soprattutto con i bambini che si può

intervenire per correggere il modo di comportarsi. Con le persone grandi, è più difficile. - Perché, babbo? - Perché un bambino non nasce con il razzismo nella testa. Per lo più un bambino ripete quello che dicono i suoi parenti,

più o meno prossimi. Con assoluta naturalezza un bambino gioca con gli altri bambini. Non si pone il problema se quel

bambino africano è inferiore o superiore a lui. Per lui è prima di tutto un compagno di giochi. Possono andare d’accordo

o litigare. E’ normale. Ma non ha niente a che vedere con il colore della pelle. Per contro, se i suoi genitori lo mettono in

guardia contro i bambini di colore, allora, forse, si comporterà in un altro modo.» Tahar BEN JELLOUN, Il razzismo spiegato a mia figlia, Mondadori, Milano 1999

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Sfiducia nella scienza e analfabetismo funzionale: negli ultimi anni stanno facendo presa dottrine irrazionali e credenze che si pensavano oramai abbandonate, come se l’Europa non avesse mai conosciuto l’Illuminismo. Il candidato esprima le proprie riflessioni basandosi sui testi forniti. «Tutti li abbiamo incontrati. Sono le persone che lavorano con noi, i nostri amici, i nostri familiari. Sono giovani e vecchi, ricchi e poveri, alcuni hanno studiato, altri sono soltanto armati di un computer portatile o di una tessera della biblioteca. Ma tutti loro hanno una cosa in comune: sono persone qualsiasi persuase di essere in realtà i depositari di un patrimonio di sapere. Convinti di essere più informati degli esperti, di saperne molto di più dei professori e di essere molto più acuti della massa di creduloni, costoro sono gli spiegatori e sono entusiasti di illuminare noi e tutti gli altri su qualunque tema, dalla storia dell’imperialismo ai pericoli connessi ai vaccini». E’ un estratto del libro The Death of Expertise (Oxford University Press, 2017): recensito tra gli altri dal New York Times.

Non manca nella lista il cosiddetto effetto Google, l’illusione di diventare esperti di qualunque argomento con veloci e

superficiali ricerche su internet. Fenomeno a cui è legato il declino del giornalismo tradizionale, messo in crisi da una concorrenza online basata su modelli di business che rendono sempre più raro il lento e costoso lavoro investigativo dell’informazione di qualità e favoriscono, viceversa, clickbaiting e diffusione di fake news al solo scopo di generare

rendite pubblicitarie più elevate.

Cosa possono fare allora gli esperti per cercare di evitare la secessio plebis? L’autore di The Death of Expertise offre diversi suggerimenti: quello principale è contrastare scientificamente il pregiudizio di conferma, problema che riguarda

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tutti, ma che ha effetti pesanti sulla credibilità istituzionale quando a esserne vittima sono manager, accademici, ricercatori, agenti della comunicazione, tecnocrati. Secondo il saggista americano tutti i fattori descritti creano complessivamente un vortice di irrazionalità che indebolisce una delle basi su cui si fonda la democrazia: la fiducia nei confronti del sapere certificato. Quando questo accade, conclude Nichols, non solo diventa impraticabile il funzionamento di società complesse, ma la democrazia stessa entra in una spirale mortale che porta o al populismo o alla tecnocrazia, gli esiti autoritari del collasso del rapporto tra esperti e non-esperti. Gli anti-vaccinisti

Troppi effetti collaterali. Scarsa efficacia preventiva. Ingredienti pericolosi. O, addirittura, legami con

l’ insorgenza dell’ autismo. Sono solo alcune delle argomentazioni portate dagli oppositori dei vaccini per

sostenere la propria tesi. Eppure la comunità scientifica e le evidenze sperimentali dicono tutt’altro: tutte le statistiche sono a favore della vaccinazione, dal momento che i benefici sono notevolmente superiori ai rischi. Basti pensare che alcune malattie, come il vaiolo, sono quasi scomparse proprio grazie alle campagne di vaccinazione. Tanto che

attualmente non si procede più all’immunizzazione per la patologia.

Obiezione: è stato dimostrato che molti vaccini, in passato, hanno danneggiato dei bambini. Perché i vaccini attuali dovrebbero essere diversi?

È vero. È successo, per esempio, per il vecchio vaccino contro la poliomielite. A differenza di quello diffuso oggi, la versione precedente conteneva il virus vivo e attenuato. Molto raramente, i virus vivi potrebbero effettivamente tornare al loro stato naturale e provocare la paralisi. Ma i vaccini di oggi sono diversi, perché contengono virus inattivi. I vecchi vaccini antipolio sono ancora usati in alcune regioni in cui la malattia è endemica, perché chi si sottopone al trattamento con virus attenuati è in grado di trasmettere più velocemente l’immunità alle persone che gli stanno intorno.

L’oroscopo

C’è l’oroscopo che quotidianamente molti seguono sui media per sapere che cosa prevedono per loro gli astri. Ma le previsioni degli astrologi si estendono anche all’anno che sta arrivando e allora molti si affannano a leggerle attentamente per sapere quali scenari il mondo prospetta per il 2016. Bisogna fermarsi un attimo e provare a controllare però se a fine 2014 quello che gli astrologi prevedevano per il 2015 è stato azzeccato per dare la giusta credibilità a quanto si legge. A farlo ci pensa ogni fine anno il CICAP - Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (sino al 2013 l’acronimo significava Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale). Il CICAP è un’organizzazione scientifica ed educativa fondata da Piero Angela e da un gruppo di studiosi e cui aderirono, fra gli altri, Umberto Eco, Carlo Rubbia, Silvio Garattini e Umberto Veronesi. Quante previsioni sono state azzeccate per il 2015? Non molte! «All’inizio dell’anno si fanno moltissime previsioni, ma se nessuno le verifica vengono presto dimenticate, e le capacità degli astrologi non sono mai messe veramente alla prova» dice Massimo Polidoro, psicologo e scrittore, segretario del Comitato. «Non c’è niente di male a divertirsi leggendo un oroscopo, che è proprio quello che a tanti piace fare, ma bisogna stare attenti a non lasciarsi influenzare: basare le proprie decisioni su questo tipo di informazioni, che non hanno alcuna base scientifica, può essere molto pericoloso», aggiunge Polidoro.

«Come tutti gli anni, è importante ricordare che il nostro non è un vero e proprio studio scientifico: il suo scopo è attirare l’attenzione su quello che gli scienziati hanno sempre affermato, e cioè che l’astrologia non aiuta in alcun modo a prevedere il futuro» commenta Stefano Bagnasco, fisico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e coordinatore del Gruppo di Studio sull’Astrologia del CICAP.

Fabio Guarna (Soverato News)

Chi sono i "Terrapiattisti", quelli che non credono che la Terra sia sferica Galileo? Un impostore. La Nasa? È alla base del più grande complotto di sempre, che coinvolge anche piloti e hostess. La Terra è piatta, è evidente. E il Sole ci gira intorno Questa strana teoria viene abbracciata in momenti di scarsa lucidità e difficoltà esistenziale. Il pianeta è piatto, del resto. Lo si vede benissimo. Cosa può contare più dell’evidenza? Le conseguenze di questa rivelazione (come altro si può definire?) sono notevoli. Oltre a togliere ogni credibilità al discorso scientifico, elimina il concetto di Sistema Solare: “Non esiste, non c’è. Esiste la Terra e, sopra, ci sono due astri che girano: il Sole e la Luna. Sono della stessa dimensione”. Non solo: “La Terra ha una forma a cerchio: al centro c’è il cosiddetto Polo Nord, mentre l’Antartide è una sorta di muro che ne stabilisce la fine”.

Infine, non esiste nemmeno la gravità. “Figurati, io non me la bevo”, ride uno degli Earther. “Non esiste, non ha senso. Esistono solo la densità e la fluttuazione”. Del resto, “un palloncino riempito di elio è in grado di sfuggire alla cosiddetta forza di gravità, mentre la Luna no, anzi. Come si spiega? Semplice, che non è vero”. È “un’invenzione necessaria per far credere alle persone che tonnellate di acqua possono stare su una palla che gira senza disperdersi in ogni direzione. È possibile? Vi sembra possibile?”

Ogni commento risulta superfluo. Si può immaginare però che, una volta instradata la mente in una direzione, si può arrivare a credere ogni cosa, senza rispetto per qualsivoglia autorità. E questo, forse, è il male del nostro tempo.

(LINKiesta, 13.08.2016)

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Omeopatia

È di pochi giorni fa la notizia delle nuove linee guida statunitensi sulla vendita dei prodotti omeopatici in farmacia. Il

testo di riferimento è la circolare pubblicata dall’agenzia governativa Federal Trade Commission (FTC), che

opera per tutelare e proteggere i consumatori oltre che per regolare la concorrenza. Cosa c’è scritto nelle nuove linee guida? In estrema sintesi, che sulle confezioni bisogna specificare l’inefficacia dell’omeopatia. Dal nuovo regolamento si legge che, in generale, tutti i produttori di farmaci sono tenuti a riportare chiaramente – “in etichetta”, si potrebbe dire – quali sono le evidenze scientifiche che dimostrano l’efficacia dell’articolo in vendita. Di conseguenza le aziende distributrici di prodotti omeopatici dovranno rimuovere dalle confezioni le dichiarazioni altisonanti, sostituendole o completandole con una scritta che chiarisca la mancanza di prove scientifiche sugli effetti del rimedio. Come riporta lo stesso documento, “non c’è alcuna motivo legale per trattare i farmaci omeopatici in modo diverso rispetto agli altri prodotti sanitari”. Di conseguenza “gli slogan utilizzati per i prodotti omeopatici devono essere corroborati da prove scientifiche certificate e affidabili, e allo stesso modo sono permesse tutte le affermazioni purché non ingannevoli e basate su un’efficacia dimostrata”. “Per la stragrande maggioranza dei prodotti omeopatici non ci sono studi a sostegno ottenuti con i metodi scientifici attuali”.

Riguardo all’efficacia, la questione viene sintetizzata dicendo che “per la stragrande maggioranza dei prodotti omeopatici, le tesi a favore si basano unicamente sulle teorie tradizionali (del diciottesimo secolo, si chiarisce in un altro passaggio) e non ci sono studi a sostegno che siano stati ottenuti mediante i metodi scientifici attuali”. Il che, in sostanza,

è la stessa conclusione a cui nel marzo 2015 era giunto il National Health and Medical Research Council, il

principale istituto australiano di ricerca medica, che ha portato a termine il più grande studio scientifico mai realizzato sull’omeopatia, affermando che non è efficace per il trattamento di alcuna malattia.

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Spiega le ragioni economiche, politiche e culturali della Prima Guerra Mondiale e fai le tue

considerazioni su questo complesso fenomeno storico, anche alla luce della realtà odierna.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Competizione sociale e gioco d’azzardo.

«Se parole come valutazione, classifica, selezione, merito, prevalgono nel discorso pubblico, indirizzano i programmi

politici, improntano il lessico dell’economia, è perché il modello competitivo ha un successo incontrastato. La

competizione viene vissuta come la modalità prima di relazione, con se stessi e con gli altri, quasi fosse una legge

primordiale. Non c’è più quasi lembo di vita che si sottragga al modello della gara. [...] Il paradigma agonistico ha un’estensione e una profondità tali da poter essere considerato uno dei tratti peculiari della

nostra epoca. [...] Dietro questa fiducia nel calcolo si cela la terribile convinzione che la vita possa essere ridotta a una

gara. L’assunzione di questo agonismo, che porta con sé l’obbligo di vincere, ha conseguenze devastanti. Che ne è,

infatti, di chi perde? Disagio, depressione, «passioni tristi», come le chiamava Spinoza, scandiscono questa tarda

modernità. Ma qui non deve sfuggire un altro fenomeno correlato: il gioco d’azzardo. Chi si sente escluso, avviato alla

sconfitta, tenta la mossa estrema. Il «rischia tutto!», messaggio reiterato dalla pubblicità, viene preso alla lettera: si

mettono in gioco non solo i soldi, gli averi, ma il tempo, i legami affettivi, la dignità, la vita stessa. Da un lato il gioco

d’azzardo appare la rivolta esterna all’agonismo, la scorciatoia per aggirare tutte le gare vincendo d’un colpo, dall’altro ne

è solo la versione parossistica che porta quasi sempre alla rovina.» Donatella DI CESARE, Il boomerang dell’agonismo, «Corriere della Sera - la Lettura», 13 marzo 2016

Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato

riflettendo:

sul significato da attribuire al c.d. «modello competitivo» che viene oggi imputato alla nostra società,

adducendo esemplificazioni in cui – nel contesto sociale – esso si rivela e si rende effettivo;

se sia fondato l’assunto che questo «modello competitivo» interferisce con le relazioni interpersonali e – in

caso affermativo – sulle modalità con cui tale interferenza si manifesta;

sull’eventuale relazione fra insuccesso nella competizione e pulsione della «mossa estrema»;

sulle forme del disagio sociale e sulle altre «passioni tristi» che colpiscono i c.d. perdenti, adducendo – se lo

ritieni – eventuali esemplificazioni;

sul fenomeno del gioco d’azzardo, sulle sue cause, sui suoi effetti, sulle responsabilità, sul ruolo della

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pubblicità. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza

all’elaborato. Infine, se lo ritieni, potrai concludere lo svolgimento con un tuo personale approfondimento sugli

interessi, occulti e/o palesi, connessi al fenomeno del gioco d’azzardo e sugli interventi che risulterebbero

necessari per contrastarlo.

2° Simulazione prima prova del 26/04/2018

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Giovanni Pascoli, Nella Nebbia, da Primi Poemetti, Zanichelli, Bologna, 1926. E guardai nella valle: era sparito

tutto! Sommerso! Era un gran mare piano,

grigio, senz’onde, senza lidi, unito.

E c’era appena, qua e là, lo strano

vocìo di gridi piccoli e selvaggi:

uccelli spersi per quel mondo vano.

E alto, in cielo, scheletri di faggi,

come sospesi, e sogni di rovine

e di silenziosi eremitaggi.

Ed un cane uggiolava senza fine,

né seppi donde, forse a certe péste*

che sentii, né lontane né vicine;

eco di péste né tarde né preste,

alterne, eterne. E io laggiù guardai:

nulla ancora e nessuno, occhi, vedeste.

Chiesero i sogni di rovine: – Mai

non giungerà? – Gli scheletri di piante

chiesero: – E tu chi sei, che sempre vai?

Io, forse, un’ombra vidi, un’ombra errante

con sopra il capo un largo fascio. Vidi,

e più non vidi, nello stesso istante.

Sentii soltanto gl’inquieti gridi

d’uccelli spersi, l’uggiolar del cane,

e, per il mar senz’onde e senza lidi,

le péste né vicine né lontane.

*péste: orme, impronte, quindi passi

Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di Romagna nel 1855, quarto di dieci figli. Il poeta è segnato

dolorosamente da un’infanzia e un’adolescenza costellate da lutti familiari e sciagure, prima fra

tutte l’assassinio del padre. Dopo alcuni anni di insegnamento nei licei, inizia la carriera

universitaria, che lo porterà a succedere a Carducci all’Università di Bologna. Muore a Bologna nel

1912, accudito dalla sorella Mariù, con la quale aveva cercato tutta la vita di ricostituire il ‘nido’

distrutto. Le raccolte poetiche di Pascoli presentano un’organizzazione che non corrisponde alla

reale sequenza cronologica dei testi, in quanto l’autore lavora contemporaneamente a contenuti e

generi diversi. La lirica Nella Nebbia, tratta dai Primi poemetti, presenta molti dei motivi, delle

immagini e dei simboli che caratterizzano la produzione poetica pascoliana.

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1.Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, presenta in sintesi il contenuto della lirica.

2. Analisi del testo 2.1 Analizza il testo dal punto di vista stilistico, con riferimento alla metrica, alla presenza di figure

retoriche, alle scelte lessicali.

2.2 Spiega il significato simbolico dell’immagine del “mar senz’onde e senza lidi” presente nella

prima e nell’ultima strofa del testo.

2.3 Spiega a che cosa può alludere l’espressione ‘un’ombra errante’ al v. 19.

2.4 Soffermati sulle modalità descrittive dell’ambiente naturale, evidenziando l’uso dei diversi piani

sensoriali e il particolare effetto di sospensione degli elementi di riferimento spazio-temporali. 3.Interpretazione complessiva e approfondimenti

Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia,

ricostruendone simboli e temi. Approfondisci l’interpretazione con opportuni collegamenti ad altri

testi di Pascoli e/o di altri autori a te noti, in cui il rapporto con l’ambiente naturale diventa

esperienza dell’insondabilità del reale e percezione del mistero dell’esistenza.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN " SAGGIO BREVE" O DI UN " ARTICOLO DI

GIORNALE”

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o

di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i

documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche

con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo

coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il

titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per

entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO

ARGOMENTO: La rappresentazione dello scrittore nella letteratura italiana del Novecento.

DOCUMENTI

«– La forza e la fiamma sono in voi, Stelio – disse la donna, quasi umilmente, senza sollevare gli

occhi. Egli tacque, intento, poiché nel suo spirito si generavano imagini e musiche impetuose come

per virtù d’una fecondazione subitanea ed egli gioiva sotto il flutto inaspettato di quell’abondanza».

G. D’ANNUNZIO, Il fuoco (1900), in Prose di romanzi, vol. II, Mondadori, Milano, 1989

«Oh! questa vita sterile, di sogno! Meglio la vita ruvida concreta del buon mercante inteso alla

moneta, meglio andare sferzati dal bisogno, ma vivere di vita! Io mi vergogno, sí, mi vergogno

d’essere un poeta!»

G. GOZZANO, La signorina Felicita ovvero La Felicità, versi 302-307, in I colloqui (1916);

Einaudi, Torino, 1990

«Io penso che la vita è una molto triste buffoneria, poiché abbiamo in noi, senza poter sapere né

come né perché né da chi, la necessità di ingannare di continuo noi stessi con la spontanea creazione

di una realtà (una per ciascuno e non mai la stessa per tutti) la quale di tratto in tratto si scopre vana

e illusoria. Chi ha capito il giuoco, non riesce piú a ingannarsi; ma chi non riesce piú a ingannarsi

non può piú prendere né gusto né piacere alla vita. Così è. La mia arte è piena di compassione

amara per tutti quelli che si ingannano; ma questa compassione non può non essere seguíta dalla

feroce irrisione del destino, che condanna l’uomo all’inganno. Questa, in succinto, la ragione

dell’amarezza della mia arte, e anche della mia vita».

L. PIRANDELLO, Lettera autobiografica (1924), in Saggi, poesie, scritti vari, Mondadori, Milano,

1993

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«Raccomando ai miei posteri

(se ne saranno) in sede letteraria,

il che resta improbabile, di fare

un bel falò di tutto che riguardi

la mia vita, i miei fatti, i miei nonfatti.

Non sono un Leopardi, lascio poco da ardere

ed è già troppo vivere in percentuale.

Vissi al cinque per cento, non aumentate

la dose. Troppo spesso invece piove

sul bagnato».

E. MONTALE, Per finire, in Diario del ’71 e del ’72 (1973); edizione L’opera in versi, Einaudi,

Torino, 1980

«L’io dell’autore nello scrivere si dissolve: la cosiddetta “personalità” dello scrittore è interna

all’atto dello scrivere, è un prodotto e un modo della scrittura. Anche una macchina scrivente, in cui

sia stata immessa un’istruzione confacente al caso, potrà elaborare sulla pagina una “personalità” di

scrittore spiccata e inconfondibile, oppure potrà essere regolata in modo di evolvere o cambiare

“personalità” a ogni opera che compone. Lo scrittore quale è stato finora, già è macchina scrivente,

ossia è tale quando funziona bene: quello che la terminologia romantica chiamava genio o talento o

ispirazione o intuizione non è altro che il trovar la strada empiricamente, a naso, tagliando per

scorciatoie, là dove la macchina seguirebbe un cammino sistematico e coscienzioso, ancorché

velocissimo e simultaneamente plurimo».

I. CALVINO, Cibernetica e fantasmi (1967), in Una pietra sopra. Discorsi di letteratura e società,

Einaudi, Torino, 1980

2. AMBITO SOCIO ECONOMICO

ARGOMENTO: Cibo e futuro. DOCUMENTI

«La Cina è ancora in fase di crescita demografica, le aree agricole cedono laggiù alle strutture urbane e quindi si può solo ipotizzare un faticoso equilibrio tra produzione e consumo nazionali. L’Africa è invece vicina ad una classica crisi malthusiana, dove la popolazione cresce in proporzione geometrica e la disponibilità dei raccolti per gli alimenti, se cresce, va in proporzione aritmetica. E L’Ue protegge ancora i suoi prodotti agricoli, con un risultato evidente e positivo per la garanzia della qualità ma con un evidentissimo costo aggiuntivo per il fisco dei vari Paesi membri. Anche questa sarà una sfida a carattere ecologico: adattare le produzioni agricole di base dei Paesi terzi per poi potersi inserire nelle filiere produttive dell’agroalimentare Ue, al fine di consentire al sistema agricolo dell’Unione di divenire un vettore dell’esportazione del globo, oltre che un mercato protetto interno.»

G. E. VALORI, Il futuro è già qui. Gli scenari che determineranno le vicende del nostro pianeta, Rizzoli, Milano 2009

«”Cibo” e “libertà” sono due parole che mai come oggi vanno accoppiate con orgoglio. Penso per esempio alla questione della dignità del lavoro contadino e della terra, una lotta secolare. La rivoluzione messicana del primo Novecento fu sostenuta “Terra e libertà” e ancora oggi molti processi di pace (come in Colombia) o di netto cambiamento si giocano nel nome della terra. Tuttavia qualcosa è mutato profondamente nel panorama globalizzato: viviamo una dimensione schizofrenica in cui proprio il mondo contadino e l’uso della terra, i due elementi fondamentali per fornire nutrimento agli uomini, sono alle prese con un sistema in cui il cibo ha perso i suoi molteplici e complessi valori, per diventare una commodity che ha senso solo in funzione del suo prezzo. Una merce soggetta a speculazione di ogni tipo e

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che, nonostante gli aumenti nella produzione, invece di diminuire i problemi della maggioranza della popolazione mondiale li ha acuiti, generandone perfino altri, inediti. La fame e malnutrizione non sono scomparse, tanto per citare il caso più clamoroso, ma gli inquinamenti e il depauperamento delle risorse si moltiplicano, e i contadini continuano – tranne rare eccezioni – a essere l’ultima ruota del carro, anche se possiedono la terra che coltivano. »

C. PETRINI, Cibo e libertà, Giunti, Firenze 2013

«Per cogliere l’effettiva potenzialità delle biotecnologie nell’azione diretta intesa ad eliminare fame e malnutrizione nel mondo, credo sia anzitutto necessario indicare i limiti che oggettivamente si pongono ad un loro specifico impiego in questo settore. Come si è detto, genericamente, spesso si parla di effetti positivi e negativi, magari legandoli a singole posizioni ‘dottrinali’, tecniche e non da ultimo ideologiche, che rischiano di far precipitare il dibattito fuori del suo contesto ‘naturale’, che è quello della scienza, della ricerca, e in parallelo dell’etica. […] Lo sguardo sull’oggi richiede […] il miglioramento della produttività agricola a deficit alimentare mediante le nuove biotecnologie, tenendo presente le esigenze degli ecosistemi – e quindi delle coltivazioni e delle risorse naturali – e delle persone, al fine di raggiungere livelli di sostenibilità, sia quanto alla produzione di alimenti che alla loro qualità. In ogni caso è evidente che di fronte ad enormi potenzialità nel settore agricolo resta aperto l’interrogativo fondamentale su quali potranno essere i concreti vantaggi e i reali beneficiari.»

A. MARCHETTO, Biotecnologie: una speranza per combattere la fame nel mondo?, in M. L. Di Pietro, E. Sgreccia, Biotecnologie e futuro dell’uomo, Vita e Pensiero, Milano 2003

«I conquistatori di oggi sono grandi multinazionali e fondi comuni di investimento che hanno azionisti, proprietari, investitori transnazionali, che hanno poco a che fare con ragioni e interessi geopolitici. Soggetti cui non è possibile chiedere o imporre risarcimenti di guerra, che non hanno sottoscritto alcuna convenzione di Ginevra né hanno obblighi di rispetto di diritti umani o sono interessati a ricostruzioni di qualsiasi tipo. Rispondono solo ed esclusivamente a logiche di profitto. […] Gli analisti hanno definito questo fenomeno come land grabbing, più o meno "accaparramento di terra", ovvero l'acquisto o la locazione a lungo termine di estensioni terriere da parte di investitori stranieri. »

M. DI SALVO, Senza Stati e senza bandiere; Id., Il braccio finanziario dell’operazione, in Repubblica – L’Espresso, Le Inchieste. La battaglia per il cibo del futuro, 10/06/2011

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3. AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO: Omicidi politici. DOCUMENTI

«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie

furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo,

capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli

inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento

di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a

questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto)

ed alla Francia (3 agosto).»

Rosario VILLARI, Storia contemporanea,

Laterza, Bari 1972

«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della

violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo.

Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista

ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni

dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di

quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui

le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal

deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il

coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia

della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo,

la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925

Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto

Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato

d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò

praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di

esistere.»

Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II,

Laterza, Bari 1971

«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il

presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le

premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile

e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche.

[…] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i

risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative

all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali,

all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy

agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si

ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-

formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei

negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua

ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di

conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi

ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio

nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in

un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua

organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»

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Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher

editore, Torino 1

«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un

commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena

uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti

fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele

Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e

si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro.

Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo

corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato

nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola

strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede

del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli

stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di

scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le

otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le

Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa,

troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va

subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro

dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano

collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.» I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in

«Corrieredellasera.it»

4. AMBITO TECNICO SCIENTIFICO

ARGOMENTO: L’attività umana e la sfida globale dei cambiamenti climatici:

responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future.

DOCUMENTI «[…] il cambiamento climatico è arrivato ad uno stadio avanzato, ma non ancora incontrollabile. La

sua origine è l’attività umana e, proprio per questo, l’uomo può ancora intervenire per limitarne gli

impatti più disastrosi.

Per riuscirci, serve un cambiamento radicale nei nostri sistemi energetici, nelle nostre abitudini di

consumo, nei modi di produrre. In altre parole, serve un nuovo modello di sviluppo, una transizione –

inevitabilmente lenta, ma da guidare con mano sicura – verso un’economia sostenibile. Serve anche

collaborazione internazionale, soprattutto a favore dei Paesi in via di sviluppo, spesso i più vulnerabili ai

cambiamenti climatici. E servono politiche chiare e lungimiranti nei Paesi sviluppati. […] Abbiamo

visto come il tema dei cambiamenti climatici sia strettamente legato a quelli dell’uguaglianza sociale e

dello sviluppo economico. Abbiamo parlato di economia, di salute e di equilibri sociali usando metriche

oggettive, basandoci sui risultati della ricerca scientifica, sia per quanto riguarda l’analisi delle cause,

sia per gli scenari futuri e le vie d’uscita. Abbiamo parlato di benessere, di opportunità, di convenienza.

[…] Servono una nuova strategia ed un nuovo sforzo economico nella ricerca – simile a quello fatto

anni fa per la ricerca spaziale – per individuare quelle tecnologie che, da un lato, ci possano permettere

di produrre energia a basso costo e senza impatti sul clima e sull’ambiente, dall’altro migliorino la

nostra capacità di conservare l’energia prodotta ed, infine, ci aiutino a rimuovere dall’atmosfera i gas

serra che abbiamo immesso in questi ultimi decenni. […] La strada da percorrere non dipende solo dalle

istituzioni: ogni individuo, ogni impresa, ogni comunità può decidere di intraprendere fin da oggi scelte

coerenti nei consumi, nelle modalità di spostamento, nelle risorse utilizzate, nell’organizzazione della

produzione, nei servizi, nella tipologia delle abitazioni, ecc.»

Carlo CARRARO, Alessandra MAZZAI, Il clima che cambia, Il Mulino, Bologna, 2015

«La Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza

e la Cultura riunitasi a Parigi dal 21 ottobre al 12 novembre 1997 nella sua 29a sessione. […]

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Constatando che la sorte delle future generazioni dipende in gran parte dalle decisioni e misure

prese oggi e che i problemi attuali, tra i quali la povertà, l’insufficiente attrezzamento materiale

e tecnologico, la disoccupazione, l’esclusione, la discriminazione e le minacce all’ambiente

devono essere risolti nell’interesse delle generazioni presenti e future. […] Proclama

solennemente in questo dodicesimo giorno di novembre 1997 la presente Dichiarazione sulle

responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future. […] Articolo 5. Protezione

dell’ambiente 1. Affinché le generazioni future possano beneficiare della ricchezza offerta dagli

ecosistemi della Terra, le generazioni presenti dovrebbero agire per uno sviluppo durevole e

preservare le condizioni della vita e in particolare la qualità e l’integrità dell’ambiente.» Dichiarazione sulle responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future adottata dalla

Conferenza generale dell’Unesco, in Codice di diritto internazionale dell’ambiente e dei diritti umani a

cura di M. Déjeant-Pons, M. Pallemaerts, S. Fioravanti

Sapere 2000, Roma, 2003

TIPOLOGIA C -TEMA DI ARGOMENTO STORICO

La rotta di Caporetto nel Diario di guerra di Carlo Emilio Gadda: (Diario di guerra per l’anno

1917, in Carlo Emilio Gadda, Giornale di guerra e di prigionia, Garzanti, 2002).

«Kosĕc, sopra Drezenca. -Drezenca, 18 ottobre 1917. Ore 19.

Stamane m'adoperai, sotto la pioggia, per far funzionare il servizio: ottenni il caffè alla

Compagnia, dal Comando di Tappa: diedi disposizioni d'ogni genere. Tutto ciò a Caporetto. -

Lasciai Caporetto con le salmerie della Compagnia, per arrivar presto a Drezenca e far

preparare il rancio. -A Drezenca (1) ci siamo accantonati in baraccamenti aperti ai quattro

venti. –

Carlo E. Gadda

Lasciammo la linea dopo averla vigilata e mantenuta il 25 ottobre 1917 dopo le tre, essendo

venuto l'ordine di ritirata. Portammo con noi tutte le quattro mitragliatrici, dal Krašjj (Krasii)

all'Isonzo (tra Ternova e Caporetto), a prezzo di estrema fatica. All'Isonzo, mentre invano

cercavamo di passarlo, fummo fatti prigionieri. -La fila di soldati sulla strada d'oltre Isonzo: li

credo rinforzi italiani. Sono tedeschi!

Gli orrori spirituali della giornata (artiglierie abbandonate, mitragliatrici fracassate, ecc.). Io

guastai le mie due armi. -A sera la marcia faticosissima fino a Tolmino ed oltre, per luoghi

ignoti.

26 ottobre: marcia notturna e diurna per luoghi ignoti. I maltrattamenti: nessun cibo ci è dato.

Cola si sperde. Sassella solo rimane con me. La tragica fine.»

Il candidato rifletta sul significato di questo evento e sulle implicazioni sul piano militare,

politico e

sociale in Italia a seguito di questa drammatica fase del primo conflitto mondiale.

(1) O meglio a Kosĕc

TIPOLOGIA D -TEMA DI ORDINE GENERALE

Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi

macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a

lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto

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ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di

competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle

prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di

coevoluzione sempre più intricati». Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi

studi e delle sue esperienze di vita.

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Griglie prima prova

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Griglie prima prova

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Griglie prima prova

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Griglia seconda prova: ESTIMO

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Terza prova: 1° simulazione del 10/04/2018

MATERIA: TOPOGRAFIA

Quesito n. 1 Si deve determinare la capienza di un piccolo invaso di acqua il cui contorno è delimitato ha un contorno esagonale irregolare ma le cui falde triangolari convergono tutte in un punto, il fondo del lago. Descrivere cosa occorre fare per poter calcolare il volume d’acqua se la profondità massima prevista sarà di tre metri

Quesito n. 2 Si deve dividere un appezzamento di terreno di forma triangolare, di superficie S, in tre parti proporzionali ai numeri 3 - 5 - 7, con dividenti parallele ad un lato del triangolo. Dopo averne ricavato le quote, indicare come si individuano le due nuove dividenti interne

Quesito n. 3 Descrivere i principali elementi di una sezione stradale tipo a mezzacosta

MATERIA: MATEMATICA

1°Q : Indica , servendoti anche di alcuni esempi grafici, la relazione che sussiste tra :

Continuità, Derivabilità ed Integrabilità di una funzione.

2° Q : Illustra i metodo dell’integrazione per PARTI con relativa dimostrazione

3° Q: Risolvi il seguente integrale : ∫ xe (1-2x) dx

MATERIA: PROGETTAZIONE-COSTRUZIONE-IMPIANTI

Quesito n. 1 Classificazione degli impianti di riscaldamento.

Quesito n. 2 Che cos’è il Piano Regolatore Generale? Quali sono i suoi contenuti?

Quesito n. 3 Che cosa si intende per rapporto di copertura ?

MATERIA: INGLESE

MOCK TEST

The building must be thought of as a part of the eco system in which it is to be

built. Design decisions must take into account the characteristics and needs of each

component of this ecosystem and must not compromise the delicate balance of soil

,air, water, vegetation, and animal life. One important factor that must be taken into

consideration is the climate of the region. This factor has implications for site

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orientation, passive solar heating, building insulation, glazing, lighting, heating

systems, and indoor air quality.

The existing vegetation and landscape, as well as the wildlife that inhabits it,

must also be taken into account when designing the facility.

Decisions about the size and plan of the building, the provision and location of

the parking lot, and placement and composition of access roads should strive to

minimize any further clearing of the surrounding vegetation. The emission of harmful

substances into the environment both during and after

construction, will also have deleterious effects on the landscape and wildlife, and must

be considered

during all phases of the project. An important goal when constructing a new building

should be maximum

thermal performance.

Conservation of energy is one of the most important aspects to consider in

developing sustainable architecture. Regardless of building type, most energy that is

wasted can be attributed to poor design decisions regarding such factors as

orientation, insulation, and glazing.

Designing correctly can save on both energy consumption and cost, and it can

reduce air pollution

by limiting the infiltration of outdoor pollutants into the building’s air supply.

(Taken from New Working on-site Hoepli ed.) Read the text and answer the following questions

Why is climate an important factor when constructing a new building?

Why is thermal performance an important goal when constructing a new house?

What are the factors which cause energy waste?

E’ consentito l’uso del dizionario bilingue / monolingue

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Terza prova: 2° simulazione del 08/05/2018

MATERIA: TOPOGRAFIA

Quesito 1 Descrivere le modalità operative per individuare la posizione delle dividenti uscenti dal punto medio di un lato di una particella a forma triangolare. Tali dividenti suddivideranno la proprietà in tre parti proporzionali ai numeri 3, 5 e 7. Indicare quali dati e misure sono necessarie per il rilievo dello stato attuale e il posizionamento dei nuovi confini.

Quesito 2 Come rettificare con una unica livelletta di compenso una tratto di strada che supera un dislivello complessivo di 20 m. Tale rettifica prevede che nel punto di partenza la quota rissa sia pari a zero metri.

Quesito 3 Come determinare il volume di terreno che dovrà essere asportato per livellare orizzontalmente una rata di terreno a forma quadrilatera sulla quota più bassa dei suoi vertici.

MATERIA: MATEMATICA

1°Q: Indica , servendoti anche delle opportune definizioni, i passi necessari per lo studio

completo di una funzione.

2° Q: Illustra il metodo dell’integrazione di funzioni fratte in tutti i casi trattati .

3° Q: Risolvi il seguente integrale : ∫ dx/2x +3

MATERIA: PROGETTAZIONE-COSTRUZIONE-IMPIANTI

Quesito n. 1 Quali sono le caratteristiche principali delle chiese romaniche?

Quesito n. 2 I criteri generali di progettazione strutturale in zona sismica.

Quesito n. 3 Componenti principali di un impianto di riscaldamento.

MATERIA: INGLESE

The Sears Tower

In the late 1960s, Sears Roebuck and Company, then the world’s largest retailer with $ 8.9 billion in sales, decided to concentrate its administrative operations in downtown Chicago. The company needed a building to accommodate its 13,000 employees in their major departments.

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The first designs were for a rectangular structure exclusively for Sears, but the architects and real estate advisors insisted on a taller tower with upper floors for tenants. The building stretched to 110 floors, and in July 1970, Sears announced its plans for the world’s tallest building. At 1,454 feet, it surpassed the World Trade Center by 100 feet and was, according to Sears “as tall as the FAA (Federal Aviation Administration) will let us go”. For more than twenty years after its completion in 1974, Sears Tower remained the tallest skyscraper, and it is still the largest.

The Sears Tower is an example of the revolutionary bundled-tube structural design. Tube buildings gain most of their structural support from a rigid network of beams and columns in their outer walls. The rigid outer walls act like the walls of a hollow tube. The Sears Tower is actually a bundle of nine tubes, and is considered one of the most efficient structures designed to withstand wind. This is a great design for a skyscraper in Chicago, the “Windy City”, where the average wind speed is 16 miles per hour. As the building climbs upward, the tubes begin to drop off, reducing the wind forces on the building. The Tower’s heavy weight – more than 440 million pounds – is also supported by 114 piles sunk deep into the earth so that they stand firmly on solid bedrock.

In 1974, the Sears Tower was the world’s tallest building, at 1,454 feet. It held this title for 22 years until 1998, when the decorative spires on the Petronas Towers in Malaysia surpassed the Sears Tower by 33 feet. Today, the Sears Tower still boasts the tallest occupiable floor and the tallest skyscraper roof in the world. The Tower has a separate tourist entrance, the Skydeck Pavilion, added in 1985. The Sears attracts about 1.5 million tourists each year. On a clear day it is possible to see four states from the top. Read the text and then answer the questions below:

1. Why was the Sears Tower built?

2. What is this building like? Describe its structure and technical features.

3. Why do many tourists visit it every year?

E’ consentito l’uso del dizionario bilingue

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Griglia terza prova

OBIETTIVI LIVELLI PUNT. INDICATORI dei livelli in relazione agli obiettivi

(A)

COMPRENSIONE, CONOSCENZA, PERTINENZA

Ottimo 7.5 Conosce gli argomenti in modo completo ed approfondito

Buono 6.5 Conosce gli argomenti in modo completo ed articolato

Discreto 5.5 Conosce gli argomenti proposti in modo abbastanza articolato e pertinente

Sufficiente 5 Conosce gli argomenti proposti in modo essenziale

Quasi sufficiente 4.5 Conosce gli argomenti proposti in modo quasi essenziale

Insufficiente 3.5 Conosce gli argomenti proposti in modo parziale e/o non pertinente

Gravemente insufficiente 2.5 Conosce gli argomenti in modo molto carente/ non coglie il senso del testo

Nullo 1 Non conosce l’argomento/ non svolto

(B)

COMPETENZE ESPOSITIVE E /0

APPLICATIVE

Ottimo 4,5 Dispone di ricchezza e proprietà dei mezzi espressivi; applica principi disciplinari con efficacia ed originalità

Buono 4 Si esprime con lessico appropriato e corretto; applica principi disciplinari con efficacia

Discreto 3,5 Si esprime con lessico appropriato; applica principi disciplinari in modo chiaro

Sufficiente 3 Espone con semplicità, sufficiente proprietà e correttezza; applica i principi disciplinari in modo corretto

Quasi sufficiente 2,5 Espone con semplicità e quasi sufficiente proprietà e correttezza; applica i principi disciplinari in modo quasi corretto

Insufficiente 2 Utilizza un lessico povero e/o improprio; applica i principi disciplinari in modo non adeguato

Gravemente insufficiente 1.5 La comunicazione è incomprensibile; applica i principi disciplinari in modo carente

Nullo 1 La comunicazione è incomprensibile; non applica i principi disciplinari/ non svolto

(C)

CAPACITA’ DI ANALISI , SINTESI, RIELABORAZIONE

ED ARGOMENTAZIONE

Ottimo 3 Sviluppa sintesi organiche e personalizzate

Buono 2.75 Analizza, rielabora in modo autonomo e con apprezzabili integrazioni

Discreto 2.5 Individua gli elementi chiave, rielabora in modo abbastanza autonomo

Sufficiente 2 Individua semplici relazioni; rielabora ed organizza in modo lineare

Quasi sufficiente 1.75 Individua qualche elemento essenziale; organizza e rielabora in modo non molto omogeneo

Insufficiente 1.5 Individua solo parzialmente i concetti chiave degli argomenti proposti ed organizza in modo confuso i contenuti

Gravemente insufficiente 1.25 Non individua i concetti chiave

Nullo 1 Rielaborazione assente/ non svolto

OBIETTIVI Topografia Prog.ne- Imp.ti Matematica

Q1 Q2 Q3 Q1 Q2 Q3 Q1 Q2 Q3

A (punti 1-7,5)

B (punti 1-4,5)

C (punti 1-3)

Totale Quesito

Totale Materia

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Griglia terza prova

Lingua Straniera

Comprensione e interpretazione punti punti

Esaurienti 4

Buone 3

Essenziali 2

Limitate 1

Correttezza punti punti

Senza errori 7

Errori poco rilevanti 6

Qualche errore formale 5

Testo impreciso 4

Testo non rielaborato

Errori rilevanti, esposizione non sempre comprensibile 3

Errori diffusi, periodi confusi 2

Errori numerosi e gravi 1

Rielaborazione punti punti

Ben articolata 4

Articolata in modo adeguato 3

Sufficientemente articolata 2

Non sufficientemente articolata 1

Totale ……./15

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Griglia di Valutazione : Colloquio

Candidato/a ___________________________________

Indicatori Livelli di prestazione Misurazione Punti Max

Punti assegnati

Carattere argomento proposto

Originale 3 3 (10%)

Lineare 2

Semplice - banale 1

Competenze linguistiche

Esposizione fluida, chiara, corretta; lessico ricco e appropriato

8

8 (26.7%)

Esposizione fluida, chiara; lessico corretto 7

Esposizione semplice; lessico adeguato 6

Esposizione semplice lessico elementare 5

Esposizione difficoltosa lessico elementare 4

Esposizione difficoltosa lessico povero e non appropriato

3

Esposizione scorretta e confusa 2

Esposizione gravemente scorretta e confusa. - Inesistente

1

Conoscenze e competenze

generali e specifiche

Quadro conoscitivo completo; comprensione approfondita; applicazione pertinente

10

10 (33.3%)

Quadro conoscitivo esauriente con alcuni approfondimenti; comprensione e applicazione buone

9

Quadro conoscitivo esauriente; comprensione e applicazione discrete

8

Conoscenze essenziali e pertinenti; comprensione e applicazione sufficienti

7

Conoscenze essenziali; comprensione e applicazione non del tutto sufficienti

6

Conoscenze superficiali; comprensione e applicazione non sufficienti

5

Conoscenze superficiali; comprensione e applicazione limitate

4

Conoscenze superficiali; comprensione e applicazione molto limitate

3

Conoscenze superficiali e frammentarie; comprensione e applicazione carenti

2

Conoscenze superficiali e incoerenti; comprensione e applicazione gravemente carenti. - Nulle

1

Capacità elaborative, logiche,

critiche e creative

Sviluppo consequenziale delle argomentazioni, collegamenti efficaci e significativi

6

6 (20%)

Sviluppo coerente del discorso, collegamenti adeguati

5

Tenuta complessiva dello sviluppo logico del discorso, individuazione guidata dei collegamenti

4

Articolazione del discorso generalmente coerente e individuazione guidata dei collegamenti

3

Articolazione del discorso non sempre coerente e spesso confusa, mancanza di collegamenti

2

Discorso confuso e gravemente incoerente. – Capacità non rilevabili

1

Capacità di autocorrezione

Comprende e corregge autonomamente gli errori compiuti e argomenta in modo puntuale e approfondito le possibili soluzioni

3

3 (10%)

Comprende e corregge gli errori compiuti seguendo alcune indicazioni e argomenta adeguatamente

2

Comprende e corregge gli errori solo se guidato 1

TOTALE /30

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Il presente documento è stato redatto collegialmente e approvato dal Consiglio di Classe.

Perugia, 15 maggio 2018

IL CONSIGLIO DI CLASSE

COGNOME E NOME FIRMA

SPOGLI CINZIA

CIRIBILLI ORNELLA

SANTINI SILVANA

MERLINO MAURIZIO

BOCCHINI ROBERTO

SEVERINI LAURA

IERVOLINO BIAGIO

BARBANERA GIACOMO

PRANTERA NATALINO

TOMARELLI ANTONIO

PUCCIARINI MARCO