Servizio economico e finanziario DETERMINAZIONE N. 80030 · 2012-11-07 · dell’art. 2948 del...

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1 di 13 Servizio economico e finanziario. Piazza Armerina 05 novembre 2012. DETERMINAZIONE N. 80030 Protocollo: 23752 Inviata a: Al signor Sindaco del Comune di Piazza Armerina – Sede [email protected] Al signor Presidente del Consiglio Comunale di Piazza Armerina – Sede [email protected] Al signor Segretario generale del Comune di Piazza Armerina – Sede [email protected] All’organo di revisione del Comune di Piazza Armerina nelle persone: dott. G. Placca; dott. G. Guidone; dott. G. Parlascino. [email protected] [email protected] [email protected] Alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti – Regione Sicilia Via Notarbartolo, 8, 90141 Palermo [email protected] OGGETTO: EQUILIBRI DI BILANCIO E SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI FINANZIARI COMPLESSIVI DELLA GESTIONE E DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA. ATTO DOVUTO A SEGUITO DELLA DIFFIDA AL PAGAMENTO ALL’ATO ENNAEUNO SPA DELLA SOMMA DI EURO € 4.391.528,41. Diffida da parte dell’ASSESSORATO REGIONALE DELL'ENERGIA E DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ (Prot. 48087 del 29-10-2012), pervenuta in data 30-10-2012, al pagamento a favore dell’ATO ENNAEUNO Spa della somma di € 4.391.528,41 entro cinque giorni a far data dal 30-10-2012, ai sensi della l'art. 21, comma 17, della l.r. n.19/2005. Intervento regionale in via sostitutiva, ai sensi e per gli effetti dell'art.6 della l.r. n. 7/2011 mediante la nomina di commissari ad acta. Rif. Normativi: art. 153, comma 6, Tuel per come modificato dall’art. 3 del d.l. 174/2012 in corso di conversione e l’art. 76 del Regolamento di contabilità del comune di Piazza Armerina Il sottoscritto dott. Alfonso Catalano, responsabile del servizio economico e finanziario del comune di Piazza Armerina, premesso: - che l’art. 153, comma 6, del TUEL e l’art. 76 del Regolamento di contabilità del comune di Piazza Armerina, obbligano il responsabile del servizio economico e finanziario a segnalare i fatti e le proprie

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Servizio economico e finanziario. Piazza Armerina 05 novembre 2012. DETERMINAZIONE N. 80030 Protocollo: 23752 Inviata a:

Al signor Sindaco del Comune di Piazza Armerina – Sede [email protected]

Al signor Presidente del Consiglio Comunale di Piazza Armerina – Sede

[email protected]

Al signor Segretario generale del Comune di Piazza Armerina – Sede [email protected]

All’organo di revisione del Comune di Piazza Armerina nelle persone: dott. G. Placca; dott. G. Guidone;

dott. G. Parlascino. [email protected]

[email protected] [email protected]

Alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti – Regione Sicilia Via Notarbartolo, 8, 90141 Palermo

[email protected] OGGETTO: EQUILIBRI DI BILANCIO E SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI FINANZIARI COMPLESSIVI DELLA GESTIONE E DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA. ATTO DOVUTO A SEGUITO DELLA DIFFIDA AL PAGAMENTO ALL’ATO ENNAEUNO SPA DELLA SOMMA DI EURO € 4.391.528,41. Diffida da parte dell’ASSESSORATO REGIONALE DELL'ENERGIA E DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ (Prot. 48087 del 29-10-2012), pervenuta in data 30-10-2012, al pagamento a favore dell’ATO ENNAEUNO Spa della somma di € 4.391.528,41 entro cinque giorni a far data dal 30-10-2012, ai sensi della l'art. 21, comma 17, della l.r. n.19/2005. Intervento regionale in via sostitutiva, ai sensi e per gli effetti dell'art.6 della l.r. n. 7/2011 mediante la nomina di commissari ad acta. Rif. Normativi: art. 153, comma 6, Tuel per come modificato dall’art. 3 del d.l. 174/2012 in corso di conversione e l’art. 76 del Regolamento di contabilità del comune di Piazza Armerina Il sottoscritto dott. Alfonso Catalano, responsabile del servizio economico e finanziario del comune di Piazza Armerina, premesso: - che l’art. 153, comma 6, del TUEL e l’art. 76 del Regolamento di contabilità del comune di Piazza

Armerina, obbligano il responsabile del servizio economico e finanziario a segnalare i fatti e le proprie

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valutazioni ove si rilevi che la gestione delle entrate o delle spese correnti evidenzi il costituirsi di situazioni non compensabili da maggiori entrate o minori spese;

- che l’art. 153, comma 4, per come novellato dal D.L. 174/2012, attribuisce al responsabile del servizio

economico e finanziario la funzione di salvaguardare gli equilibri finanziari complessivi della gestione tendendo conto dei vincoli di finanza pubblica (patto di stabilità, compatibilità dei pagamenti ex art. 9 D.L. 78/2009).

Considerato, - che con la nota su indicata l’Assessorato in questione ha diffidato l’Ente al pagamento della somma di €

4.391.528,41 entro cinque giorni a far data dal 30-10-2012; - che l’ente ha la seguente disponibilità finanziaria presso il Tesoriere, Credito Siciliano, per come si

evince dall’interrogazione on line del proprio conto alla data odierna:

SALDO DISPONIBILITA' DAL 05/11/2012 AL 05/11/2012

DATA SALDO C/C SALDO B.I. SALDO DI FATTO

05-11-2012 0,00 596.033,53 596.033,53

- Che tale importo è appena sufficiente a garantire una mensilità di salario dei lavoratori dell’ente.

- Che il Risultato contabile di amministrazione (art. 186 Tuel) ammonta ad Euro 2.233.373,34 cosi

composto:

- Che i residui passivi (debiti) verso l’ATO ENNAEUNO Spa registrati in contabilità ammontano ad Euro

1.250.437,58 e sono i seguenti:

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Num. Anno Del Descrizione Importo Da liq./Da inc. Cred./Debitore Capit. Art. Codice Tp. Num. Del

1429 2010 30-12-10 SERVIZIO IGIENE AMBIENTALE ANNO 2010 14.613,21 14.613,21 ENNAEUNO S.P.A. 5802 0 1090503 DR 12104 29-12-10

1395 2010 21-12-10 SERVIZIO IGIENE AMBIENTALE ANNO 2010 1.235.824,37 1.235.824,37 ENNAEUNO S.P.A. 5750 0 1090503 DR 12104 29-12-10

Totale residui 1.250.437,58

e, pertanto, apparentemente, la differenza tra il credito vantato (€ 4.391.528,41 ) e quello presente in contabilità (€1.250.437,58), cioè € 3.141.090,83, figura giuridicamente come debito fuori bilancio da riconoscere a mente dell’art. 194, comma 1, lett. a), ovvero, b) del Tuel. Che l’entità della somma è superiore all’avanzo registrato al 31-12-2011 (€ 2.233.373,34 di cui solo € 928.747,06 relativi a fondi non vincolati) e, pertanto, il Comune necessita della maggiore somma di € 2.212.343,77 per ricondurre il bilancio in pareggio. Tutto questo premesso e considerato,

Determina, 1. di segnalare che il comune di Piazza Armerina si trova, per effetto della diffida ricevuta, nella fattispecie

di cui all’art. 153, comma 6, Tuel (squilibrio del bilancio) e rischia il dissesto (art. 244 Tuel), sia per impossibilità di garantire i servizi fondamentali, sia per la difficoltà oggettiva a far fronte, con le modalità di cui all’art. 193, nonché con le modalità di cui all’art. 194 per le fattispecie ivi previste, al predetto credito liquido ed esigibile di terzi.

2. di effettuare la presente segnalazione agli organi previsti dalla norma anche a mezzo email agli indirizzi di posta elettronica conosciuti;

3. di inviare la presente segnalazione ai responsabili dei servizi dell’ente affinché adottino un criterio prudenziale nella gestione delle spese e si limitino solamente alla gestione provvisoria di cui all’art. 163 del Tuel;

4. di dare inizio al procedimento di riequilibrio previsto dalla norma sopra citata anche in condizione di assenza di bilancio di previsione 2012, bocciato nella seduta consigliare del 23-10-12, in quanto trattasi di fatto grave di cui occorre tenere conto anche in sede di gestione provvisoria ex art. 163 del Tuel.

Valutazioni. L’Ente è consapevole dello squilibrio strutturale esistente nella gestione del servizio dei rifiuti. Tale servizio è caratterizzato da accertamenti stimati in euro 2,55 milioni circa (liste di carico TIA1), da incassi consolidati intorno al 70% delle somme accertate (circa ,1,8 milioni di euro) e da spese quantificate, almeno per il 2009 e 2010, in euro 2.684.348,52 (G.M. n. 274 del 22-12-2010, esecutiva dal 2011, di approvazione accordo transattivo per la determinazione costo del servizio relativo agli anni 2009 e 2010). Tale costo non include, ad eccezione dell’annualità in corso, la tassa di conferimento in discarica dovuta alla Regione di circa euro 900.000,00. In questa condizione l’Ente avrebbe dovuto adeguare le tariffe. Tuttavia, per ragionevoli considerazioni circa la qualità del servizio erogato, la ricostruzione del rapporto fiduciario coi contribuenti dopo la fallimentare gestione EnnaEuno Spa degli anni precedenti e le condizioni finanziarie esistenti a tutto il primo semestre 20121, l’Amministrazione aveva saggiamente deciso di rinviare l’aumento tariffario al 2013, anche in

1 Per l’anno in corso l’ente può beneficiare dell’entrata straordinaria di circa 750.000,00 euro dovuta alla regolarizzazione della partita credito-debito di cui all’anticipazione effettuata dalla Regione all’ATO nell’anno 2009. Vedi la relazione prodotta da questo servizio in data 22-3-2012 per replicare all’esposto denuncia effettuato dal Consigliere Centonze al servizio ispettivo della regione ed alla Corte dei Conti inclusa la procura regionale.

Atto RELAZIONE DEL SERVIZIO ECONOMICO E FINANZIARIO

Protocollo 6476

Riferimenti Protocollo n° 5882/i del 20-3-2012 Protocollo n° 4375 del 9-3-2012 Ufficio Ispettivo Ass. delle Autonomie Locali

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considerazione dell’introduzione della nuova imposta “TARES”. Questo, al fine di evitare di concentrare l’aumento di imposte e tariffe nell’anno 2012. Tuttavia, sia per le manovre governative di riduzione dei trasferimenti agli enti locali, sia per l’abolizione della addizionale comunale sull’accisa dell’energia elettrica a far data dal 1-4-2012, sia per la conclamata crisi di liquidità della regione Sicilia (sospensione dei trasferimenti), la situazione finanziaria è, di fatto, precipitata e trova l’apoteosi in questa paradossale diffida datata 29-10-2012 e comunicata il 30-10-2012, cioè il giorno prima della data limite entro la quale poter deliberare aumenti tariffari: come è possibile diffidare a pagare una ingentissima somma quando la stessa Regione non effettua i trasferimenti e quando sono scaduti i termini per gli aumenti tariffari? Comunque, il principio di prudenza nella gestione del bilancio impone di considerare le “spese incerte” come “certe” e, pertanto, la diffida della Regione deve essere tenuta debitamente in considerazione. Questo servizio, dopo aver ricevuto la nota con la quale l’ATO di Enna comunicava alla Regione l’elenco dei debiti dei comuni soci, ha richiesto il dettaglio delle somme vantate a credito per avere contezza delle stesse. L’ATO con nota del 25-10-12, prot. 10684/12/S, ha inviato una sorta di estratto conto, che si allega per completezza, ove figurano degli addebiti anomali. In particolare, si estraggono le partite più dubbiose:

. Quanto alla fattura n. 14 del 22-3-2010 di circa 2 milioni di euro, si osserva che la stessa è stata contestata con raccomandata del 6-4-2012, prot. 7598/A, ed in ogni caso si potrebbe eccepire la prescrizione, a mente dell’art. 2948 del codice civile, sicuramente per l’anno 2004. Quanto alle fatture da emettere, annualità 2011, quale differenza tra fatturato e costi sostenuti occorre tradurre in termini comprensibili cosa s’intende per fatturato e per costi sostenuti.

Parrebbe di comprendere che l’ATO adotti un sistema di rimborso spese a piè di lista, nel senso che trasferisce ai comuni soci tutti i costi sostenuti a prescindere dalla natura, legittimità e congruenza degli stessi. In altri termini, parrebbe che qualunque sia la spesa sostenuta dalla società d’ambito la stessa viene riversata ai comuni e da questi, giocoforza, ai cittadini. E’ il meccanismo legittimo? Probabilmente no. In un meccanismo di tale sorta è implicito il trasferimento ai cittadini/utenti delle eventuali sacche d’inefficienza e di inefficacia della società erogatrice del servizio, senza nessun meccanismo di tutela e di controllo in palese violazione del canone costituzionale del “buon andamento” dei pubblici uffici. L’estratto conto inviato dall’ATO presenta la somma di euro 2.489.198,67 quali fatture da emettere per l’annualità 2011. Annualità che il Comune ha pagato tempestivamente e prioritariamente sulla base delle fatture ricevute proprio per non avere disagi sul fronte della raccolta dei rifiuti. Se passasse la tesi dell’ATO, il costo del servizio rifiuti dei cittadini di Piazza Armerina ammonterebbe a:

Totale fatture pagate nell'anno 2011 2.698.262,97Fatture da emettere 2.489.198,67Totale costo del servizio 5.187.461,64Abitanti (arrotondati) 21.000,00 Costo pro capite esclusa la tassa di conferimento in discarica di circa 900.000,00 euro 247,02

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a fronte di un costo medio pro-capite regionale, anno 2009, di euro 151,492. Ne consegue, sia che l’ATO ENNAEUNO Spa fattura un’eccedenza di di almeno euro 2.006.171,64, rispetto alla media regionale, sia che il costo del servizio ragionevolmente “riconoscibile” non dovrebbe eccedere la somma di euro 3.181.290,00, pari al prodotto del costo medio pro-capite regionale per il numero dei cittadini di Piazza Armerina.

Inoltre, appare ragionevole ritenere che anche per l’anno 2012 l’Ente si deve aspettare lo stesso addebito e, pertanto, lo schema di bilancio dell’anno 2012 è da ritenere squilibrato con un “buco” potenziale di circa 2,5 milioni di euro. Ci si chiede se il debito nei confronti dell’ATO sia legittimamente riconoscibile visto il notevole divario della spesa con la media regionale e, dunque, i rilievi astrattamente possibili, sia sotto il profilo della “inerenza”, sia sotto quello della “legittimità” delle spese sostenute dalla società d’ambito. Ciò, in considerazione che il divario deve necessariamente avere una ragione e delle responsabilità. Proprio per questo, lo stesso comune di Piazza Armerina si è costituito parte civile nel procedimento penale n.1439/2009 che coinvolge il “falso in bilancio” dell’ATO ENNAEUNO Spa. Queste osservazioni possono apparire logiche e giuridicamente fondate e, a tutta prima, parrebbe che l’Ente possa, per cosi dire, esimersi da ogni responsabilità ritenendosi legittimato a non riconoscere i debiti nei confronti della società d’ambito salvando l’equilibrio di bilancio. In verità non è proprio cosi. Difatti, è lo stesso Assessorato, nella nota in premessa richiamata, a ricordarci che l'art. 21, comma 17, della l.r.n.19/2005 prevede che, nel caso di accertate difficoltà finanziarie della società stessa, gli enti locali-soci, per la quota di propria competenza, devono intervenire finanziariamente e in via sussidiaria, al fine di assicurare l'integrale copertura del costo del servizio. L’Assessorato ritiene obbligatario l’intervento dei comuni e, pertanto, se ne deduce che: ogni vittoria in campo giudiziario da parte dell’Ente ricadrebbe contro lo stesso in quanto pagatore di ultima istanza. Secondo questa logica, ogni azione intrapresa dall’Ente si risolverebbe in un boomerang che colpirebbe il Comune stesso. Da qui, l’inutilità immediata di ogni contestazione in quanto, la Società per Azioni Enna Euno Spa, è considerata un’appendice degli enti locali che la formano e non una società di capitali ove i soci rischiano nei limiti del capitale conferito. Un’altra forte contraddizione di tutto il sistema ATO addebitabile allo stesso Assessorato concerne l’impossibilità giuridica di uscire dalla “trappola dei rifiuti”. Si ricorda che l’Ente è stato commissariato dallo stesso Assessorato (nota protocollo n° 559/gab del 7.9.2012 ) per farlo forzosamente aderire all’Ato di competenza territoriale visto che il Consiglio Comunale di Piazza Armerina aveva manifestato la volontà di transitare all’ATO di Caltanissetta (deliberato n° 65 del consiglio comunale del 6 agosto del 2012). Questo atto, impugnato presso il TAR competente, produce gravissime conseguenze sul piano della stabilizzazione del personale precario. In altre parole, costringendo l’Ente a restare forzosamente vincolato all’ATO di Enna ci si scontra con la legislazione vigente che impone, ai fini delle nuove assunzioni, di tenere conto della quota parte del costo del personale delle società partecipate ai fini del calcolo del rapporto spesa del personale / spesa corrente. Questo, perché l’ATO di Enna non effettua gare, ma affida direttamente il servizio alla società Sicilia Ambiente Spa totalmente partecipata. Al contrario, la legittima adesione all’ATO di Caltanissetta avrebbe permesso al Comune, sia di ridurre i costi di gestione del servizio, sia di avere un rapporto spesa del personale / spesa corrente più favorevole, visto che quest’ultima società affida il servizio a seguito di gare di appalto e per questa semplice ragione il costo del personale della società appaltatrice non deve essere ricompreso nell’aggregato al numeratore del rapporto. E’ evidente che le conseguenze sono importanti sul piano della possibilità, almeno teorica, di stabilizzare il personale dell’Ente che, si ricorda, ammonta a circa il 50% della forza lavoro attualmente in servizio.

2 Fonte: Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ISPRA, Rapporto rifiuti 2012. http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/rapporti/rifiuti2012/capitolo6.pdf

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Va da se, inoltre, che la diffida dell’Assessorato, per come è formulata, genera un debito fuori bilancio imputabile, ipso facto, alle spese correnti dell’anno in corso (oneri straordinari). Questo, a sua volta, rende quasi certo il mancato rispetto del patto di stabilità interno per l’anno in corso ed operativa, sia la sanzione dell’impossibilità giuridica di procedere alle stabilizzazioni, sia la sanzione della riduzione dei trasferimenti statali che sarebbero totalmente cancellati. Ad avviso dello scrivente, inoltre, la norma invocata dall’Assessorato produce una ingiustizia sotto il profilo della parità di trattamento dei lavoratori dell’Ente rispetto a quelli dell’ATO di ENNAEUNO Spa, in quanto l’obbligo di garantire l’equilibrio economico e finanziario degli ATO, qualunque siano i costi di gestione, garantisce si l’equilibrio del bilancio di un ente, l’ATO appunto, ma a discapito dell’equilibrio dei conti dei comuni soci, con l’evidente risultato che i lavoratori delle società d’ambito risultano maggiormente garantiti a svantaggio dei lavoratori, soprattutto precari, degli enti locali. In ultimo, ma per questo non meno importante, si ricorda che l’ente sta partecipando alla sperimentazione contabile ed il processo, forse genericamente sottovalutato, diviene ulteriormente complicato ed ingestibile perché sommerso continuamente da problemi e difficoltà talmente gravi che l’energia lavorativa richiesta è sempre indirizzata a fatti estranei all’importante iniziativa in corso. Misure necessarie. In ordine alle misure necessarie per ripristinare l’equilibrio, visto che lo schema di bilancio 2012 è stato già bocciato dal Consiglio, si può agire in modi diversi: 1) Chiedere il fallimento della società proprio al fine di evitare quello dei Comuni soci, ovvero diffidare

l’ATO EnnaEuno Spa in liquidazione a definire lo Stato Passivo di Liquidazione di modo da consentire ai comuni soci di determinare una volta per tutte la propria esposizione debitoria.

2) Negoziare, una volta conosciuto lo stato passivo definitivo, un accordo con l’ATO di Enna e l’Assessorato per ripartire in almeno 5 esercizi i maggiori oneri non previsti in bilancio dandogli copertura finanziaria con la TARES del prossimo quinquennio. In tale modo, inoltre, l’obbligazione cosi determinata presenterebbe una esigibilità differita idonea a non creare squilibri di bilancio (principio della competenza finanziaria rafforzata).

3) Sollecitare la Regione a reintegrare le minore entrate dovute all’abolizione dell’accisa sull’energia elettrica che contribuivano a coprire il costo del servizio rifiuti per come deliberato nell’anno 2011 dal comune di Piazza Armerina3, anche attraverso la destinazione di tali somme al pagamento dei debiti vero l’ATO.

4) Disconoscere, nelle more dell’approvazione del bilancio 2012, il debito vantato dall’ATO ENNAEUNO Spa ed iniziare ad appostare nei bilanci a venire una somma idonea, stimata in euro 750.000,00 annui, per dare copertura ai possibili debiti verso l’ATO EnnaEuno Spa determinati a seguito dell’approvazione del bilancio finale di liquidazione.

Si sottolinea che la presente comunicazione non esime il Consiglio, ovvero l’organo sostitutivo, dal provvedere nei trenta giorni che seguono dall’avvenuta comunicazione e che il servizio economico e finanziario resta disponibile ad ogni possibile ulteriore chiarimento.

3 DECRETO-LEGGE 2 marzo 2012 , n. 16 Testo del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 52 del 2 marzo 2012) coordinato con la legge di conversione 26 aprile 2012, n. 44 .

Art. 4 … 10. A decorrere dal 1° aprile 2012, al fine di coordinare le disposizioni tributarie nazionali applicate al consumo di energia elettrica con quanto disposto dall'articolo 1, paragrafo 2, della direttiva 2008/118/CE del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativa al regime generale delle accise e he abroga la direttiva 92/12/CEE, l'articolo 6 del decreto-legge 28 novembre 1988, n. 511, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 gennaio 1989, n. 20, e' abrogato. Il minor gettito per gli enti locali (( derivante )) dall'attuazione del presente comma, pari a complessivi 180 milioni di euro per l'anno 2012 e 239 milioni di euro annui a decorrere dall'anno (( 2013 )), e' reintegrato agli enti medesimi dalle rispettive regioni a statuto speciale e province autonome di Trento e di Bolzano con le risorse recuperate per effetto del minor concorso delle stesse alla finanza pubblica disposto dal comma 11.

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Tenuto conto che il caso si presenta singolare si è dell’avviso di tenere in grande considerazione il parere eventualmente espresso dall’organo di revisione, dal segretario e dalla giunta in ordine alle problematiche esposte. Infine, tenuto conto che nella gestione del bilancio vige un criterio di prudenza la presente comunicazione vale come determinazione rivolta a tutti i titolari di posizione organizzativa affinché ciascuno possa mettere la massima prudenza nel predisporre gli impegni di spesa e sia allo stesso tempo avvisato che il servizio economico e finanziario, nella persona dello scrivente, apporrà i visti ed i pareri richiesti solo per le spese di cui ai servizi fondamentali dovute in virtù di contratto e/o disposizione di legge, sia perché il bilancio 2012 non è stato approvato, sia perché i fatti esposti presentano una certa gravità che deve essere affrontata senza indugio. Tanto era dovuto a legislazione vigente. Il responsabile del servizio economico e finanziario. dott. Alfonso Catalano.

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ALLEGATI Diffida da parte dell’ASSESSORATO REGIONALE DELL'ENERGIA E DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ (Prot. 48087 del 29-10-2012)

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ESTRATTO CONTO DEI DEBITI NEI CONFRONTI DELL’ATO ENNAEUNO Spa secondo quando comunicato dall’ATO ENNAEUNO Spa all’Assessorato Energia.

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NOTA INVIATA ALL’ASSESSORATO DA PARTE DELL’ATO ENNAEUNO SPA RIEPILOGATIVA DI TUTTI I CREDITI VANTATI VERSO I COMUNI.

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LETTERA DI CONTESTAZIONE DEI CREDITI RIVENTICATI DALL’ATO.

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RIEPILOGO DEI PAGAMENTI EFFETTUATI ALL’ATO SINO AL 31-12-2010

mandato Data motivo Importo Note

4625 30/10/2007 Pagamento emolumenti 15.000,00 Agosto

4624 30/10/2007 Pagamento emolumenti 28.172,00 Agosto

4626 30/10/2007 Pagamento emolumenti 14.793,00 Agosto

4623 30/10/2007 Pagamento emolumenti 24.035,00 Agosto

5029 21/11/2007 Pagamento emolumenti 23.000,00 Settembre

5027 21/11/2007 Pagamento emolumenti 48.795,00 Settembre

5026 21/11/2007 Pagamento emolumenti 15.000,00 Settembre4625 14/12/2007 Pagamento emolumenti 87.000,00 Ottobre

COMPETENZA TOTALE ANNO 2007 255.795,00 € 255.795,00

1669 18/04/2008 Pagamento emolumenti 15.000,00 Gennaio

1670 18/04/2008 Pagamento emolumenti 58.978,00 Gennaio

2426 27/05/2008 Pagamento emolumenti 8.000,00 Febbraio

2429 27/05/2008 Pagamento emolumenti 1.368,59 Febbraio

2436 27/05/2008 Pagamento emolumenti 11.500,00 Febbraio

2437 27/05/2008 Pagamento emolumenti 11.536,00 Febbraio

2438 27/05/2008 Pagamento emolumenti 3.041,30 Febbraio

2439 27/05/2008 Pagamento emolumenti 3.756,01 Febbraio

2427 27/05/2008 Pagamento emolumenti 24.522,00 Febbraio

2428 27/05/2008 Pagamento emolumenti 4.295,00 Febbraio

2784 02/07/2008 Pagamento emolumenti 71.497,01 Marz-april

2785 02/07/2008 Pagamento emolumenti 50.000,00 Marz-april

2786 02/07/2008 Pagamento emolumenti 5.000,00 Marz-april

2787 02/07/2008 Pagamento emolumenti 9.102,91 Marz-april

2895 07/07/2008 Anticipazione carburanti 3.000,00 Ord. n. 21/08

2909 09/07/2008 Anticipazioni carburanti 3.000,00 Ord. n. 25/08

2913 09/07/2008 Assicurazioni 10.800,00 Ord. n. 1/08

2988 18/07/2008 Pagamento emolumenti 80.000,00 Maggio

Diversi Luglio Carburanti 10.000,00 Ord. n. 1/08

Diversi Luglio Carburanti 10.000,00 Ord. n. 4/08

08/08/2008 Agosto Pagamento giugno e 14^ 148.649,04

07/10/2008 Agosto Carburanti 10.000,00 Ord. n. 7/08

04/09/2008 Settembre Pagamento luglio 87.801,00

25/09/2008 Settembre Pagamento agosto 58.431,00

25/09/2008 Settembre Carburanti Sgroi fatt. n. 156/08 3.810,67

01/10/2008 Settembre Carburanti Sgroi fatt. n. 160/08 3.021,17

20/10/2008 OTTOBRE Retribuzioni settembre 62.907,00

21/10/2008 Ottobre Carburanti sgroi fatt. n. 176/08 4.706,44

24/10/2008 Ottobre Assicurazione mezzi 35.000,00

05/11/2008 Ottobre Carburanti Sgroi fatt. n. 180/08 4.740,09

19/11/2008 Novembre Carburanti Sgroi fatt. n. 197/08 4.755,14

25/11/2008 Novembre Riparazione mercedes “Diana” 1.062,30

24/11/2008 Novembre Retribuzioni ottobre 2008 64.567,00

01/12/2008 Dicembre Carburanti Sgroi fatt. n. 203/08 4.498,19

29/12/2008 Dicembre Carburanti Sgroi fatt. n. 220 4.514,11

29/12/2008 DICEMBRE Retribuzioni Novembre e XIII^ 134.101,00

31/12/2008 Dicembre Carburanti sgroi fatt. n. 232 4.086,02

19/01/2009 Gennaio Carburanti sgroi fatt. n. 01 3.905,47

03/02/2009 Gennaio Carburanti sgroi fatt, n. 10 4.672,83

05/02/2009 Gennaio Retribuzioni dicembre 2009 70.566,00

Page 13: Servizio economico e finanziario DETERMINAZIONE N. 80030 · 2012-11-07 · dell’art. 2948 del codice civile, sicuramente per l’anno 2004. Quanto alle fatture da emettere, annualità

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16/02/2009 Febbraio Carburanti Sgroi fatt. n. 24/09 4.167,52

COMPETENZA ANNO 2008 1.114.358,81 € 1.370.153,81

20/03/2009 Marzo Acconto retribuzioni genn. 09 73.000,00

02/03/2009 Marzo Assicurazioni 20.000,00 Ord. n. 19/09

06/04/2009 Aprile Carburanti 10.000,00 Ord. n. 19/09

08/05/2009 Aprile Retribuzioni febbraio 2009 73.000,00 Ord. n. 43/09

13/05/2009 Aprile Carburanti 10.000,00 Ord. n. 25/09

15/07/2009 Maggio Carburanti 10.000,00 Ord. n. 52/09

15/07/2009 Maggio Retribuzioni Marzo 2009 73.000,00 Ord. n. 58/09

29/06/2009 Giugno Retribuzioni Aprile 2009 72.000,00 G.M. n. 150

21/09/2009 Agosto Manutenzione mezzi 9.587,14 Ord. n. 42/09

22/09/2009 Agosto Carburanti 10.000,00 G.M.n. 164/09

COMPETENZA ANNO 2009 360.587,14 € 1.730.740,95

01/06/2010 Gennaio Carburanti 5.000,00 Ord. n. 17/2010

01/06/2010 Febbraio Carburanti 5.000,00 Ord. n. 23/2010

15/03/2010 Febbraio Carburanti e retribuzioni 158.000,00 Ord. n. 24/2010

01/06/2010 Marzo Carburanti 9.499,00 Ord.n. 32/2010

18/06/2010 Marzo Carburanti e retribuzioni 153.766,79 Ord. n. 37/2010

08/07/2010 Aprile Retribuzioni 82.635,62 Ord. n. 47/2010

15/09/2010 Aprile Carburanti 9.500,00 Ord. n. 51/2010

29/09/2010 Maggio Retribuzioni e carburanti 89.999,00 Ord. n. 56/10

15/12/2010 Giugno e 14 Retribuzioni e carburanti e manut. 424.642,82 g.m. 153/10

04/10/2010 Luglio Retribuzioni 148.637,77 g.m. n. 173/10

02/11/2010 Settembre Carburanti 10.000,00 Ord. n. 73/10

30/09/2010 AGOSTO Retribuzioni 149.360,39 G.M. 195/10

21/10/2010 SETTEMBR RETRIBUZIONI E CONTRIBUTI 147.034,65 G.M. 211/10

29/11/2010 OTTOBRE RETRIBUZIONI 60.800,00 G.M. 253/10DICEMBRE CARBURANTI 10.000,00 ORD.93/2010

20/12/2010 Nov e XIII^ RETRIBUZIONI 113.700,00 G.M. 269/2010

DICEMBRE CARBURANTI 10.000,00 G.M. 269/2010

N. 14 € 223.695,71 Gennaio Retribuzione Dicembre e

cong.ott.nov.XIII^ 2010 208.695,71 G.M. 22 del 27/01/2011

ANNO 2010 1.796.271,75 € 3.527.012,70