Servizi in farmacia Convegno Utifar a Caserta · scindere dalla professionalità del far - macista,...

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7 Collegamento nuovo La figura professionale del farmaci- sta e con essa la farmacia, stanno subendo una profonda trasforma- zione. Al farmacista, in un mondo che cambia a velocità siderale, tocca il compito di valorizzare e ge- stire la professione, in una farmacia che si appresta a diventare sempre più la porta d’ingresso del cittadino nel mondo della salute. La sua trasformazione o, per essere più aderenti alla realtà, la legittima- zione della sua trasformazione in un vero e proprio centro servizi sanita- rio, radicato sul territorio e fortemente integrato nell’ambito del servizio sa- nitario nazionale, sarà presto una re- altà. Le previsioni legislative che trasformeranno la farmacia I recenti provvedimenti legislativi danno la misura del riconoscimento di questo ruolo nell’ambito profes- sionale, del farmacista e della far- macia. L’approvazione in Senato delle deleghe al Governo per l’attri- buzione di nuovi servizi alle farmacie di comunità costituisce un pilastro portante verso questo modello di far- macia. Tra i servizi contemplati dal provvedimento figurano il c.u.p., la diagnostica di prima istanza e un ruolo attivo nel corretto uso dei far- maci, nell’educazione sanitaria, come nella prevenzione di patolo- gie ad alto impatto sociale. Molti tra questi servizi sono già offerti dalle farmacie in alcune regioni. Il secondo pilastro portante verso il nuovo modello di farmacia è rap- presentato dalla trasformazione in ordine del giorno di un emenda- mento presentato dal Senatore d’Ambrosio Lettieri, vice presidente della Fofi, che è stato approvato ed accolto dal governo, con il quale viene eliminata l’incompatibilità di cui all’art. 102 del testo unico delle leggi sanitarie e che quindi renderà possibile l’esercizio in farmacia delle Di Roberto Tobia Vicepresidente Utifar Nel corso del convegno organizzato da Utifar nei giorni 18 e 19 aprile scorso a Caserta, sono emersi interessanti spunti di riflessione sul ruolo e sulla gestione della farmacia italiana e sulle trasformazioni che la riguardano Convegno Utifar a Caserta primo piano Servizi in farmacia

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La figura professionale del farmaci-sta e con essa la farmacia, stannosubendo una profonda trasforma-zione. Al farmacista, in un mondoche cambia a velocità siderale,tocca il compito di valorizzare e ge-stire la professione, in una farmaciache si appresta a diventare semprepiù la porta d’ingresso del cittadinonel mondo della salute. La sua trasformazione o, per esserepiù aderenti alla realtà, la legittima-zione della sua trasformazione in unvero e proprio centro servizi sanita-rio, radicato sul territorio e fortementeintegrato nell’ambito del servizio sa-nitario nazionale, sarà presto una re-altà.

Le previsioni legislativeche trasformeranno lafarmacia

I recenti provvedimenti legislatividanno la misura del riconoscimentodi questo ruolo nell’ambito profes-

sionale, del farmacista e della far-macia. L’approvazione in Senatodelle deleghe al Governo per l’attri-buzione di nuovi servizi alle farmaciedi comunità costituisce un pilastroportante verso questo modello di far-macia. Tra i servizi contemplati dalprovvedimento figurano il c.u.p., ladiagnostica di prima istanza e unruolo attivo nel corretto uso dei far-maci, nell’educazione sanitaria,come nella prevenzione di patolo-gie ad alto impatto sociale. Molti traquesti servizi sono già offerti dallefarmacie in alcune regioni. Il secondo pilastro portante verso ilnuovo modello di farmacia è rap-presentato dalla trasformazione inordine del giorno di un emenda-mento presentato dal Senatored’Ambrosio Lettieri, vice presidentedella Fofi, che è stato approvato edaccolto dal governo, con il qualeviene eliminata l’incompatibilità dicui all’art. 102 del testo unico delleleggi sanitarie e che quindi renderàpossibile l’esercizio in farmacia delle

Di Roberto TobiaVicepresidente Utifar

Nel corso delconvegnoorganizzato da Utifarnei giorni 18 e 19aprile scorso aCaserta, sonoemersi interessantispunti di riflessionesul ruolo e sullagestione dellafarmacia italiana esulle trasformazioniche la riguardano

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professioni sanitarie, tranne quelleche abilitano alla prescrizione. Que-sti due provvedimenti legislativi co-stituiscono i primi passi di un cam-mino che dopo l’approvazione dellaCamera ed in accordo con le Re-gioni, trasformerà la farmacia in unvero e proprio centro sanitario ade-rente alle richieste crescenti del cit-tadino.In un contesto in profondo cambia-mento ci troviamo quindi a “gestire evalorizzare la professione” per ren-derla sempre più vicina alle esi-genze della società che cambia,un’affermazione che si sposa pie-namente con “gestire e valorizzare lafarmacia” nella visione di quel bino-mio a mio avviso assolutamente in-scindibile costituito dai fattori farma-cista e farmacia. Oggi ci troviamoad operare in uno scenario forte-mente mutato nel quale la logicadella competizione, sino a pochi anniorsono estranea al mondo della far-macia, è diventata la norma. Se prima, la professionalità e la com-petenza costituivano il terreno sulquale competere, dopo la leggeBersani siamo chiamati a diventareancor più protagonisti della gestionedelle nostre farmacie e siamo chia-mati ad acquisire competenze che,in un mercato in costante evoluzione,sono diventate indispensabili ed as-solutamente imprescindibili dalla ge-stione aziendale.

I risvolti economici deiservizi in farmacia

In quest’ottica “la farmacia dei ser-

vizi” deve trovare la sua collocazionenell’ambito della gestione. Ma qualipotranno essere gli effetti dei servizisul bilancio dell’azienda farmacia?A questa e ad altre domande postedai numerosi colleghi presenti hannoprovato a dare una risposta alcunitra i più qualificati dottori commer-cialisti del settore farmacia, in occa-sione della prima sessione dei la-vori del convegno “La farmaciacentro sanitario: quali servizi per ilcittadino e con quali risorse” orga-nizzato da Utifar nei giorni 18 e 19aprile scorso a Caserta.In apertura dei lavori, il rag. FrancoLucidi ha tracciato un chiaro bilanciodell’andamento della spesa farma-ceutica negli ultimi tre anni, eviden-ziando come al diminuire dellastessa, sia in valori assoluti che per-centuali, nonchè della spesa procapite, il numero delle ricette speditedalle farmacie, sia aumentato del5% in media di anno in anno. I mo-tivi della flessione della spesa far-maceutica sono da ricercare nelladiminuzione del prezzo dei farmacicosidetti “griffati”, nella maggior dif-fusione dei medicinali equivalenti,come in alcune misure regionali volteal contenimento della spesa, non-chè nella distribuzione per conto enella distribuzione diretta da partedel Ssn, quest’ultima, che non rap-presenta certamente un plus in ter-mini di servizio per il cittadino mache al contrario, in molti casi costi-tuisce un vero e proprio insormonta-bile ostacolo per le categorie più de-boli. La diminuzione del fatturatoSsn, l’introduzione di nuovi servizicome ad esempio il servizio di pre-

notazione c.u.p. o la consegna direferti medici, costituiscono senzaalcun dubbio un ulteriore onere ag-giuntivo nella gestione, generando,in alcuni casi, un incremento delleunità lavorative il cui costo non puòessere coperto dalla remunerazionedei servizi stessi. L’impatto sul valore della farmaciache l’introduzione dei servizi potràgenerare è stato l’argomento postoal centro della relazione del dott. Fer-dinando Fara, il quale ha voluto sot-tolineare come i parametri per lavalutazione dell’azienda farmaciasiano necessariamente da rivedere,evidenziando inoltre come l’introdu-zione di nuovi servizi porti ad una, amio avviso estremamente positiva,accentuazione dell’aspetto profes-sionale, generando, in ogni caso,una maggiore fidelizzazione del cit-tadino alla farmacia.

L’impresa farmacia

Nella successiva relazione, il dr. Gio-vanni Loi ha tenuto l’intervento: “Ilruolo della farmacia, impresa com-merciale e nel contempo impresasociale”. Partendo da una analisidella redditività dei diversi modellidi farmacia, attraverso un percorsocomplesso ed articolato, quanto in-trigante, Loi ha toccato diversiaspetti della gestione aziendale dellafarmacia. Il farmacista deve affron-tare due difficili sfide, la prima è re-lativa alla concorrenza, la seconda èvolta alla riaffermazione del proprioruolo di operatore sanitario, che dallerecenti indagini conoscitive si pone

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ai vertici del gradimento del citta-dino per il servizio svolto. Grandeinteresse ha suscitato tra i numerosicolleghi presenti il tema della deter-minazione del prezzo di vendita peri prodotti che a tale logica rispon-dono, aspetto che deve necessa-riamente guardare al bilancio dellafarmacia, ma anche al mercato ed alcontesto nel quale la farmaciaopera. È certo, in ogni caso, che lescelte gestionali ed imprenditorialidella farmacia non possono pre-scindere dalla professionalità del far-macista, come hanno sottolineatonel loro intervento i dottori MarcelloTarabusi e Giovanni Trombetta, in unconfronto molto interessante tra lafarmacia “classica” ed una farmaciache guardi in modo innovativo alsuo ruolo. Un modello che deve ne-cessariamente integrare i dueaspetti, dove esperienza e compe-tenza del farmacista svolgono unruolo primario, ma nel quale faremarketing non vuol dire di certo rin-negare la propria cultura, ma anzimettere in atto una serie di attività alservizio della collettività. Il farmacistarimane il professionista in grado didare una risposta competente, spe-cialistica e puntuale, ma anche di-screta e riservata. Il suo consiglio èindispensabile per il 78% degli ita-liani, ma il suo ruolo necessita pro-babilmente di un restyling volto adaccogliere il paziente cercando diadattare la propria offerta, anche intermini di servizi, alle singole esi-genze. Ogni giorno diventa semprepiù sentito, da parte del cittadino, ilbisogno di avere un controllo più di-retto del proprio stato di salute, del

La tavola rotonda

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Molto apprezzata è stata la no-vità di confronto e dialogo coni rappresentanti di alcune tra leprincipali associazioni dei con-sumatori.Il coordinatore della tavola ro-tonda del sabato pomeriggio,Andrea Vianello, giornalistaRAI, è rimasto favorevolmentecolpito dal civile svolgimentodel dibattito.I rappresentanti della categoria hanno spiegato che i servizi non potrannopiù essere erogati se non verrà previsto un minimo di retribuzione. Perquanto attiene al Centro Unico Prenotazioni (C.U.P.) tra i rappresentantisindacali regionali si sono contraddistinte diverse posizioni. Il dott. No-centini ha riportato l’esperienza toscana di erogare gratuitamente il servi-zio, riservandosi di introdurre in convenzione un compenso, quando laparte pubblica avrà ben capito la quantità del risparmio generato da que-sto servizio. Su questa linea è anche il Presidente di Federfarma AbruzzoGiancarlo Visini.L’intervento del presidente Federfarma Lazio, Franco Caprino, invece èstato molto chiaro: rimane difficile poter erogare tale servizio gratuitamente.Su invito di Eugenio Leopardi, ha preso la parola Michele Martella, Presi-dente SAFAR, che ha ricordato la tragedia che stanno vivendo le popola-zioni abruzzesi, duramente colpite dal terremoto del 6 Aprile scorso. LaCooperativa Safar fornirà una farmacia mobile, attrezzata su un camperper tamponare i disagi della popolazione. Sempre in ambito di interventi disolidarietà, il presidente di Utifar, Eugenio Leopardi, ha illustrato un’ope-razione di raccolta fondi Proterremotati, che avverrà posi-zionando in tutte le farmaciesocie Utifar (nonché di quelleche ne faranno richiesta) uncontenitore che rimarrà sulbanco fino alla fine di novem-bre raccogliendo le offerte deicittadini. L’idea naturalmenteha trovato l’approvazione ditutti i presenti.

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proprio benessere. Questa esi-genza deve trovarci pronti a ricon-fermare il nostro ruolo di “porta d’in-gresso al mondo della salute”attraverso progetti che riconferminotale ruolo. Progetti volti verso un piùsignificativo utilizzo della tesserasanitaria sono già stati avviati, in al-cune Regioni, allo scopo di renderecompatibile la comunicazione e lacondivisione delle informazioni sa-nitarie del paziente fra tutti gli ope-ratori, come chiaramente espostonel corso del convegno dal dr.Trombetta, o come l’istituzione delregistro farmaceutico che rafforze-rebbe il rapporto con il cittadino-paziente, dando al farmacista edalla farmacia un ruolo attivo nei rap-porti con la Pubblica Amministra-zione e non più quello di semplicicertificatori.Da questo quadro, di per sè signi-ficativo, appare evidente che il fu-turo della farmacia passa anche dalsaper abbinare il servizio primo cheessa svolge, la distribuzione del far-maco sul territorio, con i servizi cheil cittadino oggi richiede, come hasottolineato nel suo intervento il dr.Fernando del Rosso che ha inoltreevidenziato come la spesa per ser-vizi sanitari in regime di conven-zione, nel nostro paese, è in conti-nua e costante crescita, mentre, alcontrario, quella relativa ai farmacisi riduce.In una farmacia che si trasforma eche deve adeguarsi alle rinnovateesigenze di una società che cam-bia, i servizi in farmacia, che do-vranno certamente trovare la giustaremunerazione che serva in primisa compensarne i costi, potranno, amio parere, costituire una opportu-nità irrinunciabile per permetterealla farmacia di restare al passo coitempi. Il nostro futuro rimane, senzaombra di dubbio, fortemente anco-rato alla nostra professionalità, checonsidero il bene primo dell’offertadel farmacista e della farmacia ita-liana, il servizio più elevante che lanostra categoria offre e continueràad offrire al cittadino.