Le esposizioni: propaganda e costruzione identitaria

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Diacronie Studi di Storia Contemporanea N° 18, 2 | 2014 Le esposizioni: propaganda e costruzione identitaria Francescomaria Evangelisti e Alessandro Pes (dir.) Edizione digitale URL: http://journals.openedition.org/diacronie/1151 DOI: 10.4000/diacronie.1151 ISSN: 2038-0925 Editore Association culturelle Diacronie Notizia bibliografica digitale Francescomaria Evangelisti e Alessandro Pes (dir.), Diacronie, N° 18, 2 | 2014, « Le esposizioni: propaganda e costruzione identitaria » [Online], Messo online il 08 juillet 2014, consultato il 23 septembre 2020. URL : http://journals.openedition.org/diacronie/1151 ; DOI : https://doi.org/10.4000/ diacronie.1151 Questo documento è stato generato automaticamente il 23 settembre 2020. Creative Commons License

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DiacronieStudi di Storia Contemporanea

Ndeg 18 2 | 2014Le esposizioni propaganda e costruzioneidentitariaFrancescomaria Evangelisti e Alessandro Pes (dir)

Edizione digitaleURL httpjournalsopeneditionorgdiacronie1151DOI 104000diacronie1151ISSN 2038-0925

EditoreAssociation culturelle Diacronie

Notizia bibliografica digitaleFrancescomaria Evangelisti e Alessandro Pes (dir) Diacronie Ndeg 18 2 | 2014 laquo Le esposizionipropaganda e costruzione identitaria raquo [Online] Messo online il 08 juillet 2014 consultato il 23septembre 2020 URL httpjournalsopeneditionorgdiacronie1151 DOI httpsdoiorg104000diacronie1151

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INDICE

Nota introduttiva n 18 ndash giugno 2014Francescomaria Evangelisti e Alessandro Pes

I Per una teoria dellrsquoesposizione

ldquoMostrare il modernordquoLe Esposizioni universali tra fine Ottocento e gli inizi del NovecentoMario Coglitore

II Lrsquoidentitagrave in esposizione

LrsquoItalia alle esposizioni universali del XIX secolo identitagrave nazionale e strategie comunicativeAnna Pellegrino

Expositions internationales et image nationale les pays drsquoAmeacuterique latine entre pittoresquelaquo indigegravene raquo et moderniteacute proclameacuteeChristiane Demeulenaere-Douyegravere

Entre Oriente y Occidente arquitectura e identidad espantildeolas en la Exposicioacuten delCentenario de los Estados Unidos de AmeacutericaManuel Viera De Miguel

Expositions provinciales et identiteacutes coloniales au XIXe siegravecleChristelle Lozegravere

Les pavillons russes aux Expositions Universelles du XIXe siegravecle expression de lrsquoidentiteacute quinrsquoa jamais existeacuteOlga Kazakova

Les viseacutees politiques et identitaires de lrsquoorientalisme architectural au miroir drsquouneanthologie des pavillons de la Tunisie dans les expositions universelles (1851-2010)Nader Meddeb

Una vetrina internazionale per lo sviluppo la Corsica e le Esposizioni UniversaliMarco Cini

LrsquoEsposizione del Sempione 1906 Milano in vetrinaFrancesca Misiano

Raviver le laquoroman nationalraquo lusitanien Lrsquoexemple de lrsquoExposition du Monde portugais de1940Ceacutecile Gonccedilalves

III La propaganda in esposizione

Exposition universelle de 1878 Lrsquoarcheacuteologie au service des contestations contemporainesBastien Noeumll

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laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e le esposizioni torinesi (1884 e 1898)Carlo Bovolo

La Exposicioacuten Internacional de Barcelona en 1929 y su utilizacioacuten propagandiacutesticaLa montantildea de Montjuiumlc espacio puacuteblico de ocio cultura y deporteJuan Antonio Simoacuten

Il potere dellarchitettura Lrsquoideologia di regime allrsquoEsposizione Internazionale di Parigi 1937Guido Cimadomo e Renzo Lecardane

Bajo el signo de la esvaacutestica La Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana en Espantildea(1942)Francesc Vilanova i Vila-Abadal

La gran exposicioacuten anticomunista del Tercer Reich Das Sowjetparadies (1942)Antonio Ceacutesar Moreno Cantano e Misael Arturo Loacutepez Zapico

IV Recensioni

Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzioneLuca Zuccolo

Giovanni Tassani Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di CalboliBaroneMatteo Anastasi

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Nota introduttiva n 18 ndash giugno2014Francescomaria Evangelisti e Alessandro Pes

1 Pubblicare a pochi mesi

dallrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione diMilano 2015 un numero dedicatoallrsquoanalisi storica di questo fenomenopotrebbe sembrare unrsquooperazionepianificata prevedendo gli scandali iritardi e la retorica che ne avrebberoaccompagnato lrsquoavvento nellrsquoopinionepubblica italiana e internazionale Questasupposizione egrave certa percheacute soprattutto inun momento in cui essa sembra essersi svuotata del suo senso originario per convertirsiin una costosa vetrina che attira appetiti speculatori egrave necessario analizzare qual egravestata la sua influenza nella cultura e nella diplomazia degli ultimi tre secoli

2 Le origini delle esposizioni rimandano allrsquoImperialismo1 e al capitalismo industriale e le

configurano come un dispendioso ma efficace strumento propagandistico in maniborghesi e aristocratiche che ha il vantaggio di agire in un clima di divertimento2 Lotzela definiva infatti ldquolrsquounica vera festa modernardquo

3 Nazioni ed imperi si contendevano la possibilitagrave di erigere nelle loro capitali gli altari

per celebrare quel che Hobsbwam3 definisce come un nuovo allegorico e gigantescorituale di auto-esaltazione del capitalismo e dellrsquoindustrializzazione4 propagata comeuno strumento fondamentale per garantire Progresso e Pace

4 Lrsquoidolo di questa celebrazione egrave il prodotto risultato del unione tra capitale borghese e

lavoro proletario del genio nazionale o di quello artistico inserito in un contesto cheaggiunge al suo valore reale un valore estetico spettacolare Il carattere commercialedelle esposizioni egrave ancora evidente nelle medaglie che decorano le etichette di alcunebevande alcoliche e di alcuni manufatti erano importanti competizioni tra produttori

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con premi attribuiti da una giuria spesso internazionale che davano lustro al marchio ene garantivano la qualitagrave

5 Attraverso materiali e tecniche diverse i prodotti diventano la meta del pellegrinaggio

di massa che vuole vedere ed interagire con ldquoil nuovordquo come si vede nel testo diFrancesca Misiano

6 Il prodotto egrave usato per rappresentare il risultato di uno sviluppo collettivo e spesso

giustificarne le ambizioni dimostrando il grado di benessere raggiunto assimilandolo aquello di civilizzazione

7 Con i prodotti fossero seriali o artigianali si costruivano gerarchie basate sulla

condizione di ldquosuperioritagrave-inferioritagraverdquo tra le nazioni attraverso lrsquooggettivazione e laquantificazione dei risultati ottenuti in una competizione globale che doveva indicareallrsquoumanitagrave il cammino corretto per la realizzazione del progresso La ricerca di unacollocazione adeguata nella ldquogerarchia delle nazionirdquo aumentograve nellrsquoepoca deitotalitarismi e della guerra fredda quando accanto alla borghesia capitalista e agli Statidemocratici con i loro messaggi di superioritagrave nazionale trovograve spazio anche lrsquoesibizioneattraverso la spettacolarizzazione dei prodotti delle industrie di Stato delleinnovazioni tecnologiche e delle opere pubbliche realizzate con la guida del ldquopartitordquo edel leader

8 Unrsquoautomobile una riproduzione in scala di unrsquoinfrastruttura o una puleggia si

convertivano in ingranaggi della macchina per il consenso internazionale cheidentificava lrsquoideologia con la merce

9 Benjamin scriveva che laquoLe esposizioni mondiali trasfigurano il valore di scambio delle

merci creano un ambito in cui il loro valore drsquouso passa in secondo piano inauguranouna fantasmagoria in cui lrsquouomo entra per lasciarsi distrarreraquo5

10 Occorre solo un biglietto drsquoingresso per essere investiti da fantasmagorie e distrarsi

osservando ldquoil prodottordquo esposto in un contesto spettacolare celebrando un ritualesociale che elimina le differenze di classe per configurare un pubblico di massamodellandone gusti e preferenze

11 Le tecniche per la ldquomessa in scenardquo non sono molto differenti da quelle che

applicavano e applicano i vetrinisti in forze agli esercizi commerciali Non egrave un casoche i piugrave noti architetti ingegneri artisti designer industriali pubblicitari epropagandisti annoverino almeno una partecipazione a questa gara giocata a colpi difantasmagorie

12 Lo svago che si offre in unrsquoesposizione egrave diverso rispetto a quello tradizionale come

sostiene Benjamin laquoLrsquoindustria del divertimento raffina e accresce la varietagrave deicomportamenti reattivi delle masse Le prepara cosigrave per il successivo trattamentoattraverso la pubblicitagrave Egrave dunque ben fondato il suo legame con le esposizioniuniversaliraquo6

13 Il principe Giuseppe Carlo Napoleone di Francia nel 1857 presentograve allrsquoImperatore

Napoleone III il Rapport sur lrsquoexposition universelle de 18557 dove si formulava una teoriadel pubblico considerato laquole premier et le principal juge drsquoune Expositionraquo Il principeaffermava che il pubblico di unrsquoesposizione si costruisce socialmente in manieracompleta e collaborativa con il resto del sistema solo quando egrave educato per farlo Laconclusione alla quale arriva egrave che unrsquoesposizione si converte in uno spettacolo che facoincidere il desiderio capitalista di una clientela per i suoi prodotti con quello delle

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distinte classi sociali in maggioranza metropolitane interessate tanto allrsquoeducazionequanto al divertimento offerto da una esposizione industriale

14 Potremmo definire gli organizzatori delle prime esposizione come ldquotecnici del

divertimentordquo che gettavano le basi per la comprensione delle esigenze anchepsicologiche delle masse delle caratteristiche del gusto collettivo e che attraversoqueste informazioni riuscivano a trasformare il pubblico di unrsquo esposizione in unarealtagrave fisica e onnipresente che si trasformava con il passo del tempo adeguandosi aicambiamenti sociali e politici modificando i propri gusti nella stessa forma in cuicambiava la moda nello stesso tempo lo sviluppo tecnologico generava per ogniedizione nuove fantasmagorie e forme di divertimento per le grandi masse urbaneNeanche lo sport come osserva Simoacuten egrave esente da questa funzione si celebrano torneie gli spazi espositivi si concepiscono anche come luoghi per lrsquoattivitagrave sportivaagonistica e amatoriale

15 Mega-eventi8 che modificano e ingrandiscono gli spazi urbani accompagnando i

mutamenti politici culturali ed economici Celebrano il presente glorificano il passatoe prefigurano ottimistici futuri Come scrive Pellegrino nel suo saggio dedicato alleedizioni del XIX secolo laquointeressavano allrsquoepoca quantitagrave enormi di persone fino alculmine di 50 milioni di ingressi allrsquoesposizione parigina del 1900 e raggiungevano unpubblico estremamente vasto il loro effetto era perograve amplificato dal fatto che su di essesi innestava una vastissima produzione di rappresentazioni figurative e scritteraquo Imessaggi propagandistici e pubblicitari sono veicolati verso lrsquoesterno del recintoespositivo canale e spazio di ricezione aggiungendo un pubblico piugrave ampio chegiustifica i costi sostenuti dagli espositori Reportages cartoline postali libri filmambientati tra i padiglioni ed altri prodotti culturali canalizzano lrsquoesposizione verso ilpubblico internazionale stabilendo una gerarchia e una censura dei contenuti offertinei padiglioni e partecipando in questa funzione alla costruzione degli immaginaricollettivi9

16 Come scritto da Coglitore in conclusione del saggio che apre questrsquoantologia nelle

ultime decadi lrsquoEsposizione sembra ormai sciolta laquoin un insieme di riferimenti simboliciche aveva giagrave oltrepassato se stesso e dal moderno al post-moderno ndash allrsquointerno disocietagrave segnate dallrsquoaviditagrave dei mercati finanziari dallrsquoaggressivitagrave dei messaggipubblicitari dallrsquoinvadenza della televisione da flussi ininterrotti di informazioni chescorrevano adesso attraverso reti telematicheraquo

17 Prima di questa ldquodecadenzardquo le esposizioni avevano raggiunto in un breve lasso di

tempo dalla prima edizione un tal successo che nel 1928 a Parigi venne istituito ilBureau International des Expositions10 (BIE) con lo scopo di classificare ufficialmente ledifferenti esposizioni che si organizzavano in tutto il mondo con lo scopo di mettere unfreno al imperante caos di denominazioni che rischiava di svalutare ldquoil marchiordquo di cuifacevano gala le principali capitali economiche occidentali

18 Il primo protocollo firmato dai paesi membri nel 192811 entrato in vigore nel 1931

faceva una chiara differenziazione12 tra quelle di tipo generale universale che duravanododici mesi e dove i paesi espositori costruivano i propri padiglioni e le esposizioni

specializzate internazionali che duravano sei mesi e dove la realizzazione dei padiglioniera responsabilitagrave dellrsquoorganizzazione del Paese ospitante A queste si accompagnavanole fiere di settore e quelle nazionali e imperiali dove si rappresentavano le colonie peril pubblico metropolitano

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19 Il colonialismo inteso come processo non soltanto politico ed economico ma anche

culturale trovograve nel momento espositivo uno degli strumenti piugrave efficaci di diffusione edi fissazione dellrsquoalteritagrave nellrsquoimmaginario europeo tardo ottocentesco

20 A partire dalla prima edizione di Londra nel 1851 le esposizioni universali con la loro

caratteristica organizzazione secondo padiglioni nazionali ebbero lo scopo diaffermare e mostrare il carattere nazionale di ogni paese partecipante Il mondocoloniale irruppe in questo schema come un fenomeno che doveva essererappresentato in maniera vicina e distante allo stesso tempoSe le conquiste oltremare dovevano essere lsquonazionalizzatersquo ed esposte allrsquointerno deipadiglioni nazionali per sottolineare la grandezza del paese conquistatore i paesi e lepopolazioni colonizzati dovevano essere rappresentati distanti esotici e diversi dalcolonizzatore

21 Le esposizioni come osserva Cini per il caso corso laquoconsentono anche di riflettere su

alcuni aspetti inerenti la dialettica fra Stato nazionale e singole aree regionali rispettoalle molteplici problematiche che innervarono tale relazione nel corso del XIX secolofra cui quella dellrsquointegrazione economica fra centro e periferieraquo

22 Il colonialismo inteso come processo non soltanto politico ed economico ma anche

culturale trovograve nel momento espositivo uno degli strumenti piugrave efficaci di diffusione edi fissazione dellrsquoalteritagrave nellrsquoimmaginario europeo tardo ottocentesco

23 Tanto nella dimensione nazionale come in quella universale le esposizioni diventano

templi e monumenti delle religioni civili e ne inglobano la simbologia come descrittonel saggio di Cimadomo e Lecardane e in quello di Vilanova i Vila-Abadal cheaffrontano il legame tra esposizioni architettura ed ideologia inserendosi nel dibattitosulle relazioni tra arte e potere13

Lrsquoesposizione della propaganda

24 Le esposizioni rappresentano un fenomeno strettamente connesso con la modernitagrave e

con la contemporaneitagrave la cui analisi puograve originare o integrarsi in riflessioni piugrave ampiesulla societagrave e la geopolitica sono cataloghi di identitagrave e di argomentazioni tese adimostrare le caratteristiche di superioritagrave nazionale o culturale

25 Gli stessi contemporanei percepivano lrsquoorganizzazione e le intenzioni che soggiacevano

alla realizzazione di questi simulacri identitari in cui Walter Benjamin rintracciavalaquolrsquoocculto schema costruttivo dei museiraquo Giagrave Nel 1891 il filosofo Plechanov14

considerava le esposizioni come uno strumento per convincere della necessitagravesuperioritagrave e convenienza di un determinato modello sociale o di sviluppo avendoosservato nelle modalitagrave con cui la borghesia francese aveva organizzato lrsquoevento per ilcentenario della rivoluzione per dimostrare al proletariato la possibilitagrave e la necessitagravedi una trasformazione sociale dimostrata dallo sviluppo dei mezzi di produzioneraggiunto nelle nazioni ldquocivilizzaterdquo che superava le laquoosate fantasie dei pensatoriutopici del secolo passatoraquo

26 In strutture destinate alla demolizione o alla riconversione con una narrazione fatta di

immagini fantasmagorie e rappresentazioni grafiche di dati si sono costruitiimmaginari collettivi Nei recinti espositivi si manifesta una continua mitopoiesi nelladiffusione di narrazioni univoche che spesso accennando alle radici descrivono ilpresente e provano a persuadere i visitatori con visioni di futuro

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27 Il passato egrave usato per celebrare le origini giustificare il presente e motivare la visione

ottimistica del futuro I reperti archeologici come scrive Noel laquosouvent support auxideacuteologies contemporaines chez les commentateurs et le grand publicraquo eaccompagnano le rivendicazioni siano esse sociali nazionali o imperiali Le nazioni chevogliono raccontare la propria ldquomissione storicardquo o rivendicare diritti e colonie cercanonel passato gli argomenti per persuadere lrsquoopinione pubblica come per le colonneromane trovate nel deserto etiopico esposte dagli italiani nel 1937 a Parigi

28 I governi nelle esposizioni a volte riscrivono o censurano la storia nazionale come

scrive Gonccedilalves riguardo il caso portoghese laquoLa neacutecessiteacute pour le gouvernement de sedonner une leacutegitimiteacute passait neacutecessairement par la diffusion drsquoune image coheacuterente etunifieacutee du Portugal et par celle drsquoune nation contre laquelle rien ne reacutesistait toujoursdigne et victorieuse car placeacutee sous la protection de la providenceraquo

29 Durante la Guerra Fredda e lrsquoepoca totalitaria le ereditagrave del passato e le immagini del

presente servono a prefigurare e rendere accettabile un futuro in cui lrsquoaltro non esistepercheacute egrave stato sconfitto I contenuti dei padiglioni delle nazioni nemiche diventanoargomentazioni da usare nella propaganda del nemico per costruire lrsquoodio e favorire ilconflitto Come descritto nel testo di Cantano e Zapico si realizzano ldquoesposizioni anti-ldquocataloghi di argomentazioni a favore dellrsquoodio e del disprezzo che si inserisconoperfettamente nei meccanismi propagandistici autoritari

Le colonie in esposizione

30 Anche se Edward Said ha concentrato il suo lavoro su come la letteratura abbia

contribuito alla formazione dellrsquoidea di impero nella societagrave britannica e a promuovereun consenso allrsquoespansione la piugrave ampia e generale connessione tra cultura eimperialismo che lo studioso palestinese egrave riuscito a evidenziare in maniera cosigravelimpida e convincente non puograve non essere presa in considerazione anche nel quadrodellrsquoanalisi della rilevanza delle esposizioni nella formazione di una coscienza colonialee imperiale in Europa15

31 Come ha messo in evidenza Michael Vann per quanto concerne il colonialismo francese

le esposizioni coloniali ci consentono seguendo un filo cronologico di individuarecome i cambiamenti politici sui metodi e modelli di amministrazione oltremarevenissero rielaborati e riportati negli spazi espositivi16 Sulle esposizioni inerenti ilcolonialismo francese si sofferma in questo numero di Diacronie Christelle LozegravereBernard che analizza le esposizioni provinciali e il loro ruolo nel raccontarelrsquooltremare francese nelle regioni periferiche della nazione da Marsiglia a Bordeaux daCherbourg a Beauvais Nel suo lavoro Lozegravere-Bernard mette inoltre in evidenza comenelle prime esposizioni provinciali della seconda metagrave dellrsquoOttocento si riproduca unodegli assi portanti dellrsquoideologia coloniale europea la conquista coloniale vieneirrimediabilmente associata al progresso europeo rendendo anche negli spaziespositivi quella convinzione ideologica che giustificava la conquista colonialerappresentandola come obbligo di una civiltagrave progredita nei confronti delle altre

32 Le selezioni operate dai diversi paesi per allestire le esposizioni coloniali e per

organizzare gli spazi dedicati alle colonie allrsquointerno di quelle universali costituironouno dei passaggi chiave di quel processo eurocentrico di rappresentazione dellrsquoaltroche Said ha definito orientalismo Su questo aspetto riflette in questo numero Nader

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Meddeb che concentra il suo saggio sui padiglioni dedicati alla Tunisia eallrsquoarchitettura degli spazi espositivi estrema sintesi ma anche evidente prova di unorientalismo che rivela lrsquoibriditagrave prodotta dalla conquista coloniale Destinate a unpubblico piugrave ampio rispetto a quello al quale erano destinate le pubblicazioniscientifiche e la letteratura gli spazi espositivi contribuirono in maniera concreta adefinire i connotati dellrsquoaltro a farne circolare una lsquocertarsquo rappresentazione e aufficializzare e istituzionalizzare quelle caratteristiche come lsquodatersquo La concretezzadelle rappresentazioni espositive portava in casa dei colonizzatori il mondo colonialela cui conoscenza doveva necessariamente essere mediata vista lrsquoimpossibilitagrave che lepopolazioni colonizzatrici potessero avere testimonianza diretta del mondo coloniale

33 Per poter informare e istruire il cittadino europeo su quel mondo che le nazioni

europee e perciograve egli stesso andavano a conquistare la conoscenza dellrsquooltremaredelle popolazioni assoggettate degli usi e dei costumi dei prodotti e delle consuetudinidoveva necessariamente divenire oggetto di racconto Gli allestimenti espositiviaffiancarono in questo senso la letteratura fornendo un racconto visivo e tangibiledellrsquoesperienza coloniale La ricostruzione delle abitazioni degli indigeni lrsquoesposizionedi manufatti e lrsquoallestimento di grandi mappe orientavano il visitatore allrsquointerno delmondo coloniale trasformandolo in parte da spettatore a protagonista nel fornire aivisitatori una conoscenza diretta di un mondo del quale la maggior parte di essi nonavrebbe potuto avere esperienza diretta e concreta Lrsquoanalisi delle modalitagrave con le qualiqueste esposizioni raccontarono lrsquoesperienza rappresenta un importante momento dicomprensione dellrsquointreccio tra politica economia e cultura nella dimensione colonialee al contempo ci offre la possibilitagrave di individuare alcuni aspetti di quellrsquoesperienzache nonostante la fine del colonialismo hanno continuato a influenzare la culturaeuropea durante il XX secolo

NOTE

1 RYDELL Robert W GWINN Nancy E Fair Representations Worldrsquos Fairs and the Modern World

Amsterdam VU University Press 1994

2 BASSIGNANA Pier Luigi Le feste popolari del capitalismo esposizioni drsquoindustria e coscienza

nazionale in Europa 1798-1911 Torino Umberto Allemandi 1997

3 HOBSBAWM Eric J Il trionfo della borghesia Roma-Bari Laterza 1994

4 CLASEN Wolfgang Expositions Exhibits Industrial and Trade Fairs New York Praeger 1968

5 BENJAMIN Walter Lrsquoopera drsquoarte nellrsquoepoca della sua riproducibilitaacute tecnica Torino Einaudi 1995

p 151

6 BENJAMIN Walter I laquopassagesraquo di Parigi Torino Einaudi 2000 p 211

7 BONAPARTE Napoleacuteon JPC Rapport sur lrsquoexposition universelle de 1855 preacutesenteacute aacute lrsquoEmpereur par

SAI le Prince Napoleacuteon preacutesident de la commission Pariacutes Imprimerie impeacuteriale 1856

8 ROCHE Maurice Mega-Events and Modernity Olympics and Expos in the Growth of Global Culture

London Routledge 2000

9 CASTORIADIS Cornelius Lrsquoinstitution imaginaire de la socieacuteteacute Paris Eacuteditions du Seuil 1975

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10 GALOPIN Marcel Les Expositions internationales au XXe sieacutecle et le Bureau International des

Expositions Pariacutes LrsquoHarmattan 1997

11 International Exhibitions Bureau 75th anniversary of he Convention of the International

Exhibitions Bureau signed at Pariacutes on 22 November 1928 relating [to] international exhibitions Paris

Bureau International des Expositions 2004

12 WATERS Honeric William History of Fairs and Expositions Their Classification Functions and

Values London Reis Bros 1939

13 ADES Dawn (ed) Art and Power Europe Under the Dictators 1930-45 London Thames and

Hudson 1995

14 PLECHANOW Georgi Walentinowitsch laquoWie die bourgeoise ihrer Revolution gedenktraquo in Die

Neue Zeit IX 11891 p 138

15 SAID Edward Cultura e imperialismo Roma Gamberetti Editrice 1988

16 Cfr VANN Michael G lsquoAll the Worldrsquos a Stagersquo Especially in the Colonies LrsquoExposition de Hanoi

1902-3 in EVANS Martin (ed) Empire and Culture The French Experience 1830-1940 New York

Palgrave macmillan 2004 pp 181-191 p 181

AUTORI

FRANCESCOMARIA EVANGELISTI

PhD in ldquoComunicazione e critica della culturardquo presso lrsquoUniversitagrave di Siviglia egrave ricercatore in

ldquoStoria della propaganda ed analisi della comunicazione politicardquo per COMPOLITICAS

Attualmente dirige la comunicazione del Movimento Cinque Stelle Lazio

ALESSANDRO PES

Ricercatore in Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni

dellrsquoUniversitagrave di Cagliari si occupa di storia del fascismo e del colonialismo italiano Su questi

temi ha pubblicato La costruzione dellrsquoimpero fascista Politiche di regime per una societagrave

coloniale (Roma Aracne Editrice 2010) Bonificare gli italiani La Societagrave Bonifiche Sarde tra

risanamento e colonizzazione nellrsquoItalia fascista (Cagliari AmampD Edizioni 2013)

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I Per una teoria dellrsquoesposizione

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ldquoMostrare il modernordquoLe Esposizioni universali tra fine Ottocento e gli inizi del Novecento

Mario Coglitore

NOTA DELLEDITORE

Il presente saggio costituisce una rielaborazione del capitolo 6 del volume CoglitoreMario I confini dellrsquoEuropa Globalizzazioni conquiste tecnologie tra Ottocento e NovecentoVenezia Cafoscarina 2012

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1 Le Esposizioni universali possono essere

considerate la vera vetrinadellrsquointernazionalizzazione del mondo eper altro verso anche la miglior occasionedi incontro ldquomultilateralerdquo tra gruppi ditecnici uomini drsquoaffari semplici visitatoriche percorrendo i padiglioni mescolavanoprovenienze diverse e diversiatteggiamenti mentali1 Condotteallrsquoinsegna del progresso hanno incarnatole ldquomagnifiche sortirdquo del positivismoottocentesco che voleva invadere pacificamente anche il Novecento senza immaginareche la Grande guerra avrebbe spazzato via una stagione felice e foriera di sempremaggiore e diffuso benessere Le Esposizioni universali sono state davvero lo specchiodella seconda rivoluzione industriale nel quale si rifletteva anche lrsquoanima di una nuovaetagrave delle comunicazioni cablata da avveniristiche reti telegrafiche Le si puograveconsiderare in un certo senso vere e proprie mappe della percezione che ruppero conil passato e costituirono una sorta di scaturigine del nuovo di ciograve che repentinamentenellrsquoambito del tempo storico ndash non si trattograve di minuti di ore o di giorni ma a volte dianni o di qualche decennio in una dimensione dunque molto piugrave dilatata di ciograve che noidefiniamo lrsquoldquoimmediatordquo ndash si sostituigrave al consueto e modificograve la sostanza stessa delquotidiano per trasformarsi in esperienza collettiva condivisa2

2 Il circuito degli appuntamenti internazionali che si susseguirono con una certa

frequenza ad eccezione del periodo immediatamente successivo alla Prima guerramondiale quando il Vecchio Continente esplose tra i frammenti delle granate e i colpidi cannone egrave senzrsquoaltro uno di quegli angoli prospettici privilegiati dai quali osservarefenomeni economici sociali culturali urbanistici antropologici di enorme impatto perla storia europea3

3 Esistono esperienze spazio-temporali cui corrispondono specifiche pratiche sociali che

rompono con il passato4 costruendo un futuro diverso In tal senso egrave soprattutto dalleosservazioni mosse da Walter Benjamin5 per una rappresentazione efficace della storiadellrsquoOttocento che si possono ricavare utili indicazioni Ne I ldquopassagesrdquo di Parigi6

Benjamin introduce il concetto di montaggio si puograve tentare di erigere grandicostruzioni storiche sulla base di elementi ricavati con una certa precisione dalladisamina di piccoli particolari Strade panorami pubblicitagrave moda persone che simuovono parlano fanno mestieri diversi in questa sorta di pellicola degli eventi in untempo scandito dai gesti e dalle immagini della vita quotidiana il montaggio assemblascene e sequenze in una cornice descrittiva che egrave lrsquoinsieme di quei singoli pezzi ma altempo stesso una nuova composizione generale che non ha niente a che vedere conciascun elemento particolare e rivela insospettabili quadri drsquoinsieme7

4 Il luogo preferito per tracciare la cartografia della ldquovisibilitagrave espositivardquo

riproponendone la cifra peculiare egrave stato il contesto urbano Egrave dentro alla cittagrave infattiche si egrave potuto assistere a uno speciale e per certi versi incredibile lavoro diricostruzione quasi ldquofilmicardquo8 prefigurando uno spazio che assunse il ruolo dipalcoscenico della messa in mostra dellrsquoesibizione dei tratti fondamentali di unasocietagrave ricomposti in modo da attribuire loro un senso specifico quello delleEsposizioni per lrsquoappunto nel quale la merce ha assunto lrsquoaspetto di laquofantasmagoria

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[] processo della produzione capitalistica nel suo insieme che agli uomini che lomettono in atto si contrappone come forza della natura [hellip]raquo trasformandosi poimassima espressione della stessa logica profonda che muove il dispositivo capitalisticoin feticcio secondo la nota definizione di Marx9 Questo spazio sempre esterno allacittagrave anche se localizzato di frequente nella sua geografia interna e qualche volta aisuoi confini venne letteralmente smontato e rimontato per dar corpo a ciascunaEsposizione renderla visibile ai molti tratteggiarne fisicamente i caratteri peculiari LeEsposizioni ldquomostrarono per mostrarsirdquo il progresso celebrava la propria auto-affermazione e sotto il profilo economico procedimenti e prodotti industriali venneroriuniti assieme ldquosotto lo stesso tettordquo echeggiando tuttrsquoattorno una volontagrave diaffermazione e contemporaneamente di conquista10

5 Le Esposizioni nazionali internazionali o universali che fossero sono state una

creazione specifica della societagrave occidentale della seconda metagrave del XIX secolo Crsquoeranostati tentativi simili in precedenza a Londra nel 1756 e a Parigi nel 1798 in piena etagraverivoluzionaria Tuttavia si puograve parlare in quelle occasioni di eventi espositivi ancoralegati a una emancipazione produttiva sostenuta da caratteristiche pre-industrialipopolari in senso lato pensate forse per mettere le classi meno abbienti in condizionedi divertirsi e dimenticare per qualche giorno la loro spesso difficile esistenza

6 Il momento drsquooro del grande ciclo espositivo puograve essere collocato nel periodo che va

dalla Great Exibition di Hyde Park a Londra nel 1851 allrsquoEsposizione internazionale delleindustrie e del lavoro di Torino nel 1911 appuntamenti questi di carattere universalenel senso di massima ampiezza territoriale quanto al coinvolgimento delle nazioniinteressate e merceologica possibile11 Si alternarono iniziative di amplissimo respirocome lrsquoEsposizione di Parigi del 1900 e occasioni di importanza minore in molti casilimitate ad una singola specializzazione produttiva Comunque sia andata egrave certo che sicelebrava il momento piugrave alto del sistema delle comunicazioni del secondo Ottocentoche senza soluzione di continuitagrave si sarebbe innestato nel Ventesimo secolo

7 La comunitagrave scientifica e la classe imprenditoriale europea compresero fin da subito la

rilevanza di quanto stava accadendo Durante le Esposizioni non si metteva soltanto inmostra la propria potenza tecnologica si avviavano proficue relazioni industriali siscambiavano opinioni e progetti si discutevano le idee dei tecnici che provenivanodalle altre parti del mondo e che suggerivano ulteriori sviluppi in questo o quel settoreSi accumularono esperienze si entrograve in contatto con altre culture si consolidaronoalleanze e si fecero accordi La tramatura dei rapporti internazionali si inspessigrave edivenne piugrave robusta giornali e periodici facevano a gara per aggiudicarsi lecorrispondenze migliori dai luoghi degli eventi trasmettendo ai lettori il gusto dellostupore di fronte alle novitagrave grande attenzione venne insomma riservata al raccontoche lrsquoincalzante modernitagrave faceva di se stessa La dimensione internazionale dellacomunicazione avvolgeva tutto come una membrana trasparente e indistruttibile sifesteggiava unrsquoatmosfera di condiviso interesse utilizzando il linguaggio del progressocome motore di cambiamenti che avrebbero segnato la societagrave o meglio le moltesocietagrave che si incontravano e dialogavano tra loro12

8 Quando nel 1851 fu inaugurata la prima esposizione universale di Londra lo spazio

sociale era diversamente modulato il ldquolavoro di montaggiordquo di quella cosigrave esclusivapellicola cinematografica sui fasti dellrsquoImpero suscitava ben altre emozioni esoprattutto aveva ben altri presupposti A Hyde Park Joseph Paxton giardiniere ecostruttore di serre realizzograve una struttura di ferro e vetro di 563 metri di lunghezza e

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124 di larghezza ci vollero sei mesi per montarla dunque tempi relativamente brevicomposta comrsquoera di pannelli in vetro prefabbricati intercambiabili Venne chiamatoCrystal Palace e il giorno dellrsquoinaugurazione la regina Vittoria non mancograve di celebrarnela bellezza e la maestositagrave definendola laquomagic and impressiveraquo Per non abbattere unviale di olmi Paxton li inglobograve allrsquointerno della costruzione conferendole un effettoancora piugrave sorprendente Il Crystal Palace era un unico grande padiglione espositivo cheallrsquoindomani della fine dellrsquoevento fu rimontato a Sydenham un sobborgo di Londraesempio di architettura di breve durata riassegnata alla cittagrave ma in altra ubicazione13 The Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations non fu semplicemente unraffinato esperimento architettonico venne riservata particolare cura ai prodotti diogni Paese al commercio al turismo La borghesia europea vi si riunigrave per portare algrande pubblico a quella massa in movimento che avrebbe caratterizzato il Novecentoper la sua pletorica presenza eventi spettacolari e prodigi della scienza e dellatecnica14

9 I mezzi di comunicazione e trasporto trovavano posizione centrale allrsquointerno della

mostra Venne presentato infatti molto di quanto piugrave avanzato era stato concepitofino a quel momento in campo tecnologico Non sempre vi fu piena consapevolezza diciograve che si vedeva esposto ci si limitava a osservare il prodotto finito cogliendo i suoiimmediati aspetti di novitagrave e lasciando che la fantasia si accendesse piugrave vivida che maipreludendo a scenari futuribili di cui appena si intuiva la portata Era lrsquoidea di mobilitagraveil bisogno di mobilitagrave a costituire lrsquoasse portante del messaggio che lrsquoEsposizione facevarimbalzare di sguardo in sguardo15 Sei milioni di persone e quasi 14000 espositoriarrivarono da tutto il mondo per ammirare lrsquoinnovativa struttura del Crystal Palace e lemeraviglie in esso contenute16 La stessa trasparenza dellrsquoedificio rimandava ad unrapporto con lo spazio esterno che si inseriva in maniera naturale in quello interno inun ambiente nel quale non sembravano esistere confini tra uomo e natura nonostantela natura stessa apparisse tra i padiglioni ampiamente manipolata e dominata dallatecnologia e da processi di inarrestabile evoluzione creatrice

10 Per ricercatori sperimentatori e scienziati era una vera manna dal cielo il luogo ideale

per avviare progetti e collaborazioni che si trasformavano in denaro sonante einvestimenti lucrosi Ma fu la merce come entitagrave in seacute il suo feticcio appunto ndash ciograve chedestava particolare interesse nelle persone tanto da diventarne aspirazionefondamentale percheacute trasfigurato in una specie di idolo sociale ndash a dare spettacolo Laproduzione capitalistica si impose in tal modo sin da quel lontano 1851 come vincentese non addirittura intrusiva

11 Dentro al Crystal Palace riviveva in realtagrave il dispositivo del Panopticon17 ldquovedererdquo ma

anche pensando a chi esponeva ldquoessere vistirdquo18 Era la declinazione dello Spettacolocon la esse maiuscola che si disponeva nei gangli della societagrave attivando la sua funzionedi mediatore tra la massa da governare e lo Stato tra cittadini e istituzioni Lrsquoautoritagravepubblica lo promuoveva con speciale cura percheacute riusciva a disciplinare cosigrave anche ilrapporto tra potere e conoscenza Infine la popolazione nel suo specifico ruolo dicittadinanza della nazione era in qualche modo piugrave vicina a quel potere ne venivaattratta e manipolata lrsquoordine della cultura della tecnica e dellrsquoarte trovograve nel ritoespositivo la sua liturgia e la sua attuazione Si trattava di un culto del tutto nuovo chepiugrave che imporsi con la forza o con il terrore come accadeva spesso nelle societagrave diAncien Reacutegime si affermava con le armi sottili della seduzione del consenso Non tutti egravebene ricordarlo ldquoconsumaronordquo allo stesso modo e non tutti appartenevano al ceto che

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proprio nellrsquoOttocento si consolidava come specifica classe sociale la borghesiaEppure le origini di questo universo economico-culturale in espansione accelerata sonocollocabili nellrsquoOttocento industriale quando le politiche del consumo furonopresentate nella loro qualitagrave di eventi spettacolari fenomeno a lunghissimo termineche si dispose con lentezza implacabile e altrettanta costanza nel quotidiano e neinvase gli spazi da quelli fisici della cittagrave a quelli ben piugrave impalpabili della cultura

12 Non dimentichiamo infine che lrsquoidea di nazione egrave un altro dei fili conduttori delle

grandi mostre ottocentesche ligrave si erano date appuntamento anche la politica elrsquoideologia e si incontrarono comunitagrave scientifiche e semplici spettatori incuriositi datanta esibizione di novitagrave Stati e governi si misero da subito in accesa competizione traloro senza nasconderlo nemmeno poi tanto Esisteva una forte rivalitagrave anche tra cittagravetra importanti capitali ndash Londra e Parigi restano le piugrave significative ndash per il solo fattoche esse rappresentavano in formula piena unrsquointera comunitagrave nazionale e quindiavevano la precisa responsabilitagrave di veicolarne e difenderne lrsquoimmagine allrsquoestero Ipellegrinaggi al feticcio della merce19 proseguirono a ritmi sostenuti e le nuovetecnologie si presentarono allrsquoappuntamento sempre piugrave fiere di se stesse Nel 1867Esposizione internazionale di Parigi il pubblico disponeva di una piccola ferrovia avapore per muoversi con maggior comoditagrave tra i vari settori20 A Vienna lrsquoannosuccessivo si decise di dedicare spazi drsquoesposizione allrsquoelettricitagrave significando almondo che non solo Francia e Inghilterra si occupavano di scienza e tecnica Dieci annipiugrave tardi del resto nel 1873 lrsquoEsposizione internazionale nella capitale asburgica siestendeva per 1834000 metri quadrati tra la zona del Prater e il Danau Kanal Ilpalazzo dellrsquoindustria in muratura e ferro presentava una struttura a gallerie parallelee una grande rotonda centrale sormontata da una cupola di 100 metri di diametro21Purtroppo il bilancio complessivo dellrsquoevento fu chiuso in passivo e i visitatori nonraggiunsero i sette milioni22

13 Nelle Esposizioni la tecnica venne esibita come strumento che avrebbe potuto generare

nuove forme di socializzazione e acculturazione La collocazione degli strumenti messiin mostra quando li si osservava nella loro evoluzione storica permetteva di seguire glisviluppi successivi di ogni singolo insieme di apparecchiature istituendo uno strettorapporto sia con il passato che col futuro Singolari linee del tempo descrivevano cosigraveanche percorsi economico-culturali messi a disposizione degli addetti ai lavori capacidi coglierne le peculiaritagrave e di coloro che semplicemente si alfabetizzavano alla ldquoscuoladelle macchinerdquo

14 Nel 1881 allrsquoEsposizione nazionale di Milano che diede lrsquoavvio al processo di

industrializzazione nel Nord Italia ci si muoveva con un tram trainato da cavalli lungouna linea appositamente prevista per raggiungere i vari padiglioni al suo interno lamostra prevedeva una serie di mezzi di trasporto per facilitare lo spostamento deivisitatori Nella primavera di quellrsquoanno a Parigi alla Mostra internazionaledellrsquoelettricitagrave un trenino elettrico raccoglieva i visitatori a Place de la Concorde e liconduceva allrsquointerno della mostra23

15 Nel 1889 siamo di nuovo a Parigi lrsquoEsposizione universale saragrave destinata a essere

ricordata per molto tempo e la si puograve considerare la piugrave importante di tuttolrsquoOttocento Approntata nel Campo di Marte ndash oltre 900000 metri quadrati di terra deiquali 291000 in area coperta24 un tempo antico acquartieramento militare cheavrebbero ospitato le meraviglie della scienza e della tecnica accogliendo chi arrivavadal Trocadero sulla riva opposta della Senna ndash lrsquoEsposizione comprendeva un insieme

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articolato di edifici progettati da Jean-Camille Formigeacute Vi si accedeva attraverso ilPonte di Jena passando sotto lrsquoennesima meraviglia di svettante metallo prodotta dalgenio francese la famosa Torre Eiffel costruita dallrsquoingegnere che le diede il nome25

Il giorno dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione universale il lunedigrave 6 maggio lrsquoalbaera fredda e azzurrina [] Si fecero notare per la loro assenza alla cerimonia i corpidiplomatici inglesi ed europei [] Erano invece presenti in tutto lo splendore deiloro costumi tradizionali gli ambasciatori di terre ben piugrave lontane lrsquoAsia e lrsquoAfrica[] La Tour Eiffel incombeva sulle loro teste e la sua forma che ricordava lrsquoeradellrsquoindustria faceva da contrappunto alle fontane danzanti []26

16 Formigeacute aveva realizzato un grande mercato coperto in ferro allrsquointerno una scala

monumentale al centro e scale laterali conducevano al piano che ospitava le saleespositive Circondato da gallerie sotto le quali trovavano Caffegrave e ristoranti lrsquoedificioprincipale di ciascuno dei due palazzi risaltava per la decorazione policroma Malrsquoeffetto davvero sorprendente era offerto dalle cupole rivestite da piugrave di seicento tipidi tegole smaltate con sfumature blu e topazio La Galerie des Machines un vastoambiente sostenuto da arcate in metallo era lunga mezzo chilometro e larga 115 metrial colmo della volta misurava da terra 45 metri Ma crsquoera di piugrave una ferrovia internalunga 3 chilometri e mezzo e i ponts roulants una specie di gru mobili trasportavano glispettatori attraverso lrsquoEsposizione per osservare da vicino il funzionamento dellamacchine presentate alla mostra Parteciparono oltre 61000 espositori dei quali 35000francesi27

17 Lo Repubblica voleva indubbiamente riaffermare la propria soliditagrave specie dopo la

disastrosa sconfitta di Napoleone III nella guerra franco-prussiana del 1870 e i giornisanguinosi della Comune di Parigi Nel 1889 per altro verso cadeva anche il centenariodella Rivoluzione francese esistevano quindi molti motivi per tentare di rimettere ilPaese in lizza nella corsa verso il riconoscimento di grande nazione europea sepossibile percheacute no la piugrave grande

18 Il 7 maggio del 1898 lrsquoimperatore Francesco Giuseppe inaugurograve a Vienna lrsquoEsposizione

per il Giubileo che avrebbe dovuto attirare lrsquoattenzione degli altri Paesi sullaproduzione artigianale nazionale e piugrave in generale sui progressi socio-culturalicompiuti nella seconda metagrave dellrsquoOttocento dallrsquoImpero austro-ungarico Cometestimonia un cronista drsquoeccezione di allora Adolf Loos pioniere dellrsquoarchitetturamoderna nel corso delle Esposizioni non venivano esibiti semplicemente contenutimerceologici ma si forgiavano e si imponevano modelli di vita trasformandoli quasi inhabitus mentale28

19 Se le Esposizioni universali misero in bella vista la traboccante modernitagrave

dellrsquoOttocento europeo e drsquooltremare ndash lrsquoOccidente tecnologico di quella primaglobalizzazione del mondo che giagrave portava in seacute i germi della predisposizioneallrsquoimperialismo come era stato evidente almeno dalla spartizione dellrsquoAfricasuccessiva al Congresso di Berlino del 1884 ndash presentando manufatti industriali drsquoognitipo con particolare riguardo al sistema delle comunicazioni esse furono anche teatrofin dal 1876 di un inconsueto spettacolo che descrive alla perfezione lrsquoatteggiamentomarcatamente ideologico degli europei di allora e dei loro cugini drsquoAmerica le etno-esposizioni che assunsero in quellrsquoultimo ventennio di secolo caratteristiche costantiSi svolgevano in luoghi appositamente attrezzati ndash non soltanto gli spazi delleEsposizioni ma anche i parchi destinati allo svago popolare o gli stessi circhiitineranti29 ndash e i vari gruppi di indigeni erano collocati in imitazioni fedeli dei loro

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villaggi di provenienza dentro alle quali riproducevano o meglio erano costretti ariprodurre scene di vita quotidiana

20 Quella che potremmo chiamare lrsquoldquoestetica concentrazionariardquo della civiltagrave occidentale

promuoveva cosigrave la conoscenza di altri popoli finendo tuttavia per rappresentarli intono minore ndash una sorta di zoo vivente da accogliere magari con rispetto nel cuoredelle grandi cittagrave del Vecchio Continente ndash e destinandoli al ruolo di ospiti in qualchemodo eccentrici Era il segnale di una alteritagrave escludente che lasciava intuire unasuperioritagrave del bianco civilizzatore non apertamente dichiarata in molti casi malasciata sospesa un ldquonon-dettordquo che avrebbe prodotto non pochi guasti nella mentalitagravedellrsquoepoca per la stessa organizzazione di quello spazio di visibilitagrave aperto sul mondosconosciuto di etnie ritenute indiscutibilmente primitive pur con qualche concessioneal fascino dellrsquoesotico La libertagrave dei soggetti ldquoespostirdquo era in realtagrave limitatissima e ilrapporto con il pubblico regolamentato con estrema attenzione Non sempre la lorocondotta spesso forzatamente indotti a partecipare a questi poco edificanti spettacolirispondeva ai desideri degli organizzatori anzi in molte occasioni i piugrave renitentidiedero prova di ribellione erano facili alle risse alla fuga alla resistenza passiva contutto ciograve che questo comportava Teniamo anche conto che altrettanto spesso questedonne e uomini di terre lontane erano sottoposti a pratiche piuttosto snervanti dimisurazione osservazione riproduzione fotografica o attraverso disegni di variogenere un profilo tipico delle scienze antropologiche che in quella fine drsquoOttocentotanto si svilupparono grazie ad approfondite ricerche sul campo

21 In aggiunta non di rado il soggiorno forzato e prolungato in contesti ambientali molto

diversi da quelli drsquoorigine implicograve problemi sanitari di una qualche rilevanza Febbritifoidi e malattie polmonari seminarono la morte con un alto livello di incidenza InFrancia soprattutto gli antropologi erano molto attivi e la macchina organizzativadelle Esposizioni era stata ampiamente utilizzata per creare veri e propri laboratori diindagine della diversitagrave etnica allestiti attorno ai ldquoselvaggirdquo o ai ldquodiversamentecivilizzatirdquo non europei30

22 Nel 1884 sei assabesi partirono per lrsquoItalia accolti dal regio governo in occasione

dellrsquoEsposizione Generale italiana di Torino Assab era allrsquoepoca

[] una striscia di terra pietrosa e arida sulla costa del Mar Rosso nei pressi dellostretto di Bab-el-Mandeb tra Massua e la postazione francese di Obork a pochemiglia di navigazione dal porto inglese di Aden []31

23 LrsquoEsposizione generale era lrsquooccasione che alcuni ritennero piuttosto ghiotta per

organizzare una mostra di prodotti coloniali di Assab allo scopo di spingerecommercianti e imprenditori di buona volontagrave a rischiare nuovi investimenti e amettere in piedi un efficiente emporio commerciale nelle colonie chissagrave forse ancheun porto di sosta e di rifornimento in grado di rivaleggiare con Aden stessa Niente dimeglio allora che usare spregiudicatamente alcuni significativi rappresentanti diunrsquoetnia sconosciuta per rassicurare sulla mite natura piuttosto stravagante certo manon pericolosa e subordinata alla volontagrave del bianco colonizzatore degli assabesiEppure i protagonisti involontari di questa storia drsquoaltri tempi si dimostrarono quasida subito tuttrsquoaltro che sottomessi con non poco imbarazzo per coloro che li avevanocondotti in Italia animati da ben altre intenzioni e finirono col modificare lapercezione stessa dellrsquoopinione pubblica da presunti selvaggi se ne andarono dallaPenisola dopo la parentesi torinese lasciandosi dietro

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[] simpatia e sarcasmo stupore e sospetti ma certo nessun dubbio che si trattassedi esseri umani anzi persone perfettamente capaci di interagire con un ambientetotalmente nuovo e sconosciuto e di fronteggiarlo in modo brillante []32

24 Se la venuta degli assabesi lasciograve un segno tra la gente nulla sarebbe stato capace di

fermare la spinta imperialistica dellrsquoOccidente cristiano Alcuni mesi piugrave tardi infatti ilcolonnello Tancredi Saletta portograve i suoi 1500 bersaglieri alla conquista di Massaua inquella stessa Eritrea nella quale si erano ritirati i sei africani che per qualche settimanaerano stati al centro delle cronache della stampa italiana e internazionale

25 Ma niente sembrava arrestare il progresso A Parigi nel 1900 marciapiedi mobili

offrivano lrsquoopportunitagrave tra lo stupore generale di attraversare comodamente unaparte del percorso espositivo Di nuovo a Milano nel 1906 lrsquoEsposizione questa voltauniversale si svolse su unrsquoarea di circa un milione di metri quadrati33 Si celebrograve inquellrsquooccasione anche il Traforo del Sempione ndash inaugurato nello stesso anno ndash iltunnel ferroviario di 20 chilometri che univa Italia e Svizzera impresa davvero titanicaallora costata sette anni di lavoro e la vita di decine di operai tra le migliaia ingaggiatiper lo scavo della montagna LrsquoEsposizione del 1906 segnograve il passo della grandezzaitaliana nei confronti degli altri Paesi europei in un clima di grande frenesia tecnico-sperimentale I 225 edifici dellrsquoEsposizione progettati in stile liberty erano dispostilungo viali illuminati da lampioni che dalle nove di ogni sera fino a mezzanotterendevano scintillante lrsquointera zona Venne addirittura realizzata una ferrovia elettricamonofase sopraelevata per congiungere lrsquoarea espositiva del Parco del Sempionededicato al nuovo traforo e dellrsquoArena con la Piazza drsquoarmi il quadrilatero a circa unchilometro di distanza che occupava diverse centinaia di ettari34

26 Nel corso del XX secolo le Esposizioni universali divennero vetrine di raffinati sviluppi

tecnologici e industriali ed esercitarono un forte impatto economico e socialeInterventi urbanistici di notevole entitagrave ne caratterizzarono la presenza in tutto ilmondo Nuovi modelli di vita e di consumo si sostituirono ai precedenti dopo la metagravedel Novecento in unrsquoaltalena di culture che oscillava tra la distruzione causata dallaSeconda guerra mondiale e lrsquoavvento dalla Guerra fredda

27 Fu in realtagrave il ridimensionamento della presenza europea nel pianeta a cambiare le

cose Lrsquoingresso nel sistema dellrsquoeconomia-mondo dei Paesi asiatici modificogravesensibilmente lo scenario internazionale a partire dalla perdita di centralitagrave nelladimensione urbana si potevano contare metropoli ormai ben oltre i confini drsquoEuropa ele conseguenze sarebbero state per questa ragione ben evidenti anche nei settori dellatecnologia e della cultura percheacute i densi insediamenti urbani dei nuovi mondi per cosigravedire fungeranno da volano per altrettanto nuove operazioni economiche e basteragravepensare allrsquoindiscusso predominio nel campo delle comunicazioni conquistato dagliStati Uniti35

28 La grande vetrina espositiva si scioglieva in un insieme di riferimenti simbolici che

aveva giagrave oltrepassato se stesso e dal moderno al post-moderno ndash allrsquointerno di societagravesegnate dallrsquoaviditagrave dei mercati finanziari dallrsquoaggressivitagrave dei messaggi pubblicitaridallrsquoinvadenza della televisione da flussi ininterrotti di informazioni che scorrevanoadesso attraverso reti telematiche ndash il passo sarebbe stato breve

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NOTE

1 Il multilateralismo la cui definizione puograve essere sintetizzata nella formula ldquopratica di

coordinamento di relazioni fra tre o piugrave Stati secondo alcuni principi stabilitirdquo trova una piugrave

estesa applicazione quando volgessimo lo sguardo verso la sua sostanza generale che puograve

interessare anche organizzazioni non direttamente legate allo Stato Il multilateralismo

nellrsquoaccezione non istituzionale si concretizza in un ldquodialogo a piugrave attorirdquo che lega assieme anche

una comunitagrave nazionale ad unrsquoaltra attraverso per esempio lo scambio di nozioni ed abilitagrave di

carattere scientifico Le Esposizioni sono state lrsquoevidenza ldquofisicardquo dellrsquoorientamento multilaterale

privilegiato in quegli anni dai singoli Stati nazionali Sul multilateralismo cfr RUGGIE John G

Multilateralism the anatomy of an institution in laquoInternational Organizationraquo 46 31992 pp

561-598 CAFFARENA Anna Le organizzazioni internazionali Bologna il Mulino 2009 pp 49-57

2 Non soltanto tempo ma anche spazio e soprattutto economia Cfr MASSIDDA Luca Atlante

delle grandi esposizioni universali Storia e geografia del medium espositivo Milano Franco Angeli

2011 pp 15-44

3 Cfr GIUNTINI Andrea laquoLa mobilitagrave in mostra i trasporti e le comunicazioni nelle esposizioni

della seconda rivoluzione industrialeraquo in Memoria e Ricerca Esposizioni in Europa fra Otto e

Novecento Spazi organizzazione rappresentazioni 17 42004 pp 19-20 Per una puntuale

ricostruzione del ldquofenomeno espositivordquo in rapporto arti e mestieri nel loro complesso intreccio

con economia e societagrave cfr il recente COLOMBO Paolo Le Esposizioni Universali I mestieri darte

sulla scena del mondo (1851-2010) Venezia Marsilio 2012

4 Cfr DE SPUCHES Giulia laquoLa fantasmagoria del moderno Esposizioni universali e metropoliraquo

in Bollettino della Societagrave Geografica Italiana Serie XII 7 42002 p 783 Cfr anche HARVEY David

The Condition of Postmodernity An Enquiry into the origins of Cultural Change Cambridge Blackwell

1990 in particolare le pp 201-323

5 Filosofo tedesco molto noto Benjamin morigrave suicida nel 1940 mentre era in fuga da Parigi

occupata dai nazisti diretto verso la Spagna

6 Cfr BENJAMIN Walter Opere complete vol IX I ldquoPassagesrdquo di Parigi Torino Einaudi 2000 I

ldquoPassagesrdquo studio incompiuto su cui Benjamin lavorograve per oltre tredici anni ci lascia una

straordinaria testimonianza culturale ricchissima di suggestioni e riflessioni di carattere storico

e filosofico Tra i vagabondaggi parigini dellrsquoautore riaffiora la parte migliore dellrsquoelaborazione

teorica europea sulla vita e sul senso della storia individuale e collettiva e sulla loro possibile

interpretazione

7 Ibidem pp 512 514 515

8 Cfr DE SPUCHES Giulia La fantasmagoria del moderno cit p 784

9 Cfr TIEDEMANN Rolf Introduzione in BENJAMIN Walter Opere complete vol IX I ldquoPassagesrdquo di

Parigi cit p XXIII MARX Karl Il Capitale Critica dellrsquoeconomia politica Libro primo Delio Roma

Editori Riuniti 1989 pp 103-115

10 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit p 19 Per una interpretazione socio-culturale

cfr invece GEPPERT Alexander C T laquoCittagrave brevi storia storiografia e teoria delle pratiche

espositive europee 1851-2000raquo in Memoria e Ricerca 17 42004 pp 7-16

11 Cfr per una panoramica drsquoinsieme relativa a questo periodo GREENHALGH Paul Ephemeral

Vistas The Expositions Universelles Great Exibitions and World Fairs 1851-1939 Manchester

Manchester University Press 1988 AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900

Il progresso in scena Torino Allemandi 1990 Sulle Esposizioni universali si egrave scritto molto vale la

pena per una visione generale dellrsquoargomento consultare la bibliografia di GEPPERT Alexander

C T COFFEY Jean LAU Tammy laquoInternational Exhibitions Expositions Universelles and

Worlds Fairs 1851-1951 A Bibliographyraquo in Wolkenkuckucksheim Internationale Zeitschrift fur

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Theorie und Wissenschaft der Architektur Special Issue 2000 La bibliografia egrave scaricabile in formato

pdf URL lthttpwwwtu-cottbusdetheoriederarchitekturWolkeengBibliography

ExpoBibliographyhtmgt [consultato il 24 febbraio 2014]

12 Non senza notevoli conseguenze anche sul piano politico e dellrsquoevoluzione ldquoimperialistardquo di

Stati come lrsquoInghilterra e la Germania Cfr HEADRICK Daniel R Al servizio dellrsquoimpero Tecnologia e

imperialismo europeo nellrsquoOttocento Bologna il Mulino 1984 pp 217-223 Id I tentacoli del progresso

Il trasferimento tecnologico nellrsquoetagrave dellrsquoimperialismo (1850-1940) Bologna Il Mulino 1991 pp 121-179

13 Cfr DE SPUCHES Giulia La fantasmagoria del moderno cit pp 784-785 790

14 Sulla Great Exhibition vanno senzaltro visti i due saggi ad essa dedicati di LEAPMAN Michael

The World for a Shilling How the Great Exhibition of 1851 shaped a nation London Headline 2001

PURBRICK Louise (editor) The Great Exhibition of 1851 Manchester Manchester University Press

2001 in particolare le pp 1-25

15 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit pp 22-23

16 Cfr DE SPUCHES Giulia La fantasmagoria del moderno cit p 786

17 Cfr BENTHAM Jeremy Panopticon ovvero La casa dispezione Venezia Marsilio 1983 pp 7-30

Il saggio di Bentham fu pubblicato per la prima volta a Londra nel 1791

18 A voler essere precisi nel Panopticon progetto di ldquocarcere totalerdquo si trattava di ldquovedere

senza essere vistirdquo Ma il principio puograve essere applicato anche alle Esposizioni in fondo chi

mostrava la propria merce era continuamente nellrsquoattenzione del folto pubblico di visitatori e

non necessariamente entrava in contatto con tutti gli osservatori presenti ne subiva lo sguardo

non sempre contraccambiandolo

19 Cfr BENJAMIN Walter Angelus Novus Saggi e frammenti Torino Einaudi 2001 p 151

20 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit p 23

21 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena cit p

201 58

22 Ibidem p 201

23 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit p 23

24 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena cit p

201

25 Cfr JONNES Jill Storia della Tour Eiffel Roma Donzelli editore 2011 p 11 laquoLa prima allusione

pubblica alla Tour Eiffel comparve sullrsquoultima pagina di ldquoLe Figarordquo Il giornale scriveva ldquoUno dei

progetti piugrave straordinari egrave sicuramente quello della torre di ferro di 3000 metri che il signor Eiffel

[] si propone di costruirerdquoraquo

26 Ibidem pp 108-109

27 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena cit p

201

28 Cfr LOOS Adolf Parole nel vuoto Milano Adelphi 1992 p 17 Sul concetto di ldquohabitusrdquo cfr

BOURDIEU Pierre La distinzione Critica sociale del gusto Bologna Il Mulino 2004 [ed or 1979] in

particolare le pp 173-231 laquoSistema delle disposizioni acquisite traccia incorporata della

biografia sociale lrsquohabitus egrave insieme principio generatore di pratiche oggettivamente classificabili

e sistema di classificazione di queste pratiche Grazie a questa nozione [hellip] diventa intelligibile la

relazione tra la struttura delle posizioni sociali e la struttura degli ldquostili di vitardquoraquo

29 A questo proposito basteragrave citare quello piugrave famoso presente per alcuni mesi nel corso

dellrsquoEsposizione parigina allrsquoombra della nuovissima Torre il Wild West di Buffalo Bill con il suo

centinaio di indiani delle Pianure disposti a dare il meglio di seacute cavalcando urlanti in unrsquoarena

scoperta davanti ad un pubblico estasiato di europei di ogni etagrave e ceto sociale Cfr JONNES Jill

Storia della Tour Eiffel cit p 131-159

30 Sullrsquoargomento cfr PUCCINI Sandra Andare lontano Viaggi ed etnografia nel secondo Ottocento

Roma Carocci 2001 e BANCEL Nicolas BLANCHARD Pascal BOEumlTSCH Gilles DEROO Eacuteric

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LEMAIRE Sandrine (eacutediteacute par) Zoos humains et exhibitions coloniales 150 ans dinventions de lrsquoautre

Paris La Decouverte 2011

31 Cfr ABBATISTA Guido Torino 1884 Africani in mostra in laquoContemporanearaquo a VII n 3 agosto

2004 p 379

32 Ivi p 387

33 Per lrsquoesattezza 996000 di cui 285000 in area coperta Gli espositori furono 12630 e i visitatori

5500000 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena

cit p 202

34 Cfr AUDENINO Patrizia BETRI Maria Luisa GIGLI MARCHETTI Ada LACAITA Carlo G (a

cura di) Milano e lrsquoesposizione internazionale del 1906 La rappresentazione della modernitagrave Milano

Franco Angeli 2008 pp 15-17 Cfr anche REDONDI Pietro LINI Domenico (a cura di) La scienza

la cittagrave la vita Milano 1906 lrsquoEsposizione internazionale del Sempione Milano Skira 2006

35 Cfr MASSIDDA Luca Atlante delle grandi esposizioni universali Storia e geografia del medium

espositivo cit p 29

RIASSUNTI

Le Esposizioni universali sono state una creazione specifica della societagrave occidentale della

seconda metagrave del XIX secolo Specchio della seconda rivoluzione industriale nel quale si rifletteva

anche lrsquoanima del nuovo mondo tenuto assieme da avveniristiche reti telegrafiche le si puograve

considerare vere e proprie ldquomappe della percezionerdquo che ruppero con il passato e costituirono

una sorta di scaturigine del nuovo Il ldquogrande ciclo espositivordquo il circuito degli appuntamenti

internazionali che si susseguirono con una certa frequenza ad eccezione del periodo

immediatamente successivo alla Prima guerra mondiale egrave senzrsquoaltro uno di quegli angoli

prospettici privilegiati dai quali osservare fenomeni sociali culturali urbanistici antropologici di

enorme impatto per la storia europea

Universal Exhibitions have been conceived specifically by the Western society in the second half

of the XIX century As a mirror of the second industrial revolution which also reflected the soul

of a new world held together by pioneering telegraph networks they can actually be seen as

ldquomaps of perceptionrdquo that broke with the past and formed a sort of wells ring of what was yet to

come The ldquogreat exhibition cyclerdquo the circuit of international events that followed with some

frequency with the exception of the period immediately following the First World War is

certainly one of those privileged perspectiversquos corners from which to observe social cultural

urban and anthropological phenomena with a huge impact on European history

INDICE

Keywords communications exhibitions Nineteenth century technology transports

Parole chiave comunicazioni diciannovesimo secolo esposizioni tecnologia trasporti

Diacronie Ndeg 18 2 | 2014

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AUTORE

MARIO COGLITORE

Docente a contratto di Relazioni internazionali a Venezia presso lrsquoUniversitagrave Carsquo Foscari Autore

di saggi e articoli di argomento storico ha recentemente pubblicato I confini dellrsquoEuropa

Globalizzazioni conquiste tecnologie tra Ottocento e Novecento (Venezia Cafoscarina 2012)

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II Lrsquoidentitagrave in esposizione

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LrsquoItalia alle esposizioni universalidel XIX secolo identitagrave nazionale estrategie comunicativeAnna Pellegrino

1 Questo saggio intende analizzare il modo

in cui il fenomeno delle esposizioni sipone rispetto al caso italiano ossia ilmodo in cui si afferma e si diffonde nelleesposizioni internazionali della secondametagrave del XIX secolo la presenza di unldquoprodotto italianordquo di uno stile nazionalein alcuni settori specifici in particolare inalcune lavorazioni specializzate di lusso edi alto artigianato

2 Una componente rilevante

dellrsquoaffermazione dellrsquoidentitagrave nazionalesu scala comparativa (lo egrave tuttrsquoora in quasitutti gli eventi di questo tipo) era lo spaziofisico riservato alla singola nazionepartecipante Avere uno spazio adeguatodirettamente proporzionato alla specificapotenza nazionale era un elemento dirilevante interesse per la nazione partecipante Ancora piugrave importante e comunquecorrelato con lo spazio disponibile era il numero degli espositori ammessi A differenzadegli spazi questrsquoultimo indicatore egrave quantificabile statisticamente in manierarelativamente esatta e costante per cui mi baserograve soprattutto su di esso

3 Un ulteriore elemento di affermazione nazionale era offerto dal meccanismo dei premi

I premi infatti erano attribuiti ai singoli espositori ma con procedure che si basavanodalla composizione delle giurie fino alla redazione delle graduatorie sulleappartenenze nazionali Tornare in patria con un alto numero di ricompense (come del

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resto avviene ancora oggi per le Olimpiadi) era considerato un grande fattore diprestigio sul piano internazionale

4 La mia analisi si svolgeragrave lungo due direzioni in certo modo parallele ma entrambe

necessarie e interconnesse prenderograve in esame sia lrsquoeffettiva presenza degli espositoriitaliani e le tipologie di prodotti sia il modo in cui essi erano rappresentati sulla stampaillustrata internazionale almeno per alcuni significativi campioni

5 Una delle fonti su cui mi sono basata egrave costituita dal repertorio iconografico delle

quattro maggiori riviste illustrate europee dellrsquoOttocento nelle rispettive nazioni diInghilterra Francia Germania e Italia il laquoThe Illustrated London Newsraquo laquolrsquoIllustrierteZeitungraquo laquolrsquoIllustrationraquo e laquolrsquoIllustrazione Italianaraquo

6 Le quattro riviste analizzate costituiscono un corpus omogeneo in quanto seguono lo

stesso modello editoriale Le immagini presentate la loro tipologia la loro stessaquantitagrave inoltre non sono certamente casuali ma dipendono da precise scelteeditoriali Questo permette di operare delle comparazioni transnazionali su scalaabbastanza omogenea Ho costruito un repertorio che cataloga tutte le immaginiconcernenti le dieci maggiori esposizioni universali della seconda metagrave del XIX secoloevidenziando dovrsquoera possibile il riferimento delle illustrazioni stesse a un prodotto ocontesto nazionale ben identificabile1 Inoltre sulla base dei dati giagrave noti in letteraturaho elaborato una tabella che offre un quadro della partecipazione di queste stessequattro grandi nazioni europee alle dieci esposizioni maggiori del XIX secolo secondo ilnumero di espositori presenti per ciascun paese in modo da poter comparare laquantitagrave di materiale iconografico presente sui canali di comunicazione con lrsquoeffettivapresenza di espositori allrsquointerno dellrsquoevento Infine per arricchire il quadro moltoschematico che emerge dalla relazione tra questi due ordini di fattori ho analizzatouna serie di fonti accessorie che offrono materiali illustrativi ulteriori rispetto a quelliesibiti nelle grandi riviste illustrate ossia alcuni cataloghi internazionali e lepubblicazioni edite specificatamente nel contesto nazionale

1 Identitagrave nazionale e competizione internazionalealle origini delle esposizioni universali

7 Il Primo Maggio del 1851 mentre veniva inaugurata al Crystal Palace ldquoThe Great

Exhibition of the works of industry of all Nationsrdquo il laquoThe Illustrated London Newsraquo laprima e piugrave importante rivista illustrata dellrsquoepoca commentava lrsquoevento con questeparole

On the 1st of May ndash a May-day which will long be memorable in the history of ourcountry ndash the Queen with all the splendor of her Court - with all the pomp andpageantry of a royal procession - with solemn and rejoicing music ndash with salvoes ofartillery amid the enthusiastic shouts of the representatives of a hundred differentnations proclaimed the opening of the Palace of Industry Seldom have suchceremonies been bestowed in such a cause ndash not the celebration of the close of along demoralizing war but the commencement as we believe and trust of a newera of peace and good-willInto this Palace we are about to enter ndash to travers day by day its long avenues andgalleries ndash to describe to explain to criticize to illustrate the various contributionsof utility and beauty which it is crowded Here we shall find side by side in friendlycompetition prepared to exchange lessons in civilising arts nations which oncemet only as deadly enemies2

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8 Nel commento del popolarissimo periodico inglese spiccava come si vede un elemento

dal forte sapore politico che era stato al centro seppure in misura e con toni diversidel discorso di apertura pronunciato dalla regina Vittoria lrsquoesposizione non era solo ungrande evento economico un punto di arrivo e di svolta nel commercio mondiale maera anche lrsquoinizio di una nuova era di pace e di relazioni amichevoli fra i popoli3

9 Questo nuovo ldquomodellordquo inglese di una ldquopax britannicardquo estesa in sostanza a tutto il

mondo si contrapponeva nettamente a quanto era avvenuto negli anniimmediatamente precedenti sul continente europeo travagliato dalle guerre fra lenazioni e da quelle interne sul piano sociale

10 Tuttavia il giornale inglese chiariva vieppiugrave esplicitamente che questo elemento di

pacificazione sociale e politica non andava inteso come un atteggiamento sterilmenteirenico i conflitti armati non andavano cioegrave semplicemente negati bensigrave superati dauna ldquofriendly competitionrdquo che avrebbe portato al progresso attraverso un proficuoscambio di ldquolezionirdquo reciproche sul terreno delle arti civilizzatrici ovvero delleproduzioni industriali capaci di migliorare il gusto e il benessere della popolazione Unmessaggio che esaltava ovviamente lrsquoorientamento libero-scambista dellrsquoInghilterra eil suo necessario corollario cioegrave la libera concorrenza la ldquocompetitionrdquo sul mercato dicui parlava il laquoThe Illustrated London Newsraquo4

11 In realtagrave fin dallrsquoinizio la ldquocompetitionrdquo non fu cosigrave ldquofriendlyrdquo come voleva dipingerla

il periodico londinese Dallrsquoaltra sponda della Manica in Francia il periodico pariginogemello laquoLrsquoIllustrationraquo guardava con una certa apprensione e con qualche sospettoalla preparazione dellrsquoesposizione e soprattutto al modo in cui si profilava la suarappresentazione mediatica da parte dei mezzi di comunicazione soprattutto da partedella stampa inglese

12 laquoLrsquoIllustrationraquo era stata notevolmente impegnata nella rappresentazione delle

esposizioni nazionali parigine che avevano scandito in Francia tutta la prima metagrave delsecolo XIX in un primo momento quindi aveva seguito lrsquoevento londinese con grandeinteresse e attenzione proponendosi di dedicare alla ldquoExposition universellerdquodrsquooltremanica una serie di supplementi ldquode la mecircme eacutetendue que la feuille principalerdquo

13 Molto presto tuttavia questo entusiasmo iniziale si ridimensionograve nettamente

Allrsquoinizio di marzo si criticavano lrsquoorganizzazione e i ritardi di Londra5 esuccessivamente lrsquointeresse si raffreddograve ulteriormente fino al punto che si rinunciograve deltutto al progetto di editare una serie speciale di supplementi

14 Giagrave fin dai primi mesi dellrsquoanno da quando cioegrave il periodico parigino programmava una

ldquocoperturardquo speciale dellrsquoevento era chiarissimo lrsquointento e il taglio nazionale con cuiintendeva organizzare la propria rappresentazione e il modo in cui interpretava laldquofriendly competitionrdquo

Les eacutediteurs de ldquoLrsquoIllustrationrdquo publieront comme annexe de ce journal une suite desuppleacutements dont lrsquoensemble composera lrsquohistoire illustre de lrsquoexposition de 1851Les exposants franccedilais approuveront cette reacutesolution inspireacutee surtout par le deacutesirede repreacutesenter leur inteacuterecirct speacutecial dans le concours industriel de toutes les nationsLes immenses preacuteparatifs qui se font agrave Londres en vue drsquoexploiter un eacuteveacutenement ougraveles amours-propres nationaux seront en rivaliteacute nous portent agrave croire qursquoil nrsquoestpas sans utiliteacute drsquoouvrir ici une tribune ougrave nos compatriotes soient assureacutes detrouver justice et protection La publiciteacute de ldquoLrsquoIllustrationrdquo qui srsquoeacutetend dans tousles pays du monde ougrave les produits de nos arts et de notre industrie sont inteacuteresseacutes agravese faire connaicirctre indique ce recueil aux preacutefeacuterences de nos exposants6

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15 Il giornale in effetti riteneva di dover prendere alcune misure difensive nei confronti

di quella che presto sarebbe diventata una vera e propria battaglia mediatica perlrsquoaffermazione dei prodotti nazionali Il lessico utilizzato egrave giagrave di per seacute rivelatore diquello che di ligrave a poco si sarebbe verificato termini come rivalitagrave sentimenti nazionali compatrioti protezione rivelano chiaramente fin da subito una forte competizione sulpiano internazionale

16 Nei mesi successivi la rivista francese continuograve le sue recriminazioni prendendo di mira

la sua gemella inglese laquoLrsquoIllustrated London Newsraquo notando con disappunto lo spazioinsufficiente accordato ai prodotti francesi e ironizzando sul ldquopatriotisme anglaisrdquo inluogo del necessario ldquopatriotisme universelrdquo7 Quello che si rimproverava agliorganizzatori inglesi era il fatto che nella predisposizione degli spazi espositivi nonsolo la piugrave grande quantitagrave era stata attribuita ai produttori inglesi che del resto framadrepatria e colonie finivano per essere preponderanti anche come numero8 ma cheanche dal punto di vista della collocazione e della posizione nel percorso espositivo lerappresentanze delle altre nazioni risultavano svantaggiate

17 La battaglia mediatica che si sviluppograve successivamente vide laquolrsquoIllustrationraquo arrivare

alla dichiarazione che per vendicarsi della scarsa attenzione della stampa inglese aiprodotti delle altre nazioni e quindi anche della Francia avrebbe accolto sulle suepagine quasi esclusivamente i prodotti francesi realizzando quindi il ldquoboicottaggiordquo diquelli inglesi

18 In effetti laquolrsquoIllustrationraquo realizzograve il suo boicottaggio dedicando relativamente poco

spazio allrsquoevento londinese pubblicograve nel primo semestre 1851 solo una veduta delCrystal Palace e dedicograve alla Great Exhibition solo 19 pagine contro le 94 della consorellarivista inglese Nel corso del secondo semestre lrsquointeresse risultograve un poco piugrave marcatoma in definitiva la copertura dei prodotti inglesi sul periodico parigino meno di unterzo rispetto ai due terzi dedicati ai prodotti francesi9

19 Da questo primo scontro mediatico si capisce che fin da subito nelle esposizioni

universali furono in gioco due elementi gli spazi e le presenze effettive degliespositori e spesso in modo ancora piugrave accentuato il modo con cui erano questi ultimierano rappresentati sui primi mezzi di comunicazione di massa dellrsquoepoca cioegrave sullastampa popolare e in particolare sui giornali illustrati

20 Molto prima che le Olimpiadi fossero riprese in chiave moderna nelle grandi

esposizioni universali si affermava il medesimo principio la cornice era quella di unapartecipazione internazionale tendenzialmente universale basata su principi dipacifica collaborazione allrsquointerno dellrsquoevento si realizzava perograve una fortecompetizione in vista dellrsquoaffermazione degli interessi e della stessa complessivaidentitagrave nazionale di ciascuna delle nazioni partecipanti In effetti in questemanifestazioni progressivamente sempre meno ldquoindustrialirdquo e piugrave ldquouniversalirdquoentravano in gioco non solo fattori economici ma anche artistici culturali di civiltagrave

21 Le esposizioni universali interessavano allrsquoepoca quantitagrave enormi di persone fino al

culmine di 50 milioni di ingressi allrsquoesposizione parigina del 1900 e raggiungevano unpubblico estremamente vasto10 il loro effetto era perograve ulteriormente amplificato per ilfatto che su di esse si innestava una vastissima produzione di rappresentazionifigurative e scritte (opuscoli cataloghi ecc) che venivano a prefigurare come alcunistorici hanno osservato i primi antenati degli attuali ldquovisual and virtual worldsrdquo cosigravecome laquoi precedenti storici dei processi contemporanei di globalizzazioneraquo11

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22 Le esposizioni rappresentano in effetti un medium plurimo e complesso di cui una

parte egrave realizzata direttamente nellrsquoevento espositivo unrsquoaltra parte egrave affidata ainascenti mezzi di comunicazione di massa Inoltre per la loro struttura organizzativa(sistema di classificazione per settori e prodotti giurie graduatorie e premidifferenziati) permettono di stabilire uno sguardo comparativo fra settori merceologiciaree produttive economie nazionali ma anche fra civiltagrave concezioni stili di vita mode

2 LrsquoItalia alle esposizioni

23 Il primo risultato che emerge dalla mia analisi egrave che la partecipazione italiana alle

esposizioni universali egrave piuttosto debole Egrave la piugrave bassa se si considera tutto il periodonel suo complesso fra le grandi nazioni europee prese in esame Il dato naturalmentenon puograve stupire in quanto egrave noto che lrsquoindustria italiana era relativamente arretrata eche solo verso la fine del periodo considerato comincia faticosamente a recuperare ilritardo Inoltre e soprattutto influisce sul dato generale anche il fatto che lrsquoItalia adifferenza di Francia e Inghilterra non riesce ad organizzare nessuna delle grandiesposizioni universali di questo periodo

24 Lrsquoandamento della presenza italiana egrave illustrato nel grafico 1

Grafico 1 Espositori italiani alle maggiori esposizioni universali del XIX secolo in confronto con gliespositori di alcune altre grandi nazioni europee

25 La presenza italiana alle esposizioni varia notevolmente ma senza mai superare la

soglia dellrsquo8 rispetto al totale degli espositori raggiunta a Parigi nel 1867Allrsquoesposizione di Londra del 1851 emerge una partecipazione italiana piugrave debolerispetto a quella delle altre grandi nazioni ed anche diseguale da un punto di vistaterritoriale per la frammentazione politica dellrsquoItalia in quel momento Dei 277espositori italiani 57 provengono dallo Stato Pontificio 97 dal Regno di Sardegna e 123dalla Toscana

26 Nel 1855 a Parigi il numero degli espositori provenienti dallrsquoItalia aumenta

sensibilmente e risulta piugrave composita anche la provenienza geografica I 432 espositoriitaliani provenivano 221 dal Regno di Sardegna 4 dal Regno delle due Sicilie e 207 dalGranducato di Toscana Nonostante ciograve la percentuale rispetto allrsquoesposizioneprecedente egrave addirittura diminuita dato che a Parigi il numero degli espositoricomplessivi era assai piugrave alto che a Londra

27 Dopo lrsquoUnificazione del paese la situazione cambia radicalmente Il nuovo stato italiano

giagrave nel 1861 cerca di promuovere una grande esposizione nazionale a Firenze perinserirsi nel circuito di questo tipo di eventi12

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28 Nel 1862 a Londra gli espositori italiani toccarono i 2104 ossia quasi quattro volte di

piugrave che nel 1855 e soprattutto con una percentuale sul totale degli espositori molto piugraverilevante che in passato il 7

29 Questo trend egrave confermato alla successiva Esposizione di Parigi dove percentualmente

la partecipazione italiana fu la piugrave ampia in tutto il periodo considerato Parteciparono4140 espositori in assoluto il numero piugrave alto in tutte le esposizioni che ho preso inesame Questo consentigrave allrsquoItalia di collocarsi al quarto posto per ordine drsquoimportanzadopo la Francia lrsquoInghilterra e lrsquoImpero Ottomano e addirittura prima della Germania

30 Questa situazione che potrebbe apparire singolare se rapportata allo stato delle varie

industrie nazionali era dovuta anche al fatto che in realtagrave le grandi esposizioniuniversali pur se conosciute nel linguaggio comune come esposizioni industriali nonmostravano comrsquoegrave noto solamente lo sviluppo della tecnologia avanzata e della grandeindustria

31 Giagrave dal 1851 il Principe Alberto principale promotore della Great Exhibition aveva

chiaramente messo al primo posto fra gli obiettivi dellrsquoiniziativa non tanto quello diesibire i prodotti della grande industria ma quello di mostrare il livello diperfezionamento del gusto della moda delle produzioni delle altre nazioni pereducare al bello la mentalitagrave comune della popolazione inglese e raggiungere perquesta via unrsquoelevazione morale (quindi anche obiettivi di carattere politico-sociale)13

32 In questo modo lrsquoesposizione di Londra del 1851 finigrave per incontrare una certa ostilitagrave da

parte degli industriali inglesi e per dare larghissimo spazio alle cosiddette arti

industriali tendenza che fu largamente confermata nelle esposizioni successive di Parigie di Londra In questo contesto anche una industria relativamente arretrata comequella italiana che perograve era lrsquoerede di una tradizione artigiana molto antica e gloriosapoteva avere un suo ruolo di rilievo

33 A partire dagli anni Settanta le cose cambiarono sensibilmente Lrsquoindustria tedesca

cominciograve a svilupparsi a ritmi molto intensi lrsquoInghilterra abbandonograve progressivamentelrsquointeresse per la diffusione delle arti industriali e in genere per tutto il fenomeno delleesposizioni Queste ultime finirono per essere destinate sempre piugrave alle innovazionitecnologiche allrsquoidea di progresso industriale o a obiettivi di celebrazione della potenzanazionale

34 In questa situazione negli ultimi decenni del secolo il ruolo dellrsquoItalia iniziograve a

decrescere su scala comparativa

35 Nel 1873 a Vienna a parte la preminente presenza dellrsquoindustria tedesca la

partecipazione italiana era comunque ancora abbastanza forte con 2180 espositoripari ad una percentuale del 4 sul totale degli espositori

36 A Filadelfia nel 1876 la percentuale si puograve considerare pressappoco dimezzata In realtagrave

il dato non si riferisce al numero degli espositori ma al numero dei premi ricevuti vistoche lrsquoItalia non partecipograve in forma ufficiale

37 A Parigi nel 1878 la partecipazione italiana tornograve a toccare il 5 del totale degli

espositori con 2408 partecipanti

38 Tale quota discese drasticamente nel 1889 ma percheacute per ragioni politiche il governo

italiano non partecipograve ufficialmente allrsquoesposizione che celebrava il centenario dellaGrande Rivoluzione

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39 Infine nel 1900 a Parigi la partecipazione italiana crebbe nuovamente fino a 3130

espositori presenti per una percentuale del 4 sul totale degli espositori

40 Si tratta di quote molto basse se confrontate con la partecipazione delle grandi

ldquopotenzerdquo industriali dellrsquoepoca e soprattutto dei paesi dove avevano sede leesposizioni che naturalmente erano favoriti dal punto di vista organizzativo Se siconfronta perograve la partecipazione italiana con quella di una potenza industriale diprimissimo rango come la Germania emerge un confronto non altrettanto sfavorevoledato che pur facendo salva una prevalenza complessiva della Germania le rispettivepartecipazioni si collocano su una scala perfettamente comparabile

Grafico 2 Espositori italiani e tedeschi nelle principali esposizioni del XIX secolo

41 Emerge una presenza italiana che anche se complessivamente meno rilevante si rivela

abbastanza consistente con un netto incremento soprattutto dopo lrsquounificazione delpaese e una partecipazione particolarmente elevata alle esposizioni svolte nella vicinaFrancia (come del resto la massima presenza tedesca si realizza subito dopo lacostituzione del Reich allrsquoesposizione tenuta in un paese vicino e alleato comelrsquoAustria)

3 I prodotti italiani nel circuito mediatico dellrsquoepoca

42 Il secondo problema che ci siamo posti allrsquoinizio egrave quello di verificare al di lagrave dei dati

quantitativi qual era il livello che raggiungeva lrsquoItalia nelle rappresentazioni e nellapercezione diffusa del tempo Se vi era cioegrave uno scarto fra la presenza effettiva ilnumero assoluto degli espositori e il modo con cui questa partecipazione eravalorizzata sia allrsquointerno del meccanismo organizzativo dellrsquoesposizione sia nelcircuito comunicativo connesso

43 Un primo indice di questa situazione si puograve rintracciare attraverso il meccanismo dei

premi Le ricompense attribuite allrsquoItalia non seguono in maniera direttamenteproporzionale il numero degli espositori presenti ma a volte sono nettamente inferioritestimoniando cosigrave di una scarsa considerazione dei prodotti italiani da parte dellegiurie peraltro sicuramente influenzate da motivazioni di ordine nazionale nei lorogiudizi

44 Ad esempio nel 1867 a Parigi lrsquoItalia con 4140 espositori raccoglie solo 801 ricompense

contro le 1795 della Germania che aveva un numero di espositori minore Altre volteinvece i prodotti italiani ottengono una considerazione migliore come ad esempio aVienna nel 1873 quando il rapporto percentuale fra espositori e premi conseguiti egrave di

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gran lunga superiore rispetto ad altre nazioni importanti come lrsquoInghilterra e la Franciae addirittura della stessa Austria che era il paese ospitante14

45 Il meccanismo dei premi puograve essere considerato un indicatore assai utile e attendibile

della qualitagrave della produzione Le giurie analizzavano in profonditagrave e con competenza ivari prodotti la loro natura internazionale garantiva un certo equilibrio nellevalutazioni in ogni caso il confronto con altri produttori dello stesso settore portavainevitabilmente a una riconsiderazione in senso migliorativo della propria attivitagrave Inalcuni casi addirittura questo tipo di meccanismo favoriva cambiamenti radicali neisistemi produttivi e nella stessa impostazione dellrsquoattivitagrave imprenditoriale Ad esempioallrsquoesposizione di Londra del 1862 il direttore tecnico della manifattura di Doccia PaoloLorenzini nonostante lrsquoindiscutibile successo di pubblico registrato dalla stampainglese del tempo e il premio conferito dal Jury avvertiva privatamente il proprietariodella ditta il marchese Ginori che in realtagrave ormai la manifattura era gravementearretrata nel settore ldquovitalerdquo della porcellana carenza controbilanciata solo in partedalla superioritagrave dovuta piugrave alla moda e alle oscillazioni del gusto che alla tecnica nelsettore delle maioliche

Siamo inferiori nella eleganza e varietagrave dei modelli nel candore e levigatezza dellepaste e degli smalti [hellip] nei sistemi di fabbricazione e di cottura nei colori ovelrsquoarte in questi ultimi anni ha fatto dei progressi immensi15

46 Quello che piugrave colpiva i dirigenti della Manifattura fiorentina era che allrsquoestero si

andavano diffondendo sistemi innovativi che riducevano il peso delle lavorazionimanuali specializzate a favore di procedimenti meccanici e serializzati che tuttavianon andavano a scapito della qualitagrave ma anzi portavano a miglioramenti che secondolo stesso Lorenzini ldquosono giunti allrsquoestero ad una perfezione sorprendenterdquo Tutto ciograveportava alla necessitagrave di rivedere i propri processi produttivi e anche almeno in questocaso la propria ldquofilosofiardquo imprenditoriale il marchese Ginori alla fine dovetteaccettare lrsquoidea che non era piugrave possibile continuare a perseguire una produzione diqualitagrave secondo gli schemi tradizionali e che quindi bisognava imboccare la strada chedallrsquoartigianato tradizionale portava alle nuove ldquoarti industrialirdquo

non solo fino a qui abbiamo fatto degli oggetti drsquoArte ma facevamo gli artisti drsquoorain poi non potremmo piugrave farlo altri tempi altri costumi [hellip] adesso bisogneragrave diMecenati ridursi ad esser mercanti e lo faremo il mestiere non egrave nuovo perFirenze16

47 Il meccanismo dei premi era quindi senza dubbio condizionato e influenzato a sentire i

commenti coevi dalla forza e autorevolezza dei rappresentanti nazionali allrsquointernodelle giurie ma in complesso grazie alla grande attenzione cui era esposto e aicontrolli incrociati cui era soggetto rifletteva abbastanza lrsquoeffettiva rilevanzaldquoqualitativardquo delle varie rappresentanze nazionali

48 Dove invece lrsquoItalia fu chiaramente del tutto svantaggiata e talora quasi del tutto

esclusa non riuscendo a raggiungere quasi nessuna ldquovisibilitagraverdquo pubblica fu proprio sulterreno della diffusione mediatica attraverso la stampa Il meccanismo inaugurato nel1851 di una concorrenza che si traduceva in una vera e propria ldquobattagliardquo mediaticaper lrsquoaffermazione dei prodotti nazionali fra lrsquolaquoIllustrated London Newsraquo elaquoLrsquoIllustrationraquo (riviste va detto che avevano una grande diffusione non solo nellerispettive nazioni ma toccavano un pubblico molto piugrave ampio su scala mondiale) finivaper mettere in assoluto subordine la partecipazione delle nazioni ldquominorirdquo Dallatabella che segue emerge il quadro della presenza dellrsquoItalia (e dei prodotti italiani) alledieci maggiori esposizioni della seconda metagrave del XIX secolo (tab 3)17

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Tab 3 Immagini relative allrsquoItalia nelle maggiori riviste illustrate europee 1851-1900

Rivista Anno PaginaSede

espositivaDidascalia

The Illustrated

London News1851 129 Londra Table-top mosaic (Barberi)

The Illustrated

London News1851 132 Londra Cabinet (Barbetti)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Psyche (Freccia)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Paolo and Francesca (Munro)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Picture frame carved (Barbetti)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Slave Veiled (Monti)

The Illustrated

London News1851 522 Londra Gratitude (Benzoni)

The Illustrated

London News1851 603 Londra Dish silver (Angeli)

The Illustrated

London News1851 522 Londra Fidelity (Benzoni)

The Illustrated

London News1851 252 Londra Cannabic decoration (Albano)

The Illustrated

London News1851 308 Londra Cannabic centre piece (Albano)

The Illustrated

London News1851 300 Londra Cannabic panels (Albano)

The Illustrated

London News1851 472 Londra Caractacus (Panormo)

The Illustrated

London News1851 362 Londra Rosamunda (sculpture)

The Illustrated

London News1862 441 Londra Italian Court The

The Illustrated

London News1862 90 Londra Lrsquolnnominato

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Die Illustrierte

Zeitung1873 408 Vienna Italienische Abteilung

Illustrazione

italiana1876 60 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 92 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 236 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 476 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 252 Filadelfia Le terre cotte

Illustrazione

italiana1878 393 Parigi Interno della sezione italiana

Illustrazione

italiana1878 233 Parigi Facciata della sezione italiana

Illustrazione

italiana1878 124 Parigi I lavori della sezione italiana

The Illustrated

London News1878 588 Parigi Italian facade Champ de Mars

Illustrazione

italiana1878 409 Parigi Banchetto offerto dagli italiani al duca drsquoAosta

Illustrazione

italiana1878 196 Parigi Interno della esposizione artistica italiana

Illustrazione

italiana1878 360 Parigi Barcagli Lrsquoaurora nella vita

Illustrazione

italiana1878 304 Parigi Caroni (Emanuele) Lrsquoafricana

Illustrazione

italiana1878 344 Parigi Emanueli (Giovanni) Il pifferaio

Illustrazione

italiana1878 329 Parigi Malfatti (A) Lacci drsquoamore

Illustrazione

italiana1878 340 Parigi Monteverde (Giulio) Lrsquoarchitettura

Illustrazione

italiana1878 289 Parigi

Monteverde (Giulio) Monumento al conte

Massari

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Illustrazione

italiana1878 88 Parigi La sezione italiana

LrsquoIllustration 1878 420 Parigi Faccedilade de la section italienne

Die Illustrierte

Zeitung1878 290 Parigi Italienische Skulptur Die Schwimmerin

LrsquoIllustration 1878 272 Parigi

Lrsquoexposition de M Domange-Rollin dame et

damoiselle florentines du seiziegraveme siegravecle bustes

en bronze de m Faure de Brousse

Illustrazione

italiana1889 236 Parigi Padiglione della repubblica di san Marino

Illustrazione

italiana1889 176 Parigi Sezione italiana agricola

Illustrazione

italiana1889 113 Parigi Facciata della sezione italiana

Illustrazione

italiana1893 292 Chicago La sezione italiana

Illustrazione

italiana1893 220 Chicago La sezione italiana

Illustrazione

italiana1900 1 Parigi Il presidente Loubet visita il padiglione italiano

Illustrazione

italiana1900 17 Parigi Il presidente Loubet visita il padiglione italiano

Illustrazione

italiana1900 10 Parigi Sala della sezione italiana di pittura

Illustrazione

italiana1900 29 Parigi Sezione italiana dellrsquoindustria serica

Illustrazione

italiana1900 80 Parigi Sezione italiana di scultura

Illustrazione

italiana1900 265 Parigi La danza italiana al palazzo della danza

49 Su un corpus di 3422 immagini le illustrazioni riguardanti lrsquoItalia e i suoi prodotti nei

cinquantrsquoanni di esposizioni del XIX secolo si aggirano attorno ad una cinquantinapari a meno del 2 del totale a fronte di una presenza degli espositori che mediamentesi attestava sul doppio o il triplo con punte attorno allrsquo8 Questo dato testimoniachiaramente che lrsquoItalia egrave assolutamente sottorappresentata in questo tipo di canalemediatico

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50 Lo scarto diventa ancora piugrave evidente se si considera che piugrave della metagrave di queste

immagini erano apparse sullrsquolaquoIllustrazione Italianaraquo e che quasi un terzo (15) eranoinvece apparse sullrsquolaquoIllustrated London Newsraquo del 1851 In occasione della laquoGreatExhibitionraquo infatti il giornale londinese si era mostrato particolarmente aperto ancheper il desiderio di valorizzare la dimensione effettivamente ldquoglobalerdquo dellapartecipazione delle diverse nazioni verso le produzioni dei vari stati italiani cheavevano inviato propri espositori Gli oggetti privilegiati furono in quellrsquooccasioneprodotti di alto artigianato dipinti e sculture di autori contemporanei prodotti alconfine fra artigianato e arte A questo settore legato cioegrave alla diffusione del gusto e delbello ma con riferimento ad un ambito di minor pregio e rivolto a soluzioni piugraveeconomiche si possono riferire anche le tre immagini dedicate alla produzione di laquowalldecorations in Cannabicraquo prodotte dallrsquoespositore B Albano (in pratica un materialeper decorazioni architettoniche composto di gesso e canapa secondo una formulainventata da Albano stesso e giagrave noto in Inghilterra per essere stato usato per ledecorazioni del teatro del Covent-Garden)18

51 Il caso dellrsquolaquoIllustrated London Newsraquo del 1851 egrave tuttavia una eccezione Nella

medesima occasione lrsquoaltro grande giornale illustrato internazionale laquoLrsquoIllustrationraquoignorava del tutto la produzione italiana

52 Questo disinteresse aumentograve negli anni successivi e coinvolse lo stesso laquoThe Illustrated

London Newsraquo che dedicograve in occasione della successiva esposizione londinese del 1862solo due immagini allrsquoItalia e una sola in occasione dellrsquoesposizione parigina del 1878

53 In definitiva quindi la presenza italiana egrave sottodimensionata nel circuito comunicativo

internazionale anche percheacute fra le quattro riviste analizzate laquolrsquoIllustrazione Italianaraquo egravequella che nasce piugrave tardi e ha una circolazione piugrave limitata

54 Per quanto concerne invece la tipologia dei prodotti emerge una certa visibilitagrave degli

oggetti di alto artigianato spesso in materiali preziosi o addirittura di vere e proprieopere drsquoarte19

55 Progressivamente la presenza dellrsquoartigianato di lusso e di qualitagrave sembra cedere il

passo alle sculture e alla pittura oppure a vedute di carattere generale e cerimonialecon una certa presenza anche delle attivitagrave e produzioni agricole

56 Nel complesso anche quando entra in campo laquolrsquoIllustrazione Italianaraquo che

indubbiamente contribuisce a innalzare il livello di attenzione verso il nostro paesenon pare sia proposta sul palcoscenico internazionale unrsquoimmagine dellrsquoItalia comenazione industrialmente o tecnologicamente avanzata si punta molto piugrave sul gustosullo stile sulla tradizione delle arti

57 Si tratta di una scelta significativa in altri casi come ad esempio allrsquoesposizione

internazionale di Milano del 1906 il ruolo della tecnologia e dellrsquoindustria italiana nelcircuito mediatico dellrsquoepoca risultograve assai piugrave accentuato Questa tendenza egraveconfermata dallrsquoanalisi di altre tipologie di fonti

58 Accanto alle grandi riviste illustrate che si rivolgevano a un pubblico generalista e in

maniera non specializzata (egrave vero che in occasione della Great Exhibition del 1851lrsquolaquoIllustrated London Newsraquo aveva offerto una larghissima copertura allrsquoevento eproduceva un apposito supplemento stampato allrsquointerno del Crystal Palace ma in ognicaso non era mai completamente dedicato allrsquoesposizione) le esposizioni dettero luogoalla produzione di una vasta messe di pubblicazioni specializzate Sono fonti su cui egraveestremamente difficile condurre unrsquoanalisi sistematica dato che si tratta di materiali

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molto dispersi e diversi fra loro ma ho proceduto comunque per exempla adesaminarne alcuni Lrsquoanalisi conferma seppure con misure a volte diverselrsquoimpressione giagrave ricavata dallrsquoesame delle riviste

59 Se prendiamo ad esempio in esame il catalogo pubblicato in Germania sullrsquoesposizione

londinese del 1862 Illustrirter Katalog der Londoner Industrier ndash Austellung von 1862

(Lipsing F A Brockhaus) emerge che sulle 446 pagine complessive dei due volumi solo5 sono dedicate a prodotti italiani e precisamente a prodotti di alto artigianato comeldquoporcellane robbianerdquo o mobili intagliati fiorentini e milanesi (Barbetti e Ripamonti)fino ai gioielli romani di Castellani Il The Illustraded Catalogue of The Universal Exhibition

published whith the art journal (London-NewYork virtue and Co 1867) pubblicato inoccasione dellrsquoesposizione parigina del 1867 su 331 pagine ne dedica un numero un porsquosuperiore 24 per la precisione a prodotti italiani i soggetti sono sempre piugrave o menosimili sculture milanesi mobili e intagli fiorentini (Gajani e Frullini) collezioni diporcellane Richard Ginori

60 Questa visibilitagrave riservata solo a questa tipologia di oggetti sottolineata criticamente

anche da alcuni autorevoli osservatori italiani rifletteva in realtagrave lrsquoeffettivacaratterizzazione dei prodotti degli espositori italiani come prodotti legati al lusso ealla moda20 Allrsquoesposizione di Parigi nel 1878 il Conte Carlo Demetrio Finoicchiettidichiarava

A chiunque percorreva la sezione italiana dei mobili non era dato di vedere unoggetto il cui carattere utile e pratico indicasse i bisogni assoluti di coloro per qualiera stato fabbricato Infine se alla mostra di Parigi si fosse dovuto dedurre qualeera il corredo abituale delle abitazioni in Italia avrebbe dovuto indursi o che inostri ebanisti e tappezzieri non sanno fabbricare mobili comuni alla portata diqualunque cittadino oppure che lrsquoItalia egrave una nazione talmente ricca da potersipermettere per i suoi usi giornalieri soltanto mobili intagliati e riccamenteintarsiati tavole di mosaico e via discorrendo21

4 La stampa nazionale

61 Esiste in definitiva un evidente e comprensibile deacutecalage dellrsquoimmagine proposta

Quando lrsquoItalia egrave presentata in un contesto internazionale su riviste inglesi francesi otedesche in cui il contesto industriale egrave indubbiamente piugrave avanzato lrsquoaccento vieneposto soprattutto sullo stile sul gusto sullrsquoarte in cui lrsquoItalia tradizionalmente eccellein ambito nazionale invece si cerca di valorizzare il limitato progresso industrialedella nazione specie negli anni del cosiddetto ldquodecollo industrialerdquo

62 Questo scarto fra unrsquoimmagine ldquonazionalerdquo e una ldquointernazionalerdquo emerge in

particolare nellrsquoanalisi delle pubblicazioni edite specificatamente in un contestonazionale

63 Esistono pubblicazioni monografiche interamente dedicate non allrsquoesposizione in seacute

ma ai prodotti italiani presentati allrsquoesposizione Per esempio dal catalogo LrsquoItalia alla

Esposizione Universale di Parigi del 1867 Rassegna critica descrittiva illustrata (Firenze LeMonnier 1868) emerge pur sempre una notevole quantitagrave drsquoillustrazioni relative adopere drsquoarte con opere dei maggiori pittori e scultori italiani dellrsquoepoca come adesempio Giovanni Dupreacute Vincenzo Vela Domenico Morelli e Stefano Ussi Unapresenza significativa egrave riservata alle ldquoarti applicate allrsquoindustriardquo attraverso oggetticome le giagrave citate porcellane di Doccia e i vetri di Murano Erano presenti perograve adifferenza di quanto accadeva nelle riviste generalistiche anche prodotti considerati ad

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alto contenuto tecnologico come strumenti ottici scientifici fotografici Una qualchepresenza era riservata anche alle produzioni manifatturiere

64 Talora tutti questi aspetti potevano anche intrecciarsi una sintesi esemplare di

questrsquoattenzione composita e incrociata a un largo arco di attivitagrave produttive cheandava dagli artisti veri e propri fino alle lavorazioni piugrave umili era sintetizzata in unariproduzione del quadro a olio di Seitz che rappresentava in forma artistica unaimmagine di donne impegnate nella lavorazione della seta ma voleva illustrare nelcontempo la novitagrave del metodo di trattura inventato da un ingegnere del settore(Keller)

65 Anche i cataloghi illustrati di Sonzogno pubblicati appositamente in occasione delle

maggiori esposizioni e legittimati dalle stesse commissioni internazionali offrivanounrsquoimmagine del tutto analoga22 Le immagini concernenti lrsquoItalia in questo tipo dipubblicazioni non erano esclusive ma erano comunque prevalenti Anche i testi cheaccompagnavano le illustrazioni erano solitamente assai celebrativi Le tipologie diprodotti andavano dai legni intarsiati e dai merletti di Burano ldquoche si credevano deltutto decadutirdquo fino alle attivitagrave manifatturiere e in particolare allrsquoindustria serica inpieno sviluppo e in grado secondo il punto di vista ldquonazionalerdquo di queste fonti diinsidiare la tradizionale egemonia francese nel settore

66 Egrave come se la partecipazione negata dal circuito mediatico internazionale fosse

recuperata allrsquointerno del paese da questa produzione ricchissima e apertamentetagliata secondo unrsquoottica ldquonazionalerdquo per valorizzare le produzioni italiane

67 In definitiva la partecipazione alle grandi esposizioni dava luogo in Italia a un circuito

nazionale di medializzazione che in qualche modo sia pure in senso inverso ripeteva lostesso meccanismo di inclusione-esclusione su base nazionale che caratterizzava larappresentazione della presenza dei vari ambiti produttivi nazionali sulle grandi rivisteillustrate si facevano cioegrave vedere soprattutto i prodotti italiani

68 Mentre la partecipazione alle esposizioni non riusciva a garantire allrsquoItalia un ruolo se

non del tutto marginale allrsquointerno del circuito mediatico internazionale per controsul piano interno riusciva ad avere un ruolo di legittimazione importante

69 Era cioegrave essenziale per lrsquoambiente produttivo italiano spendere la propria presenza alle

esposizioni internazionali sul piano interno (si pensi al ruolo dei premi conseguiti alleesposizioni nelle pubblicitagrave dei prodotti dellrsquoepoca) dove questa partecipazione eravista come legittimazione e garanzia della qualitagrave della produzione nazionale

70 In conclusione lrsquoItalia giunge assai tardi e con un successo limitato a realizzare una

strategia comunicativa per i propri prodotti in quello che poteva essere considerato ilcanale principale di comunicazione dellrsquoepoca cioegrave la stampa e specificamente quellaillustrata o specializzata sul tema delle esposizioni

71 Sono al contrario le esposizioni stesse in quanto evento mediatico a permettere una

presenza apprezzabile degli espositori italiani e anche un grado di legittimazioneabbastanza elevato da parte delle giurie Le esposizioni con il loro meccanismo dipremi e di giurie organizzate in modo da garantire un certo equilibrio nel confronto frale nazioni partecipanti forniscono un forte impulso allrsquoaffermazione di unrsquoidentitagravenazionale italiana difficile da far valere nel circuito comunicativo internazionale maindubbiamente piugrave facile da manifestare e valorizzare sul piano interno

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NOTE

1 Le esposizioni sono Londra 1851 Parigi 1855 Londra 1862 Parigi 1867 Vienna 1873 Filadelfia

1876 Parigi 1878 Parigi 1889 Chicago 1893 Parigi 1900 La tabella egrave stata costruita sui dati offerti

da SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte RASMUSSEN Anne Les fastes du progregraves cit pp 59-143

2 The Illustrated London News vol XVIII 482 3 may 1851 p 1

3 AUERBACH Jeffrey A The Great Exhibition of 1851 A Nation on Display NEw HAven-London Yale

University Press 1999 p 15 et seq

4 Si veda in generale sullrsquoargomento il recente volume di MACLEOD Christine Heroes of invention

Technology liberalism and British identity 1750-1914 Cambridge Cambridge university press 2007

5 LrsquoIllustration XVII 419 8 marzo 1851 riporta in proposito un articolo apparso sul laquoJournal des

deacutebatsraquo

6 laquoExposition universelle de 1851 agrave Londresraquo in LrsquoIllustration XVII 415 8 febbraio 1851

7 laquoExposition Universelleraquo in LrsquoIllustration XVII 427 1 maggio 1851 cit in TOMASSINI Luigi

Immagini delle esposizioni universali nelle grandi riviste illustrate europee del XIX secolo in GEPPERT

Alexander CT BAIONI Massimo laquoEsposizioni in Europa fra Otto e Novecento Spazi

organizzazione rappresentazioniraquo in Memoria e Ricerca 172004 p112

8 Su 14000 espositori 6861 erano britannici (colonie comprese) di contro ai 1560 della Francia

(Algeria compresa) cfr per questi dati SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte RASMUSSEN Anne Les

fastes du progregraves cit pp 58-60

9 laquoExposition Universelleraquo in LrsquoIllustration XVII 427 1 maggio 1851

10 Fra le opere di carattere generale sulle esposizioni universali cfr GREENHALGH Paul

Ephemeral vistas the expositions universelles Great Exhibitions and Worldrsquos Fairs 1851-1939

Manchester Manchester University Press 1988 Le livre des expositions universelles 1851-1989 Paris

Edition des arts deacutecoratifs Hersher 1983 AIMONE Linda OLMO Carlo Le Esposizioni Universali

1851-1900 Il progresso in scena Torino Allemandi 1990 SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte

RASMUSSEN Anne Les fastes du progregraves Le guide des Expositions universelles 1851-1922 Paris

Flammarion 1992 BASSIGNANA Pier Luigi Le feste popolari del capitalismo Esposizioni drsquoindustria e

coscienza nazionale in Europa 1798-1911 Torino Umberto Allemandi amp C 1997 RYDELL Robert W

GWINN Nancy E (a cura di) Fair Representation Worldrsquos Fairs and the Modern World Amsterdam VU

University Press 1994 WERNER Peter Les Expositions universelles au 19egraveme siegravecle spectacles du

changement socio-culturel Bonn-Bad Godesberg Friedrich-Ebert-Stiftung 1977 di recente una

lettura nuova del fenomeno egrave avvenuta da parte della storiografia francese si veda in tal senso

CARREacute Anne-Laure CORCY Marie-Sophie DEMEULANAERE-DOUYEacuteRE Christiane PEacuteREZ Liliane

H Les expositions universelles en France au XIXe siegravecle Techniques Publics Patrimoines Paris CNRS

Eacuteditions 2012 e anche il piugrave recente PEacuteREZ Liliane H DEMEULANAERE-DOUYEacuteRE Christiane

Les expositions universelles Les identiteacutes au deacutefi de la moderniteacute Rennes Presses universitaires de

Rennes 2014 da parte italiana una lettura recente egrave offerta da MASSIDDA Luca Atlante delle

grandi esposizioni universali Storia e geografia del medium espositivo Milano Franco Angeli 2011 Sui

pubblici alle esposizioni e in particolare sul pubblico rappresentato dalle classi popolari mi

permetto di rimandare al mio recente PELLEGRINO Anna ldquoMacchine come faterdquo Gli operai italiani

alle Esposizioni Universali 1851-1911 Milano Guerini e Associati 2011

11 Cfr GEPPERT Alexander CT BAIONI Massimo Esposizioni in Europa fra Otto e Novecento cit

in particolare si veda il saggio introduttivo di GEPPERT Alexander Cittagrave brevi storia storiografia e

teoria delle pratiche espositive europee 1851-2000 cit pp 7-18 SLOTERDIJK Peter Il palazzo di

Cristallo in ID Il mondo dentro il capitale Roma Meltemi 2006 pp 220-228 [ed or Im

Weltinnenraum des Kapitals Suhrkamp Verlag Frankfurt am Main 2005] egrave da notare che

lrsquoedizione francese dello stesso volume porta emblematicamente il titolo Le palais de cristal agrave

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lrsquointeacuterieur du capitalisme planeacutetaire Paris Maren Sell Editeurs 2006 Sulle esposizioni come

antecedenti dei processi di comunicazione si veda inoltre ABRUZZESE Alberto Lessico della

comunicazione Roma Meltemi 2003 pp 170-183 ABRUZZESE Alberto BORRELLI Davide

LrsquoIndustria culturale Tracce e immagini di un privilegio Roma Carocci 2000 pp 89-92 MATTELART

Armand Lrsquoinvenzione della comunicazione Le vie delle idee Milano il Saggiatore 1998 pp 123-143

FIORENTINO Giovanni LrsquoOttocento fatto immaginedalla fotografia al cinema origini della

comunicazione di massa Palermo Sellerio 2007 pp 19-33 e piugrave in generale DE SETA Cesare Il

secolo della borghesia Torino UTET 2006

12 Sulla prima esposizione italiana si veda GIUNTINI Andrea La prima volta dellrsquoItalia lrsquoesposizione

del 1861 a Firenze in BIGATTI Giorgio ONGER Sergio Arti Tecnologia Progetto Le esposizioni

drsquoindustria in Italia prima dellrsquoUnita Milano Franco Angeli 2007 pp 277-290

13 Cfr AUERBACH Jeffrey A The Great Exhibition of 1851 cit p 15 et seq sulla stessa esposizione

cfr anche LEAPMAN Michael The World for a Shilling How the Great Exhibition of 1851 Shaped a

Nation London Headline 2001

14 Cfr per tutte queste informazioni SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte RASMUSSEN Anne Les

fastes du progregraves cit pp 77 et seq

15 Archivio del Museo delle Porcellane di Doccia Documento n 2525 in BUTI Sandra La

Manifattura Ginori Trasformazioni produttive e condizione operaia (1860-1915) Firenze Olschki 1990

p 24

16 Ibidem p 31 Sul tema mi permetto di rinviare anche al mio recente PELLEGRINO Anna

Continuiteacute et innovation dans la fabrication de la ceacuteramique agrave Florence entre XIX et XX siegravecles actes du

XXVII Congregraves Preacutehistorique de France (Bordeaux 1-5 Juin 2010)ldquoTransition ruptures et continuiteacute en

Preacutehistoirerdquo Tours Les Eacuteditions La Simarre 2013 pp 113-119

17 La tabella egrave stata costruita sulla base di dati che comprende tutte le illustrazioni apparse sulle

quattro riviste sulle pagine delle suddette riviste di Francia Germania Inghilterra e Italia in

occasioni delle 10 esposizioni maggiori del XIX secolo giagrave enumerate nella nota 12 La banca dati

egrave il prodotto di una ricerca realizzata da un gruppo di lavoro dellrsquoUniversitagrave di Firenze

costituitosi nel 2001 sul tema delle guide per i viaggiatori e lrsquoimmagine dellrsquoItalia nelle riviste

illustrate europee di cui ho fatto parte sotto la direzione scientifica del prof Luigi Tomassini

che qui ringrazio per avermi consentito la piena disponibilitagrave della banca dati

18 Come recita la didascalia ldquoCannabicrdquo laquois the name of a new preparation from hemp intended

to supply the place of papier macheacute and corton pierre invented and patented by M Albano Whilst

perhaps it has not quite the softness of surface of the former named materials it has the

advantage of great durability and of quickly drying It was first used by M Albano in the

decoration of Covent-garden Theatreraquo Nonostante questo uso inglese come testimonia Andrew

Ure (A dictionary of arts manufactures and mines containing a clear exposition of their principles and

practice vol 2 p 612) si trattava di un prodotto laquoof Italian origin and in Italy it has been

employed for panels frames and centresraquo

19 Si veda sullrsquoargomento il recentissimo volume di COLOMBO Paolo Le Esposizioni Universali I

mestieri drsquoarte sulla scena del mondo Venezia Marsilio 2012

20 Si veda sullrsquoargomento ONGER Sergio PARZIALE Lavinia laquoLa moda italiana alle esposizioni

nella seconda metagrave dellrsquoOttocentoraquo in Annali di Storia dellrsquoimpresa 192008 Venezia Marsilio

2007 pp 15-47

21 FINOCCHIETTI Demetrio Carlo Mobili di lusso italiani e mosaici fiorentini Veneti e Romani in

Esposizione Universale del 1878 in Parigi Relazione dei giurati italiani classi XVII e XVIII Roma Eredi

Botta 1879

22 Si veda ad esempio LrsquoEsposizione di Parigi del 1878 illustrata Milano Sonzogno 1878-1879

oppure Lrsquoesposizione universale del 1867 illustrata pubblicazione internazionale autorizzata dalla

commissione imperiale dellrsquoesposizione Milano-Firenze-Venezia Edoardo Sonzogno 1867

LrsquoEsposizione Universale di Vienna del 1873 illustrata Milano Edoardo Sonzogno [sd] Sulle

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esposizioni italiane si veda il Catalogo ufficiale della Esposizione nazionale del 1881 in Milano belle arti

Milano E Sonzogno 1881 o la Guida del visitatore alla Esposizione industriale italiana del 1881 in

Milano sola pubblicazione autorizzata e compilata sotto la sorveglianza del Comitato esecutivo

dellrsquoEsposizione industriale Milano Sonzogno 1881 e ancora il settimanale laquoLrsquoesposizione

illustrata di Milanoraquo

RIASSUNTI

Questo saggio esamina il modo in cui si afferma e si diffonde nelle esposizioni internazionali della

seconda metagrave del XIX secolo la presenza di un ldquoprodotto italianordquo di uno stile nazionale in

alcuni settori specifici in particolare in alcune lavorazioni specializzate di lusso e di alto

artigianato Lrsquoanalisi si dipana lungo due direzioni parallele da una parte lrsquoeffettiva presenza

degli espositori italiani da un punto di vista quantitativo dallrsquoaltra il modo in cui i prodotti

italiani erano rappresentati sulla stampa illustrata internazionale per alcuni significativi

campioni

This paper examines the way in which the presence of an ldquoitalian productrdquo confirms and spreads

itself in international exhibitions of the second half of the nineteenth century showing the

national style in some specific specialized areas particularly in luxury and craftsmanship The

analysis unfolds along two parallel directions on one hand the effective presence of Italian

exhibitors from a quantitative point of view on the other hand the way in which the Italian

products were represented in some significant cases on the international illustrated press

INDICE

Parole chiave artigianato esposizioni identitagrave lusso prodotto italiano

Keywords exhibitions handicraft identity italian product luxury

AUTORE

ANNA PELLEGRINO

Assegnista di ricerca Senior presso lrsquoUniversitagrave degli studi di Padova egrave dottore di ricerca

dellrsquoIstituto Universitario Europeo (2004) Ha conseguito il DEA in Histoire et civilisation presso

LrsquoEHESS di Parigi (1999) Dal 2008 egrave chercheur associeacute al Conservatoire National des Arts et

Meacutetiers di Parigi e dal 2010 allrsquoUniversiteacute Paris Diderot 7 Si occupa di storia delle culture del

lavoro nella societagrave industriale di associazionismo operaio e popolare fra Otto e Novecento e di

esposizioni universali fra XIX e XX secolo

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Expositions internationales et imagenationale les pays drsquoAmeacuteriquelatine entre pittoresque laquo indigegravene raquoet moderniteacute proclameacuteeChristiane Demeulenaere-Douyegravere

1 Les expositions internationales

universelles ou speacutecialiseacutees ne sont passeulement les fecirctes du commerce et delrsquoindustrie ce qursquoelles sont drsquoabord paressence1 La ceacuteleacutebration du progregravesparticuliegraverement technique et industriely est lrsquoobjectif afficheacute mais en deacutecidanten 1855 drsquoouvrir leurs galeries agravelrsquoensemble des productions humaines etde devenir ainsi laquouniversellesraquo ellesassument une autre mission jouer unrocircle dans les eacutechanges intellectuelsartistiques et culturels entre pays voire entre continents2

2 Elles sortent alors de lrsquoatelier et de lrsquoarriegravere-boutique pour srsquoouvrir sur le monde dont

elles fournissent des repreacutesentations agrave un public majoritairement europeacuteen qui souventnrsquoa ni les moyens ni mecircme lrsquoenvie de voyager mais qui se montre tregraves friand drsquohorizonslointains Dans bien des cas ces repreacutesentations sont de lrsquoordre de lrsquoideacuteal sans grandrapport avec la reacutealiteacute des pays exposantsexposeacutes elles se conforment plutocirct auximages mentales qursquoune culture litteacuteraire et artistique preacutegnante a inculqueacutees au publicoccidental3 et preacutetendent reacutepondre agrave ses attentes reacuteelles ou supposeacutees Srsquoy mecirclentaussi des consideacuterations drsquoordre financier qui encouragent les organisateurs desexpositions agrave rechercher des repreacutesentations laquoexotiquesraquo dont ils savent le succegravesassureacute

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3 Dans la seconde moitieacute du XIXe siegravecle beaucoup de pays participants ne peuvent

preacutetendre appartenir au cercle restreint des nations industriellement deacuteveloppeacuteesToutefois figurer dans les expositions si possible sous un jour valorisant est pour euxune neacutecessiteacute tant sont capitaux les enjeux de ces manifestations en termeseacuteconomique commercial ou diplomatique Tel est le cas particuliegraverement des pays delrsquoAmeacuterique latine (au sens large) qui viennent dans les expositions internationales avecle souci de deacutevelopper leur potentiel eacuteconomique et de trouver des partenaires

4 En examinant leurs strateacutegies de preacutesentation on mesure combien cette ambition les

contraint agrave devoir eacutechafauder une repreacutesentation drsquoeux-mecircmes agrave se mettre en scegravene agravesrsquoinventer en quelque sorte une identiteacute et parfois mecircme agrave srsquoenfermer plus ou moinsvolontairement dans des images steacutereacuteotypeacutees qui ont la vie dure Attirer le public eneacutevoquant les sacrifices rituels des anciens Aztegraveques est une chose attirer desinvestisseurs en affichant une certaine moderniteacute en est une autre Lrsquoexpeacuterience desexpositions universelles montre agrave quel point concilier les deux est un exercice difficile

1 Revendiquer des racines historiques

5 Certains pays participants peu industrialiseacutes misent pour se mettre en avant sur un

passeacute culturellement riche geacuteneacuteralement bien connu du public des expositions Tel estle cas de lrsquoEacutegypte par exemple qui agrave lrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris eacutedifie unambitieux et fastueux Parc eacutegyptien mettant en scegravene agrave travers les diverses facettes deson passeacute architectural la puissance et la richesse de non nouveau vice-roi IsmaeumllPacha Pour les pays drsquoAmeacuterique latine la question est plus complexe de par leur passeacutemecircme Leur histoire est compliqueacutee et encore tregraves largement inconnue du grand publicoccidental Et puis il leur faut choisir quelle seacutequence de leur histoire nationale mettreen scegravene Ils se trouvent confronteacutes agrave un dilemme puiser dans leur histoire colonialecommune avec lrsquoEurope du moins lrsquoEspagne et le Portugal ou bien recourir agrave unehistoire plus ancienne plus archaiumlque plus laquoindigegraveneraquo et somme toute moinsvalorisante

6 Beaucoup se contentent de faire eacutedifier des pavillons laquohispanisantsraquo qui jouent surtout

sur le pittoresque Ainsi agrave lrsquoExposition de 1889 le Venezuela deacutecline le styleRenaissance espagnole et le Guatemala met agrave disposition de ses visiteurs des hamacs etun deacutelicieux chocolat dans un deacutecor certes charmant mais sans grand caractegravere

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Fig 1 Exposition universelle de 1889 agrave Paris Pavillon du Venezuela Coll part Clicheacute de lrsquoauteure

7 Agrave la mecircme exposition le Mexique fait un choix radicalement diffeacuterent celui de mettre

en scegravene son histoire preacutecolombienne en proposant sur plus de deux mille megravetrescarreacutes un imposant teocalli4 ou pyramide agrave degreacutes surmonteacutee drsquoun temple

Fig 2 Exposition universelle de 1889 agrave Paris laquoLe temple mexicain (Champ de Mars)raquo extr deGlucq LrsquoAlbum de lrsquoExposition 1889 pl 54 Coll part Clicheacute de lrsquoauteure

8 La participation du Mexique agrave lrsquoexposition du Centenaire de la Reacutevolution franccedilaise est

une initiative du gouvernement mexicain5 Crsquoest mecircme la premiegravere fois que le paysparticipe officiellement agrave une exposition parisienne apregraves une premiegravere apparitiondans une exposition internationale en 1884 agrave La Nouvelle Orleacuteans (Eacutetats-Unis)6 Pourlrsquooccasion le Parlement mexicain a voteacute un creacutedit consideacuterable de plus de 600000pesos

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9 Le choix drsquoun laquoPalais aztegravequeraquo comme le qualifie la presse srsquoinscrit dans une intention

de politique inteacuterieure agrave un moment ougrave le pays cherche agrave consolider son uniteacute autourde son glorieux passeacute preacutecolombien Le laquopatriotismeraquo du pavillon mexicain est encoresouligneacute par un autre eacuteleacutement Contrairement agrave beaucoup de nations qui srsquoenremettent agrave des architectes europeacuteens le Mexique charge deux Mexicains lrsquoingeacutenieurAntonio Anza (1847-1925) et lrsquoarchitecte Luis Salazar de construire son pavillon ensrsquoappuyant sur les recherches de lrsquoarcheacuteologue Antonio Pentildeafiel dont lrsquoouvrageMonuments de lrsquoart mexicain ancien paraicirctra lrsquoanneacutee suivante

10 Instrument drsquouniteacute donc sur le plan inteacuterieur le teocalli de 1889 apparaicirct aussi comme

une revendication drsquoidentiteacute nationale aux yeux des autres nations reacuteunies Selon leGuide bleu du Figaro

le palais construit par M Anza rappelle dans les grandes lignes de sa faccediladelrsquohistoire des races primitives de la partie centrale du Mexique Il symbolise leurscroyances par le temple eacuteleveacute au Soleil temple qui occupe la partie centrale ilrepreacutesente le commencement et la fin de leur existence politique dans les six bas-reliefs il alleacutegorise leurs arts et leur industrie par les figures de diviniteacutes placeacuteesdans les pavillons lateacuteraux [hellip] Deux figures alleacutegoriques repreacutesentent les deuxcivilisations celle du Sud et celle du Nord des anciens habitants de la contreacutee quiest aujourdrsquohui le Mexique elles se trouvent agrave chacune des deux entreacutees delrsquoescalier7

11 La deacutecoration exteacuterieure du laquoPalais aztegravequeraquo eacutevoque elle-aussi lrsquohistoire mexicaine

tout autour du bacirctiment douze bas-reliefs de bronze repreacutesentent des dieux et des roismexicains tout un Pantheacuteon aztegraveque ducirc au ciseau du sculpteur mexicain JesusContreras (1866-1902) qui srsquoinspire des figures divines deacutecrites par Pentildeafiel8

12 Une des particulariteacutes du monument de 1889 souvent mise en avant par la presse est

sa moderniteacute technique Sa construction emploie le fer la fonte et lrsquoacier Le motifprincipal de la faccedilade et le couronnement des portes drsquoentreacutee sont en zinc fondu etgalvaniseacute le reste de la deacutecoration en zinc repousseacute Ainsi si la forme srsquoancre dans latradition historique en renvoyant aux civilisations anciennes du Mexique lesmateacuteriaux utiliseacutes sont reacutesolument agrave la pointe de lrsquoactualiteacute

13 Un autre eacuteleacutement doit ecirctre souligneacute laquole public [est] tregraves surpris par lrsquoescalier central agrave

marches hautes et eacutetroites drsquoun accegraves peu commoderaquo9 En 1889 contrairement agrave ceqursquoon a vu anteacuterieurement en 1867 par exemple lrsquoauthenticiteacute archeacuteologique prendsans concession le pas sur le confort du visiteur

14 Toutefois malgreacute ses ambitions lrsquoeacutedifice ne reccediloit qursquoun accueil assez mitigeacute Un

journaliste souligne sa lourdeur laquoune lourdeur puissante et voulue qui reacutesumelrsquohistoire et le caractegravere des eacutedifices mexicainsraquo10 Lrsquoarchitecte franccedilais Frantz Jourdainen souligne lrsquoaspect laquoimposantraquo et la laquorigoureuse exactituderaquo mais reste eacutetonnammentreacuteserveacute11 alors qursquoil ne tarit pas drsquoeacuteloges par exemple sur le pavillon de la reacutepubliqueargentine qui le seacuteduit par ses remplissages en faiumlences multicolores son ossaturemeacutetallique doreacutee ses vitraux eacutetincelants et ses cabochons papillotants12

15 Un deacutesaveu dont on trouve deacutejagrave un preacuteceacutedent en 1878 agrave lrsquoexposition universelle de

Paris Le Peacuterou seul pays drsquoAmeacuterique du Sud alors preacutesent agrave cette exposition avaitconfieacute agrave lrsquoarchitecte Alfred Vaudoyer lrsquoeacutedification drsquoun laquoPalais Incaraquo qui srsquoinspiraitdrsquoailleurs des deacutecouvertes archeacuteologiques les plus reacutecentes Malgreacute la beauteacute et lecharme de cet eacutedifice13 les protestations des membres de la colonie peacuteruvienne de Pariscontre ce Palais incaraquo qui donnait agrave leurs yeux une image trop reacutetrograde de leur pays

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finalement jugeacutee fleacutetrissante montrent les limites du recours trop dogmatique agravelrsquoimage laquohistoriqueraquo et drsquoune recherche trop systeacutematique de pittoresque fucirct-ilcautionneacute par les historiens et les archeacuteologues14

2 Lrsquoimage ideacuteale drsquoun pays laquomoderneraquo

16 Pour beaucoup de pays drsquoAmeacuterique latine le XIXe siegravecle est marqueacute par la stabilisation

et la modernisation de leurs institutions qui favorisent un certain essor eacuteconomiqueLeur participation aux expositions se justifie par un deacutesir de srsquointeacutegrer agrave lacommunauteacute internationale laquomoderneraquo dessein qui conduit bon nombre drsquoentre eux agravechoisir de se preacutesenter comme des nations jeunes dynamiques prometteuses drsquoaveniret de profits pour les investisseurs et les migrants qui leur feront confiance Pour laplupart comme par exemple le Breacutesil15 il est impeacuteratif de gommer le qualificatif delaquopittoresqueraquo encore trop souvent attacheacute agrave leur image

17 Leur repreacutesentation agrave lrsquoexposition doit donc montrer des centres-villes qui

srsquourbanisent ougrave lrsquoeacutelectriciteacute les tramways les cafeacutes les restaurants les magasins lestheacuteacirctres les studios de photographie constituent autant de signes visibles demoderniteacute des paysages urbains avec des places des jardins et de larges avenuesinspireacutees de lrsquoestheacutetique haussmannienne Une probleacutematique que lrsquoon retrouve dansles seacuteries de photographies alors largement diffuseacutees16

18 Ainsi agrave lrsquoExposition de 1889 le palais de la Reacutepublique drsquoArgentine joue agrave fond les

standards occidentaux

Fig 3 Exposition universelle de 1889 agrave Paris Pavillon de lrsquoArgentine Coll part Clicheacute de lrsquoauteure

19 Tout comme les pavillons du Chili et de lrsquoUruguay il adopte les canons de lrsquoarchitecture

de meacutetal et de verre agrave la mode depuis le Crystal Palace de 1851 Œuvre de lrsquoarchitecte

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franccedilais Albert Ballu (1849-1939) le Palais argentin est deacutecrit comme laquoun monumentgrandiose ougrave lrsquoingeacutenieuse et heureuse fantaisie de lrsquoarchitecte a semeacute agrave profusion descabochons qursquoeacuteclaire le soir la lumiegravere eacutelectriqueraquo17 Il est deacutecoreacute et ameacutenageacute par desartistes franccedilais (Barrias Gervex Hector Leroux Besnard ou Olivier Merson)18 Pouraffirmer ses preacutetentions au leadership sur le continent lrsquoArgentine fait donc le choixdrsquoune architecture reacutesolument laquomoderneraquo magnifieacutee par lrsquoeacutelectriciteacute alors symbole dela moderniteacute technique la plus avanceacutee et pour mieux correspondre agrave lrsquoimage drsquounpays en deacuteveloppement elle opte pour un style europeacuteen et mecircme laquofranccedilaisraquo puisqueson pavillon recourt agrave des techniques agrave des architectes et agrave des artistes de nationaliteacutefranccedilaise Tournant reacutesolument le dos agrave son passeacute lrsquoArgentine parvient agrave effacer cetlaquoautreraquo indigegravene porteur drsquoune culture pauvre qui ne contribuerait pas agrave la mettre enlumiegravere sur la scegravene internationale19

3 Entre archeacuteologie savante et divertissement grandpublic

20 La preacuteoccupation majeure des organisateurs des expositions est on le sait de

rentabiliser ces opeacuterations qui sont fort coucircteuses Il faut y attirer le public le plusnombreux possible en lui proposant des attractions qui drsquoexposition en exposition seferont toujours plus seacuteduisantes et divertissantes La preacutesentation du Mexique agravelrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris srsquoinscrit parfaitement dans cette logique de larecherche drsquoun certain sensationnel mercantile

21 Cette fois il ne srsquoagit pas drsquoune initiative officielle du Mexique qui aurait eacuteteacute en 1867

bien en mal de lrsquoorganiser Il ne srsquoagit pas non plus drsquoune initiative drsquoune institutionfranccedilaise car la Commission scientifique du Mexique malgreacute ses bonnes intentions neput reacuteunir les financements suffisants agrave lrsquoorganisation de sa propre exposition Crsquoestune initiative priveacutee eacutemanant drsquoun personnage dont le surnom drsquolaquoaventurier du SecondEmpireraquo que lui ont donneacute ses biographes20 suffit agrave caracteacuteriser le parcours

22 Normand drsquoorigine Leacuteon Meacuteheacutedin (1828-1905) a fait des eacutetudes drsquoarchitecture agrave Paris

ougrave il srsquoest initieacute agrave la photographie avec Gustave Le Gray Bonapartiste fervent il a leprojet drsquoune Galerie historique du regravegne de Napoleacuteon III sorte drsquoillustration encyclopeacutediquepar la photographie grand format des faits remarquables du Second Empire qui par sadeacutemesure exige beaucoup drsquoargent et la protection impeacuteriale Ce projet le conduitdrsquoabord en Crimeacutee ougrave il fait les photographies preacuteparatoires pour la composition drsquounpanorama de la bataille de Seacutebastopol puis en Italie ougrave il photographie les hauts lieuxde la campagne militaire pour un album destineacute agrave lrsquoEmpereur Il espegravere en ecirctrereacutecompenseacute par une nomination aupregraves du corps expeacuteditionnaire en Chine Maisfinalement crsquoest pour lrsquoEacutegypte qursquoil srsquoembarque en avril 1860 dans la valleacutee du Nil ilfait des photographies notamment agrave Abou Simbel et srsquoinitie aux techniques demoulage

23 Le 9 aoucirct 1864 Leacuteon Meacuteheacutedin est nommeacute comme laquovoyageur pour lrsquoarcheacuteologieraquo aupregraves

de la Commission scientifique du Mexique Au Mexique il se montre tregraves actif en deacutepitdes difficulteacutes dues agrave la guerre au mauvais eacutetat des routes et agrave lrsquoinseacutecuriteacute geacuteneacuterale Ilfait des fouilles agrave lrsquoicircle des Sacrifices puis au deacutebut de mars 1865 il travaille laquoagrave lareproduction complegravete du museacutee de Mexico en attendant de meilleurs jours21raquo il fait denombreux releveacutes de piegraveces anciennes par le dessin la photographie et lrsquoestampage De

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juin agrave novembre 1865 il fouille agrave San Juan Teacuteotihuacan ougrave il reacutealise aussi desestampages Ensuite pendant plusieurs mois de la fin de lrsquoanneacutee 1865 agrave aoucirct 1866 iltravaille sur le site de Xochicalco presque exclusivement sur le temple principal22 qursquoilreacuteussit agrave deacutegager il parvient agrave en reacutetablir les blocs effondreacutes en se basant surlrsquoappareillage des pierres et laquola comparaison simultaneacutee des quatre faces agrave peu pregravessymeacutetriques du monumentraquo23 Il dessine le temple en couleurs le photographie encalotype geacuteant puis lrsquoestampe dans sa totaliteacute Les laquocreuxraquo en papier qursquoil reacutealise alorslui permettront ensuite de reconstituer le monument24

24 Agrave son retour en France en octobre 1866 il rapporte pregraves de 2 000 dessins ou

photographies dont certains de grand format des calques de codex de nombreuxlivres et plus de 600 megravetres carreacutes drsquoestampages25 des reacutesultats qui satisfont laCommission scientifique du Mexique elle lui demande drsquoen preacuteparer la publicationmais bientocirct la guerre franco-prussienne et la chute de lrsquoEmpire ruineront ce projet

25 LrsquoExposition de 1867 agrave Paris et la deacutefection de la Commission scientifique du Mexique

offrent agrave Leacuteon Meacuteheacutedin lrsquooccasion drsquoutiliser lrsquoeacutenorme mateacuteriel archeacuteologique en sapossession Sur le Champ de Mars il eacuterige une construction laquoeacutetrange et bizarreraquo26longue de vingt-cinq megravetres sur dix-huit de large

Fig 4 Exposition universelle de 1867 agrave Paris Le Temple de Xochicalco Photographie Pierre PetitArchives nationales F12118722 Clicheacute de lrsquoauteure

26 Composeacute de deux niveaux hauts de cinq et quatre megravetres relieacutes par un escalier agrave la

pente adoucie par rapport agrave lrsquooriginal cet eacutedifice adopte la forme drsquoune pyramideaztegraveque agrave gradins inspireacutee de la pyramide des Serpents agrave plumes de la forteresse deXochicalco que Meacuteheacutedin connaicirct bien pour avoir longuement travailleacute sur le sitependant son seacutejour au Mexique27 Au fronton une inscription indique laquoMonument deXochicalco Type des temples de lrsquoantiquiteacute mexicaineraquo tandis qursquoun eacutecusson signaleaux visiteurs le pavillon des laquoMissions scientifiques et artistiques de Leacuteon Meacuteheacutedindans les deux mondesraquo

27 Preacutesenteacute par la presse comme la laquorestitution fidegraveleraquo du temple de Xochicalco il est loin

toutefois drsquoecirctre une copie scrupuleusement exacte du monument original Commesouvent quand il est question de reconstitution architecturale dans les expositionslrsquoauteur a pris beaucoup de liberteacutes avec lrsquoauthenticiteacute archeacuteologique jusqursquoagrave remonter

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agrave lrsquoenvers les deux serpents qui encadrent le grand escalier Au total si sareconstitution du temple de Xochicalco srsquoappuie sur des releveacutes archeacuteologiquesrigoureux et deacutetailleacutes reacutealiseacutes sur place elle nrsquoeacutevite pas la fantaisie et le pittoresque

28 Drsquoautant que Meacuteheacutedin a eacutedifieacute la reacuteplique agrave ses frais et qursquoil espegravere bien rentrer dans ses

fonds Lrsquoaccegraves agrave son exposition est donc payant et il a obtenu du commissaire geacuteneacuteral delrsquoexposition lrsquoautorisation de tenir un laquodeacutebit de cafeacute glaces etc [hellip] mais agrave la maniegraveremexicaine et avec des mexicainsraquo en costume national

29 Cela nrsquoempecircche pas la reconstitution du temple de Xochicalco drsquoecirctre bien accueillie par

les journalistes et le public Elle est reproduite dans journaux et revues et sous formede chromolithographies Crsquoest un veacuteritable succegraves de curiositeacutehellip peut-ecirctre ducirc aussi agraveune mise en scegravene spectaculaire qui insiste avec une certaine complaisance sur lesaspects les plus sanglants des civilisations preacutehispaniques teacutemoignant drsquoune veacuteritablefascination pour les rituels aztegraveques et particuliegraverement les sacrifices humains etlrsquoarrachement du cœur qui excitent beaucoup lrsquoimagination des journalistes

Ces temples redoutables dont tous les narrateurs parlent avec horreur [hellip] nerepreacutesentaient agrave notre imagination aucune forme tangible avant que M LeacuteonMeacuteheacutedin eucirct livreacute le monument du Champ de Mars Rien nrsquoy manque cette fois niles cracircnes rangeacutes sous lrsquoarchitrave ni les hieacuteroglyphes bizarres ni le rideaueacuteblouissant brodeacute de plumes et qui ferme lrsquoentreacutee du temple Si lrsquoon soulegraveve cerideau apparaicirct la pierre des sacrifices sur laquelle cinq precirctres forceneacuteseacutegorgeaient savamment les victimes dont le cœur ensanglanteacute eacutetait offert enholocauste au soleil [hellip] Enfin les cuves en pierre ougrave lrsquoon recueillait les cœursreacuteserveacutes agrave la communion des grands precirctres Le cadavre eacutetait rejeteacute comme chosevile en bas des degreacutes du temple pour servir aux festins des cannibales dont tout lemonde a entendu parler28

30 Cette fascination morbide les journalistes parisiens la retrouveront en 1889 heureux

de renouer avec les fantasmes de 1867 en saluant la reproduction mexicaine laquoduTemple du Feu un temple ougrave eacutetaient pratiqueacutes la torture et le sacrifice humainhellipraquo29

31 Les expositions universelles sont des manifestations populaires destineacutees agrave un tregraves

large public au niveau drsquoeacuteducation et de culture tregraves ineacutegal Pour impressionner lesimaginations et les sensibiliteacutes elles recourent agrave des images fortes souventsimplificatrices et se reacutevegravelent de tregraves efficaces fabriques drsquoimages Mais si lesrepreacutesentations qursquoelles offrent au public sont freacutequemment caricaturales parce quelrsquoon srsquoimagine que ce qursquoil attend de lrsquoexposition crsquoest du deacutepaysement et dudivertissement les pays eux-mecircmes nrsquoheacutesitent pas entrer dans ce jeu avec finalementune certaine bonne gracircce Ils adoptent comme le Mexique par exemple tantocirct uneimage laquohistoriqueraquo (exposition de 1889) tantocirct une image laquomoderneraquo (exposition de1900) Tous les protagonistes de lrsquoexposition organisateurs exposants publicjournalistes chroniqueurs sont des acteurs de cette fabrique de lrsquoimage Le problegravemecrsquoest la masse du public concerneacute ‒ 11 agrave 15 millions de visiteurs pour lrsquoExposition de1867 32 millions pour celle de 1889 par exemple ‒ qui adopte ces repreacutesentations pourargent comptant et se creacutee ainsi des images mentales qui perdureront

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NOTES

1 Rappelons leur filiation directe avec les expositions nationales des produits de lrsquoindustrie

preacutesenteacutees dans la premiegravere moitieacute du XIXe siegravecle

2 Pour une preacutesentation geacuteneacuterale des diffeacuterents aspects des expositions et une bibliographie agrave

jour CARRE Anne-Laure CORCY Marie-Sophie DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane HILAIRE-

PEREZ Liliane (sous la dir de) Les expositions universelles en France au XIXe siegravecle Techniques

Publics Patrimoines Paris CNRS Eacuteditions 2012 DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane (sous la dir

de) Exotiques expositions Les expositions universelles et les cultures extra-europeacuteennes France 1855-1937

Paris Somogy 2010

3 La vogue en Occident de lrsquoorientalisme le succegraves populaire des romans exotiques et

drsquoexploration ou des magasines illustreacutes comme le laquoMagasin pittoresqueraquo le laquoTour du Monde

illustreacuteraquo laquoLa Natureraquo ou laquoLrsquoIllustrationraquo formatent lrsquoesprit du public

4 Lrsquoeacutedifice fait 70 sur 30 megravetres

5 Sur les participations du Mexique aux expositions universelles TENORIO-TRILLO Mauricio

Meacutexico at the Worldrsquos Fairs Crafting a modern nation Berkeley University of California Press 1996

ARCINIEGA AVILA Hugo A KRASELSKY MASMELA Rebeca Meacutexico en los pabellones y las

Exposiciones internacionales (1889-1929) Meacutexico DF Insituto Nacional de Bellas Artes Consejo

Nacional para la Cultura y las Artes 2010 Archives nationales Paris [ensuite Arch nat] F

123763

6 TENORIO-TRILLO Mauricio op cit p 264

7 Exposition de 1889 Guide Bleu du Figaro et du Petit Journal Paris impr de Chaix 1889 p 204

8 Ibidem pp 105-108 certains bas-reliefs se trouvent aujourdrsquohui dans les jardins de la Triple

Alliance agrave Meacutexico City

9 Ibidem

10 BRINCOURT Maurice LrsquoExposition universelle de 1889 Paris Librairie de Firmin-Didot et Cie

1890 pp 147-148

11 JOURDAIN Frantz laquoLe Palais Mexicainraquo in LrsquoIllustration 2427 31 aoucirct 1889 p 180

12 JOURDAIN Frantz laquoLa Reacutepublique argentineraquo in LrsquoIllustration 2431 28 septembre 1889 p

260

13 Museacutee drsquoOrsay Paris Alfred Vaudoyer Exposition universelle de 1878 minute faccedilade et plan pour

lrsquoemplacement du Peacuterou en 1878 crayon et aquarelle sur papier calque contrecolleacute sur papier

14 RIVIALE Pascal Entre exotisme et pragmatisme lrsquoAmeacuterique latine dans les premiegraveres expositions

universelles en France (1855-1889) in DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane (a cura di) Exotiques

expositionshellip cit pp 64-75 not pp 72-74

15 LINHARES BORGES Maria Eliza Lrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris et le museacutee commercial de

Rio de Janeiro (Breacutesil) in CARRE Anne-Laure et al (sous la dir de) Les expositions universelles en

France au XIXe siegravecle Techniques Publics Patrimoines cit pp 365-384

16 Voir par exemple les photographies de la mission Wiener conserveacutees aux Archives du

ministegravere des Affaires eacutetrangegraveres franccedilais DUMAS Jean-Philippe Photographie et expansion

commerciale la mission Wiener au Breacutesil (1895-1896) in DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane

PLOUVIER Martine SOUCHON Ceacutecile (sous la dir de) Des images et des mots Les documents figureacutes

dans les archives Paris CTHS 2010 pp 205-221

17 VARIGNY C de laquoLrsquoAmeacuterique agrave lrsquoexposition universelleraquo in Revue des Deux Mondes 95 51889

p 837

18 BUSCHIAZZO Mario J laquoEl Siglo XIX en Argentina El Pabellon argentinoraquo in Revista Nuestra

Arquitectura 420 novembre 1964 pp 36-39 URL lthttparqunneeduarcatdeparqhyc2

historia_03historia005pdfgt [consulteacute le 11 octobre 2013] Apregraves lrsquoexposition le palais argentin a

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eacuteteacute deacutemanteleacute et transfeacutereacute agrave Buenos Aires ougrave il accueillit le museacutee des beaux-arts de 1910 agrave 1932

avant drsquoecirctre deacutetruit

19 RAQUILLET Pauline laquoLrsquoArgentine agrave lrsquoExposition universelle de 1889raquo 1997 Eacutequipe Histoire et

Socieacuteteacute de lrsquoAmeacuterique latine ALEPH URL lthttpwwwuniv-paris-diderotfrhsalhsal972

prb97-2htmlgt [consulteacute le 11 octobre 2013]

20 GERBER Freacutedeacuteric NICAISE Christian ROBICHON Franccedilois Un aventurier du Second Empire

Leacuteon Meacuteheacutedin 1828-1905 Rouen Bibliothegraveque municipale de Rouen 1992

21 Arch nat F172913 rapport de Meacuteheacutedin au ministre de lrsquoInstruction publique 28 mars

1865

22 LE GOFF Armelle PREVOST URKIDI Nadia Homme de guerre homme de science Le colonel

Doutrelaine au Mexique Eacutedition critique de ses deacutepecircches (1864-1867) Paris Eacuted du CTHS 2011 p 169

deacutepecircche ndeg 42 2 juillet 1865 p 244 deacutepecircche ndeg 68 8 novembre 1865 p 303 deacutepecircche ndeg 88 6

mars 1866 p 337 reacuteponse de Duruy aux deacutepecircches ndeg 88 agrave 90 13 avril 1866

23 Arch nat F172913 lettre de Meacuteheacutedin au ministre de lrsquoInstruction publique 6 aoucirct 1866

24 Le moule reacutealiseacute par Meacuteheacutedin est aujourdrsquohui disparu mais ses releveacutes (dessins et

photographies) sont conserveacutes agrave la bibliothegraveque municipale de Rouen (Seine-Maritime)

25 Arch nat F172913 lettre de Meacuteheacutedin 10 juillet 1882 Les deacutepecircches de Doutrelaine font eacutetat

en effet de nombreux envois de caisses de travaux par Meacuteheacutedin LE GOFF Armelle PREVOST

URKIDI Nadia Homme de guerre homme de science Le colonel Doutrelaine au Mexiquehellip cit pp 337

362 363

26 DUCUING Fr Le Temple de Xochicalco in LrsquoExposition universelle de 1867 illustreacutee Paris E Dentu

1867 pp 46-47

27 DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane laquoLe Mexique srsquoexpose agrave Paris Xochicalco Leacuteon

Meacuteheacutedin et lrsquoexposition universelle de 1867raquo in HISTOIRE(S) de lrsquoAmeacuterique latine 3 2009 pp 1-16

URL lthttphisalorgindexphp

journal=revueamppage=articleampop=viewArticleamppath5B5D=Demeulenaere-Douyere2009-1gt

[consulteacute le 3 juin 2014] ID laquo1867 Los Parisinos descubren el Meacutexico antiguoraquo in Istor Revista

de Historia Internacional XIII 50 2012 pp 283-311 ID Entre archeacuteologie savante intention politique

et divertissement grand public la reacuteveacutelation du Mexique ancien dans les expositions universelles

(1867-1889) in DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane HILAIRE-PEREZ Liliane (sous la dir de) Les

expositions universelles Les identiteacutes au deacutefi de la moderniteacute Rennes PUR 2014

28 DUCUING Fr Le Temple de Xochicalco cit

29 LrsquoEacuteveacutenement 24 juin 1889 cit in TENORIO-TRILLO Mauricio Meacutexico at the Worldrsquos Fairs Crafting

a modern nation cit p 79

REacuteSUMEacuteS

Fenecirctres ouvertes sur le monde les expositions internationales fournissent agrave leur public des

repreacutesentations du monde qui sont souvent de lrsquoordre de lrsquoideacuteal drsquoautant que des consideacuterations

financiegraveres srsquoen mecirclent poussant les organisateurs agrave rechercher des attractions laquoexotiquesraquo dont

ils savent le succegraves assureacute Pour de nombreux pays se preacutesenter dans les expositions sous leur

meilleur jour est une neacutecessiteacute tant les enjeux en termes eacuteconomique commercial ou

diplomatique sont importants Mais cette ambition les contraint aussi agrave choisir quelle

repreacutesentation drsquoeux-mecircmes donner et parfois agrave srsquoenfermer dans des images caricaturales Agrave

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travers lrsquoexemple de plusieurs pays drsquoAmeacuterique latine (Mexique Peacuterou Argentinehellip) on verra la

laquofabrique de lrsquoimageraquo agrave lrsquoœuvre les strateacutegies souvent divergentes adopteacutees par les pays

participants et les dangers et deacuteconvenues rencontreacutes

Come finestre aperte sul mondo le mostre internazionali forniscono al pubblico

rappresentazioni dei paesi spesso idealizzate soprattutto se si considera che rispondono anche a

logiche di ordine finanziario che spingono gli organizzatori a trovare ldquoattrazioni esoticherdquo di cui

sia assicurato il successo Per molti paesi presentarsi alle mostre al meglio egrave una necessitagrave sia

per questioni economiche sia per opportunitagrave commerciali o diplomatiche Ma questa ambizione

li costringe anche a scegliere quale rappresentazione di se stessi vogliono fornire trasformando

talvolta tali immagini in caricature Attraverso lrsquoesempio di diversi paesi dellrsquoAmerica Latina

(Messico Perugrave Argentina ecc) si vedragrave la ldquofabbrica dellrsquoimmaginerdquo al lavoro le strategie spesso

divergenti adottate dai paesi partecipanti i pericoli e i contrattempi incontrati

Windows opened on the world International Exhibitions provide public representations of the

countries that are often idealized especially when financial profitability considerations are

involved because it usually incites organizers to find ldquoexoticrdquo attractions to reach success For

many countries itrsquos a necessity to be represented at their best both for economic commercial or

diplomatic issues For this ambition they are also forced to choose which representation of

themselves they want to show and sometimes that turns into a caricature Through the example

of several Latin American countries (Mexico Peru Argentinahellip) we will see the ldquofactory imagerdquo

at work showing the different strategies adopted by the participating countries and the dangers

and disappointments they run into

INDEX

Mots-cleacutes Ameacuterique latine expositions universelles identiteacute nationale images

repreacutesentations

Keywords images Latin America national identity representations World Exhibitions

Parole chiave America latina esposizioni universali identitagrave nazionali immagini

rappresentazioni

AUTEUR

CHRISTIANE DEMEULENAERE-DOUYEgraveRE

Archiviste paleacuteographe et docteur en histoire de lrsquoUniversiteacute Paris I conservateur geacuteneacuteral du

patrimoine et chercheur associeacute au Centre Alexandre Koyreacute de Paris Elle a dirigeacute seule ou en

collaboration plusieurs ouvrages sur les expositions

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Entre Oriente y Occidentearquitectura e identidad espantildeolasen la Exposicioacuten del Centenario delos Estados Unidos de AmeacutericaManuel Viera De Miguel

A magic change has time wrought hereWhere first the Indian chased the deer

And danced in savage-wild careerRound festal fires

Now temples of Faith and Art uprearTheir towers and spires1

1 La Exposicioacuten del Centenario

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1 Como por arte de magia El avance

inexorable del proceso civilizador habiacuteallegado a los Estados Unidos de Ameacutericade sus poblaciones indiacutegenaspraacutecticamente no quedaba ni rastro y almodo de siacutembolos toteacutemicos de lacontemporaneidad occidental colosaleschimeneas humeantes ennegreciacutean unnuevo paisaje marcadamente urbano eindustrial Era preciso celebrar el triunfode la raza anglosajona y demostrar al viejocontinente que la joven nacioacuten americana era capaz de valerse por siacute misma iquestQueacutemejor manera de celebrarlo que tomando el testigo europeo en la organizacioacuten de lasExposiciones Universales laquoColumbiaraquo debiacutea apresurarse a invitar a sus hermanas aparticipar en uno de aquellos grandiosos espectaacuteculos que asombraban al resto delplaneta2

2 Como veniacutea sucediendo desde la Exposicioacuten de Londres de 1851 la puesta en marcha de

cada nuevo certamen de alcance internacional adquiriacutea un caraacutecter sentildealadamenteidentitario En el caso de los Estados Unidos de Ameacuterica se pretendiacutea demostrar sucapacidad de liderazgo poliacutetico y econoacutemico evidenciando los progresos realizados entan soacutelo cien antildeos de historia3 Sin embargo la conmemoracioacuten del centenario de suindependencia tambieacuten suponiacutea la plena asuncioacuten de su condicioacuten de laquoNuevo MundoraquoDe esta manera su hegemoniacutea quedaba legitimada en cuanto heredero y continuadorde la preponderancia que hasta entonces habiacutean mantenido las naciones europeas

3 No obstante entre los motivos que llevaron a la celebracioacuten de la primera exposicioacuten

universal de los Estados Unidos de Ameacuterica no se encuentra uacutenicamente la buacutesqueda deuna mayor proyeccioacuten internacional Interiormente las heridas de la Guerra deSecesioacuten auacuten no habiacutean cicatrizado La Exposicioacuten de Filadelfia de 1876 permitiriacutea a losdistintos estados laquoluchar paciacuteficamenteraquo y contribuir al eacutexito del conjunto4

4 Ademaacutes la joven centenaria laquoColumbiaraquo presentaba un valor antildeadido A diferencia de

los regiacutemenes monaacuterquicos del viejo continente su gobierno era republicano De estaforma los Estados Unidos se convertiacutean en sinoacutenimo de libertad grandeza valor ypatriotismo (aduentildeaacutendose de paso del nombre de Ameacuterica)5

5 En funcioacuten de todo lo anterior puede comprenderse la significacioacuten de la Exposicioacuten

del Centenario Empleando la terminologiacutea beacutelica al uso en la eacutepoca se trataba de unnuevo campo de batalla donde los pueblos de la tierra habiacutean de librar el paciacuteficocombate de la inteligencia aplicada a las artes y a la industria Sin embargo por ser elprimer concurso de estas caracteriacutesticas que se celebraba en Ameacuterica y teniendo encuenta la reordenacioacuten jeraacuterquica que se estaba produciendo en el plano internacionalen torno a los Estados Unidos (ademaacutes del potencial mercado que suponiacutean lasRepuacuteblicas sudamericanas) era obvio que naciones como Espantildea tuvieran un especialintereacutes en no dejar pasar por alto la ocasioacuten

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2 Espantildea y las Ameacutericas

6 El 3 de julio de 1873 el presidente de los Estados Unidos de Ameacuterica Ulysses S Grant

anunciaba la Exposicioacuten a las naciones del mundo6 y el 24 de abril de 1874 el ministroplenipotenciario de Espantildea en Washington Joseacute Polo de Bernabeacute confirmaba alSecretario de estado norteamericano la aceptacioacuten del Consejo de ministros espantildeolque habiacutea tenido lugar el 20 de febrero de aquel mismo antildeo7

7 El 28 de noviembre de 1874 el Ministro de Fomento Carlos Navarro y Rodrigo alababa

el espiacuteritu de aprendizaje estiacutemulo y competicioacuten de laquolas nobles luchas delentendimiento y de la actividad del hombreraquo ya que en su opinioacuten las ExposicionesUniversales eran de todas las celebraciones humanas laquolas maacutes fecundas sin disputapor su propia naturalezaraquo8 Con todo junto a las anteriores motivaciones Navarro nodejaba de subrayar un factor fundamental el papel desempentildeado por los certaacutemenesinternacionales como propulsores del comercio universal laquoque es fuente inagotable deprosperidad para todos los pueblosraquo Precisamente el ministro reconoceriacutea que laconsolidacioacuten de los viacutenculos culturales y econoacutemicos con Latinoameacuterica constituiacutea elobjetivo principal de la participacioacuten espantildeola en la Exposicioacuten de Filadelfia9

8 A pesar de que debido a la difiacutecil situacioacuten que atravesaba el paiacutes tuvieron que hacerse

algunas modificaciones en la organizacioacuten inicial de la Comisioacuten espantildeola cesaacutendolareduciendo su nuacutemero y limitando laquolas aspiraciones loables que en un principio seabrigaron para concurrir con mayor esplendor que en ocasiones anaacutelogas a unconcurso universal que por tantos tiacutetulos tiene para Espantildea poderosos atractivosraquo nodejaban de reconocerse su laquohonra y ventajas materialesraquo confiando en que laconcurrencia no dejariacutea de ser laquomenos numerosaraquo y que las comisiones central yprovinciales cumpliriacutean laquocon los deberes que el patriotismo imponeraquo10 En 1876 yarestaurada la monarquiacutea borboacutenica en Espantildea la nacioacuten pareciacutea recuperar el alientoponiendo fin a la tercera guerra carlista y dejando atraacutes los turbulentosacontecimientos vividos durante la I Repuacuteblica

9 En cualquier caso la presencia de Espantildea en Filadelfia tambieacuten ayudariacutea a consolidar

las relaciones diplomaacuteticas con la Ameacuterica del Norte No puede olvidarse que a lo largodel siglo XIX una serie de acontecimientos histoacutericos habiacutea puesto de relieve el intereacutesde los Estados Unidos en las colonias espantildeolas de Cuba y Puerto Rico El famosodiscurso del presidente Monroe en 1823 las pretensiones del general Loacutepez en 1850 laConferencia de Ostend de 1854 o la captura del vapor Virginius por el buque Tornado en1873 aparecen reflejados en muchas de las guiacuteas y recopilaciones histoacutericas que sepublicaron con motivo de la Exposicioacuten del Centenario de 187611 precisamente cuandouna vez finalizada la guerra civil espantildeola la lucha contra la insurreccioacuten cubanapasaba a ser el objetivo principal de la poliacutetica exterior de Espantildea12 No obstante seguacutenla prensa los comisarios y el cuerpo de ingenieros espantildeoles desplazados a Filadelfiafueron recibidos con todo tipo de atenciones por parte de las autoridadesestadounidenses13 Ademaacutes el 18 de febrero de 1876 el diario La Eacutepoca publicaba latraduccioacuten de un artiacuteculo del New-York Tribune en el que se desmentiacutean los rumoresque ciertos diarios americanos difundiacutean acerca de un posible enfrentamiento militarentre Estados Unidos y Espantildea14

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3 Legitimidad histoacuterica y modernidad

10 Puesto que toda Exposicioacuten universal constituye un importante escaparate

internacional para los paiacuteses que en ella participan la puesta en escena adoptada porcada delegacioacuten adquiere una especial relevancia a la hora de proyectar la identidad decada colectivo Muchas de las fuentes estadounidenses que vieron la luz a raiacutez de laExposicioacuten coinciden en encontrar en el desarrollo industrial norteamericano el rasgodistintivo de la nacioacuten centenaria No era pues fortuito que la laquovidaraquo de la Exposicioacutendel Centenario dependiera de la energiacutea transmitida al conjunto por la monumentalmaacutequina Corliss que presidiacutea el Machinery Hall15

11 Del mismo modo que los autores locales los articulistas espantildeoles transmitiacutean anaacutelogas

ideas acerca del caraacutecter eminentemente industrial de los Estados Unidos de AmeacutericaSin embargo la modernidad que implicaba esa mecanizacioacuten a ultranza del procesoproductivo llevaba a hablar de ellos como un pueblo laquosin historiaraquo aunque de grancapacidad de invencioacuten16

12 Al mismo tiempo la nocioacuten del maquinismo implicaba una primaciacutea de la utilidad que

excluiacutea automaacuteticamente cualquier manifestacioacuten del laquogusto de lo belloraquo17 Noobstante el presidente de la Comisioacuten del Centenario Joseph R Hawley intentaraacutelegitimar el liderazgo mundial de los Estados Unidos de Ameacuterica estableciendo unaliacutenea de continuidad entre el genio del artista de la antiguumledad y la inventivaestadounidense18

13 Curiosamente asiacute como los Estados Unidos construyen su identidad atribuyeacutendose la

condicioacuten de herederos del viejo continente Espantildea se presentaraacute ante el resto delplaneta en calidad de potencia descubridora del Nuevo Mundo De forma paralela y a lainversa ambos paiacuteses tratan de aferrarse al extremo opuesto del Atlaacutentico como mediode legitimacioacuten de su prestigio internacional Si los norteamericanos laquocarecen dehistoriaraquo los espantildeoles apenas pueden exponer poco maacutes de una maacutequina en elMachinery Hall19Es cierto que son muchos los factores que influyen en este tipo deconcursos internacionales a la hora de decidir la puesta en escena nacional comopueda ser el salvar amplias distancias geograacuteficas por parte de los expositores20 Sinembargo la imagen que se genera en el recinto expositivo es la que terminacristalizando en las representaciones cognitivas que de cada colectivo forman el restode pueblos del planeta siendo esta facilidad en la geacutenesis de ideas preconcebidas unode los riesgos capitales de las Exposiciones Universales

14 Ademaacutes sobre Espantildea recaiacutea una seria amenaza el no ser Europa Fruto de sus

vicisitudes histoacutericas de la pluralidad de sus tradiciones culturales y manifestacionesartiacutesticas de sus paisajes y tipos populares tan variados entre siacute y en muchos casostan alejados de los del resto del continente europeo no es de extrantildear que hubiera (yhaya) quien establezca en los Pirineos la frontera entre Europa y Aacutefrica21

4 Entre Oriente y Occidente

15 Si hay una forma efectiva de configurar imaginarios en las Exposiciones Universales

eacutesta es sin duda la visualizacioacuten de las formas arquitectoacutenicas elegidas para delimitar elespacio expositivo No es la uacutenica ni mucho menos22 pero por sus dimensiones y laasociacioacuten directa que se establece entre territorio e idiosincrasia constructiva

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adquiere una especial trascendencia en los certaacutemenes internacionales y se convierteen uno de los principales objetivos de las distintas comisiones participantes

16 Si poco antes se haciacutea referencia a la diversidad cultural espantildeola eacutesta va a

manifestarse claramente a traveacutes de la eleccioacuten del disentildeo de sus pabellones patrios eneste tipo de concursos Una y otra vez Espantildea se situacutea ante la encrucijada depresentarse como un paiacutes occidental intentando evitar el citado riesgo de exclusioacutencultural o al contrario hacer alarde del rasgo distintivo que le proporciona latradicioacuten hispanomusulmana que durante siglos se ha desarrollado en la peniacutensulaibeacuterica La Exposicioacuten del Centenario va a ofrecerle la posibilidad de compatibilizarambas opciones23

17 Lo que estaacute claro es que de acuerdo con los intereses de caraacutecter poliacutetico y econoacutemico

ya mencionados Espantildea laquono debiacutea permanecer indiferenteraquo ante la oportunidad que leofreciacutea la Exposicioacuten de Filadelfia Era preciso hacer gala de una presentacioacuten llamativaque destacara entre los laquopueblos cultosraquo Asiacute pues se decidioacute la construccioacuten de unaportada monumental que diera entrada a la seccioacuten espantildeola en el Main Building oPalacio de la Industria Ademaacutes se levantariacutea un pabelloacuten propio en el recintoexpositivo junto al de otras naciones y estados de la Unioacuten Mientras la primerarememorariacutea la Espantildea de la era de los conquistadores el segundo evocariacutea lasingularidad cultural hispanomusulmana24

5 El poder de la monarquiacutea hispaacutenica

18 La seccioacuten espantildeola en el Main Building de la Exposicioacuten Universal de Filadelfia de 1876

estaba delimitada por una portada monumental renacentista

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Fig 1 Arturo CARRETERO (1852-1903) Exposicioacuten de Filadelfia Entrada a la seccioacuten espantildeola deindustria en el Main Building acerca de 1876 Xilografiacutea sobre papel 16times23 cm (publicado en LaIlustracioacuten Espantildeola y Americana 20 9 8 marzo 1876 p 169)

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19 La eleccioacuten estiliacutestica no careciacutea de fundamento puesto que el Renacimiento en cuanto

revival clasicista aparece estrechamente ligado a la construccioacuten identitaria de lacivilizacioacuten occidental Ademaacutes se evitaban las distintas variantes artiacutesticas del periacuteodohumanista espantildeol aquellas que responden a una mezcla de influencias culturalescomo el mudeacutejar el goacutetico flamiacutegero y el plateresco En este sentido la pureza claacutesicade la construccioacuten era totalmente acorde con el programa iconograacutefico pensado paraensalzar la gloriosa eacutepoca en la que Espantildea dominoacute el mundo No era fortuito que laportada espantildeola estuviera decorada con los retratos de Isabel la Catoacutelica y algunos delos maacutes destacados conquistadores de Ameacuterica Cristoacutebal Coloacuten Hernaacuten CorteacutesFrancisco Pizarro Juan Ponce de Leoacuten y Hernando de Soto Seguacuten Alfredo Escobar losretratos habiacutean sido realizados por el Conde del Donadiacuteo miembro de la comisioacuten regiay jurado espantildeol de bellas artes en la Exposicioacuten del Centenario de los Estados UnidosEl retrato de Isabel era copia del pintado por Antonio del Rincoacuten en 149625 En la partesuperior Espantildea descorriacutea una cortina mostrando al resto del mundo el continenteamericano mientras una leyenda recordaba que laquoEl diacutea 8 de Octubre de 1492 descubre

Colon el Nuevo Mundo frase maacutes graacutefica que cuantas pudieran imaginarseraquo26 Claramentela puesta en escena pretendiacutea generar una imagen de poder de Espantildea incidiendo en supapel protagonista en el descubrimiento de Ameacuterica y por lo tanto en el comienzo deuna nueva era de progreso de la que la Exposicioacuten del Centenario constituiacutea unaprueba fehaciente

20 A pesar de este intento de legitimacioacuten los conquistadores espantildeoles no gozaban de la

mejor de las consideraciones La aniquilacioacuten de las poblaciones indiacutegenas no habiacuteapasado desapercibida aunque no fueran los uacutenicos que la habiacutean puesto en praacutectica Dehecho algunas publicaciones estadounidenses del momento estableciacutean una dicotomiacutea

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entre la raza anglosajona y la hispana estereotipando su idiosincrasia y atribuyendo alcaraacutecter espantildeol como rasgos distintivos la avaricia la crueldad y la pereza27 Asiacute seintentaba demostrar la superioridad continental de Ameacuterica del Norte algo de lo que laExposicioacuten de Filadelfia tambieacuten pretendiacutea ser fiel trasunto

21 Si a esta idea se antildeade el modesto papel desempentildeado por Espantildea en la exposicioacuten

industrial y su praacutecticamente ausencia del palacio de maquinaria la situacioacuten no sepresentaba muy halaguumlentildea para los espantildeoles quienes se mostraron especialmentecriacuteticos con su departamento aunque sin que el patriotismo dejase de hacer acto depresencia Especialmente lamentaban la mala disposicioacuten de las mercanciacuteas y laausencia de expositores que hubieran podido ofrecer una maacutes completa idea de lasituacioacuten real de desarrollo econoacutemico en la peniacutensula ibeacuterica

22 Seguacuten Alfredo Escobar Espantildea pareciacutea laquouna sentildeorita de provincia que asiste a un gran

baile en la corteraquo Roca y Galeacutes califica la cerca de armarios expositores como laquomuyimpropios para exhibir geacutenerosraquo y Luis Alfonso observa que Espantildea laquofue la que maacuteshumilde papel representoacute en lo que no atantildeiacutea aacute Agriculturaraquo28

23 No obstante la valoracioacuten general no va a ser tan negativa y lo que es maacutes

significativo seraacuten los propios estadounidenses quienes destaquen los esfuerzos de loshispanos Aunque predominasen los productos agriacutecolas y minerales no hay que pasarpor alto que Espantildea y sus colonias llevaron a cabo en la Exposicioacuten del Centenario elmayor despliegue de productos tras los Estados Unidos con un total de 3822expositores29 Ademaacutes hay que tener en cuenta la importante presencia de losfabricantes catalanes y tambieacuten habraacute quien califique la exposicioacuten de algunosproductos como laquoadmirablemente dispuestaraquo30

24 En general se habla de laquosorpresaraquo y a pesar de quien considera que las portadas

monumentales han pasado de moda31 la de Espantildea causoacute sensacioacuten tal y como era supropoacutesito Seguacuten James McCabe la fachada era una de las estructuras maacutes imponentesdel edificio En What Ben Beverly sawhellip se emplea el mismo adjetivo para referirse a ellay se dice que recuerda los tiempos del poderiacuteo hispano En un perioacutedico americano sealudioacute a ella seguacuten Eusebio Martiacutenez de Velasco como la mejor estructura del palacio32Ademaacutes de laquollamar extraordinariamente la atencioacuten del puacuteblicoraquo la portadamonumental fue recompensada por el Jurado Internacional de la Exposicioacuten delCentenario33

6 Una fantasiacutea oriental

25 A la manera de reverso de una misma moneda apareciacutea en el parque de la Exposicioacuten

de Filadelfia el pequentildeo pabelloacuten de los ingenieros militares espantildeoles una reducidaedificacioacuten de planta octogonal que presentaba una tiacutemida decoracioacuten de inspiracioacutenoriental praacutecticamente limitada a los arcos de herradura de vanos y acceso principal34La construccioacuten se situaba junto a un pabelloacuten anejo de mayores dimensiones en el queEspantildea exponiacutea principalmente material militar y educativo grupos que obtuvieronuna buena aceptacioacuten por parte de la criacutetica35 Sin embargo arquitectoacutenicamente eacutesteuacuteltimo quedoacute eclipsado por el de menor tamantildeo

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Fig 2 Arturo CARRETERO (1852-1903) Exposicioacuten de Filadelfia Pabellon para los ingenieros militaresde Espantildea en Fairmount Park acerca de 1876 Xilografiacutea sobre papel 16times23 cm (publicado en LaIlustracioacuten Espantildeola y Americana 20 9 8 marzo 1876 p 169)

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26 El gran atractivo del conocido como laquopabelloacuten de Espantildearaquo fue precisamente el aspecto

laquomoriscoraquo del inmueble Sorprendentemente a pesar de su sencillez y sobriedaddecorativa los cronistas de la Exposicioacuten del Centenario no dudaron en asociar eledificio con el estilo oriental de la Alhambra de Granada36

27 Es pues evidente que en el imaginario popular se veniacutea estableciendo desde tiempo

atraacutes un viacutenculo indisoluble entre el arte hispanomusulmaacuten el maacutes espectacular detodos sus tesoros esto es el citado palacio granadino y Espantildea la que de hecho veniacuteaa ser identificada con Andaluciacutea regioacuten en la que se concentraban muchos de los maacutesconocidos vestigios del pasado esplendor islaacutemico37 La cristalizacioacuten de este imaginariopuede apreciarse claramente en la obra de temaacutetica hispana de los artistas extranjerosde la eacutepoca Sin ir maacutes lejos en Filadelfia se exponiacutean La Danse des gitanos de lrsquoAlbaycin agrave

Grenade (Espagne) cuadro de Benjamin Ulmann Porte agrave Seacuteville y Vue exteacuterieure de

lrsquoAlhambra grabados por Henri-Theacuteophile Hildebrand seguacuten disentildeos de E Bayard yAlmeh a Dream of the Alhambra por H H Moore entre otros trabajos38 Del mismo modoproductos espantildeoles expuestos en el palacio principal de la Exposicioacuten del Centenariorecordaban el pasado musulmaacuten de la peniacutensula ibeacuterica es el caso de losdamasquinados de Plaacutecido Zuloaga39 Hasta tal punto se llevaba a cabo esta conexioacutenentre Oriente y Espantildea que a algunos comentaristas estadounidenses les resultaba raroencontrar manufacturas hispanas que no siguieran los patrones del arte islaacutemico40

28 Por otra parte en virtud del denominado laquoeclecticismo tipoloacutegicoraquo que regiacutea en la

arquitectura del siglo XIX los estilos de inspiracioacuten oriental fueron elegidos confrecuencia para aquellas construcciones o espacios dentro de las mismas relacionados

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con el ocio el lujo el placer y la diversioacuten41 En la misma Exposicioacuten del Centenario sepodiacutean visitar palacios de estilo orientalizante como el Horticultural Hall o el pabelloacuten delas joyeriacuteas estadounidenses entre ellas la famosa Tiffany amp Co los cuales enocasiones tambieacuten fueron relacionados directamente con la Alhambra de Granada42

29 En este sentido no es de extrantildear que se eligiese un pabelloacuten ldquomoriscordquo para

representar a Espantildea en el parque de la Exposicioacuten Por una parte serviacutea decontrapunto a la portada monumental de la seccioacuten espantildeola en el palacio principal decaraacutecter occidentalizante y acorde al caraacutecter industrial del recinto Frente al antiguoprestigio de una vieja potencia en decadencia el pabelloacuten de los ingenieros militaresaludiacutea a esa otra Espantildea que alimenta el deseo exoacutetico de las naciones industrializadashaciendo sontildear a su poblacioacuten con fantasiacuteas de mil y una noches43 En segundo lugar sucaraacutecter luacutedico encajaba perfectamente entre las atracciones de Fairmount Park noofreciendo ninguacuten inconveniente para cumplir su misioacuten de acuartelamiento dada susobriedad y sencillez que por otra parte tambieacuten estaban irremediablementedeterminadas por el presupuesto44 En cualquier caso dada la extrema simplicidad deledificio cabe preguntarse si la ponderacioacuten de su aspecto morisco y las alusiones a laAlhambra que llevan a cabo algunas fuentes norteamericanas no sea resultado de unimaginario ya asimilado acerca de lo espantildeol antes que una apreciacioacuten objetiva de larealidad

7 Conclusioacuten el inicio de una nueva eacutepoca

30 Las Exposiciones Universales del siglo XIX hicieron de la nocioacuten de progreso un dogma

de fe incuestionable imponiendo una concepcioacuten hegeliana de la historia en cuantoavance continuo de la humanidad En cada momento histoacuterico eacutesta se situaba en unestadio superior al inmediatamente precedente Es por este motivo que toda Exposicioacutenaspiraba a sobrepasar a la anterior y vaticinaba el inicio de una nueva era deperfeccioacuten Cada Exposicioacuten Universal inaugurariacutea un periacuteodo en el que reinariacutea elbienestar social la armoniacutea de los pueblos y su inspiracioacuten creativa45 Este ideal utoacutepicono era sino el de las eacutelites organizadoras de los certaacutemenes es decir el de una clasepoliacutetica y econoacutemica dirigente heredera de Saint-Simon que defendiacutea los valores delpositivismo el librecambio y la expansioacuten colonial como medio de difusioacuten yasimilacioacuten de la cultura occidental46 Con respecto a este uacuteltimo aspecto no hay queolvidar que la asimilacioacuten de las teoriacuteas evolucionistas permitioacute justificar el hecho deque no todos los pueblos se encontraran en el mismo estadio de desarrollo A la par elcristianismo consiguioacute exorcizar el materialismo que implicaban las fiestas delprogreso puesto que habiacutea sido Dios mismo quien habiacutea dado al ser humano la facultadde transformar los dones de la naturaleza No se haciacutea sino cumplir con la ley divina47

31 Asiacute se expresaraacuten muchos de los altos cargos de la Comisioacuten del Centenario de la

Exposicioacuten Universal del Filadelfia de 1876 Cada ceremonia inaugural de clausura deentrega de recompensas etc proporcionaba la ocasioacuten de prever un futuro ideal parala sociedad48

32 En el caso espantildeol el certamen tambieacuten infundioacute nuevas esperanzas A pesar de la

tradicionalmente modesta participacioacuten de Espantildea en las Exposiciones Universalessorprende la gran cantidad de criacuteticas favorables recibidas por parte de los cronistasestadounidenses Los comentaristas espantildeoles a pesar de que soliacutean mostrarsepartidarios del auteacutentico patriotismo aquel que juzga con severidad para conseguir

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mejorar una situacioacuten desfavorable no podiacutean dejar de debatirse entre la imparcialidady el orgullo nacional y junto a las criacuteticas tambieacuten mostraron cierto entusiasmo Lasdos estructuras arquitectoacutenicas levantadas en el Main Building y en Fairmount Parkrespectivamente asiacute como el esfuerzo de los expositores espantildeoles no pasarondesapercibidos49

33 Ademaacutes la participacioacuten espantildeola en el Agricultural Building donde se erigioacute una

portada goacutetica acorde con la arquitectura del edificio obtuvo numerosos elogios A esterespecto no hay que olvidar que el estilo ojival constituye otra variante maacutes de laarquitectura nacionalista espantildeola En general podriacutea afirmarse que Espantildea mostrabaen Filadelfia las muy distintas facetas de una identidad polieacutedrica prometiendomayores logros futuros y acabando con ciertas ideas estereotipadas que sobre ella seteniacutean en el extranjero50

34 Si a esto se suma la mejoriacutea de la situacioacuten poliacutetica espantildeola no es de extrantildear que

algunos vieran en el relativo eacutexito de la exposicioacuten el comienzo de una nueva eacutepocaque precisamente veniacutea a coincidir con la restauracioacuten monaacuterquica y el inicio delreinado de Alfonso XII51 Habiacutea sido justamente la turbulenta situacioacuten de los antildeosprecedentes la que habiacutea impedido que Espantildea se mostrara con total esplendor ante elresto del universo Restablecido el orden iquestqueacute objetivos no podriacutean conseguirse en elplazo de varios antildeos de paz y trabajo52 Si en el extranjero se teniacutean ideas equivocadassobre Espantildea iquestno eran los propios espantildeoles responsables de ello53 iquestPor queacute el restodel mundo desconociacutea su potencial econoacutemico54 Espantildea asume su parte deresponsabilidad y parece decidida a recuperar el prestigio internacional perdido

35 Si la Exposicioacuten del Centenario habiacutea evidenciado una transformacioacuten maacutegica la del

prodigioso avance de la civilizacioacuten occidental tambieacuten en Espantildea habiacutea llegado elmomento de iniciar una nueva andadura Las miradas se centran en Alfonso XII laquoelPacificadorraquo garantiacutea de eacutexito para el futuro de la nacioacuten Y ya que toda prediccioacuten hade tener su fundamento y toda nueva eacutepoca ha de tener su referente pasado no hayquien duda en establecer un viacutenculo genealoacutegico directo entre dicho monarca y otro delmismo nombre Alfonso X laquoel Sabioraquo rey de Castilla en el siglo XIII y al que tantasvirtudes la Historia atribuye55 No importa la lejaniacutea en el tiempo si basta que se llamenigual para atribuir a ambos monarcas las mismas cualidades

36 Asiacute pues si la gran Espantildea de la era de los descubrimientos habiacutea desaparecido para

siempre una nueva surgiriacutea realizando prestigiosas y memorables hazantildeas

iexclReinas que venden sus joyas para montar tres carabelas son ya patrimonio de lahistoria mdash Si Don Quijote matoacute los Amadises las revoluciones mataron en Espantildealas Isabeles Afortunadamente los Alfonsos fueron los creadores de las grandesempresas y esperamos que lo seraacute el que lleva este nombre glorioso56

NOTAS

1 Mageersquos Illustrated Guide of Philadelphia and the Centennial Exhibition Philadelphia Richard

Magee amp Son 1876 p 1

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2 KIDDER Charles Holland (ed) Burleyrsquos United States Centennial Gazeteer and Guide

Philadelphia S W Burley 1876 p 11 laquoand now when the One Hundredth Anniversary of

American Independence is approaching how could it be more fitly celebrated than by an

International Exhibition in which Columbia (wellnigh the youngest of nations although she will

then be a centenarian) may invite her sisters to participateraquo

3 1776-1876 The United States International Exhibition the Organization the Work Proposed

the Work Already Done Philadelphia Press of the Times Printing House 1875 p 7 laquo[hellip] the

necessity of leaving nothing undone which in these respects will determine on our own soil our

real position of leadership of the worldraquo

4 laquoRhode Island Extract from the message of governor Henry Lippitt January 1876raquo in UNITED

STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Reports of the President

Secretary and Executive Committee together with the Journal of the Final Session of the

Commission Washington Government Printing Office 1880 vol II p 222-223 laquoNo influence is

more potent to heal the wounds of the late war than the personal meeting of the Northern and

Southern people to celebrate the glories of our common countryraquo

5 An Acrostic Centennial Poem respectfully inscribed to the Centennial Commissioners and

dedicated to All Americans and to Lovers of Liberty throughout the World by their Humble

Servant an American New York The American Centennial Publishing Company 1875 laquoAmerica

synonym of Liberty [hellip] Land of Washington [hellip] In honor of our natal day Exhibit to the

world the proof Of our freedom and prosperityraquo

6 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Official Catalogue

Completed in one volume Revised Edition Philadelphia John R Nagle amp Co Riverside Press

Cambridge Mass 1876 Part I Main Building and Annexes p 7

7 laquoAcceptances by Foreign Governmentsraquo in UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION

International Exhibition 1876 Reports of the Presidenthellip cit Appendix H pp 265-266

8 Decretos reglamentos y oacuterdenes del Ministerio de Fomento organizando la Comisioacuten general

espantildeola encargada de entender en todo lo concerniente a la Exposicioacuten Universal que desde el

19 de abril hasta el 19 de octubre de 1876 ha de celebrarse en Filadelfia y Reglamento de la

Comisioacuten Norte-Americana de dicha exposicioacuten Madrid Imp Nacional 1874 pp 5-7

9 Ibidem laquoEl Consejo de Ministros [hellip] debioacute apreciar en primer teacutermino cuanto interesa a la

produccioacuten espantildeola fomentar su comercio con la Ameacuterica del Sur [hellip] De seguro ninguna de las

exposiciones universales verificadas hasta ahora en nuestro continente con haber sido altamente

provechosas para Espantildea aventajaraacute a la de Filadelfia en utilidad para el creciente desarrollo de

nuestros intereses materialesraquo

10 laquoCircular de 5 de septiembre de 1875raquo Exposicioacuten internacional de Filadelfia de 1876 Circular

e instrucciones de la Comisioacuten General Espantildeola para las Comisiones provinciales y los

expositores Madrid Imprenta Nacional 1875 pp 5-8 la justificacioacuten de la reduccioacuten del gasto se

basoacute en las terribles consecuencias de la guerra civil la poca utilidad de celebrar exposiciones en

tan cortos intervalos de tiempo y la no concurrencia oficial de estados como Italia o Rusia

laquoMinisterio de Fomento Exposicioacuten y Real Decreto de 13 de agosto de 1875raquo in CORTAacuteZAR Y

LARRUBIA Daniel de Memoria acerca de la Exposicioacuten Universal de Filadelfia en 1876 Madrid

Perojo 1878 pp 31-37

11 1776-1876 Important Events of the Century New York The United States Central Publishing

Company 1876 KIDDER Charles Holland (ed) Burleyrsquos United States Centennial Gazeteer and

Guide Philadelphia S W Burley 1876 TAYLOR C B The Centennial History of the United

States of America Boston Lee and Shepard Publishers New York Charles T Dillingham 1880

Souvenir of the Centennial Exhibition or Connecticutrsquos Representation at Philadelphia Hartford

Conn Geo D Curtis 1877

12 Antes de llegar a Filadelfia se celebra en Nueva York un banquete de elevada carga simboacutelica

laquoen el centro presidiendo aquella reunioacuten de hermanos y cubierto por la bandera nacional un

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magniacutefico retrato de S M el Rey debido al pincel de don Miguel Ortiz excelente artista gaditano

A los sones magneacuteticos de la marcha Real fuimos tomando asiento alrededor de una mesa

adornada con gusto con profusioacuten de frutas y de flores y lo primero que llamaba la atencioacuten era

una preciosa alegoriacutea que encabezaba el menuacute representando a Espantildea que en un bajel se dirige

espada en mano contra la rebelde Cuba despueacutes de dejar muerto el carlismoraquo ESCOBAR Alfredo

laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 8 de abril de 1876 p 247

13 Ibidem laquoEl cuerpo de milicia (Fencibles) de gran uniforme los esperaba en la Estacioacuten y

apenas divisaron el coche que los conduciacutea rompieron el silencio los acordes majestuosos de la

marcha Real de Espantildea que el simpaacutetico Conde del Donadiacuteo se encargoacute de proporcionarles el diacutea

anterior para causar tan agradable sorpresa a nuestros soldados Hechos los saludos de

ordenanza a la bandera americana el coronel Green del ejeacutercito de los Estados-Unidos presentoacute

al digno coacutensul de Espantildea D Juan Morphy dos elegantes banderas espantildeolas de seda con el

escudo primorosamente bordado en el centro como prueba de su simpatiacutea por Espantildea y

hacieacutendose inteacuterprete de los sentimientos de la ciudad hacia nuestros valientes soldados El Sr

Morphy le contestoacute agradecido pidiendo permiso para ofrecer una a aquel distinguido cuerpo de

milicia que tan galante ha sido con los espantildeoles para recuerdo de los soldados y entregoacute la otra

a uno de eacutestos que la llevoacute ondeando por la ciudad en el paseo triunfal que dieron por las callesraquo

14 La Eacutepoca 18 de febrero de 1876 p 3 laquoAl propio tiempo que algunos diarios insertan artiacuteculos

editoriales de sensacioacuten sobre el riesgo inminente de una guerra con Espantildea y los hombres

poliacuteticos de Washington discuten los efectos de semejante acontecimiento en la eleccioacuten

presidencial el gobierno de aquel paiacutes estaacute dando las mayores pruebas posibles de su confianza

en que no ha de acudirse a las armas para arreglar las desagradables cuestiones pendientes

marchando adelante activamente en sus preparativos para tomar parte en la gran feria que

Ameacuterica propone al mundo El mero hecho de la permanencia aquiacute de los comisionados

espantildeoles pone en ridiacuteculo la fiebre guerrera que ciertos diarios quieren alimentarraquo

15 GINDRIEZ Charles HART James Morgan International Exhibitions Paris-Philadelphia-

Vienna New York A S Barnes amp Co 1878 p 43 laquoIn one department certainly if in no other

the Centennial ought to eclipse all its predecessors Namely in machineryraquo Philadelphia and the

Centennial How to See Them A Complete Pocket Guide for Residents and Strangers during the

Centennial Exhibition New York Hurd and Houghton Cambridge The Riverside Press 1876 p

23 laquoThe almost unlimited number of mechanical appliances produced in the United States have

justly earned for the nation a world-wide reputation which it is confidently believed will be

more than sustained by the exhibit of 1876raquo Stangerrsquos Illustrated Pocket Guide to Philadelphia

and Surrounding Places of Interest Philadelphia J B Lippincott amp Co 1876 p 31 laquoIn the centre

of the immense hall stands the ldquoCorliss enginerdquo of 1400 horse-power and the largest hitherto

knownraquo

16 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo en La Ilustracioacuten espantildeola y americana 8 de julio de

1876 p 10 Seguacuten Escobar un estadounidense que visita la Exposicioacuten reconoce que laquonosotros

que acabamos de nacer no tenemos siquiera el recurso de inventar leyendas para atribuirnos un

origen divinoraquo

17 CORTAacuteZAR Y LARRUBIA Daniel op cit p 338 Sobre la seccioacuten de bellas artes de los Estados

Unidos laquoLos norte-americanos no tienen encarnado el gusto de lo bello y asiacute es que a pesar de la

abundancia de obras que presentaron en el concurso no se podiacutea encontrar una sola de las

llamadas maestrasraquo

18 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Reports of the

Presidenthellip cit pp 14-15 laquoSaid a correspondent of the London Times ldquoThe American invents as

the Greek sculptured and the Italian painted it is geniusrdquoraquo

19 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Official

Cataloguehellip cit part III Machinery Hall Annexes and Special Buildings p 66 LOacutePEZ BAYO

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Manuel Memoria sobre la Exposicioacuten Universal de Filadelfia Manuscrito Biblioteca Nacional de

Espantildea (BNE) pp 51-52

20 LOacutePEZ BAYO Manuel op cit p 151 laquoLas dificultades de transporte el temor de los

fabricantes europeos de no poder hacer la competencia a los de Ameacuterica ya sea por condiciones

especiales del material alliacute empleado o a consecuencia de los derechos arancelarios etc han

dado por resultado su retraimiento casi absoluto en cuanto a material de Obras puacuteblicas se

refiereraquo

21 TURTON Zouch H To the Desert and Back or Travels in Spain the Barbary States Italy etc

in 1875-76 London Samuel Tinsley 1876 p 18-19 laquoThere is an old saying ldquoAfrica begins across

the Pyreneesrdquo and when one hears the Spanish music and sees some of the uninviting Spanish

habits one begins to perceive its forceraquo Turton lo afirma cuando se encuentra en Santander en

el extremo norte de la peniacutensula [NdA]

22 Sylviane LEPRUN laquoDe lrsquoamulette au monument La sceacutenographie dans les expositions une

histoire de proportionsraquo in DEMEULENAERE-DOUYEgraveRE Christiane (ed) Exotiques expositions

Les expositions universelles et les cultures extra-europeacuteennes France 1855-1937 Pariacutes Somogy

Eacuteditions drsquoart Archives nationales 2010 pp 48-63 laquolrsquoapport de lrsquoarchitecture dans lrsquoespace

complexe de lrsquoexposition permet de saisir les constructions ideacuteologiques et estheacutetiques agrave lrsquoœuvre

dans toutes les sections et en particulier dans les sections exotiques et coloniales mais cela en

empruntant des mateacuteriaux composites litteacuteraires plastiques techniques archeacuteologiques [hellip]

assembleacutes miniaturiseacutes ou grandeur nature [hellip]raquo

23 Cfr BUENO FIDEL Mariacutea Joseacute Arquitectura y nacionalismo (Pabellones espantildeoles en las

exposiciones universales del siglo XIX) Maacutelaga Colegio de Arquitectos y Universidad de Maacutelaga

1987 p 44

24 MARTIacuteNEZ DE VELASCO Eusebio laquoFiladelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana

Suplemento al 8 de marzo de 1876 p 170 laquoEspantildea cuya representacioacuten en el gran concurso era

de todo punto necesaria para los intereses patrios [hellip] no debiacutea permanecer indiferente ante la

ordenada actividad de los demaacutes paiacuteses y al efecto la Comisariacutea Espantildeola en Filadelfia dio

principio en tiempo oportuno con la aprobacioacuten del Gobierno de S M aacute la construccioacuten de las

dos obras [hellip] una linda portada del Renacimiento en el Main Building entrada a la seccioacuten

espantildeola de industria y un caracteriacutestico pabelloacuten aacuterabe en el Parque de Fairmount para

alojamiento de los ingenieros militaresraquo cfr LOacutePEZ FABRA Francisco Memoria administrativa

de la Comisariacutea Regia de Espantildea en la Exposicioacuten Universal de Filadelfia de 1876 Barcelona

Narciso Ramiacuterez y Cordf 1877 pp 9-10

25 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 22 de marzo

de 1876 p 202 What Ben Beverly Saw at the Great Exposition a Souvenir of the Centennial by a

Chicago Lawyer with the National Ode by Bayard Taylor and the Centennial Oration by Hon W

M Evarts Chicago Moses Warren amp Co 1877 p 54

26 ESCOBAR Alfredo op cit 8 de julio de 1876 p 10 es preciso sentildealar que la fecha no coincide

con la del 12 de octubre de 1492 La Iberia 10 de febrero de 1876 p 3 laquoLa portada que colocaraacute

Espantildea en la gran nave del departamento de industria [hellip] simboliza en su remate que Ameacuterica

debe su descubrimiento a Espantildearaquo

27 KIDDER Charles Holland (ed) op cit p 92 laquoWhat the Spanish wished were plenty of gold

and as little work as possibleraquo SANDHURST Phillip T et al The Great Centennial Exhibition

Critically Described and Illustrated Philadelphia and Chicago P W Ziegler amp Co Publishers

1876 pp 508-510 laquoWe should never forget that money gained by agricultural labor [hellip] is worth

more than gold found in the ground as the history of Spanish America provesraquo En What Ben

Beverly Sawhellip cit p 54 la opinioacuten sobre los conquistadores variacutea seguacuten el caso laquoIn another

place is the portrait of Cortez the cruel conqueror [hellip] and also that of Ponce De Leon a kingly

head and figure a grand face black hair and beard slightly sprinkled with grey he looks like a

natural leader of men and such a leader as brave men would delight to followraquo

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28 ESCOBAR Alfredo art cit 8 de julio de 1876 p 7 ROCA Y GALEacuteS Joseacute Un obrero en

Fairmount Park Revista criacutetica industrial de la Exposicioacuten de Filadelfia Barcelona Leopoldo

Domenech 1876 p 15 LUIS ALFONSO La Exposicioacuten del Centenar Noticia del Certamen

Universal de Filadelfia en 1876 Madrid Perojo 1878 p 117

29 McCABE James D The Illustrated History of the Centennial Exhibition Philadelphia Pa

Chicago Ill and St Louis Mo The National Publishing Company 1876 p 850

30 Ibidem pp 410-411 laquoIn the show-cases built in the walls of the court are specimens of the

mineral ores of the kingdom [hellip] all admirably arranged [hellip] the principal display being made by

the province of Catalonia the people of which are the most enterprising of the inhabitants of the

Peninsularaquo

31 J ALL RIGHT laquoCartas de Filadelfia 16 de abril de 1876raquo in El Imparcial lunes 15 de mayo de

1876 p 2 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo en La Ilustracioacuten espantildeola y americana 30 de

mayo de 1876 p 351 Escobar critica el despilfarro de tiempo y dinero que suponen las portadas

monumentales Reconoce su laquosello de grandeza y faustoraquo pero recuerda que laquoEspantildea estaacute en

circunstancias excepcionales en esta parte del mundo y no ha debido ser avara de aparatoraquo

32 McCABE James D op cit p 409 laquoThe faccedilade [hellip] is one of the most imposing structures in

the buildingraquo What Ben Beverly Saw at the Great Expositionhellip cit p 53 laquoLet us next go over to

the Spanish section which [hellip] has an imposing front about thirty feet in height which suggests

something of the former glory of this once powerful nationraquo MARTIacuteNEZ DE VELASCO Eusebio

laquoNuestros grabadosraquo en La Ilustracioacuten espantildeola y americana 15 de junio de 1876 p 387

laquoEspantildea cuya bella portada del Renacimiento (the neatest structure in the building escribe un

autorizado perioacutedico norte-americano) llama extraordinariamente la atencioacuten del puacuteblicoraquo

ROCA Y GALEacuteS Joseacute op cit p 15 la califica de laquogran portada de indisputable meacuterito y bastante

gusto artiacutesticoraquo

33 Expositores de Espantildea y sus provincias de Ultramar recompensados en la Exposicioacuten

Universal de Filadelfia en 1876 Barcelona Narciso Ramiacuterez y Cordf 1877 p 41 laquoEspantildea (Gobierno

espantildeol) Portada de la Seccioacuten Espantildeola en el Palacio de la Industria [hellip] For the handsome

faccedilade erected in the nave at the entrance to the Spanish Department Main-Buildingraquo

34 El Globo 3 de febrero de 1876 p 133 laquoAnte las insuperables dificultades que ofrece el

hospedaje de la seccioacuten de ingenieros militares la comisariacutea se ha visto obligada a construir en el

parque un pabelloacuten de madera y hierro para que en eacutel sean acuartelados Esto ademaacutes de ser

econoacutemico sirve para mantener la disciplinaraquo El siglo futuro 1 de febrero de 1876 p 3

35 WILSON Joseph M The Masterpieces of the Centennial International Exhibition vol III

History Mechanics Science Philadelphia Gebbie amp Barrie sd p clxix laquo[hellip] the buildings of the

Spanish Government one of them used as headquarters for the Spanish soldiers brought to this

country and the other containing a most interesting collection of exhibits [hellip]raquo

36 WESTCOTT Thompson Centennial Portfolio A Souvenir of the International Exhibition at

Philadelphia comprising Lithographic Views of Fifty of Its Principal Buildings with Letter-Press

Description Philadelphia Thomas Hunter Publisher 1876 n 21 laquo it needs nothing more than

that a little attention shall be paid to the structure to discover that it is a very neat architectural

example The Moorish doorway may be called plain but it is in strict subordination to the rules

which govern in that fantastic style lacking only elaboration of ornament which shows in the

Alhambra and other ancient remains which certify to the Moorish domination in Spainraquo

Stangerrsquos Illustrated Pocket Guidehellip cit p 40 laquoThe contemporaries and ancient foes of the

Northmen have a memorial in the beautiful Alhambra-like edifice of the Spanish government

Spain has no architecture so distinctive as that of the Moors and the selection of their style for

the present purpose was in good tasteraquo

37 Cfr CALVO SERRALLER Francisco La imagen romaacutentica de Espantildea arte y arquitectura del

siglo XIX Madrid Alianza 1995

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38 Expositions Internationales Philadelphie 1876 France Œuvres drsquoart et produits industriels

Paris Commissariat geacuteneacuteral 1876 p 149 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION

International Exhibition 1876 Official Catalogue cit Part II p 43

39 SMITH Walter The Masterpieces of the Centennial International Exhibition Vol II

Industrial Art Philadelphia Gebbie amp Barrie sd p 154 laquoIn the general design and in the

character of its ornamentation this fine work shows how entirely Spanish art retains the

traditions of its oriental mastersraquo

40 Ibidem p 368-369 laquoThe oriental richness of design and the arabesque forms which we

associate with Spanish decoration are entirely absent from the pattern of the Spanish carpet [hellip]

The bouquet of flowers held together by a ribbon the latter floating off and interwoven with

garlands of roses [hellip] suggest a preference for and study of French fashionsraquo

41 MIGNOT Claude Lrsquoarchitecture au XIXe siegravecle Fribourg Eacuteditions du Moniteur 1983 p 100

cit in BUENO FIDEL Mariacutea Joseacute op cit p 26

42 McCABE James D op cit p 358 laquo[hellip] a crescent-shaped Moorish pavilion of beautiful

design and ornamented in warm rich colors It is in all respects the most beautiful structure in

the Exhibition and is occupied by Messrs Tiffany amp Co and Starr amp Marcus of New York

Caldwell amp Co of Philadelphia and the Gorham Manufacturing Company of Providence R I

These houses display the richest and most costly articles to be seen in the Exhibition The finest

jewels are to be seen here in profusionraquo WESTCOTT Thompson op cit n 3 laquoOne of the most

attractive structures [hellip] is Horticultural Hall It is so peculiar in appearance and so unlike the

usual order of buildings in this country that it commands particular attention and admiration

The style is Mauresque and of the character of the Moorish architecture of the twelfth century

of which one of the finest examples is to be found in the remains of the palace of Alhambra in

Spain [hellip] The result has been the construction of a building which resembles a palace of Eastern

romance attractive and gracefulraquo

43 Las Exposiciones Universales influyen en el desarrollo del turismo como lo prueba el

pabelloacuten de la compantildeiacutea Cook No obstante si durante la deacutecada de los setenta es frecuente que

los pabellones espantildeoles se adscriban a las distintas variantes peninsulares de inspiracioacuten

oriental llegaraacute un momento en el que sean rechazadas Asiacute en 1900 tras el desastre colonial de

1898 a Espantildea no le interesa proyectar una imagen festiva y exoacutetica cfr BUENO FIDEL Mariacutea

Joseacute op cit p 102

44 La Iberia 10 de febrero de 1876 p 3 laquoSeguacuten noticias de la comisariacutea regia de Espantildea en

Filadelfia se cree que seraacute bastante a cubrir sus atenciones el presupuesto de 691500 pesetas

durante todo el curso de sus funciones [hellip] El pabelloacuten que se construye en el Parque para los

ingenieros y por cuya edificacioacuten se pediacutean 19000 duros se ha rebajado a 4000 que cuesta el

comprar una propiedad trasportable y que podraacute utilizarse en Espantildearaquo

45 Las predicciones de caraacutecter mesiaacutenico encubren los intereses del poder global establecido

cfr Serge Gruzinski Las cuatro partes del mundo Meacutexico D F Fondo de cultura econoacutemica

2010 p 438

46 ORY Pascal LrsquoExpo Universelle Bruxelles Complegravexe 1989 pp 10-17 AIMONE Linda OLMO

Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Torino 1990 Umberto Allemandi amp C p 10 CIZERON

David Repreacutesentations du Breacutesil lors des Expositions Universelles Paris LrsquoHarmattan 2009 pp

124-125

47 BURRIS John Exhibiting Religion Colonialism and Spectacle at International Expositions

1851-1893 University Press of Virginia Charlottesville and London 2001 p 80

48 laquoAddress by John Welsh Closing Ceremoniesraquo en UNITED STATES CENTENNIAL

COMMISSION International Exhibition 1876 Reports of the Presidenthellip cit p 99 laquoLet us enter

on the new century with a renewed devotion to our country with the highest aims for its honor

and for the purity integrity and welfare of its peopleraquo

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49 Prueba de la aceptacioacuten de la fachada y el pabelloacuten espantildeoles es su abundante reproduccioacuten

en las guiacuteas de la exposicioacuten el edificio morisco seraacute frecuentemente destacado entre las

principales curiosidades [NdA]

50 McCABE James D op cit p 411 laquoThe entire exhibit is interesting in the highest degree

and after examining it the best-read visitor will amend his conceptions of ldquosunny Spainrdquo and

accord to her a more prominent place than he has hitherto assigned her among the industrial

nations of the worldraquo

51 LUGO VINtildeA Y MARTIacuteNEZ Nicasio Espantildea y sus posesiones Ultramarinas de Cuba Puerto Rico

y Filipinas en el Certamen Universal de Philadelphia 1876 Manuscrito BNE pp 35-36 laquoSi noble

grande y posible ha sido para nuestro Augusto Monarca Conquistarse el tiacutetulo de Pacificador de

Espantildea noble y grande debe ser el tributo de admiracioacuten que ha obtenido Espantildea moderna entre

todas las naciones del Globo y cuya gloria y tributo de simpatiacutea y admiracioacuten le ofrecen

eminentes hombres de saber y ciencia del Pueblo Americano de los Estados Unidosraquo

52 ROCA Y GALEacuteS Joseacute op cit p 18 laquoDiez antildeos de paz y buena administracioacuten y Espantildea tendraacute

el lugar que le corresponde entre las naciones civilizadasraquo

53 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 15 de agosto

de 1876 p 94 laquocuando todos se ocupaban de nosotros por nuestras guerras y revoluciones y hoy

eacuteramos Gobierno provisional y mantildeana eacuteramos Monarquiacutea provisional y al otro cantonales y

austeros republicanos al siguiente iquestno les debemos dispensar que no nos creyeran un paiacutes

formal y que hasta esperaran algunos el diacutea en que nos iban a repartir como a Poloniaraquo

54 Ibidem laquoY aun asiacute hoy tenemos ferro-carriles en una extensioacuten de 5426 kiloacutemetros tenemos

unos miles maacutes en explotacioacuten yhellip muchas esperanzas de que bien pronto nuestro paiacutes adelante

[hellip] tenemos en teleacutegrafos 11754 kiloacutemetros y 193 estaciones telegraacuteficas correos 2347

administracionesraquo

55 LUGO VINtildeA Y MARTIacuteNEZ Nicasio op cit pp 34-35 laquosobre todos aquellos monarcas

protectores de la ilustracioacuten descuella la gran figura del sabio Alfonso de Castilla que enriquece

con sus escritos la lengua patria dicta como legislador un coacutedigo inmortal y funda en su corte de

Toledo la primera Academia cientiacutefica del Occidente Cristiano Rara coincidencia una paacutegina

escrita en la historia de Espantildea del sabio Alfonso de Castilla se veraacute reproducida por otra paacutegina

de gloria escrita por Alfonso XII ante el primer concurso Internacional de Ameacutericaraquo

56 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 28 de

septiembre de 1876 p 247

RESUacuteMENES

La construccioacuten de la identidad espantildeola adquiere especial relevancia en el contexto de las

Exposiciones Universales del siglo XIX La peacuterdida de su antigua condicioacuten de gran potencia

internacional su pluralidad cultural y el contraste de sus costumbres con respecto al resto del

continente europeo situacutean a Espantildea en la encrucijada alliacute donde se diluyen los liacutemites entre

Oriente y Occidente donde tradicioacuten y modernidad exotismo y civilizacioacuten terminan

confundieacutendose En 1876 dos construcciones arquitectoacutenicas definieron la imagen de Espantildea en

la Exposicioacuten de Filadelfia la fachada renacentista del Main Building con alusiones a la

monarquiacutea hispaacutenica y al descubrimiento de Ameacuterica y el pabelloacuten de ingenieros militares

testimonio del pasado hispanomusulmaacuten de la Espantildea moderna

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La costruzione dellrsquoidentitagrave spagnola egrave particolarmente rilevante nel contesto delle Esposizioni

universali del XIX secolo La perdita del suo antico status di grande potenza internazionale la sua

diversitagrave culturale e la differenza dei suoi costumi rispetto al resto drsquoEuropa pongono la Spagna

a un bivio dove si assottigliano i confini tra Oriente e Occidente dove tradizione e modernitagrave

esotismo e civiltagrave finiscono per confondersi Nel 1876 due costruzioni architettoniche definirono

lrsquoimmagine della Spagna nella Mostra di Philadelphia la facciata rinascimentale del complesso

principale con allusioni alla monarchia spagnola e alla scoperta dellrsquoAmerica il padiglione degli

ingegneri militari testimonianza del passato ispano-musulmano della Spagna moderna

During the nineteenth century Universal Exhibitions played a significant role in the

configuration of Spanish identity The loss of her old political leadership and the plurality of her

cultural traditions so different from the European industrialized ones placed Spain at the

crossroads where borders between the Orient and the West tradition and modernity exoticism

and civilization evanesced In occasion of the Philadelphia Centennial Exhibition of 1876 two

main architectural structures represented Spain the renaissance faccedilade inside the Main

Building referring to the almighty Spanish Monarchy of the past as well as the Discovery of

America and the Spanish pavilion which alluded to the Moorish traditions of modern Spain

IacuteNDICE

Palabras claves cultura visual Espantildea exposicioacuten de Filadelfia exposiciones universales

identidad

Parole chiave cultura visuale esposizioni universali Esposizione di Philadelphia identitagrave

Spagna

Keywords Centennial Exhibition identity Spain Universal Exhibitions visual culture

AUTOR

MANUEL VIERA DE MIGUEL

Colaborador honoriacutefico del Departamento de Historia del Arte III (Contemporaacuteneo) de la

Universidad Complutense de Madrid e integrante del proyecto de investigacioacuten Los lugares del

Arte (HAR2010-19406) En la actualidad se dedica al estudio de la relacioacuten entre cultura visual e

identidad en el marco de las Exposiciones Universales

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Expositions provinciales et identiteacutescoloniales au XIXe siegravecleChristelle Lozegravere

1 Les travaux reacutecents sur les expositions

coloniales franccedilaises ont reacuteveacuteleacute ledynamisme des villes de province quicomme Bordeaux Nantes Le Havre LyonRochefort Cherbourg Beauvais NiceMontauban Rouen Tours ou encoreMarseille ont ouvert agrave partir de 1850leurs concours agricoles industriels etartistiques aux colonies franccedilaises1 Alorsque le XIXe siegravecle voit naicirctre le sentimentreacutegional lrsquoorganisation de cesmanifestations populaires apparaicirct pources petites patries2 comme un moyendrsquoafficher agrave grande eacutechelle leursparticulariteacutes et leurs savoir-faire tout enrevendiquant une appartenancenationale

2 Enjeux politiques et enjeux symboliques

srsquoentrecroisent pour creacuteer une veacuteritableconcurrence identitaire baseacutee sur une guerre des images et des mots particuliegraveremententre Bordeaux Marseille et Lyon qui sous la IIIe Reacutepublique revendiqueront tour agravetour par le spectaculaire de leurs expositions leurs titres de villes coloniales de FranceSi pour certaines villes de province lrsquoidentiteacute coloniale srsquoaffiche en effet commenaturelle et heacutereacuteditaire en lien avec une position geacuteographique privileacutegieacutee ou unehistoire ancienne avec les outremers elle srsquoinscrit pour drsquoautres dans une simplevolonteacute de srsquointeacutegrer dans un discours national impeacuterialiste agrave lrsquoheure ougrave les coloniesapparaissaient comme une source de richesse providentielle Revendiqueacutee avec plus oumoins de leacutegitimiteacute lrsquoidentiteacute coloniale apparaicirct toujours comme une construction

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fictionnelle dont les scenarios ont eacutecrits par les eacutelites locales ou nationales aux inteacuterecirctsnon dissimuleacutes Chaque ville utilise ses propres artifices afin de se construire unemeacutemoire coloniale

3 En eacutetudiant ces expositions provinciales encore mal connues il srsquoagira donc de

comprendre drsquoune part les enjeux politiques eacuteconomiques et symboliques qui ontpousseacute ces villes agrave ouvrir les premiers espaces deacutedieacutes aux colonies Il sera inteacuteressant devoir comment progressivement celles-ci prennent conscience de la neacutecessiteacute drsquoaffirmeret de leacutegitimer dans leurs discours et leurs sceacutenographies leurs identiteacutes colonialesdans un contexte ougrave la concurrence devient de plus en plus redoutable Drsquoautre part ilsera fondamental de reacuteinteacutegrer la ville de Paris dans ce discours et de deacuteterminer lerocircle de lrsquoEacutetat franccedilais dans la diffusion et la vulgarisation drsquoun discours national unifieacutequi trouvera son application en province agrave partir de 1885 dans lrsquoimposition de modegravelessceacutenographiques populaires plus peacutedagogiques et mieux structureacutes

1 Faire comme la Capitale

4 Deacutejagrave dans un esprit de progregraves les expositions reacutegionales se reacutepandent en France degraves la

premiegravere moitieacute du XIXe siegravecle Caen et Rouen montrent lrsquoexemple sous le Consulat degraves1803 Nantes sous la Restauration en 1825 et en 1827 Bordeaux degraves 1827 Lille etAmiens sous la Monarchie de Juillet en 1835 ainsi que Valenciennes et Toulouse Dijonen 1837 Besanccedilon Metz et Le Mans en 1842 etc Lieacutees agrave une peacuteriode drsquoeffervescencequi voit le deacuteveloppement des voies de communication lrsquoentreacutee dans lrsquoegravere industriellele triomphe du scientisme et du positivisme ces manifestations reacutepondent aux attentesdrsquoune population qui a foi dans lrsquoavenir et dans les progregraves techniques

5 Degraves la fin de la IIe Reacutepublique Bordeaux ouvre en 1850 les portes de son exposition

agricole industrielle et artistique aux colonies antillaises agrave lrsquoAlgeacuterie et aux produitseacutetrangers3 Malgreacute une faible participation cette preacutesence outre-mer dans uneexposition provinciale est importante agrave souligner car semble-t-il encore ineacutedite enFrance4 Mais sans sous-estimer lrsquoimportance de cette premiegravere deacutemarche bordelaise en1850 lrsquoideacutee en province drsquoune rencontre pacifique qui rassemblerait les produits et lesobjets du commerce de lrsquoindustrie et des arts du monde entier srsquoest veacuteritablementconcreacutetiseacutee apregraves lrsquoexposition universelle de Londres de 1851 et celle de Paris de 18555La vocation universelle de ces deux expositions-reacutefeacuterences creacutee dans lrsquoesprit des eacutelitescoloniales de nouvelles perspectives et de nouveaux recircves drsquoouverture agrave lamondialisation En province les expositions universelles apparaissent comme lespremiers moteurs qui ouvrirent laquola voie aux triomphes agrave venirraquo6 Elles sont deacutecritescomme des modegraveles agrave suivre et la filiation est proclameacutee dans les catalogues desexpositions provinciales degraves le second Empire Bordeaux en 1854 considegravere sonexposition comme le laquochamp drsquoessairaquo7 de lrsquoexposition universelle agrave venir et celle-ci futestimeacutee a posteriori comme laquoune des plus remarquables apregraves celle de la capitaleraquo8Nantes en 1861 eacutevoque agrave plusieurs reprises lrsquoimpact sur les reacutegions des expositions deLondres et de Paris Chaumont considegravere les expositions provinciales comme deslaquocorollaires indispensablesraquo9 qui permettent agrave ceux qui nrsquoont pu se rendre auxexpositions universelles de Londres ou de Paris de beacuteneacuteficier de laquopreacutecieuses eacutetudesraquo10De mecircme la ville du Havre en 1868 deacuteclare vouloir organiser laquoun brillant corollaireraquo11

de lrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris et en 1887 la ville affirme ecirctre laquole prologueraquo12 la reacutepeacutetition geacuteneacuterale de lrsquoexposition de 188913

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6 Les premiegraveres expositions provinciales sont donc perccedilues non pas comme des

concurrentes agrave la Capitale mais comme de grandes manifestations de la vie active de laprovince et drsquoheureuses tentatives de deacutecentralisation Elles symbolisent lemouvement la prospeacuteriteacute et le dynamisme des villes organisatrices Elles srsquoinscriventgeacuteneacuteralement dans une tradition locale ndash un projet souvent porteacute par une socieacuteteacutesavante ndash qui a pour but de stimuler en prioriteacute le commerce reacutegional et teacutemoigneeacutegalement drsquoun deacutesir de reconnaissance nationale Bordeaux par exemple organise sesexpositions par le biais de sa Socieacuteteacute Philomathique laquelle a une double fonction lamise en place de cours professionnels et lrsquoorganisation drsquoexpositions peacuteriodiques14Lrsquoexposition de Cherbourg de 1879 est neacutee gracircce agrave sa Socieacuteteacute artistique et industriellecreacuteeacutee en 1871 qui a pour finaliteacute de srsquooccuper de tout ce qui concerne lrsquoindustrie lesarts et lrsquoinstruction publique dans le deacutepartement de la Manche15 De mecircme depuis1858 la ville de Chaumont par le biais de la Socieacuteteacute industrielle agricole et horticole dela Haute-Marne met en place dans la ville des expositions industrielles commercialeset horticoles Pour ces socieacuteteacutes savantes locales lrsquointroduction des produits coloniauxdans leurs expositions reacutegionales est un moyen non seulement de participer agrave ladynamique nationale mais aussi drsquointernationaliser leurs manifestations

2 Enjeux terminologiques et luttes identitaires

7 Lrsquoeacutemulation entre les villes entraicircne une eacutevolution terminologique des expositions en

province qui deviendront lsquoreacutegionalesrsquo lsquonationalesrsquo puis lsquointernationalesrsquo lsquocolonialesrsquolsquouniversellesrsquo du XIXe au XX e siegravecle motiveacutee par des rivaliteacutes de prestige entre lesvilles Les jeux seacutemantiques concernant les appellations des expositions participent agravecette lutte et reacutevegravelent toutes les subtiliteacutes linguistiques utiliseacutees par les villes pour semettre en valeur se deacutemarquer et afficher leurs particulariteacutes16 Avec lrsquoappellationlsquointernationalersquo utiliseacutee pour la premiegravere fois en province par le Havre en 1868 la villesouhaite afficher son identiteacute maritime en conviant tous les pays du monde agrave participeragrave sa manifestation maritime agrave titre drsquoinviteacutes17 Il srsquoagit le plus souvent drsquoun jeu habile demots vu que parfois les expositions connaissent la participation internationalepresque exclusivement des colonies franccedilaises (Le Havre par exemple) Le qualificatifdrsquorsquouniversellersquo semble avoir le mecircme cadre geacuteographique que les expositionsinternationales mais entraicircne une ouverture agrave lrsquoensemble des activiteacutes du travailhumain (industrie agriculture art etc) Besanccedilon 18 et Metz19 ouvrent ainsi degraves 1861leurs laquoexpositions universellesraquo Ce choix seacutemantique peut sembler strateacutegique carcomme lrsquoexemple preacuteceacutedent en dehors de lrsquoAlgeacuterie les colonies franccedilaises ne sontmecircme pas repreacutesenteacutees En 1869 Lyon projette eacutegalement drsquoouvrir deux ans plus tardson exposition universelle20 La chute de lrsquoEmpire repousse lrsquoouverture de lamanifestation qui a finalement lieu en 1872 et porte le titre drsquolaquoExposition universelleinternationaleraquo21

8 Toujours dans une dynamique concurrentielle les villes nrsquoheacutesitent pas agrave jouer sur la

seacutemantique pour proclamer sur leurs affiches sur leurs catalogues drsquoexposition ou surleurs cartons drsquoinvitation les prestigieuses appellations lesquelles garantissent parconseacutequent un afflux de visiteurs et une renommeacutee post-exposition consideacuterables (parle biais par exemple de la remise des meacutedailles ou des diplocircmes drsquohonneur quiperpeacutetuent le souvenir de celles-ci) La Socieacuteteacute Philomathique de Bordeaux choisit ainsi

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volontairement un titre agrave extension qualifiant son exposition de 1882 drsquolaquouniversellepour les vinsraquo et laquointernationale pour lrsquoagriculture lrsquoindustrie et les beaux-artsraquo22

9 Certaines villes tentent de se deacutemarquer le Havre affirme son identiteacute en 1868 et en

1887 en choisissant le qualificatif plus speacutecialiseacute drsquorsquoexposition maritimersquo repris parBordeaux en 1907 Lyon ouvre en 1894 la premiegravere lsquoexposition colonialersquo franccedilaiseAinsi le nom de la citeacute est-il officiellement associeacute sur un plan international agravelrsquoadjectif lsquocolonialrsquo une affiliation de mot strateacutegique tregraves favorable aux affairessurtout pour une ville qui ne possegravede pas drsquoouverture maritime Parce qursquoelles sontparfaitement conscientes des enjeux eacuteconomiques et symboliques il nrsquoest pas eacutetonnantque les expositions de Bordeaux et Rouen affirment en 1895 et en 1896 sur les affichesleurs speacutecificiteacutes coloniales tout comme Marseille en 1906 et en 1922 Tous lespreacutetextes et les fantaisies semblent donc ecirctre permis pour se diffeacuterencier de laconcurrence Nice par exemple en 1883-1884 preacutetend eacutechapper laquoau cocircteacute vulgaire etbanal de la plupart des autres Expositionsraquo23 et apporter laquoun cachet de distinction etdrsquooriginaliteacuteraquo24 en ouvrant son exposition lrsquohiver au mois de janvier lorsque laquoles roseset les violettes fleurissentraquo25

3 Une identiteacute coloniale peu affirmeacutee avant 1885

10 Lrsquointroduction du produit colonial et eacutetranger dans les expositions de province est

perccedilue comme une manifestation de progregraves dans lrsquoair du temps et comme uneouverture agrave la concurrence universelle Le produit colonial est un symbole de lrsquoesprit demoderniteacute qui gouverne ce XIXe siegravecle Toutefois il serait trop reacuteducteur de justifiercette preacutesence coloniale par une simple volonteacute provinciale drsquoouverture agrave lamondialisation de deacutecentralisation ou de strateacutegie concurrentielle tout comme delrsquoassocier agrave un pheacutenomegravene de mode En effet cela reviendrait agrave ignorer que lespremiegraveres espaces deacutedieacutes aux colonies dans les expositions ont eacuteteacute ouvertes de 1850 agrave1884 en particulier dans les villes portuaires Bordeaux Nantes Le Havre CherbourgRochefort et Rouen Il semble donc que la preacutesence des produits coloniaux teacutemoigne enpremier lieu des activiteacutes maritimes et portuaires des villes ouvertes sur lrsquoOceacutean tandisque la preacutesence des objets drsquoart et drsquoethnographie renvoie aux nouvelles sciences(ethnologie anthropologie archeacuteologie etc) au goucirct pour lrsquohistoire naturelle et pourlrsquoexotisme qui se deacuteveloppe dans les milieux scientifiques maritimes et marchands

11 Mais paradoxalement les justifications de lrsquoexistence de ces premiers espaces

coloniaux ne sont pas reacuteellement donneacutees avant 1885 (les sections colonialesrecouvreront ensuite un grand prestige et leurs succegraves teacutemoigneront de la qualiteacute et dela reacuteussite des expositions) Lrsquoobjet issu des colonies est preacutesent dans les expositionsmais ne possegravede ni une classification particuliegravere ni une place facilement identifiableen outre aucune terminologie ne le qualifie veacuteritablement Sa place au sein delrsquoexposition reste encore heacutesitante Le rapporteur du catalogue de lrsquoexposition deNantes en 1861 parle discregravetement drsquoune laquopartie coloniale et algeacuterienneraquo Tout commecelui de Rochefort parle en 1883 drsquolaquo une exposition de collections particuliegraveres objetsdes colonies etcraquo26 ougrave le salon colonial est incorporeacute agrave une exposition annexereacutetrospective une sceacutenographie proche du salon des arts anciens de Bordeaux de 1865et 188227

12 Avant 1885 outre la liste des exposants seules quelques lignes dans les catalogues

eacutevoquent la preacutesence des produits et objets drsquooutre-mer dans les expositions Partant

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de ce fait comment comprendre cette grande discreacutetion autour de la preacutesence desproduits et des objets coloniaux Deux hypothegraveses peuvent expliquer cette absence demise en valeur dans les catalogues Drsquoune part les organisateurs nrsquoauraient pas ressentila neacutecessiteacute de justifier la preacutesence des colonies parce qursquoils consideacuteraient celles-cicomme faisant naturellement partie de la vie eacuteconomique et culturelle de leurs citeacutesportuaires Lrsquoaffiliation des villes portuaires avec lrsquooutre-mer serait donc une eacutevidenceune propension naturelle les colonies feraient ainsi partie inteacutegrante de lrsquoidentiteacutelocale et cela depuis le XVIIe et XVIIIe siegravecle Elle serait donc leacutegitime et inneacutee

13 Drsquoautre part la seconde explication pourrait ecirctre donneacutee par la ville de Rochefort en

1883 Tout comme agrave Bordeaux vingt-huit ans plus tocirct lrsquoideacutee de deacutedier une salle auxcolonies et de prouver son ouverture au monde provoque encore des laquo heacutesitations raquo etdes craintes si bien que les organisateurs font appel au laquo patriotisme raquo de quelquesRochefortais pour que le salon voie le jour28 La preacutesence drsquoun salon colonialdemeurerait alors volontairement discregravete Raoul Girardet eacutevoque en effet cettemeacutefiance envers les colonies dans la seconde moitieacute du XIXe siegravecle29

14 En deacutepit de lrsquoabsence de discours cette preacutesence coloniale semble ecirctre pour les villes

portuaires une neacutecessiteacute Bordeaux en 1850 constate le souci des professionnels agraveidentifier connaicirctre et faire deacutecouvrir aux consommateurs lrsquoensemble des produitscommerciaux venus drsquoailleurs et notamment des colonies franccedilaises Ces productionssont certes consideacutereacutees comme un vivier potentiellement extraordinaire mais leurmeacuteconnaissance reste un frein au commerce et agrave lrsquoindustrie Par conseacutequent il nrsquoest paseacutetonnant de constater que les premiers organisateurs des lsquosalons coloniauxrsquoappartiennent au milieu du neacutegoce et sont donc particuliegraverement concerneacutes par cegenre de difficulteacutes Raoul Girardet dans son ouvrage pionnier sur Lrsquoideacutee coloniale en

France de 1871 agrave 196230 met en effet en eacutevidence lrsquoindiffeacuterence et lrsquoilotisme des Franccedilais agravela fin du second Empire sur les laquochoses colonialesraquo De mecircme Eacutemile Dupontrapporteur de lrsquoexposition de Beauvais de 1885 remarque cette laquoprofonde ignoranceraquodes Franccedilais et souligne la neacutecessiteacute de faire deacutecouvrir agrave travers les expositionscommerciales les laquoproduits si varieacutes de nos coloniesraquo La peur de la concurrenceeacutetrangegravere et lrsquoideacutee que les autres pays pourraient ecirctre en avance dans la connaissancedes produits coloniaux de leurs empires sont aussi les premiers arguments quiconduisent madame le ministre Anne-Charles Heacuterisson agrave encourager en 1883 lacreacuteation des museacutees commerciaux et coloniaux en province Cette angoisse nationaleest aussi une des raisons qui va pousser lrsquoEacutetat agrave prendre progressivement le controcircledes expositions provinciales agrave partir de 1885 afin de se servir drsquoelles comme supportsde communication agrave grande eacutechelle de lrsquoideacutee coloniale franccedilaise

15 Mais comment expliquer la preacutesence de lsquosalons coloniauxrsquo dans les villes qui nrsquoont pas

drsquoouvertures maritimes ou au premier abord de liens eacutevidents avec lrsquooutre-mer Lesexpositions de Metz 1861 Chaumont 1865 ou Beauvais 1885 ont ouvert leurs portes auxcolonies alors que ces villes ne sont pas des ports Les inteacuterecircts et les besoins sont-ils lesmecircmes Il semble que les enjeux eacuteconomiques avec lrsquooutre-mer ne sont certes pascomparables aux villes maritimes mais que dans les discours en revanche il existe unemecircme volonteacute de srsquoouvrir progressivement agrave la mondialisation un mecircme engouementpour les expositions universelles et un mecircme patriotisme franccedilais qui poussent lesorganisateurs agrave recevoir du ministegravere de la Marine et des Colonies dans leurs pavillonsdrsquoexpositions les produits de lrsquoEmpire et cela dans le principal but drsquoencourager leprojet colonial national Il est agrave noter eacutegalement la proximiteacute geacuteographique de

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certaines villes avec la Capitale qui voit dans les expositions provinciales agrave la fois unmoyen efficace de vulgariser agrave lrsquoeacutechelle nationale la cause coloniale et un champdrsquoessai pour les expositions universelles Par exemple lrsquoexposition algeacuterienne de Metzde 1861 semble ecirctre en reacutealiteacute une exposition parisienne transporteacutee en provinceQuant agrave lrsquoexposition de Lyon de 1872 la ville rhodanienne malgreacute une absence defaccedilade maritime entretient en particulier avec lrsquoExtrecircme-Orient des lienssuffisamment solides pour justifier la participation des colonies franccedilaises dans sesexpositions

4 Centraliser pour mieux deacutecentraliser

16 Avec la constitution de lrsquoempire colonial les marcheacutes franccedilais srsquoouvrent brutalement agrave

des produits lsquoexotiquesrsquo jusque-lagrave mal connus Afficher la richesse et la grandeur decette nouvelle France pour justifier et deacutevelopper la colonisation apparaicirct degraves lesecond Empire comme un enjeu majeur et un veacuteritable deacutefi pour les pouvoirs publicsEncourager la province agrave organiser des expositions coloniales devient rapidement uneprioriteacute pour lrsquoEacutetat qui y perccediloit principalement sous la IIIe Reacutepublique un moyenparticuliegraverement efficace de vulgarisation agrave grande eacutechelle des lsquochoses colonialesrsquoMalgreacute la motivation des villes de province drsquoimiter la Capitale en ouvrant leursexpositions agrave lrsquointernationalisation les premiers espaces deacutedieacutes aux colonies(1850-1884) reflegravetent lrsquoincapaciteacute de celles-ci de proposer au public des sectionscoloniales complegravetes et coheacuterentes Bien avant la creacuteation au XXe siegravecle de lrsquoOfficecolonial et de lrsquoAgence geacuteneacuterale des colonies mdash dont les destins ont eacuteteacute parfaitementdeacutefinis par les travaux de Sandrine Lemaire31 ndash lrsquoexposition permanente des coloniessemble avoir joueacute un rocircle fondamental dans la diffusion et la vulgarisation de lrsquoideacuteecoloniale

17 Ouverte le 29 octobre 1855 dans le prolongement de lrsquoexposition universelle

lrsquoexposition permanente est en effet installeacutee dans le Palais de lrsquoIndustrie avenue desChamps-Eacutelyseacutees jusqursquoagrave sa destruction en 1896 Cette institution ministeacuterielle qui avaitpour but de faire connaicirctre les produits des possessions outre-mer est encoreaujourdrsquohui tregraves mal connue bien que son influence sur la province semble en reacutealiteacutedeacuteterminante Apregraves avoir meneacute un examen approfondi de nombreux catalogues etarchives locales32 il a eacuteteacute releveacute la preacutesence des collections de lrsquoexposition permanentedans la plupart des manifestations de province degraves 1861 soit sous la simple forme dequelques produits et objets exposeacutes soit de maniegravere plus significative Il semblerait quecette institution qui pourrait se confondre avec un museacutee ait eacuteteacute trop rapidementconsideacutereacutee comme un simple laquoprodrome de la propagande officielleraquo33 et que sonimpact nrsquoest peut-ecirctre pas aussi laquominimeraquo34 que des travaux semblent lrsquoeacutevoquer35 Sacreacuteation avait pour dessein semble-t-il de faciliter et drsquoencourager la circulation desproduits des objets des ideacutees et des hommes entre la meacutetropole et les colonies tout enassurant aussi une liaison entre la Capitale et la province

18 Degraves sa creacuteation lrsquoexposition parisienne paraicirct avoir eu pour vocation de diffuser lrsquoideacutee

coloniale ministeacuterielle agrave lrsquoeacutechelle nationale et cela en prenant le controcircle progressifdes lsquosalons coloniauxrsquo provinciaux Cette hypothegravese srsquoappuie sur deux principauxpoints

19 Le premier a rapport avec le choix de son conservateur Charles Eugegravene Aubry-Lecomte

(1821-1898)36 preacutesenteacute par ses collegravegues du Museum drsquoHistoire Naturelle comme un

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colonial convaincu collectionneur drsquoobjets africains (ethnographiques etzoologiques)37 Agrave ce titre il participe agrave de nombreuses expositions de renommeacuteesinternationales comme celle de Paris 1855 de Nantes 1861 du Havre 1868 Lyon1872 Vienne 1873 etc Orateur savant et admireacute Aubry-Lecomte noue petit agrave petit descontacts avec la province en proposant eacutegalement quelques collections de lrsquoexpositionpermanente Mais cette participation parisienne reste encore anecdotique sous lesecond Empire malgreacute les efforts de son conservateur Lrsquoexposition permanente descolonies apparaicirct encore comme un simple fonds drsquoeacutechantillons et de collectionspreacutesenteacute parmi principalement des exposants priveacutes

5 Controcircler pour mieux diffuser

20 Le second point concerne plus particuliegraverement lrsquoeacutevolution structurelle et statutaire de

lrsquoexposition permanente Agrave partir de 1883 Feacutelix Faure (1841-1899) alors sous-secreacutetairedrsquoEacutetat au Commerce et aux Colonies souhaite eacutelargir le cadre de lrsquoinstitution afin drsquoenaugmenter lrsquoutiliteacute pratique En 1887 celle-ci est placeacutee sous le haut patronage drsquounconseil supeacuterieur qui se compose des repreacutesentants des colonies au Seacutenat et agrave lachambre des deacuteputeacutes ainsi que de lrsquoeacutelite politique Elle devient alors non plus un simplereacutecepteur drsquoeacutechantillons commerciaux et de collections ethnographiques issus delrsquoempire mais un veacuteritable outil peacutedagogique Les projets sur lrsquoeacutecole de Jules Ferry sonten effet marqueacutes par une volonteacute de rendre plus accessibles au grand public lescollections museacuteales et les expositions38 laquoExposer promouvoir vulgariserraquo39deviennent les trois points essentiels de la politique reacutepublicaine Pour enraciner lrsquoideacuteecoloniale agrave lrsquoeacutechelle nationale lrsquoEacutetat comprend qursquoil faut creacuteer une dynamiquerhizomique et ne pas se limiter uniquement agrave des initiatives parisiennes Il perccediloit alorsun moyen drsquoutiliser la structure comme un diffuseur de lrsquoideacutee coloniale franccedilaise enprovince et agrave lrsquoeacutetranger par le biais des expositions et des museacutees commerciaux

21 Agrave la fin du XIXe siegravecle Fernand Blum deacuteclare que si lrsquoexposition permanente des

colonies veut reacutealiser laquoson programme de vulgarisationraquo40 elle doit ecirctre repreacutesenteacuteelaquodans toutes les expositions temporaires (concours reacutegionaux expositions nationales ndashofficielles ou autres ndash expositions internationaleshellip)raquo41 du moment que cetteparticipation se reacutevegravele ecirctre laquoune occasion utile drsquoeacutetude pour les ressourceseacuteconomiques de nos possessions drsquooutre-merraquo42

Tel est encore aujourdrsquohui le rocircle de lrsquoexposition permanente au point de vuecolonial Crsquoest ainsi qursquoelle a eacuteteacute appeleacutee agrave prendre aux expositions universelles quiviennent de srsquoouvrir agrave Anvers et agrave Lyon de mecircme Galatheacutee avait preacuteceacutedemmentenvoyeacute des speacutecimens de ses collections aux grandes expositions universelles de1867 1878 et 1889 aux concours agricoles de Paris aux expositions de Bordeaux duHavre de Beauvais puis agrave lrsquoeacutetranger aux expositions de Porto drsquoAltona de ViennedrsquoAmsterdam de Madrid et tout reacutecemment agrave celle de Chicago43

22 Dans une deacutemarche attractive lrsquoinstitution parisienne propose agrave la province non

seulement des collections coloniales complegravetes et peacutedagogiques mais elle facilite aussileurs acheminements et agencements par la mise agrave disposition de techniciens et desceacutenographes speacutecialistes dans la mise en scegravene coloniale En contrepartie les villesinteacuteresseacutees en acceptant cette intrusion participent directement ou indirectement agrave ladiffusion drsquoun discours unilateacuteral steacutereacuteotypeacute LrsquoEacutetat met en place un concept nouveauvecteur drsquoenracinement drsquoun prototype drsquoexposition provinciale agrave vocationreacutepublicaine (crsquoest-agrave-dire non eacutelitiste) structureacute par une classification theacutematique et

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geacuteographique agrave la mise en scegravene didactique agrave vocation populaire Attirantparticuliegraverement les manifestations les plus modestes les organisateurs provinciaux yvirent en premier lieu un moyen de deacuteleacuteguer les eacutenergies et de beacuteneacuteficier en plus decollections laquoexotiquesraquo officielles susceptibles drsquoattirer un public nombreux et varieacute dusimple flacircneur au professionnel44 Elles revendiqueront par cette preacutesence ultramarinelrsquointernationaliteacute de leurs expositions

23 Ainsi les sections coloniales des expositions de Beauvais (1885) et du Havre (1887)

seront entiegraverement orchestreacutees par Paris Albert Grodet et Theacuteophile Bilbaut seront lespremiers techniciens agrave ecirctre affecteacutes en province en tant que speacutecialistes de la mise enscegravene coloniale Le compte-rendu de lrsquoexposition de Beauvais fait lrsquoeacuteloge du savoir-fairedes deux hommes Gracircce agrave une mise en scegravene meacutethodique et geacuteographique le visiteurest inviteacute au voyage peaux plumes ivoires drsquoanimaux se meacutelangent aux produitsalimentaires Les premiers servent agrave illustrer les mœurs et les coutumes dans lescolonies et les seconds agrave mettre en relief la richesse des ressources coloniales Lrsquoaspectpittoresque et folklorique est privileacutegieacute poteries gris-gris et armes indigegravenes laquoBilbauta su donner un aspect pittoresque et caracteacuteristiqueraquo45 au laquogroupe colonialraquo46 souligneEacutemile Dupont47

24 Lrsquoexposition permanente devient ainsi un organe de propagande officiel preacutemices de

lrsquoOffice colonial creacuteeacute en 1899 et le premier fonds des sections coloniales nationales etinternationales jusqursquoagrave sa fermeture

6 Afficher son identiteacute par de spectaculairesdeacutemonstrations

25 Alors que lrsquoEacutetat encourage degraves la fin du XIXe siegravecle la banalisation des expositions

coloniales en province une neacutecessiteacute srsquoimpose pour les villes ayant des rapportsdrsquoaffaires avec lrsquooutre-mer elles doivent se deacutemarquer de la concurrence pour afficherleurs identiteacutes coloniales tout en beacuteneacuteficiant en mecircme temps du soutien des hautesautoriteacutes

26 La volonteacute de srsquoancrer dans les meacutemoires se reacuteveacutelera nettement dans la mise en scegravene

de lrsquoexposition lyonnaise de 1894 premiegravere exposition entiegraverement consacreacutee agravelrsquoexhibition des colonies Lyon ambitionne en effet de rivaliser avec la Capitale48 enmarquant lrsquoopinion publique agrave coups drsquoeffets spectaculaires tout en gardant lecaractegravere seacuterieux neacutecessaire Comme le modegravele parisien lrsquoexposition lyonnaise creacuteelrsquoeacutetonnement du visiteur par lrsquoeacutemerveillement et la surprise Elle se preacutesente comme unveacuteritable laquotheacuteacirctreraquo49 ougrave tous les proceacutedeacutes sceacuteniques sont exploiteacutes Les pavillonssrsquoeacutelegravevent comme des deacutecors fabuleux Les organisateurs et les techniciens en sont lesmetteurs en scegravenes les exposants les acteurs Les laquo indigegravenes raquo occupent la place desfigurants LrsquoEacutetat joue le rocircle du producteur laquochef drsquoorchestreraquo Le parcours delrsquoexposition est narratif Lrsquoexposition devient une opeacuteration marketing un laquocoupmeacutediatiqueraquo provincial dont le but est de faire de Lyon ndash comme Marseille le fera plustard en 1906 et en 1922 ndash des villes pionniegraveres reacutesolument modernes Une fois que levisiteur franchit la porte du theacuteacirctre le rideau se legraveve pour laisser place agrave larepreacutesentation Les deacutecors creacuteent lrsquoillusion et projettent lrsquoimaginaire du spectateurdans des lieux fabuleux Ces deacutecors dans lesquels le promeneur circule contribuent agravecreacuteer une ambiance speacuteciale Tout est orchestreacute afin que le spectateur quitte

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lrsquoexposition les yeux pleins de souvenirs merveilleux et afin qursquoil associe dans sameacutemoire la ville organisatrice aux ambitions coloniales reacutegionales et nationales Lasceacutenographie geacuteneacuterale utilise les principaux outils de la museacuteographie contemporainepermettant de faciliter la compreacutehension du discours deacutelivreacute eacutetiquettes cartesgravures mannequins diorama etc Les cartes postales les photographies les affichesles publications eacutediteacutees en seacuterie prolongent le souvenir de ces veacuteritables theacuteacirctres enaction qui aujourdrsquohui restent les modegraveles des expositions coloniales les plus connueset les plus eacutetudieacutees par les chercheurs

27 Mais alors que Lyon (1894) ou Marseille (1906-1922) affichent leurs speacutecificiteacutes

coloniales par de meacutemorables expositions Bordeaux concourt eacutegalement au titre deville coloniale de France avec de solides arguments Elle a en effet une longueexpeacuterience dans lrsquoorganisation de ce type de manifestations coloniales puisqursquoellemettra en place de 1850 agrave 1940 plus drsquoune quarantaine sur les Quinconces50 Le modegravelebordelais51 ndash le plus embleacutematique fut celui de 1895 ndash reacutepond agrave un type drsquoexpositionmodeste dont la theacutematique nrsquoest pas strictement coloniale et se rapproche par ce faitdu modegravele parisien Il srsquoidentifie par la preacutesence drsquoun Palais colonial unique de typeeacuteclectique souvent sobre et orientalisant qui centralise lrsquoensemble des produits et desobjets lieacutes agrave la colonisation Il est agreacutementeacute parfois par un ou deux pavillonstheacutematiques Plus facile agrave mettre en place il privileacutegie le contenu par rapport aucontenant Beaucoup moins ostentatoire avec des effets spectaculaires mesureacutesBordeaux tente alors en 1895 de se deacutemarquer de sa concurrente lyonnaise en affichantle caractegravere seacuterieux et purement commercial de sa manifestation La ville affirme dansses catalogues drsquoexposition qursquoelle nrsquoa pas besoin de folklore pour leacutegitimer sonidentiteacute qui est proclameacutee naturelle et heacutereacuteditaire laquoNulle part de verruesbastringues rue du Caire saltimbanqueraquo52 les pavillons dessineacutes par lrsquoarchitecte AlbertTournaire (1862-1958)53 grand prix de Rome (1888) sont en laquoharmonie parfaitedrsquoeacuteleacutegance de deacutelicatesse et de couleursraquo54 ils constituent laquoun ensemble de grand goucirctet drsquoexquise distinctionraquo55 Mais consciente que la theacuteacirctraliteacute attire plus les visiteursBordeaux choisira agrave partir de 1921 pour ses foires coloniales le modegravele parisien plusspectaculaire et par conseacutequent plus populaire

7 Une guerre de lrsquoimage et des mots

28 Les enjeux eacuteconomiques et politiques pousseront ainsi certaines villes de province agrave de

plus grandes ambitions multipliant les initiatives locales agrave vocation nationale mdashorganisation drsquoexpositions commerciales et artistiques creacuteation drsquoinstituts coloniauxenseignements dans les Faculteacutes association de propagande Degraves le deacutebut du XXe siegravecleles politiques culturelles de Bordeaux Lyon ou Marseille rivalisent drsquoideacutees etenclenchent une veacuteritable course au titre de lsquocapitale coloniale de Francersquo La publiciteacuteautour des exhibitions coloniales teacutemoigne de cette incroyable course au pouvoir parlrsquoimage et le mot (catalogue richement illustreacute livre drsquoor affiche coloreacutee photographiecarte postale guide illustreacute souvenirs de lrsquoexposition etc) Marseille par exemple quibrillera par sa spectaculaire exposition de 1906 eacuteblouit Bordeaux qui verra danslrsquoorganisation de son exposition maritime et coloniale en 1907 une revanche face agrave soneacutecrasante concurrente De mecircme lrsquoannonce dans la presse drsquoune foire coloniale agraveBordeaux agrave partir de 1916 deacuteclenchera les hostiliteacutes de la ville de Lyon qui seproclamera lsquoFoire unique de Francersquo eacutevoquant des raisons de primauteacute drsquoideacutee56 En

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retour Bordeaux deacuteclarera sur les portes de lrsquoentreacutee de sa manifestation internationaleecirctre lsquola Foire coloniale de la Francersquo agrave partir de 192357

29 Veacuteritable outil de la politique impeacuterialiste la mise en scegravene des expositions

provinciales place donc degraves la fin du XIXe siegravecle la France entiegravere sous le signe duprogregraves dans une dynamique qui la pousse vers le culte de la civilisation la grandeurnationale la science La finaliteacute de ces expositions est agrave la fois peacutedagogique etcommerciale tout en assurant une eacutevidente fonction de distraction des congregravesaccompagnent leur organisation tandis que des fecirctes feux drsquoartifice fontaineslumineuses ou spectacles deacutegradants viennent eacutegayer les preacutesentations tantocirctsavantes tantocirct promotionnelles drsquoobjets artistiques ou de produits importeacutes Lemessage fondamental tend toujours agrave imposer lrsquoideacutee drsquoune France geacuteneacutereusebienfaitrice puisque civilisatrice Vendant du recircve et de lrsquoabondance les expositions etles foires contribuent agrave faccedilonner lrsquoimaginaire du spectateur occidental gaveacute drsquoimages siexotiques et si eacuteducatives mais finalement si preacutefabriqueacuteeshellip

30 En encourageant la diffusion de lrsquoideacutee coloniale franccedilaise par le biais de la culture

Paris nrsquoimaginait sans doute pas agrave la fin du XIXe siegravecle un tel engouement en provincepour les expositions internationales et un tel succegraves des modegraveles sceacutenographiquesproposeacutes Apregraves 1900 les expositions de province constitueront une seacuterieuseconcurrence aux expositions de la Capitale qui attendra 1931 pour rayonner agravenouveauhellip

NOTES

1 LOZEgraveRE Christelle Mise en scegravene de lrsquoobjet dans les ldquosalons coloniauxrdquo de province vers des modegraveles

drsquoexpositions coloniales thegravese de doctorat en histoire de lrsquoart Universiteacute Michel de Montaigne

Bordeaux III Bordeaux 2009 BONIN Hubert HODEIR Catherine KLEIN Jean-Franccedilois Lrsquoesprit

eacuteconomique impeacuterial 1830-1970 groupes de pression amp reacuteseaux du patronat colonial en France amp dans

lrsquoEmpire Paris Publications de la SFHOM 2008 BLANCHARD Pascal BANCEL Nicolas DEROO

Eacuteric Frontiegravere drsquoEmpire Du Nord agrave lrsquoEst Paris La Deacutecouverte 2008 ABDELOUHAB Farid

BLANCHARD Pascal Grand-Ouest meacutemoire des outre-mer Paris PUR 2008 MALON Claude Le

Havre colonial de 1880 agrave 1960 Presses universitaires de Caen 2007 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux

colonial Bordeaux Sud Ouest 2007 (preacuteface de Dominique Jarrasseacute) Lrsquoensemble de ces

publications a permis de concevoir une premiegravere ideacutee du dynamisme des villes de province et a

commenceacute agrave laquomettre en lumiegravere les apports du reacutegionalisme dans la construction drsquoun vaste

systegraveme impeacuterialraquo

2 Journeacutees drsquoeacutetudes laquoPetites patriesraquo laquoPlus grande Franceraquo laquoNationraquo une construction

dialectique de lrsquoEacutetat impeacuterial (France XIXe-XXe siegravecles) organiseacutees par le laboratoire Framespa-

Diasporas (Toulouse II) et le centre Roland Mousnier (Paris) 20-21 mai 2008

3 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 17-25

4 LOZEgraveRE Christelle laquoLa filiation avec les expositions universelles raquo in Mise en scegravene de lrsquoobjet

dans les ldquosalons coloniauxrdquo de province vers des modegraveles drsquoexpositions coloniales cit pp 36-41

5 LAVOLLEacuteE Charles laquoDes expositions universellesraquo in Revue des deux mondes 54 1864

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6 COURMACEUL Victor (de) Exposition nationale de Nantes Nantes Imprimerie Courmaceul 1861

pp I-II

7 SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE Avis sur la neuviegraveme exposition de la Socieacuteteacute Philomathique Bordeaux

Gounouilhou 1854

8 Extrait du registre des deacutelibeacuterations du conseil municipal de la ville de Bordeaux seacuteance du 13 mai

1859

9 HAAS Claude-Pierre-Marie Socieacuteteacute industrielle agricole et horticole de la Haute-Marne 1865

Exposition de Chaumont Catalogue Chaumont Cavaniol imprimeur 1865 p 8

10 Ibidem

11 JOURNAL HAVRE-EXPOSITION Revue hebdomadaire illustreacutee 7 14 mai 1887

12 Ibidem

13 BOULANGER Sylvie Les Expositions reacutegionales nationales et internationales en Seine-Infeacuterieure

dans la seconde moitieacute du XIXe siegravecle Meacutemoire de maicirctrise en histoire Universiteacute de Rouen Institut

drsquohistoire 1991

14 SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE Guide officiel treiziegraveme exposition 1895 Bordeaux Gounouilhou

1895

15 Socieacuteteacute artistique et industrielle de Cherbourg Statuts et regraveglement drsquoadministration

inteacuterieure laquoStatutsraquo Cherbourg Imprimerie Eacutemile Le Maout 1906 p1 Archives municipales de

Cherbourg 2W27 1905

16 LOZEgraveRE Christelle laquoUne deacutemarche progressiste et concurrentielleraquo in Mise en scegravene de lrsquoobjet

dans les ldquosalons coloniauxrdquo de province vers des modegraveles drsquoexpositions coloniales cit pp 41-44

17 JORET DES CLOSIERES Louis-Aymar Discours prononceacute par M Joret des Closiegraveres sous-preacutefet

preacutesident du Comiteacute drsquoorganisation de lrsquoexposition Internationale Maritime du Havre agrave la ceacutereacutemonie

drsquoinauguration de lrsquoexposition le 1er juin 1868 Le Havre Imprimerie Carpentier et Compagnie 1868

pp 5-6 Archives Municipales du Havre fonds moderne seacuterie F2 carton 12

18 Lrsquoexposition universelle de Besanccedilon est organiseacutee de juin agrave septembre 1860 Elle est

organiseacutee par la Socieacuteteacute drsquoEacutemulation du Doubs Elle eut une faible participation eacutetrangegravere

quelques suisses anglaises mexicaines et laquoafricainesraquo Une section speacuteciale est consacreacutee agrave

lrsquoempire ottoman Cfr Archives Nationales de France Exposition universelle de Besanccedilon

inventaire V4 2667

19 Lrsquoexposition universelle de Metz de 1861 est ouverte de juin agrave aoucirct sous le patronage de

lrsquoImpeacuteratrice Elle convie tous les deacutepartements de la France ses colonies et les nations

eacutetrangegraveres Seule lrsquoAlgeacuterie participera agrave la manifestation Cfr VILLE DE METZ Exposition

universelle de 1861 Catalogue geacuteneacuterale Metz Imprimerie F Blanc 1861

20 SOCIEacuteTEacute DE LrsquoEXPOSITION UNIVERSELLE dossier 781 WP 8 Archives Municipales de Lyon

21 Lettre drsquoA Tharel directeur de lrsquoexposition au maire de Lyon in Socieacuteteacute de lrsquoexposition universelle

dossier 781 WP 8 Archives Municipales de Lyon

22 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 61-65

23 BLANC Ireacuteneacutee La France agrave lrsquoExposition Internationale de Nice Paris Grande Imprimerie 1884

24 Ibidem

25 Ibidem

26 Archives Municipales de Rochefort seacuterie 2 F5 Ville de Rochefort Catalogue de lrsquoexposition

Annexe arts reacutetrospectifs colonies Extrecircme-Orient Rochefort Socieacuteteacute Anonyme de lrsquoImprimerie de

Theacuteze 1883

27 Ibidem

28 Ibidem

29 GIRARDET Raoul Lrsquoideacutee coloniale en France de 1871 agrave 1962 Paris La Table Ronde 2005

30 Ibidem

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31 LEMAIRE Sandrine Propager lrsquoAgence geacuteneacuterale des colonies (1920-1931) in BLANCHARD Pascal

LEMAIRE Sandrine BANCEL Nicolas Culture coloniale en France de la Reacutevolution franccedilaise agrave nos

jours Paris CNRS Eacuteditions-Autrement 2008 pp 197-206

32 LOZEgraveRE Christelle laquoLa creacuteation de lrsquoexposition permanente des colonies prendre le controcircle

des expositions provincialesraquo in Mise en scegravene de lrsquoobjet dans les laquo salons coloniaux raquo de province vers

des modegraveles drsquoexpositions coloniales cit pp 134-151

33 LEMAIRE Sandrine BLANCHARD Pascal BANCEL Nicolas Jalons drsquoune culture coloniale sous le

Second Empire (1851-1870) in LEMAIRE Sandrine BLANCHARD Pascal BANCEL Nicolas Culture

coloniale en France de la Reacutevolution franccedilaise agrave nos jours cit pp 99-100

34 Ibidem

35 Ibidem

36 Neacute le 11 juin 1821 agrave Paris Charles Aubry-Lecomte entre au ministegravere de la Marine en 1841

Laureacuteat de la Socieacuteteacute drsquoacclimatation il sert au Seacuteneacutegal de 1847 agrave 1851 et part eacutegalement au Gabon

en Oceacuteanie et agrave Pondicheacutery Il revient agrave Paris avec des eacutechantillons de produits et drsquoobjets

africains qursquoil expose dans diffeacuterents museacutees notamment dans les collections de lrsquoexposition

permanente Passionneacute de zoologie et drsquoethnologie il donne en 1854 une collection drsquooiseaux et

de cracircnes de chimpanzeacutes au Museacuteum national drsquohistoire naturelle de Paris et plus de 150 piegraveces

drsquoobjets africains agrave lrsquoexposition universelle de Paris de 1878 et au Museacutee de Vienne Couronneacute par

la Socieacuteteacute impeacuteriale zoologique pour son action au Gabon et sa connaissance du pays il est nommeacute

chevalier de la Leacutegion drsquohonneur en 1858 Degraves 1859 il occupe un haut poste de fonctionnaire il

est nommeacute responsable des expositions coloniales Crsquoest donc agrave ce titre qursquoil est chargeacute de la

creacuteation de lrsquoexposition permanente des colonies et qursquoil est nommeacute conservateur Il publie de

nombreuses brochures notamment sur le Gabon ougrave il est reconnu par les biographes comme un

des grands acteurs de la colonisation Charles Eugegravene Aubry Lecomte est reccedilu officier de la

Leacutegion drsquohonneur en 1867 et prend sa retraite en 1879 En 1893-1894 il effectue une de ses

derniegraveres missions en Afrique afin drsquoeacutetudier les produits veacutegeacutetaux du Gabon Il professe alors au

Museacuteum Il deacutecegravede le 22 avril 1898

37 MUSEUM DrsquoHISTOIRE NATURELLE Archives du Museum drsquoHistoire Naturelle publieacutees par les

professeurs-administrateurs de cet eacutetablissement vol 10 Paris Gide 1861

38 POULOT Dominique Une histoire des museacutees de France XVIIIe-XIXe siegravecle Paris La Deacutecouverte

2005

39 BLANCHARD Pascal LEMAIRE Sandrine BANCEL Nicolas Exhibitions expositions meacutediation et

colonies (1870-1914)raquo in BLANCHARD Pascal LEMAIRE Sandrine BANCEL Nicolas Culture coloniale

en France de la Reacutevolution franccedilaise agrave nos jours cit pp 110-119

40 BLUM Fernand Ministegravere des Colonies Exposition permanente des colonies Notices coloniales

publieacutees sous le patronage de M Delcasseacute ministre des Colonies agrave lrsquooccasion de lrsquoExposition universelle

internationale et coloniale de Lyon (1894) Melun Imprimerie administrative 1894 pp 7-14

41 Ibidem

42 Ibidem

43 Ibidem

44 Ce mecircme proceacutedeacute sera repris degraves la fin du XIX e siegravecle par des entrepreneurs priveacutes peu

scrupuleux beacuteneacuteficiant du soutien de lrsquoEacutetat proposant dans toute la France des expositions

standardiseacutee laquocleacutes en mainraquo avec une section coloniale et un village negravegre Agrave des fins purement

commerciales ils veacutehiculegraverent agrave grande eacutechelle un racisme populaire et fantasmagorique

45 DUPONT Eacutemile DUPONT Alphonse laquoDiscours drsquoouverture drsquoAlphonse et Eacutemile Dupontraquo in

Journal de lrsquoOise samedi 30 mai 1885

46 Ibidem

47 Ibidem

48 Apregraves son coup drsquoeacuteclat de 1889

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49 LEPRUN Sylviane Le Theacuteacirctre des colonies sceacutenographie acteurs et discours de lrsquoimaginaire dans les

expositions 1855-1937 Paris lrsquoHarmattan 1986

50 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 15-247

51 Le modegravele bordelais type 1895 sera imiteacute un an plus tard par lrsquoexposition de Rouen puis les

villes de Nancy (1909) Lyon (1914) Strasbourg (1924) Montpellier (1927) et la Rochelle (1931)

srsquoen inspireront affichant lagrave encore leurs propres particulariteacutes Il sera eacutegalement reacuteactualiseacute

lors de lrsquoexposition maritime de Bordeaux en 1907 dont les plans seront agrave nouveau dessineacutes par

Albert Tournaire

52 LA SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE Lrsquoexposition de Bordeaux 1895 Paris se 1895 pp 5-6

53 Architecte en chef de la ville de Paris et de lrsquoexposition coloniale de 1931 ANF LH

19800035012115232

54 LA SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE opcit pp 5-6

55 Ibidem

56 FOUGEgraveRE Etienne laquoLes raisons de la foire son deacuteveloppement son plan drsquoavenirraquo in Bulletin

officiel de la foire de Lyon 2 feacutevrier 1918

57 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 193-201

REacuteSUMEacuteS

Peut-on construire une histoire des lsquoexpositions colonialesrsquo franccedilaises sans parler de celles

organiseacutees au XIXe siegravecle agrave Bordeaux Nantes Metz Le Havre Lyon Rochefort Cherbourg

Beauvais Nice Montauban Rouen Tours En eacutetudiant la sceacutenographie de ces expositions

provinciales peu connues cet article propose drsquoune part de comprendre les enjeux

eacuteconomiques politiques et surtout symboliques pour ces villes (particuliegraverement les ports)

autour de la construction de leurs identiteacutes coloniales et drsquoautre part de deacuteterminer le rocircle de

lrsquoEacutetat dans la diffusion et la vulgarisation progressive drsquoun discours national unifieacute

Si puograve forse ricostruire una storia delle lsquomostre colonialirsquo francesi senza accennare a quelle

organizzate nel XIX secolo a Bordeaux Nantes Metz Le Havre Lione Rochefort Cherbourg

Beauvais Nizza Montauban Rouen Tours Analizzando la scenografia di queste mostre

provinciali poco conosciute il presente contributo si propone in primo luogo di mettere in luce i

risvolti economici politici e soprattutto simbolici che per quelle cittagrave (in particolare quelle

portuali) si manifestarono intorno alla costruzione delle loro identitagrave coloniali e in secondo

luogo di determinare il ruolo dello Stato nella diffusione e progressiva estensione di un discorso

nazionale unitario

Is it possible to construct a history of Francersquos lsquocolonial exhibitionsrsquo without mentioning those

organized in the Nineteenth Century at Bordeaux Nantes Metz Le Havre Lyon Rochefort

Cherbourg Beauvais Nice Montauban Rouen and Tours By studying the scenography of these

little-known provincial exhibitions this paper seeks firstly to understand the economic

political and especially symbolic issues for these towns (especially the ports) around the

construction of their colonial identities secondly it wants to determine the role of the State in

the dissemination and gradual popularization of a unified national discourse

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INDEX

Keywords colonial Exhibition France identity scenography

Parole chiave colonie esibizione Francia identitagrave scenografia

Mots-cleacutes colonial exposition France identiteacute sceacutenographie

AUTEUR

CHRISTELLE LOZEgraveRE

Maicirctre de confeacuterences en histoire de lrsquoart agrave lrsquoUniversiteacute Antilles Guyane (pocircle Martinique

laboratoire EA 929 AIHP-GEODE) Elle se consacre aujourdrsquohui agrave lrsquoeacutetude du patrimoine artistique

des Antilles et notamment agrave lrsquohistoire des artistes et des repreacutesentations en contexte colonial

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Les pavillons russes aux ExpositionsUniverselles du XIXe siegravecleexpression de lrsquoidentiteacute qui nrsquoajamais existeacuteOlga Kazakova

1 Introduction

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1 Les Expositions Universelles ont eacuteteacute

conccedilues comme une manifestation desprogregraves scientifiques et techniques delrsquohumaniteacute et des eacutechanges deconnaissances Leur conception avait uncaractegravere universaliste Pour lrsquoexpositioncentrale on eacutedifiait speacutecialement uneconstruction en meacutetal dont la carcasseeacutetait remplie de verre Degraves le laquoCrystalPalaceraquo de Joseph Paxton (1851) on attribuait agrave tous les pavillons des expositionssuivantes un air de laquopalaisraquo Ces constructions cyclopeacuteennes en fer et en verre dedesign futuriste sont devenues un attribut infaillible et un symbole des ExpositionsUniverselles du XIXe siegravecle

2 Cependant une telle exposition en tant que scientifique et technique ne pouvait pas

ecirctre universelle ni compter sur un afflux massif de visiteurs La reacutevolution industriellenrsquoa pas encore gagneacute la plupart des pays drsquoAsie drsquoAfrique drsquoAmeacuterique latine Lesvisiteurs-speacutecialistes y compris des ingeacutenieurs et des hommes drsquoaffaires nrsquoauraient pasfait reacutecupeacuterer les deacutepenses des organisateurs Crsquoest pourquoi agrave partir de lrsquoExposition deLondres on a vu apparaicirctre des sections nationales preacutesentant des mineacuteraux locaux deseacutechantillons de la production agricole et artisanale destineacutes agrave attirer le publicordinaire Crsquoest ainsi que la conception universaliste a commenceacute agrave subir une mutationvers lrsquoexotisme eacutethno-geacuteographique divertissant Dans cette nouvelle approche lesparticipants ont deacuteclareacute intentionnellement fort leur individualiteacute leur identiteacuteunique Au deacutebut les pays ont reacuteserveacute le rocircle des dominantes visuelles des sections auxfausses-faccedilades (laquoentreacutees-vestibulesraquo) sous la forme des copies reacuteduites des ceacutelegravebrescatheacutedrales ou palais

3 LrsquoExposition Universelle de Paris de 1878 srsquoavegravere un tournant deacutecisif car elle a insisteacute

sur une condition sine qua non ndash preacutesentation du pavillon national particulier Laplupart des pays ont copieacute pour la construction de leurs pavillons les exemplesexceptionnels de lrsquoarchitecture nationale Il eacutetait difficile aux participants de remplirles pavillons car les produits drsquoindustrie de science de culture eacutetaient exposeacutes dans lessections theacutematiques Par conseacutequence les pavillons nationaux se transformaient enmuseacutees reacutegionaux ndash reacutecits de la geacuteographie (cartes photographies tableauxmaquettes) de lrsquoethnographie (mannequins en costumes populaires eacuteleacutementsdrsquohabitation scegravenes de la vie quotidienne) et de lrsquohistoire Ainsi les faccedilades et lesinteacuterieurs des pavillons nationaux se compleacutetaient preacutesentant une image pittoresquedu pays

2 Eacutetat de lrsquoart

4 Le sujet des pavillons aux Expositions Universelles a la place tregraves modeste dans

lrsquohistoriographie de la participation de la Russie aux ces manifestations On peut ladiviser en trois parties le point de vue estheacutetique historique et ideacuteologique

5 Dans lrsquohistoire de lrsquoart le sujet eacutetudieacute a lrsquohistoriographie plus abondante parce que

certains auteurs des pavillons notamment Ivan Ropete sont des architectes depremier ordre ou tregraves agrave la mode agrave son eacutepoque et mecircme aujourdrsquohui Lrsquoopinion de

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Vladimir Stassov ceacutelegravebre critique des beaux-arts et promoteur passionneacute du stylepseudo-russe (laquole style de coqraquo) de la deuxiegraveme moitieacute du XIX siegravecle1 domine danslrsquohistoriographie en ceacutedant une fois au deacutebut du XX siegravecle agrave lrsquoautre critique des beaux-arts et leader de courant de lrsquoart-deacuteco russe Alexandre Benois (la plus complegravetebibliographie sur le site Heacuteritage drsquoAlexandre Nikolaevich Benois2 Si le premier (et sespartisans contemporains) exigeait lrsquooriginaliteacute nationale des pavillons agrave tout prix ledeuxiegraveme deacutefendait les principes occidentaux de lrsquoart moderne incarneacutes dans laconception des pavillons Dans ces deacutebats estheacutetiques la question de lrsquoidentiteacute vraimentrusse des pavillons eacutetait substitueacutee par lrsquoimage artificielle de la Russie pour leseacutetrangers Pourtant lrsquohistoriographie de lrsquoart deacutecrit bien et appreacutecie la contribution delrsquoarchitecture des pavillons des Expositions dans le deacuteveloppement des beaux-arts enRussie Une des derniegraveres tentatives de ce genre est lrsquointervention de A AvetisianTraditions de lrsquoarchitecture russe dans lrsquoarchitecture des pavillons de la Russie aux Expositions

Universelles3

6 Dans lrsquohistoire geacuteneacuterale de la Russie le sujet eacutetudieacute a trouveacute sa place dans lrsquohistoire de

lrsquoindustrie et du progregraves technique Lrsquooeuvre classique de ce genre est laquoParade des

Expositions Universellesraquo (1990) de Nikolay Mezenine4 parmi des derniegraveres publicationson peut indiquer le livre Histoire des Expositions Universelles (2008) de Valerii Chpakov 5Cette historiographie a deux traits particuliers Drsquoun cocircteacute elle ne seacutepare pas lrsquohistoiredes Expositions de lrsquoeacutepoque de la monarchie russe du temps de lrsquoURSS considegravere laparticipation de la Russie comme le mouvement commun et triomphant du geacutenieinnovateur national De lrsquoautre cocircteacute elle srsquointeacuteresse au contenu des pavillons agrave latechnologie de la construction des bacirctiments (lrsquoisba sans clous de lrsquoExpo-1867 le palaisen brique de lrsquoExpo-1900) plus qursquoagrave leurs exteacuterieur sans dire agrave leurs sens identitaire

7 Lrsquointeacuterecirct actuel vers le sujet eacutetudieacute est stimuleacute par la publiciteacute de Ekaterinburg pour le

concours de lrsquoExpo-2020 Les efforts des organisateurs et leurs PR-agences attirentlrsquoattention des chercheurs et du public vers lrsquohistoire de la participation russe (avanttout lrsquoideacutee geacuteneacuterale le rocircle drsquoEtat) aux Expositions preacuteceacutedentes Pourtant lespublications portent plutocirct le caractegravere ideacuteologique que purement scientifiquedescriptif qursquoanalytique apologeacutetique que critique Selon eux tous les pavillonspreacutesentaient bien lrsquoidentiteacute de la Russie et des Russes Parmi des plus significativespublications on peut noter Russie aux Expositions universelles les meilleurs pavillons depuis

150 ans6 et Histoire de la participation de Russie aux EXPOS7 Un des derniers articles estPavillons de la Russie des Expositions Universelles la construction et lrsquoarchitecture delrsquouniversitaire Vladimir Frolov8

8 Lrsquoauteur de lrsquoarticle propose lrsquointerpreacutetation du sujet du point de vue de lrsquoimagologue

la science interdisciplinaire eacutetudiant la perception des autres peuples pays culturesLrsquoauteur est le membre de lrsquoassociation des chercheurs de lrsquohistoire de la perception descultures de lrsquoInstitut drsquohistoire russe de lrsquoAcadeacutemie des Sciences9 Dans le cadreimagologique les questions de lrsquoidentiteacute des steacutereacuteotypes nationaux de lrsquoimagetransmise et reccedilue occupent la premiegravere place dans lrsquohistoire des pavillons russes desExpositions Universelles

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3 La participation de la Russie aux ExpositionsUniverselles

9 LrsquoEmpire russe a rencontreacute de graves difficulteacutes pour sa repreacutesentation aux expositions

Degraves lrsquoeacutepoque de Pierre Le Grand son identiteacute se construisait autour de lrsquoideacutee de sadirection europeacuteenne du deacuteveloppement ce qui a emmeneacute au milieu du XIXe siegravecle agraveune rupture immense entre sa culture populaire (traditionnelle) et sa culture officielle(occidentaliseacutee) Lrsquoeacutevolution des pavillons russes est en mecircme temps lrsquohistoire desrecherches de sa propre identiteacute exceptionnelle

10 La Russie a pris part agrave toutes les expositions sauf celle de Paris de 1855 car elle se

trouvait en eacutetat de guerre avec la France Son activiteacute drsquoexposition deacutependait du lieudrsquoaccueil du financement et de lrsquoeacutetat des relations internationales Si au cours de lapremiegravere exposition de 1851 la section russe ne faisait voir que quelques participantsparticuliers agrave lrsquoExposition de 1900 agrave Paris (laquolrsquoExposition du siegravecleraquo) la Russie disposaitdes plus grands espaces Cette anneacutee-lagrave ayant envie de fecircter son alliance avec laFrance le gouvernement russe a investi des millions agrave lrsquoexposition et agrave la constructiondes pavillons nationaux

11 Le problegraveme de lrsquoeacutetude des pavillons drsquoexposition est lrsquoignorance de leur statut drsquoune

piegravece exposeacutee par de nombreux laquorapportsraquo officiels laquoaperccedilusraquo laquocataloguesraquo deacutecrivantle contenu des sections mais non leur aspect exteacuterieur Les guides trouvaientimportant de faire les visiteurs srsquoorienter parmi des centaines drsquoobjets exposeacutes donc lespavillons nrsquoont pas reccedilu drsquoappreacuteciations deacutetailleacutees Les commentaires des visiteursrestent les sources essentielles de lrsquoeacutetude des pavillons drsquoexposition En geacuteneacuteral ilsappreacuteciaient les pavillons du point de vue de lrsquoincarnation de lrsquoimage de la Russie aveclaquelle ils associaient le pays dans leur imagination

12 Il faut dire que les organisateurs de la participation russe aux expositions eacutetaient

orienteacutes vers les goucircts et les attentes du public europeacuteen en lui proposant quasi fausseimage de la Russie image construite artificiellement

13 De notre point de vue crsquoest laquolrsquoIsba russeraquo de Vassiliiuml Gromov (1798-1869) commerccedilant

du bois qui a contribueacute drsquoune faccedilon deacutecisive agrave la creacuteation de la conception et du styledes pavillons nationales Pour la premiegravere fois elle a eacuteteacute preacutesenteacutee agrave lrsquoexposition de1867 agrave Paris Lrsquoisba faite de rondins de bois et deacutecoreacutee de dentelles de bois eacutetaitinitialement un projet publicitaire de lrsquoentreprise de Gromov mais compte tenu dugrand inteacuterecirct de la part du public elle est devenue un objet repreacutesentatif deacutemeacutenageantdrsquoune exposition agrave lrsquoautre Lrsquoisba est construite suivant lrsquoestheacutetique du style russe ou laquoagravela russeraquo qui a monopoliseacute depuis lors la deacutecoration des pavillons russes auxExpositions Universelles

14 Leurs auteurs repreacutesentaient un cercle relativement eacutetroit de partisans des ideacutees de A

M Gornostaeacutev (1808-1862) professeur drsquoarchitecture de lrsquoAcadeacutemie des Beaux-Artsdont la perception romantique de lrsquoart du peuple srsquoest exprimeacutee par lrsquointeacuterecirctpassionnant envers lrsquoart populaire Apregraves la mort du professeur ses disciples etcollegravegues se sont reacuteunis autour de la revue laquoZodtchiiumlraquo (architecte en russe) et delrsquoalmanach laquoMotifs de lrsquoarchitecture russeraquo ougrave ils ont publieacute leur credo et leurs projets

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4 Le style pseudo-russe en architecture principesparticulariteacutes eacutevolution

15 Ce courant architectural est assez difficile agrave classer et agrave eacutevaluer Les chercheurs le

reportent agrave lrsquoeacuteclectisme (renaissance et combinaison des eacuteleacutements architecturaux destemps passeacutes) et agrave lrsquohistorisme (reproduction preacutecise des modegraveles architecturaux dupasseacute) Dans la litteacuterature eacutetrangegravere il est nommeacute le style russe ce qui est aussi geacuteneacuteralvague et incorrect car tout style ayant une originaliteacute ou une singulariteacute peut ecirctreappeleacute national par exemple laquobaroque moscoviteraquo de la fin du XVII siegravecle ou laquomodernedu nordraquo du deacutebut de XX siegravecle Mecircme si on se met drsquoaccord drsquoappeler laquostyle russeraquo lemouvement de lrsquoart du XIX siegravecle apparu agrave la suite du nationalisme et de lrsquointeacuterecirct pourlrsquohistoire de la Russie ancienne il nrsquoest pas homogegravene

16 La mode architecturale de cette peacuteriode plus que tout autre genre de lrsquoart se

deacuteterminait par lrsquoideacuteologie plus que par le goucirct artistique Aux anneacutees 1830-1850e lelaquostyle russeraquo se deacuteveloppait dans le cadre de lrsquoideacuteologie officielle de Nicolas I(autocratie + orthodoxie) sous le nom du style russe-byzantin (exemple ndash la catheacutedraledu Saint-Sauveur agrave Moscou) Aux anneacutees 1860-1870e parallegravelement au preacuteceacutedant seformait le style pseudo-russe (folklorique) neacute de lrsquointeacuterecirct des intellectuels libeacuteraux etreacutevolutionnaires envers la culture populaire Aux anneacutees 1880-1890e danslrsquoatmosphegravere de lrsquoideacuteologie politique reacuteactionnaire des autoriteacutes il a eacuteteacute formeacute le stylerusse historique comme la copie exacte ou lrsquoimitation des formes architecturales duXVII siegravecle (Museacutee historique sur la Place Rouge) Enfin au deacutebut du XX siegravecle ndashreacutevolutionnaire du point de vue politique et deacutecadent du point de vue culturel ndash on a vuse former le style neacuteo-russe (laquomoderne du nordraquo art-deacuteco) inspireacute des eacuteglisesanciennes du Nord Russe Lrsquoeacutepoque du style pseudo-russe que nous eacutetudions a eacuteteacute tregravescourte en Russie mais elle a dureacute de maniegravere artificielle gracircce agrave lrsquoaccueil chaleureux auxExpositions Universelles

17 Drsquoautres noms de ce style sont plutocirct journalistiques qursquoacadeacutemiques ndash laquostyle de coqraquo

laquoropetovchinaraquo (selon le nom du leader de ce courant ndash Ivan Ropete)laquobeacuterendeacuteeacutevchinaraquo (au nom de Beacuterendeiuml tsar leacutegendaire de lrsquoopeacutera de Rimski-KorsakovlaquoSneacutegourotchkaraquo) Tous ces noms ont une nuance neacutegative agrave cause de la neacutegligence deses adeptes vis-a-vis des canons architecturaux

18 Les principes constructifs et estheacutetiques de ce style pseudo-russe sont

le bois en tant que la matiegravere premiegravere qui multiplie des moyens deacutecoratifs et limite en

mecircme temps drsquoautres moyens architecturaux A cause de la fragiliteacute de ce mateacuteriel la Russie

nrsquoa conserveacute que quelques rares monuments de lrsquoarchitecture de bois crsquoest pourquoi agrave la

diffeacuterence des autres pays-participants des Expositions Universelles les faccedilades russes nrsquoont

eacuteteacute ni copies ni imitations mais des creacuteations originales des architectes contemporains

nombreux eacuteleacutements non-architectutaux ndash deacutetails et ornements des broderies (surtout celles

des serviettes) des vecirctements des vaisselles des articles meacutenagers

attention vers la culture populaire traditionnelle avant le regravegne de Pierre Le Grand et mecircme

avant du baptecircme de la Russie ce qui contredisait lrsquoidentiteacute officielle de lrsquoEmpire russe en

tant qursquoun eacutetat europeacuteen et chreacutetien

aspiration intentionnelle ostentatoire grotesque agrave lrsquooriginaliteacute lrsquoabandon des canons

acadeacutemiques des ideacutees de lrsquoharmonie et de lrsquoeacutequilibre ce qui engendrait des constructions

asymeacutetriques avec de grands toits balcons tours disproportionneacutes

manque du sens de la mesure dans lrsquoornement et la colorisation des bacirctiments

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sacrifice des fonctions et de la commoditeacute inteacuterieure au profit de la beauteacute exteacuterieure des

eacutedifices par exemple un puits entiegraverement orneacute de bois sculpteacute un chemineacutee en bois

lrsquoescalier agrave lrsquoeacutetage inexistant Il nrsquoest pas eacutetonnant que la plupart des projets ne soient jamais

reacutealiseacutes

19 Toutes ces particulariteacutes du style pseudo-russe reacutepondaient bien aux attentes des

visiteurs des Expositions Universelles Ils admiraient des murs sont bacirctis des troncsentiers et sans clous de cadres de chambranles et de corniches sculpteacutes de lrsquoornementpaiumlen des fleurs des oiseaux et des animaux du deacutecor multiforme et multicolore debulbes et de tentes de toits Tous les excegraves et les erreurs de style ont eacuteteacute attribueacutes agravelrsquoidentiteacute nationale des Russes ndash des demi-Asiatiques semi-sauvages Les visiteurseacutetrangers croyaient sincegraverement que les bacirctiments preacutesenteacutes agrave leur attention sont lescopies et les imitations justes des oeuvres de la vieille Russie

20 En plus le succegraves aux expositions a contribueacute agrave la propagande et au deacuteveloppement de

ce style en Russie Ayant commenceacute agrave construire de grands pavillons dans les capitaleseuropeacuteennes les membres du groupe ont passeacute des projets de puits de bains et derotondes agrave ceux de grandes constructions (supermarcheacutes eacutecoles theacuteacirctres) Drsquoautrepart en analysant lrsquoexpeacuterience des Expositions Universelles les organisateurs desexpositions en Russie se sont mis agrave leur commander des pavillons pour les expositionset les foires reacutegionales

5 Les pavillons russes en tant que lrsquoexpression delrsquoidentiteacute nationale aux yeux des visiteurs eacutetrangers

21 Observons lrsquohistoire des pavillons russes aux Expositions Universelles du point de vue

de lrsquoimage du pays preacutesenteacutee aux visiteurs et de sa perception par les eacutetrangers

22 A lrsquoExposition de 1851 agrave Londres les exposants russes sans le soutien de lrsquoEtat ont

deacutecoreacute leur coin dans le Palais de Cristal de maniegravere peu expressive dans le styleclassique La soie et les fourrures les bijoux les vases et les meubles de la malachitedonnaient aux visiteurs lrsquoimpression de lrsquoexotisme oriental qui fortement contrastaitavec laquoles souvenirs du siegravecle de Pierre le Grandraquo selon lrsquoun des eux10

23 En effet la preacutedominance des articles de luxe dans lrsquoexposition principale pendant des

anneacutees 1850-1890 est devenue le trait caracteacuteristique de la participation russe ce quecontredisait lrsquoideacutee du concours mondial aux domaines industriel et technique et liait laRussie avec des pays pre-industriels Agrave lrsquoavis des observateurs russes cela nonseulement deacuteshonorait le pays du point de vue du progregraves de la civilisation mais aussicreacuteait lrsquoimage fausse de la Russie chez les eacutetrangers laquoRegardez que se passe auxExpositions Universelles dans la section de notre patrie - Srsquoindignait un des eux -Chacun peut imaginer que chez nous il nrsquoy a rien et personne sauf des comtes et desprinces et des millionnaires Tout cela doit ecirctre du monde magique ougrave les gens senourrissent des frits oiseaux de paradis et srsquohabillent des plumes de ces oiseaux Etcrsquoest notre vraie Russie dont nous connaissons et voyonsraquo11

24 A lrsquoexposition de 1862 agrave Londres lrsquoEmpire russe srsquoest preacutesenteacute officiellement Sous

Alexandre II le reacuteformateur libeacuteral la Russie a voulu manifester tous ses succegraves dudeacuteveloppement capitaliste et son attachement agrave lrsquoestheacutetique europeacuteenne Son pavillonau Palais de lrsquoindustrie avait le mecircme style classique les colonnes corinthiennes strictesornaient son entreacutee Le correspondant drsquoun journal de Moscou soulignait comme la

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digniteacute de lrsquoexposition russe ce que tous les objets laquoont le sceau de la civilisationeuropeacuteenne supeacuterieure et du goucirct artistique raffineacute ce que promet beaucoup pour lefutur de lrsquoindustrie russeraquo12 Pourtant les visiteurs a sembleacute ne pas remarquer la sectionrusse et lrsquoont trouveacute ennuyeuse Parmi les piegraveces exposeacutees se trouvaient des modegraveles delrsquoEglise orthodoxe et de lrsquoisba en bois vernie Inattendu lrsquoisba a attireacute lrsquoattention dupublic et de la presse

Fig 1 Le petit pavillon au style de lrsquoisba russe de lrsquoExpo-186213

25 En reacuteponse agrave lrsquointeacuterecirct du public agrave lrsquoExposition de 1867 agrave Paris la faccedilade de la section

russe au Palais Omnibus a eacuteteacute deacutecoreacutee dans le laquostyle paysanraquo mecircme si crsquoeacutetait encoretrop conventionnel et trop modeste (sous la direction de lrsquoarchitecte parisien Beacutenard)une visiegravere au-dessus de lrsquoentreacutee et quelques colonnes en bois Derriegravere la faccediladepaysanne on exposait toutes les mecircmes fourrures bijoux et articles de luxe Crsquoestdonnait lrsquoeacutetrange discordance de sens et de style entre lrsquoexteacuterieur et lrsquointeacuterieur de lasection russe Hippolyte Gautier le guide professionnel reacutefleacutechissait dans la sectionrusse laquoDe toutes les expositions eacutetrangegraveres qui ont trouveacute place au Champ de Marscelle de la Russie est peut-ecirctre celle qui a le plus de saveur qui attire le plus par je nesais quoi drsquoeacutetrange et de mysteacuterieux Le Russe est notre voisin il vit chez nous de notrevie il est aussi Parisien qursquohomme du monde de la notre eacutetonnement quand nous levoyons chez lui quand ses arts ses productions nous montrent ce singulier meacutelange delrsquoOrient et de lrsquoOccident de la civilisation et de la barbarie des robes de soie et despeaux qui servent de vecirctement agrave lrsquohabitant du Caucase jusque dans les salles quirenferment lrsquoexposition russe toutes en bois sculpteacute de dessin le plus capricieux descouleurs les plus fantastiques il y a quelque chose de singulier on sent qursquoon est pluspregraves de Byzance que de la Sibeacuterieraquo14

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Fig 2 La faccedilade de la section russe de lrsquoExpo-186715

26 LrsquoIsba de Gromov a eacuteteacute exposeacutee agrave lrsquoexteacuterieur du Palais Elle a eacuteteacute bacirctie par son architecte

personnel GIVintergalter lrsquoami et lrsquoadheacuterent du professeur Gornostaeacutev A Peacutetersbourgcette oeuvre a reccedilu la recommandation de lrsquoAcadeacutemie des Beaux-Arts Lrsquoisba a eacuteteacutedeacutemonteacutee et est arriveacutee agrave lrsquoExposition dans 2500 boicirctes accompagneacutee de moujiksbarbus

Document 3 Le village russe de lrsquoExpo-186716

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27 Elle a reccedilu la meacutedaille drsquoargent du jury comme lrsquooeuvre drsquoart Les visiteurs eacutetrangers ne

savaient pas comment classifier ce bacirctiment mdash la cabane de paysans ou lrsquoeacuteleacutegant chaletSelon un des eux laquosi les paysans russes en ont de semblables il faut croire qursquoils ne sontpas trop a plaindreraquo17 Les guides ont consacreacute des chapitres entiers agrave lrsquoisba et agrave sesinteacuterieurs Parfois leurs illustrations eacutetaient le fruit des ideacutees steacutereacuteotypeacutees des peintresfranccedilais sur les laquomoscovitesraquo Ainsi dans lrsquoAlbum de lrsquoExposition illustreacutee sur la gravurelaquoIsbaraquo nous voyons un enfant aux cheveux friseacutes jouant sur la peau drsquoun ours un luth() sur le plancher aux pieds drsquoun moujik faisant priegravere avec une hache () agrave sa ceinturePourtant la revue soulignait sa compeacutetence laquoNous nous faisons geacuteneacuteralement une tregravesfausse ideacutee du caractegravere de certains peuples entre autres du Russie qursquoil est convenude consideacuterer comme un barbare Le Russe est gai et joyeux sujet agrave lrsquoenthousiasmecreacutedule jusqursquoagrave la naiumlveteacute bavard fou de chants et de danses superstitieux brave agrave laguerre et impassible devant la mortraquo18 Telles conclusions sur lrsquoidentiteacute nationale dupeuple russe eacutetaient faites par les observateurs de ldquolrsquoIsbardquo de Gromov Mais mecircme leseacutetrangers ont devineacute que cette maison est trop luxueuse pour les simples gens laquoEllenous offrait plutocirct une reproduction eacuteleacutegante des habitations de paysans russes queleur type reacuteel et tel qursquoil se rencontre le plus souvent dans cet empireraquo - lisons dans unouvrage de reacutefeacuterence19

28 Lrsquoexposition de 1873 agrave Vienne est devenue la vraie triomphe de Russie sur le fond de

lrsquointeacuterecirct deacutecroissant des Anglais et de la participation reacuteduite de la France apregraves saguerre avec Bismarck Lrsquoarchitecte de la section russe eacutetait Ippolito Monighetti(1819-1878) un des reacutedacteurs de la revue laquoZodtchiiumlraquo du foyer de pseudo-russe style Ila exposeacute trois objets du mecircme type la faccedilade de la section russe agrave lrsquointeacuterieur du Palaisde lrsquoindustrie entre les sections de lrsquoEgypte et de la Turquie lrsquoisba de Gromov et lepavillon de lrsquoEmpereur sous la forme drsquoune partie du maison de boyard ndash dans le parcavec les mecircmes voisins Il est possible que ce voisinage aussi bien que la passion deMonighetti pour lrsquoarchitecture de lrsquoAsie renforccedilaient la perception de lrsquoexposition russepar les visiteurs comme de lrsquoexotisme oriental

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Fig 4 Maison de paysan russe et le pavillon de lrsquoempereur de lrsquoExpo-187320

29 Selon un guide laquolrsquoaspect du pavillon russe est tout agrave fait grandioseraquo21 Parmi tous les

bacirctiments russes lrsquoattention du public eacutetait attireacutee vers lrsquoisba laquoRien de coquet etdrsquoeacuteleacutegant comme lrsquoIsba russe qui donnera aux visiteurs de lrsquoExposition une ideacutee delrsquoarchitecture et de la construction employeacutees par le paysan pour se maisonraquo22

30 Les goucircts du public ameacutericain eacutetaient complegravetement inconnus aux participants russes

Ils sont arriveacutes en retard agrave lrsquoExposition de 1876 agrave Philadelphie les organisateurs leuront donneacute des meubles ordinaires Crsquoest pourquoi la section russe en Ameacuterique eacutetaitplus pauvre des impressions identitaires par rapport aux autres participants

31 Pourtant mecircme ses quelques vitrines de style russe ont suffi pour attirer lrsquoattention des

visiteurs Louis Simonin lrsquoingeacutenieur franccedilais a eacutecrit pour laquoRevue des Deux Mondesraquo

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laquoLa Russie se fait eacutegalement remarquer dans les bacirctiments du parc de Fairmount sadouble physionomie de nation agrave la fois europeacuteenne et asiatique y apparaicirct nettementraquo23 Un chroniqueur ameacutericain a critiqueacute laquola manieraquo cette passion pour le folklore ausein de lrsquoexposition industrielle

The Russian section was a fruitful field presenting in a striking manner the resultsof the revived taste for national forms and ornamentation as expressed in earlyMuscovite art and architecture that now prevails to a very marked extent among allclasses of Russian society This taste is a recent growth but stimulated by anintense patriotism and by the most exalted ideas of the future of the Slavic race itis almost a mania and bids fair to greatly modify if not entirely replace the taste forclassic renaissance and modern European art24

32 LrsquoEspagne notre voisine du pavillon a apporteacute agrave Philadelphie une grandiose faccedilade en

bois A lrsquoExposition ameacutericaine suivante ayant lieu en 1893 agrave Chicago les Russes ontameneacute une construction analogue laquolrsquoentreacutee-vestibuleraquo faite par Ivan Ropete(1845-1908) Elle a eacuteteacute composeacutee de bois sculpteacutes et vernis avec des tourelles carreacutees surles coins Les toits des tourelles eacutetaient couronneacutes des aigles biceacutephales Toute la faccediladeeacutetait coloreacutee et recouverte de dentelles en bois Les visiteurs et les organisateurs ontbien aimeacute cet objet magique Apregraves la fermeture de lrsquoexposition elle a eacuteteacute offert agrave lamission orthodoxe russe aux Etats-Unis ainsi laquolrsquoentreacutee-vestibuleraquo srsquoest transformeacutee enfaccedilade de lrsquoeacuteglise agrave Illinois continuant drsquoaffirmer lrsquoidentiteacute nationale au-delagrave de lrsquooceacutean

Fig 5 La faccedilade de la section russe agrave lrsquoExpo-189325

33 Lrsquoapogeacutee du style pseudo-russe des pavillons nationaux est lrsquoExposition de 1878 agrave Paris

et le deacuteclin ndash lrsquoExposition de 1900 agrave Paris aussi

34 Pour la laquoRue des Nationsraquo de lrsquoExpo-1878 Ivan Ropete (anagramme de Petrov) a creacuteeacute

une faccedilade asymeacutetrique inspireacute du palais de Kolomenskoeacute pregraves de Moscou ougrave Pierre LeGrand eacutetait neacute Le bacirctiment repreacutesentait une maison agrave rondins de bois coloreacutes avec un

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haut toit surmonteacute drsquoun laquokniazekraquo et drsquoun laquokokochnikraquo (eacuteleacutements deacutecoratifs) De deuxcocircteacutes du bacirctiment central srsquoeacutetendait la multitude des deacutetails diverses tours passerellesescaliers toute sorte de fenecirctres Lrsquoensemble eacutetait plein drsquoeacuteleacutegance de lrsquoimpression defecircte de beauteacute exquise et de raffinement Il a beacuteneacuteficieacute drsquoun eacutenorme succegraves Puisqueaux expositions preacuteceacutedentes la Russie faisait la propagande de lrsquoidentiteacute traditionnellepar les faccedilades sculpteacutees de ses sections dans une nouvelle construction de bois deExpo-1878 les spectateurs cherchaient des connus signes de lrsquoisba mecircme si elle estimmense Ils ont deacutecideacute que le pavillon de Ropete est une habitation aristocratique lemeacutelange de lrsquoisba de moujik et du palais de tsar laquoCrsquoest en un mot le type de la maisondu boyard appeleacutee teacutereacutemaraquo26

Fig 6 Ropete Ivan Le projet du pavillon russe de lrsquoExpo-187827

35 Selon lrsquoopinion geacuteneacuterale des visiteurs de lrsquoExposition le pavillon national eacutetait original

talentueux faisait lrsquohonneur de la Russie et ornait la manifestation H Gautier et ADesprez ont eacutecrit dans le guide Les curiositeacute de lrsquoexposition laquoLa faccedilade russe peut sereconnaicirctre de loin agrave sa masse imposante de bois eacutetageacute deacutecoupeacute festonneacute en tous sensagrave ses hautes toitures aigueumls agrave ses encadrements bizarres de fenecirctres agrave la forme quasi-turque du tympan central La couleur dont on a revecirctu les ornements de bois lesdeacutecoupures les toits a plutocirct gacircteacute qursquoembelli ce monument mais lrsquoon a bien fait de lrsquoenrevecirctir si elle est historique Crsquoest dans tous les cas la plus seacuterieuse la plus inteacuteressante(faccedilade) agrave eacutetudierraquo28

36 Lrsquoexposition parisienne de 1889 eacutetait consacreacutee au centenaire de la chute des Bourbons

crsquoest pourquoi lrsquoempire des Romanovs a renonceacute agrave la participation officielle Faute deressources la section russe est revenue sous le toit du Palais de lrsquoindustrie elle eacutetaitpetite et modeste preacutesentant les mecircmes curiositeacutes touristiques ndash samovars icocircnescaviar et 8 m3 de terre

37 Le rocircle inattendu et substantiel dans la propagande du style russe en 1889 appartenait agrave

lrsquoexposition laquoHistoire de lrsquoHabitation humaineraquo de Charles Garnier Elle est devenue lereacutesultat de ses recherches scientifiques En qualiteacute de lrsquohabitation russe Garnier a choisila maison de lrsquoaristocrate meacutedieacuteval (le palais de bois des boyards en fait le mecircme palaisKolomenskoeacute) Lrsquoauteur lrsquoa rangeacute dans la partie laquola civilisation Byzantine et son

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influence dans lrsquoEuroperaquo ainsi en soulignant les motifs orientaux du bacirctiment Agrave sonavis le style russe dans lrsquoarchitecture est un meacutelange du style byzantin - mais le plusluxueux et aristocratique et du slave style traditionnel29

Fig 7 Maison russe au XV siegravecle (entre les bacirctiments byzantin et arabe) Histoire de lrsquohabitationhumaine agrave lrsquoExpo-188930

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38 Pour lrsquoExposition-1900 agrave Paris agrave lrsquoeacutepoque de laquolrsquoEntente cordialeraquo entre deux pays la

Russie se preacuteparait longtemps et seacuterieusement Un projet du pavillon en style pseudo-russe deacutejagrave familier aux visiteurs europeacuteens a eacuteteacute proposeacute par Victor Vasnetsov(1848-1926) ceacutelegravebre peintre et illustrateur des contes slaves Pourtant ce projet a eacuteteacuterejeteacute parce qursquoil nrsquoincarnait pas lrsquoideacutee de lrsquoEmpire

39 Finalement crsquoest le Pavillon des Confins Russes rempli de tapis de Boukhara de

deacutefenses de mammouth de chegravevres de montagne et drsquoours polaires est devenu lebacirctiment principal Il a eacuteteacute fait en pierre ce qui deacutetruisait lrsquoestheacutetique du style pseudo-russe destineacute aux constructions en bois Lrsquoauteur de ce projet est Robert-FridrichMeltser (1860-1943) architecte de la cour impeacuterial et partisan des ideacutees du professeurGornostaeacutev Meltser eacutetait connu pour sa capaciteacute de stylisation et de meacutelange des stylesle plus souvent orientaux (chinois indien mauresque) Dans les silhouettes du pavillonles visiteurs eacutetrangers voyaient le Kremlin de Moscou laquoCette eacutevocation du Kremlinrappelle lrsquoarchitecture de ce palais intimement lie agrave lrsquohistoire de la grandeur croissantede la sainte Russie et rappelle les gloires des tzars pegraveres de ce peuple immense qui leurdoit sa prospeacuteriteacute actuelle preacuteceacutedant un avenir plein de superbes promessesraquo31

Fig 8 Le pavillon des Confins Russes agrave lrsquoExpo-190032

40 Lrsquoobjectif de la preacutesentation de lrsquoidentiteacute officielle au moyen du pavillon drsquoExposition a

eacuteteacute reacutealiseacute tout agrave fait Les spectateurs eacutetrangers le classifiaient sans heacutesitations commele palais Mecircme les critiques-compatriotes du style pseudo-russe ont reconnu que lepavillon avait lrsquoaspect laquoprincierraquo33 Ayant la vue du Kremlin il a eacuteteacute consacreacute auxconfins asiatiques de lrsquoempire ndash le Caucase lrsquoAsie centrale la Sibeacuterie ndash ce qui a permisaux visiteurs de le surnommer le palais sibeacuterien Gracircce agrave ce pheacutenomegravene la conscienceeuropeacuteenne a fini par unir le style russe des pavillons drsquoexposition agrave lrsquoexotismeoriental lrsquoidentiteacute russe eacutetait perccedilue comme asiatique ou au moins comme lacivilisation mixte

41 Le fossoyeur du laquostyle russeraquo srsquoest cacheacute dans une ruelle sombre entre le Palais sibeacuterien

et le Palais Trocadeacutero

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Fig 9 Le village russe agrave lrsquoExpo-190034

42 Crsquoeacutetait la section artisanale (le village russe) Ce petit pavillon ne repreacutesentait pas une

stylisation une imitation et un emprunt de la culture de Russie ancienne crsquoeacutetait sareacutevision originale agrave lrsquoaide des moyens du nouveau courant drsquoarchitecture ndash le moderneLes organisateurs de cette section le peintre K Korovine et lrsquoarchitecte IBondarenkoont interpreacuteteacute autrement le thegraveme de lrsquoisba russe auquel le public srsquoeacutetait deacutejagraveaccoutumeacute Mais leur version de lrsquoimage de Russie eacutetait encore une variante delrsquoidentiteacute artificielle fictive dont lrsquoexemple le plus eacutedifiant est la matriochka exposeacuteepour la premiegravere fois (creacuteeacutee la veille agrave partir drsquoun jouet japonais) et devenue depuis lorsle symbole principal de la culture russe dans lrsquoimagination des eacutetrangers

6 Conclusion

43 La preacutesentation des pavillons nationaux aux Expositions Universelles eacutetait la

deacutemonstration de lrsquooriginaliteacute des pays-participants le deacutefi aux ideacutees occidentales duprogregraves commun et du monde homogegravene

44 Le design des pavillons russes des Expositions Universelles eacutetait le pheacutenomegravene unique

de lrsquoarchitecture nationale et mondiale On ne peut pas de classer son style en cadre descourants de lrsquoarchitecture contemporaine puisque il nrsquoeacutetait pas architectural ni par sadestination ni par ses eacuteleacutements A la diffeacuterence de lrsquoeacuteclectique europeacuteen les architectesde laquopseudo-russeraquo nrsquoavaient pas des anciens modegraveles pour leurs combiner La source delrsquoinspiration pour les auteurs des pavillons nationaux est devenu lrsquoart deacutecoratif etartisanal (les vecirctements les meubles la vaisselle la broderie) La compreacutehension de lafragiliteacute et du caractegravere provisoire des bacirctiments exposeacutes leur caractegravere repreacutesentatifdans le format des expositions universelles donnaient une grande liberteacute auxarchitectes pour la creacuteation des faccedilades et la deacutecoration des inteacuterieurs des pavillons

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crsquoest pourquoi les questions de lrsquoharmonie du goucirct du style ont ceacutedeacute aux critegraveres de lavivaciteacute de lrsquoattraction de lrsquoalteacuteriteacute mdash au laquostyle de coqraquo

45 Pendant quelques deacutecennies le clicheacute des pavillons des Expositions se formait par les

efforts des architectes du cercle du professeur de lrsquoarchitecture agrave lrsquoAcadeacutemie des beaux-arts AM Gornostaeacutev

46 Lrsquoexteacuterieur des pavillons est devenu pour le public eacutetranger lrsquoexpression concentreacutee de

la russe caractegravere et culture de lrsquoidentiteacute nationale de la Russie Notre recherche amontreacute que comme le style de lrsquoarchitecture laquoagrave la russeraquo eacutetait le fruit de la fantaisie deses auteurs lrsquoidentiteacute nationale affirmeacutee par lui eacutetait fausse artificielle necorrespondait pas ni lrsquoideacuteologie officielle de lrsquoEmpire ni la mentaliteacute de lrsquoeacutelite culturellendash profondeacutement europeacuteaniseacutee ni le mode de vie ndash chreacutetien et modeste ndash du peuplerusse

47 Au deacutebut du XX siegravecle les images de lrsquoisba traditionnelle et du bacirctiment officiel

remplaceront lrsquoun lrsquoautre comme les symboles de la compeacutetition des deux identiteacutesrusses (populaire et eacutetatique) mais ils se reacutealiseront par les moyens des stylespurement europeacuteens de lrsquoart-deacuteco (Glasgow 1901) du classicisme (Turin 1911) duconstructivisme (Paris 1925)

48 Quelle image produisait la Russie par ses expositions A notre avis assez

contradictoire

49 Premiegraverement il faut constater le contraste entre lrsquoexteacuterieur folklorique les pavillons

russes et leurs inteacuterieurs plein des produits industriels et des innovations modernesPar exemple dans lrsquoisba de Gromov (1867) srsquoinstallait lrsquoeacutecurie bien eacutequipeacutee dans tregravesjoli pavillon drsquoIvan Ropete (1878) se trouvait la direction de la section russe et sonservice postal dans le palais des Confins russes imitant lrsquoarchitecture du XVII siegravecle(1900) srsquoinstallaient lrsquoorchestre jouant des marches et des polkas et deux expositionsdu Transsibegraverien avec le train de plaisir

50 Deuxiegravemement lrsquoexteacuterieur des pavillons russes du XIX siegravecle eacutetait le reacutesultat sommaire

des influences et des goucircts des organisateurs de la participation du pays auxExpositions Universelles qui se trouvaient sous lrsquoinfluence (pour ne pas dire sous lapression) de la reacuteaction des visiteurs eacutetrangers LrsquoEurope agrave la recherche de sa propreidentiteacute ne voyait pas (consciemment ou inconsciemment) la Russie comme le paysmoderne et occidental le public attendait voir lrsquoexotisme bizarre des coins perdus ndashprimitif sauvage asiatique Le succegraves chez visiteurs et le bruit dans la presse fixait laconception des pavillons russes la succession des faccedilades des pavillons de lrsquoExpositionagrave lrsquoExposition donnait au public lrsquoimpression drsquoobservation de la veacuteritable identiteacuterusse

51 Troisiegravemement la Russie tsariste de cette eacutepoque nrsquoavait pas de grave crise identitaire

Elle se consideacuterait comme le pays occidental comme lrsquoempire chreacutetien Le nationalismedans lrsquoideacuteologie et dans la culture russe avait le mecircme caractegravere qursquoen Europe Le stylepseudo-russe eacutetait un des courants de ce mouvement en plus il nrsquoeacutetait pas troppopulaire Notamment le succegraves des pavillons des Expositions Universelles a donneacute lecertain prestige et la populariteacute agrave ce style de coq Pourtant le sens identitaire a eacuteteacutedonneacute aux pavillons russes par nos contemporains dont la conscience historiqueconstruit le mythe de la Russie ancienne ndash avant lrsquoURSS ndash pastorale patriarcaleidyllique Lrsquoimage douce des faccedilades drsquoexpositions surtout drsquoIvan Ropete et de

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lrsquoExpo-1900 illustre ce mythe sur des centaines des pages des peacuteriodiques et des sites delrsquoInternet

NOTES

1 СТАСОВ Владимир Васильевич Наши итоги на всемирной выставке URL lthttp

azlibrusstasow_w_wgt [consulteacute le 5 avril 2014]

2 Наследие Александра Николаевича Бенуа URL lt httpwwwbenua-memoryrugt

[consulteacute le 5 avril 2014]

3 АВЕТИСЯН Ашот Джеймсович Традиции русского зодчества в архитектурепавильонов России на всемирных выставках in Российская Академия архитектуры истроительных наук Вопросы всеобщей истории архитектуры Материалымеждународной научной конференции 30ndash31 мая 2013 Москва 2013

4 МЕЗЕНИН Николай А Парад всемирных выставок URL lthttpnplitrubooksitemf00

s00z0000091st005shtmlgt [consulteacute le 20 avril 2014]

5 ШПАКОВ Валерий Н История всемирных выставок Москва ACT Зебра Е 2008

6 ЖИДКАЯ Анна Pоссия на всемирных выставках лучшие павильоны за 150 лет URL

lthttpobzorwestsibruarticle368101gt [consulteacute le 25 juin 2014]

7 История участия России в ЭКСПО URL lthttpexpo2010formikaruabouthistoryphpgt

[consulteacute le 25 juin 2014]

8 ФРОЛОВ Владимир П Павильоны России на Всемирных выставках строительство иархитектура in Вестник МГСУ 6 2013 Сc 42-49

9 URL lthttprosmiririranrugt [consulteacute le 25 juin 2014]

10 Российская империя в зеркале Всемирных универсальных выставок URL lthttp

sergeytsvetkovlivejournalcom134837htmlgt [consulteacute le 5 avril 2014]

11 СТАСОВ Владимир Васильевич Наши итоги на всемирной выставке URL lthttp

azlibrusstasow_w_wtext_1878_nashi_itogo_na_vsemirnoy_vystavkeshtmlgt [consulteacute le 5

avril 2014]

12 laquoВсемирная выставка в Лондонеraquo in История выставочно-ярмарочнойдеятельности 1862 URL lthttpistoriya-vystavoknarodruindex0-5gt [consulteacute le 5 avril

2014]

13 URL lthttpweblog33brucomblogkommentar24024063htmlgt [consulteacute le 5 avril 2014]

14 GAUTIER Hippolyte Les curiositeacutes de lrsquoexposition universelle de 1867 Paris Ch Delagrave

1867 p 115

15 URL lthttpobzorwestsibruarticle368101gt [consulteacute le 5 avril 2014]

16 URL lt httpraritarucataloggravyury

russkie_pavilony_na_vsemirnoi_vystavke_v_parije_v_1867_ggt [consulteacute le 5 juin 2014]

17 GAUTIER Hippolyte opcit p 46

18 RICHARD Gabriel LrsquoAlbum de lrsquoExposition illustreacutee Histoire pittoresque de lrsquoExposition

universelle de 1867 Paris C Schiller 1867 p 291

19 NORMAND Alfred Lrsquoarchitecture des nations eacutetrangegraveres eacutetude sur les principales

constructions du parc agrave lrsquoExposition universelle de Paris Paris A Morel 1870 p 15

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20 URL lt httpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphpexpo_id=4amppavillon_id=1604gt

[consulteacute le 5 avril 2014] et URL lthttpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphp

expo_id=4amppavillon_id=1609gt [consulteacute le 5 avril 2014]

21 Lrsquoexposition universelle de Vienne illustreacutee 17 1873 pp 260-261

URL lthttpbabelhathitrustorgcgiptid=umn31951d025531617view=1upseq=206gt [consulteacute

le 5 avril 2014]

22 Maison de Paysan Russe URL lt httpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphp

expo_id=4amppavillon_id=1604gt [consulteacute le 5 avril 2014]

23 SIMONIN Louis Le centenaire ameacutericain et lrsquoexposition de Philadelphie Revue des deux

mondes T 17 1876 URL lthttpfrwikisourceorgwiki

Le_Centenaire_americain_et_lrsquoexposition_de_Philadelhiegt [consulteacute le 5 avril 2014]

24 INGRAM Joseph S The Centennial Exposition described and illustrated being a concise and

graphic description of this grand enterprise commemorative of the first centenary of American

independence Philadelphia- Toronto Hubbard-AH Hovey 1876 URL lthttpsarchiveorg

streamcentennialexpositionpage470mode2upgt [consulteacute le 5 avril 2014]

25 URL lthttphumuslivejournalcom2617017htmlgt[consulteacute le 5 avril 2014]

26 Rue des nations Pavillon russe URL lthttpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphp

expo_id=25amppavillon_id=2627gt [consulteacute le 5 avril 2014]

27 URL lthttpwoodtotalarchcomnode98gt [consulteacute le 5 avril 2014]

28 GAUTIER Hippolyte DESPREZ Adrien Les curiositeacutes de lrsquoexposition de 1878 guide du

visiteu Paris Ch Delagrave 1878 p 37

29 GARNIER Charles AMMANN Auguste LrsquoHabitation humaine Paris Hachette 1892 p 702

30 URL lt httpwwwuefexporuid=44965gt [consulteacute le 5 avril 2014] et URL lthttp

humuslivejournalcom1369937htmlgt [consulteacute le 5 avril 2014]

31 Exposition universelle de 1900 les plaisirs et les curiositeacutes de lrsquoexposition Paris Chaix 1900

p 272

32 URL lt httpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphpexpo_id=8amppavillon_id=57gt

[consulteacute le 5 avril 2014]

33 БЕНУА Александр Воспоминания URL lthttpwwwbenuasubook_4_g38_1gt [consulteacute

le 5 avril 2014]

34 URL lthttpcultobzorru201404kollektsiya-morozova-eksponat-117-247gt [consulteacute le 5

juin 2014]

REacuteSUMEacuteS

La Russie a pris part presque agrave toutes les Expositions Universelles de la deuxiegraveme moitieacute du XIXe

siegravecle Elle a commenceacute par les sections du bacirctiment principal puis elle a eacutelargi sa preacutesence aux

expositions avec des eacutedifices theacutematiques et de grands pavillons nationaux La reacuteaction des

visiteurs de ces Expositions influenccedilait lrsquoeacutetablissement de lrsquoestheacutetique particuliegravere des pavillons

russes suivant le style folklorique Ils creacuteent lrsquoideacutee de la Russie fausse au fond mais inteacuteressante et

familiegravere aux Europeacuteens celle du pays oriental et preacuteindustriel

La Russia ha partecipato a quasi tutte le esposizioni universali della seconda metagrave del XIX secolo

Partendo con le sezioni dellrsquoedificio principale ha poi ampliato la propria presenza nelle mostre

con edifici di alta qualitagrave e grandi padiglioni nazionali La reazione dei visitatori di questi

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spettacoli ha influenzato la definizione della particolare estetica dei padiglioni russi secondo uno

stile folklorico Tali costruzioni creano unrsquoidea fasulla della Russia ma interessante e familiare

agli Europei quella di un paese orientale e preindustriale

Russia took part almost in all World Exhibitions of the second half of the 19th century Starting

with sections in the central exhibition hall it gradually expanded its presence at exhibitions at

the expense of separate thematic buildings and big national pavilions The special design of

Russian pavilions in their national style was created under the influence of visitorsrsquo opinion

They propagated a false yet interesting and habitual European image of Russia as the eastern

and preindustrial country

INDEX

Mots-cleacutes expositions expositions universelles identiteacute pavillon nationale Russie

Keywords exhibitions identity national pavilion Russia World exhibitions

Parole chiave esposizioni esposizioni universali identitagrave padiglione nazionale Russia

AUTEUR

OLGA KAZAKOVA

Docteur en Histoire Sa thegravese Les Etats-Unis devant lrsquoopinion publique russe des anneacutees

1850-1860 des socio-culturels aspects de la perception a eacuteteacute soutenue au mois de deacutecembre 2000

agrave lrsquoUniversiteacute drsquoEtat drsquoOrel Son inteacuterecirct principal est lrsquoimagologie des relations internationales

Surtout speacutecialiste du XIX siegravecle elle eacutetudie les diffeacuterentes institutions et formes de la

preacutesentation et de la perception de lrsquoimage de lrsquoAutre Actuellement elle srsquooccupe de lrsquoimage de la

Russie agrave travers des Expositions Universelles URL lthttpwwwstudistoricicomprogett

autoriKazakovagt

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Les viseacutees politiques et identitairesde lrsquoorientalisme architectural aumiroir drsquoune anthologie despavillons de la Tunisie dans lesexpositions universelles (1851-2010)Nader Meddeb

1 Depuis lrsquoavegravenement de laquo The Great

Exhibition of the Works of Industry of all

Nations raquo qui prit place sous la gigantesquetoiture en verre du Cristal Palace conccedilupar Joseph Paxton en 1851 la Tunisie nepas manqua hormis des rares occasions desrsquoapproprier un petit coin du mondeminiature qursquooffre cet eacutevegravenement Saparticipation eacutetait tributaire de sasituation politique selon qursquoelle eacutetait uneReacutegence ottomane une colonie franccedilaiseou une Reacutepublique indeacutependante Ainsi en allant drsquoun petit stand inteacutegreacute dans lasection de lrsquoEmpire ottoman jusqursquoaux pavillons repreacutesentatifs de la Tunisie de Ben Ali1en passant par les pavillons coloniaux et ceux de la Tunisie de Bourguiba2 lesconstructions eacutepheacutemegraveres eacuterigeacutees agrave cette occasion se sont aveacutereacutees riche drsquoune leccedilon surla gouvernance et lrsquoinstrumentalisation de lrsquoobjet architectural pour des finsidentitaires politiques et eacuteconomiques On les qualifie de productions orientalistes depar leur aspect formel drsquoun cocircteacute et la nature du programme architectural adopteacute drsquounautre cocircteacute Depuis la fin du XIXe siegravecle ces pavillons on fait lrsquoobjet drsquoune reacuteinventiondes styles avec bien entendu une complication de leur porteacutee symbolique Le preacutesentessai ambitionne donc de saisir le message latent que lrsquoon deacutecegravele dans les choix

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architecturaux adopteacutes dans quelques pavillons repreacutesentatifs de la preacutesencetunisienne dans les expositions universelles

1 Sur lrsquoorientalisme architectural et la genegravese drsquounelangue dans une langue

2 En partant de lrsquoincontournable thegravese saiumldienne sur Lrsquoorientalisme lrsquoOrient creacuteeacute par

lrsquoOccident (1978) 3 et lrsquoensemble du bagage theacuteorique mis au point par les postcolonial

studies depuis cette date on srsquoentend agrave ce que lrsquoorientalisme architectural neacute enOccident puis diffuseacute en Orient ne repreacutesente pas uniquement une simple ouverturesur lrsquoart de lrsquoautre Il peut lrsquoecirctre dans des contextes peu toucheacutes par lrsquoideacuteologiecolonialiste europeacuteenne du XIXe siegravecle cas de lrsquoAmeacuterique du Nord ougrave lrsquoon se place ducocircteacute drsquoun mimeacutetisme au lieu drsquoune deacutefiguration agrave viseacutees politiques4 Lrsquoorientalisme telque deacutefini par Edward Saiumld serait laquo une vision politique de la reacutealiteacute sa structureaccentue la diffeacuterence entre ce qui est familier (lrsquoEurope lrsquoOccident ldquonousrdquo) et ce quiest eacutetranger (lrsquoOrient ldquoeuxrdquo) raquo5 En ce qui a trait au volet architectural Nabila Oulebsirpreacutecise que laquo cette floraison estheacutetique et lrsquointense activiteacute architecturale quilrsquoaccompagne ne sont pas alors lrsquoeffet drsquoune simple vogue mais bien celui drsquounepolitique concerteacutee raquo6 Elle argumente sa position en partant du nom donneacute aux formesarchitecturales adopteacutees par le colonisateur franccedilais en Algeacuterie le laquo style Jonnart raquoDiffuseacute sous lrsquoimpulsion du gouverneur Charles Ceacutelestin Auguste Jonnart (1857-1927)ce style se voulait un art officiel neacuteo-algeacuterien de conciliation entre la culture arabo-musulamne locale et celle franccedilaise Le gouverneur y voyait lrsquoastuce de sa politiqueculturelle indigegravene tant conseilleacutee aux colons

3 Pour lrsquoauteur drsquoArabisances (1983) 7 Franccedilois Beacuteguin il srsquoagit drsquoun laquo style de

protecteur raquo inventeacute pour remeacutedier au malaise senti par les indigegravenes coloniseacutes quivoyaient le style neacuteo-classique (laquo style du vainqueur raquo) envahir le paysage de leursciteacutes Le mecircme style est parfois deacutesigneacute par laquo style neacuteo-mauresque raquo par reacutefeacuterence auxinfluences mauresques et andalouses ou par laquo style cafeacute raquo puisqursquoil srsquoest deacuteveloppeacute enEurope dans les lieux de deacutetente et de loisir comme les restaurants et les cafeacutes On sereacutesout finalement agrave ce que lrsquoappellation mecircme de ces formes architecturales hybridespose problegraveme

4 Par ailleurs en se reacutefeacuterant agrave cette deacutefinition que donnent Deleuze et Guattari agrave la

notion de style laquo un style nrsquoeacutetant pas une creacuteation psychologique individuelle mais unagencement drsquoeacutenonciation on ne pourra pas lrsquoempecirccher de faire une langue dans unelangue raquo8 lrsquoorientalisme architectural ne serait-il pas laquo une langue dans une langue raquopartant du principe qursquoil tire profit drsquoun vocabulaire pour creacuteer un autre semblant maisdiffeacuterent La particulariteacute de cette langue est qursquoelle est ambivalente et trompeuse Elleuse des lettres drsquoune langue locale recompose ses syllabes reacuteinvente ses mots et se faitses propres phrases et de lagrave son propre discours Elle eacutetablit ainsi un apparent rapportde sympathie avec la langue laquo hocircte raquo pourtant elle ne fait que deacutefigurer son senspremier en la reacuteduisant agrave la simple fonction estheacutetique Lrsquoindigegravene croit comprendre lecode intrus et se trouve emporteacute par la langue piegravege qui en fin de compte nrsquoestmaitriseacutee que drsquoun seul cocircteacute celui de son creacuteateur le colonisateur

5 Pour se faire un statut clair en tant que code formel autonome lrsquoorientalisme

architectural a ducirc trouver le terrain fertile pour se deacutevelopper et eacutevoluer vers une

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certaine coheacuterence eacuteloquente Les expositions universelles eacutetaient alors le chantierideacuteal lagrave ougrave les styles se livraient bataille et ougrave lrsquoorientalisme architectural a suatteindre lrsquoapogeacutee de sa distinction entre 1900 et 1930 Pour en arriver il œuvradrsquoabord dans les limites de la reproduction agrave lrsquoidentique ndash ou presque ndash avant de donnerlibre cours agrave des fantaisies compositionnelles plus complexes et insolites Pour lapremiegravere eacutetape le pavillon de la Reacutegence de Tunis de 1867 en est un bon exemple Pourla premiegravere fois le bey de Tunis deacutecida de se consacrer un pavillon autonome Il rompitpar conseacutequent avec lrsquoancienne tradition qui limitait la participation tunisienne agravequelques dizaines de megravetres carreacutes dans lrsquoespace reacuteserveacute agrave lrsquoEmpire ottoman

Fig 1 Objets exposeacutes par la reacutegence de Tunis dans la collection de lrsquoEmpire ottoman agrave lrsquoexpositionuniverselle de Londres 1851 1-Bijoux traditionnels offerts par lrsquoeacutepouse du bey 2-Tente nomade etobjets artisanaux divers 3-Menuiserie en arabesque (porte) 4-Selle 5-Poterie artisanale

copy The Royal Commission 1851 (Bibliothegraveque des ouvrages rares McGill university Montreacuteal)

6 En effet avec le deacuteclin de lrsquoempire le possesseur du royaume de Tunis deacutecida de se

deacutetacher de sa tutelle agrave la Sublime Porte Sa volonteacute de se distinguer par un pavillon agravepart se voulait alors lrsquoaffirmation de cette autonomie politique En revanche elleconsolidait drsquoautres rapports diplomatiques notamment ceux avec la France avec qui laReacutegence eacutetablissait deacutejagrave une politique drsquolaquo emprunt agrave lrsquooccident raquo On note que lesFranccedilais ont eacutepauleacute le bey dans cette reacutesolution politique prise depuis 1705 quand laquo lesheacuteritiers drsquoHussein Bey se sont comporteacutes en souverains indeacutependants et absolusconcluant notamment des traiteacutes avec les diffeacuterentes puissances europeacuteennes sanslrsquointervention de la Sublime Porte raquo9

7 Construit entiegraverement agrave la charge du bey sur le parc du Champ de Mars le pavillon

eacutetait conccedilu par lrsquoarchitecte franccedilais Alfred Chapon (1834-1893) qui parait-il ne srsquoestjamais rendu agrave la Reacutegence Son travail consistait en une reacuteplique du palais du bey auBardo En deacutepit de la grande similariteacute avec lrsquoeacutedifice original Chapon nrsquoheacutesitait pas agrave

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faire appel aux reacutefeacuterences en vogue agrave savoir le palais de lrsquoAlhambra et quelquesmonuments turcs phares Avec leurs arcs polylobeacutes et sa surcharge deacutecorative aussibien agrave lrsquointeacuterieur qursquoagrave lrsquoexteacuterieur il eacutetait une libre adaptation qursquoon associe davantage agraveces reacutefeacuterences plutocirct qursquoagrave la reacutesidence du Bey (fig 02 03) En faisant venir des artisanstunisiens deacutesormais eacuteleacutements du spectacle et en employant des mateacuteriaux locauxChapon voulait donner un caractegravere authentique agrave son œuvre reacutesultat qui semble avoirtrompeacute plusieurs opinions dont celui du journal hebdomadaire Le monde illustreacute du 13juillet 1876 ougrave on lit

[hellip] le Bardo est le morceau architectural le mieux reacuteussi de toute lrsquoExposition aupoint de vue de la restitution drsquoun style et drsquoun caractegravere M Alfred Chaponlrsquoarchitecte de cette œuvre remarquable a fait preuve drsquoune profonde connaissancede son sujet et drsquoun goucirct drsquoune exquise pureteacute Au lieu drsquoun speacutecimen destineacute agravedonner une ideacutee des splendeurs de lrsquoOrient cet habile artiste a eacuteleveacute un palaisveacuteritable que nrsquoaurait deacutedaigneacute aucun des fastueux pachas dont lrsquohistoire aenregistreacute le luxe et la magnificence le bey de Tunis lui-mecircme srsquoil venait agrave Parisne pourrait qursquoecirctre eacutetonneacute de voir une pareille œuvre Depuis longtemps nousconnaissions M Alfred Chapon comme un des habiles dans son art aujourdrsquohui ilsrsquoest placeacute en premiegravere ligne10

Fig 2 Le palais du Bey de Tunis dit aussi le Bardo Paris (1867) Faccedilade principale Architecte Alfred Chapon

(copy Normand 1867 BNF deacutepartement Litteacuterature et art V-5461)11

8 De son cocircteacute la plume de A Chirac a fait lrsquoeacuteloge du palais dans le catalogue publieacute par la

Commission impeacuteriale Lrsquoexposition universelle de 1876 illustreacutee Par manque deconnaissance de lrsquoarchitecture locale et influenceacute par le penchant estheacutetique delrsquoeacutepoque lrsquoauteur se trahit agrave maintes reprises en confondant les registres tunisiens avecceux espagnols Il regroupa lrsquoensemble dans un seul reacutepertoire qursquoil nommalaquo architecture orientale raquo Ses propos oscillaient entre la valorisation drsquoune part et la

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ridiculisation drsquoune autre surtout lorsqursquoil tourna en ridicule un verset coranique dontla compreacutehension eacutetait on ne peut plus frivole

Par une singuliegravere coiumlncidence qui est due certainement agrave une gracieuse attentionde lrsquohomme eacuteminent que jrsquoai deacutejagrave nommeacute une maxime tireacutee du Coran apparaicirct aubas de la rosace multicolore Traduite en franccedilais elle signifie Heureux le pays quiest gouverneacute par le sadeck Le sadek en franccedilais crsquoest le juste Et savez-vouscomment se nomme le bey actuel Sidi Sadeck bey12

9 Avec le deacutecor exotique entre tentes fantasia dromadaires et types orientaux qui

animaient lrsquoentreacutee du Palais ces avis eacutelogieux agrave lrsquoeacutegard de lrsquoeacutedifice tunisien ont valu agravecette participation le prix du jury De cette maniegravere le pavillon de 1867 assura unedouble satisfaction celle du bey qui a fait un bon pas dans lrsquoaffirmation de sonautonomie par rapport aux Ottomans tout en consolidant les liens avec legouvernement franccedilais et celle des assoiffeacutes de la mode orientaliste qui ont pusavourer leur Orient imaginaire rendu concret

Fig 3 Le palais du Bey de Tunis dit aussi le Bardo Paris (1867) Faccedilade lateacuterale deacutetail drsquounetraveacutee Architecte Alfred Chapon

(copy Normand 1867 BNF deacutepartement Litteacuterature et art V-5461)13

10 Agrave commencer de 1881 la Reacutegence de Tunis devint un protectorat franccedilais Dans les

expositions universelles qui succeacutedaient agrave cette date elle eacutetait introduite commeprovince coloniale de lrsquoempire franccedilais Ainsi le plaisir des beys agrave se deacutebarrasser detoute domination externe ne semblait pas perdurer La France faisait ainsi desexpositions le lieu ougrave eacutetait preacuteciseacute son rocircle politique au sein de sa nouvelle coloniePour lrsquoorientalisme architectural crsquoeacutetait lrsquooccasion de deacutepasser la phase de la copie drsquounseul eacutedifice au profit drsquoune mini-ville ougrave eacutetaient agenceacutes plusieurs deacutetailsarchitecturaux emprunteacutes agrave des monuments seacutelectionneacutes de lrsquoensemble du territoire

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tunisien Crsquoest de cette maniegravere que proceacuteda lrsquoarchitecte Henri Saladin (1851-1923) dansla reacutealisation du pavillon de lrsquoexposition de 1889

Fig 4 Pavillon de la Tunisie agrave lrsquoexposition universelle 1889 agrave Paris 1-portion de rempart 2-Coupole pour marabout ou mausoleacutee 3-Souk 4-Coupole de la mosqueacutee de Kairouan 5-Minaret destyle ottoman rappelant celui de la mosqueacutee Saheb Ettabaa agrave Tunis 6-Deacutetails des loggias du palaisdu Bardo 7-Deacutetail de la mosqueacutee Hammouda Bacha agrave Tunis 8-Deacutetail drsquoune porte de la meacutedina deTunis

Architecte Henri Saladin (1851-1923) (copy Boulanger 1889)14

11 Signe reacuteveacutelateur de lrsquoimportant rocircle assigneacute agrave ce pavillon il eacutetait fut drsquoun concours

qursquoemporta lrsquoarchitecte ci-dessus mentionneacute gracircce agrave sa parfaite connaissance delrsquoarchitecture locale Henri Saladin qui srsquoinstalla dans la Reacutegence bien avant cette datepour œuvrer dans lrsquoarcheacuteologie eacutetait lrsquoun des premiers agrave alimenter le reacutepertoiretheacuteorique sur lrsquoarchitecture arabo-islamique par des ouvrages savants et relativementpositivistes agrave lrsquoeacutegard des arts de lrsquoIslam15 Il comptait parmi les acteurs influents agraveinciter lrsquoadministration coloniale agrave sauvegarder le legs architectural issu de lacivilisation arabo-islamique en Tunisie Toutefois le Saladin rationnel srsquoeacuteclipsa face agraveun cahier de charge qui exigeait que les concurrents reproduisent laquo autant que possibledes deacutetails ou des parties drsquoeacutedifices connus de la Tunisie raquo Avec ce pavillon ougrave onatteignait le summum drsquoune laquo architecture drsquoexposition raquo lrsquoarchitecte parcourra laTunisie du nord au sud pour donner lieu agrave ce que Eacutemile Monod a eacuteleveacute au rang delrsquoœuvre laquo absolument remarquable raquo Nrsquoeacutevoquant qursquoune partie des reacutefeacuterences utiliseacuteeslrsquoauteur le deacutecrit comme suit

Lrsquoentreacutee du palais principal de la Tunisie eacutetait un portique analogue agrave celui dupalais beylical du Bardo agrave gauche un pavillon agrave toit pyramidal quadrangulairereproduisant le tombeau de Sidi-Ben-Arrouz agrave Tunis agrave droite un bacirctiment agraveterrasse reproduisant le Souk-el-Bey Agrave lrsquointeacuterieur une cour carreacutee ou patio entoureacutedrsquoune colonnade donnant accegraves dans les salles drsquoexposition Agrave lrsquoombre de la coupolede la grande mosqueacutee de Kairouan srsquoeacutelevait toute une seacuterie de maisons rappelant

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celles des oasis du Djeacuterid les boutiques et les souks voucircteacutes de Tunis et des villes duSahel Sous les arbres des restaurants des cafeacutes et des concerts avec la musique etles danses tunisiennes et une petite eacutecole modegravele drsquoenfants arabes16

12 Tout semble avoir eacuteteacute au rendez-vous pour raccourcir les distances et permettre aux

laquo assoiffeacutes drsquoexotisme agrave bon marcheacute raquo ici pour reprendre lrsquoexpression drsquoEacute Monod dereacutealiser leur laquo tour du monde en une journeacutee raquo

2 Lrsquoarchitecture des pavillons coloniaux pertinentvecteur des strateacutegies coloniales

13 Deacutecrites par Walter Benjamin les expositions universelles laquo sont les lieux de pegravelerinage

ougrave lrsquoon vient adorer le feacutetiche marchandise raquo17 Il y a dans sa formule lrsquoideacutee du voyage agravela fois eacutereinteur et reacutejouissant qursquoon fait pour une cause sacreacutee En effet cette causedevient ici marchande enjoliveacutee par un feacutetichisme curieux et symptomatique de lrsquoegraverecapitaliste moderne ceacuteleacutebreacutee depuis 1798 dans les expositions industrielles nationalespuis dans les expositions universelles Lrsquoincitation au voyage est double vers lesexpositions mais aussi vers les territoires conquis que lrsquoarchitecture heacuteteacuteroclite despavillons en brosse un tableau suffisamment deacutetailleacute Pour chacune des deuxdestinations lrsquoexposition attire un public preacutecis Le profit y devient double puisqursquoilpermet aux faibles revenus premier public de voyager dans le temps en parcourantdes villes dans une ville Benjamin ajoute par reacutefeacuterence agrave Sigmund Englaumlnder quelrsquoexposition laquo est destineacutee agrave amuser les classes laborieuses et devient pour celle-ci unefecircte de lrsquoeacutemancipation [hellip] Les expositions universelles [hellip] inaugurent unefantasmagorie agrave laquelle lrsquohomme se livre pour se laisser distraire dit-il Lrsquoindustrie duplaisir lrsquoy aide en lrsquoeacutelevant au niveau de la marchandise Il srsquoadonne agrave ses manipulationsdans la jouissance de se sentir eacutetranger agrave lui-mecircme et aux autres raquo18 Pour cetteclientegravele drsquoouvriers eacutetait conccedilu un guide feacuteerique destineacute agrave vendre le voyage gracircce agravelrsquoimmersion totale des visiteurs dans lrsquoambivalence drsquoun conte abracadabrant Celuibricoleacute pour lrsquoexposition du siegravecle celle de 1900 deacutecrit le pavillon tunisien avec cesphrases

Drsquoune architecture orientale eacutelanceacutee et svelte ces constructions offrent lrsquoaspectcharmant des palais ouvrageacutes des Mille et une nuits et des maisons de Bagdad etrappellent les marcheacutes les laquo souks raquo ou les douars de lrsquoEst Algeacuterien Les blanchescoupoles qui dominent la mosqueacutee et que couronne le croissant du Coran ajoutent agravelrsquoillusion de la reacutealiteacute Le minaret qui srsquoeacutelance au-dessus du village precirct agrave portervers le ciel la priegravere du muezzin eacutevoque les chauds deacutecors des villes levantines lajoie des fecirctes du Rhamadan tout le luxe feacuteerique des deacutecors arabes19

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Fig 5 Ci-contre en haut vue sur la cour de la section tunisienne Paris (1900) Ci-contre en bas Bazar de produits artisanaux Le type indigegravene devient partie prenante de la vitrine

Architecte Henri Saladin (copy Quantin 1900)20

14 Drsquoautre part les expositions invitaient les investisseurs second public au certain plus

important agrave srsquointeacuteresser aux territoires drsquooutre-mer lagrave ougrave les reacuteserves naturellesdemeuraient intactes et attendaient agrave ecirctre extraites par la machine moderne Lespavillons des colonies franccedilaises visaient donc agrave laquo donner aux Franccedilais conscience deleur empire Crsquoest-agrave-dire faire passer ailleurs et plus loin les frontiegraveres imaginaires duterritoire raquo21 Dans un temps ougrave la France eacuteprouvait un besoin urgent de peupler laTunisie par les Franccedilais les pavillons des expositions universelles devenaient desvitrines ougrave eacutetaient eacutetaleacutees les richesses naturelles et humaines des terres conquisesPour convaincre les colons et leur faire part drsquoune responsabiliteacute nationale plusieursastuces eacutetaient mises en œuvre Dans le pavillon tunisien de lrsquoexposition de 1900 dont lareacutealisation eacutetait confieacutee de nouveau agrave Henri Saladin un bureau de renseignementfournissait toutes les informations neacutecessaires au sujet de la colonisation lrsquoeacutemigrationet les proceacutedures agrave suivre pour acqueacuterir un terrain agricole ou deacutemarrer une industriequelconque Dans la mecircme section des guides formeacutes pour cette fin assuraient lapreacutesentation des produits locaux en proceacutedant par confeacuterences agrave thegravemes puis parpromenades guideacutees Les exploits en matiegravere de modernisation eacutetaient afficheacutes dansplusieurs endroits de la section

Ces reacutesultats raconte Albert Quantin eacutetaient exposeacutes sous forme de cartes degraphiques de documents de toute nature fournis par lrsquoOffice colonial dans lepalais officiel du Ministegravere des Colonies en haut des jardins du Trocadeacutero Unestatue de Jules Ferry22 laquo le Tonkinois et le Tunisien raquo semblait en garder lrsquoentreacuteeavec un monument eacuteleveacute aux officiers et aux soldats morts pour la patrie Desbustes des grands coloniaux de Richelieu au commandant Riviegravere ornaient le salon

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drsquohonneur Une frise peinte par Calbet sur le mur exteacuterieur montrait les types desraces soumises agrave nos lois Crsquoeacutetait la glorification leacutegitime de lrsquoœuvre accomplie23

15 Pour leur inspirer confiance et seacutecuriteacute des deacutemonstrations de forces entre

marginalisation et deacuteshumanisation de lrsquoindigegravene pouvaient ecirctre lues dans le deacutecorlrsquoarchitecture et les livrets distribueacutes dans le pavillon Le laquo type raquo indigegravene eacutetaitdocumenteacute dans une sorte de catalogues vivants ou dessineacutes ougrave est exposeacutee lalaquo hieacuterarchie des races raquo telle que deacutefinie dans les manuels des naturalistes et desencyclopeacutedistes de lrsquoeacutepoque En outre cette architecture eacutepheacutemegravere semblait devenirpermanente par le retour cyclique des mecircmes scegravenes de vie En effet contrairementaux pavillons occidentaux qui rivalisaient de force entre eux en exhibant leurs progregravestechnologiques respectifs les pavillons coloniaux eacutetaient relativement figeacutes Le deacutecortheacuteacirctral inchangeacute fait de danseuses du ventre tentes nomades spectacles deslaquo fanatiques aiumlssaouas raquo etc eacutetait monteacute et deacutemonteacute en boucle agrave lrsquoaise des architectesoccidentaux Les indigegravenes nrsquoy eacutetaient que les laquo piegraveces raquo mobiles drsquoun museacuteeinventairehumain ou pour ecirctre juste drsquoun laquo zoo humain raquo Seuls changeaient en se deacutedoublantles quelques megravetres carreacutes destineacutes agrave recevoir les nouvelles versions des pavillonscomme pour renvoyer agrave lrsquoextension territoriale de lrsquoempire Dans Hybrid modernities

(2000) Patricia Morton attire lrsquoattention sur ces parallegraveles ineacutequitables qursquoon lit entreautres dans lrsquoemplacement reacuteserveacute aux pavillons des colonies

By comparison with other fairs which usually occupied the center of the city the ColonialExposition was isolated from Parisrsquo urban and political life In 1900 for example theMoroccan pavilions sat under the Eiffel tower in a startlingly direct contrast between Orientand Occident Even a relatively self-contained exposition such as the 1922 Marseilles ColonialExposition fronted directly on the Rond-point at its main entrance24

16 Deacutecideacutement le pavillon tunisien continuait agrave ecirctre reacutefleacutechi de la mecircme maniegravere tout au

long de la colonisation franccedilaise (1881-1956) un objet architectural hybrideconstamment ameacutelioreacute dans lrsquoimmense laboratoire des expositions universelles Dansce terrain drsquoexpeacuterimentation ougrave se croisaient toutes les ambivalences agrave la base de larelation colonisateurcoloniseacute laquo lrsquohybriditeacute intervient dans lrsquoexercice de lrsquoautoriteacute nonpas simplement pour indiquer lrsquoimpossibiliteacute de son identiteacute mais pour repreacutesenterlrsquoimpreacutevisibiliteacute de sa preacutesence [hellip] Crsquoest deacutesormais une preacutesence partielle un dispositif(strateacutegique) dans un engagement colonial speacutecifique un accessoire de lrsquoautoriteacute raquo25Depuis 1889 lrsquoarchitecture des pavillons en lrsquooccurrence tunisiens nrsquoa guegravere changeacuteeEn teacutemoignent les pavillons de 1925 (Paris) 1931 (Paris) 1937 (Paris) et 1958 (Bruxelles)conccedilus par lrsquoarchitecte orientaliste israeacutelo-tunisien Victor Valensi (1883-1977)Cependant la Tunisie avait besoin de son indeacutependance pour voir disparaicirctre ndash mecircme sipartiellement - des labels genre laquo Tunisia land of the bedouins raquo (Chicago - 1933)Contrecarreacute par lrsquoeacutemergence du mouvement Art deacuteco (1925) en premier puis parlrsquointernationalisation du Mouvement moderne agrave lrsquoaube des anneacutees cinquantelrsquoorientalisme architectural nrsquoabsorbait plus autant drsquointeacuterecircts mieux encore il eacutetaitapregraves la Seconde Guerre mondiale sujet drsquoune rationalisation positiviste que lrsquoon voitremise en question dans la peacuteriode postcoloniale

3 Pavillons de la Tunisie indeacutependante (1956) lesparadoxes drsquoune moderniteacute hacirctive

17 On va se permettre actuellement un bon de quelques deacutecennies pour arriver agrave lrsquoan 1967

date de lrsquoexposition universelle organiseacutee agrave Montreacuteal Agrave peine vieille de deux ans la

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Tunisie indeacutependante a eu droit de citeacute dans lrsquoexposition de 1958 (Bruxelles) a manqueacutecelle de 1962 (Seattle) et srsquoest preacutesenteacute comme le premier pays arabe agrave signer saparticipation agrave la laquo Terre des hommesMan and His World raquo thegraveme drsquoExpo 6726 Pour lapremiegravere fois lrsquoimage de la Tunisie nrsquoest plus refleacuteteacutee par une seacutelection de sesmonuments et ses deacutetails architecturaux les plus connus Le pavillon qui fut le premieragrave ecirctre acheveacute27 eacutetait un simple paralleacuteleacutepipegravede sobre complegravetement blanc doteacute drsquounportail en cegravedre massif sculpteacute et drsquoune baie vitreacutee donnant sur le fleuve St-Laurent(fig 09) Lrsquoensemble semblait flotter sur un bassin drsquoeau que seacuteparait du volume dansun jeu de deacutecrochement une bande de ceacuteramique bleue typique de la reacutegion de NabeulLrsquoexteacuterieur eacutetait agreacutementeacute par des plantes meacutediterraneacuteennes Degraves lrsquoentreacutee unefresque en terre cuite signeacutee Zoubeir Turki traduisait dans lrsquoesprit de lrsquoartiste desscegravenes de vie tunisienne (fig 10) Le volume eacutetait videacute en son centre pour donner lieu agraveun patio deacutelimiteacute des quatre cocircteacutes par une seacuterie de colonnes Au sol on trouvaitlrsquoeacuteleacutement principal de lrsquoexposition agrave savoir une reacuteplique de la mosaiumlque drsquoOrpheacuteeremontant au IIe siegravecle et que les archeacuteologues ont repeacutereacutee dans une habitationromaine de la Mahdia (fig 08) Bref lrsquoarchitecture du pavillon eacutetait une relecturemoderne des habitations traditionnelles de la meacutedina connues par leur aspectintroverti En partant de ce sens premier de lrsquoarchitecture locale les architectes nejouaient plus sur le placage des eacuteleacutements deacutecoratifs sur la faccedilade pour attirer les gensLa curiositeacute de ces derniers eacutetait eacuteveilleacutee par la sobrieacuteteacute de lrsquoexteacuterieur sentimentcaracteacuteristique de lrsquoexpeacuterience dans les meacutedinas maghreacutebines

18 Contrairement agrave son voisin le pavillon du Maroc qui continuait agrave faire du minaret drsquoune

mosqueacutee le symbole de lrsquoarchitecture arabo-islamique le pavillon tunisien se trouvaitfinalement libeacutereacute de ces steacutereacuteotypes heacuteriteacutes des pavillons coloniaux On devait ce partiarchitectural ineacutedit aux architectes Taiumleb Haddad Jacques Marmey et Miljevitch de laTunisie associeacutes agrave Andreacute Blouin de Montreacuteal

19 Le pavillon tunisien de 1967 toujours debout en deacutepit des transformations internes et

externes (fig 07) incarnait parfaitement la politique du pays agrave lrsquoaube delrsquoindeacutependance Rompre avec les clicheacutes orientalistes et ecirctre un pays avant-gardistedans lrsquoensemble du monde arabe tels eacutetaient les points de deacutepart de la Tunisie deBourguiba Que la Tunisie soit le premier pays arabe agrave signer sa participation agrave cetteexposition et que son pavillon soit le premier agrave ecirctre acheveacute dans le parc Jean-Darpeaueacutetaient deux eacutevegravenements qui traduisaient le volontarisme puissant de la Tunisiepostcoloniale Pierre Dupuy Commissaire geacuteneacuteral drsquoExpo 67 ne manqua pas desouligner cette ambition un peu deacutemesureacutee qursquoaffichait le Chef drsquoEacutetat tunisien

Avec sa vivaciteacute habituelle et son autoriteacute le preacutesident saisit tous les aspects duprojet de lrsquoExpo et se mis agrave en discuter comme srsquoil avait eacuteteacute lui-mecircme de notreCompagnie Crsquoeacutetait une joie pour lrsquoesprit Ses vues drsquoavenir deacutepassaient mecircme nosconceptions quant agrave lrsquoirrigation du deacutesert gracircce agrave la deacutesalinisation de lrsquoeau demer28

20 Toutefois force est de noter qursquoExpo 67 garda quand mecircme certains clicheacutes des

anciennes expositions Crsquoeacutetait agrave titre par exemple le cas de la deacutecision de regrouper laplupart des pays eacutetrangers dont lrsquoarchitecture repreacutesentait un cachet folklorique dansun seul endroit afin de revivifier la tradition du voyage eacutepheacutemegravere autour du mondeBien entendu une telle deacutecision ciblait principalement la classe ouvriegravere Pierre Dupuyeacutetait suffisamment clair lagrave-dessus

Les pays de lrsquoAsie proprement dite crsquoest-agrave-dire lrsquoInde Ceylan la Birmanie laThaiumllande furent groupeacutes de faccedilon agrave donner au visiteur lrsquoimpression de

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deacutepaysement de deacutecouverte drsquoun monde comme srsquoil avait fait un long voyage Crsquoestce qui explique la deacutecision de la Compagnie de remplacer le billet drsquoentreacutee ordinairepar un passeport Nous avons penseacute au citoyen moyen qui lit chaque fin desemaine des pages et des pages de son journal consacreacutees aux croisiegraveres aux villesantiques et pittoresques mais qui doit rester sur sa soif En lui offrant un passeportnous lui avons remis la clef du recircve29

Fig 6 Pavillon de la Tunisie Montreacuteal (1967) (1) eacutetat actuel (2014) (administration) vue sur lepatio central Source photo de lrsquoauteur prise avec la preacutealable autorisation de la Socieacuteteacute du ParcJean-Drapeau (2) vue sur la cour centrale et la mosaiumlque drsquoOrpheacutee (1967) Source Archives de laville de Montreacuteal Reacutef TDH 34-5 (3) perspective vue sur lrsquoentreacutee principale du pavillon (1967)Source Archives de la ville de Montreacuteal Reacutef Ex-114-2 (4) fresque en terre cuite par Zubeiumlr Turki(1967-2014)

Architecte Taiumleb Haddad Jacques Marmey Miljevitch (Tunisie) et Andreacute Blouin (Montreacuteal) Source photo de lrsquoauteur prise avec la preacutealable autorisation de la Socieacuteteacute du Parc Jean-Drapeau

21 En revanche un examen attentif des pavillons conccedilus au lendemain de celui de 1967

deacutevoile une nette stagnation de lrsquoesprit de lrsquoexposition agrave notre avis signe reacuteveacutelateurdrsquoun malaise senti quant au plan reacuteformateur enclencheacute agrave lrsquoindeacutependance En effet agrave lafin des anneacutees 1970 et tout au long des anneacutees 1980 emporteacutee par le discours post-moderne la Tunisie srsquoeacutetait plongeacutee dans la quecircte drsquoune laquo tunisianiteacute raquo qursquoelle estimaitperdue agrave cause drsquoune moderniteacute acceacuteleacutereacutee et imposeacutee en grande partie par lrsquoEacutetat Enoutre en faisant du tourisme lrsquoessentiel secteur de son eacuteconomie elle srsquoeacutetaitprogressivement tourneacutee vers une orientalisation de son paysage croyant par lagrave attirerles nostalgiques de lrsquoenchantement oriental Ceci eacutetait favoriseacute par plusieurs facteursdont lrsquoadoption par une geacuteneacuteration drsquoarchitectes tunisiens drsquoun historicisme fondeacutee surune pacircle copie des formes du passeacute Croyant donner la solution adeacutequate agrave lrsquoeacutequationtraditionmoderniteacute ces professionnels trouvaient refuge dans lrsquoarchitectureorientaliste produite entre 1900 et 1930 agrave Tunis et ailleurs Cette tendance srsquoeacutetaitnettement refleacuteteacutee entre autres dans le pavillon de Hanovre 2000 de son architecteMustapha Benjannet Dans ce cas preacutecis la moderniteacute avait tendance agrave se limiter agrave unefaccedilade illustrant intelligemment la meacutetaphore de la femme voileacutee Degraves qursquoon franchit leseuil de lrsquoentreacutee on se retrouvait avec le mecircme programme folklorique drsquoune Tunisieinquiegravete et instable Les formes architecturales typiques deacutesormais disparues de nos

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villas modernes eacutetaient ceacuteleacutebreacutees dans les deacutetails drsquoun pavillonmuseacutee En croyant leurdonner vie cette museacuteification nrsquoeacutetait autre que le symbole de leur extinction

22 La consommation irreacutefleacutechie du patrimoine architectural srsquoest poursuivie durant le

long regravegne de Bourguiba (1957-1987) et atteignit un seuil critique sous la gouvernancede Ben Ali (1978-2010) En 2010 lors de lrsquoexposition universelle de Shanghai la Tunisieeacutetait repreacutesenteacutee selon plusieurs critiques par lrsquoun des pavillons laquo les plus atroces delrsquohistoire de la preacutesence tunisienne dans les expositions universelles raquo Il va sans direque ce gouvernement eacutetait loin drsquoecirctre conscient du nouveau visage de la Tunisiecontemporaine et des modaliteacutes de sa repreacutesentation agrave lrsquointeacuterieur et agrave lrsquoexteacuterieur dupays au point que ce pavillon nrsquoa mecircme pas fait lrsquoobjet drsquoune conception architecturaleagrave proprement parleacute Agrave preacuteciser que la conception et la reacutealisation eacutetaient confieacutees agrave lafirme chinoise Nomura Construction Shanghai Co LTD avec comme thegraveme du pavillon laquo Enthusiastic City Connected City raquo Deacutecrivant son travail lrsquoentreprise rapporte que laquo Nomura made lots of plan for the choice of architectural materials and finally meet Islam

building style Especially on the performance of color comparison highlight the Mediterranean

sea and the kingdom of the desert characteristics raquo30 Cette vision actualiseacutee du discoursorientaliste du XIXe siegravecle deacuteboucha sur une faccedilade principale reacuteductible agrave un placagehasardeux de motifs deacutecoratifs emprunteacutes agrave plusieurs registres entre le vernaculaire etlrsquoorientaliste Le mariage peu reacuteussi du verre du fer forgeacute et de la pierre se voyait clairdans une entreacutee disproportionneacutee qui nrsquoavait qursquoun rapport lointain avec les portestraditionnelles desquelles ses concepteurs preacutetendaient srsquoinspirer Quant aux faccediladeslateacuterales et arriegravere elles devaient se contenter du collage drsquoun papier peint combinantdeacutesert et mer ville et campagne faune et flore etc Cette faccedilon de faire se prolongeaitagrave lrsquointeacuterieur ougrave lrsquoarcade de la maison algeacuterienne se joignait agrave celle tunisienne la portede Tozeur (sud du pays) srsquoaccolait agrave la fenecirctre de Sidi Bou Saiumld (nord du pays) hellip soitune seacuterie drsquoagencements qui teacutemoignaient drsquoune connaissance superficielle delrsquoarchitecture locale

Fig 7 Pavillon de la Tunisie Shanghai (2010) (1) inteacuterieur les arcades de la reacuteception (2) produits artisanaux (3) inteacuterieur couloir (4) exteacuterieur perspective sur lrsquoentreacutee principale (5) exteacuterieur faccedilade arriegravere

Conception et reacutealisation Nomura Construction Shanghai Co LTD Source photos drsquoamateursutiliseacutees avec lrsquoaimable autorisation de leurs auteurs respectifs

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4 Conclusion

23 De ces quelques visages de la Tunisie des expositions universelles on tire la conclusion

que les pavillons ont plus agrave dire sur les strateacutegies politiques de domination et leursacteurs respectifs que sur les pays les peuples et les civilisations qursquoils preacutetendentrepreacutesenter En 1867 le palais du bey confirma lrsquoautonomie politique de la reacutegence deTunis et sa libeacuteration de la tutelle agrave la Sublime Porte De 1881 au 1956 peacuteriode de lacolonisation franccedilaise les pavillons tunisiens eacutetaient le reflet de la supreacutematieoccidentale et un ideacuteal soutegravenement pour le projet colonial Agrave lrsquoobtention de sonindeacutependance et agrave lrsquoarriveacutee de Habib Bourguiba au pouvoir la Tunisie aspirait agrave unmonde meilleur dans une moderniteacute relativement infligeacutee Ainsi les pavillons de 1967jusqursquoagrave la fin des anneacutees 1970 peinaient lrsquoimage drsquoune Tunisie inquiegravete marchant agrave pasde geacuteant vers une moderniteacute de faccedilade que venait contrecarrer la remise en questiondes valeurs identitaires Quand la Tunisie entra dans les anneacutees sombres de lagouvernance de Ben Ali le pavillon de la Tunisie devint le miroir drsquoune deacutecadencegeacuteneacuteraliseacutee et le signe avant-coureur drsquoune mort prochaine du pouvoir en place Il vasans dire lrsquoorientalisme architectural srsquoest vu sous lrsquoeacutegide ce preacutesident rivaliser deforce avec les quelques essais conscients drsquoarchitectes voulant rompre avec lafolklorisation de lrsquoarchitecture locale En se proclamant juge des compeacutetitionsarchitecturales Ben Ali opta souvent pour les projets orientalistes par excellence Crsquoestle cas de lrsquohocirctel de ville de Tunis eacuterigeacute sur la colline de la Casbah par lrsquoarchitecteWassim Ben Mahmoud Le mecircme architecte gagna agrave lrsquoissu drsquoun choix preacutesidentiel leconcours de lrsquoEacutecole nationale drsquoarchitecture et drsquourbanisme de Sidi Bou Saiumld Durementcritiqueacute par les professionnels cet espace censeacute fournir agrave ses eacutetudiants une leccedilondrsquoarchitecture les enferme deacutejagrave dans le mimeacutetisme irreacutefleacutechi et influence amplementleur formation Ceci sans compter les projets touristiques sur lesquels la famillepreacutesidentielle mettait main basse et qui optaient pratiquement tous pour unearchitecture de pastiche Les exemples agrave ce titre abondent Finalement drsquoune faccedilon oudrsquoune autre lrsquoorientalisme architectural eacutetait le neacuteo-style par excellence ougrave sejoignaient les opposeacutes sur lrsquoarrecircte drsquoun plissement ambigu Lrsquoeacutepheacutemegraverepermanent leprochelointain lrsquoheacuteteacuterogegravenehomogegravene etc se rencontraient et glissaient avecdouceur dans une architecture hybride Cette derniegravere notamment en ce qui a trait auxpavillons des expositions universelles devient lrsquoespace drsquoentre-deux une heacuteteacuterotopiequi laquo a le pouvoir de juxtaposer en un seul lieu reacuteel plusieurs espaces plusieursemplacements qui sont en eux-mecircmes incompatibles raquo31

NOTES

1 Zine El-Abedin Ben Ali preacutesident de la Tunisie du 7 novembre 1987 au 14 janvier 2011 date ougrave

il fut eacutecarteacute du pouvoir par lrsquoeacutetincelle de la reacutevolution tunisienne

2 Habib Bourguiba (1903-2000) premier chef drsquoEacutetat tunisien de 1957 au 7 novembre 1987 date

de sa destitution de ses fonctions par un coup drsquoEacutetat meneacute par le geacuteneacuteral Ben Ali

3 SAIumlD Edward Lorientalisme lOrient creacuteeacute par lOccident Paris Seuil 2005

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4 Voir agrave ce sujet BENALIL Mounia PRZYCHODZEN Janusz Identiteacutes hybrides Orient et

orientalisme au Queacutebe Montreacuteal Deacutepartement des litteacuteratures de langue franccedilaise Universiteacute de

Montreacuteal 2006

5 SAIumlD Edward op cit p 59

6 OULEBSIR Nabila Les usages du patrimoine monuments museacutees et politique coloniale en Algeacuterie

1830-1930 Paris ed de la Maison des sciences de lhomme 2004 p 21

7 BEacuteGUIN Franccedilois Arabisances deacutecor architectural et traceacute urbain en Afrique du Nord 1830-1950

Paris Dunod 1983

8 DELEUZE Gilles GUATARI Feacutelix Capitalisme et schizophreacutenie Paris ed de Minuit 1972 p 123

9 SILVERA Victor laquo Du reacutegime beylical agrave la Reacutepublique tunisienne raquo in Politique eacutetrangegravere

51957 pp 594-611

10 laquo Exposition Universelle linteacuterieur du palais du bey de Tunis Le monde illustreacute raquo in Le monde

illustreacute 535 1867 p 85 URL lthttpgallicabnffrark12148bpt6k63727353gt [consulteacute le 09

juin 2014]

11 NORMAND Alfred Larchitecture des nations eacutetrangegraveres eacutetude sur les principales constructions du

parc Paris A Morel 1867

URL lthttpgallicabnffrark12148bpt6k63798932gt [consulteacute le 09 juin 2014]

12 CHIRAC A laquo Exposition universelle linteacuterieur du palais du bey de Tunis raquo in LExposition

universelle de 1867 illustreacutee Paris Commission Impeacuteriale (Ed) M E Denti amp M Pierre Petit 1867

pp 39-42

13 NORMAND Alfred op cit p 90

14 BOULANGER L Lrsquoexposition chez-soi vol 1 Paris L Boulanger Egravediteur 1889 p 100

15 Mecircme si ces ouvrages ont eacuteteacute eacutecrits apregraves 1889 Saladin avait deacutejagrave embrasseacute de pregraves

lrsquoarchitecture locale en tant qursquoarcheacuteologue architecte et restaurateur Il a agrave son compte Voyage

en Tunisie (1894) (en collaboration avec Reneacute Cagnat) (1894) La mosqueacutee Sidi Okba de Kairouan

(1899) Le manuel drsquoart musulman (1907) (en collaboration avec Gaston Migeon conservateur des

objets drsquoart du Moyen Acircge au Louvre) Tunis et Kairouan (1908) Lrsquoart ornemental hispanomauresque

lrsquoAlhambra de Grenade (1920) etc

16 MONOD Eacutemile Lexposition universelle de 1889 grand ouvrage illustreacute historique encyclopeacutedique

descriptif Paris Dentu E Libraire de la Socieacuteteacute des gens de lettres 1890 p 78

17 BENJAMIN Walter Paris capitale du XIXe siegravecle in BENJAMIN Walter Œuvres vol III Paris

Gallimard 2000 p 52

18 BENJAMIN Walter op cit p 53

19 HACHETTE Librairie Paris exposition 1900 guide pratique du visiteur de Paris et de lexposition

Paris Hachette amp Cie 1900 338

20 QUANTIN Albert Lexposition du siegravecle Paris Le Monde moderne 1900 pp 169 170

21 BEacuteGUIN Franccedilois op cit p 20

22 On rappelle qursquoau lundi du 24 avril 1899 un monument pareil deacutedieacute au partisan de la

colonisation en Afrique du Nord Jules Ferry est inaugureacute au cœur de la ville europeacuteenne de

Tunis

23 QUANTIN Albert op cit p 164

24 MORTON Patricia Hybrid modernities architecture and representation at the 1931 Colonial

Exposition Paris Cambridge Mass MIT Press 2000 p 145

25 BHABHA Homi K Les lieux de la culture une theacuteorie postcoloniale Paris Payot 2007 p 188

26 Le 7 deacutecembre 1964 Pierre Dupuy commissaire geacuteneacuteral de lrsquoexposition annonccedila agrave la presse

locale la deacutecision de la Tunisie de faire partie de lrsquoexposition eacutelevant par lagrave le nombre des pays

participants agrave 25 (laquo La Tunisie devient le 25e pays participant agrave lExpo raquo in Le Devoir Montreacuteal 8

deacutecembre 1964) Le 20 octobre 1965 le commissaire geacuteneacuteral de la participation tunisienne Salah

Benjennet signa le contrat et fit de la Tunisie le premier pays arabe agrave affirmer officiellement sa

participation agrave cette exposition (laquo La Tunisie signe son contrat raquo in La Presse 20-21 octobre 1965)

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Le lendemain le journal Meacutetro-Express publia une maquette du pavillon et quelques deacutetails sur

son architecture et les articles agrave exposer (laquo On deacutegustera le cafeacute turc au pavillon de la Tunisie raquo

in Meacutetro-Express 21 octobre 1965)

27 Le 1 er novembre 1966 la presse canadienne eacutetait precircte agrave prendre les premiegraveres photos agrave

lrsquointeacuterieur du pavillon tunisien Fut alors selon le journal Dimanche Matin laquo la reacuteponse concregravete

la plus frappante qui puisse ecirctre donneacutee aux pessimistes qui eacutetaient convaincus que le site de

lrsquoExpo et ses installations ne seraient pas precircts agrave temps pour lrsquoouverture agrave la fin drsquoavril 1967 raquo

(laquo La Tunisie a complegravetement termineacute son pavillon raquo in Diamnche Matin 30 octobre 1966) Un

autre journal donne les raisons de cette position de lrsquoavant laquo Construction started only last

November If we were able to build it quickly said Mr Hainault (president of Dumez-Canada

Limited the builders) it was because the Tunisians Knew what they wanted Mr Benjennet said

that because his countryrsquos pavilion was finished first he had won a bet with Expos architect-in-

chief Andreacute Fiset who wanted to impose his critical path program on us and I told him we will

be ahead of you raquo (YORSTON John laquo Arabian Palace Pavilion Ready raquo in The Montreal Star 2

novembre 1966)

28 DUPUY Pierre Expo 67 ou La deacutecouverte de la fierteacute Montreacuteal ed La Presse 1972 p 62

29 DUPUY Pierre op cit p 60

30 La fiche descriptive du projet est inteacutegreacutee agrave la liste des reacutealisations de la firme en question sur

son site web officiel URL lthttpwwwnomura-shcnenprojectsimp16htmlgt [consulteacute le 20

mars 2014]

31 FOUCAULT Michel Des espaces autres in DEFERT Daniel EWALD Franccedilois LAGRANGE

Jacques Dits et eacutecrits 1954-1988 vol IV Paris Gallimard 1994 pp 752-761 p 758

REacuteSUMEacuteS

Le preacutesent essai projette un regard historico-analytique sur quelques pavillons repreacutesentatifs de

la preacutesence tunisienne dans les expositions universelles depuis 1851 jusqursquoagrave 2010 Il srsquointeacuteresse en

particulier agrave leur volet architectural et tend agrave montrer que lrsquoadoption de lrsquoorientalisme

architectural comme cachet eacutemanait souvent drsquoune politique concerteacutee et non forceacutement de

lrsquoapplication drsquoune stylistique en vogue Pertinents vecteurs du message que voulaient refleacuteter les

personnes deacutetentrices du pouvoir dans le pays les pavillons des expositions nrsquoeacutetaient pas une

simple laquoarchitecture drsquoexpositionraquo Ils eacutetaient plutocirct une laquoarchitecture de repreacutesentationraquo mise

au service des forces capitalistes des strateacutegies coloniales et des aspirations deacutemesureacutees de

certains chefs drsquoEacutetat

Questo saggio propone una panoramica storico-analitica su alcuni padiglioni rappresentativi

della presenza tunisina nelle mostre universali dal 1851 al 2010 Il contributo egrave incentrato in

particolar modo sulle loro componenti architettoniche e suggerisce che lrsquoadozione

dellrsquoorientalismo nellrsquoarchitettura come impronta caratteristica derivava spesso da una politica

concertata e non necessariamente dallrsquoapplicazione di uno stile in voga Interpreti significativi

del messaggio che i detentori del potere nel paese intendevano diffondere i padiglioni espositivi

non rappresentavano una mera ldquoarchitettura da esposizionerdquo erano piuttosto unrsquoldquoarchitettura

di rappresentazionerdquo al servizio delle forze capitaliste delle strategie coloniali e delle aspirazioni

smisurate di alcuni capi di Stato

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This article conveys an historical analysis on some pavilions representing the Tunisian presence

in world fairs from 1851 to 2010 It focuses particularly on their architectural components It

wants to demonstrate that the adoption of architectural Orientalism as a cachet emanated

predominantly from an orchestrated policy rather than the application of a fashionable stylistic

Pertinent vectors of the message intended by the empowered people to be transmitted these

pavilions were not simply laquoexibition architectureraquo they were more laquoarchitecture of

representationraquo at the service of the capitalist forces the colonial policies and the overweening

ambitions of some leaders

INDEX

Parole chiave architettura esposizioni universali orientalismo politiche Tunisia

Keywords architecture orientalism policies Tunisia World Fairs

Mots-cleacutes architecture expositions universelles orientalisme politiques Tunisie

AUTEUR

NADER MEDDEB

Architecte diplocircmeacute en 2005 de lrsquoEacutecole Nationale drsquoarchitecture et drsquoUrbanisme de Sidi Bou Saiumld agrave

Tunis Il finalise actuellement un PhD en ameacutenagement agrave lrsquoUniversiteacute de Montreacuteal Auteur de

plusieurs articles sections de livres et de communications libres il srsquointeacuteresse au rapport de

lrsquoarchitecture de la ville agrave certaines notions comme lrsquoespace public la biopolitique la

gouvernance le pouvoir lrsquoarchitecture des reacutegimes totalitaires

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Una vetrina internazionale per losviluppo la Corsica e le EsposizioniUniversaliMarco Cini

1 Considerazioni introduttive

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1 Le Esposizioni Universali della seconda

metagrave del XIX secolo inaugurate dallaGreat Exhibition londinese del 1851rappresentano un evento che si presta amolteplici letture proscenio dellrsquoideologiadel progresso vetrina della modernitagravetecnologica luogo diautorappresentazione delle societagraveottocentesche spazio di confronto ecompetizione fra nazioni in ascesa primamanifestazione di spettacolo di massaluogo di ammaestramento per le classiindustriali e lavoratrici e molto altroancora come una copiosa storiografia haampiamente dimostrato1 individuando inesse laquoun terreno formidabile peranalizzare i precedenti storici dei processidi globalizzazione cosigrave come dei mondivisuali-virtuali della contemporaneitagraveraquo2

2 Le Esposizioni Universali peraltro consentono anche di riflettere su alcuni aspetti

inerenti la dialettica fra Stato nazionale e singole aree regionali rispetto alle moltepliciproblematiche che innervarono tale relazione nel corso del XIX secolo fra cui quelladellrsquointegrazione economica fra centro e periferie Piugrave nello specifico permettono divagliare da unrsquoangolatura peculiare alcune dinamiche concernenti lo sviluppo internodelle singole regioni in relazione agli input provenienti dallo Stato centrale Lrsquoanalisi diqueste manifestazioni se da un lato rende possibile una valutazione diacronica deiprogressi di carattere tecnologico conseguiti da specifiche aree territoriali finalizzatiad incrementare la produttivitagrave dei comparti primario e secondario dallrsquoaltro consentedi appurare il grado di allineamento degli orientamenti produttivi di una determinataregione rispetto alle dinamiche e ai processi sperimentati da altre aree del territorionazionale o alle politiche economiche elaborate dalle autoritagrave pubbliche centrali operiferiche Lrsquoosservazione attraverso i rendiconti redatti in occasione di questemanifestazioni fieristiche di avanzamenti tecnici o di riforma dei processi produttiviappare in una simile prospettiva certamente plausibile nel caso della Francia graziealla estrema perizia organizzativa e contabile delle esposizioni ospitate dal paesetransalpino3 e alla meticolositagrave con cui fu descritta la composizione dellerappresentanze di produttori inviate presso le rassegne internazionali ospitate a Parigio organizzate da altri paesi Sotto questo particolare profilo la partecipazione delledelegazioni dei produttori cograversi alle Esposizioni Universali di Parigi (1855) Londra(1862) e Parigi (1867) (a cui si deve aggiungere lrsquounica Esposizione regionaleorganizzata ad Ajaccio nel 1865) consente di ponderare lo sforzo fatto dal ceto dirigentecograverso negli anni del II Impero per avviare la transizione verso un modello economico ditipo capitalistico

3 La Corsica rappresenta un case-study particolarmente significativo del multiforme

processo di modernizzazione che ha interessato le regioni del Mediterraneo nel XIXsecolo Isola economicamente arretrata ndash sebbene con numerose caratteristicheriscontrabili anche in altre regioni dellrsquoarea ndash in seguito allrsquoaggregazione allo Stato

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economicamente piugrave sviluppato dello spazio mediterraneo fu sottoposta dai primilustri dellrsquoOttocento ad un contraddittorio processo di modernizzazione delle suestrutture socio-economiche Queste ultime allrsquoinizio del secolo conservavano ancoratutte le caratteristiche delle organizzazioni sociali di tipo ldquotradizionalerdquo4 circostanzache ostacolava una piugrave spinta integrazione dellrsquoeconomia insulare con quella franceseGli elementi frenanti di maggiore rilevanza possono essere schematicamentecompendiati nella assoluta carenza dei meccanismi tipici dellrsquoeconomia di mercatoinsufficienza dei luoghi istituzionali dello scambio mercantile (fiere e mercati) elevatoautoconsumo carenza di manifatture e attivitagrave artigianali (confinate queste ultimeunicamente nelle due cittagrave di Bastia e Ajaccio e nella microregione della Castagniccia)scarsitagrave cronica di numerario determinata in primo luogo da una bilanciacommerciale in costante disavanzo5 Lrsquoavvio di processi di trasformazione eammodernamento era poi inibito dalle peculiaritagrave di fondo dellrsquoagricoltura insulare nelcorso del XVIII secolo le dinamiche agricole si erano cristallizzate in una rigidaspecializzazione colturale delle singole comunitagrave e in altrettanto anelastici meccanismidi scambio fra le stesse Le produzioni delle varie pievi rispondenti a logicheautarchiche escludevano per principio la concorrenza ciascun comune o cantonespecializzato in unrsquounica coltura riforniva i comuni vicini di quello specifico prodottodeterminando il consolidamento di un ldquosistema cerealicolo a pastorizia alternardquo6caratterizzato da rendimenti agricoli molto bassi dallrsquoimpermeabilitagrave a qualsiasiinnovazione tecnica in campo agrario7 e dallrsquoassenza di varietagrave nella produzioneincentrata quasi esclusivamente sui cereali e sulla larga predominanza del maggese

4 Nel corso della prima metagrave del secolo lo spazio occupato dai cereali registrograve un

sensibile incremento8 come riflesso di una costante crescita demografica Laproduttivitagrave della cerealicoltura tuttavia rimase per tutta la prima metagrave del secolo alivelli molto bassi quasi sempre al di sotto della media nazionale a causa della minorequantitagrave di sementa utilizzata delle modalitagrave di coltivazione arretrate e dellrsquoassenza dirotazioni efficaci9

5 La staticitagrave di fondo dellrsquoagricoltura insulare appare subire unrsquoincrinatura intorno alla

metagrave del secolo quando si manifestarono con crescente insistenza segnali dirinnovamento in campo agrario legati alle sperimentazioni portate avanti da alcunigrandi proprietari dellrsquoisola (fra i quali egrave possibile menzionare il visconte De Susini ndashpresidente della Socieacuteteacute drsquoagriculture di Sartene ndash Antonio Giacomo Gavini GiuseppeAntonio Limperani ndash presidente della Socieacuteteacute drsquoagriculture di Bastia ndash e Carlo AndreaPozzo di Borgo di Ajaccio) e da alcuni agronomi come Regolo Carlotti organicamentelegati da alcuni anni alle principali socieacuteteacutes drsquoagriculture francesi A tale processo non eraperograve estraneo lo Stato In seguito allrsquoascesa al trono imperiale di Napoleone IIIlrsquoattenzione dei governi centrali per lrsquoisola si fece sempre piugrave intensa e si tradusseanche in maggiori investimenti direttamente o indirettamente collegati con il settoreprimario I vivai dipartimentali conobbero in questi anni un apprezzabile incrementole Societagrave di agricoltura furono riorganizzate in ogni arrondissement furono acceleratele opera di bonifica di alcune paludi dellrsquoisola si procedette alla costruzione di nuovestrade vicinali e forestali allrsquoampliamento dei porti e soprattutto furono varate alcuneimportanti leggi ndash come lrsquoabolizione della vaine pacircture nel 185410 ndash finalizzate a ridurrele prerogative godute fino ad allora dagli allevatori e ad agevolare una nuovaorganizzazione del settore Durante il II Impero grazie anche allrsquoincremento dei trafficimarittimi si assisteacute ad una trasformazione dellrsquoagricoltura nella direzione di unaspecializzazione piugrave conforme alle attitudini della regione soprattutto nelle zone

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collinari di bassa montagna e nelle valli scomparve progressivamente la cerealicolturaestensiva e si ridusse parzialmente lrsquoallevamento di ovini Le nuove colture cheacquistarono un crescente spazio furono la vigna gli olivi gli alberi da frutta e inmisura minore i legumi e i prodotti orticoli

6 La partecipazione alle Esposizioni Universali degli anni rsquo50 e rsquo60 coincise quindi con

lrsquoavvio di un processo di rinnovamento agronomico che rifletteva il mutamentointervenuto nellrsquoatteggiamento di una parte della possidenza fondiaria verso ilproblema dello sviluppo economico e della modernizzazione degli assetti socialidellrsquoisola Per il ceto dirigente insulare un obiettivo non secondario che poteva essereconseguito attraverso la partecipazione a queste manifestazioni era quello di ldquosvelarerdquondash ai connazionali in primo luogo ndash un territorio ancora poco conosciuto di cui quindinon si potevano apprezzare le potenzialitagrave produttive noncheacute lrsquoimpegno profuso daiceti sociali piugrave elevati per adeguare le sue strutture economico-sociali ai livelliraggiunti dagli altri dipartimenti della Francia continentale

7 Sotto questo profilo quindi lrsquoadesione alle Esposizioni Universali aveva anche un

significato profondamente ideologico metteva in discussione infatti lrsquoimmagineconsolidata di un dipartimento economicamente arretrato votato alla povertagrave e allasubalternitagrave economica rispetto alla Francia Con la partecipazione a queste vetrineinternazionali proprietari fondiari imprenditori e artigiani mirarono ad emanciparsida quella identitagrave ancora sfumata e poco definita che derivava anche dalla eccessivasegmentazione delle attivitagrave produttive sul territorio e dallrsquoarretratezza settoreprimario e poterono presentarsi come un soggetto sociale dotato di una identitagrave menoincerta11

2 Un debutto lusinghiero le esposizioni di Parigi del1855 e di Londra del 1862

8 La Corsica non era presente con una propria delegazione di espositori alla Great

Exhibition del 1851 La prima partecipazione si registra alla Esposizione Universale diParigi inaugurata il 15 maggio 1855 e ospitata al Palais de lrsquoIndustrie agli ChampsElyseacutees La prima grande Esposizione organizzata dalla Francia nonostante lrsquoinidoneaubicazione fu visitata da oltre cinque milioni di persone e in tale circostanza il Jurydistribuigrave oltre 11000 ricompense e premi12

9 Le notizie sulla partecipazione degli espositori cograversi non sono molto numerose Egrave

probabile che questa presenza sia stata organizzata frettolosamente ed egrave certo che unaquantitagrave significativa di prodotti inviati per essere esposti non arrivograve a destinazione neitempi previsti13 Gli espositori cograversi erano comunque presenti nella prima classe(miniere e metallurgia) e nella terza classe (agricoltura) vale a dire nelle categorie cheanche nelle esposizioni successive avrebbero ospitato la maggior parte dei prodottidellrsquoisola

10 Unrsquoaccoglienza particolarmente favorevole fu riservata ai campioni di marmo estratti

dalle numerose cave del dipartimento14 valutati da alcuni osservatori dello stessolivello qualitativo dei marmi algerini tradizionalmente reputati i piugrave pregiati fra quelliestratti nel territorio francese Piugrave interessante era perograve lrsquoosservazione circa il lorocosto Si sottolineava infatti che negli anni precedenti i marmi cograversi erano statidifficilmente commerciabili a causa delle difficoltagrave che si riscontravano nel trasporto

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dalle cave ai porti dellrsquoisola circostanza che facendone lievitare il prezzo di vendita liponeva fuori mercato tuttavia ndash e questo era un esplicito riconoscimento dellalungimirante politica praticata dal regime bonapartista ndash la recente apertura di nuovestrade aveva parzialmente attenuato tale problema rendendo i marmi estratti nellrsquoisolanuovamente competitivi sui mercati15

11 La Corsica aveva esposto anche liquori drsquoasfodelo (ma se ne metteva in dubbio il loro

valore commerciale non essendo competitivi con gli alcolici derivati dal vino e dalgrano)16 ed alcune varietagrave di legname di cui lrsquoisola era ricca

12 Il risultato finale per i produttori cograversi fu tuttrsquoaltro che sconfortante avendo ottenuto

una Croce della Legion drsquoOnore per le belle arti una medaglia drsquoonore per lametallurgia due medaglie di prima classe (per i marmi esposti) cinque medaglie diseconda classe (per lrsquoolio drsquooliva per il vino per il miele e per i marmi) e novemenzioni drsquoonore (per il legname per lrsquoolio drsquooliva per i liquori drsquoasfodelo per ilminerale drsquoantimonio per le acque minerali drsquoOrezza per i marmi e graniti e per ibozzoli di bachi da seta)17 Alcuni anni piugrave tardi un accorto conoscitore dellrsquoeconomiacograversa poteva a buon diritto sostenere che la partecipazione allrsquoEsposizione laquofut unsuccegraves complet dont le pays eut drsquoautant plus lieu de srsquoenorgueillir que crsquoeacutetait lapremiegravere fois que les produits de la Corse figuraient dans un concours internationalraquo18

13 Curiosamente nei vari resoconti dellrsquoEsposizione consultati non si fa alcun accenno ai

vini prodotti nellrsquoisola nonostante proprio la viticoltura fosse giagrave da alcuni anni alcentro dei processi di rinnovamento colturale intrapresi dai possidenti fondiari cograversi19Come abbiamo accennato poco sopra in realtagrave una parte dei prodotti destinati allakermesse parigina non giunse nei tempi previsti e quindi non fu esposta Questicampioni furono inviati dopo la chiusura dellrsquoEsposizione dallrsquoagronomo RegoloCarlotti alla Socieacuteteacute Impeacuteriale et Centrale drsquoAgriculture di Parigi la quale pubblicograve unampio rendiconto per il suo bollettino periodico Fra la produzione esaminata da unacommissione appositamente costituita figuravano varie qualitagrave di vino e di frumentocampioni di cera di tabacco20 e di cotone la cui qualitagrave fu giudicata positivamente e fuvalutata come il risultato tangibile dellrsquoavviata trasformazione degli assetti produttividellrsquoisola21

14 Sette anni piugrave tardi la Corsica fu nuovamente presente allrsquoEsposizione universale

organizzata a Londra In questa occasione i partecipanti furono globalmente 27379circa il doppio rispetto alla rassegna del 1851 Per la Francia e le sue colonie eranopresenti 5495 ldquostandistirdquo Gli espositori cograversi erano 41 cosigrave suddivisi sette per la classe1 (prodotti delle miniere e delle fabbriche metallurgiche) uno per la classe 2 (prodottichimici e farmaceutici) e trentatre per la classe 3 (prodotti agricoli e alimentari)22

15 Particolarmente significativa egrave la presenza nella prima classe La Francia infatti era

sottorappresentata soprattutto per ciograve che riguardava il carbone e il ferro (non eranopresenti imprenditori del calibro di Schneider Creuzot Gouin Peacutetin et Gaudet) Gliespositori transalpini di questa classe erano 96 in rappresentanza di 37 dipartimenti laCorsica era rappresentata da sette espositori come la Dordogna mentre la Senna neannoverava sedici e la Seine-et-Marne dieci Per tutti gli altri dipartimenti gli espositorierano meno di cinque23 Non sorprende che lrsquoisola occupasse una posizione di primopiano nella classe rappresentativa il settore metallurgico In Corsica il repentinosviluppo di questo importante comparto era stato reso possibile dai copiosiinvestimenti degli imprenditori siderurgici francesi i quali avevano individuatonellrsquoisola un sito vantaggioso per le potenzialitagrave che offriva circa la produzione di

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carbone vegetale e per lrsquoapprovvigionamento del minerale ferroso dallrsquoIsola drsquoElbaGrazie alla legge doganale del 1841 che rimosse i dazi gravanti sullrsquoesportazione deiprodotti metallurgici verso la madrepatria il settore conobbe una rapida espansioneSubito dopo la promulgazione della citata legge furono aperte due fonderie a Toga ndashnei pressi di Bastia ndash e a Solenzara mentre i vecchi forni fusori della Castagnicciafurono trasformati in forge per lrsquoaffinatura del metallo La rapida crescita dellrsquoindustriametallurgica fu stimolata principalmente dalla domanda delle compagnie ferroviarienazionali in forte ripresa dopo la crisi del 1848-1850 ed in particolare dalle commessedella Compagnia Paris-Lyon-Meacutediterranneacutee concessionaria per la costruzione dellarete ferroviaria della Francia meridionale Un salto qualitativo fu compiuto nel 1851quando i fratelli Jackson industriali siderurgici della Loira acquistarono la fonderia diToga ndash realizzandovi entro il 1853 ben tre moderni altiforni in cui furono impiegaticirca 400 operai24 ndash e le forge di Fiumalto e di Venzolasca Nei primi anni lsquo60 laproduzione di ghisa superograve i 200000 quintali metrici annui mentre quella di ferro neldecennio successivo i 15000 qm Sulla scia dellrsquoesperienza inaugurata a Toga anche lasocietagrave Jacquinot et Cie potenziograve i propri investimenti nella fonderia di Solenzara chenegli anni del II Impero diventograve il secondo complesso dellrsquoisola per materiale ferrosoprodotto occupando circa 200 operai Nel complesso agli inizi degli anni rsquo60 laproduzione annua di ghisa dei due impianti superava i 220000 qm risultatoquestrsquoultimo tuttrsquoaltro che trascurabile di poco inferiore a quanto prodotto neilaquodistretti ferrieri di tutta lrsquoItalia continentaleraquo25 Alla manifestazione di Londra erapresente proprio la societagrave F Jacquinot et Cie di Solenzara i cui prodotti furonopremiati dalla giuria dellrsquoEsposizione26

16 Per quanto riguarda la terza classe la Francia rappresentava da sola oltre la metagrave degli

espositori di prodotti agricoli ben 1998 espositori francesi di cui 33 erano cograversi Fraquesti erano presenti 14 produttori di vino provenienti dalla regione di Ajaccio ma acolpire gli osservatori della kermesse londinese fu soprattutto lrsquoesperienza di MFranceschini che aveva esposto olio sopraffino ottenuto grazie allrsquoimpiego ditecnologie e metodi di lavorazione della materia prima piugrave sofisticati rispetto alletecniche arretrate ancora diffuse nel dipartimento Si osservava che tradizionalmentelrsquoolio cograverso era stato venduto sulla piazza di Marsiglia ndash dove veniva impiegatonellrsquoindustria del sapone ndash a prezzi molto bassi inferiori spesso anche al prezzodellrsquoolio di Tunisi Lrsquoolio prodotto da Franceschini grazie alla superiore qualitagrave avevainvece un prezzo piugrave alto ed era esportato anche in America27 Il riferimento allaproduzione di olio era tuttrsquoaltro che accidentale Da alcuni anni infatti in Corsica sitentava di incrementarne la produzione e di migliorarne la qualitagrave in particolare leSocieacuteteacutes drsquoagriculture dei vari arrondissements perorarono in piugrave occasioni gli olivicoltoriaffincheacute intensificassero i loro sforzi per fabbricare olio commestibile di buona qualitagravepoicheacute gli oli stranieri utilizzati nei procedimenti industriali e il petrolionellrsquoilluminazione stavano facendo una concorrenza sfrenata allrsquoolio prodottonellrsquoisola destinato a tali usi28 con il rischio tangibile di una fuoruscita della produzioneinsulare dal mercato

17 Complessivamente gli espositori cograversi premiati furono sette29 ma ciograve che preme

rilevare egrave come la presenza della Corsica ndash decisamente organizzata piugrave adeguatamenterispetto alla manifestazione parigina del rsquo55 ndash fosse stata giudicata positivamente degliosservatori francesi i quali non mancarono di sottolineare i progressi conseguiti neicampi dellrsquoagricoltura e dellrsquoindustria riconoscendo che laquola Corse srsquoagite le feu sacreacute

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des conquecirctes agricole et industrielles a gagneacute du terrain Attendons-nous agrave la voirdeacutesormais tenir un rang respectable dans la productionraquo30

3 Intermezzo lrsquoEsposizione Generale di Ajaccio(1865)

18 La buona accoglienza riservata ai prodotti presentati a Londra incoraggiograve

lrsquoorganizzazione di una manifestazione simile allrsquointerno del territorio dipartimentaleIl concorso promosso dal Ministero dellrsquoagricoltura commercio e lavori pubblici e dalConsiglio generale della Corsica si tenne ad Ajaccio nel maggio 1865 Il periodo sceltoper lo svolgimento del concorso non era affatto casuale in quegli stessi giorni infatti ilPrincipe Napoleone inaugurograve il monumento di Napoleone Bonaparte e dei suoi quattrofratelli progettato da Eugene Viollet-Le-Duc La presenza in Corsica del PrincipeCharles-Paul il quale come egrave noto aveva avuto un ruolo di primo pianonellrsquoorganizzazione delle precedenti esposizioni francesi accentuograve la corniceldquonapoleonicardquo allrsquointerno della quale fu collocata la manifestazione fieristicacircostanza peraltro ampiamente sottolineata dal prefetto Louis Gery nel discorsopronunciato in occasione dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione e di cui era possibilerinvenire numerosi riscontri architettonici e simbolici nel percorso espositivo

19 La risposta dei produttori cograversi allrsquoappello del prefetto e del Jury drsquoammissione fu

sorprendente gli espositori infatti furono ben 2146 mentre i prodotti presentati nellevarie categorie furono 3740 Altrettanto copiose furono le medaglie e i premi assegnatindash ben 311 ndash a riprova della volontagrave degli organizzatori di stimolare attraversolrsquoassegnazione di ricompense tangibili lrsquoimpegno individuale dei produttorievidenziare lrsquointraprendenza degli artigiani stimolare la reciproca emulazione fra gliagricoltori accrescere la considerazione sociale per attivitagrave produttive fino ad alloraignorate da larghi settori della societagrave insulare31

20 LrsquoEsposizione Generale dei prodotti agricoli industriali e artistici della Corsica fu

organizzata riproducendo su scala locale il modello ormai consolidato delleEsposizioni Universali Il percorso espositivo fu progettato dallrsquoarchitetto deldipartimento E Hess e realizzato sotto la supervisione del direttore del cantierenavale di Ajaccio Ubicato su terreni di proprietagrave dello Stato in pieno centro urbano sisviluppava su unrsquoarea di oltre 13000 mq Vi si accedeva attraverso una stradaappositamente costruita ndash ai lati della quale erano collocati i prodotti del bosco(legname da costruzione campioni di legname da segheria ecc) ndash che conduceva a unatripla porta in mattoni veneziani ornata dei colori imperiali Il terreno occupatodallrsquoesposizione era diviso in due parti nella prima parte si trovavano disposte diecicostruzioni ed alcune stalle adibite al ricovero del bestiame e del macchinario agricolomentre nella seconda area furono costruiti i fabbricati destinati ad accogliere i prodottiagricoli dellrsquoartigianato e della manifattura Il percorso espositivo abbellito da alcunefontane si chiudeva con lrsquoedificio maggiore il Palazzo dellrsquoEsposizione sulle cuicolonne erano issate le insegne della Corsica delle due cittagrave di Ajaccio e Bastia e le armidel Principe Napoleone e della Principessa Clotilde Adiacenti al Palazzo furonocostruiti tre acquari nei quali furono ospitate varie specie ittiche peculiari dellrsquoisola e icrostacei dei numerosi stagni che si trovano allrsquointerno del dipartimento32 Con ognievidenza il percorso espositivo lungo il quale si potevano osservare i prodotti agricolisilvo-pastorali ittici e manifatturieri dellrsquoisola era stato progettato per esaltare le

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potenzialitagrave e la ricchezza del suolo cograverso e per mostrare i progressi compiuti dalcomparto manifatturiero Questo duplice obiettivo era funzionale a controbattere leopinioni sempre diffuse in Francia che consideravano la Corsica laquocomme une colonieoneacutereuse agrave sa meacutetropoleraquo33 Lrsquointera esposizione era quindi costruita per amplificare glisforzi fatti dagli amministratori pubblici e dai produttori dellrsquoisola per ammodernare lesue strutture economico-sociali Sotto questo profilo il prefetto Gery non mancava disottolineare come negli anni precedenti fossero state create le condizioni perconsentire il decollo dellrsquoeconomia insulare I settori che avevano registrato maggioriprogressi erano quelli della sicurezza pubblica ndash grazie ad una legge del 1853 era statopossibile avviare una efficace campagna per debellare il banditismo ndash delle vie dicomunicazione ndash che avevano reso possibile un sensibile incremento degli scambi34 ndash edellrsquoistruzione pubblica grazie al quale era stato possibile avviare un tangibile processodi trasformazione dei costumi popolari35

21 Pur non dissimulando le difficoltagrave e i ritardi che ancora ostacolavano la trasformazione

dellrsquoagricoltura da un modello incentrato sulla coltura estensiva ad uno di tipointensivo i rapportatori della manifestazione mettevano in evidenza lrsquoavvio di unprocesso di riconversione incentrato sulla sostituzione delle colture cerealicole conquelle arboricole e ortofrutticole Il futuro dellrsquoagricoltura insulare sottolineava Geryera lrsquoarboricoltura allrsquoEsposizione ben 250 proprietari avevano presentato il loro olio eoltre 1500 bottiglie di vino erano state esibite al concorso Constatava che ancorascarseggiavano le grandi fattorie organizzate anche se rilevava gli sforzi fatti in questadirezione da alcuni grandi proprietari per riorganizzare i loro possedimenti36 chelasciavano ben sperare per il futuro

22 Grande attenzione era riservata al comparto manifatturiero il cui livello di sviluppo

non era ritenuto soddisfacente sebbene non mancassero segni di progresso Come giagraveemerso nelle Esposizioni Universali degli anni precedenti anche in questo caso sisottolineava come lrsquoindustria metallurgica fosse il settore piugrave sviluppato mentre ilcomparto minerario si trovava in una deplorevole condizione di abbandono (conlrsquoeccezione dellrsquoindustria del marmo) Grande speranza ndash e questo era il vero segnale dinovitagrave ndash lasciavano intravedere le fabbriche di paste alimentari le concerie ledistillerie di prodotti resinosi comparse in anni recenti e che dimostravano lrsquoavvenutoesordio di una trasformazione in senso manifatturiero del tessuto produttivo deldipartimento Per quanto riguarda le paste alimentari si osservava che fino ad alcunianni prima dalla Corsica fuoriuscivano annualmente 200000 fr per acquistare pastadallrsquoItalia negli ultimi anni perograve tali importazioni si erano fortemente ridotte graziealla produzione dei numerosi pastifici che erano stati aperti nellrsquoisola Altrettantoincoraggiante era il comparto della lavorazione del cuoio il quale aveva fatto numerosiprogressi ed era in grado di esportare quantitagrave crescenti di prodotto37 cosigrave come lemanifatture del sapone delle conserve e delle confetture38

23 Non casualmente gli espositori di queste sezioni furono premiati copiosamente con

medaglie drsquooro e drsquoargento Unico neo ma molto significativo riguardograve la premiazionedella sezione rdquoMacchine e strumenti agricolirdquo in questo caso infatti molti premi nonfurono assegnati a causa del numero ristretto di macchinari agricoli esposticircostanza che metteva in evidenza le difficoltagrave che ancora permanevano nel compartoagricolo e che ne ostacolavano la trasformazione verso modelli caratterizzati da livellidi produttivitagrave piugrave elevati

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4 Unrsquooccasione mancata lrsquoEsposizione di Parigi del1867

24 La manifestazione del 1865 nelle intenzioni degli organizzatori aveva indubbiamente

anche lo scopo di preparare adeguatamente la partecipazione allrsquoEsposizioneUniversale che due anni piugrave tardi sarebbe stata accolta nella capitale transalpina39 Lagrande kermesse parigina ospitata al Palais du Champ de Mars e organizzata su unasuperficie di circa 690000 mq fu inaugurata il 1deg aprile 1867 e fu frequentata da circaundici milioni di visitatori Gli espositori divisi in dieci gruppi furono 52217 di cui11645 francesi e i premi assegnati furono ben 25552 a cui debbono essere sommati unmigliaio di medaglie e diplomi di merito40 I numeri sopra citati offrono unrsquoidea benprecisa del salto di qualitagrave compiuto dalla manifestazione scrupolosamenteorganizzata da Freacutedeacuteric Le Play innovando rispetto ai criteri organizzativi osservatinella preparazione dellrsquoesposizione del rsquo5541

25 Diversamente dalle attese del Comitato dipartimentale maturate peraltro anche sulla

scia della larghissima partecipazione allrsquoesposizione regionale del 1865 allamanifestazione parigina la delegazione cograversa fu molto ridotta appena ventunoespositori Se si escludono le due ferriere Peacutetin Gaudet Cie di Toga e Jacquinot diSolenzara che portarono campioni di carbone di legna di ghisa e di ferro gli altripartecipanti esposero campioni di vino drsquoolio drsquooliva di tabacco di cotone dellaLuisiana di bozzoli di bachi da seta e di legname soltanto sette furono premiati42 Ladelusione per la scarsa partecipazione egrave denunciata a chiare lettere nellrsquoarticolatoresoconto dellrsquoEsposizione scritto da Charles Vernet funzionario delle doganedellrsquoisola al quale una Commissione dipartimentale aveva affidato lrsquoincarico di redigereun rapporto dellrsquoevento Nonostante lrsquoinsoddisfazione per lo scarso risultato riportatodalla delegazione insulare che segnava un evidente regressione rispetto allapartecipazione degli imprenditori cograversi alla esposizioni precedenti Vernet colselrsquooccasione per fornire una dettagliata descrizione del grado di sviluppo industrialeconseguito dal dipartimento al fine di laquodissiper certaines erreurs et des preacuteventionstrop facilement accepteacutees qui font consideacuterer la Corse comme reacutefractaire au progregraves etcomme un charge sans compensation pour la Franceraquo43

26 Indubbiamente il settore trainante lrsquoeconomia insulare era ancora rappresentato dalla

metallurgia Vernet non mancava di sottolineare che oltre ai due stabilimenti di Toga eSolenzara44 (la prima delle due societagrave fu premiata con una medaglia drsquooro) era in corsola costruzione di un terzo stabilimento metallurgico a Porto per conto della societagraveChauton et Cie Questrsquoultima era stata fondata nel 1862 da un gruppo di industriali deldipartimento delle Landes per lo sfruttamento dei boschi dellrsquoisola In particolare oltreal commercio del legname la societagrave distillava prodotti resinosi in due stabilimenticostruiti nelle foreste drsquoAitone e di Valdoniello e produceva con gli scarti del legnamecarbone vegetale da impiegare nellrsquoaltoforno in costruzione a Porto45

27 Il riferimento alle attivitagrave industriali della Chauton et Cie consentiva a Vernet di

attirare lrsquoattenzione su una questione cruciale per la Corsica la mancanza di capitaliche impediva agli operatori economici locali di destinare investimenti considerevoliallrsquoindustria La limitata intraprendenza dei cograversi ndash sovente rimproverata dagliopinionisti francesi ndash era dunque riconducibile allrsquoassenza di capitali allaproblematicitagrave della loro accumulazione piugrave che alle loro attitudini imprenditorialiNon casualmente continuava Vernet i capitalisti del continente francese che avevano

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deciso di investire nellrsquoisola avevano ottenuto successi apprezzabili A tal propositooltre i casi precedentemente richiamati Vernet citava anche lrsquoesempio della SocietagraveDelarbre et Jacob che dal 1845 produceva nei cantoni di Bonifacio Portovecchio e Cortecon unrsquoindubbia riuscita commerciale legname per lrsquoesportazione e soprattuttosughero

28 Proprio la crescente produzione per lrsquoesportazione sul continente francese o allrsquoestero

aveva sostenuto il consolidamento della ldquoCompagnie insulaire de navigationrdquo fondatanel 1840 dai negozianti ed armatori cograversi Joseph e Jean-Mathieu Valery per ilcollegamento con battelli a vapore fra Bastia e Livorno In seguito allrsquoascesa al poteredi Napoleone III la Compagnia aveva conoscuto una rapida crescita grazie anche almonopolio ottenuto nel 1850 del trasporto postale da Marsiglia allrsquoisola ed allesovvenzioni governative per lrsquoespletamento di tale servizio46 Altrettanto redditizio fu ilmonopolio del trasporto dei lavoratori stagionali dalla Toscana a Bastia conquistatodalla Compagnia in questo periodo che le consentigrave di portare la flotta nel 1856 aquattordici battelli a vapore e a ventitre nel 1867 Relativamente al numero dei vaporiin servizio nei primi anni rsquo60 il porto di Bastia occupava ormai la quarta piazza fra iporti francesi del Mediterraneo47

29 A fianco di queste attivitagrave esercitate su una scala piugrave ampia si era articolato anche un

tessuto di piccole imprese assai vitali capaci di soddisfare una quota crescente delladomanda interna e di ridurre la dipendenza dalle importazioni dallrsquoestero Fra questespiccavano le concerie cinque a Bastia e una ad Ajaccio in grado di esportareannualmente circa 150 tonnellate di pellame per un valore di 800000 fr Altrettantosignificative erano le numerose fabbriche di pasta alimentare fondate in varie cittagravedellrsquoisola che avevano consentito di ridurre le importazioni dallrsquoItalia (dalle 32tonnellate del 1851 alle 11 tonnellate del 1861) e riuscivano ad alimentare anche unflebile flusso di esportazioni verso la Francia48

30 Tali dati indicano che nei decenni centrali del secolo lrsquointegrazione dellrsquoeconomia

insulare con quella francese aveva compiuto passi significativi e la partecipazione deiproduttori cograversi alle Esposizioni Universali ne aveva offerto un significativo riscontroTuttavia lrsquoespansione del tessuto manifatturiero e lrsquoincremento del commercio solo inparte erano stati stimolati da una crescita autopropulsiva del tessuto produttivo localeessendo stati alimentati in maggiore misura dallrsquoaccresciuta domanda dellrsquoeconomiafrancese Conseguentemente lrsquointera economia insulare non poteva che essereparticolarmente esposta ai mutamenti della congiuntura nazionale o alle variazionidella domanda da parte del sistema industriale della Francia continentale49Particolarmente emblematico sotto questo profilo egrave proprio il caso della siderurgiavale a dire il settore che aveva conseguito uno sviluppo maggiore e che aveva ottenutocon continuitagrave premi e riconoscimenti alle Esposizioni Le innovazioni tecnologicheintrodotte dopo gli anni rsquo60 che consentirono la produzione dellrsquoacciaio utilizzando neiprocessi di fusione minerali fosforosi spostarono lrsquoasse della siderurgia nazionale versole regioni del nord e dellrsquoest del Paese mettendo fuori mercato le produzioni realizzatenelle regioni mediterranee In Corsica la produzione siderurgica iniziograve a contrarsi dal1875 per azzerarsi intorno al 1890

31 Probabilmente non meno esiziali per lrsquoeconomia insulare si rivelarono gli effetti degli

accordi Cobden-Chevalier del 1860 che liberalizzando il commercio della Franciaincrementarono anche la concorrenza intra-regionale La combinazione fra la crisiagricola che si palesograve negli anni rsquo8050 e lrsquoesaurimento del ciclo industriale che si

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manifestograve negli ultimi decenni del secolo contribuigrave quindi a minare irrimediabilmentealla radice il processo di crescita che aveva contraddistinto lrsquoisola negli anni Cinquantae Sessanta dando avvio ad una lunghissima crisi economica che si sarebbe protrattaben oltre la seconda Guerra Mondiale51

NOTE

1 Per un inquadramento di carattere generale si veda AIMONE Linda OLMO Carlo Le Esposizioni

universali 1851-1900 Torino Allemandi 1990 PINOT DE VILLECHENON Florence Les expositions

universelles Paris PUF 1992 SullrsquoEsposizione di Londra del 1851 si veda almeno AUERBACH

Jeffrey A The Great Exhibition of 1851 A nation on display New Haven-London Yale University

Press 1999 YOUNG Paul Globalization and the Great Exhibition The Victorian New World Order

Basingstoke Palgrave Macmillan 2009 AUERBACH Jeffrey A HOFFENBERG Peter H (edited by)

Britain the Empire and the World at the Great Exhibition of 1851 Aldershot Ashgate 2008

2 GEPPERT Alexander CT laquoCittagrave brevi storia storiografia e teoria delle pratiche espositive

europee 1851-2000raquo in Memoria e Ricerca 17 2004 pp 7-18

3 Alcune indicazioni in tal senso sono in MICHAIumlLESCO Ceacuteline La comptabilite des Expositions

Universelles (Paris 1855-1900) Transfert de savoirs et apprentissage 26egraveme congregraves de lrsquoAssociation

Francophone de Comptabiliteacute (AFC) ldquoComptabiliteacute et connaissancesrdquo Lille Mai 2005 URL

lt httpbasepubdauphinefrxmluibitstream12345678925672michailescoPDF gt [consultato

il 2 aprile 2014]

4 Si vedano DE REPARAZ Andreacute laquoDiversiteacute et evolution des stuctures agraires Corsesraquo in

Meacutediterraneacutee 41961 pp 39-61 e 11962 pp 51-72 RENUCCI Janine Corse traditionnelle et Corse

nouvelle Lyon Audin 1974 e CASSON Max CASANOVA Antoine et al Pieve e paesi Communauteacutes

rurales corses Paris Editions du CNRS 1978

5 CINI Marco Relazioni e scambi commerciali fra la Corsica e la Toscana nella prima metagrave dellrsquoOttocento

in CINI Marco (a cura di) Traffici commerciali sicurezza marittima guerra di corsa Il Mediterraneo e

lrsquoOrdine di Santo Stefano Pisa ETS 2011 pp 253-290

6 La definizione egrave di POZZO DI BORGO Carlo Andrea Aperccedilu agricole de la Corse ou Guide agrave la bonne

culture Ajaccio Imp Leca 1874 p 43

7 CASANOVA Antoine Identiteacute corse outillages et Reacutevolution franccedilaise Paris Editions du CTHS

1996

8 Per una quantificazione delle proporzioni fra le diverse colture praticate nellrsquoisola si rimanda a

Dizionario corografico della Corsica compilato da vari dotti italiani sotto la direzione del D Guglielmo

Stefani Milano Civelli e C 1855 pp XI-XIII e a MOREAU DE JONNEgraveS Alexandre laquoStatistique

agricole de la Corseraquo in Le Cultivateur XVIII 1842 pp 685-699 Piugrave in generale si veda POMPONI

Francis Population structures agraires et production en Corse in CASSON Max CASANOVA Antoine

et al Pieve e Paesi Communauteacutes corses cit pp 275-281

9 MOREAU DE JONNES Alexandre Statistique agricole de la Corse cit p 690 Per una descrizione

puntuale dei metodi di trattamento del maggese si veda BURNOUF Eugegravene Les assolements en

Corse Bastia Fabiani 1855

10 POMPONI Francis laquoLe problegraveme de la vaine pacircture en Corse au XIXe siegravecleraquo in Bulletin de la

Socieacuteteacute des Sciences Historiques et Naturelles de la Corse 621 1976 pp 19-42

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11 Peraltro le Esposizioni Universali favorendo lrsquoamalgama fra imprenditori di diversi paesi

consolidavano il profilo degli operatori economici piugrave dinamici dellrsquoisola come soggetti portatori

di istanze di progresso e quindi legittimati a interagire in modo non subalterno con le istituzioni

nazionali e locali ed i loro rappresentanti

12 DEacuteMY Adolphe Essai historique sur les Expositions universelles de Paris Paris Librairie Alphonse

Picarde et Fils 1907 pp 60-86

13 Secondo lrsquoagronomo Regolo Carlotti in questa circostanza i produttori insulari non

compresero lrsquoimportanza che poteva avere lrsquoEsposizione nel promuovere il progresso economico

dellrsquoisola tanto che il loro intervento alla manifestazione parigina fu sostanzialmente

eterodiretto dalle varie autoritagrave istituzionali (cfr CARLOTTI Regolo La Corse agrave lrsquoExposition

Universelle in Annales Agricoles de la Corse Bulletin des Socieacuteteacutes drsquoagriculture sciences et arts drsquoAjaccio

Bastia Corte Calvi et Sartene Bastia Fabiani 1855 pp 286-292)

14 Visites et eacutetudes de SAI le Prince Napoleacuteon au Palais de lrsquoIndustrie ou Guide pratique et complete agrave

lrsquoExposition Universelle de 1855 Paris Perrotin Libraire-Eacutediteur 1855 p 186

15 Visite agrave lrsquoExposition Universelle de Paris en 1855 Paris Librairie de L Hachette et Cie 1855 p

169 Durante il II Impero furono costruite cinque nuove strade imperiali (in aggiunta alle quattro

giagrave esistenti) le cui spese di costruzione ascesero a 16983000 fr Maggiore importanza ebbe la

costruzione delle strade forestali il decreto del 1deg aprile 1854 autorizzograve lrsquoapertura di tredici

nuove strade per favorire lo sfruttamento delle foreste Queste strade avevano una lunghezza

complessiva di 497 Km La spesa si elevograve a 7409000 fr (Exposeacute de la situation de lrsquoEmpire preacutesenteacute au

Senat et au Corp Leacutegislatif Paris Imprimerie Imperiale 1869 p 84)

16 Visite agrave lrsquoExposition Universelle de Paris en 1855 cit p 480

17 VERNET Charles La Corse et lrsquoExposition Universelle de 1867 Paris Imprimerie Administrative

Paul Dupont 1868 pp 8-9

18 Ibidem p 9

19 Nei primi anni Quaranta le vigne occupavano circa 11500 ettari mentre alla fine degli anni

rsquo60 si estendevano su una superficie di circa 18500 ettari (nonostante la riduzione dei vitigni

causata alla metagrave degli anni rsquo50 dalla diffusione dellrsquooidium) Alcune indicazioni sulla coltura

della vite sono in MOREAU DE JONNES Alexandre Statistique agricole de la Corse cit p 691

GUYOT Jules Eacutetude des vignobles de France Paris A lrsquoImprimerie Impeacuteriale 1868 p 99 Meacutemoire sur

la Corse 1869 (manoscritto conservato presso la Bibliothegraveque Patrimoniale de Bastia MCART

2220)

20 Egrave opportuno segnalare che fin dagli anni rsquo50 la fabbricazione di sigari era in espansione nei

circondari di Bastia e Corte Tale manifattura impiegava circa 350 lavoratori il tabacco lavorato a

Bastia era importato da Marsiglia mentre nelle zone rurali si utilizzava il tabacco locale

considerato perograve troppo forte (CARBUCCIA Horace Rapport sur lrsquoeacutetat actuel de lrsquoagriculture et de

lrsquoindustrie dans lrsquoarrondissement de Bastia Bastia Fabiani 1857 p 53)

21 Lrsquoautore del rapporto concluse la sua analisi sostenendo che la laquoCorse est une terre

privileacutegieacutee qui peut fornir agrave la consommation inteacuterieure et agrave lrsquoexportation les produits les plus

inteacuteressants et les plus varieacutesraquo (cfr [BOUCHARDAT] laquoRapport sur des vins des liqueurs et

plusieurs autres produits de lrsquoicircle de Corseraquo in Bulletin des seacuteances de la Socieacuteteacute Impeacuteriale et Centrale

drsquoAgriculture XII 1856 pp 183-186)

22 Rapport de lrsquoadministration de la Commission Impeacuteriale sur la section franccedilaise de lrsquoExposition

Universelle de 1862 Paris Imp de J Claye 1864 Gli espositori furono selezionati dal Jury

drsquoammissione del dipartimento istituito dal prefetto nel 1861 nella cui composizione

confluirono proprietari fondiari e agronomi rappresentanti i cinque arrondissements dellrsquoisola

Esso era cosigrave formato per Ajaccio Braccini e Carlotti per Bastia Carbuccia e Benedetti per Calvi

De Castelli e Leca per Corte Gaffory e Tedeschi per Sartene Casanova e Pietri (Ibidem p 165)

23 Journal mensuel des travaux de lrsquoAcadeacutemie nazionale agricole manufacturiegravere et commerciale et de la

Socieacuteteacute Franccedilaise de Statistique Universelle Paris 1862-1863 p 468

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24 CAMPOCASSO Pierre-Jean laquoHistoire de lrsquousine agrave fer de Toga (1842-1885)raquo in Etudes Corses 45

1995 pp 5-63

25 Lrsquoindustria del ferro in Italia Relazione dellrsquoIngegnere Felice Giordano per la Commissione delle Ferriere

istituita dal Ministero della Marina Torino Tipografia Cotta e Capellino 1864 pp 334-335 Piugrave in

generale sulle caratteristiche dellrsquoindustria siderurgica della Corsica si veda NESTI Angelo

TOGNARINI Ivano La siderurgia tirrenica tra Toscana e Corsica (XVI-XIX secolo) in Savoirs et savoir-faire

industriels en Meacutediterraneacutee occidentale XVIe-XXe siegravecle Ajaccio Museacutee de la Corse sd pp 150-182

26 Rapport de lrsquoadministration de la Commission Impeacuteriale sur la section franccedilaise de lrsquoExposition

Universelle de 1862 cit p 245

27 Journal mensuel des travaux de lrsquoAcadeacutemie nazionale agricole manufacturiegravere et commerciale et de la

Socieacuteteacute Franccedilaise de Statistique Universelle cit pp 493-494

28 Cfr Rapport de M Limperani sur la situation et les besoins de lrsquoagriculture agrave la fin del lrsquoanneacutee 1864

Bastia Fabiani 1865 p 14 e Rapport de M Frasseto Preacutesident de la Socieacuteteacute drsquoAgriculture Sciences et

Arts drsquoAjaccio lu agrave la seacuteance du 4 Juin 1865 Ajaccio Imp Marchi 1865 pp 9-10

29 Gli espositori cograversi premiati furono Jury drsquoAjaccio (olio frutta tabacco) J Caffarelli di Bastia

(paste alimentari) Battioni di Bastia (liquori) Blasoni (vini) J Breganti (sigari) Gasparini de lrsquoIle-

Rousse (paste alimentari) F Jacquinot et Cie di Solenzara (ghisa) (Rapport de lrsquoadministration de la

Commission Impeacuteriale sur la section franccedilaise de lrsquoExposition Universelle de 1862 cit p 185 192

231-233 242-245)

30 Journal mensuel des travaux de lrsquoAcadeacutemie nazionale agricole manufacturiegravere et commerciale et de la

Socieacuteteacute Franccedilaise de Statistique Universelle cit p 494

31 Lrsquoimportanza simbolica e la funzione pedagogica dei premi egrave stata sottolineata da BIGATTI

Giorgio ONGER Sergio (a cura di) Arti tecnologia progetto Le esposizioni drsquoindustria in Italia prima

dellrsquoUnitagrave Milano Franco Angeli 2007 p 7

32 Compte-rendu de lrsquoExposition Geacuteneacuterale des produits agricoles industriels et artistiques de la Corse

Bastia Fabiani 1865 pp 26-31

33 Ibidem p 38

34 Gery osservava che a quella data la rete stradale era composta da 9 strade imperiali 5 strade

dipartimentali e 13 strade forestali per uno sviluppo complessivo di 1744 km a cui dovevano

aggiungersi circa 2000 km di strade vicinali Altrettanto significativo era lrsquoampliamento della

flotta dei battelli a vapore (ivi p 40) La media annua del movimento commerciale (import ed

export) era stata di 17853970 fr nel periodo 1851-1855 mentre nel periodo 1861-1865 si era

attestata sui 35872708 fr Altrettanto significativo egrave il tonnellaggio delle navi in arrivo in Corsica

dalla Francia continentale e dallrsquoestero che aumentograve nella seguente misura nel periodo

1851-1855 387231 tonnellate dal 1861-1865 824812 tonnellate (Ibidem pp 232-233)

35 Nel 1840 si contavano in tutta lrsquoisola 273 scuole con 9000 allievi nel 1865 erano 471 con

18000 allievi oltre 75 scuole per ragazze (Ibidem p 40) Unrsquoanalisi delle riforme scolastiche

intraprese in questo periodo egrave in GHERARDI Eugegravene (sous la dir de) Ecirctre instituteur en Corse sous

le Second Empire Ajaccio Albiana 2012

36 Si veda la relazione di Jules Buisson ibidem pp 61-79 I principali proprietari fondiari

menzionati nel rapporto (e premiati) erano Pozzo di Borgo Limperani Piccioni Franceschini

Casanova Pietri Benedetti Leca Spoturno Questi personaggi ricoprivano (o avevano ricoperto)

cariche di primo piano nellrsquoamministrazione pubblica o nella sfera politica regionale ed alla loro

iniziativa erano riconducibili numerose iniziative per lrsquoammodernamento dellrsquoeconomia insulare

37 Fin dagli anni Cinquanta le concerie si erano moltiplicate grazie allrsquoequiparazione del cuoio

fabbricato in Corsica a quello prodotto in Francia ed ai premi concessi dallo Stato per le

esportazioni di tale prodotto A Bastia le concerie in attivitagrave erano sei ed occupavano 60 operai

oltre a soddisfare la domanda dei circondari di Bastia Calvi e Corte erano in grado di sostenere

una discreta esportazione verso Marsiglia Livorno e la Sardegna (CARBUCCIA Horace Rapport

sur lrsquoeacutetat actuel de lrsquoagriculture et de lrsquoindustrie dans lrsquoarrondissement de Bastia cit p 36)

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38 Compte-rendu de lrsquoExposition Geacuteneacuterale des produits agricoles industriels et artistiques de la Corse cit

pp 212-220

39 In questa occasione lrsquoespositore principale dellrsquoisola fu il Comiteacute deacutepartemental de la Corse di

Ajaccio (La Propagation Industrielle 41867 p 31)

40 DEacuteMY Adolphe Essai historique sur les Expositions universelles de Paris cit pp 125-202

41 VASSEUR Edouard Freacutedeacuteric Le Play et lrsquoExposition universelle de 1867 in SAVOYE Antoine

CARDONI Fabien (sous la dir de) Freacutedeacuteric Le Play Parcours audience heacuteritage Paris Presses des

Mines 2007 pp 79-97

42 Lrsquoelenco dei premiati egrave in VERNET Charles La Corse et lrsquoExposition Universelle de 1867 cit p 11

(cenni anche in EXPOSITION UNIVERSELLE DE 1867 A PARIS Catalogue officiel des exposants

reacutecompenseacutes par le Jury International Paris E Dentu Libraire-Eacutediteur 1867 pp 63-64)

43 Ibidem p 16

44 Lrsquoorganizzazione del ciclo produttivo di questi due stabilimenti fu dettagliatamente descritto

nella Revue de lrsquoExposition de 1867 1-21870 pp 327-334 Nellrsquoanalisi si sottolineava che le due

ferriere ubicate in Corsica erano ormai le uniche che non si erano convertite allrsquouso del carbon

coke e che utilizzavano ancora il carbone vegetale per alimentare gli altiforni Un giudizio

particolarmente positivo fu espresso sulla ghisa bianca prodotta nella ferriera di Solenzara

repuata molto simile per la tenacia allrsquoacciaio (cfr NOUGES Alphonse Franccedilois laquoLa mineacuteralogie

et la mineacuteralurgie agrave lrsquoExposition Universelle de Parisraquo in Annales de la Socieacuteteacute Impeacuteriale

drsquoagriculture histoire naturelle et arts utiles de Lyon I1868 pp 742-743

45 VERNET Charles La Corse et lrsquoExposition Universelle de 1867 cit p 24

46 Ibidem p 16-17 Sulle vicende di questa compagnia si veda FINIDORI Charles La Compagnie

Valeacutery Fregraveres et Fils Armateurs Cap Corsins 1840-1883 Ajaccio Alain Piazzola 2008 pp 17-44

47 CORI Bernardo DA POZZO Carlo RIDOLFI Giovanni Le relazioni della Corsica con il Continente

Studio geografico Pisa Libreria Goliardica 1973-74 pp 68-69

48 Un quadro generale sulla crescita del tessuto industriale in Corsica si veda CAMPOCASSO

Pierre-Jean Les temps de lrsquoindustrie (1830-1960) in Corse industrielle 1830-1960 Meacutemoire reacuteveacuteleacutee matiegravere

transformeacutee Ajaccio Imp Siciliano-Museacutee de la Corse 2005 pp 77-97 ROMANI Paul-Marie La

Corse industrielle dans lrsquohistoire ou quelques exemples de deacuteveloppement non durable in MAUPERTUIS

Marie-Antoniette (sous la dir de) La Corse et le deacuteveloppement durable Ajaccio Albiana-CNRS 2010

pp 49-56

49 Egrave noto che nelle ultime tre decadi dellrsquoOttocento lrsquoeconomia francese conobbe un vistoso

rallentamento il quale ebbe riflessi tangibili anche sullrsquoeconomia insulare Sul ciclo negativo che

interessograve lrsquoeconomia transalpina nellrsquoutima parte del secolo si veda BONIN Hubert laquoLa Grande

Deacutepression franccedilaise agrave la fin du XIXegraveme siegravecle reacuteflexion sur sa datation et sur sa fonctionraquo in

Histoire eacuteconomie et socieacuteteacute 41987 pp 509-533

50 Piugrave in generale sul ciclo apertosi negli ultimi due decenni del secolo si veda POMPONI

Francis Population structures agraires et production en Corse cit pp 315-316

51 Si veda POMPONI Francis Crise de structure economique et crise de conscience en Corse (fin XIXe

siegravecle-deacutebut XXe) in Typologie des crises dans les pays meacutediterraneacuteens (XVIe-XXe siegravecle) Nice Universiteacute

de Nice 1977 pp 75-114

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RIASSUNTI

Negli anni del Secondo Impero il processo di integrazione della Corsica con la Francia conosce

una decisa accelerazione grazie anche al sostegno diretto e indiretto dato dal regime

napoleonico allo sviluppo delle attivitagrave produttive del dipartimento In questo periodo si

intensificano simmetricamente gli sforzi del ceto dirigente cograverso per avviare una trasformazione

degli assetti produttivi dellrsquoisola verso un modello economico di tipo capitalistico La

partecipazione dei produttori cograversi alle Esposizioni Universali di Parigi (1855) Londra (1862) e

Parigi (1867) ricostruita ed analizzata nel presente articolo rientra a pieno titolo in questa

strategia incentrata sulla promozione dello sviluppo economico e della modernizzazione degli

assetti sociali dellrsquoisola

During the Second Empire the integration process of Corsica with France knew an intense

acceleration thanks to the development of the productive activities of the department given by

the Napoleonic regime At the same time the ruling class of Corsica following the capitalistic

model intensified the efforts to modify the productive assets of the island The participation of

Corisca producers to the Universal Exhibitions in Paris (1855) London (1862) and Paris (1867)

analyzed in this essay was fully part of this strategy focused on the promotion and

modernization of the economy and the social structures of the island

INDICE

Parole chiave esposizioni universali Rivoluzione industriale storia della Corsica storia

economica sviluppo economico dello spazio mediterraneo

Keywords economic development of the Mediterranean area economic history history of

Corsica Industrial Revolution universal exhibitions

AUTORE

MARCO CINI

Ricercatore di Storia economica presso il Dipartimento di Scienze politiche dellrsquoUniversitagrave di

Pisa Fra i suoi interessi figurano lrsquoanalisi della cultura economica dei ceti dirigenti italiani fra

Ottocento e Novecento e lo studio dei rapporti politici ed economici intercorsi fra la Corsica e

lrsquoItalia in etagrave moderna e contemporanea Fra le sue monografie piugrave recenti si segnalano Corsica e

Toscana nellrsquoOttocento Relazioni politiche economiche e culturali fra due regioni del

Mediterraneo Genova Ecig 2009 e Finanza pubblica debito e moneta nel Granducato di Toscana

(1815-1859) Pisa ETS 2011 URL httpwwwstudistoricicomprogettautoriCini

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LrsquoEsposizione del Sempione 1906Milano in vetrinaFrancesca Misiano

1 Milano e lrsquoEsposizione internazionale trapragmatismo e sviluppo industriale

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1 Le grandiose esposizioni universali che si

erano susseguite in Europa nel corsodellrsquoOttocento si erano caratterizzate peruna comune forma di trionfalismoattraverso la quale si esprimeva la saldafiducia nel progresso e nella modernitagraveCome egrave noto in Italia lrsquouso dellostrumento espositivo si limitograve alladimensione nazionale fino allrsquoinizio delXX secolo soprattutto percheacute lrsquoeconomiadella penisola era ancoraprevalentemente agricola e lo sviluppodellrsquoindustria riguardava in maniera deltutto esclusiva le regioni nord-occidentali

2 Le esposizioni non erano dunque una

novitagrave per Milano sebbene il suo rapportocon esse fosse da sempre assaicontrastato1 specialmente in campoindustriale e tecnologico la circolazione eil confronto delle idee e dei processiproduttivi erano considerati un momentoindispensabile per la promozione dei prodotti e per il miglioramento delle attivitagraveproduttive di una nazione che volesse pacificamente competere con gli altri grandipaesi industriali drsquoaltro canto con i loro eccessi di carattere celebrativo le esposizioniuniversali finivano per perdere di vista il loro obiettivo principale Per questo motivola grande borghesia industriale che si distingueva per il suo tradizionale pragmatismoaveva mostrato in diverse occasioni la propria insofferenza nei confronti dimanifestazioni a carattere generale orientando lrsquoimpiego delle risorse verso attivitagravepratiche e durature valga qui a titolo di esempio la realizzazione della centraletermoelettrica di Santa Radegonda che nel 1883 era la prima nellrsquoEuropacontinentale2

3 Milano inoltre per la sua favorevole posizione geografica costituiva un importante

crocevia con lrsquoestensione della rete stradale e ferroviaria dapprima solo a livelloregionale iniziograve a ricoprire presto un ruolo di rilievo non solo negli scambi nazionalima anche in quelli europei Tale miglioramento delle comunicazioni e il ruolo semprepiugrave rilevante ricoperto nel processo di sviluppo del paese avevano reso Milano il puntodi riferimento di molte e diverse iniziative economiche da quelle produttive a quellefinanziarie dagli istituti di credito alle scuole tecniche e di specializzazione In questomodo aveva iniziato a distinguersi in maniera piugrave netta la vocazione industriale dellacittagrave la sua tensione positiva verso il progresso e la modernitagrave che aveva trovatomassima espressione nellrsquoEsposizione nazionale del 18813

4 La repressione violenta dei moti del rsquo98 ordinata dal generale Fiorenzo Bava Beccaris e

lrsquoassassinio del re Umberto I nel 1900 segnarono inevitabilmente il passaggio a unrsquoepocadi rinnovate speranze rivolte alla tanto auspicata modernizzazione Lrsquoidea diunrsquoesposizione a Milano tanto piugrave dopo lrsquoesito grandioso della manifestazione di Parigidel 1900 appariva perciograve in perfetta sintonia con lrsquoambizione della Lombardia oltreche del suo capoluogo di raggiungere un alto livello di sviluppo per entrare nel novero

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delle potenze economiche europee Cercando di evitare facili entusiasmi e inutilidispendi di risorse materiali e umane nel 1901 per iniziativa della Lega Navalemilanese del Touring Club e della Famiglia Artistica iniziograve a prendere forma lrsquoidea dipromuovere e organizzare un grande evento dedicato ai trasporti e alle belle arti percelebrare lrsquoinaugurazione del tunnel del Sempione che dopo molti anni diprogettazione e lavoro avrebbe collegato la Lombardia alla Svizzera e al cuoredellrsquoEuropa4

5 Era stata proprio la classe dirigente milanese a promuovere la candidatura della cittagrave

per lrsquoesposizione come Filadelfia (1876) e Liegi (1905) Milano non era la cittagrave capitalema era senza dubbio il simbolo di un processo di sviluppo cui tutta la penisola dovevaispirarsi Superando il diffuso seppur latente scetticismo nei confronti delle imponentimanifestazioni fieristiche furono valutate dunque le opportunitagrave e i vantaggi di unasimile iniziativa che non solo poteva garantire unrsquoampia visibilitagrave per Milano mametteva anche fiduciosamente alla prova le sue capacitagrave organizzative e produttiveCosigrave la Mostra Internazionale dei Trasporti della Previdenza e delle Belle Arti ndashprevista inizialmente per il 1904 e successivamente rinviata al 1905 e infineinaugurata nel 1906 ndash doveva confermare la vocazione industriale lombarda e costituireal tempo stesso il motivo acceleratore della crescita e del perfezionamento del sistemaeconomico-produttivo noncheacute lrsquoimperdibile vetrina per rimettere in luce e rinsaldareil mito di Milano ldquocapitale moralerdquo drsquoItalia che fondato specialmente sulla condivisionedellrsquoetica del lavoro costituiva una solida base di riconoscimento per tutta lacollettivitagrave milanese Un riconoscimento davvero significativo venne presto anche dallaCamera di Commercio francese di Milano

LrsquoItalie nrsquoen est plus agrave fournir les preuves de son activiteacute industrielle Lrsquoacircge de lamaturiteacute a sonneacute pour elle et il lui est permis drsquoaspirer deacutesormais agrave montrer queson art et ses industries suivent hardiment la grande route du progregraves qursquoun sensprofond et vigilant de la vie moderne les animes de son souffle puissant et quegracircce au meacuterite et au geacutenie natif de son peuple ella a droit agrave un poste eacuteminent dansle concours des peuples civiliseacutes5

6 Lrsquoidea originaria prevedeva la realizzazione di una grande Mostra del Lavoro nella

quale si doveva laquolimitare piuttosto il numero delle singole mostre pur di riuscire nelcomplesso ad una esposizione di produzioni veramente interessanti e perfetteraquo6 Taleindicazione dello Statuto si rifaceva evidentemente alla proposta di Cesare Saldiniriguardante proprio la necessitagrave di evitare che la mostra si riducesse ad unlaquoagglomerato di prodotti senza speciale interesseraquo7 condizione indispensabile perevidenziare la netta differenza della mostra milanese rispetto alle precedentiesposizioni universali e di carattere generalista

7 Un altro degli obiettivi principali dellrsquoesposizione del Sempione era di mettere in

mostra le trasformazioni e il progresso del capoluogo lombardo la cittagrave insomma nondoveva essere solo palcoscenico ma anche protagonista indiscussa di quellrsquoevento diportata internazionale dentro e fuori dal recinto espositivo Come sostiene AlexanderGeppert infatti egrave fondamentale analizzare e comprendere anche la componentespaziale delle esposizioni che si devono considerare laquoldquoluoghi veramente specialirdquo pertre motivi percheacute hanno rappresentato varie tipologie di spazi globali in un luogofortemente delimitato posto allrsquointerno di un agglomerato urbano percheacute nella lororispettiva mise-en-scegravene le esposizioni hanno attribuito alla cittagrave circostante un ruolodrammatico specifico infine percheacute come spazi stessi di rappresentazione hanno fatto

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parte di quel paesaggio metropolitano che esse stesse hanno contribuito parzialmente atrasformareraquo8

2 Fuori dalla cittagrave bianca Milano protagonista dellamodernitagrave

8 Prima di varcare i cancelli dellrsquoEsposizione i visitatori i congressisti e gli industriali

nobili borghesi o operai sarebbero giunti alla stazione centrale e subito avrebberoconosciuto Milano che voleva presentarsi come una cittagrave allrsquoavanguardia simile allealtre grandi capitali che avevano ospitato manifestazioni universali Come scriveva unaguida dellrsquoepoca

[Milano] non offre [hellip] gran numero di monumenti pregevoli per arte o perantichitagrave moltissime fra le cittagrave di lei minori in Italia la superano sotto questoaspetto Ma i forestieri venendo a Milano vi ammirano il movimento delle vie illusso e lrsquoeleganza nei negozi il numero e la ricchezza dei luoghi di pubblico ritrovola buona organizzazione di taluni servizi pubblici come i tramvai la illuminazioneelettrica9

9 Anche nel racconto di un operaio in visita allrsquoEsposizione tra le prime impressioni si

rileva

Un forestiere di provincia che scende alla stazione [hellip] senza conoscere un porsquo ilmeccanismo della vita milanese credo che debba trovarsi appena uscito come inriva a un lago in burrasca [con] quella tempesta di tramvai di carrozzedrsquoautomobili e di gente che vanno e che vengono10

10 Milano appariva davvero una cittagrave dinamica e tecnologica erano questi i risultati non

soltanto delle proficue attivitagrave economiche messe a punto dai molti industriali cheavevano legato il proprio nome a Milano ma erano anche frutto dellrsquoingente sforzo edellrsquoimpegno convinto dellrsquoAmministrazione municipale che dagli anni OttantadellrsquoOttocento si dedicava allrsquoorganizzazione e allrsquoincremento dei pubblici servizi pergarantire un progressivo sviluppo del capoluogo Tale obiettivo costituiva una prioritagraveirrimandabile anche per la coalizione di forze democratiche che ottenne lamaggioranza dei suffragi alle amministrative del dicembre 1899 Oltre alla necessitagrave diripristinare le libertagrave violate dallo stato drsquoassedio pertanto la nuova Giunta guidatadal sindaco Giuseppe Mussi intendeva dedicarsi pur nelle difficoltagrave di caratterepolitico oltre che di ordine economico-finanziario al raggiungimento di un concretosviluppo urbano avendo sempre ben chiaro lrsquointento di assicurare anche ai cetipopolari migliori condizioni di vita

11 Considerati tali obiettivi fino al 1904 lrsquoEsposizione internazionale non riuscigrave

comprensibilmente ad attirare lrsquoattenzione della Giunta democratica di Mussi prima edi Barinetti poi il dibattito e le attivitagrave consiliari infatti erano costantemente rivoltialle questioni politiche piugrave calde come la refezione scolastica la costruzione di caseeconomiche per il popolo e la sostituzione dellrsquoimposta locativa11 drsquoaltro canto lacontinua incertezza dei lavori del Comitato esecutivo che subivano preoccupantirallentamenti12 non lasciava presagire un esito brillante della manifestazione Proprioper questi motivi il consiglio comunale si era limitato ad approvare soltanto ndash tra i mesidi luglio e novembre 1902 ndash le delibere per la concessione del Parco e per il contributodi 1000000 di lire13 come a voler sottolineare la distanza delle istituzioni da questotipo di manifestazioni LrsquoEsposizione pertanto non contribuigrave almeno inizialmente neacute

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ad accelerare neacute a stimolare lrsquoopera di ammodernamento della cittagrave era invece Milanondash con o senza lrsquoEsposizione ndash la principale preoccupazione del Municipio

12 Oltre agli interventi volti a garantire il miglioramento delle condizioni igienico-

sanitarie14 la piugrave importante realizzazione anche per il suo carattere evocativostrettamente legato allrsquoidea di modernizzazione fu la progressiva elettrificazione dellacittagrave Se per lrsquoilluminazione pubblica la convenzione con la parigina Union des Gasriuscigrave a garantire condizioni vantaggiose15 la questione dellrsquoenergia perlrsquoelettrificazione dei trasporti costituiva motivo di interesse sin dagli anni della Giuntamoderata di Giuseppe Vigoni lrsquoaccordo con la Societagrave Edison infatti era giagrave esecutivodal 1897 ma la rete tramviaria cittadina richiedeva unrsquoulteriore ed imponenteespansione16 Nel 1901 fu cosigrave completata lrsquoelettrificazione di tre nuovi tracciati SanVittore San Cristoforo e la Cagnola Oltre alle linee al servizio della zona del centrocittadino era poi indispensabile agevolare i trasporti con le zone piugrave periferiche comeAffori e la Bovisa e con lrsquohinterland verso Corsico Monza e Vaprio17 infine si dovevaprovvedere alla realizzazione delle linee per facilitare il collegamento con la ferroviadel Sempione18 Si fece inoltre strada lrsquoidea di affiancare allrsquoofferta privata della Edisonanche un servizio elettrico gestito dal Comune che ndash pur dopo un lungo ed accesoconfronto sugli effettivi vantaggi ndashpoteacute realizzarsi con lrsquoavvio delle prime turbine dellaCentrale municipale di piazza Trento nel giugno 190519

13 La Giunta di Ettore Ponti formatasi allrsquoindomani delle amministrative del gennaio 1905

ed espressione della componente piugrave riformista dei moderati garantigrave una preziosa elungimirante continuitagrave con lrsquoazione della precedente esperienza popolare inoltreanche grazie alla collaborazione di tecnici in vista si orientograve verso una politica voltaspecialmente ad assicurare lrsquoefficienza indispensabile per lo sviluppo urbanoLrsquoobiettivo cosigrave come veniva segnalato nella prima relazione di bilancio era quello diguardare al futuro

percheacute lrsquoaccelerato sviluppo delle manifestazioni della vita civile lrsquoincalzanteelaterio edilizio e la piugrave importante missione che la nostra cittagrave egrave chiamata adassolvere nei rapporti dellrsquoeconomia internazionale e di quella italiana anche pereffetto dellrsquoimminente apertura del Sempione [hellip] ogni cosa induce a presumereche i singoli problemi [hellip] non possono ricevere una soddisfacente e savia soluzionese non mediante la loro coordinazione ad un unico integrale disegno20

14 Bisognava allo stesso tempo fornire risposte concrete alle sempre piugrave incalzanti

richieste del Comitato esecutivo responsabile di un sistema organizzativo in fermento

Qualcuno potragrave osservarelaquoIl Comune dagrave giagrave un milione e non puograve fare altre speseraquoEgrave vero [hellip] ma le linee drsquoaccesso non sono passive la fognatura serviragrave per il nuovopiano regolatore che dovragrave farsi dopo lrsquoEsposizione21

15 Perciograve si lavorograve allo studio e alla realizzazione dei collegamenti con i due ingressi

dellrsquoEsposizione al Parco e in Piazza drsquoArmi nellrsquoaprile 1906 le sedi espositive sipotevano raggiungere dal centro con i tram speciali dalla stazione Centrale dalla Norde da quella di porta Ticinese attraverso il servizio interstazionale alcuni tram inoltrepassavano allrsquointerno dei cancelli alleggerendo i vagoni della ferrovia sopraelevata checollegava direttamente i due siti della mostra Alle linee elettrificate si affiancavanoinoltre le vetture pubbliche a trazione animale che in un momento di grandeconcentrazione di persone offrivano un servizio davvero prezioso Fu introdotto infineil servizio pubblico di omnibus automobili una novitagrave assoluta grazie alla concessionestipulata col Comune la ldquoSocietagrave italiana pei trasporti con automobilirdquo avrebbe gestito

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per un triennio il trasporto passeggeri in quelle zone della cittagrave non fornite dalla retetramviaria22

16 Lrsquoespansione edilizia e industriale e lrsquoaumento del traffico passeggeri oltre che delle

merci imponevano altresigrave un imponente riassetto delle ferrovie cittadine nel 1905 unaCommissione incaricata dello studio per la sistemazione del servizio nel profilarealcune linee di intervento prevedeva tra lrsquoaltro la costruzione della nuova stazioneCentrale arretrata piugrave a nord rispetto a quella esistente sarebbe stata edificatasecondo il modello a due piani con binari rialzati rispetto al piano stradale La mostrainternazionale del Sempione che aveva apportato un laquocoefficiente di espansione e diprogresso non trascurabileraquo era ormai prossima allrsquoinaugurazione e non poteacuteinterferire concretamente nellrsquoaccelerazione delle opere per il riassetto ferroviariocittadino Tuttavia la posa della prima pietra della stazione Centrale segnograve almenoformalmente un traguardo molto significativo

se la grande mostra del lavoro nel campo della civiltagrave e del progresso egrave segnovisibile e mirabile delle conquiste nostre presenti la deliberata costruzione deinuovi scali ferroviari egrave prova delle speranze e della fiducia che ne abbiamonellrsquoavvenire sia di Milano sia dellrsquointera nazione23

17 Oltre alla modernitagrave dei servizi Milano alla vigilia dellrsquoEsposizione si presentava

anche con un rinnovato assetto urbanistico la riqualificazione del Cordusio giagraveprevista dal Piano Beruto giunse a compimento tra il 1897 e il 1905 con la costruzionedel Palazzo delle Assicurazioni Generali di quello della Borsa e del Credito Italiano aiquali si aggiunse il nuovo palazzo delle Poste inaugurato proprio nellrsquoestate del 1905Se dal punto di vista architettonico si trattava di realizzazioni di alto profilo esse nonavevano un significato meramente estetico ma sottintendevano la definizione inchiave monumentale di una destinazione drsquouso per quella zona che giagrave costituiva unnodo fondamentale delle dinamiche cittadine specialmente per le attivitagrave economico-finanziarie24 Sempre nel 1905 veniva ultimata la ristrutturazione del Castello che conla costruzione ex novo della torre del Filarete concludeva otticamente il rettifilo viaOrefici-via Dante Piugrave decentrati ma altrettanto rilevanti per lo sviluppo futuro dellacittagrave furono gli interventi in piazza drsquoArmi che qualche decennio piugrave tardi divennepunto di riferimento per la lunga esperienza della Fiera campionaria noncheacute quellinelle zone della periferia a nord-est apportati in seguito al progressivo trasferimentodi molti stabilimenti industriali come Pirelli Falck e Campari

18 Prima ancora della grande Esposizione internazionale dunque doveva essere Milano ndash

sicura dei risultati del graduale ma efficace processo di modernizzazione ndash acatalizzare lrsquoattenzione dei visitatori e ad impressionarli

3 Dentro lrsquoEsposizione Milano rappresenta se stessa

19 Nel manifesto redatto da Giuseppe Giacosa il Comitato generale presentava al pubblico

le linee guida per la realizzazione della grande mostra internazionale con lrsquoaperturadel Sempione laquounrsquoaltra volta Milano si troveragrave alle porte dellrsquoItalia sulla via tra glioceani e la grande pianura drsquoEuropa e ne avragrave accresciute la operositagrave la rinomanza ela ricchezzaraquo25 Inizialmente il programma dellrsquoEsposizione prevedeva oltre allasezione di belle arti solo lrsquoallestimento di una sezione dedicata ai trasporti terrestrimarittimi e aerei e una dedicata al lavoro e alla previdenza

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20 Proprio questi temi permettevano di mettere in mostra e promuovere i risultati della

rapida opera di modernizzazione evidenziando specialmente i successi della Lombardiae del suo capoluogo anche attraverso un proficuo confronto con altre realtagravetecnologicamente avanzate

21 LrsquoEsposizione pertanto doveva presentarsi come laquoun tempio megraveta di tutti coloro che

hanno il culto dellrsquointelligenza divinatrice e del lavoro perseverante e tenaceraquo26 Neiprimi anni del XX secolo infatti lrsquoItalia conobbe un momento di notevole slancio nelsettore dei trasporti e in particolare delle ferrovie dopo la nazionalizzazione si lavorogravealacremente per il processo di elettrificazione di alcuni tratti della rete oltre che per larazionalizzazione del servizio La mostra internazionale dunque dedicogravecomprensibilmente largo spazio al trasporto su rotaie accanto ai tradizionali ed ancoraindispensabili treni a vapore si affiancavano le locomotive elettriche laquoanimate damisteriosa energiaraquo se Milano aveva inaugurato giagrave nel 1893 la prima linea tramviariaelettrica era stata la Valtellina ad aprire la strada alla sperimentazione della trazioneelettrica che fu poi applicata anche alla ferrovia del Sempione lrsquoaltra grandeprotagonista della manifestazione espositiva

22 La maggior parte dei 40000 mq della Mostra ferroviaria fu occupata dalla galleria

italiana che disposta nella zona centrale dellrsquoedificio progettato da Orsino Bonginellrsquoarea della piazza drsquoArmi contava oltre cento espositori per la V Divisione ndash dedicataalle strade ferrate ndash e quasi la metagrave di questi come le Officine Meccaniche e la Bredaavevano sede nel capoluogo lombardo la Divisione Trasporti elettrici invece avevaammesso 35 espositori italiani fra i quali spiccavano le milanesi Edison Stigler eGadda-Brioschi Fiori allrsquoocchiello della mostra delle Ferrovie dello Stato infine eranoun locomotore a corrente trifase ndash in servizio proprio sulle linee valtellinesi ndash eunrsquoautomotrice a corrente continua delle linee varesine senza dimenticare lelocomotive dellrsquoAnsaldo che con sede a Genova aveva da poco trasferito a Milano lesue attivitagrave finanziarie27

23 La portata delle applicazioni dellrsquoenergia elettrica andava tuttavia ben oltre il

significato delle singole mostre la ferrovia elevata a trazione monofase che collegavadirettamente i due siti dellrsquoEsposizione e lrsquoilluminazione serale della ldquocittagrave biancardquosembravano realizzare quella magnifica idea di progresso messa in scena nel 1881 daLuigi Manzotti nel ldquoBallo Excelsiorrdquo proponendo allo stesso tempo un modelloavveniristico di cittagrave al quale Milano voleva ispirarsi In questo contesto dovevainserirsi anche il padiglione dellrsquoAutomobilismo e ciclismo nel quale si presentavano irisultati raggiunti e le opportunitagrave di sviluppo futuro per un settore produttivoalquanto remunerativo e sempre piugrave promettente per la sua utilitagrave tecnica Ai piugrave noticostruttori europei si affiancavano le prime industrie italiane come la Fiat e le milanesiIsotta Fraschini e Bianchi oltre alla Pirelli che figurava tra i principali produttori dipneumatici insieme a Michelin

24 Coerentemente alla non celata volontagrave di dimostrare prima di tutto il proprio sviluppo

Milano che aveva ricoperto un ruolo attivo per il progresso economico e sociale dellapenisola ebbe senza dubbio unrsquoampia e soddisfacente visibilitagrave allrsquointerno delle sezioniespositive dedicate ai trasporti

25 La Galleria del Lavoro ndash allestita in piazza drsquoArmi nel padiglione progettato dagli

ingegneri Bianchi Magnani e Rondoni ndash fu lrsquoaltra grande protagonista dellrsquoEsposizionedel 1906 la commissione ordinatrice della mostra di fronte allrsquoimpossibilitagrave di allestireun padiglione per tutte le produzioni fu perograve costretta ad ammettervi soltanto sei

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categorie Furono certamente le arti grafiche a ottenere il posto di maggiore visibilitagravecostituendo di fatto la principale attrattiva anche per il pubblico meno esperto chesubiva laquoil fascino indescrivibileraquo non solo dello laquospettacolo grandioso di tantemacchine multiformiraquo ma anche quello del rumore del movimento e della vita laquochequi si esplica[va]raquo28 Anche in questo settore che aveva conosciuto un rapido econsiderevole sviluppo Milano ricopriva un ruolo di primo piano grazie alle attivitagravedelle Arti Grafiche Ricordi dei fratelli Treves e di Sonzogno grazie alle iniziative delleedizioni drsquoarte Alfieri e Lacroix e allrsquoesperienza nellrsquoeditoria tecnico-scientifica diHoepli Era inevitabile dunque che tra gli espositori italiani la maggior parte avesse lapropria sede nel capoluogo la societagrave editrice Sonzogno ad esempio faceva girareproprio nella Galleria del Lavoro le rotative per la stampa delle edizioni speciali delSecolo Illustrato e dellrsquoEsposizione Illustrata di Milano 1906 producendo al ritmo di 800copie lrsquoora

26 La scelta delle categorie ammesse a questa mostra tuttavia fu molto criticata

soprattutto per lrsquoesclusione di tutti quei settori che avevano segnato il progresso e ilperfezionamento delle industrie in effetti tale orientamento appariva in particolareagli occhi dei tecnici come un inutile tentativo di spettacolarizzare una mostra cherichiedeva piuttosto un alto grado di specializzazione noncheacute un doveroso momento diconfronto con le altre realtagrave industriali29 Il successo della Galleria del Lavoro ndash comesottolineavano in particolare i commissari ndash si profilograve presto assai deludente se da unaparte i limiti di tale iniziativa si devono ricercare nellrsquoincalzante susseguirsi di eventiconsimili (Parigi 1900 Saint Louis 1904 e Liegi 1905) cui non poteva corrispondereunrsquoaffermazione altrettanto rapida di novitagrave tecnologiche dallrsquoaltra occorre aggiungerelrsquoassenza di importanti imprese specialmente italiane che ancora troppo distanti dalmeccanismo fieristico-espositivo non riuscirono a dare prova della crescente rilevanzadel settore industriale

27 Nel padiglione dedicato alla Previdenza30 e in quello della Societagrave Umanitaria 31

inevitabilmente estranei alla retorica celebrativa delle grandi esposizioni universali sisvelava infine il Lavoro nella sua dimensione etica e umana che aveva contribuito aconnotare la cittagrave come la ldquocapitale moralerdquo drsquoItalia Fu il quotidiano socialista Avanti arilevare come nonostante i profondi elementi di conflittualitagrave che si erano palesatinella recente stagione degli scioperi laquolrsquoesposizione di Milano disse con solennevaticinio che il lavoro il quale egrave ancora nulla saragrave tuttoraquo32 esso infatti venivaannoverato insieme alla scienza e alla bellezza dellrsquoarte tra i protagonisti del mondomoderno pronto ad accogliere il contributo degli operai come quello dei capitanidrsquoindustria

28 Quello tra Milano e lrsquoEsposizione del Sempione ndash egrave chiaro ndash fu un legame a doppio filo

da una parte il capoluogo lombardo ebbe modo di confrontarsi con oltre trenta paesisul terreno della tecnica della scienza e del progresso dallrsquoaltra lrsquoeventointernazionale offrigrave alla cittagrave lrsquooccasione di autorappresentarsi non solo di fronte almondo ma specialmente di fronte a se stessa mettendo alla prova le sue effettivecapacitagrave organizzative e produttive Fu tale forma di autoreferenzialitagrave ad alimentareaspettative entusiasmi e non raramente critiche e polemiche

29 la festa solenne per tutta Italia e per tutto il mondo civile egrave poi sommamente cara a

noi milanesi poicheacute dessa rappresenta ndash possiamo dirlo senza false modestie ndash il trionfodi Milano nostra significa la affermazione della sua forza ed egrave riprova novella dellalaboriositagrave intelligente ed infaticabile dei milanesi33

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30 Allrsquointerno del recinto espositivo infine non poteva mancare un richiamo piugrave esplicito

a quella laquolaboriositagrave intelligenteraquo sulla quale il capoluogo aveva fondato la propriaunicitagrave e il proprio progresso il Padiglione della Cittagrave di Milano ndash progettatodallrsquoingegner Giannino Ferrini e costruito proprio di fronte al salone deifesteggiamenti in una posizione di enorme visibilitagrave ndash proponeva una panoramicaattenta e minuziosa dei numerosi interventi realizzati per il miglioramento dellecondizioni di vita cittadine sottolineando in particolare la dedizione e lo sforzo delMunicipio Nel 1906 Milano si presentava davvero al tempo stesso palcoscenico eprotagonista della mostra del Sempione nella ldquocittagrave biancardquo e nella cittagrave reale si aprivae si chiudeva lrsquoesperienza dei visitatori allrsquoEsposizione

NOTE

1 Dopo lrsquoEsposizione nazionale di Firenze del 1861 che aveva avuto una valenza principalmente

simbolica con lo scopo di rinsaldare e aggregare il senso di appartenenza al nuovo Stato unitario

lrsquoEsposizione industriale italiana di Milano del 1871 aveva sancito il primo riconoscimento del

progresso industriale come elemento fondamentale per garantire allrsquoItalia nuove prospettive di

sviluppo Dopo lrsquoesperienza del 1871 Milano fu protagonista dellrsquoEsposizione nazionale del 1881

di quella internazionale di macinazione e panificazione del 1887 e delle Esposizioni Riunite del

1894 Sulle esposizioni italiane si rimanda a ROMANO Roberto laquoLe esposizioni industriali

italiane linee di metodologia interpretativaraquo in Storia e Societagrave 7 1980 pp 216-28 DECLEVA

Enrico laquoMilano industriale fra mito e realtagrave le esposizioni 1871-1906raquo in Museo-scienza 3 1982

pp 21-32 PICONE PETRUSA Mariantonietta PESSOLANO Maria Raffaella BIANCO Assunta Le

grandi esposizioni in Italia (1861-1911) Napoli Liguori 1988 pp 7-23

2 Tuttavia in diverse occasioni i principali operatori economici avevano manifestato la propria

curiositagrave Era specialmente condivisa lrsquoopinione di Giuseppe Colombo che intravedeva dietro alle

laquofrivole apparenzeraquo della cornice espositiva il segno del progresso laquorapido innegabile delle

industrie del continenteraquo Tale interesse di matrice positivistica aveva animato il concorso della

nascente industria italiana alle Esposizioni europee che per il loro uso frequente e per la

prevalente tensione allo scambio commerciale piuttosto che a quello tecnico-scientifico

apparivano di scarsa utilitagrave Cfr PUNZO Maurizio laquoLa partecipazione degli operai e degli

industriali milanesi alle esposizioni nazionali e internazionali dallrsquoUnitagrave a fine secoloraquo in Archivio

Storico Lombardo X 1993 pp 153-83 PIAZZONI Irene Milano e le esposizioni universali (1860-1900)

in DECLEVA Enrico et al (a cura di) Innovazione e modernizzazione in Italia fra Otto e Novecento

Milano Franco Angeli 1995 pp 529-77

3 SullrsquoEsposizione del 1881 si vedano oltre a TERUGGIA Amabile Relazione generale

dellrsquoEsposizione di Milano del 1881 Milano Tip Bernardoni 1883 p 4 et seq PICONE PETRUSA

Mariantonietta PESSOLANO Maria Raffaella BIANCO Assunta Le grandi esposizioni in Italia

(1861-1911) cit pp 88-91 DECLEVA Enrico Scelta e mito del progresso in RUMI Giorgio et al (a

cura di) Milano nellrsquoUnitagrave nazionale Milano Cariplo 1991 pp 35-56 ID (a cura di) LrsquoItalia

industriale nel 1881 Conferenze sulla Esposizione Nazionale di Milano Milano Banca del Monte di

Lombardia 1984 pp XV-LXXIX BARZAGHI Ilaria M P Milano 1881 Tanto lusso e tanta folla

rappresentazione della modernitagrave e modernizzazione popolare Cinisello Balsamo Silvana 2009

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141

4 La questione dei valichi alpini alquanto dibattuta giagrave allrsquoepoca di Cavour e della destra storica

aveva portato alla costruzione dei trafori del Freacutejus (1870) e del Gottardo (1882) senza tuttavia

raggiungere i risultati sperati nel miglioramento dei traffici commerciali Sulla costruzione del

tunnel del Sempione si rimanda a CASTRONOVO Valerio Dal Freacutejus al Gottardo e al Sempione

sviluppo economico dellrsquoItalia settentrionale e dislocazione degli scambi nellrsquoarea europea in Problemi

attuali connessi con lo sviluppo tecnologico ed economico del Piemonte e regioni limitrofe trafori e grandi

vie di comunicazione fonti di energia difesa dellrsquoambiente naturale Torino se 1971 pp 30-37

GUDERZO Giulio La vicenda dei valichi nei sec XVIII e XIX in BERGIER Jean Francois et al (a cura

di) Le Alpi e lrsquoEuropa vol 3 Economie e transiti Laterza Bari 1975 pp 73-94

5 laquoExposition de Milan 1905raquo in Le Moniteur des Syndacats ottobre 1903

6 Esposizione di Milano 1905 Statuto del Comitato Milano Tip Marcolli 1904

7 Archivio Storico Civico di Milano (di seguito ASCM) Fondo Esposizioni e Fiere 1906 cartella

15 Verbali del Comitato Eescutivo libro I sedute del 25 febbraio pp 2-5 e 2 marzo 1903 p 9

8 GEPPERT Alexander CT laquoLuoghi cittagrave prospettive le esposizioni e lrsquourbanistica fin-de-siegravecleraquo

in Memoria e Ricerca 12 2003 p 116

9 FAVA Franco laquoMilano 1906 Il crogiolo del futuroraquo in La Martinella 19 1986 p 6

10 DE PAULIS Giovanni Viaggio a Milano durante lrsquoEsposizione del 1906 LrsquoAquila B Vecchioni 1906

pp 20-21

11 Per approfondimenti sullrsquoattivitagrave dellrsquoAmministrazione democratica si veda PUNZO Maurizio

Socialisti e radicali a Milano cinque anni di amministrazione democratica (1899-1904) Firenze Sansoni

1979 ID Riformisti e politica comunale in RIOSA Alceo (a cura di) Il socialismo riformista a Milano

agli inizi del secolo Milano Franco Angeli 1981 pp 201-74 Atti del Consiglio Comunale (ACC)

1901-02 seduta ordinaria del 4 luglio 1902 pp 336-38 e ACC 1902-03 seduta ordinaria del 24

novembre 1902 pp 82-85

12 Il Comitato Esecutivo presieduto fino al 1904 da Angelo Salmoiraghi incontrograve enormi

difficoltagrave in tutti i passaggi decisivi per lrsquoavvio dei lavori per lrsquoEsposizione Dapprima dovette

risolvere il nodo relativo ai finanziamenti dellrsquoevento cercando di coniugare le posizioni di

coloro che guardavano fiduciosamente e in modo esclusivo ai contributi dei privati nel rispetto

della tradizione della Milano fa da seacute e quelle di coloro che valutavano anche la possibilitagrave di

ricorrere a contributi pubblici Poi si presentograve il problema della scelta della localitagrave per il quale

si scontrarono i sostenitori del Parco del Castello Sforzesco e quelli dei Giardini pubblici Soltanto

nel 1904 si prese la decisione di allestire lrsquoEsposizione al Parco e in Piazza drsquoArmi e fu resa nota la

planimetria generale progettata dallrsquoarchitetto Sebastiano Locati Cfr Archivio Civico di Milano

Fondo Esposizioni e Fiere 1906 c 15 Verbali del Comitato Esecutivo libri 1 e 2

13 ACC 1901-02 seduta ordinaria del 4 luglio 1902 pp 336-38 ACC 1902-03 seduta ordinaria del

24 novembre 1902 Proposta per la concessione di area nel Parco e di un concorso pecuniario del Comune

a favore della progettata esposizione in occasione dellrsquoapertura del valico del Sempione pp 82-85

14 La Giunta democratica proseguigrave le opere giagrave avviate dalle precedenti amministrazioni

moderate quali lrsquoampliamento degli impianti per la distribuzione di acqua potabile e di quelli per

lo smaltimento delle acque reflue ACC 1901-02 Allegato VII ndash Relazione Generale della Commissione

per la fognatura sottoscritta dai tecnici Palladini Celli Menozzi Spasciani e Villoresi si veda

anche seduta ordinaria del 24 marzo 1902 Proposte conseguenti alla realizzazione dellrsquoapposita

Commissione incaricata dello studio sulla fognatura della cittagrave pp 184-85

15 ACC 1901-02 Allegato V ndash Convenzione 10 dicembre 1901 tra Comune di Milano e Societagrave ldquoUnion des

Gasrdquo di Parigi si vedano anche sedute ordinarie del 28 dicembre 1901 pp 142-44 e 8 gennaio

1902 pp 158-59 Approvazione della convenzione del 10 dicembre

16 ACC 1901-02 seduta ordinaria del 20 novembre 1901 Proposta di convenzione colla Societagrave

Generale Italiana Edison di elettricitagrave relativa alla autorizzazione governativa a favore del Comune per

lrsquoesercizio delle tramvie pp 76-79

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17 Cfr MANTEGAZZA Amilcare PAVESE Claudio LrsquoATM di Milano 1861-1972 un secolo di trasporto

urbano tra finalitagrave pubbliche e vincoli di bilancio Franco Angeli Milano 1993 pp 86-95 Nel luglio

1903 si definigrave la convenzione tra il Comune la Edison e le Ferrovie del Mediterraneo per

consentire la posa di cavi elettrici in via Farini per il trasporto dellrsquoenergia necessaria ad

alimentare le tramvie urbane e la linea Milano-Affori Cfr ACC 1902-1903 seduta straordinaria

del 6 luglio 1903 Convenzione colla Societagrave delle Ferrovie del Mediterraneo e colla Societagrave generale

italiana Edison pp 513-15 ACC 1903-04 sedute ordinarie dellrsquo8 marzo pp 256-57 e del 2 maggio

1904 pp 300-01 Approvazione dello schema della convenzione colla Societagrave per le Strade Ferrate del

Mediterraneo

18 Approvazione della Convenzione per la concessione della costruzione e dellesercizio delle ferrovie di

accesso al Sempione Arona-Domodossola e Santhiagrave-Borgomanero-Arona rispettivamente alla provincia di

Milano e alla cittagrave di Torino e per esse alla Societagrave per le ferrovie del Mediterraneo in Archivio della

Camera Regia Disegni e proposte di leggi e incarti delle commissioni (1848-1943) documento 330

URL lthttparchiviocameraitpatrimonioarchivio_della_camera_regia_1848_1943are01o

documentoCD1100058875gt [consultato il 24 marzo 2014]

19 Lrsquoiter della proposta per una centrale elettrica comunale fu lungo e tortuoso oltre alle

posizioni liberiste lrsquoallettante controproposta della Edison alimentava forti dubbi nei confronti

della proposta che non poteva garantire risultati certi neacute vantaggiosi Cfr ACC 1903-04 Allegato

VII ndash Relazione del progetto di una centrale elettrica municipale Allegato XIV ndash Relazione della Giunta per

una centrale elettrica comunale 20 ottobre 1903 pp 83-92 ivi seduta straordinaria dellrsquo8 luglio

1903 pp 562-66 seduta ordinaria del 28 dicembre 1903 pp 83-92 e del 23 gennaio 1904 pp

112-115 Per maggiori approfondimenti si rimanda a VS laquoIl nuovo impianto elettrico

municipaleraquo in Il Monitore Tecnico 311905 pp 620-21 PAVESE Claudio Lrsquoazienda energetica

municipale di Milano in BOLCHINI Piero (a cura di) Storia delle Aziende elettriche Municipali Laterza

Roma-Bari 1999 pp303-55

20 ACC 1905-06 Allegato III ndash Relazione della Giunta sul preventivo per lrsquoanno 1906 dicembre 1905 p

5

21 laquoE lrsquoEsposizioneraquo Il Secolo 2 ottobre 1905 p5

22 ACC 1905-06 seduta ordinaria del 30 dicembre 1905 pp 158-63 Concessione di esercizio di linee

con omnibus automobili alla Societagrave italiana pei trasporti con automobili Si veda anche laquoIl servizio delle

vetture automobili per lrsquoEsposizioneraquo La Perseveranza 23 aprile 1906

23 laquoLa prima pietra della nuova Stazioneraquo Il Secolo 29 aprile 1906 p 4

24 Cfr SELVAFOLTA Ornella Le strutture per un progetto di modernitagrave in RUMI Giorgio et al (a

cura di) Milano nellrsquoItalia liberale (1898-1922) Milano Cariplo 1993 pp 203-235

25 laquoInaugurazione del nuovo valico del Sempioneraquo Corriere della Sera 5 febbraio 1903

26 Esposizione internazionale di Milano Programma della sezione dei trasporti terrestri

dellrsquoaeronautica e della metrologia Milano Tip Marcolli sd p 3

27 Esposizione internazionale di Milano Catalogo della sezione dei trasporti terrestri dellrsquoaeronautica

e della metrologia Max Frank amp C Milano 1906 p 4 et seq

28 laquoLe dieci grandi sezioniraquo LrsquoEspositore Illustrato 115 settembre 1905 p 5

29 BELLUZZO Giuseppe Relazione speciale Galleria del lavoro in Relazione Internazionale parte III

Capriolo amp Massimino Milano 1909 pp 283-316

30 ASCM Fondo Esposizioni e Fiere 1906 cartella 15 Verbali del Comitato Esecutivo libro I seduta

del 12 dicembre 1901 p 3 Il Comitato decise di aggiungere al titolo iniziale dellrsquoEsposizione

internazionale la dicitura ldquoPrevidenza nei trasporti di terra e di marerdquo Cfr Esposizione

internazionale di Milano Programma della Sezione della Previdenza Max Frank amp C Milano 1904

pp 4-6

31 La partecipazione dellrsquoUmanitaria allrsquoEsposizione fu richiesta da Antonio Maffi relatore della

Commissione della mostra di Previdenza nel luglio 1904 Cfr Archivio della Societagrave Umanitaria

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serie 2 b 14 fasc 2 Sezione Previdenza Lettera di A Maffi al presidente della Soc Umanitaria G B

Alessi 1 luglio 1904

32 laquoLrsquoEsposizione insegnahellipraquo Avanti 8 novembre 1906 p 1

33 laquoLrsquoinaugurazione della Esposizione Internazionale di Milanoraquo Il Monitore Tecnico 1230 aprile

1906 pp 221-223

RIASSUNTI

Seppure ancora estranea alla retorica trionfale dello strumento espositivo Milano volle

impegnarsi nel progetto di unrsquoEsposizione Internazionale Attraverso lo studio delle carte degli

archivi milanesi e della stampa coeva si intende mettere in luce come la mostra del 1906 oltre a

costituire un momento di fondamentale confronto con le realtagrave economico-produttive del

mondo fu lo strumento attraverso il quale il capoluogo lombardo poteacute esprimere le proprie

capacitagrave e potenzialitagrave La classe dirigente cittadina coesa intorno alla necessitagrave di garantire il

successo dellrsquoevento operograve soprattutto con lrsquointento di presentare il volto tuttrsquoaltro che effimero

di una metropoli moderna e cosmopolita dentro e fuori dalla ldquocittagrave biancardquo

Milan wanted to take on the project of an International Exhibition although it was unrelated to

the overblown expositive approach By studying the archival documents and analyzing

contemporaneous publishings this paper meant to show how the 1906rsquos fair allowed Milan to

demonstrate his ability and capability as well as to represent a peaceful competition with other

foreign economic realities In order to ensure a successful event the establishment has striven to

expose the modern and cosmopolitan face of Milan inside and outside the ldquowhite cityrdquo

INDICE

Keywords exhibition Milan modernization transports urban redevelopment

Parole chiave esposizione Milano modernizzazione sviluppo urbano trasporti

AUTORE

FRANCESCA MISIANO

Dottore di ricerca in storia contemporanea presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Milano I suoi studi

si rivolgono prevalentemente alla storia del capoluogo lombardo con particolare attenzione agli

aspetti sociali e culturali

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Raviver le laquoroman nationalraquolusitanien Lrsquoexemple delrsquoExposition du Monde portugais de1940Ceacutecile Gonccedilalves

1 Une Exposition grandiose en peacuteriode de guerre

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1 LrsquoEacutetat Nouveau ndash Estado Novo ndash salazariste

instaureacute en 1933 dans le sillage du coupdrsquoEacutetat militaire du 28 mai 1926 a placeacute aucœur de son discours ideacuteologique lalaquo vocation impeacuteriale raquo du Portugal Depuislrsquoadoption de lrsquoActe colonial en 1930 ilsrsquoest efforceacute de faire laquoaimer lrsquoEmpireraquo auxPortugais de susciter des vocations decolons tout en propageant une veacuteritablemystique impeacuteriale au sein de lapopulation meacutetropolitaine La laquovocationimpeacuterialeraquo du pays constituait en effetun thegraveme susceptible de faire consensusparmi la population portugaise capablede rassembler partisans et opposants de ladictature salazariste Depuis lrsquoavegravenementde lrsquoEstado Novo de nombreusespublications savantes ou agrave destination dugrand public aimaient en effet agraverappeler lrsquooeuvre laquo civilisationnelle raquo desPortugais outre-mer Ainsi lrsquoEstado Novo

srsquoest efforceacute drsquoecirctre repreacutesenteacute dans toutesles grandes manifestations coloniales internationales de lrsquoeacutepoque pour signifier agrave laface du monde qursquoil nrsquoest pas laquoun petit paysraquo Le dictateur-preacutesident du Conseil Salazarmalgreacute son programme drsquoausteacuteriteacute a accordeacute drsquoimportants moyens pour que le paysdisposacirct de quatre pavillons imposants lors de lrsquoExposition coloniale internationale etdes pays drsquooutre-mer de Vincennes en 1931 lors de lrsquoExposition universelle de Paris en1937 ou celle de New York en 1939 Il a eacutegalement veilleacute agrave coordonner plusieurseacutevegravenements sur son territoire national pour laquo conscientiser raquo les Portugais de leurpatrimoine colonial En 1934 la ville de Porto accueillait pour la premiegravere fois unegrande exposition coloniale Dans le sillage de cette manifestation et bien que la guerredeacutevastait lrsquoEurope le Portugal salazariste resteacute neutre a organiseacute entre le 23 juin et le2 deacutecembre 1940 une grande laquo Exposition du Monde portugais raquo agrave Beleacutem sur les bordsdu Tage lagrave drsquoougrave jadis partaient les caravelles pour ceacuteleacutebrer en grandes pompes les huitcents ans de la fondation du Portugal par Dom Afonso Henriques (1140) les trois centsans de la Restauration de lrsquoIndeacutependance (1640) et lrsquooeuvre laquo reacutegeacuteneacuteratrice raquo entreprisepar Salazar Symbole de la peacuteriode de stabiliteacute de la dictature Antoacutenio Ferro deacuteclarait agravece propos que

1140 explique 1640 comme 1640 preacutepare 1940 Ce sont les trois anneacutees sacreacutees denotre histoire lrsquoanneacutee de la naissance lrsquoanneacutee de la renaissance et lrsquoanneacutee quiglorifie la reacutesurrection Ce que nous allons fecircter ce nrsquoest pas tant le Portugaldrsquohier celui de D Afonso Henriques et de D Joatildeo IV que le Portugal drsquoaujourdrsquohuicelui de Carmona et de Salazar1

2 Au sein de la preacutesidence du Conseil des ministres a eacuteteacute creacuteeacutee une Commission pour

proceacuteder agrave lrsquoorganisation des festiviteacutes du laquo Double centenaire de la Nationaliteacute raquo(Fondation de la Nationaliteacute en 1140 et Restauration de 1640) Le 11 avril et le 2 juin1938 tandis que la Guerre civile ravageait lrsquoEspagne deux ordonnances ont eacuteteacute publieacuteespour nommer les personnaliteacutes chargeacutees de constituer la Commission exeacutecutive Le 28

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octobre de la mecircme anneacutee suite agrave la promulgation du deacutecret-loi ndeg 29 087 laCommission nationale des Centenaires a eacuteteacute constitueacutee et ses compeacutetences deacutefiniesJuacutelio Dantas fut nommeacute par Salazar preacutesident de la commission exeacutecutive descommeacutemorations Augusto de Castro a eacuteteacute nommeacute commissaire geacuteneacuteral de lrsquoexpositionIl fut assisteacute dans sa fonction par Saacute e Melo (commissaire adjoint) Le directeur du SPNAntoacutenio Ferro en tant que secreacutetaire geacuteneacuteral fut chargeacute de superviser lrsquoensemble

3 Malgreacute un contexte international difficile lrsquoEurope se dirigeant agrave grands pas vers le

conflit armeacute cherchant agrave srsquoancrer dans la tradition des expositions universelles lescommeacutemorations du laquo Double centenaire raquo et principalement lrsquoexposition du mondeportugais devaient eacutetaler sous les yeux du pays davantage que sous ceux des peuplesvoisins en guerre un reacutesumeacute de la richesse artistique commerciale et industrielle duPortugal et de son Empire Elles traduisaient clairement en mobilisant des moyensmateacuteriels et humains impressionnants la laquo portugaliteacute raquo Donnant agrave voir le projetculturel conservateur et passeacuteiste du reacutegime il srsquoagissait drsquoencenser le laquo geacutenie raquoportugais La laquo race raquo lusitanienne agrave qui avait eacutechue la vocation de laquo montrer desnouveaux mondes au monde raquo pour paraphraser le poegravete Camotildees de civiliser descontreacutees sauvages drsquoeacutevangeacuteliser de nouvelles peuplades Nonobstant les vicissitudes duconflit mondial lrsquoexposition du laquo monde portugais raquo se devait drsquoecirctre monumental afindrsquoinscrire le reacutegime de Salazar lrsquoEstado Novo dans la continuiteacute de lrsquohistoire portugaisetout en signifiant son triomphe sur la Reacutepublique agrave travers lrsquoinstauration drsquoun Eacutetatautoritaire corporatif et chreacutetien Le but afficheacute de lrsquoexposition du laquo monde portugais raquoeacutetait de faire contraste face au reste du monde en promouvant lrsquoimage drsquoun Portugalimpeacuterial agrave lrsquoapogeacutee de sa puissance lrsquoimage drsquoun havre de paix aux confins drsquouneEurope deacutevasteacutee

4 Lrsquoexposition a ainsi eacuteteacute inaugureacutee peu apregraves la deacutefaite franccedilaise le 23 juin 1940 en

preacutesence du chef de lrsquoEacutetat le Mareacutechal Carmona accompagneacute du preacutesident du ConseilOliveira Salazar du Patriarche de Lisbonne D Manuel Cerejeira du ministre desTravaux publics et maire de Lisbonne Duarte Pacheco laquo Le reacutegime de Salazar [hellip] enmarge du conflit de son temps commenccedilait un voyage singulier agrave lrsquointeacuterieur de sonhistoire de son passeacute2raquo souligne lrsquohistorien Ramos do Oacute Lrsquoexposition du laquo mondeportugais raquo de 1940 est pourtant resteacutee lrsquoune des dates et lrsquoun des lieux de meacutemoire de lrsquoEstado Novo Apregraves sa clocircture en deacutecembre la grande fecircte de Beleacutem resta dans lameacutemoire nationale comme lrsquoapogeacutee de la dictature spectacle provisoire qui devintmuseacutee puis reacutefeacuterence obligatoire pour des geacuteneacuterations Lrsquohistorien Yves Leacuteonard eacutecrit

Par les moyens qursquoelle met en œuvre lrsquointense mobilisation qursquoelle provoque ndash aupoint drsquoapparaicirctre reacutetrospectivement comme ldquolrsquoapogeacuteerdquo du reacutegime salazariste ndashcette monumentale mise en scegravene du ldquomonde portugaisrdquo srsquoincarnant dans un vasteempire colonial centraliseacute autour de Lisbonne conforte lrsquoimage patiemmentdessineacutee par la dictature drsquoun Portugal fort de ldquohuit siegravecles drsquohistoirerdquo partageacuteentre tradition et moderniteacute puissance internationale pacifique retrancheacuteederriegravere ses colonies Lrsquoimage irreacuteelle drsquoun Portugal proteacutegeacute par ses ldquosentinelles depierrerdquo3

2 Un plan de reacutenovation patrimoniale et urbaine de lalaquocapitale drsquoEmpireraquo

5 Preacutevue pour durer six mois lrsquoExposition du laquoMonde portugaisraquo a constitueacute la cleacute de

voucircte du programme officiel des commeacutemorations des laquoCentenairesraquo Agrave travers elle

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crsquoest alors lrsquoessence mecircme du projet culturel salazariste qui srsquoexpose dans toute sasplendeur Elle permet de saisir la maniegravere dont lrsquoEstado Novo srsquoest efforceacute de relier lestraits fondamentaux de son nationalisme ndash autoritarisme eacutelitisme paternalismeconservatisme ndash agrave un passeacute mythique qui est devenu la caution leacutegitimatrice dupreacutesent En moins de deux ans Lisbonne a changeacute de visage pour parvenir agrave eacuteblouir lemonde malgreacute les affres lieacutes agrave la guerre et agrave lrsquooccupation nazie drsquoune grande partie ducontinent europeacuteen

6 Les commeacutemorations ont eacuteteacute le preacutetexte pour lancer un vaste plan de reacutenovation

urbaine et patrimoniale Plusieurs piegraveces du patrimoine national ont en effet eacuteteacuterestaureacutees parmi lesquelles de nombreux chacircteaux de lrsquoeacutepoque meacutedieacutevale et unegrande partie des collections de tableaux de lrsquoeacutecole des primitifs portugais (1450-1550)4On a reacuteouvert le Theacuteacirctre de Satildeo Carlos principale salle drsquoopeacutera de la capitalelusitanienne en mai 1940 apregraves avoir effectueacute une seacuterie de travaux drsquoeacutelargissement dela scegravene La premiegravere repreacutesentation fut celle des Bailados do Verde Gaio la compagnienationale de danses folkloriques creacuteeacutee agrave lrsquoinitiative drsquoAntoacutenio Ferro directeur duSecreacutetariat de la propagande nationale (SPN) dans lrsquooptique de promouvoirlrsquoauthenticiteacute de la culture populaire portugaise Sur le plan universitaire peu de tempsavant lrsquoouverture de lrsquoexposition un Congregraves du laquo Monde portugais raquo a rassembleacute pregravesde 231 historiens portugais et 121 historiens eacutetrangers qui ont preacutesenteacute pas moins de515 communications5

7 Cette instrumentalisation du passeacute agrave des fins nationalistes srsquoest eacutegalement incarneacutee

dans la pierre gracircce agrave une politique de travaux publics agrave grande eacutechelle Ce qui sera parla suite qualifieacute peacutejorativement de laquo style portugais suave raquo allait connaicirctre ses heuresde gloire Le reacutesultat de ce courant initieacute par lrsquoarchitecte Raul Lino mais propageacute parCottinelli Telmo agrave la fin des anneacutees 1930 fut lrsquoeacutelaboration drsquoun style imposantmonumental ougrave le modernisme initial fut progressivement eacutevinceacute par lrsquoespritnationaliste et on assista agrave un meacutelange de style moderniste macirctineacute drsquoArt deacuteco associeacute agravedes eacuteleacutements ornementaux tireacutes de lrsquoart manueacutelin et lrsquoeacutepoque classique des XVII etXVIIIe siegravecles On tentait par la sorte de reacutealiser une synthegravese entre la moderniteacute et latradition laquo Agrave la fois commeacutemoration et reconstitution historique lrsquoexposition oscilleentre tonaliteacute fascisante avec colonnes imposantes et structures massives ndash celleprocircneacutee par le SPN pour les grandes parades du reacutegime ndash et lrsquoapproche qursquoaffectionneSalazar celle du ldquopays-villagerdquo rural et passeacuteiste6 raquo Ainsi en 1940 le Stade nationalconccedilu par Jacobetty Rosa a eacuteteacute inaugureacute ainsi que la laquo Fontaine Lumineuse raquo ndash Fonte

Luminosa ndash de lrsquoavenue Afonso Henriques On a eacutelargi le Museacutee national drsquoArt antique etsous la direction de Luiacutes Cristino da Silva lrsquoAssembleacutee nationale a eacuteteacute remodeleacutee selonles canons estheacutetiques du reacutegime Degraves 1938 une politique volontariste de travauxpublics permet de deacutesenclaver la laquo capitale de lrsquoEmpire raquo Pour ce faire les autoriteacutespubliques firent bacirctir la gare portuaire drsquoAlcacircntara ndash Estaccedilatildeo Mariacutetima de Alcacircntara ndash lagare fluviale de Beleacutem lrsquoaeacuteroport a Portela et son avenue la premiegravere autoroute du payset le viaduc ndash futur Viaduto Duarte Pacheco ndash et la reacutehabilitation des quartiers delogements sociaux drsquoAlvalade et du Rostelo situeacutes dans des zones insalubres Pourameacuteliorer la zone Salazar avait eacutegalement deacutecideacute que les installations de la Faacutebrica do

Gaacutes ndash Usine du Gaz ndash autour de la Tour de Beleacutem seraient deacutemanteleacutees pourdeacutesencombrer la place de lrsquoEmpire ndash lrsquoune des plus grandes drsquoEurope ndash et donner plusde visibiliteacute aux prochaines installations de lrsquoexposition Par conseacutequent on a deacutemolide nombreux bacirctiments exproprieacute des terrains deacuteplaccedileacute des reacutesidents

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8 La laquogrande exposition du Monde portugaisraquo constituait une œuvre pharaonique et

coucircteuse et srsquoil srsquoest bien agi drsquoadresser une ode au laquo glorieux passeacute raquo de la nationportugaise il nrsquoeacutetait pourtant pas question pour le dictateur-preacutesident du Conseil dedeacuteseacutequilibrer les comptes du pays qursquoil venait tout juste de redresser Lrsquoausteacuteriteacute eacutetaitune politique eacuteconomique eacuterigeacutee en art de vivre sous lrsquoEstado Novo salazariste agrave laquellenul ne pouvait deacuteroger mecircme pour servir la grandeur du Portugal et de son Empire Ilfut alors deacutecideacute de jouer sur lrsquoillusion puisque tous les eacutedifices allaient ecirctre construitsdans des mateacuteriaux bon marcheacute comme le placirctre le stuc le papier ou le bois

Fig 1 Vue drsquoensemble des travaux de la zone de Beleacutem en vue de lrsquoexposition du Monde portugais(1939)7

9 Pendant les quatorze mois que duregraverent les travaux pregraves de 5000 ouvriers 15

ingeacutenieurs 1000 placirctriers des centaines de peintres sculpteurs et deacutecorateurssrsquoactivegraverent8 La reacutealisation du plan de lrsquoexposition fut confieacutee agrave Cottinelli Telmo(architecte en chef) qui constitua pour ce faire une eacutequipe composeacutee de 12 architectes20 sculpteurs et plus de 40 peintres Toutefois compte tenu des mateacuteriaux employeacuteslrsquoexposition du laquoMonde portugaisraquo ne pouvait ecirctre que temporaire non reproductiveSeuls le Monument des Deacutecouvertes ndash Padratildeo dos Descobrimentos ndash (reconstruit en pierrecalcaire et beacuteton armeacute drsquoapregraves lrsquooriginal en bois en 1960 lors des commeacutemorations des500 ans de la disparition de lrsquoInfant D Henrique le navigateur) et le bacirctiment abritantlrsquoactuel museacutee drsquoArt populaire (ancien pavillon de la laquoVie populaireraquo) ont eacuteteacuteconserveacutes

3 Une vue drsquoensemble du laquo monde portugais raquo selonles ideacuteaux du reacutegime

10 Prolongement de la laquopolitique de lrsquoEspritraquo lanceacutee degraves 1933 par Antoacutenio Ferro qui

assujettissait la vie culturelle aux ideacuteaux conservateurs catholiques et ruralistes dureacutegime lrsquoexposition du laquomonde portugaisraquo comprenait plusieurs pavillons theacutematiquessrsquoancrant dans le laquoroman nationalraquo ou histoire officielle que proposait la

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weltanschauung reacuteactionnaire du salazarisme Ce laquoreacutecitraquo prend appui agrave la fois sur ce quelrsquohistorien israeacutelien Shlomo Sand appelle une laquo mytho-histoire des origines raquo et unelaquo mise en perspective teacuteleacuteologique raquo pour reprendre une expression de Susanne CitronLrsquoeacutecriture de lrsquohistoire relegraveve ici ouvertement de la fiction de lrsquoeacutepopeacutee de lamythologie afin de laquo nationaliser raquo les Portugais La mise en scegravene du passeacute collectif latheacuteacirctralisation de lrsquohistoire occupe une place fondamentale dans lrsquoexposition dulaquoMonde portugaisraquo de 1940 On entend degraves lors reacutesonner la formule de Lucien Febvre laquoUne histoire qui sert est une histoire serve raquo Les autoriteacutes publiques ont en effetchercheacute agrave produire et imposer des repreacutesentations et souvenirs communs agrave lrsquoensembledes membres de la socieacuteteacute portugaise dans le but de leacutegitimer le nouveau pouvoir touten eacutetant guideacute par des preacuteoccupations drsquoexpiation des laquo peacutecheacutes raquo de la Reacutepublique aveclrsquoimposition drsquoun laquoordre moralraquo

11 Par conseacutequent pour parvenir agrave rassembler tous les Portugais autour drsquoune histoire

commune et ce malgreacute lrsquoausteacuteriteacute imposeacutee par le dictateur preacutesident du Conseil depuisavril 1928 le budget de lrsquoeacutevegravenement fut assez conseacutequent et atteignait les 35 000 000drsquoescudos Lrsquoexposition qui prit la forme drsquoun immense spectacle populaire fut uneveacuteritable ville dans la ville puisqursquoelle srsquoeacutetendait sur une surface de 560 000 msup2 dans lapartie occidentale de Lisbonne entre de la Tour de Beleacutem et le Monastegravere desJeroacutenimos Elle reccedilut entre le 23 juin et le 2 deacutecembre environs 3 millions de visiteurslaquo un chiffre inveacuterifiable mais qui tel quel soutient honorablement la comparaison faceaux 6 agrave 8 millions de visiteurs estimeacutes par les organisateurs de lrsquoExposition colonialeinternationale de Paris raquo note dans son article Nadia Vargaftig9

Fig 2 Plan de lrsquoExposition du laquo Monde portugais raquo10

12 LrsquoExposition se divisait en trois grands secteurs la section historique la section

drsquoethnographie coloniale et la section drsquoethnographie meacutetropolitaine (appeleacutee centrereacutegional) dans lrsquoobjectif de donner une vision drsquoensemble de laquo la civilisationportugaise raquo Par sa configuration lrsquoExposition du Monde portugais srsquoinscrivait dans latradition des Expositions universelles du XIXe siegravecle voueacutees agrave promouvoir la puissancedes nations europeacuteennes Non exclusivement consacreacutee aux colonies comme a pu ecirctrelrsquoExposition coloniale de Porto en 1934 elle souhaitait montrer la diversiteacute du peupleportugais par-delagrave les mers et oceacuteans Elle devait laquo instruire raquo le peuple portugais selonles ideacuteaux du reacutegime de maniegravere ludique dans une ambiance bon enfant

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13 Sans effort comme dans des dioramas le visiteur pourrait glisser drsquoune reacutegion agrave

lrsquoautre drsquoune colonie agrave lrsquoautre passer du Minho au Cap Vert du Mozambique agrave Macaopour revenir en Algarve en traversant lrsquoAngola Il irait drsquoun palais de Goa agrave la rue drsquounvillage portugais typique Lrsquoexposition souhaitait donner aux Portugais la sensation dese promener agrave lrsquointeacuterieur drsquoun Portugal qui ne se limitait pas aux seules frontiegraveres de lameacutetropole Le visiteur pouvait deacutecouvrir chacune des possessions portugaises autravers de pavillons srsquoinspirant drsquoarchitectures lusitaniennes ou laquo indigegravenes raquoLrsquoExposition de Lisbonne de 1940 fut conccedilue comme un spectacle drsquoart ougrave la beauteacute et lacouleur des architectures lrsquoemportaient bien souvent sur le strict reacutealisme Plusieurspavillons dits de laquo style local raquo furent de libres interpreacutetations non des reconstitutionsfidegraveles On eut soin cependant de preacutesenter aux amateurs des arts populaires etlaquo primitifs raquo des objets authentiques Comme lors de lrsquoexposition de Porto en 1934 maisavec de moyens plus conseacutequents furent donneacutes des spectacles authentiques commedes processions rituelles ou ceacutereacutemonie religieuse On recreacutea mecircme avec des figurantslaquo natifs raquo lrsquoarriveacutee des Portugais dans les diffeacuterentes contreacutees africaines et on fit deacutefilerdans leurs costumes et uniformes drsquoapparat les diffeacuterentes populations venues detoutes les provinces du laquo Portugal continental et son Empire raquo transporteacutees dans lacapitale pour lrsquooccasion Le public fut convieacute agrave entendre des orchestres des colonies oudes diffeacuterentes reacutegions portugaises ou agrave admirer des ballets de danses folkloriquestraditionnelles comme les paulistes de Traacutes-os-Montes

14 Le monastegravere des Jeroacutenimos laquo joyau de lrsquoart manueacutelin et symbole de lrsquoacircge drsquoor du deacutebut

du 16e siegravecle raquo nous dit Yves Leacuteonard11 formait la toile de fond de toutes cesmanifestations La Praccedila do Impeacuterio en constituait le centre et sur laquelle se faisaientface deux imposants pavillons celui des laquo Portugais dans le monde raquo agrave lrsquoouest signeacuteCottinelli et celui de laquo lrsquoHonneur et de la ville de Lisbonne raquo agrave lrsquoest de Cristino Silva LaFonte luminosa ndash la Fontaine lumineuse ndash situeacutee au cœur de la place brillait de mille feuxet renforccedilait lrsquoaspect monumental deacutemesureacute des constructions

Figg 3 4 Vue de la Place de lrsquoEmpire drsquoouest en est Au centre la fontaine lumineuse agrave droite lemonastegravere des Jeroacutenimos devant la pavillon des laquoPortugais dans le Monderaquo12

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15 Viennent ensuite les autres pavillons Drsquoabord ceux consacreacutes agrave lrsquohistoire du

Portugal avec le Pavillon de la Fondation formation et conquecircte le Pavillon delrsquoIndeacutependance le Pavillon des Grandes Deacutecouvertes ndash Descobrimentos ndash le Pavillon dela Colonisation le Pavillon du Portugal en 1940 deacutedieacute agrave la gloire de la dictaturesalazariste (eacutelaboreacute par le SPN drsquoAntoacutenio Ferro) puis le Pavillon de lrsquoEthnographiemeacutetropolitaine dont la conception revint eacutegalement au SPN fleurant le folklore lestraditions et coutumes locales et disposant drsquoun Centre reacutegional composeacute de reacutepliquesde villages portugais laquo typiques raquo et drsquoun Pavillon sur la laquo Vie populaire raquo Enfin laSection drsquoethnographie coloniale situeacutee dans le laquo Jardin tropical raquo imagineacutee parHenrique Galvatildeo qui avait deacutejagrave reacutealiseacutee lrsquoexposition coloniale de Porto en 1934 et lePavillon du Breacutesil Une reproduction drsquoun navire amiral semblable agrave celui que Vasco deGama avait utiliseacute pour voguer vers les Indes en 1497 bacircptiseacutee laquo Nau Portugal raquo eacutetaitmouilleacute dans le port derriegravere le Padratildeo dos Descobrimentos Ce monument repreacutesentaitlrsquoInfant D Henrique se tenant sur la proue drsquoune caravelle menant un groupe degrandes figures de lrsquohistoire de lrsquoexpansion portugaise montrant ainsi peu deconsideacuteration envers les incoheacuterences chronologiques On peut citer parmi lespersonnaliteacutes repreacutesenteacutees Camotildees Zurara Pedro Nunes Gil Eanes Vasco de GamaPedro Aacutelvares Cabral Diogo Catildeo Pecircro da Covilhatilde Magellan ou encore Afonso deAlbuquerque (officier heacuteros des campagnes de laquo pacification raquo du Mozambique desanneacutees 1895-1898)

Fig 5 Vue du Padratildeo dos Descobrimentos et du Nau de Portugal13

16 Drsquoimmenses colosses figurant des guerriers du Moyen-Acircge ornait la laquoPorte de la

Fondationraquo14 et ouvrait sur la section deacutedieacutee agrave lrsquohistoire nationale

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Fig 6 Vue de la laquoPorte de la Fondationraquo

17 Apregraves avoir traverseacute le Bairro Comercial e Industrial ndash le quartier commercial et industriel

ndash vantant les meacuterites de lrsquoEstado Novo en 1940 de son laquoChefraquo Salazar et sa politiqueeacuteconomique on arrivait au monastegravere et entrait ensuite dans la section coloniale Agravelrsquoopposeacute apregraves un premier parc drsquoattractions pour les enfants en longeant le fleuve onparvenait agrave la section voueacutee agrave lrsquoethnographie nationale avec son laquoCentre reacutegionalraquo etson pavillon consacreacute agrave laquola Vie populaireraquo

Dans cet appareil complexe qui srsquoorganise autour de la figure messianique deSalazar la section coloniale de lrsquoExposition du monde portugais nrsquooccupe qursquounesuperficie modeste mais elle constitue une des grandes attractions de lrsquoexpositiongracircce agrave la preacutesence des nombreux natifs chargeacutes drsquoassurer la ldquorepreacutesentationethnographiquerdquo qui fait partie des attractions traditionnelles des expositionscoloniales Le passeacute colonial du Portugal est traiteacute et encenseacute dans lrsquoensemble delrsquoexposition en effet plusieurs pavillons sont consacreacutes agrave lrsquohistoire de lacolonisation et lrsquoexpansion portugaises dans le monde La section coloniale [hellip]subit [hellip] la concurrence du Centre reacutegional de lrsquoExposition dans un face agrave facesymbolique [hellip] Lrsquohistoire coloniale du Portugal repreacutesenteacutee par les pavillons delrsquoexpansion et de la colonisation constitue une des matrices de la nationportugaise tandis que la vie coloniale contemporaine reproduite dans la sectioncoloniale occupe une surface limiteacutee agrave lrsquoeacutechelle du site Crsquoest lrsquohistoire colonialeplus que les reacutealiteacutes coloniales contemporaines qui constitue agrave lrsquoExposition dumonde portugais le cœur de lrsquoidentiteacute impeacuteriale portugaise15

18 Dans la section consacreacutee agrave lrsquoethnographie meacutetropolitaine dit Centro regional le visiteur

pouvait parcourir deux secteurs une aire drsquoexposition appeleacutee la laquoVie populaireraquo ougravelrsquoon faisait lrsquoapologie de lrsquoartisanat traditionnel et le Recinto das Aldeias Portuguesas ndashespace des villages portugais ougrave des habitations typiques de chaque reacutegion du Portugalmeacutetropolitain de Traacutes-os-Montes jusqursquoaux Accedilores et Madegravere avaient eacuteteacute reconstitueacuteesDans cet espace le visiteur pouvait admirer des reacutepliques de maisons laquorustiquesraquoembleacutematiques des diffeacuterentes reacutegions du pays aligneacutees le long des rues en preacutesencedrsquolaquoautochtonesraquo venus de chaque province qui y reconstituaient des scegravenes du travailquotidien et assuraient des animations Plusieurs artisans travaillaient dans leursateliers on pouvait assister agrave des spectacles de danses et de chants folkloriques quiconstituaient des attractions tregraves priseacutees du grand public on pouvait admirer desinteacuterieurs typiques il y avait mecircme une taverne et un marcheacute ougrave eacutetait vendu desproduits du terroir La section de la laquovie populaireraquo reacutepartie sur plusieurs sallessrsquoorganisait autour de theacutematiques concernant les costumes les meacutetiers de lrsquoartisanatcomme lrsquoorfegravevrerie ou le tissage par exemple la pacirctisserie ou la gastronomie

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traditionnelles et exposait diverses charrettes et autres attelages du povo ndash laquomenupeupleraquo Cette section faisait lrsquoeacuteloge de la laquoculture populaireraquo et dressait le portraitdrsquoun peuple travailleur agricole docile chreacutetien laquopauvre mais digneraquo respectueux deses traditions de son histoire et modes de vie seacuteculaires qui vivait drsquoartisanat et depecircche Le miseacuterabilisme se voyait estheacutetiseacute et eacuterigeacute en marqueur identitaire de lanation lusitanienne

19 Il en allait de mecircme pour la section coloniale ougrave lrsquolaquohabitat traditionnelraquo des indigegravenes

avait aussi eacuteteacute reconstitueacute au cœur de la flore luxuriante du jardin tropical censeacuteapporter une touche drsquoexotisme Dans chaque section ndash qursquoelle soit consacreacutee agrave lameacutetropole ou aux colonies ndash le mecircme scheacutema eacutetait deacuteclineacute des habitants donnaient vieaux villages reconstitueacutes des artisans travaillaient sous les yeux du public drsquoautrestenaient des stands de souvenirs Pour les autoriteacutes il srsquoest agi drsquoexhiber des hommes etdes femmes repreacutesentatifs du laquomonde portugaisraquo pour mieux affirmer le pouvoir de lrsquoEstado Novo de vanter lrsquoaction reacuteformatrice beacuteneacutefique du gouvernement salazariste surces derniers Au travers de cette vision ideacutealiseacutee du monde paysan et colonialtransparaissait dans toute sa splendeur lrsquoideacuteologie passeacuteiste ruraliste et impeacuteriale dureacutegime

20 Enfin derriegravere le pavillon de la laquoVie populaireraquo en suivant les bords des quais du

Restelo le visiteur pouvait admirer o Espelho de Aacutegua ndash le miroir drsquoEau ndash se restaurer auPortugalia ou faire sa digestion en se promenant dans le Jardin des Poegravetes Apregraves quoi ilpouvait se recueillir dans la Maison de Santo Antoacutenio saint patron de Lisbonne ousrsquoamuser dans un second parc drsquoattractions avant de deacutepenser ses deniers dans unezone commerciale

4 Louange du reacutegime sous forme de plaidoyerpasseacuteiste

21 LrsquoExposition du Monde portugais a donc pris lrsquoallure drsquoun plaidoyer passeacuteiste la

fondation et la conquecircte de lrsquoEmpire eacutetant perccedilues comme lrsquo laquoacircge drsquoorraquo de lrsquohistoireportugaise laquoLrsquoeacutepoque meacutedieacutevale ndash temps de la fondation et de la reconquecircte sur lesinfidegraveles ndash ainsi que lrsquoeacutepopeacutee des Deacutecouvertes et de lrsquoexpansion maritime occupent lapart belle dans les diffeacuterents pavillons de lrsquoexpositionraquo affirme Yves Leacuteonard16 Gracircce agraveune mise en scegravene savamment orchestreacutee les acteurs publics souhaitaient faireapparaicirctre tout au long de lrsquoexposition laquolrsquoacircme du Portugalraquo en exaltant ce qui eacutetaitconsideacutereacute comme des grandeurs nationales et gommant les pages sombres de lrsquohistoirenationale On nrsquoheacutesita pas agrave construire des filiations ideacuteologiques arbitraires et agravegommer le contexte des eacutevegravenements et des personnages de lrsquohistoire pour mettre enavant lrsquoideacutee drsquoune nation lusitanienne homogegravene depuis la fondation de 1140 Suivantles consignes officielles de la propagande drsquoEacutetat les concepteurs de lrsquoexpositiontentegraverent de restaurer lrsquouniteacute du pays en orchestrant le retour du laquoroman nationalraquoLrsquoexposition avait pour objectif de rendre palpable la laquoreacutesurrection nationaleraquoorchestreacutee par Salazar de chanter haut et fort les meacuterites de lrsquoEstado Novo

22 Le nouveau reacutegime cherchait en effet sa leacutegitimiteacute dans une reacuteeacutecriture de lrsquohistoire

Cette exposition martelait le message deacutejagrave abondamment diffuseacute par les services depropagande de lrsquoEstado Novo le salut temporel et eacuteternel du Portugal et donc larestauration de la communauteacute nationale La neacutecessiteacute pour le gouvernement de se

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donner une leacutegitimiteacute passait neacutecessairement par la diffusion drsquoune image coheacuterente etunifieacutee du Portugal et par celle drsquoune nation contre laquelle rien ne reacutesistait toujoursdigne et victorieuse car placeacutee sous la protection de la providence Ce Portugal de 1940a son heacuteros La propagande que lrsquoExposition du Monde portugais relaye focalisait cettequecircte de leacutegitimiteacute autour de lrsquoimage laquomessianiqueraquo de Salazar le laquosauveurraquo parvenu agravereacutetablir lrsquoeacutequilibre des finances de la nation lrsquoartisan de la Constitution de lrsquoEstado Novo

adopteacutee en 1933 Elle lrsquoa situeacute dans la ligneacutee des grandes figures mythifieacutees lrsquoInfantAfonso Henrique le conneacutetable Nuno Aacutelvares Pereira les grands navigateurs partis agrave ladeacutecouverte et conquecircte du monde au nom de la chreacutetienteacute Ce message srsquoarticulaitautour de la mise en systegraveme drsquoune image rassurante de Salazar incarnation de lacertitude de la soliditeacute (financiegravere) et de la stabiliteacute (de lrsquoEacutetat Nouveau) et par celle delrsquoheacuteritier heacuteroiumlque des grandes figures et du sauveur auquel on doit respectreconnaissance et obeacuteissance Comme le rappelle Yves Leacuteonard

Les choix auxquels procegravedent ces manifestations traduisent une lecture seacutelective delrsquohistoire nationale domineacutee par un souci drsquoinstrumentaliser celle-ci dans lrsquooptiquedrsquoune reacutesurrection nationale Autrement dit le libeacuteralisme politique monarchiqueaussi bien que reacutepublicain tend agrave ecirctre occulteacute comme synonyme de deacutecadence pourle Portugal au profit de lrsquoacircge drsquoor qursquoincarneraient les Deacutecouvertes et bien sucircr dela reacutesurrection amorceacutee le 28 mai 1926 avec lrsquoinstauration de la dictature militaire17

23 La visite de lrsquoExposition permettait de retracer lrsquoeacutepopeacutee des Portugais sur les mers agrave

travers le Pavillon des Deacutecouvertes ou le Pavillon du Breacutesil (ancienne colonieportugaise perdue en 1822) Le Jardin colonial eacutevoquait la vie pittoresque deslaquoindigegravenesraquo de lrsquoAfrique portugaise La figure drsquoHenri le Navigateur dominaitlrsquoensemble de la propagande des commeacutemorations des Centenaires La comparaisonentre lrsquoInfant et le laquomage des Financesraquo portugaises ndash Salazar ndash eacutetait lrsquoune desconstantes du parcours Les images du ceacutelibataire de Sagres et du laquochasteraquo dictateur-preacutesident du Conseil qui nrsquoa pas drsquoautre eacutepouse que la nation portugaise sesuperposaient Lrsquoun comme lrsquoautre ont dirigeacute les possessions drsquooutre-mer sans quitterleur cabinet meacutetropolitain Et les difficulteacutes eacuteconomiques du Portugal contemporaineacutetaient assimileacutees par le Secreacutetariat de la propagande nationale dirigeacute par AntoacutenioFerro agrave un nouvel espace de conquecircte

Salazar [hellip] est la personnaliteacute portugaise qui se rapproche le plus toutesproportions gardeacutees et dans un plan purement psychologique de lrsquoinfant domHenrique [hellip] Comme dom Henrique se penchait agrave lrsquoeacutecole de Sagres sur lesmappemondes et les cartes aideacute par son cosmographe Jaime de Majorque il sepenche aideacute par ses ministres sur son bureau de la rue de Funchal sur ce budgetqui a deacutejagrave eacuteteacute une Mer Teacuteneacutebreuse et qui srsquoeacuteclaircit lentement Les temps ne sontplus les mecircmes les caravelles aujourdrsquohui sont des transatlantiques des ponts deseacutecoles des ports des usines des cregraveches des citeacutes ouvriegraveres Et un infant domHenrique qui ressusciterait agrave notre eacutepoque tourmenteacutee dans laquelle le bonheurdrsquoun peuple oscille entre ses finances et son eacuteconomie pourrait bien ecirctre unministre des Finances un Oliveira Salazar18

24 Protection et autoriteacute deux principes qui reflegravetent le double langage utiliseacute par le

gouvernement de Salazar et qui nrsquoont cesseacute drsquoecirctre reacutepeacuteteacutes tout au long du parcours delrsquoexposition un discours consensuel et positif diffuseacute par la propagande et baseacute sur ladiffusion de valeurs morales srsquoincarnant dans la supposeacutee laquomission civilisatriceraquoportugaise susceptible de rassembler lrsquoensemble de la population portugaise enomettant deacutelibeacutereacutement drsquoeacutevoquer la violence dont savait faire preuve le reacutegime et sapolice politique (reacutepression anticommuniste lrsquoouverture du laquo camp de la mort lente raquoTarrefal) Cette exposition a drsquoabord eacuteteacute conccedilue pour canaliser lrsquoadheacutesion des

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Portugais vers la personne du preacutesident du Conseil et implicitement vers legouvernement entretenir et amplifier lrsquoadmiration que doit susciter le chef de lrsquoEacutetatmais surtout le preacutesident du Conseil des ministres que le discours et lrsquoimagerieplaccedilaient en-dehors des luttes de pouvoir et des contingences mateacuterielles Ainsi celaquoculte du sauveurraquo eacutetait-il intimement lieacute agrave lrsquoeacutevocation drsquoun passeacute ideacutealiseacute drsquoougrave ont eacuteteacuteexclues toutes divisions et contradictions Aussi la mythification des grandes figuressrsquoaccompagnait-elle de lrsquoexaltation de la terre de la ruraliteacute du monde paysan delrsquoartisanat du reacutegionalisme de la megravere et de la famille

25 LrsquoExposition du monde portugais allait essentiellement se borner agrave ecirctre une œuvre

drsquolaquoeacuteducation nationaleraquo selon les fameuses laquoleccedilons de Salazarraquo des affiches eacutediteacutees en1938 et distribueacutees dans toutes les eacutecoles primaires du pays Celles-ci visaient agravetransmettre les valeurs ardemment deacutefendues par lrsquoEacutetat Nouveau salazariste telles quelrsquoincontestable supeacuterioriteacute drsquoun laquoEacutetat fortraquo autoritaire sur les reacutegimes libeacuterauxlrsquoaction efficace et beacuteneacutefique du gouvernement et de son laquochefraquo Salazar le rocirclesubalterne de la femme cantonneacutee agrave nrsquoecirctre qursquoune eacutepouse et une megravere la chariteacute(chreacutetienne) le cateacutechisme (catholique) la glorieuse histoire de la nation et de sonEmpire qui fait que laquole Portugal nrsquoest pas un petit paysraquo

Figg 7 8 laquoDieu Patrie et Famille la trilogie de lrsquoEacuteducation nationaleraquo laquoDeacutefense de la Nation et delrsquoEmpireraquo19

26 Lors de lrsquoexposition de 1940 srsquoil srsquoest agi de faire laquoaimerraquo lrsquoEmpire il a surtout eacuteteacute

question de vulgariser agrave lrsquousage du peuple portugais les piegravetres slogans de lapropagande salazariste la mise en valeur des colonies lrsquoEmpire remegravede miracle agrave lacrise laquola terre qui ne ment pas raquo (pour reprendre une expression du mareacutechal Peacutetain)la famille la patrie Lrsquoexposition eacutetait supposeacutee reacuteveacuteler lrsquoexistence drsquoun laquogeacutenienationalraquo Degraves lors lrsquoutilisation massive de ces theacutematiques agrave travers des mises en

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scegravene de la vie quotidienne participait de cette conception reacuteactualiseacutee au XIXe siegravecleet lieacutee agrave lrsquoaffirmation des nationalismes qui deacutefinit la nation comme un organismeautonome reacutegi selon ses propres lois eacutevoluant et se transformant de lrsquointeacuterieur endehors de toute influence exteacuterieure Cette patrie celle des ancecirctres et des morts cettemegravere-terre nourriciegravere et feacuteconde du travail des Portugais ce foyer qui reacuteunit les forcesvives agrave lrsquoimage du foyer familial puiserait dans son seul corps ses forces et sa jeunesseContre la deacutecadence des temps modernes issus de la Reacutevolution franccedilaise de 1789 etparvenue jusqursquoau Portugal par lrsquoinstauration de la Monarchie constitutionnelle en1822 puis de la Reacutepublique en 1910 il srsquoagissait de restaurer les valeurs drsquoordre dehieacuterarchie drsquohonneur et de deacutevouement agrave la communauteacute nationale Cette quecircte desorigines de la grandeur eacutetait explicitement visible dans la plupart des pavillons delrsquoexposition notamment celui de laquolrsquoHonneur et de la ville de Lisbonneraquo

27 Le culte de la ligneacutee des ancecirctres renvoie agrave lrsquoideacutee drsquoun corps national coheacuterent

homogegravene et soudeacute par une tradition inexpugnable qui implique lrsquoexclusion de lrsquoautrede lrsquoeacutetranger La reacuteeacutecriture de lrsquohistoire apparaissait comme intimement lieacutee agrave lrsquoeacutelogedu domaine colonial portugais viatique indispensable au relegravevement national Commesans doute jamais auparavant lrsquoEmpire allait devenir un mythe compensateur un objetde propagande permanent contribuant agrave fixer en profondeur la viabiliteacute du reacutegimeTout au long de la visite des diffeacuterents pavillons on allait redire aux Portugais lesbienfaits du reacutegime qui oeuvrait agrave lrsquoameacutelioration du niveau de vie de tous les Portugaisles beacuteneacutefices de lrsquoapostolat colonial pour laquola reacuteeacuteducation des peuples arrieacutereacutesraquo leloyalisme reconnaissant des populations soumises et les reacutealisations du reacutegime dans lameacutetropole et les territoires drsquooutre-mer Il eacutetait question de laquodonner aux Portugaisconscience de leur Empireraquo et de leur grandeur Apregraves la fermeture de lrsquoexposition le 2deacutecembre 1940 les Portugais ne pourraient deacutesormais oublier que la nation selaquoreacutegeacuteneacuteraitraquo gracircce au programme du gouvernement salazariste et qursquoils posseacutedaient unvaste Empire Celui-ci cesserait drsquoecirctre une entiteacute vague un thegraveme agrave discours pourdevenir une reacutealiteacute tangible Ni le Portugal continental ni les colonies ne devaient plusjamais ecirctre perccedilus comme des terra incognita

28 Par conseacutequent bien plus que drsquoecirctre tourneacutee vers le rayonnement international

lrsquoExposition srsquoadressait drsquoabord aux Portugais elle devait renforcer leur confiance dansla grandeur de la nation lusitanienne et son Empire tout en affermissant la confianceenvers le nouveau reacutegime seul capable de preacuteserver lrsquoheacuteritage multiseacuteculaire de ce payslaquo vieux de huit siegravecles raquo Bien plus lrsquoesprit colonial devait peacuteneacutetrer les massespopulaires Salazar avait ainsi demandeacute qursquoon insistacirct sur les reacutealisations de la politiqueeacuteconomique qursquoil avait mis en œuvre degraves son arriveacutee au ministegravere des Finances en 1928et les progregraves dus agrave la promulgation de lrsquoActe colonial en 1930 et lrsquoinstitutionnalisationde lrsquoEstado Novo en 1933 par rapport agrave la laquo dispendieuse raquo Reacutepublique Degraves lorssrsquoexpliquent qursquoaient eacuteteacute souligneacutes dans chaque pavillon les moindres reacutealisationssociales (comme la construction drsquoeacutecoles ou de voies ferreacutees) et les progregraves de lrsquohygiegraveneet de la santeacute publique sur lrsquoensemble des territoires portugais Les photographies dereacutealisations industrielles les statistiques sur le mouvement commercial les collectionsdrsquoeacutechantillons suivaient de pregraves les arts deacutecoratifs les collections de masques etfeacutetiches les costumes traditionnels reacutegionaux et autres objets de la laquo culturepopulaireraquo de faccedilon agrave inteacuteresser le grand public et qursquoil puisse faire sien les messagesdu reacutegime

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29 Agrave lrsquoissue des commeacutemorations du laquo Double centenaire raquo en deacutecembre 1940 la dictature

salazariste apparaicirct comme renforceacutee Lrsquoenthousiasme de la population pourlrsquoexposition du laquo Monde portugais raquo a contribueacute agrave asseoir sa domination sur les espritsEn mettant savamment en scegravene une vision nationaliste et artificielle de lrsquohistoirelusitanienne le reacutegime a su se doter drsquoune leacutegitimiteacute et donner du Portugal lrsquoimage drsquounlaquohavre de paixraquo en Europe ainsi que lrsquoillusion drsquoecirctre une grande puissance impeacuteriale surla scegravene internationale LrsquoEstado Novo est ainsi apparu comme lrsquoartisan de la paix et legarant de lrsquointeacutegriteacute nationale face agrave lrsquoadversiteacute Lrsquoexposition de 1940 en propageant lecredo du reacutegime par le spectacle et la fecircte a donneacute agrave voir lrsquoincroyable efficaciteacute de lamachine de propagande salazariste et contribueacute agrave faire du preacutesident du Conseil unhomme providentiel le placcedilant alors sur un pied drsquoeacutegaliteacute avec lrsquoInfant D HenriqueTout avait eacutegalement eacuteteacute mis en œuvre pour que cet eacutevegravenement puisse passer agrave laposteacuteriteacute et devenir un laquolieu de meacutemoireraquo Un film documentaire a eacuteteacute reacutealiseacute parAntoacutenio Lopes Ribeiro sur lrsquoexposition du laquo Monde portugais raquo afin que son souvenirreste graveacute dans la meacutemoire collective et puisse reacuteguliegraverement ecirctre invoqueacute pourrenforcer lrsquoaura du reacutegime autoritaire Lrsquoexposition du laquoMonde portugaisraquo constitue lesymbole de lrsquoapogeacutee du reacutegime salazariste un moment drsquoextrecircme compliciteacute entre lesartistes et lrsquoEstado Novo qui favorisa la fabrication du consensus autour des ideacuteauxdeacutefendus par le reacutegime la marque drsquoune stabilisation de la dictature tout en eacutetantparadoxalement le tournant crucial de la lente agonie du reacutegime En effet peu detemps apregraves en 1945 la chute des forces de lrsquoAxe allait signifier la fin de la peacuteriode destabiliteacute et entraicircner la premiegravere des crises politiques qursquoaurait agrave affronter la dictaturepour survivre

NOTES

1 FERRO Antoacutenio citeacute par LEONARD Yves laquoLe Portugal et ses ldquosentinelles de pierrerdquo

Lrsquoexposition du monde portugais en 1940raquo in Vingtiegraveme Siegravecle Revue drsquohistoire 62 41999 p 29

2 Oacute Jorge Ramos do laquoModernidade e tradiccedilatildeo Algumas reflexotildees em torno da Exposiccedilatildeo do

Mundo Portuguecircsraquo in O Estado Novo Das origens ao fim da autarcia (1926-1959) [actes] vol 2

Lisbonne Fragmentos 1987 pp 177-185 p 177

3 LEONARD Yves laquoLe Portugal et ses ldquosentinelles de pierrerdquo Lrsquoexposition du monde portugais

en 1940raquo in Vingtiegraveme Siegravecle Revue drsquohistoire 62 21999 pp 27-37

4 Voir par exemple le catalogue de lrsquoexposition laquoCent ans de Primitifs portugaisraquo URL

lthttplegrandateliercanalblogcomarchives2011102122430344htmlgt [Consulteacute le 28 mars

2014]

5 Chiffres citeacutes par Juacutelia Leitatildeo de Barros laquoExposiccedilatildeo do Mundo Portuguecircsraquo in ROSAS Fernando

BRANDAtildeO de BRITO Joseacute Maria (dir) Dicionaacuterio de Histoacuteria do Estado Novo Venda Nova Bertrand

Editora 1996 p 326

6 LEONARD Yves laquoLe Portugal et ses ldquosentinelles de pierrerdquo Lrsquoexposition du monde portugais

en 1940raquo op cit

7 Source Archives municipales de Lisbonne URL lthttparquivomunicipalcm-lisboaptsala

onlineuiSearchBasicaspxfilter=AFgt [consulteacute le 28 mars 2014] De nombreuses photos libres

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de droit de lrsquoExposition peuvent ecirctre eacutegalement vues sur ce blog URL lthttp

restosdecoleccaoblogspotfr201206exposicao-do-mundo-portugues-em-1940htmlgt [consulteacute

le 28 mars 2014]

8 Chiffres citeacutes par LEITAtildeO de BARROS Juacutelia laquoExposiccedilatildeo do Mundo Portuguecircsraquo in ROSAS

Fernando BRANDAtildeO de BRITO Joseacute Maria Dicionaacuterio de Histoacuteria do Estado Novo Venda Nova

Bertrand Editora 1996 p 326

9 VARGAFTIG Nadia laquoLes expositions coloniales sous Salazar et Mussolini (1930-1940) raquo

Vingtiegraveme Siegravecle Revue drsquohistoire 108 42010 pp 39-52

10 Guide officiel de lrsquoExposition Source WIKIPEDIA laquoExposiccedilatildeo do Mundo Portuguecircsraquo URL

lthttpptwikipediaorgwikiExposiC3A7C3A3o_do_Mundo_PortuguC3Aasgt [consulteacute

le 28 mars 2014] Voir eacutegalement URL lthttprestosdecoleccaoblogspotfr201206

exposicao-do-mundo-portugues-em-1940htmlgt [consulteacute le 28 mars 2014]

11 LEONARD Yves op cit

12 Source Archives municipales de Lisbonne [en ligne] URL lt httparquivomunicipalcm-

lisboaptsalaonlineuiSearchBasicaspxfilter=AFgt [consulteacute le 28 mars 2014] Voir eacutegalement

URL lthttprestosdecoleccaoblogspotfr201206exposicao-do-mundo-portugues-

em-1940htmlgt [consulteacute le 28 mars 2014]

13 Source Archives municipales de Lisbonne URL

lthttparquivomunicipalcm-lisboaptsalaonlineuiSearchBasicaspxfilter=AFgt [consulteacute le

28 mars 2014]

14 Ibidem

15 VARGAFTIG Nadia op cit

16 LEONARD Yves op cit

17 LEONARD Yves op cit

18 FERRO Antoacutenio Salazar le Portugal et son Chef Paris Grasset 1934 pp 261-262

19 Affiches libres de droit [en ligne] URL lthttpnoseahistoriawordpresscom20111212a-

licao-de-salazargt [consulteacute le 29 mars 2014]

REacuteSUMEacuteS

Veacuteritable ode agrave la laquoReacutevolution nationaleraquo meneacutee par Salazar lrsquoExposition du Monde portugais de

1940 a eacuteteacute inaugureacutee en grande pompe alors que lrsquoEurope eacutetait ravageacutee par la guerre

LrsquoExposition srsquoinscrivait dans la construction drsquoun laquoroman nationalraquo souhaitant unifier la nation

par une instrumentalisation nationaliste de lrsquohistoire afin drsquoasseoir la domination du pouvoir

salazariste non pas tant sur les populations coloniseacutees que sur les autochtones de la meacutetropole

Autentica ode alla ldquoRivoluzione nazionalerdquo guidata da Salazar lrsquoEsposizione del Mondo

portoghese del 1940 egrave stata inaugurata in pompa magna mentre lrsquoEuropa era devastata dalla

guerra La mostra egrave stata parte della costruzione di un ldquoromanzo nazionalerdquo che cercava di

unificare la nazione attraverso una strumentalizzazione nazionalista della storia allo scopo di

consolidare il dominio di Salazar non solo sui popoli colonizzati ma anche sulle popolazioni

autoctone della metropoli

Ode to the ldquoNational Revolutionrdquo led by Salazar the Portuguese World Exhibition of 1940 was

inaugurated with great pomp while Europe was ravaged by war The exhibition was part of the

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construction of a ldquonational novelrdquo seeking to unify the nation by a nationalist manipulation of

history They do that to establish the domination of salazarian power for both colonized people

and native people of metropolis

INDEX

Mots-cleacutes empire Estado Novo Exposition du Monde portugais roman national Salazar

Keywords empire Exhibition of the Portuguese World national novel New State Salazar

Parole chiave Esposizione del Mondo portoghese impero romanzo nazionale Salazar Stato

nuovo

AUTEUR

CEacuteCILE GONCcedilALVES

Doctorante en Etudes politiques agrave lrsquoEcole des Hautes Etudes en Sciences Sociales Paris rattacheacutee

au Centre drsquoEtudes Sociologiques et Politiques Raymond Aron (CESPRA) doctorante en Histoire

contemporaine agrave lrsquoUniversiteacute Picardie Jules Vernes Amiens et rattacheacutee au Centre drsquoHistoire des

Socieacuteteacutes des Sciences et des Conflits Faculteacute drsquohistoire et de geacuteographie

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III La propaganda in esposizione

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Exposition universelle de 1878Lrsquoarcheacuteologie au service descontestations contemporainesBastien Noeumll

1 Malgreacute leur caractegravere commercial les

expositions universelles ne se limitent pasagrave une ceacuteleacutebration de lrsquoindustrie Au seinde ces concours internationauxlrsquoancienneteacute des cultures fait lrsquoobjetdrsquoexpositions reacutetrospectives Preacutesenteacutesaux cocircteacutes des produits les plus innovantsles deacutepocircts antiques de lrsquoExposition de 1878soulignent par contraste le progregraveshumain ou soutiennent par comparaisonla continuiteacute de certaines pratiques Cetteconfrontation entre passeacute et preacutesentnourrit les ideacuteologies de la fin du siegravecleAinsi deux leviers sont solliciteacutes pourinstrumentaliser les objets archeacuteologiquesagrave lrsquoExposition universelle Le premier estcelui de lrsquoeacuteloignement temporel lrsquohistoirehumaine telle que la redeacutefinit la sciencearcheacuteologique met agrave deacutefaut letraditionalisme religieux Via le mythe gaulois elle porte aussi un discours nationalistequi constitue lrsquoenjeu veacuteritable de toute Exposition universelle Le second levier est celuide la continuiteacute Les objets antiques attestent de lrsquoancienneteacute de certaines pratiques etmettent en exergue le prestige drsquoune industrie en assurant son ancrage historiquemilleacutenaire

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1 Lrsquoargument du passeacute au secours des contestationscontemporaines

11 Deacuteneacutegation drsquoun traditionalisme religieux

2 En France lrsquoExposition universelle de 1878 srsquoouvre dans une peacuteriode riche en initiatives

de laiumlcisation1 Les progressistes profitent de lrsquoexposition de vestiges archeacuteologiquespour mettre en doute lrsquohistoire chreacutetienne et initier un mouvement qui aboutit agraveplusieurs mesures degraves lrsquoanneacutee suivante2

3 Dans une critique formuleacutee agrave lrsquoeacutegard du laquoDarwinisme raquosoutenu au Pavillon de

lrsquoanthropologie3 du quai de Billy Henry des Houx oppose le secreacutetaire Paul Topinard4laquoavocat des singes raquoet responsable de la vitrine 23 consacreacutee aux rapprochements entrelrsquohomme et le primate agrave Armand de Quatrefages5 qui est de ceux qui ont laquoprotesteacutecontre la teacutemeacuteriteacute des hypothegraveses darwinistes raquo La confrontation entre le preacutesident dela commission et son secreacutetaire Paul Topinard transpose ce conflit ideacuteologique au seinmecircme du comiteacute organisateur de lrsquoexposition anthropologique et reacutevegravele la complexiteacutedu deacutebat religieux contemporain On ne peut srsquoen tenir agrave une opposition entre uneclasse scientifique darwinienne et un ensemble de fidegraveles aux mœurs conservatrices

4 Les anthropologues ne sont drsquoailleurs pas les seuls acteurs de cette contestation

Plusieurs commentateurs de lrsquoexposition de lrsquoart ancien preacutesenteacutee au sein du Palais duTrocadeacutero appuient une penseacutee laiumlque sur leurs descriptions drsquoœuvres antiques DansLrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition universelle Henry Havard srsquointerroge surlrsquoancienneteacute de lrsquohomme et relegraveve la cohabitation deacutelicate entre le discours religieux etlrsquoavanceacutee de la recherche archeacuteologique

Voilagrave qursquoaujourdrsquohui deux abbeacutes MM Bourgeois et Delaunay au meacutepris de lachronologie catholique ont cru trouver des traces de lrsquoindustrie humaine dans lesterrains pliocegravenes Ougrave srsquoarrecirctera-t-on6

5 Agrave propos du moulage du buste en serpentine du roi Chefreu lrsquoauteur cite Auguste

Mariette7 et date lrsquoobjet drsquo laquoil y a six mille ansraquo avant drsquoajouter laquocrsquoest-agrave-direpreacuteciseacutement agrave lrsquoeacutepoque ougrave suivant les dires de la Genegravese le Seigneur eacutetait occupeacute agrave lacreacuteation du monderaquo8 La comparaison entre ce chef-drsquoœuvre statuaire et lesproductions contemporaines mises au jour en Europe occidentale reacutevegravele selon-luilrsquoobsolescence du discours religieux

Embrassons drsquoun coup drsquoœil lrsquoeffroyable distance qui seacutepare la barbarie ougravecroupissaient ces troglodytes dont nous parlions preacuteceacutedemment de la civilisationgrandiose que nous reacutevegravele cette admirable statue et dites-moi je vous prie ce quedevient cette chronologie hieacuteratique que nos enfants apprennent dans lrsquoHistoiresainte et qursquoon leur enseigne comme un acte de foi9

6 La deacutemonstration se poursuit agrave partir du deacutecor de la tombe de Ti agrave Saqqarah

Que leur manque-t-il donc agrave ces Eacutegyptiens antiques [hellip] Les voilagrave donc completspresque nos eacutegaux eacuteprouvant les mecircmes besoins que nous goucirctant les mecircmesplaisirs cultivant les mecircmes vices [hellip] Voyez [hellip] lrsquoabicircme effroyable qui seacutepare leurcivilisation raffineacutee des grossiers vestiges de lrsquoacircge de pierre Est-ce que tout cetraditionnel eacutechafaudage de contes agrave dormir debout dont on berce lrsquoesprit de nosenfants ne srsquoeacutecroule pas devant une pareille deacutemonstration Que reste-t-il de cettetheacuteorie du monde fabriqueacute en six jours Et continuera-t-on drsquoenseigner ce tissu defables ineptes agrave des cerveaux incapables drsquoen controcircler les erreurs10

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7 Partant de lrsquoancienneteacute des civilisations dont teacutemoignent les œuvres eacutegyptiennes

exposeacutees sous lrsquoeacutegide drsquoAuguste Mariette Henry Havard met agrave deacutefaut ce laquolabyrinthe dereacutecits mensongersraquo11 que constituent les textes catholiques Aussi les deacutecouvertespreacutesenteacutees au Trocadeacutero doivent-elles encourager le visiteur agraversquo srsquoaffranchir vis-agrave-visdes laquoridicules entraves raquoet de lrsquolaquoignorance raquoauxquelles la tradition le condamne laquoIlfaut briser ces obstacles cependant car crsquoest devant de pareilles difficulteacutes que se sontarrecircteacutees la plupart des civilisations stationnairesraquo12 conclue lrsquoauteur en visionnaire dela loi de 1905 sur la seacuteparation de lrsquoEglise et de lrsquoEtat

12 Instrumentalisation politique et nationalisme franccedilais

8 Valable au deacutebut du XIXe siegravecle la conception drsquoun passeacute propre agrave la Gaule cegravede face

aux recherches meneacutees par les archeacuteologues dans la premiegravere moitieacute du siegravecle Danstoute lrsquoEurope les scientifiques eacutechangent et communiquent lrsquoavanceacutee de leurstravaux Congregraves et colloques conduisent agrave lrsquoeacutelaboration drsquoune laquohistoire primitive delrsquoEuroperaquo13 construite par lrsquoapport de populations successives dont on trouve la tracedans plusieurs pays dont la France

9 Cependant ces avanceacutees ne sont pas immeacutediatement connues du grand public

Lrsquohistoire primant encore lrsquoarcheacuteologie dans les mentaliteacutes contemporaines la theacuteoriedrsquoun passeacute gaulois unique reste dominante dans les anneacutees 1870 Cette meacuteconnaissancerelegraveve moins drsquoun deacutesinteacuterecirct du public pour une science en construction que drsquounobscurantisme entretenu par la classe savante Sous son autoriteacute une habile seacutelectiondrsquoobjets trieacutes parmi les deacutecouvertes du siegravecle vient porter caution du laquomythe gauloisraquoaupregraves du public Cette instrumentalisation de lrsquoarcheacuteologie se justifie par lrsquoentreprisede redressement national initieacutee dans le dernier tiers du XIXe siegravecle Apregraves lrsquoeacutechecfranccedilais de 1871 de nombreux intellectuels encouragent une quecircte identitaire dontHenri Martin14 se fait le pionnier Ce dernier œuvre pour lrsquointeacutegration des Gaulois agrave lamythologie reacutepublicaine et eacuterige en exemple ces laquoancecirctres [qui] se sont battus etsacrifieacutes pour sauvegarder lrsquoindeacutependance de leur territoire et lrsquointeacutegriteacute de leur geacutenieraquo15 Dans son Meacutemoire sur la Deacutefense de Paris Eugegravene Viollet-le-Duc16 soutient ce regardreacutetrospectif laquoNous ne devons pas eacutetouffer pour en rivaliser avec le germain notreesprit Gauloisraquo17 Le passeacute glorieux de la France doit nourrir le redressement de lanation vaincue Agrave la gallomanie neacutee sous Napoleacuteon III succegravede apregraves 1870 une eacutetude quise porte sur la succession des trois Gaule celte romaine et meacuterovingienne Mais aulendemain de la deacutefaite de Sedan les deux derniegraveres eacutepoques sont largement meacutepriseacuteeset les analogies se succegravedent pour assimiler les Germains historiques aux ennemisPrussiens Lrsquoadmiration pour lrsquoAllemagne savante a cesseacute Crsquoest vers une premiegravereFrance civiliseacutee anteacuterieure aux invasions du Ve siegravecle que lrsquoon se tourne Le choix de lapeacuteriode satisfait aussi les deacutesirs de laiumlciteacute contemporains en fondant les racinesfranccedilaises non dans la foi chreacutetienne mais dans une spiritualiteacute magique et druidiqueLrsquoideacuteal gaulois primitif affranchi du joug romain et des influences barbares est avanceacutecomme modegravele pour la IIIe Reacutepublique Cette Gaule indeacutependante est laquoune grandeReacutepublique feacutedeacuterative [hellip] ougrave la femme marche lrsquoeacutegale de lrsquohomme [hellip] [ougrave] la liberteacute avaincu la fataliteacute [hellip] [ougrave] lrsquohomme a sa conscience pour guide de ses actionsraquo assureEugegravene Bonnemegravere dans La Gaule en 1875 18 On rappelle ailleurs le pouvoir militairedrsquoun empire qui laquosrsquoeacutetendit de lrsquoEspagne agrave lrsquoAsie Mineureraquo19 Dans les derniegraveresdeacutecennies du XIXe laquola Revanche et la Reacutepublique dictent le discours sur la Gauleraquo20

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10 La cohabitation forceacutee entre les avanceacutees anthropologiques et lrsquoentretien drsquoun laquopasseacute

gauloisraquo se reflegravete agrave lrsquoExposition universelle de 1878 au palais du Champ de Marscomme au Trocadeacutero Dans lrsquoenceinte du premier palais expose Eacutevariste-VitalLuminais21 artiste franccedilais laquoqui peint les anciens Gaulois comme srsquoil eucirct eacuteteacute eacuteleveacute lui-mecircme chez les druidesraquo22 De cette Gaule indeacutependante lrsquoexposition reacutetrospective duTrocadeacutero livre de nombreux vestiges laquoJe parlais agrave lrsquoinstant des Gaulois nos ancecirctres on leur a fait une grande et large place au Trocadeacuteroraquo23 confirme Henry Havard Porteacutespar lrsquoengouement les commentateurs de lrsquoexposition vont jusqursquoagrave reconnaicirctre desobjets laquogaulois raquodans chaque deacutecouverte issue du sol franccedilais et contenue dans uncadre chronologique deacutebutant avec lrsquoacircge des meacutetaux24

11 Agrave lrsquoinverse le Pavillon de lrsquoanthropologie du quai de Billy semble coller plus

eacutetroitement aux consideacuterations scientifiques de son temps Srsquoil consacre une partie deses vitrines aux antiquiteacutes gauloises lrsquoappropriation nationaliste de ces objets y semblemoins eacutevidente En effet la position drsquoune histoire propre agrave la France est plus difficile agravesoutenir agrave mesure que les anthropologues remontent le fil de nos origines Les deacutepocirctsdu quai de Billy œuvrent davantage agrave une reconnaissance drsquoun passeacute europeacuteen communqursquoagrave la constitution drsquoun laquopasseacute gaulois raquo Alors que le Palais du Trocadeacutero prend leparti drsquoisoler les sections eacutetrangegraveres dans son aile ouest une confrontation fertile a pusrsquoeacutetablir agrave lrsquoexposition anthropologique ougrave se trouvaient rassembleacutees dans un mecircmeespace les vestiges preacutehistoriques de plusieurs reacutegions de lrsquoEurope25

12 Ainsi lrsquoinstrumentalisation nationaliste des antiquiteacutes nationales agrave lrsquoExposition

universelle de 1878 relegraveve drsquoun pheacutenomegravene complexe En plein essor gracircce au concoursde scientifiques dans toute lrsquoEurope la discipline reste meacuteconnue du grand publicQuand elle nrsquoest pas simplement ignoreacutee lrsquoarcheacuteologie est freacutequemment assimileacutee agraveune science historique qui par ses investigations offre dans les anneacutees 1870 un modegravelede deacuteveloppement pour le preacutesent

2 Archeacuteologie et continuiteacute industrielle agrave lrsquoExpositionuniverselle

21 Le rappel de la valeur industrielle des productions antiques

13 LrsquoExposition universelle de 1878 teacutemoigne drsquoune conception nouvelle de lrsquoindustrie

Disperseacutees dans des architectures pavillonnaires les techniques sont concurrenceacuteespar la curiositeacute et le divertissement dont la place srsquoest consideacuterablement accrue parrapport agrave la manifestation franccedilaise de 1867 Ce nouveau rapport ne reacuteside pas tantdans la disparition de la valeur du travail que dans sa dissolution au sein depreacutesentations qui srsquoy rattachent moins directement Parmi elles les expositionsarcheacuteologiques deacutelivrent un discours qui assure une continuiteacute entre les productionsanciennes et lrsquoindustrie moderne laquoRien nrsquoest plus inteacuteressant nrsquoest plus instructif quela comparaison des treacutesors des arts et des industries du preacutesent et du passeacute raquolit-on dansla Reacutepublique franccedilaise du 21 mai 187826 agrave propos de la reacutetrospective de lrsquoart ancien auTrocadeacutero Si la deacutenomination a changeacute cette preacutesentation nrsquoen reste pas moinslrsquoheacuteritiegravere de la Galerie de lrsquohistoire du Travail de lrsquoExposition universelle de 1867 Aussile lien entre le monde antique et lrsquoindustrie contemporaine est-il eacutetroit au TrocadeacuteroDegraves 1877 Gabriel de Mortillet27 associe les deux conceptions en annonccedilant que lrsquoailedroite du palais preacutesentera laquole deacuteveloppement de lrsquoart et de lrsquoindustrie depuis les

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temps les plus reculeacutes jusqursquoagrave la Reacutevolution franccedilaiseraquo28 Dans ce cadre un lien est creacuteeacuteentre les objets antiques du Trocadeacutero et les technologies du palais du Champ de Mars pour Henry Havard les antiquiteacutes preacutehistoriques de lrsquoaile ouest sont laquole germe de cesformidables engins de ces machines admirables qui grondent dans les hallsgigantesques du grand palais de ferraquo29 Freacutequemment eacutevoqueacutee30 cette dimensiontechnique leacutegitime la place occupeacutee par une telle preacutesentation dans une expositionindustrielle et offre un nouveau regard sur ces objets du passeacute laquolongtemps meacutepriseacutesignoreacutes deacutedaigneacutesraquo31 Par leur nature fatalement artisanale les œuvres anciennes detoutes origines reacutepondent agrave cette ambition de faire cohabiter art et industrie Lerecours au terme de laquoproduit raquopour deacutesigner les deacutepocircts anciens accompagne cerapprochement32 Le Rapport sur lrsquoexposition de lrsquoart ancien du Trocadeacutero se feacuteliciteainsi drsquooffrir aux laquoarts et [hellip] proceacutedeacutes industriels de lrsquoEacutegypte agrave partir des eacutepoques lesplus reculeacutees de lrsquoAsie centrale de lrsquoExtrecircme Orient de la Gregravece de lrsquoItalie [hellip] desrepreacutesentants dans les galeries du Trocadeacuteroraquo33 En dehors du palais la fonctiondeacutevolue aux œuvres anciennes semble plus trancheacutee Les preacutesentations drsquoantiquesassureacutees par certaines nations dans leurs pavillons respectifs nrsquoont drsquoautre objectif quecelui de souligner par contraste ou continuiteacute la grandeur industrielle du pays LaGregravece qui confie son exposition agrave une Commission pour lrsquoEncouragement de lrsquoindustrienationale34 affiche ce parti-pris dans lrsquointituleacute de son comiteacute Ainsi Raymond Isay setrompe en confinant lrsquoExposition universelle du XIXe siegravecle agrave une laquomachine agrave explorerle passeacuteraquodont laquoon imaginait guegravere qursquoelle pucirct ecirctre [hellip] orienteacutee vers le preacutesent etlrsquoavenirraquo35 Tout au contraire la valeur industrielle de ce passeacute ne cesse drsquoecirctre reacutepeacuteteacutee agravelrsquoExposition de 1878 pour reacutehabiliter lrsquointeacuterecirct preacutesent de ces œuvres

14 Lrsquoambiguiumlteacute du rocircle attribueacute aux antiques au Trocadeacutero reflegravete la cohabitation

drsquointeacuterecircts divers agrave lrsquoexposition de lrsquoart ancien Garants de la manifestation lescollectionneurs profitent de lrsquoeacuteveacutenement pour donner agrave voir le teacutemoignage de leurreacuteussite De leur cocircteacute les commissions nationales cherchent agrave valoriser lrsquoancienneteacute deleur industrie dans un contexte de rivaliteacute politique internationale la richesse drsquounpays se mesure drsquoavantage par son progregraves technique qursquoagrave son concours archeacuteologique

22 Le Laurion36 ou la continuiteacute drsquoune pratique milleacutenaire37

15 Le cas des antiquiteacutes du Laurion nous permet drsquoeacutetudier concregravetement

lrsquoinstrumentalisation drsquoobjets archeacuteologiques agrave des fins commerciales Situeacute dans lareacutegion grecque de lrsquoAttique le massif minier du Laurion et ses gisements de plombmateacuterialisent une continuiteacute dans la pratique miniegravere de lrsquoAntiquiteacute jusqursquoau XIXe

siegravecle laquoLrsquoantiquiteacute reculeacutee de leur exploitation est un fait connu de tous et personnenrsquoessaye de dire depuis quelle eacutepoque elles sont ouvertesraquo eacutecrit Xeacutenophon en 355 avantJ-C38 En effet on fait aujourdrsquohui remonter agrave lrsquoacircge de bronze lrsquoexploitation de cescarriegraveres Redeacutecouvertes dans les anneacutees 1860 les mines font lrsquoobjet drsquoun contentieuxfranco-grec en 1871 Si lrsquo laquoaffaire du Laurionraquo se solde par la dissolution de lacompagnie des Meacutetallurgies du Laurion un nouvel exploitant franccedilais lui succegravede degraves1877 la Compagnie Franccedilaise des Mines du Laurion Sous lrsquoeacutegide de Jean-Baptiste Serpierilrsquoentreprise srsquoaffirme rapidement comme la premiegravere socieacuteteacute miniegravere du Laurion

16 La preacutesence agrave lrsquoExposition universelle de 1878 drsquoobjets antiques du Laurion est attesteacutee

par le aux Industries extractives et drsquoune laquocollection drsquoobjets antiques de lrsquoartmeacutetallurgique trouveacutee au Lauriumraquo agrave lrsquoexposition historique de lrsquoart ancien Toutefois

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il est difficile drsquoeacutetablir avec preacutecision la nature de ces objets Dans lrsquoouvrage eacutediteacute agravelrsquooccasion de lrsquoExposition de 1878 Andreacute Cordella reste allusif sur ce point affirmantseulement que laquodes modegraveles de ces anciennes laveries ainsi que drsquoun broyeur sontfaits par nous pour lrsquoExposition de Parisraquo39 Lrsquoauteur renvoie au plan drsquoune laverieantique proposeacute dans une parution preacuteceacutedente40 Lrsquoinventaire de la reacutetrospective delrsquoart ancien au Trocadeacutero41 nrsquoapporte aucune preacutecision sur le contenu de ce deacutepocirctpuisqursquoaucune mention nrsquoy figure De mecircme le nom de Cordella nrsquoapparaicirct pas dans lereacutepertoire des exposants

17 Dans son ouvrage de 1869 Le Laurium Andreacute Cordella eacutenumegravere les laquoobjets drsquoantiquiteacutes

les plus inteacuteressants raquotrouveacutes dans cette reacutegion Cette liste offre un cadre geacuteneacuteral agravelrsquoidentification des objets preacutesenteacutes agrave lrsquoExposition universelle Lrsquoexploitation descarriegraveres anciennes et les fouilles pratiqueacutees en amont de constructions ont mis au jourdes monnaies le plus souvent deacutecouvertes dans des tombes et des fragments de terre-cuites ceacuteramiques et moules agrave lampes Plusieurs stegraveles en marbre graveacutees onteacutegalement eacuteteacute reacutecolteacutees Les restes architecturaux drsquoun temple et drsquoun monumenthonorifique complegravetent cet ensemble auquel srsquoajoutent les restes des outils et proceacutedeacutesdrsquoexploitation antiques Crsquoest agrave lrsquointeacuterieur de ce corpus que lrsquoon doit deacutefinir la preacutesencearcheacuteologique de la Compagnie Franccedilaise agrave lrsquoExposition Il est tentant de voir dans lesobjets antiques du Laurion entreacutes en 1879 au Museacutee des Antiquiteacutes Nationales42 uneacutechantillon du deacutepocirct drsquoAndreacute Cordella agrave lrsquoExposition un an plus tocirct Mais seule laproximiteacute chronologique entre lrsquoExposition et lrsquointeacutegration des objets aux collectionsfranccedilaises leacutegitime ce rapprochement Lrsquoabsence presque totale de documentation surcet ensemble aux archives du Museacutee des Antiquiteacutes Nationales de Saint-Germain-en-Laye impose de consideacuterer cette relation avec prudence43

18 Sans particulariser ces expocircts interrogeons-nous sur leur place et plus geacuteneacuteralement

sur la consideacuteration de lrsquoAntiquiteacute dans la preacutesentation de la Compagnie Franccedilaise des

Mines du Laurion au Palais du Champ de Mars Chargeacute par la commission grecquedrsquoentreprendre un compte rendu de lrsquoeacutetat des industries extractives du pays en 1878Andreacute Cordella insiste sur lrsquoancienneteacute de la pratique extractive au Laurion donnantainsi une certaine noblesse au site44

Dans les parties faibles de ces antiques travaux le toit est soutenu par des piliers demaccedilonnerie en pierres segraveches si bien conserveacutees encore qursquoils semblent ecirctreconstruits depuis quelques anneacutees seulementOn y remarque tregraves bien les sentiers par ougrave passaient les esclaves chargeacutes deminerais les petites colonnes qui leur servaient de guides les niches ougrave eacutetaientdeacuteposeacutees les lampes destineacutees agrave eacuteclairer leur marche et des cruches pour conserverleur eau45

19 Apregraves lrsquolaquoAffaire du Laurionraquo lrsquoinsistance sur ce passeacute antique traduit une forme de

continuiteacute entre lrsquoactiviteacute des Atheacuteniens du Ve siegravecle avant J-C et celle des mineurs delrsquoentreprise franccedilaise leacutegitimant ainsi lrsquoexploitation des sols grecs par la Compagnie Leremploi des puits anciens pour faciliter laeacuterage des galeries modernes donne corps agraveune peacuterenniteacute qui se veut eacutegalement mateacuterielle laquoLorsque lrsquoon enlegraveve les deacuteblais [hellip] onest tenteacute de croire que lrsquoexploitation des mines est suspendue depuis quelques anneacuteesseulement et qursquoelle ne demande qursquoagrave ecirctre repriseraquo46 justifie Andreacute Cordella Drsquounefaccedilon geacuteneacuterale les socieacuteteacutes miniegraveres implanteacutees au Laurion se rattachent freacutequemmentau passeacute grec agrave lrsquoimage des compagnies Peacutericlegraves et Nikias De la mecircme faccedilonlrsquoancienneteacute des carriegraveres devient un eacuteleacutement de publiciteacute pour la Compagnie Franccedilaise

lors des concours industriels Des objets archeacuteologiques ont ainsi eacuteteacute preacutesenteacutes par la

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socieacuteteacute agrave Athegravenes lors des expositions Olympiennes de 1870 et 187547 Ingeacutenierie etmateacuteriel antiques48 accompagnent la deacutemonstration des proceacutedeacutes modernes et autresinnovation techniques de sorte agrave garantir la permanence de la pratique ouvriegravere au fildes siegravecles

20 Ainsi le deacutepocirct drsquoAndreacute Cordella au Trocadeacutero reacutepond aux ambitions officielles

preacuteceacutedemment eacutenonceacutees au sujet de lrsquoexposition historique de lrsquoart ancien Rattacheacutes agravelrsquohistoire de lrsquoart par leur antiquiteacute et fondamentalement associeacutes au monde industrielpar leur fabrication artisanale et leur contexte drsquoutilisation ces objets accomplissent lajonction des deux univers artistique et industriel dont Gabriel de Mortillet anticipe lafusion en 1877

3 Conclusion

On appelle volontiers les arts et les lettres lesfruits de la paix pacis fructus Il semble au

contraire qursquoils naissent et qursquoils se deacuteveloppentdans les fureurs de la guerre [hellip] Crsquoest apregraves

Salamine et Plateacutees que srsquoeacutepanouit le geacuteniehelleacutenique crsquoest apregraves les longues guerres de

Ceacutesar que chantent les poegravetes latins49

21 Henry Houssaye souligne ici ce qui fait lrsquooriginaliteacute de lrsquoExposition universelle de 1878

Premiegravere exposition reacutepublicaine lrsquoeacuteveacutenement signe le redressement de la Franceapregraves le deacutesastre de la guerre franco-prussienne et de la Commune Indirectement lameacutetaphore de lrsquoauteur rend compte des liens eacutetroits qui unissent lrsquoeacuteveacutenement agravelrsquoAntiquiteacute Ce rapport est mateacuterialiseacute par la preacutesence de deacutepocircts archeacuteologiques agravelrsquoExposition Perccedilu pour son inteacuterecirct documentaire par les speacutecialistes ce legsarcheacuteologique est bien plus souvent support aux ideacuteologies contemporaines chez lescommentateurs et le grand public Les objets antiques accompagnent notamment lesrevendications laiumlques et nationalistes drsquoune socieacuteteacute en mutation Au regard ducontexte contemporain le lien entre passeacute et preacutesent semble srsquoinscrire en toile de fondde lrsquoExposition de 1878 La confrontation des productions anciennes aux produits delrsquoindustrie fait eacutecho au deacutepassement de lrsquoancien Empire supplanteacute par lrsquoavegravenement dela Reacutepublique laquoLrsquoExposition dans tous les domaines illustre cette heure de transitionentre lrsquoexpeacuterience qui commence et le passeacute qui srsquoeacutevanouit elle repreacutesente uncompromis mais aussi une sorte de synthegravese drsquoharmonie et de fusionraquoeacutecrit RaymondIsay50 Les dimensions de progregraves et de deacutepassement sont preacutegnantes en 1878 Agrave ladistance temporelle qui seacutepare les objets antiques des creacuteations du monde modernecorrespond la distance ideacuteologique entre les deux reacutegimes Pour autant des liens semesurent entre legs ancien et deacuteveloppements modernes

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NOTES

1 Degraves 1871 la Commune anticipe la seacuteparation de lrsquoEacuteglise et de lrsquoEacutetat en 1875 le deacuteputeacute Alfred

Naquet propose de reacutetablir le divorce pour faute de la loi de 1792 Les deux initiatives se soldent

par un eacutechec

2 Lrsquoanneacutee 1879 marque en effet un tournant deacutecisif lrsquoarriveacutee agrave la preacutesidence de la Reacutepublique de

Jules Greacutevy et la nomination de Jules Ferry au poste de ministre de lrsquoInstruction publique

eacutebranlent lrsquointransigeance de lrsquoEacuteglise catholique

3 La Deacutefense 10 aoucirct 1878 Archives nationales de France F123296 Commissariat geacuteneacuteral

Services de lrsquoEacutetatDirection de la presseministegravere de lrsquointeacuterieur Aoucirct-deacutecembre 1878

Lrsquoauteur doute de la creacutedibiliteacute scientifique de cette thegravese et en appelle agrave ce qursquoil considegravere

vraisemblablement comme du bon sens laquoEst-il vraiment bien moral et bien spirituel de

deacutemontrer la parenteacute de M de Lesseps avec un orang-outan en passant par Troppmann Est-ce

lagrave un beau spectacle drsquoexposition bien propre et la science franccedilaise aux yeux des nations

rivalesraquo

4 Meacutedecin et anthropologue franccedilais (1830-1911) Secreacutetaire geacuteneacuteral de la commission

drsquoinitiative de lrsquoexposition anthropologique organiseacutee dans le cadre de lrsquoExposition universelle

de 1878

5 Anthropologue franccedilais (1810-1892) il occupe en 1878 le poste de preacutesident de la commission

drsquoinitiative de lrsquoexposition anthropologique

6 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 Description illustreacutee des

merveilles du Champ de Mars et du Trocadeacutero par les eacutecrivains speacuteciaux les plus autoriseacutes Paris Librairie

illustreacutee 1879 p 512

7 Archeacuteologue franccedilais Chargeacute en 1867 puis en 1878 drsquoorganiser la participation de lrsquoEacutegypte agrave

lrsquoExposition universelle de Paris

8 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 opcit p 513

9 Ibidem

10 Ibidem p 515

11 Ibidem

12 Ibidem p 516

13 BERTRAND Alexandre Archeacuteologie celtique et gauloise Paris Didier et Cie 1876 p 402 cit in

GRAN-AYMERICH Evelyne Naissance de lrsquoarcheacuteologie moderne 1798-1945 Paris Eacuteditions du Centre

National de la Recherche Scientifique (CNRS) 1998 p 225

14 Historien et homme politique franccedilais (1810-1883) Son eacutetude contribue agrave lrsquoessor des eacutetudes

celtiques et anthropologiques

15 GRAN-AYMERICH Evelyne op cit p 221

16 Historien de lrsquoart (1814-1879) il devient la figure dominante de lrsquoarchitecture franccedilaise dans

les anneacutees 1840-1870

17 Cit in CARBONELL Charles-Olivier Apregraves 1870 reacutegeacuteneacuterescence de la France et naissance de la

Gaule in VIALLANEIX Paul EHRARD (rec par) Jean Nos ancecirctres les Gaulois Clermont-Ferrand

Universite de Clermont Ferrand II 1982 p 391

18 Cit in CARBONELL Charles-Olivier op cit p 393

19 DURAND-LAIcircNEacute Adolphe cit in CARBONELL Charles-Olivier op cit p 393

20 CARBONELL Charles-Olivier op cit p 394

21 Peintre franccedilais (1821-1896) porteurs de lrsquoideacuteologie de la IIIe Reacutepublique Plusieurs de ses

toiles sont preacutesenteacutes au Palais du Champ de Mars agrave lrsquoExposition universelle de 1878

22 BLANC Charles Les Beaux-Arts in Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition universelle de

1878 cit p 164

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23 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 cit p 511

24 MULLEumlR-SCHEESSEL Nils laquoFair prehistory archaeological exhibits at French Expositions

universellesraquo in Antiquity 75 288 p 400

25 Parmi lesquelles la France le Royaume-Uni lrsquoEspagne lrsquoItalie le Portugal la Pologne la

Suegravede la Norvegravege

26 Archives nationales de France F123295 Commissariat geacuteneacuteralServices de lrsquoEacutetatDirection

de la presseministegravere de lrsquointeacuterieur Mai-Juillet 1878

27 Archeacuteologue et anthropologue franccedilais membre de la commission drsquoinitiative de lrsquoexposition

anthropologique installeacutee dans le pavillon du quai de Billy en 1878

28 DE MORTILLET Gabriel laquoExposition universelle de 1878 Palais du Trocadeacuteroraquo in La Nature

226 29 septembre 1877 p 274

29 DELORME Reneacute in Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878

Description illustreacutee des merveilles du Champ de Mars et du Trocadeacutero par les eacutecrivains speacuteciaux les plus

autoriseacutes cit p 508

30 Voir eacutegalement laquoSouvenirs de lrsquoexposition universelle de 1878raquo in Le Magasin Pittoresque 46

deacutecembre 1878 p 386 laquoOn trouve en visitant ces galeries les eacuteleacutements drsquoune histoire de lrsquoart et

aussi dans une certaine mesure drsquoune histoire de lrsquoindustrie car dans notre pays plus peut-ecirctre

que dans tout autre lrsquoart et lrsquoindustrie se touchent par bien des pointsraquo

31 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 cit p 508

32 Voir par exemple BONNAFFEacute Edmond laquoAu Trocadeacutero Causerieraquo in GONSE Louis Lrsquoart ancien

au Trocadeacutero Paris A Quantin 1879 p 18

33 Archives nationales de France F123254 Section de lrsquoart ancien organisation p 3-4

34 Lettre du commissaire NI Delyenni agrave G Berger le 15 septembre 1877 Archives nationales de

France F123496 Participation des puissances eacutetrangegraveres Gregravece

35 ISAY Raymond laquoLrsquoexposition de 1878raquo in Revue des Deux Mondes 38 15 avril 1937 p 918

36 Le terme grec classique de Laurion a eacuteteacute preacutefeacutereacute agrave celui de Laurium employeacute par A Cordella

dans ses ouvrages

37 Je remercie Anaiumls Boucher conservatrice au Museacutee des Antiquiteacutes Nationales de Saint-

Germain-en-Laye pour sa disponibiliteacute et pour tout lrsquointeacuterecirct qursquoelle a teacutemoigneacute agrave mes recherches

sur le Laurion

38 laquoΟὐκοῦν ὅτι μὲν πάνυ πάλαι ἐνεργά ἐστι πᾶσι σαφές οὐδεὶς γοῦν οὐδὲ πειρᾶται λέγεινἀπὸ ποίου χρόνου ἐπεχειρήθηraquo XENOPHON Revenus (trad E Talbot) t IV Paris L Hachette et

Cie 1859

39 CORDELLA Andreacute La Gregravece sous le rapport geacuteologique et mineacuteralogique agrave la demande de la

commission centrale de la Gregravece pour lrsquoExposition universelle de 1878 Paris Impr de A Parent 1878 p

111

40 CORDELLA Andreacute Le Laurium Marseille impr de Cayer 1871 p 95 fig 20

41 Voir Archives nationales de France F123555 et F123556 Exposition historique de lrsquoart

ancien inventaire geacuteneacuteral

42 Suite au don de lrsquoIngeacutenieur des mines Alfred Huet Les objets sont actuellement preacutesenteacutes au

sein de la galerie drsquoarcheacuteologie compareacutee du Museacutee des Antiquiteacutes Nationales de Saint-Germain-

en-Laye

43 Une eacutetude de ces objets est actuellement preacutepareacutee par Anaiumls Boucher conservatrice au Museacutee

des Antiquiteacutes Nationales

44 Cette position est plus marqueacutee dans CORDELLA Andreacute Le Laurium cit Andreacute Cordella y

consacre une partie aux laquoantiquiteacutes du Lauriumraquo pp 31 agrave 40 et un chapitre agrave laquolrsquoIndustrie

miniegravere et meacutetallurgique des anciensraquo pp 79 agrave 109

45 CORDELLA Andreacute La Gregravece sous le rapport geacuteologique et mineacuteralogique cit 1878 p 107

46 Ibidem pp 110-111

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47 Olympiada de la deuxiegraveme et de la troisiegraveme peacuteriode Pour chacune de ces deux expositions

Andreacute Cordella se charge drsquoune publication deacutecrivant les deacutepocircts de la socieacuteteacute Voir pour 1870

Συνοπτική περιγραφή διαφόρων μεταλλουργικών και μεταλλευτικών προϊόντων του Λαυρίου κτλ

εκτεθέντων κατά την Βrsquo περίοδον των Ολυμπίω [traduit par CORDELLA Andreacute Description des

produits des mines et des usines du Laurium ect exposeacutes agrave la seconde peacuteriode olympienne] Athina se

1870 Voir pour 1875 Συνοπτική περιγραφή διαφόρων μεταλλουργικών και μεταλλευτικώνπροϊόντων του Λαυρίου κτλ εκτεθέντων κατά την Γrsquo περίοδον των Ολυμπίων [Description des

produits des mines et des usines du Laurium et drsquoOropos exposeacutes agrave la troisiegraveme peacuteriode olympienne]

Athina se 1875

48 La description de ce mateacuteriel est fournie par CORDELLA Andreacute Le Laurium cit 1871 p 87

laquoLes outils des mineurs eacutetaient tregraves-simples et drsquoapregraves les traces qursquoils ont laisseacutes dans les

roches il est facile de les ranger en trois cateacutegories Un pic agrave pointe conique employeacute dans les

roches dures un autre agrave pointes pyramidales pour lrsquoexploitation des filons et des roches tendres

enfin les derniers eacutetaient des coins de dimensions diverses il est probable qursquoils avaient aussi

des marteaux et des masses ainsi que des leviersraquo

49 HOUSSAYE Henri laquoVoyage autour du monde agrave lrsquoexposition universelle II lrsquoEurope

meacuteridionale lrsquoEurope du Nord lrsquoEurope centrale la Franceraquo in Revue des deux mondes 28 15

juillet 1878 p 802

50 ISAY Raymond opcit p 923

REacuteSUMEacuteS

LrsquoExposition universelle de 1878 prend place entre le Champ de Mars et le Trocadeacutero Apregraves la

deacutefaite de Sedan et la Commune lrsquoeacuteveacutenement offre au monde lrsquoimage du redressement franccedilais et

affirme la IIIe Reacutepublique Malgreacute leur caractegravere commercial les expositions universelles ne se

limitent pas agrave une ceacuteleacutebration des creacuteations modernes Preacutesenteacutes au sein de reacutetrospectives les

œuvres archeacuteologiques de lrsquoExposition de 1878 impregravegnent sensiblement leur eacutepoque Les deacutepocircts

antiques eacuteveillent les nationalismes et sous-tendent des contestations politiques ou religieuses

Investis de ces discours ils soulignent par contraste le progregraves humain ou soutiennent par

comparaison la continuiteacute de certaines pratiques industrielles

LrsquoEsposizione universale del 1878 si svolge tra il Campo di Marte e il Trocadeacutero Dopo la sconfitta

di Sedan e della Comune parigina lrsquoevento offre al mondo lrsquoimmagine della ripresa francese e

presenta la Terza Repubblica Nonostante il loro carattere commerciale le esposizioni universali

non si limitano alla celebrazione delle creazioni moderne presentate attraverso le retrospettive

le opere archeologiche dellrsquoEsposizione del 1878 forniscono sostanzialmente unrsquoimpronta al loro

tempo Questi antichi reperti suscitano i vagheggiamenti nazionalistici e alimentano le dispute

politiche o religiose Caricati di questi valori essi sottolineano per contrasto il progresso umano

o sostengono per confronto la continuitagrave di alcune pratiche industriali

The International Exhibition of 1878 takes place between Champ de Mars and the Trocadeacutero

After the defeat of Sedan and the Commune the event offers to the world an image of the

recovery of France and introduces the Third Republic Despite their commercial nature

International Exhibitions arenrsquot restricted to a celebration of modern creations Displayed

through retrospectives archaeological works of the 1878rsquos Exhibition substantially permeate

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their time These pieces arouse nationalism and underlie political or religious disputes They

emphasize by contrast Human progress or support by comparison the continuity of particular

industrial practices

INDEX

Parole chiave archeologia industria nazionalismo religione strumentalizzazione

Keywords archeology industry instrumentalisation nationalism religion

Mots-cleacutes archeologie industrie instrumentalisation nationalisme religion

AUTEUR

BASTIEN NOEumlL

Diplocircmeacute en histoire de lrsquoart et museacuteologie agrave lrsquoEcole du Louvre (Paris) il a reacutedigeacute en 2011 un

meacutemoire drsquoeacutetude portant sur laquoLes antiques agrave lrsquoExposition universelle de 1878 agrave Parisraquo sous la

direction drsquoEdouard Vasseur

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laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e leesposizioni torinesi (1884 e 1898)Carlo Bovolo

1 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo strumento al serviziodellrsquoapologia

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1 Quando nel 1851 il Crystal Palace di

Londra ospitograve la prima Esposizioneuniversale laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo rivistadei gesuiti italiani era al secondo anno divita essendo stata fondata lrsquoannoprecedente da alcune figure di primopiano dellrsquoordine di Gesugrave come CarloMaria Curci Luigi Taparelli drsquoAzeglioMatteo Liberatore Antonio Bresciani econ un convinto consenso del ponteficePio IX

2 laquoSpecchio fedele degli indirizzi della

Santa Sederaquo1 e laquolaboratorio privilegiatodel pensiero cattolico intransigenteraquo2 laquoLaCiviltagrave Cattolicaraquo nacque come unperiodico in lingua italiana a cadenzaquindicinale di alta divulgazione e ampiadiffusione laquoche combattesse gli errorimoderni e allo stesso tempo difendesse dagli attacchi dei liberali e dei razionalisti ladottrina cattolica e gli interessi della Santa Sederaquo3 La scelta della rivista quale piugravevalido e funzionale mezzo di diffusione e difesa dei principi cattolici e strumento diformazione di un pubblico cattolico colto e aggiornato si dovette alla consapevolezzache laquoil cosigrave detto giornalismo egrave di fatto in questi giorni il ramo di stampa piugrave fecondo discrittura e il piugrave efficace alla diffusione ed alla tutela dei sacri principiraquo4 comericonobbero gli stessi redattori nel primo numero A partire dal 1850 la rivista deigesuiti condusse una battaglia in difesa dei principi della Rivelazione e dei dogmi dellaChiesa in tutti gli ambiti politico religioso sociale culturale e scientifico laquoLa CiviltagraveCattolicaraquo giocograve un ruolo di primo piano nel panorama italiano dei periodici dellaseconda metagrave dellrsquoOttocento divenendo un punto di riferimento per lrsquoopinionepubblica cattolica di tutta la penisola (in pochi anni infatti raggiunse oltre 10000abbonamenti e una diffusione pressocheacute ldquonazionalerdquo) Strumento di apologia epropaganda tra i piugrave significativi in mano alla Chiesa5 sulle sue pagine furonocommentati tutti gli eventi degni di nota dellrsquoItalia in formazione prima e di quellaunita poi vennero pubblicati soprattutto approfondimenti teologici polemichepolitiche racconti didascalici articoli di grande spessore culturale ma anche rubrichedi attualitagrave scienze e archeologia elenchi di letture consigliate provvedimenti dellaChiesa

3 Tra i diversi argomenti trattati i temi riguardanti scienze e tecnologia ottennero un

spazio significativo sulle pagine della rivista Lrsquointeresse verso tematiche scientifichesia per confutazioni (come nel caso dellrsquoevoluzionismo) che per elogi (ad esempio laconciliazione di fede e scienza) unitamente allrsquoattenzione verso lrsquoattualitagrave portograve iredattori della rivista a interessarsi alle esposizioni fin dal quella londinese del 1851Simboli del positivismo che gradualmente si stava diffondendo anche in Italia oggettodi discussione e interesse della stampa italiana e internazionale e di curiositagrave da partedellrsquoopinione pubblica le esposizioni si prestavano relativamente bene alla strategiaportata avanti dalla laquoCiviltagrave Cattolicaraquo fin dai primi numeri una strategia di usoapologetico e apostolico della tematiche scientifiche in senso lato i cui capisaldi erano

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la difesa della Rivelazione dagli errori del secolo la diffusione di tesi che conciliasseroscienza e fede tema ritenuto di primaria importanza la volontagrave di tenersi aggiornatasulle novitagrave scientifiche e tecnologiche e la conseguente volontagrave di controllo sullediverse discipline e la rivendicazione di un ruolo significativo e legittimo dei cattolici(anche e soprattutto ecclesiastici) in ogni questione e dibattito scientifico6

4 Come giagrave accennato sopra la rivista si interessograve in piugrave di unrsquooccasione alle esposizioni

a partire dalla prima Esposizione universale di Londra su cui informograve i lettori deipreparativi e dellrsquoinaugurazione nella rubrica dedicata ai fatti di cronaca Se lrsquointeressedella laquoCiviltagrave Cattolicaraquo si limitograve per certi aspetti a uno stringato dovere cronachisticoverso le esposizioni in programma al di lagrave delle Alpi per quanto riguarda quelle italianelrsquoattenzione fu sicuramente maggiore Nello specifico la rivista si focalizzograve sulle dueesposizioni torinesi del 1884 e del 1898 due eventi considerati di particolare rilevanzaper diversi motivi

5 In primo luogo la sede di queste due esposizioni aveva una portata simbolica molto

forte Torino culla del positivismo italiano e prima capitale di un Regno drsquoItalia nato inaperto contrasto con la Chiesa La cittagrave vantava inoltre una decennale tradizione diesposizioni dellrsquoarte e dei prodotti dellrsquoindustria eventi spesso non disgiunti da finalitagravemiranti a suscitare consenso dinastico e costituire unrsquoidentitagrave subalpina7 La tradizionedelle esposizioni torinesi ebbe origine durante il periodo napoleonico quandonellrsquoaprile 1805 Torino capoluogo di un territorio annesso allrsquoimpero francese ospitograveun evento organizzato sul modello dellrsquoesposizione parigina del 1798 Il risultato fuunrsquoesposizione di carattere misto (tratto ricorrente nelle esposizioni sabaude) doveaccanto ai modesti prodotti delle manifatture piemontesi operanti in un contestoancora preindustriale e fortemente limitato dalla subalternitagrave economica francesetrovograve spazio una sezione di belle arti celebranti lrsquoimperatore e il regime da luiimpersonato8 Durante la Restaurazione non mancarono altre esposizioni se da unaparte sotto il regno di Carlo Felice vennero privilegiate le belle arti e una visioneancora corporativa delle arti e dei mestieri dallrsquoaltra nellrsquoetagrave carloalbertina si ripresedal precedente napoleonico un uso delle esposizioni funzionale alla celebrazione delladinastia e al rafforzamento dellrsquoistituto monarchico e del suo legame con il popolo9 Fuperograve dallrsquoesposizione del 1844 (e nelle successive del 1850 e del 1858) che il progressoindustriale giocograve un ruolo di primo piano pur non venendo mai meno lrsquoapologiadinastica e la rassegna celebrativa si mutarono in una sorta di laquonazionalismoeconomicoraquo10 incentrato sullo sviluppo industriale e produttivo e sulla conoscenza ediffusione delle innovazioni A causa del trasferimento della capitale da Torino aFirenze nel 1864 e della conseguente crisi la cittagrave conobbe un ritorno delle esposizioniartistiche e ospitograve alcuni modesti tentativi di esposizioni industriali e settoriali Fu conle due manifestazioni del 1884 e del 1898 che Torino riacquistograve la centralitagrave quale sedeideale per la duplice celebrazione del Risorgimento nazionale e del progressodellrsquoindustria e della tecnica

6 In secondo luogo entrambe le manifestazioni posero il tema della nazione al centro

delle celebrazioni nel 1884 fu lrsquooccasione per celebrare per la prima volta una visionedi un Risorgimento laquonazional-popolareraquo11 onnicomprensivo e conciliatorista secondola linea politica di Francesco Crispi e Tommaso Villa quattordici anni dopo laricorrenza del cinquantesimo anniversario dello Statuto Albertino celebrograve lrsquoepopeanazionale e i primi decenni di vita dello Stato unitario Entrambe le manifestazioneerano dunque finalizzate a creare e rafforzare unrsquoidentitagrave nazionale a suscitare

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consenso verso le classi dirigenti nazionali e cittadine cosigrave come verso la monarchia e afavorire la pacificazione sociale

7 Infine lrsquoattenzione rivolta dalla laquoCiviltagrave Cattolicaraquo alle due esposizioni subalpine risulta

particolarmente interessante anche percheacute il periodico dei gesuiti diede degli eventiuno sguardo e una lettura esterni rispetto allrsquoambiente torinese pur condividendo leposizioni critiche di periodici cattolici torinesi primo tra tutti laquoLrsquoItalia Realeraquo12

2 laquoNon tutti si curano o amano di prendere parte asiffatte mostreraquo lrsquoEsposizione Generale Italiana del1884

8 Il contesto in cui si svolse lrsquoEsposizione Generale Italiana del 1884 era radicalmente

mutato rispetto a quello delle precedenti esposizioni torinesi fatta lrsquoItalia si era nelpieno del processo etichettato con il drsquoazegliano laquofare gli italianiraquo vale a dire lacreazione nel neonato Stato unitario di unrsquoidentitagrave nazionale condivisa e omogenea cheavesse le proprie radici e la propria legittimazione nel Risorgimento Sempre piugraveinfluenzata dalle grandi esposizioni internazionali lrsquoesposizione del 1884 fece emergereanche a Torino quegli elementi che giagrave circolavano nella cultura europea a proposito ditali iniziative come evidenziato da Umberto Levra e Rosanna Roccia

Erano il triplice obiettivo di organizzazione del consenso alla nazione di inventariodelle forze produttive e di adesione alla politica dei ceti di governo la finalitagravedidascalica e didattica per plasmare ai valori borghesi quelle classi lavoratrici chepremevano dal basso per partecipare alla decisioni relative alla cosa pubblicalrsquoideologia interclassista alla ricerca illusoria della pace sociale e di un equilibrioperfetto tra capitale e lavoro la celebrazione della borghesia attraversolrsquoesaltazione del progresso e la spettacolaritagrave dei prodigi della scienza e dellatecnica13

9 LrsquoEsposizione Generale Italiana del 1884 ebbe un grande successo sfiorando i 3 milioni

di visitatori e fu caratterizzata da un evidente e insistente nesso tra i padiglionidellrsquoindustria e della tecnica e la sezione dedicata al Risorgimento laquoonde collegaresenza soluzioni di continuitagrave il mito laico della scienza e del progresso con ilpresupposto storico e nazionale di esso cioegrave il patrimonio di valori dellrsquoepopea unitariaposto alla base dellrsquoidentitagrave stessa della patria comuneraquo14 secondo la linea dettata daTommaso Villa animatore dellrsquoiniziativa e presidente del Comitato esecutivo15

10 Allrsquoesposizione del 1884 che univa dunque celebrazione del progresso e del

Risorgimento fu ovviamente assente la Chiesa in forma ufficiale anche se nonmancarono singoli esponenti del clero o di ordini e congregazioni16 Nelle specifico sidistinsero i Salesiani tradizionalmente forti in Piemonte grazie allrsquoazione di Don Boscoche presentarono in un padiglione il ciclo della fabbricazione della carta con lrsquoausilio dimoderni macchinari chiusa la domenica perograve lrsquoesposizione salesiana rappresentavaidealmente un universo a seacute in cui lrsquoenfasi era posta sul mestiere e sullrsquoapprendimentotecnico e con una posizione critica sul progresso e sulla nascente societagrave industriale17

11 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo informograve i lettori dellrsquoinaugurazione dellrsquoesposizione nella sezione

dedicata allrsquoItalia della rubrica di attualitagrave Cronaca contemporanea pubblicata nelfascicolo del 10 maggio 1884 senza rinunciare alla polemica

Lrsquoinaugurazione non riuscigrave neacute splendida neacute imponente come si desiderava percheacutela pioggia che veniva giugrave a secchie convertigrave in una vera pozza il vasto piazzale che

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egrave davanti allrsquoingresso e tolse alla festa del lavoro come la chiamano i suoipanegiristi quel gaio aspetto che gioconda lo sguardo degli spettatori Drsquoaltra partei lavori erano abbastanza indietro18

12 Il critico resoconto dellrsquoinaugurazione che laquoper ragion della fretta non ebbe nulla di

grandioso e nulla ancora di belloraquo19 proseguiva sdegnandosi di fronte ai discorsipronunciati per lrsquooccasione al cospetto di Umberto I dal principe Amedeo di Savoia daVilla e da Bernardino Grimaldi ministro dellrsquoAgricoltura Industria e Commercio dalmomento che laquonessuno parlograve di Dioraquo20 Che non vi facessero accenno due liberali comeVilla e Grimaldi non stupiva affatto la rivista ma laquoche si fosse astenuto drsquoinvocarlo unPrincipe di Casa Savoia questo egrave stato per tutti argomento di altissimo stuporeraquo21Paradossalmente fu il diplomatico tedesco Keudell laquorappresentante di un Governoluteranoraquo a nominare la Provvidenza e ad affermare lrsquoimportanza della religione nellastoria drsquoItalia Mentre allrsquoesposizione di Milano del 1881 si era evitato di toccaretematiche politiche laquoa Torino invece non si egrave avuto in vista che la politica la quale si egravefatta entrare sin nei piugrave minuti accessori della Esposizione e ciograve ha nociuto allrsquoeffettoche si volea produrreraquo22 Lrsquoarticolo si concludeva con un giudizio inappellabile che nonsolo rifiutava gli ideali politici e culturali di cui lrsquoesposizione si faceva portatrice maanche sollevava dubbi sullrsquoopportunitagrave economica della manifestazione laquoegrave stato malemalissimo lrsquoaver cacciato dentro i padiglioni della mostra la politica percheacute lrsquoItalia inquella mostra giuoca una gran carta e Torino il suo credito Azionisti e espositorigiuocano danari e riputazione tutti corrono un grande rischioraquo23

13 Bocciata lrsquoesposizione per il connubio tra progresso nellrsquoindustria e nella tecnica e

celebrazione del Risorgimento la rivista volse dunque la propria attenzione sulla partescientifica dellrsquoevento Nella rubrica Scienze naturali curata dal gesuita Francesco SalisSeewis e pubblicata lrsquo8 novembre 1884 si rivendicograve il rilevante contributo scientifico etecnologico del clero laquola nostra Appendice va tutta ad onore dei preti Ma che colpa neabbiamo noi se cotesto Clero ignorante e trascurato finisce poi sempre con estorcereelogi e premii ancora da malevoli dovunque egrave qualche mostra o concorso scientificoUn esempio recentissimo ce ne ha dato lrsquoEsposizione ultima di Torinoraquo24 Seguiva quindiun lungo elenco di ecclesiastici distintisi nelle diverse discipline

Nelle gallerie di fisica terrestre astronomia meteorologia gli scienziatiecclesiastici riportarono la palma senza meno Parecchi di loro come il P Cecchiscolopio il P Denza barbabita il prof Tono direttore dellrsquoOsservatorio delSeminario Patriarcale di Venezia riportarono medaglie drsquooro Si fecero ammirare ilP Serpieri il Faa di Bruno il Mercalli il Varsico il Fulcis il Roccis il Quandel ilMedichini il Carrel il Capanni il Bianchi il Maccalini il Groglio il Flecchia Allettore non saragrave sfuggito che mancano qui non pochi nomi di ecclesiastici benconosciuti nel mondo scientifico cheacute non tutti si curano o amano prendere parte asiffatte mostre25

14 In questo modo la rivista prese le distanze e rigettato il messaggio politico

dellrsquoesposizione si dedicograve alla parte scientifica allrsquoapparenza politicamente neutra ciogravele consentigrave di rivendicare lrsquoimportanza e la legittimitagrave del contributo scientifico etecnico dei cattolici e allo stesso tempo di presentare ai lettori lrsquoauspicabile e doverosaconciliazione di scienza e fede un tema spesso ricorrente sulle pagine del periodico

Qual egrave la classe di dotti medici avvocati giureconsulti militari ingegnerimatematici ecc che possa vantare un egual numero di uomini segnalati in qualchescienza estranea a quella della loro particolar professione quanti ne porge la classedegli ecclesiastici Vrsquoha egli tanti avvocati naturalisti quanti vrsquoha preti naturalistiVrsquoha tanti medici che allo studio e alla conoscenza della medicina abbianoaccoppiato e aggiunto quello dellrsquoastronomia quanti sono i preti che coompiuto lo

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studio lungo e scabroso della teologia vi hanno aggiunto quello della scienza degliastri fino a segnalarsi fra gli astronomi E cosigrave si dica del rimanente Aspettiamo larisposta da coloro che accusano o ripiangono lrsquoignoranza del Clero26

15 Terminata lrsquoesposizione laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo tornograve a polemizzare aspramente

sullrsquoorganizzazione dellrsquoevento e sui suoi contenuti politici e culturali nellrsquoarticolointitolato Il come e il percheacute della mostra di Torino27 Secondo i gesuiti la mostra era stataapertamente anticattolica e antipapale laquoimbevuta di massonismoraquo28 Come evidenziaGuido Abbattista lrsquoesposizione aveva dato dellrsquoItalia unrsquoimmagine negativa a causa dilaquocoloro stessi i quali pretesero creare unrsquoItalia nuova degenere da tutte le avitegrandezze che furono principalmente grandezze religiose ed ora anche una Mostradrsquoarti e drsquoindustrie vollero torcere in apoteosi di quel loro gran fattoraquo29 La conclusionedel periodico era dunque che laquotutto sommato dimostra una volta di piugrave che questaItalia cosigrave come coloro che lrsquohanno voluta precipita ogni digrave piugrave in basso nonrimanendole di tutte le antiche sue glorie che il rammarico di averle perduteraquo30

3 laquoFeste e fame in Italiaraquo lrsquoEsposizione GeneraleItaliana del 1898

16 Come per lrsquoedizione del 1884 anche lrsquoEsposizione Generale Italiana del 1898 si svolse in

un clima mutato rispetto alla precedente sia a livello nazionale che a livello localeLrsquooccasione dellrsquoevento era il cinquantesimo anniversario dello Statuto Albertino e delQuarantotto per cui apparvero prioritari gli aspetti relativi alla creazione diunrsquoidentitagrave nazionale allrsquoorganizzazione del consenso verso la classe dirigente e lamonarchia e alla pacificazione sociale anche e soprattutto alla luce della crisieconomica e politica che stava vivendo il Paese Proprio nel corso del 1898 ilmalcontento popolare raggiunse il culmine nel maggio con i moti di Milano repressinel sangue dal generale Bava Beccaris

17 Anche a Torino la situazione era cambiata rispetto al 1884 quando Villa aveva potuto

giocare un ruolo di assoluta preminenza e il successo dellrsquoiniziativa aveva rafforzato laclasse dirigente laica e liberale di cui faceva parte Nelle elezioni amministrative del1895 infatti in seguito a una campagna elettorale tesa i cattolici torinesi ottennero ungrande successo nonostante la formazione di una giunta a maggioranza liberale sottola guida di Felice Rignon

18 Fu in questo contesto che Villa lanciograve la proposta di celebrare il cinquantenario dello

Statuto con una grande esposizione per dimostrare i progressi compiuti in mezzosecolo grazie alla libertagrave e alla scienza Immediata fu la reazione di Stefano Scaladirettore del quotidiano laquoLrsquoItalia Realeraquo organo dellrsquointransigentismo cattolicosubalpino il quale rivendicograve il ruolo fondamentale della religione al fianco di libertagrave escienza La tensione politica tra cattolici e liberali si acuigrave fino alle dimissioni delsindaco Felice Rignon e al commissariamento del Comune nel novembre del 1896 Icattolici torinesi in base al cosiddetto principio di riparazione secondo cui venivacontrapposta a ogni iniziativa anticlericale una cattolica iniziarono dunque aorganizzare unrsquoesposizione alternativa a quella di Villa31 Lrsquoacuirsi delle tensioni socialinel Paese facilitograve una parziale riconciliazione tra le due parti sancita da unaconvenzione firmata il 18 maggio 1896 da Villa e dal barone Antonio Manno figura dispicco del eacutelite clericale torinese e presidente del Comitato esecutivo dellrsquoEsposizione diArte sacra la ldquopaura dei rossirdquo condivisa da liberali e cattolici determinograve

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laquolrsquoinserimento dellrsquoEsposizione di Arte sacra delle Missioni cattoliche e delle Opere diCaritagrave Cristiana nel tessuto stesso dellrsquoEsposizione generale italiana Fu un fatto deltutto nuovo che rese la manifestazione un unicum nel panorama italiano ottocentesco ecostituigrave un precedente nei rapporti tra politica e religioneraquo32 La gestione degli eventi fuquindi unitaria e i 3 milioni e mezzo di visitatori complessivi furono un successoTuttavia lrsquoesposizione del 1898 laquonon realizzograve una vera e propria ricomposizione tralrsquoidentitagrave cattolica e lrsquoidentitagrave liberale laica fu piuttosto una giustapposizione delle dueanime per certi versi sconcertante La mostra italiana e quella cattolica vennero infattitenute separate ma furono al tempo stesso uniteraquo33 Da una parte i padiglioni espositivicelebrarono i progressi compiuti in cinquantrsquoanni di Statuto grazie a libertagrave e scienzacon lrsquoesibizione di elettricitagrave automobili cinema telegrafo basi del futuro decolloindustriale di Torino e dellrsquoItalia Dallrsquoaltra lrsquoiniziativa cattolica si costituigrave in piugrave partilrsquoostensione della Sindone con il coinvolgimento di Casa Savoia e che da sola richiamogravea Torino circa 800000 visitatori unrsquoEsposizione di Arte sacra una minuziosa rassegnadelle Opere di Caritagrave Cristiana unrsquoesposizione etnica sulle missioni cattoliche nelmondo a cui si aggiunsero come appendici lrsquoinaugurazione del monumento a DonBosco a Castelnuovo drsquoAsti e il terzo Congresso Mariano

19 La notizia dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione Generale Italiana del 1898 fu data dalla

laquoCiviltagrave Cattolicaraquo nella consueta rubrica di attualitagrave anticipata da un breve articolointitolato Feste e fame in Italia una critica contrapposizione tra la celebrazione delcinquantenario dello Statuto e i tumulti che negli stessi giorni attraversavano lapenisola originati laquodal fiscalismo esorbitante e dal lusso spendereccio dersquo nostrigovernantiraquo34 Questa contrapposizione tra la celebrazione di mezzo secolo di libertagrave eprogresso e unrsquoItalia reale fatta di miseria e malcontento divenne un motivo ricorrentedi polemica verso lrsquoesposizione laica e liberale laquoMentre tali fatti [i tumulti popolari]accadevano in Italia srsquoapriva a Torino il 1deg maggio la grande esposizione nazionale[hellip] Quanto ai discorsi poi tutti furono magniloquenti e sonanti e tali che facevano unbrutto contrasto con quel che stava accadendo in quellrsquoora stessa nel resto drsquoItaliaraquo35

20 Passando a parlare dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione di Arte sacra il registro

dellrsquoarticolo mutava completamente il redattore annunciograve la benedizione datadallrsquoarcivescovo di Torino Agostino Richelmy alla presenza del re e della famiglia realea una mostra che laquodicono anche i giornali liberali egrave piugrave attraente della mostra profanae i Sovrani e i Principi se ne deliziaronoraquo36 Per ulteriori approfondimenti e piugrave precisiparticolari laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo consigliava la lettura del laquolodato foglio torineseraquo37laquoLrsquoItalia Realeraquo

21 Il periodico dei gesuiti tornograve nuovamente a parlare dellrsquoesposizione a Torino in

riferimento lrsquoevento clou della manifestazione cattolica laquoDa questo tenebrore cheinvolse tutta lrsquoItalia prima colle sommosse poi collo scioglimento delle societagravecattoliche volgiamoci ora a Torino ove per parecchi giorni brillograve tanto splendore diviva e benefica luce per la solenne esposizione della Sacra Sindoneraquo38 Dopo ladettagliata descrizione della cerimonia di ostensione la rivista indicograve la reliquia quasicome un simbolo identitario ben piugrave forte e piugrave radicato rispetto a quelli sventolati dailiberali contenente laquotutta la storia la gloria e la fede dellrsquoantico popolo e dellrsquoanticoStatoraquo39

22 Se nel 1884 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo spostograve lrsquoattenzione dalla celebrazione di valori laici

del Risorgimento e del progresso allrsquoambito piugrave propriamente scientifico rivendicandola legittimitagrave e il contributo di scienziati cattolici nel 1898 la presenza di eventi

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cattolici nel programma dellrsquoesposizione fece sigrave che lrsquoattenzione fosse calamitata oltreche sulla Sindone di cui si egrave sopra detto sulla mostra di arte sacra e su quella dellemissioni in cui i convertiti provenienti da ogni parte del mondo incarnavano lo sforzodella Chiesa e il successo dellrsquoopera evangelizzatrice40 Il tema delle missioniapostoliche aveva una valenza ben piugrave ampia rispetto alla conversione degli indigenima coinvolgeva lrsquointera societagrave italiana e la sua identitagrave politica e culturale Infatticome sostiene Guido Abbattista

la presenza della religione del sacro e dellrsquoimpegno religioso assumeva il significatodi una specie di reconquista riconquista di un terreno fin ligrave spiritualmente arido ericonquista di capacitagrave di contribuire alla costruzione di una modernitagrave sacralizzatae ri-evangelizzata Il tema missionario non poteva non ritrovare perciograve sua naturalecollocazione nel contesto espositivo in quanto riguardante lrsquoessenza piugrave vera eprofonda della Chiesa che si esplicava tanto verso il mondo pagano dei popoliselvaggi o comunque ignoranti la parola di Cristo quanto verso la societagrave europeacontemporanea ancora tanto bisognosa dellrsquoannuncio e dellrsquoesempio cristiano41

23 Completavano lrsquoesposizione cattolica il terzo Congresso Mariano tenutosi nel

capoluogo piemontese dal 4 allrsquo8 settembre il cui svolgimento fu dettagliatamenteriferito dalla laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo42 e lrsquoinaugurazione del monumento a Don Bosco il 18settembre alla presenza sia dellrsquoarcivescovo Richelmy sia di Tommaso Villa43

24 Nonostante la polemica iniziale in occasione dellrsquoinaugurazione dellrsquoesposizione laica

laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo si dedicograve a raccontare ed elogiare le manifestazioni cattoliche Nel1898 infatti la carica polemica contro lrsquoesposizione laica e liberale e i suoi animatoririsultograve (almeno in parte e soprattutto in confronto al 1884) smussata dalla presenza diun programma cattolico accostato ma non subordinato alle celebrazioni Proprio lapresenza delle iniziative cattoliche fece sbilanciare laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo finoaddirittura a laquoriconoscere la grandiositagrave della mostra torinese e addirittura a esaltarnela natura di ldquovera cittagrave incantatardquo degna celebrazione del lavoro umano ammesso chendash ci si affrettava a precisare ndash scopo ultimo del lavoro umano fosse esclusivamentequello di rendere la vita piugrave comoda e agiataraquo44

25 Il successo del 1898 dimostrograve la possibilitagrave di superare confini e schemi culturali

preesistenti le due distinte esposizioni ricomprese nellrsquoEsposizione Generale Italianafurono sigrave un caso isolato e unico ma anche una tentativo per quanto difficile e nonpienamente riuscito di conciliazione e unrsquooccasione di verifica per i successiviimminenti equilibri amministrativi e politici di fronte al dilagare della questionesociale45

4 Conclusioni

26 Le esposizioni torinesi qui analizzate rappresentano due casi particolarmente

interessanti per delineare lrsquoatteggiamento della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo e il suo evolversisia nei confronti di tematiche scientifiche in senso lato sia verso un evento divenutorapidamente un simbolo del positivismo e di una scienza tendenzialmente laica Larivista dei gesuiti una delle piugrave autorevoli tribune del pensiero cattolico intransigentee allineato alla Santa Sede colse in entrambi i casi lrsquooccasione per rinfocolare lapolemica contro il positivismo e la classe dirigente liberale I messaggi identitari deiquali le esposizioni si facevano portatrici attraverso lrsquoistituzione di un connubio traRisorgimento e progresso tecnico-scientifico furono contrastati da una parte nel 1884i gesuiti presero le distanze dai contenuti politici volgendosi soprattutto a quelli

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scientifici solo in apparenza politicamente neutri ma utili invece a rivendicare lalegittimitagrave e il contributo determinante di ecclesiastici nelle scienze dallrsquoaltra nel 1898il convulso contesto politico e sociale e la giustapposizione di unrsquoesposizione cattolicaaccanto a quella liberale fornirono al periodico ulteriori argomenti per ritrarre eproporre unrsquoidentitagrave cattolica alternativa e preferibile a quella laica e nazionalelrsquoinserimento di importanti eventi religiosi (come lrsquoostensione della Sindone e le mostredi arte e delle missioni) allrsquointerno del programma di una manifestazionetradizionalmente laica e positivista ne rappresentograve infatti una sorta di legittimazionepubblica

27 Questa attivitagrave di polemica e propaganda non fu perograve confinata soltanto nel campo

politico ma la scienza protagonista indiscussa delle esposizioni svolse sotto questopunto di vista un ruolo rilevante Il periodo in cui laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo si occupogravedellrsquoesposizioni furono gli anni in cui infuriava la battaglia antievoluzionista e laconfutazione di fenomeni (quali ipnotismo spiritismo magnetismo) ancora poco chiarima che esercitavano un fascino enorme su scienziati positivisti come Cesare Lombrosoe Enrico Morselli Lrsquointervento della rivista dunque non puograve essere lettoriduttivamente nella sola ottica politica Lrsquoattenzione dedicata alle esposizioniintersecava un interesse apologetico e polemico su cui si basava fin dalla fondazionelaquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo nellrsquoottica di uno sforzo coerente mirante a non escludere lascienza ma a ricomprenderla una scienza in armonia (ma in realtagrave sottoposta) allaRivelazione Inoltre non egrave da sottovalutare il ruolo della scienza nella creazione diunrsquoidentitagrave cattolica cosigrave come proprio nella seconda metagrave dellrsquoOttocento era accadutopur con forza ovviamente maggiore per liberali e laici In tutte le questioniscientifiche dal progresso tecnico al darwinismo fino alla biopolitica settori delmondo cattolico come la rivista dei gesuiti intervennero non solo per confutare econtrobattere agli avversare ma anche per costruire una scienza cattolica nonretrograda e fatta di erudizione ma aggiornata e moderna purcheacute in accordo aiprincipi cristiani a cui lrsquoopinione pubblica italiana potesse guardare

28 Lrsquoidea e lrsquoatteggiamento dei cattolici di fronte alle tematiche scientifiche e dunque

anche alle esposizioni egrave complesso e sarebbe riduttivo pensare a unrsquoopposizionecattolica alla scienza e al progresso tecnologico intransigente e completa cosigrave come aunrsquounica posizione monolitica allrsquointerno del cattolicesimo stesso I casi delleesposizioni torinesi qui analizzati alla luce dellrsquointeresse a loro rivolto dalla laquoCiviltagraveCattolicaraquo sono utili in questa prospettiva Nel 1884 lrsquoavversione verso il positivismo everso la classe dirigente nazionale e liberale si alimentarono a vicenda intersecandoinoltre il topos della presunta opposizione dei cattolici alle scienze e al loro progressonel 1898 i primi segnali di un nuovo clima politico e unrsquoinedita esposizione con ldquodoppiaanimardquo laica e cattolica determinarono un atteggiamento piugrave inclusivo della rivistaverso lrsquoevento In entrambe i casi e in ogni dimensione da quella politica allascientifica laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo perseguigrave la propria strategia di polemica e apologia diattacco al laicismo al positivismo e al liberalismo (giagrave stigmatizzati qualche decennioprima dal Sillabo) e di costruzione di unrsquoopinione pubblica e di unrsquoidentitagrave cattolicatanto politica quanto culturale

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NOTE

1 FORNO Mauro Informazione e potere storia del giornalismo italiano Roma-Bari Laterza

2012 p 20

2 TRANIELLO Francesco Religione cattolica e Stato nazionale dal Risorgimento al secondo

dopoguerra Bologna Il Mulino 2007 p 96

3 SALE Giovanni laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo nella crisi modernista (1900-1907) Milano Jaca Book

2001 p 37 Sulla laquoCiviltagrave Cattolicaraquo cfr DANTE Francesco Storia della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo

(1850-1891) il laboratorio del papa Roma Studium 1990 DE ROSA Giuseppe Introduzione in ID

(a cura di) La Civiltagrave Cattolica 1850-1945 Roma Landi 1971 pp 9-101 ID La Civiltagrave Cattolica

150 anni al servizio della Chiesa 1850-1999 Roma La Civiltagrave Cattolica 1999 MUCCI

Giandomenico Carlo Maria Curci il fondatore della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo Roma Studium 1988

SANI Roberto Un laboratorio politico e culturale laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo in RICCARDI Andrea (a

cura di) Pio XII Roma-Bari Laterza 1984 pp 409-436

4 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno I serie I vol I 1850 p 101

5 Il legame profondo e privilegiato della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo con il papato egrave ulteriormente

sottolineato dal fatto che le bozze della rivista prima di essere pubblicate dovevano ottenere il

beneplacito papale

6 BOVOLO Carlo Scienza e scienziati nella laquoCiviltagrave Cattolicaraquo 1850-1910 Tesi di laurea in Storia

del Risorgimento Universitagrave degli Studi di Torino Torino aa 20122013

7 Tra i piugrave recenti studi sulle esposizioni torinesi si possono citare BASSIGNANA Pier Luigi (a

cura di) Le esposizioni torinesi nei documenti dellrsquoArchivio Storico Amma 1829-1898 Torino

Umberto Allemandi 1992 ID Torino effimera due secoli di grandi eventi Torino Umberto

Allemandi 2006 COMOLI MANDRACCI Vera Torino cittagrave di loisirs viali parchi e giardini tra

Otto e Novecento Torino Archivio Storico Cittagrave di Torino 1996 LEVRA Umberto ROCCIA

Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 specchio del progresso e macchina del

consenso Torino Archivio Storico Cittagrave di Torino 2003 MONTALDO Silvano Le esposizioni

industriali nel Regno di Sardegna suggestioni modernizzanti tra propaganda dinastica e riforme

economiche in BIGATTI G ONGER S (a cura di) Arti tecnologia progetto Le esposizioni

drsquoindustria in Italia prima dellrsquoUnitagrave Milano Franco Angeli 2007 pp 107-150 ABBATTISTA

Guido Umanitagrave in mostra esposizioni etniche e invenzioni esotiche in Italia (1880-1940) Trieste

Edizioni Universitagrave di Trieste 2013 Una piugrave completa e puntuale bibliografia sullrsquoargomento

approntata dalle Biblioteche Civiche Torinesi e comprendente anche le pubblicazioni coeve egrave

consultabile online URL

lthttpwwwcomunetorinoitculturabibliotechericerche_cataloghipdfbibliografie

esposizionipdfgt [consultato il 2 aprile 2014]

8 CAVICCHIOLI Silvia Tra Sette e Ottocento in LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura di) Le

esposizioni torinesi 1805-1911 cit pp 3-31

9 BASSIGNANA Pier Luigi Il messaggio dellrsquoetagrave carloalbertina in LEVRA Umberto ROCCIA

Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit pp 33-51

10 Ibidem

11 Cfr LEVRA Umberto Fare gli italiani memoria e celebrazione del Risorgimento Torino

Comitato di Torino dellrsquoIstituto per la Storia del Risorgimento Italiano 1992

12 Il tema del rapporto tra laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e laquoLrsquoItalia Realeraquo quotidiano torinese di primo

piano tra i periodici cattolici risulta particolarmente interessante e meritevole di ulteriori

approfondimenti e ricerche

13 LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit p XVI

14 LEVRA Umberto Fare gli italiani cit p 152

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15 Tommaso Villa (1832-1915) avvocato penalista di successo e massone vicino politicamente a

Francesco Crispi fu per decenni impegnato in una fitta attivitagrave politica sia a Torino come

consigliere comunale sia a Roma come deputato e poi senatore e come ministro dellrsquoInterno

(1879) e ministro della Giustizia (1879-1881) nei governi Cairoli e Presidente della Camera dei

Deputati dal 1895 al 1895 e poi di nuovo dal 1900 al 1902 Cfr MONTALDO Silvano Patria e affari

Tommaso Villa e la costruzione del consenso tra Unitagrave e Grande Guerra Torino Comitato di

Torino dellrsquoIstituto per la Storia del Risorgimento Italiano 1999

16 BIGINELLI Luigi Il clero allrsquoEsposizione Nazionale di Torino Reminiscenze del Sac Biginelli

Teolog Luigi Direttore dellrsquoAteneo religioso periodico illustrato Napoli Tipografia degli

Accattoncelli 1884

17 AIMONE Linda FILIPPI Francesca 1884 La nazione italiana al lavoro in LEVRA Umberto

ROCCIA Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit p 94

18 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VI 1884 p 494

19 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VI 1884 p 495

20 Ibidem

21 Ibidem

22 Ibidem

23 Ibidem

24 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 pp 489-490

25 Ibidem

26 Ibidem

27 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 pp 521-536

28 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 p 525

29 ABBATTISTA Guido Umanitagrave in mostra cit p 212

30 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 p 536

31 MONTALDO Silvano Patria e religione nel 1898 in LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura

di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit pp 111-144

32 MONTALDO Silvano Patria e religione nel 1898 cit p 123

33 Ibidem

34 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol II 1898 p 482

35 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol II 1898 p 487

36 Ibidem

37 Ibidem

38 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol II 1898 pp 740-742

39 Ibidem

40 Sul tema delle esposizioni etniche relative non solo ai casi torinesi Cfr ABBATTISTA Guido

Umanitagrave in mostra cit

41 ABBATTISTA Guido Umanitagrave in mostra cit p 210

42 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol IV 1898 pp 103-105

43 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol IV 1898 pp 231-232

44 ABBATTISTA Guido Umanitagrave in mostra cit p 217

45 LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit p XIX

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RIASSUNTI

Lrsquoarticolo analizza lo sguardo della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo rivista dei gesuiti sulle Esposizioni

generali italiane svoltesi a Torino nel 1884 e nel 1898 In entrambe le esposizioni un ruolo

centrale fu attribuito ai processi di costruzione della nazione e delle identitagrave nazionali

allrsquoorganizzazione del consenso verso le eacutelite dirigenti e la monarchia attraverso un uso politico

della memoria risorgimentale oltre alla celebrazione del progresso Nel 1884 la rivista respinse i

valori laici e liberali di unrsquoesposizione non solo tecnico-scientifica ma anche politica

rivendicando invece il contributo e la legittimitagrave dei cattolici nelle scienze nel 1898 la polemica

seppur presente fu attenuata dallrsquoaffiancamento di iniziative cattoliche a quelle laiche e liberali

The paper deals with the point of view of the Jesuitsrsquo magazine laquoThe Catholic Civilizationraquo about

the Italian General Expositions which took place in Turin in 1884 and 1898 In both expositions

the process of nationrsquos construction had a central role through a political use of the

Risorgimentorsquos memory in addition to the usual celebration of scientific and technological

progress In 1884 the periodical refused liberal values of the exposition showing the significant

role of the Catholics in science in 1898 the controversy against liberals was softened thanks to

the presence of both catholic and liberal events in the exposition

INDICE

Parole chiave cattolici Civiltagrave Cattolica esposizione scienza e tecnica Torino

Keywords catholics Civiltagrave Cattolica exposition science and technology Turin

AUTORE

CARLO BOVOLO

Laureato nel 2013 in Storia del Risorgimento allrsquoUniversitagrave di Torino Attualmente egrave dottorando

presso lrsquoUniversitagrave del Piemonte Orientale con un progetto di ricerca sui cattolici e la scienza tra

Otto e Novecento attraverso le riviste cattoliche I suoi interessi di ricerca sono il Risorgimento e

il suo uso politico e culturale i processi dination building lrsquoapproccio dei cattolici alla scienza Egrave

membro della European Society for the History of Science

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La Exposicioacuten Internacional deBarcelona en 1929 y su utilizacioacutenpropagandiacutesticaLa montantildea de Montjuiumlc espacio puacuteblico de ocio cultura y deporte

Juan Antonio Simoacuten

1 La Exposicioacuten Internacional de 1929 ha

quedado presente en la memoria de losbarceloneses por un legado imborrable larehabilitacioacuten de la montantildea de Montjuiumlcy su transformacioacuten en el principal centrode cultura ocio y entretenimiento de laciudad Este estudio pretende analizarcoacutemo se utilizoacute la celebracioacuten de laExposicioacuten Internacional y en concreto latransformacioacuten de la propia montantildea deMontjuiumlc como un elemento ideal con elque conseguir transmitir al exterior la imagen de un paiacutes moderno y avanzado que enpleno desarrollo de la sociedad de masas y en liacutenea con la tendencia europea habiacutea sidocapaz de ldquoconquistarrdquo para sus ciudadanos un nuevo espacio puacuteblico y convertirlo en elcentro cultural y deportivo de la ciudad Por este motivo el estudio del papel querepresentoacute el deporte en el contenido de la Exposicioacuten de Barcelona es central en esteartiacuteculo Entendido como un factor de modernidad y progreso las actividades fiacutesicas ydeportivas disfrutaron de un gran protagonismo en la programacioacuten y tuvieron en elestadio oliacutempico su siacutembolo y principal legado histoacuterico para la ciudad

2 Pese a que fue elegido por los propios organizadores como uno de los tres grandes

aacutembitos en los que se desarrolloacute la Exposicioacuten el estudio del impacto que tuvieron lasmuacuteltiples actividades deportivas programadas asiacute como el discurso que desde la prensase realizoacute sobre la importancia del fomento del deporte y la posterior herencia queestos factores dejaron en los haacutebitos de ocio y entretenimiento de la ciudadaniacuteabarcelonesa han sido aspectos tristemente olvidados en los trabajos acadeacutemicos

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publicados hasta el momento1 Este artiacuteculo pretende aportar una perspectiva nueva alestudio de las Exposiciones Internacionales con el deseo de que tambieacuten puedafavorecer nuevos e interesantes debates

1 La Exposicioacuten de Barcelona de 1929

3 Bajo la presidencia de honor del rey Alfonso XIII la Exposicioacuten Internacional de

Barcelona de 1929 se desarrolloacute en tres grandes esferas temaacuteticas industria arte ydeporte La primera de estas aacutereas buscoacute relanzar la industria espantildeola a nivel nacionale internacional consiguiendo ayudar a la reactivacioacuten e impulso de la produccioacutenindustrial El segundo de los nuacutecleos en los que se centroacute la Exposicioacuten fue el fomentodel arte y la cultura tradicional espantildeola La exposicioacuten de arte contemporaacuteneo que seinstaloacute en el Palacio de Bellas Artes o el laquoprimer museo artiacutestico del mundoraquo que seorganizoacute en el Palacio Nacional son algunos ejemplos que subrayan la importancia querepresentoacute el arte y la cultura en el contenido de este certamen En cambio la culturaregional disfrutoacute en el Pueblo Espantildeol de un escenario creado a su medida2

4 Por uacuteltimo el deporte elemento intriacutensecamente ligado a las Exposiciones

Internacionales desde el nacimiento del Comiteacute Oliacutempico Internacional en 1894 y lasprimeras ediciones de los Juegos Oliacutempicos3 tambieacuten disfrutoacute en Barcelona de unamplio programa de competiciones con el que se queriacutea difundir una imagen demodernidad y desarrollo al mismo tiempo que conseguir impulsar la difusioacuten de laactividad fiacutesica y deportiva entre la propia sociedad catalana y espantildeola En relacioacutencon este uacuteltimo aspecto el estadio oliacutempico construido en Montjuiumlc se convirtioacute en unode los principales siacutembolos de la Exposicioacuten y como tambieacuten quiso destacar la prensaen laquoel signo de la pujanza deportiva de Barcelonaraquo Junto con el mencionado estadio secrearon edificaciones como el Pueblo Espantildeol el Pabelloacuten de las Misiones el Pabelloacutendel Estado Espantildeol ademaacutes de otros quince edificios y pabellones de paiacuteses como ItaliaAlemania Suecia o Francia o de temaacuteticas especificas como los centrados en las ArtesIndustriales y Aplicadas Deportes Confecciones Electricidad y Metalurgia BellasArtes Ciencias o Agricultura logrando caracterizar a nivel arquitectoacutenico la mayortransformacioacuten urbaniacutestica que habiacutea vivido la ciudad desde el inicio del siglo XX4

5 La montantildea de Montjuiumlc se convirtioacute en el lugar elegido para emplazar la Exposicioacuten El

reto de su urbanizacioacuten supuso enfrentarse al problema que representaba la existenciaen sus laderas de varias canteras de piedra la ubicacioacuten del cementerio del Sudoeste asiacutecomo la presencia de algunos barrios que se habiacutean asentado en esta zona como eranSant Beltragrave Santa Madrona y la Fransa5 Pese a todo y recordando la mencioacuten queaparecioacute publicada en un catalogo fotograacutefico de la eacutepoca sobre la ExposicioacutenlaquoBarcelona en pocos antildeos ha transformado parte de la histoacuterica montantildea deMontjuich en un frondoso parque de 200 hectaacutereas con vistas a la ciudad y al mar quesirve hoy de marco de insuperable belleza a su Exposicioacuten la que por suemplazamiento su grandiosidad su profusioacuten de luz y juegos de aguas se clasifica enprimer lugar entre las celebradas en todo el orberaquo6 El primero de los proyectos queimpulsoacute el ayuntamiento de Barcelona para urbanizar el Parque de Montjuiumlc fue obradel arquitecto Josep Amargoacutes en 1894 Su propoacutesito era que las faldas de la montantildeadejasen de ser un refugio laquode gente de mal vivirraquo incidiendo en la importancia delajardinamiento la construccioacuten de pequentildeos parques a lo largo de la montantildea que la

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convirtieran laquoen sitio de recreo y esparcimiento como pocos existan en las poblacionesmediterraacuteneasraquo7

6 El proyecto de Amargoacutes se recuperoacute cuando en 1916 la Junta Directiva de la Exposicioacuten

decide contratar para dirigir el proyecto de urbanizacioacuten y ajardinamiento de lamontantildea de Montjuiumlc al director de la conservacioacuten de los bosques de Pariacutes Jean-Claude Nicolas Forestier El ingeniero franceacutes contoacute desde el primer momento con laayuda inestimable del joven arquitecto Nicolau M Rubio i Tuduriacute quien mantuvo sufidelidad al estilo del proyecto que habiacutea iniciado Forestier8

7 La organizacioacuten de la Exposicioacuten Internacional en Barcelona provocoacute una radical

transformacioacuten urbana La propia prensa resaltoacute el gran nuacutemero de reformas que sehabiacutean producido durante los uacuteltimos antildeos en las calles y plazas de la ciudad lo queprovocariacutea que en nada tuviera laquoque envidiar en cuanto a ornato puacuteblico se refiere aotras ciudades europeas y americanas citadas siempre como modelo por los amantes delo bello y de lo suntuosoraquo9 Desde lugares de gran simbolismo como la Plaza de Cataluntildeay la Plaza de Espantildea pasando por la avenida Alfonso XIII actual avenida Diagonal laRambla de Cataluntildea o el Paseo de Gracia junto con innumerable calles y plazas fueronreformadas para dar a la ciudad el esplendor urbaniacutestico que reclamaba la organizacioacutende la Exposicioacuten10 Al mismo tiempo la reforma tambieacuten provocoacute el aumento de la redde transportes puacuteblicos y la implementacioacuten del alumbrado en gran parte de lasprincipales avenidas de la ciudad uno de los grandes eacutexitos y reclamospropagandiacutesticos que mostroacute al mundo Barcelona un laquomilagro urbaniacutesticoraquo que teniacuteacomo principal responsable a la Exposicioacuten

El milagro se debe a la Exposicioacuten Internacional que hoy permite ofrecer al Mundoun bello ejemplo de vitalidad de nuestra urbe y un avance de lo que eacutesta llegaraacute aser en plazo breve Y si a las mejoras citadas unimos las maravillas de Montjuichcuyos jardines y avenidas subsistiraacuten cuando la Exposicioacuten cierre sus puertas ycuyos grandes Palacios en su mayoriacutea quedaraacuten en pie para ser utilizados en laforma maacutes conveniente veremos que el balance que para Barcelona arroja ya hoysu magno certamen es altamente favorable y justifica de sobras todos lossacrificios11

8 A nivel propagandiacutestico tanto desde la perspectiva regional como a nivel nacional la

Exposicioacuten representaba un escenario perfecto para transmitir tanto a nivel internocomo hacia el exterior de las fronteras espantildeolas los progresos de esta sociedadRaacutepidamente muchos autores se unieron en el elogio y la felicitacioacuten por lo queconsideraban un gran eacutexito en la organizacioacuten de la Exposicioacuten que habiacutea provocadolaquoiexclEl resurgimiento moral y material de la vieja Espantildearaquo12 El final del siglo XIX habiacuteamostrado las carencias de un paiacutes que con la peacuterdida de sus uacuteltimas colonias habiacuteacomprendido que estaba muy lejos de ser una potencia Los teoacutericos delregeneracionismo que abogaron por una radical transformacioacuten de las nuevasgeneraciones para poder estar a la altura de nuestros vecinos europeos pareciacutea quehabiacutean encontrado respuesta en la imagen que transmitiacutea deacutecadas maacutes tarde laExposicioacuten de Barcelona

Los paiacuteses extrantildeos rendidos a la evidencia del hecho esplendoroso hanse [sic]visto obligados a reconocer por sus oacuterganos representativos y de Prensa queEspantildea en estos momentos para ella ciertamente histoacutericos ha culminado con laegregia pompa de una potencia de primer orden en el trabajo y capacitacioacuten parasu futuro desenvolvimiento13

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2 El deporte en la Exposicioacuten Internacional deBarcelona

9 Al final de la deacutecada de los veinte Barcelona asumioacute un gran reto para la ciudad con la

organizacioacuten de la Exposicioacuten International y sobre todo con la edificacioacuten de toda unaserie de infraestructuras urbanas que ocupariacutean diferentes espacios en la montantildea deMontjuiumlc Desde el punto de vista de la importancia que se concedioacute a la actividad fiacutesicay el deporte la Exposicioacuten tendriacutea dos liacuteneas de actuacioacuten bien diferenciadas por unlado la construccioacuten de nuevos espacios e instalaciones deportivas que facilitariacutean elimpulso de la socializacioacuten de la cultura fiacutesica en Barcelona y al mismo tiempo laimplementacioacuten de un ambicioso programa de actividades deportivas que seconvertiriacutean en una magnifica herramienta publicitariacutea multiplicando el impactointernacional de este evento Las magnificas competiciones programadas llenariacutean decontenido la inauguracioacuten de las modernas instalaciones que se inaugurariacutean duranteestas semanas El laquoafaacuten de progresoraquo de la ciudad de Barcelona tambieacuten tendriacutea sureflejo en el laquoNuacutecleo Deportivoraquo de la Exposicioacuten

El auge que los deportes han adquirido en todos los paiacuteses la importancia crecienteque se les asigna en los modernos sistemas pedagoacutegicos y el movimiento industrialy turiacutestico que en torno a ellos se viene desarrollando justifica plenamente que seconsagre a esta clase de manifestaciones un Palacio especial ademaacutes del anchurosoterreno que abarca el Estadio14

10 El tercer pilar conceptual de la Exposicioacuten tambieacuten buscoacute incorporar Barcelona laquoal

dinamismo de la Europa modernardquo Deporte y desarrollo urbano fueron de la mano enlos antildeos veinte por lo que no se escatimoacute esfuerzos para crear un programa deportivolo maacutes amplio posible que permitiera ofrecer una imagen de desarrollo y progreso Laprensa no dudoacute en destacar la importancia que tendriacutea el programa deportivo de laExposicioacuten para lograr la deseada difusioacuten de nuevos haacutebitos saludables e higieacutenicosentre las clases populares Joacutevenes ancianos y mujeres debiacutean ser conscientes de laimportancia que teniacutea la intensificacioacuten del ejercicio fiacutesico y la Exposicioacuten debiacutea ser laherramienta perfecta para transmitirlo

Si el rastro de la Exposicioacuten-en este aspecto y en todos- se traduce en unaintensificacioacuten del ejercicio de la cultura fiacutesica en las escuelas e incita a lamuchedumbre sedentaria de nuestras innumerables oficinas comerciales a buscaren la gimnasia la compensacioacuten que ha de convertirse en salud para el cuerpo iquestaqueacute maacutes podemos aspirar15

11 A finales de 1928 se crea el Comiteacute Deportivo de la Exposicioacuten Internacional Este

organismo estuvo presidido por Mariano de Foronda marqueacutes de Foronda comodirector de la Exposicioacuten Internacional junto con reconocidos nombres del deporte enla sociedad catalana como el capitaacuten Castell Josep Mesalles Estivil miembro de laConfederacioacuten Deportiva de Catalunya y secretario del Comiteacute Oliacutempico Espantildeol (COE)y Narciacutes Masferrer periodista e incansable propagador del deporte en Cataluntildea ytambieacuten representante del maacuteximo organismo oliacutempico espantildeol A finales del mes deabril de 1929 el Comiteacute Deportivo publicoacute un ambicioso programa de actividadesdeportivas en el que se incluyeron 26 diferentes especialidades que iriacutean desde lacelebracioacuten de pruebas de automovilismo y motorismo pasando por competiciones deatletismo aviacioacuten fuacutetbol esgrima boxeo ciclismo o natacioacuten Aunque algunas de lasactividades no estaban todaviacutea cerradas el laquoDiario Oficialraquo de la Exposicioacuten publicoacutedicho programa agradeciendo a los organizadores su empentildeo en el impulso del deporte

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y la concesioacuten al Comiteacute Deportivo de laquoun amplio creacutedito e ilimitado margen deconfianzaraquo para que pudieran laquoconfeccionar un programa de juegos deportivos dignode Barcelona y de su Exposicioacuten Internacionalraquo16

12 El programa de actividades deportivas de la Exposicioacuten tambieacuten permitioacute descubrir la

importancia que otros paiacuteses concediacutean a estas actividades como elemento clave en elencuadramiento poliacutetico y social de sus ciudadanos Un ejemplo de lo anterior loencontramos en las noticas relacionadas con el laquoTorneo Latinoraquo de boxeo amateurcelebrado dentro de la programacioacuten de la Exposicioacuten y que enfrentoacute a boxeadores deEspantildea Beacutelgica Francia e Italia La potencia atleacutetica de los deportistas transalpinos eramuy conocida en Europa desde la llegada de Mussolini al poder en 1922 Supeditado alos interese poliacuteticos el deporte en Italia durante la dictadura se convirtioacute en unaherramienta de la propaganda fascista17 El director teacutecnico del equipo italiano el sentildeorVolpi no desaprovechoacute la oportunidad que le brindaba la prensa espantildeola para elogiarla importancia que el duce concediacutea a la formacioacuten deportiva de sus ciudadanos

La importancia que el Gobierno italiano le da a los deportes tomaacutendolos bajo suproteccioacuten obliga a todo italiano que tiene el honor de defender el prestigio de supaiacutes en justa correspondencia a agotar todas sus reservas fiacutesicas y morales antes deconsiderarse vencido Y para que pueda competir sin desventaja alguna se leconceden cuantas facilidades le son precisas para el entrenamiento por parte delEstado y de los particulares18

3 El Estadio de Montjuiumlc siacutembolo de la ExposicioacutenInternacional de Barcelona

13 A requerimiento de la Confederacioacuten Deportiva de Cataluntildea y dado las carencias que

presentaba el antiguo estadio de la Fuxarda instalacioacuten construida en 1921 con laintencioacuten de ser el epicentro de la candidatura de Barcelona para los Juegos Oliacutempicosde 1924 el marqueacutes de Foronda decidioacute que en la parte alta del Parque de Montjuiumlcconcretamente en la conocida como Plaza de San Antonio junto a la gran avenidacentral del Marqueacutes de Comillas se ubicase el nuevo estadio que albergariacutea lasprincipales competiciones deportivas Esta infraestructura deportiva se convertiriacutea enel siacutembolo de la Exposicioacuten ejemplo de innovacioacuten arquitectoacutenica y desarrollotecnoloacutegico Es indudable que en la mente de los organizadores de la Exposicioacuten y de lospropios arquitectos estaba muy presente el impacto que en 1923 habiacutea supuesto lainauguracioacuten del estadio de Wembley en Londres19

14 El estadio de Montjuiumlc se convertiriacutea en el segundo de mayor capacidad en Europa

despueacutes precisamente del estadio londinense El proyecto del arquitecto PedroDomenech i Roura abarcariacutea 45225 metros cuadrados con unas gradas capaces dealbergar 60000 espectadores cifra que superaba la capacidad del moderno estadio deColombes en Pariacutes quedando uacutenicamente por detraacutes de los cien mil espectadores quepodiacutean acoger las gradas de Wembley El terreno de juego era de hierba con unasmedidas de 105 de largo por 70 de ancho y dejando espacio suficiente para lasinstalaciones de atletismo En la tribuna principal se instalaron dos amplios halls a losque se podriacutea laquoingresar desde el exterior por medio de unos poacuterticos que conduciriacuteantambieacuten a la parte baja de las graderiacuteas y a los locales del bar y restauranteraquo20 La nuevaconstruccioacuten tambieacuten teniacutea previsto convertirse en la sede social del COE y de la RealFederacioacuten Espantildeola de Fuacutetbol (RFEF) destinando para este fin diferentes despachos ysalas de juntas en su interior Del mismo modo las instalaciones contariacutean con dos salas

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de prensa con laquoaparatos para las comunicaciones telefoacutenicas y telegraacuteficas y demaacuteselementos que necesitan los periodistas durante las largas fiestas deportivasraquo21 Dosvestuarios para 25 personas cada uno con duchas sala de masaje y piscina se uniacutean alos servicios que ofreciacutea el estadio a lo que se antildeadiacutean varios pabellones anexoslaquodestinados a boxeo gimnasia y esgrima y una gran piscina para juegos acuaacuteticosJunto al palacio de deportes habraacute una pista para ldquotennisrdquo y se reservaraacute un lugar paralos pabellones de las Sociedades deportivasraquo22

15 El propio Narciso Masferrer publicoacute un artiacuteculo para laquoLa Vanguardiaraquo en enero de 1929

analizando la importancia de dicho proyecto

iexclVamos a movilizar el ejeacutercito deportivo Los que lo practican deberaacuten ir al Estadio arendir sus maacuteximos esfuerzos bien entrenados bien alecionados [sic] y dispuestosquienes sientan admiracioacuten y devocioacuten por el sport deberaacuten acudir en proporcioacutental y tan grande que se den siempre la sensacioacuten de que al construirse el Estadio senos brindoacute la ocasioacuten de exteriorizar nuestros entusiasmos y nuestros amores por laportentosa obra de cultura de fraternidad y amor que simboliza el sport en todossus infinitos aspectosHagaacutemonos dignos en ocasioacuten de la Exposicioacuten de 1929 de que el Estadio deMontjuich se considere el marco maacutes adecuarlo para los Juegos Oliacutempicos de 1936suprema y uacuteltima aspiracioacuten del que suscribe23

16 En cuanto a su estilo arquitectoacutenico Buenaventura Basegoda profesor de la escuela de

arquitectura de Barcelona destacaba lo acertado de haber dado un laquosello claacutesico ymonumentalraquo al edificio La estructura central se caracterizariacutea por su laquocorte severo ymajestuosoraquo destacando la parte correspondiente al servicio de la Majestad real a cuyocentro acompantildean dos galeriacuteas laterales arqueadas con amplias terrazas queconstituyen espleacutendido mirador sobre la grandiosa avenidaraquo24 Como uacuteltima mencioacutenrespecto a las caracteriacutesticas que mostraba el estadio maacutes moderno del paiacutes sentildealarque la monumental fachada principal teniacutea una cuacutepula en donde destacaban loslaquoJinetes haciendo el saludo oliacutempicoraquo dos grandes esculturas ecuestres en bronce dePablo Gargallo25 Los progresos en la construccioacuten del que se consideroacute el laquosegundoEstadio de Europa y al que en disposicioacuten teacutecnica ninguacuten otro puede superarraquo crearonuna enorme expectacioacuten que iriacutea aumentando seguacuten se aproximaba la fecha de suinauguracioacuten

17 Como no podiacutea ser de otro forma ante la intereacutes que se creoacute durante los meses previos

uno de los acontecimientos maacutes esperados de la Exposicioacuten fue la inauguracioacuten delestadio de Montjuiumlc Al acto celebrado el 20 de mayo de 1929 acudieron las maacutesimportantes personalidades del momento entre las que podemos destacar el propio reyAlfonso XIII el conde Baillet Latour como presidente del COI el baroacuten de Guumlellmiembro espantildeol del COI y el marqueacutes de Polignac representante del Comiteacute Oliacutempicofranceacutes junto con un buen nuacutemero de representantes poliacuteticos y deportivos catalanesLas tribunas del estadio se llenaron con 65000 espectadores y la organizacioacuten tuvo queponer autocares para poder llevar al puacuteblico desde la Plaza de Espantildea hasta el estadioLa intencioacuten inicial del Comiteacute Deportivo era inaugurar el estadio con el encuentro defuacutetbol entre Espantildea e Inglaterra pero dicho partido se terminoacute celebrando una semanaantes en el estadio Metropolitano de Madrid Raacutepidamente crecioacute la preocupacioacuten entrelos organizadores de la Exposicioacuten ante el temor a que uno de los acontecimientos maacutesesperados no pudiera ofrecer un festival deportivo de un prestigio internacionalDespueacutes de barajar la posibilidad de organizar un encuentro entre laquoun equiporepresentativo de Barcelona y el de Viena o Torinoraquo26 se consiguioacute que el actualcampeoacuten de la Copa inglesa el Bolton Wanderers acudiese a Barcelona para disputar

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un partido contra una seleccioacuten de futbolistas catalanes de los equipos del FCBarcelona Espantildeol y Europa

18 Ese mismo diacutea tambieacuten se celebrariacutea un encuentro de rugby entre las selecciones de

Espantildea e Italia y por uacuteltimo se disputariacutean varias carreras atleacuteticas de 100 y 200metros El marqueacutes de Foronda habiacutea conseguido que pese a no poder contar con elatractivo que habriacutea supuesto el partido de fuacutetbol entre Espantildea e Inglaterra lainauguracioacuten del estadio iba a tener la resonancia internacional que mereciacutea este actoEl Comiteacute Deportivo llegoacute a un acuerdo con el Bolton Wanders ofrecieacutendole un contratode 2250 libras alrededor de 76000 pesetas por la disputa del partido27 La entradageneral costaba 3 pesetas y un palco principal 100 incluyendo en el precio la visita alrecinto de la Exposicioacuten La recaudacioacuten alcanzoacute las 415000 pesetas una cifra reacutecord encualquier evento deportivo celebrado hasta la fecha en Espantildea Los aficionadosterminaron disfrutaron con la victoria de la seleccioacuten espantildeola de rugby por 9 a 0 asiacutecomo con el triunfo del combinado catalaacuten por 4-0 frente al equipo ingleacutes poniendo ungran colofoacuten a una jornada histoacuterica tanto para el deporte como para la propiaExposicioacuten28

19 La construccioacuten del estadio de Montjuiumlc y el extenso programa deportivo de la

Exposicioacuten tambieacuten buscaba mostrar la capacidad de Barcelona para poder organizar laproacutexima edicioacuten de los Juegos Oliacutempicos29Por este motivo la inauguracioacuten seaprovechoacute para mostrar al presidente del COI y padrino del estadio de Montjuiumlc BailletLatour el intereacutes de Barcelona en presentar su candidatura para la futura olimpiada de1936 En el banquete con el que la Confederacioacuten Deportiva de Cataluntildea y el COEobsequiaron a Baillet Latour eacuteste dejoacute clara su opinioacuten sobre los trabajos que se habiacuteanrealizado laquoMe ha impresionado grandemente Diga usted que Espantildea puede sentirseorgullosa de la alta cultura deportiva de su pueblo que ha demostrado hoy ser digno dela capacidad de un templo deportivo tan grande como esteraquo30

20 Durante los meses posteriores se celebraron en el estadio un amplio nuacutemero de

competiciones deportivas logrando de esta forma dar continuidad al eacutexito que habiacuteagenerado la inauguracioacuten de Montjuiumlc Durante los meses en los que se desarrolloacute laExposicioacuten un amplio nuacutemero de encuentros de fuacutetbol se realizaron en el estadiosirviendo como un magnifico reclamo para atraer gente a las instalaciones de lamuestra El Comiteacute Deportivo llegoacute a un acuerdo con los diferentes clubes para que sussocios pudieran asistir al estadio y visitar la Exposicioacuten sin tener que pagar nada31 Elpropio presidente del FC Barcelona Tomaacutes Roseacutes declaroacute a la prensa que la celebracioacutende los partidos del Campeonato de Liga en el estadio seriacutea un eacutexito y que su club habiacutealaquoprocurado dar todas las facilidades posibles para que los encuentros puedancelebrarse en el recinto Oliacutempico Debemos cooperar todos a la obra magna del Estadioy asegurar sus eacutexitosraquo Para concluir mencionoacute que la Exposicioacuten le habiacutea parecido laquouneacutexito rotundo Deje que vayan a los paiacuteses los primeros extranjeros que la han visitadoy veraacute usted coacutemo afluye a Barcelona una riada humanaraquo32

21 El ciclismo tambieacuten tuvo la posibilidad de presentarse dentro en la Exposicioacuten gracias a

la organizacioacuten de varias carreras entre las que destacoacute por su importanciainternacional la Toulouse-Barcelona tradicionalmente conocida como el laquoCriteriumCyclista du Midiraquo que en esta edicioacuten impulsaron los perioacutedicos espantildeoles laquoEl DiacuteaGraacuteficoraquo y la laquoGaceta Deportivaraquo junto con el perioacutedico franceacutes laquoLa Deacutepecirccheraquo Lauacuteltima etapa de esta prueba ciclista por etapas concluiriacutea dentro del estadio deMontjuiumlc33 Coincidiendo con el final de la mencionada prueba tambieacuten se celebraron en

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el estadio un festival de atletismo entre Espantildea e Italia y varias competiciones de laquodirt-trackraquo carreras de motos aprovechando la pista de ceniza de atletismo Los preciospopulares (las entradas generales costaban una peseta) buscaban dar mayorpopularidad a estos festivales internacionales que no teniacutean en nuestro paiacutes el atractivoque disfrutaba el fuacutetbol Pese a todo el principal objetivo de estos festivales deportivosque se organizaron durante la Exposicioacuten fue el mostrar a traveacutes del deporte unaimagen de progreso y modernidad que contrastaba con la realidad que se viviacutea en granparte del territorio espantildeol

Cuando al pasar la frontera los corredores y seguidores extranjeros se haciacuteanlenguas de la facilidad inmejorable con que unos y otros la atravesaban pudieronya apercibirse de que entraban en un paiacutes que les acogiacutea con los brazos abiertos [hellip]No han sido los espantildeoles los vencedores de la gran carrera pero lo han sidotriunfando en el corazoacuten y la voluntad de todos Hemos demostrado nuestrasuperioridad moral por nuestro espiacuteritu noble y hospitalario Y eacuteste siacute que es eacutexitoabsoluto34

4 El ocio y el deporte conquistan la montantildea deMontjuiumlc

22 Como ya se ha mencionado previamente el deporte fue una de las tres grandes aacutereas

temaacuteticas en las que se desarrolloacute el contenido de la Exposicioacuten Uno de los principalesobjetivos de los organizadores era conseguir que la montantildea de Montjuiumlc se convirtieseen el principal centro de ocio de los barceloneses Llegados a este punto es necesariorecordar que el estadio no fue la uacutenica infraestructura deportiva que se construyoacute enestos meses Junto con los amplios y hermosos jardines y parques de la Exposicioacuten lasmuacuteltiples fuentes con sus espectaculares juegos de agua y el atractivo del Parque deAtracciones Montjuiumlc ofreciacutea a sus visitantes una moderna piscina municipal y unasinstalaciones para la praacutectica del tenis Ademaacutes de esto la organizacioacuten tambieacutenprogramoacute diferentes actos y festivales deportivos en otros tres recintos el majestuosoPalacio Nacional donde se acogeriacutean diferentes competiciones de esgrima y boxeo elPoliacutegono en el que se celebrariacutean concursos de tiro asiacute como el Teatro Griegoinstalacioacuten al aire libre inspirado en los antiguos teatros griegos en la que sepresenciaron diferentes competiciones de lucha35 Por uacuteltimo antildeadir que el Palacio delMaterial Deportivo disentildeado por el arquitecto Antonio Sardaacute y que posteriormentepasoacute a denominarse Palacio de la Quiacutemica se proyectoacute inicialmente para acoger unagran exposicioacuten de materia deportivo aunque finalmente se decidioacute dedicarla a laindustria quiacutemica36 Los organizadores creyeron en un primer momento que no erasuficiente con laquola exhibicioacuten fugaz de las diversas manifestaciones deportivas si no vaacompantildeada para ser fructiacutefera de los necesarios valores documentalesraquo por lo quetrataron de que la praacutectica deportiva no se quedase en una moda pasajera mostrando alos visitantes laquola pujanza actual de el [sic] deporte en aquellos pueblos que figuran a lacabeza de la moderna civilizacioacutenraquo37

23 Cerca del Pueblo Espantildeol se ubicaron las pistas de tenis con las que el Comiteacute Deportivo

queriacutea dar cabida a otras especialidades deportivas que no podiacutean encontrar su espacioen el estadio Junto al pequentildeo edificio o laquochaletraquo que serviacutea como vestuario seconstruyoacute la pista central rodeada de unas tribunas con capacidad para 3000espectadores En un entorno natural rodeado por un bosque se decidioacute construir unasegunda pista de menor tamantildeo para los entrenamientos laquoEl pequentildeo Wimbledonraquo

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como lo denominoacute la prensa habiacutea sido disentildeado por la firma londinense laquoEn Tout Casraquoy se convirtioacute en la mejor instalacioacuten para la praacutectica del laquolawn-tennisraquo de toda Espantildea

No hay lugar en la Exposicioacuten toda mejor situado y desde el que disfrute de mayorsensacioacuten de hallarse muy apartado de la gran ciudad y aun de la Exposicioacuten mismaEl bosque que circunda las instalaciones de tennis con su fragancia silvestre hacende aqueacutellas algo recogido del mundanal ruido y es sin embargo en medio de estebosquecillo donde veremos congregada la mejor sociedad barcelonesa que asistiraacute acontemplar como lo efectuacutea siempre la lucha de jugadores de gran categoriacutea cualsi fuera un pequentildeo Wimbledon38

24 Para su inauguracioacuten se concertoacute un campeonato que enfrentoacute a varios tenistas

espantildeoles con las mejores figuras del tenis norteamericano entre los que seencontraban Allison y Van Ryn los uacuteltimos ganadores de la prueba de dobles enWimbledon39 Pese a todo el tenis en Espantildea era un deporte que soacutelo practica a finalesde los antildeos treinta una reducida elite social lo que provocoacute que la inauguracioacuten nodespertase el atractivo suficiente entre el puacuteblico laquoel magniacutefico ldquocourtrdquo de Montjuichno tuvo la solemne inauguracioacuten que mereciacutea Esperemos que los matchs de hoy o acasolos de septiembre que aun podriacutean compensarnos de esta semi-decepcioacuten de ayerraquo40

25 Cerca del estadio en la Avenida Miramar se ubicoacute otra de las maacutes importantes

instalaciones deportivas que se construyeron coincidiendo con la celebracioacuten de laExposicioacuten la piscina municipal Pese a los retrasos que sufrioacute su edificacioacutenconcluyeacutendose maacutes tarde que el estadio y las pistas de tenis esta infraestructurasuperaba con creces la capacidad y condiciones de cualquier otra piscina existente en elpaiacutes La reiterada reclamacioacuten que durante los antildeos previos se habiacutea realizado alayuntamiento desde diferentes sectores de la opinioacuten puacuteblica se habiacutea convertido enrealidad La Exposicioacuten se apuntaba un nuevo eacutexito deportivo

Desde el punto de vista deportivo y como complemento al vasto plan de laExposicioacuten la Piscina es un eacutexito maacutes que antildeadir a los incalculables que vieneobteniendo nuestro gran Certamen Con ella se aumenta el prestigio de nuestradeportividad y se aumenta en una maacutes las bellas construcciones de Montjuich41

26 La construccioacuten de la piscina se insertaba como las anteriores infraestructuras

deportivas realizadas para la Exposicioacuten dentro de una clara estrategia de impulso yfomento de la verdadera democratizacioacuten o socializacioacuten de la actividad deportivaentre las clases populares Con estos proyectos se buscaba laquoaumentar en proporcionesinsospechadas el ambiente a la admiracioacuten y praacutectica de la natacioacutenraquo tanto el estadiocomo las pistas de tenis y la piscina se convertiacutean para los organizadores en siacutembolos delaquola definitiva conviccioacuten de un pueblo que crece en deportividad rapidiacutesimamentepero que une a su desarrollo una inteligencia adecuada con la que demuestra unaorientacioacuten noble y sana que puede ponerla pronto al nivel de la nacioacuten maacutesadelantadaraquo42

5 Conclusiones

27 La Exposicioacuten Internacional de Barcelona de 1929 se convirtioacute en un elemento

catalizador para la ciudad tanto desde aacutembitos que haciacutean referencia de forma directacon la cultura la industria y la economiacutea o tambieacuten en relacioacuten con aspectos referidosa la arquitectura la ideologiacutea la propaganda y el urbanismo Junto a los factoresanteriores este artiacuteculo ha demostrado la importancia que representoacute el deporte en elprograma de la Exposicioacuten convirtieacutendose en un escaparate ideal para mostrar al

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mundo la preparacioacuten de Barcelona a la hora de organizar grandes eventosinternacionales Tanto los organizadores como las autoridades poliacuteticas y los propiosmedios de comunicacioacuten fueron conscientes del gran desafiacuteo que suponiacutea para la ciudadel albergar la Exposicioacuten Desde el diario catalaacuten laquoLa Vanguardiaraquo se recordaba mesesantes de su inauguracioacuten a los clubes federaciones y atletas que laquovamos a mostrarnosfrente al mundo enteroraquo y que no soacutelo estaba en juego el prestigio y la imagen de laciudad y el paiacutes sino que era necesario laquomostrarse esplendorosamenteraquo para conseguirvencer en la laquoapuesta que estaacute en pie de si a juicio del Congreso Oliacutempico de Berliacuten(1931) Barcelona es digna o no lo es de que le sean concedidos los juegos de la XIIIOlimpiadaraquo43

28 Como ocurrioacute con la industria y el arte el deporte tambieacuten fue instrumentalizado por

las autoridades poliacuteticas a nivel local y nacional asiacute como por el propio comiteacuteorganizador Un claro ejemplo de lo anterior fue la construccioacuten de avanzadasinfraestructuras deportivas como la piscina las pistas de tenis y sobre todo el estadiooliacutempico que permitieron a Barcelona situarse al mismo nivel que cualquier otraciudad europea convirtieacutendose al mismo tiempo en un elemento de orgullo para ladictadura de Primo de Rivera Al mismo tiempo la Exposicioacuten preparoacute un ampliacutesimoprograma de actividades deportivas entre las que tuvieron espacio especialidades queiriacutean desde encuentros de fuacutetbol hockey beisbol y rugby pasando por festivales deatletismo carreras ciclistas combates de boxeo o competiciones de motociclismoautomovilismo y deporte aeacutereo En definitiva una apuesta deportiva que hemos vistoque pretendiacutea conseguir la verdadera difusioacuten de la actividad fiacutesica y deportiva entre lasociedad barcelonesa y de los valores que iban impliacutecitos en ldquoel sportrdquo

29 El proyecto deportivo de la Exposicioacuten consiguioacute dejar una huella que ha permanecido

hasta nuestros diacuteas en Barcelona Finalmente la candidatura oliacutempica de Berliacuten seimpuso a Barcelona pero el legado urbaniacutestico cultural y deportivo que representoacutepara la ciudad la transformacioacuten de la montantildea de Montjuiumlc que habiacutea impulsado laorganizacioacuten de la Exposicioacuten permitioacute desarrollar las bases que en 1992 lograronconvertir el anhelo en realidad

NOTAS

1 Una excepcioacuten a lo anterior la encontramos en FUNDACIOacuteN BARCELONA OLIacuteMPICA Lrsquoesport a

lExposicioacute Internacional de Barcelona 1929 Barcelona Fundacioacute Barcelona Oliacutempica 2012

2 CASTRO LES Vicente laquoLa Exposicioacuten Internacional de Barcelonaraquo in Gran Vida 1 Mayo 1929

pp 161-164

3 MULLER Norbert (editor) Pierre de Coubertin 1863-1937 Olympism Select writings Lausanne

International Olympic Committee 2000

4 laquoEditorialraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 9 Junio 1929 p 9 Ver

tambieacuten Exposicioacuten internacional Barcelona su significacioacuten y alcance Barcelona Seix y Barral 1929

GRANDAS M Carmen LrsquoExposicioacute Internacional de Barcelona de 1929 Barcelona Els Llibres de la

Frontera 1988 Cicerone de Barcelona-Exposicioacuten 1929 sl se 1929 laquoLa Exposicioacuten Internacional de

Barcelonaraquo in La Construccioacuten Moderna 15 Junio 1928 pp 161-167 y 30 Junio 1928 pp 177-180

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5 GRANDAS M Carmen op cit p 79

6 Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 Barcelona sn 1929

7 AMARGOacuteS Joseacute laquoUrbanizacioacuten de la montantildea de Montjuichraquo en Arquitectura y Construccioacuten

211898 pp10-15

8 GRANDAS M Carmen op cit pp 79-89

9 BONO Arturo F laquoLa transformacioacuten de nuestra ciudadraquo en Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 22 Mayo 1929 p14

10 Sobre la reforma urbana de Barcelona ver laquoUna gestioacuten municipal afortunadaraquo en Diario

Oficial Exposicioacuten de Barcelona 1930 18 de enero 1930

11 ARD laquoLa Exposicioacuten de Barcelona y el mejoramiento urbano de la ciudadraquo in Diario Oficial de

la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21 Julio 1929 pp 25-26

12 GARCIacuteA Ricardo laquoEspantildea dentro y fuera de la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 30 Noviembre 1929

13 Ibidem

14 Exposicioacuten internacional Barcelona su significacioacuten y alcance cit p 35

15 VINARDELL Santiago laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 5 Mayo 1929 p 11

16 LOacutePEZ-MARQUES A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 21 Abril 1929 pp 26-27 Destacar que aprovechando la Exposicioacuten

de Barcelona la FIFA decidioacute organizar en esta ciudad su asamblea anual con la que se celebraba

el 25 aniversario de su fundacioacuten laquoLa vida deportiva barcelonesaraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 21 Abril 1929 p 39 laquoEl Congreso de la Federacioacuten Internacional de

Fuacutetbolraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 5 Mayo 1929

17 Ver algunos ejemplos en FABRIZIO Felicie Sport e fascismo La politica sportive del regime

1924-1936 Rimini-Firenze Guaraldi Editore 1976 GRAZIA Victoria de Consenso e cultura di massa

nellItalia fascista lorganizzazione del dopolavoro Roma Laterza 1981 MARTIN Simon Football and

Fascism The National Game Under Mussolini Oxford Berg 2004 PAPA Antonio PANICO Guido

Storia sociale del calcio in Italia Dai club dei pioneri alla nazione sportiva (1887-1945) Bologna Il Mulino

1993

18 laquoLos Deportes en la Exposicioacuten El gran Torneo Latino de boxeo amateurraquo in La Vanguardia 11

Julio 1929 p13

19 Un ejemplo del impacto de la inauguracioacuten del estadio de Wembley en la prensa espantildeola

ALCARAZ E laquoLa final de la ldquoCopa Inglesardquoraquo en Madrid-Sport 10 Mayo 1923 pp 12-13

20 laquoEl Estadio de la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21

Abril 1929 pp 32-33

21 laquoEl stadium de la Exposicioacuten de Barcelonaraquo in La Construccioacuten Moderna 15 Abril 1927 p 111

22 Ibidem Respecto a las caracteriacutesticas del estadio ver tambieacuten Exposicioacuten internacional Barcelona

su significacioacuten y alcance cit p 35-37

23 MASFERRER Narciso laquoLo que seraacute el Estadioraquo in La Vanguardia 1 Enero 1929 pp 22-23

24 X X laquoEl estadio de Montjuich de Barcelonaraquo in La Construccioacuten Moderna 30 Mayo 1929 pp

150-154

25 GRANDAS M Carmen op cit 1988 pp 79-89

26 laquoLa vida deportiva barcelonesaraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929

21 Abril 1929 p 39

27 laquoEl Estadio de Montjuichraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 5

Mayo 1929 p 22

28 laquoBajo la presidencia de los Reyes y con asistencia de setenta mil personas se inauguroacute ayer el

estadio de Montjuichraquo en Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21 Mayo

1929 pp16-18 laquoInauguracioacuten del nuevo Estadio de Barcelonaraquo in Gran Vida 1 Mayo 1929 pp

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195

165-167 laquoLa Barcelona deportiva cuenta con uno de los mejores Estadios del mundoraquo en Stadium

1 Junio 1929 pp 16-20

29 laquoEl Estadio de la Exposicioacutenraquo en Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21

Abril 1929 p32 Discursos similares aparecen en Cicerone de Barcelona-Exposicioacuten 1929 cit 1929 p

31 OLLE BERTRAN A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 12 Mayo 1929 p21

30 laquoExcmo Sr Conde de Baillet del COI (Padrino del Estadio de Montjuich)raquo in Diario Oficial de

la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21 Mayo 1929 p18

31 CIERVO Joaquiacuten laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional

de Barcelona 1929 24 Mayo 1929 p 10

32 OLLE BERTRAN A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 24 Mayo 1929 p 17

33 LOacutePEZ-MARQUES A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 30 Junio 1929 p 19

34 BORJA laquoMontjuich centro internacional del deporteraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 22 Mayo 1929 pp 21-22 Sobre las pruebas de laquodirt-trackraquo se

pueden consultar entre otras muchas noticias en la misma publicacioacuten laquoLas emocionantes

carreras de dirt-track en el Estadioraquo 7 Septiembre 1929 p 31

35 LOacutePEZ-MARQUES A laquoLa importancia deportiva del certamenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 22 Mayo 1929 p 23

36 GRANDAS M Carmen op cit pp 164-165 Exposicioacuten internacional Barcelona su significacioacuten y

alcance cit p 21

37 VINARDELL Santiago laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 5 Mayo 1929 p 11

38 TEY Manuel laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in La Vanguardia 5 Julio 1929 p16

39 A laquoLos Deportes en la Exposicioacuten El match de tennis Estados unidos-Espantildearaquo in La

Vanguardia 16 Julio 1929 pp 19-20

40 MC laquolaquoLos Deportes en la Exposicioacuten El match de tennis Estados unidos-Espantildearaquo in La

Vanguardia 14 Julio 1929 p 16

41 BORJA laquoLa piscina de Montjuichraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona

1929 4 Agosto 1929 p 21 PELLICER Emilio laquoEl aspecto utilitario social de la natacioacutenraquo in La

Vanguardia 17 Agosto 1929 p 12

42 Ibidem

43 laquoLos Deportes en la Exposicioacuten Programas de fiestasraquo in La Vanguardia 26 Abril 1929 p 14

RESUacuteMENES

La Exposicioacuten Internacional de Barcelona de 1929 se convirtioacute en el motor de modernizacioacuten de la

ciudad y al mismo tiempo en una herramienta de propaganda con la que se buscoacute la difusioacuten de

una nueva imagen de progreso y modernidad Este artiacuteculo afronta el estudio de la

transformacioacuten de la montantildea de Montjuiumlc lugar en el que se ubicoacute la Exposicioacuten como nuevo

espacio puacuteblico de ocio entretenimiento y deporte Estrechamente relacionado con lo anterior el

deporte se convirtioacute en uno de los tres aacutembitos en los que se desarrolloacute el certamen Este texto

analiza el papel del deporte en la Exposicioacuten como factor que impulsoacute la construccioacuten de nuevas

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infraestructuras deportivas y la difusioacuten de su praacute ctica entre las clases populares de la sociedad

catalana y espantildeola

LrsquoEsposizione Universale di Barcellona del 1929 egrave diventata il motore della modernizzazione della

cittagrave e allo stesso tempo uno strumento di propaganda con il quale si cercograve di diffondere una

nuova immagine di progresso e modernitagrave Questo contributo affronta lo studio della

trasformazione del monte Montjuiumlc dove ebbe sede la mostra come un nuovo spazio pubblico di

svago divertimento e sport Strettamente legato alla circostanza sopra descritta lo sport egrave

diventato uno dei tre settori su cui si sviluppograve lrsquoevento Questo articolo esamina il ruolo dello

sport nellrsquoEsposizione come fattore trainante per la costruzione di nuovi impianti sportivi e la

diffusione della sua pratica tra le classi popolari della societagrave catalana e spagnola

The 1929 Barcelona International Exposition became the driving force in the modernization of

the city and at the same time a propaganda tool for diffusion of a new image of progress and

modernity This paper deals the study of the transformation of Montjuiumlc Mountain the site

where the Exposition was located as a new public space of leisure entertainment and sport

Closely related to the previous point sport became one of the three areas in which the event took

place This paper analyses the role of sport in the Exposition as a vehicle for improve the

construction of new sports facilities and the spread of this practice between Catalans and Spanish

working class

IacuteNDICE

Keywords Barcelona international exposition Montjuiumlc Olympic Stadium sport

Palabras claves Barcelona deporte estadio oliacutempico exposicioacuten internacional Montjuiumlc

Parole chiave Barcellona esposizioni universali Montjuiumlc sport Stadio Olimpico

AUTOR

JUAN ANTONIO SIMOacuteN

Licenciado en historia por la Universidad Compluten se de Madrid Doctor en Humanidades por la

Universidad Carlos III de Madrid Desde el 2006 ha trabajado en el Departamento de Humanidades

de la Universidad Carlo s III de Madrid en el Centro de Estudios Oliacutempicos de la Universidad

Autoacutenoma de Ba rcelona (CEO-UAB) y en la actualidad es profesor de historia del deporte en la

Universidad Europea de Madrid (UEM) Ha publicado SIMON Juan Antonio BONDINI Gianni Il

suo nome egrave Pablito lrsquoItalia srsquoinnamora degli azzurri e la Spagna scopre la democrazia Roma

Absolutely Free Editore 2014 URL lthttpwwwstudistoricicomprogettautoriSimongt

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Il potere dellarchitetturaLrsquoideologia di regime allrsquoEsposizioneInternazionale di Parigi 1937Guido Cimadomo e Renzo Lecardane

1 Introduzione

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1 Le Esposizioni Internazionali sono il

riflesso della volontagrave politica didimostrare la capacitagrave di portare acompimento tanto operazioniemblematiche e reali quanto di creareluoghi immaginari di utopie possibili Apartire dallrsquoEsposizione di Parigi del 1867si invitano i paesi partecipanti a costruireedifici che rappresentino il loro caratterenazionale in un momento in cui cambiasostanzialmente lrsquoevoluzione di questieventi gli edifici espositiviprecedentemente concepiti comecontenitori di oggetti da mostrare almondo diventano essi stessi oggetti daesporre agli Stati partecipanti Ilsuccedersi delle Esposizioni durante laprima metagrave del secolo XX strutturatesecondo le nuove direttrici stabilite apartire dal 1928 dal Bureau International des

Expositions e dellrsquoevoluzione del linguaggio formale elaborato per la costruzione deiPadiglioni nazionali trova un punto drsquoinflessione con lrsquoEsposizione Internazionale diParigi del 1937 Exposition Internationale des Arts et des Techniques appliqueacutes agrave la vie

moderne Ultimo evento prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale lrsquoevento egravegiagrave soggetto a tensioni politiche ed economiche che sono il riflesso della societagrave diquellrsquoepoca Lrsquoinasprimento della situazione politica trova negli eventi internazionali illuogo privilegiato per lrsquoaffermazione delle ideologie dei Paesi ospiti da diffondere sia aivisitatori che agli altri Paesi partecipanti Egrave cosigrave che i Padiglioni nazionali diventanoinevitabilmente oggetto di propaganda e il linguaggio architettonico utilizzato egrave partefondamentale della logica rivendicativa di unrsquoidentitagrave collettiva non sempre reale Ilcaso specifico dellrsquoEsposizione di Parigi egrave paradigmatico riflesso delle tensioninazionali del suo tempo nata sotto gli auspici della pace risulta il piugrave evidente esempiodi binomio tra Potere e Architettura

2 Nonostante questo testo si interessi nello specifico alla ricerca architettonica risulta

necessario comprendere le diverse letture e questioni che emergono dallrsquoEsposizioneparigina e quanto esse siano determinanti nel contesto culturale internazionale anchenegli anni successivi allrsquoevento LrsquoEsposizione nel 1937 saragrave lrsquoultima ospitata dallacapitale francese risultato dellrsquoevoluzione dei concetti ad essa sottesi e in accordo conla trasformazione in corso della societagrave A partire dalla sua organizzazione tra il 1932 eil 1935 si succedono una lunga serie di concorsi aperti alla consulta di architetti e aiprofessionisti per definire il luogo e la sua forma nella cittagrave Sono queste le occasioni incui si riscontrano le antitetiche posizioni di unrsquoimplicita rievocazione degli idealiclassici in contrapposizione alle idee e alle proposte elaborate dallrsquoUnion des Artises

Modernes per la quale lrsquoEsposizione doveva essere lrsquoespressione delle arti edellrsquoindustria applicate alla vita moderna e offrire un riconoscimento alla produzionein serie1

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3 A partire dal 1935 a seguito delle nuove tensioni internazionali e al crescente peso del

Fronte Popolare e delle associazioni di lavoratori si assiste a una seconda faseorganizzativa che conduce a un pragmatismo istituzionale e decisionale fino ad alloraaffidato agli esponenti piugrave noti dellrsquoAcadeacutemie des Beaux-Arts

4 LrsquoEsposizione conferma il luogo storico in cui si sono svolte le grandi esposizioni

parigine del sec XIX lungo lrsquoasse del Champs des Mars se alla Tour Eiffel (1889) egravedefinitivamente riconosciuto il ruolo di monumento permanente di Parigi e dellamodernitagrave il destino opposto egrave invece riservato alla Galerie des Machines (1889) di Duterte Contamin che malgrado le critiche piugrave illuminate fu smontata nel 1918 per ospitarenel 1937 i Padiglioni dellrsquoultima Esposizione parigina

5 La partecipazione di quarantadue Paesi caratterizza questa Esposizione rispetto a

quelle che lrsquoavevano preceduta2 il predominio della Francia e dellrsquoInghilterra potenzecoloniali dominanti durante il sec XIX egrave rimpiazzato definitivamente dallapartecipazione di altri Paesi che mirano a una maggiore presenza industrialeeconomica e politica nel contesto internazionale Il confronto piugrave noto ai visitatori ediffuso dai media egrave quello fra i Padiglioni nazionali della Germania e dellrsquoUnioneSovietica che lrsquouno di fronte allrsquoaltro sono collocati ai margini dellrsquoasse principale checonduce alla collina di Chaillot

Fig 1 Crsquoest encore eux qui se disputent by rivista Candide 15 luglio 1937

2 Linguaggio architettonico come strumento dipropaganda

6 Esiste sicuramente una grande eterogeneitagrave costruttiva nei Padiglioni nazionali di

questa Esposizione che si puograve classificare sulla base di alcuni criteri ideologici e

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formali Se da un lato egrave possibile rintracciare gli esiti della ricerca razionalista delmovimento moderno con gli esempi di grande interesse del Padiglione per la SecondaRepubblica Spagnola3 di Sert e Lacasa del Pavillon des Temps Nouveaux di Le Corbusier ePierre Jeanneret e ancora del Padiglione della Cecoslovacchia di Jaromir Krejcardallrsquoaltro troviamo i Padiglioni ispirati alla monumentalitagrave classica come repertorioideologico in sintonia con gli obiettivi nazionalisti delle imperanti politiche europee Inquesto contesto si colloca la partecipazione allrsquoEsposizione di tre paesi totalitari laGermania lrsquoUnione Sovietica e lrsquoItalia nel piugrave ampio rapporto fra Potere e Architettura

7 Lrsquoarchitettura dei Padiglioni di questi Paesi si appropria dei luoghi legittimando

lrsquoideologia di regime attraverso lrsquoesibizione del potere proponendo una logicacustodita nella tradizione e nella storia esibite come immagini durature dellacontinuitagrave tra passato presente e futuro Lrsquoarchitettura prende le sue distanze dalleinfluenze del Movimento Moderno per consolidare lrsquoideologia e lrsquoarchitettura di Stato

8 Ad essi andragrave tuttavia il riconoscimento di avere completato in tempo i lavori di

costruzione dei Padiglioni e degli allestimenti interni dimostrando di avere fatto frontecompatto ai numerosi problemi derivati dagli scioperi delle manovalanze e dallascarsezza dei materiali costruttivi a disposizione4 Per comprendere le origini e gliobiettivi di questi edifici risulta necessario tracciare brevemente lrsquoevoluzione dellinguaggio architettonico allrsquoombra dei dittatori che ne hanno utilizzato le capacitagrave diaffermazione e legittimazione politica

9 Nel caso della Germania nazista il Padiglione di Parigi egrave uno dei pochi edifici costruiti

dal giovane architetto Albert Speer che a partire dal 1934 sostituisce Paul LudwigTroost principale architetto del nazismo Il connubio tra Hitler e Speer si prolungheragravefino allrsquoepilogo della dittatura lrsquoattrazione del Fuumlhrer per il giovane architettoentusiasta e ambizioso era evidente e ricambiata dallo stesso Speer che vedeva neldittatore la possibilitagrave di realizzare edifici di grande interesse5 Negli scritti di Speer silegge laquoavrei venduto la mia anima [hellip] per lrsquoincarico di realizzare un grande edificioraquo6

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Fig 2 Adolf Hitler e Albert Speer discutono i dettagli di un progetto by Bundesarchiv Bild183-2004-0312-500CC-BY-SA

10 Il processo di definizione di unrsquoarchitettura Nazional Socialista che doveva affondare le

sue radici nella tradizione tedesca e di indirizzarsi anche al popolo si sviluppaattraverso lrsquoelaborazione di alcuni progetti accomunati da unrsquoanaloga ricerca dellamonumentalitagrave e destinati a trasformare Berlino in Capitale

11 Tale ricerca trova le sue origini nel severo linguaggio dorico dellrsquoarchitettura greca

fino a sviluppare il laquovalore delle rovineraquo anteponendo chiaramente la questionedellrsquoapparenza alle esigenze utilitaristiche funzionali e costruttive Risultano pertantopiugrave comprensibili gli interventi di Speer vincolati alla scenografia della propaganda delregime nel Padiglione tedesco di Parigi un edificio che si relaziona con lrsquoereditagraveclassica soprattutto attraverso lrsquouso di una severa geometria Lrsquoassociazione di alcunielementi del linguaggio classico dellrsquoarchitettura quali lrsquoordine gigante dei pilatri e lacornice semplificata che avvolge la torre del corpo principale dellrsquoedifico alto 150 metriegrave dominato dalla presenza di unrsquoaquila imperiale che confermando la sensazione disoliditagrave e di forza sovrasta il Padiglione tedesco e tiene nei suoi artigli lrsquoonnipresentesvastica Il Padiglione avrebbe dovuto contrastare con evidenza il Padiglione sovieticocostruito di fronte ad esso qui si nota distintamente cosigrave come manifestato in moltialtri progetti incompiuti di Speer lrsquoambizione di superare tutti gli altri edificicompresi quelli preesistenti se si esclude la Tour Eiffel e soprattutto di imporsifisicamente allrsquoideologia staliniana esibita dal vicino Padiglione sovietico7 Se le vicendelegate alla partecipazione della Germania allrsquoevento iniziano con lrsquoinvito ufficiale dellaFrancia nel dicembre del 1934 si dovragrave attendere fino allrsquoagosto del 1936 per vedereSpeer a Parigi visionare il luogo e il lotto destinato alla Deutsches Haus Alla rinunciadellrsquoornamento come stabilito dal Movimento Moderno che tuttavia era stato ricusatoproprio dal nazismo per lrsquoorigine ebraica di alcuni suoi principali esponenti si opponela ricchezza delle decorazioni e degli ornamenti dispiegati allrsquointerno del Padiglionetedesco per dare lustro della ricchezza dello Stato Nazional Socialista e per mostrare laGermania come la piugrave importante potenza industriale e commerciale al mondo Dai

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numerosi scritti di quegli anni risulta evidente come la partecipazione del Terzo ReichallrsquoEsposizione Internazionale di Parigi fosse un evento davvero straordinario8

Fig 3 - Cornice semplificata che avvolge la torre del corpo principale del Padiglione tedesco perlrsquoEsposizione Internazionale di Parigi del 1937 dominata dallrsquoaquila imperiale LrsquoIllustration 1937

12 Le vicende che si susseguono in Unione Sovietica conducono allrsquouso di un determinato

linguaggio architettonico come rappresentazione e legittimazione del potere che sonoper alcuni versi molto simili a quelli dellrsquoesperienza tedesca incluso quello adottato inoccasione dellrsquoEsposizione di Parigi Fin da subito si riscontrano molte somiglianze tra idue Padiglioni tedesco e sovietico nonostante siano stati progettati con la massimasegretezza Dopo una prima proiezione dellrsquoarchitettura sovietica con i focolai culturalidelle avanguardie confermata dagli obiettivi politici della rivoluzione bolscevica e dallaricca sperimentazione del costruttivismo russo tale esperienza si disperde in Europa edaltrove fino a quasi scomparire

13 Allrsquoinizio del 1930 lrsquointervenzionismo di Stalin riunisce dapprima le associazioni

indipendenti sotto il controllo della VANO e piugrave tardi nel 1932 accorpa tutti gliarchitetti in una unica federazione statale la SSA che dirige lrsquoattivitagrave edilizia delpaese e consegna di fatto la direzione dellrsquoarchitettura sovietica agli accademici Sirafforza in questo modo il Realismo Socialista caratterizzato da un marcatomonumentalismo accompagnato dallrsquouso dellrsquoordine gigante e da decorazioni baroccheche recuperano il linguaggio neoclassico a scapito delle sperimentazioni costruttivisteLa dittatura dimostra la necessitagrave di eliminare lrsquoincertezza la dispersione elrsquoinnovazione che possono scaturire dallrsquoinfluenza dellrsquoarchitettura moderna cheanche in Unione Sovietica viene bandita in quanto ritenuta controrivoluzionaria individualista e non marxista Sebbene in Unione Sovietica non vi sia una figuraprevalente al pari di Speer lrsquoinfluenza di Boris Iofan ha un significato rilevante nellastoria dellrsquoarchitettura sovietica Il progetto che realizza per rappresentare lrsquoUnione

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Sovietica allrsquoEsposizione di Parigi egrave influenzato dal concorso del 1931 per il Palazzo dei

Soviet il cui esito finale ha molte somiglianze con lrsquoedificio parigino Il trionfo delcomunismo sovietico sul capitalismo viene dichiarato fin dal suo programma una voltacostruito il Padiglione sarebbe divenuto lrsquoemblema di questo periodo grazie alla suamonumentalitagrave semplicitagrave integritagrave ed eleganza La monumentale piramide a scalonidel Palazzo dei Soviet di Mosca egrave riproposta a Parigi la colossale statua di Lenin di circa420 metri di altezza egrave rimpiazzata nel Padiglione sovietico dal gruppo scultoreosimbolo dellrsquoemancipazione del popolo russo dellrsquooperaio e della contadina cheavanzano con in mano falce e martello Il concorso del Padiglione del 1937 richiedeva larealizzazione di un edificio autoreferenziale espressione di un paese prospero in cui lacreativitagrave lrsquoarte e la cultura di massa fossero frutto del sistema socialista9 Il progetto diIofan cade tuttavia nella contraddizione di realizzare un edificio solennevolumetricamente simile a quello di Speer anche se tecnicamente meno rilevante

Fig 4 Il Padiglione sovietico per lrsquoEsposizione Internazionale di Parigi del 1937 egrave un enormeedificio verticale sormontato dalla statua dellrsquoOperaio e la kolkhoznitsa raquo di Veacutera Muhina LrsquoIllustration1937

14 Il confronto reso possibile dalla situazione politica francese promuove gli ideali

socialisti attraverso lrsquoicona della modernitagrave in equilibrio tra lrsquoispirazione americanaoriginata dal grattacielo del Rockefeller Center e lrsquoarchitettura razionalista e rafforzatainoltre dalle sculture suprematiste presenti nel programma espositivo Sebbene laguida dellrsquoarchitettura sovietica fosse nelle mani degli accademici le opere piugravesignificative di questi anni di Iofan non sono tutte riconducibili al linguaggioneoclassico i progetti del Padiglione sovietico allrsquoEsposizione di New York del 1939 edel Ministero per lrsquoIndustria Pesante si avvicinano infatti ai canoni del razionalismoeuropeo nonostante il rifiuto da parte dello stesso Stalin

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15 La partecipazione italiana allrsquoEsposizione del 1937 completa questa rassegna

configurando un quadro di grande interesse sullrsquouso dellrsquoarchitettura in favore dellalegittimazione del potere Il Ventennio fascista fa uso delle diverse correnti artisticheed architettoniche in modo ambiguo sperimentando una trasformazione che puograveessere seguita attraverso gli interventi in varie manifestazioni e celebrazioni nonultima lrsquoEsposizione parigina Saragrave lo stesso Pagano ad affermare che laquonegli anni chevanno dal 1927 al 1932 gli architetti italiani si dovettero accontentare quasi senzaesclusioni di edifici provvisori per fiere esposizioni e mostre da queste intelligentibaracche il pubblico italiano ebbe modo di conoscere i primi passi dellrsquoarchitetturamodernaraquo10 In questi anni lo stesso Mussolini sollecita i giovani architetti razionalistiriuniti nel 1926 nel Movimento Italiano per lrsquoArchitettura Razionale (MIAR) a superare laquoglistili decorativi del passatoraquo per avvicinarsi al rivoluzionario Movimento Moderno11 Inquesto modo si sarebbe sostenuto non soltanto il movimento razionalista ma anchetutti gli altri movimenti dellrsquoepoca con lrsquoobiettivo di non accostare il Fascismo a quelliche lo avevano preceduto12 A partire dalla metagrave degli anni 1930 lrsquoambiguitagrave diricondurre gli ideali fascisti alla tradizione classica romana e al desiderio di esprimersiattraverso lrsquoarte e la cultura di un sentimento moderno subisce tuttavia una svoltadecisiva Nel 1932 la Mostra della Rivoluzione Fascista che si celebra a Romanellrsquoottocentesco Palazzo delle Esposizioni offre lrsquooccasione per il rifacimento della suafacciata in chiave moderna in rame egrave realizzata la struttura sormontata da giganteschifasci littori in metallo dipinto di nero sono i caratteri della scritta principale collocatisu un fondo rosso pompeiano Il progetto e le soluzioni adottate a Roma da AdalbertoLibera e Matteo de Renzi saranno piugrave tardi riproposti nelle due successive EsposizioniInternazionali di Chicago del 1933 e di Bruxelles nel 1935

16 Sono questi gli anni in cui si sviluppa il dibattito intorno al ruolo dellrsquoarchitettura come

arte di Stato se tra i promotori di unrsquoarchitettura classica troviamo MarcelloPiacentini tra i difensori delle idee dei moderni spicca la figura di Pagano insieme adalcuni giovani architetti piugrave rappresentativi dellrsquoepoca13

17 Come gli altri regimi totalitari anche il fascismo impone un ritorno al linguaggio

neoclassico anche se in questo caso il processo egrave lungo complesso e contradittorio14Sebbene siano forti le differenze in questo periodo tra Piacentini e Pagano molteplicisono invece le collaborazioni con lrsquoingegnere Cesare Valle progetteranno il Padiglioneitaliano allrsquoEsposizione del 1937 in cui il rapporto tra geometria e costruzione egravesottolineato attraverso lrsquoordine ritmico dei suoi elementi strutturali e dallrsquoessenzialesemplicitagrave dellrsquoimpianto derivato da quello della villa romana con patio mediterraneoIl Padiglione accompagnato da una torre alta trentacinque metri mostra i caratteridellrsquoarchitettura laquomodernissimaraquo italiana di questo periodo15 Si tratta di un approccioideologico distante da quello proposto dalla Germania e dallrsquoUnione Sovietica neirispettivi Padiglioni nazionali

3 Architettura e potere

18 LrsquoEsposizione Internazionale di Parigi nel 1937 cosigrave come i Giochi Olimpici di Berlino

del 1932 fu il pretesto per diffondere le ideologie dei Paesi partecipanti sotto gli auspicidella pace e della solidarietagrave In coincidenza dellrsquoaffermazione dello Stato nazista silaquofesteggia la promozione della solidarietagrave internazionale attraverso una competizionenazionalistaraquo16 di conseguenza i preparativi e la regia dellrsquoevento sportivo dei Giochi

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Olimpici sono la scena ideale per mostrare al mondo intero il legame inscindibile tra ilnuovo processo politico in atto e lo spettacolo pubblico Questo binomio tra politica espettacolo richiamato da Walter Benjamin nellrsquoanalisi dellrsquoarte e della politica fascistanel suo libro Lrsquoopera drsquoarte nellrsquoepoca della sua riproducibilitagrave tecnica del 1936 mira duranteil fascismo a unrsquoestetizzazione della vita politica laquoAlla violenza esercitata sulle masseche vengono schiacciate nel culto di un duce corrisponde la violenza da parte diunrsquoapparecchiatura di cui esso si serve per la produzione di valori culturaliraquo17 Inquesto quadro lo Stadio Olimpico costruisce la scena per accogliere 20000 spettatoriinvitati ad assistere agli spettacoli scritti e diretti da Goebbels Ideato perimpressionare il mondo sportivo e per nascondere il riarmo della Germania lospettacolo offriva nella sua versione olimpica della pace la capacitagrave organizzativa dellaGermania e testava fino a che punto le direttive internazionali potevano essereimpunemente calpestate18 Attraverso la nozione distorta di antichitagrave e nazionalismonella loro trasposizione in un grande Stato nazionalista si celano i veri obiettivi nazistie militari dissimulati dallrsquoaspetto conciliante della manifestazione dalla partecipazionedi numerose discipline sportive dalla ripresa del mito greco

19 Tale immaginario Olimpico trova piugrave tardi un suo corrispondente nella vistosa

contrapposizione della Germania e dellrsquoUnione Sovietica allrsquoEsposizione Internazionaledi Parigi del 1937 in cui la collocazione dei due Padiglioni nazionali lrsquouno di fronteallrsquoaltro lungo lrsquoasse dei Champs de Mars sulla collina di Chaillot ribaltano il significatodel confronto pacifico internazionale e mostrano ai visitatori un evidente segnale discontro inevitabile Il giorno dellrsquoinaugurazione quando il CommissariodellrsquoEsposizione Labbeacute annuncia la Festa della Pace19 non vi sono molte ragioni persperare in una pace duratura fra le Nazioni Lo stesso Padiglione della Pace una torrealta 50 metri al centro di un edificio semicircolare collocato in fondo alla Place du

Trocadeacutero per chiudere lrsquoasse principale egrave eretto come monito allrsquoumanitagrave e con imigliori auspici per lrsquoIncontro universale della Pace Al suo interno una sala accoglie unamostra della Socieacuteteacute des Nations dedicata alla sicurezza collettiva e alla sua operaumanitaria unrsquoaltra sala accoglie invece la mostra sugli esiti della Guerra di Spagna e suidiretti responsabili dellrsquoeccidio di massa Il crollo della Repubblica spagnola egrave infattisecondo gli organizzatori il banco di prova dello scontro che avrebbe di ligrave a pococontrapposto le dittature nazi-fasciste al regime comunista dellrsquoUnione Sovietica e aipaesi democratici dellrsquooccidente

20 Riflesso dei fermenti e delle tensioni di unrsquoepoca lrsquoEsposizione di Parigi offre ai Paesi

partecipanti una vetrina per esibire da un lato lrsquoazione politica e culturale nazionale einternazionale e dallrsquoaltro il potere attraverso la rappresentazione dellrsquoarchitetturanazionale Egrave in questo contesto che i Padiglioni della Germania Italia e URSS riflettonole istanze totalitarie della nuova monumentalitagrave nazionale Al tema dellrsquoarchitetturamonumentale Siegfried Giedion dedica un intero capitolo intitolato laquoUna nuovamonumentalitagraveraquo in cui inserisce il manifesto Nine Points on Monumentality (1943)20

scritto con Fernand Leger e Josep Lluis Sert a New York che recita al punto 7 laquoThe

people want the buildings that represent their social and community life to give more than

functional fulfillment They want their aspiration for monumentality joy pride and excitement

to be satisfiedraquo21 I primi decenni del sec XX sono caratterizzati da forti contrasti nellacultura artistica e architettonica manifesti concorsi progetti utopici rivelanolrsquoespressione del confronto continuo di movimenti conservatori o progressistirappresentati a volte da testi o da figure di riferimento Se da una parte le correnti del

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moderno dal Bauhaus di Weimar e Dessau allrsquoEsprit Nouveau di Le Corbusier e Ozenfantdal Costruttivismo russo alla Neue Sachlichkeit tedesca fino al De Stijl olandese tutteaffermano la necessitagrave di un radicale cambiamento in nome di un mancato rapporto trale nuove forme di produzione e il modo di vivere ereditato dal secolo precedenteDallrsquoaltra parte si evidenzia la ricerca di una nuova monumentalitagrave che segna unritorno alle regole accademiche Si riafferma di conseguenza il richiamo alla tradizioneBeaux-Arts e neoclassica tedesca attraverso lrsquoimmediata riapparizione nelle facciate dicolonnati e frontoni dalle forme antropomorfe Lrsquoaccademismo sinonimo di rapportiprospettici legati alla facciata principale allrsquoassialitagrave al coronamento alla prospettivamonumentale insieme alla ridondanza di una nuova retorica architettonicadellrsquoedificio orizzontale e verticale volge lo sguardo verso i grattacieli americani diquestrsquoepoca rimpiazzando la metafora organicista a quella tecnicista Si assiste inoltrealla crescita su piugrave livelli delle facciate marcate dalla sovrapposizione degli ordiniclassici anche se i rapporti proporzionali e prospettici fra il tutto e le parti degli edificinon varia neanche per gli edifici molto alti Alla metafora del laquo corpo raquo per lrsquoedifico edel laquo vestito raquo per la sua decorazione egrave contrapposta quella della laquo nuditagrave raquo costruttivadegli edifici della modernitagrave Il progetto di Le Corbusier per il concorso internazionaledel 1931 per un Palazzo dei Soviet a Mosca egrave esemplare in questo senso proprio per lacritica della giuria che rimprovera a Le Corbusier di laquo avere fatto uno scheletro privodi carne e di muscoli piuttosto che unrsquoarchitettura monumentale raquo22 Il progetto egrave cosigravescartato per la sua proposta estetica degna piugrave a una fabbrica che a un Palazzo dei Sovietdestinato ad accogliere un proposta fortemente simbolica in alternativa a quella delPalais de la Socieacuteteacute des Nations di Ginevra23

21 La parodia dellrsquoevidente ostilitagrave dei regimi totalitari al Movimento moderno egrave mostrata in

particolare nella contrapposizione dei due Padiglioni tedesco e sovietico arrivandoentrambi ad adottare i principi dellrsquoarchitettura neoclassica come stile ufficiale dafronteggiare attraverso il confronto dellrsquoaltezza dellrsquoiconografia scultorea e dellamagniloquenza Egrave evidente in questi anni il rifiuto dellrsquoaccademia e della modernitagrave nelnome della perennitagrave delle forme architettoniche ereditate dal mondo classico daadattare alle nuove condizioni Nella ricerca del monumentalismo fascista nazista ostaliniano si assiste al rifiuto di una perdita dellrsquoaura specifica dellrsquooggetto esteticocome afferma Benjamin attraverso il costante ricorso a una immagine miticadellrsquoarchitettura come simbolo del potere e richiamo alla tradizione artigianalesvuotata dal suo contenuto Proprio nellrsquoepoca della riproducibilitagrave tecnica proiettataverso il futuro lrsquoindustrializzazione e lrsquoartigianato i binomi classicismo e vernacolareinsieme a carattere nazionale e internazionale marcano il processo di trasformazioneavviato dai regimi totalitari distinguendosi dallrsquouniversalismo della modernitagraveiconoclasta anche quando essa rivendica la scala monumentale Fra i temi presenti nelprogramma dellrsquoarchitettura totalitaria riconosciamo lrsquoeliminazione delle formesuperflue accumulate dalla storia la tabula rasa il colossale e il suo necessarioisolamento dal contesto se a questi aggiungiamo il ritorno alla trabeazione classica dicolonnati e frontoni il rifiuto del cemento e dellrsquoacciaio considerati materiali menonobili del granito e del travertino si comprende il significato attribuito non soltanto aimateriali utilizzati per i nuovi edifici ma anche le trasformazioni dei grandi viali urbania Roma (1932) Mosca (1935) e Berlino (1937)

22 La dimostrazione della potenza dei nuovi regimi accompagna le irreversibili

modificazioni urbane gli sventramenti di parte del tessuto storico la costruzione dinuove architetture marmoree fuori scala che evocano la nostalgia dei monumenti

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funerari La ricerca dellrsquoarchitettura di Stato come rappresentazione del potere mostratuttavia delle importanti diversitagrave nellrsquoapproccio e negli esiti per i regimi tedescoitaliano e sovietico In Germania il regime nazista manifesta secondo KennethFrampton una laquoschizofrenia stilisticaraquo riscontrabile in particolare nellrsquoarchitetturadelle Officine Heinkel a Oranienburg del 1936-38 Tre sono le formule architettonicheadottate in maniera differente in funzione dellrsquouso e del conteso sociale sul quale sonoapplicate La prima egrave quella dello laquo Heimatstil raquo lo stile architettonico basato sutradizioni locali destinato agli edifici per la formazione dei membri del Partito e alleabitazioni raggruppate in piccoli insediamenti laquo Kleinsiedlungen raquo in alternativa diquelli realizzati durante la Repubblica di Weimar La seconda egrave quella del funzionalismo

industriale destinato alla costruzione di nuove infrastrutture autostradali e officine Laterza egrave infine quella della monumentalitagrave destinata agli edifici pubblici ispirati allascuola prussiana di Gilly Schinkel von Klenze

23 In Italia il regime fascista prova a moderare gli interessi divergenti di questi anni

guida un movimento di reazione per un laquo ritorno allrsquoordineraquo che si riflette sianellrsquoaccademismo che nel rinnovato razionalismo italiano Lrsquoideologia fascista menocostrittiva di quella tedesca sostiene allrsquoinizio alcuni indirizzi capaci di creare nellagente la coscienza di un nuovo ethos improntato da laquouno spirito mediterraneoraquo Inquesto contesto la contrapposizione fra il gruppo Novecento24 e il Gruppo 725 consistesecondo Cesare De Seta ad identificare lrsquouno o lrsquoaltro gruppo come rappresentativi delregime Lrsquoimplicazione politica congiunta consente a Terragni e Pagano di definirsilaquocome autentici fascisti e conducevano la loro battaglia per una nuova architetturanello stesso nome del fascismo nello stesso modo in cui i loro avversari difendevanonel nome del fascismo i sacri principi della tradizione italicaraquo26 Una corrente dipensiero nasce con lrsquointesa tra Persico e Pagano alla direzione della rivista laquo La Casa

bella raquo che consentiragrave ai giovani architetti di conoscere i vari movimenti contemporaneie di stabilire un dialogo tra il gruppo laquoNovecentoraquo e il razionalismo nella condivisionedi alcune idee comuni Bisogneragrave attendere la seconda metagrave degli anni 1930 per vedereriaffiorare il trionfo dellrsquoaccademismo e con esso la megalomania del regime che non siritrovava nella raffinata ricerca formale dei giovani razionalisti italiani Il grandiosoprogetto dellrsquoEsposizione Universale di Roma (1937-42) tra la cittagrave e la costa tirrenicaelaborato per commemorare ed esaltare i venti anni trascorsi del regime fascista segnauna pausa definitiva Pagano gode ancora della stima politica del regime e si associanuovamente con Piacentini ma il risultato conferma il peso crescente occupato dalneoclassicismo nella politica fascista anche tra alcuni giovani architetti sensibili aquesta pomposa retorica

24 In Unione Sovietica la condizione dellrsquoarchitettura ricorda per molti aspetti quella

della Germania e dellrsquoItalia Nel Paese simbolo della Rivoluzione in cui il sistemapolitico non ostacola ma consente ogni sorta drsquoinnovazione si assiste a unaproliferazione di esperienze formali che ricordano la ricerca innovativa del Futurismoitaliano La morte di Lenin nel 1924 segna una nuova linea culturale ufficiale nelle artiche si indirizza nella ripresa del realismo ottocentesco e sposta il dibattito culturaleverso il conflitto politico e ideologico che conduce in modo analogo a quando successoin Germania al fallimento delle tendenze moderne e alla loro successiva esclusione dalservizio del potere Il Movimento costruttivista fondato dopo la Rivoluzione del 1917 daVladimir Tatlin e da Aleksandr Michajlovič Rodčenko al quale si associano gli architettiA Ladovskij El Lissitzky i fratelli Vesnin KS Melprimenikov MJ Ginzburg I Leonidov egraveun focolaio di riflessione teorica di riferimento per tutta lrsquoEuropa in particolare per le

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tipologie dellrsquoabitare fondate sulla nozione di laquocondensatore socialeraquo Il progetto delPalazzo del lavoro dei fratelli Vesnin del 1923 a Mosca insieme al Padiglione sovietico diMelnikov per lrsquoEsposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali del 1925 aParigi sono i capisaldi principali della strada giagrave tracciata che dallrsquoeclettismoprerivoluzionario conduce a un rinnovamento architettonico27 In questa data sembrache la rottura con lrsquoaccademismo sia giagrave stata consumata e che abbia raggiunto il puntodi non ritorno Bisogneragrave attendere il 1930 per assistere al cambiamento del sistemapolitico direttamente coinvolto nel dibattito culturale e sociale in corso che mira aridisegnare la struttura tradizionale della societagrave e della cittagrave allontanando e tacciandocome utopiche e poco realiste le proposte urbane e architettoniche elaborate fino adallora Il risultato del concorso internazionale per un Palazzo dei Soviet a Mosca nel 1931egrave la conferma del trionfo degli accademici con il progetto di I Zoltovski e B Iofantrasformato piugrave tardi nel 1934 dallo stesso Iofan con V Chtchouko e V GelrsquofreikhQuesto progetto insieme al progetto di Iofan del Padiglione sovietico allrsquoEsposizione diParigi non faragrave che accentuare la tendenza monumentale e classica che soddisfalrsquoestetica sostenuta dal realismo socialista del regime stalinista28 Il Padiglione sovietico egraveun enorme edificio verticale laquopiedistalloraquo sormontato dalla gigantesca statua idealesimbolico dellrsquoepoca sovietica dellrsquolaquoOperaio e la kolkhoznitsaraquo di Veacutera Muhina

25 LrsquoEsposizione del 1937 riflette attraverso i tre Padiglioni sovietico italiano e tedesco la

sottomissione dellrsquoarte e dellrsquoarchitettura agli obiettivi del potere totalitario lalaquorigenerazioneraquo per la Germania nazista la laquorinascitaraquo per lrsquoItalia fascista la laquonuovasocietagraveraquo per lrsquoUnione Sovietica comunista In questo contesto rimane esemplare iltentativo dellrsquoestetica totalitaria di ottenere una grande influenza sulle masseattraverso le laquocattedrali per lrsquouomo nuovoraquo29 raffigurati a Parigi nei Padiglioninazionali Lrsquoosservazione di Jean-Louis Cohen sul ruolo pretestuoso delle GrandiEsposizioni nel mostrare gli isterismi architettonici chiarisce la questione principaledella legittimitagrave della monumentalitagrave evidenziando che laquo i regimi autoritari non sono isoli committenti dei monumenti classici come lo dimostra la costruzione degli edificisulla collina di Chaillot a Parigi del Federal Triangle a Washington e dei grandi edificipubblici britanniciraquo30

4 Conclusioni

26 La rappresentazione della laquosocietagrave delle nazioniraquo31 allrsquoultima Esposizione di Parigi

impone con lrsquoopera di Guernica di Pablo Picasso nel Padiglione della Spagnarepubblicana il ritorno allrsquoattualitagrave della guerra e la risposta alla viltagrave e allrsquoatrocitagrave delrecente eccidio perpetrato in Spagna sotto il comando tedesco appena un mese primadellrsquoapertura dellrsquoEsposizione Il discorso inaugurale del Padiglione spagnolo delrappresentante Ossorio Y Gallardo riportato nelle colonne del giornale LrsquoHumaniteacute

testimonia la campagna portata avanti dal partito comunista in favore di una reazioneantifascista che tuttavia non riesce a disarticolare il destino della lunghissima dittaturafranchista laquoquesto Padiglione egrave una testimonianza della volontagrave della Spagnaimmortale di difendere i foyers dellrsquointelligenza con lo stesso ardore con la qualedifende la sua terraraquo32

27 LrsquoEsposizione del 1937 evento mondiale che riflette lrsquoincertezza e lrsquoambiguitagrave del suo

tempo con il pretesto della pace invita i Paesi partecipanti ad ostentare il propriopotere attraverso i Padiglioni nazionali la Germania afferma il nuovo potere lrsquoItalia

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afferma il potere imperiale lrsquoUnione Sovietica afferma la natura del suo potere faro dei

popoli La rappresentazione dei Paesi totalitari presenti allrsquoEsposizione trova un suoconsenso anche nella stampa internazionale che definisce la partecipazione di questitre Paesi in modo assai preciso Se il Padiglione tedesco impressiona per la suadimostrazione di forza lrsquoaspetto architettonico non trova accordo unanime IlPadiglione italiano anche se tende a unrsquoestetica di regime seduce il vasto pubblico divisitatori e beneficeragrave del consenso di buona parte della stampa francese ad eccezionedel quotidiano comunista laquoLrsquoHumaniteacuteraquo Il quotidiano Le Figaro e le rivistespecializzate di architettura come laquoLrsquoIllustrationraquo e laquoLrsquoArchitecture drsquoAujourdrsquohuiraquopresentano il Padiglione di Piacentini come una testimonianza della modernitagrave nellepagine de LrsquoIllustration Louis Richard-Mounet presenta il Padiglione italianolaquoimpregnato della nobile fierezza e delle imperiose discipline romaneraquo33 Anche larivista LrsquoArchitecture drsquoAujourdrsquohui testimonia lrsquointeresse per lrsquoestetica fascista nelladescrizione di laquoimpressione di grandezza e di forzaraquo del Padiglione italianosottolineando gli aspetti della modernitagrave architettonica dellrsquoedificio34

Fig 6 ndash Padiglione italiano allrsquoEsposizione Internazionale di Parigi del 1937 di M Piacentini GPagano e C Valle visto dalla Senna LrsquoIllustration 1937

28 Quanto allrsquoarchitettura monumentale e alla rappresentazione artistica del Padiglione

sovietico egrave il quotidiano del partito comunista francese laquoLrsquoHumaniteacuteraquo a presentarelrsquoedificio come lrsquoemblema del successo pedagogico ed estetico dellrsquoEsposizione pariginaattribuendo alla Nazione sovietica addirittura la capacitagrave di una societagrave perfetta35Completamente opposta egrave invece la critica di Leacuteon-Paul Fargue che nella sua rubrica laquoun flacircneur agrave lrsquoExpositionraquo pubblicata sul quotidiano di destra Le Figaro scredita lrsquoesteticasocialista e in particolare la coppia sovietica dellrsquoOperaio e la kolkhoznitsa Di fronte alledimostrazioni di ordine e disciplina provenienti da questi Padiglioni nazionali laFrancia nella sua ultima Esposizione Internazionale francese si presenta fiacca e

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testimone di una crisi morale in corso che annuncia il tragico epilogo dellrsquoimminenteSecondo conflitto mondiale

Fig 7 Vista notturna dalla Tour Eiffel dalla rivista laquoLrsquoIllustrationraquo 1937

NOTE

1 UDOVICKI-SELB Danilo The elusive faces of modernity the invention of the 1937 Paris Exhibition and

the Temps Nouveaux Pavilion Tesi Dottorale in Architettura arte e studi ambientali Massachusetts

Institute of Technology 1995 pp 75-76

2 Ibidem

3 Va ricordato che il padiglione spagnolo viene promosso dalla Seconda Repubblica che vivragrave

durante la celebrazione dellEsposizione i tragici avvenimenti della guerra civile fino alla

capitolazione e istaurazione della dittatura franchista nel 1939 Le vicende che portano alla

costruzione di un Padiglione di siffatte caratteristiche lontane dalle idee originali del Governo

spagnolo sono analizzate in CIMADOMO Guido LECARDANE Renzo laquoLa arquitectura de los

Pabellones expositivos representacioacuten ideoloacutegica del reacutegimenraquo in Las exposiciones de arquitectura

y la arquitectura de las exposiciones La arquitectura espantildeola y las exposiciones internacionales

(1925-1975) Pamplona Universidad de Navarra 2014 pp 199-208

4 UDOVICKI-SELB Danilo laquoFacing Hitlers Pavilion The uses of modernity in the Soviet Pavilion

at the 1937 Paris International Exhibitionraquo in Journal of Contemporary History 47 12012 p 25

5 MILLER LANE Barbara laquoArchitects in Power Politics and Ideology in the Work of Ernst May

and Albert Speerraquo in The Journal of Interdisciplinary History 17 11986 p 297

6 Ibidem

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7 WEBSTEK Robs Germany versus Russia at the 1937 Paris Expo URL lthttp

wwwrobswebstekcom201310germany-versus-russia-at-1937-paris-expohtmlgt [consultato il

27 marzo 2014]

RAacuteBANOS FACI Carmen laquoEsteacutetica de la representacioacuten en los regiacutemenes autoritarios (el marco

escenograacutefico arquitectoacutenico del nazismo fascismo y franquismo Albert Speer Adalberto Libera

y Pedro Muguruza)raquo in Emblemata 122006 p 279

8 FISS Karen Grand Illusion The Third Reich the Paris Exposition and the cultural seduction of France

Chicago The University of Chicago Press 2009 p 55

9 UDOVICKI-SELB Danilo op cit p 32

10 CAPANNA Alessandra Roma 1932 Mostra della Rivoluzione Fascista Torino Testo e Immagine

2004 p 10

11 Ibidem p 6

12 STONE Marla laquoStaging Fascism the exhibition of the Fascist Revolutionraquo in Journal of

Contemporary History 28 1993 p 227

13 Per una storia dellarchitettura di Stato durante la decada del 1930 confronta CIUCCI

Giorgio Gli architetti e il fascismo Architettura e cittagrave 1922-1944 Torino Einaudi 2002

14 BENEVOLO Leonardo Storia dellarchitettura moderna Roma-Bari Laterza 1992 p 569

15 CIMADOMO Guido LECARDANE Renzo op cit

16 SCHMIDT Joseph laquoEacutevegravenement Fasciste et spectacle mondial Les jeux olympiques de Berlin

en 1936raquo in ROBIN Reacutegine (dir) Masses et culture de masse dans les anneacutees trente Paris les Eacuted

ouvriegraveres 1991

17 BENJAMIN Walter Lrsquoopera drsquoarte nellrsquoepoca della sua riproducibilitagrave tecnica Torino Einaudi

1966 pp 46-48

18 HAIT-DAVIS Duff Hitlers games the 1936 Olympics New York Harper amp Row 1986

19 LABBE Edmond Exposition internationale des arts et techniques dans la vie moderne Paris 1937

Rapport geacuteneacuteral t I Paris Imprimerie nationale 1939-1940 p 240

20 GIEDION Sigfried Architektur und Gemeinschaft Tagebuch einer Entwicklung Amburgo Rowohlt

1956 [trad it Breviario di Architettura Milano Garzanti 1961 pp 28-55]

21 Traduzione dellrsquoautore cfr laquoLe persone vogliono che gli edifici rappresentino la loro vita

sociale e della comunitagrave piuttosto che restituire la loro funzionale realizzazione Vogliono inoltre

che le loro aspirazioni alla monumentalitagrave allrsquoorgoglio alla gloria e allrsquoesaltazione siano

soddisfatteraquo

22 COHEN Jean Louis Le Corbusier et la mystique de lURSS Bruxelles Mardaga 1988 p 228

lettera di N Kolli a Le Corbusier

23 Lrsquoedificio realizzato nel 1936 sotto la direzione dellrsquoarchitetto Franccedilais Henri Neacutenot

Accademico Beaux-Arts egrave il risultato del controverso concorso internazionale del 1927 a cui

partecipograve anche Le Corbusier

24 Fondato nel 1922 da M Sarfatti con altri sette artisti va il merito principale di volere

coniugare larchitettura e lurbanistica nel recupero della monumentalitagrave e della spazialitagrave

classica

25 Fondato nel 1926 da CE Rava L Figini G Frette S Larco G Pollini G Terragni A Libera

alla ricerca di un nuovo modo di vedere larchitettura nella sua forma pura essenziale nel rigetto

dellornamento e della decorazione e capace di esprimere la funzione degli spazi

26 DE SETA Cesare laquo La cultura e lrsquoarchitettura fra le due guerre continuitagrave e discontinuitagraveraquo in

DANETTI Silvia PATETTA Lucio (dir) L architettura in Italia (1919-1943) Milano Clupguide 1972

p 17

27 KOPPE Anatole Cittagrave e rivoluzione Architettura e urbanistica sovietiche degli anni venti Milano

Feltrinelli 1987 p 84

28 BEDARIDA Franccedilois laquoSur lrsquoart totalitaireraquo in Vingtiegraveme siegravecle Revue drsquoHistoire 53 1997 pp

159-162

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29 MATARD-BONUCCI Marie-Anne MILZA Pierre Lrsquohomme nouveau entre dictatures et

totalitarismes (1930-1945) Parigi Fayard 2004

30 COHEN Jean-Louis Les Anneacutees 30 larchitecture et les arts de lespace entre industrie et nostalgie

Parigi Eacuteditions du patrimoine 1997 p 26

31 LAMBERT Jacques laquoLes sections eacutetrangegraveresraquo in LrsquoIllustration journal hebdomadaire universelle

4917fuori serie 1937

32 laquoLe pavillon de la Reacutepublique espagnole a eacuteteacute inaugureacute hierraquo in LrsquoHumaniteacute 14087 martedigrave 13

luglio 1937 p 8

33 RICHARD-MOUNET Louis laquoDans les pavillons eacutetrangersraquo in LrsquoIllustration 492814 agosto

1937

34 LrsquoArchitecture drsquoAujourdrsquohui 8 agosto 1937 pp 24-25

35 VAILLANT COUTURIER Paul laquoPremiegravere journeacutee succegravesraquo in LrsquoHumaniteacute 14039 mercoledigrave 26

maggio 1937 p 1

RIASSUNTI

Lrsquoinasprimento della situazione politica del XX secolo trova negli eventi internazionali il luogo

privilegiato per lrsquoaffermazione delle ideologie dei Paesi ospiti da diffondere sia ai visitatori che

agli altri Paesi partecipanti Egrave cosigrave che i Padiglioni nazionali diventano inevitabilmente oggetto di

propaganda e il linguaggio architettonico utilizzato diventa parte fondamentale di una logica

rivendicativa di unrsquoidentitagrave collettiva non sempre reale Il caso specifico dellrsquoEsposizione

Internazionale di Parigi del 1937 egrave paradigmatico essendo specchio del suo tempo e delle

tensioni nazionali nata sotto gli auspici della pace risulta il piugrave evidente esempio di binomio tra

Potere e Architettura

The political crackdown during the 20th Century finds in the International Events a special place

for the hosting Countries to spread their ideologies to the visitors and to all the other Countries

attending the event National Pavilions become the subject of propaganda and their

architectural language became an important part of the collective identityrsquos reclaimed logic

even if it wasnrsquot always real Paris International Exposition of 1937 is a paradigmatic case itrsquos a

mirror of that time and of the prewar periodrsquos international tensions Born under the auspices of

peace it finally results the most relevant expression of the relation between Power and

Architecture

INDICE

Keywords exposition pavilions expositions Paris totalitarian architecture world events

Parole chiave architettura di regime esposizioni grandi eventi padiglioni espositivi Parigi

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AUTORI

GUIDO CIMADOMO

Architetto laureato al Politecnico di Milano e dottore di ricerca allrsquoUniversitagrave di Siviglia Egrave

Profesor Asociado alla Facoltagrave di Architettura dellrsquoUniversitagrave di Malaga dove insegna Storia

dellrsquoArchitettura coordinatore accademico per la mobilitagrave internazionale expert member del

comitato scientifico CIPA per la documentazione del patrimonio culturale sotto lrsquoegida di

ICOMOS e membro attivo del Forum Unesco Universitagrave e Patrimonio

RENZO LECARDANE

Architetto e dottore di ricerca allrsquoUniversitagrave di Palermo e allrsquoEcole Nationale des Ponts et

Chausseacutees (ENPC-Paris) Egrave Professore Associato di laquoComposizione architettonica e urbanaraquo presso

la Scuola Politecnica dellrsquoUniversitagrave di Palermo Membro del Dipartimento di Architettura

(drsquoARCH-UNIPA) e del Laboratoire Infrastructure Architecture et Territoire (ENSA Paris-

Malaquais) dal 2009 egrave componente del Collegio del Dottorato di Ricerca in laquoRecupero e fruizione

dei contesti antichiraquo

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Bajo el signo de la esvaacutestica LaExposicioacuten de ArquitecturaModerna alemana en Espantildea (1942)Francesc Vilanova i Vila-Abadal

En memoria de Jordi Vilanova Bosch que visitoacute la Exposicioacute en Barcelona

A traveacutes del contraluz de rubios rapaces firmesen sus camisas siena natural he saludado los

modelos y las estampas de edificios cuyagestacioacuten tanto me preocuparaacute antantildeo y cuyarealidad magniacutefica siquiera en su transunto a

escala reducida nos lleva hoy a asomar la cabezaal mirador del mundo travertiacutenico y mayestaacutetico

ciloacutepeo e imponente de la arquitectura bajo elsigno de la svaacutestica

(BASSEGODA Buenaventura laquoLa nuevaarquitectura alemanaraquo en Destino Poliacutetica de

Unidad 276 31 octubre 1942)

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1 Entre los antildeos 1939 y 1944 las ciudades de

Barcelona y Madrid vivieron vivioacute unaintensa etapa de excelentes relaciones ypresencia constante de la Alemania nazien sus calles teatros centros oficialessalas de concierto etc En Barcelona lasautoridades franquistas del lugar ndashdesdeel Capitaacuten General maacutexima autoridadmilitar de la regioacuten hasta los presidentesde Academias y centros culturales elRector de la Universidad de Barcelona pasando por los maacuteximos responsables poliacuteticosdel ayuntamiento el gobernador civil y jefe provincial de Falange etc ndash dieron labienvenida una y otra vez a todo tipo de delegaciones provenientes del III Reich tantopoliacuteticas como culturales acadeacutemicas y deportivas militares y juveniles1 Proliferabanlas visitas de los coros de las Juventudes Hitlerianas las conferencias acadeacutemicas deLothar Altmeyer2 EW Brader3 el hispanista y viejo conocido en los ambientesacadeacutemicos barceloneses Karl Vossler4 o la muy notable ndashpor ser quien era el personajey la fecha de la conferencia 6 de junio de 1944 en pleno desembarco aliado enNormandiandash del jurista Carl Schmitt5 Pero no hay que olvidar otras presencias de uncariz mucho maacutes poliacutetico ndashe incluso pintoresco (para no llamarlo directamenteesoteacuterico)ndash como la del Reichsfuumlhrer Heinrich Himmler en octubre de 1940 recibidoen la ciudad laquocomo uno de los maacutes egregios forjadores de la nueva Alemania [hellip] quientanto hizo con un ardiente patriotismo que ha de merecer aplauso de todos loscorazones nobles que sientan su respectivo patriotismo para sacar a su paiacutes de lahumillacioacuten del ludribio y de la ruina a que le habiacutea condenado el sanedriacuten deVersallesraquo6

2 Durante los antildeos centrales de la segunda guerra mundial la Barcelona franquista fue

un escenario perfecto para visualizar la epopeya nazi primero en Alemania y despueacutesen su proyeccioacuten continental El III Reich se erigiacutea como un ejemplo de renacimientopoliacutetico cultural militar y econoacutemico el resurgimiento de un histoacuterico poder europeoque estuvo a punto de sucumbir a los embates del laquosanedriacuten de Versallesraquo y de lasdiversas conspiraciones judeo-bolcheviques de los antildeos posteriores a la primera guerramundial La Alemania nazi produciacutea fascinacioacuten en Barcelona esta era la palabrafascinacioacuten quizaacute tambieacuten serviriacutea deslumbramiento Manuel Penella de Silvacorresponsal de prensa falangista en Berliacuten lo intentoacute expresar con cierto tono liacutericolaquoiexclLa noche iexclLa noche He aquiacute el tema extrantildeo y virgen de la Gran Alemania Duerme elpueblo ario el de los hijos de la luz mientras su Fuumlhrer bajo la luna que saca platas deaquellas montantildeas atento al bien de su pueblo cosecha inspiracioacuten en lasprofundidades de la noche iquestY queacute negaraacute ella a sus fieles enamoradosraquo7 En laproyeccioacuten exterior de la Alemania nazi el fascismo espantildeol se sentiacutea reconocidoencontraba un referente en el nuevo horizonte europeo Al menos esto se desprendiacuteade lo escrito por Manuel Aznar uno de los periodistas maacutes influyentes de la posguerraespantildeola y hombre muy cercano al dictador Francisco Franco laquo[hellip] es Espantildea la que enla actitud de Alemania ha reconocido reconoce y proclama que el mundo germaacutenico deHitler estaacute sirviendo profundamente a los maacutes altos y eternos fines del espiacuteritu Deltriunfo de esos fines va a nacer el nuevo orden de Europaraquo8 Prescindiendo ndashporque seprescindioacute hasta maacutes allaacute de 1944 ndash de ciertos aspectos incoacutemodos que provocaba el

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reacutegimen nazi a la dictadura nacional-catoacutelica espantildeola ndash el neopaganismo el discursoeugeneacutesico las praacutecticas eutanaacutesicas el antisemitismo racista (pero no el de origencatoacutelico aquiacute habiacutea bastantes franquistas dispuestos a manifestarse contra los judiacuteos) ndashtodo lo que veniacutea de Alemania ndash joacutevenes libros propaganda deportistas dirigentes delpartido nacional-socialista etc ndash era digno de ser admirado y proyectado mediante laprensa y los noticiarios oficiales Eran grandes acontecimientos en una posguerraespantildeola y barcelonesa dura miserable y sin ninguacuten aliciente maacutes allaacute de la purasupervivencia

1 La exhibicioacuten del nuevo orden la arquitectura y suarquitecto principal

3 Si el cine fue una de las viacuteas maacutes usadas para impactar en los ciudadanos barceloneses

con la esperanza que cayeran rendidos ante la pujante realidad alemana9 laorganizacioacuten y exhibicioacuten de todo tipo de exposiciones ndashartesaniacutea dibujo prensatrabajos escolares en el Colegio Alemaacuten etc10 ndash era otra posibilidad de penetracioacuten dela propaganda nazi y de exaltacioacuten de su poderiacuteo En este contexto sin duda laexposicioacuten maacutes importante fue la de arquitectura moderna alemana la nuevaarquitectura del III Reich

4 Que la arquitectura ndash y el urbanismo ndash era uno de los aspectos esenciales de la

construccioacuten del nuevo orden nazi fuese en Alemania o en los territorios conquistadosy ocupados era algo bastante bien conocido desde haciacutea algunos antildeos11 La aficioacuten deldictador alemaacuten por estas cuestiones era legendaria y su intervencioacuten directa en estecampo de actividades era bien conocida Por ejemplo un antildeo antes de la exposicioacuten yen pleno proceso de embelesamiento ante la epopeya nazi en el continente ndash concluiacutedaslas victorias en el oeste incluyendo la estrepitosa caiacuteda de Francia y en espera de saberqueacute ocurririacutea con la Unioacuten Sovieacutetica ndash uno de los analistas maacutes importantes de laBarcelona franquista el catoacutelico Manuel Brunet se rendiacutea admirado al genioconstructor alemaacuten ndash y tambieacuten al italiano laquoiquestNo es una paradoja que los dospropulsores maacutes grandes que la arquitectura ha tenido en nuestra eacutepoca Hitler yMussolini deban servirse de esta arma [la aviacioacuten]contra la arquitectura No dudeacuteisde que a esos dos hombres la accioacuten destructora de los aviones de bombardeo leshorroriza Pero el atraso moral de la humanidad no les permite hacer otro uso de estanueva arma [hellip] Suponer que cada uno de esos dos hombres encarna un genio de ladestruccioacuten seriacutea grotesco Ambos han creado o impulsado la construccioacuten de grandesmonumentosraquo12 Un comentario de esta categoriacutea proveniente de un comentaristasolvente y buen conocedor del mundo que le rodeaba ndash como era el caso de ManuelBrunet ndash soacutelo podiacutea explicarse en la Espantildea de posguerra por dos motivos lafascinacioacuten que despertaba la epopeya nazi en aquellas fechas y la admiracioacuten de lasderechas europeas ndash y del franquismo espantildeol en particular ndash por la figura de AdolfHitler quien a pesar de cierta vulgaridad personal habiacutea ganado la batalla de laopinioacuten y de la imagen ante este mundo conservador europeo con quien compartiacutea suodio al comunismo y el desprecio por las democracias

5 La imagen de Hitler como gran constructor en definitiva como gran arquitecto sin

serlo que evocaba Manuel Brunet en febrero de 1941 no estaba muy lejos de la queproyectoacute el coacutensul alemaacuten en Barcelona doctor Jaeger en su parlamento deinauguracioacuten de la exposicioacuten casi dos antildeos maacutes tarde laquoAdolfo Hitler [hellip] cuya

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voluntad se concentra en forma tan intensiva sobre la construccioacuten de obras de paz yque en su discurso cultural del Diacutea del Partido en 1935 manifestoacute su profundaconviccioacuten de que ldquoninguacuten pueblo vive maacutes allaacute de los documentos de su culturardquohabiacutea deseado de todo corazoacuten la paz para su pueblo para poder dar forma a estasmonumentales construcciones de arte ya que solamente la paz garantiza la librecontinuacioacuten y feliz terminacioacuten de tales obrashellipraquo13 Ciertamente Adolf Hitler eraconsiderado el arquitecto de Alemania ndash con permiso de su arquitecto este siacute auteacutenticode confianza Albert Speer ndash pero la nueva arquitectura alemana ndash y el urbanismo ndash noera solamente la obsesioacuten de un megaloacutemano sin control

6 Al contrario los gigantescos proyectos para convertir Berliacuten en el centro del nuevo

poder alemaacuten en Europa ndash la futura capital rebautizada con el nombre de Germania ndashse correspondiacutean laquoamb la nova filosofia drsquoexpansionisme en la poliacutetica exteriorraquo14 naziEn este sentido no habiacutea nada de gratuito o dejado al azar en el intereacutes nazi por laarquitectura por el contrario Wolfgang Schaumlcher escribe sin dudarlo un instante quelaquolrsquouacutes per part dels nazis de lrsquoldquoarquitectura de la remodelacioacuterdquo com a instrument depoder es lligava indissolublement i va portar inevitablement a la guerra En la siacutentesi delrsquoarquitectura les armes i la guerra conjuntament amb la joia sagnant de la conquestamundial i ldquola raccedila superiorrdquo sorgeix una estegravetica de lrsquohorrorraquo15

7 Para desarrollar esta apoteosis arquitectoacutenica y urbaniacutestica ndash que laquopedra per pedra

carrer per carrer [hellip] evocava les perspectives imperials sobre la futura hegemoniamundialraquo16 ndash Hitler escogioacute un arquitecto laquosediento de cargosraquo y laquonacionalsocialistaentusiastaraquo17 en la persona de Albert Speer pragravecticament su arquitecto particular El30 de enero de 1933 Speer fue nombrado inspector general de Obras Puacuteblicas un cargoequivalente al de ministro responsable soacutelo ante Hitler Desde este momento y hastasu designacioacuten como ministro de Armamento laquotota activitat constructora que no esrelacioneacutes amb els plans de Speer especialment en lrsquoesfera privada o comercial espodia suspendre ldquoper ordre del Fuumlhrerrdquo per tal que els materials i la magrave drsquoobraquedessin lliuresraquo para todo tipo de reformas arquitectoacutenicas o urbaniacutesticasconsideradas prioritarias o de intereacutes del Estado18

8 Desde este momento y hasta el hundimiento del III Reich Albert Speer se convirtioacute en

un personaje fundamental en la trama del poder nazi maacutes allaacute de la maquinaria deguerra exterminio represioacuten y ocupacioacuten del continente Fue un colaboradornecesario y entusiasta en la construccioacuten ndash literal y metafoacuterica ndash de la Alemania nazi yautor de algunas obras como el Zeppelinfeld que evocaban uno de los laquoracons meacutespertorbadors de lrsquoinexplicableraquo19

2 Mayo de 1942 la Exposicioacuten en Madrid

9 En mayo de 1942 la espectacular exposicioacuten alemana recaloacute en Madrid donde seriacutea

inaugurada por el dictador espantildeol y tan importante como esto se sumariacutea a laapertura de una exposicioacuten paralela de arquitectura espantildeola organizada deprisa ycorriendo laquocomo un deber de elemental cortesiacutearaquo y expresioacuten de laquocorteacutes y cordialcamaraderiacutea entre dos entidades profesionales constantemente relacionadas con unadirecta amistadraquo20 iquestQueacute iban a ver el Caudillo y su seacutequito de la propuesta de susamigos y aliados alemanes Seguacuten la descripcioacuten del perioacutedico monaacuterquico-franquistamadrilentildeo ABC los contenidos eran espectaculares laquoCon una extraordinaria riqueza dematerial se exhiben modelos de los edificios representativos del movimiento

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nacionalsocialista y entre ellos los que constituyen la Plaza Real de Munich sede delnazismo y la nueva Cancelleriacutea del Reich que son obras gigantescas de ingenieriacutea laarquitectura militar donde la intervencioacuten directa de la arquitectura arranca en eledificio del Alto Mando del Ejeacutercito la ciudad Herman Goering representativa de lapoblacioacuten moderna en Alemania el gran Stadio de Nuremberg el Palacio de Congresosde la misma ciudad la gran plaza Redonda de Berliacuten que constituye uno de los lugaresde reforma a fondo de la capital etc nos muestran la enorme capacidad constructivadel pueblo alemaacuten y la grandiosidad que sabe imprimir a sus obrasraquo La cumbre de laexposicioacuten era el proyecto de reforma de Berliacuten ndashla futura megaloacutepolis Germaniandash laquoacargo de Speer de una magnificiencia y de un sentido moderno en belliacutesima alianzaque causa extraordinaria admiracioacutenraquo

10 La croacutenica sin embargo no terminaba aquiacute habiacutea algo maacutes laquoSe puede decir sin

exageracioacuten que desde que se penetra en esta Exposicioacuten hasta que se sale de ella unintereacutes creciente domina el espiacuteritu La moderna arquitectura alemana no representaen modo alguno una ruptura con la tradicioacuten cultural alemana y con la evolucioacutenartiacutestica europea sino que es maacutes bien una representacioacuten grandiosa en nuestros diacuteasde los valores perennes de aqueacutellas Es al mismo tiempo una demostracioacuten de lapotencia creadora de la nueva Alemania y un testimonio de su sentido espiritual ElFuumlhrer ha sabido rodearse de especialistas eminentes para llevar a cabo su altaconcepcioacuten arquitectoacutenicaraquo21

11 iquestQueacute podiacutean ofrecer los rendidos y fascinados admiradores espantildeoles de la Alemania

nazi Muy poca cosa y notablemente menos espectacular laquoel mejoramiento de lasviviendas humildesraquo laquolas mejoras en los poblados de pesqueros y en los suburbios yzonas superpobladasraquo y algunas muestras de la reconstruccioacuten de Santander ndashviacutectimade un gran incendio tiempo atraacutesndash la urbanizacioacuten de la plaza del Pilar en Zaragoza laampliacioacuten del Museo del Prado y poca cosa maacutes La joya de la exposicioacuten espantildeolalaquomaacutexima expresioacuten de la arquitectura nacionalraquo era laquoel monumento que por expresaindicacioacuten del Caudillo se eleva a los heacuteroes de nuestra guerra de liberacioacuten cerca deSan Lorenzo del Escorial en el Valle de los Caiacutedosraquo

12 iquestPodiacutea competir el Valle de los Caiacutedos con la llamada Sala de las Asambleas de Albert

Speer considerada un laquoun emblema de la cobejada hegemonia mundialraquo22 Sin dudaalguna no El intento de competir que suponiacutea la exhibicioacuten de proyectosarquitectoacutenicos y urbaniacutesticos espantildeoles en paralelo a la muestra alemana estabacondenado al fracaso desde un principio La exposicioacuten nazi estaba pensada paraproyectar desde Alemania hacia el conjunto del continente la obra hecha y la futuraAlemania ndash o Berliacuten como su centro ndash ya no se limitaba a ser un punto en el mapa unlugar concreto sino que actuaba como metaacutefora de lo que seriacutea la nueva Europaurbana sometida al dominio y a las directrices de los nazis Las reformas de Berliacuten noestaban pensadas para embellecer y modernizar la capital alemana eran la expresioacutenreal de la futura Germania la nueva capital de Europa Ciertamente parte de la muestraexpositiva se limitaba a construcciones rurales pequentildeos proyectos locales sinembargo solamente eran complementos del nuacutecleo central Enfrente o paralelamenteel franquismo soacutelo podiacutea ofrecer un monumento funerario gigantesco levantado porpresos poliacutetico de un lamentable gusto esteacutetico arquitectoacutenicamente retroacutegado ndash eneso coincidiacutea con parte del laquonuevo estilo alemaacutenraquo ideoloacutegicamente y esteacuteticamenteantimoderno ndash y dominado por el discurso nacional-catoacutelico vigente en aquellos antildeos

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De hecho el bajo nivel de la exposicioacuten espantildeola se correspondiacutea con la talla intelectualde los principales jerifaltes franquistas

13 Naturalmente la prensa espantildeola ndash mediatizada y controlada muy de cerca por el poder

ndash se esforzoacute para poner en un mismo plano de igualdad las realizaciones alemanas yespantildeolas Detraacutes de cada gran obra arquitectoacutenica o urbaniacutestica estaban los genioscreadores de Hitler y Franco Despueacutes veniacutean las reflexiones maacutes profundas laquoLaarquitectura es base firme de expresioacuten de una cultura Ese amor a las viejas ruinaslegadas por los pueblos claacutesicos no es otra cosa sino el reflejo de coacutemo consideramos lacivilizacioacuten que supo y pudo realizar tales obras Hoy Alemania e Italia por ejemploconceden enorme importancia a la arquitectura que constituye tema preferente ydominante de sus actividades incluso en los tremendos momentos actuales En Espantildeatambieacuten El Caudillo desde que empuntildeoacute las riendas del Gobierno se preocupoacute de estosproblemas y en la misma guerra de liberacioacuten dedicoacuteles atencioacuten preferentiacutesima [hellip]Hay en todo ello lo mismo en Alemania e Italia que en Espantildea una ambicioacuten que surgede la misma concepcioacuten poliacutetica de los tres Estadoshellipraquo23 Era una muestra de sinceridadque iba mucho maacutes allaacute de las indicaciones que hubiese hecho llegar la censurafranquista a los medios La arquitectura como proyecto poliacutetico como herramientaideoloacutegica de construccioacuten poliacutetica hermanaba en una laquomisma concepcioacuten poliacuteticaraquo lastres supuestas grandes potencias fascistas del continente Para un reacutegimen como elfranquista ndash que a partir de 1944 se apresuroacute a desmentir que tuviese similitudes conel nazismo alemaacuten o con el fascismo italiano ndash presentarse en mayo de 1942 en unplano de igualdad con el pujante nazismo ya era un triunfo

14 El 6 de mayo se llevoacute a cabo la inauguracioacuten Por parte alemana la representacioacuten era

muy notable En ausencia de Albert Speer comisario oficial de la exposicioacuten ladelegacioacuten estaba encabezada por el embajador en Madrid Von Stohrer Representabana Speer el alcalde de Nuremberg Willy Liebel Wilhelm Kreis consejero general deArquitectura Rudolf Wolters comisario de Exposiciones Gerhard Frankvicepresidente de la Inspeccioacuten General de Arquitectura Renner director de laexposicioacuten y Brichbach consejero ministerial y jefe de la seccioacuten de Artes Plaacutesticas enel ministerio de Propaganda alemaacuten

15 A las doce y diez de la mantildeana llegaba el dictador espantildeol para presidir la inauguracioacuten

Despueacutes de los saludos la revista militar etc el general Franco empezoacute el recorridoacompantildeado de la numerosa delegacioacuten alemana laquoEl embajador Von Stohrer y elprofesor doctor Wilhelm Kreis fueron explicando minuciosamente al Caudillo cada unade las maquetas expuestas y respondiendo a las preguntas que les iba formulando encada una de las salas de la magniacutefica Exposicioacuten que ademaacutes estaacuten ilustradas conespleacutendidas y belliacutesimas fotografiacuteas de esta obra ingente de arquitectura Fijoacute suatencioacuten el Jefe del Estado en un busto suyo obra en yeso pintado en bronce de unverdadero acierto y del que es autor el arquitecto alemaacuten Blum Martin que realizaintercambio de estudios en Madrid El Caudillo pidioacute que le fuera presentado cosa quehizo el arquitecto de Stuttgart Sr Jansen El Caudillo le felicitoacute muy efusivamente asiacutecomo al embajador de Alemania y a los arquitectos y personalidades de aquel paiacutes porla magnificiencia de la obra que ofrecen al conocimiento de los espantildeoles y que pone derelieve la importancia que Alemania concede a la intervencioacuten directa de laarquitectura en todo geacutenero de construcciones sean civiles sean militaresraquo24 Leyendoentre liacuteneas parece evidente que el Caudillo no solamente teniacutea conocimientos muylimitados sobre arquitectura y urbanismo sino que ademaacutes su intereacutes por la materia no

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era muy notable En este aspecto y a pesar de los esfuerzos de la prensa franquista y losmedios oficiales no podiacutea competir con la fama de constructores y urbanistas de suscolegas fascista y nazi De los tres dictadores sin duda alguna el general Franco era eluacuteltimo en la cola de la galeriacutea de grandes constructores de la nueva Europa

3 Un libro para la Exposicioacuten

16 Las dos exposiciones en Madrid y Barcelona llegaron acompantildeadas de un libro que

hariacutea las funciones de cataacutelogo Preparador por el mismiacutesimo Albert Speer y con unextenso proacutelogo de Rudolf Wolters La nueva arquitectura alemanaNeue deutsche baukunst

era un un libro bilinguumle alemaacuten-espantildeol publicado por Volk und Reich Verlag deBerliacuten en 1941 que queriacutea mostrar con la inclusioacuten de numerosas laacuteminas yfotografiacuteas el trabajo realizado laquoen los ocho antildeos transcurridos desde la toma delpoder por Adolfo Hitlerraquo en el campo de la arquitectura y el urbanismo o como escribiacuteaAlbert Speer en la presentacioacuten laquoel nuevo aspecto de las ciudades alemanasraquo

17 El libro impresionaba tanto por la calidad de la edicioacuten como por el contenido graacutefico ndash

un despliegue notable de laacuteminas de obras construiacutedas otras en viacuteas de realizacioacuten yproyectos por empezar ndash y las extensas explicaciones de Rudolf Wolters El colaboradorde Albert Speer presentaba un auteacutentico tratado sobre la relacioacuten entre la arquitecturay la poliacutetica y yendo maacutes lejos el lugar central que la arquitectura tendriacutea en laAlemania nazi pasadas las turbulencias de la guerra

La revolucioacuten de 1933 es para Alemania una transformacioacuten en todos los terrenosde la vida nacional Paralelamente con la renovacioacuten poliacutetica y social va elresurgimiento en el aspecto cultural El Fuumlhrer de Alemania Adolf Hitler se aplicaeacutel mismo a esta tarea Su preferencia va a la arquitecturaLos fines que se persiguen son orden y claridad Se pone mano a la obraradicalmente Por de pronto no se trata del laquoestiloraquo de la forma Se trata maacutes biende lo fundamental el nuevo arte arquitectoacutenico debe emanar de la nueva vida Enconstrucciones de piedra debe simbolizar al pueblo y a su tiempo Por eso de lamisma tarea del propio contenido iraacute sacando la propia formaEl espiacuteritu arquitectoacutenico de la Alemania de hoy se diferencia del de grandes eacutepocaspasadas en algo esencial Ese espiacuteritu abarca maacutes que nunca todo el espacio vital yva dando conscientemente forma al todo La planificacioacuten (Raumordnung) no soacuteloes un concepto de nuestro tiempo sino que es caracteriacutestico y exclusivo suyo Todolo que se construye en grande se ordena con arreglo al todo se supedita a laplanificacioacuten Las ciudades y el paisaje cobran un sentido especial dentro del todoAsiacute Berliacuten seraacute arquitectoacutenicamente tambieacuten la capital del Reich Nuremberg laciudad de los Congresos del Partido Munich la capital del Movimiento Hamburgola ciudad del comercio exterior Graz la del levantamiento nacional etc Lascapitales de las provincias cobraraacuten un sentido que responda a su especial situacioacutene importancia dentro del Reich y con referencia al todo Los laquoOrdensburgosraquo y lasEscuelas poliacuteticas se distribuiraacuten por el Este y por el Oeste por el Centro y por lasfronteras constituyendo nuevos centros y simbolizando la idea del Reich y lacomunidad del pueblo25

18 Despueacutes de esta declaracioacuten de principios Rudolf Wolters presentaba detalladamente

las principales obras dignas de aparecer en el libro y que definiacutean la nueva arquitecturaalemana Munich y su Plaza Real la Casa del Arte Alemaacuten el Forum del Movimiento enNuremberg la Nueva Cancilleriacutea en Berliacuten etc Un amplio cataacutelogo de realizaciones yproyectos que solamente podiacutea provocar la admiracioacuten de cualquier espectador

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interesado en la nueva arquitectura alemana o entusiasta de todo aquello ndash sobretodoen este terreno ndash que supuestamente era laquonuevoraquo en el movimiento nazi

19 Sin embargo no era necesario ser nazi o simpatizar con el nacionalsocialismo para

sentirse admirado fascinado por las propuestas arquitectoacutenicas presentadas en el libro(y su traslacioacuten a las maquetas fotografiacuteas y dibujos de la exposicioacuten) Un catoacutelico pocosospechoso de simpatiacuteas nazis ndash pero notable germanoacutefilo en aquella coyuntura ndash comoel analista Manuel Brunet recibioacute con entusiasmo la publicacioacuten26 un laquolibromaravilloso tan bueno como un excelente libro de versos impreso en suntuoso papel ycon grabados magniacuteficos especialidad muy alemanaraquo

20 Asiacute empezaba su comentario Manuel Brunet quien no escondiacutea que veiacutea en el libro de

Speer y Wolters un ejemplo de laquopropaganda ideoloacutegicaraquo pero de una especie queconteniacutea laquoverdades rotundas verdades en piedraraquo Despueacutes seguiacutea una excursioacutennarrativa muy erudita por el territorio de las relaciones entre la arquitectura y elpoder desde los griegos hasta Luis XIV pasando por unos cuantos ejemplos biacuteblicosDel extenso recorrido que llevaba a cabo Manuel Brunet destacaba algun paacuterrafoespecialmente significativo

[hellip] Un dictador no estaacute obligado a tener sobre la Arquitectura un conjunto de ideasclaras como Adolfo Hitler que nacioacute con vocacioacuten de arquitecto Pero no esinverosiacutemil que a un dictador con menos principios artiacutesticos le endosen un palacioo una serie de edificios estilo Palacio de la Muacutesica de Barcelona27 Arguumlir que unapoliacutetica de gran estilo crea un arte de gran estilo seriacutea peligroso Los griegosvivieron en un caos poliacutetico casi perpetuo y no obstante crearon varios estilos delos que todaviacutea vivimos Napoleoacuten tuvo mucha suerte en este aspecto aunque devez en cuando los hombres de LrsquoAction Franccedilaise se hayan permitido hablar pocorespetuosamente del estilo Imperio considerando que era un pastiche encomparacioacuten con el que usoacute el Rey Sol En cambio la Tercera Repuacuteblica francesa ylos liberales italianos han tenido mala suerte Casi todos sus edificios soncatastroacuteficos No es que no sintieran la necesidad de erigir grandes construccionespero el estilo de la eacutepoca no les fue propicio El ejemplo es el colosal Vittoriale deRomahellip28

21 Gran conocedor de Roma y del fascismo Manuel Brunet reivindicaba la arquitectura del

fascismo italiano como iniciadora de un movimiento antimodernista ndash el Palau de laMuacutesica Catalana que citaba anteriormente ndash y antifuncionalista ndash tomando el Palaciode la Sociedad de las Naciones en Ginebra como ejemplo ndash en el que se incardinaba lanueva arquitectura moderna alemana de Troost y Speer que habiacutea conseguido laquoofrecerun estilo a un reacutegimenraquo

4 Barcelona (octubre de 1942) el triunfo de laExposicioacuten

22 Con el libro como tarjeta de presentacioacuten y plenamente conscientes de que el

acontecimiento teniacutea una importancia singular ndash habiacutea quedado bien demostrado enMadrid con la presencia del dictador en la inauguracioacuten pero para Barcelonarepresentaba un punto aacutelgido en la presencia alemana en la ciudad ndash las autoridadesnazis trasladaron la exposicioacuten a Barcelona ndash antes de recalar en la ciudad catalana ydespueacutes de Madrid habiacutea viajado a Lisboa ndash convencidas y no se equivocaban de queseriacutea recibida con todos los honores por parte de los dirigentes poliacuteticos y culturales delfranquismo local Los antecedentes eran un aval para ser optimistas la exposicioacuten del

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libro alemaacuten en la Universidad en febrero de 1941 habiacutea tenido una acogida notable ylos actos que la habiacutean acompantildeado (conferencias acadeacutemicas visitas guiadas etc)demostraron que la clase poliacutetica e intelectual dominante era especialmente receptiva alas grandes muestras expositivas acadeacutemicas deportivas etc provenientes de laAlemania nazi

23 En un contexto especialmente favorable la Exposicioacuten fue instalada en un lugar de alta

carga simboacutelica para la ciudadaniacutea Todas las croacutenicas y convocatorias indicaban que lamuestra podriacutea verse en el llamado Palacio de Arte Moderno de la Ciudadela ndashlasautoridades franquistas se referiacutean al Parc de la Ciutadella un amplio recintoajardinado levantado sobre la fortaleza militar que dominaba buena parte de la ciudadtras la victoria borboacutenica en la Guerra de Sucesioacuten de 1714 La denominacioacuten oficialfranquista del edificio ocultaba una verdad amarga entre abril de 1931 y enero de 1939el palacio habiacutea acogido el Parlament de Catalunya la caacutemara de diputados catalaneselegidos democraacuteticamente por los ciudadanos en 1932 en el contexto de la autonomiacuteapoliacutetica conseguida por Catalunya durante la Seguna Repuacuteblica espantildeola A partir defebrer de 1939 las dependencias del Parlament ndash con el hemiciclo como punto central ndashfueron cerradas y tapiadas y la planta baja quedoacute para exhibicioacuten de las colecciones depintura del llamado Museo de Arte Moderno

24 Si el cambio de denominacioacuten era un indicador humillante el otro gran elemento de

impacto fue la ornamentacioacuten de la fachada tres enormes esvaacutesticas acompantildeadas dedos banderas laquonacionalesraquo cubriacutean la fachada principal del edificio Posiblemente lacombinacioacuten de estos elementos ndash el cambio de denominacioacuten oficial las banderas en lafachada maacutes los contenidos de la exposicioacuten ndash fue uno de los eacutexitos maacutes notables delfranquismo en su programa de manipulacioacuten histoacuterica y reescritura del pasadoreciente

25 La primera toma de contacto con la Exposicioacuten se produjo el 19 de octubre cuando los

responsables de la muestra invitaron a un selecto grupo de periodistas y autoridadesfranquistas a visitarla antes de abrir las puertas al puacuteblico29 Seguacuten la croacutenica publicadala delegacioacuten invitada era de primer nivel

Asistieron el teniente de alcalde sentildeor Azcoitia en representacioacuten delAyuntamiento el secretario de la Jefatura Provincial de Prensa sentildeor BernabeacuteOliva30 y el presidente de la Asociacioacuten de la Prensa sentildeor Ramiacuterez Pastor asiacute comorepresentantes de todos los perioacutedicos y agencias informativas de nuestra ciudadHicieron los honores a los invitados el vicecoacutensul de Alemania sentildeorReuschenbach el doctor Hettlage representante del profesor Albert Speerministro del Reich organizador del certamen y autor de numerosas obras de las queen eacutel se exhiben el doctor Biebrand consejero de aquel ministro el comisario de laExposicioacuten sentildeor Otto Renner don Heriberto Giors de los Ferrocarriles Alemanesy don Oscar Streit representante de la DNB

26 La presencia de los periodistas en una convocatoria previa a la inauguracioacuten oficial

teniacutea una utilidad que iba maacutes allaacute de la estrictamente informativa En los primerosantildeos de la dictadura franquista los periodistas ndash y los medios para los que trabajabanndashasumiacutean la funcioacuten de laquointelectuales orgaacutenicosraquo del reacutegimen Con la intelectualidadespantildeola ndash y catalana ndash mayoritariamente diezmada por la represioacuten y la depuracioacutenfranquistas y el exilio la dictadura convirtioacute la prensa en la principal herramienta detransmisioacuten poliacutetica e ideoloacutegica en una especie de fuerza de infanteriacutea de primeraliacutenea de combate cultural e ideoloacutegico Por este motivo agasajar a los periodistas nosolamente era asegurarse la presencia en los medios ndash cosa que era inevitable teniendo

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en cuenta las directrices del poder ndash sino que tambieacuten representaba poder explicar elsignificado profundo de la muestra a los supuestos laquocreadoresraquo ndash o mejorlaquotransmisoresraquo ndash de opinioacuten de la dictadura franquista

27 iquestQueacute ofreciacutea la Exposicioacuten En palabras del vicecoacutensul Reuschenbach mostraba laquouna

breve impresioacuten de la nueva orientacioacuten arquitectoacutenica alemana [hellip] No se pretende[hellip] imponer la orientacioacuten artiacutestica alemana a otros pueblos ya que el alemaacuten sienteuna gran admiracioacuten por los inmortales monumentos de la arquitectura espantildeolaraquo31 Elvicecoacutensul pediacutea a la prensa barcelonesa su ayuda laquopara que sus lectores aporten susimpatiacutea y su comprensioacuten por el modo alemaacuten de apreciar las cosasraquo32 Pero maacutes allaacutede las palabras protocolarias del diplomaacutetico la Exposicioacuten reclamaba un anaacutelisis maacutespausado tanto de quien la habiacutea inspirado ndash Albert Speer ndash como del significado de lasobras cuyos proyectos maquetas dibujos etc iban a ser mostrados Y un buen ejemplode este anaacutelisis lo ofreciacutea uno de los grandes perioacutedicos de la ciudad33

La Exposicioacuten de Arquitectura Alemana Moderna que se inauguraraacute hoy en elPalacio de Arte Moderno de la Ciudadela y se celebraraacute hasta el diacutea 4 de noviembreha sido organizada bajo la alta direccioacuten del sentildeor Albert Speer ministro del Reich einspector general de Edificacioacuten de la ciudad de BerliacutenEs la personalidad de Albert Speer una de las maacutes relevantes en el campo de laactual arquitectura alemana Nacido en Manheim en 1905 cursoacute estudios en la AltaEscuela Teacutecnica de Berliacuten En posesioacuten de las carreras de ingeniero y arquitectoprestoacute relevantes servicios en el periacuteodo de organizacioacuten del nuevo Estado NacionalSocialista distinguieacutendose con la construccioacuten de las grandes obras destinadas a loscongresos y reuniones del partido de Nuremberg En 1937 fue nombrado inspectorgeneral de Edificacioacuten de la ciudad de Berliacuten y en esta calidad encargado de losgrandes planes de reforma que vieron un comienzo de realizacioacuten y de los que sonelementos destacados el magniacutefico edificio de la nueva Cancilleriacutea y la larga avenidatransversal que cruza Berliacuten de este a oeste con toda una serie de importantesedificios La labor desarrollada en este aspecto indujo al Fuumlhrer a raiacutez de ladesgracia que costara la vida al doctor Todt a confiar el Ministerio por eacuteste antesregentado a Albert Speer que figura entre los colaboradores maacutes iacutentimos de AdolfHitler Con ello vino a sumarse a sus ya importantes tareas de magnitud histoacutericauna misioacuten de la mayor trascendencia A eacutesta se debe que el sentildeor Speer no hayapodido asistir personalmente a la inauguracioacuten de la Exposicioacuten que con tantocarintildeo ha organizadoLa primera gran obra arquitectoacutenica en un ambiente histoacuterico y urbano fue la PlazaReal de Munich debida al primer arquitecto del Fuumlhrer Paul Ludwig Troostfallecido por desgracia poco antes de terminarla A ambos lados de los Templos dela Fama erigidos en conmemoracioacuten de los muertos del intento de alzamientonacional de noviembre de 1923 dos grandes edificios de la Jefatura Suprema delMovimiento cierran la parte oeste de la plaza que despojada de todo elementonatural y fortuito (como aacuterboles y verdor) da un marco de piedra severo y digno alos heacuteroes caiacutedos Fue tambieacuten Troost autor de la nueva Casa del Arte Alemaacuten en laque se celebran exposiciones anuales de pintores alemanes contemporaacuteneos y quereafirman la posicioacuten de Munich como importante centro de actividad artiacutesticaEn Nuremberg la ciudad de los congresos del Partido Nacional Socialista es dondepuede comprobarse mejor el influjo antes sentildealado de la renovacioacuten poliacutetica sobrelas creaciones arquitectoacutenicas aquiacute en efecto surgioacute en la mente del Fuumlhrer alcalor de las primeras y cada vez mayores manifestaciones al aire libre el magnoproyecto de la Explanada de los Congresos del Partido conjunto de construccionesmonumentales de las que algunas estaban casi terminadas ya al interrumpirse lasobras a consecuencia de la guerra los edificios del Foro del Movimiento el Pabelloacutendel Congreso la amplia Viacutea de los Desfiles de 90 metros de anchura el Campo deMarzo que serviraacute en el futuro para las manifestaciones del Ejeacutercito elldquoZeppelinfeldrdquo el proyectado Estadio Alemaacuten son sus partes esenciales El

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planteamiento fue encomendado en 1934 a Albert Speer el cual concibioacute un ejeatrevido en el dispositivo general y amplioacute considerablemente las proporcionestotales de eacuteste que fue ademaacutes puesto en contacto maacutes estrecho con la viejaciudadPero la cima y remate de las reformas urbanas habraacute de ser la de Berliacutenencomendada tambieacuten a Speer seguacuten hemos indicado ya en 1937 y para la cual sehan destinado fondos extraordinarios Se preveacute una gran cruz de calles con ejedominante Norte-Sur con cuatro grandes calles de circunvalacioacuten destinadas adescongestionar el traacutefico interior y nuevos espacios de verdor que penetraraacutenprofundamente como lenguas radiales en el antiguo nuacutecleo urbano Ya en 1939 sehabiacutea terminado una parte importante de la avenida Este-Oeste desde la Puerta deBrandenburgo hasta la Plaza de Mussolini Poco antes se habiacutea construido tambieacutenel primer edificio representativo dentro de la reforma la Nueva Cancilleriacutea Eacutestaelevada por Speer en el breve espacio de nueve meses presta su marco adecuado alas esculturas de Arno Breker a los mosaicos de Herman Kaspar y a los gobelinos deWerner Peiner y es tan caracteriacutestica del nuevo espiacuteritu por sus liacuteneas externasequilibradas y sencillas como por su aspecto interior en el que sobresalen la grangaleriacutea de maacutermol y el despacho del FuumlhrerOtra serie de ciudades seraacuten tambieacuten objeto de amplias reformas Entre los nombresde arquitectos destacados podemos antildeadir a los de Troost y Speer los de JosephThorak y Kurt Schmid-Ehren que han actuado en Munich y Nuremberg HermannGiesler Roderich Fink y Wilhelm Kreis cuya labor ha sido asimismo muy fecunda yvariadaHagamos finalmente una breve referencia a las Escuelas de Mandos entre las quecabe citar la de Sonthofen obra de Giesler numerosos Hogares de la JuventudHitleriana la Escuela Superior del Partido que ha comenzado a construirse enChiemsee etc Muchas de estas obras no han podido terminarse auacuten por causa de laguerra pero por deseo expreso del Fuumlhrer la labor de planeamiento prosigue apesar del conflicto sentando las bases de la futura actividad constructiva

28 Podiacutean hacerse lecturas maacutes amplias del significado general de la Exposicioacuten Asiacute lo

creiacutea un criacutetico de arte falangista Luis Monreal Tejada34 quien como hicierananteriormente Manuel Brunet o Manuel Penella de Silva tambieacuten se dejaba llevar porel fascinante poderiacuteo nazi laquoLa Exposicioacuten de la Moderna Arquitectura Alemana enestos momentos de lucha en defensa de una Civilizacioacuten milenaria constituye unsiacutembolo y una realidad Reafirma la existencia del espiacuteritu europeo y demuestra queeacuteste posee en nuestro tiempo tanta vitalidad como en otras eacutepocas histoacutericas de las quenos sentimos orgullosos Y esta conclusioacuten clara y manifiesta debe llenarnos deconfianza en los destinos de nuestro Occidenteraquo35 Previamente se habiacutea referido laquoa lapresentacioacuten maravillosa de esta Exposicioacutenraquo laquomuestra de lo que el impulso hitlerianologra servido por la disciplina y el trabajo de su puebloraquo Despueacutes veniacutea la referenciainexcusable al monasterio de San Lorenzo del Escorial como ejemplo de que tambieacutenen Espantildea habiacutea existido una arquitectura con ambiciones imperiales y se adentraba enla propuesta laquoneoclaacutesicaraquo de la nueva arquitectura alemana laquoEl Neoclaacutesico hitlerianoes de maacutexima sobriedad Puede decirse que posee un rigor filosoacutefico en la simplecomposicioacuten de liacuteneas y masas Triunfa la liacutenea recta a la que con gran oportunidad ymesura se la yuxtapone al sereno contraste del medio punto o el ritmo subyugador dela columnata Algunas veces unos relieves o unas estatuas animan el conjuntoarquitectoacutenico Pero es eacuteste siempre el que se impone y triunfa como siacutembolo delpensamiento constructor de los capitanes de la nueva Europaraquo Maquetas proyectosfotografiacuteas etc laquoson asombro del visitanteraquo todo era admirable Alemania y suarquitectura teniacutean amigos incondicionales y rendidos en Barcelona

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29 El martes 20 de octubre se llevoacute a cabo la inauguracioacuten La representacioacuten poliacutetica y

social del poder franquista fue de primer orden laquoEl acto lo presidieron el CapitaacutenGeneral del IV Regioacuten teniente general Kindelaacuten el Gobernador civil y Jefe provincialdel Movimiento don Antonio de Correa el embajador de Alemania en Espantildea sentildeorStohrer el Gobernador militar general Moreno Calderoacuten alcalde accidental deBarcelona sentildeor Joaniquet vicepresidente de la Diputacioacuten Provincial sentildeor Batlloacuterector de la Universidad y Delegado provincial de Educacioacuten Nacional sentildeor Goacutemez delCampillo canoacutenigo doctor Faura por el obispado figurando tambieacuten entre losasistentes al acto el Jefe Superior de Policiacutea coronel Asensi Ceperohellipraquo36 Ademaacutes de losmaacuteximos representantes del poder poliacutetico ndash provincial y local ndash militar y policial ellaquonuevoraquo estamento acadeacutemico e intelectual ndash los hombres que habiacutean ocupado lospuestos vacantes en la universidad las instituciones culturales y cientiacuteficas etc tras larepresioacuten y la depuracioacuten franquistas ndash tambieacuten hizo acto de presencia Luis MonrealTejada laquocomisario de la Defensa del Patrimonio Artiacutestico Nacionalraquo y pieza clave en elmercado de arte barceloneacutes Luis Moragas del Sindicato Espantildeol Universitario (SEU)Javier de Salas director del llamado Museo de Bellas Artes y profesor en la universidadde Barcelona Martiacuten Almagro catedraacutetico de Prehistoria y director del MuseoArqueoloacutegico37 Buenaventura Bassegoda catedraacutetico de la Escuela de Arquitectura quetendriacutea un activo papel en relacioacuten a la Exposicioacuten etc Era pues un acontecimientoque provocoacute una mobilizacioacuten social de gran envergadura La Barcelona franquistahabiacutea entendido que se encontraba ante una ocasioacuten excepcional y asiacute lo manifestoacuteasistiendo a la inauguracioacuten en el mal llamado Palacio de Arte Moderno

30 Por parte alemana la representacioacuten tambieacuten era de alto nivel Al embajador en

Espantildea le acompantildeaban laquoel profesor Huttlage que representaba al ministro sentildeorSpeer el Consejero ministerial doctor Biebrach que ostentaba la representacioacuten delministro alemaacuten de Propaganda Dr Goebbels el coacutensul general de Alemania doctorJaeger los vicecoacutensules sentildeores Reuschembach conde Strachwitz y Ruggenberg el jefedel Partido Nacionalsocialista en Barcelona sentildeor Knopff el jefe de dicho partido enEspantildea Sr Thimmann y otras jerarquiacuteas del mismo y representantes de las diversasentidades culturales y econoacutemicas de Alemania en nuestra ciudadraquo La confluencia enun mismo espacio de cuadros oficiales falangistas y nazis dirigentes y responsablespoliacuteticos y militares espantildeoles y alemanes era una magniacutefica imagen de la falsaneutralidad espantildeola ante el conflicto europeo y reafirmaba las amistosas relacionesentre las dos dictaduras

31 Abrioacute el acto el vicecoacutensul alemaacuten en Barcelona quien se reafirmoacute en el toacutepico de la

vinculacioacuten especial entre la arquitectura laquoy la persona del Fuumlhrer y de su voluntadconstructiva [hellip] que con el mayor relieve traduce el caraacutecter del Nacionalsocialismoraquo38

Despueacutes el doctor Hettlage ofrecioacute un discurso de mayor contenido e intencioacutenlaquoRealzoacute la importancia que en todo tiempo ha tenido la arquitectura comomanifestacioacuten maacutes inmediata y duradera de la historia de una nacioacutenraquo tambieacuten explicoacuteque una construccioacuten laquofrecuentemente ofrece maacutes indicaciones sobre los hechos de unsiglo entero que un milloacuten de documentos impresosraquo e hizo una afirmacioacuten quenaturalmente la realidad diaria desmentiacutea laquoAlemania no tiene el deseo de implantarsu modo de ser y su concepto artiacutestico a otrs pueblos extranjeros por los que siente lamisma estimacioacutenraquo

32 Por parte franquista la bienvenida fue a cargo del alcalde accidental Aurelio Joaniquet

un veterano poliacutetico de la extrema derecha monaacuterquica bien aposentado en el

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franquismo y recieacuten llegado como tantos otros al falangismo Era un bunrepresentante del stablishment poliacutetico y social de la Barcelona franquista y su imagende severidad burguesa y conservadora ilustraba perfectamente el maridaje entrederechas tradicionales y fascismos de nuevo cuntildeo Su papel en el evento no debiacutealimitarse a dar la bienvenida a la delegacioacuten alemana sino que tambieacuten debiacuteareivindicar los meacuteritos espantildeoles

Nos traeis sentildeores esta manifestacioacuten de la moderna arquitectura alemana enmomentos en que nuestro aacutenimo estaacute bien dispuesto para recibirla y comprenderlaNo estaacute lejano el diacutea en que Espantildea luchaba contra el comunismo ruso en su propiosuelo y en aquel primer acto de la gran tragedia europea el gesto de Alemania y deItalia no fue de indiferencia sino de hospitalidad para las familias evadidas de suhogar y de ayuda para vencer al enemigo comuacuten que trataba de establecer un puntode apoyo en el occidente de Europa para sojuzgarla despueacutes maacutes faacutecilmentePor ello en justa correspondencia nuestra Divisioacuten Azul formada por voluntariospertenecientes a todas las clases sociales acompantildea a los soldados alemanes en loscampos de Rusia en la heroica lucha contra el comunismo Espantildea no esperaimpasible que derrameis vuestra sangre en beneficio de todos sin hacer ningunaaportacioacuten [hellip] la Espantildea de hoy que tiene por lema el que la vida del hombre sobrela tierra es milicia es partiacutecipe de la dura Cruzada contra el comunismo porquesabe que sin su destruccioacuten previa no puede haber fortuna ni dicha ni religioacuten nimoral ni paz entre los hombres

33 Ciertamente el discurso inaugural del alcalde accidental de Barcelona teniacutea poco que

ver con los contenidos de la Exposicioacuten su significacioacuten etc Pero era previsible quefuera asiacute el franquismo en todos sus niveles padeciacutea de un sentimiento de inferioridady envidia ante el desplegamiento del poder nazi en Europa que obligaba a sus cabezasvisibles ndash militares civiles intelectuales propagandiacutesticas etc ndash a insistir una y otravez en la laquoEspantildea precursora y victoriosaraquo en el combate universal contra elcomunismo como una foacutermula para reivindicar un supuesto poderiacuteo espantildeol y sobretodo evitar el relegamiento de la dictadura espantildeola al furgoacuten de cola de las nuevaspotencias fascistas europeas De aquiacute que Aurelio Joaniquet trajese a colacioacuten la victoriade 1939 la Divisioacuten Azul y otros supuestos meacuteritos que permitiesen equilibrar lapercepcioacuten de inferioridad ante la exhibicioacuten de obras arquitectoacutenicas alemanasProbablemente la delegacioacuten nazi presente en el Palacio de Arte Moderno asintioacute conamabilidad y correccioacuten al discurso pero se cintildeoacute a la misioacuten que se le habiacuteaencomendado fascinar a Europa con los grandes proyectos urbaniacutesticos yarquitectoacutenicos que definiacutean mejor que muchos discursos el renacido poder alemaacutenmaacutes allaacute de sus fronteras

34 Reafirmada por parte del alcalde accidental la indestructible alianza de amistad entre

los dos paiacuteses aun tuvo tiempo para evocar la laquoespantildeolizacioacutenraquo de algunos artistasalemanes y citar el nombre de acadeacutemicos contemporaacuteneos como Karl Vossler laquoquehan sabido comprender el espiacuteritu espantildeol y han aportado al estudio y conocimiento delas cosas de Espantildea su preclara inteligenciaraquo

35 Desde este momento y hasta el 4 de noviembre la Exposicioacuten quedoacute abierta al puacuteblico

Raacutepidamente se organizaron visitas colectivas de diferentes grupos de la ciudadAlgunos institutos de ensentildeanza media mandaron a sus alumnos caso de los centrosMeneacutendez Pelayo y Maragall tambieacuten hicieron acto de presencia un grupo de militaresdel Centro Cultural del Ejeacutercito y de la Armada y el Frente de Juventudes ndashlaorganizacioacuten juvenil falangista ndash mandoacute una delegacioacuten el mismo diacutea que visitaron laExposicioacuten los alumnos del Instituto del Teatro39 Les seguiriacutean los alumnos de la

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Escuela de Ingenieros Industriales del Colegio Alemaacuten (28 de octubre) y profesores yalumnos de la Escuela de Arquitectura encabezados por el secretario y catedraacuteticoBuenaventura Bassegoda quien iba acompantildeado de Emilio Canosa decano de la EscuelaSuperior de Arquitectura de Madrid Este grupo de visitantes asiacute como maacutes tarde laquolosciacuterculos intelectuales y autoridades de nuestra ciudadraquo gozaron de la oportunidad devisionar las peliacuteculas Arquitectura en la Alemania de Adolfo Hitler y Expresioacuten en piedra40

36 El 4 de noviembre se clausuraba la Exposicioacuten Antes de cerrar puertas aun la visitaron

miembros del laquoDepartamento de Aparejadores del SEUraquo y de la Escuela Superior deBellas Artes Con ellos la muestra habiacutea llegado a los 30000 visitantes una cifra muynotable para una actividad de estas caracteriacutesticas y en una ciudad que viviacutea castigadapor una muy dura posguerra

5 Una uacuteltima reflexioacuten de un especialistaBuenaventura Bassegoda

37 Muy probablemente la prensa barcelonesa se expresaba con toda sinceridad cuando

calificaba la Exposicioacuten de eacutexito Miles de visitantes proyecciones de documentalesmovilizacioacuten de las organizaciones falangistas y de los centros educativos etc era unbuen balance de la muestra y su impacto

38 Pero tambieacuten en los ambientes maacutes intelectuales y especializados habiacutea recibido una

notable atencioacuten Manuel Brunet habiacutea dedicado un extenso comentario al libro-cataacutelogo ndashademaacutes de sus anaacutelisis sobre la arquitectura fascista ndash Luis Monreal sedeclaraba rendido al poderiacuteo nazi Y el catedraacutetico y laquosecretario perpetuoraquo de laEscuela de Arquitectura de Barcelona Buenaventura Bassegoda que habiacutea sidovisitante asiduo de la Exposicioacuten tambieacuten le dedicoacute una atencioacuten especial En aquellostiempos de posguerra Bassegoda era uno de los arquitectos de referencia delfranquismo local Formado en lops ambientes conservadores y catoacutelicos de preguerra apartir de 1939 fue uno de los referentes acadeacutemicos e intelectuales de los proyectos derestauracioacuten de edificios ndash sobre todo religiosos ndash destruidos o castigados por la guerray la revolucioacuten y tuvo un papel muy activo en los ciacuterculos culturales de la buenasociedad franquista Tanto se le podiacutea encontrar en el Ciacuterculo Cultural del Ejeacutercito y dela Armada explicando al personal militar las destrucciones de que fue viacutectima labasiacutelica goacutetica de Santa Maria del Mar por parte de la laquohorda rojaraquo como era delegadopor el ayuntamiento de Barcelona para representarlo en el congreso internacional dearquitectura convocado en Berliacuten en noviembre de 1942

39 Muy activo maacutes allaacute de su caacutetedra universitaria era loacutegico que mostrara y manifestara

su intereacutes especial por la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Desde laspaacuteginas del semanario Destino Poliacutetica de Unidad (la revista poliacutetico-cultural maacutesimportante de la Espantildea de posguerra) el arquitecto pudo manifestar su satisfaccioacutenporque el puacuteblico barceloneacutes laquohipersensible ante toda manifestacioacuten de nudaarquitectura acostumbrado a buscar la virtud en el comedio sin caer en el defecto decomiar lo mediocre y lo trivialraquo habiacutea expresado su gran admiracioacuten por la laquonuevaarquitectura alemanaraquo41 Pero maacutes allaacute de la reaccioacuten ciudadana iquestqueacute era lo realmenterelevante Por ejemplo seguacuten el arquitecto Bassegoda laquoLa unaacutenime voluntad devictoria de un pueblo queda aquiacute de manifiesto en perfecta equipolencia con el triunfode los nuevos caacutenones morfoloacutegicos Recordemos Luego de una importante aportacioacuten

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claramente antinacional del grupo judiacuteo que alcanzoacute eacutexitos indiscutibles como Gropiusi Mendelssohn mientras los estadistas republicanos en el sanedriacuten del Leman seadormilaban arrullados por la voz del violoncelo de Briand el pueblo alemaacuten reconoceen Adolfo Hitler al hombre extraordinario llamado a levantarlo del oprobio en que viviacuteapor las malas artes de sus enemigos Y la revolucioacuten nacional-socialista que sacude elorganismo estatal desde el zampeado hasta el fastigio ha de remover tambieacuten eluniverso plaacutestico para orientarlo hacia metas maacutes limpias y excelsas Ahitos de alabarsin entenderlo el arte cerebral abstracto aacuterido y convencional que se empentildea encolocar la nariz o la rodilla en el lugar del ombligo vemos con alivio que la arquitecturahitleriana propugna un nuevo clasicismohellipraquo

40 laquoAliviadoraquo por haber podido superar la laquoarquitectura judiacutearaquo y laquoel arte cerebralraquo

Bassegoda se expresaba con gran contundencia

La reaccioacuten artiacutestica verdaderamente gigantesca que representa la instauracioacutendel nuevo reacutegimen habla directamente al alma del pueblo alemaacuten con el lenguajepara eacutel maacutes halaguumlentildeo de una arquitectura imponente por su importancia ydimensioacuten y en la que el valor proacutecer y eterno de la canteriacutea haacutecese siacutembolo de lafirmeza del ideal poliacutetico representado A los admiradores de la Bauhaus estadeliberada arquitectura de Estado puede antojaacuterseles regresioacuten a un adocenadorenacimiento claacutesicoPero el observador imparcial comprende en seguida que estaacute inspirada por unavisioacuten maacutes amplia y grandiosa y menos personal y rebuscada que la que animara lacorrecta sobriedad prusiana de Schinkel la serena gracia italiana de Lukae y deSemper o el recio empuje paladiano de Hoffmann Nos hallamos en presencia de unavoluntad de afirmacioacuten de un afaacuten de orden y de disciplina que soacutelo halla fidelidadhermeneacuteutica en solemnes y colosales obras arquitectoacutenicas Lo dijo GieslerlaquoCogemos el pico y la bujarda porque el pincel y los colores nos parecen hartomenguados para representar esta eacutepoca heroica Asentamos a hueso un sillar sobreotro para lograr una obra en la que cada unidad estaacute tan proacutexima a las contiguascomo nuestras manos en la hermandad y nuestros corazones en la fe

41 Rendido como tantos otros franquistas ante el deslumbramiento alemaacuten

Buenaventura Bassegoda terminaba invocando el laquomilagro arquitectoacutenico que estosdiacuteas nos asombraraquo producto del laquotriunfo de la revolucioacuten nacional bajo la guiacutea sentildeerade Adolfo Hitlerraquo

42 Ciertamente teniacutea que hablarse de laquoasombroraquo fascinacioacuten admiracioacuten La Alemania

nazi en mayor medida que la Italia fascista era una referencia inexcusable para laBarcelona franquista y el conjunto del sistema dictatorial espantildeol Ideoloacutegicamenteculturalmente en su organizacioacuten poliacutetica y supuesta eficiencia administrativa y degestioacuten en su supuesto sentido de la renovacioacuten histoacuterica (todo en la Alemania naziera nuevo la nueva arquitectura el nuevo orden la nueva Europahellip) etc la dictaduraalemana era un modelo admirable el summum de lo nuevo que vendriacutea tras barrer losrestos de la decadente sociedad burguesa y liberal del siglo XIX y las primeras deacutecadas

del XX En cierta forma Aurelio Joaniquet lo habiacutea sintetizado en su discurso inaugural

laquopuestas en contacto las creaciones de vuestra moderna arquitectura con la fuerte yrobusta personalidad hispaacutenica se originen formas nuevas rindiendo en definitivaculto a la belleza y al progreso humano patrimonio de todos los pueblosraquoNaturalmente nadie en la Barcelona franquista se preguntaba por el alto precio a pagarpor las laquoformas nuevasraquo o la direccioacuten que tomariacutea el laquoprogreso humanoraquo prometidopor la Alemania hitleriana

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NOTAS

1 Una primera aproximacioacuten a este fenoacutemeno de la posguerra barcelonesa en PEacuteREZ-

VALLVERDUacute Eulagravelia (dir) Barcelona en postguerra 1939-1945 Barcelona Efadoacutes 2014

2 Lothar Altmeyer dio una conferencia el 31 de mayo de 1944 acerca de las laquoCaracteriacutesticas

esenciales del paisaje alemaacutenraquo que seguacuten se apuntaba en el programa de mao laquoencuadra la

fisonomiacutea propia de Alemania en la gran unidad europea y procura esclarecer al mismo tiempo

las fuerzas que el ambiente geograacutefico ofrecen al hombreraquo Los contenidos de la conferencia a

tenor de las explicaciones previas remitiacutean a las praacutecticas de la Geopoliacutetica muy de moda en

aquellos antildeos y que desde Alemania habiacutea llegado a ciacuterculos acadeacutemicos italianos espantildeoles

etc simpatizantes de esta viacutea pseudocientiacutefica Para el caso espantildeol cfr VILANOVA Francesc

Espantildea en el nuevo orden europeo Algunas lecturas franquistas de posguerra en MORENO CANTANO

Antonio Ceacutesar (coord) El ocaso de la verdad Propaganda y prensa exterior en la Espantildea franquista

(1936-1945) Gijoacuten Ediciones Trea 2011 pp 215-250

3 Catedraacutetico en la Universidad de Berliacuten dio dos conferencias laquoLa lucha contra el polvo en las

faacutebricasraquo (5 de noviembre de 1940) y la maacutes interesante y significativa laquoFines y meacutetodos de la

formacioacuten y seleccioacuten profesional del obrero alemaacutenraquo (6 de noviembre de 1940)

4 Su visita a la ciudad en marzo de 1944 estuvo rodeada de los maacuteximos honores y fue recibido

por las primeras autoridades civiles militares y acadeacutemicas franquistas del momento Ofrecioacute dos

conferencias laquoLa influencia europea de San Isidororaquo en la universidad y laquoLas culturas neoliacuteticas

y el espiacuteritu germaacutenicoraquo en el Ateneo Barceloneacutes Seguacuten la prensa (La Vanguardia Espantildeola 17

marzo 1944) en su segunda conferencia habriacutea afirmado laquoen el gran diaacutelogo latinorromaacutenico

las voces hispaacutenicas son las que suenan a los germanos con acentos maacutes simpaacuteticos y familiares y

que gran parte de la riqueza psiacutequica germaacutenica se generoacute en el papel de Espantildea como mediadora

entre las civilizaciones mediterraacuteneas y atlaacutenticas y por uacuteltimo y en relacioacuten con la Europa

actual dijo que el bolcheviquismo no puede colaborar en la magna tarea de la cultura europea

porque carece del sentido fundamental de la solidaridadraquo

5 El jurista Carl Schmitt habiacutea sido invitado por el Colegio de Abogados de Barcelona para dar

una conferencia sobre laquoLa situacioacuten actual de la Ciencia del Derecho en Europaraquo laquoEl doctor

Schmitt tratoacute de la situacioacuten actual de la Ciencia del Derecho en Europa seguacuten un derecho

europeo comuacuten que solamente existiriacutea en cuanto los pueblos europeos en conjunto hubiesen

partido del Derecho Romano Los sistemas juriacutedicos en vigor que habiacutean sido ya amenazados

anteriormente por el positivismo y que habiacutean continuado en lucha con la teacutecnica en progreso

sufren hoy tambieacuten una profunda crisis lo que dejariacutea de tener su expresioacuten en la actual

contienda El profesor Schmitt pasoacute a considerar seguidamente la personalidad del gran hombre

de ciencia juriacutedica alemaacuten FK von Savigny fundador de la histoacuterica Escuela Juriacutedica cuyos

trabajos siguen teniendo auacuten hoy importancia para Europa enteraraquo (La Vanguardia Espantildeola 8

julio 1944)

6 laquoHimmler o la paz interior de Alemaniaraquo en La Vanguardia Espantildeola 23 octubre 1940 Lo de

esoteacuterico se refiere a su visita a la montantildea y monasterio benedictino de Montserrat seguacuten

parece para encontrar pistas de la hipoteacutetica localizacioacuten del Santo Graal (en la literatura

esoteacuterica germaacutenica Montserrat podriacutea ser la miacutetica montantildea Montsalvat donde habriacutea sido

escondido el codiciado objeto sagrado)

7 PENELLA DE SILVA Manuel laquoEl trabajo del Fuumlhrer La tarea en la nocheraquo en Destino Poliacutetica de

Unidad 185 1 febrero 1941 Periodista valenciano fue jefe de Falange Espantildeola y Tradicionalista y

de las JONS mdash el partido fascista espantildeol mdash en Baden Palatinado y Saar y corresponsal de Diario

de Barcelona el semanario Destino Poliacutetica de Unidad y El Alcaacutezar (perioacutedico de Madrid) en Berliacuten en

los tres primeros antildeos de la guerra

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8 AZNAR Manuel laquoPoliacutetica de Espantildea en Europa y IIraquo en Solidaridad Nacional 14 julio 1940

9 Por ejemplo el estreno de la peliacutecula de las Juventudes Hitlerianas El flecha Qex en el cine

Savoy el 16 de junio de 1939 Un mes maacutes tarde se estrenaba en el mismo cine Olimpiada de Leni

Riefensthal El 27 de mayo de 1941 en el cine Astoria se estrenaba La victoria en el Oeste

10 La Exposicioacuten del Libro Alemaacuten tuvo lugar en el paranimfo de la Universidad el 15 de febrero

de 1941 En abril del mismo antildeo se inauguroacute otra dedicada a la prensa Y no hay que olvidar las

actividades puacuteblicas del Instituto de Cultura Alemaacuten o las del Colegio Alemaacuten

11 Dos diacuteas despueacutes de la inauguracioacuten de la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana en

Barcelona se habiacutea previsto el inicio del Segundo Congreso de la Federacioacuten de Urbanismo y de la

Vivienda espantildeola tambieacuten en la ciudad Para mayor coincidencia las sesiones del congreso se

celebraban en el mismo lugar el llamado Palacio de Arte Moderno que la exposicioacuten alemana

(Solidaridad Nacional 21 octubre 1942) A imitacioacuten del III Reich la dictadura franquista tambieacuten

queriacutea presumir del binomio arquitectura-urbanismo Como veremos maacutes adelante en Madrid

ocurrioacute algo similar

12 ROMANO [BRUNET Manuel] laquoLa guerra y la arquitecturaraquo en Destino Poliacutetica de Unidad 186 8

febrero 1941

13 laquoLa Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Fue inaugurada ayer solemnemente

presidiendo el acto el Embajador de Alemania en Espantildea y nuestras primeras autoridadesraquo en

Diario de Barcelona 21 octubre 1942

14 SCHAumlCHER Wolfgang De Berliacuten a laquoGermaniaraquo Arquitectura i planificacioacute urbana en Art i poder

LrsquoEuropa dels dictadors 1930-1945 Barcelona CCCB-Diputacioacute de Barcelona 1996 p 326 En

castellano laquocon la nueva filosofiacutea de expansionismo en la poliacutetica exteriorraquo

15 Iacutedem p 329 En castellano laquola utilizacioacuten por parte de los nazis de la ldquoarquitectura de la

remodelacioacutenrdquo como instrumento de poder se vinculaba indisolublemente y llevoacute

inevitablemente a la guerra En la siacutentesis de la arquitectura las armas y la guerra junto a la

alegriacutea sangrienta de la conquista mundial y ldquola raza superiorrdquo surge una esteacutetica del horrorraquo

16 Ibiacutedem p 327 En castellano laquopiedra a piedra calle por calle [] evocaba las perspectivas

imperiales sobre la futura hegemoniacutea mundialraquo

17 OVERY Richard Interrogatorios El III Reich en el banquillo Barcelona Tusquets 2003 p 157

Maacutes adelante Richard Overy se muestra implacable con el personaje laquoDio muestras de una

notable indiferencia moral en el curso de estas conversaciones [con los interrogadores aliados en

Nuremberg] No explicaba su oposicioacuten al traslado de mano de obra judiacutea alegando razones

morales contra el antisemitismo sino razones praacutecticas [] No condenaba el empleo de mano de

obra extranjera sino que lamentaba que su eficacia fuera mucho menor que la alemana La

culpabilidad de Speer era innegable como lo es la del hombre que adquiere mercanciacutea robadaraquo

Ibidem p 161

18 SCHAumlCHER Wolfgang op cit p 362 En castellano laquotoda actividad constructora que no se

relacionase con los planes de Speer especialmente en la esfera privada o comercial se podiacutea

suspender ldquopor orden del Fuumlhrerrdquo con el fin de que los materiales y la mano de obra quedasen

disponiblesraquo

19 BENTON Tim Parlar sense adjectius Lrsquoarquitectura al servei del totalitarisme en Art i poder op cit

p 36

20 laquoHoy en el Retiro La gran Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana y la de trabajos de la

Direccioacuten General de Arquitectura de Espantildearaquo en ABC 6 mayo 1942

21 En la misma liacutenea va la descripcioacuten del laquoContenido de la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna

alemanaraquo en ABC 7 mayo 1942 que termina de forma apoteoacutesica laquoEl conjunto de esta Exposicioacuten

es tan artiacutestico y tan sugestivo que difiacutecilmente podriacutea ser superadoraquo

22 SCHAumlCHER Wolfgang op cit p 329 En castellano laquoun emblema de la codiciada hegemoniacutea

mundialraquo

23 ABC 7 mayo 1942

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24 Ibidem

25 WOLTERS Rudolf La nueva arquitectura alemanaNeue deutsche baukunst Volk und Reich

Verlag de Berliacuten 1941 p 10

26 BRUNET Manuel laquoArquitectura poliacuteticaraquo in Destino Poliacutetica de Unidad 278 14 noviembre

1942

27 El Palacio de la Muacutesica (Palau de la Muacutesica Catalana su nombre histograverico hasta 1939 cuando

la dictadura franquista prohibioacute el uso puacuteblico de la lengua catalana y el cambio de nombres de

edificios instituciones comercios calles etc) es uno de los maacuteximos exponentes de la

arquitectura modernista catalana y europea Obra del arquitecto Lluiacutes Domegravenech i Montaner

desde el principio tuvo notables detractores (y defensores fervientes) La cita de este edificio por

parte de Manuel Brunet se debe entender en el contexto de una campantildea de espantildeolizacioacuten del

modernismo catalaacuten movimiento que desde sus inicios y en todas sus expresiones (arquitectura

literatura artes decorativas etc) estuvo muy vinculado al catalanismo poliacutetico Cfr

CASTELLANOS Jordi Postguerra del laquo1900raquo al modernisme La reivindicacioacute drsquoun moviment en GASSOL

BELLET Oliacutevia (ed) Postguerra Reinventant la tradicioacute literagraveria catalana Lleida Punctum 2011 pp

27-49

28 La visioacuten criacutetica de Manuel Brunet acerca de la arquitectura italiana ya veniacutea de lejos En otro

de sus artiacuteculos en Destino Poliacutetica de Unidad (laquoEn el XX aniversario del fascismoraquo 227 7

noviembre 1942) tras sentildealar que el criterio fundamental para construir laquoel ensancheraquo romano

fue laquoque la cuacutepula del Vaticano no se viera desde ninguna calle sentildeal inequiacutevoca de que la

masoneriacutea italiana era tan cerril como la nuestraraquo iba al nuacutecleo del asunto laquoEl esfuerzo

realizado por el fascismo en materia de obras puacuteblicas y urbanismo no tiene rival en ninguacuten paiacutes

del mundo Ha hecho maacutes el fascismo en veinte antildeos que la Tercera Repuacuteblica francesa desde

1870 Todo esto es innegableraquo

29 laquoHoy seraacute inaugurada la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Visita de la prensa

barcelonesaraquo en Diario de Barcelona 20 octubre 1942

30 En la organizacioacuten jeraacuterquica y piramidal del franquismo todos los directores de medios y

estos mismos medios estaban controlados por la Delegacioacuten Provincial de Prensa desde donde se

ejerciacutea la censura previa sobre todo lo que se publicaba o radiaba Joseacute Bernabeacute Oliva de

militancia carlista y colaborador en buena parte de la prensa de Barcelona era el maacuteximo

responsable del aparato poliacutetico de censura y control en la provincia Cfr FABRE Jaume

Periodistes uniformats diaris barcelonins dels anys 40 La represa i la repressioacute Barcelona Colmiddotlegi de

Periodistes-Diputacioacute de Barcelona sa [1996]

31 Diario de Barcelona 20 octubre 1942

32 laquoExposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Visita preliminar de la Prensa de Barcelonaraquo

en La Vanguardia Espantildeola 20 octubre 1942

33 laquoExposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Autores concepcioacuten y sentido de la nueva

arquitectura alemanaraquo en La Vanguardia Espantildeola 20 octubre 1942

34 Luis Monreal Tejada era en aquellos antildeos responsable del servicio de recuperacioacuten de

objetos de arte en Cataluntildea y Valencia un organismo del Ejeacutercito franquista responsable de

recuperar y reorganizar el patrimonio artiacutestico afectado por los tres antildeos de guerra que habiacutea

permanecido hasta el final del conflicto en manos de las autoridades republicanas Instalado en

Barcelona Monreal Tejada colaboraba asiduamente en el perioacutedico falangista Solidaridad Nacional

y con los antildeos se convirtioacute en uno de los mejores y maacutes representativos representantes de la

buena sociedad franquista barcelonesa Mediante sus peripecies personales y profesionales el

historiador puede hacerse una buena idea de las ventajas y privilegios de que gozaron los

vencedores de la guerra a lo largo de la dictadura Cfr un amable e indulgente retrato del

personaje en Sergio Vilasanjuaacuten laquoTertulias cenas y conciertos un diario cultural de posguerraraquo

en La Vanguardia 7 junio 2002

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35 CALISTENES [MONREAL TEJADA Luis] laquoUna nueva interpretacioacuten del Clasicismoraquo en

Solidaridad Nacional 21 octubre 1942

36 laquoLa Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Fue inaugurada ayer solemnemente

presidiendo el acto el Embajador de Alemania en Espantildea y nuestras primeras autoridadesraquo en

Diario de Barcelona 21 octubre 1942

37 En las conexiones poliacuteticas cientiacuteficas acadeacutemicas etc entre la dictadura franquista y

Alemania la trayectoria mdash y su presencia en la inauguracioacuten de la Exposicioacuten asiacute lo demuestra mdash

de Martiacuten Almagro ofrece un perfil muy singular Cfr GRACIA ALONSO Francisco La arqueologiacutea

durante el primer franquismo (1936-1958) Barcelona Bellaterra 2009 especialmente el capiacutetulo 6 La

relacioacuten entre los arqueoacutelogos espantildeoles y la Alemania nazi

38 Para ser maacutes precisos el coacutensul Jaeger habiacutea manifestado laquoPor ahora permitidme llamar

con toda insistencia la atencioacuten sobre el hecho de las construcciones de Adolfo Hitler y todos sus

proyectos en este terreno deben ser considerados como un documento de los inquebrantables

ideales de paz del pueblo alemaacuten Adolfo Hitler cuya voluntad se concentra en forma tan

intensiva sobre la constrruccioacuten de obras de paz [] habiacutea deseado de todo corazoacuten la paz para su

pueblo para poder dar forma a estas monumentales construcciones de arte y realizarlas pues

solamente la paz garantiza la libre continuacioacuten y feliz terminacioacuten de tales obras Esta paz

fuerte y victoriosa llegaraacute un diacutea a ser una realidad y seraacute tambieacuten la sentildeal y precondicioacuten para

dar principio a una empresa gigantesca y para su solucioacutenraquo (en Solidaridad Nacional 21 octubre

1942)

39 Cfr La Vanguardia Espantildeola (31 octubre 1942) y Diario de Barcelona (27 y 30 octubre 1942)

40 laquoSesioacuten de cine en la Exposicioacuten de ldquoArquitectura Moderna alemanardquoraquo en Diario de Barcelona

30 octubre 1942

41 BASSEGODA Buenaventura laquoLa nueva arquitectura alemanaraquo in Destino Poliacutetica de Unidad

276 31 octubre 1942

RESUacuteMENES

Entre mayo y octubre de 1942 llegoacute a Espantildea la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna Alemana la

magna exhibicioacuten comisariada por Albert Speer y sus colaboradores que fue presentada en toda

Europa como el cataacutelogo maacutes completa de las realizaciones arquitectoacutenicas y urbaniacutesticas de la

nueva Alemania Tras su paso por Madrid donde la exposicioacuten fue inaugurada por el dictador

espantildeol general Francisco Franco la exposicioacuten recaloacute en Barcelona donde se convirtioacute en un

acontecimiento social y fue visitada por maacutes de 30000 personas El impacto de sus contenidos se

sumoacute a la enorme fascinacioacuten que la Alemania nazi despertaba en los ciacuterculos intelectuales y

poliacuteticos de la ciudad Este artiacuteculo recoge las reacciones que provocoacute la Exposicioacuten en la

Barcelona de otontildeo de 1942

Tra maggio e ottobre del 1942 giunse in Spagna lrsquoEsposizione di architettura tedesca moderna la

grande mostra curata da Albert Speer e i suoi colleghi che fu introdotta in Europa come il

catalogo piugrave completo di realizzazioni architettoniche e urbanistiche della nuova Germania Dopo

un periodo a Madrid dove la mostra fu inaugurata dal dittatore generale spagnolo Francisco

Franco lrsquoEsposizione si fermograve a Barcellona dove divenne un evento sociale e fu visitata da oltre

30000 persone Lrsquoimpatto delle sue opere si aggiunse allrsquoenorme fascino che la Germania nazista

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aveva risvegliato nei circoli intellettuali e politici della cittagrave Questo articolo raccoglie le reazioni

suscitate dallrsquoEsposizione di Barcellona nellrsquoautunno del 1942

In autumn of 1942 Barcelona received the Exhibition of Modern German Architecture directed

by Albert Speer The objective of this exhibition was to show to European allies the pharaonic

projects of Germany the Europarsquos future new capital the new constructions and the new

urbanism of the Third Reich The pro-Franco leaders of Barcelona and the ldquonewrdquo intellectual

ones (architects of reference) admired the promises and the challenges that the Nazi power was

projecting in a promise of an enormous remodeling of the continent These leaders were

completely fascinated by the German power they admired their military deployment in the

continent and they identified their ideas with the main part of the Nazy ideological program

IacuteNDICE

Parole chiave Albert Speer architettura Barcellona nazismo regime franchista

Palabras claves Albert Speer arquitectura Barcelona Europa nazi franquismo

Keywords Albert Speer architecture Barcelona Francorsquos regime nazism

AUTOR

FRANCESC VILANOVA I VILA-ABADAL

Profesor Titular de Historia Contemporaacutenea en la Universidad Autoacutenoma de Barcelona y Director

del Archivo Carles Pi i Sunyer (Fundacioacute Carles Pi i Sunyer drsquoEstudis Autonogravemics i Locals

Barcelon) Miembro del Grup de Recerca en lrsquoEgravepoca Franquista (GREF) y del Centre drsquoEstudis

sobre les Egravepoques Franquista i Democragravetica (UAB-CEFID)

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La gran exposicioacuten anticomunistadel Tercer Reich DasSowjetparadies (1942)Antonio Ceacutesar Moreno Cantano y Misael Arturo Loacutepez Zapico

1 Presentacioacuten propaganda al servicio del odio

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1 Desde hace siglos ha sido una constante

en el ser humano la apelacioacuten a lossentimientos y prejuicios tradicionalespara mover a las masas en una direccioacutendeterminada Un recurso muy eficaz enesta maniobra ha sido la Propaganda deAtrocidades (Atrocity Propaganda)entendida la misma como la denunciapuacuteblica (si se recurre al principio de laexageracioacuten y la desfiguracioacuten muchomejor) de los ldquocriacutemenesrdquo del adversario yla repulsa de sus cualidades1 Uno de losprimeros ejemplos de la importancia deeste tipo de discursos se retrotrae a laEdad Media El 27 de noviembre de 1095el papa Urbano II en el Concilio deClermont-Ferrand ante miles de francos ybajo el pretexto de recuperar Jerusaleacutenesgrimioacute toda una serie de acusaciones yreproches contra el ldquoinfielrdquo

Destruyen los altares despueacutes de haberlos contaminado con su inmundiciaCircuncidan a los cristianos y la sangre de la circuncisioacuten es rociada sobre el altar olas pilas bautismales Les gusta matar a otros abrieacutendoles el abdomen sacaacutendolesuna extremidad del intestino que luego atan a un poste2

2 iquestPor queacute traemos a colacioacuten estas palabras Ademaacutes de ilustrar con ellas un cuadro

primigenio de la utilizacioacuten del odio para enervar a los creyentes hallamos ndashsin olvidarlas grandes diferencias que existen- paralelismos evidentes con el discurso elaboradopor el nacionalsocialismo alemaacuten desde sus principios Tanto Urbano II como Hitler (yaen Mein Kampf) hablaban de una ldquoraza elegidardquo (los francos para el primero y los ariospara el segundo) que debiacutea hacer frente a un enemigo diaboacutelico (los musulmanesbolchevismo-judaiacutesmo ruso) para garantizar la supervivencia de la civilizacioacutenoccidental Casi nueve centurias despueacutes del inicio de la Primera Cruzada el TercerReich haciacutea un llamamiento a una nueva Cruzada (teacutermino muy presente en la GuerraCivil espantildeola por parte del bando franquista) de las naciones europeas en esta ocasioacutencontra la URSS A raiacutez de la ldquoOperacioacuten Barbarrojardquo (calificada por el mariscalAntonescu como una guerra santa3) se desplegoacute por toda la Europa del Eje una auteacutenticacorriente de odio contra el vecino ruso Expresado el mismo de multitud de formas unode los aspectos maacutes llamativos y atractivos para las masas fue el que se plasmoacute a traveacutesde grandes exposiciones internacionales que recurriendo al arte (pabellonesfotograacuteficos murales carteles esculturas pinturas) y la propaganda crearon unprototipo del enemigo totalmente despreciable para los ciudadanos germanosfranceses o espantildeoles

3 Como se argumentoacute desde el aacutembito de la Psicologiacutea (por ejemplo Mac Dougall en su

obra The Ground Mind 1920) ya a principios del siglo XX uno de los fenoacutemenos maacutessingulares e importantes de la formacioacuten de las masas consistiacutea en la exaltacioacuten eintensificacioacuten de la emotividad de los individuos que la integran Conscientes de estasideas todas estas exposiciones estaban proyectadas a una colectividad que sesobreentendiacutea ndash maacutexime en un contexto de contienda mundial ndash como excitable

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impulsiva apasionada versaacutetil inconsecuente indecisa accesible a las pasionesviolentas y a los sentimientos elementales faacutecil de sugestionar4 En los uacuteltimos antildeos seha orientado el estudio de la cultura visual beacutelica atendiendo a todos los condicionantesrecieacuten esbozados Paradigmaacutetico e innovador en este sentido es el trabajo colectivo deBerthier y Saacutenchez Biosca cuyo eje de anaacutelisis se basaba en el concepto de miedo5 Elinstinto maacutes primario ndash y en intensa relacioacuten con este- presente en todo tipo de eventospropagandiacutesticos fue el odio6 El miedo es una emocioacuten aversiva primaria queexperimenta una persona o grupo ante situaciones que considera una amenaza o riesgoy que pueden ser creadas o exacerbadas por sectores que se encuentran en el poder conel fin de justificar y legitimar sus acciones7 De este sentimiento se deriva el odioformando ambos un clima emocional negativo que predispone a los individuos adesarrollar o aceptar comportamientos hostiles hacia un grupo objetivo debido a laidentificacioacuten que se hace de ellos como una amenaza Para eso es necesario atribuirleal otro al enemigo un conglomerado de atributos peyorativos que crearan en lossujetos un juicio de valor igualmente negativo8

4 Este tipo de sentimientos (ira odio miedo desconfianzahellip) impulsados por la

propaganda de guerra encajan en lo que la ciencia histoacuterica ha bautizado en losuacuteltimos antildeos como Historia de las emociones cuyos principales impulsores han sido PeterBurke Barbara H Rosenwein o William M Reddy9 La nueva historia cultural defiendela relevancia social de los sentimientos como matrices que sostienen loscomportamientos10 Los individuos de una eacutepoca ndash en este caso de enfrentamientofratricida ndash adquieren su racionalidad a traveacutes del aprendizaje sistemaacutetico de una seriede praacutecticas emocionales que nos inclinamos a considerar como producto de unaconstruccioacuten social del resultado de un adoctrinamiento que busca una respuestadeterminada en el individuo y que se solapa con sus propias experiencias vitales

5 A partir de 1936 con la gradual radicalizacioacuten de la poliacutetica nazi (mayor agresividad en

poliacutetica exterior incremento del Estado de terror reorganizacioacuten del Gobierno y delEjeacutercito) el propio Goebbels abandonoacute sus concomitancias con el modernismo y pasoacute aser uno de sus maacutes efectivos hostigadores La celebracioacuten de los Juegos Oliacutempicos enBerliacuten supuso un pareacutentesis de paz y tranquilidad dentro de la cada vez maacutesexcluyente poliacutetica cultural y racial nazi Con su finalizacioacuten toda la ira del Reich sedesatoacute y comenzaron a organizarse por todo el paiacutes numerosas exposiciones depropaganda contra el bolchevismo el judaiacutesmo (interpretados como un mismo cuerpo)y el arte modernista al que se veiacutea como un pernicioso producto de los anteriores En elmitin del NSDAP de septiembre de 1936 Hitler dijo que el objetivo del bolchevismocreado y dirigido por los judiacuteos era ldquoexterminarrdquo y destruir la cultura de los Estadoseuropeos Una vez cumplido este objetivo ldquoseriacutea seguido por el establecimiento de unJudaiacutesmo internacional que dominariacutea Europardquo11 Atendiendo a estas premisas sedesplegaron por todo el paiacutes una serie de eventos propagandiacutesticos cuya finalidadprincipal era ldquorecordarrdquo a la poblacioacuten los defectos y peligros que entrantildeaba para lasociedad germana el judiacuteo inexorablemente ligado al comunismo internacionalMediante paneles carteles fotomontajes y otros elementos visuales estas exposicionestendraacuten como principal meta fomentar el odio hacia estos grupos y lograr la adhesioacuten alas tesis nazis recurriendo para ello a un discurso fundamentado en el miedo DasSowjetparadies fue un claro ejemplo de ello Previamente en la Francia de Vichy laexposicioacuten Le Bolchevisme contre lacuteEurope habiacutea sentildealado el camino12

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2 Generalidades teoacutericas sobre Arte y Violencia en elTercer Reich

6 En el ya claacutesico trabajo de Gellatelly sobre los respaldos sociales del nazismo se podiacutea

leer ndash muy acertadamente ndash que laquoHitler pretendiacutea crear una dictadura pero tambieacutenqueriacutea el apoyo del puebloraquo13 Para lograr la plena adhesioacuten del ciudadano alemaacuten a suprograma ideoloacutegico se sirvioacute desde un primer momento de una serie de conceptosbaacutesicos cargados de sentimentalismo para despertar el intereacutes por su causa Es lo quealgunos autores han calificado como el mito nazi a saber el sentido de raza y la teoriacuteadel Lebensraum o espacio vital al que supuestamente teniacutea derecho el pueblo germanopara poder configurarse como Estado de pleno derecho y que se resumiacutea en la frasenazi ldquosangre y suelordquo (Blut und Boden)14 Ambas ideas que tienen un fuerte componenteviolento (las mismas adquieren pleno fundamento mediante la confrontacioacuten con otrosgrupos raciales y comunidades eacutetnicas) fueron desarrolladas desde eacutepoca muytemprana en tiacutetulos como El mito del siglo XX (1930) de Alfred Rosenberg y Mein Kampf

(1927) de Adolf Hitler En el primero de ellos ya se sentildealaba al judiacuteo como el ldquoanti tipordquouna figura abstracta sin forma ni alma la contradiccioacuten del germano15 Por su parte elliacuteder nazi advertiacutea que la constitucioacuten de un nuevo Reich solo encontrariacutea razoacuten de serlaquomediante la adquisicioacuten de nuevos territorios en Europaraquo16 Y apuntaba directamentehacia el Este a Rusia en manos ndash seguacuten su parecer ndash del judaiacutesmo internacionalTenemos ya ante nuestros ojos la conexioacuten judeo bolchevique como responsable de losmales pasados del pueblo alemaacuten y como freno a su posterior evolucioacuten

Todo lo que por doquier leemos en el mundo en contra de Alemania procede deinspiracioacuten judiacuteahellip Saltan a la vista los razonamientos del proceder judiacuteo Labolchevizacioacuten de Alemania17

7 Este pensamiento que ni mucho menos era fruto de una creacioacuten original (teniacutea sus

oriacutegenes en el racismo y pangermanismo del conde de Gobineau ndash Ensayo sobre la

desigualdad ndash y del escritor Houston Stewart Chamberlain ndash Los fundamentos del siglo

XIX18) partiacutea de un eje violento que tendraacute su plasmacioacuten en la configuracioacuten del TercerReich desde el Derecho a la Educacioacuten pasando por las manifestaciones artiacutesticas

8 El arte contemporaacuteneo se ha caracterizado desde sus principios por una fuerte carga de

violencia visual Como remarcaba el filoacutesofo franceacutes Henri Bergson laquoel rasgo distintivodel arte es que produce un choqueraquo19 Sin embargo la simple repeticioacuten de imaacutegenes deviolencia no cumple su finalidad si no va acompantildeada de otra clave importante exige laaceptacioacuten y asimilacioacuten de una ideologiacutea que justifique o legitime el contenido de talesrepresentaciones20 Richard Rhodes fue uno de los primeros historiadores que buscoacuteuna respuesta a la violencia presente en el Tercer Reich desde el campo de lacriminologiacutea21 Para ello se inspiroacute en la revolucionaria teoriacutea de Lonnie Athensconocida como laquoProceso de socializacioacuten violentaraquo que se dividiacutea en cuatro etapassecuenciales cada una de ellas debiacutea ser completamente experimentada antes que elsujeto avanzase hacia la siguiente un proceso que podiacutea ocurrir como un cataclismo enun corto periodo de tiempo o a traveacutes de un largo periodo de antildeos Estas fases eran 1)Brutalizacioacuten 2) Beligerancia 3) Actuacioacuten Violenta 4) Virulencia Aunque esta teoriacuteafue elaborada para dar una explicacioacuten al comportamiento violento de los funcionariosde los cuerpos de seguridad del Estado nazi asiacute como del estamento militar algunas desus conclusiones sobre todo las de la primera fase pueden extrapolarse al mensaje ymecanismos empleados por la maquinaria propagandiacutestica del Tercer Reich para

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despertar el odio violencia que se encontraba en la base de futuras accionesdeleznables de la sociedad alemana En la fase conocida como brutalizacioacuten secombinaban tres experiencias significativas la subyugacioacuten violenta la aterrorizacioacutenpersonal y ndash la que maacutes nos interesa ndash el adoctrinamiento violento Sustituyendo alldquonoviciadordquo ndash al que constantemente nombra Athens ndash por el ciudadano comuacuten en lostrabajos del citado criminoacutelogo se nos explicaba que este adoctrinamiento era ejercidoen primera instancia por los grupos primarios padre madre tiacuteo abuelo hermano Lasexperiencias de violencia que estas personas han experimentado a lo largo de su vidason narradas ante el sujeto de manera constante mostraacutendole que el mundo estaacutepoblado por seres repugnantes ante los que habiacutea que reaccionar de maneraconveniente El objetivo no es promover el ataque contra el contrario ndash al menos enesta fase ndash sino evitar que el individuo se convirtiese en un ser pasivo que fuese capazde reaccionar ante aquello que amenazaba su integridad (no primordialmente fiacutesicasino cultural e ideoloacutegica)22 Este ldquoadoctrinadorrdquo que nosotros equipararemos con elMinisterio de Propaganda o las diversas instituciones culturales y educativas del Reichutilizaba diferentes teacutecnicas para inocular esta violencia Una de ellas es lavanagloriacioacuten lo que implica posicionarse frente a un opuesto al que se consideradiaboacutelico Recordemos los continuas apelaciones a la ldquopuntildealada por la espaldardquo(Dolchstosslegende) de la propaganda nazi en concreto a determinados ldquoelementosrdquo(judiacuteos y partidos de izquierda) en la derrota alemana en la Primera Guerra MundialBajo esta temaacutetica se elaboraron numerosos panfletos e imaacutegenes que incidiacutean en laldquocobardiacuteardquo y oportunismo del pueblo judiacuteo en los momentos de mayor debilidadgermana en la contienda beacutelica

Figg 1 2 Diferentes imaacutegenes que incidiacutean en la ldquotraicioacutenrdquo judiacutea durante la Primera GuerraMundial

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(Fuente Archivo personal del autor)

9 El ldquoeducadorrdquo estatal utilizoacute de multitud de imaacutegenes peliacuteculas libros folletoshellip

cargados de una gran virulencia y odio que proporcionaron el caldo de cultivo parainiciativas maacutes violentas y brutales contra los diferentes ldquoenemigosrdquo del puebloalemaacuten

10 En esta primera categoriacutea de la violencia y el odio (la brutalizacioacuten y su

adoctrinamiento) se ubicoacute el arte y cultura nazi Los propagandistas artistas entreotros gremios con sus escritos pinceles o laacutepices fueron uno de los eslabones de esteembrutecimiento de la sociedad Con sus producciones contribuyeron a exacerbar unaserie de prejuicios y obsesiones contra los judiacuteos y los comunistas cumpliendo al pie dela letra las indicaciones de los organismos estatales responsables de la cultura y eladoctrinamiento de la sociedad

3 La exposicioacuten de Berliacuten Das Sowjetparadies (ElParaiacuteso Sovieacutetico) 1942

31 Contexto histoacuterico

11 El antildeo 1942 sentildealoacute una fecha de gran relevancia en el plano ideoloacutegico del Tercer Reich

por diversas razones En mayo en el centro de Berliacuten tuvo lugar la maacutes elaboradaintencionada y compleja exposicioacuten anticomunista de la Alemania nazi Un simultaacuteneojuego de imaacutegenes y mensajes del maacutes acentuado odio contra todo aquel elementorelacionado con el bolchevismo Aunque la decisioacuten de su celebracioacuten se produjomuchos meses antes su inauguracioacuten se enmarcoacute en un contexto poliacutetico y militar muypreciso que determinoacute algunos de sus caracteres y objetivos Goebbels ante la crecienteparalizacioacuten de la Wehrmacht en el frente oriental23 instaloacute en su propaganda elpesimismo24 que no buscaba otra cosa que la adhesioacuten plena y un mayor apoyo de todaslas esferas sociales del paiacutes a las decisiones de su Fuumlhrer Diferentes perioacutedicos

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empezaron a publicar las atrocidades y terribles experiencias experimentadas por lossoldados germanos en suelo sovieacutetico25 En muchos de los informes y cartas queescribiacutean a sus familiares se sentildealaba que los campesinos rusos viviacutean en condicionesinfrahumanas laquovestidos con trapos y sin lavarraquo26 Esta exposicioacuten como veremospuede situarse en esta nueva liacutenea ideoloacutegica Ademaacutes semanas antes de su puesta enmarcha se convocoacute el Reichstag (26 de abril) para analizar la situacioacuten interior yexterior del paiacutes Algunas de sus conclusiones como ahora expondremos influiriacutean ensu puesta a punto En la reunioacuten preparatoria entre Hitler y Goebbels el primerorecibioacute informes en los que se detallaba la situacioacuten de hambre y episodios decanibalismo en el ejeacutercito y la poblacioacuten sovieacutetica Pero si por algo fue conocida lahistoacuterica sesioacuten del Reichstag de abril de 1942 (la uacuteltima que se celebrariacutea en el TercerReich) es porque se ampliaron ndashauacuten maacutes- los poderes del Fuumlhrer Este tipo de medidasno distrajeron una de las principales preocupaciones del pueblo alemaacuten ladesmoralizacioacuten La raacutepida victoria pregonada por el Estado en el verano de 1941 no sehabiacutea producido y como informaban los servicios de informacioacuten del Partido ldquocuantamaacutes conciencia se tenga en Alemania de la crudeza y la dureza de la lucha en el Estemaacutes fuerte se hace el deseo de que se acabehelliprdquo27 Con la intencionalidad de aunarvoluntades contra el adversario e intensificar los apoyos para la campantildea del inviernoque se avecinaba se multiplicaron las iniciativas dirigidas a denigrar a los comunistas ya potenciar la necesidad de lograr la maacutexima unidad popular para acabardefinitivamente con el bolchevismo En esta senda se encontraba la mencionadaexposicioacuten y peliacuteculas como GPU que a pesar de su caraacutecter de ficcioacuten se presentabacomo poco menos que un documental sobre las temidas actividades de la policiacuteapoliacutetica sovieacutetica28

12 De igual forma es imprescindible mencionar la Directiva para la Propaganda de Accioacuten

Antibolchevique (Anweisung fuumlr antibolshewistische Propaganda-Aktion) de febrero de 1943justo despueacutes de la derrota en Stalingrado Aunque posterior en el tiempo a laexposicioacuten a la que nos referimos algunos de los principios sobre los que profundizabaya habiacutean sido ensayados en Berliacuten en la primavera del antildeo anterior Goebbels tal ycomo habiacutea comentado tras la campantildea de invierno queriacutea hacer entender al pueblo yen especial a los medios de comunicacioacuten del paiacutes que la guerra se encontraba en unafase decisiva Era imprescindible que la propaganda estuviese a la altura de las nuevasrealidades Mediante esta directriz la Reichspropagandaleitung acentuoacute auacuten maacutes el tonoanticomunista que teniacutea que prevalecer en la corriente de pensamiento nazi Bajo ellema ldquoVictoria o caos bolcheviquerdquo se puso la atencioacuten en los siguientes aspectosPrimero el combate que se desarrollaba en el Este de Europa no era una lucha contra elpaneslavismo ni contra la unidad poliacutetica y nacional de Rusia sino frente a la laquoidea judiacuteadestructiva que encarnaba el bolchevismoraquo que se traduciriacutea para el futuro delcontinente en laquoinmensa miseria y la destruccioacuten completa de todos los valoresculturalesraquo Segundo laquonuestra lucha contra el bolchevismo es una guerra defensivardquoque velaba por la supervivencia de Alemania y del resto de naciones ldquode bienrdquo Enrelacioacuten con este punto se encontraba el argumento de que el hipoteacutetico triunfo delbolchevismo ocasionariacutea para Alemania la maacutes profunda ruina econoacutemica Este fue unode los temas estrella de la exposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico que seguiacutea al pie de la letra unode los enunciados baacutesicos de este guioacuten propagandiacutestico y que era vital aproximar a losojos occidentales laquola miserable existencia de millones de personas que trabajaban en laUnioacuten Sovieacutetica el despiadado sistema de trabajo obligatorio y la insostenible situacioacutenen las faacutebricas comunistasraquo Para intensificar el sentido negativo de estas descripciones

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habiacutea que posicionarlas frente a su polo opuesto el ldquomuro de proteccioacutenrdquo creado porHitler que gracias la Wehrmacht se constituiacutea como la ldquoespadardquo que cercenariacutea de raiacutezlos tentaacuteculos del bolchevismo29

13 Para reforzar esta directriz y con la pretensioacuten de aumentar todaviacutea maacutes el temor

germano a los rusos y el comunismo en marzo de 1943 se publicoacute el folleto

Bolschewismus was Heiβ das in Wirklichkeit (Bolchevizacioacuten iquestqueacute significa eso en realidad)

32 El concepto de ldquoParaiacuteso Sovieacuteticordquo en la propaganda nazi

14 Durante la Primera Guerra Mundial abundaron los testimonios de soldados de cada uno

de los dos bandos en litigio sobre los criacutemenes y atrocidades que supuestamenteperpetraban sus adversarios30 En la literatura britaacutenica aparecieron relatos en los quelos alemanes eran considerados como simples ldquoseres baacuterbaros contrarios a la idea deprogreso espiritualrdquo31 De un tono maacutes agresivo fueron las cartas que remitieron loscombatientes de las diferentes naciones las cuales se emplearon para crear una imagensaacutedica y brutal del contrario En el caso germano la mayoriacutea de esfuerzos se dirigieronal enemigo ruso Aparecieron narraciones plenas de descripciones de actos salvajeslaquolos nintildeos de la escuela teniacutean los dedos cortados un oficial encontroacute a su mujer e hijoclavados en una mesahellipraquo Se reservaba hueco tambieacuten a los retratos de la ldquomiserable yatrasadardquo vida de millones de campesinos en el imperio del comunismo32 Este fue elpunto de partida de un geacutenero de literatura y propaganda explotado hasta la saciedadpor el nazismo desde sus oriacutegenes en el que de forma constante se nos ofreciacutea uncuadro muy negativo del diacutea a diacutea en la Rusia sovieacutetica asiacute como de las teoacutericas torturasy asesinatos que alliacute teniacutean lugar En esta senda se incluiacutean los relatos de testigospresenciales de estos desmanes como los del trabajador Franz Pakosch huido delldquoinfierno sovieacuteticordquo Sus croacutenicas fueron publicadas en el diario berlineacutes Vorwaumltsmaterializaacutendose poco despueacutes en un poleacutemico libro en el que Georg Schmidt recopiloacutesus vivencias33 Varios antildeos antes bajo el nombre de Robert Nilostonski se aproximabaal lector alemaacuten a las maacutes soacuterdidas torturas practicadas en las checas comunistas Unade ellas consistiacutea en colocar en una jaula de metal (sin base) al rojo vivo una rata sobreel estomago del preso con el objetivo de que el roedor se viese obligado a abrir unagujero en la barriga de la viacutectima en su intento de escapar al calor abrasador delhierro34 Los testimonios del general ruso Avalov decidido combatiente contra losbolcheviques los del llamado ldquoDr Von Gregorrdquo (pseudoacutenimo del SS-Standartenfuumlhrerucraniano-germano Gregor Schwartz-Bostunitsch) o del propio Rosenberg no hicieronsino reforzar esta visioacuten y ampliarla con otros juicios igual de violentos y repugnantes aojos de la opinioacuten puacuteblica35

15 En la deacutecada de los treinta el concepto de Paraiacuteso Sovieacutetico teniendo muy en cuenta el

tono de iroacutenico y de criacutetica con el que se empleaba volvioacute a estar muy presente en lacosmovisioacuten nacionalsocialista Aparte de las exposiciones que recurriacutean a estaterminologiacutea en su encabezamiento asiacute como los folletos y obras ya mencionadas laaparicioacuten del trabajo del Unterturmfuumlhrer de origen taacutertaro y miembro delOsttuumlrkischer Waffen-Verban der SS Wassilij Antonow (o Vassili Antonov) supuso unpunto de inflexioacuten importante iquestLa razoacuten Descontando el hecho de la ldquocredibilidadrdquoque le otorgaba ser de origen sovieacutetico y por tanto conocedor de primera mano de loque narraba su escrito no se centraba uacutenicamente en aspectos tan escabrosos comoejecuciones o meacutetodos de castigo de anteriores tiacutetulos Das Sowjeparadies (1931) era una

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conmovedora descripcioacuten de la penosa situacioacuten en los koljoacutes y ciudades rusas Parareforzar esta argumentacioacuten el texto incluiacutea ilustraciones de Kurt Reimer que incidiacuteanen muchos de los estereotipos del judeocomunista36

16 En 1931 salioacute a la luz la obra del jesuita Friedricht Muckermann Der Bolschewismus

Droht donde denunciaba los ataques que sufrieron los catoacutelicos de Colonia durante laRepuacuteblica de Weimar Posteriormente se convirtioacute en un activo enemigo del TercerReich Pese a ello su trabajo constituyoacute un ejemplo maacutes de rechazo al modo de vidasovieacutetico

17 Todos estos productos propagandiacutesticos de modo general de escasa calidad creativa

pero no por ello menos trascendentes en su contexto histoacuterico tuvieron un pesoconsiderable en la configuracioacuten de la gran exposicioacuten anticomunista de 1942 Sinembargo las creaciones de mayor influencia sobre este acontecimiento sedesarrollaron paralelamente a la puesta en marcha de la Operacioacuten Barbarroja Nosreferimos de mayor a menor importancia a los trabajos de Diewerge Klug y PetmeckyWolfgang Diewerge fue un relevante periodista autor de la famosa obra Das Kriegsziel

der Weltplutokratie En 1941 contribuyoacute nuevamente a respaldar las tesis nazis con elfolleto Deutsche Soldaten sehen die Sowjet-Union Feldspostbriefe aus dem Osten (Soldados

alemanes en la Unioacuten Sovieacutetica cartas desde el Este) La portada que lo ilustroacute fue realizadapor el cartonista Werner Von Axster-Heudtlass que con anterioridad se habiacutea ocupadode realizar alguacuten otro trabajo para el Estado en la misma liacutenea conceptual la lucha delTercer Reich contra el comunismo Uno de los aspectos por los que es maacutes trascendenteeste tiacutetulo es porque esta imagen fue la misma que se empleoacute maacutes adelante parapromocionar la exposicioacuten Das Sowjeparadies Como observaraacute el lector en ambasilustraciones era resaltable el contraste entre la pobreza de unos personajes anoacutenimos(pintados en blanco y negro para dar mayor realismo) que se podiacutean identificar con untrabajador industrial y una ama de casa con ropa roiacuteda sosteniendo un nintildeo en susbrazos con el cuerpo desnudo esqueleacutetico frente a un poderoso tanque arropado porun fondo de color rojo siacutembolo universal del bolchevismo Frente a la opulenciatecnoloacutegica impulsada por el reacutegimen estalinista la poblacioacuten del Este sobreviviacutea en elumbral de la inanicioacuten como lo probaban los rasgos demacrados de sus habitantes asiacutecomo sus rudimentarias viviendas Los testimonios privilegiados de los soldadosgermanos contenidos en el folleto no hariacutean sino dar maacutes pruebas de este simbolismovisual ideado por Axster-Heudtlass

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Figg 3 4 Dibujo de Axster-Heudtlass para el folleto de Diewerge A la derecha cartel promocionalde la exposicioacuten Das Sowjetparadies (una copia exacta de la anterior)

18 En ellos no se perdiacutea ocasioacuten de criticar ldquoel paraiacuteso del trabajadorrdquo y a los judiacuteos como

artiacutefices ocultos del advenimiento del bolchevismo a escala mundial En el relato delteniente Otto Deisenroth se describiacutea asiacute la ruina material del paiacutes

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Escribo esta carta de la desolacioacuten de un pueblo de Ucrania a 40 km de Kiev queesperamos capturar en pocos diacuteas La fructiacutefera tierra de Ucrania estaacute a nuestroalrededor pero 20 antildeos de mala administracioacuten bolchevique han traiacutedo la ruina Lapobreza la miseria y la inmundicia que hemos visto y experimentado en lasuacuteltimas semanas es indescriptible Todo lo que se lee en los perioacutedicos y librospalidece frente a la terrible realidad Nuestros ojos miran en vano alguna sentildeal deconstruccioacuten una huella de progreso de un poco de cultura Anhelamos la vista deuna casa limpia una calle ordenada unos jardines algunos aacuterboleshellip

19 Y sobre sus viviendas se escribiacutean auacuten cosas peores

La gente de aquiacute no sabe nada de la luz eleacutectrica la radio los perioacutedicos etc No sepuede llamar a donde ellos viven casas Solo hay chozas con techos de pajapodridos Esto es lo que la gente llama el paraiacuteso sovieacutetico

20 Tambieacuten se reflejaban las torturas practicadas detraacutes de las cuales ldquosiemprerdquo estaba el

judiacuteo laquovi las prisiones en Lemberg y vi cosas que me impactaron profundamenteHabiacutea hombres con orejas y narices cortadas Habiacutea nintildeos vivos clavados a la pared demanos y pieshellipraquo37 Con estas repulsivas y brutales narraciones no se pretendiacutea otra cosaque a ojos de la poblacioacuten alemana presentar un ambiente infernal en el interior de laURSS que justificase la invasioacuten de la Wehrmacht en aras de su liberacioacuten Por terriblesque nos parezcan estos relatos ndashla mayoriacutea siguiendo la regla de la exageracioacuten y ladesfiguracioacuten propuesta por Goebbels- en multitud de ocasiones plasmaban episodiosde barbarie reales pero lo que hay que apuntar es que no fueron patrimonio exclusivoruso pues los nazis fueron alumnos y maestros aventajados en este tipo de praacutecticas38

21 Seguidamente hay que mencionar el folleto Die groβte Sklaverei der Weltgeschichte (La

esclavitud maacutes grande de la historia del mundo) prologada por Karl Neuscheler (antiguocorresponsal en Moscuacute del Voumllkischer Beobachter y experto en filologiacutea eslava) quereproduciacutean el relato de Kajetan Klug Liacuteder de la Liga de Defensa Marxista de Linz Klughuyoacute de Austria tras el fracaso de la insurreccioacuten de febrero de 1934 Tras pasar porChecoslovaquia se instaloacute en la capital rusa donde se hizo miembro del PartidoComunista y se encargoacute de la direccioacuten de los emigrantes austriacos Pero pronto se diocuenta ndash como se explicaba en la introduccioacuten ndash de la pobreza de los trabajadores ycampesinos Cuando criticoacute abiertamente estas condiciones se le acusoacute de espionajeFue arrestado torturado y absuelto y finalmente condenado sin pruebas a cinco antildeosde trabajos forzados en Asia Central Poco antes de la contienda mundial huyoacute del paiacutes yjuntoacute al personal diplomaacutetico alemaacuten consiguioacute llegar hasta Berliacuten donde plasmoacute todaesta odisea con la ayuda de la maquinaria propagandiacutestica del Tercer Reich Algunas delas imaacutegenes que se incluyeron como ldquomapa sobre los campos de trabajo forzados en laURSSrdquo (p 21) aparecieron a posteriori en la guiacutea que se editoacute con motivo de laexposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico Es maacutes diferentes ilustraciones que recreaban lascabantildeas e instalaciones de estos centros de reclusioacuten fueron reproducidos en forma deminiaturas y maquetas en ese mismo evento

22 Otra gran influencia provino de los trabajos de la abogada Adelheid Petmecky que en

sus producciones de 1941 Das Rote Kinderparadies y Bolschewistisches Frauenschiksalrealizoacute unas muy particulares descripciones y caricaturas sobre las mujeres y los nintildeossovieacuteticos las cuales tuvieron un amplio reflejo en los fotomontajes que decoraron cadauna de las salas de la exposicioacuten que se celebrariacutea en Berliacuten al antildeo siguiente

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Figg 56 Portadas con caricaturas incluidas en las obras de Adelheid Petmecky Algunas de lasilustraciones que decoraraacuten las salas de la exposicioacuten Das Sowjetparadies copiaraacuten este estilo

23 En todas estas publicaciones se encontraban perfectamente esbozadas y definidas las

liacuteneas maestras que vertebraraacuten la exposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico el atrasado modo vidaen la URSS sus viviendas y poblados los campos de concentracioacuten las penurias ylimitaciones propias del comunismo la responsabilidad judiacutea y el contraste con su

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opulenta forma de vida Conceptos todos ellos opuestos a la Volkgemeinschatf defendidapor el Tercer Reich

33 Despliegue de la exposicioacuten en la capital del Reich

24 En mayo de 1942 despueacutes de su peregrinaje por Viena39 y Praga40 llegaba la exposicioacuten

El Paraiacuteso Sovieacutetico a la capital del Reich El sitio escogido para su celebracioacuten no podiacuteaser maacutes monumental y con mayor carga ideoloacutegica el Lustgarten (ldquoJardiacuten de laAlegriacuteardquo) Se ubicaba en el centro de la ciudad junto al Stadtchoss Berliner y lacatedral Durante la repuacuteblica de Weimar se habiacutea utilizado con frecuencia paramanifestaciones poliacuteticas y a partir de 1933 el NSDAP lo escogioacute como tribunapreferente para sus discursos y eventos puacuteblicos como las fiestas del 1ordm de mayo o lainauguracioacuten de los Juegos Oliacutempicos de 1936 Este gran acto propagandiacutestico sedesplegoacute sobre una superficie de 9000 metros cuadrados que formaba una gigantescaldquociudad de carpasrdquo que albergaban en su interior las ldquopruebas irrefutablesrdquo del modode vida que sufriacutea la poblacioacuten en la Unioacuten Sovieacutetica41

Fig 7 La plaza del Lustgarten de Berlin el diacutea que se inauguraba la exposicioacuten

(Fuente Archivo personal del autor)

25 Para darle la mayor resonancia internacional a este evento se invitoacute a su inauguracioacuten a

miembros del Partido Fascista Italiano y de Falange Espantildeola asiacute como representantesde la Divisioacuten Azul42 En la prensa espantildeola se publicaron diversas fotografiacuteas en las queapareciacutean miembros de dicho cuerpo frente a la catedral asiacute como en otros actos en suhonor durante ese mes de mayo Junto a las mismas se mostroacute en primera plana alSecretario de Estado del Ministerio de Propaganda Leopold Gutterer que en el discursode apertura haciacutea un elogio a la resistencia del pueblo alemaacuten frente al comunismotanto en la presente guerra como en el pasado43

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26 Los organizadores intentaron de la manera maacutes realista posible mediante dioramas

diagramas paneles fotomontajes fotografiacuteas y material de guerra aproximar alciudadano de a pie alemaacuten a la ldquorealidadrdquo econoacutemica poliacutetica social y racial de la URSSSe situoacute la lupa sobre un determinado espacio geograacutefico Minsk Al comienzo de laguerra habiacutea casi dos millones de judiacuteos entre Bielorrusia y Ucrania La capitalbielorrusa habiacutea sido invadida (28 de junio de 1941) al poco de iniciarse la OperacioacutenBarbarroja Los nazis convirtieron la ciudad en el centro administrativo delReichskommisariat Ostland bajo la supervisioacuten del Oberpraumlsident de Schleswig-HolsteinHinrich Lohse44 Desde un primer momento se reprimioacute duramente a la poblacioacuten El 20de julio se ordenoacute el establecimiento de un ghetto judiacuteo (cien mil habitantes) en unaacuterea que comprendiacutea 34 calles asiacute como el cementerio El ghetto estaba rodeado de unmuro de ladrillo y alambradas asiacute como torres de vigilancia y guardias que patrullabanel periacutemetro Se establecioacute un promedio de 15 msup2 por habitante sin tener en cuenta elespacio necesario para los nintildeos Miles de habitantes del ghetto viviacutean en las ruinas delas casas destruidas sin suelos o ventanas En noviembre de 1941 un segundo ghetto fueestablecido para judiacuteos deportados de Europa occidental Eran en su mayoriacutea deAlemania y el Protectorado de Bohemia y Moravia45 Fue este apocaliacuteptico paisajecreado por la fuerza por las autoridades nazis el que se decidioacute exportar para suobservacioacuten dentro del Reich como si los judiacuteos que alliacute habitaban fuesen losresponsables del caos y deficiencias que les rodeaban

27 Una de las primeras salas que encontraba el visitante era ldquoDer Reichtum des Ostensrdquo

(La Riqueza de Oriente) compuesta por grandes dioramas de tipo abierto es decir quepodiacutean ser observados desde diferentes puntos de vista46 sobre la inmensidad delpaisaje del Este que se caracterizaba por campos en medio de bosques gigantescos einterminables llanuras Tambieacuten se reservaba hueco en las paredes para la colocacioacutende cinco grandes mapas temaacuteticos (diagramas) sobre los cultivos en suelo ruso losrecursos naturales la distribucioacuten de la poblacioacuten la red de transportes y lasnacionalidades que conformaban la URSS Todo estaba enfocado a una idea muy clarase trataba de un paiacutes muy rico excelente para el pleno desarrollo econoacutemico de lapoblacioacuten47 Entonces iquestpor queacute el pueblo soacutelo conociacutea la pobreza Para obtenerrespuesta habiacutea que esperar auacuten a conocer otras salas La segunda de ellas era ldquoDiegermanische Durchdringung des Ostensrdquo (La penetracioacuten germaacutenica en el Este) Atraveacutes de murales de gran longitud obra de los artistas Karl Kemetter (pintor vieneacutes deretratos) Kitt Ferdinand (Profesor en la Academia de la Mujer de Viena) y ErnstHolzinger (director del Museo de Frankfurt) se realizaba un particular repaso histoacutericosobre el proceso de colonizacioacuten germana hacia el Volga y los ataques que Europaoccidental sufrioacute desde Oriente con especial atencioacuten a los de los hunos y los mongolesFrente a estas civilizaciones ldquoinferioresrdquo portadoras de caos y destruccioacuten los reinosde origen ario habiacutean portado la prosperidad a sus vecinos Era el caso por ejemplo delmiacutetico rey Rurik que procedente del Ladoga gobernoacute en Kiev en el siglo XVI Otromural mostraba a un grupo de caballeros teutones comerciantes y campesinos durantela Alta Edad Media en su travesiacutea hacia una nueva tierra en la que plantaron ldquoorden yculturardquo Estas cualidades como se plasmaba en un diagrama se truncoacute debido a laeclosioacuten del marxismo y el anarquismo en Europa entre 1848 y 1918 y del bolchevismoentre esa fecha y 1942 De esta manera se marcaban mediante una llama sobre losdiferentes paiacuteses del continente los principales acontecimientos detraacutes de los cuales seencontraban estas ldquopeligrosasrdquo ideologiacuteas como las revoluciones burguesas de 1848 laComuna de Pariacutes de 1871 la Revolucioacuten de Octubre de 1917 la Semana Traacutegica de

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Barcelona la Revolucioacuten de Asturias la Guerra Civil espantildeolahellip Para reafirmar estossucesos se confeccionoacute un mural titulado ldquoLa Revolucioacuten bolchevique la grancataacutestrofe de la Historiardquo bajo el cual tres grandes pantallas recogiacutean pequentildeasfilmaciones sobre los mismos Esta sala en definitiva pretendiacutea equiparar el caraacutecterldquocivilizadorrdquo de las colonizaciones medievales con la labor de ldquoliberacioacutenrdquo que llevaba acabo la Wehrmacht en suelo sovieacutetico desde el verano de 1941 viacutectima desde el sigloXIX de las ideologiacuteas atacadas en las obras visuales nazis48

28 A continuacioacuten veniacutea ldquoDie Scheinfassade des Bolschewismusrdquo (La Fachada del

Bolchevismo) en la que se incidiacutea en la falsa idea de que la URSS era un ldquoparaiacuteso de losagricultores y los trabajadoresrdquo Para desmontar esta argumentacioacuten los numerososfotomontajes de este espacio explicaban que ldquodetraacutes de la monumentalidad de losedificios gubernamentales se ocultaban casas en ruinas de los obrerosrdquo Tambieacuten seexplicaba que frente al enorme desarrollo armamentiacutestico del que se enorgulleciacutea lapropaganda sovieacutetica el pueblo estaba ldquohambriento y harapientordquo Para ello secolocaba en una de las paredes un diagrama sobre el incremento de la produccioacuten deaviones tanques y artilleriacutea del Ejeacutercito Rojo desde 1927 hasta 1941 en contraposicioacutencon la fotografiacutea de un adolescente sin calzado con unas mantas mugrientas y roiacutedascomo uacutenica proteccioacuten frente al duro invierno siberiano en una calle repleta deedificios en ruinas En otro rincoacuten apareciacutean varias vintildeetas en orden lineal queanalizaban coacutemo a medida que se asentaba el reacutegimen de Stalin empeoran lascondiciones en las viviendas de los trabajadores que si bien en 1916 albergaban a unamedia de tres personas (en 16 msup2) en 1939 su nuacutemero se elevaba a la desorbitada cifrade seis

29 Toda la sala estaba presidida por una enorme escultura decapitada de Lenin siacutembolo de

la sin razoacuten del bolchevismo y de sus obras laquoasesinatos incendios hambre guerrahellipraquo49

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Figg 89 Diferentes postales alemanes con imaacutegenes tomadas de la Exposicioacuten El ParaiacutesoSovieacutetico

(Fuente Archivo personal del autor)

30 Pruebas materiales del peligro real que constituiacutea el bolchevismo para el futuro de

Europa se conteniacutean en la sala ldquoDie Sowjet-Armeerdquo (El Ejeacutercito Sovieacutetico) plena decantildeones ametralladoras uniformeshellip asiacute como mapas donde se relataban sus

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movimientos en la actual contienda mundial Era muy llamativa la figura del ldquoperro-minardquo acompantildeado de una leyenda que deciacutea que laquoestos desgraciados animales sonentrenados por los bolcheviques para que puedan obtener su alimento exclusivamentede un tanque por lo tanto los animales hambrientos se abalanzan sobre los carros decombate enemigos en la fe que saciaraacuten su hambre Los perros llevan dos minas en laparte posterior Cuando tocan uno de ellos con una varilla que llevan sobre el cuerpo sedesencadena una explosioacutenraquo50 Esta circunstancia fue explotada por la propagandaalemana para explicar que estos animales teniacutean maacutes valor que los soldados rusos

31 El tema de las armas y el material beacutelico ruso estuvo muy presente en los actos

propagandiacutesticos nazis51 En marzo de 1943 se celebroacute en el Berliner Zeughaus (Antiguoarsenal de la capital) la exposicioacuten Sowjetischer Beutewaffen que reuniacutea numerosomaterial de guerra del enemigo La ldquobarbarierdquo de estos soldados incivilizados ndash seguacuten laterminologiacutea empleadardquo ndash contrastaba con el honor y valentiacutea del alemaacuten que inclusoen el frente de combate maacutes infernal era capaz de realizar excelentes grabados ydibujos que dieron lugar a exposiciones como Tag der Wehrmacht Die Kunst der Front

(ambas de 1941) y Kunst der Front (1942)

32 El ataque a la organizacioacuten social en la URSS fue tratado en el cuarto ldquoKlassen im

klassenlosen Staatrdquo (Clases en el Estado sin clases) Diferentes figuras a tamantildeo realsobre podios analizaban el posicionamiento de los diferentes grupos En la parte maacuteselevada estaban los liacutederes judiacuteos pasando por los obreros los campesinos y lostrabajadores forzados Fotografiacuteas de ancianos decreacutepitos (bajo el tiacutetulo ldquola vida sinsentido) y de hogares deprimentes completaban el cuadro52

33 En otra sala se describiacutean las torturas practicadas por la GPU y se poniacutea rostro a uno de

sus principales liacutederes en Bielorrusia el Comisario Rajewsky responsable ndashcomo seexplicaba en la guiacutea de la exposicioacuten- del asesinato de 200000 personas a lo largo decinco antildeos Se incluiacutea el relato de Kajetan Klug al que ya tratamos en paacuteginasanteriores sobre su vida en un campo de trabajos forzoso y fotografiacuteas y recreacionesde los castigos que se practicaban en las checas53 como ldquoel guanterdquo donde el presometiacutea la mano en agua hirviendo para despueacutes despellejarla faacutecilmente54 Despueacutes sereservaban otros habitaacuteculos al estudio de la ldquola difiacutecil situacioacuten de los agricultoresrusos en las granjas colectivasrdquo y ldquoa la vida y al trabajo en el Paraiacuteso Sovieacuteticordquo querecreaban de manera fidedigna las calles viviendas y granjas de Minsk55

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Figg 10 11 Recreacioacuten de las condiciones de trabajo y vida en El Paraiacuteso Sovieacutetico

(Fuente Archivo personal del autor)

34 La parte final de la exposicioacuten era un llamamiento al optimismo Bajo el tiacutetulo ldquoEuropa

toma parterdquo se remarcaba que aunque en el Paraiacuteso sovieacutetico solo se conociacutea elhambre la miseria y la necesidad Alemania y sus aliados estaban en continua lucha

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para acabar de una vez por todas con la amenaza judeobolchevique en Europa56 Al igualque eventos anteriores se proyectoacute un corto documental (doce minutos) que incidiacutea entodos los elementos recogidos en las diferentes salas Fue producido por la Seccioacuten deAudiovisuales del Reichpropagandaleitung y dirigido por Friedrich Albat

35 Cuando se cerroacute este gran montaje propagandiacutestico en junio maacutes de un milloacuten de

visitantes habiacutea contemplado esta exposicioacuten que al poco tiempo tambieacuten visitoacuteLuxemburgo y Noruega donde contoacute con la participacioacuten del propio Ministro-Presidente Vidkun-Quisling

36 Todo este gigantesco mecanismo propagandiacutestico y el eacutexito que alcanzoacute pudieron irse

al traste el 18 de mayo de 1942 cuando un grupo de judiacuteos comunistas liderados porHerbert Baum intentaron incendiar las carpas mediante bombas incendiarias El diacuteaanterior otro grupo opositor Roten Kapelle ndashliderado por Harro Schulze y Fritz Thiel-habiacutean arrojado por el centro de Berliacuten cientos de folletos con la leyenda ldquoExposicioacutenpermanente El Paraiacuteso Nazi Guerra Mentira Hambre Gestapo iquestHasta cuandordquoLa organizacioacuten de Baum habiacutea desarrollado desde principios de 1941 actividadesclandestinas consistentes en la preparacioacuten y distribucioacuten de folletos de propagandacontra la guerra Con su sabotaje queriacutea demostrar al mundo que no todos losciudadanos comulgaban con las ideas de Hitler Las cinco bombas que instalaronprovocaron un pequentildeo incendio que fue raacutepidamente sofocado por los bomberos Laprensa silencioacute totalmente el asunto y al diacutea siguiente la exposicioacuten abrioacute sus puertascomo si nada hubiese pasado A los pocos diacuteas los siete responsables de esta maniobraasiacute como otros miembros de la organizacioacuten de Baum fueron arrestados por la GestapoLa mayoriacutea de ellos fueron ejecutados a lo largo de ese antildeo y el siguiente57 Este era endefinitiva el Paraiacuteso nazi

Conclusiones

37 Una de las caracteriacutesticas baacutesicas de los movimientos totalitarios es el deseo de atraer a

las masas Este ejercicio se puede lograr de diferentes maneras mediante eladoctrinamiento ideoloacutegico (pensado para el aacutembito de la poliacutetica interior) y lapropaganda que ndashseguacuten los dictados de la filoacutesofa Hannah Arendt- estariacutea dirigida almundo exterior y a los sectores de la poblacioacuten maacutes acriacuteticos o menos propensos a lasideas del Estado totalitario58 En el Tercer Reich como sucedioacute en otros regiacutemenes denaturaleza similar como el sovieacutetico esta propaganda era indivisible del terror y laviolencia Es maacutes ambas eran parte intriacutenseca y constitutiva de la misma Todas lasexposiciones nazis59 asimilaron una fuerte carga de violencia visual de rechazo deodio fruto de un metoacutedico y bien estudiado plan de exaltacioacuten de los valores ariosfrente a los enemigos poliacuteticos y raciales que constituiacutean un mismo ente para las eacutelitesdel NSDAP En todas estas proyecciones ideoloacutegicas y propagandiacutesticas afloraba unsentimiento claro el deseo de reescribir la historia seguacuten sus intereses Si el marxismohabiacutea intentado interpretar la historia del mundo en teacuterminos de lucha de clases elnazismo presentoacute al pueblo alemaacuten como viacutectima de una conspiracioacuten judiacutearesponsable de los grandes males del paiacutes desde tiempo inmemorial Toda estaliteratura asiacute como las tesis de los maacutes destacados ideoacutelogos del Ministerio de Goebbelstomaron cuerpo en las exposiciones de propaganda negativa que se impulsaron desde1936 coincidiendo con el inicio de la Guerra Civil espantildeola Y las clasificamos de esamanera porque los elementos que en ella defendieron tentildeidos todos del color del odio

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solo encontraban su razoacuten de ser y lograban el impacto puacuteblico que pretendiacuteanmediante la teacutecnica de la confrontacioacuten y de la antitesis con todo aquello que rezumasejudaiacutesmo y bolchevismo Para conseguirlo se recurrioacute a destacados ilustradores comoMax Eschle Mjoumllnir Ottomar Anton o Axster-Heudtlass que a traveacutes de grandes cartelesensalzaron la imagen de un Tercer Reich victorioso y pleno de valores frente a ladecadencia y maldad de sus enemigos raciales e ideoloacutegicos Otro mecanismo queparticipoacute en el juego de contraposicioacuten de ideas fue el de los fotomontajes que a partirde imaacutegenes reales convenientemente sacadas de contexto daban una impresioacuten ldquorealrdquodel mundo al que era necesario combatir

38 Los millones de visitantes de estas exposiciones daban cuenta de la gran aceptacioacuten

social que alcanzaron la praacutectica totalidad de ellas siendo un arma destacada paralograr la cohesioacuten interna en un ambiente de guerra mundial maacutexime cuando lasbombas Aliadas llegaban a sus propios hogares y sufriacutean de primera mano el ambientebeacutelico No podemos minusvalorar tampoco el importante papel que jugaron este tipo deactos puacuteblicos como mecanismo de consenso y acatacioacuten ndashaunque fuese de maneraindirecta- de la poliacutetica de exterminio total contra los judiacuteos practicada por laWehrmacht en los territorios ocupados Las teoriacuteas de Athens sentildealaban como pasoprevio y necesario a la violencia fiacutesica un primer estado de brutalizacioacuten en el que seincluiacutea el adoctrinamiento violento de los ciudadanos Como se defendioacute en exposicionescomo El Paraiacuteso Sovieacutetico la poblacioacuten sovieacutetica ya viviacutea un infierno diario solo restabaque las tropas alemanes lo liberasen del mismo sin importar los medios

NOTAS

1 Sobre este tema nos remitimos a GARCIacuteA FERNAacuteNDEZ Hugo laquoSeis y media docena

Propaganda de atrocidades y opinioacuten britaacutenica durante la Guerra Civil espantildeolaraquo in Hispania

Revista Espantildeola de Historia LXVII 226 22007 pp 671-692

2 HEERS Jacques La Primera Cruzada Barcelona Editorial Andreacutes Bello 1995 pp 77-85

3 KERSHAW Ian Hitler 1936-1945 Barcelona Ediciones Peniacutensula 2000 p 380

4 Veacutease FREUD Sigmund Psicologiacutea de las masas Madrid Alianza Editorial 1991 pp 22-25

5 BERTHIER Nancy SAacuteNCHEZ-BIOSCA Vicente Retoacutericas del miedo Imaacutegenes de la Guerra Civil

espantildeola Madrid Collection de la Casa de Velaacutezquez (129) 2012

6 STERNBERG Robert STERNBERG Karin The Nature of Hate Cambridge Cambridge University

Press 2008 pp 59-62

7 ARAYA Mariacutea del Carmen laquoEl miedo acecha y el consumo seduce Dos caras del modelo

psicoloacutegico dominante en tiempos de globalizacioacutenraquo in Universitas Humanistica 67 2008 pp

54-79 p 58

8 AMOSSY Ruth HERSCHBERG Anne Estereotipos y Clicheacutes Buenos Aires Eudeba 2001 pp 38-40

9 Un anaacutelisis de los mismos en ZARAGOZA BERNAL Juan Manuel laquoHistoria de las emociones una

corriente historiograacutefica en expansioacutenraquo in Asclepio 65 12013 URL

lthttpasclepiorevistascsicesindexphpasclepioarticleview547572gt[consultado el 5 de

junio 2014]

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10 MEDINA DOMEacuteNECH Rosa Mariacutea laquoSentir la historia Propuestas para una agenda de

investigacioacuten feminista en la historia de las emocionesraquo in Arenal 19 12012 pp 161-199

11 HERF Jeffrey The Jewish Enemy Nazi propaganda during World War II and the Holocaust

Cambridge (Mass) Harvard University Press 2006 pp 42-43

12 PESCHANSKI Denis La propaganda sous Vichy 1940-1944 Pariacutes Bibliothegraveque de Documentation

Internationale Contemporaine (BDIC) 1990 pp 96-109 ROSSIGNOL Dominique Histoire de la

propagande en France de 1940 agrave 1944 Lrsquoutopie Peacutetain Pariacutes Presses Universitaries de France 1991 pp

275-279

13 GELLATELLY Robert No soacutelo Hitler La Alemania nazi entre la coaccioacuten y el consenso Barcelona

Criacutetica 2002 p 13

14 LACOUE-LABARTHE Philippe y NANCY Jean-Luc El mito nazi Barcelona Anthropos Editorial

2002 Veacutease especialmente pp 38-51

15 Ibidem p 42

16 HITLER Adolf Mi lucha Barcelona Ediciones Ojeda 1999 p 324 Sobre la teoriacutea del espacio

vital veacutease SMITH Woodruff D The ideological origins of nazi imperialism Oxford Oxford

University Press 1989

17 HITLER Adolf Mi lucha cit p 331

18 Sobre este tema veacutease HUTTON Christoph Race and the Third Reich Linguistics Racial

Anthropology and Genetics in the Dialectic of Volk Cambridge Polity Press 2005

19 Veacutease LOacutePEZ RODRIacuteGUEZ Raquel laquoArte contemporaacuteneo y violenciaraquo in I Jornadas de Estudio

Reflexioacuten y opinioacuten sobre Violencia Sevilla Universidad de Sevilla 2005 p 231

20 BOZAL FERNANDEZ Valeriano Introduccioacuten in ID et al Ejercicios de la violencia en el arte

contemporaacuteneo Pamplona Caacutetedra Jorge Oteiza amp Universidad Puacuteblica de Navarra 2006 pp 29-30

21 RHODES Richard Amos de la muerte Los SS Einsatzgruppen y el origen del Holocausto Barcelona

Seix Barral 2003 pp 44-57

22 ATHENS Lonnie H The creation of dangerous violent criminals Urbana and Chicago University

of Illinois Press 1992 pp 46-49 ATHENS Lonnie H ULMER Jeffrey Violent Acts and Violentization

assessing applying and developing Lonnie Athenacutes Theories Oxford Elsevier Science 2003 Veacutease en

especial pp 1-42

23 Podemos nombrar por ejemplo el sitio de Leningrado o la batalla de Moscuacute pese a los

puntuales eacutexitos en la Segunda Batalla de Jarkov o el fin del asedio de Sebastopol

24 Durante la Guerra Civil estaacute teacutecnica estuvo muy presente a la hora de analizar la evolucioacuten del

bando franquista

25 Sobre este tema veacutease KALLIS Aristotle A Nazi Propaganda and the Second World War New

York Palgrave Macmillan 2005 Veacutease en especial pp 121-129

26 STENZEL Thilo Das Ruβlandbild des Kleinen Mannesrdquo Gesellschaftliche Praumlgung und

Fremdwahrnehrmung in Feldpostbriefen aus dem Ostfeldzug (1941-194445) Mu nchen Osteuropa-

Institut 1998

27 KERSHAW Ian op cit pp 499-502

28 ESPANtildeA Rafael de El cine de Goebbels Barcelona Ariel 2002 pp 134-135

29 Bundesarchiv Berliacuten (NSD 1274) Se encuentra recogido en German Propaganda Archive URL

lthttpwwwcalvineduacademiccasgpabolshevisthtmgt [consultado el 31 de marzo del

2014]

30 Podemos destacar entre otros los trabajos de HORNE John KRAMER Alan German Atrocities

1914 A History of Denial New Haven Yale University Press 2001 pp 175-225 BECKER Jean

Jacques Guerre et cultures 1914-1918 Paris Armand Colin 1994

31 BUITENHUIS Peter The Great War of Words Literature as Propaganda 1914-1918 and alter

London Batsford Ltd 1987 p 14

32 MORGAN READ James Atrocity Propaganda 1914-1918 New York Arno Press 1972

33 PAKOSCH Franz In Sowjetruβland sl se 1928

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255

34 NILOSTONSKI Robert Der Blutrausch des Bolschewismus Berlin Neudeutsche Verlags- und

Trauhandgesellschaft 1924

35 BERMOND-AVALOV Pavel Im Kampf gegen den Bolschewismus Hamburg Verlag JJ Augustin

1925 Dr VON GREGOR Ein Meer von Blut Die Wahrheit uumlber das Bolschewistische Russland Muumlnchen

1926 ROSENBERG Alfred Pest in Russland Der bolschewismus Seine haumlupter handlanger und opfer

Muumlnchen 1922 Una pormenorizada descripcioacuten de este tipo de literatura en THUM Gregor

Traumland Osten Deutsche Bilder vom oumlstlichen Europa im 20 Jharhundert Leipzig Huumlbert amp

Goumlttingen 2006

36 ANTONOW Wassilij Das Sowjetparadies Querschnitt durch die russische Revolution Berlin

Hendrich 1931

37 DIEWERGE Wolfgang Deutsche Soldaten sehen die Sowjet-Union Feldpostbriefe aus dem Osten

Berlin Wilhelm Limpert-Verlag 1941

URL ltwwwcalvineduacademiccasgpafeldposthtmgt [consultado el 31 de marzo de 2014]

38 Sirva de ejemplo el relato de un veterinario polaco sobre las ldquomisionesrdquo de las SS-

Einsatzgruppen a finales de 1941 laquoRecuerdo tambieacuten que durante el exterminio de los judiacuteos en

el bosque uno de los hombres de la Gestapo arrancoacute un nintildeo pequentildeo de manos de su madre y le

golpeoacute la cabeza contra el borde del coche ante su vista Cuando la madre se puso a gritar la

golpeoacute con el cuerpo del nintildeo de tal manera que la cabeza de eacuteste dio contra la boca de la madre

donde se le quedoacute enganchado parte del tejido cerebral del hijo A continuacioacuten sacoacute algo del

coche ndash cal o cemento raacutepido ndash y le selloacute la bocaraquo RHODES Richard op cit p 319

39 BURGSTALER Rosemarie laquoBilder nicht nur im Kompfraquo (20 de diciembre de 2013) URL

lthttpdiepressecomhomespectrumzeichenderzeit1510215Bilder-nicht-nur-im-Kopfgt

[consultado el 31 de marzo de 2014]

40 Sobre el desarrollo de esta exposicioacuten en Praga veacutease URL

lthttpnassmerblogspotcomes201203vystava-sovetsky-raj-v-praze-1942htmlgt [consultado

el 31 de marzo de 2014]

41 En los medios periodiacutesticos espantildeoles se multiplicaron las referencias a este tema desde la

invasioacuten alemana de la URSS Baste como ejemplo la noticia laquoHa llegado a Madrid una expedicioacuten

de nintildeos espantildeoles procedentes de Rusiardquo que conteniacutea sentencias tales como ldquotodas las

versiones de estos nintildeos que por otra parte vivieron en distintos lugares de Rusia coinciden en

descubrir la vida en el Paraiacuteso comunista con estas tres palabras hambre horror y miseria [hellip]raquo La

Vanguardia Espantildeola 13 de diciembre de 1942 Ya en los antildeos treinta se podiacutea leer laquocasi todas las

obreras tienen tres y cuatro y muchas veces cinco y seis bocas que mantener Las condiciones de

la vivienda son intolerables De cuarenta y dos obreras sometidas a encuesta cinco no pueden

mandar a sus hijos a la escuela por falta de medios materiales once no tienen zapatos ni ropa de

abrigo ni para ellas ni para sus chicos catorce no siempre pueden comer un plato caliente por

diacutea doce son analfabetas [hellip]raquo laquoEl mito de Rusia (la mujer)raquo in La Victoria Semanario catoacutelico de

Beacutejar 25 de mayo 1935

42 Veacuteanse las referencias aparecidas en ABC los diacuteas 19 y 23 de mayo de 1942

43 KIVELITZ Christoph Die Propagandaausstellung in europaumlischen Diktaturen Konfrontation und

vergleich Nationalsozialismus in Deutschland Faschismus in Italien und die UdSSR der Stalinzeit

Bochum Verlag 1999 pp 228-229

44 RHODES Richard op cit p 193

45 Informacioacuten detallada sobre este asunto en EPSTEIN Barbara The Minsk Ghetto 1941-1943

Jewish resistance and Soviet internationalism California University of California Press 2008

46 Un diorama es un tipo de maqueta que muestra figuras humanas animales o incluso seres

imaginarios como punto final de su composicioacuten presentados dentro de un entorno y con el

propoacutesito de representar una escena

47 Das Sowjet-Paradies Ausstellung der Reichspropagandaleitung der NSDAP Ein Bericht in Wort und

Bild Berlin Zentralverlag der NSDAP 1942 pp 5-7

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256

48 Ibidem pp 8-17

49 Ibidem pp 20-21

50 Ibidem p 25

51 Cabe recordar que en plena Guerra Civil el bando franquista celebroacute una exposicioacuten muy

similar en este caso centrada en las armas del Ejeacutercito republicano titulada Exposicioacuten de

ldquomaterial cogidordquo al enemigo celebrada en San Sebastian en agosto de 1938 Sobre este tema veacutease

BASILIO Miriam M Visual Propaganda Exhibitions and the Spanish Civil War Aldershot Ashgate

Publishing Limited 2013 pp 182-191

52 Ibidem p 26

53 Una de estas recreaciones donde un preso se encontraba en un espacio muy reducido

comprimido por dos grandes barrotes verticales y uno horizontal se utilizoacute para anunciar la

exposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico en el diario Labor 12 de mayo de 1942 A esta imagen se la tituloacute

ldquoCelda de tortura de la GPUrdquo

54 Das Sowjet-Paradies Ausstellung der Reichspropagandaleitung der NSDAP Ein Bericht in Wort und

Bild Berlin Zentralverlag der NSDAP 1942 p 33

55 Ibidem pp 34-47

56 Ibidem p 48

57 Sobre este incidente veacutease LINDENBERGER Herbert laquoHeroic or Foolish The 1942 Bombing

of a Nazi Anti-Soviet Exhibitraquo Telos 135 2006 pp 127-154

58 El anaacutelisis de la propaganda totalitaria en ARENDT Hannah Los oriacutegenes del totalitarismo

Madrid Alianza Editorial 2013 pp 474-501

59 En este estudio nos hemos centrado uacutenicamente en la desarrollada en Berliacuten en plena guerra

mundial sin embargo a lo largo de los antildeos 30 se desplegaron gran nuacutemero de ellas por todo el

Reich cuyo eje temaacutetico tambieacuten fue el anticomunismo y el antijudaiacutesmo De modo sucinto

podemos nombrar Weltfeind Nr 1 ndash Der Bolschewismus (El Enemigo Nordm 1 ndash El Bolchevismo) del 8 de

septiembre de 1936 al 30 de mayo de 1937 la Groβe antibolschewistische Schau (Gran Exposicioacuten

Antibolchevique) de noviembre de 1936 a enero de 1937 Bolschewismus ohne Maske (El Bolchevismo

sin maacutescara) septiembre de 1937 a abril de 1938 Der Ewige Jude (El Judiacuteo Eterno) de noviembre de

1937 a junio de 1939 Una obra geneacuterica baacutesica para el estudio de todas ellas es KIVELITZ

Christoph op cit

RESUacuteMENES

Aunque su origen se pueda rastrear ya desde tiempos preteacuteritos la propaganda de atrocidades

cobroacute una especial relevancia como eje articulador de los discursos orientados a justificar la

extrema violencia ejercida hacia el ldquootrordquo durante los grandes conflictos del siglo XX Pocos

Estados fueron tan haacutebiles como el reacutegimen nazi para utilizar a su favor la capacidad del Arte

para vertebrar el proceso de socializacioacuten violenta de su ciudadaniacutea El poder de la imagen para

proyectar una visioacuten degradada del enemigo que a su vez reforzaba la validez de los argumentos

de su emisor queda perfectamente de manifiesto en la exposicioacuten Das Sowjetparadies celebrada en

Berliacuten en 1942 En este artiacuteculo analizamos su contenido y reflexionamos sobre la importancia de

este tipo de acciones para propagar un discurso netamente anticomunista y antisemita

Bencheacute le sue origini si possano far risalire a tempi antichi la propaganda delle atrocitagrave ha

assunto un significato speciale come fulcro delle teorie volte a giustificare lrsquoestrema violenza

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verso lrsquoldquoaltrordquo durante i grandi conflitti del XX secolo Pochi Stati furono tanto abili quanto il

regime nazista nellrsquoutilizzare a proprio vantaggio la capacitagrave dellrsquoarte di strutturare il processo di

socializzazione violenta della cittadinanza Il potere delle immagini atte a proiettare una visione

degradata del nemico che ndash a loro volta ndash hanno rafforzato la validitagrave degli argomenti teorizzati

dagli ideologi del nazismo egrave perfettamente chiaro nella mostra Das Sowjetparadies tenutasi a

Berlino nel 1942 In questo articolo se ne analizzano i contenuti e si riflette sullrsquoimportanza di

questo tipo di azioni per propagandare un discorso decisamente anticomunista e antisemita

Despite its origin can be traced since ancient times the Atrocity Propaganda became especially

relevant as the pivotal theme of the discourses aimed to justify the extreme violence against the

ldquootherrdquo during the major conflicts of the Twentieth Century Few States were as skilled as the

Nazi Regime to take advantage of the potential of Art to be the backbone of the process of violent

socialization of its citizenship The power of the image to show a degraded image of the enemy

which in turn strengthened the validity of the addresserrsquos arguments is openly revealed at the

exhibition Das Sowjetparadies held in Berlin in 1942 In this paper we analyze the Exhibition

contents and reflect on the importance of this type of actions to disseminate an anti-Communist

and anti-Semitic discourse

IacuteNDICE

Parole chiave anticomunismo esposizioni nazismo propaganda Seconda guerra mondiale

Palabras claves anticomunismo exposiciones nazismo propaganda Segunda Guerra Mundial

Keywords anti-communism exhibitions Nazism propaganda World War II

AUTORES

ANTONIO CEacuteSAR MORENO CANTANO

Doctor en Historia Contemporaacutenea por la Universidadde Alcalaacute de Henares (2008) Miembro del

grupo de investigacioacuten CEFID (Centre drsquoEstudis sobre les Egravepoques Franquista i Democragravetica) y

GREF (Grup de Recerca sobre lrsquoEgravepoca Franquista) adscritos a la Universidad Autoacutenoma de

Barcelona y del grupo de investigacioacuten Catolicismo y laicismo en la Espantildea del siglo XX

vinculado a la Universidad de Alcalaacute y al grupoEstudios del Tiempo Presente dirigido por el

catedraacutetico Rafael Quirosa dela Universidad de Almeriacutea En la actualidad trabaja como Profesor

de Secundaria en el Colegio Madrigal (Loranca ndash Fuenlabrada ndash Madrid)

MISAEL ARTURO LOacutePEZ ZAPICO

Licenciado con grado en Historia por la Universidad de Oviedo con premio fin de carrera y

premio extraordinario de licenciatura y Doctor por la Universidad de Huelva con premio

extraordinario de doctorado en Arte y Humanidades Ha sido profesor asociado en las

Universidades de Oviedo y Murcia y ha realizado estancias como investigador visitante en SUNY

New Paltz UMASS at Amherst y University of Leeds En la actualidad es Profesor-tutor del centro

asociado de la UNED en Asturias

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IV Recensioni

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Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave lanostra rivoluzioneLuca Zuccolo

NOTIZIA

Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione Roma Donzelli Editore 2013 258pp

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1 laquoDa un capo allrsquoaltro del paese gli

orizzonti delle persone comuni sonocambiati La mappa del Cairo si egraverinnovata nei nomi dei luoghi risuonanoenergie e significati del tutto nuoviraquo1Questo egrave il messaggio piugrave profondo dellibro di Ahdaf Soueif in cui lrsquoautrice ndashscrittrice giornalista e commentatricepolitica e culturale2 ndash ci ha voluto lasciareuna descrizione accurata ed emozionantedella rivoluzione che ha scosso e scuoteancora oggi lrsquoEgitto

2 Il saggio in uno stile agile e coinvolgente

attraversa piugrave generi da quellomemorialistico a quello biograficopassando attraverso il racconto e il saggiopolitico Come scrive la stessa Soueifrivolgendosi ai suoi lettori

questo libro non egrave il diario di una vicendaconclusa egrave il tentativo di farvi entrare direndervi partecipi di un evento che stiamoancora vivendo E scriverlo egrave problematico per due ragioni Una egrave che mentre idiciotto giorni sono blindati nel passato la rivoluzione e lo sforzo per difenderlasono ancora in corso in uno scenario che cambia di giorno in giorno La secondaragione egrave che anche se voi lettori vi trovate in un futuro che io non conosco vorreicomunque consegnarvi una storia che vi aiuti a colmare la distanza tra il momentoin cui si conclude questo racconto e la situazione in cui verseragrave lrsquoEgitto nelmomento in cui voi leggete Mentre scrivo vi immagino tra qualche tempo nelleprossime settimane mesi con questo libro in mano a scorrere le mie parole e midomando quale realtagrave avrete sotto gli occhi Saragrave la realtagrave che noi oggi mentrescrivo stiamo costruendo con il nostro operato con la lotta con la morteQueste sono le ultime ore che io e il mio testo trascorriamo insieme le ultime oreche ho a disposizione per scrivere per voi a voi3

3 Attraverso le pagine di Soueif quindi ascoltiamo la voce di un insider che non solo

descrive i fatti del Cairo e di Tahrir ma li contestualizza nel piugrave ampio quadro socio-politico egiziano fornendoci uno spaccato della situazione del Paese della caduta delregime di Mubarak e del difficile cammino verso una democrazia reale piugravepartecipativa che diventi espressione delle richieste della maīdan (piazza) ldquoPanelibertagrave e giustizia socialerdquo

4 Il saggio si inserisce in unrsquoampia corrente saggistica che fin dai primi mesi post

rivoluzionari ha espresso pareri e commenti sulla rivoluzione del Cairo4 e sulle sueconseguenze spesso relazionandola alle precedenti espressioni delle primavere arabenordafricane Il libro della Soueif tuttavia non egrave solo questo Lrsquoautrice come si egrave vistopocrsquoanzi cerca non solo di descrivere e commentare i fatti ma di renderne partecipe illettore attraverso il suo sguardo e le sue ldquomemorierdquo Il saggio non ha il fine diconvincere o di propagandare una visione particolare degli avvenimenti ma alcontrario ha lo scopo di far conoscere e di rendere compartecipi i lettori dei fatti inmodo che chiunque possa capire o per lo meno percepire le sofferenze e le motivazioni

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che hanno spinto un intero popolo a scendere in piazza e a manifestare pacificamenteper riappropriarsi dei propri spazi urbani sociali e dei propri diritti civili e umani

5 La storia raccontata da Soueif pertanto non egrave solo la narrazione degli eventi di piazza

Tahrir ma egrave soprattutto lrsquoespressione di come i cittadini si siano riappropriati dellamaīdan e con essa di un nuovo modo di fare politica Questo libro egrave il racconto di comegli egiziani abbiano reinterpretato usandoli in modo differente due diversi spazisociali la piazza appunto e i social network Per la prima volta al Cairo il ruolo deisocial network come twitter e facebook si egrave dimostrato rilevante non solo a livelloaggregativo ma proprio come spazio sociale alternativo in cui si poteva liberamenteesprimere il proprio parere rivoluzionario e al contempo farsi ascoltare a livelloglobale5 La forza che gli attivisti di piazza Tahrir hanno messo in campo ndash anche grazieai social media ndash ha permesso loro di bypassare nonostante lrsquoaccanita resistenza imedia tradizionali controllati dal regime e dallrsquoesercito un esempio che saragrave seguito intutte le successive manifestazioni come ha recentemente testimoniato Gezi Parkı aIstanbul

6 Il racconto della Soueif nondimeno egrave anche lrsquoespressione delle profonde divisioni che

percorrono la societagrave egiziana frazionata in molteplici gruppi e percorsa da cleavages

religiosi e culturali molto rilevanti con cui piazza Tahrir si egrave dovuta confrontare e chenon sempre egrave riuscita a superare con il suo spirito unitario e collettivo Infine questosaggio egrave un racconto biografico della stessa Soueif la quale intervallando le sueesperienze a Tahrir con i suoi ricordi di infanzia e con la sua vita ndash praticamente tuttala sua famiglia egrave coinvolta a vario titolo nella rivoluzione ndash ci propone uno spaccatosocio-storico dellrsquoEgitto che va molto piugrave in profonditagrave nella storia recente cairota-egiziana e ci permette di osservare alcune delle cause della rivoluzione e soprattutto irapidi e notevoli mutamenti subiti dalla societagrave cairota ed egiziana negli ultimidecenni6

7 Questo diario si suddivide in quattro capitoli che alternano il racconto dei primi 18

giorni di rivoluzione del 2011 quelli che diedero avvio a tutto e portarono alla caduta diMubarak al commento dei risultati e delle conseguenze di quei diciotto giorni esoprattutto come la rivoluzione con i suoi protagonisti sia andata avanti nei due annisuccessivi (2011-2012) fino alle elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria diMorsi e dei Fratelli Musulmani e nei mesi immediatamente seguenti

8 Il primo capitolo Diciotto giorni propone una descrizione dellrsquoinizio e delle prime fasi

della rivoluzione di piazza Tahrir fino al giorno 1 febbraio 2011 Soueif racconta il suoiniziale coinvolgimento nelle manifestazioni di piazza e propone una prima genealogiadei principali personaggi che la circonderanno in quei diciotto giorni e nei mesiannisuccessivi

9 Il secondo capitolo dal significativo titolo Interruzione Otto mesi dopo Ottobre 2011 lascia

per un attimo la memoria di Tahrir e fa un salto in avanti per descrivere alcuni deiprimi effetti della rivoluzione Egrave un capitolo di commento anche se lrsquoaspettomemorialistico e biografico permangono preponderanti Accanto alle constatazioni suirisultati ottenuti dalla maīdan Soueif descrive alcuni fatti salienti avvenuti durantelrsquoestate del 2011 e soprattutto i colpi di coda di un regime non ancora completamenteabbattuto Questi sono i mesi di dominio dellrsquoesercito e dellrsquoinizio della repressione piugraveviolenta delle manifestazioni Sono i mesi in cui maggiormente si contano i martiri iquali anche dopo la loro morte accompagneranno le manifestazioni capeggeranno i

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cortei e faranno sentire la loro voce a piazza Tahrir attraverso il dolore dei lorofamiliari

10 Il terzo capitolo Diciotto giorni (seconda parte) descrive la rivoluzione dal 2 febbraio

allrsquo11 febbraio quando la piazza otterragrave la sua prima vera vittoria riuscendo a farcadere il presidente Mubarak Il filo del racconto e delle memorie riprende da dove egravestato interrotto nel primo capitolo e descrive lrsquoescalation degli avvenimenti che hannoportato alla caduta del regime

11 Infine il quarto e ultimo capitolo Diciotto giorni non sono bastati racconta il difficile

cammino post-rivoluzionario il confronto con lo Scaf (Consiglio Supremo delle ForzaArmate) la repressione da parte di esercito e polizia e la resistenza della maīdan difronte ad ogni nuovo tentativo di far scemare le proteste In questo capitolo come nelsecondo accanto al racconto diaristico della rivoluzione e dei mutamenti sociali da essaapportati Soueif descrive la peculiare situazione politica egiziana la frammentazionedei partiti e lrsquoinconsistenza del parlamento politicamente diviso a metagrave tra lrsquoesercito eil vecchio regime Vengono descritte le azioni politiche dei diversi gruppi coinvoltinella rivoluzione e di quelli che si sono mantenuti ai margini si descrivono leperduranti divisioni socio-religiose e politiche la mancanza di accordi e compromessifino alle elezioni presidenziali del maggio 2012 che dopo il ballottaggio hanno visto lavittoria dei Fratelli Musulmani La fine del capitolo e del saggio egrave lasciata alle domandesul futuro dellrsquoEgitto e sullrsquooperato di Morsi il quale nonostante la sua apertura aldialogo durante le elezioni non sembra veramente propenso a dialogare da quando egravesalito al potere e tanto meno a soddisfare le richieste della piazza ldquopane libertagrave egiustizia socialerdquo

12 Il testo egrave corredato da una prefazione in cui lrsquoautrice spiega come sia giunta a scrivere

questo diario da un apparato di note molto utile per approfondire quanto descritto nellibro grazie a diversi rimandi a siti internet e contenuti multimediali Attraverso questiegrave possibile osservare quanto succedeva e succede al Cairo e in Egitto Infine il saggio egravecompletato da una breve storia dellrsquoEgitto moderno utile per acquisire le informazionidi base sulle tappe politiche cha hanno condotto alla rivoluzione di Tahrir e da duebrevi note della traduttrice Nicoletta Poo la quale fornisce una breve cronologia deifatti salienti dei diciotto giorni che hanno cambiato lrsquoEgitto e unrsquoutile micro biografia diAhdaf Soueif e della sua famiglia

13 Diario memoria saggio autobiografia molti sono i generi utilizzati da Soueif per

descrivere una parte della sua vita e dellrsquoEgitto intero Sicuramente il testo proposto egraveuna visione personale e peculiare degli avvenimenti ma rappresenta anche unosguardo disincantato su queste vicende a volte drammatiche che attraversolrsquoesperienza dellrsquoautrice consente a noi lettori occidentali di calarci allrsquointerno dellaprotesta di Tahrir capirne le motivazioni le divisioni le sfaccettature e lecontraddizioni Quello che egrave certo come dimostreragrave in seguito anche la ldquoprimaverardquoturca a Gezi egrave che quanto egrave accaduto e continua ad accadere a Tahrir al Cairo e in tuttolrsquoEgitto egrave un esempio di cambiamento e rinnovamento Questa rivoluzione infatti nonsolo ha utilizzato mezzi e strumenti innovativi come internet i social network e i videofilmati ha riscoperto anche la piazza come luogo di incontro-scontro e di condivisionedi opinioni come salotto politico alternativo e collettivo rispetto alle obsolete stanzedel potere chiuse in palazzi inaccessibili e poco rappresentative del popolo e dei suoisentimenti I fatti di Tahrir come quelli successivi di Gezi nondimeno si sonopresentati anche come lrsquoespressione di un malessere generale che coinvolge

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primariamente la classe media che egrave scesa in piazza non solo per difendere i propri egli altrui diritti ma anche per proporre un nuovo e alternativo modo di fare e diintendere la politica e lrsquoeconomia Il grido di Tahrir ldquopane libertagrave e giustizia socialerdquonon egrave solo una richiesta di maggiori diritti ma anche il desiderio di una maggiorepartecipazione politica e di un ritorno al welfare state troppo spesso soffocato dallepolitiche neoliberiste favorevoli ai privati e ai grandi gruppi finanziario-industrialiDinamiche che nonostante il benessere che hanno portato ndash e anche a causa di esso ndashhanno esasperato una struttura sociale giagrave in crisi appoggiando progetti di sviluppospesso negativi per le masse popolari e la classe media che si sono viste escluderesempre piugrave subdolamente dagli spazi urbani sociali economici e politici

NOTE

1 SOUEIF Ahdaf Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione Roma Donzelli Editore 2013 p 174 (ed

ing Cairo My City Our Revolution London Bloomsbury Publishing 2012)

2 Autrice di diversi romanzi e saggi tra cui ricordiamo SOUEIF Ahdaf In the Eye of the Sun New

York Random House 1992 Sandpiper London Bloomsbury 1996 ID The Map of Love London

Bloomsbury 1999 ID Mezzaterra Fragments from the Common Ground New York Anchor Books

2004 Soueif egrave molto attiva anche nel campo politico ndash come testimonia il saggio qui recensito ndash e

nel campo culturale come fondatrice del Palfest (Festival della letteratura palestinese) attivo dal

2008 lthttppalfestorggt [consultato il 9 agosto 2013]

3 SOUEIF Ahdaf Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione cit pp 59-60

4 Solo per citare alcuni titoli AL-ASWANI ‛Ala La rivoluzione egiziana Milano Feltrinelli 2011

QUIRICO Domenico Primavera araba Le rivoluzioni dallrsquoaltra parte del mare Torino Bollati

Boringhieri 2011

5 Lrsquoultima frase del libro di Soueif egrave significativa a questo riguardo laquopoicheacute i sistemi che

opprimono e sfruttano la gente sono diventati globali globale egrave diventata la nostra resistenzaraquo

SOUEIF Ahdaf op cit p 236

6 Relativamente alla storia egiziana recente si veda GOLDSCHMIDT Arthur Jr Modern Egypt The

Formation of a Nation State Boulder Colo Westview Press 2004 IBRAHIM Saad Eddin Egypt

Islam and Democracy Cairo American University in Cairo Press 1996 NASSER Gamal Abdel The

Phylosophy of the Revolution Cairo Egyptian State Printing Office 1955 SADAT Anwar In Search of

Identity New York Harper amp Row 1978 VATIKIOTIS P J The History of Modern Egypt from

Muhammad Ali to Mubarak Baltimore Johns Hopkins University Press 1991

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AUTORI

LUCA ZUCCOLO

Dottorando (PhD student) in Storia Contemporanea presso il SUM (Istituto Italiano di Scienze

Umane) di Napoli dove sta sviluppando una ricerca sulla stampa francofona ottomana e la sua

rappresentazione dellrsquoImpero drsquoOriente Giagrave dottore magistrale in Storia drsquoEuropa (Bologna

2008) il suo campo di ricerca si rivolge allo sviluppo della modernitagrave durante lrsquoultimo secolo

dellrsquoImpero Ottomano al confrontoscontro tra modernitagrave e tradizione in un contesto

cosmopolita e allo sviluppo dei movimenti sociali che hanno preparato lrsquoavvento della societagrave

turca contemporanea Luca Zuccolo egrave il referente di Diacronie per la storia turca e ottomana

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Giovanni Tassani Diplomatico tra ledue guerre Vita di Giacomo Paulucci diCalboli BaroneMatteo Anastasi

NOTIZIA

Giovanni Tassani Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli BaroneFirenze Le Lettere 2012 pp 522

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1 laquoTanto piugrave necessario questo cercare gli

uomini quando srsquoabbia a trattare comenel caso nostro di storia politicasoprattutto di storia dei rapporti politiciinternazionali laddove cioegrave non soltantola personalitagrave generale del singolo politicodiplomatico le sue idee e il suoprogramma ma il suo stile drsquoazionecostituisce elemento mai trascurabilenelle vicenderaquo1 Il monito di un maestrocome Federico Chabod riecheggia decisonella brillante biografia di GiovanniTassani Diplomatico tra le due guerre Vita di

Giacomo Paulucci di Calboli Baronevincitrice della 45ordf edizione del PremioAcqui Storia Lrsquoopera collocandosi nelfilone degli studi sulla diplomazia italianadel primo Novecento riesce infatti ndash conchiarezza espositiva e finezzainterpretativa ndash a ricostruire pulsioni epropositi alla base della condottadiplomatica del funzionario

2 Tassani non egrave nuovo a ricerche di questo genere Lrsquoautore ha infatti iniziato a lavorare

sullrsquoarchivio dei Paulucci di Calboli giagrave nei primi anni Novanta del secolo scorsocurando la pubblicazione delle memorie di due membri di spicco della familgliaforlivese Raniero2 e Fulcieri3 si egrave inoltre occupato di storia politica italiana4

3 Lrsquoultima fatica di Tassani articolata in dodici punti ricostruisce vita e azioni di

Giacomo Paulucci di Calboli nato Barone Russo nel 1887 e divenuto marchese nel 1924assumendo nome e titoli della famiglia nobiliare della moglie Camilla Entrato indiplomazia nel 1915 a Berna parteciperagrave alla conferenza di pace di Parigi per poiinstallarsi alla Consulta ndash lrsquoallora ministero degli Affari Esteri ndash come segretario diPietro Tomasi della Torretta prima e di Carlo Schanzer poi Con lrsquoavvento del fascismoe il conseguente interim di Mussolini agli Esteri appena trentacinquenne saragrave nominatocapo di gabinetto e lavoreragrave ndash nella nuova sede di Palazzo Chigi5 ndash a stretto contatto conil senatore Salvatore Contarini diplomatico di carriera dal 1891 segretario generale dal1920 e fino allora dominus incontrastato della politica estera italiana Mussolini deltutto a digiuno di dinamiche internazionali6 si affideragrave in questa prima fase proprio aContarini capace di svolgere ndash fino alle dimissioni rassegnate nel 1926 ndash una complicatafunzione moderatrice sul nuovo capo di governo7 Dato il carattere aspro collerico epoco incline allrsquoindisciplina mussoliniana di Contarini saragrave Paulucci laquoa trasmetteremediandole con tatto e pacatezza le idee del segretario generale al[lrsquo] irruente [hellip] eapprendista ministro degli Esteri al fine di costruire una linea di politica esteracoerente nel difficile scenario diplomatico e politico del lungo dopoguerraraquo8 Comericorderagrave in seguito lrsquoallora giovane diplomatico Mario Luciolli

4 I primi collaboratori di Mussolini [hellip] (e innanzi tutto in ordine di importanza il

segretario generale Contarini e il capo di gabinetto Barone Russo divenuto poimarchese Paulucci di Calboli) erano diplomatici di carriera del tutto estranei

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spiritualmente al fascismo e a qualsiasi altro movimento di piazza e di masse La loroprincipale preoccupazione fu di ostentare un conveniente grado di ammirazione perMussolini e di forzarlo ad avviare la poliacutetica estera italiana sul binario della diplomaziatradizionale9

5 Con la fascistizzazione del ministero ndash iniziata con lrsquoimmissione in diplomazia dei

cosidetti ldquoventottistirdquo i funzionari ammessi per meriti fascisti ndash Paulucci saragrave nominatosottosegretario generale alla Societagrave delle Nazioni mantendo la carica dal 1927 al 1932anno dellrsquoepurazione del ministro Dino Grandi e del definitivo attacco mussolinianoallrsquoorganizzazione ginevrina Al rientro anzicheacute essere resinserito in una carrieraoramai lontana dallrsquoapartitizzazione dei primi anni Venti il duce ndash ammaliatodallrsquoincontro con Joseph Goebbels neoministro della Propaganda tedesca ndash lo eleveragrave apresidente dellrsquoEnte Nazionale Industrie Cinematrografiche affidandogli il rilanciodellrsquoIstituto Luce in crisi finanziaria e organizzativa laquoGoebbels mi ha detto che egliritiene il cinematografo come lrsquoottavo potere bisogna potenziare al massimo lrsquoIstitutoLuce Egrave unrsquoarma potentissima che ho affidato alle sue maniraquo10

6 Si trattava di mani tuttrsquoaltro che inesperte Paulucci aveva avuto infatti responsabilitagrave

manageriali giagrave a Ginevra garante ndash in qualitagrave di sottosegretario generale ndashdellrsquoamministrazione della delegazione italiana presso la Societagrave delle NazioniLrsquoesperienza in campo cinematografico si chiuderagrave nel 1940 con la nomina adambasciatore a Bruxelles cui faragrave seguito nel 1943 quella a rappresentante italianopresso la Spagna di Franco dove alacremente si attiveragrave per trovare contatti con glianglo-americani Dopo il 25 luglio 1943 quando il tramonto caleragrave sulla lunga giornatadellrsquoItalia fascista Paulucci cercheragrave di perorare allrsquoestero la causa del Regno del Sudquello di Vittorio Emanuele III e di Badoglio Impegno che non gli eviteragrave lrsquoepurazioneDifferentemente infatti da altri diplomatici che svolgeranno un ruolo attivo nellanuova diplomazia italiana Paulucci si vedragrave precluso il rientro a Palazzo Chigi Su di luipenderanno le pesanti accuse dellrsquoAlto Commissario Aggiunto per lrsquoEpurazionedellrsquoAmministrazione dalle quali saragrave assolto solo nel 1950 Gli ultimi anni trascorsi dalaquomonarchico in Repubblicaraquo11 saranno infine caratterizzati dal confronto con donLuigi Sturzo e da unrsquoappassionata attivitagrave storiografica vissuta al fianco di due futuriillustri accademici Mario Toscano e Federico Chabod

7 Il volume fondandosi su una corposa documentazione inedita costiuisce unrsquoopera

preziosa per diverse ragioni Anzitutto tocca spazi e tempi roventi della storia italianadel XX secolo dalle complicate trattative versagliesi allrsquoascesa di Mussolini dallaguerra civile iniziata nel 1943 alla travagliata ricostruzione Inoltre e questo egrave ungrande merito permette di fare luce non solo su una figura di grande spessore qualeovviamente quella di Paulucci di Calboli ndash fino alla biografia di Tassani trattata soloindirettamente dalla storiografia ndash ma anche sugli uomini che gli operarono al fiancoprimo fra tutti Salvatore Contarini a lungo vero deus ex machina della politica esteraitaliana sul quale ndash causa ariditagrave di fonti specifiche ndash si egrave scritto ancora troppo poco12Piugrave in generale permette di esaminare con rinnovato slancio il ruolo della carrieravale a dire quella tecnostruttura interna allo Stato ndash e nellrsquoItalia liberale volutamentescevra da ideologie o correnti politiche ndash che con Mussolini si trasformeragraveprogressivamente in uno strumento al servizio del fascismo e del suo capo divenendolaquodiplomazia di partitoraquo13

8 Nondimeno lrsquoopera fornisce unrsquoutilissima analisi sulla genesi della propaganda fascista

che vide nellrsquoIstituto Luce ottimamente ristrutturato da Paulucci il volano in grado di

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conferire internamente e allrsquoestero prestigio al regime tramite produzioni di grandesuccesso quali Scipione lrsquoAfricano di Carmine Gallone14 e Condottieri di Luigi Trenker15

NOTE

1 CHABOD Federico Storia della politica estera italiana dal 1870 al 1896 Roma-Bari Laterza 1971

p 11

2 PAULUCCI DI CALBOLI Raniero Parigi 1898 Con Zola per Dreyfus Diario di un diplomatico Bologna

Clueb 1998

3 PAULUCCI DI CALBOLI Fulcieri La patria lrsquoamore la guerra Lettere e scritti 1911-1919 Bologna

Clueb 1999

4 BAGET BOZZO Gianni TASSANI Giovanni Aldo Moro Il politico nella crisi 1962-1973 Firenze

Sansoni 1983 TASSANI Giovanni La terza generazione Da Dossetti a De Gasperi tra Stato e

rivoluzione Roma Lavoro 1988 ID LrsquoItalia difficile di Mario Scelba Sette testimonianze e sette lettere

Soveria Mannelli Rubbettino 2006 ID Il Belpaese dei cattolici Novecento italiano Politica e

interpretazioni Siena Cantagalli 2010

5 Secondo Dino Grandi Mussolini laquosi era affrettato a trasferire la sede del Ministero degli Esteri

dal Palazzo della Consulta troppo vicino al Quirinale a Palazzo Chigi soprattutto per avere a sua

disposizione Piazza Colonnaraquo GRANDI Dino Il mio paese Ricordi autobiografici Bologna Il Mulino

1985 pp 237-238

6 Sullrsquoassenza di un definito programma di politica estera nella prima fase politica di Mussolini

cfr tra gli altri DE FELICE Renzo Alcune osservazioni sulla politica estera mussoliniana in ID (a cura

di) LrsquoItalia fra tedeschi e alleati Bologna Il Mulino 1973 p 58 DI NOLFO Ennio Mussolini e la

politica estera italiana (1919-1933) Padova Cedam 1960 pp 29-37 KNOX MacGregor laquoConquest

Foreign and Domestic in Fascist Italy and Nazi Germanyraquo in The Journal of Modern History 1984

vol 56 n 1 pp 6-20 PASTORELLI Pietro laquoLa storiografia italiana del dopoguerra sulla politica

estera fascistaraquo in Storia e politica X 1971 p 58 SALVEMINI Gaetano Mussolini diplomatico

(1922-1932) Bari Laterza 1952 pp 34-35

7 Cfr MOSCATI Ruggero Gli esordi della politica estera fascista Il periodo Contarini-Corfugrave in TORRE

Augusto et al La politica estera italiana dal 1914 al 1943 Torino Eri 1963 pp 77-117

8 TASSANI Giovanni Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone

Firenze Le Lettere 2012 p 35

9 LUCIOLLI Mario Mussolini e lrsquoEuropa La politica estera fascista Firenze Le Lettere 2009 p 29

10 TASSANI Giovanni Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone cit p

245

11 Ibidem p 484

12 La documentazione edita e specificamente dedicata a Contarini si riduce pressocheacute

esclusivamente alla datata biografia di Roberto Cantalupo scritta con lo pseudonimo di Legatus

(Vita diplomatica di Salvatore Contarini Italia fra Inghilterra e Russia Roma Sestante 1947) peraltro

da assumere con cautela a causa della scarsa attendibilitagrave di alcune informazioni riportatevi

Esigue notizie sul senatore sono altresigrave rintracciabili ndash oltrecheacute in diari e fonti memorialistiche ndash

in libri ldquodi colorerdquo quali tra gli altri QUARONI Pietro Valigia diplomatica Milano Garzanti 1956

VITA-FINZI Paolo Giorni lontani Appunti e ricordi Bologna Il Mulino 1989

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269

13 GRASSI ORSINI Fabio La diplomazia fascista in AAVV Il regime fascista Storia e storiografia

Roma-Bari Laterza 1995 p 287

14 GALLONE Carmine Scipione lAfricano Consorzio Scipione-ENIC Italia 1937 83

15 TRENKER Luis Condottieri ENIC-Tobis Filmkunst Italia-Germania 1937 88

AUTORI

MATTEO ANASTASI

Ha conseguito la laurea in Storia presso lrsquoUniversitagrave Europea di Roma discutendo una tesi

sullrsquoattivitagrave del quarto governo di Amintore Fanfani Attualmente si sta specializzando in

Relazioni Internazionali presso lrsquoUniversitagrave LUISS Guido Carli sotto la supervisione del professor

Francesco Perfetti I suoi campi di studio sono lrsquoanalisi del fenomeno politico dellrsquo apertura a

sinistra nel dopoguerra e la storia diplomatica italiana

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  • Nota introduttiva n 18 ndash giugno 2014
  • I Per una teoria dellrsquoesposizione
    • ldquoMostrare il modernordquo
      • II Lrsquoidentitagrave in esposizione
        • LrsquoItalia alle esposizioni universali del XIX secolo identitagrave nazionale e strategie comunicative
        • Expositions internationales et image nationale les pays drsquoAmeacuterique latine entre pittoresque laquo indigegravene raquo et moderniteacute proclameacutee
        • Entre Oriente y Occidente arquitectura e identidad espantildeolas en la Exposicioacuten del Centenario de los Estados Unidos de Ameacuterica
        • Expositions provinciales et identiteacutes coloniales au XIXe siegravecle
        • Les pavillons russes aux Expositions Universelles du XIXe siegravecle expression de lrsquoidentiteacute qui nrsquoa jamais existeacute
        • Les viseacutees politiques et identitaires de lrsquoorientalisme architectural au miroir drsquoune anthologie des pavillons de la Tunisie dans les expositions universelles (1851-2010)
        • Una vetrina internazionale per lo sviluppo la Corsica e le Esposizioni Universali
        • LrsquoEsposizione del Sempione 1906 Milano in vetrina
        • Raviver le laquoroman nationalraquo lusitanien Lrsquoexemple de lrsquoExposition du Monde portugais de 1940
          • III La propaganda in esposizione
            • Exposition universelle de 1878 Lrsquoarcheacuteologie au service des contestations contemporaines
            • laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e le esposizioni torinesi (1884 e 1898)
            • La Exposicioacuten Internacional de Barcelona en 1929 y su utilizacioacuten propagandiacutestica
            • Il potere dellarchitettura Lrsquoideologia di regime allrsquoEsposizione Internazionale di Parigi 1937
            • Bajo el signo de la esvaacutestica La Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana en Espantildea (1942)
            • La gran exposicioacuten anticomunista del Tercer Reich Das Sowjetparadies (1942)
              • IV Recensioni
                • Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione
                • Giovanni Tassani Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone
Page 2: Le esposizioni: propaganda e costruzione identitaria

INDICE

Nota introduttiva n 18 ndash giugno 2014Francescomaria Evangelisti e Alessandro Pes

I Per una teoria dellrsquoesposizione

ldquoMostrare il modernordquoLe Esposizioni universali tra fine Ottocento e gli inizi del NovecentoMario Coglitore

II Lrsquoidentitagrave in esposizione

LrsquoItalia alle esposizioni universali del XIX secolo identitagrave nazionale e strategie comunicativeAnna Pellegrino

Expositions internationales et image nationale les pays drsquoAmeacuterique latine entre pittoresquelaquo indigegravene raquo et moderniteacute proclameacuteeChristiane Demeulenaere-Douyegravere

Entre Oriente y Occidente arquitectura e identidad espantildeolas en la Exposicioacuten delCentenario de los Estados Unidos de AmeacutericaManuel Viera De Miguel

Expositions provinciales et identiteacutes coloniales au XIXe siegravecleChristelle Lozegravere

Les pavillons russes aux Expositions Universelles du XIXe siegravecle expression de lrsquoidentiteacute quinrsquoa jamais existeacuteOlga Kazakova

Les viseacutees politiques et identitaires de lrsquoorientalisme architectural au miroir drsquouneanthologie des pavillons de la Tunisie dans les expositions universelles (1851-2010)Nader Meddeb

Una vetrina internazionale per lo sviluppo la Corsica e le Esposizioni UniversaliMarco Cini

LrsquoEsposizione del Sempione 1906 Milano in vetrinaFrancesca Misiano

Raviver le laquoroman nationalraquo lusitanien Lrsquoexemple de lrsquoExposition du Monde portugais de1940Ceacutecile Gonccedilalves

III La propaganda in esposizione

Exposition universelle de 1878 Lrsquoarcheacuteologie au service des contestations contemporainesBastien Noeumll

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laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e le esposizioni torinesi (1884 e 1898)Carlo Bovolo

La Exposicioacuten Internacional de Barcelona en 1929 y su utilizacioacuten propagandiacutesticaLa montantildea de Montjuiumlc espacio puacuteblico de ocio cultura y deporteJuan Antonio Simoacuten

Il potere dellarchitettura Lrsquoideologia di regime allrsquoEsposizione Internazionale di Parigi 1937Guido Cimadomo e Renzo Lecardane

Bajo el signo de la esvaacutestica La Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana en Espantildea(1942)Francesc Vilanova i Vila-Abadal

La gran exposicioacuten anticomunista del Tercer Reich Das Sowjetparadies (1942)Antonio Ceacutesar Moreno Cantano e Misael Arturo Loacutepez Zapico

IV Recensioni

Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzioneLuca Zuccolo

Giovanni Tassani Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di CalboliBaroneMatteo Anastasi

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Nota introduttiva n 18 ndash giugno2014Francescomaria Evangelisti e Alessandro Pes

1 Pubblicare a pochi mesi

dallrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione diMilano 2015 un numero dedicatoallrsquoanalisi storica di questo fenomenopotrebbe sembrare unrsquooperazionepianificata prevedendo gli scandali iritardi e la retorica che ne avrebberoaccompagnato lrsquoavvento nellrsquoopinionepubblica italiana e internazionale Questasupposizione egrave certa percheacute soprattutto inun momento in cui essa sembra essersi svuotata del suo senso originario per convertirsiin una costosa vetrina che attira appetiti speculatori egrave necessario analizzare qual egravestata la sua influenza nella cultura e nella diplomazia degli ultimi tre secoli

2 Le origini delle esposizioni rimandano allrsquoImperialismo1 e al capitalismo industriale e le

configurano come un dispendioso ma efficace strumento propagandistico in maniborghesi e aristocratiche che ha il vantaggio di agire in un clima di divertimento2 Lotzela definiva infatti ldquolrsquounica vera festa modernardquo

3 Nazioni ed imperi si contendevano la possibilitagrave di erigere nelle loro capitali gli altari

per celebrare quel che Hobsbwam3 definisce come un nuovo allegorico e gigantescorituale di auto-esaltazione del capitalismo e dellrsquoindustrializzazione4 propagata comeuno strumento fondamentale per garantire Progresso e Pace

4 Lrsquoidolo di questa celebrazione egrave il prodotto risultato del unione tra capitale borghese e

lavoro proletario del genio nazionale o di quello artistico inserito in un contesto cheaggiunge al suo valore reale un valore estetico spettacolare Il carattere commercialedelle esposizioni egrave ancora evidente nelle medaglie che decorano le etichette di alcunebevande alcoliche e di alcuni manufatti erano importanti competizioni tra produttori

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con premi attribuiti da una giuria spesso internazionale che davano lustro al marchio ene garantivano la qualitagrave

5 Attraverso materiali e tecniche diverse i prodotti diventano la meta del pellegrinaggio

di massa che vuole vedere ed interagire con ldquoil nuovordquo come si vede nel testo diFrancesca Misiano

6 Il prodotto egrave usato per rappresentare il risultato di uno sviluppo collettivo e spesso

giustificarne le ambizioni dimostrando il grado di benessere raggiunto assimilandolo aquello di civilizzazione

7 Con i prodotti fossero seriali o artigianali si costruivano gerarchie basate sulla

condizione di ldquosuperioritagrave-inferioritagraverdquo tra le nazioni attraverso lrsquooggettivazione e laquantificazione dei risultati ottenuti in una competizione globale che doveva indicareallrsquoumanitagrave il cammino corretto per la realizzazione del progresso La ricerca di unacollocazione adeguata nella ldquogerarchia delle nazionirdquo aumentograve nellrsquoepoca deitotalitarismi e della guerra fredda quando accanto alla borghesia capitalista e agli Statidemocratici con i loro messaggi di superioritagrave nazionale trovograve spazio anche lrsquoesibizioneattraverso la spettacolarizzazione dei prodotti delle industrie di Stato delleinnovazioni tecnologiche e delle opere pubbliche realizzate con la guida del ldquopartitordquo edel leader

8 Unrsquoautomobile una riproduzione in scala di unrsquoinfrastruttura o una puleggia si

convertivano in ingranaggi della macchina per il consenso internazionale cheidentificava lrsquoideologia con la merce

9 Benjamin scriveva che laquoLe esposizioni mondiali trasfigurano il valore di scambio delle

merci creano un ambito in cui il loro valore drsquouso passa in secondo piano inauguranouna fantasmagoria in cui lrsquouomo entra per lasciarsi distrarreraquo5

10 Occorre solo un biglietto drsquoingresso per essere investiti da fantasmagorie e distrarsi

osservando ldquoil prodottordquo esposto in un contesto spettacolare celebrando un ritualesociale che elimina le differenze di classe per configurare un pubblico di massamodellandone gusti e preferenze

11 Le tecniche per la ldquomessa in scenardquo non sono molto differenti da quelle che

applicavano e applicano i vetrinisti in forze agli esercizi commerciali Non egrave un casoche i piugrave noti architetti ingegneri artisti designer industriali pubblicitari epropagandisti annoverino almeno una partecipazione a questa gara giocata a colpi difantasmagorie

12 Lo svago che si offre in unrsquoesposizione egrave diverso rispetto a quello tradizionale come

sostiene Benjamin laquoLrsquoindustria del divertimento raffina e accresce la varietagrave deicomportamenti reattivi delle masse Le prepara cosigrave per il successivo trattamentoattraverso la pubblicitagrave Egrave dunque ben fondato il suo legame con le esposizioniuniversaliraquo6

13 Il principe Giuseppe Carlo Napoleone di Francia nel 1857 presentograve allrsquoImperatore

Napoleone III il Rapport sur lrsquoexposition universelle de 18557 dove si formulava una teoriadel pubblico considerato laquole premier et le principal juge drsquoune Expositionraquo Il principeaffermava che il pubblico di unrsquoesposizione si costruisce socialmente in manieracompleta e collaborativa con il resto del sistema solo quando egrave educato per farlo Laconclusione alla quale arriva egrave che unrsquoesposizione si converte in uno spettacolo che facoincidere il desiderio capitalista di una clientela per i suoi prodotti con quello delle

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distinte classi sociali in maggioranza metropolitane interessate tanto allrsquoeducazionequanto al divertimento offerto da una esposizione industriale

14 Potremmo definire gli organizzatori delle prime esposizione come ldquotecnici del

divertimentordquo che gettavano le basi per la comprensione delle esigenze anchepsicologiche delle masse delle caratteristiche del gusto collettivo e che attraversoqueste informazioni riuscivano a trasformare il pubblico di unrsquo esposizione in unarealtagrave fisica e onnipresente che si trasformava con il passo del tempo adeguandosi aicambiamenti sociali e politici modificando i propri gusti nella stessa forma in cuicambiava la moda nello stesso tempo lo sviluppo tecnologico generava per ogniedizione nuove fantasmagorie e forme di divertimento per le grandi masse urbaneNeanche lo sport come osserva Simoacuten egrave esente da questa funzione si celebrano torneie gli spazi espositivi si concepiscono anche come luoghi per lrsquoattivitagrave sportivaagonistica e amatoriale

15 Mega-eventi8 che modificano e ingrandiscono gli spazi urbani accompagnando i

mutamenti politici culturali ed economici Celebrano il presente glorificano il passatoe prefigurano ottimistici futuri Come scrive Pellegrino nel suo saggio dedicato alleedizioni del XIX secolo laquointeressavano allrsquoepoca quantitagrave enormi di persone fino alculmine di 50 milioni di ingressi allrsquoesposizione parigina del 1900 e raggiungevano unpubblico estremamente vasto il loro effetto era perograve amplificato dal fatto che su di essesi innestava una vastissima produzione di rappresentazioni figurative e scritteraquo Imessaggi propagandistici e pubblicitari sono veicolati verso lrsquoesterno del recintoespositivo canale e spazio di ricezione aggiungendo un pubblico piugrave ampio chegiustifica i costi sostenuti dagli espositori Reportages cartoline postali libri filmambientati tra i padiglioni ed altri prodotti culturali canalizzano lrsquoesposizione verso ilpubblico internazionale stabilendo una gerarchia e una censura dei contenuti offertinei padiglioni e partecipando in questa funzione alla costruzione degli immaginaricollettivi9

16 Come scritto da Coglitore in conclusione del saggio che apre questrsquoantologia nelle

ultime decadi lrsquoEsposizione sembra ormai sciolta laquoin un insieme di riferimenti simboliciche aveva giagrave oltrepassato se stesso e dal moderno al post-moderno ndash allrsquointerno disocietagrave segnate dallrsquoaviditagrave dei mercati finanziari dallrsquoaggressivitagrave dei messaggipubblicitari dallrsquoinvadenza della televisione da flussi ininterrotti di informazioni chescorrevano adesso attraverso reti telematicheraquo

17 Prima di questa ldquodecadenzardquo le esposizioni avevano raggiunto in un breve lasso di

tempo dalla prima edizione un tal successo che nel 1928 a Parigi venne istituito ilBureau International des Expositions10 (BIE) con lo scopo di classificare ufficialmente ledifferenti esposizioni che si organizzavano in tutto il mondo con lo scopo di mettere unfreno al imperante caos di denominazioni che rischiava di svalutare ldquoil marchiordquo di cuifacevano gala le principali capitali economiche occidentali

18 Il primo protocollo firmato dai paesi membri nel 192811 entrato in vigore nel 1931

faceva una chiara differenziazione12 tra quelle di tipo generale universale che duravanododici mesi e dove i paesi espositori costruivano i propri padiglioni e le esposizioni

specializzate internazionali che duravano sei mesi e dove la realizzazione dei padiglioniera responsabilitagrave dellrsquoorganizzazione del Paese ospitante A queste si accompagnavanole fiere di settore e quelle nazionali e imperiali dove si rappresentavano le colonie peril pubblico metropolitano

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19 Il colonialismo inteso come processo non soltanto politico ed economico ma anche

culturale trovograve nel momento espositivo uno degli strumenti piugrave efficaci di diffusione edi fissazione dellrsquoalteritagrave nellrsquoimmaginario europeo tardo ottocentesco

20 A partire dalla prima edizione di Londra nel 1851 le esposizioni universali con la loro

caratteristica organizzazione secondo padiglioni nazionali ebbero lo scopo diaffermare e mostrare il carattere nazionale di ogni paese partecipante Il mondocoloniale irruppe in questo schema come un fenomeno che doveva essererappresentato in maniera vicina e distante allo stesso tempoSe le conquiste oltremare dovevano essere lsquonazionalizzatersquo ed esposte allrsquointerno deipadiglioni nazionali per sottolineare la grandezza del paese conquistatore i paesi e lepopolazioni colonizzati dovevano essere rappresentati distanti esotici e diversi dalcolonizzatore

21 Le esposizioni come osserva Cini per il caso corso laquoconsentono anche di riflettere su

alcuni aspetti inerenti la dialettica fra Stato nazionale e singole aree regionali rispettoalle molteplici problematiche che innervarono tale relazione nel corso del XIX secolofra cui quella dellrsquointegrazione economica fra centro e periferieraquo

22 Il colonialismo inteso come processo non soltanto politico ed economico ma anche

culturale trovograve nel momento espositivo uno degli strumenti piugrave efficaci di diffusione edi fissazione dellrsquoalteritagrave nellrsquoimmaginario europeo tardo ottocentesco

23 Tanto nella dimensione nazionale come in quella universale le esposizioni diventano

templi e monumenti delle religioni civili e ne inglobano la simbologia come descrittonel saggio di Cimadomo e Lecardane e in quello di Vilanova i Vila-Abadal cheaffrontano il legame tra esposizioni architettura ed ideologia inserendosi nel dibattitosulle relazioni tra arte e potere13

Lrsquoesposizione della propaganda

24 Le esposizioni rappresentano un fenomeno strettamente connesso con la modernitagrave e

con la contemporaneitagrave la cui analisi puograve originare o integrarsi in riflessioni piugrave ampiesulla societagrave e la geopolitica sono cataloghi di identitagrave e di argomentazioni tese adimostrare le caratteristiche di superioritagrave nazionale o culturale

25 Gli stessi contemporanei percepivano lrsquoorganizzazione e le intenzioni che soggiacevano

alla realizzazione di questi simulacri identitari in cui Walter Benjamin rintracciavalaquolrsquoocculto schema costruttivo dei museiraquo Giagrave Nel 1891 il filosofo Plechanov14

considerava le esposizioni come uno strumento per convincere della necessitagravesuperioritagrave e convenienza di un determinato modello sociale o di sviluppo avendoosservato nelle modalitagrave con cui la borghesia francese aveva organizzato lrsquoevento per ilcentenario della rivoluzione per dimostrare al proletariato la possibilitagrave e la necessitagravedi una trasformazione sociale dimostrata dallo sviluppo dei mezzi di produzioneraggiunto nelle nazioni ldquocivilizzaterdquo che superava le laquoosate fantasie dei pensatoriutopici del secolo passatoraquo

26 In strutture destinate alla demolizione o alla riconversione con una narrazione fatta di

immagini fantasmagorie e rappresentazioni grafiche di dati si sono costruitiimmaginari collettivi Nei recinti espositivi si manifesta una continua mitopoiesi nelladiffusione di narrazioni univoche che spesso accennando alle radici descrivono ilpresente e provano a persuadere i visitatori con visioni di futuro

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27 Il passato egrave usato per celebrare le origini giustificare il presente e motivare la visione

ottimistica del futuro I reperti archeologici come scrive Noel laquosouvent support auxideacuteologies contemporaines chez les commentateurs et le grand publicraquo eaccompagnano le rivendicazioni siano esse sociali nazionali o imperiali Le nazioni chevogliono raccontare la propria ldquomissione storicardquo o rivendicare diritti e colonie cercanonel passato gli argomenti per persuadere lrsquoopinione pubblica come per le colonneromane trovate nel deserto etiopico esposte dagli italiani nel 1937 a Parigi

28 I governi nelle esposizioni a volte riscrivono o censurano la storia nazionale come

scrive Gonccedilalves riguardo il caso portoghese laquoLa neacutecessiteacute pour le gouvernement de sedonner une leacutegitimiteacute passait neacutecessairement par la diffusion drsquoune image coheacuterente etunifieacutee du Portugal et par celle drsquoune nation contre laquelle rien ne reacutesistait toujoursdigne et victorieuse car placeacutee sous la protection de la providenceraquo

29 Durante la Guerra Fredda e lrsquoepoca totalitaria le ereditagrave del passato e le immagini del

presente servono a prefigurare e rendere accettabile un futuro in cui lrsquoaltro non esistepercheacute egrave stato sconfitto I contenuti dei padiglioni delle nazioni nemiche diventanoargomentazioni da usare nella propaganda del nemico per costruire lrsquoodio e favorire ilconflitto Come descritto nel testo di Cantano e Zapico si realizzano ldquoesposizioni anti-ldquocataloghi di argomentazioni a favore dellrsquoodio e del disprezzo che si inserisconoperfettamente nei meccanismi propagandistici autoritari

Le colonie in esposizione

30 Anche se Edward Said ha concentrato il suo lavoro su come la letteratura abbia

contribuito alla formazione dellrsquoidea di impero nella societagrave britannica e a promuovereun consenso allrsquoespansione la piugrave ampia e generale connessione tra cultura eimperialismo che lo studioso palestinese egrave riuscito a evidenziare in maniera cosigravelimpida e convincente non puograve non essere presa in considerazione anche nel quadrodellrsquoanalisi della rilevanza delle esposizioni nella formazione di una coscienza colonialee imperiale in Europa15

31 Come ha messo in evidenza Michael Vann per quanto concerne il colonialismo francese

le esposizioni coloniali ci consentono seguendo un filo cronologico di individuarecome i cambiamenti politici sui metodi e modelli di amministrazione oltremarevenissero rielaborati e riportati negli spazi espositivi16 Sulle esposizioni inerenti ilcolonialismo francese si sofferma in questo numero di Diacronie Christelle LozegravereBernard che analizza le esposizioni provinciali e il loro ruolo nel raccontarelrsquooltremare francese nelle regioni periferiche della nazione da Marsiglia a Bordeaux daCherbourg a Beauvais Nel suo lavoro Lozegravere-Bernard mette inoltre in evidenza comenelle prime esposizioni provinciali della seconda metagrave dellrsquoOttocento si riproduca unodegli assi portanti dellrsquoideologia coloniale europea la conquista coloniale vieneirrimediabilmente associata al progresso europeo rendendo anche negli spaziespositivi quella convinzione ideologica che giustificava la conquista colonialerappresentandola come obbligo di una civiltagrave progredita nei confronti delle altre

32 Le selezioni operate dai diversi paesi per allestire le esposizioni coloniali e per

organizzare gli spazi dedicati alle colonie allrsquointerno di quelle universali costituironouno dei passaggi chiave di quel processo eurocentrico di rappresentazione dellrsquoaltroche Said ha definito orientalismo Su questo aspetto riflette in questo numero Nader

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Meddeb che concentra il suo saggio sui padiglioni dedicati alla Tunisia eallrsquoarchitettura degli spazi espositivi estrema sintesi ma anche evidente prova di unorientalismo che rivela lrsquoibriditagrave prodotta dalla conquista coloniale Destinate a unpubblico piugrave ampio rispetto a quello al quale erano destinate le pubblicazioniscientifiche e la letteratura gli spazi espositivi contribuirono in maniera concreta adefinire i connotati dellrsquoaltro a farne circolare una lsquocertarsquo rappresentazione e aufficializzare e istituzionalizzare quelle caratteristiche come lsquodatersquo La concretezzadelle rappresentazioni espositive portava in casa dei colonizzatori il mondo colonialela cui conoscenza doveva necessariamente essere mediata vista lrsquoimpossibilitagrave che lepopolazioni colonizzatrici potessero avere testimonianza diretta del mondo coloniale

33 Per poter informare e istruire il cittadino europeo su quel mondo che le nazioni

europee e perciograve egli stesso andavano a conquistare la conoscenza dellrsquooltremaredelle popolazioni assoggettate degli usi e dei costumi dei prodotti e delle consuetudinidoveva necessariamente divenire oggetto di racconto Gli allestimenti espositiviaffiancarono in questo senso la letteratura fornendo un racconto visivo e tangibiledellrsquoesperienza coloniale La ricostruzione delle abitazioni degli indigeni lrsquoesposizionedi manufatti e lrsquoallestimento di grandi mappe orientavano il visitatore allrsquointerno delmondo coloniale trasformandolo in parte da spettatore a protagonista nel fornire aivisitatori una conoscenza diretta di un mondo del quale la maggior parte di essi nonavrebbe potuto avere esperienza diretta e concreta Lrsquoanalisi delle modalitagrave con le qualiqueste esposizioni raccontarono lrsquoesperienza rappresenta un importante momento dicomprensione dellrsquointreccio tra politica economia e cultura nella dimensione colonialee al contempo ci offre la possibilitagrave di individuare alcuni aspetti di quellrsquoesperienzache nonostante la fine del colonialismo hanno continuato a influenzare la culturaeuropea durante il XX secolo

NOTE

1 RYDELL Robert W GWINN Nancy E Fair Representations Worldrsquos Fairs and the Modern World

Amsterdam VU University Press 1994

2 BASSIGNANA Pier Luigi Le feste popolari del capitalismo esposizioni drsquoindustria e coscienza

nazionale in Europa 1798-1911 Torino Umberto Allemandi 1997

3 HOBSBAWM Eric J Il trionfo della borghesia Roma-Bari Laterza 1994

4 CLASEN Wolfgang Expositions Exhibits Industrial and Trade Fairs New York Praeger 1968

5 BENJAMIN Walter Lrsquoopera drsquoarte nellrsquoepoca della sua riproducibilitaacute tecnica Torino Einaudi 1995

p 151

6 BENJAMIN Walter I laquopassagesraquo di Parigi Torino Einaudi 2000 p 211

7 BONAPARTE Napoleacuteon JPC Rapport sur lrsquoexposition universelle de 1855 preacutesenteacute aacute lrsquoEmpereur par

SAI le Prince Napoleacuteon preacutesident de la commission Pariacutes Imprimerie impeacuteriale 1856

8 ROCHE Maurice Mega-Events and Modernity Olympics and Expos in the Growth of Global Culture

London Routledge 2000

9 CASTORIADIS Cornelius Lrsquoinstitution imaginaire de la socieacuteteacute Paris Eacuteditions du Seuil 1975

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8

10 GALOPIN Marcel Les Expositions internationales au XXe sieacutecle et le Bureau International des

Expositions Pariacutes LrsquoHarmattan 1997

11 International Exhibitions Bureau 75th anniversary of he Convention of the International

Exhibitions Bureau signed at Pariacutes on 22 November 1928 relating [to] international exhibitions Paris

Bureau International des Expositions 2004

12 WATERS Honeric William History of Fairs and Expositions Their Classification Functions and

Values London Reis Bros 1939

13 ADES Dawn (ed) Art and Power Europe Under the Dictators 1930-45 London Thames and

Hudson 1995

14 PLECHANOW Georgi Walentinowitsch laquoWie die bourgeoise ihrer Revolution gedenktraquo in Die

Neue Zeit IX 11891 p 138

15 SAID Edward Cultura e imperialismo Roma Gamberetti Editrice 1988

16 Cfr VANN Michael G lsquoAll the Worldrsquos a Stagersquo Especially in the Colonies LrsquoExposition de Hanoi

1902-3 in EVANS Martin (ed) Empire and Culture The French Experience 1830-1940 New York

Palgrave macmillan 2004 pp 181-191 p 181

AUTORI

FRANCESCOMARIA EVANGELISTI

PhD in ldquoComunicazione e critica della culturardquo presso lrsquoUniversitagrave di Siviglia egrave ricercatore in

ldquoStoria della propaganda ed analisi della comunicazione politicardquo per COMPOLITICAS

Attualmente dirige la comunicazione del Movimento Cinque Stelle Lazio

ALESSANDRO PES

Ricercatore in Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni

dellrsquoUniversitagrave di Cagliari si occupa di storia del fascismo e del colonialismo italiano Su questi

temi ha pubblicato La costruzione dellrsquoimpero fascista Politiche di regime per una societagrave

coloniale (Roma Aracne Editrice 2010) Bonificare gli italiani La Societagrave Bonifiche Sarde tra

risanamento e colonizzazione nellrsquoItalia fascista (Cagliari AmampD Edizioni 2013)

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I Per una teoria dellrsquoesposizione

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ldquoMostrare il modernordquoLe Esposizioni universali tra fine Ottocento e gli inizi del Novecento

Mario Coglitore

NOTA DELLEDITORE

Il presente saggio costituisce una rielaborazione del capitolo 6 del volume CoglitoreMario I confini dellrsquoEuropa Globalizzazioni conquiste tecnologie tra Ottocento e NovecentoVenezia Cafoscarina 2012

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1 Le Esposizioni universali possono essere

considerate la vera vetrinadellrsquointernazionalizzazione del mondo eper altro verso anche la miglior occasionedi incontro ldquomultilateralerdquo tra gruppi ditecnici uomini drsquoaffari semplici visitatoriche percorrendo i padiglioni mescolavanoprovenienze diverse e diversiatteggiamenti mentali1 Condotteallrsquoinsegna del progresso hanno incarnatole ldquomagnifiche sortirdquo del positivismoottocentesco che voleva invadere pacificamente anche il Novecento senza immaginareche la Grande guerra avrebbe spazzato via una stagione felice e foriera di sempremaggiore e diffuso benessere Le Esposizioni universali sono state davvero lo specchiodella seconda rivoluzione industriale nel quale si rifletteva anche lrsquoanima di una nuovaetagrave delle comunicazioni cablata da avveniristiche reti telegrafiche Le si puograveconsiderare in un certo senso vere e proprie mappe della percezione che ruppero conil passato e costituirono una sorta di scaturigine del nuovo di ciograve che repentinamentenellrsquoambito del tempo storico ndash non si trattograve di minuti di ore o di giorni ma a volte dianni o di qualche decennio in una dimensione dunque molto piugrave dilatata di ciograve che noidefiniamo lrsquoldquoimmediatordquo ndash si sostituigrave al consueto e modificograve la sostanza stessa delquotidiano per trasformarsi in esperienza collettiva condivisa2

2 Il circuito degli appuntamenti internazionali che si susseguirono con una certa

frequenza ad eccezione del periodo immediatamente successivo alla Prima guerramondiale quando il Vecchio Continente esplose tra i frammenti delle granate e i colpidi cannone egrave senzrsquoaltro uno di quegli angoli prospettici privilegiati dai quali osservarefenomeni economici sociali culturali urbanistici antropologici di enorme impatto perla storia europea3

3 Esistono esperienze spazio-temporali cui corrispondono specifiche pratiche sociali che

rompono con il passato4 costruendo un futuro diverso In tal senso egrave soprattutto dalleosservazioni mosse da Walter Benjamin5 per una rappresentazione efficace della storiadellrsquoOttocento che si possono ricavare utili indicazioni Ne I ldquopassagesrdquo di Parigi6

Benjamin introduce il concetto di montaggio si puograve tentare di erigere grandicostruzioni storiche sulla base di elementi ricavati con una certa precisione dalladisamina di piccoli particolari Strade panorami pubblicitagrave moda persone che simuovono parlano fanno mestieri diversi in questa sorta di pellicola degli eventi in untempo scandito dai gesti e dalle immagini della vita quotidiana il montaggio assemblascene e sequenze in una cornice descrittiva che egrave lrsquoinsieme di quei singoli pezzi ma altempo stesso una nuova composizione generale che non ha niente a che vedere conciascun elemento particolare e rivela insospettabili quadri drsquoinsieme7

4 Il luogo preferito per tracciare la cartografia della ldquovisibilitagrave espositivardquo

riproponendone la cifra peculiare egrave stato il contesto urbano Egrave dentro alla cittagrave infattiche si egrave potuto assistere a uno speciale e per certi versi incredibile lavoro diricostruzione quasi ldquofilmicardquo8 prefigurando uno spazio che assunse il ruolo dipalcoscenico della messa in mostra dellrsquoesibizione dei tratti fondamentali di unasocietagrave ricomposti in modo da attribuire loro un senso specifico quello delleEsposizioni per lrsquoappunto nel quale la merce ha assunto lrsquoaspetto di laquofantasmagoria

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[] processo della produzione capitalistica nel suo insieme che agli uomini che lomettono in atto si contrappone come forza della natura [hellip]raquo trasformandosi poimassima espressione della stessa logica profonda che muove il dispositivo capitalisticoin feticcio secondo la nota definizione di Marx9 Questo spazio sempre esterno allacittagrave anche se localizzato di frequente nella sua geografia interna e qualche volta aisuoi confini venne letteralmente smontato e rimontato per dar corpo a ciascunaEsposizione renderla visibile ai molti tratteggiarne fisicamente i caratteri peculiari LeEsposizioni ldquomostrarono per mostrarsirdquo il progresso celebrava la propria auto-affermazione e sotto il profilo economico procedimenti e prodotti industriali venneroriuniti assieme ldquosotto lo stesso tettordquo echeggiando tuttrsquoattorno una volontagrave diaffermazione e contemporaneamente di conquista10

5 Le Esposizioni nazionali internazionali o universali che fossero sono state una

creazione specifica della societagrave occidentale della seconda metagrave del XIX secolo Crsquoeranostati tentativi simili in precedenza a Londra nel 1756 e a Parigi nel 1798 in piena etagraverivoluzionaria Tuttavia si puograve parlare in quelle occasioni di eventi espositivi ancoralegati a una emancipazione produttiva sostenuta da caratteristiche pre-industrialipopolari in senso lato pensate forse per mettere le classi meno abbienti in condizionedi divertirsi e dimenticare per qualche giorno la loro spesso difficile esistenza

6 Il momento drsquooro del grande ciclo espositivo puograve essere collocato nel periodo che va

dalla Great Exibition di Hyde Park a Londra nel 1851 allrsquoEsposizione internazionale delleindustrie e del lavoro di Torino nel 1911 appuntamenti questi di carattere universalenel senso di massima ampiezza territoriale quanto al coinvolgimento delle nazioniinteressate e merceologica possibile11 Si alternarono iniziative di amplissimo respirocome lrsquoEsposizione di Parigi del 1900 e occasioni di importanza minore in molti casilimitate ad una singola specializzazione produttiva Comunque sia andata egrave certo che sicelebrava il momento piugrave alto del sistema delle comunicazioni del secondo Ottocentoche senza soluzione di continuitagrave si sarebbe innestato nel Ventesimo secolo

7 La comunitagrave scientifica e la classe imprenditoriale europea compresero fin da subito la

rilevanza di quanto stava accadendo Durante le Esposizioni non si metteva soltanto inmostra la propria potenza tecnologica si avviavano proficue relazioni industriali siscambiavano opinioni e progetti si discutevano le idee dei tecnici che provenivanodalle altre parti del mondo e che suggerivano ulteriori sviluppi in questo o quel settoreSi accumularono esperienze si entrograve in contatto con altre culture si consolidaronoalleanze e si fecero accordi La tramatura dei rapporti internazionali si inspessigrave edivenne piugrave robusta giornali e periodici facevano a gara per aggiudicarsi lecorrispondenze migliori dai luoghi degli eventi trasmettendo ai lettori il gusto dellostupore di fronte alle novitagrave grande attenzione venne insomma riservata al raccontoche lrsquoincalzante modernitagrave faceva di se stessa La dimensione internazionale dellacomunicazione avvolgeva tutto come una membrana trasparente e indistruttibile sifesteggiava unrsquoatmosfera di condiviso interesse utilizzando il linguaggio del progressocome motore di cambiamenti che avrebbero segnato la societagrave o meglio le moltesocietagrave che si incontravano e dialogavano tra loro12

8 Quando nel 1851 fu inaugurata la prima esposizione universale di Londra lo spazio

sociale era diversamente modulato il ldquolavoro di montaggiordquo di quella cosigrave esclusivapellicola cinematografica sui fasti dellrsquoImpero suscitava ben altre emozioni esoprattutto aveva ben altri presupposti A Hyde Park Joseph Paxton giardiniere ecostruttore di serre realizzograve una struttura di ferro e vetro di 563 metri di lunghezza e

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124 di larghezza ci vollero sei mesi per montarla dunque tempi relativamente brevicomposta comrsquoera di pannelli in vetro prefabbricati intercambiabili Venne chiamatoCrystal Palace e il giorno dellrsquoinaugurazione la regina Vittoria non mancograve di celebrarnela bellezza e la maestositagrave definendola laquomagic and impressiveraquo Per non abbattere unviale di olmi Paxton li inglobograve allrsquointerno della costruzione conferendole un effettoancora piugrave sorprendente Il Crystal Palace era un unico grande padiglione espositivo cheallrsquoindomani della fine dellrsquoevento fu rimontato a Sydenham un sobborgo di Londraesempio di architettura di breve durata riassegnata alla cittagrave ma in altra ubicazione13 The Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations non fu semplicemente unraffinato esperimento architettonico venne riservata particolare cura ai prodotti diogni Paese al commercio al turismo La borghesia europea vi si riunigrave per portare algrande pubblico a quella massa in movimento che avrebbe caratterizzato il Novecentoper la sua pletorica presenza eventi spettacolari e prodigi della scienza e dellatecnica14

9 I mezzi di comunicazione e trasporto trovavano posizione centrale allrsquointerno della

mostra Venne presentato infatti molto di quanto piugrave avanzato era stato concepitofino a quel momento in campo tecnologico Non sempre vi fu piena consapevolezza diciograve che si vedeva esposto ci si limitava a osservare il prodotto finito cogliendo i suoiimmediati aspetti di novitagrave e lasciando che la fantasia si accendesse piugrave vivida che maipreludendo a scenari futuribili di cui appena si intuiva la portata Era lrsquoidea di mobilitagraveil bisogno di mobilitagrave a costituire lrsquoasse portante del messaggio che lrsquoEsposizione facevarimbalzare di sguardo in sguardo15 Sei milioni di persone e quasi 14000 espositoriarrivarono da tutto il mondo per ammirare lrsquoinnovativa struttura del Crystal Palace e lemeraviglie in esso contenute16 La stessa trasparenza dellrsquoedificio rimandava ad unrapporto con lo spazio esterno che si inseriva in maniera naturale in quello interno inun ambiente nel quale non sembravano esistere confini tra uomo e natura nonostantela natura stessa apparisse tra i padiglioni ampiamente manipolata e dominata dallatecnologia e da processi di inarrestabile evoluzione creatrice

10 Per ricercatori sperimentatori e scienziati era una vera manna dal cielo il luogo ideale

per avviare progetti e collaborazioni che si trasformavano in denaro sonante einvestimenti lucrosi Ma fu la merce come entitagrave in seacute il suo feticcio appunto ndash ciograve chedestava particolare interesse nelle persone tanto da diventarne aspirazionefondamentale percheacute trasfigurato in una specie di idolo sociale ndash a dare spettacolo Laproduzione capitalistica si impose in tal modo sin da quel lontano 1851 come vincentese non addirittura intrusiva

11 Dentro al Crystal Palace riviveva in realtagrave il dispositivo del Panopticon17 ldquovedererdquo ma

anche pensando a chi esponeva ldquoessere vistirdquo18 Era la declinazione dello Spettacolocon la esse maiuscola che si disponeva nei gangli della societagrave attivando la sua funzionedi mediatore tra la massa da governare e lo Stato tra cittadini e istituzioni Lrsquoautoritagravepubblica lo promuoveva con speciale cura percheacute riusciva a disciplinare cosigrave anche ilrapporto tra potere e conoscenza Infine la popolazione nel suo specifico ruolo dicittadinanza della nazione era in qualche modo piugrave vicina a quel potere ne venivaattratta e manipolata lrsquoordine della cultura della tecnica e dellrsquoarte trovograve nel ritoespositivo la sua liturgia e la sua attuazione Si trattava di un culto del tutto nuovo chepiugrave che imporsi con la forza o con il terrore come accadeva spesso nelle societagrave diAncien Reacutegime si affermava con le armi sottili della seduzione del consenso Non tutti egravebene ricordarlo ldquoconsumaronordquo allo stesso modo e non tutti appartenevano al ceto che

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proprio nellrsquoOttocento si consolidava come specifica classe sociale la borghesiaEppure le origini di questo universo economico-culturale in espansione accelerata sonocollocabili nellrsquoOttocento industriale quando le politiche del consumo furonopresentate nella loro qualitagrave di eventi spettacolari fenomeno a lunghissimo termineche si dispose con lentezza implacabile e altrettanta costanza nel quotidiano e neinvase gli spazi da quelli fisici della cittagrave a quelli ben piugrave impalpabili della cultura

12 Non dimentichiamo infine che lrsquoidea di nazione egrave un altro dei fili conduttori delle

grandi mostre ottocentesche ligrave si erano date appuntamento anche la politica elrsquoideologia e si incontrarono comunitagrave scientifiche e semplici spettatori incuriositi datanta esibizione di novitagrave Stati e governi si misero da subito in accesa competizione traloro senza nasconderlo nemmeno poi tanto Esisteva una forte rivalitagrave anche tra cittagravetra importanti capitali ndash Londra e Parigi restano le piugrave significative ndash per il solo fattoche esse rappresentavano in formula piena unrsquointera comunitagrave nazionale e quindiavevano la precisa responsabilitagrave di veicolarne e difenderne lrsquoimmagine allrsquoestero Ipellegrinaggi al feticcio della merce19 proseguirono a ritmi sostenuti e le nuovetecnologie si presentarono allrsquoappuntamento sempre piugrave fiere di se stesse Nel 1867Esposizione internazionale di Parigi il pubblico disponeva di una piccola ferrovia avapore per muoversi con maggior comoditagrave tra i vari settori20 A Vienna lrsquoannosuccessivo si decise di dedicare spazi drsquoesposizione allrsquoelettricitagrave significando almondo che non solo Francia e Inghilterra si occupavano di scienza e tecnica Dieci annipiugrave tardi del resto nel 1873 lrsquoEsposizione internazionale nella capitale asburgica siestendeva per 1834000 metri quadrati tra la zona del Prater e il Danau Kanal Ilpalazzo dellrsquoindustria in muratura e ferro presentava una struttura a gallerie parallelee una grande rotonda centrale sormontata da una cupola di 100 metri di diametro21Purtroppo il bilancio complessivo dellrsquoevento fu chiuso in passivo e i visitatori nonraggiunsero i sette milioni22

13 Nelle Esposizioni la tecnica venne esibita come strumento che avrebbe potuto generare

nuove forme di socializzazione e acculturazione La collocazione degli strumenti messiin mostra quando li si osservava nella loro evoluzione storica permetteva di seguire glisviluppi successivi di ogni singolo insieme di apparecchiature istituendo uno strettorapporto sia con il passato che col futuro Singolari linee del tempo descrivevano cosigraveanche percorsi economico-culturali messi a disposizione degli addetti ai lavori capacidi coglierne le peculiaritagrave e di coloro che semplicemente si alfabetizzavano alla ldquoscuoladelle macchinerdquo

14 Nel 1881 allrsquoEsposizione nazionale di Milano che diede lrsquoavvio al processo di

industrializzazione nel Nord Italia ci si muoveva con un tram trainato da cavalli lungouna linea appositamente prevista per raggiungere i vari padiglioni al suo interno lamostra prevedeva una serie di mezzi di trasporto per facilitare lo spostamento deivisitatori Nella primavera di quellrsquoanno a Parigi alla Mostra internazionaledellrsquoelettricitagrave un trenino elettrico raccoglieva i visitatori a Place de la Concorde e liconduceva allrsquointerno della mostra23

15 Nel 1889 siamo di nuovo a Parigi lrsquoEsposizione universale saragrave destinata a essere

ricordata per molto tempo e la si puograve considerare la piugrave importante di tuttolrsquoOttocento Approntata nel Campo di Marte ndash oltre 900000 metri quadrati di terra deiquali 291000 in area coperta24 un tempo antico acquartieramento militare cheavrebbero ospitato le meraviglie della scienza e della tecnica accogliendo chi arrivavadal Trocadero sulla riva opposta della Senna ndash lrsquoEsposizione comprendeva un insieme

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articolato di edifici progettati da Jean-Camille Formigeacute Vi si accedeva attraverso ilPonte di Jena passando sotto lrsquoennesima meraviglia di svettante metallo prodotta dalgenio francese la famosa Torre Eiffel costruita dallrsquoingegnere che le diede il nome25

Il giorno dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione universale il lunedigrave 6 maggio lrsquoalbaera fredda e azzurrina [] Si fecero notare per la loro assenza alla cerimonia i corpidiplomatici inglesi ed europei [] Erano invece presenti in tutto lo splendore deiloro costumi tradizionali gli ambasciatori di terre ben piugrave lontane lrsquoAsia e lrsquoAfrica[] La Tour Eiffel incombeva sulle loro teste e la sua forma che ricordava lrsquoeradellrsquoindustria faceva da contrappunto alle fontane danzanti []26

16 Formigeacute aveva realizzato un grande mercato coperto in ferro allrsquointerno una scala

monumentale al centro e scale laterali conducevano al piano che ospitava le saleespositive Circondato da gallerie sotto le quali trovavano Caffegrave e ristoranti lrsquoedificioprincipale di ciascuno dei due palazzi risaltava per la decorazione policroma Malrsquoeffetto davvero sorprendente era offerto dalle cupole rivestite da piugrave di seicento tipidi tegole smaltate con sfumature blu e topazio La Galerie des Machines un vastoambiente sostenuto da arcate in metallo era lunga mezzo chilometro e larga 115 metrial colmo della volta misurava da terra 45 metri Ma crsquoera di piugrave una ferrovia internalunga 3 chilometri e mezzo e i ponts roulants una specie di gru mobili trasportavano glispettatori attraverso lrsquoEsposizione per osservare da vicino il funzionamento dellamacchine presentate alla mostra Parteciparono oltre 61000 espositori dei quali 35000francesi27

17 Lo Repubblica voleva indubbiamente riaffermare la propria soliditagrave specie dopo la

disastrosa sconfitta di Napoleone III nella guerra franco-prussiana del 1870 e i giornisanguinosi della Comune di Parigi Nel 1889 per altro verso cadeva anche il centenariodella Rivoluzione francese esistevano quindi molti motivi per tentare di rimettere ilPaese in lizza nella corsa verso il riconoscimento di grande nazione europea sepossibile percheacute no la piugrave grande

18 Il 7 maggio del 1898 lrsquoimperatore Francesco Giuseppe inaugurograve a Vienna lrsquoEsposizione

per il Giubileo che avrebbe dovuto attirare lrsquoattenzione degli altri Paesi sullaproduzione artigianale nazionale e piugrave in generale sui progressi socio-culturalicompiuti nella seconda metagrave dellrsquoOttocento dallrsquoImpero austro-ungarico Cometestimonia un cronista drsquoeccezione di allora Adolf Loos pioniere dellrsquoarchitetturamoderna nel corso delle Esposizioni non venivano esibiti semplicemente contenutimerceologici ma si forgiavano e si imponevano modelli di vita trasformandoli quasi inhabitus mentale28

19 Se le Esposizioni universali misero in bella vista la traboccante modernitagrave

dellrsquoOttocento europeo e drsquooltremare ndash lrsquoOccidente tecnologico di quella primaglobalizzazione del mondo che giagrave portava in seacute i germi della predisposizioneallrsquoimperialismo come era stato evidente almeno dalla spartizione dellrsquoAfricasuccessiva al Congresso di Berlino del 1884 ndash presentando manufatti industriali drsquoognitipo con particolare riguardo al sistema delle comunicazioni esse furono anche teatrofin dal 1876 di un inconsueto spettacolo che descrive alla perfezione lrsquoatteggiamentomarcatamente ideologico degli europei di allora e dei loro cugini drsquoAmerica le etno-esposizioni che assunsero in quellrsquoultimo ventennio di secolo caratteristiche costantiSi svolgevano in luoghi appositamente attrezzati ndash non soltanto gli spazi delleEsposizioni ma anche i parchi destinati allo svago popolare o gli stessi circhiitineranti29 ndash e i vari gruppi di indigeni erano collocati in imitazioni fedeli dei loro

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villaggi di provenienza dentro alle quali riproducevano o meglio erano costretti ariprodurre scene di vita quotidiana

20 Quella che potremmo chiamare lrsquoldquoestetica concentrazionariardquo della civiltagrave occidentale

promuoveva cosigrave la conoscenza di altri popoli finendo tuttavia per rappresentarli intono minore ndash una sorta di zoo vivente da accogliere magari con rispetto nel cuoredelle grandi cittagrave del Vecchio Continente ndash e destinandoli al ruolo di ospiti in qualchemodo eccentrici Era il segnale di una alteritagrave escludente che lasciava intuire unasuperioritagrave del bianco civilizzatore non apertamente dichiarata in molti casi malasciata sospesa un ldquonon-dettordquo che avrebbe prodotto non pochi guasti nella mentalitagravedellrsquoepoca per la stessa organizzazione di quello spazio di visibilitagrave aperto sul mondosconosciuto di etnie ritenute indiscutibilmente primitive pur con qualche concessioneal fascino dellrsquoesotico La libertagrave dei soggetti ldquoespostirdquo era in realtagrave limitatissima e ilrapporto con il pubblico regolamentato con estrema attenzione Non sempre la lorocondotta spesso forzatamente indotti a partecipare a questi poco edificanti spettacolirispondeva ai desideri degli organizzatori anzi in molte occasioni i piugrave renitentidiedero prova di ribellione erano facili alle risse alla fuga alla resistenza passiva contutto ciograve che questo comportava Teniamo anche conto che altrettanto spesso questedonne e uomini di terre lontane erano sottoposti a pratiche piuttosto snervanti dimisurazione osservazione riproduzione fotografica o attraverso disegni di variogenere un profilo tipico delle scienze antropologiche che in quella fine drsquoOttocentotanto si svilupparono grazie ad approfondite ricerche sul campo

21 In aggiunta non di rado il soggiorno forzato e prolungato in contesti ambientali molto

diversi da quelli drsquoorigine implicograve problemi sanitari di una qualche rilevanza Febbritifoidi e malattie polmonari seminarono la morte con un alto livello di incidenza InFrancia soprattutto gli antropologi erano molto attivi e la macchina organizzativadelle Esposizioni era stata ampiamente utilizzata per creare veri e propri laboratori diindagine della diversitagrave etnica allestiti attorno ai ldquoselvaggirdquo o ai ldquodiversamentecivilizzatirdquo non europei30

22 Nel 1884 sei assabesi partirono per lrsquoItalia accolti dal regio governo in occasione

dellrsquoEsposizione Generale italiana di Torino Assab era allrsquoepoca

[] una striscia di terra pietrosa e arida sulla costa del Mar Rosso nei pressi dellostretto di Bab-el-Mandeb tra Massua e la postazione francese di Obork a pochemiglia di navigazione dal porto inglese di Aden []31

23 LrsquoEsposizione generale era lrsquooccasione che alcuni ritennero piuttosto ghiotta per

organizzare una mostra di prodotti coloniali di Assab allo scopo di spingerecommercianti e imprenditori di buona volontagrave a rischiare nuovi investimenti e amettere in piedi un efficiente emporio commerciale nelle colonie chissagrave forse ancheun porto di sosta e di rifornimento in grado di rivaleggiare con Aden stessa Niente dimeglio allora che usare spregiudicatamente alcuni significativi rappresentanti diunrsquoetnia sconosciuta per rassicurare sulla mite natura piuttosto stravagante certo manon pericolosa e subordinata alla volontagrave del bianco colonizzatore degli assabesiEppure i protagonisti involontari di questa storia drsquoaltri tempi si dimostrarono quasida subito tuttrsquoaltro che sottomessi con non poco imbarazzo per coloro che li avevanocondotti in Italia animati da ben altre intenzioni e finirono col modificare lapercezione stessa dellrsquoopinione pubblica da presunti selvaggi se ne andarono dallaPenisola dopo la parentesi torinese lasciandosi dietro

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[] simpatia e sarcasmo stupore e sospetti ma certo nessun dubbio che si trattassedi esseri umani anzi persone perfettamente capaci di interagire con un ambientetotalmente nuovo e sconosciuto e di fronteggiarlo in modo brillante []32

24 Se la venuta degli assabesi lasciograve un segno tra la gente nulla sarebbe stato capace di

fermare la spinta imperialistica dellrsquoOccidente cristiano Alcuni mesi piugrave tardi infatti ilcolonnello Tancredi Saletta portograve i suoi 1500 bersaglieri alla conquista di Massaua inquella stessa Eritrea nella quale si erano ritirati i sei africani che per qualche settimanaerano stati al centro delle cronache della stampa italiana e internazionale

25 Ma niente sembrava arrestare il progresso A Parigi nel 1900 marciapiedi mobili

offrivano lrsquoopportunitagrave tra lo stupore generale di attraversare comodamente unaparte del percorso espositivo Di nuovo a Milano nel 1906 lrsquoEsposizione questa voltauniversale si svolse su unrsquoarea di circa un milione di metri quadrati33 Si celebrograve inquellrsquooccasione anche il Traforo del Sempione ndash inaugurato nello stesso anno ndash iltunnel ferroviario di 20 chilometri che univa Italia e Svizzera impresa davvero titanicaallora costata sette anni di lavoro e la vita di decine di operai tra le migliaia ingaggiatiper lo scavo della montagna LrsquoEsposizione del 1906 segnograve il passo della grandezzaitaliana nei confronti degli altri Paesi europei in un clima di grande frenesia tecnico-sperimentale I 225 edifici dellrsquoEsposizione progettati in stile liberty erano dispostilungo viali illuminati da lampioni che dalle nove di ogni sera fino a mezzanotterendevano scintillante lrsquointera zona Venne addirittura realizzata una ferrovia elettricamonofase sopraelevata per congiungere lrsquoarea espositiva del Parco del Sempionededicato al nuovo traforo e dellrsquoArena con la Piazza drsquoarmi il quadrilatero a circa unchilometro di distanza che occupava diverse centinaia di ettari34

26 Nel corso del XX secolo le Esposizioni universali divennero vetrine di raffinati sviluppi

tecnologici e industriali ed esercitarono un forte impatto economico e socialeInterventi urbanistici di notevole entitagrave ne caratterizzarono la presenza in tutto ilmondo Nuovi modelli di vita e di consumo si sostituirono ai precedenti dopo la metagravedel Novecento in unrsquoaltalena di culture che oscillava tra la distruzione causata dallaSeconda guerra mondiale e lrsquoavvento dalla Guerra fredda

27 Fu in realtagrave il ridimensionamento della presenza europea nel pianeta a cambiare le

cose Lrsquoingresso nel sistema dellrsquoeconomia-mondo dei Paesi asiatici modificogravesensibilmente lo scenario internazionale a partire dalla perdita di centralitagrave nelladimensione urbana si potevano contare metropoli ormai ben oltre i confini drsquoEuropa ele conseguenze sarebbero state per questa ragione ben evidenti anche nei settori dellatecnologia e della cultura percheacute i densi insediamenti urbani dei nuovi mondi per cosigravedire fungeranno da volano per altrettanto nuove operazioni economiche e basteragravepensare allrsquoindiscusso predominio nel campo delle comunicazioni conquistato dagliStati Uniti35

28 La grande vetrina espositiva si scioglieva in un insieme di riferimenti simbolici che

aveva giagrave oltrepassato se stesso e dal moderno al post-moderno ndash allrsquointerno di societagravesegnate dallrsquoaviditagrave dei mercati finanziari dallrsquoaggressivitagrave dei messaggi pubblicitaridallrsquoinvadenza della televisione da flussi ininterrotti di informazioni che scorrevanoadesso attraverso reti telematiche ndash il passo sarebbe stato breve

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NOTE

1 Il multilateralismo la cui definizione puograve essere sintetizzata nella formula ldquopratica di

coordinamento di relazioni fra tre o piugrave Stati secondo alcuni principi stabilitirdquo trova una piugrave

estesa applicazione quando volgessimo lo sguardo verso la sua sostanza generale che puograve

interessare anche organizzazioni non direttamente legate allo Stato Il multilateralismo

nellrsquoaccezione non istituzionale si concretizza in un ldquodialogo a piugrave attorirdquo che lega assieme anche

una comunitagrave nazionale ad unrsquoaltra attraverso per esempio lo scambio di nozioni ed abilitagrave di

carattere scientifico Le Esposizioni sono state lrsquoevidenza ldquofisicardquo dellrsquoorientamento multilaterale

privilegiato in quegli anni dai singoli Stati nazionali Sul multilateralismo cfr RUGGIE John G

Multilateralism the anatomy of an institution in laquoInternational Organizationraquo 46 31992 pp

561-598 CAFFARENA Anna Le organizzazioni internazionali Bologna il Mulino 2009 pp 49-57

2 Non soltanto tempo ma anche spazio e soprattutto economia Cfr MASSIDDA Luca Atlante

delle grandi esposizioni universali Storia e geografia del medium espositivo Milano Franco Angeli

2011 pp 15-44

3 Cfr GIUNTINI Andrea laquoLa mobilitagrave in mostra i trasporti e le comunicazioni nelle esposizioni

della seconda rivoluzione industrialeraquo in Memoria e Ricerca Esposizioni in Europa fra Otto e

Novecento Spazi organizzazione rappresentazioni 17 42004 pp 19-20 Per una puntuale

ricostruzione del ldquofenomeno espositivordquo in rapporto arti e mestieri nel loro complesso intreccio

con economia e societagrave cfr il recente COLOMBO Paolo Le Esposizioni Universali I mestieri darte

sulla scena del mondo (1851-2010) Venezia Marsilio 2012

4 Cfr DE SPUCHES Giulia laquoLa fantasmagoria del moderno Esposizioni universali e metropoliraquo

in Bollettino della Societagrave Geografica Italiana Serie XII 7 42002 p 783 Cfr anche HARVEY David

The Condition of Postmodernity An Enquiry into the origins of Cultural Change Cambridge Blackwell

1990 in particolare le pp 201-323

5 Filosofo tedesco molto noto Benjamin morigrave suicida nel 1940 mentre era in fuga da Parigi

occupata dai nazisti diretto verso la Spagna

6 Cfr BENJAMIN Walter Opere complete vol IX I ldquoPassagesrdquo di Parigi Torino Einaudi 2000 I

ldquoPassagesrdquo studio incompiuto su cui Benjamin lavorograve per oltre tredici anni ci lascia una

straordinaria testimonianza culturale ricchissima di suggestioni e riflessioni di carattere storico

e filosofico Tra i vagabondaggi parigini dellrsquoautore riaffiora la parte migliore dellrsquoelaborazione

teorica europea sulla vita e sul senso della storia individuale e collettiva e sulla loro possibile

interpretazione

7 Ibidem pp 512 514 515

8 Cfr DE SPUCHES Giulia La fantasmagoria del moderno cit p 784

9 Cfr TIEDEMANN Rolf Introduzione in BENJAMIN Walter Opere complete vol IX I ldquoPassagesrdquo di

Parigi cit p XXIII MARX Karl Il Capitale Critica dellrsquoeconomia politica Libro primo Delio Roma

Editori Riuniti 1989 pp 103-115

10 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit p 19 Per una interpretazione socio-culturale

cfr invece GEPPERT Alexander C T laquoCittagrave brevi storia storiografia e teoria delle pratiche

espositive europee 1851-2000raquo in Memoria e Ricerca 17 42004 pp 7-16

11 Cfr per una panoramica drsquoinsieme relativa a questo periodo GREENHALGH Paul Ephemeral

Vistas The Expositions Universelles Great Exibitions and World Fairs 1851-1939 Manchester

Manchester University Press 1988 AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900

Il progresso in scena Torino Allemandi 1990 Sulle Esposizioni universali si egrave scritto molto vale la

pena per una visione generale dellrsquoargomento consultare la bibliografia di GEPPERT Alexander

C T COFFEY Jean LAU Tammy laquoInternational Exhibitions Expositions Universelles and

Worlds Fairs 1851-1951 A Bibliographyraquo in Wolkenkuckucksheim Internationale Zeitschrift fur

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Theorie und Wissenschaft der Architektur Special Issue 2000 La bibliografia egrave scaricabile in formato

pdf URL lthttpwwwtu-cottbusdetheoriederarchitekturWolkeengBibliography

ExpoBibliographyhtmgt [consultato il 24 febbraio 2014]

12 Non senza notevoli conseguenze anche sul piano politico e dellrsquoevoluzione ldquoimperialistardquo di

Stati come lrsquoInghilterra e la Germania Cfr HEADRICK Daniel R Al servizio dellrsquoimpero Tecnologia e

imperialismo europeo nellrsquoOttocento Bologna il Mulino 1984 pp 217-223 Id I tentacoli del progresso

Il trasferimento tecnologico nellrsquoetagrave dellrsquoimperialismo (1850-1940) Bologna Il Mulino 1991 pp 121-179

13 Cfr DE SPUCHES Giulia La fantasmagoria del moderno cit pp 784-785 790

14 Sulla Great Exhibition vanno senzaltro visti i due saggi ad essa dedicati di LEAPMAN Michael

The World for a Shilling How the Great Exhibition of 1851 shaped a nation London Headline 2001

PURBRICK Louise (editor) The Great Exhibition of 1851 Manchester Manchester University Press

2001 in particolare le pp 1-25

15 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit pp 22-23

16 Cfr DE SPUCHES Giulia La fantasmagoria del moderno cit p 786

17 Cfr BENTHAM Jeremy Panopticon ovvero La casa dispezione Venezia Marsilio 1983 pp 7-30

Il saggio di Bentham fu pubblicato per la prima volta a Londra nel 1791

18 A voler essere precisi nel Panopticon progetto di ldquocarcere totalerdquo si trattava di ldquovedere

senza essere vistirdquo Ma il principio puograve essere applicato anche alle Esposizioni in fondo chi

mostrava la propria merce era continuamente nellrsquoattenzione del folto pubblico di visitatori e

non necessariamente entrava in contatto con tutti gli osservatori presenti ne subiva lo sguardo

non sempre contraccambiandolo

19 Cfr BENJAMIN Walter Angelus Novus Saggi e frammenti Torino Einaudi 2001 p 151

20 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit p 23

21 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena cit p

201 58

22 Ibidem p 201

23 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit p 23

24 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena cit p

201

25 Cfr JONNES Jill Storia della Tour Eiffel Roma Donzelli editore 2011 p 11 laquoLa prima allusione

pubblica alla Tour Eiffel comparve sullrsquoultima pagina di ldquoLe Figarordquo Il giornale scriveva ldquoUno dei

progetti piugrave straordinari egrave sicuramente quello della torre di ferro di 3000 metri che il signor Eiffel

[] si propone di costruirerdquoraquo

26 Ibidem pp 108-109

27 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena cit p

201

28 Cfr LOOS Adolf Parole nel vuoto Milano Adelphi 1992 p 17 Sul concetto di ldquohabitusrdquo cfr

BOURDIEU Pierre La distinzione Critica sociale del gusto Bologna Il Mulino 2004 [ed or 1979] in

particolare le pp 173-231 laquoSistema delle disposizioni acquisite traccia incorporata della

biografia sociale lrsquohabitus egrave insieme principio generatore di pratiche oggettivamente classificabili

e sistema di classificazione di queste pratiche Grazie a questa nozione [hellip] diventa intelligibile la

relazione tra la struttura delle posizioni sociali e la struttura degli ldquostili di vitardquoraquo

29 A questo proposito basteragrave citare quello piugrave famoso presente per alcuni mesi nel corso

dellrsquoEsposizione parigina allrsquoombra della nuovissima Torre il Wild West di Buffalo Bill con il suo

centinaio di indiani delle Pianure disposti a dare il meglio di seacute cavalcando urlanti in unrsquoarena

scoperta davanti ad un pubblico estasiato di europei di ogni etagrave e ceto sociale Cfr JONNES Jill

Storia della Tour Eiffel cit p 131-159

30 Sullrsquoargomento cfr PUCCINI Sandra Andare lontano Viaggi ed etnografia nel secondo Ottocento

Roma Carocci 2001 e BANCEL Nicolas BLANCHARD Pascal BOEumlTSCH Gilles DEROO Eacuteric

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LEMAIRE Sandrine (eacutediteacute par) Zoos humains et exhibitions coloniales 150 ans dinventions de lrsquoautre

Paris La Decouverte 2011

31 Cfr ABBATISTA Guido Torino 1884 Africani in mostra in laquoContemporanearaquo a VII n 3 agosto

2004 p 379

32 Ivi p 387

33 Per lrsquoesattezza 996000 di cui 285000 in area coperta Gli espositori furono 12630 e i visitatori

5500000 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena

cit p 202

34 Cfr AUDENINO Patrizia BETRI Maria Luisa GIGLI MARCHETTI Ada LACAITA Carlo G (a

cura di) Milano e lrsquoesposizione internazionale del 1906 La rappresentazione della modernitagrave Milano

Franco Angeli 2008 pp 15-17 Cfr anche REDONDI Pietro LINI Domenico (a cura di) La scienza

la cittagrave la vita Milano 1906 lrsquoEsposizione internazionale del Sempione Milano Skira 2006

35 Cfr MASSIDDA Luca Atlante delle grandi esposizioni universali Storia e geografia del medium

espositivo cit p 29

RIASSUNTI

Le Esposizioni universali sono state una creazione specifica della societagrave occidentale della

seconda metagrave del XIX secolo Specchio della seconda rivoluzione industriale nel quale si rifletteva

anche lrsquoanima del nuovo mondo tenuto assieme da avveniristiche reti telegrafiche le si puograve

considerare vere e proprie ldquomappe della percezionerdquo che ruppero con il passato e costituirono

una sorta di scaturigine del nuovo Il ldquogrande ciclo espositivordquo il circuito degli appuntamenti

internazionali che si susseguirono con una certa frequenza ad eccezione del periodo

immediatamente successivo alla Prima guerra mondiale egrave senzrsquoaltro uno di quegli angoli

prospettici privilegiati dai quali osservare fenomeni sociali culturali urbanistici antropologici di

enorme impatto per la storia europea

Universal Exhibitions have been conceived specifically by the Western society in the second half

of the XIX century As a mirror of the second industrial revolution which also reflected the soul

of a new world held together by pioneering telegraph networks they can actually be seen as

ldquomaps of perceptionrdquo that broke with the past and formed a sort of wells ring of what was yet to

come The ldquogreat exhibition cyclerdquo the circuit of international events that followed with some

frequency with the exception of the period immediately following the First World War is

certainly one of those privileged perspectiversquos corners from which to observe social cultural

urban and anthropological phenomena with a huge impact on European history

INDICE

Keywords communications exhibitions Nineteenth century technology transports

Parole chiave comunicazioni diciannovesimo secolo esposizioni tecnologia trasporti

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AUTORE

MARIO COGLITORE

Docente a contratto di Relazioni internazionali a Venezia presso lrsquoUniversitagrave Carsquo Foscari Autore

di saggi e articoli di argomento storico ha recentemente pubblicato I confini dellrsquoEuropa

Globalizzazioni conquiste tecnologie tra Ottocento e Novecento (Venezia Cafoscarina 2012)

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II Lrsquoidentitagrave in esposizione

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LrsquoItalia alle esposizioni universalidel XIX secolo identitagrave nazionale estrategie comunicativeAnna Pellegrino

1 Questo saggio intende analizzare il modo

in cui il fenomeno delle esposizioni sipone rispetto al caso italiano ossia ilmodo in cui si afferma e si diffonde nelleesposizioni internazionali della secondametagrave del XIX secolo la presenza di unldquoprodotto italianordquo di uno stile nazionalein alcuni settori specifici in particolare inalcune lavorazioni specializzate di lusso edi alto artigianato

2 Una componente rilevante

dellrsquoaffermazione dellrsquoidentitagrave nazionalesu scala comparativa (lo egrave tuttrsquoora in quasitutti gli eventi di questo tipo) era lo spaziofisico riservato alla singola nazionepartecipante Avere uno spazio adeguatodirettamente proporzionato alla specificapotenza nazionale era un elemento dirilevante interesse per la nazione partecipante Ancora piugrave importante e comunquecorrelato con lo spazio disponibile era il numero degli espositori ammessi A differenzadegli spazi questrsquoultimo indicatore egrave quantificabile statisticamente in manierarelativamente esatta e costante per cui mi baserograve soprattutto su di esso

3 Un ulteriore elemento di affermazione nazionale era offerto dal meccanismo dei premi

I premi infatti erano attribuiti ai singoli espositori ma con procedure che si basavanodalla composizione delle giurie fino alla redazione delle graduatorie sulleappartenenze nazionali Tornare in patria con un alto numero di ricompense (come del

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resto avviene ancora oggi per le Olimpiadi) era considerato un grande fattore diprestigio sul piano internazionale

4 La mia analisi si svolgeragrave lungo due direzioni in certo modo parallele ma entrambe

necessarie e interconnesse prenderograve in esame sia lrsquoeffettiva presenza degli espositoriitaliani e le tipologie di prodotti sia il modo in cui essi erano rappresentati sulla stampaillustrata internazionale almeno per alcuni significativi campioni

5 Una delle fonti su cui mi sono basata egrave costituita dal repertorio iconografico delle

quattro maggiori riviste illustrate europee dellrsquoOttocento nelle rispettive nazioni diInghilterra Francia Germania e Italia il laquoThe Illustrated London Newsraquo laquolrsquoIllustrierteZeitungraquo laquolrsquoIllustrationraquo e laquolrsquoIllustrazione Italianaraquo

6 Le quattro riviste analizzate costituiscono un corpus omogeneo in quanto seguono lo

stesso modello editoriale Le immagini presentate la loro tipologia la loro stessaquantitagrave inoltre non sono certamente casuali ma dipendono da precise scelteeditoriali Questo permette di operare delle comparazioni transnazionali su scalaabbastanza omogenea Ho costruito un repertorio che cataloga tutte le immaginiconcernenti le dieci maggiori esposizioni universali della seconda metagrave del XIX secoloevidenziando dovrsquoera possibile il riferimento delle illustrazioni stesse a un prodotto ocontesto nazionale ben identificabile1 Inoltre sulla base dei dati giagrave noti in letteraturaho elaborato una tabella che offre un quadro della partecipazione di queste stessequattro grandi nazioni europee alle dieci esposizioni maggiori del XIX secolo secondo ilnumero di espositori presenti per ciascun paese in modo da poter comparare laquantitagrave di materiale iconografico presente sui canali di comunicazione con lrsquoeffettivapresenza di espositori allrsquointerno dellrsquoevento Infine per arricchire il quadro moltoschematico che emerge dalla relazione tra questi due ordini di fattori ho analizzatouna serie di fonti accessorie che offrono materiali illustrativi ulteriori rispetto a quelliesibiti nelle grandi riviste illustrate ossia alcuni cataloghi internazionali e lepubblicazioni edite specificatamente nel contesto nazionale

1 Identitagrave nazionale e competizione internazionalealle origini delle esposizioni universali

7 Il Primo Maggio del 1851 mentre veniva inaugurata al Crystal Palace ldquoThe Great

Exhibition of the works of industry of all Nationsrdquo il laquoThe Illustrated London Newsraquo laprima e piugrave importante rivista illustrata dellrsquoepoca commentava lrsquoevento con questeparole

On the 1st of May ndash a May-day which will long be memorable in the history of ourcountry ndash the Queen with all the splendor of her Court - with all the pomp andpageantry of a royal procession - with solemn and rejoicing music ndash with salvoes ofartillery amid the enthusiastic shouts of the representatives of a hundred differentnations proclaimed the opening of the Palace of Industry Seldom have suchceremonies been bestowed in such a cause ndash not the celebration of the close of along demoralizing war but the commencement as we believe and trust of a newera of peace and good-willInto this Palace we are about to enter ndash to travers day by day its long avenues andgalleries ndash to describe to explain to criticize to illustrate the various contributionsof utility and beauty which it is crowded Here we shall find side by side in friendlycompetition prepared to exchange lessons in civilising arts nations which oncemet only as deadly enemies2

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8 Nel commento del popolarissimo periodico inglese spiccava come si vede un elemento

dal forte sapore politico che era stato al centro seppure in misura e con toni diversidel discorso di apertura pronunciato dalla regina Vittoria lrsquoesposizione non era solo ungrande evento economico un punto di arrivo e di svolta nel commercio mondiale maera anche lrsquoinizio di una nuova era di pace e di relazioni amichevoli fra i popoli3

9 Questo nuovo ldquomodellordquo inglese di una ldquopax britannicardquo estesa in sostanza a tutto il

mondo si contrapponeva nettamente a quanto era avvenuto negli anniimmediatamente precedenti sul continente europeo travagliato dalle guerre fra lenazioni e da quelle interne sul piano sociale

10 Tuttavia il giornale inglese chiariva vieppiugrave esplicitamente che questo elemento di

pacificazione sociale e politica non andava inteso come un atteggiamento sterilmenteirenico i conflitti armati non andavano cioegrave semplicemente negati bensigrave superati dauna ldquofriendly competitionrdquo che avrebbe portato al progresso attraverso un proficuoscambio di ldquolezionirdquo reciproche sul terreno delle arti civilizzatrici ovvero delleproduzioni industriali capaci di migliorare il gusto e il benessere della popolazione Unmessaggio che esaltava ovviamente lrsquoorientamento libero-scambista dellrsquoInghilterra eil suo necessario corollario cioegrave la libera concorrenza la ldquocompetitionrdquo sul mercato dicui parlava il laquoThe Illustrated London Newsraquo4

11 In realtagrave fin dallrsquoinizio la ldquocompetitionrdquo non fu cosigrave ldquofriendlyrdquo come voleva dipingerla

il periodico londinese Dallrsquoaltra sponda della Manica in Francia il periodico pariginogemello laquoLrsquoIllustrationraquo guardava con una certa apprensione e con qualche sospettoalla preparazione dellrsquoesposizione e soprattutto al modo in cui si profilava la suarappresentazione mediatica da parte dei mezzi di comunicazione soprattutto da partedella stampa inglese

12 laquoLrsquoIllustrationraquo era stata notevolmente impegnata nella rappresentazione delle

esposizioni nazionali parigine che avevano scandito in Francia tutta la prima metagrave delsecolo XIX in un primo momento quindi aveva seguito lrsquoevento londinese con grandeinteresse e attenzione proponendosi di dedicare alla ldquoExposition universellerdquodrsquooltremanica una serie di supplementi ldquode la mecircme eacutetendue que la feuille principalerdquo

13 Molto presto tuttavia questo entusiasmo iniziale si ridimensionograve nettamente

Allrsquoinizio di marzo si criticavano lrsquoorganizzazione e i ritardi di Londra5 esuccessivamente lrsquointeresse si raffreddograve ulteriormente fino al punto che si rinunciograve deltutto al progetto di editare una serie speciale di supplementi

14 Giagrave fin dai primi mesi dellrsquoanno da quando cioegrave il periodico parigino programmava una

ldquocoperturardquo speciale dellrsquoevento era chiarissimo lrsquointento e il taglio nazionale con cuiintendeva organizzare la propria rappresentazione e il modo in cui interpretava laldquofriendly competitionrdquo

Les eacutediteurs de ldquoLrsquoIllustrationrdquo publieront comme annexe de ce journal une suite desuppleacutements dont lrsquoensemble composera lrsquohistoire illustre de lrsquoexposition de 1851Les exposants franccedilais approuveront cette reacutesolution inspireacutee surtout par le deacutesirede repreacutesenter leur inteacuterecirct speacutecial dans le concours industriel de toutes les nationsLes immenses preacuteparatifs qui se font agrave Londres en vue drsquoexploiter un eacuteveacutenement ougraveles amours-propres nationaux seront en rivaliteacute nous portent agrave croire qursquoil nrsquoestpas sans utiliteacute drsquoouvrir ici une tribune ougrave nos compatriotes soient assureacutes detrouver justice et protection La publiciteacute de ldquoLrsquoIllustrationrdquo qui srsquoeacutetend dans tousles pays du monde ougrave les produits de nos arts et de notre industrie sont inteacuteresseacutes agravese faire connaicirctre indique ce recueil aux preacutefeacuterences de nos exposants6

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15 Il giornale in effetti riteneva di dover prendere alcune misure difensive nei confronti

di quella che presto sarebbe diventata una vera e propria battaglia mediatica perlrsquoaffermazione dei prodotti nazionali Il lessico utilizzato egrave giagrave di per seacute rivelatore diquello che di ligrave a poco si sarebbe verificato termini come rivalitagrave sentimenti nazionali compatrioti protezione rivelano chiaramente fin da subito una forte competizione sulpiano internazionale

16 Nei mesi successivi la rivista francese continuograve le sue recriminazioni prendendo di mira

la sua gemella inglese laquoLrsquoIllustrated London Newsraquo notando con disappunto lo spazioinsufficiente accordato ai prodotti francesi e ironizzando sul ldquopatriotisme anglaisrdquo inluogo del necessario ldquopatriotisme universelrdquo7 Quello che si rimproverava agliorganizzatori inglesi era il fatto che nella predisposizione degli spazi espositivi nonsolo la piugrave grande quantitagrave era stata attribuita ai produttori inglesi che del resto framadrepatria e colonie finivano per essere preponderanti anche come numero8 ma cheanche dal punto di vista della collocazione e della posizione nel percorso espositivo lerappresentanze delle altre nazioni risultavano svantaggiate

17 La battaglia mediatica che si sviluppograve successivamente vide laquolrsquoIllustrationraquo arrivare

alla dichiarazione che per vendicarsi della scarsa attenzione della stampa inglese aiprodotti delle altre nazioni e quindi anche della Francia avrebbe accolto sulle suepagine quasi esclusivamente i prodotti francesi realizzando quindi il ldquoboicottaggiordquo diquelli inglesi

18 In effetti laquolrsquoIllustrationraquo realizzograve il suo boicottaggio dedicando relativamente poco

spazio allrsquoevento londinese pubblicograve nel primo semestre 1851 solo una veduta delCrystal Palace e dedicograve alla Great Exhibition solo 19 pagine contro le 94 della consorellarivista inglese Nel corso del secondo semestre lrsquointeresse risultograve un poco piugrave marcatoma in definitiva la copertura dei prodotti inglesi sul periodico parigino meno di unterzo rispetto ai due terzi dedicati ai prodotti francesi9

19 Da questo primo scontro mediatico si capisce che fin da subito nelle esposizioni

universali furono in gioco due elementi gli spazi e le presenze effettive degliespositori e spesso in modo ancora piugrave accentuato il modo con cui erano questi ultimierano rappresentati sui primi mezzi di comunicazione di massa dellrsquoepoca cioegrave sullastampa popolare e in particolare sui giornali illustrati

20 Molto prima che le Olimpiadi fossero riprese in chiave moderna nelle grandi

esposizioni universali si affermava il medesimo principio la cornice era quella di unapartecipazione internazionale tendenzialmente universale basata su principi dipacifica collaborazione allrsquointerno dellrsquoevento si realizzava perograve una fortecompetizione in vista dellrsquoaffermazione degli interessi e della stessa complessivaidentitagrave nazionale di ciascuna delle nazioni partecipanti In effetti in questemanifestazioni progressivamente sempre meno ldquoindustrialirdquo e piugrave ldquouniversalirdquoentravano in gioco non solo fattori economici ma anche artistici culturali di civiltagrave

21 Le esposizioni universali interessavano allrsquoepoca quantitagrave enormi di persone fino al

culmine di 50 milioni di ingressi allrsquoesposizione parigina del 1900 e raggiungevano unpubblico estremamente vasto10 il loro effetto era perograve ulteriormente amplificato per ilfatto che su di esse si innestava una vastissima produzione di rappresentazionifigurative e scritte (opuscoli cataloghi ecc) che venivano a prefigurare come alcunistorici hanno osservato i primi antenati degli attuali ldquovisual and virtual worldsrdquo cosigravecome laquoi precedenti storici dei processi contemporanei di globalizzazioneraquo11

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22 Le esposizioni rappresentano in effetti un medium plurimo e complesso di cui una

parte egrave realizzata direttamente nellrsquoevento espositivo unrsquoaltra parte egrave affidata ainascenti mezzi di comunicazione di massa Inoltre per la loro struttura organizzativa(sistema di classificazione per settori e prodotti giurie graduatorie e premidifferenziati) permettono di stabilire uno sguardo comparativo fra settori merceologiciaree produttive economie nazionali ma anche fra civiltagrave concezioni stili di vita mode

2 LrsquoItalia alle esposizioni

23 Il primo risultato che emerge dalla mia analisi egrave che la partecipazione italiana alle

esposizioni universali egrave piuttosto debole Egrave la piugrave bassa se si considera tutto il periodonel suo complesso fra le grandi nazioni europee prese in esame Il dato naturalmentenon puograve stupire in quanto egrave noto che lrsquoindustria italiana era relativamente arretrata eche solo verso la fine del periodo considerato comincia faticosamente a recuperare ilritardo Inoltre e soprattutto influisce sul dato generale anche il fatto che lrsquoItalia adifferenza di Francia e Inghilterra non riesce ad organizzare nessuna delle grandiesposizioni universali di questo periodo

24 Lrsquoandamento della presenza italiana egrave illustrato nel grafico 1

Grafico 1 Espositori italiani alle maggiori esposizioni universali del XIX secolo in confronto con gliespositori di alcune altre grandi nazioni europee

25 La presenza italiana alle esposizioni varia notevolmente ma senza mai superare la

soglia dellrsquo8 rispetto al totale degli espositori raggiunta a Parigi nel 1867Allrsquoesposizione di Londra del 1851 emerge una partecipazione italiana piugrave debolerispetto a quella delle altre grandi nazioni ed anche diseguale da un punto di vistaterritoriale per la frammentazione politica dellrsquoItalia in quel momento Dei 277espositori italiani 57 provengono dallo Stato Pontificio 97 dal Regno di Sardegna e 123dalla Toscana

26 Nel 1855 a Parigi il numero degli espositori provenienti dallrsquoItalia aumenta

sensibilmente e risulta piugrave composita anche la provenienza geografica I 432 espositoriitaliani provenivano 221 dal Regno di Sardegna 4 dal Regno delle due Sicilie e 207 dalGranducato di Toscana Nonostante ciograve la percentuale rispetto allrsquoesposizioneprecedente egrave addirittura diminuita dato che a Parigi il numero degli espositoricomplessivi era assai piugrave alto che a Londra

27 Dopo lrsquoUnificazione del paese la situazione cambia radicalmente Il nuovo stato italiano

giagrave nel 1861 cerca di promuovere una grande esposizione nazionale a Firenze perinserirsi nel circuito di questo tipo di eventi12

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28 Nel 1862 a Londra gli espositori italiani toccarono i 2104 ossia quasi quattro volte di

piugrave che nel 1855 e soprattutto con una percentuale sul totale degli espositori molto piugraverilevante che in passato il 7

29 Questo trend egrave confermato alla successiva Esposizione di Parigi dove percentualmente

la partecipazione italiana fu la piugrave ampia in tutto il periodo considerato Parteciparono4140 espositori in assoluto il numero piugrave alto in tutte le esposizioni che ho preso inesame Questo consentigrave allrsquoItalia di collocarsi al quarto posto per ordine drsquoimportanzadopo la Francia lrsquoInghilterra e lrsquoImpero Ottomano e addirittura prima della Germania

30 Questa situazione che potrebbe apparire singolare se rapportata allo stato delle varie

industrie nazionali era dovuta anche al fatto che in realtagrave le grandi esposizioniuniversali pur se conosciute nel linguaggio comune come esposizioni industriali nonmostravano comrsquoegrave noto solamente lo sviluppo della tecnologia avanzata e della grandeindustria

31 Giagrave dal 1851 il Principe Alberto principale promotore della Great Exhibition aveva

chiaramente messo al primo posto fra gli obiettivi dellrsquoiniziativa non tanto quello diesibire i prodotti della grande industria ma quello di mostrare il livello diperfezionamento del gusto della moda delle produzioni delle altre nazioni pereducare al bello la mentalitagrave comune della popolazione inglese e raggiungere perquesta via unrsquoelevazione morale (quindi anche obiettivi di carattere politico-sociale)13

32 In questo modo lrsquoesposizione di Londra del 1851 finigrave per incontrare una certa ostilitagrave da

parte degli industriali inglesi e per dare larghissimo spazio alle cosiddette arti

industriali tendenza che fu largamente confermata nelle esposizioni successive di Parigie di Londra In questo contesto anche una industria relativamente arretrata comequella italiana che perograve era lrsquoerede di una tradizione artigiana molto antica e gloriosapoteva avere un suo ruolo di rilievo

33 A partire dagli anni Settanta le cose cambiarono sensibilmente Lrsquoindustria tedesca

cominciograve a svilupparsi a ritmi molto intensi lrsquoInghilterra abbandonograve progressivamentelrsquointeresse per la diffusione delle arti industriali e in genere per tutto il fenomeno delleesposizioni Queste ultime finirono per essere destinate sempre piugrave alle innovazionitecnologiche allrsquoidea di progresso industriale o a obiettivi di celebrazione della potenzanazionale

34 In questa situazione negli ultimi decenni del secolo il ruolo dellrsquoItalia iniziograve a

decrescere su scala comparativa

35 Nel 1873 a Vienna a parte la preminente presenza dellrsquoindustria tedesca la

partecipazione italiana era comunque ancora abbastanza forte con 2180 espositoripari ad una percentuale del 4 sul totale degli espositori

36 A Filadelfia nel 1876 la percentuale si puograve considerare pressappoco dimezzata In realtagrave

il dato non si riferisce al numero degli espositori ma al numero dei premi ricevuti vistoche lrsquoItalia non partecipograve in forma ufficiale

37 A Parigi nel 1878 la partecipazione italiana tornograve a toccare il 5 del totale degli

espositori con 2408 partecipanti

38 Tale quota discese drasticamente nel 1889 ma percheacute per ragioni politiche il governo

italiano non partecipograve ufficialmente allrsquoesposizione che celebrava il centenario dellaGrande Rivoluzione

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39 Infine nel 1900 a Parigi la partecipazione italiana crebbe nuovamente fino a 3130

espositori presenti per una percentuale del 4 sul totale degli espositori

40 Si tratta di quote molto basse se confrontate con la partecipazione delle grandi

ldquopotenzerdquo industriali dellrsquoepoca e soprattutto dei paesi dove avevano sede leesposizioni che naturalmente erano favoriti dal punto di vista organizzativo Se siconfronta perograve la partecipazione italiana con quella di una potenza industriale diprimissimo rango come la Germania emerge un confronto non altrettanto sfavorevoledato che pur facendo salva una prevalenza complessiva della Germania le rispettivepartecipazioni si collocano su una scala perfettamente comparabile

Grafico 2 Espositori italiani e tedeschi nelle principali esposizioni del XIX secolo

41 Emerge una presenza italiana che anche se complessivamente meno rilevante si rivela

abbastanza consistente con un netto incremento soprattutto dopo lrsquounificazione delpaese e una partecipazione particolarmente elevata alle esposizioni svolte nella vicinaFrancia (come del resto la massima presenza tedesca si realizza subito dopo lacostituzione del Reich allrsquoesposizione tenuta in un paese vicino e alleato comelrsquoAustria)

3 I prodotti italiani nel circuito mediatico dellrsquoepoca

42 Il secondo problema che ci siamo posti allrsquoinizio egrave quello di verificare al di lagrave dei dati

quantitativi qual era il livello che raggiungeva lrsquoItalia nelle rappresentazioni e nellapercezione diffusa del tempo Se vi era cioegrave uno scarto fra la presenza effettiva ilnumero assoluto degli espositori e il modo con cui questa partecipazione eravalorizzata sia allrsquointerno del meccanismo organizzativo dellrsquoesposizione sia nelcircuito comunicativo connesso

43 Un primo indice di questa situazione si puograve rintracciare attraverso il meccanismo dei

premi Le ricompense attribuite allrsquoItalia non seguono in maniera direttamenteproporzionale il numero degli espositori presenti ma a volte sono nettamente inferioritestimoniando cosigrave di una scarsa considerazione dei prodotti italiani da parte dellegiurie peraltro sicuramente influenzate da motivazioni di ordine nazionale nei lorogiudizi

44 Ad esempio nel 1867 a Parigi lrsquoItalia con 4140 espositori raccoglie solo 801 ricompense

contro le 1795 della Germania che aveva un numero di espositori minore Altre volteinvece i prodotti italiani ottengono una considerazione migliore come ad esempio aVienna nel 1873 quando il rapporto percentuale fra espositori e premi conseguiti egrave di

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gran lunga superiore rispetto ad altre nazioni importanti come lrsquoInghilterra e la Franciae addirittura della stessa Austria che era il paese ospitante14

45 Il meccanismo dei premi puograve essere considerato un indicatore assai utile e attendibile

della qualitagrave della produzione Le giurie analizzavano in profonditagrave e con competenza ivari prodotti la loro natura internazionale garantiva un certo equilibrio nellevalutazioni in ogni caso il confronto con altri produttori dello stesso settore portavainevitabilmente a una riconsiderazione in senso migliorativo della propria attivitagrave Inalcuni casi addirittura questo tipo di meccanismo favoriva cambiamenti radicali neisistemi produttivi e nella stessa impostazione dellrsquoattivitagrave imprenditoriale Ad esempioallrsquoesposizione di Londra del 1862 il direttore tecnico della manifattura di Doccia PaoloLorenzini nonostante lrsquoindiscutibile successo di pubblico registrato dalla stampainglese del tempo e il premio conferito dal Jury avvertiva privatamente il proprietariodella ditta il marchese Ginori che in realtagrave ormai la manifattura era gravementearretrata nel settore ldquovitalerdquo della porcellana carenza controbilanciata solo in partedalla superioritagrave dovuta piugrave alla moda e alle oscillazioni del gusto che alla tecnica nelsettore delle maioliche

Siamo inferiori nella eleganza e varietagrave dei modelli nel candore e levigatezza dellepaste e degli smalti [hellip] nei sistemi di fabbricazione e di cottura nei colori ovelrsquoarte in questi ultimi anni ha fatto dei progressi immensi15

46 Quello che piugrave colpiva i dirigenti della Manifattura fiorentina era che allrsquoestero si

andavano diffondendo sistemi innovativi che riducevano il peso delle lavorazionimanuali specializzate a favore di procedimenti meccanici e serializzati che tuttavianon andavano a scapito della qualitagrave ma anzi portavano a miglioramenti che secondolo stesso Lorenzini ldquosono giunti allrsquoestero ad una perfezione sorprendenterdquo Tutto ciograveportava alla necessitagrave di rivedere i propri processi produttivi e anche almeno in questocaso la propria ldquofilosofiardquo imprenditoriale il marchese Ginori alla fine dovetteaccettare lrsquoidea che non era piugrave possibile continuare a perseguire una produzione diqualitagrave secondo gli schemi tradizionali e che quindi bisognava imboccare la strada chedallrsquoartigianato tradizionale portava alle nuove ldquoarti industrialirdquo

non solo fino a qui abbiamo fatto degli oggetti drsquoArte ma facevamo gli artisti drsquoorain poi non potremmo piugrave farlo altri tempi altri costumi [hellip] adesso bisogneragrave diMecenati ridursi ad esser mercanti e lo faremo il mestiere non egrave nuovo perFirenze16

47 Il meccanismo dei premi era quindi senza dubbio condizionato e influenzato a sentire i

commenti coevi dalla forza e autorevolezza dei rappresentanti nazionali allrsquointernodelle giurie ma in complesso grazie alla grande attenzione cui era esposto e aicontrolli incrociati cui era soggetto rifletteva abbastanza lrsquoeffettiva rilevanzaldquoqualitativardquo delle varie rappresentanze nazionali

48 Dove invece lrsquoItalia fu chiaramente del tutto svantaggiata e talora quasi del tutto

esclusa non riuscendo a raggiungere quasi nessuna ldquovisibilitagraverdquo pubblica fu proprio sulterreno della diffusione mediatica attraverso la stampa Il meccanismo inaugurato nel1851 di una concorrenza che si traduceva in una vera e propria ldquobattagliardquo mediaticaper lrsquoaffermazione dei prodotti nazionali fra lrsquolaquoIllustrated London Newsraquo elaquoLrsquoIllustrationraquo (riviste va detto che avevano una grande diffusione non solo nellerispettive nazioni ma toccavano un pubblico molto piugrave ampio su scala mondiale) finivaper mettere in assoluto subordine la partecipazione delle nazioni ldquominorirdquo Dallatabella che segue emerge il quadro della presenza dellrsquoItalia (e dei prodotti italiani) alledieci maggiori esposizioni della seconda metagrave del XIX secolo (tab 3)17

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Tab 3 Immagini relative allrsquoItalia nelle maggiori riviste illustrate europee 1851-1900

Rivista Anno PaginaSede

espositivaDidascalia

The Illustrated

London News1851 129 Londra Table-top mosaic (Barberi)

The Illustrated

London News1851 132 Londra Cabinet (Barbetti)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Psyche (Freccia)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Paolo and Francesca (Munro)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Picture frame carved (Barbetti)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Slave Veiled (Monti)

The Illustrated

London News1851 522 Londra Gratitude (Benzoni)

The Illustrated

London News1851 603 Londra Dish silver (Angeli)

The Illustrated

London News1851 522 Londra Fidelity (Benzoni)

The Illustrated

London News1851 252 Londra Cannabic decoration (Albano)

The Illustrated

London News1851 308 Londra Cannabic centre piece (Albano)

The Illustrated

London News1851 300 Londra Cannabic panels (Albano)

The Illustrated

London News1851 472 Londra Caractacus (Panormo)

The Illustrated

London News1851 362 Londra Rosamunda (sculpture)

The Illustrated

London News1862 441 Londra Italian Court The

The Illustrated

London News1862 90 Londra Lrsquolnnominato

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Die Illustrierte

Zeitung1873 408 Vienna Italienische Abteilung

Illustrazione

italiana1876 60 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 92 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 236 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 476 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 252 Filadelfia Le terre cotte

Illustrazione

italiana1878 393 Parigi Interno della sezione italiana

Illustrazione

italiana1878 233 Parigi Facciata della sezione italiana

Illustrazione

italiana1878 124 Parigi I lavori della sezione italiana

The Illustrated

London News1878 588 Parigi Italian facade Champ de Mars

Illustrazione

italiana1878 409 Parigi Banchetto offerto dagli italiani al duca drsquoAosta

Illustrazione

italiana1878 196 Parigi Interno della esposizione artistica italiana

Illustrazione

italiana1878 360 Parigi Barcagli Lrsquoaurora nella vita

Illustrazione

italiana1878 304 Parigi Caroni (Emanuele) Lrsquoafricana

Illustrazione

italiana1878 344 Parigi Emanueli (Giovanni) Il pifferaio

Illustrazione

italiana1878 329 Parigi Malfatti (A) Lacci drsquoamore

Illustrazione

italiana1878 340 Parigi Monteverde (Giulio) Lrsquoarchitettura

Illustrazione

italiana1878 289 Parigi

Monteverde (Giulio) Monumento al conte

Massari

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Illustrazione

italiana1878 88 Parigi La sezione italiana

LrsquoIllustration 1878 420 Parigi Faccedilade de la section italienne

Die Illustrierte

Zeitung1878 290 Parigi Italienische Skulptur Die Schwimmerin

LrsquoIllustration 1878 272 Parigi

Lrsquoexposition de M Domange-Rollin dame et

damoiselle florentines du seiziegraveme siegravecle bustes

en bronze de m Faure de Brousse

Illustrazione

italiana1889 236 Parigi Padiglione della repubblica di san Marino

Illustrazione

italiana1889 176 Parigi Sezione italiana agricola

Illustrazione

italiana1889 113 Parigi Facciata della sezione italiana

Illustrazione

italiana1893 292 Chicago La sezione italiana

Illustrazione

italiana1893 220 Chicago La sezione italiana

Illustrazione

italiana1900 1 Parigi Il presidente Loubet visita il padiglione italiano

Illustrazione

italiana1900 17 Parigi Il presidente Loubet visita il padiglione italiano

Illustrazione

italiana1900 10 Parigi Sala della sezione italiana di pittura

Illustrazione

italiana1900 29 Parigi Sezione italiana dellrsquoindustria serica

Illustrazione

italiana1900 80 Parigi Sezione italiana di scultura

Illustrazione

italiana1900 265 Parigi La danza italiana al palazzo della danza

49 Su un corpus di 3422 immagini le illustrazioni riguardanti lrsquoItalia e i suoi prodotti nei

cinquantrsquoanni di esposizioni del XIX secolo si aggirano attorno ad una cinquantinapari a meno del 2 del totale a fronte di una presenza degli espositori che mediamentesi attestava sul doppio o il triplo con punte attorno allrsquo8 Questo dato testimoniachiaramente che lrsquoItalia egrave assolutamente sottorappresentata in questo tipo di canalemediatico

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50 Lo scarto diventa ancora piugrave evidente se si considera che piugrave della metagrave di queste

immagini erano apparse sullrsquolaquoIllustrazione Italianaraquo e che quasi un terzo (15) eranoinvece apparse sullrsquolaquoIllustrated London Newsraquo del 1851 In occasione della laquoGreatExhibitionraquo infatti il giornale londinese si era mostrato particolarmente aperto ancheper il desiderio di valorizzare la dimensione effettivamente ldquoglobalerdquo dellapartecipazione delle diverse nazioni verso le produzioni dei vari stati italiani cheavevano inviato propri espositori Gli oggetti privilegiati furono in quellrsquooccasioneprodotti di alto artigianato dipinti e sculture di autori contemporanei prodotti alconfine fra artigianato e arte A questo settore legato cioegrave alla diffusione del gusto e delbello ma con riferimento ad un ambito di minor pregio e rivolto a soluzioni piugraveeconomiche si possono riferire anche le tre immagini dedicate alla produzione di laquowalldecorations in Cannabicraquo prodotte dallrsquoespositore B Albano (in pratica un materialeper decorazioni architettoniche composto di gesso e canapa secondo una formulainventata da Albano stesso e giagrave noto in Inghilterra per essere stato usato per ledecorazioni del teatro del Covent-Garden)18

51 Il caso dellrsquolaquoIllustrated London Newsraquo del 1851 egrave tuttavia una eccezione Nella

medesima occasione lrsquoaltro grande giornale illustrato internazionale laquoLrsquoIllustrationraquoignorava del tutto la produzione italiana

52 Questo disinteresse aumentograve negli anni successivi e coinvolse lo stesso laquoThe Illustrated

London Newsraquo che dedicograve in occasione della successiva esposizione londinese del 1862solo due immagini allrsquoItalia e una sola in occasione dellrsquoesposizione parigina del 1878

53 In definitiva quindi la presenza italiana egrave sottodimensionata nel circuito comunicativo

internazionale anche percheacute fra le quattro riviste analizzate laquolrsquoIllustrazione Italianaraquo egravequella che nasce piugrave tardi e ha una circolazione piugrave limitata

54 Per quanto concerne invece la tipologia dei prodotti emerge una certa visibilitagrave degli

oggetti di alto artigianato spesso in materiali preziosi o addirittura di vere e proprieopere drsquoarte19

55 Progressivamente la presenza dellrsquoartigianato di lusso e di qualitagrave sembra cedere il

passo alle sculture e alla pittura oppure a vedute di carattere generale e cerimonialecon una certa presenza anche delle attivitagrave e produzioni agricole

56 Nel complesso anche quando entra in campo laquolrsquoIllustrazione Italianaraquo che

indubbiamente contribuisce a innalzare il livello di attenzione verso il nostro paesenon pare sia proposta sul palcoscenico internazionale unrsquoimmagine dellrsquoItalia comenazione industrialmente o tecnologicamente avanzata si punta molto piugrave sul gustosullo stile sulla tradizione delle arti

57 Si tratta di una scelta significativa in altri casi come ad esempio allrsquoesposizione

internazionale di Milano del 1906 il ruolo della tecnologia e dellrsquoindustria italiana nelcircuito mediatico dellrsquoepoca risultograve assai piugrave accentuato Questa tendenza egraveconfermata dallrsquoanalisi di altre tipologie di fonti

58 Accanto alle grandi riviste illustrate che si rivolgevano a un pubblico generalista e in

maniera non specializzata (egrave vero che in occasione della Great Exhibition del 1851lrsquolaquoIllustrated London Newsraquo aveva offerto una larghissima copertura allrsquoevento eproduceva un apposito supplemento stampato allrsquointerno del Crystal Palace ma in ognicaso non era mai completamente dedicato allrsquoesposizione) le esposizioni dettero luogoalla produzione di una vasta messe di pubblicazioni specializzate Sono fonti su cui egraveestremamente difficile condurre unrsquoanalisi sistematica dato che si tratta di materiali

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molto dispersi e diversi fra loro ma ho proceduto comunque per exempla adesaminarne alcuni Lrsquoanalisi conferma seppure con misure a volte diverselrsquoimpressione giagrave ricavata dallrsquoesame delle riviste

59 Se prendiamo ad esempio in esame il catalogo pubblicato in Germania sullrsquoesposizione

londinese del 1862 Illustrirter Katalog der Londoner Industrier ndash Austellung von 1862

(Lipsing F A Brockhaus) emerge che sulle 446 pagine complessive dei due volumi solo5 sono dedicate a prodotti italiani e precisamente a prodotti di alto artigianato comeldquoporcellane robbianerdquo o mobili intagliati fiorentini e milanesi (Barbetti e Ripamonti)fino ai gioielli romani di Castellani Il The Illustraded Catalogue of The Universal Exhibition

published whith the art journal (London-NewYork virtue and Co 1867) pubblicato inoccasione dellrsquoesposizione parigina del 1867 su 331 pagine ne dedica un numero un porsquosuperiore 24 per la precisione a prodotti italiani i soggetti sono sempre piugrave o menosimili sculture milanesi mobili e intagli fiorentini (Gajani e Frullini) collezioni diporcellane Richard Ginori

60 Questa visibilitagrave riservata solo a questa tipologia di oggetti sottolineata criticamente

anche da alcuni autorevoli osservatori italiani rifletteva in realtagrave lrsquoeffettivacaratterizzazione dei prodotti degli espositori italiani come prodotti legati al lusso ealla moda20 Allrsquoesposizione di Parigi nel 1878 il Conte Carlo Demetrio Finoicchiettidichiarava

A chiunque percorreva la sezione italiana dei mobili non era dato di vedere unoggetto il cui carattere utile e pratico indicasse i bisogni assoluti di coloro per qualiera stato fabbricato Infine se alla mostra di Parigi si fosse dovuto dedurre qualeera il corredo abituale delle abitazioni in Italia avrebbe dovuto indursi o che inostri ebanisti e tappezzieri non sanno fabbricare mobili comuni alla portata diqualunque cittadino oppure che lrsquoItalia egrave una nazione talmente ricca da potersipermettere per i suoi usi giornalieri soltanto mobili intagliati e riccamenteintarsiati tavole di mosaico e via discorrendo21

4 La stampa nazionale

61 Esiste in definitiva un evidente e comprensibile deacutecalage dellrsquoimmagine proposta

Quando lrsquoItalia egrave presentata in un contesto internazionale su riviste inglesi francesi otedesche in cui il contesto industriale egrave indubbiamente piugrave avanzato lrsquoaccento vieneposto soprattutto sullo stile sul gusto sullrsquoarte in cui lrsquoItalia tradizionalmente eccellein ambito nazionale invece si cerca di valorizzare il limitato progresso industrialedella nazione specie negli anni del cosiddetto ldquodecollo industrialerdquo

62 Questo scarto fra unrsquoimmagine ldquonazionalerdquo e una ldquointernazionalerdquo emerge in

particolare nellrsquoanalisi delle pubblicazioni edite specificatamente in un contestonazionale

63 Esistono pubblicazioni monografiche interamente dedicate non allrsquoesposizione in seacute

ma ai prodotti italiani presentati allrsquoesposizione Per esempio dal catalogo LrsquoItalia alla

Esposizione Universale di Parigi del 1867 Rassegna critica descrittiva illustrata (Firenze LeMonnier 1868) emerge pur sempre una notevole quantitagrave drsquoillustrazioni relative adopere drsquoarte con opere dei maggiori pittori e scultori italiani dellrsquoepoca come adesempio Giovanni Dupreacute Vincenzo Vela Domenico Morelli e Stefano Ussi Unapresenza significativa egrave riservata alle ldquoarti applicate allrsquoindustriardquo attraverso oggetticome le giagrave citate porcellane di Doccia e i vetri di Murano Erano presenti perograve adifferenza di quanto accadeva nelle riviste generalistiche anche prodotti considerati ad

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alto contenuto tecnologico come strumenti ottici scientifici fotografici Una qualchepresenza era riservata anche alle produzioni manifatturiere

64 Talora tutti questi aspetti potevano anche intrecciarsi una sintesi esemplare di

questrsquoattenzione composita e incrociata a un largo arco di attivitagrave produttive cheandava dagli artisti veri e propri fino alle lavorazioni piugrave umili era sintetizzata in unariproduzione del quadro a olio di Seitz che rappresentava in forma artistica unaimmagine di donne impegnate nella lavorazione della seta ma voleva illustrare nelcontempo la novitagrave del metodo di trattura inventato da un ingegnere del settore(Keller)

65 Anche i cataloghi illustrati di Sonzogno pubblicati appositamente in occasione delle

maggiori esposizioni e legittimati dalle stesse commissioni internazionali offrivanounrsquoimmagine del tutto analoga22 Le immagini concernenti lrsquoItalia in questo tipo dipubblicazioni non erano esclusive ma erano comunque prevalenti Anche i testi cheaccompagnavano le illustrazioni erano solitamente assai celebrativi Le tipologie diprodotti andavano dai legni intarsiati e dai merletti di Burano ldquoche si credevano deltutto decadutirdquo fino alle attivitagrave manifatturiere e in particolare allrsquoindustria serica inpieno sviluppo e in grado secondo il punto di vista ldquonazionalerdquo di queste fonti diinsidiare la tradizionale egemonia francese nel settore

66 Egrave come se la partecipazione negata dal circuito mediatico internazionale fosse

recuperata allrsquointerno del paese da questa produzione ricchissima e apertamentetagliata secondo unrsquoottica ldquonazionalerdquo per valorizzare le produzioni italiane

67 In definitiva la partecipazione alle grandi esposizioni dava luogo in Italia a un circuito

nazionale di medializzazione che in qualche modo sia pure in senso inverso ripeteva lostesso meccanismo di inclusione-esclusione su base nazionale che caratterizzava larappresentazione della presenza dei vari ambiti produttivi nazionali sulle grandi rivisteillustrate si facevano cioegrave vedere soprattutto i prodotti italiani

68 Mentre la partecipazione alle esposizioni non riusciva a garantire allrsquoItalia un ruolo se

non del tutto marginale allrsquointerno del circuito mediatico internazionale per controsul piano interno riusciva ad avere un ruolo di legittimazione importante

69 Era cioegrave essenziale per lrsquoambiente produttivo italiano spendere la propria presenza alle

esposizioni internazionali sul piano interno (si pensi al ruolo dei premi conseguiti alleesposizioni nelle pubblicitagrave dei prodotti dellrsquoepoca) dove questa partecipazione eravista come legittimazione e garanzia della qualitagrave della produzione nazionale

70 In conclusione lrsquoItalia giunge assai tardi e con un successo limitato a realizzare una

strategia comunicativa per i propri prodotti in quello che poteva essere considerato ilcanale principale di comunicazione dellrsquoepoca cioegrave la stampa e specificamente quellaillustrata o specializzata sul tema delle esposizioni

71 Sono al contrario le esposizioni stesse in quanto evento mediatico a permettere una

presenza apprezzabile degli espositori italiani e anche un grado di legittimazioneabbastanza elevato da parte delle giurie Le esposizioni con il loro meccanismo dipremi e di giurie organizzate in modo da garantire un certo equilibrio nel confronto frale nazioni partecipanti forniscono un forte impulso allrsquoaffermazione di unrsquoidentitagravenazionale italiana difficile da far valere nel circuito comunicativo internazionale maindubbiamente piugrave facile da manifestare e valorizzare sul piano interno

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NOTE

1 Le esposizioni sono Londra 1851 Parigi 1855 Londra 1862 Parigi 1867 Vienna 1873 Filadelfia

1876 Parigi 1878 Parigi 1889 Chicago 1893 Parigi 1900 La tabella egrave stata costruita sui dati offerti

da SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte RASMUSSEN Anne Les fastes du progregraves cit pp 59-143

2 The Illustrated London News vol XVIII 482 3 may 1851 p 1

3 AUERBACH Jeffrey A The Great Exhibition of 1851 A Nation on Display NEw HAven-London Yale

University Press 1999 p 15 et seq

4 Si veda in generale sullrsquoargomento il recente volume di MACLEOD Christine Heroes of invention

Technology liberalism and British identity 1750-1914 Cambridge Cambridge university press 2007

5 LrsquoIllustration XVII 419 8 marzo 1851 riporta in proposito un articolo apparso sul laquoJournal des

deacutebatsraquo

6 laquoExposition universelle de 1851 agrave Londresraquo in LrsquoIllustration XVII 415 8 febbraio 1851

7 laquoExposition Universelleraquo in LrsquoIllustration XVII 427 1 maggio 1851 cit in TOMASSINI Luigi

Immagini delle esposizioni universali nelle grandi riviste illustrate europee del XIX secolo in GEPPERT

Alexander CT BAIONI Massimo laquoEsposizioni in Europa fra Otto e Novecento Spazi

organizzazione rappresentazioniraquo in Memoria e Ricerca 172004 p112

8 Su 14000 espositori 6861 erano britannici (colonie comprese) di contro ai 1560 della Francia

(Algeria compresa) cfr per questi dati SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte RASMUSSEN Anne Les

fastes du progregraves cit pp 58-60

9 laquoExposition Universelleraquo in LrsquoIllustration XVII 427 1 maggio 1851

10 Fra le opere di carattere generale sulle esposizioni universali cfr GREENHALGH Paul

Ephemeral vistas the expositions universelles Great Exhibitions and Worldrsquos Fairs 1851-1939

Manchester Manchester University Press 1988 Le livre des expositions universelles 1851-1989 Paris

Edition des arts deacutecoratifs Hersher 1983 AIMONE Linda OLMO Carlo Le Esposizioni Universali

1851-1900 Il progresso in scena Torino Allemandi 1990 SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte

RASMUSSEN Anne Les fastes du progregraves Le guide des Expositions universelles 1851-1922 Paris

Flammarion 1992 BASSIGNANA Pier Luigi Le feste popolari del capitalismo Esposizioni drsquoindustria e

coscienza nazionale in Europa 1798-1911 Torino Umberto Allemandi amp C 1997 RYDELL Robert W

GWINN Nancy E (a cura di) Fair Representation Worldrsquos Fairs and the Modern World Amsterdam VU

University Press 1994 WERNER Peter Les Expositions universelles au 19egraveme siegravecle spectacles du

changement socio-culturel Bonn-Bad Godesberg Friedrich-Ebert-Stiftung 1977 di recente una

lettura nuova del fenomeno egrave avvenuta da parte della storiografia francese si veda in tal senso

CARREacute Anne-Laure CORCY Marie-Sophie DEMEULANAERE-DOUYEacuteRE Christiane PEacuteREZ Liliane

H Les expositions universelles en France au XIXe siegravecle Techniques Publics Patrimoines Paris CNRS

Eacuteditions 2012 e anche il piugrave recente PEacuteREZ Liliane H DEMEULANAERE-DOUYEacuteRE Christiane

Les expositions universelles Les identiteacutes au deacutefi de la moderniteacute Rennes Presses universitaires de

Rennes 2014 da parte italiana una lettura recente egrave offerta da MASSIDDA Luca Atlante delle

grandi esposizioni universali Storia e geografia del medium espositivo Milano Franco Angeli 2011 Sui

pubblici alle esposizioni e in particolare sul pubblico rappresentato dalle classi popolari mi

permetto di rimandare al mio recente PELLEGRINO Anna ldquoMacchine come faterdquo Gli operai italiani

alle Esposizioni Universali 1851-1911 Milano Guerini e Associati 2011

11 Cfr GEPPERT Alexander CT BAIONI Massimo Esposizioni in Europa fra Otto e Novecento cit

in particolare si veda il saggio introduttivo di GEPPERT Alexander Cittagrave brevi storia storiografia e

teoria delle pratiche espositive europee 1851-2000 cit pp 7-18 SLOTERDIJK Peter Il palazzo di

Cristallo in ID Il mondo dentro il capitale Roma Meltemi 2006 pp 220-228 [ed or Im

Weltinnenraum des Kapitals Suhrkamp Verlag Frankfurt am Main 2005] egrave da notare che

lrsquoedizione francese dello stesso volume porta emblematicamente il titolo Le palais de cristal agrave

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lrsquointeacuterieur du capitalisme planeacutetaire Paris Maren Sell Editeurs 2006 Sulle esposizioni come

antecedenti dei processi di comunicazione si veda inoltre ABRUZZESE Alberto Lessico della

comunicazione Roma Meltemi 2003 pp 170-183 ABRUZZESE Alberto BORRELLI Davide

LrsquoIndustria culturale Tracce e immagini di un privilegio Roma Carocci 2000 pp 89-92 MATTELART

Armand Lrsquoinvenzione della comunicazione Le vie delle idee Milano il Saggiatore 1998 pp 123-143

FIORENTINO Giovanni LrsquoOttocento fatto immaginedalla fotografia al cinema origini della

comunicazione di massa Palermo Sellerio 2007 pp 19-33 e piugrave in generale DE SETA Cesare Il

secolo della borghesia Torino UTET 2006

12 Sulla prima esposizione italiana si veda GIUNTINI Andrea La prima volta dellrsquoItalia lrsquoesposizione

del 1861 a Firenze in BIGATTI Giorgio ONGER Sergio Arti Tecnologia Progetto Le esposizioni

drsquoindustria in Italia prima dellrsquoUnita Milano Franco Angeli 2007 pp 277-290

13 Cfr AUERBACH Jeffrey A The Great Exhibition of 1851 cit p 15 et seq sulla stessa esposizione

cfr anche LEAPMAN Michael The World for a Shilling How the Great Exhibition of 1851 Shaped a

Nation London Headline 2001

14 Cfr per tutte queste informazioni SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte RASMUSSEN Anne Les

fastes du progregraves cit pp 77 et seq

15 Archivio del Museo delle Porcellane di Doccia Documento n 2525 in BUTI Sandra La

Manifattura Ginori Trasformazioni produttive e condizione operaia (1860-1915) Firenze Olschki 1990

p 24

16 Ibidem p 31 Sul tema mi permetto di rinviare anche al mio recente PELLEGRINO Anna

Continuiteacute et innovation dans la fabrication de la ceacuteramique agrave Florence entre XIX et XX siegravecles actes du

XXVII Congregraves Preacutehistorique de France (Bordeaux 1-5 Juin 2010)ldquoTransition ruptures et continuiteacute en

Preacutehistoirerdquo Tours Les Eacuteditions La Simarre 2013 pp 113-119

17 La tabella egrave stata costruita sulla base di dati che comprende tutte le illustrazioni apparse sulle

quattro riviste sulle pagine delle suddette riviste di Francia Germania Inghilterra e Italia in

occasioni delle 10 esposizioni maggiori del XIX secolo giagrave enumerate nella nota 12 La banca dati

egrave il prodotto di una ricerca realizzata da un gruppo di lavoro dellrsquoUniversitagrave di Firenze

costituitosi nel 2001 sul tema delle guide per i viaggiatori e lrsquoimmagine dellrsquoItalia nelle riviste

illustrate europee di cui ho fatto parte sotto la direzione scientifica del prof Luigi Tomassini

che qui ringrazio per avermi consentito la piena disponibilitagrave della banca dati

18 Come recita la didascalia ldquoCannabicrdquo laquois the name of a new preparation from hemp intended

to supply the place of papier macheacute and corton pierre invented and patented by M Albano Whilst

perhaps it has not quite the softness of surface of the former named materials it has the

advantage of great durability and of quickly drying It was first used by M Albano in the

decoration of Covent-garden Theatreraquo Nonostante questo uso inglese come testimonia Andrew

Ure (A dictionary of arts manufactures and mines containing a clear exposition of their principles and

practice vol 2 p 612) si trattava di un prodotto laquoof Italian origin and in Italy it has been

employed for panels frames and centresraquo

19 Si veda sullrsquoargomento il recentissimo volume di COLOMBO Paolo Le Esposizioni Universali I

mestieri drsquoarte sulla scena del mondo Venezia Marsilio 2012

20 Si veda sullrsquoargomento ONGER Sergio PARZIALE Lavinia laquoLa moda italiana alle esposizioni

nella seconda metagrave dellrsquoOttocentoraquo in Annali di Storia dellrsquoimpresa 192008 Venezia Marsilio

2007 pp 15-47

21 FINOCCHIETTI Demetrio Carlo Mobili di lusso italiani e mosaici fiorentini Veneti e Romani in

Esposizione Universale del 1878 in Parigi Relazione dei giurati italiani classi XVII e XVIII Roma Eredi

Botta 1879

22 Si veda ad esempio LrsquoEsposizione di Parigi del 1878 illustrata Milano Sonzogno 1878-1879

oppure Lrsquoesposizione universale del 1867 illustrata pubblicazione internazionale autorizzata dalla

commissione imperiale dellrsquoesposizione Milano-Firenze-Venezia Edoardo Sonzogno 1867

LrsquoEsposizione Universale di Vienna del 1873 illustrata Milano Edoardo Sonzogno [sd] Sulle

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esposizioni italiane si veda il Catalogo ufficiale della Esposizione nazionale del 1881 in Milano belle arti

Milano E Sonzogno 1881 o la Guida del visitatore alla Esposizione industriale italiana del 1881 in

Milano sola pubblicazione autorizzata e compilata sotto la sorveglianza del Comitato esecutivo

dellrsquoEsposizione industriale Milano Sonzogno 1881 e ancora il settimanale laquoLrsquoesposizione

illustrata di Milanoraquo

RIASSUNTI

Questo saggio esamina il modo in cui si afferma e si diffonde nelle esposizioni internazionali della

seconda metagrave del XIX secolo la presenza di un ldquoprodotto italianordquo di uno stile nazionale in

alcuni settori specifici in particolare in alcune lavorazioni specializzate di lusso e di alto

artigianato Lrsquoanalisi si dipana lungo due direzioni parallele da una parte lrsquoeffettiva presenza

degli espositori italiani da un punto di vista quantitativo dallrsquoaltra il modo in cui i prodotti

italiani erano rappresentati sulla stampa illustrata internazionale per alcuni significativi

campioni

This paper examines the way in which the presence of an ldquoitalian productrdquo confirms and spreads

itself in international exhibitions of the second half of the nineteenth century showing the

national style in some specific specialized areas particularly in luxury and craftsmanship The

analysis unfolds along two parallel directions on one hand the effective presence of Italian

exhibitors from a quantitative point of view on the other hand the way in which the Italian

products were represented in some significant cases on the international illustrated press

INDICE

Parole chiave artigianato esposizioni identitagrave lusso prodotto italiano

Keywords exhibitions handicraft identity italian product luxury

AUTORE

ANNA PELLEGRINO

Assegnista di ricerca Senior presso lrsquoUniversitagrave degli studi di Padova egrave dottore di ricerca

dellrsquoIstituto Universitario Europeo (2004) Ha conseguito il DEA in Histoire et civilisation presso

LrsquoEHESS di Parigi (1999) Dal 2008 egrave chercheur associeacute al Conservatoire National des Arts et

Meacutetiers di Parigi e dal 2010 allrsquoUniversiteacute Paris Diderot 7 Si occupa di storia delle culture del

lavoro nella societagrave industriale di associazionismo operaio e popolare fra Otto e Novecento e di

esposizioni universali fra XIX e XX secolo

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Expositions internationales et imagenationale les pays drsquoAmeacuteriquelatine entre pittoresque laquo indigegravene raquoet moderniteacute proclameacuteeChristiane Demeulenaere-Douyegravere

1 Les expositions internationales

universelles ou speacutecialiseacutees ne sont passeulement les fecirctes du commerce et delrsquoindustrie ce qursquoelles sont drsquoabord paressence1 La ceacuteleacutebration du progregravesparticuliegraverement technique et industriely est lrsquoobjectif afficheacute mais en deacutecidanten 1855 drsquoouvrir leurs galeries agravelrsquoensemble des productions humaines etde devenir ainsi laquouniversellesraquo ellesassument une autre mission jouer unrocircle dans les eacutechanges intellectuelsartistiques et culturels entre pays voire entre continents2

2 Elles sortent alors de lrsquoatelier et de lrsquoarriegravere-boutique pour srsquoouvrir sur le monde dont

elles fournissent des repreacutesentations agrave un public majoritairement europeacuteen qui souventnrsquoa ni les moyens ni mecircme lrsquoenvie de voyager mais qui se montre tregraves friand drsquohorizonslointains Dans bien des cas ces repreacutesentations sont de lrsquoordre de lrsquoideacuteal sans grandrapport avec la reacutealiteacute des pays exposantsexposeacutes elles se conforment plutocirct auximages mentales qursquoune culture litteacuteraire et artistique preacutegnante a inculqueacutees au publicoccidental3 et preacutetendent reacutepondre agrave ses attentes reacuteelles ou supposeacutees Srsquoy mecirclentaussi des consideacuterations drsquoordre financier qui encouragent les organisateurs desexpositions agrave rechercher des repreacutesentations laquoexotiquesraquo dont ils savent le succegravesassureacute

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3 Dans la seconde moitieacute du XIXe siegravecle beaucoup de pays participants ne peuvent

preacutetendre appartenir au cercle restreint des nations industriellement deacuteveloppeacuteesToutefois figurer dans les expositions si possible sous un jour valorisant est pour euxune neacutecessiteacute tant sont capitaux les enjeux de ces manifestations en termeseacuteconomique commercial ou diplomatique Tel est le cas particuliegraverement des pays delrsquoAmeacuterique latine (au sens large) qui viennent dans les expositions internationales avecle souci de deacutevelopper leur potentiel eacuteconomique et de trouver des partenaires

4 En examinant leurs strateacutegies de preacutesentation on mesure combien cette ambition les

contraint agrave devoir eacutechafauder une repreacutesentation drsquoeux-mecircmes agrave se mettre en scegravene agravesrsquoinventer en quelque sorte une identiteacute et parfois mecircme agrave srsquoenfermer plus ou moinsvolontairement dans des images steacutereacuteotypeacutees qui ont la vie dure Attirer le public eneacutevoquant les sacrifices rituels des anciens Aztegraveques est une chose attirer desinvestisseurs en affichant une certaine moderniteacute en est une autre Lrsquoexpeacuterience desexpositions universelles montre agrave quel point concilier les deux est un exercice difficile

1 Revendiquer des racines historiques

5 Certains pays participants peu industrialiseacutes misent pour se mettre en avant sur un

passeacute culturellement riche geacuteneacuteralement bien connu du public des expositions Tel estle cas de lrsquoEacutegypte par exemple qui agrave lrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris eacutedifie unambitieux et fastueux Parc eacutegyptien mettant en scegravene agrave travers les diverses facettes deson passeacute architectural la puissance et la richesse de non nouveau vice-roi IsmaeumllPacha Pour les pays drsquoAmeacuterique latine la question est plus complexe de par leur passeacutemecircme Leur histoire est compliqueacutee et encore tregraves largement inconnue du grand publicoccidental Et puis il leur faut choisir quelle seacutequence de leur histoire nationale mettreen scegravene Ils se trouvent confronteacutes agrave un dilemme puiser dans leur histoire colonialecommune avec lrsquoEurope du moins lrsquoEspagne et le Portugal ou bien recourir agrave unehistoire plus ancienne plus archaiumlque plus laquoindigegraveneraquo et somme toute moinsvalorisante

6 Beaucoup se contentent de faire eacutedifier des pavillons laquohispanisantsraquo qui jouent surtout

sur le pittoresque Ainsi agrave lrsquoExposition de 1889 le Venezuela deacutecline le styleRenaissance espagnole et le Guatemala met agrave disposition de ses visiteurs des hamacs etun deacutelicieux chocolat dans un deacutecor certes charmant mais sans grand caractegravere

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Fig 1 Exposition universelle de 1889 agrave Paris Pavillon du Venezuela Coll part Clicheacute de lrsquoauteure

7 Agrave la mecircme exposition le Mexique fait un choix radicalement diffeacuterent celui de mettre

en scegravene son histoire preacutecolombienne en proposant sur plus de deux mille megravetrescarreacutes un imposant teocalli4 ou pyramide agrave degreacutes surmonteacutee drsquoun temple

Fig 2 Exposition universelle de 1889 agrave Paris laquoLe temple mexicain (Champ de Mars)raquo extr deGlucq LrsquoAlbum de lrsquoExposition 1889 pl 54 Coll part Clicheacute de lrsquoauteure

8 La participation du Mexique agrave lrsquoexposition du Centenaire de la Reacutevolution franccedilaise est

une initiative du gouvernement mexicain5 Crsquoest mecircme la premiegravere fois que le paysparticipe officiellement agrave une exposition parisienne apregraves une premiegravere apparitiondans une exposition internationale en 1884 agrave La Nouvelle Orleacuteans (Eacutetats-Unis)6 Pourlrsquooccasion le Parlement mexicain a voteacute un creacutedit consideacuterable de plus de 600000pesos

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9 Le choix drsquoun laquoPalais aztegravequeraquo comme le qualifie la presse srsquoinscrit dans une intention

de politique inteacuterieure agrave un moment ougrave le pays cherche agrave consolider son uniteacute autourde son glorieux passeacute preacutecolombien Le laquopatriotismeraquo du pavillon mexicain est encoresouligneacute par un autre eacuteleacutement Contrairement agrave beaucoup de nations qui srsquoenremettent agrave des architectes europeacuteens le Mexique charge deux Mexicains lrsquoingeacutenieurAntonio Anza (1847-1925) et lrsquoarchitecte Luis Salazar de construire son pavillon ensrsquoappuyant sur les recherches de lrsquoarcheacuteologue Antonio Pentildeafiel dont lrsquoouvrageMonuments de lrsquoart mexicain ancien paraicirctra lrsquoanneacutee suivante

10 Instrument drsquouniteacute donc sur le plan inteacuterieur le teocalli de 1889 apparaicirct aussi comme

une revendication drsquoidentiteacute nationale aux yeux des autres nations reacuteunies Selon leGuide bleu du Figaro

le palais construit par M Anza rappelle dans les grandes lignes de sa faccediladelrsquohistoire des races primitives de la partie centrale du Mexique Il symbolise leurscroyances par le temple eacuteleveacute au Soleil temple qui occupe la partie centrale ilrepreacutesente le commencement et la fin de leur existence politique dans les six bas-reliefs il alleacutegorise leurs arts et leur industrie par les figures de diviniteacutes placeacuteesdans les pavillons lateacuteraux [hellip] Deux figures alleacutegoriques repreacutesentent les deuxcivilisations celle du Sud et celle du Nord des anciens habitants de la contreacutee quiest aujourdrsquohui le Mexique elles se trouvent agrave chacune des deux entreacutees delrsquoescalier7

11 La deacutecoration exteacuterieure du laquoPalais aztegravequeraquo eacutevoque elle-aussi lrsquohistoire mexicaine

tout autour du bacirctiment douze bas-reliefs de bronze repreacutesentent des dieux et des roismexicains tout un Pantheacuteon aztegraveque ducirc au ciseau du sculpteur mexicain JesusContreras (1866-1902) qui srsquoinspire des figures divines deacutecrites par Pentildeafiel8

12 Une des particulariteacutes du monument de 1889 souvent mise en avant par la presse est

sa moderniteacute technique Sa construction emploie le fer la fonte et lrsquoacier Le motifprincipal de la faccedilade et le couronnement des portes drsquoentreacutee sont en zinc fondu etgalvaniseacute le reste de la deacutecoration en zinc repousseacute Ainsi si la forme srsquoancre dans latradition historique en renvoyant aux civilisations anciennes du Mexique lesmateacuteriaux utiliseacutes sont reacutesolument agrave la pointe de lrsquoactualiteacute

13 Un autre eacuteleacutement doit ecirctre souligneacute laquole public [est] tregraves surpris par lrsquoescalier central agrave

marches hautes et eacutetroites drsquoun accegraves peu commoderaquo9 En 1889 contrairement agrave ceqursquoon a vu anteacuterieurement en 1867 par exemple lrsquoauthenticiteacute archeacuteologique prendsans concession le pas sur le confort du visiteur

14 Toutefois malgreacute ses ambitions lrsquoeacutedifice ne reccediloit qursquoun accueil assez mitigeacute Un

journaliste souligne sa lourdeur laquoune lourdeur puissante et voulue qui reacutesumelrsquohistoire et le caractegravere des eacutedifices mexicainsraquo10 Lrsquoarchitecte franccedilais Frantz Jourdainen souligne lrsquoaspect laquoimposantraquo et la laquorigoureuse exactituderaquo mais reste eacutetonnammentreacuteserveacute11 alors qursquoil ne tarit pas drsquoeacuteloges par exemple sur le pavillon de la reacutepubliqueargentine qui le seacuteduit par ses remplissages en faiumlences multicolores son ossaturemeacutetallique doreacutee ses vitraux eacutetincelants et ses cabochons papillotants12

15 Un deacutesaveu dont on trouve deacutejagrave un preacuteceacutedent en 1878 agrave lrsquoexposition universelle de

Paris Le Peacuterou seul pays drsquoAmeacuterique du Sud alors preacutesent agrave cette exposition avaitconfieacute agrave lrsquoarchitecte Alfred Vaudoyer lrsquoeacutedification drsquoun laquoPalais Incaraquo qui srsquoinspiraitdrsquoailleurs des deacutecouvertes archeacuteologiques les plus reacutecentes Malgreacute la beauteacute et lecharme de cet eacutedifice13 les protestations des membres de la colonie peacuteruvienne de Pariscontre ce Palais incaraquo qui donnait agrave leurs yeux une image trop reacutetrograde de leur pays

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finalement jugeacutee fleacutetrissante montrent les limites du recours trop dogmatique agravelrsquoimage laquohistoriqueraquo et drsquoune recherche trop systeacutematique de pittoresque fucirct-ilcautionneacute par les historiens et les archeacuteologues14

2 Lrsquoimage ideacuteale drsquoun pays laquomoderneraquo

16 Pour beaucoup de pays drsquoAmeacuterique latine le XIXe siegravecle est marqueacute par la stabilisation

et la modernisation de leurs institutions qui favorisent un certain essor eacuteconomiqueLeur participation aux expositions se justifie par un deacutesir de srsquointeacutegrer agrave lacommunauteacute internationale laquomoderneraquo dessein qui conduit bon nombre drsquoentre eux agravechoisir de se preacutesenter comme des nations jeunes dynamiques prometteuses drsquoaveniret de profits pour les investisseurs et les migrants qui leur feront confiance Pour laplupart comme par exemple le Breacutesil15 il est impeacuteratif de gommer le qualificatif delaquopittoresqueraquo encore trop souvent attacheacute agrave leur image

17 Leur repreacutesentation agrave lrsquoexposition doit donc montrer des centres-villes qui

srsquourbanisent ougrave lrsquoeacutelectriciteacute les tramways les cafeacutes les restaurants les magasins lestheacuteacirctres les studios de photographie constituent autant de signes visibles demoderniteacute des paysages urbains avec des places des jardins et de larges avenuesinspireacutees de lrsquoestheacutetique haussmannienne Une probleacutematique que lrsquoon retrouve dansles seacuteries de photographies alors largement diffuseacutees16

18 Ainsi agrave lrsquoExposition de 1889 le palais de la Reacutepublique drsquoArgentine joue agrave fond les

standards occidentaux

Fig 3 Exposition universelle de 1889 agrave Paris Pavillon de lrsquoArgentine Coll part Clicheacute de lrsquoauteure

19 Tout comme les pavillons du Chili et de lrsquoUruguay il adopte les canons de lrsquoarchitecture

de meacutetal et de verre agrave la mode depuis le Crystal Palace de 1851 Œuvre de lrsquoarchitecte

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franccedilais Albert Ballu (1849-1939) le Palais argentin est deacutecrit comme laquoun monumentgrandiose ougrave lrsquoingeacutenieuse et heureuse fantaisie de lrsquoarchitecte a semeacute agrave profusion descabochons qursquoeacuteclaire le soir la lumiegravere eacutelectriqueraquo17 Il est deacutecoreacute et ameacutenageacute par desartistes franccedilais (Barrias Gervex Hector Leroux Besnard ou Olivier Merson)18 Pouraffirmer ses preacutetentions au leadership sur le continent lrsquoArgentine fait donc le choixdrsquoune architecture reacutesolument laquomoderneraquo magnifieacutee par lrsquoeacutelectriciteacute alors symbole dela moderniteacute technique la plus avanceacutee et pour mieux correspondre agrave lrsquoimage drsquounpays en deacuteveloppement elle opte pour un style europeacuteen et mecircme laquofranccedilaisraquo puisqueson pavillon recourt agrave des techniques agrave des architectes et agrave des artistes de nationaliteacutefranccedilaise Tournant reacutesolument le dos agrave son passeacute lrsquoArgentine parvient agrave effacer cetlaquoautreraquo indigegravene porteur drsquoune culture pauvre qui ne contribuerait pas agrave la mettre enlumiegravere sur la scegravene internationale19

3 Entre archeacuteologie savante et divertissement grandpublic

20 La preacuteoccupation majeure des organisateurs des expositions est on le sait de

rentabiliser ces opeacuterations qui sont fort coucircteuses Il faut y attirer le public le plusnombreux possible en lui proposant des attractions qui drsquoexposition en exposition seferont toujours plus seacuteduisantes et divertissantes La preacutesentation du Mexique agravelrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris srsquoinscrit parfaitement dans cette logique de larecherche drsquoun certain sensationnel mercantile

21 Cette fois il ne srsquoagit pas drsquoune initiative officielle du Mexique qui aurait eacuteteacute en 1867

bien en mal de lrsquoorganiser Il ne srsquoagit pas non plus drsquoune initiative drsquoune institutionfranccedilaise car la Commission scientifique du Mexique malgreacute ses bonnes intentions neput reacuteunir les financements suffisants agrave lrsquoorganisation de sa propre exposition Crsquoestune initiative priveacutee eacutemanant drsquoun personnage dont le surnom drsquolaquoaventurier du SecondEmpireraquo que lui ont donneacute ses biographes20 suffit agrave caracteacuteriser le parcours

22 Normand drsquoorigine Leacuteon Meacuteheacutedin (1828-1905) a fait des eacutetudes drsquoarchitecture agrave Paris

ougrave il srsquoest initieacute agrave la photographie avec Gustave Le Gray Bonapartiste fervent il a leprojet drsquoune Galerie historique du regravegne de Napoleacuteon III sorte drsquoillustration encyclopeacutediquepar la photographie grand format des faits remarquables du Second Empire qui par sadeacutemesure exige beaucoup drsquoargent et la protection impeacuteriale Ce projet le conduitdrsquoabord en Crimeacutee ougrave il fait les photographies preacuteparatoires pour la composition drsquounpanorama de la bataille de Seacutebastopol puis en Italie ougrave il photographie les hauts lieuxde la campagne militaire pour un album destineacute agrave lrsquoEmpereur Il espegravere en ecirctrereacutecompenseacute par une nomination aupregraves du corps expeacuteditionnaire en Chine Maisfinalement crsquoest pour lrsquoEacutegypte qursquoil srsquoembarque en avril 1860 dans la valleacutee du Nil ilfait des photographies notamment agrave Abou Simbel et srsquoinitie aux techniques demoulage

23 Le 9 aoucirct 1864 Leacuteon Meacuteheacutedin est nommeacute comme laquovoyageur pour lrsquoarcheacuteologieraquo aupregraves

de la Commission scientifique du Mexique Au Mexique il se montre tregraves actif en deacutepitdes difficulteacutes dues agrave la guerre au mauvais eacutetat des routes et agrave lrsquoinseacutecuriteacute geacuteneacuterale Ilfait des fouilles agrave lrsquoicircle des Sacrifices puis au deacutebut de mars 1865 il travaille laquoagrave lareproduction complegravete du museacutee de Mexico en attendant de meilleurs jours21raquo il fait denombreux releveacutes de piegraveces anciennes par le dessin la photographie et lrsquoestampage De

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juin agrave novembre 1865 il fouille agrave San Juan Teacuteotihuacan ougrave il reacutealise aussi desestampages Ensuite pendant plusieurs mois de la fin de lrsquoanneacutee 1865 agrave aoucirct 1866 iltravaille sur le site de Xochicalco presque exclusivement sur le temple principal22 qursquoilreacuteussit agrave deacutegager il parvient agrave en reacutetablir les blocs effondreacutes en se basant surlrsquoappareillage des pierres et laquola comparaison simultaneacutee des quatre faces agrave peu pregravessymeacutetriques du monumentraquo23 Il dessine le temple en couleurs le photographie encalotype geacuteant puis lrsquoestampe dans sa totaliteacute Les laquocreuxraquo en papier qursquoil reacutealise alorslui permettront ensuite de reconstituer le monument24

24 Agrave son retour en France en octobre 1866 il rapporte pregraves de 2 000 dessins ou

photographies dont certains de grand format des calques de codex de nombreuxlivres et plus de 600 megravetres carreacutes drsquoestampages25 des reacutesultats qui satisfont laCommission scientifique du Mexique elle lui demande drsquoen preacuteparer la publicationmais bientocirct la guerre franco-prussienne et la chute de lrsquoEmpire ruineront ce projet

25 LrsquoExposition de 1867 agrave Paris et la deacutefection de la Commission scientifique du Mexique

offrent agrave Leacuteon Meacuteheacutedin lrsquooccasion drsquoutiliser lrsquoeacutenorme mateacuteriel archeacuteologique en sapossession Sur le Champ de Mars il eacuterige une construction laquoeacutetrange et bizarreraquo26longue de vingt-cinq megravetres sur dix-huit de large

Fig 4 Exposition universelle de 1867 agrave Paris Le Temple de Xochicalco Photographie Pierre PetitArchives nationales F12118722 Clicheacute de lrsquoauteure

26 Composeacute de deux niveaux hauts de cinq et quatre megravetres relieacutes par un escalier agrave la

pente adoucie par rapport agrave lrsquooriginal cet eacutedifice adopte la forme drsquoune pyramideaztegraveque agrave gradins inspireacutee de la pyramide des Serpents agrave plumes de la forteresse deXochicalco que Meacuteheacutedin connaicirct bien pour avoir longuement travailleacute sur le sitependant son seacutejour au Mexique27 Au fronton une inscription indique laquoMonument deXochicalco Type des temples de lrsquoantiquiteacute mexicaineraquo tandis qursquoun eacutecusson signaleaux visiteurs le pavillon des laquoMissions scientifiques et artistiques de Leacuteon Meacuteheacutedindans les deux mondesraquo

27 Preacutesenteacute par la presse comme la laquorestitution fidegraveleraquo du temple de Xochicalco il est loin

toutefois drsquoecirctre une copie scrupuleusement exacte du monument original Commesouvent quand il est question de reconstitution architecturale dans les expositionslrsquoauteur a pris beaucoup de liberteacutes avec lrsquoauthenticiteacute archeacuteologique jusqursquoagrave remonter

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agrave lrsquoenvers les deux serpents qui encadrent le grand escalier Au total si sareconstitution du temple de Xochicalco srsquoappuie sur des releveacutes archeacuteologiquesrigoureux et deacutetailleacutes reacutealiseacutes sur place elle nrsquoeacutevite pas la fantaisie et le pittoresque

28 Drsquoautant que Meacuteheacutedin a eacutedifieacute la reacuteplique agrave ses frais et qursquoil espegravere bien rentrer dans ses

fonds Lrsquoaccegraves agrave son exposition est donc payant et il a obtenu du commissaire geacuteneacuteral delrsquoexposition lrsquoautorisation de tenir un laquodeacutebit de cafeacute glaces etc [hellip] mais agrave la maniegraveremexicaine et avec des mexicainsraquo en costume national

29 Cela nrsquoempecircche pas la reconstitution du temple de Xochicalco drsquoecirctre bien accueillie par

les journalistes et le public Elle est reproduite dans journaux et revues et sous formede chromolithographies Crsquoest un veacuteritable succegraves de curiositeacutehellip peut-ecirctre ducirc aussi agraveune mise en scegravene spectaculaire qui insiste avec une certaine complaisance sur lesaspects les plus sanglants des civilisations preacutehispaniques teacutemoignant drsquoune veacuteritablefascination pour les rituels aztegraveques et particuliegraverement les sacrifices humains etlrsquoarrachement du cœur qui excitent beaucoup lrsquoimagination des journalistes

Ces temples redoutables dont tous les narrateurs parlent avec horreur [hellip] nerepreacutesentaient agrave notre imagination aucune forme tangible avant que M LeacuteonMeacuteheacutedin eucirct livreacute le monument du Champ de Mars Rien nrsquoy manque cette fois niles cracircnes rangeacutes sous lrsquoarchitrave ni les hieacuteroglyphes bizarres ni le rideaueacuteblouissant brodeacute de plumes et qui ferme lrsquoentreacutee du temple Si lrsquoon soulegraveve cerideau apparaicirct la pierre des sacrifices sur laquelle cinq precirctres forceneacuteseacutegorgeaient savamment les victimes dont le cœur ensanglanteacute eacutetait offert enholocauste au soleil [hellip] Enfin les cuves en pierre ougrave lrsquoon recueillait les cœursreacuteserveacutes agrave la communion des grands precirctres Le cadavre eacutetait rejeteacute comme chosevile en bas des degreacutes du temple pour servir aux festins des cannibales dont tout lemonde a entendu parler28

30 Cette fascination morbide les journalistes parisiens la retrouveront en 1889 heureux

de renouer avec les fantasmes de 1867 en saluant la reproduction mexicaine laquoduTemple du Feu un temple ougrave eacutetaient pratiqueacutes la torture et le sacrifice humainhellipraquo29

31 Les expositions universelles sont des manifestations populaires destineacutees agrave un tregraves

large public au niveau drsquoeacuteducation et de culture tregraves ineacutegal Pour impressionner lesimaginations et les sensibiliteacutes elles recourent agrave des images fortes souventsimplificatrices et se reacutevegravelent de tregraves efficaces fabriques drsquoimages Mais si lesrepreacutesentations qursquoelles offrent au public sont freacutequemment caricaturales parce quelrsquoon srsquoimagine que ce qursquoil attend de lrsquoexposition crsquoest du deacutepaysement et dudivertissement les pays eux-mecircmes nrsquoheacutesitent pas entrer dans ce jeu avec finalementune certaine bonne gracircce Ils adoptent comme le Mexique par exemple tantocirct uneimage laquohistoriqueraquo (exposition de 1889) tantocirct une image laquomoderneraquo (exposition de1900) Tous les protagonistes de lrsquoexposition organisateurs exposants publicjournalistes chroniqueurs sont des acteurs de cette fabrique de lrsquoimage Le problegravemecrsquoest la masse du public concerneacute ‒ 11 agrave 15 millions de visiteurs pour lrsquoExposition de1867 32 millions pour celle de 1889 par exemple ‒ qui adopte ces repreacutesentations pourargent comptant et se creacutee ainsi des images mentales qui perdureront

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NOTES

1 Rappelons leur filiation directe avec les expositions nationales des produits de lrsquoindustrie

preacutesenteacutees dans la premiegravere moitieacute du XIXe siegravecle

2 Pour une preacutesentation geacuteneacuterale des diffeacuterents aspects des expositions et une bibliographie agrave

jour CARRE Anne-Laure CORCY Marie-Sophie DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane HILAIRE-

PEREZ Liliane (sous la dir de) Les expositions universelles en France au XIXe siegravecle Techniques

Publics Patrimoines Paris CNRS Eacuteditions 2012 DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane (sous la dir

de) Exotiques expositions Les expositions universelles et les cultures extra-europeacuteennes France 1855-1937

Paris Somogy 2010

3 La vogue en Occident de lrsquoorientalisme le succegraves populaire des romans exotiques et

drsquoexploration ou des magasines illustreacutes comme le laquoMagasin pittoresqueraquo le laquoTour du Monde

illustreacuteraquo laquoLa Natureraquo ou laquoLrsquoIllustrationraquo formatent lrsquoesprit du public

4 Lrsquoeacutedifice fait 70 sur 30 megravetres

5 Sur les participations du Mexique aux expositions universelles TENORIO-TRILLO Mauricio

Meacutexico at the Worldrsquos Fairs Crafting a modern nation Berkeley University of California Press 1996

ARCINIEGA AVILA Hugo A KRASELSKY MASMELA Rebeca Meacutexico en los pabellones y las

Exposiciones internacionales (1889-1929) Meacutexico DF Insituto Nacional de Bellas Artes Consejo

Nacional para la Cultura y las Artes 2010 Archives nationales Paris [ensuite Arch nat] F

123763

6 TENORIO-TRILLO Mauricio op cit p 264

7 Exposition de 1889 Guide Bleu du Figaro et du Petit Journal Paris impr de Chaix 1889 p 204

8 Ibidem pp 105-108 certains bas-reliefs se trouvent aujourdrsquohui dans les jardins de la Triple

Alliance agrave Meacutexico City

9 Ibidem

10 BRINCOURT Maurice LrsquoExposition universelle de 1889 Paris Librairie de Firmin-Didot et Cie

1890 pp 147-148

11 JOURDAIN Frantz laquoLe Palais Mexicainraquo in LrsquoIllustration 2427 31 aoucirct 1889 p 180

12 JOURDAIN Frantz laquoLa Reacutepublique argentineraquo in LrsquoIllustration 2431 28 septembre 1889 p

260

13 Museacutee drsquoOrsay Paris Alfred Vaudoyer Exposition universelle de 1878 minute faccedilade et plan pour

lrsquoemplacement du Peacuterou en 1878 crayon et aquarelle sur papier calque contrecolleacute sur papier

14 RIVIALE Pascal Entre exotisme et pragmatisme lrsquoAmeacuterique latine dans les premiegraveres expositions

universelles en France (1855-1889) in DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane (a cura di) Exotiques

expositionshellip cit pp 64-75 not pp 72-74

15 LINHARES BORGES Maria Eliza Lrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris et le museacutee commercial de

Rio de Janeiro (Breacutesil) in CARRE Anne-Laure et al (sous la dir de) Les expositions universelles en

France au XIXe siegravecle Techniques Publics Patrimoines cit pp 365-384

16 Voir par exemple les photographies de la mission Wiener conserveacutees aux Archives du

ministegravere des Affaires eacutetrangegraveres franccedilais DUMAS Jean-Philippe Photographie et expansion

commerciale la mission Wiener au Breacutesil (1895-1896) in DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane

PLOUVIER Martine SOUCHON Ceacutecile (sous la dir de) Des images et des mots Les documents figureacutes

dans les archives Paris CTHS 2010 pp 205-221

17 VARIGNY C de laquoLrsquoAmeacuterique agrave lrsquoexposition universelleraquo in Revue des Deux Mondes 95 51889

p 837

18 BUSCHIAZZO Mario J laquoEl Siglo XIX en Argentina El Pabellon argentinoraquo in Revista Nuestra

Arquitectura 420 novembre 1964 pp 36-39 URL lthttparqunneeduarcatdeparqhyc2

historia_03historia005pdfgt [consulteacute le 11 octobre 2013] Apregraves lrsquoexposition le palais argentin a

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eacuteteacute deacutemanteleacute et transfeacutereacute agrave Buenos Aires ougrave il accueillit le museacutee des beaux-arts de 1910 agrave 1932

avant drsquoecirctre deacutetruit

19 RAQUILLET Pauline laquoLrsquoArgentine agrave lrsquoExposition universelle de 1889raquo 1997 Eacutequipe Histoire et

Socieacuteteacute de lrsquoAmeacuterique latine ALEPH URL lthttpwwwuniv-paris-diderotfrhsalhsal972

prb97-2htmlgt [consulteacute le 11 octobre 2013]

20 GERBER Freacutedeacuteric NICAISE Christian ROBICHON Franccedilois Un aventurier du Second Empire

Leacuteon Meacuteheacutedin 1828-1905 Rouen Bibliothegraveque municipale de Rouen 1992

21 Arch nat F172913 rapport de Meacuteheacutedin au ministre de lrsquoInstruction publique 28 mars

1865

22 LE GOFF Armelle PREVOST URKIDI Nadia Homme de guerre homme de science Le colonel

Doutrelaine au Mexique Eacutedition critique de ses deacutepecircches (1864-1867) Paris Eacuted du CTHS 2011 p 169

deacutepecircche ndeg 42 2 juillet 1865 p 244 deacutepecircche ndeg 68 8 novembre 1865 p 303 deacutepecircche ndeg 88 6

mars 1866 p 337 reacuteponse de Duruy aux deacutepecircches ndeg 88 agrave 90 13 avril 1866

23 Arch nat F172913 lettre de Meacuteheacutedin au ministre de lrsquoInstruction publique 6 aoucirct 1866

24 Le moule reacutealiseacute par Meacuteheacutedin est aujourdrsquohui disparu mais ses releveacutes (dessins et

photographies) sont conserveacutes agrave la bibliothegraveque municipale de Rouen (Seine-Maritime)

25 Arch nat F172913 lettre de Meacuteheacutedin 10 juillet 1882 Les deacutepecircches de Doutrelaine font eacutetat

en effet de nombreux envois de caisses de travaux par Meacuteheacutedin LE GOFF Armelle PREVOST

URKIDI Nadia Homme de guerre homme de science Le colonel Doutrelaine au Mexiquehellip cit pp 337

362 363

26 DUCUING Fr Le Temple de Xochicalco in LrsquoExposition universelle de 1867 illustreacutee Paris E Dentu

1867 pp 46-47

27 DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane laquoLe Mexique srsquoexpose agrave Paris Xochicalco Leacuteon

Meacuteheacutedin et lrsquoexposition universelle de 1867raquo in HISTOIRE(S) de lrsquoAmeacuterique latine 3 2009 pp 1-16

URL lthttphisalorgindexphp

journal=revueamppage=articleampop=viewArticleamppath5B5D=Demeulenaere-Douyere2009-1gt

[consulteacute le 3 juin 2014] ID laquo1867 Los Parisinos descubren el Meacutexico antiguoraquo in Istor Revista

de Historia Internacional XIII 50 2012 pp 283-311 ID Entre archeacuteologie savante intention politique

et divertissement grand public la reacuteveacutelation du Mexique ancien dans les expositions universelles

(1867-1889) in DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane HILAIRE-PEREZ Liliane (sous la dir de) Les

expositions universelles Les identiteacutes au deacutefi de la moderniteacute Rennes PUR 2014

28 DUCUING Fr Le Temple de Xochicalco cit

29 LrsquoEacuteveacutenement 24 juin 1889 cit in TENORIO-TRILLO Mauricio Meacutexico at the Worldrsquos Fairs Crafting

a modern nation cit p 79

REacuteSUMEacuteS

Fenecirctres ouvertes sur le monde les expositions internationales fournissent agrave leur public des

repreacutesentations du monde qui sont souvent de lrsquoordre de lrsquoideacuteal drsquoautant que des consideacuterations

financiegraveres srsquoen mecirclent poussant les organisateurs agrave rechercher des attractions laquoexotiquesraquo dont

ils savent le succegraves assureacute Pour de nombreux pays se preacutesenter dans les expositions sous leur

meilleur jour est une neacutecessiteacute tant les enjeux en termes eacuteconomique commercial ou

diplomatique sont importants Mais cette ambition les contraint aussi agrave choisir quelle

repreacutesentation drsquoeux-mecircmes donner et parfois agrave srsquoenfermer dans des images caricaturales Agrave

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travers lrsquoexemple de plusieurs pays drsquoAmeacuterique latine (Mexique Peacuterou Argentinehellip) on verra la

laquofabrique de lrsquoimageraquo agrave lrsquoœuvre les strateacutegies souvent divergentes adopteacutees par les pays

participants et les dangers et deacuteconvenues rencontreacutes

Come finestre aperte sul mondo le mostre internazionali forniscono al pubblico

rappresentazioni dei paesi spesso idealizzate soprattutto se si considera che rispondono anche a

logiche di ordine finanziario che spingono gli organizzatori a trovare ldquoattrazioni esoticherdquo di cui

sia assicurato il successo Per molti paesi presentarsi alle mostre al meglio egrave una necessitagrave sia

per questioni economiche sia per opportunitagrave commerciali o diplomatiche Ma questa ambizione

li costringe anche a scegliere quale rappresentazione di se stessi vogliono fornire trasformando

talvolta tali immagini in caricature Attraverso lrsquoesempio di diversi paesi dellrsquoAmerica Latina

(Messico Perugrave Argentina ecc) si vedragrave la ldquofabbrica dellrsquoimmaginerdquo al lavoro le strategie spesso

divergenti adottate dai paesi partecipanti i pericoli e i contrattempi incontrati

Windows opened on the world International Exhibitions provide public representations of the

countries that are often idealized especially when financial profitability considerations are

involved because it usually incites organizers to find ldquoexoticrdquo attractions to reach success For

many countries itrsquos a necessity to be represented at their best both for economic commercial or

diplomatic issues For this ambition they are also forced to choose which representation of

themselves they want to show and sometimes that turns into a caricature Through the example

of several Latin American countries (Mexico Peru Argentinahellip) we will see the ldquofactory imagerdquo

at work showing the different strategies adopted by the participating countries and the dangers

and disappointments they run into

INDEX

Mots-cleacutes Ameacuterique latine expositions universelles identiteacute nationale images

repreacutesentations

Keywords images Latin America national identity representations World Exhibitions

Parole chiave America latina esposizioni universali identitagrave nazionali immagini

rappresentazioni

AUTEUR

CHRISTIANE DEMEULENAERE-DOUYEgraveRE

Archiviste paleacuteographe et docteur en histoire de lrsquoUniversiteacute Paris I conservateur geacuteneacuteral du

patrimoine et chercheur associeacute au Centre Alexandre Koyreacute de Paris Elle a dirigeacute seule ou en

collaboration plusieurs ouvrages sur les expositions

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Entre Oriente y Occidentearquitectura e identidad espantildeolasen la Exposicioacuten del Centenario delos Estados Unidos de AmeacutericaManuel Viera De Miguel

A magic change has time wrought hereWhere first the Indian chased the deer

And danced in savage-wild careerRound festal fires

Now temples of Faith and Art uprearTheir towers and spires1

1 La Exposicioacuten del Centenario

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1 Como por arte de magia El avance

inexorable del proceso civilizador habiacuteallegado a los Estados Unidos de Ameacutericade sus poblaciones indiacutegenaspraacutecticamente no quedaba ni rastro y almodo de siacutembolos toteacutemicos de lacontemporaneidad occidental colosaleschimeneas humeantes ennegreciacutean unnuevo paisaje marcadamente urbano eindustrial Era preciso celebrar el triunfode la raza anglosajona y demostrar al viejocontinente que la joven nacioacuten americana era capaz de valerse por siacute misma iquestQueacutemejor manera de celebrarlo que tomando el testigo europeo en la organizacioacuten de lasExposiciones Universales laquoColumbiaraquo debiacutea apresurarse a invitar a sus hermanas aparticipar en uno de aquellos grandiosos espectaacuteculos que asombraban al resto delplaneta2

2 Como veniacutea sucediendo desde la Exposicioacuten de Londres de 1851 la puesta en marcha de

cada nuevo certamen de alcance internacional adquiriacutea un caraacutecter sentildealadamenteidentitario En el caso de los Estados Unidos de Ameacuterica se pretendiacutea demostrar sucapacidad de liderazgo poliacutetico y econoacutemico evidenciando los progresos realizados entan soacutelo cien antildeos de historia3 Sin embargo la conmemoracioacuten del centenario de suindependencia tambieacuten suponiacutea la plena asuncioacuten de su condicioacuten de laquoNuevo MundoraquoDe esta manera su hegemoniacutea quedaba legitimada en cuanto heredero y continuadorde la preponderancia que hasta entonces habiacutean mantenido las naciones europeas

3 No obstante entre los motivos que llevaron a la celebracioacuten de la primera exposicioacuten

universal de los Estados Unidos de Ameacuterica no se encuentra uacutenicamente la buacutesqueda deuna mayor proyeccioacuten internacional Interiormente las heridas de la Guerra deSecesioacuten auacuten no habiacutean cicatrizado La Exposicioacuten de Filadelfia de 1876 permitiriacutea a losdistintos estados laquoluchar paciacuteficamenteraquo y contribuir al eacutexito del conjunto4

4 Ademaacutes la joven centenaria laquoColumbiaraquo presentaba un valor antildeadido A diferencia de

los regiacutemenes monaacuterquicos del viejo continente su gobierno era republicano De estaforma los Estados Unidos se convertiacutean en sinoacutenimo de libertad grandeza valor ypatriotismo (aduentildeaacutendose de paso del nombre de Ameacuterica)5

5 En funcioacuten de todo lo anterior puede comprenderse la significacioacuten de la Exposicioacuten

del Centenario Empleando la terminologiacutea beacutelica al uso en la eacutepoca se trataba de unnuevo campo de batalla donde los pueblos de la tierra habiacutean de librar el paciacuteficocombate de la inteligencia aplicada a las artes y a la industria Sin embargo por ser elprimer concurso de estas caracteriacutesticas que se celebraba en Ameacuterica y teniendo encuenta la reordenacioacuten jeraacuterquica que se estaba produciendo en el plano internacionalen torno a los Estados Unidos (ademaacutes del potencial mercado que suponiacutean lasRepuacuteblicas sudamericanas) era obvio que naciones como Espantildea tuvieran un especialintereacutes en no dejar pasar por alto la ocasioacuten

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2 Espantildea y las Ameacutericas

6 El 3 de julio de 1873 el presidente de los Estados Unidos de Ameacuterica Ulysses S Grant

anunciaba la Exposicioacuten a las naciones del mundo6 y el 24 de abril de 1874 el ministroplenipotenciario de Espantildea en Washington Joseacute Polo de Bernabeacute confirmaba alSecretario de estado norteamericano la aceptacioacuten del Consejo de ministros espantildeolque habiacutea tenido lugar el 20 de febrero de aquel mismo antildeo7

7 El 28 de noviembre de 1874 el Ministro de Fomento Carlos Navarro y Rodrigo alababa

el espiacuteritu de aprendizaje estiacutemulo y competicioacuten de laquolas nobles luchas delentendimiento y de la actividad del hombreraquo ya que en su opinioacuten las ExposicionesUniversales eran de todas las celebraciones humanas laquolas maacutes fecundas sin disputapor su propia naturalezaraquo8 Con todo junto a las anteriores motivaciones Navarro nodejaba de subrayar un factor fundamental el papel desempentildeado por los certaacutemenesinternacionales como propulsores del comercio universal laquoque es fuente inagotable deprosperidad para todos los pueblosraquo Precisamente el ministro reconoceriacutea que laconsolidacioacuten de los viacutenculos culturales y econoacutemicos con Latinoameacuterica constituiacutea elobjetivo principal de la participacioacuten espantildeola en la Exposicioacuten de Filadelfia9

8 A pesar de que debido a la difiacutecil situacioacuten que atravesaba el paiacutes tuvieron que hacerse

algunas modificaciones en la organizacioacuten inicial de la Comisioacuten espantildeola cesaacutendolareduciendo su nuacutemero y limitando laquolas aspiraciones loables que en un principio seabrigaron para concurrir con mayor esplendor que en ocasiones anaacutelogas a unconcurso universal que por tantos tiacutetulos tiene para Espantildea poderosos atractivosraquo nodejaban de reconocerse su laquohonra y ventajas materialesraquo confiando en que laconcurrencia no dejariacutea de ser laquomenos numerosaraquo y que las comisiones central yprovinciales cumpliriacutean laquocon los deberes que el patriotismo imponeraquo10 En 1876 yarestaurada la monarquiacutea borboacutenica en Espantildea la nacioacuten pareciacutea recuperar el alientoponiendo fin a la tercera guerra carlista y dejando atraacutes los turbulentosacontecimientos vividos durante la I Repuacuteblica

9 En cualquier caso la presencia de Espantildea en Filadelfia tambieacuten ayudariacutea a consolidar

las relaciones diplomaacuteticas con la Ameacuterica del Norte No puede olvidarse que a lo largodel siglo XIX una serie de acontecimientos histoacutericos habiacutea puesto de relieve el intereacutesde los Estados Unidos en las colonias espantildeolas de Cuba y Puerto Rico El famosodiscurso del presidente Monroe en 1823 las pretensiones del general Loacutepez en 1850 laConferencia de Ostend de 1854 o la captura del vapor Virginius por el buque Tornado en1873 aparecen reflejados en muchas de las guiacuteas y recopilaciones histoacutericas que sepublicaron con motivo de la Exposicioacuten del Centenario de 187611 precisamente cuandouna vez finalizada la guerra civil espantildeola la lucha contra la insurreccioacuten cubanapasaba a ser el objetivo principal de la poliacutetica exterior de Espantildea12 No obstante seguacutenla prensa los comisarios y el cuerpo de ingenieros espantildeoles desplazados a Filadelfiafueron recibidos con todo tipo de atenciones por parte de las autoridadesestadounidenses13 Ademaacutes el 18 de febrero de 1876 el diario La Eacutepoca publicaba latraduccioacuten de un artiacuteculo del New-York Tribune en el que se desmentiacutean los rumoresque ciertos diarios americanos difundiacutean acerca de un posible enfrentamiento militarentre Estados Unidos y Espantildea14

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3 Legitimidad histoacuterica y modernidad

10 Puesto que toda Exposicioacuten universal constituye un importante escaparate

internacional para los paiacuteses que en ella participan la puesta en escena adoptada porcada delegacioacuten adquiere una especial relevancia a la hora de proyectar la identidad decada colectivo Muchas de las fuentes estadounidenses que vieron la luz a raiacutez de laExposicioacuten coinciden en encontrar en el desarrollo industrial norteamericano el rasgodistintivo de la nacioacuten centenaria No era pues fortuito que la laquovidaraquo de la Exposicioacutendel Centenario dependiera de la energiacutea transmitida al conjunto por la monumentalmaacutequina Corliss que presidiacutea el Machinery Hall15

11 Del mismo modo que los autores locales los articulistas espantildeoles transmitiacutean anaacutelogas

ideas acerca del caraacutecter eminentemente industrial de los Estados Unidos de AmeacutericaSin embargo la modernidad que implicaba esa mecanizacioacuten a ultranza del procesoproductivo llevaba a hablar de ellos como un pueblo laquosin historiaraquo aunque de grancapacidad de invencioacuten16

12 Al mismo tiempo la nocioacuten del maquinismo implicaba una primaciacutea de la utilidad que

excluiacutea automaacuteticamente cualquier manifestacioacuten del laquogusto de lo belloraquo17 Noobstante el presidente de la Comisioacuten del Centenario Joseph R Hawley intentaraacutelegitimar el liderazgo mundial de los Estados Unidos de Ameacuterica estableciendo unaliacutenea de continuidad entre el genio del artista de la antiguumledad y la inventivaestadounidense18

13 Curiosamente asiacute como los Estados Unidos construyen su identidad atribuyeacutendose la

condicioacuten de herederos del viejo continente Espantildea se presentaraacute ante el resto delplaneta en calidad de potencia descubridora del Nuevo Mundo De forma paralela y a lainversa ambos paiacuteses tratan de aferrarse al extremo opuesto del Atlaacutentico como mediode legitimacioacuten de su prestigio internacional Si los norteamericanos laquocarecen dehistoriaraquo los espantildeoles apenas pueden exponer poco maacutes de una maacutequina en elMachinery Hall19Es cierto que son muchos los factores que influyen en este tipo deconcursos internacionales a la hora de decidir la puesta en escena nacional comopueda ser el salvar amplias distancias geograacuteficas por parte de los expositores20 Sinembargo la imagen que se genera en el recinto expositivo es la que terminacristalizando en las representaciones cognitivas que de cada colectivo forman el restode pueblos del planeta siendo esta facilidad en la geacutenesis de ideas preconcebidas unode los riesgos capitales de las Exposiciones Universales

14 Ademaacutes sobre Espantildea recaiacutea una seria amenaza el no ser Europa Fruto de sus

vicisitudes histoacutericas de la pluralidad de sus tradiciones culturales y manifestacionesartiacutesticas de sus paisajes y tipos populares tan variados entre siacute y en muchos casostan alejados de los del resto del continente europeo no es de extrantildear que hubiera (yhaya) quien establezca en los Pirineos la frontera entre Europa y Aacutefrica21

4 Entre Oriente y Occidente

15 Si hay una forma efectiva de configurar imaginarios en las Exposiciones Universales

eacutesta es sin duda la visualizacioacuten de las formas arquitectoacutenicas elegidas para delimitar elespacio expositivo No es la uacutenica ni mucho menos22 pero por sus dimensiones y laasociacioacuten directa que se establece entre territorio e idiosincrasia constructiva

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adquiere una especial trascendencia en los certaacutemenes internacionales y se convierteen uno de los principales objetivos de las distintas comisiones participantes

16 Si poco antes se haciacutea referencia a la diversidad cultural espantildeola eacutesta va a

manifestarse claramente a traveacutes de la eleccioacuten del disentildeo de sus pabellones patrios eneste tipo de concursos Una y otra vez Espantildea se situacutea ante la encrucijada depresentarse como un paiacutes occidental intentando evitar el citado riesgo de exclusioacutencultural o al contrario hacer alarde del rasgo distintivo que le proporciona latradicioacuten hispanomusulmana que durante siglos se ha desarrollado en la peniacutensulaibeacuterica La Exposicioacuten del Centenario va a ofrecerle la posibilidad de compatibilizarambas opciones23

17 Lo que estaacute claro es que de acuerdo con los intereses de caraacutecter poliacutetico y econoacutemico

ya mencionados Espantildea laquono debiacutea permanecer indiferenteraquo ante la oportunidad que leofreciacutea la Exposicioacuten de Filadelfia Era preciso hacer gala de una presentacioacuten llamativaque destacara entre los laquopueblos cultosraquo Asiacute pues se decidioacute la construccioacuten de unaportada monumental que diera entrada a la seccioacuten espantildeola en el Main Building oPalacio de la Industria Ademaacutes se levantariacutea un pabelloacuten propio en el recintoexpositivo junto al de otras naciones y estados de la Unioacuten Mientras la primerarememorariacutea la Espantildea de la era de los conquistadores el segundo evocariacutea lasingularidad cultural hispanomusulmana24

5 El poder de la monarquiacutea hispaacutenica

18 La seccioacuten espantildeola en el Main Building de la Exposicioacuten Universal de Filadelfia de 1876

estaba delimitada por una portada monumental renacentista

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Fig 1 Arturo CARRETERO (1852-1903) Exposicioacuten de Filadelfia Entrada a la seccioacuten espantildeola deindustria en el Main Building acerca de 1876 Xilografiacutea sobre papel 16times23 cm (publicado en LaIlustracioacuten Espantildeola y Americana 20 9 8 marzo 1876 p 169)

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19 La eleccioacuten estiliacutestica no careciacutea de fundamento puesto que el Renacimiento en cuanto

revival clasicista aparece estrechamente ligado a la construccioacuten identitaria de lacivilizacioacuten occidental Ademaacutes se evitaban las distintas variantes artiacutesticas del periacuteodohumanista espantildeol aquellas que responden a una mezcla de influencias culturalescomo el mudeacutejar el goacutetico flamiacutegero y el plateresco En este sentido la pureza claacutesicade la construccioacuten era totalmente acorde con el programa iconograacutefico pensado paraensalzar la gloriosa eacutepoca en la que Espantildea dominoacute el mundo No era fortuito que laportada espantildeola estuviera decorada con los retratos de Isabel la Catoacutelica y algunos delos maacutes destacados conquistadores de Ameacuterica Cristoacutebal Coloacuten Hernaacuten CorteacutesFrancisco Pizarro Juan Ponce de Leoacuten y Hernando de Soto Seguacuten Alfredo Escobar losretratos habiacutean sido realizados por el Conde del Donadiacuteo miembro de la comisioacuten regiay jurado espantildeol de bellas artes en la Exposicioacuten del Centenario de los Estados UnidosEl retrato de Isabel era copia del pintado por Antonio del Rincoacuten en 149625 En la partesuperior Espantildea descorriacutea una cortina mostrando al resto del mundo el continenteamericano mientras una leyenda recordaba que laquoEl diacutea 8 de Octubre de 1492 descubre

Colon el Nuevo Mundo frase maacutes graacutefica que cuantas pudieran imaginarseraquo26 Claramentela puesta en escena pretendiacutea generar una imagen de poder de Espantildea incidiendo en supapel protagonista en el descubrimiento de Ameacuterica y por lo tanto en el comienzo deuna nueva era de progreso de la que la Exposicioacuten del Centenario constituiacutea unaprueba fehaciente

20 A pesar de este intento de legitimacioacuten los conquistadores espantildeoles no gozaban de la

mejor de las consideraciones La aniquilacioacuten de las poblaciones indiacutegenas no habiacuteapasado desapercibida aunque no fueran los uacutenicos que la habiacutean puesto en praacutectica Dehecho algunas publicaciones estadounidenses del momento estableciacutean una dicotomiacutea

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entre la raza anglosajona y la hispana estereotipando su idiosincrasia y atribuyendo alcaraacutecter espantildeol como rasgos distintivos la avaricia la crueldad y la pereza27 Asiacute seintentaba demostrar la superioridad continental de Ameacuterica del Norte algo de lo que laExposicioacuten de Filadelfia tambieacuten pretendiacutea ser fiel trasunto

21 Si a esta idea se antildeade el modesto papel desempentildeado por Espantildea en la exposicioacuten

industrial y su praacutecticamente ausencia del palacio de maquinaria la situacioacuten no sepresentaba muy halaguumlentildea para los espantildeoles quienes se mostraron especialmentecriacuteticos con su departamento aunque sin que el patriotismo dejase de hacer acto depresencia Especialmente lamentaban la mala disposicioacuten de las mercanciacuteas y laausencia de expositores que hubieran podido ofrecer una maacutes completa idea de lasituacioacuten real de desarrollo econoacutemico en la peniacutensula ibeacuterica

22 Seguacuten Alfredo Escobar Espantildea pareciacutea laquouna sentildeorita de provincia que asiste a un gran

baile en la corteraquo Roca y Galeacutes califica la cerca de armarios expositores como laquomuyimpropios para exhibir geacutenerosraquo y Luis Alfonso observa que Espantildea laquofue la que maacuteshumilde papel representoacute en lo que no atantildeiacutea aacute Agriculturaraquo28

23 No obstante la valoracioacuten general no va a ser tan negativa y lo que es maacutes

significativo seraacuten los propios estadounidenses quienes destaquen los esfuerzos de loshispanos Aunque predominasen los productos agriacutecolas y minerales no hay que pasarpor alto que Espantildea y sus colonias llevaron a cabo en la Exposicioacuten del Centenario elmayor despliegue de productos tras los Estados Unidos con un total de 3822expositores29 Ademaacutes hay que tener en cuenta la importante presencia de losfabricantes catalanes y tambieacuten habraacute quien califique la exposicioacuten de algunosproductos como laquoadmirablemente dispuestaraquo30

24 En general se habla de laquosorpresaraquo y a pesar de quien considera que las portadas

monumentales han pasado de moda31 la de Espantildea causoacute sensacioacuten tal y como era supropoacutesito Seguacuten James McCabe la fachada era una de las estructuras maacutes imponentesdel edificio En What Ben Beverly sawhellip se emplea el mismo adjetivo para referirse a ellay se dice que recuerda los tiempos del poderiacuteo hispano En un perioacutedico americano sealudioacute a ella seguacuten Eusebio Martiacutenez de Velasco como la mejor estructura del palacio32Ademaacutes de laquollamar extraordinariamente la atencioacuten del puacuteblicoraquo la portadamonumental fue recompensada por el Jurado Internacional de la Exposicioacuten delCentenario33

6 Una fantasiacutea oriental

25 A la manera de reverso de una misma moneda apareciacutea en el parque de la Exposicioacuten

de Filadelfia el pequentildeo pabelloacuten de los ingenieros militares espantildeoles una reducidaedificacioacuten de planta octogonal que presentaba una tiacutemida decoracioacuten de inspiracioacutenoriental praacutecticamente limitada a los arcos de herradura de vanos y acceso principal34La construccioacuten se situaba junto a un pabelloacuten anejo de mayores dimensiones en el queEspantildea exponiacutea principalmente material militar y educativo grupos que obtuvieronuna buena aceptacioacuten por parte de la criacutetica35 Sin embargo arquitectoacutenicamente eacutesteuacuteltimo quedoacute eclipsado por el de menor tamantildeo

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Fig 2 Arturo CARRETERO (1852-1903) Exposicioacuten de Filadelfia Pabellon para los ingenieros militaresde Espantildea en Fairmount Park acerca de 1876 Xilografiacutea sobre papel 16times23 cm (publicado en LaIlustracioacuten Espantildeola y Americana 20 9 8 marzo 1876 p 169)

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26 El gran atractivo del conocido como laquopabelloacuten de Espantildearaquo fue precisamente el aspecto

laquomoriscoraquo del inmueble Sorprendentemente a pesar de su sencillez y sobriedaddecorativa los cronistas de la Exposicioacuten del Centenario no dudaron en asociar eledificio con el estilo oriental de la Alhambra de Granada36

27 Es pues evidente que en el imaginario popular se veniacutea estableciendo desde tiempo

atraacutes un viacutenculo indisoluble entre el arte hispanomusulmaacuten el maacutes espectacular detodos sus tesoros esto es el citado palacio granadino y Espantildea la que de hecho veniacuteaa ser identificada con Andaluciacutea regioacuten en la que se concentraban muchos de los maacutesconocidos vestigios del pasado esplendor islaacutemico37 La cristalizacioacuten de este imaginariopuede apreciarse claramente en la obra de temaacutetica hispana de los artistas extranjerosde la eacutepoca Sin ir maacutes lejos en Filadelfia se exponiacutean La Danse des gitanos de lrsquoAlbaycin agrave

Grenade (Espagne) cuadro de Benjamin Ulmann Porte agrave Seacuteville y Vue exteacuterieure de

lrsquoAlhambra grabados por Henri-Theacuteophile Hildebrand seguacuten disentildeos de E Bayard yAlmeh a Dream of the Alhambra por H H Moore entre otros trabajos38 Del mismo modoproductos espantildeoles expuestos en el palacio principal de la Exposicioacuten del Centenariorecordaban el pasado musulmaacuten de la peniacutensula ibeacuterica es el caso de losdamasquinados de Plaacutecido Zuloaga39 Hasta tal punto se llevaba a cabo esta conexioacutenentre Oriente y Espantildea que a algunos comentaristas estadounidenses les resultaba raroencontrar manufacturas hispanas que no siguieran los patrones del arte islaacutemico40

28 Por otra parte en virtud del denominado laquoeclecticismo tipoloacutegicoraquo que regiacutea en la

arquitectura del siglo XIX los estilos de inspiracioacuten oriental fueron elegidos confrecuencia para aquellas construcciones o espacios dentro de las mismas relacionados

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con el ocio el lujo el placer y la diversioacuten41 En la misma Exposicioacuten del Centenario sepodiacutean visitar palacios de estilo orientalizante como el Horticultural Hall o el pabelloacuten delas joyeriacuteas estadounidenses entre ellas la famosa Tiffany amp Co los cuales enocasiones tambieacuten fueron relacionados directamente con la Alhambra de Granada42

29 En este sentido no es de extrantildear que se eligiese un pabelloacuten ldquomoriscordquo para

representar a Espantildea en el parque de la Exposicioacuten Por una parte serviacutea decontrapunto a la portada monumental de la seccioacuten espantildeola en el palacio principal decaraacutecter occidentalizante y acorde al caraacutecter industrial del recinto Frente al antiguoprestigio de una vieja potencia en decadencia el pabelloacuten de los ingenieros militaresaludiacutea a esa otra Espantildea que alimenta el deseo exoacutetico de las naciones industrializadashaciendo sontildear a su poblacioacuten con fantasiacuteas de mil y una noches43 En segundo lugar sucaraacutecter luacutedico encajaba perfectamente entre las atracciones de Fairmount Park noofreciendo ninguacuten inconveniente para cumplir su misioacuten de acuartelamiento dada susobriedad y sencillez que por otra parte tambieacuten estaban irremediablementedeterminadas por el presupuesto44 En cualquier caso dada la extrema simplicidad deledificio cabe preguntarse si la ponderacioacuten de su aspecto morisco y las alusiones a laAlhambra que llevan a cabo algunas fuentes norteamericanas no sea resultado de unimaginario ya asimilado acerca de lo espantildeol antes que una apreciacioacuten objetiva de larealidad

7 Conclusioacuten el inicio de una nueva eacutepoca

30 Las Exposiciones Universales del siglo XIX hicieron de la nocioacuten de progreso un dogma

de fe incuestionable imponiendo una concepcioacuten hegeliana de la historia en cuantoavance continuo de la humanidad En cada momento histoacuterico eacutesta se situaba en unestadio superior al inmediatamente precedente Es por este motivo que toda Exposicioacutenaspiraba a sobrepasar a la anterior y vaticinaba el inicio de una nueva era deperfeccioacuten Cada Exposicioacuten Universal inaugurariacutea un periacuteodo en el que reinariacutea elbienestar social la armoniacutea de los pueblos y su inspiracioacuten creativa45 Este ideal utoacutepicono era sino el de las eacutelites organizadoras de los certaacutemenes es decir el de una clasepoliacutetica y econoacutemica dirigente heredera de Saint-Simon que defendiacutea los valores delpositivismo el librecambio y la expansioacuten colonial como medio de difusioacuten yasimilacioacuten de la cultura occidental46 Con respecto a este uacuteltimo aspecto no hay queolvidar que la asimilacioacuten de las teoriacuteas evolucionistas permitioacute justificar el hecho deque no todos los pueblos se encontraran en el mismo estadio de desarrollo A la par elcristianismo consiguioacute exorcizar el materialismo que implicaban las fiestas delprogreso puesto que habiacutea sido Dios mismo quien habiacutea dado al ser humano la facultadde transformar los dones de la naturaleza No se haciacutea sino cumplir con la ley divina47

31 Asiacute se expresaraacuten muchos de los altos cargos de la Comisioacuten del Centenario de la

Exposicioacuten Universal del Filadelfia de 1876 Cada ceremonia inaugural de clausura deentrega de recompensas etc proporcionaba la ocasioacuten de prever un futuro ideal parala sociedad48

32 En el caso espantildeol el certamen tambieacuten infundioacute nuevas esperanzas A pesar de la

tradicionalmente modesta participacioacuten de Espantildea en las Exposiciones Universalessorprende la gran cantidad de criacuteticas favorables recibidas por parte de los cronistasestadounidenses Los comentaristas espantildeoles a pesar de que soliacutean mostrarsepartidarios del auteacutentico patriotismo aquel que juzga con severidad para conseguir

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mejorar una situacioacuten desfavorable no podiacutean dejar de debatirse entre la imparcialidady el orgullo nacional y junto a las criacuteticas tambieacuten mostraron cierto entusiasmo Lasdos estructuras arquitectoacutenicas levantadas en el Main Building y en Fairmount Parkrespectivamente asiacute como el esfuerzo de los expositores espantildeoles no pasarondesapercibidos49

33 Ademaacutes la participacioacuten espantildeola en el Agricultural Building donde se erigioacute una

portada goacutetica acorde con la arquitectura del edificio obtuvo numerosos elogios A esterespecto no hay que olvidar que el estilo ojival constituye otra variante maacutes de laarquitectura nacionalista espantildeola En general podriacutea afirmarse que Espantildea mostrabaen Filadelfia las muy distintas facetas de una identidad polieacutedrica prometiendomayores logros futuros y acabando con ciertas ideas estereotipadas que sobre ella seteniacutean en el extranjero50

34 Si a esto se suma la mejoriacutea de la situacioacuten poliacutetica espantildeola no es de extrantildear que

algunos vieran en el relativo eacutexito de la exposicioacuten el comienzo de una nueva eacutepocaque precisamente veniacutea a coincidir con la restauracioacuten monaacuterquica y el inicio delreinado de Alfonso XII51 Habiacutea sido justamente la turbulenta situacioacuten de los antildeosprecedentes la que habiacutea impedido que Espantildea se mostrara con total esplendor ante elresto del universo Restablecido el orden iquestqueacute objetivos no podriacutean conseguirse en elplazo de varios antildeos de paz y trabajo52 Si en el extranjero se teniacutean ideas equivocadassobre Espantildea iquestno eran los propios espantildeoles responsables de ello53 iquestPor queacute el restodel mundo desconociacutea su potencial econoacutemico54 Espantildea asume su parte deresponsabilidad y parece decidida a recuperar el prestigio internacional perdido

35 Si la Exposicioacuten del Centenario habiacutea evidenciado una transformacioacuten maacutegica la del

prodigioso avance de la civilizacioacuten occidental tambieacuten en Espantildea habiacutea llegado elmomento de iniciar una nueva andadura Las miradas se centran en Alfonso XII laquoelPacificadorraquo garantiacutea de eacutexito para el futuro de la nacioacuten Y ya que toda prediccioacuten hade tener su fundamento y toda nueva eacutepoca ha de tener su referente pasado no hayquien duda en establecer un viacutenculo genealoacutegico directo entre dicho monarca y otro delmismo nombre Alfonso X laquoel Sabioraquo rey de Castilla en el siglo XIII y al que tantasvirtudes la Historia atribuye55 No importa la lejaniacutea en el tiempo si basta que se llamenigual para atribuir a ambos monarcas las mismas cualidades

36 Asiacute pues si la gran Espantildea de la era de los descubrimientos habiacutea desaparecido para

siempre una nueva surgiriacutea realizando prestigiosas y memorables hazantildeas

iexclReinas que venden sus joyas para montar tres carabelas son ya patrimonio de lahistoria mdash Si Don Quijote matoacute los Amadises las revoluciones mataron en Espantildealas Isabeles Afortunadamente los Alfonsos fueron los creadores de las grandesempresas y esperamos que lo seraacute el que lleva este nombre glorioso56

NOTAS

1 Mageersquos Illustrated Guide of Philadelphia and the Centennial Exhibition Philadelphia Richard

Magee amp Son 1876 p 1

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2 KIDDER Charles Holland (ed) Burleyrsquos United States Centennial Gazeteer and Guide

Philadelphia S W Burley 1876 p 11 laquoand now when the One Hundredth Anniversary of

American Independence is approaching how could it be more fitly celebrated than by an

International Exhibition in which Columbia (wellnigh the youngest of nations although she will

then be a centenarian) may invite her sisters to participateraquo

3 1776-1876 The United States International Exhibition the Organization the Work Proposed

the Work Already Done Philadelphia Press of the Times Printing House 1875 p 7 laquo[hellip] the

necessity of leaving nothing undone which in these respects will determine on our own soil our

real position of leadership of the worldraquo

4 laquoRhode Island Extract from the message of governor Henry Lippitt January 1876raquo in UNITED

STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Reports of the President

Secretary and Executive Committee together with the Journal of the Final Session of the

Commission Washington Government Printing Office 1880 vol II p 222-223 laquoNo influence is

more potent to heal the wounds of the late war than the personal meeting of the Northern and

Southern people to celebrate the glories of our common countryraquo

5 An Acrostic Centennial Poem respectfully inscribed to the Centennial Commissioners and

dedicated to All Americans and to Lovers of Liberty throughout the World by their Humble

Servant an American New York The American Centennial Publishing Company 1875 laquoAmerica

synonym of Liberty [hellip] Land of Washington [hellip] In honor of our natal day Exhibit to the

world the proof Of our freedom and prosperityraquo

6 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Official Catalogue

Completed in one volume Revised Edition Philadelphia John R Nagle amp Co Riverside Press

Cambridge Mass 1876 Part I Main Building and Annexes p 7

7 laquoAcceptances by Foreign Governmentsraquo in UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION

International Exhibition 1876 Reports of the Presidenthellip cit Appendix H pp 265-266

8 Decretos reglamentos y oacuterdenes del Ministerio de Fomento organizando la Comisioacuten general

espantildeola encargada de entender en todo lo concerniente a la Exposicioacuten Universal que desde el

19 de abril hasta el 19 de octubre de 1876 ha de celebrarse en Filadelfia y Reglamento de la

Comisioacuten Norte-Americana de dicha exposicioacuten Madrid Imp Nacional 1874 pp 5-7

9 Ibidem laquoEl Consejo de Ministros [hellip] debioacute apreciar en primer teacutermino cuanto interesa a la

produccioacuten espantildeola fomentar su comercio con la Ameacuterica del Sur [hellip] De seguro ninguna de las

exposiciones universales verificadas hasta ahora en nuestro continente con haber sido altamente

provechosas para Espantildea aventajaraacute a la de Filadelfia en utilidad para el creciente desarrollo de

nuestros intereses materialesraquo

10 laquoCircular de 5 de septiembre de 1875raquo Exposicioacuten internacional de Filadelfia de 1876 Circular

e instrucciones de la Comisioacuten General Espantildeola para las Comisiones provinciales y los

expositores Madrid Imprenta Nacional 1875 pp 5-8 la justificacioacuten de la reduccioacuten del gasto se

basoacute en las terribles consecuencias de la guerra civil la poca utilidad de celebrar exposiciones en

tan cortos intervalos de tiempo y la no concurrencia oficial de estados como Italia o Rusia

laquoMinisterio de Fomento Exposicioacuten y Real Decreto de 13 de agosto de 1875raquo in CORTAacuteZAR Y

LARRUBIA Daniel de Memoria acerca de la Exposicioacuten Universal de Filadelfia en 1876 Madrid

Perojo 1878 pp 31-37

11 1776-1876 Important Events of the Century New York The United States Central Publishing

Company 1876 KIDDER Charles Holland (ed) Burleyrsquos United States Centennial Gazeteer and

Guide Philadelphia S W Burley 1876 TAYLOR C B The Centennial History of the United

States of America Boston Lee and Shepard Publishers New York Charles T Dillingham 1880

Souvenir of the Centennial Exhibition or Connecticutrsquos Representation at Philadelphia Hartford

Conn Geo D Curtis 1877

12 Antes de llegar a Filadelfia se celebra en Nueva York un banquete de elevada carga simboacutelica

laquoen el centro presidiendo aquella reunioacuten de hermanos y cubierto por la bandera nacional un

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magniacutefico retrato de S M el Rey debido al pincel de don Miguel Ortiz excelente artista gaditano

A los sones magneacuteticos de la marcha Real fuimos tomando asiento alrededor de una mesa

adornada con gusto con profusioacuten de frutas y de flores y lo primero que llamaba la atencioacuten era

una preciosa alegoriacutea que encabezaba el menuacute representando a Espantildea que en un bajel se dirige

espada en mano contra la rebelde Cuba despueacutes de dejar muerto el carlismoraquo ESCOBAR Alfredo

laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 8 de abril de 1876 p 247

13 Ibidem laquoEl cuerpo de milicia (Fencibles) de gran uniforme los esperaba en la Estacioacuten y

apenas divisaron el coche que los conduciacutea rompieron el silencio los acordes majestuosos de la

marcha Real de Espantildea que el simpaacutetico Conde del Donadiacuteo se encargoacute de proporcionarles el diacutea

anterior para causar tan agradable sorpresa a nuestros soldados Hechos los saludos de

ordenanza a la bandera americana el coronel Green del ejeacutercito de los Estados-Unidos presentoacute

al digno coacutensul de Espantildea D Juan Morphy dos elegantes banderas espantildeolas de seda con el

escudo primorosamente bordado en el centro como prueba de su simpatiacutea por Espantildea y

hacieacutendose inteacuterprete de los sentimientos de la ciudad hacia nuestros valientes soldados El Sr

Morphy le contestoacute agradecido pidiendo permiso para ofrecer una a aquel distinguido cuerpo de

milicia que tan galante ha sido con los espantildeoles para recuerdo de los soldados y entregoacute la otra

a uno de eacutestos que la llevoacute ondeando por la ciudad en el paseo triunfal que dieron por las callesraquo

14 La Eacutepoca 18 de febrero de 1876 p 3 laquoAl propio tiempo que algunos diarios insertan artiacuteculos

editoriales de sensacioacuten sobre el riesgo inminente de una guerra con Espantildea y los hombres

poliacuteticos de Washington discuten los efectos de semejante acontecimiento en la eleccioacuten

presidencial el gobierno de aquel paiacutes estaacute dando las mayores pruebas posibles de su confianza

en que no ha de acudirse a las armas para arreglar las desagradables cuestiones pendientes

marchando adelante activamente en sus preparativos para tomar parte en la gran feria que

Ameacuterica propone al mundo El mero hecho de la permanencia aquiacute de los comisionados

espantildeoles pone en ridiacuteculo la fiebre guerrera que ciertos diarios quieren alimentarraquo

15 GINDRIEZ Charles HART James Morgan International Exhibitions Paris-Philadelphia-

Vienna New York A S Barnes amp Co 1878 p 43 laquoIn one department certainly if in no other

the Centennial ought to eclipse all its predecessors Namely in machineryraquo Philadelphia and the

Centennial How to See Them A Complete Pocket Guide for Residents and Strangers during the

Centennial Exhibition New York Hurd and Houghton Cambridge The Riverside Press 1876 p

23 laquoThe almost unlimited number of mechanical appliances produced in the United States have

justly earned for the nation a world-wide reputation which it is confidently believed will be

more than sustained by the exhibit of 1876raquo Stangerrsquos Illustrated Pocket Guide to Philadelphia

and Surrounding Places of Interest Philadelphia J B Lippincott amp Co 1876 p 31 laquoIn the centre

of the immense hall stands the ldquoCorliss enginerdquo of 1400 horse-power and the largest hitherto

knownraquo

16 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo en La Ilustracioacuten espantildeola y americana 8 de julio de

1876 p 10 Seguacuten Escobar un estadounidense que visita la Exposicioacuten reconoce que laquonosotros

que acabamos de nacer no tenemos siquiera el recurso de inventar leyendas para atribuirnos un

origen divinoraquo

17 CORTAacuteZAR Y LARRUBIA Daniel op cit p 338 Sobre la seccioacuten de bellas artes de los Estados

Unidos laquoLos norte-americanos no tienen encarnado el gusto de lo bello y asiacute es que a pesar de la

abundancia de obras que presentaron en el concurso no se podiacutea encontrar una sola de las

llamadas maestrasraquo

18 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Reports of the

Presidenthellip cit pp 14-15 laquoSaid a correspondent of the London Times ldquoThe American invents as

the Greek sculptured and the Italian painted it is geniusrdquoraquo

19 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Official

Cataloguehellip cit part III Machinery Hall Annexes and Special Buildings p 66 LOacutePEZ BAYO

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Manuel Memoria sobre la Exposicioacuten Universal de Filadelfia Manuscrito Biblioteca Nacional de

Espantildea (BNE) pp 51-52

20 LOacutePEZ BAYO Manuel op cit p 151 laquoLas dificultades de transporte el temor de los

fabricantes europeos de no poder hacer la competencia a los de Ameacuterica ya sea por condiciones

especiales del material alliacute empleado o a consecuencia de los derechos arancelarios etc han

dado por resultado su retraimiento casi absoluto en cuanto a material de Obras puacuteblicas se

refiereraquo

21 TURTON Zouch H To the Desert and Back or Travels in Spain the Barbary States Italy etc

in 1875-76 London Samuel Tinsley 1876 p 18-19 laquoThere is an old saying ldquoAfrica begins across

the Pyreneesrdquo and when one hears the Spanish music and sees some of the uninviting Spanish

habits one begins to perceive its forceraquo Turton lo afirma cuando se encuentra en Santander en

el extremo norte de la peniacutensula [NdA]

22 Sylviane LEPRUN laquoDe lrsquoamulette au monument La sceacutenographie dans les expositions une

histoire de proportionsraquo in DEMEULENAERE-DOUYEgraveRE Christiane (ed) Exotiques expositions

Les expositions universelles et les cultures extra-europeacuteennes France 1855-1937 Pariacutes Somogy

Eacuteditions drsquoart Archives nationales 2010 pp 48-63 laquolrsquoapport de lrsquoarchitecture dans lrsquoespace

complexe de lrsquoexposition permet de saisir les constructions ideacuteologiques et estheacutetiques agrave lrsquoœuvre

dans toutes les sections et en particulier dans les sections exotiques et coloniales mais cela en

empruntant des mateacuteriaux composites litteacuteraires plastiques techniques archeacuteologiques [hellip]

assembleacutes miniaturiseacutes ou grandeur nature [hellip]raquo

23 Cfr BUENO FIDEL Mariacutea Joseacute Arquitectura y nacionalismo (Pabellones espantildeoles en las

exposiciones universales del siglo XIX) Maacutelaga Colegio de Arquitectos y Universidad de Maacutelaga

1987 p 44

24 MARTIacuteNEZ DE VELASCO Eusebio laquoFiladelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana

Suplemento al 8 de marzo de 1876 p 170 laquoEspantildea cuya representacioacuten en el gran concurso era

de todo punto necesaria para los intereses patrios [hellip] no debiacutea permanecer indiferente ante la

ordenada actividad de los demaacutes paiacuteses y al efecto la Comisariacutea Espantildeola en Filadelfia dio

principio en tiempo oportuno con la aprobacioacuten del Gobierno de S M aacute la construccioacuten de las

dos obras [hellip] una linda portada del Renacimiento en el Main Building entrada a la seccioacuten

espantildeola de industria y un caracteriacutestico pabelloacuten aacuterabe en el Parque de Fairmount para

alojamiento de los ingenieros militaresraquo cfr LOacutePEZ FABRA Francisco Memoria administrativa

de la Comisariacutea Regia de Espantildea en la Exposicioacuten Universal de Filadelfia de 1876 Barcelona

Narciso Ramiacuterez y Cordf 1877 pp 9-10

25 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 22 de marzo

de 1876 p 202 What Ben Beverly Saw at the Great Exposition a Souvenir of the Centennial by a

Chicago Lawyer with the National Ode by Bayard Taylor and the Centennial Oration by Hon W

M Evarts Chicago Moses Warren amp Co 1877 p 54

26 ESCOBAR Alfredo op cit 8 de julio de 1876 p 10 es preciso sentildealar que la fecha no coincide

con la del 12 de octubre de 1492 La Iberia 10 de febrero de 1876 p 3 laquoLa portada que colocaraacute

Espantildea en la gran nave del departamento de industria [hellip] simboliza en su remate que Ameacuterica

debe su descubrimiento a Espantildearaquo

27 KIDDER Charles Holland (ed) op cit p 92 laquoWhat the Spanish wished were plenty of gold

and as little work as possibleraquo SANDHURST Phillip T et al The Great Centennial Exhibition

Critically Described and Illustrated Philadelphia and Chicago P W Ziegler amp Co Publishers

1876 pp 508-510 laquoWe should never forget that money gained by agricultural labor [hellip] is worth

more than gold found in the ground as the history of Spanish America provesraquo En What Ben

Beverly Sawhellip cit p 54 la opinioacuten sobre los conquistadores variacutea seguacuten el caso laquoIn another

place is the portrait of Cortez the cruel conqueror [hellip] and also that of Ponce De Leon a kingly

head and figure a grand face black hair and beard slightly sprinkled with grey he looks like a

natural leader of men and such a leader as brave men would delight to followraquo

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64

28 ESCOBAR Alfredo art cit 8 de julio de 1876 p 7 ROCA Y GALEacuteS Joseacute Un obrero en

Fairmount Park Revista criacutetica industrial de la Exposicioacuten de Filadelfia Barcelona Leopoldo

Domenech 1876 p 15 LUIS ALFONSO La Exposicioacuten del Centenar Noticia del Certamen

Universal de Filadelfia en 1876 Madrid Perojo 1878 p 117

29 McCABE James D The Illustrated History of the Centennial Exhibition Philadelphia Pa

Chicago Ill and St Louis Mo The National Publishing Company 1876 p 850

30 Ibidem pp 410-411 laquoIn the show-cases built in the walls of the court are specimens of the

mineral ores of the kingdom [hellip] all admirably arranged [hellip] the principal display being made by

the province of Catalonia the people of which are the most enterprising of the inhabitants of the

Peninsularaquo

31 J ALL RIGHT laquoCartas de Filadelfia 16 de abril de 1876raquo in El Imparcial lunes 15 de mayo de

1876 p 2 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo en La Ilustracioacuten espantildeola y americana 30 de

mayo de 1876 p 351 Escobar critica el despilfarro de tiempo y dinero que suponen las portadas

monumentales Reconoce su laquosello de grandeza y faustoraquo pero recuerda que laquoEspantildea estaacute en

circunstancias excepcionales en esta parte del mundo y no ha debido ser avara de aparatoraquo

32 McCABE James D op cit p 409 laquoThe faccedilade [hellip] is one of the most imposing structures in

the buildingraquo What Ben Beverly Saw at the Great Expositionhellip cit p 53 laquoLet us next go over to

the Spanish section which [hellip] has an imposing front about thirty feet in height which suggests

something of the former glory of this once powerful nationraquo MARTIacuteNEZ DE VELASCO Eusebio

laquoNuestros grabadosraquo en La Ilustracioacuten espantildeola y americana 15 de junio de 1876 p 387

laquoEspantildea cuya bella portada del Renacimiento (the neatest structure in the building escribe un

autorizado perioacutedico norte-americano) llama extraordinariamente la atencioacuten del puacuteblicoraquo

ROCA Y GALEacuteS Joseacute op cit p 15 la califica de laquogran portada de indisputable meacuterito y bastante

gusto artiacutesticoraquo

33 Expositores de Espantildea y sus provincias de Ultramar recompensados en la Exposicioacuten

Universal de Filadelfia en 1876 Barcelona Narciso Ramiacuterez y Cordf 1877 p 41 laquoEspantildea (Gobierno

espantildeol) Portada de la Seccioacuten Espantildeola en el Palacio de la Industria [hellip] For the handsome

faccedilade erected in the nave at the entrance to the Spanish Department Main-Buildingraquo

34 El Globo 3 de febrero de 1876 p 133 laquoAnte las insuperables dificultades que ofrece el

hospedaje de la seccioacuten de ingenieros militares la comisariacutea se ha visto obligada a construir en el

parque un pabelloacuten de madera y hierro para que en eacutel sean acuartelados Esto ademaacutes de ser

econoacutemico sirve para mantener la disciplinaraquo El siglo futuro 1 de febrero de 1876 p 3

35 WILSON Joseph M The Masterpieces of the Centennial International Exhibition vol III

History Mechanics Science Philadelphia Gebbie amp Barrie sd p clxix laquo[hellip] the buildings of the

Spanish Government one of them used as headquarters for the Spanish soldiers brought to this

country and the other containing a most interesting collection of exhibits [hellip]raquo

36 WESTCOTT Thompson Centennial Portfolio A Souvenir of the International Exhibition at

Philadelphia comprising Lithographic Views of Fifty of Its Principal Buildings with Letter-Press

Description Philadelphia Thomas Hunter Publisher 1876 n 21 laquo it needs nothing more than

that a little attention shall be paid to the structure to discover that it is a very neat architectural

example The Moorish doorway may be called plain but it is in strict subordination to the rules

which govern in that fantastic style lacking only elaboration of ornament which shows in the

Alhambra and other ancient remains which certify to the Moorish domination in Spainraquo

Stangerrsquos Illustrated Pocket Guidehellip cit p 40 laquoThe contemporaries and ancient foes of the

Northmen have a memorial in the beautiful Alhambra-like edifice of the Spanish government

Spain has no architecture so distinctive as that of the Moors and the selection of their style for

the present purpose was in good tasteraquo

37 Cfr CALVO SERRALLER Francisco La imagen romaacutentica de Espantildea arte y arquitectura del

siglo XIX Madrid Alianza 1995

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38 Expositions Internationales Philadelphie 1876 France Œuvres drsquoart et produits industriels

Paris Commissariat geacuteneacuteral 1876 p 149 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION

International Exhibition 1876 Official Catalogue cit Part II p 43

39 SMITH Walter The Masterpieces of the Centennial International Exhibition Vol II

Industrial Art Philadelphia Gebbie amp Barrie sd p 154 laquoIn the general design and in the

character of its ornamentation this fine work shows how entirely Spanish art retains the

traditions of its oriental mastersraquo

40 Ibidem p 368-369 laquoThe oriental richness of design and the arabesque forms which we

associate with Spanish decoration are entirely absent from the pattern of the Spanish carpet [hellip]

The bouquet of flowers held together by a ribbon the latter floating off and interwoven with

garlands of roses [hellip] suggest a preference for and study of French fashionsraquo

41 MIGNOT Claude Lrsquoarchitecture au XIXe siegravecle Fribourg Eacuteditions du Moniteur 1983 p 100

cit in BUENO FIDEL Mariacutea Joseacute op cit p 26

42 McCABE James D op cit p 358 laquo[hellip] a crescent-shaped Moorish pavilion of beautiful

design and ornamented in warm rich colors It is in all respects the most beautiful structure in

the Exhibition and is occupied by Messrs Tiffany amp Co and Starr amp Marcus of New York

Caldwell amp Co of Philadelphia and the Gorham Manufacturing Company of Providence R I

These houses display the richest and most costly articles to be seen in the Exhibition The finest

jewels are to be seen here in profusionraquo WESTCOTT Thompson op cit n 3 laquoOne of the most

attractive structures [hellip] is Horticultural Hall It is so peculiar in appearance and so unlike the

usual order of buildings in this country that it commands particular attention and admiration

The style is Mauresque and of the character of the Moorish architecture of the twelfth century

of which one of the finest examples is to be found in the remains of the palace of Alhambra in

Spain [hellip] The result has been the construction of a building which resembles a palace of Eastern

romance attractive and gracefulraquo

43 Las Exposiciones Universales influyen en el desarrollo del turismo como lo prueba el

pabelloacuten de la compantildeiacutea Cook No obstante si durante la deacutecada de los setenta es frecuente que

los pabellones espantildeoles se adscriban a las distintas variantes peninsulares de inspiracioacuten

oriental llegaraacute un momento en el que sean rechazadas Asiacute en 1900 tras el desastre colonial de

1898 a Espantildea no le interesa proyectar una imagen festiva y exoacutetica cfr BUENO FIDEL Mariacutea

Joseacute op cit p 102

44 La Iberia 10 de febrero de 1876 p 3 laquoSeguacuten noticias de la comisariacutea regia de Espantildea en

Filadelfia se cree que seraacute bastante a cubrir sus atenciones el presupuesto de 691500 pesetas

durante todo el curso de sus funciones [hellip] El pabelloacuten que se construye en el Parque para los

ingenieros y por cuya edificacioacuten se pediacutean 19000 duros se ha rebajado a 4000 que cuesta el

comprar una propiedad trasportable y que podraacute utilizarse en Espantildearaquo

45 Las predicciones de caraacutecter mesiaacutenico encubren los intereses del poder global establecido

cfr Serge Gruzinski Las cuatro partes del mundo Meacutexico D F Fondo de cultura econoacutemica

2010 p 438

46 ORY Pascal LrsquoExpo Universelle Bruxelles Complegravexe 1989 pp 10-17 AIMONE Linda OLMO

Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Torino 1990 Umberto Allemandi amp C p 10 CIZERON

David Repreacutesentations du Breacutesil lors des Expositions Universelles Paris LrsquoHarmattan 2009 pp

124-125

47 BURRIS John Exhibiting Religion Colonialism and Spectacle at International Expositions

1851-1893 University Press of Virginia Charlottesville and London 2001 p 80

48 laquoAddress by John Welsh Closing Ceremoniesraquo en UNITED STATES CENTENNIAL

COMMISSION International Exhibition 1876 Reports of the Presidenthellip cit p 99 laquoLet us enter

on the new century with a renewed devotion to our country with the highest aims for its honor

and for the purity integrity and welfare of its peopleraquo

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49 Prueba de la aceptacioacuten de la fachada y el pabelloacuten espantildeoles es su abundante reproduccioacuten

en las guiacuteas de la exposicioacuten el edificio morisco seraacute frecuentemente destacado entre las

principales curiosidades [NdA]

50 McCABE James D op cit p 411 laquoThe entire exhibit is interesting in the highest degree

and after examining it the best-read visitor will amend his conceptions of ldquosunny Spainrdquo and

accord to her a more prominent place than he has hitherto assigned her among the industrial

nations of the worldraquo

51 LUGO VINtildeA Y MARTIacuteNEZ Nicasio Espantildea y sus posesiones Ultramarinas de Cuba Puerto Rico

y Filipinas en el Certamen Universal de Philadelphia 1876 Manuscrito BNE pp 35-36 laquoSi noble

grande y posible ha sido para nuestro Augusto Monarca Conquistarse el tiacutetulo de Pacificador de

Espantildea noble y grande debe ser el tributo de admiracioacuten que ha obtenido Espantildea moderna entre

todas las naciones del Globo y cuya gloria y tributo de simpatiacutea y admiracioacuten le ofrecen

eminentes hombres de saber y ciencia del Pueblo Americano de los Estados Unidosraquo

52 ROCA Y GALEacuteS Joseacute op cit p 18 laquoDiez antildeos de paz y buena administracioacuten y Espantildea tendraacute

el lugar que le corresponde entre las naciones civilizadasraquo

53 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 15 de agosto

de 1876 p 94 laquocuando todos se ocupaban de nosotros por nuestras guerras y revoluciones y hoy

eacuteramos Gobierno provisional y mantildeana eacuteramos Monarquiacutea provisional y al otro cantonales y

austeros republicanos al siguiente iquestno les debemos dispensar que no nos creyeran un paiacutes

formal y que hasta esperaran algunos el diacutea en que nos iban a repartir como a Poloniaraquo

54 Ibidem laquoY aun asiacute hoy tenemos ferro-carriles en una extensioacuten de 5426 kiloacutemetros tenemos

unos miles maacutes en explotacioacuten yhellip muchas esperanzas de que bien pronto nuestro paiacutes adelante

[hellip] tenemos en teleacutegrafos 11754 kiloacutemetros y 193 estaciones telegraacuteficas correos 2347

administracionesraquo

55 LUGO VINtildeA Y MARTIacuteNEZ Nicasio op cit pp 34-35 laquosobre todos aquellos monarcas

protectores de la ilustracioacuten descuella la gran figura del sabio Alfonso de Castilla que enriquece

con sus escritos la lengua patria dicta como legislador un coacutedigo inmortal y funda en su corte de

Toledo la primera Academia cientiacutefica del Occidente Cristiano Rara coincidencia una paacutegina

escrita en la historia de Espantildea del sabio Alfonso de Castilla se veraacute reproducida por otra paacutegina

de gloria escrita por Alfonso XII ante el primer concurso Internacional de Ameacutericaraquo

56 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 28 de

septiembre de 1876 p 247

RESUacuteMENES

La construccioacuten de la identidad espantildeola adquiere especial relevancia en el contexto de las

Exposiciones Universales del siglo XIX La peacuterdida de su antigua condicioacuten de gran potencia

internacional su pluralidad cultural y el contraste de sus costumbres con respecto al resto del

continente europeo situacutean a Espantildea en la encrucijada alliacute donde se diluyen los liacutemites entre

Oriente y Occidente donde tradicioacuten y modernidad exotismo y civilizacioacuten terminan

confundieacutendose En 1876 dos construcciones arquitectoacutenicas definieron la imagen de Espantildea en

la Exposicioacuten de Filadelfia la fachada renacentista del Main Building con alusiones a la

monarquiacutea hispaacutenica y al descubrimiento de Ameacuterica y el pabelloacuten de ingenieros militares

testimonio del pasado hispanomusulmaacuten de la Espantildea moderna

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La costruzione dellrsquoidentitagrave spagnola egrave particolarmente rilevante nel contesto delle Esposizioni

universali del XIX secolo La perdita del suo antico status di grande potenza internazionale la sua

diversitagrave culturale e la differenza dei suoi costumi rispetto al resto drsquoEuropa pongono la Spagna

a un bivio dove si assottigliano i confini tra Oriente e Occidente dove tradizione e modernitagrave

esotismo e civiltagrave finiscono per confondersi Nel 1876 due costruzioni architettoniche definirono

lrsquoimmagine della Spagna nella Mostra di Philadelphia la facciata rinascimentale del complesso

principale con allusioni alla monarchia spagnola e alla scoperta dellrsquoAmerica il padiglione degli

ingegneri militari testimonianza del passato ispano-musulmano della Spagna moderna

During the nineteenth century Universal Exhibitions played a significant role in the

configuration of Spanish identity The loss of her old political leadership and the plurality of her

cultural traditions so different from the European industrialized ones placed Spain at the

crossroads where borders between the Orient and the West tradition and modernity exoticism

and civilization evanesced In occasion of the Philadelphia Centennial Exhibition of 1876 two

main architectural structures represented Spain the renaissance faccedilade inside the Main

Building referring to the almighty Spanish Monarchy of the past as well as the Discovery of

America and the Spanish pavilion which alluded to the Moorish traditions of modern Spain

IacuteNDICE

Palabras claves cultura visual Espantildea exposicioacuten de Filadelfia exposiciones universales

identidad

Parole chiave cultura visuale esposizioni universali Esposizione di Philadelphia identitagrave

Spagna

Keywords Centennial Exhibition identity Spain Universal Exhibitions visual culture

AUTOR

MANUEL VIERA DE MIGUEL

Colaborador honoriacutefico del Departamento de Historia del Arte III (Contemporaacuteneo) de la

Universidad Complutense de Madrid e integrante del proyecto de investigacioacuten Los lugares del

Arte (HAR2010-19406) En la actualidad se dedica al estudio de la relacioacuten entre cultura visual e

identidad en el marco de las Exposiciones Universales

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Expositions provinciales et identiteacutescoloniales au XIXe siegravecleChristelle Lozegravere

1 Les travaux reacutecents sur les expositions

coloniales franccedilaises ont reacuteveacuteleacute ledynamisme des villes de province quicomme Bordeaux Nantes Le Havre LyonRochefort Cherbourg Beauvais NiceMontauban Rouen Tours ou encoreMarseille ont ouvert agrave partir de 1850leurs concours agricoles industriels etartistiques aux colonies franccedilaises1 Alorsque le XIXe siegravecle voit naicirctre le sentimentreacutegional lrsquoorganisation de cesmanifestations populaires apparaicirct pources petites patries2 comme un moyendrsquoafficher agrave grande eacutechelle leursparticulariteacutes et leurs savoir-faire tout enrevendiquant une appartenancenationale

2 Enjeux politiques et enjeux symboliques

srsquoentrecroisent pour creacuteer une veacuteritableconcurrence identitaire baseacutee sur une guerre des images et des mots particuliegraveremententre Bordeaux Marseille et Lyon qui sous la IIIe Reacutepublique revendiqueront tour agravetour par le spectaculaire de leurs expositions leurs titres de villes coloniales de FranceSi pour certaines villes de province lrsquoidentiteacute coloniale srsquoaffiche en effet commenaturelle et heacutereacuteditaire en lien avec une position geacuteographique privileacutegieacutee ou unehistoire ancienne avec les outremers elle srsquoinscrit pour drsquoautres dans une simplevolonteacute de srsquointeacutegrer dans un discours national impeacuterialiste agrave lrsquoheure ougrave les coloniesapparaissaient comme une source de richesse providentielle Revendiqueacutee avec plus oumoins de leacutegitimiteacute lrsquoidentiteacute coloniale apparaicirct toujours comme une construction

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fictionnelle dont les scenarios ont eacutecrits par les eacutelites locales ou nationales aux inteacuterecirctsnon dissimuleacutes Chaque ville utilise ses propres artifices afin de se construire unemeacutemoire coloniale

3 En eacutetudiant ces expositions provinciales encore mal connues il srsquoagira donc de

comprendre drsquoune part les enjeux politiques eacuteconomiques et symboliques qui ontpousseacute ces villes agrave ouvrir les premiers espaces deacutedieacutes aux colonies Il sera inteacuteressant devoir comment progressivement celles-ci prennent conscience de la neacutecessiteacute drsquoaffirmeret de leacutegitimer dans leurs discours et leurs sceacutenographies leurs identiteacutes colonialesdans un contexte ougrave la concurrence devient de plus en plus redoutable Drsquoautre part ilsera fondamental de reacuteinteacutegrer la ville de Paris dans ce discours et de deacuteterminer lerocircle de lrsquoEacutetat franccedilais dans la diffusion et la vulgarisation drsquoun discours national unifieacutequi trouvera son application en province agrave partir de 1885 dans lrsquoimposition de modegravelessceacutenographiques populaires plus peacutedagogiques et mieux structureacutes

1 Faire comme la Capitale

4 Deacutejagrave dans un esprit de progregraves les expositions reacutegionales se reacutepandent en France degraves la

premiegravere moitieacute du XIXe siegravecle Caen et Rouen montrent lrsquoexemple sous le Consulat degraves1803 Nantes sous la Restauration en 1825 et en 1827 Bordeaux degraves 1827 Lille etAmiens sous la Monarchie de Juillet en 1835 ainsi que Valenciennes et Toulouse Dijonen 1837 Besanccedilon Metz et Le Mans en 1842 etc Lieacutees agrave une peacuteriode drsquoeffervescencequi voit le deacuteveloppement des voies de communication lrsquoentreacutee dans lrsquoegravere industriellele triomphe du scientisme et du positivisme ces manifestations reacutepondent aux attentesdrsquoune population qui a foi dans lrsquoavenir et dans les progregraves techniques

5 Degraves la fin de la IIe Reacutepublique Bordeaux ouvre en 1850 les portes de son exposition

agricole industrielle et artistique aux colonies antillaises agrave lrsquoAlgeacuterie et aux produitseacutetrangers3 Malgreacute une faible participation cette preacutesence outre-mer dans uneexposition provinciale est importante agrave souligner car semble-t-il encore ineacutedite enFrance4 Mais sans sous-estimer lrsquoimportance de cette premiegravere deacutemarche bordelaise en1850 lrsquoideacutee en province drsquoune rencontre pacifique qui rassemblerait les produits et lesobjets du commerce de lrsquoindustrie et des arts du monde entier srsquoest veacuteritablementconcreacutetiseacutee apregraves lrsquoexposition universelle de Londres de 1851 et celle de Paris de 18555La vocation universelle de ces deux expositions-reacutefeacuterences creacutee dans lrsquoesprit des eacutelitescoloniales de nouvelles perspectives et de nouveaux recircves drsquoouverture agrave lamondialisation En province les expositions universelles apparaissent comme lespremiers moteurs qui ouvrirent laquola voie aux triomphes agrave venirraquo6 Elles sont deacutecritescomme des modegraveles agrave suivre et la filiation est proclameacutee dans les catalogues desexpositions provinciales degraves le second Empire Bordeaux en 1854 considegravere sonexposition comme le laquochamp drsquoessairaquo7 de lrsquoexposition universelle agrave venir et celle-ci futestimeacutee a posteriori comme laquoune des plus remarquables apregraves celle de la capitaleraquo8Nantes en 1861 eacutevoque agrave plusieurs reprises lrsquoimpact sur les reacutegions des expositions deLondres et de Paris Chaumont considegravere les expositions provinciales comme deslaquocorollaires indispensablesraquo9 qui permettent agrave ceux qui nrsquoont pu se rendre auxexpositions universelles de Londres ou de Paris de beacuteneacuteficier de laquopreacutecieuses eacutetudesraquo10De mecircme la ville du Havre en 1868 deacuteclare vouloir organiser laquoun brillant corollaireraquo11

de lrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris et en 1887 la ville affirme ecirctre laquole prologueraquo12 la reacutepeacutetition geacuteneacuterale de lrsquoexposition de 188913

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6 Les premiegraveres expositions provinciales sont donc perccedilues non pas comme des

concurrentes agrave la Capitale mais comme de grandes manifestations de la vie active de laprovince et drsquoheureuses tentatives de deacutecentralisation Elles symbolisent lemouvement la prospeacuteriteacute et le dynamisme des villes organisatrices Elles srsquoinscriventgeacuteneacuteralement dans une tradition locale ndash un projet souvent porteacute par une socieacuteteacutesavante ndash qui a pour but de stimuler en prioriteacute le commerce reacutegional et teacutemoigneeacutegalement drsquoun deacutesir de reconnaissance nationale Bordeaux par exemple organise sesexpositions par le biais de sa Socieacuteteacute Philomathique laquelle a une double fonction lamise en place de cours professionnels et lrsquoorganisation drsquoexpositions peacuteriodiques14Lrsquoexposition de Cherbourg de 1879 est neacutee gracircce agrave sa Socieacuteteacute artistique et industriellecreacuteeacutee en 1871 qui a pour finaliteacute de srsquooccuper de tout ce qui concerne lrsquoindustrie lesarts et lrsquoinstruction publique dans le deacutepartement de la Manche15 De mecircme depuis1858 la ville de Chaumont par le biais de la Socieacuteteacute industrielle agricole et horticole dela Haute-Marne met en place dans la ville des expositions industrielles commercialeset horticoles Pour ces socieacuteteacutes savantes locales lrsquointroduction des produits coloniauxdans leurs expositions reacutegionales est un moyen non seulement de participer agrave ladynamique nationale mais aussi drsquointernationaliser leurs manifestations

2 Enjeux terminologiques et luttes identitaires

7 Lrsquoeacutemulation entre les villes entraicircne une eacutevolution terminologique des expositions en

province qui deviendront lsquoreacutegionalesrsquo lsquonationalesrsquo puis lsquointernationalesrsquo lsquocolonialesrsquolsquouniversellesrsquo du XIXe au XX e siegravecle motiveacutee par des rivaliteacutes de prestige entre lesvilles Les jeux seacutemantiques concernant les appellations des expositions participent agravecette lutte et reacutevegravelent toutes les subtiliteacutes linguistiques utiliseacutees par les villes pour semettre en valeur se deacutemarquer et afficher leurs particulariteacutes16 Avec lrsquoappellationlsquointernationalersquo utiliseacutee pour la premiegravere fois en province par le Havre en 1868 la villesouhaite afficher son identiteacute maritime en conviant tous les pays du monde agrave participeragrave sa manifestation maritime agrave titre drsquoinviteacutes17 Il srsquoagit le plus souvent drsquoun jeu habile demots vu que parfois les expositions connaissent la participation internationalepresque exclusivement des colonies franccedilaises (Le Havre par exemple) Le qualificatifdrsquorsquouniversellersquo semble avoir le mecircme cadre geacuteographique que les expositionsinternationales mais entraicircne une ouverture agrave lrsquoensemble des activiteacutes du travailhumain (industrie agriculture art etc) Besanccedilon 18 et Metz19 ouvrent ainsi degraves 1861leurs laquoexpositions universellesraquo Ce choix seacutemantique peut sembler strateacutegique carcomme lrsquoexemple preacuteceacutedent en dehors de lrsquoAlgeacuterie les colonies franccedilaises ne sontmecircme pas repreacutesenteacutees En 1869 Lyon projette eacutegalement drsquoouvrir deux ans plus tardson exposition universelle20 La chute de lrsquoEmpire repousse lrsquoouverture de lamanifestation qui a finalement lieu en 1872 et porte le titre drsquolaquoExposition universelleinternationaleraquo21

8 Toujours dans une dynamique concurrentielle les villes nrsquoheacutesitent pas agrave jouer sur la

seacutemantique pour proclamer sur leurs affiches sur leurs catalogues drsquoexposition ou surleurs cartons drsquoinvitation les prestigieuses appellations lesquelles garantissent parconseacutequent un afflux de visiteurs et une renommeacutee post-exposition consideacuterables (parle biais par exemple de la remise des meacutedailles ou des diplocircmes drsquohonneur quiperpeacutetuent le souvenir de celles-ci) La Socieacuteteacute Philomathique de Bordeaux choisit ainsi

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volontairement un titre agrave extension qualifiant son exposition de 1882 drsquolaquouniversellepour les vinsraquo et laquointernationale pour lrsquoagriculture lrsquoindustrie et les beaux-artsraquo22

9 Certaines villes tentent de se deacutemarquer le Havre affirme son identiteacute en 1868 et en

1887 en choisissant le qualificatif plus speacutecialiseacute drsquorsquoexposition maritimersquo repris parBordeaux en 1907 Lyon ouvre en 1894 la premiegravere lsquoexposition colonialersquo franccedilaiseAinsi le nom de la citeacute est-il officiellement associeacute sur un plan international agravelrsquoadjectif lsquocolonialrsquo une affiliation de mot strateacutegique tregraves favorable aux affairessurtout pour une ville qui ne possegravede pas drsquoouverture maritime Parce qursquoelles sontparfaitement conscientes des enjeux eacuteconomiques et symboliques il nrsquoest pas eacutetonnantque les expositions de Bordeaux et Rouen affirment en 1895 et en 1896 sur les affichesleurs speacutecificiteacutes coloniales tout comme Marseille en 1906 et en 1922 Tous lespreacutetextes et les fantaisies semblent donc ecirctre permis pour se diffeacuterencier de laconcurrence Nice par exemple en 1883-1884 preacutetend eacutechapper laquoau cocircteacute vulgaire etbanal de la plupart des autres Expositionsraquo23 et apporter laquoun cachet de distinction etdrsquooriginaliteacuteraquo24 en ouvrant son exposition lrsquohiver au mois de janvier lorsque laquoles roseset les violettes fleurissentraquo25

3 Une identiteacute coloniale peu affirmeacutee avant 1885

10 Lrsquointroduction du produit colonial et eacutetranger dans les expositions de province est

perccedilue comme une manifestation de progregraves dans lrsquoair du temps et comme uneouverture agrave la concurrence universelle Le produit colonial est un symbole de lrsquoesprit demoderniteacute qui gouverne ce XIXe siegravecle Toutefois il serait trop reacuteducteur de justifiercette preacutesence coloniale par une simple volonteacute provinciale drsquoouverture agrave lamondialisation de deacutecentralisation ou de strateacutegie concurrentielle tout comme delrsquoassocier agrave un pheacutenomegravene de mode En effet cela reviendrait agrave ignorer que lespremiegraveres espaces deacutedieacutes aux colonies dans les expositions ont eacuteteacute ouvertes de 1850 agrave1884 en particulier dans les villes portuaires Bordeaux Nantes Le Havre CherbourgRochefort et Rouen Il semble donc que la preacutesence des produits coloniaux teacutemoigne enpremier lieu des activiteacutes maritimes et portuaires des villes ouvertes sur lrsquoOceacutean tandisque la preacutesence des objets drsquoart et drsquoethnographie renvoie aux nouvelles sciences(ethnologie anthropologie archeacuteologie etc) au goucirct pour lrsquohistoire naturelle et pourlrsquoexotisme qui se deacuteveloppe dans les milieux scientifiques maritimes et marchands

11 Mais paradoxalement les justifications de lrsquoexistence de ces premiers espaces

coloniaux ne sont pas reacuteellement donneacutees avant 1885 (les sections colonialesrecouvreront ensuite un grand prestige et leurs succegraves teacutemoigneront de la qualiteacute et dela reacuteussite des expositions) Lrsquoobjet issu des colonies est preacutesent dans les expositionsmais ne possegravede ni une classification particuliegravere ni une place facilement identifiableen outre aucune terminologie ne le qualifie veacuteritablement Sa place au sein delrsquoexposition reste encore heacutesitante Le rapporteur du catalogue de lrsquoexposition deNantes en 1861 parle discregravetement drsquoune laquopartie coloniale et algeacuterienneraquo Tout commecelui de Rochefort parle en 1883 drsquolaquo une exposition de collections particuliegraveres objetsdes colonies etcraquo26 ougrave le salon colonial est incorporeacute agrave une exposition annexereacutetrospective une sceacutenographie proche du salon des arts anciens de Bordeaux de 1865et 188227

12 Avant 1885 outre la liste des exposants seules quelques lignes dans les catalogues

eacutevoquent la preacutesence des produits et objets drsquooutre-mer dans les expositions Partant

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de ce fait comment comprendre cette grande discreacutetion autour de la preacutesence desproduits et des objets coloniaux Deux hypothegraveses peuvent expliquer cette absence demise en valeur dans les catalogues Drsquoune part les organisateurs nrsquoauraient pas ressentila neacutecessiteacute de justifier la preacutesence des colonies parce qursquoils consideacuteraient celles-cicomme faisant naturellement partie de la vie eacuteconomique et culturelle de leurs citeacutesportuaires Lrsquoaffiliation des villes portuaires avec lrsquooutre-mer serait donc une eacutevidenceune propension naturelle les colonies feraient ainsi partie inteacutegrante de lrsquoidentiteacutelocale et cela depuis le XVIIe et XVIIIe siegravecle Elle serait donc leacutegitime et inneacutee

13 Drsquoautre part la seconde explication pourrait ecirctre donneacutee par la ville de Rochefort en

1883 Tout comme agrave Bordeaux vingt-huit ans plus tocirct lrsquoideacutee de deacutedier une salle auxcolonies et de prouver son ouverture au monde provoque encore des laquo heacutesitations raquo etdes craintes si bien que les organisateurs font appel au laquo patriotisme raquo de quelquesRochefortais pour que le salon voie le jour28 La preacutesence drsquoun salon colonialdemeurerait alors volontairement discregravete Raoul Girardet eacutevoque en effet cettemeacutefiance envers les colonies dans la seconde moitieacute du XIXe siegravecle29

14 En deacutepit de lrsquoabsence de discours cette preacutesence coloniale semble ecirctre pour les villes

portuaires une neacutecessiteacute Bordeaux en 1850 constate le souci des professionnels agraveidentifier connaicirctre et faire deacutecouvrir aux consommateurs lrsquoensemble des produitscommerciaux venus drsquoailleurs et notamment des colonies franccedilaises Ces productionssont certes consideacutereacutees comme un vivier potentiellement extraordinaire mais leurmeacuteconnaissance reste un frein au commerce et agrave lrsquoindustrie Par conseacutequent il nrsquoest paseacutetonnant de constater que les premiers organisateurs des lsquosalons coloniauxrsquoappartiennent au milieu du neacutegoce et sont donc particuliegraverement concerneacutes par cegenre de difficulteacutes Raoul Girardet dans son ouvrage pionnier sur Lrsquoideacutee coloniale en

France de 1871 agrave 196230 met en effet en eacutevidence lrsquoindiffeacuterence et lrsquoilotisme des Franccedilais agravela fin du second Empire sur les laquochoses colonialesraquo De mecircme Eacutemile Dupontrapporteur de lrsquoexposition de Beauvais de 1885 remarque cette laquoprofonde ignoranceraquodes Franccedilais et souligne la neacutecessiteacute de faire deacutecouvrir agrave travers les expositionscommerciales les laquoproduits si varieacutes de nos coloniesraquo La peur de la concurrenceeacutetrangegravere et lrsquoideacutee que les autres pays pourraient ecirctre en avance dans la connaissancedes produits coloniaux de leurs empires sont aussi les premiers arguments quiconduisent madame le ministre Anne-Charles Heacuterisson agrave encourager en 1883 lacreacuteation des museacutees commerciaux et coloniaux en province Cette angoisse nationaleest aussi une des raisons qui va pousser lrsquoEacutetat agrave prendre progressivement le controcircledes expositions provinciales agrave partir de 1885 afin de se servir drsquoelles comme supportsde communication agrave grande eacutechelle de lrsquoideacutee coloniale franccedilaise

15 Mais comment expliquer la preacutesence de lsquosalons coloniauxrsquo dans les villes qui nrsquoont pas

drsquoouvertures maritimes ou au premier abord de liens eacutevidents avec lrsquooutre-mer Lesexpositions de Metz 1861 Chaumont 1865 ou Beauvais 1885 ont ouvert leurs portes auxcolonies alors que ces villes ne sont pas des ports Les inteacuterecircts et les besoins sont-ils lesmecircmes Il semble que les enjeux eacuteconomiques avec lrsquooutre-mer ne sont certes pascomparables aux villes maritimes mais que dans les discours en revanche il existe unemecircme volonteacute de srsquoouvrir progressivement agrave la mondialisation un mecircme engouementpour les expositions universelles et un mecircme patriotisme franccedilais qui poussent lesorganisateurs agrave recevoir du ministegravere de la Marine et des Colonies dans leurs pavillonsdrsquoexpositions les produits de lrsquoEmpire et cela dans le principal but drsquoencourager leprojet colonial national Il est agrave noter eacutegalement la proximiteacute geacuteographique de

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certaines villes avec la Capitale qui voit dans les expositions provinciales agrave la fois unmoyen efficace de vulgariser agrave lrsquoeacutechelle nationale la cause coloniale et un champdrsquoessai pour les expositions universelles Par exemple lrsquoexposition algeacuterienne de Metzde 1861 semble ecirctre en reacutealiteacute une exposition parisienne transporteacutee en provinceQuant agrave lrsquoexposition de Lyon de 1872 la ville rhodanienne malgreacute une absence defaccedilade maritime entretient en particulier avec lrsquoExtrecircme-Orient des lienssuffisamment solides pour justifier la participation des colonies franccedilaises dans sesexpositions

4 Centraliser pour mieux deacutecentraliser

16 Avec la constitution de lrsquoempire colonial les marcheacutes franccedilais srsquoouvrent brutalement agrave

des produits lsquoexotiquesrsquo jusque-lagrave mal connus Afficher la richesse et la grandeur decette nouvelle France pour justifier et deacutevelopper la colonisation apparaicirct degraves lesecond Empire comme un enjeu majeur et un veacuteritable deacutefi pour les pouvoirs publicsEncourager la province agrave organiser des expositions coloniales devient rapidement uneprioriteacute pour lrsquoEacutetat qui y perccediloit principalement sous la IIIe Reacutepublique un moyenparticuliegraverement efficace de vulgarisation agrave grande eacutechelle des lsquochoses colonialesrsquoMalgreacute la motivation des villes de province drsquoimiter la Capitale en ouvrant leursexpositions agrave lrsquointernationalisation les premiers espaces deacutedieacutes aux colonies(1850-1884) reflegravetent lrsquoincapaciteacute de celles-ci de proposer au public des sectionscoloniales complegravetes et coheacuterentes Bien avant la creacuteation au XXe siegravecle de lrsquoOfficecolonial et de lrsquoAgence geacuteneacuterale des colonies mdash dont les destins ont eacuteteacute parfaitementdeacutefinis par les travaux de Sandrine Lemaire31 ndash lrsquoexposition permanente des coloniessemble avoir joueacute un rocircle fondamental dans la diffusion et la vulgarisation de lrsquoideacuteecoloniale

17 Ouverte le 29 octobre 1855 dans le prolongement de lrsquoexposition universelle

lrsquoexposition permanente est en effet installeacutee dans le Palais de lrsquoIndustrie avenue desChamps-Eacutelyseacutees jusqursquoagrave sa destruction en 1896 Cette institution ministeacuterielle qui avaitpour but de faire connaicirctre les produits des possessions outre-mer est encoreaujourdrsquohui tregraves mal connue bien que son influence sur la province semble en reacutealiteacutedeacuteterminante Apregraves avoir meneacute un examen approfondi de nombreux catalogues etarchives locales32 il a eacuteteacute releveacute la preacutesence des collections de lrsquoexposition permanentedans la plupart des manifestations de province degraves 1861 soit sous la simple forme dequelques produits et objets exposeacutes soit de maniegravere plus significative Il semblerait quecette institution qui pourrait se confondre avec un museacutee ait eacuteteacute trop rapidementconsideacutereacutee comme un simple laquoprodrome de la propagande officielleraquo33 et que sonimpact nrsquoest peut-ecirctre pas aussi laquominimeraquo34 que des travaux semblent lrsquoeacutevoquer35 Sacreacuteation avait pour dessein semble-t-il de faciliter et drsquoencourager la circulation desproduits des objets des ideacutees et des hommes entre la meacutetropole et les colonies tout enassurant aussi une liaison entre la Capitale et la province

18 Degraves sa creacuteation lrsquoexposition parisienne paraicirct avoir eu pour vocation de diffuser lrsquoideacutee

coloniale ministeacuterielle agrave lrsquoeacutechelle nationale et cela en prenant le controcircle progressifdes lsquosalons coloniauxrsquo provinciaux Cette hypothegravese srsquoappuie sur deux principauxpoints

19 Le premier a rapport avec le choix de son conservateur Charles Eugegravene Aubry-Lecomte

(1821-1898)36 preacutesenteacute par ses collegravegues du Museum drsquoHistoire Naturelle comme un

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colonial convaincu collectionneur drsquoobjets africains (ethnographiques etzoologiques)37 Agrave ce titre il participe agrave de nombreuses expositions de renommeacuteesinternationales comme celle de Paris 1855 de Nantes 1861 du Havre 1868 Lyon1872 Vienne 1873 etc Orateur savant et admireacute Aubry-Lecomte noue petit agrave petit descontacts avec la province en proposant eacutegalement quelques collections de lrsquoexpositionpermanente Mais cette participation parisienne reste encore anecdotique sous lesecond Empire malgreacute les efforts de son conservateur Lrsquoexposition permanente descolonies apparaicirct encore comme un simple fonds drsquoeacutechantillons et de collectionspreacutesenteacute parmi principalement des exposants priveacutes

5 Controcircler pour mieux diffuser

20 Le second point concerne plus particuliegraverement lrsquoeacutevolution structurelle et statutaire de

lrsquoexposition permanente Agrave partir de 1883 Feacutelix Faure (1841-1899) alors sous-secreacutetairedrsquoEacutetat au Commerce et aux Colonies souhaite eacutelargir le cadre de lrsquoinstitution afin drsquoenaugmenter lrsquoutiliteacute pratique En 1887 celle-ci est placeacutee sous le haut patronage drsquounconseil supeacuterieur qui se compose des repreacutesentants des colonies au Seacutenat et agrave lachambre des deacuteputeacutes ainsi que de lrsquoeacutelite politique Elle devient alors non plus un simplereacutecepteur drsquoeacutechantillons commerciaux et de collections ethnographiques issus delrsquoempire mais un veacuteritable outil peacutedagogique Les projets sur lrsquoeacutecole de Jules Ferry sonten effet marqueacutes par une volonteacute de rendre plus accessibles au grand public lescollections museacuteales et les expositions38 laquoExposer promouvoir vulgariserraquo39deviennent les trois points essentiels de la politique reacutepublicaine Pour enraciner lrsquoideacuteecoloniale agrave lrsquoeacutechelle nationale lrsquoEacutetat comprend qursquoil faut creacuteer une dynamiquerhizomique et ne pas se limiter uniquement agrave des initiatives parisiennes Il perccediloit alorsun moyen drsquoutiliser la structure comme un diffuseur de lrsquoideacutee coloniale franccedilaise enprovince et agrave lrsquoeacutetranger par le biais des expositions et des museacutees commerciaux

21 Agrave la fin du XIXe siegravecle Fernand Blum deacuteclare que si lrsquoexposition permanente des

colonies veut reacutealiser laquoson programme de vulgarisationraquo40 elle doit ecirctre repreacutesenteacuteelaquodans toutes les expositions temporaires (concours reacutegionaux expositions nationales ndashofficielles ou autres ndash expositions internationaleshellip)raquo41 du moment que cetteparticipation se reacutevegravele ecirctre laquoune occasion utile drsquoeacutetude pour les ressourceseacuteconomiques de nos possessions drsquooutre-merraquo42

Tel est encore aujourdrsquohui le rocircle de lrsquoexposition permanente au point de vuecolonial Crsquoest ainsi qursquoelle a eacuteteacute appeleacutee agrave prendre aux expositions universelles quiviennent de srsquoouvrir agrave Anvers et agrave Lyon de mecircme Galatheacutee avait preacuteceacutedemmentenvoyeacute des speacutecimens de ses collections aux grandes expositions universelles de1867 1878 et 1889 aux concours agricoles de Paris aux expositions de Bordeaux duHavre de Beauvais puis agrave lrsquoeacutetranger aux expositions de Porto drsquoAltona de ViennedrsquoAmsterdam de Madrid et tout reacutecemment agrave celle de Chicago43

22 Dans une deacutemarche attractive lrsquoinstitution parisienne propose agrave la province non

seulement des collections coloniales complegravetes et peacutedagogiques mais elle facilite aussileurs acheminements et agencements par la mise agrave disposition de techniciens et desceacutenographes speacutecialistes dans la mise en scegravene coloniale En contrepartie les villesinteacuteresseacutees en acceptant cette intrusion participent directement ou indirectement agrave ladiffusion drsquoun discours unilateacuteral steacutereacuteotypeacute LrsquoEacutetat met en place un concept nouveauvecteur drsquoenracinement drsquoun prototype drsquoexposition provinciale agrave vocationreacutepublicaine (crsquoest-agrave-dire non eacutelitiste) structureacute par une classification theacutematique et

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geacuteographique agrave la mise en scegravene didactique agrave vocation populaire Attirantparticuliegraverement les manifestations les plus modestes les organisateurs provinciaux yvirent en premier lieu un moyen de deacuteleacuteguer les eacutenergies et de beacuteneacuteficier en plus decollections laquoexotiquesraquo officielles susceptibles drsquoattirer un public nombreux et varieacute dusimple flacircneur au professionnel44 Elles revendiqueront par cette preacutesence ultramarinelrsquointernationaliteacute de leurs expositions

23 Ainsi les sections coloniales des expositions de Beauvais (1885) et du Havre (1887)

seront entiegraverement orchestreacutees par Paris Albert Grodet et Theacuteophile Bilbaut seront lespremiers techniciens agrave ecirctre affecteacutes en province en tant que speacutecialistes de la mise enscegravene coloniale Le compte-rendu de lrsquoexposition de Beauvais fait lrsquoeacuteloge du savoir-fairedes deux hommes Gracircce agrave une mise en scegravene meacutethodique et geacuteographique le visiteurest inviteacute au voyage peaux plumes ivoires drsquoanimaux se meacutelangent aux produitsalimentaires Les premiers servent agrave illustrer les mœurs et les coutumes dans lescolonies et les seconds agrave mettre en relief la richesse des ressources coloniales Lrsquoaspectpittoresque et folklorique est privileacutegieacute poteries gris-gris et armes indigegravenes laquoBilbauta su donner un aspect pittoresque et caracteacuteristiqueraquo45 au laquogroupe colonialraquo46 souligneEacutemile Dupont47

24 Lrsquoexposition permanente devient ainsi un organe de propagande officiel preacutemices de

lrsquoOffice colonial creacuteeacute en 1899 et le premier fonds des sections coloniales nationales etinternationales jusqursquoagrave sa fermeture

6 Afficher son identiteacute par de spectaculairesdeacutemonstrations

25 Alors que lrsquoEacutetat encourage degraves la fin du XIXe siegravecle la banalisation des expositions

coloniales en province une neacutecessiteacute srsquoimpose pour les villes ayant des rapportsdrsquoaffaires avec lrsquooutre-mer elles doivent se deacutemarquer de la concurrence pour afficherleurs identiteacutes coloniales tout en beacuteneacuteficiant en mecircme temps du soutien des hautesautoriteacutes

26 La volonteacute de srsquoancrer dans les meacutemoires se reacuteveacutelera nettement dans la mise en scegravene

de lrsquoexposition lyonnaise de 1894 premiegravere exposition entiegraverement consacreacutee agravelrsquoexhibition des colonies Lyon ambitionne en effet de rivaliser avec la Capitale48 enmarquant lrsquoopinion publique agrave coups drsquoeffets spectaculaires tout en gardant lecaractegravere seacuterieux neacutecessaire Comme le modegravele parisien lrsquoexposition lyonnaise creacuteelrsquoeacutetonnement du visiteur par lrsquoeacutemerveillement et la surprise Elle se preacutesente comme unveacuteritable laquotheacuteacirctreraquo49 ougrave tous les proceacutedeacutes sceacuteniques sont exploiteacutes Les pavillonssrsquoeacutelegravevent comme des deacutecors fabuleux Les organisateurs et les techniciens en sont lesmetteurs en scegravenes les exposants les acteurs Les laquo indigegravenes raquo occupent la place desfigurants LrsquoEacutetat joue le rocircle du producteur laquochef drsquoorchestreraquo Le parcours delrsquoexposition est narratif Lrsquoexposition devient une opeacuteration marketing un laquocoupmeacutediatiqueraquo provincial dont le but est de faire de Lyon ndash comme Marseille le fera plustard en 1906 et en 1922 ndash des villes pionniegraveres reacutesolument modernes Une fois que levisiteur franchit la porte du theacuteacirctre le rideau se legraveve pour laisser place agrave larepreacutesentation Les deacutecors creacuteent lrsquoillusion et projettent lrsquoimaginaire du spectateurdans des lieux fabuleux Ces deacutecors dans lesquels le promeneur circule contribuent agravecreacuteer une ambiance speacuteciale Tout est orchestreacute afin que le spectateur quitte

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lrsquoexposition les yeux pleins de souvenirs merveilleux et afin qursquoil associe dans sameacutemoire la ville organisatrice aux ambitions coloniales reacutegionales et nationales Lasceacutenographie geacuteneacuterale utilise les principaux outils de la museacuteographie contemporainepermettant de faciliter la compreacutehension du discours deacutelivreacute eacutetiquettes cartesgravures mannequins diorama etc Les cartes postales les photographies les affichesles publications eacutediteacutees en seacuterie prolongent le souvenir de ces veacuteritables theacuteacirctres enaction qui aujourdrsquohui restent les modegraveles des expositions coloniales les plus connueset les plus eacutetudieacutees par les chercheurs

27 Mais alors que Lyon (1894) ou Marseille (1906-1922) affichent leurs speacutecificiteacutes

coloniales par de meacutemorables expositions Bordeaux concourt eacutegalement au titre deville coloniale de France avec de solides arguments Elle a en effet une longueexpeacuterience dans lrsquoorganisation de ce type de manifestations coloniales puisqursquoellemettra en place de 1850 agrave 1940 plus drsquoune quarantaine sur les Quinconces50 Le modegravelebordelais51 ndash le plus embleacutematique fut celui de 1895 ndash reacutepond agrave un type drsquoexpositionmodeste dont la theacutematique nrsquoest pas strictement coloniale et se rapproche par ce faitdu modegravele parisien Il srsquoidentifie par la preacutesence drsquoun Palais colonial unique de typeeacuteclectique souvent sobre et orientalisant qui centralise lrsquoensemble des produits et desobjets lieacutes agrave la colonisation Il est agreacutementeacute parfois par un ou deux pavillonstheacutematiques Plus facile agrave mettre en place il privileacutegie le contenu par rapport aucontenant Beaucoup moins ostentatoire avec des effets spectaculaires mesureacutesBordeaux tente alors en 1895 de se deacutemarquer de sa concurrente lyonnaise en affichantle caractegravere seacuterieux et purement commercial de sa manifestation La ville affirme dansses catalogues drsquoexposition qursquoelle nrsquoa pas besoin de folklore pour leacutegitimer sonidentiteacute qui est proclameacutee naturelle et heacutereacuteditaire laquoNulle part de verruesbastringues rue du Caire saltimbanqueraquo52 les pavillons dessineacutes par lrsquoarchitecte AlbertTournaire (1862-1958)53 grand prix de Rome (1888) sont en laquoharmonie parfaitedrsquoeacuteleacutegance de deacutelicatesse et de couleursraquo54 ils constituent laquoun ensemble de grand goucirctet drsquoexquise distinctionraquo55 Mais consciente que la theacuteacirctraliteacute attire plus les visiteursBordeaux choisira agrave partir de 1921 pour ses foires coloniales le modegravele parisien plusspectaculaire et par conseacutequent plus populaire

7 Une guerre de lrsquoimage et des mots

28 Les enjeux eacuteconomiques et politiques pousseront ainsi certaines villes de province agrave de

plus grandes ambitions multipliant les initiatives locales agrave vocation nationale mdashorganisation drsquoexpositions commerciales et artistiques creacuteation drsquoinstituts coloniauxenseignements dans les Faculteacutes association de propagande Degraves le deacutebut du XXe siegravecleles politiques culturelles de Bordeaux Lyon ou Marseille rivalisent drsquoideacutees etenclenchent une veacuteritable course au titre de lsquocapitale coloniale de Francersquo La publiciteacuteautour des exhibitions coloniales teacutemoigne de cette incroyable course au pouvoir parlrsquoimage et le mot (catalogue richement illustreacute livre drsquoor affiche coloreacutee photographiecarte postale guide illustreacute souvenirs de lrsquoexposition etc) Marseille par exemple quibrillera par sa spectaculaire exposition de 1906 eacuteblouit Bordeaux qui verra danslrsquoorganisation de son exposition maritime et coloniale en 1907 une revanche face agrave soneacutecrasante concurrente De mecircme lrsquoannonce dans la presse drsquoune foire coloniale agraveBordeaux agrave partir de 1916 deacuteclenchera les hostiliteacutes de la ville de Lyon qui seproclamera lsquoFoire unique de Francersquo eacutevoquant des raisons de primauteacute drsquoideacutee56 En

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retour Bordeaux deacuteclarera sur les portes de lrsquoentreacutee de sa manifestation internationaleecirctre lsquola Foire coloniale de la Francersquo agrave partir de 192357

29 Veacuteritable outil de la politique impeacuterialiste la mise en scegravene des expositions

provinciales place donc degraves la fin du XIXe siegravecle la France entiegravere sous le signe duprogregraves dans une dynamique qui la pousse vers le culte de la civilisation la grandeurnationale la science La finaliteacute de ces expositions est agrave la fois peacutedagogique etcommerciale tout en assurant une eacutevidente fonction de distraction des congregravesaccompagnent leur organisation tandis que des fecirctes feux drsquoartifice fontaineslumineuses ou spectacles deacutegradants viennent eacutegayer les preacutesentations tantocirctsavantes tantocirct promotionnelles drsquoobjets artistiques ou de produits importeacutes Lemessage fondamental tend toujours agrave imposer lrsquoideacutee drsquoune France geacuteneacutereusebienfaitrice puisque civilisatrice Vendant du recircve et de lrsquoabondance les expositions etles foires contribuent agrave faccedilonner lrsquoimaginaire du spectateur occidental gaveacute drsquoimages siexotiques et si eacuteducatives mais finalement si preacutefabriqueacuteeshellip

30 En encourageant la diffusion de lrsquoideacutee coloniale franccedilaise par le biais de la culture

Paris nrsquoimaginait sans doute pas agrave la fin du XIXe siegravecle un tel engouement en provincepour les expositions internationales et un tel succegraves des modegraveles sceacutenographiquesproposeacutes Apregraves 1900 les expositions de province constitueront une seacuterieuseconcurrence aux expositions de la Capitale qui attendra 1931 pour rayonner agravenouveauhellip

NOTES

1 LOZEgraveRE Christelle Mise en scegravene de lrsquoobjet dans les ldquosalons coloniauxrdquo de province vers des modegraveles

drsquoexpositions coloniales thegravese de doctorat en histoire de lrsquoart Universiteacute Michel de Montaigne

Bordeaux III Bordeaux 2009 BONIN Hubert HODEIR Catherine KLEIN Jean-Franccedilois Lrsquoesprit

eacuteconomique impeacuterial 1830-1970 groupes de pression amp reacuteseaux du patronat colonial en France amp dans

lrsquoEmpire Paris Publications de la SFHOM 2008 BLANCHARD Pascal BANCEL Nicolas DEROO

Eacuteric Frontiegravere drsquoEmpire Du Nord agrave lrsquoEst Paris La Deacutecouverte 2008 ABDELOUHAB Farid

BLANCHARD Pascal Grand-Ouest meacutemoire des outre-mer Paris PUR 2008 MALON Claude Le

Havre colonial de 1880 agrave 1960 Presses universitaires de Caen 2007 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux

colonial Bordeaux Sud Ouest 2007 (preacuteface de Dominique Jarrasseacute) Lrsquoensemble de ces

publications a permis de concevoir une premiegravere ideacutee du dynamisme des villes de province et a

commenceacute agrave laquomettre en lumiegravere les apports du reacutegionalisme dans la construction drsquoun vaste

systegraveme impeacuterialraquo

2 Journeacutees drsquoeacutetudes laquoPetites patriesraquo laquoPlus grande Franceraquo laquoNationraquo une construction

dialectique de lrsquoEacutetat impeacuterial (France XIXe-XXe siegravecles) organiseacutees par le laboratoire Framespa-

Diasporas (Toulouse II) et le centre Roland Mousnier (Paris) 20-21 mai 2008

3 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 17-25

4 LOZEgraveRE Christelle laquoLa filiation avec les expositions universelles raquo in Mise en scegravene de lrsquoobjet

dans les ldquosalons coloniauxrdquo de province vers des modegraveles drsquoexpositions coloniales cit pp 36-41

5 LAVOLLEacuteE Charles laquoDes expositions universellesraquo in Revue des deux mondes 54 1864

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6 COURMACEUL Victor (de) Exposition nationale de Nantes Nantes Imprimerie Courmaceul 1861

pp I-II

7 SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE Avis sur la neuviegraveme exposition de la Socieacuteteacute Philomathique Bordeaux

Gounouilhou 1854

8 Extrait du registre des deacutelibeacuterations du conseil municipal de la ville de Bordeaux seacuteance du 13 mai

1859

9 HAAS Claude-Pierre-Marie Socieacuteteacute industrielle agricole et horticole de la Haute-Marne 1865

Exposition de Chaumont Catalogue Chaumont Cavaniol imprimeur 1865 p 8

10 Ibidem

11 JOURNAL HAVRE-EXPOSITION Revue hebdomadaire illustreacutee 7 14 mai 1887

12 Ibidem

13 BOULANGER Sylvie Les Expositions reacutegionales nationales et internationales en Seine-Infeacuterieure

dans la seconde moitieacute du XIXe siegravecle Meacutemoire de maicirctrise en histoire Universiteacute de Rouen Institut

drsquohistoire 1991

14 SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE Guide officiel treiziegraveme exposition 1895 Bordeaux Gounouilhou

1895

15 Socieacuteteacute artistique et industrielle de Cherbourg Statuts et regraveglement drsquoadministration

inteacuterieure laquoStatutsraquo Cherbourg Imprimerie Eacutemile Le Maout 1906 p1 Archives municipales de

Cherbourg 2W27 1905

16 LOZEgraveRE Christelle laquoUne deacutemarche progressiste et concurrentielleraquo in Mise en scegravene de lrsquoobjet

dans les ldquosalons coloniauxrdquo de province vers des modegraveles drsquoexpositions coloniales cit pp 41-44

17 JORET DES CLOSIERES Louis-Aymar Discours prononceacute par M Joret des Closiegraveres sous-preacutefet

preacutesident du Comiteacute drsquoorganisation de lrsquoexposition Internationale Maritime du Havre agrave la ceacutereacutemonie

drsquoinauguration de lrsquoexposition le 1er juin 1868 Le Havre Imprimerie Carpentier et Compagnie 1868

pp 5-6 Archives Municipales du Havre fonds moderne seacuterie F2 carton 12

18 Lrsquoexposition universelle de Besanccedilon est organiseacutee de juin agrave septembre 1860 Elle est

organiseacutee par la Socieacuteteacute drsquoEacutemulation du Doubs Elle eut une faible participation eacutetrangegravere

quelques suisses anglaises mexicaines et laquoafricainesraquo Une section speacuteciale est consacreacutee agrave

lrsquoempire ottoman Cfr Archives Nationales de France Exposition universelle de Besanccedilon

inventaire V4 2667

19 Lrsquoexposition universelle de Metz de 1861 est ouverte de juin agrave aoucirct sous le patronage de

lrsquoImpeacuteratrice Elle convie tous les deacutepartements de la France ses colonies et les nations

eacutetrangegraveres Seule lrsquoAlgeacuterie participera agrave la manifestation Cfr VILLE DE METZ Exposition

universelle de 1861 Catalogue geacuteneacuterale Metz Imprimerie F Blanc 1861

20 SOCIEacuteTEacute DE LrsquoEXPOSITION UNIVERSELLE dossier 781 WP 8 Archives Municipales de Lyon

21 Lettre drsquoA Tharel directeur de lrsquoexposition au maire de Lyon in Socieacuteteacute de lrsquoexposition universelle

dossier 781 WP 8 Archives Municipales de Lyon

22 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 61-65

23 BLANC Ireacuteneacutee La France agrave lrsquoExposition Internationale de Nice Paris Grande Imprimerie 1884

24 Ibidem

25 Ibidem

26 Archives Municipales de Rochefort seacuterie 2 F5 Ville de Rochefort Catalogue de lrsquoexposition

Annexe arts reacutetrospectifs colonies Extrecircme-Orient Rochefort Socieacuteteacute Anonyme de lrsquoImprimerie de

Theacuteze 1883

27 Ibidem

28 Ibidem

29 GIRARDET Raoul Lrsquoideacutee coloniale en France de 1871 agrave 1962 Paris La Table Ronde 2005

30 Ibidem

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31 LEMAIRE Sandrine Propager lrsquoAgence geacuteneacuterale des colonies (1920-1931) in BLANCHARD Pascal

LEMAIRE Sandrine BANCEL Nicolas Culture coloniale en France de la Reacutevolution franccedilaise agrave nos

jours Paris CNRS Eacuteditions-Autrement 2008 pp 197-206

32 LOZEgraveRE Christelle laquoLa creacuteation de lrsquoexposition permanente des colonies prendre le controcircle

des expositions provincialesraquo in Mise en scegravene de lrsquoobjet dans les laquo salons coloniaux raquo de province vers

des modegraveles drsquoexpositions coloniales cit pp 134-151

33 LEMAIRE Sandrine BLANCHARD Pascal BANCEL Nicolas Jalons drsquoune culture coloniale sous le

Second Empire (1851-1870) in LEMAIRE Sandrine BLANCHARD Pascal BANCEL Nicolas Culture

coloniale en France de la Reacutevolution franccedilaise agrave nos jours cit pp 99-100

34 Ibidem

35 Ibidem

36 Neacute le 11 juin 1821 agrave Paris Charles Aubry-Lecomte entre au ministegravere de la Marine en 1841

Laureacuteat de la Socieacuteteacute drsquoacclimatation il sert au Seacuteneacutegal de 1847 agrave 1851 et part eacutegalement au Gabon

en Oceacuteanie et agrave Pondicheacutery Il revient agrave Paris avec des eacutechantillons de produits et drsquoobjets

africains qursquoil expose dans diffeacuterents museacutees notamment dans les collections de lrsquoexposition

permanente Passionneacute de zoologie et drsquoethnologie il donne en 1854 une collection drsquooiseaux et

de cracircnes de chimpanzeacutes au Museacuteum national drsquohistoire naturelle de Paris et plus de 150 piegraveces

drsquoobjets africains agrave lrsquoexposition universelle de Paris de 1878 et au Museacutee de Vienne Couronneacute par

la Socieacuteteacute impeacuteriale zoologique pour son action au Gabon et sa connaissance du pays il est nommeacute

chevalier de la Leacutegion drsquohonneur en 1858 Degraves 1859 il occupe un haut poste de fonctionnaire il

est nommeacute responsable des expositions coloniales Crsquoest donc agrave ce titre qursquoil est chargeacute de la

creacuteation de lrsquoexposition permanente des colonies et qursquoil est nommeacute conservateur Il publie de

nombreuses brochures notamment sur le Gabon ougrave il est reconnu par les biographes comme un

des grands acteurs de la colonisation Charles Eugegravene Aubry Lecomte est reccedilu officier de la

Leacutegion drsquohonneur en 1867 et prend sa retraite en 1879 En 1893-1894 il effectue une de ses

derniegraveres missions en Afrique afin drsquoeacutetudier les produits veacutegeacutetaux du Gabon Il professe alors au

Museacuteum Il deacutecegravede le 22 avril 1898

37 MUSEUM DrsquoHISTOIRE NATURELLE Archives du Museum drsquoHistoire Naturelle publieacutees par les

professeurs-administrateurs de cet eacutetablissement vol 10 Paris Gide 1861

38 POULOT Dominique Une histoire des museacutees de France XVIIIe-XIXe siegravecle Paris La Deacutecouverte

2005

39 BLANCHARD Pascal LEMAIRE Sandrine BANCEL Nicolas Exhibitions expositions meacutediation et

colonies (1870-1914)raquo in BLANCHARD Pascal LEMAIRE Sandrine BANCEL Nicolas Culture coloniale

en France de la Reacutevolution franccedilaise agrave nos jours cit pp 110-119

40 BLUM Fernand Ministegravere des Colonies Exposition permanente des colonies Notices coloniales

publieacutees sous le patronage de M Delcasseacute ministre des Colonies agrave lrsquooccasion de lrsquoExposition universelle

internationale et coloniale de Lyon (1894) Melun Imprimerie administrative 1894 pp 7-14

41 Ibidem

42 Ibidem

43 Ibidem

44 Ce mecircme proceacutedeacute sera repris degraves la fin du XIX e siegravecle par des entrepreneurs priveacutes peu

scrupuleux beacuteneacuteficiant du soutien de lrsquoEacutetat proposant dans toute la France des expositions

standardiseacutee laquocleacutes en mainraquo avec une section coloniale et un village negravegre Agrave des fins purement

commerciales ils veacutehiculegraverent agrave grande eacutechelle un racisme populaire et fantasmagorique

45 DUPONT Eacutemile DUPONT Alphonse laquoDiscours drsquoouverture drsquoAlphonse et Eacutemile Dupontraquo in

Journal de lrsquoOise samedi 30 mai 1885

46 Ibidem

47 Ibidem

48 Apregraves son coup drsquoeacuteclat de 1889

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49 LEPRUN Sylviane Le Theacuteacirctre des colonies sceacutenographie acteurs et discours de lrsquoimaginaire dans les

expositions 1855-1937 Paris lrsquoHarmattan 1986

50 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 15-247

51 Le modegravele bordelais type 1895 sera imiteacute un an plus tard par lrsquoexposition de Rouen puis les

villes de Nancy (1909) Lyon (1914) Strasbourg (1924) Montpellier (1927) et la Rochelle (1931)

srsquoen inspireront affichant lagrave encore leurs propres particulariteacutes Il sera eacutegalement reacuteactualiseacute

lors de lrsquoexposition maritime de Bordeaux en 1907 dont les plans seront agrave nouveau dessineacutes par

Albert Tournaire

52 LA SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE Lrsquoexposition de Bordeaux 1895 Paris se 1895 pp 5-6

53 Architecte en chef de la ville de Paris et de lrsquoexposition coloniale de 1931 ANF LH

19800035012115232

54 LA SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE opcit pp 5-6

55 Ibidem

56 FOUGEgraveRE Etienne laquoLes raisons de la foire son deacuteveloppement son plan drsquoavenirraquo in Bulletin

officiel de la foire de Lyon 2 feacutevrier 1918

57 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 193-201

REacuteSUMEacuteS

Peut-on construire une histoire des lsquoexpositions colonialesrsquo franccedilaises sans parler de celles

organiseacutees au XIXe siegravecle agrave Bordeaux Nantes Metz Le Havre Lyon Rochefort Cherbourg

Beauvais Nice Montauban Rouen Tours En eacutetudiant la sceacutenographie de ces expositions

provinciales peu connues cet article propose drsquoune part de comprendre les enjeux

eacuteconomiques politiques et surtout symboliques pour ces villes (particuliegraverement les ports)

autour de la construction de leurs identiteacutes coloniales et drsquoautre part de deacuteterminer le rocircle de

lrsquoEacutetat dans la diffusion et la vulgarisation progressive drsquoun discours national unifieacute

Si puograve forse ricostruire una storia delle lsquomostre colonialirsquo francesi senza accennare a quelle

organizzate nel XIX secolo a Bordeaux Nantes Metz Le Havre Lione Rochefort Cherbourg

Beauvais Nizza Montauban Rouen Tours Analizzando la scenografia di queste mostre

provinciali poco conosciute il presente contributo si propone in primo luogo di mettere in luce i

risvolti economici politici e soprattutto simbolici che per quelle cittagrave (in particolare quelle

portuali) si manifestarono intorno alla costruzione delle loro identitagrave coloniali e in secondo

luogo di determinare il ruolo dello Stato nella diffusione e progressiva estensione di un discorso

nazionale unitario

Is it possible to construct a history of Francersquos lsquocolonial exhibitionsrsquo without mentioning those

organized in the Nineteenth Century at Bordeaux Nantes Metz Le Havre Lyon Rochefort

Cherbourg Beauvais Nice Montauban Rouen and Tours By studying the scenography of these

little-known provincial exhibitions this paper seeks firstly to understand the economic

political and especially symbolic issues for these towns (especially the ports) around the

construction of their colonial identities secondly it wants to determine the role of the State in

the dissemination and gradual popularization of a unified national discourse

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INDEX

Keywords colonial Exhibition France identity scenography

Parole chiave colonie esibizione Francia identitagrave scenografia

Mots-cleacutes colonial exposition France identiteacute sceacutenographie

AUTEUR

CHRISTELLE LOZEgraveRE

Maicirctre de confeacuterences en histoire de lrsquoart agrave lrsquoUniversiteacute Antilles Guyane (pocircle Martinique

laboratoire EA 929 AIHP-GEODE) Elle se consacre aujourdrsquohui agrave lrsquoeacutetude du patrimoine artistique

des Antilles et notamment agrave lrsquohistoire des artistes et des repreacutesentations en contexte colonial

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Les pavillons russes aux ExpositionsUniverselles du XIXe siegravecleexpression de lrsquoidentiteacute qui nrsquoajamais existeacuteOlga Kazakova

1 Introduction

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1 Les Expositions Universelles ont eacuteteacute

conccedilues comme une manifestation desprogregraves scientifiques et techniques delrsquohumaniteacute et des eacutechanges deconnaissances Leur conception avait uncaractegravere universaliste Pour lrsquoexpositioncentrale on eacutedifiait speacutecialement uneconstruction en meacutetal dont la carcasseeacutetait remplie de verre Degraves le laquoCrystalPalaceraquo de Joseph Paxton (1851) on attribuait agrave tous les pavillons des expositionssuivantes un air de laquopalaisraquo Ces constructions cyclopeacuteennes en fer et en verre dedesign futuriste sont devenues un attribut infaillible et un symbole des ExpositionsUniverselles du XIXe siegravecle

2 Cependant une telle exposition en tant que scientifique et technique ne pouvait pas

ecirctre universelle ni compter sur un afflux massif de visiteurs La reacutevolution industriellenrsquoa pas encore gagneacute la plupart des pays drsquoAsie drsquoAfrique drsquoAmeacuterique latine Lesvisiteurs-speacutecialistes y compris des ingeacutenieurs et des hommes drsquoaffaires nrsquoauraient pasfait reacutecupeacuterer les deacutepenses des organisateurs Crsquoest pourquoi agrave partir de lrsquoExposition deLondres on a vu apparaicirctre des sections nationales preacutesentant des mineacuteraux locaux deseacutechantillons de la production agricole et artisanale destineacutes agrave attirer le publicordinaire Crsquoest ainsi que la conception universaliste a commenceacute agrave subir une mutationvers lrsquoexotisme eacutethno-geacuteographique divertissant Dans cette nouvelle approche lesparticipants ont deacuteclareacute intentionnellement fort leur individualiteacute leur identiteacuteunique Au deacutebut les pays ont reacuteserveacute le rocircle des dominantes visuelles des sections auxfausses-faccedilades (laquoentreacutees-vestibulesraquo) sous la forme des copies reacuteduites des ceacutelegravebrescatheacutedrales ou palais

3 LrsquoExposition Universelle de Paris de 1878 srsquoavegravere un tournant deacutecisif car elle a insisteacute

sur une condition sine qua non ndash preacutesentation du pavillon national particulier Laplupart des pays ont copieacute pour la construction de leurs pavillons les exemplesexceptionnels de lrsquoarchitecture nationale Il eacutetait difficile aux participants de remplirles pavillons car les produits drsquoindustrie de science de culture eacutetaient exposeacutes dans lessections theacutematiques Par conseacutequence les pavillons nationaux se transformaient enmuseacutees reacutegionaux ndash reacutecits de la geacuteographie (cartes photographies tableauxmaquettes) de lrsquoethnographie (mannequins en costumes populaires eacuteleacutementsdrsquohabitation scegravenes de la vie quotidienne) et de lrsquohistoire Ainsi les faccedilades et lesinteacuterieurs des pavillons nationaux se compleacutetaient preacutesentant une image pittoresquedu pays

2 Eacutetat de lrsquoart

4 Le sujet des pavillons aux Expositions Universelles a la place tregraves modeste dans

lrsquohistoriographie de la participation de la Russie aux ces manifestations On peut ladiviser en trois parties le point de vue estheacutetique historique et ideacuteologique

5 Dans lrsquohistoire de lrsquoart le sujet eacutetudieacute a lrsquohistoriographie plus abondante parce que

certains auteurs des pavillons notamment Ivan Ropete sont des architectes depremier ordre ou tregraves agrave la mode agrave son eacutepoque et mecircme aujourdrsquohui Lrsquoopinion de

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Vladimir Stassov ceacutelegravebre critique des beaux-arts et promoteur passionneacute du stylepseudo-russe (laquole style de coqraquo) de la deuxiegraveme moitieacute du XIX siegravecle1 domine danslrsquohistoriographie en ceacutedant une fois au deacutebut du XX siegravecle agrave lrsquoautre critique des beaux-arts et leader de courant de lrsquoart-deacuteco russe Alexandre Benois (la plus complegravetebibliographie sur le site Heacuteritage drsquoAlexandre Nikolaevich Benois2 Si le premier (et sespartisans contemporains) exigeait lrsquooriginaliteacute nationale des pavillons agrave tout prix ledeuxiegraveme deacutefendait les principes occidentaux de lrsquoart moderne incarneacutes dans laconception des pavillons Dans ces deacutebats estheacutetiques la question de lrsquoidentiteacute vraimentrusse des pavillons eacutetait substitueacutee par lrsquoimage artificielle de la Russie pour leseacutetrangers Pourtant lrsquohistoriographie de lrsquoart deacutecrit bien et appreacutecie la contribution delrsquoarchitecture des pavillons des Expositions dans le deacuteveloppement des beaux-arts enRussie Une des derniegraveres tentatives de ce genre est lrsquointervention de A AvetisianTraditions de lrsquoarchitecture russe dans lrsquoarchitecture des pavillons de la Russie aux Expositions

Universelles3

6 Dans lrsquohistoire geacuteneacuterale de la Russie le sujet eacutetudieacute a trouveacute sa place dans lrsquohistoire de

lrsquoindustrie et du progregraves technique Lrsquooeuvre classique de ce genre est laquoParade des

Expositions Universellesraquo (1990) de Nikolay Mezenine4 parmi des derniegraveres publicationson peut indiquer le livre Histoire des Expositions Universelles (2008) de Valerii Chpakov 5Cette historiographie a deux traits particuliers Drsquoun cocircteacute elle ne seacutepare pas lrsquohistoiredes Expositions de lrsquoeacutepoque de la monarchie russe du temps de lrsquoURSS considegravere laparticipation de la Russie comme le mouvement commun et triomphant du geacutenieinnovateur national De lrsquoautre cocircteacute elle srsquointeacuteresse au contenu des pavillons agrave latechnologie de la construction des bacirctiments (lrsquoisba sans clous de lrsquoExpo-1867 le palaisen brique de lrsquoExpo-1900) plus qursquoagrave leurs exteacuterieur sans dire agrave leurs sens identitaire

7 Lrsquointeacuterecirct actuel vers le sujet eacutetudieacute est stimuleacute par la publiciteacute de Ekaterinburg pour le

concours de lrsquoExpo-2020 Les efforts des organisateurs et leurs PR-agences attirentlrsquoattention des chercheurs et du public vers lrsquohistoire de la participation russe (avanttout lrsquoideacutee geacuteneacuterale le rocircle drsquoEtat) aux Expositions preacuteceacutedentes Pourtant lespublications portent plutocirct le caractegravere ideacuteologique que purement scientifiquedescriptif qursquoanalytique apologeacutetique que critique Selon eux tous les pavillonspreacutesentaient bien lrsquoidentiteacute de la Russie et des Russes Parmi des plus significativespublications on peut noter Russie aux Expositions universelles les meilleurs pavillons depuis

150 ans6 et Histoire de la participation de Russie aux EXPOS7 Un des derniers articles estPavillons de la Russie des Expositions Universelles la construction et lrsquoarchitecture delrsquouniversitaire Vladimir Frolov8

8 Lrsquoauteur de lrsquoarticle propose lrsquointerpreacutetation du sujet du point de vue de lrsquoimagologue

la science interdisciplinaire eacutetudiant la perception des autres peuples pays culturesLrsquoauteur est le membre de lrsquoassociation des chercheurs de lrsquohistoire de la perception descultures de lrsquoInstitut drsquohistoire russe de lrsquoAcadeacutemie des Sciences9 Dans le cadreimagologique les questions de lrsquoidentiteacute des steacutereacuteotypes nationaux de lrsquoimagetransmise et reccedilue occupent la premiegravere place dans lrsquohistoire des pavillons russes desExpositions Universelles

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3 La participation de la Russie aux ExpositionsUniverselles

9 LrsquoEmpire russe a rencontreacute de graves difficulteacutes pour sa repreacutesentation aux expositions

Degraves lrsquoeacutepoque de Pierre Le Grand son identiteacute se construisait autour de lrsquoideacutee de sadirection europeacuteenne du deacuteveloppement ce qui a emmeneacute au milieu du XIXe siegravecle agraveune rupture immense entre sa culture populaire (traditionnelle) et sa culture officielle(occidentaliseacutee) Lrsquoeacutevolution des pavillons russes est en mecircme temps lrsquohistoire desrecherches de sa propre identiteacute exceptionnelle

10 La Russie a pris part agrave toutes les expositions sauf celle de Paris de 1855 car elle se

trouvait en eacutetat de guerre avec la France Son activiteacute drsquoexposition deacutependait du lieudrsquoaccueil du financement et de lrsquoeacutetat des relations internationales Si au cours de lapremiegravere exposition de 1851 la section russe ne faisait voir que quelques participantsparticuliers agrave lrsquoExposition de 1900 agrave Paris (laquolrsquoExposition du siegravecleraquo) la Russie disposaitdes plus grands espaces Cette anneacutee-lagrave ayant envie de fecircter son alliance avec laFrance le gouvernement russe a investi des millions agrave lrsquoexposition et agrave la constructiondes pavillons nationaux

11 Le problegraveme de lrsquoeacutetude des pavillons drsquoexposition est lrsquoignorance de leur statut drsquoune

piegravece exposeacutee par de nombreux laquorapportsraquo officiels laquoaperccedilusraquo laquocataloguesraquo deacutecrivantle contenu des sections mais non leur aspect exteacuterieur Les guides trouvaientimportant de faire les visiteurs srsquoorienter parmi des centaines drsquoobjets exposeacutes donc lespavillons nrsquoont pas reccedilu drsquoappreacuteciations deacutetailleacutees Les commentaires des visiteursrestent les sources essentielles de lrsquoeacutetude des pavillons drsquoexposition En geacuteneacuteral ilsappreacuteciaient les pavillons du point de vue de lrsquoincarnation de lrsquoimage de la Russie aveclaquelle ils associaient le pays dans leur imagination

12 Il faut dire que les organisateurs de la participation russe aux expositions eacutetaient

orienteacutes vers les goucircts et les attentes du public europeacuteen en lui proposant quasi fausseimage de la Russie image construite artificiellement

13 De notre point de vue crsquoest laquolrsquoIsba russeraquo de Vassiliiuml Gromov (1798-1869) commerccedilant

du bois qui a contribueacute drsquoune faccedilon deacutecisive agrave la creacuteation de la conception et du styledes pavillons nationales Pour la premiegravere fois elle a eacuteteacute preacutesenteacutee agrave lrsquoexposition de1867 agrave Paris Lrsquoisba faite de rondins de bois et deacutecoreacutee de dentelles de bois eacutetaitinitialement un projet publicitaire de lrsquoentreprise de Gromov mais compte tenu dugrand inteacuterecirct de la part du public elle est devenue un objet repreacutesentatif deacutemeacutenageantdrsquoune exposition agrave lrsquoautre Lrsquoisba est construite suivant lrsquoestheacutetique du style russe ou laquoagravela russeraquo qui a monopoliseacute depuis lors la deacutecoration des pavillons russes auxExpositions Universelles

14 Leurs auteurs repreacutesentaient un cercle relativement eacutetroit de partisans des ideacutees de A

M Gornostaeacutev (1808-1862) professeur drsquoarchitecture de lrsquoAcadeacutemie des Beaux-Artsdont la perception romantique de lrsquoart du peuple srsquoest exprimeacutee par lrsquointeacuterecirctpassionnant envers lrsquoart populaire Apregraves la mort du professeur ses disciples etcollegravegues se sont reacuteunis autour de la revue laquoZodtchiiumlraquo (architecte en russe) et delrsquoalmanach laquoMotifs de lrsquoarchitecture russeraquo ougrave ils ont publieacute leur credo et leurs projets

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4 Le style pseudo-russe en architecture principesparticulariteacutes eacutevolution

15 Ce courant architectural est assez difficile agrave classer et agrave eacutevaluer Les chercheurs le

reportent agrave lrsquoeacuteclectisme (renaissance et combinaison des eacuteleacutements architecturaux destemps passeacutes) et agrave lrsquohistorisme (reproduction preacutecise des modegraveles architecturaux dupasseacute) Dans la litteacuterature eacutetrangegravere il est nommeacute le style russe ce qui est aussi geacuteneacuteralvague et incorrect car tout style ayant une originaliteacute ou une singulariteacute peut ecirctreappeleacute national par exemple laquobaroque moscoviteraquo de la fin du XVII siegravecle ou laquomodernedu nordraquo du deacutebut de XX siegravecle Mecircme si on se met drsquoaccord drsquoappeler laquostyle russeraquo lemouvement de lrsquoart du XIX siegravecle apparu agrave la suite du nationalisme et de lrsquointeacuterecirct pourlrsquohistoire de la Russie ancienne il nrsquoest pas homogegravene

16 La mode architecturale de cette peacuteriode plus que tout autre genre de lrsquoart se

deacuteterminait par lrsquoideacuteologie plus que par le goucirct artistique Aux anneacutees 1830-1850e lelaquostyle russeraquo se deacuteveloppait dans le cadre de lrsquoideacuteologie officielle de Nicolas I(autocratie + orthodoxie) sous le nom du style russe-byzantin (exemple ndash la catheacutedraledu Saint-Sauveur agrave Moscou) Aux anneacutees 1860-1870e parallegravelement au preacuteceacutedant seformait le style pseudo-russe (folklorique) neacute de lrsquointeacuterecirct des intellectuels libeacuteraux etreacutevolutionnaires envers la culture populaire Aux anneacutees 1880-1890e danslrsquoatmosphegravere de lrsquoideacuteologie politique reacuteactionnaire des autoriteacutes il a eacuteteacute formeacute le stylerusse historique comme la copie exacte ou lrsquoimitation des formes architecturales duXVII siegravecle (Museacutee historique sur la Place Rouge) Enfin au deacutebut du XX siegravecle ndashreacutevolutionnaire du point de vue politique et deacutecadent du point de vue culturel ndash on a vuse former le style neacuteo-russe (laquomoderne du nordraquo art-deacuteco) inspireacute des eacuteglisesanciennes du Nord Russe Lrsquoeacutepoque du style pseudo-russe que nous eacutetudions a eacuteteacute tregravescourte en Russie mais elle a dureacute de maniegravere artificielle gracircce agrave lrsquoaccueil chaleureux auxExpositions Universelles

17 Drsquoautres noms de ce style sont plutocirct journalistiques qursquoacadeacutemiques ndash laquostyle de coqraquo

laquoropetovchinaraquo (selon le nom du leader de ce courant ndash Ivan Ropete)laquobeacuterendeacuteeacutevchinaraquo (au nom de Beacuterendeiuml tsar leacutegendaire de lrsquoopeacutera de Rimski-KorsakovlaquoSneacutegourotchkaraquo) Tous ces noms ont une nuance neacutegative agrave cause de la neacutegligence deses adeptes vis-a-vis des canons architecturaux

18 Les principes constructifs et estheacutetiques de ce style pseudo-russe sont

le bois en tant que la matiegravere premiegravere qui multiplie des moyens deacutecoratifs et limite en

mecircme temps drsquoautres moyens architecturaux A cause de la fragiliteacute de ce mateacuteriel la Russie

nrsquoa conserveacute que quelques rares monuments de lrsquoarchitecture de bois crsquoest pourquoi agrave la

diffeacuterence des autres pays-participants des Expositions Universelles les faccedilades russes nrsquoont

eacuteteacute ni copies ni imitations mais des creacuteations originales des architectes contemporains

nombreux eacuteleacutements non-architectutaux ndash deacutetails et ornements des broderies (surtout celles

des serviettes) des vecirctements des vaisselles des articles meacutenagers

attention vers la culture populaire traditionnelle avant le regravegne de Pierre Le Grand et mecircme

avant du baptecircme de la Russie ce qui contredisait lrsquoidentiteacute officielle de lrsquoEmpire russe en

tant qursquoun eacutetat europeacuteen et chreacutetien

aspiration intentionnelle ostentatoire grotesque agrave lrsquooriginaliteacute lrsquoabandon des canons

acadeacutemiques des ideacutees de lrsquoharmonie et de lrsquoeacutequilibre ce qui engendrait des constructions

asymeacutetriques avec de grands toits balcons tours disproportionneacutes

manque du sens de la mesure dans lrsquoornement et la colorisation des bacirctiments

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sacrifice des fonctions et de la commoditeacute inteacuterieure au profit de la beauteacute exteacuterieure des

eacutedifices par exemple un puits entiegraverement orneacute de bois sculpteacute un chemineacutee en bois

lrsquoescalier agrave lrsquoeacutetage inexistant Il nrsquoest pas eacutetonnant que la plupart des projets ne soient jamais

reacutealiseacutes

19 Toutes ces particulariteacutes du style pseudo-russe reacutepondaient bien aux attentes des

visiteurs des Expositions Universelles Ils admiraient des murs sont bacirctis des troncsentiers et sans clous de cadres de chambranles et de corniches sculpteacutes de lrsquoornementpaiumlen des fleurs des oiseaux et des animaux du deacutecor multiforme et multicolore debulbes et de tentes de toits Tous les excegraves et les erreurs de style ont eacuteteacute attribueacutes agravelrsquoidentiteacute nationale des Russes ndash des demi-Asiatiques semi-sauvages Les visiteurseacutetrangers croyaient sincegraverement que les bacirctiments preacutesenteacutes agrave leur attention sont lescopies et les imitations justes des oeuvres de la vieille Russie

20 En plus le succegraves aux expositions a contribueacute agrave la propagande et au deacuteveloppement de

ce style en Russie Ayant commenceacute agrave construire de grands pavillons dans les capitaleseuropeacuteennes les membres du groupe ont passeacute des projets de puits de bains et derotondes agrave ceux de grandes constructions (supermarcheacutes eacutecoles theacuteacirctres) Drsquoautrepart en analysant lrsquoexpeacuterience des Expositions Universelles les organisateurs desexpositions en Russie se sont mis agrave leur commander des pavillons pour les expositionset les foires reacutegionales

5 Les pavillons russes en tant que lrsquoexpression delrsquoidentiteacute nationale aux yeux des visiteurs eacutetrangers

21 Observons lrsquohistoire des pavillons russes aux Expositions Universelles du point de vue

de lrsquoimage du pays preacutesenteacutee aux visiteurs et de sa perception par les eacutetrangers

22 A lrsquoExposition de 1851 agrave Londres les exposants russes sans le soutien de lrsquoEtat ont

deacutecoreacute leur coin dans le Palais de Cristal de maniegravere peu expressive dans le styleclassique La soie et les fourrures les bijoux les vases et les meubles de la malachitedonnaient aux visiteurs lrsquoimpression de lrsquoexotisme oriental qui fortement contrastaitavec laquoles souvenirs du siegravecle de Pierre le Grandraquo selon lrsquoun des eux10

23 En effet la preacutedominance des articles de luxe dans lrsquoexposition principale pendant des

anneacutees 1850-1890 est devenue le trait caracteacuteristique de la participation russe ce quecontredisait lrsquoideacutee du concours mondial aux domaines industriel et technique et liait laRussie avec des pays pre-industriels Agrave lrsquoavis des observateurs russes cela nonseulement deacuteshonorait le pays du point de vue du progregraves de la civilisation mais aussicreacuteait lrsquoimage fausse de la Russie chez les eacutetrangers laquoRegardez que se passe auxExpositions Universelles dans la section de notre patrie - Srsquoindignait un des eux -Chacun peut imaginer que chez nous il nrsquoy a rien et personne sauf des comtes et desprinces et des millionnaires Tout cela doit ecirctre du monde magique ougrave les gens senourrissent des frits oiseaux de paradis et srsquohabillent des plumes de ces oiseaux Etcrsquoest notre vraie Russie dont nous connaissons et voyonsraquo11

24 A lrsquoexposition de 1862 agrave Londres lrsquoEmpire russe srsquoest preacutesenteacute officiellement Sous

Alexandre II le reacuteformateur libeacuteral la Russie a voulu manifester tous ses succegraves dudeacuteveloppement capitaliste et son attachement agrave lrsquoestheacutetique europeacuteenne Son pavillonau Palais de lrsquoindustrie avait le mecircme style classique les colonnes corinthiennes strictesornaient son entreacutee Le correspondant drsquoun journal de Moscou soulignait comme la

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digniteacute de lrsquoexposition russe ce que tous les objets laquoont le sceau de la civilisationeuropeacuteenne supeacuterieure et du goucirct artistique raffineacute ce que promet beaucoup pour lefutur de lrsquoindustrie russeraquo12 Pourtant les visiteurs a sembleacute ne pas remarquer la sectionrusse et lrsquoont trouveacute ennuyeuse Parmi les piegraveces exposeacutees se trouvaient des modegraveles delrsquoEglise orthodoxe et de lrsquoisba en bois vernie Inattendu lrsquoisba a attireacute lrsquoattention dupublic et de la presse

Fig 1 Le petit pavillon au style de lrsquoisba russe de lrsquoExpo-186213

25 En reacuteponse agrave lrsquointeacuterecirct du public agrave lrsquoExposition de 1867 agrave Paris la faccedilade de la section

russe au Palais Omnibus a eacuteteacute deacutecoreacutee dans le laquostyle paysanraquo mecircme si crsquoeacutetait encoretrop conventionnel et trop modeste (sous la direction de lrsquoarchitecte parisien Beacutenard)une visiegravere au-dessus de lrsquoentreacutee et quelques colonnes en bois Derriegravere la faccediladepaysanne on exposait toutes les mecircmes fourrures bijoux et articles de luxe Crsquoestdonnait lrsquoeacutetrange discordance de sens et de style entre lrsquoexteacuterieur et lrsquointeacuterieur de lasection russe Hippolyte Gautier le guide professionnel reacutefleacutechissait dans la sectionrusse laquoDe toutes les expositions eacutetrangegraveres qui ont trouveacute place au Champ de Marscelle de la Russie est peut-ecirctre celle qui a le plus de saveur qui attire le plus par je nesais quoi drsquoeacutetrange et de mysteacuterieux Le Russe est notre voisin il vit chez nous de notrevie il est aussi Parisien qursquohomme du monde de la notre eacutetonnement quand nous levoyons chez lui quand ses arts ses productions nous montrent ce singulier meacutelange delrsquoOrient et de lrsquoOccident de la civilisation et de la barbarie des robes de soie et despeaux qui servent de vecirctement agrave lrsquohabitant du Caucase jusque dans les salles quirenferment lrsquoexposition russe toutes en bois sculpteacute de dessin le plus capricieux descouleurs les plus fantastiques il y a quelque chose de singulier on sent qursquoon est pluspregraves de Byzance que de la Sibeacuterieraquo14

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Fig 2 La faccedilade de la section russe de lrsquoExpo-186715

26 LrsquoIsba de Gromov a eacuteteacute exposeacutee agrave lrsquoexteacuterieur du Palais Elle a eacuteteacute bacirctie par son architecte

personnel GIVintergalter lrsquoami et lrsquoadheacuterent du professeur Gornostaeacutev A Peacutetersbourgcette oeuvre a reccedilu la recommandation de lrsquoAcadeacutemie des Beaux-Arts Lrsquoisba a eacuteteacutedeacutemonteacutee et est arriveacutee agrave lrsquoExposition dans 2500 boicirctes accompagneacutee de moujiksbarbus

Document 3 Le village russe de lrsquoExpo-186716

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27 Elle a reccedilu la meacutedaille drsquoargent du jury comme lrsquooeuvre drsquoart Les visiteurs eacutetrangers ne

savaient pas comment classifier ce bacirctiment mdash la cabane de paysans ou lrsquoeacuteleacutegant chaletSelon un des eux laquosi les paysans russes en ont de semblables il faut croire qursquoils ne sontpas trop a plaindreraquo17 Les guides ont consacreacute des chapitres entiers agrave lrsquoisba et agrave sesinteacuterieurs Parfois leurs illustrations eacutetaient le fruit des ideacutees steacutereacuteotypeacutees des peintresfranccedilais sur les laquomoscovitesraquo Ainsi dans lrsquoAlbum de lrsquoExposition illustreacutee sur la gravurelaquoIsbaraquo nous voyons un enfant aux cheveux friseacutes jouant sur la peau drsquoun ours un luth() sur le plancher aux pieds drsquoun moujik faisant priegravere avec une hache () agrave sa ceinturePourtant la revue soulignait sa compeacutetence laquoNous nous faisons geacuteneacuteralement une tregravesfausse ideacutee du caractegravere de certains peuples entre autres du Russie qursquoil est convenude consideacuterer comme un barbare Le Russe est gai et joyeux sujet agrave lrsquoenthousiasmecreacutedule jusqursquoagrave la naiumlveteacute bavard fou de chants et de danses superstitieux brave agrave laguerre et impassible devant la mortraquo18 Telles conclusions sur lrsquoidentiteacute nationale dupeuple russe eacutetaient faites par les observateurs de ldquolrsquoIsbardquo de Gromov Mais mecircme leseacutetrangers ont devineacute que cette maison est trop luxueuse pour les simples gens laquoEllenous offrait plutocirct une reproduction eacuteleacutegante des habitations de paysans russes queleur type reacuteel et tel qursquoil se rencontre le plus souvent dans cet empireraquo - lisons dans unouvrage de reacutefeacuterence19

28 Lrsquoexposition de 1873 agrave Vienne est devenue la vraie triomphe de Russie sur le fond de

lrsquointeacuterecirct deacutecroissant des Anglais et de la participation reacuteduite de la France apregraves saguerre avec Bismarck Lrsquoarchitecte de la section russe eacutetait Ippolito Monighetti(1819-1878) un des reacutedacteurs de la revue laquoZodtchiiumlraquo du foyer de pseudo-russe style Ila exposeacute trois objets du mecircme type la faccedilade de la section russe agrave lrsquointeacuterieur du Palaisde lrsquoindustrie entre les sections de lrsquoEgypte et de la Turquie lrsquoisba de Gromov et lepavillon de lrsquoEmpereur sous la forme drsquoune partie du maison de boyard ndash dans le parcavec les mecircmes voisins Il est possible que ce voisinage aussi bien que la passion deMonighetti pour lrsquoarchitecture de lrsquoAsie renforccedilaient la perception de lrsquoexposition russepar les visiteurs comme de lrsquoexotisme oriental

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Fig 4 Maison de paysan russe et le pavillon de lrsquoempereur de lrsquoExpo-187320

29 Selon un guide laquolrsquoaspect du pavillon russe est tout agrave fait grandioseraquo21 Parmi tous les

bacirctiments russes lrsquoattention du public eacutetait attireacutee vers lrsquoisba laquoRien de coquet etdrsquoeacuteleacutegant comme lrsquoIsba russe qui donnera aux visiteurs de lrsquoExposition une ideacutee delrsquoarchitecture et de la construction employeacutees par le paysan pour se maisonraquo22

30 Les goucircts du public ameacutericain eacutetaient complegravetement inconnus aux participants russes

Ils sont arriveacutes en retard agrave lrsquoExposition de 1876 agrave Philadelphie les organisateurs leuront donneacute des meubles ordinaires Crsquoest pourquoi la section russe en Ameacuterique eacutetaitplus pauvre des impressions identitaires par rapport aux autres participants

31 Pourtant mecircme ses quelques vitrines de style russe ont suffi pour attirer lrsquoattention des

visiteurs Louis Simonin lrsquoingeacutenieur franccedilais a eacutecrit pour laquoRevue des Deux Mondesraquo

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laquoLa Russie se fait eacutegalement remarquer dans les bacirctiments du parc de Fairmount sadouble physionomie de nation agrave la fois europeacuteenne et asiatique y apparaicirct nettementraquo23 Un chroniqueur ameacutericain a critiqueacute laquola manieraquo cette passion pour le folklore ausein de lrsquoexposition industrielle

The Russian section was a fruitful field presenting in a striking manner the resultsof the revived taste for national forms and ornamentation as expressed in earlyMuscovite art and architecture that now prevails to a very marked extent among allclasses of Russian society This taste is a recent growth but stimulated by anintense patriotism and by the most exalted ideas of the future of the Slavic race itis almost a mania and bids fair to greatly modify if not entirely replace the taste forclassic renaissance and modern European art24

32 LrsquoEspagne notre voisine du pavillon a apporteacute agrave Philadelphie une grandiose faccedilade en

bois A lrsquoExposition ameacutericaine suivante ayant lieu en 1893 agrave Chicago les Russes ontameneacute une construction analogue laquolrsquoentreacutee-vestibuleraquo faite par Ivan Ropete(1845-1908) Elle a eacuteteacute composeacutee de bois sculpteacutes et vernis avec des tourelles carreacutees surles coins Les toits des tourelles eacutetaient couronneacutes des aigles biceacutephales Toute la faccediladeeacutetait coloreacutee et recouverte de dentelles en bois Les visiteurs et les organisateurs ontbien aimeacute cet objet magique Apregraves la fermeture de lrsquoexposition elle a eacuteteacute offert agrave lamission orthodoxe russe aux Etats-Unis ainsi laquolrsquoentreacutee-vestibuleraquo srsquoest transformeacutee enfaccedilade de lrsquoeacuteglise agrave Illinois continuant drsquoaffirmer lrsquoidentiteacute nationale au-delagrave de lrsquooceacutean

Fig 5 La faccedilade de la section russe agrave lrsquoExpo-189325

33 Lrsquoapogeacutee du style pseudo-russe des pavillons nationaux est lrsquoExposition de 1878 agrave Paris

et le deacuteclin ndash lrsquoExposition de 1900 agrave Paris aussi

34 Pour la laquoRue des Nationsraquo de lrsquoExpo-1878 Ivan Ropete (anagramme de Petrov) a creacuteeacute

une faccedilade asymeacutetrique inspireacute du palais de Kolomenskoeacute pregraves de Moscou ougrave Pierre LeGrand eacutetait neacute Le bacirctiment repreacutesentait une maison agrave rondins de bois coloreacutes avec un

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haut toit surmonteacute drsquoun laquokniazekraquo et drsquoun laquokokochnikraquo (eacuteleacutements deacutecoratifs) De deuxcocircteacutes du bacirctiment central srsquoeacutetendait la multitude des deacutetails diverses tours passerellesescaliers toute sorte de fenecirctres Lrsquoensemble eacutetait plein drsquoeacuteleacutegance de lrsquoimpression defecircte de beauteacute exquise et de raffinement Il a beacuteneacuteficieacute drsquoun eacutenorme succegraves Puisqueaux expositions preacuteceacutedentes la Russie faisait la propagande de lrsquoidentiteacute traditionnellepar les faccedilades sculpteacutees de ses sections dans une nouvelle construction de bois deExpo-1878 les spectateurs cherchaient des connus signes de lrsquoisba mecircme si elle estimmense Ils ont deacutecideacute que le pavillon de Ropete est une habitation aristocratique lemeacutelange de lrsquoisba de moujik et du palais de tsar laquoCrsquoest en un mot le type de la maisondu boyard appeleacutee teacutereacutemaraquo26

Fig 6 Ropete Ivan Le projet du pavillon russe de lrsquoExpo-187827

35 Selon lrsquoopinion geacuteneacuterale des visiteurs de lrsquoExposition le pavillon national eacutetait original

talentueux faisait lrsquohonneur de la Russie et ornait la manifestation H Gautier et ADesprez ont eacutecrit dans le guide Les curiositeacute de lrsquoexposition laquoLa faccedilade russe peut sereconnaicirctre de loin agrave sa masse imposante de bois eacutetageacute deacutecoupeacute festonneacute en tous sensagrave ses hautes toitures aigueumls agrave ses encadrements bizarres de fenecirctres agrave la forme quasi-turque du tympan central La couleur dont on a revecirctu les ornements de bois lesdeacutecoupures les toits a plutocirct gacircteacute qursquoembelli ce monument mais lrsquoon a bien fait de lrsquoenrevecirctir si elle est historique Crsquoest dans tous les cas la plus seacuterieuse la plus inteacuteressante(faccedilade) agrave eacutetudierraquo28

36 Lrsquoexposition parisienne de 1889 eacutetait consacreacutee au centenaire de la chute des Bourbons

crsquoest pourquoi lrsquoempire des Romanovs a renonceacute agrave la participation officielle Faute deressources la section russe est revenue sous le toit du Palais de lrsquoindustrie elle eacutetaitpetite et modeste preacutesentant les mecircmes curiositeacutes touristiques ndash samovars icocircnescaviar et 8 m3 de terre

37 Le rocircle inattendu et substantiel dans la propagande du style russe en 1889 appartenait agrave

lrsquoexposition laquoHistoire de lrsquoHabitation humaineraquo de Charles Garnier Elle est devenue lereacutesultat de ses recherches scientifiques En qualiteacute de lrsquohabitation russe Garnier a choisila maison de lrsquoaristocrate meacutedieacuteval (le palais de bois des boyards en fait le mecircme palaisKolomenskoeacute) Lrsquoauteur lrsquoa rangeacute dans la partie laquola civilisation Byzantine et son

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influence dans lrsquoEuroperaquo ainsi en soulignant les motifs orientaux du bacirctiment Agrave sonavis le style russe dans lrsquoarchitecture est un meacutelange du style byzantin - mais le plusluxueux et aristocratique et du slave style traditionnel29

Fig 7 Maison russe au XV siegravecle (entre les bacirctiments byzantin et arabe) Histoire de lrsquohabitationhumaine agrave lrsquoExpo-188930

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38 Pour lrsquoExposition-1900 agrave Paris agrave lrsquoeacutepoque de laquolrsquoEntente cordialeraquo entre deux pays la

Russie se preacuteparait longtemps et seacuterieusement Un projet du pavillon en style pseudo-russe deacutejagrave familier aux visiteurs europeacuteens a eacuteteacute proposeacute par Victor Vasnetsov(1848-1926) ceacutelegravebre peintre et illustrateur des contes slaves Pourtant ce projet a eacuteteacuterejeteacute parce qursquoil nrsquoincarnait pas lrsquoideacutee de lrsquoEmpire

39 Finalement crsquoest le Pavillon des Confins Russes rempli de tapis de Boukhara de

deacutefenses de mammouth de chegravevres de montagne et drsquoours polaires est devenu lebacirctiment principal Il a eacuteteacute fait en pierre ce qui deacutetruisait lrsquoestheacutetique du style pseudo-russe destineacute aux constructions en bois Lrsquoauteur de ce projet est Robert-FridrichMeltser (1860-1943) architecte de la cour impeacuterial et partisan des ideacutees du professeurGornostaeacutev Meltser eacutetait connu pour sa capaciteacute de stylisation et de meacutelange des stylesle plus souvent orientaux (chinois indien mauresque) Dans les silhouettes du pavillonles visiteurs eacutetrangers voyaient le Kremlin de Moscou laquoCette eacutevocation du Kremlinrappelle lrsquoarchitecture de ce palais intimement lie agrave lrsquohistoire de la grandeur croissantede la sainte Russie et rappelle les gloires des tzars pegraveres de ce peuple immense qui leurdoit sa prospeacuteriteacute actuelle preacuteceacutedant un avenir plein de superbes promessesraquo31

Fig 8 Le pavillon des Confins Russes agrave lrsquoExpo-190032

40 Lrsquoobjectif de la preacutesentation de lrsquoidentiteacute officielle au moyen du pavillon drsquoExposition a

eacuteteacute reacutealiseacute tout agrave fait Les spectateurs eacutetrangers le classifiaient sans heacutesitations commele palais Mecircme les critiques-compatriotes du style pseudo-russe ont reconnu que lepavillon avait lrsquoaspect laquoprincierraquo33 Ayant la vue du Kremlin il a eacuteteacute consacreacute auxconfins asiatiques de lrsquoempire ndash le Caucase lrsquoAsie centrale la Sibeacuterie ndash ce qui a permisaux visiteurs de le surnommer le palais sibeacuterien Gracircce agrave ce pheacutenomegravene la conscienceeuropeacuteenne a fini par unir le style russe des pavillons drsquoexposition agrave lrsquoexotismeoriental lrsquoidentiteacute russe eacutetait perccedilue comme asiatique ou au moins comme lacivilisation mixte

41 Le fossoyeur du laquostyle russeraquo srsquoest cacheacute dans une ruelle sombre entre le Palais sibeacuterien

et le Palais Trocadeacutero

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Fig 9 Le village russe agrave lrsquoExpo-190034

42 Crsquoeacutetait la section artisanale (le village russe) Ce petit pavillon ne repreacutesentait pas une

stylisation une imitation et un emprunt de la culture de Russie ancienne crsquoeacutetait sareacutevision originale agrave lrsquoaide des moyens du nouveau courant drsquoarchitecture ndash le moderneLes organisateurs de cette section le peintre K Korovine et lrsquoarchitecte IBondarenkoont interpreacuteteacute autrement le thegraveme de lrsquoisba russe auquel le public srsquoeacutetait deacutejagraveaccoutumeacute Mais leur version de lrsquoimage de Russie eacutetait encore une variante delrsquoidentiteacute artificielle fictive dont lrsquoexemple le plus eacutedifiant est la matriochka exposeacuteepour la premiegravere fois (creacuteeacutee la veille agrave partir drsquoun jouet japonais) et devenue depuis lorsle symbole principal de la culture russe dans lrsquoimagination des eacutetrangers

6 Conclusion

43 La preacutesentation des pavillons nationaux aux Expositions Universelles eacutetait la

deacutemonstration de lrsquooriginaliteacute des pays-participants le deacutefi aux ideacutees occidentales duprogregraves commun et du monde homogegravene

44 Le design des pavillons russes des Expositions Universelles eacutetait le pheacutenomegravene unique

de lrsquoarchitecture nationale et mondiale On ne peut pas de classer son style en cadre descourants de lrsquoarchitecture contemporaine puisque il nrsquoeacutetait pas architectural ni par sadestination ni par ses eacuteleacutements A la diffeacuterence de lrsquoeacuteclectique europeacuteen les architectesde laquopseudo-russeraquo nrsquoavaient pas des anciens modegraveles pour leurs combiner La source delrsquoinspiration pour les auteurs des pavillons nationaux est devenu lrsquoart deacutecoratif etartisanal (les vecirctements les meubles la vaisselle la broderie) La compreacutehension de lafragiliteacute et du caractegravere provisoire des bacirctiments exposeacutes leur caractegravere repreacutesentatifdans le format des expositions universelles donnaient une grande liberteacute auxarchitectes pour la creacuteation des faccedilades et la deacutecoration des inteacuterieurs des pavillons

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crsquoest pourquoi les questions de lrsquoharmonie du goucirct du style ont ceacutedeacute aux critegraveres de lavivaciteacute de lrsquoattraction de lrsquoalteacuteriteacute mdash au laquostyle de coqraquo

45 Pendant quelques deacutecennies le clicheacute des pavillons des Expositions se formait par les

efforts des architectes du cercle du professeur de lrsquoarchitecture agrave lrsquoAcadeacutemie des beaux-arts AM Gornostaeacutev

46 Lrsquoexteacuterieur des pavillons est devenu pour le public eacutetranger lrsquoexpression concentreacutee de

la russe caractegravere et culture de lrsquoidentiteacute nationale de la Russie Notre recherche amontreacute que comme le style de lrsquoarchitecture laquoagrave la russeraquo eacutetait le fruit de la fantaisie deses auteurs lrsquoidentiteacute nationale affirmeacutee par lui eacutetait fausse artificielle necorrespondait pas ni lrsquoideacuteologie officielle de lrsquoEmpire ni la mentaliteacute de lrsquoeacutelite culturellendash profondeacutement europeacuteaniseacutee ni le mode de vie ndash chreacutetien et modeste ndash du peuplerusse

47 Au deacutebut du XX siegravecle les images de lrsquoisba traditionnelle et du bacirctiment officiel

remplaceront lrsquoun lrsquoautre comme les symboles de la compeacutetition des deux identiteacutesrusses (populaire et eacutetatique) mais ils se reacutealiseront par les moyens des stylespurement europeacuteens de lrsquoart-deacuteco (Glasgow 1901) du classicisme (Turin 1911) duconstructivisme (Paris 1925)

48 Quelle image produisait la Russie par ses expositions A notre avis assez

contradictoire

49 Premiegraverement il faut constater le contraste entre lrsquoexteacuterieur folklorique les pavillons

russes et leurs inteacuterieurs plein des produits industriels et des innovations modernesPar exemple dans lrsquoisba de Gromov (1867) srsquoinstallait lrsquoeacutecurie bien eacutequipeacutee dans tregravesjoli pavillon drsquoIvan Ropete (1878) se trouvait la direction de la section russe et sonservice postal dans le palais des Confins russes imitant lrsquoarchitecture du XVII siegravecle(1900) srsquoinstallaient lrsquoorchestre jouant des marches et des polkas et deux expositionsdu Transsibegraverien avec le train de plaisir

50 Deuxiegravemement lrsquoexteacuterieur des pavillons russes du XIX siegravecle eacutetait le reacutesultat sommaire

des influences et des goucircts des organisateurs de la participation du pays auxExpositions Universelles qui se trouvaient sous lrsquoinfluence (pour ne pas dire sous lapression) de la reacuteaction des visiteurs eacutetrangers LrsquoEurope agrave la recherche de sa propreidentiteacute ne voyait pas (consciemment ou inconsciemment) la Russie comme le paysmoderne et occidental le public attendait voir lrsquoexotisme bizarre des coins perdus ndashprimitif sauvage asiatique Le succegraves chez visiteurs et le bruit dans la presse fixait laconception des pavillons russes la succession des faccedilades des pavillons de lrsquoExpositionagrave lrsquoExposition donnait au public lrsquoimpression drsquoobservation de la veacuteritable identiteacuterusse

51 Troisiegravemement la Russie tsariste de cette eacutepoque nrsquoavait pas de grave crise identitaire

Elle se consideacuterait comme le pays occidental comme lrsquoempire chreacutetien Le nationalismedans lrsquoideacuteologie et dans la culture russe avait le mecircme caractegravere qursquoen Europe Le stylepseudo-russe eacutetait un des courants de ce mouvement en plus il nrsquoeacutetait pas troppopulaire Notamment le succegraves des pavillons des Expositions Universelles a donneacute lecertain prestige et la populariteacute agrave ce style de coq Pourtant le sens identitaire a eacuteteacutedonneacute aux pavillons russes par nos contemporains dont la conscience historiqueconstruit le mythe de la Russie ancienne ndash avant lrsquoURSS ndash pastorale patriarcaleidyllique Lrsquoimage douce des faccedilades drsquoexpositions surtout drsquoIvan Ropete et de

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lrsquoExpo-1900 illustre ce mythe sur des centaines des pages des peacuteriodiques et des sites delrsquoInternet

NOTES

1 СТАСОВ Владимир Васильевич Наши итоги на всемирной выставке URL lthttp

azlibrusstasow_w_wgt [consulteacute le 5 avril 2014]

2 Наследие Александра Николаевича Бенуа URL lt httpwwwbenua-memoryrugt

[consulteacute le 5 avril 2014]

3 АВЕТИСЯН Ашот Джеймсович Традиции русского зодчества в архитектурепавильонов России на всемирных выставках in Российская Академия архитектуры истроительных наук Вопросы всеобщей истории архитектуры Материалымеждународной научной конференции 30ndash31 мая 2013 Москва 2013

4 МЕЗЕНИН Николай А Парад всемирных выставок URL lthttpnplitrubooksitemf00

s00z0000091st005shtmlgt [consulteacute le 20 avril 2014]

5 ШПАКОВ Валерий Н История всемирных выставок Москва ACT Зебра Е 2008

6 ЖИДКАЯ Анна Pоссия на всемирных выставках лучшие павильоны за 150 лет URL

lthttpobzorwestsibruarticle368101gt [consulteacute le 25 juin 2014]

7 История участия России в ЭКСПО URL lthttpexpo2010formikaruabouthistoryphpgt

[consulteacute le 25 juin 2014]

8 ФРОЛОВ Владимир П Павильоны России на Всемирных выставках строительство иархитектура in Вестник МГСУ 6 2013 Сc 42-49

9 URL lthttprosmiririranrugt [consulteacute le 25 juin 2014]

10 Российская империя в зеркале Всемирных универсальных выставок URL lthttp

sergeytsvetkovlivejournalcom134837htmlgt [consulteacute le 5 avril 2014]

11 СТАСОВ Владимир Васильевич Наши итоги на всемирной выставке URL lthttp

azlibrusstasow_w_wtext_1878_nashi_itogo_na_vsemirnoy_vystavkeshtmlgt [consulteacute le 5

avril 2014]

12 laquoВсемирная выставка в Лондонеraquo in История выставочно-ярмарочнойдеятельности 1862 URL lthttpistoriya-vystavoknarodruindex0-5gt [consulteacute le 5 avril

2014]

13 URL lthttpweblog33brucomblogkommentar24024063htmlgt [consulteacute le 5 avril 2014]

14 GAUTIER Hippolyte Les curiositeacutes de lrsquoexposition universelle de 1867 Paris Ch Delagrave

1867 p 115

15 URL lthttpobzorwestsibruarticle368101gt [consulteacute le 5 avril 2014]

16 URL lt httpraritarucataloggravyury

russkie_pavilony_na_vsemirnoi_vystavke_v_parije_v_1867_ggt [consulteacute le 5 juin 2014]

17 GAUTIER Hippolyte opcit p 46

18 RICHARD Gabriel LrsquoAlbum de lrsquoExposition illustreacutee Histoire pittoresque de lrsquoExposition

universelle de 1867 Paris C Schiller 1867 p 291

19 NORMAND Alfred Lrsquoarchitecture des nations eacutetrangegraveres eacutetude sur les principales

constructions du parc agrave lrsquoExposition universelle de Paris Paris A Morel 1870 p 15

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20 URL lt httpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphpexpo_id=4amppavillon_id=1604gt

[consulteacute le 5 avril 2014] et URL lthttpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphp

expo_id=4amppavillon_id=1609gt [consulteacute le 5 avril 2014]

21 Lrsquoexposition universelle de Vienne illustreacutee 17 1873 pp 260-261

URL lthttpbabelhathitrustorgcgiptid=umn31951d025531617view=1upseq=206gt [consulteacute

le 5 avril 2014]

22 Maison de Paysan Russe URL lt httpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphp

expo_id=4amppavillon_id=1604gt [consulteacute le 5 avril 2014]

23 SIMONIN Louis Le centenaire ameacutericain et lrsquoexposition de Philadelphie Revue des deux

mondes T 17 1876 URL lthttpfrwikisourceorgwiki

Le_Centenaire_americain_et_lrsquoexposition_de_Philadelhiegt [consulteacute le 5 avril 2014]

24 INGRAM Joseph S The Centennial Exposition described and illustrated being a concise and

graphic description of this grand enterprise commemorative of the first centenary of American

independence Philadelphia- Toronto Hubbard-AH Hovey 1876 URL lthttpsarchiveorg

streamcentennialexpositionpage470mode2upgt [consulteacute le 5 avril 2014]

25 URL lthttphumuslivejournalcom2617017htmlgt[consulteacute le 5 avril 2014]

26 Rue des nations Pavillon russe URL lthttpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphp

expo_id=25amppavillon_id=2627gt [consulteacute le 5 avril 2014]

27 URL lthttpwoodtotalarchcomnode98gt [consulteacute le 5 avril 2014]

28 GAUTIER Hippolyte DESPREZ Adrien Les curiositeacutes de lrsquoexposition de 1878 guide du

visiteu Paris Ch Delagrave 1878 p 37

29 GARNIER Charles AMMANN Auguste LrsquoHabitation humaine Paris Hachette 1892 p 702

30 URL lt httpwwwuefexporuid=44965gt [consulteacute le 5 avril 2014] et URL lthttp

humuslivejournalcom1369937htmlgt [consulteacute le 5 avril 2014]

31 Exposition universelle de 1900 les plaisirs et les curiositeacutes de lrsquoexposition Paris Chaix 1900

p 272

32 URL lt httpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphpexpo_id=8amppavillon_id=57gt

[consulteacute le 5 avril 2014]

33 БЕНУА Александр Воспоминания URL lthttpwwwbenuasubook_4_g38_1gt [consulteacute

le 5 avril 2014]

34 URL lthttpcultobzorru201404kollektsiya-morozova-eksponat-117-247gt [consulteacute le 5

juin 2014]

REacuteSUMEacuteS

La Russie a pris part presque agrave toutes les Expositions Universelles de la deuxiegraveme moitieacute du XIXe

siegravecle Elle a commenceacute par les sections du bacirctiment principal puis elle a eacutelargi sa preacutesence aux

expositions avec des eacutedifices theacutematiques et de grands pavillons nationaux La reacuteaction des

visiteurs de ces Expositions influenccedilait lrsquoeacutetablissement de lrsquoestheacutetique particuliegravere des pavillons

russes suivant le style folklorique Ils creacuteent lrsquoideacutee de la Russie fausse au fond mais inteacuteressante et

familiegravere aux Europeacuteens celle du pays oriental et preacuteindustriel

La Russia ha partecipato a quasi tutte le esposizioni universali della seconda metagrave del XIX secolo

Partendo con le sezioni dellrsquoedificio principale ha poi ampliato la propria presenza nelle mostre

con edifici di alta qualitagrave e grandi padiglioni nazionali La reazione dei visitatori di questi

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spettacoli ha influenzato la definizione della particolare estetica dei padiglioni russi secondo uno

stile folklorico Tali costruzioni creano unrsquoidea fasulla della Russia ma interessante e familiare

agli Europei quella di un paese orientale e preindustriale

Russia took part almost in all World Exhibitions of the second half of the 19th century Starting

with sections in the central exhibition hall it gradually expanded its presence at exhibitions at

the expense of separate thematic buildings and big national pavilions The special design of

Russian pavilions in their national style was created under the influence of visitorsrsquo opinion

They propagated a false yet interesting and habitual European image of Russia as the eastern

and preindustrial country

INDEX

Mots-cleacutes expositions expositions universelles identiteacute pavillon nationale Russie

Keywords exhibitions identity national pavilion Russia World exhibitions

Parole chiave esposizioni esposizioni universali identitagrave padiglione nazionale Russia

AUTEUR

OLGA KAZAKOVA

Docteur en Histoire Sa thegravese Les Etats-Unis devant lrsquoopinion publique russe des anneacutees

1850-1860 des socio-culturels aspects de la perception a eacuteteacute soutenue au mois de deacutecembre 2000

agrave lrsquoUniversiteacute drsquoEtat drsquoOrel Son inteacuterecirct principal est lrsquoimagologie des relations internationales

Surtout speacutecialiste du XIX siegravecle elle eacutetudie les diffeacuterentes institutions et formes de la

preacutesentation et de la perception de lrsquoimage de lrsquoAutre Actuellement elle srsquooccupe de lrsquoimage de la

Russie agrave travers des Expositions Universelles URL lthttpwwwstudistoricicomprogett

autoriKazakovagt

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Les viseacutees politiques et identitairesde lrsquoorientalisme architectural aumiroir drsquoune anthologie despavillons de la Tunisie dans lesexpositions universelles (1851-2010)Nader Meddeb

1 Depuis lrsquoavegravenement de laquo The Great

Exhibition of the Works of Industry of all

Nations raquo qui prit place sous la gigantesquetoiture en verre du Cristal Palace conccedilupar Joseph Paxton en 1851 la Tunisie nepas manqua hormis des rares occasions desrsquoapproprier un petit coin du mondeminiature qursquooffre cet eacutevegravenement Saparticipation eacutetait tributaire de sasituation politique selon qursquoelle eacutetait uneReacutegence ottomane une colonie franccedilaiseou une Reacutepublique indeacutependante Ainsi en allant drsquoun petit stand inteacutegreacute dans lasection de lrsquoEmpire ottoman jusqursquoaux pavillons repreacutesentatifs de la Tunisie de Ben Ali1en passant par les pavillons coloniaux et ceux de la Tunisie de Bourguiba2 lesconstructions eacutepheacutemegraveres eacuterigeacutees agrave cette occasion se sont aveacutereacutees riche drsquoune leccedilon surla gouvernance et lrsquoinstrumentalisation de lrsquoobjet architectural pour des finsidentitaires politiques et eacuteconomiques On les qualifie de productions orientalistes depar leur aspect formel drsquoun cocircteacute et la nature du programme architectural adopteacute drsquounautre cocircteacute Depuis la fin du XIXe siegravecle ces pavillons on fait lrsquoobjet drsquoune reacuteinventiondes styles avec bien entendu une complication de leur porteacutee symbolique Le preacutesentessai ambitionne donc de saisir le message latent que lrsquoon deacutecegravele dans les choix

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102

architecturaux adopteacutes dans quelques pavillons repreacutesentatifs de la preacutesencetunisienne dans les expositions universelles

1 Sur lrsquoorientalisme architectural et la genegravese drsquounelangue dans une langue

2 En partant de lrsquoincontournable thegravese saiumldienne sur Lrsquoorientalisme lrsquoOrient creacuteeacute par

lrsquoOccident (1978) 3 et lrsquoensemble du bagage theacuteorique mis au point par les postcolonial

studies depuis cette date on srsquoentend agrave ce que lrsquoorientalisme architectural neacute enOccident puis diffuseacute en Orient ne repreacutesente pas uniquement une simple ouverturesur lrsquoart de lrsquoautre Il peut lrsquoecirctre dans des contextes peu toucheacutes par lrsquoideacuteologiecolonialiste europeacuteenne du XIXe siegravecle cas de lrsquoAmeacuterique du Nord ougrave lrsquoon se place ducocircteacute drsquoun mimeacutetisme au lieu drsquoune deacutefiguration agrave viseacutees politiques4 Lrsquoorientalisme telque deacutefini par Edward Saiumld serait laquo une vision politique de la reacutealiteacute sa structureaccentue la diffeacuterence entre ce qui est familier (lrsquoEurope lrsquoOccident ldquonousrdquo) et ce quiest eacutetranger (lrsquoOrient ldquoeuxrdquo) raquo5 En ce qui a trait au volet architectural Nabila Oulebsirpreacutecise que laquo cette floraison estheacutetique et lrsquointense activiteacute architecturale quilrsquoaccompagne ne sont pas alors lrsquoeffet drsquoune simple vogue mais bien celui drsquounepolitique concerteacutee raquo6 Elle argumente sa position en partant du nom donneacute aux formesarchitecturales adopteacutees par le colonisateur franccedilais en Algeacuterie le laquo style Jonnart raquoDiffuseacute sous lrsquoimpulsion du gouverneur Charles Ceacutelestin Auguste Jonnart (1857-1927)ce style se voulait un art officiel neacuteo-algeacuterien de conciliation entre la culture arabo-musulamne locale et celle franccedilaise Le gouverneur y voyait lrsquoastuce de sa politiqueculturelle indigegravene tant conseilleacutee aux colons

3 Pour lrsquoauteur drsquoArabisances (1983) 7 Franccedilois Beacuteguin il srsquoagit drsquoun laquo style de

protecteur raquo inventeacute pour remeacutedier au malaise senti par les indigegravenes coloniseacutes quivoyaient le style neacuteo-classique (laquo style du vainqueur raquo) envahir le paysage de leursciteacutes Le mecircme style est parfois deacutesigneacute par laquo style neacuteo-mauresque raquo par reacutefeacuterence auxinfluences mauresques et andalouses ou par laquo style cafeacute raquo puisqursquoil srsquoest deacuteveloppeacute enEurope dans les lieux de deacutetente et de loisir comme les restaurants et les cafeacutes On sereacutesout finalement agrave ce que lrsquoappellation mecircme de ces formes architecturales hybridespose problegraveme

4 Par ailleurs en se reacutefeacuterant agrave cette deacutefinition que donnent Deleuze et Guattari agrave la

notion de style laquo un style nrsquoeacutetant pas une creacuteation psychologique individuelle mais unagencement drsquoeacutenonciation on ne pourra pas lrsquoempecirccher de faire une langue dans unelangue raquo8 lrsquoorientalisme architectural ne serait-il pas laquo une langue dans une langue raquopartant du principe qursquoil tire profit drsquoun vocabulaire pour creacuteer un autre semblant maisdiffeacuterent La particulariteacute de cette langue est qursquoelle est ambivalente et trompeuse Elleuse des lettres drsquoune langue locale recompose ses syllabes reacuteinvente ses mots et se faitses propres phrases et de lagrave son propre discours Elle eacutetablit ainsi un apparent rapportde sympathie avec la langue laquo hocircte raquo pourtant elle ne fait que deacutefigurer son senspremier en la reacuteduisant agrave la simple fonction estheacutetique Lrsquoindigegravene croit comprendre lecode intrus et se trouve emporteacute par la langue piegravege qui en fin de compte nrsquoestmaitriseacutee que drsquoun seul cocircteacute celui de son creacuteateur le colonisateur

5 Pour se faire un statut clair en tant que code formel autonome lrsquoorientalisme

architectural a ducirc trouver le terrain fertile pour se deacutevelopper et eacutevoluer vers une

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certaine coheacuterence eacuteloquente Les expositions universelles eacutetaient alors le chantierideacuteal lagrave ougrave les styles se livraient bataille et ougrave lrsquoorientalisme architectural a suatteindre lrsquoapogeacutee de sa distinction entre 1900 et 1930 Pour en arriver il œuvradrsquoabord dans les limites de la reproduction agrave lrsquoidentique ndash ou presque ndash avant de donnerlibre cours agrave des fantaisies compositionnelles plus complexes et insolites Pour lapremiegravere eacutetape le pavillon de la Reacutegence de Tunis de 1867 en est un bon exemple Pourla premiegravere fois le bey de Tunis deacutecida de se consacrer un pavillon autonome Il rompitpar conseacutequent avec lrsquoancienne tradition qui limitait la participation tunisienne agravequelques dizaines de megravetres carreacutes dans lrsquoespace reacuteserveacute agrave lrsquoEmpire ottoman

Fig 1 Objets exposeacutes par la reacutegence de Tunis dans la collection de lrsquoEmpire ottoman agrave lrsquoexpositionuniverselle de Londres 1851 1-Bijoux traditionnels offerts par lrsquoeacutepouse du bey 2-Tente nomade etobjets artisanaux divers 3-Menuiserie en arabesque (porte) 4-Selle 5-Poterie artisanale

copy The Royal Commission 1851 (Bibliothegraveque des ouvrages rares McGill university Montreacuteal)

6 En effet avec le deacuteclin de lrsquoempire le possesseur du royaume de Tunis deacutecida de se

deacutetacher de sa tutelle agrave la Sublime Porte Sa volonteacute de se distinguer par un pavillon agravepart se voulait alors lrsquoaffirmation de cette autonomie politique En revanche elleconsolidait drsquoautres rapports diplomatiques notamment ceux avec la France avec qui laReacutegence eacutetablissait deacutejagrave une politique drsquolaquo emprunt agrave lrsquooccident raquo On note que lesFranccedilais ont eacutepauleacute le bey dans cette reacutesolution politique prise depuis 1705 quand laquo lesheacuteritiers drsquoHussein Bey se sont comporteacutes en souverains indeacutependants et absolusconcluant notamment des traiteacutes avec les diffeacuterentes puissances europeacuteennes sanslrsquointervention de la Sublime Porte raquo9

7 Construit entiegraverement agrave la charge du bey sur le parc du Champ de Mars le pavillon

eacutetait conccedilu par lrsquoarchitecte franccedilais Alfred Chapon (1834-1893) qui parait-il ne srsquoestjamais rendu agrave la Reacutegence Son travail consistait en une reacuteplique du palais du bey auBardo En deacutepit de la grande similariteacute avec lrsquoeacutedifice original Chapon nrsquoheacutesitait pas agrave

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faire appel aux reacutefeacuterences en vogue agrave savoir le palais de lrsquoAlhambra et quelquesmonuments turcs phares Avec leurs arcs polylobeacutes et sa surcharge deacutecorative aussibien agrave lrsquointeacuterieur qursquoagrave lrsquoexteacuterieur il eacutetait une libre adaptation qursquoon associe davantage agraveces reacutefeacuterences plutocirct qursquoagrave la reacutesidence du Bey (fig 02 03) En faisant venir des artisanstunisiens deacutesormais eacuteleacutements du spectacle et en employant des mateacuteriaux locauxChapon voulait donner un caractegravere authentique agrave son œuvre reacutesultat qui semble avoirtrompeacute plusieurs opinions dont celui du journal hebdomadaire Le monde illustreacute du 13juillet 1876 ougrave on lit

[hellip] le Bardo est le morceau architectural le mieux reacuteussi de toute lrsquoExposition aupoint de vue de la restitution drsquoun style et drsquoun caractegravere M Alfred Chaponlrsquoarchitecte de cette œuvre remarquable a fait preuve drsquoune profonde connaissancede son sujet et drsquoun goucirct drsquoune exquise pureteacute Au lieu drsquoun speacutecimen destineacute agravedonner une ideacutee des splendeurs de lrsquoOrient cet habile artiste a eacuteleveacute un palaisveacuteritable que nrsquoaurait deacutedaigneacute aucun des fastueux pachas dont lrsquohistoire aenregistreacute le luxe et la magnificence le bey de Tunis lui-mecircme srsquoil venait agrave Parisne pourrait qursquoecirctre eacutetonneacute de voir une pareille œuvre Depuis longtemps nousconnaissions M Alfred Chapon comme un des habiles dans son art aujourdrsquohui ilsrsquoest placeacute en premiegravere ligne10

Fig 2 Le palais du Bey de Tunis dit aussi le Bardo Paris (1867) Faccedilade principale Architecte Alfred Chapon

(copy Normand 1867 BNF deacutepartement Litteacuterature et art V-5461)11

8 De son cocircteacute la plume de A Chirac a fait lrsquoeacuteloge du palais dans le catalogue publieacute par la

Commission impeacuteriale Lrsquoexposition universelle de 1876 illustreacutee Par manque deconnaissance de lrsquoarchitecture locale et influenceacute par le penchant estheacutetique delrsquoeacutepoque lrsquoauteur se trahit agrave maintes reprises en confondant les registres tunisiens avecceux espagnols Il regroupa lrsquoensemble dans un seul reacutepertoire qursquoil nommalaquo architecture orientale raquo Ses propos oscillaient entre la valorisation drsquoune part et la

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ridiculisation drsquoune autre surtout lorsqursquoil tourna en ridicule un verset coranique dontla compreacutehension eacutetait on ne peut plus frivole

Par une singuliegravere coiumlncidence qui est due certainement agrave une gracieuse attentionde lrsquohomme eacuteminent que jrsquoai deacutejagrave nommeacute une maxime tireacutee du Coran apparaicirct aubas de la rosace multicolore Traduite en franccedilais elle signifie Heureux le pays quiest gouverneacute par le sadeck Le sadek en franccedilais crsquoest le juste Et savez-vouscomment se nomme le bey actuel Sidi Sadeck bey12

9 Avec le deacutecor exotique entre tentes fantasia dromadaires et types orientaux qui

animaient lrsquoentreacutee du Palais ces avis eacutelogieux agrave lrsquoeacutegard de lrsquoeacutedifice tunisien ont valu agravecette participation le prix du jury De cette maniegravere le pavillon de 1867 assura unedouble satisfaction celle du bey qui a fait un bon pas dans lrsquoaffirmation de sonautonomie par rapport aux Ottomans tout en consolidant les liens avec legouvernement franccedilais et celle des assoiffeacutes de la mode orientaliste qui ont pusavourer leur Orient imaginaire rendu concret

Fig 3 Le palais du Bey de Tunis dit aussi le Bardo Paris (1867) Faccedilade lateacuterale deacutetail drsquounetraveacutee Architecte Alfred Chapon

(copy Normand 1867 BNF deacutepartement Litteacuterature et art V-5461)13

10 Agrave commencer de 1881 la Reacutegence de Tunis devint un protectorat franccedilais Dans les

expositions universelles qui succeacutedaient agrave cette date elle eacutetait introduite commeprovince coloniale de lrsquoempire franccedilais Ainsi le plaisir des beys agrave se deacutebarrasser detoute domination externe ne semblait pas perdurer La France faisait ainsi desexpositions le lieu ougrave eacutetait preacuteciseacute son rocircle politique au sein de sa nouvelle coloniePour lrsquoorientalisme architectural crsquoeacutetait lrsquooccasion de deacutepasser la phase de la copie drsquounseul eacutedifice au profit drsquoune mini-ville ougrave eacutetaient agenceacutes plusieurs deacutetailsarchitecturaux emprunteacutes agrave des monuments seacutelectionneacutes de lrsquoensemble du territoire

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tunisien Crsquoest de cette maniegravere que proceacuteda lrsquoarchitecte Henri Saladin (1851-1923) dansla reacutealisation du pavillon de lrsquoexposition de 1889

Fig 4 Pavillon de la Tunisie agrave lrsquoexposition universelle 1889 agrave Paris 1-portion de rempart 2-Coupole pour marabout ou mausoleacutee 3-Souk 4-Coupole de la mosqueacutee de Kairouan 5-Minaret destyle ottoman rappelant celui de la mosqueacutee Saheb Ettabaa agrave Tunis 6-Deacutetails des loggias du palaisdu Bardo 7-Deacutetail de la mosqueacutee Hammouda Bacha agrave Tunis 8-Deacutetail drsquoune porte de la meacutedina deTunis

Architecte Henri Saladin (1851-1923) (copy Boulanger 1889)14

11 Signe reacuteveacutelateur de lrsquoimportant rocircle assigneacute agrave ce pavillon il eacutetait fut drsquoun concours

qursquoemporta lrsquoarchitecte ci-dessus mentionneacute gracircce agrave sa parfaite connaissance delrsquoarchitecture locale Henri Saladin qui srsquoinstalla dans la Reacutegence bien avant cette datepour œuvrer dans lrsquoarcheacuteologie eacutetait lrsquoun des premiers agrave alimenter le reacutepertoiretheacuteorique sur lrsquoarchitecture arabo-islamique par des ouvrages savants et relativementpositivistes agrave lrsquoeacutegard des arts de lrsquoIslam15 Il comptait parmi les acteurs influents agraveinciter lrsquoadministration coloniale agrave sauvegarder le legs architectural issu de lacivilisation arabo-islamique en Tunisie Toutefois le Saladin rationnel srsquoeacuteclipsa face agraveun cahier de charge qui exigeait que les concurrents reproduisent laquo autant que possibledes deacutetails ou des parties drsquoeacutedifices connus de la Tunisie raquo Avec ce pavillon ougrave onatteignait le summum drsquoune laquo architecture drsquoexposition raquo lrsquoarchitecte parcourra laTunisie du nord au sud pour donner lieu agrave ce que Eacutemile Monod a eacuteleveacute au rang delrsquoœuvre laquo absolument remarquable raquo Nrsquoeacutevoquant qursquoune partie des reacutefeacuterences utiliseacuteeslrsquoauteur le deacutecrit comme suit

Lrsquoentreacutee du palais principal de la Tunisie eacutetait un portique analogue agrave celui dupalais beylical du Bardo agrave gauche un pavillon agrave toit pyramidal quadrangulairereproduisant le tombeau de Sidi-Ben-Arrouz agrave Tunis agrave droite un bacirctiment agraveterrasse reproduisant le Souk-el-Bey Agrave lrsquointeacuterieur une cour carreacutee ou patio entoureacutedrsquoune colonnade donnant accegraves dans les salles drsquoexposition Agrave lrsquoombre de la coupolede la grande mosqueacutee de Kairouan srsquoeacutelevait toute une seacuterie de maisons rappelant

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celles des oasis du Djeacuterid les boutiques et les souks voucircteacutes de Tunis et des villes duSahel Sous les arbres des restaurants des cafeacutes et des concerts avec la musique etles danses tunisiennes et une petite eacutecole modegravele drsquoenfants arabes16

12 Tout semble avoir eacuteteacute au rendez-vous pour raccourcir les distances et permettre aux

laquo assoiffeacutes drsquoexotisme agrave bon marcheacute raquo ici pour reprendre lrsquoexpression drsquoEacute Monod dereacutealiser leur laquo tour du monde en une journeacutee raquo

2 Lrsquoarchitecture des pavillons coloniaux pertinentvecteur des strateacutegies coloniales

13 Deacutecrites par Walter Benjamin les expositions universelles laquo sont les lieux de pegravelerinage

ougrave lrsquoon vient adorer le feacutetiche marchandise raquo17 Il y a dans sa formule lrsquoideacutee du voyage agravela fois eacutereinteur et reacutejouissant qursquoon fait pour une cause sacreacutee En effet cette causedevient ici marchande enjoliveacutee par un feacutetichisme curieux et symptomatique de lrsquoegraverecapitaliste moderne ceacuteleacutebreacutee depuis 1798 dans les expositions industrielles nationalespuis dans les expositions universelles Lrsquoincitation au voyage est double vers lesexpositions mais aussi vers les territoires conquis que lrsquoarchitecture heacuteteacuteroclite despavillons en brosse un tableau suffisamment deacutetailleacute Pour chacune des deuxdestinations lrsquoexposition attire un public preacutecis Le profit y devient double puisqursquoilpermet aux faibles revenus premier public de voyager dans le temps en parcourantdes villes dans une ville Benjamin ajoute par reacutefeacuterence agrave Sigmund Englaumlnder quelrsquoexposition laquo est destineacutee agrave amuser les classes laborieuses et devient pour celle-ci unefecircte de lrsquoeacutemancipation [hellip] Les expositions universelles [hellip] inaugurent unefantasmagorie agrave laquelle lrsquohomme se livre pour se laisser distraire dit-il Lrsquoindustrie duplaisir lrsquoy aide en lrsquoeacutelevant au niveau de la marchandise Il srsquoadonne agrave ses manipulationsdans la jouissance de se sentir eacutetranger agrave lui-mecircme et aux autres raquo18 Pour cetteclientegravele drsquoouvriers eacutetait conccedilu un guide feacuteerique destineacute agrave vendre le voyage gracircce agravelrsquoimmersion totale des visiteurs dans lrsquoambivalence drsquoun conte abracadabrant Celuibricoleacute pour lrsquoexposition du siegravecle celle de 1900 deacutecrit le pavillon tunisien avec cesphrases

Drsquoune architecture orientale eacutelanceacutee et svelte ces constructions offrent lrsquoaspectcharmant des palais ouvrageacutes des Mille et une nuits et des maisons de Bagdad etrappellent les marcheacutes les laquo souks raquo ou les douars de lrsquoEst Algeacuterien Les blanchescoupoles qui dominent la mosqueacutee et que couronne le croissant du Coran ajoutent agravelrsquoillusion de la reacutealiteacute Le minaret qui srsquoeacutelance au-dessus du village precirct agrave portervers le ciel la priegravere du muezzin eacutevoque les chauds deacutecors des villes levantines lajoie des fecirctes du Rhamadan tout le luxe feacuteerique des deacutecors arabes19

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Fig 5 Ci-contre en haut vue sur la cour de la section tunisienne Paris (1900) Ci-contre en bas Bazar de produits artisanaux Le type indigegravene devient partie prenante de la vitrine

Architecte Henri Saladin (copy Quantin 1900)20

14 Drsquoautre part les expositions invitaient les investisseurs second public au certain plus

important agrave srsquointeacuteresser aux territoires drsquooutre-mer lagrave ougrave les reacuteserves naturellesdemeuraient intactes et attendaient agrave ecirctre extraites par la machine moderne Lespavillons des colonies franccedilaises visaient donc agrave laquo donner aux Franccedilais conscience deleur empire Crsquoest-agrave-dire faire passer ailleurs et plus loin les frontiegraveres imaginaires duterritoire raquo21 Dans un temps ougrave la France eacuteprouvait un besoin urgent de peupler laTunisie par les Franccedilais les pavillons des expositions universelles devenaient desvitrines ougrave eacutetaient eacutetaleacutees les richesses naturelles et humaines des terres conquisesPour convaincre les colons et leur faire part drsquoune responsabiliteacute nationale plusieursastuces eacutetaient mises en œuvre Dans le pavillon tunisien de lrsquoexposition de 1900 dont lareacutealisation eacutetait confieacutee de nouveau agrave Henri Saladin un bureau de renseignementfournissait toutes les informations neacutecessaires au sujet de la colonisation lrsquoeacutemigrationet les proceacutedures agrave suivre pour acqueacuterir un terrain agricole ou deacutemarrer une industriequelconque Dans la mecircme section des guides formeacutes pour cette fin assuraient lapreacutesentation des produits locaux en proceacutedant par confeacuterences agrave thegravemes puis parpromenades guideacutees Les exploits en matiegravere de modernisation eacutetaient afficheacutes dansplusieurs endroits de la section

Ces reacutesultats raconte Albert Quantin eacutetaient exposeacutes sous forme de cartes degraphiques de documents de toute nature fournis par lrsquoOffice colonial dans lepalais officiel du Ministegravere des Colonies en haut des jardins du Trocadeacutero Unestatue de Jules Ferry22 laquo le Tonkinois et le Tunisien raquo semblait en garder lrsquoentreacuteeavec un monument eacuteleveacute aux officiers et aux soldats morts pour la patrie Desbustes des grands coloniaux de Richelieu au commandant Riviegravere ornaient le salon

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drsquohonneur Une frise peinte par Calbet sur le mur exteacuterieur montrait les types desraces soumises agrave nos lois Crsquoeacutetait la glorification leacutegitime de lrsquoœuvre accomplie23

15 Pour leur inspirer confiance et seacutecuriteacute des deacutemonstrations de forces entre

marginalisation et deacuteshumanisation de lrsquoindigegravene pouvaient ecirctre lues dans le deacutecorlrsquoarchitecture et les livrets distribueacutes dans le pavillon Le laquo type raquo indigegravene eacutetaitdocumenteacute dans une sorte de catalogues vivants ou dessineacutes ougrave est exposeacutee lalaquo hieacuterarchie des races raquo telle que deacutefinie dans les manuels des naturalistes et desencyclopeacutedistes de lrsquoeacutepoque En outre cette architecture eacutepheacutemegravere semblait devenirpermanente par le retour cyclique des mecircmes scegravenes de vie En effet contrairementaux pavillons occidentaux qui rivalisaient de force entre eux en exhibant leurs progregravestechnologiques respectifs les pavillons coloniaux eacutetaient relativement figeacutes Le deacutecortheacuteacirctral inchangeacute fait de danseuses du ventre tentes nomades spectacles deslaquo fanatiques aiumlssaouas raquo etc eacutetait monteacute et deacutemonteacute en boucle agrave lrsquoaise des architectesoccidentaux Les indigegravenes nrsquoy eacutetaient que les laquo piegraveces raquo mobiles drsquoun museacuteeinventairehumain ou pour ecirctre juste drsquoun laquo zoo humain raquo Seuls changeaient en se deacutedoublantles quelques megravetres carreacutes destineacutes agrave recevoir les nouvelles versions des pavillonscomme pour renvoyer agrave lrsquoextension territoriale de lrsquoempire Dans Hybrid modernities

(2000) Patricia Morton attire lrsquoattention sur ces parallegraveles ineacutequitables qursquoon lit entreautres dans lrsquoemplacement reacuteserveacute aux pavillons des colonies

By comparison with other fairs which usually occupied the center of the city the ColonialExposition was isolated from Parisrsquo urban and political life In 1900 for example theMoroccan pavilions sat under the Eiffel tower in a startlingly direct contrast between Orientand Occident Even a relatively self-contained exposition such as the 1922 Marseilles ColonialExposition fronted directly on the Rond-point at its main entrance24

16 Deacutecideacutement le pavillon tunisien continuait agrave ecirctre reacutefleacutechi de la mecircme maniegravere tout au

long de la colonisation franccedilaise (1881-1956) un objet architectural hybrideconstamment ameacutelioreacute dans lrsquoimmense laboratoire des expositions universelles Dansce terrain drsquoexpeacuterimentation ougrave se croisaient toutes les ambivalences agrave la base de larelation colonisateurcoloniseacute laquo lrsquohybriditeacute intervient dans lrsquoexercice de lrsquoautoriteacute nonpas simplement pour indiquer lrsquoimpossibiliteacute de son identiteacute mais pour repreacutesenterlrsquoimpreacutevisibiliteacute de sa preacutesence [hellip] Crsquoest deacutesormais une preacutesence partielle un dispositif(strateacutegique) dans un engagement colonial speacutecifique un accessoire de lrsquoautoriteacute raquo25Depuis 1889 lrsquoarchitecture des pavillons en lrsquooccurrence tunisiens nrsquoa guegravere changeacuteeEn teacutemoignent les pavillons de 1925 (Paris) 1931 (Paris) 1937 (Paris) et 1958 (Bruxelles)conccedilus par lrsquoarchitecte orientaliste israeacutelo-tunisien Victor Valensi (1883-1977)Cependant la Tunisie avait besoin de son indeacutependance pour voir disparaicirctre ndash mecircme sipartiellement - des labels genre laquo Tunisia land of the bedouins raquo (Chicago - 1933)Contrecarreacute par lrsquoeacutemergence du mouvement Art deacuteco (1925) en premier puis parlrsquointernationalisation du Mouvement moderne agrave lrsquoaube des anneacutees cinquantelrsquoorientalisme architectural nrsquoabsorbait plus autant drsquointeacuterecircts mieux encore il eacutetaitapregraves la Seconde Guerre mondiale sujet drsquoune rationalisation positiviste que lrsquoon voitremise en question dans la peacuteriode postcoloniale

3 Pavillons de la Tunisie indeacutependante (1956) lesparadoxes drsquoune moderniteacute hacirctive

17 On va se permettre actuellement un bon de quelques deacutecennies pour arriver agrave lrsquoan 1967

date de lrsquoexposition universelle organiseacutee agrave Montreacuteal Agrave peine vieille de deux ans la

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Tunisie indeacutependante a eu droit de citeacute dans lrsquoexposition de 1958 (Bruxelles) a manqueacutecelle de 1962 (Seattle) et srsquoest preacutesenteacute comme le premier pays arabe agrave signer saparticipation agrave la laquo Terre des hommesMan and His World raquo thegraveme drsquoExpo 6726 Pour lapremiegravere fois lrsquoimage de la Tunisie nrsquoest plus refleacuteteacutee par une seacutelection de sesmonuments et ses deacutetails architecturaux les plus connus Le pavillon qui fut le premieragrave ecirctre acheveacute27 eacutetait un simple paralleacuteleacutepipegravede sobre complegravetement blanc doteacute drsquounportail en cegravedre massif sculpteacute et drsquoune baie vitreacutee donnant sur le fleuve St-Laurent(fig 09) Lrsquoensemble semblait flotter sur un bassin drsquoeau que seacuteparait du volume dansun jeu de deacutecrochement une bande de ceacuteramique bleue typique de la reacutegion de NabeulLrsquoexteacuterieur eacutetait agreacutementeacute par des plantes meacutediterraneacuteennes Degraves lrsquoentreacutee unefresque en terre cuite signeacutee Zoubeir Turki traduisait dans lrsquoesprit de lrsquoartiste desscegravenes de vie tunisienne (fig 10) Le volume eacutetait videacute en son centre pour donner lieu agraveun patio deacutelimiteacute des quatre cocircteacutes par une seacuterie de colonnes Au sol on trouvaitlrsquoeacuteleacutement principal de lrsquoexposition agrave savoir une reacuteplique de la mosaiumlque drsquoOrpheacuteeremontant au IIe siegravecle et que les archeacuteologues ont repeacutereacutee dans une habitationromaine de la Mahdia (fig 08) Bref lrsquoarchitecture du pavillon eacutetait une relecturemoderne des habitations traditionnelles de la meacutedina connues par leur aspectintroverti En partant de ce sens premier de lrsquoarchitecture locale les architectes nejouaient plus sur le placage des eacuteleacutements deacutecoratifs sur la faccedilade pour attirer les gensLa curiositeacute de ces derniers eacutetait eacuteveilleacutee par la sobrieacuteteacute de lrsquoexteacuterieur sentimentcaracteacuteristique de lrsquoexpeacuterience dans les meacutedinas maghreacutebines

18 Contrairement agrave son voisin le pavillon du Maroc qui continuait agrave faire du minaret drsquoune

mosqueacutee le symbole de lrsquoarchitecture arabo-islamique le pavillon tunisien se trouvaitfinalement libeacutereacute de ces steacutereacuteotypes heacuteriteacutes des pavillons coloniaux On devait ce partiarchitectural ineacutedit aux architectes Taiumleb Haddad Jacques Marmey et Miljevitch de laTunisie associeacutes agrave Andreacute Blouin de Montreacuteal

19 Le pavillon tunisien de 1967 toujours debout en deacutepit des transformations internes et

externes (fig 07) incarnait parfaitement la politique du pays agrave lrsquoaube delrsquoindeacutependance Rompre avec les clicheacutes orientalistes et ecirctre un pays avant-gardistedans lrsquoensemble du monde arabe tels eacutetaient les points de deacutepart de la Tunisie deBourguiba Que la Tunisie soit le premier pays arabe agrave signer sa participation agrave cetteexposition et que son pavillon soit le premier agrave ecirctre acheveacute dans le parc Jean-Darpeaueacutetaient deux eacutevegravenements qui traduisaient le volontarisme puissant de la Tunisiepostcoloniale Pierre Dupuy Commissaire geacuteneacuteral drsquoExpo 67 ne manqua pas desouligner cette ambition un peu deacutemesureacutee qursquoaffichait le Chef drsquoEacutetat tunisien

Avec sa vivaciteacute habituelle et son autoriteacute le preacutesident saisit tous les aspects duprojet de lrsquoExpo et se mis agrave en discuter comme srsquoil avait eacuteteacute lui-mecircme de notreCompagnie Crsquoeacutetait une joie pour lrsquoesprit Ses vues drsquoavenir deacutepassaient mecircme nosconceptions quant agrave lrsquoirrigation du deacutesert gracircce agrave la deacutesalinisation de lrsquoeau demer28

20 Toutefois force est de noter qursquoExpo 67 garda quand mecircme certains clicheacutes des

anciennes expositions Crsquoeacutetait agrave titre par exemple le cas de la deacutecision de regrouper laplupart des pays eacutetrangers dont lrsquoarchitecture repreacutesentait un cachet folklorique dansun seul endroit afin de revivifier la tradition du voyage eacutepheacutemegravere autour du mondeBien entendu une telle deacutecision ciblait principalement la classe ouvriegravere Pierre Dupuyeacutetait suffisamment clair lagrave-dessus

Les pays de lrsquoAsie proprement dite crsquoest-agrave-dire lrsquoInde Ceylan la Birmanie laThaiumllande furent groupeacutes de faccedilon agrave donner au visiteur lrsquoimpression de

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deacutepaysement de deacutecouverte drsquoun monde comme srsquoil avait fait un long voyage Crsquoestce qui explique la deacutecision de la Compagnie de remplacer le billet drsquoentreacutee ordinairepar un passeport Nous avons penseacute au citoyen moyen qui lit chaque fin desemaine des pages et des pages de son journal consacreacutees aux croisiegraveres aux villesantiques et pittoresques mais qui doit rester sur sa soif En lui offrant un passeportnous lui avons remis la clef du recircve29

Fig 6 Pavillon de la Tunisie Montreacuteal (1967) (1) eacutetat actuel (2014) (administration) vue sur lepatio central Source photo de lrsquoauteur prise avec la preacutealable autorisation de la Socieacuteteacute du ParcJean-Drapeau (2) vue sur la cour centrale et la mosaiumlque drsquoOrpheacutee (1967) Source Archives de laville de Montreacuteal Reacutef TDH 34-5 (3) perspective vue sur lrsquoentreacutee principale du pavillon (1967)Source Archives de la ville de Montreacuteal Reacutef Ex-114-2 (4) fresque en terre cuite par Zubeiumlr Turki(1967-2014)

Architecte Taiumleb Haddad Jacques Marmey Miljevitch (Tunisie) et Andreacute Blouin (Montreacuteal) Source photo de lrsquoauteur prise avec la preacutealable autorisation de la Socieacuteteacute du Parc Jean-Drapeau

21 En revanche un examen attentif des pavillons conccedilus au lendemain de celui de 1967

deacutevoile une nette stagnation de lrsquoesprit de lrsquoexposition agrave notre avis signe reacuteveacutelateurdrsquoun malaise senti quant au plan reacuteformateur enclencheacute agrave lrsquoindeacutependance En effet agrave lafin des anneacutees 1970 et tout au long des anneacutees 1980 emporteacutee par le discours post-moderne la Tunisie srsquoeacutetait plongeacutee dans la quecircte drsquoune laquo tunisianiteacute raquo qursquoelle estimaitperdue agrave cause drsquoune moderniteacute acceacuteleacutereacutee et imposeacutee en grande partie par lrsquoEacutetat Enoutre en faisant du tourisme lrsquoessentiel secteur de son eacuteconomie elle srsquoeacutetaitprogressivement tourneacutee vers une orientalisation de son paysage croyant par lagrave attirerles nostalgiques de lrsquoenchantement oriental Ceci eacutetait favoriseacute par plusieurs facteursdont lrsquoadoption par une geacuteneacuteration drsquoarchitectes tunisiens drsquoun historicisme fondeacutee surune pacircle copie des formes du passeacute Croyant donner la solution adeacutequate agrave lrsquoeacutequationtraditionmoderniteacute ces professionnels trouvaient refuge dans lrsquoarchitectureorientaliste produite entre 1900 et 1930 agrave Tunis et ailleurs Cette tendance srsquoeacutetaitnettement refleacuteteacutee entre autres dans le pavillon de Hanovre 2000 de son architecteMustapha Benjannet Dans ce cas preacutecis la moderniteacute avait tendance agrave se limiter agrave unefaccedilade illustrant intelligemment la meacutetaphore de la femme voileacutee Degraves qursquoon franchit leseuil de lrsquoentreacutee on se retrouvait avec le mecircme programme folklorique drsquoune Tunisieinquiegravete et instable Les formes architecturales typiques deacutesormais disparues de nos

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villas modernes eacutetaient ceacuteleacutebreacutees dans les deacutetails drsquoun pavillonmuseacutee En croyant leurdonner vie cette museacuteification nrsquoeacutetait autre que le symbole de leur extinction

22 La consommation irreacutefleacutechie du patrimoine architectural srsquoest poursuivie durant le

long regravegne de Bourguiba (1957-1987) et atteignit un seuil critique sous la gouvernancede Ben Ali (1978-2010) En 2010 lors de lrsquoexposition universelle de Shanghai la Tunisieeacutetait repreacutesenteacutee selon plusieurs critiques par lrsquoun des pavillons laquo les plus atroces delrsquohistoire de la preacutesence tunisienne dans les expositions universelles raquo Il va sans direque ce gouvernement eacutetait loin drsquoecirctre conscient du nouveau visage de la Tunisiecontemporaine et des modaliteacutes de sa repreacutesentation agrave lrsquointeacuterieur et agrave lrsquoexteacuterieur dupays au point que ce pavillon nrsquoa mecircme pas fait lrsquoobjet drsquoune conception architecturaleagrave proprement parleacute Agrave preacuteciser que la conception et la reacutealisation eacutetaient confieacutees agrave lafirme chinoise Nomura Construction Shanghai Co LTD avec comme thegraveme du pavillon laquo Enthusiastic City Connected City raquo Deacutecrivant son travail lrsquoentreprise rapporte que laquo Nomura made lots of plan for the choice of architectural materials and finally meet Islam

building style Especially on the performance of color comparison highlight the Mediterranean

sea and the kingdom of the desert characteristics raquo30 Cette vision actualiseacutee du discoursorientaliste du XIXe siegravecle deacuteboucha sur une faccedilade principale reacuteductible agrave un placagehasardeux de motifs deacutecoratifs emprunteacutes agrave plusieurs registres entre le vernaculaire etlrsquoorientaliste Le mariage peu reacuteussi du verre du fer forgeacute et de la pierre se voyait clairdans une entreacutee disproportionneacutee qui nrsquoavait qursquoun rapport lointain avec les portestraditionnelles desquelles ses concepteurs preacutetendaient srsquoinspirer Quant aux faccediladeslateacuterales et arriegravere elles devaient se contenter du collage drsquoun papier peint combinantdeacutesert et mer ville et campagne faune et flore etc Cette faccedilon de faire se prolongeaitagrave lrsquointeacuterieur ougrave lrsquoarcade de la maison algeacuterienne se joignait agrave celle tunisienne la portede Tozeur (sud du pays) srsquoaccolait agrave la fenecirctre de Sidi Bou Saiumld (nord du pays) hellip soitune seacuterie drsquoagencements qui teacutemoignaient drsquoune connaissance superficielle delrsquoarchitecture locale

Fig 7 Pavillon de la Tunisie Shanghai (2010) (1) inteacuterieur les arcades de la reacuteception (2) produits artisanaux (3) inteacuterieur couloir (4) exteacuterieur perspective sur lrsquoentreacutee principale (5) exteacuterieur faccedilade arriegravere

Conception et reacutealisation Nomura Construction Shanghai Co LTD Source photos drsquoamateursutiliseacutees avec lrsquoaimable autorisation de leurs auteurs respectifs

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4 Conclusion

23 De ces quelques visages de la Tunisie des expositions universelles on tire la conclusion

que les pavillons ont plus agrave dire sur les strateacutegies politiques de domination et leursacteurs respectifs que sur les pays les peuples et les civilisations qursquoils preacutetendentrepreacutesenter En 1867 le palais du bey confirma lrsquoautonomie politique de la reacutegence deTunis et sa libeacuteration de la tutelle agrave la Sublime Porte De 1881 au 1956 peacuteriode de lacolonisation franccedilaise les pavillons tunisiens eacutetaient le reflet de la supreacutematieoccidentale et un ideacuteal soutegravenement pour le projet colonial Agrave lrsquoobtention de sonindeacutependance et agrave lrsquoarriveacutee de Habib Bourguiba au pouvoir la Tunisie aspirait agrave unmonde meilleur dans une moderniteacute relativement infligeacutee Ainsi les pavillons de 1967jusqursquoagrave la fin des anneacutees 1970 peinaient lrsquoimage drsquoune Tunisie inquiegravete marchant agrave pasde geacuteant vers une moderniteacute de faccedilade que venait contrecarrer la remise en questiondes valeurs identitaires Quand la Tunisie entra dans les anneacutees sombres de lagouvernance de Ben Ali le pavillon de la Tunisie devint le miroir drsquoune deacutecadencegeacuteneacuteraliseacutee et le signe avant-coureur drsquoune mort prochaine du pouvoir en place Il vasans dire lrsquoorientalisme architectural srsquoest vu sous lrsquoeacutegide ce preacutesident rivaliser deforce avec les quelques essais conscients drsquoarchitectes voulant rompre avec lafolklorisation de lrsquoarchitecture locale En se proclamant juge des compeacutetitionsarchitecturales Ben Ali opta souvent pour les projets orientalistes par excellence Crsquoestle cas de lrsquohocirctel de ville de Tunis eacuterigeacute sur la colline de la Casbah par lrsquoarchitecteWassim Ben Mahmoud Le mecircme architecte gagna agrave lrsquoissu drsquoun choix preacutesidentiel leconcours de lrsquoEacutecole nationale drsquoarchitecture et drsquourbanisme de Sidi Bou Saiumld Durementcritiqueacute par les professionnels cet espace censeacute fournir agrave ses eacutetudiants une leccedilondrsquoarchitecture les enferme deacutejagrave dans le mimeacutetisme irreacutefleacutechi et influence amplementleur formation Ceci sans compter les projets touristiques sur lesquels la famillepreacutesidentielle mettait main basse et qui optaient pratiquement tous pour unearchitecture de pastiche Les exemples agrave ce titre abondent Finalement drsquoune faccedilon oudrsquoune autre lrsquoorientalisme architectural eacutetait le neacuteo-style par excellence ougrave sejoignaient les opposeacutes sur lrsquoarrecircte drsquoun plissement ambigu Lrsquoeacutepheacutemegraverepermanent leprochelointain lrsquoheacuteteacuterogegravenehomogegravene etc se rencontraient et glissaient avecdouceur dans une architecture hybride Cette derniegravere notamment en ce qui a trait auxpavillons des expositions universelles devient lrsquoespace drsquoentre-deux une heacuteteacuterotopiequi laquo a le pouvoir de juxtaposer en un seul lieu reacuteel plusieurs espaces plusieursemplacements qui sont en eux-mecircmes incompatibles raquo31

NOTES

1 Zine El-Abedin Ben Ali preacutesident de la Tunisie du 7 novembre 1987 au 14 janvier 2011 date ougrave

il fut eacutecarteacute du pouvoir par lrsquoeacutetincelle de la reacutevolution tunisienne

2 Habib Bourguiba (1903-2000) premier chef drsquoEacutetat tunisien de 1957 au 7 novembre 1987 date

de sa destitution de ses fonctions par un coup drsquoEacutetat meneacute par le geacuteneacuteral Ben Ali

3 SAIumlD Edward Lorientalisme lOrient creacuteeacute par lOccident Paris Seuil 2005

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4 Voir agrave ce sujet BENALIL Mounia PRZYCHODZEN Janusz Identiteacutes hybrides Orient et

orientalisme au Queacutebe Montreacuteal Deacutepartement des litteacuteratures de langue franccedilaise Universiteacute de

Montreacuteal 2006

5 SAIumlD Edward op cit p 59

6 OULEBSIR Nabila Les usages du patrimoine monuments museacutees et politique coloniale en Algeacuterie

1830-1930 Paris ed de la Maison des sciences de lhomme 2004 p 21

7 BEacuteGUIN Franccedilois Arabisances deacutecor architectural et traceacute urbain en Afrique du Nord 1830-1950

Paris Dunod 1983

8 DELEUZE Gilles GUATARI Feacutelix Capitalisme et schizophreacutenie Paris ed de Minuit 1972 p 123

9 SILVERA Victor laquo Du reacutegime beylical agrave la Reacutepublique tunisienne raquo in Politique eacutetrangegravere

51957 pp 594-611

10 laquo Exposition Universelle linteacuterieur du palais du bey de Tunis Le monde illustreacute raquo in Le monde

illustreacute 535 1867 p 85 URL lthttpgallicabnffrark12148bpt6k63727353gt [consulteacute le 09

juin 2014]

11 NORMAND Alfred Larchitecture des nations eacutetrangegraveres eacutetude sur les principales constructions du

parc Paris A Morel 1867

URL lthttpgallicabnffrark12148bpt6k63798932gt [consulteacute le 09 juin 2014]

12 CHIRAC A laquo Exposition universelle linteacuterieur du palais du bey de Tunis raquo in LExposition

universelle de 1867 illustreacutee Paris Commission Impeacuteriale (Ed) M E Denti amp M Pierre Petit 1867

pp 39-42

13 NORMAND Alfred op cit p 90

14 BOULANGER L Lrsquoexposition chez-soi vol 1 Paris L Boulanger Egravediteur 1889 p 100

15 Mecircme si ces ouvrages ont eacuteteacute eacutecrits apregraves 1889 Saladin avait deacutejagrave embrasseacute de pregraves

lrsquoarchitecture locale en tant qursquoarcheacuteologue architecte et restaurateur Il a agrave son compte Voyage

en Tunisie (1894) (en collaboration avec Reneacute Cagnat) (1894) La mosqueacutee Sidi Okba de Kairouan

(1899) Le manuel drsquoart musulman (1907) (en collaboration avec Gaston Migeon conservateur des

objets drsquoart du Moyen Acircge au Louvre) Tunis et Kairouan (1908) Lrsquoart ornemental hispanomauresque

lrsquoAlhambra de Grenade (1920) etc

16 MONOD Eacutemile Lexposition universelle de 1889 grand ouvrage illustreacute historique encyclopeacutedique

descriptif Paris Dentu E Libraire de la Socieacuteteacute des gens de lettres 1890 p 78

17 BENJAMIN Walter Paris capitale du XIXe siegravecle in BENJAMIN Walter Œuvres vol III Paris

Gallimard 2000 p 52

18 BENJAMIN Walter op cit p 53

19 HACHETTE Librairie Paris exposition 1900 guide pratique du visiteur de Paris et de lexposition

Paris Hachette amp Cie 1900 338

20 QUANTIN Albert Lexposition du siegravecle Paris Le Monde moderne 1900 pp 169 170

21 BEacuteGUIN Franccedilois op cit p 20

22 On rappelle qursquoau lundi du 24 avril 1899 un monument pareil deacutedieacute au partisan de la

colonisation en Afrique du Nord Jules Ferry est inaugureacute au cœur de la ville europeacuteenne de

Tunis

23 QUANTIN Albert op cit p 164

24 MORTON Patricia Hybrid modernities architecture and representation at the 1931 Colonial

Exposition Paris Cambridge Mass MIT Press 2000 p 145

25 BHABHA Homi K Les lieux de la culture une theacuteorie postcoloniale Paris Payot 2007 p 188

26 Le 7 deacutecembre 1964 Pierre Dupuy commissaire geacuteneacuteral de lrsquoexposition annonccedila agrave la presse

locale la deacutecision de la Tunisie de faire partie de lrsquoexposition eacutelevant par lagrave le nombre des pays

participants agrave 25 (laquo La Tunisie devient le 25e pays participant agrave lExpo raquo in Le Devoir Montreacuteal 8

deacutecembre 1964) Le 20 octobre 1965 le commissaire geacuteneacuteral de la participation tunisienne Salah

Benjennet signa le contrat et fit de la Tunisie le premier pays arabe agrave affirmer officiellement sa

participation agrave cette exposition (laquo La Tunisie signe son contrat raquo in La Presse 20-21 octobre 1965)

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Le lendemain le journal Meacutetro-Express publia une maquette du pavillon et quelques deacutetails sur

son architecture et les articles agrave exposer (laquo On deacutegustera le cafeacute turc au pavillon de la Tunisie raquo

in Meacutetro-Express 21 octobre 1965)

27 Le 1 er novembre 1966 la presse canadienne eacutetait precircte agrave prendre les premiegraveres photos agrave

lrsquointeacuterieur du pavillon tunisien Fut alors selon le journal Dimanche Matin laquo la reacuteponse concregravete

la plus frappante qui puisse ecirctre donneacutee aux pessimistes qui eacutetaient convaincus que le site de

lrsquoExpo et ses installations ne seraient pas precircts agrave temps pour lrsquoouverture agrave la fin drsquoavril 1967 raquo

(laquo La Tunisie a complegravetement termineacute son pavillon raquo in Diamnche Matin 30 octobre 1966) Un

autre journal donne les raisons de cette position de lrsquoavant laquo Construction started only last

November If we were able to build it quickly said Mr Hainault (president of Dumez-Canada

Limited the builders) it was because the Tunisians Knew what they wanted Mr Benjennet said

that because his countryrsquos pavilion was finished first he had won a bet with Expos architect-in-

chief Andreacute Fiset who wanted to impose his critical path program on us and I told him we will

be ahead of you raquo (YORSTON John laquo Arabian Palace Pavilion Ready raquo in The Montreal Star 2

novembre 1966)

28 DUPUY Pierre Expo 67 ou La deacutecouverte de la fierteacute Montreacuteal ed La Presse 1972 p 62

29 DUPUY Pierre op cit p 60

30 La fiche descriptive du projet est inteacutegreacutee agrave la liste des reacutealisations de la firme en question sur

son site web officiel URL lthttpwwwnomura-shcnenprojectsimp16htmlgt [consulteacute le 20

mars 2014]

31 FOUCAULT Michel Des espaces autres in DEFERT Daniel EWALD Franccedilois LAGRANGE

Jacques Dits et eacutecrits 1954-1988 vol IV Paris Gallimard 1994 pp 752-761 p 758

REacuteSUMEacuteS

Le preacutesent essai projette un regard historico-analytique sur quelques pavillons repreacutesentatifs de

la preacutesence tunisienne dans les expositions universelles depuis 1851 jusqursquoagrave 2010 Il srsquointeacuteresse en

particulier agrave leur volet architectural et tend agrave montrer que lrsquoadoption de lrsquoorientalisme

architectural comme cachet eacutemanait souvent drsquoune politique concerteacutee et non forceacutement de

lrsquoapplication drsquoune stylistique en vogue Pertinents vecteurs du message que voulaient refleacuteter les

personnes deacutetentrices du pouvoir dans le pays les pavillons des expositions nrsquoeacutetaient pas une

simple laquoarchitecture drsquoexpositionraquo Ils eacutetaient plutocirct une laquoarchitecture de repreacutesentationraquo mise

au service des forces capitalistes des strateacutegies coloniales et des aspirations deacutemesureacutees de

certains chefs drsquoEacutetat

Questo saggio propone una panoramica storico-analitica su alcuni padiglioni rappresentativi

della presenza tunisina nelle mostre universali dal 1851 al 2010 Il contributo egrave incentrato in

particolar modo sulle loro componenti architettoniche e suggerisce che lrsquoadozione

dellrsquoorientalismo nellrsquoarchitettura come impronta caratteristica derivava spesso da una politica

concertata e non necessariamente dallrsquoapplicazione di uno stile in voga Interpreti significativi

del messaggio che i detentori del potere nel paese intendevano diffondere i padiglioni espositivi

non rappresentavano una mera ldquoarchitettura da esposizionerdquo erano piuttosto unrsquoldquoarchitettura

di rappresentazionerdquo al servizio delle forze capitaliste delle strategie coloniali e delle aspirazioni

smisurate di alcuni capi di Stato

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This article conveys an historical analysis on some pavilions representing the Tunisian presence

in world fairs from 1851 to 2010 It focuses particularly on their architectural components It

wants to demonstrate that the adoption of architectural Orientalism as a cachet emanated

predominantly from an orchestrated policy rather than the application of a fashionable stylistic

Pertinent vectors of the message intended by the empowered people to be transmitted these

pavilions were not simply laquoexibition architectureraquo they were more laquoarchitecture of

representationraquo at the service of the capitalist forces the colonial policies and the overweening

ambitions of some leaders

INDEX

Parole chiave architettura esposizioni universali orientalismo politiche Tunisia

Keywords architecture orientalism policies Tunisia World Fairs

Mots-cleacutes architecture expositions universelles orientalisme politiques Tunisie

AUTEUR

NADER MEDDEB

Architecte diplocircmeacute en 2005 de lrsquoEacutecole Nationale drsquoarchitecture et drsquoUrbanisme de Sidi Bou Saiumld agrave

Tunis Il finalise actuellement un PhD en ameacutenagement agrave lrsquoUniversiteacute de Montreacuteal Auteur de

plusieurs articles sections de livres et de communications libres il srsquointeacuteresse au rapport de

lrsquoarchitecture de la ville agrave certaines notions comme lrsquoespace public la biopolitique la

gouvernance le pouvoir lrsquoarchitecture des reacutegimes totalitaires

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Una vetrina internazionale per losviluppo la Corsica e le EsposizioniUniversaliMarco Cini

1 Considerazioni introduttive

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1 Le Esposizioni Universali della seconda

metagrave del XIX secolo inaugurate dallaGreat Exhibition londinese del 1851rappresentano un evento che si presta amolteplici letture proscenio dellrsquoideologiadel progresso vetrina della modernitagravetecnologica luogo diautorappresentazione delle societagraveottocentesche spazio di confronto ecompetizione fra nazioni in ascesa primamanifestazione di spettacolo di massaluogo di ammaestramento per le classiindustriali e lavoratrici e molto altroancora come una copiosa storiografia haampiamente dimostrato1 individuando inesse laquoun terreno formidabile peranalizzare i precedenti storici dei processidi globalizzazione cosigrave come dei mondivisuali-virtuali della contemporaneitagraveraquo2

2 Le Esposizioni Universali peraltro consentono anche di riflettere su alcuni aspetti

inerenti la dialettica fra Stato nazionale e singole aree regionali rispetto alle moltepliciproblematiche che innervarono tale relazione nel corso del XIX secolo fra cui quelladellrsquointegrazione economica fra centro e periferie Piugrave nello specifico permettono divagliare da unrsquoangolatura peculiare alcune dinamiche concernenti lo sviluppo internodelle singole regioni in relazione agli input provenienti dallo Stato centrale Lrsquoanalisi diqueste manifestazioni se da un lato rende possibile una valutazione diacronica deiprogressi di carattere tecnologico conseguiti da specifiche aree territoriali finalizzatiad incrementare la produttivitagrave dei comparti primario e secondario dallrsquoaltro consentedi appurare il grado di allineamento degli orientamenti produttivi di una determinataregione rispetto alle dinamiche e ai processi sperimentati da altre aree del territorionazionale o alle politiche economiche elaborate dalle autoritagrave pubbliche centrali operiferiche Lrsquoosservazione attraverso i rendiconti redatti in occasione di questemanifestazioni fieristiche di avanzamenti tecnici o di riforma dei processi produttiviappare in una simile prospettiva certamente plausibile nel caso della Francia graziealla estrema perizia organizzativa e contabile delle esposizioni ospitate dal paesetransalpino3 e alla meticolositagrave con cui fu descritta la composizione dellerappresentanze di produttori inviate presso le rassegne internazionali ospitate a Parigio organizzate da altri paesi Sotto questo particolare profilo la partecipazione delledelegazioni dei produttori cograversi alle Esposizioni Universali di Parigi (1855) Londra(1862) e Parigi (1867) (a cui si deve aggiungere lrsquounica Esposizione regionaleorganizzata ad Ajaccio nel 1865) consente di ponderare lo sforzo fatto dal ceto dirigentecograverso negli anni del II Impero per avviare la transizione verso un modello economico ditipo capitalistico

3 La Corsica rappresenta un case-study particolarmente significativo del multiforme

processo di modernizzazione che ha interessato le regioni del Mediterraneo nel XIXsecolo Isola economicamente arretrata ndash sebbene con numerose caratteristicheriscontrabili anche in altre regioni dellrsquoarea ndash in seguito allrsquoaggregazione allo Stato

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economicamente piugrave sviluppato dello spazio mediterraneo fu sottoposta dai primilustri dellrsquoOttocento ad un contraddittorio processo di modernizzazione delle suestrutture socio-economiche Queste ultime allrsquoinizio del secolo conservavano ancoratutte le caratteristiche delle organizzazioni sociali di tipo ldquotradizionalerdquo4 circostanzache ostacolava una piugrave spinta integrazione dellrsquoeconomia insulare con quella franceseGli elementi frenanti di maggiore rilevanza possono essere schematicamentecompendiati nella assoluta carenza dei meccanismi tipici dellrsquoeconomia di mercatoinsufficienza dei luoghi istituzionali dello scambio mercantile (fiere e mercati) elevatoautoconsumo carenza di manifatture e attivitagrave artigianali (confinate queste ultimeunicamente nelle due cittagrave di Bastia e Ajaccio e nella microregione della Castagniccia)scarsitagrave cronica di numerario determinata in primo luogo da una bilanciacommerciale in costante disavanzo5 Lrsquoavvio di processi di trasformazione eammodernamento era poi inibito dalle peculiaritagrave di fondo dellrsquoagricoltura insulare nelcorso del XVIII secolo le dinamiche agricole si erano cristallizzate in una rigidaspecializzazione colturale delle singole comunitagrave e in altrettanto anelastici meccanismidi scambio fra le stesse Le produzioni delle varie pievi rispondenti a logicheautarchiche escludevano per principio la concorrenza ciascun comune o cantonespecializzato in unrsquounica coltura riforniva i comuni vicini di quello specifico prodottodeterminando il consolidamento di un ldquosistema cerealicolo a pastorizia alternardquo6caratterizzato da rendimenti agricoli molto bassi dallrsquoimpermeabilitagrave a qualsiasiinnovazione tecnica in campo agrario7 e dallrsquoassenza di varietagrave nella produzioneincentrata quasi esclusivamente sui cereali e sulla larga predominanza del maggese

4 Nel corso della prima metagrave del secolo lo spazio occupato dai cereali registrograve un

sensibile incremento8 come riflesso di una costante crescita demografica Laproduttivitagrave della cerealicoltura tuttavia rimase per tutta la prima metagrave del secolo alivelli molto bassi quasi sempre al di sotto della media nazionale a causa della minorequantitagrave di sementa utilizzata delle modalitagrave di coltivazione arretrate e dellrsquoassenza dirotazioni efficaci9

5 La staticitagrave di fondo dellrsquoagricoltura insulare appare subire unrsquoincrinatura intorno alla

metagrave del secolo quando si manifestarono con crescente insistenza segnali dirinnovamento in campo agrario legati alle sperimentazioni portate avanti da alcunigrandi proprietari dellrsquoisola (fra i quali egrave possibile menzionare il visconte De Susini ndashpresidente della Socieacuteteacute drsquoagriculture di Sartene ndash Antonio Giacomo Gavini GiuseppeAntonio Limperani ndash presidente della Socieacuteteacute drsquoagriculture di Bastia ndash e Carlo AndreaPozzo di Borgo di Ajaccio) e da alcuni agronomi come Regolo Carlotti organicamentelegati da alcuni anni alle principali socieacuteteacutes drsquoagriculture francesi A tale processo non eraperograve estraneo lo Stato In seguito allrsquoascesa al trono imperiale di Napoleone IIIlrsquoattenzione dei governi centrali per lrsquoisola si fece sempre piugrave intensa e si tradusseanche in maggiori investimenti direttamente o indirettamente collegati con il settoreprimario I vivai dipartimentali conobbero in questi anni un apprezzabile incrementole Societagrave di agricoltura furono riorganizzate in ogni arrondissement furono acceleratele opera di bonifica di alcune paludi dellrsquoisola si procedette alla costruzione di nuovestrade vicinali e forestali allrsquoampliamento dei porti e soprattutto furono varate alcuneimportanti leggi ndash come lrsquoabolizione della vaine pacircture nel 185410 ndash finalizzate a ridurrele prerogative godute fino ad allora dagli allevatori e ad agevolare una nuovaorganizzazione del settore Durante il II Impero grazie anche allrsquoincremento dei trafficimarittimi si assisteacute ad una trasformazione dellrsquoagricoltura nella direzione di unaspecializzazione piugrave conforme alle attitudini della regione soprattutto nelle zone

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collinari di bassa montagna e nelle valli scomparve progressivamente la cerealicolturaestensiva e si ridusse parzialmente lrsquoallevamento di ovini Le nuove colture cheacquistarono un crescente spazio furono la vigna gli olivi gli alberi da frutta e inmisura minore i legumi e i prodotti orticoli

6 La partecipazione alle Esposizioni Universali degli anni rsquo50 e rsquo60 coincise quindi con

lrsquoavvio di un processo di rinnovamento agronomico che rifletteva il mutamentointervenuto nellrsquoatteggiamento di una parte della possidenza fondiaria verso ilproblema dello sviluppo economico e della modernizzazione degli assetti socialidellrsquoisola Per il ceto dirigente insulare un obiettivo non secondario che poteva essereconseguito attraverso la partecipazione a queste manifestazioni era quello di ldquosvelarerdquondash ai connazionali in primo luogo ndash un territorio ancora poco conosciuto di cui quindinon si potevano apprezzare le potenzialitagrave produttive noncheacute lrsquoimpegno profuso daiceti sociali piugrave elevati per adeguare le sue strutture economico-sociali ai livelliraggiunti dagli altri dipartimenti della Francia continentale

7 Sotto questo profilo quindi lrsquoadesione alle Esposizioni Universali aveva anche un

significato profondamente ideologico metteva in discussione infatti lrsquoimmagineconsolidata di un dipartimento economicamente arretrato votato alla povertagrave e allasubalternitagrave economica rispetto alla Francia Con la partecipazione a queste vetrineinternazionali proprietari fondiari imprenditori e artigiani mirarono ad emanciparsida quella identitagrave ancora sfumata e poco definita che derivava anche dalla eccessivasegmentazione delle attivitagrave produttive sul territorio e dallrsquoarretratezza settoreprimario e poterono presentarsi come un soggetto sociale dotato di una identitagrave menoincerta11

2 Un debutto lusinghiero le esposizioni di Parigi del1855 e di Londra del 1862

8 La Corsica non era presente con una propria delegazione di espositori alla Great

Exhibition del 1851 La prima partecipazione si registra alla Esposizione Universale diParigi inaugurata il 15 maggio 1855 e ospitata al Palais de lrsquoIndustrie agli ChampsElyseacutees La prima grande Esposizione organizzata dalla Francia nonostante lrsquoinidoneaubicazione fu visitata da oltre cinque milioni di persone e in tale circostanza il Jurydistribuigrave oltre 11000 ricompense e premi12

9 Le notizie sulla partecipazione degli espositori cograversi non sono molto numerose Egrave

probabile che questa presenza sia stata organizzata frettolosamente ed egrave certo che unaquantitagrave significativa di prodotti inviati per essere esposti non arrivograve a destinazione neitempi previsti13 Gli espositori cograversi erano comunque presenti nella prima classe(miniere e metallurgia) e nella terza classe (agricoltura) vale a dire nelle categorie cheanche nelle esposizioni successive avrebbero ospitato la maggior parte dei prodottidellrsquoisola

10 Unrsquoaccoglienza particolarmente favorevole fu riservata ai campioni di marmo estratti

dalle numerose cave del dipartimento14 valutati da alcuni osservatori dello stessolivello qualitativo dei marmi algerini tradizionalmente reputati i piugrave pregiati fra quelliestratti nel territorio francese Piugrave interessante era perograve lrsquoosservazione circa il lorocosto Si sottolineava infatti che negli anni precedenti i marmi cograversi erano statidifficilmente commerciabili a causa delle difficoltagrave che si riscontravano nel trasporto

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dalle cave ai porti dellrsquoisola circostanza che facendone lievitare il prezzo di vendita liponeva fuori mercato tuttavia ndash e questo era un esplicito riconoscimento dellalungimirante politica praticata dal regime bonapartista ndash la recente apertura di nuovestrade aveva parzialmente attenuato tale problema rendendo i marmi estratti nellrsquoisolanuovamente competitivi sui mercati15

11 La Corsica aveva esposto anche liquori drsquoasfodelo (ma se ne metteva in dubbio il loro

valore commerciale non essendo competitivi con gli alcolici derivati dal vino e dalgrano)16 ed alcune varietagrave di legname di cui lrsquoisola era ricca

12 Il risultato finale per i produttori cograversi fu tuttrsquoaltro che sconfortante avendo ottenuto

una Croce della Legion drsquoOnore per le belle arti una medaglia drsquoonore per lametallurgia due medaglie di prima classe (per i marmi esposti) cinque medaglie diseconda classe (per lrsquoolio drsquooliva per il vino per il miele e per i marmi) e novemenzioni drsquoonore (per il legname per lrsquoolio drsquooliva per i liquori drsquoasfodelo per ilminerale drsquoantimonio per le acque minerali drsquoOrezza per i marmi e graniti e per ibozzoli di bachi da seta)17 Alcuni anni piugrave tardi un accorto conoscitore dellrsquoeconomiacograversa poteva a buon diritto sostenere che la partecipazione allrsquoEsposizione laquofut unsuccegraves complet dont le pays eut drsquoautant plus lieu de srsquoenorgueillir que crsquoeacutetait lapremiegravere fois que les produits de la Corse figuraient dans un concours internationalraquo18

13 Curiosamente nei vari resoconti dellrsquoEsposizione consultati non si fa alcun accenno ai

vini prodotti nellrsquoisola nonostante proprio la viticoltura fosse giagrave da alcuni anni alcentro dei processi di rinnovamento colturale intrapresi dai possidenti fondiari cograversi19Come abbiamo accennato poco sopra in realtagrave una parte dei prodotti destinati allakermesse parigina non giunse nei tempi previsti e quindi non fu esposta Questicampioni furono inviati dopo la chiusura dellrsquoEsposizione dallrsquoagronomo RegoloCarlotti alla Socieacuteteacute Impeacuteriale et Centrale drsquoAgriculture di Parigi la quale pubblicograve unampio rendiconto per il suo bollettino periodico Fra la produzione esaminata da unacommissione appositamente costituita figuravano varie qualitagrave di vino e di frumentocampioni di cera di tabacco20 e di cotone la cui qualitagrave fu giudicata positivamente e fuvalutata come il risultato tangibile dellrsquoavviata trasformazione degli assetti produttividellrsquoisola21

14 Sette anni piugrave tardi la Corsica fu nuovamente presente allrsquoEsposizione universale

organizzata a Londra In questa occasione i partecipanti furono globalmente 27379circa il doppio rispetto alla rassegna del 1851 Per la Francia e le sue colonie eranopresenti 5495 ldquostandistirdquo Gli espositori cograversi erano 41 cosigrave suddivisi sette per la classe1 (prodotti delle miniere e delle fabbriche metallurgiche) uno per la classe 2 (prodottichimici e farmaceutici) e trentatre per la classe 3 (prodotti agricoli e alimentari)22

15 Particolarmente significativa egrave la presenza nella prima classe La Francia infatti era

sottorappresentata soprattutto per ciograve che riguardava il carbone e il ferro (non eranopresenti imprenditori del calibro di Schneider Creuzot Gouin Peacutetin et Gaudet) Gliespositori transalpini di questa classe erano 96 in rappresentanza di 37 dipartimenti laCorsica era rappresentata da sette espositori come la Dordogna mentre la Senna neannoverava sedici e la Seine-et-Marne dieci Per tutti gli altri dipartimenti gli espositorierano meno di cinque23 Non sorprende che lrsquoisola occupasse una posizione di primopiano nella classe rappresentativa il settore metallurgico In Corsica il repentinosviluppo di questo importante comparto era stato reso possibile dai copiosiinvestimenti degli imprenditori siderurgici francesi i quali avevano individuatonellrsquoisola un sito vantaggioso per le potenzialitagrave che offriva circa la produzione di

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carbone vegetale e per lrsquoapprovvigionamento del minerale ferroso dallrsquoIsola drsquoElbaGrazie alla legge doganale del 1841 che rimosse i dazi gravanti sullrsquoesportazione deiprodotti metallurgici verso la madrepatria il settore conobbe una rapida espansioneSubito dopo la promulgazione della citata legge furono aperte due fonderie a Toga ndashnei pressi di Bastia ndash e a Solenzara mentre i vecchi forni fusori della Castagnicciafurono trasformati in forge per lrsquoaffinatura del metallo La rapida crescita dellrsquoindustriametallurgica fu stimolata principalmente dalla domanda delle compagnie ferroviarienazionali in forte ripresa dopo la crisi del 1848-1850 ed in particolare dalle commessedella Compagnia Paris-Lyon-Meacutediterranneacutee concessionaria per la costruzione dellarete ferroviaria della Francia meridionale Un salto qualitativo fu compiuto nel 1851quando i fratelli Jackson industriali siderurgici della Loira acquistarono la fonderia diToga ndash realizzandovi entro il 1853 ben tre moderni altiforni in cui furono impiegaticirca 400 operai24 ndash e le forge di Fiumalto e di Venzolasca Nei primi anni lsquo60 laproduzione di ghisa superograve i 200000 quintali metrici annui mentre quella di ferro neldecennio successivo i 15000 qm Sulla scia dellrsquoesperienza inaugurata a Toga anche lasocietagrave Jacquinot et Cie potenziograve i propri investimenti nella fonderia di Solenzara chenegli anni del II Impero diventograve il secondo complesso dellrsquoisola per materiale ferrosoprodotto occupando circa 200 operai Nel complesso agli inizi degli anni rsquo60 laproduzione annua di ghisa dei due impianti superava i 220000 qm risultatoquestrsquoultimo tuttrsquoaltro che trascurabile di poco inferiore a quanto prodotto neilaquodistretti ferrieri di tutta lrsquoItalia continentaleraquo25 Alla manifestazione di Londra erapresente proprio la societagrave F Jacquinot et Cie di Solenzara i cui prodotti furonopremiati dalla giuria dellrsquoEsposizione26

16 Per quanto riguarda la terza classe la Francia rappresentava da sola oltre la metagrave degli

espositori di prodotti agricoli ben 1998 espositori francesi di cui 33 erano cograversi Fraquesti erano presenti 14 produttori di vino provenienti dalla regione di Ajaccio ma acolpire gli osservatori della kermesse londinese fu soprattutto lrsquoesperienza di MFranceschini che aveva esposto olio sopraffino ottenuto grazie allrsquoimpiego ditecnologie e metodi di lavorazione della materia prima piugrave sofisticati rispetto alletecniche arretrate ancora diffuse nel dipartimento Si osservava che tradizionalmentelrsquoolio cograverso era stato venduto sulla piazza di Marsiglia ndash dove veniva impiegatonellrsquoindustria del sapone ndash a prezzi molto bassi inferiori spesso anche al prezzodellrsquoolio di Tunisi Lrsquoolio prodotto da Franceschini grazie alla superiore qualitagrave avevainvece un prezzo piugrave alto ed era esportato anche in America27 Il riferimento allaproduzione di olio era tuttrsquoaltro che accidentale Da alcuni anni infatti in Corsica sitentava di incrementarne la produzione e di migliorarne la qualitagrave in particolare leSocieacuteteacutes drsquoagriculture dei vari arrondissements perorarono in piugrave occasioni gli olivicoltoriaffincheacute intensificassero i loro sforzi per fabbricare olio commestibile di buona qualitagravepoicheacute gli oli stranieri utilizzati nei procedimenti industriali e il petrolionellrsquoilluminazione stavano facendo una concorrenza sfrenata allrsquoolio prodottonellrsquoisola destinato a tali usi28 con il rischio tangibile di una fuoruscita della produzioneinsulare dal mercato

17 Complessivamente gli espositori cograversi premiati furono sette29 ma ciograve che preme

rilevare egrave come la presenza della Corsica ndash decisamente organizzata piugrave adeguatamenterispetto alla manifestazione parigina del rsquo55 ndash fosse stata giudicata positivamente degliosservatori francesi i quali non mancarono di sottolineare i progressi conseguiti neicampi dellrsquoagricoltura e dellrsquoindustria riconoscendo che laquola Corse srsquoagite le feu sacreacute

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des conquecirctes agricole et industrielles a gagneacute du terrain Attendons-nous agrave la voirdeacutesormais tenir un rang respectable dans la productionraquo30

3 Intermezzo lrsquoEsposizione Generale di Ajaccio(1865)

18 La buona accoglienza riservata ai prodotti presentati a Londra incoraggiograve

lrsquoorganizzazione di una manifestazione simile allrsquointerno del territorio dipartimentaleIl concorso promosso dal Ministero dellrsquoagricoltura commercio e lavori pubblici e dalConsiglio generale della Corsica si tenne ad Ajaccio nel maggio 1865 Il periodo sceltoper lo svolgimento del concorso non era affatto casuale in quegli stessi giorni infatti ilPrincipe Napoleone inaugurograve il monumento di Napoleone Bonaparte e dei suoi quattrofratelli progettato da Eugene Viollet-Le-Duc La presenza in Corsica del PrincipeCharles-Paul il quale come egrave noto aveva avuto un ruolo di primo pianonellrsquoorganizzazione delle precedenti esposizioni francesi accentuograve la corniceldquonapoleonicardquo allrsquointerno della quale fu collocata la manifestazione fieristicacircostanza peraltro ampiamente sottolineata dal prefetto Louis Gery nel discorsopronunciato in occasione dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione e di cui era possibilerinvenire numerosi riscontri architettonici e simbolici nel percorso espositivo

19 La risposta dei produttori cograversi allrsquoappello del prefetto e del Jury drsquoammissione fu

sorprendente gli espositori infatti furono ben 2146 mentre i prodotti presentati nellevarie categorie furono 3740 Altrettanto copiose furono le medaglie e i premi assegnatindash ben 311 ndash a riprova della volontagrave degli organizzatori di stimolare attraversolrsquoassegnazione di ricompense tangibili lrsquoimpegno individuale dei produttorievidenziare lrsquointraprendenza degli artigiani stimolare la reciproca emulazione fra gliagricoltori accrescere la considerazione sociale per attivitagrave produttive fino ad alloraignorate da larghi settori della societagrave insulare31

20 LrsquoEsposizione Generale dei prodotti agricoli industriali e artistici della Corsica fu

organizzata riproducendo su scala locale il modello ormai consolidato delleEsposizioni Universali Il percorso espositivo fu progettato dallrsquoarchitetto deldipartimento E Hess e realizzato sotto la supervisione del direttore del cantierenavale di Ajaccio Ubicato su terreni di proprietagrave dello Stato in pieno centro urbano sisviluppava su unrsquoarea di oltre 13000 mq Vi si accedeva attraverso una stradaappositamente costruita ndash ai lati della quale erano collocati i prodotti del bosco(legname da costruzione campioni di legname da segheria ecc) ndash che conduceva a unatripla porta in mattoni veneziani ornata dei colori imperiali Il terreno occupatodallrsquoesposizione era diviso in due parti nella prima parte si trovavano disposte diecicostruzioni ed alcune stalle adibite al ricovero del bestiame e del macchinario agricolomentre nella seconda area furono costruiti i fabbricati destinati ad accogliere i prodottiagricoli dellrsquoartigianato e della manifattura Il percorso espositivo abbellito da alcunefontane si chiudeva con lrsquoedificio maggiore il Palazzo dellrsquoEsposizione sulle cuicolonne erano issate le insegne della Corsica delle due cittagrave di Ajaccio e Bastia e le armidel Principe Napoleone e della Principessa Clotilde Adiacenti al Palazzo furonocostruiti tre acquari nei quali furono ospitate varie specie ittiche peculiari dellrsquoisola e icrostacei dei numerosi stagni che si trovano allrsquointerno del dipartimento32 Con ognievidenza il percorso espositivo lungo il quale si potevano osservare i prodotti agricolisilvo-pastorali ittici e manifatturieri dellrsquoisola era stato progettato per esaltare le

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potenzialitagrave e la ricchezza del suolo cograverso e per mostrare i progressi compiuti dalcomparto manifatturiero Questo duplice obiettivo era funzionale a controbattere leopinioni sempre diffuse in Francia che consideravano la Corsica laquocomme une colonieoneacutereuse agrave sa meacutetropoleraquo33 Lrsquointera esposizione era quindi costruita per amplificare glisforzi fatti dagli amministratori pubblici e dai produttori dellrsquoisola per ammodernare lesue strutture economico-sociali Sotto questo profilo il prefetto Gery non mancava disottolineare come negli anni precedenti fossero state create le condizioni perconsentire il decollo dellrsquoeconomia insulare I settori che avevano registrato maggioriprogressi erano quelli della sicurezza pubblica ndash grazie ad una legge del 1853 era statopossibile avviare una efficace campagna per debellare il banditismo ndash delle vie dicomunicazione ndash che avevano reso possibile un sensibile incremento degli scambi34 ndash edellrsquoistruzione pubblica grazie al quale era stato possibile avviare un tangibile processodi trasformazione dei costumi popolari35

21 Pur non dissimulando le difficoltagrave e i ritardi che ancora ostacolavano la trasformazione

dellrsquoagricoltura da un modello incentrato sulla coltura estensiva ad uno di tipointensivo i rapportatori della manifestazione mettevano in evidenza lrsquoavvio di unprocesso di riconversione incentrato sulla sostituzione delle colture cerealicole conquelle arboricole e ortofrutticole Il futuro dellrsquoagricoltura insulare sottolineava Geryera lrsquoarboricoltura allrsquoEsposizione ben 250 proprietari avevano presentato il loro olio eoltre 1500 bottiglie di vino erano state esibite al concorso Constatava che ancorascarseggiavano le grandi fattorie organizzate anche se rilevava gli sforzi fatti in questadirezione da alcuni grandi proprietari per riorganizzare i loro possedimenti36 chelasciavano ben sperare per il futuro

22 Grande attenzione era riservata al comparto manifatturiero il cui livello di sviluppo

non era ritenuto soddisfacente sebbene non mancassero segni di progresso Come giagraveemerso nelle Esposizioni Universali degli anni precedenti anche in questo caso sisottolineava come lrsquoindustria metallurgica fosse il settore piugrave sviluppato mentre ilcomparto minerario si trovava in una deplorevole condizione di abbandono (conlrsquoeccezione dellrsquoindustria del marmo) Grande speranza ndash e questo era il vero segnale dinovitagrave ndash lasciavano intravedere le fabbriche di paste alimentari le concerie ledistillerie di prodotti resinosi comparse in anni recenti e che dimostravano lrsquoavvenutoesordio di una trasformazione in senso manifatturiero del tessuto produttivo deldipartimento Per quanto riguarda le paste alimentari si osservava che fino ad alcunianni prima dalla Corsica fuoriuscivano annualmente 200000 fr per acquistare pastadallrsquoItalia negli ultimi anni perograve tali importazioni si erano fortemente ridotte graziealla produzione dei numerosi pastifici che erano stati aperti nellrsquoisola Altrettantoincoraggiante era il comparto della lavorazione del cuoio il quale aveva fatto numerosiprogressi ed era in grado di esportare quantitagrave crescenti di prodotto37 cosigrave come lemanifatture del sapone delle conserve e delle confetture38

23 Non casualmente gli espositori di queste sezioni furono premiati copiosamente con

medaglie drsquooro e drsquoargento Unico neo ma molto significativo riguardograve la premiazionedella sezione rdquoMacchine e strumenti agricolirdquo in questo caso infatti molti premi nonfurono assegnati a causa del numero ristretto di macchinari agricoli esposticircostanza che metteva in evidenza le difficoltagrave che ancora permanevano nel compartoagricolo e che ne ostacolavano la trasformazione verso modelli caratterizzati da livellidi produttivitagrave piugrave elevati

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4 Unrsquooccasione mancata lrsquoEsposizione di Parigi del1867

24 La manifestazione del 1865 nelle intenzioni degli organizzatori aveva indubbiamente

anche lo scopo di preparare adeguatamente la partecipazione allrsquoEsposizioneUniversale che due anni piugrave tardi sarebbe stata accolta nella capitale transalpina39 Lagrande kermesse parigina ospitata al Palais du Champ de Mars e organizzata su unasuperficie di circa 690000 mq fu inaugurata il 1deg aprile 1867 e fu frequentata da circaundici milioni di visitatori Gli espositori divisi in dieci gruppi furono 52217 di cui11645 francesi e i premi assegnati furono ben 25552 a cui debbono essere sommati unmigliaio di medaglie e diplomi di merito40 I numeri sopra citati offrono unrsquoidea benprecisa del salto di qualitagrave compiuto dalla manifestazione scrupolosamenteorganizzata da Freacutedeacuteric Le Play innovando rispetto ai criteri organizzativi osservatinella preparazione dellrsquoesposizione del rsquo5541

25 Diversamente dalle attese del Comitato dipartimentale maturate peraltro anche sulla

scia della larghissima partecipazione allrsquoesposizione regionale del 1865 allamanifestazione parigina la delegazione cograversa fu molto ridotta appena ventunoespositori Se si escludono le due ferriere Peacutetin Gaudet Cie di Toga e Jacquinot diSolenzara che portarono campioni di carbone di legna di ghisa e di ferro gli altripartecipanti esposero campioni di vino drsquoolio drsquooliva di tabacco di cotone dellaLuisiana di bozzoli di bachi da seta e di legname soltanto sette furono premiati42 Ladelusione per la scarsa partecipazione egrave denunciata a chiare lettere nellrsquoarticolatoresoconto dellrsquoEsposizione scritto da Charles Vernet funzionario delle doganedellrsquoisola al quale una Commissione dipartimentale aveva affidato lrsquoincarico di redigereun rapporto dellrsquoevento Nonostante lrsquoinsoddisfazione per lo scarso risultato riportatodalla delegazione insulare che segnava un evidente regressione rispetto allapartecipazione degli imprenditori cograversi alla esposizioni precedenti Vernet colselrsquooccasione per fornire una dettagliata descrizione del grado di sviluppo industrialeconseguito dal dipartimento al fine di laquodissiper certaines erreurs et des preacuteventionstrop facilement accepteacutees qui font consideacuterer la Corse comme reacutefractaire au progregraves etcomme un charge sans compensation pour la Franceraquo43

26 Indubbiamente il settore trainante lrsquoeconomia insulare era ancora rappresentato dalla

metallurgia Vernet non mancava di sottolineare che oltre ai due stabilimenti di Toga eSolenzara44 (la prima delle due societagrave fu premiata con una medaglia drsquooro) era in corsola costruzione di un terzo stabilimento metallurgico a Porto per conto della societagraveChauton et Cie Questrsquoultima era stata fondata nel 1862 da un gruppo di industriali deldipartimento delle Landes per lo sfruttamento dei boschi dellrsquoisola In particolare oltreal commercio del legname la societagrave distillava prodotti resinosi in due stabilimenticostruiti nelle foreste drsquoAitone e di Valdoniello e produceva con gli scarti del legnamecarbone vegetale da impiegare nellrsquoaltoforno in costruzione a Porto45

27 Il riferimento alle attivitagrave industriali della Chauton et Cie consentiva a Vernet di

attirare lrsquoattenzione su una questione cruciale per la Corsica la mancanza di capitaliche impediva agli operatori economici locali di destinare investimenti considerevoliallrsquoindustria La limitata intraprendenza dei cograversi ndash sovente rimproverata dagliopinionisti francesi ndash era dunque riconducibile allrsquoassenza di capitali allaproblematicitagrave della loro accumulazione piugrave che alle loro attitudini imprenditorialiNon casualmente continuava Vernet i capitalisti del continente francese che avevano

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deciso di investire nellrsquoisola avevano ottenuto successi apprezzabili A tal propositooltre i casi precedentemente richiamati Vernet citava anche lrsquoesempio della SocietagraveDelarbre et Jacob che dal 1845 produceva nei cantoni di Bonifacio Portovecchio e Cortecon unrsquoindubbia riuscita commerciale legname per lrsquoesportazione e soprattuttosughero

28 Proprio la crescente produzione per lrsquoesportazione sul continente francese o allrsquoestero

aveva sostenuto il consolidamento della ldquoCompagnie insulaire de navigationrdquo fondatanel 1840 dai negozianti ed armatori cograversi Joseph e Jean-Mathieu Valery per ilcollegamento con battelli a vapore fra Bastia e Livorno In seguito allrsquoascesa al poteredi Napoleone III la Compagnia aveva conoscuto una rapida crescita grazie anche almonopolio ottenuto nel 1850 del trasporto postale da Marsiglia allrsquoisola ed allesovvenzioni governative per lrsquoespletamento di tale servizio46 Altrettanto redditizio fu ilmonopolio del trasporto dei lavoratori stagionali dalla Toscana a Bastia conquistatodalla Compagnia in questo periodo che le consentigrave di portare la flotta nel 1856 aquattordici battelli a vapore e a ventitre nel 1867 Relativamente al numero dei vaporiin servizio nei primi anni rsquo60 il porto di Bastia occupava ormai la quarta piazza fra iporti francesi del Mediterraneo47

29 A fianco di queste attivitagrave esercitate su una scala piugrave ampia si era articolato anche un

tessuto di piccole imprese assai vitali capaci di soddisfare una quota crescente delladomanda interna e di ridurre la dipendenza dalle importazioni dallrsquoestero Fra questespiccavano le concerie cinque a Bastia e una ad Ajaccio in grado di esportareannualmente circa 150 tonnellate di pellame per un valore di 800000 fr Altrettantosignificative erano le numerose fabbriche di pasta alimentare fondate in varie cittagravedellrsquoisola che avevano consentito di ridurre le importazioni dallrsquoItalia (dalle 32tonnellate del 1851 alle 11 tonnellate del 1861) e riuscivano ad alimentare anche unflebile flusso di esportazioni verso la Francia48

30 Tali dati indicano che nei decenni centrali del secolo lrsquointegrazione dellrsquoeconomia

insulare con quella francese aveva compiuto passi significativi e la partecipazione deiproduttori cograversi alle Esposizioni Universali ne aveva offerto un significativo riscontroTuttavia lrsquoespansione del tessuto manifatturiero e lrsquoincremento del commercio solo inparte erano stati stimolati da una crescita autopropulsiva del tessuto produttivo localeessendo stati alimentati in maggiore misura dallrsquoaccresciuta domanda dellrsquoeconomiafrancese Conseguentemente lrsquointera economia insulare non poteva che essereparticolarmente esposta ai mutamenti della congiuntura nazionale o alle variazionidella domanda da parte del sistema industriale della Francia continentale49Particolarmente emblematico sotto questo profilo egrave proprio il caso della siderurgiavale a dire il settore che aveva conseguito uno sviluppo maggiore e che aveva ottenutocon continuitagrave premi e riconoscimenti alle Esposizioni Le innovazioni tecnologicheintrodotte dopo gli anni rsquo60 che consentirono la produzione dellrsquoacciaio utilizzando neiprocessi di fusione minerali fosforosi spostarono lrsquoasse della siderurgia nazionale versole regioni del nord e dellrsquoest del Paese mettendo fuori mercato le produzioni realizzatenelle regioni mediterranee In Corsica la produzione siderurgica iniziograve a contrarsi dal1875 per azzerarsi intorno al 1890

31 Probabilmente non meno esiziali per lrsquoeconomia insulare si rivelarono gli effetti degli

accordi Cobden-Chevalier del 1860 che liberalizzando il commercio della Franciaincrementarono anche la concorrenza intra-regionale La combinazione fra la crisiagricola che si palesograve negli anni rsquo8050 e lrsquoesaurimento del ciclo industriale che si

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manifestograve negli ultimi decenni del secolo contribuigrave quindi a minare irrimediabilmentealla radice il processo di crescita che aveva contraddistinto lrsquoisola negli anni Cinquantae Sessanta dando avvio ad una lunghissima crisi economica che si sarebbe protrattaben oltre la seconda Guerra Mondiale51

NOTE

1 Per un inquadramento di carattere generale si veda AIMONE Linda OLMO Carlo Le Esposizioni

universali 1851-1900 Torino Allemandi 1990 PINOT DE VILLECHENON Florence Les expositions

universelles Paris PUF 1992 SullrsquoEsposizione di Londra del 1851 si veda almeno AUERBACH

Jeffrey A The Great Exhibition of 1851 A nation on display New Haven-London Yale University

Press 1999 YOUNG Paul Globalization and the Great Exhibition The Victorian New World Order

Basingstoke Palgrave Macmillan 2009 AUERBACH Jeffrey A HOFFENBERG Peter H (edited by)

Britain the Empire and the World at the Great Exhibition of 1851 Aldershot Ashgate 2008

2 GEPPERT Alexander CT laquoCittagrave brevi storia storiografia e teoria delle pratiche espositive

europee 1851-2000raquo in Memoria e Ricerca 17 2004 pp 7-18

3 Alcune indicazioni in tal senso sono in MICHAIumlLESCO Ceacuteline La comptabilite des Expositions

Universelles (Paris 1855-1900) Transfert de savoirs et apprentissage 26egraveme congregraves de lrsquoAssociation

Francophone de Comptabiliteacute (AFC) ldquoComptabiliteacute et connaissancesrdquo Lille Mai 2005 URL

lt httpbasepubdauphinefrxmluibitstream12345678925672michailescoPDF gt [consultato

il 2 aprile 2014]

4 Si vedano DE REPARAZ Andreacute laquoDiversiteacute et evolution des stuctures agraires Corsesraquo in

Meacutediterraneacutee 41961 pp 39-61 e 11962 pp 51-72 RENUCCI Janine Corse traditionnelle et Corse

nouvelle Lyon Audin 1974 e CASSON Max CASANOVA Antoine et al Pieve e paesi Communauteacutes

rurales corses Paris Editions du CNRS 1978

5 CINI Marco Relazioni e scambi commerciali fra la Corsica e la Toscana nella prima metagrave dellrsquoOttocento

in CINI Marco (a cura di) Traffici commerciali sicurezza marittima guerra di corsa Il Mediterraneo e

lrsquoOrdine di Santo Stefano Pisa ETS 2011 pp 253-290

6 La definizione egrave di POZZO DI BORGO Carlo Andrea Aperccedilu agricole de la Corse ou Guide agrave la bonne

culture Ajaccio Imp Leca 1874 p 43

7 CASANOVA Antoine Identiteacute corse outillages et Reacutevolution franccedilaise Paris Editions du CTHS

1996

8 Per una quantificazione delle proporzioni fra le diverse colture praticate nellrsquoisola si rimanda a

Dizionario corografico della Corsica compilato da vari dotti italiani sotto la direzione del D Guglielmo

Stefani Milano Civelli e C 1855 pp XI-XIII e a MOREAU DE JONNEgraveS Alexandre laquoStatistique

agricole de la Corseraquo in Le Cultivateur XVIII 1842 pp 685-699 Piugrave in generale si veda POMPONI

Francis Population structures agraires et production en Corse in CASSON Max CASANOVA Antoine

et al Pieve e Paesi Communauteacutes corses cit pp 275-281

9 MOREAU DE JONNES Alexandre Statistique agricole de la Corse cit p 690 Per una descrizione

puntuale dei metodi di trattamento del maggese si veda BURNOUF Eugegravene Les assolements en

Corse Bastia Fabiani 1855

10 POMPONI Francis laquoLe problegraveme de la vaine pacircture en Corse au XIXe siegravecleraquo in Bulletin de la

Socieacuteteacute des Sciences Historiques et Naturelles de la Corse 621 1976 pp 19-42

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11 Peraltro le Esposizioni Universali favorendo lrsquoamalgama fra imprenditori di diversi paesi

consolidavano il profilo degli operatori economici piugrave dinamici dellrsquoisola come soggetti portatori

di istanze di progresso e quindi legittimati a interagire in modo non subalterno con le istituzioni

nazionali e locali ed i loro rappresentanti

12 DEacuteMY Adolphe Essai historique sur les Expositions universelles de Paris Paris Librairie Alphonse

Picarde et Fils 1907 pp 60-86

13 Secondo lrsquoagronomo Regolo Carlotti in questa circostanza i produttori insulari non

compresero lrsquoimportanza che poteva avere lrsquoEsposizione nel promuovere il progresso economico

dellrsquoisola tanto che il loro intervento alla manifestazione parigina fu sostanzialmente

eterodiretto dalle varie autoritagrave istituzionali (cfr CARLOTTI Regolo La Corse agrave lrsquoExposition

Universelle in Annales Agricoles de la Corse Bulletin des Socieacuteteacutes drsquoagriculture sciences et arts drsquoAjaccio

Bastia Corte Calvi et Sartene Bastia Fabiani 1855 pp 286-292)

14 Visites et eacutetudes de SAI le Prince Napoleacuteon au Palais de lrsquoIndustrie ou Guide pratique et complete agrave

lrsquoExposition Universelle de 1855 Paris Perrotin Libraire-Eacutediteur 1855 p 186

15 Visite agrave lrsquoExposition Universelle de Paris en 1855 Paris Librairie de L Hachette et Cie 1855 p

169 Durante il II Impero furono costruite cinque nuove strade imperiali (in aggiunta alle quattro

giagrave esistenti) le cui spese di costruzione ascesero a 16983000 fr Maggiore importanza ebbe la

costruzione delle strade forestali il decreto del 1deg aprile 1854 autorizzograve lrsquoapertura di tredici

nuove strade per favorire lo sfruttamento delle foreste Queste strade avevano una lunghezza

complessiva di 497 Km La spesa si elevograve a 7409000 fr (Exposeacute de la situation de lrsquoEmpire preacutesenteacute au

Senat et au Corp Leacutegislatif Paris Imprimerie Imperiale 1869 p 84)

16 Visite agrave lrsquoExposition Universelle de Paris en 1855 cit p 480

17 VERNET Charles La Corse et lrsquoExposition Universelle de 1867 Paris Imprimerie Administrative

Paul Dupont 1868 pp 8-9

18 Ibidem p 9

19 Nei primi anni Quaranta le vigne occupavano circa 11500 ettari mentre alla fine degli anni

rsquo60 si estendevano su una superficie di circa 18500 ettari (nonostante la riduzione dei vitigni

causata alla metagrave degli anni rsquo50 dalla diffusione dellrsquooidium) Alcune indicazioni sulla coltura

della vite sono in MOREAU DE JONNES Alexandre Statistique agricole de la Corse cit p 691

GUYOT Jules Eacutetude des vignobles de France Paris A lrsquoImprimerie Impeacuteriale 1868 p 99 Meacutemoire sur

la Corse 1869 (manoscritto conservato presso la Bibliothegraveque Patrimoniale de Bastia MCART

2220)

20 Egrave opportuno segnalare che fin dagli anni rsquo50 la fabbricazione di sigari era in espansione nei

circondari di Bastia e Corte Tale manifattura impiegava circa 350 lavoratori il tabacco lavorato a

Bastia era importato da Marsiglia mentre nelle zone rurali si utilizzava il tabacco locale

considerato perograve troppo forte (CARBUCCIA Horace Rapport sur lrsquoeacutetat actuel de lrsquoagriculture et de

lrsquoindustrie dans lrsquoarrondissement de Bastia Bastia Fabiani 1857 p 53)

21 Lrsquoautore del rapporto concluse la sua analisi sostenendo che la laquoCorse est une terre

privileacutegieacutee qui peut fornir agrave la consommation inteacuterieure et agrave lrsquoexportation les produits les plus

inteacuteressants et les plus varieacutesraquo (cfr [BOUCHARDAT] laquoRapport sur des vins des liqueurs et

plusieurs autres produits de lrsquoicircle de Corseraquo in Bulletin des seacuteances de la Socieacuteteacute Impeacuteriale et Centrale

drsquoAgriculture XII 1856 pp 183-186)

22 Rapport de lrsquoadministration de la Commission Impeacuteriale sur la section franccedilaise de lrsquoExposition

Universelle de 1862 Paris Imp de J Claye 1864 Gli espositori furono selezionati dal Jury

drsquoammissione del dipartimento istituito dal prefetto nel 1861 nella cui composizione

confluirono proprietari fondiari e agronomi rappresentanti i cinque arrondissements dellrsquoisola

Esso era cosigrave formato per Ajaccio Braccini e Carlotti per Bastia Carbuccia e Benedetti per Calvi

De Castelli e Leca per Corte Gaffory e Tedeschi per Sartene Casanova e Pietri (Ibidem p 165)

23 Journal mensuel des travaux de lrsquoAcadeacutemie nazionale agricole manufacturiegravere et commerciale et de la

Socieacuteteacute Franccedilaise de Statistique Universelle Paris 1862-1863 p 468

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24 CAMPOCASSO Pierre-Jean laquoHistoire de lrsquousine agrave fer de Toga (1842-1885)raquo in Etudes Corses 45

1995 pp 5-63

25 Lrsquoindustria del ferro in Italia Relazione dellrsquoIngegnere Felice Giordano per la Commissione delle Ferriere

istituita dal Ministero della Marina Torino Tipografia Cotta e Capellino 1864 pp 334-335 Piugrave in

generale sulle caratteristiche dellrsquoindustria siderurgica della Corsica si veda NESTI Angelo

TOGNARINI Ivano La siderurgia tirrenica tra Toscana e Corsica (XVI-XIX secolo) in Savoirs et savoir-faire

industriels en Meacutediterraneacutee occidentale XVIe-XXe siegravecle Ajaccio Museacutee de la Corse sd pp 150-182

26 Rapport de lrsquoadministration de la Commission Impeacuteriale sur la section franccedilaise de lrsquoExposition

Universelle de 1862 cit p 245

27 Journal mensuel des travaux de lrsquoAcadeacutemie nazionale agricole manufacturiegravere et commerciale et de la

Socieacuteteacute Franccedilaise de Statistique Universelle cit pp 493-494

28 Cfr Rapport de M Limperani sur la situation et les besoins de lrsquoagriculture agrave la fin del lrsquoanneacutee 1864

Bastia Fabiani 1865 p 14 e Rapport de M Frasseto Preacutesident de la Socieacuteteacute drsquoAgriculture Sciences et

Arts drsquoAjaccio lu agrave la seacuteance du 4 Juin 1865 Ajaccio Imp Marchi 1865 pp 9-10

29 Gli espositori cograversi premiati furono Jury drsquoAjaccio (olio frutta tabacco) J Caffarelli di Bastia

(paste alimentari) Battioni di Bastia (liquori) Blasoni (vini) J Breganti (sigari) Gasparini de lrsquoIle-

Rousse (paste alimentari) F Jacquinot et Cie di Solenzara (ghisa) (Rapport de lrsquoadministration de la

Commission Impeacuteriale sur la section franccedilaise de lrsquoExposition Universelle de 1862 cit p 185 192

231-233 242-245)

30 Journal mensuel des travaux de lrsquoAcadeacutemie nazionale agricole manufacturiegravere et commerciale et de la

Socieacuteteacute Franccedilaise de Statistique Universelle cit p 494

31 Lrsquoimportanza simbolica e la funzione pedagogica dei premi egrave stata sottolineata da BIGATTI

Giorgio ONGER Sergio (a cura di) Arti tecnologia progetto Le esposizioni drsquoindustria in Italia prima

dellrsquoUnitagrave Milano Franco Angeli 2007 p 7

32 Compte-rendu de lrsquoExposition Geacuteneacuterale des produits agricoles industriels et artistiques de la Corse

Bastia Fabiani 1865 pp 26-31

33 Ibidem p 38

34 Gery osservava che a quella data la rete stradale era composta da 9 strade imperiali 5 strade

dipartimentali e 13 strade forestali per uno sviluppo complessivo di 1744 km a cui dovevano

aggiungersi circa 2000 km di strade vicinali Altrettanto significativo era lrsquoampliamento della

flotta dei battelli a vapore (ivi p 40) La media annua del movimento commerciale (import ed

export) era stata di 17853970 fr nel periodo 1851-1855 mentre nel periodo 1861-1865 si era

attestata sui 35872708 fr Altrettanto significativo egrave il tonnellaggio delle navi in arrivo in Corsica

dalla Francia continentale e dallrsquoestero che aumentograve nella seguente misura nel periodo

1851-1855 387231 tonnellate dal 1861-1865 824812 tonnellate (Ibidem pp 232-233)

35 Nel 1840 si contavano in tutta lrsquoisola 273 scuole con 9000 allievi nel 1865 erano 471 con

18000 allievi oltre 75 scuole per ragazze (Ibidem p 40) Unrsquoanalisi delle riforme scolastiche

intraprese in questo periodo egrave in GHERARDI Eugegravene (sous la dir de) Ecirctre instituteur en Corse sous

le Second Empire Ajaccio Albiana 2012

36 Si veda la relazione di Jules Buisson ibidem pp 61-79 I principali proprietari fondiari

menzionati nel rapporto (e premiati) erano Pozzo di Borgo Limperani Piccioni Franceschini

Casanova Pietri Benedetti Leca Spoturno Questi personaggi ricoprivano (o avevano ricoperto)

cariche di primo piano nellrsquoamministrazione pubblica o nella sfera politica regionale ed alla loro

iniziativa erano riconducibili numerose iniziative per lrsquoammodernamento dellrsquoeconomia insulare

37 Fin dagli anni Cinquanta le concerie si erano moltiplicate grazie allrsquoequiparazione del cuoio

fabbricato in Corsica a quello prodotto in Francia ed ai premi concessi dallo Stato per le

esportazioni di tale prodotto A Bastia le concerie in attivitagrave erano sei ed occupavano 60 operai

oltre a soddisfare la domanda dei circondari di Bastia Calvi e Corte erano in grado di sostenere

una discreta esportazione verso Marsiglia Livorno e la Sardegna (CARBUCCIA Horace Rapport

sur lrsquoeacutetat actuel de lrsquoagriculture et de lrsquoindustrie dans lrsquoarrondissement de Bastia cit p 36)

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38 Compte-rendu de lrsquoExposition Geacuteneacuterale des produits agricoles industriels et artistiques de la Corse cit

pp 212-220

39 In questa occasione lrsquoespositore principale dellrsquoisola fu il Comiteacute deacutepartemental de la Corse di

Ajaccio (La Propagation Industrielle 41867 p 31)

40 DEacuteMY Adolphe Essai historique sur les Expositions universelles de Paris cit pp 125-202

41 VASSEUR Edouard Freacutedeacuteric Le Play et lrsquoExposition universelle de 1867 in SAVOYE Antoine

CARDONI Fabien (sous la dir de) Freacutedeacuteric Le Play Parcours audience heacuteritage Paris Presses des

Mines 2007 pp 79-97

42 Lrsquoelenco dei premiati egrave in VERNET Charles La Corse et lrsquoExposition Universelle de 1867 cit p 11

(cenni anche in EXPOSITION UNIVERSELLE DE 1867 A PARIS Catalogue officiel des exposants

reacutecompenseacutes par le Jury International Paris E Dentu Libraire-Eacutediteur 1867 pp 63-64)

43 Ibidem p 16

44 Lrsquoorganizzazione del ciclo produttivo di questi due stabilimenti fu dettagliatamente descritto

nella Revue de lrsquoExposition de 1867 1-21870 pp 327-334 Nellrsquoanalisi si sottolineava che le due

ferriere ubicate in Corsica erano ormai le uniche che non si erano convertite allrsquouso del carbon

coke e che utilizzavano ancora il carbone vegetale per alimentare gli altiforni Un giudizio

particolarmente positivo fu espresso sulla ghisa bianca prodotta nella ferriera di Solenzara

repuata molto simile per la tenacia allrsquoacciaio (cfr NOUGES Alphonse Franccedilois laquoLa mineacuteralogie

et la mineacuteralurgie agrave lrsquoExposition Universelle de Parisraquo in Annales de la Socieacuteteacute Impeacuteriale

drsquoagriculture histoire naturelle et arts utiles de Lyon I1868 pp 742-743

45 VERNET Charles La Corse et lrsquoExposition Universelle de 1867 cit p 24

46 Ibidem p 16-17 Sulle vicende di questa compagnia si veda FINIDORI Charles La Compagnie

Valeacutery Fregraveres et Fils Armateurs Cap Corsins 1840-1883 Ajaccio Alain Piazzola 2008 pp 17-44

47 CORI Bernardo DA POZZO Carlo RIDOLFI Giovanni Le relazioni della Corsica con il Continente

Studio geografico Pisa Libreria Goliardica 1973-74 pp 68-69

48 Un quadro generale sulla crescita del tessuto industriale in Corsica si veda CAMPOCASSO

Pierre-Jean Les temps de lrsquoindustrie (1830-1960) in Corse industrielle 1830-1960 Meacutemoire reacuteveacuteleacutee matiegravere

transformeacutee Ajaccio Imp Siciliano-Museacutee de la Corse 2005 pp 77-97 ROMANI Paul-Marie La

Corse industrielle dans lrsquohistoire ou quelques exemples de deacuteveloppement non durable in MAUPERTUIS

Marie-Antoniette (sous la dir de) La Corse et le deacuteveloppement durable Ajaccio Albiana-CNRS 2010

pp 49-56

49 Egrave noto che nelle ultime tre decadi dellrsquoOttocento lrsquoeconomia francese conobbe un vistoso

rallentamento il quale ebbe riflessi tangibili anche sullrsquoeconomia insulare Sul ciclo negativo che

interessograve lrsquoeconomia transalpina nellrsquoutima parte del secolo si veda BONIN Hubert laquoLa Grande

Deacutepression franccedilaise agrave la fin du XIXegraveme siegravecle reacuteflexion sur sa datation et sur sa fonctionraquo in

Histoire eacuteconomie et socieacuteteacute 41987 pp 509-533

50 Piugrave in generale sul ciclo apertosi negli ultimi due decenni del secolo si veda POMPONI

Francis Population structures agraires et production en Corse cit pp 315-316

51 Si veda POMPONI Francis Crise de structure economique et crise de conscience en Corse (fin XIXe

siegravecle-deacutebut XXe) in Typologie des crises dans les pays meacutediterraneacuteens (XVIe-XXe siegravecle) Nice Universiteacute

de Nice 1977 pp 75-114

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RIASSUNTI

Negli anni del Secondo Impero il processo di integrazione della Corsica con la Francia conosce

una decisa accelerazione grazie anche al sostegno diretto e indiretto dato dal regime

napoleonico allo sviluppo delle attivitagrave produttive del dipartimento In questo periodo si

intensificano simmetricamente gli sforzi del ceto dirigente cograverso per avviare una trasformazione

degli assetti produttivi dellrsquoisola verso un modello economico di tipo capitalistico La

partecipazione dei produttori cograversi alle Esposizioni Universali di Parigi (1855) Londra (1862) e

Parigi (1867) ricostruita ed analizzata nel presente articolo rientra a pieno titolo in questa

strategia incentrata sulla promozione dello sviluppo economico e della modernizzazione degli

assetti sociali dellrsquoisola

During the Second Empire the integration process of Corsica with France knew an intense

acceleration thanks to the development of the productive activities of the department given by

the Napoleonic regime At the same time the ruling class of Corsica following the capitalistic

model intensified the efforts to modify the productive assets of the island The participation of

Corisca producers to the Universal Exhibitions in Paris (1855) London (1862) and Paris (1867)

analyzed in this essay was fully part of this strategy focused on the promotion and

modernization of the economy and the social structures of the island

INDICE

Parole chiave esposizioni universali Rivoluzione industriale storia della Corsica storia

economica sviluppo economico dello spazio mediterraneo

Keywords economic development of the Mediterranean area economic history history of

Corsica Industrial Revolution universal exhibitions

AUTORE

MARCO CINI

Ricercatore di Storia economica presso il Dipartimento di Scienze politiche dellrsquoUniversitagrave di

Pisa Fra i suoi interessi figurano lrsquoanalisi della cultura economica dei ceti dirigenti italiani fra

Ottocento e Novecento e lo studio dei rapporti politici ed economici intercorsi fra la Corsica e

lrsquoItalia in etagrave moderna e contemporanea Fra le sue monografie piugrave recenti si segnalano Corsica e

Toscana nellrsquoOttocento Relazioni politiche economiche e culturali fra due regioni del

Mediterraneo Genova Ecig 2009 e Finanza pubblica debito e moneta nel Granducato di Toscana

(1815-1859) Pisa ETS 2011 URL httpwwwstudistoricicomprogettautoriCini

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LrsquoEsposizione del Sempione 1906Milano in vetrinaFrancesca Misiano

1 Milano e lrsquoEsposizione internazionale trapragmatismo e sviluppo industriale

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1 Le grandiose esposizioni universali che si

erano susseguite in Europa nel corsodellrsquoOttocento si erano caratterizzate peruna comune forma di trionfalismoattraverso la quale si esprimeva la saldafiducia nel progresso e nella modernitagraveCome egrave noto in Italia lrsquouso dellostrumento espositivo si limitograve alladimensione nazionale fino allrsquoinizio delXX secolo soprattutto percheacute lrsquoeconomiadella penisola era ancoraprevalentemente agricola e lo sviluppodellrsquoindustria riguardava in maniera deltutto esclusiva le regioni nord-occidentali

2 Le esposizioni non erano dunque una

novitagrave per Milano sebbene il suo rapportocon esse fosse da sempre assaicontrastato1 specialmente in campoindustriale e tecnologico la circolazione eil confronto delle idee e dei processiproduttivi erano considerati un momentoindispensabile per la promozione dei prodotti e per il miglioramento delle attivitagraveproduttive di una nazione che volesse pacificamente competere con gli altri grandipaesi industriali drsquoaltro canto con i loro eccessi di carattere celebrativo le esposizioniuniversali finivano per perdere di vista il loro obiettivo principale Per questo motivola grande borghesia industriale che si distingueva per il suo tradizionale pragmatismoaveva mostrato in diverse occasioni la propria insofferenza nei confronti dimanifestazioni a carattere generale orientando lrsquoimpiego delle risorse verso attivitagravepratiche e durature valga qui a titolo di esempio la realizzazione della centraletermoelettrica di Santa Radegonda che nel 1883 era la prima nellrsquoEuropacontinentale2

3 Milano inoltre per la sua favorevole posizione geografica costituiva un importante

crocevia con lrsquoestensione della rete stradale e ferroviaria dapprima solo a livelloregionale iniziograve a ricoprire presto un ruolo di rilievo non solo negli scambi nazionalima anche in quelli europei Tale miglioramento delle comunicazioni e il ruolo semprepiugrave rilevante ricoperto nel processo di sviluppo del paese avevano reso Milano il puntodi riferimento di molte e diverse iniziative economiche da quelle produttive a quellefinanziarie dagli istituti di credito alle scuole tecniche e di specializzazione In questomodo aveva iniziato a distinguersi in maniera piugrave netta la vocazione industriale dellacittagrave la sua tensione positiva verso il progresso e la modernitagrave che aveva trovatomassima espressione nellrsquoEsposizione nazionale del 18813

4 La repressione violenta dei moti del rsquo98 ordinata dal generale Fiorenzo Bava Beccaris e

lrsquoassassinio del re Umberto I nel 1900 segnarono inevitabilmente il passaggio a unrsquoepocadi rinnovate speranze rivolte alla tanto auspicata modernizzazione Lrsquoidea diunrsquoesposizione a Milano tanto piugrave dopo lrsquoesito grandioso della manifestazione di Parigidel 1900 appariva perciograve in perfetta sintonia con lrsquoambizione della Lombardia oltreche del suo capoluogo di raggiungere un alto livello di sviluppo per entrare nel novero

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delle potenze economiche europee Cercando di evitare facili entusiasmi e inutilidispendi di risorse materiali e umane nel 1901 per iniziativa della Lega Navalemilanese del Touring Club e della Famiglia Artistica iniziograve a prendere forma lrsquoidea dipromuovere e organizzare un grande evento dedicato ai trasporti e alle belle arti percelebrare lrsquoinaugurazione del tunnel del Sempione che dopo molti anni diprogettazione e lavoro avrebbe collegato la Lombardia alla Svizzera e al cuoredellrsquoEuropa4

5 Era stata proprio la classe dirigente milanese a promuovere la candidatura della cittagrave

per lrsquoesposizione come Filadelfia (1876) e Liegi (1905) Milano non era la cittagrave capitalema era senza dubbio il simbolo di un processo di sviluppo cui tutta la penisola dovevaispirarsi Superando il diffuso seppur latente scetticismo nei confronti delle imponentimanifestazioni fieristiche furono valutate dunque le opportunitagrave e i vantaggi di unasimile iniziativa che non solo poteva garantire unrsquoampia visibilitagrave per Milano mametteva anche fiduciosamente alla prova le sue capacitagrave organizzative e produttiveCosigrave la Mostra Internazionale dei Trasporti della Previdenza e delle Belle Arti ndashprevista inizialmente per il 1904 e successivamente rinviata al 1905 e infineinaugurata nel 1906 ndash doveva confermare la vocazione industriale lombarda e costituireal tempo stesso il motivo acceleratore della crescita e del perfezionamento del sistemaeconomico-produttivo noncheacute lrsquoimperdibile vetrina per rimettere in luce e rinsaldareil mito di Milano ldquocapitale moralerdquo drsquoItalia che fondato specialmente sulla condivisionedellrsquoetica del lavoro costituiva una solida base di riconoscimento per tutta lacollettivitagrave milanese Un riconoscimento davvero significativo venne presto anche dallaCamera di Commercio francese di Milano

LrsquoItalie nrsquoen est plus agrave fournir les preuves de son activiteacute industrielle Lrsquoacircge de lamaturiteacute a sonneacute pour elle et il lui est permis drsquoaspirer deacutesormais agrave montrer queson art et ses industries suivent hardiment la grande route du progregraves qursquoun sensprofond et vigilant de la vie moderne les animes de son souffle puissant et quegracircce au meacuterite et au geacutenie natif de son peuple ella a droit agrave un poste eacuteminent dansle concours des peuples civiliseacutes5

6 Lrsquoidea originaria prevedeva la realizzazione di una grande Mostra del Lavoro nella

quale si doveva laquolimitare piuttosto il numero delle singole mostre pur di riuscire nelcomplesso ad una esposizione di produzioni veramente interessanti e perfetteraquo6 Taleindicazione dello Statuto si rifaceva evidentemente alla proposta di Cesare Saldiniriguardante proprio la necessitagrave di evitare che la mostra si riducesse ad unlaquoagglomerato di prodotti senza speciale interesseraquo7 condizione indispensabile perevidenziare la netta differenza della mostra milanese rispetto alle precedentiesposizioni universali e di carattere generalista

7 Un altro degli obiettivi principali dellrsquoesposizione del Sempione era di mettere in

mostra le trasformazioni e il progresso del capoluogo lombardo la cittagrave insomma nondoveva essere solo palcoscenico ma anche protagonista indiscussa di quellrsquoevento diportata internazionale dentro e fuori dal recinto espositivo Come sostiene AlexanderGeppert infatti egrave fondamentale analizzare e comprendere anche la componentespaziale delle esposizioni che si devono considerare laquoldquoluoghi veramente specialirdquo pertre motivi percheacute hanno rappresentato varie tipologie di spazi globali in un luogofortemente delimitato posto allrsquointerno di un agglomerato urbano percheacute nella lororispettiva mise-en-scegravene le esposizioni hanno attribuito alla cittagrave circostante un ruolodrammatico specifico infine percheacute come spazi stessi di rappresentazione hanno fatto

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parte di quel paesaggio metropolitano che esse stesse hanno contribuito parzialmente atrasformareraquo8

2 Fuori dalla cittagrave bianca Milano protagonista dellamodernitagrave

8 Prima di varcare i cancelli dellrsquoEsposizione i visitatori i congressisti e gli industriali

nobili borghesi o operai sarebbero giunti alla stazione centrale e subito avrebberoconosciuto Milano che voleva presentarsi come una cittagrave allrsquoavanguardia simile allealtre grandi capitali che avevano ospitato manifestazioni universali Come scriveva unaguida dellrsquoepoca

[Milano] non offre [hellip] gran numero di monumenti pregevoli per arte o perantichitagrave moltissime fra le cittagrave di lei minori in Italia la superano sotto questoaspetto Ma i forestieri venendo a Milano vi ammirano il movimento delle vie illusso e lrsquoeleganza nei negozi il numero e la ricchezza dei luoghi di pubblico ritrovola buona organizzazione di taluni servizi pubblici come i tramvai la illuminazioneelettrica9

9 Anche nel racconto di un operaio in visita allrsquoEsposizione tra le prime impressioni si

rileva

Un forestiere di provincia che scende alla stazione [hellip] senza conoscere un porsquo ilmeccanismo della vita milanese credo che debba trovarsi appena uscito come inriva a un lago in burrasca [con] quella tempesta di tramvai di carrozzedrsquoautomobili e di gente che vanno e che vengono10

10 Milano appariva davvero una cittagrave dinamica e tecnologica erano questi i risultati non

soltanto delle proficue attivitagrave economiche messe a punto dai molti industriali cheavevano legato il proprio nome a Milano ma erano anche frutto dellrsquoingente sforzo edellrsquoimpegno convinto dellrsquoAmministrazione municipale che dagli anni OttantadellrsquoOttocento si dedicava allrsquoorganizzazione e allrsquoincremento dei pubblici servizi pergarantire un progressivo sviluppo del capoluogo Tale obiettivo costituiva una prioritagraveirrimandabile anche per la coalizione di forze democratiche che ottenne lamaggioranza dei suffragi alle amministrative del dicembre 1899 Oltre alla necessitagrave diripristinare le libertagrave violate dallo stato drsquoassedio pertanto la nuova Giunta guidatadal sindaco Giuseppe Mussi intendeva dedicarsi pur nelle difficoltagrave di caratterepolitico oltre che di ordine economico-finanziario al raggiungimento di un concretosviluppo urbano avendo sempre ben chiaro lrsquointento di assicurare anche ai cetipopolari migliori condizioni di vita

11 Considerati tali obiettivi fino al 1904 lrsquoEsposizione internazionale non riuscigrave

comprensibilmente ad attirare lrsquoattenzione della Giunta democratica di Mussi prima edi Barinetti poi il dibattito e le attivitagrave consiliari infatti erano costantemente rivoltialle questioni politiche piugrave calde come la refezione scolastica la costruzione di caseeconomiche per il popolo e la sostituzione dellrsquoimposta locativa11 drsquoaltro canto lacontinua incertezza dei lavori del Comitato esecutivo che subivano preoccupantirallentamenti12 non lasciava presagire un esito brillante della manifestazione Proprioper questi motivi il consiglio comunale si era limitato ad approvare soltanto ndash tra i mesidi luglio e novembre 1902 ndash le delibere per la concessione del Parco e per il contributodi 1000000 di lire13 come a voler sottolineare la distanza delle istituzioni da questotipo di manifestazioni LrsquoEsposizione pertanto non contribuigrave almeno inizialmente neacute

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ad accelerare neacute a stimolare lrsquoopera di ammodernamento della cittagrave era invece Milanondash con o senza lrsquoEsposizione ndash la principale preoccupazione del Municipio

12 Oltre agli interventi volti a garantire il miglioramento delle condizioni igienico-

sanitarie14 la piugrave importante realizzazione anche per il suo carattere evocativostrettamente legato allrsquoidea di modernizzazione fu la progressiva elettrificazione dellacittagrave Se per lrsquoilluminazione pubblica la convenzione con la parigina Union des Gasriuscigrave a garantire condizioni vantaggiose15 la questione dellrsquoenergia perlrsquoelettrificazione dei trasporti costituiva motivo di interesse sin dagli anni della Giuntamoderata di Giuseppe Vigoni lrsquoaccordo con la Societagrave Edison infatti era giagrave esecutivodal 1897 ma la rete tramviaria cittadina richiedeva unrsquoulteriore ed imponenteespansione16 Nel 1901 fu cosigrave completata lrsquoelettrificazione di tre nuovi tracciati SanVittore San Cristoforo e la Cagnola Oltre alle linee al servizio della zona del centrocittadino era poi indispensabile agevolare i trasporti con le zone piugrave periferiche comeAffori e la Bovisa e con lrsquohinterland verso Corsico Monza e Vaprio17 infine si dovevaprovvedere alla realizzazione delle linee per facilitare il collegamento con la ferroviadel Sempione18 Si fece inoltre strada lrsquoidea di affiancare allrsquoofferta privata della Edisonanche un servizio elettrico gestito dal Comune che ndash pur dopo un lungo ed accesoconfronto sugli effettivi vantaggi ndashpoteacute realizzarsi con lrsquoavvio delle prime turbine dellaCentrale municipale di piazza Trento nel giugno 190519

13 La Giunta di Ettore Ponti formatasi allrsquoindomani delle amministrative del gennaio 1905

ed espressione della componente piugrave riformista dei moderati garantigrave una preziosa elungimirante continuitagrave con lrsquoazione della precedente esperienza popolare inoltreanche grazie alla collaborazione di tecnici in vista si orientograve verso una politica voltaspecialmente ad assicurare lrsquoefficienza indispensabile per lo sviluppo urbanoLrsquoobiettivo cosigrave come veniva segnalato nella prima relazione di bilancio era quello diguardare al futuro

percheacute lrsquoaccelerato sviluppo delle manifestazioni della vita civile lrsquoincalzanteelaterio edilizio e la piugrave importante missione che la nostra cittagrave egrave chiamata adassolvere nei rapporti dellrsquoeconomia internazionale e di quella italiana anche pereffetto dellrsquoimminente apertura del Sempione [hellip] ogni cosa induce a presumereche i singoli problemi [hellip] non possono ricevere una soddisfacente e savia soluzionese non mediante la loro coordinazione ad un unico integrale disegno20

14 Bisognava allo stesso tempo fornire risposte concrete alle sempre piugrave incalzanti

richieste del Comitato esecutivo responsabile di un sistema organizzativo in fermento

Qualcuno potragrave osservarelaquoIl Comune dagrave giagrave un milione e non puograve fare altre speseraquoEgrave vero [hellip] ma le linee drsquoaccesso non sono passive la fognatura serviragrave per il nuovopiano regolatore che dovragrave farsi dopo lrsquoEsposizione21

15 Perciograve si lavorograve allo studio e alla realizzazione dei collegamenti con i due ingressi

dellrsquoEsposizione al Parco e in Piazza drsquoArmi nellrsquoaprile 1906 le sedi espositive sipotevano raggiungere dal centro con i tram speciali dalla stazione Centrale dalla Norde da quella di porta Ticinese attraverso il servizio interstazionale alcuni tram inoltrepassavano allrsquointerno dei cancelli alleggerendo i vagoni della ferrovia sopraelevata checollegava direttamente i due siti della mostra Alle linee elettrificate si affiancavanoinoltre le vetture pubbliche a trazione animale che in un momento di grandeconcentrazione di persone offrivano un servizio davvero prezioso Fu introdotto infineil servizio pubblico di omnibus automobili una novitagrave assoluta grazie alla concessionestipulata col Comune la ldquoSocietagrave italiana pei trasporti con automobilirdquo avrebbe gestito

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per un triennio il trasporto passeggeri in quelle zone della cittagrave non fornite dalla retetramviaria22

16 Lrsquoespansione edilizia e industriale e lrsquoaumento del traffico passeggeri oltre che delle

merci imponevano altresigrave un imponente riassetto delle ferrovie cittadine nel 1905 unaCommissione incaricata dello studio per la sistemazione del servizio nel profilarealcune linee di intervento prevedeva tra lrsquoaltro la costruzione della nuova stazioneCentrale arretrata piugrave a nord rispetto a quella esistente sarebbe stata edificatasecondo il modello a due piani con binari rialzati rispetto al piano stradale La mostrainternazionale del Sempione che aveva apportato un laquocoefficiente di espansione e diprogresso non trascurabileraquo era ormai prossima allrsquoinaugurazione e non poteacuteinterferire concretamente nellrsquoaccelerazione delle opere per il riassetto ferroviariocittadino Tuttavia la posa della prima pietra della stazione Centrale segnograve almenoformalmente un traguardo molto significativo

se la grande mostra del lavoro nel campo della civiltagrave e del progresso egrave segnovisibile e mirabile delle conquiste nostre presenti la deliberata costruzione deinuovi scali ferroviari egrave prova delle speranze e della fiducia che ne abbiamonellrsquoavvenire sia di Milano sia dellrsquointera nazione23

17 Oltre alla modernitagrave dei servizi Milano alla vigilia dellrsquoEsposizione si presentava

anche con un rinnovato assetto urbanistico la riqualificazione del Cordusio giagraveprevista dal Piano Beruto giunse a compimento tra il 1897 e il 1905 con la costruzionedel Palazzo delle Assicurazioni Generali di quello della Borsa e del Credito Italiano aiquali si aggiunse il nuovo palazzo delle Poste inaugurato proprio nellrsquoestate del 1905Se dal punto di vista architettonico si trattava di realizzazioni di alto profilo esse nonavevano un significato meramente estetico ma sottintendevano la definizione inchiave monumentale di una destinazione drsquouso per quella zona che giagrave costituiva unnodo fondamentale delle dinamiche cittadine specialmente per le attivitagrave economico-finanziarie24 Sempre nel 1905 veniva ultimata la ristrutturazione del Castello che conla costruzione ex novo della torre del Filarete concludeva otticamente il rettifilo viaOrefici-via Dante Piugrave decentrati ma altrettanto rilevanti per lo sviluppo futuro dellacittagrave furono gli interventi in piazza drsquoArmi che qualche decennio piugrave tardi divennepunto di riferimento per la lunga esperienza della Fiera campionaria noncheacute quellinelle zone della periferia a nord-est apportati in seguito al progressivo trasferimentodi molti stabilimenti industriali come Pirelli Falck e Campari

18 Prima ancora della grande Esposizione internazionale dunque doveva essere Milano ndash

sicura dei risultati del graduale ma efficace processo di modernizzazione ndash acatalizzare lrsquoattenzione dei visitatori e ad impressionarli

3 Dentro lrsquoEsposizione Milano rappresenta se stessa

19 Nel manifesto redatto da Giuseppe Giacosa il Comitato generale presentava al pubblico

le linee guida per la realizzazione della grande mostra internazionale con lrsquoaperturadel Sempione laquounrsquoaltra volta Milano si troveragrave alle porte dellrsquoItalia sulla via tra glioceani e la grande pianura drsquoEuropa e ne avragrave accresciute la operositagrave la rinomanza ela ricchezzaraquo25 Inizialmente il programma dellrsquoEsposizione prevedeva oltre allasezione di belle arti solo lrsquoallestimento di una sezione dedicata ai trasporti terrestrimarittimi e aerei e una dedicata al lavoro e alla previdenza

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20 Proprio questi temi permettevano di mettere in mostra e promuovere i risultati della

rapida opera di modernizzazione evidenziando specialmente i successi della Lombardiae del suo capoluogo anche attraverso un proficuo confronto con altre realtagravetecnologicamente avanzate

21 LrsquoEsposizione pertanto doveva presentarsi come laquoun tempio megraveta di tutti coloro che

hanno il culto dellrsquointelligenza divinatrice e del lavoro perseverante e tenaceraquo26 Neiprimi anni del XX secolo infatti lrsquoItalia conobbe un momento di notevole slancio nelsettore dei trasporti e in particolare delle ferrovie dopo la nazionalizzazione si lavorogravealacremente per il processo di elettrificazione di alcuni tratti della rete oltre che per larazionalizzazione del servizio La mostra internazionale dunque dedicogravecomprensibilmente largo spazio al trasporto su rotaie accanto ai tradizionali ed ancoraindispensabili treni a vapore si affiancavano le locomotive elettriche laquoanimate damisteriosa energiaraquo se Milano aveva inaugurato giagrave nel 1893 la prima linea tramviariaelettrica era stata la Valtellina ad aprire la strada alla sperimentazione della trazioneelettrica che fu poi applicata anche alla ferrovia del Sempione lrsquoaltra grandeprotagonista della manifestazione espositiva

22 La maggior parte dei 40000 mq della Mostra ferroviaria fu occupata dalla galleria

italiana che disposta nella zona centrale dellrsquoedificio progettato da Orsino Bonginellrsquoarea della piazza drsquoArmi contava oltre cento espositori per la V Divisione ndash dedicataalle strade ferrate ndash e quasi la metagrave di questi come le Officine Meccaniche e la Bredaavevano sede nel capoluogo lombardo la Divisione Trasporti elettrici invece avevaammesso 35 espositori italiani fra i quali spiccavano le milanesi Edison Stigler eGadda-Brioschi Fiori allrsquoocchiello della mostra delle Ferrovie dello Stato infine eranoun locomotore a corrente trifase ndash in servizio proprio sulle linee valtellinesi ndash eunrsquoautomotrice a corrente continua delle linee varesine senza dimenticare lelocomotive dellrsquoAnsaldo che con sede a Genova aveva da poco trasferito a Milano lesue attivitagrave finanziarie27

23 La portata delle applicazioni dellrsquoenergia elettrica andava tuttavia ben oltre il

significato delle singole mostre la ferrovia elevata a trazione monofase che collegavadirettamente i due siti dellrsquoEsposizione e lrsquoilluminazione serale della ldquocittagrave biancardquosembravano realizzare quella magnifica idea di progresso messa in scena nel 1881 daLuigi Manzotti nel ldquoBallo Excelsiorrdquo proponendo allo stesso tempo un modelloavveniristico di cittagrave al quale Milano voleva ispirarsi In questo contesto dovevainserirsi anche il padiglione dellrsquoAutomobilismo e ciclismo nel quale si presentavano irisultati raggiunti e le opportunitagrave di sviluppo futuro per un settore produttivoalquanto remunerativo e sempre piugrave promettente per la sua utilitagrave tecnica Ai piugrave noticostruttori europei si affiancavano le prime industrie italiane come la Fiat e le milanesiIsotta Fraschini e Bianchi oltre alla Pirelli che figurava tra i principali produttori dipneumatici insieme a Michelin

24 Coerentemente alla non celata volontagrave di dimostrare prima di tutto il proprio sviluppo

Milano che aveva ricoperto un ruolo attivo per il progresso economico e sociale dellapenisola ebbe senza dubbio unrsquoampia e soddisfacente visibilitagrave allrsquointerno delle sezioniespositive dedicate ai trasporti

25 La Galleria del Lavoro ndash allestita in piazza drsquoArmi nel padiglione progettato dagli

ingegneri Bianchi Magnani e Rondoni ndash fu lrsquoaltra grande protagonista dellrsquoEsposizionedel 1906 la commissione ordinatrice della mostra di fronte allrsquoimpossibilitagrave di allestireun padiglione per tutte le produzioni fu perograve costretta ad ammettervi soltanto sei

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categorie Furono certamente le arti grafiche a ottenere il posto di maggiore visibilitagravecostituendo di fatto la principale attrattiva anche per il pubblico meno esperto chesubiva laquoil fascino indescrivibileraquo non solo dello laquospettacolo grandioso di tantemacchine multiformiraquo ma anche quello del rumore del movimento e della vita laquochequi si esplica[va]raquo28 Anche in questo settore che aveva conosciuto un rapido econsiderevole sviluppo Milano ricopriva un ruolo di primo piano grazie alle attivitagravedelle Arti Grafiche Ricordi dei fratelli Treves e di Sonzogno grazie alle iniziative delleedizioni drsquoarte Alfieri e Lacroix e allrsquoesperienza nellrsquoeditoria tecnico-scientifica diHoepli Era inevitabile dunque che tra gli espositori italiani la maggior parte avesse lapropria sede nel capoluogo la societagrave editrice Sonzogno ad esempio faceva girareproprio nella Galleria del Lavoro le rotative per la stampa delle edizioni speciali delSecolo Illustrato e dellrsquoEsposizione Illustrata di Milano 1906 producendo al ritmo di 800copie lrsquoora

26 La scelta delle categorie ammesse a questa mostra tuttavia fu molto criticata

soprattutto per lrsquoesclusione di tutti quei settori che avevano segnato il progresso e ilperfezionamento delle industrie in effetti tale orientamento appariva in particolareagli occhi dei tecnici come un inutile tentativo di spettacolarizzare una mostra cherichiedeva piuttosto un alto grado di specializzazione noncheacute un doveroso momento diconfronto con le altre realtagrave industriali29 Il successo della Galleria del Lavoro ndash comesottolineavano in particolare i commissari ndash si profilograve presto assai deludente se da unaparte i limiti di tale iniziativa si devono ricercare nellrsquoincalzante susseguirsi di eventiconsimili (Parigi 1900 Saint Louis 1904 e Liegi 1905) cui non poteva corrispondereunrsquoaffermazione altrettanto rapida di novitagrave tecnologiche dallrsquoaltra occorre aggiungerelrsquoassenza di importanti imprese specialmente italiane che ancora troppo distanti dalmeccanismo fieristico-espositivo non riuscirono a dare prova della crescente rilevanzadel settore industriale

27 Nel padiglione dedicato alla Previdenza30 e in quello della Societagrave Umanitaria 31

inevitabilmente estranei alla retorica celebrativa delle grandi esposizioni universali sisvelava infine il Lavoro nella sua dimensione etica e umana che aveva contribuito aconnotare la cittagrave come la ldquocapitale moralerdquo drsquoItalia Fu il quotidiano socialista Avanti arilevare come nonostante i profondi elementi di conflittualitagrave che si erano palesatinella recente stagione degli scioperi laquolrsquoesposizione di Milano disse con solennevaticinio che il lavoro il quale egrave ancora nulla saragrave tuttoraquo32 esso infatti venivaannoverato insieme alla scienza e alla bellezza dellrsquoarte tra i protagonisti del mondomoderno pronto ad accogliere il contributo degli operai come quello dei capitanidrsquoindustria

28 Quello tra Milano e lrsquoEsposizione del Sempione ndash egrave chiaro ndash fu un legame a doppio filo

da una parte il capoluogo lombardo ebbe modo di confrontarsi con oltre trenta paesisul terreno della tecnica della scienza e del progresso dallrsquoaltra lrsquoeventointernazionale offrigrave alla cittagrave lrsquooccasione di autorappresentarsi non solo di fronte almondo ma specialmente di fronte a se stessa mettendo alla prova le sue effettivecapacitagrave organizzative e produttive Fu tale forma di autoreferenzialitagrave ad alimentareaspettative entusiasmi e non raramente critiche e polemiche

29 la festa solenne per tutta Italia e per tutto il mondo civile egrave poi sommamente cara a

noi milanesi poicheacute dessa rappresenta ndash possiamo dirlo senza false modestie ndash il trionfodi Milano nostra significa la affermazione della sua forza ed egrave riprova novella dellalaboriositagrave intelligente ed infaticabile dei milanesi33

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30 Allrsquointerno del recinto espositivo infine non poteva mancare un richiamo piugrave esplicito

a quella laquolaboriositagrave intelligenteraquo sulla quale il capoluogo aveva fondato la propriaunicitagrave e il proprio progresso il Padiglione della Cittagrave di Milano ndash progettatodallrsquoingegner Giannino Ferrini e costruito proprio di fronte al salone deifesteggiamenti in una posizione di enorme visibilitagrave ndash proponeva una panoramicaattenta e minuziosa dei numerosi interventi realizzati per il miglioramento dellecondizioni di vita cittadine sottolineando in particolare la dedizione e lo sforzo delMunicipio Nel 1906 Milano si presentava davvero al tempo stesso palcoscenico eprotagonista della mostra del Sempione nella ldquocittagrave biancardquo e nella cittagrave reale si aprivae si chiudeva lrsquoesperienza dei visitatori allrsquoEsposizione

NOTE

1 Dopo lrsquoEsposizione nazionale di Firenze del 1861 che aveva avuto una valenza principalmente

simbolica con lo scopo di rinsaldare e aggregare il senso di appartenenza al nuovo Stato unitario

lrsquoEsposizione industriale italiana di Milano del 1871 aveva sancito il primo riconoscimento del

progresso industriale come elemento fondamentale per garantire allrsquoItalia nuove prospettive di

sviluppo Dopo lrsquoesperienza del 1871 Milano fu protagonista dellrsquoEsposizione nazionale del 1881

di quella internazionale di macinazione e panificazione del 1887 e delle Esposizioni Riunite del

1894 Sulle esposizioni italiane si rimanda a ROMANO Roberto laquoLe esposizioni industriali

italiane linee di metodologia interpretativaraquo in Storia e Societagrave 7 1980 pp 216-28 DECLEVA

Enrico laquoMilano industriale fra mito e realtagrave le esposizioni 1871-1906raquo in Museo-scienza 3 1982

pp 21-32 PICONE PETRUSA Mariantonietta PESSOLANO Maria Raffaella BIANCO Assunta Le

grandi esposizioni in Italia (1861-1911) Napoli Liguori 1988 pp 7-23

2 Tuttavia in diverse occasioni i principali operatori economici avevano manifestato la propria

curiositagrave Era specialmente condivisa lrsquoopinione di Giuseppe Colombo che intravedeva dietro alle

laquofrivole apparenzeraquo della cornice espositiva il segno del progresso laquorapido innegabile delle

industrie del continenteraquo Tale interesse di matrice positivistica aveva animato il concorso della

nascente industria italiana alle Esposizioni europee che per il loro uso frequente e per la

prevalente tensione allo scambio commerciale piuttosto che a quello tecnico-scientifico

apparivano di scarsa utilitagrave Cfr PUNZO Maurizio laquoLa partecipazione degli operai e degli

industriali milanesi alle esposizioni nazionali e internazionali dallrsquoUnitagrave a fine secoloraquo in Archivio

Storico Lombardo X 1993 pp 153-83 PIAZZONI Irene Milano e le esposizioni universali (1860-1900)

in DECLEVA Enrico et al (a cura di) Innovazione e modernizzazione in Italia fra Otto e Novecento

Milano Franco Angeli 1995 pp 529-77

3 SullrsquoEsposizione del 1881 si vedano oltre a TERUGGIA Amabile Relazione generale

dellrsquoEsposizione di Milano del 1881 Milano Tip Bernardoni 1883 p 4 et seq PICONE PETRUSA

Mariantonietta PESSOLANO Maria Raffaella BIANCO Assunta Le grandi esposizioni in Italia

(1861-1911) cit pp 88-91 DECLEVA Enrico Scelta e mito del progresso in RUMI Giorgio et al (a

cura di) Milano nellrsquoUnitagrave nazionale Milano Cariplo 1991 pp 35-56 ID (a cura di) LrsquoItalia

industriale nel 1881 Conferenze sulla Esposizione Nazionale di Milano Milano Banca del Monte di

Lombardia 1984 pp XV-LXXIX BARZAGHI Ilaria M P Milano 1881 Tanto lusso e tanta folla

rappresentazione della modernitagrave e modernizzazione popolare Cinisello Balsamo Silvana 2009

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4 La questione dei valichi alpini alquanto dibattuta giagrave allrsquoepoca di Cavour e della destra storica

aveva portato alla costruzione dei trafori del Freacutejus (1870) e del Gottardo (1882) senza tuttavia

raggiungere i risultati sperati nel miglioramento dei traffici commerciali Sulla costruzione del

tunnel del Sempione si rimanda a CASTRONOVO Valerio Dal Freacutejus al Gottardo e al Sempione

sviluppo economico dellrsquoItalia settentrionale e dislocazione degli scambi nellrsquoarea europea in Problemi

attuali connessi con lo sviluppo tecnologico ed economico del Piemonte e regioni limitrofe trafori e grandi

vie di comunicazione fonti di energia difesa dellrsquoambiente naturale Torino se 1971 pp 30-37

GUDERZO Giulio La vicenda dei valichi nei sec XVIII e XIX in BERGIER Jean Francois et al (a cura

di) Le Alpi e lrsquoEuropa vol 3 Economie e transiti Laterza Bari 1975 pp 73-94

5 laquoExposition de Milan 1905raquo in Le Moniteur des Syndacats ottobre 1903

6 Esposizione di Milano 1905 Statuto del Comitato Milano Tip Marcolli 1904

7 Archivio Storico Civico di Milano (di seguito ASCM) Fondo Esposizioni e Fiere 1906 cartella

15 Verbali del Comitato Eescutivo libro I sedute del 25 febbraio pp 2-5 e 2 marzo 1903 p 9

8 GEPPERT Alexander CT laquoLuoghi cittagrave prospettive le esposizioni e lrsquourbanistica fin-de-siegravecleraquo

in Memoria e Ricerca 12 2003 p 116

9 FAVA Franco laquoMilano 1906 Il crogiolo del futuroraquo in La Martinella 19 1986 p 6

10 DE PAULIS Giovanni Viaggio a Milano durante lrsquoEsposizione del 1906 LrsquoAquila B Vecchioni 1906

pp 20-21

11 Per approfondimenti sullrsquoattivitagrave dellrsquoAmministrazione democratica si veda PUNZO Maurizio

Socialisti e radicali a Milano cinque anni di amministrazione democratica (1899-1904) Firenze Sansoni

1979 ID Riformisti e politica comunale in RIOSA Alceo (a cura di) Il socialismo riformista a Milano

agli inizi del secolo Milano Franco Angeli 1981 pp 201-74 Atti del Consiglio Comunale (ACC)

1901-02 seduta ordinaria del 4 luglio 1902 pp 336-38 e ACC 1902-03 seduta ordinaria del 24

novembre 1902 pp 82-85

12 Il Comitato Esecutivo presieduto fino al 1904 da Angelo Salmoiraghi incontrograve enormi

difficoltagrave in tutti i passaggi decisivi per lrsquoavvio dei lavori per lrsquoEsposizione Dapprima dovette

risolvere il nodo relativo ai finanziamenti dellrsquoevento cercando di coniugare le posizioni di

coloro che guardavano fiduciosamente e in modo esclusivo ai contributi dei privati nel rispetto

della tradizione della Milano fa da seacute e quelle di coloro che valutavano anche la possibilitagrave di

ricorrere a contributi pubblici Poi si presentograve il problema della scelta della localitagrave per il quale

si scontrarono i sostenitori del Parco del Castello Sforzesco e quelli dei Giardini pubblici Soltanto

nel 1904 si prese la decisione di allestire lrsquoEsposizione al Parco e in Piazza drsquoArmi e fu resa nota la

planimetria generale progettata dallrsquoarchitetto Sebastiano Locati Cfr Archivio Civico di Milano

Fondo Esposizioni e Fiere 1906 c 15 Verbali del Comitato Esecutivo libri 1 e 2

13 ACC 1901-02 seduta ordinaria del 4 luglio 1902 pp 336-38 ACC 1902-03 seduta ordinaria del

24 novembre 1902 Proposta per la concessione di area nel Parco e di un concorso pecuniario del Comune

a favore della progettata esposizione in occasione dellrsquoapertura del valico del Sempione pp 82-85

14 La Giunta democratica proseguigrave le opere giagrave avviate dalle precedenti amministrazioni

moderate quali lrsquoampliamento degli impianti per la distribuzione di acqua potabile e di quelli per

lo smaltimento delle acque reflue ACC 1901-02 Allegato VII ndash Relazione Generale della Commissione

per la fognatura sottoscritta dai tecnici Palladini Celli Menozzi Spasciani e Villoresi si veda

anche seduta ordinaria del 24 marzo 1902 Proposte conseguenti alla realizzazione dellrsquoapposita

Commissione incaricata dello studio sulla fognatura della cittagrave pp 184-85

15 ACC 1901-02 Allegato V ndash Convenzione 10 dicembre 1901 tra Comune di Milano e Societagrave ldquoUnion des

Gasrdquo di Parigi si vedano anche sedute ordinarie del 28 dicembre 1901 pp 142-44 e 8 gennaio

1902 pp 158-59 Approvazione della convenzione del 10 dicembre

16 ACC 1901-02 seduta ordinaria del 20 novembre 1901 Proposta di convenzione colla Societagrave

Generale Italiana Edison di elettricitagrave relativa alla autorizzazione governativa a favore del Comune per

lrsquoesercizio delle tramvie pp 76-79

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17 Cfr MANTEGAZZA Amilcare PAVESE Claudio LrsquoATM di Milano 1861-1972 un secolo di trasporto

urbano tra finalitagrave pubbliche e vincoli di bilancio Franco Angeli Milano 1993 pp 86-95 Nel luglio

1903 si definigrave la convenzione tra il Comune la Edison e le Ferrovie del Mediterraneo per

consentire la posa di cavi elettrici in via Farini per il trasporto dellrsquoenergia necessaria ad

alimentare le tramvie urbane e la linea Milano-Affori Cfr ACC 1902-1903 seduta straordinaria

del 6 luglio 1903 Convenzione colla Societagrave delle Ferrovie del Mediterraneo e colla Societagrave generale

italiana Edison pp 513-15 ACC 1903-04 sedute ordinarie dellrsquo8 marzo pp 256-57 e del 2 maggio

1904 pp 300-01 Approvazione dello schema della convenzione colla Societagrave per le Strade Ferrate del

Mediterraneo

18 Approvazione della Convenzione per la concessione della costruzione e dellesercizio delle ferrovie di

accesso al Sempione Arona-Domodossola e Santhiagrave-Borgomanero-Arona rispettivamente alla provincia di

Milano e alla cittagrave di Torino e per esse alla Societagrave per le ferrovie del Mediterraneo in Archivio della

Camera Regia Disegni e proposte di leggi e incarti delle commissioni (1848-1943) documento 330

URL lthttparchiviocameraitpatrimonioarchivio_della_camera_regia_1848_1943are01o

documentoCD1100058875gt [consultato il 24 marzo 2014]

19 Lrsquoiter della proposta per una centrale elettrica comunale fu lungo e tortuoso oltre alle

posizioni liberiste lrsquoallettante controproposta della Edison alimentava forti dubbi nei confronti

della proposta che non poteva garantire risultati certi neacute vantaggiosi Cfr ACC 1903-04 Allegato

VII ndash Relazione del progetto di una centrale elettrica municipale Allegato XIV ndash Relazione della Giunta per

una centrale elettrica comunale 20 ottobre 1903 pp 83-92 ivi seduta straordinaria dellrsquo8 luglio

1903 pp 562-66 seduta ordinaria del 28 dicembre 1903 pp 83-92 e del 23 gennaio 1904 pp

112-115 Per maggiori approfondimenti si rimanda a VS laquoIl nuovo impianto elettrico

municipaleraquo in Il Monitore Tecnico 311905 pp 620-21 PAVESE Claudio Lrsquoazienda energetica

municipale di Milano in BOLCHINI Piero (a cura di) Storia delle Aziende elettriche Municipali Laterza

Roma-Bari 1999 pp303-55

20 ACC 1905-06 Allegato III ndash Relazione della Giunta sul preventivo per lrsquoanno 1906 dicembre 1905 p

5

21 laquoE lrsquoEsposizioneraquo Il Secolo 2 ottobre 1905 p5

22 ACC 1905-06 seduta ordinaria del 30 dicembre 1905 pp 158-63 Concessione di esercizio di linee

con omnibus automobili alla Societagrave italiana pei trasporti con automobili Si veda anche laquoIl servizio delle

vetture automobili per lrsquoEsposizioneraquo La Perseveranza 23 aprile 1906

23 laquoLa prima pietra della nuova Stazioneraquo Il Secolo 29 aprile 1906 p 4

24 Cfr SELVAFOLTA Ornella Le strutture per un progetto di modernitagrave in RUMI Giorgio et al (a

cura di) Milano nellrsquoItalia liberale (1898-1922) Milano Cariplo 1993 pp 203-235

25 laquoInaugurazione del nuovo valico del Sempioneraquo Corriere della Sera 5 febbraio 1903

26 Esposizione internazionale di Milano Programma della sezione dei trasporti terrestri

dellrsquoaeronautica e della metrologia Milano Tip Marcolli sd p 3

27 Esposizione internazionale di Milano Catalogo della sezione dei trasporti terrestri dellrsquoaeronautica

e della metrologia Max Frank amp C Milano 1906 p 4 et seq

28 laquoLe dieci grandi sezioniraquo LrsquoEspositore Illustrato 115 settembre 1905 p 5

29 BELLUZZO Giuseppe Relazione speciale Galleria del lavoro in Relazione Internazionale parte III

Capriolo amp Massimino Milano 1909 pp 283-316

30 ASCM Fondo Esposizioni e Fiere 1906 cartella 15 Verbali del Comitato Esecutivo libro I seduta

del 12 dicembre 1901 p 3 Il Comitato decise di aggiungere al titolo iniziale dellrsquoEsposizione

internazionale la dicitura ldquoPrevidenza nei trasporti di terra e di marerdquo Cfr Esposizione

internazionale di Milano Programma della Sezione della Previdenza Max Frank amp C Milano 1904

pp 4-6

31 La partecipazione dellrsquoUmanitaria allrsquoEsposizione fu richiesta da Antonio Maffi relatore della

Commissione della mostra di Previdenza nel luglio 1904 Cfr Archivio della Societagrave Umanitaria

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serie 2 b 14 fasc 2 Sezione Previdenza Lettera di A Maffi al presidente della Soc Umanitaria G B

Alessi 1 luglio 1904

32 laquoLrsquoEsposizione insegnahellipraquo Avanti 8 novembre 1906 p 1

33 laquoLrsquoinaugurazione della Esposizione Internazionale di Milanoraquo Il Monitore Tecnico 1230 aprile

1906 pp 221-223

RIASSUNTI

Seppure ancora estranea alla retorica trionfale dello strumento espositivo Milano volle

impegnarsi nel progetto di unrsquoEsposizione Internazionale Attraverso lo studio delle carte degli

archivi milanesi e della stampa coeva si intende mettere in luce come la mostra del 1906 oltre a

costituire un momento di fondamentale confronto con le realtagrave economico-produttive del

mondo fu lo strumento attraverso il quale il capoluogo lombardo poteacute esprimere le proprie

capacitagrave e potenzialitagrave La classe dirigente cittadina coesa intorno alla necessitagrave di garantire il

successo dellrsquoevento operograve soprattutto con lrsquointento di presentare il volto tuttrsquoaltro che effimero

di una metropoli moderna e cosmopolita dentro e fuori dalla ldquocittagrave biancardquo

Milan wanted to take on the project of an International Exhibition although it was unrelated to

the overblown expositive approach By studying the archival documents and analyzing

contemporaneous publishings this paper meant to show how the 1906rsquos fair allowed Milan to

demonstrate his ability and capability as well as to represent a peaceful competition with other

foreign economic realities In order to ensure a successful event the establishment has striven to

expose the modern and cosmopolitan face of Milan inside and outside the ldquowhite cityrdquo

INDICE

Keywords exhibition Milan modernization transports urban redevelopment

Parole chiave esposizione Milano modernizzazione sviluppo urbano trasporti

AUTORE

FRANCESCA MISIANO

Dottore di ricerca in storia contemporanea presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Milano I suoi studi

si rivolgono prevalentemente alla storia del capoluogo lombardo con particolare attenzione agli

aspetti sociali e culturali

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Raviver le laquoroman nationalraquolusitanien Lrsquoexemple delrsquoExposition du Monde portugais de1940Ceacutecile Gonccedilalves

1 Une Exposition grandiose en peacuteriode de guerre

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1 LrsquoEacutetat Nouveau ndash Estado Novo ndash salazariste

instaureacute en 1933 dans le sillage du coupdrsquoEacutetat militaire du 28 mai 1926 a placeacute aucœur de son discours ideacuteologique lalaquo vocation impeacuteriale raquo du Portugal Depuislrsquoadoption de lrsquoActe colonial en 1930 ilsrsquoest efforceacute de faire laquoaimer lrsquoEmpireraquo auxPortugais de susciter des vocations decolons tout en propageant une veacuteritablemystique impeacuteriale au sein de lapopulation meacutetropolitaine La laquovocationimpeacuterialeraquo du pays constituait en effetun thegraveme susceptible de faire consensusparmi la population portugaise capablede rassembler partisans et opposants de ladictature salazariste Depuis lrsquoavegravenementde lrsquoEstado Novo de nombreusespublications savantes ou agrave destination dugrand public aimaient en effet agraverappeler lrsquooeuvre laquo civilisationnelle raquo desPortugais outre-mer Ainsi lrsquoEstado Novo

srsquoest efforceacute drsquoecirctre repreacutesenteacute dans toutesles grandes manifestations coloniales internationales de lrsquoeacutepoque pour signifier agrave laface du monde qursquoil nrsquoest pas laquoun petit paysraquo Le dictateur-preacutesident du Conseil Salazarmalgreacute son programme drsquoausteacuteriteacute a accordeacute drsquoimportants moyens pour que le paysdisposacirct de quatre pavillons imposants lors de lrsquoExposition coloniale internationale etdes pays drsquooutre-mer de Vincennes en 1931 lors de lrsquoExposition universelle de Paris en1937 ou celle de New York en 1939 Il a eacutegalement veilleacute agrave coordonner plusieurseacutevegravenements sur son territoire national pour laquo conscientiser raquo les Portugais de leurpatrimoine colonial En 1934 la ville de Porto accueillait pour la premiegravere fois unegrande exposition coloniale Dans le sillage de cette manifestation et bien que la guerredeacutevastait lrsquoEurope le Portugal salazariste resteacute neutre a organiseacute entre le 23 juin et le2 deacutecembre 1940 une grande laquo Exposition du Monde portugais raquo agrave Beleacutem sur les bordsdu Tage lagrave drsquoougrave jadis partaient les caravelles pour ceacuteleacutebrer en grandes pompes les huitcents ans de la fondation du Portugal par Dom Afonso Henriques (1140) les trois centsans de la Restauration de lrsquoIndeacutependance (1640) et lrsquooeuvre laquo reacutegeacuteneacuteratrice raquo entreprisepar Salazar Symbole de la peacuteriode de stabiliteacute de la dictature Antoacutenio Ferro deacuteclarait agravece propos que

1140 explique 1640 comme 1640 preacutepare 1940 Ce sont les trois anneacutees sacreacutees denotre histoire lrsquoanneacutee de la naissance lrsquoanneacutee de la renaissance et lrsquoanneacutee quiglorifie la reacutesurrection Ce que nous allons fecircter ce nrsquoest pas tant le Portugaldrsquohier celui de D Afonso Henriques et de D Joatildeo IV que le Portugal drsquoaujourdrsquohuicelui de Carmona et de Salazar1

2 Au sein de la preacutesidence du Conseil des ministres a eacuteteacute creacuteeacutee une Commission pour

proceacuteder agrave lrsquoorganisation des festiviteacutes du laquo Double centenaire de la Nationaliteacute raquo(Fondation de la Nationaliteacute en 1140 et Restauration de 1640) Le 11 avril et le 2 juin1938 tandis que la Guerre civile ravageait lrsquoEspagne deux ordonnances ont eacuteteacute publieacuteespour nommer les personnaliteacutes chargeacutees de constituer la Commission exeacutecutive Le 28

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octobre de la mecircme anneacutee suite agrave la promulgation du deacutecret-loi ndeg 29 087 laCommission nationale des Centenaires a eacuteteacute constitueacutee et ses compeacutetences deacutefiniesJuacutelio Dantas fut nommeacute par Salazar preacutesident de la commission exeacutecutive descommeacutemorations Augusto de Castro a eacuteteacute nommeacute commissaire geacuteneacuteral de lrsquoexpositionIl fut assisteacute dans sa fonction par Saacute e Melo (commissaire adjoint) Le directeur du SPNAntoacutenio Ferro en tant que secreacutetaire geacuteneacuteral fut chargeacute de superviser lrsquoensemble

3 Malgreacute un contexte international difficile lrsquoEurope se dirigeant agrave grands pas vers le

conflit armeacute cherchant agrave srsquoancrer dans la tradition des expositions universelles lescommeacutemorations du laquo Double centenaire raquo et principalement lrsquoexposition du mondeportugais devaient eacutetaler sous les yeux du pays davantage que sous ceux des peuplesvoisins en guerre un reacutesumeacute de la richesse artistique commerciale et industrielle duPortugal et de son Empire Elles traduisaient clairement en mobilisant des moyensmateacuteriels et humains impressionnants la laquo portugaliteacute raquo Donnant agrave voir le projetculturel conservateur et passeacuteiste du reacutegime il srsquoagissait drsquoencenser le laquo geacutenie raquoportugais La laquo race raquo lusitanienne agrave qui avait eacutechue la vocation de laquo montrer desnouveaux mondes au monde raquo pour paraphraser le poegravete Camotildees de civiliser descontreacutees sauvages drsquoeacutevangeacuteliser de nouvelles peuplades Nonobstant les vicissitudes duconflit mondial lrsquoexposition du laquo monde portugais raquo se devait drsquoecirctre monumental afindrsquoinscrire le reacutegime de Salazar lrsquoEstado Novo dans la continuiteacute de lrsquohistoire portugaisetout en signifiant son triomphe sur la Reacutepublique agrave travers lrsquoinstauration drsquoun Eacutetatautoritaire corporatif et chreacutetien Le but afficheacute de lrsquoexposition du laquo monde portugais raquoeacutetait de faire contraste face au reste du monde en promouvant lrsquoimage drsquoun Portugalimpeacuterial agrave lrsquoapogeacutee de sa puissance lrsquoimage drsquoun havre de paix aux confins drsquouneEurope deacutevasteacutee

4 Lrsquoexposition a ainsi eacuteteacute inaugureacutee peu apregraves la deacutefaite franccedilaise le 23 juin 1940 en

preacutesence du chef de lrsquoEacutetat le Mareacutechal Carmona accompagneacute du preacutesident du ConseilOliveira Salazar du Patriarche de Lisbonne D Manuel Cerejeira du ministre desTravaux publics et maire de Lisbonne Duarte Pacheco laquo Le reacutegime de Salazar [hellip] enmarge du conflit de son temps commenccedilait un voyage singulier agrave lrsquointeacuterieur de sonhistoire de son passeacute2raquo souligne lrsquohistorien Ramos do Oacute Lrsquoexposition du laquo mondeportugais raquo de 1940 est pourtant resteacutee lrsquoune des dates et lrsquoun des lieux de meacutemoire de lrsquoEstado Novo Apregraves sa clocircture en deacutecembre la grande fecircte de Beleacutem resta dans lameacutemoire nationale comme lrsquoapogeacutee de la dictature spectacle provisoire qui devintmuseacutee puis reacutefeacuterence obligatoire pour des geacuteneacuterations Lrsquohistorien Yves Leacuteonard eacutecrit

Par les moyens qursquoelle met en œuvre lrsquointense mobilisation qursquoelle provoque ndash aupoint drsquoapparaicirctre reacutetrospectivement comme ldquolrsquoapogeacuteerdquo du reacutegime salazariste ndashcette monumentale mise en scegravene du ldquomonde portugaisrdquo srsquoincarnant dans un vasteempire colonial centraliseacute autour de Lisbonne conforte lrsquoimage patiemmentdessineacutee par la dictature drsquoun Portugal fort de ldquohuit siegravecles drsquohistoirerdquo partageacuteentre tradition et moderniteacute puissance internationale pacifique retrancheacuteederriegravere ses colonies Lrsquoimage irreacuteelle drsquoun Portugal proteacutegeacute par ses ldquosentinelles depierrerdquo3

2 Un plan de reacutenovation patrimoniale et urbaine de lalaquocapitale drsquoEmpireraquo

5 Preacutevue pour durer six mois lrsquoExposition du laquoMonde portugaisraquo a constitueacute la cleacute de

voucircte du programme officiel des commeacutemorations des laquoCentenairesraquo Agrave travers elle

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crsquoest alors lrsquoessence mecircme du projet culturel salazariste qui srsquoexpose dans toute sasplendeur Elle permet de saisir la maniegravere dont lrsquoEstado Novo srsquoest efforceacute de relier lestraits fondamentaux de son nationalisme ndash autoritarisme eacutelitisme paternalismeconservatisme ndash agrave un passeacute mythique qui est devenu la caution leacutegitimatrice dupreacutesent En moins de deux ans Lisbonne a changeacute de visage pour parvenir agrave eacuteblouir lemonde malgreacute les affres lieacutes agrave la guerre et agrave lrsquooccupation nazie drsquoune grande partie ducontinent europeacuteen

6 Les commeacutemorations ont eacuteteacute le preacutetexte pour lancer un vaste plan de reacutenovation

urbaine et patrimoniale Plusieurs piegraveces du patrimoine national ont en effet eacuteteacuterestaureacutees parmi lesquelles de nombreux chacircteaux de lrsquoeacutepoque meacutedieacutevale et unegrande partie des collections de tableaux de lrsquoeacutecole des primitifs portugais (1450-1550)4On a reacuteouvert le Theacuteacirctre de Satildeo Carlos principale salle drsquoopeacutera de la capitalelusitanienne en mai 1940 apregraves avoir effectueacute une seacuterie de travaux drsquoeacutelargissement dela scegravene La premiegravere repreacutesentation fut celle des Bailados do Verde Gaio la compagnienationale de danses folkloriques creacuteeacutee agrave lrsquoinitiative drsquoAntoacutenio Ferro directeur duSecreacutetariat de la propagande nationale (SPN) dans lrsquooptique de promouvoirlrsquoauthenticiteacute de la culture populaire portugaise Sur le plan universitaire peu de tempsavant lrsquoouverture de lrsquoexposition un Congregraves du laquo Monde portugais raquo a rassembleacute pregravesde 231 historiens portugais et 121 historiens eacutetrangers qui ont preacutesenteacute pas moins de515 communications5

7 Cette instrumentalisation du passeacute agrave des fins nationalistes srsquoest eacutegalement incarneacutee

dans la pierre gracircce agrave une politique de travaux publics agrave grande eacutechelle Ce qui sera parla suite qualifieacute peacutejorativement de laquo style portugais suave raquo allait connaicirctre ses heuresde gloire Le reacutesultat de ce courant initieacute par lrsquoarchitecte Raul Lino mais propageacute parCottinelli Telmo agrave la fin des anneacutees 1930 fut lrsquoeacutelaboration drsquoun style imposantmonumental ougrave le modernisme initial fut progressivement eacutevinceacute par lrsquoespritnationaliste et on assista agrave un meacutelange de style moderniste macirctineacute drsquoArt deacuteco associeacute agravedes eacuteleacutements ornementaux tireacutes de lrsquoart manueacutelin et lrsquoeacutepoque classique des XVII etXVIIIe siegravecles On tentait par la sorte de reacutealiser une synthegravese entre la moderniteacute et latradition laquo Agrave la fois commeacutemoration et reconstitution historique lrsquoexposition oscilleentre tonaliteacute fascisante avec colonnes imposantes et structures massives ndash celleprocircneacutee par le SPN pour les grandes parades du reacutegime ndash et lrsquoapproche qursquoaffectionneSalazar celle du ldquopays-villagerdquo rural et passeacuteiste6 raquo Ainsi en 1940 le Stade nationalconccedilu par Jacobetty Rosa a eacuteteacute inaugureacute ainsi que la laquo Fontaine Lumineuse raquo ndash Fonte

Luminosa ndash de lrsquoavenue Afonso Henriques On a eacutelargi le Museacutee national drsquoArt antique etsous la direction de Luiacutes Cristino da Silva lrsquoAssembleacutee nationale a eacuteteacute remodeleacutee selonles canons estheacutetiques du reacutegime Degraves 1938 une politique volontariste de travauxpublics permet de deacutesenclaver la laquo capitale de lrsquoEmpire raquo Pour ce faire les autoriteacutespubliques firent bacirctir la gare portuaire drsquoAlcacircntara ndash Estaccedilatildeo Mariacutetima de Alcacircntara ndash lagare fluviale de Beleacutem lrsquoaeacuteroport a Portela et son avenue la premiegravere autoroute du payset le viaduc ndash futur Viaduto Duarte Pacheco ndash et la reacutehabilitation des quartiers delogements sociaux drsquoAlvalade et du Rostelo situeacutes dans des zones insalubres Pourameacuteliorer la zone Salazar avait eacutegalement deacutecideacute que les installations de la Faacutebrica do

Gaacutes ndash Usine du Gaz ndash autour de la Tour de Beleacutem seraient deacutemanteleacutees pourdeacutesencombrer la place de lrsquoEmpire ndash lrsquoune des plus grandes drsquoEurope ndash et donner plusde visibiliteacute aux prochaines installations de lrsquoexposition Par conseacutequent on a deacutemolide nombreux bacirctiments exproprieacute des terrains deacuteplaccedileacute des reacutesidents

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8 La laquogrande exposition du Monde portugaisraquo constituait une œuvre pharaonique et

coucircteuse et srsquoil srsquoest bien agi drsquoadresser une ode au laquo glorieux passeacute raquo de la nationportugaise il nrsquoeacutetait pourtant pas question pour le dictateur-preacutesident du Conseil dedeacuteseacutequilibrer les comptes du pays qursquoil venait tout juste de redresser Lrsquoausteacuteriteacute eacutetaitune politique eacuteconomique eacuterigeacutee en art de vivre sous lrsquoEstado Novo salazariste agrave laquellenul ne pouvait deacuteroger mecircme pour servir la grandeur du Portugal et de son Empire Ilfut alors deacutecideacute de jouer sur lrsquoillusion puisque tous les eacutedifices allaient ecirctre construitsdans des mateacuteriaux bon marcheacute comme le placirctre le stuc le papier ou le bois

Fig 1 Vue drsquoensemble des travaux de la zone de Beleacutem en vue de lrsquoexposition du Monde portugais(1939)7

9 Pendant les quatorze mois que duregraverent les travaux pregraves de 5000 ouvriers 15

ingeacutenieurs 1000 placirctriers des centaines de peintres sculpteurs et deacutecorateurssrsquoactivegraverent8 La reacutealisation du plan de lrsquoexposition fut confieacutee agrave Cottinelli Telmo(architecte en chef) qui constitua pour ce faire une eacutequipe composeacutee de 12 architectes20 sculpteurs et plus de 40 peintres Toutefois compte tenu des mateacuteriaux employeacuteslrsquoexposition du laquoMonde portugaisraquo ne pouvait ecirctre que temporaire non reproductiveSeuls le Monument des Deacutecouvertes ndash Padratildeo dos Descobrimentos ndash (reconstruit en pierrecalcaire et beacuteton armeacute drsquoapregraves lrsquooriginal en bois en 1960 lors des commeacutemorations des500 ans de la disparition de lrsquoInfant D Henrique le navigateur) et le bacirctiment abritantlrsquoactuel museacutee drsquoArt populaire (ancien pavillon de la laquoVie populaireraquo) ont eacuteteacuteconserveacutes

3 Une vue drsquoensemble du laquo monde portugais raquo selonles ideacuteaux du reacutegime

10 Prolongement de la laquopolitique de lrsquoEspritraquo lanceacutee degraves 1933 par Antoacutenio Ferro qui

assujettissait la vie culturelle aux ideacuteaux conservateurs catholiques et ruralistes dureacutegime lrsquoexposition du laquomonde portugaisraquo comprenait plusieurs pavillons theacutematiquessrsquoancrant dans le laquoroman nationalraquo ou histoire officielle que proposait la

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weltanschauung reacuteactionnaire du salazarisme Ce laquoreacutecitraquo prend appui agrave la fois sur ce quelrsquohistorien israeacutelien Shlomo Sand appelle une laquo mytho-histoire des origines raquo et unelaquo mise en perspective teacuteleacuteologique raquo pour reprendre une expression de Susanne CitronLrsquoeacutecriture de lrsquohistoire relegraveve ici ouvertement de la fiction de lrsquoeacutepopeacutee de lamythologie afin de laquo nationaliser raquo les Portugais La mise en scegravene du passeacute collectif latheacuteacirctralisation de lrsquohistoire occupe une place fondamentale dans lrsquoexposition dulaquoMonde portugaisraquo de 1940 On entend degraves lors reacutesonner la formule de Lucien Febvre laquoUne histoire qui sert est une histoire serve raquo Les autoriteacutes publiques ont en effetchercheacute agrave produire et imposer des repreacutesentations et souvenirs communs agrave lrsquoensembledes membres de la socieacuteteacute portugaise dans le but de leacutegitimer le nouveau pouvoir touten eacutetant guideacute par des preacuteoccupations drsquoexpiation des laquo peacutecheacutes raquo de la Reacutepublique aveclrsquoimposition drsquoun laquoordre moralraquo

11 Par conseacutequent pour parvenir agrave rassembler tous les Portugais autour drsquoune histoire

commune et ce malgreacute lrsquoausteacuteriteacute imposeacutee par le dictateur preacutesident du Conseil depuisavril 1928 le budget de lrsquoeacutevegravenement fut assez conseacutequent et atteignait les 35 000 000drsquoescudos Lrsquoexposition qui prit la forme drsquoun immense spectacle populaire fut uneveacuteritable ville dans la ville puisqursquoelle srsquoeacutetendait sur une surface de 560 000 msup2 dans lapartie occidentale de Lisbonne entre de la Tour de Beleacutem et le Monastegravere desJeroacutenimos Elle reccedilut entre le 23 juin et le 2 deacutecembre environs 3 millions de visiteurslaquo un chiffre inveacuterifiable mais qui tel quel soutient honorablement la comparaison faceaux 6 agrave 8 millions de visiteurs estimeacutes par les organisateurs de lrsquoExposition colonialeinternationale de Paris raquo note dans son article Nadia Vargaftig9

Fig 2 Plan de lrsquoExposition du laquo Monde portugais raquo10

12 LrsquoExposition se divisait en trois grands secteurs la section historique la section

drsquoethnographie coloniale et la section drsquoethnographie meacutetropolitaine (appeleacutee centrereacutegional) dans lrsquoobjectif de donner une vision drsquoensemble de laquo la civilisationportugaise raquo Par sa configuration lrsquoExposition du Monde portugais srsquoinscrivait dans latradition des Expositions universelles du XIXe siegravecle voueacutees agrave promouvoir la puissancedes nations europeacuteennes Non exclusivement consacreacutee aux colonies comme a pu ecirctrelrsquoExposition coloniale de Porto en 1934 elle souhaitait montrer la diversiteacute du peupleportugais par-delagrave les mers et oceacuteans Elle devait laquo instruire raquo le peuple portugais selonles ideacuteaux du reacutegime de maniegravere ludique dans une ambiance bon enfant

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13 Sans effort comme dans des dioramas le visiteur pourrait glisser drsquoune reacutegion agrave

lrsquoautre drsquoune colonie agrave lrsquoautre passer du Minho au Cap Vert du Mozambique agrave Macaopour revenir en Algarve en traversant lrsquoAngola Il irait drsquoun palais de Goa agrave la rue drsquounvillage portugais typique Lrsquoexposition souhaitait donner aux Portugais la sensation dese promener agrave lrsquointeacuterieur drsquoun Portugal qui ne se limitait pas aux seules frontiegraveres de lameacutetropole Le visiteur pouvait deacutecouvrir chacune des possessions portugaises autravers de pavillons srsquoinspirant drsquoarchitectures lusitaniennes ou laquo indigegravenes raquoLrsquoExposition de Lisbonne de 1940 fut conccedilue comme un spectacle drsquoart ougrave la beauteacute et lacouleur des architectures lrsquoemportaient bien souvent sur le strict reacutealisme Plusieurspavillons dits de laquo style local raquo furent de libres interpreacutetations non des reconstitutionsfidegraveles On eut soin cependant de preacutesenter aux amateurs des arts populaires etlaquo primitifs raquo des objets authentiques Comme lors de lrsquoexposition de Porto en 1934 maisavec de moyens plus conseacutequents furent donneacutes des spectacles authentiques commedes processions rituelles ou ceacutereacutemonie religieuse On recreacutea mecircme avec des figurantslaquo natifs raquo lrsquoarriveacutee des Portugais dans les diffeacuterentes contreacutees africaines et on fit deacutefilerdans leurs costumes et uniformes drsquoapparat les diffeacuterentes populations venues detoutes les provinces du laquo Portugal continental et son Empire raquo transporteacutees dans lacapitale pour lrsquooccasion Le public fut convieacute agrave entendre des orchestres des colonies oudes diffeacuterentes reacutegions portugaises ou agrave admirer des ballets de danses folkloriquestraditionnelles comme les paulistes de Traacutes-os-Montes

14 Le monastegravere des Jeroacutenimos laquo joyau de lrsquoart manueacutelin et symbole de lrsquoacircge drsquoor du deacutebut

du 16e siegravecle raquo nous dit Yves Leacuteonard11 formait la toile de fond de toutes cesmanifestations La Praccedila do Impeacuterio en constituait le centre et sur laquelle se faisaientface deux imposants pavillons celui des laquo Portugais dans le monde raquo agrave lrsquoouest signeacuteCottinelli et celui de laquo lrsquoHonneur et de la ville de Lisbonne raquo agrave lrsquoest de Cristino Silva LaFonte luminosa ndash la Fontaine lumineuse ndash situeacutee au cœur de la place brillait de mille feuxet renforccedilait lrsquoaspect monumental deacutemesureacute des constructions

Figg 3 4 Vue de la Place de lrsquoEmpire drsquoouest en est Au centre la fontaine lumineuse agrave droite lemonastegravere des Jeroacutenimos devant la pavillon des laquoPortugais dans le Monderaquo12

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15 Viennent ensuite les autres pavillons Drsquoabord ceux consacreacutes agrave lrsquohistoire du

Portugal avec le Pavillon de la Fondation formation et conquecircte le Pavillon delrsquoIndeacutependance le Pavillon des Grandes Deacutecouvertes ndash Descobrimentos ndash le Pavillon dela Colonisation le Pavillon du Portugal en 1940 deacutedieacute agrave la gloire de la dictaturesalazariste (eacutelaboreacute par le SPN drsquoAntoacutenio Ferro) puis le Pavillon de lrsquoEthnographiemeacutetropolitaine dont la conception revint eacutegalement au SPN fleurant le folklore lestraditions et coutumes locales et disposant drsquoun Centre reacutegional composeacute de reacutepliquesde villages portugais laquo typiques raquo et drsquoun Pavillon sur la laquo Vie populaire raquo Enfin laSection drsquoethnographie coloniale situeacutee dans le laquo Jardin tropical raquo imagineacutee parHenrique Galvatildeo qui avait deacutejagrave reacutealiseacutee lrsquoexposition coloniale de Porto en 1934 et lePavillon du Breacutesil Une reproduction drsquoun navire amiral semblable agrave celui que Vasco deGama avait utiliseacute pour voguer vers les Indes en 1497 bacircptiseacutee laquo Nau Portugal raquo eacutetaitmouilleacute dans le port derriegravere le Padratildeo dos Descobrimentos Ce monument repreacutesentaitlrsquoInfant D Henrique se tenant sur la proue drsquoune caravelle menant un groupe degrandes figures de lrsquohistoire de lrsquoexpansion portugaise montrant ainsi peu deconsideacuteration envers les incoheacuterences chronologiques On peut citer parmi lespersonnaliteacutes repreacutesenteacutees Camotildees Zurara Pedro Nunes Gil Eanes Vasco de GamaPedro Aacutelvares Cabral Diogo Catildeo Pecircro da Covilhatilde Magellan ou encore Afonso deAlbuquerque (officier heacuteros des campagnes de laquo pacification raquo du Mozambique desanneacutees 1895-1898)

Fig 5 Vue du Padratildeo dos Descobrimentos et du Nau de Portugal13

16 Drsquoimmenses colosses figurant des guerriers du Moyen-Acircge ornait la laquoPorte de la

Fondationraquo14 et ouvrait sur la section deacutedieacutee agrave lrsquohistoire nationale

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Fig 6 Vue de la laquoPorte de la Fondationraquo

17 Apregraves avoir traverseacute le Bairro Comercial e Industrial ndash le quartier commercial et industriel

ndash vantant les meacuterites de lrsquoEstado Novo en 1940 de son laquoChefraquo Salazar et sa politiqueeacuteconomique on arrivait au monastegravere et entrait ensuite dans la section coloniale Agravelrsquoopposeacute apregraves un premier parc drsquoattractions pour les enfants en longeant le fleuve onparvenait agrave la section voueacutee agrave lrsquoethnographie nationale avec son laquoCentre reacutegionalraquo etson pavillon consacreacute agrave laquola Vie populaireraquo

Dans cet appareil complexe qui srsquoorganise autour de la figure messianique deSalazar la section coloniale de lrsquoExposition du monde portugais nrsquooccupe qursquounesuperficie modeste mais elle constitue une des grandes attractions de lrsquoexpositiongracircce agrave la preacutesence des nombreux natifs chargeacutes drsquoassurer la ldquorepreacutesentationethnographiquerdquo qui fait partie des attractions traditionnelles des expositionscoloniales Le passeacute colonial du Portugal est traiteacute et encenseacute dans lrsquoensemble delrsquoexposition en effet plusieurs pavillons sont consacreacutes agrave lrsquohistoire de lacolonisation et lrsquoexpansion portugaises dans le monde La section coloniale [hellip]subit [hellip] la concurrence du Centre reacutegional de lrsquoExposition dans un face agrave facesymbolique [hellip] Lrsquohistoire coloniale du Portugal repreacutesenteacutee par les pavillons delrsquoexpansion et de la colonisation constitue une des matrices de la nationportugaise tandis que la vie coloniale contemporaine reproduite dans la sectioncoloniale occupe une surface limiteacutee agrave lrsquoeacutechelle du site Crsquoest lrsquohistoire colonialeplus que les reacutealiteacutes coloniales contemporaines qui constitue agrave lrsquoExposition dumonde portugais le cœur de lrsquoidentiteacute impeacuteriale portugaise15

18 Dans la section consacreacutee agrave lrsquoethnographie meacutetropolitaine dit Centro regional le visiteur

pouvait parcourir deux secteurs une aire drsquoexposition appeleacutee la laquoVie populaireraquo ougravelrsquoon faisait lrsquoapologie de lrsquoartisanat traditionnel et le Recinto das Aldeias Portuguesas ndashespace des villages portugais ougrave des habitations typiques de chaque reacutegion du Portugalmeacutetropolitain de Traacutes-os-Montes jusqursquoaux Accedilores et Madegravere avaient eacuteteacute reconstitueacuteesDans cet espace le visiteur pouvait admirer des reacutepliques de maisons laquorustiquesraquoembleacutematiques des diffeacuterentes reacutegions du pays aligneacutees le long des rues en preacutesencedrsquolaquoautochtonesraquo venus de chaque province qui y reconstituaient des scegravenes du travailquotidien et assuraient des animations Plusieurs artisans travaillaient dans leursateliers on pouvait assister agrave des spectacles de danses et de chants folkloriques quiconstituaient des attractions tregraves priseacutees du grand public on pouvait admirer desinteacuterieurs typiques il y avait mecircme une taverne et un marcheacute ougrave eacutetait vendu desproduits du terroir La section de la laquovie populaireraquo reacutepartie sur plusieurs sallessrsquoorganisait autour de theacutematiques concernant les costumes les meacutetiers de lrsquoartisanatcomme lrsquoorfegravevrerie ou le tissage par exemple la pacirctisserie ou la gastronomie

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traditionnelles et exposait diverses charrettes et autres attelages du povo ndash laquomenupeupleraquo Cette section faisait lrsquoeacuteloge de la laquoculture populaireraquo et dressait le portraitdrsquoun peuple travailleur agricole docile chreacutetien laquopauvre mais digneraquo respectueux deses traditions de son histoire et modes de vie seacuteculaires qui vivait drsquoartisanat et depecircche Le miseacuterabilisme se voyait estheacutetiseacute et eacuterigeacute en marqueur identitaire de lanation lusitanienne

19 Il en allait de mecircme pour la section coloniale ougrave lrsquolaquohabitat traditionnelraquo des indigegravenes

avait aussi eacuteteacute reconstitueacute au cœur de la flore luxuriante du jardin tropical censeacuteapporter une touche drsquoexotisme Dans chaque section ndash qursquoelle soit consacreacutee agrave lameacutetropole ou aux colonies ndash le mecircme scheacutema eacutetait deacuteclineacute des habitants donnaient vieaux villages reconstitueacutes des artisans travaillaient sous les yeux du public drsquoautrestenaient des stands de souvenirs Pour les autoriteacutes il srsquoest agi drsquoexhiber des hommes etdes femmes repreacutesentatifs du laquomonde portugaisraquo pour mieux affirmer le pouvoir de lrsquoEstado Novo de vanter lrsquoaction reacuteformatrice beacuteneacutefique du gouvernement salazariste surces derniers Au travers de cette vision ideacutealiseacutee du monde paysan et colonialtransparaissait dans toute sa splendeur lrsquoideacuteologie passeacuteiste ruraliste et impeacuteriale dureacutegime

20 Enfin derriegravere le pavillon de la laquoVie populaireraquo en suivant les bords des quais du

Restelo le visiteur pouvait admirer o Espelho de Aacutegua ndash le miroir drsquoEau ndash se restaurer auPortugalia ou faire sa digestion en se promenant dans le Jardin des Poegravetes Apregraves quoi ilpouvait se recueillir dans la Maison de Santo Antoacutenio saint patron de Lisbonne ousrsquoamuser dans un second parc drsquoattractions avant de deacutepenser ses deniers dans unezone commerciale

4 Louange du reacutegime sous forme de plaidoyerpasseacuteiste

21 LrsquoExposition du Monde portugais a donc pris lrsquoallure drsquoun plaidoyer passeacuteiste la

fondation et la conquecircte de lrsquoEmpire eacutetant perccedilues comme lrsquo laquoacircge drsquoorraquo de lrsquohistoireportugaise laquoLrsquoeacutepoque meacutedieacutevale ndash temps de la fondation et de la reconquecircte sur lesinfidegraveles ndash ainsi que lrsquoeacutepopeacutee des Deacutecouvertes et de lrsquoexpansion maritime occupent lapart belle dans les diffeacuterents pavillons de lrsquoexpositionraquo affirme Yves Leacuteonard16 Gracircce agraveune mise en scegravene savamment orchestreacutee les acteurs publics souhaitaient faireapparaicirctre tout au long de lrsquoexposition laquolrsquoacircme du Portugalraquo en exaltant ce qui eacutetaitconsideacutereacute comme des grandeurs nationales et gommant les pages sombres de lrsquohistoirenationale On nrsquoheacutesita pas agrave construire des filiations ideacuteologiques arbitraires et agravegommer le contexte des eacutevegravenements et des personnages de lrsquohistoire pour mettre enavant lrsquoideacutee drsquoune nation lusitanienne homogegravene depuis la fondation de 1140 Suivantles consignes officielles de la propagande drsquoEacutetat les concepteurs de lrsquoexpositiontentegraverent de restaurer lrsquouniteacute du pays en orchestrant le retour du laquoroman nationalraquoLrsquoexposition avait pour objectif de rendre palpable la laquoreacutesurrection nationaleraquoorchestreacutee par Salazar de chanter haut et fort les meacuterites de lrsquoEstado Novo

22 Le nouveau reacutegime cherchait en effet sa leacutegitimiteacute dans une reacuteeacutecriture de lrsquohistoire

Cette exposition martelait le message deacutejagrave abondamment diffuseacute par les services depropagande de lrsquoEstado Novo le salut temporel et eacuteternel du Portugal et donc larestauration de la communauteacute nationale La neacutecessiteacute pour le gouvernement de se

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donner une leacutegitimiteacute passait neacutecessairement par la diffusion drsquoune image coheacuterente etunifieacutee du Portugal et par celle drsquoune nation contre laquelle rien ne reacutesistait toujoursdigne et victorieuse car placeacutee sous la protection de la providence Ce Portugal de 1940a son heacuteros La propagande que lrsquoExposition du Monde portugais relaye focalisait cettequecircte de leacutegitimiteacute autour de lrsquoimage laquomessianiqueraquo de Salazar le laquosauveurraquo parvenu agravereacutetablir lrsquoeacutequilibre des finances de la nation lrsquoartisan de la Constitution de lrsquoEstado Novo

adopteacutee en 1933 Elle lrsquoa situeacute dans la ligneacutee des grandes figures mythifieacutees lrsquoInfantAfonso Henrique le conneacutetable Nuno Aacutelvares Pereira les grands navigateurs partis agrave ladeacutecouverte et conquecircte du monde au nom de la chreacutetienteacute Ce message srsquoarticulaitautour de la mise en systegraveme drsquoune image rassurante de Salazar incarnation de lacertitude de la soliditeacute (financiegravere) et de la stabiliteacute (de lrsquoEacutetat Nouveau) et par celle delrsquoheacuteritier heacuteroiumlque des grandes figures et du sauveur auquel on doit respectreconnaissance et obeacuteissance Comme le rappelle Yves Leacuteonard

Les choix auxquels procegravedent ces manifestations traduisent une lecture seacutelective delrsquohistoire nationale domineacutee par un souci drsquoinstrumentaliser celle-ci dans lrsquooptiquedrsquoune reacutesurrection nationale Autrement dit le libeacuteralisme politique monarchiqueaussi bien que reacutepublicain tend agrave ecirctre occulteacute comme synonyme de deacutecadence pourle Portugal au profit de lrsquoacircge drsquoor qursquoincarneraient les Deacutecouvertes et bien sucircr dela reacutesurrection amorceacutee le 28 mai 1926 avec lrsquoinstauration de la dictature militaire17

23 La visite de lrsquoExposition permettait de retracer lrsquoeacutepopeacutee des Portugais sur les mers agrave

travers le Pavillon des Deacutecouvertes ou le Pavillon du Breacutesil (ancienne colonieportugaise perdue en 1822) Le Jardin colonial eacutevoquait la vie pittoresque deslaquoindigegravenesraquo de lrsquoAfrique portugaise La figure drsquoHenri le Navigateur dominaitlrsquoensemble de la propagande des commeacutemorations des Centenaires La comparaisonentre lrsquoInfant et le laquomage des Financesraquo portugaises ndash Salazar ndash eacutetait lrsquoune desconstantes du parcours Les images du ceacutelibataire de Sagres et du laquochasteraquo dictateur-preacutesident du Conseil qui nrsquoa pas drsquoautre eacutepouse que la nation portugaise sesuperposaient Lrsquoun comme lrsquoautre ont dirigeacute les possessions drsquooutre-mer sans quitterleur cabinet meacutetropolitain Et les difficulteacutes eacuteconomiques du Portugal contemporaineacutetaient assimileacutees par le Secreacutetariat de la propagande nationale dirigeacute par AntoacutenioFerro agrave un nouvel espace de conquecircte

Salazar [hellip] est la personnaliteacute portugaise qui se rapproche le plus toutesproportions gardeacutees et dans un plan purement psychologique de lrsquoinfant domHenrique [hellip] Comme dom Henrique se penchait agrave lrsquoeacutecole de Sagres sur lesmappemondes et les cartes aideacute par son cosmographe Jaime de Majorque il sepenche aideacute par ses ministres sur son bureau de la rue de Funchal sur ce budgetqui a deacutejagrave eacuteteacute une Mer Teacuteneacutebreuse et qui srsquoeacuteclaircit lentement Les temps ne sontplus les mecircmes les caravelles aujourdrsquohui sont des transatlantiques des ponts deseacutecoles des ports des usines des cregraveches des citeacutes ouvriegraveres Et un infant domHenrique qui ressusciterait agrave notre eacutepoque tourmenteacutee dans laquelle le bonheurdrsquoun peuple oscille entre ses finances et son eacuteconomie pourrait bien ecirctre unministre des Finances un Oliveira Salazar18

24 Protection et autoriteacute deux principes qui reflegravetent le double langage utiliseacute par le

gouvernement de Salazar et qui nrsquoont cesseacute drsquoecirctre reacutepeacuteteacutes tout au long du parcours delrsquoexposition un discours consensuel et positif diffuseacute par la propagande et baseacute sur ladiffusion de valeurs morales srsquoincarnant dans la supposeacutee laquomission civilisatriceraquoportugaise susceptible de rassembler lrsquoensemble de la population portugaise enomettant deacutelibeacutereacutement drsquoeacutevoquer la violence dont savait faire preuve le reacutegime et sapolice politique (reacutepression anticommuniste lrsquoouverture du laquo camp de la mort lente raquoTarrefal) Cette exposition a drsquoabord eacuteteacute conccedilue pour canaliser lrsquoadheacutesion des

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Portugais vers la personne du preacutesident du Conseil et implicitement vers legouvernement entretenir et amplifier lrsquoadmiration que doit susciter le chef de lrsquoEacutetatmais surtout le preacutesident du Conseil des ministres que le discours et lrsquoimagerieplaccedilaient en-dehors des luttes de pouvoir et des contingences mateacuterielles Ainsi celaquoculte du sauveurraquo eacutetait-il intimement lieacute agrave lrsquoeacutevocation drsquoun passeacute ideacutealiseacute drsquoougrave ont eacuteteacuteexclues toutes divisions et contradictions Aussi la mythification des grandes figuressrsquoaccompagnait-elle de lrsquoexaltation de la terre de la ruraliteacute du monde paysan delrsquoartisanat du reacutegionalisme de la megravere et de la famille

25 LrsquoExposition du monde portugais allait essentiellement se borner agrave ecirctre une œuvre

drsquolaquoeacuteducation nationaleraquo selon les fameuses laquoleccedilons de Salazarraquo des affiches eacutediteacutees en1938 et distribueacutees dans toutes les eacutecoles primaires du pays Celles-ci visaient agravetransmettre les valeurs ardemment deacutefendues par lrsquoEacutetat Nouveau salazariste telles quelrsquoincontestable supeacuterioriteacute drsquoun laquoEacutetat fortraquo autoritaire sur les reacutegimes libeacuterauxlrsquoaction efficace et beacuteneacutefique du gouvernement et de son laquochefraquo Salazar le rocirclesubalterne de la femme cantonneacutee agrave nrsquoecirctre qursquoune eacutepouse et une megravere la chariteacute(chreacutetienne) le cateacutechisme (catholique) la glorieuse histoire de la nation et de sonEmpire qui fait que laquole Portugal nrsquoest pas un petit paysraquo

Figg 7 8 laquoDieu Patrie et Famille la trilogie de lrsquoEacuteducation nationaleraquo laquoDeacutefense de la Nation et delrsquoEmpireraquo19

26 Lors de lrsquoexposition de 1940 srsquoil srsquoest agi de faire laquoaimerraquo lrsquoEmpire il a surtout eacuteteacute

question de vulgariser agrave lrsquousage du peuple portugais les piegravetres slogans de lapropagande salazariste la mise en valeur des colonies lrsquoEmpire remegravede miracle agrave lacrise laquola terre qui ne ment pas raquo (pour reprendre une expression du mareacutechal Peacutetain)la famille la patrie Lrsquoexposition eacutetait supposeacutee reacuteveacuteler lrsquoexistence drsquoun laquogeacutenienationalraquo Degraves lors lrsquoutilisation massive de ces theacutematiques agrave travers des mises en

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scegravene de la vie quotidienne participait de cette conception reacuteactualiseacutee au XIXe siegravecleet lieacutee agrave lrsquoaffirmation des nationalismes qui deacutefinit la nation comme un organismeautonome reacutegi selon ses propres lois eacutevoluant et se transformant de lrsquointeacuterieur endehors de toute influence exteacuterieure Cette patrie celle des ancecirctres et des morts cettemegravere-terre nourriciegravere et feacuteconde du travail des Portugais ce foyer qui reacuteunit les forcesvives agrave lrsquoimage du foyer familial puiserait dans son seul corps ses forces et sa jeunesseContre la deacutecadence des temps modernes issus de la Reacutevolution franccedilaise de 1789 etparvenue jusqursquoau Portugal par lrsquoinstauration de la Monarchie constitutionnelle en1822 puis de la Reacutepublique en 1910 il srsquoagissait de restaurer les valeurs drsquoordre dehieacuterarchie drsquohonneur et de deacutevouement agrave la communauteacute nationale Cette quecircte desorigines de la grandeur eacutetait explicitement visible dans la plupart des pavillons delrsquoexposition notamment celui de laquolrsquoHonneur et de la ville de Lisbonneraquo

27 Le culte de la ligneacutee des ancecirctres renvoie agrave lrsquoideacutee drsquoun corps national coheacuterent

homogegravene et soudeacute par une tradition inexpugnable qui implique lrsquoexclusion de lrsquoautrede lrsquoeacutetranger La reacuteeacutecriture de lrsquohistoire apparaissait comme intimement lieacutee agrave lrsquoeacutelogedu domaine colonial portugais viatique indispensable au relegravevement national Commesans doute jamais auparavant lrsquoEmpire allait devenir un mythe compensateur un objetde propagande permanent contribuant agrave fixer en profondeur la viabiliteacute du reacutegimeTout au long de la visite des diffeacuterents pavillons on allait redire aux Portugais lesbienfaits du reacutegime qui oeuvrait agrave lrsquoameacutelioration du niveau de vie de tous les Portugaisles beacuteneacutefices de lrsquoapostolat colonial pour laquola reacuteeacuteducation des peuples arrieacutereacutesraquo leloyalisme reconnaissant des populations soumises et les reacutealisations du reacutegime dans lameacutetropole et les territoires drsquooutre-mer Il eacutetait question de laquodonner aux Portugaisconscience de leur Empireraquo et de leur grandeur Apregraves la fermeture de lrsquoexposition le 2deacutecembre 1940 les Portugais ne pourraient deacutesormais oublier que la nation selaquoreacutegeacuteneacuteraitraquo gracircce au programme du gouvernement salazariste et qursquoils posseacutedaient unvaste Empire Celui-ci cesserait drsquoecirctre une entiteacute vague un thegraveme agrave discours pourdevenir une reacutealiteacute tangible Ni le Portugal continental ni les colonies ne devaient plusjamais ecirctre perccedilus comme des terra incognita

28 Par conseacutequent bien plus que drsquoecirctre tourneacutee vers le rayonnement international

lrsquoExposition srsquoadressait drsquoabord aux Portugais elle devait renforcer leur confiance dansla grandeur de la nation lusitanienne et son Empire tout en affermissant la confianceenvers le nouveau reacutegime seul capable de preacuteserver lrsquoheacuteritage multiseacuteculaire de ce payslaquo vieux de huit siegravecles raquo Bien plus lrsquoesprit colonial devait peacuteneacutetrer les massespopulaires Salazar avait ainsi demandeacute qursquoon insistacirct sur les reacutealisations de la politiqueeacuteconomique qursquoil avait mis en œuvre degraves son arriveacutee au ministegravere des Finances en 1928et les progregraves dus agrave la promulgation de lrsquoActe colonial en 1930 et lrsquoinstitutionnalisationde lrsquoEstado Novo en 1933 par rapport agrave la laquo dispendieuse raquo Reacutepublique Degraves lorssrsquoexpliquent qursquoaient eacuteteacute souligneacutes dans chaque pavillon les moindres reacutealisationssociales (comme la construction drsquoeacutecoles ou de voies ferreacutees) et les progregraves de lrsquohygiegraveneet de la santeacute publique sur lrsquoensemble des territoires portugais Les photographies dereacutealisations industrielles les statistiques sur le mouvement commercial les collectionsdrsquoeacutechantillons suivaient de pregraves les arts deacutecoratifs les collections de masques etfeacutetiches les costumes traditionnels reacutegionaux et autres objets de la laquo culturepopulaireraquo de faccedilon agrave inteacuteresser le grand public et qursquoil puisse faire sien les messagesdu reacutegime

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29 Agrave lrsquoissue des commeacutemorations du laquo Double centenaire raquo en deacutecembre 1940 la dictature

salazariste apparaicirct comme renforceacutee Lrsquoenthousiasme de la population pourlrsquoexposition du laquo Monde portugais raquo a contribueacute agrave asseoir sa domination sur les espritsEn mettant savamment en scegravene une vision nationaliste et artificielle de lrsquohistoirelusitanienne le reacutegime a su se doter drsquoune leacutegitimiteacute et donner du Portugal lrsquoimage drsquounlaquohavre de paixraquo en Europe ainsi que lrsquoillusion drsquoecirctre une grande puissance impeacuteriale surla scegravene internationale LrsquoEstado Novo est ainsi apparu comme lrsquoartisan de la paix et legarant de lrsquointeacutegriteacute nationale face agrave lrsquoadversiteacute Lrsquoexposition de 1940 en propageant lecredo du reacutegime par le spectacle et la fecircte a donneacute agrave voir lrsquoincroyable efficaciteacute de lamachine de propagande salazariste et contribueacute agrave faire du preacutesident du Conseil unhomme providentiel le placcedilant alors sur un pied drsquoeacutegaliteacute avec lrsquoInfant D HenriqueTout avait eacutegalement eacuteteacute mis en œuvre pour que cet eacutevegravenement puisse passer agrave laposteacuteriteacute et devenir un laquolieu de meacutemoireraquo Un film documentaire a eacuteteacute reacutealiseacute parAntoacutenio Lopes Ribeiro sur lrsquoexposition du laquo Monde portugais raquo afin que son souvenirreste graveacute dans la meacutemoire collective et puisse reacuteguliegraverement ecirctre invoqueacute pourrenforcer lrsquoaura du reacutegime autoritaire Lrsquoexposition du laquoMonde portugaisraquo constitue lesymbole de lrsquoapogeacutee du reacutegime salazariste un moment drsquoextrecircme compliciteacute entre lesartistes et lrsquoEstado Novo qui favorisa la fabrication du consensus autour des ideacuteauxdeacutefendus par le reacutegime la marque drsquoune stabilisation de la dictature tout en eacutetantparadoxalement le tournant crucial de la lente agonie du reacutegime En effet peu detemps apregraves en 1945 la chute des forces de lrsquoAxe allait signifier la fin de la peacuteriode destabiliteacute et entraicircner la premiegravere des crises politiques qursquoaurait agrave affronter la dictaturepour survivre

NOTES

1 FERRO Antoacutenio citeacute par LEONARD Yves laquoLe Portugal et ses ldquosentinelles de pierrerdquo

Lrsquoexposition du monde portugais en 1940raquo in Vingtiegraveme Siegravecle Revue drsquohistoire 62 41999 p 29

2 Oacute Jorge Ramos do laquoModernidade e tradiccedilatildeo Algumas reflexotildees em torno da Exposiccedilatildeo do

Mundo Portuguecircsraquo in O Estado Novo Das origens ao fim da autarcia (1926-1959) [actes] vol 2

Lisbonne Fragmentos 1987 pp 177-185 p 177

3 LEONARD Yves laquoLe Portugal et ses ldquosentinelles de pierrerdquo Lrsquoexposition du monde portugais

en 1940raquo in Vingtiegraveme Siegravecle Revue drsquohistoire 62 21999 pp 27-37

4 Voir par exemple le catalogue de lrsquoexposition laquoCent ans de Primitifs portugaisraquo URL

lthttplegrandateliercanalblogcomarchives2011102122430344htmlgt [Consulteacute le 28 mars

2014]

5 Chiffres citeacutes par Juacutelia Leitatildeo de Barros laquoExposiccedilatildeo do Mundo Portuguecircsraquo in ROSAS Fernando

BRANDAtildeO de BRITO Joseacute Maria (dir) Dicionaacuterio de Histoacuteria do Estado Novo Venda Nova Bertrand

Editora 1996 p 326

6 LEONARD Yves laquoLe Portugal et ses ldquosentinelles de pierrerdquo Lrsquoexposition du monde portugais

en 1940raquo op cit

7 Source Archives municipales de Lisbonne URL lthttparquivomunicipalcm-lisboaptsala

onlineuiSearchBasicaspxfilter=AFgt [consulteacute le 28 mars 2014] De nombreuses photos libres

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de droit de lrsquoExposition peuvent ecirctre eacutegalement vues sur ce blog URL lthttp

restosdecoleccaoblogspotfr201206exposicao-do-mundo-portugues-em-1940htmlgt [consulteacute

le 28 mars 2014]

8 Chiffres citeacutes par LEITAtildeO de BARROS Juacutelia laquoExposiccedilatildeo do Mundo Portuguecircsraquo in ROSAS

Fernando BRANDAtildeO de BRITO Joseacute Maria Dicionaacuterio de Histoacuteria do Estado Novo Venda Nova

Bertrand Editora 1996 p 326

9 VARGAFTIG Nadia laquoLes expositions coloniales sous Salazar et Mussolini (1930-1940) raquo

Vingtiegraveme Siegravecle Revue drsquohistoire 108 42010 pp 39-52

10 Guide officiel de lrsquoExposition Source WIKIPEDIA laquoExposiccedilatildeo do Mundo Portuguecircsraquo URL

lthttpptwikipediaorgwikiExposiC3A7C3A3o_do_Mundo_PortuguC3Aasgt [consulteacute

le 28 mars 2014] Voir eacutegalement URL lthttprestosdecoleccaoblogspotfr201206

exposicao-do-mundo-portugues-em-1940htmlgt [consulteacute le 28 mars 2014]

11 LEONARD Yves op cit

12 Source Archives municipales de Lisbonne [en ligne] URL lt httparquivomunicipalcm-

lisboaptsalaonlineuiSearchBasicaspxfilter=AFgt [consulteacute le 28 mars 2014] Voir eacutegalement

URL lthttprestosdecoleccaoblogspotfr201206exposicao-do-mundo-portugues-

em-1940htmlgt [consulteacute le 28 mars 2014]

13 Source Archives municipales de Lisbonne URL

lthttparquivomunicipalcm-lisboaptsalaonlineuiSearchBasicaspxfilter=AFgt [consulteacute le

28 mars 2014]

14 Ibidem

15 VARGAFTIG Nadia op cit

16 LEONARD Yves op cit

17 LEONARD Yves op cit

18 FERRO Antoacutenio Salazar le Portugal et son Chef Paris Grasset 1934 pp 261-262

19 Affiches libres de droit [en ligne] URL lthttpnoseahistoriawordpresscom20111212a-

licao-de-salazargt [consulteacute le 29 mars 2014]

REacuteSUMEacuteS

Veacuteritable ode agrave la laquoReacutevolution nationaleraquo meneacutee par Salazar lrsquoExposition du Monde portugais de

1940 a eacuteteacute inaugureacutee en grande pompe alors que lrsquoEurope eacutetait ravageacutee par la guerre

LrsquoExposition srsquoinscrivait dans la construction drsquoun laquoroman nationalraquo souhaitant unifier la nation

par une instrumentalisation nationaliste de lrsquohistoire afin drsquoasseoir la domination du pouvoir

salazariste non pas tant sur les populations coloniseacutees que sur les autochtones de la meacutetropole

Autentica ode alla ldquoRivoluzione nazionalerdquo guidata da Salazar lrsquoEsposizione del Mondo

portoghese del 1940 egrave stata inaugurata in pompa magna mentre lrsquoEuropa era devastata dalla

guerra La mostra egrave stata parte della costruzione di un ldquoromanzo nazionalerdquo che cercava di

unificare la nazione attraverso una strumentalizzazione nazionalista della storia allo scopo di

consolidare il dominio di Salazar non solo sui popoli colonizzati ma anche sulle popolazioni

autoctone della metropoli

Ode to the ldquoNational Revolutionrdquo led by Salazar the Portuguese World Exhibition of 1940 was

inaugurated with great pomp while Europe was ravaged by war The exhibition was part of the

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construction of a ldquonational novelrdquo seeking to unify the nation by a nationalist manipulation of

history They do that to establish the domination of salazarian power for both colonized people

and native people of metropolis

INDEX

Mots-cleacutes empire Estado Novo Exposition du Monde portugais roman national Salazar

Keywords empire Exhibition of the Portuguese World national novel New State Salazar

Parole chiave Esposizione del Mondo portoghese impero romanzo nazionale Salazar Stato

nuovo

AUTEUR

CEacuteCILE GONCcedilALVES

Doctorante en Etudes politiques agrave lrsquoEcole des Hautes Etudes en Sciences Sociales Paris rattacheacutee

au Centre drsquoEtudes Sociologiques et Politiques Raymond Aron (CESPRA) doctorante en Histoire

contemporaine agrave lrsquoUniversiteacute Picardie Jules Vernes Amiens et rattacheacutee au Centre drsquoHistoire des

Socieacuteteacutes des Sciences et des Conflits Faculteacute drsquohistoire et de geacuteographie

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III La propaganda in esposizione

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Exposition universelle de 1878Lrsquoarcheacuteologie au service descontestations contemporainesBastien Noeumll

1 Malgreacute leur caractegravere commercial les

expositions universelles ne se limitent pasagrave une ceacuteleacutebration de lrsquoindustrie Au seinde ces concours internationauxlrsquoancienneteacute des cultures fait lrsquoobjetdrsquoexpositions reacutetrospectives Preacutesenteacutesaux cocircteacutes des produits les plus innovantsles deacutepocircts antiques de lrsquoExposition de 1878soulignent par contraste le progregraveshumain ou soutiennent par comparaisonla continuiteacute de certaines pratiques Cetteconfrontation entre passeacute et preacutesentnourrit les ideacuteologies de la fin du siegravecleAinsi deux leviers sont solliciteacutes pourinstrumentaliser les objets archeacuteologiquesagrave lrsquoExposition universelle Le premier estcelui de lrsquoeacuteloignement temporel lrsquohistoirehumaine telle que la redeacutefinit la sciencearcheacuteologique met agrave deacutefaut letraditionalisme religieux Via le mythe gaulois elle porte aussi un discours nationalistequi constitue lrsquoenjeu veacuteritable de toute Exposition universelle Le second levier est celuide la continuiteacute Les objets antiques attestent de lrsquoancienneteacute de certaines pratiques etmettent en exergue le prestige drsquoune industrie en assurant son ancrage historiquemilleacutenaire

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1 Lrsquoargument du passeacute au secours des contestationscontemporaines

11 Deacuteneacutegation drsquoun traditionalisme religieux

2 En France lrsquoExposition universelle de 1878 srsquoouvre dans une peacuteriode riche en initiatives

de laiumlcisation1 Les progressistes profitent de lrsquoexposition de vestiges archeacuteologiquespour mettre en doute lrsquohistoire chreacutetienne et initier un mouvement qui aboutit agraveplusieurs mesures degraves lrsquoanneacutee suivante2

3 Dans une critique formuleacutee agrave lrsquoeacutegard du laquoDarwinisme raquosoutenu au Pavillon de

lrsquoanthropologie3 du quai de Billy Henry des Houx oppose le secreacutetaire Paul Topinard4laquoavocat des singes raquoet responsable de la vitrine 23 consacreacutee aux rapprochements entrelrsquohomme et le primate agrave Armand de Quatrefages5 qui est de ceux qui ont laquoprotesteacutecontre la teacutemeacuteriteacute des hypothegraveses darwinistes raquo La confrontation entre le preacutesident dela commission et son secreacutetaire Paul Topinard transpose ce conflit ideacuteologique au seinmecircme du comiteacute organisateur de lrsquoexposition anthropologique et reacutevegravele la complexiteacutedu deacutebat religieux contemporain On ne peut srsquoen tenir agrave une opposition entre uneclasse scientifique darwinienne et un ensemble de fidegraveles aux mœurs conservatrices

4 Les anthropologues ne sont drsquoailleurs pas les seuls acteurs de cette contestation

Plusieurs commentateurs de lrsquoexposition de lrsquoart ancien preacutesenteacutee au sein du Palais duTrocadeacutero appuient une penseacutee laiumlque sur leurs descriptions drsquoœuvres antiques DansLrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition universelle Henry Havard srsquointerroge surlrsquoancienneteacute de lrsquohomme et relegraveve la cohabitation deacutelicate entre le discours religieux etlrsquoavanceacutee de la recherche archeacuteologique

Voilagrave qursquoaujourdrsquohui deux abbeacutes MM Bourgeois et Delaunay au meacutepris de lachronologie catholique ont cru trouver des traces de lrsquoindustrie humaine dans lesterrains pliocegravenes Ougrave srsquoarrecirctera-t-on6

5 Agrave propos du moulage du buste en serpentine du roi Chefreu lrsquoauteur cite Auguste

Mariette7 et date lrsquoobjet drsquo laquoil y a six mille ansraquo avant drsquoajouter laquocrsquoest-agrave-direpreacuteciseacutement agrave lrsquoeacutepoque ougrave suivant les dires de la Genegravese le Seigneur eacutetait occupeacute agrave lacreacuteation du monderaquo8 La comparaison entre ce chef-drsquoœuvre statuaire et lesproductions contemporaines mises au jour en Europe occidentale reacutevegravele selon-luilrsquoobsolescence du discours religieux

Embrassons drsquoun coup drsquoœil lrsquoeffroyable distance qui seacutepare la barbarie ougravecroupissaient ces troglodytes dont nous parlions preacuteceacutedemment de la civilisationgrandiose que nous reacutevegravele cette admirable statue et dites-moi je vous prie ce quedevient cette chronologie hieacuteratique que nos enfants apprennent dans lrsquoHistoiresainte et qursquoon leur enseigne comme un acte de foi9

6 La deacutemonstration se poursuit agrave partir du deacutecor de la tombe de Ti agrave Saqqarah

Que leur manque-t-il donc agrave ces Eacutegyptiens antiques [hellip] Les voilagrave donc completspresque nos eacutegaux eacuteprouvant les mecircmes besoins que nous goucirctant les mecircmesplaisirs cultivant les mecircmes vices [hellip] Voyez [hellip] lrsquoabicircme effroyable qui seacutepare leurcivilisation raffineacutee des grossiers vestiges de lrsquoacircge de pierre Est-ce que tout cetraditionnel eacutechafaudage de contes agrave dormir debout dont on berce lrsquoesprit de nosenfants ne srsquoeacutecroule pas devant une pareille deacutemonstration Que reste-t-il de cettetheacuteorie du monde fabriqueacute en six jours Et continuera-t-on drsquoenseigner ce tissu defables ineptes agrave des cerveaux incapables drsquoen controcircler les erreurs10

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7 Partant de lrsquoancienneteacute des civilisations dont teacutemoignent les œuvres eacutegyptiennes

exposeacutees sous lrsquoeacutegide drsquoAuguste Mariette Henry Havard met agrave deacutefaut ce laquolabyrinthe dereacutecits mensongersraquo11 que constituent les textes catholiques Aussi les deacutecouvertespreacutesenteacutees au Trocadeacutero doivent-elles encourager le visiteur agraversquo srsquoaffranchir vis-agrave-visdes laquoridicules entraves raquoet de lrsquolaquoignorance raquoauxquelles la tradition le condamne laquoIlfaut briser ces obstacles cependant car crsquoest devant de pareilles difficulteacutes que se sontarrecircteacutees la plupart des civilisations stationnairesraquo12 conclue lrsquoauteur en visionnaire dela loi de 1905 sur la seacuteparation de lrsquoEglise et de lrsquoEtat

12 Instrumentalisation politique et nationalisme franccedilais

8 Valable au deacutebut du XIXe siegravecle la conception drsquoun passeacute propre agrave la Gaule cegravede face

aux recherches meneacutees par les archeacuteologues dans la premiegravere moitieacute du siegravecle Danstoute lrsquoEurope les scientifiques eacutechangent et communiquent lrsquoavanceacutee de leurstravaux Congregraves et colloques conduisent agrave lrsquoeacutelaboration drsquoune laquohistoire primitive delrsquoEuroperaquo13 construite par lrsquoapport de populations successives dont on trouve la tracedans plusieurs pays dont la France

9 Cependant ces avanceacutees ne sont pas immeacutediatement connues du grand public

Lrsquohistoire primant encore lrsquoarcheacuteologie dans les mentaliteacutes contemporaines la theacuteoriedrsquoun passeacute gaulois unique reste dominante dans les anneacutees 1870 Cette meacuteconnaissancerelegraveve moins drsquoun deacutesinteacuterecirct du public pour une science en construction que drsquounobscurantisme entretenu par la classe savante Sous son autoriteacute une habile seacutelectiondrsquoobjets trieacutes parmi les deacutecouvertes du siegravecle vient porter caution du laquomythe gauloisraquoaupregraves du public Cette instrumentalisation de lrsquoarcheacuteologie se justifie par lrsquoentreprisede redressement national initieacutee dans le dernier tiers du XIXe siegravecle Apregraves lrsquoeacutechecfranccedilais de 1871 de nombreux intellectuels encouragent une quecircte identitaire dontHenri Martin14 se fait le pionnier Ce dernier œuvre pour lrsquointeacutegration des Gaulois agrave lamythologie reacutepublicaine et eacuterige en exemple ces laquoancecirctres [qui] se sont battus etsacrifieacutes pour sauvegarder lrsquoindeacutependance de leur territoire et lrsquointeacutegriteacute de leur geacutenieraquo15 Dans son Meacutemoire sur la Deacutefense de Paris Eugegravene Viollet-le-Duc16 soutient ce regardreacutetrospectif laquoNous ne devons pas eacutetouffer pour en rivaliser avec le germain notreesprit Gauloisraquo17 Le passeacute glorieux de la France doit nourrir le redressement de lanation vaincue Agrave la gallomanie neacutee sous Napoleacuteon III succegravede apregraves 1870 une eacutetude quise porte sur la succession des trois Gaule celte romaine et meacuterovingienne Mais aulendemain de la deacutefaite de Sedan les deux derniegraveres eacutepoques sont largement meacutepriseacuteeset les analogies se succegravedent pour assimiler les Germains historiques aux ennemisPrussiens Lrsquoadmiration pour lrsquoAllemagne savante a cesseacute Crsquoest vers une premiegravereFrance civiliseacutee anteacuterieure aux invasions du Ve siegravecle que lrsquoon se tourne Le choix de lapeacuteriode satisfait aussi les deacutesirs de laiumlciteacute contemporains en fondant les racinesfranccedilaises non dans la foi chreacutetienne mais dans une spiritualiteacute magique et druidiqueLrsquoideacuteal gaulois primitif affranchi du joug romain et des influences barbares est avanceacutecomme modegravele pour la IIIe Reacutepublique Cette Gaule indeacutependante est laquoune grandeReacutepublique feacutedeacuterative [hellip] ougrave la femme marche lrsquoeacutegale de lrsquohomme [hellip] [ougrave] la liberteacute avaincu la fataliteacute [hellip] [ougrave] lrsquohomme a sa conscience pour guide de ses actionsraquo assureEugegravene Bonnemegravere dans La Gaule en 1875 18 On rappelle ailleurs le pouvoir militairedrsquoun empire qui laquosrsquoeacutetendit de lrsquoEspagne agrave lrsquoAsie Mineureraquo19 Dans les derniegraveresdeacutecennies du XIXe laquola Revanche et la Reacutepublique dictent le discours sur la Gauleraquo20

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10 La cohabitation forceacutee entre les avanceacutees anthropologiques et lrsquoentretien drsquoun laquopasseacute

gauloisraquo se reflegravete agrave lrsquoExposition universelle de 1878 au palais du Champ de Marscomme au Trocadeacutero Dans lrsquoenceinte du premier palais expose Eacutevariste-VitalLuminais21 artiste franccedilais laquoqui peint les anciens Gaulois comme srsquoil eucirct eacuteteacute eacuteleveacute lui-mecircme chez les druidesraquo22 De cette Gaule indeacutependante lrsquoexposition reacutetrospective duTrocadeacutero livre de nombreux vestiges laquoJe parlais agrave lrsquoinstant des Gaulois nos ancecirctres on leur a fait une grande et large place au Trocadeacuteroraquo23 confirme Henry Havard Porteacutespar lrsquoengouement les commentateurs de lrsquoexposition vont jusqursquoagrave reconnaicirctre desobjets laquogaulois raquodans chaque deacutecouverte issue du sol franccedilais et contenue dans uncadre chronologique deacutebutant avec lrsquoacircge des meacutetaux24

11 Agrave lrsquoinverse le Pavillon de lrsquoanthropologie du quai de Billy semble coller plus

eacutetroitement aux consideacuterations scientifiques de son temps Srsquoil consacre une partie deses vitrines aux antiquiteacutes gauloises lrsquoappropriation nationaliste de ces objets y semblemoins eacutevidente En effet la position drsquoune histoire propre agrave la France est plus difficile agravesoutenir agrave mesure que les anthropologues remontent le fil de nos origines Les deacutepocirctsdu quai de Billy œuvrent davantage agrave une reconnaissance drsquoun passeacute europeacuteen communqursquoagrave la constitution drsquoun laquopasseacute gaulois raquo Alors que le Palais du Trocadeacutero prend leparti drsquoisoler les sections eacutetrangegraveres dans son aile ouest une confrontation fertile a pusrsquoeacutetablir agrave lrsquoexposition anthropologique ougrave se trouvaient rassembleacutees dans un mecircmeespace les vestiges preacutehistoriques de plusieurs reacutegions de lrsquoEurope25

12 Ainsi lrsquoinstrumentalisation nationaliste des antiquiteacutes nationales agrave lrsquoExposition

universelle de 1878 relegraveve drsquoun pheacutenomegravene complexe En plein essor gracircce au concoursde scientifiques dans toute lrsquoEurope la discipline reste meacuteconnue du grand publicQuand elle nrsquoest pas simplement ignoreacutee lrsquoarcheacuteologie est freacutequemment assimileacutee agraveune science historique qui par ses investigations offre dans les anneacutees 1870 un modegravelede deacuteveloppement pour le preacutesent

2 Archeacuteologie et continuiteacute industrielle agrave lrsquoExpositionuniverselle

21 Le rappel de la valeur industrielle des productions antiques

13 LrsquoExposition universelle de 1878 teacutemoigne drsquoune conception nouvelle de lrsquoindustrie

Disperseacutees dans des architectures pavillonnaires les techniques sont concurrenceacuteespar la curiositeacute et le divertissement dont la place srsquoest consideacuterablement accrue parrapport agrave la manifestation franccedilaise de 1867 Ce nouveau rapport ne reacuteside pas tantdans la disparition de la valeur du travail que dans sa dissolution au sein depreacutesentations qui srsquoy rattachent moins directement Parmi elles les expositionsarcheacuteologiques deacutelivrent un discours qui assure une continuiteacute entre les productionsanciennes et lrsquoindustrie moderne laquoRien nrsquoest plus inteacuteressant nrsquoest plus instructif quela comparaison des treacutesors des arts et des industries du preacutesent et du passeacute raquolit-on dansla Reacutepublique franccedilaise du 21 mai 187826 agrave propos de la reacutetrospective de lrsquoart ancien auTrocadeacutero Si la deacutenomination a changeacute cette preacutesentation nrsquoen reste pas moinslrsquoheacuteritiegravere de la Galerie de lrsquohistoire du Travail de lrsquoExposition universelle de 1867 Aussile lien entre le monde antique et lrsquoindustrie contemporaine est-il eacutetroit au TrocadeacuteroDegraves 1877 Gabriel de Mortillet27 associe les deux conceptions en annonccedilant que lrsquoailedroite du palais preacutesentera laquole deacuteveloppement de lrsquoart et de lrsquoindustrie depuis les

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temps les plus reculeacutes jusqursquoagrave la Reacutevolution franccedilaiseraquo28 Dans ce cadre un lien est creacuteeacuteentre les objets antiques du Trocadeacutero et les technologies du palais du Champ de Mars pour Henry Havard les antiquiteacutes preacutehistoriques de lrsquoaile ouest sont laquole germe de cesformidables engins de ces machines admirables qui grondent dans les hallsgigantesques du grand palais de ferraquo29 Freacutequemment eacutevoqueacutee30 cette dimensiontechnique leacutegitime la place occupeacutee par une telle preacutesentation dans une expositionindustrielle et offre un nouveau regard sur ces objets du passeacute laquolongtemps meacutepriseacutesignoreacutes deacutedaigneacutesraquo31 Par leur nature fatalement artisanale les œuvres anciennes detoutes origines reacutepondent agrave cette ambition de faire cohabiter art et industrie Lerecours au terme de laquoproduit raquopour deacutesigner les deacutepocircts anciens accompagne cerapprochement32 Le Rapport sur lrsquoexposition de lrsquoart ancien du Trocadeacutero se feacuteliciteainsi drsquooffrir aux laquoarts et [hellip] proceacutedeacutes industriels de lrsquoEacutegypte agrave partir des eacutepoques lesplus reculeacutees de lrsquoAsie centrale de lrsquoExtrecircme Orient de la Gregravece de lrsquoItalie [hellip] desrepreacutesentants dans les galeries du Trocadeacuteroraquo33 En dehors du palais la fonctiondeacutevolue aux œuvres anciennes semble plus trancheacutee Les preacutesentations drsquoantiquesassureacutees par certaines nations dans leurs pavillons respectifs nrsquoont drsquoautre objectif quecelui de souligner par contraste ou continuiteacute la grandeur industrielle du pays LaGregravece qui confie son exposition agrave une Commission pour lrsquoEncouragement de lrsquoindustrienationale34 affiche ce parti-pris dans lrsquointituleacute de son comiteacute Ainsi Raymond Isay setrompe en confinant lrsquoExposition universelle du XIXe siegravecle agrave une laquomachine agrave explorerle passeacuteraquodont laquoon imaginait guegravere qursquoelle pucirct ecirctre [hellip] orienteacutee vers le preacutesent etlrsquoavenirraquo35 Tout au contraire la valeur industrielle de ce passeacute ne cesse drsquoecirctre reacutepeacuteteacutee agravelrsquoExposition de 1878 pour reacutehabiliter lrsquointeacuterecirct preacutesent de ces œuvres

14 Lrsquoambiguiumlteacute du rocircle attribueacute aux antiques au Trocadeacutero reflegravete la cohabitation

drsquointeacuterecircts divers agrave lrsquoexposition de lrsquoart ancien Garants de la manifestation lescollectionneurs profitent de lrsquoeacuteveacutenement pour donner agrave voir le teacutemoignage de leurreacuteussite De leur cocircteacute les commissions nationales cherchent agrave valoriser lrsquoancienneteacute deleur industrie dans un contexte de rivaliteacute politique internationale la richesse drsquounpays se mesure drsquoavantage par son progregraves technique qursquoagrave son concours archeacuteologique

22 Le Laurion36 ou la continuiteacute drsquoune pratique milleacutenaire37

15 Le cas des antiquiteacutes du Laurion nous permet drsquoeacutetudier concregravetement

lrsquoinstrumentalisation drsquoobjets archeacuteologiques agrave des fins commerciales Situeacute dans lareacutegion grecque de lrsquoAttique le massif minier du Laurion et ses gisements de plombmateacuterialisent une continuiteacute dans la pratique miniegravere de lrsquoAntiquiteacute jusqursquoau XIXe

siegravecle laquoLrsquoantiquiteacute reculeacutee de leur exploitation est un fait connu de tous et personnenrsquoessaye de dire depuis quelle eacutepoque elles sont ouvertesraquo eacutecrit Xeacutenophon en 355 avantJ-C38 En effet on fait aujourdrsquohui remonter agrave lrsquoacircge de bronze lrsquoexploitation de cescarriegraveres Redeacutecouvertes dans les anneacutees 1860 les mines font lrsquoobjet drsquoun contentieuxfranco-grec en 1871 Si lrsquo laquoaffaire du Laurionraquo se solde par la dissolution de lacompagnie des Meacutetallurgies du Laurion un nouvel exploitant franccedilais lui succegravede degraves1877 la Compagnie Franccedilaise des Mines du Laurion Sous lrsquoeacutegide de Jean-Baptiste Serpierilrsquoentreprise srsquoaffirme rapidement comme la premiegravere socieacuteteacute miniegravere du Laurion

16 La preacutesence agrave lrsquoExposition universelle de 1878 drsquoobjets antiques du Laurion est attesteacutee

par le aux Industries extractives et drsquoune laquocollection drsquoobjets antiques de lrsquoartmeacutetallurgique trouveacutee au Lauriumraquo agrave lrsquoexposition historique de lrsquoart ancien Toutefois

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il est difficile drsquoeacutetablir avec preacutecision la nature de ces objets Dans lrsquoouvrage eacutediteacute agravelrsquooccasion de lrsquoExposition de 1878 Andreacute Cordella reste allusif sur ce point affirmantseulement que laquodes modegraveles de ces anciennes laveries ainsi que drsquoun broyeur sontfaits par nous pour lrsquoExposition de Parisraquo39 Lrsquoauteur renvoie au plan drsquoune laverieantique proposeacute dans une parution preacuteceacutedente40 Lrsquoinventaire de la reacutetrospective delrsquoart ancien au Trocadeacutero41 nrsquoapporte aucune preacutecision sur le contenu de ce deacutepocirctpuisqursquoaucune mention nrsquoy figure De mecircme le nom de Cordella nrsquoapparaicirct pas dans lereacutepertoire des exposants

17 Dans son ouvrage de 1869 Le Laurium Andreacute Cordella eacutenumegravere les laquoobjets drsquoantiquiteacutes

les plus inteacuteressants raquotrouveacutes dans cette reacutegion Cette liste offre un cadre geacuteneacuteral agravelrsquoidentification des objets preacutesenteacutes agrave lrsquoExposition universelle Lrsquoexploitation descarriegraveres anciennes et les fouilles pratiqueacutees en amont de constructions ont mis au jourdes monnaies le plus souvent deacutecouvertes dans des tombes et des fragments de terre-cuites ceacuteramiques et moules agrave lampes Plusieurs stegraveles en marbre graveacutees onteacutegalement eacuteteacute reacutecolteacutees Les restes architecturaux drsquoun temple et drsquoun monumenthonorifique complegravetent cet ensemble auquel srsquoajoutent les restes des outils et proceacutedeacutesdrsquoexploitation antiques Crsquoest agrave lrsquointeacuterieur de ce corpus que lrsquoon doit deacutefinir la preacutesencearcheacuteologique de la Compagnie Franccedilaise agrave lrsquoExposition Il est tentant de voir dans lesobjets antiques du Laurion entreacutes en 1879 au Museacutee des Antiquiteacutes Nationales42 uneacutechantillon du deacutepocirct drsquoAndreacute Cordella agrave lrsquoExposition un an plus tocirct Mais seule laproximiteacute chronologique entre lrsquoExposition et lrsquointeacutegration des objets aux collectionsfranccedilaises leacutegitime ce rapprochement Lrsquoabsence presque totale de documentation surcet ensemble aux archives du Museacutee des Antiquiteacutes Nationales de Saint-Germain-en-Laye impose de consideacuterer cette relation avec prudence43

18 Sans particulariser ces expocircts interrogeons-nous sur leur place et plus geacuteneacuteralement

sur la consideacuteration de lrsquoAntiquiteacute dans la preacutesentation de la Compagnie Franccedilaise des

Mines du Laurion au Palais du Champ de Mars Chargeacute par la commission grecquedrsquoentreprendre un compte rendu de lrsquoeacutetat des industries extractives du pays en 1878Andreacute Cordella insiste sur lrsquoancienneteacute de la pratique extractive au Laurion donnantainsi une certaine noblesse au site44

Dans les parties faibles de ces antiques travaux le toit est soutenu par des piliers demaccedilonnerie en pierres segraveches si bien conserveacutees encore qursquoils semblent ecirctreconstruits depuis quelques anneacutees seulementOn y remarque tregraves bien les sentiers par ougrave passaient les esclaves chargeacutes deminerais les petites colonnes qui leur servaient de guides les niches ougrave eacutetaientdeacuteposeacutees les lampes destineacutees agrave eacuteclairer leur marche et des cruches pour conserverleur eau45

19 Apregraves lrsquolaquoAffaire du Laurionraquo lrsquoinsistance sur ce passeacute antique traduit une forme de

continuiteacute entre lrsquoactiviteacute des Atheacuteniens du Ve siegravecle avant J-C et celle des mineurs delrsquoentreprise franccedilaise leacutegitimant ainsi lrsquoexploitation des sols grecs par la Compagnie Leremploi des puits anciens pour faciliter laeacuterage des galeries modernes donne corps agraveune peacuterenniteacute qui se veut eacutegalement mateacuterielle laquoLorsque lrsquoon enlegraveve les deacuteblais [hellip] onest tenteacute de croire que lrsquoexploitation des mines est suspendue depuis quelques anneacuteesseulement et qursquoelle ne demande qursquoagrave ecirctre repriseraquo46 justifie Andreacute Cordella Drsquounefaccedilon geacuteneacuterale les socieacuteteacutes miniegraveres implanteacutees au Laurion se rattachent freacutequemmentau passeacute grec agrave lrsquoimage des compagnies Peacutericlegraves et Nikias De la mecircme faccedilonlrsquoancienneteacute des carriegraveres devient un eacuteleacutement de publiciteacute pour la Compagnie Franccedilaise

lors des concours industriels Des objets archeacuteologiques ont ainsi eacuteteacute preacutesenteacutes par la

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socieacuteteacute agrave Athegravenes lors des expositions Olympiennes de 1870 et 187547 Ingeacutenierie etmateacuteriel antiques48 accompagnent la deacutemonstration des proceacutedeacutes modernes et autresinnovation techniques de sorte agrave garantir la permanence de la pratique ouvriegravere au fildes siegravecles

20 Ainsi le deacutepocirct drsquoAndreacute Cordella au Trocadeacutero reacutepond aux ambitions officielles

preacuteceacutedemment eacutenonceacutees au sujet de lrsquoexposition historique de lrsquoart ancien Rattacheacutes agravelrsquohistoire de lrsquoart par leur antiquiteacute et fondamentalement associeacutes au monde industrielpar leur fabrication artisanale et leur contexte drsquoutilisation ces objets accomplissent lajonction des deux univers artistique et industriel dont Gabriel de Mortillet anticipe lafusion en 1877

3 Conclusion

On appelle volontiers les arts et les lettres lesfruits de la paix pacis fructus Il semble au

contraire qursquoils naissent et qursquoils se deacuteveloppentdans les fureurs de la guerre [hellip] Crsquoest apregraves

Salamine et Plateacutees que srsquoeacutepanouit le geacuteniehelleacutenique crsquoest apregraves les longues guerres de

Ceacutesar que chantent les poegravetes latins49

21 Henry Houssaye souligne ici ce qui fait lrsquooriginaliteacute de lrsquoExposition universelle de 1878

Premiegravere exposition reacutepublicaine lrsquoeacuteveacutenement signe le redressement de la Franceapregraves le deacutesastre de la guerre franco-prussienne et de la Commune Indirectement lameacutetaphore de lrsquoauteur rend compte des liens eacutetroits qui unissent lrsquoeacuteveacutenement agravelrsquoAntiquiteacute Ce rapport est mateacuterialiseacute par la preacutesence de deacutepocircts archeacuteologiques agravelrsquoExposition Perccedilu pour son inteacuterecirct documentaire par les speacutecialistes ce legsarcheacuteologique est bien plus souvent support aux ideacuteologies contemporaines chez lescommentateurs et le grand public Les objets antiques accompagnent notamment lesrevendications laiumlques et nationalistes drsquoune socieacuteteacute en mutation Au regard ducontexte contemporain le lien entre passeacute et preacutesent semble srsquoinscrire en toile de fondde lrsquoExposition de 1878 La confrontation des productions anciennes aux produits delrsquoindustrie fait eacutecho au deacutepassement de lrsquoancien Empire supplanteacute par lrsquoavegravenement dela Reacutepublique laquoLrsquoExposition dans tous les domaines illustre cette heure de transitionentre lrsquoexpeacuterience qui commence et le passeacute qui srsquoeacutevanouit elle repreacutesente uncompromis mais aussi une sorte de synthegravese drsquoharmonie et de fusionraquoeacutecrit RaymondIsay50 Les dimensions de progregraves et de deacutepassement sont preacutegnantes en 1878 Agrave ladistance temporelle qui seacutepare les objets antiques des creacuteations du monde modernecorrespond la distance ideacuteologique entre les deux reacutegimes Pour autant des liens semesurent entre legs ancien et deacuteveloppements modernes

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NOTES

1 Degraves 1871 la Commune anticipe la seacuteparation de lrsquoEacuteglise et de lrsquoEacutetat en 1875 le deacuteputeacute Alfred

Naquet propose de reacutetablir le divorce pour faute de la loi de 1792 Les deux initiatives se soldent

par un eacutechec

2 Lrsquoanneacutee 1879 marque en effet un tournant deacutecisif lrsquoarriveacutee agrave la preacutesidence de la Reacutepublique de

Jules Greacutevy et la nomination de Jules Ferry au poste de ministre de lrsquoInstruction publique

eacutebranlent lrsquointransigeance de lrsquoEacuteglise catholique

3 La Deacutefense 10 aoucirct 1878 Archives nationales de France F123296 Commissariat geacuteneacuteral

Services de lrsquoEacutetatDirection de la presseministegravere de lrsquointeacuterieur Aoucirct-deacutecembre 1878

Lrsquoauteur doute de la creacutedibiliteacute scientifique de cette thegravese et en appelle agrave ce qursquoil considegravere

vraisemblablement comme du bon sens laquoEst-il vraiment bien moral et bien spirituel de

deacutemontrer la parenteacute de M de Lesseps avec un orang-outan en passant par Troppmann Est-ce

lagrave un beau spectacle drsquoexposition bien propre et la science franccedilaise aux yeux des nations

rivalesraquo

4 Meacutedecin et anthropologue franccedilais (1830-1911) Secreacutetaire geacuteneacuteral de la commission

drsquoinitiative de lrsquoexposition anthropologique organiseacutee dans le cadre de lrsquoExposition universelle

de 1878

5 Anthropologue franccedilais (1810-1892) il occupe en 1878 le poste de preacutesident de la commission

drsquoinitiative de lrsquoexposition anthropologique

6 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 Description illustreacutee des

merveilles du Champ de Mars et du Trocadeacutero par les eacutecrivains speacuteciaux les plus autoriseacutes Paris Librairie

illustreacutee 1879 p 512

7 Archeacuteologue franccedilais Chargeacute en 1867 puis en 1878 drsquoorganiser la participation de lrsquoEacutegypte agrave

lrsquoExposition universelle de Paris

8 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 opcit p 513

9 Ibidem

10 Ibidem p 515

11 Ibidem

12 Ibidem p 516

13 BERTRAND Alexandre Archeacuteologie celtique et gauloise Paris Didier et Cie 1876 p 402 cit in

GRAN-AYMERICH Evelyne Naissance de lrsquoarcheacuteologie moderne 1798-1945 Paris Eacuteditions du Centre

National de la Recherche Scientifique (CNRS) 1998 p 225

14 Historien et homme politique franccedilais (1810-1883) Son eacutetude contribue agrave lrsquoessor des eacutetudes

celtiques et anthropologiques

15 GRAN-AYMERICH Evelyne op cit p 221

16 Historien de lrsquoart (1814-1879) il devient la figure dominante de lrsquoarchitecture franccedilaise dans

les anneacutees 1840-1870

17 Cit in CARBONELL Charles-Olivier Apregraves 1870 reacutegeacuteneacuterescence de la France et naissance de la

Gaule in VIALLANEIX Paul EHRARD (rec par) Jean Nos ancecirctres les Gaulois Clermont-Ferrand

Universite de Clermont Ferrand II 1982 p 391

18 Cit in CARBONELL Charles-Olivier op cit p 393

19 DURAND-LAIcircNEacute Adolphe cit in CARBONELL Charles-Olivier op cit p 393

20 CARBONELL Charles-Olivier op cit p 394

21 Peintre franccedilais (1821-1896) porteurs de lrsquoideacuteologie de la IIIe Reacutepublique Plusieurs de ses

toiles sont preacutesenteacutes au Palais du Champ de Mars agrave lrsquoExposition universelle de 1878

22 BLANC Charles Les Beaux-Arts in Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition universelle de

1878 cit p 164

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23 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 cit p 511

24 MULLEumlR-SCHEESSEL Nils laquoFair prehistory archaeological exhibits at French Expositions

universellesraquo in Antiquity 75 288 p 400

25 Parmi lesquelles la France le Royaume-Uni lrsquoEspagne lrsquoItalie le Portugal la Pologne la

Suegravede la Norvegravege

26 Archives nationales de France F123295 Commissariat geacuteneacuteralServices de lrsquoEacutetatDirection

de la presseministegravere de lrsquointeacuterieur Mai-Juillet 1878

27 Archeacuteologue et anthropologue franccedilais membre de la commission drsquoinitiative de lrsquoexposition

anthropologique installeacutee dans le pavillon du quai de Billy en 1878

28 DE MORTILLET Gabriel laquoExposition universelle de 1878 Palais du Trocadeacuteroraquo in La Nature

226 29 septembre 1877 p 274

29 DELORME Reneacute in Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878

Description illustreacutee des merveilles du Champ de Mars et du Trocadeacutero par les eacutecrivains speacuteciaux les plus

autoriseacutes cit p 508

30 Voir eacutegalement laquoSouvenirs de lrsquoexposition universelle de 1878raquo in Le Magasin Pittoresque 46

deacutecembre 1878 p 386 laquoOn trouve en visitant ces galeries les eacuteleacutements drsquoune histoire de lrsquoart et

aussi dans une certaine mesure drsquoune histoire de lrsquoindustrie car dans notre pays plus peut-ecirctre

que dans tout autre lrsquoart et lrsquoindustrie se touchent par bien des pointsraquo

31 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 cit p 508

32 Voir par exemple BONNAFFEacute Edmond laquoAu Trocadeacutero Causerieraquo in GONSE Louis Lrsquoart ancien

au Trocadeacutero Paris A Quantin 1879 p 18

33 Archives nationales de France F123254 Section de lrsquoart ancien organisation p 3-4

34 Lettre du commissaire NI Delyenni agrave G Berger le 15 septembre 1877 Archives nationales de

France F123496 Participation des puissances eacutetrangegraveres Gregravece

35 ISAY Raymond laquoLrsquoexposition de 1878raquo in Revue des Deux Mondes 38 15 avril 1937 p 918

36 Le terme grec classique de Laurion a eacuteteacute preacutefeacutereacute agrave celui de Laurium employeacute par A Cordella

dans ses ouvrages

37 Je remercie Anaiumls Boucher conservatrice au Museacutee des Antiquiteacutes Nationales de Saint-

Germain-en-Laye pour sa disponibiliteacute et pour tout lrsquointeacuterecirct qursquoelle a teacutemoigneacute agrave mes recherches

sur le Laurion

38 laquoΟὐκοῦν ὅτι μὲν πάνυ πάλαι ἐνεργά ἐστι πᾶσι σαφές οὐδεὶς γοῦν οὐδὲ πειρᾶται λέγεινἀπὸ ποίου χρόνου ἐπεχειρήθηraquo XENOPHON Revenus (trad E Talbot) t IV Paris L Hachette et

Cie 1859

39 CORDELLA Andreacute La Gregravece sous le rapport geacuteologique et mineacuteralogique agrave la demande de la

commission centrale de la Gregravece pour lrsquoExposition universelle de 1878 Paris Impr de A Parent 1878 p

111

40 CORDELLA Andreacute Le Laurium Marseille impr de Cayer 1871 p 95 fig 20

41 Voir Archives nationales de France F123555 et F123556 Exposition historique de lrsquoart

ancien inventaire geacuteneacuteral

42 Suite au don de lrsquoIngeacutenieur des mines Alfred Huet Les objets sont actuellement preacutesenteacutes au

sein de la galerie drsquoarcheacuteologie compareacutee du Museacutee des Antiquiteacutes Nationales de Saint-Germain-

en-Laye

43 Une eacutetude de ces objets est actuellement preacutepareacutee par Anaiumls Boucher conservatrice au Museacutee

des Antiquiteacutes Nationales

44 Cette position est plus marqueacutee dans CORDELLA Andreacute Le Laurium cit Andreacute Cordella y

consacre une partie aux laquoantiquiteacutes du Lauriumraquo pp 31 agrave 40 et un chapitre agrave laquolrsquoIndustrie

miniegravere et meacutetallurgique des anciensraquo pp 79 agrave 109

45 CORDELLA Andreacute La Gregravece sous le rapport geacuteologique et mineacuteralogique cit 1878 p 107

46 Ibidem pp 110-111

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47 Olympiada de la deuxiegraveme et de la troisiegraveme peacuteriode Pour chacune de ces deux expositions

Andreacute Cordella se charge drsquoune publication deacutecrivant les deacutepocircts de la socieacuteteacute Voir pour 1870

Συνοπτική περιγραφή διαφόρων μεταλλουργικών και μεταλλευτικών προϊόντων του Λαυρίου κτλ

εκτεθέντων κατά την Βrsquo περίοδον των Ολυμπίω [traduit par CORDELLA Andreacute Description des

produits des mines et des usines du Laurium ect exposeacutes agrave la seconde peacuteriode olympienne] Athina se

1870 Voir pour 1875 Συνοπτική περιγραφή διαφόρων μεταλλουργικών και μεταλλευτικώνπροϊόντων του Λαυρίου κτλ εκτεθέντων κατά την Γrsquo περίοδον των Ολυμπίων [Description des

produits des mines et des usines du Laurium et drsquoOropos exposeacutes agrave la troisiegraveme peacuteriode olympienne]

Athina se 1875

48 La description de ce mateacuteriel est fournie par CORDELLA Andreacute Le Laurium cit 1871 p 87

laquoLes outils des mineurs eacutetaient tregraves-simples et drsquoapregraves les traces qursquoils ont laisseacutes dans les

roches il est facile de les ranger en trois cateacutegories Un pic agrave pointe conique employeacute dans les

roches dures un autre agrave pointes pyramidales pour lrsquoexploitation des filons et des roches tendres

enfin les derniers eacutetaient des coins de dimensions diverses il est probable qursquoils avaient aussi

des marteaux et des masses ainsi que des leviersraquo

49 HOUSSAYE Henri laquoVoyage autour du monde agrave lrsquoexposition universelle II lrsquoEurope

meacuteridionale lrsquoEurope du Nord lrsquoEurope centrale la Franceraquo in Revue des deux mondes 28 15

juillet 1878 p 802

50 ISAY Raymond opcit p 923

REacuteSUMEacuteS

LrsquoExposition universelle de 1878 prend place entre le Champ de Mars et le Trocadeacutero Apregraves la

deacutefaite de Sedan et la Commune lrsquoeacuteveacutenement offre au monde lrsquoimage du redressement franccedilais et

affirme la IIIe Reacutepublique Malgreacute leur caractegravere commercial les expositions universelles ne se

limitent pas agrave une ceacuteleacutebration des creacuteations modernes Preacutesenteacutes au sein de reacutetrospectives les

œuvres archeacuteologiques de lrsquoExposition de 1878 impregravegnent sensiblement leur eacutepoque Les deacutepocircts

antiques eacuteveillent les nationalismes et sous-tendent des contestations politiques ou religieuses

Investis de ces discours ils soulignent par contraste le progregraves humain ou soutiennent par

comparaison la continuiteacute de certaines pratiques industrielles

LrsquoEsposizione universale del 1878 si svolge tra il Campo di Marte e il Trocadeacutero Dopo la sconfitta

di Sedan e della Comune parigina lrsquoevento offre al mondo lrsquoimmagine della ripresa francese e

presenta la Terza Repubblica Nonostante il loro carattere commerciale le esposizioni universali

non si limitano alla celebrazione delle creazioni moderne presentate attraverso le retrospettive

le opere archeologiche dellrsquoEsposizione del 1878 forniscono sostanzialmente unrsquoimpronta al loro

tempo Questi antichi reperti suscitano i vagheggiamenti nazionalistici e alimentano le dispute

politiche o religiose Caricati di questi valori essi sottolineano per contrasto il progresso umano

o sostengono per confronto la continuitagrave di alcune pratiche industriali

The International Exhibition of 1878 takes place between Champ de Mars and the Trocadeacutero

After the defeat of Sedan and the Commune the event offers to the world an image of the

recovery of France and introduces the Third Republic Despite their commercial nature

International Exhibitions arenrsquot restricted to a celebration of modern creations Displayed

through retrospectives archaeological works of the 1878rsquos Exhibition substantially permeate

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their time These pieces arouse nationalism and underlie political or religious disputes They

emphasize by contrast Human progress or support by comparison the continuity of particular

industrial practices

INDEX

Parole chiave archeologia industria nazionalismo religione strumentalizzazione

Keywords archeology industry instrumentalisation nationalism religion

Mots-cleacutes archeologie industrie instrumentalisation nationalisme religion

AUTEUR

BASTIEN NOEumlL

Diplocircmeacute en histoire de lrsquoart et museacuteologie agrave lrsquoEcole du Louvre (Paris) il a reacutedigeacute en 2011 un

meacutemoire drsquoeacutetude portant sur laquoLes antiques agrave lrsquoExposition universelle de 1878 agrave Parisraquo sous la

direction drsquoEdouard Vasseur

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laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e leesposizioni torinesi (1884 e 1898)Carlo Bovolo

1 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo strumento al serviziodellrsquoapologia

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1 Quando nel 1851 il Crystal Palace di

Londra ospitograve la prima Esposizioneuniversale laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo rivistadei gesuiti italiani era al secondo anno divita essendo stata fondata lrsquoannoprecedente da alcune figure di primopiano dellrsquoordine di Gesugrave come CarloMaria Curci Luigi Taparelli drsquoAzeglioMatteo Liberatore Antonio Bresciani econ un convinto consenso del ponteficePio IX

2 laquoSpecchio fedele degli indirizzi della

Santa Sederaquo1 e laquolaboratorio privilegiatodel pensiero cattolico intransigenteraquo2 laquoLaCiviltagrave Cattolicaraquo nacque come unperiodico in lingua italiana a cadenzaquindicinale di alta divulgazione e ampiadiffusione laquoche combattesse gli errorimoderni e allo stesso tempo difendesse dagli attacchi dei liberali e dei razionalisti ladottrina cattolica e gli interessi della Santa Sederaquo3 La scelta della rivista quale piugravevalido e funzionale mezzo di diffusione e difesa dei principi cattolici e strumento diformazione di un pubblico cattolico colto e aggiornato si dovette alla consapevolezzache laquoil cosigrave detto giornalismo egrave di fatto in questi giorni il ramo di stampa piugrave fecondo discrittura e il piugrave efficace alla diffusione ed alla tutela dei sacri principiraquo4 comericonobbero gli stessi redattori nel primo numero A partire dal 1850 la rivista deigesuiti condusse una battaglia in difesa dei principi della Rivelazione e dei dogmi dellaChiesa in tutti gli ambiti politico religioso sociale culturale e scientifico laquoLa CiviltagraveCattolicaraquo giocograve un ruolo di primo piano nel panorama italiano dei periodici dellaseconda metagrave dellrsquoOttocento divenendo un punto di riferimento per lrsquoopinionepubblica cattolica di tutta la penisola (in pochi anni infatti raggiunse oltre 10000abbonamenti e una diffusione pressocheacute ldquonazionalerdquo) Strumento di apologia epropaganda tra i piugrave significativi in mano alla Chiesa5 sulle sue pagine furonocommentati tutti gli eventi degni di nota dellrsquoItalia in formazione prima e di quellaunita poi vennero pubblicati soprattutto approfondimenti teologici polemichepolitiche racconti didascalici articoli di grande spessore culturale ma anche rubrichedi attualitagrave scienze e archeologia elenchi di letture consigliate provvedimenti dellaChiesa

3 Tra i diversi argomenti trattati i temi riguardanti scienze e tecnologia ottennero un

spazio significativo sulle pagine della rivista Lrsquointeresse verso tematiche scientifichesia per confutazioni (come nel caso dellrsquoevoluzionismo) che per elogi (ad esempio laconciliazione di fede e scienza) unitamente allrsquoattenzione verso lrsquoattualitagrave portograve iredattori della rivista a interessarsi alle esposizioni fin dal quella londinese del 1851Simboli del positivismo che gradualmente si stava diffondendo anche in Italia oggettodi discussione e interesse della stampa italiana e internazionale e di curiositagrave da partedellrsquoopinione pubblica le esposizioni si prestavano relativamente bene alla strategiaportata avanti dalla laquoCiviltagrave Cattolicaraquo fin dai primi numeri una strategia di usoapologetico e apostolico della tematiche scientifiche in senso lato i cui capisaldi erano

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la difesa della Rivelazione dagli errori del secolo la diffusione di tesi che conciliasseroscienza e fede tema ritenuto di primaria importanza la volontagrave di tenersi aggiornatasulle novitagrave scientifiche e tecnologiche e la conseguente volontagrave di controllo sullediverse discipline e la rivendicazione di un ruolo significativo e legittimo dei cattolici(anche e soprattutto ecclesiastici) in ogni questione e dibattito scientifico6

4 Come giagrave accennato sopra la rivista si interessograve in piugrave di unrsquooccasione alle esposizioni

a partire dalla prima Esposizione universale di Londra su cui informograve i lettori deipreparativi e dellrsquoinaugurazione nella rubrica dedicata ai fatti di cronaca Se lrsquointeressedella laquoCiviltagrave Cattolicaraquo si limitograve per certi aspetti a uno stringato dovere cronachisticoverso le esposizioni in programma al di lagrave delle Alpi per quanto riguarda quelle italianelrsquoattenzione fu sicuramente maggiore Nello specifico la rivista si focalizzograve sulle dueesposizioni torinesi del 1884 e del 1898 due eventi considerati di particolare rilevanzaper diversi motivi

5 In primo luogo la sede di queste due esposizioni aveva una portata simbolica molto

forte Torino culla del positivismo italiano e prima capitale di un Regno drsquoItalia nato inaperto contrasto con la Chiesa La cittagrave vantava inoltre una decennale tradizione diesposizioni dellrsquoarte e dei prodotti dellrsquoindustria eventi spesso non disgiunti da finalitagravemiranti a suscitare consenso dinastico e costituire unrsquoidentitagrave subalpina7 La tradizionedelle esposizioni torinesi ebbe origine durante il periodo napoleonico quandonellrsquoaprile 1805 Torino capoluogo di un territorio annesso allrsquoimpero francese ospitograveun evento organizzato sul modello dellrsquoesposizione parigina del 1798 Il risultato fuunrsquoesposizione di carattere misto (tratto ricorrente nelle esposizioni sabaude) doveaccanto ai modesti prodotti delle manifatture piemontesi operanti in un contestoancora preindustriale e fortemente limitato dalla subalternitagrave economica francesetrovograve spazio una sezione di belle arti celebranti lrsquoimperatore e il regime da luiimpersonato8 Durante la Restaurazione non mancarono altre esposizioni se da unaparte sotto il regno di Carlo Felice vennero privilegiate le belle arti e una visioneancora corporativa delle arti e dei mestieri dallrsquoaltra nellrsquoetagrave carloalbertina si ripresedal precedente napoleonico un uso delle esposizioni funzionale alla celebrazione delladinastia e al rafforzamento dellrsquoistituto monarchico e del suo legame con il popolo9 Fuperograve dallrsquoesposizione del 1844 (e nelle successive del 1850 e del 1858) che il progressoindustriale giocograve un ruolo di primo piano pur non venendo mai meno lrsquoapologiadinastica e la rassegna celebrativa si mutarono in una sorta di laquonazionalismoeconomicoraquo10 incentrato sullo sviluppo industriale e produttivo e sulla conoscenza ediffusione delle innovazioni A causa del trasferimento della capitale da Torino aFirenze nel 1864 e della conseguente crisi la cittagrave conobbe un ritorno delle esposizioniartistiche e ospitograve alcuni modesti tentativi di esposizioni industriali e settoriali Fu conle due manifestazioni del 1884 e del 1898 che Torino riacquistograve la centralitagrave quale sedeideale per la duplice celebrazione del Risorgimento nazionale e del progressodellrsquoindustria e della tecnica

6 In secondo luogo entrambe le manifestazioni posero il tema della nazione al centro

delle celebrazioni nel 1884 fu lrsquooccasione per celebrare per la prima volta una visionedi un Risorgimento laquonazional-popolareraquo11 onnicomprensivo e conciliatorista secondola linea politica di Francesco Crispi e Tommaso Villa quattordici anni dopo laricorrenza del cinquantesimo anniversario dello Statuto Albertino celebrograve lrsquoepopeanazionale e i primi decenni di vita dello Stato unitario Entrambe le manifestazioneerano dunque finalizzate a creare e rafforzare unrsquoidentitagrave nazionale a suscitare

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consenso verso le classi dirigenti nazionali e cittadine cosigrave come verso la monarchia e afavorire la pacificazione sociale

7 Infine lrsquoattenzione rivolta dalla laquoCiviltagrave Cattolicaraquo alle due esposizioni subalpine risulta

particolarmente interessante anche percheacute il periodico dei gesuiti diede degli eventiuno sguardo e una lettura esterni rispetto allrsquoambiente torinese pur condividendo leposizioni critiche di periodici cattolici torinesi primo tra tutti laquoLrsquoItalia Realeraquo12

2 laquoNon tutti si curano o amano di prendere parte asiffatte mostreraquo lrsquoEsposizione Generale Italiana del1884

8 Il contesto in cui si svolse lrsquoEsposizione Generale Italiana del 1884 era radicalmente

mutato rispetto a quello delle precedenti esposizioni torinesi fatta lrsquoItalia si era nelpieno del processo etichettato con il drsquoazegliano laquofare gli italianiraquo vale a dire lacreazione nel neonato Stato unitario di unrsquoidentitagrave nazionale condivisa e omogenea cheavesse le proprie radici e la propria legittimazione nel Risorgimento Sempre piugraveinfluenzata dalle grandi esposizioni internazionali lrsquoesposizione del 1884 fece emergereanche a Torino quegli elementi che giagrave circolavano nella cultura europea a proposito ditali iniziative come evidenziato da Umberto Levra e Rosanna Roccia

Erano il triplice obiettivo di organizzazione del consenso alla nazione di inventariodelle forze produttive e di adesione alla politica dei ceti di governo la finalitagravedidascalica e didattica per plasmare ai valori borghesi quelle classi lavoratrici chepremevano dal basso per partecipare alla decisioni relative alla cosa pubblicalrsquoideologia interclassista alla ricerca illusoria della pace sociale e di un equilibrioperfetto tra capitale e lavoro la celebrazione della borghesia attraversolrsquoesaltazione del progresso e la spettacolaritagrave dei prodigi della scienza e dellatecnica13

9 LrsquoEsposizione Generale Italiana del 1884 ebbe un grande successo sfiorando i 3 milioni

di visitatori e fu caratterizzata da un evidente e insistente nesso tra i padiglionidellrsquoindustria e della tecnica e la sezione dedicata al Risorgimento laquoonde collegaresenza soluzioni di continuitagrave il mito laico della scienza e del progresso con ilpresupposto storico e nazionale di esso cioegrave il patrimonio di valori dellrsquoepopea unitariaposto alla base dellrsquoidentitagrave stessa della patria comuneraquo14 secondo la linea dettata daTommaso Villa animatore dellrsquoiniziativa e presidente del Comitato esecutivo15

10 Allrsquoesposizione del 1884 che univa dunque celebrazione del progresso e del

Risorgimento fu ovviamente assente la Chiesa in forma ufficiale anche se nonmancarono singoli esponenti del clero o di ordini e congregazioni16 Nelle specifico sidistinsero i Salesiani tradizionalmente forti in Piemonte grazie allrsquoazione di Don Boscoche presentarono in un padiglione il ciclo della fabbricazione della carta con lrsquoausilio dimoderni macchinari chiusa la domenica perograve lrsquoesposizione salesiana rappresentavaidealmente un universo a seacute in cui lrsquoenfasi era posta sul mestiere e sullrsquoapprendimentotecnico e con una posizione critica sul progresso e sulla nascente societagrave industriale17

11 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo informograve i lettori dellrsquoinaugurazione dellrsquoesposizione nella sezione

dedicata allrsquoItalia della rubrica di attualitagrave Cronaca contemporanea pubblicata nelfascicolo del 10 maggio 1884 senza rinunciare alla polemica

Lrsquoinaugurazione non riuscigrave neacute splendida neacute imponente come si desiderava percheacutela pioggia che veniva giugrave a secchie convertigrave in una vera pozza il vasto piazzale che

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egrave davanti allrsquoingresso e tolse alla festa del lavoro come la chiamano i suoipanegiristi quel gaio aspetto che gioconda lo sguardo degli spettatori Drsquoaltra partei lavori erano abbastanza indietro18

12 Il critico resoconto dellrsquoinaugurazione che laquoper ragion della fretta non ebbe nulla di

grandioso e nulla ancora di belloraquo19 proseguiva sdegnandosi di fronte ai discorsipronunciati per lrsquooccasione al cospetto di Umberto I dal principe Amedeo di Savoia daVilla e da Bernardino Grimaldi ministro dellrsquoAgricoltura Industria e Commercio dalmomento che laquonessuno parlograve di Dioraquo20 Che non vi facessero accenno due liberali comeVilla e Grimaldi non stupiva affatto la rivista ma laquoche si fosse astenuto drsquoinvocarlo unPrincipe di Casa Savoia questo egrave stato per tutti argomento di altissimo stuporeraquo21Paradossalmente fu il diplomatico tedesco Keudell laquorappresentante di un Governoluteranoraquo a nominare la Provvidenza e ad affermare lrsquoimportanza della religione nellastoria drsquoItalia Mentre allrsquoesposizione di Milano del 1881 si era evitato di toccaretematiche politiche laquoa Torino invece non si egrave avuto in vista che la politica la quale si egravefatta entrare sin nei piugrave minuti accessori della Esposizione e ciograve ha nociuto allrsquoeffettoche si volea produrreraquo22 Lrsquoarticolo si concludeva con un giudizio inappellabile che nonsolo rifiutava gli ideali politici e culturali di cui lrsquoesposizione si faceva portatrice maanche sollevava dubbi sullrsquoopportunitagrave economica della manifestazione laquoegrave stato malemalissimo lrsquoaver cacciato dentro i padiglioni della mostra la politica percheacute lrsquoItalia inquella mostra giuoca una gran carta e Torino il suo credito Azionisti e espositorigiuocano danari e riputazione tutti corrono un grande rischioraquo23

13 Bocciata lrsquoesposizione per il connubio tra progresso nellrsquoindustria e nella tecnica e

celebrazione del Risorgimento la rivista volse dunque la propria attenzione sulla partescientifica dellrsquoevento Nella rubrica Scienze naturali curata dal gesuita Francesco SalisSeewis e pubblicata lrsquo8 novembre 1884 si rivendicograve il rilevante contributo scientifico etecnologico del clero laquola nostra Appendice va tutta ad onore dei preti Ma che colpa neabbiamo noi se cotesto Clero ignorante e trascurato finisce poi sempre con estorcereelogi e premii ancora da malevoli dovunque egrave qualche mostra o concorso scientificoUn esempio recentissimo ce ne ha dato lrsquoEsposizione ultima di Torinoraquo24 Seguiva quindiun lungo elenco di ecclesiastici distintisi nelle diverse discipline

Nelle gallerie di fisica terrestre astronomia meteorologia gli scienziatiecclesiastici riportarono la palma senza meno Parecchi di loro come il P Cecchiscolopio il P Denza barbabita il prof Tono direttore dellrsquoOsservatorio delSeminario Patriarcale di Venezia riportarono medaglie drsquooro Si fecero ammirare ilP Serpieri il Faa di Bruno il Mercalli il Varsico il Fulcis il Roccis il Quandel ilMedichini il Carrel il Capanni il Bianchi il Maccalini il Groglio il Flecchia Allettore non saragrave sfuggito che mancano qui non pochi nomi di ecclesiastici benconosciuti nel mondo scientifico cheacute non tutti si curano o amano prendere parte asiffatte mostre25

14 In questo modo la rivista prese le distanze e rigettato il messaggio politico

dellrsquoesposizione si dedicograve alla parte scientifica allrsquoapparenza politicamente neutra ciogravele consentigrave di rivendicare lrsquoimportanza e la legittimitagrave del contributo scientifico etecnico dei cattolici e allo stesso tempo di presentare ai lettori lrsquoauspicabile e doverosaconciliazione di scienza e fede un tema spesso ricorrente sulle pagine del periodico

Qual egrave la classe di dotti medici avvocati giureconsulti militari ingegnerimatematici ecc che possa vantare un egual numero di uomini segnalati in qualchescienza estranea a quella della loro particolar professione quanti ne porge la classedegli ecclesiastici Vrsquoha egli tanti avvocati naturalisti quanti vrsquoha preti naturalistiVrsquoha tanti medici che allo studio e alla conoscenza della medicina abbianoaccoppiato e aggiunto quello dellrsquoastronomia quanti sono i preti che coompiuto lo

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studio lungo e scabroso della teologia vi hanno aggiunto quello della scienza degliastri fino a segnalarsi fra gli astronomi E cosigrave si dica del rimanente Aspettiamo larisposta da coloro che accusano o ripiangono lrsquoignoranza del Clero26

15 Terminata lrsquoesposizione laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo tornograve a polemizzare aspramente

sullrsquoorganizzazione dellrsquoevento e sui suoi contenuti politici e culturali nellrsquoarticolointitolato Il come e il percheacute della mostra di Torino27 Secondo i gesuiti la mostra era stataapertamente anticattolica e antipapale laquoimbevuta di massonismoraquo28 Come evidenziaGuido Abbattista lrsquoesposizione aveva dato dellrsquoItalia unrsquoimmagine negativa a causa dilaquocoloro stessi i quali pretesero creare unrsquoItalia nuova degenere da tutte le avitegrandezze che furono principalmente grandezze religiose ed ora anche una Mostradrsquoarti e drsquoindustrie vollero torcere in apoteosi di quel loro gran fattoraquo29 La conclusionedel periodico era dunque che laquotutto sommato dimostra una volta di piugrave che questaItalia cosigrave come coloro che lrsquohanno voluta precipita ogni digrave piugrave in basso nonrimanendole di tutte le antiche sue glorie che il rammarico di averle perduteraquo30

3 laquoFeste e fame in Italiaraquo lrsquoEsposizione GeneraleItaliana del 1898

16 Come per lrsquoedizione del 1884 anche lrsquoEsposizione Generale Italiana del 1898 si svolse in

un clima mutato rispetto alla precedente sia a livello nazionale che a livello localeLrsquooccasione dellrsquoevento era il cinquantesimo anniversario dello Statuto Albertino e delQuarantotto per cui apparvero prioritari gli aspetti relativi alla creazione diunrsquoidentitagrave nazionale allrsquoorganizzazione del consenso verso la classe dirigente e lamonarchia e alla pacificazione sociale anche e soprattutto alla luce della crisieconomica e politica che stava vivendo il Paese Proprio nel corso del 1898 ilmalcontento popolare raggiunse il culmine nel maggio con i moti di Milano repressinel sangue dal generale Bava Beccaris

17 Anche a Torino la situazione era cambiata rispetto al 1884 quando Villa aveva potuto

giocare un ruolo di assoluta preminenza e il successo dellrsquoiniziativa aveva rafforzato laclasse dirigente laica e liberale di cui faceva parte Nelle elezioni amministrative del1895 infatti in seguito a una campagna elettorale tesa i cattolici torinesi ottennero ungrande successo nonostante la formazione di una giunta a maggioranza liberale sottola guida di Felice Rignon

18 Fu in questo contesto che Villa lanciograve la proposta di celebrare il cinquantenario dello

Statuto con una grande esposizione per dimostrare i progressi compiuti in mezzosecolo grazie alla libertagrave e alla scienza Immediata fu la reazione di Stefano Scaladirettore del quotidiano laquoLrsquoItalia Realeraquo organo dellrsquointransigentismo cattolicosubalpino il quale rivendicograve il ruolo fondamentale della religione al fianco di libertagrave escienza La tensione politica tra cattolici e liberali si acuigrave fino alle dimissioni delsindaco Felice Rignon e al commissariamento del Comune nel novembre del 1896 Icattolici torinesi in base al cosiddetto principio di riparazione secondo cui venivacontrapposta a ogni iniziativa anticlericale una cattolica iniziarono dunque aorganizzare unrsquoesposizione alternativa a quella di Villa31 Lrsquoacuirsi delle tensioni socialinel Paese facilitograve una parziale riconciliazione tra le due parti sancita da unaconvenzione firmata il 18 maggio 1896 da Villa e dal barone Antonio Manno figura dispicco del eacutelite clericale torinese e presidente del Comitato esecutivo dellrsquoEsposizione diArte sacra la ldquopaura dei rossirdquo condivisa da liberali e cattolici determinograve

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laquolrsquoinserimento dellrsquoEsposizione di Arte sacra delle Missioni cattoliche e delle Opere diCaritagrave Cristiana nel tessuto stesso dellrsquoEsposizione generale italiana Fu un fatto deltutto nuovo che rese la manifestazione un unicum nel panorama italiano ottocentesco ecostituigrave un precedente nei rapporti tra politica e religioneraquo32 La gestione degli eventi fuquindi unitaria e i 3 milioni e mezzo di visitatori complessivi furono un successoTuttavia lrsquoesposizione del 1898 laquonon realizzograve una vera e propria ricomposizione tralrsquoidentitagrave cattolica e lrsquoidentitagrave liberale laica fu piuttosto una giustapposizione delle dueanime per certi versi sconcertante La mostra italiana e quella cattolica vennero infattitenute separate ma furono al tempo stesso uniteraquo33 Da una parte i padiglioni espositivicelebrarono i progressi compiuti in cinquantrsquoanni di Statuto grazie a libertagrave e scienzacon lrsquoesibizione di elettricitagrave automobili cinema telegrafo basi del futuro decolloindustriale di Torino e dellrsquoItalia Dallrsquoaltra lrsquoiniziativa cattolica si costituigrave in piugrave partilrsquoostensione della Sindone con il coinvolgimento di Casa Savoia e che da sola richiamogravea Torino circa 800000 visitatori unrsquoEsposizione di Arte sacra una minuziosa rassegnadelle Opere di Caritagrave Cristiana unrsquoesposizione etnica sulle missioni cattoliche nelmondo a cui si aggiunsero come appendici lrsquoinaugurazione del monumento a DonBosco a Castelnuovo drsquoAsti e il terzo Congresso Mariano

19 La notizia dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione Generale Italiana del 1898 fu data dalla

laquoCiviltagrave Cattolicaraquo nella consueta rubrica di attualitagrave anticipata da un breve articolointitolato Feste e fame in Italia una critica contrapposizione tra la celebrazione delcinquantenario dello Statuto e i tumulti che negli stessi giorni attraversavano lapenisola originati laquodal fiscalismo esorbitante e dal lusso spendereccio dersquo nostrigovernantiraquo34 Questa contrapposizione tra la celebrazione di mezzo secolo di libertagrave eprogresso e unrsquoItalia reale fatta di miseria e malcontento divenne un motivo ricorrentedi polemica verso lrsquoesposizione laica e liberale laquoMentre tali fatti [i tumulti popolari]accadevano in Italia srsquoapriva a Torino il 1deg maggio la grande esposizione nazionale[hellip] Quanto ai discorsi poi tutti furono magniloquenti e sonanti e tali che facevano unbrutto contrasto con quel che stava accadendo in quellrsquoora stessa nel resto drsquoItaliaraquo35

20 Passando a parlare dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione di Arte sacra il registro

dellrsquoarticolo mutava completamente il redattore annunciograve la benedizione datadallrsquoarcivescovo di Torino Agostino Richelmy alla presenza del re e della famiglia realea una mostra che laquodicono anche i giornali liberali egrave piugrave attraente della mostra profanae i Sovrani e i Principi se ne deliziaronoraquo36 Per ulteriori approfondimenti e piugrave precisiparticolari laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo consigliava la lettura del laquolodato foglio torineseraquo37laquoLrsquoItalia Realeraquo

21 Il periodico dei gesuiti tornograve nuovamente a parlare dellrsquoesposizione a Torino in

riferimento lrsquoevento clou della manifestazione cattolica laquoDa questo tenebrore cheinvolse tutta lrsquoItalia prima colle sommosse poi collo scioglimento delle societagravecattoliche volgiamoci ora a Torino ove per parecchi giorni brillograve tanto splendore diviva e benefica luce per la solenne esposizione della Sacra Sindoneraquo38 Dopo ladettagliata descrizione della cerimonia di ostensione la rivista indicograve la reliquia quasicome un simbolo identitario ben piugrave forte e piugrave radicato rispetto a quelli sventolati dailiberali contenente laquotutta la storia la gloria e la fede dellrsquoantico popolo e dellrsquoanticoStatoraquo39

22 Se nel 1884 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo spostograve lrsquoattenzione dalla celebrazione di valori laici

del Risorgimento e del progresso allrsquoambito piugrave propriamente scientifico rivendicandola legittimitagrave e il contributo di scienziati cattolici nel 1898 la presenza di eventi

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cattolici nel programma dellrsquoesposizione fece sigrave che lrsquoattenzione fosse calamitata oltreche sulla Sindone di cui si egrave sopra detto sulla mostra di arte sacra e su quella dellemissioni in cui i convertiti provenienti da ogni parte del mondo incarnavano lo sforzodella Chiesa e il successo dellrsquoopera evangelizzatrice40 Il tema delle missioniapostoliche aveva una valenza ben piugrave ampia rispetto alla conversione degli indigenima coinvolgeva lrsquointera societagrave italiana e la sua identitagrave politica e culturale Infatticome sostiene Guido Abbattista

la presenza della religione del sacro e dellrsquoimpegno religioso assumeva il significatodi una specie di reconquista riconquista di un terreno fin ligrave spiritualmente arido ericonquista di capacitagrave di contribuire alla costruzione di una modernitagrave sacralizzatae ri-evangelizzata Il tema missionario non poteva non ritrovare perciograve sua naturalecollocazione nel contesto espositivo in quanto riguardante lrsquoessenza piugrave vera eprofonda della Chiesa che si esplicava tanto verso il mondo pagano dei popoliselvaggi o comunque ignoranti la parola di Cristo quanto verso la societagrave europeacontemporanea ancora tanto bisognosa dellrsquoannuncio e dellrsquoesempio cristiano41

23 Completavano lrsquoesposizione cattolica il terzo Congresso Mariano tenutosi nel

capoluogo piemontese dal 4 allrsquo8 settembre il cui svolgimento fu dettagliatamenteriferito dalla laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo42 e lrsquoinaugurazione del monumento a Don Bosco il 18settembre alla presenza sia dellrsquoarcivescovo Richelmy sia di Tommaso Villa43

24 Nonostante la polemica iniziale in occasione dellrsquoinaugurazione dellrsquoesposizione laica

laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo si dedicograve a raccontare ed elogiare le manifestazioni cattoliche Nel1898 infatti la carica polemica contro lrsquoesposizione laica e liberale e i suoi animatoririsultograve (almeno in parte e soprattutto in confronto al 1884) smussata dalla presenza diun programma cattolico accostato ma non subordinato alle celebrazioni Proprio lapresenza delle iniziative cattoliche fece sbilanciare laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo finoaddirittura a laquoriconoscere la grandiositagrave della mostra torinese e addirittura a esaltarnela natura di ldquovera cittagrave incantatardquo degna celebrazione del lavoro umano ammesso chendash ci si affrettava a precisare ndash scopo ultimo del lavoro umano fosse esclusivamentequello di rendere la vita piugrave comoda e agiataraquo44

25 Il successo del 1898 dimostrograve la possibilitagrave di superare confini e schemi culturali

preesistenti le due distinte esposizioni ricomprese nellrsquoEsposizione Generale Italianafurono sigrave un caso isolato e unico ma anche una tentativo per quanto difficile e nonpienamente riuscito di conciliazione e unrsquooccasione di verifica per i successiviimminenti equilibri amministrativi e politici di fronte al dilagare della questionesociale45

4 Conclusioni

26 Le esposizioni torinesi qui analizzate rappresentano due casi particolarmente

interessanti per delineare lrsquoatteggiamento della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo e il suo evolversisia nei confronti di tematiche scientifiche in senso lato sia verso un evento divenutorapidamente un simbolo del positivismo e di una scienza tendenzialmente laica Larivista dei gesuiti una delle piugrave autorevoli tribune del pensiero cattolico intransigentee allineato alla Santa Sede colse in entrambi i casi lrsquooccasione per rinfocolare lapolemica contro il positivismo e la classe dirigente liberale I messaggi identitari deiquali le esposizioni si facevano portatrici attraverso lrsquoistituzione di un connubio traRisorgimento e progresso tecnico-scientifico furono contrastati da una parte nel 1884i gesuiti presero le distanze dai contenuti politici volgendosi soprattutto a quelli

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scientifici solo in apparenza politicamente neutri ma utili invece a rivendicare lalegittimitagrave e il contributo determinante di ecclesiastici nelle scienze dallrsquoaltra nel 1898il convulso contesto politico e sociale e la giustapposizione di unrsquoesposizione cattolicaaccanto a quella liberale fornirono al periodico ulteriori argomenti per ritrarre eproporre unrsquoidentitagrave cattolica alternativa e preferibile a quella laica e nazionalelrsquoinserimento di importanti eventi religiosi (come lrsquoostensione della Sindone e le mostredi arte e delle missioni) allrsquointerno del programma di una manifestazionetradizionalmente laica e positivista ne rappresentograve infatti una sorta di legittimazionepubblica

27 Questa attivitagrave di polemica e propaganda non fu perograve confinata soltanto nel campo

politico ma la scienza protagonista indiscussa delle esposizioni svolse sotto questopunto di vista un ruolo rilevante Il periodo in cui laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo si occupogravedellrsquoesposizioni furono gli anni in cui infuriava la battaglia antievoluzionista e laconfutazione di fenomeni (quali ipnotismo spiritismo magnetismo) ancora poco chiarima che esercitavano un fascino enorme su scienziati positivisti come Cesare Lombrosoe Enrico Morselli Lrsquointervento della rivista dunque non puograve essere lettoriduttivamente nella sola ottica politica Lrsquoattenzione dedicata alle esposizioniintersecava un interesse apologetico e polemico su cui si basava fin dalla fondazionelaquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo nellrsquoottica di uno sforzo coerente mirante a non escludere lascienza ma a ricomprenderla una scienza in armonia (ma in realtagrave sottoposta) allaRivelazione Inoltre non egrave da sottovalutare il ruolo della scienza nella creazione diunrsquoidentitagrave cattolica cosigrave come proprio nella seconda metagrave dellrsquoOttocento era accadutopur con forza ovviamente maggiore per liberali e laici In tutte le questioniscientifiche dal progresso tecnico al darwinismo fino alla biopolitica settori delmondo cattolico come la rivista dei gesuiti intervennero non solo per confutare econtrobattere agli avversare ma anche per costruire una scienza cattolica nonretrograda e fatta di erudizione ma aggiornata e moderna purcheacute in accordo aiprincipi cristiani a cui lrsquoopinione pubblica italiana potesse guardare

28 Lrsquoidea e lrsquoatteggiamento dei cattolici di fronte alle tematiche scientifiche e dunque

anche alle esposizioni egrave complesso e sarebbe riduttivo pensare a unrsquoopposizionecattolica alla scienza e al progresso tecnologico intransigente e completa cosigrave come aunrsquounica posizione monolitica allrsquointerno del cattolicesimo stesso I casi delleesposizioni torinesi qui analizzati alla luce dellrsquointeresse a loro rivolto dalla laquoCiviltagraveCattolicaraquo sono utili in questa prospettiva Nel 1884 lrsquoavversione verso il positivismo everso la classe dirigente nazionale e liberale si alimentarono a vicenda intersecandoinoltre il topos della presunta opposizione dei cattolici alle scienze e al loro progressonel 1898 i primi segnali di un nuovo clima politico e unrsquoinedita esposizione con ldquodoppiaanimardquo laica e cattolica determinarono un atteggiamento piugrave inclusivo della rivistaverso lrsquoevento In entrambe i casi e in ogni dimensione da quella politica allascientifica laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo perseguigrave la propria strategia di polemica e apologia diattacco al laicismo al positivismo e al liberalismo (giagrave stigmatizzati qualche decennioprima dal Sillabo) e di costruzione di unrsquoopinione pubblica e di unrsquoidentitagrave cattolicatanto politica quanto culturale

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NOTE

1 FORNO Mauro Informazione e potere storia del giornalismo italiano Roma-Bari Laterza

2012 p 20

2 TRANIELLO Francesco Religione cattolica e Stato nazionale dal Risorgimento al secondo

dopoguerra Bologna Il Mulino 2007 p 96

3 SALE Giovanni laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo nella crisi modernista (1900-1907) Milano Jaca Book

2001 p 37 Sulla laquoCiviltagrave Cattolicaraquo cfr DANTE Francesco Storia della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo

(1850-1891) il laboratorio del papa Roma Studium 1990 DE ROSA Giuseppe Introduzione in ID

(a cura di) La Civiltagrave Cattolica 1850-1945 Roma Landi 1971 pp 9-101 ID La Civiltagrave Cattolica

150 anni al servizio della Chiesa 1850-1999 Roma La Civiltagrave Cattolica 1999 MUCCI

Giandomenico Carlo Maria Curci il fondatore della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo Roma Studium 1988

SANI Roberto Un laboratorio politico e culturale laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo in RICCARDI Andrea (a

cura di) Pio XII Roma-Bari Laterza 1984 pp 409-436

4 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno I serie I vol I 1850 p 101

5 Il legame profondo e privilegiato della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo con il papato egrave ulteriormente

sottolineato dal fatto che le bozze della rivista prima di essere pubblicate dovevano ottenere il

beneplacito papale

6 BOVOLO Carlo Scienza e scienziati nella laquoCiviltagrave Cattolicaraquo 1850-1910 Tesi di laurea in Storia

del Risorgimento Universitagrave degli Studi di Torino Torino aa 20122013

7 Tra i piugrave recenti studi sulle esposizioni torinesi si possono citare BASSIGNANA Pier Luigi (a

cura di) Le esposizioni torinesi nei documenti dellrsquoArchivio Storico Amma 1829-1898 Torino

Umberto Allemandi 1992 ID Torino effimera due secoli di grandi eventi Torino Umberto

Allemandi 2006 COMOLI MANDRACCI Vera Torino cittagrave di loisirs viali parchi e giardini tra

Otto e Novecento Torino Archivio Storico Cittagrave di Torino 1996 LEVRA Umberto ROCCIA

Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 specchio del progresso e macchina del

consenso Torino Archivio Storico Cittagrave di Torino 2003 MONTALDO Silvano Le esposizioni

industriali nel Regno di Sardegna suggestioni modernizzanti tra propaganda dinastica e riforme

economiche in BIGATTI G ONGER S (a cura di) Arti tecnologia progetto Le esposizioni

drsquoindustria in Italia prima dellrsquoUnitagrave Milano Franco Angeli 2007 pp 107-150 ABBATTISTA

Guido Umanitagrave in mostra esposizioni etniche e invenzioni esotiche in Italia (1880-1940) Trieste

Edizioni Universitagrave di Trieste 2013 Una piugrave completa e puntuale bibliografia sullrsquoargomento

approntata dalle Biblioteche Civiche Torinesi e comprendente anche le pubblicazioni coeve egrave

consultabile online URL

lthttpwwwcomunetorinoitculturabibliotechericerche_cataloghipdfbibliografie

esposizionipdfgt [consultato il 2 aprile 2014]

8 CAVICCHIOLI Silvia Tra Sette e Ottocento in LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura di) Le

esposizioni torinesi 1805-1911 cit pp 3-31

9 BASSIGNANA Pier Luigi Il messaggio dellrsquoetagrave carloalbertina in LEVRA Umberto ROCCIA

Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit pp 33-51

10 Ibidem

11 Cfr LEVRA Umberto Fare gli italiani memoria e celebrazione del Risorgimento Torino

Comitato di Torino dellrsquoIstituto per la Storia del Risorgimento Italiano 1992

12 Il tema del rapporto tra laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e laquoLrsquoItalia Realeraquo quotidiano torinese di primo

piano tra i periodici cattolici risulta particolarmente interessante e meritevole di ulteriori

approfondimenti e ricerche

13 LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit p XVI

14 LEVRA Umberto Fare gli italiani cit p 152

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15 Tommaso Villa (1832-1915) avvocato penalista di successo e massone vicino politicamente a

Francesco Crispi fu per decenni impegnato in una fitta attivitagrave politica sia a Torino come

consigliere comunale sia a Roma come deputato e poi senatore e come ministro dellrsquoInterno

(1879) e ministro della Giustizia (1879-1881) nei governi Cairoli e Presidente della Camera dei

Deputati dal 1895 al 1895 e poi di nuovo dal 1900 al 1902 Cfr MONTALDO Silvano Patria e affari

Tommaso Villa e la costruzione del consenso tra Unitagrave e Grande Guerra Torino Comitato di

Torino dellrsquoIstituto per la Storia del Risorgimento Italiano 1999

16 BIGINELLI Luigi Il clero allrsquoEsposizione Nazionale di Torino Reminiscenze del Sac Biginelli

Teolog Luigi Direttore dellrsquoAteneo religioso periodico illustrato Napoli Tipografia degli

Accattoncelli 1884

17 AIMONE Linda FILIPPI Francesca 1884 La nazione italiana al lavoro in LEVRA Umberto

ROCCIA Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit p 94

18 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VI 1884 p 494

19 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VI 1884 p 495

20 Ibidem

21 Ibidem

22 Ibidem

23 Ibidem

24 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 pp 489-490

25 Ibidem

26 Ibidem

27 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 pp 521-536

28 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 p 525

29 ABBATTISTA Guido Umanitagrave in mostra cit p 212

30 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 p 536

31 MONTALDO Silvano Patria e religione nel 1898 in LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura

di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit pp 111-144

32 MONTALDO Silvano Patria e religione nel 1898 cit p 123

33 Ibidem

34 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol II 1898 p 482

35 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol II 1898 p 487

36 Ibidem

37 Ibidem

38 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol II 1898 pp 740-742

39 Ibidem

40 Sul tema delle esposizioni etniche relative non solo ai casi torinesi Cfr ABBATTISTA Guido

Umanitagrave in mostra cit

41 ABBATTISTA Guido Umanitagrave in mostra cit p 210

42 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol IV 1898 pp 103-105

43 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol IV 1898 pp 231-232

44 ABBATTISTA Guido Umanitagrave in mostra cit p 217

45 LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit p XIX

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RIASSUNTI

Lrsquoarticolo analizza lo sguardo della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo rivista dei gesuiti sulle Esposizioni

generali italiane svoltesi a Torino nel 1884 e nel 1898 In entrambe le esposizioni un ruolo

centrale fu attribuito ai processi di costruzione della nazione e delle identitagrave nazionali

allrsquoorganizzazione del consenso verso le eacutelite dirigenti e la monarchia attraverso un uso politico

della memoria risorgimentale oltre alla celebrazione del progresso Nel 1884 la rivista respinse i

valori laici e liberali di unrsquoesposizione non solo tecnico-scientifica ma anche politica

rivendicando invece il contributo e la legittimitagrave dei cattolici nelle scienze nel 1898 la polemica

seppur presente fu attenuata dallrsquoaffiancamento di iniziative cattoliche a quelle laiche e liberali

The paper deals with the point of view of the Jesuitsrsquo magazine laquoThe Catholic Civilizationraquo about

the Italian General Expositions which took place in Turin in 1884 and 1898 In both expositions

the process of nationrsquos construction had a central role through a political use of the

Risorgimentorsquos memory in addition to the usual celebration of scientific and technological

progress In 1884 the periodical refused liberal values of the exposition showing the significant

role of the Catholics in science in 1898 the controversy against liberals was softened thanks to

the presence of both catholic and liberal events in the exposition

INDICE

Parole chiave cattolici Civiltagrave Cattolica esposizione scienza e tecnica Torino

Keywords catholics Civiltagrave Cattolica exposition science and technology Turin

AUTORE

CARLO BOVOLO

Laureato nel 2013 in Storia del Risorgimento allrsquoUniversitagrave di Torino Attualmente egrave dottorando

presso lrsquoUniversitagrave del Piemonte Orientale con un progetto di ricerca sui cattolici e la scienza tra

Otto e Novecento attraverso le riviste cattoliche I suoi interessi di ricerca sono il Risorgimento e

il suo uso politico e culturale i processi dination building lrsquoapproccio dei cattolici alla scienza Egrave

membro della European Society for the History of Science

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La Exposicioacuten Internacional deBarcelona en 1929 y su utilizacioacutenpropagandiacutesticaLa montantildea de Montjuiumlc espacio puacuteblico de ocio cultura y deporte

Juan Antonio Simoacuten

1 La Exposicioacuten Internacional de 1929 ha

quedado presente en la memoria de losbarceloneses por un legado imborrable larehabilitacioacuten de la montantildea de Montjuiumlcy su transformacioacuten en el principal centrode cultura ocio y entretenimiento de laciudad Este estudio pretende analizarcoacutemo se utilizoacute la celebracioacuten de laExposicioacuten Internacional y en concreto latransformacioacuten de la propia montantildea deMontjuiumlc como un elemento ideal con elque conseguir transmitir al exterior la imagen de un paiacutes moderno y avanzado que enpleno desarrollo de la sociedad de masas y en liacutenea con la tendencia europea habiacutea sidocapaz de ldquoconquistarrdquo para sus ciudadanos un nuevo espacio puacuteblico y convertirlo en elcentro cultural y deportivo de la ciudad Por este motivo el estudio del papel querepresentoacute el deporte en el contenido de la Exposicioacuten de Barcelona es central en esteartiacuteculo Entendido como un factor de modernidad y progreso las actividades fiacutesicas ydeportivas disfrutaron de un gran protagonismo en la programacioacuten y tuvieron en elestadio oliacutempico su siacutembolo y principal legado histoacuterico para la ciudad

2 Pese a que fue elegido por los propios organizadores como uno de los tres grandes

aacutembitos en los que se desarrolloacute la Exposicioacuten el estudio del impacto que tuvieron lasmuacuteltiples actividades deportivas programadas asiacute como el discurso que desde la prensase realizoacute sobre la importancia del fomento del deporte y la posterior herencia queestos factores dejaron en los haacutebitos de ocio y entretenimiento de la ciudadaniacuteabarcelonesa han sido aspectos tristemente olvidados en los trabajos acadeacutemicos

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publicados hasta el momento1 Este artiacuteculo pretende aportar una perspectiva nueva alestudio de las Exposiciones Internacionales con el deseo de que tambieacuten puedafavorecer nuevos e interesantes debates

1 La Exposicioacuten de Barcelona de 1929

3 Bajo la presidencia de honor del rey Alfonso XIII la Exposicioacuten Internacional de

Barcelona de 1929 se desarrolloacute en tres grandes esferas temaacuteticas industria arte ydeporte La primera de estas aacutereas buscoacute relanzar la industria espantildeola a nivel nacionale internacional consiguiendo ayudar a la reactivacioacuten e impulso de la produccioacutenindustrial El segundo de los nuacutecleos en los que se centroacute la Exposicioacuten fue el fomentodel arte y la cultura tradicional espantildeola La exposicioacuten de arte contemporaacuteneo que seinstaloacute en el Palacio de Bellas Artes o el laquoprimer museo artiacutestico del mundoraquo que seorganizoacute en el Palacio Nacional son algunos ejemplos que subrayan la importancia querepresentoacute el arte y la cultura en el contenido de este certamen En cambio la culturaregional disfrutoacute en el Pueblo Espantildeol de un escenario creado a su medida2

4 Por uacuteltimo el deporte elemento intriacutensecamente ligado a las Exposiciones

Internacionales desde el nacimiento del Comiteacute Oliacutempico Internacional en 1894 y lasprimeras ediciones de los Juegos Oliacutempicos3 tambieacuten disfrutoacute en Barcelona de unamplio programa de competiciones con el que se queriacutea difundir una imagen demodernidad y desarrollo al mismo tiempo que conseguir impulsar la difusioacuten de laactividad fiacutesica y deportiva entre la propia sociedad catalana y espantildeola En relacioacutencon este uacuteltimo aspecto el estadio oliacutempico construido en Montjuiumlc se convirtioacute en unode los principales siacutembolos de la Exposicioacuten y como tambieacuten quiso destacar la prensaen laquoel signo de la pujanza deportiva de Barcelonaraquo Junto con el mencionado estadio secrearon edificaciones como el Pueblo Espantildeol el Pabelloacuten de las Misiones el Pabelloacutendel Estado Espantildeol ademaacutes de otros quince edificios y pabellones de paiacuteses como ItaliaAlemania Suecia o Francia o de temaacuteticas especificas como los centrados en las ArtesIndustriales y Aplicadas Deportes Confecciones Electricidad y Metalurgia BellasArtes Ciencias o Agricultura logrando caracterizar a nivel arquitectoacutenico la mayortransformacioacuten urbaniacutestica que habiacutea vivido la ciudad desde el inicio del siglo XX4

5 La montantildea de Montjuiumlc se convirtioacute en el lugar elegido para emplazar la Exposicioacuten El

reto de su urbanizacioacuten supuso enfrentarse al problema que representaba la existenciaen sus laderas de varias canteras de piedra la ubicacioacuten del cementerio del Sudoeste asiacutecomo la presencia de algunos barrios que se habiacutean asentado en esta zona como eranSant Beltragrave Santa Madrona y la Fransa5 Pese a todo y recordando la mencioacuten queaparecioacute publicada en un catalogo fotograacutefico de la eacutepoca sobre la ExposicioacutenlaquoBarcelona en pocos antildeos ha transformado parte de la histoacuterica montantildea deMontjuich en un frondoso parque de 200 hectaacutereas con vistas a la ciudad y al mar quesirve hoy de marco de insuperable belleza a su Exposicioacuten la que por suemplazamiento su grandiosidad su profusioacuten de luz y juegos de aguas se clasifica enprimer lugar entre las celebradas en todo el orberaquo6 El primero de los proyectos queimpulsoacute el ayuntamiento de Barcelona para urbanizar el Parque de Montjuiumlc fue obradel arquitecto Josep Amargoacutes en 1894 Su propoacutesito era que las faldas de la montantildeadejasen de ser un refugio laquode gente de mal vivirraquo incidiendo en la importancia delajardinamiento la construccioacuten de pequentildeos parques a lo largo de la montantildea que la

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convirtieran laquoen sitio de recreo y esparcimiento como pocos existan en las poblacionesmediterraacuteneasraquo7

6 El proyecto de Amargoacutes se recuperoacute cuando en 1916 la Junta Directiva de la Exposicioacuten

decide contratar para dirigir el proyecto de urbanizacioacuten y ajardinamiento de lamontantildea de Montjuiumlc al director de la conservacioacuten de los bosques de Pariacutes Jean-Claude Nicolas Forestier El ingeniero franceacutes contoacute desde el primer momento con laayuda inestimable del joven arquitecto Nicolau M Rubio i Tuduriacute quien mantuvo sufidelidad al estilo del proyecto que habiacutea iniciado Forestier8

7 La organizacioacuten de la Exposicioacuten Internacional en Barcelona provocoacute una radical

transformacioacuten urbana La propia prensa resaltoacute el gran nuacutemero de reformas que sehabiacutean producido durante los uacuteltimos antildeos en las calles y plazas de la ciudad lo queprovocariacutea que en nada tuviera laquoque envidiar en cuanto a ornato puacuteblico se refiere aotras ciudades europeas y americanas citadas siempre como modelo por los amantes delo bello y de lo suntuosoraquo9 Desde lugares de gran simbolismo como la Plaza de Cataluntildeay la Plaza de Espantildea pasando por la avenida Alfonso XIII actual avenida Diagonal laRambla de Cataluntildea o el Paseo de Gracia junto con innumerable calles y plazas fueronreformadas para dar a la ciudad el esplendor urbaniacutestico que reclamaba la organizacioacutende la Exposicioacuten10 Al mismo tiempo la reforma tambieacuten provocoacute el aumento de la redde transportes puacuteblicos y la implementacioacuten del alumbrado en gran parte de lasprincipales avenidas de la ciudad uno de los grandes eacutexitos y reclamospropagandiacutesticos que mostroacute al mundo Barcelona un laquomilagro urbaniacutesticoraquo que teniacuteacomo principal responsable a la Exposicioacuten

El milagro se debe a la Exposicioacuten Internacional que hoy permite ofrecer al Mundoun bello ejemplo de vitalidad de nuestra urbe y un avance de lo que eacutesta llegaraacute aser en plazo breve Y si a las mejoras citadas unimos las maravillas de Montjuichcuyos jardines y avenidas subsistiraacuten cuando la Exposicioacuten cierre sus puertas ycuyos grandes Palacios en su mayoriacutea quedaraacuten en pie para ser utilizados en laforma maacutes conveniente veremos que el balance que para Barcelona arroja ya hoysu magno certamen es altamente favorable y justifica de sobras todos lossacrificios11

8 A nivel propagandiacutestico tanto desde la perspectiva regional como a nivel nacional la

Exposicioacuten representaba un escenario perfecto para transmitir tanto a nivel internocomo hacia el exterior de las fronteras espantildeolas los progresos de esta sociedadRaacutepidamente muchos autores se unieron en el elogio y la felicitacioacuten por lo queconsideraban un gran eacutexito en la organizacioacuten de la Exposicioacuten que habiacutea provocadolaquoiexclEl resurgimiento moral y material de la vieja Espantildearaquo12 El final del siglo XIX habiacuteamostrado las carencias de un paiacutes que con la peacuterdida de sus uacuteltimas colonias habiacuteacomprendido que estaba muy lejos de ser una potencia Los teoacutericos delregeneracionismo que abogaron por una radical transformacioacuten de las nuevasgeneraciones para poder estar a la altura de nuestros vecinos europeos pareciacutea quehabiacutean encontrado respuesta en la imagen que transmitiacutea deacutecadas maacutes tarde laExposicioacuten de Barcelona

Los paiacuteses extrantildeos rendidos a la evidencia del hecho esplendoroso hanse [sic]visto obligados a reconocer por sus oacuterganos representativos y de Prensa queEspantildea en estos momentos para ella ciertamente histoacutericos ha culminado con laegregia pompa de una potencia de primer orden en el trabajo y capacitacioacuten parasu futuro desenvolvimiento13

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2 El deporte en la Exposicioacuten Internacional deBarcelona

9 Al final de la deacutecada de los veinte Barcelona asumioacute un gran reto para la ciudad con la

organizacioacuten de la Exposicioacuten International y sobre todo con la edificacioacuten de toda unaserie de infraestructuras urbanas que ocupariacutean diferentes espacios en la montantildea deMontjuiumlc Desde el punto de vista de la importancia que se concedioacute a la actividad fiacutesicay el deporte la Exposicioacuten tendriacutea dos liacuteneas de actuacioacuten bien diferenciadas por unlado la construccioacuten de nuevos espacios e instalaciones deportivas que facilitariacutean elimpulso de la socializacioacuten de la cultura fiacutesica en Barcelona y al mismo tiempo laimplementacioacuten de un ambicioso programa de actividades deportivas que seconvertiriacutean en una magnifica herramienta publicitariacutea multiplicando el impactointernacional de este evento Las magnificas competiciones programadas llenariacutean decontenido la inauguracioacuten de las modernas instalaciones que se inaugurariacutean duranteestas semanas El laquoafaacuten de progresoraquo de la ciudad de Barcelona tambieacuten tendriacutea sureflejo en el laquoNuacutecleo Deportivoraquo de la Exposicioacuten

El auge que los deportes han adquirido en todos los paiacuteses la importancia crecienteque se les asigna en los modernos sistemas pedagoacutegicos y el movimiento industrialy turiacutestico que en torno a ellos se viene desarrollando justifica plenamente que seconsagre a esta clase de manifestaciones un Palacio especial ademaacutes del anchurosoterreno que abarca el Estadio14

10 El tercer pilar conceptual de la Exposicioacuten tambieacuten buscoacute incorporar Barcelona laquoal

dinamismo de la Europa modernardquo Deporte y desarrollo urbano fueron de la mano enlos antildeos veinte por lo que no se escatimoacute esfuerzos para crear un programa deportivolo maacutes amplio posible que permitiera ofrecer una imagen de desarrollo y progreso Laprensa no dudoacute en destacar la importancia que tendriacutea el programa deportivo de laExposicioacuten para lograr la deseada difusioacuten de nuevos haacutebitos saludables e higieacutenicosentre las clases populares Joacutevenes ancianos y mujeres debiacutean ser conscientes de laimportancia que teniacutea la intensificacioacuten del ejercicio fiacutesico y la Exposicioacuten debiacutea ser laherramienta perfecta para transmitirlo

Si el rastro de la Exposicioacuten-en este aspecto y en todos- se traduce en unaintensificacioacuten del ejercicio de la cultura fiacutesica en las escuelas e incita a lamuchedumbre sedentaria de nuestras innumerables oficinas comerciales a buscaren la gimnasia la compensacioacuten que ha de convertirse en salud para el cuerpo iquestaqueacute maacutes podemos aspirar15

11 A finales de 1928 se crea el Comiteacute Deportivo de la Exposicioacuten Internacional Este

organismo estuvo presidido por Mariano de Foronda marqueacutes de Foronda comodirector de la Exposicioacuten Internacional junto con reconocidos nombres del deporte enla sociedad catalana como el capitaacuten Castell Josep Mesalles Estivil miembro de laConfederacioacuten Deportiva de Catalunya y secretario del Comiteacute Oliacutempico Espantildeol (COE)y Narciacutes Masferrer periodista e incansable propagador del deporte en Cataluntildea ytambieacuten representante del maacuteximo organismo oliacutempico espantildeol A finales del mes deabril de 1929 el Comiteacute Deportivo publicoacute un ambicioso programa de actividadesdeportivas en el que se incluyeron 26 diferentes especialidades que iriacutean desde lacelebracioacuten de pruebas de automovilismo y motorismo pasando por competiciones deatletismo aviacioacuten fuacutetbol esgrima boxeo ciclismo o natacioacuten Aunque algunas de lasactividades no estaban todaviacutea cerradas el laquoDiario Oficialraquo de la Exposicioacuten publicoacutedicho programa agradeciendo a los organizadores su empentildeo en el impulso del deporte

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y la concesioacuten al Comiteacute Deportivo de laquoun amplio creacutedito e ilimitado margen deconfianzaraquo para que pudieran laquoconfeccionar un programa de juegos deportivos dignode Barcelona y de su Exposicioacuten Internacionalraquo16

12 El programa de actividades deportivas de la Exposicioacuten tambieacuten permitioacute descubrir la

importancia que otros paiacuteses concediacutean a estas actividades como elemento clave en elencuadramiento poliacutetico y social de sus ciudadanos Un ejemplo de lo anterior loencontramos en las noticas relacionadas con el laquoTorneo Latinoraquo de boxeo amateurcelebrado dentro de la programacioacuten de la Exposicioacuten y que enfrentoacute a boxeadores deEspantildea Beacutelgica Francia e Italia La potencia atleacutetica de los deportistas transalpinos eramuy conocida en Europa desde la llegada de Mussolini al poder en 1922 Supeditado alos interese poliacuteticos el deporte en Italia durante la dictadura se convirtioacute en unaherramienta de la propaganda fascista17 El director teacutecnico del equipo italiano el sentildeorVolpi no desaprovechoacute la oportunidad que le brindaba la prensa espantildeola para elogiarla importancia que el duce concediacutea a la formacioacuten deportiva de sus ciudadanos

La importancia que el Gobierno italiano le da a los deportes tomaacutendolos bajo suproteccioacuten obliga a todo italiano que tiene el honor de defender el prestigio de supaiacutes en justa correspondencia a agotar todas sus reservas fiacutesicas y morales antes deconsiderarse vencido Y para que pueda competir sin desventaja alguna se leconceden cuantas facilidades le son precisas para el entrenamiento por parte delEstado y de los particulares18

3 El Estadio de Montjuiumlc siacutembolo de la ExposicioacutenInternacional de Barcelona

13 A requerimiento de la Confederacioacuten Deportiva de Cataluntildea y dado las carencias que

presentaba el antiguo estadio de la Fuxarda instalacioacuten construida en 1921 con laintencioacuten de ser el epicentro de la candidatura de Barcelona para los Juegos Oliacutempicosde 1924 el marqueacutes de Foronda decidioacute que en la parte alta del Parque de Montjuiumlcconcretamente en la conocida como Plaza de San Antonio junto a la gran avenidacentral del Marqueacutes de Comillas se ubicase el nuevo estadio que albergariacutea lasprincipales competiciones deportivas Esta infraestructura deportiva se convertiriacutea enel siacutembolo de la Exposicioacuten ejemplo de innovacioacuten arquitectoacutenica y desarrollotecnoloacutegico Es indudable que en la mente de los organizadores de la Exposicioacuten y de lospropios arquitectos estaba muy presente el impacto que en 1923 habiacutea supuesto lainauguracioacuten del estadio de Wembley en Londres19

14 El estadio de Montjuiumlc se convertiriacutea en el segundo de mayor capacidad en Europa

despueacutes precisamente del estadio londinense El proyecto del arquitecto PedroDomenech i Roura abarcariacutea 45225 metros cuadrados con unas gradas capaces dealbergar 60000 espectadores cifra que superaba la capacidad del moderno estadio deColombes en Pariacutes quedando uacutenicamente por detraacutes de los cien mil espectadores quepodiacutean acoger las gradas de Wembley El terreno de juego era de hierba con unasmedidas de 105 de largo por 70 de ancho y dejando espacio suficiente para lasinstalaciones de atletismo En la tribuna principal se instalaron dos amplios halls a losque se podriacutea laquoingresar desde el exterior por medio de unos poacuterticos que conduciriacuteantambieacuten a la parte baja de las graderiacuteas y a los locales del bar y restauranteraquo20 La nuevaconstruccioacuten tambieacuten teniacutea previsto convertirse en la sede social del COE y de la RealFederacioacuten Espantildeola de Fuacutetbol (RFEF) destinando para este fin diferentes despachos ysalas de juntas en su interior Del mismo modo las instalaciones contariacutean con dos salas

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de prensa con laquoaparatos para las comunicaciones telefoacutenicas y telegraacuteficas y demaacuteselementos que necesitan los periodistas durante las largas fiestas deportivasraquo21 Dosvestuarios para 25 personas cada uno con duchas sala de masaje y piscina se uniacutean alos servicios que ofreciacutea el estadio a lo que se antildeadiacutean varios pabellones anexoslaquodestinados a boxeo gimnasia y esgrima y una gran piscina para juegos acuaacuteticosJunto al palacio de deportes habraacute una pista para ldquotennisrdquo y se reservaraacute un lugar paralos pabellones de las Sociedades deportivasraquo22

15 El propio Narciso Masferrer publicoacute un artiacuteculo para laquoLa Vanguardiaraquo en enero de 1929

analizando la importancia de dicho proyecto

iexclVamos a movilizar el ejeacutercito deportivo Los que lo practican deberaacuten ir al Estadio arendir sus maacuteximos esfuerzos bien entrenados bien alecionados [sic] y dispuestosquienes sientan admiracioacuten y devocioacuten por el sport deberaacuten acudir en proporcioacutental y tan grande que se den siempre la sensacioacuten de que al construirse el Estadio senos brindoacute la ocasioacuten de exteriorizar nuestros entusiasmos y nuestros amores por laportentosa obra de cultura de fraternidad y amor que simboliza el sport en todossus infinitos aspectosHagaacutemonos dignos en ocasioacuten de la Exposicioacuten de 1929 de que el Estadio deMontjuich se considere el marco maacutes adecuarlo para los Juegos Oliacutempicos de 1936suprema y uacuteltima aspiracioacuten del que suscribe23

16 En cuanto a su estilo arquitectoacutenico Buenaventura Basegoda profesor de la escuela de

arquitectura de Barcelona destacaba lo acertado de haber dado un laquosello claacutesico ymonumentalraquo al edificio La estructura central se caracterizariacutea por su laquocorte severo ymajestuosoraquo destacando la parte correspondiente al servicio de la Majestad real a cuyocentro acompantildean dos galeriacuteas laterales arqueadas con amplias terrazas queconstituyen espleacutendido mirador sobre la grandiosa avenidaraquo24 Como uacuteltima mencioacutenrespecto a las caracteriacutesticas que mostraba el estadio maacutes moderno del paiacutes sentildealarque la monumental fachada principal teniacutea una cuacutepula en donde destacaban loslaquoJinetes haciendo el saludo oliacutempicoraquo dos grandes esculturas ecuestres en bronce dePablo Gargallo25 Los progresos en la construccioacuten del que se consideroacute el laquosegundoEstadio de Europa y al que en disposicioacuten teacutecnica ninguacuten otro puede superarraquo crearonuna enorme expectacioacuten que iriacutea aumentando seguacuten se aproximaba la fecha de suinauguracioacuten

17 Como no podiacutea ser de otro forma ante la intereacutes que se creoacute durante los meses previos

uno de los acontecimientos maacutes esperados de la Exposicioacuten fue la inauguracioacuten delestadio de Montjuiumlc Al acto celebrado el 20 de mayo de 1929 acudieron las maacutesimportantes personalidades del momento entre las que podemos destacar el propio reyAlfonso XIII el conde Baillet Latour como presidente del COI el baroacuten de Guumlellmiembro espantildeol del COI y el marqueacutes de Polignac representante del Comiteacute Oliacutempicofranceacutes junto con un buen nuacutemero de representantes poliacuteticos y deportivos catalanesLas tribunas del estadio se llenaron con 65000 espectadores y la organizacioacuten tuvo queponer autocares para poder llevar al puacuteblico desde la Plaza de Espantildea hasta el estadioLa intencioacuten inicial del Comiteacute Deportivo era inaugurar el estadio con el encuentro defuacutetbol entre Espantildea e Inglaterra pero dicho partido se terminoacute celebrando una semanaantes en el estadio Metropolitano de Madrid Raacutepidamente crecioacute la preocupacioacuten entrelos organizadores de la Exposicioacuten ante el temor a que uno de los acontecimientos maacutesesperados no pudiera ofrecer un festival deportivo de un prestigio internacionalDespueacutes de barajar la posibilidad de organizar un encuentro entre laquoun equiporepresentativo de Barcelona y el de Viena o Torinoraquo26 se consiguioacute que el actualcampeoacuten de la Copa inglesa el Bolton Wanderers acudiese a Barcelona para disputar

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un partido contra una seleccioacuten de futbolistas catalanes de los equipos del FCBarcelona Espantildeol y Europa

18 Ese mismo diacutea tambieacuten se celebrariacutea un encuentro de rugby entre las selecciones de

Espantildea e Italia y por uacuteltimo se disputariacutean varias carreras atleacuteticas de 100 y 200metros El marqueacutes de Foronda habiacutea conseguido que pese a no poder contar con elatractivo que habriacutea supuesto el partido de fuacutetbol entre Espantildea e Inglaterra lainauguracioacuten del estadio iba a tener la resonancia internacional que mereciacutea este actoEl Comiteacute Deportivo llegoacute a un acuerdo con el Bolton Wanders ofrecieacutendole un contratode 2250 libras alrededor de 76000 pesetas por la disputa del partido27 La entradageneral costaba 3 pesetas y un palco principal 100 incluyendo en el precio la visita alrecinto de la Exposicioacuten La recaudacioacuten alcanzoacute las 415000 pesetas una cifra reacutecord encualquier evento deportivo celebrado hasta la fecha en Espantildea Los aficionadosterminaron disfrutaron con la victoria de la seleccioacuten espantildeola de rugby por 9 a 0 asiacutecomo con el triunfo del combinado catalaacuten por 4-0 frente al equipo ingleacutes poniendo ungran colofoacuten a una jornada histoacuterica tanto para el deporte como para la propiaExposicioacuten28

19 La construccioacuten del estadio de Montjuiumlc y el extenso programa deportivo de la

Exposicioacuten tambieacuten buscaba mostrar la capacidad de Barcelona para poder organizar laproacutexima edicioacuten de los Juegos Oliacutempicos29Por este motivo la inauguracioacuten seaprovechoacute para mostrar al presidente del COI y padrino del estadio de Montjuiumlc BailletLatour el intereacutes de Barcelona en presentar su candidatura para la futura olimpiada de1936 En el banquete con el que la Confederacioacuten Deportiva de Cataluntildea y el COEobsequiaron a Baillet Latour eacuteste dejoacute clara su opinioacuten sobre los trabajos que se habiacuteanrealizado laquoMe ha impresionado grandemente Diga usted que Espantildea puede sentirseorgullosa de la alta cultura deportiva de su pueblo que ha demostrado hoy ser digno dela capacidad de un templo deportivo tan grande como esteraquo30

20 Durante los meses posteriores se celebraron en el estadio un amplio nuacutemero de

competiciones deportivas logrando de esta forma dar continuidad al eacutexito que habiacuteagenerado la inauguracioacuten de Montjuiumlc Durante los meses en los que se desarrolloacute laExposicioacuten un amplio nuacutemero de encuentros de fuacutetbol se realizaron en el estadiosirviendo como un magnifico reclamo para atraer gente a las instalaciones de lamuestra El Comiteacute Deportivo llegoacute a un acuerdo con los diferentes clubes para que sussocios pudieran asistir al estadio y visitar la Exposicioacuten sin tener que pagar nada31 Elpropio presidente del FC Barcelona Tomaacutes Roseacutes declaroacute a la prensa que la celebracioacutende los partidos del Campeonato de Liga en el estadio seriacutea un eacutexito y que su club habiacutealaquoprocurado dar todas las facilidades posibles para que los encuentros puedancelebrarse en el recinto Oliacutempico Debemos cooperar todos a la obra magna del Estadioy asegurar sus eacutexitosraquo Para concluir mencionoacute que la Exposicioacuten le habiacutea parecido laquouneacutexito rotundo Deje que vayan a los paiacuteses los primeros extranjeros que la han visitadoy veraacute usted coacutemo afluye a Barcelona una riada humanaraquo32

21 El ciclismo tambieacuten tuvo la posibilidad de presentarse dentro en la Exposicioacuten gracias a

la organizacioacuten de varias carreras entre las que destacoacute por su importanciainternacional la Toulouse-Barcelona tradicionalmente conocida como el laquoCriteriumCyclista du Midiraquo que en esta edicioacuten impulsaron los perioacutedicos espantildeoles laquoEl DiacuteaGraacuteficoraquo y la laquoGaceta Deportivaraquo junto con el perioacutedico franceacutes laquoLa Deacutepecirccheraquo Lauacuteltima etapa de esta prueba ciclista por etapas concluiriacutea dentro del estadio deMontjuiumlc33 Coincidiendo con el final de la mencionada prueba tambieacuten se celebraron en

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el estadio un festival de atletismo entre Espantildea e Italia y varias competiciones de laquodirt-trackraquo carreras de motos aprovechando la pista de ceniza de atletismo Los preciospopulares (las entradas generales costaban una peseta) buscaban dar mayorpopularidad a estos festivales internacionales que no teniacutean en nuestro paiacutes el atractivoque disfrutaba el fuacutetbol Pese a todo el principal objetivo de estos festivales deportivosque se organizaron durante la Exposicioacuten fue el mostrar a traveacutes del deporte unaimagen de progreso y modernidad que contrastaba con la realidad que se viviacutea en granparte del territorio espantildeol

Cuando al pasar la frontera los corredores y seguidores extranjeros se haciacuteanlenguas de la facilidad inmejorable con que unos y otros la atravesaban pudieronya apercibirse de que entraban en un paiacutes que les acogiacutea con los brazos abiertos [hellip]No han sido los espantildeoles los vencedores de la gran carrera pero lo han sidotriunfando en el corazoacuten y la voluntad de todos Hemos demostrado nuestrasuperioridad moral por nuestro espiacuteritu noble y hospitalario Y eacuteste siacute que es eacutexitoabsoluto34

4 El ocio y el deporte conquistan la montantildea deMontjuiumlc

22 Como ya se ha mencionado previamente el deporte fue una de las tres grandes aacutereas

temaacuteticas en las que se desarrolloacute el contenido de la Exposicioacuten Uno de los principalesobjetivos de los organizadores era conseguir que la montantildea de Montjuiumlc se convirtieseen el principal centro de ocio de los barceloneses Llegados a este punto es necesariorecordar que el estadio no fue la uacutenica infraestructura deportiva que se construyoacute enestos meses Junto con los amplios y hermosos jardines y parques de la Exposicioacuten lasmuacuteltiples fuentes con sus espectaculares juegos de agua y el atractivo del Parque deAtracciones Montjuiumlc ofreciacutea a sus visitantes una moderna piscina municipal y unasinstalaciones para la praacutectica del tenis Ademaacutes de esto la organizacioacuten tambieacutenprogramoacute diferentes actos y festivales deportivos en otros tres recintos el majestuosoPalacio Nacional donde se acogeriacutean diferentes competiciones de esgrima y boxeo elPoliacutegono en el que se celebrariacutean concursos de tiro asiacute como el Teatro Griegoinstalacioacuten al aire libre inspirado en los antiguos teatros griegos en la que sepresenciaron diferentes competiciones de lucha35 Por uacuteltimo antildeadir que el Palacio delMaterial Deportivo disentildeado por el arquitecto Antonio Sardaacute y que posteriormentepasoacute a denominarse Palacio de la Quiacutemica se proyectoacute inicialmente para acoger unagran exposicioacuten de materia deportivo aunque finalmente se decidioacute dedicarla a laindustria quiacutemica36 Los organizadores creyeron en un primer momento que no erasuficiente con laquola exhibicioacuten fugaz de las diversas manifestaciones deportivas si no vaacompantildeada para ser fructiacutefera de los necesarios valores documentalesraquo por lo quetrataron de que la praacutectica deportiva no se quedase en una moda pasajera mostrando alos visitantes laquola pujanza actual de el [sic] deporte en aquellos pueblos que figuran a lacabeza de la moderna civilizacioacutenraquo37

23 Cerca del Pueblo Espantildeol se ubicaron las pistas de tenis con las que el Comiteacute Deportivo

queriacutea dar cabida a otras especialidades deportivas que no podiacutean encontrar su espacioen el estadio Junto al pequentildeo edificio o laquochaletraquo que serviacutea como vestuario seconstruyoacute la pista central rodeada de unas tribunas con capacidad para 3000espectadores En un entorno natural rodeado por un bosque se decidioacute construir unasegunda pista de menor tamantildeo para los entrenamientos laquoEl pequentildeo Wimbledonraquo

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como lo denominoacute la prensa habiacutea sido disentildeado por la firma londinense laquoEn Tout Casraquoy se convirtioacute en la mejor instalacioacuten para la praacutectica del laquolawn-tennisraquo de toda Espantildea

No hay lugar en la Exposicioacuten toda mejor situado y desde el que disfrute de mayorsensacioacuten de hallarse muy apartado de la gran ciudad y aun de la Exposicioacuten mismaEl bosque que circunda las instalaciones de tennis con su fragancia silvestre hacende aqueacutellas algo recogido del mundanal ruido y es sin embargo en medio de estebosquecillo donde veremos congregada la mejor sociedad barcelonesa que asistiraacute acontemplar como lo efectuacutea siempre la lucha de jugadores de gran categoriacutea cualsi fuera un pequentildeo Wimbledon38

24 Para su inauguracioacuten se concertoacute un campeonato que enfrentoacute a varios tenistas

espantildeoles con las mejores figuras del tenis norteamericano entre los que seencontraban Allison y Van Ryn los uacuteltimos ganadores de la prueba de dobles enWimbledon39 Pese a todo el tenis en Espantildea era un deporte que soacutelo practica a finalesde los antildeos treinta una reducida elite social lo que provocoacute que la inauguracioacuten nodespertase el atractivo suficiente entre el puacuteblico laquoel magniacutefico ldquocourtrdquo de Montjuichno tuvo la solemne inauguracioacuten que mereciacutea Esperemos que los matchs de hoy o acasolos de septiembre que aun podriacutean compensarnos de esta semi-decepcioacuten de ayerraquo40

25 Cerca del estadio en la Avenida Miramar se ubicoacute otra de las maacutes importantes

instalaciones deportivas que se construyeron coincidiendo con la celebracioacuten de laExposicioacuten la piscina municipal Pese a los retrasos que sufrioacute su edificacioacutenconcluyeacutendose maacutes tarde que el estadio y las pistas de tenis esta infraestructurasuperaba con creces la capacidad y condiciones de cualquier otra piscina existente en elpaiacutes La reiterada reclamacioacuten que durante los antildeos previos se habiacutea realizado alayuntamiento desde diferentes sectores de la opinioacuten puacuteblica se habiacutea convertido enrealidad La Exposicioacuten se apuntaba un nuevo eacutexito deportivo

Desde el punto de vista deportivo y como complemento al vasto plan de laExposicioacuten la Piscina es un eacutexito maacutes que antildeadir a los incalculables que vieneobteniendo nuestro gran Certamen Con ella se aumenta el prestigio de nuestradeportividad y se aumenta en una maacutes las bellas construcciones de Montjuich41

26 La construccioacuten de la piscina se insertaba como las anteriores infraestructuras

deportivas realizadas para la Exposicioacuten dentro de una clara estrategia de impulso yfomento de la verdadera democratizacioacuten o socializacioacuten de la actividad deportivaentre las clases populares Con estos proyectos se buscaba laquoaumentar en proporcionesinsospechadas el ambiente a la admiracioacuten y praacutectica de la natacioacutenraquo tanto el estadiocomo las pistas de tenis y la piscina se convertiacutean para los organizadores en siacutembolos delaquola definitiva conviccioacuten de un pueblo que crece en deportividad rapidiacutesimamentepero que une a su desarrollo una inteligencia adecuada con la que demuestra unaorientacioacuten noble y sana que puede ponerla pronto al nivel de la nacioacuten maacutesadelantadaraquo42

5 Conclusiones

27 La Exposicioacuten Internacional de Barcelona de 1929 se convirtioacute en un elemento

catalizador para la ciudad tanto desde aacutembitos que haciacutean referencia de forma directacon la cultura la industria y la economiacutea o tambieacuten en relacioacuten con aspectos referidosa la arquitectura la ideologiacutea la propaganda y el urbanismo Junto a los factoresanteriores este artiacuteculo ha demostrado la importancia que representoacute el deporte en elprograma de la Exposicioacuten convirtieacutendose en un escaparate ideal para mostrar al

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mundo la preparacioacuten de Barcelona a la hora de organizar grandes eventosinternacionales Tanto los organizadores como las autoridades poliacuteticas y los propiosmedios de comunicacioacuten fueron conscientes del gran desafiacuteo que suponiacutea para la ciudadel albergar la Exposicioacuten Desde el diario catalaacuten laquoLa Vanguardiaraquo se recordaba mesesantes de su inauguracioacuten a los clubes federaciones y atletas que laquovamos a mostrarnosfrente al mundo enteroraquo y que no soacutelo estaba en juego el prestigio y la imagen de laciudad y el paiacutes sino que era necesario laquomostrarse esplendorosamenteraquo para conseguirvencer en la laquoapuesta que estaacute en pie de si a juicio del Congreso Oliacutempico de Berliacuten(1931) Barcelona es digna o no lo es de que le sean concedidos los juegos de la XIIIOlimpiadaraquo43

28 Como ocurrioacute con la industria y el arte el deporte tambieacuten fue instrumentalizado por

las autoridades poliacuteticas a nivel local y nacional asiacute como por el propio comiteacuteorganizador Un claro ejemplo de lo anterior fue la construccioacuten de avanzadasinfraestructuras deportivas como la piscina las pistas de tenis y sobre todo el estadiooliacutempico que permitieron a Barcelona situarse al mismo nivel que cualquier otraciudad europea convirtieacutendose al mismo tiempo en un elemento de orgullo para ladictadura de Primo de Rivera Al mismo tiempo la Exposicioacuten preparoacute un ampliacutesimoprograma de actividades deportivas entre las que tuvieron espacio especialidades queiriacutean desde encuentros de fuacutetbol hockey beisbol y rugby pasando por festivales deatletismo carreras ciclistas combates de boxeo o competiciones de motociclismoautomovilismo y deporte aeacutereo En definitiva una apuesta deportiva que hemos vistoque pretendiacutea conseguir la verdadera difusioacuten de la actividad fiacutesica y deportiva entre lasociedad barcelonesa y de los valores que iban impliacutecitos en ldquoel sportrdquo

29 El proyecto deportivo de la Exposicioacuten consiguioacute dejar una huella que ha permanecido

hasta nuestros diacuteas en Barcelona Finalmente la candidatura oliacutempica de Berliacuten seimpuso a Barcelona pero el legado urbaniacutestico cultural y deportivo que representoacutepara la ciudad la transformacioacuten de la montantildea de Montjuiumlc que habiacutea impulsado laorganizacioacuten de la Exposicioacuten permitioacute desarrollar las bases que en 1992 lograronconvertir el anhelo en realidad

NOTAS

1 Una excepcioacuten a lo anterior la encontramos en FUNDACIOacuteN BARCELONA OLIacuteMPICA Lrsquoesport a

lExposicioacute Internacional de Barcelona 1929 Barcelona Fundacioacute Barcelona Oliacutempica 2012

2 CASTRO LES Vicente laquoLa Exposicioacuten Internacional de Barcelonaraquo in Gran Vida 1 Mayo 1929

pp 161-164

3 MULLER Norbert (editor) Pierre de Coubertin 1863-1937 Olympism Select writings Lausanne

International Olympic Committee 2000

4 laquoEditorialraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 9 Junio 1929 p 9 Ver

tambieacuten Exposicioacuten internacional Barcelona su significacioacuten y alcance Barcelona Seix y Barral 1929

GRANDAS M Carmen LrsquoExposicioacute Internacional de Barcelona de 1929 Barcelona Els Llibres de la

Frontera 1988 Cicerone de Barcelona-Exposicioacuten 1929 sl se 1929 laquoLa Exposicioacuten Internacional de

Barcelonaraquo in La Construccioacuten Moderna 15 Junio 1928 pp 161-167 y 30 Junio 1928 pp 177-180

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5 GRANDAS M Carmen op cit p 79

6 Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 Barcelona sn 1929

7 AMARGOacuteS Joseacute laquoUrbanizacioacuten de la montantildea de Montjuichraquo en Arquitectura y Construccioacuten

211898 pp10-15

8 GRANDAS M Carmen op cit pp 79-89

9 BONO Arturo F laquoLa transformacioacuten de nuestra ciudadraquo en Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 22 Mayo 1929 p14

10 Sobre la reforma urbana de Barcelona ver laquoUna gestioacuten municipal afortunadaraquo en Diario

Oficial Exposicioacuten de Barcelona 1930 18 de enero 1930

11 ARD laquoLa Exposicioacuten de Barcelona y el mejoramiento urbano de la ciudadraquo in Diario Oficial de

la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21 Julio 1929 pp 25-26

12 GARCIacuteA Ricardo laquoEspantildea dentro y fuera de la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 30 Noviembre 1929

13 Ibidem

14 Exposicioacuten internacional Barcelona su significacioacuten y alcance cit p 35

15 VINARDELL Santiago laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 5 Mayo 1929 p 11

16 LOacutePEZ-MARQUES A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 21 Abril 1929 pp 26-27 Destacar que aprovechando la Exposicioacuten

de Barcelona la FIFA decidioacute organizar en esta ciudad su asamblea anual con la que se celebraba

el 25 aniversario de su fundacioacuten laquoLa vida deportiva barcelonesaraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 21 Abril 1929 p 39 laquoEl Congreso de la Federacioacuten Internacional de

Fuacutetbolraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 5 Mayo 1929

17 Ver algunos ejemplos en FABRIZIO Felicie Sport e fascismo La politica sportive del regime

1924-1936 Rimini-Firenze Guaraldi Editore 1976 GRAZIA Victoria de Consenso e cultura di massa

nellItalia fascista lorganizzazione del dopolavoro Roma Laterza 1981 MARTIN Simon Football and

Fascism The National Game Under Mussolini Oxford Berg 2004 PAPA Antonio PANICO Guido

Storia sociale del calcio in Italia Dai club dei pioneri alla nazione sportiva (1887-1945) Bologna Il Mulino

1993

18 laquoLos Deportes en la Exposicioacuten El gran Torneo Latino de boxeo amateurraquo in La Vanguardia 11

Julio 1929 p13

19 Un ejemplo del impacto de la inauguracioacuten del estadio de Wembley en la prensa espantildeola

ALCARAZ E laquoLa final de la ldquoCopa Inglesardquoraquo en Madrid-Sport 10 Mayo 1923 pp 12-13

20 laquoEl Estadio de la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21

Abril 1929 pp 32-33

21 laquoEl stadium de la Exposicioacuten de Barcelonaraquo in La Construccioacuten Moderna 15 Abril 1927 p 111

22 Ibidem Respecto a las caracteriacutesticas del estadio ver tambieacuten Exposicioacuten internacional Barcelona

su significacioacuten y alcance cit p 35-37

23 MASFERRER Narciso laquoLo que seraacute el Estadioraquo in La Vanguardia 1 Enero 1929 pp 22-23

24 X X laquoEl estadio de Montjuich de Barcelonaraquo in La Construccioacuten Moderna 30 Mayo 1929 pp

150-154

25 GRANDAS M Carmen op cit 1988 pp 79-89

26 laquoLa vida deportiva barcelonesaraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929

21 Abril 1929 p 39

27 laquoEl Estadio de Montjuichraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 5

Mayo 1929 p 22

28 laquoBajo la presidencia de los Reyes y con asistencia de setenta mil personas se inauguroacute ayer el

estadio de Montjuichraquo en Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21 Mayo

1929 pp16-18 laquoInauguracioacuten del nuevo Estadio de Barcelonaraquo in Gran Vida 1 Mayo 1929 pp

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165-167 laquoLa Barcelona deportiva cuenta con uno de los mejores Estadios del mundoraquo en Stadium

1 Junio 1929 pp 16-20

29 laquoEl Estadio de la Exposicioacutenraquo en Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21

Abril 1929 p32 Discursos similares aparecen en Cicerone de Barcelona-Exposicioacuten 1929 cit 1929 p

31 OLLE BERTRAN A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 12 Mayo 1929 p21

30 laquoExcmo Sr Conde de Baillet del COI (Padrino del Estadio de Montjuich)raquo in Diario Oficial de

la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21 Mayo 1929 p18

31 CIERVO Joaquiacuten laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional

de Barcelona 1929 24 Mayo 1929 p 10

32 OLLE BERTRAN A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 24 Mayo 1929 p 17

33 LOacutePEZ-MARQUES A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 30 Junio 1929 p 19

34 BORJA laquoMontjuich centro internacional del deporteraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 22 Mayo 1929 pp 21-22 Sobre las pruebas de laquodirt-trackraquo se

pueden consultar entre otras muchas noticias en la misma publicacioacuten laquoLas emocionantes

carreras de dirt-track en el Estadioraquo 7 Septiembre 1929 p 31

35 LOacutePEZ-MARQUES A laquoLa importancia deportiva del certamenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 22 Mayo 1929 p 23

36 GRANDAS M Carmen op cit pp 164-165 Exposicioacuten internacional Barcelona su significacioacuten y

alcance cit p 21

37 VINARDELL Santiago laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 5 Mayo 1929 p 11

38 TEY Manuel laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in La Vanguardia 5 Julio 1929 p16

39 A laquoLos Deportes en la Exposicioacuten El match de tennis Estados unidos-Espantildearaquo in La

Vanguardia 16 Julio 1929 pp 19-20

40 MC laquolaquoLos Deportes en la Exposicioacuten El match de tennis Estados unidos-Espantildearaquo in La

Vanguardia 14 Julio 1929 p 16

41 BORJA laquoLa piscina de Montjuichraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona

1929 4 Agosto 1929 p 21 PELLICER Emilio laquoEl aspecto utilitario social de la natacioacutenraquo in La

Vanguardia 17 Agosto 1929 p 12

42 Ibidem

43 laquoLos Deportes en la Exposicioacuten Programas de fiestasraquo in La Vanguardia 26 Abril 1929 p 14

RESUacuteMENES

La Exposicioacuten Internacional de Barcelona de 1929 se convirtioacute en el motor de modernizacioacuten de la

ciudad y al mismo tiempo en una herramienta de propaganda con la que se buscoacute la difusioacuten de

una nueva imagen de progreso y modernidad Este artiacuteculo afronta el estudio de la

transformacioacuten de la montantildea de Montjuiumlc lugar en el que se ubicoacute la Exposicioacuten como nuevo

espacio puacuteblico de ocio entretenimiento y deporte Estrechamente relacionado con lo anterior el

deporte se convirtioacute en uno de los tres aacutembitos en los que se desarrolloacute el certamen Este texto

analiza el papel del deporte en la Exposicioacuten como factor que impulsoacute la construccioacuten de nuevas

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infraestructuras deportivas y la difusioacuten de su praacute ctica entre las clases populares de la sociedad

catalana y espantildeola

LrsquoEsposizione Universale di Barcellona del 1929 egrave diventata il motore della modernizzazione della

cittagrave e allo stesso tempo uno strumento di propaganda con il quale si cercograve di diffondere una

nuova immagine di progresso e modernitagrave Questo contributo affronta lo studio della

trasformazione del monte Montjuiumlc dove ebbe sede la mostra come un nuovo spazio pubblico di

svago divertimento e sport Strettamente legato alla circostanza sopra descritta lo sport egrave

diventato uno dei tre settori su cui si sviluppograve lrsquoevento Questo articolo esamina il ruolo dello

sport nellrsquoEsposizione come fattore trainante per la costruzione di nuovi impianti sportivi e la

diffusione della sua pratica tra le classi popolari della societagrave catalana e spagnola

The 1929 Barcelona International Exposition became the driving force in the modernization of

the city and at the same time a propaganda tool for diffusion of a new image of progress and

modernity This paper deals the study of the transformation of Montjuiumlc Mountain the site

where the Exposition was located as a new public space of leisure entertainment and sport

Closely related to the previous point sport became one of the three areas in which the event took

place This paper analyses the role of sport in the Exposition as a vehicle for improve the

construction of new sports facilities and the spread of this practice between Catalans and Spanish

working class

IacuteNDICE

Keywords Barcelona international exposition Montjuiumlc Olympic Stadium sport

Palabras claves Barcelona deporte estadio oliacutempico exposicioacuten internacional Montjuiumlc

Parole chiave Barcellona esposizioni universali Montjuiumlc sport Stadio Olimpico

AUTOR

JUAN ANTONIO SIMOacuteN

Licenciado en historia por la Universidad Compluten se de Madrid Doctor en Humanidades por la

Universidad Carlos III de Madrid Desde el 2006 ha trabajado en el Departamento de Humanidades

de la Universidad Carlo s III de Madrid en el Centro de Estudios Oliacutempicos de la Universidad

Autoacutenoma de Ba rcelona (CEO-UAB) y en la actualidad es profesor de historia del deporte en la

Universidad Europea de Madrid (UEM) Ha publicado SIMON Juan Antonio BONDINI Gianni Il

suo nome egrave Pablito lrsquoItalia srsquoinnamora degli azzurri e la Spagna scopre la democrazia Roma

Absolutely Free Editore 2014 URL lthttpwwwstudistoricicomprogettautoriSimongt

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Il potere dellarchitetturaLrsquoideologia di regime allrsquoEsposizioneInternazionale di Parigi 1937Guido Cimadomo e Renzo Lecardane

1 Introduzione

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198

1 Le Esposizioni Internazionali sono il

riflesso della volontagrave politica didimostrare la capacitagrave di portare acompimento tanto operazioniemblematiche e reali quanto di creareluoghi immaginari di utopie possibili Apartire dallrsquoEsposizione di Parigi del 1867si invitano i paesi partecipanti a costruireedifici che rappresentino il loro caratterenazionale in un momento in cui cambiasostanzialmente lrsquoevoluzione di questieventi gli edifici espositiviprecedentemente concepiti comecontenitori di oggetti da mostrare almondo diventano essi stessi oggetti daesporre agli Stati partecipanti Ilsuccedersi delle Esposizioni durante laprima metagrave del secolo XX strutturatesecondo le nuove direttrici stabilite apartire dal 1928 dal Bureau International des

Expositions e dellrsquoevoluzione del linguaggio formale elaborato per la costruzione deiPadiglioni nazionali trova un punto drsquoinflessione con lrsquoEsposizione Internazionale diParigi del 1937 Exposition Internationale des Arts et des Techniques appliqueacutes agrave la vie

moderne Ultimo evento prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale lrsquoevento egravegiagrave soggetto a tensioni politiche ed economiche che sono il riflesso della societagrave diquellrsquoepoca Lrsquoinasprimento della situazione politica trova negli eventi internazionali illuogo privilegiato per lrsquoaffermazione delle ideologie dei Paesi ospiti da diffondere sia aivisitatori che agli altri Paesi partecipanti Egrave cosigrave che i Padiglioni nazionali diventanoinevitabilmente oggetto di propaganda e il linguaggio architettonico utilizzato egrave partefondamentale della logica rivendicativa di unrsquoidentitagrave collettiva non sempre reale Ilcaso specifico dellrsquoEsposizione di Parigi egrave paradigmatico riflesso delle tensioninazionali del suo tempo nata sotto gli auspici della pace risulta il piugrave evidente esempiodi binomio tra Potere e Architettura

2 Nonostante questo testo si interessi nello specifico alla ricerca architettonica risulta

necessario comprendere le diverse letture e questioni che emergono dallrsquoEsposizioneparigina e quanto esse siano determinanti nel contesto culturale internazionale anchenegli anni successivi allrsquoevento LrsquoEsposizione nel 1937 saragrave lrsquoultima ospitata dallacapitale francese risultato dellrsquoevoluzione dei concetti ad essa sottesi e in accordo conla trasformazione in corso della societagrave A partire dalla sua organizzazione tra il 1932 eil 1935 si succedono una lunga serie di concorsi aperti alla consulta di architetti e aiprofessionisti per definire il luogo e la sua forma nella cittagrave Sono queste le occasioni incui si riscontrano le antitetiche posizioni di unrsquoimplicita rievocazione degli idealiclassici in contrapposizione alle idee e alle proposte elaborate dallrsquoUnion des Artises

Modernes per la quale lrsquoEsposizione doveva essere lrsquoespressione delle arti edellrsquoindustria applicate alla vita moderna e offrire un riconoscimento alla produzionein serie1

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3 A partire dal 1935 a seguito delle nuove tensioni internazionali e al crescente peso del

Fronte Popolare e delle associazioni di lavoratori si assiste a una seconda faseorganizzativa che conduce a un pragmatismo istituzionale e decisionale fino ad alloraaffidato agli esponenti piugrave noti dellrsquoAcadeacutemie des Beaux-Arts

4 LrsquoEsposizione conferma il luogo storico in cui si sono svolte le grandi esposizioni

parigine del sec XIX lungo lrsquoasse del Champs des Mars se alla Tour Eiffel (1889) egravedefinitivamente riconosciuto il ruolo di monumento permanente di Parigi e dellamodernitagrave il destino opposto egrave invece riservato alla Galerie des Machines (1889) di Duterte Contamin che malgrado le critiche piugrave illuminate fu smontata nel 1918 per ospitarenel 1937 i Padiglioni dellrsquoultima Esposizione parigina

5 La partecipazione di quarantadue Paesi caratterizza questa Esposizione rispetto a

quelle che lrsquoavevano preceduta2 il predominio della Francia e dellrsquoInghilterra potenzecoloniali dominanti durante il sec XIX egrave rimpiazzato definitivamente dallapartecipazione di altri Paesi che mirano a una maggiore presenza industrialeeconomica e politica nel contesto internazionale Il confronto piugrave noto ai visitatori ediffuso dai media egrave quello fra i Padiglioni nazionali della Germania e dellrsquoUnioneSovietica che lrsquouno di fronte allrsquoaltro sono collocati ai margini dellrsquoasse principale checonduce alla collina di Chaillot

Fig 1 Crsquoest encore eux qui se disputent by rivista Candide 15 luglio 1937

2 Linguaggio architettonico come strumento dipropaganda

6 Esiste sicuramente una grande eterogeneitagrave costruttiva nei Padiglioni nazionali di

questa Esposizione che si puograve classificare sulla base di alcuni criteri ideologici e

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formali Se da un lato egrave possibile rintracciare gli esiti della ricerca razionalista delmovimento moderno con gli esempi di grande interesse del Padiglione per la SecondaRepubblica Spagnola3 di Sert e Lacasa del Pavillon des Temps Nouveaux di Le Corbusier ePierre Jeanneret e ancora del Padiglione della Cecoslovacchia di Jaromir Krejcardallrsquoaltro troviamo i Padiglioni ispirati alla monumentalitagrave classica come repertorioideologico in sintonia con gli obiettivi nazionalisti delle imperanti politiche europee Inquesto contesto si colloca la partecipazione allrsquoEsposizione di tre paesi totalitari laGermania lrsquoUnione Sovietica e lrsquoItalia nel piugrave ampio rapporto fra Potere e Architettura

7 Lrsquoarchitettura dei Padiglioni di questi Paesi si appropria dei luoghi legittimando

lrsquoideologia di regime attraverso lrsquoesibizione del potere proponendo una logicacustodita nella tradizione e nella storia esibite come immagini durature dellacontinuitagrave tra passato presente e futuro Lrsquoarchitettura prende le sue distanze dalleinfluenze del Movimento Moderno per consolidare lrsquoideologia e lrsquoarchitettura di Stato

8 Ad essi andragrave tuttavia il riconoscimento di avere completato in tempo i lavori di

costruzione dei Padiglioni e degli allestimenti interni dimostrando di avere fatto frontecompatto ai numerosi problemi derivati dagli scioperi delle manovalanze e dallascarsezza dei materiali costruttivi a disposizione4 Per comprendere le origini e gliobiettivi di questi edifici risulta necessario tracciare brevemente lrsquoevoluzione dellinguaggio architettonico allrsquoombra dei dittatori che ne hanno utilizzato le capacitagrave diaffermazione e legittimazione politica

9 Nel caso della Germania nazista il Padiglione di Parigi egrave uno dei pochi edifici costruiti

dal giovane architetto Albert Speer che a partire dal 1934 sostituisce Paul LudwigTroost principale architetto del nazismo Il connubio tra Hitler e Speer si prolungheragravefino allrsquoepilogo della dittatura lrsquoattrazione del Fuumlhrer per il giovane architettoentusiasta e ambizioso era evidente e ricambiata dallo stesso Speer che vedeva neldittatore la possibilitagrave di realizzare edifici di grande interesse5 Negli scritti di Speer silegge laquoavrei venduto la mia anima [hellip] per lrsquoincarico di realizzare un grande edificioraquo6

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Fig 2 Adolf Hitler e Albert Speer discutono i dettagli di un progetto by Bundesarchiv Bild183-2004-0312-500CC-BY-SA

10 Il processo di definizione di unrsquoarchitettura Nazional Socialista che doveva affondare le

sue radici nella tradizione tedesca e di indirizzarsi anche al popolo si sviluppaattraverso lrsquoelaborazione di alcuni progetti accomunati da unrsquoanaloga ricerca dellamonumentalitagrave e destinati a trasformare Berlino in Capitale

11 Tale ricerca trova le sue origini nel severo linguaggio dorico dellrsquoarchitettura greca

fino a sviluppare il laquovalore delle rovineraquo anteponendo chiaramente la questionedellrsquoapparenza alle esigenze utilitaristiche funzionali e costruttive Risultano pertantopiugrave comprensibili gli interventi di Speer vincolati alla scenografia della propaganda delregime nel Padiglione tedesco di Parigi un edificio che si relaziona con lrsquoereditagraveclassica soprattutto attraverso lrsquouso di una severa geometria Lrsquoassociazione di alcunielementi del linguaggio classico dellrsquoarchitettura quali lrsquoordine gigante dei pilatri e lacornice semplificata che avvolge la torre del corpo principale dellrsquoedifico alto 150 metriegrave dominato dalla presenza di unrsquoaquila imperiale che confermando la sensazione disoliditagrave e di forza sovrasta il Padiglione tedesco e tiene nei suoi artigli lrsquoonnipresentesvastica Il Padiglione avrebbe dovuto contrastare con evidenza il Padiglione sovieticocostruito di fronte ad esso qui si nota distintamente cosigrave come manifestato in moltialtri progetti incompiuti di Speer lrsquoambizione di superare tutti gli altri edificicompresi quelli preesistenti se si esclude la Tour Eiffel e soprattutto di imporsifisicamente allrsquoideologia staliniana esibita dal vicino Padiglione sovietico7 Se le vicendelegate alla partecipazione della Germania allrsquoevento iniziano con lrsquoinvito ufficiale dellaFrancia nel dicembre del 1934 si dovragrave attendere fino allrsquoagosto del 1936 per vedereSpeer a Parigi visionare il luogo e il lotto destinato alla Deutsches Haus Alla rinunciadellrsquoornamento come stabilito dal Movimento Moderno che tuttavia era stato ricusatoproprio dal nazismo per lrsquoorigine ebraica di alcuni suoi principali esponenti si opponela ricchezza delle decorazioni e degli ornamenti dispiegati allrsquointerno del Padiglionetedesco per dare lustro della ricchezza dello Stato Nazional Socialista e per mostrare laGermania come la piugrave importante potenza industriale e commerciale al mondo Dai

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numerosi scritti di quegli anni risulta evidente come la partecipazione del Terzo ReichallrsquoEsposizione Internazionale di Parigi fosse un evento davvero straordinario8

Fig 3 - Cornice semplificata che avvolge la torre del corpo principale del Padiglione tedesco perlrsquoEsposizione Internazionale di Parigi del 1937 dominata dallrsquoaquila imperiale LrsquoIllustration 1937

12 Le vicende che si susseguono in Unione Sovietica conducono allrsquouso di un determinato

linguaggio architettonico come rappresentazione e legittimazione del potere che sonoper alcuni versi molto simili a quelli dellrsquoesperienza tedesca incluso quello adottato inoccasione dellrsquoEsposizione di Parigi Fin da subito si riscontrano molte somiglianze tra idue Padiglioni tedesco e sovietico nonostante siano stati progettati con la massimasegretezza Dopo una prima proiezione dellrsquoarchitettura sovietica con i focolai culturalidelle avanguardie confermata dagli obiettivi politici della rivoluzione bolscevica e dallaricca sperimentazione del costruttivismo russo tale esperienza si disperde in Europa edaltrove fino a quasi scomparire

13 Allrsquoinizio del 1930 lrsquointervenzionismo di Stalin riunisce dapprima le associazioni

indipendenti sotto il controllo della VANO e piugrave tardi nel 1932 accorpa tutti gliarchitetti in una unica federazione statale la SSA che dirige lrsquoattivitagrave edilizia delpaese e consegna di fatto la direzione dellrsquoarchitettura sovietica agli accademici Sirafforza in questo modo il Realismo Socialista caratterizzato da un marcatomonumentalismo accompagnato dallrsquouso dellrsquoordine gigante e da decorazioni baroccheche recuperano il linguaggio neoclassico a scapito delle sperimentazioni costruttivisteLa dittatura dimostra la necessitagrave di eliminare lrsquoincertezza la dispersione elrsquoinnovazione che possono scaturire dallrsquoinfluenza dellrsquoarchitettura moderna cheanche in Unione Sovietica viene bandita in quanto ritenuta controrivoluzionaria individualista e non marxista Sebbene in Unione Sovietica non vi sia una figuraprevalente al pari di Speer lrsquoinfluenza di Boris Iofan ha un significato rilevante nellastoria dellrsquoarchitettura sovietica Il progetto che realizza per rappresentare lrsquoUnione

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Sovietica allrsquoEsposizione di Parigi egrave influenzato dal concorso del 1931 per il Palazzo dei

Soviet il cui esito finale ha molte somiglianze con lrsquoedificio parigino Il trionfo delcomunismo sovietico sul capitalismo viene dichiarato fin dal suo programma una voltacostruito il Padiglione sarebbe divenuto lrsquoemblema di questo periodo grazie alla suamonumentalitagrave semplicitagrave integritagrave ed eleganza La monumentale piramide a scalonidel Palazzo dei Soviet di Mosca egrave riproposta a Parigi la colossale statua di Lenin di circa420 metri di altezza egrave rimpiazzata nel Padiglione sovietico dal gruppo scultoreosimbolo dellrsquoemancipazione del popolo russo dellrsquooperaio e della contadina cheavanzano con in mano falce e martello Il concorso del Padiglione del 1937 richiedeva larealizzazione di un edificio autoreferenziale espressione di un paese prospero in cui lacreativitagrave lrsquoarte e la cultura di massa fossero frutto del sistema socialista9 Il progetto diIofan cade tuttavia nella contraddizione di realizzare un edificio solennevolumetricamente simile a quello di Speer anche se tecnicamente meno rilevante

Fig 4 Il Padiglione sovietico per lrsquoEsposizione Internazionale di Parigi del 1937 egrave un enormeedificio verticale sormontato dalla statua dellrsquoOperaio e la kolkhoznitsa raquo di Veacutera Muhina LrsquoIllustration1937

14 Il confronto reso possibile dalla situazione politica francese promuove gli ideali

socialisti attraverso lrsquoicona della modernitagrave in equilibrio tra lrsquoispirazione americanaoriginata dal grattacielo del Rockefeller Center e lrsquoarchitettura razionalista e rafforzatainoltre dalle sculture suprematiste presenti nel programma espositivo Sebbene laguida dellrsquoarchitettura sovietica fosse nelle mani degli accademici le opere piugravesignificative di questi anni di Iofan non sono tutte riconducibili al linguaggioneoclassico i progetti del Padiglione sovietico allrsquoEsposizione di New York del 1939 edel Ministero per lrsquoIndustria Pesante si avvicinano infatti ai canoni del razionalismoeuropeo nonostante il rifiuto da parte dello stesso Stalin

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15 La partecipazione italiana allrsquoEsposizione del 1937 completa questa rassegna

configurando un quadro di grande interesse sullrsquouso dellrsquoarchitettura in favore dellalegittimazione del potere Il Ventennio fascista fa uso delle diverse correnti artisticheed architettoniche in modo ambiguo sperimentando una trasformazione che puograveessere seguita attraverso gli interventi in varie manifestazioni e celebrazioni nonultima lrsquoEsposizione parigina Saragrave lo stesso Pagano ad affermare che laquonegli anni chevanno dal 1927 al 1932 gli architetti italiani si dovettero accontentare quasi senzaesclusioni di edifici provvisori per fiere esposizioni e mostre da queste intelligentibaracche il pubblico italiano ebbe modo di conoscere i primi passi dellrsquoarchitetturamodernaraquo10 In questi anni lo stesso Mussolini sollecita i giovani architetti razionalistiriuniti nel 1926 nel Movimento Italiano per lrsquoArchitettura Razionale (MIAR) a superare laquoglistili decorativi del passatoraquo per avvicinarsi al rivoluzionario Movimento Moderno11 Inquesto modo si sarebbe sostenuto non soltanto il movimento razionalista ma anchetutti gli altri movimenti dellrsquoepoca con lrsquoobiettivo di non accostare il Fascismo a quelliche lo avevano preceduto12 A partire dalla metagrave degli anni 1930 lrsquoambiguitagrave diricondurre gli ideali fascisti alla tradizione classica romana e al desiderio di esprimersiattraverso lrsquoarte e la cultura di un sentimento moderno subisce tuttavia una svoltadecisiva Nel 1932 la Mostra della Rivoluzione Fascista che si celebra a Romanellrsquoottocentesco Palazzo delle Esposizioni offre lrsquooccasione per il rifacimento della suafacciata in chiave moderna in rame egrave realizzata la struttura sormontata da giganteschifasci littori in metallo dipinto di nero sono i caratteri della scritta principale collocatisu un fondo rosso pompeiano Il progetto e le soluzioni adottate a Roma da AdalbertoLibera e Matteo de Renzi saranno piugrave tardi riproposti nelle due successive EsposizioniInternazionali di Chicago del 1933 e di Bruxelles nel 1935

16 Sono questi gli anni in cui si sviluppa il dibattito intorno al ruolo dellrsquoarchitettura come

arte di Stato se tra i promotori di unrsquoarchitettura classica troviamo MarcelloPiacentini tra i difensori delle idee dei moderni spicca la figura di Pagano insieme adalcuni giovani architetti piugrave rappresentativi dellrsquoepoca13

17 Come gli altri regimi totalitari anche il fascismo impone un ritorno al linguaggio

neoclassico anche se in questo caso il processo egrave lungo complesso e contradittorio14Sebbene siano forti le differenze in questo periodo tra Piacentini e Pagano molteplicisono invece le collaborazioni con lrsquoingegnere Cesare Valle progetteranno il Padiglioneitaliano allrsquoEsposizione del 1937 in cui il rapporto tra geometria e costruzione egravesottolineato attraverso lrsquoordine ritmico dei suoi elementi strutturali e dallrsquoessenzialesemplicitagrave dellrsquoimpianto derivato da quello della villa romana con patio mediterraneoIl Padiglione accompagnato da una torre alta trentacinque metri mostra i caratteridellrsquoarchitettura laquomodernissimaraquo italiana di questo periodo15 Si tratta di un approccioideologico distante da quello proposto dalla Germania e dallrsquoUnione Sovietica neirispettivi Padiglioni nazionali

3 Architettura e potere

18 LrsquoEsposizione Internazionale di Parigi nel 1937 cosigrave come i Giochi Olimpici di Berlino

del 1932 fu il pretesto per diffondere le ideologie dei Paesi partecipanti sotto gli auspicidella pace e della solidarietagrave In coincidenza dellrsquoaffermazione dello Stato nazista silaquofesteggia la promozione della solidarietagrave internazionale attraverso una competizionenazionalistaraquo16 di conseguenza i preparativi e la regia dellrsquoevento sportivo dei Giochi

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Olimpici sono la scena ideale per mostrare al mondo intero il legame inscindibile tra ilnuovo processo politico in atto e lo spettacolo pubblico Questo binomio tra politica espettacolo richiamato da Walter Benjamin nellrsquoanalisi dellrsquoarte e della politica fascistanel suo libro Lrsquoopera drsquoarte nellrsquoepoca della sua riproducibilitagrave tecnica del 1936 mira duranteil fascismo a unrsquoestetizzazione della vita politica laquoAlla violenza esercitata sulle masseche vengono schiacciate nel culto di un duce corrisponde la violenza da parte diunrsquoapparecchiatura di cui esso si serve per la produzione di valori culturaliraquo17 Inquesto quadro lo Stadio Olimpico costruisce la scena per accogliere 20000 spettatoriinvitati ad assistere agli spettacoli scritti e diretti da Goebbels Ideato perimpressionare il mondo sportivo e per nascondere il riarmo della Germania lospettacolo offriva nella sua versione olimpica della pace la capacitagrave organizzativa dellaGermania e testava fino a che punto le direttive internazionali potevano essereimpunemente calpestate18 Attraverso la nozione distorta di antichitagrave e nazionalismonella loro trasposizione in un grande Stato nazionalista si celano i veri obiettivi nazistie militari dissimulati dallrsquoaspetto conciliante della manifestazione dalla partecipazionedi numerose discipline sportive dalla ripresa del mito greco

19 Tale immaginario Olimpico trova piugrave tardi un suo corrispondente nella vistosa

contrapposizione della Germania e dellrsquoUnione Sovietica allrsquoEsposizione Internazionaledi Parigi del 1937 in cui la collocazione dei due Padiglioni nazionali lrsquouno di fronteallrsquoaltro lungo lrsquoasse dei Champs de Mars sulla collina di Chaillot ribaltano il significatodel confronto pacifico internazionale e mostrano ai visitatori un evidente segnale discontro inevitabile Il giorno dellrsquoinaugurazione quando il CommissariodellrsquoEsposizione Labbeacute annuncia la Festa della Pace19 non vi sono molte ragioni persperare in una pace duratura fra le Nazioni Lo stesso Padiglione della Pace una torrealta 50 metri al centro di un edificio semicircolare collocato in fondo alla Place du

Trocadeacutero per chiudere lrsquoasse principale egrave eretto come monito allrsquoumanitagrave e con imigliori auspici per lrsquoIncontro universale della Pace Al suo interno una sala accoglie unamostra della Socieacuteteacute des Nations dedicata alla sicurezza collettiva e alla sua operaumanitaria unrsquoaltra sala accoglie invece la mostra sugli esiti della Guerra di Spagna e suidiretti responsabili dellrsquoeccidio di massa Il crollo della Repubblica spagnola egrave infattisecondo gli organizzatori il banco di prova dello scontro che avrebbe di ligrave a pococontrapposto le dittature nazi-fasciste al regime comunista dellrsquoUnione Sovietica e aipaesi democratici dellrsquooccidente

20 Riflesso dei fermenti e delle tensioni di unrsquoepoca lrsquoEsposizione di Parigi offre ai Paesi

partecipanti una vetrina per esibire da un lato lrsquoazione politica e culturale nazionale einternazionale e dallrsquoaltro il potere attraverso la rappresentazione dellrsquoarchitetturanazionale Egrave in questo contesto che i Padiglioni della Germania Italia e URSS riflettonole istanze totalitarie della nuova monumentalitagrave nazionale Al tema dellrsquoarchitetturamonumentale Siegfried Giedion dedica un intero capitolo intitolato laquoUna nuovamonumentalitagraveraquo in cui inserisce il manifesto Nine Points on Monumentality (1943)20

scritto con Fernand Leger e Josep Lluis Sert a New York che recita al punto 7 laquoThe

people want the buildings that represent their social and community life to give more than

functional fulfillment They want their aspiration for monumentality joy pride and excitement

to be satisfiedraquo21 I primi decenni del sec XX sono caratterizzati da forti contrasti nellacultura artistica e architettonica manifesti concorsi progetti utopici rivelanolrsquoespressione del confronto continuo di movimenti conservatori o progressistirappresentati a volte da testi o da figure di riferimento Se da una parte le correnti del

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moderno dal Bauhaus di Weimar e Dessau allrsquoEsprit Nouveau di Le Corbusier e Ozenfantdal Costruttivismo russo alla Neue Sachlichkeit tedesca fino al De Stijl olandese tutteaffermano la necessitagrave di un radicale cambiamento in nome di un mancato rapporto trale nuove forme di produzione e il modo di vivere ereditato dal secolo precedenteDallrsquoaltra parte si evidenzia la ricerca di una nuova monumentalitagrave che segna unritorno alle regole accademiche Si riafferma di conseguenza il richiamo alla tradizioneBeaux-Arts e neoclassica tedesca attraverso lrsquoimmediata riapparizione nelle facciate dicolonnati e frontoni dalle forme antropomorfe Lrsquoaccademismo sinonimo di rapportiprospettici legati alla facciata principale allrsquoassialitagrave al coronamento alla prospettivamonumentale insieme alla ridondanza di una nuova retorica architettonicadellrsquoedificio orizzontale e verticale volge lo sguardo verso i grattacieli americani diquestrsquoepoca rimpiazzando la metafora organicista a quella tecnicista Si assiste inoltrealla crescita su piugrave livelli delle facciate marcate dalla sovrapposizione degli ordiniclassici anche se i rapporti proporzionali e prospettici fra il tutto e le parti degli edificinon varia neanche per gli edifici molto alti Alla metafora del laquo corpo raquo per lrsquoedifico edel laquo vestito raquo per la sua decorazione egrave contrapposta quella della laquo nuditagrave raquo costruttivadegli edifici della modernitagrave Il progetto di Le Corbusier per il concorso internazionaledel 1931 per un Palazzo dei Soviet a Mosca egrave esemplare in questo senso proprio per lacritica della giuria che rimprovera a Le Corbusier di laquo avere fatto uno scheletro privodi carne e di muscoli piuttosto che unrsquoarchitettura monumentale raquo22 Il progetto egrave cosigravescartato per la sua proposta estetica degna piugrave a una fabbrica che a un Palazzo dei Sovietdestinato ad accogliere un proposta fortemente simbolica in alternativa a quella delPalais de la Socieacuteteacute des Nations di Ginevra23

21 La parodia dellrsquoevidente ostilitagrave dei regimi totalitari al Movimento moderno egrave mostrata in

particolare nella contrapposizione dei due Padiglioni tedesco e sovietico arrivandoentrambi ad adottare i principi dellrsquoarchitettura neoclassica come stile ufficiale dafronteggiare attraverso il confronto dellrsquoaltezza dellrsquoiconografia scultorea e dellamagniloquenza Egrave evidente in questi anni il rifiuto dellrsquoaccademia e della modernitagrave nelnome della perennitagrave delle forme architettoniche ereditate dal mondo classico daadattare alle nuove condizioni Nella ricerca del monumentalismo fascista nazista ostaliniano si assiste al rifiuto di una perdita dellrsquoaura specifica dellrsquooggetto esteticocome afferma Benjamin attraverso il costante ricorso a una immagine miticadellrsquoarchitettura come simbolo del potere e richiamo alla tradizione artigianalesvuotata dal suo contenuto Proprio nellrsquoepoca della riproducibilitagrave tecnica proiettataverso il futuro lrsquoindustrializzazione e lrsquoartigianato i binomi classicismo e vernacolareinsieme a carattere nazionale e internazionale marcano il processo di trasformazioneavviato dai regimi totalitari distinguendosi dallrsquouniversalismo della modernitagraveiconoclasta anche quando essa rivendica la scala monumentale Fra i temi presenti nelprogramma dellrsquoarchitettura totalitaria riconosciamo lrsquoeliminazione delle formesuperflue accumulate dalla storia la tabula rasa il colossale e il suo necessarioisolamento dal contesto se a questi aggiungiamo il ritorno alla trabeazione classica dicolonnati e frontoni il rifiuto del cemento e dellrsquoacciaio considerati materiali menonobili del granito e del travertino si comprende il significato attribuito non soltanto aimateriali utilizzati per i nuovi edifici ma anche le trasformazioni dei grandi viali urbania Roma (1932) Mosca (1935) e Berlino (1937)

22 La dimostrazione della potenza dei nuovi regimi accompagna le irreversibili

modificazioni urbane gli sventramenti di parte del tessuto storico la costruzione dinuove architetture marmoree fuori scala che evocano la nostalgia dei monumenti

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funerari La ricerca dellrsquoarchitettura di Stato come rappresentazione del potere mostratuttavia delle importanti diversitagrave nellrsquoapproccio e negli esiti per i regimi tedescoitaliano e sovietico In Germania il regime nazista manifesta secondo KennethFrampton una laquoschizofrenia stilisticaraquo riscontrabile in particolare nellrsquoarchitetturadelle Officine Heinkel a Oranienburg del 1936-38 Tre sono le formule architettonicheadottate in maniera differente in funzione dellrsquouso e del conteso sociale sul quale sonoapplicate La prima egrave quella dello laquo Heimatstil raquo lo stile architettonico basato sutradizioni locali destinato agli edifici per la formazione dei membri del Partito e alleabitazioni raggruppate in piccoli insediamenti laquo Kleinsiedlungen raquo in alternativa diquelli realizzati durante la Repubblica di Weimar La seconda egrave quella del funzionalismo

industriale destinato alla costruzione di nuove infrastrutture autostradali e officine Laterza egrave infine quella della monumentalitagrave destinata agli edifici pubblici ispirati allascuola prussiana di Gilly Schinkel von Klenze

23 In Italia il regime fascista prova a moderare gli interessi divergenti di questi anni

guida un movimento di reazione per un laquo ritorno allrsquoordineraquo che si riflette sianellrsquoaccademismo che nel rinnovato razionalismo italiano Lrsquoideologia fascista menocostrittiva di quella tedesca sostiene allrsquoinizio alcuni indirizzi capaci di creare nellagente la coscienza di un nuovo ethos improntato da laquouno spirito mediterraneoraquo Inquesto contesto la contrapposizione fra il gruppo Novecento24 e il Gruppo 725 consistesecondo Cesare De Seta ad identificare lrsquouno o lrsquoaltro gruppo come rappresentativi delregime Lrsquoimplicazione politica congiunta consente a Terragni e Pagano di definirsilaquocome autentici fascisti e conducevano la loro battaglia per una nuova architetturanello stesso nome del fascismo nello stesso modo in cui i loro avversari difendevanonel nome del fascismo i sacri principi della tradizione italicaraquo26 Una corrente dipensiero nasce con lrsquointesa tra Persico e Pagano alla direzione della rivista laquo La Casa

bella raquo che consentiragrave ai giovani architetti di conoscere i vari movimenti contemporaneie di stabilire un dialogo tra il gruppo laquoNovecentoraquo e il razionalismo nella condivisionedi alcune idee comuni Bisogneragrave attendere la seconda metagrave degli anni 1930 per vedereriaffiorare il trionfo dellrsquoaccademismo e con esso la megalomania del regime che non siritrovava nella raffinata ricerca formale dei giovani razionalisti italiani Il grandiosoprogetto dellrsquoEsposizione Universale di Roma (1937-42) tra la cittagrave e la costa tirrenicaelaborato per commemorare ed esaltare i venti anni trascorsi del regime fascista segnauna pausa definitiva Pagano gode ancora della stima politica del regime e si associanuovamente con Piacentini ma il risultato conferma il peso crescente occupato dalneoclassicismo nella politica fascista anche tra alcuni giovani architetti sensibili aquesta pomposa retorica

24 In Unione Sovietica la condizione dellrsquoarchitettura ricorda per molti aspetti quella

della Germania e dellrsquoItalia Nel Paese simbolo della Rivoluzione in cui il sistemapolitico non ostacola ma consente ogni sorta drsquoinnovazione si assiste a unaproliferazione di esperienze formali che ricordano la ricerca innovativa del Futurismoitaliano La morte di Lenin nel 1924 segna una nuova linea culturale ufficiale nelle artiche si indirizza nella ripresa del realismo ottocentesco e sposta il dibattito culturaleverso il conflitto politico e ideologico che conduce in modo analogo a quando successoin Germania al fallimento delle tendenze moderne e alla loro successiva esclusione dalservizio del potere Il Movimento costruttivista fondato dopo la Rivoluzione del 1917 daVladimir Tatlin e da Aleksandr Michajlovič Rodčenko al quale si associano gli architettiA Ladovskij El Lissitzky i fratelli Vesnin KS Melprimenikov MJ Ginzburg I Leonidov egraveun focolaio di riflessione teorica di riferimento per tutta lrsquoEuropa in particolare per le

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tipologie dellrsquoabitare fondate sulla nozione di laquocondensatore socialeraquo Il progetto delPalazzo del lavoro dei fratelli Vesnin del 1923 a Mosca insieme al Padiglione sovietico diMelnikov per lrsquoEsposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali del 1925 aParigi sono i capisaldi principali della strada giagrave tracciata che dallrsquoeclettismoprerivoluzionario conduce a un rinnovamento architettonico27 In questa data sembrache la rottura con lrsquoaccademismo sia giagrave stata consumata e che abbia raggiunto il puntodi non ritorno Bisogneragrave attendere il 1930 per assistere al cambiamento del sistemapolitico direttamente coinvolto nel dibattito culturale e sociale in corso che mira aridisegnare la struttura tradizionale della societagrave e della cittagrave allontanando e tacciandocome utopiche e poco realiste le proposte urbane e architettoniche elaborate fino adallora Il risultato del concorso internazionale per un Palazzo dei Soviet a Mosca nel 1931egrave la conferma del trionfo degli accademici con il progetto di I Zoltovski e B Iofantrasformato piugrave tardi nel 1934 dallo stesso Iofan con V Chtchouko e V GelrsquofreikhQuesto progetto insieme al progetto di Iofan del Padiglione sovietico allrsquoEsposizione diParigi non faragrave che accentuare la tendenza monumentale e classica che soddisfalrsquoestetica sostenuta dal realismo socialista del regime stalinista28 Il Padiglione sovietico egraveun enorme edificio verticale laquopiedistalloraquo sormontato dalla gigantesca statua idealesimbolico dellrsquoepoca sovietica dellrsquolaquoOperaio e la kolkhoznitsaraquo di Veacutera Muhina

25 LrsquoEsposizione del 1937 riflette attraverso i tre Padiglioni sovietico italiano e tedesco la

sottomissione dellrsquoarte e dellrsquoarchitettura agli obiettivi del potere totalitario lalaquorigenerazioneraquo per la Germania nazista la laquorinascitaraquo per lrsquoItalia fascista la laquonuovasocietagraveraquo per lrsquoUnione Sovietica comunista In questo contesto rimane esemplare iltentativo dellrsquoestetica totalitaria di ottenere una grande influenza sulle masseattraverso le laquocattedrali per lrsquouomo nuovoraquo29 raffigurati a Parigi nei Padiglioninazionali Lrsquoosservazione di Jean-Louis Cohen sul ruolo pretestuoso delle GrandiEsposizioni nel mostrare gli isterismi architettonici chiarisce la questione principaledella legittimitagrave della monumentalitagrave evidenziando che laquo i regimi autoritari non sono isoli committenti dei monumenti classici come lo dimostra la costruzione degli edificisulla collina di Chaillot a Parigi del Federal Triangle a Washington e dei grandi edificipubblici britanniciraquo30

4 Conclusioni

26 La rappresentazione della laquosocietagrave delle nazioniraquo31 allrsquoultima Esposizione di Parigi

impone con lrsquoopera di Guernica di Pablo Picasso nel Padiglione della Spagnarepubblicana il ritorno allrsquoattualitagrave della guerra e la risposta alla viltagrave e allrsquoatrocitagrave delrecente eccidio perpetrato in Spagna sotto il comando tedesco appena un mese primadellrsquoapertura dellrsquoEsposizione Il discorso inaugurale del Padiglione spagnolo delrappresentante Ossorio Y Gallardo riportato nelle colonne del giornale LrsquoHumaniteacute

testimonia la campagna portata avanti dal partito comunista in favore di una reazioneantifascista che tuttavia non riesce a disarticolare il destino della lunghissima dittaturafranchista laquoquesto Padiglione egrave una testimonianza della volontagrave della Spagnaimmortale di difendere i foyers dellrsquointelligenza con lo stesso ardore con la qualedifende la sua terraraquo32

27 LrsquoEsposizione del 1937 evento mondiale che riflette lrsquoincertezza e lrsquoambiguitagrave del suo

tempo con il pretesto della pace invita i Paesi partecipanti ad ostentare il propriopotere attraverso i Padiglioni nazionali la Germania afferma il nuovo potere lrsquoItalia

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afferma il potere imperiale lrsquoUnione Sovietica afferma la natura del suo potere faro dei

popoli La rappresentazione dei Paesi totalitari presenti allrsquoEsposizione trova un suoconsenso anche nella stampa internazionale che definisce la partecipazione di questitre Paesi in modo assai preciso Se il Padiglione tedesco impressiona per la suadimostrazione di forza lrsquoaspetto architettonico non trova accordo unanime IlPadiglione italiano anche se tende a unrsquoestetica di regime seduce il vasto pubblico divisitatori e beneficeragrave del consenso di buona parte della stampa francese ad eccezionedel quotidiano comunista laquoLrsquoHumaniteacuteraquo Il quotidiano Le Figaro e le rivistespecializzate di architettura come laquoLrsquoIllustrationraquo e laquoLrsquoArchitecture drsquoAujourdrsquohuiraquopresentano il Padiglione di Piacentini come una testimonianza della modernitagrave nellepagine de LrsquoIllustration Louis Richard-Mounet presenta il Padiglione italianolaquoimpregnato della nobile fierezza e delle imperiose discipline romaneraquo33 Anche larivista LrsquoArchitecture drsquoAujourdrsquohui testimonia lrsquointeresse per lrsquoestetica fascista nelladescrizione di laquoimpressione di grandezza e di forzaraquo del Padiglione italianosottolineando gli aspetti della modernitagrave architettonica dellrsquoedificio34

Fig 6 ndash Padiglione italiano allrsquoEsposizione Internazionale di Parigi del 1937 di M Piacentini GPagano e C Valle visto dalla Senna LrsquoIllustration 1937

28 Quanto allrsquoarchitettura monumentale e alla rappresentazione artistica del Padiglione

sovietico egrave il quotidiano del partito comunista francese laquoLrsquoHumaniteacuteraquo a presentarelrsquoedificio come lrsquoemblema del successo pedagogico ed estetico dellrsquoEsposizione pariginaattribuendo alla Nazione sovietica addirittura la capacitagrave di una societagrave perfetta35Completamente opposta egrave invece la critica di Leacuteon-Paul Fargue che nella sua rubrica laquoun flacircneur agrave lrsquoExpositionraquo pubblicata sul quotidiano di destra Le Figaro scredita lrsquoesteticasocialista e in particolare la coppia sovietica dellrsquoOperaio e la kolkhoznitsa Di fronte alledimostrazioni di ordine e disciplina provenienti da questi Padiglioni nazionali laFrancia nella sua ultima Esposizione Internazionale francese si presenta fiacca e

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testimone di una crisi morale in corso che annuncia il tragico epilogo dellrsquoimminenteSecondo conflitto mondiale

Fig 7 Vista notturna dalla Tour Eiffel dalla rivista laquoLrsquoIllustrationraquo 1937

NOTE

1 UDOVICKI-SELB Danilo The elusive faces of modernity the invention of the 1937 Paris Exhibition and

the Temps Nouveaux Pavilion Tesi Dottorale in Architettura arte e studi ambientali Massachusetts

Institute of Technology 1995 pp 75-76

2 Ibidem

3 Va ricordato che il padiglione spagnolo viene promosso dalla Seconda Repubblica che vivragrave

durante la celebrazione dellEsposizione i tragici avvenimenti della guerra civile fino alla

capitolazione e istaurazione della dittatura franchista nel 1939 Le vicende che portano alla

costruzione di un Padiglione di siffatte caratteristiche lontane dalle idee originali del Governo

spagnolo sono analizzate in CIMADOMO Guido LECARDANE Renzo laquoLa arquitectura de los

Pabellones expositivos representacioacuten ideoloacutegica del reacutegimenraquo in Las exposiciones de arquitectura

y la arquitectura de las exposiciones La arquitectura espantildeola y las exposiciones internacionales

(1925-1975) Pamplona Universidad de Navarra 2014 pp 199-208

4 UDOVICKI-SELB Danilo laquoFacing Hitlers Pavilion The uses of modernity in the Soviet Pavilion

at the 1937 Paris International Exhibitionraquo in Journal of Contemporary History 47 12012 p 25

5 MILLER LANE Barbara laquoArchitects in Power Politics and Ideology in the Work of Ernst May

and Albert Speerraquo in The Journal of Interdisciplinary History 17 11986 p 297

6 Ibidem

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7 WEBSTEK Robs Germany versus Russia at the 1937 Paris Expo URL lthttp

wwwrobswebstekcom201310germany-versus-russia-at-1937-paris-expohtmlgt [consultato il

27 marzo 2014]

RAacuteBANOS FACI Carmen laquoEsteacutetica de la representacioacuten en los regiacutemenes autoritarios (el marco

escenograacutefico arquitectoacutenico del nazismo fascismo y franquismo Albert Speer Adalberto Libera

y Pedro Muguruza)raquo in Emblemata 122006 p 279

8 FISS Karen Grand Illusion The Third Reich the Paris Exposition and the cultural seduction of France

Chicago The University of Chicago Press 2009 p 55

9 UDOVICKI-SELB Danilo op cit p 32

10 CAPANNA Alessandra Roma 1932 Mostra della Rivoluzione Fascista Torino Testo e Immagine

2004 p 10

11 Ibidem p 6

12 STONE Marla laquoStaging Fascism the exhibition of the Fascist Revolutionraquo in Journal of

Contemporary History 28 1993 p 227

13 Per una storia dellarchitettura di Stato durante la decada del 1930 confronta CIUCCI

Giorgio Gli architetti e il fascismo Architettura e cittagrave 1922-1944 Torino Einaudi 2002

14 BENEVOLO Leonardo Storia dellarchitettura moderna Roma-Bari Laterza 1992 p 569

15 CIMADOMO Guido LECARDANE Renzo op cit

16 SCHMIDT Joseph laquoEacutevegravenement Fasciste et spectacle mondial Les jeux olympiques de Berlin

en 1936raquo in ROBIN Reacutegine (dir) Masses et culture de masse dans les anneacutees trente Paris les Eacuted

ouvriegraveres 1991

17 BENJAMIN Walter Lrsquoopera drsquoarte nellrsquoepoca della sua riproducibilitagrave tecnica Torino Einaudi

1966 pp 46-48

18 HAIT-DAVIS Duff Hitlers games the 1936 Olympics New York Harper amp Row 1986

19 LABBE Edmond Exposition internationale des arts et techniques dans la vie moderne Paris 1937

Rapport geacuteneacuteral t I Paris Imprimerie nationale 1939-1940 p 240

20 GIEDION Sigfried Architektur und Gemeinschaft Tagebuch einer Entwicklung Amburgo Rowohlt

1956 [trad it Breviario di Architettura Milano Garzanti 1961 pp 28-55]

21 Traduzione dellrsquoautore cfr laquoLe persone vogliono che gli edifici rappresentino la loro vita

sociale e della comunitagrave piuttosto che restituire la loro funzionale realizzazione Vogliono inoltre

che le loro aspirazioni alla monumentalitagrave allrsquoorgoglio alla gloria e allrsquoesaltazione siano

soddisfatteraquo

22 COHEN Jean Louis Le Corbusier et la mystique de lURSS Bruxelles Mardaga 1988 p 228

lettera di N Kolli a Le Corbusier

23 Lrsquoedificio realizzato nel 1936 sotto la direzione dellrsquoarchitetto Franccedilais Henri Neacutenot

Accademico Beaux-Arts egrave il risultato del controverso concorso internazionale del 1927 a cui

partecipograve anche Le Corbusier

24 Fondato nel 1922 da M Sarfatti con altri sette artisti va il merito principale di volere

coniugare larchitettura e lurbanistica nel recupero della monumentalitagrave e della spazialitagrave

classica

25 Fondato nel 1926 da CE Rava L Figini G Frette S Larco G Pollini G Terragni A Libera

alla ricerca di un nuovo modo di vedere larchitettura nella sua forma pura essenziale nel rigetto

dellornamento e della decorazione e capace di esprimere la funzione degli spazi

26 DE SETA Cesare laquo La cultura e lrsquoarchitettura fra le due guerre continuitagrave e discontinuitagraveraquo in

DANETTI Silvia PATETTA Lucio (dir) L architettura in Italia (1919-1943) Milano Clupguide 1972

p 17

27 KOPPE Anatole Cittagrave e rivoluzione Architettura e urbanistica sovietiche degli anni venti Milano

Feltrinelli 1987 p 84

28 BEDARIDA Franccedilois laquoSur lrsquoart totalitaireraquo in Vingtiegraveme siegravecle Revue drsquoHistoire 53 1997 pp

159-162

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29 MATARD-BONUCCI Marie-Anne MILZA Pierre Lrsquohomme nouveau entre dictatures et

totalitarismes (1930-1945) Parigi Fayard 2004

30 COHEN Jean-Louis Les Anneacutees 30 larchitecture et les arts de lespace entre industrie et nostalgie

Parigi Eacuteditions du patrimoine 1997 p 26

31 LAMBERT Jacques laquoLes sections eacutetrangegraveresraquo in LrsquoIllustration journal hebdomadaire universelle

4917fuori serie 1937

32 laquoLe pavillon de la Reacutepublique espagnole a eacuteteacute inaugureacute hierraquo in LrsquoHumaniteacute 14087 martedigrave 13

luglio 1937 p 8

33 RICHARD-MOUNET Louis laquoDans les pavillons eacutetrangersraquo in LrsquoIllustration 492814 agosto

1937

34 LrsquoArchitecture drsquoAujourdrsquohui 8 agosto 1937 pp 24-25

35 VAILLANT COUTURIER Paul laquoPremiegravere journeacutee succegravesraquo in LrsquoHumaniteacute 14039 mercoledigrave 26

maggio 1937 p 1

RIASSUNTI

Lrsquoinasprimento della situazione politica del XX secolo trova negli eventi internazionali il luogo

privilegiato per lrsquoaffermazione delle ideologie dei Paesi ospiti da diffondere sia ai visitatori che

agli altri Paesi partecipanti Egrave cosigrave che i Padiglioni nazionali diventano inevitabilmente oggetto di

propaganda e il linguaggio architettonico utilizzato diventa parte fondamentale di una logica

rivendicativa di unrsquoidentitagrave collettiva non sempre reale Il caso specifico dellrsquoEsposizione

Internazionale di Parigi del 1937 egrave paradigmatico essendo specchio del suo tempo e delle

tensioni nazionali nata sotto gli auspici della pace risulta il piugrave evidente esempio di binomio tra

Potere e Architettura

The political crackdown during the 20th Century finds in the International Events a special place

for the hosting Countries to spread their ideologies to the visitors and to all the other Countries

attending the event National Pavilions become the subject of propaganda and their

architectural language became an important part of the collective identityrsquos reclaimed logic

even if it wasnrsquot always real Paris International Exposition of 1937 is a paradigmatic case itrsquos a

mirror of that time and of the prewar periodrsquos international tensions Born under the auspices of

peace it finally results the most relevant expression of the relation between Power and

Architecture

INDICE

Keywords exposition pavilions expositions Paris totalitarian architecture world events

Parole chiave architettura di regime esposizioni grandi eventi padiglioni espositivi Parigi

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AUTORI

GUIDO CIMADOMO

Architetto laureato al Politecnico di Milano e dottore di ricerca allrsquoUniversitagrave di Siviglia Egrave

Profesor Asociado alla Facoltagrave di Architettura dellrsquoUniversitagrave di Malaga dove insegna Storia

dellrsquoArchitettura coordinatore accademico per la mobilitagrave internazionale expert member del

comitato scientifico CIPA per la documentazione del patrimonio culturale sotto lrsquoegida di

ICOMOS e membro attivo del Forum Unesco Universitagrave e Patrimonio

RENZO LECARDANE

Architetto e dottore di ricerca allrsquoUniversitagrave di Palermo e allrsquoEcole Nationale des Ponts et

Chausseacutees (ENPC-Paris) Egrave Professore Associato di laquoComposizione architettonica e urbanaraquo presso

la Scuola Politecnica dellrsquoUniversitagrave di Palermo Membro del Dipartimento di Architettura

(drsquoARCH-UNIPA) e del Laboratoire Infrastructure Architecture et Territoire (ENSA Paris-

Malaquais) dal 2009 egrave componente del Collegio del Dottorato di Ricerca in laquoRecupero e fruizione

dei contesti antichiraquo

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Bajo el signo de la esvaacutestica LaExposicioacuten de ArquitecturaModerna alemana en Espantildea (1942)Francesc Vilanova i Vila-Abadal

En memoria de Jordi Vilanova Bosch que visitoacute la Exposicioacute en Barcelona

A traveacutes del contraluz de rubios rapaces firmesen sus camisas siena natural he saludado los

modelos y las estampas de edificios cuyagestacioacuten tanto me preocuparaacute antantildeo y cuyarealidad magniacutefica siquiera en su transunto a

escala reducida nos lleva hoy a asomar la cabezaal mirador del mundo travertiacutenico y mayestaacutetico

ciloacutepeo e imponente de la arquitectura bajo elsigno de la svaacutestica

(BASSEGODA Buenaventura laquoLa nuevaarquitectura alemanaraquo en Destino Poliacutetica de

Unidad 276 31 octubre 1942)

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1 Entre los antildeos 1939 y 1944 las ciudades de

Barcelona y Madrid vivieron vivioacute unaintensa etapa de excelentes relaciones ypresencia constante de la Alemania nazien sus calles teatros centros oficialessalas de concierto etc En Barcelona lasautoridades franquistas del lugar ndashdesdeel Capitaacuten General maacutexima autoridadmilitar de la regioacuten hasta los presidentesde Academias y centros culturales elRector de la Universidad de Barcelona pasando por los maacuteximos responsables poliacuteticosdel ayuntamiento el gobernador civil y jefe provincial de Falange etc ndash dieron labienvenida una y otra vez a todo tipo de delegaciones provenientes del III Reich tantopoliacuteticas como culturales acadeacutemicas y deportivas militares y juveniles1 Proliferabanlas visitas de los coros de las Juventudes Hitlerianas las conferencias acadeacutemicas deLothar Altmeyer2 EW Brader3 el hispanista y viejo conocido en los ambientesacadeacutemicos barceloneses Karl Vossler4 o la muy notable ndashpor ser quien era el personajey la fecha de la conferencia 6 de junio de 1944 en pleno desembarco aliado enNormandiandash del jurista Carl Schmitt5 Pero no hay que olvidar otras presencias de uncariz mucho maacutes poliacutetico ndashe incluso pintoresco (para no llamarlo directamenteesoteacuterico)ndash como la del Reichsfuumlhrer Heinrich Himmler en octubre de 1940 recibidoen la ciudad laquocomo uno de los maacutes egregios forjadores de la nueva Alemania [hellip] quientanto hizo con un ardiente patriotismo que ha de merecer aplauso de todos loscorazones nobles que sientan su respectivo patriotismo para sacar a su paiacutes de lahumillacioacuten del ludribio y de la ruina a que le habiacutea condenado el sanedriacuten deVersallesraquo6

2 Durante los antildeos centrales de la segunda guerra mundial la Barcelona franquista fue

un escenario perfecto para visualizar la epopeya nazi primero en Alemania y despueacutesen su proyeccioacuten continental El III Reich se erigiacutea como un ejemplo de renacimientopoliacutetico cultural militar y econoacutemico el resurgimiento de un histoacuterico poder europeoque estuvo a punto de sucumbir a los embates del laquosanedriacuten de Versallesraquo y de lasdiversas conspiraciones judeo-bolcheviques de los antildeos posteriores a la primera guerramundial La Alemania nazi produciacutea fascinacioacuten en Barcelona esta era la palabrafascinacioacuten quizaacute tambieacuten serviriacutea deslumbramiento Manuel Penella de Silvacorresponsal de prensa falangista en Berliacuten lo intentoacute expresar con cierto tono liacutericolaquoiexclLa noche iexclLa noche He aquiacute el tema extrantildeo y virgen de la Gran Alemania Duerme elpueblo ario el de los hijos de la luz mientras su Fuumlhrer bajo la luna que saca platas deaquellas montantildeas atento al bien de su pueblo cosecha inspiracioacuten en lasprofundidades de la noche iquestY queacute negaraacute ella a sus fieles enamoradosraquo7 En laproyeccioacuten exterior de la Alemania nazi el fascismo espantildeol se sentiacutea reconocidoencontraba un referente en el nuevo horizonte europeo Al menos esto se desprendiacuteade lo escrito por Manuel Aznar uno de los periodistas maacutes influyentes de la posguerraespantildeola y hombre muy cercano al dictador Francisco Franco laquo[hellip] es Espantildea la que enla actitud de Alemania ha reconocido reconoce y proclama que el mundo germaacutenico deHitler estaacute sirviendo profundamente a los maacutes altos y eternos fines del espiacuteritu Deltriunfo de esos fines va a nacer el nuevo orden de Europaraquo8 Prescindiendo ndashporque seprescindioacute hasta maacutes allaacute de 1944 ndash de ciertos aspectos incoacutemodos que provocaba el

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reacutegimen nazi a la dictadura nacional-catoacutelica espantildeola ndash el neopaganismo el discursoeugeneacutesico las praacutecticas eutanaacutesicas el antisemitismo racista (pero no el de origencatoacutelico aquiacute habiacutea bastantes franquistas dispuestos a manifestarse contra los judiacuteos) ndashtodo lo que veniacutea de Alemania ndash joacutevenes libros propaganda deportistas dirigentes delpartido nacional-socialista etc ndash era digno de ser admirado y proyectado mediante laprensa y los noticiarios oficiales Eran grandes acontecimientos en una posguerraespantildeola y barcelonesa dura miserable y sin ninguacuten aliciente maacutes allaacute de la purasupervivencia

1 La exhibicioacuten del nuevo orden la arquitectura y suarquitecto principal

3 Si el cine fue una de las viacuteas maacutes usadas para impactar en los ciudadanos barceloneses

con la esperanza que cayeran rendidos ante la pujante realidad alemana9 laorganizacioacuten y exhibicioacuten de todo tipo de exposiciones ndashartesaniacutea dibujo prensatrabajos escolares en el Colegio Alemaacuten etc10 ndash era otra posibilidad de penetracioacuten dela propaganda nazi y de exaltacioacuten de su poderiacuteo En este contexto sin duda laexposicioacuten maacutes importante fue la de arquitectura moderna alemana la nuevaarquitectura del III Reich

4 Que la arquitectura ndash y el urbanismo ndash era uno de los aspectos esenciales de la

construccioacuten del nuevo orden nazi fuese en Alemania o en los territorios conquistadosy ocupados era algo bastante bien conocido desde haciacutea algunos antildeos11 La aficioacuten deldictador alemaacuten por estas cuestiones era legendaria y su intervencioacuten directa en estecampo de actividades era bien conocida Por ejemplo un antildeo antes de la exposicioacuten yen pleno proceso de embelesamiento ante la epopeya nazi en el continente ndash concluiacutedaslas victorias en el oeste incluyendo la estrepitosa caiacuteda de Francia y en espera de saberqueacute ocurririacutea con la Unioacuten Sovieacutetica ndash uno de los analistas maacutes importantes de laBarcelona franquista el catoacutelico Manuel Brunet se rendiacutea admirado al genioconstructor alemaacuten ndash y tambieacuten al italiano laquoiquestNo es una paradoja que los dospropulsores maacutes grandes que la arquitectura ha tenido en nuestra eacutepoca Hitler yMussolini deban servirse de esta arma [la aviacioacuten]contra la arquitectura No dudeacuteisde que a esos dos hombres la accioacuten destructora de los aviones de bombardeo leshorroriza Pero el atraso moral de la humanidad no les permite hacer otro uso de estanueva arma [hellip] Suponer que cada uno de esos dos hombres encarna un genio de ladestruccioacuten seriacutea grotesco Ambos han creado o impulsado la construccioacuten de grandesmonumentosraquo12 Un comentario de esta categoriacutea proveniente de un comentaristasolvente y buen conocedor del mundo que le rodeaba ndash como era el caso de ManuelBrunet ndash soacutelo podiacutea explicarse en la Espantildea de posguerra por dos motivos lafascinacioacuten que despertaba la epopeya nazi en aquellas fechas y la admiracioacuten de lasderechas europeas ndash y del franquismo espantildeol en particular ndash por la figura de AdolfHitler quien a pesar de cierta vulgaridad personal habiacutea ganado la batalla de laopinioacuten y de la imagen ante este mundo conservador europeo con quien compartiacutea suodio al comunismo y el desprecio por las democracias

5 La imagen de Hitler como gran constructor en definitiva como gran arquitecto sin

serlo que evocaba Manuel Brunet en febrero de 1941 no estaba muy lejos de la queproyectoacute el coacutensul alemaacuten en Barcelona doctor Jaeger en su parlamento deinauguracioacuten de la exposicioacuten casi dos antildeos maacutes tarde laquoAdolfo Hitler [hellip] cuya

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voluntad se concentra en forma tan intensiva sobre la construccioacuten de obras de paz yque en su discurso cultural del Diacutea del Partido en 1935 manifestoacute su profundaconviccioacuten de que ldquoninguacuten pueblo vive maacutes allaacute de los documentos de su culturardquohabiacutea deseado de todo corazoacuten la paz para su pueblo para poder dar forma a estasmonumentales construcciones de arte ya que solamente la paz garantiza la librecontinuacioacuten y feliz terminacioacuten de tales obrashellipraquo13 Ciertamente Adolf Hitler eraconsiderado el arquitecto de Alemania ndash con permiso de su arquitecto este siacute auteacutenticode confianza Albert Speer ndash pero la nueva arquitectura alemana ndash y el urbanismo ndash noera solamente la obsesioacuten de un megaloacutemano sin control

6 Al contrario los gigantescos proyectos para convertir Berliacuten en el centro del nuevo

poder alemaacuten en Europa ndash la futura capital rebautizada con el nombre de Germania ndashse correspondiacutean laquoamb la nova filosofia drsquoexpansionisme en la poliacutetica exteriorraquo14 naziEn este sentido no habiacutea nada de gratuito o dejado al azar en el intereacutes nazi por laarquitectura por el contrario Wolfgang Schaumlcher escribe sin dudarlo un instante quelaquolrsquouacutes per part dels nazis de lrsquoldquoarquitectura de la remodelacioacuterdquo com a instrument depoder es lligava indissolublement i va portar inevitablement a la guerra En la siacutentesi delrsquoarquitectura les armes i la guerra conjuntament amb la joia sagnant de la conquestamundial i ldquola raccedila superiorrdquo sorgeix una estegravetica de lrsquohorrorraquo15

7 Para desarrollar esta apoteosis arquitectoacutenica y urbaniacutestica ndash que laquopedra per pedra

carrer per carrer [hellip] evocava les perspectives imperials sobre la futura hegemoniamundialraquo16 ndash Hitler escogioacute un arquitecto laquosediento de cargosraquo y laquonacionalsocialistaentusiastaraquo17 en la persona de Albert Speer pragravecticament su arquitecto particular El30 de enero de 1933 Speer fue nombrado inspector general de Obras Puacuteblicas un cargoequivalente al de ministro responsable soacutelo ante Hitler Desde este momento y hastasu designacioacuten como ministro de Armamento laquotota activitat constructora que no esrelacioneacutes amb els plans de Speer especialment en lrsquoesfera privada o comercial espodia suspendre ldquoper ordre del Fuumlhrerrdquo per tal que els materials i la magrave drsquoobraquedessin lliuresraquo para todo tipo de reformas arquitectoacutenicas o urbaniacutesticasconsideradas prioritarias o de intereacutes del Estado18

8 Desde este momento y hasta el hundimiento del III Reich Albert Speer se convirtioacute en

un personaje fundamental en la trama del poder nazi maacutes allaacute de la maquinaria deguerra exterminio represioacuten y ocupacioacuten del continente Fue un colaboradornecesario y entusiasta en la construccioacuten ndash literal y metafoacuterica ndash de la Alemania nazi yautor de algunas obras como el Zeppelinfeld que evocaban uno de los laquoracons meacutespertorbadors de lrsquoinexplicableraquo19

2 Mayo de 1942 la Exposicioacuten en Madrid

9 En mayo de 1942 la espectacular exposicioacuten alemana recaloacute en Madrid donde seriacutea

inaugurada por el dictador espantildeol y tan importante como esto se sumariacutea a laapertura de una exposicioacuten paralela de arquitectura espantildeola organizada deprisa ycorriendo laquocomo un deber de elemental cortesiacutearaquo y expresioacuten de laquocorteacutes y cordialcamaraderiacutea entre dos entidades profesionales constantemente relacionadas con unadirecta amistadraquo20 iquestQueacute iban a ver el Caudillo y su seacutequito de la propuesta de susamigos y aliados alemanes Seguacuten la descripcioacuten del perioacutedico monaacuterquico-franquistamadrilentildeo ABC los contenidos eran espectaculares laquoCon una extraordinaria riqueza dematerial se exhiben modelos de los edificios representativos del movimiento

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nacionalsocialista y entre ellos los que constituyen la Plaza Real de Munich sede delnazismo y la nueva Cancelleriacutea del Reich que son obras gigantescas de ingenieriacutea laarquitectura militar donde la intervencioacuten directa de la arquitectura arranca en eledificio del Alto Mando del Ejeacutercito la ciudad Herman Goering representativa de lapoblacioacuten moderna en Alemania el gran Stadio de Nuremberg el Palacio de Congresosde la misma ciudad la gran plaza Redonda de Berliacuten que constituye uno de los lugaresde reforma a fondo de la capital etc nos muestran la enorme capacidad constructivadel pueblo alemaacuten y la grandiosidad que sabe imprimir a sus obrasraquo La cumbre de laexposicioacuten era el proyecto de reforma de Berliacuten ndashla futura megaloacutepolis Germaniandash laquoacargo de Speer de una magnificiencia y de un sentido moderno en belliacutesima alianzaque causa extraordinaria admiracioacutenraquo

10 La croacutenica sin embargo no terminaba aquiacute habiacutea algo maacutes laquoSe puede decir sin

exageracioacuten que desde que se penetra en esta Exposicioacuten hasta que se sale de ella unintereacutes creciente domina el espiacuteritu La moderna arquitectura alemana no representaen modo alguno una ruptura con la tradicioacuten cultural alemana y con la evolucioacutenartiacutestica europea sino que es maacutes bien una representacioacuten grandiosa en nuestros diacuteasde los valores perennes de aqueacutellas Es al mismo tiempo una demostracioacuten de lapotencia creadora de la nueva Alemania y un testimonio de su sentido espiritual ElFuumlhrer ha sabido rodearse de especialistas eminentes para llevar a cabo su altaconcepcioacuten arquitectoacutenicaraquo21

11 iquestQueacute podiacutean ofrecer los rendidos y fascinados admiradores espantildeoles de la Alemania

nazi Muy poca cosa y notablemente menos espectacular laquoel mejoramiento de lasviviendas humildesraquo laquolas mejoras en los poblados de pesqueros y en los suburbios yzonas superpobladasraquo y algunas muestras de la reconstruccioacuten de Santander ndashviacutectimade un gran incendio tiempo atraacutesndash la urbanizacioacuten de la plaza del Pilar en Zaragoza laampliacioacuten del Museo del Prado y poca cosa maacutes La joya de la exposicioacuten espantildeolalaquomaacutexima expresioacuten de la arquitectura nacionalraquo era laquoel monumento que por expresaindicacioacuten del Caudillo se eleva a los heacuteroes de nuestra guerra de liberacioacuten cerca deSan Lorenzo del Escorial en el Valle de los Caiacutedosraquo

12 iquestPodiacutea competir el Valle de los Caiacutedos con la llamada Sala de las Asambleas de Albert

Speer considerada un laquoun emblema de la cobejada hegemonia mundialraquo22 Sin dudaalguna no El intento de competir que suponiacutea la exhibicioacuten de proyectosarquitectoacutenicos y urbaniacutesticos espantildeoles en paralelo a la muestra alemana estabacondenado al fracaso desde un principio La exposicioacuten nazi estaba pensada paraproyectar desde Alemania hacia el conjunto del continente la obra hecha y la futuraAlemania ndash o Berliacuten como su centro ndash ya no se limitaba a ser un punto en el mapa unlugar concreto sino que actuaba como metaacutefora de lo que seriacutea la nueva Europaurbana sometida al dominio y a las directrices de los nazis Las reformas de Berliacuten noestaban pensadas para embellecer y modernizar la capital alemana eran la expresioacutenreal de la futura Germania la nueva capital de Europa Ciertamente parte de la muestraexpositiva se limitaba a construcciones rurales pequentildeos proyectos locales sinembargo solamente eran complementos del nuacutecleo central Enfrente o paralelamenteel franquismo soacutelo podiacutea ofrecer un monumento funerario gigantesco levantado porpresos poliacutetico de un lamentable gusto esteacutetico arquitectoacutenicamente retroacutegado ndash eneso coincidiacutea con parte del laquonuevo estilo alemaacutenraquo ideoloacutegicamente y esteacuteticamenteantimoderno ndash y dominado por el discurso nacional-catoacutelico vigente en aquellos antildeos

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De hecho el bajo nivel de la exposicioacuten espantildeola se correspondiacutea con la talla intelectualde los principales jerifaltes franquistas

13 Naturalmente la prensa espantildeola ndash mediatizada y controlada muy de cerca por el poder

ndash se esforzoacute para poner en un mismo plano de igualdad las realizaciones alemanas yespantildeolas Detraacutes de cada gran obra arquitectoacutenica o urbaniacutestica estaban los genioscreadores de Hitler y Franco Despueacutes veniacutean las reflexiones maacutes profundas laquoLaarquitectura es base firme de expresioacuten de una cultura Ese amor a las viejas ruinaslegadas por los pueblos claacutesicos no es otra cosa sino el reflejo de coacutemo consideramos lacivilizacioacuten que supo y pudo realizar tales obras Hoy Alemania e Italia por ejemploconceden enorme importancia a la arquitectura que constituye tema preferente ydominante de sus actividades incluso en los tremendos momentos actuales En Espantildeatambieacuten El Caudillo desde que empuntildeoacute las riendas del Gobierno se preocupoacute de estosproblemas y en la misma guerra de liberacioacuten dedicoacuteles atencioacuten preferentiacutesima [hellip]Hay en todo ello lo mismo en Alemania e Italia que en Espantildea una ambicioacuten que surgede la misma concepcioacuten poliacutetica de los tres Estadoshellipraquo23 Era una muestra de sinceridadque iba mucho maacutes allaacute de las indicaciones que hubiese hecho llegar la censurafranquista a los medios La arquitectura como proyecto poliacutetico como herramientaideoloacutegica de construccioacuten poliacutetica hermanaba en una laquomisma concepcioacuten poliacuteticaraquo lastres supuestas grandes potencias fascistas del continente Para un reacutegimen como elfranquista ndash que a partir de 1944 se apresuroacute a desmentir que tuviese similitudes conel nazismo alemaacuten o con el fascismo italiano ndash presentarse en mayo de 1942 en unplano de igualdad con el pujante nazismo ya era un triunfo

14 El 6 de mayo se llevoacute a cabo la inauguracioacuten Por parte alemana la representacioacuten era

muy notable En ausencia de Albert Speer comisario oficial de la exposicioacuten ladelegacioacuten estaba encabezada por el embajador en Madrid Von Stohrer Representabana Speer el alcalde de Nuremberg Willy Liebel Wilhelm Kreis consejero general deArquitectura Rudolf Wolters comisario de Exposiciones Gerhard Frankvicepresidente de la Inspeccioacuten General de Arquitectura Renner director de laexposicioacuten y Brichbach consejero ministerial y jefe de la seccioacuten de Artes Plaacutesticas enel ministerio de Propaganda alemaacuten

15 A las doce y diez de la mantildeana llegaba el dictador espantildeol para presidir la inauguracioacuten

Despueacutes de los saludos la revista militar etc el general Franco empezoacute el recorridoacompantildeado de la numerosa delegacioacuten alemana laquoEl embajador Von Stohrer y elprofesor doctor Wilhelm Kreis fueron explicando minuciosamente al Caudillo cada unade las maquetas expuestas y respondiendo a las preguntas que les iba formulando encada una de las salas de la magniacutefica Exposicioacuten que ademaacutes estaacuten ilustradas conespleacutendidas y belliacutesimas fotografiacuteas de esta obra ingente de arquitectura Fijoacute suatencioacuten el Jefe del Estado en un busto suyo obra en yeso pintado en bronce de unverdadero acierto y del que es autor el arquitecto alemaacuten Blum Martin que realizaintercambio de estudios en Madrid El Caudillo pidioacute que le fuera presentado cosa quehizo el arquitecto de Stuttgart Sr Jansen El Caudillo le felicitoacute muy efusivamente asiacutecomo al embajador de Alemania y a los arquitectos y personalidades de aquel paiacutes porla magnificiencia de la obra que ofrecen al conocimiento de los espantildeoles y que pone derelieve la importancia que Alemania concede a la intervencioacuten directa de laarquitectura en todo geacutenero de construcciones sean civiles sean militaresraquo24 Leyendoentre liacuteneas parece evidente que el Caudillo no solamente teniacutea conocimientos muylimitados sobre arquitectura y urbanismo sino que ademaacutes su intereacutes por la materia no

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era muy notable En este aspecto y a pesar de los esfuerzos de la prensa franquista y losmedios oficiales no podiacutea competir con la fama de constructores y urbanistas de suscolegas fascista y nazi De los tres dictadores sin duda alguna el general Franco era eluacuteltimo en la cola de la galeriacutea de grandes constructores de la nueva Europa

3 Un libro para la Exposicioacuten

16 Las dos exposiciones en Madrid y Barcelona llegaron acompantildeadas de un libro que

hariacutea las funciones de cataacutelogo Preparador por el mismiacutesimo Albert Speer y con unextenso proacutelogo de Rudolf Wolters La nueva arquitectura alemanaNeue deutsche baukunst

era un un libro bilinguumle alemaacuten-espantildeol publicado por Volk und Reich Verlag deBerliacuten en 1941 que queriacutea mostrar con la inclusioacuten de numerosas laacuteminas yfotografiacuteas el trabajo realizado laquoen los ocho antildeos transcurridos desde la toma delpoder por Adolfo Hitlerraquo en el campo de la arquitectura y el urbanismo o como escribiacuteaAlbert Speer en la presentacioacuten laquoel nuevo aspecto de las ciudades alemanasraquo

17 El libro impresionaba tanto por la calidad de la edicioacuten como por el contenido graacutefico ndash

un despliegue notable de laacuteminas de obras construiacutedas otras en viacuteas de realizacioacuten yproyectos por empezar ndash y las extensas explicaciones de Rudolf Wolters El colaboradorde Albert Speer presentaba un auteacutentico tratado sobre la relacioacuten entre la arquitecturay la poliacutetica y yendo maacutes lejos el lugar central que la arquitectura tendriacutea en laAlemania nazi pasadas las turbulencias de la guerra

La revolucioacuten de 1933 es para Alemania una transformacioacuten en todos los terrenosde la vida nacional Paralelamente con la renovacioacuten poliacutetica y social va elresurgimiento en el aspecto cultural El Fuumlhrer de Alemania Adolf Hitler se aplicaeacutel mismo a esta tarea Su preferencia va a la arquitecturaLos fines que se persiguen son orden y claridad Se pone mano a la obraradicalmente Por de pronto no se trata del laquoestiloraquo de la forma Se trata maacutes biende lo fundamental el nuevo arte arquitectoacutenico debe emanar de la nueva vida Enconstrucciones de piedra debe simbolizar al pueblo y a su tiempo Por eso de lamisma tarea del propio contenido iraacute sacando la propia formaEl espiacuteritu arquitectoacutenico de la Alemania de hoy se diferencia del de grandes eacutepocaspasadas en algo esencial Ese espiacuteritu abarca maacutes que nunca todo el espacio vital yva dando conscientemente forma al todo La planificacioacuten (Raumordnung) no soacuteloes un concepto de nuestro tiempo sino que es caracteriacutestico y exclusivo suyo Todolo que se construye en grande se ordena con arreglo al todo se supedita a laplanificacioacuten Las ciudades y el paisaje cobran un sentido especial dentro del todoAsiacute Berliacuten seraacute arquitectoacutenicamente tambieacuten la capital del Reich Nuremberg laciudad de los Congresos del Partido Munich la capital del Movimiento Hamburgola ciudad del comercio exterior Graz la del levantamiento nacional etc Lascapitales de las provincias cobraraacuten un sentido que responda a su especial situacioacutene importancia dentro del Reich y con referencia al todo Los laquoOrdensburgosraquo y lasEscuelas poliacuteticas se distribuiraacuten por el Este y por el Oeste por el Centro y por lasfronteras constituyendo nuevos centros y simbolizando la idea del Reich y lacomunidad del pueblo25

18 Despueacutes de esta declaracioacuten de principios Rudolf Wolters presentaba detalladamente

las principales obras dignas de aparecer en el libro y que definiacutean la nueva arquitecturaalemana Munich y su Plaza Real la Casa del Arte Alemaacuten el Forum del Movimiento enNuremberg la Nueva Cancilleriacutea en Berliacuten etc Un amplio cataacutelogo de realizaciones yproyectos que solamente podiacutea provocar la admiracioacuten de cualquier espectador

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interesado en la nueva arquitectura alemana o entusiasta de todo aquello ndash sobretodoen este terreno ndash que supuestamente era laquonuevoraquo en el movimiento nazi

19 Sin embargo no era necesario ser nazi o simpatizar con el nacionalsocialismo para

sentirse admirado fascinado por las propuestas arquitectoacutenicas presentadas en el libro(y su traslacioacuten a las maquetas fotografiacuteas y dibujos de la exposicioacuten) Un catoacutelico pocosospechoso de simpatiacuteas nazis ndash pero notable germanoacutefilo en aquella coyuntura ndash comoel analista Manuel Brunet recibioacute con entusiasmo la publicacioacuten26 un laquolibromaravilloso tan bueno como un excelente libro de versos impreso en suntuoso papel ycon grabados magniacuteficos especialidad muy alemanaraquo

20 Asiacute empezaba su comentario Manuel Brunet quien no escondiacutea que veiacutea en el libro de

Speer y Wolters un ejemplo de laquopropaganda ideoloacutegicaraquo pero de una especie queconteniacutea laquoverdades rotundas verdades en piedraraquo Despueacutes seguiacutea una excursioacutennarrativa muy erudita por el territorio de las relaciones entre la arquitectura y elpoder desde los griegos hasta Luis XIV pasando por unos cuantos ejemplos biacuteblicosDel extenso recorrido que llevaba a cabo Manuel Brunet destacaba algun paacuterrafoespecialmente significativo

[hellip] Un dictador no estaacute obligado a tener sobre la Arquitectura un conjunto de ideasclaras como Adolfo Hitler que nacioacute con vocacioacuten de arquitecto Pero no esinverosiacutemil que a un dictador con menos principios artiacutesticos le endosen un palacioo una serie de edificios estilo Palacio de la Muacutesica de Barcelona27 Arguumlir que unapoliacutetica de gran estilo crea un arte de gran estilo seriacutea peligroso Los griegosvivieron en un caos poliacutetico casi perpetuo y no obstante crearon varios estilos delos que todaviacutea vivimos Napoleoacuten tuvo mucha suerte en este aspecto aunque devez en cuando los hombres de LrsquoAction Franccedilaise se hayan permitido hablar pocorespetuosamente del estilo Imperio considerando que era un pastiche encomparacioacuten con el que usoacute el Rey Sol En cambio la Tercera Repuacuteblica francesa ylos liberales italianos han tenido mala suerte Casi todos sus edificios soncatastroacuteficos No es que no sintieran la necesidad de erigir grandes construccionespero el estilo de la eacutepoca no les fue propicio El ejemplo es el colosal Vittoriale deRomahellip28

21 Gran conocedor de Roma y del fascismo Manuel Brunet reivindicaba la arquitectura del

fascismo italiano como iniciadora de un movimiento antimodernista ndash el Palau de laMuacutesica Catalana que citaba anteriormente ndash y antifuncionalista ndash tomando el Palaciode la Sociedad de las Naciones en Ginebra como ejemplo ndash en el que se incardinaba lanueva arquitectura moderna alemana de Troost y Speer que habiacutea conseguido laquoofrecerun estilo a un reacutegimenraquo

4 Barcelona (octubre de 1942) el triunfo de laExposicioacuten

22 Con el libro como tarjeta de presentacioacuten y plenamente conscientes de que el

acontecimiento teniacutea una importancia singular ndash habiacutea quedado bien demostrado enMadrid con la presencia del dictador en la inauguracioacuten pero para Barcelonarepresentaba un punto aacutelgido en la presencia alemana en la ciudad ndash las autoridadesnazis trasladaron la exposicioacuten a Barcelona ndash antes de recalar en la ciudad catalana ydespueacutes de Madrid habiacutea viajado a Lisboa ndash convencidas y no se equivocaban de queseriacutea recibida con todos los honores por parte de los dirigentes poliacuteticos y culturales delfranquismo local Los antecedentes eran un aval para ser optimistas la exposicioacuten del

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libro alemaacuten en la Universidad en febrero de 1941 habiacutea tenido una acogida notable ylos actos que la habiacutean acompantildeado (conferencias acadeacutemicas visitas guiadas etc)demostraron que la clase poliacutetica e intelectual dominante era especialmente receptiva alas grandes muestras expositivas acadeacutemicas deportivas etc provenientes de laAlemania nazi

23 En un contexto especialmente favorable la Exposicioacuten fue instalada en un lugar de alta

carga simboacutelica para la ciudadaniacutea Todas las croacutenicas y convocatorias indicaban que lamuestra podriacutea verse en el llamado Palacio de Arte Moderno de la Ciudadela ndashlasautoridades franquistas se referiacutean al Parc de la Ciutadella un amplio recintoajardinado levantado sobre la fortaleza militar que dominaba buena parte de la ciudadtras la victoria borboacutenica en la Guerra de Sucesioacuten de 1714 La denominacioacuten oficialfranquista del edificio ocultaba una verdad amarga entre abril de 1931 y enero de 1939el palacio habiacutea acogido el Parlament de Catalunya la caacutemara de diputados catalaneselegidos democraacuteticamente por los ciudadanos en 1932 en el contexto de la autonomiacuteapoliacutetica conseguida por Catalunya durante la Seguna Repuacuteblica espantildeola A partir defebrer de 1939 las dependencias del Parlament ndash con el hemiciclo como punto central ndashfueron cerradas y tapiadas y la planta baja quedoacute para exhibicioacuten de las colecciones depintura del llamado Museo de Arte Moderno

24 Si el cambio de denominacioacuten era un indicador humillante el otro gran elemento de

impacto fue la ornamentacioacuten de la fachada tres enormes esvaacutesticas acompantildeadas dedos banderas laquonacionalesraquo cubriacutean la fachada principal del edificio Posiblemente lacombinacioacuten de estos elementos ndash el cambio de denominacioacuten oficial las banderas en lafachada maacutes los contenidos de la exposicioacuten ndash fue uno de los eacutexitos maacutes notables delfranquismo en su programa de manipulacioacuten histoacuterica y reescritura del pasadoreciente

25 La primera toma de contacto con la Exposicioacuten se produjo el 19 de octubre cuando los

responsables de la muestra invitaron a un selecto grupo de periodistas y autoridadesfranquistas a visitarla antes de abrir las puertas al puacuteblico29 Seguacuten la croacutenica publicadala delegacioacuten invitada era de primer nivel

Asistieron el teniente de alcalde sentildeor Azcoitia en representacioacuten delAyuntamiento el secretario de la Jefatura Provincial de Prensa sentildeor BernabeacuteOliva30 y el presidente de la Asociacioacuten de la Prensa sentildeor Ramiacuterez Pastor asiacute comorepresentantes de todos los perioacutedicos y agencias informativas de nuestra ciudadHicieron los honores a los invitados el vicecoacutensul de Alemania sentildeorReuschenbach el doctor Hettlage representante del profesor Albert Speerministro del Reich organizador del certamen y autor de numerosas obras de las queen eacutel se exhiben el doctor Biebrand consejero de aquel ministro el comisario de laExposicioacuten sentildeor Otto Renner don Heriberto Giors de los Ferrocarriles Alemanesy don Oscar Streit representante de la DNB

26 La presencia de los periodistas en una convocatoria previa a la inauguracioacuten oficial

teniacutea una utilidad que iba maacutes allaacute de la estrictamente informativa En los primerosantildeos de la dictadura franquista los periodistas ndash y los medios para los que trabajabanndashasumiacutean la funcioacuten de laquointelectuales orgaacutenicosraquo del reacutegimen Con la intelectualidadespantildeola ndash y catalana ndash mayoritariamente diezmada por la represioacuten y la depuracioacutenfranquistas y el exilio la dictadura convirtioacute la prensa en la principal herramienta detransmisioacuten poliacutetica e ideoloacutegica en una especie de fuerza de infanteriacutea de primeraliacutenea de combate cultural e ideoloacutegico Por este motivo agasajar a los periodistas nosolamente era asegurarse la presencia en los medios ndash cosa que era inevitable teniendo

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en cuenta las directrices del poder ndash sino que tambieacuten representaba poder explicar elsignificado profundo de la muestra a los supuestos laquocreadoresraquo ndash o mejorlaquotransmisoresraquo ndash de opinioacuten de la dictadura franquista

27 iquestQueacute ofreciacutea la Exposicioacuten En palabras del vicecoacutensul Reuschenbach mostraba laquouna

breve impresioacuten de la nueva orientacioacuten arquitectoacutenica alemana [hellip] No se pretende[hellip] imponer la orientacioacuten artiacutestica alemana a otros pueblos ya que el alemaacuten sienteuna gran admiracioacuten por los inmortales monumentos de la arquitectura espantildeolaraquo31 Elvicecoacutensul pediacutea a la prensa barcelonesa su ayuda laquopara que sus lectores aporten susimpatiacutea y su comprensioacuten por el modo alemaacuten de apreciar las cosasraquo32 Pero maacutes allaacutede las palabras protocolarias del diplomaacutetico la Exposicioacuten reclamaba un anaacutelisis maacutespausado tanto de quien la habiacutea inspirado ndash Albert Speer ndash como del significado de lasobras cuyos proyectos maquetas dibujos etc iban a ser mostrados Y un buen ejemplode este anaacutelisis lo ofreciacutea uno de los grandes perioacutedicos de la ciudad33

La Exposicioacuten de Arquitectura Alemana Moderna que se inauguraraacute hoy en elPalacio de Arte Moderno de la Ciudadela y se celebraraacute hasta el diacutea 4 de noviembreha sido organizada bajo la alta direccioacuten del sentildeor Albert Speer ministro del Reich einspector general de Edificacioacuten de la ciudad de BerliacutenEs la personalidad de Albert Speer una de las maacutes relevantes en el campo de laactual arquitectura alemana Nacido en Manheim en 1905 cursoacute estudios en la AltaEscuela Teacutecnica de Berliacuten En posesioacuten de las carreras de ingeniero y arquitectoprestoacute relevantes servicios en el periacuteodo de organizacioacuten del nuevo Estado NacionalSocialista distinguieacutendose con la construccioacuten de las grandes obras destinadas a loscongresos y reuniones del partido de Nuremberg En 1937 fue nombrado inspectorgeneral de Edificacioacuten de la ciudad de Berliacuten y en esta calidad encargado de losgrandes planes de reforma que vieron un comienzo de realizacioacuten y de los que sonelementos destacados el magniacutefico edificio de la nueva Cancilleriacutea y la larga avenidatransversal que cruza Berliacuten de este a oeste con toda una serie de importantesedificios La labor desarrollada en este aspecto indujo al Fuumlhrer a raiacutez de ladesgracia que costara la vida al doctor Todt a confiar el Ministerio por eacuteste antesregentado a Albert Speer que figura entre los colaboradores maacutes iacutentimos de AdolfHitler Con ello vino a sumarse a sus ya importantes tareas de magnitud histoacutericauna misioacuten de la mayor trascendencia A eacutesta se debe que el sentildeor Speer no hayapodido asistir personalmente a la inauguracioacuten de la Exposicioacuten que con tantocarintildeo ha organizadoLa primera gran obra arquitectoacutenica en un ambiente histoacuterico y urbano fue la PlazaReal de Munich debida al primer arquitecto del Fuumlhrer Paul Ludwig Troostfallecido por desgracia poco antes de terminarla A ambos lados de los Templos dela Fama erigidos en conmemoracioacuten de los muertos del intento de alzamientonacional de noviembre de 1923 dos grandes edificios de la Jefatura Suprema delMovimiento cierran la parte oeste de la plaza que despojada de todo elementonatural y fortuito (como aacuterboles y verdor) da un marco de piedra severo y digno alos heacuteroes caiacutedos Fue tambieacuten Troost autor de la nueva Casa del Arte Alemaacuten en laque se celebran exposiciones anuales de pintores alemanes contemporaacuteneos y quereafirman la posicioacuten de Munich como importante centro de actividad artiacutesticaEn Nuremberg la ciudad de los congresos del Partido Nacional Socialista es dondepuede comprobarse mejor el influjo antes sentildealado de la renovacioacuten poliacutetica sobrelas creaciones arquitectoacutenicas aquiacute en efecto surgioacute en la mente del Fuumlhrer alcalor de las primeras y cada vez mayores manifestaciones al aire libre el magnoproyecto de la Explanada de los Congresos del Partido conjunto de construccionesmonumentales de las que algunas estaban casi terminadas ya al interrumpirse lasobras a consecuencia de la guerra los edificios del Foro del Movimiento el Pabelloacutendel Congreso la amplia Viacutea de los Desfiles de 90 metros de anchura el Campo deMarzo que serviraacute en el futuro para las manifestaciones del Ejeacutercito elldquoZeppelinfeldrdquo el proyectado Estadio Alemaacuten son sus partes esenciales El

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planteamiento fue encomendado en 1934 a Albert Speer el cual concibioacute un ejeatrevido en el dispositivo general y amplioacute considerablemente las proporcionestotales de eacuteste que fue ademaacutes puesto en contacto maacutes estrecho con la viejaciudadPero la cima y remate de las reformas urbanas habraacute de ser la de Berliacutenencomendada tambieacuten a Speer seguacuten hemos indicado ya en 1937 y para la cual sehan destinado fondos extraordinarios Se preveacute una gran cruz de calles con ejedominante Norte-Sur con cuatro grandes calles de circunvalacioacuten destinadas adescongestionar el traacutefico interior y nuevos espacios de verdor que penetraraacutenprofundamente como lenguas radiales en el antiguo nuacutecleo urbano Ya en 1939 sehabiacutea terminado una parte importante de la avenida Este-Oeste desde la Puerta deBrandenburgo hasta la Plaza de Mussolini Poco antes se habiacutea construido tambieacutenel primer edificio representativo dentro de la reforma la Nueva Cancilleriacutea Eacutestaelevada por Speer en el breve espacio de nueve meses presta su marco adecuado alas esculturas de Arno Breker a los mosaicos de Herman Kaspar y a los gobelinos deWerner Peiner y es tan caracteriacutestica del nuevo espiacuteritu por sus liacuteneas externasequilibradas y sencillas como por su aspecto interior en el que sobresalen la grangaleriacutea de maacutermol y el despacho del FuumlhrerOtra serie de ciudades seraacuten tambieacuten objeto de amplias reformas Entre los nombresde arquitectos destacados podemos antildeadir a los de Troost y Speer los de JosephThorak y Kurt Schmid-Ehren que han actuado en Munich y Nuremberg HermannGiesler Roderich Fink y Wilhelm Kreis cuya labor ha sido asimismo muy fecunda yvariadaHagamos finalmente una breve referencia a las Escuelas de Mandos entre las quecabe citar la de Sonthofen obra de Giesler numerosos Hogares de la JuventudHitleriana la Escuela Superior del Partido que ha comenzado a construirse enChiemsee etc Muchas de estas obras no han podido terminarse auacuten por causa de laguerra pero por deseo expreso del Fuumlhrer la labor de planeamiento prosigue apesar del conflicto sentando las bases de la futura actividad constructiva

28 Podiacutean hacerse lecturas maacutes amplias del significado general de la Exposicioacuten Asiacute lo

creiacutea un criacutetico de arte falangista Luis Monreal Tejada34 quien como hicierananteriormente Manuel Brunet o Manuel Penella de Silva tambieacuten se dejaba llevar porel fascinante poderiacuteo nazi laquoLa Exposicioacuten de la Moderna Arquitectura Alemana enestos momentos de lucha en defensa de una Civilizacioacuten milenaria constituye unsiacutembolo y una realidad Reafirma la existencia del espiacuteritu europeo y demuestra queeacuteste posee en nuestro tiempo tanta vitalidad como en otras eacutepocas histoacutericas de las quenos sentimos orgullosos Y esta conclusioacuten clara y manifiesta debe llenarnos deconfianza en los destinos de nuestro Occidenteraquo35 Previamente se habiacutea referido laquoa lapresentacioacuten maravillosa de esta Exposicioacutenraquo laquomuestra de lo que el impulso hitlerianologra servido por la disciplina y el trabajo de su puebloraquo Despueacutes veniacutea la referenciainexcusable al monasterio de San Lorenzo del Escorial como ejemplo de que tambieacutenen Espantildea habiacutea existido una arquitectura con ambiciones imperiales y se adentraba enla propuesta laquoneoclaacutesicaraquo de la nueva arquitectura alemana laquoEl Neoclaacutesico hitlerianoes de maacutexima sobriedad Puede decirse que posee un rigor filosoacutefico en la simplecomposicioacuten de liacuteneas y masas Triunfa la liacutenea recta a la que con gran oportunidad ymesura se la yuxtapone al sereno contraste del medio punto o el ritmo subyugador dela columnata Algunas veces unos relieves o unas estatuas animan el conjuntoarquitectoacutenico Pero es eacuteste siempre el que se impone y triunfa como siacutembolo delpensamiento constructor de los capitanes de la nueva Europaraquo Maquetas proyectosfotografiacuteas etc laquoson asombro del visitanteraquo todo era admirable Alemania y suarquitectura teniacutean amigos incondicionales y rendidos en Barcelona

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29 El martes 20 de octubre se llevoacute a cabo la inauguracioacuten La representacioacuten poliacutetica y

social del poder franquista fue de primer orden laquoEl acto lo presidieron el CapitaacutenGeneral del IV Regioacuten teniente general Kindelaacuten el Gobernador civil y Jefe provincialdel Movimiento don Antonio de Correa el embajador de Alemania en Espantildea sentildeorStohrer el Gobernador militar general Moreno Calderoacuten alcalde accidental deBarcelona sentildeor Joaniquet vicepresidente de la Diputacioacuten Provincial sentildeor Batlloacuterector de la Universidad y Delegado provincial de Educacioacuten Nacional sentildeor Goacutemez delCampillo canoacutenigo doctor Faura por el obispado figurando tambieacuten entre losasistentes al acto el Jefe Superior de Policiacutea coronel Asensi Ceperohellipraquo36 Ademaacutes de losmaacuteximos representantes del poder poliacutetico ndash provincial y local ndash militar y policial ellaquonuevoraquo estamento acadeacutemico e intelectual ndash los hombres que habiacutean ocupado lospuestos vacantes en la universidad las instituciones culturales y cientiacuteficas etc tras larepresioacuten y la depuracioacuten franquistas ndash tambieacuten hizo acto de presencia Luis MonrealTejada laquocomisario de la Defensa del Patrimonio Artiacutestico Nacionalraquo y pieza clave en elmercado de arte barceloneacutes Luis Moragas del Sindicato Espantildeol Universitario (SEU)Javier de Salas director del llamado Museo de Bellas Artes y profesor en la universidadde Barcelona Martiacuten Almagro catedraacutetico de Prehistoria y director del MuseoArqueoloacutegico37 Buenaventura Bassegoda catedraacutetico de la Escuela de Arquitectura quetendriacutea un activo papel en relacioacuten a la Exposicioacuten etc Era pues un acontecimientoque provocoacute una mobilizacioacuten social de gran envergadura La Barcelona franquistahabiacutea entendido que se encontraba ante una ocasioacuten excepcional y asiacute lo manifestoacuteasistiendo a la inauguracioacuten en el mal llamado Palacio de Arte Moderno

30 Por parte alemana la representacioacuten tambieacuten era de alto nivel Al embajador en

Espantildea le acompantildeaban laquoel profesor Huttlage que representaba al ministro sentildeorSpeer el Consejero ministerial doctor Biebrach que ostentaba la representacioacuten delministro alemaacuten de Propaganda Dr Goebbels el coacutensul general de Alemania doctorJaeger los vicecoacutensules sentildeores Reuschembach conde Strachwitz y Ruggenberg el jefedel Partido Nacionalsocialista en Barcelona sentildeor Knopff el jefe de dicho partido enEspantildea Sr Thimmann y otras jerarquiacuteas del mismo y representantes de las diversasentidades culturales y econoacutemicas de Alemania en nuestra ciudadraquo La confluencia enun mismo espacio de cuadros oficiales falangistas y nazis dirigentes y responsablespoliacuteticos y militares espantildeoles y alemanes era una magniacutefica imagen de la falsaneutralidad espantildeola ante el conflicto europeo y reafirmaba las amistosas relacionesentre las dos dictaduras

31 Abrioacute el acto el vicecoacutensul alemaacuten en Barcelona quien se reafirmoacute en el toacutepico de la

vinculacioacuten especial entre la arquitectura laquoy la persona del Fuumlhrer y de su voluntadconstructiva [hellip] que con el mayor relieve traduce el caraacutecter del Nacionalsocialismoraquo38

Despueacutes el doctor Hettlage ofrecioacute un discurso de mayor contenido e intencioacutenlaquoRealzoacute la importancia que en todo tiempo ha tenido la arquitectura comomanifestacioacuten maacutes inmediata y duradera de la historia de una nacioacutenraquo tambieacuten explicoacuteque una construccioacuten laquofrecuentemente ofrece maacutes indicaciones sobre los hechos de unsiglo entero que un milloacuten de documentos impresosraquo e hizo una afirmacioacuten quenaturalmente la realidad diaria desmentiacutea laquoAlemania no tiene el deseo de implantarsu modo de ser y su concepto artiacutestico a otrs pueblos extranjeros por los que siente lamisma estimacioacutenraquo

32 Por parte franquista la bienvenida fue a cargo del alcalde accidental Aurelio Joaniquet

un veterano poliacutetico de la extrema derecha monaacuterquica bien aposentado en el

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franquismo y recieacuten llegado como tantos otros al falangismo Era un bunrepresentante del stablishment poliacutetico y social de la Barcelona franquista y su imagende severidad burguesa y conservadora ilustraba perfectamente el maridaje entrederechas tradicionales y fascismos de nuevo cuntildeo Su papel en el evento no debiacutealimitarse a dar la bienvenida a la delegacioacuten alemana sino que tambieacuten debiacuteareivindicar los meacuteritos espantildeoles

Nos traeis sentildeores esta manifestacioacuten de la moderna arquitectura alemana enmomentos en que nuestro aacutenimo estaacute bien dispuesto para recibirla y comprenderlaNo estaacute lejano el diacutea en que Espantildea luchaba contra el comunismo ruso en su propiosuelo y en aquel primer acto de la gran tragedia europea el gesto de Alemania y deItalia no fue de indiferencia sino de hospitalidad para las familias evadidas de suhogar y de ayuda para vencer al enemigo comuacuten que trataba de establecer un puntode apoyo en el occidente de Europa para sojuzgarla despueacutes maacutes faacutecilmentePor ello en justa correspondencia nuestra Divisioacuten Azul formada por voluntariospertenecientes a todas las clases sociales acompantildea a los soldados alemanes en loscampos de Rusia en la heroica lucha contra el comunismo Espantildea no esperaimpasible que derrameis vuestra sangre en beneficio de todos sin hacer ningunaaportacioacuten [hellip] la Espantildea de hoy que tiene por lema el que la vida del hombre sobrela tierra es milicia es partiacutecipe de la dura Cruzada contra el comunismo porquesabe que sin su destruccioacuten previa no puede haber fortuna ni dicha ni religioacuten nimoral ni paz entre los hombres

33 Ciertamente el discurso inaugural del alcalde accidental de Barcelona teniacutea poco que

ver con los contenidos de la Exposicioacuten su significacioacuten etc Pero era previsible quefuera asiacute el franquismo en todos sus niveles padeciacutea de un sentimiento de inferioridady envidia ante el desplegamiento del poder nazi en Europa que obligaba a sus cabezasvisibles ndash militares civiles intelectuales propagandiacutesticas etc ndash a insistir una y otravez en la laquoEspantildea precursora y victoriosaraquo en el combate universal contra elcomunismo como una foacutermula para reivindicar un supuesto poderiacuteo espantildeol y sobretodo evitar el relegamiento de la dictadura espantildeola al furgoacuten de cola de las nuevaspotencias fascistas europeas De aquiacute que Aurelio Joaniquet trajese a colacioacuten la victoriade 1939 la Divisioacuten Azul y otros supuestos meacuteritos que permitiesen equilibrar lapercepcioacuten de inferioridad ante la exhibicioacuten de obras arquitectoacutenicas alemanasProbablemente la delegacioacuten nazi presente en el Palacio de Arte Moderno asintioacute conamabilidad y correccioacuten al discurso pero se cintildeoacute a la misioacuten que se le habiacuteaencomendado fascinar a Europa con los grandes proyectos urbaniacutesticos yarquitectoacutenicos que definiacutean mejor que muchos discursos el renacido poder alemaacutenmaacutes allaacute de sus fronteras

34 Reafirmada por parte del alcalde accidental la indestructible alianza de amistad entre

los dos paiacuteses aun tuvo tiempo para evocar la laquoespantildeolizacioacutenraquo de algunos artistasalemanes y citar el nombre de acadeacutemicos contemporaacuteneos como Karl Vossler laquoquehan sabido comprender el espiacuteritu espantildeol y han aportado al estudio y conocimiento delas cosas de Espantildea su preclara inteligenciaraquo

35 Desde este momento y hasta el 4 de noviembre la Exposicioacuten quedoacute abierta al puacuteblico

Raacutepidamente se organizaron visitas colectivas de diferentes grupos de la ciudadAlgunos institutos de ensentildeanza media mandaron a sus alumnos caso de los centrosMeneacutendez Pelayo y Maragall tambieacuten hicieron acto de presencia un grupo de militaresdel Centro Cultural del Ejeacutercito y de la Armada y el Frente de Juventudes ndashlaorganizacioacuten juvenil falangista ndash mandoacute una delegacioacuten el mismo diacutea que visitaron laExposicioacuten los alumnos del Instituto del Teatro39 Les seguiriacutean los alumnos de la

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Escuela de Ingenieros Industriales del Colegio Alemaacuten (28 de octubre) y profesores yalumnos de la Escuela de Arquitectura encabezados por el secretario y catedraacuteticoBuenaventura Bassegoda quien iba acompantildeado de Emilio Canosa decano de la EscuelaSuperior de Arquitectura de Madrid Este grupo de visitantes asiacute como maacutes tarde laquolosciacuterculos intelectuales y autoridades de nuestra ciudadraquo gozaron de la oportunidad devisionar las peliacuteculas Arquitectura en la Alemania de Adolfo Hitler y Expresioacuten en piedra40

36 El 4 de noviembre se clausuraba la Exposicioacuten Antes de cerrar puertas aun la visitaron

miembros del laquoDepartamento de Aparejadores del SEUraquo y de la Escuela Superior deBellas Artes Con ellos la muestra habiacutea llegado a los 30000 visitantes una cifra muynotable para una actividad de estas caracteriacutesticas y en una ciudad que viviacutea castigadapor una muy dura posguerra

5 Una uacuteltima reflexioacuten de un especialistaBuenaventura Bassegoda

37 Muy probablemente la prensa barcelonesa se expresaba con toda sinceridad cuando

calificaba la Exposicioacuten de eacutexito Miles de visitantes proyecciones de documentalesmovilizacioacuten de las organizaciones falangistas y de los centros educativos etc era unbuen balance de la muestra y su impacto

38 Pero tambieacuten en los ambientes maacutes intelectuales y especializados habiacutea recibido una

notable atencioacuten Manuel Brunet habiacutea dedicado un extenso comentario al libro-cataacutelogo ndashademaacutes de sus anaacutelisis sobre la arquitectura fascista ndash Luis Monreal sedeclaraba rendido al poderiacuteo nazi Y el catedraacutetico y laquosecretario perpetuoraquo de laEscuela de Arquitectura de Barcelona Buenaventura Bassegoda que habiacutea sidovisitante asiduo de la Exposicioacuten tambieacuten le dedicoacute una atencioacuten especial En aquellostiempos de posguerra Bassegoda era uno de los arquitectos de referencia delfranquismo local Formado en lops ambientes conservadores y catoacutelicos de preguerra apartir de 1939 fue uno de los referentes acadeacutemicos e intelectuales de los proyectos derestauracioacuten de edificios ndash sobre todo religiosos ndash destruidos o castigados por la guerray la revolucioacuten y tuvo un papel muy activo en los ciacuterculos culturales de la buenasociedad franquista Tanto se le podiacutea encontrar en el Ciacuterculo Cultural del Ejeacutercito y dela Armada explicando al personal militar las destrucciones de que fue viacutectima labasiacutelica goacutetica de Santa Maria del Mar por parte de la laquohorda rojaraquo como era delegadopor el ayuntamiento de Barcelona para representarlo en el congreso internacional dearquitectura convocado en Berliacuten en noviembre de 1942

39 Muy activo maacutes allaacute de su caacutetedra universitaria era loacutegico que mostrara y manifestara

su intereacutes especial por la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Desde laspaacuteginas del semanario Destino Poliacutetica de Unidad (la revista poliacutetico-cultural maacutesimportante de la Espantildea de posguerra) el arquitecto pudo manifestar su satisfaccioacutenporque el puacuteblico barceloneacutes laquohipersensible ante toda manifestacioacuten de nudaarquitectura acostumbrado a buscar la virtud en el comedio sin caer en el defecto decomiar lo mediocre y lo trivialraquo habiacutea expresado su gran admiracioacuten por la laquonuevaarquitectura alemanaraquo41 Pero maacutes allaacute de la reaccioacuten ciudadana iquestqueacute era lo realmenterelevante Por ejemplo seguacuten el arquitecto Bassegoda laquoLa unaacutenime voluntad devictoria de un pueblo queda aquiacute de manifiesto en perfecta equipolencia con el triunfode los nuevos caacutenones morfoloacutegicos Recordemos Luego de una importante aportacioacuten

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claramente antinacional del grupo judiacuteo que alcanzoacute eacutexitos indiscutibles como Gropiusi Mendelssohn mientras los estadistas republicanos en el sanedriacuten del Leman seadormilaban arrullados por la voz del violoncelo de Briand el pueblo alemaacuten reconoceen Adolfo Hitler al hombre extraordinario llamado a levantarlo del oprobio en que viviacuteapor las malas artes de sus enemigos Y la revolucioacuten nacional-socialista que sacude elorganismo estatal desde el zampeado hasta el fastigio ha de remover tambieacuten eluniverso plaacutestico para orientarlo hacia metas maacutes limpias y excelsas Ahitos de alabarsin entenderlo el arte cerebral abstracto aacuterido y convencional que se empentildea encolocar la nariz o la rodilla en el lugar del ombligo vemos con alivio que la arquitecturahitleriana propugna un nuevo clasicismohellipraquo

40 laquoAliviadoraquo por haber podido superar la laquoarquitectura judiacutearaquo y laquoel arte cerebralraquo

Bassegoda se expresaba con gran contundencia

La reaccioacuten artiacutestica verdaderamente gigantesca que representa la instauracioacutendel nuevo reacutegimen habla directamente al alma del pueblo alemaacuten con el lenguajepara eacutel maacutes halaguumlentildeo de una arquitectura imponente por su importancia ydimensioacuten y en la que el valor proacutecer y eterno de la canteriacutea haacutecese siacutembolo de lafirmeza del ideal poliacutetico representado A los admiradores de la Bauhaus estadeliberada arquitectura de Estado puede antojaacuterseles regresioacuten a un adocenadorenacimiento claacutesicoPero el observador imparcial comprende en seguida que estaacute inspirada por unavisioacuten maacutes amplia y grandiosa y menos personal y rebuscada que la que animara lacorrecta sobriedad prusiana de Schinkel la serena gracia italiana de Lukae y deSemper o el recio empuje paladiano de Hoffmann Nos hallamos en presencia de unavoluntad de afirmacioacuten de un afaacuten de orden y de disciplina que soacutelo halla fidelidadhermeneacuteutica en solemnes y colosales obras arquitectoacutenicas Lo dijo GieslerlaquoCogemos el pico y la bujarda porque el pincel y los colores nos parecen hartomenguados para representar esta eacutepoca heroica Asentamos a hueso un sillar sobreotro para lograr una obra en la que cada unidad estaacute tan proacutexima a las contiguascomo nuestras manos en la hermandad y nuestros corazones en la fe

41 Rendido como tantos otros franquistas ante el deslumbramiento alemaacuten

Buenaventura Bassegoda terminaba invocando el laquomilagro arquitectoacutenico que estosdiacuteas nos asombraraquo producto del laquotriunfo de la revolucioacuten nacional bajo la guiacutea sentildeerade Adolfo Hitlerraquo

42 Ciertamente teniacutea que hablarse de laquoasombroraquo fascinacioacuten admiracioacuten La Alemania

nazi en mayor medida que la Italia fascista era una referencia inexcusable para laBarcelona franquista y el conjunto del sistema dictatorial espantildeol Ideoloacutegicamenteculturalmente en su organizacioacuten poliacutetica y supuesta eficiencia administrativa y degestioacuten en su supuesto sentido de la renovacioacuten histoacuterica (todo en la Alemania naziera nuevo la nueva arquitectura el nuevo orden la nueva Europahellip) etc la dictaduraalemana era un modelo admirable el summum de lo nuevo que vendriacutea tras barrer losrestos de la decadente sociedad burguesa y liberal del siglo XIX y las primeras deacutecadas

del XX En cierta forma Aurelio Joaniquet lo habiacutea sintetizado en su discurso inaugural

laquopuestas en contacto las creaciones de vuestra moderna arquitectura con la fuerte yrobusta personalidad hispaacutenica se originen formas nuevas rindiendo en definitivaculto a la belleza y al progreso humano patrimonio de todos los pueblosraquoNaturalmente nadie en la Barcelona franquista se preguntaba por el alto precio a pagarpor las laquoformas nuevasraquo o la direccioacuten que tomariacutea el laquoprogreso humanoraquo prometidopor la Alemania hitleriana

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NOTAS

1 Una primera aproximacioacuten a este fenoacutemeno de la posguerra barcelonesa en PEacuteREZ-

VALLVERDUacute Eulagravelia (dir) Barcelona en postguerra 1939-1945 Barcelona Efadoacutes 2014

2 Lothar Altmeyer dio una conferencia el 31 de mayo de 1944 acerca de las laquoCaracteriacutesticas

esenciales del paisaje alemaacutenraquo que seguacuten se apuntaba en el programa de mao laquoencuadra la

fisonomiacutea propia de Alemania en la gran unidad europea y procura esclarecer al mismo tiempo

las fuerzas que el ambiente geograacutefico ofrecen al hombreraquo Los contenidos de la conferencia a

tenor de las explicaciones previas remitiacutean a las praacutecticas de la Geopoliacutetica muy de moda en

aquellos antildeos y que desde Alemania habiacutea llegado a ciacuterculos acadeacutemicos italianos espantildeoles

etc simpatizantes de esta viacutea pseudocientiacutefica Para el caso espantildeol cfr VILANOVA Francesc

Espantildea en el nuevo orden europeo Algunas lecturas franquistas de posguerra en MORENO CANTANO

Antonio Ceacutesar (coord) El ocaso de la verdad Propaganda y prensa exterior en la Espantildea franquista

(1936-1945) Gijoacuten Ediciones Trea 2011 pp 215-250

3 Catedraacutetico en la Universidad de Berliacuten dio dos conferencias laquoLa lucha contra el polvo en las

faacutebricasraquo (5 de noviembre de 1940) y la maacutes interesante y significativa laquoFines y meacutetodos de la

formacioacuten y seleccioacuten profesional del obrero alemaacutenraquo (6 de noviembre de 1940)

4 Su visita a la ciudad en marzo de 1944 estuvo rodeada de los maacuteximos honores y fue recibido

por las primeras autoridades civiles militares y acadeacutemicas franquistas del momento Ofrecioacute dos

conferencias laquoLa influencia europea de San Isidororaquo en la universidad y laquoLas culturas neoliacuteticas

y el espiacuteritu germaacutenicoraquo en el Ateneo Barceloneacutes Seguacuten la prensa (La Vanguardia Espantildeola 17

marzo 1944) en su segunda conferencia habriacutea afirmado laquoen el gran diaacutelogo latinorromaacutenico

las voces hispaacutenicas son las que suenan a los germanos con acentos maacutes simpaacuteticos y familiares y

que gran parte de la riqueza psiacutequica germaacutenica se generoacute en el papel de Espantildea como mediadora

entre las civilizaciones mediterraacuteneas y atlaacutenticas y por uacuteltimo y en relacioacuten con la Europa

actual dijo que el bolcheviquismo no puede colaborar en la magna tarea de la cultura europea

porque carece del sentido fundamental de la solidaridadraquo

5 El jurista Carl Schmitt habiacutea sido invitado por el Colegio de Abogados de Barcelona para dar

una conferencia sobre laquoLa situacioacuten actual de la Ciencia del Derecho en Europaraquo laquoEl doctor

Schmitt tratoacute de la situacioacuten actual de la Ciencia del Derecho en Europa seguacuten un derecho

europeo comuacuten que solamente existiriacutea en cuanto los pueblos europeos en conjunto hubiesen

partido del Derecho Romano Los sistemas juriacutedicos en vigor que habiacutean sido ya amenazados

anteriormente por el positivismo y que habiacutean continuado en lucha con la teacutecnica en progreso

sufren hoy tambieacuten una profunda crisis lo que dejariacutea de tener su expresioacuten en la actual

contienda El profesor Schmitt pasoacute a considerar seguidamente la personalidad del gran hombre

de ciencia juriacutedica alemaacuten FK von Savigny fundador de la histoacuterica Escuela Juriacutedica cuyos

trabajos siguen teniendo auacuten hoy importancia para Europa enteraraquo (La Vanguardia Espantildeola 8

julio 1944)

6 laquoHimmler o la paz interior de Alemaniaraquo en La Vanguardia Espantildeola 23 octubre 1940 Lo de

esoteacuterico se refiere a su visita a la montantildea y monasterio benedictino de Montserrat seguacuten

parece para encontrar pistas de la hipoteacutetica localizacioacuten del Santo Graal (en la literatura

esoteacuterica germaacutenica Montserrat podriacutea ser la miacutetica montantildea Montsalvat donde habriacutea sido

escondido el codiciado objeto sagrado)

7 PENELLA DE SILVA Manuel laquoEl trabajo del Fuumlhrer La tarea en la nocheraquo en Destino Poliacutetica de

Unidad 185 1 febrero 1941 Periodista valenciano fue jefe de Falange Espantildeola y Tradicionalista y

de las JONS mdash el partido fascista espantildeol mdash en Baden Palatinado y Saar y corresponsal de Diario

de Barcelona el semanario Destino Poliacutetica de Unidad y El Alcaacutezar (perioacutedico de Madrid) en Berliacuten en

los tres primeros antildeos de la guerra

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8 AZNAR Manuel laquoPoliacutetica de Espantildea en Europa y IIraquo en Solidaridad Nacional 14 julio 1940

9 Por ejemplo el estreno de la peliacutecula de las Juventudes Hitlerianas El flecha Qex en el cine

Savoy el 16 de junio de 1939 Un mes maacutes tarde se estrenaba en el mismo cine Olimpiada de Leni

Riefensthal El 27 de mayo de 1941 en el cine Astoria se estrenaba La victoria en el Oeste

10 La Exposicioacuten del Libro Alemaacuten tuvo lugar en el paranimfo de la Universidad el 15 de febrero

de 1941 En abril del mismo antildeo se inauguroacute otra dedicada a la prensa Y no hay que olvidar las

actividades puacuteblicas del Instituto de Cultura Alemaacuten o las del Colegio Alemaacuten

11 Dos diacuteas despueacutes de la inauguracioacuten de la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana en

Barcelona se habiacutea previsto el inicio del Segundo Congreso de la Federacioacuten de Urbanismo y de la

Vivienda espantildeola tambieacuten en la ciudad Para mayor coincidencia las sesiones del congreso se

celebraban en el mismo lugar el llamado Palacio de Arte Moderno que la exposicioacuten alemana

(Solidaridad Nacional 21 octubre 1942) A imitacioacuten del III Reich la dictadura franquista tambieacuten

queriacutea presumir del binomio arquitectura-urbanismo Como veremos maacutes adelante en Madrid

ocurrioacute algo similar

12 ROMANO [BRUNET Manuel] laquoLa guerra y la arquitecturaraquo en Destino Poliacutetica de Unidad 186 8

febrero 1941

13 laquoLa Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Fue inaugurada ayer solemnemente

presidiendo el acto el Embajador de Alemania en Espantildea y nuestras primeras autoridadesraquo en

Diario de Barcelona 21 octubre 1942

14 SCHAumlCHER Wolfgang De Berliacuten a laquoGermaniaraquo Arquitectura i planificacioacute urbana en Art i poder

LrsquoEuropa dels dictadors 1930-1945 Barcelona CCCB-Diputacioacute de Barcelona 1996 p 326 En

castellano laquocon la nueva filosofiacutea de expansionismo en la poliacutetica exteriorraquo

15 Iacutedem p 329 En castellano laquola utilizacioacuten por parte de los nazis de la ldquoarquitectura de la

remodelacioacutenrdquo como instrumento de poder se vinculaba indisolublemente y llevoacute

inevitablemente a la guerra En la siacutentesis de la arquitectura las armas y la guerra junto a la

alegriacutea sangrienta de la conquista mundial y ldquola raza superiorrdquo surge una esteacutetica del horrorraquo

16 Ibiacutedem p 327 En castellano laquopiedra a piedra calle por calle [] evocaba las perspectivas

imperiales sobre la futura hegemoniacutea mundialraquo

17 OVERY Richard Interrogatorios El III Reich en el banquillo Barcelona Tusquets 2003 p 157

Maacutes adelante Richard Overy se muestra implacable con el personaje laquoDio muestras de una

notable indiferencia moral en el curso de estas conversaciones [con los interrogadores aliados en

Nuremberg] No explicaba su oposicioacuten al traslado de mano de obra judiacutea alegando razones

morales contra el antisemitismo sino razones praacutecticas [] No condenaba el empleo de mano de

obra extranjera sino que lamentaba que su eficacia fuera mucho menor que la alemana La

culpabilidad de Speer era innegable como lo es la del hombre que adquiere mercanciacutea robadaraquo

Ibidem p 161

18 SCHAumlCHER Wolfgang op cit p 362 En castellano laquotoda actividad constructora que no se

relacionase con los planes de Speer especialmente en la esfera privada o comercial se podiacutea

suspender ldquopor orden del Fuumlhrerrdquo con el fin de que los materiales y la mano de obra quedasen

disponiblesraquo

19 BENTON Tim Parlar sense adjectius Lrsquoarquitectura al servei del totalitarisme en Art i poder op cit

p 36

20 laquoHoy en el Retiro La gran Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana y la de trabajos de la

Direccioacuten General de Arquitectura de Espantildearaquo en ABC 6 mayo 1942

21 En la misma liacutenea va la descripcioacuten del laquoContenido de la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna

alemanaraquo en ABC 7 mayo 1942 que termina de forma apoteoacutesica laquoEl conjunto de esta Exposicioacuten

es tan artiacutestico y tan sugestivo que difiacutecilmente podriacutea ser superadoraquo

22 SCHAumlCHER Wolfgang op cit p 329 En castellano laquoun emblema de la codiciada hegemoniacutea

mundialraquo

23 ABC 7 mayo 1942

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231

24 Ibidem

25 WOLTERS Rudolf La nueva arquitectura alemanaNeue deutsche baukunst Volk und Reich

Verlag de Berliacuten 1941 p 10

26 BRUNET Manuel laquoArquitectura poliacuteticaraquo in Destino Poliacutetica de Unidad 278 14 noviembre

1942

27 El Palacio de la Muacutesica (Palau de la Muacutesica Catalana su nombre histograverico hasta 1939 cuando

la dictadura franquista prohibioacute el uso puacuteblico de la lengua catalana y el cambio de nombres de

edificios instituciones comercios calles etc) es uno de los maacuteximos exponentes de la

arquitectura modernista catalana y europea Obra del arquitecto Lluiacutes Domegravenech i Montaner

desde el principio tuvo notables detractores (y defensores fervientes) La cita de este edificio por

parte de Manuel Brunet se debe entender en el contexto de una campantildea de espantildeolizacioacuten del

modernismo catalaacuten movimiento que desde sus inicios y en todas sus expresiones (arquitectura

literatura artes decorativas etc) estuvo muy vinculado al catalanismo poliacutetico Cfr

CASTELLANOS Jordi Postguerra del laquo1900raquo al modernisme La reivindicacioacute drsquoun moviment en GASSOL

BELLET Oliacutevia (ed) Postguerra Reinventant la tradicioacute literagraveria catalana Lleida Punctum 2011 pp

27-49

28 La visioacuten criacutetica de Manuel Brunet acerca de la arquitectura italiana ya veniacutea de lejos En otro

de sus artiacuteculos en Destino Poliacutetica de Unidad (laquoEn el XX aniversario del fascismoraquo 227 7

noviembre 1942) tras sentildealar que el criterio fundamental para construir laquoel ensancheraquo romano

fue laquoque la cuacutepula del Vaticano no se viera desde ninguna calle sentildeal inequiacutevoca de que la

masoneriacutea italiana era tan cerril como la nuestraraquo iba al nuacutecleo del asunto laquoEl esfuerzo

realizado por el fascismo en materia de obras puacuteblicas y urbanismo no tiene rival en ninguacuten paiacutes

del mundo Ha hecho maacutes el fascismo en veinte antildeos que la Tercera Repuacuteblica francesa desde

1870 Todo esto es innegableraquo

29 laquoHoy seraacute inaugurada la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Visita de la prensa

barcelonesaraquo en Diario de Barcelona 20 octubre 1942

30 En la organizacioacuten jeraacuterquica y piramidal del franquismo todos los directores de medios y

estos mismos medios estaban controlados por la Delegacioacuten Provincial de Prensa desde donde se

ejerciacutea la censura previa sobre todo lo que se publicaba o radiaba Joseacute Bernabeacute Oliva de

militancia carlista y colaborador en buena parte de la prensa de Barcelona era el maacuteximo

responsable del aparato poliacutetico de censura y control en la provincia Cfr FABRE Jaume

Periodistes uniformats diaris barcelonins dels anys 40 La represa i la repressioacute Barcelona Colmiddotlegi de

Periodistes-Diputacioacute de Barcelona sa [1996]

31 Diario de Barcelona 20 octubre 1942

32 laquoExposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Visita preliminar de la Prensa de Barcelonaraquo

en La Vanguardia Espantildeola 20 octubre 1942

33 laquoExposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Autores concepcioacuten y sentido de la nueva

arquitectura alemanaraquo en La Vanguardia Espantildeola 20 octubre 1942

34 Luis Monreal Tejada era en aquellos antildeos responsable del servicio de recuperacioacuten de

objetos de arte en Cataluntildea y Valencia un organismo del Ejeacutercito franquista responsable de

recuperar y reorganizar el patrimonio artiacutestico afectado por los tres antildeos de guerra que habiacutea

permanecido hasta el final del conflicto en manos de las autoridades republicanas Instalado en

Barcelona Monreal Tejada colaboraba asiduamente en el perioacutedico falangista Solidaridad Nacional

y con los antildeos se convirtioacute en uno de los mejores y maacutes representativos representantes de la

buena sociedad franquista barcelonesa Mediante sus peripecies personales y profesionales el

historiador puede hacerse una buena idea de las ventajas y privilegios de que gozaron los

vencedores de la guerra a lo largo de la dictadura Cfr un amable e indulgente retrato del

personaje en Sergio Vilasanjuaacuten laquoTertulias cenas y conciertos un diario cultural de posguerraraquo

en La Vanguardia 7 junio 2002

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35 CALISTENES [MONREAL TEJADA Luis] laquoUna nueva interpretacioacuten del Clasicismoraquo en

Solidaridad Nacional 21 octubre 1942

36 laquoLa Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Fue inaugurada ayer solemnemente

presidiendo el acto el Embajador de Alemania en Espantildea y nuestras primeras autoridadesraquo en

Diario de Barcelona 21 octubre 1942

37 En las conexiones poliacuteticas cientiacuteficas acadeacutemicas etc entre la dictadura franquista y

Alemania la trayectoria mdash y su presencia en la inauguracioacuten de la Exposicioacuten asiacute lo demuestra mdash

de Martiacuten Almagro ofrece un perfil muy singular Cfr GRACIA ALONSO Francisco La arqueologiacutea

durante el primer franquismo (1936-1958) Barcelona Bellaterra 2009 especialmente el capiacutetulo 6 La

relacioacuten entre los arqueoacutelogos espantildeoles y la Alemania nazi

38 Para ser maacutes precisos el coacutensul Jaeger habiacutea manifestado laquoPor ahora permitidme llamar

con toda insistencia la atencioacuten sobre el hecho de las construcciones de Adolfo Hitler y todos sus

proyectos en este terreno deben ser considerados como un documento de los inquebrantables

ideales de paz del pueblo alemaacuten Adolfo Hitler cuya voluntad se concentra en forma tan

intensiva sobre la constrruccioacuten de obras de paz [] habiacutea deseado de todo corazoacuten la paz para su

pueblo para poder dar forma a estas monumentales construcciones de arte y realizarlas pues

solamente la paz garantiza la libre continuacioacuten y feliz terminacioacuten de tales obras Esta paz

fuerte y victoriosa llegaraacute un diacutea a ser una realidad y seraacute tambieacuten la sentildeal y precondicioacuten para

dar principio a una empresa gigantesca y para su solucioacutenraquo (en Solidaridad Nacional 21 octubre

1942)

39 Cfr La Vanguardia Espantildeola (31 octubre 1942) y Diario de Barcelona (27 y 30 octubre 1942)

40 laquoSesioacuten de cine en la Exposicioacuten de ldquoArquitectura Moderna alemanardquoraquo en Diario de Barcelona

30 octubre 1942

41 BASSEGODA Buenaventura laquoLa nueva arquitectura alemanaraquo in Destino Poliacutetica de Unidad

276 31 octubre 1942

RESUacuteMENES

Entre mayo y octubre de 1942 llegoacute a Espantildea la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna Alemana la

magna exhibicioacuten comisariada por Albert Speer y sus colaboradores que fue presentada en toda

Europa como el cataacutelogo maacutes completa de las realizaciones arquitectoacutenicas y urbaniacutesticas de la

nueva Alemania Tras su paso por Madrid donde la exposicioacuten fue inaugurada por el dictador

espantildeol general Francisco Franco la exposicioacuten recaloacute en Barcelona donde se convirtioacute en un

acontecimiento social y fue visitada por maacutes de 30000 personas El impacto de sus contenidos se

sumoacute a la enorme fascinacioacuten que la Alemania nazi despertaba en los ciacuterculos intelectuales y

poliacuteticos de la ciudad Este artiacuteculo recoge las reacciones que provocoacute la Exposicioacuten en la

Barcelona de otontildeo de 1942

Tra maggio e ottobre del 1942 giunse in Spagna lrsquoEsposizione di architettura tedesca moderna la

grande mostra curata da Albert Speer e i suoi colleghi che fu introdotta in Europa come il

catalogo piugrave completo di realizzazioni architettoniche e urbanistiche della nuova Germania Dopo

un periodo a Madrid dove la mostra fu inaugurata dal dittatore generale spagnolo Francisco

Franco lrsquoEsposizione si fermograve a Barcellona dove divenne un evento sociale e fu visitata da oltre

30000 persone Lrsquoimpatto delle sue opere si aggiunse allrsquoenorme fascino che la Germania nazista

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aveva risvegliato nei circoli intellettuali e politici della cittagrave Questo articolo raccoglie le reazioni

suscitate dallrsquoEsposizione di Barcellona nellrsquoautunno del 1942

In autumn of 1942 Barcelona received the Exhibition of Modern German Architecture directed

by Albert Speer The objective of this exhibition was to show to European allies the pharaonic

projects of Germany the Europarsquos future new capital the new constructions and the new

urbanism of the Third Reich The pro-Franco leaders of Barcelona and the ldquonewrdquo intellectual

ones (architects of reference) admired the promises and the challenges that the Nazi power was

projecting in a promise of an enormous remodeling of the continent These leaders were

completely fascinated by the German power they admired their military deployment in the

continent and they identified their ideas with the main part of the Nazy ideological program

IacuteNDICE

Parole chiave Albert Speer architettura Barcellona nazismo regime franchista

Palabras claves Albert Speer arquitectura Barcelona Europa nazi franquismo

Keywords Albert Speer architecture Barcelona Francorsquos regime nazism

AUTOR

FRANCESC VILANOVA I VILA-ABADAL

Profesor Titular de Historia Contemporaacutenea en la Universidad Autoacutenoma de Barcelona y Director

del Archivo Carles Pi i Sunyer (Fundacioacute Carles Pi i Sunyer drsquoEstudis Autonogravemics i Locals

Barcelon) Miembro del Grup de Recerca en lrsquoEgravepoca Franquista (GREF) y del Centre drsquoEstudis

sobre les Egravepoques Franquista i Democragravetica (UAB-CEFID)

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La gran exposicioacuten anticomunistadel Tercer Reich DasSowjetparadies (1942)Antonio Ceacutesar Moreno Cantano y Misael Arturo Loacutepez Zapico

1 Presentacioacuten propaganda al servicio del odio

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1 Desde hace siglos ha sido una constante

en el ser humano la apelacioacuten a lossentimientos y prejuicios tradicionalespara mover a las masas en una direccioacutendeterminada Un recurso muy eficaz enesta maniobra ha sido la Propaganda deAtrocidades (Atrocity Propaganda)entendida la misma como la denunciapuacuteblica (si se recurre al principio de laexageracioacuten y la desfiguracioacuten muchomejor) de los ldquocriacutemenesrdquo del adversario yla repulsa de sus cualidades1 Uno de losprimeros ejemplos de la importancia deeste tipo de discursos se retrotrae a laEdad Media El 27 de noviembre de 1095el papa Urbano II en el Concilio deClermont-Ferrand ante miles de francos ybajo el pretexto de recuperar Jerusaleacutenesgrimioacute toda una serie de acusaciones yreproches contra el ldquoinfielrdquo

Destruyen los altares despueacutes de haberlos contaminado con su inmundiciaCircuncidan a los cristianos y la sangre de la circuncisioacuten es rociada sobre el altar olas pilas bautismales Les gusta matar a otros abrieacutendoles el abdomen sacaacutendolesuna extremidad del intestino que luego atan a un poste2

2 iquestPor queacute traemos a colacioacuten estas palabras Ademaacutes de ilustrar con ellas un cuadro

primigenio de la utilizacioacuten del odio para enervar a los creyentes hallamos ndashsin olvidarlas grandes diferencias que existen- paralelismos evidentes con el discurso elaboradopor el nacionalsocialismo alemaacuten desde sus principios Tanto Urbano II como Hitler (yaen Mein Kampf) hablaban de una ldquoraza elegidardquo (los francos para el primero y los ariospara el segundo) que debiacutea hacer frente a un enemigo diaboacutelico (los musulmanesbolchevismo-judaiacutesmo ruso) para garantizar la supervivencia de la civilizacioacutenoccidental Casi nueve centurias despueacutes del inicio de la Primera Cruzada el TercerReich haciacutea un llamamiento a una nueva Cruzada (teacutermino muy presente en la GuerraCivil espantildeola por parte del bando franquista) de las naciones europeas en esta ocasioacutencontra la URSS A raiacutez de la ldquoOperacioacuten Barbarrojardquo (calificada por el mariscalAntonescu como una guerra santa3) se desplegoacute por toda la Europa del Eje una auteacutenticacorriente de odio contra el vecino ruso Expresado el mismo de multitud de formas unode los aspectos maacutes llamativos y atractivos para las masas fue el que se plasmoacute a traveacutesde grandes exposiciones internacionales que recurriendo al arte (pabellonesfotograacuteficos murales carteles esculturas pinturas) y la propaganda crearon unprototipo del enemigo totalmente despreciable para los ciudadanos germanosfranceses o espantildeoles

3 Como se argumentoacute desde el aacutembito de la Psicologiacutea (por ejemplo Mac Dougall en su

obra The Ground Mind 1920) ya a principios del siglo XX uno de los fenoacutemenos maacutessingulares e importantes de la formacioacuten de las masas consistiacutea en la exaltacioacuten eintensificacioacuten de la emotividad de los individuos que la integran Conscientes de estasideas todas estas exposiciones estaban proyectadas a una colectividad que sesobreentendiacutea ndash maacutexime en un contexto de contienda mundial ndash como excitable

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impulsiva apasionada versaacutetil inconsecuente indecisa accesible a las pasionesviolentas y a los sentimientos elementales faacutecil de sugestionar4 En los uacuteltimos antildeos seha orientado el estudio de la cultura visual beacutelica atendiendo a todos los condicionantesrecieacuten esbozados Paradigmaacutetico e innovador en este sentido es el trabajo colectivo deBerthier y Saacutenchez Biosca cuyo eje de anaacutelisis se basaba en el concepto de miedo5 Elinstinto maacutes primario ndash y en intensa relacioacuten con este- presente en todo tipo de eventospropagandiacutesticos fue el odio6 El miedo es una emocioacuten aversiva primaria queexperimenta una persona o grupo ante situaciones que considera una amenaza o riesgoy que pueden ser creadas o exacerbadas por sectores que se encuentran en el poder conel fin de justificar y legitimar sus acciones7 De este sentimiento se deriva el odioformando ambos un clima emocional negativo que predispone a los individuos adesarrollar o aceptar comportamientos hostiles hacia un grupo objetivo debido a laidentificacioacuten que se hace de ellos como una amenaza Para eso es necesario atribuirleal otro al enemigo un conglomerado de atributos peyorativos que crearan en lossujetos un juicio de valor igualmente negativo8

4 Este tipo de sentimientos (ira odio miedo desconfianzahellip) impulsados por la

propaganda de guerra encajan en lo que la ciencia histoacuterica ha bautizado en losuacuteltimos antildeos como Historia de las emociones cuyos principales impulsores han sido PeterBurke Barbara H Rosenwein o William M Reddy9 La nueva historia cultural defiendela relevancia social de los sentimientos como matrices que sostienen loscomportamientos10 Los individuos de una eacutepoca ndash en este caso de enfrentamientofratricida ndash adquieren su racionalidad a traveacutes del aprendizaje sistemaacutetico de una seriede praacutecticas emocionales que nos inclinamos a considerar como producto de unaconstruccioacuten social del resultado de un adoctrinamiento que busca una respuestadeterminada en el individuo y que se solapa con sus propias experiencias vitales

5 A partir de 1936 con la gradual radicalizacioacuten de la poliacutetica nazi (mayor agresividad en

poliacutetica exterior incremento del Estado de terror reorganizacioacuten del Gobierno y delEjeacutercito) el propio Goebbels abandonoacute sus concomitancias con el modernismo y pasoacute aser uno de sus maacutes efectivos hostigadores La celebracioacuten de los Juegos Oliacutempicos enBerliacuten supuso un pareacutentesis de paz y tranquilidad dentro de la cada vez maacutesexcluyente poliacutetica cultural y racial nazi Con su finalizacioacuten toda la ira del Reich sedesatoacute y comenzaron a organizarse por todo el paiacutes numerosas exposiciones depropaganda contra el bolchevismo el judaiacutesmo (interpretados como un mismo cuerpo)y el arte modernista al que se veiacutea como un pernicioso producto de los anteriores En elmitin del NSDAP de septiembre de 1936 Hitler dijo que el objetivo del bolchevismocreado y dirigido por los judiacuteos era ldquoexterminarrdquo y destruir la cultura de los Estadoseuropeos Una vez cumplido este objetivo ldquoseriacutea seguido por el establecimiento de unJudaiacutesmo internacional que dominariacutea Europardquo11 Atendiendo a estas premisas sedesplegaron por todo el paiacutes una serie de eventos propagandiacutesticos cuya finalidadprincipal era ldquorecordarrdquo a la poblacioacuten los defectos y peligros que entrantildeaba para lasociedad germana el judiacuteo inexorablemente ligado al comunismo internacionalMediante paneles carteles fotomontajes y otros elementos visuales estas exposicionestendraacuten como principal meta fomentar el odio hacia estos grupos y lograr la adhesioacuten alas tesis nazis recurriendo para ello a un discurso fundamentado en el miedo DasSowjetparadies fue un claro ejemplo de ello Previamente en la Francia de Vichy laexposicioacuten Le Bolchevisme contre lacuteEurope habiacutea sentildealado el camino12

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2 Generalidades teoacutericas sobre Arte y Violencia en elTercer Reich

6 En el ya claacutesico trabajo de Gellatelly sobre los respaldos sociales del nazismo se podiacutea

leer ndash muy acertadamente ndash que laquoHitler pretendiacutea crear una dictadura pero tambieacutenqueriacutea el apoyo del puebloraquo13 Para lograr la plena adhesioacuten del ciudadano alemaacuten a suprograma ideoloacutegico se sirvioacute desde un primer momento de una serie de conceptosbaacutesicos cargados de sentimentalismo para despertar el intereacutes por su causa Es lo quealgunos autores han calificado como el mito nazi a saber el sentido de raza y la teoriacuteadel Lebensraum o espacio vital al que supuestamente teniacutea derecho el pueblo germanopara poder configurarse como Estado de pleno derecho y que se resumiacutea en la frasenazi ldquosangre y suelordquo (Blut und Boden)14 Ambas ideas que tienen un fuerte componenteviolento (las mismas adquieren pleno fundamento mediante la confrontacioacuten con otrosgrupos raciales y comunidades eacutetnicas) fueron desarrolladas desde eacutepoca muytemprana en tiacutetulos como El mito del siglo XX (1930) de Alfred Rosenberg y Mein Kampf

(1927) de Adolf Hitler En el primero de ellos ya se sentildealaba al judiacuteo como el ldquoanti tipordquouna figura abstracta sin forma ni alma la contradiccioacuten del germano15 Por su parte elliacuteder nazi advertiacutea que la constitucioacuten de un nuevo Reich solo encontrariacutea razoacuten de serlaquomediante la adquisicioacuten de nuevos territorios en Europaraquo16 Y apuntaba directamentehacia el Este a Rusia en manos ndash seguacuten su parecer ndash del judaiacutesmo internacionalTenemos ya ante nuestros ojos la conexioacuten judeo bolchevique como responsable de losmales pasados del pueblo alemaacuten y como freno a su posterior evolucioacuten

Todo lo que por doquier leemos en el mundo en contra de Alemania procede deinspiracioacuten judiacuteahellip Saltan a la vista los razonamientos del proceder judiacuteo Labolchevizacioacuten de Alemania17

7 Este pensamiento que ni mucho menos era fruto de una creacioacuten original (teniacutea sus

oriacutegenes en el racismo y pangermanismo del conde de Gobineau ndash Ensayo sobre la

desigualdad ndash y del escritor Houston Stewart Chamberlain ndash Los fundamentos del siglo

XIX18) partiacutea de un eje violento que tendraacute su plasmacioacuten en la configuracioacuten del TercerReich desde el Derecho a la Educacioacuten pasando por las manifestaciones artiacutesticas

8 El arte contemporaacuteneo se ha caracterizado desde sus principios por una fuerte carga de

violencia visual Como remarcaba el filoacutesofo franceacutes Henri Bergson laquoel rasgo distintivodel arte es que produce un choqueraquo19 Sin embargo la simple repeticioacuten de imaacutegenes deviolencia no cumple su finalidad si no va acompantildeada de otra clave importante exige laaceptacioacuten y asimilacioacuten de una ideologiacutea que justifique o legitime el contenido de talesrepresentaciones20 Richard Rhodes fue uno de los primeros historiadores que buscoacuteuna respuesta a la violencia presente en el Tercer Reich desde el campo de lacriminologiacutea21 Para ello se inspiroacute en la revolucionaria teoriacutea de Lonnie Athensconocida como laquoProceso de socializacioacuten violentaraquo que se dividiacutea en cuatro etapassecuenciales cada una de ellas debiacutea ser completamente experimentada antes que elsujeto avanzase hacia la siguiente un proceso que podiacutea ocurrir como un cataclismo enun corto periodo de tiempo o a traveacutes de un largo periodo de antildeos Estas fases eran 1)Brutalizacioacuten 2) Beligerancia 3) Actuacioacuten Violenta 4) Virulencia Aunque esta teoriacuteafue elaborada para dar una explicacioacuten al comportamiento violento de los funcionariosde los cuerpos de seguridad del Estado nazi asiacute como del estamento militar algunas desus conclusiones sobre todo las de la primera fase pueden extrapolarse al mensaje ymecanismos empleados por la maquinaria propagandiacutestica del Tercer Reich para

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despertar el odio violencia que se encontraba en la base de futuras accionesdeleznables de la sociedad alemana En la fase conocida como brutalizacioacuten secombinaban tres experiencias significativas la subyugacioacuten violenta la aterrorizacioacutenpersonal y ndash la que maacutes nos interesa ndash el adoctrinamiento violento Sustituyendo alldquonoviciadordquo ndash al que constantemente nombra Athens ndash por el ciudadano comuacuten en lostrabajos del citado criminoacutelogo se nos explicaba que este adoctrinamiento era ejercidoen primera instancia por los grupos primarios padre madre tiacuteo abuelo hermano Lasexperiencias de violencia que estas personas han experimentado a lo largo de su vidason narradas ante el sujeto de manera constante mostraacutendole que el mundo estaacutepoblado por seres repugnantes ante los que habiacutea que reaccionar de maneraconveniente El objetivo no es promover el ataque contra el contrario ndash al menos enesta fase ndash sino evitar que el individuo se convirtiese en un ser pasivo que fuese capazde reaccionar ante aquello que amenazaba su integridad (no primordialmente fiacutesicasino cultural e ideoloacutegica)22 Este ldquoadoctrinadorrdquo que nosotros equipararemos con elMinisterio de Propaganda o las diversas instituciones culturales y educativas del Reichutilizaba diferentes teacutecnicas para inocular esta violencia Una de ellas es lavanagloriacioacuten lo que implica posicionarse frente a un opuesto al que se consideradiaboacutelico Recordemos los continuas apelaciones a la ldquopuntildealada por la espaldardquo(Dolchstosslegende) de la propaganda nazi en concreto a determinados ldquoelementosrdquo(judiacuteos y partidos de izquierda) en la derrota alemana en la Primera Guerra MundialBajo esta temaacutetica se elaboraron numerosos panfletos e imaacutegenes que incidiacutean en laldquocobardiacuteardquo y oportunismo del pueblo judiacuteo en los momentos de mayor debilidadgermana en la contienda beacutelica

Figg 1 2 Diferentes imaacutegenes que incidiacutean en la ldquotraicioacutenrdquo judiacutea durante la Primera GuerraMundial

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(Fuente Archivo personal del autor)

9 El ldquoeducadorrdquo estatal utilizoacute de multitud de imaacutegenes peliacuteculas libros folletoshellip

cargados de una gran virulencia y odio que proporcionaron el caldo de cultivo parainiciativas maacutes violentas y brutales contra los diferentes ldquoenemigosrdquo del puebloalemaacuten

10 En esta primera categoriacutea de la violencia y el odio (la brutalizacioacuten y su

adoctrinamiento) se ubicoacute el arte y cultura nazi Los propagandistas artistas entreotros gremios con sus escritos pinceles o laacutepices fueron uno de los eslabones de esteembrutecimiento de la sociedad Con sus producciones contribuyeron a exacerbar unaserie de prejuicios y obsesiones contra los judiacuteos y los comunistas cumpliendo al pie dela letra las indicaciones de los organismos estatales responsables de la cultura y eladoctrinamiento de la sociedad

3 La exposicioacuten de Berliacuten Das Sowjetparadies (ElParaiacuteso Sovieacutetico) 1942

31 Contexto histoacuterico

11 El antildeo 1942 sentildealoacute una fecha de gran relevancia en el plano ideoloacutegico del Tercer Reich

por diversas razones En mayo en el centro de Berliacuten tuvo lugar la maacutes elaboradaintencionada y compleja exposicioacuten anticomunista de la Alemania nazi Un simultaacuteneojuego de imaacutegenes y mensajes del maacutes acentuado odio contra todo aquel elementorelacionado con el bolchevismo Aunque la decisioacuten de su celebracioacuten se produjomuchos meses antes su inauguracioacuten se enmarcoacute en un contexto poliacutetico y militar muypreciso que determinoacute algunos de sus caracteres y objetivos Goebbels ante la crecienteparalizacioacuten de la Wehrmacht en el frente oriental23 instaloacute en su propaganda elpesimismo24 que no buscaba otra cosa que la adhesioacuten plena y un mayor apoyo de todaslas esferas sociales del paiacutes a las decisiones de su Fuumlhrer Diferentes perioacutedicos

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empezaron a publicar las atrocidades y terribles experiencias experimentadas por lossoldados germanos en suelo sovieacutetico25 En muchos de los informes y cartas queescribiacutean a sus familiares se sentildealaba que los campesinos rusos viviacutean en condicionesinfrahumanas laquovestidos con trapos y sin lavarraquo26 Esta exposicioacuten como veremospuede situarse en esta nueva liacutenea ideoloacutegica Ademaacutes semanas antes de su puesta enmarcha se convocoacute el Reichstag (26 de abril) para analizar la situacioacuten interior yexterior del paiacutes Algunas de sus conclusiones como ahora expondremos influiriacutean ensu puesta a punto En la reunioacuten preparatoria entre Hitler y Goebbels el primerorecibioacute informes en los que se detallaba la situacioacuten de hambre y episodios decanibalismo en el ejeacutercito y la poblacioacuten sovieacutetica Pero si por algo fue conocida lahistoacuterica sesioacuten del Reichstag de abril de 1942 (la uacuteltima que se celebrariacutea en el TercerReich) es porque se ampliaron ndashauacuten maacutes- los poderes del Fuumlhrer Este tipo de medidasno distrajeron una de las principales preocupaciones del pueblo alemaacuten ladesmoralizacioacuten La raacutepida victoria pregonada por el Estado en el verano de 1941 no sehabiacutea producido y como informaban los servicios de informacioacuten del Partido ldquocuantamaacutes conciencia se tenga en Alemania de la crudeza y la dureza de la lucha en el Estemaacutes fuerte se hace el deseo de que se acabehelliprdquo27 Con la intencionalidad de aunarvoluntades contra el adversario e intensificar los apoyos para la campantildea del inviernoque se avecinaba se multiplicaron las iniciativas dirigidas a denigrar a los comunistas ya potenciar la necesidad de lograr la maacutexima unidad popular para acabardefinitivamente con el bolchevismo En esta senda se encontraba la mencionadaexposicioacuten y peliacuteculas como GPU que a pesar de su caraacutecter de ficcioacuten se presentabacomo poco menos que un documental sobre las temidas actividades de la policiacuteapoliacutetica sovieacutetica28

12 De igual forma es imprescindible mencionar la Directiva para la Propaganda de Accioacuten

Antibolchevique (Anweisung fuumlr antibolshewistische Propaganda-Aktion) de febrero de 1943justo despueacutes de la derrota en Stalingrado Aunque posterior en el tiempo a laexposicioacuten a la que nos referimos algunos de los principios sobre los que profundizabaya habiacutean sido ensayados en Berliacuten en la primavera del antildeo anterior Goebbels tal ycomo habiacutea comentado tras la campantildea de invierno queriacutea hacer entender al pueblo yen especial a los medios de comunicacioacuten del paiacutes que la guerra se encontraba en unafase decisiva Era imprescindible que la propaganda estuviese a la altura de las nuevasrealidades Mediante esta directriz la Reichspropagandaleitung acentuoacute auacuten maacutes el tonoanticomunista que teniacutea que prevalecer en la corriente de pensamiento nazi Bajo ellema ldquoVictoria o caos bolcheviquerdquo se puso la atencioacuten en los siguientes aspectosPrimero el combate que se desarrollaba en el Este de Europa no era una lucha contra elpaneslavismo ni contra la unidad poliacutetica y nacional de Rusia sino frente a la laquoidea judiacuteadestructiva que encarnaba el bolchevismoraquo que se traduciriacutea para el futuro delcontinente en laquoinmensa miseria y la destruccioacuten completa de todos los valoresculturalesraquo Segundo laquonuestra lucha contra el bolchevismo es una guerra defensivardquoque velaba por la supervivencia de Alemania y del resto de naciones ldquode bienrdquo Enrelacioacuten con este punto se encontraba el argumento de que el hipoteacutetico triunfo delbolchevismo ocasionariacutea para Alemania la maacutes profunda ruina econoacutemica Este fue unode los temas estrella de la exposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico que seguiacutea al pie de la letra unode los enunciados baacutesicos de este guioacuten propagandiacutestico y que era vital aproximar a losojos occidentales laquola miserable existencia de millones de personas que trabajaban en laUnioacuten Sovieacutetica el despiadado sistema de trabajo obligatorio y la insostenible situacioacutenen las faacutebricas comunistasraquo Para intensificar el sentido negativo de estas descripciones

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habiacutea que posicionarlas frente a su polo opuesto el ldquomuro de proteccioacutenrdquo creado porHitler que gracias la Wehrmacht se constituiacutea como la ldquoespadardquo que cercenariacutea de raiacutezlos tentaacuteculos del bolchevismo29

13 Para reforzar esta directriz y con la pretensioacuten de aumentar todaviacutea maacutes el temor

germano a los rusos y el comunismo en marzo de 1943 se publicoacute el folleto

Bolschewismus was Heiβ das in Wirklichkeit (Bolchevizacioacuten iquestqueacute significa eso en realidad)

32 El concepto de ldquoParaiacuteso Sovieacuteticordquo en la propaganda nazi

14 Durante la Primera Guerra Mundial abundaron los testimonios de soldados de cada uno

de los dos bandos en litigio sobre los criacutemenes y atrocidades que supuestamenteperpetraban sus adversarios30 En la literatura britaacutenica aparecieron relatos en los quelos alemanes eran considerados como simples ldquoseres baacuterbaros contrarios a la idea deprogreso espiritualrdquo31 De un tono maacutes agresivo fueron las cartas que remitieron loscombatientes de las diferentes naciones las cuales se emplearon para crear una imagensaacutedica y brutal del contrario En el caso germano la mayoriacutea de esfuerzos se dirigieronal enemigo ruso Aparecieron narraciones plenas de descripciones de actos salvajeslaquolos nintildeos de la escuela teniacutean los dedos cortados un oficial encontroacute a su mujer e hijoclavados en una mesahellipraquo Se reservaba hueco tambieacuten a los retratos de la ldquomiserable yatrasadardquo vida de millones de campesinos en el imperio del comunismo32 Este fue elpunto de partida de un geacutenero de literatura y propaganda explotado hasta la saciedadpor el nazismo desde sus oriacutegenes en el que de forma constante se nos ofreciacutea uncuadro muy negativo del diacutea a diacutea en la Rusia sovieacutetica asiacute como de las teoacutericas torturasy asesinatos que alliacute teniacutean lugar En esta senda se incluiacutean los relatos de testigospresenciales de estos desmanes como los del trabajador Franz Pakosch huido delldquoinfierno sovieacuteticordquo Sus croacutenicas fueron publicadas en el diario berlineacutes Vorwaumltsmaterializaacutendose poco despueacutes en un poleacutemico libro en el que Georg Schmidt recopiloacutesus vivencias33 Varios antildeos antes bajo el nombre de Robert Nilostonski se aproximabaal lector alemaacuten a las maacutes soacuterdidas torturas practicadas en las checas comunistas Unade ellas consistiacutea en colocar en una jaula de metal (sin base) al rojo vivo una rata sobreel estomago del preso con el objetivo de que el roedor se viese obligado a abrir unagujero en la barriga de la viacutectima en su intento de escapar al calor abrasador delhierro34 Los testimonios del general ruso Avalov decidido combatiente contra losbolcheviques los del llamado ldquoDr Von Gregorrdquo (pseudoacutenimo del SS-Standartenfuumlhrerucraniano-germano Gregor Schwartz-Bostunitsch) o del propio Rosenberg no hicieronsino reforzar esta visioacuten y ampliarla con otros juicios igual de violentos y repugnantes aojos de la opinioacuten puacuteblica35

15 En la deacutecada de los treinta el concepto de Paraiacuteso Sovieacutetico teniendo muy en cuenta el

tono de iroacutenico y de criacutetica con el que se empleaba volvioacute a estar muy presente en lacosmovisioacuten nacionalsocialista Aparte de las exposiciones que recurriacutean a estaterminologiacutea en su encabezamiento asiacute como los folletos y obras ya mencionadas laaparicioacuten del trabajo del Unterturmfuumlhrer de origen taacutertaro y miembro delOsttuumlrkischer Waffen-Verban der SS Wassilij Antonow (o Vassili Antonov) supuso unpunto de inflexioacuten importante iquestLa razoacuten Descontando el hecho de la ldquocredibilidadrdquoque le otorgaba ser de origen sovieacutetico y por tanto conocedor de primera mano de loque narraba su escrito no se centraba uacutenicamente en aspectos tan escabrosos comoejecuciones o meacutetodos de castigo de anteriores tiacutetulos Das Sowjeparadies (1931) era una

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conmovedora descripcioacuten de la penosa situacioacuten en los koljoacutes y ciudades rusas Parareforzar esta argumentacioacuten el texto incluiacutea ilustraciones de Kurt Reimer que incidiacuteanen muchos de los estereotipos del judeocomunista36

16 En 1931 salioacute a la luz la obra del jesuita Friedricht Muckermann Der Bolschewismus

Droht donde denunciaba los ataques que sufrieron los catoacutelicos de Colonia durante laRepuacuteblica de Weimar Posteriormente se convirtioacute en un activo enemigo del TercerReich Pese a ello su trabajo constituyoacute un ejemplo maacutes de rechazo al modo de vidasovieacutetico

17 Todos estos productos propagandiacutesticos de modo general de escasa calidad creativa

pero no por ello menos trascendentes en su contexto histoacuterico tuvieron un pesoconsiderable en la configuracioacuten de la gran exposicioacuten anticomunista de 1942 Sinembargo las creaciones de mayor influencia sobre este acontecimiento sedesarrollaron paralelamente a la puesta en marcha de la Operacioacuten Barbarroja Nosreferimos de mayor a menor importancia a los trabajos de Diewerge Klug y PetmeckyWolfgang Diewerge fue un relevante periodista autor de la famosa obra Das Kriegsziel

der Weltplutokratie En 1941 contribuyoacute nuevamente a respaldar las tesis nazis con elfolleto Deutsche Soldaten sehen die Sowjet-Union Feldspostbriefe aus dem Osten (Soldados

alemanes en la Unioacuten Sovieacutetica cartas desde el Este) La portada que lo ilustroacute fue realizadapor el cartonista Werner Von Axster-Heudtlass que con anterioridad se habiacutea ocupadode realizar alguacuten otro trabajo para el Estado en la misma liacutenea conceptual la lucha delTercer Reich contra el comunismo Uno de los aspectos por los que es maacutes trascendenteeste tiacutetulo es porque esta imagen fue la misma que se empleoacute maacutes adelante parapromocionar la exposicioacuten Das Sowjeparadies Como observaraacute el lector en ambasilustraciones era resaltable el contraste entre la pobreza de unos personajes anoacutenimos(pintados en blanco y negro para dar mayor realismo) que se podiacutean identificar con untrabajador industrial y una ama de casa con ropa roiacuteda sosteniendo un nintildeo en susbrazos con el cuerpo desnudo esqueleacutetico frente a un poderoso tanque arropado porun fondo de color rojo siacutembolo universal del bolchevismo Frente a la opulenciatecnoloacutegica impulsada por el reacutegimen estalinista la poblacioacuten del Este sobreviviacutea en elumbral de la inanicioacuten como lo probaban los rasgos demacrados de sus habitantes asiacutecomo sus rudimentarias viviendas Los testimonios privilegiados de los soldadosgermanos contenidos en el folleto no hariacutean sino dar maacutes pruebas de este simbolismovisual ideado por Axster-Heudtlass

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Figg 3 4 Dibujo de Axster-Heudtlass para el folleto de Diewerge A la derecha cartel promocionalde la exposicioacuten Das Sowjetparadies (una copia exacta de la anterior)

18 En ellos no se perdiacutea ocasioacuten de criticar ldquoel paraiacuteso del trabajadorrdquo y a los judiacuteos como

artiacutefices ocultos del advenimiento del bolchevismo a escala mundial En el relato delteniente Otto Deisenroth se describiacutea asiacute la ruina material del paiacutes

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Escribo esta carta de la desolacioacuten de un pueblo de Ucrania a 40 km de Kiev queesperamos capturar en pocos diacuteas La fructiacutefera tierra de Ucrania estaacute a nuestroalrededor pero 20 antildeos de mala administracioacuten bolchevique han traiacutedo la ruina Lapobreza la miseria y la inmundicia que hemos visto y experimentado en lasuacuteltimas semanas es indescriptible Todo lo que se lee en los perioacutedicos y librospalidece frente a la terrible realidad Nuestros ojos miran en vano alguna sentildeal deconstruccioacuten una huella de progreso de un poco de cultura Anhelamos la vista deuna casa limpia una calle ordenada unos jardines algunos aacuterboleshellip

19 Y sobre sus viviendas se escribiacutean auacuten cosas peores

La gente de aquiacute no sabe nada de la luz eleacutectrica la radio los perioacutedicos etc No sepuede llamar a donde ellos viven casas Solo hay chozas con techos de pajapodridos Esto es lo que la gente llama el paraiacuteso sovieacutetico

20 Tambieacuten se reflejaban las torturas practicadas detraacutes de las cuales ldquosiemprerdquo estaba el

judiacuteo laquovi las prisiones en Lemberg y vi cosas que me impactaron profundamenteHabiacutea hombres con orejas y narices cortadas Habiacutea nintildeos vivos clavados a la pared demanos y pieshellipraquo37 Con estas repulsivas y brutales narraciones no se pretendiacutea otra cosaque a ojos de la poblacioacuten alemana presentar un ambiente infernal en el interior de laURSS que justificase la invasioacuten de la Wehrmacht en aras de su liberacioacuten Por terriblesque nos parezcan estos relatos ndashla mayoriacutea siguiendo la regla de la exageracioacuten y ladesfiguracioacuten propuesta por Goebbels- en multitud de ocasiones plasmaban episodiosde barbarie reales pero lo que hay que apuntar es que no fueron patrimonio exclusivoruso pues los nazis fueron alumnos y maestros aventajados en este tipo de praacutecticas38

21 Seguidamente hay que mencionar el folleto Die groβte Sklaverei der Weltgeschichte (La

esclavitud maacutes grande de la historia del mundo) prologada por Karl Neuscheler (antiguocorresponsal en Moscuacute del Voumllkischer Beobachter y experto en filologiacutea eslava) quereproduciacutean el relato de Kajetan Klug Liacuteder de la Liga de Defensa Marxista de Linz Klughuyoacute de Austria tras el fracaso de la insurreccioacuten de febrero de 1934 Tras pasar porChecoslovaquia se instaloacute en la capital rusa donde se hizo miembro del PartidoComunista y se encargoacute de la direccioacuten de los emigrantes austriacos Pero pronto se diocuenta ndash como se explicaba en la introduccioacuten ndash de la pobreza de los trabajadores ycampesinos Cuando criticoacute abiertamente estas condiciones se le acusoacute de espionajeFue arrestado torturado y absuelto y finalmente condenado sin pruebas a cinco antildeosde trabajos forzados en Asia Central Poco antes de la contienda mundial huyoacute del paiacutes yjuntoacute al personal diplomaacutetico alemaacuten consiguioacute llegar hasta Berliacuten donde plasmoacute todaesta odisea con la ayuda de la maquinaria propagandiacutestica del Tercer Reich Algunas delas imaacutegenes que se incluyeron como ldquomapa sobre los campos de trabajo forzados en laURSSrdquo (p 21) aparecieron a posteriori en la guiacutea que se editoacute con motivo de laexposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico Es maacutes diferentes ilustraciones que recreaban lascabantildeas e instalaciones de estos centros de reclusioacuten fueron reproducidos en forma deminiaturas y maquetas en ese mismo evento

22 Otra gran influencia provino de los trabajos de la abogada Adelheid Petmecky que en

sus producciones de 1941 Das Rote Kinderparadies y Bolschewistisches Frauenschiksalrealizoacute unas muy particulares descripciones y caricaturas sobre las mujeres y los nintildeossovieacuteticos las cuales tuvieron un amplio reflejo en los fotomontajes que decoraron cadauna de las salas de la exposicioacuten que se celebrariacutea en Berliacuten al antildeo siguiente

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Figg 56 Portadas con caricaturas incluidas en las obras de Adelheid Petmecky Algunas de lasilustraciones que decoraraacuten las salas de la exposicioacuten Das Sowjetparadies copiaraacuten este estilo

23 En todas estas publicaciones se encontraban perfectamente esbozadas y definidas las

liacuteneas maestras que vertebraraacuten la exposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico el atrasado modo vidaen la URSS sus viviendas y poblados los campos de concentracioacuten las penurias ylimitaciones propias del comunismo la responsabilidad judiacutea y el contraste con su

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opulenta forma de vida Conceptos todos ellos opuestos a la Volkgemeinschatf defendidapor el Tercer Reich

33 Despliegue de la exposicioacuten en la capital del Reich

24 En mayo de 1942 despueacutes de su peregrinaje por Viena39 y Praga40 llegaba la exposicioacuten

El Paraiacuteso Sovieacutetico a la capital del Reich El sitio escogido para su celebracioacuten no podiacuteaser maacutes monumental y con mayor carga ideoloacutegica el Lustgarten (ldquoJardiacuten de laAlegriacuteardquo) Se ubicaba en el centro de la ciudad junto al Stadtchoss Berliner y lacatedral Durante la repuacuteblica de Weimar se habiacutea utilizado con frecuencia paramanifestaciones poliacuteticas y a partir de 1933 el NSDAP lo escogioacute como tribunapreferente para sus discursos y eventos puacuteblicos como las fiestas del 1ordm de mayo o lainauguracioacuten de los Juegos Oliacutempicos de 1936 Este gran acto propagandiacutestico sedesplegoacute sobre una superficie de 9000 metros cuadrados que formaba una gigantescaldquociudad de carpasrdquo que albergaban en su interior las ldquopruebas irrefutablesrdquo del modode vida que sufriacutea la poblacioacuten en la Unioacuten Sovieacutetica41

Fig 7 La plaza del Lustgarten de Berlin el diacutea que se inauguraba la exposicioacuten

(Fuente Archivo personal del autor)

25 Para darle la mayor resonancia internacional a este evento se invitoacute a su inauguracioacuten a

miembros del Partido Fascista Italiano y de Falange Espantildeola asiacute como representantesde la Divisioacuten Azul42 En la prensa espantildeola se publicaron diversas fotografiacuteas en las queapareciacutean miembros de dicho cuerpo frente a la catedral asiacute como en otros actos en suhonor durante ese mes de mayo Junto a las mismas se mostroacute en primera plana alSecretario de Estado del Ministerio de Propaganda Leopold Gutterer que en el discursode apertura haciacutea un elogio a la resistencia del pueblo alemaacuten frente al comunismotanto en la presente guerra como en el pasado43

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26 Los organizadores intentaron de la manera maacutes realista posible mediante dioramas

diagramas paneles fotomontajes fotografiacuteas y material de guerra aproximar alciudadano de a pie alemaacuten a la ldquorealidadrdquo econoacutemica poliacutetica social y racial de la URSSSe situoacute la lupa sobre un determinado espacio geograacutefico Minsk Al comienzo de laguerra habiacutea casi dos millones de judiacuteos entre Bielorrusia y Ucrania La capitalbielorrusa habiacutea sido invadida (28 de junio de 1941) al poco de iniciarse la OperacioacutenBarbarroja Los nazis convirtieron la ciudad en el centro administrativo delReichskommisariat Ostland bajo la supervisioacuten del Oberpraumlsident de Schleswig-HolsteinHinrich Lohse44 Desde un primer momento se reprimioacute duramente a la poblacioacuten El 20de julio se ordenoacute el establecimiento de un ghetto judiacuteo (cien mil habitantes) en unaacuterea que comprendiacutea 34 calles asiacute como el cementerio El ghetto estaba rodeado de unmuro de ladrillo y alambradas asiacute como torres de vigilancia y guardias que patrullabanel periacutemetro Se establecioacute un promedio de 15 msup2 por habitante sin tener en cuenta elespacio necesario para los nintildeos Miles de habitantes del ghetto viviacutean en las ruinas delas casas destruidas sin suelos o ventanas En noviembre de 1941 un segundo ghetto fueestablecido para judiacuteos deportados de Europa occidental Eran en su mayoriacutea deAlemania y el Protectorado de Bohemia y Moravia45 Fue este apocaliacuteptico paisajecreado por la fuerza por las autoridades nazis el que se decidioacute exportar para suobservacioacuten dentro del Reich como si los judiacuteos que alliacute habitaban fuesen losresponsables del caos y deficiencias que les rodeaban

27 Una de las primeras salas que encontraba el visitante era ldquoDer Reichtum des Ostensrdquo

(La Riqueza de Oriente) compuesta por grandes dioramas de tipo abierto es decir quepodiacutean ser observados desde diferentes puntos de vista46 sobre la inmensidad delpaisaje del Este que se caracterizaba por campos en medio de bosques gigantescos einterminables llanuras Tambieacuten se reservaba hueco en las paredes para la colocacioacutende cinco grandes mapas temaacuteticos (diagramas) sobre los cultivos en suelo ruso losrecursos naturales la distribucioacuten de la poblacioacuten la red de transportes y lasnacionalidades que conformaban la URSS Todo estaba enfocado a una idea muy clarase trataba de un paiacutes muy rico excelente para el pleno desarrollo econoacutemico de lapoblacioacuten47 Entonces iquestpor queacute el pueblo soacutelo conociacutea la pobreza Para obtenerrespuesta habiacutea que esperar auacuten a conocer otras salas La segunda de ellas era ldquoDiegermanische Durchdringung des Ostensrdquo (La penetracioacuten germaacutenica en el Este) Atraveacutes de murales de gran longitud obra de los artistas Karl Kemetter (pintor vieneacutes deretratos) Kitt Ferdinand (Profesor en la Academia de la Mujer de Viena) y ErnstHolzinger (director del Museo de Frankfurt) se realizaba un particular repaso histoacutericosobre el proceso de colonizacioacuten germana hacia el Volga y los ataques que Europaoccidental sufrioacute desde Oriente con especial atencioacuten a los de los hunos y los mongolesFrente a estas civilizaciones ldquoinferioresrdquo portadoras de caos y destruccioacuten los reinosde origen ario habiacutean portado la prosperidad a sus vecinos Era el caso por ejemplo delmiacutetico rey Rurik que procedente del Ladoga gobernoacute en Kiev en el siglo XVI Otromural mostraba a un grupo de caballeros teutones comerciantes y campesinos durantela Alta Edad Media en su travesiacutea hacia una nueva tierra en la que plantaron ldquoorden yculturardquo Estas cualidades como se plasmaba en un diagrama se truncoacute debido a laeclosioacuten del marxismo y el anarquismo en Europa entre 1848 y 1918 y del bolchevismoentre esa fecha y 1942 De esta manera se marcaban mediante una llama sobre losdiferentes paiacuteses del continente los principales acontecimientos detraacutes de los cuales seencontraban estas ldquopeligrosasrdquo ideologiacuteas como las revoluciones burguesas de 1848 laComuna de Pariacutes de 1871 la Revolucioacuten de Octubre de 1917 la Semana Traacutegica de

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Barcelona la Revolucioacuten de Asturias la Guerra Civil espantildeolahellip Para reafirmar estossucesos se confeccionoacute un mural titulado ldquoLa Revolucioacuten bolchevique la grancataacutestrofe de la Historiardquo bajo el cual tres grandes pantallas recogiacutean pequentildeasfilmaciones sobre los mismos Esta sala en definitiva pretendiacutea equiparar el caraacutecterldquocivilizadorrdquo de las colonizaciones medievales con la labor de ldquoliberacioacutenrdquo que llevaba acabo la Wehrmacht en suelo sovieacutetico desde el verano de 1941 viacutectima desde el sigloXIX de las ideologiacuteas atacadas en las obras visuales nazis48

28 A continuacioacuten veniacutea ldquoDie Scheinfassade des Bolschewismusrdquo (La Fachada del

Bolchevismo) en la que se incidiacutea en la falsa idea de que la URSS era un ldquoparaiacuteso de losagricultores y los trabajadoresrdquo Para desmontar esta argumentacioacuten los numerososfotomontajes de este espacio explicaban que ldquodetraacutes de la monumentalidad de losedificios gubernamentales se ocultaban casas en ruinas de los obrerosrdquo Tambieacuten seexplicaba que frente al enorme desarrollo armamentiacutestico del que se enorgulleciacutea lapropaganda sovieacutetica el pueblo estaba ldquohambriento y harapientordquo Para ello secolocaba en una de las paredes un diagrama sobre el incremento de la produccioacuten deaviones tanques y artilleriacutea del Ejeacutercito Rojo desde 1927 hasta 1941 en contraposicioacutencon la fotografiacutea de un adolescente sin calzado con unas mantas mugrientas y roiacutedascomo uacutenica proteccioacuten frente al duro invierno siberiano en una calle repleta deedificios en ruinas En otro rincoacuten apareciacutean varias vintildeetas en orden lineal queanalizaban coacutemo a medida que se asentaba el reacutegimen de Stalin empeoran lascondiciones en las viviendas de los trabajadores que si bien en 1916 albergaban a unamedia de tres personas (en 16 msup2) en 1939 su nuacutemero se elevaba a la desorbitada cifrade seis

29 Toda la sala estaba presidida por una enorme escultura decapitada de Lenin siacutembolo de

la sin razoacuten del bolchevismo y de sus obras laquoasesinatos incendios hambre guerrahellipraquo49

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Figg 89 Diferentes postales alemanes con imaacutegenes tomadas de la Exposicioacuten El ParaiacutesoSovieacutetico

(Fuente Archivo personal del autor)

30 Pruebas materiales del peligro real que constituiacutea el bolchevismo para el futuro de

Europa se conteniacutean en la sala ldquoDie Sowjet-Armeerdquo (El Ejeacutercito Sovieacutetico) plena decantildeones ametralladoras uniformeshellip asiacute como mapas donde se relataban sus

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movimientos en la actual contienda mundial Era muy llamativa la figura del ldquoperro-minardquo acompantildeado de una leyenda que deciacutea que laquoestos desgraciados animales sonentrenados por los bolcheviques para que puedan obtener su alimento exclusivamentede un tanque por lo tanto los animales hambrientos se abalanzan sobre los carros decombate enemigos en la fe que saciaraacuten su hambre Los perros llevan dos minas en laparte posterior Cuando tocan uno de ellos con una varilla que llevan sobre el cuerpo sedesencadena una explosioacutenraquo50 Esta circunstancia fue explotada por la propagandaalemana para explicar que estos animales teniacutean maacutes valor que los soldados rusos

31 El tema de las armas y el material beacutelico ruso estuvo muy presente en los actos

propagandiacutesticos nazis51 En marzo de 1943 se celebroacute en el Berliner Zeughaus (Antiguoarsenal de la capital) la exposicioacuten Sowjetischer Beutewaffen que reuniacutea numerosomaterial de guerra del enemigo La ldquobarbarierdquo de estos soldados incivilizados ndash seguacuten laterminologiacutea empleadardquo ndash contrastaba con el honor y valentiacutea del alemaacuten que inclusoen el frente de combate maacutes infernal era capaz de realizar excelentes grabados ydibujos que dieron lugar a exposiciones como Tag der Wehrmacht Die Kunst der Front

(ambas de 1941) y Kunst der Front (1942)

32 El ataque a la organizacioacuten social en la URSS fue tratado en el cuarto ldquoKlassen im

klassenlosen Staatrdquo (Clases en el Estado sin clases) Diferentes figuras a tamantildeo realsobre podios analizaban el posicionamiento de los diferentes grupos En la parte maacuteselevada estaban los liacutederes judiacuteos pasando por los obreros los campesinos y lostrabajadores forzados Fotografiacuteas de ancianos decreacutepitos (bajo el tiacutetulo ldquola vida sinsentido) y de hogares deprimentes completaban el cuadro52

33 En otra sala se describiacutean las torturas practicadas por la GPU y se poniacutea rostro a uno de

sus principales liacutederes en Bielorrusia el Comisario Rajewsky responsable ndashcomo seexplicaba en la guiacutea de la exposicioacuten- del asesinato de 200000 personas a lo largo decinco antildeos Se incluiacutea el relato de Kajetan Klug al que ya tratamos en paacuteginasanteriores sobre su vida en un campo de trabajos forzoso y fotografiacuteas y recreacionesde los castigos que se practicaban en las checas53 como ldquoel guanterdquo donde el presometiacutea la mano en agua hirviendo para despueacutes despellejarla faacutecilmente54 Despueacutes sereservaban otros habitaacuteculos al estudio de la ldquola difiacutecil situacioacuten de los agricultoresrusos en las granjas colectivasrdquo y ldquoa la vida y al trabajo en el Paraiacuteso Sovieacuteticordquo querecreaban de manera fidedigna las calles viviendas y granjas de Minsk55

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Figg 10 11 Recreacioacuten de las condiciones de trabajo y vida en El Paraiacuteso Sovieacutetico

(Fuente Archivo personal del autor)

34 La parte final de la exposicioacuten era un llamamiento al optimismo Bajo el tiacutetulo ldquoEuropa

toma parterdquo se remarcaba que aunque en el Paraiacuteso sovieacutetico solo se conociacutea elhambre la miseria y la necesidad Alemania y sus aliados estaban en continua lucha

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para acabar de una vez por todas con la amenaza judeobolchevique en Europa56 Al igualque eventos anteriores se proyectoacute un corto documental (doce minutos) que incidiacutea entodos los elementos recogidos en las diferentes salas Fue producido por la Seccioacuten deAudiovisuales del Reichpropagandaleitung y dirigido por Friedrich Albat

35 Cuando se cerroacute este gran montaje propagandiacutestico en junio maacutes de un milloacuten de

visitantes habiacutea contemplado esta exposicioacuten que al poco tiempo tambieacuten visitoacuteLuxemburgo y Noruega donde contoacute con la participacioacuten del propio Ministro-Presidente Vidkun-Quisling

36 Todo este gigantesco mecanismo propagandiacutestico y el eacutexito que alcanzoacute pudieron irse

al traste el 18 de mayo de 1942 cuando un grupo de judiacuteos comunistas liderados porHerbert Baum intentaron incendiar las carpas mediante bombas incendiarias El diacuteaanterior otro grupo opositor Roten Kapelle ndashliderado por Harro Schulze y Fritz Thiel-habiacutean arrojado por el centro de Berliacuten cientos de folletos con la leyenda ldquoExposicioacutenpermanente El Paraiacuteso Nazi Guerra Mentira Hambre Gestapo iquestHasta cuandordquoLa organizacioacuten de Baum habiacutea desarrollado desde principios de 1941 actividadesclandestinas consistentes en la preparacioacuten y distribucioacuten de folletos de propagandacontra la guerra Con su sabotaje queriacutea demostrar al mundo que no todos losciudadanos comulgaban con las ideas de Hitler Las cinco bombas que instalaronprovocaron un pequentildeo incendio que fue raacutepidamente sofocado por los bomberos Laprensa silencioacute totalmente el asunto y al diacutea siguiente la exposicioacuten abrioacute sus puertascomo si nada hubiese pasado A los pocos diacuteas los siete responsables de esta maniobraasiacute como otros miembros de la organizacioacuten de Baum fueron arrestados por la GestapoLa mayoriacutea de ellos fueron ejecutados a lo largo de ese antildeo y el siguiente57 Este era endefinitiva el Paraiacuteso nazi

Conclusiones

37 Una de las caracteriacutesticas baacutesicas de los movimientos totalitarios es el deseo de atraer a

las masas Este ejercicio se puede lograr de diferentes maneras mediante eladoctrinamiento ideoloacutegico (pensado para el aacutembito de la poliacutetica interior) y lapropaganda que ndashseguacuten los dictados de la filoacutesofa Hannah Arendt- estariacutea dirigida almundo exterior y a los sectores de la poblacioacuten maacutes acriacuteticos o menos propensos a lasideas del Estado totalitario58 En el Tercer Reich como sucedioacute en otros regiacutemenes denaturaleza similar como el sovieacutetico esta propaganda era indivisible del terror y laviolencia Es maacutes ambas eran parte intriacutenseca y constitutiva de la misma Todas lasexposiciones nazis59 asimilaron una fuerte carga de violencia visual de rechazo deodio fruto de un metoacutedico y bien estudiado plan de exaltacioacuten de los valores ariosfrente a los enemigos poliacuteticos y raciales que constituiacutean un mismo ente para las eacutelitesdel NSDAP En todas estas proyecciones ideoloacutegicas y propagandiacutesticas afloraba unsentimiento claro el deseo de reescribir la historia seguacuten sus intereses Si el marxismohabiacutea intentado interpretar la historia del mundo en teacuterminos de lucha de clases elnazismo presentoacute al pueblo alemaacuten como viacutectima de una conspiracioacuten judiacutearesponsable de los grandes males del paiacutes desde tiempo inmemorial Toda estaliteratura asiacute como las tesis de los maacutes destacados ideoacutelogos del Ministerio de Goebbelstomaron cuerpo en las exposiciones de propaganda negativa que se impulsaron desde1936 coincidiendo con el inicio de la Guerra Civil espantildeola Y las clasificamos de esamanera porque los elementos que en ella defendieron tentildeidos todos del color del odio

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solo encontraban su razoacuten de ser y lograban el impacto puacuteblico que pretendiacuteanmediante la teacutecnica de la confrontacioacuten y de la antitesis con todo aquello que rezumasejudaiacutesmo y bolchevismo Para conseguirlo se recurrioacute a destacados ilustradores comoMax Eschle Mjoumllnir Ottomar Anton o Axster-Heudtlass que a traveacutes de grandes cartelesensalzaron la imagen de un Tercer Reich victorioso y pleno de valores frente a ladecadencia y maldad de sus enemigos raciales e ideoloacutegicos Otro mecanismo queparticipoacute en el juego de contraposicioacuten de ideas fue el de los fotomontajes que a partirde imaacutegenes reales convenientemente sacadas de contexto daban una impresioacuten ldquorealrdquodel mundo al que era necesario combatir

38 Los millones de visitantes de estas exposiciones daban cuenta de la gran aceptacioacuten

social que alcanzaron la praacutectica totalidad de ellas siendo un arma destacada paralograr la cohesioacuten interna en un ambiente de guerra mundial maacutexime cuando lasbombas Aliadas llegaban a sus propios hogares y sufriacutean de primera mano el ambientebeacutelico No podemos minusvalorar tampoco el importante papel que jugaron este tipo deactos puacuteblicos como mecanismo de consenso y acatacioacuten ndashaunque fuese de maneraindirecta- de la poliacutetica de exterminio total contra los judiacuteos practicada por laWehrmacht en los territorios ocupados Las teoriacuteas de Athens sentildealaban como pasoprevio y necesario a la violencia fiacutesica un primer estado de brutalizacioacuten en el que seincluiacutea el adoctrinamiento violento de los ciudadanos Como se defendioacute en exposicionescomo El Paraiacuteso Sovieacutetico la poblacioacuten sovieacutetica ya viviacutea un infierno diario solo restabaque las tropas alemanes lo liberasen del mismo sin importar los medios

NOTAS

1 Sobre este tema nos remitimos a GARCIacuteA FERNAacuteNDEZ Hugo laquoSeis y media docena

Propaganda de atrocidades y opinioacuten britaacutenica durante la Guerra Civil espantildeolaraquo in Hispania

Revista Espantildeola de Historia LXVII 226 22007 pp 671-692

2 HEERS Jacques La Primera Cruzada Barcelona Editorial Andreacutes Bello 1995 pp 77-85

3 KERSHAW Ian Hitler 1936-1945 Barcelona Ediciones Peniacutensula 2000 p 380

4 Veacutease FREUD Sigmund Psicologiacutea de las masas Madrid Alianza Editorial 1991 pp 22-25

5 BERTHIER Nancy SAacuteNCHEZ-BIOSCA Vicente Retoacutericas del miedo Imaacutegenes de la Guerra Civil

espantildeola Madrid Collection de la Casa de Velaacutezquez (129) 2012

6 STERNBERG Robert STERNBERG Karin The Nature of Hate Cambridge Cambridge University

Press 2008 pp 59-62

7 ARAYA Mariacutea del Carmen laquoEl miedo acecha y el consumo seduce Dos caras del modelo

psicoloacutegico dominante en tiempos de globalizacioacutenraquo in Universitas Humanistica 67 2008 pp

54-79 p 58

8 AMOSSY Ruth HERSCHBERG Anne Estereotipos y Clicheacutes Buenos Aires Eudeba 2001 pp 38-40

9 Un anaacutelisis de los mismos en ZARAGOZA BERNAL Juan Manuel laquoHistoria de las emociones una

corriente historiograacutefica en expansioacutenraquo in Asclepio 65 12013 URL

lthttpasclepiorevistascsicesindexphpasclepioarticleview547572gt[consultado el 5 de

junio 2014]

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10 MEDINA DOMEacuteNECH Rosa Mariacutea laquoSentir la historia Propuestas para una agenda de

investigacioacuten feminista en la historia de las emocionesraquo in Arenal 19 12012 pp 161-199

11 HERF Jeffrey The Jewish Enemy Nazi propaganda during World War II and the Holocaust

Cambridge (Mass) Harvard University Press 2006 pp 42-43

12 PESCHANSKI Denis La propaganda sous Vichy 1940-1944 Pariacutes Bibliothegraveque de Documentation

Internationale Contemporaine (BDIC) 1990 pp 96-109 ROSSIGNOL Dominique Histoire de la

propagande en France de 1940 agrave 1944 Lrsquoutopie Peacutetain Pariacutes Presses Universitaries de France 1991 pp

275-279

13 GELLATELLY Robert No soacutelo Hitler La Alemania nazi entre la coaccioacuten y el consenso Barcelona

Criacutetica 2002 p 13

14 LACOUE-LABARTHE Philippe y NANCY Jean-Luc El mito nazi Barcelona Anthropos Editorial

2002 Veacutease especialmente pp 38-51

15 Ibidem p 42

16 HITLER Adolf Mi lucha Barcelona Ediciones Ojeda 1999 p 324 Sobre la teoriacutea del espacio

vital veacutease SMITH Woodruff D The ideological origins of nazi imperialism Oxford Oxford

University Press 1989

17 HITLER Adolf Mi lucha cit p 331

18 Sobre este tema veacutease HUTTON Christoph Race and the Third Reich Linguistics Racial

Anthropology and Genetics in the Dialectic of Volk Cambridge Polity Press 2005

19 Veacutease LOacutePEZ RODRIacuteGUEZ Raquel laquoArte contemporaacuteneo y violenciaraquo in I Jornadas de Estudio

Reflexioacuten y opinioacuten sobre Violencia Sevilla Universidad de Sevilla 2005 p 231

20 BOZAL FERNANDEZ Valeriano Introduccioacuten in ID et al Ejercicios de la violencia en el arte

contemporaacuteneo Pamplona Caacutetedra Jorge Oteiza amp Universidad Puacuteblica de Navarra 2006 pp 29-30

21 RHODES Richard Amos de la muerte Los SS Einsatzgruppen y el origen del Holocausto Barcelona

Seix Barral 2003 pp 44-57

22 ATHENS Lonnie H The creation of dangerous violent criminals Urbana and Chicago University

of Illinois Press 1992 pp 46-49 ATHENS Lonnie H ULMER Jeffrey Violent Acts and Violentization

assessing applying and developing Lonnie Athenacutes Theories Oxford Elsevier Science 2003 Veacutease en

especial pp 1-42

23 Podemos nombrar por ejemplo el sitio de Leningrado o la batalla de Moscuacute pese a los

puntuales eacutexitos en la Segunda Batalla de Jarkov o el fin del asedio de Sebastopol

24 Durante la Guerra Civil estaacute teacutecnica estuvo muy presente a la hora de analizar la evolucioacuten del

bando franquista

25 Sobre este tema veacutease KALLIS Aristotle A Nazi Propaganda and the Second World War New

York Palgrave Macmillan 2005 Veacutease en especial pp 121-129

26 STENZEL Thilo Das Ruβlandbild des Kleinen Mannesrdquo Gesellschaftliche Praumlgung und

Fremdwahrnehrmung in Feldpostbriefen aus dem Ostfeldzug (1941-194445) Mu nchen Osteuropa-

Institut 1998

27 KERSHAW Ian op cit pp 499-502

28 ESPANtildeA Rafael de El cine de Goebbels Barcelona Ariel 2002 pp 134-135

29 Bundesarchiv Berliacuten (NSD 1274) Se encuentra recogido en German Propaganda Archive URL

lthttpwwwcalvineduacademiccasgpabolshevisthtmgt [consultado el 31 de marzo del

2014]

30 Podemos destacar entre otros los trabajos de HORNE John KRAMER Alan German Atrocities

1914 A History of Denial New Haven Yale University Press 2001 pp 175-225 BECKER Jean

Jacques Guerre et cultures 1914-1918 Paris Armand Colin 1994

31 BUITENHUIS Peter The Great War of Words Literature as Propaganda 1914-1918 and alter

London Batsford Ltd 1987 p 14

32 MORGAN READ James Atrocity Propaganda 1914-1918 New York Arno Press 1972

33 PAKOSCH Franz In Sowjetruβland sl se 1928

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34 NILOSTONSKI Robert Der Blutrausch des Bolschewismus Berlin Neudeutsche Verlags- und

Trauhandgesellschaft 1924

35 BERMOND-AVALOV Pavel Im Kampf gegen den Bolschewismus Hamburg Verlag JJ Augustin

1925 Dr VON GREGOR Ein Meer von Blut Die Wahrheit uumlber das Bolschewistische Russland Muumlnchen

1926 ROSENBERG Alfred Pest in Russland Der bolschewismus Seine haumlupter handlanger und opfer

Muumlnchen 1922 Una pormenorizada descripcioacuten de este tipo de literatura en THUM Gregor

Traumland Osten Deutsche Bilder vom oumlstlichen Europa im 20 Jharhundert Leipzig Huumlbert amp

Goumlttingen 2006

36 ANTONOW Wassilij Das Sowjetparadies Querschnitt durch die russische Revolution Berlin

Hendrich 1931

37 DIEWERGE Wolfgang Deutsche Soldaten sehen die Sowjet-Union Feldpostbriefe aus dem Osten

Berlin Wilhelm Limpert-Verlag 1941

URL ltwwwcalvineduacademiccasgpafeldposthtmgt [consultado el 31 de marzo de 2014]

38 Sirva de ejemplo el relato de un veterinario polaco sobre las ldquomisionesrdquo de las SS-

Einsatzgruppen a finales de 1941 laquoRecuerdo tambieacuten que durante el exterminio de los judiacuteos en

el bosque uno de los hombres de la Gestapo arrancoacute un nintildeo pequentildeo de manos de su madre y le

golpeoacute la cabeza contra el borde del coche ante su vista Cuando la madre se puso a gritar la

golpeoacute con el cuerpo del nintildeo de tal manera que la cabeza de eacuteste dio contra la boca de la madre

donde se le quedoacute enganchado parte del tejido cerebral del hijo A continuacioacuten sacoacute algo del

coche ndash cal o cemento raacutepido ndash y le selloacute la bocaraquo RHODES Richard op cit p 319

39 BURGSTALER Rosemarie laquoBilder nicht nur im Kompfraquo (20 de diciembre de 2013) URL

lthttpdiepressecomhomespectrumzeichenderzeit1510215Bilder-nicht-nur-im-Kopfgt

[consultado el 31 de marzo de 2014]

40 Sobre el desarrollo de esta exposicioacuten en Praga veacutease URL

lthttpnassmerblogspotcomes201203vystava-sovetsky-raj-v-praze-1942htmlgt [consultado

el 31 de marzo de 2014]

41 En los medios periodiacutesticos espantildeoles se multiplicaron las referencias a este tema desde la

invasioacuten alemana de la URSS Baste como ejemplo la noticia laquoHa llegado a Madrid una expedicioacuten

de nintildeos espantildeoles procedentes de Rusiardquo que conteniacutea sentencias tales como ldquotodas las

versiones de estos nintildeos que por otra parte vivieron en distintos lugares de Rusia coinciden en

descubrir la vida en el Paraiacuteso comunista con estas tres palabras hambre horror y miseria [hellip]raquo La

Vanguardia Espantildeola 13 de diciembre de 1942 Ya en los antildeos treinta se podiacutea leer laquocasi todas las

obreras tienen tres y cuatro y muchas veces cinco y seis bocas que mantener Las condiciones de

la vivienda son intolerables De cuarenta y dos obreras sometidas a encuesta cinco no pueden

mandar a sus hijos a la escuela por falta de medios materiales once no tienen zapatos ni ropa de

abrigo ni para ellas ni para sus chicos catorce no siempre pueden comer un plato caliente por

diacutea doce son analfabetas [hellip]raquo laquoEl mito de Rusia (la mujer)raquo in La Victoria Semanario catoacutelico de

Beacutejar 25 de mayo 1935

42 Veacuteanse las referencias aparecidas en ABC los diacuteas 19 y 23 de mayo de 1942

43 KIVELITZ Christoph Die Propagandaausstellung in europaumlischen Diktaturen Konfrontation und

vergleich Nationalsozialismus in Deutschland Faschismus in Italien und die UdSSR der Stalinzeit

Bochum Verlag 1999 pp 228-229

44 RHODES Richard op cit p 193

45 Informacioacuten detallada sobre este asunto en EPSTEIN Barbara The Minsk Ghetto 1941-1943

Jewish resistance and Soviet internationalism California University of California Press 2008

46 Un diorama es un tipo de maqueta que muestra figuras humanas animales o incluso seres

imaginarios como punto final de su composicioacuten presentados dentro de un entorno y con el

propoacutesito de representar una escena

47 Das Sowjet-Paradies Ausstellung der Reichspropagandaleitung der NSDAP Ein Bericht in Wort und

Bild Berlin Zentralverlag der NSDAP 1942 pp 5-7

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48 Ibidem pp 8-17

49 Ibidem pp 20-21

50 Ibidem p 25

51 Cabe recordar que en plena Guerra Civil el bando franquista celebroacute una exposicioacuten muy

similar en este caso centrada en las armas del Ejeacutercito republicano titulada Exposicioacuten de

ldquomaterial cogidordquo al enemigo celebrada en San Sebastian en agosto de 1938 Sobre este tema veacutease

BASILIO Miriam M Visual Propaganda Exhibitions and the Spanish Civil War Aldershot Ashgate

Publishing Limited 2013 pp 182-191

52 Ibidem p 26

53 Una de estas recreaciones donde un preso se encontraba en un espacio muy reducido

comprimido por dos grandes barrotes verticales y uno horizontal se utilizoacute para anunciar la

exposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico en el diario Labor 12 de mayo de 1942 A esta imagen se la tituloacute

ldquoCelda de tortura de la GPUrdquo

54 Das Sowjet-Paradies Ausstellung der Reichspropagandaleitung der NSDAP Ein Bericht in Wort und

Bild Berlin Zentralverlag der NSDAP 1942 p 33

55 Ibidem pp 34-47

56 Ibidem p 48

57 Sobre este incidente veacutease LINDENBERGER Herbert laquoHeroic or Foolish The 1942 Bombing

of a Nazi Anti-Soviet Exhibitraquo Telos 135 2006 pp 127-154

58 El anaacutelisis de la propaganda totalitaria en ARENDT Hannah Los oriacutegenes del totalitarismo

Madrid Alianza Editorial 2013 pp 474-501

59 En este estudio nos hemos centrado uacutenicamente en la desarrollada en Berliacuten en plena guerra

mundial sin embargo a lo largo de los antildeos 30 se desplegaron gran nuacutemero de ellas por todo el

Reich cuyo eje temaacutetico tambieacuten fue el anticomunismo y el antijudaiacutesmo De modo sucinto

podemos nombrar Weltfeind Nr 1 ndash Der Bolschewismus (El Enemigo Nordm 1 ndash El Bolchevismo) del 8 de

septiembre de 1936 al 30 de mayo de 1937 la Groβe antibolschewistische Schau (Gran Exposicioacuten

Antibolchevique) de noviembre de 1936 a enero de 1937 Bolschewismus ohne Maske (El Bolchevismo

sin maacutescara) septiembre de 1937 a abril de 1938 Der Ewige Jude (El Judiacuteo Eterno) de noviembre de

1937 a junio de 1939 Una obra geneacuterica baacutesica para el estudio de todas ellas es KIVELITZ

Christoph op cit

RESUacuteMENES

Aunque su origen se pueda rastrear ya desde tiempos preteacuteritos la propaganda de atrocidades

cobroacute una especial relevancia como eje articulador de los discursos orientados a justificar la

extrema violencia ejercida hacia el ldquootrordquo durante los grandes conflictos del siglo XX Pocos

Estados fueron tan haacutebiles como el reacutegimen nazi para utilizar a su favor la capacidad del Arte

para vertebrar el proceso de socializacioacuten violenta de su ciudadaniacutea El poder de la imagen para

proyectar una visioacuten degradada del enemigo que a su vez reforzaba la validez de los argumentos

de su emisor queda perfectamente de manifiesto en la exposicioacuten Das Sowjetparadies celebrada en

Berliacuten en 1942 En este artiacuteculo analizamos su contenido y reflexionamos sobre la importancia de

este tipo de acciones para propagar un discurso netamente anticomunista y antisemita

Bencheacute le sue origini si possano far risalire a tempi antichi la propaganda delle atrocitagrave ha

assunto un significato speciale come fulcro delle teorie volte a giustificare lrsquoestrema violenza

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verso lrsquoldquoaltrordquo durante i grandi conflitti del XX secolo Pochi Stati furono tanto abili quanto il

regime nazista nellrsquoutilizzare a proprio vantaggio la capacitagrave dellrsquoarte di strutturare il processo di

socializzazione violenta della cittadinanza Il potere delle immagini atte a proiettare una visione

degradata del nemico che ndash a loro volta ndash hanno rafforzato la validitagrave degli argomenti teorizzati

dagli ideologi del nazismo egrave perfettamente chiaro nella mostra Das Sowjetparadies tenutasi a

Berlino nel 1942 In questo articolo se ne analizzano i contenuti e si riflette sullrsquoimportanza di

questo tipo di azioni per propagandare un discorso decisamente anticomunista e antisemita

Despite its origin can be traced since ancient times the Atrocity Propaganda became especially

relevant as the pivotal theme of the discourses aimed to justify the extreme violence against the

ldquootherrdquo during the major conflicts of the Twentieth Century Few States were as skilled as the

Nazi Regime to take advantage of the potential of Art to be the backbone of the process of violent

socialization of its citizenship The power of the image to show a degraded image of the enemy

which in turn strengthened the validity of the addresserrsquos arguments is openly revealed at the

exhibition Das Sowjetparadies held in Berlin in 1942 In this paper we analyze the Exhibition

contents and reflect on the importance of this type of actions to disseminate an anti-Communist

and anti-Semitic discourse

IacuteNDICE

Parole chiave anticomunismo esposizioni nazismo propaganda Seconda guerra mondiale

Palabras claves anticomunismo exposiciones nazismo propaganda Segunda Guerra Mundial

Keywords anti-communism exhibitions Nazism propaganda World War II

AUTORES

ANTONIO CEacuteSAR MORENO CANTANO

Doctor en Historia Contemporaacutenea por la Universidadde Alcalaacute de Henares (2008) Miembro del

grupo de investigacioacuten CEFID (Centre drsquoEstudis sobre les Egravepoques Franquista i Democragravetica) y

GREF (Grup de Recerca sobre lrsquoEgravepoca Franquista) adscritos a la Universidad Autoacutenoma de

Barcelona y del grupo de investigacioacuten Catolicismo y laicismo en la Espantildea del siglo XX

vinculado a la Universidad de Alcalaacute y al grupoEstudios del Tiempo Presente dirigido por el

catedraacutetico Rafael Quirosa dela Universidad de Almeriacutea En la actualidad trabaja como Profesor

de Secundaria en el Colegio Madrigal (Loranca ndash Fuenlabrada ndash Madrid)

MISAEL ARTURO LOacutePEZ ZAPICO

Licenciado con grado en Historia por la Universidad de Oviedo con premio fin de carrera y

premio extraordinario de licenciatura y Doctor por la Universidad de Huelva con premio

extraordinario de doctorado en Arte y Humanidades Ha sido profesor asociado en las

Universidades de Oviedo y Murcia y ha realizado estancias como investigador visitante en SUNY

New Paltz UMASS at Amherst y University of Leeds En la actualidad es Profesor-tutor del centro

asociado de la UNED en Asturias

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IV Recensioni

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Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave lanostra rivoluzioneLuca Zuccolo

NOTIZIA

Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione Roma Donzelli Editore 2013 258pp

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1 laquoDa un capo allrsquoaltro del paese gli

orizzonti delle persone comuni sonocambiati La mappa del Cairo si egraverinnovata nei nomi dei luoghi risuonanoenergie e significati del tutto nuoviraquo1Questo egrave il messaggio piugrave profondo dellibro di Ahdaf Soueif in cui lrsquoautrice ndashscrittrice giornalista e commentatricepolitica e culturale2 ndash ci ha voluto lasciareuna descrizione accurata ed emozionantedella rivoluzione che ha scosso e scuoteancora oggi lrsquoEgitto

2 Il saggio in uno stile agile e coinvolgente

attraversa piugrave generi da quellomemorialistico a quello biograficopassando attraverso il racconto e il saggiopolitico Come scrive la stessa Soueifrivolgendosi ai suoi lettori

questo libro non egrave il diario di una vicendaconclusa egrave il tentativo di farvi entrare direndervi partecipi di un evento che stiamoancora vivendo E scriverlo egrave problematico per due ragioni Una egrave che mentre idiciotto giorni sono blindati nel passato la rivoluzione e lo sforzo per difenderlasono ancora in corso in uno scenario che cambia di giorno in giorno La secondaragione egrave che anche se voi lettori vi trovate in un futuro che io non conosco vorreicomunque consegnarvi una storia che vi aiuti a colmare la distanza tra il momentoin cui si conclude questo racconto e la situazione in cui verseragrave lrsquoEgitto nelmomento in cui voi leggete Mentre scrivo vi immagino tra qualche tempo nelleprossime settimane mesi con questo libro in mano a scorrere le mie parole e midomando quale realtagrave avrete sotto gli occhi Saragrave la realtagrave che noi oggi mentrescrivo stiamo costruendo con il nostro operato con la lotta con la morteQueste sono le ultime ore che io e il mio testo trascorriamo insieme le ultime oreche ho a disposizione per scrivere per voi a voi3

3 Attraverso le pagine di Soueif quindi ascoltiamo la voce di un insider che non solo

descrive i fatti del Cairo e di Tahrir ma li contestualizza nel piugrave ampio quadro socio-politico egiziano fornendoci uno spaccato della situazione del Paese della caduta delregime di Mubarak e del difficile cammino verso una democrazia reale piugravepartecipativa che diventi espressione delle richieste della maīdan (piazza) ldquoPanelibertagrave e giustizia socialerdquo

4 Il saggio si inserisce in unrsquoampia corrente saggistica che fin dai primi mesi post

rivoluzionari ha espresso pareri e commenti sulla rivoluzione del Cairo4 e sulle sueconseguenze spesso relazionandola alle precedenti espressioni delle primavere arabenordafricane Il libro della Soueif tuttavia non egrave solo questo Lrsquoautrice come si egrave vistopocrsquoanzi cerca non solo di descrivere e commentare i fatti ma di renderne partecipe illettore attraverso il suo sguardo e le sue ldquomemorierdquo Il saggio non ha il fine diconvincere o di propagandare una visione particolare degli avvenimenti ma alcontrario ha lo scopo di far conoscere e di rendere compartecipi i lettori dei fatti inmodo che chiunque possa capire o per lo meno percepire le sofferenze e le motivazioni

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che hanno spinto un intero popolo a scendere in piazza e a manifestare pacificamenteper riappropriarsi dei propri spazi urbani sociali e dei propri diritti civili e umani

5 La storia raccontata da Soueif pertanto non egrave solo la narrazione degli eventi di piazza

Tahrir ma egrave soprattutto lrsquoespressione di come i cittadini si siano riappropriati dellamaīdan e con essa di un nuovo modo di fare politica Questo libro egrave il racconto di comegli egiziani abbiano reinterpretato usandoli in modo differente due diversi spazisociali la piazza appunto e i social network Per la prima volta al Cairo il ruolo deisocial network come twitter e facebook si egrave dimostrato rilevante non solo a livelloaggregativo ma proprio come spazio sociale alternativo in cui si poteva liberamenteesprimere il proprio parere rivoluzionario e al contempo farsi ascoltare a livelloglobale5 La forza che gli attivisti di piazza Tahrir hanno messo in campo ndash anche grazieai social media ndash ha permesso loro di bypassare nonostante lrsquoaccanita resistenza imedia tradizionali controllati dal regime e dallrsquoesercito un esempio che saragrave seguito intutte le successive manifestazioni come ha recentemente testimoniato Gezi Parkı aIstanbul

6 Il racconto della Soueif nondimeno egrave anche lrsquoespressione delle profonde divisioni che

percorrono la societagrave egiziana frazionata in molteplici gruppi e percorsa da cleavages

religiosi e culturali molto rilevanti con cui piazza Tahrir si egrave dovuta confrontare e chenon sempre egrave riuscita a superare con il suo spirito unitario e collettivo Infine questosaggio egrave un racconto biografico della stessa Soueif la quale intervallando le sueesperienze a Tahrir con i suoi ricordi di infanzia e con la sua vita ndash praticamente tuttala sua famiglia egrave coinvolta a vario titolo nella rivoluzione ndash ci propone uno spaccatosocio-storico dellrsquoEgitto che va molto piugrave in profonditagrave nella storia recente cairota-egiziana e ci permette di osservare alcune delle cause della rivoluzione e soprattutto irapidi e notevoli mutamenti subiti dalla societagrave cairota ed egiziana negli ultimidecenni6

7 Questo diario si suddivide in quattro capitoli che alternano il racconto dei primi 18

giorni di rivoluzione del 2011 quelli che diedero avvio a tutto e portarono alla caduta diMubarak al commento dei risultati e delle conseguenze di quei diciotto giorni esoprattutto come la rivoluzione con i suoi protagonisti sia andata avanti nei due annisuccessivi (2011-2012) fino alle elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria diMorsi e dei Fratelli Musulmani e nei mesi immediatamente seguenti

8 Il primo capitolo Diciotto giorni propone una descrizione dellrsquoinizio e delle prime fasi

della rivoluzione di piazza Tahrir fino al giorno 1 febbraio 2011 Soueif racconta il suoiniziale coinvolgimento nelle manifestazioni di piazza e propone una prima genealogiadei principali personaggi che la circonderanno in quei diciotto giorni e nei mesiannisuccessivi

9 Il secondo capitolo dal significativo titolo Interruzione Otto mesi dopo Ottobre 2011 lascia

per un attimo la memoria di Tahrir e fa un salto in avanti per descrivere alcuni deiprimi effetti della rivoluzione Egrave un capitolo di commento anche se lrsquoaspettomemorialistico e biografico permangono preponderanti Accanto alle constatazioni suirisultati ottenuti dalla maīdan Soueif descrive alcuni fatti salienti avvenuti durantelrsquoestate del 2011 e soprattutto i colpi di coda di un regime non ancora completamenteabbattuto Questi sono i mesi di dominio dellrsquoesercito e dellrsquoinizio della repressione piugraveviolenta delle manifestazioni Sono i mesi in cui maggiormente si contano i martiri iquali anche dopo la loro morte accompagneranno le manifestazioni capeggeranno i

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cortei e faranno sentire la loro voce a piazza Tahrir attraverso il dolore dei lorofamiliari

10 Il terzo capitolo Diciotto giorni (seconda parte) descrive la rivoluzione dal 2 febbraio

allrsquo11 febbraio quando la piazza otterragrave la sua prima vera vittoria riuscendo a farcadere il presidente Mubarak Il filo del racconto e delle memorie riprende da dove egravestato interrotto nel primo capitolo e descrive lrsquoescalation degli avvenimenti che hannoportato alla caduta del regime

11 Infine il quarto e ultimo capitolo Diciotto giorni non sono bastati racconta il difficile

cammino post-rivoluzionario il confronto con lo Scaf (Consiglio Supremo delle ForzaArmate) la repressione da parte di esercito e polizia e la resistenza della maīdan difronte ad ogni nuovo tentativo di far scemare le proteste In questo capitolo come nelsecondo accanto al racconto diaristico della rivoluzione e dei mutamenti sociali da essaapportati Soueif descrive la peculiare situazione politica egiziana la frammentazionedei partiti e lrsquoinconsistenza del parlamento politicamente diviso a metagrave tra lrsquoesercito eil vecchio regime Vengono descritte le azioni politiche dei diversi gruppi coinvoltinella rivoluzione e di quelli che si sono mantenuti ai margini si descrivono leperduranti divisioni socio-religiose e politiche la mancanza di accordi e compromessifino alle elezioni presidenziali del maggio 2012 che dopo il ballottaggio hanno visto lavittoria dei Fratelli Musulmani La fine del capitolo e del saggio egrave lasciata alle domandesul futuro dellrsquoEgitto e sullrsquooperato di Morsi il quale nonostante la sua apertura aldialogo durante le elezioni non sembra veramente propenso a dialogare da quando egravesalito al potere e tanto meno a soddisfare le richieste della piazza ldquopane libertagrave egiustizia socialerdquo

12 Il testo egrave corredato da una prefazione in cui lrsquoautrice spiega come sia giunta a scrivere

questo diario da un apparato di note molto utile per approfondire quanto descritto nellibro grazie a diversi rimandi a siti internet e contenuti multimediali Attraverso questiegrave possibile osservare quanto succedeva e succede al Cairo e in Egitto Infine il saggio egravecompletato da una breve storia dellrsquoEgitto moderno utile per acquisire le informazionidi base sulle tappe politiche cha hanno condotto alla rivoluzione di Tahrir e da duebrevi note della traduttrice Nicoletta Poo la quale fornisce una breve cronologia deifatti salienti dei diciotto giorni che hanno cambiato lrsquoEgitto e unrsquoutile micro biografia diAhdaf Soueif e della sua famiglia

13 Diario memoria saggio autobiografia molti sono i generi utilizzati da Soueif per

descrivere una parte della sua vita e dellrsquoEgitto intero Sicuramente il testo proposto egraveuna visione personale e peculiare degli avvenimenti ma rappresenta anche unosguardo disincantato su queste vicende a volte drammatiche che attraversolrsquoesperienza dellrsquoautrice consente a noi lettori occidentali di calarci allrsquointerno dellaprotesta di Tahrir capirne le motivazioni le divisioni le sfaccettature e lecontraddizioni Quello che egrave certo come dimostreragrave in seguito anche la ldquoprimaverardquoturca a Gezi egrave che quanto egrave accaduto e continua ad accadere a Tahrir al Cairo e in tuttolrsquoEgitto egrave un esempio di cambiamento e rinnovamento Questa rivoluzione infatti nonsolo ha utilizzato mezzi e strumenti innovativi come internet i social network e i videofilmati ha riscoperto anche la piazza come luogo di incontro-scontro e di condivisionedi opinioni come salotto politico alternativo e collettivo rispetto alle obsolete stanzedel potere chiuse in palazzi inaccessibili e poco rappresentative del popolo e dei suoisentimenti I fatti di Tahrir come quelli successivi di Gezi nondimeno si sonopresentati anche come lrsquoespressione di un malessere generale che coinvolge

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primariamente la classe media che egrave scesa in piazza non solo per difendere i propri egli altrui diritti ma anche per proporre un nuovo e alternativo modo di fare e diintendere la politica e lrsquoeconomia Il grido di Tahrir ldquopane libertagrave e giustizia socialerdquonon egrave solo una richiesta di maggiori diritti ma anche il desiderio di una maggiorepartecipazione politica e di un ritorno al welfare state troppo spesso soffocato dallepolitiche neoliberiste favorevoli ai privati e ai grandi gruppi finanziario-industrialiDinamiche che nonostante il benessere che hanno portato ndash e anche a causa di esso ndashhanno esasperato una struttura sociale giagrave in crisi appoggiando progetti di sviluppospesso negativi per le masse popolari e la classe media che si sono viste escluderesempre piugrave subdolamente dagli spazi urbani sociali economici e politici

NOTE

1 SOUEIF Ahdaf Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione Roma Donzelli Editore 2013 p 174 (ed

ing Cairo My City Our Revolution London Bloomsbury Publishing 2012)

2 Autrice di diversi romanzi e saggi tra cui ricordiamo SOUEIF Ahdaf In the Eye of the Sun New

York Random House 1992 Sandpiper London Bloomsbury 1996 ID The Map of Love London

Bloomsbury 1999 ID Mezzaterra Fragments from the Common Ground New York Anchor Books

2004 Soueif egrave molto attiva anche nel campo politico ndash come testimonia il saggio qui recensito ndash e

nel campo culturale come fondatrice del Palfest (Festival della letteratura palestinese) attivo dal

2008 lthttppalfestorggt [consultato il 9 agosto 2013]

3 SOUEIF Ahdaf Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione cit pp 59-60

4 Solo per citare alcuni titoli AL-ASWANI ‛Ala La rivoluzione egiziana Milano Feltrinelli 2011

QUIRICO Domenico Primavera araba Le rivoluzioni dallrsquoaltra parte del mare Torino Bollati

Boringhieri 2011

5 Lrsquoultima frase del libro di Soueif egrave significativa a questo riguardo laquopoicheacute i sistemi che

opprimono e sfruttano la gente sono diventati globali globale egrave diventata la nostra resistenzaraquo

SOUEIF Ahdaf op cit p 236

6 Relativamente alla storia egiziana recente si veda GOLDSCHMIDT Arthur Jr Modern Egypt The

Formation of a Nation State Boulder Colo Westview Press 2004 IBRAHIM Saad Eddin Egypt

Islam and Democracy Cairo American University in Cairo Press 1996 NASSER Gamal Abdel The

Phylosophy of the Revolution Cairo Egyptian State Printing Office 1955 SADAT Anwar In Search of

Identity New York Harper amp Row 1978 VATIKIOTIS P J The History of Modern Egypt from

Muhammad Ali to Mubarak Baltimore Johns Hopkins University Press 1991

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AUTORI

LUCA ZUCCOLO

Dottorando (PhD student) in Storia Contemporanea presso il SUM (Istituto Italiano di Scienze

Umane) di Napoli dove sta sviluppando una ricerca sulla stampa francofona ottomana e la sua

rappresentazione dellrsquoImpero drsquoOriente Giagrave dottore magistrale in Storia drsquoEuropa (Bologna

2008) il suo campo di ricerca si rivolge allo sviluppo della modernitagrave durante lrsquoultimo secolo

dellrsquoImpero Ottomano al confrontoscontro tra modernitagrave e tradizione in un contesto

cosmopolita e allo sviluppo dei movimenti sociali che hanno preparato lrsquoavvento della societagrave

turca contemporanea Luca Zuccolo egrave il referente di Diacronie per la storia turca e ottomana

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Giovanni Tassani Diplomatico tra ledue guerre Vita di Giacomo Paulucci diCalboli BaroneMatteo Anastasi

NOTIZIA

Giovanni Tassani Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli BaroneFirenze Le Lettere 2012 pp 522

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1 laquoTanto piugrave necessario questo cercare gli

uomini quando srsquoabbia a trattare comenel caso nostro di storia politicasoprattutto di storia dei rapporti politiciinternazionali laddove cioegrave non soltantola personalitagrave generale del singolo politicodiplomatico le sue idee e il suoprogramma ma il suo stile drsquoazionecostituisce elemento mai trascurabilenelle vicenderaquo1 Il monito di un maestrocome Federico Chabod riecheggia decisonella brillante biografia di GiovanniTassani Diplomatico tra le due guerre Vita di

Giacomo Paulucci di Calboli Baronevincitrice della 45ordf edizione del PremioAcqui Storia Lrsquoopera collocandosi nelfilone degli studi sulla diplomazia italianadel primo Novecento riesce infatti ndash conchiarezza espositiva e finezzainterpretativa ndash a ricostruire pulsioni epropositi alla base della condottadiplomatica del funzionario

2 Tassani non egrave nuovo a ricerche di questo genere Lrsquoautore ha infatti iniziato a lavorare

sullrsquoarchivio dei Paulucci di Calboli giagrave nei primi anni Novanta del secolo scorsocurando la pubblicazione delle memorie di due membri di spicco della familgliaforlivese Raniero2 e Fulcieri3 si egrave inoltre occupato di storia politica italiana4

3 Lrsquoultima fatica di Tassani articolata in dodici punti ricostruisce vita e azioni di

Giacomo Paulucci di Calboli nato Barone Russo nel 1887 e divenuto marchese nel 1924assumendo nome e titoli della famiglia nobiliare della moglie Camilla Entrato indiplomazia nel 1915 a Berna parteciperagrave alla conferenza di pace di Parigi per poiinstallarsi alla Consulta ndash lrsquoallora ministero degli Affari Esteri ndash come segretario diPietro Tomasi della Torretta prima e di Carlo Schanzer poi Con lrsquoavvento del fascismoe il conseguente interim di Mussolini agli Esteri appena trentacinquenne saragrave nominatocapo di gabinetto e lavoreragrave ndash nella nuova sede di Palazzo Chigi5 ndash a stretto contatto conil senatore Salvatore Contarini diplomatico di carriera dal 1891 segretario generale dal1920 e fino allora dominus incontrastato della politica estera italiana Mussolini deltutto a digiuno di dinamiche internazionali6 si affideragrave in questa prima fase proprio aContarini capace di svolgere ndash fino alle dimissioni rassegnate nel 1926 ndash una complicatafunzione moderatrice sul nuovo capo di governo7 Dato il carattere aspro collerico epoco incline allrsquoindisciplina mussoliniana di Contarini saragrave Paulucci laquoa trasmetteremediandole con tatto e pacatezza le idee del segretario generale al[lrsquo] irruente [hellip] eapprendista ministro degli Esteri al fine di costruire una linea di politica esteracoerente nel difficile scenario diplomatico e politico del lungo dopoguerraraquo8 Comericorderagrave in seguito lrsquoallora giovane diplomatico Mario Luciolli

4 I primi collaboratori di Mussolini [hellip] (e innanzi tutto in ordine di importanza il

segretario generale Contarini e il capo di gabinetto Barone Russo divenuto poimarchese Paulucci di Calboli) erano diplomatici di carriera del tutto estranei

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spiritualmente al fascismo e a qualsiasi altro movimento di piazza e di masse La loroprincipale preoccupazione fu di ostentare un conveniente grado di ammirazione perMussolini e di forzarlo ad avviare la poliacutetica estera italiana sul binario della diplomaziatradizionale9

5 Con la fascistizzazione del ministero ndash iniziata con lrsquoimmissione in diplomazia dei

cosidetti ldquoventottistirdquo i funzionari ammessi per meriti fascisti ndash Paulucci saragrave nominatosottosegretario generale alla Societagrave delle Nazioni mantendo la carica dal 1927 al 1932anno dellrsquoepurazione del ministro Dino Grandi e del definitivo attacco mussolinianoallrsquoorganizzazione ginevrina Al rientro anzicheacute essere resinserito in una carrieraoramai lontana dallrsquoapartitizzazione dei primi anni Venti il duce ndash ammaliatodallrsquoincontro con Joseph Goebbels neoministro della Propaganda tedesca ndash lo eleveragrave apresidente dellrsquoEnte Nazionale Industrie Cinematrografiche affidandogli il rilanciodellrsquoIstituto Luce in crisi finanziaria e organizzativa laquoGoebbels mi ha detto che egliritiene il cinematografo come lrsquoottavo potere bisogna potenziare al massimo lrsquoIstitutoLuce Egrave unrsquoarma potentissima che ho affidato alle sue maniraquo10

6 Si trattava di mani tuttrsquoaltro che inesperte Paulucci aveva avuto infatti responsabilitagrave

manageriali giagrave a Ginevra garante ndash in qualitagrave di sottosegretario generale ndashdellrsquoamministrazione della delegazione italiana presso la Societagrave delle NazioniLrsquoesperienza in campo cinematografico si chiuderagrave nel 1940 con la nomina adambasciatore a Bruxelles cui faragrave seguito nel 1943 quella a rappresentante italianopresso la Spagna di Franco dove alacremente si attiveragrave per trovare contatti con glianglo-americani Dopo il 25 luglio 1943 quando il tramonto caleragrave sulla lunga giornatadellrsquoItalia fascista Paulucci cercheragrave di perorare allrsquoestero la causa del Regno del Sudquello di Vittorio Emanuele III e di Badoglio Impegno che non gli eviteragrave lrsquoepurazioneDifferentemente infatti da altri diplomatici che svolgeranno un ruolo attivo nellanuova diplomazia italiana Paulucci si vedragrave precluso il rientro a Palazzo Chigi Su di luipenderanno le pesanti accuse dellrsquoAlto Commissario Aggiunto per lrsquoEpurazionedellrsquoAmministrazione dalle quali saragrave assolto solo nel 1950 Gli ultimi anni trascorsi dalaquomonarchico in Repubblicaraquo11 saranno infine caratterizzati dal confronto con donLuigi Sturzo e da unrsquoappassionata attivitagrave storiografica vissuta al fianco di due futuriillustri accademici Mario Toscano e Federico Chabod

7 Il volume fondandosi su una corposa documentazione inedita costiuisce unrsquoopera

preziosa per diverse ragioni Anzitutto tocca spazi e tempi roventi della storia italianadel XX secolo dalle complicate trattative versagliesi allrsquoascesa di Mussolini dallaguerra civile iniziata nel 1943 alla travagliata ricostruzione Inoltre e questo egrave ungrande merito permette di fare luce non solo su una figura di grande spessore qualeovviamente quella di Paulucci di Calboli ndash fino alla biografia di Tassani trattata soloindirettamente dalla storiografia ndash ma anche sugli uomini che gli operarono al fiancoprimo fra tutti Salvatore Contarini a lungo vero deus ex machina della politica esteraitaliana sul quale ndash causa ariditagrave di fonti specifiche ndash si egrave scritto ancora troppo poco12Piugrave in generale permette di esaminare con rinnovato slancio il ruolo della carrieravale a dire quella tecnostruttura interna allo Stato ndash e nellrsquoItalia liberale volutamentescevra da ideologie o correnti politiche ndash che con Mussolini si trasformeragraveprogressivamente in uno strumento al servizio del fascismo e del suo capo divenendolaquodiplomazia di partitoraquo13

8 Nondimeno lrsquoopera fornisce unrsquoutilissima analisi sulla genesi della propaganda fascista

che vide nellrsquoIstituto Luce ottimamente ristrutturato da Paulucci il volano in grado di

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conferire internamente e allrsquoestero prestigio al regime tramite produzioni di grandesuccesso quali Scipione lrsquoAfricano di Carmine Gallone14 e Condottieri di Luigi Trenker15

NOTE

1 CHABOD Federico Storia della politica estera italiana dal 1870 al 1896 Roma-Bari Laterza 1971

p 11

2 PAULUCCI DI CALBOLI Raniero Parigi 1898 Con Zola per Dreyfus Diario di un diplomatico Bologna

Clueb 1998

3 PAULUCCI DI CALBOLI Fulcieri La patria lrsquoamore la guerra Lettere e scritti 1911-1919 Bologna

Clueb 1999

4 BAGET BOZZO Gianni TASSANI Giovanni Aldo Moro Il politico nella crisi 1962-1973 Firenze

Sansoni 1983 TASSANI Giovanni La terza generazione Da Dossetti a De Gasperi tra Stato e

rivoluzione Roma Lavoro 1988 ID LrsquoItalia difficile di Mario Scelba Sette testimonianze e sette lettere

Soveria Mannelli Rubbettino 2006 ID Il Belpaese dei cattolici Novecento italiano Politica e

interpretazioni Siena Cantagalli 2010

5 Secondo Dino Grandi Mussolini laquosi era affrettato a trasferire la sede del Ministero degli Esteri

dal Palazzo della Consulta troppo vicino al Quirinale a Palazzo Chigi soprattutto per avere a sua

disposizione Piazza Colonnaraquo GRANDI Dino Il mio paese Ricordi autobiografici Bologna Il Mulino

1985 pp 237-238

6 Sullrsquoassenza di un definito programma di politica estera nella prima fase politica di Mussolini

cfr tra gli altri DE FELICE Renzo Alcune osservazioni sulla politica estera mussoliniana in ID (a cura

di) LrsquoItalia fra tedeschi e alleati Bologna Il Mulino 1973 p 58 DI NOLFO Ennio Mussolini e la

politica estera italiana (1919-1933) Padova Cedam 1960 pp 29-37 KNOX MacGregor laquoConquest

Foreign and Domestic in Fascist Italy and Nazi Germanyraquo in The Journal of Modern History 1984

vol 56 n 1 pp 6-20 PASTORELLI Pietro laquoLa storiografia italiana del dopoguerra sulla politica

estera fascistaraquo in Storia e politica X 1971 p 58 SALVEMINI Gaetano Mussolini diplomatico

(1922-1932) Bari Laterza 1952 pp 34-35

7 Cfr MOSCATI Ruggero Gli esordi della politica estera fascista Il periodo Contarini-Corfugrave in TORRE

Augusto et al La politica estera italiana dal 1914 al 1943 Torino Eri 1963 pp 77-117

8 TASSANI Giovanni Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone

Firenze Le Lettere 2012 p 35

9 LUCIOLLI Mario Mussolini e lrsquoEuropa La politica estera fascista Firenze Le Lettere 2009 p 29

10 TASSANI Giovanni Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone cit p

245

11 Ibidem p 484

12 La documentazione edita e specificamente dedicata a Contarini si riduce pressocheacute

esclusivamente alla datata biografia di Roberto Cantalupo scritta con lo pseudonimo di Legatus

(Vita diplomatica di Salvatore Contarini Italia fra Inghilterra e Russia Roma Sestante 1947) peraltro

da assumere con cautela a causa della scarsa attendibilitagrave di alcune informazioni riportatevi

Esigue notizie sul senatore sono altresigrave rintracciabili ndash oltrecheacute in diari e fonti memorialistiche ndash

in libri ldquodi colorerdquo quali tra gli altri QUARONI Pietro Valigia diplomatica Milano Garzanti 1956

VITA-FINZI Paolo Giorni lontani Appunti e ricordi Bologna Il Mulino 1989

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13 GRASSI ORSINI Fabio La diplomazia fascista in AAVV Il regime fascista Storia e storiografia

Roma-Bari Laterza 1995 p 287

14 GALLONE Carmine Scipione lAfricano Consorzio Scipione-ENIC Italia 1937 83

15 TRENKER Luis Condottieri ENIC-Tobis Filmkunst Italia-Germania 1937 88

AUTORI

MATTEO ANASTASI

Ha conseguito la laurea in Storia presso lrsquoUniversitagrave Europea di Roma discutendo una tesi

sullrsquoattivitagrave del quarto governo di Amintore Fanfani Attualmente si sta specializzando in

Relazioni Internazionali presso lrsquoUniversitagrave LUISS Guido Carli sotto la supervisione del professor

Francesco Perfetti I suoi campi di studio sono lrsquoanalisi del fenomeno politico dellrsquo apertura a

sinistra nel dopoguerra e la storia diplomatica italiana

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  • Nota introduttiva n 18 ndash giugno 2014
  • I Per una teoria dellrsquoesposizione
    • ldquoMostrare il modernordquo
      • II Lrsquoidentitagrave in esposizione
        • LrsquoItalia alle esposizioni universali del XIX secolo identitagrave nazionale e strategie comunicative
        • Expositions internationales et image nationale les pays drsquoAmeacuterique latine entre pittoresque laquo indigegravene raquo et moderniteacute proclameacutee
        • Entre Oriente y Occidente arquitectura e identidad espantildeolas en la Exposicioacuten del Centenario de los Estados Unidos de Ameacuterica
        • Expositions provinciales et identiteacutes coloniales au XIXe siegravecle
        • Les pavillons russes aux Expositions Universelles du XIXe siegravecle expression de lrsquoidentiteacute qui nrsquoa jamais existeacute
        • Les viseacutees politiques et identitaires de lrsquoorientalisme architectural au miroir drsquoune anthologie des pavillons de la Tunisie dans les expositions universelles (1851-2010)
        • Una vetrina internazionale per lo sviluppo la Corsica e le Esposizioni Universali
        • LrsquoEsposizione del Sempione 1906 Milano in vetrina
        • Raviver le laquoroman nationalraquo lusitanien Lrsquoexemple de lrsquoExposition du Monde portugais de 1940
          • III La propaganda in esposizione
            • Exposition universelle de 1878 Lrsquoarcheacuteologie au service des contestations contemporaines
            • laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e le esposizioni torinesi (1884 e 1898)
            • La Exposicioacuten Internacional de Barcelona en 1929 y su utilizacioacuten propagandiacutestica
            • Il potere dellarchitettura Lrsquoideologia di regime allrsquoEsposizione Internazionale di Parigi 1937
            • Bajo el signo de la esvaacutestica La Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana en Espantildea (1942)
            • La gran exposicioacuten anticomunista del Tercer Reich Das Sowjetparadies (1942)
              • IV Recensioni
                • Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione
                • Giovanni Tassani Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone
Page 3: Le esposizioni: propaganda e costruzione identitaria

laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e le esposizioni torinesi (1884 e 1898)Carlo Bovolo

La Exposicioacuten Internacional de Barcelona en 1929 y su utilizacioacuten propagandiacutesticaLa montantildea de Montjuiumlc espacio puacuteblico de ocio cultura y deporteJuan Antonio Simoacuten

Il potere dellarchitettura Lrsquoideologia di regime allrsquoEsposizione Internazionale di Parigi 1937Guido Cimadomo e Renzo Lecardane

Bajo el signo de la esvaacutestica La Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana en Espantildea(1942)Francesc Vilanova i Vila-Abadal

La gran exposicioacuten anticomunista del Tercer Reich Das Sowjetparadies (1942)Antonio Ceacutesar Moreno Cantano e Misael Arturo Loacutepez Zapico

IV Recensioni

Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzioneLuca Zuccolo

Giovanni Tassani Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di CalboliBaroneMatteo Anastasi

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Nota introduttiva n 18 ndash giugno2014Francescomaria Evangelisti e Alessandro Pes

1 Pubblicare a pochi mesi

dallrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione diMilano 2015 un numero dedicatoallrsquoanalisi storica di questo fenomenopotrebbe sembrare unrsquooperazionepianificata prevedendo gli scandali iritardi e la retorica che ne avrebberoaccompagnato lrsquoavvento nellrsquoopinionepubblica italiana e internazionale Questasupposizione egrave certa percheacute soprattutto inun momento in cui essa sembra essersi svuotata del suo senso originario per convertirsiin una costosa vetrina che attira appetiti speculatori egrave necessario analizzare qual egravestata la sua influenza nella cultura e nella diplomazia degli ultimi tre secoli

2 Le origini delle esposizioni rimandano allrsquoImperialismo1 e al capitalismo industriale e le

configurano come un dispendioso ma efficace strumento propagandistico in maniborghesi e aristocratiche che ha il vantaggio di agire in un clima di divertimento2 Lotzela definiva infatti ldquolrsquounica vera festa modernardquo

3 Nazioni ed imperi si contendevano la possibilitagrave di erigere nelle loro capitali gli altari

per celebrare quel che Hobsbwam3 definisce come un nuovo allegorico e gigantescorituale di auto-esaltazione del capitalismo e dellrsquoindustrializzazione4 propagata comeuno strumento fondamentale per garantire Progresso e Pace

4 Lrsquoidolo di questa celebrazione egrave il prodotto risultato del unione tra capitale borghese e

lavoro proletario del genio nazionale o di quello artistico inserito in un contesto cheaggiunge al suo valore reale un valore estetico spettacolare Il carattere commercialedelle esposizioni egrave ancora evidente nelle medaglie che decorano le etichette di alcunebevande alcoliche e di alcuni manufatti erano importanti competizioni tra produttori

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con premi attribuiti da una giuria spesso internazionale che davano lustro al marchio ene garantivano la qualitagrave

5 Attraverso materiali e tecniche diverse i prodotti diventano la meta del pellegrinaggio

di massa che vuole vedere ed interagire con ldquoil nuovordquo come si vede nel testo diFrancesca Misiano

6 Il prodotto egrave usato per rappresentare il risultato di uno sviluppo collettivo e spesso

giustificarne le ambizioni dimostrando il grado di benessere raggiunto assimilandolo aquello di civilizzazione

7 Con i prodotti fossero seriali o artigianali si costruivano gerarchie basate sulla

condizione di ldquosuperioritagrave-inferioritagraverdquo tra le nazioni attraverso lrsquooggettivazione e laquantificazione dei risultati ottenuti in una competizione globale che doveva indicareallrsquoumanitagrave il cammino corretto per la realizzazione del progresso La ricerca di unacollocazione adeguata nella ldquogerarchia delle nazionirdquo aumentograve nellrsquoepoca deitotalitarismi e della guerra fredda quando accanto alla borghesia capitalista e agli Statidemocratici con i loro messaggi di superioritagrave nazionale trovograve spazio anche lrsquoesibizioneattraverso la spettacolarizzazione dei prodotti delle industrie di Stato delleinnovazioni tecnologiche e delle opere pubbliche realizzate con la guida del ldquopartitordquo edel leader

8 Unrsquoautomobile una riproduzione in scala di unrsquoinfrastruttura o una puleggia si

convertivano in ingranaggi della macchina per il consenso internazionale cheidentificava lrsquoideologia con la merce

9 Benjamin scriveva che laquoLe esposizioni mondiali trasfigurano il valore di scambio delle

merci creano un ambito in cui il loro valore drsquouso passa in secondo piano inauguranouna fantasmagoria in cui lrsquouomo entra per lasciarsi distrarreraquo5

10 Occorre solo un biglietto drsquoingresso per essere investiti da fantasmagorie e distrarsi

osservando ldquoil prodottordquo esposto in un contesto spettacolare celebrando un ritualesociale che elimina le differenze di classe per configurare un pubblico di massamodellandone gusti e preferenze

11 Le tecniche per la ldquomessa in scenardquo non sono molto differenti da quelle che

applicavano e applicano i vetrinisti in forze agli esercizi commerciali Non egrave un casoche i piugrave noti architetti ingegneri artisti designer industriali pubblicitari epropagandisti annoverino almeno una partecipazione a questa gara giocata a colpi difantasmagorie

12 Lo svago che si offre in unrsquoesposizione egrave diverso rispetto a quello tradizionale come

sostiene Benjamin laquoLrsquoindustria del divertimento raffina e accresce la varietagrave deicomportamenti reattivi delle masse Le prepara cosigrave per il successivo trattamentoattraverso la pubblicitagrave Egrave dunque ben fondato il suo legame con le esposizioniuniversaliraquo6

13 Il principe Giuseppe Carlo Napoleone di Francia nel 1857 presentograve allrsquoImperatore

Napoleone III il Rapport sur lrsquoexposition universelle de 18557 dove si formulava una teoriadel pubblico considerato laquole premier et le principal juge drsquoune Expositionraquo Il principeaffermava che il pubblico di unrsquoesposizione si costruisce socialmente in manieracompleta e collaborativa con il resto del sistema solo quando egrave educato per farlo Laconclusione alla quale arriva egrave che unrsquoesposizione si converte in uno spettacolo che facoincidere il desiderio capitalista di una clientela per i suoi prodotti con quello delle

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4

distinte classi sociali in maggioranza metropolitane interessate tanto allrsquoeducazionequanto al divertimento offerto da una esposizione industriale

14 Potremmo definire gli organizzatori delle prime esposizione come ldquotecnici del

divertimentordquo che gettavano le basi per la comprensione delle esigenze anchepsicologiche delle masse delle caratteristiche del gusto collettivo e che attraversoqueste informazioni riuscivano a trasformare il pubblico di unrsquo esposizione in unarealtagrave fisica e onnipresente che si trasformava con il passo del tempo adeguandosi aicambiamenti sociali e politici modificando i propri gusti nella stessa forma in cuicambiava la moda nello stesso tempo lo sviluppo tecnologico generava per ogniedizione nuove fantasmagorie e forme di divertimento per le grandi masse urbaneNeanche lo sport come osserva Simoacuten egrave esente da questa funzione si celebrano torneie gli spazi espositivi si concepiscono anche come luoghi per lrsquoattivitagrave sportivaagonistica e amatoriale

15 Mega-eventi8 che modificano e ingrandiscono gli spazi urbani accompagnando i

mutamenti politici culturali ed economici Celebrano il presente glorificano il passatoe prefigurano ottimistici futuri Come scrive Pellegrino nel suo saggio dedicato alleedizioni del XIX secolo laquointeressavano allrsquoepoca quantitagrave enormi di persone fino alculmine di 50 milioni di ingressi allrsquoesposizione parigina del 1900 e raggiungevano unpubblico estremamente vasto il loro effetto era perograve amplificato dal fatto che su di essesi innestava una vastissima produzione di rappresentazioni figurative e scritteraquo Imessaggi propagandistici e pubblicitari sono veicolati verso lrsquoesterno del recintoespositivo canale e spazio di ricezione aggiungendo un pubblico piugrave ampio chegiustifica i costi sostenuti dagli espositori Reportages cartoline postali libri filmambientati tra i padiglioni ed altri prodotti culturali canalizzano lrsquoesposizione verso ilpubblico internazionale stabilendo una gerarchia e una censura dei contenuti offertinei padiglioni e partecipando in questa funzione alla costruzione degli immaginaricollettivi9

16 Come scritto da Coglitore in conclusione del saggio che apre questrsquoantologia nelle

ultime decadi lrsquoEsposizione sembra ormai sciolta laquoin un insieme di riferimenti simboliciche aveva giagrave oltrepassato se stesso e dal moderno al post-moderno ndash allrsquointerno disocietagrave segnate dallrsquoaviditagrave dei mercati finanziari dallrsquoaggressivitagrave dei messaggipubblicitari dallrsquoinvadenza della televisione da flussi ininterrotti di informazioni chescorrevano adesso attraverso reti telematicheraquo

17 Prima di questa ldquodecadenzardquo le esposizioni avevano raggiunto in un breve lasso di

tempo dalla prima edizione un tal successo che nel 1928 a Parigi venne istituito ilBureau International des Expositions10 (BIE) con lo scopo di classificare ufficialmente ledifferenti esposizioni che si organizzavano in tutto il mondo con lo scopo di mettere unfreno al imperante caos di denominazioni che rischiava di svalutare ldquoil marchiordquo di cuifacevano gala le principali capitali economiche occidentali

18 Il primo protocollo firmato dai paesi membri nel 192811 entrato in vigore nel 1931

faceva una chiara differenziazione12 tra quelle di tipo generale universale che duravanododici mesi e dove i paesi espositori costruivano i propri padiglioni e le esposizioni

specializzate internazionali che duravano sei mesi e dove la realizzazione dei padiglioniera responsabilitagrave dellrsquoorganizzazione del Paese ospitante A queste si accompagnavanole fiere di settore e quelle nazionali e imperiali dove si rappresentavano le colonie peril pubblico metropolitano

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19 Il colonialismo inteso come processo non soltanto politico ed economico ma anche

culturale trovograve nel momento espositivo uno degli strumenti piugrave efficaci di diffusione edi fissazione dellrsquoalteritagrave nellrsquoimmaginario europeo tardo ottocentesco

20 A partire dalla prima edizione di Londra nel 1851 le esposizioni universali con la loro

caratteristica organizzazione secondo padiglioni nazionali ebbero lo scopo diaffermare e mostrare il carattere nazionale di ogni paese partecipante Il mondocoloniale irruppe in questo schema come un fenomeno che doveva essererappresentato in maniera vicina e distante allo stesso tempoSe le conquiste oltremare dovevano essere lsquonazionalizzatersquo ed esposte allrsquointerno deipadiglioni nazionali per sottolineare la grandezza del paese conquistatore i paesi e lepopolazioni colonizzati dovevano essere rappresentati distanti esotici e diversi dalcolonizzatore

21 Le esposizioni come osserva Cini per il caso corso laquoconsentono anche di riflettere su

alcuni aspetti inerenti la dialettica fra Stato nazionale e singole aree regionali rispettoalle molteplici problematiche che innervarono tale relazione nel corso del XIX secolofra cui quella dellrsquointegrazione economica fra centro e periferieraquo

22 Il colonialismo inteso come processo non soltanto politico ed economico ma anche

culturale trovograve nel momento espositivo uno degli strumenti piugrave efficaci di diffusione edi fissazione dellrsquoalteritagrave nellrsquoimmaginario europeo tardo ottocentesco

23 Tanto nella dimensione nazionale come in quella universale le esposizioni diventano

templi e monumenti delle religioni civili e ne inglobano la simbologia come descrittonel saggio di Cimadomo e Lecardane e in quello di Vilanova i Vila-Abadal cheaffrontano il legame tra esposizioni architettura ed ideologia inserendosi nel dibattitosulle relazioni tra arte e potere13

Lrsquoesposizione della propaganda

24 Le esposizioni rappresentano un fenomeno strettamente connesso con la modernitagrave e

con la contemporaneitagrave la cui analisi puograve originare o integrarsi in riflessioni piugrave ampiesulla societagrave e la geopolitica sono cataloghi di identitagrave e di argomentazioni tese adimostrare le caratteristiche di superioritagrave nazionale o culturale

25 Gli stessi contemporanei percepivano lrsquoorganizzazione e le intenzioni che soggiacevano

alla realizzazione di questi simulacri identitari in cui Walter Benjamin rintracciavalaquolrsquoocculto schema costruttivo dei museiraquo Giagrave Nel 1891 il filosofo Plechanov14

considerava le esposizioni come uno strumento per convincere della necessitagravesuperioritagrave e convenienza di un determinato modello sociale o di sviluppo avendoosservato nelle modalitagrave con cui la borghesia francese aveva organizzato lrsquoevento per ilcentenario della rivoluzione per dimostrare al proletariato la possibilitagrave e la necessitagravedi una trasformazione sociale dimostrata dallo sviluppo dei mezzi di produzioneraggiunto nelle nazioni ldquocivilizzaterdquo che superava le laquoosate fantasie dei pensatoriutopici del secolo passatoraquo

26 In strutture destinate alla demolizione o alla riconversione con una narrazione fatta di

immagini fantasmagorie e rappresentazioni grafiche di dati si sono costruitiimmaginari collettivi Nei recinti espositivi si manifesta una continua mitopoiesi nelladiffusione di narrazioni univoche che spesso accennando alle radici descrivono ilpresente e provano a persuadere i visitatori con visioni di futuro

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27 Il passato egrave usato per celebrare le origini giustificare il presente e motivare la visione

ottimistica del futuro I reperti archeologici come scrive Noel laquosouvent support auxideacuteologies contemporaines chez les commentateurs et le grand publicraquo eaccompagnano le rivendicazioni siano esse sociali nazionali o imperiali Le nazioni chevogliono raccontare la propria ldquomissione storicardquo o rivendicare diritti e colonie cercanonel passato gli argomenti per persuadere lrsquoopinione pubblica come per le colonneromane trovate nel deserto etiopico esposte dagli italiani nel 1937 a Parigi

28 I governi nelle esposizioni a volte riscrivono o censurano la storia nazionale come

scrive Gonccedilalves riguardo il caso portoghese laquoLa neacutecessiteacute pour le gouvernement de sedonner une leacutegitimiteacute passait neacutecessairement par la diffusion drsquoune image coheacuterente etunifieacutee du Portugal et par celle drsquoune nation contre laquelle rien ne reacutesistait toujoursdigne et victorieuse car placeacutee sous la protection de la providenceraquo

29 Durante la Guerra Fredda e lrsquoepoca totalitaria le ereditagrave del passato e le immagini del

presente servono a prefigurare e rendere accettabile un futuro in cui lrsquoaltro non esistepercheacute egrave stato sconfitto I contenuti dei padiglioni delle nazioni nemiche diventanoargomentazioni da usare nella propaganda del nemico per costruire lrsquoodio e favorire ilconflitto Come descritto nel testo di Cantano e Zapico si realizzano ldquoesposizioni anti-ldquocataloghi di argomentazioni a favore dellrsquoodio e del disprezzo che si inserisconoperfettamente nei meccanismi propagandistici autoritari

Le colonie in esposizione

30 Anche se Edward Said ha concentrato il suo lavoro su come la letteratura abbia

contribuito alla formazione dellrsquoidea di impero nella societagrave britannica e a promuovereun consenso allrsquoespansione la piugrave ampia e generale connessione tra cultura eimperialismo che lo studioso palestinese egrave riuscito a evidenziare in maniera cosigravelimpida e convincente non puograve non essere presa in considerazione anche nel quadrodellrsquoanalisi della rilevanza delle esposizioni nella formazione di una coscienza colonialee imperiale in Europa15

31 Come ha messo in evidenza Michael Vann per quanto concerne il colonialismo francese

le esposizioni coloniali ci consentono seguendo un filo cronologico di individuarecome i cambiamenti politici sui metodi e modelli di amministrazione oltremarevenissero rielaborati e riportati negli spazi espositivi16 Sulle esposizioni inerenti ilcolonialismo francese si sofferma in questo numero di Diacronie Christelle LozegravereBernard che analizza le esposizioni provinciali e il loro ruolo nel raccontarelrsquooltremare francese nelle regioni periferiche della nazione da Marsiglia a Bordeaux daCherbourg a Beauvais Nel suo lavoro Lozegravere-Bernard mette inoltre in evidenza comenelle prime esposizioni provinciali della seconda metagrave dellrsquoOttocento si riproduca unodegli assi portanti dellrsquoideologia coloniale europea la conquista coloniale vieneirrimediabilmente associata al progresso europeo rendendo anche negli spaziespositivi quella convinzione ideologica che giustificava la conquista colonialerappresentandola come obbligo di una civiltagrave progredita nei confronti delle altre

32 Le selezioni operate dai diversi paesi per allestire le esposizioni coloniali e per

organizzare gli spazi dedicati alle colonie allrsquointerno di quelle universali costituironouno dei passaggi chiave di quel processo eurocentrico di rappresentazione dellrsquoaltroche Said ha definito orientalismo Su questo aspetto riflette in questo numero Nader

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Meddeb che concentra il suo saggio sui padiglioni dedicati alla Tunisia eallrsquoarchitettura degli spazi espositivi estrema sintesi ma anche evidente prova di unorientalismo che rivela lrsquoibriditagrave prodotta dalla conquista coloniale Destinate a unpubblico piugrave ampio rispetto a quello al quale erano destinate le pubblicazioniscientifiche e la letteratura gli spazi espositivi contribuirono in maniera concreta adefinire i connotati dellrsquoaltro a farne circolare una lsquocertarsquo rappresentazione e aufficializzare e istituzionalizzare quelle caratteristiche come lsquodatersquo La concretezzadelle rappresentazioni espositive portava in casa dei colonizzatori il mondo colonialela cui conoscenza doveva necessariamente essere mediata vista lrsquoimpossibilitagrave che lepopolazioni colonizzatrici potessero avere testimonianza diretta del mondo coloniale

33 Per poter informare e istruire il cittadino europeo su quel mondo che le nazioni

europee e perciograve egli stesso andavano a conquistare la conoscenza dellrsquooltremaredelle popolazioni assoggettate degli usi e dei costumi dei prodotti e delle consuetudinidoveva necessariamente divenire oggetto di racconto Gli allestimenti espositiviaffiancarono in questo senso la letteratura fornendo un racconto visivo e tangibiledellrsquoesperienza coloniale La ricostruzione delle abitazioni degli indigeni lrsquoesposizionedi manufatti e lrsquoallestimento di grandi mappe orientavano il visitatore allrsquointerno delmondo coloniale trasformandolo in parte da spettatore a protagonista nel fornire aivisitatori una conoscenza diretta di un mondo del quale la maggior parte di essi nonavrebbe potuto avere esperienza diretta e concreta Lrsquoanalisi delle modalitagrave con le qualiqueste esposizioni raccontarono lrsquoesperienza rappresenta un importante momento dicomprensione dellrsquointreccio tra politica economia e cultura nella dimensione colonialee al contempo ci offre la possibilitagrave di individuare alcuni aspetti di quellrsquoesperienzache nonostante la fine del colonialismo hanno continuato a influenzare la culturaeuropea durante il XX secolo

NOTE

1 RYDELL Robert W GWINN Nancy E Fair Representations Worldrsquos Fairs and the Modern World

Amsterdam VU University Press 1994

2 BASSIGNANA Pier Luigi Le feste popolari del capitalismo esposizioni drsquoindustria e coscienza

nazionale in Europa 1798-1911 Torino Umberto Allemandi 1997

3 HOBSBAWM Eric J Il trionfo della borghesia Roma-Bari Laterza 1994

4 CLASEN Wolfgang Expositions Exhibits Industrial and Trade Fairs New York Praeger 1968

5 BENJAMIN Walter Lrsquoopera drsquoarte nellrsquoepoca della sua riproducibilitaacute tecnica Torino Einaudi 1995

p 151

6 BENJAMIN Walter I laquopassagesraquo di Parigi Torino Einaudi 2000 p 211

7 BONAPARTE Napoleacuteon JPC Rapport sur lrsquoexposition universelle de 1855 preacutesenteacute aacute lrsquoEmpereur par

SAI le Prince Napoleacuteon preacutesident de la commission Pariacutes Imprimerie impeacuteriale 1856

8 ROCHE Maurice Mega-Events and Modernity Olympics and Expos in the Growth of Global Culture

London Routledge 2000

9 CASTORIADIS Cornelius Lrsquoinstitution imaginaire de la socieacuteteacute Paris Eacuteditions du Seuil 1975

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8

10 GALOPIN Marcel Les Expositions internationales au XXe sieacutecle et le Bureau International des

Expositions Pariacutes LrsquoHarmattan 1997

11 International Exhibitions Bureau 75th anniversary of he Convention of the International

Exhibitions Bureau signed at Pariacutes on 22 November 1928 relating [to] international exhibitions Paris

Bureau International des Expositions 2004

12 WATERS Honeric William History of Fairs and Expositions Their Classification Functions and

Values London Reis Bros 1939

13 ADES Dawn (ed) Art and Power Europe Under the Dictators 1930-45 London Thames and

Hudson 1995

14 PLECHANOW Georgi Walentinowitsch laquoWie die bourgeoise ihrer Revolution gedenktraquo in Die

Neue Zeit IX 11891 p 138

15 SAID Edward Cultura e imperialismo Roma Gamberetti Editrice 1988

16 Cfr VANN Michael G lsquoAll the Worldrsquos a Stagersquo Especially in the Colonies LrsquoExposition de Hanoi

1902-3 in EVANS Martin (ed) Empire and Culture The French Experience 1830-1940 New York

Palgrave macmillan 2004 pp 181-191 p 181

AUTORI

FRANCESCOMARIA EVANGELISTI

PhD in ldquoComunicazione e critica della culturardquo presso lrsquoUniversitagrave di Siviglia egrave ricercatore in

ldquoStoria della propaganda ed analisi della comunicazione politicardquo per COMPOLITICAS

Attualmente dirige la comunicazione del Movimento Cinque Stelle Lazio

ALESSANDRO PES

Ricercatore in Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni

dellrsquoUniversitagrave di Cagliari si occupa di storia del fascismo e del colonialismo italiano Su questi

temi ha pubblicato La costruzione dellrsquoimpero fascista Politiche di regime per una societagrave

coloniale (Roma Aracne Editrice 2010) Bonificare gli italiani La Societagrave Bonifiche Sarde tra

risanamento e colonizzazione nellrsquoItalia fascista (Cagliari AmampD Edizioni 2013)

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I Per una teoria dellrsquoesposizione

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ldquoMostrare il modernordquoLe Esposizioni universali tra fine Ottocento e gli inizi del Novecento

Mario Coglitore

NOTA DELLEDITORE

Il presente saggio costituisce una rielaborazione del capitolo 6 del volume CoglitoreMario I confini dellrsquoEuropa Globalizzazioni conquiste tecnologie tra Ottocento e NovecentoVenezia Cafoscarina 2012

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1 Le Esposizioni universali possono essere

considerate la vera vetrinadellrsquointernazionalizzazione del mondo eper altro verso anche la miglior occasionedi incontro ldquomultilateralerdquo tra gruppi ditecnici uomini drsquoaffari semplici visitatoriche percorrendo i padiglioni mescolavanoprovenienze diverse e diversiatteggiamenti mentali1 Condotteallrsquoinsegna del progresso hanno incarnatole ldquomagnifiche sortirdquo del positivismoottocentesco che voleva invadere pacificamente anche il Novecento senza immaginareche la Grande guerra avrebbe spazzato via una stagione felice e foriera di sempremaggiore e diffuso benessere Le Esposizioni universali sono state davvero lo specchiodella seconda rivoluzione industriale nel quale si rifletteva anche lrsquoanima di una nuovaetagrave delle comunicazioni cablata da avveniristiche reti telegrafiche Le si puograveconsiderare in un certo senso vere e proprie mappe della percezione che ruppero conil passato e costituirono una sorta di scaturigine del nuovo di ciograve che repentinamentenellrsquoambito del tempo storico ndash non si trattograve di minuti di ore o di giorni ma a volte dianni o di qualche decennio in una dimensione dunque molto piugrave dilatata di ciograve che noidefiniamo lrsquoldquoimmediatordquo ndash si sostituigrave al consueto e modificograve la sostanza stessa delquotidiano per trasformarsi in esperienza collettiva condivisa2

2 Il circuito degli appuntamenti internazionali che si susseguirono con una certa

frequenza ad eccezione del periodo immediatamente successivo alla Prima guerramondiale quando il Vecchio Continente esplose tra i frammenti delle granate e i colpidi cannone egrave senzrsquoaltro uno di quegli angoli prospettici privilegiati dai quali osservarefenomeni economici sociali culturali urbanistici antropologici di enorme impatto perla storia europea3

3 Esistono esperienze spazio-temporali cui corrispondono specifiche pratiche sociali che

rompono con il passato4 costruendo un futuro diverso In tal senso egrave soprattutto dalleosservazioni mosse da Walter Benjamin5 per una rappresentazione efficace della storiadellrsquoOttocento che si possono ricavare utili indicazioni Ne I ldquopassagesrdquo di Parigi6

Benjamin introduce il concetto di montaggio si puograve tentare di erigere grandicostruzioni storiche sulla base di elementi ricavati con una certa precisione dalladisamina di piccoli particolari Strade panorami pubblicitagrave moda persone che simuovono parlano fanno mestieri diversi in questa sorta di pellicola degli eventi in untempo scandito dai gesti e dalle immagini della vita quotidiana il montaggio assemblascene e sequenze in una cornice descrittiva che egrave lrsquoinsieme di quei singoli pezzi ma altempo stesso una nuova composizione generale che non ha niente a che vedere conciascun elemento particolare e rivela insospettabili quadri drsquoinsieme7

4 Il luogo preferito per tracciare la cartografia della ldquovisibilitagrave espositivardquo

riproponendone la cifra peculiare egrave stato il contesto urbano Egrave dentro alla cittagrave infattiche si egrave potuto assistere a uno speciale e per certi versi incredibile lavoro diricostruzione quasi ldquofilmicardquo8 prefigurando uno spazio che assunse il ruolo dipalcoscenico della messa in mostra dellrsquoesibizione dei tratti fondamentali di unasocietagrave ricomposti in modo da attribuire loro un senso specifico quello delleEsposizioni per lrsquoappunto nel quale la merce ha assunto lrsquoaspetto di laquofantasmagoria

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[] processo della produzione capitalistica nel suo insieme che agli uomini che lomettono in atto si contrappone come forza della natura [hellip]raquo trasformandosi poimassima espressione della stessa logica profonda che muove il dispositivo capitalisticoin feticcio secondo la nota definizione di Marx9 Questo spazio sempre esterno allacittagrave anche se localizzato di frequente nella sua geografia interna e qualche volta aisuoi confini venne letteralmente smontato e rimontato per dar corpo a ciascunaEsposizione renderla visibile ai molti tratteggiarne fisicamente i caratteri peculiari LeEsposizioni ldquomostrarono per mostrarsirdquo il progresso celebrava la propria auto-affermazione e sotto il profilo economico procedimenti e prodotti industriali venneroriuniti assieme ldquosotto lo stesso tettordquo echeggiando tuttrsquoattorno una volontagrave diaffermazione e contemporaneamente di conquista10

5 Le Esposizioni nazionali internazionali o universali che fossero sono state una

creazione specifica della societagrave occidentale della seconda metagrave del XIX secolo Crsquoeranostati tentativi simili in precedenza a Londra nel 1756 e a Parigi nel 1798 in piena etagraverivoluzionaria Tuttavia si puograve parlare in quelle occasioni di eventi espositivi ancoralegati a una emancipazione produttiva sostenuta da caratteristiche pre-industrialipopolari in senso lato pensate forse per mettere le classi meno abbienti in condizionedi divertirsi e dimenticare per qualche giorno la loro spesso difficile esistenza

6 Il momento drsquooro del grande ciclo espositivo puograve essere collocato nel periodo che va

dalla Great Exibition di Hyde Park a Londra nel 1851 allrsquoEsposizione internazionale delleindustrie e del lavoro di Torino nel 1911 appuntamenti questi di carattere universalenel senso di massima ampiezza territoriale quanto al coinvolgimento delle nazioniinteressate e merceologica possibile11 Si alternarono iniziative di amplissimo respirocome lrsquoEsposizione di Parigi del 1900 e occasioni di importanza minore in molti casilimitate ad una singola specializzazione produttiva Comunque sia andata egrave certo che sicelebrava il momento piugrave alto del sistema delle comunicazioni del secondo Ottocentoche senza soluzione di continuitagrave si sarebbe innestato nel Ventesimo secolo

7 La comunitagrave scientifica e la classe imprenditoriale europea compresero fin da subito la

rilevanza di quanto stava accadendo Durante le Esposizioni non si metteva soltanto inmostra la propria potenza tecnologica si avviavano proficue relazioni industriali siscambiavano opinioni e progetti si discutevano le idee dei tecnici che provenivanodalle altre parti del mondo e che suggerivano ulteriori sviluppi in questo o quel settoreSi accumularono esperienze si entrograve in contatto con altre culture si consolidaronoalleanze e si fecero accordi La tramatura dei rapporti internazionali si inspessigrave edivenne piugrave robusta giornali e periodici facevano a gara per aggiudicarsi lecorrispondenze migliori dai luoghi degli eventi trasmettendo ai lettori il gusto dellostupore di fronte alle novitagrave grande attenzione venne insomma riservata al raccontoche lrsquoincalzante modernitagrave faceva di se stessa La dimensione internazionale dellacomunicazione avvolgeva tutto come una membrana trasparente e indistruttibile sifesteggiava unrsquoatmosfera di condiviso interesse utilizzando il linguaggio del progressocome motore di cambiamenti che avrebbero segnato la societagrave o meglio le moltesocietagrave che si incontravano e dialogavano tra loro12

8 Quando nel 1851 fu inaugurata la prima esposizione universale di Londra lo spazio

sociale era diversamente modulato il ldquolavoro di montaggiordquo di quella cosigrave esclusivapellicola cinematografica sui fasti dellrsquoImpero suscitava ben altre emozioni esoprattutto aveva ben altri presupposti A Hyde Park Joseph Paxton giardiniere ecostruttore di serre realizzograve una struttura di ferro e vetro di 563 metri di lunghezza e

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124 di larghezza ci vollero sei mesi per montarla dunque tempi relativamente brevicomposta comrsquoera di pannelli in vetro prefabbricati intercambiabili Venne chiamatoCrystal Palace e il giorno dellrsquoinaugurazione la regina Vittoria non mancograve di celebrarnela bellezza e la maestositagrave definendola laquomagic and impressiveraquo Per non abbattere unviale di olmi Paxton li inglobograve allrsquointerno della costruzione conferendole un effettoancora piugrave sorprendente Il Crystal Palace era un unico grande padiglione espositivo cheallrsquoindomani della fine dellrsquoevento fu rimontato a Sydenham un sobborgo di Londraesempio di architettura di breve durata riassegnata alla cittagrave ma in altra ubicazione13 The Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations non fu semplicemente unraffinato esperimento architettonico venne riservata particolare cura ai prodotti diogni Paese al commercio al turismo La borghesia europea vi si riunigrave per portare algrande pubblico a quella massa in movimento che avrebbe caratterizzato il Novecentoper la sua pletorica presenza eventi spettacolari e prodigi della scienza e dellatecnica14

9 I mezzi di comunicazione e trasporto trovavano posizione centrale allrsquointerno della

mostra Venne presentato infatti molto di quanto piugrave avanzato era stato concepitofino a quel momento in campo tecnologico Non sempre vi fu piena consapevolezza diciograve che si vedeva esposto ci si limitava a osservare il prodotto finito cogliendo i suoiimmediati aspetti di novitagrave e lasciando che la fantasia si accendesse piugrave vivida che maipreludendo a scenari futuribili di cui appena si intuiva la portata Era lrsquoidea di mobilitagraveil bisogno di mobilitagrave a costituire lrsquoasse portante del messaggio che lrsquoEsposizione facevarimbalzare di sguardo in sguardo15 Sei milioni di persone e quasi 14000 espositoriarrivarono da tutto il mondo per ammirare lrsquoinnovativa struttura del Crystal Palace e lemeraviglie in esso contenute16 La stessa trasparenza dellrsquoedificio rimandava ad unrapporto con lo spazio esterno che si inseriva in maniera naturale in quello interno inun ambiente nel quale non sembravano esistere confini tra uomo e natura nonostantela natura stessa apparisse tra i padiglioni ampiamente manipolata e dominata dallatecnologia e da processi di inarrestabile evoluzione creatrice

10 Per ricercatori sperimentatori e scienziati era una vera manna dal cielo il luogo ideale

per avviare progetti e collaborazioni che si trasformavano in denaro sonante einvestimenti lucrosi Ma fu la merce come entitagrave in seacute il suo feticcio appunto ndash ciograve chedestava particolare interesse nelle persone tanto da diventarne aspirazionefondamentale percheacute trasfigurato in una specie di idolo sociale ndash a dare spettacolo Laproduzione capitalistica si impose in tal modo sin da quel lontano 1851 come vincentese non addirittura intrusiva

11 Dentro al Crystal Palace riviveva in realtagrave il dispositivo del Panopticon17 ldquovedererdquo ma

anche pensando a chi esponeva ldquoessere vistirdquo18 Era la declinazione dello Spettacolocon la esse maiuscola che si disponeva nei gangli della societagrave attivando la sua funzionedi mediatore tra la massa da governare e lo Stato tra cittadini e istituzioni Lrsquoautoritagravepubblica lo promuoveva con speciale cura percheacute riusciva a disciplinare cosigrave anche ilrapporto tra potere e conoscenza Infine la popolazione nel suo specifico ruolo dicittadinanza della nazione era in qualche modo piugrave vicina a quel potere ne venivaattratta e manipolata lrsquoordine della cultura della tecnica e dellrsquoarte trovograve nel ritoespositivo la sua liturgia e la sua attuazione Si trattava di un culto del tutto nuovo chepiugrave che imporsi con la forza o con il terrore come accadeva spesso nelle societagrave diAncien Reacutegime si affermava con le armi sottili della seduzione del consenso Non tutti egravebene ricordarlo ldquoconsumaronordquo allo stesso modo e non tutti appartenevano al ceto che

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proprio nellrsquoOttocento si consolidava come specifica classe sociale la borghesiaEppure le origini di questo universo economico-culturale in espansione accelerata sonocollocabili nellrsquoOttocento industriale quando le politiche del consumo furonopresentate nella loro qualitagrave di eventi spettacolari fenomeno a lunghissimo termineche si dispose con lentezza implacabile e altrettanta costanza nel quotidiano e neinvase gli spazi da quelli fisici della cittagrave a quelli ben piugrave impalpabili della cultura

12 Non dimentichiamo infine che lrsquoidea di nazione egrave un altro dei fili conduttori delle

grandi mostre ottocentesche ligrave si erano date appuntamento anche la politica elrsquoideologia e si incontrarono comunitagrave scientifiche e semplici spettatori incuriositi datanta esibizione di novitagrave Stati e governi si misero da subito in accesa competizione traloro senza nasconderlo nemmeno poi tanto Esisteva una forte rivalitagrave anche tra cittagravetra importanti capitali ndash Londra e Parigi restano le piugrave significative ndash per il solo fattoche esse rappresentavano in formula piena unrsquointera comunitagrave nazionale e quindiavevano la precisa responsabilitagrave di veicolarne e difenderne lrsquoimmagine allrsquoestero Ipellegrinaggi al feticcio della merce19 proseguirono a ritmi sostenuti e le nuovetecnologie si presentarono allrsquoappuntamento sempre piugrave fiere di se stesse Nel 1867Esposizione internazionale di Parigi il pubblico disponeva di una piccola ferrovia avapore per muoversi con maggior comoditagrave tra i vari settori20 A Vienna lrsquoannosuccessivo si decise di dedicare spazi drsquoesposizione allrsquoelettricitagrave significando almondo che non solo Francia e Inghilterra si occupavano di scienza e tecnica Dieci annipiugrave tardi del resto nel 1873 lrsquoEsposizione internazionale nella capitale asburgica siestendeva per 1834000 metri quadrati tra la zona del Prater e il Danau Kanal Ilpalazzo dellrsquoindustria in muratura e ferro presentava una struttura a gallerie parallelee una grande rotonda centrale sormontata da una cupola di 100 metri di diametro21Purtroppo il bilancio complessivo dellrsquoevento fu chiuso in passivo e i visitatori nonraggiunsero i sette milioni22

13 Nelle Esposizioni la tecnica venne esibita come strumento che avrebbe potuto generare

nuove forme di socializzazione e acculturazione La collocazione degli strumenti messiin mostra quando li si osservava nella loro evoluzione storica permetteva di seguire glisviluppi successivi di ogni singolo insieme di apparecchiature istituendo uno strettorapporto sia con il passato che col futuro Singolari linee del tempo descrivevano cosigraveanche percorsi economico-culturali messi a disposizione degli addetti ai lavori capacidi coglierne le peculiaritagrave e di coloro che semplicemente si alfabetizzavano alla ldquoscuoladelle macchinerdquo

14 Nel 1881 allrsquoEsposizione nazionale di Milano che diede lrsquoavvio al processo di

industrializzazione nel Nord Italia ci si muoveva con un tram trainato da cavalli lungouna linea appositamente prevista per raggiungere i vari padiglioni al suo interno lamostra prevedeva una serie di mezzi di trasporto per facilitare lo spostamento deivisitatori Nella primavera di quellrsquoanno a Parigi alla Mostra internazionaledellrsquoelettricitagrave un trenino elettrico raccoglieva i visitatori a Place de la Concorde e liconduceva allrsquointerno della mostra23

15 Nel 1889 siamo di nuovo a Parigi lrsquoEsposizione universale saragrave destinata a essere

ricordata per molto tempo e la si puograve considerare la piugrave importante di tuttolrsquoOttocento Approntata nel Campo di Marte ndash oltre 900000 metri quadrati di terra deiquali 291000 in area coperta24 un tempo antico acquartieramento militare cheavrebbero ospitato le meraviglie della scienza e della tecnica accogliendo chi arrivavadal Trocadero sulla riva opposta della Senna ndash lrsquoEsposizione comprendeva un insieme

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articolato di edifici progettati da Jean-Camille Formigeacute Vi si accedeva attraverso ilPonte di Jena passando sotto lrsquoennesima meraviglia di svettante metallo prodotta dalgenio francese la famosa Torre Eiffel costruita dallrsquoingegnere che le diede il nome25

Il giorno dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione universale il lunedigrave 6 maggio lrsquoalbaera fredda e azzurrina [] Si fecero notare per la loro assenza alla cerimonia i corpidiplomatici inglesi ed europei [] Erano invece presenti in tutto lo splendore deiloro costumi tradizionali gli ambasciatori di terre ben piugrave lontane lrsquoAsia e lrsquoAfrica[] La Tour Eiffel incombeva sulle loro teste e la sua forma che ricordava lrsquoeradellrsquoindustria faceva da contrappunto alle fontane danzanti []26

16 Formigeacute aveva realizzato un grande mercato coperto in ferro allrsquointerno una scala

monumentale al centro e scale laterali conducevano al piano che ospitava le saleespositive Circondato da gallerie sotto le quali trovavano Caffegrave e ristoranti lrsquoedificioprincipale di ciascuno dei due palazzi risaltava per la decorazione policroma Malrsquoeffetto davvero sorprendente era offerto dalle cupole rivestite da piugrave di seicento tipidi tegole smaltate con sfumature blu e topazio La Galerie des Machines un vastoambiente sostenuto da arcate in metallo era lunga mezzo chilometro e larga 115 metrial colmo della volta misurava da terra 45 metri Ma crsquoera di piugrave una ferrovia internalunga 3 chilometri e mezzo e i ponts roulants una specie di gru mobili trasportavano glispettatori attraverso lrsquoEsposizione per osservare da vicino il funzionamento dellamacchine presentate alla mostra Parteciparono oltre 61000 espositori dei quali 35000francesi27

17 Lo Repubblica voleva indubbiamente riaffermare la propria soliditagrave specie dopo la

disastrosa sconfitta di Napoleone III nella guerra franco-prussiana del 1870 e i giornisanguinosi della Comune di Parigi Nel 1889 per altro verso cadeva anche il centenariodella Rivoluzione francese esistevano quindi molti motivi per tentare di rimettere ilPaese in lizza nella corsa verso il riconoscimento di grande nazione europea sepossibile percheacute no la piugrave grande

18 Il 7 maggio del 1898 lrsquoimperatore Francesco Giuseppe inaugurograve a Vienna lrsquoEsposizione

per il Giubileo che avrebbe dovuto attirare lrsquoattenzione degli altri Paesi sullaproduzione artigianale nazionale e piugrave in generale sui progressi socio-culturalicompiuti nella seconda metagrave dellrsquoOttocento dallrsquoImpero austro-ungarico Cometestimonia un cronista drsquoeccezione di allora Adolf Loos pioniere dellrsquoarchitetturamoderna nel corso delle Esposizioni non venivano esibiti semplicemente contenutimerceologici ma si forgiavano e si imponevano modelli di vita trasformandoli quasi inhabitus mentale28

19 Se le Esposizioni universali misero in bella vista la traboccante modernitagrave

dellrsquoOttocento europeo e drsquooltremare ndash lrsquoOccidente tecnologico di quella primaglobalizzazione del mondo che giagrave portava in seacute i germi della predisposizioneallrsquoimperialismo come era stato evidente almeno dalla spartizione dellrsquoAfricasuccessiva al Congresso di Berlino del 1884 ndash presentando manufatti industriali drsquoognitipo con particolare riguardo al sistema delle comunicazioni esse furono anche teatrofin dal 1876 di un inconsueto spettacolo che descrive alla perfezione lrsquoatteggiamentomarcatamente ideologico degli europei di allora e dei loro cugini drsquoAmerica le etno-esposizioni che assunsero in quellrsquoultimo ventennio di secolo caratteristiche costantiSi svolgevano in luoghi appositamente attrezzati ndash non soltanto gli spazi delleEsposizioni ma anche i parchi destinati allo svago popolare o gli stessi circhiitineranti29 ndash e i vari gruppi di indigeni erano collocati in imitazioni fedeli dei loro

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villaggi di provenienza dentro alle quali riproducevano o meglio erano costretti ariprodurre scene di vita quotidiana

20 Quella che potremmo chiamare lrsquoldquoestetica concentrazionariardquo della civiltagrave occidentale

promuoveva cosigrave la conoscenza di altri popoli finendo tuttavia per rappresentarli intono minore ndash una sorta di zoo vivente da accogliere magari con rispetto nel cuoredelle grandi cittagrave del Vecchio Continente ndash e destinandoli al ruolo di ospiti in qualchemodo eccentrici Era il segnale di una alteritagrave escludente che lasciava intuire unasuperioritagrave del bianco civilizzatore non apertamente dichiarata in molti casi malasciata sospesa un ldquonon-dettordquo che avrebbe prodotto non pochi guasti nella mentalitagravedellrsquoepoca per la stessa organizzazione di quello spazio di visibilitagrave aperto sul mondosconosciuto di etnie ritenute indiscutibilmente primitive pur con qualche concessioneal fascino dellrsquoesotico La libertagrave dei soggetti ldquoespostirdquo era in realtagrave limitatissima e ilrapporto con il pubblico regolamentato con estrema attenzione Non sempre la lorocondotta spesso forzatamente indotti a partecipare a questi poco edificanti spettacolirispondeva ai desideri degli organizzatori anzi in molte occasioni i piugrave renitentidiedero prova di ribellione erano facili alle risse alla fuga alla resistenza passiva contutto ciograve che questo comportava Teniamo anche conto che altrettanto spesso questedonne e uomini di terre lontane erano sottoposti a pratiche piuttosto snervanti dimisurazione osservazione riproduzione fotografica o attraverso disegni di variogenere un profilo tipico delle scienze antropologiche che in quella fine drsquoOttocentotanto si svilupparono grazie ad approfondite ricerche sul campo

21 In aggiunta non di rado il soggiorno forzato e prolungato in contesti ambientali molto

diversi da quelli drsquoorigine implicograve problemi sanitari di una qualche rilevanza Febbritifoidi e malattie polmonari seminarono la morte con un alto livello di incidenza InFrancia soprattutto gli antropologi erano molto attivi e la macchina organizzativadelle Esposizioni era stata ampiamente utilizzata per creare veri e propri laboratori diindagine della diversitagrave etnica allestiti attorno ai ldquoselvaggirdquo o ai ldquodiversamentecivilizzatirdquo non europei30

22 Nel 1884 sei assabesi partirono per lrsquoItalia accolti dal regio governo in occasione

dellrsquoEsposizione Generale italiana di Torino Assab era allrsquoepoca

[] una striscia di terra pietrosa e arida sulla costa del Mar Rosso nei pressi dellostretto di Bab-el-Mandeb tra Massua e la postazione francese di Obork a pochemiglia di navigazione dal porto inglese di Aden []31

23 LrsquoEsposizione generale era lrsquooccasione che alcuni ritennero piuttosto ghiotta per

organizzare una mostra di prodotti coloniali di Assab allo scopo di spingerecommercianti e imprenditori di buona volontagrave a rischiare nuovi investimenti e amettere in piedi un efficiente emporio commerciale nelle colonie chissagrave forse ancheun porto di sosta e di rifornimento in grado di rivaleggiare con Aden stessa Niente dimeglio allora che usare spregiudicatamente alcuni significativi rappresentanti diunrsquoetnia sconosciuta per rassicurare sulla mite natura piuttosto stravagante certo manon pericolosa e subordinata alla volontagrave del bianco colonizzatore degli assabesiEppure i protagonisti involontari di questa storia drsquoaltri tempi si dimostrarono quasida subito tuttrsquoaltro che sottomessi con non poco imbarazzo per coloro che li avevanocondotti in Italia animati da ben altre intenzioni e finirono col modificare lapercezione stessa dellrsquoopinione pubblica da presunti selvaggi se ne andarono dallaPenisola dopo la parentesi torinese lasciandosi dietro

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[] simpatia e sarcasmo stupore e sospetti ma certo nessun dubbio che si trattassedi esseri umani anzi persone perfettamente capaci di interagire con un ambientetotalmente nuovo e sconosciuto e di fronteggiarlo in modo brillante []32

24 Se la venuta degli assabesi lasciograve un segno tra la gente nulla sarebbe stato capace di

fermare la spinta imperialistica dellrsquoOccidente cristiano Alcuni mesi piugrave tardi infatti ilcolonnello Tancredi Saletta portograve i suoi 1500 bersaglieri alla conquista di Massaua inquella stessa Eritrea nella quale si erano ritirati i sei africani che per qualche settimanaerano stati al centro delle cronache della stampa italiana e internazionale

25 Ma niente sembrava arrestare il progresso A Parigi nel 1900 marciapiedi mobili

offrivano lrsquoopportunitagrave tra lo stupore generale di attraversare comodamente unaparte del percorso espositivo Di nuovo a Milano nel 1906 lrsquoEsposizione questa voltauniversale si svolse su unrsquoarea di circa un milione di metri quadrati33 Si celebrograve inquellrsquooccasione anche il Traforo del Sempione ndash inaugurato nello stesso anno ndash iltunnel ferroviario di 20 chilometri che univa Italia e Svizzera impresa davvero titanicaallora costata sette anni di lavoro e la vita di decine di operai tra le migliaia ingaggiatiper lo scavo della montagna LrsquoEsposizione del 1906 segnograve il passo della grandezzaitaliana nei confronti degli altri Paesi europei in un clima di grande frenesia tecnico-sperimentale I 225 edifici dellrsquoEsposizione progettati in stile liberty erano dispostilungo viali illuminati da lampioni che dalle nove di ogni sera fino a mezzanotterendevano scintillante lrsquointera zona Venne addirittura realizzata una ferrovia elettricamonofase sopraelevata per congiungere lrsquoarea espositiva del Parco del Sempionededicato al nuovo traforo e dellrsquoArena con la Piazza drsquoarmi il quadrilatero a circa unchilometro di distanza che occupava diverse centinaia di ettari34

26 Nel corso del XX secolo le Esposizioni universali divennero vetrine di raffinati sviluppi

tecnologici e industriali ed esercitarono un forte impatto economico e socialeInterventi urbanistici di notevole entitagrave ne caratterizzarono la presenza in tutto ilmondo Nuovi modelli di vita e di consumo si sostituirono ai precedenti dopo la metagravedel Novecento in unrsquoaltalena di culture che oscillava tra la distruzione causata dallaSeconda guerra mondiale e lrsquoavvento dalla Guerra fredda

27 Fu in realtagrave il ridimensionamento della presenza europea nel pianeta a cambiare le

cose Lrsquoingresso nel sistema dellrsquoeconomia-mondo dei Paesi asiatici modificogravesensibilmente lo scenario internazionale a partire dalla perdita di centralitagrave nelladimensione urbana si potevano contare metropoli ormai ben oltre i confini drsquoEuropa ele conseguenze sarebbero state per questa ragione ben evidenti anche nei settori dellatecnologia e della cultura percheacute i densi insediamenti urbani dei nuovi mondi per cosigravedire fungeranno da volano per altrettanto nuove operazioni economiche e basteragravepensare allrsquoindiscusso predominio nel campo delle comunicazioni conquistato dagliStati Uniti35

28 La grande vetrina espositiva si scioglieva in un insieme di riferimenti simbolici che

aveva giagrave oltrepassato se stesso e dal moderno al post-moderno ndash allrsquointerno di societagravesegnate dallrsquoaviditagrave dei mercati finanziari dallrsquoaggressivitagrave dei messaggi pubblicitaridallrsquoinvadenza della televisione da flussi ininterrotti di informazioni che scorrevanoadesso attraverso reti telematiche ndash il passo sarebbe stato breve

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NOTE

1 Il multilateralismo la cui definizione puograve essere sintetizzata nella formula ldquopratica di

coordinamento di relazioni fra tre o piugrave Stati secondo alcuni principi stabilitirdquo trova una piugrave

estesa applicazione quando volgessimo lo sguardo verso la sua sostanza generale che puograve

interessare anche organizzazioni non direttamente legate allo Stato Il multilateralismo

nellrsquoaccezione non istituzionale si concretizza in un ldquodialogo a piugrave attorirdquo che lega assieme anche

una comunitagrave nazionale ad unrsquoaltra attraverso per esempio lo scambio di nozioni ed abilitagrave di

carattere scientifico Le Esposizioni sono state lrsquoevidenza ldquofisicardquo dellrsquoorientamento multilaterale

privilegiato in quegli anni dai singoli Stati nazionali Sul multilateralismo cfr RUGGIE John G

Multilateralism the anatomy of an institution in laquoInternational Organizationraquo 46 31992 pp

561-598 CAFFARENA Anna Le organizzazioni internazionali Bologna il Mulino 2009 pp 49-57

2 Non soltanto tempo ma anche spazio e soprattutto economia Cfr MASSIDDA Luca Atlante

delle grandi esposizioni universali Storia e geografia del medium espositivo Milano Franco Angeli

2011 pp 15-44

3 Cfr GIUNTINI Andrea laquoLa mobilitagrave in mostra i trasporti e le comunicazioni nelle esposizioni

della seconda rivoluzione industrialeraquo in Memoria e Ricerca Esposizioni in Europa fra Otto e

Novecento Spazi organizzazione rappresentazioni 17 42004 pp 19-20 Per una puntuale

ricostruzione del ldquofenomeno espositivordquo in rapporto arti e mestieri nel loro complesso intreccio

con economia e societagrave cfr il recente COLOMBO Paolo Le Esposizioni Universali I mestieri darte

sulla scena del mondo (1851-2010) Venezia Marsilio 2012

4 Cfr DE SPUCHES Giulia laquoLa fantasmagoria del moderno Esposizioni universali e metropoliraquo

in Bollettino della Societagrave Geografica Italiana Serie XII 7 42002 p 783 Cfr anche HARVEY David

The Condition of Postmodernity An Enquiry into the origins of Cultural Change Cambridge Blackwell

1990 in particolare le pp 201-323

5 Filosofo tedesco molto noto Benjamin morigrave suicida nel 1940 mentre era in fuga da Parigi

occupata dai nazisti diretto verso la Spagna

6 Cfr BENJAMIN Walter Opere complete vol IX I ldquoPassagesrdquo di Parigi Torino Einaudi 2000 I

ldquoPassagesrdquo studio incompiuto su cui Benjamin lavorograve per oltre tredici anni ci lascia una

straordinaria testimonianza culturale ricchissima di suggestioni e riflessioni di carattere storico

e filosofico Tra i vagabondaggi parigini dellrsquoautore riaffiora la parte migliore dellrsquoelaborazione

teorica europea sulla vita e sul senso della storia individuale e collettiva e sulla loro possibile

interpretazione

7 Ibidem pp 512 514 515

8 Cfr DE SPUCHES Giulia La fantasmagoria del moderno cit p 784

9 Cfr TIEDEMANN Rolf Introduzione in BENJAMIN Walter Opere complete vol IX I ldquoPassagesrdquo di

Parigi cit p XXIII MARX Karl Il Capitale Critica dellrsquoeconomia politica Libro primo Delio Roma

Editori Riuniti 1989 pp 103-115

10 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit p 19 Per una interpretazione socio-culturale

cfr invece GEPPERT Alexander C T laquoCittagrave brevi storia storiografia e teoria delle pratiche

espositive europee 1851-2000raquo in Memoria e Ricerca 17 42004 pp 7-16

11 Cfr per una panoramica drsquoinsieme relativa a questo periodo GREENHALGH Paul Ephemeral

Vistas The Expositions Universelles Great Exibitions and World Fairs 1851-1939 Manchester

Manchester University Press 1988 AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900

Il progresso in scena Torino Allemandi 1990 Sulle Esposizioni universali si egrave scritto molto vale la

pena per una visione generale dellrsquoargomento consultare la bibliografia di GEPPERT Alexander

C T COFFEY Jean LAU Tammy laquoInternational Exhibitions Expositions Universelles and

Worlds Fairs 1851-1951 A Bibliographyraquo in Wolkenkuckucksheim Internationale Zeitschrift fur

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19

Theorie und Wissenschaft der Architektur Special Issue 2000 La bibliografia egrave scaricabile in formato

pdf URL lthttpwwwtu-cottbusdetheoriederarchitekturWolkeengBibliography

ExpoBibliographyhtmgt [consultato il 24 febbraio 2014]

12 Non senza notevoli conseguenze anche sul piano politico e dellrsquoevoluzione ldquoimperialistardquo di

Stati come lrsquoInghilterra e la Germania Cfr HEADRICK Daniel R Al servizio dellrsquoimpero Tecnologia e

imperialismo europeo nellrsquoOttocento Bologna il Mulino 1984 pp 217-223 Id I tentacoli del progresso

Il trasferimento tecnologico nellrsquoetagrave dellrsquoimperialismo (1850-1940) Bologna Il Mulino 1991 pp 121-179

13 Cfr DE SPUCHES Giulia La fantasmagoria del moderno cit pp 784-785 790

14 Sulla Great Exhibition vanno senzaltro visti i due saggi ad essa dedicati di LEAPMAN Michael

The World for a Shilling How the Great Exhibition of 1851 shaped a nation London Headline 2001

PURBRICK Louise (editor) The Great Exhibition of 1851 Manchester Manchester University Press

2001 in particolare le pp 1-25

15 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit pp 22-23

16 Cfr DE SPUCHES Giulia La fantasmagoria del moderno cit p 786

17 Cfr BENTHAM Jeremy Panopticon ovvero La casa dispezione Venezia Marsilio 1983 pp 7-30

Il saggio di Bentham fu pubblicato per la prima volta a Londra nel 1791

18 A voler essere precisi nel Panopticon progetto di ldquocarcere totalerdquo si trattava di ldquovedere

senza essere vistirdquo Ma il principio puograve essere applicato anche alle Esposizioni in fondo chi

mostrava la propria merce era continuamente nellrsquoattenzione del folto pubblico di visitatori e

non necessariamente entrava in contatto con tutti gli osservatori presenti ne subiva lo sguardo

non sempre contraccambiandolo

19 Cfr BENJAMIN Walter Angelus Novus Saggi e frammenti Torino Einaudi 2001 p 151

20 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit p 23

21 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena cit p

201 58

22 Ibidem p 201

23 Cfr GIUNTINI Andrea La mobilitagrave in mostra cit p 23

24 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena cit p

201

25 Cfr JONNES Jill Storia della Tour Eiffel Roma Donzelli editore 2011 p 11 laquoLa prima allusione

pubblica alla Tour Eiffel comparve sullrsquoultima pagina di ldquoLe Figarordquo Il giornale scriveva ldquoUno dei

progetti piugrave straordinari egrave sicuramente quello della torre di ferro di 3000 metri che il signor Eiffel

[] si propone di costruirerdquoraquo

26 Ibidem pp 108-109

27 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena cit p

201

28 Cfr LOOS Adolf Parole nel vuoto Milano Adelphi 1992 p 17 Sul concetto di ldquohabitusrdquo cfr

BOURDIEU Pierre La distinzione Critica sociale del gusto Bologna Il Mulino 2004 [ed or 1979] in

particolare le pp 173-231 laquoSistema delle disposizioni acquisite traccia incorporata della

biografia sociale lrsquohabitus egrave insieme principio generatore di pratiche oggettivamente classificabili

e sistema di classificazione di queste pratiche Grazie a questa nozione [hellip] diventa intelligibile la

relazione tra la struttura delle posizioni sociali e la struttura degli ldquostili di vitardquoraquo

29 A questo proposito basteragrave citare quello piugrave famoso presente per alcuni mesi nel corso

dellrsquoEsposizione parigina allrsquoombra della nuovissima Torre il Wild West di Buffalo Bill con il suo

centinaio di indiani delle Pianure disposti a dare il meglio di seacute cavalcando urlanti in unrsquoarena

scoperta davanti ad un pubblico estasiato di europei di ogni etagrave e ceto sociale Cfr JONNES Jill

Storia della Tour Eiffel cit p 131-159

30 Sullrsquoargomento cfr PUCCINI Sandra Andare lontano Viaggi ed etnografia nel secondo Ottocento

Roma Carocci 2001 e BANCEL Nicolas BLANCHARD Pascal BOEumlTSCH Gilles DEROO Eacuteric

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20

LEMAIRE Sandrine (eacutediteacute par) Zoos humains et exhibitions coloniales 150 ans dinventions de lrsquoautre

Paris La Decouverte 2011

31 Cfr ABBATISTA Guido Torino 1884 Africani in mostra in laquoContemporanearaquo a VII n 3 agosto

2004 p 379

32 Ivi p 387

33 Per lrsquoesattezza 996000 di cui 285000 in area coperta Gli espositori furono 12630 e i visitatori

5500000 Cfr AIMONE Linda OLMO Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Il progresso in scena

cit p 202

34 Cfr AUDENINO Patrizia BETRI Maria Luisa GIGLI MARCHETTI Ada LACAITA Carlo G (a

cura di) Milano e lrsquoesposizione internazionale del 1906 La rappresentazione della modernitagrave Milano

Franco Angeli 2008 pp 15-17 Cfr anche REDONDI Pietro LINI Domenico (a cura di) La scienza

la cittagrave la vita Milano 1906 lrsquoEsposizione internazionale del Sempione Milano Skira 2006

35 Cfr MASSIDDA Luca Atlante delle grandi esposizioni universali Storia e geografia del medium

espositivo cit p 29

RIASSUNTI

Le Esposizioni universali sono state una creazione specifica della societagrave occidentale della

seconda metagrave del XIX secolo Specchio della seconda rivoluzione industriale nel quale si rifletteva

anche lrsquoanima del nuovo mondo tenuto assieme da avveniristiche reti telegrafiche le si puograve

considerare vere e proprie ldquomappe della percezionerdquo che ruppero con il passato e costituirono

una sorta di scaturigine del nuovo Il ldquogrande ciclo espositivordquo il circuito degli appuntamenti

internazionali che si susseguirono con una certa frequenza ad eccezione del periodo

immediatamente successivo alla Prima guerra mondiale egrave senzrsquoaltro uno di quegli angoli

prospettici privilegiati dai quali osservare fenomeni sociali culturali urbanistici antropologici di

enorme impatto per la storia europea

Universal Exhibitions have been conceived specifically by the Western society in the second half

of the XIX century As a mirror of the second industrial revolution which also reflected the soul

of a new world held together by pioneering telegraph networks they can actually be seen as

ldquomaps of perceptionrdquo that broke with the past and formed a sort of wells ring of what was yet to

come The ldquogreat exhibition cyclerdquo the circuit of international events that followed with some

frequency with the exception of the period immediately following the First World War is

certainly one of those privileged perspectiversquos corners from which to observe social cultural

urban and anthropological phenomena with a huge impact on European history

INDICE

Keywords communications exhibitions Nineteenth century technology transports

Parole chiave comunicazioni diciannovesimo secolo esposizioni tecnologia trasporti

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AUTORE

MARIO COGLITORE

Docente a contratto di Relazioni internazionali a Venezia presso lrsquoUniversitagrave Carsquo Foscari Autore

di saggi e articoli di argomento storico ha recentemente pubblicato I confini dellrsquoEuropa

Globalizzazioni conquiste tecnologie tra Ottocento e Novecento (Venezia Cafoscarina 2012)

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II Lrsquoidentitagrave in esposizione

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LrsquoItalia alle esposizioni universalidel XIX secolo identitagrave nazionale estrategie comunicativeAnna Pellegrino

1 Questo saggio intende analizzare il modo

in cui il fenomeno delle esposizioni sipone rispetto al caso italiano ossia ilmodo in cui si afferma e si diffonde nelleesposizioni internazionali della secondametagrave del XIX secolo la presenza di unldquoprodotto italianordquo di uno stile nazionalein alcuni settori specifici in particolare inalcune lavorazioni specializzate di lusso edi alto artigianato

2 Una componente rilevante

dellrsquoaffermazione dellrsquoidentitagrave nazionalesu scala comparativa (lo egrave tuttrsquoora in quasitutti gli eventi di questo tipo) era lo spaziofisico riservato alla singola nazionepartecipante Avere uno spazio adeguatodirettamente proporzionato alla specificapotenza nazionale era un elemento dirilevante interesse per la nazione partecipante Ancora piugrave importante e comunquecorrelato con lo spazio disponibile era il numero degli espositori ammessi A differenzadegli spazi questrsquoultimo indicatore egrave quantificabile statisticamente in manierarelativamente esatta e costante per cui mi baserograve soprattutto su di esso

3 Un ulteriore elemento di affermazione nazionale era offerto dal meccanismo dei premi

I premi infatti erano attribuiti ai singoli espositori ma con procedure che si basavanodalla composizione delle giurie fino alla redazione delle graduatorie sulleappartenenze nazionali Tornare in patria con un alto numero di ricompense (come del

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resto avviene ancora oggi per le Olimpiadi) era considerato un grande fattore diprestigio sul piano internazionale

4 La mia analisi si svolgeragrave lungo due direzioni in certo modo parallele ma entrambe

necessarie e interconnesse prenderograve in esame sia lrsquoeffettiva presenza degli espositoriitaliani e le tipologie di prodotti sia il modo in cui essi erano rappresentati sulla stampaillustrata internazionale almeno per alcuni significativi campioni

5 Una delle fonti su cui mi sono basata egrave costituita dal repertorio iconografico delle

quattro maggiori riviste illustrate europee dellrsquoOttocento nelle rispettive nazioni diInghilterra Francia Germania e Italia il laquoThe Illustrated London Newsraquo laquolrsquoIllustrierteZeitungraquo laquolrsquoIllustrationraquo e laquolrsquoIllustrazione Italianaraquo

6 Le quattro riviste analizzate costituiscono un corpus omogeneo in quanto seguono lo

stesso modello editoriale Le immagini presentate la loro tipologia la loro stessaquantitagrave inoltre non sono certamente casuali ma dipendono da precise scelteeditoriali Questo permette di operare delle comparazioni transnazionali su scalaabbastanza omogenea Ho costruito un repertorio che cataloga tutte le immaginiconcernenti le dieci maggiori esposizioni universali della seconda metagrave del XIX secoloevidenziando dovrsquoera possibile il riferimento delle illustrazioni stesse a un prodotto ocontesto nazionale ben identificabile1 Inoltre sulla base dei dati giagrave noti in letteraturaho elaborato una tabella che offre un quadro della partecipazione di queste stessequattro grandi nazioni europee alle dieci esposizioni maggiori del XIX secolo secondo ilnumero di espositori presenti per ciascun paese in modo da poter comparare laquantitagrave di materiale iconografico presente sui canali di comunicazione con lrsquoeffettivapresenza di espositori allrsquointerno dellrsquoevento Infine per arricchire il quadro moltoschematico che emerge dalla relazione tra questi due ordini di fattori ho analizzatouna serie di fonti accessorie che offrono materiali illustrativi ulteriori rispetto a quelliesibiti nelle grandi riviste illustrate ossia alcuni cataloghi internazionali e lepubblicazioni edite specificatamente nel contesto nazionale

1 Identitagrave nazionale e competizione internazionalealle origini delle esposizioni universali

7 Il Primo Maggio del 1851 mentre veniva inaugurata al Crystal Palace ldquoThe Great

Exhibition of the works of industry of all Nationsrdquo il laquoThe Illustrated London Newsraquo laprima e piugrave importante rivista illustrata dellrsquoepoca commentava lrsquoevento con questeparole

On the 1st of May ndash a May-day which will long be memorable in the history of ourcountry ndash the Queen with all the splendor of her Court - with all the pomp andpageantry of a royal procession - with solemn and rejoicing music ndash with salvoes ofartillery amid the enthusiastic shouts of the representatives of a hundred differentnations proclaimed the opening of the Palace of Industry Seldom have suchceremonies been bestowed in such a cause ndash not the celebration of the close of along demoralizing war but the commencement as we believe and trust of a newera of peace and good-willInto this Palace we are about to enter ndash to travers day by day its long avenues andgalleries ndash to describe to explain to criticize to illustrate the various contributionsof utility and beauty which it is crowded Here we shall find side by side in friendlycompetition prepared to exchange lessons in civilising arts nations which oncemet only as deadly enemies2

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8 Nel commento del popolarissimo periodico inglese spiccava come si vede un elemento

dal forte sapore politico che era stato al centro seppure in misura e con toni diversidel discorso di apertura pronunciato dalla regina Vittoria lrsquoesposizione non era solo ungrande evento economico un punto di arrivo e di svolta nel commercio mondiale maera anche lrsquoinizio di una nuova era di pace e di relazioni amichevoli fra i popoli3

9 Questo nuovo ldquomodellordquo inglese di una ldquopax britannicardquo estesa in sostanza a tutto il

mondo si contrapponeva nettamente a quanto era avvenuto negli anniimmediatamente precedenti sul continente europeo travagliato dalle guerre fra lenazioni e da quelle interne sul piano sociale

10 Tuttavia il giornale inglese chiariva vieppiugrave esplicitamente che questo elemento di

pacificazione sociale e politica non andava inteso come un atteggiamento sterilmenteirenico i conflitti armati non andavano cioegrave semplicemente negati bensigrave superati dauna ldquofriendly competitionrdquo che avrebbe portato al progresso attraverso un proficuoscambio di ldquolezionirdquo reciproche sul terreno delle arti civilizzatrici ovvero delleproduzioni industriali capaci di migliorare il gusto e il benessere della popolazione Unmessaggio che esaltava ovviamente lrsquoorientamento libero-scambista dellrsquoInghilterra eil suo necessario corollario cioegrave la libera concorrenza la ldquocompetitionrdquo sul mercato dicui parlava il laquoThe Illustrated London Newsraquo4

11 In realtagrave fin dallrsquoinizio la ldquocompetitionrdquo non fu cosigrave ldquofriendlyrdquo come voleva dipingerla

il periodico londinese Dallrsquoaltra sponda della Manica in Francia il periodico pariginogemello laquoLrsquoIllustrationraquo guardava con una certa apprensione e con qualche sospettoalla preparazione dellrsquoesposizione e soprattutto al modo in cui si profilava la suarappresentazione mediatica da parte dei mezzi di comunicazione soprattutto da partedella stampa inglese

12 laquoLrsquoIllustrationraquo era stata notevolmente impegnata nella rappresentazione delle

esposizioni nazionali parigine che avevano scandito in Francia tutta la prima metagrave delsecolo XIX in un primo momento quindi aveva seguito lrsquoevento londinese con grandeinteresse e attenzione proponendosi di dedicare alla ldquoExposition universellerdquodrsquooltremanica una serie di supplementi ldquode la mecircme eacutetendue que la feuille principalerdquo

13 Molto presto tuttavia questo entusiasmo iniziale si ridimensionograve nettamente

Allrsquoinizio di marzo si criticavano lrsquoorganizzazione e i ritardi di Londra5 esuccessivamente lrsquointeresse si raffreddograve ulteriormente fino al punto che si rinunciograve deltutto al progetto di editare una serie speciale di supplementi

14 Giagrave fin dai primi mesi dellrsquoanno da quando cioegrave il periodico parigino programmava una

ldquocoperturardquo speciale dellrsquoevento era chiarissimo lrsquointento e il taglio nazionale con cuiintendeva organizzare la propria rappresentazione e il modo in cui interpretava laldquofriendly competitionrdquo

Les eacutediteurs de ldquoLrsquoIllustrationrdquo publieront comme annexe de ce journal une suite desuppleacutements dont lrsquoensemble composera lrsquohistoire illustre de lrsquoexposition de 1851Les exposants franccedilais approuveront cette reacutesolution inspireacutee surtout par le deacutesirede repreacutesenter leur inteacuterecirct speacutecial dans le concours industriel de toutes les nationsLes immenses preacuteparatifs qui se font agrave Londres en vue drsquoexploiter un eacuteveacutenement ougraveles amours-propres nationaux seront en rivaliteacute nous portent agrave croire qursquoil nrsquoestpas sans utiliteacute drsquoouvrir ici une tribune ougrave nos compatriotes soient assureacutes detrouver justice et protection La publiciteacute de ldquoLrsquoIllustrationrdquo qui srsquoeacutetend dans tousles pays du monde ougrave les produits de nos arts et de notre industrie sont inteacuteresseacutes agravese faire connaicirctre indique ce recueil aux preacutefeacuterences de nos exposants6

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15 Il giornale in effetti riteneva di dover prendere alcune misure difensive nei confronti

di quella che presto sarebbe diventata una vera e propria battaglia mediatica perlrsquoaffermazione dei prodotti nazionali Il lessico utilizzato egrave giagrave di per seacute rivelatore diquello che di ligrave a poco si sarebbe verificato termini come rivalitagrave sentimenti nazionali compatrioti protezione rivelano chiaramente fin da subito una forte competizione sulpiano internazionale

16 Nei mesi successivi la rivista francese continuograve le sue recriminazioni prendendo di mira

la sua gemella inglese laquoLrsquoIllustrated London Newsraquo notando con disappunto lo spazioinsufficiente accordato ai prodotti francesi e ironizzando sul ldquopatriotisme anglaisrdquo inluogo del necessario ldquopatriotisme universelrdquo7 Quello che si rimproverava agliorganizzatori inglesi era il fatto che nella predisposizione degli spazi espositivi nonsolo la piugrave grande quantitagrave era stata attribuita ai produttori inglesi che del resto framadrepatria e colonie finivano per essere preponderanti anche come numero8 ma cheanche dal punto di vista della collocazione e della posizione nel percorso espositivo lerappresentanze delle altre nazioni risultavano svantaggiate

17 La battaglia mediatica che si sviluppograve successivamente vide laquolrsquoIllustrationraquo arrivare

alla dichiarazione che per vendicarsi della scarsa attenzione della stampa inglese aiprodotti delle altre nazioni e quindi anche della Francia avrebbe accolto sulle suepagine quasi esclusivamente i prodotti francesi realizzando quindi il ldquoboicottaggiordquo diquelli inglesi

18 In effetti laquolrsquoIllustrationraquo realizzograve il suo boicottaggio dedicando relativamente poco

spazio allrsquoevento londinese pubblicograve nel primo semestre 1851 solo una veduta delCrystal Palace e dedicograve alla Great Exhibition solo 19 pagine contro le 94 della consorellarivista inglese Nel corso del secondo semestre lrsquointeresse risultograve un poco piugrave marcatoma in definitiva la copertura dei prodotti inglesi sul periodico parigino meno di unterzo rispetto ai due terzi dedicati ai prodotti francesi9

19 Da questo primo scontro mediatico si capisce che fin da subito nelle esposizioni

universali furono in gioco due elementi gli spazi e le presenze effettive degliespositori e spesso in modo ancora piugrave accentuato il modo con cui erano questi ultimierano rappresentati sui primi mezzi di comunicazione di massa dellrsquoepoca cioegrave sullastampa popolare e in particolare sui giornali illustrati

20 Molto prima che le Olimpiadi fossero riprese in chiave moderna nelle grandi

esposizioni universali si affermava il medesimo principio la cornice era quella di unapartecipazione internazionale tendenzialmente universale basata su principi dipacifica collaborazione allrsquointerno dellrsquoevento si realizzava perograve una fortecompetizione in vista dellrsquoaffermazione degli interessi e della stessa complessivaidentitagrave nazionale di ciascuna delle nazioni partecipanti In effetti in questemanifestazioni progressivamente sempre meno ldquoindustrialirdquo e piugrave ldquouniversalirdquoentravano in gioco non solo fattori economici ma anche artistici culturali di civiltagrave

21 Le esposizioni universali interessavano allrsquoepoca quantitagrave enormi di persone fino al

culmine di 50 milioni di ingressi allrsquoesposizione parigina del 1900 e raggiungevano unpubblico estremamente vasto10 il loro effetto era perograve ulteriormente amplificato per ilfatto che su di esse si innestava una vastissima produzione di rappresentazionifigurative e scritte (opuscoli cataloghi ecc) che venivano a prefigurare come alcunistorici hanno osservato i primi antenati degli attuali ldquovisual and virtual worldsrdquo cosigravecome laquoi precedenti storici dei processi contemporanei di globalizzazioneraquo11

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22 Le esposizioni rappresentano in effetti un medium plurimo e complesso di cui una

parte egrave realizzata direttamente nellrsquoevento espositivo unrsquoaltra parte egrave affidata ainascenti mezzi di comunicazione di massa Inoltre per la loro struttura organizzativa(sistema di classificazione per settori e prodotti giurie graduatorie e premidifferenziati) permettono di stabilire uno sguardo comparativo fra settori merceologiciaree produttive economie nazionali ma anche fra civiltagrave concezioni stili di vita mode

2 LrsquoItalia alle esposizioni

23 Il primo risultato che emerge dalla mia analisi egrave che la partecipazione italiana alle

esposizioni universali egrave piuttosto debole Egrave la piugrave bassa se si considera tutto il periodonel suo complesso fra le grandi nazioni europee prese in esame Il dato naturalmentenon puograve stupire in quanto egrave noto che lrsquoindustria italiana era relativamente arretrata eche solo verso la fine del periodo considerato comincia faticosamente a recuperare ilritardo Inoltre e soprattutto influisce sul dato generale anche il fatto che lrsquoItalia adifferenza di Francia e Inghilterra non riesce ad organizzare nessuna delle grandiesposizioni universali di questo periodo

24 Lrsquoandamento della presenza italiana egrave illustrato nel grafico 1

Grafico 1 Espositori italiani alle maggiori esposizioni universali del XIX secolo in confronto con gliespositori di alcune altre grandi nazioni europee

25 La presenza italiana alle esposizioni varia notevolmente ma senza mai superare la

soglia dellrsquo8 rispetto al totale degli espositori raggiunta a Parigi nel 1867Allrsquoesposizione di Londra del 1851 emerge una partecipazione italiana piugrave debolerispetto a quella delle altre grandi nazioni ed anche diseguale da un punto di vistaterritoriale per la frammentazione politica dellrsquoItalia in quel momento Dei 277espositori italiani 57 provengono dallo Stato Pontificio 97 dal Regno di Sardegna e 123dalla Toscana

26 Nel 1855 a Parigi il numero degli espositori provenienti dallrsquoItalia aumenta

sensibilmente e risulta piugrave composita anche la provenienza geografica I 432 espositoriitaliani provenivano 221 dal Regno di Sardegna 4 dal Regno delle due Sicilie e 207 dalGranducato di Toscana Nonostante ciograve la percentuale rispetto allrsquoesposizioneprecedente egrave addirittura diminuita dato che a Parigi il numero degli espositoricomplessivi era assai piugrave alto che a Londra

27 Dopo lrsquoUnificazione del paese la situazione cambia radicalmente Il nuovo stato italiano

giagrave nel 1861 cerca di promuovere una grande esposizione nazionale a Firenze perinserirsi nel circuito di questo tipo di eventi12

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28 Nel 1862 a Londra gli espositori italiani toccarono i 2104 ossia quasi quattro volte di

piugrave che nel 1855 e soprattutto con una percentuale sul totale degli espositori molto piugraverilevante che in passato il 7

29 Questo trend egrave confermato alla successiva Esposizione di Parigi dove percentualmente

la partecipazione italiana fu la piugrave ampia in tutto il periodo considerato Parteciparono4140 espositori in assoluto il numero piugrave alto in tutte le esposizioni che ho preso inesame Questo consentigrave allrsquoItalia di collocarsi al quarto posto per ordine drsquoimportanzadopo la Francia lrsquoInghilterra e lrsquoImpero Ottomano e addirittura prima della Germania

30 Questa situazione che potrebbe apparire singolare se rapportata allo stato delle varie

industrie nazionali era dovuta anche al fatto che in realtagrave le grandi esposizioniuniversali pur se conosciute nel linguaggio comune come esposizioni industriali nonmostravano comrsquoegrave noto solamente lo sviluppo della tecnologia avanzata e della grandeindustria

31 Giagrave dal 1851 il Principe Alberto principale promotore della Great Exhibition aveva

chiaramente messo al primo posto fra gli obiettivi dellrsquoiniziativa non tanto quello diesibire i prodotti della grande industria ma quello di mostrare il livello diperfezionamento del gusto della moda delle produzioni delle altre nazioni pereducare al bello la mentalitagrave comune della popolazione inglese e raggiungere perquesta via unrsquoelevazione morale (quindi anche obiettivi di carattere politico-sociale)13

32 In questo modo lrsquoesposizione di Londra del 1851 finigrave per incontrare una certa ostilitagrave da

parte degli industriali inglesi e per dare larghissimo spazio alle cosiddette arti

industriali tendenza che fu largamente confermata nelle esposizioni successive di Parigie di Londra In questo contesto anche una industria relativamente arretrata comequella italiana che perograve era lrsquoerede di una tradizione artigiana molto antica e gloriosapoteva avere un suo ruolo di rilievo

33 A partire dagli anni Settanta le cose cambiarono sensibilmente Lrsquoindustria tedesca

cominciograve a svilupparsi a ritmi molto intensi lrsquoInghilterra abbandonograve progressivamentelrsquointeresse per la diffusione delle arti industriali e in genere per tutto il fenomeno delleesposizioni Queste ultime finirono per essere destinate sempre piugrave alle innovazionitecnologiche allrsquoidea di progresso industriale o a obiettivi di celebrazione della potenzanazionale

34 In questa situazione negli ultimi decenni del secolo il ruolo dellrsquoItalia iniziograve a

decrescere su scala comparativa

35 Nel 1873 a Vienna a parte la preminente presenza dellrsquoindustria tedesca la

partecipazione italiana era comunque ancora abbastanza forte con 2180 espositoripari ad una percentuale del 4 sul totale degli espositori

36 A Filadelfia nel 1876 la percentuale si puograve considerare pressappoco dimezzata In realtagrave

il dato non si riferisce al numero degli espositori ma al numero dei premi ricevuti vistoche lrsquoItalia non partecipograve in forma ufficiale

37 A Parigi nel 1878 la partecipazione italiana tornograve a toccare il 5 del totale degli

espositori con 2408 partecipanti

38 Tale quota discese drasticamente nel 1889 ma percheacute per ragioni politiche il governo

italiano non partecipograve ufficialmente allrsquoesposizione che celebrava il centenario dellaGrande Rivoluzione

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39 Infine nel 1900 a Parigi la partecipazione italiana crebbe nuovamente fino a 3130

espositori presenti per una percentuale del 4 sul totale degli espositori

40 Si tratta di quote molto basse se confrontate con la partecipazione delle grandi

ldquopotenzerdquo industriali dellrsquoepoca e soprattutto dei paesi dove avevano sede leesposizioni che naturalmente erano favoriti dal punto di vista organizzativo Se siconfronta perograve la partecipazione italiana con quella di una potenza industriale diprimissimo rango come la Germania emerge un confronto non altrettanto sfavorevoledato che pur facendo salva una prevalenza complessiva della Germania le rispettivepartecipazioni si collocano su una scala perfettamente comparabile

Grafico 2 Espositori italiani e tedeschi nelle principali esposizioni del XIX secolo

41 Emerge una presenza italiana che anche se complessivamente meno rilevante si rivela

abbastanza consistente con un netto incremento soprattutto dopo lrsquounificazione delpaese e una partecipazione particolarmente elevata alle esposizioni svolte nella vicinaFrancia (come del resto la massima presenza tedesca si realizza subito dopo lacostituzione del Reich allrsquoesposizione tenuta in un paese vicino e alleato comelrsquoAustria)

3 I prodotti italiani nel circuito mediatico dellrsquoepoca

42 Il secondo problema che ci siamo posti allrsquoinizio egrave quello di verificare al di lagrave dei dati

quantitativi qual era il livello che raggiungeva lrsquoItalia nelle rappresentazioni e nellapercezione diffusa del tempo Se vi era cioegrave uno scarto fra la presenza effettiva ilnumero assoluto degli espositori e il modo con cui questa partecipazione eravalorizzata sia allrsquointerno del meccanismo organizzativo dellrsquoesposizione sia nelcircuito comunicativo connesso

43 Un primo indice di questa situazione si puograve rintracciare attraverso il meccanismo dei

premi Le ricompense attribuite allrsquoItalia non seguono in maniera direttamenteproporzionale il numero degli espositori presenti ma a volte sono nettamente inferioritestimoniando cosigrave di una scarsa considerazione dei prodotti italiani da parte dellegiurie peraltro sicuramente influenzate da motivazioni di ordine nazionale nei lorogiudizi

44 Ad esempio nel 1867 a Parigi lrsquoItalia con 4140 espositori raccoglie solo 801 ricompense

contro le 1795 della Germania che aveva un numero di espositori minore Altre volteinvece i prodotti italiani ottengono una considerazione migliore come ad esempio aVienna nel 1873 quando il rapporto percentuale fra espositori e premi conseguiti egrave di

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30

gran lunga superiore rispetto ad altre nazioni importanti come lrsquoInghilterra e la Franciae addirittura della stessa Austria che era il paese ospitante14

45 Il meccanismo dei premi puograve essere considerato un indicatore assai utile e attendibile

della qualitagrave della produzione Le giurie analizzavano in profonditagrave e con competenza ivari prodotti la loro natura internazionale garantiva un certo equilibrio nellevalutazioni in ogni caso il confronto con altri produttori dello stesso settore portavainevitabilmente a una riconsiderazione in senso migliorativo della propria attivitagrave Inalcuni casi addirittura questo tipo di meccanismo favoriva cambiamenti radicali neisistemi produttivi e nella stessa impostazione dellrsquoattivitagrave imprenditoriale Ad esempioallrsquoesposizione di Londra del 1862 il direttore tecnico della manifattura di Doccia PaoloLorenzini nonostante lrsquoindiscutibile successo di pubblico registrato dalla stampainglese del tempo e il premio conferito dal Jury avvertiva privatamente il proprietariodella ditta il marchese Ginori che in realtagrave ormai la manifattura era gravementearretrata nel settore ldquovitalerdquo della porcellana carenza controbilanciata solo in partedalla superioritagrave dovuta piugrave alla moda e alle oscillazioni del gusto che alla tecnica nelsettore delle maioliche

Siamo inferiori nella eleganza e varietagrave dei modelli nel candore e levigatezza dellepaste e degli smalti [hellip] nei sistemi di fabbricazione e di cottura nei colori ovelrsquoarte in questi ultimi anni ha fatto dei progressi immensi15

46 Quello che piugrave colpiva i dirigenti della Manifattura fiorentina era che allrsquoestero si

andavano diffondendo sistemi innovativi che riducevano il peso delle lavorazionimanuali specializzate a favore di procedimenti meccanici e serializzati che tuttavianon andavano a scapito della qualitagrave ma anzi portavano a miglioramenti che secondolo stesso Lorenzini ldquosono giunti allrsquoestero ad una perfezione sorprendenterdquo Tutto ciograveportava alla necessitagrave di rivedere i propri processi produttivi e anche almeno in questocaso la propria ldquofilosofiardquo imprenditoriale il marchese Ginori alla fine dovetteaccettare lrsquoidea che non era piugrave possibile continuare a perseguire una produzione diqualitagrave secondo gli schemi tradizionali e che quindi bisognava imboccare la strada chedallrsquoartigianato tradizionale portava alle nuove ldquoarti industrialirdquo

non solo fino a qui abbiamo fatto degli oggetti drsquoArte ma facevamo gli artisti drsquoorain poi non potremmo piugrave farlo altri tempi altri costumi [hellip] adesso bisogneragrave diMecenati ridursi ad esser mercanti e lo faremo il mestiere non egrave nuovo perFirenze16

47 Il meccanismo dei premi era quindi senza dubbio condizionato e influenzato a sentire i

commenti coevi dalla forza e autorevolezza dei rappresentanti nazionali allrsquointernodelle giurie ma in complesso grazie alla grande attenzione cui era esposto e aicontrolli incrociati cui era soggetto rifletteva abbastanza lrsquoeffettiva rilevanzaldquoqualitativardquo delle varie rappresentanze nazionali

48 Dove invece lrsquoItalia fu chiaramente del tutto svantaggiata e talora quasi del tutto

esclusa non riuscendo a raggiungere quasi nessuna ldquovisibilitagraverdquo pubblica fu proprio sulterreno della diffusione mediatica attraverso la stampa Il meccanismo inaugurato nel1851 di una concorrenza che si traduceva in una vera e propria ldquobattagliardquo mediaticaper lrsquoaffermazione dei prodotti nazionali fra lrsquolaquoIllustrated London Newsraquo elaquoLrsquoIllustrationraquo (riviste va detto che avevano una grande diffusione non solo nellerispettive nazioni ma toccavano un pubblico molto piugrave ampio su scala mondiale) finivaper mettere in assoluto subordine la partecipazione delle nazioni ldquominorirdquo Dallatabella che segue emerge il quadro della presenza dellrsquoItalia (e dei prodotti italiani) alledieci maggiori esposizioni della seconda metagrave del XIX secolo (tab 3)17

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Tab 3 Immagini relative allrsquoItalia nelle maggiori riviste illustrate europee 1851-1900

Rivista Anno PaginaSede

espositivaDidascalia

The Illustrated

London News1851 129 Londra Table-top mosaic (Barberi)

The Illustrated

London News1851 132 Londra Cabinet (Barbetti)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Psyche (Freccia)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Paolo and Francesca (Munro)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Picture frame carved (Barbetti)

The Illustrated

London News1851 32 Londra Slave Veiled (Monti)

The Illustrated

London News1851 522 Londra Gratitude (Benzoni)

The Illustrated

London News1851 603 Londra Dish silver (Angeli)

The Illustrated

London News1851 522 Londra Fidelity (Benzoni)

The Illustrated

London News1851 252 Londra Cannabic decoration (Albano)

The Illustrated

London News1851 308 Londra Cannabic centre piece (Albano)

The Illustrated

London News1851 300 Londra Cannabic panels (Albano)

The Illustrated

London News1851 472 Londra Caractacus (Panormo)

The Illustrated

London News1851 362 Londra Rosamunda (sculpture)

The Illustrated

London News1862 441 Londra Italian Court The

The Illustrated

London News1862 90 Londra Lrsquolnnominato

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Die Illustrierte

Zeitung1873 408 Vienna Italienische Abteilung

Illustrazione

italiana1876 60 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 92 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 236 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 476 Filadelfia Sezione italiana

Illustrazione

italiana1876 252 Filadelfia Le terre cotte

Illustrazione

italiana1878 393 Parigi Interno della sezione italiana

Illustrazione

italiana1878 233 Parigi Facciata della sezione italiana

Illustrazione

italiana1878 124 Parigi I lavori della sezione italiana

The Illustrated

London News1878 588 Parigi Italian facade Champ de Mars

Illustrazione

italiana1878 409 Parigi Banchetto offerto dagli italiani al duca drsquoAosta

Illustrazione

italiana1878 196 Parigi Interno della esposizione artistica italiana

Illustrazione

italiana1878 360 Parigi Barcagli Lrsquoaurora nella vita

Illustrazione

italiana1878 304 Parigi Caroni (Emanuele) Lrsquoafricana

Illustrazione

italiana1878 344 Parigi Emanueli (Giovanni) Il pifferaio

Illustrazione

italiana1878 329 Parigi Malfatti (A) Lacci drsquoamore

Illustrazione

italiana1878 340 Parigi Monteverde (Giulio) Lrsquoarchitettura

Illustrazione

italiana1878 289 Parigi

Monteverde (Giulio) Monumento al conte

Massari

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Illustrazione

italiana1878 88 Parigi La sezione italiana

LrsquoIllustration 1878 420 Parigi Faccedilade de la section italienne

Die Illustrierte

Zeitung1878 290 Parigi Italienische Skulptur Die Schwimmerin

LrsquoIllustration 1878 272 Parigi

Lrsquoexposition de M Domange-Rollin dame et

damoiselle florentines du seiziegraveme siegravecle bustes

en bronze de m Faure de Brousse

Illustrazione

italiana1889 236 Parigi Padiglione della repubblica di san Marino

Illustrazione

italiana1889 176 Parigi Sezione italiana agricola

Illustrazione

italiana1889 113 Parigi Facciata della sezione italiana

Illustrazione

italiana1893 292 Chicago La sezione italiana

Illustrazione

italiana1893 220 Chicago La sezione italiana

Illustrazione

italiana1900 1 Parigi Il presidente Loubet visita il padiglione italiano

Illustrazione

italiana1900 17 Parigi Il presidente Loubet visita il padiglione italiano

Illustrazione

italiana1900 10 Parigi Sala della sezione italiana di pittura

Illustrazione

italiana1900 29 Parigi Sezione italiana dellrsquoindustria serica

Illustrazione

italiana1900 80 Parigi Sezione italiana di scultura

Illustrazione

italiana1900 265 Parigi La danza italiana al palazzo della danza

49 Su un corpus di 3422 immagini le illustrazioni riguardanti lrsquoItalia e i suoi prodotti nei

cinquantrsquoanni di esposizioni del XIX secolo si aggirano attorno ad una cinquantinapari a meno del 2 del totale a fronte di una presenza degli espositori che mediamentesi attestava sul doppio o il triplo con punte attorno allrsquo8 Questo dato testimoniachiaramente che lrsquoItalia egrave assolutamente sottorappresentata in questo tipo di canalemediatico

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50 Lo scarto diventa ancora piugrave evidente se si considera che piugrave della metagrave di queste

immagini erano apparse sullrsquolaquoIllustrazione Italianaraquo e che quasi un terzo (15) eranoinvece apparse sullrsquolaquoIllustrated London Newsraquo del 1851 In occasione della laquoGreatExhibitionraquo infatti il giornale londinese si era mostrato particolarmente aperto ancheper il desiderio di valorizzare la dimensione effettivamente ldquoglobalerdquo dellapartecipazione delle diverse nazioni verso le produzioni dei vari stati italiani cheavevano inviato propri espositori Gli oggetti privilegiati furono in quellrsquooccasioneprodotti di alto artigianato dipinti e sculture di autori contemporanei prodotti alconfine fra artigianato e arte A questo settore legato cioegrave alla diffusione del gusto e delbello ma con riferimento ad un ambito di minor pregio e rivolto a soluzioni piugraveeconomiche si possono riferire anche le tre immagini dedicate alla produzione di laquowalldecorations in Cannabicraquo prodotte dallrsquoespositore B Albano (in pratica un materialeper decorazioni architettoniche composto di gesso e canapa secondo una formulainventata da Albano stesso e giagrave noto in Inghilterra per essere stato usato per ledecorazioni del teatro del Covent-Garden)18

51 Il caso dellrsquolaquoIllustrated London Newsraquo del 1851 egrave tuttavia una eccezione Nella

medesima occasione lrsquoaltro grande giornale illustrato internazionale laquoLrsquoIllustrationraquoignorava del tutto la produzione italiana

52 Questo disinteresse aumentograve negli anni successivi e coinvolse lo stesso laquoThe Illustrated

London Newsraquo che dedicograve in occasione della successiva esposizione londinese del 1862solo due immagini allrsquoItalia e una sola in occasione dellrsquoesposizione parigina del 1878

53 In definitiva quindi la presenza italiana egrave sottodimensionata nel circuito comunicativo

internazionale anche percheacute fra le quattro riviste analizzate laquolrsquoIllustrazione Italianaraquo egravequella che nasce piugrave tardi e ha una circolazione piugrave limitata

54 Per quanto concerne invece la tipologia dei prodotti emerge una certa visibilitagrave degli

oggetti di alto artigianato spesso in materiali preziosi o addirittura di vere e proprieopere drsquoarte19

55 Progressivamente la presenza dellrsquoartigianato di lusso e di qualitagrave sembra cedere il

passo alle sculture e alla pittura oppure a vedute di carattere generale e cerimonialecon una certa presenza anche delle attivitagrave e produzioni agricole

56 Nel complesso anche quando entra in campo laquolrsquoIllustrazione Italianaraquo che

indubbiamente contribuisce a innalzare il livello di attenzione verso il nostro paesenon pare sia proposta sul palcoscenico internazionale unrsquoimmagine dellrsquoItalia comenazione industrialmente o tecnologicamente avanzata si punta molto piugrave sul gustosullo stile sulla tradizione delle arti

57 Si tratta di una scelta significativa in altri casi come ad esempio allrsquoesposizione

internazionale di Milano del 1906 il ruolo della tecnologia e dellrsquoindustria italiana nelcircuito mediatico dellrsquoepoca risultograve assai piugrave accentuato Questa tendenza egraveconfermata dallrsquoanalisi di altre tipologie di fonti

58 Accanto alle grandi riviste illustrate che si rivolgevano a un pubblico generalista e in

maniera non specializzata (egrave vero che in occasione della Great Exhibition del 1851lrsquolaquoIllustrated London Newsraquo aveva offerto una larghissima copertura allrsquoevento eproduceva un apposito supplemento stampato allrsquointerno del Crystal Palace ma in ognicaso non era mai completamente dedicato allrsquoesposizione) le esposizioni dettero luogoalla produzione di una vasta messe di pubblicazioni specializzate Sono fonti su cui egraveestremamente difficile condurre unrsquoanalisi sistematica dato che si tratta di materiali

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molto dispersi e diversi fra loro ma ho proceduto comunque per exempla adesaminarne alcuni Lrsquoanalisi conferma seppure con misure a volte diverselrsquoimpressione giagrave ricavata dallrsquoesame delle riviste

59 Se prendiamo ad esempio in esame il catalogo pubblicato in Germania sullrsquoesposizione

londinese del 1862 Illustrirter Katalog der Londoner Industrier ndash Austellung von 1862

(Lipsing F A Brockhaus) emerge che sulle 446 pagine complessive dei due volumi solo5 sono dedicate a prodotti italiani e precisamente a prodotti di alto artigianato comeldquoporcellane robbianerdquo o mobili intagliati fiorentini e milanesi (Barbetti e Ripamonti)fino ai gioielli romani di Castellani Il The Illustraded Catalogue of The Universal Exhibition

published whith the art journal (London-NewYork virtue and Co 1867) pubblicato inoccasione dellrsquoesposizione parigina del 1867 su 331 pagine ne dedica un numero un porsquosuperiore 24 per la precisione a prodotti italiani i soggetti sono sempre piugrave o menosimili sculture milanesi mobili e intagli fiorentini (Gajani e Frullini) collezioni diporcellane Richard Ginori

60 Questa visibilitagrave riservata solo a questa tipologia di oggetti sottolineata criticamente

anche da alcuni autorevoli osservatori italiani rifletteva in realtagrave lrsquoeffettivacaratterizzazione dei prodotti degli espositori italiani come prodotti legati al lusso ealla moda20 Allrsquoesposizione di Parigi nel 1878 il Conte Carlo Demetrio Finoicchiettidichiarava

A chiunque percorreva la sezione italiana dei mobili non era dato di vedere unoggetto il cui carattere utile e pratico indicasse i bisogni assoluti di coloro per qualiera stato fabbricato Infine se alla mostra di Parigi si fosse dovuto dedurre qualeera il corredo abituale delle abitazioni in Italia avrebbe dovuto indursi o che inostri ebanisti e tappezzieri non sanno fabbricare mobili comuni alla portata diqualunque cittadino oppure che lrsquoItalia egrave una nazione talmente ricca da potersipermettere per i suoi usi giornalieri soltanto mobili intagliati e riccamenteintarsiati tavole di mosaico e via discorrendo21

4 La stampa nazionale

61 Esiste in definitiva un evidente e comprensibile deacutecalage dellrsquoimmagine proposta

Quando lrsquoItalia egrave presentata in un contesto internazionale su riviste inglesi francesi otedesche in cui il contesto industriale egrave indubbiamente piugrave avanzato lrsquoaccento vieneposto soprattutto sullo stile sul gusto sullrsquoarte in cui lrsquoItalia tradizionalmente eccellein ambito nazionale invece si cerca di valorizzare il limitato progresso industrialedella nazione specie negli anni del cosiddetto ldquodecollo industrialerdquo

62 Questo scarto fra unrsquoimmagine ldquonazionalerdquo e una ldquointernazionalerdquo emerge in

particolare nellrsquoanalisi delle pubblicazioni edite specificatamente in un contestonazionale

63 Esistono pubblicazioni monografiche interamente dedicate non allrsquoesposizione in seacute

ma ai prodotti italiani presentati allrsquoesposizione Per esempio dal catalogo LrsquoItalia alla

Esposizione Universale di Parigi del 1867 Rassegna critica descrittiva illustrata (Firenze LeMonnier 1868) emerge pur sempre una notevole quantitagrave drsquoillustrazioni relative adopere drsquoarte con opere dei maggiori pittori e scultori italiani dellrsquoepoca come adesempio Giovanni Dupreacute Vincenzo Vela Domenico Morelli e Stefano Ussi Unapresenza significativa egrave riservata alle ldquoarti applicate allrsquoindustriardquo attraverso oggetticome le giagrave citate porcellane di Doccia e i vetri di Murano Erano presenti perograve adifferenza di quanto accadeva nelle riviste generalistiche anche prodotti considerati ad

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alto contenuto tecnologico come strumenti ottici scientifici fotografici Una qualchepresenza era riservata anche alle produzioni manifatturiere

64 Talora tutti questi aspetti potevano anche intrecciarsi una sintesi esemplare di

questrsquoattenzione composita e incrociata a un largo arco di attivitagrave produttive cheandava dagli artisti veri e propri fino alle lavorazioni piugrave umili era sintetizzata in unariproduzione del quadro a olio di Seitz che rappresentava in forma artistica unaimmagine di donne impegnate nella lavorazione della seta ma voleva illustrare nelcontempo la novitagrave del metodo di trattura inventato da un ingegnere del settore(Keller)

65 Anche i cataloghi illustrati di Sonzogno pubblicati appositamente in occasione delle

maggiori esposizioni e legittimati dalle stesse commissioni internazionali offrivanounrsquoimmagine del tutto analoga22 Le immagini concernenti lrsquoItalia in questo tipo dipubblicazioni non erano esclusive ma erano comunque prevalenti Anche i testi cheaccompagnavano le illustrazioni erano solitamente assai celebrativi Le tipologie diprodotti andavano dai legni intarsiati e dai merletti di Burano ldquoche si credevano deltutto decadutirdquo fino alle attivitagrave manifatturiere e in particolare allrsquoindustria serica inpieno sviluppo e in grado secondo il punto di vista ldquonazionalerdquo di queste fonti diinsidiare la tradizionale egemonia francese nel settore

66 Egrave come se la partecipazione negata dal circuito mediatico internazionale fosse

recuperata allrsquointerno del paese da questa produzione ricchissima e apertamentetagliata secondo unrsquoottica ldquonazionalerdquo per valorizzare le produzioni italiane

67 In definitiva la partecipazione alle grandi esposizioni dava luogo in Italia a un circuito

nazionale di medializzazione che in qualche modo sia pure in senso inverso ripeteva lostesso meccanismo di inclusione-esclusione su base nazionale che caratterizzava larappresentazione della presenza dei vari ambiti produttivi nazionali sulle grandi rivisteillustrate si facevano cioegrave vedere soprattutto i prodotti italiani

68 Mentre la partecipazione alle esposizioni non riusciva a garantire allrsquoItalia un ruolo se

non del tutto marginale allrsquointerno del circuito mediatico internazionale per controsul piano interno riusciva ad avere un ruolo di legittimazione importante

69 Era cioegrave essenziale per lrsquoambiente produttivo italiano spendere la propria presenza alle

esposizioni internazionali sul piano interno (si pensi al ruolo dei premi conseguiti alleesposizioni nelle pubblicitagrave dei prodotti dellrsquoepoca) dove questa partecipazione eravista come legittimazione e garanzia della qualitagrave della produzione nazionale

70 In conclusione lrsquoItalia giunge assai tardi e con un successo limitato a realizzare una

strategia comunicativa per i propri prodotti in quello che poteva essere considerato ilcanale principale di comunicazione dellrsquoepoca cioegrave la stampa e specificamente quellaillustrata o specializzata sul tema delle esposizioni

71 Sono al contrario le esposizioni stesse in quanto evento mediatico a permettere una

presenza apprezzabile degli espositori italiani e anche un grado di legittimazioneabbastanza elevato da parte delle giurie Le esposizioni con il loro meccanismo dipremi e di giurie organizzate in modo da garantire un certo equilibrio nel confronto frale nazioni partecipanti forniscono un forte impulso allrsquoaffermazione di unrsquoidentitagravenazionale italiana difficile da far valere nel circuito comunicativo internazionale maindubbiamente piugrave facile da manifestare e valorizzare sul piano interno

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NOTE

1 Le esposizioni sono Londra 1851 Parigi 1855 Londra 1862 Parigi 1867 Vienna 1873 Filadelfia

1876 Parigi 1878 Parigi 1889 Chicago 1893 Parigi 1900 La tabella egrave stata costruita sui dati offerti

da SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte RASMUSSEN Anne Les fastes du progregraves cit pp 59-143

2 The Illustrated London News vol XVIII 482 3 may 1851 p 1

3 AUERBACH Jeffrey A The Great Exhibition of 1851 A Nation on Display NEw HAven-London Yale

University Press 1999 p 15 et seq

4 Si veda in generale sullrsquoargomento il recente volume di MACLEOD Christine Heroes of invention

Technology liberalism and British identity 1750-1914 Cambridge Cambridge university press 2007

5 LrsquoIllustration XVII 419 8 marzo 1851 riporta in proposito un articolo apparso sul laquoJournal des

deacutebatsraquo

6 laquoExposition universelle de 1851 agrave Londresraquo in LrsquoIllustration XVII 415 8 febbraio 1851

7 laquoExposition Universelleraquo in LrsquoIllustration XVII 427 1 maggio 1851 cit in TOMASSINI Luigi

Immagini delle esposizioni universali nelle grandi riviste illustrate europee del XIX secolo in GEPPERT

Alexander CT BAIONI Massimo laquoEsposizioni in Europa fra Otto e Novecento Spazi

organizzazione rappresentazioniraquo in Memoria e Ricerca 172004 p112

8 Su 14000 espositori 6861 erano britannici (colonie comprese) di contro ai 1560 della Francia

(Algeria compresa) cfr per questi dati SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte RASMUSSEN Anne Les

fastes du progregraves cit pp 58-60

9 laquoExposition Universelleraquo in LrsquoIllustration XVII 427 1 maggio 1851

10 Fra le opere di carattere generale sulle esposizioni universali cfr GREENHALGH Paul

Ephemeral vistas the expositions universelles Great Exhibitions and Worldrsquos Fairs 1851-1939

Manchester Manchester University Press 1988 Le livre des expositions universelles 1851-1989 Paris

Edition des arts deacutecoratifs Hersher 1983 AIMONE Linda OLMO Carlo Le Esposizioni Universali

1851-1900 Il progresso in scena Torino Allemandi 1990 SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte

RASMUSSEN Anne Les fastes du progregraves Le guide des Expositions universelles 1851-1922 Paris

Flammarion 1992 BASSIGNANA Pier Luigi Le feste popolari del capitalismo Esposizioni drsquoindustria e

coscienza nazionale in Europa 1798-1911 Torino Umberto Allemandi amp C 1997 RYDELL Robert W

GWINN Nancy E (a cura di) Fair Representation Worldrsquos Fairs and the Modern World Amsterdam VU

University Press 1994 WERNER Peter Les Expositions universelles au 19egraveme siegravecle spectacles du

changement socio-culturel Bonn-Bad Godesberg Friedrich-Ebert-Stiftung 1977 di recente una

lettura nuova del fenomeno egrave avvenuta da parte della storiografia francese si veda in tal senso

CARREacute Anne-Laure CORCY Marie-Sophie DEMEULANAERE-DOUYEacuteRE Christiane PEacuteREZ Liliane

H Les expositions universelles en France au XIXe siegravecle Techniques Publics Patrimoines Paris CNRS

Eacuteditions 2012 e anche il piugrave recente PEacuteREZ Liliane H DEMEULANAERE-DOUYEacuteRE Christiane

Les expositions universelles Les identiteacutes au deacutefi de la moderniteacute Rennes Presses universitaires de

Rennes 2014 da parte italiana una lettura recente egrave offerta da MASSIDDA Luca Atlante delle

grandi esposizioni universali Storia e geografia del medium espositivo Milano Franco Angeli 2011 Sui

pubblici alle esposizioni e in particolare sul pubblico rappresentato dalle classi popolari mi

permetto di rimandare al mio recente PELLEGRINO Anna ldquoMacchine come faterdquo Gli operai italiani

alle Esposizioni Universali 1851-1911 Milano Guerini e Associati 2011

11 Cfr GEPPERT Alexander CT BAIONI Massimo Esposizioni in Europa fra Otto e Novecento cit

in particolare si veda il saggio introduttivo di GEPPERT Alexander Cittagrave brevi storia storiografia e

teoria delle pratiche espositive europee 1851-2000 cit pp 7-18 SLOTERDIJK Peter Il palazzo di

Cristallo in ID Il mondo dentro il capitale Roma Meltemi 2006 pp 220-228 [ed or Im

Weltinnenraum des Kapitals Suhrkamp Verlag Frankfurt am Main 2005] egrave da notare che

lrsquoedizione francese dello stesso volume porta emblematicamente il titolo Le palais de cristal agrave

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lrsquointeacuterieur du capitalisme planeacutetaire Paris Maren Sell Editeurs 2006 Sulle esposizioni come

antecedenti dei processi di comunicazione si veda inoltre ABRUZZESE Alberto Lessico della

comunicazione Roma Meltemi 2003 pp 170-183 ABRUZZESE Alberto BORRELLI Davide

LrsquoIndustria culturale Tracce e immagini di un privilegio Roma Carocci 2000 pp 89-92 MATTELART

Armand Lrsquoinvenzione della comunicazione Le vie delle idee Milano il Saggiatore 1998 pp 123-143

FIORENTINO Giovanni LrsquoOttocento fatto immaginedalla fotografia al cinema origini della

comunicazione di massa Palermo Sellerio 2007 pp 19-33 e piugrave in generale DE SETA Cesare Il

secolo della borghesia Torino UTET 2006

12 Sulla prima esposizione italiana si veda GIUNTINI Andrea La prima volta dellrsquoItalia lrsquoesposizione

del 1861 a Firenze in BIGATTI Giorgio ONGER Sergio Arti Tecnologia Progetto Le esposizioni

drsquoindustria in Italia prima dellrsquoUnita Milano Franco Angeli 2007 pp 277-290

13 Cfr AUERBACH Jeffrey A The Great Exhibition of 1851 cit p 15 et seq sulla stessa esposizione

cfr anche LEAPMAN Michael The World for a Shilling How the Great Exhibition of 1851 Shaped a

Nation London Headline 2001

14 Cfr per tutte queste informazioni SCHROEDER-GUDEHUS Brigitte RASMUSSEN Anne Les

fastes du progregraves cit pp 77 et seq

15 Archivio del Museo delle Porcellane di Doccia Documento n 2525 in BUTI Sandra La

Manifattura Ginori Trasformazioni produttive e condizione operaia (1860-1915) Firenze Olschki 1990

p 24

16 Ibidem p 31 Sul tema mi permetto di rinviare anche al mio recente PELLEGRINO Anna

Continuiteacute et innovation dans la fabrication de la ceacuteramique agrave Florence entre XIX et XX siegravecles actes du

XXVII Congregraves Preacutehistorique de France (Bordeaux 1-5 Juin 2010)ldquoTransition ruptures et continuiteacute en

Preacutehistoirerdquo Tours Les Eacuteditions La Simarre 2013 pp 113-119

17 La tabella egrave stata costruita sulla base di dati che comprende tutte le illustrazioni apparse sulle

quattro riviste sulle pagine delle suddette riviste di Francia Germania Inghilterra e Italia in

occasioni delle 10 esposizioni maggiori del XIX secolo giagrave enumerate nella nota 12 La banca dati

egrave il prodotto di una ricerca realizzata da un gruppo di lavoro dellrsquoUniversitagrave di Firenze

costituitosi nel 2001 sul tema delle guide per i viaggiatori e lrsquoimmagine dellrsquoItalia nelle riviste

illustrate europee di cui ho fatto parte sotto la direzione scientifica del prof Luigi Tomassini

che qui ringrazio per avermi consentito la piena disponibilitagrave della banca dati

18 Come recita la didascalia ldquoCannabicrdquo laquois the name of a new preparation from hemp intended

to supply the place of papier macheacute and corton pierre invented and patented by M Albano Whilst

perhaps it has not quite the softness of surface of the former named materials it has the

advantage of great durability and of quickly drying It was first used by M Albano in the

decoration of Covent-garden Theatreraquo Nonostante questo uso inglese come testimonia Andrew

Ure (A dictionary of arts manufactures and mines containing a clear exposition of their principles and

practice vol 2 p 612) si trattava di un prodotto laquoof Italian origin and in Italy it has been

employed for panels frames and centresraquo

19 Si veda sullrsquoargomento il recentissimo volume di COLOMBO Paolo Le Esposizioni Universali I

mestieri drsquoarte sulla scena del mondo Venezia Marsilio 2012

20 Si veda sullrsquoargomento ONGER Sergio PARZIALE Lavinia laquoLa moda italiana alle esposizioni

nella seconda metagrave dellrsquoOttocentoraquo in Annali di Storia dellrsquoimpresa 192008 Venezia Marsilio

2007 pp 15-47

21 FINOCCHIETTI Demetrio Carlo Mobili di lusso italiani e mosaici fiorentini Veneti e Romani in

Esposizione Universale del 1878 in Parigi Relazione dei giurati italiani classi XVII e XVIII Roma Eredi

Botta 1879

22 Si veda ad esempio LrsquoEsposizione di Parigi del 1878 illustrata Milano Sonzogno 1878-1879

oppure Lrsquoesposizione universale del 1867 illustrata pubblicazione internazionale autorizzata dalla

commissione imperiale dellrsquoesposizione Milano-Firenze-Venezia Edoardo Sonzogno 1867

LrsquoEsposizione Universale di Vienna del 1873 illustrata Milano Edoardo Sonzogno [sd] Sulle

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esposizioni italiane si veda il Catalogo ufficiale della Esposizione nazionale del 1881 in Milano belle arti

Milano E Sonzogno 1881 o la Guida del visitatore alla Esposizione industriale italiana del 1881 in

Milano sola pubblicazione autorizzata e compilata sotto la sorveglianza del Comitato esecutivo

dellrsquoEsposizione industriale Milano Sonzogno 1881 e ancora il settimanale laquoLrsquoesposizione

illustrata di Milanoraquo

RIASSUNTI

Questo saggio esamina il modo in cui si afferma e si diffonde nelle esposizioni internazionali della

seconda metagrave del XIX secolo la presenza di un ldquoprodotto italianordquo di uno stile nazionale in

alcuni settori specifici in particolare in alcune lavorazioni specializzate di lusso e di alto

artigianato Lrsquoanalisi si dipana lungo due direzioni parallele da una parte lrsquoeffettiva presenza

degli espositori italiani da un punto di vista quantitativo dallrsquoaltra il modo in cui i prodotti

italiani erano rappresentati sulla stampa illustrata internazionale per alcuni significativi

campioni

This paper examines the way in which the presence of an ldquoitalian productrdquo confirms and spreads

itself in international exhibitions of the second half of the nineteenth century showing the

national style in some specific specialized areas particularly in luxury and craftsmanship The

analysis unfolds along two parallel directions on one hand the effective presence of Italian

exhibitors from a quantitative point of view on the other hand the way in which the Italian

products were represented in some significant cases on the international illustrated press

INDICE

Parole chiave artigianato esposizioni identitagrave lusso prodotto italiano

Keywords exhibitions handicraft identity italian product luxury

AUTORE

ANNA PELLEGRINO

Assegnista di ricerca Senior presso lrsquoUniversitagrave degli studi di Padova egrave dottore di ricerca

dellrsquoIstituto Universitario Europeo (2004) Ha conseguito il DEA in Histoire et civilisation presso

LrsquoEHESS di Parigi (1999) Dal 2008 egrave chercheur associeacute al Conservatoire National des Arts et

Meacutetiers di Parigi e dal 2010 allrsquoUniversiteacute Paris Diderot 7 Si occupa di storia delle culture del

lavoro nella societagrave industriale di associazionismo operaio e popolare fra Otto e Novecento e di

esposizioni universali fra XIX e XX secolo

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Expositions internationales et imagenationale les pays drsquoAmeacuteriquelatine entre pittoresque laquo indigegravene raquoet moderniteacute proclameacuteeChristiane Demeulenaere-Douyegravere

1 Les expositions internationales

universelles ou speacutecialiseacutees ne sont passeulement les fecirctes du commerce et delrsquoindustrie ce qursquoelles sont drsquoabord paressence1 La ceacuteleacutebration du progregravesparticuliegraverement technique et industriely est lrsquoobjectif afficheacute mais en deacutecidanten 1855 drsquoouvrir leurs galeries agravelrsquoensemble des productions humaines etde devenir ainsi laquouniversellesraquo ellesassument une autre mission jouer unrocircle dans les eacutechanges intellectuelsartistiques et culturels entre pays voire entre continents2

2 Elles sortent alors de lrsquoatelier et de lrsquoarriegravere-boutique pour srsquoouvrir sur le monde dont

elles fournissent des repreacutesentations agrave un public majoritairement europeacuteen qui souventnrsquoa ni les moyens ni mecircme lrsquoenvie de voyager mais qui se montre tregraves friand drsquohorizonslointains Dans bien des cas ces repreacutesentations sont de lrsquoordre de lrsquoideacuteal sans grandrapport avec la reacutealiteacute des pays exposantsexposeacutes elles se conforment plutocirct auximages mentales qursquoune culture litteacuteraire et artistique preacutegnante a inculqueacutees au publicoccidental3 et preacutetendent reacutepondre agrave ses attentes reacuteelles ou supposeacutees Srsquoy mecirclentaussi des consideacuterations drsquoordre financier qui encouragent les organisateurs desexpositions agrave rechercher des repreacutesentations laquoexotiquesraquo dont ils savent le succegravesassureacute

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3 Dans la seconde moitieacute du XIXe siegravecle beaucoup de pays participants ne peuvent

preacutetendre appartenir au cercle restreint des nations industriellement deacuteveloppeacuteesToutefois figurer dans les expositions si possible sous un jour valorisant est pour euxune neacutecessiteacute tant sont capitaux les enjeux de ces manifestations en termeseacuteconomique commercial ou diplomatique Tel est le cas particuliegraverement des pays delrsquoAmeacuterique latine (au sens large) qui viennent dans les expositions internationales avecle souci de deacutevelopper leur potentiel eacuteconomique et de trouver des partenaires

4 En examinant leurs strateacutegies de preacutesentation on mesure combien cette ambition les

contraint agrave devoir eacutechafauder une repreacutesentation drsquoeux-mecircmes agrave se mettre en scegravene agravesrsquoinventer en quelque sorte une identiteacute et parfois mecircme agrave srsquoenfermer plus ou moinsvolontairement dans des images steacutereacuteotypeacutees qui ont la vie dure Attirer le public eneacutevoquant les sacrifices rituels des anciens Aztegraveques est une chose attirer desinvestisseurs en affichant une certaine moderniteacute en est une autre Lrsquoexpeacuterience desexpositions universelles montre agrave quel point concilier les deux est un exercice difficile

1 Revendiquer des racines historiques

5 Certains pays participants peu industrialiseacutes misent pour se mettre en avant sur un

passeacute culturellement riche geacuteneacuteralement bien connu du public des expositions Tel estle cas de lrsquoEacutegypte par exemple qui agrave lrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris eacutedifie unambitieux et fastueux Parc eacutegyptien mettant en scegravene agrave travers les diverses facettes deson passeacute architectural la puissance et la richesse de non nouveau vice-roi IsmaeumllPacha Pour les pays drsquoAmeacuterique latine la question est plus complexe de par leur passeacutemecircme Leur histoire est compliqueacutee et encore tregraves largement inconnue du grand publicoccidental Et puis il leur faut choisir quelle seacutequence de leur histoire nationale mettreen scegravene Ils se trouvent confronteacutes agrave un dilemme puiser dans leur histoire colonialecommune avec lrsquoEurope du moins lrsquoEspagne et le Portugal ou bien recourir agrave unehistoire plus ancienne plus archaiumlque plus laquoindigegraveneraquo et somme toute moinsvalorisante

6 Beaucoup se contentent de faire eacutedifier des pavillons laquohispanisantsraquo qui jouent surtout

sur le pittoresque Ainsi agrave lrsquoExposition de 1889 le Venezuela deacutecline le styleRenaissance espagnole et le Guatemala met agrave disposition de ses visiteurs des hamacs etun deacutelicieux chocolat dans un deacutecor certes charmant mais sans grand caractegravere

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Fig 1 Exposition universelle de 1889 agrave Paris Pavillon du Venezuela Coll part Clicheacute de lrsquoauteure

7 Agrave la mecircme exposition le Mexique fait un choix radicalement diffeacuterent celui de mettre

en scegravene son histoire preacutecolombienne en proposant sur plus de deux mille megravetrescarreacutes un imposant teocalli4 ou pyramide agrave degreacutes surmonteacutee drsquoun temple

Fig 2 Exposition universelle de 1889 agrave Paris laquoLe temple mexicain (Champ de Mars)raquo extr deGlucq LrsquoAlbum de lrsquoExposition 1889 pl 54 Coll part Clicheacute de lrsquoauteure

8 La participation du Mexique agrave lrsquoexposition du Centenaire de la Reacutevolution franccedilaise est

une initiative du gouvernement mexicain5 Crsquoest mecircme la premiegravere fois que le paysparticipe officiellement agrave une exposition parisienne apregraves une premiegravere apparitiondans une exposition internationale en 1884 agrave La Nouvelle Orleacuteans (Eacutetats-Unis)6 Pourlrsquooccasion le Parlement mexicain a voteacute un creacutedit consideacuterable de plus de 600000pesos

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9 Le choix drsquoun laquoPalais aztegravequeraquo comme le qualifie la presse srsquoinscrit dans une intention

de politique inteacuterieure agrave un moment ougrave le pays cherche agrave consolider son uniteacute autourde son glorieux passeacute preacutecolombien Le laquopatriotismeraquo du pavillon mexicain est encoresouligneacute par un autre eacuteleacutement Contrairement agrave beaucoup de nations qui srsquoenremettent agrave des architectes europeacuteens le Mexique charge deux Mexicains lrsquoingeacutenieurAntonio Anza (1847-1925) et lrsquoarchitecte Luis Salazar de construire son pavillon ensrsquoappuyant sur les recherches de lrsquoarcheacuteologue Antonio Pentildeafiel dont lrsquoouvrageMonuments de lrsquoart mexicain ancien paraicirctra lrsquoanneacutee suivante

10 Instrument drsquouniteacute donc sur le plan inteacuterieur le teocalli de 1889 apparaicirct aussi comme

une revendication drsquoidentiteacute nationale aux yeux des autres nations reacuteunies Selon leGuide bleu du Figaro

le palais construit par M Anza rappelle dans les grandes lignes de sa faccediladelrsquohistoire des races primitives de la partie centrale du Mexique Il symbolise leurscroyances par le temple eacuteleveacute au Soleil temple qui occupe la partie centrale ilrepreacutesente le commencement et la fin de leur existence politique dans les six bas-reliefs il alleacutegorise leurs arts et leur industrie par les figures de diviniteacutes placeacuteesdans les pavillons lateacuteraux [hellip] Deux figures alleacutegoriques repreacutesentent les deuxcivilisations celle du Sud et celle du Nord des anciens habitants de la contreacutee quiest aujourdrsquohui le Mexique elles se trouvent agrave chacune des deux entreacutees delrsquoescalier7

11 La deacutecoration exteacuterieure du laquoPalais aztegravequeraquo eacutevoque elle-aussi lrsquohistoire mexicaine

tout autour du bacirctiment douze bas-reliefs de bronze repreacutesentent des dieux et des roismexicains tout un Pantheacuteon aztegraveque ducirc au ciseau du sculpteur mexicain JesusContreras (1866-1902) qui srsquoinspire des figures divines deacutecrites par Pentildeafiel8

12 Une des particulariteacutes du monument de 1889 souvent mise en avant par la presse est

sa moderniteacute technique Sa construction emploie le fer la fonte et lrsquoacier Le motifprincipal de la faccedilade et le couronnement des portes drsquoentreacutee sont en zinc fondu etgalvaniseacute le reste de la deacutecoration en zinc repousseacute Ainsi si la forme srsquoancre dans latradition historique en renvoyant aux civilisations anciennes du Mexique lesmateacuteriaux utiliseacutes sont reacutesolument agrave la pointe de lrsquoactualiteacute

13 Un autre eacuteleacutement doit ecirctre souligneacute laquole public [est] tregraves surpris par lrsquoescalier central agrave

marches hautes et eacutetroites drsquoun accegraves peu commoderaquo9 En 1889 contrairement agrave ceqursquoon a vu anteacuterieurement en 1867 par exemple lrsquoauthenticiteacute archeacuteologique prendsans concession le pas sur le confort du visiteur

14 Toutefois malgreacute ses ambitions lrsquoeacutedifice ne reccediloit qursquoun accueil assez mitigeacute Un

journaliste souligne sa lourdeur laquoune lourdeur puissante et voulue qui reacutesumelrsquohistoire et le caractegravere des eacutedifices mexicainsraquo10 Lrsquoarchitecte franccedilais Frantz Jourdainen souligne lrsquoaspect laquoimposantraquo et la laquorigoureuse exactituderaquo mais reste eacutetonnammentreacuteserveacute11 alors qursquoil ne tarit pas drsquoeacuteloges par exemple sur le pavillon de la reacutepubliqueargentine qui le seacuteduit par ses remplissages en faiumlences multicolores son ossaturemeacutetallique doreacutee ses vitraux eacutetincelants et ses cabochons papillotants12

15 Un deacutesaveu dont on trouve deacutejagrave un preacuteceacutedent en 1878 agrave lrsquoexposition universelle de

Paris Le Peacuterou seul pays drsquoAmeacuterique du Sud alors preacutesent agrave cette exposition avaitconfieacute agrave lrsquoarchitecte Alfred Vaudoyer lrsquoeacutedification drsquoun laquoPalais Incaraquo qui srsquoinspiraitdrsquoailleurs des deacutecouvertes archeacuteologiques les plus reacutecentes Malgreacute la beauteacute et lecharme de cet eacutedifice13 les protestations des membres de la colonie peacuteruvienne de Pariscontre ce Palais incaraquo qui donnait agrave leurs yeux une image trop reacutetrograde de leur pays

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finalement jugeacutee fleacutetrissante montrent les limites du recours trop dogmatique agravelrsquoimage laquohistoriqueraquo et drsquoune recherche trop systeacutematique de pittoresque fucirct-ilcautionneacute par les historiens et les archeacuteologues14

2 Lrsquoimage ideacuteale drsquoun pays laquomoderneraquo

16 Pour beaucoup de pays drsquoAmeacuterique latine le XIXe siegravecle est marqueacute par la stabilisation

et la modernisation de leurs institutions qui favorisent un certain essor eacuteconomiqueLeur participation aux expositions se justifie par un deacutesir de srsquointeacutegrer agrave lacommunauteacute internationale laquomoderneraquo dessein qui conduit bon nombre drsquoentre eux agravechoisir de se preacutesenter comme des nations jeunes dynamiques prometteuses drsquoaveniret de profits pour les investisseurs et les migrants qui leur feront confiance Pour laplupart comme par exemple le Breacutesil15 il est impeacuteratif de gommer le qualificatif delaquopittoresqueraquo encore trop souvent attacheacute agrave leur image

17 Leur repreacutesentation agrave lrsquoexposition doit donc montrer des centres-villes qui

srsquourbanisent ougrave lrsquoeacutelectriciteacute les tramways les cafeacutes les restaurants les magasins lestheacuteacirctres les studios de photographie constituent autant de signes visibles demoderniteacute des paysages urbains avec des places des jardins et de larges avenuesinspireacutees de lrsquoestheacutetique haussmannienne Une probleacutematique que lrsquoon retrouve dansles seacuteries de photographies alors largement diffuseacutees16

18 Ainsi agrave lrsquoExposition de 1889 le palais de la Reacutepublique drsquoArgentine joue agrave fond les

standards occidentaux

Fig 3 Exposition universelle de 1889 agrave Paris Pavillon de lrsquoArgentine Coll part Clicheacute de lrsquoauteure

19 Tout comme les pavillons du Chili et de lrsquoUruguay il adopte les canons de lrsquoarchitecture

de meacutetal et de verre agrave la mode depuis le Crystal Palace de 1851 Œuvre de lrsquoarchitecte

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franccedilais Albert Ballu (1849-1939) le Palais argentin est deacutecrit comme laquoun monumentgrandiose ougrave lrsquoingeacutenieuse et heureuse fantaisie de lrsquoarchitecte a semeacute agrave profusion descabochons qursquoeacuteclaire le soir la lumiegravere eacutelectriqueraquo17 Il est deacutecoreacute et ameacutenageacute par desartistes franccedilais (Barrias Gervex Hector Leroux Besnard ou Olivier Merson)18 Pouraffirmer ses preacutetentions au leadership sur le continent lrsquoArgentine fait donc le choixdrsquoune architecture reacutesolument laquomoderneraquo magnifieacutee par lrsquoeacutelectriciteacute alors symbole dela moderniteacute technique la plus avanceacutee et pour mieux correspondre agrave lrsquoimage drsquounpays en deacuteveloppement elle opte pour un style europeacuteen et mecircme laquofranccedilaisraquo puisqueson pavillon recourt agrave des techniques agrave des architectes et agrave des artistes de nationaliteacutefranccedilaise Tournant reacutesolument le dos agrave son passeacute lrsquoArgentine parvient agrave effacer cetlaquoautreraquo indigegravene porteur drsquoune culture pauvre qui ne contribuerait pas agrave la mettre enlumiegravere sur la scegravene internationale19

3 Entre archeacuteologie savante et divertissement grandpublic

20 La preacuteoccupation majeure des organisateurs des expositions est on le sait de

rentabiliser ces opeacuterations qui sont fort coucircteuses Il faut y attirer le public le plusnombreux possible en lui proposant des attractions qui drsquoexposition en exposition seferont toujours plus seacuteduisantes et divertissantes La preacutesentation du Mexique agravelrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris srsquoinscrit parfaitement dans cette logique de larecherche drsquoun certain sensationnel mercantile

21 Cette fois il ne srsquoagit pas drsquoune initiative officielle du Mexique qui aurait eacuteteacute en 1867

bien en mal de lrsquoorganiser Il ne srsquoagit pas non plus drsquoune initiative drsquoune institutionfranccedilaise car la Commission scientifique du Mexique malgreacute ses bonnes intentions neput reacuteunir les financements suffisants agrave lrsquoorganisation de sa propre exposition Crsquoestune initiative priveacutee eacutemanant drsquoun personnage dont le surnom drsquolaquoaventurier du SecondEmpireraquo que lui ont donneacute ses biographes20 suffit agrave caracteacuteriser le parcours

22 Normand drsquoorigine Leacuteon Meacuteheacutedin (1828-1905) a fait des eacutetudes drsquoarchitecture agrave Paris

ougrave il srsquoest initieacute agrave la photographie avec Gustave Le Gray Bonapartiste fervent il a leprojet drsquoune Galerie historique du regravegne de Napoleacuteon III sorte drsquoillustration encyclopeacutediquepar la photographie grand format des faits remarquables du Second Empire qui par sadeacutemesure exige beaucoup drsquoargent et la protection impeacuteriale Ce projet le conduitdrsquoabord en Crimeacutee ougrave il fait les photographies preacuteparatoires pour la composition drsquounpanorama de la bataille de Seacutebastopol puis en Italie ougrave il photographie les hauts lieuxde la campagne militaire pour un album destineacute agrave lrsquoEmpereur Il espegravere en ecirctrereacutecompenseacute par une nomination aupregraves du corps expeacuteditionnaire en Chine Maisfinalement crsquoest pour lrsquoEacutegypte qursquoil srsquoembarque en avril 1860 dans la valleacutee du Nil ilfait des photographies notamment agrave Abou Simbel et srsquoinitie aux techniques demoulage

23 Le 9 aoucirct 1864 Leacuteon Meacuteheacutedin est nommeacute comme laquovoyageur pour lrsquoarcheacuteologieraquo aupregraves

de la Commission scientifique du Mexique Au Mexique il se montre tregraves actif en deacutepitdes difficulteacutes dues agrave la guerre au mauvais eacutetat des routes et agrave lrsquoinseacutecuriteacute geacuteneacuterale Ilfait des fouilles agrave lrsquoicircle des Sacrifices puis au deacutebut de mars 1865 il travaille laquoagrave lareproduction complegravete du museacutee de Mexico en attendant de meilleurs jours21raquo il fait denombreux releveacutes de piegraveces anciennes par le dessin la photographie et lrsquoestampage De

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juin agrave novembre 1865 il fouille agrave San Juan Teacuteotihuacan ougrave il reacutealise aussi desestampages Ensuite pendant plusieurs mois de la fin de lrsquoanneacutee 1865 agrave aoucirct 1866 iltravaille sur le site de Xochicalco presque exclusivement sur le temple principal22 qursquoilreacuteussit agrave deacutegager il parvient agrave en reacutetablir les blocs effondreacutes en se basant surlrsquoappareillage des pierres et laquola comparaison simultaneacutee des quatre faces agrave peu pregravessymeacutetriques du monumentraquo23 Il dessine le temple en couleurs le photographie encalotype geacuteant puis lrsquoestampe dans sa totaliteacute Les laquocreuxraquo en papier qursquoil reacutealise alorslui permettront ensuite de reconstituer le monument24

24 Agrave son retour en France en octobre 1866 il rapporte pregraves de 2 000 dessins ou

photographies dont certains de grand format des calques de codex de nombreuxlivres et plus de 600 megravetres carreacutes drsquoestampages25 des reacutesultats qui satisfont laCommission scientifique du Mexique elle lui demande drsquoen preacuteparer la publicationmais bientocirct la guerre franco-prussienne et la chute de lrsquoEmpire ruineront ce projet

25 LrsquoExposition de 1867 agrave Paris et la deacutefection de la Commission scientifique du Mexique

offrent agrave Leacuteon Meacuteheacutedin lrsquooccasion drsquoutiliser lrsquoeacutenorme mateacuteriel archeacuteologique en sapossession Sur le Champ de Mars il eacuterige une construction laquoeacutetrange et bizarreraquo26longue de vingt-cinq megravetres sur dix-huit de large

Fig 4 Exposition universelle de 1867 agrave Paris Le Temple de Xochicalco Photographie Pierre PetitArchives nationales F12118722 Clicheacute de lrsquoauteure

26 Composeacute de deux niveaux hauts de cinq et quatre megravetres relieacutes par un escalier agrave la

pente adoucie par rapport agrave lrsquooriginal cet eacutedifice adopte la forme drsquoune pyramideaztegraveque agrave gradins inspireacutee de la pyramide des Serpents agrave plumes de la forteresse deXochicalco que Meacuteheacutedin connaicirct bien pour avoir longuement travailleacute sur le sitependant son seacutejour au Mexique27 Au fronton une inscription indique laquoMonument deXochicalco Type des temples de lrsquoantiquiteacute mexicaineraquo tandis qursquoun eacutecusson signaleaux visiteurs le pavillon des laquoMissions scientifiques et artistiques de Leacuteon Meacuteheacutedindans les deux mondesraquo

27 Preacutesenteacute par la presse comme la laquorestitution fidegraveleraquo du temple de Xochicalco il est loin

toutefois drsquoecirctre une copie scrupuleusement exacte du monument original Commesouvent quand il est question de reconstitution architecturale dans les expositionslrsquoauteur a pris beaucoup de liberteacutes avec lrsquoauthenticiteacute archeacuteologique jusqursquoagrave remonter

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agrave lrsquoenvers les deux serpents qui encadrent le grand escalier Au total si sareconstitution du temple de Xochicalco srsquoappuie sur des releveacutes archeacuteologiquesrigoureux et deacutetailleacutes reacutealiseacutes sur place elle nrsquoeacutevite pas la fantaisie et le pittoresque

28 Drsquoautant que Meacuteheacutedin a eacutedifieacute la reacuteplique agrave ses frais et qursquoil espegravere bien rentrer dans ses

fonds Lrsquoaccegraves agrave son exposition est donc payant et il a obtenu du commissaire geacuteneacuteral delrsquoexposition lrsquoautorisation de tenir un laquodeacutebit de cafeacute glaces etc [hellip] mais agrave la maniegraveremexicaine et avec des mexicainsraquo en costume national

29 Cela nrsquoempecircche pas la reconstitution du temple de Xochicalco drsquoecirctre bien accueillie par

les journalistes et le public Elle est reproduite dans journaux et revues et sous formede chromolithographies Crsquoest un veacuteritable succegraves de curiositeacutehellip peut-ecirctre ducirc aussi agraveune mise en scegravene spectaculaire qui insiste avec une certaine complaisance sur lesaspects les plus sanglants des civilisations preacutehispaniques teacutemoignant drsquoune veacuteritablefascination pour les rituels aztegraveques et particuliegraverement les sacrifices humains etlrsquoarrachement du cœur qui excitent beaucoup lrsquoimagination des journalistes

Ces temples redoutables dont tous les narrateurs parlent avec horreur [hellip] nerepreacutesentaient agrave notre imagination aucune forme tangible avant que M LeacuteonMeacuteheacutedin eucirct livreacute le monument du Champ de Mars Rien nrsquoy manque cette fois niles cracircnes rangeacutes sous lrsquoarchitrave ni les hieacuteroglyphes bizarres ni le rideaueacuteblouissant brodeacute de plumes et qui ferme lrsquoentreacutee du temple Si lrsquoon soulegraveve cerideau apparaicirct la pierre des sacrifices sur laquelle cinq precirctres forceneacuteseacutegorgeaient savamment les victimes dont le cœur ensanglanteacute eacutetait offert enholocauste au soleil [hellip] Enfin les cuves en pierre ougrave lrsquoon recueillait les cœursreacuteserveacutes agrave la communion des grands precirctres Le cadavre eacutetait rejeteacute comme chosevile en bas des degreacutes du temple pour servir aux festins des cannibales dont tout lemonde a entendu parler28

30 Cette fascination morbide les journalistes parisiens la retrouveront en 1889 heureux

de renouer avec les fantasmes de 1867 en saluant la reproduction mexicaine laquoduTemple du Feu un temple ougrave eacutetaient pratiqueacutes la torture et le sacrifice humainhellipraquo29

31 Les expositions universelles sont des manifestations populaires destineacutees agrave un tregraves

large public au niveau drsquoeacuteducation et de culture tregraves ineacutegal Pour impressionner lesimaginations et les sensibiliteacutes elles recourent agrave des images fortes souventsimplificatrices et se reacutevegravelent de tregraves efficaces fabriques drsquoimages Mais si lesrepreacutesentations qursquoelles offrent au public sont freacutequemment caricaturales parce quelrsquoon srsquoimagine que ce qursquoil attend de lrsquoexposition crsquoest du deacutepaysement et dudivertissement les pays eux-mecircmes nrsquoheacutesitent pas entrer dans ce jeu avec finalementune certaine bonne gracircce Ils adoptent comme le Mexique par exemple tantocirct uneimage laquohistoriqueraquo (exposition de 1889) tantocirct une image laquomoderneraquo (exposition de1900) Tous les protagonistes de lrsquoexposition organisateurs exposants publicjournalistes chroniqueurs sont des acteurs de cette fabrique de lrsquoimage Le problegravemecrsquoest la masse du public concerneacute ‒ 11 agrave 15 millions de visiteurs pour lrsquoExposition de1867 32 millions pour celle de 1889 par exemple ‒ qui adopte ces repreacutesentations pourargent comptant et se creacutee ainsi des images mentales qui perdureront

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NOTES

1 Rappelons leur filiation directe avec les expositions nationales des produits de lrsquoindustrie

preacutesenteacutees dans la premiegravere moitieacute du XIXe siegravecle

2 Pour une preacutesentation geacuteneacuterale des diffeacuterents aspects des expositions et une bibliographie agrave

jour CARRE Anne-Laure CORCY Marie-Sophie DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane HILAIRE-

PEREZ Liliane (sous la dir de) Les expositions universelles en France au XIXe siegravecle Techniques

Publics Patrimoines Paris CNRS Eacuteditions 2012 DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane (sous la dir

de) Exotiques expositions Les expositions universelles et les cultures extra-europeacuteennes France 1855-1937

Paris Somogy 2010

3 La vogue en Occident de lrsquoorientalisme le succegraves populaire des romans exotiques et

drsquoexploration ou des magasines illustreacutes comme le laquoMagasin pittoresqueraquo le laquoTour du Monde

illustreacuteraquo laquoLa Natureraquo ou laquoLrsquoIllustrationraquo formatent lrsquoesprit du public

4 Lrsquoeacutedifice fait 70 sur 30 megravetres

5 Sur les participations du Mexique aux expositions universelles TENORIO-TRILLO Mauricio

Meacutexico at the Worldrsquos Fairs Crafting a modern nation Berkeley University of California Press 1996

ARCINIEGA AVILA Hugo A KRASELSKY MASMELA Rebeca Meacutexico en los pabellones y las

Exposiciones internacionales (1889-1929) Meacutexico DF Insituto Nacional de Bellas Artes Consejo

Nacional para la Cultura y las Artes 2010 Archives nationales Paris [ensuite Arch nat] F

123763

6 TENORIO-TRILLO Mauricio op cit p 264

7 Exposition de 1889 Guide Bleu du Figaro et du Petit Journal Paris impr de Chaix 1889 p 204

8 Ibidem pp 105-108 certains bas-reliefs se trouvent aujourdrsquohui dans les jardins de la Triple

Alliance agrave Meacutexico City

9 Ibidem

10 BRINCOURT Maurice LrsquoExposition universelle de 1889 Paris Librairie de Firmin-Didot et Cie

1890 pp 147-148

11 JOURDAIN Frantz laquoLe Palais Mexicainraquo in LrsquoIllustration 2427 31 aoucirct 1889 p 180

12 JOURDAIN Frantz laquoLa Reacutepublique argentineraquo in LrsquoIllustration 2431 28 septembre 1889 p

260

13 Museacutee drsquoOrsay Paris Alfred Vaudoyer Exposition universelle de 1878 minute faccedilade et plan pour

lrsquoemplacement du Peacuterou en 1878 crayon et aquarelle sur papier calque contrecolleacute sur papier

14 RIVIALE Pascal Entre exotisme et pragmatisme lrsquoAmeacuterique latine dans les premiegraveres expositions

universelles en France (1855-1889) in DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane (a cura di) Exotiques

expositionshellip cit pp 64-75 not pp 72-74

15 LINHARES BORGES Maria Eliza Lrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris et le museacutee commercial de

Rio de Janeiro (Breacutesil) in CARRE Anne-Laure et al (sous la dir de) Les expositions universelles en

France au XIXe siegravecle Techniques Publics Patrimoines cit pp 365-384

16 Voir par exemple les photographies de la mission Wiener conserveacutees aux Archives du

ministegravere des Affaires eacutetrangegraveres franccedilais DUMAS Jean-Philippe Photographie et expansion

commerciale la mission Wiener au Breacutesil (1895-1896) in DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane

PLOUVIER Martine SOUCHON Ceacutecile (sous la dir de) Des images et des mots Les documents figureacutes

dans les archives Paris CTHS 2010 pp 205-221

17 VARIGNY C de laquoLrsquoAmeacuterique agrave lrsquoexposition universelleraquo in Revue des Deux Mondes 95 51889

p 837

18 BUSCHIAZZO Mario J laquoEl Siglo XIX en Argentina El Pabellon argentinoraquo in Revista Nuestra

Arquitectura 420 novembre 1964 pp 36-39 URL lthttparqunneeduarcatdeparqhyc2

historia_03historia005pdfgt [consulteacute le 11 octobre 2013] Apregraves lrsquoexposition le palais argentin a

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eacuteteacute deacutemanteleacute et transfeacutereacute agrave Buenos Aires ougrave il accueillit le museacutee des beaux-arts de 1910 agrave 1932

avant drsquoecirctre deacutetruit

19 RAQUILLET Pauline laquoLrsquoArgentine agrave lrsquoExposition universelle de 1889raquo 1997 Eacutequipe Histoire et

Socieacuteteacute de lrsquoAmeacuterique latine ALEPH URL lthttpwwwuniv-paris-diderotfrhsalhsal972

prb97-2htmlgt [consulteacute le 11 octobre 2013]

20 GERBER Freacutedeacuteric NICAISE Christian ROBICHON Franccedilois Un aventurier du Second Empire

Leacuteon Meacuteheacutedin 1828-1905 Rouen Bibliothegraveque municipale de Rouen 1992

21 Arch nat F172913 rapport de Meacuteheacutedin au ministre de lrsquoInstruction publique 28 mars

1865

22 LE GOFF Armelle PREVOST URKIDI Nadia Homme de guerre homme de science Le colonel

Doutrelaine au Mexique Eacutedition critique de ses deacutepecircches (1864-1867) Paris Eacuted du CTHS 2011 p 169

deacutepecircche ndeg 42 2 juillet 1865 p 244 deacutepecircche ndeg 68 8 novembre 1865 p 303 deacutepecircche ndeg 88 6

mars 1866 p 337 reacuteponse de Duruy aux deacutepecircches ndeg 88 agrave 90 13 avril 1866

23 Arch nat F172913 lettre de Meacuteheacutedin au ministre de lrsquoInstruction publique 6 aoucirct 1866

24 Le moule reacutealiseacute par Meacuteheacutedin est aujourdrsquohui disparu mais ses releveacutes (dessins et

photographies) sont conserveacutes agrave la bibliothegraveque municipale de Rouen (Seine-Maritime)

25 Arch nat F172913 lettre de Meacuteheacutedin 10 juillet 1882 Les deacutepecircches de Doutrelaine font eacutetat

en effet de nombreux envois de caisses de travaux par Meacuteheacutedin LE GOFF Armelle PREVOST

URKIDI Nadia Homme de guerre homme de science Le colonel Doutrelaine au Mexiquehellip cit pp 337

362 363

26 DUCUING Fr Le Temple de Xochicalco in LrsquoExposition universelle de 1867 illustreacutee Paris E Dentu

1867 pp 46-47

27 DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane laquoLe Mexique srsquoexpose agrave Paris Xochicalco Leacuteon

Meacuteheacutedin et lrsquoexposition universelle de 1867raquo in HISTOIRE(S) de lrsquoAmeacuterique latine 3 2009 pp 1-16

URL lthttphisalorgindexphp

journal=revueamppage=articleampop=viewArticleamppath5B5D=Demeulenaere-Douyere2009-1gt

[consulteacute le 3 juin 2014] ID laquo1867 Los Parisinos descubren el Meacutexico antiguoraquo in Istor Revista

de Historia Internacional XIII 50 2012 pp 283-311 ID Entre archeacuteologie savante intention politique

et divertissement grand public la reacuteveacutelation du Mexique ancien dans les expositions universelles

(1867-1889) in DEMEULENAERE-DOUYERE Christiane HILAIRE-PEREZ Liliane (sous la dir de) Les

expositions universelles Les identiteacutes au deacutefi de la moderniteacute Rennes PUR 2014

28 DUCUING Fr Le Temple de Xochicalco cit

29 LrsquoEacuteveacutenement 24 juin 1889 cit in TENORIO-TRILLO Mauricio Meacutexico at the Worldrsquos Fairs Crafting

a modern nation cit p 79

REacuteSUMEacuteS

Fenecirctres ouvertes sur le monde les expositions internationales fournissent agrave leur public des

repreacutesentations du monde qui sont souvent de lrsquoordre de lrsquoideacuteal drsquoautant que des consideacuterations

financiegraveres srsquoen mecirclent poussant les organisateurs agrave rechercher des attractions laquoexotiquesraquo dont

ils savent le succegraves assureacute Pour de nombreux pays se preacutesenter dans les expositions sous leur

meilleur jour est une neacutecessiteacute tant les enjeux en termes eacuteconomique commercial ou

diplomatique sont importants Mais cette ambition les contraint aussi agrave choisir quelle

repreacutesentation drsquoeux-mecircmes donner et parfois agrave srsquoenfermer dans des images caricaturales Agrave

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travers lrsquoexemple de plusieurs pays drsquoAmeacuterique latine (Mexique Peacuterou Argentinehellip) on verra la

laquofabrique de lrsquoimageraquo agrave lrsquoœuvre les strateacutegies souvent divergentes adopteacutees par les pays

participants et les dangers et deacuteconvenues rencontreacutes

Come finestre aperte sul mondo le mostre internazionali forniscono al pubblico

rappresentazioni dei paesi spesso idealizzate soprattutto se si considera che rispondono anche a

logiche di ordine finanziario che spingono gli organizzatori a trovare ldquoattrazioni esoticherdquo di cui

sia assicurato il successo Per molti paesi presentarsi alle mostre al meglio egrave una necessitagrave sia

per questioni economiche sia per opportunitagrave commerciali o diplomatiche Ma questa ambizione

li costringe anche a scegliere quale rappresentazione di se stessi vogliono fornire trasformando

talvolta tali immagini in caricature Attraverso lrsquoesempio di diversi paesi dellrsquoAmerica Latina

(Messico Perugrave Argentina ecc) si vedragrave la ldquofabbrica dellrsquoimmaginerdquo al lavoro le strategie spesso

divergenti adottate dai paesi partecipanti i pericoli e i contrattempi incontrati

Windows opened on the world International Exhibitions provide public representations of the

countries that are often idealized especially when financial profitability considerations are

involved because it usually incites organizers to find ldquoexoticrdquo attractions to reach success For

many countries itrsquos a necessity to be represented at their best both for economic commercial or

diplomatic issues For this ambition they are also forced to choose which representation of

themselves they want to show and sometimes that turns into a caricature Through the example

of several Latin American countries (Mexico Peru Argentinahellip) we will see the ldquofactory imagerdquo

at work showing the different strategies adopted by the participating countries and the dangers

and disappointments they run into

INDEX

Mots-cleacutes Ameacuterique latine expositions universelles identiteacute nationale images

repreacutesentations

Keywords images Latin America national identity representations World Exhibitions

Parole chiave America latina esposizioni universali identitagrave nazionali immagini

rappresentazioni

AUTEUR

CHRISTIANE DEMEULENAERE-DOUYEgraveRE

Archiviste paleacuteographe et docteur en histoire de lrsquoUniversiteacute Paris I conservateur geacuteneacuteral du

patrimoine et chercheur associeacute au Centre Alexandre Koyreacute de Paris Elle a dirigeacute seule ou en

collaboration plusieurs ouvrages sur les expositions

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Entre Oriente y Occidentearquitectura e identidad espantildeolasen la Exposicioacuten del Centenario delos Estados Unidos de AmeacutericaManuel Viera De Miguel

A magic change has time wrought hereWhere first the Indian chased the deer

And danced in savage-wild careerRound festal fires

Now temples of Faith and Art uprearTheir towers and spires1

1 La Exposicioacuten del Centenario

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1 Como por arte de magia El avance

inexorable del proceso civilizador habiacuteallegado a los Estados Unidos de Ameacutericade sus poblaciones indiacutegenaspraacutecticamente no quedaba ni rastro y almodo de siacutembolos toteacutemicos de lacontemporaneidad occidental colosaleschimeneas humeantes ennegreciacutean unnuevo paisaje marcadamente urbano eindustrial Era preciso celebrar el triunfode la raza anglosajona y demostrar al viejocontinente que la joven nacioacuten americana era capaz de valerse por siacute misma iquestQueacutemejor manera de celebrarlo que tomando el testigo europeo en la organizacioacuten de lasExposiciones Universales laquoColumbiaraquo debiacutea apresurarse a invitar a sus hermanas aparticipar en uno de aquellos grandiosos espectaacuteculos que asombraban al resto delplaneta2

2 Como veniacutea sucediendo desde la Exposicioacuten de Londres de 1851 la puesta en marcha de

cada nuevo certamen de alcance internacional adquiriacutea un caraacutecter sentildealadamenteidentitario En el caso de los Estados Unidos de Ameacuterica se pretendiacutea demostrar sucapacidad de liderazgo poliacutetico y econoacutemico evidenciando los progresos realizados entan soacutelo cien antildeos de historia3 Sin embargo la conmemoracioacuten del centenario de suindependencia tambieacuten suponiacutea la plena asuncioacuten de su condicioacuten de laquoNuevo MundoraquoDe esta manera su hegemoniacutea quedaba legitimada en cuanto heredero y continuadorde la preponderancia que hasta entonces habiacutean mantenido las naciones europeas

3 No obstante entre los motivos que llevaron a la celebracioacuten de la primera exposicioacuten

universal de los Estados Unidos de Ameacuterica no se encuentra uacutenicamente la buacutesqueda deuna mayor proyeccioacuten internacional Interiormente las heridas de la Guerra deSecesioacuten auacuten no habiacutean cicatrizado La Exposicioacuten de Filadelfia de 1876 permitiriacutea a losdistintos estados laquoluchar paciacuteficamenteraquo y contribuir al eacutexito del conjunto4

4 Ademaacutes la joven centenaria laquoColumbiaraquo presentaba un valor antildeadido A diferencia de

los regiacutemenes monaacuterquicos del viejo continente su gobierno era republicano De estaforma los Estados Unidos se convertiacutean en sinoacutenimo de libertad grandeza valor ypatriotismo (aduentildeaacutendose de paso del nombre de Ameacuterica)5

5 En funcioacuten de todo lo anterior puede comprenderse la significacioacuten de la Exposicioacuten

del Centenario Empleando la terminologiacutea beacutelica al uso en la eacutepoca se trataba de unnuevo campo de batalla donde los pueblos de la tierra habiacutean de librar el paciacuteficocombate de la inteligencia aplicada a las artes y a la industria Sin embargo por ser elprimer concurso de estas caracteriacutesticas que se celebraba en Ameacuterica y teniendo encuenta la reordenacioacuten jeraacuterquica que se estaba produciendo en el plano internacionalen torno a los Estados Unidos (ademaacutes del potencial mercado que suponiacutean lasRepuacuteblicas sudamericanas) era obvio que naciones como Espantildea tuvieran un especialintereacutes en no dejar pasar por alto la ocasioacuten

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2 Espantildea y las Ameacutericas

6 El 3 de julio de 1873 el presidente de los Estados Unidos de Ameacuterica Ulysses S Grant

anunciaba la Exposicioacuten a las naciones del mundo6 y el 24 de abril de 1874 el ministroplenipotenciario de Espantildea en Washington Joseacute Polo de Bernabeacute confirmaba alSecretario de estado norteamericano la aceptacioacuten del Consejo de ministros espantildeolque habiacutea tenido lugar el 20 de febrero de aquel mismo antildeo7

7 El 28 de noviembre de 1874 el Ministro de Fomento Carlos Navarro y Rodrigo alababa

el espiacuteritu de aprendizaje estiacutemulo y competicioacuten de laquolas nobles luchas delentendimiento y de la actividad del hombreraquo ya que en su opinioacuten las ExposicionesUniversales eran de todas las celebraciones humanas laquolas maacutes fecundas sin disputapor su propia naturalezaraquo8 Con todo junto a las anteriores motivaciones Navarro nodejaba de subrayar un factor fundamental el papel desempentildeado por los certaacutemenesinternacionales como propulsores del comercio universal laquoque es fuente inagotable deprosperidad para todos los pueblosraquo Precisamente el ministro reconoceriacutea que laconsolidacioacuten de los viacutenculos culturales y econoacutemicos con Latinoameacuterica constituiacutea elobjetivo principal de la participacioacuten espantildeola en la Exposicioacuten de Filadelfia9

8 A pesar de que debido a la difiacutecil situacioacuten que atravesaba el paiacutes tuvieron que hacerse

algunas modificaciones en la organizacioacuten inicial de la Comisioacuten espantildeola cesaacutendolareduciendo su nuacutemero y limitando laquolas aspiraciones loables que en un principio seabrigaron para concurrir con mayor esplendor que en ocasiones anaacutelogas a unconcurso universal que por tantos tiacutetulos tiene para Espantildea poderosos atractivosraquo nodejaban de reconocerse su laquohonra y ventajas materialesraquo confiando en que laconcurrencia no dejariacutea de ser laquomenos numerosaraquo y que las comisiones central yprovinciales cumpliriacutean laquocon los deberes que el patriotismo imponeraquo10 En 1876 yarestaurada la monarquiacutea borboacutenica en Espantildea la nacioacuten pareciacutea recuperar el alientoponiendo fin a la tercera guerra carlista y dejando atraacutes los turbulentosacontecimientos vividos durante la I Repuacuteblica

9 En cualquier caso la presencia de Espantildea en Filadelfia tambieacuten ayudariacutea a consolidar

las relaciones diplomaacuteticas con la Ameacuterica del Norte No puede olvidarse que a lo largodel siglo XIX una serie de acontecimientos histoacutericos habiacutea puesto de relieve el intereacutesde los Estados Unidos en las colonias espantildeolas de Cuba y Puerto Rico El famosodiscurso del presidente Monroe en 1823 las pretensiones del general Loacutepez en 1850 laConferencia de Ostend de 1854 o la captura del vapor Virginius por el buque Tornado en1873 aparecen reflejados en muchas de las guiacuteas y recopilaciones histoacutericas que sepublicaron con motivo de la Exposicioacuten del Centenario de 187611 precisamente cuandouna vez finalizada la guerra civil espantildeola la lucha contra la insurreccioacuten cubanapasaba a ser el objetivo principal de la poliacutetica exterior de Espantildea12 No obstante seguacutenla prensa los comisarios y el cuerpo de ingenieros espantildeoles desplazados a Filadelfiafueron recibidos con todo tipo de atenciones por parte de las autoridadesestadounidenses13 Ademaacutes el 18 de febrero de 1876 el diario La Eacutepoca publicaba latraduccioacuten de un artiacuteculo del New-York Tribune en el que se desmentiacutean los rumoresque ciertos diarios americanos difundiacutean acerca de un posible enfrentamiento militarentre Estados Unidos y Espantildea14

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3 Legitimidad histoacuterica y modernidad

10 Puesto que toda Exposicioacuten universal constituye un importante escaparate

internacional para los paiacuteses que en ella participan la puesta en escena adoptada porcada delegacioacuten adquiere una especial relevancia a la hora de proyectar la identidad decada colectivo Muchas de las fuentes estadounidenses que vieron la luz a raiacutez de laExposicioacuten coinciden en encontrar en el desarrollo industrial norteamericano el rasgodistintivo de la nacioacuten centenaria No era pues fortuito que la laquovidaraquo de la Exposicioacutendel Centenario dependiera de la energiacutea transmitida al conjunto por la monumentalmaacutequina Corliss que presidiacutea el Machinery Hall15

11 Del mismo modo que los autores locales los articulistas espantildeoles transmitiacutean anaacutelogas

ideas acerca del caraacutecter eminentemente industrial de los Estados Unidos de AmeacutericaSin embargo la modernidad que implicaba esa mecanizacioacuten a ultranza del procesoproductivo llevaba a hablar de ellos como un pueblo laquosin historiaraquo aunque de grancapacidad de invencioacuten16

12 Al mismo tiempo la nocioacuten del maquinismo implicaba una primaciacutea de la utilidad que

excluiacutea automaacuteticamente cualquier manifestacioacuten del laquogusto de lo belloraquo17 Noobstante el presidente de la Comisioacuten del Centenario Joseph R Hawley intentaraacutelegitimar el liderazgo mundial de los Estados Unidos de Ameacuterica estableciendo unaliacutenea de continuidad entre el genio del artista de la antiguumledad y la inventivaestadounidense18

13 Curiosamente asiacute como los Estados Unidos construyen su identidad atribuyeacutendose la

condicioacuten de herederos del viejo continente Espantildea se presentaraacute ante el resto delplaneta en calidad de potencia descubridora del Nuevo Mundo De forma paralela y a lainversa ambos paiacuteses tratan de aferrarse al extremo opuesto del Atlaacutentico como mediode legitimacioacuten de su prestigio internacional Si los norteamericanos laquocarecen dehistoriaraquo los espantildeoles apenas pueden exponer poco maacutes de una maacutequina en elMachinery Hall19Es cierto que son muchos los factores que influyen en este tipo deconcursos internacionales a la hora de decidir la puesta en escena nacional comopueda ser el salvar amplias distancias geograacuteficas por parte de los expositores20 Sinembargo la imagen que se genera en el recinto expositivo es la que terminacristalizando en las representaciones cognitivas que de cada colectivo forman el restode pueblos del planeta siendo esta facilidad en la geacutenesis de ideas preconcebidas unode los riesgos capitales de las Exposiciones Universales

14 Ademaacutes sobre Espantildea recaiacutea una seria amenaza el no ser Europa Fruto de sus

vicisitudes histoacutericas de la pluralidad de sus tradiciones culturales y manifestacionesartiacutesticas de sus paisajes y tipos populares tan variados entre siacute y en muchos casostan alejados de los del resto del continente europeo no es de extrantildear que hubiera (yhaya) quien establezca en los Pirineos la frontera entre Europa y Aacutefrica21

4 Entre Oriente y Occidente

15 Si hay una forma efectiva de configurar imaginarios en las Exposiciones Universales

eacutesta es sin duda la visualizacioacuten de las formas arquitectoacutenicas elegidas para delimitar elespacio expositivo No es la uacutenica ni mucho menos22 pero por sus dimensiones y laasociacioacuten directa que se establece entre territorio e idiosincrasia constructiva

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adquiere una especial trascendencia en los certaacutemenes internacionales y se convierteen uno de los principales objetivos de las distintas comisiones participantes

16 Si poco antes se haciacutea referencia a la diversidad cultural espantildeola eacutesta va a

manifestarse claramente a traveacutes de la eleccioacuten del disentildeo de sus pabellones patrios eneste tipo de concursos Una y otra vez Espantildea se situacutea ante la encrucijada depresentarse como un paiacutes occidental intentando evitar el citado riesgo de exclusioacutencultural o al contrario hacer alarde del rasgo distintivo que le proporciona latradicioacuten hispanomusulmana que durante siglos se ha desarrollado en la peniacutensulaibeacuterica La Exposicioacuten del Centenario va a ofrecerle la posibilidad de compatibilizarambas opciones23

17 Lo que estaacute claro es que de acuerdo con los intereses de caraacutecter poliacutetico y econoacutemico

ya mencionados Espantildea laquono debiacutea permanecer indiferenteraquo ante la oportunidad que leofreciacutea la Exposicioacuten de Filadelfia Era preciso hacer gala de una presentacioacuten llamativaque destacara entre los laquopueblos cultosraquo Asiacute pues se decidioacute la construccioacuten de unaportada monumental que diera entrada a la seccioacuten espantildeola en el Main Building oPalacio de la Industria Ademaacutes se levantariacutea un pabelloacuten propio en el recintoexpositivo junto al de otras naciones y estados de la Unioacuten Mientras la primerarememorariacutea la Espantildea de la era de los conquistadores el segundo evocariacutea lasingularidad cultural hispanomusulmana24

5 El poder de la monarquiacutea hispaacutenica

18 La seccioacuten espantildeola en el Main Building de la Exposicioacuten Universal de Filadelfia de 1876

estaba delimitada por una portada monumental renacentista

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Fig 1 Arturo CARRETERO (1852-1903) Exposicioacuten de Filadelfia Entrada a la seccioacuten espantildeola deindustria en el Main Building acerca de 1876 Xilografiacutea sobre papel 16times23 cm (publicado en LaIlustracioacuten Espantildeola y Americana 20 9 8 marzo 1876 p 169)

copy La imagen pertenece a sus respectivos propietarios Property of its respective owners

19 La eleccioacuten estiliacutestica no careciacutea de fundamento puesto que el Renacimiento en cuanto

revival clasicista aparece estrechamente ligado a la construccioacuten identitaria de lacivilizacioacuten occidental Ademaacutes se evitaban las distintas variantes artiacutesticas del periacuteodohumanista espantildeol aquellas que responden a una mezcla de influencias culturalescomo el mudeacutejar el goacutetico flamiacutegero y el plateresco En este sentido la pureza claacutesicade la construccioacuten era totalmente acorde con el programa iconograacutefico pensado paraensalzar la gloriosa eacutepoca en la que Espantildea dominoacute el mundo No era fortuito que laportada espantildeola estuviera decorada con los retratos de Isabel la Catoacutelica y algunos delos maacutes destacados conquistadores de Ameacuterica Cristoacutebal Coloacuten Hernaacuten CorteacutesFrancisco Pizarro Juan Ponce de Leoacuten y Hernando de Soto Seguacuten Alfredo Escobar losretratos habiacutean sido realizados por el Conde del Donadiacuteo miembro de la comisioacuten regiay jurado espantildeol de bellas artes en la Exposicioacuten del Centenario de los Estados UnidosEl retrato de Isabel era copia del pintado por Antonio del Rincoacuten en 149625 En la partesuperior Espantildea descorriacutea una cortina mostrando al resto del mundo el continenteamericano mientras una leyenda recordaba que laquoEl diacutea 8 de Octubre de 1492 descubre

Colon el Nuevo Mundo frase maacutes graacutefica que cuantas pudieran imaginarseraquo26 Claramentela puesta en escena pretendiacutea generar una imagen de poder de Espantildea incidiendo en supapel protagonista en el descubrimiento de Ameacuterica y por lo tanto en el comienzo deuna nueva era de progreso de la que la Exposicioacuten del Centenario constituiacutea unaprueba fehaciente

20 A pesar de este intento de legitimacioacuten los conquistadores espantildeoles no gozaban de la

mejor de las consideraciones La aniquilacioacuten de las poblaciones indiacutegenas no habiacuteapasado desapercibida aunque no fueran los uacutenicos que la habiacutean puesto en praacutectica Dehecho algunas publicaciones estadounidenses del momento estableciacutean una dicotomiacutea

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entre la raza anglosajona y la hispana estereotipando su idiosincrasia y atribuyendo alcaraacutecter espantildeol como rasgos distintivos la avaricia la crueldad y la pereza27 Asiacute seintentaba demostrar la superioridad continental de Ameacuterica del Norte algo de lo que laExposicioacuten de Filadelfia tambieacuten pretendiacutea ser fiel trasunto

21 Si a esta idea se antildeade el modesto papel desempentildeado por Espantildea en la exposicioacuten

industrial y su praacutecticamente ausencia del palacio de maquinaria la situacioacuten no sepresentaba muy halaguumlentildea para los espantildeoles quienes se mostraron especialmentecriacuteticos con su departamento aunque sin que el patriotismo dejase de hacer acto depresencia Especialmente lamentaban la mala disposicioacuten de las mercanciacuteas y laausencia de expositores que hubieran podido ofrecer una maacutes completa idea de lasituacioacuten real de desarrollo econoacutemico en la peniacutensula ibeacuterica

22 Seguacuten Alfredo Escobar Espantildea pareciacutea laquouna sentildeorita de provincia que asiste a un gran

baile en la corteraquo Roca y Galeacutes califica la cerca de armarios expositores como laquomuyimpropios para exhibir geacutenerosraquo y Luis Alfonso observa que Espantildea laquofue la que maacuteshumilde papel representoacute en lo que no atantildeiacutea aacute Agriculturaraquo28

23 No obstante la valoracioacuten general no va a ser tan negativa y lo que es maacutes

significativo seraacuten los propios estadounidenses quienes destaquen los esfuerzos de loshispanos Aunque predominasen los productos agriacutecolas y minerales no hay que pasarpor alto que Espantildea y sus colonias llevaron a cabo en la Exposicioacuten del Centenario elmayor despliegue de productos tras los Estados Unidos con un total de 3822expositores29 Ademaacutes hay que tener en cuenta la importante presencia de losfabricantes catalanes y tambieacuten habraacute quien califique la exposicioacuten de algunosproductos como laquoadmirablemente dispuestaraquo30

24 En general se habla de laquosorpresaraquo y a pesar de quien considera que las portadas

monumentales han pasado de moda31 la de Espantildea causoacute sensacioacuten tal y como era supropoacutesito Seguacuten James McCabe la fachada era una de las estructuras maacutes imponentesdel edificio En What Ben Beverly sawhellip se emplea el mismo adjetivo para referirse a ellay se dice que recuerda los tiempos del poderiacuteo hispano En un perioacutedico americano sealudioacute a ella seguacuten Eusebio Martiacutenez de Velasco como la mejor estructura del palacio32Ademaacutes de laquollamar extraordinariamente la atencioacuten del puacuteblicoraquo la portadamonumental fue recompensada por el Jurado Internacional de la Exposicioacuten delCentenario33

6 Una fantasiacutea oriental

25 A la manera de reverso de una misma moneda apareciacutea en el parque de la Exposicioacuten

de Filadelfia el pequentildeo pabelloacuten de los ingenieros militares espantildeoles una reducidaedificacioacuten de planta octogonal que presentaba una tiacutemida decoracioacuten de inspiracioacutenoriental praacutecticamente limitada a los arcos de herradura de vanos y acceso principal34La construccioacuten se situaba junto a un pabelloacuten anejo de mayores dimensiones en el queEspantildea exponiacutea principalmente material militar y educativo grupos que obtuvieronuna buena aceptacioacuten por parte de la criacutetica35 Sin embargo arquitectoacutenicamente eacutesteuacuteltimo quedoacute eclipsado por el de menor tamantildeo

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Fig 2 Arturo CARRETERO (1852-1903) Exposicioacuten de Filadelfia Pabellon para los ingenieros militaresde Espantildea en Fairmount Park acerca de 1876 Xilografiacutea sobre papel 16times23 cm (publicado en LaIlustracioacuten Espantildeola y Americana 20 9 8 marzo 1876 p 169)

copy La imagen pertenece a sus respectivos propietarios Property of its respective owners

26 El gran atractivo del conocido como laquopabelloacuten de Espantildearaquo fue precisamente el aspecto

laquomoriscoraquo del inmueble Sorprendentemente a pesar de su sencillez y sobriedaddecorativa los cronistas de la Exposicioacuten del Centenario no dudaron en asociar eledificio con el estilo oriental de la Alhambra de Granada36

27 Es pues evidente que en el imaginario popular se veniacutea estableciendo desde tiempo

atraacutes un viacutenculo indisoluble entre el arte hispanomusulmaacuten el maacutes espectacular detodos sus tesoros esto es el citado palacio granadino y Espantildea la que de hecho veniacuteaa ser identificada con Andaluciacutea regioacuten en la que se concentraban muchos de los maacutesconocidos vestigios del pasado esplendor islaacutemico37 La cristalizacioacuten de este imaginariopuede apreciarse claramente en la obra de temaacutetica hispana de los artistas extranjerosde la eacutepoca Sin ir maacutes lejos en Filadelfia se exponiacutean La Danse des gitanos de lrsquoAlbaycin agrave

Grenade (Espagne) cuadro de Benjamin Ulmann Porte agrave Seacuteville y Vue exteacuterieure de

lrsquoAlhambra grabados por Henri-Theacuteophile Hildebrand seguacuten disentildeos de E Bayard yAlmeh a Dream of the Alhambra por H H Moore entre otros trabajos38 Del mismo modoproductos espantildeoles expuestos en el palacio principal de la Exposicioacuten del Centenariorecordaban el pasado musulmaacuten de la peniacutensula ibeacuterica es el caso de losdamasquinados de Plaacutecido Zuloaga39 Hasta tal punto se llevaba a cabo esta conexioacutenentre Oriente y Espantildea que a algunos comentaristas estadounidenses les resultaba raroencontrar manufacturas hispanas que no siguieran los patrones del arte islaacutemico40

28 Por otra parte en virtud del denominado laquoeclecticismo tipoloacutegicoraquo que regiacutea en la

arquitectura del siglo XIX los estilos de inspiracioacuten oriental fueron elegidos confrecuencia para aquellas construcciones o espacios dentro de las mismas relacionados

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con el ocio el lujo el placer y la diversioacuten41 En la misma Exposicioacuten del Centenario sepodiacutean visitar palacios de estilo orientalizante como el Horticultural Hall o el pabelloacuten delas joyeriacuteas estadounidenses entre ellas la famosa Tiffany amp Co los cuales enocasiones tambieacuten fueron relacionados directamente con la Alhambra de Granada42

29 En este sentido no es de extrantildear que se eligiese un pabelloacuten ldquomoriscordquo para

representar a Espantildea en el parque de la Exposicioacuten Por una parte serviacutea decontrapunto a la portada monumental de la seccioacuten espantildeola en el palacio principal decaraacutecter occidentalizante y acorde al caraacutecter industrial del recinto Frente al antiguoprestigio de una vieja potencia en decadencia el pabelloacuten de los ingenieros militaresaludiacutea a esa otra Espantildea que alimenta el deseo exoacutetico de las naciones industrializadashaciendo sontildear a su poblacioacuten con fantasiacuteas de mil y una noches43 En segundo lugar sucaraacutecter luacutedico encajaba perfectamente entre las atracciones de Fairmount Park noofreciendo ninguacuten inconveniente para cumplir su misioacuten de acuartelamiento dada susobriedad y sencillez que por otra parte tambieacuten estaban irremediablementedeterminadas por el presupuesto44 En cualquier caso dada la extrema simplicidad deledificio cabe preguntarse si la ponderacioacuten de su aspecto morisco y las alusiones a laAlhambra que llevan a cabo algunas fuentes norteamericanas no sea resultado de unimaginario ya asimilado acerca de lo espantildeol antes que una apreciacioacuten objetiva de larealidad

7 Conclusioacuten el inicio de una nueva eacutepoca

30 Las Exposiciones Universales del siglo XIX hicieron de la nocioacuten de progreso un dogma

de fe incuestionable imponiendo una concepcioacuten hegeliana de la historia en cuantoavance continuo de la humanidad En cada momento histoacuterico eacutesta se situaba en unestadio superior al inmediatamente precedente Es por este motivo que toda Exposicioacutenaspiraba a sobrepasar a la anterior y vaticinaba el inicio de una nueva era deperfeccioacuten Cada Exposicioacuten Universal inaugurariacutea un periacuteodo en el que reinariacutea elbienestar social la armoniacutea de los pueblos y su inspiracioacuten creativa45 Este ideal utoacutepicono era sino el de las eacutelites organizadoras de los certaacutemenes es decir el de una clasepoliacutetica y econoacutemica dirigente heredera de Saint-Simon que defendiacutea los valores delpositivismo el librecambio y la expansioacuten colonial como medio de difusioacuten yasimilacioacuten de la cultura occidental46 Con respecto a este uacuteltimo aspecto no hay queolvidar que la asimilacioacuten de las teoriacuteas evolucionistas permitioacute justificar el hecho deque no todos los pueblos se encontraran en el mismo estadio de desarrollo A la par elcristianismo consiguioacute exorcizar el materialismo que implicaban las fiestas delprogreso puesto que habiacutea sido Dios mismo quien habiacutea dado al ser humano la facultadde transformar los dones de la naturaleza No se haciacutea sino cumplir con la ley divina47

31 Asiacute se expresaraacuten muchos de los altos cargos de la Comisioacuten del Centenario de la

Exposicioacuten Universal del Filadelfia de 1876 Cada ceremonia inaugural de clausura deentrega de recompensas etc proporcionaba la ocasioacuten de prever un futuro ideal parala sociedad48

32 En el caso espantildeol el certamen tambieacuten infundioacute nuevas esperanzas A pesar de la

tradicionalmente modesta participacioacuten de Espantildea en las Exposiciones Universalessorprende la gran cantidad de criacuteticas favorables recibidas por parte de los cronistasestadounidenses Los comentaristas espantildeoles a pesar de que soliacutean mostrarsepartidarios del auteacutentico patriotismo aquel que juzga con severidad para conseguir

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mejorar una situacioacuten desfavorable no podiacutean dejar de debatirse entre la imparcialidady el orgullo nacional y junto a las criacuteticas tambieacuten mostraron cierto entusiasmo Lasdos estructuras arquitectoacutenicas levantadas en el Main Building y en Fairmount Parkrespectivamente asiacute como el esfuerzo de los expositores espantildeoles no pasarondesapercibidos49

33 Ademaacutes la participacioacuten espantildeola en el Agricultural Building donde se erigioacute una

portada goacutetica acorde con la arquitectura del edificio obtuvo numerosos elogios A esterespecto no hay que olvidar que el estilo ojival constituye otra variante maacutes de laarquitectura nacionalista espantildeola En general podriacutea afirmarse que Espantildea mostrabaen Filadelfia las muy distintas facetas de una identidad polieacutedrica prometiendomayores logros futuros y acabando con ciertas ideas estereotipadas que sobre ella seteniacutean en el extranjero50

34 Si a esto se suma la mejoriacutea de la situacioacuten poliacutetica espantildeola no es de extrantildear que

algunos vieran en el relativo eacutexito de la exposicioacuten el comienzo de una nueva eacutepocaque precisamente veniacutea a coincidir con la restauracioacuten monaacuterquica y el inicio delreinado de Alfonso XII51 Habiacutea sido justamente la turbulenta situacioacuten de los antildeosprecedentes la que habiacutea impedido que Espantildea se mostrara con total esplendor ante elresto del universo Restablecido el orden iquestqueacute objetivos no podriacutean conseguirse en elplazo de varios antildeos de paz y trabajo52 Si en el extranjero se teniacutean ideas equivocadassobre Espantildea iquestno eran los propios espantildeoles responsables de ello53 iquestPor queacute el restodel mundo desconociacutea su potencial econoacutemico54 Espantildea asume su parte deresponsabilidad y parece decidida a recuperar el prestigio internacional perdido

35 Si la Exposicioacuten del Centenario habiacutea evidenciado una transformacioacuten maacutegica la del

prodigioso avance de la civilizacioacuten occidental tambieacuten en Espantildea habiacutea llegado elmomento de iniciar una nueva andadura Las miradas se centran en Alfonso XII laquoelPacificadorraquo garantiacutea de eacutexito para el futuro de la nacioacuten Y ya que toda prediccioacuten hade tener su fundamento y toda nueva eacutepoca ha de tener su referente pasado no hayquien duda en establecer un viacutenculo genealoacutegico directo entre dicho monarca y otro delmismo nombre Alfonso X laquoel Sabioraquo rey de Castilla en el siglo XIII y al que tantasvirtudes la Historia atribuye55 No importa la lejaniacutea en el tiempo si basta que se llamenigual para atribuir a ambos monarcas las mismas cualidades

36 Asiacute pues si la gran Espantildea de la era de los descubrimientos habiacutea desaparecido para

siempre una nueva surgiriacutea realizando prestigiosas y memorables hazantildeas

iexclReinas que venden sus joyas para montar tres carabelas son ya patrimonio de lahistoria mdash Si Don Quijote matoacute los Amadises las revoluciones mataron en Espantildealas Isabeles Afortunadamente los Alfonsos fueron los creadores de las grandesempresas y esperamos que lo seraacute el que lleva este nombre glorioso56

NOTAS

1 Mageersquos Illustrated Guide of Philadelphia and the Centennial Exhibition Philadelphia Richard

Magee amp Son 1876 p 1

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2 KIDDER Charles Holland (ed) Burleyrsquos United States Centennial Gazeteer and Guide

Philadelphia S W Burley 1876 p 11 laquoand now when the One Hundredth Anniversary of

American Independence is approaching how could it be more fitly celebrated than by an

International Exhibition in which Columbia (wellnigh the youngest of nations although she will

then be a centenarian) may invite her sisters to participateraquo

3 1776-1876 The United States International Exhibition the Organization the Work Proposed

the Work Already Done Philadelphia Press of the Times Printing House 1875 p 7 laquo[hellip] the

necessity of leaving nothing undone which in these respects will determine on our own soil our

real position of leadership of the worldraquo

4 laquoRhode Island Extract from the message of governor Henry Lippitt January 1876raquo in UNITED

STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Reports of the President

Secretary and Executive Committee together with the Journal of the Final Session of the

Commission Washington Government Printing Office 1880 vol II p 222-223 laquoNo influence is

more potent to heal the wounds of the late war than the personal meeting of the Northern and

Southern people to celebrate the glories of our common countryraquo

5 An Acrostic Centennial Poem respectfully inscribed to the Centennial Commissioners and

dedicated to All Americans and to Lovers of Liberty throughout the World by their Humble

Servant an American New York The American Centennial Publishing Company 1875 laquoAmerica

synonym of Liberty [hellip] Land of Washington [hellip] In honor of our natal day Exhibit to the

world the proof Of our freedom and prosperityraquo

6 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Official Catalogue

Completed in one volume Revised Edition Philadelphia John R Nagle amp Co Riverside Press

Cambridge Mass 1876 Part I Main Building and Annexes p 7

7 laquoAcceptances by Foreign Governmentsraquo in UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION

International Exhibition 1876 Reports of the Presidenthellip cit Appendix H pp 265-266

8 Decretos reglamentos y oacuterdenes del Ministerio de Fomento organizando la Comisioacuten general

espantildeola encargada de entender en todo lo concerniente a la Exposicioacuten Universal que desde el

19 de abril hasta el 19 de octubre de 1876 ha de celebrarse en Filadelfia y Reglamento de la

Comisioacuten Norte-Americana de dicha exposicioacuten Madrid Imp Nacional 1874 pp 5-7

9 Ibidem laquoEl Consejo de Ministros [hellip] debioacute apreciar en primer teacutermino cuanto interesa a la

produccioacuten espantildeola fomentar su comercio con la Ameacuterica del Sur [hellip] De seguro ninguna de las

exposiciones universales verificadas hasta ahora en nuestro continente con haber sido altamente

provechosas para Espantildea aventajaraacute a la de Filadelfia en utilidad para el creciente desarrollo de

nuestros intereses materialesraquo

10 laquoCircular de 5 de septiembre de 1875raquo Exposicioacuten internacional de Filadelfia de 1876 Circular

e instrucciones de la Comisioacuten General Espantildeola para las Comisiones provinciales y los

expositores Madrid Imprenta Nacional 1875 pp 5-8 la justificacioacuten de la reduccioacuten del gasto se

basoacute en las terribles consecuencias de la guerra civil la poca utilidad de celebrar exposiciones en

tan cortos intervalos de tiempo y la no concurrencia oficial de estados como Italia o Rusia

laquoMinisterio de Fomento Exposicioacuten y Real Decreto de 13 de agosto de 1875raquo in CORTAacuteZAR Y

LARRUBIA Daniel de Memoria acerca de la Exposicioacuten Universal de Filadelfia en 1876 Madrid

Perojo 1878 pp 31-37

11 1776-1876 Important Events of the Century New York The United States Central Publishing

Company 1876 KIDDER Charles Holland (ed) Burleyrsquos United States Centennial Gazeteer and

Guide Philadelphia S W Burley 1876 TAYLOR C B The Centennial History of the United

States of America Boston Lee and Shepard Publishers New York Charles T Dillingham 1880

Souvenir of the Centennial Exhibition or Connecticutrsquos Representation at Philadelphia Hartford

Conn Geo D Curtis 1877

12 Antes de llegar a Filadelfia se celebra en Nueva York un banquete de elevada carga simboacutelica

laquoen el centro presidiendo aquella reunioacuten de hermanos y cubierto por la bandera nacional un

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magniacutefico retrato de S M el Rey debido al pincel de don Miguel Ortiz excelente artista gaditano

A los sones magneacuteticos de la marcha Real fuimos tomando asiento alrededor de una mesa

adornada con gusto con profusioacuten de frutas y de flores y lo primero que llamaba la atencioacuten era

una preciosa alegoriacutea que encabezaba el menuacute representando a Espantildea que en un bajel se dirige

espada en mano contra la rebelde Cuba despueacutes de dejar muerto el carlismoraquo ESCOBAR Alfredo

laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 8 de abril de 1876 p 247

13 Ibidem laquoEl cuerpo de milicia (Fencibles) de gran uniforme los esperaba en la Estacioacuten y

apenas divisaron el coche que los conduciacutea rompieron el silencio los acordes majestuosos de la

marcha Real de Espantildea que el simpaacutetico Conde del Donadiacuteo se encargoacute de proporcionarles el diacutea

anterior para causar tan agradable sorpresa a nuestros soldados Hechos los saludos de

ordenanza a la bandera americana el coronel Green del ejeacutercito de los Estados-Unidos presentoacute

al digno coacutensul de Espantildea D Juan Morphy dos elegantes banderas espantildeolas de seda con el

escudo primorosamente bordado en el centro como prueba de su simpatiacutea por Espantildea y

hacieacutendose inteacuterprete de los sentimientos de la ciudad hacia nuestros valientes soldados El Sr

Morphy le contestoacute agradecido pidiendo permiso para ofrecer una a aquel distinguido cuerpo de

milicia que tan galante ha sido con los espantildeoles para recuerdo de los soldados y entregoacute la otra

a uno de eacutestos que la llevoacute ondeando por la ciudad en el paseo triunfal que dieron por las callesraquo

14 La Eacutepoca 18 de febrero de 1876 p 3 laquoAl propio tiempo que algunos diarios insertan artiacuteculos

editoriales de sensacioacuten sobre el riesgo inminente de una guerra con Espantildea y los hombres

poliacuteticos de Washington discuten los efectos de semejante acontecimiento en la eleccioacuten

presidencial el gobierno de aquel paiacutes estaacute dando las mayores pruebas posibles de su confianza

en que no ha de acudirse a las armas para arreglar las desagradables cuestiones pendientes

marchando adelante activamente en sus preparativos para tomar parte en la gran feria que

Ameacuterica propone al mundo El mero hecho de la permanencia aquiacute de los comisionados

espantildeoles pone en ridiacuteculo la fiebre guerrera que ciertos diarios quieren alimentarraquo

15 GINDRIEZ Charles HART James Morgan International Exhibitions Paris-Philadelphia-

Vienna New York A S Barnes amp Co 1878 p 43 laquoIn one department certainly if in no other

the Centennial ought to eclipse all its predecessors Namely in machineryraquo Philadelphia and the

Centennial How to See Them A Complete Pocket Guide for Residents and Strangers during the

Centennial Exhibition New York Hurd and Houghton Cambridge The Riverside Press 1876 p

23 laquoThe almost unlimited number of mechanical appliances produced in the United States have

justly earned for the nation a world-wide reputation which it is confidently believed will be

more than sustained by the exhibit of 1876raquo Stangerrsquos Illustrated Pocket Guide to Philadelphia

and Surrounding Places of Interest Philadelphia J B Lippincott amp Co 1876 p 31 laquoIn the centre

of the immense hall stands the ldquoCorliss enginerdquo of 1400 horse-power and the largest hitherto

knownraquo

16 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo en La Ilustracioacuten espantildeola y americana 8 de julio de

1876 p 10 Seguacuten Escobar un estadounidense que visita la Exposicioacuten reconoce que laquonosotros

que acabamos de nacer no tenemos siquiera el recurso de inventar leyendas para atribuirnos un

origen divinoraquo

17 CORTAacuteZAR Y LARRUBIA Daniel op cit p 338 Sobre la seccioacuten de bellas artes de los Estados

Unidos laquoLos norte-americanos no tienen encarnado el gusto de lo bello y asiacute es que a pesar de la

abundancia de obras que presentaron en el concurso no se podiacutea encontrar una sola de las

llamadas maestrasraquo

18 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Reports of the

Presidenthellip cit pp 14-15 laquoSaid a correspondent of the London Times ldquoThe American invents as

the Greek sculptured and the Italian painted it is geniusrdquoraquo

19 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION International Exhibition 1876 Official

Cataloguehellip cit part III Machinery Hall Annexes and Special Buildings p 66 LOacutePEZ BAYO

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63

Manuel Memoria sobre la Exposicioacuten Universal de Filadelfia Manuscrito Biblioteca Nacional de

Espantildea (BNE) pp 51-52

20 LOacutePEZ BAYO Manuel op cit p 151 laquoLas dificultades de transporte el temor de los

fabricantes europeos de no poder hacer la competencia a los de Ameacuterica ya sea por condiciones

especiales del material alliacute empleado o a consecuencia de los derechos arancelarios etc han

dado por resultado su retraimiento casi absoluto en cuanto a material de Obras puacuteblicas se

refiereraquo

21 TURTON Zouch H To the Desert and Back or Travels in Spain the Barbary States Italy etc

in 1875-76 London Samuel Tinsley 1876 p 18-19 laquoThere is an old saying ldquoAfrica begins across

the Pyreneesrdquo and when one hears the Spanish music and sees some of the uninviting Spanish

habits one begins to perceive its forceraquo Turton lo afirma cuando se encuentra en Santander en

el extremo norte de la peniacutensula [NdA]

22 Sylviane LEPRUN laquoDe lrsquoamulette au monument La sceacutenographie dans les expositions une

histoire de proportionsraquo in DEMEULENAERE-DOUYEgraveRE Christiane (ed) Exotiques expositions

Les expositions universelles et les cultures extra-europeacuteennes France 1855-1937 Pariacutes Somogy

Eacuteditions drsquoart Archives nationales 2010 pp 48-63 laquolrsquoapport de lrsquoarchitecture dans lrsquoespace

complexe de lrsquoexposition permet de saisir les constructions ideacuteologiques et estheacutetiques agrave lrsquoœuvre

dans toutes les sections et en particulier dans les sections exotiques et coloniales mais cela en

empruntant des mateacuteriaux composites litteacuteraires plastiques techniques archeacuteologiques [hellip]

assembleacutes miniaturiseacutes ou grandeur nature [hellip]raquo

23 Cfr BUENO FIDEL Mariacutea Joseacute Arquitectura y nacionalismo (Pabellones espantildeoles en las

exposiciones universales del siglo XIX) Maacutelaga Colegio de Arquitectos y Universidad de Maacutelaga

1987 p 44

24 MARTIacuteNEZ DE VELASCO Eusebio laquoFiladelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana

Suplemento al 8 de marzo de 1876 p 170 laquoEspantildea cuya representacioacuten en el gran concurso era

de todo punto necesaria para los intereses patrios [hellip] no debiacutea permanecer indiferente ante la

ordenada actividad de los demaacutes paiacuteses y al efecto la Comisariacutea Espantildeola en Filadelfia dio

principio en tiempo oportuno con la aprobacioacuten del Gobierno de S M aacute la construccioacuten de las

dos obras [hellip] una linda portada del Renacimiento en el Main Building entrada a la seccioacuten

espantildeola de industria y un caracteriacutestico pabelloacuten aacuterabe en el Parque de Fairmount para

alojamiento de los ingenieros militaresraquo cfr LOacutePEZ FABRA Francisco Memoria administrativa

de la Comisariacutea Regia de Espantildea en la Exposicioacuten Universal de Filadelfia de 1876 Barcelona

Narciso Ramiacuterez y Cordf 1877 pp 9-10

25 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 22 de marzo

de 1876 p 202 What Ben Beverly Saw at the Great Exposition a Souvenir of the Centennial by a

Chicago Lawyer with the National Ode by Bayard Taylor and the Centennial Oration by Hon W

M Evarts Chicago Moses Warren amp Co 1877 p 54

26 ESCOBAR Alfredo op cit 8 de julio de 1876 p 10 es preciso sentildealar que la fecha no coincide

con la del 12 de octubre de 1492 La Iberia 10 de febrero de 1876 p 3 laquoLa portada que colocaraacute

Espantildea en la gran nave del departamento de industria [hellip] simboliza en su remate que Ameacuterica

debe su descubrimiento a Espantildearaquo

27 KIDDER Charles Holland (ed) op cit p 92 laquoWhat the Spanish wished were plenty of gold

and as little work as possibleraquo SANDHURST Phillip T et al The Great Centennial Exhibition

Critically Described and Illustrated Philadelphia and Chicago P W Ziegler amp Co Publishers

1876 pp 508-510 laquoWe should never forget that money gained by agricultural labor [hellip] is worth

more than gold found in the ground as the history of Spanish America provesraquo En What Ben

Beverly Sawhellip cit p 54 la opinioacuten sobre los conquistadores variacutea seguacuten el caso laquoIn another

place is the portrait of Cortez the cruel conqueror [hellip] and also that of Ponce De Leon a kingly

head and figure a grand face black hair and beard slightly sprinkled with grey he looks like a

natural leader of men and such a leader as brave men would delight to followraquo

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28 ESCOBAR Alfredo art cit 8 de julio de 1876 p 7 ROCA Y GALEacuteS Joseacute Un obrero en

Fairmount Park Revista criacutetica industrial de la Exposicioacuten de Filadelfia Barcelona Leopoldo

Domenech 1876 p 15 LUIS ALFONSO La Exposicioacuten del Centenar Noticia del Certamen

Universal de Filadelfia en 1876 Madrid Perojo 1878 p 117

29 McCABE James D The Illustrated History of the Centennial Exhibition Philadelphia Pa

Chicago Ill and St Louis Mo The National Publishing Company 1876 p 850

30 Ibidem pp 410-411 laquoIn the show-cases built in the walls of the court are specimens of the

mineral ores of the kingdom [hellip] all admirably arranged [hellip] the principal display being made by

the province of Catalonia the people of which are the most enterprising of the inhabitants of the

Peninsularaquo

31 J ALL RIGHT laquoCartas de Filadelfia 16 de abril de 1876raquo in El Imparcial lunes 15 de mayo de

1876 p 2 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo en La Ilustracioacuten espantildeola y americana 30 de

mayo de 1876 p 351 Escobar critica el despilfarro de tiempo y dinero que suponen las portadas

monumentales Reconoce su laquosello de grandeza y faustoraquo pero recuerda que laquoEspantildea estaacute en

circunstancias excepcionales en esta parte del mundo y no ha debido ser avara de aparatoraquo

32 McCABE James D op cit p 409 laquoThe faccedilade [hellip] is one of the most imposing structures in

the buildingraquo What Ben Beverly Saw at the Great Expositionhellip cit p 53 laquoLet us next go over to

the Spanish section which [hellip] has an imposing front about thirty feet in height which suggests

something of the former glory of this once powerful nationraquo MARTIacuteNEZ DE VELASCO Eusebio

laquoNuestros grabadosraquo en La Ilustracioacuten espantildeola y americana 15 de junio de 1876 p 387

laquoEspantildea cuya bella portada del Renacimiento (the neatest structure in the building escribe un

autorizado perioacutedico norte-americano) llama extraordinariamente la atencioacuten del puacuteblicoraquo

ROCA Y GALEacuteS Joseacute op cit p 15 la califica de laquogran portada de indisputable meacuterito y bastante

gusto artiacutesticoraquo

33 Expositores de Espantildea y sus provincias de Ultramar recompensados en la Exposicioacuten

Universal de Filadelfia en 1876 Barcelona Narciso Ramiacuterez y Cordf 1877 p 41 laquoEspantildea (Gobierno

espantildeol) Portada de la Seccioacuten Espantildeola en el Palacio de la Industria [hellip] For the handsome

faccedilade erected in the nave at the entrance to the Spanish Department Main-Buildingraquo

34 El Globo 3 de febrero de 1876 p 133 laquoAnte las insuperables dificultades que ofrece el

hospedaje de la seccioacuten de ingenieros militares la comisariacutea se ha visto obligada a construir en el

parque un pabelloacuten de madera y hierro para que en eacutel sean acuartelados Esto ademaacutes de ser

econoacutemico sirve para mantener la disciplinaraquo El siglo futuro 1 de febrero de 1876 p 3

35 WILSON Joseph M The Masterpieces of the Centennial International Exhibition vol III

History Mechanics Science Philadelphia Gebbie amp Barrie sd p clxix laquo[hellip] the buildings of the

Spanish Government one of them used as headquarters for the Spanish soldiers brought to this

country and the other containing a most interesting collection of exhibits [hellip]raquo

36 WESTCOTT Thompson Centennial Portfolio A Souvenir of the International Exhibition at

Philadelphia comprising Lithographic Views of Fifty of Its Principal Buildings with Letter-Press

Description Philadelphia Thomas Hunter Publisher 1876 n 21 laquo it needs nothing more than

that a little attention shall be paid to the structure to discover that it is a very neat architectural

example The Moorish doorway may be called plain but it is in strict subordination to the rules

which govern in that fantastic style lacking only elaboration of ornament which shows in the

Alhambra and other ancient remains which certify to the Moorish domination in Spainraquo

Stangerrsquos Illustrated Pocket Guidehellip cit p 40 laquoThe contemporaries and ancient foes of the

Northmen have a memorial in the beautiful Alhambra-like edifice of the Spanish government

Spain has no architecture so distinctive as that of the Moors and the selection of their style for

the present purpose was in good tasteraquo

37 Cfr CALVO SERRALLER Francisco La imagen romaacutentica de Espantildea arte y arquitectura del

siglo XIX Madrid Alianza 1995

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38 Expositions Internationales Philadelphie 1876 France Œuvres drsquoart et produits industriels

Paris Commissariat geacuteneacuteral 1876 p 149 UNITED STATES CENTENNIAL COMMISSION

International Exhibition 1876 Official Catalogue cit Part II p 43

39 SMITH Walter The Masterpieces of the Centennial International Exhibition Vol II

Industrial Art Philadelphia Gebbie amp Barrie sd p 154 laquoIn the general design and in the

character of its ornamentation this fine work shows how entirely Spanish art retains the

traditions of its oriental mastersraquo

40 Ibidem p 368-369 laquoThe oriental richness of design and the arabesque forms which we

associate with Spanish decoration are entirely absent from the pattern of the Spanish carpet [hellip]

The bouquet of flowers held together by a ribbon the latter floating off and interwoven with

garlands of roses [hellip] suggest a preference for and study of French fashionsraquo

41 MIGNOT Claude Lrsquoarchitecture au XIXe siegravecle Fribourg Eacuteditions du Moniteur 1983 p 100

cit in BUENO FIDEL Mariacutea Joseacute op cit p 26

42 McCABE James D op cit p 358 laquo[hellip] a crescent-shaped Moorish pavilion of beautiful

design and ornamented in warm rich colors It is in all respects the most beautiful structure in

the Exhibition and is occupied by Messrs Tiffany amp Co and Starr amp Marcus of New York

Caldwell amp Co of Philadelphia and the Gorham Manufacturing Company of Providence R I

These houses display the richest and most costly articles to be seen in the Exhibition The finest

jewels are to be seen here in profusionraquo WESTCOTT Thompson op cit n 3 laquoOne of the most

attractive structures [hellip] is Horticultural Hall It is so peculiar in appearance and so unlike the

usual order of buildings in this country that it commands particular attention and admiration

The style is Mauresque and of the character of the Moorish architecture of the twelfth century

of which one of the finest examples is to be found in the remains of the palace of Alhambra in

Spain [hellip] The result has been the construction of a building which resembles a palace of Eastern

romance attractive and gracefulraquo

43 Las Exposiciones Universales influyen en el desarrollo del turismo como lo prueba el

pabelloacuten de la compantildeiacutea Cook No obstante si durante la deacutecada de los setenta es frecuente que

los pabellones espantildeoles se adscriban a las distintas variantes peninsulares de inspiracioacuten

oriental llegaraacute un momento en el que sean rechazadas Asiacute en 1900 tras el desastre colonial de

1898 a Espantildea no le interesa proyectar una imagen festiva y exoacutetica cfr BUENO FIDEL Mariacutea

Joseacute op cit p 102

44 La Iberia 10 de febrero de 1876 p 3 laquoSeguacuten noticias de la comisariacutea regia de Espantildea en

Filadelfia se cree que seraacute bastante a cubrir sus atenciones el presupuesto de 691500 pesetas

durante todo el curso de sus funciones [hellip] El pabelloacuten que se construye en el Parque para los

ingenieros y por cuya edificacioacuten se pediacutean 19000 duros se ha rebajado a 4000 que cuesta el

comprar una propiedad trasportable y que podraacute utilizarse en Espantildearaquo

45 Las predicciones de caraacutecter mesiaacutenico encubren los intereses del poder global establecido

cfr Serge Gruzinski Las cuatro partes del mundo Meacutexico D F Fondo de cultura econoacutemica

2010 p 438

46 ORY Pascal LrsquoExpo Universelle Bruxelles Complegravexe 1989 pp 10-17 AIMONE Linda OLMO

Carlo Le esposizioni universali 1851-1900 Torino 1990 Umberto Allemandi amp C p 10 CIZERON

David Repreacutesentations du Breacutesil lors des Expositions Universelles Paris LrsquoHarmattan 2009 pp

124-125

47 BURRIS John Exhibiting Religion Colonialism and Spectacle at International Expositions

1851-1893 University Press of Virginia Charlottesville and London 2001 p 80

48 laquoAddress by John Welsh Closing Ceremoniesraquo en UNITED STATES CENTENNIAL

COMMISSION International Exhibition 1876 Reports of the Presidenthellip cit p 99 laquoLet us enter

on the new century with a renewed devotion to our country with the highest aims for its honor

and for the purity integrity and welfare of its peopleraquo

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49 Prueba de la aceptacioacuten de la fachada y el pabelloacuten espantildeoles es su abundante reproduccioacuten

en las guiacuteas de la exposicioacuten el edificio morisco seraacute frecuentemente destacado entre las

principales curiosidades [NdA]

50 McCABE James D op cit p 411 laquoThe entire exhibit is interesting in the highest degree

and after examining it the best-read visitor will amend his conceptions of ldquosunny Spainrdquo and

accord to her a more prominent place than he has hitherto assigned her among the industrial

nations of the worldraquo

51 LUGO VINtildeA Y MARTIacuteNEZ Nicasio Espantildea y sus posesiones Ultramarinas de Cuba Puerto Rico

y Filipinas en el Certamen Universal de Philadelphia 1876 Manuscrito BNE pp 35-36 laquoSi noble

grande y posible ha sido para nuestro Augusto Monarca Conquistarse el tiacutetulo de Pacificador de

Espantildea noble y grande debe ser el tributo de admiracioacuten que ha obtenido Espantildea moderna entre

todas las naciones del Globo y cuya gloria y tributo de simpatiacutea y admiracioacuten le ofrecen

eminentes hombres de saber y ciencia del Pueblo Americano de los Estados Unidosraquo

52 ROCA Y GALEacuteS Joseacute op cit p 18 laquoDiez antildeos de paz y buena administracioacuten y Espantildea tendraacute

el lugar que le corresponde entre las naciones civilizadasraquo

53 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 15 de agosto

de 1876 p 94 laquocuando todos se ocupaban de nosotros por nuestras guerras y revoluciones y hoy

eacuteramos Gobierno provisional y mantildeana eacuteramos Monarquiacutea provisional y al otro cantonales y

austeros republicanos al siguiente iquestno les debemos dispensar que no nos creyeran un paiacutes

formal y que hasta esperaran algunos el diacutea en que nos iban a repartir como a Poloniaraquo

54 Ibidem laquoY aun asiacute hoy tenemos ferro-carriles en una extensioacuten de 5426 kiloacutemetros tenemos

unos miles maacutes en explotacioacuten yhellip muchas esperanzas de que bien pronto nuestro paiacutes adelante

[hellip] tenemos en teleacutegrafos 11754 kiloacutemetros y 193 estaciones telegraacuteficas correos 2347

administracionesraquo

55 LUGO VINtildeA Y MARTIacuteNEZ Nicasio op cit pp 34-35 laquosobre todos aquellos monarcas

protectores de la ilustracioacuten descuella la gran figura del sabio Alfonso de Castilla que enriquece

con sus escritos la lengua patria dicta como legislador un coacutedigo inmortal y funda en su corte de

Toledo la primera Academia cientiacutefica del Occidente Cristiano Rara coincidencia una paacutegina

escrita en la historia de Espantildea del sabio Alfonso de Castilla se veraacute reproducida por otra paacutegina

de gloria escrita por Alfonso XII ante el primer concurso Internacional de Ameacutericaraquo

56 ESCOBAR Alfredo laquoCartas de Filadelfiaraquo in La Ilustracioacuten espantildeola y americana 28 de

septiembre de 1876 p 247

RESUacuteMENES

La construccioacuten de la identidad espantildeola adquiere especial relevancia en el contexto de las

Exposiciones Universales del siglo XIX La peacuterdida de su antigua condicioacuten de gran potencia

internacional su pluralidad cultural y el contraste de sus costumbres con respecto al resto del

continente europeo situacutean a Espantildea en la encrucijada alliacute donde se diluyen los liacutemites entre

Oriente y Occidente donde tradicioacuten y modernidad exotismo y civilizacioacuten terminan

confundieacutendose En 1876 dos construcciones arquitectoacutenicas definieron la imagen de Espantildea en

la Exposicioacuten de Filadelfia la fachada renacentista del Main Building con alusiones a la

monarquiacutea hispaacutenica y al descubrimiento de Ameacuterica y el pabelloacuten de ingenieros militares

testimonio del pasado hispanomusulmaacuten de la Espantildea moderna

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La costruzione dellrsquoidentitagrave spagnola egrave particolarmente rilevante nel contesto delle Esposizioni

universali del XIX secolo La perdita del suo antico status di grande potenza internazionale la sua

diversitagrave culturale e la differenza dei suoi costumi rispetto al resto drsquoEuropa pongono la Spagna

a un bivio dove si assottigliano i confini tra Oriente e Occidente dove tradizione e modernitagrave

esotismo e civiltagrave finiscono per confondersi Nel 1876 due costruzioni architettoniche definirono

lrsquoimmagine della Spagna nella Mostra di Philadelphia la facciata rinascimentale del complesso

principale con allusioni alla monarchia spagnola e alla scoperta dellrsquoAmerica il padiglione degli

ingegneri militari testimonianza del passato ispano-musulmano della Spagna moderna

During the nineteenth century Universal Exhibitions played a significant role in the

configuration of Spanish identity The loss of her old political leadership and the plurality of her

cultural traditions so different from the European industrialized ones placed Spain at the

crossroads where borders between the Orient and the West tradition and modernity exoticism

and civilization evanesced In occasion of the Philadelphia Centennial Exhibition of 1876 two

main architectural structures represented Spain the renaissance faccedilade inside the Main

Building referring to the almighty Spanish Monarchy of the past as well as the Discovery of

America and the Spanish pavilion which alluded to the Moorish traditions of modern Spain

IacuteNDICE

Palabras claves cultura visual Espantildea exposicioacuten de Filadelfia exposiciones universales

identidad

Parole chiave cultura visuale esposizioni universali Esposizione di Philadelphia identitagrave

Spagna

Keywords Centennial Exhibition identity Spain Universal Exhibitions visual culture

AUTOR

MANUEL VIERA DE MIGUEL

Colaborador honoriacutefico del Departamento de Historia del Arte III (Contemporaacuteneo) de la

Universidad Complutense de Madrid e integrante del proyecto de investigacioacuten Los lugares del

Arte (HAR2010-19406) En la actualidad se dedica al estudio de la relacioacuten entre cultura visual e

identidad en el marco de las Exposiciones Universales

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Expositions provinciales et identiteacutescoloniales au XIXe siegravecleChristelle Lozegravere

1 Les travaux reacutecents sur les expositions

coloniales franccedilaises ont reacuteveacuteleacute ledynamisme des villes de province quicomme Bordeaux Nantes Le Havre LyonRochefort Cherbourg Beauvais NiceMontauban Rouen Tours ou encoreMarseille ont ouvert agrave partir de 1850leurs concours agricoles industriels etartistiques aux colonies franccedilaises1 Alorsque le XIXe siegravecle voit naicirctre le sentimentreacutegional lrsquoorganisation de cesmanifestations populaires apparaicirct pources petites patries2 comme un moyendrsquoafficher agrave grande eacutechelle leursparticulariteacutes et leurs savoir-faire tout enrevendiquant une appartenancenationale

2 Enjeux politiques et enjeux symboliques

srsquoentrecroisent pour creacuteer une veacuteritableconcurrence identitaire baseacutee sur une guerre des images et des mots particuliegraveremententre Bordeaux Marseille et Lyon qui sous la IIIe Reacutepublique revendiqueront tour agravetour par le spectaculaire de leurs expositions leurs titres de villes coloniales de FranceSi pour certaines villes de province lrsquoidentiteacute coloniale srsquoaffiche en effet commenaturelle et heacutereacuteditaire en lien avec une position geacuteographique privileacutegieacutee ou unehistoire ancienne avec les outremers elle srsquoinscrit pour drsquoautres dans une simplevolonteacute de srsquointeacutegrer dans un discours national impeacuterialiste agrave lrsquoheure ougrave les coloniesapparaissaient comme une source de richesse providentielle Revendiqueacutee avec plus oumoins de leacutegitimiteacute lrsquoidentiteacute coloniale apparaicirct toujours comme une construction

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fictionnelle dont les scenarios ont eacutecrits par les eacutelites locales ou nationales aux inteacuterecirctsnon dissimuleacutes Chaque ville utilise ses propres artifices afin de se construire unemeacutemoire coloniale

3 En eacutetudiant ces expositions provinciales encore mal connues il srsquoagira donc de

comprendre drsquoune part les enjeux politiques eacuteconomiques et symboliques qui ontpousseacute ces villes agrave ouvrir les premiers espaces deacutedieacutes aux colonies Il sera inteacuteressant devoir comment progressivement celles-ci prennent conscience de la neacutecessiteacute drsquoaffirmeret de leacutegitimer dans leurs discours et leurs sceacutenographies leurs identiteacutes colonialesdans un contexte ougrave la concurrence devient de plus en plus redoutable Drsquoautre part ilsera fondamental de reacuteinteacutegrer la ville de Paris dans ce discours et de deacuteterminer lerocircle de lrsquoEacutetat franccedilais dans la diffusion et la vulgarisation drsquoun discours national unifieacutequi trouvera son application en province agrave partir de 1885 dans lrsquoimposition de modegravelessceacutenographiques populaires plus peacutedagogiques et mieux structureacutes

1 Faire comme la Capitale

4 Deacutejagrave dans un esprit de progregraves les expositions reacutegionales se reacutepandent en France degraves la

premiegravere moitieacute du XIXe siegravecle Caen et Rouen montrent lrsquoexemple sous le Consulat degraves1803 Nantes sous la Restauration en 1825 et en 1827 Bordeaux degraves 1827 Lille etAmiens sous la Monarchie de Juillet en 1835 ainsi que Valenciennes et Toulouse Dijonen 1837 Besanccedilon Metz et Le Mans en 1842 etc Lieacutees agrave une peacuteriode drsquoeffervescencequi voit le deacuteveloppement des voies de communication lrsquoentreacutee dans lrsquoegravere industriellele triomphe du scientisme et du positivisme ces manifestations reacutepondent aux attentesdrsquoune population qui a foi dans lrsquoavenir et dans les progregraves techniques

5 Degraves la fin de la IIe Reacutepublique Bordeaux ouvre en 1850 les portes de son exposition

agricole industrielle et artistique aux colonies antillaises agrave lrsquoAlgeacuterie et aux produitseacutetrangers3 Malgreacute une faible participation cette preacutesence outre-mer dans uneexposition provinciale est importante agrave souligner car semble-t-il encore ineacutedite enFrance4 Mais sans sous-estimer lrsquoimportance de cette premiegravere deacutemarche bordelaise en1850 lrsquoideacutee en province drsquoune rencontre pacifique qui rassemblerait les produits et lesobjets du commerce de lrsquoindustrie et des arts du monde entier srsquoest veacuteritablementconcreacutetiseacutee apregraves lrsquoexposition universelle de Londres de 1851 et celle de Paris de 18555La vocation universelle de ces deux expositions-reacutefeacuterences creacutee dans lrsquoesprit des eacutelitescoloniales de nouvelles perspectives et de nouveaux recircves drsquoouverture agrave lamondialisation En province les expositions universelles apparaissent comme lespremiers moteurs qui ouvrirent laquola voie aux triomphes agrave venirraquo6 Elles sont deacutecritescomme des modegraveles agrave suivre et la filiation est proclameacutee dans les catalogues desexpositions provinciales degraves le second Empire Bordeaux en 1854 considegravere sonexposition comme le laquochamp drsquoessairaquo7 de lrsquoexposition universelle agrave venir et celle-ci futestimeacutee a posteriori comme laquoune des plus remarquables apregraves celle de la capitaleraquo8Nantes en 1861 eacutevoque agrave plusieurs reprises lrsquoimpact sur les reacutegions des expositions deLondres et de Paris Chaumont considegravere les expositions provinciales comme deslaquocorollaires indispensablesraquo9 qui permettent agrave ceux qui nrsquoont pu se rendre auxexpositions universelles de Londres ou de Paris de beacuteneacuteficier de laquopreacutecieuses eacutetudesraquo10De mecircme la ville du Havre en 1868 deacuteclare vouloir organiser laquoun brillant corollaireraquo11

de lrsquoexposition universelle de 1867 agrave Paris et en 1887 la ville affirme ecirctre laquole prologueraquo12 la reacutepeacutetition geacuteneacuterale de lrsquoexposition de 188913

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6 Les premiegraveres expositions provinciales sont donc perccedilues non pas comme des

concurrentes agrave la Capitale mais comme de grandes manifestations de la vie active de laprovince et drsquoheureuses tentatives de deacutecentralisation Elles symbolisent lemouvement la prospeacuteriteacute et le dynamisme des villes organisatrices Elles srsquoinscriventgeacuteneacuteralement dans une tradition locale ndash un projet souvent porteacute par une socieacuteteacutesavante ndash qui a pour but de stimuler en prioriteacute le commerce reacutegional et teacutemoigneeacutegalement drsquoun deacutesir de reconnaissance nationale Bordeaux par exemple organise sesexpositions par le biais de sa Socieacuteteacute Philomathique laquelle a une double fonction lamise en place de cours professionnels et lrsquoorganisation drsquoexpositions peacuteriodiques14Lrsquoexposition de Cherbourg de 1879 est neacutee gracircce agrave sa Socieacuteteacute artistique et industriellecreacuteeacutee en 1871 qui a pour finaliteacute de srsquooccuper de tout ce qui concerne lrsquoindustrie lesarts et lrsquoinstruction publique dans le deacutepartement de la Manche15 De mecircme depuis1858 la ville de Chaumont par le biais de la Socieacuteteacute industrielle agricole et horticole dela Haute-Marne met en place dans la ville des expositions industrielles commercialeset horticoles Pour ces socieacuteteacutes savantes locales lrsquointroduction des produits coloniauxdans leurs expositions reacutegionales est un moyen non seulement de participer agrave ladynamique nationale mais aussi drsquointernationaliser leurs manifestations

2 Enjeux terminologiques et luttes identitaires

7 Lrsquoeacutemulation entre les villes entraicircne une eacutevolution terminologique des expositions en

province qui deviendront lsquoreacutegionalesrsquo lsquonationalesrsquo puis lsquointernationalesrsquo lsquocolonialesrsquolsquouniversellesrsquo du XIXe au XX e siegravecle motiveacutee par des rivaliteacutes de prestige entre lesvilles Les jeux seacutemantiques concernant les appellations des expositions participent agravecette lutte et reacutevegravelent toutes les subtiliteacutes linguistiques utiliseacutees par les villes pour semettre en valeur se deacutemarquer et afficher leurs particulariteacutes16 Avec lrsquoappellationlsquointernationalersquo utiliseacutee pour la premiegravere fois en province par le Havre en 1868 la villesouhaite afficher son identiteacute maritime en conviant tous les pays du monde agrave participeragrave sa manifestation maritime agrave titre drsquoinviteacutes17 Il srsquoagit le plus souvent drsquoun jeu habile demots vu que parfois les expositions connaissent la participation internationalepresque exclusivement des colonies franccedilaises (Le Havre par exemple) Le qualificatifdrsquorsquouniversellersquo semble avoir le mecircme cadre geacuteographique que les expositionsinternationales mais entraicircne une ouverture agrave lrsquoensemble des activiteacutes du travailhumain (industrie agriculture art etc) Besanccedilon 18 et Metz19 ouvrent ainsi degraves 1861leurs laquoexpositions universellesraquo Ce choix seacutemantique peut sembler strateacutegique carcomme lrsquoexemple preacuteceacutedent en dehors de lrsquoAlgeacuterie les colonies franccedilaises ne sontmecircme pas repreacutesenteacutees En 1869 Lyon projette eacutegalement drsquoouvrir deux ans plus tardson exposition universelle20 La chute de lrsquoEmpire repousse lrsquoouverture de lamanifestation qui a finalement lieu en 1872 et porte le titre drsquolaquoExposition universelleinternationaleraquo21

8 Toujours dans une dynamique concurrentielle les villes nrsquoheacutesitent pas agrave jouer sur la

seacutemantique pour proclamer sur leurs affiches sur leurs catalogues drsquoexposition ou surleurs cartons drsquoinvitation les prestigieuses appellations lesquelles garantissent parconseacutequent un afflux de visiteurs et une renommeacutee post-exposition consideacuterables (parle biais par exemple de la remise des meacutedailles ou des diplocircmes drsquohonneur quiperpeacutetuent le souvenir de celles-ci) La Socieacuteteacute Philomathique de Bordeaux choisit ainsi

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volontairement un titre agrave extension qualifiant son exposition de 1882 drsquolaquouniversellepour les vinsraquo et laquointernationale pour lrsquoagriculture lrsquoindustrie et les beaux-artsraquo22

9 Certaines villes tentent de se deacutemarquer le Havre affirme son identiteacute en 1868 et en

1887 en choisissant le qualificatif plus speacutecialiseacute drsquorsquoexposition maritimersquo repris parBordeaux en 1907 Lyon ouvre en 1894 la premiegravere lsquoexposition colonialersquo franccedilaiseAinsi le nom de la citeacute est-il officiellement associeacute sur un plan international agravelrsquoadjectif lsquocolonialrsquo une affiliation de mot strateacutegique tregraves favorable aux affairessurtout pour une ville qui ne possegravede pas drsquoouverture maritime Parce qursquoelles sontparfaitement conscientes des enjeux eacuteconomiques et symboliques il nrsquoest pas eacutetonnantque les expositions de Bordeaux et Rouen affirment en 1895 et en 1896 sur les affichesleurs speacutecificiteacutes coloniales tout comme Marseille en 1906 et en 1922 Tous lespreacutetextes et les fantaisies semblent donc ecirctre permis pour se diffeacuterencier de laconcurrence Nice par exemple en 1883-1884 preacutetend eacutechapper laquoau cocircteacute vulgaire etbanal de la plupart des autres Expositionsraquo23 et apporter laquoun cachet de distinction etdrsquooriginaliteacuteraquo24 en ouvrant son exposition lrsquohiver au mois de janvier lorsque laquoles roseset les violettes fleurissentraquo25

3 Une identiteacute coloniale peu affirmeacutee avant 1885

10 Lrsquointroduction du produit colonial et eacutetranger dans les expositions de province est

perccedilue comme une manifestation de progregraves dans lrsquoair du temps et comme uneouverture agrave la concurrence universelle Le produit colonial est un symbole de lrsquoesprit demoderniteacute qui gouverne ce XIXe siegravecle Toutefois il serait trop reacuteducteur de justifiercette preacutesence coloniale par une simple volonteacute provinciale drsquoouverture agrave lamondialisation de deacutecentralisation ou de strateacutegie concurrentielle tout comme delrsquoassocier agrave un pheacutenomegravene de mode En effet cela reviendrait agrave ignorer que lespremiegraveres espaces deacutedieacutes aux colonies dans les expositions ont eacuteteacute ouvertes de 1850 agrave1884 en particulier dans les villes portuaires Bordeaux Nantes Le Havre CherbourgRochefort et Rouen Il semble donc que la preacutesence des produits coloniaux teacutemoigne enpremier lieu des activiteacutes maritimes et portuaires des villes ouvertes sur lrsquoOceacutean tandisque la preacutesence des objets drsquoart et drsquoethnographie renvoie aux nouvelles sciences(ethnologie anthropologie archeacuteologie etc) au goucirct pour lrsquohistoire naturelle et pourlrsquoexotisme qui se deacuteveloppe dans les milieux scientifiques maritimes et marchands

11 Mais paradoxalement les justifications de lrsquoexistence de ces premiers espaces

coloniaux ne sont pas reacuteellement donneacutees avant 1885 (les sections colonialesrecouvreront ensuite un grand prestige et leurs succegraves teacutemoigneront de la qualiteacute et dela reacuteussite des expositions) Lrsquoobjet issu des colonies est preacutesent dans les expositionsmais ne possegravede ni une classification particuliegravere ni une place facilement identifiableen outre aucune terminologie ne le qualifie veacuteritablement Sa place au sein delrsquoexposition reste encore heacutesitante Le rapporteur du catalogue de lrsquoexposition deNantes en 1861 parle discregravetement drsquoune laquopartie coloniale et algeacuterienneraquo Tout commecelui de Rochefort parle en 1883 drsquolaquo une exposition de collections particuliegraveres objetsdes colonies etcraquo26 ougrave le salon colonial est incorporeacute agrave une exposition annexereacutetrospective une sceacutenographie proche du salon des arts anciens de Bordeaux de 1865et 188227

12 Avant 1885 outre la liste des exposants seules quelques lignes dans les catalogues

eacutevoquent la preacutesence des produits et objets drsquooutre-mer dans les expositions Partant

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de ce fait comment comprendre cette grande discreacutetion autour de la preacutesence desproduits et des objets coloniaux Deux hypothegraveses peuvent expliquer cette absence demise en valeur dans les catalogues Drsquoune part les organisateurs nrsquoauraient pas ressentila neacutecessiteacute de justifier la preacutesence des colonies parce qursquoils consideacuteraient celles-cicomme faisant naturellement partie de la vie eacuteconomique et culturelle de leurs citeacutesportuaires Lrsquoaffiliation des villes portuaires avec lrsquooutre-mer serait donc une eacutevidenceune propension naturelle les colonies feraient ainsi partie inteacutegrante de lrsquoidentiteacutelocale et cela depuis le XVIIe et XVIIIe siegravecle Elle serait donc leacutegitime et inneacutee

13 Drsquoautre part la seconde explication pourrait ecirctre donneacutee par la ville de Rochefort en

1883 Tout comme agrave Bordeaux vingt-huit ans plus tocirct lrsquoideacutee de deacutedier une salle auxcolonies et de prouver son ouverture au monde provoque encore des laquo heacutesitations raquo etdes craintes si bien que les organisateurs font appel au laquo patriotisme raquo de quelquesRochefortais pour que le salon voie le jour28 La preacutesence drsquoun salon colonialdemeurerait alors volontairement discregravete Raoul Girardet eacutevoque en effet cettemeacutefiance envers les colonies dans la seconde moitieacute du XIXe siegravecle29

14 En deacutepit de lrsquoabsence de discours cette preacutesence coloniale semble ecirctre pour les villes

portuaires une neacutecessiteacute Bordeaux en 1850 constate le souci des professionnels agraveidentifier connaicirctre et faire deacutecouvrir aux consommateurs lrsquoensemble des produitscommerciaux venus drsquoailleurs et notamment des colonies franccedilaises Ces productionssont certes consideacutereacutees comme un vivier potentiellement extraordinaire mais leurmeacuteconnaissance reste un frein au commerce et agrave lrsquoindustrie Par conseacutequent il nrsquoest paseacutetonnant de constater que les premiers organisateurs des lsquosalons coloniauxrsquoappartiennent au milieu du neacutegoce et sont donc particuliegraverement concerneacutes par cegenre de difficulteacutes Raoul Girardet dans son ouvrage pionnier sur Lrsquoideacutee coloniale en

France de 1871 agrave 196230 met en effet en eacutevidence lrsquoindiffeacuterence et lrsquoilotisme des Franccedilais agravela fin du second Empire sur les laquochoses colonialesraquo De mecircme Eacutemile Dupontrapporteur de lrsquoexposition de Beauvais de 1885 remarque cette laquoprofonde ignoranceraquodes Franccedilais et souligne la neacutecessiteacute de faire deacutecouvrir agrave travers les expositionscommerciales les laquoproduits si varieacutes de nos coloniesraquo La peur de la concurrenceeacutetrangegravere et lrsquoideacutee que les autres pays pourraient ecirctre en avance dans la connaissancedes produits coloniaux de leurs empires sont aussi les premiers arguments quiconduisent madame le ministre Anne-Charles Heacuterisson agrave encourager en 1883 lacreacuteation des museacutees commerciaux et coloniaux en province Cette angoisse nationaleest aussi une des raisons qui va pousser lrsquoEacutetat agrave prendre progressivement le controcircledes expositions provinciales agrave partir de 1885 afin de se servir drsquoelles comme supportsde communication agrave grande eacutechelle de lrsquoideacutee coloniale franccedilaise

15 Mais comment expliquer la preacutesence de lsquosalons coloniauxrsquo dans les villes qui nrsquoont pas

drsquoouvertures maritimes ou au premier abord de liens eacutevidents avec lrsquooutre-mer Lesexpositions de Metz 1861 Chaumont 1865 ou Beauvais 1885 ont ouvert leurs portes auxcolonies alors que ces villes ne sont pas des ports Les inteacuterecircts et les besoins sont-ils lesmecircmes Il semble que les enjeux eacuteconomiques avec lrsquooutre-mer ne sont certes pascomparables aux villes maritimes mais que dans les discours en revanche il existe unemecircme volonteacute de srsquoouvrir progressivement agrave la mondialisation un mecircme engouementpour les expositions universelles et un mecircme patriotisme franccedilais qui poussent lesorganisateurs agrave recevoir du ministegravere de la Marine et des Colonies dans leurs pavillonsdrsquoexpositions les produits de lrsquoEmpire et cela dans le principal but drsquoencourager leprojet colonial national Il est agrave noter eacutegalement la proximiteacute geacuteographique de

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certaines villes avec la Capitale qui voit dans les expositions provinciales agrave la fois unmoyen efficace de vulgariser agrave lrsquoeacutechelle nationale la cause coloniale et un champdrsquoessai pour les expositions universelles Par exemple lrsquoexposition algeacuterienne de Metzde 1861 semble ecirctre en reacutealiteacute une exposition parisienne transporteacutee en provinceQuant agrave lrsquoexposition de Lyon de 1872 la ville rhodanienne malgreacute une absence defaccedilade maritime entretient en particulier avec lrsquoExtrecircme-Orient des lienssuffisamment solides pour justifier la participation des colonies franccedilaises dans sesexpositions

4 Centraliser pour mieux deacutecentraliser

16 Avec la constitution de lrsquoempire colonial les marcheacutes franccedilais srsquoouvrent brutalement agrave

des produits lsquoexotiquesrsquo jusque-lagrave mal connus Afficher la richesse et la grandeur decette nouvelle France pour justifier et deacutevelopper la colonisation apparaicirct degraves lesecond Empire comme un enjeu majeur et un veacuteritable deacutefi pour les pouvoirs publicsEncourager la province agrave organiser des expositions coloniales devient rapidement uneprioriteacute pour lrsquoEacutetat qui y perccediloit principalement sous la IIIe Reacutepublique un moyenparticuliegraverement efficace de vulgarisation agrave grande eacutechelle des lsquochoses colonialesrsquoMalgreacute la motivation des villes de province drsquoimiter la Capitale en ouvrant leursexpositions agrave lrsquointernationalisation les premiers espaces deacutedieacutes aux colonies(1850-1884) reflegravetent lrsquoincapaciteacute de celles-ci de proposer au public des sectionscoloniales complegravetes et coheacuterentes Bien avant la creacuteation au XXe siegravecle de lrsquoOfficecolonial et de lrsquoAgence geacuteneacuterale des colonies mdash dont les destins ont eacuteteacute parfaitementdeacutefinis par les travaux de Sandrine Lemaire31 ndash lrsquoexposition permanente des coloniessemble avoir joueacute un rocircle fondamental dans la diffusion et la vulgarisation de lrsquoideacuteecoloniale

17 Ouverte le 29 octobre 1855 dans le prolongement de lrsquoexposition universelle

lrsquoexposition permanente est en effet installeacutee dans le Palais de lrsquoIndustrie avenue desChamps-Eacutelyseacutees jusqursquoagrave sa destruction en 1896 Cette institution ministeacuterielle qui avaitpour but de faire connaicirctre les produits des possessions outre-mer est encoreaujourdrsquohui tregraves mal connue bien que son influence sur la province semble en reacutealiteacutedeacuteterminante Apregraves avoir meneacute un examen approfondi de nombreux catalogues etarchives locales32 il a eacuteteacute releveacute la preacutesence des collections de lrsquoexposition permanentedans la plupart des manifestations de province degraves 1861 soit sous la simple forme dequelques produits et objets exposeacutes soit de maniegravere plus significative Il semblerait quecette institution qui pourrait se confondre avec un museacutee ait eacuteteacute trop rapidementconsideacutereacutee comme un simple laquoprodrome de la propagande officielleraquo33 et que sonimpact nrsquoest peut-ecirctre pas aussi laquominimeraquo34 que des travaux semblent lrsquoeacutevoquer35 Sacreacuteation avait pour dessein semble-t-il de faciliter et drsquoencourager la circulation desproduits des objets des ideacutees et des hommes entre la meacutetropole et les colonies tout enassurant aussi une liaison entre la Capitale et la province

18 Degraves sa creacuteation lrsquoexposition parisienne paraicirct avoir eu pour vocation de diffuser lrsquoideacutee

coloniale ministeacuterielle agrave lrsquoeacutechelle nationale et cela en prenant le controcircle progressifdes lsquosalons coloniauxrsquo provinciaux Cette hypothegravese srsquoappuie sur deux principauxpoints

19 Le premier a rapport avec le choix de son conservateur Charles Eugegravene Aubry-Lecomte

(1821-1898)36 preacutesenteacute par ses collegravegues du Museum drsquoHistoire Naturelle comme un

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colonial convaincu collectionneur drsquoobjets africains (ethnographiques etzoologiques)37 Agrave ce titre il participe agrave de nombreuses expositions de renommeacuteesinternationales comme celle de Paris 1855 de Nantes 1861 du Havre 1868 Lyon1872 Vienne 1873 etc Orateur savant et admireacute Aubry-Lecomte noue petit agrave petit descontacts avec la province en proposant eacutegalement quelques collections de lrsquoexpositionpermanente Mais cette participation parisienne reste encore anecdotique sous lesecond Empire malgreacute les efforts de son conservateur Lrsquoexposition permanente descolonies apparaicirct encore comme un simple fonds drsquoeacutechantillons et de collectionspreacutesenteacute parmi principalement des exposants priveacutes

5 Controcircler pour mieux diffuser

20 Le second point concerne plus particuliegraverement lrsquoeacutevolution structurelle et statutaire de

lrsquoexposition permanente Agrave partir de 1883 Feacutelix Faure (1841-1899) alors sous-secreacutetairedrsquoEacutetat au Commerce et aux Colonies souhaite eacutelargir le cadre de lrsquoinstitution afin drsquoenaugmenter lrsquoutiliteacute pratique En 1887 celle-ci est placeacutee sous le haut patronage drsquounconseil supeacuterieur qui se compose des repreacutesentants des colonies au Seacutenat et agrave lachambre des deacuteputeacutes ainsi que de lrsquoeacutelite politique Elle devient alors non plus un simplereacutecepteur drsquoeacutechantillons commerciaux et de collections ethnographiques issus delrsquoempire mais un veacuteritable outil peacutedagogique Les projets sur lrsquoeacutecole de Jules Ferry sonten effet marqueacutes par une volonteacute de rendre plus accessibles au grand public lescollections museacuteales et les expositions38 laquoExposer promouvoir vulgariserraquo39deviennent les trois points essentiels de la politique reacutepublicaine Pour enraciner lrsquoideacuteecoloniale agrave lrsquoeacutechelle nationale lrsquoEacutetat comprend qursquoil faut creacuteer une dynamiquerhizomique et ne pas se limiter uniquement agrave des initiatives parisiennes Il perccediloit alorsun moyen drsquoutiliser la structure comme un diffuseur de lrsquoideacutee coloniale franccedilaise enprovince et agrave lrsquoeacutetranger par le biais des expositions et des museacutees commerciaux

21 Agrave la fin du XIXe siegravecle Fernand Blum deacuteclare que si lrsquoexposition permanente des

colonies veut reacutealiser laquoson programme de vulgarisationraquo40 elle doit ecirctre repreacutesenteacuteelaquodans toutes les expositions temporaires (concours reacutegionaux expositions nationales ndashofficielles ou autres ndash expositions internationaleshellip)raquo41 du moment que cetteparticipation se reacutevegravele ecirctre laquoune occasion utile drsquoeacutetude pour les ressourceseacuteconomiques de nos possessions drsquooutre-merraquo42

Tel est encore aujourdrsquohui le rocircle de lrsquoexposition permanente au point de vuecolonial Crsquoest ainsi qursquoelle a eacuteteacute appeleacutee agrave prendre aux expositions universelles quiviennent de srsquoouvrir agrave Anvers et agrave Lyon de mecircme Galatheacutee avait preacuteceacutedemmentenvoyeacute des speacutecimens de ses collections aux grandes expositions universelles de1867 1878 et 1889 aux concours agricoles de Paris aux expositions de Bordeaux duHavre de Beauvais puis agrave lrsquoeacutetranger aux expositions de Porto drsquoAltona de ViennedrsquoAmsterdam de Madrid et tout reacutecemment agrave celle de Chicago43

22 Dans une deacutemarche attractive lrsquoinstitution parisienne propose agrave la province non

seulement des collections coloniales complegravetes et peacutedagogiques mais elle facilite aussileurs acheminements et agencements par la mise agrave disposition de techniciens et desceacutenographes speacutecialistes dans la mise en scegravene coloniale En contrepartie les villesinteacuteresseacutees en acceptant cette intrusion participent directement ou indirectement agrave ladiffusion drsquoun discours unilateacuteral steacutereacuteotypeacute LrsquoEacutetat met en place un concept nouveauvecteur drsquoenracinement drsquoun prototype drsquoexposition provinciale agrave vocationreacutepublicaine (crsquoest-agrave-dire non eacutelitiste) structureacute par une classification theacutematique et

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geacuteographique agrave la mise en scegravene didactique agrave vocation populaire Attirantparticuliegraverement les manifestations les plus modestes les organisateurs provinciaux yvirent en premier lieu un moyen de deacuteleacuteguer les eacutenergies et de beacuteneacuteficier en plus decollections laquoexotiquesraquo officielles susceptibles drsquoattirer un public nombreux et varieacute dusimple flacircneur au professionnel44 Elles revendiqueront par cette preacutesence ultramarinelrsquointernationaliteacute de leurs expositions

23 Ainsi les sections coloniales des expositions de Beauvais (1885) et du Havre (1887)

seront entiegraverement orchestreacutees par Paris Albert Grodet et Theacuteophile Bilbaut seront lespremiers techniciens agrave ecirctre affecteacutes en province en tant que speacutecialistes de la mise enscegravene coloniale Le compte-rendu de lrsquoexposition de Beauvais fait lrsquoeacuteloge du savoir-fairedes deux hommes Gracircce agrave une mise en scegravene meacutethodique et geacuteographique le visiteurest inviteacute au voyage peaux plumes ivoires drsquoanimaux se meacutelangent aux produitsalimentaires Les premiers servent agrave illustrer les mœurs et les coutumes dans lescolonies et les seconds agrave mettre en relief la richesse des ressources coloniales Lrsquoaspectpittoresque et folklorique est privileacutegieacute poteries gris-gris et armes indigegravenes laquoBilbauta su donner un aspect pittoresque et caracteacuteristiqueraquo45 au laquogroupe colonialraquo46 souligneEacutemile Dupont47

24 Lrsquoexposition permanente devient ainsi un organe de propagande officiel preacutemices de

lrsquoOffice colonial creacuteeacute en 1899 et le premier fonds des sections coloniales nationales etinternationales jusqursquoagrave sa fermeture

6 Afficher son identiteacute par de spectaculairesdeacutemonstrations

25 Alors que lrsquoEacutetat encourage degraves la fin du XIXe siegravecle la banalisation des expositions

coloniales en province une neacutecessiteacute srsquoimpose pour les villes ayant des rapportsdrsquoaffaires avec lrsquooutre-mer elles doivent se deacutemarquer de la concurrence pour afficherleurs identiteacutes coloniales tout en beacuteneacuteficiant en mecircme temps du soutien des hautesautoriteacutes

26 La volonteacute de srsquoancrer dans les meacutemoires se reacuteveacutelera nettement dans la mise en scegravene

de lrsquoexposition lyonnaise de 1894 premiegravere exposition entiegraverement consacreacutee agravelrsquoexhibition des colonies Lyon ambitionne en effet de rivaliser avec la Capitale48 enmarquant lrsquoopinion publique agrave coups drsquoeffets spectaculaires tout en gardant lecaractegravere seacuterieux neacutecessaire Comme le modegravele parisien lrsquoexposition lyonnaise creacuteelrsquoeacutetonnement du visiteur par lrsquoeacutemerveillement et la surprise Elle se preacutesente comme unveacuteritable laquotheacuteacirctreraquo49 ougrave tous les proceacutedeacutes sceacuteniques sont exploiteacutes Les pavillonssrsquoeacutelegravevent comme des deacutecors fabuleux Les organisateurs et les techniciens en sont lesmetteurs en scegravenes les exposants les acteurs Les laquo indigegravenes raquo occupent la place desfigurants LrsquoEacutetat joue le rocircle du producteur laquochef drsquoorchestreraquo Le parcours delrsquoexposition est narratif Lrsquoexposition devient une opeacuteration marketing un laquocoupmeacutediatiqueraquo provincial dont le but est de faire de Lyon ndash comme Marseille le fera plustard en 1906 et en 1922 ndash des villes pionniegraveres reacutesolument modernes Une fois que levisiteur franchit la porte du theacuteacirctre le rideau se legraveve pour laisser place agrave larepreacutesentation Les deacutecors creacuteent lrsquoillusion et projettent lrsquoimaginaire du spectateurdans des lieux fabuleux Ces deacutecors dans lesquels le promeneur circule contribuent agravecreacuteer une ambiance speacuteciale Tout est orchestreacute afin que le spectateur quitte

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lrsquoexposition les yeux pleins de souvenirs merveilleux et afin qursquoil associe dans sameacutemoire la ville organisatrice aux ambitions coloniales reacutegionales et nationales Lasceacutenographie geacuteneacuterale utilise les principaux outils de la museacuteographie contemporainepermettant de faciliter la compreacutehension du discours deacutelivreacute eacutetiquettes cartesgravures mannequins diorama etc Les cartes postales les photographies les affichesles publications eacutediteacutees en seacuterie prolongent le souvenir de ces veacuteritables theacuteacirctres enaction qui aujourdrsquohui restent les modegraveles des expositions coloniales les plus connueset les plus eacutetudieacutees par les chercheurs

27 Mais alors que Lyon (1894) ou Marseille (1906-1922) affichent leurs speacutecificiteacutes

coloniales par de meacutemorables expositions Bordeaux concourt eacutegalement au titre deville coloniale de France avec de solides arguments Elle a en effet une longueexpeacuterience dans lrsquoorganisation de ce type de manifestations coloniales puisqursquoellemettra en place de 1850 agrave 1940 plus drsquoune quarantaine sur les Quinconces50 Le modegravelebordelais51 ndash le plus embleacutematique fut celui de 1895 ndash reacutepond agrave un type drsquoexpositionmodeste dont la theacutematique nrsquoest pas strictement coloniale et se rapproche par ce faitdu modegravele parisien Il srsquoidentifie par la preacutesence drsquoun Palais colonial unique de typeeacuteclectique souvent sobre et orientalisant qui centralise lrsquoensemble des produits et desobjets lieacutes agrave la colonisation Il est agreacutementeacute parfois par un ou deux pavillonstheacutematiques Plus facile agrave mettre en place il privileacutegie le contenu par rapport aucontenant Beaucoup moins ostentatoire avec des effets spectaculaires mesureacutesBordeaux tente alors en 1895 de se deacutemarquer de sa concurrente lyonnaise en affichantle caractegravere seacuterieux et purement commercial de sa manifestation La ville affirme dansses catalogues drsquoexposition qursquoelle nrsquoa pas besoin de folklore pour leacutegitimer sonidentiteacute qui est proclameacutee naturelle et heacutereacuteditaire laquoNulle part de verruesbastringues rue du Caire saltimbanqueraquo52 les pavillons dessineacutes par lrsquoarchitecte AlbertTournaire (1862-1958)53 grand prix de Rome (1888) sont en laquoharmonie parfaitedrsquoeacuteleacutegance de deacutelicatesse et de couleursraquo54 ils constituent laquoun ensemble de grand goucirctet drsquoexquise distinctionraquo55 Mais consciente que la theacuteacirctraliteacute attire plus les visiteursBordeaux choisira agrave partir de 1921 pour ses foires coloniales le modegravele parisien plusspectaculaire et par conseacutequent plus populaire

7 Une guerre de lrsquoimage et des mots

28 Les enjeux eacuteconomiques et politiques pousseront ainsi certaines villes de province agrave de

plus grandes ambitions multipliant les initiatives locales agrave vocation nationale mdashorganisation drsquoexpositions commerciales et artistiques creacuteation drsquoinstituts coloniauxenseignements dans les Faculteacutes association de propagande Degraves le deacutebut du XXe siegravecleles politiques culturelles de Bordeaux Lyon ou Marseille rivalisent drsquoideacutees etenclenchent une veacuteritable course au titre de lsquocapitale coloniale de Francersquo La publiciteacuteautour des exhibitions coloniales teacutemoigne de cette incroyable course au pouvoir parlrsquoimage et le mot (catalogue richement illustreacute livre drsquoor affiche coloreacutee photographiecarte postale guide illustreacute souvenirs de lrsquoexposition etc) Marseille par exemple quibrillera par sa spectaculaire exposition de 1906 eacuteblouit Bordeaux qui verra danslrsquoorganisation de son exposition maritime et coloniale en 1907 une revanche face agrave soneacutecrasante concurrente De mecircme lrsquoannonce dans la presse drsquoune foire coloniale agraveBordeaux agrave partir de 1916 deacuteclenchera les hostiliteacutes de la ville de Lyon qui seproclamera lsquoFoire unique de Francersquo eacutevoquant des raisons de primauteacute drsquoideacutee56 En

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retour Bordeaux deacuteclarera sur les portes de lrsquoentreacutee de sa manifestation internationaleecirctre lsquola Foire coloniale de la Francersquo agrave partir de 192357

29 Veacuteritable outil de la politique impeacuterialiste la mise en scegravene des expositions

provinciales place donc degraves la fin du XIXe siegravecle la France entiegravere sous le signe duprogregraves dans une dynamique qui la pousse vers le culte de la civilisation la grandeurnationale la science La finaliteacute de ces expositions est agrave la fois peacutedagogique etcommerciale tout en assurant une eacutevidente fonction de distraction des congregravesaccompagnent leur organisation tandis que des fecirctes feux drsquoartifice fontaineslumineuses ou spectacles deacutegradants viennent eacutegayer les preacutesentations tantocirctsavantes tantocirct promotionnelles drsquoobjets artistiques ou de produits importeacutes Lemessage fondamental tend toujours agrave imposer lrsquoideacutee drsquoune France geacuteneacutereusebienfaitrice puisque civilisatrice Vendant du recircve et de lrsquoabondance les expositions etles foires contribuent agrave faccedilonner lrsquoimaginaire du spectateur occidental gaveacute drsquoimages siexotiques et si eacuteducatives mais finalement si preacutefabriqueacuteeshellip

30 En encourageant la diffusion de lrsquoideacutee coloniale franccedilaise par le biais de la culture

Paris nrsquoimaginait sans doute pas agrave la fin du XIXe siegravecle un tel engouement en provincepour les expositions internationales et un tel succegraves des modegraveles sceacutenographiquesproposeacutes Apregraves 1900 les expositions de province constitueront une seacuterieuseconcurrence aux expositions de la Capitale qui attendra 1931 pour rayonner agravenouveauhellip

NOTES

1 LOZEgraveRE Christelle Mise en scegravene de lrsquoobjet dans les ldquosalons coloniauxrdquo de province vers des modegraveles

drsquoexpositions coloniales thegravese de doctorat en histoire de lrsquoart Universiteacute Michel de Montaigne

Bordeaux III Bordeaux 2009 BONIN Hubert HODEIR Catherine KLEIN Jean-Franccedilois Lrsquoesprit

eacuteconomique impeacuterial 1830-1970 groupes de pression amp reacuteseaux du patronat colonial en France amp dans

lrsquoEmpire Paris Publications de la SFHOM 2008 BLANCHARD Pascal BANCEL Nicolas DEROO

Eacuteric Frontiegravere drsquoEmpire Du Nord agrave lrsquoEst Paris La Deacutecouverte 2008 ABDELOUHAB Farid

BLANCHARD Pascal Grand-Ouest meacutemoire des outre-mer Paris PUR 2008 MALON Claude Le

Havre colonial de 1880 agrave 1960 Presses universitaires de Caen 2007 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux

colonial Bordeaux Sud Ouest 2007 (preacuteface de Dominique Jarrasseacute) Lrsquoensemble de ces

publications a permis de concevoir une premiegravere ideacutee du dynamisme des villes de province et a

commenceacute agrave laquomettre en lumiegravere les apports du reacutegionalisme dans la construction drsquoun vaste

systegraveme impeacuterialraquo

2 Journeacutees drsquoeacutetudes laquoPetites patriesraquo laquoPlus grande Franceraquo laquoNationraquo une construction

dialectique de lrsquoEacutetat impeacuterial (France XIXe-XXe siegravecles) organiseacutees par le laboratoire Framespa-

Diasporas (Toulouse II) et le centre Roland Mousnier (Paris) 20-21 mai 2008

3 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 17-25

4 LOZEgraveRE Christelle laquoLa filiation avec les expositions universelles raquo in Mise en scegravene de lrsquoobjet

dans les ldquosalons coloniauxrdquo de province vers des modegraveles drsquoexpositions coloniales cit pp 36-41

5 LAVOLLEacuteE Charles laquoDes expositions universellesraquo in Revue des deux mondes 54 1864

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6 COURMACEUL Victor (de) Exposition nationale de Nantes Nantes Imprimerie Courmaceul 1861

pp I-II

7 SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE Avis sur la neuviegraveme exposition de la Socieacuteteacute Philomathique Bordeaux

Gounouilhou 1854

8 Extrait du registre des deacutelibeacuterations du conseil municipal de la ville de Bordeaux seacuteance du 13 mai

1859

9 HAAS Claude-Pierre-Marie Socieacuteteacute industrielle agricole et horticole de la Haute-Marne 1865

Exposition de Chaumont Catalogue Chaumont Cavaniol imprimeur 1865 p 8

10 Ibidem

11 JOURNAL HAVRE-EXPOSITION Revue hebdomadaire illustreacutee 7 14 mai 1887

12 Ibidem

13 BOULANGER Sylvie Les Expositions reacutegionales nationales et internationales en Seine-Infeacuterieure

dans la seconde moitieacute du XIXe siegravecle Meacutemoire de maicirctrise en histoire Universiteacute de Rouen Institut

drsquohistoire 1991

14 SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE Guide officiel treiziegraveme exposition 1895 Bordeaux Gounouilhou

1895

15 Socieacuteteacute artistique et industrielle de Cherbourg Statuts et regraveglement drsquoadministration

inteacuterieure laquoStatutsraquo Cherbourg Imprimerie Eacutemile Le Maout 1906 p1 Archives municipales de

Cherbourg 2W27 1905

16 LOZEgraveRE Christelle laquoUne deacutemarche progressiste et concurrentielleraquo in Mise en scegravene de lrsquoobjet

dans les ldquosalons coloniauxrdquo de province vers des modegraveles drsquoexpositions coloniales cit pp 41-44

17 JORET DES CLOSIERES Louis-Aymar Discours prononceacute par M Joret des Closiegraveres sous-preacutefet

preacutesident du Comiteacute drsquoorganisation de lrsquoexposition Internationale Maritime du Havre agrave la ceacutereacutemonie

drsquoinauguration de lrsquoexposition le 1er juin 1868 Le Havre Imprimerie Carpentier et Compagnie 1868

pp 5-6 Archives Municipales du Havre fonds moderne seacuterie F2 carton 12

18 Lrsquoexposition universelle de Besanccedilon est organiseacutee de juin agrave septembre 1860 Elle est

organiseacutee par la Socieacuteteacute drsquoEacutemulation du Doubs Elle eut une faible participation eacutetrangegravere

quelques suisses anglaises mexicaines et laquoafricainesraquo Une section speacuteciale est consacreacutee agrave

lrsquoempire ottoman Cfr Archives Nationales de France Exposition universelle de Besanccedilon

inventaire V4 2667

19 Lrsquoexposition universelle de Metz de 1861 est ouverte de juin agrave aoucirct sous le patronage de

lrsquoImpeacuteratrice Elle convie tous les deacutepartements de la France ses colonies et les nations

eacutetrangegraveres Seule lrsquoAlgeacuterie participera agrave la manifestation Cfr VILLE DE METZ Exposition

universelle de 1861 Catalogue geacuteneacuterale Metz Imprimerie F Blanc 1861

20 SOCIEacuteTEacute DE LrsquoEXPOSITION UNIVERSELLE dossier 781 WP 8 Archives Municipales de Lyon

21 Lettre drsquoA Tharel directeur de lrsquoexposition au maire de Lyon in Socieacuteteacute de lrsquoexposition universelle

dossier 781 WP 8 Archives Municipales de Lyon

22 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 61-65

23 BLANC Ireacuteneacutee La France agrave lrsquoExposition Internationale de Nice Paris Grande Imprimerie 1884

24 Ibidem

25 Ibidem

26 Archives Municipales de Rochefort seacuterie 2 F5 Ville de Rochefort Catalogue de lrsquoexposition

Annexe arts reacutetrospectifs colonies Extrecircme-Orient Rochefort Socieacuteteacute Anonyme de lrsquoImprimerie de

Theacuteze 1883

27 Ibidem

28 Ibidem

29 GIRARDET Raoul Lrsquoideacutee coloniale en France de 1871 agrave 1962 Paris La Table Ronde 2005

30 Ibidem

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31 LEMAIRE Sandrine Propager lrsquoAgence geacuteneacuterale des colonies (1920-1931) in BLANCHARD Pascal

LEMAIRE Sandrine BANCEL Nicolas Culture coloniale en France de la Reacutevolution franccedilaise agrave nos

jours Paris CNRS Eacuteditions-Autrement 2008 pp 197-206

32 LOZEgraveRE Christelle laquoLa creacuteation de lrsquoexposition permanente des colonies prendre le controcircle

des expositions provincialesraquo in Mise en scegravene de lrsquoobjet dans les laquo salons coloniaux raquo de province vers

des modegraveles drsquoexpositions coloniales cit pp 134-151

33 LEMAIRE Sandrine BLANCHARD Pascal BANCEL Nicolas Jalons drsquoune culture coloniale sous le

Second Empire (1851-1870) in LEMAIRE Sandrine BLANCHARD Pascal BANCEL Nicolas Culture

coloniale en France de la Reacutevolution franccedilaise agrave nos jours cit pp 99-100

34 Ibidem

35 Ibidem

36 Neacute le 11 juin 1821 agrave Paris Charles Aubry-Lecomte entre au ministegravere de la Marine en 1841

Laureacuteat de la Socieacuteteacute drsquoacclimatation il sert au Seacuteneacutegal de 1847 agrave 1851 et part eacutegalement au Gabon

en Oceacuteanie et agrave Pondicheacutery Il revient agrave Paris avec des eacutechantillons de produits et drsquoobjets

africains qursquoil expose dans diffeacuterents museacutees notamment dans les collections de lrsquoexposition

permanente Passionneacute de zoologie et drsquoethnologie il donne en 1854 une collection drsquooiseaux et

de cracircnes de chimpanzeacutes au Museacuteum national drsquohistoire naturelle de Paris et plus de 150 piegraveces

drsquoobjets africains agrave lrsquoexposition universelle de Paris de 1878 et au Museacutee de Vienne Couronneacute par

la Socieacuteteacute impeacuteriale zoologique pour son action au Gabon et sa connaissance du pays il est nommeacute

chevalier de la Leacutegion drsquohonneur en 1858 Degraves 1859 il occupe un haut poste de fonctionnaire il

est nommeacute responsable des expositions coloniales Crsquoest donc agrave ce titre qursquoil est chargeacute de la

creacuteation de lrsquoexposition permanente des colonies et qursquoil est nommeacute conservateur Il publie de

nombreuses brochures notamment sur le Gabon ougrave il est reconnu par les biographes comme un

des grands acteurs de la colonisation Charles Eugegravene Aubry Lecomte est reccedilu officier de la

Leacutegion drsquohonneur en 1867 et prend sa retraite en 1879 En 1893-1894 il effectue une de ses

derniegraveres missions en Afrique afin drsquoeacutetudier les produits veacutegeacutetaux du Gabon Il professe alors au

Museacuteum Il deacutecegravede le 22 avril 1898

37 MUSEUM DrsquoHISTOIRE NATURELLE Archives du Museum drsquoHistoire Naturelle publieacutees par les

professeurs-administrateurs de cet eacutetablissement vol 10 Paris Gide 1861

38 POULOT Dominique Une histoire des museacutees de France XVIIIe-XIXe siegravecle Paris La Deacutecouverte

2005

39 BLANCHARD Pascal LEMAIRE Sandrine BANCEL Nicolas Exhibitions expositions meacutediation et

colonies (1870-1914)raquo in BLANCHARD Pascal LEMAIRE Sandrine BANCEL Nicolas Culture coloniale

en France de la Reacutevolution franccedilaise agrave nos jours cit pp 110-119

40 BLUM Fernand Ministegravere des Colonies Exposition permanente des colonies Notices coloniales

publieacutees sous le patronage de M Delcasseacute ministre des Colonies agrave lrsquooccasion de lrsquoExposition universelle

internationale et coloniale de Lyon (1894) Melun Imprimerie administrative 1894 pp 7-14

41 Ibidem

42 Ibidem

43 Ibidem

44 Ce mecircme proceacutedeacute sera repris degraves la fin du XIX e siegravecle par des entrepreneurs priveacutes peu

scrupuleux beacuteneacuteficiant du soutien de lrsquoEacutetat proposant dans toute la France des expositions

standardiseacutee laquocleacutes en mainraquo avec une section coloniale et un village negravegre Agrave des fins purement

commerciales ils veacutehiculegraverent agrave grande eacutechelle un racisme populaire et fantasmagorique

45 DUPONT Eacutemile DUPONT Alphonse laquoDiscours drsquoouverture drsquoAlphonse et Eacutemile Dupontraquo in

Journal de lrsquoOise samedi 30 mai 1885

46 Ibidem

47 Ibidem

48 Apregraves son coup drsquoeacuteclat de 1889

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49 LEPRUN Sylviane Le Theacuteacirctre des colonies sceacutenographie acteurs et discours de lrsquoimaginaire dans les

expositions 1855-1937 Paris lrsquoHarmattan 1986

50 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 15-247

51 Le modegravele bordelais type 1895 sera imiteacute un an plus tard par lrsquoexposition de Rouen puis les

villes de Nancy (1909) Lyon (1914) Strasbourg (1924) Montpellier (1927) et la Rochelle (1931)

srsquoen inspireront affichant lagrave encore leurs propres particulariteacutes Il sera eacutegalement reacuteactualiseacute

lors de lrsquoexposition maritime de Bordeaux en 1907 dont les plans seront agrave nouveau dessineacutes par

Albert Tournaire

52 LA SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE Lrsquoexposition de Bordeaux 1895 Paris se 1895 pp 5-6

53 Architecte en chef de la ville de Paris et de lrsquoexposition coloniale de 1931 ANF LH

19800035012115232

54 LA SOCIEacuteTEacute PHILOMATHIQUE opcit pp 5-6

55 Ibidem

56 FOUGEgraveRE Etienne laquoLes raisons de la foire son deacuteveloppement son plan drsquoavenirraquo in Bulletin

officiel de la foire de Lyon 2 feacutevrier 1918

57 LOZEgraveRE Christelle Bordeaux colonial cit pp 193-201

REacuteSUMEacuteS

Peut-on construire une histoire des lsquoexpositions colonialesrsquo franccedilaises sans parler de celles

organiseacutees au XIXe siegravecle agrave Bordeaux Nantes Metz Le Havre Lyon Rochefort Cherbourg

Beauvais Nice Montauban Rouen Tours En eacutetudiant la sceacutenographie de ces expositions

provinciales peu connues cet article propose drsquoune part de comprendre les enjeux

eacuteconomiques politiques et surtout symboliques pour ces villes (particuliegraverement les ports)

autour de la construction de leurs identiteacutes coloniales et drsquoautre part de deacuteterminer le rocircle de

lrsquoEacutetat dans la diffusion et la vulgarisation progressive drsquoun discours national unifieacute

Si puograve forse ricostruire una storia delle lsquomostre colonialirsquo francesi senza accennare a quelle

organizzate nel XIX secolo a Bordeaux Nantes Metz Le Havre Lione Rochefort Cherbourg

Beauvais Nizza Montauban Rouen Tours Analizzando la scenografia di queste mostre

provinciali poco conosciute il presente contributo si propone in primo luogo di mettere in luce i

risvolti economici politici e soprattutto simbolici che per quelle cittagrave (in particolare quelle

portuali) si manifestarono intorno alla costruzione delle loro identitagrave coloniali e in secondo

luogo di determinare il ruolo dello Stato nella diffusione e progressiva estensione di un discorso

nazionale unitario

Is it possible to construct a history of Francersquos lsquocolonial exhibitionsrsquo without mentioning those

organized in the Nineteenth Century at Bordeaux Nantes Metz Le Havre Lyon Rochefort

Cherbourg Beauvais Nice Montauban Rouen and Tours By studying the scenography of these

little-known provincial exhibitions this paper seeks firstly to understand the economic

political and especially symbolic issues for these towns (especially the ports) around the

construction of their colonial identities secondly it wants to determine the role of the State in

the dissemination and gradual popularization of a unified national discourse

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INDEX

Keywords colonial Exhibition France identity scenography

Parole chiave colonie esibizione Francia identitagrave scenografia

Mots-cleacutes colonial exposition France identiteacute sceacutenographie

AUTEUR

CHRISTELLE LOZEgraveRE

Maicirctre de confeacuterences en histoire de lrsquoart agrave lrsquoUniversiteacute Antilles Guyane (pocircle Martinique

laboratoire EA 929 AIHP-GEODE) Elle se consacre aujourdrsquohui agrave lrsquoeacutetude du patrimoine artistique

des Antilles et notamment agrave lrsquohistoire des artistes et des repreacutesentations en contexte colonial

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Les pavillons russes aux ExpositionsUniverselles du XIXe siegravecleexpression de lrsquoidentiteacute qui nrsquoajamais existeacuteOlga Kazakova

1 Introduction

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1 Les Expositions Universelles ont eacuteteacute

conccedilues comme une manifestation desprogregraves scientifiques et techniques delrsquohumaniteacute et des eacutechanges deconnaissances Leur conception avait uncaractegravere universaliste Pour lrsquoexpositioncentrale on eacutedifiait speacutecialement uneconstruction en meacutetal dont la carcasseeacutetait remplie de verre Degraves le laquoCrystalPalaceraquo de Joseph Paxton (1851) on attribuait agrave tous les pavillons des expositionssuivantes un air de laquopalaisraquo Ces constructions cyclopeacuteennes en fer et en verre dedesign futuriste sont devenues un attribut infaillible et un symbole des ExpositionsUniverselles du XIXe siegravecle

2 Cependant une telle exposition en tant que scientifique et technique ne pouvait pas

ecirctre universelle ni compter sur un afflux massif de visiteurs La reacutevolution industriellenrsquoa pas encore gagneacute la plupart des pays drsquoAsie drsquoAfrique drsquoAmeacuterique latine Lesvisiteurs-speacutecialistes y compris des ingeacutenieurs et des hommes drsquoaffaires nrsquoauraient pasfait reacutecupeacuterer les deacutepenses des organisateurs Crsquoest pourquoi agrave partir de lrsquoExposition deLondres on a vu apparaicirctre des sections nationales preacutesentant des mineacuteraux locaux deseacutechantillons de la production agricole et artisanale destineacutes agrave attirer le publicordinaire Crsquoest ainsi que la conception universaliste a commenceacute agrave subir une mutationvers lrsquoexotisme eacutethno-geacuteographique divertissant Dans cette nouvelle approche lesparticipants ont deacuteclareacute intentionnellement fort leur individualiteacute leur identiteacuteunique Au deacutebut les pays ont reacuteserveacute le rocircle des dominantes visuelles des sections auxfausses-faccedilades (laquoentreacutees-vestibulesraquo) sous la forme des copies reacuteduites des ceacutelegravebrescatheacutedrales ou palais

3 LrsquoExposition Universelle de Paris de 1878 srsquoavegravere un tournant deacutecisif car elle a insisteacute

sur une condition sine qua non ndash preacutesentation du pavillon national particulier Laplupart des pays ont copieacute pour la construction de leurs pavillons les exemplesexceptionnels de lrsquoarchitecture nationale Il eacutetait difficile aux participants de remplirles pavillons car les produits drsquoindustrie de science de culture eacutetaient exposeacutes dans lessections theacutematiques Par conseacutequence les pavillons nationaux se transformaient enmuseacutees reacutegionaux ndash reacutecits de la geacuteographie (cartes photographies tableauxmaquettes) de lrsquoethnographie (mannequins en costumes populaires eacuteleacutementsdrsquohabitation scegravenes de la vie quotidienne) et de lrsquohistoire Ainsi les faccedilades et lesinteacuterieurs des pavillons nationaux se compleacutetaient preacutesentant une image pittoresquedu pays

2 Eacutetat de lrsquoart

4 Le sujet des pavillons aux Expositions Universelles a la place tregraves modeste dans

lrsquohistoriographie de la participation de la Russie aux ces manifestations On peut ladiviser en trois parties le point de vue estheacutetique historique et ideacuteologique

5 Dans lrsquohistoire de lrsquoart le sujet eacutetudieacute a lrsquohistoriographie plus abondante parce que

certains auteurs des pavillons notamment Ivan Ropete sont des architectes depremier ordre ou tregraves agrave la mode agrave son eacutepoque et mecircme aujourdrsquohui Lrsquoopinion de

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Vladimir Stassov ceacutelegravebre critique des beaux-arts et promoteur passionneacute du stylepseudo-russe (laquole style de coqraquo) de la deuxiegraveme moitieacute du XIX siegravecle1 domine danslrsquohistoriographie en ceacutedant une fois au deacutebut du XX siegravecle agrave lrsquoautre critique des beaux-arts et leader de courant de lrsquoart-deacuteco russe Alexandre Benois (la plus complegravetebibliographie sur le site Heacuteritage drsquoAlexandre Nikolaevich Benois2 Si le premier (et sespartisans contemporains) exigeait lrsquooriginaliteacute nationale des pavillons agrave tout prix ledeuxiegraveme deacutefendait les principes occidentaux de lrsquoart moderne incarneacutes dans laconception des pavillons Dans ces deacutebats estheacutetiques la question de lrsquoidentiteacute vraimentrusse des pavillons eacutetait substitueacutee par lrsquoimage artificielle de la Russie pour leseacutetrangers Pourtant lrsquohistoriographie de lrsquoart deacutecrit bien et appreacutecie la contribution delrsquoarchitecture des pavillons des Expositions dans le deacuteveloppement des beaux-arts enRussie Une des derniegraveres tentatives de ce genre est lrsquointervention de A AvetisianTraditions de lrsquoarchitecture russe dans lrsquoarchitecture des pavillons de la Russie aux Expositions

Universelles3

6 Dans lrsquohistoire geacuteneacuterale de la Russie le sujet eacutetudieacute a trouveacute sa place dans lrsquohistoire de

lrsquoindustrie et du progregraves technique Lrsquooeuvre classique de ce genre est laquoParade des

Expositions Universellesraquo (1990) de Nikolay Mezenine4 parmi des derniegraveres publicationson peut indiquer le livre Histoire des Expositions Universelles (2008) de Valerii Chpakov 5Cette historiographie a deux traits particuliers Drsquoun cocircteacute elle ne seacutepare pas lrsquohistoiredes Expositions de lrsquoeacutepoque de la monarchie russe du temps de lrsquoURSS considegravere laparticipation de la Russie comme le mouvement commun et triomphant du geacutenieinnovateur national De lrsquoautre cocircteacute elle srsquointeacuteresse au contenu des pavillons agrave latechnologie de la construction des bacirctiments (lrsquoisba sans clous de lrsquoExpo-1867 le palaisen brique de lrsquoExpo-1900) plus qursquoagrave leurs exteacuterieur sans dire agrave leurs sens identitaire

7 Lrsquointeacuterecirct actuel vers le sujet eacutetudieacute est stimuleacute par la publiciteacute de Ekaterinburg pour le

concours de lrsquoExpo-2020 Les efforts des organisateurs et leurs PR-agences attirentlrsquoattention des chercheurs et du public vers lrsquohistoire de la participation russe (avanttout lrsquoideacutee geacuteneacuterale le rocircle drsquoEtat) aux Expositions preacuteceacutedentes Pourtant lespublications portent plutocirct le caractegravere ideacuteologique que purement scientifiquedescriptif qursquoanalytique apologeacutetique que critique Selon eux tous les pavillonspreacutesentaient bien lrsquoidentiteacute de la Russie et des Russes Parmi des plus significativespublications on peut noter Russie aux Expositions universelles les meilleurs pavillons depuis

150 ans6 et Histoire de la participation de Russie aux EXPOS7 Un des derniers articles estPavillons de la Russie des Expositions Universelles la construction et lrsquoarchitecture delrsquouniversitaire Vladimir Frolov8

8 Lrsquoauteur de lrsquoarticle propose lrsquointerpreacutetation du sujet du point de vue de lrsquoimagologue

la science interdisciplinaire eacutetudiant la perception des autres peuples pays culturesLrsquoauteur est le membre de lrsquoassociation des chercheurs de lrsquohistoire de la perception descultures de lrsquoInstitut drsquohistoire russe de lrsquoAcadeacutemie des Sciences9 Dans le cadreimagologique les questions de lrsquoidentiteacute des steacutereacuteotypes nationaux de lrsquoimagetransmise et reccedilue occupent la premiegravere place dans lrsquohistoire des pavillons russes desExpositions Universelles

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3 La participation de la Russie aux ExpositionsUniverselles

9 LrsquoEmpire russe a rencontreacute de graves difficulteacutes pour sa repreacutesentation aux expositions

Degraves lrsquoeacutepoque de Pierre Le Grand son identiteacute se construisait autour de lrsquoideacutee de sadirection europeacuteenne du deacuteveloppement ce qui a emmeneacute au milieu du XIXe siegravecle agraveune rupture immense entre sa culture populaire (traditionnelle) et sa culture officielle(occidentaliseacutee) Lrsquoeacutevolution des pavillons russes est en mecircme temps lrsquohistoire desrecherches de sa propre identiteacute exceptionnelle

10 La Russie a pris part agrave toutes les expositions sauf celle de Paris de 1855 car elle se

trouvait en eacutetat de guerre avec la France Son activiteacute drsquoexposition deacutependait du lieudrsquoaccueil du financement et de lrsquoeacutetat des relations internationales Si au cours de lapremiegravere exposition de 1851 la section russe ne faisait voir que quelques participantsparticuliers agrave lrsquoExposition de 1900 agrave Paris (laquolrsquoExposition du siegravecleraquo) la Russie disposaitdes plus grands espaces Cette anneacutee-lagrave ayant envie de fecircter son alliance avec laFrance le gouvernement russe a investi des millions agrave lrsquoexposition et agrave la constructiondes pavillons nationaux

11 Le problegraveme de lrsquoeacutetude des pavillons drsquoexposition est lrsquoignorance de leur statut drsquoune

piegravece exposeacutee par de nombreux laquorapportsraquo officiels laquoaperccedilusraquo laquocataloguesraquo deacutecrivantle contenu des sections mais non leur aspect exteacuterieur Les guides trouvaientimportant de faire les visiteurs srsquoorienter parmi des centaines drsquoobjets exposeacutes donc lespavillons nrsquoont pas reccedilu drsquoappreacuteciations deacutetailleacutees Les commentaires des visiteursrestent les sources essentielles de lrsquoeacutetude des pavillons drsquoexposition En geacuteneacuteral ilsappreacuteciaient les pavillons du point de vue de lrsquoincarnation de lrsquoimage de la Russie aveclaquelle ils associaient le pays dans leur imagination

12 Il faut dire que les organisateurs de la participation russe aux expositions eacutetaient

orienteacutes vers les goucircts et les attentes du public europeacuteen en lui proposant quasi fausseimage de la Russie image construite artificiellement

13 De notre point de vue crsquoest laquolrsquoIsba russeraquo de Vassiliiuml Gromov (1798-1869) commerccedilant

du bois qui a contribueacute drsquoune faccedilon deacutecisive agrave la creacuteation de la conception et du styledes pavillons nationales Pour la premiegravere fois elle a eacuteteacute preacutesenteacutee agrave lrsquoexposition de1867 agrave Paris Lrsquoisba faite de rondins de bois et deacutecoreacutee de dentelles de bois eacutetaitinitialement un projet publicitaire de lrsquoentreprise de Gromov mais compte tenu dugrand inteacuterecirct de la part du public elle est devenue un objet repreacutesentatif deacutemeacutenageantdrsquoune exposition agrave lrsquoautre Lrsquoisba est construite suivant lrsquoestheacutetique du style russe ou laquoagravela russeraquo qui a monopoliseacute depuis lors la deacutecoration des pavillons russes auxExpositions Universelles

14 Leurs auteurs repreacutesentaient un cercle relativement eacutetroit de partisans des ideacutees de A

M Gornostaeacutev (1808-1862) professeur drsquoarchitecture de lrsquoAcadeacutemie des Beaux-Artsdont la perception romantique de lrsquoart du peuple srsquoest exprimeacutee par lrsquointeacuterecirctpassionnant envers lrsquoart populaire Apregraves la mort du professeur ses disciples etcollegravegues se sont reacuteunis autour de la revue laquoZodtchiiumlraquo (architecte en russe) et delrsquoalmanach laquoMotifs de lrsquoarchitecture russeraquo ougrave ils ont publieacute leur credo et leurs projets

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4 Le style pseudo-russe en architecture principesparticulariteacutes eacutevolution

15 Ce courant architectural est assez difficile agrave classer et agrave eacutevaluer Les chercheurs le

reportent agrave lrsquoeacuteclectisme (renaissance et combinaison des eacuteleacutements architecturaux destemps passeacutes) et agrave lrsquohistorisme (reproduction preacutecise des modegraveles architecturaux dupasseacute) Dans la litteacuterature eacutetrangegravere il est nommeacute le style russe ce qui est aussi geacuteneacuteralvague et incorrect car tout style ayant une originaliteacute ou une singulariteacute peut ecirctreappeleacute national par exemple laquobaroque moscoviteraquo de la fin du XVII siegravecle ou laquomodernedu nordraquo du deacutebut de XX siegravecle Mecircme si on se met drsquoaccord drsquoappeler laquostyle russeraquo lemouvement de lrsquoart du XIX siegravecle apparu agrave la suite du nationalisme et de lrsquointeacuterecirct pourlrsquohistoire de la Russie ancienne il nrsquoest pas homogegravene

16 La mode architecturale de cette peacuteriode plus que tout autre genre de lrsquoart se

deacuteterminait par lrsquoideacuteologie plus que par le goucirct artistique Aux anneacutees 1830-1850e lelaquostyle russeraquo se deacuteveloppait dans le cadre de lrsquoideacuteologie officielle de Nicolas I(autocratie + orthodoxie) sous le nom du style russe-byzantin (exemple ndash la catheacutedraledu Saint-Sauveur agrave Moscou) Aux anneacutees 1860-1870e parallegravelement au preacuteceacutedant seformait le style pseudo-russe (folklorique) neacute de lrsquointeacuterecirct des intellectuels libeacuteraux etreacutevolutionnaires envers la culture populaire Aux anneacutees 1880-1890e danslrsquoatmosphegravere de lrsquoideacuteologie politique reacuteactionnaire des autoriteacutes il a eacuteteacute formeacute le stylerusse historique comme la copie exacte ou lrsquoimitation des formes architecturales duXVII siegravecle (Museacutee historique sur la Place Rouge) Enfin au deacutebut du XX siegravecle ndashreacutevolutionnaire du point de vue politique et deacutecadent du point de vue culturel ndash on a vuse former le style neacuteo-russe (laquomoderne du nordraquo art-deacuteco) inspireacute des eacuteglisesanciennes du Nord Russe Lrsquoeacutepoque du style pseudo-russe que nous eacutetudions a eacuteteacute tregravescourte en Russie mais elle a dureacute de maniegravere artificielle gracircce agrave lrsquoaccueil chaleureux auxExpositions Universelles

17 Drsquoautres noms de ce style sont plutocirct journalistiques qursquoacadeacutemiques ndash laquostyle de coqraquo

laquoropetovchinaraquo (selon le nom du leader de ce courant ndash Ivan Ropete)laquobeacuterendeacuteeacutevchinaraquo (au nom de Beacuterendeiuml tsar leacutegendaire de lrsquoopeacutera de Rimski-KorsakovlaquoSneacutegourotchkaraquo) Tous ces noms ont une nuance neacutegative agrave cause de la neacutegligence deses adeptes vis-a-vis des canons architecturaux

18 Les principes constructifs et estheacutetiques de ce style pseudo-russe sont

le bois en tant que la matiegravere premiegravere qui multiplie des moyens deacutecoratifs et limite en

mecircme temps drsquoautres moyens architecturaux A cause de la fragiliteacute de ce mateacuteriel la Russie

nrsquoa conserveacute que quelques rares monuments de lrsquoarchitecture de bois crsquoest pourquoi agrave la

diffeacuterence des autres pays-participants des Expositions Universelles les faccedilades russes nrsquoont

eacuteteacute ni copies ni imitations mais des creacuteations originales des architectes contemporains

nombreux eacuteleacutements non-architectutaux ndash deacutetails et ornements des broderies (surtout celles

des serviettes) des vecirctements des vaisselles des articles meacutenagers

attention vers la culture populaire traditionnelle avant le regravegne de Pierre Le Grand et mecircme

avant du baptecircme de la Russie ce qui contredisait lrsquoidentiteacute officielle de lrsquoEmpire russe en

tant qursquoun eacutetat europeacuteen et chreacutetien

aspiration intentionnelle ostentatoire grotesque agrave lrsquooriginaliteacute lrsquoabandon des canons

acadeacutemiques des ideacutees de lrsquoharmonie et de lrsquoeacutequilibre ce qui engendrait des constructions

asymeacutetriques avec de grands toits balcons tours disproportionneacutes

manque du sens de la mesure dans lrsquoornement et la colorisation des bacirctiments

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sacrifice des fonctions et de la commoditeacute inteacuterieure au profit de la beauteacute exteacuterieure des

eacutedifices par exemple un puits entiegraverement orneacute de bois sculpteacute un chemineacutee en bois

lrsquoescalier agrave lrsquoeacutetage inexistant Il nrsquoest pas eacutetonnant que la plupart des projets ne soient jamais

reacutealiseacutes

19 Toutes ces particulariteacutes du style pseudo-russe reacutepondaient bien aux attentes des

visiteurs des Expositions Universelles Ils admiraient des murs sont bacirctis des troncsentiers et sans clous de cadres de chambranles et de corniches sculpteacutes de lrsquoornementpaiumlen des fleurs des oiseaux et des animaux du deacutecor multiforme et multicolore debulbes et de tentes de toits Tous les excegraves et les erreurs de style ont eacuteteacute attribueacutes agravelrsquoidentiteacute nationale des Russes ndash des demi-Asiatiques semi-sauvages Les visiteurseacutetrangers croyaient sincegraverement que les bacirctiments preacutesenteacutes agrave leur attention sont lescopies et les imitations justes des oeuvres de la vieille Russie

20 En plus le succegraves aux expositions a contribueacute agrave la propagande et au deacuteveloppement de

ce style en Russie Ayant commenceacute agrave construire de grands pavillons dans les capitaleseuropeacuteennes les membres du groupe ont passeacute des projets de puits de bains et derotondes agrave ceux de grandes constructions (supermarcheacutes eacutecoles theacuteacirctres) Drsquoautrepart en analysant lrsquoexpeacuterience des Expositions Universelles les organisateurs desexpositions en Russie se sont mis agrave leur commander des pavillons pour les expositionset les foires reacutegionales

5 Les pavillons russes en tant que lrsquoexpression delrsquoidentiteacute nationale aux yeux des visiteurs eacutetrangers

21 Observons lrsquohistoire des pavillons russes aux Expositions Universelles du point de vue

de lrsquoimage du pays preacutesenteacutee aux visiteurs et de sa perception par les eacutetrangers

22 A lrsquoExposition de 1851 agrave Londres les exposants russes sans le soutien de lrsquoEtat ont

deacutecoreacute leur coin dans le Palais de Cristal de maniegravere peu expressive dans le styleclassique La soie et les fourrures les bijoux les vases et les meubles de la malachitedonnaient aux visiteurs lrsquoimpression de lrsquoexotisme oriental qui fortement contrastaitavec laquoles souvenirs du siegravecle de Pierre le Grandraquo selon lrsquoun des eux10

23 En effet la preacutedominance des articles de luxe dans lrsquoexposition principale pendant des

anneacutees 1850-1890 est devenue le trait caracteacuteristique de la participation russe ce quecontredisait lrsquoideacutee du concours mondial aux domaines industriel et technique et liait laRussie avec des pays pre-industriels Agrave lrsquoavis des observateurs russes cela nonseulement deacuteshonorait le pays du point de vue du progregraves de la civilisation mais aussicreacuteait lrsquoimage fausse de la Russie chez les eacutetrangers laquoRegardez que se passe auxExpositions Universelles dans la section de notre patrie - Srsquoindignait un des eux -Chacun peut imaginer que chez nous il nrsquoy a rien et personne sauf des comtes et desprinces et des millionnaires Tout cela doit ecirctre du monde magique ougrave les gens senourrissent des frits oiseaux de paradis et srsquohabillent des plumes de ces oiseaux Etcrsquoest notre vraie Russie dont nous connaissons et voyonsraquo11

24 A lrsquoexposition de 1862 agrave Londres lrsquoEmpire russe srsquoest preacutesenteacute officiellement Sous

Alexandre II le reacuteformateur libeacuteral la Russie a voulu manifester tous ses succegraves dudeacuteveloppement capitaliste et son attachement agrave lrsquoestheacutetique europeacuteenne Son pavillonau Palais de lrsquoindustrie avait le mecircme style classique les colonnes corinthiennes strictesornaient son entreacutee Le correspondant drsquoun journal de Moscou soulignait comme la

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digniteacute de lrsquoexposition russe ce que tous les objets laquoont le sceau de la civilisationeuropeacuteenne supeacuterieure et du goucirct artistique raffineacute ce que promet beaucoup pour lefutur de lrsquoindustrie russeraquo12 Pourtant les visiteurs a sembleacute ne pas remarquer la sectionrusse et lrsquoont trouveacute ennuyeuse Parmi les piegraveces exposeacutees se trouvaient des modegraveles delrsquoEglise orthodoxe et de lrsquoisba en bois vernie Inattendu lrsquoisba a attireacute lrsquoattention dupublic et de la presse

Fig 1 Le petit pavillon au style de lrsquoisba russe de lrsquoExpo-186213

25 En reacuteponse agrave lrsquointeacuterecirct du public agrave lrsquoExposition de 1867 agrave Paris la faccedilade de la section

russe au Palais Omnibus a eacuteteacute deacutecoreacutee dans le laquostyle paysanraquo mecircme si crsquoeacutetait encoretrop conventionnel et trop modeste (sous la direction de lrsquoarchitecte parisien Beacutenard)une visiegravere au-dessus de lrsquoentreacutee et quelques colonnes en bois Derriegravere la faccediladepaysanne on exposait toutes les mecircmes fourrures bijoux et articles de luxe Crsquoestdonnait lrsquoeacutetrange discordance de sens et de style entre lrsquoexteacuterieur et lrsquointeacuterieur de lasection russe Hippolyte Gautier le guide professionnel reacutefleacutechissait dans la sectionrusse laquoDe toutes les expositions eacutetrangegraveres qui ont trouveacute place au Champ de Marscelle de la Russie est peut-ecirctre celle qui a le plus de saveur qui attire le plus par je nesais quoi drsquoeacutetrange et de mysteacuterieux Le Russe est notre voisin il vit chez nous de notrevie il est aussi Parisien qursquohomme du monde de la notre eacutetonnement quand nous levoyons chez lui quand ses arts ses productions nous montrent ce singulier meacutelange delrsquoOrient et de lrsquoOccident de la civilisation et de la barbarie des robes de soie et despeaux qui servent de vecirctement agrave lrsquohabitant du Caucase jusque dans les salles quirenferment lrsquoexposition russe toutes en bois sculpteacute de dessin le plus capricieux descouleurs les plus fantastiques il y a quelque chose de singulier on sent qursquoon est pluspregraves de Byzance que de la Sibeacuterieraquo14

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Fig 2 La faccedilade de la section russe de lrsquoExpo-186715

26 LrsquoIsba de Gromov a eacuteteacute exposeacutee agrave lrsquoexteacuterieur du Palais Elle a eacuteteacute bacirctie par son architecte

personnel GIVintergalter lrsquoami et lrsquoadheacuterent du professeur Gornostaeacutev A Peacutetersbourgcette oeuvre a reccedilu la recommandation de lrsquoAcadeacutemie des Beaux-Arts Lrsquoisba a eacuteteacutedeacutemonteacutee et est arriveacutee agrave lrsquoExposition dans 2500 boicirctes accompagneacutee de moujiksbarbus

Document 3 Le village russe de lrsquoExpo-186716

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27 Elle a reccedilu la meacutedaille drsquoargent du jury comme lrsquooeuvre drsquoart Les visiteurs eacutetrangers ne

savaient pas comment classifier ce bacirctiment mdash la cabane de paysans ou lrsquoeacuteleacutegant chaletSelon un des eux laquosi les paysans russes en ont de semblables il faut croire qursquoils ne sontpas trop a plaindreraquo17 Les guides ont consacreacute des chapitres entiers agrave lrsquoisba et agrave sesinteacuterieurs Parfois leurs illustrations eacutetaient le fruit des ideacutees steacutereacuteotypeacutees des peintresfranccedilais sur les laquomoscovitesraquo Ainsi dans lrsquoAlbum de lrsquoExposition illustreacutee sur la gravurelaquoIsbaraquo nous voyons un enfant aux cheveux friseacutes jouant sur la peau drsquoun ours un luth() sur le plancher aux pieds drsquoun moujik faisant priegravere avec une hache () agrave sa ceinturePourtant la revue soulignait sa compeacutetence laquoNous nous faisons geacuteneacuteralement une tregravesfausse ideacutee du caractegravere de certains peuples entre autres du Russie qursquoil est convenude consideacuterer comme un barbare Le Russe est gai et joyeux sujet agrave lrsquoenthousiasmecreacutedule jusqursquoagrave la naiumlveteacute bavard fou de chants et de danses superstitieux brave agrave laguerre et impassible devant la mortraquo18 Telles conclusions sur lrsquoidentiteacute nationale dupeuple russe eacutetaient faites par les observateurs de ldquolrsquoIsbardquo de Gromov Mais mecircme leseacutetrangers ont devineacute que cette maison est trop luxueuse pour les simples gens laquoEllenous offrait plutocirct une reproduction eacuteleacutegante des habitations de paysans russes queleur type reacuteel et tel qursquoil se rencontre le plus souvent dans cet empireraquo - lisons dans unouvrage de reacutefeacuterence19

28 Lrsquoexposition de 1873 agrave Vienne est devenue la vraie triomphe de Russie sur le fond de

lrsquointeacuterecirct deacutecroissant des Anglais et de la participation reacuteduite de la France apregraves saguerre avec Bismarck Lrsquoarchitecte de la section russe eacutetait Ippolito Monighetti(1819-1878) un des reacutedacteurs de la revue laquoZodtchiiumlraquo du foyer de pseudo-russe style Ila exposeacute trois objets du mecircme type la faccedilade de la section russe agrave lrsquointeacuterieur du Palaisde lrsquoindustrie entre les sections de lrsquoEgypte et de la Turquie lrsquoisba de Gromov et lepavillon de lrsquoEmpereur sous la forme drsquoune partie du maison de boyard ndash dans le parcavec les mecircmes voisins Il est possible que ce voisinage aussi bien que la passion deMonighetti pour lrsquoarchitecture de lrsquoAsie renforccedilaient la perception de lrsquoexposition russepar les visiteurs comme de lrsquoexotisme oriental

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Fig 4 Maison de paysan russe et le pavillon de lrsquoempereur de lrsquoExpo-187320

29 Selon un guide laquolrsquoaspect du pavillon russe est tout agrave fait grandioseraquo21 Parmi tous les

bacirctiments russes lrsquoattention du public eacutetait attireacutee vers lrsquoisba laquoRien de coquet etdrsquoeacuteleacutegant comme lrsquoIsba russe qui donnera aux visiteurs de lrsquoExposition une ideacutee delrsquoarchitecture et de la construction employeacutees par le paysan pour se maisonraquo22

30 Les goucircts du public ameacutericain eacutetaient complegravetement inconnus aux participants russes

Ils sont arriveacutes en retard agrave lrsquoExposition de 1876 agrave Philadelphie les organisateurs leuront donneacute des meubles ordinaires Crsquoest pourquoi la section russe en Ameacuterique eacutetaitplus pauvre des impressions identitaires par rapport aux autres participants

31 Pourtant mecircme ses quelques vitrines de style russe ont suffi pour attirer lrsquoattention des

visiteurs Louis Simonin lrsquoingeacutenieur franccedilais a eacutecrit pour laquoRevue des Deux Mondesraquo

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laquoLa Russie se fait eacutegalement remarquer dans les bacirctiments du parc de Fairmount sadouble physionomie de nation agrave la fois europeacuteenne et asiatique y apparaicirct nettementraquo23 Un chroniqueur ameacutericain a critiqueacute laquola manieraquo cette passion pour le folklore ausein de lrsquoexposition industrielle

The Russian section was a fruitful field presenting in a striking manner the resultsof the revived taste for national forms and ornamentation as expressed in earlyMuscovite art and architecture that now prevails to a very marked extent among allclasses of Russian society This taste is a recent growth but stimulated by anintense patriotism and by the most exalted ideas of the future of the Slavic race itis almost a mania and bids fair to greatly modify if not entirely replace the taste forclassic renaissance and modern European art24

32 LrsquoEspagne notre voisine du pavillon a apporteacute agrave Philadelphie une grandiose faccedilade en

bois A lrsquoExposition ameacutericaine suivante ayant lieu en 1893 agrave Chicago les Russes ontameneacute une construction analogue laquolrsquoentreacutee-vestibuleraquo faite par Ivan Ropete(1845-1908) Elle a eacuteteacute composeacutee de bois sculpteacutes et vernis avec des tourelles carreacutees surles coins Les toits des tourelles eacutetaient couronneacutes des aigles biceacutephales Toute la faccediladeeacutetait coloreacutee et recouverte de dentelles en bois Les visiteurs et les organisateurs ontbien aimeacute cet objet magique Apregraves la fermeture de lrsquoexposition elle a eacuteteacute offert agrave lamission orthodoxe russe aux Etats-Unis ainsi laquolrsquoentreacutee-vestibuleraquo srsquoest transformeacutee enfaccedilade de lrsquoeacuteglise agrave Illinois continuant drsquoaffirmer lrsquoidentiteacute nationale au-delagrave de lrsquooceacutean

Fig 5 La faccedilade de la section russe agrave lrsquoExpo-189325

33 Lrsquoapogeacutee du style pseudo-russe des pavillons nationaux est lrsquoExposition de 1878 agrave Paris

et le deacuteclin ndash lrsquoExposition de 1900 agrave Paris aussi

34 Pour la laquoRue des Nationsraquo de lrsquoExpo-1878 Ivan Ropete (anagramme de Petrov) a creacuteeacute

une faccedilade asymeacutetrique inspireacute du palais de Kolomenskoeacute pregraves de Moscou ougrave Pierre LeGrand eacutetait neacute Le bacirctiment repreacutesentait une maison agrave rondins de bois coloreacutes avec un

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haut toit surmonteacute drsquoun laquokniazekraquo et drsquoun laquokokochnikraquo (eacuteleacutements deacutecoratifs) De deuxcocircteacutes du bacirctiment central srsquoeacutetendait la multitude des deacutetails diverses tours passerellesescaliers toute sorte de fenecirctres Lrsquoensemble eacutetait plein drsquoeacuteleacutegance de lrsquoimpression defecircte de beauteacute exquise et de raffinement Il a beacuteneacuteficieacute drsquoun eacutenorme succegraves Puisqueaux expositions preacuteceacutedentes la Russie faisait la propagande de lrsquoidentiteacute traditionnellepar les faccedilades sculpteacutees de ses sections dans une nouvelle construction de bois deExpo-1878 les spectateurs cherchaient des connus signes de lrsquoisba mecircme si elle estimmense Ils ont deacutecideacute que le pavillon de Ropete est une habitation aristocratique lemeacutelange de lrsquoisba de moujik et du palais de tsar laquoCrsquoest en un mot le type de la maisondu boyard appeleacutee teacutereacutemaraquo26

Fig 6 Ropete Ivan Le projet du pavillon russe de lrsquoExpo-187827

35 Selon lrsquoopinion geacuteneacuterale des visiteurs de lrsquoExposition le pavillon national eacutetait original

talentueux faisait lrsquohonneur de la Russie et ornait la manifestation H Gautier et ADesprez ont eacutecrit dans le guide Les curiositeacute de lrsquoexposition laquoLa faccedilade russe peut sereconnaicirctre de loin agrave sa masse imposante de bois eacutetageacute deacutecoupeacute festonneacute en tous sensagrave ses hautes toitures aigueumls agrave ses encadrements bizarres de fenecirctres agrave la forme quasi-turque du tympan central La couleur dont on a revecirctu les ornements de bois lesdeacutecoupures les toits a plutocirct gacircteacute qursquoembelli ce monument mais lrsquoon a bien fait de lrsquoenrevecirctir si elle est historique Crsquoest dans tous les cas la plus seacuterieuse la plus inteacuteressante(faccedilade) agrave eacutetudierraquo28

36 Lrsquoexposition parisienne de 1889 eacutetait consacreacutee au centenaire de la chute des Bourbons

crsquoest pourquoi lrsquoempire des Romanovs a renonceacute agrave la participation officielle Faute deressources la section russe est revenue sous le toit du Palais de lrsquoindustrie elle eacutetaitpetite et modeste preacutesentant les mecircmes curiositeacutes touristiques ndash samovars icocircnescaviar et 8 m3 de terre

37 Le rocircle inattendu et substantiel dans la propagande du style russe en 1889 appartenait agrave

lrsquoexposition laquoHistoire de lrsquoHabitation humaineraquo de Charles Garnier Elle est devenue lereacutesultat de ses recherches scientifiques En qualiteacute de lrsquohabitation russe Garnier a choisila maison de lrsquoaristocrate meacutedieacuteval (le palais de bois des boyards en fait le mecircme palaisKolomenskoeacute) Lrsquoauteur lrsquoa rangeacute dans la partie laquola civilisation Byzantine et son

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influence dans lrsquoEuroperaquo ainsi en soulignant les motifs orientaux du bacirctiment Agrave sonavis le style russe dans lrsquoarchitecture est un meacutelange du style byzantin - mais le plusluxueux et aristocratique et du slave style traditionnel29

Fig 7 Maison russe au XV siegravecle (entre les bacirctiments byzantin et arabe) Histoire de lrsquohabitationhumaine agrave lrsquoExpo-188930

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38 Pour lrsquoExposition-1900 agrave Paris agrave lrsquoeacutepoque de laquolrsquoEntente cordialeraquo entre deux pays la

Russie se preacuteparait longtemps et seacuterieusement Un projet du pavillon en style pseudo-russe deacutejagrave familier aux visiteurs europeacuteens a eacuteteacute proposeacute par Victor Vasnetsov(1848-1926) ceacutelegravebre peintre et illustrateur des contes slaves Pourtant ce projet a eacuteteacuterejeteacute parce qursquoil nrsquoincarnait pas lrsquoideacutee de lrsquoEmpire

39 Finalement crsquoest le Pavillon des Confins Russes rempli de tapis de Boukhara de

deacutefenses de mammouth de chegravevres de montagne et drsquoours polaires est devenu lebacirctiment principal Il a eacuteteacute fait en pierre ce qui deacutetruisait lrsquoestheacutetique du style pseudo-russe destineacute aux constructions en bois Lrsquoauteur de ce projet est Robert-FridrichMeltser (1860-1943) architecte de la cour impeacuterial et partisan des ideacutees du professeurGornostaeacutev Meltser eacutetait connu pour sa capaciteacute de stylisation et de meacutelange des stylesle plus souvent orientaux (chinois indien mauresque) Dans les silhouettes du pavillonles visiteurs eacutetrangers voyaient le Kremlin de Moscou laquoCette eacutevocation du Kremlinrappelle lrsquoarchitecture de ce palais intimement lie agrave lrsquohistoire de la grandeur croissantede la sainte Russie et rappelle les gloires des tzars pegraveres de ce peuple immense qui leurdoit sa prospeacuteriteacute actuelle preacuteceacutedant un avenir plein de superbes promessesraquo31

Fig 8 Le pavillon des Confins Russes agrave lrsquoExpo-190032

40 Lrsquoobjectif de la preacutesentation de lrsquoidentiteacute officielle au moyen du pavillon drsquoExposition a

eacuteteacute reacutealiseacute tout agrave fait Les spectateurs eacutetrangers le classifiaient sans heacutesitations commele palais Mecircme les critiques-compatriotes du style pseudo-russe ont reconnu que lepavillon avait lrsquoaspect laquoprincierraquo33 Ayant la vue du Kremlin il a eacuteteacute consacreacute auxconfins asiatiques de lrsquoempire ndash le Caucase lrsquoAsie centrale la Sibeacuterie ndash ce qui a permisaux visiteurs de le surnommer le palais sibeacuterien Gracircce agrave ce pheacutenomegravene la conscienceeuropeacuteenne a fini par unir le style russe des pavillons drsquoexposition agrave lrsquoexotismeoriental lrsquoidentiteacute russe eacutetait perccedilue comme asiatique ou au moins comme lacivilisation mixte

41 Le fossoyeur du laquostyle russeraquo srsquoest cacheacute dans une ruelle sombre entre le Palais sibeacuterien

et le Palais Trocadeacutero

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Fig 9 Le village russe agrave lrsquoExpo-190034

42 Crsquoeacutetait la section artisanale (le village russe) Ce petit pavillon ne repreacutesentait pas une

stylisation une imitation et un emprunt de la culture de Russie ancienne crsquoeacutetait sareacutevision originale agrave lrsquoaide des moyens du nouveau courant drsquoarchitecture ndash le moderneLes organisateurs de cette section le peintre K Korovine et lrsquoarchitecte IBondarenkoont interpreacuteteacute autrement le thegraveme de lrsquoisba russe auquel le public srsquoeacutetait deacutejagraveaccoutumeacute Mais leur version de lrsquoimage de Russie eacutetait encore une variante delrsquoidentiteacute artificielle fictive dont lrsquoexemple le plus eacutedifiant est la matriochka exposeacuteepour la premiegravere fois (creacuteeacutee la veille agrave partir drsquoun jouet japonais) et devenue depuis lorsle symbole principal de la culture russe dans lrsquoimagination des eacutetrangers

6 Conclusion

43 La preacutesentation des pavillons nationaux aux Expositions Universelles eacutetait la

deacutemonstration de lrsquooriginaliteacute des pays-participants le deacutefi aux ideacutees occidentales duprogregraves commun et du monde homogegravene

44 Le design des pavillons russes des Expositions Universelles eacutetait le pheacutenomegravene unique

de lrsquoarchitecture nationale et mondiale On ne peut pas de classer son style en cadre descourants de lrsquoarchitecture contemporaine puisque il nrsquoeacutetait pas architectural ni par sadestination ni par ses eacuteleacutements A la diffeacuterence de lrsquoeacuteclectique europeacuteen les architectesde laquopseudo-russeraquo nrsquoavaient pas des anciens modegraveles pour leurs combiner La source delrsquoinspiration pour les auteurs des pavillons nationaux est devenu lrsquoart deacutecoratif etartisanal (les vecirctements les meubles la vaisselle la broderie) La compreacutehension de lafragiliteacute et du caractegravere provisoire des bacirctiments exposeacutes leur caractegravere repreacutesentatifdans le format des expositions universelles donnaient une grande liberteacute auxarchitectes pour la creacuteation des faccedilades et la deacutecoration des inteacuterieurs des pavillons

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crsquoest pourquoi les questions de lrsquoharmonie du goucirct du style ont ceacutedeacute aux critegraveres de lavivaciteacute de lrsquoattraction de lrsquoalteacuteriteacute mdash au laquostyle de coqraquo

45 Pendant quelques deacutecennies le clicheacute des pavillons des Expositions se formait par les

efforts des architectes du cercle du professeur de lrsquoarchitecture agrave lrsquoAcadeacutemie des beaux-arts AM Gornostaeacutev

46 Lrsquoexteacuterieur des pavillons est devenu pour le public eacutetranger lrsquoexpression concentreacutee de

la russe caractegravere et culture de lrsquoidentiteacute nationale de la Russie Notre recherche amontreacute que comme le style de lrsquoarchitecture laquoagrave la russeraquo eacutetait le fruit de la fantaisie deses auteurs lrsquoidentiteacute nationale affirmeacutee par lui eacutetait fausse artificielle necorrespondait pas ni lrsquoideacuteologie officielle de lrsquoEmpire ni la mentaliteacute de lrsquoeacutelite culturellendash profondeacutement europeacuteaniseacutee ni le mode de vie ndash chreacutetien et modeste ndash du peuplerusse

47 Au deacutebut du XX siegravecle les images de lrsquoisba traditionnelle et du bacirctiment officiel

remplaceront lrsquoun lrsquoautre comme les symboles de la compeacutetition des deux identiteacutesrusses (populaire et eacutetatique) mais ils se reacutealiseront par les moyens des stylespurement europeacuteens de lrsquoart-deacuteco (Glasgow 1901) du classicisme (Turin 1911) duconstructivisme (Paris 1925)

48 Quelle image produisait la Russie par ses expositions A notre avis assez

contradictoire

49 Premiegraverement il faut constater le contraste entre lrsquoexteacuterieur folklorique les pavillons

russes et leurs inteacuterieurs plein des produits industriels et des innovations modernesPar exemple dans lrsquoisba de Gromov (1867) srsquoinstallait lrsquoeacutecurie bien eacutequipeacutee dans tregravesjoli pavillon drsquoIvan Ropete (1878) se trouvait la direction de la section russe et sonservice postal dans le palais des Confins russes imitant lrsquoarchitecture du XVII siegravecle(1900) srsquoinstallaient lrsquoorchestre jouant des marches et des polkas et deux expositionsdu Transsibegraverien avec le train de plaisir

50 Deuxiegravemement lrsquoexteacuterieur des pavillons russes du XIX siegravecle eacutetait le reacutesultat sommaire

des influences et des goucircts des organisateurs de la participation du pays auxExpositions Universelles qui se trouvaient sous lrsquoinfluence (pour ne pas dire sous lapression) de la reacuteaction des visiteurs eacutetrangers LrsquoEurope agrave la recherche de sa propreidentiteacute ne voyait pas (consciemment ou inconsciemment) la Russie comme le paysmoderne et occidental le public attendait voir lrsquoexotisme bizarre des coins perdus ndashprimitif sauvage asiatique Le succegraves chez visiteurs et le bruit dans la presse fixait laconception des pavillons russes la succession des faccedilades des pavillons de lrsquoExpositionagrave lrsquoExposition donnait au public lrsquoimpression drsquoobservation de la veacuteritable identiteacuterusse

51 Troisiegravemement la Russie tsariste de cette eacutepoque nrsquoavait pas de grave crise identitaire

Elle se consideacuterait comme le pays occidental comme lrsquoempire chreacutetien Le nationalismedans lrsquoideacuteologie et dans la culture russe avait le mecircme caractegravere qursquoen Europe Le stylepseudo-russe eacutetait un des courants de ce mouvement en plus il nrsquoeacutetait pas troppopulaire Notamment le succegraves des pavillons des Expositions Universelles a donneacute lecertain prestige et la populariteacute agrave ce style de coq Pourtant le sens identitaire a eacuteteacutedonneacute aux pavillons russes par nos contemporains dont la conscience historiqueconstruit le mythe de la Russie ancienne ndash avant lrsquoURSS ndash pastorale patriarcaleidyllique Lrsquoimage douce des faccedilades drsquoexpositions surtout drsquoIvan Ropete et de

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lrsquoExpo-1900 illustre ce mythe sur des centaines des pages des peacuteriodiques et des sites delrsquoInternet

NOTES

1 СТАСОВ Владимир Васильевич Наши итоги на всемирной выставке URL lthttp

azlibrusstasow_w_wgt [consulteacute le 5 avril 2014]

2 Наследие Александра Николаевича Бенуа URL lt httpwwwbenua-memoryrugt

[consulteacute le 5 avril 2014]

3 АВЕТИСЯН Ашот Джеймсович Традиции русского зодчества в архитектурепавильонов России на всемирных выставках in Российская Академия архитектуры истроительных наук Вопросы всеобщей истории архитектуры Материалымеждународной научной конференции 30ndash31 мая 2013 Москва 2013

4 МЕЗЕНИН Николай А Парад всемирных выставок URL lthttpnplitrubooksitemf00

s00z0000091st005shtmlgt [consulteacute le 20 avril 2014]

5 ШПАКОВ Валерий Н История всемирных выставок Москва ACT Зебра Е 2008

6 ЖИДКАЯ Анна Pоссия на всемирных выставках лучшие павильоны за 150 лет URL

lthttpobzorwestsibruarticle368101gt [consulteacute le 25 juin 2014]

7 История участия России в ЭКСПО URL lthttpexpo2010formikaruabouthistoryphpgt

[consulteacute le 25 juin 2014]

8 ФРОЛОВ Владимир П Павильоны России на Всемирных выставках строительство иархитектура in Вестник МГСУ 6 2013 Сc 42-49

9 URL lthttprosmiririranrugt [consulteacute le 25 juin 2014]

10 Российская империя в зеркале Всемирных универсальных выставок URL lthttp

sergeytsvetkovlivejournalcom134837htmlgt [consulteacute le 5 avril 2014]

11 СТАСОВ Владимир Васильевич Наши итоги на всемирной выставке URL lthttp

azlibrusstasow_w_wtext_1878_nashi_itogo_na_vsemirnoy_vystavkeshtmlgt [consulteacute le 5

avril 2014]

12 laquoВсемирная выставка в Лондонеraquo in История выставочно-ярмарочнойдеятельности 1862 URL lthttpistoriya-vystavoknarodruindex0-5gt [consulteacute le 5 avril

2014]

13 URL lthttpweblog33brucomblogkommentar24024063htmlgt [consulteacute le 5 avril 2014]

14 GAUTIER Hippolyte Les curiositeacutes de lrsquoexposition universelle de 1867 Paris Ch Delagrave

1867 p 115

15 URL lthttpobzorwestsibruarticle368101gt [consulteacute le 5 avril 2014]

16 URL lt httpraritarucataloggravyury

russkie_pavilony_na_vsemirnoi_vystavke_v_parije_v_1867_ggt [consulteacute le 5 juin 2014]

17 GAUTIER Hippolyte opcit p 46

18 RICHARD Gabriel LrsquoAlbum de lrsquoExposition illustreacutee Histoire pittoresque de lrsquoExposition

universelle de 1867 Paris C Schiller 1867 p 291

19 NORMAND Alfred Lrsquoarchitecture des nations eacutetrangegraveres eacutetude sur les principales

constructions du parc agrave lrsquoExposition universelle de Paris Paris A Morel 1870 p 15

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20 URL lt httpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphpexpo_id=4amppavillon_id=1604gt

[consulteacute le 5 avril 2014] et URL lthttpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphp

expo_id=4amppavillon_id=1609gt [consulteacute le 5 avril 2014]

21 Lrsquoexposition universelle de Vienne illustreacutee 17 1873 pp 260-261

URL lthttpbabelhathitrustorgcgiptid=umn31951d025531617view=1upseq=206gt [consulteacute

le 5 avril 2014]

22 Maison de Paysan Russe URL lt httpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphp

expo_id=4amppavillon_id=1604gt [consulteacute le 5 avril 2014]

23 SIMONIN Louis Le centenaire ameacutericain et lrsquoexposition de Philadelphie Revue des deux

mondes T 17 1876 URL lthttpfrwikisourceorgwiki

Le_Centenaire_americain_et_lrsquoexposition_de_Philadelhiegt [consulteacute le 5 avril 2014]

24 INGRAM Joseph S The Centennial Exposition described and illustrated being a concise and

graphic description of this grand enterprise commemorative of the first centenary of American

independence Philadelphia- Toronto Hubbard-AH Hovey 1876 URL lthttpsarchiveorg

streamcentennialexpositionpage470mode2upgt [consulteacute le 5 avril 2014]

25 URL lthttphumuslivejournalcom2617017htmlgt[consulteacute le 5 avril 2014]

26 Rue des nations Pavillon russe URL lthttpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphp

expo_id=25amppavillon_id=2627gt [consulteacute le 5 avril 2014]

27 URL lthttpwoodtotalarchcomnode98gt [consulteacute le 5 avril 2014]

28 GAUTIER Hippolyte DESPREZ Adrien Les curiositeacutes de lrsquoexposition de 1878 guide du

visiteu Paris Ch Delagrave 1878 p 37

29 GARNIER Charles AMMANN Auguste LrsquoHabitation humaine Paris Hachette 1892 p 702

30 URL lt httpwwwuefexporuid=44965gt [consulteacute le 5 avril 2014] et URL lthttp

humuslivejournalcom1369937htmlgt [consulteacute le 5 avril 2014]

31 Exposition universelle de 1900 les plaisirs et les curiositeacutes de lrsquoexposition Paris Chaix 1900

p 272

32 URL lt httpwwwworldfairsinfoexpopavillondetailsphpexpo_id=8amppavillon_id=57gt

[consulteacute le 5 avril 2014]

33 БЕНУА Александр Воспоминания URL lthttpwwwbenuasubook_4_g38_1gt [consulteacute

le 5 avril 2014]

34 URL lthttpcultobzorru201404kollektsiya-morozova-eksponat-117-247gt [consulteacute le 5

juin 2014]

REacuteSUMEacuteS

La Russie a pris part presque agrave toutes les Expositions Universelles de la deuxiegraveme moitieacute du XIXe

siegravecle Elle a commenceacute par les sections du bacirctiment principal puis elle a eacutelargi sa preacutesence aux

expositions avec des eacutedifices theacutematiques et de grands pavillons nationaux La reacuteaction des

visiteurs de ces Expositions influenccedilait lrsquoeacutetablissement de lrsquoestheacutetique particuliegravere des pavillons

russes suivant le style folklorique Ils creacuteent lrsquoideacutee de la Russie fausse au fond mais inteacuteressante et

familiegravere aux Europeacuteens celle du pays oriental et preacuteindustriel

La Russia ha partecipato a quasi tutte le esposizioni universali della seconda metagrave del XIX secolo

Partendo con le sezioni dellrsquoedificio principale ha poi ampliato la propria presenza nelle mostre

con edifici di alta qualitagrave e grandi padiglioni nazionali La reazione dei visitatori di questi

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spettacoli ha influenzato la definizione della particolare estetica dei padiglioni russi secondo uno

stile folklorico Tali costruzioni creano unrsquoidea fasulla della Russia ma interessante e familiare

agli Europei quella di un paese orientale e preindustriale

Russia took part almost in all World Exhibitions of the second half of the 19th century Starting

with sections in the central exhibition hall it gradually expanded its presence at exhibitions at

the expense of separate thematic buildings and big national pavilions The special design of

Russian pavilions in their national style was created under the influence of visitorsrsquo opinion

They propagated a false yet interesting and habitual European image of Russia as the eastern

and preindustrial country

INDEX

Mots-cleacutes expositions expositions universelles identiteacute pavillon nationale Russie

Keywords exhibitions identity national pavilion Russia World exhibitions

Parole chiave esposizioni esposizioni universali identitagrave padiglione nazionale Russia

AUTEUR

OLGA KAZAKOVA

Docteur en Histoire Sa thegravese Les Etats-Unis devant lrsquoopinion publique russe des anneacutees

1850-1860 des socio-culturels aspects de la perception a eacuteteacute soutenue au mois de deacutecembre 2000

agrave lrsquoUniversiteacute drsquoEtat drsquoOrel Son inteacuterecirct principal est lrsquoimagologie des relations internationales

Surtout speacutecialiste du XIX siegravecle elle eacutetudie les diffeacuterentes institutions et formes de la

preacutesentation et de la perception de lrsquoimage de lrsquoAutre Actuellement elle srsquooccupe de lrsquoimage de la

Russie agrave travers des Expositions Universelles URL lthttpwwwstudistoricicomprogett

autoriKazakovagt

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Les viseacutees politiques et identitairesde lrsquoorientalisme architectural aumiroir drsquoune anthologie despavillons de la Tunisie dans lesexpositions universelles (1851-2010)Nader Meddeb

1 Depuis lrsquoavegravenement de laquo The Great

Exhibition of the Works of Industry of all

Nations raquo qui prit place sous la gigantesquetoiture en verre du Cristal Palace conccedilupar Joseph Paxton en 1851 la Tunisie nepas manqua hormis des rares occasions desrsquoapproprier un petit coin du mondeminiature qursquooffre cet eacutevegravenement Saparticipation eacutetait tributaire de sasituation politique selon qursquoelle eacutetait uneReacutegence ottomane une colonie franccedilaiseou une Reacutepublique indeacutependante Ainsi en allant drsquoun petit stand inteacutegreacute dans lasection de lrsquoEmpire ottoman jusqursquoaux pavillons repreacutesentatifs de la Tunisie de Ben Ali1en passant par les pavillons coloniaux et ceux de la Tunisie de Bourguiba2 lesconstructions eacutepheacutemegraveres eacuterigeacutees agrave cette occasion se sont aveacutereacutees riche drsquoune leccedilon surla gouvernance et lrsquoinstrumentalisation de lrsquoobjet architectural pour des finsidentitaires politiques et eacuteconomiques On les qualifie de productions orientalistes depar leur aspect formel drsquoun cocircteacute et la nature du programme architectural adopteacute drsquounautre cocircteacute Depuis la fin du XIXe siegravecle ces pavillons on fait lrsquoobjet drsquoune reacuteinventiondes styles avec bien entendu une complication de leur porteacutee symbolique Le preacutesentessai ambitionne donc de saisir le message latent que lrsquoon deacutecegravele dans les choix

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architecturaux adopteacutes dans quelques pavillons repreacutesentatifs de la preacutesencetunisienne dans les expositions universelles

1 Sur lrsquoorientalisme architectural et la genegravese drsquounelangue dans une langue

2 En partant de lrsquoincontournable thegravese saiumldienne sur Lrsquoorientalisme lrsquoOrient creacuteeacute par

lrsquoOccident (1978) 3 et lrsquoensemble du bagage theacuteorique mis au point par les postcolonial

studies depuis cette date on srsquoentend agrave ce que lrsquoorientalisme architectural neacute enOccident puis diffuseacute en Orient ne repreacutesente pas uniquement une simple ouverturesur lrsquoart de lrsquoautre Il peut lrsquoecirctre dans des contextes peu toucheacutes par lrsquoideacuteologiecolonialiste europeacuteenne du XIXe siegravecle cas de lrsquoAmeacuterique du Nord ougrave lrsquoon se place ducocircteacute drsquoun mimeacutetisme au lieu drsquoune deacutefiguration agrave viseacutees politiques4 Lrsquoorientalisme telque deacutefini par Edward Saiumld serait laquo une vision politique de la reacutealiteacute sa structureaccentue la diffeacuterence entre ce qui est familier (lrsquoEurope lrsquoOccident ldquonousrdquo) et ce quiest eacutetranger (lrsquoOrient ldquoeuxrdquo) raquo5 En ce qui a trait au volet architectural Nabila Oulebsirpreacutecise que laquo cette floraison estheacutetique et lrsquointense activiteacute architecturale quilrsquoaccompagne ne sont pas alors lrsquoeffet drsquoune simple vogue mais bien celui drsquounepolitique concerteacutee raquo6 Elle argumente sa position en partant du nom donneacute aux formesarchitecturales adopteacutees par le colonisateur franccedilais en Algeacuterie le laquo style Jonnart raquoDiffuseacute sous lrsquoimpulsion du gouverneur Charles Ceacutelestin Auguste Jonnart (1857-1927)ce style se voulait un art officiel neacuteo-algeacuterien de conciliation entre la culture arabo-musulamne locale et celle franccedilaise Le gouverneur y voyait lrsquoastuce de sa politiqueculturelle indigegravene tant conseilleacutee aux colons

3 Pour lrsquoauteur drsquoArabisances (1983) 7 Franccedilois Beacuteguin il srsquoagit drsquoun laquo style de

protecteur raquo inventeacute pour remeacutedier au malaise senti par les indigegravenes coloniseacutes quivoyaient le style neacuteo-classique (laquo style du vainqueur raquo) envahir le paysage de leursciteacutes Le mecircme style est parfois deacutesigneacute par laquo style neacuteo-mauresque raquo par reacutefeacuterence auxinfluences mauresques et andalouses ou par laquo style cafeacute raquo puisqursquoil srsquoest deacuteveloppeacute enEurope dans les lieux de deacutetente et de loisir comme les restaurants et les cafeacutes On sereacutesout finalement agrave ce que lrsquoappellation mecircme de ces formes architecturales hybridespose problegraveme

4 Par ailleurs en se reacutefeacuterant agrave cette deacutefinition que donnent Deleuze et Guattari agrave la

notion de style laquo un style nrsquoeacutetant pas une creacuteation psychologique individuelle mais unagencement drsquoeacutenonciation on ne pourra pas lrsquoempecirccher de faire une langue dans unelangue raquo8 lrsquoorientalisme architectural ne serait-il pas laquo une langue dans une langue raquopartant du principe qursquoil tire profit drsquoun vocabulaire pour creacuteer un autre semblant maisdiffeacuterent La particulariteacute de cette langue est qursquoelle est ambivalente et trompeuse Elleuse des lettres drsquoune langue locale recompose ses syllabes reacuteinvente ses mots et se faitses propres phrases et de lagrave son propre discours Elle eacutetablit ainsi un apparent rapportde sympathie avec la langue laquo hocircte raquo pourtant elle ne fait que deacutefigurer son senspremier en la reacuteduisant agrave la simple fonction estheacutetique Lrsquoindigegravene croit comprendre lecode intrus et se trouve emporteacute par la langue piegravege qui en fin de compte nrsquoestmaitriseacutee que drsquoun seul cocircteacute celui de son creacuteateur le colonisateur

5 Pour se faire un statut clair en tant que code formel autonome lrsquoorientalisme

architectural a ducirc trouver le terrain fertile pour se deacutevelopper et eacutevoluer vers une

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certaine coheacuterence eacuteloquente Les expositions universelles eacutetaient alors le chantierideacuteal lagrave ougrave les styles se livraient bataille et ougrave lrsquoorientalisme architectural a suatteindre lrsquoapogeacutee de sa distinction entre 1900 et 1930 Pour en arriver il œuvradrsquoabord dans les limites de la reproduction agrave lrsquoidentique ndash ou presque ndash avant de donnerlibre cours agrave des fantaisies compositionnelles plus complexes et insolites Pour lapremiegravere eacutetape le pavillon de la Reacutegence de Tunis de 1867 en est un bon exemple Pourla premiegravere fois le bey de Tunis deacutecida de se consacrer un pavillon autonome Il rompitpar conseacutequent avec lrsquoancienne tradition qui limitait la participation tunisienne agravequelques dizaines de megravetres carreacutes dans lrsquoespace reacuteserveacute agrave lrsquoEmpire ottoman

Fig 1 Objets exposeacutes par la reacutegence de Tunis dans la collection de lrsquoEmpire ottoman agrave lrsquoexpositionuniverselle de Londres 1851 1-Bijoux traditionnels offerts par lrsquoeacutepouse du bey 2-Tente nomade etobjets artisanaux divers 3-Menuiserie en arabesque (porte) 4-Selle 5-Poterie artisanale

copy The Royal Commission 1851 (Bibliothegraveque des ouvrages rares McGill university Montreacuteal)

6 En effet avec le deacuteclin de lrsquoempire le possesseur du royaume de Tunis deacutecida de se

deacutetacher de sa tutelle agrave la Sublime Porte Sa volonteacute de se distinguer par un pavillon agravepart se voulait alors lrsquoaffirmation de cette autonomie politique En revanche elleconsolidait drsquoautres rapports diplomatiques notamment ceux avec la France avec qui laReacutegence eacutetablissait deacutejagrave une politique drsquolaquo emprunt agrave lrsquooccident raquo On note que lesFranccedilais ont eacutepauleacute le bey dans cette reacutesolution politique prise depuis 1705 quand laquo lesheacuteritiers drsquoHussein Bey se sont comporteacutes en souverains indeacutependants et absolusconcluant notamment des traiteacutes avec les diffeacuterentes puissances europeacuteennes sanslrsquointervention de la Sublime Porte raquo9

7 Construit entiegraverement agrave la charge du bey sur le parc du Champ de Mars le pavillon

eacutetait conccedilu par lrsquoarchitecte franccedilais Alfred Chapon (1834-1893) qui parait-il ne srsquoestjamais rendu agrave la Reacutegence Son travail consistait en une reacuteplique du palais du bey auBardo En deacutepit de la grande similariteacute avec lrsquoeacutedifice original Chapon nrsquoheacutesitait pas agrave

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faire appel aux reacutefeacuterences en vogue agrave savoir le palais de lrsquoAlhambra et quelquesmonuments turcs phares Avec leurs arcs polylobeacutes et sa surcharge deacutecorative aussibien agrave lrsquointeacuterieur qursquoagrave lrsquoexteacuterieur il eacutetait une libre adaptation qursquoon associe davantage agraveces reacutefeacuterences plutocirct qursquoagrave la reacutesidence du Bey (fig 02 03) En faisant venir des artisanstunisiens deacutesormais eacuteleacutements du spectacle et en employant des mateacuteriaux locauxChapon voulait donner un caractegravere authentique agrave son œuvre reacutesultat qui semble avoirtrompeacute plusieurs opinions dont celui du journal hebdomadaire Le monde illustreacute du 13juillet 1876 ougrave on lit

[hellip] le Bardo est le morceau architectural le mieux reacuteussi de toute lrsquoExposition aupoint de vue de la restitution drsquoun style et drsquoun caractegravere M Alfred Chaponlrsquoarchitecte de cette œuvre remarquable a fait preuve drsquoune profonde connaissancede son sujet et drsquoun goucirct drsquoune exquise pureteacute Au lieu drsquoun speacutecimen destineacute agravedonner une ideacutee des splendeurs de lrsquoOrient cet habile artiste a eacuteleveacute un palaisveacuteritable que nrsquoaurait deacutedaigneacute aucun des fastueux pachas dont lrsquohistoire aenregistreacute le luxe et la magnificence le bey de Tunis lui-mecircme srsquoil venait agrave Parisne pourrait qursquoecirctre eacutetonneacute de voir une pareille œuvre Depuis longtemps nousconnaissions M Alfred Chapon comme un des habiles dans son art aujourdrsquohui ilsrsquoest placeacute en premiegravere ligne10

Fig 2 Le palais du Bey de Tunis dit aussi le Bardo Paris (1867) Faccedilade principale Architecte Alfred Chapon

(copy Normand 1867 BNF deacutepartement Litteacuterature et art V-5461)11

8 De son cocircteacute la plume de A Chirac a fait lrsquoeacuteloge du palais dans le catalogue publieacute par la

Commission impeacuteriale Lrsquoexposition universelle de 1876 illustreacutee Par manque deconnaissance de lrsquoarchitecture locale et influenceacute par le penchant estheacutetique delrsquoeacutepoque lrsquoauteur se trahit agrave maintes reprises en confondant les registres tunisiens avecceux espagnols Il regroupa lrsquoensemble dans un seul reacutepertoire qursquoil nommalaquo architecture orientale raquo Ses propos oscillaient entre la valorisation drsquoune part et la

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ridiculisation drsquoune autre surtout lorsqursquoil tourna en ridicule un verset coranique dontla compreacutehension eacutetait on ne peut plus frivole

Par une singuliegravere coiumlncidence qui est due certainement agrave une gracieuse attentionde lrsquohomme eacuteminent que jrsquoai deacutejagrave nommeacute une maxime tireacutee du Coran apparaicirct aubas de la rosace multicolore Traduite en franccedilais elle signifie Heureux le pays quiest gouverneacute par le sadeck Le sadek en franccedilais crsquoest le juste Et savez-vouscomment se nomme le bey actuel Sidi Sadeck bey12

9 Avec le deacutecor exotique entre tentes fantasia dromadaires et types orientaux qui

animaient lrsquoentreacutee du Palais ces avis eacutelogieux agrave lrsquoeacutegard de lrsquoeacutedifice tunisien ont valu agravecette participation le prix du jury De cette maniegravere le pavillon de 1867 assura unedouble satisfaction celle du bey qui a fait un bon pas dans lrsquoaffirmation de sonautonomie par rapport aux Ottomans tout en consolidant les liens avec legouvernement franccedilais et celle des assoiffeacutes de la mode orientaliste qui ont pusavourer leur Orient imaginaire rendu concret

Fig 3 Le palais du Bey de Tunis dit aussi le Bardo Paris (1867) Faccedilade lateacuterale deacutetail drsquounetraveacutee Architecte Alfred Chapon

(copy Normand 1867 BNF deacutepartement Litteacuterature et art V-5461)13

10 Agrave commencer de 1881 la Reacutegence de Tunis devint un protectorat franccedilais Dans les

expositions universelles qui succeacutedaient agrave cette date elle eacutetait introduite commeprovince coloniale de lrsquoempire franccedilais Ainsi le plaisir des beys agrave se deacutebarrasser detoute domination externe ne semblait pas perdurer La France faisait ainsi desexpositions le lieu ougrave eacutetait preacuteciseacute son rocircle politique au sein de sa nouvelle coloniePour lrsquoorientalisme architectural crsquoeacutetait lrsquooccasion de deacutepasser la phase de la copie drsquounseul eacutedifice au profit drsquoune mini-ville ougrave eacutetaient agenceacutes plusieurs deacutetailsarchitecturaux emprunteacutes agrave des monuments seacutelectionneacutes de lrsquoensemble du territoire

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tunisien Crsquoest de cette maniegravere que proceacuteda lrsquoarchitecte Henri Saladin (1851-1923) dansla reacutealisation du pavillon de lrsquoexposition de 1889

Fig 4 Pavillon de la Tunisie agrave lrsquoexposition universelle 1889 agrave Paris 1-portion de rempart 2-Coupole pour marabout ou mausoleacutee 3-Souk 4-Coupole de la mosqueacutee de Kairouan 5-Minaret destyle ottoman rappelant celui de la mosqueacutee Saheb Ettabaa agrave Tunis 6-Deacutetails des loggias du palaisdu Bardo 7-Deacutetail de la mosqueacutee Hammouda Bacha agrave Tunis 8-Deacutetail drsquoune porte de la meacutedina deTunis

Architecte Henri Saladin (1851-1923) (copy Boulanger 1889)14

11 Signe reacuteveacutelateur de lrsquoimportant rocircle assigneacute agrave ce pavillon il eacutetait fut drsquoun concours

qursquoemporta lrsquoarchitecte ci-dessus mentionneacute gracircce agrave sa parfaite connaissance delrsquoarchitecture locale Henri Saladin qui srsquoinstalla dans la Reacutegence bien avant cette datepour œuvrer dans lrsquoarcheacuteologie eacutetait lrsquoun des premiers agrave alimenter le reacutepertoiretheacuteorique sur lrsquoarchitecture arabo-islamique par des ouvrages savants et relativementpositivistes agrave lrsquoeacutegard des arts de lrsquoIslam15 Il comptait parmi les acteurs influents agraveinciter lrsquoadministration coloniale agrave sauvegarder le legs architectural issu de lacivilisation arabo-islamique en Tunisie Toutefois le Saladin rationnel srsquoeacuteclipsa face agraveun cahier de charge qui exigeait que les concurrents reproduisent laquo autant que possibledes deacutetails ou des parties drsquoeacutedifices connus de la Tunisie raquo Avec ce pavillon ougrave onatteignait le summum drsquoune laquo architecture drsquoexposition raquo lrsquoarchitecte parcourra laTunisie du nord au sud pour donner lieu agrave ce que Eacutemile Monod a eacuteleveacute au rang delrsquoœuvre laquo absolument remarquable raquo Nrsquoeacutevoquant qursquoune partie des reacutefeacuterences utiliseacuteeslrsquoauteur le deacutecrit comme suit

Lrsquoentreacutee du palais principal de la Tunisie eacutetait un portique analogue agrave celui dupalais beylical du Bardo agrave gauche un pavillon agrave toit pyramidal quadrangulairereproduisant le tombeau de Sidi-Ben-Arrouz agrave Tunis agrave droite un bacirctiment agraveterrasse reproduisant le Souk-el-Bey Agrave lrsquointeacuterieur une cour carreacutee ou patio entoureacutedrsquoune colonnade donnant accegraves dans les salles drsquoexposition Agrave lrsquoombre de la coupolede la grande mosqueacutee de Kairouan srsquoeacutelevait toute une seacuterie de maisons rappelant

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celles des oasis du Djeacuterid les boutiques et les souks voucircteacutes de Tunis et des villes duSahel Sous les arbres des restaurants des cafeacutes et des concerts avec la musique etles danses tunisiennes et une petite eacutecole modegravele drsquoenfants arabes16

12 Tout semble avoir eacuteteacute au rendez-vous pour raccourcir les distances et permettre aux

laquo assoiffeacutes drsquoexotisme agrave bon marcheacute raquo ici pour reprendre lrsquoexpression drsquoEacute Monod dereacutealiser leur laquo tour du monde en une journeacutee raquo

2 Lrsquoarchitecture des pavillons coloniaux pertinentvecteur des strateacutegies coloniales

13 Deacutecrites par Walter Benjamin les expositions universelles laquo sont les lieux de pegravelerinage

ougrave lrsquoon vient adorer le feacutetiche marchandise raquo17 Il y a dans sa formule lrsquoideacutee du voyage agravela fois eacutereinteur et reacutejouissant qursquoon fait pour une cause sacreacutee En effet cette causedevient ici marchande enjoliveacutee par un feacutetichisme curieux et symptomatique de lrsquoegraverecapitaliste moderne ceacuteleacutebreacutee depuis 1798 dans les expositions industrielles nationalespuis dans les expositions universelles Lrsquoincitation au voyage est double vers lesexpositions mais aussi vers les territoires conquis que lrsquoarchitecture heacuteteacuteroclite despavillons en brosse un tableau suffisamment deacutetailleacute Pour chacune des deuxdestinations lrsquoexposition attire un public preacutecis Le profit y devient double puisqursquoilpermet aux faibles revenus premier public de voyager dans le temps en parcourantdes villes dans une ville Benjamin ajoute par reacutefeacuterence agrave Sigmund Englaumlnder quelrsquoexposition laquo est destineacutee agrave amuser les classes laborieuses et devient pour celle-ci unefecircte de lrsquoeacutemancipation [hellip] Les expositions universelles [hellip] inaugurent unefantasmagorie agrave laquelle lrsquohomme se livre pour se laisser distraire dit-il Lrsquoindustrie duplaisir lrsquoy aide en lrsquoeacutelevant au niveau de la marchandise Il srsquoadonne agrave ses manipulationsdans la jouissance de se sentir eacutetranger agrave lui-mecircme et aux autres raquo18 Pour cetteclientegravele drsquoouvriers eacutetait conccedilu un guide feacuteerique destineacute agrave vendre le voyage gracircce agravelrsquoimmersion totale des visiteurs dans lrsquoambivalence drsquoun conte abracadabrant Celuibricoleacute pour lrsquoexposition du siegravecle celle de 1900 deacutecrit le pavillon tunisien avec cesphrases

Drsquoune architecture orientale eacutelanceacutee et svelte ces constructions offrent lrsquoaspectcharmant des palais ouvrageacutes des Mille et une nuits et des maisons de Bagdad etrappellent les marcheacutes les laquo souks raquo ou les douars de lrsquoEst Algeacuterien Les blanchescoupoles qui dominent la mosqueacutee et que couronne le croissant du Coran ajoutent agravelrsquoillusion de la reacutealiteacute Le minaret qui srsquoeacutelance au-dessus du village precirct agrave portervers le ciel la priegravere du muezzin eacutevoque les chauds deacutecors des villes levantines lajoie des fecirctes du Rhamadan tout le luxe feacuteerique des deacutecors arabes19

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Fig 5 Ci-contre en haut vue sur la cour de la section tunisienne Paris (1900) Ci-contre en bas Bazar de produits artisanaux Le type indigegravene devient partie prenante de la vitrine

Architecte Henri Saladin (copy Quantin 1900)20

14 Drsquoautre part les expositions invitaient les investisseurs second public au certain plus

important agrave srsquointeacuteresser aux territoires drsquooutre-mer lagrave ougrave les reacuteserves naturellesdemeuraient intactes et attendaient agrave ecirctre extraites par la machine moderne Lespavillons des colonies franccedilaises visaient donc agrave laquo donner aux Franccedilais conscience deleur empire Crsquoest-agrave-dire faire passer ailleurs et plus loin les frontiegraveres imaginaires duterritoire raquo21 Dans un temps ougrave la France eacuteprouvait un besoin urgent de peupler laTunisie par les Franccedilais les pavillons des expositions universelles devenaient desvitrines ougrave eacutetaient eacutetaleacutees les richesses naturelles et humaines des terres conquisesPour convaincre les colons et leur faire part drsquoune responsabiliteacute nationale plusieursastuces eacutetaient mises en œuvre Dans le pavillon tunisien de lrsquoexposition de 1900 dont lareacutealisation eacutetait confieacutee de nouveau agrave Henri Saladin un bureau de renseignementfournissait toutes les informations neacutecessaires au sujet de la colonisation lrsquoeacutemigrationet les proceacutedures agrave suivre pour acqueacuterir un terrain agricole ou deacutemarrer une industriequelconque Dans la mecircme section des guides formeacutes pour cette fin assuraient lapreacutesentation des produits locaux en proceacutedant par confeacuterences agrave thegravemes puis parpromenades guideacutees Les exploits en matiegravere de modernisation eacutetaient afficheacutes dansplusieurs endroits de la section

Ces reacutesultats raconte Albert Quantin eacutetaient exposeacutes sous forme de cartes degraphiques de documents de toute nature fournis par lrsquoOffice colonial dans lepalais officiel du Ministegravere des Colonies en haut des jardins du Trocadeacutero Unestatue de Jules Ferry22 laquo le Tonkinois et le Tunisien raquo semblait en garder lrsquoentreacuteeavec un monument eacuteleveacute aux officiers et aux soldats morts pour la patrie Desbustes des grands coloniaux de Richelieu au commandant Riviegravere ornaient le salon

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drsquohonneur Une frise peinte par Calbet sur le mur exteacuterieur montrait les types desraces soumises agrave nos lois Crsquoeacutetait la glorification leacutegitime de lrsquoœuvre accomplie23

15 Pour leur inspirer confiance et seacutecuriteacute des deacutemonstrations de forces entre

marginalisation et deacuteshumanisation de lrsquoindigegravene pouvaient ecirctre lues dans le deacutecorlrsquoarchitecture et les livrets distribueacutes dans le pavillon Le laquo type raquo indigegravene eacutetaitdocumenteacute dans une sorte de catalogues vivants ou dessineacutes ougrave est exposeacutee lalaquo hieacuterarchie des races raquo telle que deacutefinie dans les manuels des naturalistes et desencyclopeacutedistes de lrsquoeacutepoque En outre cette architecture eacutepheacutemegravere semblait devenirpermanente par le retour cyclique des mecircmes scegravenes de vie En effet contrairementaux pavillons occidentaux qui rivalisaient de force entre eux en exhibant leurs progregravestechnologiques respectifs les pavillons coloniaux eacutetaient relativement figeacutes Le deacutecortheacuteacirctral inchangeacute fait de danseuses du ventre tentes nomades spectacles deslaquo fanatiques aiumlssaouas raquo etc eacutetait monteacute et deacutemonteacute en boucle agrave lrsquoaise des architectesoccidentaux Les indigegravenes nrsquoy eacutetaient que les laquo piegraveces raquo mobiles drsquoun museacuteeinventairehumain ou pour ecirctre juste drsquoun laquo zoo humain raquo Seuls changeaient en se deacutedoublantles quelques megravetres carreacutes destineacutes agrave recevoir les nouvelles versions des pavillonscomme pour renvoyer agrave lrsquoextension territoriale de lrsquoempire Dans Hybrid modernities

(2000) Patricia Morton attire lrsquoattention sur ces parallegraveles ineacutequitables qursquoon lit entreautres dans lrsquoemplacement reacuteserveacute aux pavillons des colonies

By comparison with other fairs which usually occupied the center of the city the ColonialExposition was isolated from Parisrsquo urban and political life In 1900 for example theMoroccan pavilions sat under the Eiffel tower in a startlingly direct contrast between Orientand Occident Even a relatively self-contained exposition such as the 1922 Marseilles ColonialExposition fronted directly on the Rond-point at its main entrance24

16 Deacutecideacutement le pavillon tunisien continuait agrave ecirctre reacutefleacutechi de la mecircme maniegravere tout au

long de la colonisation franccedilaise (1881-1956) un objet architectural hybrideconstamment ameacutelioreacute dans lrsquoimmense laboratoire des expositions universelles Dansce terrain drsquoexpeacuterimentation ougrave se croisaient toutes les ambivalences agrave la base de larelation colonisateurcoloniseacute laquo lrsquohybriditeacute intervient dans lrsquoexercice de lrsquoautoriteacute nonpas simplement pour indiquer lrsquoimpossibiliteacute de son identiteacute mais pour repreacutesenterlrsquoimpreacutevisibiliteacute de sa preacutesence [hellip] Crsquoest deacutesormais une preacutesence partielle un dispositif(strateacutegique) dans un engagement colonial speacutecifique un accessoire de lrsquoautoriteacute raquo25Depuis 1889 lrsquoarchitecture des pavillons en lrsquooccurrence tunisiens nrsquoa guegravere changeacuteeEn teacutemoignent les pavillons de 1925 (Paris) 1931 (Paris) 1937 (Paris) et 1958 (Bruxelles)conccedilus par lrsquoarchitecte orientaliste israeacutelo-tunisien Victor Valensi (1883-1977)Cependant la Tunisie avait besoin de son indeacutependance pour voir disparaicirctre ndash mecircme sipartiellement - des labels genre laquo Tunisia land of the bedouins raquo (Chicago - 1933)Contrecarreacute par lrsquoeacutemergence du mouvement Art deacuteco (1925) en premier puis parlrsquointernationalisation du Mouvement moderne agrave lrsquoaube des anneacutees cinquantelrsquoorientalisme architectural nrsquoabsorbait plus autant drsquointeacuterecircts mieux encore il eacutetaitapregraves la Seconde Guerre mondiale sujet drsquoune rationalisation positiviste que lrsquoon voitremise en question dans la peacuteriode postcoloniale

3 Pavillons de la Tunisie indeacutependante (1956) lesparadoxes drsquoune moderniteacute hacirctive

17 On va se permettre actuellement un bon de quelques deacutecennies pour arriver agrave lrsquoan 1967

date de lrsquoexposition universelle organiseacutee agrave Montreacuteal Agrave peine vieille de deux ans la

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Tunisie indeacutependante a eu droit de citeacute dans lrsquoexposition de 1958 (Bruxelles) a manqueacutecelle de 1962 (Seattle) et srsquoest preacutesenteacute comme le premier pays arabe agrave signer saparticipation agrave la laquo Terre des hommesMan and His World raquo thegraveme drsquoExpo 6726 Pour lapremiegravere fois lrsquoimage de la Tunisie nrsquoest plus refleacuteteacutee par une seacutelection de sesmonuments et ses deacutetails architecturaux les plus connus Le pavillon qui fut le premieragrave ecirctre acheveacute27 eacutetait un simple paralleacuteleacutepipegravede sobre complegravetement blanc doteacute drsquounportail en cegravedre massif sculpteacute et drsquoune baie vitreacutee donnant sur le fleuve St-Laurent(fig 09) Lrsquoensemble semblait flotter sur un bassin drsquoeau que seacuteparait du volume dansun jeu de deacutecrochement une bande de ceacuteramique bleue typique de la reacutegion de NabeulLrsquoexteacuterieur eacutetait agreacutementeacute par des plantes meacutediterraneacuteennes Degraves lrsquoentreacutee unefresque en terre cuite signeacutee Zoubeir Turki traduisait dans lrsquoesprit de lrsquoartiste desscegravenes de vie tunisienne (fig 10) Le volume eacutetait videacute en son centre pour donner lieu agraveun patio deacutelimiteacute des quatre cocircteacutes par une seacuterie de colonnes Au sol on trouvaitlrsquoeacuteleacutement principal de lrsquoexposition agrave savoir une reacuteplique de la mosaiumlque drsquoOrpheacuteeremontant au IIe siegravecle et que les archeacuteologues ont repeacutereacutee dans une habitationromaine de la Mahdia (fig 08) Bref lrsquoarchitecture du pavillon eacutetait une relecturemoderne des habitations traditionnelles de la meacutedina connues par leur aspectintroverti En partant de ce sens premier de lrsquoarchitecture locale les architectes nejouaient plus sur le placage des eacuteleacutements deacutecoratifs sur la faccedilade pour attirer les gensLa curiositeacute de ces derniers eacutetait eacuteveilleacutee par la sobrieacuteteacute de lrsquoexteacuterieur sentimentcaracteacuteristique de lrsquoexpeacuterience dans les meacutedinas maghreacutebines

18 Contrairement agrave son voisin le pavillon du Maroc qui continuait agrave faire du minaret drsquoune

mosqueacutee le symbole de lrsquoarchitecture arabo-islamique le pavillon tunisien se trouvaitfinalement libeacutereacute de ces steacutereacuteotypes heacuteriteacutes des pavillons coloniaux On devait ce partiarchitectural ineacutedit aux architectes Taiumleb Haddad Jacques Marmey et Miljevitch de laTunisie associeacutes agrave Andreacute Blouin de Montreacuteal

19 Le pavillon tunisien de 1967 toujours debout en deacutepit des transformations internes et

externes (fig 07) incarnait parfaitement la politique du pays agrave lrsquoaube delrsquoindeacutependance Rompre avec les clicheacutes orientalistes et ecirctre un pays avant-gardistedans lrsquoensemble du monde arabe tels eacutetaient les points de deacutepart de la Tunisie deBourguiba Que la Tunisie soit le premier pays arabe agrave signer sa participation agrave cetteexposition et que son pavillon soit le premier agrave ecirctre acheveacute dans le parc Jean-Darpeaueacutetaient deux eacutevegravenements qui traduisaient le volontarisme puissant de la Tunisiepostcoloniale Pierre Dupuy Commissaire geacuteneacuteral drsquoExpo 67 ne manqua pas desouligner cette ambition un peu deacutemesureacutee qursquoaffichait le Chef drsquoEacutetat tunisien

Avec sa vivaciteacute habituelle et son autoriteacute le preacutesident saisit tous les aspects duprojet de lrsquoExpo et se mis agrave en discuter comme srsquoil avait eacuteteacute lui-mecircme de notreCompagnie Crsquoeacutetait une joie pour lrsquoesprit Ses vues drsquoavenir deacutepassaient mecircme nosconceptions quant agrave lrsquoirrigation du deacutesert gracircce agrave la deacutesalinisation de lrsquoeau demer28

20 Toutefois force est de noter qursquoExpo 67 garda quand mecircme certains clicheacutes des

anciennes expositions Crsquoeacutetait agrave titre par exemple le cas de la deacutecision de regrouper laplupart des pays eacutetrangers dont lrsquoarchitecture repreacutesentait un cachet folklorique dansun seul endroit afin de revivifier la tradition du voyage eacutepheacutemegravere autour du mondeBien entendu une telle deacutecision ciblait principalement la classe ouvriegravere Pierre Dupuyeacutetait suffisamment clair lagrave-dessus

Les pays de lrsquoAsie proprement dite crsquoest-agrave-dire lrsquoInde Ceylan la Birmanie laThaiumllande furent groupeacutes de faccedilon agrave donner au visiteur lrsquoimpression de

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deacutepaysement de deacutecouverte drsquoun monde comme srsquoil avait fait un long voyage Crsquoestce qui explique la deacutecision de la Compagnie de remplacer le billet drsquoentreacutee ordinairepar un passeport Nous avons penseacute au citoyen moyen qui lit chaque fin desemaine des pages et des pages de son journal consacreacutees aux croisiegraveres aux villesantiques et pittoresques mais qui doit rester sur sa soif En lui offrant un passeportnous lui avons remis la clef du recircve29

Fig 6 Pavillon de la Tunisie Montreacuteal (1967) (1) eacutetat actuel (2014) (administration) vue sur lepatio central Source photo de lrsquoauteur prise avec la preacutealable autorisation de la Socieacuteteacute du ParcJean-Drapeau (2) vue sur la cour centrale et la mosaiumlque drsquoOrpheacutee (1967) Source Archives de laville de Montreacuteal Reacutef TDH 34-5 (3) perspective vue sur lrsquoentreacutee principale du pavillon (1967)Source Archives de la ville de Montreacuteal Reacutef Ex-114-2 (4) fresque en terre cuite par Zubeiumlr Turki(1967-2014)

Architecte Taiumleb Haddad Jacques Marmey Miljevitch (Tunisie) et Andreacute Blouin (Montreacuteal) Source photo de lrsquoauteur prise avec la preacutealable autorisation de la Socieacuteteacute du Parc Jean-Drapeau

21 En revanche un examen attentif des pavillons conccedilus au lendemain de celui de 1967

deacutevoile une nette stagnation de lrsquoesprit de lrsquoexposition agrave notre avis signe reacuteveacutelateurdrsquoun malaise senti quant au plan reacuteformateur enclencheacute agrave lrsquoindeacutependance En effet agrave lafin des anneacutees 1970 et tout au long des anneacutees 1980 emporteacutee par le discours post-moderne la Tunisie srsquoeacutetait plongeacutee dans la quecircte drsquoune laquo tunisianiteacute raquo qursquoelle estimaitperdue agrave cause drsquoune moderniteacute acceacuteleacutereacutee et imposeacutee en grande partie par lrsquoEacutetat Enoutre en faisant du tourisme lrsquoessentiel secteur de son eacuteconomie elle srsquoeacutetaitprogressivement tourneacutee vers une orientalisation de son paysage croyant par lagrave attirerles nostalgiques de lrsquoenchantement oriental Ceci eacutetait favoriseacute par plusieurs facteursdont lrsquoadoption par une geacuteneacuteration drsquoarchitectes tunisiens drsquoun historicisme fondeacutee surune pacircle copie des formes du passeacute Croyant donner la solution adeacutequate agrave lrsquoeacutequationtraditionmoderniteacute ces professionnels trouvaient refuge dans lrsquoarchitectureorientaliste produite entre 1900 et 1930 agrave Tunis et ailleurs Cette tendance srsquoeacutetaitnettement refleacuteteacutee entre autres dans le pavillon de Hanovre 2000 de son architecteMustapha Benjannet Dans ce cas preacutecis la moderniteacute avait tendance agrave se limiter agrave unefaccedilade illustrant intelligemment la meacutetaphore de la femme voileacutee Degraves qursquoon franchit leseuil de lrsquoentreacutee on se retrouvait avec le mecircme programme folklorique drsquoune Tunisieinquiegravete et instable Les formes architecturales typiques deacutesormais disparues de nos

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villas modernes eacutetaient ceacuteleacutebreacutees dans les deacutetails drsquoun pavillonmuseacutee En croyant leurdonner vie cette museacuteification nrsquoeacutetait autre que le symbole de leur extinction

22 La consommation irreacutefleacutechie du patrimoine architectural srsquoest poursuivie durant le

long regravegne de Bourguiba (1957-1987) et atteignit un seuil critique sous la gouvernancede Ben Ali (1978-2010) En 2010 lors de lrsquoexposition universelle de Shanghai la Tunisieeacutetait repreacutesenteacutee selon plusieurs critiques par lrsquoun des pavillons laquo les plus atroces delrsquohistoire de la preacutesence tunisienne dans les expositions universelles raquo Il va sans direque ce gouvernement eacutetait loin drsquoecirctre conscient du nouveau visage de la Tunisiecontemporaine et des modaliteacutes de sa repreacutesentation agrave lrsquointeacuterieur et agrave lrsquoexteacuterieur dupays au point que ce pavillon nrsquoa mecircme pas fait lrsquoobjet drsquoune conception architecturaleagrave proprement parleacute Agrave preacuteciser que la conception et la reacutealisation eacutetaient confieacutees agrave lafirme chinoise Nomura Construction Shanghai Co LTD avec comme thegraveme du pavillon laquo Enthusiastic City Connected City raquo Deacutecrivant son travail lrsquoentreprise rapporte que laquo Nomura made lots of plan for the choice of architectural materials and finally meet Islam

building style Especially on the performance of color comparison highlight the Mediterranean

sea and the kingdom of the desert characteristics raquo30 Cette vision actualiseacutee du discoursorientaliste du XIXe siegravecle deacuteboucha sur une faccedilade principale reacuteductible agrave un placagehasardeux de motifs deacutecoratifs emprunteacutes agrave plusieurs registres entre le vernaculaire etlrsquoorientaliste Le mariage peu reacuteussi du verre du fer forgeacute et de la pierre se voyait clairdans une entreacutee disproportionneacutee qui nrsquoavait qursquoun rapport lointain avec les portestraditionnelles desquelles ses concepteurs preacutetendaient srsquoinspirer Quant aux faccediladeslateacuterales et arriegravere elles devaient se contenter du collage drsquoun papier peint combinantdeacutesert et mer ville et campagne faune et flore etc Cette faccedilon de faire se prolongeaitagrave lrsquointeacuterieur ougrave lrsquoarcade de la maison algeacuterienne se joignait agrave celle tunisienne la portede Tozeur (sud du pays) srsquoaccolait agrave la fenecirctre de Sidi Bou Saiumld (nord du pays) hellip soitune seacuterie drsquoagencements qui teacutemoignaient drsquoune connaissance superficielle delrsquoarchitecture locale

Fig 7 Pavillon de la Tunisie Shanghai (2010) (1) inteacuterieur les arcades de la reacuteception (2) produits artisanaux (3) inteacuterieur couloir (4) exteacuterieur perspective sur lrsquoentreacutee principale (5) exteacuterieur faccedilade arriegravere

Conception et reacutealisation Nomura Construction Shanghai Co LTD Source photos drsquoamateursutiliseacutees avec lrsquoaimable autorisation de leurs auteurs respectifs

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4 Conclusion

23 De ces quelques visages de la Tunisie des expositions universelles on tire la conclusion

que les pavillons ont plus agrave dire sur les strateacutegies politiques de domination et leursacteurs respectifs que sur les pays les peuples et les civilisations qursquoils preacutetendentrepreacutesenter En 1867 le palais du bey confirma lrsquoautonomie politique de la reacutegence deTunis et sa libeacuteration de la tutelle agrave la Sublime Porte De 1881 au 1956 peacuteriode de lacolonisation franccedilaise les pavillons tunisiens eacutetaient le reflet de la supreacutematieoccidentale et un ideacuteal soutegravenement pour le projet colonial Agrave lrsquoobtention de sonindeacutependance et agrave lrsquoarriveacutee de Habib Bourguiba au pouvoir la Tunisie aspirait agrave unmonde meilleur dans une moderniteacute relativement infligeacutee Ainsi les pavillons de 1967jusqursquoagrave la fin des anneacutees 1970 peinaient lrsquoimage drsquoune Tunisie inquiegravete marchant agrave pasde geacuteant vers une moderniteacute de faccedilade que venait contrecarrer la remise en questiondes valeurs identitaires Quand la Tunisie entra dans les anneacutees sombres de lagouvernance de Ben Ali le pavillon de la Tunisie devint le miroir drsquoune deacutecadencegeacuteneacuteraliseacutee et le signe avant-coureur drsquoune mort prochaine du pouvoir en place Il vasans dire lrsquoorientalisme architectural srsquoest vu sous lrsquoeacutegide ce preacutesident rivaliser deforce avec les quelques essais conscients drsquoarchitectes voulant rompre avec lafolklorisation de lrsquoarchitecture locale En se proclamant juge des compeacutetitionsarchitecturales Ben Ali opta souvent pour les projets orientalistes par excellence Crsquoestle cas de lrsquohocirctel de ville de Tunis eacuterigeacute sur la colline de la Casbah par lrsquoarchitecteWassim Ben Mahmoud Le mecircme architecte gagna agrave lrsquoissu drsquoun choix preacutesidentiel leconcours de lrsquoEacutecole nationale drsquoarchitecture et drsquourbanisme de Sidi Bou Saiumld Durementcritiqueacute par les professionnels cet espace censeacute fournir agrave ses eacutetudiants une leccedilondrsquoarchitecture les enferme deacutejagrave dans le mimeacutetisme irreacutefleacutechi et influence amplementleur formation Ceci sans compter les projets touristiques sur lesquels la famillepreacutesidentielle mettait main basse et qui optaient pratiquement tous pour unearchitecture de pastiche Les exemples agrave ce titre abondent Finalement drsquoune faccedilon oudrsquoune autre lrsquoorientalisme architectural eacutetait le neacuteo-style par excellence ougrave sejoignaient les opposeacutes sur lrsquoarrecircte drsquoun plissement ambigu Lrsquoeacutepheacutemegraverepermanent leprochelointain lrsquoheacuteteacuterogegravenehomogegravene etc se rencontraient et glissaient avecdouceur dans une architecture hybride Cette derniegravere notamment en ce qui a trait auxpavillons des expositions universelles devient lrsquoespace drsquoentre-deux une heacuteteacuterotopiequi laquo a le pouvoir de juxtaposer en un seul lieu reacuteel plusieurs espaces plusieursemplacements qui sont en eux-mecircmes incompatibles raquo31

NOTES

1 Zine El-Abedin Ben Ali preacutesident de la Tunisie du 7 novembre 1987 au 14 janvier 2011 date ougrave

il fut eacutecarteacute du pouvoir par lrsquoeacutetincelle de la reacutevolution tunisienne

2 Habib Bourguiba (1903-2000) premier chef drsquoEacutetat tunisien de 1957 au 7 novembre 1987 date

de sa destitution de ses fonctions par un coup drsquoEacutetat meneacute par le geacuteneacuteral Ben Ali

3 SAIumlD Edward Lorientalisme lOrient creacuteeacute par lOccident Paris Seuil 2005

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4 Voir agrave ce sujet BENALIL Mounia PRZYCHODZEN Janusz Identiteacutes hybrides Orient et

orientalisme au Queacutebe Montreacuteal Deacutepartement des litteacuteratures de langue franccedilaise Universiteacute de

Montreacuteal 2006

5 SAIumlD Edward op cit p 59

6 OULEBSIR Nabila Les usages du patrimoine monuments museacutees et politique coloniale en Algeacuterie

1830-1930 Paris ed de la Maison des sciences de lhomme 2004 p 21

7 BEacuteGUIN Franccedilois Arabisances deacutecor architectural et traceacute urbain en Afrique du Nord 1830-1950

Paris Dunod 1983

8 DELEUZE Gilles GUATARI Feacutelix Capitalisme et schizophreacutenie Paris ed de Minuit 1972 p 123

9 SILVERA Victor laquo Du reacutegime beylical agrave la Reacutepublique tunisienne raquo in Politique eacutetrangegravere

51957 pp 594-611

10 laquo Exposition Universelle linteacuterieur du palais du bey de Tunis Le monde illustreacute raquo in Le monde

illustreacute 535 1867 p 85 URL lthttpgallicabnffrark12148bpt6k63727353gt [consulteacute le 09

juin 2014]

11 NORMAND Alfred Larchitecture des nations eacutetrangegraveres eacutetude sur les principales constructions du

parc Paris A Morel 1867

URL lthttpgallicabnffrark12148bpt6k63798932gt [consulteacute le 09 juin 2014]

12 CHIRAC A laquo Exposition universelle linteacuterieur du palais du bey de Tunis raquo in LExposition

universelle de 1867 illustreacutee Paris Commission Impeacuteriale (Ed) M E Denti amp M Pierre Petit 1867

pp 39-42

13 NORMAND Alfred op cit p 90

14 BOULANGER L Lrsquoexposition chez-soi vol 1 Paris L Boulanger Egravediteur 1889 p 100

15 Mecircme si ces ouvrages ont eacuteteacute eacutecrits apregraves 1889 Saladin avait deacutejagrave embrasseacute de pregraves

lrsquoarchitecture locale en tant qursquoarcheacuteologue architecte et restaurateur Il a agrave son compte Voyage

en Tunisie (1894) (en collaboration avec Reneacute Cagnat) (1894) La mosqueacutee Sidi Okba de Kairouan

(1899) Le manuel drsquoart musulman (1907) (en collaboration avec Gaston Migeon conservateur des

objets drsquoart du Moyen Acircge au Louvre) Tunis et Kairouan (1908) Lrsquoart ornemental hispanomauresque

lrsquoAlhambra de Grenade (1920) etc

16 MONOD Eacutemile Lexposition universelle de 1889 grand ouvrage illustreacute historique encyclopeacutedique

descriptif Paris Dentu E Libraire de la Socieacuteteacute des gens de lettres 1890 p 78

17 BENJAMIN Walter Paris capitale du XIXe siegravecle in BENJAMIN Walter Œuvres vol III Paris

Gallimard 2000 p 52

18 BENJAMIN Walter op cit p 53

19 HACHETTE Librairie Paris exposition 1900 guide pratique du visiteur de Paris et de lexposition

Paris Hachette amp Cie 1900 338

20 QUANTIN Albert Lexposition du siegravecle Paris Le Monde moderne 1900 pp 169 170

21 BEacuteGUIN Franccedilois op cit p 20

22 On rappelle qursquoau lundi du 24 avril 1899 un monument pareil deacutedieacute au partisan de la

colonisation en Afrique du Nord Jules Ferry est inaugureacute au cœur de la ville europeacuteenne de

Tunis

23 QUANTIN Albert op cit p 164

24 MORTON Patricia Hybrid modernities architecture and representation at the 1931 Colonial

Exposition Paris Cambridge Mass MIT Press 2000 p 145

25 BHABHA Homi K Les lieux de la culture une theacuteorie postcoloniale Paris Payot 2007 p 188

26 Le 7 deacutecembre 1964 Pierre Dupuy commissaire geacuteneacuteral de lrsquoexposition annonccedila agrave la presse

locale la deacutecision de la Tunisie de faire partie de lrsquoexposition eacutelevant par lagrave le nombre des pays

participants agrave 25 (laquo La Tunisie devient le 25e pays participant agrave lExpo raquo in Le Devoir Montreacuteal 8

deacutecembre 1964) Le 20 octobre 1965 le commissaire geacuteneacuteral de la participation tunisienne Salah

Benjennet signa le contrat et fit de la Tunisie le premier pays arabe agrave affirmer officiellement sa

participation agrave cette exposition (laquo La Tunisie signe son contrat raquo in La Presse 20-21 octobre 1965)

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Le lendemain le journal Meacutetro-Express publia une maquette du pavillon et quelques deacutetails sur

son architecture et les articles agrave exposer (laquo On deacutegustera le cafeacute turc au pavillon de la Tunisie raquo

in Meacutetro-Express 21 octobre 1965)

27 Le 1 er novembre 1966 la presse canadienne eacutetait precircte agrave prendre les premiegraveres photos agrave

lrsquointeacuterieur du pavillon tunisien Fut alors selon le journal Dimanche Matin laquo la reacuteponse concregravete

la plus frappante qui puisse ecirctre donneacutee aux pessimistes qui eacutetaient convaincus que le site de

lrsquoExpo et ses installations ne seraient pas precircts agrave temps pour lrsquoouverture agrave la fin drsquoavril 1967 raquo

(laquo La Tunisie a complegravetement termineacute son pavillon raquo in Diamnche Matin 30 octobre 1966) Un

autre journal donne les raisons de cette position de lrsquoavant laquo Construction started only last

November If we were able to build it quickly said Mr Hainault (president of Dumez-Canada

Limited the builders) it was because the Tunisians Knew what they wanted Mr Benjennet said

that because his countryrsquos pavilion was finished first he had won a bet with Expos architect-in-

chief Andreacute Fiset who wanted to impose his critical path program on us and I told him we will

be ahead of you raquo (YORSTON John laquo Arabian Palace Pavilion Ready raquo in The Montreal Star 2

novembre 1966)

28 DUPUY Pierre Expo 67 ou La deacutecouverte de la fierteacute Montreacuteal ed La Presse 1972 p 62

29 DUPUY Pierre op cit p 60

30 La fiche descriptive du projet est inteacutegreacutee agrave la liste des reacutealisations de la firme en question sur

son site web officiel URL lthttpwwwnomura-shcnenprojectsimp16htmlgt [consulteacute le 20

mars 2014]

31 FOUCAULT Michel Des espaces autres in DEFERT Daniel EWALD Franccedilois LAGRANGE

Jacques Dits et eacutecrits 1954-1988 vol IV Paris Gallimard 1994 pp 752-761 p 758

REacuteSUMEacuteS

Le preacutesent essai projette un regard historico-analytique sur quelques pavillons repreacutesentatifs de

la preacutesence tunisienne dans les expositions universelles depuis 1851 jusqursquoagrave 2010 Il srsquointeacuteresse en

particulier agrave leur volet architectural et tend agrave montrer que lrsquoadoption de lrsquoorientalisme

architectural comme cachet eacutemanait souvent drsquoune politique concerteacutee et non forceacutement de

lrsquoapplication drsquoune stylistique en vogue Pertinents vecteurs du message que voulaient refleacuteter les

personnes deacutetentrices du pouvoir dans le pays les pavillons des expositions nrsquoeacutetaient pas une

simple laquoarchitecture drsquoexpositionraquo Ils eacutetaient plutocirct une laquoarchitecture de repreacutesentationraquo mise

au service des forces capitalistes des strateacutegies coloniales et des aspirations deacutemesureacutees de

certains chefs drsquoEacutetat

Questo saggio propone una panoramica storico-analitica su alcuni padiglioni rappresentativi

della presenza tunisina nelle mostre universali dal 1851 al 2010 Il contributo egrave incentrato in

particolar modo sulle loro componenti architettoniche e suggerisce che lrsquoadozione

dellrsquoorientalismo nellrsquoarchitettura come impronta caratteristica derivava spesso da una politica

concertata e non necessariamente dallrsquoapplicazione di uno stile in voga Interpreti significativi

del messaggio che i detentori del potere nel paese intendevano diffondere i padiglioni espositivi

non rappresentavano una mera ldquoarchitettura da esposizionerdquo erano piuttosto unrsquoldquoarchitettura

di rappresentazionerdquo al servizio delle forze capitaliste delle strategie coloniali e delle aspirazioni

smisurate di alcuni capi di Stato

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This article conveys an historical analysis on some pavilions representing the Tunisian presence

in world fairs from 1851 to 2010 It focuses particularly on their architectural components It

wants to demonstrate that the adoption of architectural Orientalism as a cachet emanated

predominantly from an orchestrated policy rather than the application of a fashionable stylistic

Pertinent vectors of the message intended by the empowered people to be transmitted these

pavilions were not simply laquoexibition architectureraquo they were more laquoarchitecture of

representationraquo at the service of the capitalist forces the colonial policies and the overweening

ambitions of some leaders

INDEX

Parole chiave architettura esposizioni universali orientalismo politiche Tunisia

Keywords architecture orientalism policies Tunisia World Fairs

Mots-cleacutes architecture expositions universelles orientalisme politiques Tunisie

AUTEUR

NADER MEDDEB

Architecte diplocircmeacute en 2005 de lrsquoEacutecole Nationale drsquoarchitecture et drsquoUrbanisme de Sidi Bou Saiumld agrave

Tunis Il finalise actuellement un PhD en ameacutenagement agrave lrsquoUniversiteacute de Montreacuteal Auteur de

plusieurs articles sections de livres et de communications libres il srsquointeacuteresse au rapport de

lrsquoarchitecture de la ville agrave certaines notions comme lrsquoespace public la biopolitique la

gouvernance le pouvoir lrsquoarchitecture des reacutegimes totalitaires

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Una vetrina internazionale per losviluppo la Corsica e le EsposizioniUniversaliMarco Cini

1 Considerazioni introduttive

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1 Le Esposizioni Universali della seconda

metagrave del XIX secolo inaugurate dallaGreat Exhibition londinese del 1851rappresentano un evento che si presta amolteplici letture proscenio dellrsquoideologiadel progresso vetrina della modernitagravetecnologica luogo diautorappresentazione delle societagraveottocentesche spazio di confronto ecompetizione fra nazioni in ascesa primamanifestazione di spettacolo di massaluogo di ammaestramento per le classiindustriali e lavoratrici e molto altroancora come una copiosa storiografia haampiamente dimostrato1 individuando inesse laquoun terreno formidabile peranalizzare i precedenti storici dei processidi globalizzazione cosigrave come dei mondivisuali-virtuali della contemporaneitagraveraquo2

2 Le Esposizioni Universali peraltro consentono anche di riflettere su alcuni aspetti

inerenti la dialettica fra Stato nazionale e singole aree regionali rispetto alle moltepliciproblematiche che innervarono tale relazione nel corso del XIX secolo fra cui quelladellrsquointegrazione economica fra centro e periferie Piugrave nello specifico permettono divagliare da unrsquoangolatura peculiare alcune dinamiche concernenti lo sviluppo internodelle singole regioni in relazione agli input provenienti dallo Stato centrale Lrsquoanalisi diqueste manifestazioni se da un lato rende possibile una valutazione diacronica deiprogressi di carattere tecnologico conseguiti da specifiche aree territoriali finalizzatiad incrementare la produttivitagrave dei comparti primario e secondario dallrsquoaltro consentedi appurare il grado di allineamento degli orientamenti produttivi di una determinataregione rispetto alle dinamiche e ai processi sperimentati da altre aree del territorionazionale o alle politiche economiche elaborate dalle autoritagrave pubbliche centrali operiferiche Lrsquoosservazione attraverso i rendiconti redatti in occasione di questemanifestazioni fieristiche di avanzamenti tecnici o di riforma dei processi produttiviappare in una simile prospettiva certamente plausibile nel caso della Francia graziealla estrema perizia organizzativa e contabile delle esposizioni ospitate dal paesetransalpino3 e alla meticolositagrave con cui fu descritta la composizione dellerappresentanze di produttori inviate presso le rassegne internazionali ospitate a Parigio organizzate da altri paesi Sotto questo particolare profilo la partecipazione delledelegazioni dei produttori cograversi alle Esposizioni Universali di Parigi (1855) Londra(1862) e Parigi (1867) (a cui si deve aggiungere lrsquounica Esposizione regionaleorganizzata ad Ajaccio nel 1865) consente di ponderare lo sforzo fatto dal ceto dirigentecograverso negli anni del II Impero per avviare la transizione verso un modello economico ditipo capitalistico

3 La Corsica rappresenta un case-study particolarmente significativo del multiforme

processo di modernizzazione che ha interessato le regioni del Mediterraneo nel XIXsecolo Isola economicamente arretrata ndash sebbene con numerose caratteristicheriscontrabili anche in altre regioni dellrsquoarea ndash in seguito allrsquoaggregazione allo Stato

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economicamente piugrave sviluppato dello spazio mediterraneo fu sottoposta dai primilustri dellrsquoOttocento ad un contraddittorio processo di modernizzazione delle suestrutture socio-economiche Queste ultime allrsquoinizio del secolo conservavano ancoratutte le caratteristiche delle organizzazioni sociali di tipo ldquotradizionalerdquo4 circostanzache ostacolava una piugrave spinta integrazione dellrsquoeconomia insulare con quella franceseGli elementi frenanti di maggiore rilevanza possono essere schematicamentecompendiati nella assoluta carenza dei meccanismi tipici dellrsquoeconomia di mercatoinsufficienza dei luoghi istituzionali dello scambio mercantile (fiere e mercati) elevatoautoconsumo carenza di manifatture e attivitagrave artigianali (confinate queste ultimeunicamente nelle due cittagrave di Bastia e Ajaccio e nella microregione della Castagniccia)scarsitagrave cronica di numerario determinata in primo luogo da una bilanciacommerciale in costante disavanzo5 Lrsquoavvio di processi di trasformazione eammodernamento era poi inibito dalle peculiaritagrave di fondo dellrsquoagricoltura insulare nelcorso del XVIII secolo le dinamiche agricole si erano cristallizzate in una rigidaspecializzazione colturale delle singole comunitagrave e in altrettanto anelastici meccanismidi scambio fra le stesse Le produzioni delle varie pievi rispondenti a logicheautarchiche escludevano per principio la concorrenza ciascun comune o cantonespecializzato in unrsquounica coltura riforniva i comuni vicini di quello specifico prodottodeterminando il consolidamento di un ldquosistema cerealicolo a pastorizia alternardquo6caratterizzato da rendimenti agricoli molto bassi dallrsquoimpermeabilitagrave a qualsiasiinnovazione tecnica in campo agrario7 e dallrsquoassenza di varietagrave nella produzioneincentrata quasi esclusivamente sui cereali e sulla larga predominanza del maggese

4 Nel corso della prima metagrave del secolo lo spazio occupato dai cereali registrograve un

sensibile incremento8 come riflesso di una costante crescita demografica Laproduttivitagrave della cerealicoltura tuttavia rimase per tutta la prima metagrave del secolo alivelli molto bassi quasi sempre al di sotto della media nazionale a causa della minorequantitagrave di sementa utilizzata delle modalitagrave di coltivazione arretrate e dellrsquoassenza dirotazioni efficaci9

5 La staticitagrave di fondo dellrsquoagricoltura insulare appare subire unrsquoincrinatura intorno alla

metagrave del secolo quando si manifestarono con crescente insistenza segnali dirinnovamento in campo agrario legati alle sperimentazioni portate avanti da alcunigrandi proprietari dellrsquoisola (fra i quali egrave possibile menzionare il visconte De Susini ndashpresidente della Socieacuteteacute drsquoagriculture di Sartene ndash Antonio Giacomo Gavini GiuseppeAntonio Limperani ndash presidente della Socieacuteteacute drsquoagriculture di Bastia ndash e Carlo AndreaPozzo di Borgo di Ajaccio) e da alcuni agronomi come Regolo Carlotti organicamentelegati da alcuni anni alle principali socieacuteteacutes drsquoagriculture francesi A tale processo non eraperograve estraneo lo Stato In seguito allrsquoascesa al trono imperiale di Napoleone IIIlrsquoattenzione dei governi centrali per lrsquoisola si fece sempre piugrave intensa e si tradusseanche in maggiori investimenti direttamente o indirettamente collegati con il settoreprimario I vivai dipartimentali conobbero in questi anni un apprezzabile incrementole Societagrave di agricoltura furono riorganizzate in ogni arrondissement furono acceleratele opera di bonifica di alcune paludi dellrsquoisola si procedette alla costruzione di nuovestrade vicinali e forestali allrsquoampliamento dei porti e soprattutto furono varate alcuneimportanti leggi ndash come lrsquoabolizione della vaine pacircture nel 185410 ndash finalizzate a ridurrele prerogative godute fino ad allora dagli allevatori e ad agevolare una nuovaorganizzazione del settore Durante il II Impero grazie anche allrsquoincremento dei trafficimarittimi si assisteacute ad una trasformazione dellrsquoagricoltura nella direzione di unaspecializzazione piugrave conforme alle attitudini della regione soprattutto nelle zone

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collinari di bassa montagna e nelle valli scomparve progressivamente la cerealicolturaestensiva e si ridusse parzialmente lrsquoallevamento di ovini Le nuove colture cheacquistarono un crescente spazio furono la vigna gli olivi gli alberi da frutta e inmisura minore i legumi e i prodotti orticoli

6 La partecipazione alle Esposizioni Universali degli anni rsquo50 e rsquo60 coincise quindi con

lrsquoavvio di un processo di rinnovamento agronomico che rifletteva il mutamentointervenuto nellrsquoatteggiamento di una parte della possidenza fondiaria verso ilproblema dello sviluppo economico e della modernizzazione degli assetti socialidellrsquoisola Per il ceto dirigente insulare un obiettivo non secondario che poteva essereconseguito attraverso la partecipazione a queste manifestazioni era quello di ldquosvelarerdquondash ai connazionali in primo luogo ndash un territorio ancora poco conosciuto di cui quindinon si potevano apprezzare le potenzialitagrave produttive noncheacute lrsquoimpegno profuso daiceti sociali piugrave elevati per adeguare le sue strutture economico-sociali ai livelliraggiunti dagli altri dipartimenti della Francia continentale

7 Sotto questo profilo quindi lrsquoadesione alle Esposizioni Universali aveva anche un

significato profondamente ideologico metteva in discussione infatti lrsquoimmagineconsolidata di un dipartimento economicamente arretrato votato alla povertagrave e allasubalternitagrave economica rispetto alla Francia Con la partecipazione a queste vetrineinternazionali proprietari fondiari imprenditori e artigiani mirarono ad emanciparsida quella identitagrave ancora sfumata e poco definita che derivava anche dalla eccessivasegmentazione delle attivitagrave produttive sul territorio e dallrsquoarretratezza settoreprimario e poterono presentarsi come un soggetto sociale dotato di una identitagrave menoincerta11

2 Un debutto lusinghiero le esposizioni di Parigi del1855 e di Londra del 1862

8 La Corsica non era presente con una propria delegazione di espositori alla Great

Exhibition del 1851 La prima partecipazione si registra alla Esposizione Universale diParigi inaugurata il 15 maggio 1855 e ospitata al Palais de lrsquoIndustrie agli ChampsElyseacutees La prima grande Esposizione organizzata dalla Francia nonostante lrsquoinidoneaubicazione fu visitata da oltre cinque milioni di persone e in tale circostanza il Jurydistribuigrave oltre 11000 ricompense e premi12

9 Le notizie sulla partecipazione degli espositori cograversi non sono molto numerose Egrave

probabile che questa presenza sia stata organizzata frettolosamente ed egrave certo che unaquantitagrave significativa di prodotti inviati per essere esposti non arrivograve a destinazione neitempi previsti13 Gli espositori cograversi erano comunque presenti nella prima classe(miniere e metallurgia) e nella terza classe (agricoltura) vale a dire nelle categorie cheanche nelle esposizioni successive avrebbero ospitato la maggior parte dei prodottidellrsquoisola

10 Unrsquoaccoglienza particolarmente favorevole fu riservata ai campioni di marmo estratti

dalle numerose cave del dipartimento14 valutati da alcuni osservatori dello stessolivello qualitativo dei marmi algerini tradizionalmente reputati i piugrave pregiati fra quelliestratti nel territorio francese Piugrave interessante era perograve lrsquoosservazione circa il lorocosto Si sottolineava infatti che negli anni precedenti i marmi cograversi erano statidifficilmente commerciabili a causa delle difficoltagrave che si riscontravano nel trasporto

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dalle cave ai porti dellrsquoisola circostanza che facendone lievitare il prezzo di vendita liponeva fuori mercato tuttavia ndash e questo era un esplicito riconoscimento dellalungimirante politica praticata dal regime bonapartista ndash la recente apertura di nuovestrade aveva parzialmente attenuato tale problema rendendo i marmi estratti nellrsquoisolanuovamente competitivi sui mercati15

11 La Corsica aveva esposto anche liquori drsquoasfodelo (ma se ne metteva in dubbio il loro

valore commerciale non essendo competitivi con gli alcolici derivati dal vino e dalgrano)16 ed alcune varietagrave di legname di cui lrsquoisola era ricca

12 Il risultato finale per i produttori cograversi fu tuttrsquoaltro che sconfortante avendo ottenuto

una Croce della Legion drsquoOnore per le belle arti una medaglia drsquoonore per lametallurgia due medaglie di prima classe (per i marmi esposti) cinque medaglie diseconda classe (per lrsquoolio drsquooliva per il vino per il miele e per i marmi) e novemenzioni drsquoonore (per il legname per lrsquoolio drsquooliva per i liquori drsquoasfodelo per ilminerale drsquoantimonio per le acque minerali drsquoOrezza per i marmi e graniti e per ibozzoli di bachi da seta)17 Alcuni anni piugrave tardi un accorto conoscitore dellrsquoeconomiacograversa poteva a buon diritto sostenere che la partecipazione allrsquoEsposizione laquofut unsuccegraves complet dont le pays eut drsquoautant plus lieu de srsquoenorgueillir que crsquoeacutetait lapremiegravere fois que les produits de la Corse figuraient dans un concours internationalraquo18

13 Curiosamente nei vari resoconti dellrsquoEsposizione consultati non si fa alcun accenno ai

vini prodotti nellrsquoisola nonostante proprio la viticoltura fosse giagrave da alcuni anni alcentro dei processi di rinnovamento colturale intrapresi dai possidenti fondiari cograversi19Come abbiamo accennato poco sopra in realtagrave una parte dei prodotti destinati allakermesse parigina non giunse nei tempi previsti e quindi non fu esposta Questicampioni furono inviati dopo la chiusura dellrsquoEsposizione dallrsquoagronomo RegoloCarlotti alla Socieacuteteacute Impeacuteriale et Centrale drsquoAgriculture di Parigi la quale pubblicograve unampio rendiconto per il suo bollettino periodico Fra la produzione esaminata da unacommissione appositamente costituita figuravano varie qualitagrave di vino e di frumentocampioni di cera di tabacco20 e di cotone la cui qualitagrave fu giudicata positivamente e fuvalutata come il risultato tangibile dellrsquoavviata trasformazione degli assetti produttividellrsquoisola21

14 Sette anni piugrave tardi la Corsica fu nuovamente presente allrsquoEsposizione universale

organizzata a Londra In questa occasione i partecipanti furono globalmente 27379circa il doppio rispetto alla rassegna del 1851 Per la Francia e le sue colonie eranopresenti 5495 ldquostandistirdquo Gli espositori cograversi erano 41 cosigrave suddivisi sette per la classe1 (prodotti delle miniere e delle fabbriche metallurgiche) uno per la classe 2 (prodottichimici e farmaceutici) e trentatre per la classe 3 (prodotti agricoli e alimentari)22

15 Particolarmente significativa egrave la presenza nella prima classe La Francia infatti era

sottorappresentata soprattutto per ciograve che riguardava il carbone e il ferro (non eranopresenti imprenditori del calibro di Schneider Creuzot Gouin Peacutetin et Gaudet) Gliespositori transalpini di questa classe erano 96 in rappresentanza di 37 dipartimenti laCorsica era rappresentata da sette espositori come la Dordogna mentre la Senna neannoverava sedici e la Seine-et-Marne dieci Per tutti gli altri dipartimenti gli espositorierano meno di cinque23 Non sorprende che lrsquoisola occupasse una posizione di primopiano nella classe rappresentativa il settore metallurgico In Corsica il repentinosviluppo di questo importante comparto era stato reso possibile dai copiosiinvestimenti degli imprenditori siderurgici francesi i quali avevano individuatonellrsquoisola un sito vantaggioso per le potenzialitagrave che offriva circa la produzione di

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carbone vegetale e per lrsquoapprovvigionamento del minerale ferroso dallrsquoIsola drsquoElbaGrazie alla legge doganale del 1841 che rimosse i dazi gravanti sullrsquoesportazione deiprodotti metallurgici verso la madrepatria il settore conobbe una rapida espansioneSubito dopo la promulgazione della citata legge furono aperte due fonderie a Toga ndashnei pressi di Bastia ndash e a Solenzara mentre i vecchi forni fusori della Castagnicciafurono trasformati in forge per lrsquoaffinatura del metallo La rapida crescita dellrsquoindustriametallurgica fu stimolata principalmente dalla domanda delle compagnie ferroviarienazionali in forte ripresa dopo la crisi del 1848-1850 ed in particolare dalle commessedella Compagnia Paris-Lyon-Meacutediterranneacutee concessionaria per la costruzione dellarete ferroviaria della Francia meridionale Un salto qualitativo fu compiuto nel 1851quando i fratelli Jackson industriali siderurgici della Loira acquistarono la fonderia diToga ndash realizzandovi entro il 1853 ben tre moderni altiforni in cui furono impiegaticirca 400 operai24 ndash e le forge di Fiumalto e di Venzolasca Nei primi anni lsquo60 laproduzione di ghisa superograve i 200000 quintali metrici annui mentre quella di ferro neldecennio successivo i 15000 qm Sulla scia dellrsquoesperienza inaugurata a Toga anche lasocietagrave Jacquinot et Cie potenziograve i propri investimenti nella fonderia di Solenzara chenegli anni del II Impero diventograve il secondo complesso dellrsquoisola per materiale ferrosoprodotto occupando circa 200 operai Nel complesso agli inizi degli anni rsquo60 laproduzione annua di ghisa dei due impianti superava i 220000 qm risultatoquestrsquoultimo tuttrsquoaltro che trascurabile di poco inferiore a quanto prodotto neilaquodistretti ferrieri di tutta lrsquoItalia continentaleraquo25 Alla manifestazione di Londra erapresente proprio la societagrave F Jacquinot et Cie di Solenzara i cui prodotti furonopremiati dalla giuria dellrsquoEsposizione26

16 Per quanto riguarda la terza classe la Francia rappresentava da sola oltre la metagrave degli

espositori di prodotti agricoli ben 1998 espositori francesi di cui 33 erano cograversi Fraquesti erano presenti 14 produttori di vino provenienti dalla regione di Ajaccio ma acolpire gli osservatori della kermesse londinese fu soprattutto lrsquoesperienza di MFranceschini che aveva esposto olio sopraffino ottenuto grazie allrsquoimpiego ditecnologie e metodi di lavorazione della materia prima piugrave sofisticati rispetto alletecniche arretrate ancora diffuse nel dipartimento Si osservava che tradizionalmentelrsquoolio cograverso era stato venduto sulla piazza di Marsiglia ndash dove veniva impiegatonellrsquoindustria del sapone ndash a prezzi molto bassi inferiori spesso anche al prezzodellrsquoolio di Tunisi Lrsquoolio prodotto da Franceschini grazie alla superiore qualitagrave avevainvece un prezzo piugrave alto ed era esportato anche in America27 Il riferimento allaproduzione di olio era tuttrsquoaltro che accidentale Da alcuni anni infatti in Corsica sitentava di incrementarne la produzione e di migliorarne la qualitagrave in particolare leSocieacuteteacutes drsquoagriculture dei vari arrondissements perorarono in piugrave occasioni gli olivicoltoriaffincheacute intensificassero i loro sforzi per fabbricare olio commestibile di buona qualitagravepoicheacute gli oli stranieri utilizzati nei procedimenti industriali e il petrolionellrsquoilluminazione stavano facendo una concorrenza sfrenata allrsquoolio prodottonellrsquoisola destinato a tali usi28 con il rischio tangibile di una fuoruscita della produzioneinsulare dal mercato

17 Complessivamente gli espositori cograversi premiati furono sette29 ma ciograve che preme

rilevare egrave come la presenza della Corsica ndash decisamente organizzata piugrave adeguatamenterispetto alla manifestazione parigina del rsquo55 ndash fosse stata giudicata positivamente degliosservatori francesi i quali non mancarono di sottolineare i progressi conseguiti neicampi dellrsquoagricoltura e dellrsquoindustria riconoscendo che laquola Corse srsquoagite le feu sacreacute

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des conquecirctes agricole et industrielles a gagneacute du terrain Attendons-nous agrave la voirdeacutesormais tenir un rang respectable dans la productionraquo30

3 Intermezzo lrsquoEsposizione Generale di Ajaccio(1865)

18 La buona accoglienza riservata ai prodotti presentati a Londra incoraggiograve

lrsquoorganizzazione di una manifestazione simile allrsquointerno del territorio dipartimentaleIl concorso promosso dal Ministero dellrsquoagricoltura commercio e lavori pubblici e dalConsiglio generale della Corsica si tenne ad Ajaccio nel maggio 1865 Il periodo sceltoper lo svolgimento del concorso non era affatto casuale in quegli stessi giorni infatti ilPrincipe Napoleone inaugurograve il monumento di Napoleone Bonaparte e dei suoi quattrofratelli progettato da Eugene Viollet-Le-Duc La presenza in Corsica del PrincipeCharles-Paul il quale come egrave noto aveva avuto un ruolo di primo pianonellrsquoorganizzazione delle precedenti esposizioni francesi accentuograve la corniceldquonapoleonicardquo allrsquointerno della quale fu collocata la manifestazione fieristicacircostanza peraltro ampiamente sottolineata dal prefetto Louis Gery nel discorsopronunciato in occasione dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione e di cui era possibilerinvenire numerosi riscontri architettonici e simbolici nel percorso espositivo

19 La risposta dei produttori cograversi allrsquoappello del prefetto e del Jury drsquoammissione fu

sorprendente gli espositori infatti furono ben 2146 mentre i prodotti presentati nellevarie categorie furono 3740 Altrettanto copiose furono le medaglie e i premi assegnatindash ben 311 ndash a riprova della volontagrave degli organizzatori di stimolare attraversolrsquoassegnazione di ricompense tangibili lrsquoimpegno individuale dei produttorievidenziare lrsquointraprendenza degli artigiani stimolare la reciproca emulazione fra gliagricoltori accrescere la considerazione sociale per attivitagrave produttive fino ad alloraignorate da larghi settori della societagrave insulare31

20 LrsquoEsposizione Generale dei prodotti agricoli industriali e artistici della Corsica fu

organizzata riproducendo su scala locale il modello ormai consolidato delleEsposizioni Universali Il percorso espositivo fu progettato dallrsquoarchitetto deldipartimento E Hess e realizzato sotto la supervisione del direttore del cantierenavale di Ajaccio Ubicato su terreni di proprietagrave dello Stato in pieno centro urbano sisviluppava su unrsquoarea di oltre 13000 mq Vi si accedeva attraverso una stradaappositamente costruita ndash ai lati della quale erano collocati i prodotti del bosco(legname da costruzione campioni di legname da segheria ecc) ndash che conduceva a unatripla porta in mattoni veneziani ornata dei colori imperiali Il terreno occupatodallrsquoesposizione era diviso in due parti nella prima parte si trovavano disposte diecicostruzioni ed alcune stalle adibite al ricovero del bestiame e del macchinario agricolomentre nella seconda area furono costruiti i fabbricati destinati ad accogliere i prodottiagricoli dellrsquoartigianato e della manifattura Il percorso espositivo abbellito da alcunefontane si chiudeva con lrsquoedificio maggiore il Palazzo dellrsquoEsposizione sulle cuicolonne erano issate le insegne della Corsica delle due cittagrave di Ajaccio e Bastia e le armidel Principe Napoleone e della Principessa Clotilde Adiacenti al Palazzo furonocostruiti tre acquari nei quali furono ospitate varie specie ittiche peculiari dellrsquoisola e icrostacei dei numerosi stagni che si trovano allrsquointerno del dipartimento32 Con ognievidenza il percorso espositivo lungo il quale si potevano osservare i prodotti agricolisilvo-pastorali ittici e manifatturieri dellrsquoisola era stato progettato per esaltare le

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potenzialitagrave e la ricchezza del suolo cograverso e per mostrare i progressi compiuti dalcomparto manifatturiero Questo duplice obiettivo era funzionale a controbattere leopinioni sempre diffuse in Francia che consideravano la Corsica laquocomme une colonieoneacutereuse agrave sa meacutetropoleraquo33 Lrsquointera esposizione era quindi costruita per amplificare glisforzi fatti dagli amministratori pubblici e dai produttori dellrsquoisola per ammodernare lesue strutture economico-sociali Sotto questo profilo il prefetto Gery non mancava disottolineare come negli anni precedenti fossero state create le condizioni perconsentire il decollo dellrsquoeconomia insulare I settori che avevano registrato maggioriprogressi erano quelli della sicurezza pubblica ndash grazie ad una legge del 1853 era statopossibile avviare una efficace campagna per debellare il banditismo ndash delle vie dicomunicazione ndash che avevano reso possibile un sensibile incremento degli scambi34 ndash edellrsquoistruzione pubblica grazie al quale era stato possibile avviare un tangibile processodi trasformazione dei costumi popolari35

21 Pur non dissimulando le difficoltagrave e i ritardi che ancora ostacolavano la trasformazione

dellrsquoagricoltura da un modello incentrato sulla coltura estensiva ad uno di tipointensivo i rapportatori della manifestazione mettevano in evidenza lrsquoavvio di unprocesso di riconversione incentrato sulla sostituzione delle colture cerealicole conquelle arboricole e ortofrutticole Il futuro dellrsquoagricoltura insulare sottolineava Geryera lrsquoarboricoltura allrsquoEsposizione ben 250 proprietari avevano presentato il loro olio eoltre 1500 bottiglie di vino erano state esibite al concorso Constatava che ancorascarseggiavano le grandi fattorie organizzate anche se rilevava gli sforzi fatti in questadirezione da alcuni grandi proprietari per riorganizzare i loro possedimenti36 chelasciavano ben sperare per il futuro

22 Grande attenzione era riservata al comparto manifatturiero il cui livello di sviluppo

non era ritenuto soddisfacente sebbene non mancassero segni di progresso Come giagraveemerso nelle Esposizioni Universali degli anni precedenti anche in questo caso sisottolineava come lrsquoindustria metallurgica fosse il settore piugrave sviluppato mentre ilcomparto minerario si trovava in una deplorevole condizione di abbandono (conlrsquoeccezione dellrsquoindustria del marmo) Grande speranza ndash e questo era il vero segnale dinovitagrave ndash lasciavano intravedere le fabbriche di paste alimentari le concerie ledistillerie di prodotti resinosi comparse in anni recenti e che dimostravano lrsquoavvenutoesordio di una trasformazione in senso manifatturiero del tessuto produttivo deldipartimento Per quanto riguarda le paste alimentari si osservava che fino ad alcunianni prima dalla Corsica fuoriuscivano annualmente 200000 fr per acquistare pastadallrsquoItalia negli ultimi anni perograve tali importazioni si erano fortemente ridotte graziealla produzione dei numerosi pastifici che erano stati aperti nellrsquoisola Altrettantoincoraggiante era il comparto della lavorazione del cuoio il quale aveva fatto numerosiprogressi ed era in grado di esportare quantitagrave crescenti di prodotto37 cosigrave come lemanifatture del sapone delle conserve e delle confetture38

23 Non casualmente gli espositori di queste sezioni furono premiati copiosamente con

medaglie drsquooro e drsquoargento Unico neo ma molto significativo riguardograve la premiazionedella sezione rdquoMacchine e strumenti agricolirdquo in questo caso infatti molti premi nonfurono assegnati a causa del numero ristretto di macchinari agricoli esposticircostanza che metteva in evidenza le difficoltagrave che ancora permanevano nel compartoagricolo e che ne ostacolavano la trasformazione verso modelli caratterizzati da livellidi produttivitagrave piugrave elevati

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4 Unrsquooccasione mancata lrsquoEsposizione di Parigi del1867

24 La manifestazione del 1865 nelle intenzioni degli organizzatori aveva indubbiamente

anche lo scopo di preparare adeguatamente la partecipazione allrsquoEsposizioneUniversale che due anni piugrave tardi sarebbe stata accolta nella capitale transalpina39 Lagrande kermesse parigina ospitata al Palais du Champ de Mars e organizzata su unasuperficie di circa 690000 mq fu inaugurata il 1deg aprile 1867 e fu frequentata da circaundici milioni di visitatori Gli espositori divisi in dieci gruppi furono 52217 di cui11645 francesi e i premi assegnati furono ben 25552 a cui debbono essere sommati unmigliaio di medaglie e diplomi di merito40 I numeri sopra citati offrono unrsquoidea benprecisa del salto di qualitagrave compiuto dalla manifestazione scrupolosamenteorganizzata da Freacutedeacuteric Le Play innovando rispetto ai criteri organizzativi osservatinella preparazione dellrsquoesposizione del rsquo5541

25 Diversamente dalle attese del Comitato dipartimentale maturate peraltro anche sulla

scia della larghissima partecipazione allrsquoesposizione regionale del 1865 allamanifestazione parigina la delegazione cograversa fu molto ridotta appena ventunoespositori Se si escludono le due ferriere Peacutetin Gaudet Cie di Toga e Jacquinot diSolenzara che portarono campioni di carbone di legna di ghisa e di ferro gli altripartecipanti esposero campioni di vino drsquoolio drsquooliva di tabacco di cotone dellaLuisiana di bozzoli di bachi da seta e di legname soltanto sette furono premiati42 Ladelusione per la scarsa partecipazione egrave denunciata a chiare lettere nellrsquoarticolatoresoconto dellrsquoEsposizione scritto da Charles Vernet funzionario delle doganedellrsquoisola al quale una Commissione dipartimentale aveva affidato lrsquoincarico di redigereun rapporto dellrsquoevento Nonostante lrsquoinsoddisfazione per lo scarso risultato riportatodalla delegazione insulare che segnava un evidente regressione rispetto allapartecipazione degli imprenditori cograversi alla esposizioni precedenti Vernet colselrsquooccasione per fornire una dettagliata descrizione del grado di sviluppo industrialeconseguito dal dipartimento al fine di laquodissiper certaines erreurs et des preacuteventionstrop facilement accepteacutees qui font consideacuterer la Corse comme reacutefractaire au progregraves etcomme un charge sans compensation pour la Franceraquo43

26 Indubbiamente il settore trainante lrsquoeconomia insulare era ancora rappresentato dalla

metallurgia Vernet non mancava di sottolineare che oltre ai due stabilimenti di Toga eSolenzara44 (la prima delle due societagrave fu premiata con una medaglia drsquooro) era in corsola costruzione di un terzo stabilimento metallurgico a Porto per conto della societagraveChauton et Cie Questrsquoultima era stata fondata nel 1862 da un gruppo di industriali deldipartimento delle Landes per lo sfruttamento dei boschi dellrsquoisola In particolare oltreal commercio del legname la societagrave distillava prodotti resinosi in due stabilimenticostruiti nelle foreste drsquoAitone e di Valdoniello e produceva con gli scarti del legnamecarbone vegetale da impiegare nellrsquoaltoforno in costruzione a Porto45

27 Il riferimento alle attivitagrave industriali della Chauton et Cie consentiva a Vernet di

attirare lrsquoattenzione su una questione cruciale per la Corsica la mancanza di capitaliche impediva agli operatori economici locali di destinare investimenti considerevoliallrsquoindustria La limitata intraprendenza dei cograversi ndash sovente rimproverata dagliopinionisti francesi ndash era dunque riconducibile allrsquoassenza di capitali allaproblematicitagrave della loro accumulazione piugrave che alle loro attitudini imprenditorialiNon casualmente continuava Vernet i capitalisti del continente francese che avevano

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deciso di investire nellrsquoisola avevano ottenuto successi apprezzabili A tal propositooltre i casi precedentemente richiamati Vernet citava anche lrsquoesempio della SocietagraveDelarbre et Jacob che dal 1845 produceva nei cantoni di Bonifacio Portovecchio e Cortecon unrsquoindubbia riuscita commerciale legname per lrsquoesportazione e soprattuttosughero

28 Proprio la crescente produzione per lrsquoesportazione sul continente francese o allrsquoestero

aveva sostenuto il consolidamento della ldquoCompagnie insulaire de navigationrdquo fondatanel 1840 dai negozianti ed armatori cograversi Joseph e Jean-Mathieu Valery per ilcollegamento con battelli a vapore fra Bastia e Livorno In seguito allrsquoascesa al poteredi Napoleone III la Compagnia aveva conoscuto una rapida crescita grazie anche almonopolio ottenuto nel 1850 del trasporto postale da Marsiglia allrsquoisola ed allesovvenzioni governative per lrsquoespletamento di tale servizio46 Altrettanto redditizio fu ilmonopolio del trasporto dei lavoratori stagionali dalla Toscana a Bastia conquistatodalla Compagnia in questo periodo che le consentigrave di portare la flotta nel 1856 aquattordici battelli a vapore e a ventitre nel 1867 Relativamente al numero dei vaporiin servizio nei primi anni rsquo60 il porto di Bastia occupava ormai la quarta piazza fra iporti francesi del Mediterraneo47

29 A fianco di queste attivitagrave esercitate su una scala piugrave ampia si era articolato anche un

tessuto di piccole imprese assai vitali capaci di soddisfare una quota crescente delladomanda interna e di ridurre la dipendenza dalle importazioni dallrsquoestero Fra questespiccavano le concerie cinque a Bastia e una ad Ajaccio in grado di esportareannualmente circa 150 tonnellate di pellame per un valore di 800000 fr Altrettantosignificative erano le numerose fabbriche di pasta alimentare fondate in varie cittagravedellrsquoisola che avevano consentito di ridurre le importazioni dallrsquoItalia (dalle 32tonnellate del 1851 alle 11 tonnellate del 1861) e riuscivano ad alimentare anche unflebile flusso di esportazioni verso la Francia48

30 Tali dati indicano che nei decenni centrali del secolo lrsquointegrazione dellrsquoeconomia

insulare con quella francese aveva compiuto passi significativi e la partecipazione deiproduttori cograversi alle Esposizioni Universali ne aveva offerto un significativo riscontroTuttavia lrsquoespansione del tessuto manifatturiero e lrsquoincremento del commercio solo inparte erano stati stimolati da una crescita autopropulsiva del tessuto produttivo localeessendo stati alimentati in maggiore misura dallrsquoaccresciuta domanda dellrsquoeconomiafrancese Conseguentemente lrsquointera economia insulare non poteva che essereparticolarmente esposta ai mutamenti della congiuntura nazionale o alle variazionidella domanda da parte del sistema industriale della Francia continentale49Particolarmente emblematico sotto questo profilo egrave proprio il caso della siderurgiavale a dire il settore che aveva conseguito uno sviluppo maggiore e che aveva ottenutocon continuitagrave premi e riconoscimenti alle Esposizioni Le innovazioni tecnologicheintrodotte dopo gli anni rsquo60 che consentirono la produzione dellrsquoacciaio utilizzando neiprocessi di fusione minerali fosforosi spostarono lrsquoasse della siderurgia nazionale versole regioni del nord e dellrsquoest del Paese mettendo fuori mercato le produzioni realizzatenelle regioni mediterranee In Corsica la produzione siderurgica iniziograve a contrarsi dal1875 per azzerarsi intorno al 1890

31 Probabilmente non meno esiziali per lrsquoeconomia insulare si rivelarono gli effetti degli

accordi Cobden-Chevalier del 1860 che liberalizzando il commercio della Franciaincrementarono anche la concorrenza intra-regionale La combinazione fra la crisiagricola che si palesograve negli anni rsquo8050 e lrsquoesaurimento del ciclo industriale che si

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manifestograve negli ultimi decenni del secolo contribuigrave quindi a minare irrimediabilmentealla radice il processo di crescita che aveva contraddistinto lrsquoisola negli anni Cinquantae Sessanta dando avvio ad una lunghissima crisi economica che si sarebbe protrattaben oltre la seconda Guerra Mondiale51

NOTE

1 Per un inquadramento di carattere generale si veda AIMONE Linda OLMO Carlo Le Esposizioni

universali 1851-1900 Torino Allemandi 1990 PINOT DE VILLECHENON Florence Les expositions

universelles Paris PUF 1992 SullrsquoEsposizione di Londra del 1851 si veda almeno AUERBACH

Jeffrey A The Great Exhibition of 1851 A nation on display New Haven-London Yale University

Press 1999 YOUNG Paul Globalization and the Great Exhibition The Victorian New World Order

Basingstoke Palgrave Macmillan 2009 AUERBACH Jeffrey A HOFFENBERG Peter H (edited by)

Britain the Empire and the World at the Great Exhibition of 1851 Aldershot Ashgate 2008

2 GEPPERT Alexander CT laquoCittagrave brevi storia storiografia e teoria delle pratiche espositive

europee 1851-2000raquo in Memoria e Ricerca 17 2004 pp 7-18

3 Alcune indicazioni in tal senso sono in MICHAIumlLESCO Ceacuteline La comptabilite des Expositions

Universelles (Paris 1855-1900) Transfert de savoirs et apprentissage 26egraveme congregraves de lrsquoAssociation

Francophone de Comptabiliteacute (AFC) ldquoComptabiliteacute et connaissancesrdquo Lille Mai 2005 URL

lt httpbasepubdauphinefrxmluibitstream12345678925672michailescoPDF gt [consultato

il 2 aprile 2014]

4 Si vedano DE REPARAZ Andreacute laquoDiversiteacute et evolution des stuctures agraires Corsesraquo in

Meacutediterraneacutee 41961 pp 39-61 e 11962 pp 51-72 RENUCCI Janine Corse traditionnelle et Corse

nouvelle Lyon Audin 1974 e CASSON Max CASANOVA Antoine et al Pieve e paesi Communauteacutes

rurales corses Paris Editions du CNRS 1978

5 CINI Marco Relazioni e scambi commerciali fra la Corsica e la Toscana nella prima metagrave dellrsquoOttocento

in CINI Marco (a cura di) Traffici commerciali sicurezza marittima guerra di corsa Il Mediterraneo e

lrsquoOrdine di Santo Stefano Pisa ETS 2011 pp 253-290

6 La definizione egrave di POZZO DI BORGO Carlo Andrea Aperccedilu agricole de la Corse ou Guide agrave la bonne

culture Ajaccio Imp Leca 1874 p 43

7 CASANOVA Antoine Identiteacute corse outillages et Reacutevolution franccedilaise Paris Editions du CTHS

1996

8 Per una quantificazione delle proporzioni fra le diverse colture praticate nellrsquoisola si rimanda a

Dizionario corografico della Corsica compilato da vari dotti italiani sotto la direzione del D Guglielmo

Stefani Milano Civelli e C 1855 pp XI-XIII e a MOREAU DE JONNEgraveS Alexandre laquoStatistique

agricole de la Corseraquo in Le Cultivateur XVIII 1842 pp 685-699 Piugrave in generale si veda POMPONI

Francis Population structures agraires et production en Corse in CASSON Max CASANOVA Antoine

et al Pieve e Paesi Communauteacutes corses cit pp 275-281

9 MOREAU DE JONNES Alexandre Statistique agricole de la Corse cit p 690 Per una descrizione

puntuale dei metodi di trattamento del maggese si veda BURNOUF Eugegravene Les assolements en

Corse Bastia Fabiani 1855

10 POMPONI Francis laquoLe problegraveme de la vaine pacircture en Corse au XIXe siegravecleraquo in Bulletin de la

Socieacuteteacute des Sciences Historiques et Naturelles de la Corse 621 1976 pp 19-42

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11 Peraltro le Esposizioni Universali favorendo lrsquoamalgama fra imprenditori di diversi paesi

consolidavano il profilo degli operatori economici piugrave dinamici dellrsquoisola come soggetti portatori

di istanze di progresso e quindi legittimati a interagire in modo non subalterno con le istituzioni

nazionali e locali ed i loro rappresentanti

12 DEacuteMY Adolphe Essai historique sur les Expositions universelles de Paris Paris Librairie Alphonse

Picarde et Fils 1907 pp 60-86

13 Secondo lrsquoagronomo Regolo Carlotti in questa circostanza i produttori insulari non

compresero lrsquoimportanza che poteva avere lrsquoEsposizione nel promuovere il progresso economico

dellrsquoisola tanto che il loro intervento alla manifestazione parigina fu sostanzialmente

eterodiretto dalle varie autoritagrave istituzionali (cfr CARLOTTI Regolo La Corse agrave lrsquoExposition

Universelle in Annales Agricoles de la Corse Bulletin des Socieacuteteacutes drsquoagriculture sciences et arts drsquoAjaccio

Bastia Corte Calvi et Sartene Bastia Fabiani 1855 pp 286-292)

14 Visites et eacutetudes de SAI le Prince Napoleacuteon au Palais de lrsquoIndustrie ou Guide pratique et complete agrave

lrsquoExposition Universelle de 1855 Paris Perrotin Libraire-Eacutediteur 1855 p 186

15 Visite agrave lrsquoExposition Universelle de Paris en 1855 Paris Librairie de L Hachette et Cie 1855 p

169 Durante il II Impero furono costruite cinque nuove strade imperiali (in aggiunta alle quattro

giagrave esistenti) le cui spese di costruzione ascesero a 16983000 fr Maggiore importanza ebbe la

costruzione delle strade forestali il decreto del 1deg aprile 1854 autorizzograve lrsquoapertura di tredici

nuove strade per favorire lo sfruttamento delle foreste Queste strade avevano una lunghezza

complessiva di 497 Km La spesa si elevograve a 7409000 fr (Exposeacute de la situation de lrsquoEmpire preacutesenteacute au

Senat et au Corp Leacutegislatif Paris Imprimerie Imperiale 1869 p 84)

16 Visite agrave lrsquoExposition Universelle de Paris en 1855 cit p 480

17 VERNET Charles La Corse et lrsquoExposition Universelle de 1867 Paris Imprimerie Administrative

Paul Dupont 1868 pp 8-9

18 Ibidem p 9

19 Nei primi anni Quaranta le vigne occupavano circa 11500 ettari mentre alla fine degli anni

rsquo60 si estendevano su una superficie di circa 18500 ettari (nonostante la riduzione dei vitigni

causata alla metagrave degli anni rsquo50 dalla diffusione dellrsquooidium) Alcune indicazioni sulla coltura

della vite sono in MOREAU DE JONNES Alexandre Statistique agricole de la Corse cit p 691

GUYOT Jules Eacutetude des vignobles de France Paris A lrsquoImprimerie Impeacuteriale 1868 p 99 Meacutemoire sur

la Corse 1869 (manoscritto conservato presso la Bibliothegraveque Patrimoniale de Bastia MCART

2220)

20 Egrave opportuno segnalare che fin dagli anni rsquo50 la fabbricazione di sigari era in espansione nei

circondari di Bastia e Corte Tale manifattura impiegava circa 350 lavoratori il tabacco lavorato a

Bastia era importato da Marsiglia mentre nelle zone rurali si utilizzava il tabacco locale

considerato perograve troppo forte (CARBUCCIA Horace Rapport sur lrsquoeacutetat actuel de lrsquoagriculture et de

lrsquoindustrie dans lrsquoarrondissement de Bastia Bastia Fabiani 1857 p 53)

21 Lrsquoautore del rapporto concluse la sua analisi sostenendo che la laquoCorse est une terre

privileacutegieacutee qui peut fornir agrave la consommation inteacuterieure et agrave lrsquoexportation les produits les plus

inteacuteressants et les plus varieacutesraquo (cfr [BOUCHARDAT] laquoRapport sur des vins des liqueurs et

plusieurs autres produits de lrsquoicircle de Corseraquo in Bulletin des seacuteances de la Socieacuteteacute Impeacuteriale et Centrale

drsquoAgriculture XII 1856 pp 183-186)

22 Rapport de lrsquoadministration de la Commission Impeacuteriale sur la section franccedilaise de lrsquoExposition

Universelle de 1862 Paris Imp de J Claye 1864 Gli espositori furono selezionati dal Jury

drsquoammissione del dipartimento istituito dal prefetto nel 1861 nella cui composizione

confluirono proprietari fondiari e agronomi rappresentanti i cinque arrondissements dellrsquoisola

Esso era cosigrave formato per Ajaccio Braccini e Carlotti per Bastia Carbuccia e Benedetti per Calvi

De Castelli e Leca per Corte Gaffory e Tedeschi per Sartene Casanova e Pietri (Ibidem p 165)

23 Journal mensuel des travaux de lrsquoAcadeacutemie nazionale agricole manufacturiegravere et commerciale et de la

Socieacuteteacute Franccedilaise de Statistique Universelle Paris 1862-1863 p 468

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24 CAMPOCASSO Pierre-Jean laquoHistoire de lrsquousine agrave fer de Toga (1842-1885)raquo in Etudes Corses 45

1995 pp 5-63

25 Lrsquoindustria del ferro in Italia Relazione dellrsquoIngegnere Felice Giordano per la Commissione delle Ferriere

istituita dal Ministero della Marina Torino Tipografia Cotta e Capellino 1864 pp 334-335 Piugrave in

generale sulle caratteristiche dellrsquoindustria siderurgica della Corsica si veda NESTI Angelo

TOGNARINI Ivano La siderurgia tirrenica tra Toscana e Corsica (XVI-XIX secolo) in Savoirs et savoir-faire

industriels en Meacutediterraneacutee occidentale XVIe-XXe siegravecle Ajaccio Museacutee de la Corse sd pp 150-182

26 Rapport de lrsquoadministration de la Commission Impeacuteriale sur la section franccedilaise de lrsquoExposition

Universelle de 1862 cit p 245

27 Journal mensuel des travaux de lrsquoAcadeacutemie nazionale agricole manufacturiegravere et commerciale et de la

Socieacuteteacute Franccedilaise de Statistique Universelle cit pp 493-494

28 Cfr Rapport de M Limperani sur la situation et les besoins de lrsquoagriculture agrave la fin del lrsquoanneacutee 1864

Bastia Fabiani 1865 p 14 e Rapport de M Frasseto Preacutesident de la Socieacuteteacute drsquoAgriculture Sciences et

Arts drsquoAjaccio lu agrave la seacuteance du 4 Juin 1865 Ajaccio Imp Marchi 1865 pp 9-10

29 Gli espositori cograversi premiati furono Jury drsquoAjaccio (olio frutta tabacco) J Caffarelli di Bastia

(paste alimentari) Battioni di Bastia (liquori) Blasoni (vini) J Breganti (sigari) Gasparini de lrsquoIle-

Rousse (paste alimentari) F Jacquinot et Cie di Solenzara (ghisa) (Rapport de lrsquoadministration de la

Commission Impeacuteriale sur la section franccedilaise de lrsquoExposition Universelle de 1862 cit p 185 192

231-233 242-245)

30 Journal mensuel des travaux de lrsquoAcadeacutemie nazionale agricole manufacturiegravere et commerciale et de la

Socieacuteteacute Franccedilaise de Statistique Universelle cit p 494

31 Lrsquoimportanza simbolica e la funzione pedagogica dei premi egrave stata sottolineata da BIGATTI

Giorgio ONGER Sergio (a cura di) Arti tecnologia progetto Le esposizioni drsquoindustria in Italia prima

dellrsquoUnitagrave Milano Franco Angeli 2007 p 7

32 Compte-rendu de lrsquoExposition Geacuteneacuterale des produits agricoles industriels et artistiques de la Corse

Bastia Fabiani 1865 pp 26-31

33 Ibidem p 38

34 Gery osservava che a quella data la rete stradale era composta da 9 strade imperiali 5 strade

dipartimentali e 13 strade forestali per uno sviluppo complessivo di 1744 km a cui dovevano

aggiungersi circa 2000 km di strade vicinali Altrettanto significativo era lrsquoampliamento della

flotta dei battelli a vapore (ivi p 40) La media annua del movimento commerciale (import ed

export) era stata di 17853970 fr nel periodo 1851-1855 mentre nel periodo 1861-1865 si era

attestata sui 35872708 fr Altrettanto significativo egrave il tonnellaggio delle navi in arrivo in Corsica

dalla Francia continentale e dallrsquoestero che aumentograve nella seguente misura nel periodo

1851-1855 387231 tonnellate dal 1861-1865 824812 tonnellate (Ibidem pp 232-233)

35 Nel 1840 si contavano in tutta lrsquoisola 273 scuole con 9000 allievi nel 1865 erano 471 con

18000 allievi oltre 75 scuole per ragazze (Ibidem p 40) Unrsquoanalisi delle riforme scolastiche

intraprese in questo periodo egrave in GHERARDI Eugegravene (sous la dir de) Ecirctre instituteur en Corse sous

le Second Empire Ajaccio Albiana 2012

36 Si veda la relazione di Jules Buisson ibidem pp 61-79 I principali proprietari fondiari

menzionati nel rapporto (e premiati) erano Pozzo di Borgo Limperani Piccioni Franceschini

Casanova Pietri Benedetti Leca Spoturno Questi personaggi ricoprivano (o avevano ricoperto)

cariche di primo piano nellrsquoamministrazione pubblica o nella sfera politica regionale ed alla loro

iniziativa erano riconducibili numerose iniziative per lrsquoammodernamento dellrsquoeconomia insulare

37 Fin dagli anni Cinquanta le concerie si erano moltiplicate grazie allrsquoequiparazione del cuoio

fabbricato in Corsica a quello prodotto in Francia ed ai premi concessi dallo Stato per le

esportazioni di tale prodotto A Bastia le concerie in attivitagrave erano sei ed occupavano 60 operai

oltre a soddisfare la domanda dei circondari di Bastia Calvi e Corte erano in grado di sostenere

una discreta esportazione verso Marsiglia Livorno e la Sardegna (CARBUCCIA Horace Rapport

sur lrsquoeacutetat actuel de lrsquoagriculture et de lrsquoindustrie dans lrsquoarrondissement de Bastia cit p 36)

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38 Compte-rendu de lrsquoExposition Geacuteneacuterale des produits agricoles industriels et artistiques de la Corse cit

pp 212-220

39 In questa occasione lrsquoespositore principale dellrsquoisola fu il Comiteacute deacutepartemental de la Corse di

Ajaccio (La Propagation Industrielle 41867 p 31)

40 DEacuteMY Adolphe Essai historique sur les Expositions universelles de Paris cit pp 125-202

41 VASSEUR Edouard Freacutedeacuteric Le Play et lrsquoExposition universelle de 1867 in SAVOYE Antoine

CARDONI Fabien (sous la dir de) Freacutedeacuteric Le Play Parcours audience heacuteritage Paris Presses des

Mines 2007 pp 79-97

42 Lrsquoelenco dei premiati egrave in VERNET Charles La Corse et lrsquoExposition Universelle de 1867 cit p 11

(cenni anche in EXPOSITION UNIVERSELLE DE 1867 A PARIS Catalogue officiel des exposants

reacutecompenseacutes par le Jury International Paris E Dentu Libraire-Eacutediteur 1867 pp 63-64)

43 Ibidem p 16

44 Lrsquoorganizzazione del ciclo produttivo di questi due stabilimenti fu dettagliatamente descritto

nella Revue de lrsquoExposition de 1867 1-21870 pp 327-334 Nellrsquoanalisi si sottolineava che le due

ferriere ubicate in Corsica erano ormai le uniche che non si erano convertite allrsquouso del carbon

coke e che utilizzavano ancora il carbone vegetale per alimentare gli altiforni Un giudizio

particolarmente positivo fu espresso sulla ghisa bianca prodotta nella ferriera di Solenzara

repuata molto simile per la tenacia allrsquoacciaio (cfr NOUGES Alphonse Franccedilois laquoLa mineacuteralogie

et la mineacuteralurgie agrave lrsquoExposition Universelle de Parisraquo in Annales de la Socieacuteteacute Impeacuteriale

drsquoagriculture histoire naturelle et arts utiles de Lyon I1868 pp 742-743

45 VERNET Charles La Corse et lrsquoExposition Universelle de 1867 cit p 24

46 Ibidem p 16-17 Sulle vicende di questa compagnia si veda FINIDORI Charles La Compagnie

Valeacutery Fregraveres et Fils Armateurs Cap Corsins 1840-1883 Ajaccio Alain Piazzola 2008 pp 17-44

47 CORI Bernardo DA POZZO Carlo RIDOLFI Giovanni Le relazioni della Corsica con il Continente

Studio geografico Pisa Libreria Goliardica 1973-74 pp 68-69

48 Un quadro generale sulla crescita del tessuto industriale in Corsica si veda CAMPOCASSO

Pierre-Jean Les temps de lrsquoindustrie (1830-1960) in Corse industrielle 1830-1960 Meacutemoire reacuteveacuteleacutee matiegravere

transformeacutee Ajaccio Imp Siciliano-Museacutee de la Corse 2005 pp 77-97 ROMANI Paul-Marie La

Corse industrielle dans lrsquohistoire ou quelques exemples de deacuteveloppement non durable in MAUPERTUIS

Marie-Antoniette (sous la dir de) La Corse et le deacuteveloppement durable Ajaccio Albiana-CNRS 2010

pp 49-56

49 Egrave noto che nelle ultime tre decadi dellrsquoOttocento lrsquoeconomia francese conobbe un vistoso

rallentamento il quale ebbe riflessi tangibili anche sullrsquoeconomia insulare Sul ciclo negativo che

interessograve lrsquoeconomia transalpina nellrsquoutima parte del secolo si veda BONIN Hubert laquoLa Grande

Deacutepression franccedilaise agrave la fin du XIXegraveme siegravecle reacuteflexion sur sa datation et sur sa fonctionraquo in

Histoire eacuteconomie et socieacuteteacute 41987 pp 509-533

50 Piugrave in generale sul ciclo apertosi negli ultimi due decenni del secolo si veda POMPONI

Francis Population structures agraires et production en Corse cit pp 315-316

51 Si veda POMPONI Francis Crise de structure economique et crise de conscience en Corse (fin XIXe

siegravecle-deacutebut XXe) in Typologie des crises dans les pays meacutediterraneacuteens (XVIe-XXe siegravecle) Nice Universiteacute

de Nice 1977 pp 75-114

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RIASSUNTI

Negli anni del Secondo Impero il processo di integrazione della Corsica con la Francia conosce

una decisa accelerazione grazie anche al sostegno diretto e indiretto dato dal regime

napoleonico allo sviluppo delle attivitagrave produttive del dipartimento In questo periodo si

intensificano simmetricamente gli sforzi del ceto dirigente cograverso per avviare una trasformazione

degli assetti produttivi dellrsquoisola verso un modello economico di tipo capitalistico La

partecipazione dei produttori cograversi alle Esposizioni Universali di Parigi (1855) Londra (1862) e

Parigi (1867) ricostruita ed analizzata nel presente articolo rientra a pieno titolo in questa

strategia incentrata sulla promozione dello sviluppo economico e della modernizzazione degli

assetti sociali dellrsquoisola

During the Second Empire the integration process of Corsica with France knew an intense

acceleration thanks to the development of the productive activities of the department given by

the Napoleonic regime At the same time the ruling class of Corsica following the capitalistic

model intensified the efforts to modify the productive assets of the island The participation of

Corisca producers to the Universal Exhibitions in Paris (1855) London (1862) and Paris (1867)

analyzed in this essay was fully part of this strategy focused on the promotion and

modernization of the economy and the social structures of the island

INDICE

Parole chiave esposizioni universali Rivoluzione industriale storia della Corsica storia

economica sviluppo economico dello spazio mediterraneo

Keywords economic development of the Mediterranean area economic history history of

Corsica Industrial Revolution universal exhibitions

AUTORE

MARCO CINI

Ricercatore di Storia economica presso il Dipartimento di Scienze politiche dellrsquoUniversitagrave di

Pisa Fra i suoi interessi figurano lrsquoanalisi della cultura economica dei ceti dirigenti italiani fra

Ottocento e Novecento e lo studio dei rapporti politici ed economici intercorsi fra la Corsica e

lrsquoItalia in etagrave moderna e contemporanea Fra le sue monografie piugrave recenti si segnalano Corsica e

Toscana nellrsquoOttocento Relazioni politiche economiche e culturali fra due regioni del

Mediterraneo Genova Ecig 2009 e Finanza pubblica debito e moneta nel Granducato di Toscana

(1815-1859) Pisa ETS 2011 URL httpwwwstudistoricicomprogettautoriCini

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LrsquoEsposizione del Sempione 1906Milano in vetrinaFrancesca Misiano

1 Milano e lrsquoEsposizione internazionale trapragmatismo e sviluppo industriale

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1 Le grandiose esposizioni universali che si

erano susseguite in Europa nel corsodellrsquoOttocento si erano caratterizzate peruna comune forma di trionfalismoattraverso la quale si esprimeva la saldafiducia nel progresso e nella modernitagraveCome egrave noto in Italia lrsquouso dellostrumento espositivo si limitograve alladimensione nazionale fino allrsquoinizio delXX secolo soprattutto percheacute lrsquoeconomiadella penisola era ancoraprevalentemente agricola e lo sviluppodellrsquoindustria riguardava in maniera deltutto esclusiva le regioni nord-occidentali

2 Le esposizioni non erano dunque una

novitagrave per Milano sebbene il suo rapportocon esse fosse da sempre assaicontrastato1 specialmente in campoindustriale e tecnologico la circolazione eil confronto delle idee e dei processiproduttivi erano considerati un momentoindispensabile per la promozione dei prodotti e per il miglioramento delle attivitagraveproduttive di una nazione che volesse pacificamente competere con gli altri grandipaesi industriali drsquoaltro canto con i loro eccessi di carattere celebrativo le esposizioniuniversali finivano per perdere di vista il loro obiettivo principale Per questo motivola grande borghesia industriale che si distingueva per il suo tradizionale pragmatismoaveva mostrato in diverse occasioni la propria insofferenza nei confronti dimanifestazioni a carattere generale orientando lrsquoimpiego delle risorse verso attivitagravepratiche e durature valga qui a titolo di esempio la realizzazione della centraletermoelettrica di Santa Radegonda che nel 1883 era la prima nellrsquoEuropacontinentale2

3 Milano inoltre per la sua favorevole posizione geografica costituiva un importante

crocevia con lrsquoestensione della rete stradale e ferroviaria dapprima solo a livelloregionale iniziograve a ricoprire presto un ruolo di rilievo non solo negli scambi nazionalima anche in quelli europei Tale miglioramento delle comunicazioni e il ruolo semprepiugrave rilevante ricoperto nel processo di sviluppo del paese avevano reso Milano il puntodi riferimento di molte e diverse iniziative economiche da quelle produttive a quellefinanziarie dagli istituti di credito alle scuole tecniche e di specializzazione In questomodo aveva iniziato a distinguersi in maniera piugrave netta la vocazione industriale dellacittagrave la sua tensione positiva verso il progresso e la modernitagrave che aveva trovatomassima espressione nellrsquoEsposizione nazionale del 18813

4 La repressione violenta dei moti del rsquo98 ordinata dal generale Fiorenzo Bava Beccaris e

lrsquoassassinio del re Umberto I nel 1900 segnarono inevitabilmente il passaggio a unrsquoepocadi rinnovate speranze rivolte alla tanto auspicata modernizzazione Lrsquoidea diunrsquoesposizione a Milano tanto piugrave dopo lrsquoesito grandioso della manifestazione di Parigidel 1900 appariva perciograve in perfetta sintonia con lrsquoambizione della Lombardia oltreche del suo capoluogo di raggiungere un alto livello di sviluppo per entrare nel novero

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delle potenze economiche europee Cercando di evitare facili entusiasmi e inutilidispendi di risorse materiali e umane nel 1901 per iniziativa della Lega Navalemilanese del Touring Club e della Famiglia Artistica iniziograve a prendere forma lrsquoidea dipromuovere e organizzare un grande evento dedicato ai trasporti e alle belle arti percelebrare lrsquoinaugurazione del tunnel del Sempione che dopo molti anni diprogettazione e lavoro avrebbe collegato la Lombardia alla Svizzera e al cuoredellrsquoEuropa4

5 Era stata proprio la classe dirigente milanese a promuovere la candidatura della cittagrave

per lrsquoesposizione come Filadelfia (1876) e Liegi (1905) Milano non era la cittagrave capitalema era senza dubbio il simbolo di un processo di sviluppo cui tutta la penisola dovevaispirarsi Superando il diffuso seppur latente scetticismo nei confronti delle imponentimanifestazioni fieristiche furono valutate dunque le opportunitagrave e i vantaggi di unasimile iniziativa che non solo poteva garantire unrsquoampia visibilitagrave per Milano mametteva anche fiduciosamente alla prova le sue capacitagrave organizzative e produttiveCosigrave la Mostra Internazionale dei Trasporti della Previdenza e delle Belle Arti ndashprevista inizialmente per il 1904 e successivamente rinviata al 1905 e infineinaugurata nel 1906 ndash doveva confermare la vocazione industriale lombarda e costituireal tempo stesso il motivo acceleratore della crescita e del perfezionamento del sistemaeconomico-produttivo noncheacute lrsquoimperdibile vetrina per rimettere in luce e rinsaldareil mito di Milano ldquocapitale moralerdquo drsquoItalia che fondato specialmente sulla condivisionedellrsquoetica del lavoro costituiva una solida base di riconoscimento per tutta lacollettivitagrave milanese Un riconoscimento davvero significativo venne presto anche dallaCamera di Commercio francese di Milano

LrsquoItalie nrsquoen est plus agrave fournir les preuves de son activiteacute industrielle Lrsquoacircge de lamaturiteacute a sonneacute pour elle et il lui est permis drsquoaspirer deacutesormais agrave montrer queson art et ses industries suivent hardiment la grande route du progregraves qursquoun sensprofond et vigilant de la vie moderne les animes de son souffle puissant et quegracircce au meacuterite et au geacutenie natif de son peuple ella a droit agrave un poste eacuteminent dansle concours des peuples civiliseacutes5

6 Lrsquoidea originaria prevedeva la realizzazione di una grande Mostra del Lavoro nella

quale si doveva laquolimitare piuttosto il numero delle singole mostre pur di riuscire nelcomplesso ad una esposizione di produzioni veramente interessanti e perfetteraquo6 Taleindicazione dello Statuto si rifaceva evidentemente alla proposta di Cesare Saldiniriguardante proprio la necessitagrave di evitare che la mostra si riducesse ad unlaquoagglomerato di prodotti senza speciale interesseraquo7 condizione indispensabile perevidenziare la netta differenza della mostra milanese rispetto alle precedentiesposizioni universali e di carattere generalista

7 Un altro degli obiettivi principali dellrsquoesposizione del Sempione era di mettere in

mostra le trasformazioni e il progresso del capoluogo lombardo la cittagrave insomma nondoveva essere solo palcoscenico ma anche protagonista indiscussa di quellrsquoevento diportata internazionale dentro e fuori dal recinto espositivo Come sostiene AlexanderGeppert infatti egrave fondamentale analizzare e comprendere anche la componentespaziale delle esposizioni che si devono considerare laquoldquoluoghi veramente specialirdquo pertre motivi percheacute hanno rappresentato varie tipologie di spazi globali in un luogofortemente delimitato posto allrsquointerno di un agglomerato urbano percheacute nella lororispettiva mise-en-scegravene le esposizioni hanno attribuito alla cittagrave circostante un ruolodrammatico specifico infine percheacute come spazi stessi di rappresentazione hanno fatto

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parte di quel paesaggio metropolitano che esse stesse hanno contribuito parzialmente atrasformareraquo8

2 Fuori dalla cittagrave bianca Milano protagonista dellamodernitagrave

8 Prima di varcare i cancelli dellrsquoEsposizione i visitatori i congressisti e gli industriali

nobili borghesi o operai sarebbero giunti alla stazione centrale e subito avrebberoconosciuto Milano che voleva presentarsi come una cittagrave allrsquoavanguardia simile allealtre grandi capitali che avevano ospitato manifestazioni universali Come scriveva unaguida dellrsquoepoca

[Milano] non offre [hellip] gran numero di monumenti pregevoli per arte o perantichitagrave moltissime fra le cittagrave di lei minori in Italia la superano sotto questoaspetto Ma i forestieri venendo a Milano vi ammirano il movimento delle vie illusso e lrsquoeleganza nei negozi il numero e la ricchezza dei luoghi di pubblico ritrovola buona organizzazione di taluni servizi pubblici come i tramvai la illuminazioneelettrica9

9 Anche nel racconto di un operaio in visita allrsquoEsposizione tra le prime impressioni si

rileva

Un forestiere di provincia che scende alla stazione [hellip] senza conoscere un porsquo ilmeccanismo della vita milanese credo che debba trovarsi appena uscito come inriva a un lago in burrasca [con] quella tempesta di tramvai di carrozzedrsquoautomobili e di gente che vanno e che vengono10

10 Milano appariva davvero una cittagrave dinamica e tecnologica erano questi i risultati non

soltanto delle proficue attivitagrave economiche messe a punto dai molti industriali cheavevano legato il proprio nome a Milano ma erano anche frutto dellrsquoingente sforzo edellrsquoimpegno convinto dellrsquoAmministrazione municipale che dagli anni OttantadellrsquoOttocento si dedicava allrsquoorganizzazione e allrsquoincremento dei pubblici servizi pergarantire un progressivo sviluppo del capoluogo Tale obiettivo costituiva una prioritagraveirrimandabile anche per la coalizione di forze democratiche che ottenne lamaggioranza dei suffragi alle amministrative del dicembre 1899 Oltre alla necessitagrave diripristinare le libertagrave violate dallo stato drsquoassedio pertanto la nuova Giunta guidatadal sindaco Giuseppe Mussi intendeva dedicarsi pur nelle difficoltagrave di caratterepolitico oltre che di ordine economico-finanziario al raggiungimento di un concretosviluppo urbano avendo sempre ben chiaro lrsquointento di assicurare anche ai cetipopolari migliori condizioni di vita

11 Considerati tali obiettivi fino al 1904 lrsquoEsposizione internazionale non riuscigrave

comprensibilmente ad attirare lrsquoattenzione della Giunta democratica di Mussi prima edi Barinetti poi il dibattito e le attivitagrave consiliari infatti erano costantemente rivoltialle questioni politiche piugrave calde come la refezione scolastica la costruzione di caseeconomiche per il popolo e la sostituzione dellrsquoimposta locativa11 drsquoaltro canto lacontinua incertezza dei lavori del Comitato esecutivo che subivano preoccupantirallentamenti12 non lasciava presagire un esito brillante della manifestazione Proprioper questi motivi il consiglio comunale si era limitato ad approvare soltanto ndash tra i mesidi luglio e novembre 1902 ndash le delibere per la concessione del Parco e per il contributodi 1000000 di lire13 come a voler sottolineare la distanza delle istituzioni da questotipo di manifestazioni LrsquoEsposizione pertanto non contribuigrave almeno inizialmente neacute

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ad accelerare neacute a stimolare lrsquoopera di ammodernamento della cittagrave era invece Milanondash con o senza lrsquoEsposizione ndash la principale preoccupazione del Municipio

12 Oltre agli interventi volti a garantire il miglioramento delle condizioni igienico-

sanitarie14 la piugrave importante realizzazione anche per il suo carattere evocativostrettamente legato allrsquoidea di modernizzazione fu la progressiva elettrificazione dellacittagrave Se per lrsquoilluminazione pubblica la convenzione con la parigina Union des Gasriuscigrave a garantire condizioni vantaggiose15 la questione dellrsquoenergia perlrsquoelettrificazione dei trasporti costituiva motivo di interesse sin dagli anni della Giuntamoderata di Giuseppe Vigoni lrsquoaccordo con la Societagrave Edison infatti era giagrave esecutivodal 1897 ma la rete tramviaria cittadina richiedeva unrsquoulteriore ed imponenteespansione16 Nel 1901 fu cosigrave completata lrsquoelettrificazione di tre nuovi tracciati SanVittore San Cristoforo e la Cagnola Oltre alle linee al servizio della zona del centrocittadino era poi indispensabile agevolare i trasporti con le zone piugrave periferiche comeAffori e la Bovisa e con lrsquohinterland verso Corsico Monza e Vaprio17 infine si dovevaprovvedere alla realizzazione delle linee per facilitare il collegamento con la ferroviadel Sempione18 Si fece inoltre strada lrsquoidea di affiancare allrsquoofferta privata della Edisonanche un servizio elettrico gestito dal Comune che ndash pur dopo un lungo ed accesoconfronto sugli effettivi vantaggi ndashpoteacute realizzarsi con lrsquoavvio delle prime turbine dellaCentrale municipale di piazza Trento nel giugno 190519

13 La Giunta di Ettore Ponti formatasi allrsquoindomani delle amministrative del gennaio 1905

ed espressione della componente piugrave riformista dei moderati garantigrave una preziosa elungimirante continuitagrave con lrsquoazione della precedente esperienza popolare inoltreanche grazie alla collaborazione di tecnici in vista si orientograve verso una politica voltaspecialmente ad assicurare lrsquoefficienza indispensabile per lo sviluppo urbanoLrsquoobiettivo cosigrave come veniva segnalato nella prima relazione di bilancio era quello diguardare al futuro

percheacute lrsquoaccelerato sviluppo delle manifestazioni della vita civile lrsquoincalzanteelaterio edilizio e la piugrave importante missione che la nostra cittagrave egrave chiamata adassolvere nei rapporti dellrsquoeconomia internazionale e di quella italiana anche pereffetto dellrsquoimminente apertura del Sempione [hellip] ogni cosa induce a presumereche i singoli problemi [hellip] non possono ricevere una soddisfacente e savia soluzionese non mediante la loro coordinazione ad un unico integrale disegno20

14 Bisognava allo stesso tempo fornire risposte concrete alle sempre piugrave incalzanti

richieste del Comitato esecutivo responsabile di un sistema organizzativo in fermento

Qualcuno potragrave osservarelaquoIl Comune dagrave giagrave un milione e non puograve fare altre speseraquoEgrave vero [hellip] ma le linee drsquoaccesso non sono passive la fognatura serviragrave per il nuovopiano regolatore che dovragrave farsi dopo lrsquoEsposizione21

15 Perciograve si lavorograve allo studio e alla realizzazione dei collegamenti con i due ingressi

dellrsquoEsposizione al Parco e in Piazza drsquoArmi nellrsquoaprile 1906 le sedi espositive sipotevano raggiungere dal centro con i tram speciali dalla stazione Centrale dalla Norde da quella di porta Ticinese attraverso il servizio interstazionale alcuni tram inoltrepassavano allrsquointerno dei cancelli alleggerendo i vagoni della ferrovia sopraelevata checollegava direttamente i due siti della mostra Alle linee elettrificate si affiancavanoinoltre le vetture pubbliche a trazione animale che in un momento di grandeconcentrazione di persone offrivano un servizio davvero prezioso Fu introdotto infineil servizio pubblico di omnibus automobili una novitagrave assoluta grazie alla concessionestipulata col Comune la ldquoSocietagrave italiana pei trasporti con automobilirdquo avrebbe gestito

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per un triennio il trasporto passeggeri in quelle zone della cittagrave non fornite dalla retetramviaria22

16 Lrsquoespansione edilizia e industriale e lrsquoaumento del traffico passeggeri oltre che delle

merci imponevano altresigrave un imponente riassetto delle ferrovie cittadine nel 1905 unaCommissione incaricata dello studio per la sistemazione del servizio nel profilarealcune linee di intervento prevedeva tra lrsquoaltro la costruzione della nuova stazioneCentrale arretrata piugrave a nord rispetto a quella esistente sarebbe stata edificatasecondo il modello a due piani con binari rialzati rispetto al piano stradale La mostrainternazionale del Sempione che aveva apportato un laquocoefficiente di espansione e diprogresso non trascurabileraquo era ormai prossima allrsquoinaugurazione e non poteacuteinterferire concretamente nellrsquoaccelerazione delle opere per il riassetto ferroviariocittadino Tuttavia la posa della prima pietra della stazione Centrale segnograve almenoformalmente un traguardo molto significativo

se la grande mostra del lavoro nel campo della civiltagrave e del progresso egrave segnovisibile e mirabile delle conquiste nostre presenti la deliberata costruzione deinuovi scali ferroviari egrave prova delle speranze e della fiducia che ne abbiamonellrsquoavvenire sia di Milano sia dellrsquointera nazione23

17 Oltre alla modernitagrave dei servizi Milano alla vigilia dellrsquoEsposizione si presentava

anche con un rinnovato assetto urbanistico la riqualificazione del Cordusio giagraveprevista dal Piano Beruto giunse a compimento tra il 1897 e il 1905 con la costruzionedel Palazzo delle Assicurazioni Generali di quello della Borsa e del Credito Italiano aiquali si aggiunse il nuovo palazzo delle Poste inaugurato proprio nellrsquoestate del 1905Se dal punto di vista architettonico si trattava di realizzazioni di alto profilo esse nonavevano un significato meramente estetico ma sottintendevano la definizione inchiave monumentale di una destinazione drsquouso per quella zona che giagrave costituiva unnodo fondamentale delle dinamiche cittadine specialmente per le attivitagrave economico-finanziarie24 Sempre nel 1905 veniva ultimata la ristrutturazione del Castello che conla costruzione ex novo della torre del Filarete concludeva otticamente il rettifilo viaOrefici-via Dante Piugrave decentrati ma altrettanto rilevanti per lo sviluppo futuro dellacittagrave furono gli interventi in piazza drsquoArmi che qualche decennio piugrave tardi divennepunto di riferimento per la lunga esperienza della Fiera campionaria noncheacute quellinelle zone della periferia a nord-est apportati in seguito al progressivo trasferimentodi molti stabilimenti industriali come Pirelli Falck e Campari

18 Prima ancora della grande Esposizione internazionale dunque doveva essere Milano ndash

sicura dei risultati del graduale ma efficace processo di modernizzazione ndash acatalizzare lrsquoattenzione dei visitatori e ad impressionarli

3 Dentro lrsquoEsposizione Milano rappresenta se stessa

19 Nel manifesto redatto da Giuseppe Giacosa il Comitato generale presentava al pubblico

le linee guida per la realizzazione della grande mostra internazionale con lrsquoaperturadel Sempione laquounrsquoaltra volta Milano si troveragrave alle porte dellrsquoItalia sulla via tra glioceani e la grande pianura drsquoEuropa e ne avragrave accresciute la operositagrave la rinomanza ela ricchezzaraquo25 Inizialmente il programma dellrsquoEsposizione prevedeva oltre allasezione di belle arti solo lrsquoallestimento di una sezione dedicata ai trasporti terrestrimarittimi e aerei e una dedicata al lavoro e alla previdenza

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20 Proprio questi temi permettevano di mettere in mostra e promuovere i risultati della

rapida opera di modernizzazione evidenziando specialmente i successi della Lombardiae del suo capoluogo anche attraverso un proficuo confronto con altre realtagravetecnologicamente avanzate

21 LrsquoEsposizione pertanto doveva presentarsi come laquoun tempio megraveta di tutti coloro che

hanno il culto dellrsquointelligenza divinatrice e del lavoro perseverante e tenaceraquo26 Neiprimi anni del XX secolo infatti lrsquoItalia conobbe un momento di notevole slancio nelsettore dei trasporti e in particolare delle ferrovie dopo la nazionalizzazione si lavorogravealacremente per il processo di elettrificazione di alcuni tratti della rete oltre che per larazionalizzazione del servizio La mostra internazionale dunque dedicogravecomprensibilmente largo spazio al trasporto su rotaie accanto ai tradizionali ed ancoraindispensabili treni a vapore si affiancavano le locomotive elettriche laquoanimate damisteriosa energiaraquo se Milano aveva inaugurato giagrave nel 1893 la prima linea tramviariaelettrica era stata la Valtellina ad aprire la strada alla sperimentazione della trazioneelettrica che fu poi applicata anche alla ferrovia del Sempione lrsquoaltra grandeprotagonista della manifestazione espositiva

22 La maggior parte dei 40000 mq della Mostra ferroviaria fu occupata dalla galleria

italiana che disposta nella zona centrale dellrsquoedificio progettato da Orsino Bonginellrsquoarea della piazza drsquoArmi contava oltre cento espositori per la V Divisione ndash dedicataalle strade ferrate ndash e quasi la metagrave di questi come le Officine Meccaniche e la Bredaavevano sede nel capoluogo lombardo la Divisione Trasporti elettrici invece avevaammesso 35 espositori italiani fra i quali spiccavano le milanesi Edison Stigler eGadda-Brioschi Fiori allrsquoocchiello della mostra delle Ferrovie dello Stato infine eranoun locomotore a corrente trifase ndash in servizio proprio sulle linee valtellinesi ndash eunrsquoautomotrice a corrente continua delle linee varesine senza dimenticare lelocomotive dellrsquoAnsaldo che con sede a Genova aveva da poco trasferito a Milano lesue attivitagrave finanziarie27

23 La portata delle applicazioni dellrsquoenergia elettrica andava tuttavia ben oltre il

significato delle singole mostre la ferrovia elevata a trazione monofase che collegavadirettamente i due siti dellrsquoEsposizione e lrsquoilluminazione serale della ldquocittagrave biancardquosembravano realizzare quella magnifica idea di progresso messa in scena nel 1881 daLuigi Manzotti nel ldquoBallo Excelsiorrdquo proponendo allo stesso tempo un modelloavveniristico di cittagrave al quale Milano voleva ispirarsi In questo contesto dovevainserirsi anche il padiglione dellrsquoAutomobilismo e ciclismo nel quale si presentavano irisultati raggiunti e le opportunitagrave di sviluppo futuro per un settore produttivoalquanto remunerativo e sempre piugrave promettente per la sua utilitagrave tecnica Ai piugrave noticostruttori europei si affiancavano le prime industrie italiane come la Fiat e le milanesiIsotta Fraschini e Bianchi oltre alla Pirelli che figurava tra i principali produttori dipneumatici insieme a Michelin

24 Coerentemente alla non celata volontagrave di dimostrare prima di tutto il proprio sviluppo

Milano che aveva ricoperto un ruolo attivo per il progresso economico e sociale dellapenisola ebbe senza dubbio unrsquoampia e soddisfacente visibilitagrave allrsquointerno delle sezioniespositive dedicate ai trasporti

25 La Galleria del Lavoro ndash allestita in piazza drsquoArmi nel padiglione progettato dagli

ingegneri Bianchi Magnani e Rondoni ndash fu lrsquoaltra grande protagonista dellrsquoEsposizionedel 1906 la commissione ordinatrice della mostra di fronte allrsquoimpossibilitagrave di allestireun padiglione per tutte le produzioni fu perograve costretta ad ammettervi soltanto sei

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categorie Furono certamente le arti grafiche a ottenere il posto di maggiore visibilitagravecostituendo di fatto la principale attrattiva anche per il pubblico meno esperto chesubiva laquoil fascino indescrivibileraquo non solo dello laquospettacolo grandioso di tantemacchine multiformiraquo ma anche quello del rumore del movimento e della vita laquochequi si esplica[va]raquo28 Anche in questo settore che aveva conosciuto un rapido econsiderevole sviluppo Milano ricopriva un ruolo di primo piano grazie alle attivitagravedelle Arti Grafiche Ricordi dei fratelli Treves e di Sonzogno grazie alle iniziative delleedizioni drsquoarte Alfieri e Lacroix e allrsquoesperienza nellrsquoeditoria tecnico-scientifica diHoepli Era inevitabile dunque che tra gli espositori italiani la maggior parte avesse lapropria sede nel capoluogo la societagrave editrice Sonzogno ad esempio faceva girareproprio nella Galleria del Lavoro le rotative per la stampa delle edizioni speciali delSecolo Illustrato e dellrsquoEsposizione Illustrata di Milano 1906 producendo al ritmo di 800copie lrsquoora

26 La scelta delle categorie ammesse a questa mostra tuttavia fu molto criticata

soprattutto per lrsquoesclusione di tutti quei settori che avevano segnato il progresso e ilperfezionamento delle industrie in effetti tale orientamento appariva in particolareagli occhi dei tecnici come un inutile tentativo di spettacolarizzare una mostra cherichiedeva piuttosto un alto grado di specializzazione noncheacute un doveroso momento diconfronto con le altre realtagrave industriali29 Il successo della Galleria del Lavoro ndash comesottolineavano in particolare i commissari ndash si profilograve presto assai deludente se da unaparte i limiti di tale iniziativa si devono ricercare nellrsquoincalzante susseguirsi di eventiconsimili (Parigi 1900 Saint Louis 1904 e Liegi 1905) cui non poteva corrispondereunrsquoaffermazione altrettanto rapida di novitagrave tecnologiche dallrsquoaltra occorre aggiungerelrsquoassenza di importanti imprese specialmente italiane che ancora troppo distanti dalmeccanismo fieristico-espositivo non riuscirono a dare prova della crescente rilevanzadel settore industriale

27 Nel padiglione dedicato alla Previdenza30 e in quello della Societagrave Umanitaria 31

inevitabilmente estranei alla retorica celebrativa delle grandi esposizioni universali sisvelava infine il Lavoro nella sua dimensione etica e umana che aveva contribuito aconnotare la cittagrave come la ldquocapitale moralerdquo drsquoItalia Fu il quotidiano socialista Avanti arilevare come nonostante i profondi elementi di conflittualitagrave che si erano palesatinella recente stagione degli scioperi laquolrsquoesposizione di Milano disse con solennevaticinio che il lavoro il quale egrave ancora nulla saragrave tuttoraquo32 esso infatti venivaannoverato insieme alla scienza e alla bellezza dellrsquoarte tra i protagonisti del mondomoderno pronto ad accogliere il contributo degli operai come quello dei capitanidrsquoindustria

28 Quello tra Milano e lrsquoEsposizione del Sempione ndash egrave chiaro ndash fu un legame a doppio filo

da una parte il capoluogo lombardo ebbe modo di confrontarsi con oltre trenta paesisul terreno della tecnica della scienza e del progresso dallrsquoaltra lrsquoeventointernazionale offrigrave alla cittagrave lrsquooccasione di autorappresentarsi non solo di fronte almondo ma specialmente di fronte a se stessa mettendo alla prova le sue effettivecapacitagrave organizzative e produttive Fu tale forma di autoreferenzialitagrave ad alimentareaspettative entusiasmi e non raramente critiche e polemiche

29 la festa solenne per tutta Italia e per tutto il mondo civile egrave poi sommamente cara a

noi milanesi poicheacute dessa rappresenta ndash possiamo dirlo senza false modestie ndash il trionfodi Milano nostra significa la affermazione della sua forza ed egrave riprova novella dellalaboriositagrave intelligente ed infaticabile dei milanesi33

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30 Allrsquointerno del recinto espositivo infine non poteva mancare un richiamo piugrave esplicito

a quella laquolaboriositagrave intelligenteraquo sulla quale il capoluogo aveva fondato la propriaunicitagrave e il proprio progresso il Padiglione della Cittagrave di Milano ndash progettatodallrsquoingegner Giannino Ferrini e costruito proprio di fronte al salone deifesteggiamenti in una posizione di enorme visibilitagrave ndash proponeva una panoramicaattenta e minuziosa dei numerosi interventi realizzati per il miglioramento dellecondizioni di vita cittadine sottolineando in particolare la dedizione e lo sforzo delMunicipio Nel 1906 Milano si presentava davvero al tempo stesso palcoscenico eprotagonista della mostra del Sempione nella ldquocittagrave biancardquo e nella cittagrave reale si aprivae si chiudeva lrsquoesperienza dei visitatori allrsquoEsposizione

NOTE

1 Dopo lrsquoEsposizione nazionale di Firenze del 1861 che aveva avuto una valenza principalmente

simbolica con lo scopo di rinsaldare e aggregare il senso di appartenenza al nuovo Stato unitario

lrsquoEsposizione industriale italiana di Milano del 1871 aveva sancito il primo riconoscimento del

progresso industriale come elemento fondamentale per garantire allrsquoItalia nuove prospettive di

sviluppo Dopo lrsquoesperienza del 1871 Milano fu protagonista dellrsquoEsposizione nazionale del 1881

di quella internazionale di macinazione e panificazione del 1887 e delle Esposizioni Riunite del

1894 Sulle esposizioni italiane si rimanda a ROMANO Roberto laquoLe esposizioni industriali

italiane linee di metodologia interpretativaraquo in Storia e Societagrave 7 1980 pp 216-28 DECLEVA

Enrico laquoMilano industriale fra mito e realtagrave le esposizioni 1871-1906raquo in Museo-scienza 3 1982

pp 21-32 PICONE PETRUSA Mariantonietta PESSOLANO Maria Raffaella BIANCO Assunta Le

grandi esposizioni in Italia (1861-1911) Napoli Liguori 1988 pp 7-23

2 Tuttavia in diverse occasioni i principali operatori economici avevano manifestato la propria

curiositagrave Era specialmente condivisa lrsquoopinione di Giuseppe Colombo che intravedeva dietro alle

laquofrivole apparenzeraquo della cornice espositiva il segno del progresso laquorapido innegabile delle

industrie del continenteraquo Tale interesse di matrice positivistica aveva animato il concorso della

nascente industria italiana alle Esposizioni europee che per il loro uso frequente e per la

prevalente tensione allo scambio commerciale piuttosto che a quello tecnico-scientifico

apparivano di scarsa utilitagrave Cfr PUNZO Maurizio laquoLa partecipazione degli operai e degli

industriali milanesi alle esposizioni nazionali e internazionali dallrsquoUnitagrave a fine secoloraquo in Archivio

Storico Lombardo X 1993 pp 153-83 PIAZZONI Irene Milano e le esposizioni universali (1860-1900)

in DECLEVA Enrico et al (a cura di) Innovazione e modernizzazione in Italia fra Otto e Novecento

Milano Franco Angeli 1995 pp 529-77

3 SullrsquoEsposizione del 1881 si vedano oltre a TERUGGIA Amabile Relazione generale

dellrsquoEsposizione di Milano del 1881 Milano Tip Bernardoni 1883 p 4 et seq PICONE PETRUSA

Mariantonietta PESSOLANO Maria Raffaella BIANCO Assunta Le grandi esposizioni in Italia

(1861-1911) cit pp 88-91 DECLEVA Enrico Scelta e mito del progresso in RUMI Giorgio et al (a

cura di) Milano nellrsquoUnitagrave nazionale Milano Cariplo 1991 pp 35-56 ID (a cura di) LrsquoItalia

industriale nel 1881 Conferenze sulla Esposizione Nazionale di Milano Milano Banca del Monte di

Lombardia 1984 pp XV-LXXIX BARZAGHI Ilaria M P Milano 1881 Tanto lusso e tanta folla

rappresentazione della modernitagrave e modernizzazione popolare Cinisello Balsamo Silvana 2009

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4 La questione dei valichi alpini alquanto dibattuta giagrave allrsquoepoca di Cavour e della destra storica

aveva portato alla costruzione dei trafori del Freacutejus (1870) e del Gottardo (1882) senza tuttavia

raggiungere i risultati sperati nel miglioramento dei traffici commerciali Sulla costruzione del

tunnel del Sempione si rimanda a CASTRONOVO Valerio Dal Freacutejus al Gottardo e al Sempione

sviluppo economico dellrsquoItalia settentrionale e dislocazione degli scambi nellrsquoarea europea in Problemi

attuali connessi con lo sviluppo tecnologico ed economico del Piemonte e regioni limitrofe trafori e grandi

vie di comunicazione fonti di energia difesa dellrsquoambiente naturale Torino se 1971 pp 30-37

GUDERZO Giulio La vicenda dei valichi nei sec XVIII e XIX in BERGIER Jean Francois et al (a cura

di) Le Alpi e lrsquoEuropa vol 3 Economie e transiti Laterza Bari 1975 pp 73-94

5 laquoExposition de Milan 1905raquo in Le Moniteur des Syndacats ottobre 1903

6 Esposizione di Milano 1905 Statuto del Comitato Milano Tip Marcolli 1904

7 Archivio Storico Civico di Milano (di seguito ASCM) Fondo Esposizioni e Fiere 1906 cartella

15 Verbali del Comitato Eescutivo libro I sedute del 25 febbraio pp 2-5 e 2 marzo 1903 p 9

8 GEPPERT Alexander CT laquoLuoghi cittagrave prospettive le esposizioni e lrsquourbanistica fin-de-siegravecleraquo

in Memoria e Ricerca 12 2003 p 116

9 FAVA Franco laquoMilano 1906 Il crogiolo del futuroraquo in La Martinella 19 1986 p 6

10 DE PAULIS Giovanni Viaggio a Milano durante lrsquoEsposizione del 1906 LrsquoAquila B Vecchioni 1906

pp 20-21

11 Per approfondimenti sullrsquoattivitagrave dellrsquoAmministrazione democratica si veda PUNZO Maurizio

Socialisti e radicali a Milano cinque anni di amministrazione democratica (1899-1904) Firenze Sansoni

1979 ID Riformisti e politica comunale in RIOSA Alceo (a cura di) Il socialismo riformista a Milano

agli inizi del secolo Milano Franco Angeli 1981 pp 201-74 Atti del Consiglio Comunale (ACC)

1901-02 seduta ordinaria del 4 luglio 1902 pp 336-38 e ACC 1902-03 seduta ordinaria del 24

novembre 1902 pp 82-85

12 Il Comitato Esecutivo presieduto fino al 1904 da Angelo Salmoiraghi incontrograve enormi

difficoltagrave in tutti i passaggi decisivi per lrsquoavvio dei lavori per lrsquoEsposizione Dapprima dovette

risolvere il nodo relativo ai finanziamenti dellrsquoevento cercando di coniugare le posizioni di

coloro che guardavano fiduciosamente e in modo esclusivo ai contributi dei privati nel rispetto

della tradizione della Milano fa da seacute e quelle di coloro che valutavano anche la possibilitagrave di

ricorrere a contributi pubblici Poi si presentograve il problema della scelta della localitagrave per il quale

si scontrarono i sostenitori del Parco del Castello Sforzesco e quelli dei Giardini pubblici Soltanto

nel 1904 si prese la decisione di allestire lrsquoEsposizione al Parco e in Piazza drsquoArmi e fu resa nota la

planimetria generale progettata dallrsquoarchitetto Sebastiano Locati Cfr Archivio Civico di Milano

Fondo Esposizioni e Fiere 1906 c 15 Verbali del Comitato Esecutivo libri 1 e 2

13 ACC 1901-02 seduta ordinaria del 4 luglio 1902 pp 336-38 ACC 1902-03 seduta ordinaria del

24 novembre 1902 Proposta per la concessione di area nel Parco e di un concorso pecuniario del Comune

a favore della progettata esposizione in occasione dellrsquoapertura del valico del Sempione pp 82-85

14 La Giunta democratica proseguigrave le opere giagrave avviate dalle precedenti amministrazioni

moderate quali lrsquoampliamento degli impianti per la distribuzione di acqua potabile e di quelli per

lo smaltimento delle acque reflue ACC 1901-02 Allegato VII ndash Relazione Generale della Commissione

per la fognatura sottoscritta dai tecnici Palladini Celli Menozzi Spasciani e Villoresi si veda

anche seduta ordinaria del 24 marzo 1902 Proposte conseguenti alla realizzazione dellrsquoapposita

Commissione incaricata dello studio sulla fognatura della cittagrave pp 184-85

15 ACC 1901-02 Allegato V ndash Convenzione 10 dicembre 1901 tra Comune di Milano e Societagrave ldquoUnion des

Gasrdquo di Parigi si vedano anche sedute ordinarie del 28 dicembre 1901 pp 142-44 e 8 gennaio

1902 pp 158-59 Approvazione della convenzione del 10 dicembre

16 ACC 1901-02 seduta ordinaria del 20 novembre 1901 Proposta di convenzione colla Societagrave

Generale Italiana Edison di elettricitagrave relativa alla autorizzazione governativa a favore del Comune per

lrsquoesercizio delle tramvie pp 76-79

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17 Cfr MANTEGAZZA Amilcare PAVESE Claudio LrsquoATM di Milano 1861-1972 un secolo di trasporto

urbano tra finalitagrave pubbliche e vincoli di bilancio Franco Angeli Milano 1993 pp 86-95 Nel luglio

1903 si definigrave la convenzione tra il Comune la Edison e le Ferrovie del Mediterraneo per

consentire la posa di cavi elettrici in via Farini per il trasporto dellrsquoenergia necessaria ad

alimentare le tramvie urbane e la linea Milano-Affori Cfr ACC 1902-1903 seduta straordinaria

del 6 luglio 1903 Convenzione colla Societagrave delle Ferrovie del Mediterraneo e colla Societagrave generale

italiana Edison pp 513-15 ACC 1903-04 sedute ordinarie dellrsquo8 marzo pp 256-57 e del 2 maggio

1904 pp 300-01 Approvazione dello schema della convenzione colla Societagrave per le Strade Ferrate del

Mediterraneo

18 Approvazione della Convenzione per la concessione della costruzione e dellesercizio delle ferrovie di

accesso al Sempione Arona-Domodossola e Santhiagrave-Borgomanero-Arona rispettivamente alla provincia di

Milano e alla cittagrave di Torino e per esse alla Societagrave per le ferrovie del Mediterraneo in Archivio della

Camera Regia Disegni e proposte di leggi e incarti delle commissioni (1848-1943) documento 330

URL lthttparchiviocameraitpatrimonioarchivio_della_camera_regia_1848_1943are01o

documentoCD1100058875gt [consultato il 24 marzo 2014]

19 Lrsquoiter della proposta per una centrale elettrica comunale fu lungo e tortuoso oltre alle

posizioni liberiste lrsquoallettante controproposta della Edison alimentava forti dubbi nei confronti

della proposta che non poteva garantire risultati certi neacute vantaggiosi Cfr ACC 1903-04 Allegato

VII ndash Relazione del progetto di una centrale elettrica municipale Allegato XIV ndash Relazione della Giunta per

una centrale elettrica comunale 20 ottobre 1903 pp 83-92 ivi seduta straordinaria dellrsquo8 luglio

1903 pp 562-66 seduta ordinaria del 28 dicembre 1903 pp 83-92 e del 23 gennaio 1904 pp

112-115 Per maggiori approfondimenti si rimanda a VS laquoIl nuovo impianto elettrico

municipaleraquo in Il Monitore Tecnico 311905 pp 620-21 PAVESE Claudio Lrsquoazienda energetica

municipale di Milano in BOLCHINI Piero (a cura di) Storia delle Aziende elettriche Municipali Laterza

Roma-Bari 1999 pp303-55

20 ACC 1905-06 Allegato III ndash Relazione della Giunta sul preventivo per lrsquoanno 1906 dicembre 1905 p

5

21 laquoE lrsquoEsposizioneraquo Il Secolo 2 ottobre 1905 p5

22 ACC 1905-06 seduta ordinaria del 30 dicembre 1905 pp 158-63 Concessione di esercizio di linee

con omnibus automobili alla Societagrave italiana pei trasporti con automobili Si veda anche laquoIl servizio delle

vetture automobili per lrsquoEsposizioneraquo La Perseveranza 23 aprile 1906

23 laquoLa prima pietra della nuova Stazioneraquo Il Secolo 29 aprile 1906 p 4

24 Cfr SELVAFOLTA Ornella Le strutture per un progetto di modernitagrave in RUMI Giorgio et al (a

cura di) Milano nellrsquoItalia liberale (1898-1922) Milano Cariplo 1993 pp 203-235

25 laquoInaugurazione del nuovo valico del Sempioneraquo Corriere della Sera 5 febbraio 1903

26 Esposizione internazionale di Milano Programma della sezione dei trasporti terrestri

dellrsquoaeronautica e della metrologia Milano Tip Marcolli sd p 3

27 Esposizione internazionale di Milano Catalogo della sezione dei trasporti terrestri dellrsquoaeronautica

e della metrologia Max Frank amp C Milano 1906 p 4 et seq

28 laquoLe dieci grandi sezioniraquo LrsquoEspositore Illustrato 115 settembre 1905 p 5

29 BELLUZZO Giuseppe Relazione speciale Galleria del lavoro in Relazione Internazionale parte III

Capriolo amp Massimino Milano 1909 pp 283-316

30 ASCM Fondo Esposizioni e Fiere 1906 cartella 15 Verbali del Comitato Esecutivo libro I seduta

del 12 dicembre 1901 p 3 Il Comitato decise di aggiungere al titolo iniziale dellrsquoEsposizione

internazionale la dicitura ldquoPrevidenza nei trasporti di terra e di marerdquo Cfr Esposizione

internazionale di Milano Programma della Sezione della Previdenza Max Frank amp C Milano 1904

pp 4-6

31 La partecipazione dellrsquoUmanitaria allrsquoEsposizione fu richiesta da Antonio Maffi relatore della

Commissione della mostra di Previdenza nel luglio 1904 Cfr Archivio della Societagrave Umanitaria

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serie 2 b 14 fasc 2 Sezione Previdenza Lettera di A Maffi al presidente della Soc Umanitaria G B

Alessi 1 luglio 1904

32 laquoLrsquoEsposizione insegnahellipraquo Avanti 8 novembre 1906 p 1

33 laquoLrsquoinaugurazione della Esposizione Internazionale di Milanoraquo Il Monitore Tecnico 1230 aprile

1906 pp 221-223

RIASSUNTI

Seppure ancora estranea alla retorica trionfale dello strumento espositivo Milano volle

impegnarsi nel progetto di unrsquoEsposizione Internazionale Attraverso lo studio delle carte degli

archivi milanesi e della stampa coeva si intende mettere in luce come la mostra del 1906 oltre a

costituire un momento di fondamentale confronto con le realtagrave economico-produttive del

mondo fu lo strumento attraverso il quale il capoluogo lombardo poteacute esprimere le proprie

capacitagrave e potenzialitagrave La classe dirigente cittadina coesa intorno alla necessitagrave di garantire il

successo dellrsquoevento operograve soprattutto con lrsquointento di presentare il volto tuttrsquoaltro che effimero

di una metropoli moderna e cosmopolita dentro e fuori dalla ldquocittagrave biancardquo

Milan wanted to take on the project of an International Exhibition although it was unrelated to

the overblown expositive approach By studying the archival documents and analyzing

contemporaneous publishings this paper meant to show how the 1906rsquos fair allowed Milan to

demonstrate his ability and capability as well as to represent a peaceful competition with other

foreign economic realities In order to ensure a successful event the establishment has striven to

expose the modern and cosmopolitan face of Milan inside and outside the ldquowhite cityrdquo

INDICE

Keywords exhibition Milan modernization transports urban redevelopment

Parole chiave esposizione Milano modernizzazione sviluppo urbano trasporti

AUTORE

FRANCESCA MISIANO

Dottore di ricerca in storia contemporanea presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Milano I suoi studi

si rivolgono prevalentemente alla storia del capoluogo lombardo con particolare attenzione agli

aspetti sociali e culturali

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Raviver le laquoroman nationalraquolusitanien Lrsquoexemple delrsquoExposition du Monde portugais de1940Ceacutecile Gonccedilalves

1 Une Exposition grandiose en peacuteriode de guerre

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1 LrsquoEacutetat Nouveau ndash Estado Novo ndash salazariste

instaureacute en 1933 dans le sillage du coupdrsquoEacutetat militaire du 28 mai 1926 a placeacute aucœur de son discours ideacuteologique lalaquo vocation impeacuteriale raquo du Portugal Depuislrsquoadoption de lrsquoActe colonial en 1930 ilsrsquoest efforceacute de faire laquoaimer lrsquoEmpireraquo auxPortugais de susciter des vocations decolons tout en propageant une veacuteritablemystique impeacuteriale au sein de lapopulation meacutetropolitaine La laquovocationimpeacuterialeraquo du pays constituait en effetun thegraveme susceptible de faire consensusparmi la population portugaise capablede rassembler partisans et opposants de ladictature salazariste Depuis lrsquoavegravenementde lrsquoEstado Novo de nombreusespublications savantes ou agrave destination dugrand public aimaient en effet agraverappeler lrsquooeuvre laquo civilisationnelle raquo desPortugais outre-mer Ainsi lrsquoEstado Novo

srsquoest efforceacute drsquoecirctre repreacutesenteacute dans toutesles grandes manifestations coloniales internationales de lrsquoeacutepoque pour signifier agrave laface du monde qursquoil nrsquoest pas laquoun petit paysraquo Le dictateur-preacutesident du Conseil Salazarmalgreacute son programme drsquoausteacuteriteacute a accordeacute drsquoimportants moyens pour que le paysdisposacirct de quatre pavillons imposants lors de lrsquoExposition coloniale internationale etdes pays drsquooutre-mer de Vincennes en 1931 lors de lrsquoExposition universelle de Paris en1937 ou celle de New York en 1939 Il a eacutegalement veilleacute agrave coordonner plusieurseacutevegravenements sur son territoire national pour laquo conscientiser raquo les Portugais de leurpatrimoine colonial En 1934 la ville de Porto accueillait pour la premiegravere fois unegrande exposition coloniale Dans le sillage de cette manifestation et bien que la guerredeacutevastait lrsquoEurope le Portugal salazariste resteacute neutre a organiseacute entre le 23 juin et le2 deacutecembre 1940 une grande laquo Exposition du Monde portugais raquo agrave Beleacutem sur les bordsdu Tage lagrave drsquoougrave jadis partaient les caravelles pour ceacuteleacutebrer en grandes pompes les huitcents ans de la fondation du Portugal par Dom Afonso Henriques (1140) les trois centsans de la Restauration de lrsquoIndeacutependance (1640) et lrsquooeuvre laquo reacutegeacuteneacuteratrice raquo entreprisepar Salazar Symbole de la peacuteriode de stabiliteacute de la dictature Antoacutenio Ferro deacuteclarait agravece propos que

1140 explique 1640 comme 1640 preacutepare 1940 Ce sont les trois anneacutees sacreacutees denotre histoire lrsquoanneacutee de la naissance lrsquoanneacutee de la renaissance et lrsquoanneacutee quiglorifie la reacutesurrection Ce que nous allons fecircter ce nrsquoest pas tant le Portugaldrsquohier celui de D Afonso Henriques et de D Joatildeo IV que le Portugal drsquoaujourdrsquohuicelui de Carmona et de Salazar1

2 Au sein de la preacutesidence du Conseil des ministres a eacuteteacute creacuteeacutee une Commission pour

proceacuteder agrave lrsquoorganisation des festiviteacutes du laquo Double centenaire de la Nationaliteacute raquo(Fondation de la Nationaliteacute en 1140 et Restauration de 1640) Le 11 avril et le 2 juin1938 tandis que la Guerre civile ravageait lrsquoEspagne deux ordonnances ont eacuteteacute publieacuteespour nommer les personnaliteacutes chargeacutees de constituer la Commission exeacutecutive Le 28

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octobre de la mecircme anneacutee suite agrave la promulgation du deacutecret-loi ndeg 29 087 laCommission nationale des Centenaires a eacuteteacute constitueacutee et ses compeacutetences deacutefiniesJuacutelio Dantas fut nommeacute par Salazar preacutesident de la commission exeacutecutive descommeacutemorations Augusto de Castro a eacuteteacute nommeacute commissaire geacuteneacuteral de lrsquoexpositionIl fut assisteacute dans sa fonction par Saacute e Melo (commissaire adjoint) Le directeur du SPNAntoacutenio Ferro en tant que secreacutetaire geacuteneacuteral fut chargeacute de superviser lrsquoensemble

3 Malgreacute un contexte international difficile lrsquoEurope se dirigeant agrave grands pas vers le

conflit armeacute cherchant agrave srsquoancrer dans la tradition des expositions universelles lescommeacutemorations du laquo Double centenaire raquo et principalement lrsquoexposition du mondeportugais devaient eacutetaler sous les yeux du pays davantage que sous ceux des peuplesvoisins en guerre un reacutesumeacute de la richesse artistique commerciale et industrielle duPortugal et de son Empire Elles traduisaient clairement en mobilisant des moyensmateacuteriels et humains impressionnants la laquo portugaliteacute raquo Donnant agrave voir le projetculturel conservateur et passeacuteiste du reacutegime il srsquoagissait drsquoencenser le laquo geacutenie raquoportugais La laquo race raquo lusitanienne agrave qui avait eacutechue la vocation de laquo montrer desnouveaux mondes au monde raquo pour paraphraser le poegravete Camotildees de civiliser descontreacutees sauvages drsquoeacutevangeacuteliser de nouvelles peuplades Nonobstant les vicissitudes duconflit mondial lrsquoexposition du laquo monde portugais raquo se devait drsquoecirctre monumental afindrsquoinscrire le reacutegime de Salazar lrsquoEstado Novo dans la continuiteacute de lrsquohistoire portugaisetout en signifiant son triomphe sur la Reacutepublique agrave travers lrsquoinstauration drsquoun Eacutetatautoritaire corporatif et chreacutetien Le but afficheacute de lrsquoexposition du laquo monde portugais raquoeacutetait de faire contraste face au reste du monde en promouvant lrsquoimage drsquoun Portugalimpeacuterial agrave lrsquoapogeacutee de sa puissance lrsquoimage drsquoun havre de paix aux confins drsquouneEurope deacutevasteacutee

4 Lrsquoexposition a ainsi eacuteteacute inaugureacutee peu apregraves la deacutefaite franccedilaise le 23 juin 1940 en

preacutesence du chef de lrsquoEacutetat le Mareacutechal Carmona accompagneacute du preacutesident du ConseilOliveira Salazar du Patriarche de Lisbonne D Manuel Cerejeira du ministre desTravaux publics et maire de Lisbonne Duarte Pacheco laquo Le reacutegime de Salazar [hellip] enmarge du conflit de son temps commenccedilait un voyage singulier agrave lrsquointeacuterieur de sonhistoire de son passeacute2raquo souligne lrsquohistorien Ramos do Oacute Lrsquoexposition du laquo mondeportugais raquo de 1940 est pourtant resteacutee lrsquoune des dates et lrsquoun des lieux de meacutemoire de lrsquoEstado Novo Apregraves sa clocircture en deacutecembre la grande fecircte de Beleacutem resta dans lameacutemoire nationale comme lrsquoapogeacutee de la dictature spectacle provisoire qui devintmuseacutee puis reacutefeacuterence obligatoire pour des geacuteneacuterations Lrsquohistorien Yves Leacuteonard eacutecrit

Par les moyens qursquoelle met en œuvre lrsquointense mobilisation qursquoelle provoque ndash aupoint drsquoapparaicirctre reacutetrospectivement comme ldquolrsquoapogeacuteerdquo du reacutegime salazariste ndashcette monumentale mise en scegravene du ldquomonde portugaisrdquo srsquoincarnant dans un vasteempire colonial centraliseacute autour de Lisbonne conforte lrsquoimage patiemmentdessineacutee par la dictature drsquoun Portugal fort de ldquohuit siegravecles drsquohistoirerdquo partageacuteentre tradition et moderniteacute puissance internationale pacifique retrancheacuteederriegravere ses colonies Lrsquoimage irreacuteelle drsquoun Portugal proteacutegeacute par ses ldquosentinelles depierrerdquo3

2 Un plan de reacutenovation patrimoniale et urbaine de lalaquocapitale drsquoEmpireraquo

5 Preacutevue pour durer six mois lrsquoExposition du laquoMonde portugaisraquo a constitueacute la cleacute de

voucircte du programme officiel des commeacutemorations des laquoCentenairesraquo Agrave travers elle

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crsquoest alors lrsquoessence mecircme du projet culturel salazariste qui srsquoexpose dans toute sasplendeur Elle permet de saisir la maniegravere dont lrsquoEstado Novo srsquoest efforceacute de relier lestraits fondamentaux de son nationalisme ndash autoritarisme eacutelitisme paternalismeconservatisme ndash agrave un passeacute mythique qui est devenu la caution leacutegitimatrice dupreacutesent En moins de deux ans Lisbonne a changeacute de visage pour parvenir agrave eacuteblouir lemonde malgreacute les affres lieacutes agrave la guerre et agrave lrsquooccupation nazie drsquoune grande partie ducontinent europeacuteen

6 Les commeacutemorations ont eacuteteacute le preacutetexte pour lancer un vaste plan de reacutenovation

urbaine et patrimoniale Plusieurs piegraveces du patrimoine national ont en effet eacuteteacuterestaureacutees parmi lesquelles de nombreux chacircteaux de lrsquoeacutepoque meacutedieacutevale et unegrande partie des collections de tableaux de lrsquoeacutecole des primitifs portugais (1450-1550)4On a reacuteouvert le Theacuteacirctre de Satildeo Carlos principale salle drsquoopeacutera de la capitalelusitanienne en mai 1940 apregraves avoir effectueacute une seacuterie de travaux drsquoeacutelargissement dela scegravene La premiegravere repreacutesentation fut celle des Bailados do Verde Gaio la compagnienationale de danses folkloriques creacuteeacutee agrave lrsquoinitiative drsquoAntoacutenio Ferro directeur duSecreacutetariat de la propagande nationale (SPN) dans lrsquooptique de promouvoirlrsquoauthenticiteacute de la culture populaire portugaise Sur le plan universitaire peu de tempsavant lrsquoouverture de lrsquoexposition un Congregraves du laquo Monde portugais raquo a rassembleacute pregravesde 231 historiens portugais et 121 historiens eacutetrangers qui ont preacutesenteacute pas moins de515 communications5

7 Cette instrumentalisation du passeacute agrave des fins nationalistes srsquoest eacutegalement incarneacutee

dans la pierre gracircce agrave une politique de travaux publics agrave grande eacutechelle Ce qui sera parla suite qualifieacute peacutejorativement de laquo style portugais suave raquo allait connaicirctre ses heuresde gloire Le reacutesultat de ce courant initieacute par lrsquoarchitecte Raul Lino mais propageacute parCottinelli Telmo agrave la fin des anneacutees 1930 fut lrsquoeacutelaboration drsquoun style imposantmonumental ougrave le modernisme initial fut progressivement eacutevinceacute par lrsquoespritnationaliste et on assista agrave un meacutelange de style moderniste macirctineacute drsquoArt deacuteco associeacute agravedes eacuteleacutements ornementaux tireacutes de lrsquoart manueacutelin et lrsquoeacutepoque classique des XVII etXVIIIe siegravecles On tentait par la sorte de reacutealiser une synthegravese entre la moderniteacute et latradition laquo Agrave la fois commeacutemoration et reconstitution historique lrsquoexposition oscilleentre tonaliteacute fascisante avec colonnes imposantes et structures massives ndash celleprocircneacutee par le SPN pour les grandes parades du reacutegime ndash et lrsquoapproche qursquoaffectionneSalazar celle du ldquopays-villagerdquo rural et passeacuteiste6 raquo Ainsi en 1940 le Stade nationalconccedilu par Jacobetty Rosa a eacuteteacute inaugureacute ainsi que la laquo Fontaine Lumineuse raquo ndash Fonte

Luminosa ndash de lrsquoavenue Afonso Henriques On a eacutelargi le Museacutee national drsquoArt antique etsous la direction de Luiacutes Cristino da Silva lrsquoAssembleacutee nationale a eacuteteacute remodeleacutee selonles canons estheacutetiques du reacutegime Degraves 1938 une politique volontariste de travauxpublics permet de deacutesenclaver la laquo capitale de lrsquoEmpire raquo Pour ce faire les autoriteacutespubliques firent bacirctir la gare portuaire drsquoAlcacircntara ndash Estaccedilatildeo Mariacutetima de Alcacircntara ndash lagare fluviale de Beleacutem lrsquoaeacuteroport a Portela et son avenue la premiegravere autoroute du payset le viaduc ndash futur Viaduto Duarte Pacheco ndash et la reacutehabilitation des quartiers delogements sociaux drsquoAlvalade et du Rostelo situeacutes dans des zones insalubres Pourameacuteliorer la zone Salazar avait eacutegalement deacutecideacute que les installations de la Faacutebrica do

Gaacutes ndash Usine du Gaz ndash autour de la Tour de Beleacutem seraient deacutemanteleacutees pourdeacutesencombrer la place de lrsquoEmpire ndash lrsquoune des plus grandes drsquoEurope ndash et donner plusde visibiliteacute aux prochaines installations de lrsquoexposition Par conseacutequent on a deacutemolide nombreux bacirctiments exproprieacute des terrains deacuteplaccedileacute des reacutesidents

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8 La laquogrande exposition du Monde portugaisraquo constituait une œuvre pharaonique et

coucircteuse et srsquoil srsquoest bien agi drsquoadresser une ode au laquo glorieux passeacute raquo de la nationportugaise il nrsquoeacutetait pourtant pas question pour le dictateur-preacutesident du Conseil dedeacuteseacutequilibrer les comptes du pays qursquoil venait tout juste de redresser Lrsquoausteacuteriteacute eacutetaitune politique eacuteconomique eacuterigeacutee en art de vivre sous lrsquoEstado Novo salazariste agrave laquellenul ne pouvait deacuteroger mecircme pour servir la grandeur du Portugal et de son Empire Ilfut alors deacutecideacute de jouer sur lrsquoillusion puisque tous les eacutedifices allaient ecirctre construitsdans des mateacuteriaux bon marcheacute comme le placirctre le stuc le papier ou le bois

Fig 1 Vue drsquoensemble des travaux de la zone de Beleacutem en vue de lrsquoexposition du Monde portugais(1939)7

9 Pendant les quatorze mois que duregraverent les travaux pregraves de 5000 ouvriers 15

ingeacutenieurs 1000 placirctriers des centaines de peintres sculpteurs et deacutecorateurssrsquoactivegraverent8 La reacutealisation du plan de lrsquoexposition fut confieacutee agrave Cottinelli Telmo(architecte en chef) qui constitua pour ce faire une eacutequipe composeacutee de 12 architectes20 sculpteurs et plus de 40 peintres Toutefois compte tenu des mateacuteriaux employeacuteslrsquoexposition du laquoMonde portugaisraquo ne pouvait ecirctre que temporaire non reproductiveSeuls le Monument des Deacutecouvertes ndash Padratildeo dos Descobrimentos ndash (reconstruit en pierrecalcaire et beacuteton armeacute drsquoapregraves lrsquooriginal en bois en 1960 lors des commeacutemorations des500 ans de la disparition de lrsquoInfant D Henrique le navigateur) et le bacirctiment abritantlrsquoactuel museacutee drsquoArt populaire (ancien pavillon de la laquoVie populaireraquo) ont eacuteteacuteconserveacutes

3 Une vue drsquoensemble du laquo monde portugais raquo selonles ideacuteaux du reacutegime

10 Prolongement de la laquopolitique de lrsquoEspritraquo lanceacutee degraves 1933 par Antoacutenio Ferro qui

assujettissait la vie culturelle aux ideacuteaux conservateurs catholiques et ruralistes dureacutegime lrsquoexposition du laquomonde portugaisraquo comprenait plusieurs pavillons theacutematiquessrsquoancrant dans le laquoroman nationalraquo ou histoire officielle que proposait la

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weltanschauung reacuteactionnaire du salazarisme Ce laquoreacutecitraquo prend appui agrave la fois sur ce quelrsquohistorien israeacutelien Shlomo Sand appelle une laquo mytho-histoire des origines raquo et unelaquo mise en perspective teacuteleacuteologique raquo pour reprendre une expression de Susanne CitronLrsquoeacutecriture de lrsquohistoire relegraveve ici ouvertement de la fiction de lrsquoeacutepopeacutee de lamythologie afin de laquo nationaliser raquo les Portugais La mise en scegravene du passeacute collectif latheacuteacirctralisation de lrsquohistoire occupe une place fondamentale dans lrsquoexposition dulaquoMonde portugaisraquo de 1940 On entend degraves lors reacutesonner la formule de Lucien Febvre laquoUne histoire qui sert est une histoire serve raquo Les autoriteacutes publiques ont en effetchercheacute agrave produire et imposer des repreacutesentations et souvenirs communs agrave lrsquoensembledes membres de la socieacuteteacute portugaise dans le but de leacutegitimer le nouveau pouvoir touten eacutetant guideacute par des preacuteoccupations drsquoexpiation des laquo peacutecheacutes raquo de la Reacutepublique aveclrsquoimposition drsquoun laquoordre moralraquo

11 Par conseacutequent pour parvenir agrave rassembler tous les Portugais autour drsquoune histoire

commune et ce malgreacute lrsquoausteacuteriteacute imposeacutee par le dictateur preacutesident du Conseil depuisavril 1928 le budget de lrsquoeacutevegravenement fut assez conseacutequent et atteignait les 35 000 000drsquoescudos Lrsquoexposition qui prit la forme drsquoun immense spectacle populaire fut uneveacuteritable ville dans la ville puisqursquoelle srsquoeacutetendait sur une surface de 560 000 msup2 dans lapartie occidentale de Lisbonne entre de la Tour de Beleacutem et le Monastegravere desJeroacutenimos Elle reccedilut entre le 23 juin et le 2 deacutecembre environs 3 millions de visiteurslaquo un chiffre inveacuterifiable mais qui tel quel soutient honorablement la comparaison faceaux 6 agrave 8 millions de visiteurs estimeacutes par les organisateurs de lrsquoExposition colonialeinternationale de Paris raquo note dans son article Nadia Vargaftig9

Fig 2 Plan de lrsquoExposition du laquo Monde portugais raquo10

12 LrsquoExposition se divisait en trois grands secteurs la section historique la section

drsquoethnographie coloniale et la section drsquoethnographie meacutetropolitaine (appeleacutee centrereacutegional) dans lrsquoobjectif de donner une vision drsquoensemble de laquo la civilisationportugaise raquo Par sa configuration lrsquoExposition du Monde portugais srsquoinscrivait dans latradition des Expositions universelles du XIXe siegravecle voueacutees agrave promouvoir la puissancedes nations europeacuteennes Non exclusivement consacreacutee aux colonies comme a pu ecirctrelrsquoExposition coloniale de Porto en 1934 elle souhaitait montrer la diversiteacute du peupleportugais par-delagrave les mers et oceacuteans Elle devait laquo instruire raquo le peuple portugais selonles ideacuteaux du reacutegime de maniegravere ludique dans une ambiance bon enfant

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13 Sans effort comme dans des dioramas le visiteur pourrait glisser drsquoune reacutegion agrave

lrsquoautre drsquoune colonie agrave lrsquoautre passer du Minho au Cap Vert du Mozambique agrave Macaopour revenir en Algarve en traversant lrsquoAngola Il irait drsquoun palais de Goa agrave la rue drsquounvillage portugais typique Lrsquoexposition souhaitait donner aux Portugais la sensation dese promener agrave lrsquointeacuterieur drsquoun Portugal qui ne se limitait pas aux seules frontiegraveres de lameacutetropole Le visiteur pouvait deacutecouvrir chacune des possessions portugaises autravers de pavillons srsquoinspirant drsquoarchitectures lusitaniennes ou laquo indigegravenes raquoLrsquoExposition de Lisbonne de 1940 fut conccedilue comme un spectacle drsquoart ougrave la beauteacute et lacouleur des architectures lrsquoemportaient bien souvent sur le strict reacutealisme Plusieurspavillons dits de laquo style local raquo furent de libres interpreacutetations non des reconstitutionsfidegraveles On eut soin cependant de preacutesenter aux amateurs des arts populaires etlaquo primitifs raquo des objets authentiques Comme lors de lrsquoexposition de Porto en 1934 maisavec de moyens plus conseacutequents furent donneacutes des spectacles authentiques commedes processions rituelles ou ceacutereacutemonie religieuse On recreacutea mecircme avec des figurantslaquo natifs raquo lrsquoarriveacutee des Portugais dans les diffeacuterentes contreacutees africaines et on fit deacutefilerdans leurs costumes et uniformes drsquoapparat les diffeacuterentes populations venues detoutes les provinces du laquo Portugal continental et son Empire raquo transporteacutees dans lacapitale pour lrsquooccasion Le public fut convieacute agrave entendre des orchestres des colonies oudes diffeacuterentes reacutegions portugaises ou agrave admirer des ballets de danses folkloriquestraditionnelles comme les paulistes de Traacutes-os-Montes

14 Le monastegravere des Jeroacutenimos laquo joyau de lrsquoart manueacutelin et symbole de lrsquoacircge drsquoor du deacutebut

du 16e siegravecle raquo nous dit Yves Leacuteonard11 formait la toile de fond de toutes cesmanifestations La Praccedila do Impeacuterio en constituait le centre et sur laquelle se faisaientface deux imposants pavillons celui des laquo Portugais dans le monde raquo agrave lrsquoouest signeacuteCottinelli et celui de laquo lrsquoHonneur et de la ville de Lisbonne raquo agrave lrsquoest de Cristino Silva LaFonte luminosa ndash la Fontaine lumineuse ndash situeacutee au cœur de la place brillait de mille feuxet renforccedilait lrsquoaspect monumental deacutemesureacute des constructions

Figg 3 4 Vue de la Place de lrsquoEmpire drsquoouest en est Au centre la fontaine lumineuse agrave droite lemonastegravere des Jeroacutenimos devant la pavillon des laquoPortugais dans le Monderaquo12

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15 Viennent ensuite les autres pavillons Drsquoabord ceux consacreacutes agrave lrsquohistoire du

Portugal avec le Pavillon de la Fondation formation et conquecircte le Pavillon delrsquoIndeacutependance le Pavillon des Grandes Deacutecouvertes ndash Descobrimentos ndash le Pavillon dela Colonisation le Pavillon du Portugal en 1940 deacutedieacute agrave la gloire de la dictaturesalazariste (eacutelaboreacute par le SPN drsquoAntoacutenio Ferro) puis le Pavillon de lrsquoEthnographiemeacutetropolitaine dont la conception revint eacutegalement au SPN fleurant le folklore lestraditions et coutumes locales et disposant drsquoun Centre reacutegional composeacute de reacutepliquesde villages portugais laquo typiques raquo et drsquoun Pavillon sur la laquo Vie populaire raquo Enfin laSection drsquoethnographie coloniale situeacutee dans le laquo Jardin tropical raquo imagineacutee parHenrique Galvatildeo qui avait deacutejagrave reacutealiseacutee lrsquoexposition coloniale de Porto en 1934 et lePavillon du Breacutesil Une reproduction drsquoun navire amiral semblable agrave celui que Vasco deGama avait utiliseacute pour voguer vers les Indes en 1497 bacircptiseacutee laquo Nau Portugal raquo eacutetaitmouilleacute dans le port derriegravere le Padratildeo dos Descobrimentos Ce monument repreacutesentaitlrsquoInfant D Henrique se tenant sur la proue drsquoune caravelle menant un groupe degrandes figures de lrsquohistoire de lrsquoexpansion portugaise montrant ainsi peu deconsideacuteration envers les incoheacuterences chronologiques On peut citer parmi lespersonnaliteacutes repreacutesenteacutees Camotildees Zurara Pedro Nunes Gil Eanes Vasco de GamaPedro Aacutelvares Cabral Diogo Catildeo Pecircro da Covilhatilde Magellan ou encore Afonso deAlbuquerque (officier heacuteros des campagnes de laquo pacification raquo du Mozambique desanneacutees 1895-1898)

Fig 5 Vue du Padratildeo dos Descobrimentos et du Nau de Portugal13

16 Drsquoimmenses colosses figurant des guerriers du Moyen-Acircge ornait la laquoPorte de la

Fondationraquo14 et ouvrait sur la section deacutedieacutee agrave lrsquohistoire nationale

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Fig 6 Vue de la laquoPorte de la Fondationraquo

17 Apregraves avoir traverseacute le Bairro Comercial e Industrial ndash le quartier commercial et industriel

ndash vantant les meacuterites de lrsquoEstado Novo en 1940 de son laquoChefraquo Salazar et sa politiqueeacuteconomique on arrivait au monastegravere et entrait ensuite dans la section coloniale Agravelrsquoopposeacute apregraves un premier parc drsquoattractions pour les enfants en longeant le fleuve onparvenait agrave la section voueacutee agrave lrsquoethnographie nationale avec son laquoCentre reacutegionalraquo etson pavillon consacreacute agrave laquola Vie populaireraquo

Dans cet appareil complexe qui srsquoorganise autour de la figure messianique deSalazar la section coloniale de lrsquoExposition du monde portugais nrsquooccupe qursquounesuperficie modeste mais elle constitue une des grandes attractions de lrsquoexpositiongracircce agrave la preacutesence des nombreux natifs chargeacutes drsquoassurer la ldquorepreacutesentationethnographiquerdquo qui fait partie des attractions traditionnelles des expositionscoloniales Le passeacute colonial du Portugal est traiteacute et encenseacute dans lrsquoensemble delrsquoexposition en effet plusieurs pavillons sont consacreacutes agrave lrsquohistoire de lacolonisation et lrsquoexpansion portugaises dans le monde La section coloniale [hellip]subit [hellip] la concurrence du Centre reacutegional de lrsquoExposition dans un face agrave facesymbolique [hellip] Lrsquohistoire coloniale du Portugal repreacutesenteacutee par les pavillons delrsquoexpansion et de la colonisation constitue une des matrices de la nationportugaise tandis que la vie coloniale contemporaine reproduite dans la sectioncoloniale occupe une surface limiteacutee agrave lrsquoeacutechelle du site Crsquoest lrsquohistoire colonialeplus que les reacutealiteacutes coloniales contemporaines qui constitue agrave lrsquoExposition dumonde portugais le cœur de lrsquoidentiteacute impeacuteriale portugaise15

18 Dans la section consacreacutee agrave lrsquoethnographie meacutetropolitaine dit Centro regional le visiteur

pouvait parcourir deux secteurs une aire drsquoexposition appeleacutee la laquoVie populaireraquo ougravelrsquoon faisait lrsquoapologie de lrsquoartisanat traditionnel et le Recinto das Aldeias Portuguesas ndashespace des villages portugais ougrave des habitations typiques de chaque reacutegion du Portugalmeacutetropolitain de Traacutes-os-Montes jusqursquoaux Accedilores et Madegravere avaient eacuteteacute reconstitueacuteesDans cet espace le visiteur pouvait admirer des reacutepliques de maisons laquorustiquesraquoembleacutematiques des diffeacuterentes reacutegions du pays aligneacutees le long des rues en preacutesencedrsquolaquoautochtonesraquo venus de chaque province qui y reconstituaient des scegravenes du travailquotidien et assuraient des animations Plusieurs artisans travaillaient dans leursateliers on pouvait assister agrave des spectacles de danses et de chants folkloriques quiconstituaient des attractions tregraves priseacutees du grand public on pouvait admirer desinteacuterieurs typiques il y avait mecircme une taverne et un marcheacute ougrave eacutetait vendu desproduits du terroir La section de la laquovie populaireraquo reacutepartie sur plusieurs sallessrsquoorganisait autour de theacutematiques concernant les costumes les meacutetiers de lrsquoartisanatcomme lrsquoorfegravevrerie ou le tissage par exemple la pacirctisserie ou la gastronomie

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traditionnelles et exposait diverses charrettes et autres attelages du povo ndash laquomenupeupleraquo Cette section faisait lrsquoeacuteloge de la laquoculture populaireraquo et dressait le portraitdrsquoun peuple travailleur agricole docile chreacutetien laquopauvre mais digneraquo respectueux deses traditions de son histoire et modes de vie seacuteculaires qui vivait drsquoartisanat et depecircche Le miseacuterabilisme se voyait estheacutetiseacute et eacuterigeacute en marqueur identitaire de lanation lusitanienne

19 Il en allait de mecircme pour la section coloniale ougrave lrsquolaquohabitat traditionnelraquo des indigegravenes

avait aussi eacuteteacute reconstitueacute au cœur de la flore luxuriante du jardin tropical censeacuteapporter une touche drsquoexotisme Dans chaque section ndash qursquoelle soit consacreacutee agrave lameacutetropole ou aux colonies ndash le mecircme scheacutema eacutetait deacuteclineacute des habitants donnaient vieaux villages reconstitueacutes des artisans travaillaient sous les yeux du public drsquoautrestenaient des stands de souvenirs Pour les autoriteacutes il srsquoest agi drsquoexhiber des hommes etdes femmes repreacutesentatifs du laquomonde portugaisraquo pour mieux affirmer le pouvoir de lrsquoEstado Novo de vanter lrsquoaction reacuteformatrice beacuteneacutefique du gouvernement salazariste surces derniers Au travers de cette vision ideacutealiseacutee du monde paysan et colonialtransparaissait dans toute sa splendeur lrsquoideacuteologie passeacuteiste ruraliste et impeacuteriale dureacutegime

20 Enfin derriegravere le pavillon de la laquoVie populaireraquo en suivant les bords des quais du

Restelo le visiteur pouvait admirer o Espelho de Aacutegua ndash le miroir drsquoEau ndash se restaurer auPortugalia ou faire sa digestion en se promenant dans le Jardin des Poegravetes Apregraves quoi ilpouvait se recueillir dans la Maison de Santo Antoacutenio saint patron de Lisbonne ousrsquoamuser dans un second parc drsquoattractions avant de deacutepenser ses deniers dans unezone commerciale

4 Louange du reacutegime sous forme de plaidoyerpasseacuteiste

21 LrsquoExposition du Monde portugais a donc pris lrsquoallure drsquoun plaidoyer passeacuteiste la

fondation et la conquecircte de lrsquoEmpire eacutetant perccedilues comme lrsquo laquoacircge drsquoorraquo de lrsquohistoireportugaise laquoLrsquoeacutepoque meacutedieacutevale ndash temps de la fondation et de la reconquecircte sur lesinfidegraveles ndash ainsi que lrsquoeacutepopeacutee des Deacutecouvertes et de lrsquoexpansion maritime occupent lapart belle dans les diffeacuterents pavillons de lrsquoexpositionraquo affirme Yves Leacuteonard16 Gracircce agraveune mise en scegravene savamment orchestreacutee les acteurs publics souhaitaient faireapparaicirctre tout au long de lrsquoexposition laquolrsquoacircme du Portugalraquo en exaltant ce qui eacutetaitconsideacutereacute comme des grandeurs nationales et gommant les pages sombres de lrsquohistoirenationale On nrsquoheacutesita pas agrave construire des filiations ideacuteologiques arbitraires et agravegommer le contexte des eacutevegravenements et des personnages de lrsquohistoire pour mettre enavant lrsquoideacutee drsquoune nation lusitanienne homogegravene depuis la fondation de 1140 Suivantles consignes officielles de la propagande drsquoEacutetat les concepteurs de lrsquoexpositiontentegraverent de restaurer lrsquouniteacute du pays en orchestrant le retour du laquoroman nationalraquoLrsquoexposition avait pour objectif de rendre palpable la laquoreacutesurrection nationaleraquoorchestreacutee par Salazar de chanter haut et fort les meacuterites de lrsquoEstado Novo

22 Le nouveau reacutegime cherchait en effet sa leacutegitimiteacute dans une reacuteeacutecriture de lrsquohistoire

Cette exposition martelait le message deacutejagrave abondamment diffuseacute par les services depropagande de lrsquoEstado Novo le salut temporel et eacuteternel du Portugal et donc larestauration de la communauteacute nationale La neacutecessiteacute pour le gouvernement de se

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donner une leacutegitimiteacute passait neacutecessairement par la diffusion drsquoune image coheacuterente etunifieacutee du Portugal et par celle drsquoune nation contre laquelle rien ne reacutesistait toujoursdigne et victorieuse car placeacutee sous la protection de la providence Ce Portugal de 1940a son heacuteros La propagande que lrsquoExposition du Monde portugais relaye focalisait cettequecircte de leacutegitimiteacute autour de lrsquoimage laquomessianiqueraquo de Salazar le laquosauveurraquo parvenu agravereacutetablir lrsquoeacutequilibre des finances de la nation lrsquoartisan de la Constitution de lrsquoEstado Novo

adopteacutee en 1933 Elle lrsquoa situeacute dans la ligneacutee des grandes figures mythifieacutees lrsquoInfantAfonso Henrique le conneacutetable Nuno Aacutelvares Pereira les grands navigateurs partis agrave ladeacutecouverte et conquecircte du monde au nom de la chreacutetienteacute Ce message srsquoarticulaitautour de la mise en systegraveme drsquoune image rassurante de Salazar incarnation de lacertitude de la soliditeacute (financiegravere) et de la stabiliteacute (de lrsquoEacutetat Nouveau) et par celle delrsquoheacuteritier heacuteroiumlque des grandes figures et du sauveur auquel on doit respectreconnaissance et obeacuteissance Comme le rappelle Yves Leacuteonard

Les choix auxquels procegravedent ces manifestations traduisent une lecture seacutelective delrsquohistoire nationale domineacutee par un souci drsquoinstrumentaliser celle-ci dans lrsquooptiquedrsquoune reacutesurrection nationale Autrement dit le libeacuteralisme politique monarchiqueaussi bien que reacutepublicain tend agrave ecirctre occulteacute comme synonyme de deacutecadence pourle Portugal au profit de lrsquoacircge drsquoor qursquoincarneraient les Deacutecouvertes et bien sucircr dela reacutesurrection amorceacutee le 28 mai 1926 avec lrsquoinstauration de la dictature militaire17

23 La visite de lrsquoExposition permettait de retracer lrsquoeacutepopeacutee des Portugais sur les mers agrave

travers le Pavillon des Deacutecouvertes ou le Pavillon du Breacutesil (ancienne colonieportugaise perdue en 1822) Le Jardin colonial eacutevoquait la vie pittoresque deslaquoindigegravenesraquo de lrsquoAfrique portugaise La figure drsquoHenri le Navigateur dominaitlrsquoensemble de la propagande des commeacutemorations des Centenaires La comparaisonentre lrsquoInfant et le laquomage des Financesraquo portugaises ndash Salazar ndash eacutetait lrsquoune desconstantes du parcours Les images du ceacutelibataire de Sagres et du laquochasteraquo dictateur-preacutesident du Conseil qui nrsquoa pas drsquoautre eacutepouse que la nation portugaise sesuperposaient Lrsquoun comme lrsquoautre ont dirigeacute les possessions drsquooutre-mer sans quitterleur cabinet meacutetropolitain Et les difficulteacutes eacuteconomiques du Portugal contemporaineacutetaient assimileacutees par le Secreacutetariat de la propagande nationale dirigeacute par AntoacutenioFerro agrave un nouvel espace de conquecircte

Salazar [hellip] est la personnaliteacute portugaise qui se rapproche le plus toutesproportions gardeacutees et dans un plan purement psychologique de lrsquoinfant domHenrique [hellip] Comme dom Henrique se penchait agrave lrsquoeacutecole de Sagres sur lesmappemondes et les cartes aideacute par son cosmographe Jaime de Majorque il sepenche aideacute par ses ministres sur son bureau de la rue de Funchal sur ce budgetqui a deacutejagrave eacuteteacute une Mer Teacuteneacutebreuse et qui srsquoeacuteclaircit lentement Les temps ne sontplus les mecircmes les caravelles aujourdrsquohui sont des transatlantiques des ponts deseacutecoles des ports des usines des cregraveches des citeacutes ouvriegraveres Et un infant domHenrique qui ressusciterait agrave notre eacutepoque tourmenteacutee dans laquelle le bonheurdrsquoun peuple oscille entre ses finances et son eacuteconomie pourrait bien ecirctre unministre des Finances un Oliveira Salazar18

24 Protection et autoriteacute deux principes qui reflegravetent le double langage utiliseacute par le

gouvernement de Salazar et qui nrsquoont cesseacute drsquoecirctre reacutepeacuteteacutes tout au long du parcours delrsquoexposition un discours consensuel et positif diffuseacute par la propagande et baseacute sur ladiffusion de valeurs morales srsquoincarnant dans la supposeacutee laquomission civilisatriceraquoportugaise susceptible de rassembler lrsquoensemble de la population portugaise enomettant deacutelibeacutereacutement drsquoeacutevoquer la violence dont savait faire preuve le reacutegime et sapolice politique (reacutepression anticommuniste lrsquoouverture du laquo camp de la mort lente raquoTarrefal) Cette exposition a drsquoabord eacuteteacute conccedilue pour canaliser lrsquoadheacutesion des

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Portugais vers la personne du preacutesident du Conseil et implicitement vers legouvernement entretenir et amplifier lrsquoadmiration que doit susciter le chef de lrsquoEacutetatmais surtout le preacutesident du Conseil des ministres que le discours et lrsquoimagerieplaccedilaient en-dehors des luttes de pouvoir et des contingences mateacuterielles Ainsi celaquoculte du sauveurraquo eacutetait-il intimement lieacute agrave lrsquoeacutevocation drsquoun passeacute ideacutealiseacute drsquoougrave ont eacuteteacuteexclues toutes divisions et contradictions Aussi la mythification des grandes figuressrsquoaccompagnait-elle de lrsquoexaltation de la terre de la ruraliteacute du monde paysan delrsquoartisanat du reacutegionalisme de la megravere et de la famille

25 LrsquoExposition du monde portugais allait essentiellement se borner agrave ecirctre une œuvre

drsquolaquoeacuteducation nationaleraquo selon les fameuses laquoleccedilons de Salazarraquo des affiches eacutediteacutees en1938 et distribueacutees dans toutes les eacutecoles primaires du pays Celles-ci visaient agravetransmettre les valeurs ardemment deacutefendues par lrsquoEacutetat Nouveau salazariste telles quelrsquoincontestable supeacuterioriteacute drsquoun laquoEacutetat fortraquo autoritaire sur les reacutegimes libeacuterauxlrsquoaction efficace et beacuteneacutefique du gouvernement et de son laquochefraquo Salazar le rocirclesubalterne de la femme cantonneacutee agrave nrsquoecirctre qursquoune eacutepouse et une megravere la chariteacute(chreacutetienne) le cateacutechisme (catholique) la glorieuse histoire de la nation et de sonEmpire qui fait que laquole Portugal nrsquoest pas un petit paysraquo

Figg 7 8 laquoDieu Patrie et Famille la trilogie de lrsquoEacuteducation nationaleraquo laquoDeacutefense de la Nation et delrsquoEmpireraquo19

26 Lors de lrsquoexposition de 1940 srsquoil srsquoest agi de faire laquoaimerraquo lrsquoEmpire il a surtout eacuteteacute

question de vulgariser agrave lrsquousage du peuple portugais les piegravetres slogans de lapropagande salazariste la mise en valeur des colonies lrsquoEmpire remegravede miracle agrave lacrise laquola terre qui ne ment pas raquo (pour reprendre une expression du mareacutechal Peacutetain)la famille la patrie Lrsquoexposition eacutetait supposeacutee reacuteveacuteler lrsquoexistence drsquoun laquogeacutenienationalraquo Degraves lors lrsquoutilisation massive de ces theacutematiques agrave travers des mises en

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scegravene de la vie quotidienne participait de cette conception reacuteactualiseacutee au XIXe siegravecleet lieacutee agrave lrsquoaffirmation des nationalismes qui deacutefinit la nation comme un organismeautonome reacutegi selon ses propres lois eacutevoluant et se transformant de lrsquointeacuterieur endehors de toute influence exteacuterieure Cette patrie celle des ancecirctres et des morts cettemegravere-terre nourriciegravere et feacuteconde du travail des Portugais ce foyer qui reacuteunit les forcesvives agrave lrsquoimage du foyer familial puiserait dans son seul corps ses forces et sa jeunesseContre la deacutecadence des temps modernes issus de la Reacutevolution franccedilaise de 1789 etparvenue jusqursquoau Portugal par lrsquoinstauration de la Monarchie constitutionnelle en1822 puis de la Reacutepublique en 1910 il srsquoagissait de restaurer les valeurs drsquoordre dehieacuterarchie drsquohonneur et de deacutevouement agrave la communauteacute nationale Cette quecircte desorigines de la grandeur eacutetait explicitement visible dans la plupart des pavillons delrsquoexposition notamment celui de laquolrsquoHonneur et de la ville de Lisbonneraquo

27 Le culte de la ligneacutee des ancecirctres renvoie agrave lrsquoideacutee drsquoun corps national coheacuterent

homogegravene et soudeacute par une tradition inexpugnable qui implique lrsquoexclusion de lrsquoautrede lrsquoeacutetranger La reacuteeacutecriture de lrsquohistoire apparaissait comme intimement lieacutee agrave lrsquoeacutelogedu domaine colonial portugais viatique indispensable au relegravevement national Commesans doute jamais auparavant lrsquoEmpire allait devenir un mythe compensateur un objetde propagande permanent contribuant agrave fixer en profondeur la viabiliteacute du reacutegimeTout au long de la visite des diffeacuterents pavillons on allait redire aux Portugais lesbienfaits du reacutegime qui oeuvrait agrave lrsquoameacutelioration du niveau de vie de tous les Portugaisles beacuteneacutefices de lrsquoapostolat colonial pour laquola reacuteeacuteducation des peuples arrieacutereacutesraquo leloyalisme reconnaissant des populations soumises et les reacutealisations du reacutegime dans lameacutetropole et les territoires drsquooutre-mer Il eacutetait question de laquodonner aux Portugaisconscience de leur Empireraquo et de leur grandeur Apregraves la fermeture de lrsquoexposition le 2deacutecembre 1940 les Portugais ne pourraient deacutesormais oublier que la nation selaquoreacutegeacuteneacuteraitraquo gracircce au programme du gouvernement salazariste et qursquoils posseacutedaient unvaste Empire Celui-ci cesserait drsquoecirctre une entiteacute vague un thegraveme agrave discours pourdevenir une reacutealiteacute tangible Ni le Portugal continental ni les colonies ne devaient plusjamais ecirctre perccedilus comme des terra incognita

28 Par conseacutequent bien plus que drsquoecirctre tourneacutee vers le rayonnement international

lrsquoExposition srsquoadressait drsquoabord aux Portugais elle devait renforcer leur confiance dansla grandeur de la nation lusitanienne et son Empire tout en affermissant la confianceenvers le nouveau reacutegime seul capable de preacuteserver lrsquoheacuteritage multiseacuteculaire de ce payslaquo vieux de huit siegravecles raquo Bien plus lrsquoesprit colonial devait peacuteneacutetrer les massespopulaires Salazar avait ainsi demandeacute qursquoon insistacirct sur les reacutealisations de la politiqueeacuteconomique qursquoil avait mis en œuvre degraves son arriveacutee au ministegravere des Finances en 1928et les progregraves dus agrave la promulgation de lrsquoActe colonial en 1930 et lrsquoinstitutionnalisationde lrsquoEstado Novo en 1933 par rapport agrave la laquo dispendieuse raquo Reacutepublique Degraves lorssrsquoexpliquent qursquoaient eacuteteacute souligneacutes dans chaque pavillon les moindres reacutealisationssociales (comme la construction drsquoeacutecoles ou de voies ferreacutees) et les progregraves de lrsquohygiegraveneet de la santeacute publique sur lrsquoensemble des territoires portugais Les photographies dereacutealisations industrielles les statistiques sur le mouvement commercial les collectionsdrsquoeacutechantillons suivaient de pregraves les arts deacutecoratifs les collections de masques etfeacutetiches les costumes traditionnels reacutegionaux et autres objets de la laquo culturepopulaireraquo de faccedilon agrave inteacuteresser le grand public et qursquoil puisse faire sien les messagesdu reacutegime

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29 Agrave lrsquoissue des commeacutemorations du laquo Double centenaire raquo en deacutecembre 1940 la dictature

salazariste apparaicirct comme renforceacutee Lrsquoenthousiasme de la population pourlrsquoexposition du laquo Monde portugais raquo a contribueacute agrave asseoir sa domination sur les espritsEn mettant savamment en scegravene une vision nationaliste et artificielle de lrsquohistoirelusitanienne le reacutegime a su se doter drsquoune leacutegitimiteacute et donner du Portugal lrsquoimage drsquounlaquohavre de paixraquo en Europe ainsi que lrsquoillusion drsquoecirctre une grande puissance impeacuteriale surla scegravene internationale LrsquoEstado Novo est ainsi apparu comme lrsquoartisan de la paix et legarant de lrsquointeacutegriteacute nationale face agrave lrsquoadversiteacute Lrsquoexposition de 1940 en propageant lecredo du reacutegime par le spectacle et la fecircte a donneacute agrave voir lrsquoincroyable efficaciteacute de lamachine de propagande salazariste et contribueacute agrave faire du preacutesident du Conseil unhomme providentiel le placcedilant alors sur un pied drsquoeacutegaliteacute avec lrsquoInfant D HenriqueTout avait eacutegalement eacuteteacute mis en œuvre pour que cet eacutevegravenement puisse passer agrave laposteacuteriteacute et devenir un laquolieu de meacutemoireraquo Un film documentaire a eacuteteacute reacutealiseacute parAntoacutenio Lopes Ribeiro sur lrsquoexposition du laquo Monde portugais raquo afin que son souvenirreste graveacute dans la meacutemoire collective et puisse reacuteguliegraverement ecirctre invoqueacute pourrenforcer lrsquoaura du reacutegime autoritaire Lrsquoexposition du laquoMonde portugaisraquo constitue lesymbole de lrsquoapogeacutee du reacutegime salazariste un moment drsquoextrecircme compliciteacute entre lesartistes et lrsquoEstado Novo qui favorisa la fabrication du consensus autour des ideacuteauxdeacutefendus par le reacutegime la marque drsquoune stabilisation de la dictature tout en eacutetantparadoxalement le tournant crucial de la lente agonie du reacutegime En effet peu detemps apregraves en 1945 la chute des forces de lrsquoAxe allait signifier la fin de la peacuteriode destabiliteacute et entraicircner la premiegravere des crises politiques qursquoaurait agrave affronter la dictaturepour survivre

NOTES

1 FERRO Antoacutenio citeacute par LEONARD Yves laquoLe Portugal et ses ldquosentinelles de pierrerdquo

Lrsquoexposition du monde portugais en 1940raquo in Vingtiegraveme Siegravecle Revue drsquohistoire 62 41999 p 29

2 Oacute Jorge Ramos do laquoModernidade e tradiccedilatildeo Algumas reflexotildees em torno da Exposiccedilatildeo do

Mundo Portuguecircsraquo in O Estado Novo Das origens ao fim da autarcia (1926-1959) [actes] vol 2

Lisbonne Fragmentos 1987 pp 177-185 p 177

3 LEONARD Yves laquoLe Portugal et ses ldquosentinelles de pierrerdquo Lrsquoexposition du monde portugais

en 1940raquo in Vingtiegraveme Siegravecle Revue drsquohistoire 62 21999 pp 27-37

4 Voir par exemple le catalogue de lrsquoexposition laquoCent ans de Primitifs portugaisraquo URL

lthttplegrandateliercanalblogcomarchives2011102122430344htmlgt [Consulteacute le 28 mars

2014]

5 Chiffres citeacutes par Juacutelia Leitatildeo de Barros laquoExposiccedilatildeo do Mundo Portuguecircsraquo in ROSAS Fernando

BRANDAtildeO de BRITO Joseacute Maria (dir) Dicionaacuterio de Histoacuteria do Estado Novo Venda Nova Bertrand

Editora 1996 p 326

6 LEONARD Yves laquoLe Portugal et ses ldquosentinelles de pierrerdquo Lrsquoexposition du monde portugais

en 1940raquo op cit

7 Source Archives municipales de Lisbonne URL lthttparquivomunicipalcm-lisboaptsala

onlineuiSearchBasicaspxfilter=AFgt [consulteacute le 28 mars 2014] De nombreuses photos libres

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de droit de lrsquoExposition peuvent ecirctre eacutegalement vues sur ce blog URL lthttp

restosdecoleccaoblogspotfr201206exposicao-do-mundo-portugues-em-1940htmlgt [consulteacute

le 28 mars 2014]

8 Chiffres citeacutes par LEITAtildeO de BARROS Juacutelia laquoExposiccedilatildeo do Mundo Portuguecircsraquo in ROSAS

Fernando BRANDAtildeO de BRITO Joseacute Maria Dicionaacuterio de Histoacuteria do Estado Novo Venda Nova

Bertrand Editora 1996 p 326

9 VARGAFTIG Nadia laquoLes expositions coloniales sous Salazar et Mussolini (1930-1940) raquo

Vingtiegraveme Siegravecle Revue drsquohistoire 108 42010 pp 39-52

10 Guide officiel de lrsquoExposition Source WIKIPEDIA laquoExposiccedilatildeo do Mundo Portuguecircsraquo URL

lthttpptwikipediaorgwikiExposiC3A7C3A3o_do_Mundo_PortuguC3Aasgt [consulteacute

le 28 mars 2014] Voir eacutegalement URL lthttprestosdecoleccaoblogspotfr201206

exposicao-do-mundo-portugues-em-1940htmlgt [consulteacute le 28 mars 2014]

11 LEONARD Yves op cit

12 Source Archives municipales de Lisbonne [en ligne] URL lt httparquivomunicipalcm-

lisboaptsalaonlineuiSearchBasicaspxfilter=AFgt [consulteacute le 28 mars 2014] Voir eacutegalement

URL lthttprestosdecoleccaoblogspotfr201206exposicao-do-mundo-portugues-

em-1940htmlgt [consulteacute le 28 mars 2014]

13 Source Archives municipales de Lisbonne URL

lthttparquivomunicipalcm-lisboaptsalaonlineuiSearchBasicaspxfilter=AFgt [consulteacute le

28 mars 2014]

14 Ibidem

15 VARGAFTIG Nadia op cit

16 LEONARD Yves op cit

17 LEONARD Yves op cit

18 FERRO Antoacutenio Salazar le Portugal et son Chef Paris Grasset 1934 pp 261-262

19 Affiches libres de droit [en ligne] URL lthttpnoseahistoriawordpresscom20111212a-

licao-de-salazargt [consulteacute le 29 mars 2014]

REacuteSUMEacuteS

Veacuteritable ode agrave la laquoReacutevolution nationaleraquo meneacutee par Salazar lrsquoExposition du Monde portugais de

1940 a eacuteteacute inaugureacutee en grande pompe alors que lrsquoEurope eacutetait ravageacutee par la guerre

LrsquoExposition srsquoinscrivait dans la construction drsquoun laquoroman nationalraquo souhaitant unifier la nation

par une instrumentalisation nationaliste de lrsquohistoire afin drsquoasseoir la domination du pouvoir

salazariste non pas tant sur les populations coloniseacutees que sur les autochtones de la meacutetropole

Autentica ode alla ldquoRivoluzione nazionalerdquo guidata da Salazar lrsquoEsposizione del Mondo

portoghese del 1940 egrave stata inaugurata in pompa magna mentre lrsquoEuropa era devastata dalla

guerra La mostra egrave stata parte della costruzione di un ldquoromanzo nazionalerdquo che cercava di

unificare la nazione attraverso una strumentalizzazione nazionalista della storia allo scopo di

consolidare il dominio di Salazar non solo sui popoli colonizzati ma anche sulle popolazioni

autoctone della metropoli

Ode to the ldquoNational Revolutionrdquo led by Salazar the Portuguese World Exhibition of 1940 was

inaugurated with great pomp while Europe was ravaged by war The exhibition was part of the

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construction of a ldquonational novelrdquo seeking to unify the nation by a nationalist manipulation of

history They do that to establish the domination of salazarian power for both colonized people

and native people of metropolis

INDEX

Mots-cleacutes empire Estado Novo Exposition du Monde portugais roman national Salazar

Keywords empire Exhibition of the Portuguese World national novel New State Salazar

Parole chiave Esposizione del Mondo portoghese impero romanzo nazionale Salazar Stato

nuovo

AUTEUR

CEacuteCILE GONCcedilALVES

Doctorante en Etudes politiques agrave lrsquoEcole des Hautes Etudes en Sciences Sociales Paris rattacheacutee

au Centre drsquoEtudes Sociologiques et Politiques Raymond Aron (CESPRA) doctorante en Histoire

contemporaine agrave lrsquoUniversiteacute Picardie Jules Vernes Amiens et rattacheacutee au Centre drsquoHistoire des

Socieacuteteacutes des Sciences et des Conflits Faculteacute drsquohistoire et de geacuteographie

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III La propaganda in esposizione

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Exposition universelle de 1878Lrsquoarcheacuteologie au service descontestations contemporainesBastien Noeumll

1 Malgreacute leur caractegravere commercial les

expositions universelles ne se limitent pasagrave une ceacuteleacutebration de lrsquoindustrie Au seinde ces concours internationauxlrsquoancienneteacute des cultures fait lrsquoobjetdrsquoexpositions reacutetrospectives Preacutesenteacutesaux cocircteacutes des produits les plus innovantsles deacutepocircts antiques de lrsquoExposition de 1878soulignent par contraste le progregraveshumain ou soutiennent par comparaisonla continuiteacute de certaines pratiques Cetteconfrontation entre passeacute et preacutesentnourrit les ideacuteologies de la fin du siegravecleAinsi deux leviers sont solliciteacutes pourinstrumentaliser les objets archeacuteologiquesagrave lrsquoExposition universelle Le premier estcelui de lrsquoeacuteloignement temporel lrsquohistoirehumaine telle que la redeacutefinit la sciencearcheacuteologique met agrave deacutefaut letraditionalisme religieux Via le mythe gaulois elle porte aussi un discours nationalistequi constitue lrsquoenjeu veacuteritable de toute Exposition universelle Le second levier est celuide la continuiteacute Les objets antiques attestent de lrsquoancienneteacute de certaines pratiques etmettent en exergue le prestige drsquoune industrie en assurant son ancrage historiquemilleacutenaire

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1 Lrsquoargument du passeacute au secours des contestationscontemporaines

11 Deacuteneacutegation drsquoun traditionalisme religieux

2 En France lrsquoExposition universelle de 1878 srsquoouvre dans une peacuteriode riche en initiatives

de laiumlcisation1 Les progressistes profitent de lrsquoexposition de vestiges archeacuteologiquespour mettre en doute lrsquohistoire chreacutetienne et initier un mouvement qui aboutit agraveplusieurs mesures degraves lrsquoanneacutee suivante2

3 Dans une critique formuleacutee agrave lrsquoeacutegard du laquoDarwinisme raquosoutenu au Pavillon de

lrsquoanthropologie3 du quai de Billy Henry des Houx oppose le secreacutetaire Paul Topinard4laquoavocat des singes raquoet responsable de la vitrine 23 consacreacutee aux rapprochements entrelrsquohomme et le primate agrave Armand de Quatrefages5 qui est de ceux qui ont laquoprotesteacutecontre la teacutemeacuteriteacute des hypothegraveses darwinistes raquo La confrontation entre le preacutesident dela commission et son secreacutetaire Paul Topinard transpose ce conflit ideacuteologique au seinmecircme du comiteacute organisateur de lrsquoexposition anthropologique et reacutevegravele la complexiteacutedu deacutebat religieux contemporain On ne peut srsquoen tenir agrave une opposition entre uneclasse scientifique darwinienne et un ensemble de fidegraveles aux mœurs conservatrices

4 Les anthropologues ne sont drsquoailleurs pas les seuls acteurs de cette contestation

Plusieurs commentateurs de lrsquoexposition de lrsquoart ancien preacutesenteacutee au sein du Palais duTrocadeacutero appuient une penseacutee laiumlque sur leurs descriptions drsquoœuvres antiques DansLrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition universelle Henry Havard srsquointerroge surlrsquoancienneteacute de lrsquohomme et relegraveve la cohabitation deacutelicate entre le discours religieux etlrsquoavanceacutee de la recherche archeacuteologique

Voilagrave qursquoaujourdrsquohui deux abbeacutes MM Bourgeois et Delaunay au meacutepris de lachronologie catholique ont cru trouver des traces de lrsquoindustrie humaine dans lesterrains pliocegravenes Ougrave srsquoarrecirctera-t-on6

5 Agrave propos du moulage du buste en serpentine du roi Chefreu lrsquoauteur cite Auguste

Mariette7 et date lrsquoobjet drsquo laquoil y a six mille ansraquo avant drsquoajouter laquocrsquoest-agrave-direpreacuteciseacutement agrave lrsquoeacutepoque ougrave suivant les dires de la Genegravese le Seigneur eacutetait occupeacute agrave lacreacuteation du monderaquo8 La comparaison entre ce chef-drsquoœuvre statuaire et lesproductions contemporaines mises au jour en Europe occidentale reacutevegravele selon-luilrsquoobsolescence du discours religieux

Embrassons drsquoun coup drsquoœil lrsquoeffroyable distance qui seacutepare la barbarie ougravecroupissaient ces troglodytes dont nous parlions preacuteceacutedemment de la civilisationgrandiose que nous reacutevegravele cette admirable statue et dites-moi je vous prie ce quedevient cette chronologie hieacuteratique que nos enfants apprennent dans lrsquoHistoiresainte et qursquoon leur enseigne comme un acte de foi9

6 La deacutemonstration se poursuit agrave partir du deacutecor de la tombe de Ti agrave Saqqarah

Que leur manque-t-il donc agrave ces Eacutegyptiens antiques [hellip] Les voilagrave donc completspresque nos eacutegaux eacuteprouvant les mecircmes besoins que nous goucirctant les mecircmesplaisirs cultivant les mecircmes vices [hellip] Voyez [hellip] lrsquoabicircme effroyable qui seacutepare leurcivilisation raffineacutee des grossiers vestiges de lrsquoacircge de pierre Est-ce que tout cetraditionnel eacutechafaudage de contes agrave dormir debout dont on berce lrsquoesprit de nosenfants ne srsquoeacutecroule pas devant une pareille deacutemonstration Que reste-t-il de cettetheacuteorie du monde fabriqueacute en six jours Et continuera-t-on drsquoenseigner ce tissu defables ineptes agrave des cerveaux incapables drsquoen controcircler les erreurs10

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7 Partant de lrsquoancienneteacute des civilisations dont teacutemoignent les œuvres eacutegyptiennes

exposeacutees sous lrsquoeacutegide drsquoAuguste Mariette Henry Havard met agrave deacutefaut ce laquolabyrinthe dereacutecits mensongersraquo11 que constituent les textes catholiques Aussi les deacutecouvertespreacutesenteacutees au Trocadeacutero doivent-elles encourager le visiteur agraversquo srsquoaffranchir vis-agrave-visdes laquoridicules entraves raquoet de lrsquolaquoignorance raquoauxquelles la tradition le condamne laquoIlfaut briser ces obstacles cependant car crsquoest devant de pareilles difficulteacutes que se sontarrecircteacutees la plupart des civilisations stationnairesraquo12 conclue lrsquoauteur en visionnaire dela loi de 1905 sur la seacuteparation de lrsquoEglise et de lrsquoEtat

12 Instrumentalisation politique et nationalisme franccedilais

8 Valable au deacutebut du XIXe siegravecle la conception drsquoun passeacute propre agrave la Gaule cegravede face

aux recherches meneacutees par les archeacuteologues dans la premiegravere moitieacute du siegravecle Danstoute lrsquoEurope les scientifiques eacutechangent et communiquent lrsquoavanceacutee de leurstravaux Congregraves et colloques conduisent agrave lrsquoeacutelaboration drsquoune laquohistoire primitive delrsquoEuroperaquo13 construite par lrsquoapport de populations successives dont on trouve la tracedans plusieurs pays dont la France

9 Cependant ces avanceacutees ne sont pas immeacutediatement connues du grand public

Lrsquohistoire primant encore lrsquoarcheacuteologie dans les mentaliteacutes contemporaines la theacuteoriedrsquoun passeacute gaulois unique reste dominante dans les anneacutees 1870 Cette meacuteconnaissancerelegraveve moins drsquoun deacutesinteacuterecirct du public pour une science en construction que drsquounobscurantisme entretenu par la classe savante Sous son autoriteacute une habile seacutelectiondrsquoobjets trieacutes parmi les deacutecouvertes du siegravecle vient porter caution du laquomythe gauloisraquoaupregraves du public Cette instrumentalisation de lrsquoarcheacuteologie se justifie par lrsquoentreprisede redressement national initieacutee dans le dernier tiers du XIXe siegravecle Apregraves lrsquoeacutechecfranccedilais de 1871 de nombreux intellectuels encouragent une quecircte identitaire dontHenri Martin14 se fait le pionnier Ce dernier œuvre pour lrsquointeacutegration des Gaulois agrave lamythologie reacutepublicaine et eacuterige en exemple ces laquoancecirctres [qui] se sont battus etsacrifieacutes pour sauvegarder lrsquoindeacutependance de leur territoire et lrsquointeacutegriteacute de leur geacutenieraquo15 Dans son Meacutemoire sur la Deacutefense de Paris Eugegravene Viollet-le-Duc16 soutient ce regardreacutetrospectif laquoNous ne devons pas eacutetouffer pour en rivaliser avec le germain notreesprit Gauloisraquo17 Le passeacute glorieux de la France doit nourrir le redressement de lanation vaincue Agrave la gallomanie neacutee sous Napoleacuteon III succegravede apregraves 1870 une eacutetude quise porte sur la succession des trois Gaule celte romaine et meacuterovingienne Mais aulendemain de la deacutefaite de Sedan les deux derniegraveres eacutepoques sont largement meacutepriseacuteeset les analogies se succegravedent pour assimiler les Germains historiques aux ennemisPrussiens Lrsquoadmiration pour lrsquoAllemagne savante a cesseacute Crsquoest vers une premiegravereFrance civiliseacutee anteacuterieure aux invasions du Ve siegravecle que lrsquoon se tourne Le choix de lapeacuteriode satisfait aussi les deacutesirs de laiumlciteacute contemporains en fondant les racinesfranccedilaises non dans la foi chreacutetienne mais dans une spiritualiteacute magique et druidiqueLrsquoideacuteal gaulois primitif affranchi du joug romain et des influences barbares est avanceacutecomme modegravele pour la IIIe Reacutepublique Cette Gaule indeacutependante est laquoune grandeReacutepublique feacutedeacuterative [hellip] ougrave la femme marche lrsquoeacutegale de lrsquohomme [hellip] [ougrave] la liberteacute avaincu la fataliteacute [hellip] [ougrave] lrsquohomme a sa conscience pour guide de ses actionsraquo assureEugegravene Bonnemegravere dans La Gaule en 1875 18 On rappelle ailleurs le pouvoir militairedrsquoun empire qui laquosrsquoeacutetendit de lrsquoEspagne agrave lrsquoAsie Mineureraquo19 Dans les derniegraveresdeacutecennies du XIXe laquola Revanche et la Reacutepublique dictent le discours sur la Gauleraquo20

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10 La cohabitation forceacutee entre les avanceacutees anthropologiques et lrsquoentretien drsquoun laquopasseacute

gauloisraquo se reflegravete agrave lrsquoExposition universelle de 1878 au palais du Champ de Marscomme au Trocadeacutero Dans lrsquoenceinte du premier palais expose Eacutevariste-VitalLuminais21 artiste franccedilais laquoqui peint les anciens Gaulois comme srsquoil eucirct eacuteteacute eacuteleveacute lui-mecircme chez les druidesraquo22 De cette Gaule indeacutependante lrsquoexposition reacutetrospective duTrocadeacutero livre de nombreux vestiges laquoJe parlais agrave lrsquoinstant des Gaulois nos ancecirctres on leur a fait une grande et large place au Trocadeacuteroraquo23 confirme Henry Havard Porteacutespar lrsquoengouement les commentateurs de lrsquoexposition vont jusqursquoagrave reconnaicirctre desobjets laquogaulois raquodans chaque deacutecouverte issue du sol franccedilais et contenue dans uncadre chronologique deacutebutant avec lrsquoacircge des meacutetaux24

11 Agrave lrsquoinverse le Pavillon de lrsquoanthropologie du quai de Billy semble coller plus

eacutetroitement aux consideacuterations scientifiques de son temps Srsquoil consacre une partie deses vitrines aux antiquiteacutes gauloises lrsquoappropriation nationaliste de ces objets y semblemoins eacutevidente En effet la position drsquoune histoire propre agrave la France est plus difficile agravesoutenir agrave mesure que les anthropologues remontent le fil de nos origines Les deacutepocirctsdu quai de Billy œuvrent davantage agrave une reconnaissance drsquoun passeacute europeacuteen communqursquoagrave la constitution drsquoun laquopasseacute gaulois raquo Alors que le Palais du Trocadeacutero prend leparti drsquoisoler les sections eacutetrangegraveres dans son aile ouest une confrontation fertile a pusrsquoeacutetablir agrave lrsquoexposition anthropologique ougrave se trouvaient rassembleacutees dans un mecircmeespace les vestiges preacutehistoriques de plusieurs reacutegions de lrsquoEurope25

12 Ainsi lrsquoinstrumentalisation nationaliste des antiquiteacutes nationales agrave lrsquoExposition

universelle de 1878 relegraveve drsquoun pheacutenomegravene complexe En plein essor gracircce au concoursde scientifiques dans toute lrsquoEurope la discipline reste meacuteconnue du grand publicQuand elle nrsquoest pas simplement ignoreacutee lrsquoarcheacuteologie est freacutequemment assimileacutee agraveune science historique qui par ses investigations offre dans les anneacutees 1870 un modegravelede deacuteveloppement pour le preacutesent

2 Archeacuteologie et continuiteacute industrielle agrave lrsquoExpositionuniverselle

21 Le rappel de la valeur industrielle des productions antiques

13 LrsquoExposition universelle de 1878 teacutemoigne drsquoune conception nouvelle de lrsquoindustrie

Disperseacutees dans des architectures pavillonnaires les techniques sont concurrenceacuteespar la curiositeacute et le divertissement dont la place srsquoest consideacuterablement accrue parrapport agrave la manifestation franccedilaise de 1867 Ce nouveau rapport ne reacuteside pas tantdans la disparition de la valeur du travail que dans sa dissolution au sein depreacutesentations qui srsquoy rattachent moins directement Parmi elles les expositionsarcheacuteologiques deacutelivrent un discours qui assure une continuiteacute entre les productionsanciennes et lrsquoindustrie moderne laquoRien nrsquoest plus inteacuteressant nrsquoest plus instructif quela comparaison des treacutesors des arts et des industries du preacutesent et du passeacute raquolit-on dansla Reacutepublique franccedilaise du 21 mai 187826 agrave propos de la reacutetrospective de lrsquoart ancien auTrocadeacutero Si la deacutenomination a changeacute cette preacutesentation nrsquoen reste pas moinslrsquoheacuteritiegravere de la Galerie de lrsquohistoire du Travail de lrsquoExposition universelle de 1867 Aussile lien entre le monde antique et lrsquoindustrie contemporaine est-il eacutetroit au TrocadeacuteroDegraves 1877 Gabriel de Mortillet27 associe les deux conceptions en annonccedilant que lrsquoailedroite du palais preacutesentera laquole deacuteveloppement de lrsquoart et de lrsquoindustrie depuis les

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temps les plus reculeacutes jusqursquoagrave la Reacutevolution franccedilaiseraquo28 Dans ce cadre un lien est creacuteeacuteentre les objets antiques du Trocadeacutero et les technologies du palais du Champ de Mars pour Henry Havard les antiquiteacutes preacutehistoriques de lrsquoaile ouest sont laquole germe de cesformidables engins de ces machines admirables qui grondent dans les hallsgigantesques du grand palais de ferraquo29 Freacutequemment eacutevoqueacutee30 cette dimensiontechnique leacutegitime la place occupeacutee par une telle preacutesentation dans une expositionindustrielle et offre un nouveau regard sur ces objets du passeacute laquolongtemps meacutepriseacutesignoreacutes deacutedaigneacutesraquo31 Par leur nature fatalement artisanale les œuvres anciennes detoutes origines reacutepondent agrave cette ambition de faire cohabiter art et industrie Lerecours au terme de laquoproduit raquopour deacutesigner les deacutepocircts anciens accompagne cerapprochement32 Le Rapport sur lrsquoexposition de lrsquoart ancien du Trocadeacutero se feacuteliciteainsi drsquooffrir aux laquoarts et [hellip] proceacutedeacutes industriels de lrsquoEacutegypte agrave partir des eacutepoques lesplus reculeacutees de lrsquoAsie centrale de lrsquoExtrecircme Orient de la Gregravece de lrsquoItalie [hellip] desrepreacutesentants dans les galeries du Trocadeacuteroraquo33 En dehors du palais la fonctiondeacutevolue aux œuvres anciennes semble plus trancheacutee Les preacutesentations drsquoantiquesassureacutees par certaines nations dans leurs pavillons respectifs nrsquoont drsquoautre objectif quecelui de souligner par contraste ou continuiteacute la grandeur industrielle du pays LaGregravece qui confie son exposition agrave une Commission pour lrsquoEncouragement de lrsquoindustrienationale34 affiche ce parti-pris dans lrsquointituleacute de son comiteacute Ainsi Raymond Isay setrompe en confinant lrsquoExposition universelle du XIXe siegravecle agrave une laquomachine agrave explorerle passeacuteraquodont laquoon imaginait guegravere qursquoelle pucirct ecirctre [hellip] orienteacutee vers le preacutesent etlrsquoavenirraquo35 Tout au contraire la valeur industrielle de ce passeacute ne cesse drsquoecirctre reacutepeacuteteacutee agravelrsquoExposition de 1878 pour reacutehabiliter lrsquointeacuterecirct preacutesent de ces œuvres

14 Lrsquoambiguiumlteacute du rocircle attribueacute aux antiques au Trocadeacutero reflegravete la cohabitation

drsquointeacuterecircts divers agrave lrsquoexposition de lrsquoart ancien Garants de la manifestation lescollectionneurs profitent de lrsquoeacuteveacutenement pour donner agrave voir le teacutemoignage de leurreacuteussite De leur cocircteacute les commissions nationales cherchent agrave valoriser lrsquoancienneteacute deleur industrie dans un contexte de rivaliteacute politique internationale la richesse drsquounpays se mesure drsquoavantage par son progregraves technique qursquoagrave son concours archeacuteologique

22 Le Laurion36 ou la continuiteacute drsquoune pratique milleacutenaire37

15 Le cas des antiquiteacutes du Laurion nous permet drsquoeacutetudier concregravetement

lrsquoinstrumentalisation drsquoobjets archeacuteologiques agrave des fins commerciales Situeacute dans lareacutegion grecque de lrsquoAttique le massif minier du Laurion et ses gisements de plombmateacuterialisent une continuiteacute dans la pratique miniegravere de lrsquoAntiquiteacute jusqursquoau XIXe

siegravecle laquoLrsquoantiquiteacute reculeacutee de leur exploitation est un fait connu de tous et personnenrsquoessaye de dire depuis quelle eacutepoque elles sont ouvertesraquo eacutecrit Xeacutenophon en 355 avantJ-C38 En effet on fait aujourdrsquohui remonter agrave lrsquoacircge de bronze lrsquoexploitation de cescarriegraveres Redeacutecouvertes dans les anneacutees 1860 les mines font lrsquoobjet drsquoun contentieuxfranco-grec en 1871 Si lrsquo laquoaffaire du Laurionraquo se solde par la dissolution de lacompagnie des Meacutetallurgies du Laurion un nouvel exploitant franccedilais lui succegravede degraves1877 la Compagnie Franccedilaise des Mines du Laurion Sous lrsquoeacutegide de Jean-Baptiste Serpierilrsquoentreprise srsquoaffirme rapidement comme la premiegravere socieacuteteacute miniegravere du Laurion

16 La preacutesence agrave lrsquoExposition universelle de 1878 drsquoobjets antiques du Laurion est attesteacutee

par le aux Industries extractives et drsquoune laquocollection drsquoobjets antiques de lrsquoartmeacutetallurgique trouveacutee au Lauriumraquo agrave lrsquoexposition historique de lrsquoart ancien Toutefois

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il est difficile drsquoeacutetablir avec preacutecision la nature de ces objets Dans lrsquoouvrage eacutediteacute agravelrsquooccasion de lrsquoExposition de 1878 Andreacute Cordella reste allusif sur ce point affirmantseulement que laquodes modegraveles de ces anciennes laveries ainsi que drsquoun broyeur sontfaits par nous pour lrsquoExposition de Parisraquo39 Lrsquoauteur renvoie au plan drsquoune laverieantique proposeacute dans une parution preacuteceacutedente40 Lrsquoinventaire de la reacutetrospective delrsquoart ancien au Trocadeacutero41 nrsquoapporte aucune preacutecision sur le contenu de ce deacutepocirctpuisqursquoaucune mention nrsquoy figure De mecircme le nom de Cordella nrsquoapparaicirct pas dans lereacutepertoire des exposants

17 Dans son ouvrage de 1869 Le Laurium Andreacute Cordella eacutenumegravere les laquoobjets drsquoantiquiteacutes

les plus inteacuteressants raquotrouveacutes dans cette reacutegion Cette liste offre un cadre geacuteneacuteral agravelrsquoidentification des objets preacutesenteacutes agrave lrsquoExposition universelle Lrsquoexploitation descarriegraveres anciennes et les fouilles pratiqueacutees en amont de constructions ont mis au jourdes monnaies le plus souvent deacutecouvertes dans des tombes et des fragments de terre-cuites ceacuteramiques et moules agrave lampes Plusieurs stegraveles en marbre graveacutees onteacutegalement eacuteteacute reacutecolteacutees Les restes architecturaux drsquoun temple et drsquoun monumenthonorifique complegravetent cet ensemble auquel srsquoajoutent les restes des outils et proceacutedeacutesdrsquoexploitation antiques Crsquoest agrave lrsquointeacuterieur de ce corpus que lrsquoon doit deacutefinir la preacutesencearcheacuteologique de la Compagnie Franccedilaise agrave lrsquoExposition Il est tentant de voir dans lesobjets antiques du Laurion entreacutes en 1879 au Museacutee des Antiquiteacutes Nationales42 uneacutechantillon du deacutepocirct drsquoAndreacute Cordella agrave lrsquoExposition un an plus tocirct Mais seule laproximiteacute chronologique entre lrsquoExposition et lrsquointeacutegration des objets aux collectionsfranccedilaises leacutegitime ce rapprochement Lrsquoabsence presque totale de documentation surcet ensemble aux archives du Museacutee des Antiquiteacutes Nationales de Saint-Germain-en-Laye impose de consideacuterer cette relation avec prudence43

18 Sans particulariser ces expocircts interrogeons-nous sur leur place et plus geacuteneacuteralement

sur la consideacuteration de lrsquoAntiquiteacute dans la preacutesentation de la Compagnie Franccedilaise des

Mines du Laurion au Palais du Champ de Mars Chargeacute par la commission grecquedrsquoentreprendre un compte rendu de lrsquoeacutetat des industries extractives du pays en 1878Andreacute Cordella insiste sur lrsquoancienneteacute de la pratique extractive au Laurion donnantainsi une certaine noblesse au site44

Dans les parties faibles de ces antiques travaux le toit est soutenu par des piliers demaccedilonnerie en pierres segraveches si bien conserveacutees encore qursquoils semblent ecirctreconstruits depuis quelques anneacutees seulementOn y remarque tregraves bien les sentiers par ougrave passaient les esclaves chargeacutes deminerais les petites colonnes qui leur servaient de guides les niches ougrave eacutetaientdeacuteposeacutees les lampes destineacutees agrave eacuteclairer leur marche et des cruches pour conserverleur eau45

19 Apregraves lrsquolaquoAffaire du Laurionraquo lrsquoinsistance sur ce passeacute antique traduit une forme de

continuiteacute entre lrsquoactiviteacute des Atheacuteniens du Ve siegravecle avant J-C et celle des mineurs delrsquoentreprise franccedilaise leacutegitimant ainsi lrsquoexploitation des sols grecs par la Compagnie Leremploi des puits anciens pour faciliter laeacuterage des galeries modernes donne corps agraveune peacuterenniteacute qui se veut eacutegalement mateacuterielle laquoLorsque lrsquoon enlegraveve les deacuteblais [hellip] onest tenteacute de croire que lrsquoexploitation des mines est suspendue depuis quelques anneacuteesseulement et qursquoelle ne demande qursquoagrave ecirctre repriseraquo46 justifie Andreacute Cordella Drsquounefaccedilon geacuteneacuterale les socieacuteteacutes miniegraveres implanteacutees au Laurion se rattachent freacutequemmentau passeacute grec agrave lrsquoimage des compagnies Peacutericlegraves et Nikias De la mecircme faccedilonlrsquoancienneteacute des carriegraveres devient un eacuteleacutement de publiciteacute pour la Compagnie Franccedilaise

lors des concours industriels Des objets archeacuteologiques ont ainsi eacuteteacute preacutesenteacutes par la

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socieacuteteacute agrave Athegravenes lors des expositions Olympiennes de 1870 et 187547 Ingeacutenierie etmateacuteriel antiques48 accompagnent la deacutemonstration des proceacutedeacutes modernes et autresinnovation techniques de sorte agrave garantir la permanence de la pratique ouvriegravere au fildes siegravecles

20 Ainsi le deacutepocirct drsquoAndreacute Cordella au Trocadeacutero reacutepond aux ambitions officielles

preacuteceacutedemment eacutenonceacutees au sujet de lrsquoexposition historique de lrsquoart ancien Rattacheacutes agravelrsquohistoire de lrsquoart par leur antiquiteacute et fondamentalement associeacutes au monde industrielpar leur fabrication artisanale et leur contexte drsquoutilisation ces objets accomplissent lajonction des deux univers artistique et industriel dont Gabriel de Mortillet anticipe lafusion en 1877

3 Conclusion

On appelle volontiers les arts et les lettres lesfruits de la paix pacis fructus Il semble au

contraire qursquoils naissent et qursquoils se deacuteveloppentdans les fureurs de la guerre [hellip] Crsquoest apregraves

Salamine et Plateacutees que srsquoeacutepanouit le geacuteniehelleacutenique crsquoest apregraves les longues guerres de

Ceacutesar que chantent les poegravetes latins49

21 Henry Houssaye souligne ici ce qui fait lrsquooriginaliteacute de lrsquoExposition universelle de 1878

Premiegravere exposition reacutepublicaine lrsquoeacuteveacutenement signe le redressement de la Franceapregraves le deacutesastre de la guerre franco-prussienne et de la Commune Indirectement lameacutetaphore de lrsquoauteur rend compte des liens eacutetroits qui unissent lrsquoeacuteveacutenement agravelrsquoAntiquiteacute Ce rapport est mateacuterialiseacute par la preacutesence de deacutepocircts archeacuteologiques agravelrsquoExposition Perccedilu pour son inteacuterecirct documentaire par les speacutecialistes ce legsarcheacuteologique est bien plus souvent support aux ideacuteologies contemporaines chez lescommentateurs et le grand public Les objets antiques accompagnent notamment lesrevendications laiumlques et nationalistes drsquoune socieacuteteacute en mutation Au regard ducontexte contemporain le lien entre passeacute et preacutesent semble srsquoinscrire en toile de fondde lrsquoExposition de 1878 La confrontation des productions anciennes aux produits delrsquoindustrie fait eacutecho au deacutepassement de lrsquoancien Empire supplanteacute par lrsquoavegravenement dela Reacutepublique laquoLrsquoExposition dans tous les domaines illustre cette heure de transitionentre lrsquoexpeacuterience qui commence et le passeacute qui srsquoeacutevanouit elle repreacutesente uncompromis mais aussi une sorte de synthegravese drsquoharmonie et de fusionraquoeacutecrit RaymondIsay50 Les dimensions de progregraves et de deacutepassement sont preacutegnantes en 1878 Agrave ladistance temporelle qui seacutepare les objets antiques des creacuteations du monde modernecorrespond la distance ideacuteologique entre les deux reacutegimes Pour autant des liens semesurent entre legs ancien et deacuteveloppements modernes

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NOTES

1 Degraves 1871 la Commune anticipe la seacuteparation de lrsquoEacuteglise et de lrsquoEacutetat en 1875 le deacuteputeacute Alfred

Naquet propose de reacutetablir le divorce pour faute de la loi de 1792 Les deux initiatives se soldent

par un eacutechec

2 Lrsquoanneacutee 1879 marque en effet un tournant deacutecisif lrsquoarriveacutee agrave la preacutesidence de la Reacutepublique de

Jules Greacutevy et la nomination de Jules Ferry au poste de ministre de lrsquoInstruction publique

eacutebranlent lrsquointransigeance de lrsquoEacuteglise catholique

3 La Deacutefense 10 aoucirct 1878 Archives nationales de France F123296 Commissariat geacuteneacuteral

Services de lrsquoEacutetatDirection de la presseministegravere de lrsquointeacuterieur Aoucirct-deacutecembre 1878

Lrsquoauteur doute de la creacutedibiliteacute scientifique de cette thegravese et en appelle agrave ce qursquoil considegravere

vraisemblablement comme du bon sens laquoEst-il vraiment bien moral et bien spirituel de

deacutemontrer la parenteacute de M de Lesseps avec un orang-outan en passant par Troppmann Est-ce

lagrave un beau spectacle drsquoexposition bien propre et la science franccedilaise aux yeux des nations

rivalesraquo

4 Meacutedecin et anthropologue franccedilais (1830-1911) Secreacutetaire geacuteneacuteral de la commission

drsquoinitiative de lrsquoexposition anthropologique organiseacutee dans le cadre de lrsquoExposition universelle

de 1878

5 Anthropologue franccedilais (1810-1892) il occupe en 1878 le poste de preacutesident de la commission

drsquoinitiative de lrsquoexposition anthropologique

6 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 Description illustreacutee des

merveilles du Champ de Mars et du Trocadeacutero par les eacutecrivains speacuteciaux les plus autoriseacutes Paris Librairie

illustreacutee 1879 p 512

7 Archeacuteologue franccedilais Chargeacute en 1867 puis en 1878 drsquoorganiser la participation de lrsquoEacutegypte agrave

lrsquoExposition universelle de Paris

8 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 opcit p 513

9 Ibidem

10 Ibidem p 515

11 Ibidem

12 Ibidem p 516

13 BERTRAND Alexandre Archeacuteologie celtique et gauloise Paris Didier et Cie 1876 p 402 cit in

GRAN-AYMERICH Evelyne Naissance de lrsquoarcheacuteologie moderne 1798-1945 Paris Eacuteditions du Centre

National de la Recherche Scientifique (CNRS) 1998 p 225

14 Historien et homme politique franccedilais (1810-1883) Son eacutetude contribue agrave lrsquoessor des eacutetudes

celtiques et anthropologiques

15 GRAN-AYMERICH Evelyne op cit p 221

16 Historien de lrsquoart (1814-1879) il devient la figure dominante de lrsquoarchitecture franccedilaise dans

les anneacutees 1840-1870

17 Cit in CARBONELL Charles-Olivier Apregraves 1870 reacutegeacuteneacuterescence de la France et naissance de la

Gaule in VIALLANEIX Paul EHRARD (rec par) Jean Nos ancecirctres les Gaulois Clermont-Ferrand

Universite de Clermont Ferrand II 1982 p 391

18 Cit in CARBONELL Charles-Olivier op cit p 393

19 DURAND-LAIcircNEacute Adolphe cit in CARBONELL Charles-Olivier op cit p 393

20 CARBONELL Charles-Olivier op cit p 394

21 Peintre franccedilais (1821-1896) porteurs de lrsquoideacuteologie de la IIIe Reacutepublique Plusieurs de ses

toiles sont preacutesenteacutes au Palais du Champ de Mars agrave lrsquoExposition universelle de 1878

22 BLANC Charles Les Beaux-Arts in Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition universelle de

1878 cit p 164

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23 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 cit p 511

24 MULLEumlR-SCHEESSEL Nils laquoFair prehistory archaeological exhibits at French Expositions

universellesraquo in Antiquity 75 288 p 400

25 Parmi lesquelles la France le Royaume-Uni lrsquoEspagne lrsquoItalie le Portugal la Pologne la

Suegravede la Norvegravege

26 Archives nationales de France F123295 Commissariat geacuteneacuteralServices de lrsquoEacutetatDirection

de la presseministegravere de lrsquointeacuterieur Mai-Juillet 1878

27 Archeacuteologue et anthropologue franccedilais membre de la commission drsquoinitiative de lrsquoexposition

anthropologique installeacutee dans le pavillon du quai de Billy en 1878

28 DE MORTILLET Gabriel laquoExposition universelle de 1878 Palais du Trocadeacuteroraquo in La Nature

226 29 septembre 1877 p 274

29 DELORME Reneacute in Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878

Description illustreacutee des merveilles du Champ de Mars et du Trocadeacutero par les eacutecrivains speacuteciaux les plus

autoriseacutes cit p 508

30 Voir eacutegalement laquoSouvenirs de lrsquoexposition universelle de 1878raquo in Le Magasin Pittoresque 46

deacutecembre 1878 p 386 laquoOn trouve en visitant ces galeries les eacuteleacutements drsquoune histoire de lrsquoart et

aussi dans une certaine mesure drsquoune histoire de lrsquoindustrie car dans notre pays plus peut-ecirctre

que dans tout autre lrsquoart et lrsquoindustrie se touchent par bien des pointsraquo

31 Lrsquoart et lrsquoindustrie de tous les peuples agrave lrsquoExposition Universelle de 1878 cit p 508

32 Voir par exemple BONNAFFEacute Edmond laquoAu Trocadeacutero Causerieraquo in GONSE Louis Lrsquoart ancien

au Trocadeacutero Paris A Quantin 1879 p 18

33 Archives nationales de France F123254 Section de lrsquoart ancien organisation p 3-4

34 Lettre du commissaire NI Delyenni agrave G Berger le 15 septembre 1877 Archives nationales de

France F123496 Participation des puissances eacutetrangegraveres Gregravece

35 ISAY Raymond laquoLrsquoexposition de 1878raquo in Revue des Deux Mondes 38 15 avril 1937 p 918

36 Le terme grec classique de Laurion a eacuteteacute preacutefeacutereacute agrave celui de Laurium employeacute par A Cordella

dans ses ouvrages

37 Je remercie Anaiumls Boucher conservatrice au Museacutee des Antiquiteacutes Nationales de Saint-

Germain-en-Laye pour sa disponibiliteacute et pour tout lrsquointeacuterecirct qursquoelle a teacutemoigneacute agrave mes recherches

sur le Laurion

38 laquoΟὐκοῦν ὅτι μὲν πάνυ πάλαι ἐνεργά ἐστι πᾶσι σαφές οὐδεὶς γοῦν οὐδὲ πειρᾶται λέγεινἀπὸ ποίου χρόνου ἐπεχειρήθηraquo XENOPHON Revenus (trad E Talbot) t IV Paris L Hachette et

Cie 1859

39 CORDELLA Andreacute La Gregravece sous le rapport geacuteologique et mineacuteralogique agrave la demande de la

commission centrale de la Gregravece pour lrsquoExposition universelle de 1878 Paris Impr de A Parent 1878 p

111

40 CORDELLA Andreacute Le Laurium Marseille impr de Cayer 1871 p 95 fig 20

41 Voir Archives nationales de France F123555 et F123556 Exposition historique de lrsquoart

ancien inventaire geacuteneacuteral

42 Suite au don de lrsquoIngeacutenieur des mines Alfred Huet Les objets sont actuellement preacutesenteacutes au

sein de la galerie drsquoarcheacuteologie compareacutee du Museacutee des Antiquiteacutes Nationales de Saint-Germain-

en-Laye

43 Une eacutetude de ces objets est actuellement preacutepareacutee par Anaiumls Boucher conservatrice au Museacutee

des Antiquiteacutes Nationales

44 Cette position est plus marqueacutee dans CORDELLA Andreacute Le Laurium cit Andreacute Cordella y

consacre une partie aux laquoantiquiteacutes du Lauriumraquo pp 31 agrave 40 et un chapitre agrave laquolrsquoIndustrie

miniegravere et meacutetallurgique des anciensraquo pp 79 agrave 109

45 CORDELLA Andreacute La Gregravece sous le rapport geacuteologique et mineacuteralogique cit 1878 p 107

46 Ibidem pp 110-111

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47 Olympiada de la deuxiegraveme et de la troisiegraveme peacuteriode Pour chacune de ces deux expositions

Andreacute Cordella se charge drsquoune publication deacutecrivant les deacutepocircts de la socieacuteteacute Voir pour 1870

Συνοπτική περιγραφή διαφόρων μεταλλουργικών και μεταλλευτικών προϊόντων του Λαυρίου κτλ

εκτεθέντων κατά την Βrsquo περίοδον των Ολυμπίω [traduit par CORDELLA Andreacute Description des

produits des mines et des usines du Laurium ect exposeacutes agrave la seconde peacuteriode olympienne] Athina se

1870 Voir pour 1875 Συνοπτική περιγραφή διαφόρων μεταλλουργικών και μεταλλευτικώνπροϊόντων του Λαυρίου κτλ εκτεθέντων κατά την Γrsquo περίοδον των Ολυμπίων [Description des

produits des mines et des usines du Laurium et drsquoOropos exposeacutes agrave la troisiegraveme peacuteriode olympienne]

Athina se 1875

48 La description de ce mateacuteriel est fournie par CORDELLA Andreacute Le Laurium cit 1871 p 87

laquoLes outils des mineurs eacutetaient tregraves-simples et drsquoapregraves les traces qursquoils ont laisseacutes dans les

roches il est facile de les ranger en trois cateacutegories Un pic agrave pointe conique employeacute dans les

roches dures un autre agrave pointes pyramidales pour lrsquoexploitation des filons et des roches tendres

enfin les derniers eacutetaient des coins de dimensions diverses il est probable qursquoils avaient aussi

des marteaux et des masses ainsi que des leviersraquo

49 HOUSSAYE Henri laquoVoyage autour du monde agrave lrsquoexposition universelle II lrsquoEurope

meacuteridionale lrsquoEurope du Nord lrsquoEurope centrale la Franceraquo in Revue des deux mondes 28 15

juillet 1878 p 802

50 ISAY Raymond opcit p 923

REacuteSUMEacuteS

LrsquoExposition universelle de 1878 prend place entre le Champ de Mars et le Trocadeacutero Apregraves la

deacutefaite de Sedan et la Commune lrsquoeacuteveacutenement offre au monde lrsquoimage du redressement franccedilais et

affirme la IIIe Reacutepublique Malgreacute leur caractegravere commercial les expositions universelles ne se

limitent pas agrave une ceacuteleacutebration des creacuteations modernes Preacutesenteacutes au sein de reacutetrospectives les

œuvres archeacuteologiques de lrsquoExposition de 1878 impregravegnent sensiblement leur eacutepoque Les deacutepocircts

antiques eacuteveillent les nationalismes et sous-tendent des contestations politiques ou religieuses

Investis de ces discours ils soulignent par contraste le progregraves humain ou soutiennent par

comparaison la continuiteacute de certaines pratiques industrielles

LrsquoEsposizione universale del 1878 si svolge tra il Campo di Marte e il Trocadeacutero Dopo la sconfitta

di Sedan e della Comune parigina lrsquoevento offre al mondo lrsquoimmagine della ripresa francese e

presenta la Terza Repubblica Nonostante il loro carattere commerciale le esposizioni universali

non si limitano alla celebrazione delle creazioni moderne presentate attraverso le retrospettive

le opere archeologiche dellrsquoEsposizione del 1878 forniscono sostanzialmente unrsquoimpronta al loro

tempo Questi antichi reperti suscitano i vagheggiamenti nazionalistici e alimentano le dispute

politiche o religiose Caricati di questi valori essi sottolineano per contrasto il progresso umano

o sostengono per confronto la continuitagrave di alcune pratiche industriali

The International Exhibition of 1878 takes place between Champ de Mars and the Trocadeacutero

After the defeat of Sedan and the Commune the event offers to the world an image of the

recovery of France and introduces the Third Republic Despite their commercial nature

International Exhibitions arenrsquot restricted to a celebration of modern creations Displayed

through retrospectives archaeological works of the 1878rsquos Exhibition substantially permeate

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their time These pieces arouse nationalism and underlie political or religious disputes They

emphasize by contrast Human progress or support by comparison the continuity of particular

industrial practices

INDEX

Parole chiave archeologia industria nazionalismo religione strumentalizzazione

Keywords archeology industry instrumentalisation nationalism religion

Mots-cleacutes archeologie industrie instrumentalisation nationalisme religion

AUTEUR

BASTIEN NOEumlL

Diplocircmeacute en histoire de lrsquoart et museacuteologie agrave lrsquoEcole du Louvre (Paris) il a reacutedigeacute en 2011 un

meacutemoire drsquoeacutetude portant sur laquoLes antiques agrave lrsquoExposition universelle de 1878 agrave Parisraquo sous la

direction drsquoEdouard Vasseur

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laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e leesposizioni torinesi (1884 e 1898)Carlo Bovolo

1 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo strumento al serviziodellrsquoapologia

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1 Quando nel 1851 il Crystal Palace di

Londra ospitograve la prima Esposizioneuniversale laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo rivistadei gesuiti italiani era al secondo anno divita essendo stata fondata lrsquoannoprecedente da alcune figure di primopiano dellrsquoordine di Gesugrave come CarloMaria Curci Luigi Taparelli drsquoAzeglioMatteo Liberatore Antonio Bresciani econ un convinto consenso del ponteficePio IX

2 laquoSpecchio fedele degli indirizzi della

Santa Sederaquo1 e laquolaboratorio privilegiatodel pensiero cattolico intransigenteraquo2 laquoLaCiviltagrave Cattolicaraquo nacque come unperiodico in lingua italiana a cadenzaquindicinale di alta divulgazione e ampiadiffusione laquoche combattesse gli errorimoderni e allo stesso tempo difendesse dagli attacchi dei liberali e dei razionalisti ladottrina cattolica e gli interessi della Santa Sederaquo3 La scelta della rivista quale piugravevalido e funzionale mezzo di diffusione e difesa dei principi cattolici e strumento diformazione di un pubblico cattolico colto e aggiornato si dovette alla consapevolezzache laquoil cosigrave detto giornalismo egrave di fatto in questi giorni il ramo di stampa piugrave fecondo discrittura e il piugrave efficace alla diffusione ed alla tutela dei sacri principiraquo4 comericonobbero gli stessi redattori nel primo numero A partire dal 1850 la rivista deigesuiti condusse una battaglia in difesa dei principi della Rivelazione e dei dogmi dellaChiesa in tutti gli ambiti politico religioso sociale culturale e scientifico laquoLa CiviltagraveCattolicaraquo giocograve un ruolo di primo piano nel panorama italiano dei periodici dellaseconda metagrave dellrsquoOttocento divenendo un punto di riferimento per lrsquoopinionepubblica cattolica di tutta la penisola (in pochi anni infatti raggiunse oltre 10000abbonamenti e una diffusione pressocheacute ldquonazionalerdquo) Strumento di apologia epropaganda tra i piugrave significativi in mano alla Chiesa5 sulle sue pagine furonocommentati tutti gli eventi degni di nota dellrsquoItalia in formazione prima e di quellaunita poi vennero pubblicati soprattutto approfondimenti teologici polemichepolitiche racconti didascalici articoli di grande spessore culturale ma anche rubrichedi attualitagrave scienze e archeologia elenchi di letture consigliate provvedimenti dellaChiesa

3 Tra i diversi argomenti trattati i temi riguardanti scienze e tecnologia ottennero un

spazio significativo sulle pagine della rivista Lrsquointeresse verso tematiche scientifichesia per confutazioni (come nel caso dellrsquoevoluzionismo) che per elogi (ad esempio laconciliazione di fede e scienza) unitamente allrsquoattenzione verso lrsquoattualitagrave portograve iredattori della rivista a interessarsi alle esposizioni fin dal quella londinese del 1851Simboli del positivismo che gradualmente si stava diffondendo anche in Italia oggettodi discussione e interesse della stampa italiana e internazionale e di curiositagrave da partedellrsquoopinione pubblica le esposizioni si prestavano relativamente bene alla strategiaportata avanti dalla laquoCiviltagrave Cattolicaraquo fin dai primi numeri una strategia di usoapologetico e apostolico della tematiche scientifiche in senso lato i cui capisaldi erano

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la difesa della Rivelazione dagli errori del secolo la diffusione di tesi che conciliasseroscienza e fede tema ritenuto di primaria importanza la volontagrave di tenersi aggiornatasulle novitagrave scientifiche e tecnologiche e la conseguente volontagrave di controllo sullediverse discipline e la rivendicazione di un ruolo significativo e legittimo dei cattolici(anche e soprattutto ecclesiastici) in ogni questione e dibattito scientifico6

4 Come giagrave accennato sopra la rivista si interessograve in piugrave di unrsquooccasione alle esposizioni

a partire dalla prima Esposizione universale di Londra su cui informograve i lettori deipreparativi e dellrsquoinaugurazione nella rubrica dedicata ai fatti di cronaca Se lrsquointeressedella laquoCiviltagrave Cattolicaraquo si limitograve per certi aspetti a uno stringato dovere cronachisticoverso le esposizioni in programma al di lagrave delle Alpi per quanto riguarda quelle italianelrsquoattenzione fu sicuramente maggiore Nello specifico la rivista si focalizzograve sulle dueesposizioni torinesi del 1884 e del 1898 due eventi considerati di particolare rilevanzaper diversi motivi

5 In primo luogo la sede di queste due esposizioni aveva una portata simbolica molto

forte Torino culla del positivismo italiano e prima capitale di un Regno drsquoItalia nato inaperto contrasto con la Chiesa La cittagrave vantava inoltre una decennale tradizione diesposizioni dellrsquoarte e dei prodotti dellrsquoindustria eventi spesso non disgiunti da finalitagravemiranti a suscitare consenso dinastico e costituire unrsquoidentitagrave subalpina7 La tradizionedelle esposizioni torinesi ebbe origine durante il periodo napoleonico quandonellrsquoaprile 1805 Torino capoluogo di un territorio annesso allrsquoimpero francese ospitograveun evento organizzato sul modello dellrsquoesposizione parigina del 1798 Il risultato fuunrsquoesposizione di carattere misto (tratto ricorrente nelle esposizioni sabaude) doveaccanto ai modesti prodotti delle manifatture piemontesi operanti in un contestoancora preindustriale e fortemente limitato dalla subalternitagrave economica francesetrovograve spazio una sezione di belle arti celebranti lrsquoimperatore e il regime da luiimpersonato8 Durante la Restaurazione non mancarono altre esposizioni se da unaparte sotto il regno di Carlo Felice vennero privilegiate le belle arti e una visioneancora corporativa delle arti e dei mestieri dallrsquoaltra nellrsquoetagrave carloalbertina si ripresedal precedente napoleonico un uso delle esposizioni funzionale alla celebrazione delladinastia e al rafforzamento dellrsquoistituto monarchico e del suo legame con il popolo9 Fuperograve dallrsquoesposizione del 1844 (e nelle successive del 1850 e del 1858) che il progressoindustriale giocograve un ruolo di primo piano pur non venendo mai meno lrsquoapologiadinastica e la rassegna celebrativa si mutarono in una sorta di laquonazionalismoeconomicoraquo10 incentrato sullo sviluppo industriale e produttivo e sulla conoscenza ediffusione delle innovazioni A causa del trasferimento della capitale da Torino aFirenze nel 1864 e della conseguente crisi la cittagrave conobbe un ritorno delle esposizioniartistiche e ospitograve alcuni modesti tentativi di esposizioni industriali e settoriali Fu conle due manifestazioni del 1884 e del 1898 che Torino riacquistograve la centralitagrave quale sedeideale per la duplice celebrazione del Risorgimento nazionale e del progressodellrsquoindustria e della tecnica

6 In secondo luogo entrambe le manifestazioni posero il tema della nazione al centro

delle celebrazioni nel 1884 fu lrsquooccasione per celebrare per la prima volta una visionedi un Risorgimento laquonazional-popolareraquo11 onnicomprensivo e conciliatorista secondola linea politica di Francesco Crispi e Tommaso Villa quattordici anni dopo laricorrenza del cinquantesimo anniversario dello Statuto Albertino celebrograve lrsquoepopeanazionale e i primi decenni di vita dello Stato unitario Entrambe le manifestazioneerano dunque finalizzate a creare e rafforzare unrsquoidentitagrave nazionale a suscitare

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consenso verso le classi dirigenti nazionali e cittadine cosigrave come verso la monarchia e afavorire la pacificazione sociale

7 Infine lrsquoattenzione rivolta dalla laquoCiviltagrave Cattolicaraquo alle due esposizioni subalpine risulta

particolarmente interessante anche percheacute il periodico dei gesuiti diede degli eventiuno sguardo e una lettura esterni rispetto allrsquoambiente torinese pur condividendo leposizioni critiche di periodici cattolici torinesi primo tra tutti laquoLrsquoItalia Realeraquo12

2 laquoNon tutti si curano o amano di prendere parte asiffatte mostreraquo lrsquoEsposizione Generale Italiana del1884

8 Il contesto in cui si svolse lrsquoEsposizione Generale Italiana del 1884 era radicalmente

mutato rispetto a quello delle precedenti esposizioni torinesi fatta lrsquoItalia si era nelpieno del processo etichettato con il drsquoazegliano laquofare gli italianiraquo vale a dire lacreazione nel neonato Stato unitario di unrsquoidentitagrave nazionale condivisa e omogenea cheavesse le proprie radici e la propria legittimazione nel Risorgimento Sempre piugraveinfluenzata dalle grandi esposizioni internazionali lrsquoesposizione del 1884 fece emergereanche a Torino quegli elementi che giagrave circolavano nella cultura europea a proposito ditali iniziative come evidenziato da Umberto Levra e Rosanna Roccia

Erano il triplice obiettivo di organizzazione del consenso alla nazione di inventariodelle forze produttive e di adesione alla politica dei ceti di governo la finalitagravedidascalica e didattica per plasmare ai valori borghesi quelle classi lavoratrici chepremevano dal basso per partecipare alla decisioni relative alla cosa pubblicalrsquoideologia interclassista alla ricerca illusoria della pace sociale e di un equilibrioperfetto tra capitale e lavoro la celebrazione della borghesia attraversolrsquoesaltazione del progresso e la spettacolaritagrave dei prodigi della scienza e dellatecnica13

9 LrsquoEsposizione Generale Italiana del 1884 ebbe un grande successo sfiorando i 3 milioni

di visitatori e fu caratterizzata da un evidente e insistente nesso tra i padiglionidellrsquoindustria e della tecnica e la sezione dedicata al Risorgimento laquoonde collegaresenza soluzioni di continuitagrave il mito laico della scienza e del progresso con ilpresupposto storico e nazionale di esso cioegrave il patrimonio di valori dellrsquoepopea unitariaposto alla base dellrsquoidentitagrave stessa della patria comuneraquo14 secondo la linea dettata daTommaso Villa animatore dellrsquoiniziativa e presidente del Comitato esecutivo15

10 Allrsquoesposizione del 1884 che univa dunque celebrazione del progresso e del

Risorgimento fu ovviamente assente la Chiesa in forma ufficiale anche se nonmancarono singoli esponenti del clero o di ordini e congregazioni16 Nelle specifico sidistinsero i Salesiani tradizionalmente forti in Piemonte grazie allrsquoazione di Don Boscoche presentarono in un padiglione il ciclo della fabbricazione della carta con lrsquoausilio dimoderni macchinari chiusa la domenica perograve lrsquoesposizione salesiana rappresentavaidealmente un universo a seacute in cui lrsquoenfasi era posta sul mestiere e sullrsquoapprendimentotecnico e con una posizione critica sul progresso e sulla nascente societagrave industriale17

11 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo informograve i lettori dellrsquoinaugurazione dellrsquoesposizione nella sezione

dedicata allrsquoItalia della rubrica di attualitagrave Cronaca contemporanea pubblicata nelfascicolo del 10 maggio 1884 senza rinunciare alla polemica

Lrsquoinaugurazione non riuscigrave neacute splendida neacute imponente come si desiderava percheacutela pioggia che veniva giugrave a secchie convertigrave in una vera pozza il vasto piazzale che

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egrave davanti allrsquoingresso e tolse alla festa del lavoro come la chiamano i suoipanegiristi quel gaio aspetto che gioconda lo sguardo degli spettatori Drsquoaltra partei lavori erano abbastanza indietro18

12 Il critico resoconto dellrsquoinaugurazione che laquoper ragion della fretta non ebbe nulla di

grandioso e nulla ancora di belloraquo19 proseguiva sdegnandosi di fronte ai discorsipronunciati per lrsquooccasione al cospetto di Umberto I dal principe Amedeo di Savoia daVilla e da Bernardino Grimaldi ministro dellrsquoAgricoltura Industria e Commercio dalmomento che laquonessuno parlograve di Dioraquo20 Che non vi facessero accenno due liberali comeVilla e Grimaldi non stupiva affatto la rivista ma laquoche si fosse astenuto drsquoinvocarlo unPrincipe di Casa Savoia questo egrave stato per tutti argomento di altissimo stuporeraquo21Paradossalmente fu il diplomatico tedesco Keudell laquorappresentante di un Governoluteranoraquo a nominare la Provvidenza e ad affermare lrsquoimportanza della religione nellastoria drsquoItalia Mentre allrsquoesposizione di Milano del 1881 si era evitato di toccaretematiche politiche laquoa Torino invece non si egrave avuto in vista che la politica la quale si egravefatta entrare sin nei piugrave minuti accessori della Esposizione e ciograve ha nociuto allrsquoeffettoche si volea produrreraquo22 Lrsquoarticolo si concludeva con un giudizio inappellabile che nonsolo rifiutava gli ideali politici e culturali di cui lrsquoesposizione si faceva portatrice maanche sollevava dubbi sullrsquoopportunitagrave economica della manifestazione laquoegrave stato malemalissimo lrsquoaver cacciato dentro i padiglioni della mostra la politica percheacute lrsquoItalia inquella mostra giuoca una gran carta e Torino il suo credito Azionisti e espositorigiuocano danari e riputazione tutti corrono un grande rischioraquo23

13 Bocciata lrsquoesposizione per il connubio tra progresso nellrsquoindustria e nella tecnica e

celebrazione del Risorgimento la rivista volse dunque la propria attenzione sulla partescientifica dellrsquoevento Nella rubrica Scienze naturali curata dal gesuita Francesco SalisSeewis e pubblicata lrsquo8 novembre 1884 si rivendicograve il rilevante contributo scientifico etecnologico del clero laquola nostra Appendice va tutta ad onore dei preti Ma che colpa neabbiamo noi se cotesto Clero ignorante e trascurato finisce poi sempre con estorcereelogi e premii ancora da malevoli dovunque egrave qualche mostra o concorso scientificoUn esempio recentissimo ce ne ha dato lrsquoEsposizione ultima di Torinoraquo24 Seguiva quindiun lungo elenco di ecclesiastici distintisi nelle diverse discipline

Nelle gallerie di fisica terrestre astronomia meteorologia gli scienziatiecclesiastici riportarono la palma senza meno Parecchi di loro come il P Cecchiscolopio il P Denza barbabita il prof Tono direttore dellrsquoOsservatorio delSeminario Patriarcale di Venezia riportarono medaglie drsquooro Si fecero ammirare ilP Serpieri il Faa di Bruno il Mercalli il Varsico il Fulcis il Roccis il Quandel ilMedichini il Carrel il Capanni il Bianchi il Maccalini il Groglio il Flecchia Allettore non saragrave sfuggito che mancano qui non pochi nomi di ecclesiastici benconosciuti nel mondo scientifico cheacute non tutti si curano o amano prendere parte asiffatte mostre25

14 In questo modo la rivista prese le distanze e rigettato il messaggio politico

dellrsquoesposizione si dedicograve alla parte scientifica allrsquoapparenza politicamente neutra ciogravele consentigrave di rivendicare lrsquoimportanza e la legittimitagrave del contributo scientifico etecnico dei cattolici e allo stesso tempo di presentare ai lettori lrsquoauspicabile e doverosaconciliazione di scienza e fede un tema spesso ricorrente sulle pagine del periodico

Qual egrave la classe di dotti medici avvocati giureconsulti militari ingegnerimatematici ecc che possa vantare un egual numero di uomini segnalati in qualchescienza estranea a quella della loro particolar professione quanti ne porge la classedegli ecclesiastici Vrsquoha egli tanti avvocati naturalisti quanti vrsquoha preti naturalistiVrsquoha tanti medici che allo studio e alla conoscenza della medicina abbianoaccoppiato e aggiunto quello dellrsquoastronomia quanti sono i preti che coompiuto lo

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studio lungo e scabroso della teologia vi hanno aggiunto quello della scienza degliastri fino a segnalarsi fra gli astronomi E cosigrave si dica del rimanente Aspettiamo larisposta da coloro che accusano o ripiangono lrsquoignoranza del Clero26

15 Terminata lrsquoesposizione laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo tornograve a polemizzare aspramente

sullrsquoorganizzazione dellrsquoevento e sui suoi contenuti politici e culturali nellrsquoarticolointitolato Il come e il percheacute della mostra di Torino27 Secondo i gesuiti la mostra era stataapertamente anticattolica e antipapale laquoimbevuta di massonismoraquo28 Come evidenziaGuido Abbattista lrsquoesposizione aveva dato dellrsquoItalia unrsquoimmagine negativa a causa dilaquocoloro stessi i quali pretesero creare unrsquoItalia nuova degenere da tutte le avitegrandezze che furono principalmente grandezze religiose ed ora anche una Mostradrsquoarti e drsquoindustrie vollero torcere in apoteosi di quel loro gran fattoraquo29 La conclusionedel periodico era dunque che laquotutto sommato dimostra una volta di piugrave che questaItalia cosigrave come coloro che lrsquohanno voluta precipita ogni digrave piugrave in basso nonrimanendole di tutte le antiche sue glorie che il rammarico di averle perduteraquo30

3 laquoFeste e fame in Italiaraquo lrsquoEsposizione GeneraleItaliana del 1898

16 Come per lrsquoedizione del 1884 anche lrsquoEsposizione Generale Italiana del 1898 si svolse in

un clima mutato rispetto alla precedente sia a livello nazionale che a livello localeLrsquooccasione dellrsquoevento era il cinquantesimo anniversario dello Statuto Albertino e delQuarantotto per cui apparvero prioritari gli aspetti relativi alla creazione diunrsquoidentitagrave nazionale allrsquoorganizzazione del consenso verso la classe dirigente e lamonarchia e alla pacificazione sociale anche e soprattutto alla luce della crisieconomica e politica che stava vivendo il Paese Proprio nel corso del 1898 ilmalcontento popolare raggiunse il culmine nel maggio con i moti di Milano repressinel sangue dal generale Bava Beccaris

17 Anche a Torino la situazione era cambiata rispetto al 1884 quando Villa aveva potuto

giocare un ruolo di assoluta preminenza e il successo dellrsquoiniziativa aveva rafforzato laclasse dirigente laica e liberale di cui faceva parte Nelle elezioni amministrative del1895 infatti in seguito a una campagna elettorale tesa i cattolici torinesi ottennero ungrande successo nonostante la formazione di una giunta a maggioranza liberale sottola guida di Felice Rignon

18 Fu in questo contesto che Villa lanciograve la proposta di celebrare il cinquantenario dello

Statuto con una grande esposizione per dimostrare i progressi compiuti in mezzosecolo grazie alla libertagrave e alla scienza Immediata fu la reazione di Stefano Scaladirettore del quotidiano laquoLrsquoItalia Realeraquo organo dellrsquointransigentismo cattolicosubalpino il quale rivendicograve il ruolo fondamentale della religione al fianco di libertagrave escienza La tensione politica tra cattolici e liberali si acuigrave fino alle dimissioni delsindaco Felice Rignon e al commissariamento del Comune nel novembre del 1896 Icattolici torinesi in base al cosiddetto principio di riparazione secondo cui venivacontrapposta a ogni iniziativa anticlericale una cattolica iniziarono dunque aorganizzare unrsquoesposizione alternativa a quella di Villa31 Lrsquoacuirsi delle tensioni socialinel Paese facilitograve una parziale riconciliazione tra le due parti sancita da unaconvenzione firmata il 18 maggio 1896 da Villa e dal barone Antonio Manno figura dispicco del eacutelite clericale torinese e presidente del Comitato esecutivo dellrsquoEsposizione diArte sacra la ldquopaura dei rossirdquo condivisa da liberali e cattolici determinograve

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laquolrsquoinserimento dellrsquoEsposizione di Arte sacra delle Missioni cattoliche e delle Opere diCaritagrave Cristiana nel tessuto stesso dellrsquoEsposizione generale italiana Fu un fatto deltutto nuovo che rese la manifestazione un unicum nel panorama italiano ottocentesco ecostituigrave un precedente nei rapporti tra politica e religioneraquo32 La gestione degli eventi fuquindi unitaria e i 3 milioni e mezzo di visitatori complessivi furono un successoTuttavia lrsquoesposizione del 1898 laquonon realizzograve una vera e propria ricomposizione tralrsquoidentitagrave cattolica e lrsquoidentitagrave liberale laica fu piuttosto una giustapposizione delle dueanime per certi versi sconcertante La mostra italiana e quella cattolica vennero infattitenute separate ma furono al tempo stesso uniteraquo33 Da una parte i padiglioni espositivicelebrarono i progressi compiuti in cinquantrsquoanni di Statuto grazie a libertagrave e scienzacon lrsquoesibizione di elettricitagrave automobili cinema telegrafo basi del futuro decolloindustriale di Torino e dellrsquoItalia Dallrsquoaltra lrsquoiniziativa cattolica si costituigrave in piugrave partilrsquoostensione della Sindone con il coinvolgimento di Casa Savoia e che da sola richiamogravea Torino circa 800000 visitatori unrsquoEsposizione di Arte sacra una minuziosa rassegnadelle Opere di Caritagrave Cristiana unrsquoesposizione etnica sulle missioni cattoliche nelmondo a cui si aggiunsero come appendici lrsquoinaugurazione del monumento a DonBosco a Castelnuovo drsquoAsti e il terzo Congresso Mariano

19 La notizia dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione Generale Italiana del 1898 fu data dalla

laquoCiviltagrave Cattolicaraquo nella consueta rubrica di attualitagrave anticipata da un breve articolointitolato Feste e fame in Italia una critica contrapposizione tra la celebrazione delcinquantenario dello Statuto e i tumulti che negli stessi giorni attraversavano lapenisola originati laquodal fiscalismo esorbitante e dal lusso spendereccio dersquo nostrigovernantiraquo34 Questa contrapposizione tra la celebrazione di mezzo secolo di libertagrave eprogresso e unrsquoItalia reale fatta di miseria e malcontento divenne un motivo ricorrentedi polemica verso lrsquoesposizione laica e liberale laquoMentre tali fatti [i tumulti popolari]accadevano in Italia srsquoapriva a Torino il 1deg maggio la grande esposizione nazionale[hellip] Quanto ai discorsi poi tutti furono magniloquenti e sonanti e tali che facevano unbrutto contrasto con quel che stava accadendo in quellrsquoora stessa nel resto drsquoItaliaraquo35

20 Passando a parlare dellrsquoinaugurazione dellrsquoEsposizione di Arte sacra il registro

dellrsquoarticolo mutava completamente il redattore annunciograve la benedizione datadallrsquoarcivescovo di Torino Agostino Richelmy alla presenza del re e della famiglia realea una mostra che laquodicono anche i giornali liberali egrave piugrave attraente della mostra profanae i Sovrani e i Principi se ne deliziaronoraquo36 Per ulteriori approfondimenti e piugrave precisiparticolari laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo consigliava la lettura del laquolodato foglio torineseraquo37laquoLrsquoItalia Realeraquo

21 Il periodico dei gesuiti tornograve nuovamente a parlare dellrsquoesposizione a Torino in

riferimento lrsquoevento clou della manifestazione cattolica laquoDa questo tenebrore cheinvolse tutta lrsquoItalia prima colle sommosse poi collo scioglimento delle societagravecattoliche volgiamoci ora a Torino ove per parecchi giorni brillograve tanto splendore diviva e benefica luce per la solenne esposizione della Sacra Sindoneraquo38 Dopo ladettagliata descrizione della cerimonia di ostensione la rivista indicograve la reliquia quasicome un simbolo identitario ben piugrave forte e piugrave radicato rispetto a quelli sventolati dailiberali contenente laquotutta la storia la gloria e la fede dellrsquoantico popolo e dellrsquoanticoStatoraquo39

22 Se nel 1884 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo spostograve lrsquoattenzione dalla celebrazione di valori laici

del Risorgimento e del progresso allrsquoambito piugrave propriamente scientifico rivendicandola legittimitagrave e il contributo di scienziati cattolici nel 1898 la presenza di eventi

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cattolici nel programma dellrsquoesposizione fece sigrave che lrsquoattenzione fosse calamitata oltreche sulla Sindone di cui si egrave sopra detto sulla mostra di arte sacra e su quella dellemissioni in cui i convertiti provenienti da ogni parte del mondo incarnavano lo sforzodella Chiesa e il successo dellrsquoopera evangelizzatrice40 Il tema delle missioniapostoliche aveva una valenza ben piugrave ampia rispetto alla conversione degli indigenima coinvolgeva lrsquointera societagrave italiana e la sua identitagrave politica e culturale Infatticome sostiene Guido Abbattista

la presenza della religione del sacro e dellrsquoimpegno religioso assumeva il significatodi una specie di reconquista riconquista di un terreno fin ligrave spiritualmente arido ericonquista di capacitagrave di contribuire alla costruzione di una modernitagrave sacralizzatae ri-evangelizzata Il tema missionario non poteva non ritrovare perciograve sua naturalecollocazione nel contesto espositivo in quanto riguardante lrsquoessenza piugrave vera eprofonda della Chiesa che si esplicava tanto verso il mondo pagano dei popoliselvaggi o comunque ignoranti la parola di Cristo quanto verso la societagrave europeacontemporanea ancora tanto bisognosa dellrsquoannuncio e dellrsquoesempio cristiano41

23 Completavano lrsquoesposizione cattolica il terzo Congresso Mariano tenutosi nel

capoluogo piemontese dal 4 allrsquo8 settembre il cui svolgimento fu dettagliatamenteriferito dalla laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo42 e lrsquoinaugurazione del monumento a Don Bosco il 18settembre alla presenza sia dellrsquoarcivescovo Richelmy sia di Tommaso Villa43

24 Nonostante la polemica iniziale in occasione dellrsquoinaugurazione dellrsquoesposizione laica

laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo si dedicograve a raccontare ed elogiare le manifestazioni cattoliche Nel1898 infatti la carica polemica contro lrsquoesposizione laica e liberale e i suoi animatoririsultograve (almeno in parte e soprattutto in confronto al 1884) smussata dalla presenza diun programma cattolico accostato ma non subordinato alle celebrazioni Proprio lapresenza delle iniziative cattoliche fece sbilanciare laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo finoaddirittura a laquoriconoscere la grandiositagrave della mostra torinese e addirittura a esaltarnela natura di ldquovera cittagrave incantatardquo degna celebrazione del lavoro umano ammesso chendash ci si affrettava a precisare ndash scopo ultimo del lavoro umano fosse esclusivamentequello di rendere la vita piugrave comoda e agiataraquo44

25 Il successo del 1898 dimostrograve la possibilitagrave di superare confini e schemi culturali

preesistenti le due distinte esposizioni ricomprese nellrsquoEsposizione Generale Italianafurono sigrave un caso isolato e unico ma anche una tentativo per quanto difficile e nonpienamente riuscito di conciliazione e unrsquooccasione di verifica per i successiviimminenti equilibri amministrativi e politici di fronte al dilagare della questionesociale45

4 Conclusioni

26 Le esposizioni torinesi qui analizzate rappresentano due casi particolarmente

interessanti per delineare lrsquoatteggiamento della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo e il suo evolversisia nei confronti di tematiche scientifiche in senso lato sia verso un evento divenutorapidamente un simbolo del positivismo e di una scienza tendenzialmente laica Larivista dei gesuiti una delle piugrave autorevoli tribune del pensiero cattolico intransigentee allineato alla Santa Sede colse in entrambi i casi lrsquooccasione per rinfocolare lapolemica contro il positivismo e la classe dirigente liberale I messaggi identitari deiquali le esposizioni si facevano portatrici attraverso lrsquoistituzione di un connubio traRisorgimento e progresso tecnico-scientifico furono contrastati da una parte nel 1884i gesuiti presero le distanze dai contenuti politici volgendosi soprattutto a quelli

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scientifici solo in apparenza politicamente neutri ma utili invece a rivendicare lalegittimitagrave e il contributo determinante di ecclesiastici nelle scienze dallrsquoaltra nel 1898il convulso contesto politico e sociale e la giustapposizione di unrsquoesposizione cattolicaaccanto a quella liberale fornirono al periodico ulteriori argomenti per ritrarre eproporre unrsquoidentitagrave cattolica alternativa e preferibile a quella laica e nazionalelrsquoinserimento di importanti eventi religiosi (come lrsquoostensione della Sindone e le mostredi arte e delle missioni) allrsquointerno del programma di una manifestazionetradizionalmente laica e positivista ne rappresentograve infatti una sorta di legittimazionepubblica

27 Questa attivitagrave di polemica e propaganda non fu perograve confinata soltanto nel campo

politico ma la scienza protagonista indiscussa delle esposizioni svolse sotto questopunto di vista un ruolo rilevante Il periodo in cui laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo si occupogravedellrsquoesposizioni furono gli anni in cui infuriava la battaglia antievoluzionista e laconfutazione di fenomeni (quali ipnotismo spiritismo magnetismo) ancora poco chiarima che esercitavano un fascino enorme su scienziati positivisti come Cesare Lombrosoe Enrico Morselli Lrsquointervento della rivista dunque non puograve essere lettoriduttivamente nella sola ottica politica Lrsquoattenzione dedicata alle esposizioniintersecava un interesse apologetico e polemico su cui si basava fin dalla fondazionelaquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo nellrsquoottica di uno sforzo coerente mirante a non escludere lascienza ma a ricomprenderla una scienza in armonia (ma in realtagrave sottoposta) allaRivelazione Inoltre non egrave da sottovalutare il ruolo della scienza nella creazione diunrsquoidentitagrave cattolica cosigrave come proprio nella seconda metagrave dellrsquoOttocento era accadutopur con forza ovviamente maggiore per liberali e laici In tutte le questioniscientifiche dal progresso tecnico al darwinismo fino alla biopolitica settori delmondo cattolico come la rivista dei gesuiti intervennero non solo per confutare econtrobattere agli avversare ma anche per costruire una scienza cattolica nonretrograda e fatta di erudizione ma aggiornata e moderna purcheacute in accordo aiprincipi cristiani a cui lrsquoopinione pubblica italiana potesse guardare

28 Lrsquoidea e lrsquoatteggiamento dei cattolici di fronte alle tematiche scientifiche e dunque

anche alle esposizioni egrave complesso e sarebbe riduttivo pensare a unrsquoopposizionecattolica alla scienza e al progresso tecnologico intransigente e completa cosigrave come aunrsquounica posizione monolitica allrsquointerno del cattolicesimo stesso I casi delleesposizioni torinesi qui analizzati alla luce dellrsquointeresse a loro rivolto dalla laquoCiviltagraveCattolicaraquo sono utili in questa prospettiva Nel 1884 lrsquoavversione verso il positivismo everso la classe dirigente nazionale e liberale si alimentarono a vicenda intersecandoinoltre il topos della presunta opposizione dei cattolici alle scienze e al loro progressonel 1898 i primi segnali di un nuovo clima politico e unrsquoinedita esposizione con ldquodoppiaanimardquo laica e cattolica determinarono un atteggiamento piugrave inclusivo della rivistaverso lrsquoevento In entrambe i casi e in ogni dimensione da quella politica allascientifica laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo perseguigrave la propria strategia di polemica e apologia diattacco al laicismo al positivismo e al liberalismo (giagrave stigmatizzati qualche decennioprima dal Sillabo) e di costruzione di unrsquoopinione pubblica e di unrsquoidentitagrave cattolicatanto politica quanto culturale

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NOTE

1 FORNO Mauro Informazione e potere storia del giornalismo italiano Roma-Bari Laterza

2012 p 20

2 TRANIELLO Francesco Religione cattolica e Stato nazionale dal Risorgimento al secondo

dopoguerra Bologna Il Mulino 2007 p 96

3 SALE Giovanni laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo nella crisi modernista (1900-1907) Milano Jaca Book

2001 p 37 Sulla laquoCiviltagrave Cattolicaraquo cfr DANTE Francesco Storia della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo

(1850-1891) il laboratorio del papa Roma Studium 1990 DE ROSA Giuseppe Introduzione in ID

(a cura di) La Civiltagrave Cattolica 1850-1945 Roma Landi 1971 pp 9-101 ID La Civiltagrave Cattolica

150 anni al servizio della Chiesa 1850-1999 Roma La Civiltagrave Cattolica 1999 MUCCI

Giandomenico Carlo Maria Curci il fondatore della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo Roma Studium 1988

SANI Roberto Un laboratorio politico e culturale laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo in RICCARDI Andrea (a

cura di) Pio XII Roma-Bari Laterza 1984 pp 409-436

4 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno I serie I vol I 1850 p 101

5 Il legame profondo e privilegiato della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo con il papato egrave ulteriormente

sottolineato dal fatto che le bozze della rivista prima di essere pubblicate dovevano ottenere il

beneplacito papale

6 BOVOLO Carlo Scienza e scienziati nella laquoCiviltagrave Cattolicaraquo 1850-1910 Tesi di laurea in Storia

del Risorgimento Universitagrave degli Studi di Torino Torino aa 20122013

7 Tra i piugrave recenti studi sulle esposizioni torinesi si possono citare BASSIGNANA Pier Luigi (a

cura di) Le esposizioni torinesi nei documenti dellrsquoArchivio Storico Amma 1829-1898 Torino

Umberto Allemandi 1992 ID Torino effimera due secoli di grandi eventi Torino Umberto

Allemandi 2006 COMOLI MANDRACCI Vera Torino cittagrave di loisirs viali parchi e giardini tra

Otto e Novecento Torino Archivio Storico Cittagrave di Torino 1996 LEVRA Umberto ROCCIA

Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 specchio del progresso e macchina del

consenso Torino Archivio Storico Cittagrave di Torino 2003 MONTALDO Silvano Le esposizioni

industriali nel Regno di Sardegna suggestioni modernizzanti tra propaganda dinastica e riforme

economiche in BIGATTI G ONGER S (a cura di) Arti tecnologia progetto Le esposizioni

drsquoindustria in Italia prima dellrsquoUnitagrave Milano Franco Angeli 2007 pp 107-150 ABBATTISTA

Guido Umanitagrave in mostra esposizioni etniche e invenzioni esotiche in Italia (1880-1940) Trieste

Edizioni Universitagrave di Trieste 2013 Una piugrave completa e puntuale bibliografia sullrsquoargomento

approntata dalle Biblioteche Civiche Torinesi e comprendente anche le pubblicazioni coeve egrave

consultabile online URL

lthttpwwwcomunetorinoitculturabibliotechericerche_cataloghipdfbibliografie

esposizionipdfgt [consultato il 2 aprile 2014]

8 CAVICCHIOLI Silvia Tra Sette e Ottocento in LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura di) Le

esposizioni torinesi 1805-1911 cit pp 3-31

9 BASSIGNANA Pier Luigi Il messaggio dellrsquoetagrave carloalbertina in LEVRA Umberto ROCCIA

Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit pp 33-51

10 Ibidem

11 Cfr LEVRA Umberto Fare gli italiani memoria e celebrazione del Risorgimento Torino

Comitato di Torino dellrsquoIstituto per la Storia del Risorgimento Italiano 1992

12 Il tema del rapporto tra laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e laquoLrsquoItalia Realeraquo quotidiano torinese di primo

piano tra i periodici cattolici risulta particolarmente interessante e meritevole di ulteriori

approfondimenti e ricerche

13 LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit p XVI

14 LEVRA Umberto Fare gli italiani cit p 152

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15 Tommaso Villa (1832-1915) avvocato penalista di successo e massone vicino politicamente a

Francesco Crispi fu per decenni impegnato in una fitta attivitagrave politica sia a Torino come

consigliere comunale sia a Roma come deputato e poi senatore e come ministro dellrsquoInterno

(1879) e ministro della Giustizia (1879-1881) nei governi Cairoli e Presidente della Camera dei

Deputati dal 1895 al 1895 e poi di nuovo dal 1900 al 1902 Cfr MONTALDO Silvano Patria e affari

Tommaso Villa e la costruzione del consenso tra Unitagrave e Grande Guerra Torino Comitato di

Torino dellrsquoIstituto per la Storia del Risorgimento Italiano 1999

16 BIGINELLI Luigi Il clero allrsquoEsposizione Nazionale di Torino Reminiscenze del Sac Biginelli

Teolog Luigi Direttore dellrsquoAteneo religioso periodico illustrato Napoli Tipografia degli

Accattoncelli 1884

17 AIMONE Linda FILIPPI Francesca 1884 La nazione italiana al lavoro in LEVRA Umberto

ROCCIA Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit p 94

18 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VI 1884 p 494

19 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VI 1884 p 495

20 Ibidem

21 Ibidem

22 Ibidem

23 Ibidem

24 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 pp 489-490

25 Ibidem

26 Ibidem

27 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 pp 521-536

28 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 p 525

29 ABBATTISTA Guido Umanitagrave in mostra cit p 212

30 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XXXV serie XII vol VIII 1884 p 536

31 MONTALDO Silvano Patria e religione nel 1898 in LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura

di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit pp 111-144

32 MONTALDO Silvano Patria e religione nel 1898 cit p 123

33 Ibidem

34 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol II 1898 p 482

35 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol II 1898 p 487

36 Ibidem

37 Ibidem

38 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol II 1898 pp 740-742

39 Ibidem

40 Sul tema delle esposizioni etniche relative non solo ai casi torinesi Cfr ABBATTISTA Guido

Umanitagrave in mostra cit

41 ABBATTISTA Guido Umanitagrave in mostra cit p 210

42 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol IV 1898 pp 103-105

43 laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo anno XLIX serie XVII vol IV 1898 pp 231-232

44 ABBATTISTA Guido Umanitagrave in mostra cit p 217

45 LEVRA Umberto ROCCIA Rosanna (a cura di) Le esposizioni torinesi 1805-1911 cit p XIX

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RIASSUNTI

Lrsquoarticolo analizza lo sguardo della laquoCiviltagrave Cattolicaraquo rivista dei gesuiti sulle Esposizioni

generali italiane svoltesi a Torino nel 1884 e nel 1898 In entrambe le esposizioni un ruolo

centrale fu attribuito ai processi di costruzione della nazione e delle identitagrave nazionali

allrsquoorganizzazione del consenso verso le eacutelite dirigenti e la monarchia attraverso un uso politico

della memoria risorgimentale oltre alla celebrazione del progresso Nel 1884 la rivista respinse i

valori laici e liberali di unrsquoesposizione non solo tecnico-scientifica ma anche politica

rivendicando invece il contributo e la legittimitagrave dei cattolici nelle scienze nel 1898 la polemica

seppur presente fu attenuata dallrsquoaffiancamento di iniziative cattoliche a quelle laiche e liberali

The paper deals with the point of view of the Jesuitsrsquo magazine laquoThe Catholic Civilizationraquo about

the Italian General Expositions which took place in Turin in 1884 and 1898 In both expositions

the process of nationrsquos construction had a central role through a political use of the

Risorgimentorsquos memory in addition to the usual celebration of scientific and technological

progress In 1884 the periodical refused liberal values of the exposition showing the significant

role of the Catholics in science in 1898 the controversy against liberals was softened thanks to

the presence of both catholic and liberal events in the exposition

INDICE

Parole chiave cattolici Civiltagrave Cattolica esposizione scienza e tecnica Torino

Keywords catholics Civiltagrave Cattolica exposition science and technology Turin

AUTORE

CARLO BOVOLO

Laureato nel 2013 in Storia del Risorgimento allrsquoUniversitagrave di Torino Attualmente egrave dottorando

presso lrsquoUniversitagrave del Piemonte Orientale con un progetto di ricerca sui cattolici e la scienza tra

Otto e Novecento attraverso le riviste cattoliche I suoi interessi di ricerca sono il Risorgimento e

il suo uso politico e culturale i processi dination building lrsquoapproccio dei cattolici alla scienza Egrave

membro della European Society for the History of Science

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La Exposicioacuten Internacional deBarcelona en 1929 y su utilizacioacutenpropagandiacutesticaLa montantildea de Montjuiumlc espacio puacuteblico de ocio cultura y deporte

Juan Antonio Simoacuten

1 La Exposicioacuten Internacional de 1929 ha

quedado presente en la memoria de losbarceloneses por un legado imborrable larehabilitacioacuten de la montantildea de Montjuiumlcy su transformacioacuten en el principal centrode cultura ocio y entretenimiento de laciudad Este estudio pretende analizarcoacutemo se utilizoacute la celebracioacuten de laExposicioacuten Internacional y en concreto latransformacioacuten de la propia montantildea deMontjuiumlc como un elemento ideal con elque conseguir transmitir al exterior la imagen de un paiacutes moderno y avanzado que enpleno desarrollo de la sociedad de masas y en liacutenea con la tendencia europea habiacutea sidocapaz de ldquoconquistarrdquo para sus ciudadanos un nuevo espacio puacuteblico y convertirlo en elcentro cultural y deportivo de la ciudad Por este motivo el estudio del papel querepresentoacute el deporte en el contenido de la Exposicioacuten de Barcelona es central en esteartiacuteculo Entendido como un factor de modernidad y progreso las actividades fiacutesicas ydeportivas disfrutaron de un gran protagonismo en la programacioacuten y tuvieron en elestadio oliacutempico su siacutembolo y principal legado histoacuterico para la ciudad

2 Pese a que fue elegido por los propios organizadores como uno de los tres grandes

aacutembitos en los que se desarrolloacute la Exposicioacuten el estudio del impacto que tuvieron lasmuacuteltiples actividades deportivas programadas asiacute como el discurso que desde la prensase realizoacute sobre la importancia del fomento del deporte y la posterior herencia queestos factores dejaron en los haacutebitos de ocio y entretenimiento de la ciudadaniacuteabarcelonesa han sido aspectos tristemente olvidados en los trabajos acadeacutemicos

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publicados hasta el momento1 Este artiacuteculo pretende aportar una perspectiva nueva alestudio de las Exposiciones Internacionales con el deseo de que tambieacuten puedafavorecer nuevos e interesantes debates

1 La Exposicioacuten de Barcelona de 1929

3 Bajo la presidencia de honor del rey Alfonso XIII la Exposicioacuten Internacional de

Barcelona de 1929 se desarrolloacute en tres grandes esferas temaacuteticas industria arte ydeporte La primera de estas aacutereas buscoacute relanzar la industria espantildeola a nivel nacionale internacional consiguiendo ayudar a la reactivacioacuten e impulso de la produccioacutenindustrial El segundo de los nuacutecleos en los que se centroacute la Exposicioacuten fue el fomentodel arte y la cultura tradicional espantildeola La exposicioacuten de arte contemporaacuteneo que seinstaloacute en el Palacio de Bellas Artes o el laquoprimer museo artiacutestico del mundoraquo que seorganizoacute en el Palacio Nacional son algunos ejemplos que subrayan la importancia querepresentoacute el arte y la cultura en el contenido de este certamen En cambio la culturaregional disfrutoacute en el Pueblo Espantildeol de un escenario creado a su medida2

4 Por uacuteltimo el deporte elemento intriacutensecamente ligado a las Exposiciones

Internacionales desde el nacimiento del Comiteacute Oliacutempico Internacional en 1894 y lasprimeras ediciones de los Juegos Oliacutempicos3 tambieacuten disfrutoacute en Barcelona de unamplio programa de competiciones con el que se queriacutea difundir una imagen demodernidad y desarrollo al mismo tiempo que conseguir impulsar la difusioacuten de laactividad fiacutesica y deportiva entre la propia sociedad catalana y espantildeola En relacioacutencon este uacuteltimo aspecto el estadio oliacutempico construido en Montjuiumlc se convirtioacute en unode los principales siacutembolos de la Exposicioacuten y como tambieacuten quiso destacar la prensaen laquoel signo de la pujanza deportiva de Barcelonaraquo Junto con el mencionado estadio secrearon edificaciones como el Pueblo Espantildeol el Pabelloacuten de las Misiones el Pabelloacutendel Estado Espantildeol ademaacutes de otros quince edificios y pabellones de paiacuteses como ItaliaAlemania Suecia o Francia o de temaacuteticas especificas como los centrados en las ArtesIndustriales y Aplicadas Deportes Confecciones Electricidad y Metalurgia BellasArtes Ciencias o Agricultura logrando caracterizar a nivel arquitectoacutenico la mayortransformacioacuten urbaniacutestica que habiacutea vivido la ciudad desde el inicio del siglo XX4

5 La montantildea de Montjuiumlc se convirtioacute en el lugar elegido para emplazar la Exposicioacuten El

reto de su urbanizacioacuten supuso enfrentarse al problema que representaba la existenciaen sus laderas de varias canteras de piedra la ubicacioacuten del cementerio del Sudoeste asiacutecomo la presencia de algunos barrios que se habiacutean asentado en esta zona como eranSant Beltragrave Santa Madrona y la Fransa5 Pese a todo y recordando la mencioacuten queaparecioacute publicada en un catalogo fotograacutefico de la eacutepoca sobre la ExposicioacutenlaquoBarcelona en pocos antildeos ha transformado parte de la histoacuterica montantildea deMontjuich en un frondoso parque de 200 hectaacutereas con vistas a la ciudad y al mar quesirve hoy de marco de insuperable belleza a su Exposicioacuten la que por suemplazamiento su grandiosidad su profusioacuten de luz y juegos de aguas se clasifica enprimer lugar entre las celebradas en todo el orberaquo6 El primero de los proyectos queimpulsoacute el ayuntamiento de Barcelona para urbanizar el Parque de Montjuiumlc fue obradel arquitecto Josep Amargoacutes en 1894 Su propoacutesito era que las faldas de la montantildeadejasen de ser un refugio laquode gente de mal vivirraquo incidiendo en la importancia delajardinamiento la construccioacuten de pequentildeos parques a lo largo de la montantildea que la

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convirtieran laquoen sitio de recreo y esparcimiento como pocos existan en las poblacionesmediterraacuteneasraquo7

6 El proyecto de Amargoacutes se recuperoacute cuando en 1916 la Junta Directiva de la Exposicioacuten

decide contratar para dirigir el proyecto de urbanizacioacuten y ajardinamiento de lamontantildea de Montjuiumlc al director de la conservacioacuten de los bosques de Pariacutes Jean-Claude Nicolas Forestier El ingeniero franceacutes contoacute desde el primer momento con laayuda inestimable del joven arquitecto Nicolau M Rubio i Tuduriacute quien mantuvo sufidelidad al estilo del proyecto que habiacutea iniciado Forestier8

7 La organizacioacuten de la Exposicioacuten Internacional en Barcelona provocoacute una radical

transformacioacuten urbana La propia prensa resaltoacute el gran nuacutemero de reformas que sehabiacutean producido durante los uacuteltimos antildeos en las calles y plazas de la ciudad lo queprovocariacutea que en nada tuviera laquoque envidiar en cuanto a ornato puacuteblico se refiere aotras ciudades europeas y americanas citadas siempre como modelo por los amantes delo bello y de lo suntuosoraquo9 Desde lugares de gran simbolismo como la Plaza de Cataluntildeay la Plaza de Espantildea pasando por la avenida Alfonso XIII actual avenida Diagonal laRambla de Cataluntildea o el Paseo de Gracia junto con innumerable calles y plazas fueronreformadas para dar a la ciudad el esplendor urbaniacutestico que reclamaba la organizacioacutende la Exposicioacuten10 Al mismo tiempo la reforma tambieacuten provocoacute el aumento de la redde transportes puacuteblicos y la implementacioacuten del alumbrado en gran parte de lasprincipales avenidas de la ciudad uno de los grandes eacutexitos y reclamospropagandiacutesticos que mostroacute al mundo Barcelona un laquomilagro urbaniacutesticoraquo que teniacuteacomo principal responsable a la Exposicioacuten

El milagro se debe a la Exposicioacuten Internacional que hoy permite ofrecer al Mundoun bello ejemplo de vitalidad de nuestra urbe y un avance de lo que eacutesta llegaraacute aser en plazo breve Y si a las mejoras citadas unimos las maravillas de Montjuichcuyos jardines y avenidas subsistiraacuten cuando la Exposicioacuten cierre sus puertas ycuyos grandes Palacios en su mayoriacutea quedaraacuten en pie para ser utilizados en laforma maacutes conveniente veremos que el balance que para Barcelona arroja ya hoysu magno certamen es altamente favorable y justifica de sobras todos lossacrificios11

8 A nivel propagandiacutestico tanto desde la perspectiva regional como a nivel nacional la

Exposicioacuten representaba un escenario perfecto para transmitir tanto a nivel internocomo hacia el exterior de las fronteras espantildeolas los progresos de esta sociedadRaacutepidamente muchos autores se unieron en el elogio y la felicitacioacuten por lo queconsideraban un gran eacutexito en la organizacioacuten de la Exposicioacuten que habiacutea provocadolaquoiexclEl resurgimiento moral y material de la vieja Espantildearaquo12 El final del siglo XIX habiacuteamostrado las carencias de un paiacutes que con la peacuterdida de sus uacuteltimas colonias habiacuteacomprendido que estaba muy lejos de ser una potencia Los teoacutericos delregeneracionismo que abogaron por una radical transformacioacuten de las nuevasgeneraciones para poder estar a la altura de nuestros vecinos europeos pareciacutea quehabiacutean encontrado respuesta en la imagen que transmitiacutea deacutecadas maacutes tarde laExposicioacuten de Barcelona

Los paiacuteses extrantildeos rendidos a la evidencia del hecho esplendoroso hanse [sic]visto obligados a reconocer por sus oacuterganos representativos y de Prensa queEspantildea en estos momentos para ella ciertamente histoacutericos ha culminado con laegregia pompa de una potencia de primer orden en el trabajo y capacitacioacuten parasu futuro desenvolvimiento13

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2 El deporte en la Exposicioacuten Internacional deBarcelona

9 Al final de la deacutecada de los veinte Barcelona asumioacute un gran reto para la ciudad con la

organizacioacuten de la Exposicioacuten International y sobre todo con la edificacioacuten de toda unaserie de infraestructuras urbanas que ocupariacutean diferentes espacios en la montantildea deMontjuiumlc Desde el punto de vista de la importancia que se concedioacute a la actividad fiacutesicay el deporte la Exposicioacuten tendriacutea dos liacuteneas de actuacioacuten bien diferenciadas por unlado la construccioacuten de nuevos espacios e instalaciones deportivas que facilitariacutean elimpulso de la socializacioacuten de la cultura fiacutesica en Barcelona y al mismo tiempo laimplementacioacuten de un ambicioso programa de actividades deportivas que seconvertiriacutean en una magnifica herramienta publicitariacutea multiplicando el impactointernacional de este evento Las magnificas competiciones programadas llenariacutean decontenido la inauguracioacuten de las modernas instalaciones que se inaugurariacutean duranteestas semanas El laquoafaacuten de progresoraquo de la ciudad de Barcelona tambieacuten tendriacutea sureflejo en el laquoNuacutecleo Deportivoraquo de la Exposicioacuten

El auge que los deportes han adquirido en todos los paiacuteses la importancia crecienteque se les asigna en los modernos sistemas pedagoacutegicos y el movimiento industrialy turiacutestico que en torno a ellos se viene desarrollando justifica plenamente que seconsagre a esta clase de manifestaciones un Palacio especial ademaacutes del anchurosoterreno que abarca el Estadio14

10 El tercer pilar conceptual de la Exposicioacuten tambieacuten buscoacute incorporar Barcelona laquoal

dinamismo de la Europa modernardquo Deporte y desarrollo urbano fueron de la mano enlos antildeos veinte por lo que no se escatimoacute esfuerzos para crear un programa deportivolo maacutes amplio posible que permitiera ofrecer una imagen de desarrollo y progreso Laprensa no dudoacute en destacar la importancia que tendriacutea el programa deportivo de laExposicioacuten para lograr la deseada difusioacuten de nuevos haacutebitos saludables e higieacutenicosentre las clases populares Joacutevenes ancianos y mujeres debiacutean ser conscientes de laimportancia que teniacutea la intensificacioacuten del ejercicio fiacutesico y la Exposicioacuten debiacutea ser laherramienta perfecta para transmitirlo

Si el rastro de la Exposicioacuten-en este aspecto y en todos- se traduce en unaintensificacioacuten del ejercicio de la cultura fiacutesica en las escuelas e incita a lamuchedumbre sedentaria de nuestras innumerables oficinas comerciales a buscaren la gimnasia la compensacioacuten que ha de convertirse en salud para el cuerpo iquestaqueacute maacutes podemos aspirar15

11 A finales de 1928 se crea el Comiteacute Deportivo de la Exposicioacuten Internacional Este

organismo estuvo presidido por Mariano de Foronda marqueacutes de Foronda comodirector de la Exposicioacuten Internacional junto con reconocidos nombres del deporte enla sociedad catalana como el capitaacuten Castell Josep Mesalles Estivil miembro de laConfederacioacuten Deportiva de Catalunya y secretario del Comiteacute Oliacutempico Espantildeol (COE)y Narciacutes Masferrer periodista e incansable propagador del deporte en Cataluntildea ytambieacuten representante del maacuteximo organismo oliacutempico espantildeol A finales del mes deabril de 1929 el Comiteacute Deportivo publicoacute un ambicioso programa de actividadesdeportivas en el que se incluyeron 26 diferentes especialidades que iriacutean desde lacelebracioacuten de pruebas de automovilismo y motorismo pasando por competiciones deatletismo aviacioacuten fuacutetbol esgrima boxeo ciclismo o natacioacuten Aunque algunas de lasactividades no estaban todaviacutea cerradas el laquoDiario Oficialraquo de la Exposicioacuten publicoacutedicho programa agradeciendo a los organizadores su empentildeo en el impulso del deporte

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y la concesioacuten al Comiteacute Deportivo de laquoun amplio creacutedito e ilimitado margen deconfianzaraquo para que pudieran laquoconfeccionar un programa de juegos deportivos dignode Barcelona y de su Exposicioacuten Internacionalraquo16

12 El programa de actividades deportivas de la Exposicioacuten tambieacuten permitioacute descubrir la

importancia que otros paiacuteses concediacutean a estas actividades como elemento clave en elencuadramiento poliacutetico y social de sus ciudadanos Un ejemplo de lo anterior loencontramos en las noticas relacionadas con el laquoTorneo Latinoraquo de boxeo amateurcelebrado dentro de la programacioacuten de la Exposicioacuten y que enfrentoacute a boxeadores deEspantildea Beacutelgica Francia e Italia La potencia atleacutetica de los deportistas transalpinos eramuy conocida en Europa desde la llegada de Mussolini al poder en 1922 Supeditado alos interese poliacuteticos el deporte en Italia durante la dictadura se convirtioacute en unaherramienta de la propaganda fascista17 El director teacutecnico del equipo italiano el sentildeorVolpi no desaprovechoacute la oportunidad que le brindaba la prensa espantildeola para elogiarla importancia que el duce concediacutea a la formacioacuten deportiva de sus ciudadanos

La importancia que el Gobierno italiano le da a los deportes tomaacutendolos bajo suproteccioacuten obliga a todo italiano que tiene el honor de defender el prestigio de supaiacutes en justa correspondencia a agotar todas sus reservas fiacutesicas y morales antes deconsiderarse vencido Y para que pueda competir sin desventaja alguna se leconceden cuantas facilidades le son precisas para el entrenamiento por parte delEstado y de los particulares18

3 El Estadio de Montjuiumlc siacutembolo de la ExposicioacutenInternacional de Barcelona

13 A requerimiento de la Confederacioacuten Deportiva de Cataluntildea y dado las carencias que

presentaba el antiguo estadio de la Fuxarda instalacioacuten construida en 1921 con laintencioacuten de ser el epicentro de la candidatura de Barcelona para los Juegos Oliacutempicosde 1924 el marqueacutes de Foronda decidioacute que en la parte alta del Parque de Montjuiumlcconcretamente en la conocida como Plaza de San Antonio junto a la gran avenidacentral del Marqueacutes de Comillas se ubicase el nuevo estadio que albergariacutea lasprincipales competiciones deportivas Esta infraestructura deportiva se convertiriacutea enel siacutembolo de la Exposicioacuten ejemplo de innovacioacuten arquitectoacutenica y desarrollotecnoloacutegico Es indudable que en la mente de los organizadores de la Exposicioacuten y de lospropios arquitectos estaba muy presente el impacto que en 1923 habiacutea supuesto lainauguracioacuten del estadio de Wembley en Londres19

14 El estadio de Montjuiumlc se convertiriacutea en el segundo de mayor capacidad en Europa

despueacutes precisamente del estadio londinense El proyecto del arquitecto PedroDomenech i Roura abarcariacutea 45225 metros cuadrados con unas gradas capaces dealbergar 60000 espectadores cifra que superaba la capacidad del moderno estadio deColombes en Pariacutes quedando uacutenicamente por detraacutes de los cien mil espectadores quepodiacutean acoger las gradas de Wembley El terreno de juego era de hierba con unasmedidas de 105 de largo por 70 de ancho y dejando espacio suficiente para lasinstalaciones de atletismo En la tribuna principal se instalaron dos amplios halls a losque se podriacutea laquoingresar desde el exterior por medio de unos poacuterticos que conduciriacuteantambieacuten a la parte baja de las graderiacuteas y a los locales del bar y restauranteraquo20 La nuevaconstruccioacuten tambieacuten teniacutea previsto convertirse en la sede social del COE y de la RealFederacioacuten Espantildeola de Fuacutetbol (RFEF) destinando para este fin diferentes despachos ysalas de juntas en su interior Del mismo modo las instalaciones contariacutean con dos salas

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de prensa con laquoaparatos para las comunicaciones telefoacutenicas y telegraacuteficas y demaacuteselementos que necesitan los periodistas durante las largas fiestas deportivasraquo21 Dosvestuarios para 25 personas cada uno con duchas sala de masaje y piscina se uniacutean alos servicios que ofreciacutea el estadio a lo que se antildeadiacutean varios pabellones anexoslaquodestinados a boxeo gimnasia y esgrima y una gran piscina para juegos acuaacuteticosJunto al palacio de deportes habraacute una pista para ldquotennisrdquo y se reservaraacute un lugar paralos pabellones de las Sociedades deportivasraquo22

15 El propio Narciso Masferrer publicoacute un artiacuteculo para laquoLa Vanguardiaraquo en enero de 1929

analizando la importancia de dicho proyecto

iexclVamos a movilizar el ejeacutercito deportivo Los que lo practican deberaacuten ir al Estadio arendir sus maacuteximos esfuerzos bien entrenados bien alecionados [sic] y dispuestosquienes sientan admiracioacuten y devocioacuten por el sport deberaacuten acudir en proporcioacutental y tan grande que se den siempre la sensacioacuten de que al construirse el Estadio senos brindoacute la ocasioacuten de exteriorizar nuestros entusiasmos y nuestros amores por laportentosa obra de cultura de fraternidad y amor que simboliza el sport en todossus infinitos aspectosHagaacutemonos dignos en ocasioacuten de la Exposicioacuten de 1929 de que el Estadio deMontjuich se considere el marco maacutes adecuarlo para los Juegos Oliacutempicos de 1936suprema y uacuteltima aspiracioacuten del que suscribe23

16 En cuanto a su estilo arquitectoacutenico Buenaventura Basegoda profesor de la escuela de

arquitectura de Barcelona destacaba lo acertado de haber dado un laquosello claacutesico ymonumentalraquo al edificio La estructura central se caracterizariacutea por su laquocorte severo ymajestuosoraquo destacando la parte correspondiente al servicio de la Majestad real a cuyocentro acompantildean dos galeriacuteas laterales arqueadas con amplias terrazas queconstituyen espleacutendido mirador sobre la grandiosa avenidaraquo24 Como uacuteltima mencioacutenrespecto a las caracteriacutesticas que mostraba el estadio maacutes moderno del paiacutes sentildealarque la monumental fachada principal teniacutea una cuacutepula en donde destacaban loslaquoJinetes haciendo el saludo oliacutempicoraquo dos grandes esculturas ecuestres en bronce dePablo Gargallo25 Los progresos en la construccioacuten del que se consideroacute el laquosegundoEstadio de Europa y al que en disposicioacuten teacutecnica ninguacuten otro puede superarraquo crearonuna enorme expectacioacuten que iriacutea aumentando seguacuten se aproximaba la fecha de suinauguracioacuten

17 Como no podiacutea ser de otro forma ante la intereacutes que se creoacute durante los meses previos

uno de los acontecimientos maacutes esperados de la Exposicioacuten fue la inauguracioacuten delestadio de Montjuiumlc Al acto celebrado el 20 de mayo de 1929 acudieron las maacutesimportantes personalidades del momento entre las que podemos destacar el propio reyAlfonso XIII el conde Baillet Latour como presidente del COI el baroacuten de Guumlellmiembro espantildeol del COI y el marqueacutes de Polignac representante del Comiteacute Oliacutempicofranceacutes junto con un buen nuacutemero de representantes poliacuteticos y deportivos catalanesLas tribunas del estadio se llenaron con 65000 espectadores y la organizacioacuten tuvo queponer autocares para poder llevar al puacuteblico desde la Plaza de Espantildea hasta el estadioLa intencioacuten inicial del Comiteacute Deportivo era inaugurar el estadio con el encuentro defuacutetbol entre Espantildea e Inglaterra pero dicho partido se terminoacute celebrando una semanaantes en el estadio Metropolitano de Madrid Raacutepidamente crecioacute la preocupacioacuten entrelos organizadores de la Exposicioacuten ante el temor a que uno de los acontecimientos maacutesesperados no pudiera ofrecer un festival deportivo de un prestigio internacionalDespueacutes de barajar la posibilidad de organizar un encuentro entre laquoun equiporepresentativo de Barcelona y el de Viena o Torinoraquo26 se consiguioacute que el actualcampeoacuten de la Copa inglesa el Bolton Wanderers acudiese a Barcelona para disputar

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un partido contra una seleccioacuten de futbolistas catalanes de los equipos del FCBarcelona Espantildeol y Europa

18 Ese mismo diacutea tambieacuten se celebrariacutea un encuentro de rugby entre las selecciones de

Espantildea e Italia y por uacuteltimo se disputariacutean varias carreras atleacuteticas de 100 y 200metros El marqueacutes de Foronda habiacutea conseguido que pese a no poder contar con elatractivo que habriacutea supuesto el partido de fuacutetbol entre Espantildea e Inglaterra lainauguracioacuten del estadio iba a tener la resonancia internacional que mereciacutea este actoEl Comiteacute Deportivo llegoacute a un acuerdo con el Bolton Wanders ofrecieacutendole un contratode 2250 libras alrededor de 76000 pesetas por la disputa del partido27 La entradageneral costaba 3 pesetas y un palco principal 100 incluyendo en el precio la visita alrecinto de la Exposicioacuten La recaudacioacuten alcanzoacute las 415000 pesetas una cifra reacutecord encualquier evento deportivo celebrado hasta la fecha en Espantildea Los aficionadosterminaron disfrutaron con la victoria de la seleccioacuten espantildeola de rugby por 9 a 0 asiacutecomo con el triunfo del combinado catalaacuten por 4-0 frente al equipo ingleacutes poniendo ungran colofoacuten a una jornada histoacuterica tanto para el deporte como para la propiaExposicioacuten28

19 La construccioacuten del estadio de Montjuiumlc y el extenso programa deportivo de la

Exposicioacuten tambieacuten buscaba mostrar la capacidad de Barcelona para poder organizar laproacutexima edicioacuten de los Juegos Oliacutempicos29Por este motivo la inauguracioacuten seaprovechoacute para mostrar al presidente del COI y padrino del estadio de Montjuiumlc BailletLatour el intereacutes de Barcelona en presentar su candidatura para la futura olimpiada de1936 En el banquete con el que la Confederacioacuten Deportiva de Cataluntildea y el COEobsequiaron a Baillet Latour eacuteste dejoacute clara su opinioacuten sobre los trabajos que se habiacuteanrealizado laquoMe ha impresionado grandemente Diga usted que Espantildea puede sentirseorgullosa de la alta cultura deportiva de su pueblo que ha demostrado hoy ser digno dela capacidad de un templo deportivo tan grande como esteraquo30

20 Durante los meses posteriores se celebraron en el estadio un amplio nuacutemero de

competiciones deportivas logrando de esta forma dar continuidad al eacutexito que habiacuteagenerado la inauguracioacuten de Montjuiumlc Durante los meses en los que se desarrolloacute laExposicioacuten un amplio nuacutemero de encuentros de fuacutetbol se realizaron en el estadiosirviendo como un magnifico reclamo para atraer gente a las instalaciones de lamuestra El Comiteacute Deportivo llegoacute a un acuerdo con los diferentes clubes para que sussocios pudieran asistir al estadio y visitar la Exposicioacuten sin tener que pagar nada31 Elpropio presidente del FC Barcelona Tomaacutes Roseacutes declaroacute a la prensa que la celebracioacutende los partidos del Campeonato de Liga en el estadio seriacutea un eacutexito y que su club habiacutealaquoprocurado dar todas las facilidades posibles para que los encuentros puedancelebrarse en el recinto Oliacutempico Debemos cooperar todos a la obra magna del Estadioy asegurar sus eacutexitosraquo Para concluir mencionoacute que la Exposicioacuten le habiacutea parecido laquouneacutexito rotundo Deje que vayan a los paiacuteses los primeros extranjeros que la han visitadoy veraacute usted coacutemo afluye a Barcelona una riada humanaraquo32

21 El ciclismo tambieacuten tuvo la posibilidad de presentarse dentro en la Exposicioacuten gracias a

la organizacioacuten de varias carreras entre las que destacoacute por su importanciainternacional la Toulouse-Barcelona tradicionalmente conocida como el laquoCriteriumCyclista du Midiraquo que en esta edicioacuten impulsaron los perioacutedicos espantildeoles laquoEl DiacuteaGraacuteficoraquo y la laquoGaceta Deportivaraquo junto con el perioacutedico franceacutes laquoLa Deacutepecirccheraquo Lauacuteltima etapa de esta prueba ciclista por etapas concluiriacutea dentro del estadio deMontjuiumlc33 Coincidiendo con el final de la mencionada prueba tambieacuten se celebraron en

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el estadio un festival de atletismo entre Espantildea e Italia y varias competiciones de laquodirt-trackraquo carreras de motos aprovechando la pista de ceniza de atletismo Los preciospopulares (las entradas generales costaban una peseta) buscaban dar mayorpopularidad a estos festivales internacionales que no teniacutean en nuestro paiacutes el atractivoque disfrutaba el fuacutetbol Pese a todo el principal objetivo de estos festivales deportivosque se organizaron durante la Exposicioacuten fue el mostrar a traveacutes del deporte unaimagen de progreso y modernidad que contrastaba con la realidad que se viviacutea en granparte del territorio espantildeol

Cuando al pasar la frontera los corredores y seguidores extranjeros se haciacuteanlenguas de la facilidad inmejorable con que unos y otros la atravesaban pudieronya apercibirse de que entraban en un paiacutes que les acogiacutea con los brazos abiertos [hellip]No han sido los espantildeoles los vencedores de la gran carrera pero lo han sidotriunfando en el corazoacuten y la voluntad de todos Hemos demostrado nuestrasuperioridad moral por nuestro espiacuteritu noble y hospitalario Y eacuteste siacute que es eacutexitoabsoluto34

4 El ocio y el deporte conquistan la montantildea deMontjuiumlc

22 Como ya se ha mencionado previamente el deporte fue una de las tres grandes aacutereas

temaacuteticas en las que se desarrolloacute el contenido de la Exposicioacuten Uno de los principalesobjetivos de los organizadores era conseguir que la montantildea de Montjuiumlc se convirtieseen el principal centro de ocio de los barceloneses Llegados a este punto es necesariorecordar que el estadio no fue la uacutenica infraestructura deportiva que se construyoacute enestos meses Junto con los amplios y hermosos jardines y parques de la Exposicioacuten lasmuacuteltiples fuentes con sus espectaculares juegos de agua y el atractivo del Parque deAtracciones Montjuiumlc ofreciacutea a sus visitantes una moderna piscina municipal y unasinstalaciones para la praacutectica del tenis Ademaacutes de esto la organizacioacuten tambieacutenprogramoacute diferentes actos y festivales deportivos en otros tres recintos el majestuosoPalacio Nacional donde se acogeriacutean diferentes competiciones de esgrima y boxeo elPoliacutegono en el que se celebrariacutean concursos de tiro asiacute como el Teatro Griegoinstalacioacuten al aire libre inspirado en los antiguos teatros griegos en la que sepresenciaron diferentes competiciones de lucha35 Por uacuteltimo antildeadir que el Palacio delMaterial Deportivo disentildeado por el arquitecto Antonio Sardaacute y que posteriormentepasoacute a denominarse Palacio de la Quiacutemica se proyectoacute inicialmente para acoger unagran exposicioacuten de materia deportivo aunque finalmente se decidioacute dedicarla a laindustria quiacutemica36 Los organizadores creyeron en un primer momento que no erasuficiente con laquola exhibicioacuten fugaz de las diversas manifestaciones deportivas si no vaacompantildeada para ser fructiacutefera de los necesarios valores documentalesraquo por lo quetrataron de que la praacutectica deportiva no se quedase en una moda pasajera mostrando alos visitantes laquola pujanza actual de el [sic] deporte en aquellos pueblos que figuran a lacabeza de la moderna civilizacioacutenraquo37

23 Cerca del Pueblo Espantildeol se ubicaron las pistas de tenis con las que el Comiteacute Deportivo

queriacutea dar cabida a otras especialidades deportivas que no podiacutean encontrar su espacioen el estadio Junto al pequentildeo edificio o laquochaletraquo que serviacutea como vestuario seconstruyoacute la pista central rodeada de unas tribunas con capacidad para 3000espectadores En un entorno natural rodeado por un bosque se decidioacute construir unasegunda pista de menor tamantildeo para los entrenamientos laquoEl pequentildeo Wimbledonraquo

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como lo denominoacute la prensa habiacutea sido disentildeado por la firma londinense laquoEn Tout Casraquoy se convirtioacute en la mejor instalacioacuten para la praacutectica del laquolawn-tennisraquo de toda Espantildea

No hay lugar en la Exposicioacuten toda mejor situado y desde el que disfrute de mayorsensacioacuten de hallarse muy apartado de la gran ciudad y aun de la Exposicioacuten mismaEl bosque que circunda las instalaciones de tennis con su fragancia silvestre hacende aqueacutellas algo recogido del mundanal ruido y es sin embargo en medio de estebosquecillo donde veremos congregada la mejor sociedad barcelonesa que asistiraacute acontemplar como lo efectuacutea siempre la lucha de jugadores de gran categoriacutea cualsi fuera un pequentildeo Wimbledon38

24 Para su inauguracioacuten se concertoacute un campeonato que enfrentoacute a varios tenistas

espantildeoles con las mejores figuras del tenis norteamericano entre los que seencontraban Allison y Van Ryn los uacuteltimos ganadores de la prueba de dobles enWimbledon39 Pese a todo el tenis en Espantildea era un deporte que soacutelo practica a finalesde los antildeos treinta una reducida elite social lo que provocoacute que la inauguracioacuten nodespertase el atractivo suficiente entre el puacuteblico laquoel magniacutefico ldquocourtrdquo de Montjuichno tuvo la solemne inauguracioacuten que mereciacutea Esperemos que los matchs de hoy o acasolos de septiembre que aun podriacutean compensarnos de esta semi-decepcioacuten de ayerraquo40

25 Cerca del estadio en la Avenida Miramar se ubicoacute otra de las maacutes importantes

instalaciones deportivas que se construyeron coincidiendo con la celebracioacuten de laExposicioacuten la piscina municipal Pese a los retrasos que sufrioacute su edificacioacutenconcluyeacutendose maacutes tarde que el estadio y las pistas de tenis esta infraestructurasuperaba con creces la capacidad y condiciones de cualquier otra piscina existente en elpaiacutes La reiterada reclamacioacuten que durante los antildeos previos se habiacutea realizado alayuntamiento desde diferentes sectores de la opinioacuten puacuteblica se habiacutea convertido enrealidad La Exposicioacuten se apuntaba un nuevo eacutexito deportivo

Desde el punto de vista deportivo y como complemento al vasto plan de laExposicioacuten la Piscina es un eacutexito maacutes que antildeadir a los incalculables que vieneobteniendo nuestro gran Certamen Con ella se aumenta el prestigio de nuestradeportividad y se aumenta en una maacutes las bellas construcciones de Montjuich41

26 La construccioacuten de la piscina se insertaba como las anteriores infraestructuras

deportivas realizadas para la Exposicioacuten dentro de una clara estrategia de impulso yfomento de la verdadera democratizacioacuten o socializacioacuten de la actividad deportivaentre las clases populares Con estos proyectos se buscaba laquoaumentar en proporcionesinsospechadas el ambiente a la admiracioacuten y praacutectica de la natacioacutenraquo tanto el estadiocomo las pistas de tenis y la piscina se convertiacutean para los organizadores en siacutembolos delaquola definitiva conviccioacuten de un pueblo que crece en deportividad rapidiacutesimamentepero que une a su desarrollo una inteligencia adecuada con la que demuestra unaorientacioacuten noble y sana que puede ponerla pronto al nivel de la nacioacuten maacutesadelantadaraquo42

5 Conclusiones

27 La Exposicioacuten Internacional de Barcelona de 1929 se convirtioacute en un elemento

catalizador para la ciudad tanto desde aacutembitos que haciacutean referencia de forma directacon la cultura la industria y la economiacutea o tambieacuten en relacioacuten con aspectos referidosa la arquitectura la ideologiacutea la propaganda y el urbanismo Junto a los factoresanteriores este artiacuteculo ha demostrado la importancia que representoacute el deporte en elprograma de la Exposicioacuten convirtieacutendose en un escaparate ideal para mostrar al

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mundo la preparacioacuten de Barcelona a la hora de organizar grandes eventosinternacionales Tanto los organizadores como las autoridades poliacuteticas y los propiosmedios de comunicacioacuten fueron conscientes del gran desafiacuteo que suponiacutea para la ciudadel albergar la Exposicioacuten Desde el diario catalaacuten laquoLa Vanguardiaraquo se recordaba mesesantes de su inauguracioacuten a los clubes federaciones y atletas que laquovamos a mostrarnosfrente al mundo enteroraquo y que no soacutelo estaba en juego el prestigio y la imagen de laciudad y el paiacutes sino que era necesario laquomostrarse esplendorosamenteraquo para conseguirvencer en la laquoapuesta que estaacute en pie de si a juicio del Congreso Oliacutempico de Berliacuten(1931) Barcelona es digna o no lo es de que le sean concedidos los juegos de la XIIIOlimpiadaraquo43

28 Como ocurrioacute con la industria y el arte el deporte tambieacuten fue instrumentalizado por

las autoridades poliacuteticas a nivel local y nacional asiacute como por el propio comiteacuteorganizador Un claro ejemplo de lo anterior fue la construccioacuten de avanzadasinfraestructuras deportivas como la piscina las pistas de tenis y sobre todo el estadiooliacutempico que permitieron a Barcelona situarse al mismo nivel que cualquier otraciudad europea convirtieacutendose al mismo tiempo en un elemento de orgullo para ladictadura de Primo de Rivera Al mismo tiempo la Exposicioacuten preparoacute un ampliacutesimoprograma de actividades deportivas entre las que tuvieron espacio especialidades queiriacutean desde encuentros de fuacutetbol hockey beisbol y rugby pasando por festivales deatletismo carreras ciclistas combates de boxeo o competiciones de motociclismoautomovilismo y deporte aeacutereo En definitiva una apuesta deportiva que hemos vistoque pretendiacutea conseguir la verdadera difusioacuten de la actividad fiacutesica y deportiva entre lasociedad barcelonesa y de los valores que iban impliacutecitos en ldquoel sportrdquo

29 El proyecto deportivo de la Exposicioacuten consiguioacute dejar una huella que ha permanecido

hasta nuestros diacuteas en Barcelona Finalmente la candidatura oliacutempica de Berliacuten seimpuso a Barcelona pero el legado urbaniacutestico cultural y deportivo que representoacutepara la ciudad la transformacioacuten de la montantildea de Montjuiumlc que habiacutea impulsado laorganizacioacuten de la Exposicioacuten permitioacute desarrollar las bases que en 1992 lograronconvertir el anhelo en realidad

NOTAS

1 Una excepcioacuten a lo anterior la encontramos en FUNDACIOacuteN BARCELONA OLIacuteMPICA Lrsquoesport a

lExposicioacute Internacional de Barcelona 1929 Barcelona Fundacioacute Barcelona Oliacutempica 2012

2 CASTRO LES Vicente laquoLa Exposicioacuten Internacional de Barcelonaraquo in Gran Vida 1 Mayo 1929

pp 161-164

3 MULLER Norbert (editor) Pierre de Coubertin 1863-1937 Olympism Select writings Lausanne

International Olympic Committee 2000

4 laquoEditorialraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 9 Junio 1929 p 9 Ver

tambieacuten Exposicioacuten internacional Barcelona su significacioacuten y alcance Barcelona Seix y Barral 1929

GRANDAS M Carmen LrsquoExposicioacute Internacional de Barcelona de 1929 Barcelona Els Llibres de la

Frontera 1988 Cicerone de Barcelona-Exposicioacuten 1929 sl se 1929 laquoLa Exposicioacuten Internacional de

Barcelonaraquo in La Construccioacuten Moderna 15 Junio 1928 pp 161-167 y 30 Junio 1928 pp 177-180

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5 GRANDAS M Carmen op cit p 79

6 Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 Barcelona sn 1929

7 AMARGOacuteS Joseacute laquoUrbanizacioacuten de la montantildea de Montjuichraquo en Arquitectura y Construccioacuten

211898 pp10-15

8 GRANDAS M Carmen op cit pp 79-89

9 BONO Arturo F laquoLa transformacioacuten de nuestra ciudadraquo en Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 22 Mayo 1929 p14

10 Sobre la reforma urbana de Barcelona ver laquoUna gestioacuten municipal afortunadaraquo en Diario

Oficial Exposicioacuten de Barcelona 1930 18 de enero 1930

11 ARD laquoLa Exposicioacuten de Barcelona y el mejoramiento urbano de la ciudadraquo in Diario Oficial de

la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21 Julio 1929 pp 25-26

12 GARCIacuteA Ricardo laquoEspantildea dentro y fuera de la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 30 Noviembre 1929

13 Ibidem

14 Exposicioacuten internacional Barcelona su significacioacuten y alcance cit p 35

15 VINARDELL Santiago laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 5 Mayo 1929 p 11

16 LOacutePEZ-MARQUES A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 21 Abril 1929 pp 26-27 Destacar que aprovechando la Exposicioacuten

de Barcelona la FIFA decidioacute organizar en esta ciudad su asamblea anual con la que se celebraba

el 25 aniversario de su fundacioacuten laquoLa vida deportiva barcelonesaraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 21 Abril 1929 p 39 laquoEl Congreso de la Federacioacuten Internacional de

Fuacutetbolraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 5 Mayo 1929

17 Ver algunos ejemplos en FABRIZIO Felicie Sport e fascismo La politica sportive del regime

1924-1936 Rimini-Firenze Guaraldi Editore 1976 GRAZIA Victoria de Consenso e cultura di massa

nellItalia fascista lorganizzazione del dopolavoro Roma Laterza 1981 MARTIN Simon Football and

Fascism The National Game Under Mussolini Oxford Berg 2004 PAPA Antonio PANICO Guido

Storia sociale del calcio in Italia Dai club dei pioneri alla nazione sportiva (1887-1945) Bologna Il Mulino

1993

18 laquoLos Deportes en la Exposicioacuten El gran Torneo Latino de boxeo amateurraquo in La Vanguardia 11

Julio 1929 p13

19 Un ejemplo del impacto de la inauguracioacuten del estadio de Wembley en la prensa espantildeola

ALCARAZ E laquoLa final de la ldquoCopa Inglesardquoraquo en Madrid-Sport 10 Mayo 1923 pp 12-13

20 laquoEl Estadio de la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21

Abril 1929 pp 32-33

21 laquoEl stadium de la Exposicioacuten de Barcelonaraquo in La Construccioacuten Moderna 15 Abril 1927 p 111

22 Ibidem Respecto a las caracteriacutesticas del estadio ver tambieacuten Exposicioacuten internacional Barcelona

su significacioacuten y alcance cit p 35-37

23 MASFERRER Narciso laquoLo que seraacute el Estadioraquo in La Vanguardia 1 Enero 1929 pp 22-23

24 X X laquoEl estadio de Montjuich de Barcelonaraquo in La Construccioacuten Moderna 30 Mayo 1929 pp

150-154

25 GRANDAS M Carmen op cit 1988 pp 79-89

26 laquoLa vida deportiva barcelonesaraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929

21 Abril 1929 p 39

27 laquoEl Estadio de Montjuichraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 5

Mayo 1929 p 22

28 laquoBajo la presidencia de los Reyes y con asistencia de setenta mil personas se inauguroacute ayer el

estadio de Montjuichraquo en Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21 Mayo

1929 pp16-18 laquoInauguracioacuten del nuevo Estadio de Barcelonaraquo in Gran Vida 1 Mayo 1929 pp

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165-167 laquoLa Barcelona deportiva cuenta con uno de los mejores Estadios del mundoraquo en Stadium

1 Junio 1929 pp 16-20

29 laquoEl Estadio de la Exposicioacutenraquo en Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21

Abril 1929 p32 Discursos similares aparecen en Cicerone de Barcelona-Exposicioacuten 1929 cit 1929 p

31 OLLE BERTRAN A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 12 Mayo 1929 p21

30 laquoExcmo Sr Conde de Baillet del COI (Padrino del Estadio de Montjuich)raquo in Diario Oficial de

la Exposicioacuten Internacional de Barcelona 1929 21 Mayo 1929 p18

31 CIERVO Joaquiacuten laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional

de Barcelona 1929 24 Mayo 1929 p 10

32 OLLE BERTRAN A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 24 Mayo 1929 p 17

33 LOacutePEZ-MARQUES A laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 30 Junio 1929 p 19

34 BORJA laquoMontjuich centro internacional del deporteraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 22 Mayo 1929 pp 21-22 Sobre las pruebas de laquodirt-trackraquo se

pueden consultar entre otras muchas noticias en la misma publicacioacuten laquoLas emocionantes

carreras de dirt-track en el Estadioraquo 7 Septiembre 1929 p 31

35 LOacutePEZ-MARQUES A laquoLa importancia deportiva del certamenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 22 Mayo 1929 p 23

36 GRANDAS M Carmen op cit pp 164-165 Exposicioacuten internacional Barcelona su significacioacuten y

alcance cit p 21

37 VINARDELL Santiago laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten

Internacional de Barcelona 1929 5 Mayo 1929 p 11

38 TEY Manuel laquoLos Deportes en la Exposicioacutenraquo in La Vanguardia 5 Julio 1929 p16

39 A laquoLos Deportes en la Exposicioacuten El match de tennis Estados unidos-Espantildearaquo in La

Vanguardia 16 Julio 1929 pp 19-20

40 MC laquolaquoLos Deportes en la Exposicioacuten El match de tennis Estados unidos-Espantildearaquo in La

Vanguardia 14 Julio 1929 p 16

41 BORJA laquoLa piscina de Montjuichraquo in Diario Oficial de la Exposicioacuten Internacional de Barcelona

1929 4 Agosto 1929 p 21 PELLICER Emilio laquoEl aspecto utilitario social de la natacioacutenraquo in La

Vanguardia 17 Agosto 1929 p 12

42 Ibidem

43 laquoLos Deportes en la Exposicioacuten Programas de fiestasraquo in La Vanguardia 26 Abril 1929 p 14

RESUacuteMENES

La Exposicioacuten Internacional de Barcelona de 1929 se convirtioacute en el motor de modernizacioacuten de la

ciudad y al mismo tiempo en una herramienta de propaganda con la que se buscoacute la difusioacuten de

una nueva imagen de progreso y modernidad Este artiacuteculo afronta el estudio de la

transformacioacuten de la montantildea de Montjuiumlc lugar en el que se ubicoacute la Exposicioacuten como nuevo

espacio puacuteblico de ocio entretenimiento y deporte Estrechamente relacionado con lo anterior el

deporte se convirtioacute en uno de los tres aacutembitos en los que se desarrolloacute el certamen Este texto

analiza el papel del deporte en la Exposicioacuten como factor que impulsoacute la construccioacuten de nuevas

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infraestructuras deportivas y la difusioacuten de su praacute ctica entre las clases populares de la sociedad

catalana y espantildeola

LrsquoEsposizione Universale di Barcellona del 1929 egrave diventata il motore della modernizzazione della

cittagrave e allo stesso tempo uno strumento di propaganda con il quale si cercograve di diffondere una

nuova immagine di progresso e modernitagrave Questo contributo affronta lo studio della

trasformazione del monte Montjuiumlc dove ebbe sede la mostra come un nuovo spazio pubblico di

svago divertimento e sport Strettamente legato alla circostanza sopra descritta lo sport egrave

diventato uno dei tre settori su cui si sviluppograve lrsquoevento Questo articolo esamina il ruolo dello

sport nellrsquoEsposizione come fattore trainante per la costruzione di nuovi impianti sportivi e la

diffusione della sua pratica tra le classi popolari della societagrave catalana e spagnola

The 1929 Barcelona International Exposition became the driving force in the modernization of

the city and at the same time a propaganda tool for diffusion of a new image of progress and

modernity This paper deals the study of the transformation of Montjuiumlc Mountain the site

where the Exposition was located as a new public space of leisure entertainment and sport

Closely related to the previous point sport became one of the three areas in which the event took

place This paper analyses the role of sport in the Exposition as a vehicle for improve the

construction of new sports facilities and the spread of this practice between Catalans and Spanish

working class

IacuteNDICE

Keywords Barcelona international exposition Montjuiumlc Olympic Stadium sport

Palabras claves Barcelona deporte estadio oliacutempico exposicioacuten internacional Montjuiumlc

Parole chiave Barcellona esposizioni universali Montjuiumlc sport Stadio Olimpico

AUTOR

JUAN ANTONIO SIMOacuteN

Licenciado en historia por la Universidad Compluten se de Madrid Doctor en Humanidades por la

Universidad Carlos III de Madrid Desde el 2006 ha trabajado en el Departamento de Humanidades

de la Universidad Carlo s III de Madrid en el Centro de Estudios Oliacutempicos de la Universidad

Autoacutenoma de Ba rcelona (CEO-UAB) y en la actualidad es profesor de historia del deporte en la

Universidad Europea de Madrid (UEM) Ha publicado SIMON Juan Antonio BONDINI Gianni Il

suo nome egrave Pablito lrsquoItalia srsquoinnamora degli azzurri e la Spagna scopre la democrazia Roma

Absolutely Free Editore 2014 URL lthttpwwwstudistoricicomprogettautoriSimongt

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Il potere dellarchitetturaLrsquoideologia di regime allrsquoEsposizioneInternazionale di Parigi 1937Guido Cimadomo e Renzo Lecardane

1 Introduzione

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1 Le Esposizioni Internazionali sono il

riflesso della volontagrave politica didimostrare la capacitagrave di portare acompimento tanto operazioniemblematiche e reali quanto di creareluoghi immaginari di utopie possibili Apartire dallrsquoEsposizione di Parigi del 1867si invitano i paesi partecipanti a costruireedifici che rappresentino il loro caratterenazionale in un momento in cui cambiasostanzialmente lrsquoevoluzione di questieventi gli edifici espositiviprecedentemente concepiti comecontenitori di oggetti da mostrare almondo diventano essi stessi oggetti daesporre agli Stati partecipanti Ilsuccedersi delle Esposizioni durante laprima metagrave del secolo XX strutturatesecondo le nuove direttrici stabilite apartire dal 1928 dal Bureau International des

Expositions e dellrsquoevoluzione del linguaggio formale elaborato per la costruzione deiPadiglioni nazionali trova un punto drsquoinflessione con lrsquoEsposizione Internazionale diParigi del 1937 Exposition Internationale des Arts et des Techniques appliqueacutes agrave la vie

moderne Ultimo evento prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale lrsquoevento egravegiagrave soggetto a tensioni politiche ed economiche che sono il riflesso della societagrave diquellrsquoepoca Lrsquoinasprimento della situazione politica trova negli eventi internazionali illuogo privilegiato per lrsquoaffermazione delle ideologie dei Paesi ospiti da diffondere sia aivisitatori che agli altri Paesi partecipanti Egrave cosigrave che i Padiglioni nazionali diventanoinevitabilmente oggetto di propaganda e il linguaggio architettonico utilizzato egrave partefondamentale della logica rivendicativa di unrsquoidentitagrave collettiva non sempre reale Ilcaso specifico dellrsquoEsposizione di Parigi egrave paradigmatico riflesso delle tensioninazionali del suo tempo nata sotto gli auspici della pace risulta il piugrave evidente esempiodi binomio tra Potere e Architettura

2 Nonostante questo testo si interessi nello specifico alla ricerca architettonica risulta

necessario comprendere le diverse letture e questioni che emergono dallrsquoEsposizioneparigina e quanto esse siano determinanti nel contesto culturale internazionale anchenegli anni successivi allrsquoevento LrsquoEsposizione nel 1937 saragrave lrsquoultima ospitata dallacapitale francese risultato dellrsquoevoluzione dei concetti ad essa sottesi e in accordo conla trasformazione in corso della societagrave A partire dalla sua organizzazione tra il 1932 eil 1935 si succedono una lunga serie di concorsi aperti alla consulta di architetti e aiprofessionisti per definire il luogo e la sua forma nella cittagrave Sono queste le occasioni incui si riscontrano le antitetiche posizioni di unrsquoimplicita rievocazione degli idealiclassici in contrapposizione alle idee e alle proposte elaborate dallrsquoUnion des Artises

Modernes per la quale lrsquoEsposizione doveva essere lrsquoespressione delle arti edellrsquoindustria applicate alla vita moderna e offrire un riconoscimento alla produzionein serie1

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3 A partire dal 1935 a seguito delle nuove tensioni internazionali e al crescente peso del

Fronte Popolare e delle associazioni di lavoratori si assiste a una seconda faseorganizzativa che conduce a un pragmatismo istituzionale e decisionale fino ad alloraaffidato agli esponenti piugrave noti dellrsquoAcadeacutemie des Beaux-Arts

4 LrsquoEsposizione conferma il luogo storico in cui si sono svolte le grandi esposizioni

parigine del sec XIX lungo lrsquoasse del Champs des Mars se alla Tour Eiffel (1889) egravedefinitivamente riconosciuto il ruolo di monumento permanente di Parigi e dellamodernitagrave il destino opposto egrave invece riservato alla Galerie des Machines (1889) di Duterte Contamin che malgrado le critiche piugrave illuminate fu smontata nel 1918 per ospitarenel 1937 i Padiglioni dellrsquoultima Esposizione parigina

5 La partecipazione di quarantadue Paesi caratterizza questa Esposizione rispetto a

quelle che lrsquoavevano preceduta2 il predominio della Francia e dellrsquoInghilterra potenzecoloniali dominanti durante il sec XIX egrave rimpiazzato definitivamente dallapartecipazione di altri Paesi che mirano a una maggiore presenza industrialeeconomica e politica nel contesto internazionale Il confronto piugrave noto ai visitatori ediffuso dai media egrave quello fra i Padiglioni nazionali della Germania e dellrsquoUnioneSovietica che lrsquouno di fronte allrsquoaltro sono collocati ai margini dellrsquoasse principale checonduce alla collina di Chaillot

Fig 1 Crsquoest encore eux qui se disputent by rivista Candide 15 luglio 1937

2 Linguaggio architettonico come strumento dipropaganda

6 Esiste sicuramente una grande eterogeneitagrave costruttiva nei Padiglioni nazionali di

questa Esposizione che si puograve classificare sulla base di alcuni criteri ideologici e

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formali Se da un lato egrave possibile rintracciare gli esiti della ricerca razionalista delmovimento moderno con gli esempi di grande interesse del Padiglione per la SecondaRepubblica Spagnola3 di Sert e Lacasa del Pavillon des Temps Nouveaux di Le Corbusier ePierre Jeanneret e ancora del Padiglione della Cecoslovacchia di Jaromir Krejcardallrsquoaltro troviamo i Padiglioni ispirati alla monumentalitagrave classica come repertorioideologico in sintonia con gli obiettivi nazionalisti delle imperanti politiche europee Inquesto contesto si colloca la partecipazione allrsquoEsposizione di tre paesi totalitari laGermania lrsquoUnione Sovietica e lrsquoItalia nel piugrave ampio rapporto fra Potere e Architettura

7 Lrsquoarchitettura dei Padiglioni di questi Paesi si appropria dei luoghi legittimando

lrsquoideologia di regime attraverso lrsquoesibizione del potere proponendo una logicacustodita nella tradizione e nella storia esibite come immagini durature dellacontinuitagrave tra passato presente e futuro Lrsquoarchitettura prende le sue distanze dalleinfluenze del Movimento Moderno per consolidare lrsquoideologia e lrsquoarchitettura di Stato

8 Ad essi andragrave tuttavia il riconoscimento di avere completato in tempo i lavori di

costruzione dei Padiglioni e degli allestimenti interni dimostrando di avere fatto frontecompatto ai numerosi problemi derivati dagli scioperi delle manovalanze e dallascarsezza dei materiali costruttivi a disposizione4 Per comprendere le origini e gliobiettivi di questi edifici risulta necessario tracciare brevemente lrsquoevoluzione dellinguaggio architettonico allrsquoombra dei dittatori che ne hanno utilizzato le capacitagrave diaffermazione e legittimazione politica

9 Nel caso della Germania nazista il Padiglione di Parigi egrave uno dei pochi edifici costruiti

dal giovane architetto Albert Speer che a partire dal 1934 sostituisce Paul LudwigTroost principale architetto del nazismo Il connubio tra Hitler e Speer si prolungheragravefino allrsquoepilogo della dittatura lrsquoattrazione del Fuumlhrer per il giovane architettoentusiasta e ambizioso era evidente e ricambiata dallo stesso Speer che vedeva neldittatore la possibilitagrave di realizzare edifici di grande interesse5 Negli scritti di Speer silegge laquoavrei venduto la mia anima [hellip] per lrsquoincarico di realizzare un grande edificioraquo6

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Fig 2 Adolf Hitler e Albert Speer discutono i dettagli di un progetto by Bundesarchiv Bild183-2004-0312-500CC-BY-SA

10 Il processo di definizione di unrsquoarchitettura Nazional Socialista che doveva affondare le

sue radici nella tradizione tedesca e di indirizzarsi anche al popolo si sviluppaattraverso lrsquoelaborazione di alcuni progetti accomunati da unrsquoanaloga ricerca dellamonumentalitagrave e destinati a trasformare Berlino in Capitale

11 Tale ricerca trova le sue origini nel severo linguaggio dorico dellrsquoarchitettura greca

fino a sviluppare il laquovalore delle rovineraquo anteponendo chiaramente la questionedellrsquoapparenza alle esigenze utilitaristiche funzionali e costruttive Risultano pertantopiugrave comprensibili gli interventi di Speer vincolati alla scenografia della propaganda delregime nel Padiglione tedesco di Parigi un edificio che si relaziona con lrsquoereditagraveclassica soprattutto attraverso lrsquouso di una severa geometria Lrsquoassociazione di alcunielementi del linguaggio classico dellrsquoarchitettura quali lrsquoordine gigante dei pilatri e lacornice semplificata che avvolge la torre del corpo principale dellrsquoedifico alto 150 metriegrave dominato dalla presenza di unrsquoaquila imperiale che confermando la sensazione disoliditagrave e di forza sovrasta il Padiglione tedesco e tiene nei suoi artigli lrsquoonnipresentesvastica Il Padiglione avrebbe dovuto contrastare con evidenza il Padiglione sovieticocostruito di fronte ad esso qui si nota distintamente cosigrave come manifestato in moltialtri progetti incompiuti di Speer lrsquoambizione di superare tutti gli altri edificicompresi quelli preesistenti se si esclude la Tour Eiffel e soprattutto di imporsifisicamente allrsquoideologia staliniana esibita dal vicino Padiglione sovietico7 Se le vicendelegate alla partecipazione della Germania allrsquoevento iniziano con lrsquoinvito ufficiale dellaFrancia nel dicembre del 1934 si dovragrave attendere fino allrsquoagosto del 1936 per vedereSpeer a Parigi visionare il luogo e il lotto destinato alla Deutsches Haus Alla rinunciadellrsquoornamento come stabilito dal Movimento Moderno che tuttavia era stato ricusatoproprio dal nazismo per lrsquoorigine ebraica di alcuni suoi principali esponenti si opponela ricchezza delle decorazioni e degli ornamenti dispiegati allrsquointerno del Padiglionetedesco per dare lustro della ricchezza dello Stato Nazional Socialista e per mostrare laGermania come la piugrave importante potenza industriale e commerciale al mondo Dai

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numerosi scritti di quegli anni risulta evidente come la partecipazione del Terzo ReichallrsquoEsposizione Internazionale di Parigi fosse un evento davvero straordinario8

Fig 3 - Cornice semplificata che avvolge la torre del corpo principale del Padiglione tedesco perlrsquoEsposizione Internazionale di Parigi del 1937 dominata dallrsquoaquila imperiale LrsquoIllustration 1937

12 Le vicende che si susseguono in Unione Sovietica conducono allrsquouso di un determinato

linguaggio architettonico come rappresentazione e legittimazione del potere che sonoper alcuni versi molto simili a quelli dellrsquoesperienza tedesca incluso quello adottato inoccasione dellrsquoEsposizione di Parigi Fin da subito si riscontrano molte somiglianze tra idue Padiglioni tedesco e sovietico nonostante siano stati progettati con la massimasegretezza Dopo una prima proiezione dellrsquoarchitettura sovietica con i focolai culturalidelle avanguardie confermata dagli obiettivi politici della rivoluzione bolscevica e dallaricca sperimentazione del costruttivismo russo tale esperienza si disperde in Europa edaltrove fino a quasi scomparire

13 Allrsquoinizio del 1930 lrsquointervenzionismo di Stalin riunisce dapprima le associazioni

indipendenti sotto il controllo della VANO e piugrave tardi nel 1932 accorpa tutti gliarchitetti in una unica federazione statale la SSA che dirige lrsquoattivitagrave edilizia delpaese e consegna di fatto la direzione dellrsquoarchitettura sovietica agli accademici Sirafforza in questo modo il Realismo Socialista caratterizzato da un marcatomonumentalismo accompagnato dallrsquouso dellrsquoordine gigante e da decorazioni baroccheche recuperano il linguaggio neoclassico a scapito delle sperimentazioni costruttivisteLa dittatura dimostra la necessitagrave di eliminare lrsquoincertezza la dispersione elrsquoinnovazione che possono scaturire dallrsquoinfluenza dellrsquoarchitettura moderna cheanche in Unione Sovietica viene bandita in quanto ritenuta controrivoluzionaria individualista e non marxista Sebbene in Unione Sovietica non vi sia una figuraprevalente al pari di Speer lrsquoinfluenza di Boris Iofan ha un significato rilevante nellastoria dellrsquoarchitettura sovietica Il progetto che realizza per rappresentare lrsquoUnione

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Sovietica allrsquoEsposizione di Parigi egrave influenzato dal concorso del 1931 per il Palazzo dei

Soviet il cui esito finale ha molte somiglianze con lrsquoedificio parigino Il trionfo delcomunismo sovietico sul capitalismo viene dichiarato fin dal suo programma una voltacostruito il Padiglione sarebbe divenuto lrsquoemblema di questo periodo grazie alla suamonumentalitagrave semplicitagrave integritagrave ed eleganza La monumentale piramide a scalonidel Palazzo dei Soviet di Mosca egrave riproposta a Parigi la colossale statua di Lenin di circa420 metri di altezza egrave rimpiazzata nel Padiglione sovietico dal gruppo scultoreosimbolo dellrsquoemancipazione del popolo russo dellrsquooperaio e della contadina cheavanzano con in mano falce e martello Il concorso del Padiglione del 1937 richiedeva larealizzazione di un edificio autoreferenziale espressione di un paese prospero in cui lacreativitagrave lrsquoarte e la cultura di massa fossero frutto del sistema socialista9 Il progetto diIofan cade tuttavia nella contraddizione di realizzare un edificio solennevolumetricamente simile a quello di Speer anche se tecnicamente meno rilevante

Fig 4 Il Padiglione sovietico per lrsquoEsposizione Internazionale di Parigi del 1937 egrave un enormeedificio verticale sormontato dalla statua dellrsquoOperaio e la kolkhoznitsa raquo di Veacutera Muhina LrsquoIllustration1937

14 Il confronto reso possibile dalla situazione politica francese promuove gli ideali

socialisti attraverso lrsquoicona della modernitagrave in equilibrio tra lrsquoispirazione americanaoriginata dal grattacielo del Rockefeller Center e lrsquoarchitettura razionalista e rafforzatainoltre dalle sculture suprematiste presenti nel programma espositivo Sebbene laguida dellrsquoarchitettura sovietica fosse nelle mani degli accademici le opere piugravesignificative di questi anni di Iofan non sono tutte riconducibili al linguaggioneoclassico i progetti del Padiglione sovietico allrsquoEsposizione di New York del 1939 edel Ministero per lrsquoIndustria Pesante si avvicinano infatti ai canoni del razionalismoeuropeo nonostante il rifiuto da parte dello stesso Stalin

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15 La partecipazione italiana allrsquoEsposizione del 1937 completa questa rassegna

configurando un quadro di grande interesse sullrsquouso dellrsquoarchitettura in favore dellalegittimazione del potere Il Ventennio fascista fa uso delle diverse correnti artisticheed architettoniche in modo ambiguo sperimentando una trasformazione che puograveessere seguita attraverso gli interventi in varie manifestazioni e celebrazioni nonultima lrsquoEsposizione parigina Saragrave lo stesso Pagano ad affermare che laquonegli anni chevanno dal 1927 al 1932 gli architetti italiani si dovettero accontentare quasi senzaesclusioni di edifici provvisori per fiere esposizioni e mostre da queste intelligentibaracche il pubblico italiano ebbe modo di conoscere i primi passi dellrsquoarchitetturamodernaraquo10 In questi anni lo stesso Mussolini sollecita i giovani architetti razionalistiriuniti nel 1926 nel Movimento Italiano per lrsquoArchitettura Razionale (MIAR) a superare laquoglistili decorativi del passatoraquo per avvicinarsi al rivoluzionario Movimento Moderno11 Inquesto modo si sarebbe sostenuto non soltanto il movimento razionalista ma anchetutti gli altri movimenti dellrsquoepoca con lrsquoobiettivo di non accostare il Fascismo a quelliche lo avevano preceduto12 A partire dalla metagrave degli anni 1930 lrsquoambiguitagrave diricondurre gli ideali fascisti alla tradizione classica romana e al desiderio di esprimersiattraverso lrsquoarte e la cultura di un sentimento moderno subisce tuttavia una svoltadecisiva Nel 1932 la Mostra della Rivoluzione Fascista che si celebra a Romanellrsquoottocentesco Palazzo delle Esposizioni offre lrsquooccasione per il rifacimento della suafacciata in chiave moderna in rame egrave realizzata la struttura sormontata da giganteschifasci littori in metallo dipinto di nero sono i caratteri della scritta principale collocatisu un fondo rosso pompeiano Il progetto e le soluzioni adottate a Roma da AdalbertoLibera e Matteo de Renzi saranno piugrave tardi riproposti nelle due successive EsposizioniInternazionali di Chicago del 1933 e di Bruxelles nel 1935

16 Sono questi gli anni in cui si sviluppa il dibattito intorno al ruolo dellrsquoarchitettura come

arte di Stato se tra i promotori di unrsquoarchitettura classica troviamo MarcelloPiacentini tra i difensori delle idee dei moderni spicca la figura di Pagano insieme adalcuni giovani architetti piugrave rappresentativi dellrsquoepoca13

17 Come gli altri regimi totalitari anche il fascismo impone un ritorno al linguaggio

neoclassico anche se in questo caso il processo egrave lungo complesso e contradittorio14Sebbene siano forti le differenze in questo periodo tra Piacentini e Pagano molteplicisono invece le collaborazioni con lrsquoingegnere Cesare Valle progetteranno il Padiglioneitaliano allrsquoEsposizione del 1937 in cui il rapporto tra geometria e costruzione egravesottolineato attraverso lrsquoordine ritmico dei suoi elementi strutturali e dallrsquoessenzialesemplicitagrave dellrsquoimpianto derivato da quello della villa romana con patio mediterraneoIl Padiglione accompagnato da una torre alta trentacinque metri mostra i caratteridellrsquoarchitettura laquomodernissimaraquo italiana di questo periodo15 Si tratta di un approccioideologico distante da quello proposto dalla Germania e dallrsquoUnione Sovietica neirispettivi Padiglioni nazionali

3 Architettura e potere

18 LrsquoEsposizione Internazionale di Parigi nel 1937 cosigrave come i Giochi Olimpici di Berlino

del 1932 fu il pretesto per diffondere le ideologie dei Paesi partecipanti sotto gli auspicidella pace e della solidarietagrave In coincidenza dellrsquoaffermazione dello Stato nazista silaquofesteggia la promozione della solidarietagrave internazionale attraverso una competizionenazionalistaraquo16 di conseguenza i preparativi e la regia dellrsquoevento sportivo dei Giochi

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Olimpici sono la scena ideale per mostrare al mondo intero il legame inscindibile tra ilnuovo processo politico in atto e lo spettacolo pubblico Questo binomio tra politica espettacolo richiamato da Walter Benjamin nellrsquoanalisi dellrsquoarte e della politica fascistanel suo libro Lrsquoopera drsquoarte nellrsquoepoca della sua riproducibilitagrave tecnica del 1936 mira duranteil fascismo a unrsquoestetizzazione della vita politica laquoAlla violenza esercitata sulle masseche vengono schiacciate nel culto di un duce corrisponde la violenza da parte diunrsquoapparecchiatura di cui esso si serve per la produzione di valori culturaliraquo17 Inquesto quadro lo Stadio Olimpico costruisce la scena per accogliere 20000 spettatoriinvitati ad assistere agli spettacoli scritti e diretti da Goebbels Ideato perimpressionare il mondo sportivo e per nascondere il riarmo della Germania lospettacolo offriva nella sua versione olimpica della pace la capacitagrave organizzativa dellaGermania e testava fino a che punto le direttive internazionali potevano essereimpunemente calpestate18 Attraverso la nozione distorta di antichitagrave e nazionalismonella loro trasposizione in un grande Stato nazionalista si celano i veri obiettivi nazistie militari dissimulati dallrsquoaspetto conciliante della manifestazione dalla partecipazionedi numerose discipline sportive dalla ripresa del mito greco

19 Tale immaginario Olimpico trova piugrave tardi un suo corrispondente nella vistosa

contrapposizione della Germania e dellrsquoUnione Sovietica allrsquoEsposizione Internazionaledi Parigi del 1937 in cui la collocazione dei due Padiglioni nazionali lrsquouno di fronteallrsquoaltro lungo lrsquoasse dei Champs de Mars sulla collina di Chaillot ribaltano il significatodel confronto pacifico internazionale e mostrano ai visitatori un evidente segnale discontro inevitabile Il giorno dellrsquoinaugurazione quando il CommissariodellrsquoEsposizione Labbeacute annuncia la Festa della Pace19 non vi sono molte ragioni persperare in una pace duratura fra le Nazioni Lo stesso Padiglione della Pace una torrealta 50 metri al centro di un edificio semicircolare collocato in fondo alla Place du

Trocadeacutero per chiudere lrsquoasse principale egrave eretto come monito allrsquoumanitagrave e con imigliori auspici per lrsquoIncontro universale della Pace Al suo interno una sala accoglie unamostra della Socieacuteteacute des Nations dedicata alla sicurezza collettiva e alla sua operaumanitaria unrsquoaltra sala accoglie invece la mostra sugli esiti della Guerra di Spagna e suidiretti responsabili dellrsquoeccidio di massa Il crollo della Repubblica spagnola egrave infattisecondo gli organizzatori il banco di prova dello scontro che avrebbe di ligrave a pococontrapposto le dittature nazi-fasciste al regime comunista dellrsquoUnione Sovietica e aipaesi democratici dellrsquooccidente

20 Riflesso dei fermenti e delle tensioni di unrsquoepoca lrsquoEsposizione di Parigi offre ai Paesi

partecipanti una vetrina per esibire da un lato lrsquoazione politica e culturale nazionale einternazionale e dallrsquoaltro il potere attraverso la rappresentazione dellrsquoarchitetturanazionale Egrave in questo contesto che i Padiglioni della Germania Italia e URSS riflettonole istanze totalitarie della nuova monumentalitagrave nazionale Al tema dellrsquoarchitetturamonumentale Siegfried Giedion dedica un intero capitolo intitolato laquoUna nuovamonumentalitagraveraquo in cui inserisce il manifesto Nine Points on Monumentality (1943)20

scritto con Fernand Leger e Josep Lluis Sert a New York che recita al punto 7 laquoThe

people want the buildings that represent their social and community life to give more than

functional fulfillment They want their aspiration for monumentality joy pride and excitement

to be satisfiedraquo21 I primi decenni del sec XX sono caratterizzati da forti contrasti nellacultura artistica e architettonica manifesti concorsi progetti utopici rivelanolrsquoespressione del confronto continuo di movimenti conservatori o progressistirappresentati a volte da testi o da figure di riferimento Se da una parte le correnti del

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moderno dal Bauhaus di Weimar e Dessau allrsquoEsprit Nouveau di Le Corbusier e Ozenfantdal Costruttivismo russo alla Neue Sachlichkeit tedesca fino al De Stijl olandese tutteaffermano la necessitagrave di un radicale cambiamento in nome di un mancato rapporto trale nuove forme di produzione e il modo di vivere ereditato dal secolo precedenteDallrsquoaltra parte si evidenzia la ricerca di una nuova monumentalitagrave che segna unritorno alle regole accademiche Si riafferma di conseguenza il richiamo alla tradizioneBeaux-Arts e neoclassica tedesca attraverso lrsquoimmediata riapparizione nelle facciate dicolonnati e frontoni dalle forme antropomorfe Lrsquoaccademismo sinonimo di rapportiprospettici legati alla facciata principale allrsquoassialitagrave al coronamento alla prospettivamonumentale insieme alla ridondanza di una nuova retorica architettonicadellrsquoedificio orizzontale e verticale volge lo sguardo verso i grattacieli americani diquestrsquoepoca rimpiazzando la metafora organicista a quella tecnicista Si assiste inoltrealla crescita su piugrave livelli delle facciate marcate dalla sovrapposizione degli ordiniclassici anche se i rapporti proporzionali e prospettici fra il tutto e le parti degli edificinon varia neanche per gli edifici molto alti Alla metafora del laquo corpo raquo per lrsquoedifico edel laquo vestito raquo per la sua decorazione egrave contrapposta quella della laquo nuditagrave raquo costruttivadegli edifici della modernitagrave Il progetto di Le Corbusier per il concorso internazionaledel 1931 per un Palazzo dei Soviet a Mosca egrave esemplare in questo senso proprio per lacritica della giuria che rimprovera a Le Corbusier di laquo avere fatto uno scheletro privodi carne e di muscoli piuttosto che unrsquoarchitettura monumentale raquo22 Il progetto egrave cosigravescartato per la sua proposta estetica degna piugrave a una fabbrica che a un Palazzo dei Sovietdestinato ad accogliere un proposta fortemente simbolica in alternativa a quella delPalais de la Socieacuteteacute des Nations di Ginevra23

21 La parodia dellrsquoevidente ostilitagrave dei regimi totalitari al Movimento moderno egrave mostrata in

particolare nella contrapposizione dei due Padiglioni tedesco e sovietico arrivandoentrambi ad adottare i principi dellrsquoarchitettura neoclassica come stile ufficiale dafronteggiare attraverso il confronto dellrsquoaltezza dellrsquoiconografia scultorea e dellamagniloquenza Egrave evidente in questi anni il rifiuto dellrsquoaccademia e della modernitagrave nelnome della perennitagrave delle forme architettoniche ereditate dal mondo classico daadattare alle nuove condizioni Nella ricerca del monumentalismo fascista nazista ostaliniano si assiste al rifiuto di una perdita dellrsquoaura specifica dellrsquooggetto esteticocome afferma Benjamin attraverso il costante ricorso a una immagine miticadellrsquoarchitettura come simbolo del potere e richiamo alla tradizione artigianalesvuotata dal suo contenuto Proprio nellrsquoepoca della riproducibilitagrave tecnica proiettataverso il futuro lrsquoindustrializzazione e lrsquoartigianato i binomi classicismo e vernacolareinsieme a carattere nazionale e internazionale marcano il processo di trasformazioneavviato dai regimi totalitari distinguendosi dallrsquouniversalismo della modernitagraveiconoclasta anche quando essa rivendica la scala monumentale Fra i temi presenti nelprogramma dellrsquoarchitettura totalitaria riconosciamo lrsquoeliminazione delle formesuperflue accumulate dalla storia la tabula rasa il colossale e il suo necessarioisolamento dal contesto se a questi aggiungiamo il ritorno alla trabeazione classica dicolonnati e frontoni il rifiuto del cemento e dellrsquoacciaio considerati materiali menonobili del granito e del travertino si comprende il significato attribuito non soltanto aimateriali utilizzati per i nuovi edifici ma anche le trasformazioni dei grandi viali urbania Roma (1932) Mosca (1935) e Berlino (1937)

22 La dimostrazione della potenza dei nuovi regimi accompagna le irreversibili

modificazioni urbane gli sventramenti di parte del tessuto storico la costruzione dinuove architetture marmoree fuori scala che evocano la nostalgia dei monumenti

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funerari La ricerca dellrsquoarchitettura di Stato come rappresentazione del potere mostratuttavia delle importanti diversitagrave nellrsquoapproccio e negli esiti per i regimi tedescoitaliano e sovietico In Germania il regime nazista manifesta secondo KennethFrampton una laquoschizofrenia stilisticaraquo riscontrabile in particolare nellrsquoarchitetturadelle Officine Heinkel a Oranienburg del 1936-38 Tre sono le formule architettonicheadottate in maniera differente in funzione dellrsquouso e del conteso sociale sul quale sonoapplicate La prima egrave quella dello laquo Heimatstil raquo lo stile architettonico basato sutradizioni locali destinato agli edifici per la formazione dei membri del Partito e alleabitazioni raggruppate in piccoli insediamenti laquo Kleinsiedlungen raquo in alternativa diquelli realizzati durante la Repubblica di Weimar La seconda egrave quella del funzionalismo

industriale destinato alla costruzione di nuove infrastrutture autostradali e officine Laterza egrave infine quella della monumentalitagrave destinata agli edifici pubblici ispirati allascuola prussiana di Gilly Schinkel von Klenze

23 In Italia il regime fascista prova a moderare gli interessi divergenti di questi anni

guida un movimento di reazione per un laquo ritorno allrsquoordineraquo che si riflette sianellrsquoaccademismo che nel rinnovato razionalismo italiano Lrsquoideologia fascista menocostrittiva di quella tedesca sostiene allrsquoinizio alcuni indirizzi capaci di creare nellagente la coscienza di un nuovo ethos improntato da laquouno spirito mediterraneoraquo Inquesto contesto la contrapposizione fra il gruppo Novecento24 e il Gruppo 725 consistesecondo Cesare De Seta ad identificare lrsquouno o lrsquoaltro gruppo come rappresentativi delregime Lrsquoimplicazione politica congiunta consente a Terragni e Pagano di definirsilaquocome autentici fascisti e conducevano la loro battaglia per una nuova architetturanello stesso nome del fascismo nello stesso modo in cui i loro avversari difendevanonel nome del fascismo i sacri principi della tradizione italicaraquo26 Una corrente dipensiero nasce con lrsquointesa tra Persico e Pagano alla direzione della rivista laquo La Casa

bella raquo che consentiragrave ai giovani architetti di conoscere i vari movimenti contemporaneie di stabilire un dialogo tra il gruppo laquoNovecentoraquo e il razionalismo nella condivisionedi alcune idee comuni Bisogneragrave attendere la seconda metagrave degli anni 1930 per vedereriaffiorare il trionfo dellrsquoaccademismo e con esso la megalomania del regime che non siritrovava nella raffinata ricerca formale dei giovani razionalisti italiani Il grandiosoprogetto dellrsquoEsposizione Universale di Roma (1937-42) tra la cittagrave e la costa tirrenicaelaborato per commemorare ed esaltare i venti anni trascorsi del regime fascista segnauna pausa definitiva Pagano gode ancora della stima politica del regime e si associanuovamente con Piacentini ma il risultato conferma il peso crescente occupato dalneoclassicismo nella politica fascista anche tra alcuni giovani architetti sensibili aquesta pomposa retorica

24 In Unione Sovietica la condizione dellrsquoarchitettura ricorda per molti aspetti quella

della Germania e dellrsquoItalia Nel Paese simbolo della Rivoluzione in cui il sistemapolitico non ostacola ma consente ogni sorta drsquoinnovazione si assiste a unaproliferazione di esperienze formali che ricordano la ricerca innovativa del Futurismoitaliano La morte di Lenin nel 1924 segna una nuova linea culturale ufficiale nelle artiche si indirizza nella ripresa del realismo ottocentesco e sposta il dibattito culturaleverso il conflitto politico e ideologico che conduce in modo analogo a quando successoin Germania al fallimento delle tendenze moderne e alla loro successiva esclusione dalservizio del potere Il Movimento costruttivista fondato dopo la Rivoluzione del 1917 daVladimir Tatlin e da Aleksandr Michajlovič Rodčenko al quale si associano gli architettiA Ladovskij El Lissitzky i fratelli Vesnin KS Melprimenikov MJ Ginzburg I Leonidov egraveun focolaio di riflessione teorica di riferimento per tutta lrsquoEuropa in particolare per le

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tipologie dellrsquoabitare fondate sulla nozione di laquocondensatore socialeraquo Il progetto delPalazzo del lavoro dei fratelli Vesnin del 1923 a Mosca insieme al Padiglione sovietico diMelnikov per lrsquoEsposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali del 1925 aParigi sono i capisaldi principali della strada giagrave tracciata che dallrsquoeclettismoprerivoluzionario conduce a un rinnovamento architettonico27 In questa data sembrache la rottura con lrsquoaccademismo sia giagrave stata consumata e che abbia raggiunto il puntodi non ritorno Bisogneragrave attendere il 1930 per assistere al cambiamento del sistemapolitico direttamente coinvolto nel dibattito culturale e sociale in corso che mira aridisegnare la struttura tradizionale della societagrave e della cittagrave allontanando e tacciandocome utopiche e poco realiste le proposte urbane e architettoniche elaborate fino adallora Il risultato del concorso internazionale per un Palazzo dei Soviet a Mosca nel 1931egrave la conferma del trionfo degli accademici con il progetto di I Zoltovski e B Iofantrasformato piugrave tardi nel 1934 dallo stesso Iofan con V Chtchouko e V GelrsquofreikhQuesto progetto insieme al progetto di Iofan del Padiglione sovietico allrsquoEsposizione diParigi non faragrave che accentuare la tendenza monumentale e classica che soddisfalrsquoestetica sostenuta dal realismo socialista del regime stalinista28 Il Padiglione sovietico egraveun enorme edificio verticale laquopiedistalloraquo sormontato dalla gigantesca statua idealesimbolico dellrsquoepoca sovietica dellrsquolaquoOperaio e la kolkhoznitsaraquo di Veacutera Muhina

25 LrsquoEsposizione del 1937 riflette attraverso i tre Padiglioni sovietico italiano e tedesco la

sottomissione dellrsquoarte e dellrsquoarchitettura agli obiettivi del potere totalitario lalaquorigenerazioneraquo per la Germania nazista la laquorinascitaraquo per lrsquoItalia fascista la laquonuovasocietagraveraquo per lrsquoUnione Sovietica comunista In questo contesto rimane esemplare iltentativo dellrsquoestetica totalitaria di ottenere una grande influenza sulle masseattraverso le laquocattedrali per lrsquouomo nuovoraquo29 raffigurati a Parigi nei Padiglioninazionali Lrsquoosservazione di Jean-Louis Cohen sul ruolo pretestuoso delle GrandiEsposizioni nel mostrare gli isterismi architettonici chiarisce la questione principaledella legittimitagrave della monumentalitagrave evidenziando che laquo i regimi autoritari non sono isoli committenti dei monumenti classici come lo dimostra la costruzione degli edificisulla collina di Chaillot a Parigi del Federal Triangle a Washington e dei grandi edificipubblici britanniciraquo30

4 Conclusioni

26 La rappresentazione della laquosocietagrave delle nazioniraquo31 allrsquoultima Esposizione di Parigi

impone con lrsquoopera di Guernica di Pablo Picasso nel Padiglione della Spagnarepubblicana il ritorno allrsquoattualitagrave della guerra e la risposta alla viltagrave e allrsquoatrocitagrave delrecente eccidio perpetrato in Spagna sotto il comando tedesco appena un mese primadellrsquoapertura dellrsquoEsposizione Il discorso inaugurale del Padiglione spagnolo delrappresentante Ossorio Y Gallardo riportato nelle colonne del giornale LrsquoHumaniteacute

testimonia la campagna portata avanti dal partito comunista in favore di una reazioneantifascista che tuttavia non riesce a disarticolare il destino della lunghissima dittaturafranchista laquoquesto Padiglione egrave una testimonianza della volontagrave della Spagnaimmortale di difendere i foyers dellrsquointelligenza con lo stesso ardore con la qualedifende la sua terraraquo32

27 LrsquoEsposizione del 1937 evento mondiale che riflette lrsquoincertezza e lrsquoambiguitagrave del suo

tempo con il pretesto della pace invita i Paesi partecipanti ad ostentare il propriopotere attraverso i Padiglioni nazionali la Germania afferma il nuovo potere lrsquoItalia

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afferma il potere imperiale lrsquoUnione Sovietica afferma la natura del suo potere faro dei

popoli La rappresentazione dei Paesi totalitari presenti allrsquoEsposizione trova un suoconsenso anche nella stampa internazionale che definisce la partecipazione di questitre Paesi in modo assai preciso Se il Padiglione tedesco impressiona per la suadimostrazione di forza lrsquoaspetto architettonico non trova accordo unanime IlPadiglione italiano anche se tende a unrsquoestetica di regime seduce il vasto pubblico divisitatori e beneficeragrave del consenso di buona parte della stampa francese ad eccezionedel quotidiano comunista laquoLrsquoHumaniteacuteraquo Il quotidiano Le Figaro e le rivistespecializzate di architettura come laquoLrsquoIllustrationraquo e laquoLrsquoArchitecture drsquoAujourdrsquohuiraquopresentano il Padiglione di Piacentini come una testimonianza della modernitagrave nellepagine de LrsquoIllustration Louis Richard-Mounet presenta il Padiglione italianolaquoimpregnato della nobile fierezza e delle imperiose discipline romaneraquo33 Anche larivista LrsquoArchitecture drsquoAujourdrsquohui testimonia lrsquointeresse per lrsquoestetica fascista nelladescrizione di laquoimpressione di grandezza e di forzaraquo del Padiglione italianosottolineando gli aspetti della modernitagrave architettonica dellrsquoedificio34

Fig 6 ndash Padiglione italiano allrsquoEsposizione Internazionale di Parigi del 1937 di M Piacentini GPagano e C Valle visto dalla Senna LrsquoIllustration 1937

28 Quanto allrsquoarchitettura monumentale e alla rappresentazione artistica del Padiglione

sovietico egrave il quotidiano del partito comunista francese laquoLrsquoHumaniteacuteraquo a presentarelrsquoedificio come lrsquoemblema del successo pedagogico ed estetico dellrsquoEsposizione pariginaattribuendo alla Nazione sovietica addirittura la capacitagrave di una societagrave perfetta35Completamente opposta egrave invece la critica di Leacuteon-Paul Fargue che nella sua rubrica laquoun flacircneur agrave lrsquoExpositionraquo pubblicata sul quotidiano di destra Le Figaro scredita lrsquoesteticasocialista e in particolare la coppia sovietica dellrsquoOperaio e la kolkhoznitsa Di fronte alledimostrazioni di ordine e disciplina provenienti da questi Padiglioni nazionali laFrancia nella sua ultima Esposizione Internazionale francese si presenta fiacca e

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testimone di una crisi morale in corso che annuncia il tragico epilogo dellrsquoimminenteSecondo conflitto mondiale

Fig 7 Vista notturna dalla Tour Eiffel dalla rivista laquoLrsquoIllustrationraquo 1937

NOTE

1 UDOVICKI-SELB Danilo The elusive faces of modernity the invention of the 1937 Paris Exhibition and

the Temps Nouveaux Pavilion Tesi Dottorale in Architettura arte e studi ambientali Massachusetts

Institute of Technology 1995 pp 75-76

2 Ibidem

3 Va ricordato che il padiglione spagnolo viene promosso dalla Seconda Repubblica che vivragrave

durante la celebrazione dellEsposizione i tragici avvenimenti della guerra civile fino alla

capitolazione e istaurazione della dittatura franchista nel 1939 Le vicende che portano alla

costruzione di un Padiglione di siffatte caratteristiche lontane dalle idee originali del Governo

spagnolo sono analizzate in CIMADOMO Guido LECARDANE Renzo laquoLa arquitectura de los

Pabellones expositivos representacioacuten ideoloacutegica del reacutegimenraquo in Las exposiciones de arquitectura

y la arquitectura de las exposiciones La arquitectura espantildeola y las exposiciones internacionales

(1925-1975) Pamplona Universidad de Navarra 2014 pp 199-208

4 UDOVICKI-SELB Danilo laquoFacing Hitlers Pavilion The uses of modernity in the Soviet Pavilion

at the 1937 Paris International Exhibitionraquo in Journal of Contemporary History 47 12012 p 25

5 MILLER LANE Barbara laquoArchitects in Power Politics and Ideology in the Work of Ernst May

and Albert Speerraquo in The Journal of Interdisciplinary History 17 11986 p 297

6 Ibidem

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7 WEBSTEK Robs Germany versus Russia at the 1937 Paris Expo URL lthttp

wwwrobswebstekcom201310germany-versus-russia-at-1937-paris-expohtmlgt [consultato il

27 marzo 2014]

RAacuteBANOS FACI Carmen laquoEsteacutetica de la representacioacuten en los regiacutemenes autoritarios (el marco

escenograacutefico arquitectoacutenico del nazismo fascismo y franquismo Albert Speer Adalberto Libera

y Pedro Muguruza)raquo in Emblemata 122006 p 279

8 FISS Karen Grand Illusion The Third Reich the Paris Exposition and the cultural seduction of France

Chicago The University of Chicago Press 2009 p 55

9 UDOVICKI-SELB Danilo op cit p 32

10 CAPANNA Alessandra Roma 1932 Mostra della Rivoluzione Fascista Torino Testo e Immagine

2004 p 10

11 Ibidem p 6

12 STONE Marla laquoStaging Fascism the exhibition of the Fascist Revolutionraquo in Journal of

Contemporary History 28 1993 p 227

13 Per una storia dellarchitettura di Stato durante la decada del 1930 confronta CIUCCI

Giorgio Gli architetti e il fascismo Architettura e cittagrave 1922-1944 Torino Einaudi 2002

14 BENEVOLO Leonardo Storia dellarchitettura moderna Roma-Bari Laterza 1992 p 569

15 CIMADOMO Guido LECARDANE Renzo op cit

16 SCHMIDT Joseph laquoEacutevegravenement Fasciste et spectacle mondial Les jeux olympiques de Berlin

en 1936raquo in ROBIN Reacutegine (dir) Masses et culture de masse dans les anneacutees trente Paris les Eacuted

ouvriegraveres 1991

17 BENJAMIN Walter Lrsquoopera drsquoarte nellrsquoepoca della sua riproducibilitagrave tecnica Torino Einaudi

1966 pp 46-48

18 HAIT-DAVIS Duff Hitlers games the 1936 Olympics New York Harper amp Row 1986

19 LABBE Edmond Exposition internationale des arts et techniques dans la vie moderne Paris 1937

Rapport geacuteneacuteral t I Paris Imprimerie nationale 1939-1940 p 240

20 GIEDION Sigfried Architektur und Gemeinschaft Tagebuch einer Entwicklung Amburgo Rowohlt

1956 [trad it Breviario di Architettura Milano Garzanti 1961 pp 28-55]

21 Traduzione dellrsquoautore cfr laquoLe persone vogliono che gli edifici rappresentino la loro vita

sociale e della comunitagrave piuttosto che restituire la loro funzionale realizzazione Vogliono inoltre

che le loro aspirazioni alla monumentalitagrave allrsquoorgoglio alla gloria e allrsquoesaltazione siano

soddisfatteraquo

22 COHEN Jean Louis Le Corbusier et la mystique de lURSS Bruxelles Mardaga 1988 p 228

lettera di N Kolli a Le Corbusier

23 Lrsquoedificio realizzato nel 1936 sotto la direzione dellrsquoarchitetto Franccedilais Henri Neacutenot

Accademico Beaux-Arts egrave il risultato del controverso concorso internazionale del 1927 a cui

partecipograve anche Le Corbusier

24 Fondato nel 1922 da M Sarfatti con altri sette artisti va il merito principale di volere

coniugare larchitettura e lurbanistica nel recupero della monumentalitagrave e della spazialitagrave

classica

25 Fondato nel 1926 da CE Rava L Figini G Frette S Larco G Pollini G Terragni A Libera

alla ricerca di un nuovo modo di vedere larchitettura nella sua forma pura essenziale nel rigetto

dellornamento e della decorazione e capace di esprimere la funzione degli spazi

26 DE SETA Cesare laquo La cultura e lrsquoarchitettura fra le due guerre continuitagrave e discontinuitagraveraquo in

DANETTI Silvia PATETTA Lucio (dir) L architettura in Italia (1919-1943) Milano Clupguide 1972

p 17

27 KOPPE Anatole Cittagrave e rivoluzione Architettura e urbanistica sovietiche degli anni venti Milano

Feltrinelli 1987 p 84

28 BEDARIDA Franccedilois laquoSur lrsquoart totalitaireraquo in Vingtiegraveme siegravecle Revue drsquoHistoire 53 1997 pp

159-162

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212

29 MATARD-BONUCCI Marie-Anne MILZA Pierre Lrsquohomme nouveau entre dictatures et

totalitarismes (1930-1945) Parigi Fayard 2004

30 COHEN Jean-Louis Les Anneacutees 30 larchitecture et les arts de lespace entre industrie et nostalgie

Parigi Eacuteditions du patrimoine 1997 p 26

31 LAMBERT Jacques laquoLes sections eacutetrangegraveresraquo in LrsquoIllustration journal hebdomadaire universelle

4917fuori serie 1937

32 laquoLe pavillon de la Reacutepublique espagnole a eacuteteacute inaugureacute hierraquo in LrsquoHumaniteacute 14087 martedigrave 13

luglio 1937 p 8

33 RICHARD-MOUNET Louis laquoDans les pavillons eacutetrangersraquo in LrsquoIllustration 492814 agosto

1937

34 LrsquoArchitecture drsquoAujourdrsquohui 8 agosto 1937 pp 24-25

35 VAILLANT COUTURIER Paul laquoPremiegravere journeacutee succegravesraquo in LrsquoHumaniteacute 14039 mercoledigrave 26

maggio 1937 p 1

RIASSUNTI

Lrsquoinasprimento della situazione politica del XX secolo trova negli eventi internazionali il luogo

privilegiato per lrsquoaffermazione delle ideologie dei Paesi ospiti da diffondere sia ai visitatori che

agli altri Paesi partecipanti Egrave cosigrave che i Padiglioni nazionali diventano inevitabilmente oggetto di

propaganda e il linguaggio architettonico utilizzato diventa parte fondamentale di una logica

rivendicativa di unrsquoidentitagrave collettiva non sempre reale Il caso specifico dellrsquoEsposizione

Internazionale di Parigi del 1937 egrave paradigmatico essendo specchio del suo tempo e delle

tensioni nazionali nata sotto gli auspici della pace risulta il piugrave evidente esempio di binomio tra

Potere e Architettura

The political crackdown during the 20th Century finds in the International Events a special place

for the hosting Countries to spread their ideologies to the visitors and to all the other Countries

attending the event National Pavilions become the subject of propaganda and their

architectural language became an important part of the collective identityrsquos reclaimed logic

even if it wasnrsquot always real Paris International Exposition of 1937 is a paradigmatic case itrsquos a

mirror of that time and of the prewar periodrsquos international tensions Born under the auspices of

peace it finally results the most relevant expression of the relation between Power and

Architecture

INDICE

Keywords exposition pavilions expositions Paris totalitarian architecture world events

Parole chiave architettura di regime esposizioni grandi eventi padiglioni espositivi Parigi

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AUTORI

GUIDO CIMADOMO

Architetto laureato al Politecnico di Milano e dottore di ricerca allrsquoUniversitagrave di Siviglia Egrave

Profesor Asociado alla Facoltagrave di Architettura dellrsquoUniversitagrave di Malaga dove insegna Storia

dellrsquoArchitettura coordinatore accademico per la mobilitagrave internazionale expert member del

comitato scientifico CIPA per la documentazione del patrimonio culturale sotto lrsquoegida di

ICOMOS e membro attivo del Forum Unesco Universitagrave e Patrimonio

RENZO LECARDANE

Architetto e dottore di ricerca allrsquoUniversitagrave di Palermo e allrsquoEcole Nationale des Ponts et

Chausseacutees (ENPC-Paris) Egrave Professore Associato di laquoComposizione architettonica e urbanaraquo presso

la Scuola Politecnica dellrsquoUniversitagrave di Palermo Membro del Dipartimento di Architettura

(drsquoARCH-UNIPA) e del Laboratoire Infrastructure Architecture et Territoire (ENSA Paris-

Malaquais) dal 2009 egrave componente del Collegio del Dottorato di Ricerca in laquoRecupero e fruizione

dei contesti antichiraquo

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Bajo el signo de la esvaacutestica LaExposicioacuten de ArquitecturaModerna alemana en Espantildea (1942)Francesc Vilanova i Vila-Abadal

En memoria de Jordi Vilanova Bosch que visitoacute la Exposicioacute en Barcelona

A traveacutes del contraluz de rubios rapaces firmesen sus camisas siena natural he saludado los

modelos y las estampas de edificios cuyagestacioacuten tanto me preocuparaacute antantildeo y cuyarealidad magniacutefica siquiera en su transunto a

escala reducida nos lleva hoy a asomar la cabezaal mirador del mundo travertiacutenico y mayestaacutetico

ciloacutepeo e imponente de la arquitectura bajo elsigno de la svaacutestica

(BASSEGODA Buenaventura laquoLa nuevaarquitectura alemanaraquo en Destino Poliacutetica de

Unidad 276 31 octubre 1942)

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1 Entre los antildeos 1939 y 1944 las ciudades de

Barcelona y Madrid vivieron vivioacute unaintensa etapa de excelentes relaciones ypresencia constante de la Alemania nazien sus calles teatros centros oficialessalas de concierto etc En Barcelona lasautoridades franquistas del lugar ndashdesdeel Capitaacuten General maacutexima autoridadmilitar de la regioacuten hasta los presidentesde Academias y centros culturales elRector de la Universidad de Barcelona pasando por los maacuteximos responsables poliacuteticosdel ayuntamiento el gobernador civil y jefe provincial de Falange etc ndash dieron labienvenida una y otra vez a todo tipo de delegaciones provenientes del III Reich tantopoliacuteticas como culturales acadeacutemicas y deportivas militares y juveniles1 Proliferabanlas visitas de los coros de las Juventudes Hitlerianas las conferencias acadeacutemicas deLothar Altmeyer2 EW Brader3 el hispanista y viejo conocido en los ambientesacadeacutemicos barceloneses Karl Vossler4 o la muy notable ndashpor ser quien era el personajey la fecha de la conferencia 6 de junio de 1944 en pleno desembarco aliado enNormandiandash del jurista Carl Schmitt5 Pero no hay que olvidar otras presencias de uncariz mucho maacutes poliacutetico ndashe incluso pintoresco (para no llamarlo directamenteesoteacuterico)ndash como la del Reichsfuumlhrer Heinrich Himmler en octubre de 1940 recibidoen la ciudad laquocomo uno de los maacutes egregios forjadores de la nueva Alemania [hellip] quientanto hizo con un ardiente patriotismo que ha de merecer aplauso de todos loscorazones nobles que sientan su respectivo patriotismo para sacar a su paiacutes de lahumillacioacuten del ludribio y de la ruina a que le habiacutea condenado el sanedriacuten deVersallesraquo6

2 Durante los antildeos centrales de la segunda guerra mundial la Barcelona franquista fue

un escenario perfecto para visualizar la epopeya nazi primero en Alemania y despueacutesen su proyeccioacuten continental El III Reich se erigiacutea como un ejemplo de renacimientopoliacutetico cultural militar y econoacutemico el resurgimiento de un histoacuterico poder europeoque estuvo a punto de sucumbir a los embates del laquosanedriacuten de Versallesraquo y de lasdiversas conspiraciones judeo-bolcheviques de los antildeos posteriores a la primera guerramundial La Alemania nazi produciacutea fascinacioacuten en Barcelona esta era la palabrafascinacioacuten quizaacute tambieacuten serviriacutea deslumbramiento Manuel Penella de Silvacorresponsal de prensa falangista en Berliacuten lo intentoacute expresar con cierto tono liacutericolaquoiexclLa noche iexclLa noche He aquiacute el tema extrantildeo y virgen de la Gran Alemania Duerme elpueblo ario el de los hijos de la luz mientras su Fuumlhrer bajo la luna que saca platas deaquellas montantildeas atento al bien de su pueblo cosecha inspiracioacuten en lasprofundidades de la noche iquestY queacute negaraacute ella a sus fieles enamoradosraquo7 En laproyeccioacuten exterior de la Alemania nazi el fascismo espantildeol se sentiacutea reconocidoencontraba un referente en el nuevo horizonte europeo Al menos esto se desprendiacuteade lo escrito por Manuel Aznar uno de los periodistas maacutes influyentes de la posguerraespantildeola y hombre muy cercano al dictador Francisco Franco laquo[hellip] es Espantildea la que enla actitud de Alemania ha reconocido reconoce y proclama que el mundo germaacutenico deHitler estaacute sirviendo profundamente a los maacutes altos y eternos fines del espiacuteritu Deltriunfo de esos fines va a nacer el nuevo orden de Europaraquo8 Prescindiendo ndashporque seprescindioacute hasta maacutes allaacute de 1944 ndash de ciertos aspectos incoacutemodos que provocaba el

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reacutegimen nazi a la dictadura nacional-catoacutelica espantildeola ndash el neopaganismo el discursoeugeneacutesico las praacutecticas eutanaacutesicas el antisemitismo racista (pero no el de origencatoacutelico aquiacute habiacutea bastantes franquistas dispuestos a manifestarse contra los judiacuteos) ndashtodo lo que veniacutea de Alemania ndash joacutevenes libros propaganda deportistas dirigentes delpartido nacional-socialista etc ndash era digno de ser admirado y proyectado mediante laprensa y los noticiarios oficiales Eran grandes acontecimientos en una posguerraespantildeola y barcelonesa dura miserable y sin ninguacuten aliciente maacutes allaacute de la purasupervivencia

1 La exhibicioacuten del nuevo orden la arquitectura y suarquitecto principal

3 Si el cine fue una de las viacuteas maacutes usadas para impactar en los ciudadanos barceloneses

con la esperanza que cayeran rendidos ante la pujante realidad alemana9 laorganizacioacuten y exhibicioacuten de todo tipo de exposiciones ndashartesaniacutea dibujo prensatrabajos escolares en el Colegio Alemaacuten etc10 ndash era otra posibilidad de penetracioacuten dela propaganda nazi y de exaltacioacuten de su poderiacuteo En este contexto sin duda laexposicioacuten maacutes importante fue la de arquitectura moderna alemana la nuevaarquitectura del III Reich

4 Que la arquitectura ndash y el urbanismo ndash era uno de los aspectos esenciales de la

construccioacuten del nuevo orden nazi fuese en Alemania o en los territorios conquistadosy ocupados era algo bastante bien conocido desde haciacutea algunos antildeos11 La aficioacuten deldictador alemaacuten por estas cuestiones era legendaria y su intervencioacuten directa en estecampo de actividades era bien conocida Por ejemplo un antildeo antes de la exposicioacuten yen pleno proceso de embelesamiento ante la epopeya nazi en el continente ndash concluiacutedaslas victorias en el oeste incluyendo la estrepitosa caiacuteda de Francia y en espera de saberqueacute ocurririacutea con la Unioacuten Sovieacutetica ndash uno de los analistas maacutes importantes de laBarcelona franquista el catoacutelico Manuel Brunet se rendiacutea admirado al genioconstructor alemaacuten ndash y tambieacuten al italiano laquoiquestNo es una paradoja que los dospropulsores maacutes grandes que la arquitectura ha tenido en nuestra eacutepoca Hitler yMussolini deban servirse de esta arma [la aviacioacuten]contra la arquitectura No dudeacuteisde que a esos dos hombres la accioacuten destructora de los aviones de bombardeo leshorroriza Pero el atraso moral de la humanidad no les permite hacer otro uso de estanueva arma [hellip] Suponer que cada uno de esos dos hombres encarna un genio de ladestruccioacuten seriacutea grotesco Ambos han creado o impulsado la construccioacuten de grandesmonumentosraquo12 Un comentario de esta categoriacutea proveniente de un comentaristasolvente y buen conocedor del mundo que le rodeaba ndash como era el caso de ManuelBrunet ndash soacutelo podiacutea explicarse en la Espantildea de posguerra por dos motivos lafascinacioacuten que despertaba la epopeya nazi en aquellas fechas y la admiracioacuten de lasderechas europeas ndash y del franquismo espantildeol en particular ndash por la figura de AdolfHitler quien a pesar de cierta vulgaridad personal habiacutea ganado la batalla de laopinioacuten y de la imagen ante este mundo conservador europeo con quien compartiacutea suodio al comunismo y el desprecio por las democracias

5 La imagen de Hitler como gran constructor en definitiva como gran arquitecto sin

serlo que evocaba Manuel Brunet en febrero de 1941 no estaba muy lejos de la queproyectoacute el coacutensul alemaacuten en Barcelona doctor Jaeger en su parlamento deinauguracioacuten de la exposicioacuten casi dos antildeos maacutes tarde laquoAdolfo Hitler [hellip] cuya

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voluntad se concentra en forma tan intensiva sobre la construccioacuten de obras de paz yque en su discurso cultural del Diacutea del Partido en 1935 manifestoacute su profundaconviccioacuten de que ldquoninguacuten pueblo vive maacutes allaacute de los documentos de su culturardquohabiacutea deseado de todo corazoacuten la paz para su pueblo para poder dar forma a estasmonumentales construcciones de arte ya que solamente la paz garantiza la librecontinuacioacuten y feliz terminacioacuten de tales obrashellipraquo13 Ciertamente Adolf Hitler eraconsiderado el arquitecto de Alemania ndash con permiso de su arquitecto este siacute auteacutenticode confianza Albert Speer ndash pero la nueva arquitectura alemana ndash y el urbanismo ndash noera solamente la obsesioacuten de un megaloacutemano sin control

6 Al contrario los gigantescos proyectos para convertir Berliacuten en el centro del nuevo

poder alemaacuten en Europa ndash la futura capital rebautizada con el nombre de Germania ndashse correspondiacutean laquoamb la nova filosofia drsquoexpansionisme en la poliacutetica exteriorraquo14 naziEn este sentido no habiacutea nada de gratuito o dejado al azar en el intereacutes nazi por laarquitectura por el contrario Wolfgang Schaumlcher escribe sin dudarlo un instante quelaquolrsquouacutes per part dels nazis de lrsquoldquoarquitectura de la remodelacioacuterdquo com a instrument depoder es lligava indissolublement i va portar inevitablement a la guerra En la siacutentesi delrsquoarquitectura les armes i la guerra conjuntament amb la joia sagnant de la conquestamundial i ldquola raccedila superiorrdquo sorgeix una estegravetica de lrsquohorrorraquo15

7 Para desarrollar esta apoteosis arquitectoacutenica y urbaniacutestica ndash que laquopedra per pedra

carrer per carrer [hellip] evocava les perspectives imperials sobre la futura hegemoniamundialraquo16 ndash Hitler escogioacute un arquitecto laquosediento de cargosraquo y laquonacionalsocialistaentusiastaraquo17 en la persona de Albert Speer pragravecticament su arquitecto particular El30 de enero de 1933 Speer fue nombrado inspector general de Obras Puacuteblicas un cargoequivalente al de ministro responsable soacutelo ante Hitler Desde este momento y hastasu designacioacuten como ministro de Armamento laquotota activitat constructora que no esrelacioneacutes amb els plans de Speer especialment en lrsquoesfera privada o comercial espodia suspendre ldquoper ordre del Fuumlhrerrdquo per tal que els materials i la magrave drsquoobraquedessin lliuresraquo para todo tipo de reformas arquitectoacutenicas o urbaniacutesticasconsideradas prioritarias o de intereacutes del Estado18

8 Desde este momento y hasta el hundimiento del III Reich Albert Speer se convirtioacute en

un personaje fundamental en la trama del poder nazi maacutes allaacute de la maquinaria deguerra exterminio represioacuten y ocupacioacuten del continente Fue un colaboradornecesario y entusiasta en la construccioacuten ndash literal y metafoacuterica ndash de la Alemania nazi yautor de algunas obras como el Zeppelinfeld que evocaban uno de los laquoracons meacutespertorbadors de lrsquoinexplicableraquo19

2 Mayo de 1942 la Exposicioacuten en Madrid

9 En mayo de 1942 la espectacular exposicioacuten alemana recaloacute en Madrid donde seriacutea

inaugurada por el dictador espantildeol y tan importante como esto se sumariacutea a laapertura de una exposicioacuten paralela de arquitectura espantildeola organizada deprisa ycorriendo laquocomo un deber de elemental cortesiacutearaquo y expresioacuten de laquocorteacutes y cordialcamaraderiacutea entre dos entidades profesionales constantemente relacionadas con unadirecta amistadraquo20 iquestQueacute iban a ver el Caudillo y su seacutequito de la propuesta de susamigos y aliados alemanes Seguacuten la descripcioacuten del perioacutedico monaacuterquico-franquistamadrilentildeo ABC los contenidos eran espectaculares laquoCon una extraordinaria riqueza dematerial se exhiben modelos de los edificios representativos del movimiento

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nacionalsocialista y entre ellos los que constituyen la Plaza Real de Munich sede delnazismo y la nueva Cancelleriacutea del Reich que son obras gigantescas de ingenieriacutea laarquitectura militar donde la intervencioacuten directa de la arquitectura arranca en eledificio del Alto Mando del Ejeacutercito la ciudad Herman Goering representativa de lapoblacioacuten moderna en Alemania el gran Stadio de Nuremberg el Palacio de Congresosde la misma ciudad la gran plaza Redonda de Berliacuten que constituye uno de los lugaresde reforma a fondo de la capital etc nos muestran la enorme capacidad constructivadel pueblo alemaacuten y la grandiosidad que sabe imprimir a sus obrasraquo La cumbre de laexposicioacuten era el proyecto de reforma de Berliacuten ndashla futura megaloacutepolis Germaniandash laquoacargo de Speer de una magnificiencia y de un sentido moderno en belliacutesima alianzaque causa extraordinaria admiracioacutenraquo

10 La croacutenica sin embargo no terminaba aquiacute habiacutea algo maacutes laquoSe puede decir sin

exageracioacuten que desde que se penetra en esta Exposicioacuten hasta que se sale de ella unintereacutes creciente domina el espiacuteritu La moderna arquitectura alemana no representaen modo alguno una ruptura con la tradicioacuten cultural alemana y con la evolucioacutenartiacutestica europea sino que es maacutes bien una representacioacuten grandiosa en nuestros diacuteasde los valores perennes de aqueacutellas Es al mismo tiempo una demostracioacuten de lapotencia creadora de la nueva Alemania y un testimonio de su sentido espiritual ElFuumlhrer ha sabido rodearse de especialistas eminentes para llevar a cabo su altaconcepcioacuten arquitectoacutenicaraquo21

11 iquestQueacute podiacutean ofrecer los rendidos y fascinados admiradores espantildeoles de la Alemania

nazi Muy poca cosa y notablemente menos espectacular laquoel mejoramiento de lasviviendas humildesraquo laquolas mejoras en los poblados de pesqueros y en los suburbios yzonas superpobladasraquo y algunas muestras de la reconstruccioacuten de Santander ndashviacutectimade un gran incendio tiempo atraacutesndash la urbanizacioacuten de la plaza del Pilar en Zaragoza laampliacioacuten del Museo del Prado y poca cosa maacutes La joya de la exposicioacuten espantildeolalaquomaacutexima expresioacuten de la arquitectura nacionalraquo era laquoel monumento que por expresaindicacioacuten del Caudillo se eleva a los heacuteroes de nuestra guerra de liberacioacuten cerca deSan Lorenzo del Escorial en el Valle de los Caiacutedosraquo

12 iquestPodiacutea competir el Valle de los Caiacutedos con la llamada Sala de las Asambleas de Albert

Speer considerada un laquoun emblema de la cobejada hegemonia mundialraquo22 Sin dudaalguna no El intento de competir que suponiacutea la exhibicioacuten de proyectosarquitectoacutenicos y urbaniacutesticos espantildeoles en paralelo a la muestra alemana estabacondenado al fracaso desde un principio La exposicioacuten nazi estaba pensada paraproyectar desde Alemania hacia el conjunto del continente la obra hecha y la futuraAlemania ndash o Berliacuten como su centro ndash ya no se limitaba a ser un punto en el mapa unlugar concreto sino que actuaba como metaacutefora de lo que seriacutea la nueva Europaurbana sometida al dominio y a las directrices de los nazis Las reformas de Berliacuten noestaban pensadas para embellecer y modernizar la capital alemana eran la expresioacutenreal de la futura Germania la nueva capital de Europa Ciertamente parte de la muestraexpositiva se limitaba a construcciones rurales pequentildeos proyectos locales sinembargo solamente eran complementos del nuacutecleo central Enfrente o paralelamenteel franquismo soacutelo podiacutea ofrecer un monumento funerario gigantesco levantado porpresos poliacutetico de un lamentable gusto esteacutetico arquitectoacutenicamente retroacutegado ndash eneso coincidiacutea con parte del laquonuevo estilo alemaacutenraquo ideoloacutegicamente y esteacuteticamenteantimoderno ndash y dominado por el discurso nacional-catoacutelico vigente en aquellos antildeos

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De hecho el bajo nivel de la exposicioacuten espantildeola se correspondiacutea con la talla intelectualde los principales jerifaltes franquistas

13 Naturalmente la prensa espantildeola ndash mediatizada y controlada muy de cerca por el poder

ndash se esforzoacute para poner en un mismo plano de igualdad las realizaciones alemanas yespantildeolas Detraacutes de cada gran obra arquitectoacutenica o urbaniacutestica estaban los genioscreadores de Hitler y Franco Despueacutes veniacutean las reflexiones maacutes profundas laquoLaarquitectura es base firme de expresioacuten de una cultura Ese amor a las viejas ruinaslegadas por los pueblos claacutesicos no es otra cosa sino el reflejo de coacutemo consideramos lacivilizacioacuten que supo y pudo realizar tales obras Hoy Alemania e Italia por ejemploconceden enorme importancia a la arquitectura que constituye tema preferente ydominante de sus actividades incluso en los tremendos momentos actuales En Espantildeatambieacuten El Caudillo desde que empuntildeoacute las riendas del Gobierno se preocupoacute de estosproblemas y en la misma guerra de liberacioacuten dedicoacuteles atencioacuten preferentiacutesima [hellip]Hay en todo ello lo mismo en Alemania e Italia que en Espantildea una ambicioacuten que surgede la misma concepcioacuten poliacutetica de los tres Estadoshellipraquo23 Era una muestra de sinceridadque iba mucho maacutes allaacute de las indicaciones que hubiese hecho llegar la censurafranquista a los medios La arquitectura como proyecto poliacutetico como herramientaideoloacutegica de construccioacuten poliacutetica hermanaba en una laquomisma concepcioacuten poliacuteticaraquo lastres supuestas grandes potencias fascistas del continente Para un reacutegimen como elfranquista ndash que a partir de 1944 se apresuroacute a desmentir que tuviese similitudes conel nazismo alemaacuten o con el fascismo italiano ndash presentarse en mayo de 1942 en unplano de igualdad con el pujante nazismo ya era un triunfo

14 El 6 de mayo se llevoacute a cabo la inauguracioacuten Por parte alemana la representacioacuten era

muy notable En ausencia de Albert Speer comisario oficial de la exposicioacuten ladelegacioacuten estaba encabezada por el embajador en Madrid Von Stohrer Representabana Speer el alcalde de Nuremberg Willy Liebel Wilhelm Kreis consejero general deArquitectura Rudolf Wolters comisario de Exposiciones Gerhard Frankvicepresidente de la Inspeccioacuten General de Arquitectura Renner director de laexposicioacuten y Brichbach consejero ministerial y jefe de la seccioacuten de Artes Plaacutesticas enel ministerio de Propaganda alemaacuten

15 A las doce y diez de la mantildeana llegaba el dictador espantildeol para presidir la inauguracioacuten

Despueacutes de los saludos la revista militar etc el general Franco empezoacute el recorridoacompantildeado de la numerosa delegacioacuten alemana laquoEl embajador Von Stohrer y elprofesor doctor Wilhelm Kreis fueron explicando minuciosamente al Caudillo cada unade las maquetas expuestas y respondiendo a las preguntas que les iba formulando encada una de las salas de la magniacutefica Exposicioacuten que ademaacutes estaacuten ilustradas conespleacutendidas y belliacutesimas fotografiacuteas de esta obra ingente de arquitectura Fijoacute suatencioacuten el Jefe del Estado en un busto suyo obra en yeso pintado en bronce de unverdadero acierto y del que es autor el arquitecto alemaacuten Blum Martin que realizaintercambio de estudios en Madrid El Caudillo pidioacute que le fuera presentado cosa quehizo el arquitecto de Stuttgart Sr Jansen El Caudillo le felicitoacute muy efusivamente asiacutecomo al embajador de Alemania y a los arquitectos y personalidades de aquel paiacutes porla magnificiencia de la obra que ofrecen al conocimiento de los espantildeoles y que pone derelieve la importancia que Alemania concede a la intervencioacuten directa de laarquitectura en todo geacutenero de construcciones sean civiles sean militaresraquo24 Leyendoentre liacuteneas parece evidente que el Caudillo no solamente teniacutea conocimientos muylimitados sobre arquitectura y urbanismo sino que ademaacutes su intereacutes por la materia no

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era muy notable En este aspecto y a pesar de los esfuerzos de la prensa franquista y losmedios oficiales no podiacutea competir con la fama de constructores y urbanistas de suscolegas fascista y nazi De los tres dictadores sin duda alguna el general Franco era eluacuteltimo en la cola de la galeriacutea de grandes constructores de la nueva Europa

3 Un libro para la Exposicioacuten

16 Las dos exposiciones en Madrid y Barcelona llegaron acompantildeadas de un libro que

hariacutea las funciones de cataacutelogo Preparador por el mismiacutesimo Albert Speer y con unextenso proacutelogo de Rudolf Wolters La nueva arquitectura alemanaNeue deutsche baukunst

era un un libro bilinguumle alemaacuten-espantildeol publicado por Volk und Reich Verlag deBerliacuten en 1941 que queriacutea mostrar con la inclusioacuten de numerosas laacuteminas yfotografiacuteas el trabajo realizado laquoen los ocho antildeos transcurridos desde la toma delpoder por Adolfo Hitlerraquo en el campo de la arquitectura y el urbanismo o como escribiacuteaAlbert Speer en la presentacioacuten laquoel nuevo aspecto de las ciudades alemanasraquo

17 El libro impresionaba tanto por la calidad de la edicioacuten como por el contenido graacutefico ndash

un despliegue notable de laacuteminas de obras construiacutedas otras en viacuteas de realizacioacuten yproyectos por empezar ndash y las extensas explicaciones de Rudolf Wolters El colaboradorde Albert Speer presentaba un auteacutentico tratado sobre la relacioacuten entre la arquitecturay la poliacutetica y yendo maacutes lejos el lugar central que la arquitectura tendriacutea en laAlemania nazi pasadas las turbulencias de la guerra

La revolucioacuten de 1933 es para Alemania una transformacioacuten en todos los terrenosde la vida nacional Paralelamente con la renovacioacuten poliacutetica y social va elresurgimiento en el aspecto cultural El Fuumlhrer de Alemania Adolf Hitler se aplicaeacutel mismo a esta tarea Su preferencia va a la arquitecturaLos fines que se persiguen son orden y claridad Se pone mano a la obraradicalmente Por de pronto no se trata del laquoestiloraquo de la forma Se trata maacutes biende lo fundamental el nuevo arte arquitectoacutenico debe emanar de la nueva vida Enconstrucciones de piedra debe simbolizar al pueblo y a su tiempo Por eso de lamisma tarea del propio contenido iraacute sacando la propia formaEl espiacuteritu arquitectoacutenico de la Alemania de hoy se diferencia del de grandes eacutepocaspasadas en algo esencial Ese espiacuteritu abarca maacutes que nunca todo el espacio vital yva dando conscientemente forma al todo La planificacioacuten (Raumordnung) no soacuteloes un concepto de nuestro tiempo sino que es caracteriacutestico y exclusivo suyo Todolo que se construye en grande se ordena con arreglo al todo se supedita a laplanificacioacuten Las ciudades y el paisaje cobran un sentido especial dentro del todoAsiacute Berliacuten seraacute arquitectoacutenicamente tambieacuten la capital del Reich Nuremberg laciudad de los Congresos del Partido Munich la capital del Movimiento Hamburgola ciudad del comercio exterior Graz la del levantamiento nacional etc Lascapitales de las provincias cobraraacuten un sentido que responda a su especial situacioacutene importancia dentro del Reich y con referencia al todo Los laquoOrdensburgosraquo y lasEscuelas poliacuteticas se distribuiraacuten por el Este y por el Oeste por el Centro y por lasfronteras constituyendo nuevos centros y simbolizando la idea del Reich y lacomunidad del pueblo25

18 Despueacutes de esta declaracioacuten de principios Rudolf Wolters presentaba detalladamente

las principales obras dignas de aparecer en el libro y que definiacutean la nueva arquitecturaalemana Munich y su Plaza Real la Casa del Arte Alemaacuten el Forum del Movimiento enNuremberg la Nueva Cancilleriacutea en Berliacuten etc Un amplio cataacutelogo de realizaciones yproyectos que solamente podiacutea provocar la admiracioacuten de cualquier espectador

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interesado en la nueva arquitectura alemana o entusiasta de todo aquello ndash sobretodoen este terreno ndash que supuestamente era laquonuevoraquo en el movimiento nazi

19 Sin embargo no era necesario ser nazi o simpatizar con el nacionalsocialismo para

sentirse admirado fascinado por las propuestas arquitectoacutenicas presentadas en el libro(y su traslacioacuten a las maquetas fotografiacuteas y dibujos de la exposicioacuten) Un catoacutelico pocosospechoso de simpatiacuteas nazis ndash pero notable germanoacutefilo en aquella coyuntura ndash comoel analista Manuel Brunet recibioacute con entusiasmo la publicacioacuten26 un laquolibromaravilloso tan bueno como un excelente libro de versos impreso en suntuoso papel ycon grabados magniacuteficos especialidad muy alemanaraquo

20 Asiacute empezaba su comentario Manuel Brunet quien no escondiacutea que veiacutea en el libro de

Speer y Wolters un ejemplo de laquopropaganda ideoloacutegicaraquo pero de una especie queconteniacutea laquoverdades rotundas verdades en piedraraquo Despueacutes seguiacutea una excursioacutennarrativa muy erudita por el territorio de las relaciones entre la arquitectura y elpoder desde los griegos hasta Luis XIV pasando por unos cuantos ejemplos biacuteblicosDel extenso recorrido que llevaba a cabo Manuel Brunet destacaba algun paacuterrafoespecialmente significativo

[hellip] Un dictador no estaacute obligado a tener sobre la Arquitectura un conjunto de ideasclaras como Adolfo Hitler que nacioacute con vocacioacuten de arquitecto Pero no esinverosiacutemil que a un dictador con menos principios artiacutesticos le endosen un palacioo una serie de edificios estilo Palacio de la Muacutesica de Barcelona27 Arguumlir que unapoliacutetica de gran estilo crea un arte de gran estilo seriacutea peligroso Los griegosvivieron en un caos poliacutetico casi perpetuo y no obstante crearon varios estilos delos que todaviacutea vivimos Napoleoacuten tuvo mucha suerte en este aspecto aunque devez en cuando los hombres de LrsquoAction Franccedilaise se hayan permitido hablar pocorespetuosamente del estilo Imperio considerando que era un pastiche encomparacioacuten con el que usoacute el Rey Sol En cambio la Tercera Repuacuteblica francesa ylos liberales italianos han tenido mala suerte Casi todos sus edificios soncatastroacuteficos No es que no sintieran la necesidad de erigir grandes construccionespero el estilo de la eacutepoca no les fue propicio El ejemplo es el colosal Vittoriale deRomahellip28

21 Gran conocedor de Roma y del fascismo Manuel Brunet reivindicaba la arquitectura del

fascismo italiano como iniciadora de un movimiento antimodernista ndash el Palau de laMuacutesica Catalana que citaba anteriormente ndash y antifuncionalista ndash tomando el Palaciode la Sociedad de las Naciones en Ginebra como ejemplo ndash en el que se incardinaba lanueva arquitectura moderna alemana de Troost y Speer que habiacutea conseguido laquoofrecerun estilo a un reacutegimenraquo

4 Barcelona (octubre de 1942) el triunfo de laExposicioacuten

22 Con el libro como tarjeta de presentacioacuten y plenamente conscientes de que el

acontecimiento teniacutea una importancia singular ndash habiacutea quedado bien demostrado enMadrid con la presencia del dictador en la inauguracioacuten pero para Barcelonarepresentaba un punto aacutelgido en la presencia alemana en la ciudad ndash las autoridadesnazis trasladaron la exposicioacuten a Barcelona ndash antes de recalar en la ciudad catalana ydespueacutes de Madrid habiacutea viajado a Lisboa ndash convencidas y no se equivocaban de queseriacutea recibida con todos los honores por parte de los dirigentes poliacuteticos y culturales delfranquismo local Los antecedentes eran un aval para ser optimistas la exposicioacuten del

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libro alemaacuten en la Universidad en febrero de 1941 habiacutea tenido una acogida notable ylos actos que la habiacutean acompantildeado (conferencias acadeacutemicas visitas guiadas etc)demostraron que la clase poliacutetica e intelectual dominante era especialmente receptiva alas grandes muestras expositivas acadeacutemicas deportivas etc provenientes de laAlemania nazi

23 En un contexto especialmente favorable la Exposicioacuten fue instalada en un lugar de alta

carga simboacutelica para la ciudadaniacutea Todas las croacutenicas y convocatorias indicaban que lamuestra podriacutea verse en el llamado Palacio de Arte Moderno de la Ciudadela ndashlasautoridades franquistas se referiacutean al Parc de la Ciutadella un amplio recintoajardinado levantado sobre la fortaleza militar que dominaba buena parte de la ciudadtras la victoria borboacutenica en la Guerra de Sucesioacuten de 1714 La denominacioacuten oficialfranquista del edificio ocultaba una verdad amarga entre abril de 1931 y enero de 1939el palacio habiacutea acogido el Parlament de Catalunya la caacutemara de diputados catalaneselegidos democraacuteticamente por los ciudadanos en 1932 en el contexto de la autonomiacuteapoliacutetica conseguida por Catalunya durante la Seguna Repuacuteblica espantildeola A partir defebrer de 1939 las dependencias del Parlament ndash con el hemiciclo como punto central ndashfueron cerradas y tapiadas y la planta baja quedoacute para exhibicioacuten de las colecciones depintura del llamado Museo de Arte Moderno

24 Si el cambio de denominacioacuten era un indicador humillante el otro gran elemento de

impacto fue la ornamentacioacuten de la fachada tres enormes esvaacutesticas acompantildeadas dedos banderas laquonacionalesraquo cubriacutean la fachada principal del edificio Posiblemente lacombinacioacuten de estos elementos ndash el cambio de denominacioacuten oficial las banderas en lafachada maacutes los contenidos de la exposicioacuten ndash fue uno de los eacutexitos maacutes notables delfranquismo en su programa de manipulacioacuten histoacuterica y reescritura del pasadoreciente

25 La primera toma de contacto con la Exposicioacuten se produjo el 19 de octubre cuando los

responsables de la muestra invitaron a un selecto grupo de periodistas y autoridadesfranquistas a visitarla antes de abrir las puertas al puacuteblico29 Seguacuten la croacutenica publicadala delegacioacuten invitada era de primer nivel

Asistieron el teniente de alcalde sentildeor Azcoitia en representacioacuten delAyuntamiento el secretario de la Jefatura Provincial de Prensa sentildeor BernabeacuteOliva30 y el presidente de la Asociacioacuten de la Prensa sentildeor Ramiacuterez Pastor asiacute comorepresentantes de todos los perioacutedicos y agencias informativas de nuestra ciudadHicieron los honores a los invitados el vicecoacutensul de Alemania sentildeorReuschenbach el doctor Hettlage representante del profesor Albert Speerministro del Reich organizador del certamen y autor de numerosas obras de las queen eacutel se exhiben el doctor Biebrand consejero de aquel ministro el comisario de laExposicioacuten sentildeor Otto Renner don Heriberto Giors de los Ferrocarriles Alemanesy don Oscar Streit representante de la DNB

26 La presencia de los periodistas en una convocatoria previa a la inauguracioacuten oficial

teniacutea una utilidad que iba maacutes allaacute de la estrictamente informativa En los primerosantildeos de la dictadura franquista los periodistas ndash y los medios para los que trabajabanndashasumiacutean la funcioacuten de laquointelectuales orgaacutenicosraquo del reacutegimen Con la intelectualidadespantildeola ndash y catalana ndash mayoritariamente diezmada por la represioacuten y la depuracioacutenfranquistas y el exilio la dictadura convirtioacute la prensa en la principal herramienta detransmisioacuten poliacutetica e ideoloacutegica en una especie de fuerza de infanteriacutea de primeraliacutenea de combate cultural e ideoloacutegico Por este motivo agasajar a los periodistas nosolamente era asegurarse la presencia en los medios ndash cosa que era inevitable teniendo

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en cuenta las directrices del poder ndash sino que tambieacuten representaba poder explicar elsignificado profundo de la muestra a los supuestos laquocreadoresraquo ndash o mejorlaquotransmisoresraquo ndash de opinioacuten de la dictadura franquista

27 iquestQueacute ofreciacutea la Exposicioacuten En palabras del vicecoacutensul Reuschenbach mostraba laquouna

breve impresioacuten de la nueva orientacioacuten arquitectoacutenica alemana [hellip] No se pretende[hellip] imponer la orientacioacuten artiacutestica alemana a otros pueblos ya que el alemaacuten sienteuna gran admiracioacuten por los inmortales monumentos de la arquitectura espantildeolaraquo31 Elvicecoacutensul pediacutea a la prensa barcelonesa su ayuda laquopara que sus lectores aporten susimpatiacutea y su comprensioacuten por el modo alemaacuten de apreciar las cosasraquo32 Pero maacutes allaacutede las palabras protocolarias del diplomaacutetico la Exposicioacuten reclamaba un anaacutelisis maacutespausado tanto de quien la habiacutea inspirado ndash Albert Speer ndash como del significado de lasobras cuyos proyectos maquetas dibujos etc iban a ser mostrados Y un buen ejemplode este anaacutelisis lo ofreciacutea uno de los grandes perioacutedicos de la ciudad33

La Exposicioacuten de Arquitectura Alemana Moderna que se inauguraraacute hoy en elPalacio de Arte Moderno de la Ciudadela y se celebraraacute hasta el diacutea 4 de noviembreha sido organizada bajo la alta direccioacuten del sentildeor Albert Speer ministro del Reich einspector general de Edificacioacuten de la ciudad de BerliacutenEs la personalidad de Albert Speer una de las maacutes relevantes en el campo de laactual arquitectura alemana Nacido en Manheim en 1905 cursoacute estudios en la AltaEscuela Teacutecnica de Berliacuten En posesioacuten de las carreras de ingeniero y arquitectoprestoacute relevantes servicios en el periacuteodo de organizacioacuten del nuevo Estado NacionalSocialista distinguieacutendose con la construccioacuten de las grandes obras destinadas a loscongresos y reuniones del partido de Nuremberg En 1937 fue nombrado inspectorgeneral de Edificacioacuten de la ciudad de Berliacuten y en esta calidad encargado de losgrandes planes de reforma que vieron un comienzo de realizacioacuten y de los que sonelementos destacados el magniacutefico edificio de la nueva Cancilleriacutea y la larga avenidatransversal que cruza Berliacuten de este a oeste con toda una serie de importantesedificios La labor desarrollada en este aspecto indujo al Fuumlhrer a raiacutez de ladesgracia que costara la vida al doctor Todt a confiar el Ministerio por eacuteste antesregentado a Albert Speer que figura entre los colaboradores maacutes iacutentimos de AdolfHitler Con ello vino a sumarse a sus ya importantes tareas de magnitud histoacutericauna misioacuten de la mayor trascendencia A eacutesta se debe que el sentildeor Speer no hayapodido asistir personalmente a la inauguracioacuten de la Exposicioacuten que con tantocarintildeo ha organizadoLa primera gran obra arquitectoacutenica en un ambiente histoacuterico y urbano fue la PlazaReal de Munich debida al primer arquitecto del Fuumlhrer Paul Ludwig Troostfallecido por desgracia poco antes de terminarla A ambos lados de los Templos dela Fama erigidos en conmemoracioacuten de los muertos del intento de alzamientonacional de noviembre de 1923 dos grandes edificios de la Jefatura Suprema delMovimiento cierran la parte oeste de la plaza que despojada de todo elementonatural y fortuito (como aacuterboles y verdor) da un marco de piedra severo y digno alos heacuteroes caiacutedos Fue tambieacuten Troost autor de la nueva Casa del Arte Alemaacuten en laque se celebran exposiciones anuales de pintores alemanes contemporaacuteneos y quereafirman la posicioacuten de Munich como importante centro de actividad artiacutesticaEn Nuremberg la ciudad de los congresos del Partido Nacional Socialista es dondepuede comprobarse mejor el influjo antes sentildealado de la renovacioacuten poliacutetica sobrelas creaciones arquitectoacutenicas aquiacute en efecto surgioacute en la mente del Fuumlhrer alcalor de las primeras y cada vez mayores manifestaciones al aire libre el magnoproyecto de la Explanada de los Congresos del Partido conjunto de construccionesmonumentales de las que algunas estaban casi terminadas ya al interrumpirse lasobras a consecuencia de la guerra los edificios del Foro del Movimiento el Pabelloacutendel Congreso la amplia Viacutea de los Desfiles de 90 metros de anchura el Campo deMarzo que serviraacute en el futuro para las manifestaciones del Ejeacutercito elldquoZeppelinfeldrdquo el proyectado Estadio Alemaacuten son sus partes esenciales El

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planteamiento fue encomendado en 1934 a Albert Speer el cual concibioacute un ejeatrevido en el dispositivo general y amplioacute considerablemente las proporcionestotales de eacuteste que fue ademaacutes puesto en contacto maacutes estrecho con la viejaciudadPero la cima y remate de las reformas urbanas habraacute de ser la de Berliacutenencomendada tambieacuten a Speer seguacuten hemos indicado ya en 1937 y para la cual sehan destinado fondos extraordinarios Se preveacute una gran cruz de calles con ejedominante Norte-Sur con cuatro grandes calles de circunvalacioacuten destinadas adescongestionar el traacutefico interior y nuevos espacios de verdor que penetraraacutenprofundamente como lenguas radiales en el antiguo nuacutecleo urbano Ya en 1939 sehabiacutea terminado una parte importante de la avenida Este-Oeste desde la Puerta deBrandenburgo hasta la Plaza de Mussolini Poco antes se habiacutea construido tambieacutenel primer edificio representativo dentro de la reforma la Nueva Cancilleriacutea Eacutestaelevada por Speer en el breve espacio de nueve meses presta su marco adecuado alas esculturas de Arno Breker a los mosaicos de Herman Kaspar y a los gobelinos deWerner Peiner y es tan caracteriacutestica del nuevo espiacuteritu por sus liacuteneas externasequilibradas y sencillas como por su aspecto interior en el que sobresalen la grangaleriacutea de maacutermol y el despacho del FuumlhrerOtra serie de ciudades seraacuten tambieacuten objeto de amplias reformas Entre los nombresde arquitectos destacados podemos antildeadir a los de Troost y Speer los de JosephThorak y Kurt Schmid-Ehren que han actuado en Munich y Nuremberg HermannGiesler Roderich Fink y Wilhelm Kreis cuya labor ha sido asimismo muy fecunda yvariadaHagamos finalmente una breve referencia a las Escuelas de Mandos entre las quecabe citar la de Sonthofen obra de Giesler numerosos Hogares de la JuventudHitleriana la Escuela Superior del Partido que ha comenzado a construirse enChiemsee etc Muchas de estas obras no han podido terminarse auacuten por causa de laguerra pero por deseo expreso del Fuumlhrer la labor de planeamiento prosigue apesar del conflicto sentando las bases de la futura actividad constructiva

28 Podiacutean hacerse lecturas maacutes amplias del significado general de la Exposicioacuten Asiacute lo

creiacutea un criacutetico de arte falangista Luis Monreal Tejada34 quien como hicierananteriormente Manuel Brunet o Manuel Penella de Silva tambieacuten se dejaba llevar porel fascinante poderiacuteo nazi laquoLa Exposicioacuten de la Moderna Arquitectura Alemana enestos momentos de lucha en defensa de una Civilizacioacuten milenaria constituye unsiacutembolo y una realidad Reafirma la existencia del espiacuteritu europeo y demuestra queeacuteste posee en nuestro tiempo tanta vitalidad como en otras eacutepocas histoacutericas de las quenos sentimos orgullosos Y esta conclusioacuten clara y manifiesta debe llenarnos deconfianza en los destinos de nuestro Occidenteraquo35 Previamente se habiacutea referido laquoa lapresentacioacuten maravillosa de esta Exposicioacutenraquo laquomuestra de lo que el impulso hitlerianologra servido por la disciplina y el trabajo de su puebloraquo Despueacutes veniacutea la referenciainexcusable al monasterio de San Lorenzo del Escorial como ejemplo de que tambieacutenen Espantildea habiacutea existido una arquitectura con ambiciones imperiales y se adentraba enla propuesta laquoneoclaacutesicaraquo de la nueva arquitectura alemana laquoEl Neoclaacutesico hitlerianoes de maacutexima sobriedad Puede decirse que posee un rigor filosoacutefico en la simplecomposicioacuten de liacuteneas y masas Triunfa la liacutenea recta a la que con gran oportunidad ymesura se la yuxtapone al sereno contraste del medio punto o el ritmo subyugador dela columnata Algunas veces unos relieves o unas estatuas animan el conjuntoarquitectoacutenico Pero es eacuteste siempre el que se impone y triunfa como siacutembolo delpensamiento constructor de los capitanes de la nueva Europaraquo Maquetas proyectosfotografiacuteas etc laquoson asombro del visitanteraquo todo era admirable Alemania y suarquitectura teniacutean amigos incondicionales y rendidos en Barcelona

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29 El martes 20 de octubre se llevoacute a cabo la inauguracioacuten La representacioacuten poliacutetica y

social del poder franquista fue de primer orden laquoEl acto lo presidieron el CapitaacutenGeneral del IV Regioacuten teniente general Kindelaacuten el Gobernador civil y Jefe provincialdel Movimiento don Antonio de Correa el embajador de Alemania en Espantildea sentildeorStohrer el Gobernador militar general Moreno Calderoacuten alcalde accidental deBarcelona sentildeor Joaniquet vicepresidente de la Diputacioacuten Provincial sentildeor Batlloacuterector de la Universidad y Delegado provincial de Educacioacuten Nacional sentildeor Goacutemez delCampillo canoacutenigo doctor Faura por el obispado figurando tambieacuten entre losasistentes al acto el Jefe Superior de Policiacutea coronel Asensi Ceperohellipraquo36 Ademaacutes de losmaacuteximos representantes del poder poliacutetico ndash provincial y local ndash militar y policial ellaquonuevoraquo estamento acadeacutemico e intelectual ndash los hombres que habiacutean ocupado lospuestos vacantes en la universidad las instituciones culturales y cientiacuteficas etc tras larepresioacuten y la depuracioacuten franquistas ndash tambieacuten hizo acto de presencia Luis MonrealTejada laquocomisario de la Defensa del Patrimonio Artiacutestico Nacionalraquo y pieza clave en elmercado de arte barceloneacutes Luis Moragas del Sindicato Espantildeol Universitario (SEU)Javier de Salas director del llamado Museo de Bellas Artes y profesor en la universidadde Barcelona Martiacuten Almagro catedraacutetico de Prehistoria y director del MuseoArqueoloacutegico37 Buenaventura Bassegoda catedraacutetico de la Escuela de Arquitectura quetendriacutea un activo papel en relacioacuten a la Exposicioacuten etc Era pues un acontecimientoque provocoacute una mobilizacioacuten social de gran envergadura La Barcelona franquistahabiacutea entendido que se encontraba ante una ocasioacuten excepcional y asiacute lo manifestoacuteasistiendo a la inauguracioacuten en el mal llamado Palacio de Arte Moderno

30 Por parte alemana la representacioacuten tambieacuten era de alto nivel Al embajador en

Espantildea le acompantildeaban laquoel profesor Huttlage que representaba al ministro sentildeorSpeer el Consejero ministerial doctor Biebrach que ostentaba la representacioacuten delministro alemaacuten de Propaganda Dr Goebbels el coacutensul general de Alemania doctorJaeger los vicecoacutensules sentildeores Reuschembach conde Strachwitz y Ruggenberg el jefedel Partido Nacionalsocialista en Barcelona sentildeor Knopff el jefe de dicho partido enEspantildea Sr Thimmann y otras jerarquiacuteas del mismo y representantes de las diversasentidades culturales y econoacutemicas de Alemania en nuestra ciudadraquo La confluencia enun mismo espacio de cuadros oficiales falangistas y nazis dirigentes y responsablespoliacuteticos y militares espantildeoles y alemanes era una magniacutefica imagen de la falsaneutralidad espantildeola ante el conflicto europeo y reafirmaba las amistosas relacionesentre las dos dictaduras

31 Abrioacute el acto el vicecoacutensul alemaacuten en Barcelona quien se reafirmoacute en el toacutepico de la

vinculacioacuten especial entre la arquitectura laquoy la persona del Fuumlhrer y de su voluntadconstructiva [hellip] que con el mayor relieve traduce el caraacutecter del Nacionalsocialismoraquo38

Despueacutes el doctor Hettlage ofrecioacute un discurso de mayor contenido e intencioacutenlaquoRealzoacute la importancia que en todo tiempo ha tenido la arquitectura comomanifestacioacuten maacutes inmediata y duradera de la historia de una nacioacutenraquo tambieacuten explicoacuteque una construccioacuten laquofrecuentemente ofrece maacutes indicaciones sobre los hechos de unsiglo entero que un milloacuten de documentos impresosraquo e hizo una afirmacioacuten quenaturalmente la realidad diaria desmentiacutea laquoAlemania no tiene el deseo de implantarsu modo de ser y su concepto artiacutestico a otrs pueblos extranjeros por los que siente lamisma estimacioacutenraquo

32 Por parte franquista la bienvenida fue a cargo del alcalde accidental Aurelio Joaniquet

un veterano poliacutetico de la extrema derecha monaacuterquica bien aposentado en el

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franquismo y recieacuten llegado como tantos otros al falangismo Era un bunrepresentante del stablishment poliacutetico y social de la Barcelona franquista y su imagende severidad burguesa y conservadora ilustraba perfectamente el maridaje entrederechas tradicionales y fascismos de nuevo cuntildeo Su papel en el evento no debiacutealimitarse a dar la bienvenida a la delegacioacuten alemana sino que tambieacuten debiacuteareivindicar los meacuteritos espantildeoles

Nos traeis sentildeores esta manifestacioacuten de la moderna arquitectura alemana enmomentos en que nuestro aacutenimo estaacute bien dispuesto para recibirla y comprenderlaNo estaacute lejano el diacutea en que Espantildea luchaba contra el comunismo ruso en su propiosuelo y en aquel primer acto de la gran tragedia europea el gesto de Alemania y deItalia no fue de indiferencia sino de hospitalidad para las familias evadidas de suhogar y de ayuda para vencer al enemigo comuacuten que trataba de establecer un puntode apoyo en el occidente de Europa para sojuzgarla despueacutes maacutes faacutecilmentePor ello en justa correspondencia nuestra Divisioacuten Azul formada por voluntariospertenecientes a todas las clases sociales acompantildea a los soldados alemanes en loscampos de Rusia en la heroica lucha contra el comunismo Espantildea no esperaimpasible que derrameis vuestra sangre en beneficio de todos sin hacer ningunaaportacioacuten [hellip] la Espantildea de hoy que tiene por lema el que la vida del hombre sobrela tierra es milicia es partiacutecipe de la dura Cruzada contra el comunismo porquesabe que sin su destruccioacuten previa no puede haber fortuna ni dicha ni religioacuten nimoral ni paz entre los hombres

33 Ciertamente el discurso inaugural del alcalde accidental de Barcelona teniacutea poco que

ver con los contenidos de la Exposicioacuten su significacioacuten etc Pero era previsible quefuera asiacute el franquismo en todos sus niveles padeciacutea de un sentimiento de inferioridady envidia ante el desplegamiento del poder nazi en Europa que obligaba a sus cabezasvisibles ndash militares civiles intelectuales propagandiacutesticas etc ndash a insistir una y otravez en la laquoEspantildea precursora y victoriosaraquo en el combate universal contra elcomunismo como una foacutermula para reivindicar un supuesto poderiacuteo espantildeol y sobretodo evitar el relegamiento de la dictadura espantildeola al furgoacuten de cola de las nuevaspotencias fascistas europeas De aquiacute que Aurelio Joaniquet trajese a colacioacuten la victoriade 1939 la Divisioacuten Azul y otros supuestos meacuteritos que permitiesen equilibrar lapercepcioacuten de inferioridad ante la exhibicioacuten de obras arquitectoacutenicas alemanasProbablemente la delegacioacuten nazi presente en el Palacio de Arte Moderno asintioacute conamabilidad y correccioacuten al discurso pero se cintildeoacute a la misioacuten que se le habiacuteaencomendado fascinar a Europa con los grandes proyectos urbaniacutesticos yarquitectoacutenicos que definiacutean mejor que muchos discursos el renacido poder alemaacutenmaacutes allaacute de sus fronteras

34 Reafirmada por parte del alcalde accidental la indestructible alianza de amistad entre

los dos paiacuteses aun tuvo tiempo para evocar la laquoespantildeolizacioacutenraquo de algunos artistasalemanes y citar el nombre de acadeacutemicos contemporaacuteneos como Karl Vossler laquoquehan sabido comprender el espiacuteritu espantildeol y han aportado al estudio y conocimiento delas cosas de Espantildea su preclara inteligenciaraquo

35 Desde este momento y hasta el 4 de noviembre la Exposicioacuten quedoacute abierta al puacuteblico

Raacutepidamente se organizaron visitas colectivas de diferentes grupos de la ciudadAlgunos institutos de ensentildeanza media mandaron a sus alumnos caso de los centrosMeneacutendez Pelayo y Maragall tambieacuten hicieron acto de presencia un grupo de militaresdel Centro Cultural del Ejeacutercito y de la Armada y el Frente de Juventudes ndashlaorganizacioacuten juvenil falangista ndash mandoacute una delegacioacuten el mismo diacutea que visitaron laExposicioacuten los alumnos del Instituto del Teatro39 Les seguiriacutean los alumnos de la

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Escuela de Ingenieros Industriales del Colegio Alemaacuten (28 de octubre) y profesores yalumnos de la Escuela de Arquitectura encabezados por el secretario y catedraacuteticoBuenaventura Bassegoda quien iba acompantildeado de Emilio Canosa decano de la EscuelaSuperior de Arquitectura de Madrid Este grupo de visitantes asiacute como maacutes tarde laquolosciacuterculos intelectuales y autoridades de nuestra ciudadraquo gozaron de la oportunidad devisionar las peliacuteculas Arquitectura en la Alemania de Adolfo Hitler y Expresioacuten en piedra40

36 El 4 de noviembre se clausuraba la Exposicioacuten Antes de cerrar puertas aun la visitaron

miembros del laquoDepartamento de Aparejadores del SEUraquo y de la Escuela Superior deBellas Artes Con ellos la muestra habiacutea llegado a los 30000 visitantes una cifra muynotable para una actividad de estas caracteriacutesticas y en una ciudad que viviacutea castigadapor una muy dura posguerra

5 Una uacuteltima reflexioacuten de un especialistaBuenaventura Bassegoda

37 Muy probablemente la prensa barcelonesa se expresaba con toda sinceridad cuando

calificaba la Exposicioacuten de eacutexito Miles de visitantes proyecciones de documentalesmovilizacioacuten de las organizaciones falangistas y de los centros educativos etc era unbuen balance de la muestra y su impacto

38 Pero tambieacuten en los ambientes maacutes intelectuales y especializados habiacutea recibido una

notable atencioacuten Manuel Brunet habiacutea dedicado un extenso comentario al libro-cataacutelogo ndashademaacutes de sus anaacutelisis sobre la arquitectura fascista ndash Luis Monreal sedeclaraba rendido al poderiacuteo nazi Y el catedraacutetico y laquosecretario perpetuoraquo de laEscuela de Arquitectura de Barcelona Buenaventura Bassegoda que habiacutea sidovisitante asiduo de la Exposicioacuten tambieacuten le dedicoacute una atencioacuten especial En aquellostiempos de posguerra Bassegoda era uno de los arquitectos de referencia delfranquismo local Formado en lops ambientes conservadores y catoacutelicos de preguerra apartir de 1939 fue uno de los referentes acadeacutemicos e intelectuales de los proyectos derestauracioacuten de edificios ndash sobre todo religiosos ndash destruidos o castigados por la guerray la revolucioacuten y tuvo un papel muy activo en los ciacuterculos culturales de la buenasociedad franquista Tanto se le podiacutea encontrar en el Ciacuterculo Cultural del Ejeacutercito y dela Armada explicando al personal militar las destrucciones de que fue viacutectima labasiacutelica goacutetica de Santa Maria del Mar por parte de la laquohorda rojaraquo como era delegadopor el ayuntamiento de Barcelona para representarlo en el congreso internacional dearquitectura convocado en Berliacuten en noviembre de 1942

39 Muy activo maacutes allaacute de su caacutetedra universitaria era loacutegico que mostrara y manifestara

su intereacutes especial por la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Desde laspaacuteginas del semanario Destino Poliacutetica de Unidad (la revista poliacutetico-cultural maacutesimportante de la Espantildea de posguerra) el arquitecto pudo manifestar su satisfaccioacutenporque el puacuteblico barceloneacutes laquohipersensible ante toda manifestacioacuten de nudaarquitectura acostumbrado a buscar la virtud en el comedio sin caer en el defecto decomiar lo mediocre y lo trivialraquo habiacutea expresado su gran admiracioacuten por la laquonuevaarquitectura alemanaraquo41 Pero maacutes allaacute de la reaccioacuten ciudadana iquestqueacute era lo realmenterelevante Por ejemplo seguacuten el arquitecto Bassegoda laquoLa unaacutenime voluntad devictoria de un pueblo queda aquiacute de manifiesto en perfecta equipolencia con el triunfode los nuevos caacutenones morfoloacutegicos Recordemos Luego de una importante aportacioacuten

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claramente antinacional del grupo judiacuteo que alcanzoacute eacutexitos indiscutibles como Gropiusi Mendelssohn mientras los estadistas republicanos en el sanedriacuten del Leman seadormilaban arrullados por la voz del violoncelo de Briand el pueblo alemaacuten reconoceen Adolfo Hitler al hombre extraordinario llamado a levantarlo del oprobio en que viviacuteapor las malas artes de sus enemigos Y la revolucioacuten nacional-socialista que sacude elorganismo estatal desde el zampeado hasta el fastigio ha de remover tambieacuten eluniverso plaacutestico para orientarlo hacia metas maacutes limpias y excelsas Ahitos de alabarsin entenderlo el arte cerebral abstracto aacuterido y convencional que se empentildea encolocar la nariz o la rodilla en el lugar del ombligo vemos con alivio que la arquitecturahitleriana propugna un nuevo clasicismohellipraquo

40 laquoAliviadoraquo por haber podido superar la laquoarquitectura judiacutearaquo y laquoel arte cerebralraquo

Bassegoda se expresaba con gran contundencia

La reaccioacuten artiacutestica verdaderamente gigantesca que representa la instauracioacutendel nuevo reacutegimen habla directamente al alma del pueblo alemaacuten con el lenguajepara eacutel maacutes halaguumlentildeo de una arquitectura imponente por su importancia ydimensioacuten y en la que el valor proacutecer y eterno de la canteriacutea haacutecese siacutembolo de lafirmeza del ideal poliacutetico representado A los admiradores de la Bauhaus estadeliberada arquitectura de Estado puede antojaacuterseles regresioacuten a un adocenadorenacimiento claacutesicoPero el observador imparcial comprende en seguida que estaacute inspirada por unavisioacuten maacutes amplia y grandiosa y menos personal y rebuscada que la que animara lacorrecta sobriedad prusiana de Schinkel la serena gracia italiana de Lukae y deSemper o el recio empuje paladiano de Hoffmann Nos hallamos en presencia de unavoluntad de afirmacioacuten de un afaacuten de orden y de disciplina que soacutelo halla fidelidadhermeneacuteutica en solemnes y colosales obras arquitectoacutenicas Lo dijo GieslerlaquoCogemos el pico y la bujarda porque el pincel y los colores nos parecen hartomenguados para representar esta eacutepoca heroica Asentamos a hueso un sillar sobreotro para lograr una obra en la que cada unidad estaacute tan proacutexima a las contiguascomo nuestras manos en la hermandad y nuestros corazones en la fe

41 Rendido como tantos otros franquistas ante el deslumbramiento alemaacuten

Buenaventura Bassegoda terminaba invocando el laquomilagro arquitectoacutenico que estosdiacuteas nos asombraraquo producto del laquotriunfo de la revolucioacuten nacional bajo la guiacutea sentildeerade Adolfo Hitlerraquo

42 Ciertamente teniacutea que hablarse de laquoasombroraquo fascinacioacuten admiracioacuten La Alemania

nazi en mayor medida que la Italia fascista era una referencia inexcusable para laBarcelona franquista y el conjunto del sistema dictatorial espantildeol Ideoloacutegicamenteculturalmente en su organizacioacuten poliacutetica y supuesta eficiencia administrativa y degestioacuten en su supuesto sentido de la renovacioacuten histoacuterica (todo en la Alemania naziera nuevo la nueva arquitectura el nuevo orden la nueva Europahellip) etc la dictaduraalemana era un modelo admirable el summum de lo nuevo que vendriacutea tras barrer losrestos de la decadente sociedad burguesa y liberal del siglo XIX y las primeras deacutecadas

del XX En cierta forma Aurelio Joaniquet lo habiacutea sintetizado en su discurso inaugural

laquopuestas en contacto las creaciones de vuestra moderna arquitectura con la fuerte yrobusta personalidad hispaacutenica se originen formas nuevas rindiendo en definitivaculto a la belleza y al progreso humano patrimonio de todos los pueblosraquoNaturalmente nadie en la Barcelona franquista se preguntaba por el alto precio a pagarpor las laquoformas nuevasraquo o la direccioacuten que tomariacutea el laquoprogreso humanoraquo prometidopor la Alemania hitleriana

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NOTAS

1 Una primera aproximacioacuten a este fenoacutemeno de la posguerra barcelonesa en PEacuteREZ-

VALLVERDUacute Eulagravelia (dir) Barcelona en postguerra 1939-1945 Barcelona Efadoacutes 2014

2 Lothar Altmeyer dio una conferencia el 31 de mayo de 1944 acerca de las laquoCaracteriacutesticas

esenciales del paisaje alemaacutenraquo que seguacuten se apuntaba en el programa de mao laquoencuadra la

fisonomiacutea propia de Alemania en la gran unidad europea y procura esclarecer al mismo tiempo

las fuerzas que el ambiente geograacutefico ofrecen al hombreraquo Los contenidos de la conferencia a

tenor de las explicaciones previas remitiacutean a las praacutecticas de la Geopoliacutetica muy de moda en

aquellos antildeos y que desde Alemania habiacutea llegado a ciacuterculos acadeacutemicos italianos espantildeoles

etc simpatizantes de esta viacutea pseudocientiacutefica Para el caso espantildeol cfr VILANOVA Francesc

Espantildea en el nuevo orden europeo Algunas lecturas franquistas de posguerra en MORENO CANTANO

Antonio Ceacutesar (coord) El ocaso de la verdad Propaganda y prensa exterior en la Espantildea franquista

(1936-1945) Gijoacuten Ediciones Trea 2011 pp 215-250

3 Catedraacutetico en la Universidad de Berliacuten dio dos conferencias laquoLa lucha contra el polvo en las

faacutebricasraquo (5 de noviembre de 1940) y la maacutes interesante y significativa laquoFines y meacutetodos de la

formacioacuten y seleccioacuten profesional del obrero alemaacutenraquo (6 de noviembre de 1940)

4 Su visita a la ciudad en marzo de 1944 estuvo rodeada de los maacuteximos honores y fue recibido

por las primeras autoridades civiles militares y acadeacutemicas franquistas del momento Ofrecioacute dos

conferencias laquoLa influencia europea de San Isidororaquo en la universidad y laquoLas culturas neoliacuteticas

y el espiacuteritu germaacutenicoraquo en el Ateneo Barceloneacutes Seguacuten la prensa (La Vanguardia Espantildeola 17

marzo 1944) en su segunda conferencia habriacutea afirmado laquoen el gran diaacutelogo latinorromaacutenico

las voces hispaacutenicas son las que suenan a los germanos con acentos maacutes simpaacuteticos y familiares y

que gran parte de la riqueza psiacutequica germaacutenica se generoacute en el papel de Espantildea como mediadora

entre las civilizaciones mediterraacuteneas y atlaacutenticas y por uacuteltimo y en relacioacuten con la Europa

actual dijo que el bolcheviquismo no puede colaborar en la magna tarea de la cultura europea

porque carece del sentido fundamental de la solidaridadraquo

5 El jurista Carl Schmitt habiacutea sido invitado por el Colegio de Abogados de Barcelona para dar

una conferencia sobre laquoLa situacioacuten actual de la Ciencia del Derecho en Europaraquo laquoEl doctor

Schmitt tratoacute de la situacioacuten actual de la Ciencia del Derecho en Europa seguacuten un derecho

europeo comuacuten que solamente existiriacutea en cuanto los pueblos europeos en conjunto hubiesen

partido del Derecho Romano Los sistemas juriacutedicos en vigor que habiacutean sido ya amenazados

anteriormente por el positivismo y que habiacutean continuado en lucha con la teacutecnica en progreso

sufren hoy tambieacuten una profunda crisis lo que dejariacutea de tener su expresioacuten en la actual

contienda El profesor Schmitt pasoacute a considerar seguidamente la personalidad del gran hombre

de ciencia juriacutedica alemaacuten FK von Savigny fundador de la histoacuterica Escuela Juriacutedica cuyos

trabajos siguen teniendo auacuten hoy importancia para Europa enteraraquo (La Vanguardia Espantildeola 8

julio 1944)

6 laquoHimmler o la paz interior de Alemaniaraquo en La Vanguardia Espantildeola 23 octubre 1940 Lo de

esoteacuterico se refiere a su visita a la montantildea y monasterio benedictino de Montserrat seguacuten

parece para encontrar pistas de la hipoteacutetica localizacioacuten del Santo Graal (en la literatura

esoteacuterica germaacutenica Montserrat podriacutea ser la miacutetica montantildea Montsalvat donde habriacutea sido

escondido el codiciado objeto sagrado)

7 PENELLA DE SILVA Manuel laquoEl trabajo del Fuumlhrer La tarea en la nocheraquo en Destino Poliacutetica de

Unidad 185 1 febrero 1941 Periodista valenciano fue jefe de Falange Espantildeola y Tradicionalista y

de las JONS mdash el partido fascista espantildeol mdash en Baden Palatinado y Saar y corresponsal de Diario

de Barcelona el semanario Destino Poliacutetica de Unidad y El Alcaacutezar (perioacutedico de Madrid) en Berliacuten en

los tres primeros antildeos de la guerra

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8 AZNAR Manuel laquoPoliacutetica de Espantildea en Europa y IIraquo en Solidaridad Nacional 14 julio 1940

9 Por ejemplo el estreno de la peliacutecula de las Juventudes Hitlerianas El flecha Qex en el cine

Savoy el 16 de junio de 1939 Un mes maacutes tarde se estrenaba en el mismo cine Olimpiada de Leni

Riefensthal El 27 de mayo de 1941 en el cine Astoria se estrenaba La victoria en el Oeste

10 La Exposicioacuten del Libro Alemaacuten tuvo lugar en el paranimfo de la Universidad el 15 de febrero

de 1941 En abril del mismo antildeo se inauguroacute otra dedicada a la prensa Y no hay que olvidar las

actividades puacuteblicas del Instituto de Cultura Alemaacuten o las del Colegio Alemaacuten

11 Dos diacuteas despueacutes de la inauguracioacuten de la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana en

Barcelona se habiacutea previsto el inicio del Segundo Congreso de la Federacioacuten de Urbanismo y de la

Vivienda espantildeola tambieacuten en la ciudad Para mayor coincidencia las sesiones del congreso se

celebraban en el mismo lugar el llamado Palacio de Arte Moderno que la exposicioacuten alemana

(Solidaridad Nacional 21 octubre 1942) A imitacioacuten del III Reich la dictadura franquista tambieacuten

queriacutea presumir del binomio arquitectura-urbanismo Como veremos maacutes adelante en Madrid

ocurrioacute algo similar

12 ROMANO [BRUNET Manuel] laquoLa guerra y la arquitecturaraquo en Destino Poliacutetica de Unidad 186 8

febrero 1941

13 laquoLa Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Fue inaugurada ayer solemnemente

presidiendo el acto el Embajador de Alemania en Espantildea y nuestras primeras autoridadesraquo en

Diario de Barcelona 21 octubre 1942

14 SCHAumlCHER Wolfgang De Berliacuten a laquoGermaniaraquo Arquitectura i planificacioacute urbana en Art i poder

LrsquoEuropa dels dictadors 1930-1945 Barcelona CCCB-Diputacioacute de Barcelona 1996 p 326 En

castellano laquocon la nueva filosofiacutea de expansionismo en la poliacutetica exteriorraquo

15 Iacutedem p 329 En castellano laquola utilizacioacuten por parte de los nazis de la ldquoarquitectura de la

remodelacioacutenrdquo como instrumento de poder se vinculaba indisolublemente y llevoacute

inevitablemente a la guerra En la siacutentesis de la arquitectura las armas y la guerra junto a la

alegriacutea sangrienta de la conquista mundial y ldquola raza superiorrdquo surge una esteacutetica del horrorraquo

16 Ibiacutedem p 327 En castellano laquopiedra a piedra calle por calle [] evocaba las perspectivas

imperiales sobre la futura hegemoniacutea mundialraquo

17 OVERY Richard Interrogatorios El III Reich en el banquillo Barcelona Tusquets 2003 p 157

Maacutes adelante Richard Overy se muestra implacable con el personaje laquoDio muestras de una

notable indiferencia moral en el curso de estas conversaciones [con los interrogadores aliados en

Nuremberg] No explicaba su oposicioacuten al traslado de mano de obra judiacutea alegando razones

morales contra el antisemitismo sino razones praacutecticas [] No condenaba el empleo de mano de

obra extranjera sino que lamentaba que su eficacia fuera mucho menor que la alemana La

culpabilidad de Speer era innegable como lo es la del hombre que adquiere mercanciacutea robadaraquo

Ibidem p 161

18 SCHAumlCHER Wolfgang op cit p 362 En castellano laquotoda actividad constructora que no se

relacionase con los planes de Speer especialmente en la esfera privada o comercial se podiacutea

suspender ldquopor orden del Fuumlhrerrdquo con el fin de que los materiales y la mano de obra quedasen

disponiblesraquo

19 BENTON Tim Parlar sense adjectius Lrsquoarquitectura al servei del totalitarisme en Art i poder op cit

p 36

20 laquoHoy en el Retiro La gran Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana y la de trabajos de la

Direccioacuten General de Arquitectura de Espantildearaquo en ABC 6 mayo 1942

21 En la misma liacutenea va la descripcioacuten del laquoContenido de la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna

alemanaraquo en ABC 7 mayo 1942 que termina de forma apoteoacutesica laquoEl conjunto de esta Exposicioacuten

es tan artiacutestico y tan sugestivo que difiacutecilmente podriacutea ser superadoraquo

22 SCHAumlCHER Wolfgang op cit p 329 En castellano laquoun emblema de la codiciada hegemoniacutea

mundialraquo

23 ABC 7 mayo 1942

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24 Ibidem

25 WOLTERS Rudolf La nueva arquitectura alemanaNeue deutsche baukunst Volk und Reich

Verlag de Berliacuten 1941 p 10

26 BRUNET Manuel laquoArquitectura poliacuteticaraquo in Destino Poliacutetica de Unidad 278 14 noviembre

1942

27 El Palacio de la Muacutesica (Palau de la Muacutesica Catalana su nombre histograverico hasta 1939 cuando

la dictadura franquista prohibioacute el uso puacuteblico de la lengua catalana y el cambio de nombres de

edificios instituciones comercios calles etc) es uno de los maacuteximos exponentes de la

arquitectura modernista catalana y europea Obra del arquitecto Lluiacutes Domegravenech i Montaner

desde el principio tuvo notables detractores (y defensores fervientes) La cita de este edificio por

parte de Manuel Brunet se debe entender en el contexto de una campantildea de espantildeolizacioacuten del

modernismo catalaacuten movimiento que desde sus inicios y en todas sus expresiones (arquitectura

literatura artes decorativas etc) estuvo muy vinculado al catalanismo poliacutetico Cfr

CASTELLANOS Jordi Postguerra del laquo1900raquo al modernisme La reivindicacioacute drsquoun moviment en GASSOL

BELLET Oliacutevia (ed) Postguerra Reinventant la tradicioacute literagraveria catalana Lleida Punctum 2011 pp

27-49

28 La visioacuten criacutetica de Manuel Brunet acerca de la arquitectura italiana ya veniacutea de lejos En otro

de sus artiacuteculos en Destino Poliacutetica de Unidad (laquoEn el XX aniversario del fascismoraquo 227 7

noviembre 1942) tras sentildealar que el criterio fundamental para construir laquoel ensancheraquo romano

fue laquoque la cuacutepula del Vaticano no se viera desde ninguna calle sentildeal inequiacutevoca de que la

masoneriacutea italiana era tan cerril como la nuestraraquo iba al nuacutecleo del asunto laquoEl esfuerzo

realizado por el fascismo en materia de obras puacuteblicas y urbanismo no tiene rival en ninguacuten paiacutes

del mundo Ha hecho maacutes el fascismo en veinte antildeos que la Tercera Repuacuteblica francesa desde

1870 Todo esto es innegableraquo

29 laquoHoy seraacute inaugurada la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Visita de la prensa

barcelonesaraquo en Diario de Barcelona 20 octubre 1942

30 En la organizacioacuten jeraacuterquica y piramidal del franquismo todos los directores de medios y

estos mismos medios estaban controlados por la Delegacioacuten Provincial de Prensa desde donde se

ejerciacutea la censura previa sobre todo lo que se publicaba o radiaba Joseacute Bernabeacute Oliva de

militancia carlista y colaborador en buena parte de la prensa de Barcelona era el maacuteximo

responsable del aparato poliacutetico de censura y control en la provincia Cfr FABRE Jaume

Periodistes uniformats diaris barcelonins dels anys 40 La represa i la repressioacute Barcelona Colmiddotlegi de

Periodistes-Diputacioacute de Barcelona sa [1996]

31 Diario de Barcelona 20 octubre 1942

32 laquoExposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Visita preliminar de la Prensa de Barcelonaraquo

en La Vanguardia Espantildeola 20 octubre 1942

33 laquoExposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Autores concepcioacuten y sentido de la nueva

arquitectura alemanaraquo en La Vanguardia Espantildeola 20 octubre 1942

34 Luis Monreal Tejada era en aquellos antildeos responsable del servicio de recuperacioacuten de

objetos de arte en Cataluntildea y Valencia un organismo del Ejeacutercito franquista responsable de

recuperar y reorganizar el patrimonio artiacutestico afectado por los tres antildeos de guerra que habiacutea

permanecido hasta el final del conflicto en manos de las autoridades republicanas Instalado en

Barcelona Monreal Tejada colaboraba asiduamente en el perioacutedico falangista Solidaridad Nacional

y con los antildeos se convirtioacute en uno de los mejores y maacutes representativos representantes de la

buena sociedad franquista barcelonesa Mediante sus peripecies personales y profesionales el

historiador puede hacerse una buena idea de las ventajas y privilegios de que gozaron los

vencedores de la guerra a lo largo de la dictadura Cfr un amable e indulgente retrato del

personaje en Sergio Vilasanjuaacuten laquoTertulias cenas y conciertos un diario cultural de posguerraraquo

en La Vanguardia 7 junio 2002

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35 CALISTENES [MONREAL TEJADA Luis] laquoUna nueva interpretacioacuten del Clasicismoraquo en

Solidaridad Nacional 21 octubre 1942

36 laquoLa Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana Fue inaugurada ayer solemnemente

presidiendo el acto el Embajador de Alemania en Espantildea y nuestras primeras autoridadesraquo en

Diario de Barcelona 21 octubre 1942

37 En las conexiones poliacuteticas cientiacuteficas acadeacutemicas etc entre la dictadura franquista y

Alemania la trayectoria mdash y su presencia en la inauguracioacuten de la Exposicioacuten asiacute lo demuestra mdash

de Martiacuten Almagro ofrece un perfil muy singular Cfr GRACIA ALONSO Francisco La arqueologiacutea

durante el primer franquismo (1936-1958) Barcelona Bellaterra 2009 especialmente el capiacutetulo 6 La

relacioacuten entre los arqueoacutelogos espantildeoles y la Alemania nazi

38 Para ser maacutes precisos el coacutensul Jaeger habiacutea manifestado laquoPor ahora permitidme llamar

con toda insistencia la atencioacuten sobre el hecho de las construcciones de Adolfo Hitler y todos sus

proyectos en este terreno deben ser considerados como un documento de los inquebrantables

ideales de paz del pueblo alemaacuten Adolfo Hitler cuya voluntad se concentra en forma tan

intensiva sobre la constrruccioacuten de obras de paz [] habiacutea deseado de todo corazoacuten la paz para su

pueblo para poder dar forma a estas monumentales construcciones de arte y realizarlas pues

solamente la paz garantiza la libre continuacioacuten y feliz terminacioacuten de tales obras Esta paz

fuerte y victoriosa llegaraacute un diacutea a ser una realidad y seraacute tambieacuten la sentildeal y precondicioacuten para

dar principio a una empresa gigantesca y para su solucioacutenraquo (en Solidaridad Nacional 21 octubre

1942)

39 Cfr La Vanguardia Espantildeola (31 octubre 1942) y Diario de Barcelona (27 y 30 octubre 1942)

40 laquoSesioacuten de cine en la Exposicioacuten de ldquoArquitectura Moderna alemanardquoraquo en Diario de Barcelona

30 octubre 1942

41 BASSEGODA Buenaventura laquoLa nueva arquitectura alemanaraquo in Destino Poliacutetica de Unidad

276 31 octubre 1942

RESUacuteMENES

Entre mayo y octubre de 1942 llegoacute a Espantildea la Exposicioacuten de Arquitectura Moderna Alemana la

magna exhibicioacuten comisariada por Albert Speer y sus colaboradores que fue presentada en toda

Europa como el cataacutelogo maacutes completa de las realizaciones arquitectoacutenicas y urbaniacutesticas de la

nueva Alemania Tras su paso por Madrid donde la exposicioacuten fue inaugurada por el dictador

espantildeol general Francisco Franco la exposicioacuten recaloacute en Barcelona donde se convirtioacute en un

acontecimiento social y fue visitada por maacutes de 30000 personas El impacto de sus contenidos se

sumoacute a la enorme fascinacioacuten que la Alemania nazi despertaba en los ciacuterculos intelectuales y

poliacuteticos de la ciudad Este artiacuteculo recoge las reacciones que provocoacute la Exposicioacuten en la

Barcelona de otontildeo de 1942

Tra maggio e ottobre del 1942 giunse in Spagna lrsquoEsposizione di architettura tedesca moderna la

grande mostra curata da Albert Speer e i suoi colleghi che fu introdotta in Europa come il

catalogo piugrave completo di realizzazioni architettoniche e urbanistiche della nuova Germania Dopo

un periodo a Madrid dove la mostra fu inaugurata dal dittatore generale spagnolo Francisco

Franco lrsquoEsposizione si fermograve a Barcellona dove divenne un evento sociale e fu visitata da oltre

30000 persone Lrsquoimpatto delle sue opere si aggiunse allrsquoenorme fascino che la Germania nazista

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aveva risvegliato nei circoli intellettuali e politici della cittagrave Questo articolo raccoglie le reazioni

suscitate dallrsquoEsposizione di Barcellona nellrsquoautunno del 1942

In autumn of 1942 Barcelona received the Exhibition of Modern German Architecture directed

by Albert Speer The objective of this exhibition was to show to European allies the pharaonic

projects of Germany the Europarsquos future new capital the new constructions and the new

urbanism of the Third Reich The pro-Franco leaders of Barcelona and the ldquonewrdquo intellectual

ones (architects of reference) admired the promises and the challenges that the Nazi power was

projecting in a promise of an enormous remodeling of the continent These leaders were

completely fascinated by the German power they admired their military deployment in the

continent and they identified their ideas with the main part of the Nazy ideological program

IacuteNDICE

Parole chiave Albert Speer architettura Barcellona nazismo regime franchista

Palabras claves Albert Speer arquitectura Barcelona Europa nazi franquismo

Keywords Albert Speer architecture Barcelona Francorsquos regime nazism

AUTOR

FRANCESC VILANOVA I VILA-ABADAL

Profesor Titular de Historia Contemporaacutenea en la Universidad Autoacutenoma de Barcelona y Director

del Archivo Carles Pi i Sunyer (Fundacioacute Carles Pi i Sunyer drsquoEstudis Autonogravemics i Locals

Barcelon) Miembro del Grup de Recerca en lrsquoEgravepoca Franquista (GREF) y del Centre drsquoEstudis

sobre les Egravepoques Franquista i Democragravetica (UAB-CEFID)

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La gran exposicioacuten anticomunistadel Tercer Reich DasSowjetparadies (1942)Antonio Ceacutesar Moreno Cantano y Misael Arturo Loacutepez Zapico

1 Presentacioacuten propaganda al servicio del odio

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1 Desde hace siglos ha sido una constante

en el ser humano la apelacioacuten a lossentimientos y prejuicios tradicionalespara mover a las masas en una direccioacutendeterminada Un recurso muy eficaz enesta maniobra ha sido la Propaganda deAtrocidades (Atrocity Propaganda)entendida la misma como la denunciapuacuteblica (si se recurre al principio de laexageracioacuten y la desfiguracioacuten muchomejor) de los ldquocriacutemenesrdquo del adversario yla repulsa de sus cualidades1 Uno de losprimeros ejemplos de la importancia deeste tipo de discursos se retrotrae a laEdad Media El 27 de noviembre de 1095el papa Urbano II en el Concilio deClermont-Ferrand ante miles de francos ybajo el pretexto de recuperar Jerusaleacutenesgrimioacute toda una serie de acusaciones yreproches contra el ldquoinfielrdquo

Destruyen los altares despueacutes de haberlos contaminado con su inmundiciaCircuncidan a los cristianos y la sangre de la circuncisioacuten es rociada sobre el altar olas pilas bautismales Les gusta matar a otros abrieacutendoles el abdomen sacaacutendolesuna extremidad del intestino que luego atan a un poste2

2 iquestPor queacute traemos a colacioacuten estas palabras Ademaacutes de ilustrar con ellas un cuadro

primigenio de la utilizacioacuten del odio para enervar a los creyentes hallamos ndashsin olvidarlas grandes diferencias que existen- paralelismos evidentes con el discurso elaboradopor el nacionalsocialismo alemaacuten desde sus principios Tanto Urbano II como Hitler (yaen Mein Kampf) hablaban de una ldquoraza elegidardquo (los francos para el primero y los ariospara el segundo) que debiacutea hacer frente a un enemigo diaboacutelico (los musulmanesbolchevismo-judaiacutesmo ruso) para garantizar la supervivencia de la civilizacioacutenoccidental Casi nueve centurias despueacutes del inicio de la Primera Cruzada el TercerReich haciacutea un llamamiento a una nueva Cruzada (teacutermino muy presente en la GuerraCivil espantildeola por parte del bando franquista) de las naciones europeas en esta ocasioacutencontra la URSS A raiacutez de la ldquoOperacioacuten Barbarrojardquo (calificada por el mariscalAntonescu como una guerra santa3) se desplegoacute por toda la Europa del Eje una auteacutenticacorriente de odio contra el vecino ruso Expresado el mismo de multitud de formas unode los aspectos maacutes llamativos y atractivos para las masas fue el que se plasmoacute a traveacutesde grandes exposiciones internacionales que recurriendo al arte (pabellonesfotograacuteficos murales carteles esculturas pinturas) y la propaganda crearon unprototipo del enemigo totalmente despreciable para los ciudadanos germanosfranceses o espantildeoles

3 Como se argumentoacute desde el aacutembito de la Psicologiacutea (por ejemplo Mac Dougall en su

obra The Ground Mind 1920) ya a principios del siglo XX uno de los fenoacutemenos maacutessingulares e importantes de la formacioacuten de las masas consistiacutea en la exaltacioacuten eintensificacioacuten de la emotividad de los individuos que la integran Conscientes de estasideas todas estas exposiciones estaban proyectadas a una colectividad que sesobreentendiacutea ndash maacutexime en un contexto de contienda mundial ndash como excitable

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impulsiva apasionada versaacutetil inconsecuente indecisa accesible a las pasionesviolentas y a los sentimientos elementales faacutecil de sugestionar4 En los uacuteltimos antildeos seha orientado el estudio de la cultura visual beacutelica atendiendo a todos los condicionantesrecieacuten esbozados Paradigmaacutetico e innovador en este sentido es el trabajo colectivo deBerthier y Saacutenchez Biosca cuyo eje de anaacutelisis se basaba en el concepto de miedo5 Elinstinto maacutes primario ndash y en intensa relacioacuten con este- presente en todo tipo de eventospropagandiacutesticos fue el odio6 El miedo es una emocioacuten aversiva primaria queexperimenta una persona o grupo ante situaciones que considera una amenaza o riesgoy que pueden ser creadas o exacerbadas por sectores que se encuentran en el poder conel fin de justificar y legitimar sus acciones7 De este sentimiento se deriva el odioformando ambos un clima emocional negativo que predispone a los individuos adesarrollar o aceptar comportamientos hostiles hacia un grupo objetivo debido a laidentificacioacuten que se hace de ellos como una amenaza Para eso es necesario atribuirleal otro al enemigo un conglomerado de atributos peyorativos que crearan en lossujetos un juicio de valor igualmente negativo8

4 Este tipo de sentimientos (ira odio miedo desconfianzahellip) impulsados por la

propaganda de guerra encajan en lo que la ciencia histoacuterica ha bautizado en losuacuteltimos antildeos como Historia de las emociones cuyos principales impulsores han sido PeterBurke Barbara H Rosenwein o William M Reddy9 La nueva historia cultural defiendela relevancia social de los sentimientos como matrices que sostienen loscomportamientos10 Los individuos de una eacutepoca ndash en este caso de enfrentamientofratricida ndash adquieren su racionalidad a traveacutes del aprendizaje sistemaacutetico de una seriede praacutecticas emocionales que nos inclinamos a considerar como producto de unaconstruccioacuten social del resultado de un adoctrinamiento que busca una respuestadeterminada en el individuo y que se solapa con sus propias experiencias vitales

5 A partir de 1936 con la gradual radicalizacioacuten de la poliacutetica nazi (mayor agresividad en

poliacutetica exterior incremento del Estado de terror reorganizacioacuten del Gobierno y delEjeacutercito) el propio Goebbels abandonoacute sus concomitancias con el modernismo y pasoacute aser uno de sus maacutes efectivos hostigadores La celebracioacuten de los Juegos Oliacutempicos enBerliacuten supuso un pareacutentesis de paz y tranquilidad dentro de la cada vez maacutesexcluyente poliacutetica cultural y racial nazi Con su finalizacioacuten toda la ira del Reich sedesatoacute y comenzaron a organizarse por todo el paiacutes numerosas exposiciones depropaganda contra el bolchevismo el judaiacutesmo (interpretados como un mismo cuerpo)y el arte modernista al que se veiacutea como un pernicioso producto de los anteriores En elmitin del NSDAP de septiembre de 1936 Hitler dijo que el objetivo del bolchevismocreado y dirigido por los judiacuteos era ldquoexterminarrdquo y destruir la cultura de los Estadoseuropeos Una vez cumplido este objetivo ldquoseriacutea seguido por el establecimiento de unJudaiacutesmo internacional que dominariacutea Europardquo11 Atendiendo a estas premisas sedesplegaron por todo el paiacutes una serie de eventos propagandiacutesticos cuya finalidadprincipal era ldquorecordarrdquo a la poblacioacuten los defectos y peligros que entrantildeaba para lasociedad germana el judiacuteo inexorablemente ligado al comunismo internacionalMediante paneles carteles fotomontajes y otros elementos visuales estas exposicionestendraacuten como principal meta fomentar el odio hacia estos grupos y lograr la adhesioacuten alas tesis nazis recurriendo para ello a un discurso fundamentado en el miedo DasSowjetparadies fue un claro ejemplo de ello Previamente en la Francia de Vichy laexposicioacuten Le Bolchevisme contre lacuteEurope habiacutea sentildealado el camino12

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2 Generalidades teoacutericas sobre Arte y Violencia en elTercer Reich

6 En el ya claacutesico trabajo de Gellatelly sobre los respaldos sociales del nazismo se podiacutea

leer ndash muy acertadamente ndash que laquoHitler pretendiacutea crear una dictadura pero tambieacutenqueriacutea el apoyo del puebloraquo13 Para lograr la plena adhesioacuten del ciudadano alemaacuten a suprograma ideoloacutegico se sirvioacute desde un primer momento de una serie de conceptosbaacutesicos cargados de sentimentalismo para despertar el intereacutes por su causa Es lo quealgunos autores han calificado como el mito nazi a saber el sentido de raza y la teoriacuteadel Lebensraum o espacio vital al que supuestamente teniacutea derecho el pueblo germanopara poder configurarse como Estado de pleno derecho y que se resumiacutea en la frasenazi ldquosangre y suelordquo (Blut und Boden)14 Ambas ideas que tienen un fuerte componenteviolento (las mismas adquieren pleno fundamento mediante la confrontacioacuten con otrosgrupos raciales y comunidades eacutetnicas) fueron desarrolladas desde eacutepoca muytemprana en tiacutetulos como El mito del siglo XX (1930) de Alfred Rosenberg y Mein Kampf

(1927) de Adolf Hitler En el primero de ellos ya se sentildealaba al judiacuteo como el ldquoanti tipordquouna figura abstracta sin forma ni alma la contradiccioacuten del germano15 Por su parte elliacuteder nazi advertiacutea que la constitucioacuten de un nuevo Reich solo encontrariacutea razoacuten de serlaquomediante la adquisicioacuten de nuevos territorios en Europaraquo16 Y apuntaba directamentehacia el Este a Rusia en manos ndash seguacuten su parecer ndash del judaiacutesmo internacionalTenemos ya ante nuestros ojos la conexioacuten judeo bolchevique como responsable de losmales pasados del pueblo alemaacuten y como freno a su posterior evolucioacuten

Todo lo que por doquier leemos en el mundo en contra de Alemania procede deinspiracioacuten judiacuteahellip Saltan a la vista los razonamientos del proceder judiacuteo Labolchevizacioacuten de Alemania17

7 Este pensamiento que ni mucho menos era fruto de una creacioacuten original (teniacutea sus

oriacutegenes en el racismo y pangermanismo del conde de Gobineau ndash Ensayo sobre la

desigualdad ndash y del escritor Houston Stewart Chamberlain ndash Los fundamentos del siglo

XIX18) partiacutea de un eje violento que tendraacute su plasmacioacuten en la configuracioacuten del TercerReich desde el Derecho a la Educacioacuten pasando por las manifestaciones artiacutesticas

8 El arte contemporaacuteneo se ha caracterizado desde sus principios por una fuerte carga de

violencia visual Como remarcaba el filoacutesofo franceacutes Henri Bergson laquoel rasgo distintivodel arte es que produce un choqueraquo19 Sin embargo la simple repeticioacuten de imaacutegenes deviolencia no cumple su finalidad si no va acompantildeada de otra clave importante exige laaceptacioacuten y asimilacioacuten de una ideologiacutea que justifique o legitime el contenido de talesrepresentaciones20 Richard Rhodes fue uno de los primeros historiadores que buscoacuteuna respuesta a la violencia presente en el Tercer Reich desde el campo de lacriminologiacutea21 Para ello se inspiroacute en la revolucionaria teoriacutea de Lonnie Athensconocida como laquoProceso de socializacioacuten violentaraquo que se dividiacutea en cuatro etapassecuenciales cada una de ellas debiacutea ser completamente experimentada antes que elsujeto avanzase hacia la siguiente un proceso que podiacutea ocurrir como un cataclismo enun corto periodo de tiempo o a traveacutes de un largo periodo de antildeos Estas fases eran 1)Brutalizacioacuten 2) Beligerancia 3) Actuacioacuten Violenta 4) Virulencia Aunque esta teoriacuteafue elaborada para dar una explicacioacuten al comportamiento violento de los funcionariosde los cuerpos de seguridad del Estado nazi asiacute como del estamento militar algunas desus conclusiones sobre todo las de la primera fase pueden extrapolarse al mensaje ymecanismos empleados por la maquinaria propagandiacutestica del Tercer Reich para

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despertar el odio violencia que se encontraba en la base de futuras accionesdeleznables de la sociedad alemana En la fase conocida como brutalizacioacuten secombinaban tres experiencias significativas la subyugacioacuten violenta la aterrorizacioacutenpersonal y ndash la que maacutes nos interesa ndash el adoctrinamiento violento Sustituyendo alldquonoviciadordquo ndash al que constantemente nombra Athens ndash por el ciudadano comuacuten en lostrabajos del citado criminoacutelogo se nos explicaba que este adoctrinamiento era ejercidoen primera instancia por los grupos primarios padre madre tiacuteo abuelo hermano Lasexperiencias de violencia que estas personas han experimentado a lo largo de su vidason narradas ante el sujeto de manera constante mostraacutendole que el mundo estaacutepoblado por seres repugnantes ante los que habiacutea que reaccionar de maneraconveniente El objetivo no es promover el ataque contra el contrario ndash al menos enesta fase ndash sino evitar que el individuo se convirtiese en un ser pasivo que fuese capazde reaccionar ante aquello que amenazaba su integridad (no primordialmente fiacutesicasino cultural e ideoloacutegica)22 Este ldquoadoctrinadorrdquo que nosotros equipararemos con elMinisterio de Propaganda o las diversas instituciones culturales y educativas del Reichutilizaba diferentes teacutecnicas para inocular esta violencia Una de ellas es lavanagloriacioacuten lo que implica posicionarse frente a un opuesto al que se consideradiaboacutelico Recordemos los continuas apelaciones a la ldquopuntildealada por la espaldardquo(Dolchstosslegende) de la propaganda nazi en concreto a determinados ldquoelementosrdquo(judiacuteos y partidos de izquierda) en la derrota alemana en la Primera Guerra MundialBajo esta temaacutetica se elaboraron numerosos panfletos e imaacutegenes que incidiacutean en laldquocobardiacuteardquo y oportunismo del pueblo judiacuteo en los momentos de mayor debilidadgermana en la contienda beacutelica

Figg 1 2 Diferentes imaacutegenes que incidiacutean en la ldquotraicioacutenrdquo judiacutea durante la Primera GuerraMundial

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(Fuente Archivo personal del autor)

9 El ldquoeducadorrdquo estatal utilizoacute de multitud de imaacutegenes peliacuteculas libros folletoshellip

cargados de una gran virulencia y odio que proporcionaron el caldo de cultivo parainiciativas maacutes violentas y brutales contra los diferentes ldquoenemigosrdquo del puebloalemaacuten

10 En esta primera categoriacutea de la violencia y el odio (la brutalizacioacuten y su

adoctrinamiento) se ubicoacute el arte y cultura nazi Los propagandistas artistas entreotros gremios con sus escritos pinceles o laacutepices fueron uno de los eslabones de esteembrutecimiento de la sociedad Con sus producciones contribuyeron a exacerbar unaserie de prejuicios y obsesiones contra los judiacuteos y los comunistas cumpliendo al pie dela letra las indicaciones de los organismos estatales responsables de la cultura y eladoctrinamiento de la sociedad

3 La exposicioacuten de Berliacuten Das Sowjetparadies (ElParaiacuteso Sovieacutetico) 1942

31 Contexto histoacuterico

11 El antildeo 1942 sentildealoacute una fecha de gran relevancia en el plano ideoloacutegico del Tercer Reich

por diversas razones En mayo en el centro de Berliacuten tuvo lugar la maacutes elaboradaintencionada y compleja exposicioacuten anticomunista de la Alemania nazi Un simultaacuteneojuego de imaacutegenes y mensajes del maacutes acentuado odio contra todo aquel elementorelacionado con el bolchevismo Aunque la decisioacuten de su celebracioacuten se produjomuchos meses antes su inauguracioacuten se enmarcoacute en un contexto poliacutetico y militar muypreciso que determinoacute algunos de sus caracteres y objetivos Goebbels ante la crecienteparalizacioacuten de la Wehrmacht en el frente oriental23 instaloacute en su propaganda elpesimismo24 que no buscaba otra cosa que la adhesioacuten plena y un mayor apoyo de todaslas esferas sociales del paiacutes a las decisiones de su Fuumlhrer Diferentes perioacutedicos

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empezaron a publicar las atrocidades y terribles experiencias experimentadas por lossoldados germanos en suelo sovieacutetico25 En muchos de los informes y cartas queescribiacutean a sus familiares se sentildealaba que los campesinos rusos viviacutean en condicionesinfrahumanas laquovestidos con trapos y sin lavarraquo26 Esta exposicioacuten como veremospuede situarse en esta nueva liacutenea ideoloacutegica Ademaacutes semanas antes de su puesta enmarcha se convocoacute el Reichstag (26 de abril) para analizar la situacioacuten interior yexterior del paiacutes Algunas de sus conclusiones como ahora expondremos influiriacutean ensu puesta a punto En la reunioacuten preparatoria entre Hitler y Goebbels el primerorecibioacute informes en los que se detallaba la situacioacuten de hambre y episodios decanibalismo en el ejeacutercito y la poblacioacuten sovieacutetica Pero si por algo fue conocida lahistoacuterica sesioacuten del Reichstag de abril de 1942 (la uacuteltima que se celebrariacutea en el TercerReich) es porque se ampliaron ndashauacuten maacutes- los poderes del Fuumlhrer Este tipo de medidasno distrajeron una de las principales preocupaciones del pueblo alemaacuten ladesmoralizacioacuten La raacutepida victoria pregonada por el Estado en el verano de 1941 no sehabiacutea producido y como informaban los servicios de informacioacuten del Partido ldquocuantamaacutes conciencia se tenga en Alemania de la crudeza y la dureza de la lucha en el Estemaacutes fuerte se hace el deseo de que se acabehelliprdquo27 Con la intencionalidad de aunarvoluntades contra el adversario e intensificar los apoyos para la campantildea del inviernoque se avecinaba se multiplicaron las iniciativas dirigidas a denigrar a los comunistas ya potenciar la necesidad de lograr la maacutexima unidad popular para acabardefinitivamente con el bolchevismo En esta senda se encontraba la mencionadaexposicioacuten y peliacuteculas como GPU que a pesar de su caraacutecter de ficcioacuten se presentabacomo poco menos que un documental sobre las temidas actividades de la policiacuteapoliacutetica sovieacutetica28

12 De igual forma es imprescindible mencionar la Directiva para la Propaganda de Accioacuten

Antibolchevique (Anweisung fuumlr antibolshewistische Propaganda-Aktion) de febrero de 1943justo despueacutes de la derrota en Stalingrado Aunque posterior en el tiempo a laexposicioacuten a la que nos referimos algunos de los principios sobre los que profundizabaya habiacutean sido ensayados en Berliacuten en la primavera del antildeo anterior Goebbels tal ycomo habiacutea comentado tras la campantildea de invierno queriacutea hacer entender al pueblo yen especial a los medios de comunicacioacuten del paiacutes que la guerra se encontraba en unafase decisiva Era imprescindible que la propaganda estuviese a la altura de las nuevasrealidades Mediante esta directriz la Reichspropagandaleitung acentuoacute auacuten maacutes el tonoanticomunista que teniacutea que prevalecer en la corriente de pensamiento nazi Bajo ellema ldquoVictoria o caos bolcheviquerdquo se puso la atencioacuten en los siguientes aspectosPrimero el combate que se desarrollaba en el Este de Europa no era una lucha contra elpaneslavismo ni contra la unidad poliacutetica y nacional de Rusia sino frente a la laquoidea judiacuteadestructiva que encarnaba el bolchevismoraquo que se traduciriacutea para el futuro delcontinente en laquoinmensa miseria y la destruccioacuten completa de todos los valoresculturalesraquo Segundo laquonuestra lucha contra el bolchevismo es una guerra defensivardquoque velaba por la supervivencia de Alemania y del resto de naciones ldquode bienrdquo Enrelacioacuten con este punto se encontraba el argumento de que el hipoteacutetico triunfo delbolchevismo ocasionariacutea para Alemania la maacutes profunda ruina econoacutemica Este fue unode los temas estrella de la exposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico que seguiacutea al pie de la letra unode los enunciados baacutesicos de este guioacuten propagandiacutestico y que era vital aproximar a losojos occidentales laquola miserable existencia de millones de personas que trabajaban en laUnioacuten Sovieacutetica el despiadado sistema de trabajo obligatorio y la insostenible situacioacutenen las faacutebricas comunistasraquo Para intensificar el sentido negativo de estas descripciones

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habiacutea que posicionarlas frente a su polo opuesto el ldquomuro de proteccioacutenrdquo creado porHitler que gracias la Wehrmacht se constituiacutea como la ldquoespadardquo que cercenariacutea de raiacutezlos tentaacuteculos del bolchevismo29

13 Para reforzar esta directriz y con la pretensioacuten de aumentar todaviacutea maacutes el temor

germano a los rusos y el comunismo en marzo de 1943 se publicoacute el folleto

Bolschewismus was Heiβ das in Wirklichkeit (Bolchevizacioacuten iquestqueacute significa eso en realidad)

32 El concepto de ldquoParaiacuteso Sovieacuteticordquo en la propaganda nazi

14 Durante la Primera Guerra Mundial abundaron los testimonios de soldados de cada uno

de los dos bandos en litigio sobre los criacutemenes y atrocidades que supuestamenteperpetraban sus adversarios30 En la literatura britaacutenica aparecieron relatos en los quelos alemanes eran considerados como simples ldquoseres baacuterbaros contrarios a la idea deprogreso espiritualrdquo31 De un tono maacutes agresivo fueron las cartas que remitieron loscombatientes de las diferentes naciones las cuales se emplearon para crear una imagensaacutedica y brutal del contrario En el caso germano la mayoriacutea de esfuerzos se dirigieronal enemigo ruso Aparecieron narraciones plenas de descripciones de actos salvajeslaquolos nintildeos de la escuela teniacutean los dedos cortados un oficial encontroacute a su mujer e hijoclavados en una mesahellipraquo Se reservaba hueco tambieacuten a los retratos de la ldquomiserable yatrasadardquo vida de millones de campesinos en el imperio del comunismo32 Este fue elpunto de partida de un geacutenero de literatura y propaganda explotado hasta la saciedadpor el nazismo desde sus oriacutegenes en el que de forma constante se nos ofreciacutea uncuadro muy negativo del diacutea a diacutea en la Rusia sovieacutetica asiacute como de las teoacutericas torturasy asesinatos que alliacute teniacutean lugar En esta senda se incluiacutean los relatos de testigospresenciales de estos desmanes como los del trabajador Franz Pakosch huido delldquoinfierno sovieacuteticordquo Sus croacutenicas fueron publicadas en el diario berlineacutes Vorwaumltsmaterializaacutendose poco despueacutes en un poleacutemico libro en el que Georg Schmidt recopiloacutesus vivencias33 Varios antildeos antes bajo el nombre de Robert Nilostonski se aproximabaal lector alemaacuten a las maacutes soacuterdidas torturas practicadas en las checas comunistas Unade ellas consistiacutea en colocar en una jaula de metal (sin base) al rojo vivo una rata sobreel estomago del preso con el objetivo de que el roedor se viese obligado a abrir unagujero en la barriga de la viacutectima en su intento de escapar al calor abrasador delhierro34 Los testimonios del general ruso Avalov decidido combatiente contra losbolcheviques los del llamado ldquoDr Von Gregorrdquo (pseudoacutenimo del SS-Standartenfuumlhrerucraniano-germano Gregor Schwartz-Bostunitsch) o del propio Rosenberg no hicieronsino reforzar esta visioacuten y ampliarla con otros juicios igual de violentos y repugnantes aojos de la opinioacuten puacuteblica35

15 En la deacutecada de los treinta el concepto de Paraiacuteso Sovieacutetico teniendo muy en cuenta el

tono de iroacutenico y de criacutetica con el que se empleaba volvioacute a estar muy presente en lacosmovisioacuten nacionalsocialista Aparte de las exposiciones que recurriacutean a estaterminologiacutea en su encabezamiento asiacute como los folletos y obras ya mencionadas laaparicioacuten del trabajo del Unterturmfuumlhrer de origen taacutertaro y miembro delOsttuumlrkischer Waffen-Verban der SS Wassilij Antonow (o Vassili Antonov) supuso unpunto de inflexioacuten importante iquestLa razoacuten Descontando el hecho de la ldquocredibilidadrdquoque le otorgaba ser de origen sovieacutetico y por tanto conocedor de primera mano de loque narraba su escrito no se centraba uacutenicamente en aspectos tan escabrosos comoejecuciones o meacutetodos de castigo de anteriores tiacutetulos Das Sowjeparadies (1931) era una

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conmovedora descripcioacuten de la penosa situacioacuten en los koljoacutes y ciudades rusas Parareforzar esta argumentacioacuten el texto incluiacutea ilustraciones de Kurt Reimer que incidiacuteanen muchos de los estereotipos del judeocomunista36

16 En 1931 salioacute a la luz la obra del jesuita Friedricht Muckermann Der Bolschewismus

Droht donde denunciaba los ataques que sufrieron los catoacutelicos de Colonia durante laRepuacuteblica de Weimar Posteriormente se convirtioacute en un activo enemigo del TercerReich Pese a ello su trabajo constituyoacute un ejemplo maacutes de rechazo al modo de vidasovieacutetico

17 Todos estos productos propagandiacutesticos de modo general de escasa calidad creativa

pero no por ello menos trascendentes en su contexto histoacuterico tuvieron un pesoconsiderable en la configuracioacuten de la gran exposicioacuten anticomunista de 1942 Sinembargo las creaciones de mayor influencia sobre este acontecimiento sedesarrollaron paralelamente a la puesta en marcha de la Operacioacuten Barbarroja Nosreferimos de mayor a menor importancia a los trabajos de Diewerge Klug y PetmeckyWolfgang Diewerge fue un relevante periodista autor de la famosa obra Das Kriegsziel

der Weltplutokratie En 1941 contribuyoacute nuevamente a respaldar las tesis nazis con elfolleto Deutsche Soldaten sehen die Sowjet-Union Feldspostbriefe aus dem Osten (Soldados

alemanes en la Unioacuten Sovieacutetica cartas desde el Este) La portada que lo ilustroacute fue realizadapor el cartonista Werner Von Axster-Heudtlass que con anterioridad se habiacutea ocupadode realizar alguacuten otro trabajo para el Estado en la misma liacutenea conceptual la lucha delTercer Reich contra el comunismo Uno de los aspectos por los que es maacutes trascendenteeste tiacutetulo es porque esta imagen fue la misma que se empleoacute maacutes adelante parapromocionar la exposicioacuten Das Sowjeparadies Como observaraacute el lector en ambasilustraciones era resaltable el contraste entre la pobreza de unos personajes anoacutenimos(pintados en blanco y negro para dar mayor realismo) que se podiacutean identificar con untrabajador industrial y una ama de casa con ropa roiacuteda sosteniendo un nintildeo en susbrazos con el cuerpo desnudo esqueleacutetico frente a un poderoso tanque arropado porun fondo de color rojo siacutembolo universal del bolchevismo Frente a la opulenciatecnoloacutegica impulsada por el reacutegimen estalinista la poblacioacuten del Este sobreviviacutea en elumbral de la inanicioacuten como lo probaban los rasgos demacrados de sus habitantes asiacutecomo sus rudimentarias viviendas Los testimonios privilegiados de los soldadosgermanos contenidos en el folleto no hariacutean sino dar maacutes pruebas de este simbolismovisual ideado por Axster-Heudtlass

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Figg 3 4 Dibujo de Axster-Heudtlass para el folleto de Diewerge A la derecha cartel promocionalde la exposicioacuten Das Sowjetparadies (una copia exacta de la anterior)

18 En ellos no se perdiacutea ocasioacuten de criticar ldquoel paraiacuteso del trabajadorrdquo y a los judiacuteos como

artiacutefices ocultos del advenimiento del bolchevismo a escala mundial En el relato delteniente Otto Deisenroth se describiacutea asiacute la ruina material del paiacutes

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Escribo esta carta de la desolacioacuten de un pueblo de Ucrania a 40 km de Kiev queesperamos capturar en pocos diacuteas La fructiacutefera tierra de Ucrania estaacute a nuestroalrededor pero 20 antildeos de mala administracioacuten bolchevique han traiacutedo la ruina Lapobreza la miseria y la inmundicia que hemos visto y experimentado en lasuacuteltimas semanas es indescriptible Todo lo que se lee en los perioacutedicos y librospalidece frente a la terrible realidad Nuestros ojos miran en vano alguna sentildeal deconstruccioacuten una huella de progreso de un poco de cultura Anhelamos la vista deuna casa limpia una calle ordenada unos jardines algunos aacuterboleshellip

19 Y sobre sus viviendas se escribiacutean auacuten cosas peores

La gente de aquiacute no sabe nada de la luz eleacutectrica la radio los perioacutedicos etc No sepuede llamar a donde ellos viven casas Solo hay chozas con techos de pajapodridos Esto es lo que la gente llama el paraiacuteso sovieacutetico

20 Tambieacuten se reflejaban las torturas practicadas detraacutes de las cuales ldquosiemprerdquo estaba el

judiacuteo laquovi las prisiones en Lemberg y vi cosas que me impactaron profundamenteHabiacutea hombres con orejas y narices cortadas Habiacutea nintildeos vivos clavados a la pared demanos y pieshellipraquo37 Con estas repulsivas y brutales narraciones no se pretendiacutea otra cosaque a ojos de la poblacioacuten alemana presentar un ambiente infernal en el interior de laURSS que justificase la invasioacuten de la Wehrmacht en aras de su liberacioacuten Por terriblesque nos parezcan estos relatos ndashla mayoriacutea siguiendo la regla de la exageracioacuten y ladesfiguracioacuten propuesta por Goebbels- en multitud de ocasiones plasmaban episodiosde barbarie reales pero lo que hay que apuntar es que no fueron patrimonio exclusivoruso pues los nazis fueron alumnos y maestros aventajados en este tipo de praacutecticas38

21 Seguidamente hay que mencionar el folleto Die groβte Sklaverei der Weltgeschichte (La

esclavitud maacutes grande de la historia del mundo) prologada por Karl Neuscheler (antiguocorresponsal en Moscuacute del Voumllkischer Beobachter y experto en filologiacutea eslava) quereproduciacutean el relato de Kajetan Klug Liacuteder de la Liga de Defensa Marxista de Linz Klughuyoacute de Austria tras el fracaso de la insurreccioacuten de febrero de 1934 Tras pasar porChecoslovaquia se instaloacute en la capital rusa donde se hizo miembro del PartidoComunista y se encargoacute de la direccioacuten de los emigrantes austriacos Pero pronto se diocuenta ndash como se explicaba en la introduccioacuten ndash de la pobreza de los trabajadores ycampesinos Cuando criticoacute abiertamente estas condiciones se le acusoacute de espionajeFue arrestado torturado y absuelto y finalmente condenado sin pruebas a cinco antildeosde trabajos forzados en Asia Central Poco antes de la contienda mundial huyoacute del paiacutes yjuntoacute al personal diplomaacutetico alemaacuten consiguioacute llegar hasta Berliacuten donde plasmoacute todaesta odisea con la ayuda de la maquinaria propagandiacutestica del Tercer Reich Algunas delas imaacutegenes que se incluyeron como ldquomapa sobre los campos de trabajo forzados en laURSSrdquo (p 21) aparecieron a posteriori en la guiacutea que se editoacute con motivo de laexposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico Es maacutes diferentes ilustraciones que recreaban lascabantildeas e instalaciones de estos centros de reclusioacuten fueron reproducidos en forma deminiaturas y maquetas en ese mismo evento

22 Otra gran influencia provino de los trabajos de la abogada Adelheid Petmecky que en

sus producciones de 1941 Das Rote Kinderparadies y Bolschewistisches Frauenschiksalrealizoacute unas muy particulares descripciones y caricaturas sobre las mujeres y los nintildeossovieacuteticos las cuales tuvieron un amplio reflejo en los fotomontajes que decoraron cadauna de las salas de la exposicioacuten que se celebrariacutea en Berliacuten al antildeo siguiente

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Figg 56 Portadas con caricaturas incluidas en las obras de Adelheid Petmecky Algunas de lasilustraciones que decoraraacuten las salas de la exposicioacuten Das Sowjetparadies copiaraacuten este estilo

23 En todas estas publicaciones se encontraban perfectamente esbozadas y definidas las

liacuteneas maestras que vertebraraacuten la exposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico el atrasado modo vidaen la URSS sus viviendas y poblados los campos de concentracioacuten las penurias ylimitaciones propias del comunismo la responsabilidad judiacutea y el contraste con su

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opulenta forma de vida Conceptos todos ellos opuestos a la Volkgemeinschatf defendidapor el Tercer Reich

33 Despliegue de la exposicioacuten en la capital del Reich

24 En mayo de 1942 despueacutes de su peregrinaje por Viena39 y Praga40 llegaba la exposicioacuten

El Paraiacuteso Sovieacutetico a la capital del Reich El sitio escogido para su celebracioacuten no podiacuteaser maacutes monumental y con mayor carga ideoloacutegica el Lustgarten (ldquoJardiacuten de laAlegriacuteardquo) Se ubicaba en el centro de la ciudad junto al Stadtchoss Berliner y lacatedral Durante la repuacuteblica de Weimar se habiacutea utilizado con frecuencia paramanifestaciones poliacuteticas y a partir de 1933 el NSDAP lo escogioacute como tribunapreferente para sus discursos y eventos puacuteblicos como las fiestas del 1ordm de mayo o lainauguracioacuten de los Juegos Oliacutempicos de 1936 Este gran acto propagandiacutestico sedesplegoacute sobre una superficie de 9000 metros cuadrados que formaba una gigantescaldquociudad de carpasrdquo que albergaban en su interior las ldquopruebas irrefutablesrdquo del modode vida que sufriacutea la poblacioacuten en la Unioacuten Sovieacutetica41

Fig 7 La plaza del Lustgarten de Berlin el diacutea que se inauguraba la exposicioacuten

(Fuente Archivo personal del autor)

25 Para darle la mayor resonancia internacional a este evento se invitoacute a su inauguracioacuten a

miembros del Partido Fascista Italiano y de Falange Espantildeola asiacute como representantesde la Divisioacuten Azul42 En la prensa espantildeola se publicaron diversas fotografiacuteas en las queapareciacutean miembros de dicho cuerpo frente a la catedral asiacute como en otros actos en suhonor durante ese mes de mayo Junto a las mismas se mostroacute en primera plana alSecretario de Estado del Ministerio de Propaganda Leopold Gutterer que en el discursode apertura haciacutea un elogio a la resistencia del pueblo alemaacuten frente al comunismotanto en la presente guerra como en el pasado43

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26 Los organizadores intentaron de la manera maacutes realista posible mediante dioramas

diagramas paneles fotomontajes fotografiacuteas y material de guerra aproximar alciudadano de a pie alemaacuten a la ldquorealidadrdquo econoacutemica poliacutetica social y racial de la URSSSe situoacute la lupa sobre un determinado espacio geograacutefico Minsk Al comienzo de laguerra habiacutea casi dos millones de judiacuteos entre Bielorrusia y Ucrania La capitalbielorrusa habiacutea sido invadida (28 de junio de 1941) al poco de iniciarse la OperacioacutenBarbarroja Los nazis convirtieron la ciudad en el centro administrativo delReichskommisariat Ostland bajo la supervisioacuten del Oberpraumlsident de Schleswig-HolsteinHinrich Lohse44 Desde un primer momento se reprimioacute duramente a la poblacioacuten El 20de julio se ordenoacute el establecimiento de un ghetto judiacuteo (cien mil habitantes) en unaacuterea que comprendiacutea 34 calles asiacute como el cementerio El ghetto estaba rodeado de unmuro de ladrillo y alambradas asiacute como torres de vigilancia y guardias que patrullabanel periacutemetro Se establecioacute un promedio de 15 msup2 por habitante sin tener en cuenta elespacio necesario para los nintildeos Miles de habitantes del ghetto viviacutean en las ruinas delas casas destruidas sin suelos o ventanas En noviembre de 1941 un segundo ghetto fueestablecido para judiacuteos deportados de Europa occidental Eran en su mayoriacutea deAlemania y el Protectorado de Bohemia y Moravia45 Fue este apocaliacuteptico paisajecreado por la fuerza por las autoridades nazis el que se decidioacute exportar para suobservacioacuten dentro del Reich como si los judiacuteos que alliacute habitaban fuesen losresponsables del caos y deficiencias que les rodeaban

27 Una de las primeras salas que encontraba el visitante era ldquoDer Reichtum des Ostensrdquo

(La Riqueza de Oriente) compuesta por grandes dioramas de tipo abierto es decir quepodiacutean ser observados desde diferentes puntos de vista46 sobre la inmensidad delpaisaje del Este que se caracterizaba por campos en medio de bosques gigantescos einterminables llanuras Tambieacuten se reservaba hueco en las paredes para la colocacioacutende cinco grandes mapas temaacuteticos (diagramas) sobre los cultivos en suelo ruso losrecursos naturales la distribucioacuten de la poblacioacuten la red de transportes y lasnacionalidades que conformaban la URSS Todo estaba enfocado a una idea muy clarase trataba de un paiacutes muy rico excelente para el pleno desarrollo econoacutemico de lapoblacioacuten47 Entonces iquestpor queacute el pueblo soacutelo conociacutea la pobreza Para obtenerrespuesta habiacutea que esperar auacuten a conocer otras salas La segunda de ellas era ldquoDiegermanische Durchdringung des Ostensrdquo (La penetracioacuten germaacutenica en el Este) Atraveacutes de murales de gran longitud obra de los artistas Karl Kemetter (pintor vieneacutes deretratos) Kitt Ferdinand (Profesor en la Academia de la Mujer de Viena) y ErnstHolzinger (director del Museo de Frankfurt) se realizaba un particular repaso histoacutericosobre el proceso de colonizacioacuten germana hacia el Volga y los ataques que Europaoccidental sufrioacute desde Oriente con especial atencioacuten a los de los hunos y los mongolesFrente a estas civilizaciones ldquoinferioresrdquo portadoras de caos y destruccioacuten los reinosde origen ario habiacutean portado la prosperidad a sus vecinos Era el caso por ejemplo delmiacutetico rey Rurik que procedente del Ladoga gobernoacute en Kiev en el siglo XVI Otromural mostraba a un grupo de caballeros teutones comerciantes y campesinos durantela Alta Edad Media en su travesiacutea hacia una nueva tierra en la que plantaron ldquoorden yculturardquo Estas cualidades como se plasmaba en un diagrama se truncoacute debido a laeclosioacuten del marxismo y el anarquismo en Europa entre 1848 y 1918 y del bolchevismoentre esa fecha y 1942 De esta manera se marcaban mediante una llama sobre losdiferentes paiacuteses del continente los principales acontecimientos detraacutes de los cuales seencontraban estas ldquopeligrosasrdquo ideologiacuteas como las revoluciones burguesas de 1848 laComuna de Pariacutes de 1871 la Revolucioacuten de Octubre de 1917 la Semana Traacutegica de

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Barcelona la Revolucioacuten de Asturias la Guerra Civil espantildeolahellip Para reafirmar estossucesos se confeccionoacute un mural titulado ldquoLa Revolucioacuten bolchevique la grancataacutestrofe de la Historiardquo bajo el cual tres grandes pantallas recogiacutean pequentildeasfilmaciones sobre los mismos Esta sala en definitiva pretendiacutea equiparar el caraacutecterldquocivilizadorrdquo de las colonizaciones medievales con la labor de ldquoliberacioacutenrdquo que llevaba acabo la Wehrmacht en suelo sovieacutetico desde el verano de 1941 viacutectima desde el sigloXIX de las ideologiacuteas atacadas en las obras visuales nazis48

28 A continuacioacuten veniacutea ldquoDie Scheinfassade des Bolschewismusrdquo (La Fachada del

Bolchevismo) en la que se incidiacutea en la falsa idea de que la URSS era un ldquoparaiacuteso de losagricultores y los trabajadoresrdquo Para desmontar esta argumentacioacuten los numerososfotomontajes de este espacio explicaban que ldquodetraacutes de la monumentalidad de losedificios gubernamentales se ocultaban casas en ruinas de los obrerosrdquo Tambieacuten seexplicaba que frente al enorme desarrollo armamentiacutestico del que se enorgulleciacutea lapropaganda sovieacutetica el pueblo estaba ldquohambriento y harapientordquo Para ello secolocaba en una de las paredes un diagrama sobre el incremento de la produccioacuten deaviones tanques y artilleriacutea del Ejeacutercito Rojo desde 1927 hasta 1941 en contraposicioacutencon la fotografiacutea de un adolescente sin calzado con unas mantas mugrientas y roiacutedascomo uacutenica proteccioacuten frente al duro invierno siberiano en una calle repleta deedificios en ruinas En otro rincoacuten apareciacutean varias vintildeetas en orden lineal queanalizaban coacutemo a medida que se asentaba el reacutegimen de Stalin empeoran lascondiciones en las viviendas de los trabajadores que si bien en 1916 albergaban a unamedia de tres personas (en 16 msup2) en 1939 su nuacutemero se elevaba a la desorbitada cifrade seis

29 Toda la sala estaba presidida por una enorme escultura decapitada de Lenin siacutembolo de

la sin razoacuten del bolchevismo y de sus obras laquoasesinatos incendios hambre guerrahellipraquo49

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Figg 89 Diferentes postales alemanes con imaacutegenes tomadas de la Exposicioacuten El ParaiacutesoSovieacutetico

(Fuente Archivo personal del autor)

30 Pruebas materiales del peligro real que constituiacutea el bolchevismo para el futuro de

Europa se conteniacutean en la sala ldquoDie Sowjet-Armeerdquo (El Ejeacutercito Sovieacutetico) plena decantildeones ametralladoras uniformeshellip asiacute como mapas donde se relataban sus

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movimientos en la actual contienda mundial Era muy llamativa la figura del ldquoperro-minardquo acompantildeado de una leyenda que deciacutea que laquoestos desgraciados animales sonentrenados por los bolcheviques para que puedan obtener su alimento exclusivamentede un tanque por lo tanto los animales hambrientos se abalanzan sobre los carros decombate enemigos en la fe que saciaraacuten su hambre Los perros llevan dos minas en laparte posterior Cuando tocan uno de ellos con una varilla que llevan sobre el cuerpo sedesencadena una explosioacutenraquo50 Esta circunstancia fue explotada por la propagandaalemana para explicar que estos animales teniacutean maacutes valor que los soldados rusos

31 El tema de las armas y el material beacutelico ruso estuvo muy presente en los actos

propagandiacutesticos nazis51 En marzo de 1943 se celebroacute en el Berliner Zeughaus (Antiguoarsenal de la capital) la exposicioacuten Sowjetischer Beutewaffen que reuniacutea numerosomaterial de guerra del enemigo La ldquobarbarierdquo de estos soldados incivilizados ndash seguacuten laterminologiacutea empleadardquo ndash contrastaba con el honor y valentiacutea del alemaacuten que inclusoen el frente de combate maacutes infernal era capaz de realizar excelentes grabados ydibujos que dieron lugar a exposiciones como Tag der Wehrmacht Die Kunst der Front

(ambas de 1941) y Kunst der Front (1942)

32 El ataque a la organizacioacuten social en la URSS fue tratado en el cuarto ldquoKlassen im

klassenlosen Staatrdquo (Clases en el Estado sin clases) Diferentes figuras a tamantildeo realsobre podios analizaban el posicionamiento de los diferentes grupos En la parte maacuteselevada estaban los liacutederes judiacuteos pasando por los obreros los campesinos y lostrabajadores forzados Fotografiacuteas de ancianos decreacutepitos (bajo el tiacutetulo ldquola vida sinsentido) y de hogares deprimentes completaban el cuadro52

33 En otra sala se describiacutean las torturas practicadas por la GPU y se poniacutea rostro a uno de

sus principales liacutederes en Bielorrusia el Comisario Rajewsky responsable ndashcomo seexplicaba en la guiacutea de la exposicioacuten- del asesinato de 200000 personas a lo largo decinco antildeos Se incluiacutea el relato de Kajetan Klug al que ya tratamos en paacuteginasanteriores sobre su vida en un campo de trabajos forzoso y fotografiacuteas y recreacionesde los castigos que se practicaban en las checas53 como ldquoel guanterdquo donde el presometiacutea la mano en agua hirviendo para despueacutes despellejarla faacutecilmente54 Despueacutes sereservaban otros habitaacuteculos al estudio de la ldquola difiacutecil situacioacuten de los agricultoresrusos en las granjas colectivasrdquo y ldquoa la vida y al trabajo en el Paraiacuteso Sovieacuteticordquo querecreaban de manera fidedigna las calles viviendas y granjas de Minsk55

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Figg 10 11 Recreacioacuten de las condiciones de trabajo y vida en El Paraiacuteso Sovieacutetico

(Fuente Archivo personal del autor)

34 La parte final de la exposicioacuten era un llamamiento al optimismo Bajo el tiacutetulo ldquoEuropa

toma parterdquo se remarcaba que aunque en el Paraiacuteso sovieacutetico solo se conociacutea elhambre la miseria y la necesidad Alemania y sus aliados estaban en continua lucha

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para acabar de una vez por todas con la amenaza judeobolchevique en Europa56 Al igualque eventos anteriores se proyectoacute un corto documental (doce minutos) que incidiacutea entodos los elementos recogidos en las diferentes salas Fue producido por la Seccioacuten deAudiovisuales del Reichpropagandaleitung y dirigido por Friedrich Albat

35 Cuando se cerroacute este gran montaje propagandiacutestico en junio maacutes de un milloacuten de

visitantes habiacutea contemplado esta exposicioacuten que al poco tiempo tambieacuten visitoacuteLuxemburgo y Noruega donde contoacute con la participacioacuten del propio Ministro-Presidente Vidkun-Quisling

36 Todo este gigantesco mecanismo propagandiacutestico y el eacutexito que alcanzoacute pudieron irse

al traste el 18 de mayo de 1942 cuando un grupo de judiacuteos comunistas liderados porHerbert Baum intentaron incendiar las carpas mediante bombas incendiarias El diacuteaanterior otro grupo opositor Roten Kapelle ndashliderado por Harro Schulze y Fritz Thiel-habiacutean arrojado por el centro de Berliacuten cientos de folletos con la leyenda ldquoExposicioacutenpermanente El Paraiacuteso Nazi Guerra Mentira Hambre Gestapo iquestHasta cuandordquoLa organizacioacuten de Baum habiacutea desarrollado desde principios de 1941 actividadesclandestinas consistentes en la preparacioacuten y distribucioacuten de folletos de propagandacontra la guerra Con su sabotaje queriacutea demostrar al mundo que no todos losciudadanos comulgaban con las ideas de Hitler Las cinco bombas que instalaronprovocaron un pequentildeo incendio que fue raacutepidamente sofocado por los bomberos Laprensa silencioacute totalmente el asunto y al diacutea siguiente la exposicioacuten abrioacute sus puertascomo si nada hubiese pasado A los pocos diacuteas los siete responsables de esta maniobraasiacute como otros miembros de la organizacioacuten de Baum fueron arrestados por la GestapoLa mayoriacutea de ellos fueron ejecutados a lo largo de ese antildeo y el siguiente57 Este era endefinitiva el Paraiacuteso nazi

Conclusiones

37 Una de las caracteriacutesticas baacutesicas de los movimientos totalitarios es el deseo de atraer a

las masas Este ejercicio se puede lograr de diferentes maneras mediante eladoctrinamiento ideoloacutegico (pensado para el aacutembito de la poliacutetica interior) y lapropaganda que ndashseguacuten los dictados de la filoacutesofa Hannah Arendt- estariacutea dirigida almundo exterior y a los sectores de la poblacioacuten maacutes acriacuteticos o menos propensos a lasideas del Estado totalitario58 En el Tercer Reich como sucedioacute en otros regiacutemenes denaturaleza similar como el sovieacutetico esta propaganda era indivisible del terror y laviolencia Es maacutes ambas eran parte intriacutenseca y constitutiva de la misma Todas lasexposiciones nazis59 asimilaron una fuerte carga de violencia visual de rechazo deodio fruto de un metoacutedico y bien estudiado plan de exaltacioacuten de los valores ariosfrente a los enemigos poliacuteticos y raciales que constituiacutean un mismo ente para las eacutelitesdel NSDAP En todas estas proyecciones ideoloacutegicas y propagandiacutesticas afloraba unsentimiento claro el deseo de reescribir la historia seguacuten sus intereses Si el marxismohabiacutea intentado interpretar la historia del mundo en teacuterminos de lucha de clases elnazismo presentoacute al pueblo alemaacuten como viacutectima de una conspiracioacuten judiacutearesponsable de los grandes males del paiacutes desde tiempo inmemorial Toda estaliteratura asiacute como las tesis de los maacutes destacados ideoacutelogos del Ministerio de Goebbelstomaron cuerpo en las exposiciones de propaganda negativa que se impulsaron desde1936 coincidiendo con el inicio de la Guerra Civil espantildeola Y las clasificamos de esamanera porque los elementos que en ella defendieron tentildeidos todos del color del odio

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solo encontraban su razoacuten de ser y lograban el impacto puacuteblico que pretendiacuteanmediante la teacutecnica de la confrontacioacuten y de la antitesis con todo aquello que rezumasejudaiacutesmo y bolchevismo Para conseguirlo se recurrioacute a destacados ilustradores comoMax Eschle Mjoumllnir Ottomar Anton o Axster-Heudtlass que a traveacutes de grandes cartelesensalzaron la imagen de un Tercer Reich victorioso y pleno de valores frente a ladecadencia y maldad de sus enemigos raciales e ideoloacutegicos Otro mecanismo queparticipoacute en el juego de contraposicioacuten de ideas fue el de los fotomontajes que a partirde imaacutegenes reales convenientemente sacadas de contexto daban una impresioacuten ldquorealrdquodel mundo al que era necesario combatir

38 Los millones de visitantes de estas exposiciones daban cuenta de la gran aceptacioacuten

social que alcanzaron la praacutectica totalidad de ellas siendo un arma destacada paralograr la cohesioacuten interna en un ambiente de guerra mundial maacutexime cuando lasbombas Aliadas llegaban a sus propios hogares y sufriacutean de primera mano el ambientebeacutelico No podemos minusvalorar tampoco el importante papel que jugaron este tipo deactos puacuteblicos como mecanismo de consenso y acatacioacuten ndashaunque fuese de maneraindirecta- de la poliacutetica de exterminio total contra los judiacuteos practicada por laWehrmacht en los territorios ocupados Las teoriacuteas de Athens sentildealaban como pasoprevio y necesario a la violencia fiacutesica un primer estado de brutalizacioacuten en el que seincluiacutea el adoctrinamiento violento de los ciudadanos Como se defendioacute en exposicionescomo El Paraiacuteso Sovieacutetico la poblacioacuten sovieacutetica ya viviacutea un infierno diario solo restabaque las tropas alemanes lo liberasen del mismo sin importar los medios

NOTAS

1 Sobre este tema nos remitimos a GARCIacuteA FERNAacuteNDEZ Hugo laquoSeis y media docena

Propaganda de atrocidades y opinioacuten britaacutenica durante la Guerra Civil espantildeolaraquo in Hispania

Revista Espantildeola de Historia LXVII 226 22007 pp 671-692

2 HEERS Jacques La Primera Cruzada Barcelona Editorial Andreacutes Bello 1995 pp 77-85

3 KERSHAW Ian Hitler 1936-1945 Barcelona Ediciones Peniacutensula 2000 p 380

4 Veacutease FREUD Sigmund Psicologiacutea de las masas Madrid Alianza Editorial 1991 pp 22-25

5 BERTHIER Nancy SAacuteNCHEZ-BIOSCA Vicente Retoacutericas del miedo Imaacutegenes de la Guerra Civil

espantildeola Madrid Collection de la Casa de Velaacutezquez (129) 2012

6 STERNBERG Robert STERNBERG Karin The Nature of Hate Cambridge Cambridge University

Press 2008 pp 59-62

7 ARAYA Mariacutea del Carmen laquoEl miedo acecha y el consumo seduce Dos caras del modelo

psicoloacutegico dominante en tiempos de globalizacioacutenraquo in Universitas Humanistica 67 2008 pp

54-79 p 58

8 AMOSSY Ruth HERSCHBERG Anne Estereotipos y Clicheacutes Buenos Aires Eudeba 2001 pp 38-40

9 Un anaacutelisis de los mismos en ZARAGOZA BERNAL Juan Manuel laquoHistoria de las emociones una

corriente historiograacutefica en expansioacutenraquo in Asclepio 65 12013 URL

lthttpasclepiorevistascsicesindexphpasclepioarticleview547572gt[consultado el 5 de

junio 2014]

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254

10 MEDINA DOMEacuteNECH Rosa Mariacutea laquoSentir la historia Propuestas para una agenda de

investigacioacuten feminista en la historia de las emocionesraquo in Arenal 19 12012 pp 161-199

11 HERF Jeffrey The Jewish Enemy Nazi propaganda during World War II and the Holocaust

Cambridge (Mass) Harvard University Press 2006 pp 42-43

12 PESCHANSKI Denis La propaganda sous Vichy 1940-1944 Pariacutes Bibliothegraveque de Documentation

Internationale Contemporaine (BDIC) 1990 pp 96-109 ROSSIGNOL Dominique Histoire de la

propagande en France de 1940 agrave 1944 Lrsquoutopie Peacutetain Pariacutes Presses Universitaries de France 1991 pp

275-279

13 GELLATELLY Robert No soacutelo Hitler La Alemania nazi entre la coaccioacuten y el consenso Barcelona

Criacutetica 2002 p 13

14 LACOUE-LABARTHE Philippe y NANCY Jean-Luc El mito nazi Barcelona Anthropos Editorial

2002 Veacutease especialmente pp 38-51

15 Ibidem p 42

16 HITLER Adolf Mi lucha Barcelona Ediciones Ojeda 1999 p 324 Sobre la teoriacutea del espacio

vital veacutease SMITH Woodruff D The ideological origins of nazi imperialism Oxford Oxford

University Press 1989

17 HITLER Adolf Mi lucha cit p 331

18 Sobre este tema veacutease HUTTON Christoph Race and the Third Reich Linguistics Racial

Anthropology and Genetics in the Dialectic of Volk Cambridge Polity Press 2005

19 Veacutease LOacutePEZ RODRIacuteGUEZ Raquel laquoArte contemporaacuteneo y violenciaraquo in I Jornadas de Estudio

Reflexioacuten y opinioacuten sobre Violencia Sevilla Universidad de Sevilla 2005 p 231

20 BOZAL FERNANDEZ Valeriano Introduccioacuten in ID et al Ejercicios de la violencia en el arte

contemporaacuteneo Pamplona Caacutetedra Jorge Oteiza amp Universidad Puacuteblica de Navarra 2006 pp 29-30

21 RHODES Richard Amos de la muerte Los SS Einsatzgruppen y el origen del Holocausto Barcelona

Seix Barral 2003 pp 44-57

22 ATHENS Lonnie H The creation of dangerous violent criminals Urbana and Chicago University

of Illinois Press 1992 pp 46-49 ATHENS Lonnie H ULMER Jeffrey Violent Acts and Violentization

assessing applying and developing Lonnie Athenacutes Theories Oxford Elsevier Science 2003 Veacutease en

especial pp 1-42

23 Podemos nombrar por ejemplo el sitio de Leningrado o la batalla de Moscuacute pese a los

puntuales eacutexitos en la Segunda Batalla de Jarkov o el fin del asedio de Sebastopol

24 Durante la Guerra Civil estaacute teacutecnica estuvo muy presente a la hora de analizar la evolucioacuten del

bando franquista

25 Sobre este tema veacutease KALLIS Aristotle A Nazi Propaganda and the Second World War New

York Palgrave Macmillan 2005 Veacutease en especial pp 121-129

26 STENZEL Thilo Das Ruβlandbild des Kleinen Mannesrdquo Gesellschaftliche Praumlgung und

Fremdwahrnehrmung in Feldpostbriefen aus dem Ostfeldzug (1941-194445) Mu nchen Osteuropa-

Institut 1998

27 KERSHAW Ian op cit pp 499-502

28 ESPANtildeA Rafael de El cine de Goebbels Barcelona Ariel 2002 pp 134-135

29 Bundesarchiv Berliacuten (NSD 1274) Se encuentra recogido en German Propaganda Archive URL

lthttpwwwcalvineduacademiccasgpabolshevisthtmgt [consultado el 31 de marzo del

2014]

30 Podemos destacar entre otros los trabajos de HORNE John KRAMER Alan German Atrocities

1914 A History of Denial New Haven Yale University Press 2001 pp 175-225 BECKER Jean

Jacques Guerre et cultures 1914-1918 Paris Armand Colin 1994

31 BUITENHUIS Peter The Great War of Words Literature as Propaganda 1914-1918 and alter

London Batsford Ltd 1987 p 14

32 MORGAN READ James Atrocity Propaganda 1914-1918 New York Arno Press 1972

33 PAKOSCH Franz In Sowjetruβland sl se 1928

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34 NILOSTONSKI Robert Der Blutrausch des Bolschewismus Berlin Neudeutsche Verlags- und

Trauhandgesellschaft 1924

35 BERMOND-AVALOV Pavel Im Kampf gegen den Bolschewismus Hamburg Verlag JJ Augustin

1925 Dr VON GREGOR Ein Meer von Blut Die Wahrheit uumlber das Bolschewistische Russland Muumlnchen

1926 ROSENBERG Alfred Pest in Russland Der bolschewismus Seine haumlupter handlanger und opfer

Muumlnchen 1922 Una pormenorizada descripcioacuten de este tipo de literatura en THUM Gregor

Traumland Osten Deutsche Bilder vom oumlstlichen Europa im 20 Jharhundert Leipzig Huumlbert amp

Goumlttingen 2006

36 ANTONOW Wassilij Das Sowjetparadies Querschnitt durch die russische Revolution Berlin

Hendrich 1931

37 DIEWERGE Wolfgang Deutsche Soldaten sehen die Sowjet-Union Feldpostbriefe aus dem Osten

Berlin Wilhelm Limpert-Verlag 1941

URL ltwwwcalvineduacademiccasgpafeldposthtmgt [consultado el 31 de marzo de 2014]

38 Sirva de ejemplo el relato de un veterinario polaco sobre las ldquomisionesrdquo de las SS-

Einsatzgruppen a finales de 1941 laquoRecuerdo tambieacuten que durante el exterminio de los judiacuteos en

el bosque uno de los hombres de la Gestapo arrancoacute un nintildeo pequentildeo de manos de su madre y le

golpeoacute la cabeza contra el borde del coche ante su vista Cuando la madre se puso a gritar la

golpeoacute con el cuerpo del nintildeo de tal manera que la cabeza de eacuteste dio contra la boca de la madre

donde se le quedoacute enganchado parte del tejido cerebral del hijo A continuacioacuten sacoacute algo del

coche ndash cal o cemento raacutepido ndash y le selloacute la bocaraquo RHODES Richard op cit p 319

39 BURGSTALER Rosemarie laquoBilder nicht nur im Kompfraquo (20 de diciembre de 2013) URL

lthttpdiepressecomhomespectrumzeichenderzeit1510215Bilder-nicht-nur-im-Kopfgt

[consultado el 31 de marzo de 2014]

40 Sobre el desarrollo de esta exposicioacuten en Praga veacutease URL

lthttpnassmerblogspotcomes201203vystava-sovetsky-raj-v-praze-1942htmlgt [consultado

el 31 de marzo de 2014]

41 En los medios periodiacutesticos espantildeoles se multiplicaron las referencias a este tema desde la

invasioacuten alemana de la URSS Baste como ejemplo la noticia laquoHa llegado a Madrid una expedicioacuten

de nintildeos espantildeoles procedentes de Rusiardquo que conteniacutea sentencias tales como ldquotodas las

versiones de estos nintildeos que por otra parte vivieron en distintos lugares de Rusia coinciden en

descubrir la vida en el Paraiacuteso comunista con estas tres palabras hambre horror y miseria [hellip]raquo La

Vanguardia Espantildeola 13 de diciembre de 1942 Ya en los antildeos treinta se podiacutea leer laquocasi todas las

obreras tienen tres y cuatro y muchas veces cinco y seis bocas que mantener Las condiciones de

la vivienda son intolerables De cuarenta y dos obreras sometidas a encuesta cinco no pueden

mandar a sus hijos a la escuela por falta de medios materiales once no tienen zapatos ni ropa de

abrigo ni para ellas ni para sus chicos catorce no siempre pueden comer un plato caliente por

diacutea doce son analfabetas [hellip]raquo laquoEl mito de Rusia (la mujer)raquo in La Victoria Semanario catoacutelico de

Beacutejar 25 de mayo 1935

42 Veacuteanse las referencias aparecidas en ABC los diacuteas 19 y 23 de mayo de 1942

43 KIVELITZ Christoph Die Propagandaausstellung in europaumlischen Diktaturen Konfrontation und

vergleich Nationalsozialismus in Deutschland Faschismus in Italien und die UdSSR der Stalinzeit

Bochum Verlag 1999 pp 228-229

44 RHODES Richard op cit p 193

45 Informacioacuten detallada sobre este asunto en EPSTEIN Barbara The Minsk Ghetto 1941-1943

Jewish resistance and Soviet internationalism California University of California Press 2008

46 Un diorama es un tipo de maqueta que muestra figuras humanas animales o incluso seres

imaginarios como punto final de su composicioacuten presentados dentro de un entorno y con el

propoacutesito de representar una escena

47 Das Sowjet-Paradies Ausstellung der Reichspropagandaleitung der NSDAP Ein Bericht in Wort und

Bild Berlin Zentralverlag der NSDAP 1942 pp 5-7

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48 Ibidem pp 8-17

49 Ibidem pp 20-21

50 Ibidem p 25

51 Cabe recordar que en plena Guerra Civil el bando franquista celebroacute una exposicioacuten muy

similar en este caso centrada en las armas del Ejeacutercito republicano titulada Exposicioacuten de

ldquomaterial cogidordquo al enemigo celebrada en San Sebastian en agosto de 1938 Sobre este tema veacutease

BASILIO Miriam M Visual Propaganda Exhibitions and the Spanish Civil War Aldershot Ashgate

Publishing Limited 2013 pp 182-191

52 Ibidem p 26

53 Una de estas recreaciones donde un preso se encontraba en un espacio muy reducido

comprimido por dos grandes barrotes verticales y uno horizontal se utilizoacute para anunciar la

exposicioacuten El Paraiacuteso Sovieacutetico en el diario Labor 12 de mayo de 1942 A esta imagen se la tituloacute

ldquoCelda de tortura de la GPUrdquo

54 Das Sowjet-Paradies Ausstellung der Reichspropagandaleitung der NSDAP Ein Bericht in Wort und

Bild Berlin Zentralverlag der NSDAP 1942 p 33

55 Ibidem pp 34-47

56 Ibidem p 48

57 Sobre este incidente veacutease LINDENBERGER Herbert laquoHeroic or Foolish The 1942 Bombing

of a Nazi Anti-Soviet Exhibitraquo Telos 135 2006 pp 127-154

58 El anaacutelisis de la propaganda totalitaria en ARENDT Hannah Los oriacutegenes del totalitarismo

Madrid Alianza Editorial 2013 pp 474-501

59 En este estudio nos hemos centrado uacutenicamente en la desarrollada en Berliacuten en plena guerra

mundial sin embargo a lo largo de los antildeos 30 se desplegaron gran nuacutemero de ellas por todo el

Reich cuyo eje temaacutetico tambieacuten fue el anticomunismo y el antijudaiacutesmo De modo sucinto

podemos nombrar Weltfeind Nr 1 ndash Der Bolschewismus (El Enemigo Nordm 1 ndash El Bolchevismo) del 8 de

septiembre de 1936 al 30 de mayo de 1937 la Groβe antibolschewistische Schau (Gran Exposicioacuten

Antibolchevique) de noviembre de 1936 a enero de 1937 Bolschewismus ohne Maske (El Bolchevismo

sin maacutescara) septiembre de 1937 a abril de 1938 Der Ewige Jude (El Judiacuteo Eterno) de noviembre de

1937 a junio de 1939 Una obra geneacuterica baacutesica para el estudio de todas ellas es KIVELITZ

Christoph op cit

RESUacuteMENES

Aunque su origen se pueda rastrear ya desde tiempos preteacuteritos la propaganda de atrocidades

cobroacute una especial relevancia como eje articulador de los discursos orientados a justificar la

extrema violencia ejercida hacia el ldquootrordquo durante los grandes conflictos del siglo XX Pocos

Estados fueron tan haacutebiles como el reacutegimen nazi para utilizar a su favor la capacidad del Arte

para vertebrar el proceso de socializacioacuten violenta de su ciudadaniacutea El poder de la imagen para

proyectar una visioacuten degradada del enemigo que a su vez reforzaba la validez de los argumentos

de su emisor queda perfectamente de manifiesto en la exposicioacuten Das Sowjetparadies celebrada en

Berliacuten en 1942 En este artiacuteculo analizamos su contenido y reflexionamos sobre la importancia de

este tipo de acciones para propagar un discurso netamente anticomunista y antisemita

Bencheacute le sue origini si possano far risalire a tempi antichi la propaganda delle atrocitagrave ha

assunto un significato speciale come fulcro delle teorie volte a giustificare lrsquoestrema violenza

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verso lrsquoldquoaltrordquo durante i grandi conflitti del XX secolo Pochi Stati furono tanto abili quanto il

regime nazista nellrsquoutilizzare a proprio vantaggio la capacitagrave dellrsquoarte di strutturare il processo di

socializzazione violenta della cittadinanza Il potere delle immagini atte a proiettare una visione

degradata del nemico che ndash a loro volta ndash hanno rafforzato la validitagrave degli argomenti teorizzati

dagli ideologi del nazismo egrave perfettamente chiaro nella mostra Das Sowjetparadies tenutasi a

Berlino nel 1942 In questo articolo se ne analizzano i contenuti e si riflette sullrsquoimportanza di

questo tipo di azioni per propagandare un discorso decisamente anticomunista e antisemita

Despite its origin can be traced since ancient times the Atrocity Propaganda became especially

relevant as the pivotal theme of the discourses aimed to justify the extreme violence against the

ldquootherrdquo during the major conflicts of the Twentieth Century Few States were as skilled as the

Nazi Regime to take advantage of the potential of Art to be the backbone of the process of violent

socialization of its citizenship The power of the image to show a degraded image of the enemy

which in turn strengthened the validity of the addresserrsquos arguments is openly revealed at the

exhibition Das Sowjetparadies held in Berlin in 1942 In this paper we analyze the Exhibition

contents and reflect on the importance of this type of actions to disseminate an anti-Communist

and anti-Semitic discourse

IacuteNDICE

Parole chiave anticomunismo esposizioni nazismo propaganda Seconda guerra mondiale

Palabras claves anticomunismo exposiciones nazismo propaganda Segunda Guerra Mundial

Keywords anti-communism exhibitions Nazism propaganda World War II

AUTORES

ANTONIO CEacuteSAR MORENO CANTANO

Doctor en Historia Contemporaacutenea por la Universidadde Alcalaacute de Henares (2008) Miembro del

grupo de investigacioacuten CEFID (Centre drsquoEstudis sobre les Egravepoques Franquista i Democragravetica) y

GREF (Grup de Recerca sobre lrsquoEgravepoca Franquista) adscritos a la Universidad Autoacutenoma de

Barcelona y del grupo de investigacioacuten Catolicismo y laicismo en la Espantildea del siglo XX

vinculado a la Universidad de Alcalaacute y al grupoEstudios del Tiempo Presente dirigido por el

catedraacutetico Rafael Quirosa dela Universidad de Almeriacutea En la actualidad trabaja como Profesor

de Secundaria en el Colegio Madrigal (Loranca ndash Fuenlabrada ndash Madrid)

MISAEL ARTURO LOacutePEZ ZAPICO

Licenciado con grado en Historia por la Universidad de Oviedo con premio fin de carrera y

premio extraordinario de licenciatura y Doctor por la Universidad de Huelva con premio

extraordinario de doctorado en Arte y Humanidades Ha sido profesor asociado en las

Universidades de Oviedo y Murcia y ha realizado estancias como investigador visitante en SUNY

New Paltz UMASS at Amherst y University of Leeds En la actualidad es Profesor-tutor del centro

asociado de la UNED en Asturias

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IV Recensioni

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Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave lanostra rivoluzioneLuca Zuccolo

NOTIZIA

Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione Roma Donzelli Editore 2013 258pp

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1 laquoDa un capo allrsquoaltro del paese gli

orizzonti delle persone comuni sonocambiati La mappa del Cairo si egraverinnovata nei nomi dei luoghi risuonanoenergie e significati del tutto nuoviraquo1Questo egrave il messaggio piugrave profondo dellibro di Ahdaf Soueif in cui lrsquoautrice ndashscrittrice giornalista e commentatricepolitica e culturale2 ndash ci ha voluto lasciareuna descrizione accurata ed emozionantedella rivoluzione che ha scosso e scuoteancora oggi lrsquoEgitto

2 Il saggio in uno stile agile e coinvolgente

attraversa piugrave generi da quellomemorialistico a quello biograficopassando attraverso il racconto e il saggiopolitico Come scrive la stessa Soueifrivolgendosi ai suoi lettori

questo libro non egrave il diario di una vicendaconclusa egrave il tentativo di farvi entrare direndervi partecipi di un evento che stiamoancora vivendo E scriverlo egrave problematico per due ragioni Una egrave che mentre idiciotto giorni sono blindati nel passato la rivoluzione e lo sforzo per difenderlasono ancora in corso in uno scenario che cambia di giorno in giorno La secondaragione egrave che anche se voi lettori vi trovate in un futuro che io non conosco vorreicomunque consegnarvi una storia che vi aiuti a colmare la distanza tra il momentoin cui si conclude questo racconto e la situazione in cui verseragrave lrsquoEgitto nelmomento in cui voi leggete Mentre scrivo vi immagino tra qualche tempo nelleprossime settimane mesi con questo libro in mano a scorrere le mie parole e midomando quale realtagrave avrete sotto gli occhi Saragrave la realtagrave che noi oggi mentrescrivo stiamo costruendo con il nostro operato con la lotta con la morteQueste sono le ultime ore che io e il mio testo trascorriamo insieme le ultime oreche ho a disposizione per scrivere per voi a voi3

3 Attraverso le pagine di Soueif quindi ascoltiamo la voce di un insider che non solo

descrive i fatti del Cairo e di Tahrir ma li contestualizza nel piugrave ampio quadro socio-politico egiziano fornendoci uno spaccato della situazione del Paese della caduta delregime di Mubarak e del difficile cammino verso una democrazia reale piugravepartecipativa che diventi espressione delle richieste della maīdan (piazza) ldquoPanelibertagrave e giustizia socialerdquo

4 Il saggio si inserisce in unrsquoampia corrente saggistica che fin dai primi mesi post

rivoluzionari ha espresso pareri e commenti sulla rivoluzione del Cairo4 e sulle sueconseguenze spesso relazionandola alle precedenti espressioni delle primavere arabenordafricane Il libro della Soueif tuttavia non egrave solo questo Lrsquoautrice come si egrave vistopocrsquoanzi cerca non solo di descrivere e commentare i fatti ma di renderne partecipe illettore attraverso il suo sguardo e le sue ldquomemorierdquo Il saggio non ha il fine diconvincere o di propagandare una visione particolare degli avvenimenti ma alcontrario ha lo scopo di far conoscere e di rendere compartecipi i lettori dei fatti inmodo che chiunque possa capire o per lo meno percepire le sofferenze e le motivazioni

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che hanno spinto un intero popolo a scendere in piazza e a manifestare pacificamenteper riappropriarsi dei propri spazi urbani sociali e dei propri diritti civili e umani

5 La storia raccontata da Soueif pertanto non egrave solo la narrazione degli eventi di piazza

Tahrir ma egrave soprattutto lrsquoespressione di come i cittadini si siano riappropriati dellamaīdan e con essa di un nuovo modo di fare politica Questo libro egrave il racconto di comegli egiziani abbiano reinterpretato usandoli in modo differente due diversi spazisociali la piazza appunto e i social network Per la prima volta al Cairo il ruolo deisocial network come twitter e facebook si egrave dimostrato rilevante non solo a livelloaggregativo ma proprio come spazio sociale alternativo in cui si poteva liberamenteesprimere il proprio parere rivoluzionario e al contempo farsi ascoltare a livelloglobale5 La forza che gli attivisti di piazza Tahrir hanno messo in campo ndash anche grazieai social media ndash ha permesso loro di bypassare nonostante lrsquoaccanita resistenza imedia tradizionali controllati dal regime e dallrsquoesercito un esempio che saragrave seguito intutte le successive manifestazioni come ha recentemente testimoniato Gezi Parkı aIstanbul

6 Il racconto della Soueif nondimeno egrave anche lrsquoespressione delle profonde divisioni che

percorrono la societagrave egiziana frazionata in molteplici gruppi e percorsa da cleavages

religiosi e culturali molto rilevanti con cui piazza Tahrir si egrave dovuta confrontare e chenon sempre egrave riuscita a superare con il suo spirito unitario e collettivo Infine questosaggio egrave un racconto biografico della stessa Soueif la quale intervallando le sueesperienze a Tahrir con i suoi ricordi di infanzia e con la sua vita ndash praticamente tuttala sua famiglia egrave coinvolta a vario titolo nella rivoluzione ndash ci propone uno spaccatosocio-storico dellrsquoEgitto che va molto piugrave in profonditagrave nella storia recente cairota-egiziana e ci permette di osservare alcune delle cause della rivoluzione e soprattutto irapidi e notevoli mutamenti subiti dalla societagrave cairota ed egiziana negli ultimidecenni6

7 Questo diario si suddivide in quattro capitoli che alternano il racconto dei primi 18

giorni di rivoluzione del 2011 quelli che diedero avvio a tutto e portarono alla caduta diMubarak al commento dei risultati e delle conseguenze di quei diciotto giorni esoprattutto come la rivoluzione con i suoi protagonisti sia andata avanti nei due annisuccessivi (2011-2012) fino alle elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria diMorsi e dei Fratelli Musulmani e nei mesi immediatamente seguenti

8 Il primo capitolo Diciotto giorni propone una descrizione dellrsquoinizio e delle prime fasi

della rivoluzione di piazza Tahrir fino al giorno 1 febbraio 2011 Soueif racconta il suoiniziale coinvolgimento nelle manifestazioni di piazza e propone una prima genealogiadei principali personaggi che la circonderanno in quei diciotto giorni e nei mesiannisuccessivi

9 Il secondo capitolo dal significativo titolo Interruzione Otto mesi dopo Ottobre 2011 lascia

per un attimo la memoria di Tahrir e fa un salto in avanti per descrivere alcuni deiprimi effetti della rivoluzione Egrave un capitolo di commento anche se lrsquoaspettomemorialistico e biografico permangono preponderanti Accanto alle constatazioni suirisultati ottenuti dalla maīdan Soueif descrive alcuni fatti salienti avvenuti durantelrsquoestate del 2011 e soprattutto i colpi di coda di un regime non ancora completamenteabbattuto Questi sono i mesi di dominio dellrsquoesercito e dellrsquoinizio della repressione piugraveviolenta delle manifestazioni Sono i mesi in cui maggiormente si contano i martiri iquali anche dopo la loro morte accompagneranno le manifestazioni capeggeranno i

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cortei e faranno sentire la loro voce a piazza Tahrir attraverso il dolore dei lorofamiliari

10 Il terzo capitolo Diciotto giorni (seconda parte) descrive la rivoluzione dal 2 febbraio

allrsquo11 febbraio quando la piazza otterragrave la sua prima vera vittoria riuscendo a farcadere il presidente Mubarak Il filo del racconto e delle memorie riprende da dove egravestato interrotto nel primo capitolo e descrive lrsquoescalation degli avvenimenti che hannoportato alla caduta del regime

11 Infine il quarto e ultimo capitolo Diciotto giorni non sono bastati racconta il difficile

cammino post-rivoluzionario il confronto con lo Scaf (Consiglio Supremo delle ForzaArmate) la repressione da parte di esercito e polizia e la resistenza della maīdan difronte ad ogni nuovo tentativo di far scemare le proteste In questo capitolo come nelsecondo accanto al racconto diaristico della rivoluzione e dei mutamenti sociali da essaapportati Soueif descrive la peculiare situazione politica egiziana la frammentazionedei partiti e lrsquoinconsistenza del parlamento politicamente diviso a metagrave tra lrsquoesercito eil vecchio regime Vengono descritte le azioni politiche dei diversi gruppi coinvoltinella rivoluzione e di quelli che si sono mantenuti ai margini si descrivono leperduranti divisioni socio-religiose e politiche la mancanza di accordi e compromessifino alle elezioni presidenziali del maggio 2012 che dopo il ballottaggio hanno visto lavittoria dei Fratelli Musulmani La fine del capitolo e del saggio egrave lasciata alle domandesul futuro dellrsquoEgitto e sullrsquooperato di Morsi il quale nonostante la sua apertura aldialogo durante le elezioni non sembra veramente propenso a dialogare da quando egravesalito al potere e tanto meno a soddisfare le richieste della piazza ldquopane libertagrave egiustizia socialerdquo

12 Il testo egrave corredato da una prefazione in cui lrsquoautrice spiega come sia giunta a scrivere

questo diario da un apparato di note molto utile per approfondire quanto descritto nellibro grazie a diversi rimandi a siti internet e contenuti multimediali Attraverso questiegrave possibile osservare quanto succedeva e succede al Cairo e in Egitto Infine il saggio egravecompletato da una breve storia dellrsquoEgitto moderno utile per acquisire le informazionidi base sulle tappe politiche cha hanno condotto alla rivoluzione di Tahrir e da duebrevi note della traduttrice Nicoletta Poo la quale fornisce una breve cronologia deifatti salienti dei diciotto giorni che hanno cambiato lrsquoEgitto e unrsquoutile micro biografia diAhdaf Soueif e della sua famiglia

13 Diario memoria saggio autobiografia molti sono i generi utilizzati da Soueif per

descrivere una parte della sua vita e dellrsquoEgitto intero Sicuramente il testo proposto egraveuna visione personale e peculiare degli avvenimenti ma rappresenta anche unosguardo disincantato su queste vicende a volte drammatiche che attraversolrsquoesperienza dellrsquoautrice consente a noi lettori occidentali di calarci allrsquointerno dellaprotesta di Tahrir capirne le motivazioni le divisioni le sfaccettature e lecontraddizioni Quello che egrave certo come dimostreragrave in seguito anche la ldquoprimaverardquoturca a Gezi egrave che quanto egrave accaduto e continua ad accadere a Tahrir al Cairo e in tuttolrsquoEgitto egrave un esempio di cambiamento e rinnovamento Questa rivoluzione infatti nonsolo ha utilizzato mezzi e strumenti innovativi come internet i social network e i videofilmati ha riscoperto anche la piazza come luogo di incontro-scontro e di condivisionedi opinioni come salotto politico alternativo e collettivo rispetto alle obsolete stanzedel potere chiuse in palazzi inaccessibili e poco rappresentative del popolo e dei suoisentimenti I fatti di Tahrir come quelli successivi di Gezi nondimeno si sonopresentati anche come lrsquoespressione di un malessere generale che coinvolge

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primariamente la classe media che egrave scesa in piazza non solo per difendere i propri egli altrui diritti ma anche per proporre un nuovo e alternativo modo di fare e diintendere la politica e lrsquoeconomia Il grido di Tahrir ldquopane libertagrave e giustizia socialerdquonon egrave solo una richiesta di maggiori diritti ma anche il desiderio di una maggiorepartecipazione politica e di un ritorno al welfare state troppo spesso soffocato dallepolitiche neoliberiste favorevoli ai privati e ai grandi gruppi finanziario-industrialiDinamiche che nonostante il benessere che hanno portato ndash e anche a causa di esso ndashhanno esasperato una struttura sociale giagrave in crisi appoggiando progetti di sviluppospesso negativi per le masse popolari e la classe media che si sono viste escluderesempre piugrave subdolamente dagli spazi urbani sociali economici e politici

NOTE

1 SOUEIF Ahdaf Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione Roma Donzelli Editore 2013 p 174 (ed

ing Cairo My City Our Revolution London Bloomsbury Publishing 2012)

2 Autrice di diversi romanzi e saggi tra cui ricordiamo SOUEIF Ahdaf In the Eye of the Sun New

York Random House 1992 Sandpiper London Bloomsbury 1996 ID The Map of Love London

Bloomsbury 1999 ID Mezzaterra Fragments from the Common Ground New York Anchor Books

2004 Soueif egrave molto attiva anche nel campo politico ndash come testimonia il saggio qui recensito ndash e

nel campo culturale come fondatrice del Palfest (Festival della letteratura palestinese) attivo dal

2008 lthttppalfestorggt [consultato il 9 agosto 2013]

3 SOUEIF Ahdaf Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione cit pp 59-60

4 Solo per citare alcuni titoli AL-ASWANI ‛Ala La rivoluzione egiziana Milano Feltrinelli 2011

QUIRICO Domenico Primavera araba Le rivoluzioni dallrsquoaltra parte del mare Torino Bollati

Boringhieri 2011

5 Lrsquoultima frase del libro di Soueif egrave significativa a questo riguardo laquopoicheacute i sistemi che

opprimono e sfruttano la gente sono diventati globali globale egrave diventata la nostra resistenzaraquo

SOUEIF Ahdaf op cit p 236

6 Relativamente alla storia egiziana recente si veda GOLDSCHMIDT Arthur Jr Modern Egypt The

Formation of a Nation State Boulder Colo Westview Press 2004 IBRAHIM Saad Eddin Egypt

Islam and Democracy Cairo American University in Cairo Press 1996 NASSER Gamal Abdel The

Phylosophy of the Revolution Cairo Egyptian State Printing Office 1955 SADAT Anwar In Search of

Identity New York Harper amp Row 1978 VATIKIOTIS P J The History of Modern Egypt from

Muhammad Ali to Mubarak Baltimore Johns Hopkins University Press 1991

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AUTORI

LUCA ZUCCOLO

Dottorando (PhD student) in Storia Contemporanea presso il SUM (Istituto Italiano di Scienze

Umane) di Napoli dove sta sviluppando una ricerca sulla stampa francofona ottomana e la sua

rappresentazione dellrsquoImpero drsquoOriente Giagrave dottore magistrale in Storia drsquoEuropa (Bologna

2008) il suo campo di ricerca si rivolge allo sviluppo della modernitagrave durante lrsquoultimo secolo

dellrsquoImpero Ottomano al confrontoscontro tra modernitagrave e tradizione in un contesto

cosmopolita e allo sviluppo dei movimenti sociali che hanno preparato lrsquoavvento della societagrave

turca contemporanea Luca Zuccolo egrave il referente di Diacronie per la storia turca e ottomana

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Giovanni Tassani Diplomatico tra ledue guerre Vita di Giacomo Paulucci diCalboli BaroneMatteo Anastasi

NOTIZIA

Giovanni Tassani Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli BaroneFirenze Le Lettere 2012 pp 522

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1 laquoTanto piugrave necessario questo cercare gli

uomini quando srsquoabbia a trattare comenel caso nostro di storia politicasoprattutto di storia dei rapporti politiciinternazionali laddove cioegrave non soltantola personalitagrave generale del singolo politicodiplomatico le sue idee e il suoprogramma ma il suo stile drsquoazionecostituisce elemento mai trascurabilenelle vicenderaquo1 Il monito di un maestrocome Federico Chabod riecheggia decisonella brillante biografia di GiovanniTassani Diplomatico tra le due guerre Vita di

Giacomo Paulucci di Calboli Baronevincitrice della 45ordf edizione del PremioAcqui Storia Lrsquoopera collocandosi nelfilone degli studi sulla diplomazia italianadel primo Novecento riesce infatti ndash conchiarezza espositiva e finezzainterpretativa ndash a ricostruire pulsioni epropositi alla base della condottadiplomatica del funzionario

2 Tassani non egrave nuovo a ricerche di questo genere Lrsquoautore ha infatti iniziato a lavorare

sullrsquoarchivio dei Paulucci di Calboli giagrave nei primi anni Novanta del secolo scorsocurando la pubblicazione delle memorie di due membri di spicco della familgliaforlivese Raniero2 e Fulcieri3 si egrave inoltre occupato di storia politica italiana4

3 Lrsquoultima fatica di Tassani articolata in dodici punti ricostruisce vita e azioni di

Giacomo Paulucci di Calboli nato Barone Russo nel 1887 e divenuto marchese nel 1924assumendo nome e titoli della famiglia nobiliare della moglie Camilla Entrato indiplomazia nel 1915 a Berna parteciperagrave alla conferenza di pace di Parigi per poiinstallarsi alla Consulta ndash lrsquoallora ministero degli Affari Esteri ndash come segretario diPietro Tomasi della Torretta prima e di Carlo Schanzer poi Con lrsquoavvento del fascismoe il conseguente interim di Mussolini agli Esteri appena trentacinquenne saragrave nominatocapo di gabinetto e lavoreragrave ndash nella nuova sede di Palazzo Chigi5 ndash a stretto contatto conil senatore Salvatore Contarini diplomatico di carriera dal 1891 segretario generale dal1920 e fino allora dominus incontrastato della politica estera italiana Mussolini deltutto a digiuno di dinamiche internazionali6 si affideragrave in questa prima fase proprio aContarini capace di svolgere ndash fino alle dimissioni rassegnate nel 1926 ndash una complicatafunzione moderatrice sul nuovo capo di governo7 Dato il carattere aspro collerico epoco incline allrsquoindisciplina mussoliniana di Contarini saragrave Paulucci laquoa trasmetteremediandole con tatto e pacatezza le idee del segretario generale al[lrsquo] irruente [hellip] eapprendista ministro degli Esteri al fine di costruire una linea di politica esteracoerente nel difficile scenario diplomatico e politico del lungo dopoguerraraquo8 Comericorderagrave in seguito lrsquoallora giovane diplomatico Mario Luciolli

4 I primi collaboratori di Mussolini [hellip] (e innanzi tutto in ordine di importanza il

segretario generale Contarini e il capo di gabinetto Barone Russo divenuto poimarchese Paulucci di Calboli) erano diplomatici di carriera del tutto estranei

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spiritualmente al fascismo e a qualsiasi altro movimento di piazza e di masse La loroprincipale preoccupazione fu di ostentare un conveniente grado di ammirazione perMussolini e di forzarlo ad avviare la poliacutetica estera italiana sul binario della diplomaziatradizionale9

5 Con la fascistizzazione del ministero ndash iniziata con lrsquoimmissione in diplomazia dei

cosidetti ldquoventottistirdquo i funzionari ammessi per meriti fascisti ndash Paulucci saragrave nominatosottosegretario generale alla Societagrave delle Nazioni mantendo la carica dal 1927 al 1932anno dellrsquoepurazione del ministro Dino Grandi e del definitivo attacco mussolinianoallrsquoorganizzazione ginevrina Al rientro anzicheacute essere resinserito in una carrieraoramai lontana dallrsquoapartitizzazione dei primi anni Venti il duce ndash ammaliatodallrsquoincontro con Joseph Goebbels neoministro della Propaganda tedesca ndash lo eleveragrave apresidente dellrsquoEnte Nazionale Industrie Cinematrografiche affidandogli il rilanciodellrsquoIstituto Luce in crisi finanziaria e organizzativa laquoGoebbels mi ha detto che egliritiene il cinematografo come lrsquoottavo potere bisogna potenziare al massimo lrsquoIstitutoLuce Egrave unrsquoarma potentissima che ho affidato alle sue maniraquo10

6 Si trattava di mani tuttrsquoaltro che inesperte Paulucci aveva avuto infatti responsabilitagrave

manageriali giagrave a Ginevra garante ndash in qualitagrave di sottosegretario generale ndashdellrsquoamministrazione della delegazione italiana presso la Societagrave delle NazioniLrsquoesperienza in campo cinematografico si chiuderagrave nel 1940 con la nomina adambasciatore a Bruxelles cui faragrave seguito nel 1943 quella a rappresentante italianopresso la Spagna di Franco dove alacremente si attiveragrave per trovare contatti con glianglo-americani Dopo il 25 luglio 1943 quando il tramonto caleragrave sulla lunga giornatadellrsquoItalia fascista Paulucci cercheragrave di perorare allrsquoestero la causa del Regno del Sudquello di Vittorio Emanuele III e di Badoglio Impegno che non gli eviteragrave lrsquoepurazioneDifferentemente infatti da altri diplomatici che svolgeranno un ruolo attivo nellanuova diplomazia italiana Paulucci si vedragrave precluso il rientro a Palazzo Chigi Su di luipenderanno le pesanti accuse dellrsquoAlto Commissario Aggiunto per lrsquoEpurazionedellrsquoAmministrazione dalle quali saragrave assolto solo nel 1950 Gli ultimi anni trascorsi dalaquomonarchico in Repubblicaraquo11 saranno infine caratterizzati dal confronto con donLuigi Sturzo e da unrsquoappassionata attivitagrave storiografica vissuta al fianco di due futuriillustri accademici Mario Toscano e Federico Chabod

7 Il volume fondandosi su una corposa documentazione inedita costiuisce unrsquoopera

preziosa per diverse ragioni Anzitutto tocca spazi e tempi roventi della storia italianadel XX secolo dalle complicate trattative versagliesi allrsquoascesa di Mussolini dallaguerra civile iniziata nel 1943 alla travagliata ricostruzione Inoltre e questo egrave ungrande merito permette di fare luce non solo su una figura di grande spessore qualeovviamente quella di Paulucci di Calboli ndash fino alla biografia di Tassani trattata soloindirettamente dalla storiografia ndash ma anche sugli uomini che gli operarono al fiancoprimo fra tutti Salvatore Contarini a lungo vero deus ex machina della politica esteraitaliana sul quale ndash causa ariditagrave di fonti specifiche ndash si egrave scritto ancora troppo poco12Piugrave in generale permette di esaminare con rinnovato slancio il ruolo della carrieravale a dire quella tecnostruttura interna allo Stato ndash e nellrsquoItalia liberale volutamentescevra da ideologie o correnti politiche ndash che con Mussolini si trasformeragraveprogressivamente in uno strumento al servizio del fascismo e del suo capo divenendolaquodiplomazia di partitoraquo13

8 Nondimeno lrsquoopera fornisce unrsquoutilissima analisi sulla genesi della propaganda fascista

che vide nellrsquoIstituto Luce ottimamente ristrutturato da Paulucci il volano in grado di

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conferire internamente e allrsquoestero prestigio al regime tramite produzioni di grandesuccesso quali Scipione lrsquoAfricano di Carmine Gallone14 e Condottieri di Luigi Trenker15

NOTE

1 CHABOD Federico Storia della politica estera italiana dal 1870 al 1896 Roma-Bari Laterza 1971

p 11

2 PAULUCCI DI CALBOLI Raniero Parigi 1898 Con Zola per Dreyfus Diario di un diplomatico Bologna

Clueb 1998

3 PAULUCCI DI CALBOLI Fulcieri La patria lrsquoamore la guerra Lettere e scritti 1911-1919 Bologna

Clueb 1999

4 BAGET BOZZO Gianni TASSANI Giovanni Aldo Moro Il politico nella crisi 1962-1973 Firenze

Sansoni 1983 TASSANI Giovanni La terza generazione Da Dossetti a De Gasperi tra Stato e

rivoluzione Roma Lavoro 1988 ID LrsquoItalia difficile di Mario Scelba Sette testimonianze e sette lettere

Soveria Mannelli Rubbettino 2006 ID Il Belpaese dei cattolici Novecento italiano Politica e

interpretazioni Siena Cantagalli 2010

5 Secondo Dino Grandi Mussolini laquosi era affrettato a trasferire la sede del Ministero degli Esteri

dal Palazzo della Consulta troppo vicino al Quirinale a Palazzo Chigi soprattutto per avere a sua

disposizione Piazza Colonnaraquo GRANDI Dino Il mio paese Ricordi autobiografici Bologna Il Mulino

1985 pp 237-238

6 Sullrsquoassenza di un definito programma di politica estera nella prima fase politica di Mussolini

cfr tra gli altri DE FELICE Renzo Alcune osservazioni sulla politica estera mussoliniana in ID (a cura

di) LrsquoItalia fra tedeschi e alleati Bologna Il Mulino 1973 p 58 DI NOLFO Ennio Mussolini e la

politica estera italiana (1919-1933) Padova Cedam 1960 pp 29-37 KNOX MacGregor laquoConquest

Foreign and Domestic in Fascist Italy and Nazi Germanyraquo in The Journal of Modern History 1984

vol 56 n 1 pp 6-20 PASTORELLI Pietro laquoLa storiografia italiana del dopoguerra sulla politica

estera fascistaraquo in Storia e politica X 1971 p 58 SALVEMINI Gaetano Mussolini diplomatico

(1922-1932) Bari Laterza 1952 pp 34-35

7 Cfr MOSCATI Ruggero Gli esordi della politica estera fascista Il periodo Contarini-Corfugrave in TORRE

Augusto et al La politica estera italiana dal 1914 al 1943 Torino Eri 1963 pp 77-117

8 TASSANI Giovanni Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone

Firenze Le Lettere 2012 p 35

9 LUCIOLLI Mario Mussolini e lrsquoEuropa La politica estera fascista Firenze Le Lettere 2009 p 29

10 TASSANI Giovanni Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone cit p

245

11 Ibidem p 484

12 La documentazione edita e specificamente dedicata a Contarini si riduce pressocheacute

esclusivamente alla datata biografia di Roberto Cantalupo scritta con lo pseudonimo di Legatus

(Vita diplomatica di Salvatore Contarini Italia fra Inghilterra e Russia Roma Sestante 1947) peraltro

da assumere con cautela a causa della scarsa attendibilitagrave di alcune informazioni riportatevi

Esigue notizie sul senatore sono altresigrave rintracciabili ndash oltrecheacute in diari e fonti memorialistiche ndash

in libri ldquodi colorerdquo quali tra gli altri QUARONI Pietro Valigia diplomatica Milano Garzanti 1956

VITA-FINZI Paolo Giorni lontani Appunti e ricordi Bologna Il Mulino 1989

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13 GRASSI ORSINI Fabio La diplomazia fascista in AAVV Il regime fascista Storia e storiografia

Roma-Bari Laterza 1995 p 287

14 GALLONE Carmine Scipione lAfricano Consorzio Scipione-ENIC Italia 1937 83

15 TRENKER Luis Condottieri ENIC-Tobis Filmkunst Italia-Germania 1937 88

AUTORI

MATTEO ANASTASI

Ha conseguito la laurea in Storia presso lrsquoUniversitagrave Europea di Roma discutendo una tesi

sullrsquoattivitagrave del quarto governo di Amintore Fanfani Attualmente si sta specializzando in

Relazioni Internazionali presso lrsquoUniversitagrave LUISS Guido Carli sotto la supervisione del professor

Francesco Perfetti I suoi campi di studio sono lrsquoanalisi del fenomeno politico dellrsquo apertura a

sinistra nel dopoguerra e la storia diplomatica italiana

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  • Nota introduttiva n 18 ndash giugno 2014
  • I Per una teoria dellrsquoesposizione
    • ldquoMostrare il modernordquo
      • II Lrsquoidentitagrave in esposizione
        • LrsquoItalia alle esposizioni universali del XIX secolo identitagrave nazionale e strategie comunicative
        • Expositions internationales et image nationale les pays drsquoAmeacuterique latine entre pittoresque laquo indigegravene raquo et moderniteacute proclameacutee
        • Entre Oriente y Occidente arquitectura e identidad espantildeolas en la Exposicioacuten del Centenario de los Estados Unidos de Ameacuterica
        • Expositions provinciales et identiteacutes coloniales au XIXe siegravecle
        • Les pavillons russes aux Expositions Universelles du XIXe siegravecle expression de lrsquoidentiteacute qui nrsquoa jamais existeacute
        • Les viseacutees politiques et identitaires de lrsquoorientalisme architectural au miroir drsquoune anthologie des pavillons de la Tunisie dans les expositions universelles (1851-2010)
        • Una vetrina internazionale per lo sviluppo la Corsica e le Esposizioni Universali
        • LrsquoEsposizione del Sempione 1906 Milano in vetrina
        • Raviver le laquoroman nationalraquo lusitanien Lrsquoexemple de lrsquoExposition du Monde portugais de 1940
          • III La propaganda in esposizione
            • Exposition universelle de 1878 Lrsquoarcheacuteologie au service des contestations contemporaines
            • laquoLa Civiltagrave Cattolicaraquo e le esposizioni torinesi (1884 e 1898)
            • La Exposicioacuten Internacional de Barcelona en 1929 y su utilizacioacuten propagandiacutestica
            • Il potere dellarchitettura Lrsquoideologia di regime allrsquoEsposizione Internazionale di Parigi 1937
            • Bajo el signo de la esvaacutestica La Exposicioacuten de Arquitectura Moderna alemana en Espantildea (1942)
            • La gran exposicioacuten anticomunista del Tercer Reich Das Sowjetparadies (1942)
              • IV Recensioni
                • Ahdaf Soueif Il Cairo la mia cittagrave la nostra rivoluzione
                • Giovanni Tassani Diplomatico tra le due guerre Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone
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