Sergio Lombardo - Anni 70 - Conferenza del 16 gennaio 2014 al Palazzo Delle Esposizioni

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ANNI '70 DOPO IL GRANDE SUCCESSO INTERNAZIONALE DEGLI ANNI '60 L'ITALIA RINUNCIA ALL'AVANGUARDIA IN NOME DELL'ANACRONISMO Un confronto fra mostre analoghe in tempi differenti: ROMA ANNI '60 AL DI LA' DELLA PITTURA 20 dicembre 1990 - 15 febbraio 1991 Palazzo delle Esposizioni, Roma Curatore: Maurizio Calvesi Cat. 457 pagg. 21 x 29 10 anni dopo i fatti 38 artisti ANNI '70. ARTE A ROMA 17 dicembre 2013 - 2 MARZO 2014 Palazzo delle Esposizioni, Roma Curatore: Daniela Lancioni Cat. 323 pagg. 17 x 23 33 anni dopo i fatti 104 artisti Perché nei "favolosi", "mitici", "irripetibili" anni '60 c'erano solo 38 artisti e negli anni '70, "anni di piombo", ce n'erano ben 104? C'è stata una decadenza o un progresso? Il prestigio artistico di una nazione è inversamente proporzionale al numero dei suoi artisti? L'ITALIA NEGLI ANNI '60 CON SOLI 38 ARTISTI SVOLGEVA UN RUOLO CENTRALE NELL'AVANGUARDIA INTERNAZIONALE 1965 Revort 1. Documenti d'arte oggettiva in Europa, Civica Galleria d'Arte Moderna, Palermo Curatori: M. Diacono, C. Vivaldi, M. De La Motte, J. Reichardt, L. Allowey. Artisti europei: 13 di cui italiani: 6 (Lombardo, Pascali, Tacchi, Ceroli, Titone, Barni. 1965 Art actuelle en italie, Cannes Curatore: Palma Bucarelli Artisti: 32 1966 Aspetti dell'Arte Italiana Contemporanea, Roma, Bergens, Dortmund, Belfast, Edimburgo, Curatore: Palma Bucarelli. Artisti: 36 1967 Exhibition of Contemporary Italian Art, Tokyo (National Museum of Modern Art) Curatori: Palma Bucarelli, Masaioshi Homma 1968 Cento opere d'arte italiana dal Futurismo a oggi, Varsavia, Bohum, Colonia, Malmo, Stoccolma, Roma. Curatore: Palma Bucarelli Artisti più giovani: Kounellis, Lombardo, Pascali, Ceroli,

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Sergio Lombardo. Autore di Progetto di morte per avvelenamento del 1970, un'opera che si concretizza nell'offerta allo spettatore di una emblematica scelta tra la vita e la morte, Sergio Lombardo ha dedicato gran parte della sua ricerca all'influenza che la psicologia e l'arbitrio hanno sulla definizione della realtà e della sua rappresentazione attraverso il linguaggio. Il testo si riferisce alla conferenza tenuta da Lombardo presso il Palazzo delle Esposizioni lo scorso 16 gennaio. Il titolo della conferenza è ANNI '70DOPO IL GRANDE SUCCESSO INTERNAZIONALE DEGLI ANNI '60L'ITALIA RINUNCIA ALL'AVANGUARDIAIN NOME DELL'ANACRONISMOIl file in questione riporta, per punti, il discorso affrontato dal maestro mostrando, attraverso la documentazione bibliografica e la cronologia degli eventi come sia stata tradita e affossata l'avanguardia italiana, in particolare l'avanguardia romana degli anni Sessanta. Il testo riporta solamente delle impressioni in forma schematica e non è da intendere come un saggio completo ma solo come uno schema ricco di spunti critici da approfondire.- See more at: http://www.palazzoesposizioni.it/categorie/anni-settanta-roma-in-mostra

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ANNI '70

DOPO IL GRANDE SUCCESSO INTERNAZIONALE DEGLI ANNI ' 60 L'ITALIA RINUNCIA ALL'AVANGUARDIA

IN NOME DELL'ANACRONISMO

Un confronto fra mostre analoghe in tempi differenti:

ROMA ANNI '60 AL DI LA' DELLA PITTURA 20 dicembre 1990 - 15 febbraio 1991 Palazzo delle Esposizioni, Roma Curatore: Maurizio Calvesi Cat. 457 pagg. 21 x 29 10 anni dopo i fatti 38 artisti

ANNI '70. ARTE A ROMA 17 dicembre 2013 - 2 MARZO 2014 Palazzo delle Esposizioni, Roma Curatore: Daniela Lancioni Cat. 323 pagg. 17 x 23 33 anni dopo i fatti 104 artisti

Perché nei "favolosi", "mitici", "irripetibili" anni '60 c'erano solo 38 artisti e negli anni '70, "anni di piombo", ce n'erano ben 104? C'è stata una decadenza o un progresso? Il prestigio artistico di una nazione è inversamente proporzionale al numero dei suoi artisti? L'ITALIA NEGLI ANNI '60 CON SOLI 38 ARTISTI SVOLGEVA UN RUOLO CENTRALE NELL'AVANGUARDIA INTERNA ZIONALE 1965 Revort 1. Documenti d'arte oggettiva in Europa, Civica Galleria d'Arte Moderna, Palermo Curatori: M. Diacono, C. Vivaldi, M. De La Motte, J. Reichardt, L. Allowey. Artisti europei: 13 di cui italiani: 6 (Lombardo, Pascali, Tacchi, Ceroli, Titone, Barni. 1965 Art actuelle en italie, Cannes Curatore: Palma Bucarelli Artisti: 32 1966 Aspetti dell'Arte Italiana Contemporanea, Roma, Bergens, Dortmund, Belfast, Edimburgo, Curatore: Palma Bucarelli. Artisti: 36 1967 Exhibition of Contemporary Italian Art, Tokyo (National Museum of Modern Art) Curatori: Palma Bucarelli, Masaioshi Homma 1968 Cento opere d'arte italiana dal Futurismo a oggi, Varsavia, Bohum, Colonia, Malmo, Stoccolma, Roma. Curatore: Palma Bucarelli Artisti più giovani: Kounellis, Lombardo, Pascali, Ceroli,

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IL PRESTIGIO DELL'AVANGUARDIA ITALIANA ERA RICONOSCIUTO ANCHE NEGLI STATI UNITI (Alan Solomon, dopo la Biennale del 1964, organizzò una grande mosra negli USA di arte italiana d'avanguardia) 1968 Young Italians, I.C.A. Boston gen-mar '68, The Jewish Museum, New York mag-set '68. Curatore: Alan Solomon Artisti: 12 (Castellani, Kounellis, Lombardo, Pascali, Pistoletto, Mambor, Tacchi, Ceroli, Alviani, Adami, Bonalumi, Grisi). Fuoco amico: L'Italia, Min. Esteri, dichiarò la mostra "non rappresentativa dell'arte italiana" rifiutò di pagare la propria parte per il catalogo Solomon pagò il catalogo con i propri denari. Fuoco USA: La mostra fu miseramente stroncata sul New York Times (2 giu '68) con argomenti meschini da John Canaday (Canaday 1968) 1969 Biennale di Parigi, 5 artisti: Lombardo Kounellis, Mochetti, Paolini, Abate. Curatore: Palma Bucarelli 1970 VIENE ABOLITO IL PREMIO ALLA BIENNALE DI VENEZIA CONTESTATO DALL'INTERNO 1970 Biennale di Venezia, 7 artisti: Lombardo, Mochetti, Paolini, Carrino, Bonalumi, Verna, Battaglia. Curatori: Dorfles, De Marchis, Dorazio, Munari La meritocrazia (premiazione) fu considerata "antidemocratica" Nel 1968 alcuni artisti avevano aderito alla protesta studentesca girando i quadri perché la Biennale era "antidemocratica" e "fascista"(Lombardo 1975). La mia sala con "7 sfere con sirena" era stata proposta per il premio. 1971 Italienische kunst heute, Vienna, Belgrado, Zagabria Curatore: Palma Bucarelli 28 artisti 1920-1970. Contemporanei: Manzoni, Lo Savio, Pascali, Lombardo, Mochetti. "Progetto di morte per avvelenamento" e "Merda d'artista" di Piero Manzoni vengono contestate in Parlamento dall'on. Bernardi (DC) con interpellanza del 01/04/1071 (Bernardi 1971) 1972 Biennale di Venezia, viene contestato il "Mongoloide" di Gino De Dominicis perché "non politically correct" in una Biennale "antidemocratica" perché ha uno statuto fascista. GLOSSARIO DI ALCUNI LUOGHI COMUNI DEGLI ANNI '70 "Antidemocratico" includeva genericamente tutte le teorie e i principi di scelta culturale o estetica, i criteri di meritocrazia, perché tacciati di "ideologismo" e quindi potenzialmente "sovversivi". "Arte democratica" era quella scelta "democraticamente" dai consumatori nel mercato globale, oppure garantita dai partiti istituzionali. Nasce la lottizzazione partitica, i veti incrociati, le commissioni formate dai rappresentanti di tutte le lobbies in pari proporzione. "Arte politically correct" era quella che non offendeva alcun potenziale consumatore globale, né alcuna lobby, etnia, nazionalità, sesso, corrente estetica, minoranza protetta, fascia di età.

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ANNI '70 CAMBIO DI PARADIGMA NELLA STORIA DELL'ARTE Furono attaccate tutte le teorie artistiche e scientifiche. L'impostazione storicista europea fù "decostruita" in favore del Postmoderno. La scienza europea fù screditata dall'epistemologia anarchica (Feierabend 1975). Nei cieli italiani comparvero gli UFO. Il mago Uri Geller umiliava la scienza piegando cucchiai e leggendo il pensiero (1972-79). Sopravvisse solo l'arte proposta dalle grandi distribuzioni internazionali, ma svuotata delle teorie, quindi sottoposta solo alle leggi dell'economia. I grandi imprenditori commerciali e finanziari diventarono Sponsor di mostre d'arte, senza Sponsor nessun artista poteva più esporre nei musei italiani. L'Avanguardia, senza teorie, degenerò in sterile accademismo e scimmiottamento. Artisti senza teorie, ma con Sponsor, spacciarono il proprio arbitrio, o battute "smart", definendosi "geniali" e "liberi". Il numero degli aspiranti artisti esplose all'infinito. Non fu più richiesto che l'arte durasse nel tempo, essendo ormai un prodotto di consumo deperibile (Nicolini: Estate romana). Il termine "Concettuale" che definisce un'arte programmatica, scientificamente predefinita, nel desiderio di far evolvere l'artista da mago a scienziato, fu riconvertito a significare ogni fantasticheria cervellotica e intellettualistica, al suo posto fu spacciato l'"Anacronismo" come "vero concettualismo". "Negli anni '70/'80 si diffonde in Italia un movimento che prende il nome di Anacronismo, ... in aperta polemica contro le cervellotiche degenerazioni del Concettuale, che sempre più spesso scivola verso intellettualistiche esercitazioni mentali incomprensibili ai fruitori ... Il tentativo è quello di creare, con mezzi non attuali, anacronistici, appunto, ... un mondo diverso da quello moderno". (Vilma Torselli 2007) NB: Nessuno si rese conto che con questa "provocazione" l'Italia si sarebbe relegata in un binario morto, oscurantista, per altri 50 anni, escludendosi dalla competizione mondiale. IL POSTMODERNO, L'ANACRONISMO, LA TRANSAVANGUARDIA COME RISPOSTE ALL'AVANGUARDIA USA "Venendo a mancare la fiducia nel futuro ... il principio di citazione sostituisce quello di invenzione. ... Il principio di citazione poteva essere il fondamento della ripresa di un primato europeo della cultura perché noi alle spalle abbiamo duemila anni di storia dell'arte, l'America al massimo trecento. E' stato quindi un momento di rovesciamento di valori culturali ... " Intervista a Bonito Oliva A. (Lanfranconi 2013). "La differenza fra Stati Uniti ed Europa, da quel momento, tornò allora a delinearsi in questo: che solo in Europa, e particolarmente in Italia la nuova frontiera creativa fu avvistata, grazie ad un profondo retroterra culturale - inesistente oltre oceano - al quale richiamarsi; e che così facendo si recuperò, nei confronti dell'ormai sopravvenuto e socialmente dilagante conformismo avanguardistico (o dell'"avanguardia di massa"), quella capacità europea di autentica provocazione, rottura e rovesciamento, che era stata propria della "nostra" avanguardia". (Calvesi 1991) "Il fondo dell'antica civiltà classica, umanistica, tradizionale della vecchia Europa è proprio ciò che ci salva dal pericolo della civiltà americana ..." Critica Fascista 1/mag/1930 (Nacci 1989).

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GLI ANNI DI PIOMBO LA NASCITA DI JARTRAKOR (spazio sperimentale e centro di studi sui problemi dell'arte) (Lombardo 1994, Ferraris 2004) 1972-77 Apro il mio studio per l'esecuzione di ricerche sperimentali sulla Psicologia dell'Arte. Concerti aleatori, esperimenti sugli stati ipnotici, sulla telepatia, sulla psicocinesi, sulle teorie dell'evento e della complessità. Costruisco tre computer artigianali. Continuo ad esporre nelle gallerie ufficiali: 1971: Ch. Stein, Torino / Paramedia, Berlino (Veleni) / La Cappella, Trieste (Vendite all'asta) 1972: Incontri Int. d'Arte, Roma (Concerto R72S1 con 5 quadrati) / Studio Gap, Roma 1973: Studio Morra, Napoli (Progetti per azioni 1971-72) 1974: Multhipla, Milano (dai Monocromi ai Concerti) 1975: La Salita, Roma (50 partite a dadi, 2000 prove con 6 dadi) 1976: Studio Cavalieri, Bologna (Concerti con esecuzione all'aperto) 1977: Tokyo, Ist. It. di Cultura (Concerto per danzatore) / Palazzo dei diamanti, Ferrara Sull'Espresso del 12 mag 1974 lo storico Giorgio De Marchis così commentò una mia mostra alla galleria GAP: "Sergio Lombardo: "apax legomena", progetto di comportamento controllato non condizionato di uno dei pochissimi giovani artisti romani scampati al naufragio dell'avanguardia". 1975 Gli studenti occupano l'Accedemia di Roma ("Arte e Ricerca" "Concerti aleatori") 1977 CENTRO STUDI JARTRAKOR Mettendo a disposizione il mio studio di 14 stanze vicino Piazza Navona a Roma, coadiuvato da Anna Homberg e Cesare Pietroiusti, allora semplici studenti di medicina, fondai l'associazione culturale "no profit" JARTRAKOR, con propri laboratori di ricerca, una sala per conferenze, 5 sale per la galleria d'arte, una biblioteca specializzata, un magazzino e un archivio storico. 1979 RIVISTA DI PSICOLOGIA DELL'ARTE Editore JARTRAKOR, Roma. La Rivista di Psicologia dell'Arte (RPA) nasce nel 1979 come organo scientifico della Galleria Jartrakor, associazione no-profit fondata nel 1977 nello studio e per volontà di Sergio Lombardo, artista, già membro della Scuola di Piazza del Popolo, che, pur continuando l'attività artistica e ad esporre nei più importanti musei, aveva deciso di abbandonare il sistema commerciale dell'arte, per dedicarsi più intensamente alla ricerca teorica e sperimentale. I primi soci di Jartrakor, oltre a Sergio Lombardo, erano stati la studentessa di medicina, poi psichiatra e psicoanalista Anna Homberg e lo studente di medicina, poi medico e artista Cesare Pietroiusti. Ambedue uscirono dal gruppo intorno al 1985. In seguito hanno partecipato alla redazione della Rivista: Carolyn Cristof-Bakargiev, Miriam Mirolla, Paola Ferraris, Filiberto Menna, Simonetta Lux, Giovanni Di Stefano, Domenico Nardone, Vladimir Petrov, Giuliano Lombardo, Piero Mottola, Roberto Galeotti, Claudio Greco, Stefano Mastandrea, Luigi Pagliarini, Carlo Santoro e Dionigi Mattia Gagliardi.

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La RPA, fondata e diretta da Sergio Lombardo, contiene gli scritti teorici e le sperimentazioni eseguite nell'ambito della Teoria Eventualista insieme a una fitta rete di scritti scientifici provenienti dalle più importanti cattedre universitarie internazionali che si stavano occupando di argomenti vicini all'Eventualismo come la psicologia della percezione, la psicologia dell'estetica, la psicoanalisi dell'arte l'estetica empirica, la robotica, l'estetica matematica, i sistemi automatici generativi di forme ed evolutivi, i metodi e le teorie di valutazione oggettiva dell'arte, costruendo progressivamente, nell'arco dei 34 anni di vita della Rivista, la Psicologia dell'Arte come disciplina scientifica. Fra le cattedre internazionali che hanno finora collaborato con la RPA menzioniamo: M.Shuster, Università di Colonia, Germania J. Langerholc, Università di Monaco di Baviera, Germania G. A. Fine, Università del Minnesota, U.S.A. P. Sprinkart, Università di Monaco di Baviera, Germania H. Hoge, Università di Oldenburg, Germania G.C.Cupchik, Università di Toronto, Canada G.A.Golitsyn, Università di Mosca, Russia H.Benziman, Università di Gerusalemme, Israele C.Martindale, Università del Maine, U.S.A. V.M.Petrov, Russian Institute of Art Studies, Mosca, Russia V.J.Konecni, Università di California, U.S.A. C.Greco, Università di Roma Tor Vergata, Italia S.Lux, Università di Roma "La Sapienza", Italia M.Krampen, Hochschule der Künste, Berlino, Germania E. Raab, Università di Graz, Germania E. Dissanayake, New School for Social Research, New York, U.S.A. J. Hoffman, Università di Tel Aviv, Israele G.V.Ivanchenko, Russian Academy of Sciences, Mosca, Russia R. Francés, Università di Parigi X, Nanterre, Francia e molti altri illustri studiosi. La Rivista ha frequenza annuale ed esce alla fine dell'anno. Il lavoro del gruppo Jartrakor fu ignorato dalle gallerie e dalla critica ufficiali, raccolte intorno al Postmoderno e all'Anacronismo. Solo 9 anni dopo ne scrisse Filiberto Menna: "Sergio Lombardo, Anna Homberg, Giovanni Di Stefano, Cesare Pietroiusti si presentano insieme in questa mostra con una intenzione programmatica che fa parte, del resto, fin dagli inizi, del loro sodalizio nel centro sperimentale di via dei Pianellari "Jartrakor" e nelle pagine della "Rivista di Psicologia dell'Arte". ... i quattro artisti intendono affermare con dichiarata evidenza una loro idea dell'arte e di fare arte in relazione alla scienza ... C'è quindi una implicita affermazione polemica di un esserci e di un esserci in un certo modo contro o per lo meno, coscientemente diversi dai modi di esserci di gran parte delle esperienze artistiche odierne. ... cosa che appare evidente se si tiene conto della dominante figurativa, narrativa, espressionista e citazionista delle correnti artistiche più accreditate e conosciute. Questi artisti manifestano chiaramente il loro intento di sottrarsi, come scrive Sergio Lombardo ... "alle facili deduzioni del post-moderno o alla vanità, un po' snob, della citazione" (Menna 1986).

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L'arte a Roma si polarizzò su due linee opposte: 1 - L'Attico, Sperone, le altre galleria ufficiali e la critica d'arte istituzionale, abbracciarono il Postmoderno, la Transavanguardie e l'Anacronismo, divisero e progressivamente riassorbirono i gruppi di artisti che si erano proclamati autogestiti e contro il mercato istituzionale: La Stanza, S. Agata dei Goti, via degli Ausoni. 2 - Il Centro Studi Jartrakor riunisce la ricerca sperimentale e scientifica, lancia l'Eventualismo, fonda la Rivista di Psicologia dell'Arte, collabora con molte università internazionali e con l'International Association of Empirical Aesthetics, partecipa a convegni scientifici internazionali (Tokyo, Budapest, Berna, Berlino, Varsavia, Mosca, Krasnadar, Montreal, Perm, Novorassisk, Taganrog e Roma). Espone: Balla, Manzoni, Meo, Attneave, Vostell, Mauri, Castellani, Lombardo, Di Stefano, Homberg, Pietroiusti, Nardone, Raffaeli, Rossano, Asdrubali, Querci, Salvia Capaccio, Grillo, i Piombinesi, Mottola, Galeotti, Mirolla, Pratesi, Dariush, Francis e molti altri FINE ANNI '70 Inizia l'epoca dei veti incrociati: Tutto il materiale visivo esistente diventa "arte" anche il passatismo, il dilettantismo e l'anacronismo diventano "ricerca". Ma la ricerca rigorosamente sperimentale pubblicata ed esposta alla galleria Jartrakor negli anni '70 è omessa senza spiegazione. Tamquam non esset. 1981 linee della ricerca artistica in italia 1960/80, 240 artisti. Curatore: Nello Ponente, et al. (Lombardo: Monocromo 1960 e un'installazione: Aste 1967). A posteriori così scrisse Calvesi: "La pittura Stocastica di Sergio Lombardo nasce in controtendenza nel 1980, ovvero nell'anno che vede un ampio ventaglio di ritorni al figurativo ..." (Calvesi 1996).

Bibliografia: Bernardi on. G. (1971) Interrogazione n. 3-04586 del 01/04/1971. Camera dei Deputati, Roma. Calvesi M. (1991) Un'alternativa europea. Vangelista, P.A.C. Ferrara, Busto Arsizio Calvesi M. (1996) Il caso e la forma, la pittura "stocastica" di Sergio Lombardo come controtendenza ai ritorni al figurativo degli anni Ottanta. In "Quadri e Sculture", A. IV, n. 2, nov. Canaday J. (1968) Too bad. Because at first it sounded so good! . The New York Times, jun 2. Feierabend P. K. (1975) Contro il metodo. Trad. it. Feltrinelli 1984 Lancioni D. (2013) Anni 70. Arte a Roma. Palazzo delle Esposizioni, Roma Lanfranconi M. (2013) Una conversazione con Achille Bonito Oliva. In Anni 70. Arte a Roma. Lombardo S. (1975) Arte e ricerca. In "L'avanguardia difficile", Lithos, 2004 Lombardo S. (1989) Ma sono critici oppure manager? In "L'avanguardia difficile", Lithos, 2004 Lombardo S. (1994) L'Eventualismo e la galleria Jartrakor. Titolo, a. V, nn. 16-17. Riportato in "L'avanguardia difficile", Lithos, 2004. Lombardo S. (2004) L'avanguardia difficile, Lithos, 2004 Menna F. (1986) Pittura Eventualista. Jartrakor, Roma Nacci M. (1989) L'antiamericanismo in Italia negli anni '30. Bollati Boringhieri, p. 169. Torselli V. (2007) Arte dopo gli anni '60. www.artonweb.it

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