Assistenza infermieristica al paziente operato di T.E.A Carotidea Emerenziana Proserpio A cura di.
Settore Economico - Istituto Tecnico Sacro Cuores.e. · Marco Morelli e da Madre Margherita Ricci...
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ISTITUTO TECNICO
“SACRO CUORE”
Settore Economico
Amministrazione, Finanza e Marketing “Relazioni Internazionali per il Marketing”
(Paritario – D.M. del 28/02/01)
PIANO TRIENNALE
dell’OFFERTA FORMATIVA
2015/16 – 2017/18
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ISTITUTO TECNICO “SACRO CUORE”
Paritario – D.M. del 28/02/01
Via E. Biancoli, 5
48022 LUGO (RA)
(Ingresso alunni Via Emaldi, 78)
Tel. 0545 22068
Fax 0545 902736
PEO: [email protected] PEC: [email protected]
WEB: http://itsacrocuore.scuolaer.it
LUGO
SEDE DELLE SCUOLE Ferrovia MEDIA E SUPERIORE “SACRO CUORE”
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CHE COS’E’ IL PTOF?
La Legge 13 luglio 2015, n.107, dà piena attuazione all'autonomia delle istituzioni
scolastiche, per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della
conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e
degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le
diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono
e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e
professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale
laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di
partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo
studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei
cittadini.
Il comma 14 della Legge 107 sostituisce l'articolo 3 del regolamento di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275:
Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF). Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. L’entrata in vigore
della Legge 107 costituisce un “elemento di forte innovazione e uno stimolo per
l’intero sistema e richiede un rilevante impegno di pianificazione strategica,
nell’ottica della piena attuazione e del pieno esercizio dell’autonomia scolastica.
Nell’ambito di questo processo l’elaborazione e l’approvazione del PTOF sono un
passaggio per il necessario approfondimento e l’indispensabile condivisione di tutta la
Comunità scolastica” (Nota MIUR dell’11 dicembre 2015).
Nel PTOF, infatti, trova corpo la “scuola dell’autonomia” cioè il tentativo, da
parte della istituzione scolastica, di ridefinirsi e progettarsi in modo autonomo,
consapevole e partecipato, per presentarsi all’utenza e al territorio in modo organico.
Esso esprime l’intenzione della scuola di rispondere, in modo diretto, alla domanda
formativa presente nella società con cui interagisce.
La risposta della scuola ai bisogni formativi non vuole essere solo l’offerta di
“istruzione” ma, anche e soprattutto, di percorsi ed esperienze di apprendimento
flessibili che mirano a formare negli studenti conoscenze e abilità necessarie per
trasformare le capacità di ciascun allievo in competenze, attraverso un
apprendimento unitario adatto e motivante che stimoli ad interessi e valori
indispensabili alla formazione della persona e del cittadino.
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LE SCUOLE “SACRO CUORE”
E IL CONTESTO TERRITORIALE SOCIO-ECONOMICO
L’Istituto delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, fondato in Lugo
(RA) nel 1888 da Mons. Marco Morelli e da Madre Margherita Ricci Curbastro, fin
dalle sue origini ha operato nel campo dell’educazione, impegnandosi ad elevare
socialmente e culturalmente le adolescenti e le giovani delle classi meno abbienti
tramite un’istruzione elementare e una formazione professionale. A completamento
delle attività di studio e di lavoro, inoltre, con grande intuito pedagogico, Mons.
Morelli organizzava momenti formativi di catechesi e di teatro per aiutare le alunne
ad esprimere le loro attitudini creative. In questo modo la formazione professionale
trovava nella dimensione del bello e dell’arte la sua integrazione.
Sorsero così nel settembre 1929 l’Istituzione della “Scuola Industriale
Femminile di avviamento” e nel 1935, per la sollecitazione di famiglie ed alunne,
l’Istituto Magistrale. Nel 1939 fu aperta la Scuola Media e nel 1959 la “Scuola
Professionale per Segretarie di Azienda”, trasformata poi nel 1963 in “Istituto
Tecnico per Periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue Estere”. Nel 1983 venne
legalmente riconosciuto il “quinquennio maxi-sperimentale” con due indirizzi: Tecnico
Linguistico e Giuridico Amministrativo.
Nel 1996/97 nacque E.R.I.C.A (Educazione alle Relazioni Interculturali nella
Comunicazione Aziendale), un progetto innovativo ad indirizzo linguistico-aziendale,
che mira a preparare una figura professionale orientata alla comunicazione, con una
buona competenza linguistico-relazionale, capace di svolgere compiti di gestione
amministrativa.
In linea con la Riforma della Scuola Secondaria Superiore (decreto legge 25
giugno 2008, n.112, convertito dalle leggi del 6 agosto 2008, n. 133 e dal D.p.r. 15
marzo 2010), dal 1 settembre 2010 gli Istituti Tecnici che nel previgente
ordinamento avevano adottato la tipologia per Periti Aziendali e Corrispondenti in
Lingue Estere confluiscono negli Istituti Tecnici del Settore Economico indirizzo
Amministrazione, Finanza e Marketing con l’articolazione Relazioni Internazionali
per il Marketing.
L’Istituto Tecnico, attraverso l’introduzione del nuovo indirizzo, ancora oggi
offre una solida formazione ed è particolarmente rivolto alla preparazione dei
giovani e al loro inserimento nella società, sia nell’ambito del lavoro che in quello
universitario.
Le Scuole “Sacro Cuore” di Lugo (RA) si collocano in un contesto socio-
economico che ha visto ridursi sempre di più il peso del settore agricolo mantenendo
lo sviluppo industriale basato su piccole e medie imprese.
Nel corso degli ultimi vent’anni, è avvenuta una crescita del terziario, oggi
prevalente, e si sono diffusi nell’industria i caratteri della globalizzazione economica.
Questo processo è collegato al passaggio da una situazione di emigrazione a quella di
immigrazione, da tutta l’Italia così come dai Paesi extraeuropei.
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La struttura produttiva tipica del territorio è quella delle PMI, con i caratteri
tipici di queste aziende, dal vantaggio della flessibilità e della cura del prodotto alla
mancanza di: economie di scala, risorse per R&S e internazionalizzazione.
Lugo, per la sua consistenza demografica, per la funzione centrale nel
comprensorio e per i servizi che ospita, si afferma oggi come città con forte
tendenza all’innovazione nel terziario avanzato (in particolare nell’ambito
dell’informatica e delle nuove tecnologie). In questo contesto riveste particolare
importanza l’acquisizione di competenze nella tecnologia della comunicazione e nella
comunicazione commerciale relativa alle lingue comunitarie.
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LINEE DI PROGETTAZIONE EDUCATIVA
IL PROGETTO EDUCATIVO
IDENTITA’
Fedeli al Carisma del loro Fondatore, le Ancelle del Sacro Cuore fin dalle origini hanno dato vita, prima in Italia e poi nei Paesi di missione, a scuole che hanno cercato di rispondere alle esigenze formative dei ragazzi e dei giovani e alle richieste culturali di una società in continua e rapida trasformazione.
La promozione della persona resta il fine principale della missione delle Ancelle e dei loro collaboratori laici che conformano il loro metodo educativo alla figura evangelica di Gesù Buon Pastore, realizzando nel tempo l’insegnamento e l’eredità spirituale del Venerabile Mons. Marco Morelli.
La tradizione delle Scuole “Sacro Cuore” si riconosce in uno stile educativo basato su:
1. la centralità dell’alunno, vero protagonista del processo educativo; 2. la scuola pensata come comunità educativa in uno stile collaborativo; 3. il clima di cordialità e semplicità; 4. l’apertura alla trascendenza; 5. il serio funzionamento della scuola.
Le Scuole “Sacro Cuore”, pur essendo dichiaratamente configurate secondo la prospettiva dell’ispirazione cristiana, rivolta alla libertà della persona, si aprono a quanti mostrano di apprezzare e condividere la loro proposta educativa e offrono un servizio di pubblico interesse a garanzia del pluralismo culturale del nostro Paese. Sono accolti anche gli alunni con Bisogni educativi speciali (BES).
FINALITA’
La comunità educativa ha come fine la formazione integrale dell’uomo, perciò mira a sviluppare personalità che si caratterizzano per:
1. la ricerca del senso della propria vita in relazione con l’Altro, inserito in una storia e in una cultura da scoprire e da far evolvere con la propria creatività;
2. l’identità e l’autonomia di giudizio, di scelte, di assunzione di impegni con senso di responsabilità verso se stessi e verso la società;
3. l’educazione al pluralismo ideologico e culturale con un atteggiamento di comprensione, rispetto e dialogo con tutti;
4. l’attenzione all’inclusione scolastica;
5. la progressiva maturazione dei processi mentali per la costruzione di un pensiero riflessivo e critico.
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PERSONE E RUOLI
“La scuola dell’autonomia può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se è in grado di instaurare una sinergia virtuosa, oltre che con il territorio, anche tra i soggetti che compongono la comunità scolastica: il Coordinatore delle AED, il personale della scuola, i Docenti, gli studenti e i genitori” (nota protocollo n. 3602 del 31/07/2008 al D.P.R. n. 235 del 21/11/2007).
GLI ALUNNI sono i protagonisti del cammino culturale e formativo proposto nelle
Scuole “Sacro Cuore” che si impegnano, perciò, ad elaborare costantemente forme e spazi in grado di rendere significativa la partecipazione degli studenti alla vita della comunità educante. Attiva resta la loro presenza negli Organi Collegiali.
I DOCENTI aiutano gli alunni a formare la propria personalità ed integrano con la loro opera l’azione educativa dei genitori. Unitamente ad una preparazione
professionale qualificata e ad un continuo aggiornamento, agli Insegnanti si richiede
di instaurare tra loro rapporti di collaborazione che, nel rispetto delle singole
personalità, promuovano una comune programmazione ed un comune stile educativo.
I GENITORI hanno la prima e principale responsabilità nell’educazione dei loro figli. Le Scuole “Sacro Cuore” rispettano e valorizzano questo ruolo delle famiglie e si pongono perciò in atteggiamento di collaborazione e in dialogo con esse.
IL PERSONALE AUSILIARIO partecipa all’azione educativa con l’esempio del suo lavoro e con il suo indispensabile contributo al buon funzionamento delle attività.
GLI EX-ALUNNI rappresentano la continuità dell’azione educativa dell’Istituto. Essi offrono alla scuola le competenze acquisite nel mondo aziendale o universitario in ambito parascolastico ed extrascolastico.
Le persone della Comunità educativa, presenti nella Scuola, giocano un ruolo
importante di interazione educativa ben configurato nel Patto Educativo di Corresponsabilità.
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Patto educativo di Corresponsabilità
Ai sensi del DPR n. 235/2007
Il patto educativo di corresponsabilità è un modo semplice e concreto per richiamare
l'impegno comune che le Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, i docenti, gli
studenti e i genitori si assumono nell’opera educativa. Il patto educativo esplicita gli
elementi fondamentali del rapporto che viene a crearsi fra la Scuola e la Famiglia
dell’allievo/a , all’atto dell’iscrizione. Nel patto educativo sono richiamati brevemente
i diritti e i doveri di ciascuno, senza dimenticare che alla base dell'educazione è in
gioco il cuore dell'uomo che scopre con meraviglia ed accetta con generosità la sua
vocazione alla vita all'interno di una comunità.
1 Nella nostra Scuola le Suore, i docenti e il personale ausiliario si presentano
come una Comunità che:
- ha come finalità educativa la formazione integrale dell'uomo, valorizzando la
persona in tutte le sue dimensioni e potenzialità;
- mira a sviluppare personalità che si caratterizzino per:
1. la ricerca del senso della propria vita inserita in una storia e in una
visione cristiana, in una cultura da scoprire e da far evolvere con la
propria creatività;
2. l’identità e l’autonomia di giudizio, di scelte, di assunzione di impegni
con senso di responsabilità verso se stessi e verso la società;
3. la progressiva maturazione dei processi mentali per la costruzione di
un pensiero riflessivo e critico;
4. l’educazione al pluralismo ideologico e culturale attraverso un
atteggiamento di comprensione, di rispetto e di dialogo con tutti, mediante
proposte di valorizzazione della “diversità culturale” come ricchezza e risorsa
per favorire/incrementare l’inclusione scolastica;
- offre, nell'ambito culturale e scolastico, il servizio della formazione tecnica.
2 La Comunità Educativa in particolare si impegna:
- ad assicurare l’impostazione cattolica della scuola;
- a presentare e motivare la proposta formativa e l'intervento didattico;
- a rendere espliciti e trasparenti i criteri di valutazione, gli strumenti e i
metodi di verifica;
- a garantire la sicurezza dell'ambiente;
- a stimolare e verificare la serietà educativa dell'ambiente scolastico;
- a favorire e promuovere, nel dialogo, rapporti positivi, costruttivi tra
studenti e docenti, tra famiglia e scuola in un clima educativo sereno e
corretto;
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- ad assicurare attenzione, assiduità e riservatezza verso i problemi degli
studenti; l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, per incontrare i bisogni
formativi degli alunni, nella lotta ad ogni forma di pregiudizio e di
emarginazione, attuando l’inclusione scolastica nel quadro fondamentale del
diritto allo studio;
- a realizzare i curricoli disciplinari, le scelte progettuali, metodologiche e
pedagogiche elaborate nel PTOF, tutelando il diritto ad apprendere per tutti
gli alunni;
- ad attivare percorsi di Alternanza scuola/Lavoro a partire dal terzo anno.
I Docenti si renderanno disponibili agli incontri personali e di gruppo con studenti e
genitori per comunicare costantemente con le famiglie in merito ai risultati, alle
difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio e agli aspetti inerenti il
comportamento e la condotta.
La scuola favorirà ogni iniziativa atta a rendere gli studenti protagonisti attivi del
loro cammino formativo.
3 Gli Studenti si impegnano :
- ad una disponibilità seria e sincera verso la proposta educativa e culturale che
viene loro rivolta;
- alla lealtà nel rapporto educativo in generale, ed in modo particolare al
rispetto, ascolto e ricerca personale di fronte alla proposta cristiana;
- al rispetto delle persone e delle strutture che li accolgono;
- in uno studio costante e responsabile avendo cura, in caso di assenza, di
colmare la preparazione e di segnalare le difficoltà per una migliore
collaborazione con gli Insegnanti;
- ad assumere gradualmente responsabilità all’interno delle iniziative proposte
nell’arco dell’anno;
- a tenersi aggiornati, mediante le forme consuete di comunicazione, ad
esercitare un controllo costante del Registro Elettronico per un’immediata
visione dei compiti assegnati, degli impegni, delle scadenze e delle iniziative
scolastiche;
- alla lettura del RAV;
- all’accettazione e al rispetto del Progetto Educativo e del Regolamento di
Istituto;
4 I Genitori da parte loro si impegnano:
- a conoscere e condividere la proposta educativa e formativa della scuola senza
limitarsi al solo aspetto dei risultati scolastici;
- ad instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà
di insegnamento e la loro competenza professionale/valutativa;
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- a essere garanti del rispetto da parte dei propri figli, dai doveri stabiliti
dall’art. 3 dello “Statuto delle studentesse e degli studenti” e dall’osservanza
del Regolamento d’Istituto;
- a tenersi aggiornati, mediante le forme consuete di comunicazione, ad
esercitare un controllo continuo del Registro Elettronico su impegni,
scadenze, iniziative scolastiche, sulle comunicazioni scuola-famiglia, un
controllo e gestione costanti del libretto delle giustificazioni e del diario
personali, partecipando con regolarità alle riunioni e ai colloqui prestabiliti o
richiesti, per mantenere un contatto vivo con le diverse componenti della
scuola e per affrontare insieme le problematiche dell'allievo;
- alla lettura del RAV e al coinvolgimento nel suo aggiornamento;
- a far rispettare l’orario di ingresso a scuola, a limitare le uscite anticipate e
le entrate posticipate a situazioni reali e serie, a giustificare le assenze in
modo puntuale e con necessaria certificazione quando occorre, a
responsabilizzare i figli nell’organizzazione di tutto il materiale necessario
per la permanenza nella scuola;
- a verificare attraverso un contatto frequente con i Docenti che lo studente
segua gli impegni di studio e le regole della scuola, ne condivida i problemi e
collabori, nei limiti del possibile, alle varie iniziative, prendendovi parte attiva
e responsabile;
- ad intervenire con senso di responsabilità rispetto ad eventuali danni
provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con
il recupero e risarcimento del danno;
- a partecipare attivamente ai momenti di vita scolastica in cui vengono
coinvolti;
- ad accettare gli impegni economici delle rette scolastiche rispettando le
scadenze.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità è valido per tutto il periodo di frequenza
dell’alunno.
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CURRICOLO DI ISTITUTO
Profilo formativo PRIMO BIENNIO
A livello educativo/formativo sono state poste le seguenti finalità trasversali:
educare alla fede e ai valori umani anche attraverso concrete esperienze: viene
offerta la possibilità di aderire a gesti liturgici, pellegrinaggi, momenti formativi,
incontri con testimoni, ecc…;
suscitare e/o consolidare determinati atteggiamenti e dimensioni: come la
capacità di ascolto e di dialogo, il senso del dovere, l’apertura agli altri,
l’accoglienza, la gratuità, la solidarietà, la sincerità, lo stupore, la gratitudine e in
particolare la cura del creato;
favorire l’instaurarsi di relazioni sincere, libere e positive con tutta la comunità
scolastica;
favorire la capacità di percepire la dimensione del bello, traendone un
arricchimento personale;
favorire il confronto cordiale e sereno tra posizioni anche diverse;
motivare e responsabilizzare allo studio personale e autonomo;
aiutare gli alunni a stimolare il senso della creatività utilizzando le conoscenze
acquisite;
formare persone di sano senso critico, stimolando il senso di responsabilità e la
capacità d’iniziativa attraverso attività curriculari ed extra-curriculari;
educare al pluralismo culturale con un atteggiamento di comprensione, rispetto,
dialogo e confronto con tutti gli uomini;
aiutare lo studente a scoprire e coltivare le proprie attitudini valorizzando le
qualità per un inserimento responsabile e coerente nella società.
La Scuola promuove l’organizzazione di momenti formativi e ricreativi per la
socializzazione e la partecipazione attiva alla vita scolastica.
Nelle diverse discipline i Docenti si propongono di valorizzare contenuti
costruttivi e messaggi positivi.
L’insegnamento della Religione Cattolica è attuato con una metodologia
interdisciplinare, basata sul dialogo e sul confronto sereno fra le diverse posizioni,
offrendo con chiarezza le linee fondamentali del messaggio cristiano e aspetti
essenziali della dottrina della Chiesa.
Gli obiettivi educativi trasversali delle varie discipline sono stati individuati
e confrontati dai Consigli di Classe anche con gli “assi culturali” (indicati dal Decreto
di Innalzamento dell’Obbligo di Istruzione 22 agosto 2007 n. 139 - G.U. n. 202 del 31
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agosto 2007) e le “competenze chiave di cittadinanza” scelte a livello Nazionale
all’interno del quadro europeo (dal Decreto sopracitato). Sono state accolte ed
adottate le competenze di base (conoscenze e abilità) indicate nel modello
ministeriale (1), stabilito secondo quanto indicato nel Regolamento sul Nuovo Obbligo
d’Istruzione del 22 agosto 2007 n. 139 (G.U. n. 202 del 31 agosto 2007):
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati saranno
acquisite dallo studente con riferimento alle Competenze chiave di cittadinanza di
cui all’allegato 2 del Regolamento sopra citato (1. imparare ad imparare; 2.
progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e
responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8.
acquisire e interpretare l’informazione).
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Le competenze delle singole discipline sono riferite alle competenze di base degli
assi culturali e declinate secondo le modalità proprie di ciascuna disciplina e nel
contesto della programmazione per le singole classi fissata dal docente, in accordo
con il proprio dipartimento disciplinare.
L’insegnamento della Costituzione Italiana, afferente a Cittadinanza e Costituzione,
è affidato ai docenti di Storia e a quelli dell’area giuridico-economica e si realizza in
rapporto alle linee metodologiche ed operative autonomamente definite dalle
istituzioni scolastiche in attuazione della legge 30/10/2008, n. 169, che ha rilanciato
la prospettiva della promozione di specifiche “conoscenze e competenze” per la
formazione dell’uomo e del cittadino (art. 1), e ulteriormente specificate nella Circ.
Min. n. 86 del 27/10/2010.
Si sottolinea comunque la trasversalità a tutte le discipline curriculari degli obiettivi
soprattutto in riferimento all’aspetto della formazione del cittadino e all’esercizio
della democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni.
METODOLOGIE DEL PRIMO BIENNIO
Al fine di raggiungere gli obiettivi educativi e acquisire a livello didattico le
competenze di base, ci si propone di procedere con le seguenti metodologie:
sviluppare l’autonomia dell’apprendimento di ciascun alunno attraverso una
pluralità di metodi didattici capaci di valorizzarne l’esperienza;
privilegiare l’attività laboratoriale nelle varie discipline ed utilizzare gli
strumenti tecnologici;
introdurre nella didattica un’ottica interdisciplinare e “strategie” atte a
promuovere la capacità di collegamento;
favorire la razionalizzazione e il consolidamento di modalità di studio individuali;
favorire l’apprendimento cooperativo.
Indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”
PROFILO PROFESSIONALE
PRIMO BIENNIO
Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing acquista
competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali
ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e
processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione,
amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing,
dei prodotti assicurativo - finanziari e dell’economia sociale. Integra
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le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e
informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia
all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita
nel contesto internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche
contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
gestire adempimenti di natura fiscale;
collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali
dell’azienda;
svolgere attività di marketing;
collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi
aziendali;
utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di
amministrazione, finanza e marketing.
Profilo formativo SECONDO BIENNIO e 5° ANNO
A livello educativo/formativo sono state poste le seguenti finalità trasversali:
incrementare la capacità di affrontare tematiche fondamentali attraverso
un confronto con la visione cristiana; consolidare l’educazione alla fede e ai
valori umani anche attraverso concrete esperienze offrendo la possibilità di
aderire a gesti liturgici, pellegrinaggi, momenti formativi, incontri con
testimoni;
consolidare determinati atteggiamenti e dimensioni come la capacità di
ascolto e di dialogo, il senso del dovere, l’apertura agli altri, l’accoglienza, la
gratuità, la solidarietà, la sincerità, lo stupore, la gratitudine e in particolare
la cura del creato;
favorire l’apertura alla “bellezza” (in senso etico ed estetico);
favorire l’instaurarsi di relazioni sincere, libere e positive con tutta la
comunità scolastica;
alimentare il confronto cordiale e sereno tra posizioni diverse;
stimolare e valorizzare il senso di responsabilità e la capacità di iniziativa
attraverso attività curricolari ed extracurricolari;
favorire l’acquisizione di un senso di professionalità come vocazione ad un
particolare compito nella società;
stimolare la conoscenza dei problemi della società attuale ed aiutare a
comprendere le diverse realtà dei popoli e ad accettarle in un’ottica di
rispetto e reciproca accoglienza, in una prospettiva mondiale;
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educare al pluralismo culturale con un atteggiamento di comprensione,
rispetto, dialogo e confronto con tutti gli uomini;
favorire in ogni studente lo sviluppo di un pensiero critico e di una logica
rigorosa, finalizzati sia all’elaborazione personale dei contenuti acquisiti sia
alla promozione della capacità di scelta autonoma dei valori su cui fondare la
propria vita;
promuovere l’autovalutazione ovvero la percezione di sé all’interno del
processo di apprendimento;
aiutare lo studente ad orientare le proprie scelte vocazionali e professionali
coltivando e valorizzando le proprie attitudini per un inserimento
responsabile e coerente nella società.
Nelle diverse discipline i Docenti si propongono di valorizzare contenuti costruttivi e
messaggi positivi.
In particolare, si sottolinea che l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze
relative a Cittadinanza e Costituzione e la promozione della cultura della legalità e
del rispetto dei principi costituzionali, così come richiamate dalla L. 30/10/2008 n.
169, sono trasversali a tutte le discipline curriculari soprattutto in riferimento
all’aspetto della formazione del cittadino e all’esercizio della democrazia nei limiti e
nel rispetto delle regole comuni.
L’insegnamento della Religione Cattolica è attuato con una metodologia
interdisciplinare, basata sul dialogo e sul confronto sereno fra le diverse posizioni,
offrendo con chiarezza le linee fondamentali del messaggio cristiano e aspetti
essenziali della dottrina della Chiesa.
A livello didattico sono stati individuati i seguenti obiettivi trasversali:
migliorare il livello di approfondimento e la capacità di collegamento dei
contenuti nelle diverse discipline;
sviluppare gradualmente la capacità di elaborazione critica;
saper usare in modo sempre più corretto e rigoroso i linguaggi specifici;
potenziare la creatività e l’interiorizzazione delle conoscenze;
saper coltivare l’interesse per le problematiche di attualità e l’apertura alla
dimensione europea e mondiale delle questioni culturali, economiche, sociali.
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LE COMPETENZE da sviluppare sono:
comprendere gli eventi, i fenomeni, le ideologie della storia e della civiltà
moderna e contemporanea, utilizzando le conoscenze storiche, linguistico –
letterarie, giuridico - economiche, geografiche e scientifiche acquisite;
utilizzare con una certa flessibilità il lessico adeguato ai diversi contesti
comunicativi, sia in lingua italiana che nelle lingue straniere oggetto di
studio;
saper riconoscere e definire le correnti culturali, saper decodificare e
analizzare testi letterari;
comprendere e/o interpretare le problematiche relative alla gestione dei
vari tipi di azienda;
servirsi della microlingua commerciale inglese, tedesca, spagnola;
servirsi delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
redigere e interpretare i documenti aziendali, la corrispondenza
commerciale anche nelle lingue straniere;
comporre e trasmettere testi e modulistica varia con l’utilizzo di strumenti
informatici e multimediali.
METODOLOGIE (Secondo biennio e V anno)
Al fine di raggiungere gli obiettivi educativi e acquisire a livello didattico le
competenze, ci si propone di procedere con le seguenti metodologie:
sviluppare ulteriormente l’autonomia dell’apprendimento di ciascun alunno
attraverso una pluralità di metodi didattici capaci di valorizzarne l’esperienza;
privilegiare l’attività e/o la metodologia laboratoriale nelle varie discipline ed
utilizzare gli strumenti tecnologici;
privilegiare nell’insegnamento un’ottica interdisciplinare e “strategie” atte a
maturare la capacità di collegamento;
aiutare gli alunni a potenziare la razionalizzazione e il consolidamento di modalità
di studio individuali;
utilizzare le strategie di apprendimento cooperativo;
favorire il collegamento tra i contenuti di studio e le esperienze lavorative,
valorizzando le realtà sul territorio.
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PROFILO PROFESSIONALE
SECONDO BIENNIO E V ANNO
Indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”
Articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”
Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing” il profilo si caratterizza
per il riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre
lingue straniere (inglese e spagnolo dal primo anno e tedesco dal terzo) e appropriati
strumenti tecnologici, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali
nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti
lavorativi.
A conclusione del percorso quinquennale il Diplomato nell’indirizzo
Amministrazione, Finanza e Marketing consegue i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze.
1. Riconoscere e interpretare:
le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le
ripercussioni in un dato contesto;
i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla
specificità di un’azienda;
i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso
il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il
confronto fra aree geografiche e culture diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con
particolare riferimento alle attività aziendali.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi
con riferimento alle differenti tipologie di imprese.
4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure
e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.
5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla
gestione delle risorse umane.
6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di
contabilità integrata.
7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di
gestione, analizzandone i risultati.
8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare
applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.
9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo - finanziari, anche per
collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose.
18
10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione
integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a
differenti contesti.
11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e
ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.
Considerando il Profilo Professionale del 2° Biennio e del V anno, il Collegio Docenti,
nella riunione numero 2 del 01/10/2012, con delibera numero 5, ha deciso
all’unanimità l’utilizzo della quota di autonomia del 20% dei curricoli secondo quanto
indicato nel DPR n. 88 del 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3, nell’ambito degli
indirizzi definiti dalle regioni e in coerenza con il profilo di cui all’Allegato A) del
DPR n. 88 del 15 marzo 2010, per potenziare 2 insegnamenti obbligatori e
professionalizzanti: Economia aziendale e geopolitica e Lingua inglese a partire
dall’inizio del 2° Biennio (scelta confermata nel Collegio Docenti n. 2 del 5
ottobre 2015).
Tale scelta prevede la seguente variazione: la riduzione delle ore di Economia
aziendale e geo-politica da 5 a 4 e l’aumento delle ore di Lingua inglese da 3 a
4.
In tal modo Economia aziendale e geopolitica non viene decurtata oltre la quota del
20% prevista dai quadri orari di cui all’Allegato B) del DPR n. 88 del 15 marzo 2010.
Tale scelta non si discosta dal Profilo Professionale ed è in piena coerenza con il
raggiungimento delle competenze previste.
Si intende valorizzare entrambe le discipline, potenziando lo studio dell’inglese
commerciale e permettendo di affrontare, in lingua, tematiche trattate in Economia
aziendale e geo-politica.
Nello specifico si ritiene di :
potenziare l’utilizzo del lessico e della fraseologia specifici di settore, anche
in Lingua inglese;
continuare a rispondere alla richiesta dei sistemi produttivi territoriali così
come già effettuato fino ad oggi con il precedente indirizzo di studi;
offrire un valido supporto all’eventuale insegnamento di una materia non
linguistica in lingua inglese nel Quinto anno;
considerare le richieste degli studenti e delle famiglie.
In ordine al D.M. n.83/2008 secondo quanto disposto al n. 5.3, il 9 ottobre 2012, a.s.
2012-13, è stata comunicata all’USR la data della delibera del POF in cui è contenuta
e quindi, deliberata, la decisione suddetta del Collegio Docenti.
Nella Nota del MIUR, prot. n. 4969 Roma del 25 luglio 2014 (Oggetto: Avvio in
ordinamento dell'insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua
straniera secondo la metodologia CLIL nel quinto anno degli Istituti tecnici - Norme
transitorie a.s. 2014/15), nelle LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO
ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI TECNICI - per il secondo biennio e il quinto
19
anno, si riporta quanto segue: "Nel quinto anno è previsto l'insegnamento di una
disciplina non linguistica in lingua inglese. L'insegnamento è finalizzato, in
particolare, a potenziare le conoscenze e abilità proprie della disciplina da veicolare
in lingua inglese attraverso la contemporanea acquisizione di diversi codici linguistici.
L'integrazione tra la lingua inglese e altra disciplina non linguistica, secondo il
modello Content and Language Integrated Learning (CLIL), viene realizzata dal
docente, con una didattica di tipo fortemente laboratoriale, attraverso lo sviluppo di
attività inerenti le conoscenze e le abilità delle discipline interessate, in rapporto
all’indirizzo di studio”.
In ordine alla DNL (disciplina non linguistica) in Lingua Inglese nella classe V il
nostro Istituto sta lavorando attraverso moduli interdisciplinari sviluppati dalle
Docenti di Inglese e di Economia Aziendale e Geopolitica per condividere, nel
tempo, progettazione, strumenti, competenze e metodologie e per costruire
esperienze didattiche di proficua collaborazione. La Docente di Economia Aziendale
e Geopolitica ha frequentato un corso preparatorio alla Certificazione richiesta (C1).
Nel nostro Istituto si è costituito il team CLIL che si compone dei Docenti di
Inglese, di Economia Aziendale e Geopolitica e di Diritto; il team lavora con
motivazione alla realizzazione di quanto richiesto dalla normativa, una squadra che si
impegna a produrre e a sviluppare, per quanto possibile, progetti di valore che
possano migliorare il livello della classe.
Per quanto riguarda la valutazione gli aspetti formali ad essa correlati rimangono di
competenza del docente di DNL che può comunque confrontarsi in merito con il
docente di Lingua Inglese.
SBOCCHI PROFESSIONALI
A. Proseguimento degli studi Il diploma di Amministrazione Finanza e marketing, articolazione Relazioni Internazionali per il Marketing permette l’accesso a tutte le Facoltà universitarie, ai corsi post-diploma, alle Scuole speciali e la partecipazione a tutti i concorsi riservati ai diplomati di scuola superiore. Le facoltà universitarie più affini sono: Economia e Commercio, Giurisprudenza, Scienze Politiche con indirizzo Internazionale, Lingue, Politecnico, sezione gestionale ed amministrativa; Scuola di Amministrazione Aziendale.
B. Libera professione Dopo due anni di praticantato è possibile ottenere l'iscrizione al Collegio dei ragionieri commercialisti ed esercitare la libera professione; la frequenza di un corso specifico consente di esercitare la professione di consulente del lavoro, promotore finanziario, controller e addetto "customer service". Per il diplomato "ragioniere" con articolazione ‘Relazioni internazionali per il marketing’ il mercato del lavoro presenta, tra l'altro, professioni emergenti e in forte espansione quali:
20
o il Tecnico degli Scambi con l'estero
o l'Operatore Telemarketing nei rapporti con l’estero
o l'Assistente di Marketing, Addetto al Customer Service, l'Operatore di Teleselling,
o il Controller (copilota del business) con funzioni di supporto dell'Amministratore Delegato;
o il Treasure che gestisce i rapporti con le banche e propone soluzioni finanziarie anche in lingue straniere;
o il Tecnico Commerciale che cura le strategie di sviluppo dei mercati in termini di comunicazioni ed immagine del prodotto anche in lingue straniere;
o il Tecnico del Sistema Qualità, il Tecnico di Programmazione della
o Produzione e il Tecnico Acquisti e Approvvigionamenti all’estero.
C. Lavoro dipendente
Imprese Private: agenzie di viaggio , imprese bancarie, industriali, commerciali, turistiche, assicurative finanziarie, immobiliari, edili, studi professionali, consorzi, cooperative.
Pubbliche Amministrazioni: Stato, Regioni, Province, Comuni, A.S.L.
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VALUTAZIONE
In ordine alla valutazione, un primo importante momento è l’analisi della situazione di partenza della classe e degli alunni che la compongono, sulla quale si regolerà la programmazione educativa e didattica dei Consigli di Classe e dei singoli insegnanti che vi innesteranno le loro programmazioni annuali, comprensive degli obiettivi specifici disciplinari, predisponendo verifiche mirate e periodiche (prove oggettive, questionari di vario genere, composizioni, interrogazioni, prove pratiche, relazioni...). “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo” (cfr. D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122). “Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa” (cfr. D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, art. 3 e 8). La valutazione porterà all’assegnazione di un voto in ciascuna disciplina secondo i criteri stabiliti dal Collegio Docenti sulla base della normativa scolastica vigente (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, D.M. 80 e O.M. 92), con delibera del 05/10/15 e così specificati:
1. La valutazione in ogni disciplina terrà conto del profilo globale dello studente ricorrendo alle seguenti voci:
1. profitto dello studente, desumibile dai voti delle singole prove (scritte, orali, pratiche) che egli ha sostenuto nel periodo;
2. numero/qualità delle insufficienze e discipline interessate; 3. scostamento rispetto alla situazione di partenza (eventuale miglioramento
ed eventuale progressivo avvicinamento all’area della sufficienza); 4. esito delle verifiche relative a iniziative di recupero e/o sostegno; 5. utilizzo consapevole del materiale; 6. impegno nello studio personale, interesse e partecipazione alle attività
scolastiche dimostrati nel percorso formativo; 7. appartenenza al primo o al secondo biennio o alla classe quinta.
Come previsto dalla legge n. 169 del 30 ottobre 2008, articolo 2 comma 2 e 3, viene valutato anche il comportamento di ciascun alunno. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate, con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media dei voti conseguiti in sede di scrutinio
22
finale di ciascun anno scolastico. Il Collegio Docenti ha approvato in data 05 ottobre 2015 la seguente griglia di valutazione, raccogliendo le indicazioni applicative del Ministero (Regolamento sulla valutazione dei voti numerici in tutte le materie e i nuovi criteri di attribuzione del voto in condotta del 13/03/09; Schema D.M. n. 5 del 16/01/09 – art. 7 del D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009):
Voto di
condotta Parametri
10
L’alunno si comporta in modo corretto e responsabile in tutte le
situazioni;
frequenta con assiduità; è sempre puntuale alle lezioni;
partecipa in modo motivato al dialogo educativo, in base alla
personalità;
assume un atteggiamento maturo e responsabile;
é disposto a collaborare in prestazioni scolastiche e/o para e/o
extrascolastiche anche con contributi costruttivi e con apporti
personali.
9
L’alunno si comporta in modo educato e corretto;
frequenta regolarmente ed è puntuale alle lezioni;
è attento e partecipa al dialogo educativo;
é disposto a collaborare in prestazioni scolastiche e/o para e/o
extrascolastiche.
8
L’alunno si comporta in modo generalmente corretto;
frequenta nel complesso regolarmente ed è generalmente
puntuale alle lezioni;
selettivo nell’attenzione e/o incostante nella partecipazione al
dialogo educativo;
reagisce positivamente al richiamo;
talvolta collabora in prestazioni scolastiche e/o para e/o
extrascolastiche, anche se in modo selettivo;
può presentare sanzioni disciplinari non gravi.
7
L’alunno si comporta in modo sostanzialmente accettabile, ma
non sempre rispettoso delle persone e delle regole;
non frequenta con regolarità;
non è sempre diligente nella puntualità alle lezioni e/o si distrae
facilmente;
la partecipazione è discontinua o comunque necessita di
sollecitazioni;
non reagisce in modo positivo al richiamo;
talvolta usa un linguaggio scorretto;
è incorso anche in sanzioni disciplinari.
6 L’alunno si comporta in modo poco educato e spesso irrispettoso
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delle persone, delle regole e degli ambienti educativi;
non frequenta con regolarità;
l’attenzione è limitata;
la partecipazione è scarsa; necessita di richiami che considera
superficialmente;
non è ancora diligente nella puntualità alle lezioni nonostante i
richiami;
l’atteggiamento è a volte indisponente e/o poco collaborativo;
talvolta usa un linguaggio scorretto;
è incorso in sanzioni disciplinari.
5
L’alunno si comporta in modo indisciplinato, irrispettoso del Capo
d’Istituto e/o dei Docenti, e/o del personale della scuola e/o dei
compagni;
non è puntuale alle lezioni; la frequenza è saltuaria, numerose le
assenze;
l’attenzione è scarsa; disturba con facilità le lezioni;
non assolve assiduamente gli impegni di studio e/o è indifferente
all’attività scolastica;
non rispetta il Regolamento d’Istituto; non osserva le
disposizioni organizzative di sicurezza dettate dal Regolamento;
necessita di richiami continui che non prende in considerazione;
utilizza un linguaggio scorretto, non educato;
non usa correttamente strutture, macchinari e sussidi didattici;
danneggia il patrimonio della scuola;
è incorso in sanzioni disciplinari.
N.B. Si precisa che all’assegnazione di un voto piuttosto che di un altro non concorre tanto il possedere tutti i parametri, quanto il maggior peso che alcuni indicatori possono avere rispetto ad altri, sia quantitativamente che qualitativamente.
In sede di scrutinio finale, ciascun Docente, tenuto conto di quanto sopra precisato, formula al Consiglio di Classe una proposta di voto ed il Consiglio di Classe, dopo aver verificato se sussistono:
la capacità dell’allievo di organizzare il proprio studio in maniera autonoma e coerente con le linee di programmazione della disciplina;
la possibilità di seguire proficuamente il programma della classe
successiva,
dichiara l’ammissione dello studente alla classe successiva:
a) in assenza di insufficienze nelle singole discipline o nel caso di una valutazione positiva in ciascuna disciplina anche a seguito di eventuali iniziative di recupero/sostegno;
b) con una segnalazione del Consiglio di Classe per lo studio estivo, se si sono riscontrate in una o più discipline incertezze tali da non determinare carenze
24
nella preparazione complessiva dell’alunno e quando sussistono i requisiti minimi di capacità di organizzare il proprio studio in maniera autonoma e coerente con le linee di programmazione indicate dai Docenti;
oppure la sospensione del giudizio con conseguente valutazione, da parte del
Consiglio stesso, della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto, propri delle discipline interessate, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi obbligatori estivi di recupero, solo nel caso permanga la normativa vigente.
La sospensione del giudizio potrà avvenire solo in presenza di una o più insufficienze, tali comunque da non determinare un’effettiva impossibilità di recupero delle carenze nella preparazione complessiva dello studente ai fini della frequenza dell’anno scolastico successivo. Dopo il periodo stabilito per gli interventi estivi obbligatori di recupero avranno luogo le verifiche finali, in data che il Collegio delibererà a giugno. In base ai risultati di tali verifiche, il Consiglio di Classe procederà alla formulazione del giudizio in relazione all’alunno in questione; delibererà l’integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo, comporterà l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva; in caso di esito negativo, la non ammissione alla classe successiva;
oppure
la non ammissione alla classe successiva per: la votazione del comportamento inferiore a sei decimi (cfr. DPR n. 122
del 22/06/09); il mancato raggiungimento della valutazione pari o superiore a sei
decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (DPR n. 122 del 22/06/09);
l’impossibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri del curricolo;
l’impossibilità di seguire proficuamente il programma della classe successiva;
le difficoltà incontrate nell’organizzare lo studio in maniera autonoma; il regresso nel profitto, nell’impegno, nella partecipazione rispetto al 1°
quadrimestre; il ripetersi di insufficienze nelle stesse discipline in cui erano state
segnalate carenze negli anni precedenti;
il ripetersi di insufficienza grave in una stessa disciplina in anni
successivi;
la discontinua partecipazione al dialogo educativo.
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Ogni decisione sulla promozione o non promozione rientra nella sovranità del
Consiglio di Classe, che deciderà caso per caso sulla base della possibilità da parte
dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline
interessate nel corso dell’anno scolastico successivo e di seguire proficuamente il
programma suddetto. Nel caso si esamini la possibilità della non ammissione dello
studente alla classe successiva, l’applicazione dei suddetti parametri da parte del
Consiglio di classe non sarà meccanica, ma terrà presenti la situazione personale e il
profilo generale del giovane in questione.
Ciò premesso, allo scopo di unificare i criteri di valutazione all’interno delle classi vengono individuati i seguenti parametri:
1. numero di insufficienze: a) Solo in assenza di insufficienze si potrà ottenere la promozione b) Con al massimo 3 (tre) insufficienze (salvo situazioni di salute o di disagio che meritano particolare attenzione) in altrettante discipline, si potrà ottenere la sospensione del giudizio e l’invio ai corsi di recupero estivo obbligatori, in quanto si ritiene che fino a tre discipline vi sia la concreta e fattibile possibilità per lo studente di riuscire a recuperare le carenze nel periodo prestabilito.
2. conteggio dei punti mancanti al raggiungimento della sufficienza in ciascuna delle materie considerate non sufficienti: il voto “5” corrisponderà a “- 1” perché manca un punto al “6”; analogamente il voto “4” corrisponderà a “- 2” e il voto “3” corrisponderà a “- 3”;
Fatta salva la sopramenzionata sovranità del Consiglio di Classe, tali criteri lo orienteranno verso l’area di:
o promozione, in assenza di insufficienze in tutte le discipline del curricolo;
o sospensione del giudizio, in presenza di insufficienze in numero non superiore a 3 (tre) e con conteggio dei punti mancanti alla sufficienza nella totalità delle discipline del curricolo uguale o inferiore a “4” (meno quattro);
o non promozione, in presenza di insufficienze in numero superiore a 3 (tre) e/o
con conteggio dei punti mancanti alla sufficienza nella totalità delle discipline del curricolo superiore a “4” (quattro).
In riferimento ai criteri specifici di valutazione relativi al primo biennio viene precisato che dovranno essere coerenti con gli obiettivi (vedi Profilo Formativo e Professionale del primo biennio) fissati dal Consiglio di Classe e le competenze individuate dal Ministero e proposte nel modello stabilito secondo quanto indicato nel Regolamento sul Nuovo Obbligo d’Istruzione del 22 agosto 2007 n. 139 (G.U. n. 202 del 31 agosto 2007). A conclusione del 10° anno di scolarità, infatti, verranno certificate per ogni alunno le competenze raggiunte. Per quanto riguarda la classe quinta, secondo la normativa vigente alla data della
delibera del POF, si ricorda che ai fini dell’ammissione all’Esame di Stato sono
valutati positivamente nello scrutinio finale gli alunni che conseguono un voto di
comportamento non inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei decimi
26
in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente (D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 Art. 3). Per gli
studenti dell’ultimo anno di corso che nello scrutinio del primo quadrimestre
presentino insufficienze in una o più discipline, il Consiglio di Classe predisporrà
iniziative di sostegno e forme di verifica, da svolgersi entro il termine delle lezioni,
al fine di porre gli studenti predetti nella condizione di conseguire una valutazione
complessivamente positiva in sede di scrutinio di ammissione (O.M. n. 92 del
5.11.2007). Per tutti gli studenti potrà essere formulato, nelle modalità scelte dal
Consiglio di Classe, un giudizio di ammissione, che assolverà il compito di fornire alla Commissione di Esame ogni utile dato informativo sulla personalità e sulla
preparazione del candidato (O.M n. 26 del 15/03/07). L’esito della valutazione è
pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’esame, con l’indicazione <<Ammesso>> o <<Non
ammesso>> oltre alla segnalazione dei crediti scolastici. L’attribuzione dei voti in
ciascuna disciplina è rilevante unicamente ai fini dell’attribuzione del credito
scolastico.
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DEBITI FORMATIVI – RECUPERO - POTENZIAMENTO
Nel caso di carenze riscontrate nello scrutinio finale in discipline da recuperare
(debito formativo) verrà inviata alle famiglie degli alunni/e interessati una scheda
con la comunicazione relativa, il resoconto dettagliato delle carenze degli alunni,
l’indicazione dei voti insufficienti approvati dai Docenti in sede di scrutinio (D.M. n.
80/07, all’O.M. n. 92/07, al D.M. 42/07 e al D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009, art. 4)
e i consigli per superare le lacune. A tale comunicazione si unisce il dialogo
personale, utile alla collaborazione scuola-famiglia, già attiva e puntuale nel corso
dell’anno scolastico, necessaria per la riuscita educativa.
Nel caso di carenze riscontrate nel corso dell’anno, verranno attuate, a diversi
livelli, le attività di recupero/rinforzo/potenziamento. Si prevedono:
attività di classe programmate da ogni insegnante durante il normale
svolgimento delle lezioni e/o assegnazione di lavoro individuale monitorato
dall’insegnante e/o segnalato alla famiglia come impegno per l’alunno; tutto
l’anno scolastico è anche mirato al recupero di conoscenze e competenze
(chiarimenti, interrogazioni ecc…);
al mattino, nella settimana che segue la chiusura del 1° quadrimestre,
momenti alternativi all’ordinario svolgimento delle lezioni come
rinforzo/potenziamento; lo “stacco” può essere fatto anche prima della
chiusura del Quadrimestre, purché motivato da esigenze didattiche;
nell’arco di un periodo di 10 giorni al massimo, attività di recupero
pomeridiano dopo gli scrutini del 1° quadrimestre e la comunicazione alle
famiglie;
nell’arco di un periodo di 10 giorni al massimo, attività di recupero
pomeridiano dopo gli scrutini del 2° quadrimestre e la comunicazione alle
famiglie.
I recuperi pomeridiani di febbraio e giugno sono riservati agli scritti delle discipline.
In ordine alla frequenza, ci si orienta per accogliere anche gli alunni che, pur
presentando gravi lacune e molte difficoltà, desiderano partecipare al recupero
pomeridiano. Per poter seguire i corsi con profitto, i recuperi non devono riguardare
un numero eccessivo di discipline; in varie situazioni ciò si è rivelato
controproducente ai fini del proseguimento dell’attività scolastica; nell’ambito dei
Consigli di Classe, i Docenti si accorderanno per la scelta delle materie da
recuperare il pomeriggio e per quella/e riguardo a cui ci si orienta per l’assegnazione
di un lavoro individuale da parte dell’alunno (lavoro seguito dall’Insegnante e
segnalato alle famiglie).
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SPORTELLO
L’attività di “sportello”, fuori dall’orario di lezione, è rivolto agli allievi che intendono approfondire particolari tematiche, confrontarsi su qualche argomento che non hanno ben compreso o consolidare specifiche competenze. Lo sportello è un intervento mirato e circoscritto: non è indicato per recuperare gravi lacune, che vanno colmate con interventi approfonditi, continuati e guidati. Il Collegio Docenti delibera le attività di sportello e di recupero (Delibera n.3 del 1
settembre 2015), secondo le modalità già attuate nei precedenti anni scolastici.
Riguardo allo sportello, come da regolamento, gli alunni possono richiedere un
incontro con uno dei Docenti della disciplina tra quelli che si sono resi disponibili.
L’allievo, di sua iniziativa, entro due giorni prima dell’incontro, indica in un apposito
modulo (da ritirare in segreteria o scaricabile dal sito internet della scuola) il
proprio nominativo, la classe di appartenenza, l’insegnante con cui effettuare lo
sportello e l’argomento da trattare; si consiglia all’ alunno interessato di comunicare
la richiesta di sportello anche al Docente. L’elenco dei docenti, i giorni della settimana e gli orari in cui gli stessi sono disponibili, vengono comunicati alle famiglie degli alunni e comunque sono sempre reperibili in segreteria. Il giorno stabilito, all’ora convenuta, il docente della disciplina (non necessariamente appartenente allo stesso Consiglio di Classe) è a disposizione dello studente o di piccoli gruppi per eventuali spiegazioni, chiarimenti e per gli approfondimenti. Il numero degli sportelli per ciascun Insegnante sarà a discrezione del Docente stesso e a seconda delle discipline. I Docenti possono rifiutarsi di svolgere lo sportello agli alunni che non prestano attenzione alle lezioni e omettono in modo persistente di svolgere i compiti a casa.
CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI
Ai fini dell’Esame di Stato, in ciascun anno del triennio, è attribuito un credito scolastico. Per gli studenti del triennio viene attribuito il punteggio del credito scolastico secondo la tabella allegata al D.M. n. 99 del 16 dicembre 2009 che indicano i seguenti criteri per l’attribuzione:
media dei voti, a cui concorre anche la valutazione del comportamento;
assiduità della frequenza scolastica;
interesse e partecipazione al dialogo educativo;
attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola;
crediti formativi (attività certificate scelte dallo studente e relative
all’indirizzo di studio o ad attività sportive agonistiche e/o attività ed
esperienze di volontariato).
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NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. In base a questi parametri viene determinato il punteggio nell’ambito della banda di riferimento definita dalla media dei voti nelle varie discipline. Le attività formative extracurricolari sono progettate nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa dal Collegio Docenti: certificazioni nelle lingue curricolari, attività teatrali, corsi di vario genere, alternanza scuola lavoro. Esse sono organizzate in modo che gli studenti possano parteciparvi compatibilmente con le esigenze di studio richieste dalle discipline curricolari. La frequenza dei corsi facoltativi è documentata e valutata dai Consigli di Classe, così come tutte le esperienze formative che il singolo studente matura al di fuori della scuola.
CRITERI GENERALI PER I VIAGGI
D’ISTRUZIONE/SOGGIORNI-STUDIO E PER LE USCITE
CULTURALI
Il Collegio Docenti, in data 05 ottobre 2015, ha stabilito i seguenti criteri generali di scelta relativi alle uscite culturali e ai viaggi d’istruzione/soggiorni-studio:
1. le proposte di viaggi di istruzione/soggiorni-studio e uscite culturali devono essere inserite nella programmazione didattico - educativa dei docenti proponenti e del Consiglio di Classe e i relativi obiettivi devono essere coerenti con la programmazione stessa;
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2. le proposte devono essere presentate da uno o più docenti, i quali possono ascoltare l’opinione degli studenti;
3. ogni classe deve avere come docente accompagnatore almeno un membro del Consiglio di classe;
4. i docenti proponenti si assumono l’onere di seguire, con la collaborazione della Segreteria e della Commissione interessata, l’organizzazione dei viaggi d’istruzione/soggiorni-studio e delle uscite culturali in tutte le loro fasi;
5. le classi del primo biennio effettuano generalmente viaggi d’istruzione all’interno del territorio nazionale;
6. il periodo di realizzazione dei viaggi d’istruzione/soggiorni-studio è stabilito dal Collegio dei Docenti nei primi mesi di ogni anno scolastico ed è vincolante per tutte le iniziative;
7. i viaggi d’istruzione (di più giorni) non possono essere effettuati nell’ultimo mese di attività didattica, fatte salve le iniziative proposte dal Ministero o altre collegate all’indirizzo della scuola;
8. le uscite culturali (della durata di un giorno) possono svolgersi durante tutto l’anno scolastico;
9. alle iniziative di orientamento agli sbocchi universitari sono autorizzate a partecipare le classi quarte e quinte.
Criteri organizzativi
1. Secondo quanto indicato dalla programmazione didattico – educativa di una o più discipline, nei Consigli di Classe di Ottobre/Novembre, i docenti formulano le proposte dei viaggi d’istruzione/soggiorno studi nelle loro linee generali (mete, durata e motivazioni) e si impegnano con la segreteria a prendere contatti con Agenzie Turistiche per la richiesta di tre preventivi. 2. Nei Consigli di Classe successivi (per il Primo Biennio anche nel II quadrimestre) i docenti che organizzano viaggi d’istruzione indicano:
a. docenti accompagnatori e supplenti b. classe/i interessata/e c. data e durata d. meta e programma di massima
e. obiettivi didattico - educativi
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Piano annuale per l’inclusività
(PAI)
Le indicazioni ministeriali (Direttiva ministeriale 27/12/12 e C.M. 06/03/13) richiamano la necessità di una specifica ed esplicita definizione delle azioni attuate dalle scuole per incontrare i bisogni formativi degli alunni, realizzando l’inclusione scolastica nel quadro fondamentale del diritto allo studio.
Il concetto di Inclusione comporta non soltanto l’affermazione del diritto della persona ad essere presente in ogni contesto scolare, ma anche che tale presenza sia dotata di significato e di senso e consenta il massimo sviluppo possibile delle capacità, delle abilità, delle potenzialità di ciascuno. Il nostro Istituto Tecnico
“Sacro Cuore” (si veda all’inizio del POF) si colloca in questa visione, soprattutto perché la scuola è pensata e vissuta come comunità educativa che promuove la
formazione integrale della personalità dell’alunno, vero protagonista del processo educativo; essa privilegia uno stile collaborativo e opera in un clima di cordialità e semplicità; si apre a quanti mostrano di apprezzare e condividere l’offerta formativa e offre un servizio di pubblico interesse a garanzia del pluralismo culturale del nostro Paese. Questo stile educativo, da noi abbracciato, include criteri generali che favoriscono l’inserimento di ragazzi con bisogni educativi speciali (BES), presenti nel nostro Istituto.
I criteri che il Collegio definisce sono inseriti in questo contesto. Il PAI costituisce il coronamento del lavoro svolto nell’anno scolastico precedente (criticità e punti di forza) e il fondamento per l’avvio dell’attività nell’anno successivo con lo scopo
di incrementare l’inclusività generale. Il PAI è uno strumento che deve contribuire “ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e
trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi” (Prot. 13588 del 21/08/13). Il PAI viene redatto dal GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione) che si occupa delle azioni a livello della singola Istituzione Scolastica (C.M. n. 8 del 06/03/13), inerenti le problematiche relative agli alunni con Bisogni Educativi Specifici (BES), che variano in relazione ai contesti, alla storia, alla cultura, alle condizioni, al divenire dell’esperienza umana (Prot. 13588 del 21/08/13). I BES (Direttiva Ministeriale BES-CTS del 27/12/12) comprendono tre grandi sottocategorie: disabilità, disturbi evolutivi specifici e svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Il GLI, gruppo di Lavoro per l’Inclusione (C.M. n. 8 del 06/03/13) è composto nel nostro Istituto Tecnico dal Coordinatore delle AED e da altri tre Docenti; si avvale della collaborazione a livello educativo di tutta la Comunità educativa, quindi anche delle famiglie, a livello educativo-didattico anche degli esperti ASL e a livello tecnico della consulenza e del supporto di esperti ed anche del personale ATA. Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere, si confronta sui casi, dà consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; si impegna ad effettuare
32
la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del livello di inclusività della scuola.
In questo contesto:
a) ogni Docente è una risorsa professionale per l’Inclusione nella misura in
cui il modo di insegnare e valutare cambia per poter essere “curvato” sulle
diverse situazioni e in relazione a diverse difficoltà e per poter monitorare
e verificare le situazioni nella flessibilità al cambiamento e in vista di
obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità
della prassi di inclusione:
o nell’ambito educativo e della gestione delle classi (vedi Patto educativo
di Corresponsabilità, obiettivi educativi trasversali primo biennio,
secondo biennio e classe V);
o nell’ambito dell’insegnamento/apprendimento curriculare
(programmazioni all’interno delle singole discipline, con preparazione dei
PEI/PDP, orientati, nei criteri, alla Legislazione vigente e a quelli
stabiliti per il PAI);
o nell’ambito dell’organizzazione dei tempi (gestione puntuale e mirata alla
categoria di BES) e degli spazi scolastici (annullamento delle barriere
architettoniche, ecc…);
b) vengono scelti criteri e metodologie che facilitano l’inclusione (vedi
metodologie primo biennio, secondo biennio e classe V e punto 10.4 prot.
13588 del 21/08/13);
c) vengono fissati incontri sistematici di conoscenza, avvio, supporto e
verifica con le ASL, i loro referenti ed eventualmente con quelli di libera
scelta delle famiglie, per un monitoraggio che orienti al miglioramento e
alla crescita;
d) vengono condivisi con le famiglie i criteri/obiettivi educativi trasversali
definiti a livelli generali nel Patto Educativo di Corresponsabilità,
presenti nel POF e contestualizzati dai Docenti nei Consigli di Classe
(livelli minimi attesi per le competenze in uscita in rapporto al profilo dello
studente), i criteri di intervento e di azione per la personalizzazione, in
vista della collaborazione attiva di tutta la comunità educante;
e) verranno redatti i PEI/PDP annuali, in cui vengono precisati gli strumenti
compensativi, le misure dispensative, le modalità di verifica e i criteri
di valutazione calibrati sul processo di apprendimento del singolo, curati
dai singoli Docenti e condivisi con le famiglie a cui si riferiscono;
33
f) se e quando necessita, trova posto l’istruzione domiciliare, anche
attraverso l’utilizzo frequente di materiale on line o inviato per mail, già da
anni strumento di dominio comune alle classi;
g) I Docenti si impegnano:
o ad una riflessione Collegiale a partire dalla lettura attenta della
Legislazione relativa agli apprendimenti degli alunni con BES;
o al confronto nel Collegio Docenti, nei singoli Consigli di Classe, con le
famiglie, con gli esperti delle ASL e condividendo, nelle sedi preposte,
PEI/PDP;
o ad un aggiornamento/formazione educativo-didattica continua per
“curvare” l’apprendimento e la valutazione sulle diverse situazioni;
o a partecipare a corsi di aggiornamento quando possibile.
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QUADRO ORARIO
PRIMO BIENNIO
AREA COMUNE cl I cl II
Religione Cattolica 1 1
Lingua e letteratura italiana 4 4
Storia 2 2
Matematica 4 4
1^Lingua straniera: Inglese 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Economia Aziendale 2 2
Scienze integrate
(Scienze della Terra e Biologia) 2 2
Scienze integrate (Fisica) 2
Scienze integrate (Chimica) 2
Geografia 3 3
Informatica 2 2
Educazione Fisica 2 2
Articolazione
Relazione Internazionale per il Marketing
2^Lingua comunitaria: Spagnolo 3 3
TOTALE 32 32
35
QUADRO ORARIO
SECONDO BIENNIO
e
V ANNO
AREA COMUNE cl III cl IV cl V
Religione Cattolica 1 1 1
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
1^Lingua straniera: Inglese 4 4 4
Educazione Fisica 2 2 2
Articolazione cl III cl IV cl V
Relazione Internazionale per il
Marketing
2^Lingua comunitaria: Spagnolo 3 3 3
3^Lingua comunitaria: Tedesco 3 3 3
Diritto 2 2 2
Economia Aziendale e Geo-politica 4 4 5
Relazioni Internazionali 2 2 3
Tecnologia della Comunicazione 2 2 -
TOTALE 32 32 32
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SCELTE ORGANIZZATIVE
L’ANNO SCOLASTICO
L’anno scolastico ha inizio il 15 settembre; esso è suddiviso in due quadrimestri.
Al termine di ogni periodo i Consigli di Classe si riuniscono per valutare lo svolgimento della programmazione e per comunicare le valutazioni di merito degli allievi alle famiglie.
A metà di ogni quadrimestre partecipano nella seconda parte dei Consigli anche i rappresentanti degli allievi e dei genitori.
I TEMPI
La scuola apre alle ore 7.30 e chiude alle ore 18.00. Il sabato pomeriggio la scuola è chiusa. In caso di particolari iniziative, anche continuative, tali orari possono essere agevolmente modificati (prevedendo anche un prolungamento serale) con preavviso di almeno un giorno da parte dei responsabili delle attività che dovranno, in ogni caso, essere sempre presenti. Anche in tali evenienze è garantita l’assistenza di un operatore.
L’orario di apertura della segreteria al pubblico durante l’anno scolastico è il seguente: dalle 10.00 alle 12.00, dal lunedì al sabato. In casi di necessità è consigliato prendere accordi telefonici. L’orario di ricevimento del Coordinatore delle attività educative e didattiche è su appuntamento.
Le attività curricolari rispettano il seguente orario:
Quattro giorni a settimana 5 lezioni dalle ore 7:50 alle 12.50
Un Intervallo dalle 10.45 alle 11.00
Due giorni a settimana 6 lezioni dalle ore 7.50 alle 13.50
Due Intervalli: il primo dalle 9.45 alle 9.55 il secondo dalle 11.45 alle 11.55
37
L’orario di ricevimento dei Docenti viene affisso in segreteria e in tutte le classi all’inizio dell’anno scolastico e comunque comunicato alle famiglie degli alunni.
Ogni Consiglio di Classe prevede la presenza di un docente Coordinatore, riferimento primario per alunni e genitori.
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SISTEMI DI COMUNICAZIONE
TRA SCUOLA E FAMIGLIA
Viene stipulato il Patto di Corresponsabilità scuola-famiglia, che regola i rapporti e i ruoli tra le componenti della comunità educativo-scolastica. Per le comunicazioni tra scuola e famiglia ci si attiene alle seguenti modalità:
comunicazioni scritte bimestrali, se l’alunno/a presenta delle insufficienze in
una o più discipline;
comunicazione delle discipline per le quali viene sospeso il giudizio, a giugno;
comunicazione del calendario delle attività di recupero dei suddetti debiti
formativi, delle relative verifiche e dell’esito di queste;
ricevimento settimanale con i Docenti;
ricevimento generale pomeridiano quadrimestrale con i Docenti;
ricevimento delle famiglie da parte del Coordinatore delle attività educative e
didattiche e segreteria;
comunicazioni dirette o mediante circolare con le singole famiglie;
comunicazioni sul libretto scolastico, sul Registro elettronico o sul diario (si
prega di prenderne visione con regolarità);
comunicazioni della scuola tramite affissione nella bacheca, in portineria e nel
sito dell’istituto e inoltrata tramite posta elettronica.
Ulteriori specifiche relative alle scelte organizzative di questo Istituto sono fornite all’interno del Regolamento.
SERVIZI DI SEGRETERIA
L’Istituto garantisce celerità, trasparenza ed efficienza per i seguenti servizi:
1 certificati per alunni e personale docente rilasciati entro tre giorni dalla richiesta scritta contenente i dati anagrafici;
2 consegna diplomi e altri documenti secondo prassi vigente.
In segreteria sono raccolti i seguenti documenti: - PTOF con gli aggiornamenti annuali;
- Programmazione educativo-didattica annuale delle singole discipline (file); - Verbali del Consiglio di Istituto; - Verbali del Collegio dei Docenti; - Verbali dei Consigli di Classe; - Verbali dei Dipartimenti;
- Verbali delle elezioni degli Organi Collegiali.
39
GLI SPAZI
La Scuola, ristrutturata nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza, si presenta luminosa, pulita, accogliente e sicura. Può quindi garantire igiene e accoglienza attraverso:
l’attenzione alla sicurezza degli allievi nell’ambiente scolastico mediante adeguate forme di vigilanza da parte degli operatori scolastici;
l’esistenza in segreteria della planimetria della scuola, completa e aggiornata; l’abbattimento di eventuali barriere architettoniche; l’esistenza di un piano di evacuazione in caso di calamità.
Le attività curricolari ed extracurricolari si svolgono utilizzando i seguenti ambienti:
n. 10 aule teoriche della capienza massima di 30/32 posti con accesso alla
rete internet, via cavo o Wireless; n. 5 aule munite di LIM; n. 1 aula audiovisivi; n. 1 laboratorio di scienze ad anfiteatro (60 posti), munita di LIM con accesso
ad Internet e n. 1 MAC; n. 1 biblioteca con n. 2 PC collegati alla rete; n. 1 aula magna ad auditorium (capienza 250 posti); n. 1 laboratorio di informatica, in rete LAN (25 postazioni), server d’aula,
accesso ad Internet, collegamento al videoproiettore; n. 1 palestra; n. 2 videoproiettori e 2 notebook a disposizione, in caso di necessità; n. 1 laboratorio linguistico (con 30 postazioni).
LE ATTREZZATURE
Nel lavoro scolastico gli Insegnanti useranno tutti gli strumenti disponibili:
- Innanzitutto i libri di testo e di consultazione, i cartelloni e altri mezzi
semplici reperibili di volta in volta nell’ambiente in cui si opera (fotografie,
giornali, oggetti vari);
- i sussidi audiovisivi e multimediali (LIM, software didattici, registratore,
televisore, antenna satellitare, videoregistratore, videoproiettore, notebook,
computer collegato ad Internet per la didattica e per la formazione
personale).
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Scienze Motorie
Gli alunni di tutte le classi partecipano ai Campionati dei Giochi Sportivi Studenteschi sia a livello Distrettuale che Provinciale.
PROGETTAZIONE INTRA/EXTRACURRICOLARE
ORIENTAMENTO
FORMARE per ORIENTARE - ORIENTARE per FORMARE
Motivazioni
L’idea d’Orientamento da cui si parte ha origine nella dimensione vocazionale della
persona: un orientamento inteso come supporto alla formulazione di un progetto di vita
che non implica le sole scelte scolastico-professionali, ma chiama in causa tutte le
domande di fondo che segnano il percorso, perché l’orientamento diventi sempre più
auto-orientamento. Particolare attenzione all’azione orientativa è rivolta agli studenti
durante tutto il periodo scolastico e nella transizione al lavoro o al proseguimento degli
studi.
L’Orientamento offre l’opportunità di avvicinare la scuola Secondaria di II Grado alla
realtà universitaria e al mondo del lavoro, riducendo lo scollamento tra scuola e
territorio. Obiettivi:
Informare gli alunni sulle diverse opportunità formative e professionali, contribuendo ad
una corretta e completa conoscenza del sistema universitario e delle opportunità
lavorative;
informare su modalità e strumenti che permettono di operare scelte post-diploma;
incrementare la consapevolezza sulle diverse opportunità formative e professionali post-
diploma in vista della costruzione di un progetto personale;
ampliare la cultura del lavoro e dell'impresa, favorendo l'incontro a scuola con i
rappresentanti del mondo del lavoro. In particolare,
favorire incontri sui valori che costituiscono il lavoro e il mondo del lavoro;
rilevare le aree professionali di maggiore interesse per gli studenti e il bisogno
informativo rispetto a tematiche trasversali, interdisciplinari riguardanti il mondo
del lavoro e delle professioni, con particolare attenzione all’ offerta reale sul
mercato del lavoro;
favorire l'incontro con testimoni significativi del mondo della ricerca, delle
professioni, dell'imprenditoria;
incrementare negli alunni la consapevolezza sulle diverse opportunità formative e
41
professionali, di post-diploma in vista della costruzione personale;
promuovere l’integrazione tra studenti, famiglie, imprese. Attività:
Conferenze/ Incontri informativi sulle modalità di funzionamento e di organizzazione
della realtà universitaria e dell’Offerta Formativa di corsi post-diploma (nel corso
dell’anno scolastico);
Somministrazione di un questionario rilevatore (nel corso del I Quadrimestre);
Presentazione e approfondimento delle Aree Professionali (I Quadrimestre e parte del
II) attraverso:
o intervento di persone qualificate nelle varie aree professionali;
o coinvolgimento di strutture che sul territorio hanno questo compito
o conoscenza di alcune Aziende, supportata da:
visita ad almeno un’ Azienda (la Scuola nell’Impresa)
incontri con Imprenditori di Aziende del territorio (l’Impresa nella
Scuola);
o personalizzazione del percorso
o colloqui individuali e/o di piccolo gruppo mediante i quali, con la consulenza del
docente referente e/o di un esperto, gli studenti sono invitati a fare sintesi dei
diversi contributi valoriali, culturali, ecc… per costruire un proprio percorso
formativo/professionale sul quale investire.
Laboratori territoriali per l’occupabilità. Progetto MADE IN OPEN LAB - Un Ponte per
l’Occupazione- L’articolo 1, comma 60, della legge n.107/2015, introduce i Laboratori
territoriali per l’occupabilità. Si tratta di una nuova generazione di laboratori aperti
anche in orario extra scolastico, pensati per essere palestre di innovazione e spazi
dove mettere in campo attività di orientamento al lavoro e di alternanza.
Alternanza scuola lavoro (Legge 107/15)
42
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L’Istituto Tecnico si è dotato di un Gruppo dedicato all’Alternanza Scuola-Lavoro, che è
stata nominato nel Collegio Docenti del 10 dicembre 2015, e ha elaborato il Progetto
definendolo nelle seguenti articolazioni.
Finalità
L’attività formativa di alternanza scuola lavoro costituisce l’insieme delle “esperienze educativo-orientative” che consentono agli studenti di confrontarsi con la cultura e l’organizzazione sociale del lavoro, integrando ed arricchendo il curricolo formativo, concretizzando il concetto di pluralità e complementarietà dei diversi approcci nell’apprendimento. In particolare mira ad integrare la preparazione “culturale” maturata durante le relazioni educative scolastiche con quella “professionale-organizzativa”. All’interno del sistema educativo del nostro paese la collaborazione formativa tra scuola e
mondo del lavoro ha registrato il potenziamento dell’offerta formativa in alternanza scuola
lavoro, previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107in cui l’alternanza scuola lavoro è stata
proposta come metodologia didattica per: a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile; e) correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Legge 13 luglio 2015 n.107
• Comma 33: Alternanza Scuola-Lavoro per un totale di 400 ore nel II biennio e
quinto anno a partire dalle classi terze dell’ a.s. 2015-16.
• Comma 34: realizzazione di periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro
(dal 23 maggio al 16 settembre) attraverso accordi/ convenzioni attivate con una
platea di soggetti, anche con ordini professionali, associazioni, ecc… ;
progettazione con la struttura ospitante il percorso da realizzare; definizione delle
competenze attese dall’esperienza lavorativa; circolazione di informazioni; ricaduta
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in classe della dimensione culturale ed esperienziale; documentazione dell’esperienza
realizzata e disseminazione dei risultati.
• Comma 35: modalità di svolgimento dell’esperienza lavorativa e tipologie di
integrazione con il mondo del lavoro:
• esperienza lavorativa prevalentemente estiva (dal 7 giugno al 16 settembre,
ma anche durante le lezioni (dal 23 maggio al 6 giugno e nella prima settimana
di febbraio);
• pluralità di tipologie di integrazione con il mondo del lavoro: incontri con
esperti, visite aziendali, ricadute delle visite in classe, Corso di Formazione
sulla Sicurezza, Business Game, Progetto di Orientamento al lavoro,
soggiorno-studi con visite aziendali, eventuali Laboratori territoriali per
l’occupabilità se il Progetto in rete verrà approvato (Vedi l’articolo 1, comma
60, della legge n. 107/2015).
• Comma 36: all'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 34 e 35 si provvede
nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili.
• Comma 37: nell'ambito della carta dei diritti e doveri degli studenti, possibilità
per lo studente di esprimere una valutazione sull'efficacia e sulla coerenza dei
percorsi stessi con il proprio indirizzo di studio.
• Comma 38: corso sicurezza (prima settimana di febbraio)
• Comma 41: consultazione del registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro
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IPOTESI A PARTIRE DALL’ATTUALE TERZA
CLASSE TERZA: 15 studenti
Percorso
Durata
ipotetica
Docente/Materia coinvolta
SENSIBILIZZAZIONE E ORIENTAMENTO
1. analisi della situazione del territorio
(popolazione ripartita per fasce di età,
istruzione, reddito);
2. analisi economica (distribuzione attività
economica: numero di aziende e settori di
appartenenza, dimensioni e forma giuridica);
3. individuazione dei bisogni del territorio;
8h
Relazioni Internazionali
Economia aziendale e geopolitica
Tecnologie della Comunicazione
Diritto
Matematica
Italiano
Lingua inglese e spagnola
Attività 10h
Visita alla Camera di commercio
di Ravenna, sede di Lugo;
Incontro con esperti e
imprenditori del territorio
CORSO SICUREZZA 12h Esperto esterno
ESPERIENZA LAVORATIVA 160h
Fonti
Dati ISTAT (Censimenti) – Dati ISFOL
(Ministero del Lavoro e Politiche Sociali) -
Report di Enti di ricerca nazionali e
internazionali – Dati C.C.I.A.A (Camere di
Commercio) - Siti di Enti Locali
Il totale ore corrispondono a 190 ore, il Consiglio di classe può effettuare delle variazioni.
45
CLASSE QUARTA
Percorso
Durata
ipotetica
Docente/Materia coinvolta
SIMULAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI
GIURIDICI INIZIALI PER LA
COSTITUZIONE DELL’IMPRESA
1.predisposizione e sottoscrizione dell’atto
costitutivo;
2.versamento del 25% dei conferimenti in denaro,
in caso di società di capitali (forma giuridica
preferibile);
3.predisposizione della relazione di stima per i
conferimenti in natura nelle società di capitali;
4.Comunicazione Unica nel Sistema InfoCamere
(iscrizione nel Registro delle Imprese, richiesta
del codice fiscale e del numero di Partita IVA,
iscrizione agli Enti previdenziali);
5.richiesta eventuale iscrizione in albi ed elenchi
speciali.
INIZIO DELL’ATTIVITA’ GESTIONALE
1.acquisti e vendite e relativi regolamenti;
2.gestione del magazzino;
3.gestione del personale;
4.fabbisogno finanziario e relative fonti di
finanziamento;
5.adempimenti amministrativi, fiscali e
contributivi;
6.analisi delle procedure aziendali e mansionari.
30 h
Relazioni Internazionali
Economia aziendale e
geopolitica
Tecnologie della Comunicazione
Diritto
Matematica
Italiano
Lingua inglese e spagnola
Attività 25h
Business Game
Incontro con esperti e
imprenditori del territorio
Alternanza scuola-lavoro all’estero (viaggio
istruzione)
fino a
30h
ESPERIENZA LAVORATIVA 160h
46
Fonti
Estratti di documenti autentici (presso le
C.C.I.A.A.), format predisposti da
compilare, esempi di atti costitutivi
disponibili in piattaforma, esempi di
documenti aziendali disponibili in
piattaforma, esempio di UdA disponibili in
piattaforma.
Il totale ore corrispondono a 240 ore, il Consiglio di classe può effettuare delle variazioni.
47
CLASSE QUINTA
Percorso Durata
ipotetica Docente/Materia coinvolta
ATTIVITA’ GESTIONALE
1.acquisti e vendite e relativi regolamenti;
2.gestione del magazzino;
3.gestione del personale;
4.fabbisogno finanziario e relative fonti di
finanziamento;
5.adempimenti amministrativi, fiscali e contributivi;
6.analisi delle procedure aziendali e mansionari.
SISTEMA DELLE RILEVAZIONI AZIENDALI
1.regime contabile;
2.contabilità generale e contabilità settoriali;
3.scritture obbligatorie;
4.sistema sanzionatorio.
BILANCIO D’ESERCIZIO E DICHIARAZIONE
DEI REDDITI
1.passaggio dalla contabilità generale al Bilancio di
esercizio
2.redazione del Bilancio d’esercizio;
3.adempimenti civilistici e fiscali legati alla
redazione, all’approvazione e al deposito del Bilancio
di esercizio;
4. Dichiarazione dei redditi e Irap.
CONTABILITÀ DIREZIONALE
1.controllo di gestione;
2.analisi dei costi e dei ricavi;
3.equilibrio economico della gestione e Break Even
Point;
4.equilibrio finanziario della gestione;
5.analisi di Bilancio;
6.redazione del Budget;
7.analisi degli scostamenti e Reporting.
30 h
Relazioni Internazionali
Economia aziendale e
geopolitica
Diritto
Matematica
Italiano
Lingue straniere
Attività 10h
Bilancio di esercizio,
Dichiarazione dei redditi,
Grafici, Report del controllo
di gestione
Agenzia delle Entrate
Guardia di Finanza
Incontro con esperti e
imprenditori del territorio
48
Per la valutazione si fa riferimento a quanto previsto dalla Guida Operativa della L. 107, già
citata ed eventuali future modificazioni e/o integrazioni alla stessa.
IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO
L’Istituto Tecnico collabora con diverse associazioni presenti nel Territorio, per l’attuazione di Progetti e/o aderendo ad iniziative anche non programmate: Comune di Lugo, Provincia di Ravenna, CFP “Sacro Cuore”, Delegazione Fondo Ambiente Italiano (FAI) di Lugo/Ravenna, AVIS, AIDO, Associazioni di Volontariato, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Vigili Urbani, Guardia di Finanza, AUSL, ecc… L’Istituto collabora con l’AUSL anche per consulenze relative agli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali).
SOGGIORNI-STUDIO ALL’ESTERO
Ogni anno l’Istituto Tecnico “Sacro Cuore” propone agli studenti del secondo biennio e del
V anno SOGGIORNI-STUDIO ALL’ESTERO (generalmente in alternativa ai viaggi di
istruzione), che presentano queste caratteristiche:
gli accompagnatori sono gli stessi Insegnanti della scuola;
gli studenti frequentano corsi tenuti da Insegnanti di madrelingua, con il rilascio di
attestati considerati validi per la formazione del punteggio relativo al credito
formativo;
gli studenti partecipano a escursioni, viaggi d’Istruzione e uscite culturali.
Alternanza scuola-lavoro all’estero (viaggio
istruzione) fino a 30h
Fonti
Estratti di bilanci autentici (presso le
C.C.I.A.A.), format predisposti da
compilare, esempi di bilanci didattici, di
reportistica e di UdA disponibili in
piattaforma.
Il totale ore corrispondono a 70 ore, il Consiglio di classe può effettuare delle variazioni.
49
PROGETTO DI MINI SCAMBIO
CULTURALE
“PEOPLE TO PEOPLE”
Il nostro Istituto partecipa da diversi anni, ad un mini progetto di scambio fra studenti americani e nostri studenti. Tale progetto, chiamato “People to People”, è promosso dall’associazione americana Student Ambassador Program (Programma giovani ambasciatori degli USA) fondata nell’anno 1956 dal Presidente Dwight D. Eisenhower e tuttora sostenuto dalla Casa Bianca. Scopo dell’associazione e del progetto è di dare agli studenti americani la possibilità di conoscere la cultura e il modo di vivere del paese europeo ospitante, visitando luoghi nuovi e facendo amicizia con giovani europei, seguendo un programma educativo e sociale. Ai nostri studenti che si rendono disponibili ad ospitare uno/a studente/ssa americano/a di età compresa fra i 14 - 18 anni per tre giorni durante il periodo estivo (tra giugno e luglio) si offre la possibilità di vivere con un/a coetaneo/a di madrelingua inglese, di consolidare e potenziare le abilità linguistiche e di instaurare rapporti di amicizia partecipando a questo breve scambio interculturale e linguistico che, in taluni casi, prosegue nel tempo attraverso diverse modalità di incontro.
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CERTIFICAZIONE LINGUISTICA
E INFORMATICA ESTERNA
CERTIFICAZIONE LINGUISTICA E’ possibile sostenere esami di certificazione linguistica di vari livelli relativi alle lingue apprese nel corso di studi che fanno riferimento al “Common European Framework of Reference” del Consiglio d’Europa. Tali certificazioni vengono rilasciate da preposti Istituti esterni:
- per tedesco GOETHE- ZERTIFIKAT B1 - per inglese TRINITY COLLEGE LONDON, Cambridge P.E.T e
FIRST CERTIFICATE - per spagnolo D.E.L.E. INSTITUTO CERVANTES
La preparazione per sostenere tali esami è effettuata dai Docenti delle rispettive lingue, anche con attività extracurricolari pomeridiane; la certificazione può essere conseguita presso gli enti suddetti, in Italia e/o all’estero.
CERTIFICAZIONE INFORMATICA E’ possibile sostenere esami di certificazione informatica ECDL (European Computer
Driving Licence) presso centri accreditati (Test Center o Test Point) relativi a
competenze acquisite nel corso di studi.
La preparazione specifica per sostenere tali esami viene effettuata dal docente
della disciplina.
EBC*L “La Patente economica europea”
DI COSA SI TRATTA L’European Business Competence Licence (EBC*L) è una certificazione, riconosciuta in ambito europeo, delle conoscenze specialistiche in campo economico e manageriale che si prefigge l’obiettivo di estendere in tutta l’Unione Europea il riconoscimento della qualificazione professionale attraverso parametri standard delle competenze economiche. Il percorso formativo è finalizzato al conseguimento della certificazione EBC*L (European Business Competence Licence) che: attesta le conoscenze e le competenze nel settore economico-aziendale sulla
base di standard internazionali;
consente ai titolari della Patente di proporsi agli interlocutori europei con un valido strumento integrativo del proprio curriculum.
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CONTENUTI La patente economica si suddivide in 4 moduli:
• Redazione del Bilancio • Analisi di Bilancio
• Analisi dei costi • Elementi di diritto commerciale
A CHI E’ RIVOLTO Studenti della classe V° delle Scuole secondarie di II grado, universitari, dipendenti, dirigenti, imprenditori, project manager e tutti coloro che intendano ampliare le proprie conoscenze in ambito economico e manageriale.
OBIETTIVI/SBOCCHI PROFESSIONALI La certificazione mira a una conoscenza indirizzata a:
elevare il livello di conoscenza e competenza in ambito economico-aziendale accrescere la competenza e l’efficienza di tutti coloro che già operano nel
settore fornire una certificazione delle competenze economico-aziendali che consenta
a chiunque di lavorare nel settore economico di qualunque paese aderente a questo progetto
GARANTI INTERNAZIONALI E GARANTE NAZIONALE La European Business Competence* Licence è un programma che fa capo al Kuratorium Wirtschaftskompetenz für Europa che ha sede a Paderborn, in Germania. L'Italia è uno dei Paesi membri ed è rappresentata da EBCL Italia srl. Il programma EBC*L è sostenuto dalla Unione Europea, che l'ha inserito tra i progetti comunitari diretti a realizzare la Società dell'Informazione. Sito Istituzionale EBC*L: www.ebcl.info
ISTITUTO TECNICO “SACRO CUORE” - TEST CENTER ACCREDITATO Dall’autunno 2014 il nostro Istituto Tecnico è il primo e l'unico Test Center Accreditato per la Provincia di Ravenna ed è solo il 3° centro in tutta la Regione Emilia Romagna.
TITOLO Per ottenere la Certificazione EBCL è necessario sostenere un unico esame finale elaborato secondo standard internazionali. L’esame della durata di 2 ore, prevede 20 domande a risposta aperta e un caso pratico da analizzare. L'esito è positivo se si totalizza un punteggio di almeno 75/100. Per gli studenti iscritti alla nostra Scuola tale attività prevede il riconoscimento di un credito formativo.
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PERIODO DI SVOLGIMENTO Per gli iscritti al nostro Istituto Tecnico i contenuti dei 4 Moduli saranno trattati durante l’orario curricolare nel II° quadrimestre della classe IV (per gli elementi di diritto commerciale) e nel I° quadrimestre della classe V (per i contenuti di economia aziendale). Non sono previste lezioni pomeridiane, salvo richieste di potenziamento degli argomenti da parte degli interessati.
DATA ESAME Il nostro Istituto è un Test Center accreditato, pertanto l'esame si svolge in sede, in una data da concordare con il Consiglio della Classe V°. Direttore e supervisore: prof.ssa sr. Silvia Dejeu Vicedirettore e supervisore: prof.ssa Raffaella Poggiali Per soggetti esterni interessati: data da concordare.
COSTI I nostri studenti e gli appartenenti alla Guardia di Finanza dovranno sostenere il 50% del costo dell’esame.
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Piano di Miglioramento (PDM)
Premessa
La decisione del Gestore della Congregazione Religiosa di chiudere l’Istituto Tecnico (per motivi
economici) e quindi di proseguire con le classi attuali fino ad esaurimento, annulla il PDM nei
traguardi che erano stati fissati per la continuità tra Scuola Secondaria di I e II Grado. Il PDM
interesserà esclusivamente altre priorità e traguardi. Ci si concentra sul consolidamento di prassi
positive in atto e sull’osservazioni di situazioni migliorabili.
PRIORITA’: RISULTATI SCOLASTICI
Descrizione Traguardo Azioni
Favorire l'acquisizione o il
rafforzamento delle
competenze raggiunte.
Ridurre la selettività
dell'impegno degli alunni
rispetto alle discipline.
Diminuire la percentuale di
alunni con giudizio sospeso.
Migliorare in quantità
e qualità le
competenze acquisite.
Abbassare almeno del
10 % gli alunni con
giudizio sospeso,
quindi ridurre la
concentrazione dei
debiti formativi in
alcune discipline e la
"forbice" nel
rendimento scolastico.
Incrementare la
motivazione
all’impegno nelle
discipline, soprattutto
in quelle con
risultati inferiori alle
possibilità degli
alunni.
Ridurre il più
possibile il numero
degli alunni non
ammessi.
Monitorare periodicamente i risultati
di ogni alunno relativi alle competenze
acquisite (rilevazioni del singolo
Docente, del C. di Classe).
Individuare carenze, difficoltà,
qualità degli apprendimenti.
Potenziare le attività di
sportello didattico dedicato
ai recuperi dei debiti,
degli svantaggi e al consolidamento.
Realizzare interventi didattici
di recupero pomeridiano
mediante costituzione
di gruppi di livello o di omogenea
difficoltà.
Favorire gruppi di tutoraggio
o singolo tutoraggio motivazionali,
con attività anche pomeridiane.
Partecipare, con un Docente
di Italiano ed uno di Matematica,
agli incontri sul percorso
Attività formative sulla didattica
dell’Italiano e della Matematica
organizzati dal Polo
Tecnico-Professionale di Lugo.
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PRIORITA’: RISULTATI A DISTANZA
Descrizione Traguardo Azioni
Monitorare alcuni risultati
a distanza negli Studi
Universitari e lavorativi.
Elaborare i dati
relativi agli ultimi
esiti universitari e
lavorativi degli
studenti dopo l'uscita
dalla Scuola.
Realizzare gradualmente un sistema di
rilevazione degli ultimi esiti universitari e
lavorativi degli studenti.
AREA DI
PROCESSO Descrizione obiettivo Azioni
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Organizzare in modo più
sistematico:
la verifica del curricolo
lo svolgimento dei progetti
il monitoraggio degli esiti degli
studenti.
Verificare periodicamente il Curricolo, anche
attraverso l’analisi dei Progetti annuali, con
eventuale revisione ed aggiornamento.
Elaborare prove strutturate iniziali,
intermedie e finali.
Ambiente di
apprendi
mento
Confrontarsi sui moduli di
insegnamento con le nuove
modalità di apprendimento e sulle
nuove tecnologie. Analizzare la
loro ricaduta sulla didattica.
Implementare l’utilizzo di nuove modalità di
apprendimento.
Verificare la ricaduta sulla didattica.
Continuità e
orientamento
Rendere sistematico il
monitoraggio degli studenti dopo
l'uscita dalla Scuola.
Potenziare le azioni orientative
in uscita.
Realizzare gradualmente un sistema di
rilevazione
degli esiti universitari e lavorativi degli
studenti.
Organizzare attività di alternanza scuola
lavoro a partire dalla classe terza.
Integrazione
con il territorio
e rapporti con
le famiglie
Riformulare le modalità di
Elezione dei
rappresentanti dei genitori nel
Consiglio
di Istituto.
Condividere con le famiglie la
progettazione degli obiettivi
educativi valorizzandone i
contributi.
Svolgere le Elezioni dei rappresentanti dei
genitori nel Consiglio di Istituto secondo
l’obiettivo di processo.
Nelle sedi preposte, coinvolgere le famiglie
rispetto agli obiettivi educativi e alla loro
realizzazione e verifica.
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FORMAZIONE DEI DOCENTI
Per la formazione dei Docenti, il Collegio Docenti è orientato a valorizzare temi che emergeranno
nel contesto scolastico o problematiche di interesse nazionale o locale. Gli incontri relativi verranno
condotti con modalità diversificate, anche attraverso interventi di Esperti. Verranno privilegiate
problematiche di formazione generale, educativo - didattiche sull’adolescenza ed altre connesse,
inerenti i rapporti scuola-famiglia, il tema annuale interdisciplinare scelto dal Collegio Docenti e
sviluppato in macroprogetti. Per la formazione specifica dei Docenti in Corsi/Seminari etc., a livello
disciplinare, verranno colte tutte le opportunità offerte dal territorio, dal MIUR, dall’USRER, da Enti,
Associazioni etc.
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GLI ORGANI COLLEGIALI
INTRODUZIONE
Art. 1 - Costituzione degli Organi Collegiali.
La Comunità scolastica ”SACRO CUORE” per rendere effettiva ed efficace la collaborazione di tutte le sue componenti alla gestione delle attività scolastico-educative della Scuola, secondo lo spirito delle moderne istanze sociali espresse nella legislazione scolastica italiana con particolare riferimento alla legge 62/2000 sulle scuole paritarie, istituisce i seguenti Organi Collegiali:
Consiglio d’Istituto
Giunta esecutiva
Consiglio di classe
Collegio dei Docenti.
Art. 2 - Finalità istituzionali.
Data la particolare fisionomia dell'Istituto, gestito dall'Ente Religioso "Istituto Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante", e le sue specifiche finalità educative, ispirate alla concezione cristiana della vita, ogni atto, iniziativa o decisione di qualunque organo collegiale dovrà essere in sintonia con le suddette finalità istituzionali secondo quanto esposto nello specifico Progetto Educativo, che viene assunto come centro ispiratore di tutta l'attività formativa dell'istituto. Al suddetto Ente Gestore spettano in definitiva il giudizio sulla eventuale difformità degli atti collegiali dalle finalità istituzionali e i provvedimenti applicativi conseguenti.
CAPITOLO I
CONSIGLIO D'ISTITUTO
Art. 3 - Composizione
Il Consiglio d'Istituto (C.I.) è composto dai rappresentanti delle seguenti categorie:
Ente Gestore: un rappresentante da esso designato.
Dirigenza scolastica: il Dirigente di ogni tipo di scuola presente nell'ambito del C.I..
Insegnanti: 6 rappresentanti eletti (2 della Scuola Media e 4 della Scuola Superiore di cui 2 religiosi).
Genitori: 4 rappresentanti eletti (2 della Scuola Media e 2 della Scuola Superiore).
Studenti: 2 rappresentanti eletti.
Personale non docente: un rappresentante eletto.
In particolare si precisa:
L'appartenenza ai rispettivi settori dei docenti e dei genitori rappresentanti è condizione essenziale per l'elezione a membro del C.I., ma non per la permanenza in esso, che perdura anche se essi nel
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corso del triennio dovessero mutare settore; in caso, però, di dimissioni o di decadenza di un qualsiasi membro (cessazione di servizio scolastico [docenti] o di frequenza dell'alunno [genitori]), si procederà alla sua sostituzione preferendo un membro del settore eventualmente privo di rappresentanti, secondo quanto prescritto dall'art. 6, comma 2'.
Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del C. I. a titolo consultivo gli specialisti che operano in modo continuativo nella Scuola con compiti medico-psico-pedagogici e di orientamento, ed anche altri esperti esterni, a giudizio del Presidente o dietro richiesta di almeno 1/3 dei membri del Consiglio.
Art. 4 - Attribuzioni
Il C.I., fatte salve le competenze specifiche dell'Ente Gestore, del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, ha potere deliberante per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della Scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio.
In particolare:
a. elegge nella prima seduta tra i rappresentanti dei Genitori il Presidente e il Vice-Presidente a maggioranza assoluta nella prima e seconda votazione e a maggioranza relativa nella terza votazione;
b. elegge nella prima seduta tra i propri membri una giunta esecutiva; c. definisce gli indirizzi generali per le attività delle scuole funzionanti nel proprio ambito sulla base
delle finalità fondamentali del Progetto Educativo; d. adotta il Piano dell'Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti secondo quanto
previsto dall'art. 3 del Regolamento in materia di autonomia (DPR 275/99); e. delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo della Cassa Scolastica per quanto concerne
la realizzazione di attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione;
f. dispone l'adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali, tenendo presente quanto previsto dal Regolamento in materia di Autonomia;
g. promuove contatti con altre scuole e istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione (cfr. art. 7 del DPR 275/99 - reti di scuole);
h. promuove la partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;
i. regola forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali, che possono essere assunte dall'Istituto;
j. propone all'Amministrazione dell'Istituto indicazioni per l'acquisto, il rinnovo e la conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audio-televisivi, multimediali e le dotazioni librarie;
k. indica i criteri generali relativi all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe e interclasse ed esprime parere sull'andamento generale, didattico e amministrativo, dell'Istituto.
Art. 5 - Funzioni del Presidente
Il Presidente del C.I. elegge tra i membri del Consiglio stesso un segretario, con il compito di redigere e leggere i verbali delle riunioni e di coadiuvarlo nella preparazione e nello svolgimento delle riunioni consiliari e di provvedere alla pubblicazione e alla comunicazione delle delibere del Consiglio, come previsto dall'art. 7.
Spetta al Presidente convocare e presiedere le riunioni del C.I., stabilire l'ordine del giorno secondo le proposte pervenutegli e le indicazioni della Giunta d'Istituto. Spetta anche al Presidente
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rappresentare il Consiglio presso l'Ente Gestore, gli altri organi collegiali, presso le autorità e presso qualsiasi terzo.
Egli, secondo i propri impegni, può delegare tali diritti, anche in parte, al Vice-Presidente, il quale, in caso di impedimento o di assenza del Presidente, esercita, di diritto, tutte le di lui funzioni.
Nel caso di dimissioni del Presidente o di cessazione di rappresentanza il Consiglio provvederà all'elezione di un nuovo Presidente.
Art. 6 - Durata in carica del C. I.
Il Consiglio d'Istituto dura in carica tre anni ed esercita le proprie funzioni fino all'insediamento del nuovo Consiglio.
I Consiglieri, che, nel corso dei tre anni, perdono i requisiti per i quali sono stati eletti, o coloro che non intervengano senza giustificati motivi a tre sedute consecutive, verranno sostituiti dal rappresentante di categoria e di settore, che nell'ultima votazione ha ottenuto il maggior numero di voti fra i non eletti. In caso di esaurimento delle liste si procederà ad elezioni suppletive, da tenersi possibilmente insieme alle elezioni annuali per i Consigli di Classe e di Interclasse.
Art. 7 - Convocazioni, ordini del giorno, riunioni, delibere
Il C.I. dovrà riunirsi almeno due volte al quadrimestre, nel corso dell'anno scolastico, nei locali della Scuola ed in ore non coincidenti con l'orario scolastico.
La data e l'ora di convocazione vengono deliberate al termine dell'ultima riunione; in caso contrario il Presidente provvede a far pervenire ai Consiglieri la convocazione almeno 5 giorni prima della data fissata. In caso di urgenza la convocazione è fatta dal Presidente anche "ad horam" e con qualsiasi mezzo.
Le proposte per l'"ordine del giorno" per le riunioni devono essere presentate al Presidente dalla Giunta Esecutiva, almeno 8 giorni prima della riunione.
Il Presidente invierà l'elenco completo dell'"ordine del giorno" ai Consiglieri almeno 5 giorni prima della riunione. Copia della convocazione e del relativo "ordine del giorno" dovrà essere affisso nello stesso termine nell'apposito albo della Scuola.
Qualora nell'ordine del giorno fosse incluso l'esame di qualche altro documento, questo deve essere trasmesso in copia ai Consiglieri unitamente alla convocazione del Consiglio.
Per la validità delle riunioni del Consiglio, in prima convocazione, è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei Consiglieri e la stessa percentuale di rappresentanza delle categorie di Consiglieri; in seconda convocazione la riunione è valida qualunque sia il numero dei Consiglieri e delle categorie presenti.
Le deliberazioni del C.I. sono adottate a maggioranza dei voti dei Consiglieri presenti. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
La votazione è segreta quando si provvede alla designazione delle cariche di Presidente, Vice-Presidente e dei membri della G.E. ed ogni qualvolta si vota per questioni riguardanti persone. In ogni altro caso la votazione è fatta per alzata di mano, a meno che almeno un terzo dei Consiglieri presenti non faccia richiesta di votazione segreta.
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CAPITOLO II
GIUNTA ESECUTIVA
Art. 8 - Composizione e durata.
La Giunta Esecutiva (G.E.) è composta dal Dirigente, dal Segretario dell'Istituto che funge da Segretario di Giunta, e da 5 Consiglieri eletti dal C.I., e precisamente: da 2 docenti, da 2 genitori e 1 studente. La G.E. dura in carica tre anni. In caso di preventiva decadenza per dimissioni o per la perdita dei requisiti richiesti o per tre assenze consecutive ingiustificate, il C.I. procederà alla sostituzione del membro, a norma dell'art. 6, comma 20.
Art. 9 - Competenze
La G.E. prepara gli argomenti da sottoporre all'esame del C.I., corredandoli di precise richieste e relazioni, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso. I Consiglieri di Istituto che vogliono fare delle proposte da inserire nell'ordine del giorno in discussione nella riunione del C.I., dovranno farle pervenire in tempo utile al Presidente della Giunta. La G.E. deve far pervenire le proposte e il materiale relativo al C.I. nel termine previsto dall'art. 7, comma 3".
Art. 10 - Riunioni e delibere
Le riunioni della G.E. sono valide solo se sono presenti il Presidente ed almeno tre membri di essa. Le deliberazioni della G.E. sono adottate a maggioranza dei voti validamente espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Le sedute della G.E. non sono pubbliche. Il Segretario dovrà redigerne relativo verbale.
CAPITOLO III
CONSIGLIO DI CLASSE
Art. 11 - Composizione.
I Consigli di Classe nelle Scuole Secondarie sono composti dai Docenti delle singole classi. I Consigli di Classe sono presieduti dal Dirigente o, dietro sua delega, dal Vice-Dirigente o da un docente membro del Consiglio stesso. Le funzioni di Segretario del Consiglio di Classe e di Interclasse sono attribuite dal Dirigente ad uno dei docenti membro del Consiglio stesso.
Art. 12 - Competenze
I Consigli di Classe si riuniscono almeno due volte al quadrimestre in ore non coincidenti con l'orario scolastico col compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e
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didattica, alla adozione dei libri di testo e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. I Consigli di Classe possono altresì esprimersi riguardo ad altri argomenti legati al buon funzionamento delle classi (programmi di studi, disciplina, rendimento della classe) e proporre eventuali soluzioni agli organi competenti. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari e quelle relative alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al Consiglio di Classe con la sola diretta partecipazione dei docenti. Alla seconda parte dei Consigli di Classe partecipano anche i rappresentanti degli studenti e dei genitori.
CAPITOLO IV
COLLEGIO DEI DOCENTI
Art. 13 - Composizione e riunioni
Il Collegio dei Docenti è composto da tutto il personale docente, ed è presieduto dal Dirigente. Esercita le funzioni di Segretario un docente, designato dal Dirigente che redige il verbale di ogni riunione. Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qual volta il Dirigente ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta, comunque almeno una volta al quadrimestre. Le riunioni del Collegio hanno luogo in ore non coincidenti con l'orario di lezione.
Art. 14 - Competenze
Il Collegio dei Docenti: a. ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'Istituto. In particolare elabora
il Piano dell'Offerta Formativa sulla base degli indirizzi generali definiti dal C.I.; cura la programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola stabilito dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante nel quadro delle linee fondamentali indicate dal Progetto Educativo;
b. presenta proposte al Dirigente per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal C.I. e della normativa vigente sull'autonomia delle singole istituzioni scolastiche;
c. valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica;
d. provvede all'adozione dei libri di testo, sentito il Consiglio di Classe o Interclasse; e. adotta e promuove iniziative di sperimentazione in conformità alle normative vigenti
sull'autonomia scolastica; f. promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell'istituto; g. elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d'Istituto, con votazione segreta; h. esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto
o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico-psico-pedagogici e di orientamento;
i. nell'adottare le proprie deliberazioni il Collegio dei Docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei Consigli di Classe e Interclasse;
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j. vigila sul divieto di fumo e dispone le sanzioni.
CAPITOLO V
ASSEMBLEA DEI GENITORI
Art. 15 - Assemblee dei Genitori.
I Genitori degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della Scuola secondo le modalità previste dai successivi articoli. Le Assemblee dei Genitori possono essere di Classe o d'Istituto. I rappresentanti di Classe e d'Istituto costituiscono il Comitato dei Genitori dell'Istituto, che è presieduto dal Genitore eletto Presidente del C.I.. Le Assemblee si svolgono nei locali dell'Istituto, in orario non coincidente con quello delle lezioni. La data e l'orario di svolgimento di ciascuna di esse devono essere concordati di volta in volta con il Dirigente. L'Assemblea di Classe è convocata su richiesta dei genitori rappresentanti di classe o dei 30% dei genitori della classe. L'Assemblea d'Istituto è convocata su richiesta del Comitato dei Genitori o del 20% dei genitori. Il Dirigente, sentita la Giunta Esecutiva, autorizza la convocazione ed i promotori ne danno comunicazione a tutti i genitori almeno 5 giorni prima mediante convocazione scritta, rendendo noto anche l'ordine del giorno. L'Assemblea di Classe è presieduta da uno dei genitori rappresentanti di classe. L'Assemblea d'Istituto è presieduta dal Presidente del Consiglio d'Istituto, affiancato da un Segretario, scelto in seno al Comitato dei Genitori. All'Assemblea di Classe e d'Istituto possono partecipare il Dirigente e gli insegnanti rispettivamente della classe o dell'Istituto. Possono aver luogo, anche su convocazione del Dirigente, assemblee dei genitori di classe, d'interclasse e d'Istituto, con l'eventuale partecipazione dei docenti e degli alunni, per l'esame di problemi riguardanti o specifiche classi o l'andamento generale didattico e formativo dell'Istituto.
Art. 16 - Conclusioni delle Assemblee
Di tutte le assemblee dovrà essere redatto, a cura del Segretario incaricato, un breve verbale con l'indicazione dell'ordine del giorno proposto, della discussione seguita e delle conclusioni raggiunte. I registri dei verbali dovranno essere depositati presso la Segreteria dell'Istituto nell'apposito settore riservato agli Organi Collegiali. Le conclusioni delle assemblee dei genitori possono essere comunicate al Consiglio d'Istituto, tramite la Giunta Esecutiva, per eventuali decisioni di sua competenza.
CAPITOLO VI
ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI
(per le scuole secondarie superiori)
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Art. 17 - Diritto di Assemblea.
Gli studenti delle Scuole Secondarie Superiori hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della
Scuola secondo le modalità previste dai successivi articoli sulla base dello Statuto delle
studentesse e degli studenti.
Art. 18 - Assemblee Studentesche.
Le Assemblee studentesche nelle Scuole Secondarie Superiori costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. Le Assemblee studentesche possono essere di Classe o di Istituto. I rappresentanti di Classe, unitamente ai rappresentanti nel Consiglio d'Istituto, costituiscono il Comitato Studentesco, che potrà designare democraticamente tra i suoi membri un coordinatore. È consentito lo svolgimento di una assemblea di Istituto e di classe ogni due mesi e una di classe ogni mese, nel limite, la prima, di tre ore di lezione, con inizio non prima delle ore 10,30, e la seconda, al massimo di due ore. L'orario, comunque, sarà concordato con la Presidenza dell'Istituto. In orario extrascolastico potranno essere tenute altre assemblee, sempre d'accordo con la Dirigenza. L'Assemblea di Classe non può essere tenuta lo stesso giorno della settimana durante l'anno scolastico o nelle ore di lezione delle stesse materie, per comprensibili motivi didattici. Alle Assemblee di Istituto può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione dev'essere autorizzata dal Consiglio d'Istituto. All'Assemblea di Classe o di Istituto possono assistere, oltre al Dirigente o un suo delegato, gli insegnanti che lo desiderino e i membri del Consiglio d'Istituto. A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. Non possono aver luogo assemblee nell'ultimo mese di lezione.
Art. 19 - Funzionamento delle Assemblee Studentesche.
L'Assemblea di Istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento; detto regolamento, predisposto dal Comitato Studentesco, deve essere inviato in approvazione al Consiglio d'Istituto. L'Assemblea d'Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato Studentesco d'Istituto o su richiesta del 20% degli studenti. La richiesta di autorizzazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere presentati al Dirigente almeno 5 giorni prima della data di convocazione della stessa. Il Comitato Studentesco, nel suo seno ed a maggioranza assoluta, nomina il Presidente e il Segretario dell'Assemblea, mentre il Vice-Presidente potrà essere nominato sempre dallo stesso Comitato ed a maggioranza assoluta, tra tutti gli altri alunni partecipanti all'Assemblea. È dovere del Comitato e in particolare del Presidente dell'Assemblea garantire l'esercizio ordinatamente democratico dei diritti dei partecipanti. L'Assemblea di Classe è presieduta dai rappresentanti di Classe. Spetta ad essi chiederne l'autorizzazione al Dirigente almeno 5 giorni prima del suo svolgimento, presentando per iscritto l'ordine del giorno. Il Dirigente ha potere d'intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.
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CAPITOLO VII
ESERCIZIO DEL VOTO - NORME COMUNI
Art. 20 - Elettorato.
L'elettorato attivo e passivo per le singole rappresentanze degli Organi Collegiali, previste dal presente "Statuto", spetta esclusivamente ai componenti delle rispettive categorie partecipanti a tali organismi: docenti, non docenti, genitori. L'appartenenza a diversi gradi di scuola conferisce il diritto di voce attiva e passiva nell'ambito di ciascun tipo di scuola. L'elettore che appartenga contemporaneamente a più categorie (genitori, personale docente e non docente) può esercitare il diritto di voto per ogni categoria di appartenenza. Per ogni tipo di scuola viene formata, per ciascuna categoria, una lista unica con i nomi di tutti i candidati, disposti in ordine d'alfabeto. Per il personale non docente vale l'art. 22b).
Art. 21 - Candidature.
Per il Consiglio d'Istituto:
a. personale docente: tutti i docenti, suddivisi nei rispettivi settori di appartenenza, godono del diritto di voce passiva;
b. personale non docente: esercita il diritto di voce attiva e passiva nell'ambito dell'Istituto; c. genitori: l'elettorato passivo spetta a tutti i genitori (padre e madre o a coloro che esercitano
la potestà parentale), che presentino la propria candidatura; d. studenti: l'elettorato passivo spetta a tutti gli studenti delle scuole secondarie, che
presentino la propria candidatura. Per la rappresentanza di classe tutti i genitori godono di voce passiva nell'ambito delle rispettive
classi di appartenenza. I genitori esercitano tale diritto di voto per ogni classe frequentata dai
rispettivi figli.
Art. 22 - Svolgimento delle elezioni.
Le modalità e le norme particolari per l'esercizio del voto vengono fissate dall'apposita Commissione
Elettorale, nominata dal Dirigente in tempo utile per la preparazione delle operazioni elettorali.
Art. 23 - Interpretazione, integrazione e modificabilità dello "Statuto".
In caso di dubbi d'interpretazione di qualche punto del presente Statuto o di eventuale carenza normativa, l'organo competente per le opportune chiarificazioni o integrazioni è il Consiglio d'Istituto, previo esame e presentazione del punto in questione da parte della Giunta Esecutiva. Il presente "Statuto" può essere modificato solo quando ne facciano richiesta almeno 1/5 degli elettori fra genitori, docenti, non docenti o 1/5 dei membri del Consiglio d'Istituto. La richiesta deve essere presentata per iscritto al Rappresentante dell'Ente Gestore con l'indicazione della norma che si intende modificare o introdurre e con la formulazione precisa di quella nuova, accompagnata da una breve motivazione della richiesta. Il Rappresentante dell'ente Gestore invia copia della richiesta a tutti i membri del Consiglio d'Istituto, i quali esprimeranno il loro parere in una successiva riunione congiunta, passando poi ai voti per l'approvazione o il rigetto della richiesta di modifica.
Art. 24 - Vigore del presente "Statuto".
Il presente "Statuto", proposto dall'Ente Gestore della Scuola, discusso ed approvato dai rappresentanti delle varie componenti della Comunità scolastica, entra in vigore nell'anno scolastico 2015-16. Spetta al Consiglio d'Istituto eletto confermarne definitivamente il testo dopo eventuali interventi di integrazione o modifica.
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INDICE
Contatti ...................................................................................................................................2
Che cos'è il PTOF? ...............................................................................................................3
Le Scuole "Sacro Cuore" e il contesto territoriale socio-economico .......................4
Linee di progettazione educativa………………………………………………………………………………. 6
Il Progetto Educativo ..........................................................................................................6 Identità .......................................................................................................................6 Finalità .........................................................................................................................6 Persone e ruoli ...........................................................................................................7
Patto Educativo di Corresponsabilità …………………………………………………………………….. 8 Curricolo d’Istituto…………………………………………………………………………………………………….11 Profilo formativo Primo Biennio…………………………………………………….............................11
Tabella Competenze di base e relativi livelli raggiunti………………………………. .12 Metodologie del Primo biennio ………………………………………………………………………. . 13
Profilo professionale (Primo biennio) ................................................................. 13 Profilo formativo Secondo biennio e Quinto anno……………………………………………… .14
Competenze .............................................................................................................. 16
Metodologie .............................................................................................................. 16
Profilo professionale (Secondo biennio e V Anno) ........................................... 17 Sbocchi professionali ............................................................................................. 19
Valutazione ...................................................................................................................... 21 Debiti formativi, recupero, potenziamento ............................................................ 27 Sportello.......................................................................................................................... 28
Crediti scolastici e formativi ..................................................................................... 28 Criteri generali per i viaggi d’istruzione e per le uscite culturali ...................... 29 PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) ........................................................................ 31
Quadro orario Primo Biennio ...................................................................................... 34
Quadro orario Secondo Biennio e V Anno……………………………………………………………..35
Scelte organizzative ......................................................................................................... 36 L'Anno Scolastico ................................................................................................... 36
I tempi ....................................................................................................................... 36 Sistemi di comunicazione tra scuola e famiglia .............................................. 38 Servizi di segreteria ............................................................................................. 38 Gli spazi .................................................................................................................... 39 Le attrezzature ...................................................................................................... 39 Scienze Motorie ..................................................................................................... 40
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Progettazione intra/extracurricolare……………………………………………………………………… 40
Orientamento ............................................................................................................... 40 Alternanza scuola-lavoro ........................................................................................... 42
Ipotesi a partire dall’attuale Terza ...................................................................... 44 Classe Quarta ......................................................................................................... 45 Classe Quinta .......................................................................................................... 47
Il rapporto con il territorio ...................................................................................... 48 Soggiorni-Studio all'estero ...................................................................................... 48 Progetto di mini scambio culturale “People to People” ....................................... 49
Certificazione linguistica ed informatica esterna…………………………………………….50
EBC*L “La Patente economica europea”…………………………………………………………….. 50
Piano di Miglioramento……………………………………………………………………………..…………………..53
Gli Organi Collegiali……………………………………………………………………………………………………….56 Introduzione ................................................................................................................ .56
Il Consiglio di Istituto ............................................................................................... .56 50 La Giunta esecutiva .................................................................................................... .59 Il Consiglio di Classe .................................................................................................. .59
Collegio dei Docenti .................................................................................................... .60
Assemblea dei genitori .............................................................................................. .61 52 Assemblea degli studenti .......................................................................................... .61 Esercizio del voto – norme comuni .......................................................................... .63
Indice ................................................................................................................................... 64