SEZIONE S8 CONTROLLO FUMO E CALORE · 2018. 4. 19. · ing. Mario Cacciottoli - Comando Prov.le...
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ing. Mario Cacciottoli - Comando Prov.le VV.F. Modena 1 SEZIONE S8 – CONTROLLO FUMO E CALORE S.8.1 Premessa Scopo: individuazione dei presidi antincendio per consentire il controllo, l’evacuazione e lo smaltimento dei prodotti della combustione, in caso d’incendio Attuazione: attraverso la realizzazione di: − aperture di smaltimento di fumo e di calore d’emergenza per allontanare i prodotti della combustione durante le operazioni di estinzione da parte delle squadre di soccorso - sistemi per l’evacuazione di fumo e calore (SEFC) per l’evacuazione controllata dei prodotti della combustione durante tutte le fasi di un incendio I SEFC (impianti) devono essere progettati, realizzati e manutenuti a regola d’arte secondo quanto prescritto da specifiche regolamentazioni, norme di buona tecnica e dalle istruzioni fornite dal fabbricante
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SEZIONE S8 – CONTROLLO FUMO E CALORE
S.8.1 Premessa Scopo: individuazione dei presidi antincendio per consentire il controllo, l’evacuazione e lo smaltimento dei prodotti della combustione, in caso d’incendio Attuazione: attraverso la realizzazione di: − aperture di smaltimento di fumo e di calore d’emergenza per allontanare i prodotti della combustione durante le operazioni di estinzione da parte delle squadre di soccorso - sistemi per l’evacuazione di fumo e calore (SEFC) per l’evacuazione controllata dei prodotti della combustione durante tutte le fasi di un incendio I SEFC (impianti) devono essere progettati, realizzati e manutenuti a regola d’arte secondo quanto prescritto da specifiche regolamentazioni, norme di buona tecnica e dalle istruzioni fornite dal fabbricante
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S.8.1.1 Smaltimento di fumo e di calore in emergenza Aperture coincidenti di solito con quelle già ordinariamente
presenti (finestre, lucernari, porte, ecc.) che non hanno lo scopo di creare un adeguato strato libero dai fumi ma solo di facilitare l’opera dei soccorritori
S.8.1.2 SEFC Creano e mantengono uno strato d’aria privo di fumo e calore
nella parte bassa del locale, mantenendo le vie di esodo libere da fumo, ritardano o prevengono il flash over, limitano i danni alle strutture ed alle cose
Si distinguono in: - SENFC (ad evacuazione Naturale) - SEFFC (ad evacuazione Forzata)
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S.8.2 Livelli di prestazione Si riportano di seguito i livelli di prestazione per la misura antincendio Controllo fumo e calore:
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SEZIONE S8 – CONTROLLO FUMO E CALORE S.8.3 Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione Si riportano di seguito i criteri generalmente accettati per la attribuzione ai compartimenti dell’attività dei singoli livelli di prestazione della presente strategia antincendio:
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S.8.4. Soluzioni Progettuali S.8.4.1 Soluzioni conformi per il livello II Per ogni piano e locale del compartimento deve essere prevista
la possibilità di effettuare lo smaltimento di fumo e calore in emergenza, come da paragrafo S.8.5.
S.8.4.2 Soluzioni conformi per il livello III Deve essere installato un SEFC naturale (SENFC) o forzato
(SEFFC) e soddisfatte le seguenti prescrizioni tecniche aggiuntive:
- Compatibilità di funzionamento con eventuali Sistemi automatici di controllo o estinzione dell’incendio
- In presenza di IRAI devono essere previste funzioni di comunicazione e controllo con lo stato del SEFC
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S.8.4. Soluzioni Progettuali S.8.4.3 Soluzioni alternative per il livello II Sono ammesse soluzioni alternative (es. ventilazione
meccanica) Al fine di dimostrare il raggiungimento del livello di prestazione
il progettista deve impiegare uno dei metodi di cui al paragrafo G.2.6
S.8.4.4 Soluzioni alternative per il livello III Sono ammesse soluzioni alternative Al fine di dimostrare il raggiungimento del livello di prestazione
il progettista deve impiegare uno dei metodi di cui al paragrafo G.2.6
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S.8.5 Smaltimento di fumo e calore d’emergenza S.8.5.1 Caratteristiche Le aperture di smaltimento devono consentire lo smaltimento
verso l’esterno direttamente o tramite condotto da dimensionare, e devono essere protette dall’ostruzione accidentale durante l’esercizio dell’attività
La gestione delle aperture di smaltimento deve essere considerate nel piano di emergenza
S.8.5.2 Realizzazione Le aperture di smaltimento siano tali da smaltire fumo e calore
da tutti gli ambiti del compartimento. I fumi e calori smaltiti non devono interferire con vie di esodo o propagare l’incendio in altri ambienti
Le aperture di smaltimento devono essere realizzate secondo uno dei tipi in tabella seguente:
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S.8.5 Smaltimento di fumo e calore d’emergenza S.8.5.2 Realizzazione - In relazione agli esiti della valutazione del rischio, una porzione della superficie utile delle aperture di smaltimento dovrebbe essere realizzata con una modalità di tipo Sea, Seb, Sec.
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S.8.5 Smaltimento di fumo e calore d’emergenza S.8.5.3 Dimensionamento Le dimensioni minime delle aperture di smaltimento sono riportate nella tabella successiva:
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S.8.5 Smaltimento di fumo e calore d’emergenza S.8.5.4 Verifica della distribuzione uniforme delle aperture di smaltimento Le aperture di smaltimento dovrebbero essere distribuite
uniformemente nella porzione superiore di tutti i locali
L’uniforme distribuzione in pianta può essere verificata imponendo che ciascun locale sia completamente coperto dalle aree d’influenza delle apertura di smaltimento ad esso pertinenti, imponendo nel calcolo un raggio d’influenza «roffset» pari a 20 m. o altrimenti determinato secondo le risultanze dell’analisi del rischio
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S.8.5 Smaltimento di fumo e calore d’emergenza S.8.5.4 Verifica della distribuzione uniforme delle aperture di smaltimento
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S.8.6 Indicazioni complementari Per i SEFC obbligo di progetto a firma di:
- tecnico abilitato se il progetto è stato elaborato secondo
una norma adottata da un ente di normalizzazione nazionale o
europeo
- professionista antincendio se il progetto è stato redatto secondo norme o documenti tecnici adottati da organismi non europei
norme internazionali trasposte a livello nazionale
documenti tecnici adottati da un ente di normazione europea
nel caso di impiego di prodotti o tecnologie di tipo innovativo di
cui al punto G.2.6.
Le norme ed i documenti vanno applicati in ogni loro parte
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S.8.6 Indicazioni complementari
I soggetti responsabili della valutazione del rischio incendio
individuano i parametri per la progettazione
I responsabili dell’attività hanno l’obbligo del mantenimento
delle condizioni assunte alla base della progettazione
I tecnici abilitati (o i professionisti antincendi) redigono la
specifica dell’impianto in fase di progetto
Al termine dell’installazione degli impianti al responsabile
dell’attività va fornito il progetto, la documentazione di fine
lavori prevista dalle norme ed il manuale di uso e
manutenzione
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S.8.7 Segnaletica
Gli impianti devono essere provvisti di segnaletica di sicurezza in
conformità alle norme e alle disposizioni legislative applicabili
S.8.7 Riferimenti Serie norme UNI 9494
NFPA 92
NFPA 92B
CEN TR 12101
