RETE INTEGRATA MATERNO INFANTILE: R.I.M.I.ASST PAVIA

SETTIMANA MONDIALE

DELL’ALLATTAMENTO AL SENO

1-7 OTTOBRE 2019

U.O. PREVENZIONE SOCIO SANITARIA TERRITORIALE, SUSSIDIARIETA’ E SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA

U.O. GINECOLOGIA E OSTETRICIA VIGEVANO, VOGHERA E STRADELLA

U.O. PEDIATRIA VIGEVANO E VOGHERA

POTERE AI GENITORI PER FAVORIRE

L’ALLATTAMENTO

�L'allattamento offre al bambino tutto quello di cui ha bisogno: acqua, nutrienti, anticorpi per affrontare le prime malattie e soprattutto calore e protezione tra le braccia della mamma.

� Quando iniziare l'allattamento?

� Da subito!

� Per quanto tempo?

� Le linee guida OMS indicano almeno 6 mesi di allattamento esclusivo poi fino a quando mamma e bambino lo desiderano.

� Quante poppate fa un neonato e quanto durano?

� Ogni bambino è diverso e cambia nel tempo. Le poppate saranno inizialmente frequenti poi si modificheranno a seconda dell'esigenza che sia fame, sete, consolazione o sonno.

QUAL'È LA POSIZIONE MIGLIORE PER ALLATTARE?LA PIÙ COMODA PER MAMMA E BAMBINO!CI SONO POSIZIONI CHE PERMETTONO DI ALLATTARE SERENAMENTE E DI RIPOSARE COME LA POSIZIONE SEMIRECLINATA O SUL FIANCO.

COME SI CAPISCE CHE L'ATTACCO È CORRETTO?LA BOCCA È SPALANCATA E RIEMPITA DAL SENO, IL MENTO È CONTATTO CON IL SENO, IL LABBRO INFERIORE È ROVESCIATO IN FUORI, SI VEDE PIÙ AREOLA (PARTE SCURA DEL SENO) SOPRA, SI VEDE IL BAMBINO DEGLUTIRE.

QUANDO SI DEVE ATTACCARE?SEGNALI PRECOCI DI DESIDERIO DI ATTACCARSI: IL BAMBINO È SVEGLIO, SI GUARDA INTORNO, GIRA LA TESTA PER CERCARE IL SENO;SEGNALI INTERMEDI: IL BAMBINO SI MUOVE MOLTO E METTE LE MANINE IN BOCCA;SEGNALI TARDIVI: IL BAMBINO PIANGE E SI AGITA

COME SI CAPISCE SE MANGIA ABBASTANZA E SE C'È ABBASTANZA LATTE?UNA VOLTA RIENTRATA A CASA DAL PARTO IL BAMBINO SI SVEGLIA PER I PASTI ALMENO 8-10VOLTE NELLE 24 ORE IL BAMBINO EMETTE NORMALMENTE POCA URINA CONCENTRATA NEI PRIMI GIORNI,LE URINE SARANNO PERÒ CHIARE, ABBONDANTI, 6 O PIÙ VOLTE AL GIORNO DOPO IL 5° GIORNO DI VITA;LE FECI CAMBIANO DA SCURE, VERDASTRE A GIALLOGNOLE E SOFFICIIL BAMBINO RIPRENDE IL PESO DELLA NASCITA ENTRO LE PRIME 2 SETTIMANE DI VITA;IL BAMBINO È SODDISFATTO DOPO LA POPPATA

SE HO DOLORE, COSA POSSO FARE?OSSERVARE IL SENO:- RAGADI: PICCOLI TAGLI SUL CAPEZZOLO SONO SEGNO DI ATTACCO NON CORRETTO,- INGORGO: IL SENO È PIENO, AUMENTATO DI VOLUME, ARROSSATO E PESANTE. E' CAUSATO DA RIMOZIONE INSUFFICIENTE DEL LATTE DAL SENO RISPETTO ALLA VELOCITÀ IN CUI VIENE PRODOTTO. CONTINUARE AD ATTACCARE IL BAMBINO, FARE UNA DOCCIA CALDA, IMPACCHI CALDO UMIDI SUL SENO E POI FREDDI PER AVERE SOLLIEVO, UN MASSAGGIO RILASSANTE ALLA SCHIENA. RIPOSARE IL PIÙ POSSIBILE- MASTITE: L' INFIAMMAZIONE È SPESSO LA CONSEGUENZA DI STASI DI LATTE NON DRENATO. SI PRESENTA CONUN SENO DOLENTE CHE HA UNA ZONA CALDA E INDURITA E FEBBRE A 38,5°C O SUPERIORE MISURATA ALL'INGUINE,SPESSO CON SINTOMI INFLUENZALI: BRIVIDI DI FREDDO, DOLORI ARTICOLARI. PUÒ È NECESSARIO CONFRONTARSI CON IL MEDICO PER UN’EVENTUALE TERAPIA ANTIBIOTICA (LA MAGGIOR PARTE DEGLI ANTIBIOTICI È COMPATIBILE CON L’ALLATTAMENTO), ALLATTARE IL PIÙ FREQUENTEMENTE POSSIBILE PER CERCARE DI ELIMINARE LA STASI, RIPOSARE IL PIÙ POSSIBILE.

ALIMENTAZIONE E ALLATTAMENTOSEGUENDO I PROPRI GUSTI È NECESSARIO MANTENERE UNA DIETA SANA EDEQUILIBRATA CHE FACCIA STARE BENE.IN OGNI CASO, NON CONSUMARE BEVANDE ALCOOLICHE DURANTE L’ALLATTAMENTO È LA SCELTA PIÙ SICURA PER LA SALUTE DEL NEONATO.È MEGLIO EVITARE IL FUMO, CHE PUÒ RIDURRE LA PRODUZIONE DI LATTE E CHE AUMENTA NEL BAMBINO IL RISCHIO DI MALATTIE RESPIRATORIE.

SOSTEGNO FAMILIARE, DEL PARTNER E DEGLI AMICIPUOI ANTICIPARE AD AMICI E FAMIGLIARI CHE DESIDERI ALLATTARE ED AVVISARLI CHE AVRAI BISOGNO DI INCORAGGIAMENTO, APPREZZAMENTO, APPOGGIO MORALE ED AIUTO PRATICO, SOPRATTUTTO NELLE PRIME SETTIMANE. OGNI SITUAZIONE È DIVERSA E SOLO OGNI MAMMA PUOI SAPERE COSA SIAGIUSTO; È IMPORTANTECHE ASCOLTARE I PROPRIO BISOGNI E PREFERENZE.L ’APPOGGIO DEL PADRE È IMPORTANTE PER IL SUCCESSO DELL'ALLATTAMENTO.

Altre informazioni utili….

LEGGE REGIONALE N. 16 DELL’8 MAGGIO 1987“La tutela della partoriente e la tutela del bambino in ospedale”

TUTELA DELLA MATERNITÀ"Lo Stato tutela la salute come fondamentale diritto dell'uomo e dellacollettività..." (art. 32 dellaCostituzione Italiana).

RIPOSI GIORNALIERI PER ALLATTAMENTO

Riposi giornalieri della madre

Le lavoratrici madri, durante il primo anno di vita del bambino, hannodiritto a due periodi di riposo che vengono accordati in base all'effettivoorario giornaliero di lavoro:

2 ore se l'orario di lavoro è pari o superiore alle 6 ore giornaliere, i dueperiodi di riposo sono anche cumulabili durante la giornata;1 ora se l'orario di lavoro giornaliero è inferiore alle 6 ore.

Quando il datore di lavoro mette a disposizione in azienda una camerad'allattamentoo un asilo nido, i permessi di lavoro giornalieri si riducono temporaneamente dellametà,per cui in caso di orario di lavoro pari o superiore alle 6 ore il permesso è di 1 orachesi riduce a 1/2 ora in caso di orario inferiore alle 6 ore.

La distribuzione delle ore di riposo durante la giornata deve essere concordata trala madreed il datore di lavoro, tenendo anche conto delle esigenze di servizio.

Non è consentito alcun trattamento economico sostitutivo.Ai fini del diritto ai riposi giornalieri di cui trattasi (e al relativo trattamentoeconomico),va preso a riferimento l'orario giornaliero contrattuale normale quello, cioè,in astratto previsto- e non l'orario effettivamente prestato in concreto nelle singolegiornate.

Riposi giornalieri del padreLe nuove disposizioni di legge estendono al padre lavoratore dipendente, inalternativa alla madre,i riposi giornalieri riconosciuti durante il 1 ° anno di vita del bambino/a nei seguenticasi:che la madre lavoratrice dipendente non se ne avvalga;che la madre non sia lavoratrice dipendente;che i figli siano affidati solo al padre;In caso di morte o grave infermità della madre.Tale diritto non è riconosciuto al padre se la madre è in congedo di maternità o in

congedo parentale.Più precisamente, la sentenza 9 settembre 2008 n. 4293 del Consiglio di Stato, ripresadalla lettera circolare del Ministero del Lavoro n. 19605 del 2009 e dalla circolare Inpsn. 118 del 2009, ha stabilito il diritto al padre lavoratore a fruire dei riposi giornalieri èriconosciuto anche nel caso di madre casalinga, che deve essere considerata allastregua della lavoratrice non dipendente, senza eccezioni ed indipendentementedalla sussistenza di situazioni che determinano l'oggettiva impossibilità della madrestessa di accudire il bambino.In merito al numero di ore di riposo spettanti al padre, si precisa che lo stesso ne puòfruire in base al proprio orario giornaliero di lavoro.In caso di parto plurimo le ore di permesso sono raddoppiate - a prescindere dalnumero di gemelli - e le ore aggiuntive rispetto a quelle attuali possono essereutilizzate dal padre anche congiuntamente alla madre.