Settimanale - Anno 5 N 45 - Il Sole 24 Ore...ves è Messe Frankfurt, il più grande ente fieristico...

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NUOVA DATRON C5 Centro di lavoro a CNC a 5 assi simultanei Più compatto per lavorare acciai e leghe. Motori torque sugli assi rotanti. Righe ottiche con risoluzione di 40 nm su ogni asse. Mandrino fino a 48000 giri/min. Soluzioni per l’Industria Presenti dal 2 al 6 ottobre 2012 al BI-MU Registrate la vostra partecipazione su www.remak.it M8Cube Velocità, Qualità, Produttività. La nuova macchina Datron ideale per lavorazioni ad alta velocità con utensili fino a 20 mm di diametro. Presenti dal 2 al 6 ottobre 2012 al BI-MU Pad 13 - Stand C08 Registrate la vostra partecipazione su www.remak.it TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE E enti Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media Settimanale - Anno 5 N ° 45 AUTOMAZIONE, ROBOTICA E MACCHINE UTENSILI Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media ■■ EXPORT/ L’indice degli ordinativi previsto in salita dopo la crisi Il settore vede la ripresa a fine 2012 Ma bisogna guardare all’estero L’incremento del 12,3% rispetto al consuntivo dello scorso anno L e aziende italiane si uniscono per dare l’as- salto con maggior forza al mercato india- no. è stato siglato infatti il contratto di rete tra undici aziende costruttrici di beni strumentali che lavoreranno per impostare una comune politica di penetrazione del mercato india- no attraverso l’Italian tecnology center (Itc), il nuovo centro per la promozione del made in Italy di settore con sede a Pune. Compito dell’Itc sarà la promozione del marchio e dei brand delle undici imprese che fanno parte della rete. Oltre a ciò, il centro, che sarà inaugurato entro il prossimo novembre, si occuperà di sviluppa- re nuovi contatti con il mondo delle istituzio- ni e della cultura indiano. Un primo servizio di assistenza post-vendita completa l’attività svolta dall’Itc nel quale opereranno funzionari locali in stretto e costante contatto con gli at- tori della rete. Beni strumentali, 11 aziende costruttrici italiane pronte a sbarcare in India il prossimo novembre D opo il positivo 2011, du- rante il quale la produ- zione era cresciuta del 13,5% con un aumento del 25% delle esportazioni, il 2012 ha segna- to un deciso cambio di pas- so per il settore di macchine utensili, robot e automazione. Una crisi che rischia di essere acuita dalla Spending review decisa dal governo che preve- de la soppressione del fondo per la realizzazione di azioni a sostegno del made in Italy nel mondo. “Una decisione incomprensibile” come la de- finisce Luigi Galdabini, neo- presidente di Ucimu Sistemi per produrre che raggruppa le imprese del settore. “Le risorse del fondo per- mettono, infatti, adeguato supporto all’attività di in- ternazionalizzazione delle aziende - prosegue -. Per que- sta ragione, oltre a chiedere l’immediata eliminazione del provvedimento inserito nel decreto del 6 luglio 2012, chiediamo l’istituzione di un provvedimento che permetta l’abbattimento dell’Irap sul personale per una quota pari al rapporto export/fatturato dell’impresa, con l’obiettivo di premiare le imprese più vir- tuose e di stimolare il processo di internazionalizzazione di quelle che ancora sono forte- mente orientate a operare sul mercato nazionale”. L’attenzione verso l’export è fondamentale per questo set- tore che, secondo i dati elabo- rati dal Centro studi & cultura di Impresa dell’associazione, nel secondo trimestre 2012 ha visto un calo dell’indice degli ordini delle macchine utensili del 20,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Colpa soprattutto della do- manda interna, in calo dell’11,5%, che conferma la crisi ormai strutturale del mercato italiano che ha ridotto drasticamente gli investimenti in tecnologia di produzione. Anche all’estero ci sono diffi- coltà di mercato. Per l’export l’indice degli ordinativi segna un arretramento del 23% ri- spetto al periodo aprile-giu- gno 2011, ma per fine anno è prevista una ripresa. Le previsioni per il 2012 par- lano di un incremento del 12,3% rispetto al consuntivo 2011. Questo dato insieme a quello relativo alla quota di export/produzione, che risul- terà pari al 73,3%, dimostra l’importanza dell’attività svol- ta dai costruttori oltreconfine e la rilevanza che la domanda straniera ha per il business delle imprese italiane, non so- lo della macchina utensile. Il settore soffre anche a causa delle dimensioni delle imprese come testimonia la classifica del mercato dei robot. Fra le prime cento aziende, 25 sono tedesche con 41mila addetti e dieci miliardi di fatturato, mentre le italiane sono 45 hanno 27mila addetti e fattu- rano 4,3 miliardi di euro. L’attenzione verso l’export è fondamentale per questo settore, per questo serve il fondo a sostegno del made in Italy nel mondo © Aleksandr Bedrin - Fotolia.com

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NUOVA DATRON C5Centro di lavoro a CNC

a 5 assi simultanei Più compatto per lavorare

acciai e leghe.

Motori torque sugli assi rotanti.Righe ottiche con risoluzione

di 40 nm su ogni asse.Mandrino fino a48000 giri/min.

Soluzioni per l’Industria

Presenti dal 2 al 6 ottobre 2012 al

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M8CubeVelocità, Qualità, Produttività.La nuova macchina Datronideale per lavorazioni ad alta velocitàcon utensili fino a 20 mm di diametro.

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E entiAttività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media

Settimanale - Anno 5 N° 45

AutomAzione, roboticA e mAcchine utensili

Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media

■■■ export/ L’indice degli ordinativi previsto in salita dopo la crisi

il settore vede la ripresa a fine 2012ma bisogna guardare all’esteroL’incremento del 12,3% rispetto al consuntivo dello scorso anno

Le aziende italiane si uniscono per dare l’as-salto con maggior forza al mercato india-

no. è stato siglato infatti il contratto di rete tra undici aziende costruttrici di beni strumentali che lavoreranno per impostare una comune politica di penetrazione del mercato india-no attraverso l’Italian tecnology center (Itc), il nuovo centro per la promozione del made in Italy di settore con sede a Pune. Compito dell’Itc sarà la promozione del marchio e dei

brand delle undici imprese che fanno parte della rete. Oltre a ciò, il centro, che sarà inaugurato entro il prossimo novembre, si occuperà di sviluppa-re nuovi contatti con il mondo delle istituzio-ni e della cultura indiano. Un primo servizio di assistenza post-vendita completa l’attività svolta dall’Itc nel quale opereranno funzionari locali in stretto e costante contatto con gli at-tori della rete.

beni strumentali, 11 aziende costruttrici italiane pronte a sbarcare in india il prossimo novembre

Dopo il positivo 2011, du-rante il quale la produ-

zione era cresciuta del 13,5% con un aumento del 25% delle esportazioni, il 2012 ha segna-to un deciso cambio di pas-so per il settore di macchine utensili, robot e automazione. Una crisi che rischia di essere acuita dalla Spending review decisa dal governo che preve-de la soppressione del fondo per la realizzazione di azioni a sostegno del made in Italy nel mondo. “Una decisione incomprensibile” come la de-finisce Luigi Galdabini, neo-presidente di Ucimu Sistemi per produrre che raggruppa le imprese del settore. “Le risorse del fondo per-mettono, infatti, adeguato supporto all’attività di in-ternazionalizzazione delle aziende - prosegue -. Per que-sta ragione, oltre a chiedere l’immediata eliminazione del provvedimento inserito nel decreto del 6 luglio 2012, chiediamo l’istituzione di un provvedimento che permetta l’abbattimento dell’Irap sul personale per una quota pari al rapporto export/fatturato

dell’impresa, con l’obiettivo di premiare le imprese più vir-tuose e di stimolare il processo di internazionalizzazione di quelle che ancora sono forte-mente orientate a operare sul mercato nazionale”. L’attenzione verso l’export è fondamentale per questo set-tore che, secondo i dati elabo-rati dal Centro studi & cultura di Impresa dell’associazione, nel secondo trimestre 2012 ha visto un calo dell’indice degli ordini delle macchine utensili del 20,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.Colpa soprattutto della do-manda interna, in calo dell’11,5%, che conferma la

crisi ormai strutturale del mercato italiano che ha ridotto drasticamente gli investimenti in tecnologia di produzione.Anche all’estero ci sono diffi-coltà di mercato. Per l’export l’indice degli ordinativi segna un arretramento del 23% ri-spetto al periodo aprile-giu-gno 2011, ma per fine anno è prevista una ripresa. Le previsioni per il 2012 par-lano di un incremento del 12,3% rispetto al consuntivo 2011. Questo dato insieme a quello relativo alla quota di export/produzione, che risul-terà pari al 73,3%, dimostra l’importanza dell’attività svol-ta dai costruttori oltreconfine e la rilevanza che la domanda straniera ha per il business delle imprese italiane, non so-lo della macchina utensile. Il settore soffre anche a causa delle dimensioni delle imprese come testimonia la classifica del mercato dei robot. Fra le prime cento aziende, 25 sono tedesche con 41mila addetti e dieci miliardi di fatturato, mentre le italiane sono 45 hanno 27mila addetti e fattu-rano 4,3 miliardi di euro.

l’attenzione verso l’export è fondamentale per questo settore, per questo serve il fondo a sostegno del made in

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Eventi2 Automazione, robotica e macchine utensili

Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero - Milano

Attività editoriale a cura de: Stampatori:ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano;Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq);Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli,14 - 37060 Caselle di Sommacampagna - (Vr);

Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone - Medicina - (Bo);Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Zocco - (Vi);Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco - (Bs);

Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005

DIN NEWSLETTERSettimanale - Anno 5 - Numero 45 Lunedì 24 settembre 2012

Direttore responsabile: Donatella Treu

TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE

E enti

Dal 21 al 23 maggio 2013 l’appuntamento per i

professionisti che operano nel comparto dell’automazio-ne industriale è al quartiere fieristico di Parma. Lì si terrà Sps/Ipc/Drives, l’evento dedi-cato alle tecnologie per l’au-tomazione elettrica, sistemi e componenti che ospita al suo interno le più svariate sezioni merceologiche: sistemi e com-ponenti per gli azionamenti, sensori, tecnologia di control-lo, Pc e software industriali, dispositivi elettromeccanici e digitali, di commutazione in bassa tensione, d’interfaccia uomo-macchina. La mostra, oltre all’esposizio-ne, ospiterà convegni scien-tifici, workshop aziendali e seminari. La passata edizione, la seconda per un appunta-mento unico in Italia, vide ol-tre 14mila visitatori e oltre 400 espositori (il 40% in più della prima edizione). Si parla di un settore che muove comples-

Dalle aziende specializza-te nella lavorazione dei

metalli a quelle ad alta tecno-logia di tutti i settori, fino al comparto dell’autotrazione, compreso l’ambito priva-to. Copre a 360° le esigenze della lubrificazione l’attività del gruppo La Petrolifera Srl di Busto Arsizio, che ha alle spalle oltre 60 anni di espe-rienza nel settore petrolifero e petrolchimico, sia a livello produttivo che commerciale.“Oggi - spiega Fabio Bonora, titolare del Gruppo insieme alla sorella Alessandra - sia-mo in grado di rispondere ad ogni specifica esigenza nel campo della lubrificazione, sia con i nostri prodotti che con la rappresentanza dei maggiori marchi del settore. In particolare, il livello di specializzazione che abbia-mo raggiunto ci consente di servire ai massimi livelli le aziende del metalworking che vogliono ottenere per-formance elevate, nonché tutte le imprese che hanno scelto la strada della tecno-logia avanzata per restare sul mercato, da quelle meccani-che a quelle iperspecialisti-che, come le biomedicali o le aeronautiche”. Senza contare che, proprio grazie al proprio

Dal 21 al 23 maggio, esposizioni, convegni e workshop sul tema E ora l’azienda punta all’apertura di nuovi mercati in Europa

Un settore tecnologico attivo e sano Per tutte le esigenze di lubrificazione

sivamente 4 miliardi di euro all’anno (+ 18% sul 2011). In realtà l’automazione indu-striale è raramente alla ribalta delle cronache, in quanto set-tore che si colloca a monte di tutte le produzioni industriali,

ma che è pur sempre un com-parto attivo e solido.L’approccio scelto dagli or-ganizzatori per impostare l’appuntamento fieristico è nell’ottica del “solution to users”, che coniuga l’esposi-

patrimonio di esperienza, La Petrolifera riesce a garantire un ottimo rapporto qualità/prezzo. “In un mercato globale che ha spinto sempre più in alto la competizione sul prezzo - aggiunge Bonora - abbiamo scelto di lavorare sull’altissi-ma specializzazione dei pro-dotti e sul servizio di consu-lenza e assistenza al cliente. Ascoltate le sue esigenze di lavorazione, siamo in grado di fornirgli il prodotto ad hoc per la lubrificazione e per la lubrorefrigerazione”.Un percorso che ha condot-to il gruppo La Petrolifera a operare in tutto il Centro-

zione di prodotto con rispo-ste concrete alle necessità del mercato, proponendosi come una piattaforma di incontro e confronto.L’Advisory Panel sta studiando gli appuntamenti e le novità della mostra 2013, che si vuole mantenere assolutamente ver-ticale e sempre più in grado di far incontrare domanda e offerta. Anche per questo mo-tivo, e per condividere le news che ruotano attorno al settore dell’automazione industriale, è nato l’e-magazine, scarica-bile on line sul sito Sps-italia.net, Sps Real-Time. La rivi-sta, dalla periodicità mensile, intende coinvolgere tutti gli operatori del sistema per cre-are un confronto costruttivo. A organizzare Sps/Ipc/Dri-ves è Messe Frankfurt, il più grande ente fieristico tedesco, che avrà anche il compito di gestire il padiglione della Ger-mania durante l’Expo 2015 di Milano.

Nord d’Italia e ad allacciare rapporti di interscambio con diversi paesi europei, in par-ticolare con la Svizzera, con la quale è attiva da un decen-nio una stretta collaborazio-ne in termini commerciali e progettuali.“Un confronto - sottolinea Bonora - che sta produ-cendo importanti sviluppi nell’apertura di nuovi mer-cati. Da qui a un anno, con-tiamo di conseguire concreti risultati in Europa e segnata-mente in Croazia, Slovenia, Repubblica Ceca, nonché in Austria. Tutti paesi che stan-no puntando fortemente sul-la qualità”.

■■■ SPS/IPC/DRIVES Nel 2013, a Parma, la fiera dell’automazione industriale ■■■ LA PETROLIFERA / Oltre 60 anni di esperienza nel settore petrolifero

In Italia il settore vale

complessivamente 4 miliardi di euro.(+18% sul 2011)

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macchine ed attrezzature per il montaggio e collaudo dei nostri componenti. La ricerca costantemente in atto dell'Azienda consente di poter proporre al mercato una gamma di prodotti estremamente ampia e tecnologicamente avanzata. Si eseguono ricerche su materiali alternativi dal basso impatto economico ed ecologico che

possano al tempo stesso migliorare le performance e l'affidabilità dei prodotti. Nel catalogo Pneumax è possibile trovare sia il prodotto tradizionale, come potrebbe essere ad esempio una valvola a comando manuale, sia sistemi completi ad elevato contenuto tecnologico, come potrebbe essere un isola di elettrovalvole con connessione elettrica integrata con sistema bus e relativi moduli di input/output.L' integrazione fra pneumatica ed elettronica è ormai uno standard del mercato e in questo la Pneumax può giocare un ruolo importante avendo sviluppato all'interno del proprio reparto R&S diversi prodott i att i proprio all'integrazione spinta

L’ECCELLENZA DEL ˝MADE IN ITALY˝(che si traduce per il cliente finale in tempi ridotti di installazione, diagnostica elevata e, non ultimo, risparmio economico). Alcuni esempi sono le già citate isole di elettrovalvole con bus di campo, i regolatori di pressione a controllo elettronico, i cilindri elettrici etc.Nel catalogo prodotti troviamo:Componenti per il trattamento dell'aria compressa:Tipicamente filtri, regolatori di pressione, lubrificatori (elementi singoli o gruppi combinati) che coprono applicazioni fino a 10.000 Nl/min di portata e relativi accessori necessari al completamento della gamma (valvole di intercettazione a comando elettrico o manuale, valvole di avviamento progressivo, pressostati etc.).Valvole per impiego singolo a comando m a n u a l e , p n e u m a t i c o e d elettropneumatico, le già citate isole di e l e t t r o v a l v o l e c o n s i s t e m i d i interconnessione elettrica che consentono l'integrazione con bus di campo (abbiamo d i s p o n i b i l i t u t t i i p r o t o c o l l i d i comunicazione più diffusi).Una vasta gamma di cilindri pneumatici a partire da alesaggio 4 mm fino a 250 mm. Le famiglie si suddividono in: microcilindri (conformi agli standard ISO 6432), cilindri conformi allo standard ISO 15552, cilindri conformi alle norme CNOMO, cilindri compatti a corsa breve tra cui la serie conforme allo standard ISO 21287, cilindri senza stelo, cilindri a sezione ovale etc. Completano la gamma i componenti per la manipolazione ed i raccordi; i primi sono tipicamente destinati alla movimentazione di oggetti, ci sono slitte con sistema di guida integrato, pinze autocentranti a 2 o 3 dita, tavole rotanti, cilindri miniaturizzati con guida integrata etc.La famiglia dei raccordi si compone di diverse famiglie di prodotti in grado di soddisfare tutte le esigenze del mercato (raccordi automatici, raccordi standard, raccordi funzione etc.). All'utente finale rimane l'imbarazzo della scelta.

L'automazione industriale, di qualsiasi genere, serve a rendere più veloci, più sicuri e più affidabili i processi industriali. Questo significa poter produrre beni di consumo in maniera più economica e con una qualità migliore. Immaginiamoci che costo avrebbero per esempio le automobili se sulla linea di saldatura delle carrozzerie o sulle linee di assemblaggio non vi fossero installati dei robot antropomorfi. Bisogna però che questa automazione sia a f f idab i le ne l tempo, a l tamente performante e a basso costo. È su questi presupposti che la Pneumax S.p.a. orienta le proprie strategie industriali. Partendo da costanti prospezioni di mercato, individua quali prodotti, e con quali caratteristiche, potranno essere utili alle esigenze sempre più pressanti dell'apparato produttivo. Qui emergono le qualità che fanno la differenza. Capacità di progettazione, di prototipazione , di prove di laboratorio e di vita, di produzione, di assemblaggio e collaudo. La nostra struttura è altamente qualificata nelle persone e dotata dei più moderni mezzi di produzione che ci permettono di essere competitivi come qualità con chiunque e come economicità anche con paesi a basso costo di manodopera malgrado la nostra produzione sia tutta in Italia. Noi vogliamo fare del “Made in Italy” un punto di orgoglio e di principio, la nostra storia ha sempre dimostrato l'eccellenza nel creare, l'intelligenza nel fare e la lungimiranza nel programmare. Su questi modelli, non sempre condivisi, oggi noi ci muoviamo per proporre agli utilizzatori il meglio che lo stato dell'arte possa concepire. Siamo dotati di una struttura produttiva di prim'ordine, con oltre 40.000 m2 di uffici e reparti di produzione, su di un'area di oltre 90.000 m2 in provincia di Bergamo. Abbiamo macchine di ogni tipo, tutte di ult ima generazione ed altamente produttive oltre che precise. Siamo padroni di tutte le tecnologie produttive, dalla lavorazione del metallo allo stampaggio delle materie plastiche t e c n i c h e , d a l l a p r e s s o f u s i o n e dell'alluminio alla fabbricazione di

Il valore delMADE IN ITALY

Genialità italiana

Pneumax,leader italianodell’automazionepneumatica.

EventiAutomazione, robotica e macchine utensili 3

Nel comparto tornitura del 28° Bi-Mu/Sfortec,

dal 2 al 6 ottobre 2012, nel quartiere espositivo di Fiera Milano, B� Burzoni presen-terà alla clientela la nuova linea di inserti Tungloy Black Panther, in grado di rivolu-zionare le aspettative degli operatori macchina impiegati nelle operazioni di tornitura.Il marchio Tungloy si è a� er-mato come sinonimo di alta qualità e tecnologia: l’azien-da si avvale di oltre 45.000 articoli in pronta consegna nel proprio magazzino di Po-denzano, uno dei più forniti d’Europa, in grado di stoccare ben 10 milioni di pezzi pronti per la spedizione, con la giu-sta soluzione per le più sva-riate e complesse operazioni ad asportazione truciolo.“Grazie agli innovativi pro-cessi di fabbricazione - spie-ga Pierluigi Pozzi, direttore tecnico di B� Burzoni - l’ul-timo strato di rivestimento (che è sempre un triossido di allumina Al2O3 di colore nero) aderisce perfettamente al substrato dell’inserto ren-dendo la super� cie del Black Panther liscia e priva di ten-sioni super� ciali”. La nuova

linea di inserti Black Panther è correlata di nuove geome-trie di rompitruciolo, in gra-do di a� rontare qualsiasi tipo di lavorazione meccanica an-che sui materiali più di� cili da trattare e sempre più pre-senti sul mercato naziona-le, le famose “heat-resistant super-halloys” quali Inconel, Stellite, Haynes, Hastelloy. “La nuova tecnologia impie-gata per la nostra linea Black Panther - aggiunge Arianna Burzoni, � glia del fondatore Alberto, al suo � anco nella gestione dell’azienda nata nel

1970 - riduce signi� cativa-mente il coe� ciente d’attrito e, al tempo stesso, i problemi legati alla craterizzazione e al tagliente di riporto. Oltre a una tenacità ottimale, che permette di impiegare que-ste nuove qualità anche su pezzi forgiati, viene garantita un’elevata resistenza all’usu-ra, sinonimo di una durata superiore e di grande a� da-bilità dell’inserto”. È questa la risposta di B� Bur-zoni alla richiesta del mercato italiano, dove la fanno sempre più da padrone le superleghe

■ BFT BURZONI / Professionalità, avanguardia tecnologica e ¢ essibilità dal 1970

La rivoluzione per le operazioni di tornituraL’azienda presenta alla � era milanese la nuova linea di inserti Tungloy Black Panther

resistenti al calore (“Hrsa”). “Noi, come ditta, tradizio-nalmente siamo forti sul seg-mento delle valvole, cioè nel settore energetico. I nostri clienti hanno bisogno di in-serti particolari per a� rontare in o� cina le lavorazioni: ecco perché ci siamo adeguati stu-diando nuove soluzioni”. E così stata ampliata la fami-glia della fresatura per spal-lamenti retti di precisione: “la nostra serie T2090 monta inserti lato 9, 12 e 16 milli-metri: al Bi-Mu/Sfortec pre-sentiamo l’inserto di 17 milli-metri”. Ci sarà poi una nuova fresa con inserti quadri per spianatura ad alti avanza-menti, che permette di anda-re anche oltre un millimetro di avanzamento al dente. Gli inserti citati sono realiz-zati nelle nuove qualità Ccd 40 e Cct 35, la prima idonea alla lavorazione del titanio e delle leghe di titanio (ma-teriali molto utilizzati nel settore aerospace) e per le superleghe resistenti al calo-re; la qualità Cct 35 è invece realizzata per la lavorazione di acciai inossidabili e ac-ciai inossidabili resistenti al calore, quali duplex e super

duplex. Entrambe le qualità garantiscono elevata tenacità in condizioni di temperature estreme. “I nuovi inserti di fresatura - spiega il diretto-re Pozzi - vengono realizzati con geometrie, substrati e rivestimenti concepiti per la lavorazione di materiali im-pegnativi come il titanio, le leghe di titanio, le superleghe resistenti al calore e per tutti i tipi di acciai inossidabili, an-dando a risolvere i molteplici problemi di chi lavora questi materiali di� cili grazie alla grande resistenza al calore, che consente di raggiungere alte velocità di taglio e dura-te superiori. I gradi Cct 35 e Ccd 40 si contraddistinguo-no per la capacità di garan-tire prestazioni ottimali e assoluta a� dabilità durante il processo di lavorazione”. Altra novità, sempre per la lavorazione di questo tipo di materiali, che non prevede il � ssaggio meccanico, sono le frese in metallo duro inte-

grale della nuova linea Tm-dg4Pdx, che combina tecno-logie altamente performanti e a� ronta la criticità della fresatura grazie a un rivesti-mento di ultima generazione e passo di� erenziato dell’eli-ca, che facilita l’evacuazione del truciolo. Proprio grazie al fatto di es-sere sempre al passo coi tem-pi, B� Burzoni ha ampliato il proprio raggio d’azione non solo su tutto il territorio na-zionale, ma arrivando a inse-rirsi in Paesi europei ed extra-europei. “Stiamo tornando al massimo livello di fatturato che avevamo raggiunto nel 2008 prima della crisi - a� er-ma il direttore commerciale Gianluca Andrina, che guida la rete commerciale B� - tut-to questo grazie a una buona penetrazione sul mercato ot-tenuta dal dinamismo e dal-la professionalità dei nostri agenti di vendita, coniugata alla nostra ¢ essibilità proget-tuale e produttiva”.

Il magazzino Bft, con oltre 10 milioni di pezzi suddivisi in circa 45.000 articoli, può essere considerato fra i più forniti d’Europa. Ad oggi comprende 9 magazzini verticali “shut-tle” di Kardex a 67 cassetti e 3 nuovi arrivi a 24 cassetti più cassettiere tradizionali

L’ultimo stand alla fi era Emo di Hannover 2011: al centro Arianna Burzoni, a sinistra Pierluigi Pozzi e, a destra,Gianluca Andrina

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Eventi4 Automazione, robotica e macchine utensili

Costruzione di sistemi di misura e controllo di pre-

cisione lineari e angolari con principio di misura induttivo. È questo l’ambito in cui opera la società austriaca ad alta tecno-logia Amo. Da sempre lo scopo principale dell’azienda è stato lo sviluppo di encoder lineari e rotativi induttivi che riunisca-no l’alta precisione dei modelli ottici e la robustezza dei sistemi magnetici. Il cuore del sistema è costituito da un sensore speciale con numerosi microavvolgi-menti e da un circuito Asic, pro-gettato completamente da Amo, che ne elabora i segnali. Alla ba-se dell’offerta Amo c’è il metodo

Leader europeo nella mec-catronica e costruttore di

componenti per le macchine di precisione, in special modo per le macchine utensili, Re-dex è un gruppo guidato dal Ceo Bruno Grandjean, recen-temente nominato presidente dell’Associazione meccatroni-ca francese (Artema), che rea-lizza cinquanta milioni di eu-ro di fatturato con sette filiali e circa trecento dipendenti. Aerei, auto, navi si avvalgono delle apparecchiature equi-paggiate con i prodotti Redex, tanto che lo slogan aziendale recita “Great achievement start with us”. Il gruppo investe circa l’8% del fatturato in R&D e tut-ti i prodotti sono realizzati nei due stabilimenti francesi. Con circa venti milioni di eu-ro investiti negli ultimi cin-que anni, la società compiuto particolari sforzi per miglio-rare ulteriormente la qualità dei prodotti puntando sulla massima precisione e miglio-rando la produttività. L’attenzione all’ambiente si è concretizzata nell’installa-zione di pannelli solari sopra gli stabilimenti, nell’utilizzo dell’energia eolica e nello svi-luppo delle infrastrutture per il riciclo.

La nuova serie Absys: alta precisione anche personalizzabile Il Gruppo investe l’8% del fatturato in ricerca e sviluppo

Sistemi di misura e controllo induttivi Massima precisione e qualità

Amosin, una tecnica puramente induttiva che si fonda sul cam-biamento di mutua induttanza che avviene quando la testina con gli avvolgimenti si muove rispetto a un reticolo inciso sul nastro. La tecnologia costrut-tiva permette di ottenere una soluzione efficace ai problemi più ricorrenti che s’incontrano nelle applicazioni su macchine, quali la presenza di oli lubri-ficanti o polveri, e l’alto grado di protezione Ip67 consente il funzionamento del sistema an-che in completa immersione nei fluidi. Oltre all’insensibilità all’olio, alle polveri e ai liquidi, tra i vantaggi che questi enco- Redex fornisce soluzioni

complete allo stato dell’arte per quanto riguarda la tec-nologia e, rispondendo alle specifiche dei produttori in termini di prestazioni, è at-tenta all’eco-design, all’effi-cienza energetica e al riciclo dei prodotti.La forte competenza mecca-tronica di Redex permette ai suoi clienti di avere facile accesso alle ultime tecnolo-gie in termini trasmissione di potenza, consentendogli di concentrarsi sul proprio core business.Il controllo completo del-la produzione e del testing dei prodotti è una delle armi

der induttivi offrono rispetto ad altri, troviamo la mancanza d’isteresi magnetica e di rischi di smagnetizzazione, l’insensi-bilità ai campi magnetici, l’alta velocità di spostamento, l’ampio campo di temperatura operativa (da -10°C a +100°C) e un coef-ficiente termico pari all’acciaio (attorno a 11 µm/°C). I sistemi di misura rotativi possono esse-re di tipo standard (con flangia di misura predeterminata) op-pure realizzati con diametri spe-cifici a richiesta del cliente. Amo recentemente ha affiancato alla già esistente gamma di sistemi incrementali la nuova serie di sistemi di misura assoluti “Ab-sys”. La classe di accuratezza dei nastri di misura lineari e circola-ri, pari a ±3 µm, permette posi-zionamenti con alta precisione, comparabili a quelli ottenuti con i sistemi ottici. La risoluzio-ne ottenibile dai sistemi assoluti Amo è di 0,25 µm mentre le interfacce disponibili sono: Ssi + 1Vpp, BiSS/C, Fanuc e Drive CLiQ. Grazie alla semplice inte-grazione e flessibilità d’impiego, i sistemi di misura assoluti Amo costituiscono il più valido com-plemento per la retroazione dei motori lineari e rotativi diretti (“direct drive torque motor”) e possono essere creati e persona-lizzati ad hoc per i clienti.

vincenti di Redex che alle aziende italiane offre anche 3 service center tra Europa, Usa e Asia per manutenzione, training e supporto. Andan-tex è la filiale responsabile del supporto e delle vendite sul mercato italiano.Partner ideale dei costrutto-ri che richiedono precisione e performance di livello per le proprie macchine, Redex vanta un portfolio prodotti che comprende cambi mul-tirapporto, cambi di velocità coassiali integrati per man-drini con raffreddamento, riduttori a gioco ridotto e sca-tola a doppio pignone per la cancellazione del gioco.

■■■ AMO ITALIA / Dall’esperienza austriaca encoder lineari e angolari hi-tech ■■■ REDEX / Lo specialista nei drive per macchina utensile

di tutto rilievo, nonostante l’innata ritrosia dei clien-ti tedeschi nell’affidarsi a un’azienda italiana, però hanno potuto apprezzare la qualità dei nostri prodotti, e soprattutto la nostra ca-pacità d’intermediazione e la comunanza d’intenti”. Si sono quindi aggiunte, o stan-

■■■ GRUPPO PEI / Alla Bimu l’azienda presenterà un sistema per il contenimento dei fumi all’interno dei centri di lavoro

Salvaguardare al meglio le macchine e gli operatorino per nascere, anche nuove start up: “Sta cominciando a funzionar bene e a dare risultati la nostra filiale in Serbia – afferma con soddi-sfazione Tabellini – e stiamo per aprirne un’altra in Brasi-le, che costruirà soffietti per autobus articolati, che è una delle nostre attività”. La nuo-

va presenza sudamericana aprirà i battenti entro il pri-mo semestre del 2013: “La voce esportazioni – certifica il presidente Tabellini – ha raggiunto il 40% del nostro fatturato, e non potrà che incrementarsi in futuro: su-perando le Alpi e confron-tandoci con umiltà e consa-pevolezza con i tedeschi, che sono i migliori nel campo delle protezioni per macchi-ne utensili – del resto la no-stra è l’unica azienda italiana del settore che con continuità è presente sul loro territorio – abbiamo voluto mettere al-la prova le nostre capacità: e i numeri sono tutti lì a dimo-strare che siamo riusciti ad avere affinità e a parlare la lo-ro stessa lingua tecnica. Vo-lendo crescere non potevamo certo limitarci a navigare nel Mediterraneo…”. Infine l’in-novazione, altro irrinuncia-bile must: “Dobbiamo essere sempre pronti ad analizzare e studiare soluzioni innova-tive, efficienti ed efficaci: le esigenze dei costruttori di macchine utensili – conclude il presidente – sono le più di-sparate ed è impossibile co-prirle con un prodotto unico. Coi nostri clienti effettuiamo un vero e proprio trasferi-mento di conoscenze che ci consente di identificare e ot-tenere la migliore soluzione possibile ai loro problemi. Il know how si alimenta di innovazione, che va protetta con brevetti, depositati in ab-bondanza dal nostro reparto di Ricerca e Sviluppo”.

Le esportazioni hanno raggiunto il 40% del fatturato, e si prevede un incremento nel futuro

La qualità non va in crisi. Il Gruppo PEI – Protezioni

elaborazioni industriali srl – di Calderara di Reno, Bolo-gna, lo sostiene da tempi non sospetti, avendo sempre abiu-rato la politica del low cost per puntare, al contrario, su servizio e affidabilità. Valori che non vanno mai in crisi neppure quanto la congiun-tura non è favorevole, come testimonia l’incremento del fatturato – a fine anno sarà superata la ragguardevole cima di 32 milioni di euro – delle aziende di proprietà del gruppo PEI che tra loro ope-rano in sinergia. “Mentre chi ha seguito una diversa politi-ca commerciale rispetto alla nostra puntando tutto sul prezzo, oggi si trova in diffi-coltà – dice il presidente di PEI, Giorgio Tabellini – noi possiamo essere soddisfatti del nostro risultato in quanto i numeri in controtendenza stanno dando ragione alla nostra strategia di offrire un valore aggiunto alla cliente-la”. La politica del Gruppo PEI, che offre occupazione a circa 230 dipendenti – è sem-pre stata quella di puntare su una struttura efficientissima:

“Ogni nostro commerciale è un tecnico – argomenta il presidente Tabellini – e segue la commessa dall’inizio alla fine, sicché il cliente si affida a noi, contento di spendere un qualcosa in più, il che si traduce in sicurezza per lui. Nel settore dei servizi conta l’affidabilità. E questa è il segreto del no-stro successo: se avessimo puntato sul prezzo basso avremmo sicuramente perso la sfida, perché ci sarebbe sta-to sempre qualche altro com-petitore che avrebbe potuto offrire lo stesso prodotto a un prezzo inferiore al nostro…”. La mission aziendale è quel-la di progettare e realizzare protezioni per le macchine utensili non solo per salva-guardare il valore economico degli organi in movimento, ma anche per proteggere gli operatori: “Proprio in questi giorni a Bimu, fiera specia-lizzata del nostro settore alla quale partecipiamo sempre, noi – annuncia Tabellini – esponiamo le nostre novità: ma non si tratta di novità di prodotto tout court, bensì della continua implemen-tazione incrementale che si

traduce in continue declina-zione dello stesso prodotto in maniera diversa. E tra queste innovazioni presentiamo un sistema per il contenimento dei fumi all’interno dei cen-tri di lavoro, i quali vengono aspirati e filtrati. Novità che è proprio in linea con la cre-scente richiesta di sicurezza per gli operatori”. La sempre maggiore internazionalizza-zione è un altro dei traguar-di raggiunti da PEI: “La no-stra presenza ventennale sul mercato tedesco – gli uffici sono a Ismaning nei pressi di Monaco di Baviera – ci ha permesso di capire il forte in-teresse nei confronti dei pro-dotti Italiani, per cui da mar-zo 2011 abbiamo potenziato l’organizzazione di vendita per avere un rapporto più stretto con la clientela acqui-sita negli anni. Anziché un unico punto di riferimento centrale, ne abbiamo costitu-iti altri quattro, situati nelle regioni di maggior rilievo per la costruzione di macchi-ne utensili come nel Baden-Württemberg, Bayern, West-falia e Sassonia. L’operazione ha fatto regi-strare risultati lusinghieri e

Gli encoder ad anello e lineari Amo sono tra i più affidabili sul mercato

Il Ceodi RedexBrunoGrandjean

Giorgio Tabellini, presidente del Gruppo PEI

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EventiAutomazione, robotica e macchine utensili 5

L’avanguardia nel taglio e nella molatura

L’innovazione Pferd parla per il 2012 di circa 190 novi-tà e di un programma che punta esclusivamente a sal-

vaguardare la salute degli operatori di settore. In sintesi, il più importante è di sicuro il CC-Grind-Solid. “Con questo disco per molatura - dice l’amministratore delegato Roberto Tarallo - Pferd ha presentato un nuovo utensile del sistema CC-Grind che a medio termine sosti-tuirà il classico disco da sbavo. CC-Grind-Solid è assoluta-mente più e� cace, più silenzioso e crea nettamente meno polvere rispetto a un disco da sbavo”. Ma al tempo stesso ne conserva la stabilità e soddisfa tutti i requisiti di sicu-rezza di un tradizionale da smerigliatura. “In pratica - chiarisce l’amministratore - si tratta di una nuova tecnologia applicata ai dischi per la molatura e lo sbavo, che si aggiunge a una soluzione che abbiamo pre-sentato lo scorso anno e che ha caratteristiche applicati-ve leggermente diverse”. Tutto in linea con il programma Pferd, adottato tre anni fa, nell’ottica di una politica di di� erenziazione dei prodotti dedicati alla molatura e al taglio rispetto all’o� erta tradizionale. Peraltro, nel 2011 l’azienda ha introdotto, nella molatura da sbavo, il siste-ma di attacco Combi Click, tecnologia brevettata di attac-co rapido della mola che non prevede più l’utilizzo di una ghiera di � ssaggio. Polifan®-Strong-Freeze è un’altra innovazione 2012. In questo caso si parla di un utensile speciale per la lavo-razione dell’acciaio Inox. La sua ‘abrasione ultra-fredda’ riduce e� cacemente il riscaldamento del pezzo lavorato: la temperatura di molatura è il 30% inferiore rispetto agli altri utensili equiparabili. In più, vanta elevate quantità di asporto e una grande economicità.Ma l’innovazione Pferd continua. E lo fa con le nuove frese in metallo duro taglio inox, vale a dire una generazione di frese completamente nuova e all’avanguardia rispetto al classico modello con rompitruciolo. Caratteristiche ecce-zionali di asportazione, confortevolezza grazie alla note-vole riduzione delle vibrazioni e del rumore, elevata capa-cità di asportazione e alta qualità di � nitura super� ciale: l’identikit di questa famiglia di frese di ultima generazione è presto fatto. Con le nuove dentature Plast studiate per la lavorazio-ne della plastica e Alu per la lavorazione dell’alluminio l’azienda tedesca propone tre soluzioni per le caratteristi-che di lavorabilità dei tre materiali, che permettono alla distribuzione di o� rire una consulenza semplice. L’upgra-de di prestazioni dei dischi da taglio sottili comprende tut-te le linee di Pferd, la linea universale PS-Forte, la linea specialistica SG-Elastic e la linea a massime prestazioni SG-Plus. Con un miglioramento delle prestazioni del 15-20% tali utensili hanno subito un ulteriore miglioramento. In� ne, a chiudere questa breve carrellata, è il nuovo im-ballaggio sottovuoto per dischi ad alte prestazioni. Si chia-ma ProBag e aumenta di un altro 50% le prestazioni della linea SG-Plus. La sua funzione è fondamentale: ProBag protegge l’utensile da danni durante il trasporto o da in-� ussi ambientali e ne aumenta la durata.

gli interessati hanno avuto l’opportunità di provare in prima persona quanto siano necessarie ed e caci tali so-luzioni”. D’altronde è un da-to di fatto che, nei prossimi anni, per chi lavora in questo

■ PFERD / Utensili di alta qualità dal 1799: l’innovazione vince, la qualità paga

Ergonomia, sicurezza e performance sempre in primo pianoDopo Colonia, il programma globale Pferdergonomics in mostra anche a Fieramilano

L’uomo al centro. In due parole tutta la   loso  a

di un’azienda che, al passo con i tempi e con le necessità di chi ogni giorno maneggia utensili per la lavorazione delle super  ci e per il taglio dei materiali, ha deciso di puntare dritta su prodotti ergonomici, sicuri, innovati-vi e dalle performance rico-nosciute. Insomma, nell’otti-ca della giusta combinazione di applicazione, materiale e tipologia di macchina in gra-do di associare qualità, resi-stenza e, per quanto possibi-le, alleggerire il lavoro di chi usa tali strumenti, cercando di produrre un impatto mi-gliore sulla salute. L’azienda in questione è la te-desca Pferd e la lunga tradi-zione che la precede è il suo biglietto da visita nei con-fronti di un mercato sempre più esigente e competitivo. Se è vero che l’innovazione vince e la qualità paga, mai come in questo caso tale a� ermazione è tanto azzec-cata, perché siamo di fronte a una realtà che dal 1799, quando è nata, non ha fatto altro che innovare, prodotto su prodotto, arrivando oggi a risultati d’eccellenza pro-prio nello sviluppo di uten-sili a basso impatto per chi li usa. E la   ducia dei clienti ne è una solida testimonian-za che continua a rinnovarsi nel tempo. “Assolutamente sì. Pferd - a� erma Roberto Tarallo, amministratore delegato di Pferd Italia - ha una lunga tradizione nella produzione di utensili per la lavorazio-ne manuale dei metalli: una tradizione fatta di qualità e innovazione, che pone al centro della mission azien-dale anzitutto il cliente e il suo lavoro. Non a caso, con occhio vigile a un settore in puntuale evoluzione e alle esigenze di chi vi si misura quotidianamente, nel tem-po la gamma di o� erta si è ampliata   no coprire tutte le lavorazioni manuali delle super  ci e il taglio dei ma-teriali, con una suddivisio-ne in 9 aree di prodotto, che vanno dalle lime   no alle macchine pneumatiche, elet-triche e ad albero � essibile”. Del resto, una conferma ai meriti e all’impegno sono quei 4 simboli che ‘marcano’ i prodotti Pferd, rimando a capacità di riduzione del rumore, assorbimento delle vibrazioni,   ltro delle emis-sioni, miglioramento della percezione aptica. Questi i punti di forza so-stanziali che passano però da molto altro ancora. E che di sicuro oggi puntano tutto su una qualità essenziale, che è

l’ergonomia nelle operazio-ni di taglio e di molatura. Basta una parola: “Pferder-gonomics”, ovvero un pro-gramma globale che, oltre a numerosi utensili e articoli per la protezione personale migliorati dal punto di vi-sta ergonomico, comprende anche i servizi di consulen-za Ergoscan ed Ergocheck. “Pferdergonomics - spiega Tarallo - mette a disposi-zione dei distributori molte possibilità per parlare con i propri clienti, gli utilizzatori   nali, di questo importante argomento, e per proporre delle soluzioni”. Poiché, pe-raltro, la forza dell’azienda tedesca sta nel testimoniare con i fatti il valore dei propri articoli, ossia con la pratica, la qualità del programma Pferd, come già avvenuto di

“A Colonia i visitatori dello stand hanno potuto testare la portata del Pferdergonomics - dice l’amministratore delegato - e lo stesso avver-rà in Fieramilano. Infatti, in sole tre fasi hanno impa-

rato quali sono i fattori che in� uenzano l’ergonomia del lavoro, quali sono le gravi conseguenze delle malattie professionali e quali i pro-dotti e i servizi di consu-lenza che Pferd propone per migliorare il lavoro. A Colo-nia, con una semplice prova,

ambito crescerà ancora di più l’esigenza di migliorare la condizione del proprio la-voro, riducendo vibrazioni, rumore e polvere, nonché ottimizzando il contatto tra operatore e utensile. Le dimostrazioni nello stand saranno continue, per ve-dere alla prova le macchi-ne dell’azienda, fra cui il CC-Grind-Solid, il prodotto più importante presenta-to in questo 2012, solo una

recente presso la   era della ferramenta di Colonia, potrà essere toccata con mano da tutti gli operatori del settore alla XXVIII edizione di Bi-Mu, nel quartiere espositivo di Fieramilano, dal 2 al 6 ot-tobre 2012, presso lo stand G44 (padiglione 11).

delle 190 novità presentate dall’azienda. Tutto secon-do la comprovata formula “Pferd-Tools in Action”, che da sempre mostra gli utensili Pferd in azione, per eviden-ziare la di� erenza di rumo-rosità tra un disco da taglio e da sbavo e appunto il nuovo CC-Grind-Solid, in sostanza grazie a una dimostrazione comparativa.

Roberto Tarallo, amministratore delegato di Pferd Italia

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Eventi6 Automazione, robotica e macchine utensili

significativo il Paese scelto per l’installazione dell’impianto: la Germania, dove il costo della manodopera risulta essere il più alto d’Europa.“Buffoli ha realizzato - spiega il titolare - una linea di produ-zione fortemente automatizza-ta che parte dal pezzo stampa-to e finisce col pezzo imballato e umettato per il trasporto in-ternazionale oceanico. Le pre-stazioni di tempo ciclo sono di soli 12 secondi per ottenere un fuso ruota. Questo è un pezzo complesso, le cui tol-leranze micrometriche sono controllate automaticamente mediante sistemi di misura inseriti lungo il processo e vengono corrette senza alcun intervento degli operatori. La lavorazione del pezzo avviene tutta su un unico impianto, che sostituisce un intero sta-bilimento di torni verticali e centri di lavoro”.Il rapporto tra la Buffoli e i committenti è di vicendevole stimolo. Si rivolge, infatti, alla Buffoli una clientela interna-zionale alla ricerca di soluzio-ni avanzate e di prestazioni superiori rispetto a quelle delle macchine standard, prevalentemente tedesche,

in-one concepiti per la mas-sima facilità d’uso abbinata a potenza elevata. I sensori Gocator vengono forniti già pre-calibrati, pronti per ef-fettuare scansioni e misura-zioni in pochi minuti. Senza dover scrivere il codice e sen-za alcuna regolazione com-plessa, Gocator è accessibile a utenti con qualsiasi livello di competenza. Dal persona-le di produzione in fabbrica a tecnici e ingegneri, l’inter-faccia integrata nel browser di Gocator accompagna tutti gli utilizzatori dalla confi-gurazione alla misurazione

Image S ha recentemente presentato Halcon 11, la nuova release del software Halcon di MVTec Software che, grazie

alla gamma completa di strumenti di visione 3D, può essere utilizzato per la realizzazione di qualsiasi applicazione di misura tridimensionale. Con l’introduzione della nuova rele-ase Halcon 11 le funzionalità di questo software nella visione 3D sono state ulteriormente potenziate. L’ultima versione di Halcon rappresenta, infatti, l’avanguardia nel campo del sof-tware per machine vision, grazie ad innovative funzionalità quali l’identificazione basata su singoli campioni, confronto di superfici 3D e processing di oggetti 3D, stereovisione foto-metrica migliorata, lettura di codici Aztec, lettura di codici Micro QR, selezione automatica delle caratteristiche per la classificazione, algoritmi più veloci attraverso un esteso sup-porto su GPU, profiler tool incluso nell’Ide, nuova interfaccia Halcon / C++ e supporto per Mac OS X. È possibile, inoltre, interfacciare telecamere 3D, come lo stesso Gocator.

Halcon 11: software per applicazioni di misura tridimensionale

Image S si propone sul mercato italiano come

principale distributore di prodotti per Image Pro-cessing, selezionati per risolvere problematiche di visione nei vari mercati: industriale, militare, me-dicale e scientifico. Image S cura ogni aspetto della soluzione di machine vi-sion, fornendo hardwa-re d’acquisizione delle immagini (telecamere, frame grabber o frame processor), cavi di colle-gamento standard e dedi-cati, librerie software per l’elaborazione delle im-magini complete di tutti i tool necessari, illumina-tori speciali (fibre ottiche e Led), ottiche e filtri, fino all’assistenza tecnica pre e post vendita, inclusi corsi di formazione all’uso dei nostri prodotti. Image S è rappresentante italiana delle maggiori case pro-duttrici di sistemi di ma-chine vision.

Per tutti i mercati

■■■ BUFFOLI TRANSFER / La linea per mozzi e fusi ruota creata per Renault riporta la produzione in Europa

■■■ IMAGE S / Una gamma completa di strumenti: dal sensore intelligente Gocator al software Halcon

La sfida tecnologica del 2012

Misura in 3D: precisa, facile e veloce

giapponesi o coreane. In-somma, l’eccellenza di Buffoli Transfer non sta nelle dimen-sioni aziendali e nel numero di macchine prodotte, bensì nelle prestazioni ai massi-mi livelli e nella tecnologia sempre all’avanguardia. Nei macchinari Buffoli i clienti ricercano impianti in grado di determinare quei vantaggi che consentono di mantenere una competitività internazio-nale. Si tratta spesso di mini-mizzare i costi di produzione, ma altresì di offrire rapidità di riattrezzamento e garantire

tolleranze di pochi centesimi o addirittura di qualche mi-cron.Nel 1958 Mario Buffoli fondò l’azienda da un ufficio tecni-co di progettazione per mac-chine speciali. Oggi vengono realizzate anche macchine standard come le Trans-Bar, ma a far la differenza è anco-ra l’engineering, perché i figli Edoardo e Francesco hanno saputo sviluppare quell’intu-izione, toccando i 13 milioni di euro di fatturato nel 2011 e i 25 milioni di euro di ordini per il 2012.

Macchinari versatili e rapidamente riattrezzabili per compiere fino a 60 operazioni

Image S propone diverse soluzioni per la visione industriale tridimensionale

È italiana una delle eccellen-ze mondiali nella produ-

zione di macchine multiman-drino a controllo numerico: Buffoli Transfer, con sede a Brescia e, appena fuori dalla città, un secondo stabilimento e il dipartimento elettronico. Alta tecnologia, innovazione e versatilità rappresentano i capisaldi di questa azienda da oltre mezzo secolo.La Buffoli, nota nel settore delle tornerie soprattutto per le macchine da barra Trans-Bar, è salita di recente agli onori della cronaca per la pro-duzione di una macchina con 131 assi controllati, definita “il transfer flessibile più grande del mondo”, e di una linea per lavorare mozzi e fusi ruota per Renault.La prima delle due novità è una macchina da due milioni e mezzo di euro e dal conside-revole peso di 70 tonnellate: si tratta di un condensato di tec-nologia dotato di 39 mandrini, 32 dei quali su carri a croce a Cn, quindi liberamente posi-zionabili per eseguire qualun-que operazione di tornitura, fresatura e marcatura.“L’abbiamo creata - dice Francesco Buffoli, titolare

dell’azienda con il fratello Edoardo - perché tra i grossi subfornitori di pezzi mecca-nici di precisione, ovvero tra i leader mondiali nella pro-duzione di componenti me-tallici su commissione, è nata l’esigenza di disporre di mac-chinari flessibili, ma capaci di lavorare pezzi complessi in tempi strettissimi”.“Realizzare macchinari versa-tili e rapidamente riattrezzabi-li che potessero compiere 40, 50 o addirittura 60 operazioni in pochi secondi - continua Buffoli - è stata una delle sfide

Viviamo in un mondo in tre dimensioni con

processi manifatturieri che richiedono l’ispezione di parti ad alta velocità e con un grado elevato di precisione. Le soluzioni di visione artifi-ciale concepite per impieghi nella produzione industriale possono essere complesse da progettare, configurare e in-stallare, e spesso richiedono personale specializzato con una formazione tecnica. Le soluzioni 2D progettate per risolvere problemi di misura tridimensionali sono com-plicate, costose e, spesso, non

tecnologiche del 2012”. Novità altrettanto significativa è la li-nea di produzione per mozzi e fusi ruota creata da Buffoli per Renault. Ne scaturisce una convenienza così rilevan-te che l’intera produzione per Renault e Dacia sarà d’ora in poi effettuata in Europa, per-fino per i veicoli destinati ai Paesi asiatici. In pratica, do-po che la fabbricazione di tali componenti era stata spostata in Asia anche per i veicoli eu-ropei, con questa linea si as-sisterà al ritorno in Europa di tutta la produzione. È inoltre

producono i risultati deside-rati. Il 2D non può, infatti, tenere conto delle variazioni di altezza senza scendere a compromessi sui costi, sulla qualità o sull’affidabilità. An-che se le soluzioni 3D vengo-no tradizionalmente consi-derate costose o complesse da configurare, la rivoluzionaria famiglia di prodotti Gocator di LMI Technologies, distri-buita in Italia da Image S, semplifica notevolmente la misura in 3D nell’automazio-ne di fabbrica.Gocator è una famiglia di sensori intelligenti 3D all-

La macchina Buffoli definita il transfer più grande del mondo

Linea di produzione, lavaggio, marcatura, umettatura, imballaggio per Renault

in pochi minuti. L’interfac-cia intuitiva permette agli utenti una facile configura-zione. Bastano pochi minuti per effettuare misure in 3D su caratteristiche come lar-ghezze, spessori e angoli, monitorando la produzione con estrema precisione. La suite di strumenti di misura integrati in Gocator agevola l’ispezione di materiali, mi-gliora il controllo di qualità e consente di sviluppare so-luzioni di automazione di fabbrica a costi contenuti. Per gli sviluppatori è dispo-nibile un kit che consente la programmazione completa sia del Gocator che dell’in-terfaccia utente.

La famiglia Gocator 2000 of-fre una buona combinazione fra risoluzione Vga e velocità di scansione, diversi modelli precalibrati per la scansione di oggetti di varie dimensio-ni, laser integrato, comuni-cazione via Ethernet a 100 Mbaud ed è dotata di custo-dia industriale IP67. Inoltre, è facilmente espandibile un sistema multisensore e non è richiesto un hardware ag-giuntivo. La famiglia Gocator 2300 permette l’acquisizione dei dati del profilo 3D a li-vello di micron con velocità superiori alla famiglia 2000 e offre comunicazione via Gi-gabit Ethernet per uscita dati ultraveloce.

I prodotti distribuiti daImage S in Italia

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EventiAutomazione, robotica e macchine utensili 7

Presente sul mercato da oltre 40 anni, El-

bo è un marchio – oggi di proprietà della ditta Eredi Bassi Araldo Sas – sinoni-mo di performance e af-fidabilità. Fondandosi su una solida capacità tecnica e su un know-how di lun-ga data, l’azienda progetta, produce e commercializza visualizzatori di quote, ri-ghe ottiche, posizionatori, sistemi di misura lineari e rotativi, controlli numerici e sistemi personalizzati per la gestione e il controllo di lavorazioni meccaniche ed è anche attiva nel settore della metrologia, ovvero la

Con oltre 50 anni di pre-senza sul mercato e più

di 3.000 impianti realizzati nel mondo, Conveyors (www.conveyors.it) rappresenta un pezzo di storia dell’industria italiana ed europea nel set-tore della movimentazione e automazione industriale, con impianti affidabili ed efficienti anche dopo 30 anni di impie-go. L’impegno profuso nella ricerca della soluzione miglio-re per ogni problema specifico mettendo al primo posto il cliente e le sue richieste, uni-tamente alla lunga esperienza in diversi settori, ha permesso

Camozzi Spa, capofila del Gruppo Camozzi, è tra

le principali realtà italiane nel settore dell’automazione indu-striale. Fondata nel 1964 è spe-cializzata nella progettazione e produzione di componenti e sistemi pneumatici: attuatori, valvole, Frl raccordi, compo-nenti per il vuoto, pannelli e sistemi, prodotti speciali. Cresciuta costantemente negli anni, vanta la leadership in Ita-lia ed è presente sui principali mercati mondiali grazie a una rete di 21 filiali con oltre 1.200 dipendenti. Una crescita lega-ta a una strategia ben definita caratterizzata da investimenti continui sia per lo sviluppo di nuovi prodotti e nuove tecno-logie (possibile anche grazie al supporto del Centro Ricerche Camozzi) che per l’implemen-tazione di metodi gestionali sempre più efficienti basati sui principi della Lean Produc-tion. “Il processo innovativo può essere considerato tale solo se strutturato, sistematico e continuo”. Questa è la vera sfida che caratterizza e carat-terizzerà sempre più le azien-de di successo nel panorama internazionale. Per quanto riguarda la ricerca e lo svilup-po tecnologico, temi su cui l’azienda è focalizzata da anni

Una competenza globale, declinata per servire in

modo personalizzato il clien-te. Dormer è uno dei princi-pali produttori mondiali di utensili integrali e in acciaio super-rapido (Hss). Parte del gruppo Sandvik, opera a livel-lo mondiale con una presenza in 40 Paesi e 100 mercati. Suoi clienti di riferimento sono i rivenditori (principalmente) e gli utilizzatori diretti. “In questo periodo - spiega il direttore generale Massi-miliano Mandelli - l’azienda è impegnata a seguire con ancora maggior impegno i propri clienti, facendo leva su valori che trasformino la rela-zione fornitore-cliente in una partnership di lunga durata”.“Stiamo puntando - prosegue Mandelli - su valori che pos-sano fare la differenza: facilità di accesso alle informazioni e semplificazione delle scelte necessarie; comprensione e disponibilità verso le esigenze dei clienti, per essere vicini ai loro bisogni”. Relativamente al primo punto, Dormer sta spostando la propria gamma verso prodotti multiapplica-zione, in modo da diminuire il numero di tipi di utensili necessari per risolvere i diver-si problemi della lavorazione

Tra i plus, innovazione e un rapido servizio post vendita

Soluzioni integrate per ogni comparto industriale L’innovazione del micro regolatore proporzionale K8P

L’obiettivo? Meno utensili e capacità di utilizzo più ampie

La perfetta misura del movimento

Automatismi superiori e affidabili Alti investimenti per la meccatronica

Multiapplicazioni e co-marketing

scienza che si occupa della misurazione e delle sue ap-plicazioni.Con una storia che inizia nel 1964, il marchio Elbo vanta un forte radicamento sul territorio e, con circa 8.500 clienti, si può dire che sia presente praticamente in tutte le officine in Italia.“Noi offriamo sistemi di misura che consentono una grande precisione e sono applicabili a macchine uten-sili quali torni, frese, rettifi-catrici, frese pialla, banchi di misura, ecc., ma anche a macchine di grandi dimen-sioni - spiega il responsabile Dario Bassi - e ci rivolgiamo

all’azienda di sviluppare quel know-how che, come afferma con orgoglio Giovanni Majer, a.d. di Conveyors Nord “ci permette di essere gli unici in Italia a offrire una gamma completa di prodotti, potendo così offrire soluzioni che adot-tano trasportatori di diverso tipo anche all’interno di uno stesso sistema. Produciamo infatti non solo impianti mo-norotaia e birotaia, ma anche trasportatori a skid, a nastro e a rulli e tutti quegli automa-tismi che ne fanno un sistema completo adatto alle più diver-se necessità, dagli impianti in

e che caratterizzeranno anche i prossimi investimenti sono essenzialmente tre: l’integra-zione dei componenti elettro-nici e meccanici per ottenere soluzioni meccatroniche avan-zate, la miniaturizzazione dei componenti per ottimizzarne gli ingombri e le prestazioni e lo sviluppo della tecnologia proporzionale indispensabile per garantire un controllo pre-ciso e veloce. In quest’ottica nel 2012 Camozzi ha presentato diverse novità tra cui il mi-cro regolatore proporzionale K8P che amplia la gamma di prodotti con tecnologia pro-porzionale miniaturizzati. Il micro regolatore elettronico di pressione con tecnologia proporzionale Serie K8P nasce dall’esperienza dello sviluppo

meccanica. Questo porta con sé una diminuzione del ma-gazzino per il cliente. In merito al secondo punto, Dormer desidera che l’acces-so alle informazioni relative alle continue novità che la riguardano siano facilmente accessibili; per questo, spiega Mandelli, “abbiamo ristrut-turato il catalogo cartaceo e, contestualmente, potenziato le informazioni online, in modo da mettere a disposi-zione del cliente dati sempre aggiornati e semplici da recu-perare”. Ad aiutare il cliente nella scel-ta sono anche un efficiente

a tutte quelle aziende che la-vorano con macchine uten-sili, dalle tipografie alle of-ficine meccaniche in genere, laddove ci siano movimenti meccanici da misurare”.All’interno dell’azienda uno studio di progettazio-ne all’avanguardia è alla ri-cerca continua di soluzioni innovative e performanti. Ma, insieme alla bontà del prodotto e al suo elevato li-vello qualitativo, Elbo si di-stingue soprattutto per una totale efficienza operativa, costituita da un ottimo ser-vizio post vendita e da una manutenzione rapida ed ef-ficace.“I nostri clienti sanno bene che acquistando un prodotto a marchio Elbo non acquista-no solo un sistema di misura, ma entrano in contatto con una realtà in grado di garan-tire velocità nella fornitura e una costante assistenza, soprattutto in caso di guasti - conclude Bassi - qualora si rendesse necessario un inter-vento di manutenzione sul prodotto, questa viene effet-tuata, nella maggior parte dei casi, in ventiquattro o qua-rantotto ore, limitando così al massimo i tempi di fermo macchina”.

asservimento alle linee di ver-niciatura, alla logistica e alle linee di assemblaggio”. “I metodi di intervento - pro-segue Majer - sono ispirati a criteri di integrabilità, modu-larità e standardizzazione, in modo da agevolare la manu-tenzione nonché l’eventuale riadeguamento delle linee rispetto a nuove necessità produttive. I software garan-tiscono un funzionamento altamente flessibile e una modalità di gestione agevole anche per i sistemi più com-plessi. Essi sono in grado di regolare diagnostica e dati statistici fino a integrarsi con sistemi superiori di gestione aziendale”. Coordinato da una finanziaria, il Gruppo attual-mente si articola in Conveyors Nord in Lombardia e Movin in Friuli-Venezia Giulia men-tre in Germania è presente a Stoccarda con la Csf e, forte delle sinergie sviluppate, è in grado di assumersi con com-petenza l’impegno dell’intero ciclo costruttivo di un impian-to, anche di elevata complessi-tà, dalle fasi progettuali fino al collaudo finale.

della valvola miniaturizzata “K8” (microelettrovalvola ad azionamento diretto 3/2 vie e 2/2 vie NC o NO con ingom-bro di 8mm) ed è concepito per garantire un’eccellente re-golazione della pressione, una elevata dinamicità, un’auto-regolazione grazie al segnale di feedback e performance con un basso consumo energetico. Il “K8P” è sviluppato per rego-lare piccole variazioni di forza, con tempi di reazione estre-mamente veloci e ingombri ridotti. In funzione del segna-le d’ingresso (0-10 V DC) si azionano due valvole K8, nella versione monostabile normal-mente chiusa, così da garantire il mantenimento della pressio-ne a valle. Raggiunto il valore impostato mantiene costante la pressione nelle camere dei cilindri o in camere di valvole ad espansione, garantisce un costante tensionamento del filo nelle bobinatrici, modula la pressione durante le fasi di levigatura nelle macchine per il legno e regola l’apertura nelle valvole a membrana. Può inol-tre essere utilizzato come pilota per la regolazione dell’apertura di valvole ad elevata portata e consente di controllare in mo-do proporzionale la forza in sistemi di sollevamento.

customer service e lo staff del supporto tecnico, coadiuvato da pubblicazioni tecniche da richiedere online. Sul web è anche a disposizione un pro-gramma con strumenti di calcolo per individuare il ti-po di utensile perfetto per un determinato utilizzo. Dormer, brand affermato e riconosciuto a livello inter-nazionale, si impegna poi in azioni di co-marketing e commerciali in sinergia con i propri rivenditori, puntando sulla collaborazione per por-tare ancora più valore e qua-lità all’offerta commerciale di questi ultimi.

■■■ elbo / Sistemi di precisione per macchine utensili e di grandi dimensioni

■■■ CoNVeYoRS / Dal progetto al collaudo finale anche per impianti complessi ■■■ CAMoZZI / Automazione industriale d’eccellenza

■■■ DoRMeR / Semplificare e collaborare in sinergia: valori che fanno la differenza

Massimiliano Mandelli, direttore generale di Dormer Tools

Impianto birotaia in asservi-mento a linea di verniciatura

Micro regolatore proporzionale Camozzi K8P

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Eventi8 Automazione, robotica e macchine utensili

Un punto di riferimento per designer e costruttori:

questo è diventata Elesa in oltre settant’anni di attività nel cam-po della produzione di compo-nenti nei più avanzati tecnopo-limeri e metallo. Negli ultimi anni, frutto della ricerca applicata in campo au-tomobilistico, sono emersi dei nuovi tecnopolimeri ad alta resistenza, denominati “super-tecnopolimeri”. Grazie ad essi, Elesa ha iniziato la produzione di componenti che presentano eccezionali caratteristiche di resistenza meccanica: in alcuni test di resistenza (Flexural Mo-dulus, Prova di Charpy, Prova d’urto di Izod) le performan-ce hanno raggiunto valori di resistenza superiori al doppio rispetto a quelli dei tradizionali tecnopolimeri. Grazie alle loro peculiarità, i super-tecnopoli-meri resistono alla corrosione, sono particolarmente leggeri, hanno un basso coe� ciente di attrito, non richiedono ma-nutenzione, sono amagnetici ed elettricamente isolanti. Per-mettono inoltre l’aggiunta del colore nel materiale stampato, con evidenti vantaggi in qualità e in durata del componente (il colore, contrariamente al caso in cui il componente sia verni-ciato, non può essere rimosso),

Gerardi, la multinazionale tascabile di Lonate Poz-

zolo (Varese) guarda sempre di più verso l’estero che vale oltre il 60% del fatturato. Ger-mania, Gran Bretagna, Russia sono i mercati principali del-la società specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni innovative nel campo del serraggio pezzi (in acciaio, ghisa, alluminio, ecc.) che necessitano di operazioni di fresatura, foratura, � letta-tura, retti� ca, elettroerosione e/o controllo.Alla rassegna milanese Bi.Mu/Sfortec Gerardi si pre-senta con una nuova o� erta rappresentata dalla nuovis-sima linea di teste angolari

I settori che ruotano attor-no alle macchine utensili a

deformazione e asportazio-ne, robot, automazione, tec-nologie ausiliarie, accessori e servizi si ritrovano a Fie-ramilano dal 2 al 6 ottobre, in occasione di Bi.Mu. In contemporanea si svolgerà anche Sfortec, dedicata alla subfornitura tecnica e ai ser-vizi per l’industria. La biennale della macchina utensile, che da mezzo seco-lo è il punto di incontro di persone, tecnologie e inno-vazioni, fotografa l’istanta-nea di un mercato che si at-tende ancora in crescita, per i prossimi anni, con valori che nel 2012 si dovrebbero attestare a 2.708 milioni di euro. L’edizione del 2010 aveva catalizzato attorno a sé oltre 1.200 espositori, per 3.000 macchine esposte e 60mila visitatori, con una prove-nienza geogra� ca che arriva-va a 75 Paesi. Le rilevazioni testimoniano come i contatti ottenuti in � era si siano in quell’edizione trasformati in opportunità commerciale con una frequenza impres-sionante (69% degli esposi-tori).28.Bi-Mu sarà ospitata in

I super-tecnopolimeri assicurano performance competitive A Bi.Mu/Sfortec l’azienda di Lonate Pozzolo presenta Evolution

Nel 2012, atteso un mercato di quasi 3mila milioni di euro

Componenti due volte più resistenti La nuova linea di teste angolari

La biennale della macchina utensile

sia da quello economico. In� ne, hanno un prezzo assolutamen-te competitivo per il mercato di riferimento. Tra essi si possono ricordare le cerniere Cfm (gra-zie alla resistenza meccanica del materiale, o� rono risultati paragonabili a quelle similari in metallo, a parità di dimensione e di spessore), le cerniere Cfsw con interruttore multiplo di si-curezza integrato (omologata Imq) che, tra le principali carat-teristiche, presenta la garanzia del doppio isolamento dei cir-cuiti interni, grazie alla custo-dia completamente realizzata in super-tecnopolimero, senza quindi richiedere la messa a terra. Inoltre, possono essere applicate sui più comuni pro� li di alluminio, con solo 4 viti con montaggio frontale o posterio-re a prova di manomissione. Le cerniere Cfv con fermi di po-sizione. I super-tecnopolimeri sono presenti anche nelle leve a camma Lac-R, recentemente premiate dalla giuria dell’Inter-national Forum Design 2011

“Evolution” per operazioni di fresatura, foratra e ma-schiatura su centri di lavoro e macchine convenzionali. Si tratta di prodotti innovativi che prima l’azienda si limi-tava a commercializzare e oggi ha deciso di produrre in proprio per puntare con mag-

ben 8 padiglioni di Fiera-milano; sono attesi oltre 100mila visitatori. Per age-volare gli incontri di busi-ness in occasione della mo-stra, gli organizzatori hanno predisposto una piattaforma on line, chiamata “match making”, che ha permesso, prima dell’inizio, di � ssare appuntamenti tra esposito-ri e visitatori, ottimizzando in questo modo l’agenda dei giorni di � era. Obiettivi similari, ma rivolti ad altri target e da viversi nei giorni dell’evento, è l’iniziativa “28.Bi-Mu/Sfortec partnering event”, dedicata a imprese,

di Hannover in Germania. Dal principio della leva a camma, ben conosciuto in applicazioni di bloccaggio rapido, Elesa ha sviluppato questo nuovo pro-dotto che, grazie a una speciale ghiera zigrinata montata sulla base del meccanismo di serrag-gio, consente non solo di rego-lare la forza applicata alla leva, ottenendo un serraggio sempre ottimale, ma anche di orientare la leva nella posizione desidera-ta. E ancora i pistoncini a molla Pmt, con corpo � lettato e dado di bloccaggio in Super-Tecno-polimero. In� ne gli indicatori di livello a colonna Hcz-P, con armatura di protezione in su-per-tecnopolimero in grado di proteggere il corpo dell’indica-tore da urti accidentali partico-larmente violenti in condizioni di utilizzo molto severe.

giore decisione verso i Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina), Corea, Giappone, Me-dio Oriente e Turchia. Non dimenticando Canada e Usa, dove Geradi ha aperto una � -liale commerciale a Chicago. Una scelta che si inserisce nella storia di questa società di 45 persone in Italia, con 8 milioni di fatturato, e altre 112 in Cina. La delocalizzazione è stata una scelta obbligata che por-tato nel 1992 alla costituzione di una joint venture, oggi con-trollata dalla società italiana con Avic, la Finmeccanica locale. La testa dell’azienda è rimasta comunque a Lona-te Pozzolo, mentre alla Cina spetta la produzione standard che ha ormai raggiunto ottimi livelli qualitativi tanto che da qui partono direttamente le spedizioni dei prodotti, con cinque anni di garanzia, per il resto del mondo. Fondata nel 1971 da Ivano Gerardi, la società studia e realizza in Italia le nuove macchine che, una volta messe de� nitiva-mente a punto, prendono la strada della joint venture in Cina che sarà il mercato del futuro e, grazie a tali massicci investimenti, potrà rimanere competitiva a lungo.

università e ricercatori, che hanno la possibilità di atti-vare contatti internazionali di carattere tecnologico e commerciale e proporre pro-getti nell’ambito del VII Pro-gramma Quadro dell’Unio-ne Europea. L’iniziativa si tiene il 4 e 5 ottobre ed è or-ganizzata da Cestec (Centro per lo Sviluppo Tecnologico, l’Energia e la Competitivi-tà) e dal Consorzio Simpler (Servizi per l’innovazione e la competitività delle impre-se in Lombardia e in Emilia Romagna), in collaborazio-ne con Enterprise Europe Network Italia.

■ ELESA / Settant’anni di produzione sempre all’avanguardia ■ GERARDI / Dopo la � liale commerciale a Chicago, con più decisione nei Bric

■ 28.BI.MU. / Dal 2 al 6 ottobre a Fieramilano, in occasione di Sfortec

Cerniere, leva a camma, pistoncino a molla e indicatore di

livello a colonna in super- tecnopolimero

Morsa Std e testa

Evolution(in alto

un dettaglio)

C

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CM

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CY

CMY

K

Sole24ore_3_CMYK.pdf 1 05/09/2012 11.33.28

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EventiAutomazione, robotica e macchine utensili 9

chiavi in mano. Un esempio della sinergia che Mondial riesce a esprimere grazie alla propria gamma di prodotti e alla capacità di integrarli in una soluzione è il rotostatore Mtm che trova applicazione nel campo della movimen-tazione e del pick and place e di cui un modello funzio-nante sarà presente in Bi.Mu. Il rotostatore torque Mtm in-tegra un encoder rotativo, un motore torque Tmr di Hiwin - marchio distribuito in Italia da Mondial - e un cuscinetto a rulli incrociati XRB prodotto da Unitec, azienda del gruppo Mondial. Il rotostatore forni-sce una soluzione ad hoc per le applicazioni in cui posizio-namenti angolari di precisio-ne e rotazioni continue con coppia e velocità molto co-stanti, siano di fondamentale importanza. La capacità di integrare siste-mi diversi in un’unica solu-

Da oltre sessantacinque an-ni, Mondial è fra i mag-

giori distributori nel settore delle trasmissioni di potenza e distribuisce sul mercato ita-liano le più importanti case internazionali nelle sue linee principali di prodotto: cusci-netti, sistemi lineari, giunti, ruote libere e catene.Ma essere solo dei distributori oggigiorno non basta più, poi-ché il mondo della produzione industriale evolve in continua-zione e richiede di confrontar-si con un fornitore preparato e tecnicamente competente, soprattutto quando si tratta di integrare sistemi diversi in un’unica soluzione. In questo scenario l’esperien-za maturata nella sua lunga attività è valsa a Mondial la capacità di essere un valido interlocutore per i progettisti che devono sviluppare appli-cazioni in cui è richiesta un’au-tomazione sempre più spinta. Mondial è infatti tra i pochi distributori di componenti a disporre di un ufficio tecnico e di progettazione che collabora con i progettisti delle aziende clienti, per lo sviluppo delle soluzioni che risolvano le pro-blematiche determinate dalla necessità di realizzare macchi-ne sempre più veloci e precise. Si tratta di un filo diretto con-solidato che consente la realiz-zazione di soluzioni di lunga durata, con un buon rapporto costi/benefici e che soddisfano le particolari richieste applica-tive dei clienti. E in effetti, la particolarità dell’azienda milanese, rispet-to ad altri distributori del suo settore, sta proprio nella capacità di fornire non solo la componentistica, ma an-che soluzioni complete che prevedano l’integrazione di questi componenti in sistemi

Componenti per sistemi industrialiLe novità che saranno presentate durante Bi.Mu. 2012 da Mondial: soluzioni specifìche per il settore delle macchine utensili

M ondial partecipa a Bi.Mu. presso Fierami-

lano dal 2 al 6 ottobre 2012 al pad. 11 stand G47, dove presenterà un’ampia sezione di componenti specifici per il settore della macchina utensile che comprenderà i cuscinetti, compresi quelli prodotti da Unitec, azienda del gruppo Mondial, i sistemi lineari do-ve saranno presenti anche le soluzioni realizzate da Tmt, anch’essa azienda parte del gruppo, oltre ai giunti, le ruo-te libere e le catene. A questi saranno affiancate le ultime novità realizzate o distribuite dall’azienda milanese.Mondial ha realizzato il nuo-vo modulo lineare Mlm4, un’unità di trasporto e posizio-namento completa e che costi-tuisce l’elemento primario in una movimentazione lineare per applicazioni di precisio-ne con dinamiche elevate. Il componente base è un estruso in alluminio ad alta resisten-za, utilizzabile come elemento autoportante, il cui profilo è studiato per realizzare un’am-pia gamma di configurazioni funzionali: diversi tipi di mo-tori lineari e viti a ricircolo di sfere con 3 diversi passi.Nella versione di base, è previ-sta la guida scoperta e pattini a ricircolo di sfere protetti con tenute a strisciamento stan-dard. Nel caso l’applicazione richie-da protezioni particolari a causa di condizioni estreme o della presenza di polveri sot-tili, per entrambe le configu-razioni (motore lineare e vite a ricircolo di sfere) può essere prevista un’incapsulazione del modulo con protezioni costitu-ite da lamiere in acciaio inox e soffietto. Nella versione con azionamento a motore linea-re e pattini a ricircolo di sfere, inoltre, un serbatoio di lubrifi-cazione integrato rende Mlm4 praticamente esente da manu-tenzione.Il motore lineare consente al modulo Mlm4 prestazioni su-periori rispetto a qualunque altra configurazione. I motori utilizzati sono in versione bru-shless ironcore. Infine, le con-figurazioni con motore lineare permettono, sullo stesso profi-lo, l’applicazione di più carrelli con movimenti indipendenti.Un sistema di misura (enco-der lineare) è stato integrato sul modulo Mlm4 per gestirne il funzionamento. Il modulo può, tuttavia, essere fornito sprovvisto di sistema di misu-ra. La versione standard è di tipo magnetico e viene monta-ta direttamente a bordo carrel-lo. Mlm4 è però già predisposto per il montaggio di un sistema di misura ottico, indispensabi-le soprattutto per applicazioni ad altissima precisione.Completa le caratteristiche di questa configurazione la for-nitura di un sensore induttivo utilizzabile per la procedura di “homing” e quindi per far

coincidere il carrello del mo-dulo con le indicazioni di po-sizione a “zero” del sistema di misura. è disponibile anche una ver-sione a vite a ricircolo di sfere (Rds) che conferisce al modulo Mlm4 una buona precisione di posizionamento.Il modulo è infine fornito con due sensori induttivi di fine corsa posizionabili, a discre-zione del cliente, sul profilo estruso in alluminio.Quest’anno in Bi.Mu. verrà presentata la nuova versio-ne di guide a ricircolo di rulli ingabbiati denominata QR e sviluppata da Hiwin. marchio da sempre distribuito in Italia da Mondial. La serie QR si in-dirizza alle applicazioni in cui alta precisione, bassa rumoro-sità e alta rigidità sono condi-zioni imprescindibili. Le nuove guide lineari utilizzano la tec-nologia SynchMotion che - ri-spetto alle guide tradizionali - riduce in modo significativo la rumorosità e, nel contem-po, offre un basso attrito. Un movimento più omogeneo ne incrementa poi la durata. In aggiunta alle peculiarità in-trinseche della nuova versione, le guide QR ereditano le carat-teristiche principali di tutta la gamma di guide come capacità di carico uguale in ogni dire-zione, intercambiabilità e faci-lità di installazione. Nella gamma di bussole a espansione idraulica prodotte da Etp, distribuite in esclu-siva da Mondial, si inserisce invece la nuova Etp-Power, evoluzione di Etp-Express che tanto successo ha riscosso e da cui eredita tutte le caratteri-stiche principali, potenziando la capacità di accettare cari-chi radiali elevati. Mondial propone le bussole Etp come soluzione ideale alle sempre più pressanti esigenze di preci-sione, dimensioni d’ingombro ridotte, ottima concentricità/equilibratura anche dopo nu-merosi montaggi e smontaggi. Caratteristiche apprezzate dai clienti che devono soprattutto ridurre i tempi di fermo im-pianto per manutenzione. Etp-Power risponde a queste esigenze proprio perché le bus-sole hanno una costruzione compatta, consentono mon-taggi e smontaggi rapidi, gra-zie alla presenza di una sola vite di serraggio radiale, e ac-cettano carichi radiali elevati. Etp-Power è attualmente di-sponibile per alberi con dia-metro compreso tra 15 e 40 millimetri mentre la flangia della bussola presenta due fori pre-lavorati utilizzabili per il fissaggio o il posizionamento dei componenti adiacenti. Nei casi in cui una delle bus-sole standard di Etp non riesca a soddisfare le esigenze appli-cative è disponibile la nuova versione Etp-Hydropress che viene sviluppata ad hoc e pro-gettata per alberi di diametro elevato.

■■■ MONDIAL / L’azienda è tra i maggiori distributori nel settore delle trasmissioni di potenza

Non solo componentistica, ma anche soluzioni complete chiavi in mano Una sinergia strategica, che rende l’azienda competitiva nel mercato mondiale

La sededell’azienda

Mondial offre un’ampia gamma di componenti in grado di soddisfare le esigenze nei diversi settori industriali

Il rotostatore MTM di Mondial risponde a esigenze di movimento

zione è un valore aggiunto del gruppo Mondial apprezzato dai produttori di macchine utensili e di impianti indu-striali, per i quali è fondamen-tale disporre di soluzioni fles-

sibili, facilmente integrabili con il layout esistente, che ri-chiedano una manutenzione minima o semplificata e che, soprattutto, risolvano le esi-genze della loro applicazione.

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Eventi10 Automazione, robotica e macchine utensili

ToolConcept” che consente l’ideazione, la progettazione e la simulazione di lavorazioni ad asportazione truciolo, a partire dal pezzo che si deve lavorare o dall’utensile di cui si è in possesso. Con esso, il cliente può avere dagli esperti del Gruppo progetti indivi-duali direttamente online, preparati in maniera innova-tiva e semplice da usare.Avere gli utensili che servo-no in tempo utile ai processi di lavorazione è la garanzia che offre “Garant Tool24”, il distributore automatico di utensili, operativo 24 ore su 24 grazie a processi d’ordine automatizzati, con la mas-sima trasparenza dei costi. E per ottenere la riaffilatura degli utensili, necessaria per avere la massima prestazione e durata nel tempo, “Garant ToolGrinding” dà un servi-zio grazie al quale gli utensili riaffilati raggiungono fino al 95% tutte le caratteristiche prestazionali degli originali.Un terzo ambito in cui “Garant 360° Tooling” in-terviene con i suoi servizi riguarda i processi di lavora-zione in macchina: gli spe-cialisti altamente qualificati

è garantita da un servizio che comprende: la progettazione elettrica e meccanica in 3D, lo sviluppo del software Cn, Plc, Pc e Microproccessore, la rea-lizzazione delle apparecchiatu-re, la costruzione di macchine di test, il collaudo e la messa in servizio. Non manca, infi-ne, l’istruzione del personale addetto all’uso e alla manuten-zione, la realizzazione di tutta la documentazione necessaria (dagli schemi al fascicolo tec-nico) e un’assistenza pronta e professionale, in grado di soddisfare anche il cliente più esigente nel minor tempo

■■■ HOFFMANN GROUP / System partner leader in Europa per utensili di qualità

■■■ TLGB / Al servizio dei clienti di tutto il mondo un know-how altamente qualificato nel campo dell’automazione e del collaudo industriale

Competitivi nella modularità

I banchi collaudo diventano più intelligenti

di Hoffmann Group aiutano i clienti a trovare la soluzione ideale, e la progettazione in-telligente delle postazioni di lavoro Cnc, affinché gli uten-sili necessari siano sempre a portata di mano. Con “Garant ToolRoom”, il Gruppo aiuta proprio a creare delle posta-zioni di lavoro individuali e strutturate, con il risultato di un deposito che non rovina gli utensili, di un trasporto flessibile e di una protezio-ne costante di operatore e macchina. Infine, un grande potenziale è dato dall’analisi complessiva della metrologia e dell’asportazione truciolo, poiché il metodo di misura-zione corretto ha una gran-de influenza sulla tolleranza utile della produzione. Con

possibile. L’interfaccia uomo macchina è studiata a misura di operatore ed è realizzata con personal computer o con pan-nelli operativi. Le macchine di collaudo realizzate sono in grado di effettuare molti tipi di prove tra cui quella funzionale (con gas o liquidi), quella a te-nuta con aria, mediante misura della variazione di pressione, o elio, con l’utilizzo di spettrome-tri di massa, integrando, dove necessario, sistemi di visione, misure di forza, dimensionali o quant’altro sia importante per il controllo del pezzo del clien-te. Sono tre le famiglie degli

“Garant ToolAudit” si ha un servizio per la definizione della strategia di misurazione e per la scelta degli strumenti migliori. Inoltre, esso consen-te la ricalibratura degli stru-menti di misura, per la mas-sima efficienza del controllo dimensionale.Con “Garant 360° Tooling”, Hoffmann Group - nato nel 1919 a Monaco di Bavie-ra e, dal 2003, presente in Italia con una organizza-zione tecnico-commerciale c apillare - rafforza ulte-riormente la sua posizione di leader, riunendo servizi individuali in un pacchetto completo. Una soluzione che rappresenta la concentrazio-ne della competenza in aspor-tazione truciolo del Gruppo.

strumenti Tlgb: il Microcheck 1000, un monocanale. Il Mi-crocheck 2004, modulare. In-fine il Microcheck 3012, stru-mento multicanale con display a colori da 12” touchscreen. Esso può essere adattato alle richieste del cliente, interfac-ciamento Usb, ethernet e seria-le. Tutti questi strumenti sono sviluppati per eseguire prove di tenuta dal vuoto spinto fino a 300 Bar con trasduttori as-soluti e differenziali con riso-luzioni fino a 0,1 Pascal, prove di flusso, misure di carico, mi-sure dimensionali, risolvendo le esigenze di chi si interfaccia, di volta in volta, con l’azienda. Importante è sottolineare che la soluzione studiata e propo-sta si adatta alle necessità del cliente e alle caratteristiche del pezzo da collaudare. Tra la clientela Tlgb figurano importanti aziende multina-zionali che operano nei più svariati settori: automobilisti-co, produttori di valvole e cilin-dri, spray-aerosol, medicale. In particolare nel settore automo-bilistico, molti pezzi delle più note marche automobilistiche mondiali, sono stati prodotti e collaudati da banchi di produ-zione Tlgb. L’azienda opera e interviene in molte realtà euro-pee ed extraeuropee. Tra gli al-tri Usa, Cina, Brasile, Polonia, Spagna, Francia, Inghilterra, Repubblica Ceca, Ungheria, Russia, Ucraina, Bielorussia, Sud Africa, Corea, Pakistan, India e Turchia, portando la sua competenza nel mondo ed esaltando il marchio italiano oltre i confini nazionali.

A Bi.Mu., Garant 360° Tooling conferma l’importanza strategica della pianificazione

L’azienda è specializzata in macchine e strumenti per collaudi. Prove tenuta dal vuoto spinto fino a 300 Bar con aria o elio mediante spettrometri di massa

Oltre ad avere a disposi-zione utensili di qualità,

ciò che serve oggi alle aziende che eseguono lavorazioni di asportazione truciolo sono servizi ad elevate prestazioni, capaci di rendere i processi di lavoro ancora più produttivi. Esattamente ciò che ha messo a punto Hoffmann Group, il system partner leader in Eu-ropa per utensili di qualità che a Bi.Mu 2012 (dal 2 al 6 ottobre, Fieramilano, Rho-Pero) presenterà “Garant 360° Tooling”, sette servizi modulari dalla pianificazione all’attrezzaggio fino all’impie-go degli utensili.Per aziende di qualsiasi di-mensioni, la pianificazione degli utensili è il giusto punto di partenza di ogni lavora-zione, l’approvvigionamento rappresenta una sfida logisti-ca e, non da ultimo, l’impiego degli utensili è la chiave per maggiore efficienza e qualità. In questo contesto, “Garant 360° Tooling” di Hoffmann Group si configura come il servizio giusto al momento giusto, per far fronte alla con-tinua richiesta di maggiore efficienza, competitività e flessibilità delle aziende.

L’anno prossimo festeggerà i vent’anni di attività, in-

dice di esperienza in un settore particolarmente tecnico all’in-terno del quale è necessario possedere le giuste conoscenze e capacità per distinguersi dai competitor: Tlgb è un’azien-da che si occupa di software e hardware per l’automazione industriale, di sistemi di col-laudo per la certificazione dei prodotti. In Via dell’Industria 41 a Travagliato (provincia di Brescia) è situata la sede della società che si propone come partner attivo dell’industria per fornire la migliore soluzione a

tutte le esigenze di automazio-ne e collaudo. Diversi sono i settori di competenza di que-sto gruppo di lavoro che met-te al servizio dei propri clienti tutto il know-how assorbito in un lungo periodo di studio e approfondimenti tematici nel campo. Automazione in impianti industriali e centri di lavoro a controllo numerico ma non solo: all’interno del business di Tlgb rientrano ban-chi, macchine, linee e strumen-tazioni per collaudi. Lo scopo finale, ovviamente, è garantire gli elevati gradi di qualità ri-chiesti dai moderni sistemi

Tre moduli garantiscono un supporto strategico per la pia-nificazione. Con “Garant eTo-ol”, infatti, si possono avere a disposizione gratuitamente oltre 20mila dati geometrici e fisici per sistemi Cad/Cam per utensili di asportazione truciolo e serraggio ai fini della simulazione e per una corretta gestione e ammini-strazione degli utensili. “Ga-rant ToolScout” permette di

trovare velocemente online gli utensili adatti alle proprie lavorazioni e i perimetri di taglio corretti per ogni tipo di applicazione. I risultati delle ricerche, inoltre, posso-no essere salvate su “myTo-olScout”, l’ambiente di lavoro personalizzato da cui si può accedere direttamente all’e-shop di Hoffmann Group. Il terzo modulo, dedicato al-la pianificazione, è “Garant

produttivi, associando ai col-laudi l’archiviazione storica di tutte le operazioni eseguite, di tutte le prove, con la possibili-tà di eseguire la rintracciabilità dei dati di ogni pezzo prodotto o collaudato (tratto distintivo e qualificante rispetto ad altre realtà che agiscono nello stesso campo professionale). Le so-luzioni proposte da Tlgb sono varie e possono andare dalla fornitura di una semplice appa-recchiatura elettrica a più com-plessi sistemi per il controllo, la gestione e la supervisione di qualsiasi tipo di impianto. L’efficienza dei sistemi proposti

Garant 360° Tooling comprende sette servizi modulari che vanno dalla pianificazione all’attrezzaggio, fino all’impiego degli utensili

Il quartier generale Hoffmann Group è a Monaco di Baviera; in Italia il Gruppo è presente con una organizzazione tecnico-commerciale capillare

Collaudo e completamento pinza freno

Collaudo regolatori Gpl e metano

Collaudo testa per motore a 12 cilindri

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La filosofia MAKE presuppone macchinari interamente italiani, con struttura termo simmetrica a doppia colonna che incorpora centralmente il mandrino (sistema box in box).

H Y D R A 110/130 – H Y D R A R A M 130/160

Gamma di alesatrici-fresatrici con montante a T Il movimento verticale avviene tramite 2 motoriduttori con 2 viti a ricircolo di sfere e 2 righe ottiche. Nella versione con il RAM, lo stesso è completamente racchiuso in due semicarri in ghisa enormemente dimensionati, così da ottenere un sistema rigido ed unico nel suo genere, avente sezione 450x x430 mm o 500 x 460 mm. Esso scorre grazie a 4 guide maestre. Le 2 guide verticali anteriori e le 2 guide verticali posteriori assicurano un sistema box in box potente e preciso. Nel RAM sono inseriti 2 tiranti cosidetti attivi, azionati da altrettanti motocilindri idraulici che recuperano il valore dell’elasticità della ghisa e della sua gravità in uscita, ottenendo così una straordinaria rettilineità dei movimenti. Il sistema di compensazione per flessione e dilatazione termica del RAM (SCR System), avviene tramite un particolare acciaio, indeformabile ed insensibile al variare della temperatura, impiegato in campo aerospaziale.

A L T A I R 130/160/200

Gamma di alesatrici-fresatrici a montante mobile

Il bilanciamento della testa avviene tramite due punti di sostentamento collegati a 2 cilindri idraulici indipendenti tra loro ed allertati dal CNC al fine di monitorare eventuali sforzi e alterazioni. Il motore mandrino è di costruzione SIEMENS con potenza variabile da 37 a 73 kw adeguato al modello della macchina ed insieme al cambio meccanico e alla seconda scatola di trasmissione, riescono ad ottenere una coppia unica ed efficace. Le tavole traslanti di nostra costruzione presentano una trasmissione del moto tramite doppio moto-pignone per un movimento di tipo veramente continuo ed uno scorrimento di tipo piano con lubrificazione forzata, diversificata nelle varie portate (da 10 a 60 Ton). Infine le teste bi rotative a rotazione automatica di nostra costruzione vengono agganciate in maniera del tutto automatica al RAM tramite atacchi idraulici e depositate nelle stazioni pick-up dedicate.

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I torni CSF si collocano al vertice della gamma di macchine a CNC ed ad autoapprendimento. L’estrema rigidità della struttura monolitica, con appoggio completo a terra, le soluzioni meccaniche innovative adottate, unite ai più avanzati e facilitati sistemi di programmazione, garantiscono lavorazioni di sgrossatura e di finitura eccellenti.

Gamma di Torni bancale inclinato (SB): Tornio a banco inclinato modello SB: diametro 350/700/1000 mm, distanze tra le punte da 1500 a 9000 mm. Asse C con utensili motorizzati. Asse Y corsa +/- 200 mm. Testa a fresare Asse B INTEGRATO indexato o in continuo (potenza 47 Kw), con cambio utensili 32 posti. Gamma di Torni a due guide (TRA): Altezza punte: 400/460/550/600/750/900 mm. Distanza punte da 2.000 a 16.000 mm. Guide del bancale con doppio prisma su bancale monolitico. Terza guida d’appoggio in fusione a sostegno del carro. Attacco contropunta con cono interno rotante. Torretta con unità a fresare. Asse C e asse Y +/-1000 mm. .

Gamma di Torni a quattro guide (WH): Mod. WH10/15: diametro 1200/1400/1600 mm sul banco. Diametro 900/1100/1300 mm sul carro. Lunghezza da 3.000 A 16.000 mm, portata tra le punte da 10 a 15 Ton. Secondo carro con montante di fresatura e asse Y +/- 500 mm. Sistema di trasmissione e di misura per il carro al centro del bancale. Mod. WH 15B/20: diametro 1130/1430/1730/2030 mm sul banco. Diametro 900/1200/1500/1800 mm sul carro. Lunghezza da 4.000 A 26.000 mm, portata tra le punte da 15 a 20 Ton. Dimensioni carro 2000 x 2000 x 400 mm. Mod. WH 20B/35: diametro 1400/1700/2000/2300 mm sul banco e sul carro. Lunghezza da 4.000 A 26.000 mm, portata tra le punte da 20 a 35 Ton. Secondo carro con montante di fresatura e asse Y +/- 500 mm (tornio multi-tasking).

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EventiAutomazione, robotica e macchine utensili 11

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Eventi12 Automazione, robotica e macchine utensili

numerosissimi brevetti, tra i quali i più celebri riguar-dano WinMax, la tecnolo-gia che tutti oggi chiamano “programmazione conversa-zionale” ovvero il metodo di programmazione che porta rapidamente dal disegno al pezzo, guidando visivamente l’utente attraverso un proces-so in tre semplici fasi: Setup-Programma-Verifica, senza conoscere codici e linguaggi.Lo stretto legame tra le per-sone e la tecnologia è il fon-damento della cultura Hurco. La tecnologia deve aiutare le persone ad essere più ef-ficienti, non creare più com-plicazioni e deve ridurre al

li e multinazionali, come Eni, Whirlpool, Micron, Infineon Technologies, GlaxoSmi-thKline, ST Microelectroni-cs, Magneti Marelli, Ferrari, Aprilia, Chicco e Artsana, Lotto e Mondo”, puntualizza il professor Magni. “Alcune tesi - aggiunge - sono svolte direttamente all’estero presso industrie o università, anche nell’ambito di progetti di ri-cerca europei e dei program-mi di mobilità studentesca Erasmus ed Erasmus Place-ment”. A Pavia le competenze nel settore dell’automazione sono coltivate nell’ambito di diversi corsi di laurea, che comprendono sia l’Ingegne-ria Industriale ed Elettrica che quella Informatica. “In particolare, il curriculum In-dustrial Automation del Cor-so di Laurea Magistrale in Computer Engineering offre una preparazione fortemente interdisciplinare che include la modellistica, il controllo, gli azionamenti, i sistemi em-bedded e real time, sistemi di calcolo multicore e applica-tion specific e i sistemi di vi-sione e monitoraggio - spiega il docente -. Nelle tesi di lau-rea e nell’attività di ricerca, è

■■■ HURCO / Costruisce negli stabilimenti di proprietà sistemi elettronici di controllo e macchine utensili

■■■ UNIVERSITÀ DI PAVIA / Diversi corsi di laurea permettono di avere competenze nell’ambito dell’automazione

Elevata qualità in ogni fase del processo

Preparati per l’internazionalizzazione

minimo le azioni noiose e ripetitive, semplificando il lavoro.“In Hurco ci impegniamo ogni giorno per innovare e costruire macchine utensili che semplifichino il lavoro, per aumentare il successo dei nostri clienti che sono aziende di tutte le taglie, dal-la micro impresa individuale alla grossa multinazionale, operanti in ogni settore della meccanica” afferma l’ammi-nistratore delegato Marco Rizzi. “La nostra missione è fornire un sistema dotato di Controllo Numerico unico ed innovativo, che permetta ai clienti di massimizzare la loro produttività, riducendo i tempi di programmazione e di setup macchina. Attorno al controllo costruiamo mac-chine prestazionali, semplici da usare e rapide da mettere in produzione, affidabili nel tempo, perché quello che più conta è l’effettivo tempo di lavoro, fresatura o tornitura che sia. La macchina gene-ra ricchezza solo quando produce”.Hurco è infatti conosciuta sul mercato proprio per il controllo, il più potente, ver-satile (in Iso e Conversazio-nale), semplice da usare per chiunque, ma con funzioni così potenti da renderlo uni-co rispetto alla concorrenza.Lo spirito di rinnovamento continuo dell’azienda si ri-flette oggi nel lancio del nuo-vo brand e nelle novità tecno-logiche di recente presentate, come la VMX42-Srt, un nuo-

dedicata grande attenzione al miglioramento degli algorit-mi e delle tecnologie di con-trollo, con tutti i loro risvolti economici e sociali, incluse le tematiche del risparmio ener-getico e della riduzione degli inquinanti”. I progetti, pro-segue il professor Magni, riguardano diversi ambiti: quello automobilistico e mo-tociclistico, lo sviluppo di sistemi a bassa potenza, il monitoraggio e controllo del traffico, gli impianti per la produzione di energia, la do-motica, il metering e la “bu-ilding automation”, le reti di controllo distribuite (smart grid), sempre più importanti in presenza di energie rinno-vabili difficilmente regolabili, quali l’energia solare e eolica. Altre applicazioni di rilevante impatto sociale riguardano la farmacologia e la cura della

vo centro 5 assi, con tavola girevole torque annegata nel piano da 1.066x610mm e te-sta tiltante oppure la nuova gamma di centri a 3/5 as-si HS, ad alta velocità, con mandrini da 30k e 18k.Perla d’innovazione è la nuo-va funzione Ultimotion per i 5 assi, col controllo che valu-ta la geometria e il profilo di movimento, assicurando la presenza delle informazioni sufficienti ad ottimizzare le operazioni, col risultato di una migliore qualità di fini-tura superficiale in un tempo più breve.Le elevate prestazioni di cur-vatura consentono al man-drino di spostarsi sugli an-goli a velocità maggiori con deviazioni trascurabili, prive di vibrazioni o arresti, ridu-cendo significativamente il tempo ciclo durante la lavo-razione di pezzi con opera-zioni ripetitive come forature o maschiature. UltiMotion è disponibile sia in conver-sazionale sia in Iso, solo sui centri Hurco a 3 o 5 assi.Hurco ha inoltre stretto una serie di importanti colla-borazioni strategiche con società quali Delcam (Cad/Cam), Wnt (utensili), Erowa (automazione), così da dare risposta completa, affidabile e semplice a qualsiasi esigen-za del cliente, anche al pro-blema più complesso.“A distanza di quarant’anni” conclude Rizzi “la missione originaria dei fondatori è an-cora la pietra angolare della Hurco del 21° secolo”.

salute, non ultimo lo sviluppo di un pancreas artificiale per il controllo automatico della somministrazione di insulina in pazienti diabetici di Tipo 1. È stato anche realizzato un sistema di misura utilizzato per la progettazione della pi-sta di atletica delle Olimpiadi di Pechino. Anche in ambito industriale sono offerte di-verse opportunità, a partire dalla robotica e dagli azio-namenti, fino ad applicazioni con un diretto impatto sul territorio locale, per esempio nell’industria calzaturiera in collaborazione con Assomac. Il corso di laurea magistrale, pur ponendosi come prose-cuzione del corso di laurea triennale in Ingegneria Elet-tronica e Informatica, grazie alla sua interdisciplinarietà attrae studenti anche da altri corsi di laurea.

Da oltre 40 anni l’azienda l’azienda è al vertice nell’innovazione nel settore

L’ateneo è inserito in una rete di contatti scientifici e industriali di livello internazionale

Nel 1968, Gerald Roch e Edward Humston fon-

darono una società che chia-marono Hurco. La passione di Roch per la costruzione delle macchine combinata con la diffusione dei com-puter fu la molla che portò alla costituzione della nuova azienda.Oggi Hurco è una multina-zionale, quotata al Nasdaq, che progetta e costruisce esclusivamente in stabili-menti di proprietà, sia i siste-mi elettronici di controllo (Cnc) sia le macchine uten-sili (quattro stabilimenti a Taiwan ed uno in Cina), in modo da poter assicurare

A settembre i primi laure-ati in Ingegneria con il

doppio titolo, riconosciuto dall’Università di Pavia e da quella cinese di Harbin e in questo solco d’innovazione l’ulteriore novità: da quest’an-no accademico la laurea magistrale in Computer En-gineering e il curriculum Mi-croelectronics di quella in In-gegneria Elettronica, naturali prosecuzione della triennale in Ingegneria Elettronica e Informatica, sono tutte in in-glese. Obiettivo, spiega il pro-fessor Lalo Magni, docente di Automatica e responsabile dei corsi di laurea in Inge-gneria Informatica, “prepa-rare gli studenti italiani a un mercato del lavoro sempre più internazionalizzato e fa-cilitare la frequenza del corso di laurea da parte di studenti stranieri”.L’ateneo di Pavia conferma anche in questo modo la sua eccezione nel panorama ita-liano, configurandosi come un campus universitario in-serito in una rete di contat-ti scientifici e industriali di livello internazionale. Negli anni recenti, ai prestigiosi collegi storici, come il Bor-

sempre un elevato livello qualitativo in ogni fase del processo produttivo, imple-mentando un rigoroso pro-

romeo e il Ghislieri, si sono aggiunte, proprio attorno alla facoltà di Ingegneria, non so-lo nuove residenze ma anche servizi e strutture sportive, che migliorano la qualità del-lo studio e del tempo libero, dalle nuove mense e dal WiFi nel campus fino alle piscine e alle palestre. Chi studia a Pavia, infatti, gode i vantaggi che offre una città universi-

cesso di supervisione e mi-glioramento continuo della qualità, dalla progettazione alla spedizione della macchi-na al cliente.La sede è ad Indianapolis, ove è ubicato anche il Centro Ricerche, ma sono presen-ti filiali in tutti i principali mercati mondiali per garan-tire un elevato livello di assi-stenza e supporto alla clien-tela, nel pre e postvendita.Da oltre 40 anni, Hurco con-tinua a fare innovazione, e si differenzia per la capacità di creare valore aggiunto, di fondere tecnologia con sem-plicità d’uso, affidabilità con convenienza. Ha registrato

taria senza per questo dover rinunciare ad una rete di contatti italiani ed esteri con il mondo delle imprese ed an-che con le migliori accademie straniere. Sono, infatti, oltre 400 gli accordi di coopera-zione. “Nel campo dell’auto-mazione, i laureandi pavesi si confrontano abitualmente con progetti svolti in collabo-razione con aziende naziona-

Il nuovo centro 5 assi VMX42-Srt

La sede della società

ad Indianapolis

Corsi di laurea che attraggono anche studenti stranieri

Uno scorcio dell’area estena dell’università

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Parola d’ordine: migliorare e potenziare.È questo il leit motiv che Quickwood Esperia Srl, vera realtà pilota nelle soluzioni per la lavorazione a fi nire della superfi cie, promuoverà a BI-MU 2012. All’appuntamento di Milano, l’azienda presenterà le novità di maggior rilievo studiate, progettate e realizzate interamente nello stabilimento di Pavia di Udine. Il modello QRC ad esempio, che mediante spazzole a tazza, rotanti ed oscillanti, composte da 12 radiali abrasivi ciascuna, è in grado di ottenere i migliori risultati di sbavatura dopo il taglio, dove anche l’aff rontare la lavorazione di pezzi piatti piccoli, o piccolissimi, non è più un problema, avendo sviluppato una tavola di vuoto completamente innovativa per ospitare un tappeto liscio ad elevata densità di fori. Cavallo di battaglia rimane comunque il concetto di spazzole rotanti, sviluppato sulle macchine a 4 o 8 assi, in grado di amplifi care l’eff etto delle stesse grazie al ripetuto passaggio sul pezzo da lavorare.Dovendo fronteggiare tempi diffi cili, nei quali gli investimenti per macchine operatrici risentono

della congiuntura economica sfavorevole, la Quickwood ha puntato le sue risorse nello stu-dio di una serie di Optionals, di costo contenuto ma di assoluta effi cacia:nascono così i vari modelli QRC di cui sopra, QTOS a testa traslante, QCS per la lavorazio-ne trasversale, PA spazzola orizzontale per la super fi nitura, ecc.Sbavare, satinare o lucidare a mano, dunque, oggi non serve più perché con le macchine Quickwood è possibile ottenere un risultato di medesima qualità con la massima effi cacia e rapidità di lavorazione.Negli anni, ingenti investimenti sono stati impiegati soprattutto nella sezione progettistica e produttiva di una gamma di macchine per la soluzione di qualunque problema, dal sagomato al verticale, dal manuale al controllo di assi: il vero fi ore all’occhiello della Srl friulana.Fondata nel 1989 e da subito fortemente innovativa, Quickwood è dotata di una struttura tecnica e commerciale altamente qualifi cata. Avvalendosi della notevole fl essibilità del siste-ma di lavorazione a spazzola, gli impianti rea-

lizzati nello stabilimento di Udine sono destinati a incontrare tutte le esigenze delle piccole, medie e grandi aziende che operano nel settore metalli sul territorio nazionale ed estero. Il circuito Quickwo-od è, infatti, presente in Italia, ma – con le sue consociate – ha sedi in Danimarca (Quickwood APS), in Germania (Quickwood Vertrieb), in Russia (Quickwood Russia), in Francia (Service Francais), in Inghilterra (Quickwood UK) e negli USA (Quickwood LLC).

Quickwood potenzia le prestazionidelle macchine spazzolatriciA BI-MU 2012, la Srl friulana presenta le più recenti novitàdel sistema di sbavatura, smerigliatura, satinatura, lucidatura.

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EventiAutomazione, robotica e macchine utensili 13

sia a mano che usando un cac-ciavite, grazie a un intelligente meccanismo a scatto che faci-lita l’inserimento nella catena di condotti di grande diame-tro come tubi spessi e/o rigidi o un grande numero di cavi singoli riducendo al minimo i tempi di fermo macchina. L’inserimento e la sostituzione dei condotti avviene in tempi da record: la nuova variante - esposta a Bi.Mu.-Sfortec - ha infatti una luce interna di circa 100 mm, raggio di cur-vatura di 145 mm ed agevola l’introduzione o la sostituzio-ne di cavi.Come tutti gli altri prodot-ti della famiglia “Triflex R”, anche questa nuova catena portacavi, pensata per ap-plicazioni di robotica o altri movimenti tridimensionali, può essere allungata o accor-ciata a piacimento, grazie al-la sua struttura modulare, e consente pure combinazioni personalizzate. E anche nel segmento cavi, 950 tipi, tutti concepiti per l’impiego mo-bile in sistemi per catene por-tacavi, igus presenta a Bi.Mu.-Sfortec le varie innovazioni. I cavi per sistemi di misura delle serie “chainflex” CF211

■■■ IGUS / La multinazionale tedesca conta 2.000 dipendenti in 30 filiali costruite nei principali paesi del mondo

I sistemi per catene portacavi sono readychaine CF111.D sono stati ottimiz-zati: una cordatura e scherma-tura migliorate garantiscono maggiore durata utile e un preassemblaggio più rapido del 30%.Il prodotto High-End CF113.D con guaina inter-na in Pur e intreccio di fili di rame stagnato estremamente resistente alla flessione con rivestimento ottico al 90% è perfettamente indicato per l’impiego in veloci applica-zioni in sistemi di manipo-lazione, in camere asettiche e alle basse temperature. Il programma di cavi “chainflex” per sistemi di misura comprende in tutto più di 80 cavi, tutti disponibili al me-tro, nella lunghezza richiesta e in sole 24 ore. In risposta alle sempre crescenti esigenze di efficien-za per i processi di produzione igus,

infine, ha provveduto ad ot-timizzare i cavi bus Ethernet/CAT5/GigE con omologazio-ne UL per 300 V, dando via libera ad un’alimentazione elettrica tramite “Power over Ethernet”. In combinazione con un raggio di curvatura ridotto del 20% ad appena 10 xd, sono possibili installazioni che consentono di risparmia-re spazio: questo è necessario in particolare per l’installazio-ne di telecamere, vista la ridu-zione degli spazi utili dovuta alla sempre maggiore minia-turizzazione.I cavi Ethernet “chainflex” trovano impiego in scaffalato-ri, macchine per la lavorazio-ne e macchine utensili, veloci applicazioni in sistemi di ma-nipolazione e alle basse tem-perature ma anche in sistemi di visualizzazione, nel campo della comunicazione e di reti Ethernet industriali.

L’innovazione presentata a Bi.Mu. garantisce una riduzione dei costi di processo e di personale

Da una ventina di anni igus - multinazionale tedesca

con una forza lavoro di 2.000 dipendenti in 30 filiali nei principali paesi del mondo, che produce una gamma com-pleta di catene portacavi, cavi per posa mobile e cuscinetti autolubrificanti in materiale plastico ad alta tecnologia - ha puntato sui sistemi per catene portacavi preassemblati “rea-dychain”: in occasione del 28° Bi.Mu. Sfortec (Pad.11 Stand E20) esporrà un telaio mobile di nuova progettazione, tele-scopico e a struttura modu-lare che, in una sola giornata lavorativa, può essere adattato con precisione millimetrica all’interfaccia della macchina, con una drastica riduzione dei costi di processo e di persona-le. Il successo della “ready-chain” è testimoniato dal fatto che nella sola sede centrale di Colonia vengono evasi circa 500 ordini a settimana grazie al lavoro di 127 dipendenti che ruotano in tre turni lavo-rativi.Per quanto riguarda il telaio mobile, i 13 ingegneri di pro-gettazione hanno curato ogni minimo dettaglio: per ovvia-re, ad esempio, alla impossi-

bilità di apportare modifiche a posteriori, il telaio è stato sviluppato con una struttura modulare telescopica, costitu-ita da elementi di appoggio e montanti modulari adattabili perfettamente l’uno all’altro.Vari meccanismi di arresto a scatto permettono l’eventuale montaggio successivo di ul-teriori componenti e, grazie a unità di traslazione di propria progettazione, l’intero sistema può essere spostato e traspor-tato con estrema facilità. I costruttori possono sfruttare i vantaggi del nuovo telaio modulare anche per piccole

serie; nel caso di interruzione della produzione, può essere completamente disassemblato e i singoli componenti riutiliz-zati ad altro fine, con un ridot-to impatto sull’ambiente e un utilizzo sostenibile di risorse. Lo specialista di catene por-tacavi igus arricchisce anche il suo collaudato sistema per catene portacavi tridimensio-nali “Triflex R” aggiungendo la variante TrlF.100 (F = Flip open). Il “trucco” è che ogni maglia della catena presen-ta tre traversini che possono essere aperti a libro quando si vuole e con grande facilità,

Telaio mobilemodulare per un montaggio semplice e rapido

La nuova “TRLF.100”: apribile in ogni punto e in ogni momento, per una rapida introduzione di cavi e tubi

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Controller di sicurezza Mosaic

Senza contare i notevoli cambiamenti normativi rela-tivi alla sicurezza delle macchine introdotti a partire dal 2010, la progettazione e la realizzazione dell’im-pianto di sicurezza di un macchinario complesso ri-chiedono oggi sempre più spesso di unire, separare, modificare nel tempo il macchinario o intere parti di impianto.

Proprio pensando alle attuali esigenze di fl essibilità la ReeR, leader italiano nella sicurezza per automazione industriale, ha realizzato il controllore modulare program-mabile di sicurezza Mosaic; il cui uso implica inoltre la piena conformità ai nuovi requisiti normativi europei e internazionali.

Perché il Controller di Sicurezza Mosaic?

La Soluzione Mosaic è modulare, confi gurabile ed in grado di concentrare tutta la gestione delle funzioni di sicurezza di una macchina o di un impianto. Grazie a Mosaic è possibile pianifi care il progetto per la sicurezza tenendo conto delle possibili espansioni, integrazioni e modifi che del macchinario.Analizziamo alcuni vantaggi rispetto ai circuiti di sicurez-za tradizionali realizzati con i moduli di sicurezza a relè: con Mosaic viene ridotto il numero di componenti, quindi l’ingombro dell’impianto di sicurezza ed i cablaggi (tutti i moduli hanno la stessa dimensione 22,5 x 99 x 114.5 mm). Un minor numero di componenti elettromeccanici signifi ca un migliore Performance Level quindi maggiore sicurezza.

Confi gurazione del sistema semplice ed intuitiva

La confi gurazione logica del sistema viene effettuata at-traverso un’unica, semplice programmazione software. L’interfaccia grafi ca del “Mosaic Safety Designer” (MSD) è intuitiva, basata su fi nestre “drag and drop” e non richiede la conoscenza di alcun linguaggio di programmazione.

Due funzioni del software di programmazione possono rive-larsi particolarmente utili al progettista dell’impianto di sicu-rezza: la funzione di Validazione che permette della verifi che in fase di progetto e la funzione di Monitor per i test in fase di installazione. Inoltre il rapporto di progetto fornisce i valori reali di PFHd, DCavg e MTTFd come da EN 13849-1 e EN 62061.

Le caratteristiche del controller di sicurezza Mosaic

Mosaic gestisce sensori e comandi di sicurezza quali: bar-riere fotoelettriche e fotocellule, laser scanner, pulsanti di arresto di emergenza, interruttori elettromeccanici e inter-ruttori magnetici, tappeti e bordi sensibili, comandi a due mani e pulsanti uomo morto, encoder e proximity per con-trollo di velocità di sicurezza.

Il sistema può essere composto: dalla sola unità principale (modulo Master M1) o, in massima confi gurazione, dall’uni-tà principale e da 14 espansioni, per un totale di: 128 in-put, 16 output di sicurezza e 16 di segnalazione. Il modulo master M1 e le espansioni comunicano tramite il bus pro-prietario MSC. Grazie ai moduli MB, Mosaic può essere interfacciato verso i più comuni Bus di campo industriali.

Il moduli di interfaccia MCT1 e MCT2 consentono la de-centralizzazione dei moduli che compongono il sistema di sicurezza. Le distanze che possono raggiungere sono di circa 500 mt, questa soluzione è ideale per la connessione di più macchine su una linea di produzione.

I moduli MV1 e MV2, infi ne, permettono il controllo in sicurez-za (fi no a PL e) di: velocità zero, velocità max, range velocità e posizione e direzione movimento rotazione / traslazione.

ReeR SpA - Safety Division:Via Carcano, 32 10153 Torino ItalyTel: +39 0112482215 Fax: +39 [email protected]

Con questa linea di controllori programmabili di sicurezza, che si aggiunge alla ormai consolidata gamma di barriere fotoelettriche e sensori di sicurezza, messa a punto in 50 anni di esperienza, ReeR è pronta a offrire le nuove soluzioni tecniche rese indispen-sabili dalle normative sulla sicurezza in vigore.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Eventi14 Automazione, robotica e macchine utensili

una soluzione che prevede la pallettizzazione in linea as-servita con navetta a doppia torretta che trova applicazione in numerosi settori. Dall’aeo-ronautico, all’aerospaziale, per arrivare fino alle macchine movimento terra, navale, pe-trolifero e i veicoli industriali Poi ci sono le grandi lavorazio-ni con diametri fra 800 - 6.000 mm. Un esempio è dato dalla piattaforma automatica a 6 griffe bilanciate a 2+2 con ci-lindro idraulico incorporato per lavorazione integrale inter-

■■■ ROTOMORS / Società specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di bloccaggio pezzi

La crescita trainata da un trenona ed esterna utilizzata per la lavorazione di anelli di grandi dimensioni che vanta una po-tenza massima di chiusura di 40.000 kg. Da uno dei brevetti della società nasce il Sistema Aps 3/6G che permette di mo-vimentare e centrare, rispetto alla gola di scorrimento, ele-menti anulari, lasciando lo spazio di lavoro completamen-te libero. Questo tipo di sistemi sono adatti all’asservimento di più macchine e possono essere utilizzati anche su macchine esistenti. Permettono di ef-fettuare operazioni di carico e scarico, movimentazione e centraggio di elementi anula-ri su tavola magnetica con un unico attrezzo. Infine la regina del settore ferroviario, la piattaforma autocentrante GD RF/6 3+3 realizzabile fino al diametro di 1.800 mm, alla quale sono state applicate le ultime inno-

vazioni tecniche specifiche per le ruote monoblocco. Le par-ticolari esigenze di precisione nella finitura del profilo, di ro-tondità e di equilibratura che sono state ottenute con parti-colari lavorazioni di tornitura totale. Inoltre la forte presa di serraggio delle piattaforme Rotomors consente una eleva-ta asportazione di truciolo su entrambi i lati della ruota, una grande precisione e la lavora-zione di un ciclo completo in due fasi sulla stessa macchina, senza necessità di accumulo pezzi tra la prima e la seconda operazione.Questa sequenza permette di realizzare un ciclo altamente produttivo e, di conseguenza di utilizzare il binomio cen-tro di tornitura/attrezzatura al massimo dell’efficienza, con notevoli vantaggi sulla qualità finale e sui costi di produzione. La ricerca dei miglioramenti è rivolta sia su prodotti nuovi, sia su applicazioni esistenti ge-stendoli con una grande capa-cità innovativa e con una con-tinua attenzione alla riduzione dei costi di gestione.

Ingenti gli investimenti nel treno ad alta velocità e nello sviluppo ferroviario asiatico

ènel settore ferroviario l’ul-tima innovazione Roto-

mors. Sempre attenta a come si evolve il mercato, la società Torinese, passato il momen-to dell’eolico punta dritta sui treni, un settore che non sta risentendo più di tanto della crisi economica. Specializzata nelle attrezzature per macchine utensili, Roto-mors è leader mondiale nella progettazione e produzione di sistemi di bloccaggio pezzi a elevato contenuto tecnolo-gico, nello sviluppo di sistemi

cambio pallet automatici per torni verticali e centri di lavoro e di navette cambio stampi per presse.“Grazie agli investimenti per il treno ad alta velocità e allo svi-luppo dei Paesi asiatici, ancora in ritardo nel settore ferrovia-rio - spiega Mario Bertorello, presidente dell’azienda di Gru-gliasco (Torino) fondata nel 1966 -, abbiamo trovato spazi interessanti in questo mercato”. Una scelta che ha permesso di avere una minore concorrenza e di evitare i temibili compe-

titor cinesi che preferiscono lavorare con la fascia più bassa del mercato. Incide meno inve-ce la crisi del settore automobi-listico che pesa per circa il 20% sul giro d’affari della società torinese. Azienda internazionale con due filiali in Francia e Ger-mania, oltre a una vasta rete internazionale di distribuzione e rappresentanza, Rotomors realizza il 70% del proprio fat-turato oltre frontiera con Stati Uniti, Cina e Giappone come mercati principali. L’innovazione tecnologica è uno dei cardini della società guidata da Mario Bertorello che vanta un ufficio tecnico che negli anni è stato capace di sfornare numerosi brevetti. Un’attività che ha permesso a Rotomors di avere alle spalle oltre diecimila progetti rea-lizzati nel mondo per oltre un migliaio di clienti, divisi tra costruttori di macchine uten-sili e utilizzatori finali, operan-ti in diversi settori industriali: automobilistico, aerospaziale, energia, cuscinetti di grande diametro, ruote in lega e ruote ferroviarie. Per quanto riguar-da l’offerta, Rotomors realizza sistemi di cambio pallets con

L’azienda punta sulle grandi dimensioni,

per evitare la concorrenza e i competitor cinesi

Autocentrante speciale, serie Grandi Diametri, a 2+2 griffe autocentranti. Per lavorazioni con forte presa su particolari di forma tonda, rettangolare o irregolare.

Autocentrante automatico a 3+3 griffe a comando indipendente. Elevata potenza di chiusura per alta asportazione. Per lavorazioni di tornitura di entrambe le facce di ruote monoblocco sulla stessa macchina.

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EventiAutomazione, robotica e macchine utensili 15

un caso che la realtà tedesca abbia una forte posizione sul mercato.La creatività del personale addetto fissa standard nella tecnica dei contenitori. Gli ultimi nati in casa Rolec sono il contenitore per componenti elettronici aluPLUS (versione evoluta di aluKOM) e il con-tenitore circolare aluDISC (concettualmente uguale all’aluPLUS ma dalla forma innovativa rotonda). Non si possono tuttavia dimentica-

■■■ ROLEC ITALIA/ Ogni modello è sempre reperibile in tutte le dimensioni, oltre 500, con finiture secondo le richieste del cliente

Elevata qualità e forme perfette nei contenitoridere la carrellata di vantaggi nella scelta dei prodotti Ro-lec, è utile sottolineare come l’azienda sia flessibile, produ-cendo con affidabilità articoli funzionali e facili da montare. Il know-how produttivo e l’elevata disponibilità del ser-vizio sono presupposti per la realizzazione di qualunque “plus” desiderato, che sia un pre-montaggio o colori par-ticolari (RAL), verniciature a polvere o liquide. L’utente deve solo inserire i compo-nenti elettrici o elettronici e montare il contenitore alla macchina: il resto l’ha già fat-to Rolec. I suoi prodotti sono completi, fedeli al principio della precisione e dell’affida-bilità tedesca. L’esempio migliore è costitui-to da aluKOM, il primo con-tenitore sviluppato da Rose, il “padre” di tutti i contenitori standardizzati. Prodotto an-cora oggi venduto in tutto il mondo. Semplice, adatto allo scopo.Prima che Friedhelm Rose avesse l’idea di standardizza-re i contenitori negli anni ‘60, essi venivano realizzati se-condo le esigenze personali e con ingenti costi. È merito di Rolec se oggi esistono conte-nitori di qualità direttamente dalla linea di produzione. L’utente ha la possibilità di scegliere il suo oggetto in un programma che comprende più di 500 dimensioni e mo-delli. Ed è anche possibile re-alizzare produzioni persona-lizzate di piccoli quantitativi, a costi contenuti.

Nei prossimi appuntamenti fieristici saranno presentati nuovi prodotti per rispondere alle esigenze del mercato

“Our passion is enclo-sures”: è con questo

slogan che Rolec GmbH af-fronta a testa alta il mercato dal 1986, anno di fondazio-ne dell’azienda da parte di Friedhelm Rose e del figlio Matthias. Rolec è una costola della Rose Gehausetechnik, realtà fondata nel 1969 dal signor Friedhelm Rose, che ha dato origine un anno do-po ad aluKOM che, tuttora, è il primo contenitore stan-dard e il più venduto al mon-do. Dotata di filiali in tutti i continenti, opera in Italia dal 2004 con una filiale (Ro-lec Italia Srl) che, dal gennaio scorso, si è trasferita a Bellu-sco, in provincia di Monza e Brianza. Nella nostra Pe-

nisola come in Australia, la filosofia aziendale è sempre la stessa: le persone sono al primo posto, accontentare il cliente è il comandamento da seguire. Per raggiunge-re questo obiettivo dispone del know-how più avanzato nello sviluppo e nella pro-duzione di contenitori per la costruzione di macchine automatiche, elettromedicali, per l’aviazione, per il settore ferroviario e in campo mili-tare. Sempre attuale, sempre a stretto contatto con l’appli-cazione pratica e con l’utente di riferimento. Attualmente Rolec dispone di una gamma di strumenti che abbraccia di-verse tipologie: innanzitutto le scatole per bordo macchina in pressofusione di alluminio. Ad esse si aggiungono bracci di sospensione e contenitori (in gergo “commander”) per l’interfacciamento uomo-macchina destinati a diversi settori industriali con sistemi con pannello operatore e pul-santi per interfacciamento di tipo semplice o per interfac-ciamento con PC industriale. Per presentare le grandi novi-tà presenti all’interno del suo catalogo, Rolec non manche-

rà alle più importanti fiere di settore, quelle che si svolge-ranno a Monaco (Electroni-ca) e a Norimberga (Sps). In questi ambiti verranno mo-strati i risultati della ricerca Rolec, frutto di un’approfon-dita analisi realizzata dallo staff aziendale al fine di pro-porre nuovi prodotti in gra-do di adeguarsi alle esigenze di un mercato che richiede sempre maggiore flessibilità. La forza di Rolec, infatti, è lo sviluppo dei prodotti. Non è

Sviluppo e produzione di contenitori per la

costruzione di macchine automatiche in diversi

settori

re aluNORM (modulare con sistema di fissaggio a un ca-nale), conFORM (con scher-matura dalle interferenze elettromagnetiche integrata), aluCASE (il contenitore con piano di fissaggio separato e viti del coperchio e di fissag-gio nascoste), aluCLIC (mon-taggio a scatto, senza viti).Innovazione ma non solo: Ro-lec ha sempre posto l’affidabi-lità ai primi posti della scala delle sue priorità. I contenito-ri Rolec vengono prodotti con macchinari moderni per la pressofusione dell’alluminio e lo stampaggio a iniezione di tecnopolimeri. L’elevata qua-lità garantisce forme perfette: i contenitori ricavati per fu-sione non devono presentare cavità da ritiro e devono sod-disfare tutti i requisiti superfi-ciali. E ancora: spesso i conte-nitori sono l’ultimo elemento della catena di produzione industriale. Occorre, quindi, rapidità: Rolec ha sempre di-sponibile tutta la gamma di sua produzione. Senza perdi-te di tempo da un magazzino fornito, ogni modello è repe-ribile in tutte le dimensioni con finitura secondo le richie-ste del cliente. E per conclu-

Sotto: SmartVision

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