#settembre ottobre 2013 LA RIVISTA NAZIONALE DEI GIOVANI … · 2013. 12. 6. · 4,10 - anno xl -...
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QUALE IMPRESALA RIVISTA NAZIONALE DEI GIOVANI IMPRENDITORI#settembre_ottobre 2013
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Il mondo ormai è social, basti pensare che in Italia ci sono 24 milioni di utenti attivi su Facebook, 500.000 tweet giornalieri e quasi 3 milioni di blog attivi oltrechè migliaia di testate giornalistiche digitali. “Luoghi” in cui si parla, si discute, si recensiscono opi-nioni e giudizi sui nostri prodotti o servizi. Le analisi di marketing digitale sono entra-te ormai nei capitoli di spesa dei direttori marketing, ma il popolo di internet si muo-ve velocemente e la destrutturazione delle informazioni non rende facile il lavoro di chi deve prendere decisioni su come orga-nizzare una campagna di marketing, gestire il posizionamento dei prodotti o del brand. In questo contesto nasce la Social Business Intelligence (SBI). Le aziende possono inte-grare i dati “social”, proventi dalle principa-li fonti dati digitali, con i dati “corporate” provenienti da fonti interne e consolidate, trasformando le analisi statiche in stru-menti dinamici di supporto alle decisioni di marketing, commerciali e di strategie pro-mozionali.
La SBI agisce con i suoi strumenti in tre fasi:
Estrarre e raccogliere da diverse fonti, spesso disaggregate, tutte le informazioni necessa-rie. le fonti possono essere il proprio CRM, le statistiche ottenute dalle proprie mailing list, dalle campagne pubblicitarie precedenti, dai social network o i questionari rivolti a clienti ed, in generale, tutti gli strumenti di analisi per catturare le opinioni
Aggregare i dati secondo categorie e metri-che specifiche che facciano emergere i fattori chiave sui quali impostare le azioni future. Analizzare il gradimento e organizzare in clu-ster omogenei i propri clienti in funzione di quanto rilevato in sede di raccolta dati attra-verso una profilazione dell’audience
Misurare tempestivamente (il web è più velo-ce che una indagine di mercato fatta con delle interviste…) la performance delle proprie azio-ni di marketing, commerciale e promozionale così da poter intervenire tempestivamente con azioni correttive ed apprendere quali sono i fattori vincenti per capire con anticipo l’an-damento del mercato ed il mutare del compor-tamento di acquisto dei consumatori.
La difficoltà nel raggiungere l’eccellenza in un mercato in cui le marginalità sono sempre più limitate richiede che gli investimenti commerciali e di marketing siano sempre più mirati, specialmente per le aziende che operano B2C.
IL mONDO DEI SOcIAL NETWORk DIvENTA INTELLIGENcE E AIuTALE AzIENDE A fARE buSINESS
| di Matteo Giudici | vice Direttore Quale Impresa
le aziende possono integrare i dati “Social”, proventi dalle principali
fonti dati digitali, con i dati “corporate”
provenienti da fonti interne e consolidate,
trasformando le analisi statiche in strumenti
dinamici di supporto alle decisioni di marketing,
commerciali e di strategie promozionali.
Conoscere il posizionamento del proprio brand e dei propri prodotti secondo il popolo del web: tutti i mezzi quotidianamente utilizzati dagli utenti diventano un canale attraverso il quale il marketing può
sapere dove, quanto e come si parla del nostro marchio o dei nostri prodotti sui social network, blog, forum e monitorare la popolarità del brand o dei prodotti ad esso associati. un ostacolo a questo tipo di ricerca sta nella
necessità dei social network di tutelare la privacy degli utenti: per esempio Facebook non permette agli amministratori della pagina di estrarre informazioni "sensibili" dai profili delle persone che mettono "mi piace" alla pagina stessa; si posso comunque ottenere informazioni campionabili e utili dai "mi piace" espressi dagli utenti agli interventi interni alla pagina quali post, status, video, foto e quant'altro pubblicati.
AlCunI ESEMPIdI SbI SOnO:
Conoscere gli effetti delle proprie azioni di social marketing in tempo reale, gesti-re i commenti negativi e le insoddisfazio-ni della clientela attraverso la sentiment analysis, ovvero l’applicazione di algorit-mi di analisi semantica che permettono di comprendere la natura del giudizio delle discussioni che ci coinvolgono.
targettizzare le azioni di marketing e migliorare iprocessi comunicativi verso la clientela: conoscere, ad esempio, l’età, il sesso, la provenienza geografica o il grado di istruzione del proprio audience permette di migliorare il livello di efficacia delle proprie azioni. Inoltre, incrociare questi dati con i “gusti” degli utenti, le risposte ottenute in precedenza o le performance dei propri competitors dà accesso ad una gamma molto più ampia di azioni mirate ad elevare l’efficacia e la reputazione del proprio marchio.