SI FA PRESTO A DIRE POLLO!!! A cura di Gretel Frangipane – Chions 23 luglio 2013 1.

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SI FA PRESTO A DIRE POLLO!!!

A cura di Gretel Frangipane – Chions 23 luglio 2013 1

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Se proprio non possiamo fare a meno di mangiare carne di pollo ………..sappiamo cosa c’è dietro?

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Modalità di allevamento polli

1. Silvo-pastorale o Autoproduzione domestica

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Modalità di allevamento polli

2. Allevamento intensivo: tecnologie di produzione sostanzialmente intensive ormai standardizzate sia con riferimento all’alimentazione e manodopera sia alle strutture di allevamento e condizioni ambientali.

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Modalità di allevamento polli3. Allevamento estensivo: anche i polli d'allevamento estensivo al coperto crescono al chiuso, ma beneficiano di «maggiore» spazio per muoversi rispetto a quelli allevati con sistemi convenzionali. Crescono più lentamente, impiegando almeno otto settimane per raggiungere il peso di mercato.

I polli da carne allevati all'aperto provengono da sistemi che permettono agli uccelli di uscire all'esterno.

I polli da carne allevati con il metodo «rurale all'aperto» sono allevati in piccoli branchi. Crescono più lentamente, impiegando oltre undici settimane per raggiungere il peso di mercato.

I polli da macello allevati con il sistema «rurale in libertà» sono allevati allo stesso modo dei broiler del metodo «rurale all'aperto», ma hanno accesso a spazi aperti privi di recinzioni.

I polli "organici" sono tenuti con un sistema simile a quello rurale all'aperto, ma in più vengono nutriti con mangimi coltivati biologicamente. I mercati sono ristretti o geograficamente più ampi ma con volumi di vendita limitati o di nicchia.

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ECCO COME CRESCE (E CAMBIA) IL CONSUMO DI CARNE NEL MONDOIlsole24ore -Ed. 20 marzo 2013http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-03-20/ecco-come-cresce-cambia-151800.shtml?uuid=AbnUQvfH

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Negli anni ‘50 il consumo di carne in Italia era di 18 Kg pro-capite, oggi è di circa 100 Kg.http://www.slideshare.net/AplifeComunicazioni/gli-allevamenti-intensivi

DAL MODELLO DI CONSUMO AL MODELLO DI ALLEVAMENTO

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Negli altri paesi Europei l’evoluzione è stata molto simile.

Un cambiamento così drastico nelle abitudini alimentari di fatto ha portato al progressivo aumento della richiesta di alimenti di origine animale e ha indirizzato la selezione verso quelle razze maggiormente produttrici di carne, latte, uova.

In aggiunta a questo, le regole di mercato hanno portato alla messa a punto di tecniche e metodi di allevamento che massimizzano la produzione minimizzando i costi di gestione diretta.http://www.slideshare.net/AplifeComunicazioni/gli-allevamenti-intensivi

DAL MODELLO DI CONSUMO AL MODELLO DI ALLEVAMENTO

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La zootecnia intensiva (sia di polli, o bovini od ovini etc) organizza l’allevamento di un numero elevato o elevatissimo di animali in uno spazio ridotto. altissime densità

C’è chi sostiene che la quantità di carne che attualmente viene consumata nei paesi industrializzati NON POTREBBE ESSERE PRODOTTA CON METODI TRADIZIONALI, ovvero attraverso l’allevamento estensivo.

Italia: i circa 100 Kg/anno di carne pro-capite richiederebbero un’estensione di territorio, per la coltivazione dei cereali come nutrimento delle specie allevate, pari a 73 milioni di ettari solo per la produzione italiana, cioè il doppio della superficie totale dell’Italia.http://www.slideshare.net/AplifeComunicazioni/gli-allevamenti-intensivi

DAL MODELLO DI CONSUMO AL MODELLO DI ALLEVAMENTO

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A partire dagli anni ‘50 in Europa ha cominciato quindi a crescere la ZOOTECNICA INTENSIVA che ha letteralmente rovesciato il rapporto animale/territorio, allontanando la percezione del legame e dell’interdipendenza dell’uomo con il resto dell’ambiente.http://www.slideshare.net/AplifeComunicazioni/gli-allevamenti-intensivi

Più l'allevamento è intensivo meno addetti richiede: per i polli industriali, ad esempio, è sufficiente circa un addetto ogni 100.000 animali. http://www.saicosamangi.info/economia/lavoro-allevamenti.html

DAL MODELLO DI CONSUMO AL MODELLO DI ALLEVAMENTO

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http://dati-censimentoagricoltura.istat.it/#

Consistenza degli allevamenti in Italia

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Anno 2010 : 435.000.000 di polli prodotti in Italia

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Allevamento convenzionale di polli da carne I polli da carne sono generalmente ibridi commerciali allevati in modo convenzionale (oltre il 90%) a terra, in capannoni con una densità di 30-35 kg per m2, mantenendo i sessi separati. In tutte le tipologie di allevamento intensivo vengono impiegate per lo più razze ibride a rapido accrescimento (COBB e ROSS i cui brevetti sono in mano alla The Cobb Breeding Company LTD), più note con il termine di broilers, nate nei segreti laboratori di genetica applicata, selezionate esclusivamente per l'ingrassaggio.

Il risultato di queste selezioni è una vera macchina biologica ad elevatissimo "indice di conversione": un broiler mangia un chilo e mezzo di mangime e ne "produce" uno di carne.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pollicolturahttp://www.broussais.it/sezione-26-sottosezione-124-id-148-polli-d-allevamento.htm

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Le problematiche, legate sostanzialmente alla debolezza del sistema osteo-scheletrico e alle lesioni al petto, sono riconducibili alle peculiarità di questo allevamento: - incrementi ponderali sostenuti e precocissima età macellazione;- densità di animali molto elevate; - alimentazione (diete ad alto contenuto di sale e grassi);- gestione e qualità delle lettiere (condizioni di umidità); - condizioni di ventilazione.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pollicoltura

http://www.broussais.it/sezione-26-sottosezione-124-id-148-polli-d-allevamento.htm

Questo tipo di pollo è stato selezionato per «vivere» la sua breve esistenza all’interno di un allevamento intensivo. Non riuscirebbe a sopravvivere in condizioni naturali.

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Rispetto ai circa 3 mesi richiesti in passato per raggiungere la maturità di macellazione di un pollo, oggi gli ibridi raggiungono lo stesso peso in un mese.

Per avere queste rese così elevate e cicli biologici così accelerati servono allevamenti e mangimi adatti.

I broiler, che rappresentano il 99% dei milioni di polli e tacchini che mangiamo ogni anno, mangiano esclusivamente mangimi industriali, prodotti in larghissima misura da due o tre aziende. Le formule di questi mangimi sono top secret;Il mais e la soia, che sono i componenti principali (fino al 60/70%), sono in grandissima parte di importazione e di produzione transgenetica, perché costano meno.Contrariamente alle normative per i bovini, i mangimi per pollame e tacchini possono contenere farine di carne e di pesce, pannelli di olio esausto, grassi di origine animale

http://it.wikipedia.org/wiki/Pollicoltura

http://www.broussais.it/sezione-26-sottosezione-124-id-148-polli-d-allevamento.htm

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Gli allevamenti alternativi, meno diffusi, sono basati sulle caratteristiche genetiche del pollo impiegato e non sulle modalità di allevamento. Essi sono:Controsessi - maschi da razze leggereColorati - razze miste con peso inferiore a 1 kgGalletti - razze convenzionali macellate a 3 settimane di età (800 g circa)Label - marchio francese di qualità certificataCapponi - polli castrati a 6-7 settimane di età cosicché a maturità raggiungono un peso maggiore rispetto ai capi non castratiPollanca - galline destinate all'ingrasso prima che abbiano deposto le uova, vengono generalmente castrate mediante l'asportazione dell'ovaia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pollicoltura

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Nell'allevamento intensivo convenzionale i pulcini di un giorno vengono sessati osservando la lunghezza delle penne remiganti primarie dell'ala rispetto alle piume. Nelle femmine le prime sono più lunghe delle seconde, mentre nei maschi sono lunghe uguali.

I pulcini divisi per sesso vengono quindi accasati in capannoni a ventilazione forzata e illuminazione controllata. Devono essere mantenute condizioni di temperatura, umidità e illuminazione controllate in tutte le fasi di crescita. La luce naturale, se presente, viene incrementata con luce artificiale per aumentare il fotoperiodo giornaliero e favorire la rapidità di sviluppo.

I maschi crescono più rapidamente e raggiungono pesi maggiori rispetto alle femmine. La macellazione avviene al raggiungimento del peso desiderato così da avere:

http://it.wikipedia.org/wiki/Pollicoltura

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pollo leggero = femmine di 35-40 giorni e di 1,6-1,8 kg di peso commercialepollo medio = maschi o femmine di circa 50 giorni e di 2,5 kg di peso commercialepollo pesante = maschi di circa 60 giorni e di 3,5 kg di peso commerciale

http://it.wikipedia.org/wiki/Pollicoltura

2.000

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240.000 capi all’anno significano:

circa 24.000 polli leggeri ogni 40 giorni

circa 32.800 polli medi ogni 50 giorni

circa 40.000 polli pesanti ogni 60 giorni

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Le densità dell’allevamento varia a seconda della tipologia da 11 a 18 capi per mq, pari a 30-35 kg per mq: valori inferiori riguardando animali pesanti e quelli elevati animali leggeri.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pollicoltura

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http://www.ispesl.it/profili_di_rischio/allevamento_avicolo/

DESCRIZIONE DEL CICLO LAVORATIVO RELATIVO ALL’ALLEVAMENTO POLLI AI FINI DELLA PRODUZIONE DI CARNE AD USO ALIMENTARE

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http://www.ispesl.it/profili_di_rischio/allevamento_avicolo/

La produzione del pollo da carne, o broiler, viene ottenuta mediante allevamento degli stessi in appositi siti, normalmente isolati dai centri abitati, per ragioni di impatto ambientale, ma anche di protezione delle specie allevate, da affezioni derivanti da elementi nocivi esterni, potenziali veicolatori di patogeni per gli animali allevati, in specie influenze e/o malattie infettive di carattere epidemico.

Il confine dell’allevamento è sempre perciò rigidamente stabilito e controllato, a mezzo di recinzioni e percorsi presidiati e anteposti rispetto all’ingresso ai fabbricati in cui ha luogo l’attività di allevamento. Fra le misure igienico sanitarie imposte assume rilievo la disinfezione dei mezzitramite apparecchiature automatiche a spruzzo, che può interessare anche l’operatore in termini di doccia personale, e l’abbigliamento obbligatorio per gli stessi operatori e/o visitatori

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I pulcini in arrivo dagli incubatoi vengono introdotti nei capannoni dove avviene l’allevamento, nei quali è stata preparata la lettiera. Sulla lettiera viene deposta una guida in speciale materiale decomponibile, cosparsa di mangime, quale aspetto necessario per l’accasamento dei pulcini dei broilers, che a differenza di quelli di tacchino, non necessitano della fase di svezzamento

http://www.ispesl.it/profili_di_rischio/allevamento_avicolo/2-1B.pdf

Gli animali sono fin da subito divisi per sesso, di visione che permane durante le fasi successive.

Questa fase è di durata molto breve e richiede 2 - 3 operatori per due ore circa

operazione di scarico dei pulcini di broilers all’interno delle aree organizzate:

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cicli di ingrasso sono organizzati seguendo il sistema del “tutto pieno e tutto vuoto”. In altre parole, i capannoni ospitano un gruppo omogeneo di animali (tutto pieno) e dopo la vendita rimangono vuoti (tutto vuoto) prima dell’arrivo di un’altra partita.

In pratica, i tempi di movimentazione degli animali sono molto rapidi e variano da 1 a 3 gg in funzione della dimensione dell’allevamento.

http://www.ispesl.it/profili_di_rischio/allevamento_avicolo/

Fase di ingrasso

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Le attrezzature impiegate nella fase di ingrasso (da considerare quale fase di allevamento vera e propria) sono sostanzialmente costituite da:

-1) sistema di distribuzione del mangime;

-2) sistema di distribuzione dell’acqua di abbeveraggio;

-3) tecnologie per il riscaldamento dei box;

-4) tecnologie per il raffrescamento/ventilazione dei box;

Fase di ingrasso

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L’impianto tecnologico per la distribuzione del mangimeè un sistema automatizzato complesso, in quanto costituito da più elementi, quali:

1) Il SILOS

2)I meccanismi di estrazione e distribuzione automatica in vasche di contenimento intermedio

3) Le mangiatoie11/04/23 26

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L’impianto tecnologico per la distribuzione dell’acqua di abbeveraggio anch’esso è un sistema automatizzato complesso, in quanto costituito da più elementi, quali:

1) Il bacino di contenimento o la rete idrica acqua potabile esterna

2) Le condutture di distribuzione idrica interne

3) Gli abbeveratoi

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Le tecnologie per il riscaldamento dei box

Le tecnologie per il raffrescamento/ventilazione dei box (areazione naturale o forzata)

Caratteristica comune e visibile dell’impianto sono i grossi ventilatori elicoidali installati sia nella parti perimetrali che, a seconda dei casi, in parte interne dei box di allevamento

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Trascorso il tempo necessario per l’ingrasso, gli animali vengono caricati sul mezzo di trasporto e inviati alla macellazione

Tale attività richiede la presenza di almeno circa 8 persone per il n° di ore necessarie in funzione del quantitativo di animali da caricare

Fase di carico

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Esaurito il caricamento i box di allevamento devono essere preparati per un nuovo ciclo di ingrasso

La prima operazione, sempre necessaria, è quella della rimozione della pollina, ovvero della lettiera mista agli escrementi che gli animali hanno prodotto durante la loro permanenza nei box.Con riferimento ad un impianto di media entità, vengono impiegate 2 persone per un tempo massimo di 2 giorni. Tale attività viene normalmente appaltata a ditte esterne, che si occupano della rimozione della stessa facendo uso di appositi macchinari (normalmente bob-cat) caricandola poi su mezzi di trasporto facendo uso di pala meccanica, ai fini del suo convogliamento in appositi siti per l’impiego a scopo agricolo.

Fase di rimozione pollina

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Successivamente alla rimozione della pollina, viene realizzato il lavaggio dell’ambiente di allevamento tramite irrorazione di acqua, che può avvenire o tramite impiego di motopompa, con una pressione di esercizio pari a circa 70 bar, oppure tramite idropulitrice, con una pressione di esercizio che raggiunge i 120 – 150 bar. Subiscono attenta opera di lavaggio, oltre che superfici dei muri e pavimento, tutte le strutture e attrezzature interne dei box

Questa prestazione lavorativa richiede la presenzadi 1 o 2 persone per qualche ora nell’arco di una giornata lavorativa

Fase di lavaggio

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Al lavaggio segue la disinfezione, realizzata con la medesima tecnica impiegata per il lavaggio, diluendo in acqua specifici prodotti disinfettanti.

Tale attività, come quella precedente, viene espletata con l’ausilio di 1 o 2persone per qualche ora nell’arco di una giornata lavorativa

Fase di disinfezione

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Alla disinfezione segue l’allestimento tecnico-funzionale dell’ambiente di allevamento :1)predisposizione delle lettiera mediante la stesura di paglia trinciata o pula di riso2)allestimento delle attrezzature (es: abbassamento dei telai delle mangiatoie e degli abbeveratoi, e relativo riempimento) 3)acclimatazione ai fini del nuovo accasamento

Questa fase richiede complessivamente l’apporto di 6/7 persone per 8 giorni circa, tenuto conto del fatto che la stesura della lettiera, attività normalmente appaltata, avviene ad opera di personale con impiego di mezzi meccanici (di norma bob-cat)

Fase di nuovo allestimento

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LA FILIERA AVICOLA

L’allevamento integrato è assoggettato alla filiera industriale della produzione di carne, le cui principali fasi sono: produzione della gallina ovaiola, incubatoi delle uova, produzione dei pulcini, mangifici, macelli, industria di lavorazione, logistica, commercializzazione nella rete della grande distribuzione organizzata.

In Italia la filiera avicola è controllata da un numero limitato di imprese: nel nostro paese due aziende controllano oltre il 70% del mercato.Una è l'AIA del gruppo Veronesi e l'altra è del gruppo Amadori che si occupano direttamente della produzione dei mangimi, della macellazione e lavorazione delle carni, mentre l’allevamento viene svolto da agricoltori i cui rapporti sono per lo più regolati dai contratti di soccida.

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GLI IMPATTI DELL’ALLEVAMENTO INDUSTRIALE

• L’ambiente (biodiversità, consumo di acqua, deiezioni animali, trasporto)

• L’economia (squilibrio tra costi e ricavi, sottrazione di suolo e di energia)

• Il benessere degli animali (ambiente di vita, alimentazione, uso di farmaci)

• La salute degli esseri umani (qualità del cibo, depauperamento delle risorse)

• La giustizia sociale e la distribuzione delle risorse (cibo per animali e non per l’uomo)

• La salute dei lavoratori impiegati negli allevamenti (esposizione a patogeni)http://www.slideshare.net/AplifeComunicazioni/gli-allevamenti-intensivi

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Credo che la questione degli allevamenti industriali sia un problema del quale tutti noi dovremmo preoccuparci. Un allevamento industriale produce cibo che a una prima occhiata sembra economico, ma quando inizi a considerare gli svantaggi per la salute pubblica, l’impatto sulla salute associato agli allevamenti industriali, l’impatto ambientale del vasto sfruttamento del grano associato con lo spreco delle risorse vitali di cibo che arriva dagli allevamenti industriali e la produzione di rifiuti organici, per non menzionare l’immensa, inimmaginabile entità della crudeltà, allora ti rendi conto che il costo di quel pezzo di carne, apparentemente economico, è in realtà altissimo.http://www.byoblu.com/post/2011/01/09/inferno-animale.aspx

RIFLESSIONI FINALI

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http://www.saicosamangi.info/

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-bc4a32b1-da0b-4afb-a3a2-57e0e7b7a6c2.html (CARNE: 17/05/2009)

ALTRI RIFERIMENTI PER UTILI APPROFONDIMENTI

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Grazie per l’attenzione

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ALTRI RIFERIMENTI PER UTILI APPROFONDIMENTI

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