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Tirocinante Paola Guaitoli Sezione 5 anni Scuola dell’infanzia “ G.Pascoli” ANNO SCOLASTICO 2013/14

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Tirocinante Paola Guaitoli

Sezione 5 anni Scuola dell’infanzia “ G.Pascoli”

ANNO SCOLASTICO 2013/14

PREMESSA: “I DIRITTI DELLA CONVENZIONE”

“ La convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata approvata dall’Assemblea delle Nazioni Unite (ONU) nel 1989. Questo documento vede nei bambini e negli adolescenti non solo oggetti di tutela, ma soprattutto dei soggetti di diritto, ponendo una nuova consapevolezza del valore che l’infanzia rappresenta per l’intero pianeta”.

La scuola dell’infanzia è la risposta al diritto all’educazione e alla cura dei bambini.

Sono numerosi i diritti enunciati nella carta i fondamentali e trasversali alle attività svolte nella scuola dell’infanzia sono: DIRITTO AL GIOCO, DIRITTO ALL’ISTRUZIONE,DIRITTO ALL’IDENTITA’, DIRITTO ALLO SVILUPPO PSICO-FISICO ARMONICO, DIRTTO ALLA FAMIGLIA.

La Convenzione è diventata uno dei principi cardine dell’ UNICEF.

PUNTI DI PARTENZA

Nella sezione dei cinque anni al mio arrivo si stava lavorando sul diritto alla famiglia, alla casa e all’identità. Inizialmente emergevano, nelle mie prime conversazioni con i bambini, idee e concetti appresi in maniera confusa.

“COSA SONO I DIRITTI?”

“…il diritto è camminare dritto”. “…il diritto è avere una mamma e un papà.” “…il diritto è avere un nome.” “…il diritto è andare dritto e non scontrarsi.”

INIZIO DEL MIO PROGETTO

Ho ripreso il concetto di diritti attraverso la lettura drammatizzata, a grande gruppo, del libro “L’ISOLA DEGLI SMEMORATI” di Bianca Pitzorno.

Successivamente per favorire la riflessione ho diviso i bambini in piccoli gruppi per la visione del relativo dvd.

Come momento di verifica, di questa prima parte del progetto, i bambini hanno realizzato una rappresentazione grafica di ciò che più li ha colpiti della storia a seguito di una conversazione avvenuta a piccolo gruppo.

“QUALI SONO I DIRITTI?”

“…i bambini hanno il diritto di giocare.”

“…i bambini non devono lavorare.”

“…i bambini devono mangiare le cose dei bambini.”

“…i bambini grandi vanno a scuola, quelli piccoli giocano.”

“…i bambini devono essere curati.”

IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE

Collegandomi al progetto di continuità già in atto nella sezione e alla relativa visita dei bambini nella scuola Primaria, li ho divisi nuovamente in piccoli gruppi, per aiutare la rielaborazione di questa esperienza.

Ho chiesto quali fossero le paure, aspettative, curiosità riguardanti la mattinata trascorsa e il loro prossimo futuro.

“…non avevo paura perché c’era mia sorella in quella scuola.”

“…non avevo paura c’erano le nostre maestre, loro ci proteggono.”

“…non ho paura per l’anno prossimo, farò i compiti.”

“…non ho paura ci sarà mia sorella che mi aiuterà.”

“…all’inizio avevo paura dei bambini più grandi, ma ora non ho più paura farò amicizia con altri.”

“…sono curioso per la nuova scuola.”

“…io ho paura non voglio lasciare le maestre.”

“…io non voglio andare nella scuola nuova perché non ci sono i giochi.”

RIELABORIAMO LE PAURE E COSTRUIAMO LA NOSTRA SCUOLA FANTASTICA

Sempre a piccolo gruppo, per favorire il lavoro di ricerca-azione, i bambini hanno espresso gli elementi che volevano inserire nella loro scuola ideale. Hanno fatto ipotesi su come poterla costruire, hanno scelto i materiali (cartoni, materiali di recupero vari, tempere e cartapesta) ed infine hanno realizzato un piccolo plastico della loro scuola fantastica in modo da rielaborare gli stati d’animo iniziali.

“…voglio lo scivolo e le altalene.”

“…vorrei la piscina.”

“… vorrei tanti animali: cane, gatto.”

“…vorrei la scuola arcobaleno,

tutta colorata.”

“…io vorrei l’orto e il ristorante per mangiare le nostre cose.”

“…io vorrei il mare e la spiaggia.”

“…io vorrei un giardino con gli animali e l’orto.”

“…io vorrei un campo da calcio e da tennis.”

“...io vorrei una casetta sull’albero e l’altalena.”

I prodotti finali sono stati esposti in salone. I bambini della sezione dei grandi hanno giocato insieme ai piccoli e spiegato loro che quella era “ la scuola che vorrei”.

LE COSE NECESSARIE PER VIVERE

Per rendere il progetto più significativo ho proposto la visita di una volontaria dell’UNICEF esperta. Con modalità adeguate, attraverso la lettura di una favola “ROSSO CILIEGIA”, ha ulteriormente evidenziato nei bambini il concetto di Diritto e in particolare di Diritto all’istruzione. Infine ha spiegato loro cos’è l’UNICEF e la sua importanza nel mondo, distribuendo materiale per coinvolgere anche le famiglie. Questo incontro ha rappresentato per me la verifica finale.

Come verifica finale ho dunque chiesto ai bambini, divisi in piccoli gruppi:

CHE COS’E’ UN DIRITTO?

“…le cose che servono ai bambini per vivere.”

“…un gioco è necessario venti no.”

“…il cibo è un diritto, le caramelle no.”

“…le cose che tutti i bambini devono avere.”

CHE COS’E’ L’UNICEF?

“…è una riunione dei grandi per curare i bambini.”

“….sono i grandi che danno i diritti ai bambini.”

“…i grandi di tutto il mondo che danno, con il loro cuore, i diritti alle bambine e ai bambini.”

“…i grandi che proteggono i bambini.”

Infine i bambini hanno rappresentato graficamente le cose necessarie per vivere.

“L’ospedale, la casa, la scuola e la famiglia.”

“Il camion dell’UNICEF che porta gli aiuti ai bambini se stanno male, l’acqua, il cibo, i giochi e la natura.”

“Se c’è un terremoto i grossi elicotteri dell’UNICEF portano cibo, acqua, danno una famiglia ai bambini e costruiscono le scuole.”

“Avere una mamma e un papà, un paese dove vivere, l’UNICEF, una casa, una scuola, un albero per il cibo e l’acqua.