Sette DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 GIornI II DOMENICA ......DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 II DOMENICA DOPO LA...

4
DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 II DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE La partecipazione delle genti alla salvezza (Mt 22,1-14) ANNO XX N°7 - WWW.REDENTORESESTO.IT SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. REDENTORE E S. FRANCESCO IN SESTO SAN GIOVANNI - STAMPATO IN PROPRIO AD USO INTERNO SABATO 5: VEGLIA, DOMENICA 6: MANDATO La preparazione alla Giornata diocesana Caritas IL TEMA SARÀ: “LA CARITÀ GENERA CULTURA” ORARI S. MESSE: Feriali: 18.30; Prefestive: 18.00 S. Messe: 8.30; 10.00; 11.30; 18.00 CONFESSIONI: Sabato dalle 15.30 alle 18.00 LODI: da lunedì a venerdì alle 8.30; S. ROSARIO: Venerdì alle 21.00 CONTATTI: Via Monte S. Michele 130, Sesto San Giovanni (Mi) Tel. 02 22476590; Mail: [email protected] SCUOLA MATERNA. Mail: [email protected] Via Monfalcone 54, Sesto San Giovanni (Mi) Tel. 02 2483006; CARITAS: In via Monfalcone tutti i giovedì dalle 10.00 alle 12.00 G I orn I Sette Parrocchia SS. Redentore e S. Francesco Il sogno di Dio: far festa con te! Quando la Gioia del Bene è già Vangelo I l vangelo questa domenica ci offre una Parabola che parla di un in- vito fao con Amore e rifiutato. Una storia lineare, semplice: è la narrazione di un incontro di festa sfumato per il superficiale disin- teresse degli invita, che non hanno colto la bellezza di un gesto nato dal cuore del Re. Un invito e un rifiuto. Come la storia della nostra vita di fede. Il nostro cammino parte da un invito che ci precede, da una te- nerezza che ci raggiunge, il resto è nelle mani della nostra libertà. In questa narrazione c’è una sor- presa su cui vorrei porre l’aenzio- ne: l’insistenza del Re. Egli infa manda i suoi servi a chiamare gli invita, poi manda nuovamente al- tri servi e poi di fronte al rifiuto e all’indifferenza degli invita ancora ne invia altri ai “crocicchi delle stra- de”. Come se questo Re della para- bola avesse un’idea fissa in mente. Un obievo da raggiungere con tenacia: riempire la sala, colmarla di gente per le nozze del figlio. Bellissima l’idea che ci consegna questa pagina di Vangelo: il sogno di Dio è la salvezza di tu i suoi figli. Un abbraccio misericordioso che include tu, anche chi ne era ap- parentemente escluso all’inizio. Dobbiamo imparare a condividere questo sogno tenace di Dio, farlo nostro, lasciare che ci cambi dal di dentro, noi che siamo spesso rinchiusi nelle nostre piccole logiche di esclusione, che ci rassicurano tanto e che sono in contrasto con il desi- derio forte e tenace di Dio. Un altro fao che mi sorprende di questo racconto evangelico è che Parroco di Don Gianni Pauciullo la salvezza, il Regno di Dio, sia soo il segno gioioso di una festa, di un bancheo. Come dice bene un autore spirituale “il Regno di Dio non è solo la vigna, lavoro e impegno, è anche festa, convivialità, godimento.” La fede non è solo una “buona baaglia”, un entrare per la “porta stret- ta”, è anche gioia condivisa, relazioni che si sgomitolano nella bellezza di una lezia. I san erano uomini e donne seri e capaci di soffrire per il Regno di Dio, ma avevano cuori in festa, capaci di interrompere i loro digiuni per fare spazio alla cordialità e alla festa dell’incontro. T alvolta esiste una fraintesa idea di santà e di vita crisana, dove sembra non esserci posto per l’allegria, la gioiosità, la festa dei cuori.SEGRETERIA PARROCCHIALE: Martedì, mercoledì: 10.00 - 12.00 e 16.00 - 18.30 Lunedì (NOVITÀ), giovedì, venerdì e sabato: 16.00 - 18.30 Domenica la Segreteria è chiusa. ORATORIO DON BOSCO: Aperto da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 19.15. Sabato e domenica dalle 15.00 alle 19.00 OSGB. Mail: [email protected] SITO: Trovi tutti gli articoli di questo numero sul sito: www.redentoresesto.it - CERCATECI SU FACEBOOK! DOMENICA 6 NOVEMBRE Genitori Scuola Materna INCONTRO CON IL PARROCO 1 E 2 NOVEMBRE La feste di martedì e mercoledì GLI ORARI DELLE CELEBRAZIONI Si narra che San Francesco aveva portato i suoi fratelli in un luogo ame- no per fare digiuno e preghiera in offerta a Dio. Faceva freddo e quei giovani non mangiavano da parecchi giorni. Una noe, Francesco udì il lamento e i gemi della fame dei suoi fratelli. Nonostante fosse da tempo in confidenza con il digiuno, non esitò ad alzarsi e imbandire la tavola per i suoi fra. Interruppe così per loro il digiuno affinchè fosse chiaro che la carità del Bene prevale sul rigore della sobrietà. Carlo Bascapè, il primo biografo di San Carlo Borromeo, racconta che spessissimo l’Arcivescovo Carlo digiunava tra le lacrime e la penitenza interiore, ma se un suo amico, un parente, un sacerdote gli faceva visi- ta, non esitava ad interrompere il digiuno chiedendo che si imbandisse una tavola dignitosa capace di esprimere “la festa dei cuori”, che è la fraternità. Talvolta esiste una fraintesa idea di santà e di vita crisana, dove sembra non esserci posto per l’allegria, la gioiosità, la festa dei cuori. Il Vangelo invece ci dice tu’altro. Del resto in questa società così votata all’individualismo greo e triste, che genera spesso relazio- ni fredde e insignifican, com’è evangelico costruire occasioni gioiose di condivisione, di fraternità, di amicizia. CONTINUA A PAG. 3

Transcript of Sette DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 GIornI II DOMENICA ......DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 II DOMENICA DOPO LA...

Page 1: Sette DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 GIornI II DOMENICA ......DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 II DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE La partecipazione delle genti alla salvezza (Mt 22,1-14) ANNO XX N

DOMENICA 30 OTTOBRE 2016II DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONELa partecipazione delle genti alla salvezza (Mt 22,1-14)

ANNO XX N°7 - WWW.REDENTORESESTO.ITSETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. REDENTORE E S. FRANCESCOIN SESTO SAN GIOVANNI - STAMPATO IN PROPRIO AD USO INTERNO

SABATO 5: VEGLIA, DOMENICA 6: MANDATO

La preparazione allaGiornata diocesana CaritasIL TEMA SARÀ: “LA CARITÀ GENERA CULTURA”

ORARI S. MESSE: Feriali: 18.30; Prefestive: 18.00 S. Messe: 8.30; 10.00; 11.30; 18.00CONFESSIONI: Sabato dalle 15.30 alle 18.00LODI: da lunedì a venerdì alle 8.30; S. ROSARIO: Venerdì alle 21.00CONTATTI: Via Monte S. Michele 130, Sesto San Giovanni (Mi)Tel. 02 22476590; Mail: [email protected] SCUOLA MATERNA. Mail: [email protected] Monfalcone 54, Sesto San Giovanni (Mi) Tel. 02 2483006;CARITAS: In via Monfalcone tutti i giovedì dalle 10.00 alle 12.00

GIornISette

Parrocchia SS. Redentore e S. Francesco

Il sogno di Dio:far festa con te!Quando la Gioia del Bene è già Vangelo

Il vangelo questa domenica ci offre una Parabola che parla di un in-vito fatto con Amore e rifiutato. Una storia lineare, semplice: è la narrazione di un incontro di festa sfumato per il superficiale disin-

teresse degli invitati, che non hanno colto la bellezza di un gesto nato dal cuore del Re. Un invito e un rifiuto. Come la storia della nostra vita di fede. Il nostro cammino parte da un invito che ci precede, da una te-nerezza che ci raggiunge, il resto è nelle mani della nostra libertà. In questa narrazione c’è una sor-presa su cui vorrei porre l’attenzio-ne: l’insistenza del Re. Egli infatti manda i suoi servi a chiamare gli invitati, poi manda nuovamente al-tri servi e poi di fronte al rifiuto e all’indifferenza degli invitati ancora ne invia altri ai “crocicchi delle stra-de”. Come se questo Re della para-bola avesse un’idea fissa in mente. Un obiettivo da raggiungere con tenacia: riempire la sala, colmarla di gente per le nozze del figlio. Bellissima l’idea che ci consegna questa pagina di Vangelo: il sogno di Dio è la salvezza di tutti i suoi figli. Un abbraccio misericordioso che include tutti, anche chi ne era ap-parentemente escluso all’inizio. Dobbiamo imparare a condividere questo sogno tenace di Dio, farlo nostro, lasciare che ci cambi dal di dentro, noi che siamo spesso rinchiusi nelle nostre piccole logiche di esclusione, che ci rassicurano tanto e che sono in contrasto con il desi-derio forte e tenace di Dio. Un altro fatto che mi sorprende di questo racconto evangelico è che

Parrocodi Don Gianni Pauciullo

la salvezza, il Regno di Dio, sia sotto il segno gioioso di una festa, di un banchetto. Come dice bene un autore spirituale “il Regno di Dio non è solo la vigna, lavoro e impegno, è anche festa, convivialità, godimento.” La fede non è solo una “buona battaglia”, un entrare per la “porta stret-ta”, è anche gioia condivisa, relazioni che si sgomitolano nella bellezza di una letizia. I santi erano uomini e donne seri e capaci di soffrire per il Regno di Dio, ma avevano cuori in festa, capaci di interrompere i loro digiuni per fare spazio alla cordialità e alla festa dell’incontro.

“Talvolta esiste una fraintesa idea di santità e di vita

cristiana, dove sembra non esserci posto per l’allegria, la gioiosità, la festa

dei cuori.”

SEGRETERIA PARROCCHIALE:Martedì, mercoledì: 10.00 - 12.00 e 16.00 - 18.30Lunedì (NOVITÀ), giovedì, venerdì e sabato: 16.00 - 18.30Domenica la Segreteria è chiusa.ORATORIO DON BOSCO: Aperto da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 19.15. Sabato e domenica dalle 15.00 alle 19.00OSGB. Mail: [email protected]: Trovi tutti gli articoli di questo numero sul sito: www.redentoresesto.it - CERCATECI SU FACEBOOK!

DOMENICA 6 NOVEMBRE

Genitori Scuola MaternaINCONTRO CON IL PARROCO

1 E 2 NOVEMBRE

La feste di martedìe mercoledìGLI ORARI DELLE CELEBRAZIONI

Si narra che San Francesco aveva portato i suoi fratelli in un luogo ame-no per fare digiuno e preghiera in offerta a Dio. Faceva freddo e quei giovani non mangiavano da parecchi giorni. Una notte, Francesco udì il lamento e i gemiti della fame dei suoi fratelli. Nonostante fosse da tempo in confidenza con il digiuno, non esitò ad alzarsi e imbandire la tavola per i suoi frati. Interruppe così per loro il digiuno affinchè fosse chiaro che la carità del Bene prevale sul rigore della sobrietà. Carlo Bascapè, il primo biografo di San Carlo Borromeo, racconta che spessissimo l’Arcivescovo Carlo digiunava tra le lacrime e la penitenza interiore, ma se un suo amico, un parente, un sacerdote gli faceva visi-ta, non esitava ad interrompere il digiuno chiedendo che si imbandisse una tavola dignitosa capace di esprimere “la festa dei cuori”, che è la fraternità. Talvolta esiste una fraintesa idea di santità e di vita cristiana, dove sembra non esserci posto per l’allegria, la gioiosità, la festa dei cuori. Il Vangelo invece ci dice tutt’altro. Del resto in questa società così votata all’individualismo gretto e triste, che genera spesso relazio-ni fredde e insignificanti, com’è evangelico costruire occasioni gioiose di condivisione, di fraternità, di amicizia. CONTINUA A PAG. 3

Page 2: Sette DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 GIornI II DOMENICA ......DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 II DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE La partecipazione delle genti alla salvezza (Mt 22,1-14) ANNO XX N

La S. Messa per i defuntiGratitudine, dono e gesto d’Amore

La Chiesa ha sempre favorito la preghie-ra per i defunti affinchè, come dice la Sacra Scrittura, “siano assolti dai loro

peccati” (2 Mac 12,45). Di fatto, quando chiudiamo gli occhi a questo mondo e li ri-apriremo alla Luce di Dio, nela Vita Eterna, prima di entrare nella Luce e nella Pace di Dio, purissimo spirito, ogni uomo ha bisogno di una purificazione, al fine di togliere dal proprio intimo tutto ciò che la fragilità uma-na vi ha innescato di peccaminoso e di meno buono. In questo contesto di purificazione la Chiesa invita ad offrire suffragi per i propri defunti: elemosine, opere di penitenza, ge-sti di carità, ma soprattutto la celebrazione della Santa Messa, nella quale Gesù stesso fa Sue le nostre preghiere in suffragio dei nostri cari e le presenta a Dio Padre. A tale riguardo Sant’Agostino riferisce che la sua mamma Monica, prima di morire, gli aveva raccomandato: “Seppellite pure questo mio corpo dove volete, senza darvi pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovun-

La Redazione

Sante MesseMARTEDÌ 1 NOVEMBRE: Solennità di Tutti i SantiLe Sante Messe seguono l’orario festivo: 8.30, 10.00, 11.30, 18.00

MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE: Commemorazione di tutti i fedeli defuntiLe Sante Messe seguono il seguente orario: 8.30, 18.30. Indulgenza plenariaI fedeli che visitano una Chiesa possono acquistare una indulgenza plenaria. Duante l’ottava (entro otto giorni dalla commemorazio-ne), i fedeli che devotamente visitano un cimitero e pregano alme-no mentalmente per i defunti, possono acquistare l’indulgenza.

que siate, dinanzi all’altare del Signore” (Confessioni 9, 11, 27). Far ce-lebrare la Santa Messa in suffragio dei nostri defunti, oltre che espres-sione di sincera gratitudine verso i propri cari, rappresenta per loro un grande dono perchè sono aiutati nella purificazione del loro spirito per poter entrare quanto prima e pienamente nella Luce e nella Pace di Dio. Particolarmente significativo è far celebrare una Santa Messa trenta giorni dopo la morte (Messa di trigesimo; anticamente c’era la convinzione che l’anima del defunto trovasse il suo riposo definitivo solo trenta giorni dopo la morte) oppure nel giorno annversario della morte o nel giorno onomastico della persona defunta. Sin dall’antichi-tà, infatti, i credenti hanno partecipato all’Eucarestia presentando le loro offerte. Far celebrare una Santa Messa in suffragio dei nostri cari defunti non è assolutamente un “comprare”, ma è - come da sempre ha inteso la Chiesa - un donare, un offrire con Amore qualcosa per i bisogni della Comunità cristiana.

Formati al VangeloLa formazione delle Guide dei Centri di Ascolto

VENERDÌ 4 NOVEMBRE alle ore 21.00 il Parroco terrà la formazione per le guide dei Gruppi di Ascolto della Pa-rola di Dio. Si approfondirà il testo di Atti 7, 1-53. Il tema sarà: “Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie”.

La carità al centroIn preparazione alla Giornata diocesana Caritas

Veglia decanaleSABATO 5 NOVEMBRE alle 21.00 si terrà la Veglia deca-nale Caritas presso S. Maria Nascente, in Cascina Gatti.

Mandato DOMENICA 6 NOVEM-BRE, durante la S. Messa delle ore 10.00 riceveran-no il mandato gli operatori

della carità (Caritas e S. Vincenzo), in preparazione della Giornata Diocesa-na Caritas. Un grande grazie ai volon-tari che si impegnano a testimoniare il Vangelo della carità!!

Odore di santitàDon Bosco e uno strano patto con l’aldilà

C’è “odore di santità” in questo giovedì mattina in cui riassetto le aule dell’Oratorio di San Pietro dopo la tre giorni di vita comune vissuta con gli adolescenti di Legnano, in occasione della Missio-

ne francescana. Non so se è santità... ma queste aule hanno bisogno di una pulita. Bello l’Oratorio così: vissuto, amato, “sudato”... Chissà don Bosco, in pieno ‘800, quando i suoi ragazzi frequentavano le vie sporche di Torino, le tintorie, i cantieri e le fabbriche, che “odori” avrà sentito! Festeggiamo in questi giorni la festa di tutti i santi. Ma se c’è un santo che più di ogni altro noi giovani figli dell’Oratorio amiamo è proprio San Giovanni Bosco. Di episodi sulla sua vita se ne potrebbero raccontare tanti ma ce n’è uno che in questi giorni in cui celebiamo la festa dei santi e la commemorazione dei defunti, vale la pena ricordare. Accad-de la notte tra il 3 e il 4 aprile 1839, quando don Bosco, a 22 anni non

Casa San Francescodi Mirko Mara

era ancora sacerdote e aveva dovuto salutare, qualche giorno prima, un suo caro amico, Luigi Comollo, improvvisamente vinto dalla febbre alta, con il quale aveva stretto un patto molto particolare: “il primo che muore, se Dio lo permette, verrà a dire all’altro se è in Paradiso”. Racconta don Bosco: “Ero a letto in un dormitorio di circa venti semina-risti. Verso le undici e mezzo, un cupo rumore si fa sentire nei corridoi. Sembrava che un grosso carro tirato da molti cavalli si andasse avvici-nando alla porta del dormitorio. I seminaristi si svegliano, ma nessuno parla. Io ero impietrito dal terrore. Il rumore si avanza ancora. Si apre violentemente la porta. Fu allora che si udì la chiara voce del Comollo dire tre volte: “Bosco, io sono salvo!”. Poi il rumore cessò. I miei com-pagni erano balzati dal letto, alcuni si stringevano attorno al prefetto della camerata don Giuseppe Fiorito di Rivoli. Fu la prima volta che mi ricordo di aver avuto paura”. Un amico aveva mantenuto una promes-sa. Un giovane seminarista aveva per la prima volta fatto l’esperienza del dolore, dell’angoscia... ma anche dell’eternità e della consolazione. Bella l’amicizia che non finisce con la morte. Sa di Amore che non co-nosce confini, profuma di vite spese per la salvezza delle anime, odora di energia che si consuma per il Bene. Odora di santità.Un abbraccio di pace!

5NOV

6NOV

4NOV

Un aiuto concreto Domenica raccolta per la Parrocchia

DOMENICA 6 NOVEMBRE, come ogni prima domenica del mese, in tutte le Sante Messe sarà disponibile la bu-sta per la raccolta in favore delle opere della Parrocchia. Sono molte le spese ordinarie e straordinarie che la tua

Parocchia deve sostenere. Anche tu puoi aiutare concretamente!

6NOV

Page 3: Sette DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 GIornI II DOMENICA ......DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 II DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE La partecipazione delle genti alla salvezza (Mt 22,1-14) ANNO XX N

Il sogno di Dio: far festa con te!CONTINUA DA PAG. 1

In un tempo come il nostro dove “la cultura dello scarto”, come ci ricorda Papa Francesco, crea

muri d’indifferenza tra persone che vivono senza problemi eco-nomici e persone che faticano a tirare avanti dignitosamente, come è necessario creare occa-sioni di consolazione dei cuori, dove ciascuno si sente amato e accolto, indipendentemente dalle sue origini etniche, culturali, eco-nomiche. Una festa dove stanno

insieme gli invitati di primo riguardo e quelli che stavano ai crocicchi delle strade, perché amati dallo stesso abbraccio del Padre.Questa parabola ci illumina sulla tenacia con cui Dio persegue i suoi sogni di Amore. Dio non si scoraggia quando il suo desiderio trova un ostacolo, incontra indifferenza e resistenze. Dio non si scoraggia e “al-larga il sogno” di partenza quando coloro che facevano parte di questo disegno amorevole si tirano fuori, voltano le spalle con molte scuse. Noi dovremmo imparare da questo Padre amorevole che è il nostro Dio. I santi, che martedì 1 Novembre festeggeremo nella liturgia, hanno imparato la stupenda lezione interiore di questa pagina di Vangelo. Do-vremmo imparare da loro, noi che con tanta facilità, quando troviamo un ostacolo, un rifiuto, una incomprensione, subito ci chiudiamo e ci

rassegniamo. Ci manca perseveranza, tenacia, fedeltà.Ci lasciamo fermare dall’incomprensione, rallentare dall’amarezza. Ri-maniamo schiacciati sotto il peso delle resistenze. Se nel cuore custo-diamo i desideri di Dio e non i nostri capricci egocentrici, allora abbia-mo un motivo superiore per non demordere con tanta facilità nel bene e nella carità. Dio apre, allarga, rinnova il suo disegno, trova strade nuo-ve, inedite. Fa così tante volte anche con noi, per non perderci. I santi lo avevano intuito e sperimentato sulla propria vita avvolta da questa misericordia così creativa. Per questo i santi hanno trovato il coraggio di cercare vie nuove di evangelizzazione, strade inedite di comunione, coraggiosi percorsi di carità e misericordia. Dovremmo ricordarlo an-che noi così inclini a non accogliere i cambiamenti, così spaventati per ogni proposta nuova, così radicati in abitudini che ci danno sicurezza ma spengono ogni intuizione che lo Spirito Santo ci suggerisce. E ri-duciamo la vita cristiana e spesso anche il cammino della Comunità cristiana ad un sentiero abitudinario, rigidamente ripetitivo, fino alla fissità. A prima vista sembra fedeltà, ma non lo è. La vita cristiana è apertura continua alle ispirazioni di Dio che ci chiede ogni volta di fare un passo nuovo sulla via della conversione, della Bellezza e della carità. Con tanta tenacia la Provvidenza riapre porte d’Amore che noi scon-sideratamente chiudiamo come se fosse niente. I santi lo avevano ca-pito. Ogni volta che il compito sembrava troppo arduo, ogni volta che le opposizioni arrivavano dai più vicini e lo scoraggiamento sembrava prendere il sopravvento, si mettevano in ginocchio, in preghiera. In quell’incontro amorevole col cuore di Dio ritrovavano forza infinita e una consapevolezza più vera per perseguire un disegno che non era il proprio, ma veniva dal cuore stesso di Cristo. Impariamo da questa Parola del Vangelo e dalla vita stessa dei santi la tenacia del bene. D.G.

Dio mi aspettavaLa bellezza disarmante di una scoperta

È proprio ciò che ho sperimentato in questo ultimissimo perio-do: tutto sembra stare immobile per anni, senza cambiamento, e poi, in un attimo, tutto cambia. Da anni sognavo di diventare

insegnante (non importava per quanto tempo, e per quanti soldi, ma volevo provare!), e di fare un passo importante per la mia vita, come quello di uscire di casa e guadagnarmi il necessario per vivere. Il per-corso di studi è stato lungo, e sapevo che non sarei stato in grado di pagarmi un alloggio da solo. Oltre a ciò, era forte anche il desiderio di

non vivere una semplice convivenza “di necessità” con altre persone con cui dividere l’affitto e le spese, ma capivo di essere alla ricerca di un contesto in cui VIVERE (nel senso pieno del termine) con altre persone, pregare insieme, aiutarsi e accogliersi nelle diversità, quindi arricchirsi reciprocamente. Sognavo una fraternità, semplice. Da quasi due anni ero all’interno di un cammino iniziato ad Assisi, sotto la guida dei fra-ti del SOG (Servizio Orientamento Giovani): un percorso stupendo ma soprattutto VERO, REALE, CONCRETO, con cui, dopo anni di allontana-mento dalla Chiesa e da Dio, ho ritrovato e rincontrato un volto VIVO. Era il volto di un Dio che mi aspettava, mi aveva aspettato fermo, per tutti quegli anni, lavorandomi dentro con una NOSTALGIA che, in tutte le esperienze e il fluire veloce della vita, non si era mai spenta dentro me. NOSTALGIA di deporre le armi, di cessare le lotte contro i muli-ni a vento, contro la realtà del mio essere ciò che sono, niente di più, niente di meno. In questo cammino di VERITÀ E LIBERTÀ ho conosciuto moltissime persone che, come me, erano in RICERCA… di qualcuno! Di una BELLEZZA che vale più di ogni altra cosa. Tra loro, sei mesi fa ho conosciuto Marcello, Mirko e Tony, che vivevano questa neonata espe-rienza di fraternità con Michele, il quale si sarebbe sposato ad ottobre con Elisabetta. Durante un colloquio, la mia guida spirituale mi ha detto “mettigli nel cuore a Dio di farti trovare il lavoro che desideri, per cui hai studiato”. “Fra, l’insegnante?! La vedo grigia di riuscire a trovare, ma mi fido di Lui!” gli ho risposto. E ho aggiunto “vorrei anche uscire di casa,

Casa San Francescodi Daniele Iori

e trovare un bel contesto in cui vivere”. A luglio, un mese dopo, mentre festeggiavo il traguardo della laurea, mi è arrivata la proposta di prendere il posto di Michele nella casa. A set-tembre ho deciso di accettare, ancora senza un lavoro. Avevo fatto tanti colloqui, ma nessuna risposta… mi sono detto “alla peggio, se vedo che non trovo come insegnante, accetto qualunque altro lavoro per mante-nermi, almeno uno dei miei desideri si è realizzato”…. Tre giorni prima del mio ingresso in Casa san Francesco sono stato contattato da una scuola media. La mattina dopo ero in classe per la mia prima fatidica lezione: un momento atteso da una vita! Vivere in fraternità è tanto bello quanto faticoso: la DIVERSITÀ dell’al-tro ti chiama ad uscire da te stesso per ACCOGLIERE. Questa è la fatica e la gioia più grande della vita, è ciò che dà COLORE ad una vita che altrimenti sarebbe grigia, intrappolata nei miei schemi, nel mio “già sa-puto”. La fraternità qui a Casa san Francesco è PALESTRA di vita, perché entrare nella vocazione è semplicemente ESSERCI CONCRETAMENTE NELLA REALTÀ che abbiamo davanti, una realtà spesso fatta di piatti sporchi (lasciati da qualcun altro che era di fretta)e di prendersi carico delle mancanze altrui… senza dimenticarsi la cosa più difficile: LASCIAR-SI ACCOGLIERE nel nostro SPORCO REALE dall’altro. E dall’Altro. Quando Dio vuole una cosa la sentiamo nei DESIDERI DEL CUORE, e la realizza in tempo zero. Non è una minaccia eh, ma la volontà Sua di colmarci di doni, oserei dire di VIZIARCI. Lui la realizza con poco sforzo. Poi quando si realizza, essa non è “rose e fiori”, ma REALTÀ INCARNATA, quindi GIOIA e FATICA. Dolcezza nell’amaro.

7 Novembre (con Padre Renato)5 Dicembre (con Don Marelli)9 Gennaio6 Febbraio

6 Marzo3 Aprile8 Maggio

Testimonianza allaComunità La ParabolaI giovani di Casa San Francesco hanno portato la loro testimonian-za ad una trentina di giovani se-guiti dal Direttore della FOM Don Samuele Marelli, presso la comu-nità La Parabola di Saronno.

S. Messe in Cappella di Casa San FrancescoI giovani di Casa San Francesco desiderano proporre una volta al mese una Santa Messa per tutti i giovani nella Cappellina della casa, da poco ristrutturata. Un lunedì sera alle 20.30 ci troveremo riuniti attorno alla Parola e a Gesù Eucarestia, per rimettere sem-pre al centro delle nostre vite il Signore. Alla Santa Messa possono partecipare tutti i giovani che lo desiderano. Ecco tutte le date:

Page 4: Sette DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 GIornI II DOMENICA ......DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 II DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE La partecipazione delle genti alla salvezza (Mt 22,1-14) ANNO XX N

Insieme a GesùMercoledì 2 alle 21.00 preghiera con il RsS

C ome ogni mercoledì sera, presso la Cappel-la dell’Adorazione, il

Gruppo Rinnovamento nello Spirito Santo propone un incontro di preghiera per giovani ed adulti. Si acce-de alla Cappella passando dall’Oratorio. Per rimettere al centro della notra vita sempre e solo Gesù.

Giovani di ieri...Il 31 Ottobre si ritrovano i nonni in salone

LUNEDÌ 31 OTTOBRE alle ore 15.00 si tiene l’incontro del gruppo

“Giovani di ieri oggi insie-me” presso il salone di via Monfalco-ne. Per passare un pomeriggio in al-legria e in amicizia, tenendo lontano la noia e la tristezza. Non mancare!

31

2

OTT

NOV

DOMENICA 6 NO-VEMBRE si terrà un’incontro formati-

vo per i genitori della nostra scuola materna, le modalità sa-

ranno le medesime dei ritiri: h 10 i bambi-ni della scuola materna andranno a messa con i loro genitori, alla messa, seguirà un incontro formativo, tenuto da Don Gianni e la dottoressa Cantone, mentre i bambini giocheranno seguiti dalle insegnanti. Queste giornate sono occasioni preziose per potersi confrontare ascoltando diversi temi trattati e spiegati da don Gianni. Sono inoltre momenti di aggregazione e di comunione: infatti, dopo l’incontro, c’è la possibilità di partecipare al pranzo condiviso…. Condivisione di scelte, opinioni, fede e… perché no, del pranzo… mo-menti preziosi da non perdere!!!

Chi si abbassa sarà innalzato: la bellezza dell’umiltàGiovedì 3 Novembre riprende la Catechesi per Adulti, con al centro il Vangelo di Luca (Lc 18,9-14)

Che cos’è la Sacra Scrittura se non la lettera di Dio onnipotente alla sua creatura? Impara a conoscere

il cuore di Dio nelle Parole di Dio” (San Gregorio Magno).

GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE alle ore 21.00 presso la Cappella dell’Adorazione, riparte la Catechesi per tutti gli adulti tenuta dal Parroco don Gianni. Si tratta di un percorso iniziato lo scorso anno per permettere agli adulti, attraverso la Lectio Divina, di contemplare il cuore misericordioso di Dio. In modo particolare si mette a tema la Misericordia

3NOV

di Dio nel Vangelo di Luca. Leggeremo insieme il bra-no del Vangelo di Luca 18,9-14 e, dentro un contesto di preghiera, approfondiremo la Parola del Signore. Ci domanderemo insieme: “Che cosa il Signore vuo-le dire proprio a me oggi, in questo momento? Qua-le cambiamento mi sta chiedendo oggi il Signore per sentirmi veramente in cammino e mai “seduto” nella fede?”. Dopo l’incontro di giovedì e la pausa del mese di di-cembre, il prossimo incontro della Lectio Divina sarà MARTEDÌ 10 GENNAIO.

Ritiro 2 ElementareIniziamo l’avvento con una domenica insieme

DOMENICA 13 NOVEMBRE i bambini di 2 Ele-mentare con le loro famiglie sono attesi in Orato-rio per una domenica di preghiera, gioco e dialo-

go. Il programma sarà il seguente:• 10.00: S. Messa con tutti i bambini e i genitori

• Dopo la S. Messa: ci troviamo insieme in Oratorio.• Segue: per i genitori un incontro con il Parroco e la Psicologa

Terea Cantone. Si parlerà di come trasmettere l’immagine di Dio ai propri figli. In contemporanea i bambini, insieme alle Cate-chise e al seminarista Davide, giocheranno insieme in Oratorio.

13NOV

Sabato è tempo di NovemberFestNuova iniziativa per i Preadolescenti

Ragazze e ragazzi delle medie! Si cresce! È ora di lasciare a casa mamma e papà e vivere insieme il nostro ora-torio! Vi proponiamo allora una serata all’Oratorio San

Giovanni Bosco SABATO 5 NOVEMBRE dalle 18.45 alle 21.30.Sarà l’occasione per una preghiera col Vangelo della domenica, per condividere la cena che prepareremo (dal cibo alla tavola), per diver-tirsi con un po’ di gioco e di festa! Vi aspettiamo!

Seminaristadi Davide Colombo

5NOV

Scuola Materna: il viaggio è cominciato!Una mamma e la Direttrice Rita ci parlano della Scuola Materna della nostra Parrocchia

6NOV

Genitoredi Barbara Marangi Direttrice Scuoladi Rita Caputo

Il nuovo anno scolastico è ormai cominciato da due mesi! I bambini nuovi sono sereni e ben inseriti. Tutti pronti per nuove scoperte, nuovi

percorsi con le maestre e i compagni e... “in viaggio con Ulisse”, nell’antica Grecia, come invita la pro-grammazione di quest’anno scolastico. Per dare un avvio ancora più significativo domenica 6 Novem-bre i genitori dei bambini iscritti alla Scuola Ma-terna SS Redentore saranno accolti da Don Gianni presso l’Oratorio don Bosco per un incontro convi-viale e spirituale. Di seguito il programma: 9.30: Raccolta dei cibi e delle bevande portate dai genitori presso il Bar dell’Oratorio10.00: S. Messa in Chiesa parrocchiale11.15: Incontro formativo con il Parroco, don Gianni. Visione di un filmato per tutti i bambini con la presenza delle insegnanti.12.30: Pranzo in condivisione14.30: Conclusione e saluti